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Fiori Di Bach Tesi I Anno Naturopatia Rudy Lanza
Fiori Di Bach Tesi I Anno Naturopatia Rudy Lanza
Di
Naturopatia Applicata
TESI 1° ANNO
I FIORI DI BACH
Indice
La Floriterapia di Edward Bach
I 12 Guaritori
I 7 Aiutanti
I 19 Assistenti
Il Resque Remedy
5. Red Chestnut — Ippocastano Rosso = essere sempre in ansia per gli altri
Terzo Gruppo: i 7 Rimedi per chi non prova interesse per il presente
Settimo Gruppo: i 5 Rimedi per chi si preoccupa troppo del benessere altrui
5. Rock Water — Acqua di Roccia = dei Savonarola da Esempio per gli altri
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Il Rescue Remedy
Gocce per il pronto soccorso e l’emergenza
Suggerimenti importanti per l’uso del Rescue Remedy
Miscela d’emergenza personale
Centaury Sottomissione
Heather Invadenza, egocentrismo
Honeysuckle Rimpianto
Impatiens Impazienza, nervosismo
Oak Caricarsi di troppe responsabilità
Olive Stanchezza, sfinimento
Pine Vergogna, senso di colpa
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Red Chestnut Preoccupazione per gli altri
Rock Rose Sistema neurovegetativo ipersensibile
Rock Water Rigidità, durezza interiore
Vervain Eccessivo entusiasmo, fanatismo
Wild Oat Dispersione, dubbi esistenziali
Wild Rose Apatia, mancanza di senso
Forme Tipiche di Decorso e Reazioni Tipiche del trattamento con i Fiori di Bach ..............83
Bibliografia...........................................................................................................................102
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Come bella musica e tutto ciò che è grande ed ispirato, essi possono elevare la
nostra personalità e portarci più vicini alla nostra Anima. In questo modo ci danno la
pace e ci liberano dalle sofferenze.
Non guariscono per il fatto di agire direttamente sulla malattia, ma perché inondano il
nostro organismo con le vibrazioni positive del nostro Io Superiore, di fronte al quale
la malattia si discioglie come neve al sole.
Non esiste vera guarigione senza un cambiamento del modo di vivere, senza la pace
dell’anima, senza una sensazione di gioia interiore.”
La scienza moderna ha potuto verificare che se un individuo qualsiasi, viene posto per
circa 3 giorni da solo immerso in un ambiente naturale selvaggio, senza radio, televisione,
libri o altre tecnologie “umane”, le frequenze dominanti del suo cervello, nello stato di
veglia, scendono dalle normali Beta (12-38 Hz) di un moderno individuo adulto alle
frequenze Alpha (8-12 Hz.) caratteristiche dello stato di rilassamento, degli stati di pre-
sonno e primo risveglio, degli stati meditativi, dello stato di veglia nei primi 5-6 anni di vita
del bambino. Lo stato Alpha si caratterizza dal fatto che il pensiero razionale tace e lascia
spazio al pensiero intuitivo. E’ lo stato in cui la mente riorganizza se stessa, si apre a
nuove visioni e soluzioni, può ricevere “consigli” dalla “Mente Universale”.
E’ stato un passo necessario per poter uscire dal “Paradiso Terrestre” dello stato inconscio
e poter evolvere creando una Consapevolezza personale su questo piano materiale.
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Consapevolezza personale il cui scopo principale è accrescersi fino al punto di capire e
sentire che tutto e tutti siamo Uno, riconoscersi, purificarsi, per poter accedere al
“Paradiso”. Essere pronti per poter partecipare al Progetto Divino, non più come attori
inconsapevoli, ma bensì come attori consapevoli e coautori dello Stesso. (“Dio non vuole
servi ma figli con cui condividere la propria eredità”).
Queste leggi universali sono sotto i nostri 0cchi ovunque nel creato, ma noi non le
vediamo. Eppure tutto ciò che E’, che esiste, E’ ed esiste grazie all’Amore incondizionato.
Noi stessi, possiamo Essere su questo piano grazie ad un corpo che altro non è che
miliardi di “individui” che si Amano e collaborano, sia pure, forse, inconsapevolmente, per
permettere alla nostra Consapevolezza di potersi manifestare ed fare esperienza di questo
piano materiale. “Individui” che non esitano a sacrificarsi per il “bene” comune e
permetterci la Vita ed il regnare dell’Armonia. Se non ci fosse tra questi “individui”, Amore
e collaborazione, noi non Saremmo, e non saremmo mai stati.
Quando questo Amore viene meno, viene meno anche l’Armonia, entriamo in uno stato
disarmonico che prima o poi si manifesta con la malattia, e che se non viene corretto,
prima o poi ci conduce a morte prematura.
I fiori usati da Bach. provengono, per citare le sue parole, “da certe piante di ordine
superiore” ciascuna delle quali incorpora un concetto spirituale ben preciso e vibra, in
termini energetici, secondo una ben precisa frequenza. Ciascuno di. questi modelli di
frequenza del mondo vegetale corrisponde ad una determinata frequenza nel campo
energetico umano. Nell'anima dell’uomo, i trentotto potenziali spirituali individuati da
B a ch sono tutti presenti come “ virtù”, vale a dire come repertorio archetipico di schemi
di comportamento armonioso, sia pure con. un peso diverso a seconda dell'individuo.
Con l’aiuto della frequenza dei fiori. la personalità si libera dalle distorsioni e dai limiti
umani, tornando alle potenzialità spirituali e alle virtù che danno senso e armonia alla
nostra esistenza su questo pianeta.
Il campo bioenergetico dell'uomo comprende gli strati del campo energetico che
dall’interno, fuoriescono all'esterno del corpo, normalmente non sono visibili, definiti
comunemente col termine “aura”. Questi strati. che interagiscono fra loro integrandosi
a vicenda vibrano ciascuno a un livello di frequenza specifico.
Nel primo, il livello eterico dell'aura, sono localizzati i chakra intesi come punti di
raccolta e di ridistribuzione dell'energia. Essi sono in contatto con gli altri livelli del
campo energetico e ruotano a frequenze variabili. che vengono percepite dai sensitivi
i sotto forma di colori diversi. Oggigiorno con i moderni procedimenti fotografici, come
per esempio le lastre fotocromatiche. è possibile rendere visibile anche agli individui
meno sensitivi un numero sempre più elevato di strati del campo bioenergetico.
La Salute è l'equilibrio idealmente armonico delle vibrazioni fra tutti gli strati dell’ aura
e l'Io Superiore.
Alcuni sensitivi che svolgono attività terapeutica vedono o intuiscono nei loro pazienti,
subito dopo l'assunzione dei concentrati dei fiori, un aumento dell'attività di tutta
l'aura. Mentre molti sperimentano una reazione diretta a carico di un determinato
chakra, ad altri si presenta spontaneo alla mente il concetto emotivo corrispondente
all'energia dei fiori, anche senza che sapessero quale fiore assumevano come nelle
così dette prove a doppio cieco.
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Dal punto di vista della medicina naturale, la terapia con i fiori di Bach si potrebbe
definire un trattamento di purificazione e disintossicazione spirituale. Così come a
livello fisico l'accumularsi di scorie metaboliche conseguenza di un'alimentazione
scorretta, affatica il sistema di eliminazione di tali scorie, causando delle malattie, le
scorie di natura spirituale (psico-tossine e veleni dell'anima) impediscono al nostro
sistema di ricambio spirituale un'adeguata elaborazione delle impressioni e degli
impulsi. Queste sostanze di rifiuto spirituali vengono "dissolte" o trasformate in
seguito all'assunzione dei fiori di Bach: in questo modo si rende possibile "accordare"
nuovamente o riarmonizzare l'anima e quindi attingere alle forze di autoguarigione a
livello spirituale e fisico.
1903-1906:
Edward Bach lavora come apprendista nell'impresa del padre. L'osservazione delle
malattie fisiche e dei conflitti spirituali ad esse legati negli operai e il desiderio di
rendersi utile al prossimo costituiscono la premessa per la sua attività futura. Resta a
lungo incerto fra la professione di teologo e quella di medico.
1906-1913:
Intraprende lo studio della medicina a Birmingham e a Londra. Seguono l'abilitazione
alla professione di medico e l'inizio dell'attività come responsabile del pronto soccorso
dell'University College Hospital; diventa poi assistente nel reparto di batteriologia e
immunologia. Riconosce il rapporto esistente fra determinati ceppi batterici presenti
nell'intestino umano e alcune manifestazioni di malattie croniche, riuscendo a coltivare
in laboratorio vari ceppi batterici per ricavarne un vaccino.
1917:
Edward Bach viene colpito da una grave malattia. Dopo l'asportazione chirurgica di un
tumore maligno alla milza, la prognosi gli attribuisce soltanto tre mesi di vita. Invece in tre
mesi riesce a superare la crisi, grazie al desiderio fortissimo di portare a termine le sue
ricerche.
1918-1922:
Dopo la guarigione, ottiene un incarico presso l'Homoeopathic Hospital di Londra, dove
impara a conoscere l'opera di Samuel Hahnemann e formula l'ipotesi che la tossiemia
intestinale da lui stesso individuata sia da identificare con il concetto di « psora »
(intossicazione endogena) formulato da Hahnemann. Prosegue la preparazione dei suoi
vaccini sotto forma di nosodi omeopatici, che suddivide in sette gruppi principali (in
seguito denominati « nosodi di Bach »). Inoltre elabora i cosiddetti sintomi emotivi dei
pazienti, arrivando infine a istituire un collegamento fra i vari gruppi batterici (nosodi) e
determinati generi di personalità spirituale.
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1920-1928:
Bach apre un laboratorio, uno studio e un ufficio di consulenza per i poveri a Londra.
1932:
Bach pubblica l'opera Free Yourself (Libera te stesso). Segue uno scambio di lettere
con l'Ordine dei medici, che minaccia di radiarlo, se continuerà a utilizzare come
collaboratori dei profani e a divulgare le sue scoperte negli ambiti non scientifici. Bach
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resta fedele alla sua concezione.
1933:
Bach scopre di avere una sensitività sempre maggiore, che lo porta alla scoperta e alla
preparazione di altri fiori, i cosiddetti “quattro rimedi”: Gorse, Oak, Heather e Rock
Water. Fornisce gratuitamente a due grandi farmacie londinesi la tintura madre delle
essenze, a condizione che i rimedi siano venduti al minor prezzo possibile.
1934-1935:
Bach scopre gli ultimi tre fiori della prima serie di rimedi: Wild Oat, Olive e Vine , oltre a
concepire il rimedio di pronto intervento: Rescue.
Bach si stabilisce a Sotwell, una piccola località nella valle del Tamigi, dove cresce la
maggior parte delle piante da lui individuate finora. La sua natura sensi tiva raggiunge
punte estreme; attraversa fasi negative sul piano spirituale, che gli consentono di
individuare le piante corrispondenti. Dopo la preparazione e l'assunzione dell'essenza i
sintomi della malattia scompaiono nell'arco di poche ore. Con la collaborazione e il
sostegno di Nora Weeks, trova altri diciannove rimedi naturali, che vengono preparati
quasi tutti con il metodo della cottura, messo a punto da poco: Aspen, Beech, Cherry
Plum, Chestnut Bud, Crab Apple, Elm, Holly, Honeysuckle, Hornbeam, Larch, Mustard,
Star of Bethlehem, Red Chestnut, Pine, Sweet Chestnut, Walnut, Wild Rose, White
Chestnut, Willow.
1936:
Bach considera completo il suo sistema e ritiene quindi finita la sua opera. Comincia a
rendere nota la sua terapia e a divulgare le sue conoscenze compiendo giri di
conferenze.
27 novembre 1936:
Edward Bach muore nel sonno per insufficienza cardiaca.
I suoi collaboratori Nora Weeks e Viktor Bullen, da lui prescelti come eredi del suo
lavoro, ne proseguono l'opera fino al 1978 e nominano a loro volta gli am ministratori e
custodi della sua opera ancora attivi nel Bach Centre.
Le verità fondamentali.
La medicina e una, ma diversi sono i modi di pensarla. Il punto di vista del dottor Edward
Bach si può inserire nella corrente spiritualistica del pensare medico.
Le vicissitudini della vita portano, nel 1928, a 42 anni, E. Bach a trasformare la sua
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esperienza medica di microbiologo prima e di omeopata poi, in quella di scopritore e
pioniere della floriterapia.
Nel giro di pochi anni E. Bach esprime pubblicamente tra gli anni 1931 - 1932 il
contenuto delle sue meditazioni sulle tematiche di interesse centrale per ogni medico:
salute,
malattia
guarigione.
Il pensiero filosofico di Edward Bach si evince dai suoi seguenti scritti:
1) Free thyself (Libera te stesso),
2) Heal thyself (Guarisci te stesso),
3) e negli scritti vari, pubblicati con il titolo Essere se stessi che comprendono la
famosa conferenza You Suffer from Yourselves (Voi soffrite a causa vostra).
LIBERA TE STESSO
“La salute e quindi la presa di coscienza di ciò che siamo: siamo perfetti, siamo
figli di Dio... Salute e solo ascoltare gli ordini della nostra anima; essere fiduciosi
come bambini; respingere l 'intelletto (quell ' albero della conoscenza del Bene e
del Male) con i suoi ragionamenti, i suoi "pro" e "contro ", le sue paure anticipate;
non tenere conto delle convenzioni, delle banali idee e degli ordini di altre
persone, affinché possiamo Vivere la vita senza essere influenzati e lesi, liberi di
servire il nostro prossimo.”
Il concetto di salute va a intersecarsi per E. Bach con quello di libertà, intesa come
non-interferenza.
Essere liberi significa riuscire ad ascoltare ciò che ci sta a cuore, la nostra
intuizione, l 'intelligenza del cuore, essere connessi con “la nostra guida interiore”; in
quel momento la salute diventa felicità,
“ed e una felicità così facile da raggiungere perché e la felicità delle piccole cose, del
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fare le cose che veramente amiamo fare”
Lungo questo cammino di libertà individuale, per Bach, la Divinità ha collocato una
serie di erbe medicinali in qualità di aiutanti, e Bach ne indica dodici già in questo
testo.
Esse, insieme agli altri rimedi floreali scoperti successivamente, alleviano le nostre
necessarie sofferenze e ci accompagnano verso la guarigione che E. Bach
caratterizza in sette tappe:
1) pace,
2) speranza,
3) gioia,
4) fiducia,
5) certezza,
6) saggezza
7) amore.
GUARISCI TE STESSO
Ai dodici capitoli di “Libera te stesso” fanno eco gli otto capitoli di “Guarisci te stesso”,
lo scritto in cui E. Bach illustra il suo pensiero medico. Negli otto capitoli Bach illustra
le sue riflessioni, in particolare:
Bach getta costì le fondamenta spirituali della figura del nuovo medico e della Scuola di
medicina futura. Da un lato indica i due scopi fondamentali del futuro medico:
Il nuovo medico, come ogni uomo d 'altronde, evolverà autenticamente solo se giungerà
ad affermare: “che anche la malattia e in se stessa benefica e opera sotto l 'influsso di
certe leggi al fine di arrecare un bene e di esercitare una spinta continua verso la
perfezione”.
E. Bach, nel presentare le sue riflessioni mediche, cita i suoi precursori storici a cui
intende idealmente ricongiungersi: Ippocrate, i medici del tempo di Buddha, Paracelso e
Hahnemann e, con un ruolo centrale, Cristo, “mediatore tra la nostra personalità e la
nostra Anima”
Rispetto ad Hahnemann intende comunque sottolineare non solo ciò che li accomuna (ad
esempio la visione della reale origine della malattia e l 'attenzione, nella cura, all 'uomo
interiore), ma anche ciò che li distingue. Tale tematica si ritrova nella suo conferenza,
tenuto a un pubblico formato in larga parte da intenditori di omeopatia, dal titolo “ Voi
soffrite a causa vostra”.
ESSERE SE STESSI
1) pace;
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2) speranza,
3) gioia,
4) fiducia.
Infine, E. Bach parla diffusamente dei due grandi errori della nostra civilizzazione:
1) l'avidità
2) l'idolatria.
“Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua
mente.”
“Questo e il più grande e il primo dei comandamenti.”
“secondo e simile at primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.”
“La malattia non è ne una crudeltà ne una punizione, ma semplicemente un correttivo, uno
strumento di cui la nostra Anima si serve per mostrarci i nostri errori, per dissuaderci dal
commetterne di più gravi, per impedire di causare ulteriori danni e per riportarci sulla
strada della verità e della luce dalla quale non avremmo mai dovuto allontanarci”
e ancora:
Proprio per aiutare le persone in questa “presa di coscienza dei propri errori” Bach ha
utilizzato le caratteristiche vibrazionali dei sui Rimedi Floreali, mettendo a punto la sua
Floriterapia.
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Gli errori fondamentali della natura umana
Per Edward Bach gli errori fondamentali della natura umana sono riconducibili a due
grandi errori:
1) Dissociazione tra anima e personalità,
2) Torto nei confronti altrui.
Ciascuno di essi provoca il conflitto che rompe l’Armonia dell’Essere e conduce alla
malattia. Capire dove risiede l’errore e cercare di “purificarsi” adottando pensieri e
comportamenti opposti, questa volta in sintonia con le Leggi universali, porterà ad una vita
di gioia e di pace e alla salute.
“Ed ecco il mio pensiero, Voi innanzi a me , io innanzi a Voi, vi dico di ricercare i vostri
difetti e di eliminarli, coltivando in Voi le qualità opposte, sopprimendo
contemporaneamente la causa del conflitto tra anima e personalità che è all’origine della
malattia. Se il malato avrà fermezza e fede, avrà sollievo, salute e gioia e i più deboli
saranno aiutati materialmente dal medico perché possano ottenere lo stesso risultato.”
Queste frasi rivelano come il suo pensiero sia impregnato della grande Potenza Divina, la
quale secondo Bach ci dà opportunità per cambiare prima che l'ultimo strumento ci infligga
dolore e sofferenza.
Gli errori, secondo il pensiero filosofico di Bach, risiedono in primo luogo nel fatto di non
dare ascolto e di non dare la dovuta importanza ai suggerimenti della nostra Anima e in
secondo luogo nel fatto di agire contro l'unità del Tutto.
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Da ciò ne scaturisce anche che è meglio astenersi dal giudicare, perché non siamo in
grado di sapere, in un dato momento nel percorso di crescita di ogni singolo individuo,
cosa sia meglio per lui, perché ciò che è giusto per l'uno potrebbe essere errato per l'altro.
La malattia definita terminale è il risultato di un disordine molto più profondo, che perdura
da tempo, e per assicurare un successo completo alla cura, è evidente che non si può
trattare la conseguenza senza risalire alla causa fondamentale per poi eliminarla.
L'errore primario che si può commettere contro l'Unità ha la sua origine nell'egoismo,
L’errore di credersi separati ed indipendenti dagli altri esseri umani, dagli altri esseri
viventi, dal resto del creato.
Quindi Bach sottolinea che si può dire che “non vi è che una sola afflizione: la malattia,
intesa come malattia della personalità o ego, che si crede indipendente e separato dal
Tutto.” – (…peccato originale…)
1) la malattia = azione come risultato, come sintomo della malattia interiore, della
personalità,
2) la malattia = guida per l'evoluzione, quale spia di segnalazione offertoci dal nostro
Io Superiore / Anima, per portare la nostra attenzione sui nostri errori.
1) Orgoglio
2) Crudeltà
3) Odio
4) Egoismo
5) Ignoranza
6) Instabilità o indecisione o mancanze di volontà (ignavia)
7) Avidità.
Orgoglio.
In primo luogo significa non riconoscere che la personalità è insignificante senza l'Anima
come guida e che, qualunque successo essa possa raggiungere, questo non è mai merito
suo, ma è un beneficio accordato dalla divinità che la persona a in se.
In secondo luogo significa la perdita del senso delle proporzioni della piccolezza del
singolo nell'insieme della Creazione.
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Quando la personalità umana/ego si rifiuta di chinarsi con umiltà e sottomissione davanti
alla volontà del grande Creatore, commette un peccato (errore) d'orgoglio.
Crudeltà.
E la negazione dell'unità di tutti/o ed il non comprendere che ogni azione diretta contro
un altro essere vivente è un atteggiamento che va in opposizione al Tutto e quindi si
deve interpretare come un'azione contro l'Unità, e in ultima analisi contro Se stessi.
Odio.
Egoismo.
E' un rifiuto dell'Unità e del nostro dovere verso il prossimo perché pone i nostri
interessi individuali davanti al bene dell'umanità e alla cura e protezione di coloro che
ci circondano. Si è egoisti perché non si è ancora capito che se esistiamo è grazie al
non-egoismo, all’Amore.
Ignoranza.
Avidità.
Questi sono esempi di malattie della personalità / ego, malattie reali, primarie,
l’origine e la base di ogni sofferenza e angoscia del genere umano.
E’ interessante notare che nel mondo vivente, appartengono solo all’uomo; sono
completamente sconosciute agli altri esseri viventi. E sicuramente, anche l’uomo,
prima che formasse un ego / personalità, ne era immune. (…paradiso terrestre…)
Ognuno di questi difetti può portarci ad ignorare la voce dell 'Io Superiore e provocare
un conflitto che, per forza di cose, prima o dopo si paleserà in modo evidente nel
corpo fisico, dando come risultanza un tipo di malattia piuttosto che un altro.
Bach dice che “partendo da un particolare tipo di malattia è possibile risalire al difetto
che ne è alla base”e:
Crudeltà - Darà come risultato un grande dolore, il quale insegnerà a chi soffre che
dovrà sopportarlo e non infliggerlo più agli altri, né fisicamente né moralmente.
Odio – Porta alla solitudine, alla collera, alla violenza, alla crisi nervosa, all’isterismo.
Egoismo - Le malattie di introspezione come le nevrosi, la nevrastenia sono dovute
ad un eccessivo egoismo.
Avidità - L'uomo avido sprofonda nello spirito della dominazione. Le affezioni che lo
rendono malato sono patologie che lo fanno schiavo del proprio corpo, frenano
desideri, ambizioni, la vita stessa.
L'egoismo è la causa principale di ogni malattia e esiste un metodo sicuro per ottenere
il sollievo da ogni sofferenza ed è quello di trasformare l'amore per se stessi in
devozione per gli altri.
Non ci deve preoccupare se si commettono errori, che servono per imparare, perché ben
presto crescerà la determinazione e non avremo più paura di affrontare la vita e
l'esperienza acquisita ci darà una maggiore opportunità.
L'ignoranza, per vincerla è necessario essere sempre forti ed aperti di fronte alle
esperienze della vita. Chiedersi sempre “questa esperienza che cosa mi vuole
insegnare?”. La mente deve essere sveglia e aperta, così gli occhi e le orecchie, per
cogliere ogni particella di conoscenza che possiamo ottenere dall'ambiente intorno e
dentro noi.
Infondo qual è lo scopo della Vita se non proprio fare esperienza ed accrescere la
Consapevolezza?
Dobbiamo anche difendere la parte più debole di ognuno di noi da timori e idee
preconcette e convinzioni radicate che ci impediscono di acquisire un nuovo e vasto
sapere.
Dobbiamo essere pronti ad espandere la nostra mente e a rigettare un'idea già acquisita
per poi trovare nel proseguo della nostra vita un ritorno di grande verità.
Dobbiamo sapere che “L’unica cosa che so, è di non sapere” e che esistono vari “livelli” di
conoscenza.
Si sa che nell'infanzia e nella prima giovinezza siamo tutti più vicini alla nostra Anima,
mentre in età matura gli sforzi e le vicissitudini di vita ci discostano dal nostro cammino; è
evidente quindi il distacco dalla voce del nostro Io Superiore la quale viene sostituita da
luoghi comuni privi di ideali, il marchio della nostra civiltà, e del condizionamento mentale
occulto che essa provoca, oggi ancor di più con i potenti mezzi di cui si serve, mass
media, pubblicità, etc.
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E' fondamentale imparare a sviluppare la nostra individualità secondo le direttive della
nostra anima ed impedire agli altri di ostacolare la nostra evoluzione o di dissuaderci di
compiere il nostro dovere e dall'aiutare i nostri simili, ricordandoci sempre che, quanto più
andiamo avanti, tanto più saremo benefici per coloro che ci circondano, “sarete come la
polvere di lievito nella farina per il pane”.
Portiamo il nostro aiuto agli altri, chiunque essi siano, e assicuriamoci che il desiderio di
aiutare sia dettato sempre dal nostro Io Interiore e non da un erroneo senso del dovere
imposto da una professione, piuttosto che da un senso di colpa o da un'educazione.
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LA SUDDIVISIONE IN
12 GUARITORI
7 AIUTANTI
19 ASSISTENTI
SECONDO BACH
I 12 Guaritori
Nel 1930 Insieme con la sua assistente Nora Weeks segue la scoperta e la
preparazione dei primi nove dei cosiddetti “dodici guaritori”: Impatiens, Mimulus,
Clematis, Agrimony, Chicory, Vervain, Centaury, Cerato, Scleranthus. La preparazione
avviene con un metodo appena messo a punto, il cosiddetto metodo del sole, in cui
viene risolto il problema della polarità.
A partire dal 1931 Edward Bach scopre gli ultimi tre rimedi di questa serie “dodici
guaritori”: Water Violet, Gentian, Rock Rose.
Per E. Bach, ognuno di questi “12 Guaritori”, corrisponde ad una delle ”dodici lezioni
della vita” con le quali ognuno di noi si deve confrontare per poter crescere di
consapevolezza. Precisamente:
I 7 Aiutanti
Dal 1933 al 1935 Bach scopre altri fiori, i cosiddetti “7 Aiutanti”: Gorse, Oak, Heather e
Rock Water. Wild Oat, Olive e Vine, oltre a concepire il rimedio di pronto intervento: il
Rescue.
I 7 Aiutanti sono:
I 19 Assistenti
Sempre nel 1935, Bach, si stabilisce a Sotwell, una piccola località nella valle del Tamigi,
dove cresce la maggior parte delle piante da lui individuate finora e dove la sua natura
sensitiva raggiunge punte estreme.
Dopo e grazie all’aver attraversato fasi negative sul piano spirituale, che gli consentono
di individuare le piante corrispondenti, Infatti, dopo la preparazione e l'assunzione
dell'essenza, i sintomi della malattia scompaiono nell'arco di poche ore.
Il RESCUE REMEDY
Con questa combinazione di fiori, Bach salvò la vita a un pescatore, nel 1930. Da allora Rescue
ha dato sollievo a innumerevoli persone al mondo che si trovavano in situazioni di emergenza o
di stress, producendo effetti immediati e visibili di distensione e di fiducia, e spesso anche
salvando loro la vita in modo indiretto. Sono sempre più numerose le squadre di pronto
soccorso che lo inseriscono nella loro dotazione standard.
Rescue agisce su ogni tipo di personalità. Con questa composizione di fiori, infatti, Bach
concepì un modello di reazione archetipico superiore, che deforma l'intera struttura della
personalità e mette in dubbio il legame con il corpo fisico.
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Anche in questo caso, Bach anticipò i tempi e precorse i risultati delle odierne ricerche sullo
stress. Studiando la reazione a una situazione d’emergenza, Bach individuò l'interazione dei
seguenti cinque modelli comportamentali:
L'assunzione di Rescue sollecita, nell'arco di circa un minuto, l'attivazione dei meccanismi fisici
di autoguarigione, ottenendo una stabilizzazione emotiva e insieme una distensione psicofisica,
e creando così le migliori premesse per un eventuale trattamento medico, nel caso fosse
necessario. Ovviamente, infatti, Rescue non sostituisce l'intervento immediato dei sanitari.
In questo contesto, le parole “emergenza” e “shock” non vanno intese come equivalenti dei
concetti medici omonimi: in inglese, si definisce shocking qualunque esperienza che scuota il
nostro sistema energetico. Ci sono persone che restano scosse anche soltanto dallo sbattere di
una porta o dall'arrivo di una lettera che annuncia notizie spiacevoli; per altre, invece, occorre
come minimo una caduta dalle scale o un incidente d'auto.
Unguento Rescue: per i lievi shock di carattere fisico, per esempio scottature, contusioni, tagli
ed eruzioni cutanee improvvise, si può applicare Rescue sotto forma di unguento, utile anche
nel trattamento delle cicatrici e nei casi di piaghe da decubito. Oltre ai fiori già citati, contiene
anche Crab Apple.
quando si è preso uno spavento, per esempio a causa di una puntura di insetto o di un
attacco cardiaco
Rescue non sostituisce un'altra terapia con i fiori di Bach, ma può al massimo
costituirne la fase preliminare. Coloro che ricorrono spesso alle gocce di pronto
soccorso dovrebbero approfondire la problematica relativa ai cinque fiori che vi sono
rappresentati: sicuramente due o tre di essi rientrano fra i rimedi di base personali,
che sarebbe più opportuno combinare in una miscela individuale.
Rescue è concepito per un'assunzione temporanea, e non prolungata nel tem po. Ci
sono persone che ne hanno bisogno spesso, altre più di rado. Quella che per uno è
soltanto una situazione noiosa, come per esempio una visita dal dentista, in un altro
soggetto può scatenare una crisi di ansia che richiede l 'assunzione di Rescue.
Rescue viene adottato con notevole successo anche nel trattamento di animali e
piante.
Con le gocce di Rescue si possono alleviare anche dolori mestruali, coliche dovute
a calcoli alla cistifellea, episodi di assenza, crisi epilettiche, attacchi di emicrania e
simili, a patto di utilizzarle nella fase preliminare, di carattere psichico, e cioè
all'insorgere dei primi segnali premonitori. In seguito, quando sono già palesi i
sintomi fisici, Rescue non ha più effetto, e può soltanto aiutare il paziente a
sopportare con un certo distacco spirituale il male fisico.
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La miscela d'emergenza personale
A sei mesi dalla morte, Bach riassembla i 38 Rimedi da lui scoperti, in 7 Gruppi Caratteriali,
così da chiudere quel cerchio che era iniziato con la sua primigenia scoperta dei 7 Nosodi, ed è
sotto questa forma che ci ripropone il suo sistema definitivo, nella sua ultima opera, "I dodici
guaritori ed altri rimedi":
1) 5 Rimedi “per coloro che hanno PAURA”: Aspen - Cherry Plum – Mimulus - Red
Chestnut - Rock Rose.
4) 3 Rimedi “per coloro che SONO SOLI”: Heater – Impatiens - Water Violet.
Primo Gruppo:
1) Rock Rose è un rimedio di emergenza, da utilizzarsi nei casi di paura fobica e terrore;
2) Mimulus è un rimedio adatto a tutti coloro che hanno paura del concreto quotidiano;
3) Aspen è il suo opposto: è adatto per le paure vaghe, incombenti, dello straordinario;
4) Cherry Plum è per la paura di non tenere sotto controllo le proprie reazioni, di perdere il
controllo di se stessi;
Secondo Gruppo:
2) Scleranthus per quelli che sono sempre indecisi tra due cose;
4) Gorse per quelli che hanno perso ogni speranza, sono convinti che nessuno può far più
nulla per loro;
5) Hornbeam per coloro che pensano di non avere più risorse mentali e fisiche, per poter
affrontare anche i problemi quotidiani... anche se alla fine vi fanno fronte;
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6) Wild Oat per coloro che hanno voglia fare, ma non sanno riconoscere la propria
vocazione;
Terzo Gruppo:
Chestnut Bud – Clematis – Honeysuckle – Mustard – Olive - White Chestnut - Wild Rose.
1) Clematis per coloro che vivono nei sogni, si creano una loro realtà “virtuale”;
3) Wild Rose per coloro che si sono arresi, senza neanche più lamentarsi;
4) Olive per quelli che a seguito delle difficoltà affrontate, ora si sentono completamente
esauriti e senza più risorse;
5) White Chestnut per coloro che sono assillati da pensieri molesti e ricorrenti, divenuti la
loro più importante realtà quotidiana;
6) Mustard per quelli che cadono in profonda malinconia, in momenti ricorrenti, senza una
particolare ragione apparente;;
7) Chestnut Bud per coloro che continuano a ripetere lo stesso errore nella vita, non
riescono ad imparare dalle lezioni che la stessa gli offre;
Quarto Gruppo:
1) Water Violet per i "lupi solitari" che preferiscono starsene da soli, silenti e calmi;
2) Impatiens per coloro che sono impazienti e ...”sanno fare solo loro”… e dunque
preferiscono “fare da soli”;
3) Heather per coloro che soffrono che anno bisogno sempre di discutere i loro problemi
con gli altri, temono la solitudine, e perciò ricercano sempre la compagnia
degli altri.
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Quinto Gruppo:
1) Agrimony per quelli che fanno dì tutto pur di evitare discussioni, amanti della pace,
rinunciano anche ai propri diritti, purché non ci siano conflitti;
2) Centaury per coloro che vogliono aiutare tutti e fanno molto di più di quanto giusto e
necessario, dimenticandosi di se stessi;
3) Walnut per quelli che, pur avendo mete importanti da realizzare, si fanno forviare dal
pensiero altrui;
4) Holly per coloro che sono soggetti ad invidia, gelosia, sospetto, senso di rivalsa, perché
si sentono vittime di presunte vessazioni;
Sesto Gruppo:
Crab Apple – Elm – Larch – Oak – Pine - Star of BethIehem -. Sweet Chestnut – Willow.
1) Larch per quelli che si sentono inferiori, e dunque pensano che non valga la pena di
agire o di sforzarsi per riuscire;
2) Pine per coloro che si sentono pieni di difetti, e sono ipercritici verso se stessi; spesso si
assumono responsabilità e colpe che non spettano loro;
3) Elm per chi sta facendo qualcosa di importante, nei momenti in cui sente la pressione
di troppa responsabilità, o in cui crede di essersi assunto un compito troppo
grande;
4) Sweet Chestnut per quei momenti in cui sembra “che tutto ci stia crollando addosso” e
sentiamo di non farcela;
5) Star of Bethiehem per chi si trova immerso per un certo tempo in situazioni pesanti di
grave infelicità o ha subite uno shock emotivo molto forte (perdita di cari,
separazione coniugale, etc.), e rifiuta il conforto di altri;
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6) Willow per quelli che pensano che tutto sia andato loro male, che tutta la loro vita sia
stata “un insuccesso”, e che tutto questo non sia giusto e restano
amareggiati;
7) Oak per coloro che combattono le avversità, le une dopo le altre, senza mai deflettere o
demordere, ma, in effetti, le avversità se le cercano, perché così possono
sfogarvi la loro energia e sentirsi “utili”;
8) Crab Apple è per chi vuole liberarsi dal senso di impurità che lo affligge, per chi non
si sente "pulito" dentro;
Settimo Gruppo:
1) Chicory per quelli che hanno un’attenzione eccessiva verso amici, bambini e parenti,
che vogliono sempre aiutarli ed esser loro vicini, loro malgrado;
2) Vervain per coloro che vogliono convertire tutti alla propria filosofia di vita, perché
estremamente sicuri che proprie convinzioni siano le uniche “giuste”;
3) Vine per coloro che sono talmente sicuri di se stessi, della propria intelligenza e capacità
da volerla imporre agli altri, mediante consigli e modi di fare autoritari.
4) Beech per chi ha eccessivo senso critico ed intolleranza nei confronti degli altri;
5) Rock Water per coloro che sono rigidi e severi con se stessi, pretendendo così di
essere di esempio anche per gli altri.
· Mimulus – Mimolo giallo – Mimulus Guttatus = Paure specifiche, timidezza, paura del
quotidiano.
“dalla paura del Mondo, alla fiducia nel Mondo”
Per le paure che ci sono causate dai pericoli del mondo: le malattie, il dolore, gli incidenti
la povertà, il buio, la solitudine, la cattiva sorte, le paure di tutti I giorni. Le persone che ne
soffrono nascondono gelosamente i loro timori, non ne parlano volentieri con gli altri.
E' un rimedio adatto a tutti coloro che hanno paura del quotidiano e che si mettono in un
angolino tremanti, perché tutto ,può, accadere, ... e sicuramente accadrà!
Mimulus è un codardo, un "don Abbondio" in perenne preoccupazione: il mondo è
crudele,, la sorte è cattiva, tutto fa paura: non resta che appiattirsi contro la parete,
mettersi in un cantuccio, in modo da "sparire".
C'è un tremore psichico costante in Mimulus, uno stato di perenne apprensione che
consuma ininterrottamente adrenalina, scaricando di ogni energia colui che ne è soggetto.
Terzo Gruppo: i 7 Rimedi per CHI NON PROVA INTERESSE PER IL PRESENTE
Chestnut Bud, Clematis, Honeysuckle, Mustard, Olive, White Chestnut, Wild Rose
A questo Terzo Gruppo appartengono tutti coloro che vivono solo nella propria mente
un sogno impossibile, staccati dalla realtà, in un mondo tutto loro, che li assilla, ma dal
quale non riescono a staccarsi. Prigionieri di se stessi, vagolano nella loro prigione
interiore, sconcertati e sconfitti nel non riuscire ad , incarnarsi nella realtà concreta.
· Olive — Ulivo –Olea Europaea = ci si sente sfiniti, stanchi, nel corpo e nell’anima.
“dalla spossatezza alla fonte dell’energia”
Per quelli che hanno molto sofferto nel corpo e nello spirito e sono così stanchi ed esauriti
da non sentirsi più in grado, di fare alcuno sforzo. Per chi considera la vita di tutti i giorni
una dura fatica, priva di ogni piacere.
L'Olivo è il rimedio per coloro che hanno sofferto dure prove, tanto a livello fisico che
spirituale, ed hanno dato tutte le loro forze: ora sono spossati e sentono il bisogno di un
riposo assoluto, che li proietta lontano, nel tempo e nello spazio.
Ma è anche il Fiore, di coloro che sono stanchi della lotta quotidiana, che li sopravanza,
troppo pressante per loro, che richiederebbero un'esistenza più tranquilla e serena.
Olive è il rimedio per lo stress, tanto psichico che fisico, quando questo abbia
sopravanzato le possibilità individuali.
Per chi non sa trarre il giusto profitto dall'osservazione e dall'esperienza diretta e necessita
di più tempo degli altri per fare proprie le lezioni della vita quotidiana. Mentre una sola
esperienza può essere sufficiente per alcuni, queste persone ne hanno bisogno di più, a
volte molte di più.
Le Gemme di Ippocastano sono adatte a coloro che non riescono ad uscire dal proprio lo,
e, dunque, non riescono a confrontarsi con la realtà esterna, che non viene considerata,
ma ritenuta solo un fondale sul quale si proiettano le loro azioni. In questo modo, non
potranno mai imparare le lezioni della vita, e continueranno a ripetere lo stesso errore,
perdendo ogni contatto con la realtà oggettiva, e così dovranno confrontarsi molte più
volte con le stesse cose, prima di trarre profitto da queste esperienze.
A questo Quarto Gruppo appartengono tutti coloro che in qualche modo si trovano a
doversi confrontare con la separazione dagli altri; ciò che li oltrepassa è un problema,
da risolvere ed affrontare.
quest'ultima soffre la solitudine, mentre le altre due non mostrano troppe problematiche,
salvo allorché si trovino troppo a contatto con altri.
Impatiens non stima il suo prossimo, ed in questo è simile a Water Violet che non se ne
cura; mentre per Heater gli altri sono tutti importanti, anche troppo.
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Al Quinto Gruppo appartengono tutti coloro che seguono molto il giudizio e le opinioni
altrui, perché, al fondo di loro stessi, ritengono che gli altri siano importanti , certamente
più di loro.
Per quelli che nella vita hanno ambizioni e ideali precisi da realizzare ma che in occasioni
sia pure non frequenti rischiano di perdere di vista le loro convinzioni o i loro obiettivi a
causa dell'entusiasmo o delle convinzioni e opinioni forti degli altri. Il rimedio dona
costanza e protegge dai condizionamenti esterni.
Il Fiore del Noce è per coloro che hanno in se forti ambizioni e chiari ideali, e che
intendono realizzare tutto quanto il loro animo li chiama ad attuare. Se non che, costoro,
non posseggono un forte senso dell'io, sicché succede loro di farsi condizionare dal
pensiero altrui, quando quest'ultimo sia forte, deciso o entusiastico. In questi casi, costoro
divengono incostanti e succubi di personalità che appaiono più forti.
· Holly — Agrifoglio – Ilex Aquifolium = collera, ira, sentimenti di odio, invidia, gelosia,
risentimento.
“dalla durezza d’animo alla generosità”
Per chi è soggetto a sentimenti quali l'invidia, la gelosia, il sospetto e la volontà di rivalsa.
Per chi concepisce un sordo risentimento nei confronti di presunte vessazioni
Queste persone possono soffrire molto, spesso anche se non c'è una vera ragione della
loro infelicità
L'Agrifoglio è il rimedio adatto coloro che si sentono vittime di vessazioni altrui, presunte
o reali, o anche semplicemente dovute ad invidia , o gelosia,.
In costoro è prevalente la volontà di rivalsa contro presunti torti subiti, o anche
semplicemente verso un successo immeritato; questi soggetti soffrono molto anche
senza un'effettiva ragione.
Crab Apple, Elm, Larch, Oak, Pine, Star of Bethlehem, Sweet Chestnut, Willow
A questo Sesto Gruppo appartengono tutti coloro che vivono situazioni estremamente
difficili;, che li portano ad affrontare una realtà che li soverchia, e che sembra senza
speranza. Ne consegue che queste persone vivono una situazione di sconforto e di
disperazione.
Per quei momenti della vita in cui si è colti da un'angoscia tanto grande da sembrare
insopportabile. Per quei momenti in cui si ha l'impressione di non farcela più perché
anima e corpo sembrano essersi spinti sino ai limiti estremi delle loro possibilità di
resistenza. Quando sembra di trovarsi di fronte a nient'altro che distruzione e annienta-
mento.
Il Castagno costituisce il rimedio adatto per quei momenti in cui ci si sente avvolti in una
morsa che ci attanaglia, e dalla quale è impossibile sfuggire: tutto è andato oltre ogni
nostra possibilità, ed oramai siamo esausti (Olive), in quanto ci siamo spinti oltre ogni
nostra possibilità di resistenza.
Il Mondo intero ci sta cadendo addosso e sentiamo di non farcela: davanti a noi c'è un
baratro e non c'è altro che distruzione & annientamento, è l'inizio della fine!
Per quelli che lottano e si battono con molta energia per guarire o per risolvere i
problemi della vita quotidiana. Anche se le loro condizioni dovessero apparire
disperate, essi proveranno un rimedio dopo l'altro e si batteranno contro il male. Sono
insoddisfatti se una malattia interferisce con i loro doveri o con la loro disponibilità nei
confronti degli altri. Si tratta di persone coraggiose, che combattono anche contro le più
grandi difficoltà senza diminuire l'impegno e perdere la speranza.
La Quercia è il rimedio adatto per coloro che si trovano ad affrontare "i colpi e le frecce
dell'avverso destino" con coraggio e virilità. Questi combattono le avversità, le une
dopo le altre, senza mai deflettere o demordere, con enorme coraggio, senza mai
diminuire l'impegno e perdere la speranza.
Così, si batteranno contro il loro stesso male, provando un rimedio dopo l'altro, anche
quando le loro condizioni fossero disperate, perché comunque "così bisogna fare". La
loro stessa malattia deve essere superata, in quanto costituisce un impedimento, alla
propria attività ed all'aiuto che possono recare agli altri.
Questo rimedio è depurativo. Per chi ha la sensazione che ci sia qualcosa di poco pulito
in se stesso. All'apparenza è spesso qualcosa di insignificante, ma in alcuni casi può
essere presente un male molto serio che passa inosservato rispetto ai disturbi sui quali il
malato è concentrato. in ogni caso il soggetto desidera liberarsi dal male che giudica più
grave e urgente da curare e si abbatte se la cura fallisce. Essendo un rimedio depurativo, il
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melo selvatico risana le ferite in cui si ha ragione di credere sia entrata qualche sostanza
velenosa che deve essere espulsa.
Il Melo selvatico è particolarmente indicato per chi non si sente "pulito" dentro, vuoi a
livello fisico che a livello psichico, e sente che è giunto il momento di fare le pulizie.
Questi, con il suo intuito, "sente" che dentro di se esiste un piccolo "ENTE" che lo
disturba, e questo è molto più grave di quanto appaia in superficie.
Spesso questa "cosa" è nascosta dietro disturbi più appariscenti, sui quali, il soggetto
si era, logicamente, concentrato sino a quel momento, sicché, il nostro, vuole liberarsi di
questo "qualcosa" di oscuro che ha identificato, e si affligge e si abbatte se non vi
riesce.
Inoltre Crab Apple è anche un rimedio depurativo, adatto a curare ferite, intossicazioni,
intolleranze, allergie, intossicazioni, ecc.
· tre personalità che sentono un pressione troppo grande: Sweet Cestnut, Star of
Bethlehem e Willow;
Larch ha molte affinità con Pine, del quale è più drastico, e ad Elm. Sweet Cestnut è
l'aspetto più mentale di Star of BethIehem, che, invece, è il risultato di un evento concreto,
ed ha varie caratteristiche in comune con Willow. Oak ha in comune con Willow
l'enormità delle avversità che combattono, e con Crab Apple il desiderio di vincere il lato
oscuro e la malattia.
La Verbena è il Fiore adatto a coloro che si sentono investiti di una “missione superiore”,
e, in qualche modo, si sentono in contatto con lo Spirito, o, quanto meno, hanno una
enorme sicurezza delle proprie convinzioni.
Costoro vogliono, convertire tutti alla propria filosofia di vita, e combattono con coraggio
per le cose che ritengono giuste. Sono anche dotati di un forte senso del dovere nei
confronti delle necessità quotidiane, e lottano più a lungo degli altri anche se sono malati.
Vine, che ha Dio con se, ha molte affinità con Vervain, che ha un io enorme. Chicory
presenta delle affinità con Beech, ma quest'ultimo è condizionato da un sentimento molto
più astratto e nebuloso.
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In questo capitolo, a scopo pratico, i fiori sono elencati tenendo conto della loro modalità
di utilizzo.
Si tratta di 16 essenze (ivi compreso il Rescue Remedy) che rispondono a uno stato,
spesso transitorio o momentaneo, che può nascere da circostanze esterne e che richiede
un intervento immediato. In questo caso, l'obiettivo non è quello di lavorare sul carattere
profondo della persona, bensì di offrirle sollievo, aiutandola a risolvere un problema
urgente. Sono, in genere, essenze che non presentano particolari avvertenze al loro
utilizzo, con esclusione del Rescue Remedy, che è stato inserito in questo gruppo per le
sue caratteristiche di "rimedio d'urgenza".
Questi 13 fiori di Bach, pur prestandosi a risolvere situazioni acute, riguardano modalità di
comportamento che sono in genere già consolidate. Si potrebbe dire che (anche se, a
volte, sono legati a circostanze esterne) aiutano a riequilibrare un aspetto negativo del
carattere, che crea problemi alla persona e la fa soffrire.
Sono 10 essenze che aiutano a risolvere il disagio derivante da problemi di fondo del
proprio carattere, che magari non emergono in modo evidente e urgente e vanno
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affrontati solo dopo aver risolto gli stati più urgenti e acuti. Tali essenze, soprattutto per
quanto riguarda gli adulti, vengono di norma utilizzate al meglio all'interno di un lavoro
terapeutico continuativo, condotto da una persona esperta. Vanno presi dopo aver risolto
gli stati più urgenti.
All'interno dei diversi gruppi, i fiori sono elencati in ordine alfabetico. Nell'Indice dei Fiori
dalla A alla Z” a pag. 26 è comunque possibile tracciare immediatamente il fiore che si
cerca, anche se non se ne conosce il gruppo di appartenenza.
HONEYSUCKLE rimpianto
Aiutano a lavorare su modalità di fondo del proprio carattere, come la tendenza a...
Per prima cosa bisogna chiedersi per quale motivo la persona e’ venuta da noi: lo fa
spontaneamente, oppure c'è qualcuno che lo ha spinto? Cerca davvero sostegno in un
processo di trasformazione, oppure ha soltanto bisogno di un muro del pianto? 0 considera il
tutto soltanto alla stregua di una sorta di gioco di società?
Più questo appare chiaro, più facile risulterà la decisione se aiutare l'interlocutore ad aiutarsi,
o rifiutare contatto, oppure ancora consigliare un terapeuta esperto.
Al primo posto deve venire sempre il lavoro finalizzato al proprio sviluppo personale. Infatti,
come ha detto Bach: “Il dono più grande che si possa fare a un altro è essere felici e pieni di
speranza, perché questo lo riscuoterà dal suo abbattimento”. In altri termini, con la nostra
oscillazione armonica si armonizza la frequenza degli altri, e questo anche senza assumere
fiori di Bach.
In questo processo, secondo Bach, ci si deve fidare dell'intuizione, ovvero quella facoltà
in cui l'analisi razionale e la percezione emotiva agiscono
congiuntamente in maniera fulminea.
La preparazione interiore
Prima di ogni colloquio, preparatevi.
Ognuno di noi, con l'aiuto della guida interiore, si dedica all'esplorazione di se stesso,
mettendosi – consapevolmente o meno – alla ricerca della sua
vocazione divina.
Trovandosi in crisi o in un vicolo cieco sul piano spirituale, perde il contatto con la propria
guida interiore.
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La causa spirituale più profonda è la mancanza di comprensione delle Leggi spirituali o
delle Verità eterne.
In quanto interlocutore, io sono un compagno di viaggio, che insieme con l'altro si mette
alla ricerca di una via d'uscita spirituale da questo vicolo cieco.
Gli schemi di reazione negativi definiti da Bach offrono elementi per capire in quale
settore si può individuare l'errore. E possibile riconoscere in che
modo viene contraddetta la legge dell'unità o la legge della guida
interiore.
Tuttavia gli stessi schemi di reazione indicano anche quali sono le qualità positive e i
potenziali spirituali che si nascondono in noi, o le capacità che
momentaneamente non possiamo sfruttare perché siamo noi
stessi a bloccarle in seguito al malinteso.
Lo scopo principale di ogni colloquio sui fiori di Bach è aiutare l'interlocutore a capire che
dipende da lui, e soltanto da lui, invertire la rotta e avviarsi in una
nuova direzione.
Deve accogliere in sé l'idea che ora questo passo è possibile e che gli impulsi dei fiori lo
sostengono in questo senso sul piano energetico.
Cercate il collegamento con la guida interiore del vostro interlocutore, riflettete, chiedete
e giudicate con la forza dell'amore per il prossimo che sgorga dal
cuore, e non dalla testa. In questo modo non possono interferire
gli errori tipici del colloquio, come valutazioni morali,
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interpretazioni intellettuali, impulsi missionari, proiezioni personali,
pretesa di essere depositari della ragione.
Se prima di ogni colloquio vi metterete in contatto con la vostra guida interiore o l'Io
Superiore, (centratura) vi riuscirà più facile distinguere gli errori
spirituali dell'interlocutore da un'attesa molto costruttiva e aiutarlo
con gioia, per uscire dal vicolo cieco spirituale in cui si è cacciato
e tornare alla luce della conoscenza.
Non restate delusi se non vi riesce subito di ottenere l'effetto sperato. Ogni colloquio è
un passo fatto insieme nelle direzione giusta, e per entrambi una
esperienza spirituale e umana di grande valore.
La prima impressione
Ogni essere umano, entrando in una stanza, trasmette spesso un'impressione iniziale
che contiene messaggi utili per la scelta intuitiva dei fiori. Prendete nota della vostra
percezione ed esprimetela nel colloquio, nel caso corrisponda a uno dei fiori indicati.
Poiché il colloquio con una persona amica si svolge in un ambiente più informale di uno
studio terapeutico, è ancor più importante tenere presente una sorta di struttura interna
del dialogo, poiché altrimenti è facile per un non professio nista trascurare elementi
importanti nel colloquio.
Per essere efficace, un colloquio sui fiori di Bach dovrebbe comprendere i seguenti
elementi:
5. Discussione dei principi positivi della combinazione di fiori, motivazione e invito all'azione
o vuole soltanto “allentare la tensione” (in questo caso, però, non è necessario un
colloquio) ?
Qual è l'antefatto immediato, e quali sono le circostanze concomitanti della crisi attuale ?
Ricordiamo ancora una volta che si tratta innanzi tutto di osservare, e non di
analizzare. Come vi sembra il vostro interlocutore? Spento, sotto pressione, de-
presso? Annotate le vostre prime impressioni intuitive.
In che modo parla il vostro interlocutore? Quali formule sceglie? Racconta in fretta, con
calma o con qualche esitazione? Parla in tono molto convinto
(Vervain) o autoritario (Vine)? Si esprime con una voce fioca,
ansiosa (Mimulus) ? Dice: “Ho rinunciato alla speranza che...”
(Gorse), oppure: “Mi esaspera il fatto che...” (Impatiens)?
Lo stato d'animo di una persona si rivela in gran parte dal linguaggio del corpo.
Com'è il suo atteggiamento, rilassato oppure teso (Rock Water) ? Si sposta irrequieto,
cambiando continuamente posizione sulla sedia (Impatiens)?
Come cammina? La sua risata suona sincera o artificiosa
(Agrimony)? Presenta delle rughe incise dalla tensione (White
Chestnut) ? In quale punto dell'organismo l'energia resta bloccata,
o va perduta in eccesso?
Come dimostra l'esperienza terapeutica, in genere coloro che hanno fiducia in noi
espongono il problema che attualmente li turba di più fin dalle prime cinque o sei frasi
che pronunciano.
I più diffidenti, invece, aspettano spesso fino alla fine del colloquio, o poco prima della
fine, per parlare dell'argomento essenziale.
Se pensate di non avere capito perfettamente qualcosa, fate domande finché non vi
appare del tutto chiara la situazione emotiva. Questo vale in
particolare se il vostro interlocutore si esprime usando molti
condizionali “Vorrei proprio... “ o generalizzazioni “Si dovrebbe...”,
oppure largheggia in ipotesi come: “Presumo che mio marito...”
Fare domande, in questi casi, non è segno di indiscrezione, ma
aiuta il vostro interlocutore a chiarire a se stesso il suo problema e
a cercare una soluzione in modo più efficace.
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Quando fate delle domande, lasciate all'altro un tempo sufficiente per rispondere; anche
se interviene una breve pausa, non passate subito alla domanda
successiva, dando prova di insicurezza.
Non appena vi sembra sufficiente l'esposizione dello stato d'animo attuale, fate
domande sui precedenti. La maggior parte delle crisi riguarda in
ultima analisi dei conflitti rimasti irrisolti con i genitori e altre figure
importanti dell'ambiente familiare, esperienze non elaborate e
colpi inferti dalla sorte, o ancora una visione problematica del
mondo.
Fate domande del tipo: “Si sono già verificate crisi del genere? Con quali schemi di
reazione sono state superate a suo tempo? Con la resa
(Centaury)? In che modo si è conclusa la crisi? Si è sentito una
vittima (Willow)? »
c'è qualche fattore che l'interlocutore non ha ancora superato a livello fisico o mentale e
che gioca un ruolo nella crisi attuale, come per esempio una
delusione d'amore, un insuccesso nel lavoro o simili?
Oppure è imminente un avvenimento che teme più di quanto abbia ammesso finora,
come per esempio un nuovo lavoro, un divorzio, un'operazione
chirurgica, un trasloco?
Tornate sempre al presente, cercando di accertare quali modelli di reazione adottati nel
passato si sono trasformati in ostacoli nella situazione attuale.
Forse verrà fuori che il problema del passato pesa ancora molto nel presente, e allora il
vostro interlocutore dovrebbe prendere in considerazione l'idea di
una psicoterapia o counseling.
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A questo punto provate a fare delle domande relative allo schema dei rispettivi fiori,
chiedendo direttamente:
Potete anche fare parecchie domande sullo stesso tema, per definire meglio il modello
di reazione:
Alla fine è sempre lei che si ritrova a fare tutto il lavoro, come lo sprovveduto della
situazione? (Centaury)
Utilizza i colleghi della squadra come graditi spettatori del suo spettacolo? (Heather)
Offritegli un aiuto che gli consenta di aiutarsi da sé, e lasciate che trovi da sé la solu -
zione o riconosca il proprio errore.
A questo punto avrete certamente trovato una serie di fiori di Bach. Se neces sario,
questo è il momento giusto per completare il colloquio inserendovi un metodo di
diagnosi non verbale, per esempio una rapida scelta spontanea. In questo modo
potrete forse riconoscere qualche altro aspetto che finora avete trascurato; ma dovrete
discutere anche ogni nuovo concetto di fiore che verrà a galla. Se si tratta per esempio
di White Chestnut, è opportuno chiedere: “Questa situazione le procura tante
preoccupazioni che non riesce più a dormire di notte, oppure si tratta soltanto di una
reazione a breve termine, come quando, per esempio, il parchimetro minaccia di
scadere?” Soltanto nel primo caso occorre inserire nella miscela White Chestnut.
A questo punto chiarite con il vostro interlocutore i concetti dei fiori presi in con -
siderazione, esaminandoli dal seguente punto di vista:
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Questo stato è così acuto, nell'attuale situazione di crisi, da indurci a inserire il fiore nella
miscela? Cercate di accertarvene leggendo con attenzione i
sintomi indicati per ogni fiore.
Non cercate di imporre un fiore al vostro interlocutore contro la sua volontà, anche se
siete certi che corrisponde con precisione al suo stato. Si tratta
della sua miscela e del suo processo di autoguarigione. Annotate
però questi fiori in vista di un colloquio futuro.
A questo punto siete arrivati all'ultima parte del colloquio, che forse è la più importante.
perché tutto il colloquio si è orientato troppo presto verso gli aspetti negativi e la
recriminazione. Se l'interlocutore vi dice: “Non sapevo di essere
un caso così disperato”, è segno che la conversazione ha preso
una piega sbagliata.
Riesaminate ancora una volta la combinazione, un fiore dopo l'altro, spiegando sotto
quale aspetto ciascuno di essi contribuisce al superamento della
crisi.
Per concludere, invitate l'interlocutore a cominciare subito il lavoro attivo con gli impulsi
dei fiori. Esempio: “Beech, il fiore della tolleranza, e Larch, il fiore
della fiducia in se stessi, ti aiuteranno ad affrontare gli impegni di
lavoro e i colleghi senza fare tanti confronti e senza svalutarti
troppo. Fa' attenzione a come reagirai dopodomani, quando il tuo
collega ti metterà sul tavolo la prossima relazione di controllo.
Chissà che tu non riesca a commentare il risultato in modo più
rilassato e obiettivo?”
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Pregate anche l'interlocutore di preparare un piccolo protocollo delle proprie reazioni, per
se stesso e in vista di eventuali colloqui futuri.
Il Setting
La temperatura è regolabile?
Si può fumare?
Fazzoletti di carta
Opere di consultazione
Indirizzi utili di esperti che conoscete bene, come psicologi, medici, terapeuti che usano
rimedi naturali, ma anche gruppi di sostegno, guardia medica e
polizia
Considerazioni importanti
“L'abito fa il monaco”: potete trasmettere calma e chiarezza attraverso l'aspetto esterno,
l'abbigliamento e la pettinatura.
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Per tutto il tempo destinato al colloquio fate in modo di non essere disturbati, per
esempio dal campanello della porta, dal telefono, dai familiari,
dagli animali domestici.
Collocate nel vostro campo visivo un oggetto o un'immagine che per voi simboleggia il
legame con l'Io Superiore. Questo vi aiuterà, durante il colloquio, a
ritrovare il giusto livello di consapevolezza.
Premessa essenziale:
Lavorare con domande dirette quando si desidera capire meglio (“Tu dici di essere
esasperato: puoi spiegarmelo con maggiore precisione?”)
Lavorare con domande che richiedono come risposta un sì/no, quando si ha bisogno di
informazioni chiarificatrici (“Prendi dei sonniferi?”)
Ascoltare anche ciò che non viene espresso a parole, per esempio sospiri, momenti in
cui si trattiene il fiato, variazioni improvvise del timbro di voce
Fare attenzione ai contrasti fra le parole e il linguaggio del corpo nella persona che vi sta
di fronte (per esempio se dice: “Sono aperta ad accogliere i de-
sideri di mia suocera”, ma poi sta seduta con il busto all'indietro e
le braccia incrociate sul petto)
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Osservare quali formule e immagini l'interlocutore adopera più spesso.
Di tanto in tanto riassumere il contenuto del colloquio con parole vostre, affinché
l'interlocutore possa correggere o approfondire quello che
eventualmente non avete capito bene.
L'errore fondamentale nei colloqui diagnostici sui fiori di Bach consiste nel fatto che si
affronta il problema dell'altro a livello di personalità, anziché tentare di collegarsi
tramite il proprio Io Superiore con quello dell'altro.
Questo atteggiamento si manifesta fra l'altro nei seguenti schemi di comportamento (nel
caso doveste riscontrare in voi stessi uno di questi schemi, potreste occuparvi dei fiori
indicati, per superarli) :
Si tirano conclusioni affrettate dalle osservazioni, senza accertarsi di aver visto giusto
con qualche domanda all'interlocutore. Quindi, per esempio, le
braccia incrociate non esprimono necessariamente un
atteggiamento di difesa; potrebbero anche indicare dolori di
stomaco, oppure che l'interlocutore ha freddo (Chestnut Bud)
Poiché si crede di sapere già quello che vuole dire l'altro, non si presta attenzione a
ulteriori dettagli e inconsciamente lo si lascia trasparire dal
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linguaggio del corpo, per esempio sbadigliando, guardando
l'orologio o giocherellando con la matita (Chestnut Bud)
Poiché si rifugge dalle implicazioni personali che il tema presenta, non si danno risposte
pertinenti alle domande dell'interlocutore, ma si preferisce eluder-
le, per esempio attraverso un'interpretazione intellettuale
dell'affermazione altrui – “Questo è tipico degli uomini della tua
età” (Cerato) – oppure con un ammonimento: “Avresti dovuto fare
diversamente” (Beech)
Nel corso del colloquio si mescola il problema dell'interlocutore con i propri problemi
rimasti insoluti – “Proprio come nella mia separazione” – trascu-
rando il livello dell'osservazione (Red Chestnut)
Si esprimono ipotesi non richieste: “Non c'è dubbio, c'è sotto una donna” (Holly)
Si fanno raccomandazioni non richieste: “Lei deve lasciare quest'uomo al più presto”
(Vine)
Si esprimono giudizi e pregiudizi interiori: “Questa tradisce una certa delusione nei
confronti degli uomini” (Beech)
Si ascolta in modo “selettivo”, perché si segue una certa pista – “Questo fa pensare a
Walnut” – trascurando gli indizi che potrebbero far pensare ad altri
fiori (Vine)
Nell'ascoltare, ci si concentra troppo sugli aspetti materiali del problema e troppo poco
su quelli umani, perdendo così il contatto con le emozioni dell'in-
terlocutore (Crab Apple, Vervain)
Check list per verificare che tutto sia pronto prima dell'inizio di un colloquio
diagnostico sui fiori di Bach:
L'interlocutore ha compreso il principio fondamentale della terapia con i fiori di Bach? Sa,
per esempio, che i fiori di Bach non servono direttamente alla
guarigione di malattie fisiche?
Ho chiarito a sufficienza il mio ruolo nel colloquio? E abbastanza chiaro che non intendo
pronunciare diagnosi, ma fornire aiuti per l'autoguarigione?
Troverete di seguito un esempio che indica in che modo si può tenere un protocollo di
questo genere, e in allegato un modello di formulario. Di questo si dovrebbero tenere a
disposizione due copie per ogni colloquio.
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Protocollo del colloquio sui fiori di Bach
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……........................................................................................................................
.....
.................................................……...................................................................…....
……………………............................................................................................................................
Reazione alla miscela precedente: (manca, perché si tratta del primo colloquio)
Eventuali schemi dei fiori di Bach riconosciuti grazie al questionario: Larch, Gentian,
Pine, Honeysuckle.
Sono fiduciosa.
Prendo una decisione.
Vado per la mia strada.
Melanie Sabine
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L'assunzione di una combinazione di fiori di Bach ben scelta produce, soprat tutto
all'inizio, molte reazioni interessanti, che — in base all'esperienza — si dimenticano
ben presto, oppure si considerano normali e quindi si trascurano: nuovi pensieri,
comportamenti diversi, sogni interessanti, maggiore o minore bisogno di dormire,
cambiamenti nelle abitudini alimentari eccetera.
Annotate ogni giorno alla stessa ora (mattina o sera), in un paio di frasi, quello che più
vi ha colpito nel vostro comportamento da quando avete iniziato a prendere i fiori di
Bach. Descrivete i sogni in modo tale che siano riconoscibili lo svolgimento drammatico
e i dettagli notevoli, per esempio come segue: “Viaggiavo su un ponte con
un'automobile rossa. Ma quando sono arrivato all 'altro capo del ponte, tutt'a un tratto
l'auto non era più rossa, bensì blu...” Se vi appare chiaro il collegamento con un
concetto dei fiori contenuti nella combinazione che assumete, annotatelo con
particolare rilievo.
Nei giorni in cui questo non accade, scrivete semplicemente: “Oggi niente di nuovo”.
Dopo aver concluso il ciclo di assunzione, tracciate un bilancio: “Che cosa è cambiato,
complessivamente, nel mio comportamento?” “Che cosa ho capito?” e così via.
Sono fiduciosa.
Avvenimenti particolari: Petra ha telefonato per annunciarmi che la commessa del suo
negozio di fiorista vuole abbandonare l'attività.
Qual è il mio stato d'animo? più tranquillo, ma sempre teso; più ottimista. Riflessioni
spontanee: Non sono mio padre.
Avvenimenti particolari: Dopo anni che non lo facevo, ho cominciato a rimettere ordine
nel mio guardaroba.
Sono diventata più serena e ottimista. Un negozio tutto mio sarebbe ancora una
responsabilità troppo grande per me, ma entrerei volentieri in società con Petra.
79
Reazioni
Se nei primi tre giorni dopo l'assunzione della combinazione dei fiori di Bach i sogni si presentano più numerosi,
oppure i sintomi di precedenti malattie regrediscono in breve tempo, questo va considerato un segnale positivo,
perché indica che si è avviato il processo di purificazione spirituale e fisica.
Non confrontatevi sempre con le qualità spirituali positive che potreste raggiun gere smantellando i blocchi emotivi
negativi.
· al mattino, circa dieci minuti dopo che si sono lavati i denti, o prima di fare colazione
Si prega di prendere nota ogni giorno delle osservazioni interessanti (vedi “Protocollo delle reazioni”)
Imparando a memoria le formule di forza suggerite, si può intensificare o con solidare l'efficacia della combinazione
di fiori.
Secondo necessità, si possono aumentare il numero delle gocce e la frequenza dell'assunzione. Perché le gocce
possano esplicare tutta la loro azione, è opportuno tenerle in bocca per qualche istante prima di deglutire.
Secondo le indicazioni dell'ideatore, i concentrati di fiori di Bach originali si possono assumere a qualsiasi età senza
timori. Non esiste alcun pericolo di overdose. In sessant'anni di diffusione non sono stati mai rilevati effetti
collaterali, anche nel caso di una scelta poco felice. In base alle esperienze rese note finora, l'efficacia dei
concentrati originali dei fiori di Bach non viene influenzata dall'assunzione contemporanea di farmaci tradizionali, né
a loro volta i fiori di Bach influenzano questi ultimi o i rimedi omeopatici potenziati.
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La fase successiva al colloquio diagnostico
In ogni caso dovreste rivedervi dopo tre settimane per esaminare l'esperienza fatta con
la combinazione di fiori prescelta.
Forse oggi sono attuali dei fiori che nel primo colloquio erano da scartare?
A volte, nel secondo o nel terzo colloquio, si scopre che il problema è ben più vasto e
profondo di quanto fosse possibile ipotizzare all'inizio.
Il dr. Bach ha utilizzato due sistemi fondamentali per la preparazione dei suoi rimedi
floreali:
Il primo è stato usato per i fiori provenienti dalle piccole piantine dei prati mentre il
secondo è stato privilegiato per "fissare l'informazione vibratoria", ossia il messaggio
energetico, dei fiori provenienti dagli alberi.
L'energia presente nel fiore rappresenta la sua qualità guaritrice specifica e per essere
raccolta e resa fruibile ha richiesto molte riflessioni e capacità di osservazione da parte
del dr. Bach, il quale pervenne a un metodo semplice ma molto preciso ed efficacissimo.
L'intuizione gli fece capire che, in primis, era necessario evitare ogni interferenza dovuta
al contatto con l'umano e così egli si recava nel bosco di buon mattino, nelle giornate
soleggiate, vestito di bianco (colore che, riassumendo in sé tutto lo spettro, in un certo
senso si comporta da assorbitore e neutralizzatone) e una volta individuate le piante da
cui asportare i fiori, attendeva il momento in cui le corolle si aprivano ai raggi solari e con
guanti o foglie si ingegnava a raccogliere con la massima delicatezza questi doni della
Natura, deponendoli con cura in una bacinella di vetro riempita di pura acqua sorgiva
ove venivano fatti galleggiare sino a coprire tutta la superficie dell'acqua. I fiori venivano
raccolti da più piante della stessa specie per non destabilizzare i delicati equilibri naturali
e si lasciavano esposti alla luce del sole per circa 3-4 ore, o meno, a seconda dei segni
di appassimento eventuale presentati dai petali.
L'Acqua, per sua natura veicolo straordinario di ogni informazione vibrazionale esistente
nel cosmo vivente a cui tutti apparteniamo, consente il passaggio di tali messaggi
energetici e l'imprimersi degli stessi nella sua memoria. Così si spiega il percorso
dell'informazione floreale dalla pianta al corpo umano tramite il ponte invisibile che si
viene a costituire fra le parti energetico-sottili delle due realtà comunicanti fra loro
attraverso il veicolo liquido. Dopo questa "infusione solare" venivano tolti i fiori
dall'acqua. Il liquido così impregnato di vibrazioni era poi versato in bottigliette ( stock
bottles) con una eguale quantità di brandy che agisce da conservante.
82
Il metodo della "decozione" o "bollitura" prevede, invece, una cottura dei fiori raccolti sui
loro rametti per almeno 30 minuti in acqua pura che poi viene filtrata e il liquido così
ottenuto viene conservato anch'esso con il brandy.
Questo estratto floreale è "l'essenza", e viene posto anch’esso nelle “Stock bottles”.
Ricordiamo che l'aspetto qualitativo è molto importante: le piante devono essere il più
possibile sane e ben tenute e, soprattutto, situate in un luogo meno con taminato
possibile.
Il periodo prescelto per la raccolta deve essere quello della piena fioritura, tutti gli
strumenti devono essere idonei e perfettamente puliti e sterilizzati e così via.
Come si può notare, si tratta di un procedimento delicato, nel quale incidono molteplici
variabili. Perciò, se ci si avvale di fornitori "artigianali", occorre verificare (quando questo
è possibile!) che tutto avvenga in modo realmente fedele a quanto prescritto da Bach e
dai suoi stretti collaboratori. Poiché ciò nella realtà è molto difficile, consigliamo vivamente
di preferire prodotti provenienti da aziende ben note e che diano solide garanzie
qualitative, soprattutto per quanto riguarda le zone di provenienza (come vedremo più
avanti).
Proprio per la delicatezza del procedimento e per la possibilità che un errore, anche
piccolo, invalidi i risultati, è assolutamente da sconsigliare, per chi non è un floriterapeuta
esperto, l'idea di produrre da sé le essenze.
Anche la ricerca dei fiori risulta difficoltosa per una persona che non sia più che esperta,
poiché moltissime varietà sono molto simili fra loro. In ogni caso, per chi volesse
comunque cimentarsi in questa impresa, raccomandiamo la lettura dei testi originali di
Bach e dei suoi collaboratori (in particolare, Nora Weeks) e di esperti come Orozco
(Orozoco, 1999), e Barnard (Barnard, 1988), nonché il suggerimento di appoggiarsi, almeno
le prime volte, a persone con comprovata esperienza pratica.
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Dalle "stock bottles" al flacone di cura
Anche nella preparazione dei flaconi di cura si raccomanda di curare al massimo la qualità,
a partire dall'acqua. La migliore, non disponendo di un'acqua proveniente da fonte non
inquinata, è quella minerale non gasata con un basso residuo fisso, meglio se conservata
in bottiglie di vetro; l'acqua con alto contenuto di minerali o quella termale (troppo ricca di
vibrazioni proprie) è invece controindicata, così come quella demineralizzata o distillata (in
quanto è un veicolo "morto", che non riesce a immagazzinare l'informazione energetica).
Come sostanza alcolica, l'ideale è ricorrere a cognac o brandy di ottima qualità, ben
invecchiato e con gradazione alcolica non superiore ai 45°. Come contenitori, naturalmente
flaconi color ambra, per proteggere il contenuto dalla luce del sole, nuovi oppure fatti bollire
per qualche minuto, anche se nel proseguimento di una cura, per una stessa persona, è
possibile riutilizzare il medesimo flacone (anzi, è ciò che si fa normalmente), purché lo si
risciacqui accuratamente con acqua calda.
I flaconi per la cura sono solitamente da 30 ml. Per i bambini piccoli, poiché la risposta ai
fiori è più rapida e il trattamento dura quindi meno tempo, a volte si utilizzano quelli da 10
ml. Il flacone va riempito di acqua per circa quattro quinti, poi va versato il brandy,
lasciando un piccolo spazio vuoto (per evitare che il tutto trabocchi quando si inserisce il
contagocce) e, infine, le essenze floreali prescelte (3 gocce per ciascun fiore, cioè una
goccia ogni 10 ml; questa dose raddoppia solo se si utilizza Rescue Remedy da solo).
Se non si vuole ricorrere all'alcool (per esempio, nel caso in cui il paziente sia un alcolista
in fase di disintossicazione oppure se si tratta di bambini piccoli, sebbene la quantità sia
talmente limitata e la sua assunzione diluita al punto da non comportare nessun tipo di
rischio), si può anche sostituire il brandy con aceto di mele o, semplicemente, riempire il
flacone di sola acqua. In questo caso sarà però opportuno, specie se il clima è caldo,
conservare il flacone in frigorifero (anche se qualcuno è contrario, per via delle onde
elettromagnetiche emesse da questo apparecchio).
Ciò nonostante, va ricordato che l'approccio ai fiori di Bach non è di tipo farmaceutico, per
cui la posologia ha un'importanza relativa: la persona va incoraggiata a prendere i fiori
quando ne sente la necessità, il che può essere più spesso di 4 volte (perché magari la
problematica attraversa una fase intensa, oppure si è all'inizio della cura), o meno (il che
accade spontaneamente, in genere, quando si sta superando il problema). Anche nel caso
in cui si noti un peggioramento iniziale, può essere consigliabile diradare l'assunzione,
portandola a 3, 2 o anche una volta al giorno. Anche i bambini, poi-ché hanno un sistema
energetico che risponde rapidamente, a volte si trovano bene con 3 somministrazioni
giornaliere anziché 4 sebbene la modalità standard di somministrazione possa funzionare
perfetta-mente anche per loro.
Non è invece utile prendere più di 4 gocce per volta, in quanto la fioriterapia funziona a
livello di informazione energetica e non di apporto materiale.
Le gocce vanno trattenute in bocca per qualche istante, evitando di toccare il contagocce
con la lingua, le labbra o le dita.
Alcuni si trovano meglio facendo cadere le gocce in due dita d'acqua e bevendo questo
liquido: entrambe le modalità sono ugualmente efficaci.
Se, invece, si assumono i fiori di Bach per fronteggiare stati d'animo acuti (cioè situazioni
momentanee, come per esempio l'ansia per un evento che accadrà il giorno dopo, la
reazione a uno shock e così via), è opportuno ricorrere al metodo del bicchiere d'acqua.
Esso consiste nel versare in un piccolo bicchiere, contenente acqua minerale non gasata,
2-3 gocce di ciascuna delle essenze prescelte. Il contenuto deve quindi essere bevuto a
sorsi, nell'arco della giornata o, se la situazione è particolarmente grave o intensa, nell'arco
di 1-2 ore, eventualmente ripetendo il procedimento fino a che ci si sente meglio.
Anche questo è un argomento molto controverso, sul quale esistono posizioni differenti.
C'è chi preferisce le combinazioni formate da molti fiori, ritenendo che sia comunque
meglio aggiungere un'essenza al limite inutile, piuttosto che rischiare di farne mancare una
importante. D'altra parte, però, ogni fiore immesso funziona come un'informazione
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energetica che viene trasmessa all'organismo: più sono le informazioni contemporanee e
più la loro combinazione rischia di non essere incisiva. Se così non fosse, per assurdo,
sarebbe possibile dare ogni volta tutti i 38 fiori, per non rischiare di escludere nessuna
possibilità, ma è stato dimostrato che questa ipotesi non funziona. Dal lato opposto, gli
"unicisti" tendono a cercare "il fiore", o i pochi fiori (2 o 3) necessari in quella specifica
situazione e ritengono che individuarli sia di notevole importanza.
Il mio parere è che, più si aumenta il numero dei fiori, più si fa un'operazione di largo raggio,
andando a "colpire" in modo più ampio, ma meno profondo. Per questo motivo, un elevato
numero di fiori può essere necessario all'inizio di una cura, o quando la persona è in una
situazione complessa e difficoltosa e ha bisogno non tanto di andare a fondo del problema,
quanto di stare subito meglio (attenzione, però, che alcune persone sono "sbalestrate " dal
ricevere troppi fiori, soprattutto all'inizio!). Mano a mano che la cura procede, si rende
opportuno un numero sempre inferiore di fiori, per fare un lavoro più preciso e mirato.
In questa logica, per "molti fiori" si intende un numero massimo di 7-8 essenze, mentre per
un lavoro più mirato considero ideali dalle 3 alle 5 essenze. Questi numeri diminuiscono per
i bambini, per i quali 6 fiori rappresenta già un numero elevato, 3 o 4 essenze un
numero medio. Rimane comunque importante il tentativo di individuare con precisione la
situazione del momento, identificando quindi un numero ridotto di fiori. In questa terapia, è
sempre il caso di ricordarlo, ciò che conta non è la quantità, ma la qualità.
Com'è noto, le "stock bottles" riportano una data di scadenza, ma ciò è dovuto più
all'adempimento di una norma di legge, che non a un'effettiva perdita di efficacia. Infatti, le
essenze, un po'' come le tinture madri omeopatiche, sono conservabili senza limiti di
tempo. L'esperienza insegna, però, che, superando notevolmente il termine di scadenza,
l'efficacia può tendere a ridursi, soprattutto se le modalità di conservazione non sono state
ottimali.
Anche il costante contatto con le emanazioni energetiche della persona (che si ha, per
esempio, tenendo il flacone sempre in tasca) ha, alla lunga, l'effetto di indebolire i fiori.
E’ infine opportuno non toccare mai il contagocce con la lingua o le labbra, poiché gli en-
zimi contenuti nella saliva andrebbero a inquinare la preparazione. Se questo avviene
casualmente, è meglio risciacquare subito il contagocce con acqua corrente, prima di
inserirlo nuovamente nel flacone.
Inoltre bisogna tenere presente se ci si trova in una crisi spirituale acuta (livello A),
oppure se si vorrebbe armonizzare uno stato cronico (livello B).
Più la situazione è acuta, più l'azione dei fiori di Bach si manifesta rapidamente.
Una miscela ben scelta agisce fin dalla prima assunzione; fa l'effetto di una scintilla
che scocca fra due interlocutori che non si parlavano da molto tempo. Al cuni sensitivi
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vivono questo momento in modo molto diretto:
“Ho avuto la sensazione che si girasse un interruttore”. “Ho dovuto tirare un bel respiro
profondo.” “Tutt 'a un tratto si è fatta luce dentro di me.”
“Fin dal primo sorso ho cominciato a sentire dolore a una vecchia cicatrice di una ferita
alla gamba, alla quale non facevo più caso da quindici anni... come se cominciasse di
nuovo a sanguinare.”
Una situazione di crisi acuta (per esempio un grave scontro con un figlio adulto) viene
acutizzata. Il senso di confusione si dissolve, si torna a pensare con lucidità e tutt'a un
tratto s'intravede una nuova prospettiva per risolvere il problema.
In una crisi con una forte componente cronica (per esempio un uomo con scarsa
autostima ha appena perso il posto di lavoro, il che danneggia ulteriormente la sua
autostima) si possono osservare due diversi modelli di reazione.
Miglioramento iniziale
La prima esperienza viene vissuta in modo positivo. Si esce dal “pozzo” e si può
finalmente dormire bene, forse per la prima volta da anni; ci si sente fiduciosi e pieni di
autostima. Questa reazione vale per così dire da sprone alla guida interiore, per
dimostrare come ci si potrebbe sentire se si aderisse al programma di vita formulato
dall'Io Superiore. Questa esperienza positiva crea la predisposizione interiore a
realizzare un cambiamento.
All'incirca tre settimane dopo, spesso dopo la fine dell'assunzione della prima
combinazione di fiori di Bach, si verifica però un “peggioramento” soggettivo dello stato
del paziente. A questo punto comincia una fase in cui lo stato d'animo e la condizione
fisica subiscono forti oscillazioni. In questo periodo avviene il confronto vero e proprio
con il modello di reazione negativo a livello spirituale. Questo genere di stato viene
vissuto in modo sempre più consapevole e infine superato, sia pure con alti e bassi,
cosicché la situazione si stabilizza di nuovo su un livello positivo dopo l'assunzione di
altre due o tre miscele.
88
Peggioramento iniziale
Poco dopo la prima assunzione si ha la sensazione che tutto vada ancora peggio di
prima. Le emozioni negative e i sintomi fisici si intensificano. Non si tratta però di effetti
negativi collaterali, bensì di reazioni terapeutiche legate alla guarigione e paragonabili
con la reazione iniziale ai rimedi omeopatici.
Si pensi a qualcosa che, dopo anni in cui era sordo o paralizzato, viene irrorato da un
momento all'altro dal flusso della vita. Un pensiero doloroso, che forse era stato represso
per anni, emerge improvvisamente nella coscienza. E naturale che ogni ampliamento
della coscienza produca una reazione contraria nell'inconscio: così come nella reazione
che annuncia una guarigione fisica vengono eliminate le tossine, durante una crisi
spirituale affiorano nella coscienza le tossine “spirituali” che poi, come osserva Bach,
“si dissolvono come neve al sole”.
Comunque si può stare sicuri che non emerge mai più di quanto “l'organismo spirituale”
sia in grado di elaborare. Sotto l'impulso dei fiori di Bach si presen tano al momento
giusto proprio quei problemi che devono essere affrontati in base al programma di vita,
problemi che ora è possibile risolvere. In base al principio degli strati di pelle di una
cipolla, si supera un blocco dopo l'altro, tornando sempre al passato, e non di rado alle
esperienze traumatiche vissute nell'infanzia.
Ridurre gradualmente l'assunzione dei fiori, limitandosi in caso di necessità a una sola
goccia al giorno; eventualmente si può abbinare, per breve tempo, l'assunzione di
Rescue con il metodo del bicchiere d'acqua.
Oppure (la soluzione più eroica) aumentare la frequenza dell'assunzione, arrivando fino
a cinque gocce fino a quindici volte al giorno, secondo necessità. In questo modo la fase
iniziale di reazione viene superata molto in fretta.
E sconsigliabile interrompere del tutto l'assunzione per attendere un momento più adatto.
L'esperienza ha dimostrato più volte che, riprendendo l'assunzione della miscela di fiori a
una certa distanza di tempo, si ripresentano tutti i sintomi accusati al momento
dell'interruzione.
In linea di principio bisogna essere pronti ad accogliere ogni reazione e a vivere in modo
consapevole la sensazione che si scatena, ossia cedere all'esigenza che si manifesta, in
quanto questa reazione ha il compito di ristabilire l'equilibrio energetico. Si riscontrano
spesso le seguenti reazioni:
· Aumento dell'attività nella vita quotidiana: si affronta senza problemi una se-rie di
compiti che prima si tendeva a rinviare.
· Maggiore bisogno di riposo e di sonno, specie nelle persone che in genere dormono
poco: il lavorio interiore consuma molta energia, che in questo momento è carente.
· Reazioni fisiche legate alla disintossicazione, come per esempio raffreddore, diarrea,
minzione frequente, gonfiori delle ghiandole linfatiche, improvvise eruzioni cutanee.
· Viene alla luce, simbolicamente, un settore della personalità che in precedenza era bloccato;
per esempio, si scopre in sogno una stanza mai utilizzata nella propria casa.
L'osservazione del linguaggio simbolico dei sogni consente un controllo del decorso del
processo di autocoscienza nello stadio iniziale. I sogni non danno solo indicazioni sul modo in
cui si affronta un singolo tema dei fiori di Bach nel corso del tempo, ma mostrano anche in quale
direzione va cercata la soluzione.
E' noto che sogniamo tutti, ma non tutti, al mattino, sanno che cosa hanno sognato. Sarebbe un
91
errore convincersi di avere sbagliato miscela solo perché non si ricordano i sogni fatti.
I blocchi terapeutici possono avere varie ragioni: la possibilità più comune è che i fiori scelti
siano sbagliati e /o vengano assunti troppo di rado.
Può anche darsi che i motivi dello stato spirituale negativo risiedano su un altro livello; per
esempio, le oscillazioni di umore provocate durante la menopausa da fattori ormonali non
sempre si possono armonizzare del tutto con i fiori di Bach.
Spesso il problema consiste soltanto nel coltivare aspettative poco realistiche, sperando di
diventare in breve una persona del tutto nuova con l'aiuto dei fiori di Bach, mentre bisogna
avere pazienza, specie nel trattamento di schemi emotivi cronici.
Molte persone, inoltre, credono nel motto: “Di più è meglio” e intraprendono nello stesso tempo
parecchie terapie diverse, senza aderire del tutto a nessuna. In questo modo non si possono
ottenere risultati soddisfacenti.
Forse non si prova una vera “attrazione” per i fiori di Bach, perché è stato qualcun altro a indurci
ad abbracciare questa terapia. Allora può essere consigliabile interrompere il trattamento e
riprenderlo soltanto quando se ne avverte la necessità.
Spesso si arriva a un punto morto quando nel corso della terapia ci si avvicina a un problema
che si è cristallizzato nell'inconscio. La trasformazione dello schema di reazione in
questione richiede probabilmente un cambiamento decisivo, come per esempio la
separazione dal partner oppure un nuovo lavoro, al quale interiormente non si è ancora
pronti, perché non si ha una sufficiente forza spirituale. Anche in questo caso è
consigliabile sospendere la terapia finché si sente di avere la forza interiore necessaria
per affrontare questo passo.
Infine possono verificarsi fasi di ristagno ogni volta che il progresso della terapia è
bloccato a livello inconscio. In certi momenti si toccano i limiti dell'autoterapia. Cosa
fare? Cercate di non andare contro le vostre contraddizioni interne, ma di sfruttarle per
il vostro lavoro interiore. Quali caratteristiche emotive ha l'insoddisfazione che provate
in questo momento? Predomina l'impazienza (Impatiens), siete scoraggiati e dubitate
dell'efficacia dei fiori (Gentian), oppure non sapete in quale direzione procedere (Wild
Oat) ? Questi sono soltanto alcuni esempi che possono servire da incoraggiamento.
Utilizzate le situazioni emotive acute come punto di partenza per creare una nuova
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miscela. Se non riuscite a chiarire a voi stessi le emozioni che provate, cercate di
ottenere un colloquio diagnostico.
· per uso personale, in caso di crisi acute e problemi sul piano spirituale,
Cercate innanzi tutto di mettere per iscritto, con poche frasi (da tre a cinque), il problema
(conflitto/stress/frustrazione) che volete elaborare con l'aiuto dei fiori di Bach.
Poi compilate il questionario relativo alla situazione: “Qual è il mio stato d’animo, nella
situazione problematica che sto vivendo in questo momento?”
reazione alle circostanze esterne, p. es. il caos creato per le strade da una
nevicata (Rock Rose),
I fiori qui indicati si usano ora, nella situazione attuale, ma non è detto che siano
tutti adatti alla vostra struttura caratteriale. Possono anche essere assunti con il
metodo del bicchiere d 'acqua, se prevedete un rapido cambiamento della situa-
zione.
Nei primi colloqui potrebbe essere opportuno lavorare soltanto con il questionario
relativo alla situazione e le due liste di controllo.
Ora cercate di chiarire a voi stessi, sempre per iscritto: “ Che cosa voglio cambiare
(oppure ottenere) ?”
Ora passate a compilare il questionario relativo al carattere: “Quali sono, in realtà, gli
schemi di reazione negativi, nella mia vita, che mi impediscono di mettere in atto questi
cambiamenti?”
Questa domanda conduce a un altro e più profondo livello di coscienza, sul qua le vi
scontrerete con uno schema di comportamento individuale già insito nel vostro
carattere, oppure che vi è stato inculcato molto presto, uno schema che
interagisce con voi nelle situazioni problematiche simili.
Quasi tutte le combinazioni di fiori di Bach comprendono sia fiori che proven gono
dal questionario relativo alle situazioni, sia fiori individuati con l'aiuto del
questionario legato al carattere.
Vi accadrà spesso di notare che i fiori prescelti sono troppi: è proprio per una
situazione del genere che sono stati ideati i passi successivi.
Prendete ora in esame la check list: “Che cosa mi opprime o mi angustia di più, in
questo momento?” e la check list incrociata: “Qual è il prossimo obiettivo che vorrei
raggiungere, a questo punto?”
Una volta riportati i risultati delle quattro liste di massima nella scheda di valutazione,
rileggete la descrizione dei fiori in questione.
Esempio.
Problema
Devo disdire un impegno con la famiglia (un viaggio per il fine settimana) perché sono così
sovraccarica di lavoro e di faccende domestiche che ho urgente bisogno di tempo per
rimettermi in pari. Questo mi crea dei problemi, perché non è la prima volta che
succede.
“Qual è il mio stato d'animo nella situazione problematica che sto viven do in
questo momento?”
Me lo impedisce
Me lo impedisce anche
Come prescrizione immediata, col metodo del bicchiere d' acqua: Oak, Rock Rose,
Fine, Red Chestnut.
Dopo la telefonata per disdire, come combinazione a lungo termine: Oak, Pine, Red
Chestnut, Wild Oat, Vervain.
Me lo impedisce l'indecisione:
non so bene che cosa voglio. Wild Oat
Me lo impedisce l'impazienza:
non sono proprio capace di aspettare. Impatiens
Coraggio............................................................................................................................................... Mimulus
fiducia in se stessi............................................................................................................................... Larch
disponibilità a confrontarsi con gli altri e ad affrontare i conflitti......................................................Agrimony
rinnovamento, rigenerazione..............................................................................................................Olive
una pelle più spessa............................................................................................................................ Aspen
tolleranza, sana capacità critica.........................................................................................................Beech
forza di volontà..................................................................................................................................... Centaury
ritorno al presente ............................................................................................................................... Honeysuckle
energia e freschezza spirituale...........................................................................................................Hornbeam
scioltezza emotiva............................................................................................................................... Cherry Plum
sentimenti positivi: amore, magnanimità............................................................................................Holly
chiarezza di obiettivi............................................................................................................................Wild Oat
accettazione di sé................................................................................................................................ Pine
superamento dello shock, consolazione spirituale............................................................................Star of Bethlehem
equilibrio interiore, chiarezza di decisione.........................................................................................Scleranthus
alleviarsi del senso del dovere, capacità di cedere le armi..............................................................Oak
equilibrio nell'impegno......................................................................................................................... Vervain
più fiducia nella mia intuizione............................................................................................................Cerato
calma interiore, sangue freddo...........................................................................................................Rock Rose
maggiore indulgenza verso se stessi e flessibilità............................................................................Rock Water
maggiore considerazione per gli altri.................................................................................................Vine
normale esigenza di purezza e di ordine...........................................................................................Crab Apple
nuova speranza.................................................................................................................................... Gorse
indipendenza ....................................................................................................................................... Red Chestnut
senso della realtà................................................................................................................................. Clematis
pazienza............................................................................................................................................... Impatiens
consapevolezza dei limiti personali....................................................................................................Heather
luce e leggerezza................................................................................................................................. Mustard
nuova motivazione vitale..................................................................................................................... Wild Rose
migliore comunicazione, « sensibilità reciproca ».............................................................................Water Violet
serenità mentale.................................................................................................................................. White Chestnut
fermezza interiore................................................................................................................................ Walnut
migliore capacità di apprendimento....................................................................................................Chestnut Bud
maggiore ottimismo.............................................................................................................................Gentian
fiducia e sicurezza............................................................................................................................... Elm
gioia nella vitalità emotiva................................................................................................................... Chicory
fede in Dio, luce in fondo al tunnel.....................................................................................................Sweet Chestnut
accettazione del destino...................................................................................................................... Willow
104
Tabella di valutazione
Agrimony
Aspen
Beech
Centaury
Cerato
Cherry Plum
Chestnut Bud
Chicory
Clematis
Crab Apple
Elm
Gentian
Gorse
Heather
Holly
Honeysuckle
Hornbeam
Impatiens
Larch
Mimulus
Mustard
Oak
Olive
Pine
Red Chestnut
Rock Rose
Rock Water
Scleranthus
Star of BethIehem
Sweet Chestnut
Vervain
Vine
Walnut
Water Violet
White Chestnut
Wild Oat
Wild Rose
Willow
105
Bibliografia
Bruno Bigo – “La scelta dei Fiori di Bach – I 38 rimedi ed il loro uso nei più comuni
disturbi” – 2000 – Ed. TECNICHE NUOVE (Le guide di Natura
& Salute)
Metchthild Scheffer – “Il grande libro dei Fiori di Bach- Guida completa teorica e
pratica alla floriterapia di Bach” – Ed. 2000-2004 – Casa Ed.
Corbaccio – pg. 395 - E.36,00
Metchthild Scheffer – “Terapia con I Fiori di Bach – Il metodo naturale per ristabilire
l’armonia tra corpo e mente” – 1981-1990 – 2002 – Ed. TEA –
pg. 252 - E. 7,80
Metchthild Scheffer – “Uso pratico dei Fiori di Bach –Tutte le risposte sulla
Floriterapia – Manuale indispensabile per servirsi della terapia
con I Fiori di Bach“ – 1993 – 1996 – 2001 – Ed. TEA PRATICA
– pg. 208 – Lit. 15.000
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