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I VISCONTI

Il biscione è ritratto nell'atto di ingoiare un


fanciullo che raffigura il
profeta Giona dell'Antico Testamento ingoiato
da un serpente marino. Questo è l'emblema
della casata nobiliare dei Visconti ed è uno dei
simboli più famosi della città di Milano.

Quando Gian Galeazzo Visconti salí al potere


nel 1385 diede inizio a una politica
espansionistica verso il Veneto e l’Italia
centrale portando i confini del ducato di
Milano: a est fino a Padova, mentre a sud
fino a Perugia.

IL Ducato di Milano, istituito dalla famiglia


Della Torre, passò ai Visconti nel 1277 e il
massimo splendore fu raggiunto da Gian
Galeazzo Visconti che conquistò il potere nel
1385 (come già detto in precedenza)
comprando il titolo di duca e tenendo a Milano
una splendida corte; inoltre con quest’ultimo il
Ducato si arricchì di monumenti come il
Duomo di Milano e la Certosa di Pavia.
Quando il duca si ammalò di peste e morì, il
potere passò a suo figlio Giovanni Maria che a
causa della sua crudeltà perse gran parte delle
conquiste territoriali del padre.
A controllare effettivamente il Ducato era però
il condottiere Facino Cane che morì poco dopo
la conquista di Pavia nel 1412; nello stesso
anno Giovanni Maria venne accoltellato e
passò così il potere al fratello Filippo Maria
che ereditava uno stato in declino riuscendo
però poi ad arricchirlo, con l’impianto
dell’industria della seta, e ad espanderlo
ottenendo Parma e Genova, rendendo però
nemici Firenze e Venezia.

Alla sua morte lasciò come erede soltanto la


figlia Bianca Maria Visconti che era sposata col
condottiere Francesco Sforza.
Gian Galeazzo Visconti, figlio primogenito di
Galeazzo II e Bianca di Savoia, nacque a Pavia
il 16 ottobre 1351 e diede fin da giovane
prova di grande sagacia e di speciali attitudini
militari. Nel 1360 sposò Isabella di Valois
ottenendo in cambio la Contea di Vertus e
prendendo così il soprannome di “Conte di
Virtù”. Alla morte della prima moglie Isabella
nel 1372 seguì, nel 1378, la morte del padre;
dunque Gian Galeazzo divenne il nuovo
signore di Pavia e successivamente il primo
Duca di Milano.
Morì per peste nel 1402 nel castello di
Melegnano dove si era rifugiato in seguito al
dilagare del contagio.

Due degli edifici più importanti che furono fatti costruire durante la signoria Dei
Visconti sono il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia.
Il Duomo di Milano, ufficialmente basilica cattedrale metropolitana della Natività
della Beata Vergine Maria, fu iniziato a costruire sotto il comando di Gian Galeazzo
Visconti con l’obiettivo di rinnovare l’area e celebrale la politica di espansionh
territoriale Dei Visconti. È il più grande complesso edificio gotico d’Italia realizzato in
marmo bianco Rosato che proviene da una cava dedicata esclusivamente a questa
costruzione. È lungo 157 m e sulla Guglia Maggiore, alta 108,5 m, è presente la
statua dorata della Madonnina.
La Certosa di Pavia, ovvero Monastero di Santa Maria delle Grazie, è un complesso
monumentale storico che comprende un monastero e un santuario; venne edificato
alla fine del quattordicesimo secolo per volere di Gian Galeazzo Visconti come
mausoleo sepolcrale della dinastia Milanese. È caratterizzato da diversi stili dal tardo
gotico italiano a quello rinascimentale.
La Chiesa fu coperta per volere di Francesco Sforza nel 1462 mentre il Chiostro
grande, costituito da Arcate in cotto sostenute da colonne in marmo, venne
terminato 10 anni più tardi. La facciata è decorata con una serie di medaglioni che
ritraggono personaggi storici o leggendari dell’antichità mentre più in alto e si
trovano rappresentate le scene della vita di Cristo e dell’Antico Testamento e figure
di santi e Profeti.

2°A

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