LETTERATURA INGLESE 2 ~LEZIONE 1 (05/10/2021)
Nel 1700 si sviluppa un nuovo genere letterario, il ROMANZO, owvero uno scritto medio/lungo in prosa che
‘occupa lintera larghezza della pagina, in cui raramente troviamo il cosiddetto “uso delle rime”.
Vetimologia e la storia dietro il termine “romanzo” risale all'undicesimo secolo, owero nell’anno mille, ¢
deriva da quelli che erano i romances medieval, storie di livello epico, componimenti in rima, altro non
erano che | poemi delt’etd classica: curioso che la parola “romano” derivi da cid che sappiamo essere ogei: i
nome deriva quindi dalla poesia. | romances si chiamavano cos} perché derivavano dall'aggettivo
ROMANICUS, pertinente alla ROMANIA, owero l'insieme dei territori dove abitavano coloro sotto limpero
romano. Il termine ROMANICO nel corso del tempo and® a individuare un tipo di parlata specifica: accanto
al latino si sviluppd una forma volgarizzata di lingua derivata dal latino definita appunto ROMANICO, parlata
dal popolo e per questa definita volgare. Allo stesso ternpo questo termine and® a significare la lingua che
siparlava e dal romanico abbiamo avuto poi molte varianti che hanno portato alla nascita delle lingue che
parliamo oggi. Il termine romanico andd poi ad identificare gil scriti in lingua volgare, che venivano anche
definiti ROMANICAE LOQUI quindi il termine “romanzi” derivava da romanicus che divenne poi termine di
scritti redatti in lingua volgare.
I termine romanzo ha pot iniziato a significare un componimento in prosa che sié sviluppato anche in altre
lingue. La lingua inglese non utiliza il termine romanzo ma NOVEL che deriva sia dalt’taliano “novella”,
‘componimento breve, ma ancora oggi si discute sulla provenienza e molto probabilmente deriverebbe dallo
spagnolo “novela”, un racconto pit! lungo che si differenzia dalla novella italiana.
Se in letteratura inglese esiste il termine “novel” per romanzo, questo termine va a contrapporsi con il
termine “romance”, componimento poetico dedicato alle gesta epiche di uno o pitt eroi,
distinzione: i romanzi successiviinizieranno ad essere scritti in prosa accantonando la poes!
differenza tra NOVEL e ROMANCE non é dettata solo dal modo in cui vengono scritt, i romance dapprima
scritta in poesia inizieranno ad essere scritti in prosa cosi come i novel, perché questi due generi saranno
diversi anche per gli argoment trattati, il novel viene definito come genere realistico e il romance viene
definito come genere fantastico. William Congreve nella prefazione dell'opera “INCOGNITA” ci dice che la
distinzione tra novel e romance & che i romance nartano storie di tipo fantastico, il novel mettera da parte
questo tipo di elemento fantastico per parlare della realta sociale e storica da impianto reale. II novel
diventera la forma letteraria per rappresentare un nuovo ceto sociale in ascesa, la middle class, perché ha
bisogno di raccontare i valori della classe con impegno, abbiamo diverso tipo di apopea: un uomo in carne
ed ossa che grazie al proprio impegno supera le difficolta della vita, arrivando ad un fine, al successo con i
termine cui intendiamo Varrivo ad uno status social che gli permette ricchezza.
HI primo romanzo inteso come tale infatti é “robinson crusoé” narra proprio di quest’uomo che tornera
trionfante in Inghilterra dopo 30 anni di fatica e impegno, Naturalmente quando parlammo di romanzo
abbiamo differenze tecniche: una delle primissime grandi novita é I'utilizzo della figura del NARRATORE,
Intesa come “voce”, entitd a cui viene effidata la narrazione di una storia. Vedremo che ogni epoca storica
avra i! suo tipo di narratore e ne abbiamo tre principal: Gerard Garrett fa differenza tra
- _ NARRATORE AUTODIEGETICO, questo é protagonista il narratore della storia (persona inserita nella
storia, protagonista che racconta la sua storia).
~ _ NARRATORE ETERODIEGETICO, narratore che non fa parte della storia ma che conosce ogni
particolare della storia, quasi come uno spettatore, un testimone, narratore onnisciente.
- _ NARRATORE ALLODIEGETICO, non @ il protagonista della storia ma che conosce tutta la stor
Secondo Garrett la storia pud essere raccontata da vari punti di vista, dal luogo, in cui quelle cose vengono
raccontate. A seconda del punto di vista, chiamando da Garrett é la focalizzazione che pud essere divisa in
base ai punti di vista:= TIPO ZERO: quando il narratore sa piti dei personaggl;
= INTERN: quando il narratore conosce tante cose quanto i personaggi;
- _ ESTERNO: quando il narratore sa meno dei personaggi
All'interno di un romanzo possono esserci pitt punti di vista, ed @ soltanto incrociando la storia dai 3 punti di
vista che si pud avere una realizzazione della storia affidabile. Oltre alla figura del narratore abbiamo altre
innovazioni, le due principali hanno a che fare con INCIPIT e con la CHIUSURA del romanzo.
incipit pud essere: FROM THE BEGINNING in cui la prima parte del romanzo ’e il protagonista che si
presenta, dice dove e quando & nato e descrive la famiglia. Questo incipit é stato accantonato e creato
quello IN MEDIAS RES, laddove non c’é la presentazione iniziale de! protagonista ma siamo catapultati nella
storia e solo dopo si parta del protagonista, inoltre 'incipit pud essere FROM THE ENDING, tipica delle
detective stories, capovolge il tipico assetto della storia, ovwero quando si paria della storia si parla delle
categorie di FABULA e INTRECCIO, condotta dai formisti russi. La differenza tra fabula e intreccio & che la
fabula racconta la storia sotto un ordine logico e cronologica, piuttosto prevedibile come robinson crusoé,
mente I'intreccio si basa sulla storia che viene narrata seguendo un ordine ne logico ne cronologico,
abbiamo quindi maggiore imprevedibilita nelle storie, come ad esempio frankestein.
La chiusura del romanzo pud essere: APERTO, si sviluppa nel 900 maggiormente, in cui non conosciamo il
destino dei protagonist e dei personaggi ed @ pit democratico rispetto al finale chiuso. Ad esempio
abbiamo IlVANHOE in cui si ha un finale semi chiuso; CHIUSO, tipico del 700 e dell’800, un finale in ci
narratore esplicita nel dettaglio Ia vita del personaggio. Nessuna “porta aperta” per illettore di
fantasticare. Nel corso dell'800 i romanzi avranno anche una finalita didattica e moraleggiante, chi scriveva
aveva il bisogno di comunicare ai lettori e lettrici, magglormente, un messaggio chiaro.
Al’interno del romanzo viene preferita la narrazione secondo I'intreccio: durante i romanzi fordine
cronologico viene mischiato per aumentare fa voglia di narrazione, verranno usati degli espedienti come il
FLASHBACK, avvenimento sucesso in passato, e FLASHFORWARD, avvenimento che succedera in futuro.
‘Abbiamo una serie di autori consideratiiniziatori de! romanzo, tra cui DANIEL DEFOE, FIELDING e
RICHARDSON che proveranno a raccogliere queste nuove idee per questo nuovo genere letterario che perd
rappresentano legami con la tradizione precedente, allinterno di questi primi romanzi vi@ anche un
linguaggio di tipo giornalistico perché trae ispirazione anche dalle prime riviste, create nel 1700-1800, come
jonathan swift che, prima di essere uno scrittore di romanzi, ha scritto anche riviste , quindi viene usato
‘come LINGUAGGIO REFERENZIALE, ovvero un linguaggio semplice e scarno dato che prende distacco dai
romanzi ma veicola anche il messaggio che il lettore doveva apprendere (valori della borghesia), usando
quindi questo linguagzio DENOTATIVO in cui vi é come riferimento una cosa e basta, ad esempio con la
parola “sedia’ siintendeva semplicemente loggetto di arredo.
A partire dal 700, iletterati non potevano pid contare sulla corte o su uomini nobili che finanziavano le loro
‘opere, quindi cercando un modo per potersi procurare de! guadagno, iniziano a scrivere storie basate sulla
famiglia borghese, infatti si vede come il romanzo inizia ad avere un pubblico di lettori basato
principaimente sul ceto sociale emergente, quindi la middle class.
Nasce una sorta di mercato editoriale , in cui opera viene messa in vendita. Affinché il romanzo venisse
acquistato era necessario rivolgersi ad un pubblico di lettori, a quel tempo era prevalente un pubblico
femminile, le donne che facevano parte del ceto borghese, perché si riteneva che il romanzo sarebbe stato
fonte di intrattenimento pensata per le donne non coinvolte in faccende pubbliche o lavorative. Questo
portd perd ad una serie di luoghi comuni, si pensava che i romanzi fossero solo per donne, e solo con
Walter Scott che il romanzo iniziera ad interessare anche il pubblico maschile mettendo all’interno dei suoi
romanzi elementi storici che ridaranno “valore” e “dignita” al pubblico dei lettori in prosa.All'inizio del 700 era importante vendere anche poche decine di copie, mentre nell'800 € poi nel 900
saranno migliaia e migtiaia le copie vendute, non ci sara nessuns donna o nessun uomo che non legge un
romanzo. Se nel corso del 700, i primi romanzi risultano essere esperimenti non perfetti, successivamente
diventerd cos} importante come conosciamo noi: per capire questo genere bisogna citare AN WATT che
scrisse Un saggio molto importante “THE RISE OF THE NOVEL" che ci dice che la nascita del romanzo si
accompagna alla nascita della borghesia, specchio dei valori borghesi, come ad esempio il mito del SELF
MADE MAN, davvero I'uomo che si fatto da se, personaggio che si trovera in molti romanzi, accanto a
questo vi erano la grande lucidita nell'agire e la restlessness, ovvero i protagonisti inquieti,infatti
Vinquietudine diventa un valore aggiunto, il protagonista non & mai soddisfatto det risultati ottenuti e cid
spingera I'uomo ad andare sempre pit! avanti verso i suoi obiettiviLetteratura inglese 2 - Professove Gerardo Salvati - Lezione 2. 06/10/2021
I saggio “The rise of the the Novel" ci lan Watt, ossia “L’origine del romanzo borghese”, spiega
che il romanzo emerge con Yavvento ai 3 fattori principali
+ Vascesa della classe borghese
+» Individualismo:
il destino dell'uomo 8 unicamente nelle sue mani, cio? che Y'uomo & completamente fautore del
‘suo sucesso come del suo insuccesso, (anche in ambito religioso si assiste In quegli anni in
Inghilterra ad una forte spinta individualista, perché si diffuse in maniera significativa il credo
religioso del Protestantesimo: rispetto al Cattolicesimo, ha come macro differenza che l'individuo
hha un contato diretto con la divinita, cio il credente non ha bisogno di figure intermedi che
intercedono. Il rapporto @ personalizzato anche in nome del culto religioso: I'womo doveva
rendere conto delle proprie azioni direttamente a Dio, senza rivolgersi alla figura intermedio del
parroco e/o architettura della Chiesa, che viene messa da parte, Esempio: in Robinson Crusoe, i
protagonista ha un rapporto privilegiato con Dio).
+ Empirismo:
@ stata una corrente filosofica riassumibile con I’'uomo che si affida ai propri sensi nella
percezione cella realta, ciot solo con i sensi (la vista nello specifico) e Yesperienza Y'uomo pud
effettivamente conoscere la realta. Tutto cid che é trascendente, non visibile viene accantonato.
Entrambi avevano in comune I'uomo al centro, che era in grado di avere sccesso e conoscere la
realt, attraverso le proprie capacita, e chi si faceva carico dei valori della borghesia, rilanciando il
mito rinascimentale del “self-made man”, ossia dell’ uomo che si fatto da solo.
‘Secondo Watt il novel fu espressione di une rottura netta sia con il passato sia con la visione
Gellarte, perché fino a quel momento era ancora in auge il carattere imitativo dell arte, che
doveva imitare Ia natura ed i classici (es: considerando le opere a partire da Shakespeare in poi,
Gifficilmente sono storie completamente nuove ed originali, ma ¢@ sempre la ripresa di qualche
mito classico, perché la tradizione aveva un ruolo importante.)
Nel Novel la tradizione viene accantonata e messa da parte: il primo elemento di rottura e
discontinuita ® rappresentato dall‘utilizzo di un linguaggio diverso dalle altre opeve letterarie.
Nello specifico, Watt nomina un autore, Thomas Spratt: fu colui che portd in auge importanza e
Yapplicazione di una lingua specialistica, chiamata scientifica, anche in ambito letteratio, Cosa si
intencie per lingua scienfifica? Una lingua asciutta, diretta e semplice, ma soprattutto
monoreferenziale, di tipo denotativo (una cose con un unico significato). Cid era dettato dalla
necessita di trasmettere un insegnamento nella maniera pit chiara e diretta possibile al lettore.
‘Watt aggiunge che, probabilmente, la caratteristica pit significativa rappresentata dal Novel @ il
cosiddetto realismo formale: intende affermare che nei romanzi, sia di Defoe, Fielding,
Richardson che sono gli iniziatori, son riscontrabili serie di espedienti narrativo-letterari che
segnalano una profonda rottura e novia rispetto alla tradizione. Non si intende solo realismo, ma
qualcosa di pitt articolato: si pud intuire che sono storie pitt realistiche rispetto ai romance, non
riguardando pitt re e regine, cavalieri ed entita sovrannaturali, ma al contrario si da spazio ad
venti, fattiesituazioni con un sapore pitt credbile, Il termine “formale” lo utilizea per una
definizione onnicomprensiva, perché aldila delle vicende specifiche narrate in sé, questi autori
farno utilizzo di una scrittura profondamente realistica per il modo in cui sono narrate le vicende.
La prima caratteristica é Voriginaliti: siintende “originario” (per esempio come il battesimo lava il
peccato relativo delle origini), ossia storie che non si rifanno alla tradizione precedente, con
tiferimenti a miti lassici, opere shakespeariane, ma sono storie interamente nuove. Il
Brstagonita pera prima volta un uomo comune, che viva una serie di avventure che non
‘anno nulla di sovrannaturale. Indipendentemente da cid che il protagonista andra a vivere, ed
aldila della credibilita, queste storie nuove rappresentano un nuovo inizio ed origine nella
letteratura,Inoltre, questa originalita spiega anche il perché il Novel si chiami cost in Inghilterra: porta dentro
di sé elemento di “novita”, un ipotetico oollegamento con la parola “novus”.
Ian Watt aggiunge che un altro elemento di novita del realismo formale & rappresentato dalla
casatterizzazione dei personagei: mentre nelle opere e generi letterari antecedenti si faceva ticorso
8 petsonagal generic, come i buon, i cattvo, i principe i villain ma che non erano specifica,
ora vie un estrema caratterizzazione dei personaggi nelle storie. Infatti, per la prima volta i
protagonisti hanno un nome ed un cognome, e sono socialmente ben individuabil.
Inoltre, per dare ulteriore peculiar e presentare al lettore un personaggio nei minimi dettagli, i
nomi € cognomi non sono nemmeno casuali, ma diffusi all’epoca delle pubblicazioni. Questo
process é dettato dal voler far “suionare” agit inglesi storie verosimili, utilizzarli per creare una
sorta di vicinanza con le persone.
Questa estreme precisazione dell individualita del protagonista ed i personaggi ha come
contraltare il messaggi universale trasmesso: aldila delle vicissitudini specifiche, dal messaggio
che loro veicolano chiunque pud trarre giovamento ed insegnamento, quasi sempre positivo.
Altro elemento tipico del realismo formale @ dato dall’estrema precisazione del tempo e dello
‘spazio, che per la prima volta in ambito letterario vengono precisati nel dettaghio. Per quanto
riguarda lo spazio, ci sono descrizioni hunghissime, a partire dai luoghi dove vive il protagonista,
per poi passare agli spazi interni in cui si muove, fino ad arrivare a cid che indossa; come in
Kranos, la descrzione dei high e dei vests sono addirttara degli indizi che i fanno capire
qual 2 le natura e personalita del personaggio.
Invece, lo spazio nei romance sembrava quasi sospeso, ambientazioni incantate, regni non
specificati, perché Ie avventure narrate erano meravigliose e fantastiche.
Non ben precisato era anche il tempo: vi era un tempo sospeso, molti utilizzano la formula del
“Cera una volta” = non precisare e non scegliere un punto preciso sull'asse temporale.
1 Novel si apre con coordinate spaziali e temporali quasi sempre ben precise, con date portate per
esteso: in questo modo si veicolava maggiormente il senso di realismo e verosimiglianza, cosicché
ilettore ava il dubbio che cid che sta leggendo possa essere realmente accaduto.
jo perché I lettori dell’epoca erano molto ingentui; per esempio il sucesso di Ivanhoe era dettato
anche dal fatto che moltissimi lettori pensavano che le vicende fossero realmente accadiute.
Spazio e tempo sono fondamentali anche perché specificarli significava dare particolare
dinamismo alla storia, Nel corso del 1800, perd, si rimescolano le carte: per esempio nel romanzo
Ivanhoe, il tempo diventa fondametale essendo un romanzo storico; mentre nel romanzo gotico
Frankestein, si acquisira una linea mediana, con un tempo non del tutto esplicitato, come si pud
notare dalla serie di lettere che riportano le date in maniera parziale (a contrario per esempio nel
Robinson Crusoe vengono riportate le date giorno dopo giorno, cosi come ci viene descritto anche
{i perimetro delf'isola nel minimo dettaglio.)
Un secolo pit tardi, quando il romanzo sara una novita, un genere letterario “di gente”, pitt
amato dai lettori, assistiamo a fenomeni di deriva artistica. Per esempio, i numerosi romanzi di
Dickens avranno un uso smodato dello spazio e tempo: ad esempio questo 0 quel protagonista
doveva affrontare un viaggio che sarebbe durato all’incirca 4 ore ¢ le successive pagine dovevano
riempire uno spazio di lethura di almeno 4 ore. Infett, si guadagnera lappellativo di “master of
the unnecessary detail”.
I primo bestseller sara Wvauahtoe di Walter Scott, il quale avviera un sottogenere letterario
rappresentato dal romanzo storico.
Bgl apprese a pieno tutte le novita e caratteristiche del romanzo, ed approdera alla scrttura in
-maniera casuale: era un intellettuale scozzese nato ad Edimburgo nel 1771, che ebbe una vita
lunga morendo nel 1832; inoltze, approdera anche tardi alla scrittura dei ramanzi, alleta di 40
anni circa, perché precedentemente si era occupato di storia antiquaria, e poi di poesia, scrivendo
componimenti con buon sucesso; in questo mocio vi era la possibulitk di far conoscere al
‘pubblico la storia, Ma Voccupazione principale era la storia antiquaria: si intende una disciplina
che ha come oggetto l'investigazione dei tempi antichi dal punto di vista dei mamufatti Infatti, hui
tra una sorta difinea di mezzo tra un archeologo e composttore di scritt in ingue morte, non pit
parlate,Rappresenta, quindi, una novita nel panorama letterario, essendo L'iniziatore del romanzo storico. Se
precedentemente, i romanzi avevano avuto come protagonisti esponenti del ceto borghese
collocai in spazio e tempo coevo ai lettori, Scott decide di occuparsi di vicende che affondavano le
radici in un passato lontano, se non lonianissimo. Di fatti la sua fortuna é legata al famoso “Ciclo
di Waverly’, composto da 27 romanzi e 5 racconti,¢ si chiama cosi perché nel 1814 il primo
romanzo é chiamato Waverly. Il 5 romanzo del Ciclo sara Ivanhoe.
Questo ciclo di romanzi storici® caratterizzato dal fatto che, man mano che l'autore pubblicava i
suoi romanzi, si occupava di epoche sempre pitt lontane, andando sempre pitta ritroso nel tempo:
le vicende narrate nell'Ivanhoe, per esempio, risalgono intorno al 1109, mentre quelle di cui si
parla nel primo risalgono a 50 anni prima.
Una curiosita é che, quando Walter Scott decise di concentraxsi sul Ciclo lo fece non utilizzando il
suo nome e cognome, ma con Vappellativo “The great unknown’, perché temeva il giudizio
negativo sia degli altri scrittor, sia del pubblico: perché inserire fa storia, operazione mai fatta
finora, era a suo avviso rischioso.
Tra Valtro fino a quel momento, agli inizi dell’800, il romanzo aveva come pubblico privilegiato le
donne; ma con Vinserimento della storia nella scrittura romanzesca, ci sara un profondo
ampliamento del pubblico, in modo particolare di quello maschile, perché si pensava che il
romanzo fosse un mezzo di evasione, di “cosa per le donne, mentre al contratio la storia
conferisse grande dignita alla nartazione.
Vista I accoglienza pesitiva del primo romanzo Waverly, successivamente decidera di utilizzare
un altro pseucionimo Waverly’s author; fin quando dopo il grande successo di Ivanhoe utilizzer&
il suo nome e cognome,
Non capita spesso in letteratura di avere tna data precisa per individuare l'inizio di un
determinato periodo; mentre, invece, nel caso del romanzo storico si ha come riferimento il 1814,
anno di pubblicazione di Waverly, e cinque anni dopo nel 1819 pubblichera Ivanhoe.
Allo stesso tempo, il 1831 pud essere considerato come la fine del romantzo storico, perché sara
Yanno in cui Scott pubblicher& Vultimo racconto del ciclo di Waverly.
Dopo il 1831, la fama ed il successo dei suoi romanzi ebbe vita breve, perché gia attorno al 1850 il
suo nome, nonostante il grande successo, comincid a sparire, Ed & solo grazie al critico russo
Lukacs con il suo saggio “Romanzo storico” che il suo nome e genere tornera di nuovo in auige
Vautore russo dara i giusti meriti riconoscendolo come iniziatore ed inventore del nuovo genere
romanzesco.
‘Scott introdurra anch’egli tante novit& nei suoi zomanzi, tant’? vero che in uno dei suoi saggi
significativi “Lifes of the novelists” nel 1825, afferma di non essere in debito con nessun autore
precedente di romanzi, afferma di non aver tratto nessun insegnamento 0 ispirazione dai 3 grandi
iniziatori, Dafoe, Fielding e Richardson, ma che la sua ispirazione ? dovuta buona parte dagli
sctitti di tn’autrice irlandese, Maria Edgeworth: nomina una donna e, per lo pid irlandese, Ella ha
scritto una serie di romanzi sulla storia di Irlanda e, quindi Scott trae ispirazione da questi ultimi
per poi decidere di riproporre un‘operazione simile per quanto riguarda la storia scozzese.
Ivanhoe, quindi, @ ambientato in Scozia (al contrario di tutti i romanzi fin a quell’ epoca erano
“Londocentrici”, ossia si svolgevano in Inghilterra ma soprattutto a Londra). E un elemento di
novita perché, cosi facendo, Vattenzione dei lettori veniva spostato dal centro, Inghilterrae
Londra, al margine, la Scozia. Ad inizio 1800, la Scozia era profondamente diversa dallInghilterra
eda Londra, perché mentre queste due andavano incontro ad un processo di espansione
demografica ed industriale, la Scozia era, al contrario, una terra inesplorata, in cui la presenza
dell'uomo era marginale, non cerano segni di industrializzazione, ma anzi gli scozzesi vivevano
ancora come se fossero in epoca feudale, essendo suldivisi in clan; quindi agli occhi dei lettori
inglesi, nello specifico londinesi, Ia Scozia rappresentava una sorta di terra lontana, quasi magica
e fatata.
Se da una parte I'autore decide di seguire 'esempio di Maria Edgeworth e, di porre I'accento sul
‘margine dell'impero e non Londra, va specificato che decide di occuparsi e narrare le vicende
scozzesi perché il 1800@ anche l'anno della nascita delle grandi nazioni: gli stati moderni nascono«quasi tutti trail 1700 e 1800, La Gran Bretagna aveva una situazione geopolitica particolarmente
turbolenta, perché Cerano 3 grandi popolazioni con dei confini ben marcati: inglesi, gallesi e
sco2zesi, rispettivamente in Inghilterra, Galles e Scozia; e, non fu facile il processo di unificazione
dei 3 popoli sotto un’unica bandiera.
‘Walter Scott, quindi, decide di scrivere "Ivanhoe per parlare proprio di questa situazione
geopolitica della Gran Bretagna: decide di parlare delle origini della nazione inglese, delle
difficolts e dissidi dei popoli per poter diventare un’unica nazione, quindi un’unica comunita con
un’unica lingua ed un unico re, ma facendolo in maniera obliqua e prudente, inserendolo in un
passato lontano del 1100, anno della 3 crociata, in cui coloto che erano stati i loro progenitori
avevano difficolta nell'essere un popolo unito.
«Il profondo insegnamento attraverso I'lvanhoe sara proprio questo: parlare del passato
attraverso le storia, per essere in grado d saperdecitaze fe dificolta del presents ed affrontazle,
per poi superarle evitando quindi di commettere gli stessi errori del passato stesso.
Alltro grande elemento di novita 2 la presentazione degli eventi al lettore senza un giudizio morale
del narratore: & un elemento di discontinuita con la tradizione del romanzo del 1700, dove il
narratore interveniva nella narrazione per indirizzere ed influenzare il lettore. Qui si lascia piena
liberta al lettore di farsi unvidea e gitidicare secondo la propria sensibilita, i propri valori. B un
narratore disincarnato, come se fosse un testimone ¢/0 voce fuoricampo che descrive i
personaggi, sempre asettco.
Il suo obieitivo era quello di dotare la nazione inglese (britannica) di un romanzo di tipo fondativo,
dove era necessario includere il pitt possibile i popoli britannicie, anche non emettere giudizi
Sara questo elemento che decretera enorme fortuna del romanzo, perché il pubblico, soprattutto
quello londinese, ebbe opportunita di conoscere le propre radii e, di soddisfare la propria
curiosita sul mondo scozzese, percepito come mondo selvaggio, non civilizzato, suscitava una
fascinazione quasi esotica.
‘Man mano che publica i vari romanzi Scott dovette utilizzare espedienti letterari, perché se nella
publicazione di Waverly (che tratta le Guerre carliste) riusci a raccogliere testimonianze di reduci
i guerra ancora in vita, per rafforzare I autenticita della narrazione, questo non era possibile
nell'Ivanhoe: fu in questo caso che venne in aiuto il suo interesse e conoscenza della storia
antiquaria.
Jn questa operazione di stesura di Ivanhoe, Scott fit agevolato dal fatto che la protagonista
principale é la cavalleria, ed in Scozia esistevano ancora i cavalieri, ed indugiare una serie di
descrizioni dettagliate di usi e costumi della cavalleria che sopravviveva,
Pert la vere grande protagonisa delle opere edi romanzi a Storia, che fa da padrone, Non
‘perd una storia qualsiasi, perché quella che interessa a Scott @ la narrazione della storia in un
momento di massima crisi, Yordine di come sta per cambiare e se e sta per affermare un altro,
Quella che troviamo in Ivanhoe ed in generale nel romanzo storico @ la descrizione della storia
come crisi, Ela crisi a cui si fa riferimento in Ivanhoe @ rappresentata dalla compresenza di 3
macroetnie:
+ Sasson (progenitori degli inglesi, scozzesi e gallesi)
‘+ Normantni (progenitori dei francesi)
+ Popolo degli ebtei (dopo la diaspora trova rifugio anche in Inghilterra)
A tal proposito, vengono descritti degli avvenimenti che rappresentano un momento di grave
«isi per la penisola britannica, perché sono narrate vicende della dominazione normanna sotto ill
principe Giovanni, colui che sedeva sul trono perché re Riccardo era impegnato nelle Crociate. II
principe Giovanni dominava in maniera dispotica sui sassoni che erano stati sconfitti, ma con
alterne vicende sara deposto.
Rifacendoci a Lukacs, giunge alla conclusione che @ certo che Scott parla della storia come crisi,
ma secondo hui la crisi di cui parla Scott ha sempre un approccio positivo, cio’ ordine che sta per
cadere far’ sempre spazio ad un ordine migliore del precedente. Qui perd il critico sbaglia, perché
Scott non emette giucizi di merito sulle vicende, ma lascia il tutto alla valutazione del lettore,
quindi non lascia mai intendere che 'ordine che si insedia sia migliore del precedente,Lezione 3 Letteratura Inglese
L’elemento innovativo della storia nel romanzo, introdotto da Walter Scott, conferisce
dignita a quest’ultimo, attirando a sé anche il pubblico maschile. interessante é la vi
periferica della storia, dal centro al margine, gli avvenimenti hanno infatti luogo in
Scozia. Questo romanzo ha una sorta di valore fondativo, 'obiettivo & dare alla nascente
nazione britannica un’identita nazionale, Nel ciclo di Waverley Scott va sempre pit! a
ritroso nel tempo e scrive in particolare due testi di grande successo: “Old Mortality” e
“Ivanhoe”. A partire da “Old Mortality”, ambientato nel ‘600, é presente l’elemento del
forte interesse sulla materia scozzese, vi @ infatti una fitta descrizione dei “clan” delle
varie famiglie scozzesi. inoltre sono presenti descrizioni molto dettagliate di cornamuse,
kilt (ad esempio). Addirittura la letteratura inizia ad influenzare la moda dell’epoca. A
Parigi, allora capitale della moda, comparvero creazioni che simulavano i kilt o il tartan
(tessuto scozzese). Scott arrivé a diventare una vera e propria celebrita in tutta Europa.
Manzoni stesso dice di essersi ispirato a Scott. Si dice che dopo la stesura de “I promessi
sposi” Manzoni sottopose a Scott Ia lettura del testo, vi fu uno scambio di carinerie tra i
due, dove Scott arrivd addirittura ad affermare che l’allievo avesse superato il maestro.
ne
La visione della storia di Scott non é né positiva, né negativa, ma asettica. Lascia il
giudizio di merito al lettore. La storia deve fungere da monito e deve far si che si possano
raggiungere gli strumenti ermeneutici per decifrare il presente. Scott voleva attirare i
lettori del suo tempo, mostrando quanto la nazione britannica avesse attraversato
momenti difficili.
Scott cede spazio a descrizioni molto minuziose, si parla di immenso spazio della
descrizione e vi sono “grandi gallerie” di personaggi. Cid risponde alla necesita di
soddisfare quante pitt informazioni & possibile, poiché il lettore si confronta con epoche
remote. Da vita a personaggi mettendo in mostra i tumultl interiori, fino ad allora
considerati marginali. Scott adottd poi ulteriori strategie per dare ulteriore credibilita ai
suoi romanzi: venivano descritti in maniera molto dettagliata oggetti di appartenenza dei
personaggi. La critica parla di confine sottile tra cid che & animato e cid che & inanimato.
Sottolineava che gli oggetti in questione ( ad esempio scudi e monili) rappresentassero
un collegamento al personaggio ed un prolungamento del personaggio. Lo stesso scudo
di Ivanhoe ci dice molto su di lui. La descrizione delle vesti dell’ Abate Aymer, crapulone
che indugia nei piaceri, confermano cid che viene detto del personaggio. La descrizione
non & dunque in nessun caso riempitiva, ma conferisce spessore e profondita.
Lukacs aveva dato giudizio positivo al cambiamento della storia, ma cid era collegato al
suo tempo storico, ossia la Rivoluzione Russa che pose fine al dominio degli Zar. Scott
non si schiera, ma ha una visione meno politicizzante e pil pragmatica della storia. tI
nuovo ordine non @ in ogni caso migliore del precedente. Il destino migliore spetterd a
chi resta ai margini dell’azione. Scott realizza “la retorica dell’innocenza” , ha la meglio
chi non si sporca le mani.Ivanhoe é un protagonista atipico, si coraggioso, ma per la gran parte del romanzo, ferito
per via di un duello & fuori gioco. Sparisce, e cid spiazza il lettore. A lui sara destinato un
destino felice. Chi si batte per la cacciata dei Normanni é destinato all’esilio o alla morte.
Re Riccardo che reclama il suo legittimo trono ha la meglio sul fratello, il Principe
Giovanni. Re Riccardo morira perd dopo uno o due anni, Cid sancisce un equilibrio tutto
sommato precario.
Lukacs definisce Ivanhoe un eroe medio. Basti pensare ad Achille o Patroclo, le cui
qualita vengono esaltate. Ivanhoe é un eroe depotenziato, poiché Scott ce lo presenta in
quanto protagonista che sta eroicamente per agire, ma poi accade improvvisamente
qualcosa che lo blocca nell’azione. Un esempio é lo scontro tra Ivanhoe e Brian de Bois-
Guilbert, villain e cavaliere normanno che prima dello scontro muore sul colpo senza
essere toccato.
I colpi di scena sono dunque atipici, cosi come atipiche sono le “deludenti” storie
amore. Ivanhoe e l'ebrea Rebecca non concretizzeranno mai il loro amore. Rebecca
verra espulsa dalla Gran Bretagna e Ivanhoe sposera una nobildonna sassone.
I sottotitolo dell’opera é “Historical Romance”,vi & perd una contraddizione interna.
Come puod essere storico un Romance, caratterizzato dal fantastico, dall’inverosimile?
Scott inventa questa formula per proteggersi dalle critiche di altri scrittori e del pubbico.
Sara invece un successo editoriale. Le critiche non riguarderanno i numerevoli
anacronismi dell’opera, ma il tema amoroso. Vi 2 una vera e propria sommossa delle
lettrici per via del fatto che Ivanhoe non corona il sogno d’amore. Parliamo del primo
caso di fenomeno editoriale, un primo “best seller”.
Ambientazione: fine 1100, terza crociata. Scott tentava di essere preciso, nonostante le
fonti non fossero molto vaste. Inoltre si trova a far fronte alla questione linguistica. La
questione &: & giusto utilizzare l'inglese del 1800 o Vinglese antico? Fino a quel momento
esistevano le “Storie Antiquarie”, forme embrionali dei romanzi storici, con I’utilizzo di
una lingua caduta in disuso, ’Old English. Non vi era una platea di lettori per la difficolta
di comprensione. Scott capisce che cosi non avrebbe avuto sucesso.
Epistola dedicatoria: dedicata al reverendo Dryasdust (asciutto come la polvere). Scritta
da Laurence Templeton, giovane che ha trovato un manoscritto narrante le vicende di
Ivanhoe. Questo @ un espediente letterario che qui fa capolino, ma che diventera poi
luogo comune in letteratura. Lo stesso Manzoni dice di aver trovato in un cassetto delle
lettere narranti le vicende di Renzo e Lucia. Con epistola Scott costruisce un alibi, il
suo modo di scusarsi con il pubblico se opera non fosse piaciuta, Alla fine della lettera
capiamo che Laurence & pseudonimo di Scott. Viene ricordato un vecchio incontro tra
Laurence e il reverendo, membro di una societa antiquari, nel quale vi furono
considerazioni sul romanzo storico. l’epistola rappresenta teoriche obiezioni sulle
eventuali critiche, un modo preventivo di spiegazione che dava dignita alle sue scelte
critiche, | critici piu pungenti erano proprio gli antiquari. La prima obiezione é quelladell/ambientazione, Templeton dice che ci troviamo in Scozia perché la Scozia é sublime.
I sublime & un concetto importante da un punto di vista letterario. Ha un valore estetico
€ provoca terrore da una parte, eccitazione e adrenalina (in chi legge e in chi guarda)
dall’altra. Si chiamera estetica del sublime e sara alla base del romanzo gotico. In
particolar modo si parlera di sublime in relazione ai paesaggi, alla potenza della natura.
LVuomo sente la sua piccolezza e fragilita (in Frankenstein vi é una dettagliata descrizione
di tuoni e fulmini). Parliamo di una ammirazione mista a paura e terrore, sensazione
“vertiginosa”, che gli inglesi chiamano “delight”, diverso da “pleasure”. La Scozia
presenta dei paesaggi che provocano paura da una parte e forme di piacere dall’altra. La
seconda obiezione ha a che fare con il sucesso dei romanzi ambientati in Scozia.
Templeton sostiene che la Scozia rappresenta per i lettori un mondo inaspettato,
medievale- quasi feudale- rappresentava un mondo di grande fascino per gli Inglesi, che
avevano la possibilita di vedere come si viveva nel passato, La Scozia non era ancora
entrata nella modernita. Le tracce del passato in inghilterra erano meno visibili che in
Scozia, Scott scrive che il passato in Inghilterra si trovava solo “in vecchi registri
ammuffiti”. Se da una parte abbiamo elementi iper d e dettagliati, troviamo ancora
moite caratteristiche del Romance: eventi che accadono nella foresta di Scherwood,
personaggi come Robin Hood e i fuorilegge, dunque ci riferiamo a spazio privo di confini
e di difficile decifrazione.
Problema delle fonti: Scott raccoglie si tutte le informazioni necessarie, ma dovendo
scrivere un romanzo arricchisce le fonti con I’elemento umano. Non solo presenta gli
avvenimenti, ma fa rivivere gli stati d’animo dei protagonisti. | buoni all’interno del
romanzo sono gli Scozzesi, che perd avevano la fama di essere “arretrati”. Scott si
concentra dunque su tematiche universali, concentrandosi su aspetti delle personalita
dei personaggi e facendo awvicinare passato e presente: grandi amori, difese dei confini.
Nobilita quindi la reputazione degli Scozzesi.
Terza obiezione: era necessario avere incredibili conoscenze, un enorme bagaglio storico
culturale affinché si potesse scrivere un romanzo in un’epoca antica. Templeton dice che
un uomo con tale bagaglio deve mettere il lettore a conoscenza del passato, ma con la
forma giusta. Da qui abbiamo totale DIVARICAZIONE tra i romanzi di Scott e la storia
antiquaria. Scott si chiede: & possibile parlare del 1100 riferendosi al 1800? Egli non
segue la tradizione, Inventa uno stratagemma utilizzando una nuova costruzione che
segue ’andamento del sassone, lingua progenitrice dell’inglese dell’800. Salvaguarda
dunque la sua scelta, identificando in tal senso il periodo storico scelto. La struttura
soggetto, verbo e complemento cambia, sebbene il lessico resti invariato. Scott parla
anche dei Normanni e dell’etnia degli Ebrei, dunque in che lingua avrebbe dovuto
scrivere? Si giustifica in questo modo, difatti nel romanzo vi sono molti anacronismi.
Tutti questi elementi concorrono a formare il vasto terreno neutrale- “extensive neutral
ground”, scelte di tipo artistico che creano filo conduttore tra presente e passato.
compromesso linguistico ha a che fare con il fatto che la Scozia meglio si prestava alladimostrazione della vita in tempi antichi. L’obiettivo era riconnettere il cittadino del
1800 con il 1100, un processo di amalgama che porta alla nazione intesa come comunita
{Englishness e origini comuni). Il lettore si rende dunque conto che non é diverso dal
Gallese o dallo Scozzese: entrambi hanno vissuto un momento storico dove era
necessario mettere da parte ritrosie, differenze e problemi interni per cacciare i
Normanni. Con questa formula qualsiasi inesattezza/anacronismo passa in secondo
piano. Basti pensare che Scott utilizza il termine “camice”, nonostante non vi fosse
ancora questo tipo di indumento. Aitro elemento: Scott descrive I’elemento della
cavalleria scozzese perché ancora tangibile/visibile, in Scozia & come se il tempo si fosse
fermato. La cavalleria scozzese discendeva dalla cavalleria sassone. Descrive anche la
cavalleria templare tipica dei Normanni. C’ uno scontro tra due tipi diversi di cavallerie
che presentano diverse differenze: le armerie erano per entrambe si fondamentali, ma
mentre i sassoni combattevano contro il nemico, i templari erano dominatori di
Inghilterra. Inoltre i templari non erano devoti solo al re, ma anche a Dio ( si trattava di
una sorta di “clero armato”) e alla “signora”- moglie del re o del nobile a cui prestavano
servizio. | templari vengono descritti negativamente poiché erano Normanni e decadenti,
in particolar modo facendo riferimento a de Bois, templare che durante la crociata si
awvicina enormemente alla cultura araba piuttosto che perseverare nelle direttive della
cavalleria,LETTERATURA INGLESE 2 — LEZIONE 4 (12/10/2021)
1 genere del romanzo storico presenta tutta una serie di elementi innovativi,
itt importante e il pit evidente é rappresentato dall'introduzione
dell'elemento storico. Ciononostante, perd Walter Scott si trova comunque a
dover bilanciare l'elemento storico con quelle che poi in realta sono le
caratteristiche tipiche del romanzo, ossia dare grande spazio alla creativita,
alla fantasia; quindi in realta Scott si trova a dover bilanciare cid che viene
considerato come il dato oggettivo rappresentato appunto dagli eventi storici
con la creativita, con la fantasia. Per conferire maggiore veridicita al racconto
ma al tempo stesso renderlo appetibile agli occhi del lettore, nei suoi primi
romanzi ha raccolto le testimonianze di tutta una serie di persone che erano
vissute nell'epoca storica considerata (i suoi primi romanzi erano ambientati
all'incirca 30/40 anni prima della loro pubblicazione, di conseguenza era
abbastanza facile trovare ancora qualche sopravvissuto, qualche reduce di
guerra, che desse una sorta di resoconto di prima mano degli avenimenti).
Se da un lato inserire queste testimonianze conferira alla narrazione un
carattere di oggettivita, al tempo stesso perd conferiva alla narrazione anche
un elemento di coinvolgimento emotivo particolarmente significativo, quindi in
un certo senso Scott abbina e riesce a trovare una sintesi tra due necessita
apparentemente opposte: la finzione con la realta. | problema peré per Scott
si pone nel momento in cui decide di andare sempre di a ritroso nel tempo
e nel momento in cui le vicende narrate nell'lvanhoe risalivano attorno al
1100, andava da sé che naturalmente di testimoni in vita non ce ne fossero,
né tantomeno |ui poteva soltanto basarsi su quelli che erano i resoconti storici
dell'epoca perché essendo dei resoconti storici si limitavano a trasmettere il
dato nudo e crudo. Fu cosi che egli decise di sottolineare quelle che erano le
passioni umane, che sono pero considerabili come una sorta di universali
sentimentali; in altre parole Walter Scott fara sua la lezione di Shakespeare, il
quale affronta le passioni principali che agitano l'animo umano e in tal modo.
trasmette il messaggio che anche in un'epoca storica cosi lontana i
sentimenti provati dai protagonisti delle storie raccontate da Scott erano
sostanzialmente assimilabili accomunabili a quelli provati dagli uomini del
1800. | romanzi storici di Walter Scott sono delle opere di fantasia e leffetto
finale che |’autore voleva raggiungere era quello di conferire allintera vicenda
quella patina di credibilita, di verosimiglianza; in altre parole l'obiettivo finale
di Scott era instillare nel lettore dell'epoca i] dubbio che quanto aveva letto
poteva essere realmente accaduto, non tanto dal punto di vista strettamente
storico laddove poi le vicende riportate a grandi linee sono reali, quanto
piuttosto chi le aveva vissute, quindi i vari protagonisti (i personaggi di
Ivanhoe, Rowena, Rebecca, Isaac of York owiamente non erano mairealmente esistiti, ma poiché venivano narrate delle passioni universali, &
molto probabile che a quei tempi ci fosse stato come dire un personaggio
simile ad Ivanhoe che magari si chiamava in un altro modo, cosi come era
molto probabile che nel 1100 le storie le vicende che riguardavano I'etnia
degli ebrei potevano essere similare a quelli tuoi riportate nel romanzo di
Scott). ll romanzo di di Scott ha come sottotitolo “historical romance” e anche
qui si tratta come dire di un ossimoro apparentemente invalicabile perché
ormai il romance é il regno della fantasia pili assoluta, tant’é vero che tutti i
romance vanno a pescare nel mondo de! meraviglioso e del fantastico, perd
non si tratta semplicemente di un romance ma di un historical romance;
quindi, |'estrema fantasia del genere del romance trova un suo bilanciamento
nel dato storico. Scott aveva la necessita di dare al lettore una storia che
fosse vendibile, che interessasse il lettore, e se da un lato quindi conferisce al
romanzo una maggiore dignita con I'introduzione dell' elemento storico,
d'altro canto perd non pud fare comunque a meno di tutti gli elementi di
novita tipici che il genere del romanzo portava con sé; quindi Scott segue una
sorta di via mediana, la quale sembrava essere la strada maestra che egli
segue per tante scelte: anche per quanto riguarda la questione linguistica
segue una via mediana (non utilizza l'inglese del 1100, non utilizzera peré al
tempo stesso in inglese del 1800, ma trova anche qui una sorta di
compromesso, inserendo al suo interno la costruzione della frase tipica del
1100, e nello specifico del sassone, quindi in un certo senso anche quila
lingua viene rivestita di quella patina di storia che é un po’ come dire la
caratteristica l'elemento ricorrente di tutta la narrazione). Nell’epistola
dedicatoria, la lingua ed altri elementi rappresentano le scelte artistiche alla
base di questo romanzo e accanto ad un utilizzo particolare della lingua e al
fatto che si era scelta di narrare una vicenda che era ambientata
principalmente in Scozia, Scott doveva fare i conti con la possibile ricezione
dell'opera da parte del pubblico, quindi da parte dei lettori, ma anche da parte
della critica. Scott era un poeta affermato, sicuramente apprezzato e in lui c'é
sempre il timore, e di conseguenza l'estremo bisogno di sottolineare e di
‘specificare i] motivo di determinate scelte artistiche e, a tale proposito, un
motivo che spinge Scott a scrivere degli historical romances é legato al
grande insuccesso che invece accompagnava tradizionalmente la
pubblicazione delle cosiddette storie antiquarie , owero opere di fantasia
laddove perd le fonti erano estremamente precise ma avevano come grande
difetto il fatto che erano scritte in delle lingue ormai non parlate pil da
nessuno; di conseguenza questo rappresentava un problema grande per la
diffusione di queste storie in quanto siamo agli albori del nascente mercato
editoriale e quindi un'opera senza lettori significava un'opera non vendibile e
poiché adesso I'artista modernamente inteso (letterato, pittore, ecc.) nonpoteva pili fare a meno di avere un suo pubblico, il quale significava avere
una fonte di reddito, Walter Scott si pone questo problema e nell'epistola
dedicatoria cita il caso di Chatterton che probabilmente fu colui che scrisse le
storie antiquarie forse pill belle, pil: toccanti; secondo Templeton, alter ego
di Scott, nonostante il talento di Chatterton non fosse in discussione, quelle
opere perd rimasero in un cassetto perché di fatto erano opere rivolte solo ad
un pubblico di appassionati, di specialisti e quindi Scott porta I'esempio di
Chatterton ulteriormente per ribadire il fatto che tutti i romanzi del ciclo di
Waverley non rispecchieranno la lingua del periodo storico in cui sono
ambientati. Questo romanzo é suddiviso in capitoli e ogni capitolo é
preceduto da una epigrafe, owero piccolo estratto (generalmente testo
poetico) di altre opere e serviva a dare maggiore solennita e maggiore dignita
alla scrittura ma al tempo stesso era un esercizio da parte di Scott meglio per
citare una serie di fonti nobili. All'inizio di ogni capitolo vi é un'epigrafe che
per ha un rapporto particolare con il capitolo in questione perché le epigrafi
presenti nei vari capitoli dell’lvanhoe hanno una funzione confermativa
oppure confutano quanto stiamo per andare a leggere (in altre parole ci
saranno alcuni capitoli in cui la citazione dell'epigrafe effettivamente é in linea
con quanto vuoi andremo a leggere, in altri casi invece quanto espresso
dall’epigrafe é in netto contrasto con il contenuto del capitolo). Gli autori citati
da Scott nell’epigrafi sono i grandi padri della letteratura occidentale, tra i pil
importanti troviamo Omero con varie citazioni tratte dall’lliade ma soprattutto
dall'Odissea perché quando il protagonista Ivanhoe fa la sua comparsa sulla
scena, assistiamo ad una sorta di vero e proprio parallelo tra lvanhoe che
ritorna in patria e Ulisse che ritorna, dopo la guerra di Troia, a Itaca e la trova
sotto assedio dei proci; cosi come Ivanhoe, una volta combattute le crociate,
trova l'isola britannica non pili sotto il dominio dei sassoni ma sotto il dominio
del tiranno normanna, ossia il principe Giovanni, allo stesso modo Ulisse di
ritorno a Itaca la trova sotto il dominio dei proci, e quindi si stabilisce una
sorta di paragone nobile fra l'eroe scottiano e quello omerico. Le similarita tra
questi due testi cos] importanti sono molteplici perché al di la della
somiglianza di lvanhoe con Ulisse, cosi come |'odissea, anche i] romanzo
scritto da Walter Scott é una storia corale perché prenderanno parte alle varie
battaglie tutti gli strati della popolazione e se, nel caso dell'lliade e
dell'odissea, questa partecipazione dei vari personaggi rifletteva il mondo.
greco in toto, qui la coralita di partecipazione alle battaglie era dettata dalla
necessita di Scott di presentare il risultato finale, cioé il testo definitivo della
Ivano, come testo fondativo della nazione inglese. Quindi andava da sé che
se bisognava trovare un testo che rappresentasse le radici identitarie del
popolo inglese, bisognava di conseguenza anche parlare di una storia, in cui
a fare poi la storia non erano stati i soliti nobili ma aveva visto lapartecipazione di tutti gli strati sociali e difatti in questo romanzo svolgeranno
un ruolo fondamentale coloro che poi non sono nobili, coloro che
rappresentano gli strati sociali piti bassi della popolazione: nello specifico i
due personaggi con le origini pit umili. perd si daranno un gran da fare, sono
rappresentati da Wamba, il pagliaccio di Corte, e Gurth, il porcaro, il custode
dei porci. Quest'ultimo ricorda moltissimo un altro personaggio che popolava
la galassia omerica, ossia il personaggio di Eumeo, che pure era il guardiano
dei porci di Ulisse. Le epigrafi non vanno a pescare soltanto nei testi omerici
ma si rifanno anche ad altri padri nobili della letteratura, e se Omero
rappresentava il padre universale del canone occidentale, Scott si rende
conto che ha la necessita di rivolgersi anche a colui che viene considerato il
padre della letteratura inglese e quindi ritroviamo spesso e volentieri dei
riferimenti e delle citazioni tratte dalle opere Shakespeariane (Scott utilizzera
motltissime citazioni tratte dal mercante di Venezia perché avra trai suoi
protagonisti gli ebrei). Quando abbiamo un epigrafe tratta da Shakespeare
generalmente il capitolo va nella direzione opposta: ad esempio, in una delle
tantissime citazioni tratte dal mercante di Venezia c’é un passo in cui si dice
che gli ebrei sono identici a tutti gli altri esseri umani, invece il capitolo
sottolinea l'aspetto opposto, cioé gli ebrei non sono uguali ma inferiori agli
altri perché la societa che si va a prendere in esame é una societa che ha
un'impostazione prettamente feudale, dove in cima cera il principe
usurpatore (nel nostro caso il principe Giovanni con la Corte) che era
rappresentata da tutti gli altri nobili e cavalieri Normanni, i quali non erano dei
semplici combattenti ma erano dei templari, ossia dei chierici (sacerdoti
combattenti militanti); al di sotto del principe con la sua Corte normanna con i
suoi cavalieri c'erano i cosiddetti Franklin, i quali erano la decaduta
aristocrazia nobilta sassone tra cui ci sara anche il padre di lvanhoe, Cedric il
sassone, il quale viene poi definito Frank. Al di sotto ancora della nobilta
sassone c'era poi il popolo minuto: il contadino che andava da rare le terre
per i grandi signori, il guardiano dei porci, I'oste e gli strati pil bassi del clero,
tra cui il personaggio ricorrente di Fratalk(?), in opposizione all’abate
normanno Aymer. Al di sotto perd del volga cera I'ultima categoria sociale
che era rappresentata proprio dagli ebrei, i quali erano discriminati da tutti
quanti; nonostante gli ebrei fossero possessori di grandissime ricchezze perd
a loro veniva tiservato sempre un trattamento particolarmente come dire
cruento, venivano quasi sempre messi alla porta, venivano schemiti ¢ molto
spesso venivano anche picchiati. |I principe Giovanni li sopportava a stento
perché non poteva comunque rinunciare al loro appoggio economic in
quanto gli ebrei compravano la loro immunita elargendo grandi somme al
principe usurpatore. Nel romanzo si assistera a un resoconto particolarmente
dettagliato della venuta degli ebrei in Gran Bretagna e¢ tra le cose chemaggiormente colpiranno |'attenzione del lettore ci sara il cosiddetto biglietto
di scambio, cioé Scott fara delle ricerche cosi approfondite da giungere alla
conclusione che le prime forme di prestito, di quelli che poi saranno i prestiti
bancari, saranno proprio inventate dagli ebrei attorno all’'anno 1100; infatti
vedremo quando lvanhoe avra la necessita di procurarsi un cavallo ed
un’armatura per prendere parte al torneo, alla cosiddetta giostra, si rivolgera
proprio ad Isaac di York, il quale gli mettera esposizione armature, cavallo e
spada e Ivanhoe in cambio gli da questo biglietto che era una sorta di
cambiale moderna firmata, e, concluso il torneo, la vincita tenuta da lvanhoe
sara versata ad Isaac. Accanto all'epigrafi tratti da Shakespeare e da Omero,
ne troviamo altre di autori minori, che sono generalmente confermative, ma
poi ne troviamo una quarta categoria che é rappresenta da una serie di testi
che sembrano essere una sorta di rielaborazione dei testi principalmente
omerici ma che in realta furono scritti da Scott; quindi egli imitera lo stile
omerico facendo precedere Ia trattazione del capitolo con queste epigrafi. Tra
i tantissimi elementi che fanno parte di questo vasto terreno e neutrale, oltre
alla lingua, oltre al dato storico che é addomesticato, c’é anche il tema della
cavalleria, presente dalla prima all'ultima pagina del romanzo e, per quanto
tiguarda la cavalleria sassone, Scott si rifé agli usi e costumi della cavalleria
scozzese che ancora era esistente nel 1800 e che discendeva proprio dalla
cavalleria sassone, invece per quanto riguarda la descrizione dei cavalieri
Normanni, ossia dei cavalieri templari, si rifaré ad una serie di racconti del
1300 scritti da alcuni autori minori francesi, tra cui Froissart. Qui Scott
commette una serie di anacronismi storici perché in realta ci si é resi conto
che, soprattutto per quanto riguarda la descrizione della cavalleria normanna,
gli usi e i costumi descritti non sono quelli della cavalleria del 1100 ma quelli
de! 1300. Ciononostante, riesce perd a far sembrare il tutto credibile perché &
bravo nel saper bilanciare le cose quindi nonostante ci siano delle
inesattezze storiche, nel complesso la storia funziona. Alcune inesattezze
sono legate alle descrizioni di questi cavalieri, per esempio ci viene detto che
questi cavalieri indossavano delle camicie, ma la camicia 1100 non esisteva,
cosi come per esempio ci viene detto che i cavalieri Normanni stavano
cominciando gia ne! 1100 ad utilizzare la polvere da sparo ma in realta la
polvere da sparo apparir un secolo abbondante pill tardi; questo é dovuto al
fatto che molto spesso vengono attribuiti ai cavalieri de! 1100 gli usi e costumi
le novita dei cavalieri del 1300. La descrizione di tutta la cavalleria, quindi sia
quella sassone sia quella normanna, servira non solo a fornire al lettore del
1800 una serie di dati storici pit o meno corretti, i quali non erano conosciuti
ai lettori dell'epoca, la descrizione minuta dell'abbigliamento, soprattutto dei
cavalieri, é abbinata alle passioni, ai loro stati d'animo perché le cose che
indossano i vari personaggi rappresentano una sorta di riflesso di cid chesono realmente: per esempio per quanto riguarda la descrizione di Brian de
Bois Guilbert, il campione normale, cioé il Cavaliere templare pit valoroso,
anche il pit sanguinario, ci viene detto che questo Cavaliere, nonostante
fosse una sorta di He-Man, quindi come una montagna di muscoli, altissimo.
ecc., ci viene peré detto che quest'uomo aveva la pelle cotta dal sole e
questo é un primo riferimento neutro al fatto che anche Bois Guilbert aveva
combattuto le crociate in Palestina. {I narratore, poi, si soffermera su una
serie di altri elementi che cominciano a instillare il dubbio nel lettore: si
sofferma su una serie di monili e di medaglioni che si intravedevano al di
sotto degli abiti indossati da Bois Guilbert, Erano monili tipicamente arabi ed
& da questa descrizione sempre pit minuziosa che veniamo a sapere che in
realta, nonostante Bois Guilbert fosse un Cavaliere templare, cioé un chierico
(un uomo di chiesa che brandiva la spada) , vive secondo uno stile di vita
arabo (riferimento al fatto che egli aveva un harem), e avra un atteggiamento
vorace nei confronti delle donne (anche quando perdera la testa per
Rebecca, che era la pit bella delle donne ebree, il trasporto verso la donna
sara solo ed esclusivamente di tipo sessuale e la minaccera di ucciderla se
lei non si fosse concessa a lui). Questi particolari ci fanno capire chi é Brian
de Bois Guilbert, ma al tempo stesso il narratore lascia intendere che lo stato
di degrado morale in cui versa la cavalleria normanna é come dire una
situazione di disagio assai diffusa; tant'é vero che il giuramento di fedelta al
sovrano, a Dio e alla moglie non é piu rispettato da nessun Cavaliere
templare, infatti nell'ultimo verso del romanzo fara la comparsa il gran
maestro dei templari, questo personaggio nuovo che invece ci sara descritto
come un uomo tutto d'un pezzo che non ammette nessuna deviazione dalla
regola. Quindi i cavalieri Normanni ci vengono descritti come esseri abietti e
corrotti; al contempo invece la cavalleria sassone ci viene descritta in
maniera decisamente piti lusinghiera: i cavalieri sassoni trovano nella
battaglia e nella guerra la loro sola ed unica ragione di vita e il non poter pil
combattere, perché sono stati privati dei mezzi per poterlo fare, visto che
erano sotto il dominio dei normanni, per loro equivale alla morte. Nonostante,
da un punto di vista morale, i cavalieri sassoni siano descritti in maniera
meno dispregiativa, in realta altri personaggi condanneranno lo stile di vita,
sia di Bois Guilbert, e quindi dei cavalieri normali, sia lo stile di vita dei
cavalieri sassoni, e nello specifico di Ivanhoe, e lo fara attraverso il
personaggio di Rebecca, la quale avra una lunghissima conversazione con
Ivanhoe che era rimasto ferito e che per la seconda meta del romanzo non
fara assolutamente nulla e la donna si oppone sia alla corruzione morale dei
Normanni ma si oppone anche alla vita vissuta sempre in guerra, perché dira
che in entrambi i casi, sia che siano Normanni sia che siano sassoni, i
cavalieri pensano solo e soltanto alla guerra e quindi a spargere morte. Seperé Ivanhoe si rende conto che presto o tardi dovra brandire la spada per
liberare la Gran Bretagna dagli usurpatori, Bois Guilbert dira a un certo punto
che gli uccide semplicemente perché é |'unico modo che conosce per sentirsi
vivo. Quest’ultimo a un certo punto dira che egli ha appreso ad uccidere in
seguito ad una delusione d'amore: era partito per le crociate e aveva lasciato
ta donna che egli amava ma poi al ritorno I'aveva trovata sposata con un altro
e quindi questo episodio sembra essere il fattore scatenante dell’estrema
crudelta di questo personaggio, il quale rappresenta il villen del romanzo. La
crudelta di Bois Guilbert sembra essere il riflesso dello stato di estremo
degrado in cui si trova tutta la cavalleria dei Normanni perché ci viene anche
detto che se in passato i cavalieri templari non erano soliti uccidere | loro.
prigionieri (j saraceni venivano presi arrestati e messi in prigione), invece da
almeno trent'anni a questa parte i templari uccidevano i loro prigionieri
direttamente sul campo di battaglia quindi ci vengono presentati come degli
esseri ormai senza nessun tipo di controllo, di restrizione morale. Accanto al
personaggio di Bois Guilbert c’é tutto un mondo di personaggi, alcuni
sembrano essere delle dirette promanazioni di Bois Guilbert, altri invece
sembrano riassumere in sé le caratteristiche che presenta il personaggio di
Ivanhoe. intanto il romanzo comincia con una lunghissima descrizione della
Scozia e naturalmente questo rappresenta I'incipit per eccellenza del
romanzo storico perché viene precisato nel dettaglio il tempo e lo spazio; al
tempo stesso perd vediamo che I'elemento fattuale, cioé i] dato oggettivo
rappresentato dall'estrema precisazione delle coordinate spaziali e temporali,
‘subito si mescola con |'elemento della fantasia perché ci viene anche detto
che nei pressi dove si svolgera l'intera vicenda probabilmente riposavano le
spoglie di un antico drago quindi pur essendo un romanzo storico viene
comunque dato spazio al romance. Ci vengono presentati due personaggi
assai umili: il personaggio di Gurth, il guardiano dei porci, e il personaggio di
Wamba che é il buffone di Corte. il primo é sempre scontroso, arrabbiato,
mentre invece Wamba é sempre allegro e ha un gran senso dell'umorismo.
Se Wamba é il servitore pili fedele di Cedric, il padre di Ivanhoe, invece
Gurth, il guardiano dei porci, si rivelera essere il personaggio pil fidato su cui
Ivanhoe potra contare. La storia si apre con un antefatto: |vanhoe, che era il
figlio di Cedric, il pit importante nobiluomo sassone, era anche in assoluto il
cavaliere pil valente presente in Gran Bretagna, i! pit: abile, e in occasione
delle crociate, il Re Riccardo (normanno), il quale una volta insediatosi sul
trono cercé da subito di instaurare un regime illuminato per cui non si pose
nei confronti dei conquistati sassoni come un tiranno usurpatore, chiedera ad
Ivanhoe, che invece era sassone, di diventare il suo paladino, ovvero di
diventare il suo cavaliere pid importante, piti rappresentativo. Questo causd
una profonda reazione negativa da parte di Cedric, il quale preso atto delfatto che il figlio adesso combatteva per il normanno Re Riccardo, decide di
diseredare suo figlio; quindi Ivanhoe ci viene presentato come un uomo che
non ha pitt nulla, un cavaliere diseredato, tant'é vero che quando fara ritorno
in Gran Bretagna e decider di prendere parte a quello che era il torneo pit
tappresentativo, cioé il torneo di Ashby, egli non rivelera a nessuno la sua
teale identita ma si presentera sotto le mentite spoglie di un cavaliere
mascherato che rega sul suo scudo la scritta “desdichado”, termine spagnolo
che significa per I'appunto diseredato. Ivanhoe é un personaggio diseredato a
pil livelli, perché non ha piu un padre ma é diseredato perché fa ritorno in
Gran Bretagna, ovvero in un luogo che non appartiene piu ai sassoni ma é
sotto il dominio dell’usurpatore del fratello di Riccardo, il principe Giovanni, il
quale una volta che il re in parte alla volta per le crociate, decide di prendere
il potere per non lasciare mai pit il trono (questo era il piano del principe
Giovanni) e, per garantirsi la sua permanenza sul trono, da un lato avvia un
regime particolarmente oppressivo nei confronti dei sassoni, dall'altro lato
peré cerca in qualche maniera anche di portare dalla sua parte il resto della
nobilta normanna, che era stata fino a quel momento comunque fedele al
legittimo re, elargendo grandi somme di denaro che gli venivano garantite in
cambio della sua protezione dagli ebrei. Gurth e Wanda sono due personaggi
importanti e significativi perché, rispetto ad Ivanhoe e a Cedric, sono costruiti
secondo una figura retorica che prende il nome di chiasmo, la quale consiste
nell'utilizzo di due coppie di parole, cioé di quattro termini, che in qualche
maniera sono in opposizione fra di loro (per esempio c’é un famoso verso
dell'Oriando Furioso di Ariosto che cita “le Dame, i cavalier, |'arme, I'amor’ in
cui vengono messi assieme nella prima parte due termini contrapposti, le
Dame e i cavalieri, e poi ancora le armi e I'amore, quindi lo schema classico
che generalmente viene utilizzato molto come figura retorica in poesia é uno
schema che é ABBA, perché se consideriamo le parole centrali, cavalieri e le
armi, hanno un nesso logico). Quindi questi due personaggi sono costruiti a
chiasmo perché Cedric ambisce neanche tanto segretamente a riacquistare
{a liberta invece Wamba si auspica che un giomo sassoni e normanni vadano
accordo; al contempo Ivanhoe, che la pensa tutto sommato come Wamba
(tant'é vero che si mette al servizio di un normanno) ha come servo pil fidato
Gurth che invece la pensa come Cedric, cioé Gurth come Cedric vorrebbe
che i Normanni fossero scacciati dalla Gran Bretagna. Nonostante tutto, perd,
questi quattro personaggi concorreranno poi a far fronte al nemico comune
che é rappresentato non tanto dai normali in toto quanto dal principe
Giovanni che ha instaurato un regime oppressivo. Quasi tutti all'inizio hanno
perd un atteggiamento assai sprezzante nei confronti degli ebrei che
occupano I'ultimo o il penultimo gradino della scala sociale ma non capiamo
bene se sono i peggio considerati o se c'é qualcuno che sta messo peggioperché in realta comparira ad un certo punto della storia un altro gruppo
sociale non sembra raccogliere i favori di nessuno, ossia il gruppo dei
fuorilegge capeggiati da Robin Hood. In realté quest'ultimo, in un primo
momento, sembra avere credito rispetto agli ebrei stessi, i quali in seguito
saranno riabilitati dal narratore e difatti questa é un'operazione di
decostruzione di quello che era lo stereotipo tipico che accompagnava gli
ebrei; per esempio i due personaggi che fanno parte del I'etnia degli ebrei pil
rappresentativi sono Rebecca e suo padre Isaac. Dalla loro descrizione
iniziale si desume come questi personaggi ci vengono presentati in malo
modo perché se gli occhi piccoli e neri e il naso pronunciato conferiscono ad
Isaac immagine quasi di un rapace (metaforicamente parlando stava a
simboleggiare il fatto che gli ebrei erano particolarmente avidi), al tempo
stesso vediamo che le stesse caratteristiche presenti in Rebecca, cioé questa
lunghissima chioma riccia nera, questo naso appuntito, che é tipico delle
donne ebree, e questi occhi nerissimi non stavano a simboleggiare, nel caso
di Rebecca, avidita ma lussuria, tant'é vero che la presenza della donna
turba tutti i maschi presenti. Nonostante tutto, man mano che la storia si
svolge, questo stereotipo nei confronti degli ebrei viene decostruito dal
narratore perché per esempio si arrivera al punto in cui Isaac decidera di non
accettare il premio incassato da Ivanhoe in seguito alla vittoria del torneo e la
stessa Rebecca, nonostante fosse follemente innamorata di Ivanhoe, che tra
l'altro la ricambiava, tra quei due non ci sara mai nulla perché a prevalere
sara sempre comunque la ragion di Stato. Tra Gurth e Wanda c’é un
battibecco su come bisogna poi definire il Normanni: il primo dice che i
Normanni andrebbero chiamati pork (maiali) e Wamba, che appunto era un
uomo di spirito, dice che se sono morti allora li chiamiamo hog, che é una via
di mezzo tra il cinghiale e il maiale. Quindi il romanzo si apre con un clima
abbastanza goliardico ma che di li breve i due vengono raggiunti da un
drappello di cavalieri, tutti Normanni, i quali si stanno dirigendo a casa di
Cedric e tra questi cavalieri Normanni ce ne sono due che sembrano essere
particolarmente importanti: il primo @ Brian de Bois Guilber e il secondo é il
Priore Aymer. Quest'ultimo é un rappresentante di un clero che ormai viveva
nella pit! estrema agiatezza e proprio come il narratore mette in evidenza,
nella descrizione di Bois Guilber, una serie di elementi che sono in
contraddizione con quello che doveva essere il suo ruolo sociale, al tempo
stesso i] Priore Aymer ci viene descritto come uno che amava indugiare nei
piaceri carnali della vita perché ci viene descritto in maniera subdola all'inizio
come un uomo di chiesa membro dell'ordine dei cistercensi (uno degli ordini
pitt umili della Chiesa laddove il voto di poverta é la regola principale del loro
ordine monastico) ; il Priore Aymer ci viene descritto come un uomo che
indossava il saio tipico del suo ordine ma i tessuti utilizzati erano quelli pipregiati e quando Aymer chiede a Wamba e a Gurth e le informazioni su
come raggiungere la casa di Cedric si sporge leggermente in avanti
scoprendo un pochino il collo del saio, dell'abito talare, e li si intravede un
crocifisso d’oro e anche questa rappresentava una contraddizione perché i
cistercensi, invece, potevano indossare soltanto crocifissi in legno quindi tutti
questi dettagli apparentemente secondari, insignificanti, in realta ci rivelano
tantissimo sulla personalita del personaggio e per questo motivo quando si
parla di romanzi di Scott, e nello specifico dei personaggi della Ivanhoe, il
confine tra cid che é animato (quindi personaggi in carne ed ossa)
inanimato (i loro beni, le loro suppellettili, in modo in cui sono vestit
quanto sottile perché tutti questi elementi apparentemente secondari
sembrano essere una sorta di prolungamento della personalita del loro
proprietario. Arrivati a casa di Cedric, assistiamo nuovamente alla
tiproposizione prepotente dell'elemento storico, cioé la casa non potra che
essere naturalmente tipica dei sassoni del 1100 e quindi ci viene descritta in
‘ogni suo particolare, in ogni suo dettaglio. Si tratta di una costruzione bassa
ma particolarmente ampia e ci viene descritto ne! dettaglio i! salone dove poi
Cedric riceve i suoi ospiti che erano andati a cena, poi nello specifico ci
vengono descritte non solo i piatti presenti nella stanza ma anche i
drappeggi: si tratta di un'ampia stanza serrata (perché nel 1100 ancora non
esistevano le mattonelle) ma tenuta bene ed era una sala fondamentalmente
spoglia ma ogni tanto sulle pareti comparivano dei drappi rossi che recavano
il simbolo dello stemma del casato di Cedric il sassone. Quest’ ultimo era un
esponente dei Franklin (nobilta sassone decaduta ma al tempo stesso non
aveva la necessita di esercitare un potere di vassallaggio nei confronti dei
Normanni), era un uomo solo e triste perché mal digerisce la presenza dei
normanni e anche perché pensa a suo figlio, in quanto si é trovato costretto a
disconoscerlo e mano a mano che arrivano gli ospiti (Bois Guilber e Priore
Aymer), ad attenderli c'é Cedric e ja sua servitu ma é presente anche Lady
Rowena, la nobildonna sassone pit: ambita, la pili bella, colei che ancora non
ha preso marito. Quest'ultima, che qui fa il suo ingresso in scena, sara un
personaggio particolarmente importante quando dovremo metterlo soprattutto
a confront con il personaggio di Rebecca perché se l'ebrea era alta, mora,
con occhi neri, Lady Rowena ci viene descritta come la tipica donna
sassone, cioé occhi chiari, bionda, ma poi il narratore aggiunge “sebbene non
particolarmente alta” e li per i é un dettaglio che sembra non dirci nulla di
‘specifico e invece la bassezza di statura stara a simboleggiare la mancanza
di coraggio, quindi la statura fisica diventa in un certo senso indice di statura
morale perché, a un certo punto del romanzo, entrambe, sia Rebecca che
Rowena, saranno rapite (Rebecca da Bois Guilber e Rowena da Athelstane,
un altro cavaliere normanno che ha delle mire su Rowena). Una volta chesono state fatte prigioniere entrambe, mentre l'unica reazione che riesce ad
avere Rowena é piangere, quindi aspettare in maniera rassegnata al suo
destino, Rebecca combattera e minaccera di togliersi la vita se solo Bois
Guilber I'avesse sfiorata (immagine di due donne profondamente diverse non
solo dal punto di vista meramente estetico ma soprattutto caratteriale:
Rebecca indomita laddove Rowena é rassegnata, pavida). Rowena tra l'altro
sara anche la signora del torneo, cioé viene praticamente nominata come la
gran dama del torneo, ovvero colei che poi di fatto avrebbe dovuto incoronare
il vincitore, probabilmente anche accordare a lui i suoi favori ma ci sara un
momento in cui questo status di Rowena viene messo in crisi da Rebecca, la
quale si reca con suo padre ad assistere a questo torneo ma il principe
Giovanni vedendola vorrebbe cambiare all'ultimo istante i piani e quindi
vorrebbe nominare Rebecca, pur non sapendo chi sia, la dama del torneo ma
sara poi dissuaso dai consiglieri, i quali diranno che é un'ebrea e un onore
cosi grande non pud essere accordato. Perd il personaggio di Rebecca sara
una sorta di mina vagante perché dove c’é la donna nessuno riesce a
resistere al suo innato fascino, nonostante lei non faccia nulla di particolare
appunto tale che questo potere che esercita sugli uomini sara cosi intenso
che quando poi arrivera il gran maestro dei templari sull'isola e vedra
Rebecca, anche lui, che era un uomo che aveva fatto dell'ascetismo, della
mortificazione del corpo il suo stile di vita, non restera indifferente al punto
tale che si inventera l'accusa di stregoneria. Inoltre, ci viene descritto il tavolo
(presso cui si siedera egli stesso e tutti i suoi ospiti) , chiamato Dais, tavolo
tipico delle Maggioni dei nobili sassoni e se da un lato questo rappresenta
l'ennesimo dettaglio storico che conferiva alla narrazione veridicita, in realt
sembra essere una proiezione, una continuazione, di quella che poi é la vera
natura dell'animo di Cedric. Il Dais era sostanzialmente un tavolo a forma di
T, quindi aveva un lato corto e poi un lato lunghissima; sul lato corto
sedevano i padroni di casa e i loro ospiti pid illustri (Cedric era vedovo da
tanti anni e accanto a lui sedeva Lady Rowena); a seguire i posti venivano
occupati in base allo status sociale della persona in questione, quindi a
prendere posizione sul lato lungo, pi vicino al lato corto, saranno il Priore
Aymer e Bois Guilber, e a seguire tutti gli altri ospiti tra cui anche gli uomini
del drappelio e, infine, i servi della maggione di Cedric. Questo tavolo sembra
essere una sorta di proiezione dell'animo di Cedric perché nonostante egli
fosse assolutamente contrario e combattesse per la cacciata dei Normanni,
per riacquistare la propria liberta, l'ospite per i sassoni era sacro, quindi
nonostante i suoi ospiti pid illustri in quel momento fossero dei Normanni,
tutte le divergenze venivano messe da parte perché l'ospitalita per i sassoni
era sacra. Pit di una volta il narratore utilizza l’aggettivo Frank per descrivere
Cedric, che in inglese significa franco, schietto, diretto ed effettivamenteCedric era un uomo che quando aveva un’opinione la esprimeva nella
maniera pili chiara e diretta possibile. L'essere Frank di Cedric, pers, finisce
col tempo per diventare una caraiteristica dell'intero popolo sassone, quindi i
sassoni ci vengono descritti come uomini diretti, semplici che hanno poi una
serie di valori in cui credono, fondamentalmente due: I'ospitalita, come valore
sacro, € la guerra perché i sassoni erano una stirpe di cavalieri (chi pil, chi
meno). All'ultimo istante, a questo banchetto che si svolge nella casa di
Cedric, si aggiunge un misterioso viandante: Ivanhoe (ulteriore rimando a
Ulisse, il quale quando fece ritorno ad Itaca si presenta sotto le spoglie di un
modesto mendicante). Travestito con dei cenci addosso, decide di andare a
bussare a casa di suo padre e la porta gli sara aperta proprio perché
lospitalita per il sassone era qualcosa di sacro. Inizia il banchetto: ci vengono
descritte un po’ di portate, ma cid che colpisce @ quello che succede di li a
breve; innanzitutto viene dato spazio a Piore Aymer (ci viene qui proposta la
sua descrizione dettagliata) ma soprattutto l'argomento della serata principale
riguarda il valore e il coraggio dei Normanni e dei sassoni. Dapprima
prendono la parola il Priore ma soprattutto Bois Guilber, il quale esordisce
dicendo che il francese era la lingua pil bella dell'universo ma soprattutto era
la lingua degli eroi, difatti Bois Guilber dice che qualsiasi esercito che si senta
udire la lingua normanna é atterrito, e al contempo dice anche che il
normanno é la lingua d’amore per eccellenza. Gli fa perd subito eco Cedrci,
in quale dice che i sassoni non hanno bisogno neanche di parlare ma
semplicemente di emettere il loro famoso grido di battaglia per atterrire
qualsiasi nemico, quindi quello che si instaura durante i] banchetto é un clima
piuttosto teso, sembra che da un momento all'altro qualcosa stia per
succedere. All'ultimo istante si aggiungono al banchetto anche Isaac e sua
figlia Rebecca e, per un attimo, la presenza degli ebrei ha il potere di far
deporre l’ascia di guerra tra sassoni e normanni perché tutti e due sono
concentrati a ingiuriare i poveri ebrei. Se i sassoni, e nello specifico Cedric,
accoglie, sebbene a malincuore, gli ebrei in casa sua, invece Bois Guilber li
ingiuriera perché piti volte durante il banchetto rivolgendosi ad Isaac lo
chiamera cane miscredente perché i il credo religioso degli ebrei era diverso
da quello di Bois Guilber ( che era il cattolicesimo). Nonostante ci sia questo
continuo battibecco, la cena prosegue fino a quando Cedric prende
nuovamente la parola e dice che si auspica che presto o tardi ci sara
qualcuno, magari tra le file dei sassoni, che alzera la testa e combattera il
nemico usurpatore e sara qui che per la prima volta prendera la parola
Ivanhoe il protagonista, sempre non rivelando la sua reale identita, il quale
consigliera a tutti di non esacerbare gli animi, cioé lvanhoe, sin dal primo
momento, cerca di andare al di la di quelle che sono le differenze tra sassoni
@ normanni, quindi é uno che predica molto la calma ma con scarsi risultati.