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PRODOTTO SCALARE
SPAZIO EUCLIDEO
fg 174 glx di
PROPRIETÀ
simmetria Fg 8 17 AUTOAGGIUNTO
Itis
Bilineare th g fg hg
È definito positivo A f 70 f f o 1 O
NORMA
La norma VALE
FI 71 D Non ortonormale
peso WH 1 NÈ D d 87 WCNACNOCAdx
jfsaidx fzscn.GS de
gnlx
RICORDANDO CHE SA fa
Ed gna
Igna fin da da gnCN.gr x
Che rappresenta un sistema lineare di incornite dir Che Può Essere
INTERPOLAZIONE DI Lagrange
il problema della matrice di Vandermonde è che
se aggiungo un PUNTO DEVO RIPARTIRE
DA Capo
RCD
È 4 174
jffffinamensumayt
Ils xD n Ix a
CH fcx PG Ina I Xo xn x
INTERPOLAZIONE HERMITIANA
pcxs.SI Y9 PnEx
con
I fID
rose m
Pucx C4 e l O di 4k
Pane Red
II Preta Punga
sono come i Pre ma
La NON DERIVATI
ERRORE DI Interpolazione
SIANO DATI MI 1 PUNTI DISTINTI Xo Xn E a b E
M 1 INTERI NATURALI do dm Dato him dot dm
4 1
CH fa PG È Inc FG
itnca.IT x xn
DERIVAZIONE NUMERICA
DATA Una funzione 1 SUFFICIENTEMENTE REVOCARE IN ab ED IL suo
polinomio INTERPOLANTE
P NEI punti Xo Xi Xn l'errore di interpolazione
si esprime come
x fa PG TAC I X X
DERIVATA PRIMA
DATA LA FUNZIONE A 2,5 DIR e considerando un INSIEME
DI RETE CON PUNTI Xh PREFERIBILMENTE EQUIDISTANTI IL CALDO
della derivata PRMA È ESEGUITA VALUTANDO I VALORI assunti
tarpa A
Fifa xD L'a e
eco It'Ca x A x x
mentre l'errore sulla derivata É
l'ex It a x A x A 11 E x A x
l'ex
Ij S x a 12
L'ERRORE E
ex It a x x
DERIVATA SECONDA
L'INTERPOLAZIONE LINEARE NON È PIÙ Sufficiente D INTER Quadratica
In cui si scelgono 3 Punti NELL'interno del punto in cui si
vuole calcolare la derivata seconda
A Xx a x
ACHIPG
G a x g
fot
a e canti 7
DERIVANDO 2 VOLTE
2 fa 211 212
fChap
y a x x A x x A A
l'Ex
Anche in onesto caso è opportuno scegliere dei punti di
RETE SIMMETRICI AL PUNTO NELLE ASCISSE NEL QUALE SI VUOLE
CALCOLARE LE DERIVATE
ÈTsi
DERIVAZIONI SUCCESSIVE
Etero Ì
INTEGRAZIO NUMERICA
FORMULA DEI TRAPEZI
CONSIDERANDO CU INSIEME DI RETE L'Integrale viene
approssimato calcolando l'area di doni singolo trapezio definito
Da Xu Ahn Ah Aha e descritto analiticamente dalla
fortuna
mine si
Ifa de
Xo
e
hL
fughny g
SCELGONO PUNTI DI
Rete Equidistante
si può PORTARE
FUORI DALLA SOMMATORIA S th th 1
1 acuta e
è in fa di
a
wcxs.it Ydx
formule di Gauss Chebichev
si definisce una funzione peso WCM e 2
si considerano Nodi coincidenti con Gli zeri dei polinomi
ORTOGONALI DI CHEBICHEV DI GRADO MA
Xa cos
FÉE h o n
inferi in
ffcxswcxsdx.bj.IACXED.NL GDdt
Gia
SE L'INTERVALLO COINCIDE CON 1,1
XA aI DI t
Ita fi x
nIEfCxn
Formule di Gauss Legendre
fede wife
1
L'Iii
f1 flthàdt
LINEA ELASTICA DELLATRAVE CON CARICA ASSIALE CAP 2
ED DI EQUILIBRIO
jesini
n z o
CARIA ESTERNO
te
N Z
CONGRUENZA SPOST DEFORM
E Z WIX
EQUAZIONI DI LEGAME
CONGRUENZA ESTERNA tensioni der
6 E E
No 0 We O
Ne EA E G NG O
I'Cx wig
N EAU Cx Ne O
01 210
iii
M 7 9127 0
LA CARICA ESTERNO iI
CONGRUENZA SPOST DEFORM
RCZ x D legare
Centoni Da
CONGRUENZA ESTERNA
G I E K
Voto u
0 ma O
ME E K S
i
o
Mo 0
me O
UNENDO I 2 SISTEMI Precedenti otteniamo Rigidezza cost
912
D
GESU Ma O Oo
Vero Ma 0 Ue
ask.IE
Risoluzione con metodo alle differenze finite 9
FASE 1
viene DEFINITO UN INSIEME di Rete discreto E finito di nta
punti equidistanti con Zo 0 e Ze l e viene assunto
il valore DELL'abbassamento u u ciascun Punto come On
FASE 2
vengono Sostituite LE derivate con opportuni rapporti incrementali
SISTEMA 1 SISTEMA 2
the Una Mhm
we yn III Mie Yan'Mna 912
ESU 9 z
spada
G O ORDINE 24 4
ConACCONTORNO ESSENZIALI
G D µ
DANAZMI R2
a µ
qq.gg amano nana e
0,1 2,3
E te
A QUESTE
SI AGGIUNGONO 2 EA PER LE Condizioni Essenziali E 2 PER
LE CONDIZIONI NATURALI
un punto interno
La soluzione più Utilizzata è JEIEII.name La
Linea Elastica Di Un Punto Oltre Il Dominio su OGNI lato
INTRODUCENDO QUINDI 2 INCOGNITE UE E Enea
L'approssimazione della derivata avaria viene calcolata
anche Nei punti 21 E Zina
La derivata seconda è invece calcolata nei punti Zoe Zn
si ricavano cosi M3 eavazioni Che possono essere ricondotte
al sistema lineare del tipo
CONVERGENZA
una soluzione discreta converge ad una soluzione cantina
Quando gli errori locali non diventano sempre più Grandi
AL DIMINUIRE DI
Sz
Data l'eavazione Di Secondo Grado E Le Relative
condizioni
9 9.84 fa
f
E a b
9cal a
Scb p
SI CALCOLANO I 2 RAPPORTI INCREMENTALI CONLO SVILUPPO IN
SERIE DI TAYLOR
Yna Sn 9h S 9h E 9 9 a fà
gne gne 9h 5 9 E Yi 94M
Sommando le 2 eanazioni E Dividendo Pe Si i
ERRORE DI
Y'h Dyn É YEA SKID Yn troncamento
LOCALE
Ast Y e proporzionale a SÌ
PER QUANTO RIGUARDA ORDINI SUPERIORI Tipo ordine 4 k
procedimento è analogo bisogna solo sviluppare Taylor di più
ESUYAEQLZMDEJLIVn.mn 9
esangue comitia
L'ERRORE E
Enea
è
METODI DEI RESIDUI PESATI
Data l'equazione DIFFERENZIALE A b cd gg
viene DEFINITO L'OPERATORE LINEARE LLO toco b cd
e altri operatori lineari per le condizioni al butano
B p gi o dove i si riferisce alla generna condizione
OlnSCALARI Incarniti
IN QUESTO Metodo le funzioni tentativo devono soddisfare Le
condizioni al contorno
DEFINITO IL RESIDUO COME
RIAD
gas LLI già an Lift
QUESTO CI FORNISCE UNA Misura DELL'errare commesso POICHÉ se
Ricada 2
JIL Renda O
gc Ean LIND LE fa
II L
Il residuo R DEVE ESSERE ORTOGONALE ALLA funzione LILLA
f fata gc fan.LI D dx o
x
gca gr ILlfa Illfalx Llfncn Ma
Mah Oh gr
METODO DI GALERKIN
L'IMMAGINE DELL'OPERATORE LÉ CONTENUTA NELLO SPAZIO VETTORIAE
D Mah Oh gr
OSSERVAZIONI
GLU ESU
Rian qu GLI
T
qu
fa _fà
q z
Ah'è sinchitzle
METODO DI GALERKIN
FASE G DEVO RISOLVERE IL SISTEMA Mah Oh ba
Mah fn.GL f Lz E5 sinchitzle SN Ktz l dz
o
o Ken
Man
ETIAM her
be g fa da g Isin Ritz
e da
If Reame
artbn.rs
METODO MINIMI QUADRATI
L
ESITI her
O K 2M
bafg.Gfddz qesfsinlktzletdzfglr.am
sistema diagonale in cui GLI Oln con A pari sono nulli
ITL0 E ESCO g a da
Rothe o
il nuovo funzionale è ITL5 LIES VIN q vey da
AFFINCHÉ IL Funzionale assuma in corrispondenza di 0 il suo
minimo la variazione prima 2 deve annullarsi
tenda dx
iffend II.IE
considerando condizioni contorno omogenee
Il
Hi F ax
EIEnea.tn
AFFINCHÉ il funzionale assuma un minimo in corrispondenza della
funzione d deve annullarsi la variazione prima
f f 1
adf.at oeavaziole Di Eulero
ESEMPIO 2
V 0 V1 O C C ESSENZIALI OMOGENEE
EJV.io esce O I C c Naturali orocente
È
GIESU I grida Eso
L'I ESU ESU g hdz
D SI
No O N'è Re N'è ANNULLA I TERMINI TRA PARENTESI
ESEMPIO 3
V 0V1 O CC ESSENZIALI OMOGENEE
R
SI Egg M qu dz M N l
Integrando PerParti
Condizioni Al Contorno
hk O uistitì
DERIVAZIONE DEL FUNZIONALE
data l'equazione lineare nella forra d g O
SE L'OPERATORE LE Autoacàiùitò ed il funzionale è
ITL0 110 d d'g dz Terni delle CONDIZIONI ALANTORNO
se dÈ UGUALE A dir
l
Colta
INT d ptgdzfnt.L o ntgfdzfI4t.L4Ydztc.c
Frazione
Te TAKE
IL METODO DI RITZ
data l'equazione differenziale che coinvolte derivate fino
all'ordine 2m la soluzione fornita attraverso
n l'Appro simazione
Rispettare Le
Devono
EH anfiteatro CONDIZIONI AL ANTONIO ESSENZIALI
ESEMPIO
MA
Esci 9 A A
Go O CI O
CI O vi O
Il funzionale è definito come ITL0 Les o 9 dz
l'approssimazione è definita come Ece olh.fr
SOSTITUIAMO L'APPROSSIMAZIONE DENTRO AL FUNZIONALE
l
I Est fan.tn 91 da o
In sinchitzll D fu ftp.sinlhitz l
HER o him
Anni E f ht her
by
2
It h 2m 1
FG z l z D LE 2
f
Anne E l
4es bheqffczsdz.gl
a da
6
FCA z l z D LEI 2
fZ Z l z p f Z 2 l 612 622
Anni È ba i
Ola D'Ana 2nF I
EC
es
lt
LE È l z
tensori vettori
2
bis CignaEhe levare iperelastica lineare
3
ftp.dtig È un differenziale ESATTO
L'ENERGIA specifica di deformazione di un materiale Perera
tics Lineare
Mjf
L'en di deformazione placonsente di
definire l'ENERGIA complementare
O E tre PLI detta anche Trasformata di LEGENDRE
Se considero quindi il potenziale di deformazione hodie
pig
fili
da asono numericamente
PIE e III uguali
prova monoassiale
p Loc
vale la relazione triste PIANI che è
d area dell'intero rettangolo
i
l'esistenza e unicità della risposta elastica è garantita se
CIOÈ
SE
É Eis Eha 0 E
dE o Visto
MATERIALE Iperelastica Lineare isotropo
Un materiale si dice isotropo se la sua risposta è
invariabile a qualunque trasformazione ortogonali
preserva il prodotto scalare so se applicouno
sforzo questogenera le medesime deformazioni nel
corpo che genererebbe se nuotasse
In un materiale isotropo e dipende dalle deformazioni
attraverso 3 invarianti
I tr E I det E ti E I dette
IN UN MATERIALE ISOTROPO LINEARE PIE DIPENDE DA
It e Ia
P E 2612
ALII
LEGAMI COSTITUTIVI
DIAGRAMMA
DI TONTI
REAZIONI
TRA FORZE
tension
DEFORMAZIONI
E SPOSTMENT
allo schema precedente si aggiungono le condizioni di
INTEGRABILITÀ Che assicurano che il Campo di deformazioni
sia tale da non prevedere fratture o compenetrazione di
MATERIA
ROT ROT E O ask.IEEEiIEIDI
Possibili strategie di risoluzione
I E Efilii EANILIBRIO
yBEltrmi
ftp
ED DI EQUILIBRIO
3 METODI INVERSI
4 SEMI INVERSI
UTILIZZANO Risultati CHE derivano dall'Evidenza Fisica SaintVenant
5 METODI APPROSSIMATIVI
ENERGIA POTENZIALE TOTALE
È Un funzionale definito come
A I E WII Dove
STAZIONARIETÀ
DATE
E Sym Va cc
SE Sym VISA
La variazione prima dell'Ept É
SICA
IE SEijdv Ib.Sudu Ip Suda
È
la variazione prima dell'Ept è nulla cioè Etp stazionaria
Quando il capo delle tensioni 6 corrispondente alle soluzioni
E M è equilibrato CIOÉ
dir E b O
fin SITE
D O
p
MINIMO DELL'EPT
Visto CHE WCA È Lineare Rispetto Al Suo argomento solo
E contribuisce alla variazione seconda dell'Ept che É
d'oca
S'TCe JEna.SEij.SEha du
JEij
poiché DICE è una forra quadratica definita Positiva
SICA 70 e quindi la condizione di stazionarietà
È un minimo ED EPT È STAZIONARIA E MINIMA IN
corrispondenza di una soluzione equilibrata
Osservazioni
1 se faccio riferimento a deformazioni non infinitesimo
non è assicurata dunicità della soluzione
non è detto che se EPT è stazionaria allora è anche
minima
2 la narrazione prima dell'Ept posta uguale a zero
condizione di stazionarietà sito coincide con
l'equ zione
dei lavori virtuali
3 ni un
KEIELEIET
materiale iperelastico lineare
PIET LE E E E E E
TI A L BEE E A Bindu Sa 5 E da
Pa Pax EA Ix
NG III X
c put
EA LEGAME D EC
Cond Contorno
x
II X Cs EA
VCO O
OCA
PEI X GX Ea Ca
Olo O D UN di ti D M'C a
Oli I K
3 VENGONO DEFINITE LE MATRICI DELLE FUNZIONI TENTATIVO E
DELLE LORO DERIVATE
INTE Eh a
P
4 si esegue la seguente approssimazione
Uh MI 2 MI MIN a
5 viene calcolata l'energia potenziale totale
IT IEA m D da PCN.MG de
g L
OSS per il caso in esame onesto Metodo fornisce una soluzione
che coincide con quella esatta Se si prendono
FUNZIONI TENTATIVO DI GRADO 3
Per casi più complessi occorre arrivare al grado 6
b ln
2 ad ogni nodo corrispondono Gli spostamenti nodali Mi Mia
3 gli spostamenti di tutti i nodi venivano raccolti nel vettore
colonna degli spostamenti nodali i D Ma ma Una
4 PER OGNI Elemento del vettore viene definita una matrice
topologica Ii tale che Li I d Effigiati
5 si introduce un sistema di Riferimento Locale Che sarà Concorde
E telo li
Mi x Mi 1
mia f con
I 1
E i E e f E L
9 lo spostamento e lo sforzo vengono definiti cosi
Mi x
I'di NCD EA.m.CI EA I di
10 si calcola l'Etp Nel sistema locale IT D Sit O
St
fdit.IE a M't.M.dx.di fsdt.IM Pcx dx
E Ti Tte
POICHÉ
di IL Sdi I SI Sdi It SI
seeleneffeti
FORZE
E L I Nodali Globali
n
E
TIE
naan
LI D
nte MN
k.de f
IL SISTEMA VIENE
Kun du Kat'de vu
petere
kfn.dutkff.de fa D da Kpj fy Ran du
del
Publitalia
052 SE IL SISTEMA DI RIF LOCALE NON È Parallelo
E Concorde Con Quis Globale È Necessario
eseguire un cambio di base per la componente
di spostamento
di Rihanna Ti d
TRAVE DI EULERO BERNOULLI NO TAGLIO
EQUILIBRIO CONGRUENZA
LEGALE
d ILICE E due E A dx
III I IERI da
Wi
II I da cond Al contorno
III Me 1
E i Me
E sì
PER Vo W e Yz Yy si utilizzano equazioni fino al 3 Grado
2
III Mese 1 3 2 Ma X
È Into
E Ma 3
È 2ft Mca
E È È
https MCPenna
E B p di E di
E R I
4 calcola la matrice di rigidezza e le forze nodali nel
sistema Locale con il principio dei lavori virtuali Sito Luilive
IstedrdèIIITI
Lui tue L Il'di fi o ki.dt.fi
Kill 12 12
Lui di Tt Ri Ri Riti d
Lue
E di fi coi di _Ricamano ti d
E I L cono contorno
IL SISTEMA VIENE
VINCOLI
du knf.de ru fatt
MIELKE
kfn.dutkff.de fa da Kit fy Ran du
true
Stessa logica
ANCHE IN GESTO
CASO CAMBIANO LE
LETTERE E ALCUNE
ESPRESSIONI
ragiono contrae
Inflessa ASSIALE EUN
SOO ASSIALE
TRAVE ALLA WINKLER
Iii
Lamaniti ie iYIs'YIIHI Y
dz E5U K U
H Eso dz K.o
W g o dz M G F U Fa U M G
CONTORNO
Isteria
IN D E C PER 0
Risoluzione Problema con metodo FEM
si divide la trave
D A INTERVALLI UGUALI
in htt Punti
p zd Ìb ma
D
E TESO K U
S M di Ma Ma Ma Ma
Ig
Lui dift.ME
Favattivmiltm ti
di ti c c
Etf
PER CALCOLARE KEL GLOBALI SI DEFINISCE LA MATRICE T E R
E II Et Eit.it i.Ii
f t.EI.fi fa e d facc
STIMATI
E E 1 Si Può Ricavare D I
E NON È INVERTIBILE det K o
IL SISTEMA VIENE È
ma gg
fatt
PELEE
qq.de
kfn.dutkff.de fa D da kjflff kfu.de
PROBLEMA EASTO BIDIMENSIONALE CAP 4
e Di congruenza E sympù Gequazioni
la Di Legame E 414 La 6equazioni
la Dicavizibrio divtàI5 53 equazioni
condizioni al contorno
15 equazioni con 15 incognite
materiale Elastica omogeneo lineare e isotropo
GEOMETRIA Cilindrica con asse parallela a Z
CARICHI NULLI IN Direzione Z O be e
pe O
spostamenti e VINCOLI INDIPENDENTI DA Z
ESISTONO 2 TIPOLOGIE di Problemi piani
nelle deformazioni solidi con spessore molto Grande
Nelle TENSIONI SOLIDI CON SPESSORE MOLTO Piccolo
JUGS
E x i Eg E O
DMCA JULY
Kg 2g da
Diz B O
t
EA DI LEGAME forma Diretta
Eas L GAD
FORMA INVERSA
EQUILIBRIO
dio G 1 0
RIASSUNTO
PROBLEMA DELLE TENSIONI
tensioni Zz Tze Tay O
EQUILIBRIO dio d b o
CONGRUENZA
Ei DÉ E
È Ea È
kg diff YIN E te O
Osservazione
Ez YÉ 6 69 Ez
sono in contraddizione l'equazione di congruenza viene
Osservazione
i problemi piani di tens E Def Hanno una struttura
analoga a meno dell operatore aritmetico c
RIASSUNTO
È POSSIBILE UTILIZZARE IL
PIU COME EA Di
EQUILIBRIA
iI
ELEMENTI FINITI TRIANGOLARI
1 Le funzioni di forra devono RAPPRESENTARE IN MODO CORRETTO
ftp ftp.eecn.a
a L'Ex.is I
mine
2 54,9 14,9 di
LettEEdattIIEII
A
lvetfsitda.it tdtfmt.pdr
I.rdr t.dt'tIMtjf
4 calcola la matrice di rigidezza e le forze nodali nel
sistema Globale con il principio dei lavori virtuali Sito.lu Lue
Lui I
di _Ricamano Ti d
IM
lveidIIE.EE Ij fi
Lui tre d E L d L PI o
E I L po cono contorno
OSSERVAZIONI
ALL INTERNO DELL ELEMENTO TRIANGOLARE LE DEFORMAZIONI E LE TENSIONI
Sono costanti
Gli ELEMENTI CST FORNISCONO UN MODELLO LOCKING PRATICAMENTE RIGIDO
cnn.IEI II Iwswnam
LA TRASFORMATA É
X Xa Rt x 1 G R
y 91.9 9 Rey 1 9 R
CON CRAMER SI HA
Ossa
Ft AI AI 1
X X An A X AL A X As A
y Y An A 92 Al A Y As A
f t.in.in.it a Eh
Intuit
S'Ìd Èsifgetosirsisi
trasposta
DELLA TRASFORMAZIO
INVERSA
con Sfuguacea
µ
LA SOLUZIONE LST È PIÙ Accurata DEL Cst
ELEMENTI FINITI RETTANGOLARI
si considera una funzione A interpolante
169 d 04 04 9 003 R 049h
E E E I tute
It d
È
si scelgono FUNZIONI di forra lineari
SEI'd D
EE.si dI DE EE
Con
con
ELEMENTI FINITI LAGRANGIANI
Le funzioni di forra assumono valore 1 in corrispondenza
DEL NODO A CUI SI RIFERISCONO E SONO NULLE In
corrispondenza DEGLI Altri nodi
Pie.IE F
se her
Pit PI Polinomio di Grado n 1
se per
definiti I Punti in G E D punti in
1 LA GENERICA Funzione di
Forra Polinomiale É
esempio
M Ries Piper
SOLITAMENTE SI UTILIZZANO
RETTANGOLI CON M D e
Se fossero 12 nodi
ELEMENTI FINITI ISOPARAMETRICI
Dato l'elemento genitore definito nel dominio 2g
È possibile applicare
MODELLO CINEMATICO INCUI VENGONO FORNITI GLI Spostamenti
III 4 I di
MODELLO GEOMETRICO IN CUI VENGONO FORNITE LE COORDINATE DI
se ha ha D Elementi isoparametrici
My M
LE TRASFORMAZIONI R
1g DEVE ESSERE INVERTIBILE QUINDI
E E P I di Edit
Osservazione
Io enti.tl
nun
I'È determinato utilizzando la regola delle funzioni composte
DI
4
È
DERIVAZIONE
CON
In elasticità Lineare
1 EPT FEM EPTContino
2 Emma Elastica Fer E ENERGIA ELASTICA continua
3 l'errore FEM È ENERGICAMENTE Ortogonale Alla soluzione Appross
MC x y Z uh y Z G e Molay Zdnet
ax
x y z Uau Z G e V x y zdw.GL
29
W x y Z WAS
DEFORMAZIONI
Day
II 3 00 x 9
27,49
D Ipostamenti
VETTORE
VETTORE Generalizzate
DEFORMAZIONI
GENERALIZZATE
IL LAVORO INTERNO É
LEGA E Cas da s lvi
CON E VEDI su
6 Nx Ny Ny Mx My My
É
LÉGER
Il LAVORO ESTERNO
Lue
Isi xD
In xy Wo x y qzlx.is dat
I siedi
Parte membrana su T Ng Ni I pt
PARTE FLESSIONALE SUA DIFF DIF 2374 92
Parte FLESSIONALE su T
OTTENIAMO SE LA Piastra È
La DI Leone OMOGENEA Emf Elmi o
Emet Gtp
If IL Etp
ENERGIA POTENZIALE
IT d W
d E Et O da ELLE SIC.AT
EE.SCMDd W
fstCxis fCxis da fstcxn pCxiddr
A EF Icg Lan O CC
per una piastra OMOGENEA distinguiamo
PARTE MEMBRANALE
Intenerita Lexis o c c
PARTE FLESSIONALE
IFENG.W.GG 9yd O c c
DI LAGRANGE
A D W.CM 92Gt GEA
SOPHIE GERMAIN
o
12gld a 12 termini
polinomio del terzo ordine completo
110termini
2 termini quantici simmetrici geometrica
mente Ci sono 2 possibili alternative
Y meglio xcomportamento flessionale
LIFELsfentereacia 9 4 meglio xcomportamentotorsionale
Funzioni di FORMA
e xy Eln a
I HyXy y
1 X Y X Xy y 3
Il x y fy Xy
A A1 A2 A3 94 9s a 6 97 98 9g a 10 9111912
e1411 E4,4 It di AlNyt di
DEFORMALONI
È
PRINCIPIO LAVORI VIRTUALI
lui
II e da di di e dite'tKi di
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ki BIG E da E dA
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1
ti
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sistema globale
Lui te al al
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Lue qzdhtfwo.pz mn.ge di di fi Pil
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sistema globale
Lue
È di f pile D L e
di Ring tetti
Lui L ve D E d L e
moto di FILTRAZIONE
3 3 anni o
the
viene introdotta la lente di Darcy che stabilisce una
proporzionalità tra la velocità e l'opposto del Gradiente del
CARLA hi
Ue K phen
ke k È
Uy
kJhfgg SostirensoFEEY dirlk.VhCx.sDt
Cx.d O
SE K É COSTANTE
K Ah x y x y D È
Esempio con metodo alle differenze finite
K COST Cxg 0
K Ah x y o
Dmax
CONDIZIONI ESSENZIALI
e
hims 2 hist hi e g
gg
Sx
his 1 hist hi
Ihy
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Syr
hitss 2 his hi t.jthi.in 2 hi hi j 1
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himi hits
251
sx
effetti
g
hiijjhi.is
Sy E Smith
2 NUMERAZIONE DEI PUNTI DELLA GRIGLIA
INDICE I PER X DEI E Ne 2
Indice
j per y OEj e Ny 1
3 la matrice dei coefficienti A caratterizzata da 3 India Ali
SI UN CAMBIO DI VARIABILE
esili
EFFETTUA QUINDI
NOMEDI CIASCUN
5 si
Aline
costruiscono
fi
le esazioni della matrice E di 1 relative
Alle condizioni al contorno
di K V44.9 XD O definita in D
in
II
fan fa 9 definita in 51 Condizioni naturali
fan duk
SI CALCOLA IL RESIDUO R an AÒ xD O
E ricadde
ZIE Randa o
con
II Ada Ranjan Adn ÉCHO
Ahn.hn ba
ESEMPIO CON METODO Di GALERKIN
I_fan duk
SI CALCOLA IL RESIDUO R an AÒ xD O
VIENE IMPOSTA L'ORTOGONALITÀ TRA R an e fu Quindi
Gran da de O
Etf
Elegethgilio
Anh ah bn
ESEMPIO CON METODO Di Ritz
dio K.UA N
tgCx O DEFINITA IN D
in
fa
fan
j
definita in 51 Condizioni naturali
SE VOLESSI
II
SODDISFARE
da dads
LE CONDIZIONI AL CONTORNO ELIMINO
L'ULTIMO INTEGRALE
in questo metodo si approssima la soluzione come una
combinazione lineare di funzioni tentativo Yale i
x an 4nA
MINIMIZZIAMO IL FUNZIONALE QUINDI
IfHnldn oadds
E 917 IInngadaan
folivandian Ghigade
Ann
b
ftp.flxlds
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ESEMPIO UN METODO FEM
dio E V44.9 XD O definita in D
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perché le funzioni di forma sodisfano Gia le
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VARIAZIONE PRIMA SITL0 S K O S'fg O
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