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IL CONCETTO DI OPERATORE CAPI

PRODOTTO SCALARE

È un applicazione che associa un numero a 2elementi di uno


spazio vettoriale

SPAZIO EUCLIDEO
fg 174 glx di
PROPRIETÀ

simmetria Fg 8 17 AUTOAGGIUNTO
Itis
Bilineare th g fg hg
È definito positivo A f 70 f f o 1 O

se consideriamo lo spazio di Sobolev di ordine 1 il prodotto scalare

È DEFINITO 0,8 IGN 84 d'C d D DX

NORMA

Ildili TI d'd la norma è la radice del prodotto scalare

se il prod Scalare è nulla LE 2 funzioni sono ortogonali

se 2 Funzioni sono ortogonali e la norma vale 1 Si dicono ortonorrali

DISTANZA TRA 2ELEMENTI


d d8 110 811 1 94 84 d
SUCCESSIONE DI CAUCHY

Data la successione di funzioni n X e calcolata la distanza fra 2 di esse

III Inla se il latte figo pl dn.ph Ink o la successione

si dice di Cauchy cioè converge


SPAZIO DI HILBERT
Èuno spazio vettoriale
È dotato di Nora
si dice completo cioè quando ogni successione di Cauchy Converte Ad

Un Elemento Dello Spazio stesso

ESEMPIO POLINOMI ORTOGONALI DI LEGENDRE

si considera uno Spazio Di Polinomi Di Grado Eh Nell'intervallo 1 1

CALCOLANDO IL PRODOTTO SCALARE TRA I POLINOMI DI LEGENDRE SI OTTIENE SEMPRE UN


VALORE Nulla D ORTOGONALI

La norma VALE
FI 71 D Non ortonormale

ESEMPIO POLINOMI ORTOGONALI DI CHEBICHEV

si considera uno Spazio Di Polinomi Di Grado Eh Nell'intervallo 1 1

La relazione di onesti Polinomi è TI ZX.TK Tah


NEL CALCOLARE IL Prodotto SCALARE di queste funzioni si considera la funzione

peso WH 1 NÈ D d 87 WCNACNOCAdx

si tratta di funzioni ortogonali Ma In ortonormali


4,87 0
UN'ALTRA RELAZIONE PER i Polinomi di Chebiche Tra cos kg
DOVE D ARCOS X E KZO
APPROSSIMAZIONE DI FUNZIONI
METODO DEI MINIMI QUADRATI

Quando le funzioni Risultano essere troppo complesse si può approssimare


con un insieme di funzioni più semplici come polinomi o funzioni armoniche

si cercherà una combinazione lineare di funzioni FCX GKKE di 8nA ftpteu


PERFAR SIChe la funzione Ica sia approssimata correttamente KEIM

daGG Bisogna ridurre al minimo la loro distanza o meglio ridurre al


minimo Il Quadrato della loro distanza

D d'Ifa Gl D fax G a da salde min

PER MINIMIZZARE la distanza devo imporre o

jfsaidx fzscn.GS de
gnlx
RICORDANDO CHE SA fa
Ed gna
Igna fin da da gnCN.gr x
Che rappresenta un sistema lineare di incornite dir Che Può Essere

scritto nella forra Gha La 1h


se si ADOTTANO FUNZIONI ORTOOONACI
GRA LA MATRICE GK Diventa
DIAGONALE
LA MIGLIORE Approssimazione X DI UNA
DISEGNO
IN 3D
FUNZIONE FCX È AULA CHE MINIMIZZA IL
VETTORE FCX GC CHE È PERPENDICOLARE

Al sottospazio IT generato dalle funzioni gna


INTERPOLAZIONE DI FUNZIONI
Dato l'insieme dei polinomi di grado n P l'espressione centrale di
un POLINOMIO E PLX a a x 2 x aux an X
DATO nel Punt Xp In Con h 0,1 h E TALE GE Xp Xk se

he K D I UNO E UN SOLO POLINOMIO INTERPOLANTE PLX CHE VERIFICA

Le condizioni PCM In anXL con h 0,1 h

I PUNTI Xo Xi Xn sono detti insieme di rete


Il sistema DI TALI EQUAZIONI PUÒ ESSERE RICONDOTTO A TALE FORMA

V k Ola 9h Unir matrice di Vandermonde V


È
IL DETERMINATE DI VIO LE ASCISSE X SONO DISTINTE D COEF.DKUNICI

INTERPOLAZIONE DI Lagrange
il problema della matrice di Vandermonde è che
se aggiungo un PUNTO DEVO RIPARTIRE
DA Capo

È FACILMENTE Malcondizionata Per nomadi


I polinomi DI LAGRANGE Sono
1 SE her
Race
Gtt e soddisfano la condizione notevole Pr x
o se per

Il polinomio può essere Riscritto cella forma di Lagrange

RCD
È 4 174
jffffinamensumayt
Ils xD n Ix a

L'ERRORE DI INTERPOLAZIONE VALE

CH fcx PG Ina I Xo xn x
INTERPOLAZIONE HERMITIANA

LA FORCA DEL POLINOMIO INTERPOLANTE HA EQUAZIONE

pcxs.SI Y9 PnEx
con

I fID
rose m
Pucx C4 e l O di 4k

Pane Red
II Preta Punga
sono come i Pre ma
La NON DERIVATI

ERRORE DI Interpolazione
SIANO DATI MI 1 PUNTI DISTINTI Xo Xn E a b E
M 1 INTERI NATURALI do dm Dato him dot dm
4 1
CH fa PG È Inc FG
itnca.IT x xn
DERIVAZIONE NUMERICA
DATA Una funzione 1 SUFFICIENTEMENTE REVOCARE IN ab ED IL suo

polinomio INTERPOLANTE
P NEI punti Xo Xi Xn l'errore di interpolazione

si esprime come

x fa PG TAC I X X

Sostituendo Alla Derivata Della Funzione La Derivata Del Polinomi


Approssimante l'errore diviene

l'ex f x PIX In'C fly x Inca f x AX

DERIVATA PRIMA
DATA LA FUNZIONE A 2,5 DIR e considerando un INSIEME
DI RETE CON PUNTI Xh PREFERIBILMENTE EQUIDISTANTI IL CALDO
della derivata PRMA È ESEGUITA VALUTANDO I VALORI assunti

dalla funzione in corrispondenza dell'insieme di Rete E Calcolando


Il Polinomio interpolante
si scelgono 2 Soli Punti nell'intorno 8 del punto in cui

SI DESIDERA CALCOLARE LA DERIVATA E SI APPROSSIMA LA


Funzione In Questo intorno

tarpa A
Fifa xD L'a e

L'errore Commesso Sull'Approssimazione É

eco It'Ca x A x x
mentre l'errore sulla derivata É

l'ex It a x A x A 11 E x A x

È generalmente opportuno considerare i punti Xo Xe in


posizione simmetrica rispetto all'ascissa del punto dove
si vuole calcolare la derivata cosi da minimizzare l'errore

l'ex
Ij S x a 12

L'ERRORE E

ex It a x x

DERIVATA SECONDA
L'INTERPOLAZIONE LINEARE NON È PIÙ Sufficiente D INTER Quadratica
In cui si scelgono 3 Punti NELL'interno del punto in cui si
vuole calcolare la derivata seconda
A Xx a x
ACHIPG
G a x g
fot
a e canti 7
DERIVANDO 2 VOLTE
2 fa 211 212
fChap
y a x x A x x A A
l'Ex
Anche in onesto caso è opportuno scegliere dei punti di
RETE SIMMETRICI AL PUNTO NELLE ASCISSE NEL QUALE SI VUOLE
CALCOLARE LE DERIVATE

L 4 apex flats 274 f x S


je
ga
l'ex It f 9 IT'Caf a
REGOLE PER DERIVAZIONI SUCCESSIVE

ÈTsi

DERIVAZIONI SUCCESSIVE

Etero Ì
INTEGRAZIO NUMERICA
FORMULA DEI TRAPEZI
CONSIDERANDO CU INSIEME DI RETE L'Integrale viene
approssimato calcolando l'area di doni singolo trapezio definito
Da Xu Ahn Ah Aha e descritto analiticamente dalla
fortuna
mine si

Ifa de
Xo
e
hL
fughny g
SCELGONO PUNTI DI

Rete Equidistante

si può PORTARE
FUORI DALLA SOMMATORIA S th th 1

FORMULA DEI SIMPSON


Considerando Clu Insieme Di Rete Con un numero dispari
equidistanti l'integrale Può ESSERE calcolato

fend e f 47,127 4ft fat 27 uffa


con n si IL NUMERO DI PUNTI INCUI È DIVISO
INTENDE L'NTERVALD

FORSE PERME L'ULTIMO PUNTO DELLA SERIE è n 1

FORMULE DI QUADRATURA GAUSSIANE


IN DESTE FORMULE SI CONSIDERANO Punti Non Equidistanti E

Il Primo E L'ULTIMO PUNTO NON COINCIDONO CONL'ESTREMA DELL'INTER


Funziona

1 acuta e
è in fa di
a
wcxs.it Ydx
formule di Gauss Chebichev
si definisce una funzione peso WCM e 2
si considerano Nodi coincidenti con Gli zeri dei polinomi
ORTOGONALI DI CHEBICHEV DI GRADO MA

Xa cos
FÉE h o n

SI DERIVA I PESI E SI RISCRIVONO IN FORMA ANALITICA

inferi in
ffcxswcxsdx.bj.IACXED.NL GDdt
Gia
SE L'INTERVALLO COINCIDE CON 1,1
XA aI DI t

Ita fi x
nIEfCxn
Formule di Gauss Legendre

fede wife
1
L'Iii
f1 flthàdt
LINEA ELASTICA DELLATRAVE CON CARICA ASSIALE CAP 2

ED DI EQUILIBRIO
jesini
n z o
CARIA ESTERNO
te
N Z
CONGRUENZA SPOST DEFORM

E Z WIX
EQUAZIONI DI LEGAME
CONGRUENZA ESTERNA tensioni der
6 E E
No 0 We O

Ne EA E G NG O
I'Cx wig
N EAU Cx Ne O

Risoluzione con metodo alle differenze finite


FASE 1
viene DEFINITO Un insieme di Rete discreto E finito di nta
punti equidistanti con Zo 0 e Ze l e viene assunto
Il VALORE DELLO SPOSTAMENTO W su ciascun Punto come Wh
FASE 2
Vengono Sostituite Le derivate con opportuni rapporti incrementali
When 2Wh Una
wie
5
Distanza Tra

I Punti Consecutivi
WIE When 2Wh Una S'YÉ
Sistema DI n 1 EA MA POICHÉ LE Incognite Nn sono htt
Si Aggiungono Le Condizioni al contorno No O Ne O

OTTENENDO COSI IL SISTEMA LINEARE

01 210
iii

LINEA ELASTICA DI TRAVE INFLESSA


ED DI EQUILIBRIO

M 7 9127 0
LA CARICA ESTERNO iI
CONGRUENZA SPOST DEFORM

RCZ x D legare
Centoni Da
CONGRUENZA ESTERNA
G I E K

Voto u
0 ma O

ME E K S
i
o

Mo 0

me O
UNENDO I 2 SISTEMI Precedenti otteniamo Rigidezza cost

912
D
GESU Ma O Oo
Vero Ma 0 Ue
ask.IE
Risoluzione con metodo alle differenze finite 9
FASE 1
viene DEFINITO UN INSIEME di Rete discreto E finito di nta
punti equidistanti con Zo 0 e Ze l e viene assunto
il valore DELL'abbassamento u u ciascun Punto come On
FASE 2
vengono Sostituite LE derivate con opportuni rapporti incrementali
SISTEMA 1 SISTEMA 2
the Una Mhm
we yn III Mie Yan'Mna 912

UK Uh 20h Una S'È ME Ma 2mn Mms 89 Z

sistema DI n 1 ED MA POICHÉ LE INCOGNITE Un sono htt


SI AGGIUNGONO LE Condizioni al contorno Voto Ve O
OTTENENDO COSI IL SISTEMA LINEARE
Moto Ma O
am SISTEMA 2

iii Iiii fihit


SOLUZIONE CON EQ DI 40 GRADO DIFF FINITE

ESU 9 z
spada
G O ORDINE 24 4
ConACCONTORNO ESSENZIALI
G D µ
DANAZMI R2
a µ
qq.gg amano nana e
0,1 2,3

L'approssimazione della Derivata 4A viene calcolata come


infili
give her 44 64 40ns Un
5
SCEGLIENDO htt Punti Lungo la trave l'Eduazione precedente può essere

costruita Tra Z E Zn per un totale di n 3 equazioni

E te
A QUESTE
SI AGGIUNGONO 2 EA PER LE Condizioni Essenziali E 2 PER
LE CONDIZIONI NATURALI

PER IL CASO DELLE ZEA CON COND NATURALI IL PROBLEMA

È che la derivata seconda è calcolata sulla frontiera


mentre il METODO Prevede di cavarsi la Derivata in

un punto interno
La soluzione più Utilizzata è JEIEII.name La
Linea Elastica Di Un Punto Oltre Il Dominio su OGNI lato
INTRODUCENDO QUINDI 2 INCOGNITE UE E Enea
L'approssimazione della derivata avaria viene calcolata
anche Nei punti 21 E Zina
La derivata seconda è invece calcolata nei punti Zoe Zn
si ricavano cosi M3 eavazioni Che possono essere ricondotte
al sistema lineare del tipo

CONVERGENZA
una soluzione discreta converge ad una soluzione cantina
Quando gli errori locali non diventano sempre più Grandi
AL DIMINUIRE DI
Sz
Data l'eavazione Di Secondo Grado E Le Relative
condizioni
9 9.84 fa

f
E a b
9cal a

Scb p
SI CALCOLANO I 2 RAPPORTI INCREMENTALI CONLO SVILUPPO IN
SERIE DI TAYLOR

Yna Sn 9h S 9h E 9 9 a fà
gne gne 9h 5 9 E Yi 94M
Sommando le 2 eanazioni E Dividendo Pe Si i

Dna 29h 9ha


gg s yi.SI 9Yx 9YED

ERRORE DI
Y'h Dyn É YEA SKID Yn troncamento
LOCALE

sostituendo quella sopra nell'eduazione della linea elastica si


Ricava
Dyn Tnt Yn gne 7h
la reale soluzione si ricava dal sistema lineare Age Y ft Y

L'ERRORE TOTALE C É UGUALE A

Ast Y e proporzionale a SÌ
PER QUANTO RIGUARDA ORDINI SUPERIORI Tipo ordine 4 k
procedimento è analogo bisogna solo sviluppare Taylor di più

ESUYAEQLZMDEJLIVn.mn 9

esangue comitia
L'ERRORE E
Enea
è
METODI DEI RESIDUI PESATI
Data l'equazione DIFFERENZIALE A b cd gg
viene DEFINITO L'OPERATORE LINEARE LLO toco b cd
e altri operatori lineari per le condizioni al butano
B p gi o dove i si riferisce alla generna condizione

definita sulla frontiera


L'EQUAZIONE DIFF A 94 O
IN Questo metodo La soluzione cercata viene approssimata
con funzioni tentativo fu definita come combinazione Lineare
x Ah Ah y G 1h Funzioni TENTATIVO LINEARMENTE DIPENDENTI

OlnSCALARI Incarniti
IN QUESTO Metodo le funzioni tentativo devono soddisfare Le
condizioni al contorno
DEFINITO IL RESIDUO COME

RIAD
gas LLI già an Lift
QUESTO CI FORNISCE UNA Misura DELL'errare commesso POICHÉ se

Real 0 D LA SOLUZDRE APPASSMATA COINCIDE CONLA Reale


NEI METODI CHE ANALIZZEREMO Si minimizzerà il Residuo

LE FUNZIONI TENTATIVO LCD E LCD


SONO 2 VETTORI CHE INDIVIDUANO UN

Piano nel sottospazio vettoriale


SE VIENE APPLICATO UN OPERATORE L
Alle 2 Funzioni Si Ottengono 2
VETTORI IMMAGINE f e LIL che disegnano un Altro
piano
se la funzione A secondo piano
get appartiene questo allora
può essere scritta come combinazione lineare di LI7cn e 211,4
gg LIDL f 0L 1 trovando Ol e 0 si trova una soluzione
ESATTA

METODO AI MINIMI QUADRATI

Il residuo R viene minimizzato cacciandone il quadrato della norma


E MINIMIZZANO RISPETTO AI PARAMETRI Ah Quindi I RI MIN

Ricada 2
JIL Renda O

gc Ean LIND LE fa
II L
Il residuo R DEVE ESSERE ORTOGONALE ALLA funzione LILLA

f L fa x RCA DX O Prodotto SCALARE O ORMONALE

f fata gc fan.LI D dx o

fifteen gas fan f x LI D dx

x
gca gr ILlfa Illfalx Llfncn Ma

Mah Oh gr
METODO DI GALERKIN
L'IMMAGINE DELL'OPERATORE LÉ CONTENUTA NELLO SPAZIO VETTORIAE

GENERATO DALLE FUNZIONI TENTATIVO DI CONSEGUENZA IL RESIDUO


sarà ortogonale alle funzioni tentativo fu
Raif da O Ra LCN

Italy gc Ean LIND da o

fftaca.gg Eon f x Life dx o

Itaca ga ga Italy Life Ma

D Mah Oh gr
OSSERVAZIONI

Il metodo di Galerkin è più semplice MA L'Approssimazione

ottenuta è più scadente

IL METODO DI GALERKIN IMPONE LA L TRA R E LO Spazio


GENERATO DA th
IL METODO DEI MINIMI AADRATI IMPONE LA L TRA R E LA
GENERICA FUNZIONE LILI
I 2 metodi coincidono QUANDO LO SPAZIO Generato
coincide con Dlo spazio
LLA1h
Mah Del metodo Al min Quadrati È SIMMETRICA E DEF
Positiva Tutti GU AUTOVALORI non nulli

Mah Del metodo di Galerkin È simmetrica e Def


Positiva se l'operatore l è autoacrounto E definito
POSITIVO AUTOACMUNTO SIMMETRIA

SOLUZIONE LINEA ELASTICA TRAVE INFLESSA


9A
1 Olio Ma O
d'If
fase 1 si definisce L'Operatore Lineare

GLU ESU

fase 2 scelta delle FUNZIONI TENTATUO

fra sin hitz l D E oh f


FASE 3 calcolo del residuo

Rian qu GLI
T
qu
fa _fà
q z
Ah'è sinchitzle

METODO DI GALERKIN
FASE G DEVO RISOLVERE IL SISTEMA Mah Oh ba
Mah fn.GL f Lz E5 sinchitzle SN Ktz l dz
o
o Ken
Man
ETIAM her

be g fa da g Isin Ritz
e da
If Reame

sistema DIAGONALE IN CUI GLI Oln CON I PARI SONO NULLI


mentre GLI on con h dispari sono calcolati come i

artbn.rs
METODO MINIMI QUADRATI

FASE G DEVO RISOLVERE IL SISTEMA Mah Oh ba


Man GING f dz testfs.in hitz e sn Ktzie dz
Mani o Ken

L
ESITI her
O K 2M

bafg.Gfddz qesfsinlktzletdzfglr.am
sistema diagonale in cui GLI Oln con A pari sono nulli

mentre GLI on con h dispari sono calcolati come i


FUNZIONALE FEM
IL FUNZIONALE È UNA LEGGE Matematica Che associa un
numero ad una funzione
Per esempio definito un insieme di funzioni fa in ab
Il funzionale è l'integrale di ciascuna funzione fra
a eb

fcx ab R ITL7,4 falde


ESEMPIO
L'ENERGIA TOTALE DELLA Trave Sorretta Ad Un Carico Distribuito
È un funzionale definita su un insieme di funzioni cantine
e differenziabili fino al 4 ordine che si annullano in del

ITL0 E ESCO g a da

Tàhitettenneunenne una composizione dell'Operatore con

ipotizzando ora di incrementare la funzione O con R


n II MII IH
OTTENIAMO E
Y RISPETTA I VINCOLI

Rothe o
il nuovo funzionale è ITL5 LIES VIN q vey da
AFFINCHÉ IL Funzionale assuma in corrispondenza di 0 il suo
minimo la variazione prima 2 deve annullarsi

ESU R 9N dz O D INTEGRAZIONE PER PARTI D ESO Hdz O


EJO 9A
OSSERVAZIONI
1 PER IL PRINCIPIO DEI LAVORI VIRTUALI E 50 M Ed D É LA
variazione di curvatura associata allo spostamento virtuale RCZ

DATA Eso 4 94 dz O le g Hdz Esulidzali


2 si definisce funzionali di una funzione di
FORMATORE CHE LEVA
ITL0 FCX d d 0 DX
ALLE SUE DERIVATE

Introducendo una variazione R Su 0 Il Funzionale Diventa

ICAM FCX din din d'hindi

tenda dx
iffend II.IE
considerando condizioni contorno omogenee
Il
Hi F ax
EIEnea.tn
AFFINCHÉ il funzionale assuma un minimo in corrispondenza della
funzione d deve annullarsi la variazione prima

f f 1
adf.at oeavaziole Di Eulero

Nel caso di condizioni al contorno non omogenee l'equal


Diviene

I n a fin È Istinti P End


1 quando abbiamo solo condizioni essenziali D Affinché la funzione variata

D È 4 LE RISPETTI È NECESSARIO CHE LA Variazione E LE Sue derive

te fino ad R 1 SI ANNULLINO SULLA FRONTIERA SIA PER C C OMOGENEE


CHE NON0M

2 quando abbiamo anche condizioni naturali D Si distinguono 2 casi

Cl Omogenee AFFINCHÉ la funzionevariata


D È 4 Le Rispetti È
CHE LA VARIAZIONE nece sario
E LE SUE derivate fino ad R 1 si annullino
sulla frontiera itermini tra parentesi quadra si annullano

c c non OMOGENEE I TERMINI Dell equazione non Si Annullano


ESEMPIO 1
v io vi O
G o glad
CC ESSENZIALI OMOGENEE
g.FI
GIESU I grida Eso
L'I ESU ESU g hdz
No O
L Re R'e D SI ANNULLA I TERMINI TRA PARENTESI

ESEMPIO 2

V 0 V1 O C C ESSENZIALI OMOGENEE
EJV.io esce O I C c Naturali orocente
È
GIESU I grida Eso
L'I ESU ESU g hdz
D SI
No O N'è Re N'è ANNULLA I TERMINI TRA PARENTESI

ESEMPIO 3
V 0V1 O CC ESSENZIALI OMOGENEE

EJV.io esce MI Cc naturali non ardente


È

III IESU quldz.im v e considerando


solo contributo della variazione di energia
G Oth
dovuto ad
Ed il

R
SI Egg M qu dz M N l
Integrando PerParti
Condizioni Al Contorno

Esule M n'le GESU 9 hdz


si annulla quando i ESG q
Eso M
EQUAZIONE DI EULERO IN IR
VIENE DEFINITO FUNZIONALE DI UNA FUNZIONE A DEFINITA
su un dominio Bidimensionale

TCO FCX 9,0 da


Ox Oxy Oxy dy.by
La minimizzazione del funzionale corrisponde alla soluzione
DELL EQUAZIONE DI EULERO CHE É
n

hk O uistitì
DERIVAZIONE DEL FUNZIONALE
data l'equazione lineare nella forra d g O
SE L'OPERATORE LE Autoacàiùitò ed il funzionale è
ITL0 110 d d'g dz Terni delle CONDIZIONI ALANTORNO

se dÈ UGUALE A dir
l

Colta
INT d ptgdzfnt.L o ntgfdzfI4t.L4Ydztc.c
Frazione
Te TAKE
IL METODO DI RITZ
data l'equazione differenziale che coinvolte derivate fino
all'ordine 2m la soluzione fornita attraverso
n l'Appro simazione
Rispettare Le
Devono
EH anfiteatro CONDIZIONI AL ANTONIO ESSENZIALI

Il funzionale IT coinvolge DERIVATE FINO ALL'ORDINE M


e viene minimizzato rispetto al Parametro on derivandolo

ESEMPIO
MA
Esci 9 A A
Go O CI O

CI O vi O
Il funzionale è definito come ITL0 Les o 9 dz
l'approssimazione è definita come Ece olh.fr
SOSTITUIAMO L'APPROSSIMAZIONE DENTRO AL FUNZIONALE
l

TCE LEESEon.tn q.fon.tn dz

DERIVANDO RISPETTO AD DK Ottengo

I Est fan.tn 91 da o

si ottiene un SISTEMA Lineare Ann Oh ba


Dove e
Ann
Gestiti da e ba gludz
soluzione CON FUNZIONE ARMONICHE

In sinchitzll D fu ftp.sinlhitz l
HER o him
Anni E f ht her
by
2
It h 2m 1

La soluzione con Gli 4 dispari É

Ah_LI 491 KHE

soluzione con FUNZIONE POLINOMIALE singola

FG z l z D LE 2

f
Anne E l
4es bheqffczsdz.gl
a da
6

Ore D'Anni 29 OCI on flat gift


CIRCA 80 Di
Eu Freccia esatta in mezzeria
soluzione con FUNZIONE POLINOMIALE Doppia

FCA z l z D LEI 2
fZ Z l z p f Z 2 l 612 622

Ann E s'ffin'dz 4 Esl s'f 1 z dz


Ann E Est

bhiqffczsdz.gl 6 bhjqIfczzdz 915130

Anni È ba i
Ola D'Ana 2nF I
EC
es
lt
LE È l z

Ù f Gaff e alla soluzione esatta


CAP 3
CONTINUO ELASTICO LINEARE di CAUCHY
la Di congruenza E sum pit 6equazioni
la Di Legame E 414 Aa 6equazioni
la Di cavi Libro dirà 75 5 3 equazioni
condizioni al contorno
15 equazioni con 15 incognite

tensori vettori

Nella notazione di Voigt l'ego diventano


E 21 IN b

LEGAMI COSTITUTIVI Perelastici


L C ELASTICI L E letensionidipendono solo dalle
deformazioni
L C IPERELASTICO
Dall'ipotesi che l energia specifica di deformazione coincida
con il potenziale di
p dopo In
è barca sottesa
pleftdigde dalla mano
Ipotizzando che Nig dai sia un differenziale esatto
allora
è à
Ma.GE TàIasico
La formagenerica del tensore di elasticitàlineare è
Nigeleganilhk
simmetria minore
Poiché Ned E sono simmetrici allora i
parametri
liberi passano da 9 9 81 a 6 6 36 dove 6 sono
di tensione e 6 di deformazione
simmetria MAGGIORE
dopo aver ridotto l'Operatore Ad uno 6 6 possiamo
dimostrare LA SUA Simmetria Cigna Chris Ed Ottenere
solo 21 parametri liberi a partire da 3 condizioni

1 Già 3 levare iperelastico

2
bis CignaEhe levare iperelastica lineare

3
ftp.dtig È un differenziale ESATTO
L'ENERGIA specifica di deformazione di un materiale Perera
tics Lineare

ACE Etr I E Elisha Ei Enn EE C'E


Forra QUADRATICA definita Positiva
INVERTIBILITÀ DEI LEGAMI COSTITUTIVI
L'ENERGIA di deformazione può essere scritta in funzione
AGLI SFORZI
solitamente si scrive d
D ACE g g In funzione di E e non di 6
Se considero UN LEGAME Costitutivo invertibile in cui

Ehe Ehe A D Questo è un SE det HACE O

Mjf
L'en di deformazione placonsente di
definire l'ENERGIA complementare
O E tre PLI detta anche Trasformata di LEGENDRE
Se considero quindi il potenziale di deformazione hodie
pig
fili
da asono numericamente
PIE e III uguali
prova monoassiale
p Loc
vale la relazione triste PIANI che è
d area dell'intero rettangolo

i
l'esistenza e unicità della risposta elastica è garantita se

CIOÈ

SE
É Eis Eha 0 E
dE o Visto
MATERIALE Iperelastica Lineare isotropo
Un materiale si dice isotropo se la sua risposta è
invariabile a qualunque trasformazione ortogonali
preserva il prodotto scalare so se applicouno
sforzo questogenera le medesime deformazioni nel
corpo che genererebbe se nuotasse
In un materiale isotropo e dipende dalle deformazioni

attraverso 3 invarianti

I tr E I det E ti E I dette
IN UN MATERIALE ISOTROPO LINEARE PIE DIPENDE DA
It e Ia
P E 2612
ALII
LEGAMI COSTITUTIVI

DIAGRAMMA
DI TONTI
REAZIONI
TRA FORZE
tension
DEFORMAZIONI

E SPOSTMENT
allo schema precedente si aggiungono le condizioni di
INTEGRABILITÀ Che assicurano che il Campo di deformazioni
sia tale da non prevedere fratture o compenetrazione di
MATERIA
ROT ROT E O ask.IEEEiIEIDI
Possibili strategie di risoluzione

d METODO DIRETTO Spostamenti

I E Efilii EANILIBRIO

EAUAZIDE DI NAVIER CAUCHY

E It DX IGEA I 3 Ea In 3 indurite di spostamen

yBEltrmi
ftp
ED DI EQUILIBRIO

3 METODI INVERSI

si ipotizzano gli spostamenti e si determinano i carichi

4 SEMI INVERSI
UTILIZZANO Risultati CHE derivano dall'Evidenza Fisica SaintVenant

5 METODI APPROSSIMATIVI
ENERGIA POTENZIALE TOTALE
È Un funzionale definito come

A I E WII Dove

OI E 0 E du energia totale di Deformazione

W a b µ du I p te da potenziale dei carichi

STAZIONARIETÀ
DATE
E Sym Va cc

si calcola l'energia potenziale totale


si considera una variazione piccola degli spostamenti Su
sana
omogenea in corrispondenza del contorno vincolato

SE Sym VISA
La variazione prima dell'Ept É

SICA
IE SEijdv Ib.Sudu Ip Suda
È
la variazione prima dell'Ept è nulla cioè Etp stazionaria
Quando il capo delle tensioni 6 corrispondente alle soluzioni
E M è equilibrato CIOÉ

dir E b O

fin SITE
D O

p
MINIMO DELL'EPT
Visto CHE WCA È Lineare Rispetto Al Suo argomento solo
E contribuisce alla variazione seconda dell'Ept che É
d'oca
S'TCe JEna.SEij.SEha du
JEij
poiché DICE è una forra quadratica definita Positiva
SICA 70 e quindi la condizione di stazionarietà
È un minimo ED EPT È STAZIONARIA E MINIMA IN
corrispondenza di una soluzione equilibrata

Osservazioni
1 se faccio riferimento a deformazioni non infinitesimo
non è assicurata dunicità della soluzione
non è detto che se EPT è stazionaria allora è anche
minima
2 la narrazione prima dell'Ept posta uguale a zero
condizione di stazionarietà sito coincide con
l'equ zione
dei lavori virtuali

3 ni un
KEIELEIET
materiale iperelastico lineare
PIET LE E E E E E
TI A L BEE E A Bindu Sa 5 E da

SITE III E SEdu b Su


y di
fare Se da
S'IT ù I S E E SE A
TRAVE CON CARICA ASSIALE

Pa Pax EA Ix

EQ EQUILIBRIO P NIX PLX pe I l

NG III X
c put
EA LEGAME D EC
Cond Contorno
x
II X Cs EA
VCO O

EA CONGRUENZA X VID NCE O

OCA
PEI X GX Ea Ca

METODO DI RAYLEIGH RITZ

1 scelta funzioni DI TENTATIVO POLINOMIALI UCHI Oli X


iO
2 Imponiamo Le condizioni al contorno essenziali Olo o i
n

Olo O D UN di ti D M'C a
Oli I K
3 VENGONO DEFINITE LE MATRICI DELLE FUNZIONI TENTATIVO E
DELLE LORO DERIVATE

INTE Eh a
P
4 si esegue la seguente approssimazione
Uh MI 2 MI MIN a
5 viene calcolata l'energia potenziale totale

IT IEA m D da PCN.MG de

6 caldo A VARIAZIONE PRIMA E LA PONGO UGUALE A Zero

II IEA MICI M'a dx di


ti
PG Mindy o

7 Ricavo dj dall'Espressione precedente

g L
OSS per il caso in esame onesto Metodo fornisce una soluzione
che coincide con quella esatta Se si prendono
FUNZIONI TENTATIVO DI GRADO 3
Per casi più complessi occorre arrivare al grado 6

METODO DEGLI ELEMENTI FINITI FEM


1 vengono individuati nta nodi Che Possono Essere Presi
Equidistanti D L'ASTA VIENE DIVISA IN N ELEMENTI DI LUNGHEZZA

b ln
2 ad ogni nodo corrispondono Gli spostamenti nodali Mi Mia
3 gli spostamenti di tutti i nodi venivano raccolti nel vettore
colonna degli spostamenti nodali i D Ma ma Una
4 PER OGNI Elemento del vettore viene definita una matrice
topologica Ii tale che Li I d Effigiati
5 si introduce un sistema di Riferimento Locale Che sarà Concorde

e coassiale con quella globale

6 vengono definite funzioni di forza almeno di Grado 1


che rappresentano L'espressione della linea elastica che si

avrebbe Nel caso in cui uno delli spostamenti nodali Fosse


UNITARIO E L'ALTRO NULLA

NCD Olot Oly X

7 devono essere rispettate LE condizioni di continuità degli


spostamenti in corrispondenza dei nodi
Mi li Miss Oita
queste condizioni RISULTANO SODDISFATTE SE Vengono Utilizzati
come coeff Gli spostamenti nodali

E telo li
Mi x Mi 1
mia f con

8 vengono definite le matrici di funzione di forra

I 1
E i E e f E L
9 lo spostamento e lo sforzo vengono definiti cosi

Mi x
I'di NCD EA.m.CI EA I di
10 si calcola l'Etp Nel sistema locale IT D Sit O

St
fdit.IE a M't.M.dx.di fsdt.IM Pcx dx

E Ti Tte
POICHÉ
di IL Sdi I SI Sdi It SI

seeleneffeti

FORZE
E L I Nodali Globali

n
E
TIE
naan

LI D
nte MN

11 stimati E e 1 si può ricavare D E


E NON È INVERTIBILE det K o

Dobbiamo Quindi considerare le condizioni al contorno


dei vincoli esterni a Decomponiamo d Fe K

k.de f
IL SISTEMA VIENE

Kun du Kat'de vu
petere
kfn.dutkff.de fa D da Kpj fy Ran du

Oss se sulla struttura fossero applicati dei carichi concentrati


DEFINITI
fit
IN UN VETTORE Vu Kun du kuf.tt fu
kun du knf.de tutti
sapete
kfn.dutkff.de fa D da Kpj fy Ran du

12 una volta ricavato daEdf si può ricavare la soluzione

del
Publitalia
052 SE IL SISTEMA DI RIF LOCALE NON È Parallelo
E Concorde Con Quis Globale È Necessario
eseguire un cambio di base per la componente
di spostamento

di Rihanna Ti d
TRAVE DI EULERO BERNOULLI NO TAGLIO

EQUILIBRIO CONGRUENZA

LEGALE

L'EPT È CALCOLATA COME IT DX W COME SEMPRE

d ILICE E due E A dx
III I IERI da

Wi
II I da cond Al contorno

CALCOLANDO LA VARIAZIONE PRIMA SIT E PONENDOLA UGUALE A O L EPTSTAZ


RICAVO CHE
AT E I I O c c
METODO FEM
1 si definiscono Le funzioni di forra
PER Mo e
Y si utilizzano equazioni lineari YIILYYEE.li

III Me 1
E i Me
E sì
PER Vo W e Yz Yy si utilizzano equazioni fino al 3 Grado

2
III Mese 1 3 2 Ma X
È Into

E Ma 3
È 2ft Mca
E È È

2 Il vettore delli spostamenti È S I d

https MCPenna

3 Il vettore delle deformazioni GENERALIZZATE È

E B p di E di

E R I
4 calcola la matrice di rigidezza e le forze nodali nel
sistema Locale con il principio dei lavori virtuali Sito Luilive

Lui Edda d BT.c.bdx.de

IstedrdèIIITI
Lui tue L Il'di fi o ki.dt.fi

Kill 12 12

5 calcola la matrice di rigidezza e le forze nodali nel


sistema Globale con il principio dei lavori virtuali Sito.lu Lue

Lui adf.gl di con di Rikumand'Iiinfitopoua

Lui di Tt Ri Ri Riti d

Lue
E di fi coi di _Ricamano ti d

Lverd t.IE ife


Lui Lue L E d d t.LA o

E I L cono contorno

6 Stimati E e 1 si può ricavare L I


E NON È INVERTIBILE det K o

Dobbiamo Quindi considerare le condizioni al contorno


dei vincoli esterni a Decomponiamo d f e k

IL SISTEMA VIENE
VINCOLI

du knf.de ru fatt
MIELKE
kfn.dutkff.de fa da Kit fy Ran du

true
Stessa logica
ANCHE IN GESTO
CASO CAMBIANO LE
LETTERE E ALCUNE
ESPRESSIONI

ragiono contrae
Inflessa ASSIALE EUN
SOO ASSIALE
TRAVE ALLA WINKLER

Iii
Lamaniti ie iYIs'YIIHI Y
dz E5U K U
H Eso dz K.o

W g o dz M G F U Fa U M G

introduco una variazione S pongo la variazione prima 0

STA ESSO dztfrsodz fq.sdz M.SI


MS FS F S 0

fess o dz E 550 SESSO ESSO ESSO ESSO

ESSO ESSO fesso frsodz fq.sdz M.SI


MS FS F S 0

lesson aside lista


DANNO
IN 0 E
DANNO
LE CONDIZIONI AL
L PER O
LE CONDIZIONI AL
CONTORNO

CONTORNO
Isteria
IN D E C PER 0
Risoluzione Problema con metodo FEM

si divide la trave
D A INTERVALLI UGUALI
in htt Punti
p zd Ìb ma

D
E TESO K U

S M di Ma Ma Ma Ma
Ig

Lui Ed no da di mip p.mdzdi.fi iIi


m'di
Y Y
piramidi
lui di
ditktdzditditfmt.li
Lue 9.0 dà Fa Va Fritta M È Mi 42
m di

Lui dift.ME
Favattivmiltm ti
di ti c c
Etf
PER CALCOLARE KEL GLOBALI SI DEFINISCE LA MATRICE T E R

E II Et Eit.it i.Ii

f t.EI.fi fa e d facc

STIMATI
E E 1 Si Può Ricavare D I
E NON È INVERTIBILE det K o

Dobbiamo Quindi considerare le condizioni al contorno


dei vincoli esterni a Decomponiamo d f e k

IL SISTEMA VIENE È
ma gg
fatt
PELEE
qq.de
kfn.dutkff.de fa D da kjflff kfu.de
PROBLEMA EASTO BIDIMENSIONALE CAP 4
e Di congruenza E sympù Gequazioni
la Di Legame E 414 La 6equazioni
la Dicavizibrio divtàI5 53 equazioni
condizioni al contorno
15 equazioni con 15 incognite
materiale Elastica omogeneo lineare e isotropo
GEOMETRIA Cilindrica con asse parallela a Z
CARICHI NULLI IN Direzione Z O be e
pe O
spostamenti e VINCOLI INDIPENDENTI DA Z
ESISTONO 2 TIPOLOGIE di Problemi piani
nelle deformazioni solidi con spessore molto Grande
Nelle TENSIONI SOLIDI CON SPESSORE MOLTO Piccolo

Problema delle deformazioni


SPOSTAMENTI ACAD OGNI WHO
congruenza Gg

JUGS
E x i Eg E O

DMCA JULY
Kg 2g da
Diz B O

t
EA DI LEGAME forma Diretta

Eas L GAD
FORMA INVERSA

EQUILIBRIO

dio G 1 0

RIASSUNTO
PROBLEMA DELLE TENSIONI
tensioni Zz Tze Tay O
EQUILIBRIO dio d b o

LEGAME FAMA INVERSA

IX y ftp.ECKY FORMA DIRETTA

CONGRUENZA

Ei DÉ E
È Ea È
kg diff YIN E te O

Osservazione

Ez YÉ 6 69 Ez
sono in contraddizione l'equazione di congruenza viene

RISPETTATA IN MODO Approssimato


Riassunto

Osservazione
i problemi piani di tens E Def Hanno una struttura
analoga a meno dell operatore aritmetico c

RIASSUNTO
È POSSIBILE UTILIZZARE IL
PIU COME EA Di
EQUILIBRIA

iI
ELEMENTI FINITI TRIANGOLARI
1 Le funzioni di forra devono RAPPRESENTARE IN MODO CORRETTO

I moti Rigidi e stati di deformazione costanti oltre che


garantire Le condizioni di continuità dei gradi di libertà
Quindi si scelgono eavazioni Lineari Elementi Finiti
triangolari a deformazione costante est e nodi sui
vertici
SI definisce una generica funzione di interpolazione

Alay dat detto 9 1 x


g F x y e
a
PER IL VERTICE 1 Icg Ge Ille Ye e
PER IL VERTICE 2 9 D ta 92
PER IL VERTICE 3 feta
I Ch 9 X Y e

ftp ftp.eecn.a
a L'Ex.is I

mine
2 54,9 14,9 di

3 calcola la matrice di rigidezza e le forze nodali nel


sistema locale con il principio dei lavori virtuali Sito.lu live

LettEEdattIIEII
A

lvetfsitda.it tdtfmt.pdr
I.rdr t.dt'tIMtjf
4 calcola la matrice di rigidezza e le forze nodali nel
sistema Globale con il principio dei lavori virtuali Sito.lu Lue

Lui t.EE t.Ii.di con di Rihanna Iiindiopoma

Lui I

LuettEditti tfdidt.pl con

di _Ricamano Ti d
IM
lveidIIE.EE Ij fi
Lui tre d E L d L PI o

E I L po cono contorno

7 stimati E LEE SI Può Ricavare L E I F


E NON È INVERTIBILE det K o

Dobbiamo Quindi considerare le condizioni al contorno


dei vincoli esterni a Decomponiamo d fe k

OSSERVAZIONI
ALL INTERNO DELL ELEMENTO TRIANGOLARE LE DEFORMAZIONI E LE TENSIONI

Sono costanti
Gli ELEMENTI CST FORNISCONO UN MODELLO LOCKING PRATICAMENTE RIGIDO

SOTTO QUALUNQUE CARICA

SE D 0,5 K 5311 20 no D MODELLO RIGIDO


RAFFINANDO LA MESH LA Soluzione Può Comunale convercere
est
LE STRATEGIE PER PREVENIRE Il
LOCKING SONO

UTILIZZARE TECNICHE di Integrazione


D
RIDOTTA

inserire nodi addizionali di spostamento


FUNZIONI DI FORAUNGRADO SUPERIORE
MAPPATURA PARENT ELEMENT COORDINATE Aredari
Per DETERMINARE
L E
1 Che sono espresse in funzione di
INTEGRALI ÈUTILE INTRODURRE LA TRASFORMATA BIUNIVOCA MÉIYEY

Itchy da 1,11419 R III Nda


II det 5p

cnn.IEI II Iwswnam

LA TRASFORMATA É
X Xa Rt x 1 G R
y 91.9 9 Rey 1 9 R
CON CRAMER SI HA

Ossa
Ft AI AI 1

X X An A X AL A X As A

y Y An A 92 Al A Y As A

OSS 2 Le coordinate areolare A A A2 A A A sono


LINEARI E VALGONO 1 NEL LORO Vertice e 0 negli altri
due D Possono essere usati come funzioni di forza
PER GLI Elementi CST
ELEMENTI LST 6 NODI
si considera la funzione di interpolazione

A g h dita 0,4 Olaf As Rt dal

f t.in.in.it a Eh

Intuit
S'Ìd Èsifgetosirsisi
trasposta
DELLA TRASFORMAZIO
INVERSA

PER DETERMINARE LE MATRICI DI RIGIDEZZA E LE FORZE NODALI


NEL SISTEMA IX 9 Uso la regola di Intel Per cablo variabili

174,9 da 11419,4 IT NdA

con Sfuguacea

µ
LA SOLUZIONE LST È PIÙ Accurata DEL Cst
ELEMENTI FINITI RETTANGOLARI
si considera una funzione A interpolante
169 d 04 04 9 003 R 049h

E E E I tute
It d
È
si scelgono FUNZIONI di forra lineari

SEI'd D
EE.si dI DE EE
Con

Ex VARA LINEARMENTE CON


I varia linearmente
Ey VARA LINAMENTE CONS ed 6 CON
LE
Ig Vara linearmente con
qe g
PER DETERMINARE LE MATRICI DI RIGIDEZZA E LE FORZE NODALI
NEL sistema IX 9 Uso la regola di Intel Per cardio variabili

fa g da 11419,4 Jali Nda

con
ELEMENTI FINITI LAGRANGIANI
Le funzioni di forra assumono valore 1 in corrispondenza
DEL NODO A CUI SI RIFERISCONO E SONO NULLE In
corrispondenza DEGLI Altri nodi

Si possono utilizzare polinomi di Lagrange

Pie.IE F
se her
Pit PI Polinomio di Grado n 1
se per
definiti I Punti in G E D punti in
1 LA GENERICA Funzione di

Forra Polinomiale É
esempio
M Ries Piper
SOLITAMENTE SI UTILIZZANO

RETTANGOLI CON M D e

punti eavidistanti in modo


tale da avere comportamenti
uguali nelle 2 direzioni
Il POLINOMIO COMPLETO HA GRADO N1
N RIFERIMENTO AD UN RETTANGO CON
omens DI nodi neh
GLI A n 1 2 TERMINI ECCEDENTI CONTRIB

Isono Polo alla convergenza


I NODI INTERNI FORNISCONO CONTRIBUTI

Alla sola matrice di rigidezza locale


ELEMENTI FINITI SERENDIPITY
per la determinazione delle funzioni
Iiii
di forra in
un determinato nodo si calcolano i prodotti
DELL EQUAZIONI DELLE RETTE Passanti Per Tutti Gli
ALTRI NODI
Questa eavazione viene quindi moltiplicata per un fattore
di scala che consente di assumere alla funzione
valore 1 in corrispondenza del nodo considerato
si predilige la scelta di soli nodi sul bordo
I nodi interni verranno considerati solo Per Garantire
Le condizioni di isotropia GEOMETRICA E DI COMPLETEZZA

Se fossero 12 nodi
ELEMENTI FINITI ISOPARAMETRICI
Dato l'elemento genitore definito nel dominio 2g
È possibile applicare
MODELLO CINEMATICO INCUI VENGONO FORNITI GLI Spostamenti

III 4 I di
MODELLO GEOMETRICO IN CUI VENGONO FORNITE LE COORDINATE DI

Posizione dei vertici X GN Ig Xl


Sia Ma Il numero di nodi utilizzati per descrivere un
Modello Geometrico E Ru Il numero di nodi utilizzati
per descrivere un modello cinematico
se ha l ha D Elementi iPodarametrici LST
se Ne ha D Elementi iperdarametrici

se ha ha D Elementi isoparametrici
My M
LE TRASFORMAZIONI R
1g DEVE ESSERE INVERTIBILE QUINDI

411 n 70 ad esempio FIGURE NO Concave

E E P I di Edit
Osservazione
Io enti.tl

nun
I'È determinato utilizzando la regola delle funzioni composte

DI
4

È
DERIVAZIONE

CON

Kill non è un integrale calcolabile in forra chiusa a causa dei


termini Jj contenuti in B D Si utilizzano le formule di

Quadratura di Gauss in cui si calcola in modo esatto l'area dell'Elemento

finito in modo tale da garantire uno stato di deformazione costante

A Jacinda Isolina di un.se l.N


PER UN ELEMENTO ISO 4 Si considera Una Griglia 212 Punti
Per Un Elemento ISO 8 Si considera Una Griglia 3 3 Punti

La condizione di congruenza è garantita se è regolare e su


un lato sono sempre presenti lo stesso numero di nodi
La condizione di completezza moti rigidi e stati di Def Costanti É
soddisfatta se Il Polinomio contiene tempi costanti e lineari
una buona velocità di convenienza è ravoiunta con una Mesa
SUFFICIENTEMENTE REGOLARE CIOÈ SE LA DISTORSIONE
III È
inferiore ad un valore critico fissato
CONSIDERAZIONI E OSSERVAZIONI SUI FEM
Il metodo FEM Rispetta le Eanazioni di congruenza e rispetta
approssimativamente Le condizioni d'Eavillbrio
La soluzione Fem è Ricavata Imponendo Che SI O Rispetto
Ad Un arbitraria variazione del capo degli spostamenti

In elasticità Lineare
1 EPT FEM EPTContino
2 Emma Elastica Fer E ENERGIA ELASTICA continua
3 l'errore FEM È ENERGICAMENTE Ortogonale Alla soluzione Appross

PER VERIFICARE la validità di un elemento finito si può


eseguire Un PATCH TEST SU UNA MESH DI POCHI ELEMENTI

distorti con almeno un nodo interno


su Bordo interamente vincolato vengono imposte condizioni ne
producano uno stato di deformazione costante
Viene Quindi variata la mesh controllando che lo stato
VENGA Riprodotto
PIASTRA ALLA KIRCHHOFF LOVE
SIANO

No x y U X 9,0 componenti di SPOSTAMENTO


V x y x 9,0 DEL PUNTO CENTRALE DI OGNI
W x y U x 9,0 FIBRA TRASVERSALE

SI DEFINISCO LE COMPONENTI DI SPOSTAMENTO DI UN


PUNTO MATERIALE

MC x y Z uh y Z G e Molay Zdnet
ax
x y z Uau Z G e V x y zdw.GL
29
W x y Z WAS
DEFORMAZIONI

E.it Eo.Cx.y ZZfX.b


curvatura
Eye Eo x y ZYX b flessionale
CURVATURA
z Da Xyz O TORSIONALE

Day
II 3 00 x 9
27,49

D Ipostamenti
VETTORE

VETTORE Generalizzate
DEFORMAZIONI
GENERALIZZATE
IL LAVORO INTERNO É
LEGA E Cas da s lvi
CON E VEDI su
6 Nx Ny Ny Mx My My

É
LÉGER
Il LAVORO ESTERNO

Lue
Isi xD
In xy Wo x y qzlx.is dat
I siedi

Lui Lue D otteniamo ed Di Edvin

PARTE MEMBRANE SU A dio Lg Nt


_o
f

Parte membrana su T Ng Ni I pt
PARTE FLESSIONALE SUA DIFF DIF 2374 92

Parte FLESSIONALE su T

QUESTE fanno nascere delle condizioni


DI vertice sui punti angolosi

le EQUAZIONI di legame costitutivo vengono Ricavate considerando


uno stato piano di tensione Cap perché lo stato piano
di deformazione Cdp Fornisce una risposta troppo rigida

OTTENIAMO SE LA Piastra È
La DI Leone OMOGENEA Emf Elmi o
Emet Gtp
If IL Etp
ENERGIA POTENZIALE

IT d W

d E Et O da ELLE SIC.AT
EE.SCMDd W
fstCxis fCxis da fstcxn pCxiddr

La variazione prima SIT e ponendola uguale a 0 si ottiene


LA CONDIZIONE DI Stazionarietà dell EPT

A EF Icg Lan O CC
per una piastra OMOGENEA distinguiamo
PARTE MEMBRANALE

Intenerita Lexis o c c

PARTE FLESSIONALE

IFENG.W.GG 9yd O c c

DI LAGRANGE
A D W.CM 92Gt GEA
SOPHIE GERMAIN
o

SEI lanciamo Yin


esistono SOLUZIONI IN Forma Chiusa Solo Per Particolari Geometrie
Nel caso DI SUPERFICI RETTANGOLARI SI USANO METODI APPROSSIMATI
PIASTRA ALLA KIRCHHOFF Love con FEM
Per quanto riguarda la parte membramale la
soluzione è analoga a quella del problema assiale
La convergenza è assicurata se le funzioni sono
C nell'elemento e e all'interfaccia

Per quanto riguarda la parte flessionale la convergenza


è assicurata se le funzioni sono c nell'elemento e
c all'interfaccia

Le funzioni di forma devono


1 rappresentare correttamente motirigidi e state di
deformazione costante funzioni di formaalmenocubiche
2 garantire all'interfaccia tra elementi la continuità
questo requisito non sarà soddisfatto si utilizzeranno
elementi finiti non conformi
Realisiti minimi
Adl 12 di we 4 4e Wii 4 Yay

12gld a 12 termini
polinomio del terzo ordine completo
110termini
2 termini quantici simmetrici geometrica
mente Ci sono 2 possibili alternative
Y meglio xcomportamento flessionale
LIFELsfentereacia 9 4 meglio xcomportamentotorsionale
Funzioni di FORMA

e xy Eln a

I HyXy y
1 X Y X Xy y 3
Il x y fy Xy
A A1 A2 A3 94 9s a 6 97 98 9g a 10 9111912
e1411 E4,4 It di AlNyt di
DEFORMALONI

Talat IIa les di


Elia di
et
BIx il B x y Y
1
con

È
PRINCIPIO LAVORI VIRTUALI
lui
II e da di di e dite'tKi di
YEIGILA
ki BIG E da E dA
II e
con

1
ti
kill Li t.LI Vi
sistema globale
Lui te al al
fidi Ki di e
p
d'alt E
Lue qzdhtfwo.pz mn.ge di di fi Pil
aw
con
fiele 921A W E Yi di
Pil
FET Pz MnGEI di
sistema globale
Lue
È di f pile D L e
di Ring tetti
Lui L ve D E d L e

detk p non è invertibile


EQUAZIONE DI POISSON CAP 5
È un'equazione differenziale CHE descrive l'evoluzione
di sistemi che sono governati da processi di diffusione

moto di FILTRAZIONE

APPLICA AD UN ELEMENTO INFINITESIMO L'EQ DI CONSERVAZIONEDELLA


PORTATA

Uxlxtdxldy.vylyedyldx U.la dytUy y.dx Qlxis dxdy


Che Può ESSERE RISCRITTA fottuto

3 3 anni o
the
viene introdotta la lente di Darcy che stabilisce una
proporzionalità tra la velocità e l'opposto del Gradiente del
CARLA hi
Ue K phen
ke k È
Uy
kJhfgg SostirensoFEEY dirlk.VhCx.sDt
Cx.d O

SE K É UN TENSORE CIOÉ K K Id MAT IDENTITA SI


ottiene L'EA GEN di Poisson

dio E V44 D acx.is O

SE K É COSTANTE

K Ah x y x y D È
Esempio con metodo alle differenze finite
K COST Cxg 0

K Ah x y o
Dmax
CONDIZIONI ESSENZIALI

44,0 ha per XEOp


hCX.O h Per X o
III Tmax
CONDIZIONI NATURALI
tel ft
GI O dove n YEEEE

1 si approssimano le derivate con i rapporti incrementali

e
hims 2 hist hi e g
gg
Sx
his 1 hist hi
Ihy
2 1

Syr
hitss 2 his hi t.jthi.in 2 hi hi j 1
II fb Sx Sy
0

himi hits
251
sx
effetti
g
hiijjhi.is
Sy E Smith
2 NUMERAZIONE DEI PUNTI DELLA GRIGLIA
INDICE I PER X DEI E Ne 2
Indice
j per y OEj e Ny 1
3 la matrice dei coefficienti A caratterizzata da 3 India Ali
SI UN CAMBIO DI VARIABILE
esili
EFFETTUA QUINDI
NOMEDI CIASCUN

introducendo un nuovo indice l nel Nyt2 Nya


l JEN 3 i 1
SU Matlab viene
Jtf i l a g NA 9 REALIZZATA UNA FUNCTION

4 SI COSTRUISCE LA MATRICE DEL Sistema A E il vettore f

5 si
Aline
costruiscono
fi
le esazioni della matrice E di 1 relative
Alle condizioni al contorno

6 Ricavo quindi Il carico idraulica e da onesto VX e V9


VEDI Slide per comandi di Plot

Esempio CON METODO DEI MINIMI QUADRATI

di K V44.9 XD O definita in D
in
II
fan fa 9 definita in 51 Condizioni naturali

pay ama a y aaaa aaaa


SI
CERCHIAMO Un'approssimazione della soluzione

fan duk
SI CALCOLA IL RESIDUO R an AÒ xD O

L'obiettivo è minimizzare il quadrato della norma del


RESIDUO
ARCANI MIN

E ricadde
ZIE Randa o

con
II Ada Ranjan Adn ÉCHO

pian Adnan d Gàcasssordx o

Ahn.hn ba
ESEMPIO CON METODO Di GALERKIN

dio E V44.9 XD O definita in D


in
fa 9 definita in 51 condizioni naturali

qq.gg qyyya.ge g aaaa aaaa

CERCHIAMO UN'approssimazione della soluzione

I_fan duk
SI CALCOLA IL RESIDUO R an AÒ xD O
VIENE IMPOSTA L'ORTOGONALITÀ TRA R an e fu Quindi

Gran da de O

Etf
Elegethgilio
Anh ah bn
ESEMPIO CON METODO Di Ritz

dio K.UA N
tgCx O DEFINITA IN D
in
fa
fan
j
definita in 51 Condizioni naturali

gg ame u q ame eee

Funzionale che non soddisfa le condizioni al contorno

ITL0 1100112 dgadx fs.PK finds

SE VOLESSI
II
SODDISFARE
da dads
LE CONDIZIONI AL CONTORNO ELIMINO
L'ULTIMO INTEGRALE
in questo metodo si approssima la soluzione come una
combinazione lineare di funzioni tentativo Yale i

x an 4nA
MINIMIZZIAMO IL FUNZIONALE QUINDI

SI ftp.ii dgaldx E s.dAl.fcad

IfHnldn oadds

E 917 IInngadaan

folivandian Ghigade
Ann
b
ftp.flxlds
un nds an
I das

Anch'an be
ESEMPIO UN METODO FEM
dio E V44.9 XD O definita in D
in
fa 9 definita in 51 Condizioni naturali

qq.gg aua g aaaa aaaa


e
suddividiamo IL Dominio in M NODI E Defunto
come ELEMENTI FINITI I TRIANGOLI con vertici in
corrispondenza dei nodi
costruiamo un approssimazione della funzione
attraverso un'interpolazione lineare dei valori della
Funzione che assume sui vertici dell lieto elemento
FINTO

Pais dato x 039 11,9


E
f
ftp
a

a
1 13 93 idn.ae
a
ALAS il
fin
ITL0 E È d 04,9 da d funds
Si

affila d ds
II va d QQ.is da E t.B.EE QI da

TE D EE.LI III
Ikea atti
Etno otite
p funds
I PIÙ
d'tir

È d f ds
perché le funzioni di forma sodisfano Gia le
o condizioni Essenziali

ITL017
Edt Kid O fi Fi
La

tiroidite d'Etiltigit
ITL07 E d'Kd Atf
introduco unavariazione ITL05 di g K 0 8 d 5tfg
VARIAZIONE PRIMA SITL0 S K O S'fg O

K A fg ondizione di Stazionarietà

ra è anche minima perche la variazione seconda è positiva

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