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Stazionario Maffucci
Stazionario Maffucci
Esercitazioni di Elettrotecnica:
circuiti in regime stazionario
Antonio Maffucci
2
A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
R1 A R2 R1 = R2 = R R3 = R / 2
R1 = R4 = 5 Ω R2 = 3 Ω
R1 J R5 R3 = R5 = 2 Ω
R3 B R4
R2
Risultato: R4 = 2 R.
Utilizzando l’equivalenza serie e parallelo, il circuito di resistenze visto da E si può ridurre ad un
unico resistore attraverso i seguenti passi:
ES. 1.6 - Calcolare la Req vista ai morsetti A-B e quella vista ai morsetti C-D.
R3
RB J
RA
⇔ RC RA ⇔ J Req A
J C
R3 R4
R1 = 2.3 mΩ R2 = 1.4 mΩ
R1 R5
R3 = 1 mΩ, R4 = 3 mΩ, R5 = 0.8 mΩ
R2 D
R A = R4 + R5 = 7 Ω RC = RB + R3 = 3.87 Ω R A RC
Req = = 2.49 Ω B
RR R A + RC
RB = 1 2 = 1.87 Ω
R1 + R2
Risultato: ReqAB = 0.47 mΩ, ReqCD = 0.63 mΩ.
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
ES. 1.9 - Calcolare la potenza erogata dal generatore E e quella assorbita dal resistore R5
ES. 1.7 - Calcolare la tensione v3 usando il partitore di tensione.
+ v3 − iE E = 10 V
R1 R3 R5 i5
+ R1 = 10 Ω R2 = 2 Ω
E R4
R1 R3 E = 220 V R2
R3 = 3 Ω R4 = 5 Ω R5 = 2 Ω
E + R1 = 50 Ω
R2
R2 = R3 = 100 Ω
Il partitore di tensione si applica a due resistori in serie, quindi occorre preliminarmente PEerog = Ei E , PR = R5 i52 .
5
R4
i5 = i3 = 0.19A ⇒ PR5 = 72.20 mW .
Il partitore di corrente si applica a due resistori in parallelo, quindi occorre riferirsi alla rete R4 + R5
equivalente seguente:
i3
ES. 1.10 - Calcolare la potenza erogata dal generatore J e quella assorbita dal resistore R1 .
J RA R3 R4
R1 R A = R2 + R3 = 8 µΩ
J =5 A
R1 J R5 R1 = R4 = 5 Ω R2 = 3 Ω
Applicando ora il partitore di corrente si ha (tenuto conto dei versi):
R2 R3 = R5 = 2 Ω
R1
i3 = − J = −3.84 mA.
R A + R1
Risultato: PJerog = 62.25 W , PR1 = 7.25 W .
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
ES. 1.11 - Calcolare la potenza erogata dal generatore e quella assorbita da ogni resistore. 2. Sovrapposizione degli effetti.
Verificare la conservazione delle potenze.
ES. 1.12 - Calcolare la corrente icc che circola nel corto-circuito. Adottando la convenzione del generatore sui due generatori della rete, la potenza erogata da
ciascuno di essi sarà data da:
PEerog = Ei E , PJerog = Jv J .
R1 R3 E = 220 V
+ icc R4 R1 = 10 Ω R2 = 0.1 kΩ La tensione v J e la corrente iE si possono valutare applicando la sovrapposizione degli effetti,
E
R2 risolvendo i due circuiti ausiliari ottenuti considerando un solo generatore acceso:
R3 = 25 Ω R4 = 2 kΩ
iB′′
iE′′
R2 R4 R2 R4
Risultato: icc = −5.87 A. R3 R3 +
J v′J R1 v ′A iE′ v ′J′ R1 E
Risultato: PR1 = PR3 = 0, PR2 = 100 W. (Si osservi che in questa rete il generatore di tensione sta assorbendo potenza elettrica positiva).
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
R1 R2 R1
E1 = 10 V, E 2 = 20 V
+ +
E1 R1 R1 E2 R1 = 2 Ω, R2 = 1 Ω R1 R2 E1 = 5 V , E 2 = 12 ,
E1 + + E2
R3 R1 = 3.5 Ω, R2 = 2.3 Ω, R3 = 3.2 Ω.
Risultato: PEerog
1
= −2.05 W.
ES. 2.3 - Calcolare la potenza totale erogata dai generatori.
R2 R3 i3
ES. 2.8 - Utilizzando il principio di sovrapposizione degli effetti, determinare la corrente i e
+ la potenza assorbita da R3
R1 = R2 = R3 = R4 = 2 Ω
R1 v1 R4
E1 E2 E1 = 5 V, E 2 = 2 V
− R1
i
R2 E = 10 V , J = 1 mA
+ + + E
J R3 R1 = 3.2 kΩ, R2 = 2.2 kΩ, R3 = 3.5 kΩ
Risultato: v1 = 1.60 V, i 3 = −0.90 A.
+ E1 E 2 E3 R1
R1 R2 R3 + + R3
R R2 R3
v AB = 1 E1 = 10 V , E 2 = 20 V
v AB 1 1 1 E1 + R2
+ + + R1 = 5 Ω, R 2 = 20 Ω, R3 = 10 Ω
+ + + R1 R2 R3 E2
−
E1 E2 E3
B
Risultato: i = −0.86 A, PEerog
1
= −2.86 W.
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
La corrente I cc è la corrente che circola da a a b quando i due morsetti sono in corto-circuito. La corrente I cc si può valutare applicando il principio di sovrapposizione degli effetti. Il
′ dovuto al solo ′ dovuto al solo generatore di corrente si valuta sostituendo il generatore di
contributo I cc
Applicando il principio di sovrapposizione degli effetti, il contributo I cc
generatore di corrente si valuta sostituendo il generatore di tensione con un corto-circuito e tensione con un corto-circuito e applicando la formula del partitore di corrente:
applicando la formula del partitore di corrente:
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
R3
′ = −J
I cc = −6.250 A
R3 + ( R1 // R2 ) ES. 3.6 - Utilizzando il teorema di Norton calcolare la potenza assorbita dal resistore R3 .
′ + I cc
I cc = I cc ′′ = −2.875 A ⇒ i4 = −1.000 A.
Risultato: PR3 = 0.43 µW .
ES. 3.4 - Utilizzando il teorema di Thévenin calcolare la potenza assorbita dal resistore R2 .
ES. 3.7 - Utilizzando il teorema di Thévenin calcolare la potenza assorbita da R5 .
J1 R5 J2 J 1 = 2 mA
R3
E = 1 V J = 2 mA J 2 = 1 mA
R1 R2 J R1 = R2 = 1 kΩ R3 = 2 kΩ R1 = R2 = 2 kΩ
R4
R1
+ R4 = 5 kΩ R2 R3 = R5 = 10 kΩ
E R4 R3 R4 = 3 kΩ
(Suggerimento: applicare Norton ai capi di R ed imporre che sia nulla la corrente Icc)
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
ES. 4.1 - Date le seguenti reti di bipoli, scrivere un sistema completo di equazioni di i4
Kirchhoff indipendenti. R3 R4
J1 J2 J1 = J 2 = 1 A J3 = 3 A
J3
2 R1 = 30 Ω R2 = 10 Ω
R1 R2
1 3 5 R3 = 25 Ω R4 = 5 Ω
2 4 5 6
1 3
R5 R6 R5 = 35 Ω R6 = 15 Ω
6
4
(a) (b)
Si individuino i nodi della rete e si orientino tutte le correnti nei resistori, adottando su di essi la
convenzione normale:
Rete (a)
A
Orientando il grafo come in figura e scegliendo, ad esempio, l’albero indicato, un possibile i3 i4
i1 R3 R4 i2
sistema completo di equazioni di Kirchhoff è dato da:
J1 J3 J2
− i1 + i2 + i6 = 0 C R2
R1 B
LKC − i2 − i3 + i4 = 0 1 3 5 3
4 4
− i + i − i = 0 2 2
4 5 6 R5 R6
i5 D i6
v1 + v 2 − v3 = 0 6
LKT v3 + v4 + v5 = 0
− v − v + v = 0 Avendo scelto come potenziale di riferimento quello del nodo D, le incognite saranno i
2 4 6
potenziali degli altri tre nodi: e A , eB , eC . Per le convenzioni adottate si ha:
v1 = v 2 = e A , v3 = e A − e B , v 4 = e A − eC , v5 = e B , v6 = eC .
Rete (b)
Applicando la LKC ai nodi A, B, C e sostituendo le caratteristiche dei resistori (scritte con
Orientando il grafo come in figura e scegliendo, ad esempio, l’albero indicato, un possibile riferimento alle conduttanze) si ottiene il sistema:
sistema completo di eq. di Kirchhoff è dato da:
i1 + i2 + i3 + i4 = J 1 + J 2 G1e A + G2 e A + G3 ( e A − eB ) + G4 ( e A − eC ) = J 1 + J 2
− i1 + i2 − i6 = 0 − i3 + i5 = J 3 ⇒ − G3 ( e A − eB ) + G5eB = J 3
2 − i + i = − J − G ( e − e ) + G e = − J
LKC − i2 − i3 + i5 = 0 2 4 6 3 4 A C 6 C 3
i − i + i = 0
3 4 6 1 6 5 Si osservi che tale sistema può essere posto nella forma matriciale:
5 3
4
− v1 − v 2 − v5 = 0 4 G1 + G2 + G3 + G4 − G3 − G4 eA J1 + J 2
− G3 G3 + G5 0 eB = J3
LKT v 2 + v 4 + v5 + v6 = 0
v + v + v = 0 − G4 0 G4 + G6 eC − J3
3 4 5
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
ES. 4.3 - Utilizzando il metodo dei potenziali nodali modificato calcolare la potenza erogata ES. 4.4 - Con riferimento alla seguenti reti:
dai due generatori e la potenza assorbita dai resistori (verificare la conservazione a) scrivere il sistema completo delle equazioni di Kirchhoff e delle equazioni
delle potenze). caratteristiche (utilizzare grafo, albero e co-albero).
b) scrivere il suddetto sistema in forma matriciale, individuando le matrici di
incidenza ridotta e di maglia fondamentale.
R1 R3 E = 50 V J = 60 A
+ R4 R1 = 5 Ω R2 = 40 Ω
E J
R2 J1 R6 J2 R6
R3 = 80 Ω R4 = 120 Ω R4 R5
R1 R2 R3
R1 E1 R2 E2 R3
Si individuino i nodi della rete e si orientino tutte le correnti nei resistori, adottando su di essi la R4 R5
convenzione normale: + +
A i1 B i3 C + E1 + E2 +
E3 J1 R7 J2
R1 i2 R
3
E + J R4 i4
R2
D
ES. 4.5 - Utilizzando il metodo delle correnti di maglia calcolare la corrente in R2.
R1
Avendo scelto come potenziale di riferimento quello del nodo D, le incognite saranno i
potenziali degli altri tre nodi: e A , eB , eC . Per la presenza del generatore di tensione tra nodo A e J 1 = 10 A
R2 i2
nodo D, si ha banalmente e A = E . Con le convenzioni adottate si ha: R5 J2 = 5 A
R3 R1 = 2 Ω R2 = R3 = 3 Ω
v1 = E − eB , v2 = eB , v3 = eB − eC , v 4 = eC . J1 R4 J2
R4 = R5 = 5 Ω
Applicando la LKC ai nodi B e C e sostituendo le caratteristiche dei resistori (scritte con
riferimento alle conduttanze) si ottiene il sistema:
Risultato: i2 = −1.5 A. .
− i1 + i2 + i3 = 0 (G1 + G2 + G3 )eB − G3eC = G1 E
⇒
− i3 + i4 = J − G3eB + (G3 + G4 )eC = J
Risolvendo tale sistema si ottiene: ES. 4.6 - Utilizzando il metodo delle correnti di maglia calcolare la potenza erogata da
ciascun generatore della rete.
eB = 0.20 kV , eC = 3.00 kV .
Adottando la convenzione del generatore sui due generatori si ha:
PEerog = EiE = Ei1 = EG1v1 = EG1 ( E − eB ) = −1.50 kW R3
J2 J 1 = J 2 = 1 mA, E = 2 mV
PJerog = Jv J = Jv4 = JeC = 180.00 kW J1
R1 = 0.3 Ω R2 = 0.2 Ω
PR1 = G1v12 = G1 ( E − eB ) 2 = 4.50 kW R1 R2
R3 = 0.4 Ω R4 = 0.5 Ω
PR2 = G2 v22 = G2 eB2 = 1.00 kW E +
R4
PR3 = G3v32 = G3 ( eB − eC ) 2 = 98.00 kW
PR4 = G4 v42 = G4 eC2 = 75.00 kW
È facile verificare che PR1 + PR2 + PR3 + PR4 = PEerog + PJerog . Risultato: PEerog = 5.2 µW, PJerog = 3.0 µW, PJerog = 1.6 µW.
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
5. Analisi di reti con doppi-bipoli resistivi e generatori pilotati a.) L’elemento G11 è definito come:
v1 RC v2 v1 R AC RBC v2
− − − −
quindi corrisponde alla conduttanza di ingresso della rete descritta in alto. Applicando le regole
di equivalenza serie e parallelo di conduttanze si ottiene:
schema a T (stella) schema a Π (triangolo)
2G1G2
a) verificare che lo schema a T realizza una qualunque matrice R con le posizioni G1 G1 +
2G 1 + G2
seguenti (formule di sintesi): R A = R11 − Rm , RB = R22 − Rm , RC = Rm ; G11 = = 0.33 S .
2G1G2
2G1 +
b) verificare che lo schema a Π realizza una qualunque matrice G con le posizioni 2G1 + G2
seguenti (formule di sintesi): G AC = G11 + Gm , GBC = G22 + Gm , G AB = −Gm ;
Per la simmetria della rete rispetto alle due porte, si ha anche G11 = G22 (si provi a dimostrarlo).
c) verificare le seguenti formule di trasformazione stella-triangolo (suggerimento: L’elemento G12 è definito come:
imporre l’equivalenza tra gli schemi a T e a Π):
i1 ix
Y →∆ ∆ →Y
R1 R2 R1 i2
i2
R R + R A RC + RB RC R AB R AC G12 = v1 +
R AB = A B RA = v1 R1 R1
v2 = 0
RC R AB + R AC + RBC
R A RB + R A RC + RB RC R AB RBC
R AC = RB =
RB R AB + R AC + RBC
Il circuito per il calcolo di tale parametro è disegnato in alto. Si osservi che:
R A RB + R A RC + RB RC R AC RBC
RBC = RC =
RA R AB + R AC + RBC i2 i1 i2 i2
G12 = = ⋅ = G11 ⋅
v1 v2 = 0
v1 v2 = 0
i1 v2 = 0
i1 v2 = 0
i2
quindi ci si riporta al calcolo di , che può essere effettuato con l’applicazione reiterata del
ES. 5.2 - Con riferimento alla seguente rete: i1 v2 = 0
a. caratterizzare attraverso la matrice G il doppio bipolo resistivo visto ai capi
dei generatori; partitore di corrente:
b. utilizzare la matrice G per calcolare la potenza assorbita dal doppio-bipolo; i2 − i x / 2 1 R1
= =− i1 = −0.25
i1 i1 2i1 R1 + R2 + R1 / 2
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A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
a) caratterizzarlo attraverso la matrice R; ES. 5.6 - Per il circuito in esame, determinare il valore di R2 che rende massima la potenza
b) sintetizzare un doppio-bipolo equivalente con uno schema a T; assorbita dallo stesso resistore R2 .
R1 +
R1 +
+ 2v 2 E = 6V
E v2
i1 R2 R3 i2 R1 = 6 Ω
R1 = R2 = R3 = R4 = R R2 −
+ + 2 1
R5 = R R6 = R
R5 3 3
v1 R4 v2
R = 24 Ω
− R6 −
La condizione di massimo trasferimento di potenza su R2 si può trovare immediatamente una
volta rappresentata tutta la rete vista ai capi di R2 attraverso il i2
Risultato: a) R11 = 24 Ω, R22 = 12 Ω, Rm = 8 Ω ; b) R A = 16 Ω, RB = 4 Ω, RC = 8 Ω .
generatore equivalente di Thévenin: R2 = Req .
Req +
V0 + v2
Il calcolo di Req può essere effettuato facilmente applicando R2
ES. 5.5 - Valutare l'equivalente di Thévenin ai capi dei morsetti 1-1' −
Kirchhoff:
iR R
1 v2 v2 R
Req = = = 1 = 2 Ω.
i2 v 2 + 2v 2 3
E =0
E + J R1
βi R (t )
1′
RJ R
Risultato: V0 = E + , Req = .
β −1 1− β
21 22
A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005 A. Maffucci: Circuiti in regime stazionario ver3-2005
ES. 5.7 - Per il circuito Il seguente circuito rappresenta lo schema equivalente di un ES. 5.8 - Calcolare i potenziali di nodo del circuito seguente.
amplificatore di tensione. Calcolare:
a) la matrice delle conduttanze del doppio bipolo ai capi dei morsetti 1-1' e 2-2'; A B
b) il guadagno di tensione Av = vU / v S +
c) i valori dei parametri Rin ed Rout per cui il guadagno Av è massimo. − J =3A
αv1
J v1 R1 R2 R1 = 4 Ω R2 = 10 Ω
iin RS Rout + α=4
1 2
+ +
vS + +
vin Rin RU vU
αvin (t )
− − Indicando con V A , V B i potenziali dei nodi A e B si ha che
1′ 2′
V A = −v1 ⇒ V A − V B = αv1 = −αV A ⇒ V B = (1 + α)V A .
a) Orientando correnti e tensioni del doppio-bipolo
come nella figura a lato, la matrice delle conduttanze Rout Applicando il metodo dei potenziali nodali (modificato) si ha:
1 i1 i2 2
si valuta applicando la definizione:
V A
i i 1
+ + R −i = J V A (1 + α)
G11 = 1 = 1 = ;
+ 1 V A VB J
v1 Rin v2 ⇒ + =J ⇒ + VA = J ⇒ VA = = 4V
v1 Rin i1 Rin αv1 (t ) V B + i = 0 R1 R2 R1 R2 1 (1 + α)
v2 = 0 − − +
R2 R1 R2
i1 v1 1′ 2′
G12 = = = 0; V B = (1 + α)V A = 20 V .
v2 v1=0
Rin v 2 v1=0
i2 αv1 α i2 v2 1
G21 = =− =− ; G22 = = = . ES. 5.9 - Calcolare la potenza dissipata in R2.
v1 v2 = 0
Rout v1 Rout v2 v1= 0
Rout v 2 Rout
R1 R2
Si osservi che G12 ≠ G21 , cioè il doppio-bipolo non è reciproco.
E = 6V
E + i R1 = 10 Ω R2 = 20 Ω
b) analizzando la maglia alla porta 1 e quella alla porta 2 si ottiene: βi
β=5
Rin RU
vin = v s , vu = αvin ,
Rin + RS Rout + RU Risultato: P2 = 5 W .
da cui
vu Rin RU ES. 5.10 - Con riferimento al seguente circuito, valutare l’equivalente di Norton ai capi di
Av = =α .
vs Rin + RS Rout + RU R2 e la corrente i2 circolante in tale resistenza.
i1 R1 R2
c) Osservando l'espressione di Av è semplice verificare che il massimo è dato da
E + i2
Av max = α βi1
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