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INTRO:
La presenza della costa ha sempre rappresentato un elemento di attrazione sia per
l’elezione di un domicilio che per la fondazione di un sito.
La costa ha sempre dato opportunità anche nell’antichità:
Trasporto
Commercio
Risorse
Alimenti
Nel tempo ha smesso di essere solo un confine fisico , ma ha guadagnato un ruolo
fondamentale nella caratterizzazione del paesaggio o di una città.
ANALISI DELLA COSTA
Comporta riflessioni positive e negative:
POSITIVE:
Sviluppo locale ed internazionale
Opportunità lavorative
Qualità di vita della popolazione
Sul turismo
Sull’industria
Sulla riconoscibilità dei luoghi
Sulle risorse alimentari litoranee
NEGATIVE:
Degrado
Sfruttamento del territorio
Cementificazione definita addirittura selvaggia che ha stravolto l’estetica, la
storia e il senso del territorio stesso.
Pressione antropica, erosione della costa, dispersione paesaggistica
Consumo del suolo, perdita di biodiversità, scomparsa tradizioni ,
modificazione del paesaggio
Conseguenze del boom demografico, con attività speculative sul territorio ed
edificazione abusiva.
DIVIENE DECISIVO ALLORA: Applicare uno sviluppo di tipo sostenibile rispettando i
suoi principi quali integrità degli ecosistemi, efficienza economica ed equità sociale.
Le coste infatti, sono modelli privilegiati per l’attivazione di modelli gestionali
sostenibile, ma tuttavia questo non appare semplice perché:
Numerosi attori coinvolti
Interessi diversi
Fattori geologici, biologici e meteoclimatici difficilmente controllabili(si pensi
all’erosione della costa con arretramento della linea costiera e sulle
conseguenze che essa ha sul centro abitato e sul turismo.
LA COMPLESSITA’ DEL TEMA SULLA COSTA SICILIANA: richiede uno sforzo
multidisciplinare che nonostante coinvolga numerose discipline appare quasi mai
esaustivo.
Gli sviluppi delle attività portuali in Sicilia, richiedono un’indagine multilivello che
comprenda:
Porto
Industria
Città
Potenzialità
Bisogna tener conto anche dei vari stakeholders con le loro scelte effettuano
modificazioni estetiche e funzionali al territorio, stiamo parlando di attori quali,
banche, amministrazioni locali, banche, e imprenditori che con le loro scelte creano
conseguenze irreversibili.
EMERGENZA: Proteggere gli ecosistemi sabbiosi , i quali minacciati dai danni causati
dall’antropizzazione, non dimentichiamoci che la Sicilia, è la prima regione italiana,
che presenta il più alto tasso di urbanizzazione a rischio, e presenta un tasso
altissimo di gente che vive vicino alla costa.
OGGI IN ITALIA: Si va affermando via via il concetto di salvaguardia del patrimonio a
scala locale, e sono sempre più numerosi gli studi e le iniziative x la protezione delle
georisorse che non sono rinnovabili, e da troppo tempo erano state dimenticate.
LA SICILIA: possiede un ampio patrimonio geologico e geomorfologico caratterizzato
da una vasta geodiversità che va assolutamente tutelata.
PER LA COSTA SICILIANA E’ NECESSARIA UNA GESTIONE ORGANICA E PUNTUALE
DELLA FASCIA COSTIERA, CON FIGURE PROFESSIONALI E SCIENTIFICHE CON
TECNICHE MIRATE X INDAGARE SULL’AMBIENTE.
CAP 1
La Sicilia è la più grande isola del Mediterraneo e per la sua posizione culla delle più
antiche (fenici, greci, romani, bizantini, arabi, Normanni ecc.)
Ha un lunghissimo perimetro costiero di circa 1600 km inclusi arcipelago.
Disponibilità di golfi, baie, insenature, porti naturali e spiagge.
La sua posizione nonostante strategica la rendeva una terra facilmente conquistabile
e difficilmente difendibile da nuovi attacchi invasioni comportando un continuo
dispendio di risorse economiche e umane per creare fortificazioni costiere.
Il paesaggio costiero è stato profondamente trasformato dall attività umana: sin
dai tempi più remoti, infatti lungo gli arenili sono stati realizzati porti, ferrovie, aree
industriali, strutture ricettive, stabilimenti balneari, campi da golf ma soprattutto a
partire dagli anni '70 decine di migliaia di abitazioni private in gran parte abusive
lungo gli spazi costieri siciliani hanno modificato radicalmente il paesaggio.
Tale eccessivo inurbamento è avvenuto senza che le istituzioni e le popolazioni
tenessero in considerazione gli effetti negativi dei cambiamenti climatici ( si pensi
all'atteso sollevamento del livello dei mari che si innescherà per via dello
scioglimento dei ghiacciai polari ossia l'effetto del Global warming), che assieme agli
eventi metereologici estremi (mareggiate, alluvioni) porteranno alla perdita delle
pianure alluvionali costiere . Previsioni molto attendibili che però la Regione Sicilia
ha già comunque previsto con la redazione di un piano di difesa delle coste.
COMUNI: 390 comuni siciliani di cui 126 si affacciano direttamente sul mare.
COSTE: 75% basse e sabbiose o ciottolose; il 25% alte e rocciose (costituiti in gran
parte da rocce sedimentarie e in minor misura vulcanica e metamorfiche solo a
messina).
CAPITOLO 2 LA RETE INFRASTRUTTURALE
La Sicilia è una regione in cui la complessa morfologia del territorio gioca un ruolo
determinante.
Presenta ben 700 km di autostrade (seconda al Piemonte). In progettazione in
cantiere altre strade.
E’ la prima regione italiana per aeroporti civili: PMO,COMISO E CATANIA
- IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE AUTOSTRADALE: Il corretto funzionamento delle
infrastrutture può essere però messa in discussione per due motivi:
difficoltà finanziaria di garantire una manutenzione ordinaria
gli eventi naturali hanno un peso importante.
ESEMPIO A19: Un esempio è quello relativo al tratto autostradale dell’ A19 che ha
subito un danno irreversibile causato da un evento franoso. Il quale è rimasto
impraticabile per mesi, ciò però era già stato previsto da un rapporto redatto dal
servizio geologico e geofisico della regione.
I PORTI: In Sicilia anche progetti riguarda i collegamenti portuali hanno avuto
importanza, anche se non sarebbe stato male puntare molto prima su queste
infrastrutture soprattutto in considerazione della posizione strategica dell'isola e del
potenziale flusso turistico che però potrebbe essere captato.
LA NAUTICA DA DIPORTO
La Sicilia è da considerarsi non solo come destinazione turistica finale ma anche
come punto di approdo intermedio dei flussi internazionali a media e lunga distanza.
E’ la regione italiana con il maggior numero di infrastrutture portuali.
La nautica da diporto: è definita come quelle attività che si svolge con natanti,
imbarcazioni e navi per scopi sportivi o ricreativi senza finalità di lucro .
La nautica da diporto ha destato negli ultimi anni l'attenzione di molti imprenditori
incoraggiati dal positivo trend della domanda e dell'offerta. Questo ramo è basato
su attività che vanno dalla produzione delle unità da diporto e relativi servizi
accessori alla navigazione (rimessa, riparazione ,manutenzione) e anche ai servizi
legati al turismo nautico. Negli ultimi anni ha prodotto anche numerosi sbocchi
occupazionali.
VANTAGGIO PER LA SICILIA: potrebbe attrarre flussi turistici stranieri verso le aree
interne e spingere la popolazione alla conoscenza del turismo costiero sostenibile.
IDEA VINCENTE PER LA SICILIA: è quella di tenere in simbiosi porto e territorio. La
Regione Sicilia cerca da tempo di sostenere la nautica da diporto ossia di una
maggiore fruizione del territorio , e si ritiene fondamentale il coinvolgimento di tutti
gli attori presenti nel territorio.
Per non parlare dei monti Sicani con relativo parco che a volte nemmeno
compaiono nelle carte geografiche!!
Il porticciolo risale al 1879 dove possiamo notare che la diga foranea ha interrotto il
naturale trasporto sedimentario lungo la costa.
Infatti se noi guardiamo la parte sinistra (sopraflutto) possiamo notare una spiaggia
creatasi dall’accumulo di sedimenti. Invece nella parte destra(sottoflutto) sono
evidenti gli effetti dell’erosione con un arretramento della linea di riva, infatti è stato
necessario costruire 5 barriere artificiali dette frangiflutti parallele alla linea di costa
per difendere la costa.
Con la creazione delle barriere artificiali di conseguenza sono nate 5 Pocket Beach
artificiali, i cui bagnanti si sono adattati ma resta di scadente valore paesaggistico e
dalla pessima qualità delle acque balneabili durante la stagione estiva in quanto
l'azione idrodinamica del moto è ridotta e le acque diventano ferme a maleodoranti
a causa dello sviluppo di alghe e altri organismi.
Secondo il punto di vista geomorfologico, la Riviera dei Ciclopi, è costituita nel tratto
compreso da Punta Aguzza ad Aci Castello da scogliere alte e di natura
basaltica( roccia effusiva di origine vulcanica), sia da Falesie attive che morte,
protette da ampie spiagge.
Nel tratto costiero a nord del castello fino al porticciolo di capo mulini, il litorale è
invece costituito da scogliere basse con spiagge di blocchi e colate laviche, mentre
tra il molo di capo mulini e il faro si ergono alte scogliere laviche che formano la
costa molto frastagliata.
inoltre, Morgana dal mare numerosi scogli, di dimensioni riguardevoli, costituendo 8
isole isolotti minori : cosiddetti faraglioni o isola dei ciclopi.
Più a sud troviamo l'isola Lachea, che è la più estesa.
Le formazioni eruttive affioranti nel tratto costiero di Aci Castello-Aci Trezza, Sono
costituite prevalentemente da basalti di 500.000 anni fa , nelle fasi delle prime
attività dell Etna.
I geositi presenti nel territorio castellese sono di grande interesse scientifico e sulla
base delle differenti caratteristiche si possono distinguere in:
faraglioni e scogli affioranti , oggi emergenti dal mare con altezza variabile
lave a pillow o a cuscino , Affioranti in maniera discontinua e di grande rarità e
interesse vulcanologico
basalti colonnari , che costituiscono proprio un colonnato a canne d'organo
lave a morfologia superficiale di tipo hawaiana , che sono legate all'attività del
centro eruttivo del Mongibello recenteche danno origine a una costa
frastagliata con decine di piccole insenature e Pocket Beach con sabbie nere e
ciottoli vulcanici .
Una descrizione classica
nella zona abbiamo un tipo di turismo stagionale di tipo residenziale e balneare . ad
accrescere la fama di questi luoghi, scenario dei miti greci, quali Ulisse polifemo
pensionata da Omero nell odissea, aci e galatea da Ovideo nella metamorfosi,
contribuirono uomini di cultura e viaggiatori del Grand tour .
alla fine del 700 Goethe, nel suo viaggio in Italia la definì come la più bella gita di
piacere che si possa fare da Catania, catturato dalla particolarità dedei minerali e
della loro forma cristallina .
Lazzaro spallanzani , anche i rimase colpito dalle inconsuete forme delle lave.
Jean Houel, Architetto pittore francese raffigurava le lave a pillow di Aci Castello,
Immagini cabra successo in tutta Europa dato il numero di studiosi viaggiatori che
hanno mostrato poi interesse per la visita di quei luoghi .
i principi di Reggio, proprietari delle terre, per incrementare l'economia locale,
pensarono di rendere più sicuro il porticciolo, con la realizzazione di una scogliera
artificiale lunga centinaia di metri composta da blocchi lavici spunto il procedimento
si rivelò però invasivo molto più della prevista struttura , il risultato fu disastroso .
Ma ad opera completata, una violenta mareggiata demo la barriera artificiale,
disperdendo nei blocchi sul fondale facendo perdere l'idea della protezione del
porto .
L’immagine cinematografica
a fornire un immagine viva del litorale fu uno dei capolavori del cinema italiano
punto il regista Luchino Visconti scelse il borgo di acitrezza come 7 cinematografico
del film : la terra trema del 1948 , ispirandosi al capolavoro dei malavoglia dello
scrittore verista Giovanni Verga. Molte sequenze vennero girate nell area del
vecchio porticciolo e lungo la costa ; Oggi rappresentano una testimonianza
importantissima per osservare il originaria morfologia del litorale.
Altre testimonianze che mostra le condizioni della costa prima delle trasformazioni
indotte dallo sviluppo edilizio sono documentari girati a cavallo degli anni '50 e '60,
conservati nell archivio dell istituto luce, nei quali appare la costa di acitrezza nel suo
aspetto originario punto ad esempio nel cortometraggio aci trezza del 1951 le
immagini mostrano: un'ampia panoramica del litorale ripreso dall isola lachea.
Altre testimonianze delle vedute nel porticciolo sono nel cortometraggio della
leggenda di colapesce in cui è rappresentata la festa del pesce a mare virgola che si
svolge ad aci trezza il 20 4 giugno, giorno della festa di San Giovanni, quando gli
abitanti celebrano i rituali della cattura del pesce spada.
Gli effetti dell'azione antropica
la linea di costa è soggetto all azione incessante del moto ondoso ai faraglioni
possono essere danneggiati soprattutto in occasione delle mareggiate più violente.
Ciò avvenne nel 1973 quando dal faraglione grande si staccò un grosso blocco di
roccia (conosciuto come la testa di Mussolini ,per il profilo vagamente somigliante )
e durante la mareggiata del 5 gennaio 1985 se ne staccarono altri.
A cavallo della seconda metà del 20º secolo e però inizio le prime trasformazioni
urbanistiche. Lungo la scogliera puoi seguito un primo intervento di
ammodernamento nel 1949 del litorale con la costruzione di un porticciolo per
favorire il ricovero delle piccole barche dette sardare, utilizzato dalla marineria
locale per la pesca artigianale.
agli inizi degli anni '50, venne realizzata una piattaforma che coprì alcune centinaia
di metri quadrati delle rare lave a pillow . Fortunatamente l'azione costante delle
maree sommersero la struttura .
Poco dopò bene inaugurato il Lido dei ciclopi e con decreto presidenziale fu
approvato il primo piano regolatore turistico del Comune di aci castello. Cura
nel piano era sottolineata l'importanza dell'area dal punto di vista paesaggistico,
mitologico, storico, naturalistico esprimeva l'intento di volerla proteggere e
valorizzare.
via stata anche una spinta demografica che incrementò l'attività edilizia con progetti
di nuove costruzioni, Infatti è stato predisposto un piano regolatore e un
regolamento edilizio che proteggono la bellezza dei luoghi.
Negli articoli 69 e 70 venivano definiti i limiti entro i quali si applicano le disposizioni
del regolamento edilizio suddivisi in:
zona con edilizia vincolata
zona con l'edilizia normale
zona per attrezzature turistica
zona rispetto
zona semintensiva
zona estensiva
zona ultra estensiva
zona agricola
zona demaniale .
tuttavia negli anni seguenti l'espansione dell'abitato non ha rispettato le suddette
previsioni, infatti a causa del costante aumento della popolazione residente , si è
sviluppata sempre più la tendenza a investire risorse per accaparrarsi i terreni
edificabili lungo la costa e aree collinari adiacenti. a partire dall inizio degli anni '60
del 900, l'area costiera subì la pesante invasione del cemento e di tutte quelle opere
di urbanizzazione tese a favorire lo sfruttamento turistico del litorale punto in
questo periodo ho aperto una strada litoranea con annesso lungomare, denominata
Scardamiano,cancellando gli antichi viottoli e sentieri costieri attraverso il quale si
spostavano sino ad allora gli abitanti residenti.
Furono quelli gli anni che avrebbero alterato definitivamente il territorio di Aci
castello e di Aci trezza.
L'onorevole Francesco pezzino si fece portavoce delle grandi preoccupazioni circa il
destino del litorale castellese, Interrogando il ministro della pubblica istruzione per
conoscere, la motivazione della costruzione di un grosso capannone multicolore
sulla scogliera in una zona in cui assolutamente e giustamente vietata ogni
costruzione fine di tutelare il paesaggio Marino chiedendo:
a cosa servisse la costruzione
chi avesse chiesto e ottenuto l'autorizzazione
ti ha concesso l'autorizzazione
immediata demolizione del nuovo capannone .
tale interrogazione forniva un idea su estiva di come la pressione antropica fosse già
a livelli di guardia e di come il paesaggio della Riviera dei ciclopi incominciasse a
scomparire per il gran numero di nuove edificazioni costruite sul fronte mare e nelle
aree retrostanti.
Intorno alla metà degli anni '80 sempre ad aci castello fu costruito il depuratore oggi
non più funzionante direttamente sulla battigia, occupando una superficie di alcune
centinaia di metri quadrati , fu aperta la via lungomare dei ciclopi la cui costruzione
causò la distruzione di spiagge rare di sabbia vulcanica e di una grande quantità di
scogli e spintoni lavici .
contemporaneamente furono completati i lavori della piazza Giovanni Verga ,
portando alla scomparsa dalla spiaggia di sabbia nera che era stata il cuore del set
cinematografico la terra trema.
Ad aumentare gli effetti dell impatto antropico fu anche la costruzione del mercato
ittico, costruito nonostante le proteste dei cittadini stessi .
Venne anche costruito il porto nuovo; vennero demoliti mediante l'uso di esplosivi
due scogli denominati i ru frati, considerati pericolosi per la navigazione.
PROTEZIONE E VALORIZZAZIONE
Il litorale della Riviera dei ciclopi , e oggi soggetto a una serie di misure di
protezione. Dopo un primo decreto ministeriale del 1956 è stato posto un vincolo
paesaggistico deliberato dalla commissione provinciale per la tutela delle bellezze
naturali di Catania, riguardante la fascia costiera compresa da ognina a capomulini
comprendente anche il Comune di aci castello lavorazione Aci trezza, con le isole dei
ciclopi.
Nel 1990 lo specchio di mare compreso tra punta guè capomulini, per una superficie
di 623 ettari è stato dichiarato riserva naturale marinara protetta punto la regione
siciliana per aumentare il regime di protezione nel 1998 aveva istituito la riserva
naturale integrale terrestre , isola lachea e faraglioni dei ciclopi i dati in gestione ha
un centro universitario per la tutela e gestione degli ambienti naturali e dei
agrosistemi dell Università degli Studi di Catania. Inoltre sono stati individuati anche
siti di importanza comunitaria: i fondali 10 castello, e isola dei ciclopi .Del 1968
anche per capomulini viene effettuato un vincolo paesaggistico. Nel 2005 è stato
approvato un finanziamento per il progetto di recupero e valorizzazione dei basalti
colonnari punto alla fine lavori eseguiti hanno portato alla rimozione di una vasta
copertura di cemento , l'opera di recupero riguardato la demolizione di un tratto
della banchina portuale riportando alla luce un centinaio di metri quadrati di basalti
colonnari. Spesso comunque tutto ciò si è rivelato inefficace poiché la protezione dei
siti di interesse diventano elementi di forte conflittualità rispetto agli interessi dello
sviluppo economico da raggiungere in tempi sempre più rapidi la salvaguardia dei
litorali di origine vulcanica non dovrebbe costruire un problema insormontabile data
la loro diffusione relativamente limitata. Non comprenderne l'importanza purtroppo
fa perdere una grande occasione di preservare un patrimonio scientifico
naturalistico paesaggistico culturale e antropico unico al mondo che potrebbe
essere inserito a pieno titolo tra i siti Unesco. La gestione del territorio tesa alla
valorizzazione dovrebbe portare la progettazione e la realizzazione di un sentiero
geologico tematico che possa che coniugare Geologia e mitologia, già sperimentato
nel Regno Unito. Recentemente il territorio di aci castello si è aperta una delle
nuove frontiere del turismo nota come eco museo: un esperienza culturale
partecipativa che supera il concetto tradizionale di museo al chiuso e conduce i
visitatori al di fuori delle mura per far scoprire il territorio . l'eco museo Riviera dei
ciclopi e ricco di itinerari tematici che comprende nel mito la natura la cultura l'arte
le tradizioni e la sua attuazione in corso d'opera vescera e alla sua istituzione forse
verranno finalmente valorizzati e meglio tutelati i basalti colonnari ad aci trezza, le
grotte di Ulisse a Cannizzaro, il sentiero delle fate a ficarazzi, e il patrimonio
materiale legato a Omero,a Ovidio e Giovanni Verga.
Un vero e proprio scempio per il territorio, nonostante vi sia una parte della
spiaggia che risulta essere terra di nessuno il comune sembra rimanerne sordo,
infatti numerosi cittadini denunciano il fatto che le serre gettino anche dei
fertilizzanti e rifiuti in quel che rimane della spiaggia .
Nella colpevole indifferenza della politica nazionale regionale , basta aree furono
lottizzata e vendute a prezzi irrisori , dove furono in edificati interi villaggi costituiti
da abitazioni private a pochi metri dalla battigia utilizzate quasi solo nel periodo
estivo, la maggior parte delle quali abusivo e senza scarichi fognari la norma.
I luoghi sono stati trasformati progressivamente con il disboscamento della
vegetazione arborea, lo spianamento delle dune e della macchina di terraneo, con
l'apertura di strade chiuse da cancelli, non più fruibile la spiaggia come in passato.
Ad esempio a sud di Catania lungo il litorale della plaja sorsero i primi villaggi abusivi
estendendo si verso la foce del fiume simeto occupando uno degli ambienti naturali
più importanti di tutta la costa orientale della Sicilia.
La urbanizzazione scriteriata si diffuse anche nei comuni di Lentini, carlentini e
Augusta sempre in provincia di Siracusa .
Si dovrà attendere fino al 1985 con la nota legge Galasso, per avere la prima
normativa organica per la tutela dei beni paesaggistici ambientali. Tale obbligava le
regioni alla redazione di un piano paesaggistico per la tutela del territorio e delle sue
bellezze e stabiliva altresì dei limiti di inedificabilità. Le relative demolizioni
proseguono a rilento e finora poco più di un centinaio sono state portate a termine.
Realizzazione di strutture di fronte alla battigia la contemporanea distruzione dei
donati hanno favorito i processi erosivi minacciando e in alcuni casi danneggiando le
stesse costruzioni. Rimane ancora risolto il problema degli scarichi fognari e degli
impianti di depurazione che sono spesso sottodimensionati o non funzionanti,
causando l'inquinamento delle acque spesso vietati alla balneazione .
l'unione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Regione
Sicilia dei comuni che non si sono ancora adeguati alle normative vigenti con grave
danno di immagine.
QUALE FUTURO PER LA COSTA SICILIANA?
Le apparenze sono date da quell’assalto alle località marine da quella corsa alle case
sul mare , Che mostrano l'uomo in entrambi i casi come un parassita del paesaggio.
la visione delle coste siciliane tranne che in qualche luigio non ancora scoperto
virgola e completa in uno squallore che ha ben poco da invidiare. E quei pochi tratti
non ancora invasi dalla frenesia edilizia e balneare sono forse tra i più belli
(capobianco e siculiana )
CAPOBIANCO
SICULIANA MARINA
È necessario sviluppare oggi una nuova forma mentis che attribuisca al bene costa
maggiore dignità riconoscendo i fattori che ne condizionano e determinano
dinamica appunto e necessaria la progettazione ed esecuzione delle opere di difesa
e di protezione delle coste virgola che dovrebbero essere più sostenibile e meno
traumatizzanti per l'ambiente appunto spesso gli interventi eseguiti hanno raggiunto
gli obiettivi prefissati solo localmente e innescato nuovi processi erosivi punto le
opere di difesa meccanica il più delle volte si sono dimostrati inefficaci alcuni casi
addirittura dannoso per l'equilibrio gli stessi di litorali.
In effetti si è passati a soluzioni più valide sotto il profilo turistico ambientale, come
la ricostruzione dei litorali con il riporto di materiale sabbioso, soprattutto da cavia
mare seguendo la tecnica del ripascimento morbido dei litorali, solo che ciò è stato
effettuato In Sardegna e in Veneto mentre in Sicilia tale strategia è stata
sperimentata con risultati discreti ma non risolutivi. Bisogna effettuare una gestione
integrata della zona costiera cioè un processo multidisciplinare per promuovere la
gestione sostenibile delle aree costiere che impieghi un approccio integrato
geografico, politico, ambientale, culturale, storico, urbanistico ed economico, nel
tentativo di raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile virgola che sia
compatibile con la salvaguardia dell'ambiente. Bisognerebbe porre una maggiore
attenzione nel campo della formazione, della creazione di nuove professionalità
capaci di leggere pianificare correttamente il territorio. Non bisogna comunque
trascurare il consenso e la partecipazione della popolazione che deve essere
adeguatamente informati educata perché senza di essi la politica pianificatrice
destinata al fallimento.
La Sicilia comunque può offrire ancora visitatori scenari di incredibile suggestione e
bellezza come ad esempio:
l'isola dei conigli a Lampedusa ;
Essa è stata eletta dagli utenti di Trip Advisor , una delle spiagge più belle al mondo
del 2013,
HANNO OTTENUTO 5 VELE:
San Vito Lo capo ;
Isola di salina
HA OTTENUTO 4 VELE:
Favignana
Lampedusa
linosa
E altre località.