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GEOGRAFIA DELLA COSTA SICILIANA – TRA MINACCE E OPPORTUNITA’

INTRO:
La presenza della costa ha sempre rappresentato un elemento di attrazione sia per
l’elezione di un domicilio che per la fondazione di un sito.
La costa ha sempre dato opportunità anche nell’antichità:
 Trasporto
 Commercio
 Risorse
 Alimenti
Nel tempo ha smesso di essere solo un confine fisico , ma ha guadagnato un ruolo
fondamentale nella caratterizzazione del paesaggio o di una città.
ANALISI DELLA COSTA
Comporta riflessioni positive e negative:
POSITIVE:
 Sviluppo locale ed internazionale
 Opportunità lavorative
 Qualità di vita della popolazione
 Sul turismo
 Sull’industria
 Sulla riconoscibilità dei luoghi
 Sulle risorse alimentari litoranee
NEGATIVE:
 Degrado
 Sfruttamento del territorio
 Cementificazione definita addirittura selvaggia che ha stravolto l’estetica, la
storia e il senso del territorio stesso.
 Pressione antropica, erosione della costa, dispersione paesaggistica
 Consumo del suolo, perdita di biodiversità, scomparsa tradizioni ,
modificazione del paesaggio
 Conseguenze del boom demografico, con attività speculative sul territorio ed
edificazione abusiva.
DIVIENE DECISIVO ALLORA: Applicare uno sviluppo di tipo sostenibile rispettando i
suoi principi quali integrità degli ecosistemi, efficienza economica ed equità sociale.
Le coste infatti, sono modelli privilegiati per l’attivazione di modelli gestionali
sostenibile, ma tuttavia questo non appare semplice perché:
 Numerosi attori coinvolti
 Interessi diversi
 Fattori geologici, biologici e meteoclimatici difficilmente controllabili(si pensi
all’erosione della costa con arretramento della linea costiera e sulle
conseguenze che essa ha sul centro abitato e sul turismo.
LA COMPLESSITA’ DEL TEMA SULLA COSTA SICILIANA: richiede uno sforzo
multidisciplinare che nonostante coinvolga numerose discipline appare quasi mai
esaustivo.
Gli sviluppi delle attività portuali in Sicilia, richiedono un’indagine multilivello che
comprenda:
 Porto
 Industria
 Città
 Potenzialità
Bisogna tener conto anche dei vari stakeholders con le loro scelte effettuano
modificazioni estetiche e funzionali al territorio, stiamo parlando di attori quali,
banche, amministrazioni locali, banche, e imprenditori che con le loro scelte creano
conseguenze irreversibili.
EMERGENZA: Proteggere gli ecosistemi sabbiosi , i quali minacciati dai danni causati
dall’antropizzazione, non dimentichiamoci che la Sicilia, è la prima regione italiana,
che presenta il più alto tasso di urbanizzazione a rischio, e presenta un tasso
altissimo di gente che vive vicino alla costa.
OGGI IN ITALIA: Si va affermando via via il concetto di salvaguardia del patrimonio a
scala locale, e sono sempre più numerosi gli studi e le iniziative x la protezione delle
georisorse che non sono rinnovabili, e da troppo tempo erano state dimenticate.
LA SICILIA: possiede un ampio patrimonio geologico e geomorfologico caratterizzato
da una vasta geodiversità che va assolutamente tutelata.
PER LA COSTA SICILIANA E’ NECESSARIA UNA GESTIONE ORGANICA E PUNTUALE
DELLA FASCIA COSTIERA, CON FIGURE PROFESSIONALI E SCIENTIFICHE CON
TECNICHE MIRATE X INDAGARE SULL’AMBIENTE.
CAP 1
La Sicilia è la più grande isola del Mediterraneo e per la sua posizione culla delle più
antiche (fenici, greci, romani, bizantini, arabi, Normanni ecc.)
Ha un lunghissimo perimetro costiero di circa 1600 km inclusi arcipelago.
Disponibilità di golfi, baie, insenature, porti naturali e spiagge.
La sua posizione nonostante strategica la rendeva una terra facilmente conquistabile
e difficilmente difendibile da nuovi attacchi invasioni comportando un continuo
dispendio di risorse economiche e umane per creare fortificazioni costiere.
Il paesaggio costiero è stato profondamente trasformato dall attività umana: sin
dai tempi più remoti, infatti lungo gli arenili sono stati realizzati porti, ferrovie, aree
industriali, strutture ricettive, stabilimenti balneari, campi da golf ma soprattutto a
partire dagli anni '70 decine di migliaia di abitazioni private in gran parte abusive
lungo gli spazi costieri siciliani hanno modificato radicalmente il paesaggio.
Tale eccessivo inurbamento è avvenuto senza che le istituzioni e le popolazioni
tenessero in considerazione gli effetti negativi dei cambiamenti climatici ( si pensi
all'atteso sollevamento del livello dei mari che si innescherà per via dello
scioglimento dei ghiacciai polari ossia l'effetto del Global warming), che assieme agli
eventi metereologici estremi (mareggiate, alluvioni) porteranno alla perdita delle
pianure alluvionali costiere . Previsioni molto attendibili che però la Regione Sicilia
ha già comunque previsto con la redazione di un piano di difesa delle coste.
COMUNI: 390 comuni siciliani di cui 126 si affacciano direttamente sul mare.
COSTE: 75% basse e sabbiose o ciottolose; il 25% alte e rocciose (costituiti in gran
parte da rocce sedimentarie e in minor misura vulcanica e metamorfiche solo a
messina).
CAPITOLO 2 LA RETE INFRASTRUTTURALE
La Sicilia è una regione in cui la complessa morfologia del territorio gioca un ruolo
determinante.
Presenta ben 700 km di autostrade (seconda al Piemonte). In progettazione in
cantiere altre strade.
E’ la prima regione italiana per aeroporti civili: PMO,COMISO E CATANIA
- IL FUNZIONAMENTO DELLA RETE AUTOSTRADALE: Il corretto funzionamento delle
infrastrutture può essere però messa in discussione per due motivi:
 difficoltà finanziaria di garantire una manutenzione ordinaria
 gli eventi naturali hanno un peso importante.
ESEMPIO A19: Un esempio è quello relativo al tratto autostradale dell’ A19 che ha
subito un danno irreversibile causato da un evento franoso. Il quale è rimasto
impraticabile per mesi, ciò però era già stato previsto da un rapporto redatto dal
servizio geologico e geofisico della regione.
I PORTI: In Sicilia anche progetti riguarda i collegamenti portuali hanno avuto
importanza, anche se non sarebbe stato male puntare molto prima su queste
infrastrutture soprattutto in considerazione della posizione strategica dell'isola e del
potenziale flusso turistico che però potrebbe essere captato.
LA NAUTICA DA DIPORTO
La Sicilia è da considerarsi non solo come destinazione turistica finale ma anche
come punto di approdo intermedio dei flussi internazionali a media e lunga distanza.
E’ la regione italiana con il maggior numero di infrastrutture portuali.
La nautica da diporto: è definita come quelle attività che si svolge con natanti,
imbarcazioni e navi per scopi sportivi o ricreativi senza finalità di lucro .
La nautica da diporto ha destato negli ultimi anni l'attenzione di molti imprenditori
incoraggiati dal positivo trend della domanda e dell'offerta. Questo ramo è basato
su attività che vanno dalla produzione delle unità da diporto e relativi servizi
accessori alla navigazione (rimessa, riparazione ,manutenzione) e anche ai servizi
legati al turismo nautico. Negli ultimi anni ha prodotto anche numerosi sbocchi
occupazionali.
VANTAGGIO PER LA SICILIA: potrebbe attrarre flussi turistici stranieri verso le aree
interne e spingere la popolazione alla conoscenza del turismo costiero sostenibile.
IDEA VINCENTE PER LA SICILIA: è quella di tenere in simbiosi porto e territorio. La
Regione Sicilia cerca da tempo di sostenere la nautica da diporto ossia di una
maggiore fruizione del territorio , e si ritiene fondamentale il coinvolgimento di tutti
gli attori presenti nel territorio.

TURISMO E NAUTICA DA DIPORTO


Ci sono alcune località in Sicilia che seppur avendo potenzialità turistica si aggirano
su livelli di bassi di flussi turistici.
ESEMPIO AGRIGENTO: Quando parliamo di Agrigento nella mente del turista l'unica
attrazione che verrebbe in mente è quella della valle dei templi .
 Ma quanti conoscono le maccalube di Aragona? Chiamate anche vulcanelli,
sono dei vulcani di fango causati da un fenomeno chiamato vulcanesimo
sedimentario che hanno una bellezza paesaggistica molto particolare.

 la cultural farm di Favara: è un centro culturale indipendente di nuova


generazione con una forte attenzione all’arte contemporanea e
all’innovazione. 

 il museo della ceramica classica di Burgio

 Per non parlare dei monti Sicani con relativo parco che a volte nemmeno
compaiono nelle carte geografiche!!

NOI SICILIANI SIAMO FORTUNATI: Perché possediamo già le risorse turistiche, e


l’unica cosa per la quale dovremmo impegnarci è di far conoscere e valorizzare
qualcosa che già abbiamo tra le nostre mani.
LA CAPACITA’ RICETTIVA DELL’ISOLA: Negli ultimi 10 anni si è adeguata alle
esigenze dei visitatori offrendo disponibilità di posti letto di tutte le categorie. Dopo
il boom dei bed and breakfast, oggi è il momento degli agriturismi infatti, la Sicilia si
sta adeguando con ottimi effetti sulla valorizzazione delle strutture rurali tradizioni e
territorio.
Nonostante i risultati sul turismo in Sicilia siano confortanti : è necessario
sviluppare politiche sempre più dinamiche e attente ai cambiamenti continui delle
preferenze dei consumatori e quindi del mercato.
APPRODI SICILIANI CON RILEVANZA STORICA:
 LA CALA DI PALERMO già utilizzato dai fenici che offre al diportista la
possibilità di essere vicino al centro storico della città.
 PORTO ULISSE DI CATANIA: con spazi per oltre 500 imbarcazioni
I gap principali del turismo da diporto in Sicilia:
 numero insufficiente dei posti barca(nonostante ne vengano
continuamente costruiti dei nuovi, nonostante l’opposizione ambientalista
poiché rappresentano uno dei motivi per i quali la costa si erode)
 e mancanza di comunicazione del valore di alcuni , quest'ultima perché
bisognerebbe favorire la conoscenza dei luoghi e delle opportunità.(Anche
se questa è un’arma a doppio taglio si pensi alla scala dei turchi di
realmonte, che lasciata volutamente incontaminata dall’antropizzazione,
una volta scoperta ha subito danni irreversibili.)
PATRIMONIO MARITTIMO
Il patrimonio marittimo siciliano rappresenta un'attrazione ideale per chi effettua
approdo nei porticcioli turistici. Il patrimonio marittimo legato alla tradizione del
mare si divide in 7 categorie:
 Monumentale (gli edifici di valore storico situato all’interno dell’area
portuale)
 storico (la testimonianza di importanti eventi storici accaduti in mare)
 flottante (Insieme delle imbarcazioni che testimoniano l'importanza del
ruolo svolto per lungo tempo nel quadro degli scambi commerciali e dei
trasporti marittimi )
 sommerso(Relitti di imbarcazioni naufragate oggetti ad esse collegate )
 enogastronomico (Prodotti ittici )
 delle tradizioni(Leggende narrate dai marinai come bagaglio folkloristico e
culturale)
 e musicale(durante la mattanza dei toni consueto all intonazione dei canti
detti cialome e che davano il ritmo alle operazioni rituali di origine araba è
di natura fortemente contraddittori e ambigua questi canti sono un
miscuglio tra diverse religioni di diverse epoche ).

Col fine di salvaguardare e promuovere il patrimonio marittimo : è stata firmata


nel 2007 la carta di Roma Nella quale firmatari si propongono un asse di
connessione dei rispettivi patrimoni marittimi per avviare un percorso ricco di
obiettivi importanti.
Alcuni degli interventi : sono sviluppo di interventi di comunicazione e divulgazione
del patrimonio ,sviluppo di un lavoro di partnership promozione di percorsi didattici
e formativi delle discipline marine .
OPERE PORTUALI E RISCHIO AMBIENTALE
La Sicilia di fronte alla crescente domanda di posti barca: ha risposto con la
programmazione di porti e porticcioli con l'obiettivo di migliorare l'economia locale
e il turismo nautico.
La costruzione di un porto prevede elementi accessori: quali dighe foranee,
banchine, scogliere artificiali che provocano tuttavia notevoli modificazioni del
paesaggio .
Questo incide profondamente sui processi che avvengono lungo la costa. Le
immagini satellitari disponibili su Google Earth confermano gli effetti ambientali a
breve medio e lungo termine causati dalle strutture portuali.
ESEMPIO SCOGLITTI-VITTORIA(MARINA DI RAGUSA)

Il porticciolo risale al 1879 dove possiamo notare che la diga foranea ha interrotto il
naturale trasporto sedimentario lungo la costa.
Infatti se noi guardiamo la parte sinistra (sopraflutto) possiamo notare una spiaggia
creatasi dall’accumulo di sedimenti. Invece nella parte destra(sottoflutto) sono
evidenti gli effetti dell’erosione con un arretramento della linea di riva, infatti è stato
necessario costruire 5 barriere artificiali dette frangiflutti parallele alla linea di costa
per difendere la costa.

Con la creazione delle barriere artificiali di conseguenza sono nate 5 Pocket Beach
artificiali, i cui bagnanti si sono adattati ma resta di scadente valore paesaggistico e
dalla pessima qualità delle acque balneabili durante la stagione estiva in quanto
l'azione idrodinamica del moto è ridotta e le acque diventano ferme a maleodoranti
a causa dello sviluppo di alghe e altri organismi.

APPROFONDIMENTO GEOGRAFIA DELLO SPORT E IL RUOLO DELLA COSTA


La prima traccia sul rapporto fra geografia sport risalgono alla fine dell'Ottocento.
L'evento sportivo ha delle potenzialità positive :
 multiculturalità
 dare un contributo significativo alla risoluzione di problemi di devianza
giovanile in aree urbane svantaggiate.
La scelta di una destinazione turistica può anche avvenire tenendo conto la
possibilità di praticare uno sport.
Alcuni sport possono essere riconducibili all’elemento costiero come ad esempio il
windsurf , il kite surf e altre tipologie di sport con imbarcazioni a vela.
TRAPANI: ha ospitato nel 2005 alcune importanti regate della Louis Vuitton Cup
ricordata come la più innovativa della storia. L'evento ha suscitato interesse e un
grande interesse pubblico creando un nuovo e virtuoso percorso turistico e
culturale legato proprio alla vela .
Anche altri Sport possono assumere rilevanza grazie al contributo della costa e del
mare, in Sicilia è il caso del golf che spesso è attribuito dai tour operator a vacanze
benessere. Il paesaggio in questo caso rappresenta un importante fattore di scelta
della destinazione. L'Italia risulta essere l'ottava destinazione golfistica al mondo,
grazie alla trasversalità del fattore enogastronomico e climatico.
IN SICILIA IL GOLF: il caso della Sicilia può essere ritenuto un modello di eccellenza
nella progettazione di spazi dedicati al golf , in un territorio che presenta
caratteristiche ambientali e climatiche coerenti con lo sviluppo di questa disciplina
ma presenta anche criticità inerenti al lacune infrastrutturali e un’assente tradizione
golfistica e di conseguenza una vocazione assai bassa della popolazione locale nei
confronti di questo sport. Il prodotto turistico del golf non appartiene alla cultura e
alla tradizione locale . Infatti fino al 1989 in Sicilia non vi era neanche una struttura
dedicata al golf. Adesso in Sicilia ne sono interessate 8 province.
Il progetto di un circuito del Golfo in Sicilia assieme allo sviluppo del sistema dei
porti è stato inserito dalla regione siciliana tra i programmi prioritari, infatti la
Regione Sicilia ha commissionato nel 2013 uno studio sul turismo del golf in Sicilia.
Il successo delle iniziative golfistiche in Sicilia è dovuto certamente alla presenza
della costa e del mare tra gli elementi paesaggistici un esempio è il Golf & SPA
Resort Verdura nei pressi di Sciacca.

La progettazione di spazi da golf però crea un’alterazione del contesto paesaggistico


La sfida consiste saper sviluppare un progetto di integrazione compatibile con le
caratteristiche ambientali esistenti . Attorno al Golfo è possibile sviluppare un
business di ampia portata.

3. IL PORTO DI PALERMO : PASSATO, PRESENTE, FURUTO

RECUPERO DEL WATERFRONT(LUNGO MARE)


Il recupero delle aree portuali, del waterfront e in generale degli spazi legati al
mare, rappresenta una delle proposte più interessanti delle moderne politiche
attuate nelle principali città di mare.
Palermo: che significa tutta porto, richiama dal suo stesso nome il legame tra la città
e il mare. Oggi oggetto di molti progetti di sviluppo:
 progetto per la riqualificazione urbana di Mondello, area che
nell’immaginario collettivo si identifica come il turismo balneare. Il comune ha
cercato di realizzare un piano che ridisegnasse un assetto urbanistico
moderno ed efficiente della frazione turistica di Palermo, in particolar modo di
un progetto di riqualificazione del waterfront.
Nel luglio 2008 è stato approvato il nuovo piano regolatore portuale di Palermo.
Esso prevede:
 lo sviluppo del porto con lo spostamento del settore merci a Termini Imerese,
 crescita nel capoluogo del settore turistico e crocieristico.
 superare il limite della stagionalità che ha riflessi economici.
 una migliore distribuzione degli spazi per una maggiore efficienza.
 si tenta di rivitalizzare il porto di Palermo partendo dalla Cala.
LA CALA DI PALERMO: Essa si trova al centro di azioni di recupero e valorizzazione, e
rappresenta un legame storico tra il tessuto urbano, il mare; tra la società e
l'economia. I vicoli sono caratterizzati dalla denominazione di antichi mestieri come
la via dei Tintori, dei chiavettieri, dei calderari, dei coltellieri.
OBIETTIVO : Il recupero, la valorizzazione in senso turistico del porto e della zona
circostante rappresentano l’avvio di un cammino verso l'obiettivo di rendere
Palermo una delle capitali del Mediterraneo , con un significativo miglioramento
socio economico di molte aree urbane depresse che negli ultimi tempi hanno visto
peggiorare le proprie condizioni generali .
Proposte di sviluppo
l'obiettivo è di restituire il Mediterraneo il suo ruolo cruciale , l'intera Sicilia è
naturalmente predisposta a cogliere la sfida , ciò non solo per ragioni di ordine
geografico ma anche storico e culturale .
PUNTI DI FORZA:
 il vantaggio climatico
 unicità dei paesaggi
 presenza diffusa di beni culturali materiali e immateriali
PUNTI DI DEBOLEZZA:
 organizzazione
 gestione economica
I PROGETTI TERRITORIALI INTEGRATI -I PIT- : Per conseguire lo sviluppo del
territorio in alcuni paesi italiani sono stati utilizzati “i progetti integrati territoriali,
azioni connotate da una forte integrazione tra soggetti pubblici e privati, con
l’intento di concretizzare le opportunità dei fondi strutturali dell’unione europea. I
risultati ottenuti però non sono stati entusiasmanti.
ESEMPIO PIT PALERMO CAPITALE DELL’EUROMEDITERRANEO:
Avviato nel 2002. Nella sua idea forza considerava Palermo non solo per la sua
posizione ma anche per il vasto patrimonio culturale e le componenti esogene. Ciò
venne fatto però senza considerare le carenze a livello infrastrutturale, umane, e
organizzative che avrebbero impedito il raggiungimento degli obiettivi, ossia quelli
di trasformare Palermo da connessione tra Europa al Mediterraneo a centro
strategico.
L’Amministrazione comunale di Palermo comunque sta portando avanti programmi
di riqualificazione urbana, la rigenerazione delle città d’acqua focalizzandosi sul
waterfront, nel suo complesso ossia nella rete di luoghi della città e flussi da e per le
città.
Nel 2008 è nata l’unione per il Mediterraneo con Sede a Barcellona, Che ha come
obiettivo principale l'avvicinamento delle Nazioni che si affacciano sul Mediterraneo.
Oltre ai paesi mediterranei hanno aderito anche altri paesi.
La nascita di questo organismo è però un’esperienza non andata a buon fine del
processo di Barcellona per l'incapacità di affrontare la questione della
disuguaglianza esistente fra le 2 sponde del Mediterraneo .
Ciò è rilevante è dare a Palermo il ruolo di città di riferimento nella complessa sfida
della tanto attesa rinascita del Mediterraneo e del Mezzogiorno. L'attenzione
all'ambiente, e alle infrastrutture è cruciale ma si ritiene che qualsiasi iniziativa non
potrà avere successo se non verrà prestato opportuno interesse nei confronti
della società.

CAPITOLO 4 DEGRADO E RECUPERO DELLE AREE PORTUALI – IL CASO DELLA


BIBLIOTECA DUSMET DI CATANIA
Molte città europee presentano ancora oggi delle importanti questioni irrisolte,
possono essere individuate diverse ragioni:
 Continuum di edifici visibili non solo nelle aree periferiche ma anche nei centri
storici
 eccessiva mobilità specie su mezzo privato soluzione: che sia incentivato il
trasporto pubblico
 abusivismo
 eccessiva industrializzazione .
Questi problemi rappresentano una criticità nei confronti del patrimonio storico
monumentale della città.

ESEMPIO CIMINIERE CATANIA


Slogan : costruire nel costruito.
A questo slogan, sembra rispondere perfettamente Catania con la questione
delle ciminiere, oggi rivitalizzate nella veste di centro culturale fieristico.
Il recupero e le politiche del riuso
Rappresentano un punto di partenza per la risoluzione di molteplici problemi
della città.
L’ATTENZIONE NEI CONFORNTI DELL’AMBIENTE URBANO: è avvenuto in Europa
negli anni '80, con velocità distinte date dai diversi contesti delle realtà urbane, si
è avuta una riscoperta dei paesaggi caratteristici degli ambienti urbani e rurali
ormai compromessi dalle trasformazioni che hanno mutato l'estetica del nostro
paese
Un accumulo di normative spesso contraddittorie, lasciate alla libera
interpretazione , hanno contribuito a impedire una corretta tempestiva
salvaguardia dell’ambiente urbano.
Nel catanese: la bellezza è stata sostituita dalla banalità dopo la seconda guerra
mondiale. Le numerose ville stile liberty corredate da giardini agrumeti hanno
ceduto il terreno allo sterile cemento.
Per anni i dibattiti sono stati tra: crescita economica vs qualità ambientale , fino
a giungere alla complementarità fra i due fattori, con il nuovo paradigma lo
sviluppo sostenibile(1987).
Lo sviluppo sostenibile : è la tappa finale di un lungo dibattito scientifico sul
rapporto fra crescita e sviluppo nel corso del quale sono emerse le questioni
legate ai limiti dello sviluppo condotte dall’ONU.
1. La prima conferenza internazionale( Stoccolma nel 1972) non portò a
risultati concreti e si limitò a formulare raccomandazioni , ma rappresenta
una pietra miliare nella storia ambientale dato che per la prima volta viene
attribuito a questi temi importanza planetaria dando largo alla tesi di un
sistema mondo. Lo scetticismo verso i risultati della conferenza vennero
temperati nel 1974 dalla nota crisi petrolifera. Questa mise in ginocchio
l'economia mondiale costringendo i vari stati a ricercare nuove fonti di
energia.
Negli anni ’80: vennero scoperti i problemi come piogge acide, effetto serra,
eutrofizzazione dei mari, cambiamenti climatici e l'importanza dello strato di ozono.
Fondamentale è stata la pubblicazione del documento il nostro futuro comune
conosciuto anche come rapporto brundtland appunto nel documento si trova la
prima è condivisa definizione di sviluppo sostenibile:
“per sviluppo sostenibile si intende uno sviluppo che risponde alle necessità del
presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare
le proprie esigenze.”
è un documento rivoluzionario che ha lasciato una traccia profonda nel dibattito
economico e ambientale degli anni successivi enunciando alcuni fondamentali
presupposti che sono la base del concetto di sviluppo sostenibile:
 il legame fra ambiente sviluppo,
 interdipendenza tra le nazioni nella gestione ambientale,
 l'estensione del concetto di sviluppo a quello di equità sociale.
Ma solo nel 1992 la nota conferenza di Rio de Janeiro viene suggellata
l'importanza del concetto di sostenibilità, con il programma di azione su temi
socio economici ambientali per il 21º secolo.
L'Italia alla fine degli anni '40 era contrassegnata dalle seguenti caratteristiche:
 inserimento nella sfera di influenza degli Stati Uniti d'America
 basso livello di industrializzazione
 forte divario fra nord e sud
 bassi livelli di occupazione
 forti disuguaglianze nei redditi e nella ricchezza
 apparato burocratico amministrativo complesso e poco efficiente.
Il primo settore a risentire durante la guerra fu quello dell’agricoltura: oltre alla
scarsa disponibilità di fertilizzanti altri componenti chimici vi fu il problema della
manodopera che costituiva preventivamente da anziani donne bambini essendo
stati chiamati alleate gli uomini.
Anche nella produzione industriale:si assiste a un graduale crollo dei rami
alimentari tessile metallurgico elettrico che bel suo punto più basso nel 1945.
La prima fase post bellica fu di assestamento: si risolsero le disgregazioni di
carattere politico, e la forte inflazione.
Mentre altri stati europei seguirono la programmazione keynesiana, L'Italia
incoraggiata dal piano Marshall puntò al pareggio del bilancio statale:
 con la limitazione delle relative spese,
 con restrizioni del credito e degli investimenti
Si riteneva più importante la stabilizzazione monetaria rispetto allo sviluppo
economico e occupazione.
Solo all'inizio degli anni '50: l'economia italiana maturò livelli di crescita tanto
elevati da far utilizzare l'espressione di miracolo economico.
Dal 1953 al 1963: lo sviluppo fu forte:
 Ottimo andamento del commercio estero
 si realizzarono molte infrastrutture,
 nacquero grandi complessi industriali e si espansero quelli già esistenti,
 le città si riempirono di palazzi.
Tutto ciò è stato realizzato senza una vera e propria programmazione;
un’urbanizzazione selvaggia che rappresentò la debolezza del sistema.
La ricostruzione rappresentava allora la svolta, la cancellazione dal brutto ricordo;
in tal senso la vera vittima della guerra fu il paesaggio.
Anni '70: le trasformazioni del paesaggio cominciarono ad assumere carattere
inquietanti ma si ebbe una fase di crescita dei valori dell'ambiente del paesaggio. Ciò
si tradusse in un’intensa attività legislativa in materia di tutela ambientale da parte
delle regioni.
Il primo decreto legislativo riguardava il decentramento di importanti funzioni alle
regioni, vennero delegate alle regioni le funzioni amministrative in merito alla tutela
dell’ambiente e le relative sanzioni: chi meglio delle regioni poteva conoscere i
problemi del territorio nel quale operava?
Però non è stato sufficiente, siamo arrivati alla cosiddetta emergenza ambientale,
Lo Stato, istituisce finalmente il ministero dell'ambiente:
“assicurava la promozione, la conservazione e il recupero delle condizioni ambientali
agli interessi della collettività e alla qualità della vita; sensibilizzando l'opinione
pubblica anche attraverso la scuola .
Il ministro presenta ogni due anni di una relazione sullo stato dell'ambiente.
LEGGE DEL 1985: L’interesse del nostro legislatore nei confronti dell’ambiente
trova il suo culmine con disposizioni urgenti per la tutela delle zone di particolare
interesse includendo i territori costieri.
UE: Il recupero del paesaggio è uno dei nodi cruciali delle politiche di intervento
Tra i soggetti delle politiche ambientali: Oggi sono annoverati a pieno titolo
cittadini, fondamentali per la corretta gestione dell'ambiente.

VUOTI URBANI, RECUPERO E RIUSO


ANNI’60: il concetto di recupero entra nel dibattito politico e culturale
ANNI'70: si passa dalla crescita topografica della città a una trasformazione della
già esistente, il riuso come alternativa all’espansione della città risolvendo anche il
problema del degrado del patrimonio storico.
Il caso italiano: grazie all’evoluzione delle politiche di riuso il concetto di degrado
può assumere la connotazione di un’opportunità di miglioramento della città.
Le aree dismesse devono essere analizzate come vera e propria risorsa in grado di
attivare processi di riqualificazione urbana. Una volta individuato il voto urbano il
problema riguarda la sua destinazione.
ESEMPIO CATANIA
Il porto è rimasto sconosciuto per lungo tempo, nel corso degli ultimi anni però si è
manifestata la volontà di aprire spazi del porto ai cittadini, al fine di contribuire
all’avvio della riqualificazione dell area circostante, deteriorata nonostante la
prossimità al centro.
Ciò è avvenuto attraverso iniziative come :
 l'apertura di locali di ritrovo , come ad esempio il caffè del porto
 con il restauro di un ampio stabilimento della fine del 19° secolo, la vecchia
dogana.
La vecchia dogana è stata inaugurata nel 2012,ha ospitato varie manifestazioni
culturali, come il Teatro dell'Opera dei Pupi, e piccoli spazi commerciali dedicati
all’enogastronomia. La crisi degli ultimi anni però ha portato ad alcuni errori nella
fase di promozione delle iniziative, e alla fine è divenuta un night club, mortificando
le grandi aspettative del recupero dell'edificio.
In attesa di un nuovo recupero della struttura, si registrano comunque iniziative
attorno gli spazi portuali:
 il mercatino dell'antiquariato,
 street art ,
 l'abbattimento del muro che separava l'area portuale dal resto della città.

DUSMET BIBLIOTECA CATANIA


Lavori iniziati nel 1998 e conclusi nel 2000.
Edificio destinato alla biblioteca del dipartimento di Scienze politiche dell’Università
degli Studi di Catania. Situato nella zona portuale di Catania. Progetto di recupero
finanziato dalla comunità europea.
In origine la costruzione era un deposito. Come prima cosa è stata effettuata la
ricognizione dell’edificio per valutare la fattibilità del progetto e ne emerse che fu
abbandonato per decenni, si trovava in pessime condizioni di
manutenzione(all’interno indumenti e materassi, poiché è stato occupato
illegalmente da extracomunitari).
Nella ricostruzione sono state conservate tutte le strutture che potevano essere
recuperate, perché il bene culturale ricadeva nel centro storico di Catania ed è stato
necessario rispettare i valori originali. All'interno è stato svolto un lavoro di
ristrutturazione e molto laborioso. Il riuso è stato utile sia al recupero del
patrimonio culturale architettonico e anche alla riqualificazione sociale per via
dell'utilizzo prettamente universitario. Oggi l'edificio è composto da piano terra,
piano ammezzato, primo piano.
E’ stata creata una galleria corridoio centrale pensato come luogo di incontro di
studenti e aula studio a ridosso dell'entrata principale, è stata prevista la
realizzazione di una grande vetrata nel tetto con forma piramidale e struttura in rete
metallica per far sì che fosse abbastanza illuminata. Locale attrezzato, tecnologico,
dotato di servizi igienici, ascensori, e zona bar ristorazione.
L'apertura della struttura innescato un piccolo circolo virtuoso della zona, il mercato
degli affitti agli studenti, B&B, copisterie, internet point, web caffè, pub e altre
attività dedicate ai nuovi fruitori della struttura e del quartiere.
La struttura ospita dal 2004: il laboratorio di progettazione, sperimentazione ed
analisi di politiche pubbliche e servizi alle persone, organizza frequentemente
seminari (la povertà, gis, la tutela della privacy.
Molti avrebbero consigliato la sua demolizione e la costruzione di un moderno
edificio per uso residenziale professionale, ma tuttavia si è deciso con entusiasmo di
avviare un complesso di tutela recupero e valorizzazione del bene in cui resta
immutato valore storico che l'edificio ha.

CAP.5 – PRESSIONE ANTROPICA E DEGRADO AMBIENTALE


Tratteremo del caso della Riviera dei Ciclopi(Aci trezza- prov. Catania) come esempio
di interazione fra insediamento umano e patrimonio paesaggistico. Vedremo come
l’espansione dell’abitato ha infatti eroso un patrimonio paesaggistico unico, con la
copertura di diversi chilometri di costa naturale a causa di numerose edificazioni,
compromettendo il sistema ecologico locale. La pressione antropica , sul litorale, ha
causato, la scomparsa di alcuni elementi geografici che hanno ispirato le descrizioni
di viaggiatori e artisti. Il caso della Riviera dei ciclopi è rappresentativo per
comprendere quanto avvenuto nell’intero sistema costiero siciliano.
20° SECOLO: l'attività edilizia mostra un’accelerazione con una occupazione indebita
delle fasce costiere demaniali.
ANNI ’60: La fase di picco dell’espansione edilizia nella Riviera dei ciclopi periodo la
fascia costiera del Comune di aci castello è stata infatti profondamente trasformata
da un incessante espansione di tipo residenziale . Questa progressiva trasformazione
antropica del litorale è coincisa con un forte aumento della popolazione residente, e
ha comportato pesanti manomissioni del patrimonio naturalistico della Riviera
jonica nonostante l'area fosse soggetta a vincolo paesaggistico.
Il nuove costruzioni hanno compromesso definitivamente l'esistenza di tratti interi di
costa naturale , dando vita ad un processo irreversibile distruzione io litorale e
rappresentava un unicum anche da un punto di vista della geodiversità e
biodiversità. Le comunità locali non hanno saputo tutelare e valorizzare la principale
peculiarità dell'area. L'occupazione dello spazio fisico da parte di edifici pubblici e
privati ha provocato la scomparsa o la cancellazione di affioramenti geologici ormai
non più ripristinabili.
i Geositi costituiti dalle colate laviche nella porzione del litorale , sono risorse non
rinnovabili , che se distrutte vengono sottratte al patrimonio nazionale e
internazionale.
Lungo la fascia costiera del territorio di Aci castello affiora la vulcaniti costituita da
formazioni eruttive sottomarina e sub vulcaniche inglobate allinterno di un substrato
di natura Argillosa .
la bellezza degli scenari costieri attratto inoltre numerosi artisti da pittori del 700 all
800 e registi di cinema nel secondo dopoguerra appunto ciò fornito la possibilità di
ricostruire l'area con notevole precisione soprattutto in relazione alle interazioni
paesaggistiche, rappresentando anche una risorsa per gli studi geografici.
Il quadro geomorfologico

Secondo il punto di vista geomorfologico, la Riviera dei Ciclopi, è costituita nel tratto
compreso da Punta Aguzza ad Aci Castello da scogliere alte e di natura
basaltica( roccia effusiva di origine vulcanica), sia da Falesie attive che morte,
protette da ampie spiagge.
Nel tratto costiero a nord del castello fino al porticciolo di capo mulini, il litorale è
invece costituito da scogliere basse con spiagge di blocchi e colate laviche, mentre
tra il molo di capo mulini e il faro si ergono alte scogliere laviche che formano la
costa molto frastagliata.
inoltre, Morgana dal mare numerosi scogli, di dimensioni riguardevoli, costituendo 8
isole isolotti minori : cosiddetti faraglioni o isola dei ciclopi.
Più a sud troviamo l'isola Lachea, che è la più estesa.
Le formazioni eruttive affioranti nel tratto costiero di Aci Castello-Aci Trezza, Sono
costituite prevalentemente da basalti di 500.000 anni fa , nelle fasi delle prime
attività dell Etna.
I geositi presenti nel territorio castellese sono di grande interesse scientifico e sulla
base delle differenti caratteristiche si possono distinguere in:
 faraglioni e scogli affioranti , oggi emergenti dal mare con altezza variabile
 lave a pillow o a cuscino , Affioranti in maniera discontinua e di grande rarità e
interesse vulcanologico
 basalti colonnari , che costituiscono proprio un colonnato a canne d'organo
 lave a morfologia superficiale di tipo hawaiana , che sono legate all'attività del
centro eruttivo del Mongibello recenteche danno origine a una costa
frastagliata con decine di piccole insenature e Pocket Beach con sabbie nere e
ciottoli vulcanici .
Una descrizione classica
nella zona abbiamo un tipo di turismo stagionale di tipo residenziale e balneare . ad
accrescere la fama di questi luoghi, scenario dei miti greci, quali Ulisse polifemo
pensionata da Omero nell odissea, aci e galatea da Ovideo nella metamorfosi,
contribuirono uomini di cultura e viaggiatori del Grand tour .
alla fine del 700 Goethe, nel suo viaggio in Italia la definì come la più bella gita di
piacere che si possa fare da Catania, catturato dalla particolarità dedei minerali e
della loro forma cristallina .
Lazzaro spallanzani , anche i rimase colpito dalle inconsuete forme delle lave.
Jean Houel, Architetto pittore francese raffigurava le lave a pillow di Aci Castello,
Immagini cabra successo in tutta Europa dato il numero di studiosi viaggiatori che
hanno mostrato poi interesse per la visita di quei luoghi .
i principi di Reggio, proprietari delle terre, per incrementare l'economia locale,
pensarono di rendere più sicuro il porticciolo, con la realizzazione di una scogliera
artificiale lunga centinaia di metri composta da blocchi lavici spunto il procedimento
si rivelò però invasivo molto più della prevista struttura , il risultato fu disastroso .
Ma ad opera completata, una violenta mareggiata demo la barriera artificiale,
disperdendo nei blocchi sul fondale facendo perdere l'idea della protezione del
porto .
L’immagine cinematografica
a fornire un immagine viva del litorale fu uno dei capolavori del cinema italiano
punto il regista Luchino Visconti scelse il borgo di acitrezza come 7 cinematografico
del film : la terra trema del 1948 , ispirandosi al capolavoro dei malavoglia dello
scrittore verista Giovanni Verga. Molte sequenze vennero girate nell area del
vecchio porticciolo e lungo la costa ; Oggi rappresentano una testimonianza
importantissima per osservare il originaria morfologia del litorale.
Altre testimonianze che mostra le condizioni della costa prima delle trasformazioni
indotte dallo sviluppo edilizio sono documentari girati a cavallo degli anni '50 e '60,
conservati nell archivio dell istituto luce, nei quali appare la costa di acitrezza nel suo
aspetto originario punto ad esempio nel cortometraggio aci trezza del 1951 le
immagini mostrano: un'ampia panoramica del litorale ripreso dall isola lachea.
Altre testimonianze delle vedute nel porticciolo sono nel cortometraggio della
leggenda di colapesce in cui è rappresentata la festa del pesce a mare virgola che si
svolge ad aci trezza il 20 4 giugno, giorno della festa di San Giovanni, quando gli
abitanti celebrano i rituali della cattura del pesce spada.
Gli effetti dell'azione antropica
la linea di costa è soggetto all azione incessante del moto ondoso ai faraglioni
possono essere danneggiati soprattutto in occasione delle mareggiate più violente.
Ciò avvenne nel 1973 quando dal faraglione grande si staccò un grosso blocco di
roccia (conosciuto come la testa di Mussolini ,per il profilo vagamente somigliante )
e durante la mareggiata del 5 gennaio 1985 se ne staccarono altri.
A cavallo della seconda metà del 20º secolo e però inizio le prime trasformazioni
urbanistiche. Lungo la scogliera puoi seguito un primo intervento di
ammodernamento nel 1949 del litorale con la costruzione di un porticciolo per
favorire il ricovero delle piccole barche dette sardare, utilizzato dalla marineria
locale per la pesca artigianale.
agli inizi degli anni '50, venne realizzata una piattaforma che coprì alcune centinaia
di metri quadrati delle rare lave a pillow . Fortunatamente l'azione costante delle
maree sommersero la struttura .
Poco dopò bene inaugurato il Lido dei ciclopi e con decreto presidenziale fu
approvato il primo piano regolatore turistico del Comune di aci castello. Cura
nel piano era sottolineata l'importanza dell'area dal punto di vista paesaggistico,
mitologico, storico, naturalistico esprimeva l'intento di volerla proteggere e
valorizzare.
via stata anche una spinta demografica che incrementò l'attività edilizia con progetti
di nuove costruzioni, Infatti è stato predisposto un piano regolatore e un
regolamento edilizio che proteggono la bellezza dei luoghi.
Negli articoli 69 e 70 venivano definiti i limiti entro i quali si applicano le disposizioni
del regolamento edilizio suddivisi in:
 zona con edilizia vincolata
 zona con l'edilizia normale
 zona per attrezzature turistica
 zona rispetto
 zona semintensiva
 zona estensiva
 zona ultra estensiva
 zona agricola
 zona demaniale .
tuttavia negli anni seguenti l'espansione dell'abitato non ha rispettato le suddette
previsioni, infatti a causa del costante aumento della popolazione residente , si è
sviluppata sempre più la tendenza a investire risorse per accaparrarsi i terreni
edificabili lungo la costa e aree collinari adiacenti. a partire dall inizio degli anni '60
del 900, l'area costiera subì la pesante invasione del cemento e di tutte quelle opere
di urbanizzazione tese a favorire lo sfruttamento turistico del litorale punto in
questo periodo ho aperto una strada litoranea con annesso lungomare, denominata
Scardamiano,cancellando gli antichi viottoli e sentieri costieri attraverso il quale si
spostavano sino ad allora gli abitanti residenti.
Furono quelli gli anni che avrebbero alterato definitivamente il territorio di Aci
castello e di Aci trezza.
L'onorevole Francesco pezzino si fece portavoce delle grandi preoccupazioni circa il
destino del litorale castellese, Interrogando il ministro della pubblica istruzione per
conoscere, la motivazione della costruzione di un grosso capannone multicolore
sulla scogliera in una zona in cui assolutamente e giustamente vietata ogni
costruzione fine di tutelare il paesaggio Marino chiedendo:
 a cosa servisse la costruzione
 chi avesse chiesto e ottenuto l'autorizzazione
 ti ha concesso l'autorizzazione
 immediata demolizione del nuovo capannone .
tale interrogazione forniva un idea su estiva di come la pressione antropica fosse già
a livelli di guardia e di come il paesaggio della Riviera dei ciclopi incominciasse a
scomparire per il gran numero di nuove edificazioni costruite sul fronte mare e nelle
aree retrostanti.
Intorno alla metà degli anni '80 sempre ad aci castello fu costruito il depuratore oggi
non più funzionante direttamente sulla battigia, occupando una superficie di alcune
centinaia di metri quadrati , fu aperta la via lungomare dei ciclopi la cui costruzione
causò la distruzione di spiagge rare di sabbia vulcanica e di una grande quantità di
scogli e spintoni lavici .
contemporaneamente furono completati i lavori della piazza Giovanni Verga ,
portando alla scomparsa dalla spiaggia di sabbia nera che era stata il cuore del set
cinematografico la terra trema.
Ad aumentare gli effetti dell impatto antropico fu anche la costruzione del mercato
ittico, costruito nonostante le proteste dei cittadini stessi .
Venne anche costruito il porto nuovo; vennero demoliti mediante l'uso di esplosivi
due scogli denominati i ru frati, considerati pericolosi per la navigazione.
PROTEZIONE E VALORIZZAZIONE
Il litorale della Riviera dei ciclopi , e oggi soggetto a una serie di misure di
protezione. Dopo un primo decreto ministeriale del 1956 è stato posto un vincolo
paesaggistico deliberato dalla commissione provinciale per la tutela delle bellezze
naturali di Catania, riguardante la fascia costiera compresa da ognina a capomulini
comprendente anche il Comune di aci castello lavorazione Aci trezza, con le isole dei
ciclopi.
Nel 1990 lo specchio di mare compreso tra punta guè capomulini, per una superficie
di 623 ettari è stato dichiarato riserva naturale marinara protetta punto la regione
siciliana per aumentare il regime di protezione nel 1998 aveva istituito la riserva
naturale integrale terrestre , isola lachea e faraglioni dei ciclopi i dati in gestione ha
un centro universitario per la tutela e gestione degli ambienti naturali e dei
agrosistemi dell Università degli Studi di Catania. Inoltre sono stati individuati anche
siti di importanza comunitaria: i fondali 10 castello, e isola dei ciclopi .Del 1968
anche per capomulini viene effettuato un vincolo paesaggistico. Nel 2005 è stato
approvato un finanziamento per il progetto di recupero e valorizzazione dei basalti
colonnari punto alla fine lavori eseguiti hanno portato alla rimozione di una vasta
copertura di cemento , l'opera di recupero riguardato la demolizione di un tratto
della banchina portuale riportando alla luce un centinaio di metri quadrati di basalti
colonnari. Spesso comunque tutto ciò si è rivelato inefficace poiché la protezione dei
siti di interesse diventano elementi di forte conflittualità rispetto agli interessi dello
sviluppo economico da raggiungere in tempi sempre più rapidi la salvaguardia dei
litorali di origine vulcanica non dovrebbe costruire un problema insormontabile data
la loro diffusione relativamente limitata. Non comprenderne l'importanza purtroppo
fa perdere una grande occasione di preservare un patrimonio scientifico
naturalistico paesaggistico culturale e antropico unico al mondo che potrebbe
essere inserito a pieno titolo tra i siti Unesco. La gestione del territorio tesa alla
valorizzazione dovrebbe portare la progettazione e la realizzazione di un sentiero
geologico tematico che possa che coniugare Geologia e mitologia, già sperimentato
nel Regno Unito. Recentemente il territorio di aci castello si è aperta una delle
nuove frontiere del turismo nota come eco museo: un esperienza culturale
partecipativa che supera il concetto tradizionale di museo al chiuso e conduce i
visitatori al di fuori delle mura per far scoprire il territorio . l'eco museo Riviera dei
ciclopi e ricco di itinerari tematici che comprende nel mito la natura la cultura l'arte
le tradizioni e la sua attuazione in corso d'opera vescera e alla sua istituzione forse
verranno finalmente valorizzati e meglio tutelati i basalti colonnari ad aci trezza, le
grotte di Ulisse a Cannizzaro, il sentiero delle fate a ficarazzi, e il patrimonio
materiale legato a Omero,a Ovidio e Giovanni Verga.

CAPITOLO 6 – LA COSTA SUD ORIENTALE


La Sicilia possiede un sistema turistico debole per via della sua arretratezza
infrastrutturale, scarsa progettualità dell'offerta, della bassa diversificazione della
domanda.
Dalle prime attendibili indagini sui flussi turistici nell isola, nei primi anni del 1990, si
registra fino ad oggi un trend generalmente positivo. Appaiono determinanti per il
successo di un progetto che tenda a destagionalizzare e incrementare i flussi turistici
la multimedialità, e la comunicazione. In Sicilia U ruolo importante, è Stato giocato
dalle campagne pubblicitarie avviate dalla regione siciliana.
Meglio anni '90 si poneva l'accento sulla caratteristica balneare. Oggi si cerca quasi
di rinnegare questa proposta puntando invece l'attenzione sulle risorse culturali.
I turisti di oggi desiderano provare esperienze durante il viaggio cercando di entrare
in contatto con la cultura locale. La scelta della destinazione è influenzata da diversi
fattori non solo economici .
Considerando l’incidenza dei vari tipi di turismo in Sicilia, il turismo balneare è quello
che porta un maggior numero di turisti; mentre le altre tipologie neanche vengono
considerate nelle indagini istat.
L’emergenza ambientale relativa agli spazi costieri è stata accentuata dal fenomeno
delle seconde case, ossia residenze di villeggiatura utilizzate dai proprietari nei soli
periodi estivi, e l’eccessivo abusivismo Che ancora oggi lungo le coste è
particolarmente visibile .Questo problema non è di certo irreversibile poiché
potrebbero essere abbattuti gli edifici mal iter da seguire abbastanza lungo e
eccessivamente burocratico.
ESEMPIO AREA COSTIERA IN PROVINCIA DI SIRACUSA
Siracusa Non si sottrae alle esigenze della destagionalizzazione, Dove sono presenti
anche fenomeni legati all eccessiva industrializzazione alle seconde case.
il litorale che si estende da Siracusa a Porto Passero possiede altre potenzialità
turistiche non solo per la costa i paesaggi ma anche per la presenza di elementi
culturali e naturalistici che potremmo definire poco valorizzati fino a qualche anno
fa.
Siracusa nei primi decenni successivi al secondo dopoguerra ha perso la sua
centralità a causa dei vari insediamenti industriali, dell urbanizzazione senza regole,
e di una scarsa capacità organizzativa , ma oggi vi è però una fase di rinascita. A
Siracusa l'intero litorale, l'isola di ortigia e il sistema portuale rappresentano gli spazi
di maggiore interesse per una nuova pianificazione strategica.
Il porto sta subendo lavori di riqualificazione, con l’obiettivo di trasformarlo in un
porto turistico, escludendo la funzione commerciale.
Il tema principale di Siracusa, è la riqualificazione del waterfront, prima inaccessibile
anche per i cittadini stessi.
Il trend turistico a Siracusa è di crescita costante (dal 1975) escludendo il periodo di
crisi 2008-2010. Tale aumento negli ultimi anni è ancora più evidente.
Il punto critico di Siracusa riguardo l'offerta turistica è stato per molti anni
l'accessibilità. Negli anni recenti si registrano però alcune novità infrastrutturali
come il perfezionamento del collegamento autostradale con Catania e l'apertura del
nuovo aeroporto di Comiso. Parli novità hanno attivato nuove potenzialità
dell'offerta turistica della Sicilia sud orientale riducendo il disagio della marginalità
geografica.
Altro fattore di disagio per l'offerta turistica e la compromessa integrità territoriale
urbanizzazione selvaggia e disordinata l'abbandono degli spazi pubblici la scarsa cura
delle risorse culturali portando un inefficienza di servizi rendono urgente una
concreta organizzazione del territorio.
SIRACUSA – L’AREA INDUSTRIALE E LE POTENZIALITA’ TURISTICHE DELLA COSTA
SUD-ORIENTALE
Il tratto di costa di circa 30 km si estende da Augusta a Siracusa ed è caratterizzato
dall alta densità di stabilimenti industriali. Il fenomeno di industrializzazione è stato
avviato in quest area nel 1949 e ha dato l'opportunità la Sicilia orientale di
risollevarsi dai disagi dovuti alla guerra e al incolmabile arretratezza economica, ma
ha anche pregiudicato una parte delle bellezze naturali un tempio fonte di
ispirazione di poeti scrittori e viaggiatori di tutto il mondo.
Questa parte dell’isola è definita il triangolo industriale Augusta- Melilli-Priolo
Gargallo, detto però anche triangolo maledetto per via delle patologie
neoplastiche e malformazioni neonatali riscontrate nell’area.
Gli effetti immediatamente tangibili di questo boom industriale sono stati:
trasformazione ambientale, modificazione dello stile di vita delle popolazioni, e
incremento demografico delle aree limitrofe.
L’incremento demografico maggiore è quello di Priolo Gargallo con un insostenibile
incremento della popolazione pari al 139% , divenendo un comune autonomo nel
1979.
Anche se sono presenti delle spiagge, e siti di oggettiva bellezza, la presenza delle
ciminiere all’orizzonte, l’aria a tratti maleodorante, e l’inquinamento delle acque
non consentono alcun tipo di fruizione della costa. Mentre le aree interne con il loro
barocco, la necropoli, i prodotti tipici possono suscitare interesse, rappresentando il
punto di partenza per itinerari culturali ed enogastronomici.
La costa appartenente alla provincia di Siracusa è piuttosto articolata, nella parte
centrale emergono dal mare ripide scogliere che trovano la massima espressione nei
pressi di capo San Panagia immediatamente a nord di Siracusa e a Sud presso capo
Murro di Porco.
La parte sud e caratterizzata da estesi tratti sabbiosi alternati a tratti rocciosi. Lungo
la costa nelle aree più depresse sono frequenti zone paludose che spesso nel
passato sono state trasformate in saline.
L'area costiera fino agli anni '60 era caratterizzata da una diffusa agricoltura, ma a
causa dell’urbanizzazione vi furono trasformazioni, Ciò determina no
un'autorizzazione spontanea dei suoli costieri accompagnata da grandi speculazioni
fino a quando nel 1976 venne introdotta l'inedificabilità assoluta entro i 150 m dalla
battigia. A questo scenario così complesso fa capo una fascia di suoli ricchi di acque,
segnati da una rete fluviale che attraversa il corso di antiche cave raggiunge i punti
più interni dei Monti iblei.
Località come Onnina, Eloro, Isola di Vendicari, Marzamemi, porto palo e l'isola di
capo passero rappresentano le vere e proprie perle rare per la purezza dei siti, la
limpidezza delle acque e per i paesaggi.
alcune di queste località sono stato negli anni scoperta dal turismo di massa ma
deve essere sostenibile verso la valorizzazione delle risorse, rispettando la capacità
di carico di un territorio. Secondo degli studiosi la capacità di carico di un territorio
è il numero massimo di turisti che un luogo può accogliere in considerazione i
seguenti aspetti:
 l'alterazione dell'ambiente fisico deve rimanere ad un livello accettabile
 rispettare la qualità dell’esperienza dei visitatori senza renderla troppo
caotica e poco godibile.
Constatiamo purtroppo che nella maggior parte dei casi esiste il problema di dover
favorire la domanda, molte istituzioni culturali virgola in genere i musei spesso
presente nel problema di un basso livello di fruizione; In diverse realtà del Sud dove
le bellezze naturali possono essere preferite beni culturali.
Abbiamo detto che bisogna valorizzare anche il turismo extrabalneare, ad esempio
potremmo considerare la costruzione di appositi itinerari culturali naturalistici finora
poco sfruttati. In particolare ricordiamo il distretto del barocco virgola che
comprende 8 città :
 Catania
 Caltagirone
 Militello in val di Catania
 Modica
 noto
 Palazzolo Acreide
 Ragusa
 Scicli
ECOTURISMO E IL PIT “ECOMUSEO DEL MEDITERRANEO”
Negli ultimi anni si è cercato di valorizzare le risorse presenti nell’intera area della
provincia punto gli orientamenti del turismo cominciano a indirizzarsi verso la
qualità, la responsabilizzazione del turista virgola e l'ecologia punto il 2002 è stato
infatti dichiarato dall’Onu l'anno internazionale dell'ecoturismo, a causa dei danni
provocati dal turismo di massa si è indirizzato lo stesso verso la conservazione
dell’ambiente naturale. Conservare non significa rinunciare allo sviluppo ma al
contrario valorizzare economicamente aria integrando l'ecologia con l'economia e la
conservazione con lo sviluppo.
L'eco turismo è legato quindi il concetto di sviluppo sostenibile: gli individui non
devono incidere negativamente all'utilizzo delle risorse in modo da conservare
l'ecosistema per un tempo indeterminato. Lo sviluppo dell’ecoturismo sembra
essere il modo migliore per colmare i gap esposti in precendenza.
La Regione Sicilia, nel periodo 2000-2006 ha approvato Una iniziativa ambiziose di
ampia portata: il progetto integrato territoriale denominato eco Museo del
Mediterraneo .
definiamo un PIT come quell insieme di azioni positive multisettoriali disciplinate
integrate e coerenti con le specificità del territorio, adottate al fine dello sviluppo
sostenibile dello stesso. Il PIT è un programma complesso che richiede una gestione
integrata , esso deve inserirsi con coerenza nelle strategie regionali, nelle linee di
intervento e nei metodi.
l'obiettivo principale e stato quello di valorizzare le risorse dell'intero comprensorio
focalizzando l'attenzione su Siracusa e Noto i due poli di eccellenza riconosciuti a
livello internazionale. L'insieme delle risorse locali e dunque valorizzato in base a
nuove forme organizzative che hanno tenuto conto di logica di distretto .
L'obiettivo è stato quello di valorizzare l'insieme delle risorse culturali ambientali,
etnoantropologiche e delle attività produttive tipiche dell'identità del territorio,
trasformandole in altrettanti prodotti da destinare al mercato turistico, attraverso la
creazione di una rete di offerta unica integrata e coordinata e organizzata
funzionalmente sotto un unico marchio di qualità. Le aree di priorità di intervento
sono le risorse culturali ambientali , le risorse urbane architettoniche, le risorse
umane e la salvaguardia delle coste.
È possibile affermare che l'ambizioso progetto è stato molto importante per l'area,
anche se non realizzato pienamente, ma se i risultati conseguiti non saranno
assecondati da un ulteriore programmazione attenta alla qualità dell esperienza del
visitatore virgola non si sarà trattato che dell' ennesimo sotto utilizzo di risorse
umane e finanziarie.

CAPITOLO 7 DALLA SPIAGGIA IDEALE ALLA SPIAGGIA REALE


LA SPIAGGIA DEI RICORDI
La conservazione degli ultimi lembi della costa siciliana è diventato l'unico
imperativo da seguire soprattutto nel rispetto delle future generazioni . la Playa di
Catania, o litorale sabbioso che si estende per circa 20 km dal porto di Catania era
quasi intatto e di rara bellezza , il cemento era cosa rara, le cabine degli stabilimenti
balneari erano di legno, tutto era temporaneo, la costa era libera e si spaziava con lo
sguardo nella totale assenza di detrattori visuali. Prima di raggiungere il mare
bisogna attraversare un fitto e quasi impenetrabile bosco di acacie.
Stava avendo inizio però quel saccheggio del territorio costiero che purtroppo sta
continuando ai nostri giorni. Parliamo del periodo in cui vi era il miracolo economico
detto anche boom economico In Sicilia fu messo in atto un intensivo processo di
industrializzazione che si concretizza con la costruzione di raffinerie di petrolio
virgola di impianti di produzione dei suoi derivati chimici ed energia elettrica; Il tutto
a scapito delle splendide coste isolane che avrebbero potuto avere una vocazione
più prettamente turistica. Con l'installazione di grandi impianti industriali come la
rasiom della famiglia Moratti occupare una vasta area costiera il suddetto triangolo
industriale. Anche altre parti del litorale però furono interessate da questo
fenomeno come ad esempio in provincia di Caltanissetta dove fu costruito il polo
petrolchimico di Gela che furono definitivamente dismessi nel 2014 e ancora oggi ne
aspettiamo lo smantellamento.
Lungo la costa tirrenica furono collocati invece impianti industriali a Milazzo e
termini imerese , aree contrassegnate da un alto tasso di incidenza di malattie
respiratorie, tumori malformazioni dei feti e eccetera. Attualmente sono state
dichiarate dalla normativa nazionale e regionale come area ad elevato rischio di crisi
ambientale ed inseriti nell elenco dei siti di interesse nazionale per le bonifiche.
L'inquinamento ambientale e le sue conseguenze si estesero anche alle località
costiere limitrofe e anche nel Golfo di Catania arrivarono delle maree nere
maleodoranti , incubo per i bagnanti e causa di morte di un gran numero di
organismi marini.
Durante gli anni '70 si sviluppa inoltre la serricoltura di prodotti ortofrutticoli come
ad esempio a Pachino , Ragusa, Gela, qui ben nero create delle serre ricoperte di
plastica fino ai limiti della spiaggia che causano gravi alterazioni del paesaggio e
dell’ambiente naturale .
GELA – I MACCONI TRASFORMATI DALLA SERRICOLTURA

Un vero e proprio scempio per il territorio, nonostante vi sia una parte della
spiaggia che risulta essere terra di nessuno il comune sembra rimanerne sordo,
infatti numerosi cittadini denunciano il fatto che le serre gettino anche dei
fertilizzanti e rifiuti in quel che rimane della spiaggia .
Nella colpevole indifferenza della politica nazionale regionale , basta aree furono
lottizzata e vendute a prezzi irrisori , dove furono in edificati interi villaggi costituiti
da abitazioni private a pochi metri dalla battigia utilizzate quasi solo nel periodo
estivo, la maggior parte delle quali abusivo e senza scarichi fognari la norma.
I luoghi sono stati trasformati progressivamente con il disboscamento della
vegetazione arborea, lo spianamento delle dune e della macchina di terraneo, con
l'apertura di strade chiuse da cancelli, non più fruibile la spiaggia come in passato.
Ad esempio a sud di Catania lungo il litorale della plaja sorsero i primi villaggi abusivi
estendendo si verso la foce del fiume simeto occupando uno degli ambienti naturali
più importanti di tutta la costa orientale della Sicilia.
La urbanizzazione scriteriata si diffuse anche nei comuni di Lentini, carlentini e
Augusta sempre in provincia di Siracusa .
Si dovrà attendere fino al 1985 con la nota legge Galasso, per avere la prima
normativa organica per la tutela dei beni paesaggistici ambientali. Tale obbligava le
regioni alla redazione di un piano paesaggistico per la tutela del territorio e delle sue
bellezze e stabiliva altresì dei limiti di inedificabilità. Le relative demolizioni
proseguono a rilento e finora poco più di un centinaio sono state portate a termine.
Realizzazione di strutture di fronte alla battigia la contemporanea distruzione dei
donati hanno favorito i processi erosivi minacciando e in alcuni casi danneggiando le
stesse costruzioni. Rimane ancora risolto il problema degli scarichi fognari e degli
impianti di depurazione che sono spesso sottodimensionati o non funzionanti,
causando l'inquinamento delle acque spesso vietati alla balneazione .
l'unione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Regione
Sicilia dei comuni che non si sono ancora adeguati alle normative vigenti con grave
danno di immagine.
QUALE FUTURO PER LA COSTA SICILIANA?
Le apparenze sono date da quell’assalto alle località marine da quella corsa alle case
sul mare , Che mostrano l'uomo in entrambi i casi come un parassita del paesaggio.
la visione delle coste siciliane tranne che in qualche luigio non ancora scoperto
virgola e completa in uno squallore che ha ben poco da invidiare. E quei pochi tratti
non ancora invasi dalla frenesia edilizia e balneare sono forse tra i più belli
(capobianco e siculiana )
CAPOBIANCO
SICULIANA MARINA

È necessario sviluppare oggi una nuova forma mentis che attribuisca al bene costa
maggiore dignità riconoscendo i fattori che ne condizionano e determinano
dinamica appunto e necessaria la progettazione ed esecuzione delle opere di difesa
e di protezione delle coste virgola che dovrebbero essere più sostenibile e meno
traumatizzanti per l'ambiente appunto spesso gli interventi eseguiti hanno raggiunto
gli obiettivi prefissati solo localmente e innescato nuovi processi erosivi punto le
opere di difesa meccanica il più delle volte si sono dimostrati inefficaci alcuni casi
addirittura dannoso per l'equilibrio gli stessi di litorali.
In effetti si è passati a soluzioni più valide sotto il profilo turistico ambientale, come
la ricostruzione dei litorali con il riporto di materiale sabbioso, soprattutto da cavia
mare seguendo la tecnica del ripascimento morbido dei litorali, solo che ciò è stato
effettuato In Sardegna e in Veneto mentre in Sicilia tale strategia è stata
sperimentata con risultati discreti ma non risolutivi. Bisogna effettuare una gestione
integrata della zona costiera cioè un processo multidisciplinare per promuovere la
gestione sostenibile delle aree costiere che impieghi un approccio integrato
geografico, politico, ambientale, culturale, storico, urbanistico ed economico, nel
tentativo di raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo sostenibile virgola che sia
compatibile con la salvaguardia dell'ambiente. Bisognerebbe porre una maggiore
attenzione nel campo della formazione, della creazione di nuove professionalità
capaci di leggere pianificare correttamente il territorio. Non bisogna comunque
trascurare il consenso e la partecipazione della popolazione che deve essere
adeguatamente informati educata perché senza di essi la politica pianificatrice
destinata al fallimento.
La Sicilia comunque può offrire ancora visitatori scenari di incredibile suggestione e
bellezza come ad esempio:
 l'isola dei conigli a Lampedusa ;

Essa è stata eletta dagli utenti di Trip Advisor , una delle spiagge più belle al mondo
del 2013,
HANNO OTTENUTO 5 VELE:
 San Vito Lo capo ;

 Isola di salina

HA OTTENUTO 4 VELE:
 Favignana
 Lampedusa
 linosa
E altre località.

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