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L’ESIGENZA DI UNA CARTA TECNICA


La cartografia ufficiale dell’IGM è condizionata dagli obiettivi militari
originari che venivano soddisfatti anche da carte a piccola scala.
L’utilizzo di questa carta in un contesto tecnico si rivela utile per
organizzare e inquadrare interventi su grandi estensioni, o per ricavare
carte tematiche.
Tuttavia l’uso sistematico di simbologia, la modesta presenza di
particolari (dovuti alla piccola scala) e gli aggiornamenti che sono molto
diluiti nel tempo, hanno reso ben presto questa cartografia non esauriente
in ambito tecnico.

Nel 1969 vennero istituite le Regioni a statuto ordinario, e successivamente


a esse venne demandato (unitamente agli Enti cartografici ufficiali) il
compito di produrre e gestire la cartografia tecnica dei territori di loro
competenza denominata CTR (Carta Tecnica Regionale) alle scale
1:10.000 e 1:5.000 (D.P.R. 15 gennaio 1972).

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CARATTERISTICHE DELLA CARTA TECNICA
Già alla fine degli anni ‘70 alcune Regioni erano in grado di rendere
disponibile la nuova carta, che per scala, qualità del tratto, ricchezza di
particolari e capacità di aggiornamenti, si è dimostrata uno strumento
tecnico efficacissimo sia per il controllo del territorio, sia nell’attività
professionale.
Alla disponibilità del tradizionale supporto cartaceo, col tempo, si sono
aggiunti anche i supporti informatici, per cui ora si ha la disponibilità di
questa carta sia in formato raster sia in formato vettoriale.

Le carte CTR delle Regioni italiane sono state ottenute sulla base di rilievi
aereofotogrammetrici e sono riferite al sistema nazionale Gauss-
Boaga inquadrato nel sistema europeo unificato (Datum ED1950); sulla
cornice vengono riportate le coordinate UTM, e sul quadro è tracciato il
reticolato chilometrico dello stesso sistema.

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REPERIBILITÀ E TAGLIO DELLA CTR


Gli elementi sono disponibili in copia eliografica (per il tradizionale supporto
cartaceo) presso gli archivi cartografici delle varie Regioni e, per il rispettivo
ambito territoriale, presso la Provincia ed i Comuni che hanno contribuito
finanziariamente alla costruzione della carta.

Il sistema cartografico
definito dalla CTR è inserito
nel reticolato geografico
(latitudine e longitudine in
quanto i bordi del campo
cartografico sono costituiti
da meridiani e paralleli) della
carta IGM in scala 1:50.000
di nuova produzione.
Ciò allo scopo evidente di
precostituire uno stretto
collegamento fra i diversi
elaborati cartografici delle
diverse produzioni nazionali.

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LE SEZIONI 1:10.000 DELLA CTR
Ogni foglio alla scala 1:10.000 è detto sezione ed è ricavato dalla suddivisione in
16 parti del foglio alla scala 1:50.000, dunque con un campo cartografico pari a 5’
in longitudine e 3’ in latitudine.

Ogni sezione alla scala 1:10.000 è contraddistinta dal toponimo della località più
importante o più conosciuta del territorio rappresentato, e da un numero di sei
cifre: le prime tre indicano il numero del Foglio IGM alla scala 1:50.000, e le
seguenti due cifre, variabili da 01 a 16, indicano la posizione entro il suddetto
foglio; la sesta cifra è sempre zero.

010 020 030 040 CODICE DI INDIVIDUAZIONE


DELLE SEZIONI (6 cifre)
050 060 070 080
1a, 2a, 3a cifra: n. Foglio 50.000: 147
147 147
090 100 110 120 4a, 5a cifra: posizione nel Foglio: 13

6a cifra: sempre zero: 0


130 140 150 160

147130
Foglio IGM 1:50.000 Sezione 1:10.000
147 147130
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GLI ELEMENTI 1:5.000 DELLA CTR


Ogni foglio alla scala 1:5.000 è detto elemento ed è ricavato dalla suddivisione in
4 parti della sezione alla scala 1:10.000, corrispondente pertanto a 1/64 del foglio
alla scala 1:50.000, per cui il campo cartografico di 2’30” in longitudine per 1’30” in
latitudine.

Ogni elemento 1:5.000 è contraddistinto da un toponimo e da un numero che si


ottiene sostituendo una delle cifre 1, 2, 3, 4, allo zero terminale del numero della
sezione 1:10.000 in cui è contenuta.

010 020 030 040 010 020 030 040

050 060 070 080 050 060 070 080

147 147 147


090 100 110 120 090 100 110 120

134 131
130 140 150 160 140 150 160
133 132

Foglio 1:50.000 Sezione 1:10.000 Elemento 1:5.000


147 147130 147133

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CTR 1:5.000 – ELEMENTI
La formazione degli elementi alla scala 1:5.000 ha previsto di norma una copertura
aerofotogrammetrica del territorio con fotogrammi alla scala media di 1:13.000, ottenendo
negli elaborati prodotti, un errore massimo planimetrico dell’ordine di 2,00 m, e un errore
massimo altimetrico di 1,20 m.

tipo di carta
Particolare elemento 1:5.000 zona pianeggiante

numero
identificativo

toponimo

scala numerica
scala grafica

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CTR 1:5.000 – ELEMENTI


L’altimetria del territorio è
rappresentata sia mediante
curve di livello con
equidistanza di 5 m, sia
mediante punti quotati
isolati in numero medio di 5
per ogni dm2 di rappresenta-
zione cartografica.

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CTR 1:5.000 - ELEMENTI
Degli elementi 1:5.000 esiste la doppia versione senza retinatura e con retinatura dei
fabbricati. In quest’ultimo caso vengono distinti i fabbricati con tipologia costruttiva
residenziale da quelli con tipologia costruttiva industriale.

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CTR 1:10.000 - SEZIONI


Salvo poche eccezioni le sezioni 1:10.000 non sono rilevate ma derivate da riduzione foto-
meccanica e successivo assemblaggio di 4 elementi 1:5.000. Di questa carta esiste solo la
versione con fabbricati retinati.

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CTR – SCALE DI DETTAGLIO
Le sezioni e gli elementi
della CTR coprono integral-
mente il territorio regionale.
A questa carta sono già da
tempo in atto programmi di
produzione della carta in scale
di dettaglio perlopiù a
1:2.000-1:500.
Considerati i costi che questa
carta comporta, essa viene
realizzata a copertura delle
sole aree strettamente
urbane, come base per il
controllo del territorio e per la
redazione degli strumenti
urbanistici locali.

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DALLA CTR ALLA CTRN: LA CARTA NUMERICA


A partire dai primi anni ’90, con la crescente diffusione degli strumenti informatici, a fianco
della tradizionale cartografia cartacea si è andata sviluppando esponenzialmente la
cartografica numerica o digitale. Tale fenomeno ha interessato tutta la cartografia
nazionale, ma si è sviluppata particolarmente nella cartografia regionale che in questo ambito
viene detta CTRN.

La cartografia numerica consiste in un insieme di informazioni costituite da dati


numerici e alfanumerici organizzati con opportune strutture logiche (detti “data base”
cartografici e abbreviati con la sigla DB) e memorizzati su supporti elaborabili dal
calcolatore elettronico.
Su tali dati possono essere eseguiti elaborazioni mediante programmi di calcolo e da essi
possono essere ottenute visualizzazioni sugli schermi dei computer o su supporti cartacei a
mezzo di plotter e stampanti. La cartografia numerica può essere ottenuta in 3 modi:

da digitalizzazione di una carta tradizionale CND


(a seguito di georeferenziazione)
da tecniche fotogrammetriche analitiche/digitali CFN
da strumentazione topografica informatizzata CTN

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LA CARTA NUMERICA
La carta digitale, oltre che come insieme numerico di dati, possiede le seguenti due
forme di rappresentazione:

VETTORIALE: utilizza le primitive geometriche (tipiche dei sistemi CAD)


punto, linea e poligono per rappresentare le forme e la posizione degli oggetti che
caratterizzano il territorio.
RASTER: utilizza i pixel (minima unità di informazione all’interno di una griglia
di elementi) per rappresentare la carta, che diventa di fatto un’immagine
digitale.

La carta digitale possiede numerosi vantaggi tra i quali citiamo:


automazione della fase di disegno;
stabilità della precisione metrica (assenza di stiramenti della carta);
possibilità di elaborazioni automatiche;
precisione delle elaborazioni numeriche;
distribuzione della carta in modo più semplice e più rapido;
visualizzazione della carta anche in remoto (Web);
produzione semplificata di carte tematiche.
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LA CARTA NUMERICA: esempio di carta vettoriale

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FUNZIONE DELLE CARTE TEMATICHE


Le carte tematiche rappresentano, su di una base cartografica preesistente,
singoli fatti e fenomeni, fisici o antropologici, riferiti alla superficie terrestre.
Ciascuno di tali fatti o fenomeni costituisce un tema che viene messo in evidenza
con particolari procedimenti grafici (es. campiture), in modo che la carta permetta di
coglierne la distribuzione sul territorio, le diversificazioni e le connessioni.

Esse costituiscono
uno strumento non
sostituibile nello
studio e nella
progettazione degli
interventi sul
territorio.

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TIPOLOGIE DI TEMI RAPPRESENTATI
In relazione ai fatti o ai fenomeni rappresentati si possono distinguere diversi tipi di
carte tematiche.

Carte tematiche relative agli aspetti naturali:


naturali:
ƒ carte climatiche;
ƒ carte geomorfologiche, raffiguranti le forme del terreno e la loro natura;
ƒ carte geofisiche (es. carte vulcanologiche o sismologiche), che rappresentano
caratteri endogeni nelle loro manifestazioni esterne.
Carte tematiche relative agli aspetti antropologici:
antropologici:
ƒ carte demografiche, relative ai movimenti della popolazione;
ƒ carte della densità e distribuzione della popolazione;
ƒ carte antropologiche o etnologiche.

Carte tematiche relative agli aspetti economici:


economici
ƒ carte di utilizzazione del suolo, distribuzione delle colture, entità delle produzioni;
ƒ carte di valutazione delle industrie, relativamente a diverse tipologie;
ƒ carte di valutazione dei flussi di traffico;
ƒ carte di valutazione delle edificazioni in determinati intervalli temporali;
ƒ carte di valutazione delle tipologie di edificazioni.

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CARTA TEMATICA GEOMORFOLOGICA

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CARTA TEMATICA DI USO DEL SUOLO

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