Sei sulla pagina 1di 25

VARIAZIONE TEMPORALE O SPAZIALE

Studio dell'evoluzione di un fenomeno nel tempo o


della sua distribuzione nello spazio

Interessanti per il governo del paese:


1) andamento dell'occupazione, dell'inflazione,
dell'immigrazione, ecc.
2) rapporto tra i tassi di disoccupazione delle regioni,
all'interno della regione, situazione relativa della
viabilità a livello comunale, ecc.

Unità statistica è il TEMPO (anno, trimestre, mese,


giorno):
rileviamo il fenomeno per tempi diversi → unità
temporale
Y1, Y2,…, Yt-1, Yt, Yt+1, …, Yn,

L'osservazione nel tempo di un certo fenomeno


permette di costruire una serie storica.

Si può rappresentare con un grafico cartesiano, in asc:


dimensione temporale, ord: carattere (successione di
punti o spezzata)

1
Ad esempio se rapportiamo il valore Yt a quello
precedente Yt-1 otteniamo un tasso di variazione (%).
La serie di tassi che ne risulta non dipende dall'unità
di misura né dall'ordine di grandezza del fenomeno: si
possono fare confronti

Esempi

Serie di livello (in aumento)


Serie di variazioni (mostra rallentamenti nell'aumento)
anni Consumi finali nazionali per Consumo in t / consumo in t-1
1990 18.103
1991 19.887 110
1992 21.167 106
1993 21.481 101
1994 22.552 105
1995 23.889 106
1996 25.318 106
1997 26.636 105
1998 27.882 105
1999 29.087 104
2000 30.661 105

E’ molto importante misurare la variazione dei


prezzi, per:
1.misura della variazione del costo della vita,
dell’inflazione

2
2.nella valutazione della variazione di un fenomeno
economico espresso in termini monetari (consumo,
fatturato, Pil) bisogna “eliminare” l’effetto della
variazione dei prezzi

3
anni Consumi finali nazionali Consumo in t /
per abitante ------------------------*100
(migliaia di lire correnti) consumo in t-1
1990 18.103
1991 19.887 110
1992 21.167 106
1993 21.481 101
1994 22.552 105
1995 23.889 106
1996 25.318 106
1997 26.636 105
1998 27.882 105
1999 29.087 104
2000 30.661 105

4
5
Unità statistica è lo SPAZIO (regioni, province,
comuni, centraline per rilevazioni ambientali, ecc.):
rileviamo il fenomeno per enti territoriali diversi →
unità territoriale

Esportazioni per area Numeri


geografica indici in
(x1000 miliardi) base Italia
nord 313 73,6
centro 68 16,0
mezzogiorno 44 10,4
italia 425 100,0

VARIAZIONE TEMPORALE: I numeri indici

Una prima classificazione permette di distinguere tra


numeri indici semplici e numeri indici complessi (o
sintetici).

Semplici: valutazione della variazione di un singolo


fenomeno
Complessi: valutazione della variazione di due o più
fenomeni

6
NUMERI INDICI SEMPLICI

Nella classe dei rapporti statistici i numeri indici


semplici servono a confrontare l’intensità di una sola
grandezza in due tempi o luoghi diversi (numeri
indici temporali e territoriali, rispettivamente).

In generale, il numero indice semplice si ottiene


dividendo il valore assunto da in un tempo (o
luogo) t per il valore della grandezza nella situazione
b presa a riferimento, detta “base”:

numero indice percentuale con base b


riferito al tempo t;

In una serie storica , presa come base


l’origine , la successione dei rapporti semplici per
è detta serie dei numeri indici a base fissa in 0;
tale successione permette di valutare l’evoluzione del
fenomeno nell’arco di tempo in cui è stato osservato.

7
Esempio:

anni 1995 1999 2000


Prezzo unitario del cinema 8000 10000 13000
(£)
n.i.s. a base fissa (%) 100 125 162

Prezzo unitario di un Pc 5 3,5 3


(mil.)
n.i.s. a base fissa (%) 100 70 60

Il prezzo del cinema:


 è aumentato del 25% dal 95 al 99
 è aumentato del 62% dal 95 al 00

Il prezzo del Pc:


 è diminuito del 30% dal 95 al 99
 è diminuito del 40% dal 95 al 00

Se, invece, interessa studiare le variazioni relative di


da un tempo a quello successivo , si divide
ogni valore per il precedente , e si ottiene la serie
dei numeri indici a base mobile

8
numero indice (percentuale) a base
mobile riferito al tempo t.

Non è possibile determinare in numero indice relativo


al tempo iniziale

anni 1995 1999 2000


Prezzo unitario del 8000 10000 13000
cinema (£)
n.i.s. a base mobile (%) 125 130

Prezzo unitario di un Pc 5 3,5 3


(mil.)
n.i.s. a base mobile (%) 70 86

Il prezzo del cinema:


 è aumentato del 25% dal 95 al 99
 è aumentato del 30% dal 99 al 00

Il prezzo del Pc:


 è diminuito del 30% dal 95 al 99
 è diminuito del 14% dal 99 al 00

Notiamo che i numeri indici sono sempre positivi,


anche quando segnalano una diminuzione

9
SCELTA DELLA BASE

Situazione di normalità in cui sono assenti eventi


anomali
E’ necessario cambiarla periodicamente per evitare
l’invecchiamento della base.

CAMBIAMENTO DI BASE
Data una serie a base fissa in b, è possibile operare un
cambiamento della base: il passaggio alla nuova serie
dei numeri indici a base c si compie dividendo ogni
numero indice per il numero indice del tempo
con base :

BF→BM

A partire dai numeri indici a base fissa in b è possibile


ricostruire la serie a base mobile; infatti

10
ovvero, la serie dei numeri indici a base mobile si
costruisce dividendo ogni numero indice a base fissa
per quello che lo precede.

BM→BF

Viceversa, la serie a base fissa in si ottiene da quella


a base mobile per moltiplicazioni successive:

Ad esempio, per e t=2 si ha:

11
PROPRIETA’ DEI NUMERI INDICI SEMPLICI
 Proprietà di identità: Se si confronta una
situazione temporale con se stessa il numero
indice vale 1

 Proprietà di reversibilità delle basi: il numero


indice è l’inverso del numero indice .

 Proprietà circolarità (transitività): dati tre tempi


t, s e r, si ha

Consente il cambiamento di base senza ricorrere ai


dati originali

 Condizione di scomposizione delle cause


Il numero indice del valore monetario si può
scomporre nel prodotto del numero indice del
prezzo p per il numero indice delle quantità q, ossia

NUMERI INDICI COMPLESSI (DEI PREZZI)

12
Se i confronti temporali o territoriali riguardano un
fenomeno che risulta dal concorso di più componenti,
allora è necessario effettuare una sintesi delle
informazioni elementari relative alle componenti
medesime:
 k serie storiche
 nel caso di indici di prezzo l’esigenza di passare a
NI complessi è determinata dalla necessità di dover
misurare la variazione di prezzo di un insieme di
merci, a volte scelte per rappresentare un sistema
economico

Esempio:

Prezzi all’ingrosso
(x1000 lire al quintale)
Agrumi 1995 1998
Arance 47 50
Mandarini 47 44
Clementin 71 62
e
limoni 82 102

Vorremmo misurare la variazione del prezzo degli


agrumi: abbiamo la necessità di sintetizzare in qualche
modo gli indici semplici

13
Possibili soluzioni

Consideriamo H beni, con h=1,…,H, ed i loro prezzi


unitari

Tempo 0 (base) p10, p20, …, ph0,…, pH0


Tempo t (corrente) p1t, p2t, …, pht,…, pHt

Medie semplici di indici semplici (media aritmetica di


rapporti)

Esempio:

Prezzi all’ingrosso
(x1000 lire al quintale)
Agrumi 1995 1998 Numeri
indici
semplici
Arance 47 50 1.1
Mandarini 47 44 0.9
Clementin 71 62 0.9
e
limoni 82 102 1.2

Media semplice dei NI semplici=1,02

14
Problemi
 Merci che hanno un prezzo unitario molto elevato
sono meglio rappresentate. Per contro non sono
rappresentati beni con p unitario basso ma
consumati, scambiati, in quantità elevate

Seguendo un approccio di aggregazione di tipo


statistico si introducono:

Medie ponderate di indici semplici

La media aritmetica di indici semplici del tipo ,


con pesi definiti da è data da:

15
Numeri indici sintetici dei prezzi ponderati con i
valori

Il generico indice elementare del prezzo al tempo t


con base al tempo 0 per il bene h è dato da

Se la ponderazione è fatta con il valore dei beni al


tempo base, cioè , l’indice sintetico costruito
come media aritmetica ponderata degli indici
elementari prende il nome di indice dei prezzi di
Laspeyres

Dall’ultima uguaglianza si nota che l’indice di


Laspeyres si ottiene anche come rapporto tra il valore
dell’aggregato al tempo corrente, ferme restando le
quantità al tempo base, , e il valore
dell’aggregato al tempo base, .

l’indice di Laspeyres misura la variazione relativa


media del prezzo degli n (h=1…n) beni dalla
situazione b alla situazione t nell’ipotesi che le
quantità consumate di ogni bene nella situazione t
siano uguali a quelle consumate nella situazione base.
16
 quantità costanti in 0, la variazione misurata è
dovuta solo ai prezzi

Se il fattore di ponderazione è il valore dei beni


determinato valutando la quantità corrente al prezzo
dell’anno base, cioè , l’indice sintetico
costruito come media aritmetica ponderata degli indici
elementari prende il nome di indice dei prezzi di
Paasche

Dall’ultima uguaglianza si nota che l’indice di


Paasche si ottiene anche come rapporto tra il valore
dell’aggregato al tempo corrente, ,e il valore
dell’aggregato al tempo corrente, fermi restando i
prezzi al tempo base, .

Parallelamente agli indici dei prezzi di Laspeyres e di


Paasche si possono definire gli indici delle quantità
come

17
In generale i due indici di Laspeyres e di Paasche sono
differenti ( tendenziosità positiva),
risulterebbero uguali se il coefficiente di correlazione
lineare tra variazioni dei prezzi e di quantità (in
generale negativo)fosse nullo.

VANTAGGI E SVANTAGGI FORMULA DI LASPEYRES

Vantaggi:

- richiede la conoscenza dei soli pesi del tempo base, mentre


correntemente richiede soltanto la rilevazione dei prezzi

- ha un significato economico immediato, dato dal


riferimento a un paniere fisso

Svantaggi:

- rapido invecchiamento del sistema di ponderazione


(‘logoramento della base’), e conseguente necessità di
aggiornare spesso la base;

- tendenziosità positiva;

18
- mancanza della proprietà della circolarità (sicché il
confronto tra due termini qualunque della serie non è
rigorosamente possibile), della reversibilità delle basi e
della decomposizione delle cause

Indice ideale di Fisher


Per considerare contemporaneamente l’informazione
fornita dai due numeri indici si può calcolare la media
geometrica dei due indici, come suggerito da Fisher:

Tale indice viene detto ideale perché soddisfa quasi


tutte le proprietà formali proposte dallo stesso Fisher
esclusa la transitività.

NB per ogni indice complesso è importante


 la rappresentatività del paniere
 la qualità dei beni del paniere

19
Esempio n.i. dei prezzi di Laspeyres
PRODOTTI PREZZI PREZZI PRODUZIONE INDICI
'95 '98 VENDIBILE SEMPLICI
p98
al 1995 p98/p95 ------- * p95q95
(p95q95) p95
(x 1000 £ al q) (miliardi)

Arance 47 50 1017 1.06 1081.91


Mandarini 47 44 112 0.94 104.85
Clementine 71 62 174 0.87 151.94
Limoni 82 102 608 1.24 756.29
TOT 1911 2095.00

indice di prezzo di L 2095/1911=1.10

ESEMPIO CALCOLO NUMERI INDICI DELLE QUANTITA'


DI L e P

Prodotti prez prezz quantit quantità q98*p98 q95*p9 q98*p95 q95*p9


zi i '98 à '95 '98 8 5
'95

arance 47 50 22 24 1200 1082 1128 1017


mandarini 47 44 2 3 132 105 141 112
clementine 71 62 2 4 248 152 284 174
limoni 82 102 7 7 714 756 574 608
TOT
2294 2095 2127 1911

indice delle q di 1.113


Laspeyres
indice delle q di Paasche 1.095
20
I N.I. DEI PREZZI AL CONSUMO PRODOTTI
DALL’ISTAT
NIC: indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera
collettività.
Si riferisce alla generalità dei consumi delle famiglie
presenti in Italia.
FOI : indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai
e impiegati.
Si riferisce ai consumi delle famiglie facenti capo ad un
lavoratore dipendente extra-agricolo.
IPCA : indice armonizzato dei prezzi al consumo per i paesi
dell’Unione Europea.
Si riferisce alla generalità delle famiglie presentiStruttura e
metodo di calcolo sono regolamentati dalla legislazione
comunitaria.
L’IPCA viene calcolato, pubblicato dall’Istat e inviato
all’Eurostat mensilmente secondo un calendario prefissato.
L’Eurostat, a sua volta, diffonde gli indici armonizzati dei
singoli paesi dell’UE ed elabora e diffonde l’indice
sintetico europeo, calcolato sulla base dei primi.
21
Dal gennaio 1999 i tre indici sono integrati:

basati su un’unica rilevazione

medesima rappresentatività territoriale

stessi metodi di calcolo

stesso campione di prodotti

aggiornati contemporaneamente ogni anno

I tre indici hanno finalità differenti.


• Il NIC è utilizzato come misura dell’inflazione a livello
dell’intero sistema economico, in altre parole considera
l’Italia come se fosse un’unica grande famiglia di
consumatori, all’interno della quale le abitudini di spesa
sono ovviamente molto differenziate.
• Il FOI si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie
che fanno capo a un lavoratore dipendente (extra-agricolo).
E’ l’indice usato per adeguare periodicamente i valori
22
monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al
coniuge separato.
• L’IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura
dell’inflazione comparabile a livello europeo attraverso
l’adozione di un impianto concettuale, metodologico e
tecnico condiviso da tutti i paesi.

La rilevazione dei prezzi al consumo è così rilevante che è


regolata da norme nazionali e internazionali

23
I numeri indici dei prezzi al consumo misurano le
variazioni nel tempo dei prezzi di un paniere di beni e
servizi rappresentativi di tutti quelli destinati al consumo
finale delle famiglie presenti nel territorio economico
nazionale e acquistabili sul mercato attraverso transazioni
monetarie (sono escluse quindi le transazioni a titolo
gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi, ecc.).

L’indice deve preliminarmente rispondere ai seguenti


criteri:

facilità di interpretazione e credibilità


tempestività

**********************************************
********
**********************************************
********
La parte relativa alle problematiche relative ai NI dei
prezzi prodotti dall’Istat è disponibile presso la
stamperia di Facoltà.
24
Ulteriori approfondimenti sui NI (sempre aggiornati) sono
disponibili alla pagina web dell’ISTAT
(http://www.istat.it/), in particolare relativamente alla
metodologia di rilevazione dei prezzi al consumo e di
calcolo dei NI dei prezzi si veda
http://www.istat.it/prezzi/precon/aproposito/metodologia2007
.pdf
**********************************************
********
**********************************************
********

25

Potrebbero piacerti anche