• angoli
• dislivelli
• distanze
Si differenziano per:
p
principio
p di funzionamento;;
struttura;
livello tecnologico;
grado di precisione;
campo di applicazione.
Angoli
Definiti:
V, la verticale passante per
A
πB è il piano definito dalla
verticale V e dalla
congiungente AB
πC è il piano definito dalla
verticale V e dalla
congiungente AC
L’ angolo
g azimutale è
l'angolo diedro definito dai
due piani πB e πC e che ha per
spigolo la verticale V
passante per A .
Angoli
Dato un punto A
ed
d un puntot BB,
l'angolo zenitale
è l'angolo formato
dalla verticale
per il punto A e
dalla congiungente
i punti A e B
Dislivelli
Si definisce quota di un punto la sua distanza da una
superficie di riferimento misurata
sulla verticale per il punto stesso.
Si chiama
h d
distanza topografica
f d tra due
d punti A e B della
d ll superficie
f
fisica della Terra, l'arco di geodetica che congiunge le proiezioni A'
e B' dei due punti sull'ellissoide.
DISTANZE
Trattandosi
T tt d i nella ll pratica
ti di rilievi
ili i di modesta
d t estensione
t i sii
può considerare che il geoide coincida con il piano ad
esso tangente nel punto medio della zona nella quale
avviene
i il rilievo,
ili e che,
h di conseguenza, sia i trascurabile
t bil
la convergenza delle verticali; in altri termini
considereremo le verticali nella zona del rilievo parallele
tra loro
l edd ortogonalili all piano
i tangente all geoide.
id
DISTANZE
d* : distanza reale
: angolo zenitale
do : la distanza topografica (o ridotta)
d = do = d* Sen
TEODOLITE
Il Teodolite è uno strumento utilizzato
specificatamente per misurare angoli
(azimutali e/o zenitali)
Teodolite: 0.00015
0 00015c (al mezzo secondo 00.5
5” pari a 0.15
0 15 mgon)
detti anche teodoliti al decimillesimo
Classificazione
Struttura di un teodolite
Struttura di un teodolite
Assi del teodolite
Parti del teodolite
Controlli del teodolite
Il Treppiede
L
L
Piastra di
appoggio
del treppiede
La basetta
La basetta assicura il collegamento dello strumento con la
piastra di appoggio del treppiede. Essa si compone di:
1. Piastra fissa di base
2. Piastra basculante superiore
3. Tre viti calanti che uniscono la piastra di base e la
superiore
L
Cannocchiale topografico:
funzionamento
La lente L1 e la lente L2 hanno focale
risultante:
i lt t
f = f1 * f2 / ((f1 + f2 – l))
L3 : Lente
L t oculare
l ((convergente)
t )
Ab
Aberrazioni
i i cromatiche
ti h
Aberrazioni di sfericità
A i
Astigmatismo
i
Distorsione
ABERRAZIONI CROMATICHE
Deriva dal fatto che l’indice di rifrazione
varia al variare della lunghezza d’onda della
luce
E’ misurata da Ac = fC – fF con fC e fF
E
distanze focali corrispondenti alle lunghezze
onda 0,4862 m e 0,6563 m
d’onda
d
Si riduce accoppiando lenti di vetro flint con
lenti di vetro crown una convergente e
ll’altra
altra divergente
Aberrazioni di sfericità
à
Astigmatismo
Distorsione a botte e a cuscino
Cannocchiale topografico
In realtà nel cannocchiale topografico,
topografico
ciascuna lente L1, L2, L3 è composta da un
pacchetto di lenti, al fine di correggere le
aberrazioni..
aberrazioni
Il Teodolite
r – r : asse principale
m- m: asse secondario
u-u: asse di collimazione
c: centro dello strumento
Condizioni di esattezza del teodolite:
1. Asse principale perpendicolare al piano del cerchio
orizzontale
2. Asse principale passante per il centro del cerchio
orizzontale
3. Asse secondario perpendicolare all’asse principale
4. Asse secondario perpendicolare al cerchio verticale
5. Asse secondario passante per il centro del cerchio
verticale
6. Asse di collimazione perpendicolare all’asse secondario
7. Convergenza
g dei tre assi in un punto
p (centro
( dello
strumento)
8. Graduazione esatta dei cerchi
9. Correttezza indice zenitale
Condizioni di esattezza del teodolite:
Per controllare se uno strumento soddisfa le condizioni di esattezza ed
eliminare eventuali errori residui, una volta posto in stazione curando
bene la verticalità dell
dell’asse
asse Z-Z , si possono effettuare letture ai cerchi
collimando a punti ben identificati e tali da consentire un centramento
molto ppreciso,, dopo
p aver annotato le letture su un registro,
g , si capovolge
p g
il cannocchiale e, ruotata l’alidada di un angolo piatto, si ripetono a
Ritroso le collimazioni (regola di Bessel).
Si parla di letture coniugate.
Indicando con H' e H“ gli angoli orizzontali letti e, V' e V" le letture
degli angoli verticali,
verticali i valori più probabili delle letture saranno ottenuti
quindi come media aritmetica delle due misure coniugate :
H = ((H' + H" ± 200g)
g) / 2
V= (V' - V" + 400g) / 2
Condizioni di esattezza del teodolite:
La regola di Bessel consente di eliminare l’influenza sulle
misure degli errori di:
- Non perfetta orizzontalità dell’asse
dell asse secondario;
- Non perfetta ortogonalità dell’asse di collimazione con
l’asse secondario;
- eccentricità
à dell’asse
d ll’ di
d collimazione;
ll
- eccentricità dell’alidada (con il cerchio orizzontale);
- eccentricità del cerchio zenitale (con l’asse
l asse secondario);
Il suo impiego risulta indispensabile per il corretto
impiego
p g di tutti quegli
q g strumenti (prevalentemente
(p i
teodoliti) che hanno caratteristiche di precisione tali da
risentire delle pur minime imperfezioni di costruzione (o di
manutenzione).
i )
TEODOLITI ELETTRONICI
Sono strumenti identici dal punto di vista meccanico ai tradizionali teodoliti, ma le
letture ai cerchi avvengono elettronicamente e sono poi visualizzate su un piccolo
schermo
h edd eventualmente
l registrate.
i
I cerchi nei teodoliti elettronici sono sempre di cristallo del tutto simili a a quelli
tradizionali, sui quali la graduazione, numerata o codificata (mediante da una
sequenza di bianchi e di neri, tipo codici a barre) è ottenuta ancora mediante processi
di fotoincisione.
Uno strumento elettronico compie in modo automatico ciò che in uno strumento
meccanico viene fatto manualmente con le letture coniugate.
Esistono
i attualmente
l strumentii con movimenti
i i di collimazione
lli i dei
d i puntii in
i modo
d
automatico(stazioni totali motorizzate)
DISTANZIOMETRI ELETTRONICI
I distanziometri elettronici sono strumenti di
recente introduzione (50 anni)
Sono caratterizzanti:
Portata massima
Precisione
(1/sec)) frequenza
f (1/ f , numero di cicli
i li all secondo;
d
I intensità istantanea:
DISTANZIOMETRI ELETTRONICI
Si indica inoltre con la lunghezza dell'onda, cioè lo
spazio percorso dall'onda nel propagarsi,
corrispondente
i d t ad d un periodo T è
i d T; è llegata
t alla
ll
frequenza T dalla relazione:
=cT=c/f
dove c è la velocità della luce nel vuoto.