Equazioni:
X = f (u,v);
Y = f (u,v);
Dove
X, Y = coordinate cartesiane di rappresentazione
u, v = coordinate curvilinee geografiche
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ANALISI DEL PROBLEMA CARTOGRAFICO
La cartografia richiede la soluzione del problema matematico dal quale si possano
ottenere due funzioni che consentano di passare dalle coordinate geografiche
(ϕ,λ) di un punto sulla superficie terrestre alle corrispondenti coordinate
cartesiane (X,Y) del punto sulla carta. Ogni rappresentazione cartografica,
pertanto, è basata su un sistema di formule matematiche del tipo:
X = f1(ϕ,λ); Y = f2(ϕ,λ)
tali che a ogni coppia di valori (ϕ,λ) sulla superficie terrestre corrisponda una sola
coppia di valori (X,Y) sul piano della carta.
X
P0(X,Y)
X = f1(ϕ,λ)
P(ϕ,λ) Y = f2(ϕ,λ)
LE DEFORMAZIONI CARTOGRAFICHE
È già stato riferito in altri contesti che la superficie terrestre, o quelle che
la approssimano (ellissoide, sfera), non sono sviluppabili sul piano,
dunque non è possibile creare la corrispondenza biunivoca posta alla base
della teoria senza prevedere necessariamente dilatazioni e
deformazioni, tanto più grandi quanto più grande è l’area rappresentata.
Pertanto per trasferire sul piano della carta una superficie sferica occorre
deformarla, peraltro in modo non omogeneo. Ne deriva che ogni
possibile modalità di proiezione cartografica dà origine a carte affette da
deformazioni che possono essere: angolari, lineari e superficiali.
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Tipologie di rappresentazione
Deformazione Rappresentazione
MODULI DI DEFORMAZIONE
Le deformazioni implicite nel passaggio dalla superficie terrestre al piano
della carta sono fotografate dai seguenti tre coefficienti che prendono il
nome di moduli di deformazione.
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In funzione del valore che assumono i moduli
di deformazione, le carte possono essere
classificate nel seguente ulteriore modo
Proiezioni
Rappresentazioni cartografiche eseguite tramite costruzioni di tipo
tipo
geometrico.
Proiezioni Prospettiche.
Proiezioni per Sviluppo.
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Proiezioni Prospettiche
Proiezioni centografiche
o gnomoniche
(O al centro della superficie).
Proiezioni ortografiche
(O all’
all’ infinito)
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Proiezioni per Sviluppo
La rappresentazione avviene
considerando un cono od un
cilindro secante o tangente Coniche
la superficie sferica o
ellissoidica.
ellissoidica.
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Modulo di deformazione lineare
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Modulo di deformazione angolare
mangolare = acarta - aellissoide
Dove:
Carte Conformi
Sono regolate dalle seguenti espressioni:
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Carte Conformi
Il Modulo di deformazione lineare varia in funzione del punto ma non
della direzione uscente da esso. La rappresentazione è tale, da far
corrispondere a figure ellissoidiche,
ellissoidiche, figure piani simili.
msuperficiale = (m
(mlineare)2
Carte Equivalenti
Sono regolate dalle seguenti espressioni:
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Rappresentazione di Gauss
Si tratta di una rappresentazione di tipo cilindrico
inversa. In essa l’
l’asse del cilindro è infatti
ortogonale all’
all’asse di rotazione dell’
dell’ellissoide.
Proiezione di Mercatore
E’ un tipo di rappresentazione assimilabile
ad una proiezione per sviluppo
cilindrico diretto. E’
E’ rappresentabile
infatti mediante una serie di linee
ortogonali tra loro rappresentanti
paralleli e meridiani ma, con la
differenza che, mentre i meridiani
risultano tutti equidistanti, i paralleli
sono più
più “fitti nelle vicinanze
dell’
dell’Equatore e diventano più più distanti
fra loro man mano che ci si avvicina ai
due poli estremi.
dY = 1
ds
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Proiezione di Mecatore
Questo significa che:
Cartografia Italiana
La prima cartografia italiana è quella austriaca, relativa soltanto al Lombardo Veneto.
Veneto.
Nel 1861 venne creato l'Ufficio Tecnico del Corpo di Stato Maggiore dell'Esercito
dell'Esercito con il
compito di produrre carte per la difesa.
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Cartografia Italiana
A partire dal 1941 con il cambio della rappresentazione cartografica viene assunto
come sistema di riferimento l'ellissoide internazionale (Hayford: a = 6378388; e2
= 0.006722670022333) orientato a Monte Mario (j =41° 55'25".51; l =12° 27' 8".4
Est da Greenwich; azimut della direzione a Monte Soratte a = 6° 35' 0".88,
determinati con operazioni di astronomia geodetica).
Fu deciso di adottare due soli fusi di ~ 6° 30' di ampiezza, con meridiani centrali
9° e 15° ad Est di Greenwich (fuso Ovest o fuso 1: 6°< l <12°27'8".4; fuso Est o
fuso 2: 11°57'8".4<l <18°30').
Furono adottati come falsa origine per le coordinate E i valori di 1500 km e 2520 km
rispettivamente, in modo tale che la prima cifra della coordinate E indichi il fuso a cui
appartiene il punto (lo sviluppo del fuso lungo il parallelo, per j = 45°, è ~ 474 km).
Cartografia Italiana
A partire dal 1950 il sistema di riferimento geodetico e cartografico si è arricchito, a seguito della
definizione di un sistema di dati europeo (ED50), permettendo un'alternativa nella designazione
dei diversi punti topografici e nella definizione di un nuovo reticolato.
le coordinate dei punti trigonometrici hanno assunto valori diversi da quelli registrati nel sistema
nazionale.
Il passaggio tra i due sistemi di coordinate non è eseguibile con procedure rigorose di calcolo non
essendo nota, se non grossolanamente, la relazione tra i due sistemi.
Vi sono formule empiriche (dovute all'IGMI) che valgono per zone limitate, oppure apposite tabelle
che, ad esempio nel caso delle carte a scala 1:100 000, forniscono le differenze delle coordinate
di un punto.
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Cartografia Italiana
Le differenze in latitudine e longitudine (in secondi sessagesimali)
riscontrate nel confronto tra il sistema nazionale ed il sistema ED50
sono sintetizzate nella figura seguente:
Cartografia Italiana
Il territorio italiano è rappresentato anche nel sistema UTM (in questo caso il sistema geodetico di
riferimento è l'ED50).
Secondo tale sistema la superficie terrestre è stata divisa in 60 fusi di 6° di ampiezza, numerati
da 1 a 60 partendo dall'antimeridiano di Greenwich e procedendo verso Est. Si ha inoltre
una suddivisione in 20 fasce di 8° ciascuna in latitudine partendo da j = -80° fino a j =
80°. Le fasce sono individuate da lettere dell'alfabeto dalla C fino alla X a partire da Sud,
escludendo le lettere I e O.
Le intersezioni tra fusi e fasce individuano le zone; l'Italia è compresa nelle zone 32T, 33T, 32S,
33S salvo una parte della penisola salentina che appartiene alle 34T e 34S (si noti che il
numero designa il fuso e la lettera indica la fascia).
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Cartografia Italiana
Cartografia Italiana
Comuni (mappe)
IGM (fogli)
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