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DIZIONARIO UNIVERSALE
UREGNOLOG (GO

o DI ARTI E MESTIERI

XXIII.

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2 Mºb
NU O VO
DIZIONARIO UNIVERSALE
QEGNOLOGIGU)

O DI ARTI E MESTIERI
E DELLA

ECONOMIA INDUSTRIALE E COMMERCIANTE


CoMPI LAT o DAI SIGNORI

LENORMAND, PAYEN, MOLARD JEUNE, LAUGIER,


FRANCOEUR, ROBIQUET, DUFRESNOY, sc., rc.
ºuma 7radazione %/ana
fatta da una società di dotti e d'artisti, con l'aggiunta della spiegazione di tutte
le voci proprie delle arti e dei mestieri italiani, di molte correzioni, scoperte
e invenzioni estratte dalle migliori opere pubblicate recentemente su queste
materie ; con in fine un nuovo vi francese dei termini di arti e
mestieri corrispondenti con la lingua italiana e coi principali dialetti d'Italia.
opEaA in TearssANTE AD oGNI cr.Asse Di persone, coaBEDATA Da Us
copioso NUMeno Di TAvole IN a AME DEI DIVERSI UTENSILI,

APPAB ATI, stRomENTI, MACCHIN F ED orrICINE.

'NDMIO NN Ill.

V ENEZIA
PRESSO GIUSEPPE ANTONELLI ED
Tip. PREMIATo DI MEDAGLIE D'oro
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SUPPLIMENTO
A L

NUovo DIZIONARIO UNIVERSALE


TECNOLOGICO

O DI ARTI E MESTIERI

ºomyaao
dalle migliori opere di scienze e d'arti pubblicatesi negli ultimi tempi, e
particolarmente da quelle di Berzelio, Dumas, Chevreul, Gay-Lussac, Hachette,
Clement, Borgnis, Tredgold, Buchanam, Rees; dal Dizionario di Storia
naturale, da quello dell'Industria, cc. ec., ed esteso a ciò che più partico
larmente può risguardare l'Italia.
SUPPLIMENTRO
AL

NUOVO DIZIONARIO UNIVERSALE


TECNOLOGICO

O DI ARTI E MESTIERI, Ee.

- Ǽg 94 --

FinestRA Fis Est RA

Frunnia Orlo della veste. semplici fenditure. Pare tuttavia, che


(ALBERTI.) nelle case di campagna di Plinio, a Lau
FIMBRIATO. Orlato da piede con rentino ed a Tusci, vi avessero diversi
frangia od altro ornamento. appartamenti, sale comode per il pranzo,
(ALBERTI.) gallerie ed altre camere spaziose, le qua
FIME o FIMO. V. concime, LETAME. li richiedevano grandi finestre. Vitruvio
FINALE. Dicono i tipografi quei vasi prescrive espressamente, che le camere
o fiori che si mettono in fine delle pagi da desinare, le gallerie, i corridoi e le
ne stampate. L'arte di fare questi finali scale, sieno disposte in maniera che dal
si è oggidì assai raffinata e ne parleremo le finestre ricevano buon lume.
in quegli articoli dove si tratterà del mo Nelle ruine di Pompeia non si trova
do di fare quei legni o piombi che ado rono se non poche case che avessero fi
peransi per tal uso ed anche per fare le nestre su la strada, e quelle finestre stes
figure interposte nel testo stampate col se non sembrano essere state praticate
torchio tipografico contemporaneamente che per dare lume alle camere; sono es
ai caratteri (V. IMPRoNTARe, incisione, se aperte a tale altezza, che alcuno non
rondiroRE di caratteri e PoliriPIA). Alla potrebbe collocarvisi comodamente per
parola Lirotipia indicheremo come sia vedere al di fuori. -

si proposto di applicare a questo uopo Le finestre si chiusero a principio con


la pietra. semplici imposte; non si cominciò se
(G.“M ) non che essai tardi ad accomodarvi
FINESTRA. Presso gli antichi le fi de'vetri o delle materie trasparenti, le
nestre erano generalmente strette ed as quali secondo Plinio erano di pietra
sai piccole; Seneca dice che quelle del specolare, forse di gesso specolare o di
bagno di Scipione avevano l'aspetto di selenite, e di questa si fece uso sovente
8 FINEzza FINIMENTo
anche nei secoli bassi. Trovansi tuttavia
e qualità di tutte ciò che è fino, squisito
ad Ercolano frammenti di lamine di ve ed ottimo nel suo genere, e si dice anche
tro, che indussero alcuni a credere che per isquisitezza e delicatezza di lavoro.
anche il vetro si adoperasse anticamente - (ALBERTI.)
a quell'uso; dicesi pure, che scoperta FINGERE antichità nel marmo. Tin
siasi a Pompeia una casa, le cui finestre gere il marmo nuovo con alcune misture
erano guernite di vetri. che gli dieno l'apparenza di antichità.
I templi più antichi d'ordinario non (ALBERTI.)
avevano finestre, tuttavia si assicura che FINIMENTO. I grandi animali do
ne avevano alcuni nell'Egitto. Nelle ruine mestici vennero a ragione paragonati a
di Tebe vedesi al di sopra del colonnato macchine possenti le forze delle quali
del tempio maggiore una specie di fine vengono dall'uomo utilmente impiegate
stra in di forma balestriera; ma non si per vincere le resistenze, superare gli
dice, nè può tampoco congetturarsi che ostacoli e comunicare alle masse inerti
munita fosse di vetri. movimenti di traslazione. Così nelle cam
I nostri antichi italiani usarono fine pagne attaccati all'aratro cui danno il
stre ingraticolate di ferro o di legno; moto il bue od il cavallo scavano i sol
usarono pure finestre invetriate, e im chi; sui canali e sui fiumi, i cavalli fu
pannate, cioè chiuse con pannolino o rono per lungo tempo i soli mezzi, coi
carta. quali l'uomo giunse a vincere la resi
Le parti ed ornamenti di una finestra stenza della corrente o quella dell'a
sono il davanzale semplice o intavolato, cqua, le quali difficilmente dalla sola
il PARAPETTo, lo sguascio o se ALLETTA, forza dei remi si sarebbero potute su
l' IMBoTTE, il BATTENTE, lo stipite, l'AR perare; finalmente oggidì pure i ca
chita Ave, il FREGIo, la con NICE, il FRoN valli, i buoi, gli asini e i muli sono quasi
TEspizio e talvolta la MENsoLA (V. queste i soli motori dei veicoli impiegati a tra
parole) sulla forma delle quali varie sportare per terra quelle merci che ali
parti ne si offrirà occasione di trattare mentano il commercio delle nostre città.
allorchè parleremo particolarmente dei Per rendere utili efficacemente questi
vasi da praticarsi nelle muraglie. Della possenti motori, ed applicare con la mi
maniera di fare le IsvETRIATE e le IMPo nor perdita possibile le loro forze a vin
ste delle finestre rimettiamo ad articoli cere le resistenze si imaginarono varii
separati il discorrere. congegni alcuni dei quali, cioè i fini
(Diz. delle Origini-G “M) menti, non sono per la maggior parte
FINESTRATA di sole. Dicono i con altro che mezzi di trasmettere l'azione
tadini, quando subito dopo una pioggia dei primi ai secondi; ed altri, cioè le vet
o frescura, s'apre ad un tratto un tendo ture ed i carri, sono destinati a rendere
ne di nuvoli, per cui passa il sole, la più facile, col loro meccanismo, lo spo
qual cosa è micidiale per le piante. stamento dei pesi. Lo scopo che in que
(ALBERTI.) sto articolo ci proponiamo si è di esami
FINESTRATO. Luogo ove sono le nare quale sia il sistema di finimento più
finestre, ordine di finestre. favorevole all'intero sviluppo delle forze
- (ALBERTI.) dei grandi animali domestici secondo il
FINesta Aro. V. FINEsTRA. particolare servigio cui applicare si vo
FINEZZA. Dicesi nelle arti lo stato gliono, e quale sia maniera di ben co
FINIME Nro FINIMEN 1 o o
struire le parti di questi finimenti me prio peso sul pendio del terreno; il ter
desimi. zo finalmente serve soltanto a dirigere
I finimenti sono quindi que” diversi gli animali.
apparecchi che adattansi sul corpo degli Dell'apparecchio di traimento. La
animali domestici con lo scopo precipua parte essenziale dell'apparecchio di trai
mente di facilmente dirigerli, e di farlo mento, si è il collare od il pettorale, i
ro eseguire lo spostamento di una massa cui accessorii sono le tirelle, il sopra
o trascinandola o portandola in sul dos spalle, i foderi e la cigna.
so; alcune parti accessorie di essi ser. Del collare e delle qualità che in esso
vono a preservare gli animali stessi dalle si esigono non faremo qui parola, essen
punture degli insetti e dall'azione della dosene bastantemente trattato in articolo
temperatura. I finimenti possono risguar a parte di questo Supplimento (T. V,
darsi come destinati a porre in relazio pag. 25o), ed essendosene pure fatto
nei motori animati con le masse che de qualche cenno all'articolo BAsTAIo del Di
vono spostare, od in altre parole, quali zionario (T. II, pag. 385 e 586 ).
mezzi di applicare le forze motrici alla Il pettorale è un apparecchio di trai
resistenza che loro si oppone; perciò mento più semplice assai del collare, es
la loro ragionata fabbricazione ed adat sendo essenzialmente formato di una lar
tamento sul corpo degli animali è di ga, fascia di cuoio composta di più pelli
molta importanza, entrando come parte sovrapposte che cigne il petto del caval
essenziale nella soluzione di questo inte lo, e terminasi ai due capi più indietro
ressantissimo problema di meccanica: delle spalle con un grosso anello di ferro
data la forza di un motore animato cui si attaccano le tirelle. Questa fascia,
farle eseguire lo spostamento di una detta anche petto o pettiera, è tenuta al
resistenza con la minor perdita possi suo posto da alcune coregge che diconsi
bile. reggi-petto e per lo più sono quattro.
Prima che dare le regole da seguirsi due da ciascun lato. Le prime attaccansi
nel lavoro dei finimenti dobbiamo indi all'indietro della spalla, le seconde all'a
care i nomi, la forma e gli usi delle va nello, e vanno tutte a finire al guancia
rie parti che li compongono ed accen letto che vien dopo il randello.
nare in pari tempo quale sia la forma Le tirelle sono quei legami che uni
delle regioni anatomiche, alle quali que scono il collare od il pettorale alla vettu
ste parti di finimenti vanno adattate. ra, e servono pure a trasmettere il mo
Dei finimenti del cavallo da tiro. Tre vimento del motore animato alla resisten
apparecchi distinti per lo scopo cui sono za che dee spostare. Sono una per parte
destinati costituiscono il finimento del del corpo dell'animale, ed attaccansi da
cavallo da tiro; il primo ed il più essen una cima al braccio della stecca del col
ziale è destinato ad eseguire il traimento, lare o all'anello del pettorale; dall'altra
vale a dire a trasmettere alla vettura il alla vettura od al bilancino di essa es
movimento all'innanzi comunicatogli dal sendo mantenute nella loro posizione e
cavallo; il secondo trasmette i movi direzione dal sopraspalle, dal falso so
menti all'indietro e permette inoltre al praspalle, dal fodero e dalla cigno.
l'animale di opporsi nelle discese alla Possono essere di cuoio, di canapa o di
troppo grande velocità che può acqui ferro.
stare la massa trasportata pel suo pro Il sopraspalle o reggi tirelle è aaa
2
Suppl. Di Teen. T. IX.
a t) FINIMENTo FINIMENTo
larga coreggia posta traversalmente sul, ferro cui si attacca una catena o coreg
dorso dell'animale e destinata a sostene gia che dicesi di rinculo. Tutta questa
re appunto le tirelle. Alle sue cime libe parte del finimento è tenuta ferma al
re tiene una specie di tubo di cuoio, o suo posto da varie coregge dette reggin
fodero che serve a contenere queste ti braca che ricoprono le natiche del ca
relle ed a guarentire dallo sfregamento vallo si incrociano sulla groppa ed at
di esse quelle parti della pelle che vi sa taccansi o ad un sellino posto su di essa
ebbero esposte. e di forma analoga al guancialetto del
Dicesi sopraccigna una coreggia che pettorale o semplicemente alla groppie
è per così dire l'opposto del sopraspal ra. Questo sellino o la groppiera stessa
le, la quale passando sotto al petto die sono tenuti fermi nella loro posizione
tro alle membra anteriori attaccasi da all'innanzi mediante una coreggia che li
ciascun lato alle tirelle impedendo loro unisce al collare od alla sella quando sia
di salire. vi questa, ed all'indietro dal soccoda
Il falso sopraspalle ed il falso fodero gnolo o posolino che è un rotolo di cuo
hanno gli stessi usi che i due apparec io guernito di crine, il quale curvandosi
chii dello stesso nome che abbiamo de passa sotto la coda dell'animale ed at
scritti e ne differiscono soltanto perciò taccasi colle due sue cime unite in una
che sono posti sulla regione delle reni e sola alla groppiera del finimento.
delle coscie. Regioni anatomiche delle parti cui
Anatomia delle regioni sulle quali si appoggia l'imbraca. Nel rinculare
posa il pettorale. Quando questo è al dell'animale tutta la parte posteriore
suo posto poggia con tutta la sua parte della imbraca trovasi in relazione con i
anteriore sul petto dell'animale, al di grossi muscoli delle natiche sui quali la
sopra dello sterno, a livello dell'ingres pressione di essa non riesce dolorosa.
so nel torace dei condotti aerei e vasco Nella sua parte anteriore gli anelli di
lari, e da ciascun lato sulla punta sa ferro sono posti immediatamente sui
gliente delle spalle. All'indietro non è fianchi, la pelle dei quali riparasi dal
a contatto che con le grosse masse mu loro sfregamento mediante un grande
scolari situate nell'angolo della scapola pezzo di cuoio. Il sellino della imbraca,
dell'omero. Il guancialetto di questo! posto sulla regione delle reni, poggia so
apparecchio poggia all'indietro del gar vra parti le quali presentano le stesse
rese all'origine della regione dorsale che considerazioni anatomiche che quelle re
ha per base anatomica nel mezzo le emi gioni sulle quali poggia il guancialetto
nenze delle vertebre dorsali coperte alla del pettorale; hanno in fatto per base
loro sommità di una produzione lega come quest'ultimo le eminenze ossee
mentosa bianca, le cui lesioni hanno delle vertebre sormontate da una produ
sempre tristissime conseguenze. zione legamentosa : havvi tuttavia que
Dell'apparecchio di retrocedimento. sta differenza che in quella regione il
La parte essenziale di questo apparec risalto delle eminenze al di sopra del
chio e l'imbraca la cui forma è mol le masse muscolari onde sono cinte ai
º analoga a quella del pettorale essendo lati è minore, in conseguenza di che
al pari di esso essenzialmente formata di sono meno esposte ad essere ferite dal
una larga fascia di cuoio terminata ad contatto dei finimenti.
ºgni suo capo con un grosso anello di Dell' appa, ccchio che dirige il ca
Fini Mento F1NIMENTo º a

vallo. I cavalli da tiro dirigonsi con la della briglia che passa dietro le orecchie
briglia e con le redini o guide. sulla il lit'ii dell' animale. Le sue due
Della briglia. Due parti distinte encime diramansi in due coreggiuole, l'una
trano nella composizione di questa. L'u più larga che va in seguito delle sguance
ma è il morso che ponesi in bocca al avendo parecchi fori per ricevere l'ardi
glione delle loro fibbie; l'altra più stret
l'animale e serve a condurlo; l'altra è la
montatura che cigne la testa e sostiene ta la quale unendosi mediante una fib
il morso. -

bia a quella che è dalla parte opposta


Il morso è l'agente essenziale per as forma il soggolo così detto perchè pas
soggettare un cavallo, ma è assai più sa sotto le ganasce e la gola dell'anima
complicato ed ha una parte assai più im le. La testiera poggia sopra una regione
portante pel finimento del cavallo da che ha per base l'articolazione della
sella che per quello da tiro. Il morso di prima vertebra con la testa, l'origine
quest'ultimo è per la piu formato di un del legamento cervicale, ed i tendiniter
cilindro di ferro od anche soltanto di le minali dei muscoli della incollatura; le
gno che è l'imboccatura del morso, es ferite di questa regione sono di tutte
sendo rigonfio ai suoi capi, i quali dicon le altre le più difficili a cicatrizzarsi.
si voltoi, e più sottile nel mezzo dove Le sguance sono quelle due parti del -
talvolta presenta una curva destinata la briglia poste lateralmente sulle gana
a lasciare liberi i movimenti della lin sce, fra la testiera che è in alto ed alla
gua. Ciascuno de' voltoi è munito o quale si uniscono con una filia onde
semplicemente di un anello destinato ad sono guernite, e l'occhio del morso o
attaccarvi la montatura e le redini, o portamorso, nel quale sono infilate. A li
di un asta di ferro unitavi ad ango vello dell' occhio dell'animale ciascuna
lo retto che dicesi la stanghetta del sguancia tiene un pezzo di cuoio quadrº
morso ed è diritta e guernita alla cima to od ovale destinato ad impedire che il
superiore di un'apertura, detta l'occhio cavallo guardi lateralmente o all'indietro
del morso, od anche il portamorso, e e che è quello cui dicesi occhiale,
destinata ad attaccarvi la sguance della Il frontale ponesi sul fronte dinanzi
briglia; ed alla parte inferiore di due le orecchie, e tiene a ciascuna cimº º
anelli l'uno posto a livello dell'imbocca anello nel quale passano le due gºº
tura e destinato ad attaccarvi il barbuz coregge della testiera; fa l'offizio d iº
zale ed il filetto, l'altro alla estremità pedire che questa portisi più indietrº
della stanghetta per attaccarvi le redini. della nuca sulla parte superiore del
Regioni anatomiche. Il morso si ap collo.
poggia principalmente ed esercita la sua La nuseruola è quella striscia di cº
azione sopra le barre, regioni che hanno io che passa sul naso ed abbraccia, iº
per base l' orlo tagliente superiore del anelli che tiene alle cime, la parte infe
l'osso mascellare e la membrana mucosa riore delle due sguance che tiene ferme
che lo ricopre. sulle ganasce: la forma della museruola
La montatura. Le parti costituenti la può in mille guise variarsi ed è per lo
montatura sono: la testiera, le sguance, più tenuta ferma al suo posto da coreg
gli occhiali, il frontale, il soggolo, e la giuole che incrociansi sulla fronte e van
museruola. no ad attaccarsi al frontale.
La testiera è quella parte allargata Il filetto è formato di due coregge di
l 2 F1 vi ai Nro FINIMENTo
cuoio che sono destinate a sostenere la il risalto delle quali lascia una gola pro
testa del cavallo, e si attaccano colla loro fonda nel mezzo nella quale mettesi il
cima inferiore alle campanelle dei voltoi porta-stanghe. Tutta questa superficie
del morso, essendo riunite colla loro ci - esterna della sella è rivestita di grosso
ma superiore alla sommità del collare o cuoio che si prolunga da ogni lato al
ad un uncino fissato sull'innanzi del basso dell'arcione. Questo è guernito
sellino dei finimenti a pettorale. nella sua faccia interna concava di un
Le redini sono fumi di canapa, di lana guancialetto ripieno di crine o di lana
od altro, o lunghe e strette coregge di che è quello che mette la sella a con
cuoio che attaccansi da un capo alla tatto col corpo dell' animale. Questa
estremità inferiore delle stanghette del sella è tenuta ferma nella sua posizione
morso essendo dall'altro capo tenute in dalla cigna, larga coreggia di cuoio che
mano da quello che guida. Sono più o passa sotto al ventre dell' animale ed
meno lunghe per conseguenza secondo attaccasi alle sue due cime, ciascuna sud
che questo è più o meno vicino ai caval divisa in due strisce, alle contro-cigne,
li, e gli servono per trasmettere ad essi piccole coregge poste da ciascun lato
la propria volontà e farli girare dall'una sotto ai sugheri della sella. Questa unio
o dall'altra parte secondo che occorre. ne si fa col mezzo di fibbie fissate
Sono questi in generale i nomi, la all'estremità della cigna. Presentemen
forma, e gli usi delle varie parti del fi te a Parigi invece di queste selle troppo
mimento di un cavallo da tiro pei grossi pesanti e voluminose si fanno piccole
pesi. Secondo il posto che occupano gli selle dette sellini alla francese, che diffe
animali nell'attaccarli alle vetture il loro riscono dalle selle ordinarie da carrette
finimento subisce poi alcuni cangiamenti, per la loro forma più elegante, per l'as
resi necessari dai differenti servigi che sai minor peso dell'arcione, per le mi
devono prestare. - nori loro dimensioni ed anche per la for
Del finimento del cavallo da carretta. ma particolare della faccia esterna, la
Questo finimento è diverso da quello quale invece di curve voluminose tiene
del cavallo da tiro principaluente per soltanto due risalti di figura ovale tron
l'aggiunta di un apparato particolare cati perpendicolarmente dal lato pel qua
destinato a fargli portare le stanghe del le corrispondonsi e che intercettano fra
la vettura e formato di una sella e del il loro troncamento un solco largo quan
porta stanghe. -
to è il portastanghe che vi si dee col
La sella del cavallo da carretta è un locare. - -

arnese piegato in guisa da potersi adat Questo portastanghe è una coreggia


tare sul dorso dell'animale che dee pro di cuoio molto larga ed assai forte le cui
teggere dagli sfregamenti del porta stan due cime ripiegate sopra se stesse forma
ghe. La sua ossatura di legno, detta ar no due grossi anelli che sono quelli che
cione o fusto, è formata di due pezzi sostengono le stanghe. Questa coreggia
concavi riuniti l'uno all'altro alla loro mettesi sulla scanalatura del sellino e tra
parte superiore dal lato concavo e le smette al cavallo tutto l'eccesso di peso
gati insieme con colla e caviglie di ferro. di quella parte della vettura che è ante
Questo arcione tiene sulla sua faccia riore alla sala. I due capi del porta stan
esterna convessa tanto sul dinanzi che ghe che ripiegandosi formano gli anelli
sul di dietro due mezze lune di legno, anzidetti, sono tagliati per una lunghezza
FINIMENTo FINIMLNro i 5
di 5 a 4 pollici in due coregge separate quello ordinario per la sua imbraca: la
da una intaccatura larga presso a poco differenza del suo collare in ciò solo con
un pollice e ripiegate ciascuna e cucite sistendo che la stecca sinistra di quell'ar
sopra se stesse in maniera da formare mese porta altrettanti anelli quanti sono
due altri piccoli anelli nei quali passa un i cavalli scapoli, servendo ciascun anello
cilindro di ferro o di legno. Da questa a sostenere la redine di uno di quelli di
disposizione risulta un'apertura quadra nanzi. La imbraca è diversa da quella del
ta intercettata fra le due striscie del porta
cavallo da stanghe, perchè assai più sem
stanghe, ed il cilindro destinato a lasciar
plice; la parte posteriore è molto meno
passare una coreggia detta corsoio del forte, la sella più piccola e spesso ancora
porta stanghe, le cui due cime si doppia si omette, e le porta imbraca sono assai
no sopra se stesse e riunisconsi l'una al meno numerose. Invece di anelli questa
l'altra mediante una fibbia che permet imbraca tiene alle cime una grossa fibbia
te di accorciare od allungare il porta alla quale si attaccano due forti con eg
stanghe ogni qualvolta occorre di innal ge che accoppiate alle tirelle passano nei
zare od abbassare le stanghe che sostiene. loro ſoderi, e vanno a fissarsi agli uncini
Anatomia della regione sulla quale con cui quelli sono terminati. Questo
poggia il sellino. Il sellino prende il suo apparecchio di retrocedimento è molto
punto d'appoggio più indietro del garre importante nel cavallo scapolo, percioc
se su tutta la regione dorsale, la cui base chè gli permette di venire in aiuto del
ossea formata dalla colonna delle verte cavallo da stanghe nelle discese, arre
bre dorsali e dagli archi delle coste, so stando con la sua resistenza la rapidi
stiene da ciascun lato il grosso muscolo tà del movimento che fa acquistare alla
ilio-spinale, il quale segue la spina ver vettura la inclinazione del terreno. Per
tebrale e colma lo spazio angolare che produrre questo effetto il cavallo scapo
risulta dall'unione delle coste colle ver lo dee attaccarsi dietro alla vettura con le
tebre. Da questa disposizione anatomica sue coregge dell'imbraca attaccate a cor
risulta che il corpo delle vertebre e l'o de o a catene fissate alla parte posteriore
rigine delle coste trovansi pienamente della vettura medesima. Mettesi la sua im
guarentiti dalla pressione della sella dal braca in relazione colle redini unendole
cuscino muscolare che li copre, e che la insieme mediante una coreggia che affib
sola cima delle eminenze della spina dor biasi ad esse, e che passasi in un anello
sole trovasi esposta al contatto di essa posto sul dinanzi della sella; facendo in
per la posizione che tiene alla sua su tal guisa sentire il morso al cavallo se lo
perficie: considerazione della maggio determina ad appoggiarsi sulla sua im
re importanza, e sulla quale si hanno a braca e ad opporre così al movimento
fondare le regole che si devono ave della vettura una resistenza che viene
re per norma nella costruzione di que trasmessa dalle coregge di retrocedimen
sto arnese. Il collare del cavallo da stan to. Quando la vettura dee per correre
ghe differisce alcun poco da quello or paesi montuosi, i cui pendii sieno assai
dinario tenendo i bracciuoli di esso un ripidi è indispensabile che il finimento di
cini destinati ad attaccarvi le catene del
tutti i cavalli scapoli sia guernito di que
le stanghe della vettura. sto apparecchio di retrocedimento affin
Finimento del cavallo scapolo o bi chè il vetturale possa ricorrere al loro
laneino. Questo finimento differisce da aiuto nelle discese molto erte per solle
i4 FINIMEN ro FINIMENTo
vare il cavallo da stanghe che senza il alla vettura tanto i movimenti all'indie
loro aiuto potrebbe essere trascinato dalla tro che le danno i cavalli quanto la re
rapidità della vettura e rimanere schiac sistenza che essi le oppongono.
ciato sotto al peso di essa. L'uso dell'a Il collare che si aggiugne non è altro
iuto degli altri cavalli nelle discese è più che una fascia di cuoio che cinge il collo
efficace di tutte le altre maniere di fer dell'animale e termina con un anello,
mi che soglionsi adoperare : ed in fatto mediante il quale abbraccia le estremità
oltre al produrre gli stessi effetti di que di una spranghetta trasversale sospesa
sti fermi, bilanciano dessi, operando sul con una catena di ferro sotto la cima
di dietro della sala all'estremità della vet del timone. Questo collare è utile e per
tura come sopra un braccio di leva, una sostenere i cavalli nelle discese e perchè
gran parte del peso che si esercita sul possano più facilmente trattenere la vet
porta-stanghe dal primo cavallo con una tura, utilmente contribuendo all'effetto
azione, l'intensità della quale è in ragio della imbraca.
me diretta della inclinazione del terreno. I cavalli scapoli posti dinanzi al timo
Finalmente hanno da ultimo anche il ne hanno un finimento del tutto simile,
vantaggio di opporsi alla violenza delle eccetto chè mancano dell'imbraca.
scosse.
Tutti questi varii finimenti si adope
Il finimento degli altri cavalli scapoli rano pei cavalli che tirano le vetture,
non differisce da questo se non che per e variansi poi in modi infiniti secondo
la mancanza della imbraca, quando gli le differenze di queste. Spiegato avendo
accidenti del terreno non rendano ne. fin qui che sieno le varie parti dei fini
cessario questo apparecchio nelle locali menti, ne basterà ora indicare il nome
tà che si hanno a percorrere. di quelle onde compongonsi i finimenti
Del finimento dei cavalli accoppiati, delle vetture di lusso per essere intesi.
Diconsi cavalli accoppiati allorchè si at Finimento pel cavallo da birroccio o
taccano a due a due per tirare una vet cabriolet. Componesi questo d'una bri
tura a due oa quattro ruote. Il finimento glia, di un collare o pettorale, di un por
dei cavalli posti da ciascun lato del ti ta stanghe, di due redini, di due tirelle,
mone della vettura in questo caso differi di una controcigna, d'una groppiera, di
sce da quello ordinario principalmente quattro foderi e di un sellino.
per la imbraca, pel collare, per la ag Finimento per un tiro a quattro a
giunta di un altro apparecchio, cui si grandi redini. I cavalli dinanzi non
dà pure il nome di collare. Il collare hanno che la briglia, il collare e pettora
propriamente detto non presenta altra le ed un piccolo guancialetto trattenuto
differenza se non che l'avere stabilmen da una cigna ; gli altri cavalli hanno un
te attaccate le tirelle ai suoi bracci e finimento comune. Nel finimento pel tiro
l'aggiunta alle sue stecche di un anello a quattro alla Daumont, i due cavalli a
nel quale passano da ciascun lato le co sinistra hanno invece del sellino una sel
regge dell'imbraca . La differenza di la e vengono montati ciascuno da un Po
quest'ultima consiste nel riunirsi che stiglione. Nel tiro a quattro alla francese
fanno tutte due le sue coregge dopo a vi ha un postiglione soltanto sopra uno
ver passato nell'anello dianzi accennato, dei cavalli dinanzi ed il cocchiere sulla
ad una catena, la quale essendo attacca cassetta. Nel tiro a quattro alemanno il po
1a alle estremità del timone trasmette stiglione è montato sopra uno dei cavalli
FINIMENTo FINIMENTo r5
di dietro e conduce quelli dinanzi con cui i cavalli trascinati all'indietro dalla
lunghe redini. Questi cavalli dinanzi non forza della corrente sieno minacciati di
hanno che la briglia, il pettorale, il guan essere precipitati nel fiume. -

cialetto con la cigna e la groppiera. Il Passando da queste particolari consi


tiro a sei componesi del tiro a quattro derazioni ad altre più generali resta pri
a lunghe redini e di quello alla Daumont.mieramente ad esaminare quali fra i fi
Il tiro a otto alla francese è condotto da
nimenti a collare e quelli a pettorale sieno
un postiglione montato sopra uno dei a preferirsi. Questi ultimi vengono prin
cavalli scapoli e da un cocchiere seduto cipalmente adoperati per le carrozze ed
a cassetta. altre vetture destinate al trasporto del
Finimento dei cavalli d'alzaia. Il fi le persone. Tutto lo sforzo dei cavalli
nimento del cavallo d'alzaia differisce da operasi appunto sul pettorale alle cui
quello comune principalmente per la cime le tirelle sono attaccate. Questa
mancanza dell'imbraca e per l'aggiun maniera di finimento però, che offre
ta nell'insieme di varie parti necessarie alcuni vantaggi per la sua leggerezza,
al servigio che presta questo animale. non conviene egualmente bene per le
Alle stecche del collare attaccansi al vetture destinte al trasporto di grandi pe.
di sotto dei bracciuoli di esso due corde si, giacchè in allora lo sfregare continuato
che incrociansi sulle reni e vanno a ter del pettorale sulla pelle ben presto la
minare dietro alle natiche ad un bilan scorticherebbe rendendo in tal caso i ca
cino da esse sostenuto. valli inetti a servire. Adottasi quindi in
Le tirelle di questo finimento differi tal caso il finimento a collare il quale ol
scono dalle comuni soltanto per essere tre all'avere il vantaggio di scompartire
molto più corte ; non oltrepassano la più egualmente la pressione sulle spalle
lunghezza dell'animale, e si attaccano al del cavallo, fa che si possano disporre
bilancino sostenuto dietro alle natiche le tirelle in maniera da lasciare all'ani
in quel modo che si è più addietro vedu male la facilità di sviluppare una mag
to. Hanno del resto tutti gli ordinarii ac gior quantità di forza. Per ben inten
cessorii. dere tutto ciò duopo è osservare che le
In luogo del sellino mettesi un altro spalle del cavallo sulle quali poggia il
arnese, il che è una specie di piccola collare presentano una linea inclinata che
sella, i cui orli rialzati al dinanzi e al fa un angolo di I 4.º a 15 º con la ver
l'indietro danno alla superficie superiore ticale; se adunque la posizione delle ti
una curvatura che forma il seggio del relle fosse orizzontale l'azione di esse
conduttore. -
non operando perpendicolarmente sul
Finalmente sui fiumi molto rapidi un collare tenderebbe a farlo risalire e ca
accessorio indispensabile nel finimento gionerebbe ai cavalli una pressione al
del cavallo d'alzaia si è un coltello a disotto del collo che riuscirebbe loro
doppio taglio sospeso in un astuccio die di molto incomodo. Perchè possano spie -
tro alla spalla sinistra del cavallo, vale a gare tutte le loro forze, d'uopo è che la
dire il più lontano dalla sponda del fiu. situazione delle tirelle sia tale che agi
me, essendochè i cavalli attaccati alle scano in una direzione perpendicolare
barche camminano per l'ordinario sulla alla inclinazion del collare, il che dipen
riva a destra. Questo coltello serve a ta de dal punto ove si attaccano alla vettu
gliare le corde dell'alzaia, nel caso in ra. Si vede quindi quanto difettoso sia
16 FINIMENro FINIMENTo
il modo di attaccare i cavalli fissando differenza quando i cavalli abbiano a
le tirelle ad uncini posti all'origine del girare una stanga infitta in un asse per
le stanghe delle vetture a due ruote porre in moto una macchina qualun
che è tuttavia quello adottato per qua que. Se in vero si stabiliscono le spran
si tutti quei casi nei quali i cavalli sono ghe o leve tanto vicine a terra da po
posti sopra la stessa linea. tervi fissare le tirelle col mezzo di un
I collari devono essere eseguiti con bilancino mobile, il cavallo non sem
tutte quelle avvertenze che a suo luogo pre dirigerebbesi nella tangente del cir
abbiamo indicate (V. collane) e qui ag colo che descrive, la qual direzione è pe
giugneremo dover essere ancora più leg rò quella che è necessaria perchè una
geri che sia possibile a fine di non istan parte della forza non vada perduta.
care l'animale inutilmente. E certamente Quindi è che per mantenerlo in questa
un uso che non si può abbastanza bia 'direzione fa duopo che il cavallo vi sia
simare quello di dare ai collari un enor trattenuto da due stanghe stabili. Lo
me volume a tal che con i loro guerni spazio però che vi ha fra queste due
menti e con le loro gualdrappe quando stanghe assai di raro è largo abbastanza
sono inzuppati di pioggia alcuni di essi per potervi stabilire le leve orizzon
pesano fino a 14o libbre. Ben si vede talmente; sicchè fa duopo porre le le
che per quanto sia robusto un caval ve più alte e stabilire verticalmente le
lo malamente può reggere a sostenere due stanghe frammezzo le quali è il ca
tutta la giornata sul collo un simile cari vallo. Allora attaccansi le tirelle molto
co senza molto soffrirne e senza che si corte a due uncini posti al basso delle
diminuisca di molto l'effetto utile on stanghe e che trasmettono la pressione
d'esso sarebbe capace; sicchè può dirsi alternativa delle spalle ad un bilancino
che quanto più si giugnerà a diminuire il mobile posto alla parte superiore me
peso dei collari riavvicinandosi a quello diante due leve a squadra simili a quel
dei pettorali impiegati per le carrozze, le che impiegansi pel movimento de'cam
tanto più di inutile fatica risparmierassi panelli nelle case. Mediante questa in
ai cavalli. -
gegnosa disposizione il cavallo trattenu
Qualunque però sia la cura avutasi to fra le due stanghe mantiensi nella di
nel fare i collari, e nell'attaccare le ti rezione conveniente senza che i suoi
relle nel punto che meglio si conviene movimenti sieno inceppati. (V. Ruota a
ben si vede che se queste non cedono cavallo. )
alla pressione alternativa delle due spal I gravi pericoli cui può esporre talora
le i cavalli saranno inceppati nel loro un soverchio fuoco od impetuosità dei
cammino e da ultimo resteranno piagati. cavalli, sicchè nella rapidissima corsa cui
Per evitare questo inconveniente attac si danno, più non vale a frenarli la mano
cansi le tirelle non già alla vettura ma dell'uomo, fece che da molti studiossi il
ad una traversa detta bilancino che non
modo di potere per salvezza delle per
essendo trattenuta che nel mezzo da un sone staccare istantaneamente gli ani
pirone di ferro o da una coreggia cede mi
sicchè fuggano soli. La maggior
ai movimenti che le spalle del cavallo parte di questi meccanismi fa parte del
trasmettono al collare. la vettura, sicchè a quella parola ed a
Questa disposizione, facile sempre ad quella stacco rimandiamo per essi; altri
ottenersi nelle vetture, esige una qualche però sono modificazioni del finimento,
FINIMr vro FINIMENTo i

Fra questi ultimi ricorderemo quello te di cerniere che permettono loro di


proposto da Joanne col quale il cavallo aprirsi lateralmente; una molla adattata
scappato non porta seco che i soli suoi alla cerniera, e che opera nell'interno di
finimenti. Ecco in qual guisa sia desso ogni calotta tende a chiuderle, vale a
combinato. Da ambe le parti del collare dire, a far sì che coprano gli occhi del
del cavallo sono due cordoni attaccati cavallo. All'esterno di ogni calotta vi e
con l'altro capo a due foderi di cuoio un cordone che serve a tenerla indie
lunghi 18 pollici (o",49 ) chiusi alla tro facendo essa allora l'offizio degli
parte anteriore soltanto, ed ai quali sono occhiali, delle briglie comuni. Legasi il
attaccati il portaccigne, la cigna e la im cordone alla redine con un cappio scor
roraca. Introduconsi le cime delle stanghe soio; questo stesso cordone giugne fino
della vettura in questi foderi, e le tirelle alle mani del cocchiere, il quale lo tira se
attaccansi nei soliti luoghi con fibbie che il cavallo gli leva la mano; allora i nodi
invece di ardiglioni hanno due caviglie vengono sciolti, le molle spingono le ca
di ferro che passansi in due fori fatti lotte con forza e le applicano sugli occhi
alle cime delle tirelle, e che appoggian del cavallo. Si vede che uno scatto po
dosi sulle staffe delle fibbie danno a trebbe fare lo stesso effetto. Rammen
tiamo con piacere questo mezzo si faci
questa maniera di attaccare i cavalli tut
ta la solidità necessaria. Queste due ca le e tanto utile di arrestare i cavalli che
viglie possono tirarsi da quelli che sono cadde a torto in dimenticanza:
nella vettura mediante cordoni legati alle Del lavoro dei finimenti, e del loro
cime di esse, ed allora rimanendo libere adattamento sugli animali. Dal buon
le tirelle il cavallo segue solo la sua corsa lavoro dei finimenti e dal loro adatta
non portando seco che i foderi e gli arnesi mento sul corpo degli animali dipende
a quelli attaccati. Joanne a questo con in gran parte l'uso più efficace possibile
gegne ne aggiugneva un altro per fer delle loro forze motrici contro le resi
nare la vettura, del quale parleremo stenze che devono spostare, poichè se in
a quella parola. -
vero il finimento per la sua cattiva forma,
Col metodo però di Joanne e cogli per le dimensioni troppo grandi o trop
altri tutti analoghi a quello, i cavalli ri po piccole o pel soverchio suo peso met
mangono abbandonati all'azzardo; quin te un ostacolo ai movimenti dell'anima,
di altri volsero il pensiero a fare in le ed all'uso totale delle sue forze, se
modo da poter salvare ancora gli ani una parte della quantità di moto che esso
mali oltrechè la propria vita. Nota produce va perduto per la resistenza
hile fra tutti gli spedienti di questa se che deriva dalla mal regolata direzione
conda classe è la semplicissima modifi dell'apparecchio che dee trasmetterla
cazione apportata nei finimenti dal Da ben si vede che l'effetto utile del moto
lesme, e che vedesi descritta nel secon re animato sarà di molto inferiore al
do volume del Recueil des machines massimo effetto che può produrre. Le
approuvèes par l'Académie. Avendo regole adunque che presiedono al lavorio
e gli osservato che i cavalli scappati fer dei finimenti sono della più alta impor
mansi tosto quando si getti loro in testa tanza poichè ne dipende direttamente la
alcuna cosa che vieti loro di vedere, soluzione di un importante problema
propose di applicare alla briglia invece d'economia di forza motrice. Rimandan
di occhiali due calotte di cuoio, gue, ni do aduſique agli articoli e stato e sel. -
Suppl. Di.Tecn. T IV. -
5
-
3 FINIMeNto - Finsiesto
Lalo per quanto riguarda la materiale legamento cervicale o del garrese impe
esecuzione dei finimenti, qui accennere dissero l' applicazione del collare, op
mo la parte a così dire teorica di quelle pure per quei casi in cui non occorra
arti; consideremo cioè a quali condizio grande impiego di forza. -
ni debbano prestarsi le varie parti dei Della imbraca. La sella dell'imbra
finimenti per ben adempire l'offizio cui ca è quella parte che esige maggiori
sono destinate. cautele. La precauzione indispensabile
Quanto riguarda il collare venne espo a prendersi per questo arnese, come per
sto per esteso a quella parola sicchè nol quelli tutti che sono posti nel piano me
ripeteremo qui, parlando solo delle altre dio al disopra della spina vertebrale, si
parti dei finimenti e primieramente del è di porre i guanciali in maniera che la
pettorale che è quello che, come abbia parte sagliente della spina sia salva da
mo veduto, viene in molti casi al collare ogni compressione. Perchè venga sod
sostituito. | disfatta questa importante condizione ba
Del pettorale. Un buon pettorale es sterà che i guancialetti sieno ben imbot
ser dee molto largo acciò il petto del titi e lascino uno spazio libero fra i loro
cavallo possa trovarvi un solido punto orli superiori. Con questa disposizione
d'appoggio; i guancialetti cui attaccansi l'appoggio trovasi scompartito sulle
i reggi-petto esser devono ben imbottiti e masse muscolari che fiancheggiano la
lasciare fra i loro orli superiori uno spa spina dorsale, e la sommità delle sue apo
zio vuoto nel quale possa annicchiarsi fisi è riparata da ogni compressione nel
esente da ogni compressione la parte sa vano che rimane fra li due guancialetti,
gliente della spina vertebrale. Il petto La parte posteriore della imbraca
rale, come gia si è detto, è un apparato avrà ad essere abbastanza larga perchè
men buono del collare per tirare forti l'animale vi si possa francamente ap
pesi perciò che la sua superficie di con poggiare quando rincula e nelle discese.
tatto col corpo non è estesa abbastanza In generale ciascuna parte dell'imbraca
per dare all'animale un solido punto dovrà avere una forza di resistenza pro
d'appoggio. Aggiungasi inoltre che es porzionata agli sforzi che dovrà sostene
sendo la parte anteriore sprovveduta di re. Per conseguenza l'imbraca del ca
guancialetti che scompartiscano il con vallo da carrette avrà guancialetti meglio
tatto dell'arnese su tutta la superficie imbottiti e la parte posteriore più larga
del corpo dell'animale, il contatto di che quella degli altri cavalli nell'imbraca
necessità dee farsi principalmente sui ri dei quali può sostituirsi alla sella un pez
salti delle punte delle spalle, e negli zo di cuoio fissato sulla groppiera.
alternativi movimenti delle membra piut Accidenti che provengono dall'appli
tosto sulla spalla del piede che posa a 2ione di una imbraca mal fatta. Quan
terra che di quello che si solleva. Don do la sella della imbraca non è arcuata
de naturalmente ne segue che il cavallo abbastanza, ed i guancialetti di essa non
tira da un lato soltanto ; che il suo im hanno sufficiente grossezza per trasmet
pulso viene irregolarmente trasmesso al tere tutta la pressione di quell'arnese
la resistenza per la quale una parte del sulle masse muscolari che fiancheggiano
le sue forze va quindi perduta. Il pet la spina lombare le apofisi saglienti di
torale adunque non dee impiegiarsi che questa spina possono rimanere ferite º
nei casi soltanto in cui elcune lesioni del divenire la sede di un tumore corneo, il
F1nimento FINIMEN ro i9
quale staccandosi lasci snudati il lega La cigna che tiene fermo il sellino
mento che copre la spina e le eminenze deve essere larga e flessibile agli orli per
che lo sostengono, o di un tumore flem non escoriare la pelle. -

moso che aprendosi produca il medesi Quanto al portastanghe la condizione


mo risultamento. Questo accidente è, co principale che in esso si esige, quella si
me si vede, identico quanto alla forma a è della solidità, dovendo sostenere il pe
quello che produce la pressione del col so dalle stanghe trasmesso. -

lare, ma tuttavia cagiona meno gravi Accidenti che risultano dall'applica


conseguenze. Quanto alla parte poste zione del sellino e della cigna. Gli acci
riore della imbraca gli accidenti che denti che può produrre il sellino sulla
può cagionare sono leggeri e consistono parte posteriore del garrese, sono simili
presso a poco unicamente nella escoria e per la forma e per le conseguenze a
zione della pelle delle natiche e nella quelli che abbiamo già descritti poter
formazione di piccoli tumori duri nel avvenire sul garrese e sui lombi come
tessuto di quelle. - effetti dell'applicazione di finimenti mal
Del sellino del cavallo da carretta e costruiti. Questa somiglianza degli acci
del porta stanghe, Le stesse avvertenze denti dipende dalla identità di organiz
che abbiamo indicate pel sellino della zazione anatomica di queste regioni. Sol
imbraca applicansi anche alla costruzio tanto avvengono più di frequente sulla
ne di quello del cavallo da carretta. Es regione del garrese e del dorso, perciò
sendo posto al pari di esso alla parte che il maggior risalto delle vertebre dor
superiore del corpo nel piano medio, sali le espone più frequentemente alle
ed in relazione con una regione che pressioni dell'arcione. -

presenta gli stessi elementi anatomici, La cigma del sellino, se è troppo stret
dovrà anche, al pari di esso, essere ta e di cuoio troppo duro, può anche essa
lavorato in maniera da sottrarre alla cagionare ferite alla pelle, induramenti
pressione quelle di queste regioni che nel tessuto di essa, ed infiltrazioni nel tes
non potrebbero sostenerla senza perico suto cellulare sottoposto. -

lo. Vi ha questa sola differenza, che sic Della briglia e particolarmente del
come nella regione dorsale ove, appog morso. Nei cavalli da fatica, che sono
giasi il sellino pel porta stanghe le apo quelli i quali sotto doppio aspetto inte
fisi spinali delle vertebre sono saglienti ressano le arti ed il commercio, il morso
e le masse muscolari meno sviluppate, serve piuttosto a dirigerli che a domarli,
così fa duopo incurvare maggiormente sicchè nei finimenti grossolani è inutile
l'arcione del sellino e fare i guancialetti dare a questa parte della briglia quelle
più grossi affinchè queste apofisi non forme e quelle curvature che con tanta
l
l

sieno ammaccate dall'arnese. diligenza si calcolano pei cavalli da sella


Osserveremo qui che tanto in questa (V. Morso). Un'imboccatura cilindrica,
parte del finimento, quanto nelle altre che una curva per lasciar libera la lingua
abbiamo esaminate finora il peso eccessivo misurata dietro al volume di quell' orga
che spesso si dà loro non è una condizio no, e delle spranghette diritte, sono le
ne necessaria per la solidità, potendo per sole condizioni necessarie nel morso del
fettamente soddisfare agli usi cui sono de i cavallo da tiro; imperocchè se le spran
stinate ancorchè più leggere come si van ghette formassero un braccio di leva
uo ora facendo massime in Francia. troppo possente potrebbe esso divenire
2 u FisiMEN 1 o - FINI MENT o
uno strumento fatale fra le mani dei luppo di un tumore cucistico, flemnoso
carrettieri che non saprebbero calco o corneo, al quale l'anatomica organiz
larne gli effetti e correrebbero grandi zazione di quella regione dà un carattere
pericoli di far molto danno alla bocca dei assai grave, come abbiamo veduto avve
loro animali nei moti violenti e rapidi nire pei tumori del garrese, del dorso e
che danno spesso alle redini. Il cavallo dei lombi. - - -

da tiro sarà sempre a dovere fornito di Finalmente la museruola ed il fronta


morso qnando i voltoi di quello si ap le possono escoriare la pelle: gli occhiali
poggeranno al mezzo della bocca senza impedire il moto delle palpebre, ed i
risalire troppo alti ne scendere troppo soggolo arrestare la respirazione, del
bassi. -

quali accidenti l'ultimo soltanto può avei


Quanto alla montatura della briglia re conseguenze un po' gravi.
la testiera dovrà essere abbastanza larga
e pieghevole, perchè la nuca non sia Finimenti pei trasporti sul dorso.
escoriata nè troppo compressa; le sguam
ce esser denno lunghe abbastanza per All'articolo e vario di questo Sup
tenere il morso nella posizione conve plimenti o (T. IV, pag.579) abbiamo
niente; la museruola dovrà essere larga veduto quali sieno gli svantaggi di far
abbastanza per concedere all'animale il agire in questa maniera gli animali, e co
movimento delle mascelle; il soggolo non me allora solo si abbia a ricorrervi quan
dee incomodare la respirazione; e gli oc do le circostanze locali non permettano
chiali hanno finalmente ad essere di for l'uso delle vetture. Abbiamo ivi pari
ma un po'concava per lasciar liberi i mo mente veduto quali sieno gli accessorii
vimenti delle palpebre. del lrasto che adattasi agli animali.da so
Accidenti che può cagionare la bri ma, quali avvertenze sieno da usarsi nel
glia. Il morso può talvolta con una ec l'applicazione di questa parte del fini
cessiva pressione, massime quando le bar mento e quali accidenti dal trascurarle
re della bocca del cavallo, sieno saglien possano conseguirne. All'articolo Bastano
ti, produrre o la escoriazione della mu del Dizionario si è parlato del modo di
cosità che la ricopre, o lo schiacciamen fare i basti e le altre parti per adattarli
to con frattura dell'osso che ne forma la sugli animali. Nulla adunque a dirsi ri
base. I voltoi possono anche essi, com mane sul finimento degli animali da so
primendo le labbra, cagionare l'ulcera me, limitandoci a rimandare i lettori ai
zione della loro mucosità o l'indura luoghi sopra citati. - -

mento del loro tessuto. Finalmente un I finimenti dei cavalli da sella com
morso troppo sottile e la curva del quale pomgonsi di una briglia, di «orte redini
non sia arcuata abbastanza può talvolta talora anche di un filetto, di una sella con
produrre qualche ferita nella lingua: la sua cigna. di una groppiera e talvolta
Quando le sguance della briglia sono eziandio di un guinzaglio. Generalmente
troppo corte producono o l'esulcerazio questi arnesi sono di cuoio apparecchiato
ne della commessura delle labbra aggrin di color fulvo, ornati più o meno ricca
zate e compresse dai voltoi del morso mente con borchie di ferro o di ottone,
riavvicinato di troppo ai denti molari, o semplici o inargentate. Siccome i fini
la compressione della testiera sulla nu menti del cavallo da sella differiscono
ca che può avere per conseguenza lo svi principalmente dagli altri per la forma
Fisoceino FiNoccillo a i
appunto della parte superiore della loro chini. Non si trsano le semenze se non
sella, così rimettiamo all'articolo seri Ato se diseccate.
quanto li riguarda, ricordando quanto Finocchio dolce ( Anethum foenicu
alla parte inferiore di essa sella, cioè, lum dulce Italorum) detto anche finoc
quella che poggia sul corpo dell'animale, chio di Roma, finocchio di Bologna, fi
che vi si hanno ad avere tutte quelle av nocchio di Chioggia, e finocchione. Alza
vertenze che nel presente articolo ab i suoi fusti fino a un metro e mezzo:
biamo indicate pei sellini degli animali Sono dessi lisci, e sostentano delle foglie
da tiro. arcicomposte, grandi assai, con divisioni
,

(MAILrann-II. Bovi Ev- CL. Evrann minutissime ed a foggia di setola. In ci


-
-

– Bonosis) ma hanno fiori in larghe ombrelle ;


FINITO. E il contrario di infinito, e il frutto è ovato, senza membrane; il
dicesi ciò che ha termini, e che può es seme è grosso, diritto, ed ha le strie
sere misurato, così dicesi quantità finita molto più elevate della varietà prece
e simili. - - -
dente. Se ne distinguono tre specie dagli
(Giunte bolognesi al Voc. della ortolami che più ne coltivano, le quali
Crusca.) però non si possono giustamente ritene
FINITORE. In generale può appli re nemmeno per varietà costanti, anche
carsi nelle arti questo nome a quell' o per loro istessa confessione. Sono esse il
peraio che compie un lavoro inconin, finocchio corto che altri dice finocchio
ciato da altri. Tale si è: per esempio, in maschio, il quale nella parte inferiore
molte arti il Polato RE ed il Montatore, dove si abbracciano le ſoglie è piuttosto
in molte altre (V. quelle parole). globoso, riesce sempre più tenero e pol
- - - (G.”M.)
puto e viene preferito, particolarmente
FINOCCHIO. Pianta che appartiene per mangiarlo crudo. L'altra è il finoc
al genere ancthum. Due varietà della chio lungo che è assai meno globoso, ma
quale si conoscono differenti per forma, più s'estende in lunghezza ed è meno ri
sapore ed odore. Coltivansi molto in lta putato. La terza specie è quella che il
lia, e quindi non è, senza interesse il Targioni chiama foeniculum auranti
parlarne un po' a lungo. - odore, finocchio arancino, finocchio ce -
-

La prima varietà è il finocchio forte o drato, finocchio che sa d'arancio, il qua


selvatico che è diverso da quello che se le non avendosi veduto descritto non sa
gue per aver la semente piccola, ovale, prenmo dedurne la diversità sua che ap
curva, eon le strie, poco elevate, ed il punto dall'odore -

sapore ingrato, quasi amaro, e pene Del coltivamento di questa pianta


trante. In alcuni orti si coltiva per aver trattano assai superficialmente gli autori
ne il seme che chiamarsi finocchina. Al oltremontani e specialmente i francesi.
trove si usa per la cucina spogliandolo Il terreno piuttosto sciolto o ladino, o
dei teneri germogli che mette l'ammo do di mezzo sapore, come dicono ne va
po quello della sua seminagione, quan rj paesi d'Italia, cioè che a dose discre
do regga all'inverno, perchè non se gli ta di terra forte o creta, o argilla uni
ſa veruna servitù. Qualche ortolano lo sca competente quantità di sabbia mi
bandisce dall'orto perchè non gli imba nuta a quella bene mescolata, e che in
stardisca la buona specie. Pochi si curano oltre scendendo al basso possa agevol
di seminarlo. I germogli chiamansi finoc mente penetrarsi dalle radici, sarà otti
a Finocchio F1NoccHIo
ino pel finocchio. Questo è quello che quando giunti sieno ad una certa altez.
scegliesi, avvertendo riuscire meno squi za, sapendo essi benissimo che dall'er
siti i finocchi e il fondo pecchi per so be cattive soffrono molto nocumento. Il
verchia sabbia; e più grossi, ma di nes terreno su cui li pongono sogliono go
sun sapore, qualora sia umido matural vernare con letame di cavallo, dandone
mente oltre il dovere o soggetto alle a tanto quanto sia necessario per coprire
cque. Dalla natura del terreno pare po la porca o la terra che vuolsi mettere a
tersi in gran parte dedurre la diversità, finocchi. Appena nati, vi spargono, al
dei finocchj relativamente ancora all'e l'accostarsi di placida pioggia, la colom
sposizione. Que'siti che sono volti al ma bina. Ciò fanno particolarmente quelli
re, o che sono ad un'elevazione meri che in autunno letamarono qualche tem
dionale più di altri ce li forniscono deli po innanzi di porre i finocchi. Nel Mo
cati. In fatti si osserva che di mano in denese, in cui le terre presso la città so
mano che dal Piemonte si inoltra verso no soggette all'umido, può tornare assai
l'Italia bassa, e quanto più dal morte si utile l'uso dei letami caldi ed in quanti
va al mezzo di generalmente si trovano tà, e specialmente trattandosi di que"ter
migliori. Cominciando da Modena sino reni che peccano per soverchia tenacità.
a Roma ciò avviene costantemente. Ve Nella primavera, se non vada estrema -
ro è però che ancora i vari modi di col mente secca, non danno acqua ai finoc
tivamento possono molto contribuirvi, chi. La norma vera di adacquarli la de
ond'è che andremo narrando i mede ducono dall'osservare il finocchio che
simi, limitandoci a riportare di ciascuno langue, ma forse più ancora dall'appa
le cose nelle quali presentano qualche di renza del terreno. Quando esso comin
versità dalla regola generalmente adottata, cia a screpolare, notasi che inclina al for
Questa esige che il terreno pe' finoc te; allora irrigano, ma coll'avvertenza
chi si lavori minutamente colla vanga, di non far mai arrivare l'acqua che al
che si concimi, e poi che, cominciando ceppo delle radici, altrimente pensano
dal dicembre, e proseguendo quasi sen che si farebbe un tristo servizio a que
za interruzione sino all'agosto, volendo sta pianta. Aspettan sempre che sia tra
ne avere tutto l'anno, e concorrendovi montato il sole, affinchè il freddo del
la stagione o sforzando coll'arte la me l'acqua non rechi nocumento. Che se
desima, si seminino. Vuole che si dira piova o se abbondanti sieno le irrigazio
dino quando sono troppo fitti, e si va ni, siccome facilmente il finocchio mon
dano cogliendo quei della stagione buo ta, così allora passati venti o trenta gior
na. Quelli che vengono tardi usasi im ni, lo pongono ad imbianchire. Questa
bianchire a fine di averli più squisiti. operazione, di cui parleremo più innan
Questi precetti poi sono diversamente zi, se venga eseguita dopo una leggiera
modificati come segue. - pioggerella, o quando la mattina la ter
Nel Modenese non è molto in onore ra trovasi ancora bagnata dalla rugia
questo ortaggio; al di là di quel paese da, credono che influisca a rendere mi
verso Reggio hanno gran voga que”degli gliori i finocchi. Eguale all'incirca è il
orti suburbani. A febbraio se ne co metodo de Ferraresi, ehe ne seminano
mincia la seminagione, ed alquanto rari a scala da gennaio fino a luglio ed ago
si tengono. Poi si pone fra loro la zap sto. Que'che pongono giù in quest'ulti
pa con molta diligenza, sarchiandoli mo mese trapiantano in novembre per
Finocchio Fisocchio 23
mangiarli poi al maggio venturo fatti po letame e stracci, e più particolarmen
bianchi. Non gl'imbianchiseomo però se te corna ed unghie sminuzzate. Alcuni
non abbiano una larghezza di tre dita. col seme di finocchio, spargono insalate,
Quistionasi molto intorno alla prefe ma particolarmente in estate. In gene
renza che si vuole da alcuni accordare rale seminano fitto. Adacquano qualche
ai finocchi di Bologna sopra tutti gli al volta il terreno prima della semina ,se
tri di questa parte d'Italia, mentre altri trovasi troppo asciutto. Passati due o
la concede a quel di Romagna ed in ispe tre giorni, zappano leggermente, egua
cie di Cotignola, sostenendo finalmente gliano il terreno; poi vi gettano il seme,
altri meritare il vanto quelli d'Ancona. e con una piccola zappettina lo coprono
Il terreno degli orti bolognesi in ge leggermente. Nate le pianticelle, quando
merale è adattato a queste piante. Divi ve ne sia l'isogno le innaffiano, e le vanno
dono alcuni il terreno a porche e poi lo diradando. Quelli che conoscono il loro
concimano. Il Tamara riferisce un meto vero interesse, procedono con regolarità
do che veramente non abbiamo potuto levando di giorno io giorno le pianticelle,
sapere se oggi pure venga adottato. Tol che poi vendono al mercato. Alcuni li
tone lo strame dal campo coprasi di leta cardano o sia imbianchiscono, ma altri
me a qual non importa se bene fosse no; irrigano abbondantemente in estate;
º nuovo in luogo ove s'innacqui, pro li sarchiano spesso gettando loro addos
º fondamente arasi, e dappoi con acqua so terra, e così il loro grumolo o peda
º 'mento fatto morbido, che sarà circa le diventa piu voluminoso, bianco e de
” mezzo luglio, coperta di nuova mate licato. Non vi è in Bologna ortolano che
º ria la terra, cioè stracci o pennacchi o non abbia finocchi in inverno i qua
” capelli, de quali molto il finocchio si li vende ancora in primavera; ma bisogna
º diletta, o altro stabbio, vangandosi si convenire che non sono molto buoni.
º riduce in vaneggio in forma atta e co Per averne in autunno alcuni li trapian
º moda da poter inacquare ivi il sud tano dopo il solstizio di estate; in gene
º detto seme, staccato dalla rama con rale però gli ortolami, sono di parere che
º forbice, già fatto germogliare, semina non convenga fare questo traspianta
v si, e con leggiera zappatutº con quello mento, e che il finocchio vi perda assai,
º s'incorpora, poi subito si inacqua. . . la qual cosa, attesa la natura della sua
» Ora di questi finocchi cosi seminati radice che va molto profonda colla sua
» e nati mediante l'inacquarli se ne an-. estremità, e la cattiva maniera di levare
» dranno levando ogni giorno li più con le piante per traspiantarle non sappia
» tigui, tanto che se ne lasci uno solo mo condannare.
» lontano dall'altro quanto ci possa ca A Cotignola dividono la coltivazione
» pire zappa... cresciuto ricalrasi con de finocchi in coltivazione del finocchi
» terra minuta, seguitando con inacqua da inverno, ed in quella de finocchi da
» mento a tenersi il terreno fresco e mor estate. Non faremo che copiare la descri
bido, che in questa maniera non alze zione di entrambe, che trovasi nel Vol.
» rà il fusto per far seme. m Questo me II degli Elementi botanico-agrari dei
todo si tiene in primavera negli orti, e Gallizioli fatta da Paolo Cassani di Co
forse anche in estate, ma non crediamo tignola stessa. « Conviene, dice egli, sce
che in generale si usi questa doppia le gliere un terreno soffice, e, come suol
taminatura. Bensì mettonsi ad un tem dirsi di mezzo sapore, e questo si deve
24 Fis cciſio FiNoccitto
bene smuovere colla vanga alla metà di e l'altra vi entri una zappa di mediocre
luglio, acciò si possa purgare e cuocere larghezza. Nell'atto del trapiantamento
nel sollione. Indifferente è qualunque si mozaa alla pianta la prima radice, che
prodotto ortense, a cui prima sia stato è la più lunga, e così pure si recidono
destinato ad eccezione del cardo o car le foglie più lunghe, ma non mai quelle
ciofo. Il seme ottimo è quello che sorge di mezzo che sono le più corte. Così
il primo in mezzo dello stelo : quello ridotte le piante, si cacciano nel buco for
delle branche è inferiore : nulla vale mato con un cavicchio, alla distanza
quello delle ultime ramificazioni, Per ri sovraindicata, stringendo poscia la terra
cevere il seme si forma un'aiuola larga intorno, acciò non resti alcun vuoto in
circa due metri e mezzo, e lunga in pro torno le piante medesime. Si è accen
porzione del seme che spargere vi si nata la posizione della costiera a mezzo
vuole. Questa s'impingua con minuto giorno come la migliore; tuttavia, può
concime già fermentato, o si annaffia essere esposta al levante. Al sorgere del
per poter tritare a perfezione il terreno la primavera, o quando cessano i ghiac -
colla zappa, e col rastrello; si circonda ci, si fa un piccolo scavo con la mano
con un piccolo arginetto, affinchè con attorno alle piante, e vi si pone in di
tenga l'acqua e non ne esca il concime. screta quantità sterco di pollo trito e
Nel terreno così inumidito si sparge il fermentato; poi con la zappa si smuo
seme circa alla metà di agosto, e se non ve la terra, e si purga dalle erbe inu
piove si segue ad annaffiare a mano. tili o nocive. Quando le piante sono
perchè germogli, e crescano le picco cresciute a piacimento, colla vanga si fa
le piante. Quando sono cresciute alla loro interno una piccola fossa che arrivi
grossezza circa di un dito, si possono sino alla metà circa della radice della
dalla metà di ottobre ſino alla metà di pianta. Si abbassa delicatamente la stes
novembre trapiantare nelle porche già sa pianta nella preparata fossa, e si co
fatte nel terreno ben cotto, purgato e pre colla medesima terra, che si è le
letamato con concime ben maturo. Le vata, lasciando però scoperte le foglie
porche si formano in costiera elevata più lunghe, perchè interrotta non resti
dalla parte di tramontana, ed - inclinata la vegetazione. Se la stagione è calda
all'ostro, libere da ogni ristagno di a s'imbiancato in cinque o sei giorni, ma
cqua, e da ogni benchè menoma ombra. se è fredda vi vorrà il doppio e for
se più tempo.
La loro larghezza usale è di tre quarti prestano sulla Allora
mensa.si levano e si ap
t -

di metro circa, e se la locali à della co


stiera non incontra il mezzogiorno, i più « Per i finocchi che si vogliono aver
diligenti coltivatori formano le porche nell' estate si sceglie un'area capace al
obblique, affinchè in tale posizione sie bisogno, in luogo piano, e non in co
no colpite e riscaldate meglio dal sole, stiera, ma però aprico e libero da ogni
Oltre ciò difendono la costiera da ven ombra, e prima dell' inverno si vanga
ti settentrionali con ripari di steli di me e si svolge il terreno. Quelli che de
lica o di granoturco, oppure con istuo siderano i primaticci li seminano in una
ie di canna palustre. Ogni porca riceve parte dell'area anche nel cuor dell'in
usualmente nella sua larghezza tre pian verno, avendo prima della seminagione
te, le quali generalmente fra loro esser concimato il terreno, e segnato poi il li
debbono distanti in modo, che ſia l'una mite di essa con un piccolo solco. Poi si
FiNocchio FiNoccio 25
va gettando nell'area progressivamente no i finocchi con istracci, come si fa per
altro seme, sempre segnandone i termini cardi, dopo averli scalzati a questo og
con un solco, e ciò a fine di averne per getto; e così assicurasi che riescono
ogni mese. Il seme si dee gettare raro. buonissimi. Ne'luoghi in cui la crudezza
ed in caso che i germogli riescano trop dell'inverno fa temere di perderli, mas
po, fitti, conviene per tempo diradarli, sime que destinati a dare le sementi, si
a fine di ridurre le piante cresciute alla sogliono da taluno coprire tutt'intorno
dovuta sopraccennata distanza. Fa d'uo di sabbia. Il Tamara insegnava a coprir
po adoperare la zappa per estirpare li di letame dopo avere però affatto re
le erbe nocive, e perchè le pioggie me cisi e gli steli e gli avanzi delle foglie
glio s'insinuino nel terreno ad alimenta a fiore di terra; precauzione che ne luo
re le piante ed a fomentare la vegeta ghi soggetti ai danni del gelo non dee
zione. Cresciute le piante conviene co trascurarsi. -

ricarle nella vicina fossetta, come sopra Quantunque il finocchio venga coltiva
si è detto, ed in quattro o cinque gior to particolarmente per mangiare il gru
mi si imbiancano e si possono levare. » molo, viene ciò non ostante assai pregiata
Nulla dopo il detto sin ora e la ripor ancora la sua semente. Lasceremo che gli
tata memoria rimarrebbe da aggiugnere ortolani bolognesi e romagnoli conten
se il Cassani ci avesse detta qualche cosa dano fra loro se il restante dell'Italia ami
più particolarmente dei concimico quali provedersi piuttosto dai primi che dagli
preparare il terreno. Crediamo che deb ultimi di un seme che, secondo alcuni
basi stare alle regole generali, o che autori, debb'essere spesso rinnovato,
quanto più il terreno sarà umido, od in cosa però che coltivandolo a dovere non
clinante al cretoso lo sterco de' volatili, è necessaria. Bensì raccomanderemo di
e de cavalli, asini, e muli debba preſe Sceglierla ben matura,lo che chiaramen
rirsi, come pure tutte le materie atte a te è dimostrato dall'essere ben secco il
tener divise a dovere le molecule. Tro fusto e l'ombrella, i raggi della quale
viamo che nell'antica Marca da molti altre volte servivano per nettare i denti.
non si suole nemmeno in autunno tra Perciò tornerà meglio seguire la pratica
piantare il finocchio, e crediamo questi bolognese, cioè di cogliere le ombrelle
doversi imitare. In generale il metodo ben secche senza batterle, conservan
d'imbiancarlo è quello indicato dal Cas dole attaccate al soffitto in istanze ben
sani. Su ciò altro non è da avvertire, asciutte. I Bolognesi chiamano questo
se non che dove s'irrigano questi er. ombrelle rama. Que finocchi che han
baggi bisogna anticipare. La qualità del no le foglie più rade, e che alzandosi
terreno influisce sul tempo che abbiso meno ingrossano più lo stelo, sono in
gna per far sì che riescano bianchi, sul credito di somministrare miglior seme.
che variano le opinioni; alcuni assicu Le piante che hanno fruttificato tal
rano ciò succedere in tre giorni se la volta ripullulano, e si colgono i fimoc
terra sia morbida e corra calda la sta chietti che danno, se non si preferisca
gione. In generale pare che il termine di imitare quelli che li fanno seccare al
medio dell'epoca più breve sia di cin sole, ed all'occorrenza se ne servono
que giorni, e che non mai oltrepassi i pe' manicaretti.
quindici. In inverno però potrebbe ec Non ci è avvenuto sin ora di trovai e
cedere alquanto. Da pochissimi si lega verun insetto, il quale danneggi, almeno
-

Suppl. Di Tecn. T. IX. 4


-

-6 Fiaccherraro Fuo a re -

in grande, i finocchi, tuttochè in Bo litudine per picchiettato,indanaiato o bi


logna siane estesissima la coltivazione. liottato. - - -

E però verissimo che si vede più fre (ALBERTI.)


quentemente che in altri luoghi tanto la FIOCCO. Propriamente è il vello
farfalla podulirio, quanto quella macao della lama. -

ne. La prima però più della seconda, e (Alseari)


per conseguenza la sua larva si trova Fiocco V. riosso. - -

spesso negli orti. Non fa però danno sen Fiocco. V. NAPPA. -

sibile. Non è poi difficile il darle la FIOCINA. Quell'utensile così chia


caccia, mentre è molto più voluminosa mato e descritto nel Dizionario dicesi
delle larve delle farfalle dei cavoli. anche pettinella.
Sono troppo noti gli usi del finoc - - (ALEEnrt.)
chio e del suo seme i principali dei FIOCINE. La buccia dell'acino del -
quali nel Dizionario accennaronsi, per l'uva.
chè occorra di qui ripeterli. - (ALBERTI.)
Chiunque attentamente vorrà esami FIORAIA. Venditrice di fiori (V.
nare quanto venne sin qui esposto sarà fioRe e Fionista), - -

al caso di poter avere buoni finocchi, (ALBERTI.)


-

quando però la terrà abbia le qualità FfoRALIso ( Centaurea cyanus,


che da prima indicarqnsi; altrimente Linn.). Pianta annua che interessa i
ogni cura tornerà affatto vana. . coltivatori in grande per distruggerla re
(Fr.ippo Re.) cando essa molto danno al frumento ;
Finocchio marino. (Crithmum mari mettesi nei giardini per la bellezza dei
timum, Linn.). Pianta vivace delle spiag suoi fiori. A questi attribuivansi molte
ge del mare; le sue foglie poste in aceto qualità medicinali intorno al che a noi
entrano nelle insalate e nei condimenti non ispetta il parlare: noteremo bensì
delle vivande. Tuttochè la più stimata che danno un bel colore opportuno a
sia quella che si raccoglie nel suo luogo dipingere in miniatura, ed a tignere i
natio, nullameno si coltiva con successo lavori di zucchero od altre cose da man
negli orti seminandola nel mese di mar giare. I buoi e le pecore mangiano con
zo in terra leggera, che si mantiene u piacere le sue foglie e gli steli, massime
mida; ma è cosa migliore di seminarla quando sieno giovani, ma i cavalli non.
subito dopo la raccolta del seme, il qua li vogliono. Il seme del fioraliso non en-.
le, se si conserva, germoglia assai diffi tra quasi mai in tanta quantità nel grano
cilmente. E bene di guarentirla dalle che si porta al mulino da influire sulla
forti gelate con una copertura di paglia qualità della farina perchè o cade prima
o di foglie secche, e si conserva ancora del raccolto o passa pel crivello. Tutta
meglio piantandola, o seminandola nelle via può talvolta comunicarle un princi
fessure delle pietre al basso dei muri pio di amarezza che non reca però alcun
esposti a mezzogiorno od a levante. danno alla salute. - -

- (BoitARD.) “(Bosc.)
FINTA de calzoni. Dicono gli areti FIORAME. Neologismo assai proprio
ni la seanA (V. questa parola). -
che esprime collettivamente ogni genere
(ALBERTI.) di fiori da giardini, e che le arti si sono
FIOCCHETTATO. dicesi per simi anch'esse appropriate per indicare una
Fionn Fiona 27
qatantua di fiori sia stampati o ricamati giunto questo grande scopo della natura
sopra un drappo, sia intagliati in una mo gli organi che vi concorsero, divenuti
biglia o similmente. - inutili, si appassiscono e cadono o scom
- (G.“M.) paiono del tutto, ed il frutto nudrito di
FIORDALISO. V. cielio. quei succhi che conservavano la fre
FIORE. Il fiore è l'apparato che schezza e la vivacità della corolla, so
contiene gli organi della riproduzione stiene col suo svilupparsi e ricompensa
vegetale, e presenta due parti principali ben presto con la perfezione e maturità
che sono gl' invogli florali ed i sessi. Le sue la speranza e le cure del coltiva
prime di queste parti, per solito vaga tore. Il buon esito però di questa ſecon
mente colorate formano ciò cui volgar dazione dipende da infinite circostanze
anente dicesi il fiore, il quale però dalle che il coltivatore dee studiarsi di signo
seconde soltanto viene realmente costi reggiare, per trarre grande vantaggio da
tuito. Interessa al coltivatore di ben co quelle che sono a lui favorevoli. La pri
noscere questo organo diretto della ve ma, e più importante di queste circo
getale riproduzione, e di sapere non so stanze risulta dalla parte appunto che
lamente quali sieno le relazioni di que devono avere i sessi nell'opera della ri
sue parti fra loro e la azione delle une produzione. Abbiamo veduto all'articolo
sulle altre, ma ancora e più specialmen FEcoNDAzioNe in che consista la diversità
te la relazione di tutte le piante da lui di sesso dei fiori e con qual nome si di
coltivate per oggetto di utilità o di pia stinguano; qui aggiungeremo che le pian
cere, coi varii agenti esterni che eserci te diconsi anche ermafrodite quando
tano o possono esercitare in qualsiasi hanno tutti i loro fiori dotati di ambo i
modo un effetto favorevole o contrario sessi, monoiche quando hanno sulla stes
sullo sbocciamento dei fiori e sulla for sa pianta i fiori maschi e quelli femmi
mazione delle frutta che a quelli succe ne; dioiche quando hanno i fiori maschi
dono. L'arte sua da queste cognizioni sopra un individuo e quelli femmine so
in gran parte dipende come all'articolo pra un altro; poligame quando hanno
epiRREologia vegetale venne fatto osser fiori ermafroditi ed in pari tempo fiori
Vare. .
maschi o femmine sulla stessa pianta o
L'analogia che hanno gli organi flo sopra piante diverse. Non fa certo biso
rali fra loro e con le foglie, indicata da gno di esempi per comprendere quanto
numerosi fatti ed appoggiata a frequenti alcune di queste circostanze possano in
esempii del reciproco trasmutamento fluire sulla fecondazione. Nelle piante
degli organi formaròno la base di una dioiche la femmina rimane sterile se non
teoria, nella quale non si considerano i è a portata di venire impregnata dal pol
fiori che quali rami cui è impedito di line della pianta moschia ed un'intera
crescere, cioè che non ne portano altri, foresta, un campo od intere aiuole di
ma degli embrioni soltanto, i quali non esso possono in alcune circostanze esse
sono che veri germogli da non potersi re in tal guisa colpiti da una compiuta
considerare che come foglie. Lo scopo infecondità ; in pratica conviene adun
naturale dello sbocciare dei fiori, al qua que assicurarsi che il campo piantato o
- le si dà il nome di fioritura, si è la fe seminato di vegetali dioici contenga una
condazione dei germi che porta il nome quantità di piante maschie sufficiente a
di fruttificazione. Allorchè venne rag fecondare quelle femmine. Altra volta si
a8 FroRE F1o Rr
attribuiva quasi unicamente al vento la si; così pure quanto minore sarà il nu
feeondazione dei fiori, i cui sessi sono se mero dei fiori che trovansi sopra uno
parati, ma in oggi si sa che le api, le ve stesso ramo, maggior copia di alimenti
spe ed un gran numero di piccoli insetti avranno per nutrirsi e più diverranno
alati hanno la parte principale in questa perfetti. Si aumenterà adunque la bel
operazione. La polvere vivificante che lezza dei fiori o mediante un copioso
slanciano i fiori maschii di quelle specie, nutrimento somministrato misuratamen
i cui sessi sono separati, viene portata al te e senza eccesso, o con l'artifiziale di
di là ancora dei vasti territori e dei ma minuzione del loro numero mediante la
ri ai fiori femmine solitarii dagli insetti potatura e la spollonatura, o con entram
alati e dal soffio dei venti. In varii ge bi questi mezzi riuniti. Tale si è lo sco
neri quali sono le campanule, le papi po di quello che pota, dirada e spollona
lionacee, la fecondazione producesi nei le piante. La bellezza dei fiori dipende
bottoni non ancora sbocciati. I bottoni eziandio dalla esposizione alla luce ed
de' fiori possono formarsi sopra piante all'aria libera, poichè l'influenza di que
d'ogni età e condizione ; ma per pro sti agenti forma i loro colori e dà a
durre bottoni da fiori d'uopo è che esi questi la intensità che li rende tanto
sta una causa generale predisponente, vivaci. Qui pure come in tutte le cose.
non soggetta all'influenza delle circo avvi una via di mezzo cui giova atte
stanze accidentali, la quale causa si è lo nersi. La produzione dei fiori e delle
accumulamento del succhio e della secre frutta per conseguenza essendo lo scopo
zione. Tutto quello per conseguenza che naturale di ogni vegetazione, tutto quel
tende a ritardare il libero corso del suc; lo che tende ad accrescere senza ecces
chio ed a produrre il suo accumulamento sq la forza dei vegetali, aumenta la loro
cagiona la produzione di bottoni da fio disposizione alla fioritura; ma tutto ciò
ri o la fertilità ; ed all'opposto tutto ciò che tenderebbe od a privarli di nn nu
che tende a produrre con un vivo ecci trimento necessario, o ad ingorgare i loro
tamento, un vigore eccessivo in breve vasi d'un succhio crudo, indigesto e so
tempo, cagiona la dispersione del succhio, vrabbondante dee necessariamente pro
ossia impedisce la elaborazione di esso durre l'effetto opposto. Considerazione -

e produce in tal guisa la sterilità. della maggiore importanza e da aversi


Il trapiantamento, la parziale distru ognora presente da quelli cui la coltiva
zione delle radici, l'età, l'innalzamento zione delle piante di qualsiasi specie in
della temperatura accompagnato dalla teressa. -

siccità dell'atmosfera, la disposizione dei I fiori doppii sono quelli, nei quali gli
rami in direzione obbligua o rovesciata, stami sono trasformati in petali; benchè
il costante toglimento della cima dei gio non si possa dare alcuna regola certa
vani getti, sono altrettante cagioni di ac per la produzione dei fiori doppii, è
cumulamento del succo e di secrezioni, probabile tuttavia che que fiori, nei
e per conseguenza altrettante circostan quali sono molti sessi come nelle piante
ze favorevoli alla produzione dei botto icosandre e poliandre vi sieno più degli
ni da fiori. I fiori nutronsi del succo che altri disposti, ed è in questa classe di
trovano preparato, e quanto più abbon piante principalmente che deesi sperare e
dante è questo nutrimento apparecchia cercare di ottenere fiori doppii. Sono que
to, più perfetto riesce lo sviluppo di es sti assai rari nelle piante a pochi stami.
FioR e Fit Rr 2 )
Nella coltivazione delle piante di pia possono moltiplicare con margotte, in
cere alle quali non si richiede che il dilet nesti, ec. Questi principii hanno sem
to dei loro fiori, è dove specialmente im pre ad aversi presenti quando cer
porta mettere a profitto i principi che casi di ottenere nuove piante ibridi.
contribuiscono allo sviluppo e perfezio Queste moltiplicazioni sono grande sor
namento dei varii loro generi di bellez gente di profitto pei giardinieri del no
ze; e questa pratica costituisce l'arte del stri tempi, Ma se non si pratica lº bri
fiorista, la quale non solamente sa miglio dismo artifizialmente che per migliorare
rardi prodotti della natura, ma altresì le piante, la sua azione fortuita ed irre
anticipare o ritardare l'ottenimento di essi golare può d'altra parte contribuire an
con metodi atti ad impedire o ad accele che al deterioramento di quelle specie
rare i naturali movimenti del sucehio (V. native che interesserebbe di conservare
rionista estera). L'ibridificazione con pure; ed è ciò che accade bene spesso,
tribuì molto negli ultimi tempi, e conti per esempio, nei poponi.
nua tuttora ad accrescere innumerevol La fioritura può considerarsi o relati
mente ed in maniera più o meno evi vamente alla stagione dei fiori o alla le
dente la varietà delle forme e dei colori ro sbocciatura; questo doppio evento
de' fiori che ne risultanno. Nello stato dipende dallo stato delle piante e da al
naturale il fenomeno della fruttificazio cune circostanze che possono su di esso
ne producesi per la discesa d'una por influire. Si osserva che le piante del nor
zione delle particelle moventi del polline te fioriscono più presto nei nostri climi
negli ovuli dove formano il principio di che nella loro patria; e per la stessa ra
altre piante. Nelle piante selvatiche la gione le piante tropicali fioriscono più
stimma è per lo più soggetta alla sola a tardi. in Europa che sotto il loro cielo
zione del polline negli stami del fiore on tocente. In generale il calore, la qualità
d'esso medesimo fa parte. In tal caso le del suolo, la siccità producono un gran
semenze così vivificate essendo poste in de effetto sulla fioritura. Alcune piante
terra produrranno nuovi individui che tropicali vi sono che non danno fiori nei
diſferiranno assai poco da quelli che li nostri climi, benchè crescano con molto
. avranno prodotti. E perciò che la mag vigore, non elaborandosi abbastanza il
gior parte delle piante selvatiche propa loro succhio per isviluppare il fiore. La
gansi di generazione in generazione sen cognizione del momento della fioritura e
za verun cangiamento. Ma è facilissimo de' suoi fenomeni non è meno utile di
indurre modificazioni a queste leggi con quella che alle foglie si riferisce ; alcuni
metodi artifiziali. Se si pone il polli fiori si aprono al mattino, come quelli
ne di una specie sulle stimme di un'al delle labiate ; altri a mezzogiorno come
tra, gli ovuli saranno vivificati e pro le malvacee; alcuni la notte come qual
durranno, giunti che sieno allo stato che geranio; altri al tramonto del sole,
di semenze ed alla maturità, una di come le scialappe. Su questa proprietà
quelle piante che diconsi ibridi. Differi dei fiori di sbocciare ad ore stabilite
riscono queste da tutte e due quelle fondossi il così detto oriuolo di Flora
donde provengono e presentano gene dei giardinieri, che è appunto la riunione
ralmente un carattere intermedio ; non di varie piante che indicano le ore con lo
sono desse molto atte a perpetuarsi col aprirsi dei loro fiori. Talora vi ha fino ad
mezzo dei semi, ma se sono legnose si un mese di differenza fra la fioritura degli
3o Fioas FioRE
individui i più pronti e dei più tardi della tal fine sotto le loro radici un grosse
medesima specie. Alcuni fiori non isboc strato di pietre, oppure levanti pronta
riano che sotto certe condizioni atmosfe mente fuori di stagione le radici più
riche e diconsi meteorici Queste osser forti od anche vi si pratica l' "
vazioni riguardano specialmente gli alberi anullare. Se al contrario vuolsi ecci
e le giante perenni che crescono allo stato tare in un albero debole e languente la
naturale, poichè la fioritura delle piante produzione del legno levansi del tutto
annue coltivate molto dipende dal mo o in parte i fiori od i bottoni da fiore
mento in cui vennero seminate: le sega vicini ad apparire. La potatura dei po
le seminate in primavera fioriscono 15 poni è un grande esempio di quanto
giorni dopo quelle seminate in autunno. influisca sullo sviluppo del frutto l'op
La durata della fioritura varia secondo portuno toglimento dei rami fioriferi. -
la specie e le circostanze. I fiori peri I fiori, organi aerei, emblemi pei loro
scono all'apparire delle frutta, ed il loro brillanti colori di quella luce solare sot
crescimento più o meno rapido affretta o to l'azione della quale acquistano tutte
ritarda la caduta dei petali. Il fiore del le loro perfezioni, hanno cogli organi
la eneroacalis fulva dura un giorno sol sotterranei alcune relazioni che si mani
tanto ; quei del vaccinium oxicoccos festano a profitto od a danno degli uni o
conservansi per 18. La potatura molto degli altri. Se levansi i fiori alle piante
influisce sul momento e sulla successione delle patate al momento in cui compaio
della fioritura, e per conseguenza sul no, senza nulla levare degli steli che li
tempo in cui si sviluppano le foglie di accompagnano, i tubercoli divengono più
certe piante economiche, come il gelso, grossi, più nutriti e più pesanti: se lascia
che si può in tal guisa sollecitare o ri si passare la fioritura dei vegetali che de
tardare di vari giorni, e sottrarre all'a. stinansi ad essere soversciati, cioe seppel
zione dei geli di primavera. liti sotterra mentre sono verdi, perchè fac
Nei vegetali sani e robusti un'abbon ciano l'offizio di concime, questo concime
dante produzione di fiori è indizio di riesce meno succulento, si decompone
salute e di vigore, ma questa abbondan meno presto e men bene, imbeve il suolo
za medesima è anche talvolta un effetto di minore umidità ed i succhi nutritivi.
sod una causa di spossamento. Spesso della terra vengono dai semi più o meno
vedonsi alcuni alberi, la cui vegetazione esauriti. Se lasciansi i molti fiori che
sotterranea è contrariata da qualche na producono talvolta i giovani alberi pian
scosta azione caricarsi di una grande tati di fresco questi mettono le radici
quantità di fiori, cadere tosto in languo più lentamente, con maggiore difficoltà
re e perire eziandio del tutto. Quando ed in modo meno perfetto e sono inoltre
un albero presenta questi sintomi, è col maggiormente soggetti a perire pegli ar
pito di malattia o di una precoce vec dori dello state. Il fieno delle praterie è
chiezza. L'arte approfitta prudentemen più secco, più fragile meno nutritivo, di
te di questa osservazione per arrestare minor sapore e di odore men delicato,
lo sviluppo degli alberi da frutto i quali ed ha per ogni riguardo meno attrattive
non producono che bottoni da legno e pei bestiami quando se lo raccoglie sol
si spossano in lunghi rami lussureggianti tanto dopo che la fioritura è pienamente
e sterili. Per favorire la formazione ed il compiuta che quando se lo taglia in pie
gonfiamento dei getti fioriferi mettesi a no fiore. In tal caso anche si può esser
" I ulte F1 r.r 5r
certi che a - della grande varietà
forma esterna od interna delle superficie
di erbe onde sono composte le praterie di riflessione, o piuttosto alla disposizio
naturali, quando sembra essere arrivato ne degli atomi che compongono la su
al momento favorevole di falciarle viso perficie dei corpi e sostengono che que
no di già molte erbe molli ed aromatiche sta differenza, benchè non si possa di
la cui fioritura è finita e le cime delle stinguere per l'imperfezione de' nostri
quali più o meno mature hanno dei se strumenti esiste tuttavia anche nei peta
mi che danno all'insieme del foraggio li variopinti. Altri attribuiscono il feno
un piccante e grato condimento. Se si meno del coloramento all'inesplicabile
avesse tardato di più, quell'erbe di te potenza dell'ibridismo od a qualche oc
nere che erano sarebbersi ridotte in pol culta azione nell'opera della fecondazione.
vere ed il foraggio riuscirebbe duro, De Candolle non dubita, menomamente
amaro ed eccessivamente caloroso. che i petali, ed in generale le parti per
Alcune piante perdettero quasi inte taloidi dei fiori, non abbiano al pari del
ramente l'abitudine di fiorire, coll'an le foglie nelle loro cellule un cromulo
dare del tempo per lo stato. di violenza (principio colorante composto di carbo
in cui sono dall' artifiziale coltivazione mio e di altre sostanze) alle chimiche
tenute, per quella specie di imbastardi modificazioni del quale devono i fiori
mento che risulta da una lunga dome più vaghi la loro diversità e la loro bel
sticità, o per l'influenza dell'uso conti lezza. La mancanza od il non svilupparsi
nuato di un mezzo indiretto di produ di questo cromulo danno origine a quel
zione altrimente che col seme, come, a le tinte variegate che tanto ricercansi
cagion d'esempio, colle margotte. Questo dai fioristi. Questa opinione del colora
ultimo mezzo bastando alla moltiplica mento dei fiori secondo i vari gradi di
zione delle piante lo si addotta spesso ossigenazione fece dividere in due gran
esclusivamente e la causa del male in tal di serie i colori dei fiori: quelli che sem
guisa si fa irremediabile. - brano avere per tipo il giallo e che pos
La cagione del coloramento delle co sono volgersi al rosso ed al bianco ma
rolle dei fiori venne diversamente spie all'azzurro non mai, e quelli di cui è
gata; ma si vede che quella mano libe tipo l'azzurro che possono passare al
rale che le colori in rosso, in giallo, in rosso ed al bianco ma non al giallo. La
rosa, in porpora in azzurro, in bianco, prima è la serie ossidata la seconda quel
ec. assai di raro soltanto le tinse di ver la dissosidata, fra le quali il verde viene
de; questo colore si è quello per conse considerato come lo stato di equilibrio
guenza che gli orticultori durano più fa intermedio. Queste due serie sono ab
tiea a riprodurre nei saggi che fanno per bastanza conformi alla verità per poter
cangiare i naturali colori delle corolle e servire di aiuto a cercare la causa de'co
moltiplicarne le tinte. Secondo alcuni lori, od a provedere le possibili variazioni
questi colori sono l'effetto di combina dei fiori di una stessa specie e di un me
zioni non per anco spiegate che natu desimo genere. Ritiensi che il color bian
ralmente si formano nei vegetali robusti co non esista in istato puro nella natura
e che godono buona salute. Altri vedo dei fiori e che provenga soltanto dal
no nella varia pittura dei fiori un acci l'estrema degradazione del cromulo, ri
dente; altri fisici attribuiscono la diffe dotto alla sua tinta più debole. I fiori
renza del colore dei fiori alla diversa bianchi sono assai più numerosi nel set
52 Froae Fiom e
tentrione che nel mezzo giorno. Il color ancora su fiori di una stessa specie pre
rosso appartiene ad entrambe le serie, e si sullo stesso individuo. Quando però
sembra potersi ottenere tanto dalla mas ha effetto la iniezione si puo rendersi
sima come dalla minima ossigenazione. esatto conto dell'andamento di essa,
Nella seduta dei 2 gennaio 1857 del delle sue fasi, dei punti ove dee accumu
l'Accademia delle Scienze di Parigi Biot larsi e di quelli ove dee comparire dap
presentò alcuni fiori iniettati di colori prima; per poterne fare però una pratica
con un metodo semplicissimo e molto applicazione rimangono da analizzarsi i
ingegnoso. Riuscì egli principalmente con suoi apparenti capricci.
i fiori del giacinto bianco che colorò di Le odorose esalazioni de' fiori sono
rosso con l'assorbimento del succo della una delle più importanti loro proprietà
Phytolacca decandra. I naturalisti ab e per esse queste produzioni vegetali
bisognano spesso di introdurre nei tes oltre all'essere le più dilettese sono al
suti vegetali liquori colorati la presenza tresì molto utili. Assoggettaronsi a dif
e lo scompartimento dei quali possono ferenti sistemi di classificazioni tutti per
indicare l'intima loro contestura e la altro più o meno arbitrarii. Secondo
direzione dei canali che gli alimentano. De Candolle il vero punto che distingue
Questi tessuti però rifiutano la maggior gli odori dei fiori si è l'essere gli uni sem
parte delle sostanze coloranti, o queste plici proprietà e gli altri vere funzioni
difficilmente vi penetrano, e si arresta di essi. I fiori possono essere odorosi
no ben tosto, o li alterano e li snaturano, per una semplice proprietà di loro natu
e Labaisse aveva già indicato il succo ra fisica o chimica, a quella stessa guisa
della Phytolacca decandra essergli riu che avviene di una quantità di corpi
scito perfettamente per iniettare in rosso inorganici e di molti prodotti dei corpi
per assorbimento dei fiori, bianchi ed organizzati i quali sono odºrosi fino a
anche delle foglie verdi; ma nel 1755 in tanto che contengono e che ne sfugge
cui scrisse la sua memoria su di ciò la fi una materia capace volatilizzandosi di
siologia e la chimica vegetale erano trop determinare una sensazione nella men
po indietro per trarre da questa inven brana pituitaria, senza che la vitalità
zione tutti quel vantaggi che dar poteva, abbia veruna parte attiva in questo fe
e benchè siensi poscia più volte citati i nomeno. In altri casi però il fiore pro
suoi sperimenti non sembra che siensi duce bensì, come nel caso precedente,
ripetuti giammai. Biot quando occupossi una materia volatile, ma in luogo di far
del movimento del succhio incontrò va ne raccolta e, a così dire, di accumularla
rie difficoltà ne suoi sperimenti; molte la esala immediatamente. In allora è una
piante non ricevettero menomamente la funzione che dalla vitalità essenzialmen
iniezione, altre facilmente vi si presta te dipende e perciò durante la vita sol
rono, senza che il loro posto nel natura tanto possono quegli odori prodursi. Vi
le sistema sembrasse determinare queste sono alcuni fiori il cui odore è continuo
differenze; alcuni minuti bastarono per con leggeri cangiamenti, come il fior
venare di una quantità di piccole linee dell'arancio; in altri è intermittente; tut
rosse tutti i petali d'una rosa bianca te le corolle di color cupo, come son
d'ogni mese, metre non si ebbe alcun quelle del pelargonium triste, del he
effetto sopra una rosa muscosa simil speris tristis, del gladiolus tristis, ec.
mente bianca. Uguali opposizioni trovansi sono quasi affatto privi di odore nel
-
FioR È i tone o-

giorno e ne esalano uno gratissimo al lore e della luce. I piu bei fiori erbacei
tramonto del sole. Questo fatto, benchè della zona temperata appartengono alle
tuttora mal conosciuto, pure evidente rosacee, liliacee, iridate e ricinate, ra
mente alla vita vegetale si lega. In ge noncolacee, primulacee, cariofilate, gen
merale l'ora del tramonto del sole è fa zianate, ec.; quelli della zona torrida
vorevole allo sviluppo degli odori esa appartengono alle scitaminate, amarilli
lati immediatamente, mentre invece quel date, bignoniacee, melastomacee, papi
li che sono prodotti dalla evapora gliomacee, apocinacee, ec. I più grandi
zione di materie volatili od accumulate fiori che si conoscano dopo quelli del
sono, come è ben naturale, più sensibili l'elianto sono quelli della aristolochia,
quando il sole è più cocente. In alcune fra i quali quelli di una specie arram
piante l'emissione dell'odore presentasi picante che cresce sulle sponde del Rio
in modo affatto improvviso come nel ce. Magdalena, hanno quattro piedi di cir
reus grandiflorus; non vi è quasi al conferenza e servono di berretto ai
cun fiore che esali il suo odore duran fanciulli; quelli delle dature, delle ba
te il giorno soltanto : il cestrum diur ringtonie, delle carolinee, dei melambi,
num viene chiamato in tal guisa per delle gustavie, dei lecythis, dei lisian
chè è più odoroso il giorno che la not thus, delle magnolie e delle liliacee; ma
te, mentre invece il cestrum nocturnum tutti questi fiori cedono il vanto a quel
non lo è che al principiar della notte. lo della rafflesia titano, vegetale paras
L'azione spasmodica dell'odore dei fiori sito delle foreste dell'interno di Suma
varia secondo il suo grado di intensità tra, il cui bottone prima di sbocciare ha
e di concentrazione ; e gli aromi dei circa un piede di diametro, la sua lar
fiori sembrano appartenere alla classe ghezza, quando è aperto, giugnendo
degli oli volatili che tendono in generale quasi a tre piedi; la sua sostanza so
ad agire in siffatta maniera sui nervi; da e carnosa è grossa un mezzo polli
varii fiori come la giunchiglia, la tuberosa
ce e pesa 12 a 15 libbre, e la cavità
e la viola sono osservabili per questo della sua corolla potrebbe contenere i 2
genere di azione. I fiori dell' oleandro pinte di acqua. Sotto la zona torrida spie
della malva muschiata, del zafferano e gansi le forme più maestose e più stra
della lobelia a fiori lunghi possono ca ordinarie dei fiori. Alberi alti quanto
gionare gravi accidenti. Vi sono molti due volte le nostre querce portano ivi
fiori il cui odore sviluppasi o si modifi fiori grandi e belli quanto i nostri gigli ,
ca dopo la fecondazione riuscendo tal colà brillano i fiori di quelle orchidee
volta piacevole, ma più sovente disgu tanto variate di forme e di colori che so
stoso, e sembra prodotto non da una di no oggidì ricercatissime pei nostri stan
retta secrezione, ma da una alterazione zoni; le granadiglie arrampicanti, le
dei principii onde è formato il tessuto bauhinie, le banisterie a fior giallo do
dei fiori. Anche l'odore del polline ha un rato cingono i tronchi degli alberi dei
carattere suo proprio, l'esalazione del boschi; fiori delicatissimi nascono dalle
quale spesso a quello delle corolle si radici del theobroma non che dalla gros
mesce e ne modifica l'odore. sa e ruvida corteccia dei calebassi e dal
In generale i fiori sono più colorati le gustavie ; in mezzo a questa copia di
dalla parte che guarda il mezzogiorno e fiori, ad una così ricca vegetazione ed a
uando sono esposti all'azione del ca questa confusione di piante arrampican
Suppl. Diz. Tecn. T IX.
5 F1, Rr fºto e
tesi, si dura spesso fatica a riconoscere sieno riuscite meglio che altre nel ter
a quale stelo appartengano le foglie ed i riccio ed ecco in qual modo si spieghi la
fiori. Un solo albero ornato di paullinia, cosa. Il musco premuto in un vaso ed
di bignonia e di dendrobium forma un assoggettato a spessi inaffiamenti, ben
gruppo di vegetali che separati gli uni presto passa allo stato di decomposizio
dagli altri coprirebbero uno spazio con ne, e diviene un puro terriccio vegeta
siderevole. le, che come tutti sanno è il suolo più
La coltivazione delle piante per ot d' ogni altro favorevole allo sviluppo
tenere i fiori costituisce l'arte del GIAR delle piante; di più il musco non trat
DINIERE e del FioaIsra ed a quelle parole tiene degl'inaffiamenti che il grado di
rimettiamo quindi il parlarne ed il mo umidità conveniente alla facoltà assor
strare i vantaggi che se ne ottengono. bente delle radici, e soddisfa in ciò me
I fiori staccati dal vegetale che li ha glio della terra una importante condi
prodotti presentano nei diversi loro stati zione pel buon esito della vegetazione.
un interesse che viene accresciuto dai va Nella coltivazione poi delle piante nel
rii usi piacevoli od utili che se ne fanno. l' interno delle case il musco ha sulla
Tagliati di fresco e vivaci cadono fra le terra il grande vantaggio di non lasciarvi
mani delle venditrici dei fiori, la cui arte sozzure dopo l'adacquamento.
sa far valere le menome loro bellezze e La vaghezza dei fiori doveva ben na
renderne decuplo il prezzo. Per questo turalmente destare desiderio di goderne
riguardo sono nelle grandi città l'og in ogni stagione dell'anno e di prolungar
getto di un commercio alquanto consi ne la durata più che mai fosse possibile
derevole che è però un nulla se si con anche dopo averli tolti dalle piante. Oltre
fronti agli sfrenati desideri ed alle mo all'aiuto delle stufe per far nascere i fiori
struose prodigalità degli antichi in que anche quando la stagione non lo com
sto proposito. Tuttavia i fiori isolati so porterebbe, del qual mezzo parleremo
no oggidì caduti di moda ed ai mazzi di agli articoli fiorista, GIARDINIEaE e stu
essi onde riempivansi le stanze, vantaggio Fa, molte ricette pubblicaronsi per con
samente sostituironsi quelle belle piante servare i fiori staccati dalle piante nello
esotiche poste in vasi onde si è arricchi stato loro naturale in tutto l'anno, od al
ta la cultura moderna, le quali aggiu meno per prolungarne la durata ed il go
gnendo alle loro grazie naturali il pos dimento, giacchè per quanto la impe
sente interesse di mille memorie di viag riosa volontà della moda anteponga l'uso
gi e di storia istruiscono nel tempo stes delle piante esotiche, queste non piac
so che dilettano. Giova a questo pro ciono che mentre sono fiorite, e la ne
posito notare un recente miglioramen cessità quindi del mutarle ad ogni istante
to. In una tornata della Società Reale di ne impedisce a molti l'uso, ed il minor
orticultura di Londra del 1858, si è let costo ed ingombro dei mazzi di fiori
ta una memoria sul modo di coltivare le isolati meritano ancora loro il favore di
piante in vasi pieni di musco invece che molti. Alcune ricette sono impraticabili a
di terra; bastando perciò riempire di cagione delle minuziose cure che esigo
musco il vaso che dee contenere i semi no; altre però si condannarono per lo
o la pianta. Dietro alcune osservazioni stesso titolo, ma soltanto perchè quelli che
riferite nella memoria sembra che alcu tentarono di farne l'applicazione risguar
me piante o semenze coltivate nel musco darono come inutili alcune delle avver
Fiohe FioRE 35
tenze prescritte, e non riuscirono per temperatura non sia troppo alta e non
-questo nei loro esperimenti. Checchè ne varii gran fatto. Una cantina può servire
sia non crediamo inutile di ricordare qui a questo uopo, purchè siasi avuta la cu
alcune di quest'ultime e di aggiugnerne ra come nel caso precedente di ricopri
alcune altre che ci sembrano poco note re il vaso di una sostanza impermeabile
e che a motivo della loro semplicità pos alla umidità.
sono facilmente venire eseguite. Abbia Alcuni sotterrano semplicemente i
mo personalmente esperimentate alcune bottoni entro sabbia ben secca ; ma ben
di esse, e per analogia ne deduciamo la si vede che mille circostanze possono inu
praticabilità delle altre. midire questa sabbia e far marcire i fio
Il primo mezzo che indicheremo non ri ed inoltre con questo metodo i colori
può adoperarsi che da quelli che posso vengono sempre alterati.
no disporre di una ghiacciaia, e consiste La Enciclopedia di Rees indica la se
nel cogliere i fiori in tempo asciutto, un guente ricetta che attribuisce a Mountin
poco innanzi che il bottone si schiuda, gius. Colgansi i bottoni verso mezzo
e tenerli in un vaso di vetro o di terra giorno in tempo asciutto, se ne riempia
verniciata chiuso ermeticamente con un un vaso di terra verniciata e si asperga
cuoio unto. Riponesi il vaso fra le due no con un poco di vino vigoroso, nel
porte della ghiacciaia ove di raro la tem quale siasi disciolta una piccola quantità
peratura scende al di sotto dello zero. di sale. Chiudasi ermeticamente il vaso e
Quando voglionsi far isbocciare questi conservisi in una cantina. In seguito si
fiori basterà immergerli per qualche tem potrà prenderne a volontà, avendo cura
po in un ruscello di acqua corrente od ogni volta di bene otturare il vaso, e per
in un'acqua che abbia perduta la sua ri farli sbocciare basterà tenerli in una
gidezza stando varie ore in una stanza stanza un po' calda. In tal guisa assicu
un po' calda. Questo riscaldamento len rasi che i fiori conservano la loro for
to e graduato rende alle fibre della ma non solo, ma anche il loro colore ed
pianta tutta la loro mollezza, e per ac il loro odore.
celerare lo sbocciare del fiore basta im Secondo la medesima opera, Roberto
mergerne poscia lo stelo in un'acqua e Southwell impiegava il metodo seguente.
gualmente un po' tiepida in cui siasi fat Chiudeva egli i bottoni de' fiori, ed an
to sciogliere un poco di nitro. E inutile che le frutta, in un vaso di terra chiuso
osservare che la temperatura della stan ermeticamente con un cuoio unto; po
za dove si mettono i fiori essere dee ad neva il vaso in una scatola, nella quale
un grado conveniente. metteva intorno ad esso uno strato gros
Un altro mezzo, del quale però non so da tre pollici e mezzo a quattro del
possiamo guarentire l' esito come del miscuglio seguente i tre parti in peso di
precedente, non avendone fatto la prova, sabbia comune, due di bolarmeno, ed
consiste nel cogliere i bottoni vicini a una di salnitro. Lo sbocciamento dei
sbocciare, bruciare subito quella cima bottoni ottiensi coi mezzi precedente,
ºper cui aderivano allo stelo e coprirla di mente indicati.
uno strato di buona cera lacca. Introdu Le rose raccolte prima che sieno sboc
cesi il tutto in un vaso di vetro o di ter ciate conservansi parecchii mesi in can
ºra verniciata chiuso ermeticamente, e tina entro un vaso di vetro guernito di
che si tiene in un luogo asciutto, la cui musco umido, e turato con carta legatavi
56 Fuore Fion E
intorno, bastando, quando si vuol far zansi e riprendono la loro freschezza, la
ne uso, porle in acqua fresca ove in capo quale conservano ancora per alcun tem
a qualche ora si schiudono. E però da po quando tagliatasi loro la cima del gam
avvertirsi che i fiori e le rose princi bo inmergonsi nell'acqua fresca. Di
palmente non abbiano avuto alcun dan questo spediente non sono però suscet
no nel raccoglierli. tivi i fiori più fugaci come i papaveri e
I fiori possono conservarsi anche col forse una o due altre specie analoghe.
l'impiego di sostanze antifermentative, Non sempre interessa nondimeno di
quantunque facciano loro sempre subire conservare i fiori soltanto in quello sta
qualche alterazione. Anche un miscuglio to di freschezza in cui erano sulla pian
di acqua salata e di aceto o d'agresto ta, nel quale stato il tempo di loro du
può essere impiegato vantaggiosamente. rata è sempre limitato più o meno. E
Per farli fiorire si lasciano sgocciolare e per lo studio della botanica, e pel dilet
si tengono davanti al fuoco: il color lo to dell'occhio altresì interessa sovente
ro naturale tosto apparisce. Qualche vol di conservare i fiori privi della umidi
ta si mettono i bottoni di rose in un va ta loro, ma in guisa che possibilmen
so con sale, dopo averli avviluppati in te conservino tutte le altre proprietà ed
foglie di vite : si bagnano con agresto o i colori principalmente. All'articolo sa
con aceto. In siffatto modo conservansi stato abbiamo veduto quali metodi se
lungo tempo in una cantina, purchè sie guansi in generale per conservare in esso
no entro un vaso bene otturato. Per le piante; qui però indicheremo alcuni
farli sbocciare si mettono nell'acqua cal metodi particolarmente propostisi per la
da, e dopo due ore vi si soffia sopra. conservazione dei fiori.
Non meno efficace riesce il collocarli per Nel 1784 il celebre Hauy lesse al
istrati in un miscuglio di sale e d'acqua l'Accademia delle Scienze una memoria
vite con bullette di garofano. nella quale indicò un mezzo di applica
Oltre a questi mezzi però di conser re i fiori, che perdere potevano i loro
vare i fiori per un tempo assai lungo al colori, ai fogli di carta di un erbario,
tri pure se ne cercarono per prolungare al cosicchè sembrassero averli interamente
quanto semplicemente la loro durata, al conservati. Consisteva quel mezzo nel
lorchè si conservano per abbellimento l'infondere i petali nell'alcoole, finchè
nelle stanze, ed eziandio per restituire lo spogli fossero interamente de loro co
ro freschezza dopo che già cominciato a lori, e tignerli in appresso di nuovo
vevano ad appassire. Così da molti anni si in diversi colori, collocandoli su di una
conosce in Italia l'uso della canfora sciolta carta che avesse per quanto era possibi
prima nell'alcoole, poi mesciuta in leg le la stessa tinta del fiore. Ma quel dotto
gera quantità all'acqua a guisa di emul osservò dappoi, che lasciandosi i per
sione per conservare i fiori molto più a tali nell'alcoole tanto tempo quanto ba
lungo che nol si faccia coll'acqua sem stava perchè i colori fossero solamente
plice. Per rendere poi a quelli che già indeboliti, quei colori tosto ricompari
avessero incominciato ad appassire la le vano sovente da loro stessi, allorchè
ro freschezza si suggerisce di porre un altro non si era fatto se non che incol
terzo del loro gambo in acqua bollente, larli sopra carta bianca; osservò pure che
e si assicura che nell'intervallo in cui il tempo necessario per questa specie di
quest'acqua raffreddasi i fiori raddriz riproduzione de coloni, era di un'ora o
Fiom E Fiona 37
di più ore, secondo le specie diverse, e alla stessa maniera alcune foglie ed alcu
che allora i colori più non si cancella ni petali separati per poterli sostituire a
vano. Hannovi tuttavia alcuni fiori, ai quelli della pianta che fossero rimasti
quali si è tentato inutilmente di applicare danneggiati durante l'operazione.
quel metodo. Dumeril si è pure assicu Oltre agli usi sopraccennati che si
rato per mezzo di varie osservazioni, fanno dei fiori approfittando della sola
che i petali rossi di alcune piante, come bellezza di essi, tornano utili ancora di
quelli de papaveri, delle adonidi, ec., ri seccati e conservati sotto le loro forme
pigliavano il loro colore rosso vivissimo naturali, ridotti in pastiglia, distillati in
e solidissimo, se si bagnavano soltanto o oli essenziali od in rosoli, preparati in
si soffregavano leggermente con un acido siroppo ed assoggettati alle formule far
assai debole. maceutiche, trattati in guisa in somma
Secondo la Enciclopedia di Rees, Ro che ritengano o comunichino le varie
berto Southwell descrive il metodo se loro qualità medicinali od economiche, le
guente per conservare ai fiori ed alle quali le arti si appropriano per farle servi
piante degli erbarii i naturali loro colori. re alla conservazione della nostra salute,
Abbiansi due grosse piastre di ferro della alle noste insaziabili voluttà ed anche ai
dimensione dell'erbario forate nei quat nostri reali bisogni.
tro angoli in guisa da ricevere quattro (SoULANGE BodIN-Boquillion-GIAN
chiavarde a vite con galletti. Dispongansi CARLo LEUCH-Thomson
le piante in modo conveniente sopra un –REEs-Diz. delle Origini)
foglio di carta, avvertendo di assottigliare FIoRE. Dicesi a fior d'acqua, e vale
i rami che fossero troppo grossi a segno alla superficie dell'acqua.
di non lasciarvi, se occorre, che la sola (ALBERTI.)
corteccia. Mettesi allora il foglio di carta FioRE degli stampatori. V. mPR on
sopra un certo numero di altri fogli, ed TARE, INcisione, FoNoirone di caratteri,
una uguale quantità di questi ultimi se litoriria e poliriria.
gli sovrappone, ponendo quindi il tutto FioRe. Dicono i cavallerizzi ed i mani
fra le piastre di ferro che stringonsi for scalchi a quella piccola macchia che tie
temente con le quattro chiavarde a vite. ne in fronte talvolta il cavallo, e che al
Mettesi allora l'apparecchio così dispo trimente dicesi anche stelletta.
sto in un forno donde siasi allora levato (ALBERTI.)
il pane, e lo vi si lascia due ore. Levate FioRE. Dicesi che una pianta è in fio
ipoi dallo strettoio le piante, umettansi re quando è coperta di fiori ossia al
leggermente con un pennello assai molle tempo della fioritura.
intinto in un miscuglio bene unifor - (ALBERTI.)
me di parti uguali di acido nitrico e di FioRE. Quella rugiada che è sopra le
acquavite, levasi l'umidità con carta frutta innanzi che sieno brancicate.
senza colla, quindi attaccasi la pianta (ALBERTI.)
seccata leggermente premendola con a FioRE. Dicesi nello stesso senso per
draganti sopra carta bianca. Le foglie quel lustro ed integrità che hanno i ve
conservano così il loro color verde : stimenti ed altre simili cose quando so
di raro avviene che i colori dei petali no nuove e ben condizionate.
sieno in tal guisa alterati. L'autore con - (ALBERTI.)
siglia anche di trattare in pari tempo ed FroaE. Si dà questo nome alla parte
38 Fionescente Fioretto
interna di ciaschedun fianco di una na FIORETTO. Come abbiamo veduto
ve compresa fra la contro dormiente e nel Dizionario, dicesi fioretto quella spe
quella estremità dei madieri dove questi cie di spada senza punta e senza taglio,
si uniscono con le capezzelle. Diconsi fatta con una verghetta quadrangolare e
quindi serrette o veringole dei fiori, alle guernita di un bottone alla cima, con la
serrette corrispondenti ai maieri esterni quale s'impara a tirare di spada. Note
dei fiori, remo qui alcune avvertenze relative alla
- (STR Arico.) fabbricazione del fioretto che crediamo
FioRe di caffè. In America si conosce di una qualche importanza.
sotto questo nome una polvere che si Tutti i fioretti si fanno in fabbrica, nè
compone di quel residuo della canna da potrebbero darsi in vero a prezzo sì
zucchero, cui si dice melassa, cotto a vile se non se ne lavorasseso grandi
cristallizzazione, polverizzato e mesciuto quantità. La lama del fioretto è compo
con caffè in polvere nella proporzione sta di ferro e di acciaio, il codolo e la
di mezza oncia per una libbra di caffè. parte superiore della lama sono di ferro
Si assicura che questa aggiunta produce semplicemente; dal marchio in poi il
l'economia di un terzo sull'uso del caf resto è di acciaio cementato ; la punta
fè in polvere e dà alla bibita preparata finisce con una impostatura rotondata,
con esso una forza ed un grato sapore sulla quale è ribadito il bottone. Si dà
che non può mai ottenersi altrimente. questo nome ad un piccolo disco di fer
(G.“M.) ro, intorno al quale si mettono varie
Fione di cannella. Nome volgare ed grossezze di cuoio per ammorzare la for
officinale di un aromato che credesi es za del colpo. L'acciaio onde si costrui
sere il frutto immaturo della cannella. sce la lama non è di prima qualità, sic
(ALBERTI.) chè la bontà di questa lama dipende da
FioR1 di cinabro. Secondo alcuni in una tempera regolata con molta esattez
tendesi con questo nome il mercurio sol za, al che assai difficilmente si arriva.
forato polverulento di Hauy, secondo al Le impugnature sono di ferro. Le quali
tri il cinabro nativo. Questa polvere tro tà che devonsi ricercare in una lama di
vasi talvolta alla superficie del cinabro fioretto sono: 1.º una grande elasticità,
striato. 2.º una sufficiente durezza, perchè gli
(LUIGI Bossi.) spigoli della lama non si guastino pronta
FioR1 di cobalto. Aghi schiacciati di mente, e perchè la lucidezza della poli
vergenti che partono però da un centro tura vi duri a lungo. Provasi la lama fa
comune, sono di colore violetto e costi cendola piegare ed osservando se dopo
tuiscono il cobalto arseniato a cicolare di ritorna perfettamente diritta: quelle che
Hauy. - (LUIGI Bossi.) rimangono curve devonsi assolutamente
FioRE di latte. V. capo di latte. rifiutare. Inoltre la flessione non deeu
FioRe del sale. Materia più leggera e gualmente farsi in tutte le parti della lama,
più bianca dello stesso sale che copre a ma specialmente in quelle che sono più
guisa di farina quello più grosso. vicine al bottone ; dee riuscire sensibile
(ALBERTI.) fino ad un quarto della lunghezza della
FIORESCENTE. Dicesi delle piante lama partendo dall'impugnatura; l'altro
al tempo in cui mettono i fiori. quarto non dee piegarsi, e se lo fa è in
(GAGLIARDo.) dizio che il codolo è troppo debole oi
Fiorino F1o a1st A 50
che il fioretto non è bene assicurato nel che fu negli anni di Cristo i 252. Otto
manico. Nelle lame ben fabbricate l'ac fiorini pesavano un'oncia, e da un lato
ciaio dee risalire lungo i due lati della era l'impronta del giglio, dall'altro il
parte più grossa della lama, fino a pres s. Giovanni. Dante nell'Inferno accen
so l'impugnatura a fine di accrescere la ma fiorini battuti posteriormente in Fi
rigidezza di quella parte. Devonsi pari renze, che avevano tre carati di mondi
mente rifiutare quelle lame, la cui cur glia. Altri scrittori paragonano il nummo
vatura presenta de gomiti o degli an d'oro, che pesava una dramma d'oro
goli, poichè questi difetti indicano che fino col fiorino di Firenze dell'anno
la tempera non è riuscita uguale dap 1599, che pesava pure una dramma,
pertutto e si può essere certi che la la ovvero un ottavo d'oncia d'oro obrizo,
ma si romperà in quei punti che non si cioè fino e senza mondiglia.
sono fatti rinvenire abbastanza. La rot Fiorino fu detta anche una moneta
tura delle lame può cagionare grandissi fiorentina d'argento, che si fece di di
mi accidenti, sicchè non sono mai trop verse sorta, di vari pesi e prezzi, diver
pe le cautele che si prendono per evi sità che pure si trova dagli studiosi del
tare il pericolo che possa avvenire. Tutti le antiche memorie anche nel fiorino
i fioretti sono marchiati Solingen, ma se d'oro. -

ne fa anche a Klingental ed a Saint-Etien Il nome di fiorino si estese da poi in


ne. Vi sono due sorta di fioretti, gli uni diversi paesi, specialmente nella Germa
a lame più flessibili e più sottili, diconsi nia e nell'Olanda, dove il fiorino è di -
fioretti da scuola e le loro lame costano venuto una specie di unità monetaria.
9 franchi alla dozzina ; gli altri detti fio Nell'Impero austriaco vi hanno at
retti d'assalto sono di forma più qua tualmente due sorta di fiorini: l'uno è
drata, hanno la lama più grossa e meno quello che dicesi di Augusta o di con
flessibile, e sono del valore di 1 o franchi venzione il quale dividesi in 6o spezzati
alla dozzina. Le impugnature si compe detti carantani, 2o dei quali formano la
rano separatamente. lira austriaca. Quindi il fiorino di con
(Paolo Deson Me AUx) venzione vale 5 lire austriache che sono
FIORIFERA. Dicesi quella gemma franchi 2,61. L'altra specie di fiorino è
da cui sbuccia un fiore. (ALBERTI). quello detto di Vienna e vale soltanto
FIORINELLO. Piccolo fiorino sorte lire austriache 1,o6 cioè franchi o, 92.
di moneta. (Dizionario delle Origini).
(Giunte Bolognesi al Voc. della Crusca). FIORISCENTE V. Fuorescente.
FIORINO. Moneta d'oro battuta an FIORISTA. Varii significati possono
ticamente nella città di Firenze, così darsi a questa parola, come più innanzi
detta dal fior di giglio, impresa di detta vedremo; per ora la consideriamo sic
città, che in quella moneta era impresso. come il nome soltanto di quegli uomini
Nelle storie di Giovan Villani, si legge, laboriosi e vigilanti i quali nelle grandi
che mentre battevasi soltanto dapprima città principalmente occupansi della col
moneta d'argento di 12 danari, i mer tivazione naturale o forzata delle piante
catanti di Firenze promisero di fornire da fiori e non le mettono in vendita che
la moneta d'oro, e allora si cominciò a quando sono sviluppate bastantemente
battere la buona moneta di oro fino di per procurare ai consumatori un im
a4 carati, e chiamossi fiorino d'oro, il mediato godimento, nella composizione
4 , Fiom 15TA FIon IsT a
dei giardini e delle aiuole o per ornare provveduti di una quantità sufficiente di
le stanze ed abbellire le feste nelle quali stufe o stanzoni, di vetrine, di campane
s' impiegano le piante intere od i fiori di letti caldi, di letami atti a costruirli
ridotti in mazzi. Da questa diffinizione si ed a riscaldarli e di stuoie di paglia, ec.
vede di quanta importanza sia l'arte proporzionata all' estensione della loro
del fiorista e di quale istruzione, di qual industria e dallo smercio che hanno. Tut
pazienza e di qual abitudine di osser te le costruzioni devono assere state fat
vazione devano essere dotati quelli che te con intelligenza, solidità ed economia,
la esercitano. I complicati loro metodi, ed essere mantenute eon quelle cure con
i lunghi loro sforzi, fanno singolare servatrici che quantunque sembrino in
contrasto coi risultamenti che ottengo apparenza costose, divengono tuttavia
no e bene spesso interi mesi di cure anch' esse un' economia. I riattamenti
e dispendiosi apparechi sono destinati degli oggetti di legname, di lastre e di
ad ottenere in un dato tempo un fiore pitture e la costruzione delle casse pos
fugace il quale sbocciato che sia non sono in molti casi affidarsi benissimo agli
dee più rimanere sotto i loro occhi, a operai dello stabilimento in quelle ore
meno che non vogliamo perdere le loro od in quelle stagioni in cui sono meno
anticipazioni ed i legittimi loro profitti, occupati, nel qual modo, ordinatamente
bilanciati talvolta da grandi perdite. procedendo, simili spese saranno dimi
Non senza molta attenzione deesi far nuite per lo meno della metà.
scelta del luogo che si vuol dedicare alla Un fiorista previdente farà in guisa
coltura commerciale dei fiori. Giova che da aver sempre a propria disposizione
abbia varie plaghe per dare alle piante una quantità proporzionata a suoi biso
quelle che meglio loro convengonsi se gni : 1.° di terra sciolta, letame lungo e
condo la loro natura e le stagioni; si corto, sabbia e terra di brughiera, tanto
può ottenere questo effetto con ripari pel mantenimento delle sue aiuole e per
artifiziali e mobili e con palizzate d'al la formazione de' suoi composti o mi
beri sempre verdi che impunemente so scugli quanto per riempire i suoi vasi
stengano la potatura ed il diradamento, campane e casse di ogni grandezza ;
quali sono specialmente le thuyas, dai e dovrà avere una o due grandi tet
quali spedienti potrebbe forse anche l'a toie più vicine che sia possibile alla
gricoltura trarre grande partito ; de sua abitazione, tanto per chiudervi ciò
vonsi però escludere i grandi alberi a ci che deesi tener riparato, quanto per di
me stese e folte, i quali nuocono e per sporvi i suoi imballaggi, poter comoda
l'ombra che danno e pel calore che ri mente fare le operazioni di riempire e
mandano. La qualità del suolo esser dee trapiantare nei vasi ed attendere alle di
tale che possansi coltivare o tenere in verse operazioni che devono farsi al co
terra mediante adattati concimi ed ab perto nei vari tempi dell'anno.
bonimenti una quantità di piante che si All'articolo Fiore (pag. 54) abbia
possono trapiantare col pane, facendo a mo veduto come siasi proposto di colti
meno di vasi per un buon tratto del lo vare le piante in vasi ripieni di musco
ro allevamento. Ma è pricipalmente per invece di terra, e come alcune così rie
la coltivazione nelle stufe, nelle vetrine scano meglio. Forse anche il fiorista potrà
e simili che sono osservabili i giardini di questa innovazione far suo profitto.
dei fioristi: devono quindi essere questi Se vuol esercitare la sua industria con
FioRisTA FioRisTA 4i
intelligenza e buon frutto sono necessarie per questo oggetto sotto la direzione
al fiorista nozioni almeno elementari di del principe di Schwarzemberg; in Brus
botanica, di fisiologia vegetale e di chimi selles dalla Società di Flora, in Parigi
ca; dovrà tenersi in giornata di tutte le dalla Società Reale di Orticultura ed iu
belle piante da fiore onde annualmente altri luoghi molti. Nel 1858 la esposizio
si arricchisce il commercio, prevedere ne in Parigi componevasi di sole dal lie.
quelle che possono avere maggior voga Non è però da credersi che nella col
e provvedersene, facendo senza tema le tivazione dei fiori tutto sia piacere e
anticipazioni necessarie a tal fine, molti guadagno, dappoichè duopo è altresì lot
plicarle con una attività quasi esclusiva, e tare conto alcuni nemici, i quali ove non
porsi così al caso di somministrarle ai sieno sgonfitti, fanno di leggeri perdere
consumatori mentre sono ancora care; in il frutto di ogni cura e fatica. Le piogge,
siffatta maniera possonsi prontamente fa le nebbie, i venti, ed i geli oppongonsi
re notabili guadagni. Così l'ortensia al allo sviluppo dei fiori, produconvi ma
momento in cui venne introdotta diede lattie e distruggono talvolta in poche
a molti fioristi grande lucro. Spesso ve ore tutta la speranza del raccolto. Il di
donsi alcuni fioristi impadronirsi di una ligente coltivatore che opera, in poca
bella pianta ancora poco nota, grande estensione può opporre a queste influ
mente moltiplicarla, rivenderne in massa enze i mezzi dell'arte sua, regolando l'e
i prodotti, e quando il suo prezzo dimi sposizione, il momento della seminagio
muisce abbandonarla per fare lo stesso de, l'uso dei ripari, ec. La natura in
di un'altra pianta. Quegli che vorrà rag clinando ad una continua riproduzione è
giungere questo seopo lucroso dovrà te. pronta a ricompensarlo dalle sue cure,
mersi in continua corrispondenza con l'e ma queste non sono di lieve momento.
stero, procurarsi tutti i. cataloghi ed an Vi sono alcuni insetti che ricercano
che visitare i principali mercati dell'Eu sui fiori i succhi destinati naturalmente
ropa, quali sono in questo momento quel ad essere espulsi da quelli, e questi per
li del Belgio e di Londra, a fine di stu conseguenza non recano verun danno ,
diarvi sul luogo i migliori metodi di col tali sono, a cagion d'esempio, le molte
tivazione e procurarsi individui ben specie di imenotteri e di lepidotteri che
scelti delle piante migliori che saranno succhiano il nettare, i quali riescono an
sempre quella per lui che avranno i fiori zi talvolta utili producendo negli sta
più belli, la moltiplicazione più pronta mi o nei pistilli scuotimenti che agevo
e per conseguenza lo smercio più sicuro lano l'atto della fecondazione. Altri in
e più lucroso. - . -
setti però vi sono che divorano i nascen
Ad incoraggiamento dell'arte dellti bottoni o le cui larve sviluppansi nelle
fiorista ed a destarvi quella emulazione frutta o nei semi che succedono ai fiori ;
che tanto giova al progresso, oltre alle tali sono quelle specie di bruchi che at
generali esposizioni di industria cui que taccano i piselli e le fave, e quei vermi
st'arte ha ugual diritto di ogni altra di che trovansi nelle mele, nelle pere e
concorrere, vi sono altresì parziali espo nelle ciliegie. Vi sono eziandio animali
sizioni di fiori ove si premiano quelli microscopici che sviluppansi, nè si sa in
che presentano piante più belle e più al maniera, in alcuni semi, come il vi
rare. Esposizioni di questo genere si " tritici nel grano del frumento, una
fanno in Vienna da una Società erettasi specie di psilla pugne la sommità dei
Suppl. Di Tecn. T IX. - - - - 6
42 Fionista FioRIsra
giunchi ed invece dei fiori vedonsi svi- prende la grossezza di una noce, talvol
luppare una quantità di scaglie fogliacee ta i grani medesimi ove diviene grosso
ºd imbricate che formano una specie di come il pugno. -

falso germoglio e stanno invece degli Presso i Romani i fiori servivano non
ºrgani florali. Un fenomeno analogo solamente pei profumi e pegli orna
prodotto dalla puntura di altri insetti menti, ma ancora per le preparazioni
osservasi sui salici e sugli abeti ed ha ri- della cucina. Si adoperavano singolar
cevuto il nome di squamazione. Certemente per profumare o aromatizzare il
punture fatte sui fiori li costringono a ri-vino e l'olio, e si facevano entrare in
manere chiusi, scolorati ed infecondi. È molti manicaretti. Nei banchetti corone
veramente cosa ammirabile quella facol di fiori attorniavano le coppe, e adorna
tà onde sembra dotato l'insetto di di vano o cingevano altresì le teste dei con
rigere il suo succhiello versò il punto vitati. se -
- ,

ed a quella profondità che sono necessa .Nel Dizionario francese delle Origini
rii perchè l'uovo si trovi deposto in si asserisce che i più bei fiori, ad ecce
quell' organo che può dargli nutrimento, zione dei garofani, vengono tutti dal Le
e quella destrezza di istinto per la quale vante, e si cita il Beckmann, il quale
quando depone le sue uova nell'ovario, dice che il gusto dei fiori passò dalla
durante la fioritura può riconoscere sen Persia in Costantinopoli; e di là venne
za ingannarsi il luogo preciso dove tro in Europa nel X secolo, benchè l'arte
vasi l'ovulo. È questo il fenomeno che degli Europei abbia variati ed abbelliti i
ci presenta l'icneumone nigricornis, il diversi generi dei fiori. Certamente non
quale pone le sue uova nell'ovario del fa più d'uopo di andare a Costantino
melo appio, durante la fioritura. Que poli per vedere quanto vi ha di più bel
sto ovario, benchè sia allora assai picco lo e di più pregiato in fatto di anemoni,
lo, pure contiene dieci ovuli e la giova di tuberose, di narcisi, di giacinti ec.,
ne larva trovasi sempre collocata in uno giacchè i giardini dei nostri curiosi dilet
di questi. - - tanti offrono di che accontentare i gusti
- Varie specie di funghi parasiti che più difficili; egli è tuttavia ai giardinieri
sviluppansi sopra vegetali viventi ed in Olandesi che andiamo debitori dell'ar
perfetta salute gli spossano abbastanza te di rendere doppii i fiori semplici,
per impedire loro di fiorire. Tale si è di accrescere il numero de loro petali, .
l'effetto che produce fra gli altri la puc di variare e di spargere di macchie di
cinia dei rosai, l'uredo dei cheiranthus, diversi colori i garofani, i tulipani, ec.,
della fava, dei fagiuoli, ec. Sui vegetali di far cangiare ad altri fiori il loro colore
legnosi si devono levare tutti gli indizi naturale o primitivo, e di produrre in
di questi funghi e per le piante annue questo genere molti singolari fenomeni.
conviene far loro succedere sullo stesso La chimica si è pure messa in posses
suolo la coltivazione di specie diverse. Il so da lungo tempo di trarre dai fiori
carbone che tante stragi cagiona nei ce essenze ed acque odorose, di cui la
reali sembra attaccare dietro a quanto os medicina, la toeletta e la cucina fanno
servò Adolfo Brongniart il piccolo pedi uso continuo. Parlando dei fiori me
culo stesso che sostiene gli organi florali. desimi, il Dulard nelle Meraviglie della
Il carbone del formentone (uredo mai Vatura dice che quand'essi più non esi
dis) attacca talvolta i fiori maschi ove stono, la distillazione per mezzo del lim
º
FioRusra - FioRisTA 45
bicco li rende ancora presenti al sottile misti di color rosso e di violetto, che
odorato e ci fa respirare i profumi del annunziavano il turbamento del suo
gelsomino, dell'arancio, del giglio, della cuore. Se dopo la vittoria però la donna
rosa e del timo. I petali, dic'egli, chiusi che occupava i suoi pensieri decidevasi
in una prigione di rame o di bronzo, e a porre un termine a suoi tormenti,
lentamente consumati da un fuoco con compariva il dì seguente col color verde
tinuo, esalano i vapori, ed i loro spiriti della spinalba, unito con nastri color di
usciti da quella ardente prigione forma carne, che significavano la speranza in
no un liquore sottile, che a goccia a goc amore. - a

cia distilla dalla volta di bronzo, e pro Il giustacuore di maglia tinto di un co


ducono ruscelli odorosi, dei quali una lor grigio rossiccio, indicava un cavaliere
goccia serve a rianimare in noi i sensi che la gloria delle armi o l'amore della
affievoliti (V. pistILLAzione). gloria allontanavano da più molli com
Nelle grandi città però l'abbellimento battimenti. Il color giallo unito al verde
delle feste e la vendita dei fiori tagliati ed al violetto, annunziavano, che il ca
e ridotti in eleganti mazzetti è quella valiere aveva ottenuto pietà dall'amata, e
che procura il maggior guadagno ai fio quei colori non dovevano perciò mai in
risti. La composizione di questi mazzetti, contrarsi nell'armatura del guerriero
- delle ghirlande, delle corone formava modesto e pudico. - .

presso gli antichi quasi un'arte apposita. I fiori, le piante e gli alberi stesi non
L'imaginazione, sempre occupata dei erano meno eloquenti in quel linguaggio
mezzi di collegare il morale col fisico, ha simbolico; e la composizione di un maz
dato alla maggior parte de' fiori un at zetto di fiori, lungi dal riguardarsi come
tributo particolare, che loro serve di em cosa indifferente, richiedeva all'incon
blema; di là si trasse quello che alcuni tro molta intelligenza e molto studio.
dissero simbolo dei fiori. Antico era que Ciascun fiore aveva un emblema parti
sto studio in Italia, e sino dal secolo XVI colare. Un cavaliere che partiva per una
Fulvio Morato, mantovano, della famiglia lontana spedizione, aveva il cappello
della celebre Olimpia, pubblicato aveva contornato di grandi viole di Mahon e
un trattato, barbaramente intitolato: Dei di fiori di ciliegio; con questi sembrava
colori e dei mazzolli, cioè del linguaggio egli dire alla sua bella: sovvenitevi di
che tenevasi per mezzo dei colori, e me. Scrivono alcuni che il myosotis scor
delle composizioni o degli assortimenti pioides di Linneo valeva presso alcune
de mazzetti di fiori. Formossi in quel mazioni la stessa frase.
modo un linguaggio emblematico con i co Se un cavaliere fatto aveva scelta di
lori e con i fiori, che già conosciuto era un'amica, e lei aveva chiesto l'onore di
nei tempi dell'antica cavalleria. Forse, servirla, quella giovine beltà reputata
secondo alcuni, portato si era quel costu era connivente se si mostrava ornata
me e quel linguaggio dall'Oriente con la di una corona di margherite bianche, il
prima Crociata. Si osserva, di fatti nelle che però significava che vi riflettereb
giostre e ne tornei una ingegnosa diver be. Se voleva realmente render feli
sità nelle insegne e nei colori, che sino da ce l'amante cignevasi la fronte di una
quel tempo distinguevano gli scudi. Un corona di rose bianche, le quali sembra
amante disperato presentavasi nella lizza vano dirgli: vi amo; se all'opposto i
col gonfalone o il vessillo, e la ciarpa suoi voti erano rigettati, si intesseva una
44 FaoRIstA . FioBista
corona di denti di lione, i quali indica ditezza; la violetta del pensiero significa
vano che il cuore della bella era già dato ricordanza espressiva, la primula o la
ad altri, che il pretendente non doveva primavera crudeltà o speranza, il reseda
conservare alcuna speranza, e che spen la dolcezza o il godimento, la rosa la
deva male il suo tempo. freschezza e la tenerezza, ma se è gial
Le foglie d'albero annunziavano una la la vergogna; finalmente la sensitiva
felicità assicurata, il ghiaggiuolo annun la stima e la sensibilità, il tulipano l'o
ziava la nobiltà è la purità delle azioni nestà, la tuberosa l'indifferenza, e la vio
e della condotta; i piccoli ramoscelli di la mammola il pudore e la modestia.
tasso indicavano attenzione alla casa o Abbiamo qui riportate queste indica
alla famiglia, e un mazzetto di basilicò zioni, poichè per quanto altrui sembrar
dava ad intendere, che la signora era possono frivole, pure tali non sono di fatto
adirata ed anche in rotta coll'amante. pel fiorista cui giova nulla ignorare di
Così serive il de Roquefort nel suo quanto si riferisce alla elegante industria
Stato della poesia francese nel XII e che esercita, alle mode di essa ed ai suoi
XIII secolo. I moderni poeti francesi si capricci medesimi. . .

sono a gara impossessati di quel linguag Il costo di una pianta tuttavia molto
gio, e Mollevaut nel suo poema su i cara può talvolta venire compensata dal
Fiori ha spiegato il valore simbolico solo spoglio dei suoi fiori o dal noleggiar
di molti di quei bellissimi doni di Flora. la per due o tre notti. 'Avvi eziandio un
Si è persino formato in Francia un qua mezzo tanto facile quanto ingegnoso di
dro emblematico di fiori a guisa di un impiegare in queste feste brillanti. al
Dizionario di quel linguaggio, che il Mol cuni arbusti notabili soltanto per la lo
levaut crede dover durare più a lungo ro verdura, attaccando sui loro rami
di alcune delle lingue antiche e moder fiori tolti da altre specie che staccansi
ne. Accenneremo soltanto che in quel sul lore fondo monotono e col vivace
Dizionario l'amaranto significa indiffe splendore del lume di candela, quando
renza, l'anemone candore, il gelsomino i gruppi sieno bene disposti, producono
.
di notte la timidezza, il fior di pesco la una vera illusione.
compiacenza, il geranio rosato la lan > Le altre particolarità che all'industria
guidezza, il geranio limoncino il ca del fiorista si riferiscono si troveranno
priccio, la ghirlanda de' fiori una ca agli articoli GIARDINIERE, stanzoNE, stura
tena d'amore, l'eliotropio la voluttà, ed altri; ricorderemo qui, soltanto il
l'ortensia l'amore costante, la giunchi grande progresso che fece fare in questi
glia il desiderio ardente, l'edera la tene ultimi tempi alla fabbricazione dei fiori
rezza, il giglio la grandezza, il mugheri artifiziali, la coltivazione delle piante e
no la leggerezza o anche la fatuità, il sotiche, fornendo a quell' arte, una
mirto fiorito l'amore tradito, il narciso quantità di modelli altrettanto ricchi
l'amore piacente, il garofano bianco la quanto nuovi che si poterono a perfe
fedeltà, il rosso carico l'orrore, il roseo 2ione imitare. - -

la sensazione, il giallo lo sdegno, e l'in Se vuolsi avere una idea della impor
diano o il cinese l'adulazione; così il tanza del commercio dei fiori, massime
papavero significa la lentezza, il sospet durante l'inverno che è la stagione dei
to o la sorpresa, e il rosso carico l'or balli e delle feste, e quando per la diffi
goglio, il semplice all'incontro la stor coltà di averli sono più in pregio, ba
FioRisTA FioRista 45
sterà scorrere il quadro seguente che mo In otto giorni, senza calcolare i fiori
stra l'andamento di questo ramo di in vendutisi sui mercati. -

dustria in Parigi nell'ultima settimana Una sola società tenutasi da Rotschild


del gennaio 1856, potendosi accordare il 29 febbraio costò 1,8oo franchi in fio
piena fede, ai dati che esso contiene. I ri comperati sul mercato e dai fioristi di
prezzi che hanno servito di base ad al Parigi, oltre all'avere egli tratto dalle sue
cuni calcoli non sono neppure i medii, stufe di Boulogne due grandi carri di
o la quelli più bassi, ed inoltre la setti piante scelte, come camelie, mimose ed

mana cui questo quadro si riferisce è sta altre. - - - -

ta assai meno produttiva dell'ultima del (Soulange Bonn-CARLo Leuca


carnovale. . -
–Diz. delle Origini)
Il commercio dei fiori danque pro Fioaista artifiziale. L'arte di collo
dusse a Parigi, dal 25 al 3o gennaio, care mazzetti di fiori naturali od anche
tanto per feste della corte e pei balli mi artifiziali sui cappelli e nelle acconcia
nisteriali quanto pei balli di particolari ture del capo conosciuta era dalle ven
accademie, ec., le somme seguenti: . ditrici di mazzetti e dalle crestaie di Ro
i.° Per semplice noleggio ma e di Atene. - -

di casse e vasi guerniti di fio-. Plinio, alla cui testimonianza si ap


ri e di arbusti, trasportati da - - lpoggia questa asserzione, dice che gli
una società all'altra, e la pro- abitanti di Chiarenza nella Morea furono
prietà dei quali rimase da ul-. i primi che posero mente alla disposi
timo ai girdinieri fioristi . Fr. 1 o,ooozione dei colori e degli odori dei fiori
a.° Per panieri e giardinie - che si ponevano su i cappelli; che tutta
re preparati per le società . . 6,ooo via questa derivava dall'invenzione del
5.° Per la sola vendita di pittore Pausia e da una fabbricatrice o
fiori staccati di camelie, 25o - , nominata Glicera
'lvenditrice di mazzetti
dozzine, il prezzo delle quali corteggiata da quel pittore in modo parti
ammontò successivamente da |colare. Ma quella venditrice nel formare i
1o a 24 franchi, alla dozzina. 1,6oo mazzetti mutava in tante maniere l'ordi
4.° Per mazzetti da testa, lnamento e la disposizione de suoi cappelli
fiori per pettinature e guer e de' suoi fiori, e tanto variava la me
niture di abiti e rami scelti di scolanza dei fiori medesimi da mettere
camelia con fiori bottoni e foe, alla tortura il suo pittore, che era un ve
glie - . . . . . . . . 2,ooo ro piacere il vedere combattere il lavoro
5.° Per aoo casse o gran- . di Glicera contro l'artifizio del pittore
di vasi di belle camelie cari Pausia; e Plinio citava ancora quadri
che di fiori al prezzo medio dipinti sul legno, di faggio, che erano
di 1 o franchi . .- - - - - - - - 2,oo o opere di quel pittore, e uno specialmen
6.° Per mazzetti da ballo -- te che appellato era stephanoplocos, in
vendutisi da 2 e 4 franchi fi- . cui dipinta era la venditrice di mazzetti
no a 1o e 12 ed alcuni anche al vivo. Tutto questo era avvenuto dalla
fino a 15 e 2o, al prezzo me-. . . . centesima Olimpiade sino a tempi in cui -

dio di 5 franchi per cadauno. 2o,ooo Plinio scriveva. - - -

- , - 1. - Ma dopo che i cappelli ornati di fiori


- . Totale . 4o,6oo. ebbero per quelche tempo dominato con
46 FioRista -
FioRista
l'aiuto della moda, cominciarono ad in acquistato un altissimo grado di perfezio
trodursi a poco a poco i cappelli nomi ne, perchè gli artisti si sono maggior
nati egiziani, e quelli detti d'inverno, i mente avvicinati all'imitazione della bella
quali allorchè non era possibile l'ottene natura, e Parigi che da lungo tempo si
re fiori freschi, forniti erano, secondo Pli è arrogato lo scettro della moda, conta
nio, con fiori fatti di raschiature e scheg tra gli artisti più distinti in questo ge
ge sottilissime di corno tinte in diversi nere Venzel, che ha ottenuto premi
colori. - . - -
-
onorevoli nelle pubbliche esposizioni
L'arte di fabbricarefiori artifizialiper il perfezionamento de' fiori artifizia
dicesi molto antica nella Cina. Tra le li; la Prevost, i cui mazzetti di fiori di
Lettere edificanti e curiose una ve n'ha consi ricercati in tutta l'Europa, e la
del gesuita d'Entrecolles, nella quale si Moullè, i cui fiori miniati si adattano
descrive la destrezza de'Cinesi nel com tanto bene all'acconciatura delle signore,
porre fiori artifiziali che imitano perfet che danno loro una grazia ed una legge
tamente i naturali. Que fiori fatti non rezza alla quale i fiori anche naturali o
erano di seta, nè di bozzoli, nè di alcu di naturale grandezza non possono sem
ma specie di tela o di carta, ma bensì pre arrivare . -

col midollo di un arbusto che tagliavasi Il poeta de la Renaudiére chiama quei


in faldelle tanto sottili, quanto quelle fiori artificiali figli dell'impostura, ed
della carta o della più fina pergamena. altro poeta, il signor Campenon ha ele
Anche i Francesi confessano, che gli gantemente cantati que mazzetti e quelle
- Italiani sono stati lungo tempo avanti ghirlande de' fiori che non temono l'in
di loro possessori dell'arte di formare fluenza del verno. Avvi, dic'egli, lungi
que'fiori finti, e che in essa ottennero i dalle campagne un'altra Flora, che l'ar
più grandi successi; servivansi essi, per te produce e che trionfa in Parigi; vero
quanto si assicura, di forbici e non mai è che ne suoi templi ingannatori non
di ferri per ritagliare i petali, giacchè veggonsi se non che festoni secchi e
que'ferri che portano la forma del petali ghirlande prive di odore; ma allorchè
stessi, sono una moderna invenzione do l'inverno esercita i suoi rigori, ivi si ri
vuta ad uno Svizzero. produce di continuo una falsa prima
Non fu, dicono i Francesi medesimi, vera, e sotto le dita di giovani sacer
se non che nel 1758, che il signor Se dotesse, il lino docile si piega in petali,
guin di Mende, distinto per le sue co si avvolge in foglie, si scava in forma di
gnizioni nella chimica e nella botanica, calici; su que mazzetti non tocchi dai
cominciò a fabbricare in Parigi fiori ar zefiri, un leggero pennello destramente
tifiziali tanto belli e imitanti la natura, depone l'oro delle ginestre, il carminio
quanto quelli che si mandavano dall'I della rosa, o i zaffiri variati dell'iride. Nè
talia. Alcuni ne fabbricò egli altresì se que'mazzetti nelle folli orgie si appassi
'condo il metodo de Cinesi, adoperando scono ai raggi delle fiaccole; l'arte ap
il midollo del sambuco, e fu quello plaudisce al loro splendore, ma su quei
ancora che diede la prima idea di una fiori, figli di una Flora novella cereansi
specie di fiori composti di foglie d'ar invano i pianti di un'altra ancora.
gento colorite, che si adoperavano melleli Passando ora dalla storia e dalla poe
acconciature delle signore. sia di quest'arte alle pratiche di essa,
Più recentemente quell' arte ha a divideremo questo articolo in varie parti
FionisTA Fionista 47
secondo le materie onde i fiori princi nulla ad aggiugnere ci rimane, e faremo
palmente si fanno, avvertendo però non solo alcune osservazioni relative ai colori
essere questo articolo che il compimento che si impiegano. - - , - .

di quello del Dizionario, nè poter quindi I rossi dal porporino fino al roseo,
l'uno senza dell'altro dirsi compiuto, ottengonsi dal brasiletto, dal carminio,
Dei fiori di Francia. Le materie dal cartamo, dal carminio di robbia e
prime di questa fabbricazione sono tela dalla lacca di robbia. - .

battista finissima pei petali, seta tinta in La miglior maniera di usare il brasi
verde per le foglie e strisce di carta di letto è di infonderlo a freddo per alcuni
varii colori pei rami, l'anima dei quali è giorni nell'alcoole. Un poco di sale di
sempre formata di uno o più fili di ferro tartaro, di potassa o di sapone fanno,
ricotti, coperti prima di cotone o di lana volgere questo colore al rosa ; l'ag
- per dare loro la forma conveniente, poi giunta di un poco di allume dà una lac
ravvolti di striscioline di carta, e talvolta ca di un bel rosso chermisino; un acido
di velo tinto convenientemente per me qualunque fa volgere il colore al giallo,
glio imitare gli steli naturali. - la cui tinta è tanto più carica quanto
I petali si tingono a quel modo che maggiore fu la dose dell'acido. .
nel Dizionario si è detto, se non che re Il carminio è migliore in pezzi che in
sta poscia a dar loro quella forma con polvere; stemperato nell'acqua pura dà
cava che hanno naturalmente. Adope un colore roseo che si rende più vivo
rasi a tal fine una pallottola piena di con un poco di sale di tartaro. Quanto
crusca, e più o meno dura, od un pezzo piu la soluzione invecchia, più bello di
di sovero coperto di percale. Vi si pog viene il colore. . . :' ,
gia il petalo, poi con uno stampo riscal . Il cartamo sciogliesi a freddo nell'al
dato della forma conveniente, che ordi coole; il calore e gli alcali lo fanno vol
nariamente è una piccola palla di ferro gere all'arancio; gli acidi ne rendono il
polito fissata ad una spranghetta di fer rosso più vivo e più puro. Ottiensi un
ro, appoggiasi girando sul petalo per colore carminio assai dolce, sciacquando
dargli la forma che si vuole. Quando si l'oggetto tinto col cartamo in un'acqua
teme di alterare i colori può farsi questa alcun poco saponacea. Il carminio di
operazione anche a freddo, ma allora robbia preparasi come il carminio ordi
conviene premere maggiormente. |nario ; adoperasi solitamente per dipin
Del modo di colorire, tagliare e im gere col pennello. ,
prontare le foglie abbiamo a sufficienza La lacca di robbia trattasi alla stessa
parlato nel Dizionario ; osserveremo qui guisa. - ,
però che bene spesso si fa una parte Gli azzurri si ottengono dall'indaco o
delle forme per improntare le foglie, con dall'azzurro di Berlino od anche dalle
pasta di carta fortemente premuta dalla palle di azzurro dette inglesi stemperate
parte metallica che imprime in cavo su nell'acqua. Preparato l'indaco come nel
di essa quello che tiene in rilievo e vi Dizionario si è detto, se gli accresce in
ceversa. Queste forme sono più econo tensità mescendolo ad un terzo di potas
miche e durano eziandio più a lungo sa. Solitamente vi si aggiugne un terzo
- delle altre; imperocchè la pasta della di alco, le. - . . .
carta acquista coll' uso molta durezza. I gialli si ottengono dalla terra merita,
Sulle altre parti dei fiori artifiziali dall' oriana, dalla grana d'Avignone,
- - - -
43 Fionista Fionista
dalla serratola, dal zafferano, dal giallo isonsi tuffare gli oggetti prima in un'in
di cromo e dalla gomma-gotta fusione acquosa di oricello, poscia in un
La terra merita sciogliesi a freddo bagno di azzurro. L' oricello solo dà un
nell'alcoole, e dee conservarsi in bocce un bel colore chermisino, e l'infusione
bene otturate. Se ne modificano le tinte portata ad ebollimento dopo avere stem
bagnando prima i petali che voglionsi perato l'oricello nell'acqua tiepida dà un
colorare in acqua pura, acidulata con grigio di lino violaceo. I colori violetti
cremore di tartaro, o resa alcalina con da adoperarsi col pennello ottengonsi
sale di tartaro. In luogo di bagnare i pe. con miscugli di lacca e di azzurro di
tali anticipatamente in una di queste Berlino; di cobalto e di lacca carmina
acque vi si possono anche sciacquare ta; di carminio e di robbia di Berlino.
-
dopo la tintura. - i colori lilla per la tintura otteugonsi
La oriana sciogliesi pure a freddo nel da una decozione di oricello di Lione; -
l'alcoole od a caldo in acqua che con per la pittura impiegansi miscugli di
tenga un peso uguale al proprio di ce cobalto e di carminio molto indeboliti
neri di feccia. Feltrasi poscia la deco o di lacca e di oltremare.
zione che è di un giallo vivissimo, e che ; Gli utensili adoperati per questa fab
con l'aggiunta della cenere diviene ros bricazione vennero descritti e figurati
sastra. Sciacquando nell'acqua acidulata nel Dizionario. * - , a -

si hanno tinte aranciate. Fiori analoghi a quelli di seta e batti


La grana d'Avignone dà un bel giallo sta si fanno eziandio colla carta, ma que
mediante decozione per una mezz'ora sti però di raro possono per bellezza e
-

in acqua pura. finezza reggere al paragone, e si impie


La serratola posta in decozione nel gano ordinariamente soltanto per esse
l'acqua pura dà un giallo verdastro. re veduti da lungi o per fornirne le
La infusione dello zafferano nell'acqua chiese. Questi fiori però formano, mas
pura serve per tignere; l'infusione nel sime per Venezia, il ramo di un utile
l'alcoole adoperasi col pennello. commercio non tanto pegli interni con
,
Il giallo di cromo si adopera col pen sumi quanto per le frequenti e copiose
nello. - - - spedizioni che si fanno di questi lavori
La gomma-gotta stemperata nell'acqua nella Grecia, in Turchia ed altrove.
pura impiegasi in ambo le maniere. Quelli di qualità più fina si fanno alla
I verdi ottengonsi con miscugli di stessa foggia che quelli di Francia con
azzurro e di giallo. Se il miscuglio è la sola differenza della materia prima
fatto anticipatamente, se lo adopera col che vi si adopera; quelli più ordinari si
pennello, se si vuol tignere tuffansi fanno con carte colorate e con diligenze
gli oggetti prima nel giallo poi nell'az minori. - .

zurro. Il verde è tanto più chiaro quan , Dénevers propose di far uso pei fiori
to più vi domina il giallo, ed in questo artifiziali del papiro, pianta orientale
caso ordinariamente si adoperano la gom ammollendone le foglie col vapore, sco
ma-gotta e l'indaco. Per la pittura im lorandole cogli acidi o con altri mezzi
piegasi il giallo indiano mesciuto all'az ben noti e tingendole a quella stessa gui
zurro di Prussia. sa come i tessuti ed alla stessa maniera
I violetti si ottengono con miscugli di eziandio improntandole e tagliandole.
rosso e di azzurro. Per la tintura pos Hanno il vantaggio di riuscire translucide
- FioRisr A - FioR1sta 49
senza lasciar vedere la incrociatura dei eguale a due volte quello dei bucci; ver
fili e quello altresì, al dir dell'autore, di ranno così tenuti per quattro giorni in
ricevere colori più vivaci e più durevoli, estate e sei nell'inverno e ad ogni volta
Giovanni Francesco Petit di Parigi che cangiansi d'acqua, si spremeranno
imaginò di fare fiori artifiziali trasparen fortemente, per bene sgocciolarli; il
ti col buccio dell'intestino del bue. Sem quinto ed il settimo giorno si porranno
brandoci che questa sostanza eccellente in un'acqua di sola potassa, composta
mente si presti a questo uso crediamo di due libbre di potassa per cento litri
utile di qui riportare la descrizione del d'acqua; questa ultima immersione du
metodo dal Petit suggerito. rerà per quattro giorni in estate, e sei
I pizzicagnoli traggono dal peritoneo nell'inverno. Questi bagni rinnovati sem
dall'intestino cieco del bue una sottile pre tre volte al giorno, hanno per og
pellicola che i Francesi chiamano baudru getto di liberare i bucci di tutte le mate
che e noi carta di buccio e la vendono rie viscose e coloranti, e di sciorre una
ai battiloro. Siccome però non è assai parte della grascia. -

grande il consumo di questo oggetto I bucci così preparati si muteranno,


così poca diligenza impiegano i pizzica con acqua come sopra si è detto, il nono
gnoli per conservare quella membrana giorno in estate, ed il decimo terzo gior
in istato di nettezza: questa negligenza è no nel verno. Si faranno poi sciogliere 5
il maggiore inconveniente che incontrare once di carbonato di soda ben saturato,
si possa nella fabbricazione dei fiori con in 1oo litri d'acqua di fiume; si mescolerà
questa materia, perchè ne rende ineata quest'acqua, come sopra dicemmo, quin
una parte a quel genere di lavoro. di la si lascerà riposare, verranno i bucci
immersi in quest'acqua che si, muterà
Modo di ridurre il buccio atto a cinque volte nello stesso giorno ad in
ricevere i colori. tervalli di uguale durata; la sera si por
- -
- ranno in un'acqua che tenga in soluzio
Dopo aver, per esempio, uniti, cento ne una parte d'acido clorico che segni un
bucci, i quali costano da cinque a dieci solo mezzo grado sull'areometre, e ciò
franchi, si laveranno in più mani d'acqua per evitare che il buccio in capo ad al
di fiume, e se fossero stati salati, vi si cuni mesi contragga qualche odore spia
lasceranno a molle per due o tre giorni. cevole. Un'ora di questo bagno è suf
usando l'attenzione di cangiar l'acqua, ficiente, dopo la quale si fanno sgoc
almeno tre volte al giorno, e sempre con ciolare: questa operazione non ha altro
altra di fiume ben chiara; e quindi si oggetto che di sbarazzarli d'una parte
preparerà un acqua alcalina nella se dell'acqua che contengono, e di renderli
guente maniera: si farà sciogliere una con tal mezzo, meno appiccaticci, e più
libbra di potassa perlassa in cento litri facili a porsi sopra telaietti.
di acqua di fiume, e si stempererà in Questi telai, dell'altezza, e larghez
quella soluzione una mezza libbra di cal za dei bucci, sono di legno bianco ed
ce spenta; si agiterà violentemente l'a hanno la forma di quelli delle inve
cqua con un bastone, e si lascierà ripo triate. Si stendono i bucci sopra di essi
sare; quindi si adoprerà questa soluzio e aderiscono facilmente agli orli senza
ne per cangiarla ai bucci tre volte al gior che siavi bisogno di veruna specie di
no; il volume d'acqua da adoperarsi sarà colla; si lasceranno seccare quindi si

Suppl. Diz. Tecn. T. 1 V. a
5o Fa on Isra Fior 1st A -

esporranno ad una fumigazione solforo meno lucido di squame di pesca, e si


sa in una stufa ben chiusa, in modo che metterà un poco di colore rosa con cre
ogni telaio riceva l'azione dell'imbian nore di tartaro. -, - -

chimento su tutta la superficie. L'azzurro si otterrà con azzurro in


La proporzione del fiore di solfo da liquore e squame di pesca.
impiegarsi è indifferente, ben inteso che Pel verde, si adoperano azzurro in
la sua combustione non può aver luogo, liquore, e squame di pesca. -

al di là della saturazione dell'ossigeno: Il rosso sarà composto di carminio mu


cinque ore bastano perchè gli effetti del cinato del n.° 4o e di squame di pesca.
l'imbianchimento sieno compiuti. Le Il giallo si otterrà con zafferano in
vansi allora i telai, si espongono all'aria, liquore e squame di pesca. - -

quindi si leva da essi il buccio, usando Pel color nero, si prenderà del nero
l'attenzione di non lacerarlo. Fatta que d'avorio macinato con pochissima polve
sta operazione, si pongono i bucci in re di squame di pesca. -
mazzi a dodici; si compone un' acqua Tutti gli altri colori si otterranno me
di sapone, formata di quattro litri d'ac scolando convenientemente i preceden
qua di potassa a un mezzo grado del ti, e basta conoscere alcun poco i colori
l'areometro, alla quale si aggiungono che presentano i fiori naturali per otte
due once di sapone bianco tagliato in nerli con facilità. -

piccoli pezzi, e si fa bollire il tutto per Allorchè i bucci sono così preparati,
sciogliere bene il sapone. si levano dai telai; si tagliano secondo
Allorchè quest'acqua di sapone sarà le parti dei fiori che far si vogliono con
raffreddata in modo d'essere tiepida, se essi operando coi mezzi ordinarii.
ne farà uso per insaponare i mazzi dei I fiori preparati in tal guisa, non te -
bucci, come si usa fare per la bianche mono menomamente al dire del Petit le
ria; si lasceranno i bucci in quest'ac variazioni dell'atmosfera.
qua, elevati di là si porranno a molle in Fiori di balena. Abbiamo indicato nel
acqua chiara sino a che non sien vi più Dizionario questi fiori, una bella fabbrica
tracce di sapone: si porranno in seguito dei quali erasi istituita dal Bernadiere a
sopra i telai per esporli ad una nuova Parigi, ed abbiamo manifestato “la nostra
fumigazione solforosa, e all'uscire dalla dispiacenza perchè un privilegio esclusi
stufa saranno atti a ricevere il colore che vo impedisse di descrivere i metodi da
si vorrà dar loro. -
lui impiegati. Questo privilegio. è ora
-

spirato e può vedersene la descrizione


Mezzo di tingere i bucci. nel Recueil des Brevets d'invention, T.
XXIV, pag. 56o, sciaguramente l'inven
Pel color bianco, si porrà in un vaso tore altro ivi non fece se non se annun -
una piccola quantità d'amido con la ziare che era sua intenzione di sostituire
stessa quantità di lucido di squame del la balena alla canna o giunco dell'India
pesce pesca ed un poco di colore di ro nei delicati lavori del panieraio; non vi
se in liquore, con questa composizione, si fa parola di fiori artifiziali e meno poi
si darà uno strato da ciascheduna parte dei metodi della fabbricazione di essi,
del buccio, e lo si lascierà seccare. cosicchè questi sono tuttora il secreto
Pel color rosa, si userà lo stesso me dell'inventore. E probabile che scolori
todo che pel bianco, e solo si adoprerà sca la balena con quegli agenti chimici
FioRista - FioRisTA 5i
che ben si conoscono, come il cloro, i dole semplicemente della forma dei com
cloruri e l'acido solforoso, e che dopo torni di quelle parti che imitare si vo
averla divisa con mezzi meccanici, la gliono, e riempiendo in appresso i vani
adoperi per fabbricare i fiori con i me con altrettanti fili paralelli ai primi. Que
todi che abbiamo descritti pei fiori di sti, fiori come ben si vede, non possono
Francia. v
mai riuscire tali da far illusione atteso
Fiori di perle. Da qualche tempo si che appare sempre all'occhio quella di
è cominciato in Venezia ad applicare le sposizione dei fili da quali risultano, tut
perle di vetro alla costruzione di fiori tavia, prestansi abbastanza bene ad orna
artifiziali, alcuni di assai bella apparenza re quei fondi che mettonsi sotto ai vasi
e verità. Le varie parti di questi fiori si di fiori, alle lucerne e simili ºggetti nelle
fanno con sottil filo metallico ricotto ri stanze, i quali cingonsi di questi fiori a
piegato in conveniente maniera e nel guisa di ghirlanda. Per questo uso adun
quale si infilano le perle di un colore que e per altri analoghi la costruzione
che imiti quello della parte che si vuol di questi fiori può essere un utile ramo
fare. Nella pubblica esposizione dei pro di industria, le operazioni del quale pes
dotti delle provincie venete fattasi nel rò non si possono apprendere che colla
ottobre 1858 ammiraronsi specialmente pratica non consistendo che in modi
alcuni fiori della reseda luteola posti in ficazioni di quel lavoro che qui.breve
piccoli vasi che compiutamente illudeva mente accennammo. -

no e dei quali ebbesi pronto e lucroso º Fiori di seta e capelli. All'articolo


smercio. - - - cAPELLI del Dizionario dicemmo in qua
Fiori di conchiglie. Anche i tanto le maniera si usino quelli per farne cifre,
vari prodotti del mare vennero applicati figure ed anche fiori ed ornati che rie
ad imitare quelli che dà la terra e vaghi scono spesso assai vaghi. In questi lavo
mazzetti di fiori di questa fatta pure in ri distinguesi specialmente il Bosiz par
Venezia lavoransi. Troppo spesso pe rucchiere di Milano che ebbe premi per
ò i fiori fatti con queste sostanze sono essi. Lavorasi la seta cruda alla stessa
piuttosto imaginati dalla fantasia del maniera dei capelli, ed i metodi di ese
lavoratore che copiati dal vero. Le con cuzione possono vedersi descritti da Fer
chiglie si adoperano a quest' uso talora dinando Croisat parrucchiere di Parigi
nello stato loro naturale scegliendole del nel Recueil des Brevets d'invention, T.
colore e della forma più opportuni allo XXII, pag. 264. -

scopo che si ha di mira ed i fiori così Fiori artifiziali di cera. All'articolo


preparati hanno pregio maggiore e per FIGURA di cera di questo Supplimento
da superata difficoltà, e per la durevolezza abbiamo indicato a qual perfezione siasi
loro, e perchè lasciano vedere le bellez portata questa manifattura e in qual gui
ze delle conchiglie medesime; altre vol sa Donegana avesse proposto un nuovo
te sono queste dipinte artifizialmente metodo di lavoro. Qui però ci estende
nel qual caso i colori mancano spesso di remo alquanto più a lungo sulle prati
solidità. - - che di quest'arte difficile ed ingegnosa.
Fiori di lana e ciniglia. La rigi La cera che vi si adopera è quella
dezza di queste sostanze quando sieno vergine, che non dee ritenere alcuna di
di una certa grossezza fa sì che possansi quelle sostanze, che si adoperarono per
con esse ottenere fiori artifiziali piegan imbianchirla.. Si rifiuterà quindi quella
5 2 FioRisTA FroRisTA
cera che abbia una frattura granellosa mussolo fino. Una signora parigina uiol
e che riuscisse friabile sotto i denti; si to esercitata in questa arte che pratica
potrà assicurarsi che non contiene so per suo diletto ci ha indicata una manie
stanze straniere bruciandone un piccolo ra di coloramento molto più semplice, e
pezzo sopra una paletta rovente; la che ha il vantaggio di dare immediata
combustione di essa non dovrà lasciare mente quel grado di tinta che si desidera.
verun residuo; quello che rimanesse in Consiste questo metodo nel chiudere il
forma di polvere bianca sarebbe allume. colore in polvere in un sacchettino di
copparosa od arsenico che altererebbero mussolo, il quale si agita nella cera
i colori. - -
fusa fino a tanto che siasi ottenuta la
La cera dee fondersi, in generale, in tinta che si vuole. Pei colori di combi
vasi di latta, di rame o di porcellana e per nazione possono alternativamente ado
renderla più duttile vi si aggiungono ad perarsi due o più sacchettini. La cera
ogni libbra (oº!,49) due dramme (15 che rimanesse a questi aderenti non
gramme) di bella trementina di Vene nuocerebbe punto al coloramento di al
zia bianca, pura e di grato odore: per tra cera con lo stesso colore. Bastando
rendere esatto il miscuglio, se lo agita per istaccarla tuffare il sacchettino nel
di continuo con una spatola di legno o l'acqua fresca. . . -

di vetro evitandosi qualunque contatto I colori più in uso sono i seguenti:


fra la cera ed il ferro ed avvertendo - - si
quindi se si adoperano vasi di latta che Azzunni. – Azzurro appannato, oltre
sieno perfettamente stagnati. Quando mare, azzurro di cubalto, indaco,
si hanno a fare foglie che presentino azzurro di Berlino, ceneri azzurre.
una certa rigidezza aggiungousi ad otto L'azzurro di Berlino e l'indaco de
parti di cera, due parti di bianco di ba vono stemperarsi alla più bassa
lena, la quale aggiunta rende anche la temperatura possibile.
cera un poco più trasparente. - - Azzurro lucido; azzurro di
Il coloramento della cera è una ope Berlino fino. Per l'azzurro chiaro
razione che esige molte cure ed abilità. - dee farsi un fondo di bianco ap
Ecco qual'è il metodo generale da se pannato come pel color rosa.
guirsi. Supponiamo che sieusi provve. BIANchi. – Bianco appannato; biacca
duti i colori in polvere molto fina: co di piombo in iseaglie. -

linciasi dal farne una pasta che lavorasi - - i Bianco trasparente; biac
con un macinino da colori, versando a - ca d'argento.
poco a poco sulla polvere dell'essenza Gialla. – Giallo appannato; giallo di
di cedro o di lavanda. Quando la maci cromo, giallo minerale, giallo d'I
natura è perfetta, si mesce questa pasta talia, giallo di Napoli, orpimento.
con cera fusa anticipatamente, rapida s Giallo arancio; ci omato di
mente agitando fino al momento in cui piombo. i -

la cera è vicina a rappigliarsi; se la ver. Giallo citrino; giallo di cro


sa allora in istampi di cartone, di latta o no e el omato di piombo.
di maiolica della forma di un piccolo -

Giallo paglia; biacca e gialla


bastone di cioccolatta, e sarà meglio fare di cromo.
questa operazione obbligando la cera, Giallo d'anchina; ocra giallo,
mentre è fusa a passare aura verso un vci miglione e biacca.
FioRisTA FioRusTA 53,
Giallo lucido; lacca gialla ea le infinite gradazioni di cui fa pompa la
rica, gomma gotta. natura ne suoi prodotti. Ci resta ora a
-

Rossi. – Rosso appannato; vermiglio descrivere i mezzi generalmente impie


ne cinese, minio, rosso di satur gati per eseguire i fiori con le cere pre
no, lacca comune, carminio ordi parate, sul che diemmo alcuni cenni
nario. soltanto all'articolo riguna di cera.
-

Rosso lucido; lacca carmina Questi mezzi sono di due specie. Il


– ta, carminio n.° 5o, 56 e 4o, lacca primo consiste nel tuffare entro la cera
ordinaria a sola base di allumina. in istato liquido, ma poco calda, piccoli
Rosso vivo; carminio n.° 4o stampi di legno bagnati d'acqua intorno
in minore quantità che pel rosso ai quali attaccasi un invoglio di cera, il
lucido. Per evitare l'ingiallimento quale staccato dallo stampo presenta
un fiore intero od una parte del fiore.
la cera dee prima tignersi in bian
co appannato. In tal guisa ottengonsi prontamente i
VERDI. – Verde appannato giallastro; lilla, ed alcuni altri fiori analoghi. An- N
giallo di cromo ed azzurro di Ber che per le foglie grosse e lucide adope
lino. º , - - - º rańsi stampi di legno e di avorio della
Verde appahnatopiù carico; forma conveniente, i quali si tuffano pri
º giallo di cromo e maggior quantità ma nell'acqua poi nel bagno di cera. Lo
di azzurro di Berlino. . stampo si carica d'uno strato di cera,
Verde falso; ceneri verdi ed ed immergesi subito il tutto nell'acqua
azzurro di Berlino. -
fredda. Le foglie così ottenute hanno
Verde d'acqua lucido; ver molta vivacità nè occorre più che di le
derame cristallizzato, verde di var loro le sbavature con pinzette ba
Schweinfurt, ceneri verdi. - guate. I rami si fanno con cera ammol
Perde di mela;verde di Schee lita mediante il calore e che si ravvolge
le, acetato di rame. -
con le dita intorno ad un filo di metallo.
Violetti. – Violetto comune; carminio Quanto alle foglie ordinarie ed ai petali
ed azzurro di Berlino. tagliansi questi da laminette di cera ri
Violetto lilla; carminio, dotte alla sottigliezza che si conviene,
azzurro di Berlino e biacca. lucide da un lato e vellutate dall'altro
-

Salomone; rosa, carminio che si comperano a prezzo eccessivo.


o lacca ed un po' di giallo, Il giornale francese delle cognizioni
Altro; vermiglione, giallo usuali deserive la maniera di eseguire
e biacca. queste laminette che però esige molta
- -

- -
-
-
destrezza. Consiste nel fissare contro
La buglossa in pezzi infusa a caldo un orlo rialzato fisso sopra un'assicella
nella cera le dà un color rosso traspa la lastra di cera da cui vogliono ottener
ente; la radice di eurouma in polvere si queste lanninette; poscia prendendo
infusa alla stessa guisa dà un giallo tra un coltello a due manichi bene affila
sparente. - to, applicasi il taglio della lama ad uno
Ben si vede che era impossibile di dei capi della lastra di cera e traendo a
qui fissare le dosi dei colori, la cui più se rapidamente il coltello levasi un cop
o meno grande quantità facendo variare pone lucido da un lato e vellutato dal
le tinte dà il modo di imitare tutte quel l' altro. Egli è evidente occorrere gran

º
54 FionisTA Fionista
de abitudine e molta destrezza per non bagno un po'caldo, invece di una costola
fare le laninette più grosse da un capo si fa una depressione ed in tal guisa sce:
che dall'altro e specialmente per ottenere masi la grandezza delle lastre che pos
laminette tutte di eguale grossezza. sono in appresso ottenersi. Quando il
Un metodo però più sicuro del prece cilindretto ha acquistata la conveniente
dente e col quale si possono ottenere fos grossezza, se lo fa girare col suo asse al
glie di quella grossezza che si desidera cun poco fuori del bagno per dar tempo
venne immaginato da Collas meccanico di alla cera di rappigliarsi perfettamente ed
Parigi. L'apparato che vi si impiega impedire quei cangiamenti di forma che
componesi di un piccolo asse di ferro il suo stato molle altrimenti ſcagionereb
che può farsi girare con un manubrio, e be; staccasi poscia il cilindretto dall'as
sul quale si pongono successivamente se di ferro e se lo infila sopra una
dei cilindretti di legno di 15 a 18 linee bacchetta per dare alla cera il tempo di
(55 a 4o”) di diametro e di lun indurirsi convenientemente. In estate
ghezza presso che uguale. Una lama di principalmente solo in capo ad alcune
acciaio in forma di ferro da pialla è fis ore la cera acquista la consistenza con
sata in una scanalatura in guisa da po veniente; questa operazione dee ripe
terla avvicinare od allontanare più o tersi necessaria hehte per ciascuna tinta
meno al cilindro di legno posto sull'as o produzione di tinta onde si ha di bi
se mediante una vite. Preparatosi questo sogno, ma non per questo occorre ave
congegno si opera nel modo seguente, re un gran numero di cilindretti, giacchè
Levasi l'asse e vi si fissa sopra uno dei lo stesso può successivamente servire
cilindretti di legno, quindi poggiasi que per molti colori dopo aversi ridotta in
slo sopra la cera liquida non molto cal laminette ciascuna volta la cera 6nde e
da, e facendo girare lentamente l'asse rasi in pria caricato. - - - - - - -
fra le dita il cilindretto caricasi ad ogni Per istaccare queste laminette dal ci
giro di un nuovo strato di cera avendo lindretto riponesi questo su l'asse, di
già avuto il tempo di rappigliarsi quella ferro che mettesi sui suoi guancialetti;
che è di sopra del bagno prima che tuf. poi si fa avanzare colla vite il taglio della
farvisi nuovamente. Questo bagno di lama contro il cilindretto ed allorchè
“:era dee avere la conveniente tempera quella è entrata ad un certa profondità
tura: se è troppo caldo gli strati rappi nella cera, girasi il manubrio nella dire
gliatisi sul cilindretto fondonsi di bel zione conveniente e staccasi dal cilin
nuovo ripassando nel bagno; se è trop dretto un bel coppone che riesce lucido
po freddo il cilindretto leva la cera a e pulito da una parte e vellutato dall'al
grumi, oppure questa si unisce a strati tra. La velocità con la quale deesi girare
più grossi in un punto del cilindro che il cilindretto non è indifferente; con mol
negli altri. La velocità di rotazione del ta velocità ottiensi un coppone più sot
cilindretto esser dee regolare, imperoc tile, ma anche più lungo; con meno ve
chè se si sospende di girare un momen locità se ne ha uno più grosso e più cor
to la parte immersa nel bagno un po' to e questa differenza sussiste benchè la
tieddo riceve troppa cera e si forma una profondità cui entra la lama della cera
grossa costola che distrugge la forma ci sia sempre la stessa. I limiti di questo
lindrica la quale giova di conservare ; articolo non ci permettono di dare la
º l'esta fermata invece si fa con un spiegazione teorica di un fenomeno di
Fiorista Fionista 55
cui ci basterà aver notato l'esistenza. Da petali esige molta destrezza ed abilità, oc
questo tutto però chiaramente risulta la correndo bene spesso di levare l'eccesso
conseguenza che la velocità di rotazione di cera che si accumula in uno stesso
deve essere più regolare che sia possi punto per la sovrapposizione di molti
bile, poichè altrimenti si avrebbero lami petali conservando a questi in pari tem
mette più grosse in alcuni punti che ne po la loro aderenza. Le foglie verdi as
gli altri. , s soggettansi ad un'altra preparazione che
Quand'anche il cilindretto di cera ot vi imprime quelle costole o nervature
tenuto coi metodi addietro indicati non che nelle foglie naturali si osservano. Si
fosse perfettamente cilindrico potrebbe hanno a tal fine picole forme di gesso
nondimeno dar delle laminette, con la so ottenutesi sopra foglie naturali e che ten
la differenza che le prime non riuscireb gono in cavo i rilievi delle nervature,
bero regolari e che, non si avrebbero Bagnansi queste forme perchè la cera
tali se non che allora quando levando non vi aderisca, poi vi si applica una la
successivamente le parti saglienti si fosse minetta di essa dal lato vellutato o da
regolata la forma cilindrica. Potrebbersi quello lucido secondo la foglia che si vuol
anche ottenere lastre macchiate ponen imitare e si comprime col pollice quanto
do di tratto in tratto con una spatola al occorre perchè la cera riceva l'impronta
cune gocce di cera di un altro colore dello stampo. Levata da queste la foglia
sul cilindretto a misura che si carica se ne taglia il contorno con forbici ba
della cera che dee fare il fondo della la gnate e se la attacca con un piccolo stelo
minetta, beninteso che queste gocce non metallico guernito di cera al ramo sul
dovrebbero essere rotonde, ma formare quale dee collocarsi. I bottoni, i pistilli e
macchie irregolari sul cilindretto. Se si gli stami si fanno con cera foggiata fra
dia l'avvertenza di porre di queste goc le dita e cui si finisce di dare la forma
ce ad ogni strato di cera onde ricopresi conveniente con piccole palettine di le
il cilindretto nel bagno si otterranno la gno o di avorio. -

stre macchiate di assai bella apparenza. Non sarà inutile l'indicare i mezzi di
Un metodo più semplice assai di quel ottenere gli stampi di gesso onde abbia
li fin qui dal Boquillon suggeriti e che mo parlato, bastando a tal fine prendere
di leggeri potrebbe ridursi a grande re una foglia naturale della pianta che si
golarità sarebbe, a nostro parere, quello vuol imitare ugnerla leggermente, ma u
che si adopera per ridurre in istrisce niformemente, con olio di oliva e pog
sottili la cera che vuolsi imbianchire, fa giarla sopra una superficie piana quale,
cendola cadere fusa sopra un cilindro per esempio, quella di una lastra di mar
bagnato e che gira immerso in parte mo. Allora se la circonda con un orlo di
nell'acqua fredda (V. ceRA). - ,cera che non la tocchi, poscia gettansi in
Queste laminette ottenute nell'una o un piccolo vaso con due o tre cucchiaiate
nell'altra delle suaccennate maniere, di di acqua alcune prese di gesso in polvere
color semplice o macchiate che sieno, si molto ſina, che agitasi ben bene sino a
adoperano come segue. Quelle destinate che il liquido abbia la consistenza d'una
pei petali tagliansi con pinzette bagnate poltiglia non troppo densa; se lo versa
e si attaccano sugli steli premendole con allora sopra la lastra e vi si lascia sino
le dita o con una specie di stecca di a che siasi ben indurito. Le vasi poscia,
bossolo o di avorio. L'attaccare questi e se ne stacca la foglia, che lascia sul
5r, Fion it a - FisAR Movic a
gesso una impronta pefetta di tutte le sue FIORITE. Quarzo ialino, concrezio
nervature. Volendo conservare a lungo mato, fragilissimo, somigliante in qualche
questa specie di forme giova impregnarle aspetto alle calcedonie, che trovasi in
a caldo di olio reso essiccativo col litarr mezzo ai terreni vulcanici, detto fiorite
girio, la quale preparazione dà loro molta da Thompson, amiatite da Santi, io lite
solidità ed impedisce che si fendano pel da IIirvan, - a -

tuffarle frequentemente nell'acqua. Si - - (Bossi.)


possono anche fare le macchie sui petali FIORITO. Dicono i naturalisti qua
mediante un pennello e colori stempes lunque corpo che abbia una rifioritura
rati nell'alcoole come si fa pei fiori di di checchè sia. - -

Francia. Se si volesse avere un vellutato . (ALBERTI.)


di una tinta diversa da quella della cera Fioairo. Dicesi una specie di diaspro
potrebbesi applicare ugualmente con un bellissimo, con macchie molto vaghe, di
pennello, del colore secco e ridotto in color rosso focato, tutte contornate di un
polvere impalpabile o valersi di un pic sottilissimo profilo bianco latteo, con
colo sacchetto di mussolo fino. Termi fondo pavonazzo e sotto ove più ove
meremo col ricordare che qualunque vol meno oscuro.
ta abbiasi ad operar sulla cera con uten (ALBERTI.)
sili taglienti tutte le parti di questi che FIORITURA. Eſſlorescenza che na
devono toccare la cera hanno ad essere sce sopra un corpo non salino. -

ben bagnate, altrimenti essa vi aderireb - - - (ALBERTI.)


be nè più si potrebbe servirsene che, FioRITURA- Il fiorire è il tempo in cui
dopo averli snettati. - le piante mettono i fiori, - -

Sono queste le pratiche generali della - (ALBERTI.)


- e

fabbricazione dei fiori di cera, le quali FIORONI. Diconsi volgarmente del


come si vede riduconsi ad assai poca co pari che fichi fiori e fichi primaticci,
sa, bastando che quelli che se ne occu quei primi fichi che maturano nell'estate,
pano abbiano destrezza e buon gusto. i quali sono più grossi del settembrini-,
(BoquiLLoN-G.“M.) - e . - (ALBERTI.)
Fionista. Dicesi quel pittore che at FIORVELLUTO. V. AminArros
tende specialmente a dipigner fiori. FIRMA. Sottoscrizione autentica del
- , lo scritto.
(ALBERTI.) - (ALBERTI.)
FIORITA. Dicesi nel fiorentino ad FISALO. V, risETERE. .
una specie di GIUNCATA. (V. questa pa FISARMONICA. Agli articoli conda
rola. ) - - - vibrante, LINGUETTA, PivA , nonchè a
- (ALBERTI.) quelli acustica e suono, abbiamo indica
FioRiTA. Il tempo in cui il fiorista di to come la intensità ed il tuono di que
spone i vasi dei fiori nel giardino in mo sto provenga dalle vibrazioni che produ
do da far vaghezza. ce nell'aria un corpo che oscilla rapida
(GAGLIARDo.) lmente, e come dal numero delle oscilla
FioRrra. Quelle filze di verzura che zioni in un tempo dato dipenda il grado
si appiccano ne' luoghi dove si fa festa o di acutezza ottenuto. Fra i vari modi
che si spargono per le strade : il prepa per produrre queste vibrazioni vi ha
rarle viene spesso affidato al buon gusto quello di una verga solida posta in moto
del fiorista. (ALBERTI.) da una corrente di aria a quella guisa
Fisan MoNicA Fis a RMoNicA º7
che particolarmente trattando delle pive Variando la grossezza, la lunghezza e la
abbiamo indicato. Su questo principio si larghezza di queste linguette e delle fen
fonda la costruzione di uno strumento diture in cui entrano ottiensi dall'una il
da alcuni anni soltanto imaginatosi in do, dall'altra il re, ec., e tutti quei tuoni
Germania, e che si è poi diffuso in ma e semituoni in somma che l'estensione
niera da formare anche l'oggetto di un dell'istromento richiede.
commercio di qualche importanza. Ot Posto così il generale principio, sul
tiensi il suono nelle fisarmoniche appun quale si fonda la costruzione della fisar
to da una linguella formata di una sot monica, varia la forma di essa solo per
tile laminetta di ottone fissata ad un ca. quanto riguarda la maniera di darle il
po di contro ad una fessura fatta in una soffio e di suonarla. Le differenti fogge
piastra metallica, e di tale grandezza che di fisarmonica, considerate sotto l'aspet
la linguetta vi entri esattamente, essendo to di queste ultime differenze in moltis
quasi a contatto cogli orli. Soffiando da sime guise variaronsi, potendosi però
quella parte ove è fissata la linguetta l'a tutte ridurre a quattro classi generali,
ria nell'uscire la fa oscillare rapidamente cioè : 1.º quelle in cui producesi e va
e si produce un suono, il quale è più o riasi il suono con la bocca soltanto e so
meno acuto secondo che le linguette so no le più semplici ; 2.º quelle in cui si
no più o meno larghe, grosse e corte. puoduce il soffio con la bocca e se lo va
Vedesi questa disposizione disegnata in ria con le dita; 5.º quelle in cui produ
profilo ed in pianta nella fig. 1 della Tav. cesi il soffio mediante un piccolo manti
VIII delle Arti fisiche, dove ab è la ce mosso con una mano, mentre si suo
piastra forata, c la linguetta fissata in e. na con l'altra; 4.º finalmente quelle in
e'd la fessura longitudinale in cui vibra cui producesi il soffio con un gran man
la linguetta quando si soffia. Fino a qui tice mosso dal piede o da un particolare
ben si comprende come la fisarmonica meccanismo, suonandusi con le mani.
grandemente somigli e per la forma e Le fisarmoniche in cui producesi e va
pel suo effetto a quel volgare stromento riasi il suono con la bocca sono le più sem
cui si dice RIBEBA o scacciapensieri (V. plici di tutte essendo formate, come indica
questa parola), ed alle pive comuni degli la fig. 2, di un pezzo di legno su cui è assi
stromenti da fiato. Ciò però in cui pro curata una piastra a fenditura che porta le
priamente la fisarmonica differisce si è linguette. Sotto ognuna di queste havvi
che la varietà dei suoni ottenuti, anzichè un incavo che corrisponde ad uno dei
dipendere dalla forza del soffio o dalla fori 1, 2, 3, 4, 5, 6, nei quali soffiasi con
lunghezza della colonna d'aria posta in la bocca. La fenditura che è al di sopra
vibrazione proviene da altrettante lin di ogni linguetta rimane aperta libera
guette quante sono le note che ottenere mente come vedesi in a,b,c,d,e,f Sof
si vogliono, cosicchè può dirsi essere la fiando nel foro I l'aria esce in a soltanto,
fisarmonica rispetto al clarinetto, all'o e la linguetta frapposta oscillando pro
boe, all'organo, ed agli altri stromenti a duce, per esempio, un do; soffiando nel
linguetta ciò chè è la zampogna rispetto foro 2 l'aria esce in b e producesi un re,
al flauto. La fisarmonica adunque com e così via discorrendo, sicchè la nota
ponesi di tante linguette quante sono le prodotta dipende dal foro ove si soffia.
note che si vogliono fare disposte le une La maniera di suonare questo stromento
vieine alle altre su di uno o più piastre. è analoga a quella per la zampogna.
Suppl. Di Tecn T IX.
58 Fis Aavio NicA FisARMoNicA
Le fisarmoniche in cui producesi il dette fenditure di, l'altra linguella trovasi
soffio colla bocca e variasi con le dita, disposta alla stessa maniera in un'altra
adattansi per ordinario nelle canne da fenditura paralella a quella d, ma al di
portarsi al passeggio. Un foro fatto sotto della piastra ab. Siccome però
alla sommità della canna, od in fianco quando il soffio viene da questa parte
di essa corrisponde ad un incavo, il una porzione dell'aria uscirebbe inutil
quale comunica con tutte le fenditure ad mente per l'altra apertura, così copresi
un tratto dalla parte ove sono linguet questa alla parte superiore con una stri
te. Dall'altra parte della fenditura so scia di pelle fpiù larga e più lunga di essa
no tanti canali che escono all' esterno che fa l'offizio di AN IMELLA (V. questa pa
della canna in fori rotondi collocati rola). Una simile animella è pure adattata
a tale distanza da potersi otturare con sotto la piastra alla fenditura d per chiu
le dita. Soffiando nella capacità generale dere l'uscita all'aria quando la linguetta
si fanno risuonare quelle linguette, i fori c non dee risuonare. Adattata adunque
delle cui fenditure sono aperti, non tro questa piastrina ab in guisa che la parte
vando l'aria sfogo per le altre. In tal superiore di essa comunichi coll'esterno
guisa, movendo le dita come si fa pel cla del mantice e l'inferiore coll'interno, si
rinetto, per l'oboè ed altri stromenti da vede che la linguetta c vibrerà producen
fiato. si eseguiscono quelle note che si do un suono quando l'aria sarà aspirata,
vuole, potendosi anche in tal caso varia e l'altra invece quando sarà cacciata fuo
re gli effetti cangiando la forza del soffio. ri. Così nella fig. 4 ciascuna delle pia
Le fisarmoniche a piccolo mantice strine 1, 2, 3, 4, 5, 6 potrà dare due no
che muovesi con una mano mentre si te diverse, una quando si spiega il man
suona con l'altra, sono formate, come tice, l'altra quando se lo piega. Le due
si vede nella fig. 5, di un piccolo manti piastre più grandi che vedonsi in 7 e 8,
cetto per lo più di cartone, riunito con una delle quali ha sei linguette e l'altra
pelle in quegli angoli rientranti che de due sole più grandi, servono a dare gli
vono dilatarsi o ristrignersi nel ripiega accordi fondamentali come più innanzi
mento o distendimento di esso. I due vedremo. -

fondi superiore ed inferiore sono di le Esaminata così l'interna struttura


gno, e nel superiore sono disposte le ſa delle fisarmoniche a mantice, passeremo
minette in quella maniera che mostra la ad esaminare l'esterna che vedesi nella
fig. 4 e che ora indicheremo. Per otte fig. 5. Ad un pezzo sagliente mn sono
nere in queste fisarmoniche un numero fissati sei tasti, ciascuno dei quali pre
maggiore di note con lo stesso numero di muto da una molla chiude uno dei fori
tasti si è pensato di far corrispondere corrispondenti alle piastrine della fig. 4.
ad ognuno dei fori che, come più innan Varii sono i congegni per ottenere que
zi vedremo, essi aprono o chiudono una sto effetto, ma abbiamo preferito di de
piastra con due fenditure ciascuna muni scrivere quello che vedesi nella fig. 5
ta della sua linguetta, ma dalla parte op. perchè assai semplice, e perchè, essendo
posta, sicchè l'una suoni quando entra esterno quasi tutto il suo meccanismo,
l'aria, l'altra invece quando esce. La fig più facilmente lo si comprende. 1, 2, 5. 4,
5 mostra questa disposizione : ab è in 5 e 6 sono altrettante valvule attaccate
essa la piastra a due fenditure, c la lin con fili metallici al tasto corrispondente
guella posta alla parte superiore di una di Tutti questi tasti sono imperniati in un
Fisarmonica - FisARMonica 5g
filo che attraversa il pezzo sagliente mm, e lavorate con sufficiente diligenza fu ca
premuti da una molla sotto alla loro parte gione che massime al principio se ne fa
superiore in guisa da tener chiuse le val cesse estesissimo smercio.
vule suddette. Allorchè premesi un tasto Tutte queste diverse specie di fisar
col dito, la valvula si rialza, e lascia aperto moniche però riescono più o meno inco
il foro come si vede in quella n.°6. Altre mode ad usarsi, ed esigono ad ogni mo
due valvule 7 e 8 chiudono due fori che do uno studio particolare. Se ne fecero
comunicano colle piastre 7 e 8 della fig. quindi altre assai preferibili, le quali han
6. Queste valvule si aprono o chiudono no la forma di un piano-forte, suonan
mediante una piastrina adattatavi late dosi al pari di quello con una tastiera,
ralmente con una fessura, e che scorre senza altro disturbo che quello di muo
lungo i fianchi del pezzo sagliente mn. vere di tratto in tratto col piede una
L'attrito di questa lamina scorrevole ba calcola, potendosi in tutto il resto suona
sta a tener ferme le valvule 7 e 8 nel re alla guisa stessa e con la medesima fa
modo come sono disposte. Solitamente cilità del piano-forte e dell'organo. La ag
il tasto n.° 1 dà il do quando si piega il giunta di una cassa armonica rende ezian
mantice, il re quando se lo stende; quello dio più forte e più gradito il suono, e vi
n.° 2 dà il mi quando spiegasi il manti ha il vantaggio, che manca al piano-for
ce, e il fa quando se lo piega; e così alte, di potersi tenere il suono quanto a
ternativamente pegli altri. La piastrina lungo occorre, producendosi in alcuni ca
n.º 7 dà nello spiegare il mantice il si, si bellissimi effetti. Vedesi questo stru
re e sol, e nel piegarlo il do, mi e sol; mento rappresentato nelle fig. 3, 4, 5 6
l'altra piastra n.° 8 dà il sol nel primo e 7 della Tav. VII delle Arti fisiche quale
caso e il do nel secondo, sempre al venne imaginato nell'Austria, e con i mi
l' ottava bassa. Alcune di queste fisar glioramenti fattivi da Grucker e Schott
moniche hanno un numero maggiore di di Strasburgo. Ne daremo succintamente
tasti ; in altre le linguette per le note la descrizione. -

fondamentali sono adattate al fondo infe Due casse sovrapposte l'una sull'al
riore del mantice e i fori ad esse corri tra, e che possono ridursi a qualsiasi for
spondenti sono tenuti chiusi con chiavi ma e volume comprendono separata
simili a quelle degli stromenti da fiato, e mente, la prima lo stromento propria
che apronsi quando si vuole colla stessa mente detto con la tastiera ed il mecca
mano che fa muovere il mantice. Queste nismo che fa comunicare questa con le
ed altre variazioni però sono di poco valvule; la seconda il serbatoio pneuma
momento e ben facili ed imaginarsi e tico o magazzino d'aria, nonchè un man
comprendersi. Per suonare questo stro tice destinato a somministrare quel vo
mento infilasi il pollice della mano de lume di essa che per l'effetto dello stru
stra in un anello di cuoio che è fissato mento è necessario. Quest'aria passa dal
dietro il risalto mn e prendendo il fondo serbatoio alla cassa armonica, mediante
inferiore del mantice colla mano sinistra un canale guernito di uno sportello che
si eseguiscono le note che si vuole apren apresi facilmente, ma che lasciando pas
do e spiegando a tempo questo mantice sare quest'aria ne scema però il sover
e premendo colle dita libere della mano chio impulso. Nella cassa armonica sono
destra or l'uno or l'altro dei tasti. Il basso disposte varie piastre con linguette me
prezzo cui vendonsi queste fisarmoniche talliche simili a quelle addietro descritte,
6o FisARMoNicA Fis, Rmonica
il cui punto di attacco e le cui dimensio re la quale con la calcola i o col bottone
mi sono parimente calcolate secondo le k ottiensi il piano; o calcola che fa agire
regole dell'acustica, essendo questa la il mantice di p sostegno ed ultimo fon
parte tecnica della costruzione dello do cui sono adattate le calcole; q parte
strumento. Queste linguette hanno a suc superiore dello strumento; rtasto; t
cedersi in guisa da presentare una scala (fig. 2 e 5) piastra di rame o di zinco
armonica di tuoni e semituoni con l'or cui sono fissate le linguette di ottone o
dine corrispondente a quello della ta di argentana, mediante due viti. Queste
stiera del piano-forte, continuando que piastre sono al disotto della tavola armo
sta scala per più o meno ottave, secon mica la quale tiene intagli proporzionati
de la estensione che dar vogliasi allo alla grandezza della linguetta per pro
strumento. L'aria introdotta nella cassa durre il tuono voluto quando apresi lo
armonica non può uscire che per piccoli sfiatatoio toccando il tasto corrisponden
ſori o sfiatatoi stabiliti sotto alle fenditu te; u (fig. 4 e 5) molla posta sotto la
re di queste linguette e tenuti chiusi da tastiera che fa rialzare i tasti e chiudere
una specie di chiavi o valvule, le quali per conseguenza gli sfiatatoi; v (fig. 5)
si aprono soltanto allorchè premonsi con tre girelle intagliate nel primo fondo in
le dita i tasti esterni. Così secondo che termo sotto alle quali è adattato a questo
si preme l'uno o l'altro di questi l'aria fondo stesso un otre di cuoio schiacciato
passa per l'una o per l'altra delle fendi che serve a regolare la forza del soffio ;
ture e fa risuonare l'una o l'altra delle a guernitura di pelle fissata sul tasto per
linguette, ottenendosi così lo stesso eſſetto otturare i fori della tavola d'armonia.
che sulla tastiera dell'organo e del pia Gli strumenti di una o due ottave
mo-forte. pongonsi in casse quadrilunghe da po
La fig. 5 della Tav. VII mostra una tersi poggiare sopra qualsiasi tavola, e si
sezione verticale e longitudinale di que produce il movimento del mantice con un
sto strumento; la fig. 4 una sezione tra manubrio che opera alla sinistra della
sversale; e la fig. 5 ne mostra la pianta. cassetta. L'effetto del piano si ottiene
a (fig. 3 e 5) è la tastiera di avorio con mediante il bottone k (fig. 5). Gli stro
semituoni di ebano che comincia da sol menti di tre o più ottave avranno la stes
e termina col terzo la. Questo stesso sa forma in dimensioni proporzionate, ma
strumento può farsi da una ottava fino poggeranno su 5 o 4 piedi ed avranno
a 7. b (fig. 3 e 4) tavola d'armonia; c le calcole adattate al disotto servendo
porta vento; d mantice che pel canale e una di esse al movimento del mantice.
somministra l'aria al porta-vento c; f I perfezionamenti fatti nella fisarmo
(fig. 4) peso di piombo fissato sul manti nica da Glucker e Schott vedonsi rap
ce d per farlo agire regolarmente; g(fig. presentati in sezione longitudinale e ver
3 e 4) fondo interno di legno; h secon ticale nella fig. 6 e 7 e consistono:
do fondo interno; i (fig 5) calcola pel 1.° In 5 file di piastre a, b, c, munite
piano; k bottone che fa lo stesso effetto delle loro linguette simili a quelle del
della calcola i 3 l uncini di ferro o di l'unica fila rappresentata in tdella fig.
ottone i quali mediante intaccature fis 5; mediante le quali, facendo che 5 in
sano il portavento sul fondo interno g cavi vengano aperti o chiusi da un solo
dello strumento; m n due leve guernite tasto si avrà un tuono doppio ed il ter
d'una valvula ad una cima facendo agi zo formerà l'ottava : questo cangiamento
FisARMonica FisETERA 6

si ottiene mediante una calcola od un rebbe all'unisono con questa sesta ottava
registro simile a quelli dell'organo. medesima. Con una calcola conveniente
2.º In due tastiere de (fig. 6) collo mente disposta si potrebbe facilmente
cate l'una sopra dell'altra le linguette regolare la pressione del peso o di una
della superiore delle quali, analoga a molla al di sopra del mantice e la forza
quella che negli organi dicesi positiva, del soffio.
riceveranno l'aria da un secondo porta Il suono della fisarmonica molto so
vento situato sopra del primo, e questa miglia negli acuti a quello del violino e
seconda fila di linguette produrrà ugual negli altri tuoni a quello dell'oboè : è
mente l'ottava molto più dolce di quella notabile specialmente per la sua purezza,
della tastiera inferiore, e il cui suono ed abilmente maneggiato può dare bellis
potrà essere rinforzato, adoperandosi due simi risultamenti. -

a tre linguette all'unisono. (GLucRER-Schott-G.”M.)


5.º Di un cilindro scanalato f posto FISCELLA. Quel vimino o graticcio
-

sotto ai tasti sul dinanzi del mantice il a rete che mettevano i Romani alla bocca
quale ricevendo il moto nell'atto che si dei buoi mentre aravano.
suona fa muovere il mantice. Nel caso - (RUBBI.)
però che la resistenza di esso rendesse Fiscella. Quel vaso di vinchi in cui
più difficile il suonare un registro po i romani spremevano il formaggio.
trebbe sopprimere l'azione di questo (RUBBI.)
meccanismo. Pegli istrumenti di 2 a 6 FISCHIERELLA o FISTIERELLA.
ottave questo cilindro venendo mosso Uccellagione con la civetta e col fischio
nel modo solito farà agire su perni ec (V. chioccolo).
centrici gtanti mantici aspiranti quan (ALBERTI.)
te saranno le ottave dello strumento a FISCHIETTO. Nella marina si dà
fine di produrre tutte le qualità possibili questo nome ad una particolare specie
di soffio, il che con un solo mantice non di zuffolo che rende un suono acutissi
si è ancora potuto ottenere. Tutti que mo e serve per dare o diffondere rapi
sti mantici aspiranti ne alimentano un damente gli ordini, i quali rilevansi dai
solo che dà poi l'aria al portavento. La diversi intervalli e modulazioni del suono.
fig. 7 mostra la pianta di uno dei regi - (STRATico.)
stri o colcole rappresentati in a, b, c FISCHIONE e FISTIONE. Nome
della fig. 6. che si dà in Toscana a diverse specie di
Per dare a questo strumento un suo anitre anche selvatiche (V. ANITRA).
no più forte e ripieno, ogni piastra po - (ALBERTI.)
-

trebbe ricevere 4 ed anche 5 linguette FISCIU'. Francesismo introdotto dal


poste l'una accanto dell'altra, quanto più la moda per indicare quella specie di
vicine è possibile ed adattate ad un tu fazzoletto di velo o simile che portano
bo conico che comunicasse col portaven le donne sul collo o sulle spalle.
to. Sarebbe facile in tal guisa dare agli (ALBERTI.)
stromenti una base che come dicesi dagli FISETSRA o FISETERE. Nome
organisti servirebbe di fondamentale, la datosi dai Greci e poscia dai Latini ad
cui prima ottava sarebbe di un ottava più un animale cetaceo, notabile per gran
bassa della sesta dello strumento, mentre dezza di corporatura. E una specie di BA
la seconda ottava della fondamentale sa LENA (V. questa parola) cui dicesi anche
62 FisicA - FisicA
fisalo, e volgarmente capidoglio ed è tratto la maniera di colorire certe pietre
utile principalmente.pel Bianco di balena ordinarie imitando i più bei marmi orien
(V. questa parola) che se ne tragge. tali; e riconoscerà il bisogno di coprire
- - (BoNAvi LLA) i corpi con vernici e con integumenti i
FISICA. Lo scopo di questa scien quali, chiudendo l'adito alle materie e
za è di conoscere l'indole e la proprietà steriori, impediscano che ne vengano
de corpi, di studiare i fenomeni e gli eſ alterati i principi e le sostanze di cui so
fetti che risultano dalla loro reciproca no formati. Egli vedrà altresì come la
azione, di stabilire le leggi della natura cute dell'uomo sia sparsa d'una grande
per comprendere quanto si può il dise moltitudine di pori, pei quali si fa la cosi
- gno dell'universo, e di volgere infine detta traspirazione cutanea ; ed impare
a comodo pubblico ed a comune utilità rà a valutare la perdita degli alimenti
le cose create. - -

che succede in causa di questa specie


La materia ed i corpi formano il sog d'evacuazione, ed a regolarla in manie
getto dei lavori e delle operazioni delle ra che non si effettui con una celerità
arti e dei mestieri; interessa quindi che eccessiva per uno sforzo troppo intenso
gli artefici ed i manifattori conoscano e continuato, o non venga impedita dal
quali sieno le proprietà pricipali e le leg l'inazione e da raffreddamenti istantanei
gi di questa materia e di questi corpi; con nocumento della macchina animale
in qualianiera l'estensione, la figu e della propria salute. Dalla fisica si
ra e l'incompenetrabilità servano a com prende una chiara idea della tenuità e
provare la materialità delle cose, e co sottigliezza cui si possono ridurre le mo
me l'aria, i gas, i vapori ed altri flui lecole della materia, e s'impara con ciò
di aeriformi, che sfuggono al concepi a valutare diverse azioni ed alcuni effet
mento del volgo, entrino nella categoria ti utili ad essere conosciuti nei metodi
de corpi. La fisica infatti, oltre al ren e nell'esercizio dei lavori dell'industria.
dere manifesta in quei fluidi l'incompe Dalla dottrina del monio e della vite
netrabilità, ch'è il carattere distintivo micrometrica gli operai apprenderanno
della materia, mostra come essi sieno il metodo per determinare le frazioni
pesanti, compressibili e soprattutto ela delle più piccole unità di misura o d'una
stici per eccellenza, pel che spiegano una scala, senza effettuarne la divisione. Con
forza prodigiosa nelle macchine a va questi ordigni, che fa conoscere la fisica,
pore, nelle artiglierie, nell'archibugio i fabbricatori di strumenti geodetici,
a vento, ed anche nella tromba pe. astronomici e fisici, e gli artefici che de
gl'incendi, nella fontana di Erone ed in vono prendere delle misure, otterranno
molti altri apparati che si fabbricano un maggiore grado d'esattezza e di pre
nelle officine delle arti e che sono di cisione nei loro lavori e nelle loro ope
grande vantaggio nella meccanica. L'ar razioni. -

tefice apprenderà dalla fisica di qual nu Più si avanza nello studio della scien
mero sorprendente d'interstizi, detti za della natura, più grande è il numero
pori, sieno forniti anche i corpi più com delle applicazioni utili alle arti ed ai me
patti, i quali all'occhio, non educato a stieri: i metodi per aumentare l'elasti
questa scienza, appariscono i più piani cità, la malleabilità e la duttilità nei
ed i più levigati. Egli vedrà in qual mo metalli col mezzo delle leghe, della tem
do da questa proprietà te arti abbiano pera, del ricuocere e dell'incrudire, e
FisicA Fisica 63
nelle sostanze filamentose con la cardatu nelle loro applicazioni ritraggono grandi
ra, con la pettinatura ed in generale con aiuti dalle leggi del moto riflesso e ri
lo smuovere le parti ; i metodi per mi fratto, che si apprendono dalla fisica. La
surare col dinamometro e con altri con teorica delle forze centrali darà loro ra
gegni le forze animali, di elasticità, d'e gione di parecchi movimenti che avven
spansibilità, di percossa e di molti altri gono in natura e del modo con cui nel
agenti che s'impiegano nella meccanica; le manifatture si costruiscono molti ap
la maniera di valutare il diverso grado parecchi. Il moto del pendulo nelle
sue oscillazioni è una conseguenza delle
di fusibilità delle leghe, dei vetri e dei
cristalli, delle mescolanze terrose, degli leggi delle forze centrali, e l'artefice, che
smalti e di molti altri composti; sono consacra le sue fatiche ed il suo sapere
tutte cognizioni che somministrano agli alla costruzione degli orologi e dei cro
artefici altrettanti mezzi per perfezionare nometri d'ogni specie, acquisterà con lo
i loro lavori e dar una maggiore latitu studio delle medesime un complesso di
dine alle loro professioni. Le arti ed i cognizioni indispensabili per raggiunge
mestieri d'altronde si accostano tanto re la maggior perfezione in questi im
più alla perfezione, quanto più nelle lo portanti e delicati lavori dell'industria.
ro applicazioni seguono le leggi stabilite Nelle officine e nelle manifatture si
da questa scienza, e quanto più ricevo adoperano delle misure che spesso ven
no sviluppo dai principi e dalle dottrine gono alterate dagli agenti fisici: inte
della medesima. Parimente gli artisti, i ressa quindi l'apprendere dalla fisica
manifattori ed ogni classe d'operai in la maniera di correggerle e di verifi
contrano spesso dei nuovi fenomeni e carle. Questa scienza in fatti fa cono
delle nuove difficoltà nell'esecuzione dei scere come siasi ricavato e stabilito su
lavori e dei metodi dell'industria, che oggetti fissi il metro o la misura univer
non saprebbero spiegare nè vincere sen sale per le dimensioni lineari, e come da
za il sussidio della fisica. -
essa siensi dedotte tutte le altre specie
Le verità che questa scienza insegna di misure e le rispettive loro divisioni,
sulla comunicazione del moto, sull'iner e le unità di peso e delle monete, con le
zia e sulle forze centrali, servono a dare quali si misura la quantità di materia ed
la spiegazione di molti fenomeni ed ef il valore delle cose. Nel prendere co
fetti che contribuiscono non poco al per gnizione dell'origine e della base delle
fezionamento delle arti, e fanno cono misure metriche, a cui si ragguagliano
scere il modo di accumulare la velocità tutte quelle delle città e delle nazioni
coi volanti o conservatori, e di mode d'Europa, i capi delle case d'industria
rarla coi regolatori, che sono ordigni e gli artefici sentiranno il vantaggio del
sparsi nelle officine dell'industria e fino l'uniformità di misure, pesi e monete, e
in quelle de' più bassi mestieri. Con della facilità che porta la divisione deci
esperienze dirette da quelle verità si male. Egli è con queste cognizioni e col
ottennero sulla percussione una serie di sussidio della geometria che si metteran
risultamenti molto apprezzabili, poichè no in grado di poter confrontare da sè
hanno per oggetto la disposizione e l'ef la grandezza ed il valore dei prodotti
fetto de pesanti battipali mossi dalla mano dell'industria delle diverse nazioni, e di
dell'uomo, oppure dall'azione delle cor trarne delle conseguenze utili per le lo
renti e del vapore. Gli artefici inoltre ro operazioni ulteriori. -

-
64 FisicA Fisica
Entriamo nelle abitazioni del cittadino to. Nell'esecuzione di tutti questi per
ed esaminiamo gli utensili ed i metodi fezionamenti e nella costruzione di quei
che si adoperano nell'economia domesti nuovi apparati, l'artefice vede tosto
ca, e troveremo molti perfezionamenti quali vantaggi può ricavare dalla cogni
e nuovi apparecchi portativi dalla scien zione delle leggi e delle dottrine della
za della natura. I soffietti e i letti, su fisica, anche per fare nuovi progressi
cui riposiamo per ridonare al corpo il nella sua professione.
perduto vigore; i pirofori, gli accendi La lanterna di sicurezza che ora sal
fuoco pneumatico, elettrico ed a platino va tante persone, vittime una volta d'ac
spugnoso; i cammini, i fornelli, e gli censioni istantanee del gaz che si svilup
scaldatori ad acqua; molti vasi per pre pa nelle miniere di carbon fossile e nei
parare gli alimenti e le bevande neces fenili ; alcuni metodi che interessano
sarie al sostentamento dell'uomo, come l'igiene pubblica, come l'arte di venti
i digestori e le pentole papiniane, le lare gli ospitali, i teatri, le prigioni e
macchine per fare il caffè e parecchi al tutti i luoghi dove rinchiuse convivono
tri utensili di tale specie, furono fatti a molte persone; quella di riscaldare le
seconda delle leggi della fisica, con for abitazioni, ed altre simili; i metodi per
me e con disposizioni migliori, o rim rendere incombustibili i legni, i tessuti di
piazzati da nuovi attrezzi più adatti allo lino e di altre sostanze, e per preserva
scopo cui devono servire. Quante appli re dalle rovine del fuoco i teatri ed al
cazioni poi non hanno ritrovato negli tri edifizi; i mezzi più efficaci per sal
usi della donestica economia e delle ar vare cose preziose e persone e per estin
ti, le dottrine fisiche sul calorico ! Le guere le fiamme divoratrici negli incen
stufe i fornelli, i focolari per le cucine. dii devastatori, che pur talvolta mettono
a norma delle leggi del calorico stabili la desolazione nelle famiglie, là dove quei
te dalla scienza, costruironsi in modo non sieno introdotti: tutti sono benefizii
più atto per ottenere lo stesso effetto portati alla società dalla fisica.
con grande risparmio di combustibile. Se progrediamo in questa enumerazio
Le abitazioni stesse vennero. meglio ri ne, resteremo sempre più meravigliati
parate dai rigori del freddo e dagli effet delle invenzioni e delle scoperte utili
ti del caldo. I vantaggi che portarono che presenta la fisica. Sono appunto il
alle arti le filature, gli stanzoni, le cucine prodotto dei lavori e delle indagini di
a vapore e tutte le altre applicazioni questa scienza, quei globi che innalzano
di questa specie, furono conseguenza l'uomo come in trionfo al di sopra delle
delle indagini sublimi fatte dalla fisica nubi; e quelle campane urinatorie, cui
sul calorico latente. In quei paesi dove egli si affida per andare ad esplorar le
scarseggia l'olio, la scoperta della ter caverne del mare, e quelle trombe sten
molampada diede l'illuminazione a gaz, toree e que telegrafi, per mezzo dei
che si distingue per l'economia e pel quali comunica i pensieri con una celeri
brillante effetto che produce. La costru tà quasi pari a quella del lampo; e quel
zione delle lumiere, deli fanali, delle vigorosissimo agente che mette in moto
lampade, delle lanterne e di altri mez la più utile di tutte le macchine, la tromba
zi d'illuminazione ricevette dall'ottica a vapore; e quel metodo per preservare
molti perfezionamenti che ne aumenta dall'azione galvanica le fodere di rame
romo, senza maggiore dispendio, l'effet. di quei superbi edifizi dell'architettura
Fisica - Fisic A 65
navale, che sfidano il furore delle tem- compressione e di rarefazione, l'imbu
peste e portano numerose armate a lidito e l'annaffiatoio magico, il tantalo e
lontanissimi; e quella bussola che dirige lo scafandro; ed inoltre la tromba pe
il nocchiero in mezzo alla vastità ed alla gl'incendii, il ventilatore idraulico di
solitudine dell'oceano; e quei nobili Castelli e quello a rotazione continua,
fari che innalzano il capo contro l'ora l'ariete idraulico di Montgolfier, la co
gano e guidano il pilota in mezzo ai sco-clea d'Archimede, le leve, i torchii idrau
gli ed ai pericoli delle onde; e quelle lici o strettoi ad acqua ed altri con
spranghe acuminate che difendono i gegni di tal sorta; come pure la migliore
magazzini, le abitazioni, i templi ed i costruzione dei gassometri, dei soffietti
teatri dalla più terribile delle meteore, pesi
asfitici, dei ventilatori, dei man
la folgore. tici, dei cannelli avvivatori e di simili
La costruzione e gli usi d'un gran nu apparati
che servono o a mettere in
mero di strumenti e di apparecchi im movimento dei fluidi aeriformi, o a ren
portanti o curiosi a conoscersi, rendono dere più energica la combustione, o ad
lo studio della fisica altrettanto utile che attivare la respirazione sospesa nel
dilettevole. I termometri, i termometro l' uomo o a rinnovare nelle stanze e mc
grafi, i termoscopi ed i pirometri con gli ambienti l'aria viziata: tutte sono
cui si misura la temperatura degli am cognizioni che si apprendono dalla fi
bienti e dei corpi, e si esplora il grado sica, e riescono di un grande aiuto per
di calore delle fucine, delle fornaci e dei quelli che si danno ai lavori della tec
fornelli a profitto d'un gran numero di nologia. L'ottica, uno dei rami prin
arti; gli eudiometri, gl'igrometri ed i cipali della fisica, offre alla società una
barometri destinati a conoscere lo stato numerosa serie di utili apparecchi, dei
di purezza, il grado di umidità e la pres quali non si può ottenere una costruzio
sione del fluido che respiriamo ed in cui ne perfetta, senza avere attinto alla
viviamo, e che ha tanta influenza nei fe scienza i principii e le leggi che segue il
nomeni della natura e nei metodi delle fluido luminoso. Egli è ad essa cui sia
arti; gli areometri, i pesaliquori, le bi mo debitori dell'invenzione dei fotome
lance e le stadere con cui si determina tri, che servono a misurare l' intensita
il peso e la specifica gravità dei corpi so della luce, e quindi a giudicare del gra
lidi, liquidi ed aeriformi, si stabilisce il do di bontà dei riverberi, delle lenti e
loro grado di qualità e si scoprono le al di tutti i mezzi che s'impiegano nell'arti
terazioni inventate dalla cupidigia a dan per aumentare l'effetto dell'illuminazio
mo della società e del commercio; i pen ne. Gli specchii ustori, già celebri per
duli e gli orologi a compensazione che le sperienze d'Archimede, e le lenti usto
servono a misurare con un nuovo grado rie, per quelle degli accademici del Ci
di precisione il tempo, e sfidano nei loro mento, sono strumenti che l'arte, gui
movimenti il corso regolare degli astri : data dalla scienza, ha portato ad una
tutti sono strumenti della maggior im grande perfezione, e che servirono alla
portanza per le arti. La spiegazione de fusione di sostanze che avevano mai
gli effetti delle trombe e di molte altre sempre resistito alla potenza del calori
macchine idrauliche, come la siringa, il co. Gli occhiali, i telescopi, i cannoc
sifone, il ladro, la lucerna, il sifo chiali ed i microscopi d'ogni sorta, che
ne, la fontana intermittente e quelle di prestano tanti servigi alle scienze ed
Suppl. Di.Tecn. T. I X. 9
66 FisicA Fisica
alle arti, hanno ricevuto dall'ottica dei celli, e di misurare con questo strumen
miglioramenti importanti nella disposi to le altezze e seguire l'andamento delle
zione delle lenti, e nella forma e co meteore; le regole per fare le osserva
struzione delle medesime secondo le dot zioni col telescopio e col microscopio
trine dell'acromatismo. La lanterna ma per contemplare le meraviglie d'un nuo
gica, che serve di diletto al fanciullo e vo mondo popolato da un numero va-.
di trattenimento al volgo, è stata perfe riato ed immenso di esseri e di corpi; i
zionata dalla scienza della luce, la quale fenomeni della doppia, e semplice ri
poscia ne ha ricavato due strumenti uti frazione, della polarità della luce, dei
li, il microscopio solare ed il megasco colori prismatici, della visione e delle
pio; e l'ha modificata per produrre i illusioni ottiche; la dottrina del suono e
fenomeni bizzarri della fantasmagoria. della sonorità dell'aria, delle corde tese,
Ai trovati della fisica spettano pure gli delle verghe e delle piastre elastiche; le
effetti sorprendenti che si ottengono col leggi sulla dilatazione dei corpi pel ca
caleidoscopio, col diorama e col po lorico; gli esperimenti sull'attrito e sulle
lemoscopio, ed anche colle camere ot resistenze dei mezzi ; i fenomeni dei ta
tiche e lucide. Non faremo parola del bi e degli spazii capillari; ed in generale
le macchine elettriche, delle bottiglie gli effetti prodotti dal calorico, dal luci
di leida, degli elettrometri, delle pile co, dall'elettrico e dal magnetico, come
voltaiche, dei galvanometri, dei cilin pure dai corpi solidi, liquidi ed aerifor
dri elettro-magnetici e di un numero mi; presentano tutti un numero prodigio
grandissimo di apparati, coi quali s'istitui so di fatti la spiegazione dei quali dipen
scono tante curiose e brillanti esperienze de dalla fisica, e donde si traggono molti
descritte nei trattati dell'elettricità e del vantaggi per la vita sociale. Perfino i
magnetismo, e delle quali è quasi impossi trastulli dell'infanzia, la palla, il volan
bile dare una enumerazione compiuta, te, il paleo, la troitola il pallamaglio e
Quelli che si dedicano al lavorio ed alla cento altri, mostrano applicazioni con
costruzione di questa sorta di apparecchi, tinue delle leggi della fisica, possono es
i quali dai gabinetti delle scuole si sono sere risguardati come veri apparecchi
ormai sparsi nelle abitazioni dei privati, delle arti, per servire di trattenimento
dovranno certamente aver appresi dalla nei primi anni della vita.
fisica i principii e le verità dai quali Ecco senza dubbio applicazioni nu
dipendono. merose ed utili della fisica: ma questa
L'uomo di ogni ceto e di ogni con scienza spiega altresì una moltitudine di
dizione trova nello studio della fisica fenomeni che si ripetono continuamente
metodi sperimentali applicabili in un'in intorno a noi, e lo studio dei quali for
finità di circostanze, e delle indicazioni nisce l'uomo d' un corredo di cognizio
donde può trarre profitto anche pei biso mi atto a salvarlo dalle ridicole super
gni della vita. La teorica della combu stizioni e da certi pregiudizii, che pur
stione, della respirazione e dell'evapo troppo talvolta influiscono sull'intero
razione; le sperienze sull'agghiacciamen corso della sua vita. I pretesi spettri, i
to dell'acqua e di altri liquidi; il metodo fantasmi e tutte le invenzioni sparse
delle doppie pesate, il modo di valuta dalla furba ciarlataneria, spariscono al
re la pressione atmosferica con la mac l'occhio del cultore della fisica, presen
china pneumatica e col tubo di Torri tandosi a lui i fenomeni come conseguenze
e
i -
i
-
-

i
º i
Fisica Fisica 67 - - -

delle leggi della natura e delle teori va continuamente perlustrando l'univer


º
,
riche dalla scienza stabilite. Egli è coi so; e guidata dall'osservazione e dall'e 4
lumi della fisica che si rende ragione sperienza, e di sagaci sensi e di accorti
dell'accendimento dell'aria che si for strumenti fornita, con pertinace e minu l i

ma nelle latrine, nelle cloache e nei se ta diligenza va tormentando in mille gui -


-
polcri, e delle fiamme ardenti che si so se la materia; indagandone le proprie -
no sviluppate da cadaveri appena aperti tà e stabilendo le leggi dei fenomeni. In -- --

ed anche da persone viventi; è des tal modo condotto il nostro intelletto i -


-

- - -
sa che insegna ad imitare i fuochi fatui, alla famigliare conoscenza delle cose, gli -
-

º i
i quali atterriscono il volgo ignorante. si fa palese la coordinazione delle parti º ,
Il lampo, il tuono, il fulmine spavente da cui l' ordine risulta dell' universo.
vole, che sono elaborati nelle regioni Ora se vaghezza ci prenda di contem
| “ i
-

delle nubi con un apparato imponente, plare da vicino e d'investigare la strut


e ci presentano la natura come con tura e le connessioni del nostro globo, -
- 1 -
vulsa ed irritata contro il genere uma come intraprendere queste preregrina - –
no, hanno da questa scienza una faci zioni senza essere accompagnati e gui ,
º -
le spiegazione desunta dagli agenti che dati a mano dalla fisica ? Tal'è la sem
tratta e maneggia nei suoi gabinetti, e plicità, la fecondità e la generalità del
coi quali imita quei fenomeni per mezzo le leggi di questa scienza, che per es - 1 i
di macchine ed apparecchi da essa in sa sola si acquista nel minor tempo -

i
i
i
ventati. Nella sagace coordinazione degli possibile il più gran numero di cogni
oggetti e delle potenze si offrono le più zioni. Per chi le possede, la maggior
accorte combinazioni e la più ricca va parte dei fenomeni altro non sono che - -
-
i
rietà di fenomeni e di moti, di cui la fi applicazioni delle basi fondamentali del -
- - -
- - l
sica c'istruisce, facendoci, per così dire, suo sapere. Egli le porta con sè non
- - i
assistere alle moltiplici operazioni della come un peso che lo aggrava, ma come -
natura: è dessa che c'insegna come uno stromento che gli facilita il traspor -
-
-

l'iride spiega sul curvo suo grembo to e l'acquisto di tutte le altre cogni ; i -
tutta la pompa de colori ; come nasco zioni della natura. Stabilito che sia una º i ; -
noi crepuscoli, l'aurora boreale, la luce volta il piano dell'edifizio, i materia -
zodiacale, gli aloni, il perelio, la para li, che prima formavano un ammasso” - -
- -
selene, e la fata morgana; come si for confuso, si dispongono al posto che loro - -
-

mano le stelle cadenti, i bolidi, la neve conviene per assicurare la solidità del - -

la grandine, la pioggia ec.; come si ge-l'insieme. -


nerano i venti, l'uragano, il nembo, il Non vi ha teorica della scienza della - - - -
tifone, e tutte quelle meteore che non natura che non interessi qualche classe
possono ammirarsi senza stupore; come di persone, ed a cui l'uomo possa ri I
succedono l'avvicendamento delle stagio-manere straniero. Siamo circondati da
- .
ni, le variazioni del clima, le fasi lunari, una moltitudine di strumenti, di ope
gli ecclissi, ec; ed infine come la natu-razioni e di fenomeni che osserviamo e -
3 - -
-
ra produce le maree, sveglia i terremo- che adoperiamo continuamente, e dei - º -
ti, ed accende i vulcani, cagioni delle quali importa conoscere la struttura, la -
grandi rivoluzioni del globo. La fisica maniera di agire, la causa, quando non - - -

viaggiatrice instancabile per le region i si voglia essere come il cavallo, il qua f ,


- ,
della terra, dell'atmosfera e del cielo , le vede cadere nella sua mangiatoia la -
º
- -

º i -,

- -

,
to 8 Fisica Frsica
biada, senza darsi cura della causa per porti destinati a ricevere i prodotti e te
cui ciò succede. D'un bisogno più parti ricchezze, che numerosi navigli portano
colare, e fonte di studi più profondi è la da tutte le parti del mondo; quei ponti
fisica per alcune professioni liberali. Il maestosi che tolgono elle vie le interru
medico e dedicato a guarire la macchina zioni prodotte dai fiumi e dai torrenti;
animale, in cui si trovano le più sublimi quelle strade aperte al commercio ed al
applicazioni delle leggi della fisica com viaggiatore fra le rupi e fra i burroni
giunte con la più grande varietà. Oltre un dei monti; quei sostegni per cui le navi
sistema di fulcri, di leve e di parti mo discendono placidamente dai colfi, e sal
bili che si sottopongono ai principii del gono a differenti livelli: sono opere in
la meccanica, non vi ha certo macchina cui non si sa ben dire se più trionfi il
idraulica, la quale possa stare al confron meccanico, il geometra o il fisico sape
to col cuore e coi canaletti dove il san re. Apprende il navigante dalla fisica a
gue si dispensa, circola e mantiene per leggere nel cielo il suo viaggio, e il geo
tanti anni la vitalità; dei fenomeni capil grafo a riguardare gli astri per fissare e
lari somiglianti a quelli che si producono sattamente la posizione relativa dei luoghi
coi differenti umori che per tanti piccoli diversi. Tralasceremo di parlare dei van
tubi ascendono, si distribuiscono ed a taggi che questa scienza porta alla farma
dempiono a tante funzioni diverse; un cia, alla chimica, alla storia naturale, al
cemplesso di tanti sfregamenti e di tante l'agricoltura, all'astronomia ed a tutte
resistenze che si compensano, e sotto la le scienze il cui scopo è lo studio della
cui azione si operano tanti moti, tante natura ; come pure non diremo dei soc
secrezioni e tanti liquori si lavorano; un corsi che ricevono dalla medesima, l'ar
congegno pneumatico paragonabile a chitettura, la pittura, la scultura ed altre
quello della respirazione; un istromento arti belle alle quali presta i suoi prin
d'acustica come l'orecchio e la laringe ; cipii e le sue regole, e rende grandi
un apparecchio di ottica pari all'occhio, sussidii coll'insegnare loro le verità e le
e varie altre parti mirabili che entrano leggi che seguono gli agenti da cui e'
nella costruzione del corpo animale! Per scossa la materia e modificata sotto mille
la qual cosa reputar potrebbesi non per forme differenti, e far loro conoscere co
altro distinguersi dalla comune la fisica me si valuta il grado di esattezza delle
e la meccanica animale, se non per esse macchine e degli strumenti che servono
re più difficile e complicata, in virtù de alle loro operazioni ed ai loro studi,
gli usi, dei contrasti, delle azioni, delle Da questa rapida enumerazione dei
connessioni e dei fini moltiplici delle suoi vantaggi immensa risulta l'impor
parti in un sol tutto mirabilmente con tanza della fisica scienza, e chiaramente
giunte. viene dimostrato quanto sia stolta l'opi
L'ingegnere che dee possedere i prin nione di coloro, i quali sorridono al ve
cipii e le dottrine della geometria e della dere chiamati allo studio di essa gli arti
meccanica, non ha meno bisogno di quel giani, i manifattori, rispondendo come
le della fisica per imaginare le operazio anche in que tempi quando queste raſ
mi di cui viene incaricato. Quei canali e finatezze di educazione non conoscevan
quelle strade a rotaie di ferro che danno si venissero nullameno fatte ugualmente
nuova vita al commercio, facilitando le tutte le cose necessarie agli agi della vita
comunicazioni; quelle darsene e quei e quelle pel lusso altresi. Il tornare a
FisoNorm acciA Fissazione 69
quelle condizioni, sarebbe lo stesso che darebbe ritratti, la cui verità ed esattez
un rinunziare all'uso degli occhi perchè za non potrebbe paragonarsi che a quella
alcuni ciechi si vedono percorrere fran di una imagine prodotta dallo specchio.
camente per abitudine le nostre contra Noteremo pure che l'uso dell'appara
de; sarebbe un negare quel giganteschi to detto fisonotraccia o fisonografo ol
progressi che ha fatto l'industria ai di tre che in Francia si estese pure ad al
nostri dei vantaggi dei quali tutto giorno tri paesi essendosi veduti ritratti eseguiti
godiamo e della cui mancanza senti in questa maniera anche in Piemonte ed
remmo il peso ben presto se ci venissero in altre parti d'Italia.
tolti. Penetrati noi dalla necessità della (G.“M.)
fisica per le arti, non abbiamo giammai FISSAZIONE. L'atto di fissare e lo
omesso di citare in quest'opera quei stato di una cosa fissata, e dicesi in ge
principii di essa che ci sembrarono su nerale di tutto ciò che di sua natura è
scettibili di venire utilmente applicati fluido e volatile, e che viene reso fisso e
oggi od in avvenire, e siamo certi che di consistente.
questa mostra determinazione ben lungi (ALBERTI.)
saranno dal menare lagno quelli tutti che Fissazione dei colori riflettuti dalla
i veri interessi dell'industria conoscono. luce. All'articolo camera oscura abbia
(ALessanono Marocchi-G.”M.) mo indicato con quale nitidezza e veri
FISIOGRAFIA. Descrizione delle tà questo strumento di ottica riproduca
cose naturali. gli oggetti esterni nel fuoco della gran
(ALBERTI.) lente che forma la parte essenziale di
FISIOLOGIA vegetale. Quella scien quell'apparato; nè vi ha forse alcuno il
za che ha per oggetto lo studio della or quale al veder quelle immagini rimasto
ganizzazione e della funzione vitale dei non sia dispiacente della fugacità loro e
vegetaBui (V. questa parola). non abbia sentito vivamente il desiderio
(Alneari.) che in modo permanente conservar si
FISlTERO, V. FusETERE. -
potessero. Questo desiderio pretendesi
FISOLO. Nome che si dà in qualche ora essere stato soddisfatto da un fran
luogo d'Italia allo sunergo. cese, di nome Daguerre il quale giunse
(ALBERTI.) a preparare i cartoni sui quali cade l'ima
FISONOGRAFO. Nome dato da al gine in modo particolare, sicchè dessa vi
cuni al Fisoso TRAGcia (V, questa parola). lasci un'impronta perfetta, nella quale rav
(G.”M.) visasi copiata ogni minima parte degli og
F1SONOTRACCIA. Abbiamo detto getti con esattezza e finezza incredibili.
nel Dizionario essere la camera oscura il Potrebbesi dire senza esagerazione che
migliore strumento d'ogni altro per co l'inventore giunse a fissare le imagini se il
piare al vivo i ritratti. Qui aggiugnere di lui metodo serbasse i colori, ma è d'uo
uno che ove corrispondessero agli annun po disingannarsi su ciò, esso non dà che
zi i risultamenti di alcune esperienze fat disegni simili a quelli ad acquatinta, nei
tesi dal Daguerre e da altri, delle quali quali però la luce stessa copia le forme
parleremo agli articoli rissAzioNE e luce, e le proporzioni con esattezza pressoche
la camera oscura meriterebbesi vera matematica, conservando bensì a tutto
so ente il nome di fisonotraccia, impe rigore le relazioni fotometriche fra le va
a occhè senza aiuto della mano dell'uomo si parli bianche, nere o di tinte inter

-
7o FissAzioNE Fissazione
medie, ma non rappresentando il rosso, strò pieno convincimento che ne rese
il giallo, il verde e gli altri colori che conto all' Accademia delle scienze di
con mezze tinte, poichè il metodo del Parigi, ed assunse l'incarico di chiedere
Daguerre, ripetiamolo, dà disegni e non al governo che volesse rimeritare con
già pitture colorate. gruamente il Daguerre, acciò pubblicas
I principali oggetti assoggettati dal se i particolari di un trovato che tanto
Daguerre all'esame di tre membri del onora la Francia.
l'Accademia delle scienze, De Humboldt, Eransi a dir vero fatti da qualche
Biot ed Arago, vennero esposti pub tempo dei saggi per segnare vedute in
blicamente in Parigi nel principio del ombra sopra uno strato di cloruro di ar
1859 ed erano varie vedute di quella gento; ma questo sale è bianco e si an
città e dei dintorni, disegnate con ta nera alla luce, sicchè le parti bianche
le esattezza anche nelle parti più mi degli oggetti risultano nere e viceversa;
nute, che l'occhio nudo non basta a con la sostanza, infinitamente più sensi
conoscerne i pregi. Si potrà averne bile del Daguerre invece le copie sono
una idea quando, per esempio, si sap simili affatto agli originali, essendo i car
pia che nella imagine di una casa, ridot toni di lui neri ed imbianchendo più o
ta alla dimensione di un pollice, ogni te. meno in vari punti secondo la intensità
gola, ogni ardesia del tetto mostrava gli della luce che vi cade sopra. Fecesi la
effetti di luce suoi proprii e che, essen prova di esporre questi cartoni medesi
dovi all'ultimo piano di questa casa un mi alla luce lunare, e questa pure la
finestrino, il quale nel disegno riusciva sì sciovvi un segno bianco, tuttochè non
piccolo che appena vedevasi, osservando si fosse mai osservato che avesse effetti
lo invece con una lente vi si scorge di sensibili sul cloruro d'argento.
stintamente una lastra spezzata e acco Lo stesso Daguerre fece pure varii
modata con una striscia di carta. Il tem sperimenti con Biot sopra sostanze bian
po necessario per ottenere l'esecuzione che sensibilissime alla luce ed atte a
di una veduta, quando vogliasi grande prontamente colorarsi, delle quali fece
vigore di tinte, varia secondo l'intensità eziandio conoscere la preparazione che
della luce e quindi secondo l'ora del è la seguente. Bagnasi della carta bibula
giorno e la stagione: a Parigi, in estate in etere idroclorico, la si fa seccare a
e sul pieno meriggio, otto a dieci mi mite calore, poi se la tuffa in una solu
muti sono sufficienti. In altri climi due zione di nitrato d'argento, lasciandola
a tre minuti potrebbero forse, al dire indi asciugare in luogo oscuro. Questa
dell'Arago, bastare. Il merito del Da carta colorasi prontamente in un bruno
guerre non consiste però soltanto nel più o meno carico per l'azione di una
l'avere trovata una sostanza più sensibi luce anche debole, come sarebbe quella
le all'azione della luce di quelle tutte di una nuovolosa giornata. La stessa
che conoscevansi, ma di avere ancora carta acquista tinte più o meno cariche
trovato modo di toglierle questa pro ed è più o meno sensibile, secondo che
prietà, poichè i disegni di lui quando adoperansi varii altri liquori in luogo
sono finiti possono impunemente espor dell'etere; lavandola dopo che la luce
si anche al sole direttamente. vi ha prodotto il suo effetto la si sottrae
L'inventore comunicò il suo secreto ad ogni ulteriore influenza di essa. Ol
ad Arago, il quale tanto della cosa mo trechè essere un prezioso reagente pei
Fissipene Firolacca 7
fisici e chimici, si vede che questa carta FISSO. Dicono i chimici, non sola
posta nella camera oscura darebbe una mente que corpi che non possono es
copia permanente delle imagini, ma sem sere sciolti o decomposti, ma ancora
pre però invertendo gli effetti dei lumi. quelli che reggono ad un fuoco gagliar
Talbot di Londra volle tentare di ra dissimo, sicchè diconsi, a cagione d'e
pire al Daguerre il merito della sua sco sempio, sali fissi quelli che si estraggono
perta; ma dessa appartiene di pieno di dai corpi per via di calcinazione.
ritto a quest'ultimo, e perchè mostron (ALBERTI.)
ne il primo pubblicamente gli effetti me Fisso (Olio). V. olio.
ravigliosi, e tali da difficilmente lasciar Fissa (Aria). V. ACID o carbonico.
si inosservati, e perchè risulta essersi FISSU'. V. FiscIUº.
egli occupato di questo argomento fino FISTELLA. V. Fiscella.
dal 1829 insieme al Niepce, ora defun FISTOLOSO. Dicono i naturalisti
to, mentre invece Talbot stesso dice non a ciò che è vuoto o forato nel centro, e
essersi accinto a studiarlo che nel 1854 dicesi anche tubulato.
soltanto. Inoltre la sostanza da lui ado (ALBERTI.)
perata tignevasi dal bianco in nero, ed FISTUCCA. Strumento di legno
aveva quindi i gravi difetti che più ad grosso ferrato, con due manichi, onde fa
dietro notammo parlando del cloruro di cevano uso i Romani per battere le fon
argento. damenta ed anche per rassodare i pavi
Molti studiaronsi poscia di scoprire il menti. Da questa descrizione si vede che
secreto del Daguerre ed annunziarono la fistucca degli antichi altro non era la
di essere nel loro intento riusciti. Un in nostra MazzERANGA (V. questa parola).
cendio distrusse disgraziatamente i primi (RUBB1–G.” M.)
saggi del Daguerre, giova però sperare FITOGRAFIA . Descrizione delle
che facile sarà a lui riparare la perdita, piante.
come pure che il Governo francese gli ac (BoNAvILLA.)
corderà un adeguato compenso per ren FITOLACCA. Genere di piante della
dere di pubblica ragione una cosa di famiglia delle chenopodee che contiene
tanta utilità ed importanza. In questa una mezza dozzina di specie, una delle
speranza ci riserbiamo all'articolo Luce quali (Phitholacca decandra), detta vol
il dare tutte quelle altre indicazioni che garmente uva turca, lacca o sanguinella,
venissero in seguito pubblicate. benchè naturale dell'America, si è tut
(A. L. DoNNé–G.“M.) tavia quasi resa tale anche in Europa.
FISSEZZA. Dicesi quella proprietà Ritiensi quivi come pericolosa ed in fat
per la quale un corpo può reggere all'a. to svolge un odore che sale alla testa ;
zione del fuoco o di altro agente molto in America però se ne mangiano abitual
gagliardo. mente le foglie a guisa di spinacci, ma in
(ALBERTI.) primavera poichè invecchiando riescono
FISSILE. Dicono i naturalisti quella acri. Le sue radici e le sue bacche hanno
pietra che può dividersi in lamine, la - parecchi usi in medicina, ma ciò che in
stre o scaglie. (ALBERTI.) teressa più all'argomento di quest'opera
FISSIPEDE. Qualunque animale che si è il crescere la fitolacca nelle sabbie
ha le ugne fesse, e dicesi anche bisulco. più aride, e potersi quindi utilmente col
- - (ALBERTI.) tivare per ottenerne della potassa bru
-
n Fi º 1 , i colo Fitr Antolo
ciandola prima della fioritura, mentre as il maggiore possibile, e per noi più como -
sicurasi essersi riconosciuto con esatti do, profitto. La locazione e conduzione,
esperimenti che un solo raccolto di essa essendo di diritto naturale e delle genti,
ne fornisce tale quantità da dare un red si contrae non colle parole, ma col con
dito uguale ad un raccolto di frumento sentimento, al pari della compera e ven
sopra uguale estensione di terreno, e dita e dee al pari intervenirvi la stipula
potersi fare quattro o cinque di tali
zione della mercede o del prezzo; e tutti
raccolti all'anno. Moltiplicasi assai facil
poi i giurisconsulti romani la qualifica
mente dai semi che spargonsi appena rono analoga alla vendita e regolata
maturi e spuntano alla primavera se pressoche dai medesimi principii, salvo
guente ; teme i terreni acquosi ; e le che non è perpetua la traslazione del
piante si hanno a tenere distanti 4 piedi l'uso, ma bensi temporaria.
in un buon fondo e 6 in uno cattivo. E in vero, secondo le dottrine del
Le frutta o bacche di questa pianta han naturale diritto, ogni permutamento ap
no un colore rosso vivace che tentossi prezzabile può caratterizzarsi per vendi
di adoperare per tignere la lana e la se ta; e tale è certamente il dare e pren
ta, ma la poca sua solidità opponesi a dere ad affitto. Al quale proposito con
questa applicazione. All'articolo rione clude il Genovesi : « Adunque le leggi di
(pag. 52) abbiamo veduto come siasi a giustizia che debbono aver luogo nella
doperato il succo di esse per iniettare i locazione, sono quelle medesime che
fiori. rendono giuste le compere e vendite,
- (Bosc.) si debbono stimare ambedue le cose
FlTOLITO. Nome generico di tutte ossia il denaro e la roba locata, e fis
quelle pietre che sono in forma di pian sare i prezzi colla legge generale e non
ta o che ritengono impressa la figura di nascondere nulla fraudolentemente. »
qualche corpo del regno vegetale. Da siffatte premesse ne seguono, quasi
(ALBERTI.) corollari, gli insegnamenti che verremo
FITOLOGIA. Trattato sulle piante. dettando intorno a questa parte della le
(ALBERT1.)
gislazione, che molto importa conoscere
FITONIMIA . Nomenclatura delle
agli agricoltori ed agli industriali, inse
piante. gnamenti che torreno al codice civile
(BoNAviLLA.) francese, all'austriaco ed al romano.
FITTA. Nome che si dà a quel ter La locazione consiste nel far godere
reno che sfonda e non regge al piede. di una cosa durante un certo tempo e
(ALBERTI.)
-
mediante un prezzo; quindi tre sono gli
FITTAIUOLO, FITTO. L'affittan elementi che la costituiscono : cosa, mer
za di terre o case è una convenzio cede, consenso (S. 86a, 865 ed altri
ne mercè la quale una parte contraente sul consenso, e quello S. 1 og4 del cod.
si sottopone di lasciare all'altra per civ. aust., e rart. 17o9 del cod. francese.)
un corrispondente prezzo il godimento E un contratto reciproco tra persone,
della cosa affittata. La locazione viene cioè sinallagmatico. Non è la cosa allo
dai giuristi riposta nei contratti di diritto gata il vero soggetto del negozio, ma lo
naturale e delle genti, dacchè ebbe ori è bensì il successivo godimento di essa.
gine dal bisogno di mutuo sovvenimento Se la cosa venisse meno al tempo della
e da quello di trarre dalle robe nostre convenzione, cadrebbe questa a vuoto
Frt 1Aiuolo F11 1a UoLo. 25
(art. 1722 del cod. franc. e S. 1 1 1 2 del come all'aquirente, competerà soltanto
l'austriaco). -
un gius meramente personale, cioè una
Allogansi i semoventi, i beni tutti azione di chiedere la cosa allogata. In
corporali e incorporali, mobili ed immo simili contratti non acquistasi un gius
bili (S. 1 og5 cod. civ. aust., e art. 1715 reale nemmeno colla tradizione: acqui
del codice francese) non i consuntibili, sterebbesi facendolo iscrivere sulle pub
(S. io9o del cod. aust,) poichè non si bliche tavole austriache allora quando
può affittare ciò che coll'uso consu fossero istituite (S. io95, 112o, 52 i del
masi. s cod. civ. austriaco).
Il prezzo, che, secondo i casi, appel Rispetto al consenso poi è da avver
lasi fitto, pigione, canone, censo, merce tirsi che dee esso cadere sulle qualità so
de, nolo, può consistere in denaro o in stanziali della cosa locata; così non sus
roba mercatabile , che se consista in una sisterebbe il contratto di locazione per
parte dei frutti prodotti dalla cosa de difetto di consenso sulla cosa affitta
dotta in contrattazione, i frutti stessi do ta, qualora si desse o ricevesse in affitto
vranno essere determinati, altrimenti pi un fondo per arabile, mentre, se lo era
glierebbe il sembiante di società (S 1 1 o 5 innanzi, non lo è al presente, perchè
del cod. aust. ) o di un contratto inno convertito in prato. Non annullerebbe il
minato: se si dà una cosa per una cosa, contratto l'errore sopra qualità, p. e., mel
sarà un contratto innominato. la bontà del terreno: bensì sull'uso del
Il codice civile austriaco al S. 1o92, la cosa affittata, perocchè nella locazio
dispone che i contrattamenti di pigione, nel'uso è sostanza, e così pure sul tempo;
l'allogamento cioè di cose che frutta laonde non vi sarebbe valida convenzione
no utilità senza lavoro (S. Io91 ), e ove l'uno intendesse di appigionare la
quello di cose fruttabili mediante fatica casa per due anni, e l'altro di condurla
ed industria, detti di fitto, possono con per quattro. Tuttavia se il godimento fosse
chiudersi sui medesimi oggetti e nella già incominciato, proseguirebbe l'annata
stessa guisa dei contratti di compera e intera o per quel tempo necessario a rac
vendita. - -

cogliere tutti i frutti. In appoggio di que


Se giusta, il diritto francese, (articoli sta teorica sta l'art. 1774 del cod. nap.
i 7o9, 171 o, 17 15, 17 16, 17 i 9, 11 o8 Riguardo al prezzo se il padrone crede
del cod. nap.,) il consenso de'contraenti avere affittato per cento, ed il fittaiuolo
perfeziona, come in tutti gli altri, il con crede siensi pattuite lire centocinquanta,
tratto di allogazione; secondo il gius au il contratto saria perfetto nullameno col
striaco, (S. 1 o45, 1 o47, 1 o55, 1 o61 del prezzo delle lire cento, nel quale ambo
cod. civile, non dovrebbesi a rigore consentirono: nel più sta sempre il me
considerar questa consumata se non se no. Al contrario, difetterebbe il consenso,
guita la consegna della cosa locata. (S. cioè sarebbe incorso errore essenziale,
1 o 92, 1 o94 del medesimo codice au quando l'uno si pensasse alienare, l'al
striaco). Tuttavia il nostro avviso su que tro prendere a fitto; (art. 1 1 o9 del cod.
sto argomento, si è, che debba tale con nap.) Secondo i principii generali di di
trattazione riguardarsi compiuta sempre ritto il consentimento è bene spesso pre
che siasi dalle parti statuito sulla cosa e sunto.
sulla mercede: ma nella supposizione Circa all' uso della cosa locata, lad
che manchi la consegna. al conduttore, dove nulla siasi convenuto, è mestieri
Suppl. Di.Tecn. T. IX. 1 (º
4 FITTAIUolo F1, 12 nuolo
attenersi alla pratica (art. 1728, 1729 ni. Non parrebbe fuor di ragione il ri
del cod. nap). Chi piglia un cavallo da cercare la comparsa avanti al giudice, il
sella non può servirsene da portar some. quale proferirebbe condanna giusta i ea
E chi fa della cosa locata un uso proi si. In tesi astratta ciascun socio è tenuto
bito dalla convenzione, è tenuto anco pel danno recato alla società. Analoghi a
del caso fortuito. Se l'uso pattuito of tale principio sono i S. 855, 842, 1 1 85,
fendesse la legge o il buon costume il i 188 del cod. civ. austriaco, e gli arti
contratto sarebbe nullo. colo 185o, 1859 del francese. Dal di
In quanto alla forma del contratto di ritto d'indennità ne deriva quello di
locazione, secondo il diritto comune non citazione all'intento di prevenire il
era di necessità il commetterlo ad uno danno. -

scritto, perocchè si annoverava fra quelli Aspetta al conduttore tutto ciò che
che si compiono col solo consenso. Simile aspetta al locatore per ragione di frutto
massima fu dedotta nell'art. 17 i 4 del annuo senza toccar la sostanza, ossia la
cod. nap., soltanto che non era secondo proprietà della cosa locata : il che ap
esso ammissibile la prova testimoniale, pellasi dai prammatici salva la causa
qualora, non essendosi ancor data esecu produttiva. Tuttavolta sotto nome di
zione al contratto, una delle parti lo im frutto spettante al conduttore viene ta
pugnasse; (art. 1715 c. n.) Il gius au lora compresa una parte della sostanza,
striaco in tale materia largheggia, ed am come per le cave delle miniere e simili.
mette in generale che si possa stipulare Essendo di essenza del contratto di
anche senza scrittura; (S. 885, 884 del locazione il solo godimento, non può ca
cod. civ. aust.) dere in esso una cosa consumabile per
Oltre al proprietario della cosa, atto a l'uso. -

contrattare, può consentire un affitto co Non si può nemmeno affittare la ser


lui al quale è dato l'amministrare; (arti vitù reale, disgiunta dal fondo a cui va
colo 481 del ricordato codice francese :) annessa; poichè il fondo serve al fondo
il codice austriaco vieterebbe nel S. 255 non alla persona. Si possono bensì loca
ai tutori l'affittare; ma una risoluzione po rele servitu personali. Allorchè si con
steriore, abolendo questo divieto, ve gli cedono le facoltà di pascolare, passare,
autorizzò (notificaz. del governo di Mila attinger acqua, e simili, sopra un terre
no 29 ottobre 1819. ) Talvolta la legge no, anzichè locazione di servitù, havvi
inibisce a certe persone, come ai tutori, locazione di quel terreno, dove si eserci
di divenir fittaiuoli ; così l'art. 45 o del tano quelle operazioni.
codice napoleone lo vieta al tutore, salvo Appo i Romani le conduzioni soleano
che il consiglio di famiglia abbia reso abi durare un lustro. Fra noi variano a pia
le il surrogato tutore a concederlo. cere. Se la durata non fosse conve
Allorchè i beni sono indivisi tra più nuta, l'uso e la natura della cosa la de
comproprietarii, per affittare è necessario termina.
l' assentimento di tutti. Ma siccome sa La riconduzione si può protrarre al
rebbe uno sconcio che la negazione di l'infinito.
uno apportasse detrimento agli altri; cosìIntimato il congedo, il conduttore, an
la giurisprudenza suggerisce che in tal corchè abbia continuato nel suo godimen
caso far debbasi ordinare giudizialmente to, non può opporre la tacita ricondu
l'incanto della locazione dei beni comu zione (art. 1759 del c. n., e S. 1 1 1 5
FITTAIUo Lo Fitta Ivo Lo 75
dell'austriaco). L'effetto del congedo non possesso de beni, non bastando che ab
può di regola essere distrutto che da bia egli alcuni giorni innanzi fatto dei
una convenzione scritta. lavori e seminato senza opposizione d i
Pel S. 1 1 1 4 del cod. civ. austriaco, proprietario locatore.
ove la denuncia non sia pattuita, trascorso La corte di Rouen poi, il 17 maggio
il tempo della locazione si ha la tacita 1812, e quella di Brusselles, il 25 giu -
rinnovazione se il conduttore continua a gno 1817, giudicarono, che allorquando
far uso della cosa allogata, ed il locatore dopo la fine di una locazione verbale il
non vi faccia contrasto: ma dee essere conduttore è lasciato in possesso, ha
corso tanto tempo ed avvenuti tali casi luogo una tacita riconduzione la cui do
da far presumere un'adesione reciproca, rata è quella statuita dall'art. 1 774 del
a tenore del S. 863 del codice mede cod. nap., cioè quella che è necessaria
simo. a raccogliere i frutti del fondo locato.
Nei contratti di fitto la riconduzione La durata della tacita riconduzio
non si estende oltre l'anno, se gli ultili ne di officine o mulini, nel silenzio della
ordinari possano ottenersi entro siffatto legge è determinato dalla consuetudine,
spazio; altrimente si estende la rinnova secondo decisione della corte di Colmar.
zione al tempo per ciò necessario (S. 1 1 15 Secondo Alciato la rilocazione si rc
del codice austriaco ). -
puta fatta colla stessa legge della loca
In fatto di riconduzione tacita è me zione, cioè colla qualità inerente alla
stieri distinguere i poderi rustici dagli prima. Dalla quale dottrina ne seguireb
urbani. Rispetto ai primi, soliti a frutti be il corollario, che le stesse ipoteche, le
ficare a certi tempi, la locazione s'inten quali mallevarono il primitivo contratto,
de duratura per tutto l'anno, non già continuino pel secondo, purchè proven
astronomico, ma naturale, ossia pel tem gamo esse dal conduttore: che se da un
po necessario alla raccolta dei frutti (art. terzo, vi si richiederebbe da questo un
1774 cod. nap., S. i 15 cod. cust.) Ri nuovo consenso, essendo la riconduzione
spetto poi ai fondi urbani, cioè alle case una novella contrattazione ; sarebbero -
assegnate per abitazione, si reputano ri sciolte queste ipoteche se gl'immobili sui
condotte pel tempo nel quale vengono quali erano imposte, avessero cessato di
godute. E in vero, nei poderi urbani si appartenere al conduttore; giacchè al
presume il godimento giorno per gior nuovo contratto di riconduzione ei non
mo, nei rustici è in fatto annuale. poteva più disporne.
Secondo il codice napoleone, la tacita Se nel gius romano però bastava la sem
rinnovazione veniva regolata dalla con plice stipulazione del contratto a costitui
suetudine de'luoghi; (art. 1756, 1758.) re la ipoteca, non basta secondo la giuri -
La corte di Brusselle con sentenza 6; sprudenza francese antica e moderna;
gennaro 1825, giudicò che dal combi- poichè nell'allogamento non havvi ipoteca
namento degli art. 1757, 1758, 775 les"snutº la sola quella valida
e 1776 del cod. nap. risulti cessare va pattuita ad ogni rinnovar di locazio
l'affitto di fondi stabili. stipulato in ne. (art. 1757, 1758, 2 i 24, a 127 del
iscritto o no, allo spirare del tempo cod. franc.) Malgrado ciò lo stesso codice
per cui venne concluso ; e che la ricon stabilendo all'art. 174o che la sicurrà
duzione ha luogo solo allorquando do data non si estende alle obbligazioni ri
po quel termine rimanga l' aſfittuale nei sultanti dalla prolungazione del termine,
76 FittAiuolo Fitr AIvo Lo
nascerebbe dubbio se per le altre obbliga Si avverta che non solo pel gius au
zioni fosse nella sua integrità sussistente il striaco succitato, ma pel comune e fran
primitivo contratto. In ogni ipotesi per cese eziandio, non suole significarsi il
la riconduzione, che è un nuovo contrat commiato se non se nel caso che non
to, andrebbe praticata novella iscrizione sia stato prefisso la durata dell'alloga
ipotecaria: ed il titolo ne sarebbe la per mento.
manenza nella prima locazione tacitamen Secondo la legislazione gallo-italica,
te confermata. il giudice di pace conosceva e giudicava
Essendo nella sua essenza il gius ipo sulla denunzia anzidetta pel puro titolo
tecario austriaco simigliante al francese, del compiersi del termine convenuto nel
parrebbero a quello applicabili i fatti ra contratto; (decreto 13 giugno 18o6, art.
gionamenti. Attesochè il S. 1 1 15 del 27, n. 6. )
cod. aust. dichiara, che la rinnovazione Secondo la patente austriaca sulla
tacita della locazione e conduzione s'in norma di giurisdizione, 29 settembre
tende fatta sotto le stesse condizioni sot 18 19, S. 8, n. 1, le preture urbane nel
to le qualifu convenuta la prima, sicchè loro distretto e le foresi giudicano le liti
sarebbe per avventura fondamento suffi per finita locazione, e di rilascio delle
ciente a rinnovar la iscrizione della ipo cose locate.
teca, data dall'affittuale medesimo, il conceduto al conduttore il subaffit
fatto della riconduzione avvenuta taci tare ad altri la cosa che ricevette in
tamente od espressamente a tenore del affitto : il solo patto può annientare
S. 1 1 1 4 del c. c. a. Se non che potreb questo diritto; ma siffatta regola non
besi forse sostenere inutile questa secon regge allorchè il colono entra col pro
da iscrizione pel riflesso che in virtù dei
prietario a parte dei frutti. Nel vero af
S. 1576, i 579 del codice stesso la ricon fitto ordinario basta al locatore che gli
duzione non sembrerebbe contratto d'in sia pagato il prezzo del godimento o dal
novazione. conduttore o dal sottoconduttore, ma nel
Il codice francese all'art. 1756 per contratto di divisione di frutti in natura,
regolare il tempo del congedo negli al la quantità ed il valore di questi dipen
logamenti riportavasi alle consuetudini dendo dalla industria del coltivatore, non
de'vari paesi. Non così il codice austria è pel proprietario indifferente mutarlo.
co. Non riproducendo esso simile di Il codice napoleone all'art. 17 17 am
sposizione, si considera abolita in virtù mise pure il principio, che il fittaiuolo
del S. 1 o del codice medesimo. Vi si so avesse podestà di sottaffittare ; e così il
siituisce in vece col S. 1 1 16 la ordi codice austriaco al S. io98. Quest'ulti
nazione, che la denunzia di finita loca mo codice poi aggiunge, che non lice al
zione debba, dove non sia nella conven conduttore fare della cosa locata un uso
zione prefinito altro termine o sottinte notabilmente dannoso (S. 1 1 18), nè
so a senso dei S. 1 1 oo e 1 1 15, darsi sei potersi sublocare qualora ciò tornasse a
mesi prima, qualora la cosa affittata pro pregiudizio del proprietario (S. , og8).
duca profitto mediante fatica ed indu Il locatore contrae l'obbligo di com
stria (S. 1o91 ), quattordici giorni prisegnare a proprie spese al conduttore la
ma, qualora sieno appigionati immobili, cosa ceduta in affitto, essendo quest'ob
e se mobili, ventiquattro ore prima del bligo compreso in quello di prestare il
la restituzione da farsi. godimento e l'uso (art. 17 19 del cod.
o
FITTAtUolo FirrAiuolo r
77
nap., S. io96 del cod. aust.) Esso si fondo, ma di frutti, i quali raccolti sono
estende agli accessorii, per esempio, mobili. Si propone non solo contro il
alle chiavi, paglie, concime, arredi di un locatore, ma eziandio contro gli eredi
cavallo, e simili. (S. ro92, 1 o6 1, 1 o47 e successori di lui a titolo universale
del cod. civ. aust.) che stanno come eredi, non contro i ter
Ove nel proposito della consegna non zi possessori della cosa succeduti a titolo
sia intervenuto patto speciale e nulla di particolare.
sponga la legge, dovrebbe osservarsi Riguardo al caso di vendita statuiro
quel dettame di diritto che una clausola no le moderne legislazioni, che, aliena
ambigua s'interpreta secondo la pratica ta dal proprietario e consegnata la cosa
del paese nel quale si contrattò ; (art. affittata, il compratore possa espellerne
I 159 cod. nap.), ovvero dovrebbero ri il fittuario semprechè la scrittura di lo
putarsi apposte, sebbene nol sieno e cazione non sia corredata di certa data
spressamente, le clausole d'uso (art. 1 16o (artic. 1528 e 1745 cod. nap., e S. 1 o 95,
del cod. nap.). 1 1 2 o cod. civ. aust.).
Il codice austriaco al S 9o5 determina, La notificazione austriaca del governo
che dove il contratto taccia sul luogo del di Milano 16 marzo 1826, tenne in vi
la sua esecuzione, nè possa desso con gore la ordinazione del codice francese.
ghietturarsi dalla natura dell'affare, gl'im Allora soltanto che venissero attivati fra
mobili si consegnano nel luogo in cui so noi i registri austriaci della pubblica in
no situati, ed i mobili in quello in cui si tavolazione correrebbe il dovere di so
fece la promessa: la quale è prescrizio stituire alla data certa la iscrizione su
ne di gius comune. Il trasporto viene di essi del contratto di locazione.
fatto dal conduttore: se lo ritarda, po L' azione di locazione, che si esercita
trà essere condannato a contribuire il dal conduttore, affinchè il locatore con
fitto dal dì della intimazione. segni la cosa o ne mantenga il libero go
Si fa quistione se il conduttore pos dimento, è divisibile o indivisibile, se
sa, come l'acquirente, farsi porre nel condo che sia divisibile o no la cosa ca
possesso della cosa locata mediante l'a dente in contratto. Verbigrazia, la fa
zione di locazione Fu osservato che il coltà di passaggio è indivisibile, e può
venditore, secondo il codice napoleone, è chiedersi pel totale a fronte di ciascu
dispossessato coll'atto stesso della vendita no. Ma opponendovisi subentra l'azione
(art. 1589), e che il locatore, all'op di danni che è divisibile (art. 12 17,
posto, resta ognora padrone del suo. 218 del cod. nap., S. 888, 889, 89o
Pare dunque che giusta la legge francese del cod. aust.). Se i compadroni di un
non si debba agire che per danni ed inte podere affittato sieno molti, sarà divi
ressi derivanti dalla inosservanza de'pat. sibile l'obbligo loro come locatori. Ma per
ti. Il conduttore, costituito il locatore chi ha comperato il godimento dell'intero
in mora di consegnare la cosa, può pre-podere, a questo suo diritto corrisponi
tendere risarcimento e talvolta rescis de il debito di consegnarglielo intero. È
sione del contratto (art. 1 147, i 148, dunque indivisibile l'obbligo di tutti i
1722 del cod. nap., e S. 91 1 e 1 1 1 1 comproprietari in quanto al rilascio di
del cod. aust. ). L'azione di avere la tutta la integrale possessione; tutti deb
cosa locata è personale e mobiliare, per bono fare lo stesso per essere liberati.
chè tende ad impossessarsi non di un Per lo che, se uno è in mora, tutti sono
-

78 FITTAIUoLo FiTraiuolo
obbligati al rifondimento dei danni per tanto. Il contratto quindi che si conchiº
la rispettiva porzione. de fra il proprietario ed il fittaiuolo è
Se si affitta a due persone, la prefe sempre quanto più vantaggioso è possi
renza è dovuta a chi è già entrato in bile pel primo; e. se vi fosse un terreno
possesso. Se niuno vi è entrato, si pre donde il fittaiuolo traesse più che non
ferisce quegli ch'ebbe il primo l'inve sia l'interesse de' suoi capitali ed il com
stimento, e quindi chi può esibire un penso di sue fatiche, al momento in cui
documento con data certa (art. 1528 i diritti di esso cessassero quel terreno,
del cod. nap.). -
troverebbe naturalmente chi offrirebbe
Sono queste le principali disposizioni per averlo un prezzo maggiore ; da
volute dalla odierna legislazione, le quali quanto dicemmo deducesi essere il solo
abbiamo stimate necessarie a conoscersi proprietario quello che tragge profitto
da tutte le circostanze favorevoli alla col
dagl'industriali e dagli agricoltori per
la continua applicazione che occorre loro tivazione delle terre. L'apertura di un
di farne. Sotto molti altri aspetti inoltre canale o di una strada, l'aumento nella
interessa all'agricoltore di considerare popolazione o nella agiatezza di un pae
l'affitto in quanto riguarda le terre, le se, i perfezionamenti nei metodi di col
quali possono considerarsi ad un tratto tivazione, possono adunque bensì tornar
come la officina e la primitiva materia di utili per un certo tempo ai fittaiuoli, ma
quel ramo d'industria creatore, cui si da ultimo ridondano poi sempre a per
dà il nome di agricoltura. Perciò dare manente vantaggio dei proprietarii del
mo qui le più essenziali osservazioni su suolo. Per la stessa ragione è sempre a
questo importante argomento, il quale si carico dei proprietari che ricadono da
grandemente influisce e sul miglioramen ultimo i danni delle circostanze disastrose.
to dell'arte agraria e su quello dei ter Allorquando il profitto che dà la terra
reni medesimi, e quindi sull'aumento non basta a pagare i fitti, il fittaiuolo vi
delle territoriali ricchezze e del sociale sacrifica necessariamente una parte dei
ben essere. suoi capitali e della sua industria, ma
La quantità dei terreni arativi, nei vedesi ben presto costretto ad abbando
paesi abitati da una popolazione nume mare la coltivazione se dal proprietario
rosa, ricca, attiva ed industriosa, essen non gli viene accordato un ribasso.
do fra certi limiti circoscritta, mentre in Il proprietario è adunque più interes
vece non si può assegnarne veruno al sato che il fittaiuolo ai miglioramenti di
numero dei coltivatori, ed alla massa dei qualunque specie che si fanno in gene
capitali, ne risulta che i proprietari di rale nel paese ed in particoiare in quella
terre esercitano una specie di monopolio parte di esso dove sono i suoi beni, dap
verso i fittaiuoli, poichè la domanda di poichè producono l'effetto di aumentare
ciò che essi posseggono, vale a dire, del il prezzo dei fitti. Quei proprietarii a
suolo può andarsi continuamente esten dunque che mollemente trascorrono la
dendo, e stabilire così fra i fittaiuoli una vita, riscuotendo soltanto il denaro che
gara che ne rialzi il prezzo, mentrechè loro recano i fittaiuoli senza per nulla
invece il diritto che hanno bisogno di occuparsi delle fonti della pubblica pro
comperare i coltivatori, vale a dire quel sperità, nè volere per niun modo contri
lo di trarre profitto dal suolo, non si e buirvi; quelli che non si danno verun pen
stende che fino ad un certo punto sol siero dei progressi dell'arte agraria, che
- Firraiuolo Firraiuolo 79
non secondano veruna di quelle grandi modo abbiansi a formare le locazioni, e
intraprese di irrigazione, di canali, di quali avvertenze sieno necessarie prima
ponti, di strade e di fabbriche, le quali di determinarvisi; 2.º quale sia il mo
accrescer devono la produzione e la po mento di cominciarle; 5.º quale abbia ad
polazione di que paesi dove sono le ter essere la durata delle locazioni; 4.º quali
re loro, questi tali diciamo seguono cieca le avvertenze nello stendere il del con
mente un'abitudine più vergognosa an tratto ; 5.º quale il modo di fare la con
cora e contraria ai veri loro interessi, di segna e riconsegna delle campagne.
quella cui rimproverano gli abitanti delle Quando vuolsi fare una locazione, la
campagne di essere così fortemente at prima regola da seguirsi è quella di cer
taccati. Quando l'agricoltore arricchisce, care possibilmente che le condizioni di
il reddito del proprietario ben presto si essa vengano fissate due anni o dieciotto
aumenta, e la prosperità agraria produce mesi prima che finisca la locazione in
quella di tutti gli altri rami dell'indu corso, tanto se un nuovo affittaiuolo suc
stria nazionale. Il loro proprio interesse cede all'antico, quanto se questo conti
adunque prescrive a tutti i proprietarii nua a coltivare la campagna. Un'altra
di fondi di studiare quanto spetta al mi regola da osservarsi è quella che, a condi
glioramento del paese di quelli, e più an zioni eguali, abbiasi sempre a preferire
cora dei fondi stessi, e a darli a prezzo ad un nuovo il fittaiuolo attuale, a meno
tale che i flttaiuoli possano bensì trarre che grandemente riprensibile non sia stata
un legittimo profitto dai faticosi loro la la condotta di esso; in tal guisa la coltiva
vori, ma non vedere protetta l'infingar zione procederà più regolarmente e da
daggine loro e lasciare impoverire le rà maggiori profitti che non avrebbe po
campagne per non trarre da esse quel tuto dare il nuovo affittaiuolo. Il proprie
frutto che dare potrebbero. tario anch'esso approfitterà di questo
La locazione dei fondi è un contratto ordinamento, non potendo più in allora
agrario, pel quale una delle parti cede essere tentato il fittaiuolo di deteriorare
all'altra il tranquillo godimento di un le terre con raccolti che le spossino ne
fondo di terra a condizione che pagherà gli ultimi anni che precedono lo spirare
un' annua rendita ed impiegherà i suoi della sua locazione. Se il proprietario
capitali, la sua abilità e la sua industria non può accordarsi con l'antico fittaiuo
a coltivare in modo conveniente le terre. lo ai patti che vengono da questo pro
E d'interesse del proprietario che il fit posti, il meglio che possa fare sarà di
taiuolo sia pienamente assicurato del go procurarsi una stima del podere da uno
dimento di quei diritti che gli vengono dei più intelligenti ed esperimentati agri
così conceduti; affinchè possa darsi con coltori del paese, poscia di offrirlo a fitto
ardore e confidenza al buon governo del per venti anni o qualsiasi altro periodo
podere, ponendosi al caso in tal guisa di tempo alla somma nella stima fissata
di soddisfare ai propri impegni. D'altra prima al fittaiuolo attuale, e se non può
parte il proprietario ha diritto di preten accordarsi con esso a quello che accette
dere tutte le sicurezze possibili compa rà queste condizioni, che offrirà di farvi
tibilmente alla natura del contratto ed maggiori miglioramenti, e che acconsen
alla posizione del fittaiuolo. tirà a stipulare di lasciare le campagne
In conseguenza ci proponiamo di in migliore stato dopo il termine della
successivamente esaminare: 1.º in qual locazione. Quando vuolsi prendere un
8o F11 i aiuolo Fit 1 al volo
nuovo fittaiuolo, dice Gasparin, conviene colto, vale a dire, verso il principio del
primieramente stendere un progetto di marzo per noi, e più tardi nei paesi più
locazione, nel quale contengansi tutte le settentrionali. Ma se il fittaiuolo che ab
condizioni che si vogliono ottenere, la bandona la campagna non semina a suo
sciando in bianco i varii prezzi, riser profitto la biada di primavera, il mo
bandosi di trattare su quelli. Inviasi una mento naturale si è quello dopo finite le
copia di questo progetto ad una perso seminagioni di autunno, come succede
na, nella quale si abbia fiducia, e si pub dove l'avvicendamento è biennale, vale
blicano degli affissi che indichino il do a dire, dal primo al 5o novembre secon
micilio di questa persona e del proprie do i paesi. Nel corso dell'inverno, il ſit
tario, il luogo dove il fondo trovasi si taiuolo ha il tempo di dedicarsi allo sca
tuato, la qualità di terre, ond è compo vo dei fossi, alle coltivazioni profonde
sto ed il momento in cui la nuova loca che devono preparare le sue seminagioni
zione dee cominciare. Questi affissi si dei foraggi ed a tutti quei lavori che in
hanno a pubblicare in tutte le comuni del dicano un nuovo ordine di cose; mentre
paese, e nelle principali città inserendoli invece entrando in primavera non può
anche più volte ne' pubblici fogli più di far altro se non che seguire il metodo
vulgati. Entrasi allora in trattative con prima adottato ritardando così di un'an
quelli che si presentano, si cede sulle nata que miglioramenti che avesse in
circostanze accessorie, rigorosamente so tenzione di fare. Questo argomento è
stenendo quelle che sono le basi del si della più alta importanza, imperocchè se
stema adottato, a meno che non vengano il momento di entrare nella campagna è
fatte osservazioni di tale importanza da mal calcolato, il fittaiuolo può trovarsi
-persuadere a modificare il sistema stesso, in assai sfavorevoli circostanze nel primo
si notano le varie offerte, le osservazio anno ed anche nei primi diciotto mesi
ni, i prezzi contrastati, per decidersi fi della sua locazione, ed è a temersi che
malmente a favore di quello che esibisce si lasci vincere dallo scoraggiamento,
condizioni complessivamente più favore Cercheremo adunque di suggerire i mez
revoli. zi per evitare questo inconveniente, in
In questa maniera saranno salvi egual cando l'applicazione di alcuni generali
mente gl'interessi del fittaiuolo, quelli principii.
del proprietario e quelli del pubblico Nei poderi principalmente composti
allCOra, -

di pascoli montuosi il fittaiuolo dee desi


Il momento naturale in cui dee finire derare di incominciare la locazione ad un
la locazione si è quello in cui sono com momento in cui possa a più vantaggiose
piutamente finite tutte le seminagioni, condizioni fare compera di bestiami, vale
dalle quali il fittaiuolo dee ritrarre i a dire, immediatamente prima dell'aper
frutti dopo lasciata la campagna e quan tura dei pascoli. Negli erbai umidi, il
do i lavori del nuovo fittaiuolo non so - momento più favorevole si è quello che
no ancora incominciati. In que paesi ove precede il principio della stagione delle
si è adottato l'avvicendamento triennale piogge; essendo questo l'unico mezzo di
questo momento suol essere immediata impedire al fittaiuolo che abbandona la
mente dopo la seminagione della biada campagna di cagionare alle terre un dan
di primavera, se vi ha l'uso che il fitta no considerevole pel calpestio dei be
iuolo che cessa goda i frutti di questo rac stiami. Questo è ancora il momento più
Firraiuolo F11 TAIUoLo 8 I,
favorevole al nuovo fittaiuolo, ton solo le momento presenta il vantaggio di sta
per comperare dei bestiami, Illa altresì bilire un limite preciso fra gli interessi
per eseguire diversi lavori necessari alla del fiftaiuolo che cessa e di quello che
preparazione dei pascoli per l'estate se incomincia i quali sono in generale assai
guente. Un fittaiuolo non può anzi trau malamente disposti l'uno verso l'altro:
re un vantaggioso partito dai pascoli du Questo limite viene ancora stabilito vien
rante la state, se non gli ha governati meglio addottandosi l' uso di comperare
l'inverno precedente. Per le terre arati a stima il raccolto. In questo caso si ac
ve il momento più conforme all'interes cordano al fittaiuolo, acquirente alcune
se d'ambo le parti, si è quello in cui il facilitazioni pel pagamento quando sia
fittaiuolo che cessa, ha raccolti tutti i questo guarentito; se i fittaiuoli non pos
prodotti che gli appartengono, e gli ha sonº fra loro accordarsi su questo pro
riparati da tutti i rischi. Quello è pure posito quegli che cessa conserva a sua
il momento in cui sono più necessarii la disposizione i granai fino a tutto il mag
presenza del fittaiuolo - e gli animali da gio seguente. - -

lavoro, per fare le seminagioni d'autun. Nei paesi di pascoli è evidentemente


mo, e preparare le terre per quelli di priº preferibile il momento della candelaia
mavera, e nel quale possonsi in generale (2 febbraio) il quale però non potreb
comperare a prezzi discreti quegli ap be senza gravi inconvenienti adottarsi
provvigionamenti che abbisognano. per le terre arative. Ciascuno quindi di
In que paesi ove prevale il sistema questi varii tempi ha i suoi vantaggi ed
dei maggesi, il momento più convenien i suoi inconvenienti e spetta al fittaiuolo
te si è quello verso la Pentecoste, poichè prendere intorno a ciò il suo partito, ra
il buon esito dei futuri raccolti dipende ro essendo che da lui dipenda la scelta
in gran parte dal modo, come le terre si del momento in cui entra in possesso,
saranno preparate. Il fittaiuolo che la dappoichè in generale dipende questa
scia la campagna, non avendo altro in dal momento in cui cessa la locazione del
teresse se non che quello di compensar suo predecessore. -

si dalle fatte spese può fare questa pre Quanto alle generali disposizioni che
parazione trascuratamente ; è quindi co si riferiscono all'entrare nella locazione
sa essenziale che il nuovo fittaiuolo possº si possono queste riassumere come segue:
seda le terre a maggese in tempo per pre il nuovo fittaiuolo dee entrare in totale
pararle da sè, non potendo allora far torto possesso e non parzialmente soltanto
al suo predecessore; la cosa però sareb producendo questo ultimo sistema sem
be diversa se entrasse al godimento dei pre gravi inconvenienti e facendo na
pascoli, mentre in tal caso potrebbe por scere litigi infiniti fra il fittaiuolo che
re il fittaiuolo cessato nella necessità di cessa e quello che entra con loro danno
- - -
vendere il suo bestiame in tempo sfavo: comune. Se la locazione finisce in no
revole. -
vembre si stipulerà che il fittaiuolo che
Dove il suolo è leggero e dove per cessa sia tenuto di dare alloggio a quel
conseguenza la facilità di seminare a pra numero di operai e di animali da tiro
teria dispersa dal lasciare regolarmente che occorrono pei lavori di inverno e di
in maggese una parte delle terre, suole primavera. Se la locazione termina in
stabilirsi il tempo di rinnovare le locazio marzo si dee stipulare che il fittaiuolo
ni al S. Michiele (29 settembre) il qua. che cede la campagna lascerà godere a
Suppl. Dix. Teen T. 1 V. I
3a FITTAIUoLo - F1 r1 AIUomo
quello che verrà in appresso delle terre Anche per la paglia gioverebbe stabilire
e stoppie subito dopo il raccolto affin l'altezza a cui si dovesse tagliare giacchè
chè vi possa fare le coltivazioni che si spesso per risparmio nella falciatura
convengono allo stabilimento de' suoi quegli che non ne dee approfittare la fa
foraggi ed alla seminagione delle sue bia tagliare molto più corta del dovere.
de di primavera, senza pregiudizio del La durata della locazione è pure un
calpestio degli animali fino al momen oggetto della maggiore importanza certo
to in cui la terra sarà coperta. Giova essendo che un fittaiuolo non farà alcun
eziandio stabilire che quegli il quale entra miglioramento quando non abbia la si
nella locazione avrà il diritto di semi curezza di trarre vantaggio da quello.
mare sul frumento di primavera di quel Non vi ha dubbio che la peggior manie
lo che n'escé o su quello di inverno se ra di locazione si è quella in cui il fit
nel paese non facciasi la coltivazione di taiuolo resta soggetto all'arbitrio del pro
primavera, una quantità, stabilita di tri prietario e calcolasi che da una terra
foglio, di sanofieno e di altri foraggi, e affittata in tal guisa non si ottenga che
che il fittaiuolo che cessa dovrà dare al una metà circa del prezzò che se ne
loggio ad un numero determinato di uo avrebbe con una locazione di 2 o anni.
mini e di animali da lavoro per queste Possono le locazioni classificarsi in 5
operazioni, e possonsi anche fissare an specie: quelle corte che durano 5, 6 op
ticipatamente i locali che temporaria pure 9 anni; quelle di durata media cioè
mente per questo oggetto verranno ac di 15, 18 o 2 1 anno; e quelle di lunga
cordati. Si suol talora stabilire, ed in durata cioè di a5, 5o, 5o od anche 99
alcuni paesi, come per esempio, in Fran anI11, -

cia viene ordinato eziandio dalla legge, Le locazioni di corta durata sono mi
che il fittaiuolo all'uscire della locazio gliori che quelle soggette al solo capric
me deva lasciare al successore la paglia cio del proprietario, semprechè tuttavia
ed i letami esistenti sullà eampagna se sieno lunghe abbastanza perchè il finta
egli pure gli ha ricevuti al momento in iuolo possa raccorre tutti i prodotti della
cui consegnata gli venne, ed anzi anche campagna cedutagli. Le locazioni a bre
in caso diverso accordasi al nuovo fitta ve termine hanno minori ionconvenienti
iuolo il diritto di trattenere quegli og 'nei paesi dove le terre in generale sono
getti pagandoli a prezzo di stima. Questo buone e ben coltivate; ma con esse va
uso sembra a primo aspetto vantaggioso no è lo sperare che l'agricoltura si per
ad ambe le parti, e ciò è anche vero in fezioni, non avendo il fittaiuolo verun in
quanto alla paglia, poichè quegli che la teresse nel fare dei miglioramenti e nep
scia la locazione non può scemarne la pure di tentare un utile avvicendamen
quantità senza nuocere al proprio inte to. Quegli che possede un grande capi
resse scemando anche la proporzione al tale e voglia impiegarlo sopra un esteso
grano; ma la cosa è ben diversa pel le podere ha il diritto di trovarvi il ben
tame del quale giova meglio trovarne una essere, la sicurezza e l'indipendenza sua
grande quantità ed in buono stato di quel-e della propria famiglia. Se non trovas
lo che averne per nulla di poco e cat- se questi vantaggi, nella carriera della
tivo. Il miglior partito sarebbe adunque agricoltura rinunzierebbe di certo a
di stipulare nei contratti che il letame questa professione e cercherebbe di uti
esistente si cederebbe a prezzo di stima. lizzare i suoi capitali e la sua capacità ira
Fittaiuoio Fittaivolo 83
qualche altro ramo di industria. Le lo giova meglio accordare una locazione di
cazioni a lunga durata sono quindi una sufficiente durata cioè di 15 a 18 anni
delle condizioni più essenziali agli inte stipulando che il prezzo si aumenterà ad
réssi agrari di tutti i paesi. -alcuni dati periodi dispensandosi così il
Le locazioni di 2o anni circa sono fittaiuolo dal dovere sovente mutar luo
quelle la cui durata è in generale da pre go e tal volta dal cangiare altresì i suoi
ferirsi. Per la sicurezza che esse pre bestiami, circostanze che nuocono diret
sentano il fittaiuolo può pagare un prez tamente a suoi interessi. Nei poderi a
zo più alto e fare delle spese per mi terre arative ed in buono stato si è pre
glioramènti con la certezza di coglierne teso che non fossero necessarie lunghe
i frutti. Una pratica da lodarsi in queste locazioni perchè esigono minori spese e
locazioni si è quella di riconoscere alla lavoro per farle valere e perchè si sup
. fine di esse quali miglioramenti siensi pone che nel corso di 1o a 12 anni il
fatti e quelli che si potessero fare. Si è fittaiuolo possa trovare un sufficiente
riconosciuto altresì che il numero esatto compenso de' suoi lavori ed un ricco
di anfi dee dipendere dall'avvicenda profitto dei capitali da lui anticipati.
- mento adottatosi, attesochè il fittaiuolo Siccome però è ben naturale che le ter
dee godere degli avvicendamenti sino al re non riceveranno nei 5 ultimi anni della
fine. Se il podere è nello stato suo ma locazione verun permanente abbonimen
turale ed abbisogni di chiusurre, di ab to e che il fittaiuolo non farà in questo
bonimenti e diseccamenti una locazione ultimo tempo veruna spesa addimandata
di 25 anni, potrà bastare; ma è duopo solo dal futuro ben essere della campa
prolungarla almeno a 5o anni se il fit gna, così si vede che cangiando colti
taiuolo è obbligato a spendere somme vatore ad ogni 1 o o 12 anni dessa ben
considerevoli per la costruzione e pel presto deteriorerà. -

- riattamento degli edifizi del podere. In Se però non si può vincere quel pre
alcuni casi finalmente vidersi in Inghil giudizio pel quale alcuni propietari ri
terra alcuni proprietari accordare in loca fuggono da contrattare lunghe locazioni
- zioni di 5o a 6o anni le loro terre quan dei loro fondi, considerandole quasi co
d'erano incolte ed avevano bisogno di me un'alienazione della utile proprietà
essere dissodate producendo in tal guisa dovrebbesi almeno per interesse loro e
importanti miglioramenti. Queste loca dei paesi introdurre in tutte le locazioni
zioni possono divenire molto utili anche la clausola detta di Lord Kames, dal no
per le famiglie che le concedono, quando me def proprietario inglese che fu il
si abbia la cura di stipulare un aumento primo a metterla in uso. Con questa
progressivo del fitto ad ogni periodo di clausola, eccellente per qualsiasi locazio
1 o a 12 anni. La sicurezza di una lun ne, ma specialmente per quelle a breve
ga locazione incoraggia a miglioramenti termine, il proprietario, nel caso in cui
il fittaiuolo, mentrechè il moderato e suc non volesse rinnovare la locazione con
cessivo aumento del fitto è di stimolo un aumento propostogli dal fittaiuolo,
alla sua industria. In generale credesi che si impegna di pagare a questo al ter
- una lunga locazione sia meno necessa mine della locazione dieci volte l'au
- ria pei poderi a pascoli imperocchè esi mento del fitto da esso esibito. Sup
gono minori spese e lavoro di quelli di poniamo, per esempio, che il fittaiuo
terre arative. Ma anche in questi casi Io al termine della sua locazione pro
84 Fir, Asuoi.o FittArto Lo
ponga al proprietario di pagargli una istato di essere coltivate utilmente, e si
rendita di 6ooo franchi invece di 5,ooo possano trovare fittaiuoli abbastanza a
che gli pagava da primra; se il pro bili, industriosi e ricchi .Per potere van
prietario accetta rinnovasi la locazione taggiosamente dirigere le coltivazioni,
con questi patti; ma se non accetta e Allorchè si rccordano a fitto le campa
vuole ripprendere il suo podere od aſfit gne inconsideratamente e fuºri di tempo
tarlo ad un altro, sarà obbligato di pa a fittaiuoli poveri ed ignoranti, i miglio
gare al fittaiuolo che cessa una sºmma ramenti si ritardano anzichè sollecitarsi.
di 1 o,ooo franchi Per le locazioni di 9 Quello che più importa ad ogni modo si
anni potrebbesi forse fissare un molti - è di non venire giammai ad un contratto
plicatore meno elevato. Mediante que di locazione senza prendere le precau
sta convenzione un fittaiuolo anche con zioni necessarie a prevenire lo spossa
una locazione di 9 anni non ha più a mento delle terre, e la devastazione della
temere di intraprendere operazioni co proprietà. Innumerevoli esempi mostra
stose e di fare importanti miglioramenti, no la necessità di queste cautele, trascu
dappoichè sà che alla fine della sua lo rando le quali corresi il rischio h vede
cazione se il proprietario non gli lascia re i fittaiuoli abusare impunemente delle
terre che vengono loro affidata. Il pode
godere il frutto delle sue fatiche e delle
re può in tal guisa trovarsi ridotto alla
sue spese sarà costretto ad accordargli
un compenso. Non vi è il pericolo che metà del suo valore primitivo, ed in ul
il fittaiuolo proponga un aumento trop lora mem si può tornare la fertilità al suo
po considerevole con la speranza di ot lo se non che con mezzi dispendiosi, e
tenere una grossa somma, poichè in tal che sempre ricadono a peso del propriº
caso, a meno di particolari circostanze, il tai io. - - -

proprietario lo prenderebbe in parola ed. Quando vuolsi fare un contratto di


il fittaiuolo sarebbe costretto di pagare locazione gioverebbe far esaminare lº
per tutta la durata della nuova sua lo stato del podere da un agricoltore espe
cazione un fitto troppo elevato e fuori cimentato che determinasse quali migliº
d' ogni proporzione coi miglioramenti ramenti abbisognino in diseccamenti,
che fatti avesse; dimodochè questa clau chiusure, costruzioni, riattamenti, stº
sola ha il vantaggio di conciliare gli in, de, ec., e qual parte di questi spettare
teressi del proprietario e del fittaiuolo dovesse al proprietario, quale lasciarsi º
che trovansi così spesso in opposizione carico del fittaiuolo. Questo espertº º
fra loro. I fittaiuoli, invece che conside gricoltore potrebbe ancora stendere º
rarsi per eosì dire come allo spoglio in piano di coltivazione e determinare quali
un paese nemico, coltiverebbero i loro sieno le terre mediocri o cattive da º
poderi come farlo potrebbero i veri pro gliorarsi, ed in qual tempo ed in quale
prietari di essi, le terre di anno in anno maniera le operazioni necessarie a tal fi
andrebbero sempre più migliorando e nesi avessero a fare. Fissati che fossero
le rendite dei " proporzio? questi patti converrebbe esprimere hº
natamente si aumenterebbero. . distintamente nel contratto gli obbligº
Non è da credersi che si abbiano sem d'ambe le parti sicchè non poteº”
pre a dare a fitto i terreni pon dovendo vervi dubbio veruno. Nella coltivanº
ciò farsi, se non che quando le terre di un vasto dominio però non potreb
abbiano sufficiente estensione, sieno in besi stendere un piano uniforme ºppº
Fit raiuolo -
FITTAIuoto 85
cabile a tutte le terre qualunque ne tiaa. L'agricoltura è una scienza che
sia la situazione, l'elevazione o lo sta tutto di progredisce e lo stesso avvicen
to di cultura, dovendosi in questo ca damento che riguardasi prima come assai
so aver riguardo a quelle circostanze. buono può in seguito dall'esperienza e
Quando il fittaiuolo sia un uomo abi clalla osservazione mostrarsi difettoso e
le, di carattere onesto ed a sufficienza nocivo. - -

provveduto di capitali, gioverà spes Tuttavia se è necessario escludere


se volte affidare al senno di esso la tutte quelle clausole che potrebbero in
scelta del modo di coltivazione delle ter ceppare la libertà e lo spirito di miglio
re, nè imporgli altri obblighi se non se ramento del fittaiuolo senza vantaggio
quelli, che sono necessari per costrigner pel proprietario, non conviene dedurre
lo a rendere il podere in buono stato di che deva questo trascurare alcune utili
fertilità al termine della locazione. . previdenze. Crediamo indubbiamente
I contratti di fitto vengono fatti bene che gli torni a vantaggio di prescrivere
spesso da persone che ignorano ed i nel contrattº di locazione le regole ge
principii di diritto e la scienza agraria; nerali di coltivazione da seguirsi, quali,
in conseguenza si riempiono di clausole per esempio, son quelle di ridurre in
inutili ed antiquate, che inceppano inu buono state la terra, di consumare tutte
tilmente il fittaiuolo, e, nuocono al pro le paglie del podere e di non vendere
prietario. Importa quindi moltissimo che letame. Non solamente approviamo que
sieno eseguiti dietro le norme che siamo ste restrizioni, ma anzi crediamo che
andati segnando, esaminati da un abile quando le locazioni hanno una conve
agricoltore e fatti in concorso ad un niente durata sia giusto che la proprie
uomo di legge per evitare i litigi. . ta venga protetta con clausole restrittive
Le elausole dei contratti di locazione pegli ultimi cinque anni. Si può ancora ag
non hanno ad essere troppo numerose o gingnere al fittaiuolo l'obbligo di lascia
troppo complicate; le inutili restrizioni re al finire della locazione un tratto
sono sempre dannose perche inceppano di terra stabilito a prateria, specificare
le spirito di miglioramento e l'amore il piano di avvicendamento da seguirsi
delle esperienze che è la fonte principa nelle ultime annate della locazione, e lo
le dei miglioramenti stessi. In lscozia ove stato in cui si dovranno lasciare gli edi
adottaronsi da lungo tempo le idee più fizi e le chiusure. Tutte queste conven
giuste sull'agricoltura mettonsi assai po sioni meritano la più scrupolosa atten
che clausole restrittive e queste ancora zione e quel proprietario che le trascu
in generale non applicansi che all'ultimo rasse avrebbe certo occasione di pen
periodo della locazione. Non riferisconsi tirsene. - -

che al modo di avvicendamento, alla Il prezzo del fitto può stipularsi o in


quantità di terre da lasciare a prateria, denaro, come più frequentemente si pra
al letame del podere ed all'estensione di tica, o in prodotti del suolo, o finalmen
terra che il fittaiuolo che cessa, dee la-, te parte in denaro parte in prodotti del
sciare in maggese nell'ultimo anno della suolo. Questa facoltà riserbata al pro
locazione. Nulla avvi però di peggiore prietario di poter esigere il pagamento
che il pretendere di regolare tutte le in generi è in generale contraria agli
operazioni del fittaiuolo nel corso della interessi del fittaiuolo, poichè il valore
locazione, come nell'Inghilterra si pra del fitto pagato è tanto maggiore quanto
86 F1rtaruolo Fittaicono -

minori sono i mezzi del pagamento per accennare, dei fittuari dell'alto milane
la scarsezza dei fatti raccolti. Il prezzo se, detti massari.
del grano non aumenta che quando le A questi fittaiuoli si assegnano a la
cattive stagioni producono una carestia voro terre di varia produzione, arative
od una diminuzione degli approvvigio con alberi e prati, di ampiezza pro
namenti. Quando il fittaiuolo paga in porzionata alla famiglia ed al possedu
denaro l'aumento del prezzo delle der to bestiame. Per fitto danno al proprie
rate lo compensa della scarsezza dei rac tario una quota annuale invariabile delle
colti; ma quando paga in generi spesse biade in quel suolo allignanti: pel pra
volte tutti i prodotti del podere non ba to pagasi i fitto in denaro. In riguardo
stano al pagamento del fitto e gravissimo alle viti ed ai gelsi si divide il prodotto
è il dauno del fittaiuolo. s |fabbricato il primo in vino, ed il secon
E usanza dare in affitto a piccole par do, laddove non si venda la foglia,
tite per denaro o per generi i poderetti convertito in bozzoli. Dà inoltre l'affit
lombardi in collina. Siffatti fittaiuoli ep tuale alcune rigaglie di uova, capponi e
pellansi anco pigionanti, forse perchè simili, e presta gratuitamente un nume
pagano la pigion della casa. Si concede ro di vetture a pro del padrone o del
loro talvolta la sovvenzione di una vac l'azienda. Il locatore concede d'altra
“ca o d'altro animale, e niuna altra co parte, contro un compenso, un sussidio
sa. In generi è più comune la contri in grani pel vitto del verno successivo al
buzione fittereccia annua di tre in quat San Martino, oltre alcune bestie, paglia,
trostaia di frumento per ogni pertica strami ed attrezzi rurali. -

milanese. Possono però seminare ciò che In parecchi luoghi d' Italia, massime
più loro torna in utile. Ogni altra pro nella parte settentrionale, la tenute si
duzione proveniente da alberi si divide governano a mezzaiuolo. In esse il colti
a metà. Il fieno del prato spetta al pa vatore s'incarica di tutti i necessari la
drone: lo sega il fittaiuolo dietro la li vori, e divide ogni entrata col proprie
mitata mercede di circa soldi milanesi tario. - - -

dodici per ogni giornaliero impiegatovi. Luigi Savani, nel 1814, in una lunga
Una porzione di prato il più magro si e diligente Memoria, inserita negli Annua
concede allo stesso arrendatore, il quale li dell'Agricoltura italiana compilati dal
lo lavora compiutamente, e ne divide Re, (Tomo 22, fasc. 64, serie seconda,
col padrone il prodotto. I pigionanti so r814) diede un'analisi di simili eon
no poverissimi e adoperano la vanga per tratti, giusta la pratica della provincia
dissodare il terreno. Ove sia di mestieri, di Modena. Noi per brevità rimandiamo
prevalgonsi dei bestiami di affittuali di il lettore a quell'utile scritto.
maggiore estensione di terreno, deno. Si sogliono affidare al mezzaiuolo
minati con voce del paese massari. que fondi, la cui mediocre fecondità
Nelle provincie di Vicenza, di Pado non ripromette di prodotto netto più
va, di Treviso ed altre venete si fanno di quanto sarà per retribuire il mezza
consimili affitti a soli generi, ovvero mi iuolo medesimo. -

sti a generi in uno ed a denari. La classe Questi tiene in cura ogni parte dalla
dei fittuari è colà povera e sempre in possessione, rivolta a tempi opportuniº
debitata. I patti ch'essi stipulano sono terreno, lo semina, fa concimi, regola le
rassomiglianti a quelli che andiamo ad acque, irriga, vanga gli alberi, propºf
FITTAIUoLo FIT1Aiuolo 87
gina le viti, le pota, le guernisce di pali, catore. Questi ha il maggior interesse
rimette le piante secche, raccoglie tutte ad imporre questo obbligo al fittaiuolo
le derrate, le trasporta condizionate a il quale altrimente potrebbe sostituirsi
casa del padrone, o dove egli addita. uno che non avesse la stessa solvibi
Il padrone serba tutta per sè la foglia lità, intelligenza ed abilità; poscia sguer
dei gelsi, intorno al cui pedale fa gratui nire il podere degli utensili e dei bestia
to lavoreccio il mezzaiuolo. Questi fa mi che impiegava per la coltivazione di
inoltre annui donativi di pollame, uova, esso, e lasciare il proprietario a contra
carne di majale, e simili. - stare con un fittaiuolo incapace e pove
Nelle provincie venete, il colono dà ro. Quegli invece che coltiva qual mez
al padrone, oltre la metà dei prodotti, zaiuolo, cioè a patto di dividere i frutti,
un certo numevo di sacchi di frumento non può sublocare ne cedere il suo con
ed un prezzo in denaro o in generi per tratto, perchè in allora la convenzione
fitto della casa e dei prati. Nei campe fatta seco lui si fonda principalmente
relli poi di collina riceve il padrone dal sulla considerazione della persona. La lo
mezzaiuolo la metà bensì de' frutti, ma cazione bensì potrebbe accordargli questo
soltanto il terzo del vino e delle derrate diritto, ma pochi proprietari sono tanto
cereali. -
ciechi da concederlo facile essendo pre
Ogni proprietario prudente dee far vedere i danni che ne potrebbero loro
assicurare le case rurali e gli edifizi ad derivare. Stabilito che sia in ogni sua
essi attinenti contro gli incendi, e dee parte il contratto di locazione la prima
esigere che anche i fittaiuoli facciano cosa da farsi nel comune interesse del
assicurare dal fuoco gli utensili ed i be proprietario e del fittaiuolo si è quella
stiami che loro appartengono del pari di stendere un esatto inventario di tutti
che i raccolti, poichè altrimente un incen gli oggetti che guerniscono il podere e
dio rovinando il fittaiuolo porterebbe di far riconoscere lo stato degli edifizi
eziandio grave danno agli interessi del delle terre e delle piantagioni, affinchè
proprietario. Finalmente gioverà che al terminare della locazione il tutto ven
questi od il fittaiuolo assicurino le terre ga reso nello stato medesimo in cui fu
dalla grandine ed altri accidenti meteo ricevuto. Indicheremo qui le pratiche
rologici, secondo che si sarà pattuito che adottate per tal uopo nel territorio mi
l'uno o l'altro di essi abbia a correrne lanese da tempo assai rimoto, per para
il pericolo. - -
gonare appunto lo stato del podere al
In generale il fittaiuolo ha il diritto di l'atto che si da in affitto e quello a cui,
subaffittare od anche di cedere ad altri si trova al momento della retrocessione.
la sua locazione se ciò non gli sia stato Con questo divisamento il perito erige
espressamente vietato nei patti di loca un atto di stima dello stabile che si conce
zione; ma resta però sempre obbligato de in affitto, ed un simile atto nel retro
verso il proprietario dell'adempimento cederlo: queste due perizie, denominate
di tutte le clausole della locazione e di di consegna e di riconsegna, offrono il
viene anche responsabile del fatto del fondamento del bilancio, ossia calcolo
suo cessionario. Questa facoltà però può dei seguiti miglioramenti o deterioramen
niegarsi e lo si fa anche in generale po ti dello stabile, per darne credito o de
nendovi la condizione che abbia a con bito al conduttore. - ,
corrervi il consenso in iscritto del lo Talvolta è questi obbligato in conto
3, FITTAIUoLo FirTAIUo1.o
del canone fittereccio di eseguire qual le piante distinte nelle sue specie, rile
che lavoro, e per ciò è mestieri farne vandene la grossezza e le qualità, e del
annotazione nella stima. Debbonsi pure lo stato dei caseggiati. La riconsegna,
comprendere in questa le diverse coltu la quale si estende allo scadere della
re de terreni e qualunque altra opera conduzione si fa ad effetto di ricono
zione agraria già effettuata o che doveva scere se si restituisce il consegnato. Fat
si effettuare per consuetudine o per con ta la riconsegna, nella quale si seguo
venzione,
no le stesse regole praticate nella con
Nei miglioramenti si considera anche segna, si passa a formare il bilancio
l'aumento naturale delle piante tutte, del consegnato e riconsegnato per ve
ma a questo essendo diverso secondo la dere se la riconsegna incontri la con
varietà e la qualità dei fondi, secondo segna, oppure se sia mancante, acciò si
la diversa situazione, natura e qualità venga in cognizione dei miglioramenti
delle piante stesse, ed alle volte anche e dei peggioramenti. » -

secondo le intemperie delle stagioni, non Varie opere pubblicatesi poi in Mila
sembra possibile lo stabilire una legge no intorno a siffatto argomento dimo
costante, dietro la quale determinare si strano che questo ramo di scienza ap
possa di quanto debba crescere una da plicata all'agricoltura attende necessari
ta pianta in un dato tempo. Venne os e desiderati avanzamenti dallo studio
servato non potersi stabilire norme si de periti. -

cure per valutare l'aumentazione delle In una di queste opere si fanno due
piante; quindi essere di necessità l'atte esami : 1.º se il confronto debba farsi
nersi ad un calcolo di approssimazione partitamente o integralmente; 2.º come
dedotto dalla sperienza. Per la qual co abbiansi a calcolare gli aumenti e decre
sa non si potè nemmeno frora compi unenti naturali delle piante. -

lare un generale fisso regolamento su Riguardo al primo esame, si opina


tale materia, la quale si abbandona per doversi fare il confronto a tanto delle
ciò alle pratiche locali e segnatamente parti prese isolatamente per paragonare
alla diversa maniera di vedere di cia oggetti, della medesima natura, quanto
scun perito. Dal che ne deriva eaian complessivamente, per riconoscere i reali
dio che ogni paese segue differenti mas miglioramenti fatti al podere, poichè non
sime nel dettare i patti delle contratta potranno valutarsi come tali quelle nuo
zioni di fitto. l
ve piantagioni che non fossero collocate
Il collegio dei periti ed ingegneri del convenevolmente ed il cui numero fosse
la città e territorio di Cremona, pubbli sproporzionato al luogo ed alle circo
cò, nel 1758, colle stampe del Ricchini, stanze del podere. » -

un Metodo da osservarsi nelle consegne Circa al secondo esame, avvertesi es


e riconsegne delle possessioni affittate, sere divisi i pareri, volendo gli uni che
il quale venne approvato a quel tempo siccome le piante tutte col decorrere de
dai presidi al governo di quella città e gli anni aumentano in grossezza o muo
dal senato di Milano.
iono indipendentemente affatto dall'opera
» In questa norma vien detto che la di chi le aveva in custodia, così devonsi
consegna, che regolarmente si fa quan considerare le piantagioni quali vennero
do il nuovo fittaiuolo entra nella posses descritte nell'atto di consegna, e se ne
sione, è una esatta descrizione di tutte abbia a formare analogo quadro da con
FrfrAiuolo - F1TTAIUolo 89
frontarsi con quello della riconsegna, no scapitozzate, tra piante di cima, dolci o

tando quali sieno cresciute in diametro forti, tra gelsi, ulivi e simili.
e quanto, quali perite e quali rimaste del Per determinare con qualche preci
la primitiva grossezza. Altri poi sosten sione quali alberi vengono dall'affittuale
gono che nel bilancio deesi confrontare ricevuti e quali riconsegnati, sogliono i
semplicemente il quadro risultante dal periti ripartirli in tante categorie o
l'atto della consegna con quello compila classi, per esempio, di cima, a capitoz
to al momento della riconsegna, con l'av za, dolci, forti: e sotto ciascuna classe
vertenza però di avere i debiti riguardi ripongono quelli che vi appartengono
agl'incrementi e decrementi naturali del distinguendoli secondo certe diffinite di
le piante. I primi intendono di render mensioni. Questa suddivisione, si appella
conto delle varie piante individualmente colla voce lombarda di stazione; e vi
facendo conoscere ciò che è avvenuto di hanno quindi le stazioni del somero (pa
loro, quello che si doveva operare per la role vernacole), della terzera, del can
loro conservazione, e quello che si è tilone, cantilo, palone, palo, maneggia
fatto di più o di meno del dovere per ossia pertica : e, giusta le denominazioni
tale oggetto. I secondi, all' incontro, usate in altre provincie, come in quella
considerano gli individui stessi solo in di Brescia e Cremona, la frusca, il pian
quanto concorrono a formare un ente tone, la stanza, il cantiere, la piana, la
complessivo, il quale dee conservarsi da trave. -

chi lo ha in custodia, giovandosi dei Indicheremo quali dimensioni di pian


mezzi che offre la natura (che sono gli te intendansi sotto questi vari nomi.
spontanei incrementi della pianta) e ri I

parando i danni che la natura medesima


cagiona, colla sostituzione di piante gio DENOMINAZIONE
vani alle deperite per vecchiaia o per DI CIASCUNA STAZIONE MINOR E | MAGGtoR E

qualunque altra causa.


Paragonasi il fittaiuolo ad un pasto
re, cui fosse consegnato un gregge, del Da stroppa o verga.| . . . o"o 15
quale dovesse godere gli utili coll' obbli Da frusca - o",o 15 o,o5 o
go di renderlo nello stesso stato. Non
basta il restituire il medesimo numero di
Da palo, piantone
od alberella. . . o, o 5 o | o,o6o
pecore o di alberi. Le pecore e gli alberi Da stanga . . . . . o, o 6o | o, 12 o
saranno cambiati, e ciò a nulla monta : Da cantiere . . o, i 2 o | o, 2 4 o
ma è di necessità riconoscere le qualità Da piana o,2 4o | o,56o
e lo stato di quegli oggetti all'atto della Da trave o, 56 o | o,48 o
restituzione, confrontandoli con quelli -

osservatisi all'atto della primitiva conse


gna. Così il podere si dirà migliorato o
deteriorato se l'importo delle piante al - Per le piante di grossezza maggiore
l'atto della riconsegna sarà maggiore o dei o",6o si determinerà il loro diame
minore dell'importo delle piante all'atto tro. Tanto nella consegna che nella ri
di consegna. consegna si comprendono le piante mor
Il confronto dee farsi tra oggetti di te. Nei filari di viti si denotano quelli che
analoga natura, per esempio, tra piante mancassero, i fusti componenti il filare
Suppl. Di Tecn T IX. I 2
ao Fiusi al Lo FIUME
compiuto ed il numero dei fusti conte-ossia pollo sultano minore, detto anche
nuti nei filari incompiuti. Si addita quali cimandorlo.
sieno a sostegni verdi e quali a sostegni (ALBERTI.)
secchi. I gelsi, gli ulivi, gli alberi da frut FIUMALE, FIUMATICO. Vale di
ti si distinguono nelle diverse principali fiume o che frequenta i fiumi, e dicesi
loro specie, e quanto ai primi ed ai ter alle barche che vi navigano, ai cavalli
zi, si accenna se sono innestati. Si descri che le tirano, ec.
vono le siepi, le piante esotiche, le cep (ALBeati.)
pate di ontani, i semenzai e si nota se i FIUMARA. V. FIUMAIA.
vimini sieno annestati sui salici. Si indica FIUMATICO. V. FIUMALE.
lo stato di vegetazione d'ogni pianta: lo FIUME. Propriamente è quell'adu
stato di coltivazione del suolo, i frutti nanza di acque che eontinuamente cor
pendenti, le preparazioni: i fossi, le ca rono per un sentiero formato dalla na
pezzagne, i confini: le case cogli access tura o tutto al più modificato dall'arte.
sori fissi e mobili: i ponti, i sostegni, i ca. Per questi caratteri distinguonsi dai fiu
mali: i vasi vinarii, i fieni, gli strami, le mi i caNALI (V. questa parola), che sono
sovvenzioni d'ogni genere in concimi, lavoro dell'arte, ed hanno per lo più
mobili e materiali. Si misura e valuta acque pressochè stazionarie, o che per
ogni cosa. - - mantenersi in moto continuo abbisogna
(Leopoldo MALE PEYRE–G.B. PAGANI.) no di sostegni o di altri somiglianti arti
FITTERECCIO. Dicesi una certa fizii. Quelle correnti d'acqua, all'oppo
misura di frutta, come grano, fichi, ec., sto, che solo per un tempo limitato cor
per distinzione dallo staio decimale. rono con impeto straordinario, lascian
do poi più o meno a lungo all'asciutto
(ALBERTI.)
FITTILE. Dicesi specialmente dei il letto loro, si dicono più particolar
vasi, e vale di creta. unente torrenti, e possono spesso però
- - (ALBERTI.) ridursi dall'arte alle condizioni stesse dei
FITTO. Il prezzo che si paga per le fiumi.
possessioni, bestiame od altro che alcuno Sotto parecchi aspetti interessano i
tenga da altri per un dato tempo (V. Fit fiumi alle arti, siccome quelli che forni
TAIUoLo ). scono loro dell'acqua di sufficiente pu
- (GAGLIARDo.) rezza per le varie loro operazioni, una
Fitto. Dicesi anche la possessione af forza motrice nella corrente delle acque,
fittata. -

una comoda via pel trasporto dei pro


(ALBERTI.) dotti delle terre e delle officine, un mez
FITTONE del cavallo. V. Fettose. zo di irrigazione per fertilizzare le cam
FITTUARIO. V. FittAiuolo. pagne, e d'altra parte continui pericoli
FIUMAIA, FIUMANA, FIUMARA. di straripamenti ed allagazioni. Tutto
Vale ailagazione di molte acque; sebbe chè di ciascuno di questi vantaggi e pe.
ne più propriamente sia l'impeto del ricoli dei fiumi in altri articoli di questa
fiume crescente (V FIUMe). - opera, a quelli cioè MotoRE, TRAsports,
- (ALBERTI.) NAvigAzione. In RIG azioNE, ARGINE ed “Acºtia
l'I I MANA. V. FIUMAI . . -

siasi dovuto parlare, tuttavia non sara: -


FIUMA LEO. Si da questo rione in mo qui fuori di luogo alcune conside
Toscana ad una specie di piccola folaga razioni sui fiumi sotto alcuni di questi
FIUME FIUME 9t
aspetti, le quali vadano a collegarsi con presso al loro sbocco nel mare successi
quelle altrove disperse. - vamente s'ingombrano i fiumi, perchè
La acque pluviali formano le sorgenti. quello è il fuogo in cui più debole è il
queste producono le fonti, donde ne ven loro pendio, ma avvi ancora un altra
gono i ruscelli, dalla unione dei quali poi causa dell'ingombramento, ed è che le
derivano i fiumi. A bene intendere il acque dei mare o di altri grandi fiumi,
modo con cui questi scorrono e conse presentano sovente un ostacolo alla cor
guentemente a ben regolarli gioverà ave rente, e attenuano o distruggono total
re presenti le osservazioni che seguono. mente la velocità che tuttora a quella ri
In tutti i luoghi nei quali un fiume e mane; in que luoghi si depongono so
strettamente chiuso in mezzo ad un ter vente le sabbie più fine, e formano in
reno che difficilmente si lascia corrodere, terramenti più o meno considerabili.
la velocità dell'acqua diviene grandissi Nei mari che non hanno il flusso e il
ma, dal che risulta che il letto si va suc riflusso molto sensibili si forma spesso
cessivamente approfondando, a meno all'imboccatura del fiume o a qualche
che la resistenza del terreno non trovisi distanza nel mare, una specie di monta
in equilibrio con l'azione corrosiva del gna di sabbia, che si chiama banco e
la corrente. Questo ha luogo dappertut questa presto o tardi finisce per impedi
to dove il pendio del terreno procura al re o rendere difficile l'accesso del vascelli.
liquido una grandissima velocità; in quei Ne mari esposti al flusso e riflusso, quel
luoghi non trovansi se non che grosse banco si forma d'ordinario nel fiume ad
pietre rotolate, perchè le più piccole so una distanza maggiore o minore dalla sua
no trascinate dal veloce movimento del imboccatura, perchè le acque che riflui
liquido. Nei luoghi all'incontro ove il scono nel fiume allorchè la marea ascen
letto del fiume si allarga, o anche dove è de, portano spesso frammenti che si de
assai debole il pendio, il fondo si alza pongono nel luogo, in cui le velocità si e
successivamente, perchè divenendo più quilibrano tra di loro. Così nella Senna, i
piccola la velocità, la corrente non ha banchi trovansi a Quilleboeuf, circa dieci
più la forza di strascinare le pietre o i leghe avanti il suo sbocco nel mare.
frammenti che seco precedentemente In diversi luoghi si sono fatti grandiosi
trasportava. Quindi si osserva che il let lavori per distruggere i banchi, e facilita
to dei fiumi si alza di continuo nei paesi re in questo modo la navigazione presso
di pianura, e dappertutto dove si au l'imboccatura dei fiumi. A quest'effetto
menta la larghezza della corrente ; que si ristrigne il letto de fiumi con dighe
sto è il principio, su cui dagli idrauli di varie specie, a fine di dare alla cor
ci si è stabilita la teoria e la pratica del vente una più grande velocità e pro
le così dette colmate (V. Disecc, MENTo). durre la corrosione del fondo, ma tutto
Egli è sempre in que luoghi che si l'elletto che si può sperare da que la
trovano le arene grossolane, il sabbione vori, è quello soltanto di trasportare il
e le sabbie più minute. Sulla scorta di banco in luogo più distante, e in un pun
queste osservazioni, si vede che è nel to ove la profondità del bacino sia matu
punto più largo di un fiume che conviene ralmente grandissima, cosicchè il deposi
sempre cercare un guado per passare dal to della sabbia non possa per lungo tem
l'una all'altra ripa. -po imbarazzare la navigazione.
Nell'ultima parte del loro corso e L'allargamento de'fiumi e l'elevazione
2 FiUME FIUME
del loro fondo sono effetti che nascono Per tutte queste ragioni adunque e
reciprocamente in conseguenza l'uno per la sicurezza delle campagne adiacenti
dell'altro, perchè dee costantemente pas ezian dio, molto importa di conveniente
sare la stessa quantità d'acqua per tutte mente regolare le arginature ed il letto
le sezioni trasversali della corrente. Colà dei fiumi. Fiard, architetto a Gap nel
dunque ove il fondo s'innalza per una dipartimento delle alte Alpi in Francia,
causa, qualunque essa siasi, le acque deb propose un sistema che applicò con
bono corrodere continuamente le pareti buon esito alle sponde della Duranza e
laterali del loro letto a fine di aumentar gli meritò una gratificazione di 5,ooo
me la larghezza. Se mai avvenisse che il franchi dal ministro del commercio, non
terreno fosse troppo resistente per dar chè medaglie d'oro accordategli dalla
luogo a questo effetto, la velocità della Società reale e centrale d' Agricoltura e
corrente necessariamente si aumentereb da quella d'incoraggiamento per l'indu
le, e il fondo sarebbe di continuo sba stria di Parigi. Stimando che i suoi me
nazzato; in egual modo là dove per todi possano con alcune modificazioni
una qualunque causa la larghezza della applicarsi, anche negli altri paesi, ne da
corrente viene aumentata, divenendo mi remo qui un breve cenno.
nore la velocità, il fondo comincia ad in Partendo egli da una montagna cerca
gombrarsi di materie; in qualunque caso nella parte superiore o nell'inferiore quel
però si stabilisce ben presto una specie punto del fiume, ove le acque quando so
di equilibrio tra la forza corrosiva del no basse lasciano scoperta la più grande
l'acqua, e la sua facoltà di deporre ma larghezza di ghiaie fra il letto ed il punto
terie, e allora il letto o l'alveo diventa della sponda ove vuole incominciare il suo
permanente. -
lavoro. Determinato questo punto segna
-

Il fondo di un fiume e massime dei un pignone inclinato verso l'alto del fin
principali, può anche innalzarsi per ef, me e lo conduce fino al punto fissato
felto dei torrenti e degli altri fiumi che dall'amministrazione dei ponti ed argini
possono mettervi foce. I torrenti, per per conservare alle acque uno sfogo con -
esempio, che sono sommamente rapidi, veniente. A quel punto stabilisce la testa
perchè scorrono sopra un terreno di con del pignone, specie di molo lungo 25
siderabile pendio, portano sempre seco metri in senso paralello al letto del fiu
loro frammenti di roccie più o meno me, e 5o metri perpendicolarmente a
grandi; ma allorchè incontrano un fiumè, questa direzione costruito con sassi di
la velocità risultante dalle due correnti forma prismatica che termina a quarto di
riunite, si trova troppo debole per tra. circolo verso l'alto del fiume, ed a semi
scinare ulteriormente quel frammenti che circolo verso il basso, rivestito essendo
quindi successivamente si depongono. di una scarpa inclinata di un metro e un
Egli è in questo modo, per esempio, terzo di altezza sopra un metro di base,
che il Po rialza continuamente il suo fortificata ancora verso l'alto da una sco
fondo in un modo atto a generare spa gliera di pietra in forma di cono appiat
vento in tutti i paesi che lo circondano, tito. Riunisce quindi la parte di questo
per mezzo dei depositi che vi formano e molo diretta verso la sponda del letto
cagionano i torrenti che scendono dalle più grande con una diga di sasso, la cui
Alpi, e si portano spesso ad angolo retto parte superiore è al diritto di quella del
della direzione medesima del fiume. I molo, e che attaccasi alla sponda termi
FIUME FIUME 93
mando il pignone. La scarpa di questa corrente andrebbe a distruggere l'altra
diga che guarda l'alto del fiume ha due sponda. •
metri di base sopra uno di altezza, e Rimane ora ad utilizzare il terreno
verso la parte inferiore le si lascia pren che venne guarentito dagli attacchi del
dere quell' inclinazione sotto la quale fiume ad impedire che le acque non vi
naturalmente disponesi la ghiaia scari si spargano in maniera dannosa. Si ot
catavi dalle carriuole. Se questo pigno terrà questo effetto formando fra i moli
ne attraversa uno dei piccoli bracci del e circa 1 o metri più indietro della loro
fiume, si ha cura di chiuderlo al suo prin faccia esterna una scogliera di ghiaia e
cipio con fascinate, pietrame e ghiaia. pietrame di 5 metri di base sopra uno
Formato questo primo pignone, se so di altezza e rotondata ad arco di circo
praggiugne una straordinaria fiumana in lo; ma non si dovrà occuparsi di questo
novembre od in primavera, le acque che lavoro che dopo aver lasciato alle acque
sono alla parte superiore di esso oc il tempo di innalzare il terreno compre
cuperanno tutto il letto da una spon so fra i due pignoni che si hanno a riu
da all'altra, ma nell' incontrarlo per nire. L'altezza di questa scogliera sarà
deranno per un certo tratto gran par al suo principio sotto al molo inferiore
te di loro velocità, verranno a con del primo pignone di 4o centimetri, ed
fondersi con la grande corrente risalen alla sua estremità contro la scogliera del
do, al quale effetto contribuirà anche pignone inferiore di un metro e mezzo.
la scogliera comica che fortifica il molo In seguito si adopreranno de pietre più
verso la parte superiore, ed in tal guisa grosse fra quelle che vennero deposte
queste acque anzichè venir ad urtare e sul terreno dalle acque per rivestire que
corrodere le opere destinate a determi ste dighe, e vi si collocheranno giovani
nare la loro direzione si allontaneramo piante di vimini, di almi, di pioppi, e di
da esse. Ma al termine della fiumana il salici, le quali non si lasceranno uscire di
letto si sarà approfondato da 4 a 5 piedi terra al momento della loro piantagione
(1",5 a 1",6) verso l'alto e ad una certa che di 6 pollici ( 1”, i 6). Finalmente
distanza dal molo stabilitosi paralello al per compiere il sistema si costruiran
la corrente; finalmente il pignone sarà no di 1 oo in 1 oo metri, immediata
arginato da un ammasso di ghiaia de mente innanzi alla scogliera rotondata,
postosi in forma di triangolo. Quanto posta longitudinalmente, piccole opere
alla parte inferiore del fiume l'acqua nelle quali si adopreranno le pietre su
avrà continuato a scavare il suo letto scettibili di essere maneggiate da un
per un estensione di oltre a 5oo metri, uomo; queste opere avranno la stes
incassandosi su questa lunghezza in ma sa inclinazione che le sponde del fiume,
niera di non più abbandonarla; ed in saranno inclinate come i pignoni ver
pari tempo avrà rialzato il terreno che so l'alto di esso e terminati con moli
la terra gettandovi le ghiaie scavate dal della stessa forma di quelli che vanno
letto. Se si continua poscia sullo stesso uniti ai pignoni medesimi. Allora per
piano stabilendo pignoni 4oo metri di introdurre e far arrivare sui sedimenti
stanti gli uni dagli altri si avranno sem melmosi acque di inaffiamento e vienme
pre gli stessi effetti. Non si dee riman glio favorire gli interrimenti, si lascieran
dare la corrente che in mezzo del letto mo nel primo pignone verso l'alto del
del fiume, poichè altrimente una contro fiume delle aperture che si guerriranno
94 FIUME
- -
FIUME
t -

di cateratte e si faranno degli acquidocci


-
-
scia ed in Genova, per mezzo di acque
nei pignoni inferiori. dotti, possono considerarsi come altret
Non meno importante per la dome tanti ruscelli, che d'ordinario partono
stica economia e pegli usi delle mani da buone sorgenti; ma il lungo loro
fatture si è il conoscere le proprietà pri corso in un canale privo di luce, benchè
cipali delle acque dei fiumi e quindi an munito di frequenti sfiatatoi, necessari
che intorno a ciò faremo alquanto di a fine di rinnovarne l'aria, ne altera so
scorso, in aggiunta
all'articolo AcquA. a quanto si è detto vente le buone qualità primitive, e spes
- e
so quelle acque non servono opportu
Sembra che le acque dei piccoli fiumi namente alle manifatture, se non dopo
dovrebbero partecipare delle qualità di essere state per qualche tempo espo
medesime di quelle sorgenti dalle quali ste alla luce ed all'aria aperta in un ba
sono formati. Sono in vero eccellenti le cino. Per alcune arti, gli operai medesimi.
loro acque pegli usi domestici, massima si sono avveduti della diversità che pas
mente allorchè scendano dalle alte mon sava tra l'acqua nuovamente attinta e
tagne, abbiano un corso assai rapido, quella lasciata per alcun tempo in un
scorrano sopra un letto di sabbia o di bacino o, com'essi dicono, riposata.
ghiaia finissima, non ricevano nel lo Le acque dei ruscelli, o piccoli fiumi,
ro corso alcun rigagnolo che loro porti sono generalmente cattive, allorchè net
principii nocivi alla salubrità o alla pu le grandi siccità vengono ridotte ad una
rezza, e che quelle acque non abbiano scarsezza che le rende tratto tratto sta
la facoltà di decomporre o di distruggere. gnanti, il che ne facilita la putrefazione,
Ma se le sorgenti dei ruscelli sono promuove la vegetazione di molte pian
minerali, se passano sopra terreni vulca te, e lo sviluppe di vari animaletti. Non
nici o nella vicinanza di alcune minie parlasi delle acque, che hanno già servi
re; se il loro corso è lento o anche ri ta alla macerazione del lino, della cana
tardato da dighe, da chiuse, da mulini, pa, o di altre piante, ec., nè di quelle
ec.; se passano presso a saline, se in che hanno ricevute le colature delle
nondano luoghi paludosi, se ricevono le strade delle città o dei villaggi, le im
acque fetenti degli stagni, se corrono mondezze, le latrine, ec. Singolare è
fra rive ingombre di alberi che loro tol però il vedere l'acqua del Bacchiglione
gano la salutare influenza della luce e in Vicenza, la quale non ha da prima un
del sole; se vi si ammucchiano le foglie lungo corso, ed in mezzo alla città cor
cadenti dalle foreste, e vi si alterano, vi re sporchissima, servire tuttavia util
si decompongono ed aumentano la mas mente a varie manifatture ed anche alle
se del fango; se quel ruscelli portano se tinture più delicate,
co loro, senza poterle interamente de Si è osservato che le acque dei fiumi
comporre, tutte le particelle organiche più piccoli contengono in proporzione
ed inorganiche che i venti o le piogge maggiore quantità di materie saline che
hanno tolto dalle terre, e trasportate non i più grandi; questa quantità dimi
nel loro seno; quelle acque riescono di nuisce altresì a misura che le acque si
cattiva qualità, e nocive talvolta anche allontanano dalla loro sorgente, ed in
alle manifatture. - sensibile diventa al loro sbocco ne fiumi
Le acque che giungono in alcune cit maggiori; per lo che alcuni credono che i
tà, come in Roma, per esempio, in Bre sali vengano in esse decomposti per mez
FIUME FirME 95
zo di quella stessa fermentazione, che in la loro massa i principii di corruzione in
queste acque annienta le sostanze putre esse portati dai ruscelli, per lo che tali
scibili, alle quali sovente trovansi unite. principii non producono più l'effetto che
Alcune acque dei ruscelli o fiumicelli davano riuniti in maggior proporzione;
hanno un odore di terra umida ed un 5.º il loro corso sopra letti di sabbia o
sapore leggero di terra o di fango, i qua di ghiaia, non fangosi d' ordinario e
li sono dovuti probabilmente a tutt'altro non produttivi di vegetabili; 6.º la fa
principio, cioè ai gas risultanti dalla coltà di assorbire e di restituire a vi
decomposizione lenta dei corpi oganici cenda una quantità di aria all'atmo
che contengono, e che di continuo si sfera, con la quale le superficie loro,
riproducono. Una prova evidente che rinnovandosi di continuo, sono semi
quell'odore, e quel sapore sono dovuti pre in contratto, e godono quindi i van
a quel gas, si trae dal vedere che il sem taggi di una specie di respirazione, mo
plice movimento impresso a quelle acque dificata dalla temperatura e variata del
li fa sparire, che l'azione del calorico li le stagioni; 7.º la facilità di essere pe
dissipa, come li fa pur cessare la man netrate quelle acque dalla luce, la cui
canza di calorico nel verno. Se però azione, se non può essere dimostrata o
l' odore, e il sapore non sono assai forti, spiegata, non può mettersi tuttavia in
siffatte acque riescono opportune a mol dubbio a motivo degli effetti che produ
te manifatture, e massime all'imbianchi ce sopra molte altre sostanze. Alcuni na
mento delle tele, come il Bossi ha più turalisti Francesi opinarono che il calo
volte osservato. rico imprimesse alle molecole acquose
Da Ippocrate, in qua tutti i medici ed un agitazione salutare, e un movimento
i naturalisti hanno commendato come quasi vitale. -

le più salubri di tutte le acque dei Allorchè si vede che un gran fiume
grandi fiumi. Si era forse riconosciuto riceve fiumi minori e rigagnoli, le cui
anche dagli antichi, che se quest'acque acque hanno, per così dire, lavate le
non erano le più pure o le meno cariche montagne, adacquati i prati e le risaie,
di sostanze saline o terrose, erano alme stagnato alcuna volta nelle paludi, sciolte
no le più convenienti al gusto, le più sa sostanze saline, terrose e metalliche; al
ne, le più adattate al nostro stomaco a lorchè si veggono passare a traverso
motivo della loro stessa composizione. grandi città, e servire di cloaca alle loro
V hanno alcune circostanze che ren immondezze; allorchè si veggono torbi
dono preferibili le acque dei grandi fiu de ed ingrossate dalle acque cariche di
mi, e che spiegano la ragione della loro particelle terrose che le piogge dirotte
preferibilità: sono queste principalmen portano ne' loro letti; non si potrebbe
te: 1 ° le sorgenti situate d'ordinario supporre facilmente che i grandi fiumi
nelle alte montagne; 2.º la feltrazione presentassero acque pure atte agli usi
avvenuta il più delle volte in mezzo alle domestici ed economici; eppure la espe
rocce quarzose e granitiche; 5.º il mo rienza di tutti i secoli prova che tali cir
vimento impresso a quelle acque attesa costanze sono più in apparenza che in
la pendenza del loro letto, e i molti osta realtà dannose alla loro salubrità. Bossi
coli incontrati, il quale impedisce la loro ha trovato le acque del Danubio a Pe
fermentazione; 4.º la facoltà di poter di terwaradino non diverse da quelle che
sperdere e dissipare nella immensità del erano alquanto al di sopra di Vienna, e
96 FIUME FIUME
colà pure ha veduto che se ne faceva struggono; i sali non decomposti colla
uso con profitto per varie manifatture e putrefazione si diluiscono; le loro mole
specialmente per la tintura. cole si disperdono, si confondono; le
Pretendono alcuni che siffatte circo terre si precipitano. Egli è per questo
stanze aumentino la salubrità delle acque che le acque dei ruscelli, che servivano
invece di diminuirla. Di fatto, le acque di veicolo a molte immondezze, unite a
dei fiumicelli, sovente cariche di parti quelle dei grandi fiumi acquistano la in
celle dannose alla salubrità, giungendo corruttibilità, propria sovente dell'acqua
in un gran fiume, non trovano più in dei medesimi. Quello che si dice della
esso le cause che danno luogo alla cor Senna, può dirsi degli altri fiumi più
ruzione; trovano d' ordinario una cor grandi. Le acque del Rodano resistono
rente più rapida e un letto più. puro; i ai viaggi di mare, sebbene non siavi for
principii ch'esse portano si diluiscono, se alcun fiume che riceva ruscelli più
si dividono, si disciolgono, si distruggo impuri; l'Isero, passando sopra alcune
no; il fango o la fanghiglia che le intor miniere di carbone fossile, giunge al
bida, si precipita purificandosi, e i gas Rodano con una massa d'acque consi
putridi che forse contenevano, a cagione lerabile, che ha l'aspetto di una poltiglia
del movimento impetuoso del fiume si nera schifosa ; forse questa circostanza
fanno liberi e si disperdono. Queste ac stessa contribuisce a rendere le sue acque,
que, unite alla massa dei grandi fiumi, si raccolte vicino alle coste, più atte di molte
perfezionano totalmente, saturandosi es altre a conservarsi pei lunghi viaggi di
se pure di aria atmosferica. Sovente ac mare. Il Gran, fiume dell'Ungheria, ri
cade che le acque di un gran fiume che ceve le colature di un gran numero di
ne ha ricevuto uno piccolo, abbiano com miniere, che trasportano una quantità di
piuta la sua operazione, o sia la purifica particelle massime ocracee ed anche di
zione delle acque ricevute, avanti che rame, di zinco, d'arsenico, ec., e pure
alcun altro ruscello venga a sottometter il Bossi ha trovato l'acqua di quel fiu
si ad una eguale operazione; cosicchè il me, al di sopra della città stessa di Gran,
fiugne ha già ripigliato allora tutto il suo potabile e salubre.
vigore e può anche agire con forza tanto La Mosella, dopo di avere ricevute le
maggiore, quanto più considerabile è il colature di molte paludi, ammette altre
suo volume. Spiegano in questo modo i sì la unione di un fiume le cui acque
Francesi la depurazione dell'acqua dei sono impregnate di cloruro di sodio; di
ruscelli sovente impurissimi, che si get un altro, che vi porta in quantità il solº
tano nella Senna. I miscugli di mate fato di magnesia; di un gran numero di
rie putrescibili o putrefatte, di gas dele sorgenti minerali cariche di sali d'ogni
teri o perniciosi, di sostanze saline, ter specie: coll'analisi tuttavia non si tro
rose o metalliche, che quel ruscelli infet varono nell'acqua di quel fiume, se
ti trasportano, cessano d'esistere in gran non atomi di carbonato e di idroclorato
parte, dacchè i ruscelli si sono gettati calcareo, dai quali non sono libere le ac
nel fiume; i gas formati si dissipano que stesse della pioggia; il che prova che
nell'atmosfera; si attenuano o si divido i sali e tutte le sostanze che un gran fiu
no all'infinito le materie che formati ne me riceve nella sua massa, non possono
avrebbero di nuovi; i principii mucosi, resistere ai mezzi potentissimi di depu
gelatinosi, estrattivi si sciolgono, si di ramento ch' esso esercita.
FIUME FI.Auto 97
L'analisi ha pure mostrato a Parmen FiuMe morto. Un alveo abbandonato
tier, che le acque della Senna, raccolte affatto dall'acqua, sia o no ridotto a col
- - - -

in distanza dalle sponde, non trovansitura, e che serve di ricettacolo alle acque
sensibilmente alterate dopo che han di scolo, od è ridotto ad acqua sta
no ricevuto tutte le immondezze di Pa- gnante.
rigi, in confronto di quello che lo erano (ALBERTI.)
avanti di giungere a quella città. FIUMe perenne. Quello le cui acque
Il Nilo altresì riceve nel suo corso non lasciano mai tutto il fondo scoperto.
molti ruscelli esposti a tutti i principii di Alcuni di questi sono navigabili fino al
corruzione; le sue acque sono torbide mare e si dicono fiumi reali.
e rossicce ; se si lasciano tuttavia preci (ALBERTI.)
pitare le sostanze terrose che contengo FIUME temporaneo. Quello il cui alveo
no, al Cairo stesso trovansi tanto pure resta qualche volta asciutto, e dicesi an
quanto l'acqua distillata. che torrente.
Sono dunque le acque dei grandi fiu (ALBERTI.)
mi per molti oggetti preferibili a tutte Fiume tributario. Quello che perde il
le altre e sono per la massima parte leg suo nome nell'unirsi ad un'altro, detto
gere e salubri. Tali furono trovate da anche influente.
Thouvenet quelle della maggior parte (ALBERTI.)
dei fiumi di Francia, da Moedel quelle FLAGELLATA. Gli ortolani danno
della Neva, da Bernel quella della Vi questo nome ad una specie di LATTUGA
stola ; e sulle rive di quei fiumi veggon (V. questa parola) tempestata di mac
si d' ordinario piantate le grandi mani chiette rosse longitudinali che è insalata
fatture. V' hanno tuttavia dei casi in delicatissima.
cui gli stessi principii d' impurità e di (Ai.BERTI.)
corruzione esistenti in alcuni ruscelli
FLAUTATO. Diconsi quei suoni che
rendono la acque loro più atte ad alcu si producono dagli stromenti da arco
mi lavori. quando rendono una dolcezza di voce
(BeUDANr-LUIGI Bossi–C. BAILLY somigliante al suono del flauto.
DE MERI.IEux.) (Diz. della Musica.)
FIUME. Secondo la natura del fondo FLAUTO. Uno de più antichi stru
gli idraulici distinguono i fiumi, chia menti musicali. I poeti ne attribuiscono
mando: fiume in ghiaia quello il cui l'invenzione ad Apollo, a Pallade, a
fondo è ghiaioso o sassoso ; fiume in Mercurio ed a Pane. Ve ne aveva di
sabbia quello a fondo arenoso; fiume curvi, di lunghi, di piccoli, di mezzani, di
paludoso quello a fondo di melma. semplici, di doppii, di forati alla diritta o
(ALBERTI.) alla sinistra, di eguali, di ineguali, ec.
FIUME arginato. Quello le cui piene Distinguevansi inoltre i flauti sarrani,
sono sostenute dagli argini. (ALBERTI.) frigii, lidii, i flauti pegli spettacoli che
FIUMe incassato. Quello le cui piene fatti erano d'argento, d'avorio o d'osso,
restano comprese dentro le proprie ripe. e quelli dei sacrifizi che fatti erano d'or
(ALE ERTI.) dinario di bossolo. I flauti erano gli stru
FIUMe innondante. Quello le cui pie menti militari dei Lacedemoni, donde
ne si spandono per le campagne. può credersi che pigliata siasi l'idea de
(ALBERTI.) nostri pifferi. I Lacedemoni non andava
Suppl. Di.. Teen T IV. I3
98 FLAUTo FI.Auro
no al combattimento se non che al suono la ottava bassa. Per abbassare il tuono
di quegli strumenti, a fine, dice Tucidide, del flauto ed accordarlo con gli altri
che camminando con passo eguale, uni stromenti variasi la lunghezza del tubo
forme e quasi in cadenza, meno esposti facendo scorrere le varie parti di esso,
fossero a rompere le loro file. le une sulle altre. Anticamente questo
Nell'antica Roma i suonatori di flau tubo facevesi di tre pezzi o corpi dei
to erano i soli che si adoperavano nella quali quello di mezzo suddivide vasi in
pompa de sacrifizii, nei funerali, nei tre parti che erano quelle che facevansi
banchetti. Que' suonatori formavano un scorrere per regolare il tuono dello stro
corpo separato assai numeroso, ed ave mento; in oggi invece si destina princi
vano per la maggior perte il privilegio di palmente a questo uso una parte del tubo
essere nutriti nel tempio di Giove Capi che dicesi tromba, quella porzione del
tolino. quale che entra nel pezzo vicino è di otto
Si conoscono diverse specie di flauti: ne e scorre a guisa di stantuffo con uno
avvi il flauto a becco o flauto dolce, sfregamento assai dolce. Tulou ed alcuni
strumento ora disusato, che aveva sette altri fabbricatori di flauti omettono la
buchi per le dita ed un foro pel polli tromba e producono l'allungamento so
ce; più sorte vi avevamo di questo flau pra ciascuno dei corpi; in tal guisa può
to, l' una detta flautone o flauto basso, farsi tutto il tubo di legno. L'allunga
altra flauto di tenore, altra flauto di mento del tubo del flauto nei modi an
alto ed un flauto a becco propriamente zidetti o con corpi di ricambio fa che si
detto. possa suonare con quello strumento in
Vi aveva pure il flauto doppio che si qualsiasi tuono. Dando a questi tubi
adoperava soltanto dagli antichi Greci e una sufficiente lunghezza, e praticando
Romani, e detto era tibia: il flauto tir vi alcuni fori di più che si guerniscono
renico, strumento militare degli antichi di chiavi, si fa loro produrre a volontà
Greci che rendeva un suono assai forte. il do od anche il si basso, ma vi hanno
In oggi il solo flauto in uso si è quello molti flauti che, come dicemmo, non pas
che, come dicemmo nel Dizionario, di sano il re della terza ottava. Gli Inglesi
cesi flauto traverso o tedesco. Questo fanno i fori dei loro flauti più grandi,
flauto è fra gli stromenti musicali uno donde ne viene minore esattezza e mag
dei più facili a fabbricarsi. Tiene sei fori gior fatica pel suonatore, a cagione della
senza quello dell'imboccatura e questi a maggior quantità di aria che occorre.
quelle distanze fra loro che vennero nel Le chiavi a valvule, con le quali chiu
Dizionario indicate. Anticamente non a donsi alcuni fori del flauto e di altri stro
veva che una chiave, ma ora ne tiene da 5 menti analoghi, sono formate d'un disco
fino a 6. La sua estensione comprendesi di pelle, di sovero, d'un piccolo mazzo o
fra il re della seconda ottava bassa ed ilguancialetto coperto di carta di buccio
la della quarta alta. Alcuni artisti giun e guernito internamente di lana o di co
gono pure, mediante l'abilità loro e la tone; provossi anche a questo uopo la
posizione conveniente delle labbra, ad gomma elastica. Quando si adopera il
abbracciare tre ottave. La stessa disposi sovero, l'anello metallico un po' rilevato,
zione delle dita dà una nota o la ottava di onde si guernisce l'orlo dei fori, entra
essa, secondo il modo come si soffia ; il nel sovero stesso, e così chiudonsi le a
quale effetto però non avviene che per perture con sufficiente esattezza. I flauti
FI.Atto Fi.Atro 99 ,
si fanno di varie materie, ed è ricono stessa materia, servono facilmente e non
sciuto che quanto alla dolcezza del suo possono giammai consumarsi sensibile
no non possono distinguersi quelli di mente. Le molle sono più prolungate che
metallo da quelli di legno. Non si fecero nei flauti ordinari per dare loro maggiore
però che pochi flauti di ottone fabbri elasticità e per impedire che rompansi.
cati da A. Halary di Parigi, i quali po Tromlitz a Lipsia ha arricchito il flau
tevano stare a fronte di quelli di Gode to di più chiavi, a fine di produrre alcu
froy che è uno dei più celebri fabbrica ni suoni più chiari, ed un migliore trillo
tori di quella capitale. I legni che si pre sopra alcuni altri.
feriscono sono: la granatiglia che ci vie In Vienna si fabbricano ora flauti che
ne dall' Indie, l'ebano ed il bossolo. I si estendono ne' suoni gravi sino al la
flauti di ebano con 4 a 5 chiavi costano della chiave di violino sotto le righe , e
da 5o fino a 2 oo franchi, secondo che Treczler, fabbricatore di strumenti di
sono guerniti di avorio o d'argento. l quella città, ha provveduto recentemente
più celebri fabbricatori e fra gli altri il il flauto di 17 chiavi; ma riuscendo que
succitato Godefroy ne portano il prezzo sto stromento, detto panaulon, troppo
fino a 4oo franchi. lungo, l'inventore ha giudicato utile di
Abbiamo veduto nel Dizionario come ricurvarlo al fondo.
i flauti di legno e di avorio sieno suscet Il flauto comune, ad onta di que
tibili di gonfiarsi per l'umidità atmo sti vari miglioramenti, è tuttavia uno
sferica e per quella che vi produce il strumento molto imperfetto, e carican
soffio del suonatore e come per questa dolo di nuove chiavi se lo era compli
cagione si alteri il suono; inoltre sono cato maggiormente senza per nulla cor
pure soggetti a seccarsi soverchiamente reggere i suoi difetti: inoltre queste chia
ed anche a fendersi quando in un tempo vi ed i loro fori non sono al vero loro
asciutto si stia un pezzo senza farne uso. posto. Molte note non hanno una co
E per rimediare a dunque a questi in lonna d'aria di sufficiente lunghezza, e di
convenienti, e per dare nel tempo stes là ne vengono in gran parte la indecisisio
so ai suoni di quell'istrumento una mag ne, la inuguaglianza e la poca giustezza
giore dolcezza e nettezza, certo Laurent della maggior parte de suoni di questo
ha fabbrcato flauti traversi di cristallo, strumento. Lo studio del flauto è invero
che riuniscono i vantaggi di conservare oggidì una lotta continua co'difetti di
sempre le medesime dimensioni ei me questo strumento, i quali si possono ben
desimi tuoni, e di rendere lo strumento sì palliare, o mascherare più o meno be
più sonoro e più facile nella esecuzione. ne, ma non mai superare del tutto, poi
La forma di questi nuovi flauti non diver chè, dipendono dalla costruzione stessa
sifica in nulla da quella già stabilita dai dell'istrumento. Sarebbe desiderabile a
migliori artisti. Due soli tubi di ricambio dunque che si perfezionasse questo stru
bastano pel bisogno; quello che sta in mento in guisa che desse con meno studio
cima non ha quasi mai duopo di essere più soddisfacenti effetti per sonorità,
cambiato. Le chiavi sono con arte e so giustezza degl'intervalli e regolarità di
lidamente adattate allo strumento con suono. Questi vantaggi pretendesi che
piccole viti; le loro cerniere, gli anelli siensi riuniti nella costruzione del nuovo
delle quali sono di acciaio forbito e flauto di Gordan di Parigi chiamato da
temperato, traversati da un pernio della lui diatonico. La nuova foggia di costru
1 oo F1. Auro FLINT-G1.Ass
zione dello strumento ebbe per necessaria bia proposto un meccanismo per questo
conseguenza un leggero cangiamento nel oggetto.
movimento delle dita il quale riesce evi Fiat rino. Tiene questo al pari del flau
dentemente più semplice ed in breve si to sei fori e riceve fino a cinque chiavi,
apprende. Il meccanismo e la posizione ma ve ne ha di quelli che ne hanno una
di otto chiavi, che tiene sono ben intesi sola, i quali non costano che due fran
pe la esattezza, sicurezza e facilità della chi. I flautini per le orchestre da teatro
loro azione. Il flauto, sorretto essendo e da ballo sono in re, mentre invece
dalla palma della mano sinistra lascia le quelli delle bande militari sono in mi
dita libere in tutte le loro piegature da bimmolle per poter suonare insieme con
ogni contrazione. Le chiavi di soli e la massa degli stromenti che sono in si.
quella di do sono le sole chiuse, le sei al I flautini comuni senza chiavi sono di
tre essendo aperte, e chiudendosi come bossolo; quelli di qualche prezzo sono di
gli altri fori del flauto per la pressione ebano o di granatiglia. Il loro prezzo
delle dita. La soppressione delle due chia quando hanno 4 o 5 chiavi varia da 5 o
vi di fa naturale e la sostituzione ad esse a 1 oo franchi.
di una chiave di fa ſi è una idea la cui (SAINTE PREUve–Gonna x
applicazione ha grandi vantaggi. L'inven – Diz. delle Origini.)
zione di questa chiave è dovuta a Bohm Flavto di amore. Specie di flauto
di Monaco. Anche Peterson di Annover che è una terza più basso di quello tra
studiossi di torre al flauto il difetto di sto verso.

mare, che in esso è più grande che in qua (Diz. delle Origini)
lunque altro stromento, massime nei cre FI.Auro traverso. Registro dell'organo
scendo e calando, con semplice meccani che imita il suono dello strumento dello
smo. Consiste questo in una piccola ma - stesso nome.

novella movibile facilmente col pollice (G.”M )


della mano sinistra, colla quale si alza e si FLEO. V. coda di topo.
abbassa il tuono di un'ottava parte, co FLESSIBILITA. Qualità di ciò che
sicchè l'intonazione riesce perfettissima è flessibile, vale a dire facile a cedere ed
nei crescendo e nei calando. a piegarsi : è l'opposto di Rio DEzz. (V.
Si è pure fatta in questi ultimi anni la questa parola).
invenzione di un flauto, detto per mo (ALBERTI.)
nobracci, dovuta a Herard, fabbricatore FLESSO. Dicono i geometri nel senso
di strumenti a Carlsruhe, e che ser di piegatura, chiamando quindi, per e
ve a sollievo di quel filarmonici che mu sempio, flesso contrario quel punto in
tilati rimangono di una mano o an cui una curva si ſa concava di convessa
che di un braccio intero. La parte che ell'era o viceversa.
però inferiore dello strumento debb es (ALBERTI.)
sere posta in una specie di braccio mobi FLIBOTTO. Sorta di bastimento o -
le, attaccato al leggio, per poter avere landese a fondo piatto, grosso ventre e
un punto d'appoggio. Si bramerebbe da poppa tonda ; è un piccolo flauto, la cui
alcuni che si trovasse un punto d'appog portata per l'ordinario è al disotto di 1 oo
gio meno incomodo, e si crede che cer tonnellate.
to cavaliere Rebsomen, privo del brac (STRAT ico.)
cio sinistro e della gamba destra, ab FLINT-GLASS. Cento anni fa pre
F1.1xT GLAss FLINT-GLAss I O I.

para vasi il vetro bianco con la silice pol demia reale delle scienze di Parigi pro
verizzata e da ciò è derivato a quel posto aveva nell'anno 1766 un premio
vetro il nome di flint-glass, dalle due vistoso da assegnarsi al ritrovatore del
parole inglesi flint che significa silice e metodo migliore per imitare in Fran
glass che è l'equivalente di vetro. Quan cia la composizione di un vetro pesante,
tunque siasi riconosciuto da poi che esente da qualunque difetto e che parte
la sabbia bianca faceva a un di presso cipasse delle proprietà del flint inglese.
lo stesso effetto, si continuò tuttavia ad Rimasto essendo però privo di solu
usare la stessa parola nella lingua ingle zione quel problema, lo stesso argomen
se per indicare una specie di vetro assai to fu proposto di bel nuovo nel 1786,
bianco che molto si avvicina al cristallo.
e malgrado molte esperienze e molti
Da che poco dopo la metà dello scorso saggi presentati da vari concorrenti, non
secolo Dollond trovò il modo di rendere ſu più felice la riuscita.
le lenti a cromatiche, si conobbe parti Alcuni anni dopo quell'epoca Desſou
colarmente utile a tale oggetto quella gerais, direttore di una manifattura reale,
specie appunto di vetro che dagli inglesi che già destato aveva grandissimo inte
si chiamava flint glass, il quale diffon resse ed acquistata molta riputazione
dendosi dovunque per questo scopo, con per l'importanza che data aveva alla
servò l'originaria sua denominazione. manifattura del monte Cenisio, i cui pro
Della maniera di fabbricare il flint glass dotti ottenuti avevano in molti paesi la
e delle difficoltà di ottenerlo, dei difetti preferenza sopra i cristalli d'Inghilterra
cui è più particolarmente soggetto, del e di Boemia, istituì molti esperimenti e
suo peso specifico, della sua chimica com produsse numerosi saggi di vetro nel ge
posizione e della sostituzione propostasi nere del flint, e trovò finalmente una
ad esso di varie sostanze solide o liquide composizione, che ne riuniva tutte le
si è più volte parlato nel Dizionario e in principali e più preziose qualità. La
questo Supplimento medesimo agli arti prova se n'ebbe ben tosto nel concorso
coli acnoMATisMo, CANNocchiALI, CRisTAL de più valenti ottici, i quali in breve
Lo, LeNte, vetro ai quali tutti ed al pri tempo ne acquistarono più di 5oo chi
mo principalmente rimandiamo i lettori logrammi, e di questi si servirono con
per evitare le inutili ripetizioni. Qui ag ottima riuscita nella costruzione del loro
giugneremo alcune brevi notizie sulla cannocchiali acromatici, cosicchè nacque
storia della preparazione di esso, su al in Francia la speranza che più non si
cune ricette che ne indicano la compo avrebbe avuto bisogno di trarre il flint
sizione alquanto differente da quella da dall'Inghilterra.
ta nei luoghi sopraccennati, e qualche Una luminosa testimonianza a quella
altro cenno che ci siamo potuti procura scoperta rendette in quel tempo Fre
re sulla fabbricazione di esso, la quale mai ville, ingegnere in capo dell'ufficio
però viene in gran parte tuttavia pur de ponti e delle strade, che incaricato
troppo tenuta gelosamente secreta. era si specialmente di somministrare ai te
Il governo che esisteva in Francia in legrafi ed a tutta la marina i cannoc
nanzi la rivoluzione del secolo scorso, chiali necessarii per l'osservazione dei
erasi adoperato per procurare che la segnali. Non dubitò egli di dichiarare,
Francia non rimanesse più tributaria al che l'inventore francese raggiunto ave
l'Inghilterra del flint-glass ; e l'Acca va il più alto grado di perfezione che la
1 O2 FLINT-GL Ass FLINT-GLAss
Francia invidiare potesse alle manifattu d'Artigues non lasciavano più cosa alcu
re inglesi, tanto per riguardo al traffico, lla a desiderare in questo genere. -

come per riguardo alle arti, giacchè la! Ad onta di queste asserzioni però
bellezza e l'utilità dei nuovi suoi vetri sembra che il flint-glass venisse piut
o cristalli trovavasi congiunta a una sin tostochè preparato con sicurezza di e
golare moderazione nel prezzo de'me sito dai vetrai, trovato quasi a caso
desimi. qua e là nei loro crogiuoli, ma che in
I cannocchiali fabbricati con quei fatto il problema della costante e rego
vetri, posti in paragone co' migliori lare fabbricazione di esso non fosse
dell'Inghilterra, provarono che quella sciolto puranco quando Guinand se ne
lode non era punto esagerata. L'I occupò con quel buon esito che si è
stituto delle Scienze incaricò i suoi notato all'articolo causTALL o del Dizio
commissarii Prony, Guyton e Rochon, nario. Questo ingegnoso artefice è giun
d'istituire su quegli obbiettivi il più scru to ad ottenere delle masse di flint capaci
poloso esame, e trovarono questi che quel di fornire degli obbiettivi di 12 pollici,
vetro, benchè alquanto più pesante del dimensione sino allora sconosciuta. Il
fiint, aveva in generale minore quantità suo secreto da lui comunicato a Frauen
di fili, di onde, o di strie del flint hoffer, è stato messo in pratica da loro
inglese, e d'altra parte superava questo per più anni senza che siasi potuto sco
in limpidezza, non meno che in forza prirlo. Dopo la loro morte, uno dei figli
dispersiva. Questa relazione all'Istituto del Guinand, possessore del secreto di
venne fatta il giorno 1 o aprile dell'an suo padre, ha continuata la fabbricazione
mo 18o9. del flint nei contorni di Neufchatel. L'al
D'Artigues, possessore della manifat tro figlio ha tentato invano di fabbricar
tura di cristallo a Voméche, era già stato ne nella bella vetraia di Choisy; si è do
da prima incaricato dall'Istituto di sten po i tentativi inutili di quest'ultimo, che
dere una compiuta memoria sull'arte Lerebours, Thibeaudeau e Bomtems,
vetraria; erasi quindi accinto a nume direttori di questo stabilimento, sono
rose esperienze su tutto quello che giunti a produrre delle masse di flint di
contribuire poteva ai progressi di quel una dimensione almeno eguale alle più
l'arte, ed in particolare erasi occupato belle masse del Guinand, il padre. Quel
della fabbricazione del flint. Non tutti figlio che rimase in possesso del secreto
riuscirono felicemente i di lui tentati
di questo esibì ultimamente al Governo
vi, ma non si stancò giammai, e final francese di pubblicarlo qualora gli ve
mente i suoi sforzi furono coronati del nisse assegnata una rendita vitalizia an
la più felice riuscita. Nel 18 aveva nua di 2,ooo franchi. Dumas ed Ara
già presentati otto obbiettivi, che tutti go parteciparono questa proposizione
giudicaronsi superiori a quello del gran all'Accademia delle scienze di Parigi
de telescopio di Dollond, che trovasi al nella tornata del 28 giugno 1858 insi
l'osservatorio. In quell'anno medesimo stendo molto perchè venisse appoggia
si lesse una relazione all'Istituto delle ta. Non pare però che la cosa abbia avu
scienze, nella quale si asserì che l'arte to questo buon effetto, poichè più non
dell'ottica in Francia era omai rendutase ne fece parola.
indipendente da qualunque industria Dalla storia data fin qui risulta dunque
straniera, e che i metodi scoperti dal che se pure vi ha, come sembra, una ma
FLINT-Gi.Ass FLoRIFERo 1o5
niera regolare e sicura di fabbricare il Altre ricette diverse diemmo agli arti
flint-glass questa non è fatta per anco di coli causTALLo e veTR o del Dizionario,
pubblica ragione, e non si sa se dipenda qui finiremo soltanto aggiugnendo quel
più particolarmente dalle qualita delle la che troviamo suggerita dal Bower
sostanze che vi si impiegano, dalle pro proprietario di una fornace di vetro in
porzioni loro, o dalla maniera di trattarle Inghilterra. Al suo dire adunque il fint
con calore più o meno forte o prolun glass è formato di 2 parti di minio, una
gato, agitandole o no, ec. Chi volesse fa di carbonato di potassa o perlassa, 5 di
re dei tentativi in proposito non trascuri quarzo puro o di silice scevro di ferro,
di leggere quelle avvertenze che trovansi '/ , di salpietra e '/too di ossido di
intorno a ciò all'articolo caisTALLo del manganese. Questa formata (batch), co
Dizionario (T. V, pag. 98). me la si chiama, esponesi in vasi chiusi al
Quanto ai materiali da impiegarsi nel più alto colore possibile per 4o a 45 ore,
la fabbricazione del fint-glass, Cazalet dopo di che la loro combinazione e ve
suggeriva fino dal 1 8o8 di porre in un trificazione è perfetta.
crogiuolo di platino della tenuta di 12 on (DUMAs– PARKEs–CAzALET-RICHARD
ce di fint-glass, 1 oo parti di minio puro PHILLIPs-Diz. delle Origini)
passato per uno staccio di seta, 5o parti di FLOGITE. Pietra oggidì creduta l'o
nitro puriſicato, una parte di calce della palo od una specie di spato di color ros
maggior purezza e bianchezza e 6o parti so, e per questa sua somiglianza alla tin
di sabbia assai bianca calcinata e pesta ta del fuoco così nominata.
ta in un mortaio di ferro, poscia lavata (BoNAviLLA.)
ad ebollizione con acido solforico, poi FLOGO GENO. Nome dato da Bru
depurata ancora con acido idroclorico. gnatelli all'idrogeno.
Questo miscuglio esposto in una fornace (BoNaviLLA.)
di vetro da bottiglie diviene assai liquido, FLORALI o FLOREALI, diconsi
se lo versa in acqua pura e se lo fa sec quelle foglie che nascono vicine al fiore.
care per ridurlo in polvere fina. Se lo la (ALBERTI-GAGLIARDo.)
va e purifica nella stessa guisa della sab FLORESCENZA. V. FIoRiTURA.
bia, se lo fa fondere come la prima volta, FLORIDZINA. Principio amaro sco
gettasi ancora nell'acqua, si polverizza perto da Konnink nella corteccia fresca,
e si depura con gli acidi, per farlo poscia del tronco e della radice dei meli, dei
fondere di nuovo e trarlo dal crogiuolo peri, dei corbezzoli e dei pruni, lasciata
dopo 48 ore per collocarlo sopra una in infusione da 1 a 1o ore a 5oº di tem
piastra di rame molto calda, sulla quale peratura nell'alcoole debole, distillando
si lascia raffreddare assai lentamente. Il poi, la maggior parte dell'alcoole, e fa
Cazalet assicurava ottenersi in questa cendo cristallizzare il residuo. Finora
maniera un vetro bianchissimo sempre non ha usi nelle arti e venne solo pro
scevro di puliche, strie e fila, e che ave posta come febbrifugo, sotto il quale a
va tutte le qualità necessarie per farne spetto interessa al commercio il cono
buoni obbiettivi. Adoperando materie scerla. -

pure e tenendo sempre coperto il cro (G.“M.)


giuolo con un coperchio di platino, men FLORIFERO. Dicesi gemma florife
tre era esposto al fuoco. Cazalet stima ra quella da cui sboccia il fiore.
va inutile la aggiunta dell'ossido di man (ALBERTI.)
sº se e dei risenico.
1 o4 FLoTTARE Fluidezza
FLOSCIO. Fievole, snervato, mor FLUATO. E cosa riconosciuta oggidì
bido è il contrario di rigido. che quell'acido che credevasi risultare
(ALBERTI.) dalla combinazione del fluore con l'ossi
FLOSCOPIO. Nome dato da Thilo geno è invece formato dell'unione del
rier ad una specie di stufa portatile da fluore medesimo con l'idrogeno, e per
lui imaginata ne' primi anni di questo ciò lo si collocò fra gli idracidi, ed al
secolo; era una specie di altare portati suo nome di acido florico quello sosti
le, il cui tripode andava a terminare nel tuisci di acido idrofluorico. Dietro a ciò
la parte inferiore in un pezzo di cande le combinazioni di quell'acido con le basi
labro, al di sotto del quale era una base anzichè fluati come altra volta dicevansi,
che adattavasi ad un tubo apertosi nel devonsi chiamare FLUoRURI (V. questa
pavimento. Fra l'altare ed il cande parola).
labro aveavi un cilindro di vetro alto (G.“M.)
circa mezzo metro, attraverso il quale FLUENTE. Aggiunto che danno i
vedeva si una fiamma discendente di va matematici alle quantità variabili o dif
rio colore ed intensità che giugneva tal ferenziali (V. FLUssioNE).
volta a riempire tutta l'intera capacità (ALBERTI.)
del cilindro; per ciò l'apparato ebbe il FLUIDEZZA, FLUIDITA, FLUIDO.
nome di floscopio derivato da due voci Cosa s'intenda per queste parole abbia
greche che significano appunto fiamma mo veduto nel Dizionario, ove pure ac
e vedere. cennammo come distinguansi i fluidi in
(Dizionario delle Origini). liquidi ed in gas o vapori, e quali sieno
FLOSCULO, diconsi quei fiori, sem le principali proprietà loro. Si sono pu
pre monopetali, di figura regolare e re ivi indicate alcune fisiche leggi che
compresi nel calice, a base comune che reggono il modo meccanico di agire dei
formano il fiore composto. fluidi. Crediamo però più conveniente il
- (ALBERTI.) rimettere quanto riguarda questo sog
FLOSCULOSO, dicesi del fiore com getto agli articoli idrºAULICA, IDRosrATICA,
posto i cui fiorellini sono senza pedun PNEUMATICA, LIQUIDI e GAs, ricordando pure
coli e piantati nel ricettacolo medesimo quanto si è detto a quelli acqua e conso.
come nel cardo e nella centaurea. Parimente in articoli separati si è fatto
(ALBERTI.) parola del grado della DiLAT azioNE che
FLOTTA. Secondo il vocabolario produce nei fluidi il calore, della loro
della crusca questo nome propriamente Dessità o peso specifico della tempera
conviene ad una compagnia o unione di tura a cui i liquidi entrando in eBoLLI
bastimenti mercantili, i quali navigano zione passano allo stato aeriforme e tro
di conserva, e solo abusivamente se lo vansi ridotti in vapori. Abbiamo pure
applica anche ad una squadra od armata accennato altrove quale sia il calorico
navale ; ma oggidi quest'ultimo signifi specifico dei fluidi, sicchè ad assai poco
cato prevalse ed è più comune dell'altro. riducesi in fatto quanto intorno ad essi
(Voc. della Crusca-ALBERTI.) a dire ci rimane.
FLOTTARE o FLUITARE. Il con La più comune opinione fra i fisici,
durre i legnami galleggianti sull'acqua quella si è che lo stato di fluidità dei
( V. FLUITAziose ). corpi dipenda dal contrasto che fa una
(S1R A rico) azione ripulsiva attribuita al calorico,
FLUIDEzzA FLUITARE 1 o5
con quella attrattiva che dicesi di coe sfere componenti, sicchè il grado di fluidi
sione o aderenza. Dalle opposte azio tà dalla forma e grandezza delle molecule
ni di queste due forze, risultare sembra soltanto dipenderebbe. Non conviene pe.
che sieno tenute le molecule componen rò tacere che con questa ultima ipotesi
ti le varie sostanze ad una data distan difficile sarebbe lo spiegare la compres
za più o meno grande e con più o meno sibilità la dilatazione, e più ancora la ela
forza, secondo il grado in cui l'una o sticità dei corpi a meno che non si vo
l'altra delle azioni del calorico o delle lessero supporre dotate di queste pro
adesioni prevale. Dal non essere a con prietà, o per lo meno delle due ultime, le
tatto fra loro le molecule derivano la molecule stesse. La cagione quindi della
comPREssIBILITà, la Poaosità, la ELAstici fluidità resta tuttora a dimostrarsi con
rì ed altre proprietà molte dei corpi (V. evidenza, non avendosi finora che delle
quelle parole). Allorchè adunque le mo supposizioni
lecule sono tenute ad una piccola di All'articolo viscosimeTRo indicheremo
stanza e con molta forza, i corpi sono la maniera propostasi per misurare il
allo stato solido. Essendo le molecule a grado di fluidità dei corpi. -

distanza maggiore e con minor forza le - e - (G.“M.)


gate producono lo stato liquido. Tenute FLUIDo. Per la analogia trovatasi in
ancora vieppiù distanti e con forza assai alcune proprietà loro si considerarono
piccola danno lo stato aeriforme. come fluidi la ELETTRicità, il MAGNETI
Si potrebbe forse ugualmente bene smo, la LUCE ed il caloRico (V. queste
spiegare il vario stato dei corpi anche sen parole) e si dissero quindi fluido elettri
za bisogno di ricorrere a queste attrazione co, fluido magnetico, ec. -

e ripulsione, supponendo soltanto diversa - (G.”M.)


la forma delle molecule, a tale che nei FLUITARE, FLUITATO, FLUI
solidi, p. e., si calettassero, a così dire, TAZIONE. Degli inconvenienti che re
le une nelle altre avendo una superficie cano le pietre e le sabbie fluitate si è
scabra, sicchè la coesione altro non fosse parlato all'articolo FIUME, ed all'articolo
di fatto se non se una resistenza materiale oRo vedremo come questa preziosa so
di queste scabrosità stesse. Facilmente stanza faccia talvolta parte ancor essa
spiegherebbesi allora un fenomeno, diffi delle materie fluitate da alcuni fiumi, ed
cile a intendersi con la teoria del calorico, in qual modo si raccolga da quelle. Il
il perchè, cioè riavvicinando e compri soggetto più interessante alle arti si è
mendo le polveri tenuissime di qualsiasi quello della fluitazione del LEGNAME.
corpo non riacquistino lo stato solido Questo mezzo di trasporto è invero sem
primitivo, e lo ricuperino invece con la plicissimo, consistendo solo nell'abban
fusione, poichè potrebbe dirsi che nel donare il legname libero in balia di qual
primo caso le scabrosità sono distrutte, e che corrente d'acqua, sicchè nulla vi è
nel secondo le molecule raffreddandosi le a dire sul modo di praticarlo. Ci limite
riprendono per cristallizzazione. In que remo quindi ad accennare a qual tempo
sto supposta la forma delle molecule dei risalga l'uso di questa maniera di tra
fluidi avrebbe ad essere quella sferica, e sporto e ad accennare quali ne sieno i
la grande mobilità loro dipenderebbe da principali inconvenienti, riserbandoci di
questa forma, e sarebbe tanto maggiore tornare più di proposito su tale quistio
quanto più esatte e minute si fossero le ne all'articolo LEGNAME.
Suppl. Diz. Tecn. T. IX. 14
1 o6 FLu1TARE F1.urtane
In Italia, fino dai tempi più antichi re ove mancassero, e si vieta in generale
si è tratto profitto dalle acque correnti, d'impedire il passaggio de legni galleg
dei ruscelli e dei fiumi non navigabili, gianti.
per far discendere dai monti i legnami Il vantaggio del minimo dispendio del
trasporto del legname è però bilanciato
tagliati colassù e farli arrivare, massime
ne'grandi laghi della Lombardia, come ildai danni che reca. Sono questi: 1.º la
Verbano ed il Lario, affinchè di là potes
perdita di molti pezzi, i quali o arrestati
sero pei canali aperti dall'arte per le da qualche ostacolo nel loro corso non
strade condursi alle città ed ai luoghi arrivano ai punti destinati, o trascinati
più popolati. Di questo galleggiamento con troppo impeto dalla corrente non
dei tronchi d'albero, detti anche an possono essere ricuperati ; 2.º il detri
ticamente borre, massime nel Verba mento che soffrono i fusti urtando nelle
no, si trova fatta menzione nei docu ripe e negli scogli, verso cui sono gettati
menti del secolo XVI, e forse anche in a capriccio dalla corrente: 5.º il dete
altri più antichi, e quindi si può credere rioramento del legname per la rimanenza
facilmente che da noi vigesse questa pra spesso assai lunga, sulle rive umide e
tica anche da tempi molto rimoti. In fangose, ove si dee trattenere per aspet
Francia se ne attribuisce il trovato a un tare le piene dei torrenti, senza le quali
certo Giovanni Rouvet mercante di le non può farsi la fluitazione; il che nuo
gname il quale imaginò il primo di riu ce non solo alla durevolezza del legno
nire le acque di molti ruscelli e fiumi non per l'influenza dell'umidità terrestre ed
navigabili; ne fece alcune prove nel Mor atmosferica, ma disturba inoltre la sua
van, e si arrischiò ad affidare le sue so lavorabilità attese la terra e l'arena che
stanze alla corrente delle acque, gettan s'insinuano nelle porosità del legname;
dovi gli alberi e i tronchi o i legnami ta 4.º l'alterazione dipendente dall'umidità
gliati nelle foreste più lontane; in questo onde il legname s'imbeve, mentre resta
modo egli fece scendere que legnami da per qualche tempo immerso nell'acqua
un fiume in un altro, e così galleggianti li dolce: 5.º finalmente lo scapito nel vo
trasse quà e là sino ai luoghi ove pote lume dei fusti, ai quali dopo che si sono
vansi disporre in modo da condurli so ricuperati si debbono mutilare l'estremi
pra carri a Parigi. - - tà, rese inservibili dalle tacche e dai bu
I vantaggi procurati da questa in chi fattivi per facilitarne il ricupero col
venzione , attrassero maturalmente le mezzo di lunghi uncini.
cure del governo. Sino dal 1 569 uscì In considerazione degli enumerati in
un decreto del Parlamento, le cui dispo convenienti si riconosce che questo me
sizioni confermate furono con ordinan todo di trasporto è sommamente danno
za del 1669 concernente le acque e so al legname da lavoro, e che non può
foreste, materie che collegate si tengono convenirne la pratica se non che in quei
nel sistema dell'amministrazione france casi nei quali offre un risparmio di spesa
se. Con que decreti si ordina a tutti maggiore della perdita, a cui soggiace il
i possessori di mulini, di fucine o di al valore del legname pe' danni della flui
tri edifizii stabiliti sulle correnti, di la tazione. Che anzi neppure in questi casi
sciare un'apertura perchè i legnami pos le leggi dovrebbero permetterne l'uso,
sano uscire galleggiando ; si permette ai essendo questo evidentemente contrario
mercadanti di far praticare simili apertu a quella provvida economia di legname
e i
FLUone - FLUon E 1 o7
che è divenuta in oggi più che mai ne Nel .i 836 Pelouza avendo annun
cessaria dopo l'inconsiderata distruzione ziato alla Società filomatica un meto
di tanti boschi. do per isolare il fluore, Baudrimont
(Nicola Cavalieni San BeRToLo fece conoscere i mezzi da lui impiegati
–Diz. delle Origini) molto tempo prima per ottenere quel
FLUORE. Viene così chiamato un corpo semplice. Fino dal dicembre 1854
corpo che difficilmente si può isola Baudrimont aveva così indicate le pro
re, e che, nell' acido fluorico degli prietà del fluore in un Dizionario di fisi
antichi chimici, è combinato coll'idroge ca generale. « Il fluore è gassoso, bruno
ne. Il fluore trovasi nel regno minerale giallastro assai carico ; il suo odore ha
assai frequentemente combinato col cal molta analogia con quello del cloro o del
cio; si chiama questa combinazione spa lo zucchero bruciato; è senza azione sul
to fluore o calce fluatata. Più di rado tro vetre, scolora l'indaco e si combina di
vasi combinato col ferro, col cerio, con rettamente con l'oro. » Quello da lui
l'ittrio, con l'alluminio, col magnesio e indirizzato all'Accademia era stato pre
col sodio. Un grandissimo numero di mi parato semplicemente trattando con a
nerali ne contengono piccole quantità. cido solforico un miscuglio di fluoruro
come per esempio, la mica, l'amfibolo, di caleio (spato-fluore) e di perossido di
la parantina, quasi tutti i fosfati, ec. Se manganese in una fiala di vetro; l' ec
ne incontrano anche alcune tracce nello cesso di una delle sostanze impiegate do
smalto dei denti, e nelle ossa degli animali. veva dare dell'ossigeno o dell'acido idro
Il fluore è fra tutti i corpi quello do fluorico e quest'ultimo per la sua azione
tato delle più forti affinità. Ampére, che sul vetro sarebbesi mutato in un fluoru
pel primo considerò l'acido fluorico come ro di silicio. Il suo primo metodo di e
un idracido, propose pel suo radicale il strazione consisteva nel decomporre il
nome di floro, dal greco e Sopos, distru gas fluoborico col minio arroventato e
zione, alludendo alle sue proprietà cor dava il fluore meno puro. Il metodo in
rosi Ve. -, dicato da Pelouze è affatto diverso limi
Humphry Davy fece molti tentativi tandosi a decomporre il fluoruro d'ar
per isolarlo. Egli espose in un vaso di gento nell'acqua col cloro, nel qual caso
vetro, il fluoruro di argento all'azione però, secondo Baudrimont, si dee otte
del cloro gassoso. Il cloro si combinò nere un miscuglio d'acidi ipo-cloroso e
coll'argento; ma il fluore fu assorbito idrofluorico. .
dal vetro, e in suo luogo si produsse del Aimè volle provare se la gomma
gas ossigeno, che si era separato dalla si elastica potesse servire di recipiente per
lice e dalla soda del vetro. Allorchè Da la preparazione del fluore. Pose quin
vy tentò questa stessa sperienza in un di del fluoruro d' argento ben secco
vase di platino, il metallo si coprì di in un matraccio foderato di una mem
fluoruro di platino. Imaginò servirsi di brana di gomma elastica e vi fece giugne
vaso di spato fluore (fluoruro di cal re il cloro ben asciutto. Il fluoruro ven
cio) per ritenere il fluore che sperava ne decomposto, vidersi nell'interno del
svolgere dal fluoruro di fosforo, facendomatraccio vapori di acido idrofluorico e
lo bruciare nel gas ossigeno secco ; ma la gomma elastica trovossi carbonizzata
ignoriamo se abbia mandato ad effetto il fortemente nella parte che sosteneva il
suo proponimento. -
fluoruro d'argento. Così la gomma ela
1 o8 FLUoRE FLvoRE
stica che resiste agli agenti più energici sopra di un vetro umido questo ne è
prontamente intaccato, ma l'azione è più
viene decomposta dal fluore; fatto osser
debole assai quando il vetro è ben asciutto,
vabilissimo siccome quello che conferma
essendo in tal caso minore di quella del
la superiore affinità del fluore sopra un
gran numero di altri corpi. fluoruro di mercurio; dai quali fatti i Knox
-

I Knox lessero ultimamente all'Acca dedussero che il fluore non agisce meno
demia d'Irlanda una memoria sul fluore mamente sul vetro asciutto perfettamen
della quale riporteremo le principali par te. L'esame degli effetti dell'acido idro
ticolarità. I vasi che trovarono meglio fluorico, del fluoruro sublimato di mer
adattati ad esaminare questa sostanza curio e del bicloruro di mercurio, servì
gassosa sono quelli di calce fluatata ar per assicurarsi dell'azione di questi gas
mati di filo di ferro. Copronsi questi sui metalli, per distinguere l'azione del
vasi con recipienti di fluato di calce, fluore da quella dei vapori di queste so
le cui cavità sono riempiute con pezzi stanze. Trovaronsi buoni reattivi a tal
staccati della stessa materia. Si fanno ca uopo l'oro ad un'alta temperatura; il
dere dentro i pezzi, e il contenuto gasso palladio ed il bismuto ad una temperatu
so dei vasi occupa il luogo loro. Sull'a ra moderata. Una batteria di 6o coppie di
pertura si mette una tavoletta piatta di fluoruro umido, di piombo, di palladio,
fluato per ricevere i recipienti che vi di platino, d'oro e di rodio, servirono a
possono scorrere in ogni verso. Ivi sono determinare l'attrazione relativa del fluo
quattro piccoli incavi con le sostanze sul re per questi metalli sui quali non agisce
le quali si vuole osservare l'azione del che ad alte temperature. Il palladio ed il
gas. Ai lati opposti di questi recipien platino furono sempre attaccati, l'oro
ti sono alcuni fori otturati con limpidi talvolta, il rodio giammai , il che lascia
cristalli di fluati unitivi con mastice, at supporre che si potrebbe ottenere il fluo
traverso i quali può vedersi distintamen re isolato elettrizzando del fluoruro di
te il colore di un gas qualunque che si piombo in un tubo di fluato calcare, e
trovi nel recipiente. I vasi sono collocati servendosi del rodio come polo positivo.
sopra un piedestallo al di sopra di una In una operazione nella quale applicossi
lampana. Del fluoruro puro di mercurio il calore si ebbe un vapore giallo pallido,
riscaldato in questi vasi con cloruro sec che imbianchiva la carta di tornasole.
co diede ai Knox un gas scolorito, di Da questi fatti risulta quanto diverso
sapore forte, ma non irritante, ed assai sia da quello che supponevasi il fluore
facile a distinguersi dal cloro. L'interno radicale dell'acido fluorico o idrofluori
dei vasi era rivestito di cristalli di su co noto per la sua possente azione sul ve
blimato corrosivo. Il gas non fuma espo tro e che sembra il più energico e più de
sto all' aria ; non estingue un filo di letere di tutti gli altri idracidi. Giova quin
ferro arroventato ; detona con l'idro di sperare vederlo ben presto conosciuto
geno formando acido idrofluorico. Po più che nol sia l'acido fluorico stesso,
nendolo a contatto con carta asciutta di che non potevasi preparare e conservare
tornasole o di fernambucco, la prima si in vasi di vetro. -

arrossa, l'altra ingiallisce, ma nessuna si Non si conosce alcuna combinazione


imbianca. Stando sull'acqua ha tutte le del fluore con l'ossigeno. Con l'idro
proprietà dell'acido idrofluorico. Quan geno, produce un idracido fortissimo,
do mettesi uno dei recipienti di gas al di l'acido idrofluorico. (V. questa parola)
FLuoRURo FLuoRURo 1 o9
Non si conosce alcun fluoruro di nitro fluorico in idrofluorico, e le combinazio
geno. Il fluore si combina col solſo e col ni di questo con le basi anzichè FLUATI,
fosforo. Si gttengono queste combinazioni come vennero da noi pure nel Diziona
stillando il fluoruro di piombo o di mer rio chiamate, devono quindi ora dirsi
curio con solfo e con fosforo in vasi di fluoruri. Parleremo brevemente dappri
platino. Ne risulta un solfuro o fosfuro ma in generale, poscia in particolare, per
del metallo, ed un fluoruro di zolfo o di quelli ehe più interessano o lasciano spe
fosforo che si volatilizza. Secondo Davy, ranza di interessare un giorno le arti,
che il primo produsse queste combina dei caratteri, delle proprietà e del modo
zioni, esse sono liquide e fumanti. Il fluo di preparare queste sostanze, e degli usi
ruro di fosforo è suscettibile di prender che se ne fanno o se ne possono fare.
fuoco e di bruciare. Si presume che allo Dei fluoruri in generale. La proprietà
ra si produca acido fosforico e fluoruro che posseggono questi sali d'intaccare il
gassoso, che si sparge nell'aria. L'acqua vetro quando si mescono con l'acido sol
lo decompone in acido fosforoso e acido forico, dà loro un carattere distintissimo
idrofluorico. per riconoscerli. Se sono sotto forma li
Il fluore produce alcune combinazio quida, vi si aggiunge l'acido solforico, si
ni utili nelle arti. (V. FLuoRURI.) versa il liquore sopra un pezzo di vetro
(BERzELIo–BAUDRIMoNT.) coperto d'uno strato di cera, su cui siasi
FluoRE. Piccoli cristalli poco duri on disegnato o tolta in alcune parti la cera,
golosi, coloriti, più o meno diafani e e si lascia evaporare. Se non si hanno che
come imperfetti, onde sono ingemmate piccolissime quantità di questi sali da
alcune pietre che si trovano co metalli saggiare, o la sostanza che vuolsi esami
nelle miniere. (ALBERTI,) nare non ne contenga che piccolissime
FLuone. Dicesi anche la stessa sostan porzioni, o nel tempo stesso contiene
za cristallizzata fuori delle miniere tan dell'acido silicico, si evapora il liquore
to sotterra che all'aria libera. in un vetro da orologio inattaccabile da
(ALBERTI.) gli altri acidi ; disciogliendo poi il sale
FLUoRE ( Spato ). V. F LUomURo di nell'acqua, si scorgono segni ben di
calcio. -

stinti sul vetro nel luogo ove la mas


FLUoRE. I chimici chiamavano un sa si è diseccata. Però è sempre meglio
tempo alcali volatile fluore l'AMMoNIACA. operare per via secca. -

(V. questa parola. - Scuopresi pur la esistenza de'fluoruri


- - (Arrrari), -
riscaldandone un pezzetto nell'estremità
FLUORICO. V, Acido fluorico e aci di un tubo di vetro aperto, nel quale si
Do idrofluorico. spinge la fiamma del cannello. Alcuni
(ALBERTI.) vapori acquei che contengono dell'aci
FLUORURO. Dappoichè si è com do idrofluorico condensansi allora nel.
provata più evidentemente che nol fosse tubo e vi lasciano macchie visibili evapo
da prima la esistenza di quel radicale cui randosi. Smithson tiene la sostanza da
si dà il nome di FLUoRE (V. questa pa assaggiarsi con pinzette di platino imme
rola.) si riconobbe dipendere dalla com diatamente dinanzi l'apertura del tubo,
binazione di esso con l'idrogeno la for ovvero prolunga questo con un semi
mazione di un acido il nome del quale cilindro di platino, su cui poggia la so
per conseguenza mutossi da quello di stanza, ed in ambi i casi, dirige la fiam
º i 0 FLUoR URo FLUoaUR o
ma del cannello nell'interno del tubo. cabile ai fluoruri. I metalli possono so
In tal guisa si scuoprono ne' minerali stituirsi l'uno all'altro nella combina
piccolissime quantità di fluore. zione col fluore ; ma risultano talvol
Alcuni fluoruri combinansi con l'aci ta da questo cangiamento dei fluoruri
do idrofluorico, per produrre sali aci doppi. º s -

di; altri fluoruri formano dei sali basici, I fluoruri alcalini, sciolti nell' acqua
unendosi ad una quantità d' ossido del e sottoposti alla cristallizzazione, si di
loro metallo, che contiene 1, 2 e 3 volte vidono in un sale acido cristallizzabile,
altrettanto metallo del fluoruro. che è un idro-fluato di fluoruro della
I fluoruri presentano ai reattivi or base, ed il liquore ritiene un eccesso di
dinariamente impiegati per distinguere alcali. Il fluoruro di titano, trattato con
la neutralità, delle reazioni acide o basi l'acqua, dà origine ad un idro-fluato di
che molto più manifeste di quelle che fluoruro e ad un fluoruro d'ossido. Vi
presentano offerte i cloruri e gli ioduri. sono alcuni fluoruri che l'acqua decom
Infatti, se i cloruri di mercurio arrossa pone ad un di presso compiutamente;
no la carta azzurra di tornasole, il sale ma tali sono quelli di antimonio e di bis
rino sembra essere senza azione sulla muto, - - - -

carta rossa, mentre non vi è alcun fluo Alcuni fluoruri sono insolubili nell'a
ruro che non agisca su di esse in un cqua, la quale non può alterarli. Il fluo
senso o nell'altro. -

ruro di calcio, quello di piombo, ed altri


Alcuni fluoruri sono liquidi come il trovansi in questo caso. Tutti i fluoruri
fluoruro di cromo, altri solidi come quel senza colore hanno la proprietà quando
li di potassio, di calcio, di piombo, talu vengono posti nell'acqua di divenire se
ni odorosi, altri no, tutti più o meno mi-trasparenti, e siccome hanno ad un
fusibili, alcuni volatili. dipresso la stessa rifrazione dell'acqua,
L'azione dell'idrogeno e dell'ossige così non si può accorgersi che vi sia qual
no su di essi esser dee analoga a quella che cosa al fondo di un vaso, se non do
che questi corpi esercitano sui cloruri. po che l'acqua ne è stata levata.
L'azione del cloro, del bromo e del » Gli acidi decompongono a freddo i
l'iodio è nulla, oppure dee limitarsi alla fluoruri solubili; essi hanno, al contra
trasformazione di alcuni protofluoruri in rio, poca azione sui fluoruri insolubili, a
perfluoruri ed in cloruri, bromuri o io li sciolgono senza alterazione. Il fluoru
duri. Sembra però che il cloro possa ro di piombo è solubile negli acidi ni
decomporre il fluoruro di mercurio. L'a trico ed idroclorico. A caldo, gli acidi
zione del fosforo e quella dello zolfo dee potenti decompongono i fluoruri insolu
rassomigliare a quella del cloro. Il car bili, come quello di calcio, e si formano
honio, il boro, il silicio e l'azoto, non dei sali e dell'acido idrofluorico. L'azio
possono esercitare sui fluoruri che una me dell'acido idrofluorico sui fluoruri,
azione debole od anco nulla nella mag dà origine ad una combinazione dalla
gior parte dei casi. Però coi fluoruri quale risulta una numerosa serie di sali.
dell'ultima sezione, il boro ed il silicio L'azione degli ossidi dee essere ana
debbono mettere il metallo a nudo e for loga a quella di questi corpi sui cloruri
nire dei fluoruri di boro e di silicio. In e sugli ioduri. I cloruri, gli ioduri , i
quanto all'azione dei metalli, la stessa solfuri non vennero posti a contatto coi
legge che è stabilita pei cloruri, è appli fluoruri. Devono risultarne delle dop
FLUoRUR o FL con URo 1 I 1

pie decomposizioni o delle combinazioni idrofluorico ; 5.º si producono ancora


che offrirebbero, senza dubbio, curiosi alcuni fluoruri con la reazione dei fluoruri
risultamenti. a - -

alcalini e degli ossidi sotto l'influenza


I fluoruri tendono ad unirsi tra loro dell'acido solforico. Questi sono i fluo
con molta energia. Si trova anco in na ruri volatili, come quelli di cromo e di
tura un fluoruro doppio, cioè, quello di arsenico. 6.º Finalmente i fluoruri inso
alluminio e di sodio, la criolite. Artifi lubili possono formarsi col mezzo di
zialmente se ne produce un gran nume doppie decomposizioni; questi sono i
ro, sia colla combinazione diretta dei fluoruri di piombo, d'argento, di calce,
fluoruri fra loro, sia con l'azione de di barite, ec. - -

gli ossidi sugli idrofluati di fluoruri ; Fluoruro d'alluminio. Non può questo
sali che debbono essere compresi sotto ottenersi che disciogliendo l'idrato d'al
l'indicazione di fluoruri doppi. Si cono lumina puro nell'acido idrofluorico. Di
scono i fluoruri doppi di cromo, d'an sciogliesi facilmente nell'acqua e forma,
timonio, di ferro, di rame, di nicco dopo l'evaporazione, una massa scilop
lo, di cobalto, di manganese, di zin posa trasparente, la quale non presenta
co, di tantalo, di molibdeno, di colom alcun segno di cristallizzazione e si pre
bio, ec., coi fluoruri alcalini. I fluoruri senta, dopo la diseccazione compiuta,
doppi si producono spesso per doppia sotto forma d'una massa translucida,
decomposizione, in casi nei quali non si giallastra, screpolata, che somiglia del
dovrebbero apparentemente ottenere che tutto alla gomma arabica, e interamente
fluoruri semplici. - si distacca dal vaso. In questo stato il
Si ottengono i fluoruri coi metodi se sale è scipito e sembra insolubile nell'a
guenti : . . . cqua, ma dopo qualche tempo vi si di
1.° Il miscuglio dell'acido idrofluo scioglie senza lasciare residuo. La sua
rico e dell'acido nitrico, dee intaccare, dissoluzione non può conservarsi in vasi
senza difficoltà, diversi metalli, quali so di vetro, poichè gl'intacca. Se, dopo a
no lo stagno, l'antimonio ed anche l'oro vere diseccato questo sale, lo si arro
ed il platino. Questo metodo non è venta, producesi un po' d'acido idro
usitato. 2.” Il fluoruro di mercurio o fluorico e resta un sale basico, che
di piombo trattati con corpi più po più non viene alterato dalla calcina
sitivi di questi metalli, come l' anti zione. Questo sale basico formasi pure
monio , danno origine a fluoruri vo quando si fa digerire il sale neutro con
latili, le cui proprietà hanno molta anal'idrato di allumina; quest'ultimo di
logia con quelle dei cloruri corrispon viene allora gelatinoso, semi-translucido,
denti. 5.º L'azione dell'acido idrofluo e, dopo la diseccazione, giallastro e gom
rico sugli ossidi, produce diversi fluoru ITAOSO, -

ri. L'acido titanico, per esempio, tratta Fluoruro d'alluminio e di potassio.


to con l'acido idro-fluorico dà del per Questo sale sembra esistere in varie pro
fluoruro di titano. Si apparecchiano con porzioni, due delle quali sono conosciute
lo stesso processo i fluoruri di tantalo, con certezza. 1.º Se versasi a goccia a
di tungsteno, di molibdeno, ec. 4.º I goccia una dissoluzione di fluoruro di
fluoruri appartenenti ai metalli delle tre allumina in una di fluoruro di potassio,
prime sezioni, debbono essere prodotti avvertendo di lasciare nel liquore un
dall'azione di questi metalli sull'acido eccesso di quest'ultimo fluoruro, ottiensi
I I 2 FLUoRURo - FltoRURo
un precipitato gelatinoso, che diviene nina calcinata con l'acido solforico dilui
bianco e polveroso dopo essere stato to in metà del suo peso d'acqua, si fa
lavato e seccato. I due metalli vi si tro bollire il miscuglio finchè rimanga com
vano in una tal proporzione da conte piutamente decomposto dall'acido; do
nere la stessa quantità di fluore. 2.” Se po di che lo si scioglie nell'acqua, e si
al contrario si versa una dissoluzione di precipita la soluzione con l'ammoniaca.
fluoruro di potassio, in una di fluoruro Se versasi goccia a goccia del fluoruro
di allumina, lasciando predominare que di potassio in una dissoluzione di allume,
st'ultimo sale, si ottiene un precipitato formasi un precipitato sfuggevolissimo,
simile al precedente pel suo aspetto, ma che diviene permanente con un eccesso
che per la composizione ne differisce: del sale di potassio, Quando si versa,
poichè il fluoruro di allumina vi contie al contrario, la dissoluzione di allume in
me una volta e mezza altrettanto fluore quella del fluoruro di potassio, ottiensi
del fluoruro di potassio. Questi sali dop un precipitato di sale doppio che non si
pii vengono decomposti dal calore ro ridiscioglie. a -
vente. Se si fa digerire coll'idrato d'al Fluoruro d'alluminio e di sodio.
lumina una dissoluzione diluita di fluo Proprietà analoghe a quelle del fluoruro
ruro di potassio acido, l'idrato viene precedente, però la sua insolubilità e più
dapprima disciolto, ed ottiensi una so manifesta, poichè, quando si aggiun
luzione che ha il sapore de' sali d'allu gono piccole porzioni d'idrato d'al
mina. Se vi si aggiunge una maggiore lumina ad una soluzione acquea di fluo
quantità d'idrato, si forma un precipita ruro di sodio acido, il sale doppio pre
to che è l'ultimo de due sali doppii on cipitasi sotto forma gelatinosa, e il li
de abbiamo parlato, e rimane nel liquo quore non ne ritiene che qualche ve
re del fluoruro di potassio neutro; infi stigio. Se si fa digerire l'idrato d'allu
ne, facendo bollire questo liquore col mina col fluoruro di sodio neutro, que
precipitato, producesi il primo de'due st'ultimo diviene caustico, molto più fa
sali doppii, e se si mise un eccesso d'i cilmente del sale di potassio. Il fluoruro
drato d'allumina questo produce, quan di alluminio e di sodio venne trovato in
do il liquore concentrasi, un sottosale natura ad Arksut in Groenlandia, sotto
doppio, combinazione per la quale ha forma di una massa bianca cristallina
una tendenza sì energica, che il liquore che ricevette il nome di criolite ; il fuo
diviene alcalino e acquista un sapor cau re vi si trova ugualmente scompartito
stico. Queste affinità del radicale dell'al fra il sodio e l'alluminio. -

lumina pel fluore e pel potassio, merita “Fluoruro di alluminio e di silicio.E


di fermare l'attenzione del chimico che solubilissimo nell'acqua. Evaporato, for
s'occupa dell'analisi dei minerali; infat nisce una gelatina trasparente, senza co
ti, quando si adopera la potassa per fare lore, che screpola colla diseccazione e
l'analisi d'un minerale contenente del diviene giallastra, ma senza perdere la
l'allumina e del fluore, questo doppio sua translucidezza; l'acqua, sebbene a
sale precipitasi sempre con l'allumina, la rilento, lo ridiscioglie del tutto.
cui proporzione non può allora calco La natura ci offre un minerale cri
larsi esattamente, poichè il precipitato stallizzato, che si annoverò fra le pietre
contiene e fluore e potassio. Presuppo preziose, per la sua durezza, la sua tra
sta questa circostanza, si mesce l' allu sparenza, e'l suo splendore, e che ricevet
FLUorrao Fluorºuao 1 i 5
te il nome di topazio. E una combina si porta con un pennello sul masti e che
zione del fluoruro di alluminio basico copre il vetro, e sul quale si è disegna
col silicato d'allumina. Un minerale a to, e quando si è diseccata, si può to
ualogo detto picnite, è composto di fluo glierne il sale coll'acqua, questa disso
ruro di alluminio neutro e di silicato di luzione può servire un'altra volta.
allumina. In queste due combinazioni Il fluoruro d'ammonio ha un sapo
la quantità di ossigeno dell' acido del re molto pungente ; l'acido solforico lo
silicato e uguale a quella della base; nel decompone con effervescenza molto vi
topazio, il silicato contiene una volta e vace e con grande sviluppo di calorico.
mezzo, e nel picnite tre volte altrettanto Il nitrato e l'idroclorato di calce, il sol
alluminio che il fluoruro. -
fato di magnesia ed i nitrati di mercurio,
Fluoruro d' ammonio. Il miglior di argento e di piombo decompongono
metodo di prepararlo è quello di mesce anch'essi il fluoruro d'ammoniaca.
re una parte di sale ammoniago 'in pol Quando introducesi il fluoruro di am
vere fina con due parti e un quarto di monico secco nel gas ammoniaco, que
fluoruro di sodio in polvere finissima, e sto sale assorbe prontamente una por
riscaldare il miscuglio in un vaso di pla zione del gas, e formasi un fluoruro ba
tino, Berzelio usa a tal uopo d' un cro sico, che svolge del gas ammoniaco e di
giuolo di platino munito d'un coperchio viene ancor neutro allorchè si sublima.
concavo, la cui cavità è piena di acqua; Ottiensi un fluoruro acido di ammo
questa si dee rimettere a misura che nio quando si fa evaporare una dissolu
viene evaporata nell'operazione. Riscal zione di fluoruro neutro col calore o
dando lentamente il fondo del crogiuolo, spontaneamente. Con l'evaporazione ad
il fluoruro di ammonio sublimasi sul una temperatura di 56 a 4oº, si ottiene,
coperchio, la cui temperatura non può quando il liquore comincia ad acquistare
eccedere l'oo gradi. E facilissimo ottenere maggior consistenza, una massa cristalli
questo fluoruro scevro di sale ammoniaco, na, granellosa, che può venire diseccata
e sublimato in piccoli cristalli prismatici. su carta bibula, e mantiensi in tale sta
Quando il sale che sublimasi è umido, to fino a che serbasi a questa tempera
svolgesi dell'annoniaca al principio del tura in aria secca; ma all'ordinaria ten
l' esperienza, e il prodotto è mischiato peratura cade sì prontamente in deli
ad un sale acido. Il fluoruro di ammo quescenza, che la massa ne prova una
mio si conserva all'aria, e facilmente si particolar mutazione. -

discioglie nell' acqua ; è pure legger Fluoruro d'argento. Secondo Gay


mente solubile nell'alcoole, ma la mag Lussac e Thenard è solubile neº acqua,
gior parte del sale contenuto nella dis non cristallizza e diseccandosi a una mas
soluzione forma, con l'acqua che vi si sa salina che attrae l'umidità dell'aria. Ad
attrova, un liquido pesante che precipita una temperatura elevata si fonde come il
al fondo del vaso. Ad una temperatura cloruro d'argento e la massa fusa si di
elevata entra in fusione prima di subli scioglie nell'acqua. Esposto in vasi aperti
marsi. Questo sale intacca il vetrº con a temperatura ancor più elevata si svolge
tale violenza, che lo corrode, anche sot del Muoruro e copresi la sostanza fusa
di una pellicola d'argento che va a po
to forma secca, pel semplice contatto. La co
sua dissoluzione acquosa somministra un a poco crescendo. - -

mezzo eccellente per incidere sul veti o : Fluo, u o di loro. Il fluoruro di buio,
Suppl. Div. Tecn. T. 1 V - i5
1 º4 FI.UoRUR o FLUoRUR o
od acido fluoborico, scoperto da Gay - quantità limitata di gas nell'acqua, la si
v º - - - - -.
Lussac e Thenard, è un gas senza colore, satura, il precipitato d'acido borico spa
di odore molto forte ed anco soffocante, risce in luogo di aumentarsi. Accade lo
molto acido, molto solubile nell' acqua, stesso quando dopo avere introdotto una
di densità egnale a 3,5 t 24. Spegne i piccola quantità di gas nell'acqua, si fa
corpi in combustione; non viene alterato evaporare la soluzione. Ad un certo gra
nè dal calore nè dall'elettricità. Resisteldo di concentrazione, l'acido borico de
all'azione di quasi tutti i corpi coi qual ilposto aumenta in quantità, quindi scom
venne posto in contatto, non viene de-pare interamente, il liquore diviene chia
composto che dal potassio e dal sodio,|ro e può essere distillato senza lasciare
- - - - -

che passano allo stato di fluoruri lascian-residuo.”


do il boro in libertà. Il fluoruro di boro può adunque costi
La sua azione sull'acqua è delle più tuire un idrato permanente, poichè può
vive ; è il più solubile di tutti i gas noti ; essere volatilizzato ; ma questo idrato e
pel che le più forti campane potreb decomponibile per l'aggiunta di una mag
bero rompersi se si ponessero a contat giore quantità di acqua. -

to con una grande quantità di acqua do - Questo idrato contiene una grande
po averle riempiute di questo gas. S i quantità di fluoruro di boro, poichè l'a
può giudicare dell'azione che esercitii cdua può sciogliere più di 7oo volte il
sull'acqua dal fumo denso che diffon-suo volume di questo gas. La soluzione
de nell'aria; è infatti il più fumante è senza colore, assai densa, molto fu
di tutti i gas conosciuti. Si può giudi-mante, di consistenza oleosa.
carne ancora dall' azione che esercita Riscaldata, perde circa il cinquan
sulle materie organiche; annerisce all'i-tesimo del fluoruro di boro che contie
stante il legno e la carta, impossessan-ne, quindi si volatilizza senza alterazione
dosi dell' acqua contenuta in queste In quest'ultimo stato somiglia all'acido
sostanze, e ponendo a nudo il loro car-solforico ordinario per le sue proprietà
bonio. generali. - - -

Sino ad ora abbiamo parlato di que D' ordinario si ottiene il fluoruro, di


sto gas come se fosse solamente solubileboro col metodo seguente. Si prende
nell'asqua; mentre offre anco dei feno- una parte di acido borico fuso e due
meni di decomposizione che debbono parti di fluoruro di calcio; si riducono
ºsere conosciuti. Quando si fa giungere queste due sostanze in polvere, si me
nell acqua ros o 15o volte il suo volu-iscono bene e s'introducono in una fia
me di questo gas, si precipita dell'acidola, aggiungendovi dodici parti di acido
borico; l acqua ne è quindi decompo-solforico molto concentrato, si riscalda

sta, e si forma una quantità corrispon-dolcemente la fiala e si raccoglie il gas


dente di acido idro-fluorico; ma il fluo-sul mer&urio. In tal modo si ottiene una
ruro di boro non viene decomposto che grande quantità di fluoruro di boro, ma
parzialmente ; una parte di esso rimane questo gas non è mai puro, contenen
intatta e si combina con l'acidoioso-fluo do 'del fluoruro di silicio e dell'acido
rico formatosi, producendo dell'idro solforico in vapori. I prodotti di que
fluato di fluoruro di boro. Questo coni sta esperienza sono solfato di calce e
posto è molto acido. fluoruro di boro. Si adopera un forte
Ma se, in luogo di far giungere una eccesso d'acido solforico, poichè quando
FI.Ua RtRo FLuoRuno 1 i5
se ne ponesse minor quantità, l'acqua to-fluore. Riscaldato lentamente sovra
abbandonata dall'acido che si combina una piastra, sembra luminosissimo nel
colla calce, riterrebbe indietro tutto il l'oscurità, crepita da ultimo e perde la
fluoruro di boro e si svilupperebbe ap sua acqua frapposta ; allora più non ri
pena del gas. - splende quando di nuovo riscaldasi. Pe
-

. Quando si vuole ottenere la soluzione rò s'incontra in natura dello spato-fluore


acquosa di fluoruro di boro, è necessa che non diviene luminoso per effetto del
rio far uso di un metodo particolare. Si fa calore. Una varietà di questo sale, tro
inimergere il tubo che conduce il gas in vatasi a Nertschinsk, in Siberia, ha la
una piccola campana ben asciutta, si ver proprietà di divenire luminosa tutte le
sa in essa del mercurio sino a che il tubo volte che si riscalda, purchè il calore non
vipeschi per alcune linee, quindi si versa ecceda un certo grado; le si diede il no
spl mercurio l' acqua che si vuole impie me di clorofane, poichè diffonde una lu
gare. In questa maniera il gas non arriva ce verde. Se esponesi per qualche tempo
al contatto dell'acqua, che dopo di ave alla luce del sole, acquista la proprietà
re attraversato lo strato di mercurio, e di spandere nell'oscurità per lungo tem
si evita in tal modo l'assorbimento, che po un debole splendore giallastro. Grot
l'estrema solubilita del gas non manche thuss, che fece intorno questo soggetto
rebbe di cagionare. Bisogna tenere la una serie di interessanti esperienze, trovò
pampana in un bagno d'acqua fredda, che precipitato lo spato-fluore coll'am
poichè il gas sciogliendosi innalzerebbe moniaca dalla sua dissoluzione nell'aci
la temperatura dell'acqua al di sopra di do idroclorico concentrato, il precipita
Jooº; ciò che renderebbe la soluzione to secco ha la proprietà di risplendere,
molto imperfetta. •,
quando riscaldasi, se peraltro lo spato
Ma val meglio, quando si voglia otte fluore non l'avesse perduta prima di es
nere il gas puro, trattare in un tubo di sere stato disciolto nell'acido; ma in
ferro rovente, un miscuglio d'acido bo quest'ultimo caso, vale a dire quando
rico e di fluoruro di calcio; con questo più non la possede, il precipitato ne è
mezzo si produce del borato di calce e si privo del pari. Sarebbe difficile spie
sviluppa del fluoruro di boro. - gare questo fenomeno, in modo soddis
• Quando si desidera, al contrario, il facente. Grotthuss assicura che uno spa
fluoruro disciolto, lo si ottiene diretta to-fluore che abbia perduta la proprieta
mente sciogliendo dell'acido borico in di divenire fosforescente, la ripiglia fino
acido idro-fluorico diluito con acqua. ad un certo punto quando si fanno passare
Conosconsi molte combinazioni dop alcune scintilfe elettriche immediatamen
pie del fluoruro di boro con quelli di te sopra la sua superficie. -

alluminio, di ammonio, di bario, ec., le Trovasi pure del fluoruro di calcio


cui proprietà non sono però di tale nate nelle ossa degli animali in cui entra per
ra da meritare che se ne parli in un'o alcuni millesimi del loro peso, principal
pera della natura della presente. roente nello smalto del denti. Trovasi,
- Fluoruro di calcio. La natura lo pre sebbene in piccolissima quantità, disciol
senta di frequente cristallizzato in cu to nell'urina umana insieme al fosfato di
bi o in ottaedri, o sotto forma di masse calce delle ossa. Infine, ci sono alcune
compatte e più di rado sotto quella di sorgenti che ne contengono, come, per
polvere. Lo si chiama generalmente spa esempio, l'acqua minerale di Carlsbad.
1 i 6 Fi roRU Ro FLo avro -

Volendo procurarsi questosale con chissimo fluoruro di calcio in dissoluzio


mezzi chimici, si prende carbonato di ne. Questo sale è pochissimo solubile
calce recentemente precipitato, e lo si nell'acido idrofluorico, e la più piccola
satura finch'è ancor umido, con l'acido quantità di carbonato di calce che ag
idrofluorico scevro di silicio. Il sale che giungesi a quest'acido, lo intorbida. Se.
ottiensi in questo caso è granelloso come all'opposto si aggiugne un po' di sale
il carbonato di calce, e può facilmente di calce all'acido idrofluorico allungatis
lavarsi. Se, al contrario, lo si precipita simo, non formasi precipitato che quando
da un sale di calce neutro mediante un si satura l'acido con un alcali. L'acido
fluoruro solubile, si ottiene una massa ge idrofluorico forma un precipitato di fuo
latinosa.che riprende, anche dopo essere ruro nelle dissoluzioni neutre e poco di
stata seccata, il suo aspetto di gelatina, luite de' sali di calce. L'acido idroclori
allorchè vi si versa sopra dell'acqua, e che co, allungato e bollente,- discioglie una
non può lavarsi per feltramento perchè piccola quantità di fluoruro di calcio
ostruisce i pori della carta. Questa gela che si può indi ottenere, precipitan
tina è tanto translucida che si crede dap dolo con un alcali, od evaporando l'aci
prima non essersi ottenute che un preci do libero. Se si fa bollire coll'acido ni.
pitato pochissimo abbondante. Per rifra trico, il fluoruro di calcio ne viene in
zione appare rossastra e opalina. L'am parte decomposto. Varii chimici otten
moniaca caustica contribuisce a rendere nero dissoluzioni più saturate, di fluor
la precipitazione compiuta; ma quando ruro di calcio negli acidi nitrico o idro
la soluzione contiene un eccesso di sale clorico; ma queste debbono la loro
di calce, il fluoruro potrà trovarsi mi esistenza all'uso d'uno spato-fluore sili
sto a carbonato di calce. Il fluoruro di cifero, che forna un sale solubilissimo
calce, naturale o artifiziale, non viene negli acidi, che è il fluorure doppio di
decomposto ad una bassa temperatura, silicio e di calcio. L'idrato di potassa
dall'acido solforico, ma se ne imbeve, o di soda non decompone il fluoruro
diviene del tutto trasparente, e forma un di calcio, nè per via secca nè per ria
liquido denso che può tirarsi in fili. Se umida; ma per via secca questo sale
contenesse dell'acido silicico, producesi viene facilmente decomposto dai carbo
ll tma effervescenza dovuta allo sviluppo nati di potasse o di soda, specialmente

del gas fluoruro di silicio, formasi del allorchè lo spato-fluore adoperato viene
gesso, e la massa perde la sua trasparen-sottomesso alla levigazione. Il miglior
za. A 4o” il fluoruro di calcio puro co-metodo di preparare, con lo spato-fluore,
mincia a decomporsi e perde nel tempo l'acido idrofluorico scevro di silicio, è
stesso la sua trasparenza. Se prima che senza dubbio quello di decomporre dap
la decomposizione si operi aggiungesi al prima la spato, fluore col carbonato di
muscuglio dell'acqua, il fluoruro di cal-potassa o di soda a fine di procurarsi un.
cio si separa, e la massa diviene lattea.fuoruro a base alcalina scevro di silicio,
Gli acidi nitrico e idroclorico hanno pu- poi trattare il fluoruro coll'acido solfori
re la proprietà di dare questa traspa-co. Dietro gli sperimenti di Scheele, il
renza al fluoruro di calcio, ma senza che fluoruro di calcio non viene decompo
il liquore divenga viscoso. Versandovi sto distillandolo col sale ammoniaco, ma
dell'acqua il miscuglio diviene latteo, e bensì allora quando distillasi cel solfato
il liquore feltrato non contiene che po-ldi ammoniaca. -
F, con uno - - FI.roRr Ro . i 17
Anche il fluoruro di calcio può unirsi del vapore e del gas rendono pericolo
ad altri fluoruri, cioè a quelli di boro, e sa l'esperienza, quando si operi sopra
di siſicio, ma queste combinazioni non una quantità considerevole di potassio e
hanno usi tali da meritare d'essere ricor di acido. È più sicuro porre un fram
dati. È piuttosto da menzionarsi un dop mento di potassio in un serbatoio di ra
pio sale particolare formato di fluoruro di me, far giongere in esso la corrente
calcio e solfato di calce che ottiensi riscal d'acido idro-fluorico e raccogliere il
dando in un crogiuolo di platino un mi gas idrogeno alla maniera ordinaria. Ciò
scuglio d'una parte e tre quarti di solfato npn ostante, non è con questo mezzo
di calce con una parte di spato-fluore. La che si ottiene il fluoruro di potassio. Il
massa entra in fusione al calore rovente, metodo il più semplice consiste nel sa
e forma un liquido trasparentissimo, che turare l'acido idro-fluorico con carbo
si solidifica col raffreddamento, e forma nato di potassa, avendo cura di lascia
nno smalto. Per questo negli assaggi al re un piccolo eccesso di acido. L'acido
cannello si usa lo spato-fluore per rico carbonico si sviluppa, e il fluoruro di
noscere il gesso, e viceversa Ne punti potassio rimane sciolto; si evapora il li
di contatto, i due sali si fondono facilis quido e si ottiene questa sostanza sot
simamente; ma, dopo alcuni istanti, l'aci to forma di eristalli, se l'evaporazione
do solforico comincia ad essere decompo è lenta, ed eseguita in un vaso largo
sto ed allora la massa produce una leggera alla temperatura di 55° a 4o”. Questi
effervescenza, diviene meno fusibile, for cristalli sono cubici od in prismi diritti,
ma alcune eserescenze simili a cavoli quadrati, con croci in diagonale alla loro
fiori, e diviene da ultimo affatto infusibi estremità o in tramogge a scala, come il
le. Il fluoruro di calcio si comporta nel sal comune. Questo sale è deliquescente,
la medesima guisa co solfati di barite e molto alcalino, e la sua soluzione neu
di stronziana.' -
tralizzata coll'aceto, diviene molto acida
Facendo fondere due parti di spa quando venga diluita con acqua. E for
to-fluore con una di carbonato di potas mato di - .

sa, od una parte del primo con due del r

secondo, si ottiene, secondo Berthier, - potassio. 67,6o -

un liquido trasparente, che perde l'aci fluore . 52,4o


do carbonico ad un fuoco violento e di
viene opaco. Dopo il raffreddamento, la 1oo,oo.
massa è leggermente cristallina e semi
translucida; l'acqua le toglie del carbo si può impiegare questa sostanza per
nato di potassa unitamente ad un poco incidere sul vetro. In fatti allo stato di
di fluoruro di calcio. - soluzione attacca il vetro a capo di un
Fluoruro di potassio. L'acido idro giorno o due. In questo caso, se si im
fuorico viene decomposto dal potassio piegano 5 parti di fluoruro di potassio,
con grande energia alla temperatura or ºn e risulta un nuovo sale formato di 2 di
dinaria; e siccome l'acido concentrato fluoruro si silicio e di 1 di fluoruro
bolle anch'esso ad una bassa temperatu di potassio. L' ossigeno della silice ha
ra, e la reazione dà origine ad una gran servito ad ossidare il potassio, ed il sili
de quantità di calorico, e sviluppo di cio si è unito al fluore. TLa perdita che
gas idrogeno, così la produzione celere si ha in questo genere “di lavoro sa
1 , 8 - FLUoRuRo - - - FLUsso
rebbe dunque di un terzo dell'effetto di soda. Se il sale venne prodotto colla
utile che potrebbe produrre l'acido ealcinazione del fluoruro di silicio e di
idro-fluorico reale, ma si trova compen sodio, produce dopo la dissoluzione e la
sata dalle perdite inevitabili che accom evaporazione, cristalli romboedrici, opa
pagnano i metodi ordinari. -
lini, che divengono cubici facendoli nuo
Fluorurò di sodio. Ottiensi facilissi vamente cuistallizzare. Questo sale è po
mamente questo sale, non solo neutraliz chissimo fusibile, e si liquefà men difficil
zando l'acido idrofluorico puro colla so mente del vetro. Non è più solubile nel
da, ma anche mescendo 1 o parti di fluo l'acqua bollente che nell'acqua fredda,
ruro di silicio e di sodio con 1 1,2 di car così che la sua dissoluzione bollente nul
bonato di soda anidro e tanta acqua da la depone col raffreddamento; 1 oo parti
ridurre il tutto in una poltiglia poco den di aequa ne disciolgono 4 di fluoruro di
sa, Si fa indi bollire il miscuglio, che sodio, vale a dire, una parte del sale ne
svolge del gas acido carbonico, e rappi dimanda 25 di acqua per disciorsi. Però
gliasi in una massa solida. Questa si la non puossi ottenere la dissoluzione a
scia raffreddare, si polverizza, se la fa questo grado di concentrazione, che eva
bollire con una maggior quantità d'a porandola fino al punto che cristallizzi.
cqua, finchè sia cessata ogni effervescen. Quando fu evaporata fino a pellicola,
za. Se si mettesse più acqua per operare contiene una parte di sale in 25 d'acqua.
la decomposizione, si otterrebbe l'acido Questo fluoruro disciogliesi con tale len
silicico sotto forma di gelatina, stato in tezza che, quando non fu ridotto in pol
cui si discioglie in grande quantità colla vere estremamente fina, è difficile otte
vacro, ed altera la purezza del sale si merlo disciolto. L'alcoole non iscioglie.
feltra, il liquore e lo si evapora. Con una che vestigi di questo sale. Il fluoruro di
lenta evaporazione, la dissoluzione som sodio discioglie, con la fusione, alquanto
ministra cristalli cubici regolari, che si de acido silicico col quale è più solubile che
pongono al fondo del vaso ; e, se la con solo; ma quest'acido non lo decompo
centrazione avviene più rapidamente, ne, e i due corpi possono essere indi se
formasi una crosta alla superficie del li parati l'uno dall'altro col mezzo del
quido. Durante la cristallizzazione con l'acqua. -

ispontaneo evaporamento, il sale produ (BERzeiro-DeMas-GiovasNI Pozzi.)


ce un fenomeno di scintillazione molto sim-l FLUSSIONE. Newton chiamò melo
golare. L'evaporazione dee farsi in vasi do ed analisi delle flussioni quel metodo
metallici, poichè questo sale, come quello e quelle analisi che altri dicono delle
di potassio, intacca il vetro. Ad un certo quantità differenziali o infinitamente pic
grado di concentrazione, il liquore pren cole, e che appartengono al calcolo pirº
de una tinta opalina ; si evapora allora FERENziale (V. questa parola).
fino a secchezza, si espone il residuo adi - (ALBERTI.)
un leggero calor rovente, affine di ren FLUsso e riflusso del mare. L'at
dere insolubile l'acido silicico che può trazione ch'è la causa dei movimenti ce -
ritrovarvisi,lo si ridiscioglie nell'acqua, lesti, estende la sua influenza e mostra
e si fa nuovamente cristallizzare il sale. chiaramente i suoi effetti sulle acque del
Il fluoruro di sodio sempre cristallizza in mare, e in quel fenomeno che porta il
cubi, quando è puro ed in ottaedri nofile di flusso e riflusso e riducesi ad
quando la soluzione contenga carbonato un abbassamento e innalzamento di
l'Lusso FI.csso i 19
quelle acque due volte quasi in un giºr del mare, delle quali parleremo più in
no per un moto di oscillazione rego manzi. -

l re. Le acque dell'Oceano, e in genera Per trovare l'ora della marea in un


le di tutti i mari che hanno grande e dato giorno occorre ; -, -

stensione, si gonfiano prima, e montane 1.º Conoscere il così detto stabilimen


do quasi per sei ore innondano le ripe e to del luogo, cioè il ritardo costante che
penetrano nell'interno dei fiumi a mol osservasi nelle maree in quel luogo del
ta distanza dalla loro foce: questo mo quale si tratta, ritardo che varia per mol
vimento delle acque si chiama flusso. Le tissime circostanze, ma che per lo più
acque che s'innalzano, giungono spesso suole essere costante. Questo stabilimen
ad una grande altezza, alla quale tengonsi to si trova mediante osservazioni, quanto
per pochi istanti, ed è quello il punto più si può ripetute, fatte in differenti
cui dicesi alta marea. A poco a poco le tempi dell'anno,
acque cominciano ad abbassare gradata 2.° Conoscere l'eta della luna nel
mente e giusta gli stessi periodi pei quali giorno proposto. -

si erano innalzate, ritirandosi da luoghi 3.° Conoscere a qual ora dopo il


che già avevano innondato : questo no mezzo giorno la luna giunga sul meri
vimento, che dura parimente un quarto di diano. - -

giorno, si distingue col nome di riflusso. L'età della luna si trova sommando la
Giungono abbassandosi alla maggiore lo epata dell'anno (la età della luna al primo
ro depressione, in cui non restando che di gennaio), all'epatta del mese (la età
alcuni momenti, si dice che in quello ha della luna al primo del mese se si ebbe
luogo la bassa marea. Comincia di nuo la luna nuova al primo di gennaio) ed il
vo il flusso a tenore delle medesime leg giorno del mese. Se il prodotto di que
gi, e giusta il medesimo periodo, di nuo sta somma risulta minore di un mese lu
vo succede il riflusso, e così si ha conti nare indica la età della luna i che se ri
nuamente flusso e riflusso, alta e bassa sultasse maggiore converrebbe sottrarre
marea. Ora questo fenomeno, che è ge il numero dei giorni del mese lunare, ed
nerale, nasce e deriva dall'azione o at il residuo indicherebbe la età ricercata.
trazione del sole e della luna sopra le a Le epatte pei mesi sono le seguenti :
cque del mare. -
gennaio o, febbraio 2, marzo 1, aprile 2,
Non è questo il luogo di spiegare in maggio 5, giugno 4, luglio 5, agosto 6,
qual modo agiscano queste atirazioni, settembre 7, ottobre 8, novembre 9,
accenneremo soltanto come La Place dicembre 1o.
abbia trovato e stabilito essere l'intensi Cerchisi, per esempio, l'età della luna
ta della forza della luna tripla di quella pel 1 o giugno 1828. -

del sole, e doversi quindi colle fasi di -

questa accordare i periodi delle maree. Epatta dell'anno . . . 14


Daremo qui piuttosto una regola sem Epatta del mese 4
plice per trovare il punto delle maree Giorno del mese . I 0

in un dato giorno, ricerca che può gio


vare ai commercianti ed a quelli che vo - 28 giorni.
lessero trarre partito da alcune utili ap:
plicazioni propostesi all'agricoltura ed Quando la luna è nuova trovasi dessa
alle arti degli effetti del flusso e riflusso sul meridiano allo stesso tempo che il
i 2o Flusso FLusse
sole, e vi giugne 48 minuti, o circa 8 de-re di Lincoln che le acque le quali anda
cimi di ora, più tardi per ogni giorno vano a finire in mare, erano il più delle
della sua età, perciò moltiplicasi la eta volte abbondantemente limacciose, cad
della luna per 8, elevansi le unità, le quali de loro in pensiero di trarne profitto
si moltiplicano per 6 per avere i minuti. raccogliendone il limo; al quale scopo
Le altre cifre sono le ore dopo il mezzo circondarono di un rialzo di terra o
giorno in cui la luna giugue sul meridia-larginello quei poderi che sottoporre si
no, le quali, se sono più di 12 portasi potevano ad innondazione nel momento
l'eccesso dopo la mezzanotte, cioè sulle del flusso. L'acqua che viene quivi con
ore del mattino seguente. Così se la età dotta per un'apertura, vi stanzia, e de
della luna è a 8 giorni, si avrà a 8 x 8 pone il limo, e poscia lasciasi scºrrere.
= 224 ossia 22 ore e 24 minuti, cioè, Conseguentemente ne risulta una depo
la luna sarebbe sul meridiano alle ore 1olsizione di successivi strati di concime di
e 24 minuti del mattino seguente. sì ottima qualità, che un recinto in tal
Trovasi quindi l'alta marea aggiun guisa abbonito rende abbondevoli rac
gendo il tempo in cui la luna giugne sul colti, e tal fiata per sette anni consecuti
meridiano dopo del sole a quello del vi, non ha mestieri di qualsiasi altro le
tempo ordinario dell'alta marea, cioè tame. i -

allo stabilimento del luogo. Dappoichè siamo entrati in questo


Ricerchisi adunque, per esempio, il proposito non vogliamo qui passare sotto
momento dell'alta marea a Bristol pel silenzio un altro spediente di simile.na
1o giugno 1828; supponendo che le tura, imaginatosi pure nell'Inghilterra,
tavole dell'osservazione per Bristol die per trarre partito delle acque di pioggia
no per lo stabilimento di quel porto. Costruiscono in alcune posizioni della
cioè pel ritardo costante delle maree. contea d'York dei piccoli stagni, scavan
. . . . . . . . . . . 6 ore 56 minuti do la terra verso la fine d'autunno, for
Aggiugnendo le ore do- - mando dei bacini in pendio la cui massima
po il mezzogiorno in profondità nel centro non oltrepassa i set
cui la luna giugne sul - te piedi all'incirca. Dopo questa opera
meridiano. . . . . 1o . . 24 zione il terreno viene unito e battuto, e
con uno staccio vi spargono sopra della
17 ore - calce polverizzata per due o tre pollici di
Sottraendo - grossezza; più il terreno è poroso e più
ne abbisogna : indi viene innaffiata in
Rimangono 5 ore. modo da formarne una crosta su tutta la
superficie. Consecutivamente vi pongono
Queste regole non sono esatte a rigore, uno strato di terra argillosa di circa 6
ma abbastanza approssimative per poter pollici, unettata a grado da renderla
servire negli usi ordinari, molle. Con mazzeranghe battesi l'argilla
Fra le applicazioni industriose che a più riprese finchè ne risulta un corpo
vengono fatte in Inghilterra, deesi con solido e compatto, che viene coperto per
siderare ingegnosissima quella di trarre ultimo con altro strato d'argilla, o con
profitto dal flusso e riflusso del mare a creta tritata, o con calce, o con ghiaia
benefizio dei terreni. Avendo rilevato gli minuta, per guarentire il terreno dai
abitanti delle spiaggie nelle contee d'Yorkldanni che il calpestio degli animali po
FI.usso Flusso l a I.

irebbe cagionarvi. Di leggieri le pioggie che si possa trarne grande vantaggio da


dell'inverno empiono i bacini, e quelle questo metodo. Venne da altri proposto
che cadono fra l'anno bastano a mante di raccogliere l'acqua in vasti bacini argi
nerli. Questi piccoli stagni nella contea nati in cui quella entrata nel tempo del
d'York danno una rendita di 15 lire l'alta marea venisse chiusa con sostegni
sterline (575 franchi) in un circuito di e lasciata cadere al momento della ma
sessanta piedi di diametro, e servono per rea bassa, dirigendola mediante una gora
abbeverare gli animali; l'acqua che ne sopra ruote od altre macchine comuni
trabocca serve a fertilizzare le praterie od idrauliche. Questo metodo potrebbe tor
altri luoghi più bassi. Alcuni proprietarii nar utile nelle spiagge di quemari le cui
estendono la superficie dello stagno sce maree sono assai forti; è però assai dub
gliendo a tal uopo un luogo più oppor bio negli altri se la spesa necessaria per
tuno per farvi stanziare l'acqua per quat costruire i vasti bacini fosse compensata
tro anni, ponendovi del pesce, e cangian dall'effetto che si otterrebbe. Possono ri
do poscia di situazione per ridurre quel guardarsi come applicazioni della forza del
luogo al suo primo grado di coltivazione. flusso e riflusso del mare, quel cantieri in
Questo metodo produce raccolti oltre cui si fanno entrare le navi durante l'alta
modo abbondanti durante il periodo di marea, sì che poi con lo scendere di que
sette a otto anni, senza che il terreno ab sta vanno a poggiarsi sulle vase, ove si
bisogni d'altro concime. -
fanno rimanere, impedendo l'accesso al
I movimenti delle acque del mare ven l'acqua nel risalire della marea ; riattata
nero pure proposti più volte quale sor la nave si aprono i sostegni e l'alta ma
gente di natural forza motrice. Venezia rea la ripone a galla, al qual punto se
ricorda aver avuto in altri tempi mu la fa uscire. -

lini da grani mossi appunto dal flusso Si trasse pure profitto dal flusso e
e riflusso, situati essendo probabilmente riflusso per mantenere scavata la boc
in que luoghi dove incanalandosi le a ca dei porti. Raccogliesi a tal effetto l'a
cque la corrente era maggiore. Tuttochè cqua in vasti bacini quando è alta; vi
di questa forza non siasi realmente tratto si trattiene, e quando la marea è bassa
ancora profitto,nullameno sarà utile acem apronsi sostegni, posti in tal direzione
mar qui brevemente i tentativi fattisi in che l'acqua del bacino attraversa la boc
questo proposito. ca
petodeldella
portosuae ne scava il fondo per l'im
correntia. - a
All'oggetto di valersi del flusso e ri
flusso si propose una ruota a pale soste Varii mezzi proposersi anche per valer
nuta da galleggianti in una serie di canali si della forza dell'agitazione dei flutti, fra i
disposti con tal arte, mediante quattro quali ne citeremo due soli. Montgolfier,
porte a ventaglio, due delle quali apri Watt e Boulton avevano suggerito l'uso
vensi solo al crescere e due allo scemare dell'ariete idraulico per innalzar l'acqua
dell'acqua, che la ruota era obbligata a delle saline, e si comprende che quest'a
girare sempre nella stessa direzione. La cqua innalzata, facilmente avrebbe potuto
lentezza però del corso dell'acqua pel essere applicata a muovere una ruota, un
solo effetto del flusso e riflusso del bindolo o simile altro congegno. Il cele
mare, lentezza che doveva al certo au bre Borgnis, cui tanto dee la meccanica,
mentarsi pei tortuosi giri che presenta osservò come l'ariete idraulico potesse an
vano i canali, sembra non lascia sperare che servire immediatamente di macchina
S ppl Dr. Tecn T IX. 16
I 2 2 FLusso l'Lu11o
motrice, sostituendo all' acqua ascen livello prodotto dalla marea, converrebbe
dente uno stantuffo il quale riceverebbe far mobili in guisa da poterli alzare o
un moto alternativo di va-e-vieni, simile abbassare i tubi orizzontali. Nullameno
a quello che hanno le macchine a vapore ci pare non sia tal cosa da venire di
a semplice effetto, e che potrebbe, cogli menticata, molto più che, osserveremo
stessi mezzi che in quelle, cangiarsi in incidentemente che potrebbe forse sor
circolare continuo. Siccome oltre alla tir utile effetto sui fiumi rapidi ove, o
forza dei flutti voleva il Borgnis trarre per angustia di letto o per frequenza
partito anche da quella del flusso e ri di navigazione o per altro qualunque
flusso, così disponeva egli due tubi oriz siasi motivo, non si potessero usare le
zontali, ciascuno dei quali aveva una e ruote idrauliche. Un semplice mezzo
stremità spanta a guisa d'imbuto; l'uno venne pure da altri suggerito per appro
riceveva l'azione del flusso, l'altro, po fittare della forza de flutti e consiste nel
sto all'inverso, quella del riflusso. Le legare una grossa barca ad una robusta
altre disposizioni erano le medesime che leva posta in bilico, sicchè a questa si co
nel comune ariete idraulico, salvo che, municassero tutti i movimenti delle onde
in luogo di un tubo ascendente, al di e del flusso e riflusso. Per quanto irre
sopra eravi un cilindro in cui scorreva golare esser debba l'azione di tale un
uno stantuffo. ( Vedi ARIETE idraulico.) congegno, pure in qualche caso può forse
Non indica il Borgnis in qual modo si giovare, e abbiamo perciò stimato utile
desse uscita all' acqua dopo salito lo l'accennarlo.
stantuffo per lasciarlo scendere, ma si All'articolo DARsENA abbiamo veduto
comprende che basta una semplice chia in qual guisa si ripari a quegli inconve
ve la quale si apra allorchè lo stan nienti che spesse volte produce un gran
tuffo è giunto in alto della sua corsa, e de cangiamento di livello pel flusso e ri
si chiuda quando è al basso. Occorrereb flusso nelle navi che non potrebbero sen
be un volante che per la velocità acqui za gli aiuti dell' arte penetrare in alcuni
stata facesse scendere lo stantuffo o un luoghi senza pericolo di rimanere all'a
contrappeso come nelle macchine a va sciutto.

pore a semplice effetto. Per dare qual (DoMENico Scinà –RIccARDo PHILLIPs
che regolarità all'azione di questo mec –G.”M – Journ. des Conn. Usuelles.)
canismo, suggeriva l'inventore di adat FLUTA. Registro d'organo di can
tare due grandi chiavi presso alla bocca ne ad anima, aperto di 4 piedi, che ser.
dei tubi, i cui fori si aprissero più o meno ve di unisono al principale. Alcuni dan
secondo la velocità del moto, col mezzo no questo nome anche al registro che
del pendulo comico di Watt. Ciò che te più comunemente dicesi flauto.
miamo si è che la corrente prodotta dal - (Diz. della Musica.)
flusso e riflusso resterebbe spesso senza FLUTONE. Registro d'organo a can
azione su questa macchina per la sua estre ne d'anima, di due piedi, che serve di
ma lentezza, e che sarebbe poi difficile co unisono al principale: quando è fatto
struirla di tale solidità da poter reggere largo alla sommità chiamasi corno.
a lungo all'urto che ad ogni colpo dell'a (Diz. della Musica.)
riete pei flutti ricevere dovrebbe lo stan FLUTTO. Agitazione violenta delle
tuffo, massime nelle grandi burrasche. Si onde pel vento o pel rapido crescere e
noti inoltre che, atteso il cangiamento di battere contro le sponde nel crescere
Focev a ri Focenari i 25
della marea. All'articolo FLusso abbiamo
zione, decantare il liquido, e stillare
indicato come siasi più volte proposto l'alcoole al bagno-maria. Il residuo oleo
di valersi del movimento dei flutti per so si tratta coll'alcoole freddo e diluito,
forza motrice. (G.“M.) dopo la volatilizzazione del quale rima
FOCA. V. vrrei.Lo marino. ne un grasso liquido, contenente l'acido
FOCCATA. Il tralcio che nasce tra focenico, chiamato da Chevreul foceni
le due braccia della vite. na. È reso un poco acido da alquanto
(Giunte veronesi al Voc. della Crusca.) acido focenico che l'alcoole ne svilup
FOCE. La bocca dove i fiumi metto pò, e che può togliersi colla magnesia.
no capo in mare (V. FIUME). La focenina ha le seguenti proprietà.
-

(ALBERTI.) compiutamente liquida a 17°, ha un


FOCENATI, Acido FOCENICO, leggero odore che si può definire com
FOCENINA. L'acido focenico è un aci posto di quello dell'acido focenico cui
do grasso volatile, dal quale proviene siasi aggiunto qualche poco di etere; il
l' odore particolare del grasso del delfi suo peso specifico è o,954 a 17°; non
mo, come l'odore del grasso di montone reagisce alla maniera degli acidi. L'al
dipende dall'acido ircico. Non si sa pe coole la discioglie in grande quantità,
ranco precisamente in quale stato que e la rende sempre acida, quantunque
st'acido esista nel grasso, e fino ad ora non v abbia che pochissimo acido reso
le opinioni sono divise tra due ipotesi. libero. Si saponifica assai facilmente, e
L'acido è totalmente formato nel grasso produce allora 59 parti di acido oleico,
combinato con esso, all'incirca come al 15 di glicerina e 52,82 di acido foce
cuni acidi possono combinarsi con l'etere, nico anidro.
producendo un liquore che non è acido; È chiaro, da quanto precede, che la
oppure il grasso contiene un elaina focemina è una combinazione di acido
particolare, diversa dalle altre per la focenico con un grasso analogo all'etere,
proprietà di dare un acido volatile, rispetto alla composizione, oppure una
quando si saponifica. La prima opinio specie affatto particolare di elaina.
ne sembra più verosimile dell'altra; per L'acido focenico appartiene come l'a
chè, indipendentemente dalla saponifi cido ircico, ed alcuni altri alla classe degli
cazione, v hanno molte altre circostan acidi detti volatili. Venne scoperto da
ze, come, per esempio, la dissoluzione Chevreul, il quale l'ottenne non solo dalla
del grasso di delfino nell'alcoole, l'in focemina, ma anche dallo spermaceti, e
fluenza dell'aria sopra di esso, ec. che dalle bacche mature del viburnum opa
sviluppano certe porzioni di acido foce lus, il cui odore gli fece nascer l'idea di
mico, donde risulta che il grasso esala un rintracciarvelo. Egli lo chiamò dapprima
odore più forte, e acquista la proprietà di acido delfinico, ma ne mutò poscia la
arrossare il tornasole, della quale si può denominazione, per evitare gli errori
privare colla magnesia che satura l'aci che avrebbero potuto derivare da un
do. Trattando il grasso di delfino col nome che in chimica vegetale poteva cre
l'alcoole, quello che contiene l'acido fo dersi derivata da quello dalla pianta del
cenico si discioglie più facilmente dell'al phinium. -

tro. Chevreul prescrive di sciogliere 1 oo Per ottenere l'acido focenico, si sapo


parti di grasso in 9o di alcoole anidro nifica la focemina con un idrato di pº
caldo , lasciar raffreddare la dissolu tassa, si decompone il sapone con l'acidº
1 24 FoceNATi FocENAti
tartarico, si separano gli acidi grassi con la decomposto a spese dell'aria rinchiusa
feltrazione, e vi si aggiunge quanto basta nel vaso. Si può ritrarre l'acido dalla
di acido tartarico finchè si precipiti del dissoluzione acquosa aggiungendo una
surtartrato di potassa. Si lavano gli acidi quantità bastante di cloruro di calcio, e
grassi a più riprese con l'acqua, la quale distillando al bagno-maria. -

adoperasi poi a lavare il tartrato di po L' acido focemico puro è un olio


tassa, indi si stilla il liquore acido mesciu scorrevolissimo, scolorito, di un forte
to con l'acqua di lavacro. Si assaggia il odore acre, simile a quello del burro
prodotto della distillazione per assicu rancido e dell'olio vecchio di delfi
rarsi della sua purezza, e lo si stilla unano, il qual ultimo odore comunica a
seconda volta nel caso che lasciasse un tutti gli oggetti che tocca. Ha un sa
residuo dopo essere stato evaporato allo pore acido bruciante, e un lontano gu
stesso modo come stillando l'acido ircico. sto etereo di mela appiuola. Lascia
Si satura poi con l'idrato di barite, e si una macchia bianca sulla lingua. Il suo
evapora la dissoluzione a secco. Si sepa peso specifico è o.952 a 28°. A – 9° è
ra allora l'acido dal sale secco con l'uno ancora liquido. Il suo punto di ebolli
o con l'altro dei metodi seguenti. zione è al di sopra di 1 ooº. Fuori del
Si mettono 1oo parti di focenato di contatto del gas ossigeno, si volatilizza
barite polverizzato in un vase di vetro senza decomporsi. Lascia sulla carta una
cilindrico stretto, e vi si versano sopra macchia di grasso che tosto sparisce.
2 o5 parti di acido fosforico disciolto. Quest'acido oleoso è un acido focenico
di 1,12 di densità. Il fosfato di barite acquoso, che contiene 9 per 1 oo d'a
che si produce, si precipita, e, dopo cqua. Non si è peranco potuto separarlo
qualche tempo di quiete, formasi alla da essa ed ottenerlo allo stato anidro.
superficie del liquido uno strato di aci Cento parti di acqua a 5oº ne disciol
do focenico, il quale si separa. Il liquore gono al più 5,5 di acido focenico, e la
è un miscuglio di acido focenico e di dissoluzione si evapora più facilmente
surfosfato di barite disciolto nell'acqua dell'acido fosforico concentrato. Versan
dal quale ottiensi ancora un poco di aci dovi dell'acido concentrato se ne separa
do focenico diluito con la distillazione. l'acido focenico sotto forma di gocce
Col secondo metodo si uniscono 1 oo d'olio. Può mescersi in ogni proporzio
parti di sale secco e polverizzato con ne con l'alcoole anidro.
55,4 parti di acido solforico, prima di La dissoluzione acquosa dell'acido fo
luito con 55,4 parti di acqua. L'acido cenico si decompone a poco a poco all'a
focenico reso libero a scende tutto alla ria, e acquista l'odore del cuoio prepa
superficie; lo si decanta, e dopo aggiun rato col grasso. Stillata in vasi pieni di
gonsi 55,4 parti di acqua, il che separa aria, si decompone egualmente in parte
ancora un poco di acido focenico. acquistando un odore aromatico, deri
Ridistillando al bagno-maria l'acido vante da una nuova materia prodottasi,
focenico così ottenuto, cola nel recipien che si può separare dall'acido soprassa
te un liquido oleoso ch'è l'acido puro, turandolo con ossido di piombo, il qua
che resta a galla dell'acqua, la quale ne le produce un sottofocenato di piom
ritiene una certa quantità in dissoluzione. bo quasi insolubile. L'acido focenico si
Rimane nella storta un magma brunastro accende all'aria, e arde come un olio
proveniente in parte dall'acido focenico essenziale con fiamma fuligginosa. A i 5
FocoLARE Fodr R a i 25
gradi l'acido solforico concentrato lo di FODERA dei vascelli. Come nel Di
scioglie con isviluppo di calore, e senza zionario si è detto la fodera è una guer
decomporlo: versando dell'acqua nel li nitura esternamente applicata alla care
quido, si separa una porzione di quello na di un vascello per guarentirla dall'at
che vi è disciolto, e il precipitato si ridi tacco dei vermi di mare che rodono il
scioglie aggiungendovi nuova acqua. Ri legno, liberarla dalle piante e dai mollu
scaldando a più di 1 ooº la dissoluzione schi che vi si attaccano, aumentano la re
dell' acido focenico nell' acido solfori sistenza di essa al moto e ne ritardano
co, acquista una tinta carica, ed entra il cammino. Un altro vantaggio della fo
in ebollizione: svolgesi dell'acido fosfo dera si è quello di tener al suo posto le
roso, dell'acido focenico, ed una materia stoppe con le quali le navi sono calafa
di odore aromatico ; rimane nell'acido tate riparandole dalla violenza dei colli
molto carbone. L'acido nitrico freddo a delle onde che le potrebbe rimuovere.
1,25 discioglie pochissimo acido focemi Affinchè questa esterna guernitura com
co, senza decomporlo. L'acido focenico piutamente adempia al suo offizio dee
forma colle basi salificabili dei sali par immancabilmente servire ad alcune con
ticolari, nei quali la sua capacità di satu dizioni : esser de e solida ma flessibi
razione è di 8,792. Secondo l'analisi di le, esattamente applicata contro la care
Chevreul è composto di: na, e fissatavi con chiodi forti e ben di
sposti; non meno indispensabile si è che
Carbonio . . . . 65,oo non sia attaccabile dai vermi di mare e
Idrogeno. 8,25 di tal natura da tener lontani i vegetali
Ossigeno . 26,75 e le conchiglie, i quali sono di loro natu
ra disposti ad attaccarsi sui corpi solidi
1 oo,oo. immersi nel mare: perciò le materie ve
getali tutte senza eccezione devono esclu
I focenati sono inodorosi anche a 1 oo dersi, se si vuole che la superficie della
gradi. Ma gli acidi liberi, non eccettuato carena non sia invasa da quella moltitu
lo stesso acido carbonico, ne svolgono dine di corpi viventi i cui germi trovan
l'odore dell'acido focenico, ad una più si sparsi con profusione nelle acque del
alta temperatura. Riscaldati all'aria esa mare. Malgrado queste ragioni talvolta
lano lo stesso odore aromatico che si come abbiamo veduto nel Dizionario, si
produce quando stillasi l'acido. Nella di fa la fodera in legno: riesce questa meno
stillazione a secco, anneriscono, svolgo costosa che quella di metallo, guarentisce
no del gas idrogeno protocarbonato, del bene le stoppe ed accresce forza alla
gas acido carbonico ed un liquido oleo nave. Aumenta però inoltre il volume
so, leggero, odoroso d' un giallo arancio della carena e conseguentemente la resi
non solubile nella potassa. Non hanno stenza che le oppone il liquido nel qua
questi sali peranco verun uso nelle arti, le si muove, inconveniente che non am
nè sembrano lasciare, come l'acido foce mette rimedio, ma che non sarebbe per
nico e la focenina, speranza di averne altro assai grave, massime per le navi
in seguito ; quindi ne basterà averne ac mercantili, e cui si potrebbe sottoporsi
cennate le proprietà principali. se si evitasse il danno dei vermi ed
(BERzeLio.) il pronto coprirsi di tutti i corpi stranie
FOCOLARE. V. cammino, ri che vi si possono attaccare. Conver
i 26 FoDeRA FoD ER a
rebbe a dunque cercare con l'aiuto dei sendo realmente inutile ogni altra espe
lumi della chimica un intonaco che va rienza poichè se ne prevedeva da prima
lesse a riparare questi due inconvenienti il risultamento. Gl'Inglesi furono i pri
più gravi; nè, benchè siensi fatti finora mi che nel 1758 misero in acqua una
molti inutili tentativi, non può dirsi esau fregata detta l'Alarm la cui carena era
rita questa ricerca la quale sarebbe di coperta di rame. Abbiamo veduto nel
sommo interesse continuare, poichè lo Dizionario come essendosi diffusa que
scioglimento di questo problema dispen sta pratica siasi adottata anche in Fran
serebbe i legni mercantili dalla necessi cia e come l'esperienza abbia insegnato
tà della fodera di metallo. Il modo di quali avvertenze abbisognino nell' ap
adattare la fodera di legno alle navi ven plicare sulla carena le lamine del me
me a sufficienza indicato nel Dizionario. tallo. Parimente acennammo come si fos
Gli intonachi terrosi avrebbero pres se osservato un pronto corrodimento dei
so a poco gli stessi inconvenienti delle chiodi ed eziandio del rame, e come il
materie vegetali e di più mancherebbero celebre Davy abbia riconosciuto nel gal
di solidità e sarebbero più facilmente sog vanismo la causa di questi effetti, ed ab
getti a spezzarsi che i legnami sui quali bia suggerito il modo di ripararvi. Da
venissero applicati. Agli articoli cuoio e remo qui alcune poche altre avvertenze
FELTRo di questo Supplimento, si può ve sul modo di costruire e di applicare
dere come queste due sostanze siensi la fodera di rame, ed i risultamenti po
applicate pur desse a foderare i vascelli steriori del metodo del Davy insieme
e come asseriscasi aver sortito quei ten con le osservazioni e mutamenti che se
tativi buon esito. Così pure all'articolo ne dedussero.
cARToNE si è detto essersi suggerito un Da che adunque incominciossi a fo
cartone di musco pel medesimo oggetto. derare di rame i vascelli si conobbe non
Comunque pensare si voglia di queste essere questa operazione tanto facile
asserzioni, certo è che l'argomento è di quanto poteva a primo aspetto sembra
troppa importanza perchè si possano re: fu duopo porsi ad indagare le di
amettere simili innovazioni senza espe mensioni più convenienti delle lamine

rimenti lunghi ed assai numerosi. metalliche e specialmente per la loro gros


Di necessità adunque si dovettero im sezza; se erano troppo sottili non dura
piegare lamine di metallo nè si aveva la vano abbastanza e se troppo grosse ma -
scelta che fra il piombo, il ferro, ed il lamente applicavansi contro alcune par
rame. Il primo non ha sufficiente soli ti della carena. Il risultamento di osser
dità e gli manca interamente la elasticità vazioni diligentemente fatte fece adottare
necessaria per resistere agli effetti degli la grossezza indicata nel Dizionario di
urti violenti; il secondo è troppo ossi un terzo di linea, cioè oº,ooo75. Si po
dabile per poter durare a lungo nell'a tè riconoscere inoltre che per fissare que
cqua e massime in quella che contiene ste lamine dovevansi impiegare chiodi
molto sale, a meno che non lo si adope dello stesso metallo, e indagando quali fos
ri in lamine assai grosse, poco atte qnindi sero le dimensioni più convenienti per
ad esattamente applicarsi, sulle forme questi chiodi si conobbe col calcolo che
più o meno curve della carena. Il rame il peso totale di essi esser doveva a un di
adunque era il solo metallo da potersi presso un sesto di quello delle lamine
provare con isperanza di buon esito, es onde era composta la fodera. Durante
Fodena Fodena 1 27
queste osservazioni però ebbesi a notare cuni, amatori entusiasti di ogni nuova co
l'effetto che produceva il contatto delle sa, portarlo alle stelle ed estenderne quasi
lamine della fodera con la ferramenta del illimitatamente la applicazione, altri in
timone: il rame in vicinanza a quei punti vece deprimerlo alterando i fatti stessi
di contatto mantenevasi lucido mentre il che stavano a vantaggio di esso. Per
resto della sua superficie coprivasi di quanto però simili inceppamenti vales
uno strato di verderame la cui grossez sero a ritardare la verità, pure alcuni fatti
za andava sempre crescendo. Non pote incontrastabili risultarono dall' esperien
vasi a meno di conoscere in questo fatto za. Riconobbesi principalmente che, fosse
il risultameuto della decomposizione del per effetto della lucidezza che al rame si
l'acqua pel galvanismo prodotto dai due conservava, fosse perchè l'azione stessa
metalli posti a contatto; l'ossigeno che si galvanica vi influisse facendo sviluppare
svolgeva combinavasi alle ferramenta di dal rame reso negativo pel contatto del
struggendole così assai prontamente e ferro un sapore alcalino che eccitava viep
minacciando il vascello di un grave pe più i molluschi ad attaccarvisi, certo è in
ricolo. Davy quindi incaricossi di fare fatto che questo metodo di preservazio
uno studio speciale di questo fenomeno ne cagionava il gravissimo inconveniente
a profitto della marina, non avendosi tro di coprire la fodera di una immensa
vato sufficiente rimedio quello indicatosi quantità di molluschi e di piante marine.
nel Dizionario e addottatosi dagli Inglesi Videsi, per esempio, il brich inglese
di impedire il contatto del rame col ſer detto il Tickler che fece il viaggio alla
ro mediante frapposizione di pezzi di te Giammaica, e stette in mare 5 mesi tor
la impeciata o di lastra di piombo, nel mare con la fodera di rame che dove non
qual modo guarentivasi alcun poco il era coperta di molluschi era lucidissima ;
ferro, ma sussisteva la corrosione del ra ma il proprietario di esso dichiarò non
me. Il Davy immaginò adunque di pro aver mai veduto una carena più compiu
lungare la durata delle lastre di rame a tamente coperta di molluschi è più dif
danno del metallo preservatore applicato ficile a liberarsi da quelli. La superficie
all'esterno ed abbandonato alla distru del ferro fuso che si era adoperato qual
zione, poichè conveniva pure lasciare un metallo protettore era un centesimo di
qualche alimento all'azione del galvani quella del rame.
smo. Abbiamo veduto nel Dizionario come Sembra veramente non nascere que
questo proponimento mandato ad effetto sto disordine se non che allorquando la
abbia invero corrisposto a quanto se ne proporzione di superficie del metallo
sperava, ma alcuni altri inconvenienti che proteggitore eccede certi limiti, e per
produceva fecero sì che l'uso non mol ciò lo stesso Davy propose dappoi di
to se ne diffuse e venne anzi da poi ab contentarsi di una imperfetta conserva
bandonato, fino a che ultimamente sem zione del rame dalla corrosione, riducen
brò tornarsi in favore con una utile mo do la proporzione della superficie pro
dificazione. La storia di questi inconve tettrice a Aso soltanto di quella del ra
nienti e di questa modificazione e quan me. Il Davy medesimo però ebbe a con
to ci resta a dire su questo argomento. fessare che quantunque qualche nave
Fino dal primo suo nascere il metodo munita di sostanze protettrici sia spesso
del Davy formò il soggetto di varie qui ritornata perfettamente conservata, od
stioni e di partiti diversi avendo voluto al assai meno corrosa di quelle che ne erano
1 a8 Fo DERA FopERA
sprovvedute, ciò però non sempre ebbe stesso uso lo stagno invece dello zinco,
luogo; confessa che quantunque possasi per conservare più specialmente il ferro;
con questi mezzi totalmente impedire la ma Van Beek mostrò con numerosi ten
corrosione del rame non si abbiamo pe. tativi che l'effetto prodotto è anzi l'op
rò ad usare se non in un tal limite da posto, vale a dire che in tal caso è invece
guarentirlo in parte e permettere che se lo stagno che viene conservato a spese del
ne sciolga una porzione e che fa duopo ferro. Immerse il Beek una piastra di fer
cercare con più efficaci mezzi protettori ro in un vaso cilindrico con acqua di ma
un sicuro rimedio contro l'aderire delle re, ed osservò che ben presto venne da
erbe e dei molluschi. quella attaccato, sicchè in capo a 42
La piena verità e conoscenza di que giorni era interamente ossidato. Trattò
sti fatti, ed anche, a parer nostro, la in egli similmente una piastra di ferro ugua
sufficienza della diminuzione della su le alla prima, ma coperta per un quinto
perficie proteggitrice ad evitare i disor della sua superficie con una piastra di
dini, vengono indicate dai limiti seguiti stagno saldata vi esattamente; il ferro
praticamente, ed anzi ordinati dall'ammi venne ben presto attaccato e la ruggine
ragliato d'Inghilterra con decreti del 19
formatasi in 42 giorni non era per nulla
luglio e 27 agosto 1825, nei quali pre minore di quella osservatasi nel caso pre
scrivesi che nessun vascello posto in at cedente; lo stagno invece dovunque
tività di servigio abbia ad essere munito non era coperto di ossido di ferro erasi
dei mezzi protettori di Davy, e che conservato a perfetta bianchezza. In u
quelli che lo sono devano venirne spo gual modo trattò Van Beek una piastra
gliati, allorchè tornano per essere riatta di stagno un terzo della cui superficie
ti; accordando per altro che si applichi era coperta di ferro, e trovò lo stagno
la guernitura protettrice alle navi stazio conservatosi bianco, ma il ferro però
narie, levandola però e facendo polire meno ossidato che nelle prove antece
il rame di esse quando hanno a mettersi denti. Questi esperimenti sembrano de
in viaggio. Sembra dal tenore di questi cisivi e meritavamo di essere notati, ac
decreti che l'ammiragliato abbia ricono ciò un'asserzione di tanto peso qual'è
sciuto una efficacia nei protettori di Da quella del Davy non inducesse taluno in
vy per preservare le fodere delle navi errore, oggi di massime che le navi a sca
che trovansi nei cantieri ed in quiete, fo di ferro si vanno sempre più diffon
ove essendo l'acqua alcun poco meno dendo.
salata e più aerata, l'ossidazione è mag Tornando da questa osservazione a
giore; ma che pei lunghi viaggi in alto parlare dei mezzi per guarentire le fodere
mare abbia trovato quel metodo piutto di rame delle navi dal corrodimento, è da
sto dannoso che utile per l'adesione dei notarsi che il Davy stesso in uno scritto
corpi organici che favorisce, e perchè ove riferisce felici risultamenti ottenutisi
essendo l'acqua molto salsa e poco aera applicando a vecchie fodere il suo meto
ta la ossidazione della fodera è molto do, finisce con l' inculcare per le fodere
minore e ad ogni modo non influisce co dei bastimenti l'uso di un rame purissi
me le sostanze organiche a rallentare il mo tenuto ben unito alla chiglia della
corso dei legni. nave con chiodi pure di rame scevro di
E qui pure da notarsi come il Davy lega. In questa ultima opinione del ce
avesse anche proposto di applicare allo lebre chimico inglese concorre pienamen
FoDE RA FonE RA 1 29
te il nostro italiano Girolamo Melandri superficie di legno bagnato è coppia,
Contessi, il quale avendo avuto l'incari ed il rame è positivo, ed il legno negati
co nel 1827 di rilevare le cagioni del vo; quindi il primo si ossiderà. Ho fat
rapido logorio avvenuto nella fodera di to esperimenti sul proposito, e sono con
rame di una nave austriaca detta l' E vinto di quanto dico. Le lamine di rame
gizia rimasta per soli tre mesi esposta puro, isolate, in acqua di mare, poco si
all'azione dell'acqua del mare, dopo avere ossidano, e si dissolvono a fronte delle
sottoposti a diligenti analisi alcuni pez. stesse lamine applicate su di una super
zi di fodere di rame corrose dall'acqua ficie di quercia. Due lamine, una di ra
marina, dai risultamenti di quelle (che me coperta di protossido, ed una di ra
possono vedersi negli Annali delle scien me puro, ognuna applicata su di una ta
ze del regno Lombardo-Veneto del voletta di quercia, furono immerse in
l'anno 1852 a pag. 88 ) ne dedusse la acqua di mare; ed affacciate le due su
conseguenza che convenisse piuttosto perficie, quella del protossido a quella
pensare a togliere la causa del galvani di rame puro ad una distanza di 2 linee,
smo di quello che ripararvi introducen quest'ultima venne corrosa assai bene
done una contraria col rischio di non in pochi giorni, e la ossidata si conser
raggiugnere la propostasi meta o di ol vò; ma dalla parte opposta che guarda
trepassarla. Non sarà inutile qui riferire va il legno, era essa pure divenuta puli
come egli ragioni e vedere quali rimedi tissima. Io penso pertanto che il rame
proponga. adoperato in Inghilterra, sul quale eb
» L'opportunità, dice egli, offertami besi ad osservare la rapida corrosione,
dall'Aulico Consiglio di Guerra di ap forse si dovette trovare nelle suddette
plicare i miei studi all'argomento della circostanze. Io aveva fatto ricercare un
corrosione del rame delle fodere dei ba saggio di quelle lastre usate colà per fo
stimenti in una circostanza straordina derare i bastimenti, ma non ebbi riscon
ria, mi fece pensare che anche nelle cir tro. Una lastra inglese, datami da un a
costanze ordinarie potesse la causa della mico, aveva una buona patina di pro
rapida distruzione delle fodere essere tossido in una superficie; ma non so
la stessa, cioè l'eterogeneità del metallo, che questa fosse una delle usate per for
oppure l'accoppiamento delle lastre ai derare le navi.
corpi elettro-negativi. Un metallo solo » Io penso ancora, che le lastre adope
perfettamente omogeneo non forma cop
rate potevano non essere del grado me
pia elettro-motrice con un liquido solo desimo di densità, e che questa mecca
omogeneo, ma un metallo che abbia nica condizione può avere influito sulla
una superficie coperta di un ossido con corrosione. Quindi concludo che il vero
duttore ed elettro-motore, forma coppia rimedio per impedire possibilmente la
elettro-motrice, ed in un liquido acquo corrosione del rame delle fodere dei ba
so spiega l'effetto chimico di polarizza stimenti sia questo: -

zione elettrica, cui i principii della so 1.° Di scegliere rame puro, o almeno
luzione corrispondono. Il rame coperto assolutamente omogeneo chimicamente.
di una patina, comunque leggera di 2.° Laminarlo in modo che riesca o
protossido è coppia, e nell'acqua salata mogeneo meccanicamente.
dee agire, il rame ossidandosi e dissol 5° Che le superficie sieno ben piane,
vendosi. Il rame puro applicato ad una pulite e non ossidate. -

Suppl. Di.Tecn. T IX. 17


1 ,o FoDERA Fon l'R A
4° Che l'applicazione sia fatta in mo-ſtelle la lega. Per fare la lega di piombo,
do che la superficie che riguarda il le stagno e zinco, Pope fa fondere il piom
gno della nave non sia nuda, ma bensì bo nel modo solito in un crogiuolo di
coperta da un conduttore, per esempio, ferro, vi aggiugne due volte il suo pe
di buon catrame applicato secondo l'ar so di stagno e cola questa lega in pre
te, e che l'acqua non penetri frammezzo telle. Fa allora fondere in un crogiuolo
a guastare questa preparazione. . di ferro una quantità di zinco uguale a
5.° Che i chiodi sieno del rame stesso. tre volte il peso di piombo impiegato
6.° Che la unione della estremità del dapprima, poscia aggiugne nel bagno di
le lamine sia fatta in maniera, che nei zinco le verghe della lega preparata, co
punti d'unione vi sia un isolamento fat lando poi il tutto in piastre quando è
to da liste di tela o di carta bene incatra fluido e ben mesciuto. Raccomanda il
mata, in modo che sia anche tolta così Pope, che in queste operazioni la tem
la maggior estensione di questo grande peratura non si spinga oltre al grado ne
conduttore metallico, non che la tensio cessario per produrre la fusione dei me
ne elettro-chimica, che risulterebbe dal talli. Queste piastre laminansi come quelle
la sovrapposizione delle estremità delle di rame se non che mantengonsi, durante
lastre divise dal conduttore umido. Quan il lavoro di esse alla temperatura dell'a
to più si potrà accostarsi alla perfezione cqua bollente per renderle più duttili. Non
nell'applicare il suggerito metodo, tanto sappiamo se queste lamine siensi mai
più si diminuirà l'effetto della ordinaria esperimentate per la fodera delle navi
corrosione chimica; giacchè ottenere o come il Pope proponeva, nè con qual
mogeneità assoluta in grande non lo cre esito, ma crediamo che non tornerebbe
do possibile ». |ro affatto inutili alcune esperienze su
Per quanto vere sieno in parte le os piccoli pezzi delle leghe immerse in a
servazioni del Melandri, e per quanto cqua marina per osservare se vi sia il
pur anche corrispondesse in pratica l'ef vantaggio della durata, dopo le quali con
fetto delle avvertenze che ei suggerisce più fiducia provare si potrebbe l'effetto
la difficoltà di procurarsi rame assoluta quanto all'adesione dei corpi stranieri
mente puro, e la prontezza con cui que sulle navi che ne fossero guernite.
sto ad ogni modo perderebbe per la ossi In oggi ritornasi generalmente ai
dazione la omogeneità sua formando cop principii di Davy, ma con mezzi alquan
pia, ci inducono a credere non poter que to diversi: anzichè porre a contatto due
sti mezzi lasciare grandi speranze per la metalli diversi e produrre così un effet
pratica conservazione delle fodere delle to galvanico l'influenza del quale si e
navi. -

stenda a quelle parti che non si toccano.


Pope propose invece del rame l'uso si è combinato il rame con un metallo
di una lega di zinco e di stagno ; o di che si sarebbe potuto scegliere qual pre
piombo, zinco e stagno. Per produrre servatore e che Davy stesso avrebbe sen
la lega dello zinco collo stagno, fonde za altro preferito alla ghisa se il suo
egli il primo in un crogiuolo di ghisa prezzo fosse stato minore; e questo me
posto sopra un fornello comune, aggiu tallo è lo stagno. Ben lungi quindi dal
gne quando la fusione è eompiuta un far uso di un rame purissimo vi si è so
ugual peso di stagno e quando è fuso an stituito un bronzo di composizione parti
che questo mesce il tutto e cola in pre colare, conservando del resto la medesi
FooERA Fodena 13 i
ma grossezza alle lamine e tutte le altre
quanto alla misura del vantaggio ottenu
dimensioni precedentemente indicate, co to. Vediamo in fatto anche in quest'an
me pure la stessa proporzione fra il pe no medesimo lodarsi molto le lamine di
so dei chiodi e quello delle lamine. bronzo per tale oggetto eseguite nello
- Fino dal 25 agosto 183o Marc Kal stabilimento della societa anonima d'Im
pen Sweny aveva chiesto un privilegio phy, ed annoverarsi fra uno dei titoli più
per 15 anni in Francia, ove il metodo del onorevoli di quello stabilimento l'essere
Davy non era stato accolto con quel favo stato uno dei primi a promuovere que
re che ebbe in Inghilterra, per una lega sta sostituzione. Riporteremo qui alcune
metallica per la fodera delle navi, la quale relazioni dei fatti osservatisi nell'uso del -
si preparava fondendo in crogiuoli sepa le fodere di bronzo per porre i nostri
rati 95 parti in peso di stagno e 5 parti di lettori al caso di formarsi un'opinione in
rame. Gettavasi il rame fuso nello stagno, questo proposito.
agitando con una spranga di ferro, ed Il 16 giugno 1852 Vinslow armatore
evitando che lo stagno bruciasse copren della barca per la pesca delle balene,
done la superficie di carbone o di sale detta il Borbone fece applicare sulla ca
marino. La lega bene rimestata e resa rena di essa 5o lamine della lega di ra -
omogenea gettavasi allora in pretelle od me e bronzo, ciascuna dello stesso peso
in forme per trarne piastre, chiodi od che le lamine di rame onde era compo
altri oggetti che si volesse. Lo Sweny sta quasi totalmente la fodera. Dopo due
indicava non essere a rigore necessario anni di tempo, i 9 mesi dei quali furono
attenersi alla proporzione suindicata, la spesi in viaggi, fattosi confronto fra lo
quale però sembra essere quella che dà stato delle lamine di rame e quelle di
nn effetto migliore potendosi unire fino bronzo, ebbesi a conoscere che queste
ad una parte di stagno in peso a 9 di ultime non avevano scemato di peso, a
rame, od anche all'opposto diminui termine medio, che due once per ciasche
re fino a due centesimi la dose dello duna, mentre invece quelle di rame ave
stagno. Quanto maggiore sarà la pro vamo perduto, a termine medio, una lib
porzione di quest'ultimo più crude e bra e mezza, essendo il peso totale d'ogni
difficili a piegarsi senza fendersi saran lamina di bronzo o di rame di 7 libbre.
no le lamine e quanto minore dei cinque Inoltre lo stato del bronzo era tale che
centesimi sarà la proporzione dello sta non vi si era attaccato verun corpo stra
gno tanto più soggetta sarà la lega a ve niero alla superficie.
nire corrosa dall'acqua marina. Questo Robert, dietro una esperienza fatta
privilegio che durar doveva 15 anni, sulla nave francese Le Renard, assi
venne, non sappiamo per qual motivo, cura che il logorarsi delle lamine di
dichiarito scaduto in Francia con ordi bronzo è una metà che quello del ra
nanza reale del 5o maggio 1855, il qual me e che occorrono tre volte meno
fatto ne indurrebbe a concepire forte dub frequenti riattamenti per le prime ehe
biezza sul merito dello spediente, se al per le seconde; questi risultanenti, al
tri fatti, come ora vedremo, non mostras dire di Brunel, sono confermati dalle
sero quasi ad evidenza la utilità dell'uso esperienze fattesi sulla fodera del va
del bronzo a confronto del rame per la scello il Trolic di Plymouth che navi
fodera delle navi, e non provassero esservi gò sempre in climi caldi. Anche Millet,
oggi mai soltanto disparità di opinione in capitano della nave il Gol, di rito o
i3a FoDERA FonERA
dall'Indie, confermò i grandi vantaggi nomica, pei legni mercantili, e per quelli
del bronzo. Malvilain comandante della soltanto della marina reale che sono de
nave l'Alina, attribuisce l'aumento del stinati ad altro servigio che alle pronte
la velocità del suo legno alla fodera di evoluzioni militari.
bronzo che al suo dire ha il vantaggio Confrontando queste diverse asserzio
di allontanare le conchiglie e tutti quei ni parrebbe doversi dedurre che le fo
corpi stranieri in generale che attaccansi dere di solo bronzo avessero gli stessi
alla carena dei vascelli. inconvenienti che il metodo preservato
D'altra parte a queste asserzioni altre re del Davy, di ritardare cioè il corso
sono da opporsi, che, senza negare la uti delle navi, e che l'unione del rame e del
lità della sostituzione, ne minorano l'im bronzo fosse quella che presentasse i
portanza d'assai, Daniel in una relazione maggiori vantaggi. Potrebbesi forse su
sulla fodera appunto della nave Le Re queste tracce stabilire un metodo di fo
nard dice che i risultamenti delle sue os dera, nel quale il rame facesse l'offizio
servazioni furono sempre favorevoli al di metallo protettore. Foderando, per
bronzo, ma in grado minore che non si esempio, di bronzo una nave e ponendo
fosse creduto da prima. Parimente le os alla linea di fior d'acqua una fascia di
servazioni fattesi sulla nave per la pesca due lamine di rame che facilmente si po
della balena detta Le cachalot intiera trebbero cangiare, si giugnerebbe forse
mente foderata di bronzo, sembrano mo a preservare tutta la carena. In una
strare ancor esse che se queste fodere so prova fattasi di questo metodo dopo una
no sempre superiori a quelle di rame, i campagna di 19 mesi, 17 dei quali sem
loro vantaggi risultano però minori di pre sotto la vela, una metà circa delle
molto che quelli dedottisi dagli esperi lamine della fodera erano di colore gial
menti fatti a bordo di alcune navi ove si lastro molto liscie e benissimo conserva
erano adoperati insieme due metalli di af te; l'altra metà era di color verde che
finità ben diversa. In quel caso sembra che annunziava un principio di ossidazione;
il rame servisse di metallo protettore pel eranvi alcune lamine del tutto buche
bronzo e che da questo effetto nascesse la rate ed inservibili, ma, siccome queste
grande differenza fra il consumo di quelle trovavansi sparse qua e là sulla carena,
due diverse sostanze. Inoltre, al contra così all'inferiore qualità loro soltanto un
rio di quanto asseriscono (come abbiamo simile inconveniente potevasi attribui
veduto, Winslow e Malvilain) Burellier re. Le lamine di rame trovaronsi però
e Kerris, ingegneri di marina a Tolone, molto ossidate, il che prova evidente
dicono che la maggiore durata del bronzo mente che avevano tratto a sè tutto l'os
dipende soltanto dalla grande quantità di sigeno proteggendo dall' azione di esso
erbe e di conchiglie che attaccansi alla ca il bronzo postovi accanto. Le fodere di
rena e la rendono scabra tenendovisi at bronzo si hanno quindi a fissare con
taccate con grande aderenza. Tanto sem chiodi di rame fusi e non battuti, poichè
brano convinti di questa loro opinione, questi ultimi tanto fortemente si osside
non sappiamo da quali fatti dedotta, che rebbero che ben presto la fodera si stac
prescrivono doversi foderare a preferen cherebbe. Forse chiodi fusi di bronzo
za di rame le navi da guerra, acciò rie viemmeglio ancora resisterebbero alla
scano più rapide el corso, serbando in-corrosione.
vece la fodera di bronzo come piu eco-l Queste ricerche sono però ancora
FonERA FoGLIA i 33
bene lontane dal poter dare sicure nor qualche vantag
certo crediamo che un
me, occorrendo a tal fine la scuola del gio dovrebbe produrre, giovando pro
tempo e di una varietà di circostanze babilmente anche il verderame che con
spinte all'estremo, affinchè i metodi fon tiene ad impedire la adesione dei corpi
dati sull'insieme delle osservazioni sieno stranieri come fa nelle fodere di rame
effettivamente applicabili a tutti i casi. ordinarie. Il maggior dubhio sta nella
Per terminare quanto dicemmo sui durata più o meno lunga di questa ver
mezzi di guarentire le fodere di metallo nice esposta ad un attrito si prolungato
delle navi accenneremo qui come Eduar e spesso ancora sì violento nei lunghi
do Robison del nuovo Bedfort, nel Mas viaggi di mare. -

sachuset abbia chiesto un privilegio per Si calcola che il peso della fodera di
una vernice destinata a questo uopo il rame o di bronzo sia un centesimo di
dì 8 agosto 1857, la preparazione della quello della nave cui la si applica. Que
quale viene come segue descritta nel sta valutazione è una media presa fra i
Giornale di Franklin del giugno 1858. risultamenti di calcoli fattisi su navi del
Preparasi una vernice con quattro libbre la marina militare di varie grandezze ;
( º,492) di lacca in grani, 4 libbre di può anche adoperarsi come dato ap
minio e 4 libbre di litargirio stemperato prossimativo pei calcoli all'ingrosso di
in 7 e mezzo galloni (28liº,59) d' olio di costruzione dei legni mercantili; ma per
lino, facendo bollire il tutto fino a che giugnere all'esattezza, converrà sempre
sia sciolta la lacca. Si unisce una mezza misurare la superficie della carena da fo
pinta (oº,257) di questa vernice con un derarsi, e calcolare 6 chilogrammi di me
gallone (5º.785) di olio di lino, e vi si tallo per ogni metro quadrato. -

unisce del verderame pure macinato an (FERRy–DANIEL-SwENY–VAN Beek


ch'esso con olio di lino, in tale quantità da –WINsLow–BURELLIeR-IAER RIs–GI
portarsi il tutto alla consistenza necessa-l RolaMo MELANDRI Contessi-G.“M.)
ria per poterlo si stendere con una spaz FODERO, Fu così detto una sorta di
zola su ambe le facce delle lastre di ra . tributo in grano. -

me o d'altro e sulle ferrature. Mettonsi - - - (Af.BERT1.)


quindi gli oggetti così verniciati in luogo FoGGETTA, FOGGETTINA. Lo
ben ventilato, ove si lasciano fino a che stesso che BERRETTA o BERRETTINA (V.
sieno asciutti, ed allora vi si passa sopra queste parole).
una vernice composta di mezza pinta (ALBEstI.)
(oliº,257) di essenza di trementina e di FOGLIA. Le foglie sono tra gli or
un gallone (5º,785) di olio di lino. gani principali delle piante servendo alla
Quando il tutto è secco ed il colore traspirazione ed all'assorbimento dei
ha acquistata durezza, applicansi le la principii che succhiano nell'atmosfera e
mine sulla nave nella consueta maniera. si ha la prova dell'importanza loro nel
Può stendersi questo colore e questa la osservazione che le piante povere
vernice anche sulla fodera dopo applica di foglie sono le meno robuste. Se
ta alle navi, ma l'effetto è assai mino vengono tolte , come fanno talora i
re, al dire del Robison, che quando ven bruchi, ne spuntano tosto di nuove
ne dato dapprima, e su ambe le facce. e se ancora queste vengono tolte, la
Non sappiamo se siensi fatti esperimenti vegetazione dell' anno si arresta : se si
di questa vernice e con qual esito, ma spogliasse un albero ai
sue foglie ad
-

i 54 Foglia FoGLIA
ºgni primavera, ei morrebbe in pochi compagnata da una vera secrezione alla
anni. Le principali funzioni delle foglie superficie della foglia che cuo presi di
sembrano essere quelle di evaporare " solide, mentre l'acqua si eva
“qua superflua che si trova nel succhio pora ; di tale natura sono le malattie
e di esporre la massa rimanente all'a- delle piante detta miele, la quale si ma
zione dell'aria, Additiamo quanto ci è nifesta talvolta alla superficie di certe
noto di questi due fenomeni. foglie, e gli intonachi di carbonato di
“ La evaporazione, che i reali che talora si formano sulle foglie.
traspirazione degli animali, e che per Guettard, Duhamel e Bonnet fecero ve
questa ragione si è chiamata con lo stes-dere che la faccia superiore delle foglie
so nome, consiste, propriamente parlan- abbandona più facilmente l'acqua che
do, in ciò che la foglia carica di succhio evaporasi di quello che la faccia inferio
diseccasi fino ad un certo punto, mentre re, e che cuºprendo di una vernice la
nell'aria secca l'umidore passa attraverso faccia superiore delle foglie, si interron
i pori delle foglie e trasformasi in vapo pe in gran parte questa evaporazione
re d'acqua. I liquidi delle foglie si con Probabilmente questa continua eva
centrano per tal guisa ; ma le foglie non porazione che alla superficie delle foglie
si diseccano finchè la pianta loro invia producesi vale per un effetto simile a
nuovo succhio. Si cercò di condensare quello accennato all'articolo esposnosi
l'acqua traspirata in vasi di vetro; ma sic di questo Supplimento (T.VII, pag. 286)
come l'aria nello spazio chiuso giunge a far si che il succhio si innalzi dalla
ben presto al massimo di umidità, così terra e giunga ulle parti più alte anche
l'evaporazione si arresta; poichè di delle piante della maggiore grandezza.
pende soltanto dalla tensione dell'a Facile sarebbe in questa ipotesi lo spie
cqua, nè viene più favorita da una ten gare in qual modo il freddo diminuendo
peratura più elevata della superficie soverchiamente questa traspirazione re
traspirante, come avviene degli animali. chi tanto danno alle piante, per qual
Questo esperimento potrebbesi forse motivo di giorno le foglie sieno più ted
tentare levando di continuo l'aria ed i de dell'atmosfera che le circonda, e per
vapori con una tromba o con un tubo chè sia tanto dannoso la spogliare di trop
lungo pieno di mercurio, il livello del po gli alberi delle loro foglie. -

pozzetto del quale si andasse abbassando Verso l'autunno l'evaporazione dimi


a misura che cresce la tensione alla parte nuisce incessantemente, le foglie acqui
superiore. Hales trovò che il liquido tra stano maggiore solidità, il loro tessuto
spirato non è che acqua, ma ricorda col diviene più duro e più secco, e riducon -
suo odore quello della pianta, e piglia un si, prima di cadere, in uno stato che ha
odore putrido lungamente conservato. qualche rassomiglianza colla vecchiezza
Sennebier esaminò maggiori quantità di degli animali.
quest'acqua, e non vi trovò che assai pic La massa delle foglie esercita inoltre
coli residui di carbonato e di solfato di sull'aria ambiente un'azione sensibilissi
calce con qualche indizio di gomma e di ma : le foglie la decompongono nel gior
resina, principii che non potevano esse no finchè sono colpite dalla luce; l'aci
re evaporati, e vi si dovevano trovare do carbonico dell'aria, il carbonio del
semplicemente mesciuti per caso. Av l'acido ed una certa quantità del suo os
viene talvolta che l'evaporazione è ac sigeno, si combinano con la pianta e la
FoGLIA FoGLIA 1 55
maggior parte dell'ossigeno rimane allo esponendoli ai raggi del sole, svolgono
stato gasoso nell'aria: al contrario, nella del gas ossigeno. In quest'esperienza il
notte, o nell'oscurità, trasformano in risultamento variava secondo la natura
areido carbonico una parte dell'ossigeno dell'acqua adoperata. Nell'acqua bollita
dell'aria, ma in proporzione minore a le piante non isvolgevano più ossigeno,
quella che corrisponde al carbonio as nell'acqua di fiume ne svolgevano un
sorbito nel giorno: nel tempo stesse as poco; ne davano di più nell'acqua di
sorbono una certa quantità di ossigeno fonte. Sennebier ha dimostrato che que
che all'indomani abbandonano, quando sto fenomeno dipende dalla decomposi
sono colpite dai raggi solari. Le piante zione dell'acido carbonico. Avendo im
assorbono tanto più carbonio quanto più pregnato di gas acido carbonico quell'a
rimangono esposte alla luce; e più è cqua in cui le piante svolgevano la mi
corta la notte, meno carbonio abbando nore quantità d'ossigeno, lo svolgimen
mano durante l'oscurità, e più attiva e to ne divenne abbondante. Quando più
ziandio è la vegetazione. Per tal ragio non se ne svolse l'acqua trovossi priva
ne nel Norte tutte le operazioni costi di acido carbonico, e facendovi sciorre
tuenti la vita vegetale si compionò con nuova quantità di quest'acido, ricomin
una prontezza di cui non vi ha esempio ciò lo svolgimento. La giustezza di que
ne paesi caldi, ove la lunghezza del gior sta osservazione fu messa fuor di dubbio
no eccede di poco quella della notte. da Teodoro de Saussure. Riferiremo con
Sotto la influenza del sole di estate del le proprie di lui parole i fatti più decisivi
Norte, la vita delle piante percorre in sei pubblicati da questo dotto.
settimane gli stessi periodi che in quat » Ho composto, dic'egli, un'atmosfera,
tro o cinque mesi in Italia. artifiziale che occupava 29o pollici cn
Priestley fu il primo ad osservare nel bici (5749 centimetri cubici), con gas
771 che le piante posseggono la pro acido carbonico e aria comune, nella
prietà di migliorare l'aria viziata. Egli quale l'eudiometro a fosforo indicava 21
fece ardere una candela in uno spazio per cento di gas ossigeno; l'acqua di cal
chiuso, finchè fosse spenta ; indi in que ce vi manifestava 7 % per cento di gas
st'aria introdusse una pianta di menta, acido carbonico. Il miscuglio aeriforme
e fecevela vegetare per dieci giorni, dopo era contenuto in un recipiente chiuso
il qual tempo la candela si accese benis con mercurio umettato, o ricoperto d'un
simo in quest'aria. Ma allora non si com sottilissimo strato di acqua, per impedi
prese che significasse quest'esperienza. re il contatto di questo metallo con l'aria
Si conobbe più tardi che le piante muo che circondava le piante: poichè è di
iono in un'atmosfera di acido carbonico
mostrato che questo contatto, come ven
puro, e che la esistenza d'una piccola ne annunziato dai chimici olandesi, è
quantità di quest'acido contribuisce sin nocivo alla vegetazione nelle esperienze
golarmente a farle prosperare. Ingenhouss prolungate. Introdussi sotto questo reci
fu il primo ad osservare che le foglie piente sette piante di vinca pervinca, al
posseggono il potere di migliorar l'a ta ciascuna 2 decimetri; esse occupavano
ria. e che non producono questo effetto in tutte 1 o centimetri cubici: le loro ra
che quando sono esposte alla influenza dici pescavano in un vase separato, con
de'raggi solari. Dispose alcune piante in tenente 15 centimetri cubici d'acqua :
vasi di vetro pieni di acqua, e trovò che, la quantità di questo liquido sotto il re
56 FoGLIA - - FoGLIA -

cipiente non era bastante ad assorbire una » Le pervinche dunque elaborarono e


sensibile quantità di gas acido carbonico, fecero sparire 45 i centimetri cubici di
massime alla temperatura del luogo, che gas acido carbonico; se ne avessero se
non era minore di 17° di Reaumur. Que parato tutto il gas ossigeno, ne avrebbe
sto apparato fu esposto sei giorni di segui ro prodotto un volume uguale a quello
to, dalle cinque ore del mattino fino alle del gas acido scomparso ; ma non isvol
undici, ai raggi diretti del solè, indeboliti sero che 292 centimetri cubici di gas
quando erano troppo intensi. Ritrassi al ossigeno: dunque assorbirono 159 cen
settimo giorno le piante che non aveano timetri cubici di quel gas nella decom
provato la menoma alterazione. La loro posizione del gas acido carbonico e pro
atmosfera, fatta ogni correzione, non a dussero i 59 centimetri cubici di gas a
veva mutato volume, almeno per quanto zoto. - -

si può giudicare in un recipiente di me » Una esperienza comparativa mi pro


tri o, 15 di diametro, in cui una diffe vò che le sette piante di pervinca da me
renza di 2 o centimetri cubici è quasi in adoperate pesavano, secche, prima della
calcolabile, ma l'errore non può eccede decomposizione del gas acido carbonico,
re i 2o centimetri. L'acqua di calce 2.7o7 gramme, e fornivano con la carbo
non vi dimostrò più la esistenza dell'a nizzazione al fuoco in vaso chiuso, 528
cido carbonico ; l'eudiometro indicò milligrammi di carbone. Le piante che
24 /2 per cento di gas ossigeno in luo avevano decomposto il gas acido carbo
go di 2 1 per cento. Apprestai un simile nico vennero seccate e carbonizzate con
apparato coll'aria atmosferica pura, e lo stesso metodo, e diedero 649 milli
con lo stesso numero di piante all'esposi 3rammi di carbone. La decomposizione
zione medesima; l'aria non cangiò di del gas acido carbonico fece dunque otte
purezza nè di volume. nere i 2o milligrammi di carbone. Feci
- -

» Risulta dalle osservazioni eudiome del pari carbonizzare le pervinche che


triche suddette che il miscuglio d'aria aveano vegetato nell'aria atmosferica,
comune e gas acido carbonico conteneva priva di gas acido carbonico e trovai
prima dell'esperienza: che la proporzione del loro carbonio
4 199 centim. cub. di gas azoto aveva piuttosto diminuito che aumenta
(nitregeno), to, durante il loro soggiorno nel reci
1 1 1 6 . . . . . . . . . di gas ossi piente. »
- - geno, Inoltre risulta dalle esperienze di
451 . . . . . . . . . di gas acido Saussure, che le piante non prosperano
- carbonico. in un'atmosfera priva di gas acido car
bonico, se vi penetri la luce solare. Nel
5746 - la notte svolgono acido carbonico che
La medesima aſta copteneva dopo la decompongono nel giorno, ed in tal gui
esperienza. -
sa proseguono a vivere per qualche tem
4558 cent, cub. di gas azoto; po; ma se si introduce nel recipiente un
-

I 4o8. . . . . . di gas ossigeno; poco di calce viva, che assorba l'acido


o. . . . . . di gas acido car carbonico, le piante muoiono dopo al
bonico. cuni giorni, e le loro foglie appassisco
-
no. Avviene il contrario quando le pian
5746 te sono lungi dal contatto della luce ,
FoGLIA FoGLIA 157
non solo continuano a vivere in un'aria gomo; questa esperienza si può ripetere
privata di acido carbonico mediante la varie volte con la stessa foglia. Saussure
calce, ma conservano maggior freschezza diede a questi fenomeni il nome d'inspi
che quando non siasi assorbito l'acido razione e di espirazione. Egli lasciava
carbonico. Saussure trovò del pari che le foglie del cactus nella campana per
questo gas benchè eserciti, per l'influen trenta o quarant'ore all'oscuro, a fine di
za della luce, un'azione salutare sulle portare le inspirazioni al maggior grado
piante allorchè trovasi in piccola quan possibile; le maggiori furono d'una volta
tità unito all'aria , diviene nocivo se e un quarto il volume delle foglie di gas
quella ne contenga in gran copia. Al ossigeno: lasciandole più a lungo nella
cune pianticelle di piselli comuni (pisum oscurità, da ultimo perivano per effetto
sativum) all'istante appassirono, non so d' un'altra reazione, quella cioè che tra
lo nell'acido carbonico puro, ma an sformava in gas acido carbonico. l' ossi
che in un miscuglio di due parti di quel geno rimanente dell'aria. Il gas ossigeno
do ed una di aria : appassirono dopo set ispirato non potè estrarsi nè coll'azione
te giorni in uguali parti di aria e di aci del vuoto, nè con quella del calore; la
do carbonico : il loro accrescimento fu sola luce solare potendo svolgerlo.
quasi lo stesso che nell'aria quando il La proprietà che posseggono le foglie
miscuglio non conteneva che un ottavo di decomporre il gas acido carbonico, e
di acido carbonico, e fu più rapido che di migliorar l'aria, aumentandone l'ossi
nell'aria come i 1 a 8, quando entrava geno, venne male interpretata allorquan
una dodicesima parte di acido carbonico do si posero alcune piante sotto un'atmo
nel miscuglio. sfera priva di gas acido carbonico; in
Vedemmo dalle sperienze di Saussure quest'aria non si svolge ossigeno, e, co
che le piante assorbono l'ossigeno ed il me più sopra vedemmo, l'ossigeno as
carbonio dell'acido carbonico; assor sorbito in tempo di notte viene restitui
bono pure l'ossigeno quando l'atmosfera to all'aria nel giorno. Varii chimici
in cui vegetano è priva di acido carbo giunti a questo risultamento, negarono
nico. Ciò avviene principalmente nell'o che le piante avessero la proprietà di
scurità. Se s'introducono alcune foglie svolgere ed assorbire l'ossigeno. Ma
fresche, colte di recente, in una campa questi fenomeni non si producono che a
na piena di gas ossigeno, e vi si lascino scapito dell'acido carbonico e v'ha luo
per una notte, si trova che assorbirono go a supporre che il carbonio non sia il
una certa quantità di gas ossigeno e ne solo assorbito dalla pianta, ma ch'essa
trasformarono un' altra in acido car s'impadronisca d'una combinazione di
bonico. Esposte poscia alcune ore alla carbonio e di ossigeno, in cui l'ossi
luce solare, ripigliano il loro carbonio, geno trovisi in proporzione molto mino
e tutto l'ossigeno assorbito ricompari re che nel gas acido carbonico. Se i ri
sce, cosicchè l'aria da ultimo ha la me sultamenti delle sperienze che fece Saus
desima composizione che prima della e sure colla vinca pervinca hanno qualche
sperienza. Se prendonsi per questo spe esattezza quanto alle proporzioni, il car
rimento foglie di piante succosissime e vi bonio assorbito da queste piante era
vaci, come il coctus opuntia, queste non combinato con due terzi della quantità
forniscono gas acido carbonico; assor di ossigeno che entra nell'acido carbo
bono semplicemente l'ossigeno e lo svol illſ'0,
Suppl. Piz Tecn. T' IX I8
i ,8 looi la FoGLI A
Del resto, queste proporzioni variano mai assorbito dalle piante, e sembra es
molto secondo le piante, la stagione, l'o sere senza azione sovr esse: così che se
a del giorno e lo stato di salute de muoiono nel gas nitrogeno puro, è uni
gli individui della medesima specie. Lei camente per mancanza di ossigeno. Il
piante acquosissime e che amano un ter gas idrogeno e l'ossido di carbonio si
reno umido , assorbono nell'oscurità, comportano come il gas nitrogeno.
meno ossigeno che le altre; gli alberi Abbiamo veduto quali cangiamenti
che sempre conservano parti verdi, ne provengano dagli effetti della vita ve
assorbono meno di quelli le cui foglie getale sull'aria, quando questa viene
II) essa in contatto colle parti verdi
cadono annualmente. In generale, la
quantità d'ossigeno assorbita è maggiore delle piante ; rimane a sapersi quali
in primavera che in autunno. Saussure cangiamenti provino queste parti; se si
fece su questo soggetto moltissimi espe formino nuove materie vegetali, e che
rimenti, i cui risultamenti particolari ap cosa divengano. Più sopra vedemmo che
partengono piuttosto all' istoria speciale il succhio concentrato con l'evapora.
di ogni pianta, che all'esposizione gene zione cangia di composizione, e che que
rale della dottrina. sto mutamento contribuisce peculiar
L'assorbimento del gas ossigeno nella mente allo sviluppo della pianta ln tal
oscurità e la decomposizione dell'acido modo le materie formate non rimangono
carbonico alla luce solare, sono prodotte nelle foglie. Tagliando queste, vi si trº
da una parte della foglia, dotata di una vano alcuni vasi che si perdono nella
particolare organizzazione, e non costi pianta e nell'alburno, e dai quali, se
tuente l'estremo inviluppo della foglia condo l'opinione di Knight, il succhiº
stessa, ma che trovasi immediatamente concentrato ed elaborato viene ricor
al di sotto di essa. Finchè una foglia è dotto nelle altre parti della pianta, ln
intera, o anche quando una foglia fresca questi vasi il movimento de liquidi vº
tagliasi in molti pezzetti, avviene questo dalle foglie verso la radice, e, secondº
effetto, ma se si frange la ſoglia in gui l'opinione di IA night si opera, massimº
sa da struggerne la organizzazione, non nell'alburno. Egli fece molti sperimenti
v' ha più assorbimento di ossigeno du che sembrano provare la giustezza di
rante la notte, l'acido carbonico cessa questa opinione. Quando legasiunapº
di venir decomposto nel giorno, e la vivente, se la vede gonfiarsi sopra la legº:
sostanze vegetale, come tutte le materie tura, il quale fatto dimostra che i liquidi
organiche morte, non fa che trasfor contenuti nelle parti esterne della piº"
inare in acido carbonico una piccola dirigonsi dall'alto in basso. Incidendo
quantità dell'ossigeno dell'aria. Trovossi fino al legno la corteccia di un ramoscellº
che le sole parti verdi delle piante han a piccola distanza dalle foglie, tantº
no questa proprietà, mentre le radici, il sopra che sotto, trovasi che nella por
legnoso, l'alburno ed i petali ne sono zione di corteccia, posta fra le due ini
sprovveduti. sioni, la sola metà, al di sotto delle "
Il gas ossigeno puro esercita nell'o glie, accresce di volume; il che Pº
scurità od all'ombra una influenza me che i liquidi provenienti dalle ºs"
sono direttamente portati verso la "
no salutare sulle piante; alla luce vi dice, e non vanno immediatamentº ad
vegetano tanto bene quanto nell'aria at
mosferica. Il gas nitrogeno non viene! altre parti lella pianta. Per chiarire inº:
Fogr.1A FoG1. a 1 59
giormente questo fatto, Knight instituì che la foglia è esposta alla luce del sole.
la seguente importantissima esperienza. Le piante, cresciute nell'oscurità, ri
Condusse un pampino attraverso il fon mangono bianche ed acquose, e non pos
do d'un vaso da fiori; lo riempì di seggono la solidità e la consistenza di
terra e lo adacquò, secondo il metodo quelle cresciute alla luce. Si mise a pro
di ottenere germogli venutoci dalla Chi fitto questa proprietà per rendere man
na. Il pampino emise radici nel vaso, e gerecce alcune piante; ed a tal uopo si
divenute queste grandi bastantemente, ricoprono di terra i giovani germogli, o
si tagliò il pampino ad uguale distanza vi si riversano sopra vasi di terra. Quan
sopra e sotto del vaso, lasciando da ogni do le piante crescono sotto le pietre, si
parte un bottone foglifero. Trapiantossi trova sempre che la parte coperta dalla
poscia questo pampino, formante di due pietra è scolorita, ed il color verde ap
germogli ed una radice, e piegaronsi i due pare in quelle soltanto che sono esposte
germogli in modo da rivolgerli all'alto; alla luce. Il cangiamento per cui la pianta
il bottone dell'uno e dell' altro sbucciò. diviene verde, non si opera che per l'in
In quello, che prima della esperienza era fluenza della luce; ma, secondo gli espe
al di sotto del vaso, i canali nell'alburno rimenti di Sennebier, non può accade
avevano condotto i liquidi verso la ra re senza assorbimento di acido carboni
dice primitiva della pianta, e loro aveva co. Nullameno, le piante divengono u
mo, per conseguenza, impressa una dire gualmente verdi quando si espongono
zione opposta a quella proveniente dal alla luce, sotto l'acqua contenente aria
nuovo ordine di cose. Ne seguì che que atmosferica, e Gough cercò di provare
sto germoglio più non crebbe che come che il color verde non potrebbe apparire
un prolungamento della radice; mentre senza il concorso dell'ossigeno. Si os
l'altro germoglio, in cui la direzione dei servò che la produzione del color verde
liquidi non aveva cangiato, crebbe di vo è più sollecita quando l'aria contiene
lume cominciando dalla radice. Da que un miscuglio di gas idrogeno. Ingenhouss
sta ed altre esperienze Knight conchiuse scoperse che il verde diviene molto più
che i vasi delle piante debbono essere carico in un'aria che contenga del gas i
guerniti di valvule. Inoltre fece vedere drogeno; e Sennebier fece vedere che per
che per accrescere il numero de' fiori, o l'influenza di simile miscuglio, le piante
il sapore delle frutta di un ramo di melo acquistano, anche nell'oscurità, una tinta
o di vite, bastava togliere a quel ramo verdastra. De Humboldt trovò che, in
un anello circolare di corteccia; il suc un'aria che contenga dell'idrogeno, va
chio condotto dall'alburno non potendo rie specie dei generi poa e plantago, tri
oltrepassare questo punto serviva allora folium arvense, cheirantus cheiri, ec .
unicamente alla vegetazione di quella acquistano un color verde nella continua
parte, mentre, se non si fosse fatta la se oscurità delle miniere. - -

zione anulare, sarebbe ritornato per l'al Prima di lasciar di parlare delle fº -
burno dal tronco verso la radice, per glie, vuolsi ricordare la proprietà che
somministrare materia nutritiva a tutto posseggono di assorbire i liquidi coi quali
l'albero. - si mettono a contatto, Bonnet scoperse
Quando le parti verdi della pianta co che, appoggiando una faccia delle foglie
l
minciano a crescere sono di un colori sull' acqua non solo proseguono a vive
pallido che diviene più verde a misuraire, ma eviandio mantengono la vegeta:
i4o FoGLIA FoGLIA
zione de'rami e de'ramoscelli che le so Alcuni servonsi anche dei ramoscelli col
stengono. Secondo questo dotto, le due le foglie fresche, e tosto seminano il gra
facce delle foglie non sono fornite allo no. Questa pratica sembra lodevole assai
stesso grado di questo potere assorbente, Mentre il frumento nasce e cresce, le fo
e negli alberi ed arboscelli in generale glie a poco a poco scomponendosi som
appartiene alla parte inferiore, mentre ministrangli appunto quella quantità di
trovasi nella partesuperiore in altri vege alimento, di cui esso abbisogna.
tali, come nelle patate. Ne segue che la Le foglie secche generalmente si rac
pioggia e le rugiade, assorbite dalle fo colgono ove manca materia da far letto ai
glie, debbono molto contribuire alla loro bestiami, e ponendole sotto ad essi se ne
freschezza. ha un buon concime. In qualche luogo
Esaminate così le principali proprietà però colgonsi unicamente per farne masse
e gli offizii delle foglie ne rimane soltanto e convertirle in letame, come si fa parti
a dire alcun che sugli usi loro nell'agri colarmente nei monti di Brianza. Bensi
coltura e nelle arti oltre a quelli che nel vi è un pregiudizio che non posso a me
Dizionario vennero indicati. no di non far rilevare. Non tutte le foglie
Le foglie del carpine, della quercia, del di alberi sono riputate egualmente profi
frassino, del tremulo e del corbezzolo cue per servire a governo. Alcuni rifiu
servono a nutrire le pecore. Raccolgonsi tano quelle di noce, stimandole dannose;
a tal fine tagliando i cedui sul finire di altri non curano quelle degli alberi da
agosto riducendo i rami minuti in fasci frutto, perchè le dicono troppo leggere,
di 18 a 24 pollici (o,5o a o,66) di giro Questi sono errori massicci. Tutti i re
che lasciansi seccare all'aria per alcuni getabili contengono più o meno pari
giorni; mettonsi in seguito sotto una tet utilissime, che racchiudono principiº:
toia ove si possono conservare per un mogenei alla pianta. È falsissimo che il
anno intero. Un ettaro di cedui dell'età
noce dia foglie cattive. Queste potreb
di 2o a 25 anni produce 25oo fasci di bersi, ove scarseggiano i letami, cogliere
foglie che valgono sul luogo 4o franchi fresche, ma non debbono trascurarsi mor
al migliaio, la spesa del raccolto essendo te, e non possiamo a meno di raccoman
di 8 franchi per migliaio; quindi il pro-dare, particolarmente agli abitanti delle
dotto netto rimane di 52 franchi al mi-colline o delle montagne, di essere più
gliaio ossia di 8o franchi all'ettaro. attenti ad economizzare su questo prº
Le foglie decomponendosi mutansi in-posito. Una gran parte di queste foglie
teramente in reaRiccio e servono perciò appieno diseccate, vengono inutilmente
di ottimo acconciamento ai terreni e so- disperse dai venti e dalle acque rovinºsº
no quindi uno dei mezzi onde si serve pe'cavi e pe' burroni, e trascinate a fe
la natura per mantenere la fecondità nelle condare altri paesi. Bisognerebbe di ma
foreste. Gioverà quindi sempre raccoglie-no in mano che nell'autunno comincianº
re e gettar sul letamaio delle campagne a cadere sul suolo, raccoglierle. E non
tutte quelle che sarà possibile. Nel Friu-già questo solamente, ma una sommen
li alcuni raccolgono espressamente le devolissima ed insieme proficua industria
foglie dell'ontano e delle viti per la se- sarebbe quella di unire alle medesime
minagione del frumento, concimandone ramoscelli di piante sempre verdi, di
i campi. Ciò fanno più verso la montagna muschi e simili, che si possono con faci
al levante ed al settentrione di Udine.llità trovare ne'boschi. Non rare volte la
FoGLIA FoG:.IA i 4 1.
scarsezza tanto esagerata del letami pro FOGLIA d'oro e d'argento. Agli ar
viene piuttosto dalla pigrizia ed ignoran ricoli BattiLono del Dizionario e di que
za dell'agricoltore, che da altre cagioni. sto supplimento si è parlato a lungo del
I castagneti, i cerreti ed i faggeti anche le pratiche che si seguono nella fabbri
soli potrebbero somministrare forse un cazione di queste foglie. Qui aggiugnere
terzo di letami più di quello che ricava mo alcune osservazioni fatte da Lewis
si comunemente, e ciò diciamo con tanta sulla fusione e laminatura dell'oro, nelle
più franchezza, in quanto che abbiamo quali fece un paragone tra i metodi ado
veduti alcuni pochi agricoltori, appunto perati in Francia ed in Inghilterra per
nelle montagne del Reggiano, che colla fare le foglie metalliche. -

industria citata molto avevano migliorata L'oro, dic egli si dilata debolmente
la natura del loro fondi. a basse temperature, grandemente al
Nessuno pone in dubbio l'utilità del l'incontro a temperature elevate; per
terriccio de boschi per ſecondare i cam questo è meno atto dell'argento, del
pi, perciò qualche diligente contadino rame e del piombo, ad essere gettato
nelle alte montagne recasi talora nel nelle forme, perchè il raffreddamento gli
più folto del boschi, rade colla zappa la fa perdere la figura che acquistata aveva
superficie del terreno, e porta via buona nello stato di fusione. Gli operai impie
dose di terriccio. In Toscana, partico gano d'ordinario crogiuoli di piombag
larmente ne' boschi di lecci, se ne trova gine, perchè il pulimento loro impedisce
del maturo, o si raguna perchè sia ma all'oro di aderire alle pareti, il che non
cerato dalle prime pioggie. Giova ad sempre avviene nei crogiuoli di Assia;
ogni sorta di terreno. Gli amatori lo rac ma spesso le materie terrose interposte
colgono per farne un misto insieme colla impediscono la riunione delle particelle
terra, per seminarvi e piantarvi i fiori. dell'oro, e il nitro o il borrace, fondendo
Questa maniera di letame può anche ot quelle materie, facilitano l'aggregazione
tenersi artifizialmente, senz'andarla a delle melecole metalliche. L'oro, com'è
ricercare (V. TERRiccio). ben noto, non è malleabile se non è puro;
Adoperansi eziandio le foglie dai giar unito ad altri metalli, acquista durezza
dinieri per farne letti ove coltivare alcu ed una certa fragilità; a fine adunque di
ne piante, e Francon ville adoperò, a ca conservare la sua duttilità, tanto prezio
gione d'esempio, con assai buon esito sa per ridurlo in lamine, conviene cer
una certa quantità di foglie di castagno care tutti i mezzi di purificarlo. A que
invece che letame di cavallo per empirne st'oggetto si adopera il nitro, perchè
una aiuola di poponi che gli riuscirono questo ossida il rame e gli altri metalli
bellissimi. che entrano nella lega; alcuni fabbri
Nelle arti parecchie foglie si adopera catori però preferiscono al nitro il su
no dai PRoFUMIERI e Dist II.LAToR1 per blimato corrosivo. Non sarebbe vantag
trarne la parte essenziale; quella della gioso per quest'uso ai battiloro l'ado
nicoziana da il TABAcco; altre servono per perare oro legato col rame, perchè eco
trarne colori, per PITTURA o TINTURA, co nomizzando da un lato il metallo pre
me potrà vedersi a quegli articoli ed agli zioso, non potrebbero dall'altro ri
altri particolari di ciascuna delle piante durre la lega allo stesso grado di tenuità
che producono quelle foglie. (BERzelio dell'oro puro e sarebbero obbligati a
– Nonor-Filippo RE-G.“M.) consumarne una maggiore quantità, Egli
1 42 FoGLIA - FogLIA
è per questo che alcuni battiloro, senza battere: la 1. è pergamena comune
imbarazzarsi dell'esame delle leghe, scel fatta di pelle di montone; questa serve
gono d'ordinario le monete nelle quali ad inviluppare il tutto, e se ne uniscono
l'oro è meno impuro ; ma questo è molti fogli a fine di ammorzare i colpi
solo praticabile nelle piccole fabbriche, del martello; la 2. è pergamena finis
poichè avvi un discapito per la differenza sima, (il velin de Francesi), fatta di
che passa tra il valore intrinseco ed il pelle di vitello e questa si colloca tra i
nominale delle MonETE. piccoli quadrati allorchè si battono la
A fine di prevenire il raffredamento prima volta ; la 5. è una membrana sot
troppo rapido dell'oro, che lo rende, tile preparata colle budella di bue sol
come suol dirsi agro, il Lewis insinua tanto a quell'effetto e nominata carta
di ben riscaldare le forme in cui si ver di buccio; questa può anche raccomo
sa l'oro liquefatto per convertirlo in darsi, umettandola e sovrapponendove
verghe, finchè volatilizzino ed infiam ne di nuova, cosicchè si fa servire per
mino del sevo posto alla loro super alcuni mesi; conviene però spargervi
ficie, e di non versarvi l'oro finchè que un poco di gesso polverizzato, acciò
sto non ha acquistato un color verde ri l'oro non vi si attacchi. Non è possi
splendente. bile tagliare colle forbici le foglie dopo
Se si vuole ridurre l'oro in foglie, la la seconda battitura, perchè la menoma
verga gettata si riscalda, si lavora nella umidità le farebbe aderire al ferro, e
fucina, e si riduce ad una forma piatta, quindi si adopera un pezzo di rame ta
facendola passare più volte fra cilindri gliato ad augnatura ; gli altri lavori so
d'acciajo finchè sia ridotta alla sottigliez no affatto simili ai Francesi perchè le
za di un foglio di carta ; in questo mo lamine battute si appianano su di un
do la pressione diventa più uniforme di cuscinetto di cuoio, e si pongono in
quella che si ottiene col battere la la libretti di 25 o 5o fogli, i quali si stro
stra. Si taglia quindi la lamina colle for finano col bolarmeno, affinchè non vi si
bici in forma di nastri e si divide in qua attacchino le foglie d'oro. Del resto la
drati di mezzo pollice da ciascun lato : stagione e l'atmosfera influiscono gran
con 2 once d'oro si ottengono 15o di demente sull'operazione, perchè non
que piccoli quadrati, i quali si battono mai si dividono bene le ſoglie allorchè
tre volte e ciascuna volta si dividono l'aria è umida, essendo allora molto
in quattro parti, il che produce sopra igrometriche le membrane; è per que
le 2 once 9,6oo foglie. Questo è il me sto che i Francesi le fanno seccare con
todo inglese, che è pur bene cono diligenza ogni qual volta debbono ser
scere. I Francesi battono quattro vol virsene.
te, ma quattro volte più grandi sono i Non tutto l'oro in foglie è di uguale
quadrati primitivi; eglino adoperano an finezza. Il meno sottile è l'oro di fabbri
cora quattro martelli, mentre gli Inglesi ca, e si prepara dal ducato facendone
non fanno uso se non che di tre, varian solo quattro foglie ciascuna di 4 pollici
ti però tutti nella forma e nel peso, ado quadrati. La qualità più fina dicesi oro
perandosi sempre il più pesante da pri doppio, e segue dopo questa l'oro fino,
ma e in seguito i più leggieri. l'oro da filo e l'oro francese, l'ultimo
Di tre specie sono le membrane inter dei quali è di colore più pallido per es
poste tra le lamine d'oro per poterle sere mesciuto all'argento, ed è quello
Fogliato - FoGNA i 45
che piu particolarmente si adopera dai appunto come se fosse formata di parec
legatori di libri. L'oro di mezzo e da chie foglie riunite.
una parte argento e dall'altra oro e for (G.“M.)
masi unendo due foglie d'oro e d'argen Fogliata (Lingua), dicesi una specie
to mediante la battitura nella forma. La di FUNgo (V. questa parola).
foglie d'argento sono sempre meno sot (ALBERTI.)
tili di quelle d'oro. Tanto il guancialetto FOGLIAZIONE o FRONDESCEN
sul quale si tagliano le foglie, quanto le ZA, dicono i botanici e gli agricoltori
torine nelle quali si battono copronsi do quel tempo in cui ha luogo il primo svi
po ogni operazione con un poca di pol luppo delle foglie nelle piante annue ed
vere di talco lamellare. il rinnovarsi di quelle già perdute nelle
Quantunque ritengasi generale pro piante vivaci. . (BERTANI.)
prietà dei metalli la opacita, tuttavia si FOGLIETTA. Uno de generi di ta
e osservato che le foglie d'oro sottilissi bacco, di cui vi sono varie qualità, come
me riescono trasparenti, e che la luce il puro fino o sia cruschetta, la foglietta
così trasmessa è di un bel color verde comune, alla cappuccina, alla nobile,
eguale a quello che osservasi allorchè si alla veneziana, ed il caradà foglietta
mette l'oro minutissimamente diviso in (V. TABAcco).
sospensione nell'acqua ed interponesi (ALBERTI.)
questo liquido fra l'occhio e la luce. FOGLIFERA o ramifera, dice si
(Lewis-DUMas–Giovanni Pozzi ) quella gemma che dee produrre un ra
Foglia. Senza altro aggiunto dicesi mo, a differenza di quella che produce il
la foglia dei Gelsi con la quale si nutro fiore, e dicesi florifera.
no i FiLUGELLI (V. questa parola). (GAGLIARDo.)
(ALBERTI.) FOGLIO. Propriamente carta da
Foglie. Ornamenti di pittura o scul scrivere o stampare, e parlandosi di li
tura fatti a guisa appunto di foglie per bri o simili, intendesi una parte del fo
rabeschi, fregi, capitelli o altre cose di glio di carta che contiene due pagine
architettura. 5oo fogli di carta fanno una risma.
(BALDINUcci.) (ALBERTI.)
FOGLIACCIO. Quelle carte vecchie Foglio. Gli stampatori, chiamano in
o nuove, scritte o stampate che servono foglio que libri che hanno la grandezza
solo ai bottegai per invogli. di mezzo foglio o d'un foglio ripiegato.
(ALBERTI.) (ALBERTI.)
FOGLIAME. Quantità di foglie. FOGLIOSO, FOGLIATO. Parlan
(ALBERTI.) do di campo o simile, vale pieno d'erbº
FoGLIAME e FogLIAMETto, dicesi per o di foglie.
similitudine di qualsiasi lavoro a foglie in (ALBERTI.)
pittura, scultura, orificeria e simili. FOGNA. Condotto sotterraneo desti
- (ALBERTI.) nato a portare a grande distanza dai
FOGLIATO. Ridotto in foglia o a luoghi abitati, le acque sporche ed in
similitudine di foglia. Così, per esempio, fette che servirono agli usi domestici od
i ciambellai dicono fogliata, una pasta ai bisogni delle manifatture. In ogni tem
composta di molti strati sottili con unto po venne sentito questo bisogno dalle
interposto che si sfalda a quella guisa popolazioni riunitesi in societa ed ºgglo
4 FoGvA FoGNA
meratesi nelle cittadi. Le fogne sono tan considerabile vi si precipita da un luogo
to più necessarie in quanto maggiore ab assai ripido; vedonsi allora accadere in
bondanza viene distribuita l'acqua; ap nondazioni, le quali sono, a dir vero, di
partengono al sistema degli acquidocci, e assai breve durata, ma che cagionano
sono una conseguenza indispensabile di gravissimi danni, e non ha molto che
quelli. Famose sono per la loro moltitu vedevansi talvolta avvenire simili incon
dine e grandiosità quelle dell'antica Ro venienti in certe fogne di Parigi. Questo
ma, varie delle quali tuttora conservan cenno basta a provare che la costruzione
si, ed i maestosi avanzi della fogna o clo delle fogne esige cognizioni speciali che
caca massima, opera dei Tarquinii, dimo si appartengono alla scienza dell' inge
strano quanto fosse grande il popolo ro gnere, e che a torto quindi si accorda
mano nelle cose di pubblica utilità fino all'arbitrio di qualsiasi intraprenditore
dall'infanzia di Roma. lo stabilimento di esse, massime allor
Lo fogne si hanno a studiare non so quando trattasi di un sistema regolare
lamente per quanto riguarda la salubri per la nettezza e salute di una intera
tà che procurano alla città, ma eziandio città.
per regolare le costruzioni in maniera L'oggetto però pel quale meritano
che gli operai che vi devono penetrare specialmente attenzione siffatte costru
sieno guarentiti dai vari pericoli cui zioni si è relativamente agli operai che
vanno incontro nei diversi lavori che de devono penetrarvi. Di fatto si sa che le
vono farvi. Passeremo rapidamente in materie putrescibili che vi si attrovano
rivista quanto più interessa queste im si alterano ben tosto e rendono inetta
portanti costruzioni, dapprima sotto l'a alla respirazione l'aria viziata dai gas de
spetto della loro salubrità, poscia sotto leteri che produce la putrefazione; per
quello della materiale esecuzione di questo riguardo le fogne si meritano al
esse. trettanta attenzione che le LATRINE (V.
Nella costruzione, di una fogna non questa parola), i cui pericoli sono bene
basta considerare la quantità di acqua conosciuti. Fra le prime condizioni di
che vi dee ordinariamente passare, ma salubrità che dee presentare una fogna
fa duopo inoltre esaminare la superficie avvi quella che un uomo possa percor
cui dee servire di sfogo, la posizione più o rerla senza curvarsi. La poca altezza
meno orizzontale di essa e la quantità di della volta di alcune fogne di Parigi es
acqua che danno le grandi piogge. Quan sendo stata cagione della morte di pa
to più estesa ed orizzontale sarà questa recchi uomini, quella citta fece consi
superficie, tanto maggiore sarà la quan derevoli spese per ovviare a questo solo
tità d'acqua che vi cadrà ad un tratto e inconveniente. Lo stato del fondo della
più grande dovrà farsi la capacità della fogna non è meno importante, dappoi
fogna, perchè possa agire conveniente chè se questo trovasi in qualche punto
mente in qualsiasi circostanza. Vi sono sfondato, se vi hanno avvallamenti le ma
pure alcuni casi, nei quali, malgrado ilterie putrescibili che vi si accumulano si
ripido pendio del terreno e conseguen guastano e possono cagionare la morte
temente la probabilità di un facile scolo di quelli che respirano i gas da esse pro
diviene tuttavia indispensabile di fare dotti. Lo stesso dee dirsi degli ostacoli
molto grande la fogna: presentansi que che possono presentare al corso i risalti
sti casi allorquando una massa d'acqua o prominenze che vi avessero sul fondo
FoGNA FoGNA i 45
stesso della fogna i quali fermando le pa de massa d'acqua netta, nel qual modo si
gliuzze ed altre simili sozzure formano levano le materie suscettibili di putre
una specie di steccaia, alla parte supe farsi e per lo meno l'acqua scioglie e
riore della quale arrestansi e depongonsi trae seco i prodotti della putrefazione
tutte le materie pesanti sopra un tratto appena si sono formati. Quanto più si
di lunghezza talvolta considerevole, dal va moltiplicando in Parigi la distribu
che ne vengono inconvenienti simili af, zione di acqua, tanto più rari divengo
fatto a quelli che producono gli avvalla no nelle fogne gli accidenti di asfissia,
menti. In quest'ultima circostanza forma ed è probabile assai che non ve ne avrà
si al di sopra dell'acqua una specie di più allorquando il sistema di distribuzio
schiuma o di crosta, che gli operai chia ne divenuto sarà generale. Allorchè l'a
mano pelle di rospo, e che, al loro dire, cqua manchi o scarseggi, conviene mol
trattiene i gas deleteri ed espone a gran tiplicare quanto più è possibile i pozzi
di pericoli quando la si rompe. o sfiatatoi che fanno comunicare con l'e
I materiali che si impiegano nella sterno le fogne, mediante i quali si sta
costruzione delle fogne esser devono di bilisce nell'interno di esse correnti d'a
natura da non lasciarsi intaccare dagli ria che agiscono presso a poco alla stes
acidi. In alcune antiche fogne di Parigi sa maniera dell'acqua, portando fuori i
è facile conoscere l'azione distruttiva gas a mano a mano che svolgonsi o di
degli acidi contenuti nelle acque che minuendo, e talvolta anche in peden
hanno servito agli usi familiari, donde ri do del tutto, la formazione loro pel raf
sulta la carie e la compiuta distruzionè freddamento che inducono nelle materie
delle pietre onde sono rivestiti i lati del produttrici. -
le fogne. A ragione vennero adunque A Parigi si trasse grande partito dalle
sostituite ai carbonati di calce che altra fogne stabilendovi sopra. mensule o pic
volta si adoperavano pietre silicee, le cole capre di ghisa i grossi condotti che
quali hanno anche il vantaggio di non conducono in ogni contrada l'acqua del
lasciarsi penetrare come le altre dai gas bacino dell'Ourcq. Forse potrebbesi an
deleteri tenendoli poi lungamente nei cora giovarsene per collocarvi i condotti
loro pori. Moltissimi accidenti avvenuti che servvno alla distribuzione del gas, il
nelle fogne e nelle latrine costruite con che potrebbe farsi senza grandi incon
cattivi materiali provano che talvolta u venienti se gli operai facessero uso della
scivano gas deleterii dalle muraglie, ca lampana di Davy pei lavori o riattamen
gionando la morte di quelli che nulla ti che esigessero questi tubi o le fogne,
scorgendo in que luoghi vi penetravano e se gli sfiatatoi fossero abbastanza mol
con sicurezza e senza precauzione alcuna tiplicati. In tal caso forse potrebbersi
Non parliamo del pendio da darsi alle fare questi tubi di lamierino o di altra
fogne, dipendendo questo di necessità materia più leggera ed economica di
da quello del suolo, ed è quasi inutile, il quella onde si fanno attualmente, sospen
dire che dee farsi quanto più erto è dendoli sotto la volta della fagna con
possibile. semplici staffe in quella fissate.
Il metodo migliore e più efficace di fer quante precauzioni siensi avute
tutti per rimediare alla infezione delle nella costruzione di una fogna, perchè
fogne si è quello di farvi passare abitual. questa presenti tutte quelle condizioni
inente, o a tempi poco distanti, una gran che sono necessarie a ridurla perfetta e
Seppi Di Tecn T 1X. i 9
i 46 FoeNA FogNA
sempre della più alta importanza invi ciò avvenga l' apertura degli sfiatatoi
gilare sul mantenimento di essa, po non basta per render sano l' interno
tendo la menoma, trascuranza in questo delle fogne, ma è d'uopo stabilirvi una
proposito avere le più sinistre conse corrente d'aria con una ventilazione for
guenze, come ben presto vedremo. Quin zata, mediante il fuoco o con ventila
di l'autorità amministrativa dee classifi tori meccanici (V. ventilatone). I tram
care le località, e conoscere per espe mezzi o chiusure da stabilirsi nelle fogne
rienza quali sieno le fogne che esigono per ottenere il miglior effetto da questa
di essere con più frequenza esaminate e ventilazione si meritano grande atten
suettate, il che dipende dalla natura del zione ed esigono un certo grado di in
le fabbriche che vi inviano i loro residui, telligenza. Lo stesso dee dirsi della di
dall'abbondanza delle acque di pioggia o sposizione del cammino, della direzione
di quelle gettate dalle case che vi cado del fuoco e della preferenza. da accor
mo, dal pendio del fondo della fogna, darsi in alcune circostanze ai ventilatori
dalla stagione che corre, ec. Non possia meccanici. La natura di questo Diziona
mo qui entrare in tutti i particolari che rio ci vieta di entrare nei particolari, e
a queste cure si riferiscono. solo possiamo dire che in generale la
Se le fogne vengono trascurate si in ventilazione col mezzo del fuoco è di
gombrano di sostanze straniere, le quali gran lunga preferibile a quella ottenuta
giungono talora ad innalzarsi fino alla meccanicamente. - -

volta, opponendosi così affatto al passag Non a caso si hanno a scegliere gli
gio delle acque. Queste costruzioni di operai per questo genere di lavori do
vengono in simil caso molto pericolose vendosi servire di votacessi e di quelli
ed il loro snettamento oppone parecchie che sono abitualmente occupati allo snet
difficoltà: nullameno è pur d'uopo intra tamento delle fogne. Questi operai han
prenderlo, e perciò indicheremo in bre no ad essere ben nutriti, ben vestiti, mu
vi parole il piano cui fa duopo attenersi niti di stivali impermeabili, e si hanno
in queste circostanze. a sorvegliare rigorosamente perchè non
E indispensabile conoscere perfetta si ubbriachino: siccome quando sono al
mente l'andamento della fogna e se sa terati dal vino possono mettere a repen
rà molto estesa converrà disegnarne la taglio non solo la loro esistenza, ma
pianta. Devonsi aprire tutti gli sfiatatoi quella dei loro camerati eziandio, così
e se questi sono soverchiamente lontani deesi assolutamente vietare l'ingresso
gli uni dagli altri deesi senza esitare rom nelle fogne a quelli che trovansi in que
pere la volta nei punti interposti. Gli sto stato. - - -

sfiatatoi e queste aperture daranno il Senza che lo diciamo è facile il com


modo di conoscere la grossezza del fan prendere che il cloro ed i varii preparati
go accumulatosi, le sostanze che lo com di esso non devono trascurarsi in questo
pongono ed il modo di levarlo. Nel fare genere di lavori, nei quali riescono van
queste ricerche duopo è raddoppiare le taggiosissimi. Nel 1826 il Consiglio di
cure e le precauzioni perchè gli operai salubrità di Parigi venne incaricato della
non rimangano asfissiati, ed è perciò in direzione dello snettamento di una fogna
dispensabile non perderli mai di vista e che essendo stata abbandonata per mol
legarli sempre con funi per poterli ri tissimi anni si era riempita di melma fino
trarre in caso di accidente. Quando alla volta, e nella quale l'infezione era
Fogna Foena 147
giunta a sì alto grado che tutti gli operai scolo ed allo snettamento. Queste condi
che avevano tentato di penetrarvi erano zioni, che per la maggior parte sono ap
rimasti asfissiati. Mediante le cure e le plicabili anche agli acquidocci (V. questa
precauzioni che abbiamo indicate questa parola), sono in qualche modo indispen
fogna, lunga parecchie migliaia di metri, sabili principalmente pel suolo della fo
e che esigette per sei mesi il lavoro di gna e per la parte inferiore dei muri che
52 operai, fu interamente disinfettata sono più ordinariamente bagnati dalle
senza che ne sia susseguita la perdita e acque, ma non sono però meno utili per
neppure l'alterazione della salute di al le parti superiori di questi muri ed an
cuno di questi operai, benchè molti fra che per la volta medesima, primieramen
essi sieno stati asfissiati, e siensi trovati te perchè può avvenire più o meno fre
sempre in mezzo a molte cagioni che quentemente che le acque riempiano in
mettevano ad ogni istante in pericolo la teramente la fogna, e perchè in ogni caso
loro esistenza. Estesi particolari su que avvi sempre uoa umidità ed anche un
sta grande operazione sanitaria possono certo grado di calore, che se vi fossero
vedersi nel secondo volume degli An cavità, commettiture od altro favorireb
mali d'Igiene pubblica e di Medicina bero delle vegetazioni donde ne verreb
legale di Parigi. Quanto alla salubrità in bero altri inconvenienti.
generale delle fogne rimandiamo quelli Per tutti questi motivi il miglior mo
che volessero avere più compiute noti do di costruzione quello adunque sareb
zie su questi edifizii al Saggio sulle be che desse l'effetto di formare del
cloache e fogne della città di Parigi tutto un insieme tale come se fosse for
ivi pubblicatosi nel 1824, da Parent Du mato di un solo pezzo; di non presen
chatelet. -

tare all'interno che superficie affatto


Passando ora da queste generali con liscie quasi senza commettiture, e tutti
siderazioni a parlare della materiale co gli angoli delle quali fossero molto smus
struzione delle fogne, dedurremo intanto si e rotondati. Fortunatamente questi ri
da quanto si è detto la conseguenza che sultamenti si possono facilmente ottene
quel metodo sarà il migliore il quale a re quasi dappertutto senza grandi spese,
doprerà materiali solidi, atti a resistere specialmente mediante le Malte idrauli
più a lungo che sia possibile, non solo che (V. questa parola e gli articoli calce
alla umidita ed ai liquidi in generale, ma e cEMENTo) la conoscenza e l'uso delle
ancora a forti e rapide correnti, nonchè quali, mercè le importanti ricerche di Vi
alle varie specie di acidi e dissolventi cat, di Berthier e d'altri, si vanno sem
onde quelle possono essere composte se pre più diffondendo e popolarizzando.
condo i diversi stabilimenti alle cui a Giugnesi facilmente invero è questo
cque servono di sfogo le fogne; dedur effetto tanto pel suolo o fondo quanto
remo che si dovranno evitare quanto pei muri e per la volta stessa, mediante
è possibile tutte le cavità od angoli sa un buon muramento di macigni duri, di
glienti e rientranti e tutte le commetti pietra molare od anche di sassi o di mat
ture, apparenti potendo queste disugua toni ben cotti, posti in opera in bagno di
glianze essere cagione che le acque e le buona malta od anche finalmente di
immondizie vi si arrestino, vi dimorino e Getto, intonacando in ogni caso tutte le
vi si ammucchiino, formando accidental facce apparenti con malta idraulica ben
mente una specie di rialzo dannoso allol distesa e spianata,
i 48 lºoGNA FoGNA
Un selciato od anche un MAttonaro (no di un metro. Oltre che converrei be
per quanto fossero eseguiti con materiali scegliere pietre di assai grande resisten
più duri e più impermeabili per sè stessi, za, perchè potessero sostenere l'urto
non dovrebbero mai preferirsi, massime proveniente dal passaggio delle vetture
pel fondo, imperocchè non possono farsi od altro, senza rompersi, ed oltre alle
senza che rimanga un numero più o me- molte commettiture che risulterebbero,
no grande di commettiture. Lo stesso sa avrebbesi sempre l'inconveniente degli
rebbe a dirsi pei muri e per la volta angoli rientranti che farebbe questo pia
della costruzione in pietra viva da taglio, no coi muri laterali.
e crediamo eziandio poco utile il porre Facilmente si vede che un muramen
catene di tratto in tratto, come talvolta to quale lo abbiamo precedentemente
si pratica, sembrandoci che possa meglio indicato è l'unico spediente, o per lo
ottenersi quella maggiore solidità per la meno il migliore d'ogni altro, per evi
quale ordinariamente si adottano, me tare tutti questi disordini, e per dare il
diante contrafforti fatti allo stesso modo mezzo con poca spesa di rotondare gli
che il resto dei muri e stabiliti sulle fac angoli rientranti fra il piede dei muri
ce volte dal lato ove sostiensi la terra. ed il suolo; di stabilire da ciascuno di
Oltre all' essere la pietra viva sempre il questi angoli fino nel mezzo della lar
modo più dispendioso di costruzione, ghezza un leggero pendio a forma di
poche di quelle pietre sono di tal na canaletto che faciliti lo scolo delle acque
tura da resistere per lungo tempo alle quando sono in piccola quantità. Abbia
cause di distruzione che trovansi nelle mo, in quanto dicemmo, supposto che lo
fogne; le pietre calcari più dure sono intonaco onde si dee rivestire questi mu
di raro in questo caso, e le buone pietre ri sia eseguito con eccellente MALTA idrau
silicee o vulcaniche sono le sole che pre lica perfettamente aderente, e ripeteremo
sentino guarentigie sufficienti. Inoltre le che ciò può farsi ora dovunque. Aggiu
migliori pietre presentano quasi sempre gneremo che nulla e più facile quanto il
dei pori, o fori fattivi da conchiglie ed riattare parzialmente quel disordini che
altro, finalmente qualunque sia la cura in simili costruzioni potessero avvenire.
con cui vengono poste in opera, lascia Avvertiremo pure che il modo di costru
no sempre tra loro commettiture più oſzione da noi indicato è quello che venne
meno larghe. Certo una buona stucca- più generalmente adottato per la mag
tura può riparare a questi varii incon-gior parte degli acquidocci o fogne anti
venienti, ma non mai tanto compiu-che e moderne e specialmente per quel
tamente quanto un intonaco generale, le in tanto numero eseguitesi negli ultimi
che è il solo che possa soddisfare la con-anni a Parigi. Quelle medesime che ven
dizione che abbiamo indicata come desi- nero costruite dagli antichi Romani di
derabile più di ogni altra, di fare cioè in pietra viva furono quasi sempre intona
qualehe modo come se il tutto fosse for-cate di un grosso strato di eccellente ce -
mato di un solo ed unico pezzo. mento.

Pegli stessi motivi non consiglieremo Può tornar utile di fare con pietra vi
di usare, di sostituire alla volta un piano va la incorniciatura degli sfiatatoi od a
composto di grosse pietre che poggino sui perture che è necessario lasciare ogni
due muri, come potrebbesi fare quando qual tratto nella volta e per ventilare
la fogna è poco larga, per esempio, me-sufficientemente la fogna e per dar mo
a.

- l'ot. Gol e FolgonE i9


do d' introdurvisi nei punti intermedi che la scarica di una grande coppia di
senza doverne percorrere tutta la lun elettricità accumulatasi nelle nuvole, e
ghezza ed uscirne prontamente in caso di che si slancia sulla terra, sicchè i suoi
innondazione, ec. Per questi varii motivi è effetti a quelli di una grandissima batte
necessario che questi sfiatatoi sieno suf ria possono somigliarsi, ed imitansi in
ficientemente vicini. Nella Memoria più fatto quasi in miniatura nei gabinetti. Al
addietro citata di Parent Duchatelet si l'articolo ELETTRICITà rimandiamo adun
vede che nelle fogne di Parigi questi que per quanto riguarda le teoriche del
sfiatatoi sono in geneiale . oo metri di fluido che compone la folgore, ed a quel
stanti uno dall' altro, distanza maggiore lo PARAFULMINI per quanto concerne i
del dovere. Non è meno necessario che mezzi imaginati dall'uomo per condurre
questi sfiatatoi anzichè essere otturati questo fluido stesso per via tale che re
con coperchii solidi, come lo sono una car non possa alle persone o alle case
parte delle vecchie fogne di Parigi, chiu alcun nocumento. Siccome però non è
dansi solo con forti grate di ferro bat dato a tutti il guarentirsi coi parafulmini
tuto o fuso, in maniera che sia vi sempre atteso il dispendio che lo stabilimento di
corrente d'aria. Finalmente per potere essi cagiona, e questa difficoltà è ancore
al bisogno entrare od uscire facilmente maggiore pei piccoli coltivatori nella
per questi sfiatatoi, le grate devono po campagne, giova qui il notare la osser
tersi aprire e chiudere con facilità; e gli vazione fatta da Hericart de Thury che
sfiatatoi essere muniti di una catena di la natura diede a questi ultimi mezzi
ferro, di caviglie o di scale a piuoli. Se quanto semplici altrettanto efficaci di
interessa prevenire che le acque interne guarentirsi dalla folgore. Fece egli stam
trapelino attraverso del fondo o dei pare alcune riflessioni e la storia di al
muri, non importa meno di preservare cuni fatti che lo condussero a stabilire i
la volta dalla filtrazione delle acque che seguenti teoremi che giova rendere quan
scolano sul suolo superiore. A tal fine to più comuni è possibile. -

copresi ordinariamente questa volta con . Gli alberi sono sempre conduttori del
una caesta (V. questa parola) anch'essa l'elettricità atmosferica, più o meno però
di malta idraulica o di getto stabilita in secondo la loro forma e secondo il loro
pendio di maniera da versare queste a grado di umidità naturale o accidentale.
cque a destra e a sinistra. Gli alberi diritti più alti o la cui ci
Anche nell'agricoltura adoperansi ma è la più vicina alle nuvole ricevono
spesso piccole fogne o chiaviche per o sottraggono da quelle il fluido elettri
ismaltire le acque piovane o per altri co nei temporali. Gli alberi piantati vici
oggetti. Abbiamo estesamente parlato di ni alle case ed alle capanne, quando sieno
quanto riguarda queste fogne in questo più alti del tetto di quelle, arrestano la
Supplimento all' articolo DiseccaMENTo folgore, la traggono a sè e la sviano, co
alle paludi (T. VI, pag. 459). me fanno i parafulmini pegli edifizii sui
(PARENT Duchatzler-GouaLiea) quali sono applicati o per quelli vicini.
FOLGORE. Questo terribile feno Sembra che gli antichi avessero co
meno, del quale vedevano gli antichi nosciuto l'effetto salutare e preservativo
tremando gli effetti senza conoscerne la degli alberi dalla folgore ed a questo
cagione, non è più in oggi, grazie ai ſoggetto vediamo dappertutto intnalzarsi
progressi delle fisiche scienze, se non piantagioni d'alberi intorno agli antichi
1 5o Foi.I.ARE FoNDacHIERE
castelli e case rurali, isolati in mezzo alle FoLLARE. Dicono malamente alcuni
pianure. per rigiARE (V. questa parola). -

Sottraendo il fluido elettrico dalle - - (G.“M.)


nubi, gli alberi d'alto fusto se ne impos FOLLATOIO. Lo stesso che anno
sessano, lo dirigono e gli servono di con statoio, cioè pezzo di legno con alcune
duttori determinandolo a prendere la via braccia trasversali per rimescolare nel
che viene ad esso naturalmente segnata tino i graspi col mosto.
da loro; con questa differenza però che Ignazio Lomeni di Milano imagi
gli edifizii sui quali sono posti i paraful nò ultimamente un follatoio sul quale
mini non ricevono che una scossa più scrisse molto a lungo, e che consiste
o meno forte, mentre invece gli alberi semplicemente in un'asta di legno, la
fulminati assorbendo il fluido elettricoquale passa per un foro praticato nel
dopo averne sofferto più o meno grave centro del coperchio del tino, tenendo
danno lo trasmettono al suolo preser una manica di cuoio legata intorno ad
vando le case e le capanne vicine. esse ed al buco e all'interno due brac
Gli effetti più conosciuti e più gene cia disposte ad angolo ottuso, sicchè può
ralmente osservati dalla folgore sui cor operarsi l'ammostamento in vasi chiusi.
pi organizzati, cioè sugli uomini, sugli Chi volesse conoscere le minuziose
animali e sui vegetabili che ne morirono particolarità dal Lomeni suggerite veda
o ne furono colpiti senza esserne uccisi, gli Annali universali di tecnologia e di
sono: 1 ° del fuoco od un calore più o agricoltura di Milano, T. I, pag. 155,
meno bruciante; 2.º la letargia, la pa T. III, pag. 74, T. VII, pag. 518).
ralisi, l'asfissia; 5° finalmente una vio - (G.“M.)
lenza meccanica della quale è stato im FOLLATORE. Dicono alcuni per
possibile finora di poter determinare l'a roLlose (V. questa parola).
zione e la potenza. - (BERGANTINI.)
(HÉRicART DE THURY-G.“M.) FollaroRE (Apparato). Chiamò il
FOLIACEO. Dicono i naturalisti di Lomeni il suo Fol.I.AToro (V. questa pa
ciò che è composto di foglie, e che age rola ). -

volmente quindi si sfalda. - (G.“M.)


(ALBERTI.) FOLLICOLO. Specie di pericarpio
FOLIO (Laurus malobathrum, L.). ed è quella capsula composta di due val
Albero della Siria, dalle cui foglie si vule longitudinali con una sola casella,
spreme un olio ed unguento odorosis entro la quale esistono i semi.
stono. - (GAGLIARDo.)
(ALBERTI.) FOMITE. Esca od altra materia sec
FOLLARE. Dicono alcuni impro ca che facilmente prenda fuoco.
priamente il sodare o gualcare i panni - (ALBERTI.)
lani (V. Gualchiena). FONDA. V. BonsA.
(G.“M.) FoNm a. V. FioNDA.
- For LARE. Ammostare o rimuovere FONDACCIO di bottega, diconsi le
con l'ammostatoio la uva pigiata ad og ciarpe, scampoli ed altri generi di so
getto di bene stemperare le sostanze po pravanzo o di rifiuto nelle botteghe.
ste nel tino (V. For.I.Atoro). (ALBERTI.)
(GAGLIARDo.) FoNDACHIERE. V. Fondacaro.
FosDAMEN1 o i 5i
. Fondamento
FONDACO. V. BoTTEe A. varsi per fondare saldamente i muri di
FoNDaco. Magazzino per le vetto qualunque edifizio, parlando primiera
vaglie. mente di quanto spetta alle fondamenta
- (ALBERTI.) ordinarie, poscia di quelle particolarità
FONDAMENTALE. Che serve di che ai lavori subacquei o alle fondamen
roNDAMENTo (V. questa parola) ad un e ta idrauliche si riferiscono.
difizio. La prima operazione d'ogni altra per
- (ALBERTI.) istabilire le fondamenta di un edifizio si
FONDAMENTO. Qualunque fabbri º quella di segnare la pianta di esse, vale
ca dee ripetere principalmente la sicu a dire le linee sulle quali hanno a pian
rezza della propria stabilità dal buon tarsi i muri. Si eseguisce questa delinea
fondamento; vale a dire dall'essere pian zione con gli strumenti e colle regole
tata sopra un fondo, che naturalmente, della Geodesia (V. questa parola), a
o per artifiziali ripieghi sia capace di norma dei tipi già disegnati in carta che
sopportare inalterabilmente il peso del costituiscono l'essenziale corredo di
sovrapposto edifizio. E a null'altro per qualsiasi progetto archittettonico. Se
lo più, fuorchè ad una viziosa fondazio gnansi queste linee sul suolo mediante
ne, voglionsi imputare le lesioni e gli file di piuoli allineati a traguardo e con
sconci che presto o tardi avvengono nei biffe verticalmente erette negli angoli
muri di molti edifizi, e ne abbreviano la della pianta. In questa occasione stabi
durata, se pure non ne accelerano la lisconsi anche i segnali opportuni per
dissoluzione e la rovina. Per la qual co servire in appresso di norma alla giusta
sa l'articolo de' fondamenti diviene di livellazione di tutte le parti dell'edifizio
massima importanza nell'arte edificato conforme ai disegni ed al piano dell'o
ria: e tanto più che gli errori di costru pera. Si fanno per lo più questi segnali
zione, come sensatamente avvertiva sulle biffe medesime testè menzionate,
Leon Battista Alberti, in qualunque par facendovi alcune tacche a convenienti
te dell' edifizio sono meno dannosi. altezze determinate col livello. Qualora
più facili ad emendarsi, e quindi più si voglia un'esattezza più scrupolosa sta
condonabili che ne' fondamenti, ove, bilisconsi per segnali pilastrini di pietra,
conforme severamente pronunzia con come si fece in occasione dell'apertura
cludendo lo stesso gran maestro, del del canale navigabile di Pavia, e per la
mal fatto niuna sorte di scusa può esser cóstruzione degli edifizi di muro che
menata buona. Siccome poi difficile, e fanno parte di quello. Segnata così la
più o meno ipotetico sempre si è il giu pianta rimane a stabilirsi la qualità del
dizio che può farsi del modo come le suolo ed a scegliere ed eseguire quella
fondamenta vennero costrutte e della maniera di fondamento che meglio si
solidità loro, così vuole giustamente la conviene alle circostanze.
legge che l'architetto e l'intraprendito E da osservarsi primieramente che in
re solidariamente rispondano d' ogni di generale la compressibilità del suolo,
fetto che per queste cagioni si notasse quando non fosse eccessiva, non avreb
negli edifizi. - be grandi inconvenienti se fosse esatta
Riassumeremo questo argomento da mente la stessa per tutta l'estensione di
suoi principii e cercheremo di indicare un fondamento e inoltre se il carico delle
brevemente le generali norme da osserº costruzioni superiori fosse presso a pºco
1 52 FoNDAMENT o
Fosdamesto ,
lo stesso in tutti i punti, poichè allora si riconosca incapace di reggerne il peso,
non ne verrebbe nel totale dell' edifizio o perchè composta di materia mal fer
che un generale ed uniforme assoda ma, o perchè non bastantemente mas
mento il quale non potrebbe cagionare siccia, e d'altra parte soprastante ad altri
rottura di sorte alcuna. Assai raro però strati di materie cedevoli, conviene cer
si è il trovare naturalmente questa com care se a qualche discreta profondità e
pressibilità tanto regolarmente uniforme, sista un letto ben radicato di materia
quindi l'arte dell'edificatore sta appun soda sul quale poter piantare con si
to o nell'ottenere questa esatta, unifor curezza la mole dei muri. Se si offrirà
mità, o nell'impedire del tutto la com questo letto sodo, non troppo basso sot
pressibilità del suolo sul quale pongonsi to la superficie naturale del suolo, si po
le fondamenta. Questo secondo espedien trà in esso trovare un sostegno sicuro
te è anzi il solo a cui si possa in moltis per l'impianto dei muri, sia che le cir
simi casi appigliarsi; come, per esempio, costanze permettano di scoprirne per
allorquandº abbiasi a collegare un nuo escavazione il dorso, e di fondarvi im
vo edifizio con uno già costruito, nel mediatamente sopra le murali costruzio
qual caso per evitare che nascano di ni, sia che, opponendosi qualche osta
sgiungimenti è indispensabile non ista colo o qualche riguardo di convenienza
bilire le fondamenta che sul suolo il più al denudamento della superficie supe
sodo od impiegare i mezzi più sicuri e riore del fondo consistente, si debba o
più energici per riparare alla sua com si voglia senza escavazione far portare a
pressibilità. - questo il carico de muri, mediante un
La crosta superficiale della terra è castello di legname, i di cui membri ver
formata di materie di vario genere, a ticali, cioè i pali battuti fino a raggiun
dattate ove sì ove no, secondo la natu gere il sodo, a guisa di colonne poggiate
rale loro consistenza, a prestare una 80 sopra una salda base, sorreggano la so
lida base pel sicuro impianto de'muri. vrapposta mole dei muri e dell'intero e
Non basta però che la materia si mostri difizio. Quando poi avvenga di non rin
solida alla superficie, ma è duopo che venire un fondo stabile per quanto si
tale si mantenga fino a tanta profondità, approfondi la ricerca, ovvero si rin
che quand'anche al disotto fossero al venga soltanto a tale profondità, che ol
tri strati di materie men solide o cede trepassi quel limite entro il quale si e
voli, possa lo strato superiore per la sua stende la possibilità o la convenienza di
grossezza conoscersi atto a non ischian eseguire l'escavazione, o di piantare una
tarsi ed avvallarsi pel carico che gli deve palificazione, per posare su di esso o
andar sovrapposto. Qualora di ciò si immediatamente o mediatamente le mu
abbia sicura prova, i muri possono pian rali costruzioni, non rimane altro espe
tarsi francamente sopra questo solido diente che quello di correggere la vi
letto naturale, giacente alla superficie del ziosa natura del fondo, a fine di render
suolo, senza bisogno di profonde esca lo con opportuni temperamenti adattato
vazioni o d'altre operazioni di oonse a ricevere sopra di sè il carico dell'edi
guenza, salvo quei piccoli adattamenti, fizio, senza che possa risentirsene con
che dichiariremo fra poco. Quando poi perniciose mosse.
la crosta superiore del terreno nel sito, La scelta del metodo da tenersi per
ove debbono erigersi i muri dell'edifizio, fondare stolidamente nn edifizio è dun
Fasianesto FoNn avr Nro I 55
que essenzialmente vincolata alla per lette, e si riempiono esse di terra, che fa
fetta cognizione della natura e delle vi conoscere la natura dei vari strati di ma
cende del terreno, in cui la fondazione teria che si succedono gli uni agli altri
dee succedere, fino a tale profondità sotto la superficie del suolo. -

che basti a dar lume per decidere della Lo scandaglio va profondato quanto
scelta, in conformità delle massime ge più si può allungando lo strumento con
nerali testè additate. Questa cognizione verghe addizionali, le quali si invitano
non può acquistarsi che per via d'accu l'una sull'altra, a mano a mano che l'i
rate esplorazioni, ripetute in molti pun stromento va penetrando sotto terra.
ti, ed alla necessaria profondità, entro Dipendentemente dalla natura e dalla
le aree designate per l'impianto de'muri. disposizione delle materie componenti
In vari modi si possono eseguire le e la crosta esteriore del terreno ed esi
splorazioni, le quali non impropriamente stenti sotto la crosta medesima, a due
diconsi tasti. Il mezzo più sicuro è casi principali si riduce la fondazione
quello di scavare fosse o pozzi, nei di qualunque fabbrica. Il primo si è
quali si ha campo d'esaminare l'indole quello in cui i muri possono esser pian
delle materie, che si succedono le une tati sopra un fondo per sè abbastanza
all'altre sotto la crosta superficiale, e le consistente, e che perciò non richie
profondità a cui s'internano i diversi de altre preparazioni, se non se quelle,
strati delle materie stesse. Ma questi sca che sbno necessarie per appoggiarvi re
vi non sono praticabili, ovunque la su golarmente e solidamente l'imbasamento
perficie terrestre è coperta dall'acqua, de' muri medesimi, sia immediatamente
come negli alvei de fiumi perenni, ed sia mediante un interposto castello di
entro il letto del mare, o di qualche la legname. Le materie che costituiscono
go: e d'altra parte non sono di piccola un fondo confacente a questo caso, so
spesa, quindi sogliono riserbarsi soltanto no in primo grado lo scoglio, ed in gra
per le più gelose occasioni. - . do inferiore il tufo, e le terre cretose o,
Lo strumento che più comunemente per meglio dire; argillose; e queste spe
si adopera per l'esplorazione del terreno cialmente se sono brecciose, compare
consiste in una verga di ferro di conve: e dure. Il secondo caso abbraccia tutti
niente lunghezza, e della riquadratura quelli nei quali i muri debbono sorgere
di sei, o al più otto centimetri, nelle sopra un fondo mobile, di cui e d'uopo
cui facce sono incavate delle nicchie, o correggere l'indole cattiva ovvero di
cellette, più larghe, e più fonde da prevenire i dannosi effetº, con adattati
piedi che da capo, le quali, quando temperamenti, prima i venire all'im
si vuol intraprendere l'esperienza, si pianto delle murali costruzioni. Appar
riempiono di sego. Si affonda vertical tengono a questo -aso le fondazioni da
mente in terra questa verga a colpi di eseguirsi sull'arena, sulla torba, e sulle
maglio, e se fia d'uopo ancora col sussi terre ordinaria sciolte, di cui sono molte
dio d'una berta, finchè siasi raggiunta e molte varietà. Sotto questa generale
la voluta profondità. -
distinziose considereremo poi i casi se
Si ritrae la verga, facendola girare conda L, e succintamente esamineremo
mercè d'un'asta infilata in un occhio con quali metodi, e con quali parti
formato a bella posta nella sua sommità. colari artifizi debba essere regolata la
col che resta espulso il sego dalle cel fondazione de muri, in corrispondenza
C,
Suppl. Di.Tecn. T IX.
i 54 FoNovvievto. Fosuasiev ro
delle circostanze proprie a ciascuno dei gni ma ſeria eterogenea, e quindi si riem
casi. - , -
-
piano di buon muramento. 4.º Giova
-

Nel caso di dover piantare i muri di anzi di aprire a bella posta nel masso
nn edifizio sopra un fondo per sè stesso qua e là degli incavi di qualche profon
idoneo a sostenerne il peso può avvenire dità, da riempirsi, come si è detto, di
º o che questo fondo si presenti im buon muramento, che costituisca come
mediatamente alla superficie del suolo, tanti denti verticali, per cui le sovrae
internandosi come più volte si disse ad rette masse murali si abbiano a trovare
una sufficiente profondità; 2.º ovvero che
saldamente quasi callettate nel masso
giaccia ad una certa profondità, coperto stesso. Sono in singolar modo utili que
da uno o da più strati superiori di mate ste indentature negli angoli degli edifizi.
rie mal ferme. Il primo di questi due casi
5.º Si procuri che la superficie del mas
secondari non si verifica rigorosamente, so, su cui debbono riposare i muri, ri
se non che quando un profondo scoglio, o manga piuttosto scabra, e specialmente
un massiccio banco di solido tufo, si e se lo scoglio è di pietra dura, affinchè le
stende a fior di terra sull'area che deve malte possano farvi più salda presa.
essere occupata dall'edifizio, poichè la Importa sopra tutto di non lasciarsi de
terra argillosa non mai si offre alla su ludere dall'apparenza esteriore del mas
perficie del suolo in istato di poter im so, o dal risultamento di pochi tasti fatti
mediatamente ricevere l'imbasanento qua e là, ma si debbono questi molti
de muri: e quand' artche talvolta appa plicare senza risparmia; perchè non
risse a prima vista sincera e solida, sa di rado, «quantunque non appariscano
rebbero sempre da temersi le alterazioni, alla sùperficie, il banco lapideo ha in
cui col tempo potrebbe andare soggetta terruzioni o caverne, coperte come da
per naturali o per umane cagioni. Sup volte naturali, le quali se per la loro
posto adunque che un solido strato su grossezza non sono valide a resistere al
perficiale di masso vivo o di tufo lapi peso de'muri che vi si appoggiano, pos
Reo debba servir di base immediata ai sono sprofondarsi con tanto più grave
un ri dell'edifizio, sarà duopo premet danno, quanto più tardo ad accadere è
ºre le seguenti preparazioni. 1° O lo sconcio o pittosto quanto più al so
vunqo i muri debbono essere piantati pravvenire di questo i muri superiori
si tolga tutta quella crosta esteriore, che trovansi avanzati. A correggere queste
in origine non fosse giunta ad un per mancanze del fondo, debbonsi demolire
fetto consolidamento, ovvero che fosse quelle volte haturali che per sè stesse
stata alterata daia lunga esposizionè al non offrirebbero la necessaria robustez
le influenze atmosferiche. 2.º Si rada il za, per sostituire ad esse delle buone
dorso del masso. pe, renderne orizzon volte di muro, appoggiate alle spalle op
tale la superficie; e quindo il suolo sia poste del masso, e stostenute, se fia
naturalmente inclinato, ome avviene d'uopo, da intermedi contrafforti artefat
alle falde dei monti, si tagli il masso a ti, piantati sul fondo della caverna. Con
scaglioni, che secondo il pendi, natura somiglianti volte di muro si può anche
le offrano a diverse altezze una base rimediare a quelle ampie e profonde in
sempre orizzontale ai muri da costruirsi .terruzioni, che si estendono fino alla su
- o - - - , a

." ºve s'incontrino delle cavità - nel perficie esterna, senza che sia d'uopo
masso si sgombrino e si ripuliscano d'o. riempire di muramento l'intera cavità,
FoNDAMeNto FoNDAMENto I 55
come si ebbe a prescrivere pei piccoli ſtando qualunque regola, indotta forse da
vani del masso. una necessaria economia, fabbrica i muri
Cade quì in acconcio notare la osser sopra la superficie di quell' arenoso ter
vazione importante fattasi sulla costa ma remo, nel modo stesso che ſarebbe se si
rittima della comunità di Pietrasanta la trattasse di edificare sulla più resistente
quale va soggetta ad un continuato inter scogliera ; e quantunque sieno fabbriche
rimento mediante le arene lasciatevi dal di due o tre piani, pure non vi è mai sta
mare pel. che si accresce giornalmente to luogo di pentirsi di questo abuso.
guadagnando l'estensione annua di brac Fu creduto che trattandosi di un
cia quattro. Questo aumento di superfi suolo sciolto, potessero i fabbricati per
cie guadagnata sopra il mare si compone effetto del proprio peso a misura del
di pura minutissima arena. Il governo di loro accrescimento, abbassarvisi sino a
tempo in tempo accorda ai frontisti il di ritrovare quella solidità che apparente
ritto di 6ccdparla, lasciando distanza dalla mente non vi si considera superficial
acqua bastante per esercitarvi le giornalie mente: ºpinione che mosse un muratore
re perlustrazioni e vigilanze, per servire a farne la prova mediante l'apposizione
alle leggi sanitarie e doganali; e quantun di un mattone nel fondamento attesta
que questo suolo non abbia vegetazione to ad altro che non restava gravitato
spontanea, pure la cultura dei pini vi è dal nuovo muro.; a lavoro terminato,
stata introdotta con molto successo. Lo e come suol dirsi a fabbrica chiusa, ri
stesso terreno è accordato dal governo a scortirò i detti due mattoni precisamen
tutti quelli che vogliono fabbbricare pres te nella stessa situazione. Questa prova,
so il forte detto il Magazzino dei mari assicura in modo certo essere gli ai
ni situato sulla costa stessa, e fatto eri l massi arenosi composti di minuti corpic
gere dalla magnificenza del Granduca ciuoli petrificati, resistenti, ed uniti in
Pietro Leopoldo I, ed allora bagnato dal sieme come lo potrebbero essere col ce
mare che attualmente si è ritirato d'assai. mento. La circostanza di avere dovu
L'aria salubre che vi si respira, migliore to esaminare attentamente le fabbriche
di quella dell'interna contigua pianura, di quel nascente paese per l'effetto di
il trasporto ed imbarco che ivi si fa dei determinarne l'annua rendita, pose Casi
molti e bei marmi levati dai circostanti miro Giusteschi nella posizione favore
monti di Seravezza, degli olii prodotti vole per assicurarsi essere state tutte le
dal fertile territorio e distretto pietrasau case costruite con guesto metodº, ad ec
tino; e le importazioni finalmente che cezione di quelle la cui esecuzioſe ven
pure vi accadono delle granaglie, generi ne, diretta dal R. Scrittojo delle Fabbri
coloniali e manifatture per transitare negli che. Il modo con cui fabbricansi le nº
stati limitrofi, rendono questo scalo un ve case consiste nel disegnare sºpra la
luogo interessante, pe che va di giorno superficie argnosa lo spartimento delle
in giorno aumentandovi la popolazione stanze col mezzo di fossette ſonde mez
ed il fabbricato. In questo terreno i fon zo braccio, con larghezza eguale alla
dameriti delle fabbriche sogliono farsi so 8 rossezza
dei muri che intendonsi for-.
pra pilafitte e smalti; operazione non mare; e ciò si fa al solo fine ed effet
poco dispendiosa, ma creduta indispen io di marcarne la direzione; questa eco
sabile a seconda delle regole dell'arte: La nomia favorisce infinitamente la falli
pºpolazione testè rammentata, disprez cazione, in modo che di anno in annº
-
i 56 FoNDAMENTo - FoNDAMENTo -

resta accresciuta, e già sonovi botteghe fondo argilloso, per quanto è tenibile
di caffè e ristoratori e le popolazioni vi che l'acque pluviali, o sotterranee giun
cine vi concorrono nei giorni festivi, gano ad alterarlo a qualche profondità;
specialmente dell'estate per divertimen e anzi di più, nell'interno delle città, o
to, e per bagnarvisi, mentre un tempo dovunque possa prevedersi la circostan
la sola guarnigione vi abitava in una me za di doversi presto o tardi aprire degli
schina capanna. scavi nel terreno adiacente per fogne,
Quando il fondo sodo, che deve co per acquedotti, per cantine, o per qua
stituire la vera base d'un edifizio, giace lunque altro fine, è sempre ben fatto di
a qualche profondità sotto la superficie spingere addentro le fondazioni de'muri
del suolò, in due diverse maniere si può fino a quella massima profondità a cui
eseguire la fondazione dei muri, cioè o verisimilmente si supponga che possano
per escavazione, o per palificate. Con la giugnere successivamente l'escavazioni
prima i muri vanno ad essere immedia eventuali per alcuna delle accennate oc
tamente stabiliti sul sodo; con la secon correnze. . . . - -

da il fondo solido non sostiene i muri Importa qui di osservare che le varie
immediatamente, ma mediante un ca specie di terreni solidi o no possono tro
stello intermedio di robusti pali. La varsi a qualsiasi profondità ugualmente,
fondazione per iscavo consiste nel ca e che per conseguenza il dare una mag
var tante fosse o trincee quanti sono i gior profondità alle fondamenta senza
muri da erigersi, profondamente a modo premettere l'esame con lo scandaglio po
da rendere scoperto il fondo sodo, lar trebbe in molti casi non procurare un
ghe quantò abbisogna per potervi fab letto più solido e più resistente di quel
bricare entro i muri delle prestabilite lo che dar potevano gli strati che si tro
grossezze, e tracciate sulle precise dire vavano a poca distanza dalla superficie
zioni assegnate ai singoli muri nella pian del suolo. Quando pure aumentando la
ta dell'edifizio: e nel predisporre quindi profondità dello scavo si avesse la sicu
il letto con tutte quelle medesime ope rezza di giugnere ad un terreno di suf
razioni preparatorie che sono state incul ficiente sodezza converrebbe avere ri
cate pel caso di dover fabbricare sul guardo alle cagioni di spesa che ne ri
masso esistente alla superficie naturale sultano tanto per lo scavo medesimo
del suolo. Lo stesso metodo di fonda quanto per le opere accessorie che pos
zione si conviene al caso in cui il fondo sono occorrere di puntellamenti, prosciu
idoneo.si presenti a fior di terra, ma sia gamenti e simili, come pure pel maggior
però di tal natura che possa rimanere volume di muro onde si comporrebbero
alterato coll'andar del tempo, per qua le fondamenta a motivo della maggiore
lunque causa accidentale, fino ad una loro altezza. Importa altresì riflettere
certa profondità: ed appunto fino a che questo autuento medesimo di altez
2a moltiplica le cagioni di abbassamento
quella profondità è d'uopo in simili casi
d'internare l'escavazione delle trincee. nei muri prima che si assodino, accre
e l'impianto dei muri. Così nel masso scendo il numero degli strati di malta
di pietra viva o di tufo, quando sopra posti fra i vari corsi di pietre o matto
vi corra o vi ristagni l'acqua, e sieno ni, i quali, per quanta sia la cura che vi
temibili quelle alterazioni che vengono si mrette, devono pur sempre cedere
- - - - - -
- - - - - - - - - , - a

più innanzi specificate. Così pure in un con primendosi più o meno, e ciò tanto
FoNDAMENTo Fondamento i 57
più quanto maggiore è il carico per la terie congestizie che ordinariamente vi
grande altezza delle costruzioni sovrap esiste, e quindi si piantano per lungo
poste. Quindi è che ogni qual volta non si e per largo file di grossi pali, battuti
avrà la sicurezza positiva di trovare a a rifiuto di maglio, per essere certi che
poca distanza dal suolo strati di una mag le loro punte vadano a penetrare nel
giore consistenza e che possano dispen fondo sodo. Ciò fatto si radono le teste
. sare da ogni altro mezzo accessorio di de pali tutte ad uno stesso livello, e alle
consolidazione gioverà il più delle volte teste medesime si appoggia un sistema
arrestarsi per non accrescere inutilmen di travi orizzontali, sulle quali si stende
te gli imbarazzi, e le spese dello scavo la piattaforma di tavoloni che dee servi
e delle fondamenta, ricorrendo piuttosto re di base al muro. Questo sistema co
a quegli altri mezzi che andremo qui ap stituisce quel castello non ha guari ac
presso accennando. .. cennato, mediante il quale trovansi i
Una singolare maniera di procurarsi muri sicuramente sostenuti dallo strato
un buon fondo a poca distanza dal suo di materia solida, malgrado la cattiva.
lo, vuolsi qui notare e per la stranezza sua qualità degli strati sovrastanti.
e perchè frutto dell'ingegno di un italiano, Per quanto si possa fidare però nella
il nome del quale però rion ci venne fat saldezza del castello, non mai la fonda
to sapere. Narra il marchese di London zione dei muri diviene tanto sicura quan
derry in Memoria sui regnanti del Norte to nel caso in cui sia immediatamente
inserita nella Revue Britannique del piantata sopra un letto naturale d'inalte
1858, che questo italiano considerando rabile consistenza. Per la qual cosa, a me
come bastasse nella Russia porre il ghiac no, che gravi circostanze non ostino alla
cio sotterra alla profondità di 6 piedi (2”) escavazione necessaria per mettere allo
per conservarlo intatto tutto l'anno, e scoperto il fondo sodo, ed istabilirvi so
riflettendo alla cattiva qualità e poca so pra i fondamenti dei muri, sarà gene
lidità ivi generale del terreno, imaginò ralmente da preferirsi questo espediente

di servirsi del ghiaccio qual materiale della fondazione immediata sul sodo, al
per procurare un solido appoggio alle l'altro della fondazione per palificate,
fondamenta di una casa. Non destò que quand'anche il primo fosse per riuscire
'sto progetto, che si riduceva a fondare del secondo più dispendioso.
sull'acqua, bastante fiducià per istabilirvi I pali sono alberi o pezzi di tronchi
una casa, ma ciò che prova la giustezza più o meno grandi, per lo più di quercia,
e sicurezza di esso è l'essersi stabilite in ma talvolta ancora di pino, di almo od
tal guisa le fondamenta di un muro di altro, a fibre non torte, poichè se lo
cinta, il quale da venti anni fermamente fossero sarebbero disposti a curvarsi sot
sussiste. - - -
|to i colpi dell'ariete o sotto il carico
Nei casi in cui lo scavo per qualsiasi delle costruzioni ; spogliati della loro
motivo non si possa o non si voglia a corteccia, le rugosità della quale oppor
dottare, ricorresi come dicemmo, alle rebbero un ostacolo al loro affondamen
palificate. Disegnasi a tal fine sul terre to, e che facilmente potrebbe marcire o
no la pianta del muro, si conguaglia staccarsi in terra, lasciando così i pali
il suolo riducendolo ad un piano oriz isolati. Questi pezzi di tronco conserva
zontale, tolta quella prima spoglia più o no la loro forma conica, essendo talora
meno alta di terra vegetalie, o di usa drizzati e piallati, ma serbano il loro al
I 58 Fosnam Esro - FoNDAMEN ro -

burno, massime nei terreni umidi o sotto volta invece si indurisce semplicemente
l'acqua, alla cima più sottile sono ap al fuoco la punta dei pali. . ... .
puntiti a quattro facce cominciando la Piantansi questi pali a rifiuto, cioè fi
inclinazione di queste a circa 5o centi no a tanto che una trentina di colpi del
metri dalla cima. Piantansi questi pali l'ariete non li faccia penetrare nel suolo
nel suolo, mediante le macchine oppor che di 2 o 5 millimetri: importa per al
tune (V. castELLo), a distanze più o me tro assicurarsi se questo rifiuto è positivo,
no grandi, ed in numero maggiore o mi poichè bene spesso, un palo che sem
nore secondo che fa di bisogno per au brava non volere più affondarsi lasciato
mentare la densità e la resistenza 'del in riposo più o meno a lungo si abbassa
terreno sul quale vanno a poggiare, e se ancora notabilmente. Per evitare gli in
condo. il peso del carico che devono convenienti che da questo fatto potreb -
sopportare, sicchè questo si trovi riparti bero derivare, non si termina per solito
to in maniera che i pali non possano mag di battere i pali che dopo una interruzio
giormente affondarsi per esso (V. PALo). ne del lavoro più o meno lunga. In gene:
Innanzi adunque di determinarsi a far rale, ma principalmente quando la palifi
uso dei pali per le fondamenta, convie cazione deesi estendere ad uno spazio.
ne scandagliare la natura degli strati on assai grande, si comincia dall'affondare i
de si compone il terreno, ed anzi per pali che sono nel centro e terminasi da
avere una più esatta nozione val meglio quelli che sono all'estremità, impercioc
piantare dapprima uno o due pali in via chè i pali comprimendo la terra all'intor
di saggio per poter conoscere definitiva no rendono sempre più difficile l'opera
mente se questo mezzo di solidificazione zione. La distanza cui si piantano i pali
riesca opportuno e quale lunghezza ab dipende, come dicemmo, tanto dalla den
biasi a dare ai pali. I più piccoli, quelli, sità naturale del suolo, quanto dal peso
per esempio, di 2 o 5 metri di lunghezza si e dalla grossezza delle costruzioni che de
piantano a colpi di mazza o di mazzeran vono sostenere. Non è però giammai mi
ga a più aste mosse da uno o più uomi nore di 8o centimetri da asse ad asse,
ni; ma quelli che sono più lunghi non nè maggiore di un metro e 50 centime
possono piantarsi che con un Aiere o tri essendo per lo più di un inetro. In .
cAsTELLo. Il loro diametro deve essere generale si calcola che ogni palo di 25
presso a poco di 25 centimetri quando centimetri di diametro non deva so
steno lunghi da 5 a 4 metri; di 3o a 55 stenere più di 25,ooo chilogrammi, ed
centimetri quando hanno da 6 a 8 me uno di 52 centimetri non più di 5o.ooo.
tri, aumentando così presso a poco il Torneremo in seguito a parlare della re
diametro di 5 centimetri per ogni metro sistenza dei pali, trattando della battitura
di lunghezza. Per evitare che si scheg della. terra, maniera di solidificazione
gino o fendano, si guernisce solitamen che ha grande analogia con l'effetto del
te la cima più grossa di un cerchio mo le palificazioni. -

bile che levasi dopo l'affondamento to Fatta la palificazione e recise le teste


tale per servirsene per un altro palo. Per dei prali lutte ad un medesimo livello, il
facilitare l' affondamento, si guernisce castello della fondazione si compie come
quasi sempre la cima del palo di una pun già si accennò, mediante un sistema di
ta di ferro con 5 o 4 branche ad intac travi orizzontali. cui si appoggia la piat
cature saldamente fissate nel legno, l'al taforma, sulla quale debbono giacere i
FoNDAMENTo . FoNoAMENTo 159
muri. Primieramente sopra ciascuna fila si pongono fra in traversone e l'altro
di pali si adatta un architrave o corren perpendicolarmente ai correnti, in modo
te, fermato alla testa di ciaschedun palo che il piano della piattaforma si confon
con incastro a maschio e femmina, ov de con quelli delle facce superiori dei tra
vero anche semplicemente mediante una versoni ; vale a dire che questi facciano
lunga caviglia di ferro. Alcune volte può parte di quello. Ma se, come talvolta si
giudicarsi sufficiente questa semplice or è praticato, i traversoni sono congiun
ditura, per addossarvi immediatamente ti ai correnti con incastri a mezza gros
i tavoloni della piattaforma, i quali yo sezza, in guisa che i dorsi degli uni e de
gliono essere collocati perpendicolar gli altri cadano in un medesimo piano
mente ai correnti, e uniti ai medesimi orizzontale, nel qual caso l'estremità dei
con chiodi. Ove occorra di congiugnere traversoni vengono connesse ai correnti
i tavoloni in lunghezza, importa d'av-laterali a coda di rondine, allora i tavo
vertire che la congiunzione succeda sem-loni sogliono disporsi a seconda dei cor
pre addosso a qualche corrente, sul quale renti, e fissarsi con chiodi ai traversoni,
si inchiodano l'estremità d'ambi i tavo Affinchè poi la piattaforma acquisti una
loni: ed è pure interessante d'aver cura maggiore fermezza, giova assegnare agli
che simili congiunzioni non s'incontrino ultimi correnti, ed agli ultimi traver
una di seguito all'altra sul medesimo soni, che formano il perimetro della
corrente. Queste precauzioni tendono grata, una grossezza, tanto maggiore di
evidentemente al migliore concatena quella degli altri, quanta è la grossezza
mento del sistema. de' tavoloni, per potervi intagliare un
Qualora poi si stimi necessario di cor battente interno, nel quale vengano ad
roborare maggiormente il sistema, con incassarsi i lembi della piattaforma. .
viene stabilire sui correnti, e perpendi L'impianto della palificazione dee
colarmente ad essi, altre travi che di regolarsi in modo, che la piattaforma
consi traversoni, corrispondenti sulle possa avere un aggetto di due decimetri
file trasversali dei pali. Questi traversoni almeno tutt'all'intorno de muri di fon
hanno al di sotto ad opportune distanze damento, dei quali sono date le dimen
delle tacche con le quali si vengono ad sioni. Ordinariamente le palificazioni si
incastrare sui dorsi dei correnti, ed han fanno con pali del diametro di 25 o di
lo l'estremità sporgenti dall'uno e dal, 5o centimetri. I correnti si formano con
l'altro lato della fondazione, affinchè gli travi di riquadratura uguale al diametro
ultimi correnti laterali possano così es de' pali. Pei traversoni si può far uso di
sere stretti da simili tacche; se pure travi d'una riquadratura alquanto mi
non si preferisce d'incastrare l'estremi nore di quella dei correnti. La piatta
tà dei traversoni negli ultimi correnti a forma si compone di tavoloni della gros
coda di rondine. Da questa disposizio sezza di 19 a 12 centimetri. -

me dei correnti e dei traversoni risulta La maggior difficoltà però della fonda
un sistema a forma di grata, sul quale si zione dei muri si offre nel secondo dei
stabilisce la piattaforma. Essendo i tra due casi generali già distinti, cioè quando
versoni incastrati sui correnti nel modo non esistendo ad una discreta profondi
che abbiamo detto, i loro dorsi riescono tà un letto naturalmente abbastanza so
necessariamente alquanto rilevati su quelli do, cui si possa affidare con sicurezza
dei correnti; ed in tal caso i tavoloni il carico dell'edifizio, sia nell'uno sia
i 6o FoNDAMEN ro . FoNDAMEN ro
nell'altro de'modi fin qui spiegati, a Alcune specie di terreni cedevoli si
norma delle circostanze, si rende inevi possono anche correggere con un espe
tabile di piantare i muri sopra un fondo diente assai più semplice. Consiste que
più o meno cedevole; ond'è forza di ri sto nel comprimere a più potere il
mediare al difetto della base con istu fondo, battendolo a rifiuto con pesanti
diati ripieghi. Due sorta di rimedi sono magli, vale a dire finchè sia calato a se
suggeriti dall'arte per queste difficili gno, e portato a tal grado di consistenza
occasioni, gli uni diretti, gli altri indi che vani riescano nuovi colpi a renderlo
retti. I primi tendono a correggere, i più compatto. Il Rondelet narra essere
secondi ad eludere l'indole viziosa del egli stato testimonio del buon esito di
fondo. - . - questo espediente, adoperato da un e
Uno dei rimedi diretti è quello della 1sperto costruttore a predisporre un fon
palificazione fondale, col cui mezzo si do cedente a star fermo sotto il carico di
stringe il terreno, per ridurlo a quel un edifizio che gli venne dappoi addossa-.
massimo grado di condensamento di cui lo. La battitura ſu eseguita per mezzo
è suscettibile, e porlo per conseguenza d'un mazzapicchio del peso di 5o chi
al sicuro da qualunque successivo cedi logrammi, ferrato nella parte di sotto, il.
mento sotto il carico dei muri. Segnato quale veniva maneggiato da due uomi
un perimetro assai più ampio della base ni. Ed il Borgnis ci fa sapere essersi os
del muro che si vuol costruire, s'inco servato che in Venezia, città piantata,
mincia dal battere fino a fior di terra in siccome è noto, in mezzo all'acqua, sul
file regolari dei pali della lunghezza di fondo limaccioso d'una laguna, molti
due o tre metri al più, a distanza di edifizi, eretti nel secolo decimo quarto o
1”, 5o, o di a" l'uno dall'altro. Ciò anteriormente, non sono già sostenuti
fatto, si continua conficcando altri pali da una palificazione, siccome gli altri
fra quelli già affondati, fintantochè a for che furono posteriormente fabbricati,
za di rendere via via più folta la palifi ma bensì da un'ampia base o platea ge
eazione, si riduca il terreno a quel massi nerale di muro, stabilita sopra uno stra
mo grado di condensamento, oltre il quale to di terra ben assodata nel quale si rav- -

non può maggiormente comprimersi. Si visano non equivoci segni d' un'anti
potrà essere sicuri di ciò quando si veda cipata compressione artificiale; e che
che gli ultimi pali affondati sieno a rifiuto questi edifizi, fra i quali si annovera
di maglio; e talvolta accade che non si quello delle vecchie procuratie, non so
giugne ad ottener quest'effetto se non che no andati soggetti a rilevanti alterazioni,
dopo aver moltiplicati i pali, in modo mentre molti di quelli fondati su palifi
che trovinsi tutti a contatto l'uno del cazioni danno a divedere con moltiplici
l'altro. Il fondo così consolidato si ren lesioni gli irregolari cedimenti del fondo
de atto a sostenere saldamente il carico sul quale furono elevati.
d'un edifizio ; e ciò si è confermato in Sebbene la forza viva della percossa,
effetto, segnatamente nei ponti di Mangon la quale si esprime pel prodotto della
e di Châlon, fabbricati in Francia sulla massa nel quadrato della velocità del
Sonna; i quali sussistono da molti seco corpo percuziente, non sia paragonabile
li, quantunque entrambi piantati in un in termini matematici con una forza mor
fondo cattivo, semplicemente corretto ta, o vogliam dire con una pressione,
col metodo testè descritto, tuttavia è presumibile che sotto un cer
FoNI , MEN 1 o FoNDAMEvto 16 i
to aspetto si potesse fisicamente istituire nuto senza pericolo di cedimento, po
il paragone di tali forze, tanto diverse tesse servire agli usi pratici , sareb
per natura, e che potesse vantaggiosa be duopo in primo luogo che, coe
mente applicarsi all'esame, della stabilità
rentemente all'equazione della discesa
fondamentale d'un edifizio giacente so verticale de gravi ne'mezzi resistenti ri
pra un fondo di cui si fosse corretta la dotta al concreto per mezzo dei dati
naturale instabilità o per mezzo d'una numerici somministrati dalle sperienze,
palificazione, o mediante la semplice si ponessero in essa formula, in vece
battitura, come abbiamo testè indicato. della velocità U ed u, i corrispondenti
In fatti è chiaro che la resistenza d'un valori dati per le altezze A, a cui le me
fondo fortificato con la palificazione, o desime velocità sono dovute. Sarebbe
con la semplice battitura, può essere e poscia necessario d'avere in pronto i ri
spressa tanto da quella minima forza vi sultamenti di qualche autorevole espe
va, quanto da quella minima pressione rienza per la quale si conoscesse il valore
che non valgono ad indurre verun sen d'un peso k corrispondente ad una data
sibile abbassamento nei pali o nel terre forza viva PUº, per ricavarne il valore
mo; laonde se per esperienza si conosca
che un palo od un terreno battuto a ri numerico del coefficiente – ; ed allora
- PU2
fiuto d'un maglio del peso P, che all'i
stante della percossa abbia concepita la la formula sarebbe in istato di sommini
velocità U, sia capace di sopportare un strare il valore della stabilità e per qua
peso, non maggiore di chilogrammi k, lunque dato valore del peso p, e della º
senza dar segno di sensibile cedimento, discesa a del maglio, alle cui percosse il
si potrà arguire che, per l'effetto consi fondo è stato capace di mantenersi immo º
derato, il peso k sia equivalente alla bile. Ma le accennate operazioni 'invol
forza viva dell'anzidetta percossa. E gono non lievi difficoltà non meno per
quindi se sieno p il peso e ula velocità lo sviluppo ne' calcoli, che per le spe
acquistata nella discesa di un altro ma rimentali determinazioni; e sembra non
glio, a rifiuto del quale sia battuto un essere sperabile che possano ridursi a
terreno, ovvero una palificazione, chia quella semplicità e speditezza che si ri
mando a il peso equivalente alla forza chiederebbero per le pratiche applica
viva di questa percossa, sarà zioni. D'altra parte non può recar me
raviglia che i tentativi che taluni hanno
a = - x p u° il valore del peso fatto per esprimere la forza della percos
FU. Ps P. r sa con una pressione equivalente abbiano
che con sicurezza potrà essere addossato condotto a risultamenti in verisimili e di
alla base battuta ; senza pericolo di ce gran lunga fra loro discordi, poichè in
dimento; o sia x = Cp u° facendo per niun conto erasi tenuta la resistenza
dell'aria, la quale contribuisce non poco
maggior semplicità C = –. - a diminuire la velocità del maglio nella
sgior semp PU2
caduta, e l'impeto della percossa.
Affinchè questa formula della stabilità L'unico appiglio che rimane alla pra
d'una palificazione o d'un terreno bat tica per conoscere quanto possa calco
tuto, vale a dire del massimo peso che larsi sulla stabilità d'un fondo palificato
può dall'una o dall'altro essere soste o semplicemente battuto, è quello che si
2 i
Suppl. Di Teen T 1 X.
162 FoNDAMENTo FoNDAMENTo
trae dalle osservazioni del Perronet già (circa 28,ooo chil. per ogni metro qua
altra volta annunziate. Risulta da tali drato), la quali pressione può stimarsi
osservazioni che un palo del diametro equivalente alla forza viva del già ricor
di o”,25 battuto a rifiuto dai magli, dato mazzapicchio a mano del peso di 5o
soliti ad essere adoperati in queste ope chilogrammi mosso da due persone.
razioni, è capace di mantenersi saldo sot L'autorità che hanno a giusto titolo
to un carico di 25ooo chilogrammi ; e le indicazioni date da quel dotto autore
che un palo del diametro di oº,52 vale ne induce a far qui le osservazioni se
a sostenere un peso di 5o,ooo chilogram guenti, su quelle che abbiamo ricordate.
mi. In corrispondenza del primo di questi Ammettendo la altezza e grossezza dei
dati un terreno battuto a rifiuto di quei muri indicate da Rondelet, il peso delle
magli che comunemente servono all'af. costruzioni, a termine medio, sarebbe
fondamento de'pali mezzani, potrebbe quello da lui indicato; ma primieramen
essere stimato capace di tenersi immobile te l'altezza dei muri è sovente molto
sotto un carico non maggiore di 5o9 i maggiore che 6o piedi; a Parigi, per e
chilogrammi per ciascun decimetro qua sempio, la maggior altezza permessa per
drato della base; ed a norma del secon le facciate è di 54 piedi ( 17 metri e
do la stabilità d'un terreno battuto a mezzo), cui aggiugnendo l'altezza delle
rifiuto dei più pesanti magli onde suolsi fondamenta e quella del tetto, la loro
fare uso potrebbe valutarsi di 682 1 chilo altezza totale, ed il loro peso per conse
grammi per decimetro quadrato. La pru guenza, superano bene spesso di circa
denza suggerirebbe invero di non met un terzo quelli indicati da Rondelet. E
tere a queste estreme prove la resisten anche osservabile che ordinariamente
za d'un fondo, per quanto saldo si fosse non si suol dare che una grossezza di 2
mostrato sotto i colpi de più pesanti ma - piedi (due terzi di metro) ai muri di fon
gli ; ma per buona sorte le condizioni damenta in luogo di a piedi, 6 pollici,
delle fabbriche anche più imponenti or come il Rondelet ha supposto. Quanto
dinariamente sono tali che producono a ciò peraltro si potrebbe aumentare
sulle basi fondamentali dei muri, carichi l'imbasamento del muro essendo anzi
ben di molto inferiori agli addotti limiti. questo, come or ora vedremo, uno dei
Rondelet stabilisce che nei comuni e mezzi più facili da impiegarsi per ripa
difizi il peso di un muro alto 6o piedi rare alla compressibilità del suolo. Fi
(circa 2o metri) e grosso. 18 pollici (po malmente Rondelet ha sempre supposto
co meno di un mezzo metro) sia di cir che lo sforzo prodotto dalla gravità pos
ca 8 migliaia (meno di 4,ooo chil.) per sa paragonarsi a quello che risulta dal
ogni piede quadrato di superficie (poco l'urto di un corpo in moto, il che, die
meno che un decimo di metro quadrato), tro a quanto dicemmo, e più dietro le
ed ascenda a circa 1o migliaia (meno di riflessioni che fa su questo proposito
5,ooo chil.) con quello dei solai, dei Gauthey nel suo Trattato sui ponti, non
tetti e d'altri accessori: soggiugne che sembrerebbe conforme ai principii della
siccome le mura di fondamento sogliono meccanica e renderebbe illusori per
farsi un piede più grosse, vale a dire di conseguenza i risultamenti registrati in
2 piedi e 6 pollici (circa 8o centimetri) varie tavole date da Rondelet, delle espe
così il carico che poggia sopra un piede rienze da lui fatte su questa ipotesi.
quadrato del suolo riducesi a 6 migliaia Checchè ne sia ben si comprende, ed
FonDAMENto FoNDAMENTo 163
è cosa generalmente riconosciuta che la conseguenza si vede che perfettamente
battitura del suolo fatta con mezzi più o convengonsi all'uopo che abbiamo indi
meno energici secondo la densità e la cato quando abbiano le altre qualità me
grossezza degli strati da comprimersi, cessarie. E quindi indispensabile parti
nonchè l'altezza ed il peso delle costru colarmente che abbiano bastante darez
zioni che stabilire vi si vogliono, può in za per resistere alla considerevole pres
molti casi produrre vantaggiosissimi ri sione che dovranno sostenere. Il legna
sultamenti e risparmiare scavi e fonda me di quercia, dovunque può aversi, è
menta a grandi profondità o mezzi di so quello che adoperasi a tal uopo, sce
lidificazione costosi e difficili ad eseguir gliendo non già il più bello, ma il più
si. Questo spediente viene quindi impie robusto e il più sano. Quelli di pino, di
-

gato solo o con alcun altro di quelli che larice e d'alno possono anch'essi servire
indicheremo qui in seguito ogni qual benissimo, e talvolta vi si adoperano an
volta il terreno non presenta un grado che l'olmo ed altre varie specie di legna
di incompressibilità sufficiente. me. Quanto più la terra è umida tanto
Ove i rimedii diretti per correggere più conveniente è l'uso del legno; quin
l'indole cattiva del fondo si giudichino di le sabbie bagnate, le terre cretose, ec.
inefficaci, ovvero non applicabili alle cir sono quelle nelle quali dura di più.
costanze del sito, conviene avere ricorso Quindi, come più innanzi vedremo, si è
ai rimedi indiretti. Il più ovvio ed usi specialmente nelle fondamenta delle co
tato si è quello di ampliare la base a se struzioni idrauliche che si adopera con
gno che il carico equabilmente scompar maggior vantaggio il legname.
tito sopra di essa, divenga incapace di La maniera più semplice di impiegare
comprimerla; o quand'anche valga a i zatteroni, si è quella di porre sul suolo
produrvi qualche cedimento, possa que dopo averlo compresso quanto più uni
sto aver luogo in modo uniforme in tutti foranemente è possibile panconi di le
i punti della base premuta, senza peri gno molto lunghi nella direzione della
colo che perda la sua orizzontalità. e lunghezza dei muri, e riuniti capo a capo
che derivino dagli strapiombi o altera con calettature a coda di rondine, for
zioni d'altra sorta ne' muri sovrapposti. mati per lo più di vari panconi sulla lar
Adoperasi a questo fine il legname co ghezza, in guisa da eccedere la gros
struendo sopra una superficie assai più sezza dei muri e formare imbasamen
ampia della base del muro, che si vuol to, larghi sempre quanto più è pos
edificare, un robusto telaio di travi lon sibile e grossi, generalmente parlando,
gitudinali e trasversali, ben connessi almeno 1 o centimetri. Siccome però
l'uno con l'altro ad incastro, ed assicu questi zatteroni o piatteforme conserva
rati con caviglie di ferro. Questo telaio, no sempre una certa flessibilità, così
che dicesi grata, o zatterone, si rico sotto un carico un po' grande e massi
pre con uno strato di tavoloni, a cui me nel caso in cui si trovasse in qualche
si dà il nome di piattaforma, e su que punto della fondamenta una porzione di
sta si fa quindi l'impianto del muro. terreno meno resistente del resto po
E noto in generale la situazione più trebbero non opporsi interamente agli
favorevole alla durata dei legnami esse sforzi della gravità. E quindi preferibile
re quella in cui si trovano riparati dalle far uso di ingraticolati composti di travi
alternative di umidità e siccità, e per longitudinali e di pezzi trasversali tutti
1 64 FoNDAMENTo FoND amento
grossi da ao a 5o centimetri in un in cui si lavorano i cordami per uso della
quadrato, riuniti a dente nascosto nelle marina ; ove sotto un primo strato soli
incrociature ed a coda di rondine in do di terra argillosa altri ne succedeva
quei travi che formano il contorno ester no di mano in mano più molli, e final
no dell'ingraticolato. Gli spazi fra i tra mente a certa profondità uno stermina
vi longitudinali ed orizzontali riempionsi to abisso di semiliquida cuora.
di terra argillosa o di muro con malta di Allorchè si adotta quest'ultimo me
calce e sabbia in guisa da non lasciare todo di fondazione, il terreno sottoposto
alcun vuoto. Talvolta copresi l'ingrati all'edifizio si viene assodando a poco a
colato con panconi fermativi mediante poco, e cala di mano in mano che s'in
caviglie. Alcuni costruttori credono pre-ſnalzano i muri, e che si aumenta il peso
feribile fare a meno di questa coperta, che lo comprime, finchè arriva ad avere
poichè la base del muro essendo allora acquistato qual massimo grado di con
meno liscia è a loro parere meno soggetta densamento, a cui per sua natura si può
a quello scivolamento cui potrebbe tro ridurre; dopo di che desiste affatto dal
varsi esposto il fondamento se a cagio moversi. Da questi primordiali cedimen
ne della compressibilità del suolo l'in ti del fondo non deriva alcun inconve
graticolato si inclinasse più da una parte niente, purchè accadano equabilmente
che dall'altra: gli altri però oppongono in tutta l'area della fondazione, in guisa
che i panconi della coperta essendo fis che la superficie della piattaforma, che
sati con caviglie sull'ingraticolato ne dee servire di base ai muri, si mantenga
riuniscono più solidamente tutte le par costantemente orizzontale. Per questo
ti. Questi due sistemi hanno differenti fine rendesi non lievemente interessaute
vantaggi cui fa duopo avere si la precauzione di regolare fin da princi
riguardo secondo le circostanze nelle pio la costruzione de muri, in modo che
quali si può trovarsi, ad oggetto di deci il loro alzamento progredisca per tutto
dere quale si meriti la preferenza. Si ugualmente, acciò così la pressione ven
può anche comporre un ingraticolato gº crescendo in grado uniforme sopra
semplicemente di travi longitudinali o tutte le parti della basse. Ma per metter
trasversali senza incrociarli ponendone si anticipatamente al sicuro da ogni sini
in ambo i sensi riempiendone di creta o stro effetto, la prudenza suggerisce che
di muro i loro intervalli e ponendovi prima di venire all'impianto de muri si
trasversalmente panconi che colleghino carichi uniformemente la piattaforma di
il tutto. -

un peso, almeno uguale a quello dei


Con somiglianti artifizii, quantunque muri, che vi si debbono appoggiare, e
il fondo non acquisti un maggior grado vi si lasci questo giacere lungo tempo,
reale di consistenza, rendesi tuttavia ca finchè si vegga cessato ogni cedimento;
pace di reggere la fabbrica; poichè es poichè si avrà così tempo di prendere a
sendo costante il carico che tende a coum seconda degli effetti gli opportuni ripie
primerlo, cresce la forza del terreno per ghi, e quando poi si passerà alla costru
resistervi quanto divien maggiore la ba zione de muri non rimarrà più alcun
se sulla quale si esercita la compressione. timore di nuove mosse. -

Tale fu il metodo di cui felicemente si Giova, ed è anzi necessario talvolta,


valse a Rochefort l'architetto Blondel d'impedire quel maggior cedimento della
nella fondazione del grandioso edifizio, piattaforma, che può derivare dallo spam
FoNDAMENTo FoNDAMENto i 65
dimento laterale del fondo sottoposto. delle fondamenta; ma è chiaro che limi
A ciò si provvede cingendo tutt' all'in tandosi a far uso di pietre più o meno
torno l'area della fondazione con un ro grosse, ciascuna di queste isolatamente
busto riparo spinto alla maggior possi riceve e trasmette alla sola parte che co
bile profondità, e questo si forma di ben pre, il carico di tutta la parte di muro
lunghi pali interamente affondati, i quali ad essa corrispondente, e che se, ad onta
o si pongono a contatto l'uno dell'al di tutte le cautele presesi per la battitu
tro, ovvero a qualche scambievole di ra del suolo, una o più pietre trovansi
stanza, lungo il perimetro della piatta poggiare sopra una porzione di terreno
forma, chiudendo gl' intervalli lasciati mene resistente, potrà ivi avvenire indi
fra un palo e l'altro con palanche pian pendentemente dal generale assudamen
tate esse pure verticalmente nel fondo, to, un particolare abbassamento più o
unite costa a costa, e fermate ad una meno, grande e proporzionatamente più o
traversa onizzontale, che tiene pure col meno suscettibile di trasmettersi in tutta
legati i pali. - l'altezza dell'edifizio o in una parte di
Un imbasamento o platea generale essa. Rimediasi a questo inconvenien
di muro che occupi tutta l'area corri te, procurandosi anche facilmente un
spondente alla pianta dell' edifizio e imbasamento più largo, formando il pri
sporga di più all'intorno quanto può me filare delle fondamenta con pietre
essere necessario, produce lo stesso eſ di grandi dimensioni e di multa durezza,
fetto de'zatteroni, ma si usa più partico ma che del resto possono essere di in
larmente per le fondamenta idrauliche, feriore qualità, nè abbisognano che di
come parlando di quelle vedremo. venire rozzamente tagliate. Allora ciar
Nelle circostanze meno importanti o scuna. pietra trasmette il carico di tutta
quando il terreno tiene di già un certo la parte di muro che sostiene a tutta la
grado di consistenza potrà bastare, per estensione di terreno ad essa sottoposta.
ottenere questa maggiore grossezza, di e rende in qualche maniera dipendenti
fare sopra ciascuna faccia dei muri uno l'uno dall'altro tutti i punti di quell'e
o più imbasamenti alla parte inferiore stensione. Se mettonsi varii filari di
delle fondamenta per l'altezza di un cer queste grandi pietre, la solidarietà corri
to numero dei filari di pietra onde sono sponde ad una estensione pressocchè
solitamente composte, avendo cura inol doppia, ciascuno dei pezzi del filare su
tre che vi si impieghino le pietre più periore ripartendo il suo carico su due l
grandi e più larghe onde si possa di pezzi dell'inferiore che può cosi avere
sporre. Ciascuno però di questi imbasa una base più larga. Da queste conside
menti non dovrà risaltare di più che 5 razioni ne segue che in un terreno di
a 1 o centimetri affinchè la maggior par sufficiente consistenza. potrà bastare un
te di ogni pietra sia abbastanza impe solo filare di pietre grosse e larghe,
gnata nel corpo del muro tanto per le mentre invece per un terreno merio
garvisi solidamente, quanto per portare consistente ne occorreranno due, e che
una parte del carico sull'imbasamento in ogni caso sarà preferibile l'uso di
stesso. Ben si comprende che in tal gui due filari di minore altezza a quello di
sa con un numero sufficiente di imbasa un solo filare molto alto, avvertendo pe
nenti si potrebbe portare ad assai con rò sempre che l'altezza esser deve pro
siderevole larghezza la parte inferiore porzionata all'estensione ed alla consi

i
1 66 FoNDAMENTo FoNDAMENTo
stenza della pietra. Tuttavia per quanto i mezzi onde si è precedentemente par
buoni risultamenti si ottengano in gene latò. -

rale facendo buon uso di queste pietre, In alcune circostanze si estese viep
non conviene d'altra parte dimenticarsi più questa maniera di solidificazione del
che cagionano un grande aumento di suolo, applicando lo strato di getto su
spesa, e che perciò non dee adottarsi tutta la superficie dell'edifizio da co
questo espediente se non che quando ri struirsi. Questo metodo può in alcuni
tengasi indispensabile. Per questo moti casi riuscire vantaggioso, ed allora prin
vo molte volte, anzichè porre queste lar cipalmente quando i muri ed altre parti
ghe pietre sotto tutta l'estensione di un di costruzione onde l'edifizio componesi
edifizio, mettonsi soltanto sotto i princi sieno poco distanti l'uno dall'altro, at
pali punto di appoggio, come sotto gli tesochè viene allora a formarsi in tutta
angoli, sotto le travi principali, ec. quella superficie un suolo fittizio perfet
Un'altra maniera di ottenere questa so tamente omogeneo e di grande solidità.
lidità con ispesa minore,si è mediante l'uso Ma se i muri sono alcun poco distanti il
del getto. Come può vedersi a quella pa riempimento col getto di tutti gli inter
roſa, chiamansi con questo nome alcuni valli cagiona una spesa considerevole,
miscugli di malte più o meno idrauliche e tanto più inutile, quanto che non essen
di minuti materiali, come ghiaia, ciottoli, do più la grossezza di questa specie di
scheggie di pietra molare, ec.; suscettivi piattaforma proporzionata all'estensione
di rapprendersi in una sola massa, e di di essa, non è impossibile che si rompa
essere per conseguenza adoperati a for in più luoghi o per effetto della gravità
mare il corpo delle costruzioni, e parti che pesa in alcuni punti soltanto, men
colarmente delle fondamenta, a motivo tre invece altri non ne sono caricati me
della facilità che possono presentare le nomamente, o per effetto del ristringi
fosse scavate per quelle di servire come mento cui va sempre sottoposto il getto,
di forma a queste differenti materie, non che diviene maggiore per la grande e
chè pel grado di umidità che ordinaria stensione di esso. Crediamo adunque
mente presentano che è sempre favore che nella maggior parte dei casi conven
vole alla presa delle costruzioni con ce ga meglio limitarsi a formare larghi im
menti. Talvolta ancora le fosse trovansi basamenti sotto ai muri dell'edifizio.
più o meno ripiene di acque sorgive, Assicurata con uno o l'altro dei mezzi
e il piu delle volte questa circostanza suaccennati, a seconda dell'uopo, la sta
non può che favorire vieppiù questa bilità del terreno, si potrà allora por ma
presa. Si comprende adunque che se no all'innalzamento delle fondamenta, e
sotto l'intera estensione di una fonda qui pure occorre aver presenti alcune
menta si stabilisce una massa di getto avvertenze che brevemente indicheremo
alquanto più larga della base stessa e di Che i muri di fondamento abbiano a.
grossezza proporzionata, quando il getto farsi generalmente più grossi di quelli
sia di qualità conveniente e se gli lasci cui debbono servire di base è una mas
il tempo necessario per solidificarsi, si sima motoria, di cui sono abbastanza
otterrà in qualche modo una piattafor evidenti i motivi e l'importanza. Dicesi
ma di un solo pezzo che scompartirà risega quell'intervallo che passa fra il
gli effetti della gravità ben più gene vivo d'un muro sopra terra, e quello
ralmente ancora che far nol potessero del sottoposto muro di fondamento ,
FoNDAMENTo FoN DAMENTo 167
denominazione che si applica poi anche parti sulle quali posa il maggior carico,
a qualunque altro caso in cui un muro ed ove ogni sconcio sarebbe più per
giace sopra ad un altro di maggior gros nicioso, cioè sotto i pilastri delle vol
sezza, senza interposizione di cornice o te, e sotto gli angoli o le concorrenze
di fascia sporgente. Varie sono le regole dei muri. Ovunque poi qualche muro
insegnate dai maestri dell'arte intorno sia destinato a sopportare una spinta
alla maggior grossezza da assegnarsi ai orizzontale dell'acqua, di un terrapie
muri di fondamento. Vitruvio stabiliva no, o di una volta, a cui debba fare
che dovessero farsi di grossezza doppia spalla, non impropriamente si suggeri
di quella che compete ai muri appiedi sce che tutta la maggior grossezza del
dell'edifizio, dipendentemente dai ri fondamento, o la più gran parte di
spettivi offizii, come diremo in appresso; essa, si faccia sporgere e formar risega
alla quale opinione si uniformarono al dalla parte opposta a quella da cui vie
cuni moderni maestri di architettura. Al ne la spinta, mentre ne muri premuti
tri stimarono che bastasse di assegnare soltanto nella direzione verticale a buo
ai muri di fondamento una grossezza fra na ragione quella maggior grossezza si
i quattro terzi, e i cinque quarti di quel dispone, come abbiamo testè veduto, a
la de muri sopra terra ; inculcando per produrre due riseghe uguali, una per
altro di soprabbondare di molto nella parte. - - -

grossezza de' fondamenti delle torri e di I muri di fondamento debbono rigo


qualunque altra fabbrica di straordinaria rosamente essere costrutti con tutte
altezza. Più positivamente il Belidor, quelle medesime cure ed avvertenze che
osservando, a giusta ragione, che quanto vedremo all'articolo meno essere neces
più sono alti i muri tanto più è d'uopo sarie per la solida riuscita di quelli so
che sieno ampie le masse fondamentali pra terra; ed è sommamente biasimevo
alle quali si appoggiano, ha suggerito che le la pratica abusivamente introdottasi
per quei muri che non sono più alti di di fabbricare i fondamenti, come dicesi
6",5o lo sporto o sia la risega nel fon a sacco, vale a dire versando alla rinfu
damento debba essere di oº, 1 1 per par sa la malta e le pietre nel cavo della
te, e così in proporzione pei muri più fondazione, senza veruna manuale dili
alti, cosicchè, a cagion d'esempio, per ligenza. Si avrà cura che la costruzione
quelli che hanno di altezza 16 metri, da del fondamento progredisca ugualmente
ciascuna parte l'aggetto del fondamen in altezza, per istrati regolari su tutta
to dovrà essere di oº,27. Ma importa l'estensione dell'impianto, affinchè l'a
per questo fine che non solo si abbia sciugamento e l'assodamento della mu
riguardo all'altezza dei muri, ma ben ratura succedano in modo equabile, nè
anche alla condizione naturale del fon abbia a temersi che le parti superiori dei
do e alla resistenza di cui può esser ca muri abbiano poi a soffrire disgiunzioni,
pace, in ragione dei mezzi messi in ope o altri sconci pel non contemporaneo ed
ra per fortificarlo; essendosi già avver irregolare assettamento delle varie parti
tito, come contribuisca indirettamente della sottomurata. E pure commendevo
alla stabilità fondamentale d'un edifizio
le l'uso di lasciare in riposo i fonda
peso sopra un'ampia menti quanto basta perchè si assodino e
il distribuirne il
base, e principalmente conviene d' in si assettino prima di addossare ad essi il
grossare i fondamenti in tutte quelle carico de'muri superiori.
I G8 FoND , si sro FoNDAMEN 1 o
Ai muri di fondamento giova in al fu insegnato da Leon Battista Alberti,
cuni casi frammettere delle arcate tal ed è stato messo in pratica per la fon
volta diritte talaltra ancora rovescie, cioè dazione del colonnato interno nel tem
con la parte concava rivolta all'insù. pio di santa Genevieueffa a Parigi. Si
La struttura di queste arcate non esi addice a quei casi nei quali una serie di
ge regole diverse da quelle che appar colonne o di pilastri, di qualunque for
tengono agli archi o alle volte sopra ma debba essere eretta sopra un fondo
terra, delle quali ci riserbiamo a trattare di non sicura consistenza. Spinti fino a
all'articolo volta. Ci basterà qui di av giusta profondità i muri di fondamento
vertire quali vantaggi si possano otte sotto ciascuna colonna, o ciascun pila
nere dall'uso delle arcate di fondamento. stro, si costruiscono nei singoli intervalli
Le arcate dritte offrono talora un fa degli archi a rovescio, i quali evidente
cile espediente di disimpegno, quando mente fanno sì che la pressione verticale,
qualche intervallo di fondo cattivo giaccia esercitata dalle colonne sulle basi, si e
fra due saldi punti d'appoggio sulla li spanda equabilmente sopra tutta quella
nea della fondazione d'un muro: poichè striscia di terreno che è coperta dalle
senza ricorrere ai dispendiosi tempera basi e dalle interposte arcate: sicchè alla
menti o di cercare il fondo sodo a mol debolezza del fondo viene ad essere con
t profondità per piantarvi sopra il fon trapposto un rimedio indiretto, analogo
damento immediatamente, o con una a quello delle platee generali, ma però
palificazione di sostegno, ovvero di ri più economico, poichè, atteso il con
mediare all'instabilità naturale del ter trasto reciproco delle arcate e de pi
reno con una palificazione di condensa lastri, non può temersi d' uno schianta
mento, o con l' uso de' zatteroni, baste mento per traverso, e quindi può aversi
rà gittare una robusta arcata dall'uno l'intento con molto minor volume di
all'altro del laterali stabili appoggi, sulla muramento, di quello che sarebbe ne
quale i muri superiori saranno non me cessario per la costruzione di una platea
no sicuri che se giacessero sopra un fon ordinaria di sufficiente grossezza.
damento continuato. Quando poi la fon Fondamenta per le costruzioni idrau
dazione d'un muro dev'eseguirsi per liche. Se si esaminano le rovine che ci ri
quanto è lungo sopra un fondo sodo mangono di templi, palagi ed altri antichi
bensì, ma giacente a molta profondità edifizii fabbricati sul suolo, si vede il più
sotto la superficie del suolo, sia nel caso delle volte, tranne per quelli rovesciati
-
che si voglia adottare la fondazione im dal terremuoto o da altra somigliante
mediata per escavazione, sia in quello catastrofe, che le fondamenta loro sono
di dover giovarsi d'una palificazione di intatte ed hanno conservato il loro livello
sostegno, è facile a vedersi che si avrà e la loro perpendicolarità, dal che si co
un grande risparmio di lavoro e di spesa, nosce essere quelli stati distrutti o dalla
se in vece d'una fondazione continuata mano dell'uomo o dal tempo, il quale
si stabiliranno a discreta distanza l'uno dopo aver corrosi gl'intonachi delle mu
dall'altro dei robusti pilastri, e si costrui raglie intaccò le parti esterne di esse ed
ranno fra questi delle arcate, le quali aperse vie alle pioggie, ai geli ed altre
suppliscano all'interruzione del pilastri azioni distruttive per penetrare nell'in
fondamentali. iterno. Nelle costruzioni idrauliche al
L'espediente delle arcate a rovescio l'opposto, i cui resti fino ai nostri giorni
l'osi a Mesto Fox DAMEN ro
- 169
pervennero, vedonsi sconnessioni nel derato se v'abbia o no differenza per le
le loro basi, le quali provano non po circostanze sopra indicate.
tersene attribuire la rovina, se non che Anche per le fondamenta idrauliche
all'imperfezione dei metodi impiegati prima che venire ad alcuna determina
per costruirne le fondamenta, le quali o zione fa duopo premettere l'esame del
inegualmente assodaronsi sui loro punti fondo, il quale può farsi o con quel me
d'appoggio, perchè non posando so todo di cui si fece uso nella fondazione
pra un terreno di bastante solidità o so del ponte di Moulins, e che fece cono
pra una base sufficientemente afforzata scere l'indole del fondo a più di 15
dall'arte non opposero la necessaria re metri di profondità, sotto la superficie
sistenza ai pesi delle masse ond'erano del fiume Allier, ovvero con l'altro me
caricate, o vennero corrose per effetto todo, pel quale ad Ambleteuse nella Fran
della rapida correntia delle acque in cia si spinse il saggio del fondo fino a
mezzo alle quali erano collocate, o da 25 metri sotto il suolo allagato. Di questi
filtrazioni prodotte dalla pressione della due metodi riferiti dal Ganthey, il pri
colonna di acqua che dovevano soste mo consiste nell'affondare dei pali del
mere. - - -

diametro di 4o in 5o centimetri, for


Questo fatto vale più di qualsiasi ra rati a guisa di tubi, cosicchè il loro vuoto
gionamento a mostrare quanto sia più cilindrico abbia un diametro di 1 o in 1 a
difficile il lavoro delle idrauliche costru centimetri. Battuto un primo palo, che
zioni che quello delle altre, e di fatto per maggiore facilità nell'affondamento
gli impedimenti cagionati dalle acque, in si munisce alla cima di una punta di
mezzo alle quali è forza stabilirsi, e ferro, con un foro corrispondente a
quelli dipendenti dalla necessità di fab quello del tubo fatto internamente nel
bricare sopra un fondo per lo più cat palo, quando la sua testa è vicina ad es
tivo, fanno riguardare universalmente sere coperta dall'acqua, vi si aggiunge un
questo genere di fondamenta come la altro dei pali apparecchiati innestandoli
parte più ardua dell'arte delle costru insieme con adattato metodo di giuntura,
zioni. - , - e nella stessa guisa si prosegue quanto è
E certo primieramente che le ma necessario, estraendo intanto a mano a
niere di costruire le fondamenta va mano con una trivella la materia che resta
riar debbono secondo le località, la rinserrata nell'interno tubo, la quale fa
natura del suolo, l'altezza ordinaria e conoscere la natura del terreno esisten
T estraordinarie escrescenze delle acque te a diverse profondità sotto la super
del fiume o della baia sui quali si dee ficie coperta dall'acqua. Il secondo non
fabbricare, e finalmente secondo la resi differisce dal primo, se non in quanto si
stenza che dee opporre l'edifizio tanto impiegano, anzichè i pali bucati a guisa
alla pressione dell'acqua che alla rapidi di tubi, robusti cassettoni di grosse
tà della corrente ed all'urto delle onde. tavole sfondati, dell'apertura di 4 o in
Malamente adunque la pensano quegli 5o centimetri in quadrato, e della lun
ingegneri od edificatori, i quali inco ghezza di metri 2, i quali del resto si
raggiati da un primo successo propone adoperano nella stessa guisa de' pali,
gono nuove applicazioni di metodi che battendoli ed innestandoli progressiva
loro riuscirono in qualche caso speciale, mente, ed estraendo a mano a mano con
senza aver prima bastantemente consi, la trivella la materia racchiusa. I lembi
2 a
Suppl Diz Tecn. T IX.
t 7o FoNDAMENTo - FoNDAMENTo
inferiori del primo cassettone vogliono Il fondo, per esempio, del letto del
essere guerniti d'un orlo tagliente di fer l'Allier è composto di banchi mobili di
ro, affinchè possano con facilità pene sabbia, e la stessa natura di terreno tro
trare nel fondo senza guastarsi. vasi ad una grande profondità, sicchè
Conosciuta in tal guisa la natura del durasi molta fatica a far penetrare i pali
fondo e ben considerate le altre circo in questo terreno a più che 4 metri,
stanze locali dell'altezza e violenza del benchè le piene del fiume producano ta
l'acqua e simili, duopo è determinarsi a lora affondamenti di 6 metri d'altezza.
preferire quel metodo che sembra me Per queste circostanze, cui aggiugnevasi
glio convenire al caso, scegliendolo fra il bisogno di allargare il fiume per dare
quelli dei quali brevemente parleremo sufficiente sfogo alle escrescenze di es
qui innanzi che sono i seguenti: all'a so il Regemorte, autore del ponte di
sciutto, deviando il corso delle acque o Moulins non esitò a collocarlo in un
chiudendo con ture, mediante zatteroni nuovo letto aperto immediatamente vi
o ripiani di muro o palizzate; sott a cino all'antico da lui conservato in par
cqua, sopra rocce o con scogliere, paliz te e raddrizzato. Con questa misura ebbe
zate, paratie, cassoni o con la campana egli il vantaggio di potere con tutta sicu
dei palombari. rezza stabilire il ripiano generale di muro
Fondamenta idrauliche all'asciutto dalla solidità del quale dipendeva la du
deviando il corso delle acque. Talvolta rata della grande opera che si doveva
per evitare le difficoltà che le costruzio costruire. Altri tre ponti che eransi per
mi idrauliche presentano e specialmente lo innanzi stabiliti sul letto del fiume,
pei ponti, stabilisconsi le fondamenta senza modificarne la sezione erano stati
fuori del corso del fiume conducendo distrutti dalle acque nel corso di soli 55
questo con un nuovo letto a quegli edi anni, a tal che si venne a riguardare co
fizii dopo terminati i lavori. In tal guisa me tanto ardita la ricostruzione del pon
vennero stabiliti i sette archi del ponte te che trascorse un mezzo secolo prima
di Moulins sopra l'Allier contigui alla che si osasse determinavisi. Le partico
riva sinistra, il ponte di Roanno sulla larità pubblicate nel 1771 da Regemorte
Loira e quello di Laval sulla Majenna. sulla costruzione del ponte di Moulins ci
Rare volte però adottasi questo spe insegnano che l'allargamento e raddriz
diente per le grandi costruzioni come zamento dell'Allier cagionarono un gra
sono quelle di un ponte a varii archi, vissimo dispendio per indennizzo di ter
perchè in tal caso cagiona sempre un reni e fabbriche, distrutto essendosi un
grande aumento di spesa, ma adottasi intero borgo. Questo sacrifizio era allo
più spesso per quelle opere d'arte che ra necessario per istabilire solidamente
hanno dimensioni minori. È ancora as le fondamenta di un ponte di pietra od
sai dubbio se questo partito sia prefe anche di legname in quel punto, al qual
ribile a quello di fondare sul letto dei bisogno però in oggi sarebbesi assai più
fiumi. Siccome però abbiamo detto non economicamente soddisfatto con un pon
esservi per le costruzioni idrauliche al te sospeso.
cun metodo generalmente applicabile, Tuttavia se diligenti scandagli mo
così non dee sorprendere che questa strano esistere fuori del letto del fiume
maniera di fondare sia stata ora appro un terreno più atto a sostenere le fon
vata ed ora no dagli ingegneri. damenta che quello sul quale corronº
Fondamento Fondamento 17 t
le acque, e se l'apertura di un nuovo degli argini o ture, acciocchè per filtra
letto non cagiona spese troppo gravi o zioni laterali l'acqua non avesse ad in
reca altri vantaggi che le compensino, trodursi nei detti scavi entro il recinto
quale sarebbe l'accorciamento di un lun dello stagno. - -

go giro per la navigazione o il raddriz Qualora l'acqua sia alta oltre un me


zamento delle sponde di un fiume potrà tro, ma non più di 1",5o sul piano della
tornar utile il lavorare all'asciutto e de fondazione, il quale secondo le circo
viarne le acque. Questo metodo però ha stanze del fondo si fissa a maggiore o
in generale più inconvenienti che van minore profondità sotto la superficie Co
taggi, e giova meglio porre le costru perta dalla massa fluida, le ture pos
zioni idrauliche sui fiumi stessi prefe sono essere formate nel modo seguente.
rendo quei punti ove hanno il letto mi Lo spazio che dev'essere ridotto a sta
gliore e dove l'andamento di essi sem gno si recinge di pali piantati in file
bra essere più costante o poterlo dive regolari lungo i vari lati della figura,
nire con lavori accessorii. Se i corsi di che si vuol chiudere. Internamente a
acqua e soprattutto i grandi fiumi, sieno queste diverse file di pali s'applicano
ribelli ai tentativi dell'arte, converrà ap e si inchiodano dei tavolati composti di
profittarsi del momento in cui sieno tavoloni uniti costa a costa, e collegati
tranquilli e le loro acque più basse per da traverse inchiodate, le quali in opera
eseguire i lavori, dando a questi una tale debbono trovarsi in positura verticale.
solidità da poter resistere all'impeto Questi tavolati si dispongono in modo
delle più forti correnti che siensi in che vengano a congiungersi uno con l'al
quelle acque osservate. tro sempre all'incontro di un palo, con
Fondamenta idrauliche all'asciutto semplice sovrapposizione o accavalcatu
col mezzo di ture. L'altra maniera per ra alternata delle loro estremità. Final
lavorare all'asciutto le fondamenta delle mente a ridosso di questo precinto di
costruzioni idrauliche si è quella di ci legname si appoggia nell'interno dello
gnere lo spazio che debbono occupare in stagno una banca di terra di conveniente
maniera di poter espellere l'acqua che scarpa e grossezza. -

copre il fondo e costruirvi i muri con Se poi l'altezza dell'acqua sul piano,
regolare struttura come si farebbe sul dal quale dee cominciare la fondazione, è
suolo. Questa chiusura si fa mediante maggiore dell'ultimo limite indicato, con
una specie di dighe provisionali cui si viene che le ture sieno fatte, con un pre
dà il nome di ture e quello spazio che cinto esteriore di legname conforme a
viene da esse rinchiuso, dicesi stAGNo. quello testè descritto, e con un altro u
Quando le acque in cui deesi stabilire il guale precinto interno nel quale per altro
lavoro non hanno più d'un metro d'al i tavolati sieno applicati ai pali della par
tezza, si possono costruire le ture in for te esteriore relativamente allo stagno. I
ma di piccoli argini di semplice terra. due precinti sono legati insieme per
Avvenendo per altro che nel fondo esi mezzo delle catene orizzontali, ciascuna
stessero sabbia, o ghiaia, sarebbe duo delle quali è fermata alla testa di due
po di cavar tali materie fino a quella pali, che si corrispondono uno incontro
profondità, a cui dovranno arrivare gli all'altro nei due precinti. Si compie
scavi della fondazione, per formare una la tura ricolmando di terra l'intervallo
riempitura di bnona terra sotto la base rinchiuso fra l'uno e l'altro precinto.
172 FoNDAMENTo FoNDAMENT o
Ma talvolta accade che i primi strati ta, che l'acqua esterna esercita contro
del fondo sono di sabbia o di ghiaia, e una tura. Ma qual sia la resistenza, che
quindi capaci di lasciar penetrare l'a una diga della struttura che abbiamo de
cqua nell'interno dello stagno al di sotto scritta è capace di opporre alla spinta
della riempitura di terra, che forma il dell'acqua, sarebbe malagevole a deter
corpo della tura. In tal caso si rende minarsi, essendo troppo incerti i dati
necessario di dare altra struttura ai pre che si hanno intorno al modo di resi
cinti, perchè resti impedito il temuto in stere dei pali affondati fino ad un certo
gresso dell'acqua nello stagno. Nell'in segno nel terreno ad una pressione la
terno della tura si applicano allora a cia terale. In tale incertezza i pratici, dietro
scuno dei due filari di pali due ordini di le conferme dell'esperienza, hanno ge
traverse, lungo le quali si battono i pan neralmente addottato per regola, che alle
coni verticali bene uniti costa a costa, i ture debba darsi una grossezza uguale
quali vengono tutti legati ed assicurati all'altezza dell'acqua, che ad esse si ap
per mezzo di un doppio ordine di con poggia, finchè questa non è maggiore di
tro-traverse interne, fermate con chiodi, 5”; e di aumentare di soli tre decimetri
che attraversando i panconi vanno a fic la grossezza della tura per ogni metro
carsi nelle traverse. Viene nella figura il che si ha di più nell'altezza dell'acqua
sistema corroborato da due traverse e oltre l'indicato limite di tre metri. Così
steriori, che incatenano le sommità dei se l'altezza dell'acqua fosse di 4", la
pali in ciascuno dei due filari, e sulle grossezza della tura dovrebbe esser di
quali si incastrano le estremità delle ca 5",5o; se l'acqua fosse 5”, dovrebbe
tene trasversali. Formati così i due pre darsi alla tura la grossezza di 5",6o; e
cinti si espurga il fondo interposto, le così via via. Minore grossezza potrebbe
vandone lo strato superiore di ghiaia o essere sufficiente, quando i pali fossero
di sabbia, e quindi si compie la tura col fitti assai profondamente in un terreno
solito riempimento di terra. consistente. Ma siccome la parte superio
Nella costruzione delle ture si ado re delle ture è destinata anche a far le
perano ordinariamente pali del diame veci d'armatura pel collocamento delle
tro di 2 o, o 25 centimetri, e si piantano macchine che servono all'esaurimento
in ciascuna fila a distanza di r",5o o dell'acqua, così per comodo delle ope
di 2" al più l'uno dall'altro, alla pro razioni gioverà che le ture sieno piutto
fondità di 1",5o o di 2" sotto il piano sto ampie, mentre per altra parte po
della fondazione. I panconi si usano chissimo sarebbe il risparmio che deri
della grossezza di Io a 12 centimetri, e verebbe dal farle di grossezza alcun po.
si figgono alla profondità di 6, o di 8 co minore di quella che abbiamo stabili
decimetri sotto al detto piano. Giova ta. Del resto è cosa molto rara che si
avvertire che pel riempimento delle ture faccia uso di ture in un'altezza d'acqua
il terreno sciolto è più adattato d'ogni maggiore di 5", poichè per esperienza
altro, atteso che è il più disposto a pren si è conosciuto, che il diseccamento di
dere consistenza entro l'acqua, malgrado uno stagno per mezzo delle macchine
l'impossibilità di eseguirne l'ammassa adattate ad espellerne l'acqua, può ot
mento nelle vie regolari. tenersi soltanto finchè l'altezza del fluido
Per mezzo del teoremi idrostatici si esterno non è maggiore di 5”, se le a
determina facilmente il valore della spin cque corrono o ristagnano sopra un letto
FoNDAMENTo FoNDAMENTo 75
di terra ordinaria, e solo finchè il fluido ro. sopra tutta la superficie del fondo,
non è più alto di 2", qualora il letto in modo tale che si chiuda per ogni do
sia di materia arenosa; mentre nell'uno ve l'accesso all'acqua. I costruttori fran
e nell'altro caso, quando l'altezza del cesi danno a questa sorta di ripari la de
l'acqua superi gl'indicati limiti, a moti nominazione di ture fondali. Il modo
vo della pressione del fluido esterno, le più efficace, che possa adoperarsi per
filtrazioni dal fondo interno divengono istagnare le filtrazioni del fondo, è quel-.
così copiose, che l'azione continuata lo che consiste nel distendere sul fondo
delle macchine non può giungere a vuo medesimo uno strato di terra sciolta, o
tare lo stagno oltre ad un certo segno. argillosa, della grossezza di 5o a 4o cen
Tuttavia quando sia da temersi che timetri, coperto con un suolo di tavole
l'effetto delle trombe o altre macchine che vi si ferma sopra mediante un suf
idrovore non possa equiparare la por ficiente carico di pietre. Possono ado
tata delle filtrazioni, l'arte non è sprov perarsi a quest'uopo tavole d' abete
vista d'espedienti opportuni a reprimere non più grosse di due centimetri, con le
le filtrazioni medesime con opportuni commessure ben unite, e chiuse esatta
ripari applicati sul fondo dello stagno. mente per mezzo di strisce di tela, o di
Quando si manifestano delle filtrazioni regoli di legno inchiodati, affinchè nulla
parziali, potendosi scoprire l'origine di possa penetrarvi. L'efficacia di questo
esse, si procura di rimediarvi gettando metodo non può mettersi in dubbio, dac
vi grosse palle d'argilla secca, ovvero chè messo a prova nella fondazione del
sacchetti pieni di terra argillosa; o an ponte di Moulins, permise di mettere a
che meglio un impasto di malta ordina vuoto uno stagno sulla superficie di 5ooo
ria, e calcina magra viva, capace di for metri quadrati fino alla profondità di
mare con l'arena del fondo un cemento 2",6o sotto il pelo magro del fiume Al
valido a resistere alla pressione dell'acqua. lier. -

Qualora riescano vani questi tentativi, Possono anche evitarsi le filtrazioni


converrà ricorrere ad un espediente a con una tura fondale composta di uno
nalogo a quello che si adopera per arre strato di getto, capace di prender cor
stare provvisionalmente le sorgive negli po sott'acqua, della grossezza di sette
argini dei fiumi; il quale consiste nel decimetri almeno; il quale sarà d'un
mettere in chiusa la filtrazione, forman più sicuro effetto se giacerà sopra un
do un piccolo stagno, in cui l'acqua non tavolato calato, e disteso sulla superfi
si alzerà oltre il livello di quella esterna, cie del fondo. -

e non uscirà ad ingombrare lo spazio Qualora i muri di fondamento da co


circostante circondato dalle ture. struirsi entro uno stagno artifiziale do
Ma se tutto il fondo dello stagno è di vessero giacere sopra una palificazione,
una materia accessibile all'acqua, la fil la formazione d'una buona tura fondale
trazione sarà generale, e ancorchè si ma non sarebbe possibile, attesochè non
nifestasse in qualche punto soltanto, e può sperarsi che la terra, od il getto e
venisse ivi repressa con alcuno degli ar le tavole, di cui sarebbe composta, si
tifizi ora accennati, non istarebbe per ritinissero ai pali in modo, che l'acqua
questo dal comparire ben tosto in qua non potesse farsi strada intorno alle te,
che altro punto. Per lo che in que ste dei medesimi. Ma per buona sorte
sto caso fa d'uopo estendere il ripa i terreni sabbiosi, nei quali le filtrazioni
i 74 FoNDAMENTo - FoNDAMENTo
sono inevitabili, non abbisognano di pa le che le teste dei pali sporgano sul
lificazione per essere abilitati a mante fondo del cassone quanto basta per
nersi fermi sotto il carico d'un edifizio, poter eseguire liberamente l'operazio
poichè divengono per sè medesimi saldi ne, e sgombrata se fa duopo la poca
abbastanza, purchè non si lasci d'incas acqua rimasta nell'interno, recidonsi
sarli all'intorno con solidi, e profondi a livello le teste dei pali, e vi si adatta
ripari, pei quali sia tolto il pericolo che no le fasce laterali: dopo di che si ta
il corsº, o le agitazioni irregolari dell'a gliano i tubi di cuoio, o di tela, e si se
cqua vi producano scavi perniciosi. parano le due parti del cassone, per ser
Le ture, e l'esaurimento dell'acqua virsene, se occorre, a ripetere l'opera
non sono praticabili quando si lavora in zione in un'altra palizzata.
un fiume le cui acque si mantengono La estrazione dell'acqua dagli stagni
costantemente molto alte, o sopra un formati dalle ture o paratie suolsi ese
fondo infestato da inevitabili filtrazio guire con TRoMBE, BINDoLi verticali, od
ni. In questi casi per liberarsi dall'acqua inclinati, o con la vrre d'Archimede (V.
non rimane altro espediente, che quello queste parole), e quando le acque sieno
di far uso di stagni galleggianti, la strut assai basse anche con secchi o con pale
tura dei quali ci viene così bene sugge o gotazze.
rita dal Gauthey. Preparasi una specie L' uso della gotazza semplice non
di cassone, o stagno galleggiante, com conviene che ad acque basse: ma allo
posto di due parti uguali, le quali sepa ra questo metodo è il più spedito, po
ratamente si tirano a fior di acqua, e si tendosi accelerare l'asciugamento coll'ac
collocano una al di qua e una al di là crescere a piacere il numero degli ope
della palizzata di basamento riunendole ratori, sino a munirne se fa d'uopo tut
in modo, che i pali sieno presi in mez to il perimetro del recinto. -

zo da varie aperture circolari fatte a La coclea d'Archimede è sempre da


bella posta lungo la congiunzione dei preferirsi, quando siavi spazio bastante
due fondi. Si calafatano ben bene le per la sua manovra. Con questa mac
giunture delle due parti del cassone in china, moltiplicando gli argini, si posso
guisa che non possa penetrarvi l'acqua; no spingere gli esaurimenti a molta pro
e quindi si inchiodano internamente in fondità ; inoltre questa macchina è sem
torno agli orli delle aperture circolari dei plicissima, e poco dispendiosa per manu
pezzi di cuoio, o di quella tela che di tenzione; ha poi il segnalato vantaggio
cesi impermeabile, come la tela d'Olon di non esigere mai riattamenti in tutto
ma, volgarmente chiamata alona, e se ne il tempo che è in attività, non essendo
fanno passare i lembi sotto il fondo del quasi mai soggetta ad alterarsi.
cassone. Ciò fatto, si manda un palom I bindoli verticali agiscono in breve
baro, sotto al cassone, acciochè fasci spazio; sono di un continuo prodotto,
e leghi fortemente ad una giusta pro ma esigono spessi riattamenti; i quali
fondità l'estremità dei detti lembi in però di leggeri si eseguiscono quando
torno a ciascuno dei pali. Restando così si abbia in pronto un'officina bene or
chiuso l'accesso per ogni dove all'ac ganizzata, e copiosamente provveduta
qua nell'interno dello stagno, introdu de'necessari articoli di riserva. -

cendovi un discreto carico di zavorra Il numero delle macchine da porsi in


se lo fa discendere fino a segno ta azione dipende dallo spazio disponibile,
FoNDAMENT o FoNDAMENT o 175
dalla quantità di acqua da espellersi, e dicati libero dalle acque lo spazio sul
dal prodotto delle sorgive e delle filtra quale si hanno a piantare le fondamenta,
zioni che d'ordinario non possono pre l'esecuzione di queste riducesi allora in
vedersi. Non è possibile adunque de gran parte simile a quella che si fa sul suo
terminare preventivamente e con esat lo comunemente, e come in quel caso,
tezza il numero delle macchine occor quando il fondo sia sufficientemente so
renti. In questa incertezza, val meglio lido od omogeneo vi si possono appog
che abbondino di quello che abbiano a giare immediatamente zatteroni di le.
scarseggiare, per essere in grado di gnami o ripiani di muro, i quali sopra
poter far fronte a qualunque più sini una maggior superficie scompartano il
stra circostanza. -
carico totale dell'edifizio. Quelle avver
Benchè convenga per viste economiche tenze medesime che abbiamo addietro
dare agli stagni la minor area possibile, indicate per questo genere di lavori so
per risparmio negli esaurimenti, si di no qui pure applicabili, se non che è
sporranno le cose in modo di lasciare d'uopo aver presente come questi lavori
spazio che basti alla formazione di una abbiano a giacere sotto acqua e per con
contro-tura interna, potendo darsi tal seguenza più difficile sia riparare agli
volta che ne emerga il bisogno ; e nello sconcerti che accadere vi potessero. I
stesso tempo si porrà ogni studio nel materiali da usarvisi quindi hanno ad es
dare al tutto un conveniente ordinamen sere fra i migliori e inattaccabili dall'acqua,
to, acciò non abbia a riuscire troppo an e perciò, a cagione d'esempio, i ripiani
gusto lo spazio per la manovre delle co di muro soglionsi unire sempre con cal
struzione. -
ci idrauliche od anche con getto. Inol
I pali impiegatisi nella formazione tre prima di affidare al fondo le fonda
delle dighe e di altri lavori provvisorii, menta sarà pure da esaminarsi se vi ha
quando più non occorrono strappansi pericolo che in avvenire le acque possa
con una spranga di ferro o con una ca no per filtrazione o per effetto della cor
tena che passansi in un foro fatto nella rente corrodere il fondo sottoposto. In
loro testa e che si tirano poi con una leva, questa maniera fondaronsi le mura ed i
con una capra o con altre macchine. Que sostegni dei bacini del porto dell' Havre
sto strappamento riesce, come è ben na sotto la direzione di Lamandè e per cura
turale, tanto più difficile quanto più te di parecchi ingegneri dei più distinti.
nace è il terreno e quanto più a fondo Fondamenta all'asciutto su palizza
e da maggior tempo vennero piantati i te. Raro assai essendo che avvenga di
pali. Si è inoltre osservato che quando incontrare sotto le acque un terreno ab
hanno la punta ferrata si forma un mi bastanza omogeneo e non soggetto a cor
scuglio di ossido di ferro con la ghiaia rosioni per potere adottarvi con i metodi
che aumenta di molto la difficoltà di le. di costruzione anzidetti, i semplici zatte
varli, sicchè questa è una ragione da roni o ripiani di muro, duopo è il più delle
-
aggiugnersi a quella dell' economia per volte ricorrere malgrado il maggiore di
non guernire di ferro le cime dei pali on spendio all'uso, delle palizzate che, allor
de si fanno le ture. quando non si possa stabilire sopra le
Fondamenta sopra zatteroni e ri rocce, sono quelle che danno maggior
piani di muro sul fondo asciutto. Pro sicurezza di solidità e di durata.
curatosi coi mezzi antecedentemente in Lo stabilimento delle palizzate nei
76 Foso, sesto FondAMENto
luoghi che hanno ad essere coperti dal elasticità dei legnami di quercia e di a
l'acqua differisce principalmente da quel bete. Questi esperimenti vennero conti
lo delle altre palizzate sul suolo, perciò nuati da Lamandè ed i risultamenti che
che quasi sempre si lasciano le cime dei egli ne ottenne possono vedersi riferiti
pali alquanto sporgenti al di sopra del nell'opera di Gauthey pubblicata da
fondo, la quale differenza induce il bi Navier. '
sogno di alcune perticolari avvertenze, Dalla formula generale della resisten
Prima di piantare una palizzata è duopo za alla compressione applicata alle travi
scandagliare la natura dei varii strati cilindriche caricate verticalmente, si con
del suolo, potendo avvenire che per chiude che le medesime resistono in ra
la spinta laterale di quello un palo ri gione composta dei cubi dei diametri
fiuti di avanzare nel terreno prima che delle basi rispettive, ed inversa dei qua
la sua punta abbia raggiunto uno strato drati delle lunghezze.
di sufficiente resistenza, ed in tal caso Dalle grandi esperienze instituite al
ne potrebbero susseguire parziali cedi l'Havre da alcuni ingegneri delle acque
menti negli edifizii come accadde in una e strade, si desunse che un palo del dia
pila del ponte di Orleans ed in un'altra metro di 24 centimetri, sporgente per
di quello di Tours mentre si stavano la 97 centimetri dal suolo in cui venne
vorando. Se dallo scandaglio risulta non conficcato, era capace, prima di schiac
trovarsi terreno stabile a quella pro ciarsi, di resistere ad un carico di 54,543
fondità cui possono cacciarsi i pali con chilogrammi. Consimile presso a poco
verrà studiarsi di aumentare la resisten a parità di circostanze era il carico di
za laterale pel quale oggetto è assai utile ciascun palo della fondazione di uno
il gettare tanto fra i pali che intorno ad degli archi del ponte di Tours, che
essi grossi pezzi di rocce, il peso dei nel 1777, avvallò, essendosi infranta la
quali comprime il terreno preservando palificazione, coll'intero esterminio del
lo anche dalle corrosioni, come fece De l'arcata. Nel fabbricare bisogna andare
schamp pel ponte di Bordeaux. ben cauti, e non far conto della resisten
E pure da avvertirsi quando occorra za assoluta che dovrebbe conchiudersi
porre i pali assai fitti che avvi un limite dalla regola applicata al risultamento del
nei terreni argillosi, oltre al quale se la mentovata esperienza. In pratica co
piantansi i pali troppo vicini avviene che munemente si calcola sulla metà.
cacciando gli ultimi si espellono i primi. Il Perronet raccomanda di determi
Alcuni ingegneri per ovviare a questo nare il numero dei pali di fondazione in
inconveniente hanno suggerito di affon modo che ciascuno non abbia ad essere
dare i pali capovolti, cioè con la parte caricato di un peso maggiore di 25,ooo
più grossa all'ingiù. chilogrammi. -

Il risalto dei pali al di sopra del suo Sovente si riempie l'intervallo fra i
lo rende pur necessario di calcolare la pali fino all'altezza cui si hanno a taglia
resistenza che possono sostenere nella re di muramento, di getto o d'altre so
direzione delle loro fibre. Molti autori miglianti materie, che formando un tutto
scrissero su questo argomento e fra gli li tengano insieme legati, il che giova
altri Girard pubblicò, nel 1798,un Trat specialmente per le fondamenta stabilite
tato in cui diede i risultamenti di varie in acque correnti a fine di evitare che
esperienze fattesi all'Havre sulla forza ed queste scavino il terreno intorno ai pali
FoNDAMENTo Fondamento 177
compromettendo la solidità della co cessario d'accertarsi che sia di natura
struzione. tale da non poter essere col progres
Tagliansi quindi i pali,tutti ad una di so del tempo alterato dall'acqua. Vi han
rittura, e vi si sovrappone un ingrati cola no in fatti alcune specie di rocce, che
to o piattaforma a quella maniera stessa nell'acqua a lungo si decompongono,
che abbiamo veduto farci nelle fonda e tali sono alcune pietre calcaree tenere
menta in terra asciutto. Talvolta tagliasi ed altre che nell'acqua si sfaldano a
sulla testa dei pali un dente destinato a poco a poco e si assottigliano, come al
riempire un incastro fatto nei traversoni cuni graniti schistosi, e in singolar mo
dell'ingraticolato sovrapposto: siccome do gli schisti propriamente detti. Se
però queste calettature sono difficili ad a dunque al fondo del mare o di qual
eseguirsi, così il più delle volte si omet che fiume si presenti immediatamente
tono limitandosi a fissare con cavicchie un letto di roccia, solido abbastanza per
i traversoni sui pali. Si è anzi osservato portare il peso di qualche edifizio, ma
che per lo più il peso delle costruzioni però suscettibile delle accennate alterazio
fa penetrare la testa dei pali nella super ni, non si dovrà azzardare di piantarvi
ficie inferiore dei traversoni producendo i muri senza ricoprire tutta l'area della
naturalmente una commettitura che e fondazione con una platea generale di
quivale a quella a dente ed incastro sum muro, i cui lembi s'internino nel masso
mentovata, - - v
sino a tale profondità, cui non possano
L'uso delle palancate, delle quali ab arrivare le temute alterazioni. Ovvero
biamo altrove parlato (pag. 165), divie si dovrà procedere come se la crosta
ne di assoluta necessità quando si tratta superficiale fosse di materia non abba
di muri da fabbricarsi in mezzo all'acqua stanza soda, e profondare le costruzioni
ove sia da temersi che il fondo possa es murali per iscavo, come si disse in ad
sere sconvolto dall'impeto della corren dietro, fino a mettersi al sicuro dai con
te, e che la fondazione, venendo scalza trari effetti dell'acqua. Quando però
ta all'intorno, possa rimanere indeboli le rocce sono solide e la profondità
ta. Quindi frequentissimo n' è l'uso del non molto grande vi si possono pianta
re i muri di fondamento senza difficol
le fondazioni de ponti, ed in quelle dei
muraglioni o moli che costituiscono le tà, venendo al di sopra dell'acqua con
diverse pertinenze dei porti di mare, li filari di pietre grosse e regolari e se
berandosi così queste fabbriche da quei guitando poi il lavoro con qualsiasi
risentimenti che sarebbero inevitabili ef specie di muramento. Se le rocce sono
fetti delle mine aperte sotto le loro basi molto profonde vi si stabiliscono le ſon
dall'acqua, nel caso che questa trovasse damenta riducendole all'asciutto con
da affrontare un fondo naturalmente de ture nei modi anzidetti, o col mezzo dei
bole, e lasciato senza veruna artifiziale cassoni o della campana da palombari
difesa. come più innanzi vedremo. -

Fondamenta sotto acqua sulle rocce. Fondamenta sotto l'acqua a sassaia


Quando lo scoglio, sul quale debbono o scogliera. Consiste questa maniera di
fabbricarsi i muri, è coperto dall'acqua, fondamento nel radunare una quantità
non basta che per la profondità a cui di scogli di mole ragguardevole sull'area
si estende si riconosca atto a soppor della fondazione, gli uni addosso agli
tare il peso dell' edifizio, ma è pur me altri, fino ad un metro circa sotto al
Suppl. Di Tecn T IX. 2 )
i 78 FoNDAMEN1 o FoNDAMENto
livello delle acque magre, in guisa che la d'uopo che le sue sponde abbiano una
tenue falda fluida soprastante non possa scarpa di 2 almeno di base per 1 d'al
impedire che si formi sulla scogliera una tezza. Gli scogli si debbono mandare a
massa unita di muramento in bitume e fondo con ordine tale che se ne formino
sassi fino a o ",5 circa sotto il pelo ma come tanti strati gli uni sugli altri.
gro, ove, spianatane la sommità a livel 4.° Si dee procurare che gli scogli
lo, si potrà stabilire il primo letto di pie più grossi prendano posto sulle sponde
tre da taglio, destinato a ricevere sopra della scogliera, serbando quelli di minor
di sè fuori dell'acqua la continuazione mole per la riempitura intermedia. I va
della muratura coi metodi regolari. Que. ni fra scoglio e scoglio del bono riempir
sto modo di fondazione è particolarmen si di pietrame minuto.
te usitato nelle costruzioni de grandi 5.º Possono negli strati più bassi della
muraglioni o moli de porti sulle spiag scogliera impiegarsi scogli di minor vo
ge del Mediterraneo. Ci limiteremo ad lume di quelli che debbono adoperarsi
addurre le norme più essenziali circa la più in alto, ove la violenza dell'acqua
forma e la struttura di queste scogliere, è maggiore nelle burrasche. L'espe
seguendo i documenti del Belidor, il rienza ha dimostrato che anche nelle
quale si è magistralmente diffuso intor più burrascose agitazioni le acque si man
no ad ogni sorta d' operazioni apparte tengono quasi in una perfetta calma alla
nenti alla fondazione dei grandi edifizii profondità di otto metri sotto la superfi
idraulici. cie del mare, che quivi per conseguen
1.” Si segna in mare il contorno del za le più piccole pietre sono capaci di
la scogliera coi metodi della geodesia, in rimanersi immobili, e che alla profon
ſcorrispondenza del piano e de disegni dità di cinque e di quattro metri il tur
dell'opera, disponendo in forma di se bamento dell'acqua è ben poco sen
gnali dei galleggianti di sovero, i quali sibile, aumentandosi poi a dismisura l'im
non possono cangiar di posizione, atte peto dell'onde verso la superficie del
sochè ciascuno di essi è ritenuto da una l'acqua.
funicella legata ad un sasso mandato a 6.º Avanzata la scogliera fino ad un
fondo al sito opportuno. Agli angoli si metro o poco più sotto il pelo basso del
piantano de'pali, ed a questi si racco mare, e colmatine gl'interstizi con sassi
mandano delle pertiche prominenti con minuti, si dee lasciar passare un anno
biffe o banderuole nelle sommità, ac prima di venire alla costruzione della
ciocchè questi punti principali sieno vi piattaforma in muramento di getto, af
sibili anche ad una certa distanza per finchè in questo tempo per le scosse
norma delle operazioni. -- del mare tempestoso gli scogli prendano
2.° Si espurga il fondo entro il se le posizioni più confacenti al vicende
gnato recinto dell'opera, adoperando a vole loro contrasto, ed il sistema giunga
tal uopo i grandi cuaaporti marittimi, perfettamente ad assettarsi.
(V. quella parola); e ciò a fine di rimove 7.º Alla sommità della scogliera si co
re la materia limacciosa, la quale ren struirà la piattaforma, versandovi prima
derebbe la scogliera soggetta a troppo uno strato di getto composto di arena,
forti e pericolosi assettamenti. pozzolana, calcina viva e piccioli sassi
5.° Acciocchè la scogliera riesca sta della grossezza d'una noce, che vada
bile contro l'agitazione del mare, e ad insinuarsi fra gli scogli ed il pietra
FosDAMENTo FoNDAMENTo i 79
me, e quindi stendendovi sopra sassi un do in modo che vadano tutti a stivarsi
poco più grossi, calcati con una zappa con buon ordine intorno al piede del
piatta, affinchè si conficchino nel cemen muro disponendovisi sotto quel pendio
to, ripetendo successivamente quest'al cui tendono naturalmente. Questa ma
ternata disposizione di getto e di sassi miera di fondamento adottossi in Fran
fino a o ",5 circa sotto il pelo magro cia per lo stabilimento della diga desti
ove si conguaglierà a livello l'ultimo nata a chiudere e riparare la rada di
strato superiore sul quale dev' essere Cherburgo, e parimente in Inghilterra
posato il primo letto del muramento in pel Break-Water o frangi-onde di Ply
pietra da taglio. Pel versamento del get mouth, opera dello stesso genere della
to, affichè questo non si sciolga traver diga di Cherburgo che le servì di mo
sando la falda fluida, si fa uso di mastel dello. Ma a Plymouth si potè costruire la
li a fondo, mobile, o di altri opportu parte superiore della diga in grossi massi
mi congegni. - º. posti dietro una data inclinazione al pari
Si costruiscono anche scogliere in ma che quelli della parte inferiore, mentre
re, non per fondamento, ma per for invece a Cherburgo dove il mare ha
tificazione del moli o muraglioni con molto più di violenza le opere costruite
tro il furore delle burrasche. Al porto al di sopra del piano delle basse ma
di Civitavecchia si erano sempre difesi ree hanno sofferto gravi danni malgrado
il molo di Levante e l'antemurale, che metodi i più ingegnosi praticativi per
sono i più minacciati dalle tempeste, per consolidarle. Attualmente questa parte
mezzo di scogliere esterne, composte di superiore della diga di Cherburgo è fat
piccioli scogli sciolti, i quali dal mare ta di muro massiccio con un rivestimen
tempestoso venivano scompaginati, e to pochissimo inclinato di granito. Que
molti di essi trascinati ad ingombrare le sto muro è fondato sopra un ripiano di
bocche, onde continua era la necessità getto, poggiando immediatamente sopra
e di rinforzare la difesa e di sbarazzare la scogliera a grandi sassi che è spianata
le foci del porto. Ma da che da parecchi ad una profondità stabilita sotto al li
anni, con lo stabilimento d'imponenti vello delle basse maree. Il piede di quel
macchine da trasporto, si è incominciato la costruzione è difeso da due ordini di
ad impiegare scogli di maggior mole, al grandi casse di legno riempite anch'esse
cuni perfino dell'enorme volume di di getto, affondate sopra la scogliera, e
metri cubici 5o, e si è introdotto l'uso collocate unite insieme in modo da for
di legare insieme i massi, murandoli con mare una specie di sperone. Finalmente
malta di pozzolana, dopo di aver lascia egli è col metodo delle fondamenta a
to tempo alle agitazioni del mare di por scogliera che si dee stabilire la nuova
li nel più stabile assetto, le scogliere sono diga destinata a mantenere scavato il
divenute per così dire inespugnabili, e porto di Malomocco in Venezia.
non v'ha esempio che neppure uno sco Quello che importa principalmente in
glio sia più stato svelto od ingoiato dal questa specie di fondamenta si è che i
mare. : sassi vengano scelti di tale dimensione
Talvolta adoperansi anche nei luoghi che la forza della corrente e de' suoi
molto profondi le sassaie o scogliere per moti verticosi non possa essere vale
afforzare semplicemente le basi dei muri vole a smuoverli. I calcoli necessarii
cingendole di sassi,sciolti, ma calati a fon per conoscere quale abbia ad essere la
I 8o FoNDAMENTo FonDAMENTo
loro dimensione si fanno nel modo se e la gravità specifica della pietra, farà
guente. conoscere l'altezza h corrispondente alla
Suppongasi una pietra di figura para massima velocità con cui quel solido po
lellopipeda rettangola, totalmente som trà essere investito dalla corrente senza
mersa nell'acqua e giacente sopra un venire rovesciato; ed in generale col sus
piano inclinato all'orizzonte con l'angolo sidio della nota equazione nº - 2 gh,
o, in modo che due facce opposte di es ove gro,8o88, si avrà modo di propor
se sieno paralelle all'intersezione del zionare, almeno prossimamente, la gros
piano inclinato con l'orizzontale, ed una sezza dei sassi alla velocità della corrente,
di queste, cioè la superiore, venga diret affinchè le sassaie non abbiano a costruir
tamente investita dalla corrente con la si di pezzi nè troppo piccoli sicchè la
velocità dovuta all'altezza h. Sieno ac la forza della corrente valga a smuoverli ed
base del rettangolo direttamente percos asportarli, nè soverchiamente voluminosi
so dall'acqua, 3 l'altezza e º la lunghez. sicchè se ne renda malagevole ed ecce
za del solido; e dicasi p la differenza fra dentemente dispendioso il trasporto. Se,
la gravità specifica della pietra e quella per esempio, si volesse sapere fino a qual
dell'acqua che è uguale a 1 ooo. La for limite di velocità d'una corrente potrebbe
za dell'urto dell'acqua sul paralellopipe stare saldo un sasso paralellopipedo lun
do sarà espressa da 1ooo ha y, ed il go o",5, alto o",2, la cui gravità spe
momento della stessa forza per fare che cifica fosse 1 ooo, supposto prossima
il solido si rovesci ruotando intorno almente orizzontale il fondo sul quale gia
lembo inferiore della sua base sarà ce, si troverebbe primieramente
-

º h=o,45, e quindi uc2.97, sicchè il


I 000
2
. Risolvendo il peso del soli cercato limite della velocità sopportabile
-

dal considerato paralellopipedo di pie


do in due forze, una paralella alla linea tra sarebbe di a",97 per minuto secon
che determina l'inclinazione del piano do. Che se si volesse supporre che il so
con l'orizzonte, e l'altra perpendicolare lido medesimo giacesse sulla scarpa di
al piano inclinato, facilmente si scorge una sassaia, inclinata a seconda della cor
che la prima cospira a promuovere il ro rente, e che avesse 2 di base per i d'al
vesciamento del solido col momento tezza, dal che verrebbe sen. oro,447,
payº z sen. o cos. a - o,894, si otterrebbe l'altezza
, e che la seconda si oppo h = o,268, a cui corrisponde una ve
2
locità di 2",29 per minuto secondo.
ne alla rotazione del solido con l'altro Palizzata sotto l'acqua. Non sempre
pacy º cos. o
mettonsi all'asciutto gli spazi ove si vo
momento . La condizione gliono stabilire le palizzate per le fonda
- 2. -

|menta delle costruzioni idrauliche, ma


dell'equilibrio sarà dunque espressa dal talora si battono i pali nell'acqua stessa e
l'equazione nell'acqua pure tagliansi a diritto le loro
teste e vi si adattano sopra gl'ingratico
1 ooo hy + pv (y sen. o – 2 cos. o)=o. lati o piatte forme. In queste peculiari
circostanze sono pur necessarie aleune
la quale, quando sieno note le dimen particolari avvertenze che qui indiche
sioni del solido, l'inclinazione del piano remo. - -
FoNDAMENTo Fondamento I 8t
Per affondare i pali allorchè devono pensare così le piccole irregolarità della
essere battuti a qualche profondità sotto palificazione, ed essere sicuri che ciascun
il pelo dell'acqua, conviene servirsi d'un corrente si trovi appoggiato sopra tutti
palo posticcio che si sovrappone ver i pali del filare a cui sovrasta. Si ha cura
ticalmente alla testa del palo che dee eziandio di fare anticipatamente i buchi,
piantarsi, acciò le percosse date sulla nei quali dovranno poi entrar le cavi
testa di quello possano agire nella stes glie per fermare la graticola sulle teste
sa guisa che se il palo posticcio non de pali; poichè l'incastro a maschio e
fosse che una porzione indivisa dal femmina dei pali nei correnti sarebbe
palo principale. In tal caso giova alla troppo malagevole da effettuarsi sott'ac
speditezza ed alla regolarità dell'effetto qua. Fatti questi preparativi si mette
che il palo posticcio sia fortificato con la graticola nell'acqua, e la si porta gal
ghiere di ferro alle sue estremità, e che leggiante sin dove corrisponde vertical
da quel capo che dee congiungersi al mente sul sito della palificazione, in cui
palo principale, abbia un lungo pernio ha da essere collocata. Allora soprac
di ferro che possa infilarsi in un foro caricandola equabilmente di pesi si fa
appositamente fatto sulla testa del palo, in modo che cali al fondo, mantenen
che si dee battere, dal che ne risulti un dosi orizzontale, e che venga esattamen
innesto provvisionale che assicuri il pie te ad occupare il luogo che le compete,
no e regolare effetto de'colpi. Se il palo nel quale viene quindi assicurata me
aggiunto dee stabilmente rimanere unito diante il conficcamento delle caviglie.
all'altro di sotto, conviene allora che sie Per la battitura di queste si fa uso d'una
no i due pezzi saldamente uniti con una verga o paletto di ferro alquanto più
giuntura a croce e con cerchiatura di lungo della distanza che passa dal pelo
ferro. |dell'acqua al piano della graticola, ed
Il taglio dei pali sotto acqua si fa con introdotta ciascuna caviglia nel foro già
una sega apposita, della quale parleremo preparato, si applica sulla testa della
appunto all'articolo sega. - medesima un'estremità del paletto, e vi si
Quanto all'ingraticolato o piattaforma, tien ferma, intanto che mantenendo il
in luogo di porne in opera i vari membri paletto in positura verticale si percuote
ad uno ad uno sui pali al loro posto il col maglio l'altra sua estremità sporgen
che riuscirebbe troppo lungo e difficile, te dall'acqua, mandando giù a furia di
si costruisce a parte tutto l'insieme sul colpi la caviglia, finchè sia totalmente
la prossima sponda, ovvero sopra una conficcata. I vani della graticola soglio
zattera galleggiante, avendo cura che i no empirsi di sassi semplicemente uniti
correnti e i traversoni riescano disposti a secco, ovvero anche talvolta murati
in corrispondenza dei filari della palifi in malta. - -

èazione, affinchè niuno di questi membri, Con lo stesso metodo si può mettere
quando la graticola verrà posta in opera,in opera anche la pittaforma, quando
abbia da posare in falso. E siccome nel la struttura della graticola è tale, che i
le palificazioni fatte sott'acqua è ben diffi
dorsi de'correnti, e quelli dei traversoni
cile che le file dei pali riescano perfetta
sieno in un medesimo piano orizzontale.”
mente allineate, così giova che i corren In tal caso si mette insieme la piattafor
ti abbiano una larghezza alquanto mag ma fuor d'acqua, e vi si forano i buchi
giore del diametro dei pali, per com pei chiodi; dopo di che si getta nell'ac
1 82 FoNDAMENTo FoNnAmENTo
qua, si conduce al suo posto, si adatta rico una connessione non meno salda di
sulla graticola, e vi si ferma battendo i quella, che si otterrebbe per mezzo
chiodi come si disse per le caviglie. d' incastri artefatti.
Ma se i dorsi de'traversoni sono rile Se l'altezza dell'acqua sul piano del
vati su quelli de'correnti, bisogna collo la piattaforma non è che di pochi deci
care i tavoloni ad uno ad uno, dopo metri, vi si eseguisce senza difficoltà l'im
averli prima tagliati giusti, ed avere fatti i pianto de' fondamenti, sempre che si ab
fori pe chiodi, i quali si conficcano col bia modo di formare i primi strati di
medesimo artifizio già indicato. grosse pietre regolarmente tagliate, fino
Qualora la piattaforma dovesse giace al livello dell'acqua, al di sopra del qua
re immediatamente sui correnti, omet le si può continuare con qualunque sor
tendosi l'uso de'traversoni, si potrebbe ta di muramento. Ma molti sono i luo
formare prima fuori dell'acqua l'unione ghi che mancano di pietre da taglio, o
della piattaforma e de'correnti, per col dove non ne può convenire l'uso, per
locare quindi in opera tutto ad un tem chè il provvederle di lontano porterebbe
po l'insieme nel modo poc'anzi spie ad un eccessivo dispendio. E quando poi
gato. Ma in questo caso, attesa la man fosse l'acqua assai alta sulla piattaforma,
canza de traversoni, divenendo più che non solo impedirebbe di costruire il ba
mai importante d'evitare i falsi posa samento con muramento di mattoni, o di
menti de'correnti, è assai meglio di met piccole pietre in malta, ma sarebbe an
tere in opera questi uno per volta, adat che d'insuperabile ostacolo ad una re
tandoli, se occorre, alle imperfezioni del golare costruzione di grandi pietre da
l'allineamento del pali, ed inchiodandoli taglio. Per queste svantaggiose circo
sulle teste di questi col solito artifizio e stanze e nella ipotesi che il luogo, della
quindi i tavoloni della pittaforma si po fondazione non possa essere messo in
tranno porre tutti insieme in opera, aven chiusa e disgombrato dell'acqua con
doli anticipatamente accozzati in luogo quegli artifizii che abbiano indicati, l'ar
asciutto. -

te somministra efficaci ripieghi tra i qua


Quantunque nei castelli di fondazione, li specialmente quello dei cassoni onde
che si debbono costruire entro l'acqua. più innanzi diremo.
si ommetta l'incastro de'pali ne 'cor Costruzione delle fondamenta sotto
renti a motivo della troppa difficoltà acqua con paratie. Questa specie di la
d'effettuarlo, tuttavia il sistema non rie vori, il cui uso è frequente nelle opere
sce da principio men saldo pel semplice marittime, consiste nello stabilire entro
ritegno delle caviglie di ferro. Ed in ap l'acqua recinti di legname che servano
presso la natura supplisce poi da sè stes come di cassa o di forma per la costru
sa all'arte, poichè il carico dei muri zione a secco de'muri ed impediscono
calcando verticalmente con gagliardissi che le materie cementizie versatevi den
ma pressione i correnti contro le teste tro si espandano fuori dello spazio sta
dei pali produce la compressione locale bilito e sciolgansi nel fluido circostante
dei primi a segno che le seconde vi si prima di aver preso corpo e consisten
trovano dopo qualche tempo internate za. Ricorresi a questo mezzo per l'im
perfino alla profondità di uno, ed an pianto de'muri nell'acqua allorchè l'al
che 2 centimetri; a tal che si viene così tezza di questa è tale da non permette
a conseguire per naturale effetto del ca re, o solo con immense spese, la costru
FoNDAMEN1 o FoNDAMENro 1 83
zione delle ture ed il vòtamento degli glia evitare il sempre notevole dispendio
stagni da esse rinchiusi. La paratia adun delle ture e degli esaurimenti.
que, siccome abbiamo di gia avvertito, è I cassoni sono di due specie, cioè con
una cinta continuata di legname, che si fondo e senza.
forma lungo il perimetro dell'area, sul Nei primi si fabbrica il muramento al
la quale dev'essere piantato il muro, l'asciutto; negli altri si fonda versando
e che serve a guisa di cassa per contele materie a sacco attraverso alle acque
nere le materie cementizie, che vi si ond' è ripieno il cassone.
versano dentro alla rinfusa; le quali es I cassoni della prima specie, imma
sendo composte di sostanze capaci d'in ginati in Inghilterra, furono poi per
corporarsi e d'assodarsi ben presto nel fezionati in Francia ove impiegaronsi
l'acqua, vengono a mano a mano pro con felice successo nella costruzione dei
ducendo il muro, come un'opera di ponti di Saumur e di Tours non che
getto dentro alla sua forma. Le paratie nelle opere di riattamento eseguite al
si lasciano sussistere per qualche tempo porto di Tolone; e nella stessa maniera
in difesa non solo del muramento infe furono fondati con ottimo evento al
riore costrutto a sacco, ma ancora del principio di questo secolo i nuovi ponti
superiore fatto a mano con regolare di Parigi.
struttura, finchè siensi consolidati in mo . I cassoni col fondo altro non sono che
do che possano star forti contro le vio grandi macchine di legname di forma con
lenze delle piene o delle burrasche, do sentanea al nome: di figura e dimensioni
po di che non sono più necessarie, e corrispondenti al muro nella costruzio
si demoliscono. ne del quale debbono essere impiegati.
La struttura d'una paratia consiste Si fabbricano essi in luogo adattato, si
generalmente in una palancata ritenu lanciano quindi nell'acqua con regolate
ta da una folta fila di robusti pali, in manovre, e si conducono a galla sul po
catenata da vari ordini di traverse ed sto ad essi destinato, ove dopo di averli
assicurata con catene o tiranti racco collocati nella posizione opportuna, si
mandati a due palafitte di rinforzo una fermano ad immobili capi saldi per mez
esterna, l'altra interna. Un bell'esem zo di grosse funi. Allora sul fondo del
pio dell'uso delle paratie ebbesi in cassone si comincia a costruire il muro,
quella solidissima che si costruì nel il peso del quale, di mano in mano che
i 822 pel prolungamento del molo orien va crescendo, fa calare a basso la mac
tale sul porto canale di Sinigaglia, la china, finchè questa giugne ad appog
quale può vedersi descritta nelle Isti giarsi o sul fondo naturale semplicemen
tuzioni di architettura di Nicola Cavalieri te conguagliato a livello, se questo è di
san Bertolo, dalla quale bellissima opera miateria soda capace di reggere da sè il
si è tolto in gran parte il presente arti peso dell'edifizio, ovvero sopra una fa
colo. . lange di pali battuti a rifiuto di maglio,
Fondamenta idrauliche a cassoni. Ser se il fondo naturale non promette la ne
vono i cassoni quando le località non cessaria consistenza. Di mano in mano
permettono l'erezione delle ture, o quan che il cassone si viene affondando per
do la profondità a cui va spinta la fon l'avanzamento del muro, si allentano le
dazione impedisce gli ordinarii metodi di funi in guisa che la macchina si conser
esaurimento, o finalmente, quando si vo: vi in equilibrio, e che nel discendere si
184 FoNDAMENTo Fondamesto
mantenga nella conveniente posizione, In quanto alla struttura debbono i
affinchè nel posarsi sul fondo naturale, cassoni essere tanto più fortificati quan
ovvero sulla palificazione, vada giusto ad to più sono grandi, e quanto maggiore
occupare il posto assegnatogli. Per la è l'altezza dell'acqua, in cui hanno ad
regolarità dell'operazione si richiede essere immersi. Generalmente il fondo
che il muramento interno cresca equa - d'un cassone è composto di travi longi
bilmente in altezza in tutti i punti, acciò tudinali e trasversali, ordinate a modo di
il cassone si trovi sempre equilibrato, grata, alle quali si attiene una fodera
ed è pure necessario di progredire in esterna di tavoloni ben connessi, e ca
queste operazioni senza interruzione, la lafatati a prova d'acqua. I fianchi sono
vorando giorno e notte con buon numero a forma di telai, ove si distinguono uno
d'operai, che si riposino a vicenda, per zoccolo inferiore, il quale per altro rigo
prevenire con la sollecitudine ogni acci rosamente parlando fa parte del fondo es
dente, che potesse accrescere la difficol sendo ad esso aderente, e destinato a ri
tà, ed alterare la riuscita dell'opera manere in opera stabilmente, ed un cor
Quando poi il muro si è avanzato a se rente superiore, entrambi orizzontali, che
gno, che l'acqua non possa più fare tengono collegata una serie di ritti verti
ostacolo alla sua continuazione, si distac cali, rinforzati talvolta con membri dia
cano i fianchi del cassone, i quali perciò gonali, in guisa che ne risulta un siste
solidamente sì, ma solo a posticcio deb ma somigliante a quello delle porte delle
bono essere connessi al fondo, e si de chiuse. A questi telai è applicato un ri
stimano ad altri simili o a differenti usi, vestimento di tavoloni a giunture cala
mentre il fondo rimane stabilmente in fatate, affinche non possa penetrarvi
opera a fare sotto i fondamenti le veci l'acqua. Il fondo si fa di figura geome
d'un' ordinaria piattaforma. tricamente simile a quella della pianta
Per allontanare gli inconvenienti del del muro, a cui dee servire,di base. La
lo salire e discendere del cassone nel sua grandezza dev'essere tale, che fra i
periodo della costruzione del mura lembi del fondo, o sia fra i fianchi del
mento, movimenti che ad ogni variazio cassone, e il vivo del muro rimanga la
me della superficie delle acque si ripeto teralmente uno spazio largo per lo meno
mo, alcuni ingegneri si appigliano al par sei o sette decimetri, il quale dia luogo
tito di sommergere il cassone prima di agli artefici di poter costruire il muro
principiare il muramento, trattenendolo con ordine e speditezza. I fianchi si ten
a luogo mediante un carico provvisiona gono alti in modo, che possano emer
le. La maggior parte degli ingegneri pe. gere alquanti decimetri dall'acqua, giun
rò preferiscono l'altro metodo di lasciar to che sia il cassone a posarsi, e sono
galleggiare il cassone, infino a tanto che afforzati per mezzo di puntelli inter
il muramento che se gli fabbrica dentro ni, pei quali si tengono fermi contro
prevalendo col suo peso, lo mandi a pic la pressione, che esternamente vi esercita
co. E l'uno e l'altro degli accennati me l'acqua; pressione via via crescente se
todi ha la sua parte di utili, e d'incon condo che il cassone si va sommergendo.
venienti. La scelta di quello da prefe Si tolgono poi questi puntelli di mano in
rirsi dipende dalle circostanze di luogo, mano che il muro vien sollevandosi, e
e segnatamente dal regime del fiume de che sarebbero d'impedimento alla con
stinato a ricevere l'edifizio. tinuazioni del lavoro; ma in compenso
FoNDAMENTo FoNDAMENTo 1 85
se ne sostituiscono altri più corti, inseriti tore De Cessart nella fondazione del
qua e là fra le facce del muro ed i fian muro di scalo, o riva murata intorno al
chi del cassone. -

porto di Rouen. -

Questo sistema di fondazioni idrauli La struttura di un cassone, e parti


che diviene tanto più difficile ed arri colarmente per quanto appartiene al
schiato quanto più sono grandi i cassoni. fondo di esso, è d'uopo che corrispon
La difficoltà si aumenta segnatamente da allo stato del suolo, sul quale dovra
nella manovra di gettare nell'acqua co giacere. Due sono i casi che possono
teste moli, e nel farle calare a fondo in presentarsi: o che il cassone deva essere
guisa, che vadano a prendere esattamente posato sopra un terreno sodo semplice
la posizione, che loro si conviene. Il peri mente conguagliato a livello: ovvero che
colo cui sono soggetti i grandi cassoni è deva essere stabilito sopra una caterva di
quello d'incurvarsi, e di scompaginarsi pali destinati o a stringere il terreno e a
nell'atto che entrano nell'acqua, allor fargli acquistare forza di reggere il peso
chè per qualche istante non si appog dell'edifizio, o a prendere piede in un
giano che con le due estremità, cioè da sottoposto banco di materia soda, e a
una parte sul fluido, e dall'altra sul servire come di colonna in sostegno
cantiere. Per la qual cosa, quantunque dell'edifizio stesso. Nel primo caso il
non manchino esempi di smisurati casº fondo del cassone si costruisce, come
soni lanciati a salvamento nell'acqua, e dicemmo poc'anzi, a forma di grata
situati con tutta la desiderabile preci con un rivestimento inferiore di tavolo
sione, bastando citare quelli che servi ni, bastando che, se l'impianto de'muri
rono a Londra nella fondazione delle interni vuol farsi con pietre da taglio,
pile principali del gran ponte di West tanto i correnti quanto i traversoni sie
minster, i quali furono lunghi 26 metri no a distanza tale l'uno dall'altro, che
e larghi circa 1 o, tuttavia nel caso ciascuna pietra possa appoggiarsi almeno
di dover fondare qualche muro conti sopra due di que membri. Ma nel secon
nuato sopra una pianta di vaste dimen do caso importando grandemente che le
sioni, il partito più conforme alla pru travi componenti il fondo si appoggino
denza è quello di valersi d'una serie alle teste di tutti i pali, e non essendo
di cassoni di grandezza discreta, adiacen sperabile, specialmente ove l'acqua sia
ti l'uno all'altro; di costruire separa molto alta, che i filari della palificazione
tamente in questi altrettante porzioni di riescano perfettamente allineati, in modo
muro in forma di pilastri; e di compire che un medesimo corrente possa coprire
in fine con qualche altro artifizio il esattamente le teste di tutti i pali d'uno
muramento negl'intervalli rimasti fra i stesso filare, il migliore spediente da
pilastri così costrutti, dopo di avere di adottarsi è quello di formare il fondo
sarmati i cassoni, vale a dire dopo di aver del cassone d'una serie di correnti a
ne separati i fianchi. Più semplicemente contatto l'uno dell'altro, incassati al
ancora si può proseguire il muro sui pi l'intorno in uno zoccolo unito a guisa di
telaio, ed incatenati da vari ordini di
lastri, lasciando vani gl'intervalli predet
ti, e solo costruendo sopra ciascuno di traverse: omettendo il rivestimento di
essi una volta gittata dall'uno all'altro tavoloni, che riesce inutile qualora
dei pilastri laterali, ad imitazione di le unioni del correnti sieno ad esatto
quanto fu praticato in Francia dall'ispet combaciamento, e calafatate in modo
Suppl. Div. Tecn, T. IX. 24
i 86 FoNDAMENTo FoNDAMENto
che l'acqua non vi si possa insi dall'altra da mezzo a mezzo. Le fasce
ll Ulare.
abbracciavano i ritti per mezzo di tacche
Dietro i premessi cenni gioverà ri profonde la metà della grosseezza di esse,
ferire qualche luminoso esempio desun ed erano fermate ai medesimi con chiodi.
to dalla storia dell'arte, affinchè si pos Negli angoli del cassone per fortezza era
sa acquistare una più chiara idea della no inchiodati alcuni pezzi di legno prisma
struttura dei cassoni, non solo per quan tici, uno ad ogni cantonata per ciascun
to concerne le diverse maniere di com ordine di fasce. Fra i ritti erano applicati
porre il fondo secondo la distinzione te verticalmente, e inchiodati alle fasce, i ta
stè fatta, ma ben anche per tutto ciò voloni, i quali con l'estremità inferiori
che appartiene alla costruzione dei fian andavano ad incastrarsi in un canale in
chi, e alla concatenazione di tutte le cavato a bella posta lungo il dorso dello
parti della macchina. zoccolo. Per traverso entro il cassone
La fondazione delle rive murate da erano collocati tanti ordini di puntelli
vanti il pubblico palazzo nel porto di quanti erano gli ordini delle fasce, es
Tolone fu eseguita per mezzo di cassoni sendo a queste appoggiate le estremità
sopra un letto maturale di terreno con di quelli con incastro a piccola porzione
sistente, espurgato dal limo onde era della grossezza; in modo che in ciascun
coperto e conguagliato a livello, sotto ordine cadeva uno puntello in tutti i
una profondità d'acqua di circa 6",5o. punti, ove due ritti si corrispondevano
Ciascuno dei cassoni adoperati aveva uno dirimpetto all'altro ne due fianchi
prossimamente la lunghezza di 19",5o, opposti. Sulle facce esteriori del ritti
la larghezza di 5",9o, e l'altezza di 7",5o. erano fermati con chiodi tre ordini
Il fondo era contornato da un telaio, che d'anelli, o piuttosto maniglie di ferro,
serviva di zoccolo ai fianchi, composto di in cui andavano infilati i canapi che
travi della riquadratura di circa o,"27, servivano a tenere in equilibrio i casso
connessi ad incastro negli angoli: e quin ni, ed a regolarne la discesa.
di l'ossatura del fondo medesimo d'al Entro questi cassoni, di mano in ma
tro non era composta che di tre correnti no che venivano lanciati nell'acqua, e
longitudinali della suddetta riquadratura situati in corrispondenza della pianta del
distribuiti ad uguali scambievoli distan muro da costruirsi, s'incominciava e si
ze, con i loro capi uniti ad incastro con proseguiva il muramento in grossezza di
lo zoccolo. Al di sotto di questa ossatu 2",6o, finchè ciascuno de cassoni giu
ra era vi aderente il rivestimento di tavo gnesse ad assettarsi al suo posto, e quin
loni della grossezza di circa o ", i 1. di finchè il lavoro interno era portato
L'ossatura de'fianchi era formata di ritti all'altezza di oº,65 sotto il pelo del
verticali connessi allo zoccolo con in le acque ordinarie. Allora si sospendeva
castri esteriori a coda di rondine e posti il muramento, e fatta la stessa operazio
ad una vicendevole distanza doppia di ne in tutti i cassoni, si lasciava tempo
quella che passava fra i correnti del fon sufficiente ai muri di prendere consi
do; i quali ritti erano collegati per mez stenza; dopo di che si disarmavano i cas
zo di vari ordini di fasce orizzontali in soni per poter unire tutti i pilastri fab
chiodate di piatto sui medesimi, larghe bricati, e compiere il muro costruendo
circa o",27, grosse un terzo meno, e quelle parti che erano rimaste vuote
distribuite a distanza di 1,"5o l'una negli intervalli fra un pilastro e l'altro;
FoNDAMENTo Fornamento 187
ciascuno de'quali intervalli era lungo della riva murata di Rouen , e quindi
poco più poco meno di oº,65. I pun nella stessa maniera furono fondati a
telli interni venivansi rimovendo di Parigi, a traverso la Senna, al principio
mano in mano che divenivano d'impe di questo secolo, i ponti del Louvr”,
dimento alla continuazione del muro; e di Austerlitz, e di Jena. I cassoni adº
secondo quanto fu già detto se ne sosti perati al ponte di Saumur, e alla riva
tuivano loro altri più corti posti fra il di Rouen peccarono di peso eccessivo
fianchi del cassone, ed alcuni tavoloni ed altrettanto può dirsi di quelli che
che appositamente si adattavano alla furono impiegati ai ponti d' Auster
fronte del muro fatto. litz e del Louvre. Ma l'ingegnere La
Il Belidor, cui dobbiamo queste no mandé nella costruzione del ponte di
tizie intorno alle operazioni per mezzo Jena, evitando l'accennato difetto, ri
delle quali fu condotta a buon termine dusse la struttura del cassoni, siccome
la fondazione del detto muro di riva al decide giustamente il Gauthey, a tutta
porto di Tolone, ci offrirebbe altri inte quella semplicità e perfezione che pote
ressanti ragguagli di simili intraprese, vano desiderarsi. Laonde ci limiteremo
fra le quali la più ardita fu quella della a spiegare in qual foggia fossero costrut
fondazione del ponte di Westminster, ti i cassoni di quest'ultimo ponte, i
ove dal valentissimo costruttore Labelye, quali offrono il miglior modello pei casi,
ingegnere svizzero, furono per la prima nei quali un sistema di cassoni vogliasi
volta messi a prova i cassoni con felicis far servire all'impianto di qualche fon
sima riuscita. Ma siccome questo, e gli damento sopra un terreno palificato,
altri casi riportati dal Belidor, coincido- La lunghezza del cassone era di
no tutti nell'essenziale, poichè hanno di 2o,"5o, la sua larghezza di 6 metri e
comune la circostanza, che i cassoni do-l'altezza di 5",6o. Il suo fondo era con
vevano giacere sopra un semplice lett o tornato da un telaio, o zoccolo ricorren
naturale di materia solida, e diversifica-te, formato con travi larghe o",45, gros
no soltanto nelle particolarità, le quali se o,"5o congiunte con adattati incastri
in tutte le grandi operazioni sono ab-tanto negli angoli, quanto in quei punti
bandonate alla sagacità degl'igegneri, e ove l'insufficiente lunghezza dei pezzi
vogliono essere giudiziosamente accomo-potesse richiederlo. Questo telaio con
date alle circostanze de luoghi, ed alle teneva una serie continuata di traver
condizioni delle fabbriche, così possia-se della grossezza di o,"22, di varie lar
mo esser paghi dell' esempio, che abbia-ghezze, unite accuratamente costa a co
no riferito; e passeremo quindi a con-sta, e connesse ad incastro allo zoccolo.
siderare piuttosto qualche esempio del- Quest'incastro dell'estremità delle tra
l'uso dei cassoni, nel caso in cui, attesa la verse nello zoccolo era generalmente a
cattiva qualità del terreno, sia stato d'uo-maschio e femmina, ma di tanto in tan
po di sovrapporli ad una palificazione. to per maggior fortezza si era fatto a
Fu nella costruzione del ponte di coda di rondine. Le traverse erano
Saumur, opera del De Cessart, che per tutte collegate per mezzo di cinque cor
la prima volta si tentò di stabilire una renti longitudinali grossi o,"aa, e larghi
fondazione a cassoni sopra un'area pa- il doppio, assicurati a ciascuna traversa
lificata. Nuovo sperimento ne fece poi il con una caviglia ad intaccature, e due
medesimo De Cessart nella fondazione de'quali erano lateralmente aderenti allo
1 88 Fondamento FoNDAMENTo
zoccolo, e gli altri tre distribuiti nel mezzo oblique, alle parti convergenti dai piedi
ad uguali distanze. Oltre gl'interposti dei ritti laterali alla sommità della fascia
incastri a coda di rondine delle traverse intermedia. Queste fasce erano inchiodate
nello zoccolo, a rendere più stabile ai tavoloni, e i loro piedi entravano a ma
l'unione di quelle con questo, e ad im schio e femmina nello zoccolo. Ciascun
pedire lo sfiancamento laterale del siste ritto era collegato con quello che gli co
ma, contribuiva di molto una serie di rispondeva nel fianco opposto da catene
chiavarde. Ognuna di queste passava trasversali della riquadratura di oº,25,
orizzontalmente a traverso lo zoccolo e che abbracciavano ad incastro le sommi
penetrava lungo una traversa, trovando tà de'ritti medesimi; e quindi tutto al
in fine un incavo fatto a bella posta nella l'intorno il sistema era legato al di sopra
traversa medesima, il quale permetteva da altre catene longitudinali ed oblique
di stringere la chiavarda col suo dado o fermate con caviglie sulle catene trasver
madrevite, che veniva a rimanere nasco sali, e congiunte fra loro a semplici in
sto nello stesso incavo. Le connessioni an dentatùre.
golari de pezzi componenti il telaio erano Le diverse parti che compongono un
formate con incastro a maschio e femmina, cassone vogliono essere unite con tutta
essendo però il maschio più grosso dalla la possibile accuratezza, affinchè l'acqua
parteinterna, che dall'esterna, e più all'e non trovi adito da penetrare nell'in
stremità che all'origine; maniera validis terno pel qual fine le giunture vanno
sima ad impedire il distacco delle parti tutte perfettamente calafatate , e tutta
congiunte, quantunque per maggior sicu la superficie esteriore del cassone spal
rezza non si fosse omesso di fortificare gli mata di pece. Ma siccome i fianchi so
angoli del telaio con buone squadre di no destinati ad essere separati dal fon
ferro incavigliate. Le giunture dello zoc do del cassone, quando il muramento
colo per lungo, ove non vi erano pezzi interno è giunto a tale altezza, che
che prendessero tutta la lunghezza late l'acqua non sia più in caso d'impe
rale del telaio , erano fatte con inca dirne la continuazione, così è neces
stri a maschio e femmina, e legate con sario che queste parti sieno unite in mo
bande di ferro, fermate esternamente do, che il distacco possa effettuarsi e
per mezzo di grossi chiodi. tempo debito con facilità e prontezza.
I fianchi del cassone erano composti Ingegnosi espedienti furono adoperati
di ritti della riquadratura di oº,5o, di per quest'effetto nella fondazione del
stanti tre metri circa l'uno dall'altro, ponte di Westminster, ed in quella del
incastrati inferiormente nello zoccolo a ponte di Saumur ; ma il più semplice e
maschio e femmina. Lateralmente nei il più efficace di tutti fu quello di cui si
ritti erano incavate incanalature vertica valse il Lamandè nei testè descritti cas
li, nelle quali s'inserivano per traverso soni del ponte di Jena; e quindi ci con
le linguette di tavoloni della grossezza tenteremo di riferir questo soltanto, non
di o",o7, l'infimo dei quali s'incastra potendo ormai più lungamente diffon
va, pure con una linguetta in un simile derci su questo argomento. Ecco dun
canale incavato sul dorso dello zoccolo. que qual fu l'artifizio di cui si valse il
Fra un ritto e l'altro i tavoloni erano Lamandè. L'estremità delle catene tra
collegati da tre fasce della grossezza di sversali erano perturgiate verticalmente,
o",o 8, una in mezzo verticale, e due in guisa che potesse passare per ciascuna
FoNDAMENTo FoNDAMENTo i 89
di esse una spranga di ferro cotanto lun Dieppe. Ma questo vantaggio non può
ga da giugnere ad afferrare, mediante un aversi lungo i nostri mari, nei quali il
anello che era alla sua estremità inferio detto fenomeno è pressochè insensibi
re, un rampino rivolto verticalmente le. In generale i cassoni vogliono esse
dall'alto al basso, ed infisso allo zoc re spinti nell'acqua nella direzione del
colo lungo la linea verticale, che pas la loro larghezza, a fine di allontana
sava pel pertugio della catena superiore. re il già accennato pericolo che si inar
L'estremità superiore della spranga era chino, quando il fondo si appoggia sol
fatta a vite, ed aveva una madre o dado tanto con le due estremità, da una parte
corrispondente, la quale avendo per li sui cantieri, e dall'altra sull'acqua.
mite della sua discesa il dorso della ca Il Belidor non racconta in qual mo
tema, secondo che era girata in un sen do, fossero lanciati nell'acqua i cassoni
so o nell'altro, ritirava in alto, ovvero della riva murata di Tolone. Quelli
spingeva a basso la spranga. Ciò po del ponte di Westminster, siccome ri
sto facilmente si concepisce, che fatto ag ferisce lo stesso Belidor , furono ſab
grappare il rampino dall'anello che stava bricati in una riva bassa del Tamigi sog
al piede della spranga, e stretta la ma getta ad essere coperta dalla alta marea
drevite per quanto si poteva, e poste in dirimpetto al luogo in cui dovevano
questa medesima condizione tutte le essere messi in opera, sopra un palco
spranghe, venivano dalle medesime rite orizzontale alto o'",65 sul pelo delle
nuti i fianchi strettamente uniti al fondo colme ordinarie, e sostenuto da una se
del cassone; e che quando poi si allen rie di cavalletti paralelli all'acqua di
tavano le madreviti, e si estraevano stanti 2",27 l'uno dall'altro, e disposti
gli anelli dai rampini, non rimaneva più in modo che avendo ciascuno per zoc
alcun legame fra i fianchi ed il fondo del colo una trave ritenuta dalla parte del
la macchina, e quindi gli uni potevano fiume da due pali ficcati in terra, si po
agevolmente essere sollevati, e distaccati tevano tutti contemporaneamente piega
per servire alla formazione di altri cas re verso il fiume con un regolato moto
soni, ovvero a simili usi. rotatorio; pel che il palco ed il sovrap
Diremo anche brevemente quali me posto cassone concepivano iusieme un
todi siensi adoperati per mettere nell'a mòvimento di discesa, e di traslazione
cqua i cassoni, dopo che eransi co orizzontale, e andavano a poco a poco
strutti in luogo appartato sulla riva del ad immergersi nell'acqua, ove il cassone
fiume, o sulla spiaggia del mare. Questa galleggiando, veniva, poi speditamente
è un'operazione facile quando si tratta trasportato al sito destinatogli. Siccome
di piccoli cassoni; ma trattandosi di con questo metodo il cassone si trovava
grandi macchine richiede molta circospe continuamente col fondo appoggiato sul
zione, e si eseguisce per mezzo di ma palco, così non essendovi il pericolo
novre analoghe a quelle che servono a poco fa accennato, che potesse inarcarsi
varare le navi. Sulle coste dell'Oceano, entrando nell'acqua non si ebbe diffi
ove i fenomeni della marea succedono coltà di lanciarlo nel fiume per lungo,
in grande, può trarsene profitto per a cioè con una delle punte in avanti.
gevolare simili operazioni, come di fatti Al ponte di Saumur, non avendosi il
fece il De Cessart con ingegnosissimo sr benefizio della marea, e l'acqua della
tifizio nella fondazione della chiusa di Loira essendo non di rado bassissima
1 no Foxn aMEvro FoNDAMENTo
nella stagione opportuna pei lavori, co e portavano inferiormente infissi dalla
nobbe il De Cessart che non era prati parte della riva dei risalti aderenti all'ar.
cabile l'espediente adoperato al ponte chitrave di mezzo, i quali servivano ad
di Westminster, e pensò quindi a valersi essi di ritegno, affinchè potesse il casso
d'un altro artifizio. Scelto un sito a pro ne discendere senza trasportar seco an
posito presso la riva, l'espertissimo co che i cantieri.
struttore fece stabilire un castello com Nella costruzione del ponte di Jena,
posto di tre filari di pali collegati da op come pure di quello del Louvre, e di
portune traverse, e coronati da altret quello d'Austerlitz, furono varati i cas
tanti architravi con tale disposizione, soni della fondazione con un metodo più
che nel di sopra di questo sistema po semplice e più sicuro dei precedenti.
tesse giacere il cassone, posto il suo asse Formossi lungo la riva un castello decli
parallelamente alla riva. L'architrave ve verso l'acqua, di lunghezza uguale a
del filare verso il mezzo del fiume era a quella dei cassoni, mediante una serie di
livello del pelo magro, e gli altri due un cantieri inclinati ognuno dei quali era
metro circa più alti: quello però presso sorretto da varie coppie di pali d'altez
la riva un poco meno. Sugli architravi, ze descrescenti, portando ciascuna di
quello di mezzo dei quali aveva roton queste coppie presso la sommità una tra
dato il dorso, furono posati per traver versa, che teneva legati insieme i due
so otto correnti, o cantieri, e messi a li pali, e serviva d'appoggio al cantiere.
vello per mezzo di corte travi in piedi, Nella parte superiore di questo castello
e di biette inserite orizzontalmente ; e era stabilito un palco orizzontale com
quindi addosso a questi cantieri fu co posto di traverse corrispondenti sui pri
struito il cassone, situato in guisa che mi filari delle coppie di pali, delle quali
l'asse longitudinale del fondo, e per con la prima verso terra giaceva sull'estre
seguenza il centro di gravità della mac mità dei cantieri, e le altre erano soste
china, cadesse a distanza di oº, 16 dallo nute a giusta altezza per mezzo di biet
architrave di mezzo dalla parte di terra. te e di puntelli sottoposti, corrispondenti
Per questa positura eccentrica, e per la alle varie coppie di pali. Alle dette tra
forma superiore convessa dell'architrave verse erano addossati decorrenti in cor
di mezzo, quando alla prima si toglievano rispondenza del cantieri, e su questi ve
le biette di sotto ai cantieri dalla parte niva costruito il cassone; il quale poi,
della riva, il sistema spontaneamente ve togliendosi regolarmente le biette ed i
niva ad inclinarsi da quel lato, sicchè si puntelli di sotto alle traverse, e mandan
aveva campo di levare i puntelli e le dosi queste a contatto del cantieri, veni
biette dal lato opposto. Ridotte le cose va a trovarsi sopra un piano inclinato,
º questo stato, per mezzo di martinelli lungo il quale per sè stesso discendeva
si sollevava a poco a poco il sistema dal entro il fiume.
lato di terra, finchè i cantieri giungevano Sembra però che il metodo più spedito
a trovarsi inclinati verso il lato opposto, e meno azzardoso per mettere nell'acqua
facendo con l'orizzontale un angolo di i cassoni sia quello che fu adoperato per
2oº. Allora il cassone da sè medesimo di le fondazioni del muro di Tolone, e
scendeva lungo i cantieri, e andava ad che meriti perciò d'essere preferito a
immergersi nel fiume. I cantieri erano tutti gli altri. Costruivasi entro l' ae
collegati insieme da sottoposte traverse, qua una zattera formata di molte botti
FoNDAMENto - FoNDAMENTo i 91
vuote, riunite insieme per mezzo di tra struire il muro entro gl'intervalli de'pi
vi d'abete, sulla quale si fabbricava lastri con qualche adattato ripiego. Nella
il cassone. Quindi si sturavano le botti fondazione della riva murata di Tolone,
tirando con forza le funi, che apposita di cui abbiamo parlato, dopo che erano
mente si erano legate ai turacci delle stati disarmati i cassoni, s'intestarono la
medesime; e così riempiendosi queste teralmente i vani fra un pilastro e l'altro
d'acqua, la zattera si sommergeva, ed il con piccole paratie, formate di palanche |
cassone rimaneva libero a galla. piantate verticalmente una accosto all'al
Quando si debbono varare casso tra, in continuazione delle fronti del pi
ni molto grandi, ed il metodo con cui lastri, e quindi si versò nello spazio rin
dee eseguirsi l' operazione dà motivo chiuso un impasto di sassi e di cemento,
di temere che i cassoni patiscano inar capace di far pronta e forte presa entro
candosi quando entrano nell'acqua, è l'acqua, compiendo la colmatura fino
ben fatto di premunirli con interne ar all'altezza del pelo magro, al di sopra
mature provvisionali, capaci d'impedire del quale si pote proseguire con un mu
siffatte perniciose alterazioni. Le armatu ramento regolare su tutta l'estensione
re si applicano sul fondo del cassone, e del basamento continuato.
consistono in travi semplici, od armate L'ingegnere Lamandé nella fondazio
postevi per traverso, e se occorre anche me della riva murata di Billy non si con
per lungo, per provvedere al caso che tentò di riempire gl'intervalli con un
una dell'estremità della macchina, di muramento a sacco, ma volle costruirvi
scendendo più rapidamente dell'altra, il il muro d'opera regolare non diversa
cassone venisse ad entrare obliquamente da quella delle parti costrutte entro i
nell'acqua, e sono assicurate al fondo cassoni, e quindi gli fu di uopo non solo
medesimo per mezzo d'opportune fer di recingere ciascun vano, ma di chiu
rature, che diconsi tirafondi. Si tolgo derlo astagno, e d' espellerne l' acqua
no queste armature tostochè il cassone si per potervi eseguire il divisato lavoro. I
è sistemato perfettamente nell'acqua. cassoni di figura rettangolare furono af
Con questo artifizio furono varati a sal fondati uno presso l'altro in modo che
vamento i grandi cassoni che servirono lo zoccolo laterale dell'uno fosse paral
alla fondazione delle testate del ramme lelo a quello del cassone contiguo. e di
morato ponte di Jena. stante dal medesimo non più di 25 o 5o
Il modo più spedito di supplire alla centimetri. Quindi fra i due zoccoli fe
interruzione del muramento eseguito en ce inserire ed assicurare saldamente una
tro diversi cassoni, è quello che, co trave, che ne chiudesse esattamente l'in
me già si disse, fu adoperato dal De tervallo, essendo stata per tale effetto
Cessart nella fondazione della riva mu ravvolta in una pannollano inzuppato
rata di Rouen, coprendo di piccole vol d'olio. Fece poscia distaccare i fianchi
te i vani che rimangono fra un pilastro e dei due cassoni, dai quali era interseca
l'altro, quanto più a basso lo permette to l'interrvallo, lasciando sussistere i
l'altezza dell'acqua. Qualora poi non fianchi paralleli alle fronti, e dopo d'aver
piacesse di adottare questo spedien fatto chiudere le aperture, che rimane
te sebbene non si vegga verun motivo vano dall'una e dall'altra parte fra il
convincente, per cui possa mai conve fianco frontale dell'uno, e quello del
nire di rigettarlo, sarebbe forza co l'altro cassone, per mezzo di tavoloni
192 FoNDAMENTo FoNDAMENTo
calati entro scanalature verticali, che a costruzione. Lo Sganzin lo sperimentò
bella posta erano state intagliate preven con esito favorevole nel fondare la nuo
tivamente nei ritti angolari di tutti i cas va pila del ponte della Madonna di
soni, fece formare delle piccole chiuse, Cahors, a 16 piedi di profondità sotto
o ture di terra argillosa fra i fianchi la superficie delle acque. Con tutto che
de'cassoni, e le fronti dei pilastri laterali i fianchi di questa seconda specie di
per chiudere l'adito all'acqua esterna, e cassoni, rimangano aderenti alla mu
fece battere uno strato della stessa terra ratura, non si lascia per questo di rin
argillosa sulla congiunzione del fondi a fiancarla con una scogliera all'ingiro
fine d'impedire le filtrazioni dell'acqua del cassone, essendo questa precau
al di sotto. Messa allora in opera una vi zione necessaria in ogni caso. Facil co
te d'Archimede si potè sgombrare dal sa è l'immaginarsi i modi come ver
l'acqua l'intervallo, e fabbricarvi re sare il getto nei cassoni, procurando
golarmente il muro in continuazione del che non si stemperi, e che si deponga il
lavoro già eseguito dentro ai cassoni. meno possibile nell'attraversare la mas
Il descritto espediente, il quale pro sa fluida.
dusse un soddisfacente effetto nelle cir La fondazione per mezzo di cassoni,
costanze, in cui ebbe occasione di spe della prima, o della seconda specie, pre
rimentarlo il Lamandé, diverrebbe im senta in generale molti vantaggi, e in
praticabile, come il Gauthey avveduta pari tempo molte difficoltà, nè l'esegui
mente fa avvertire, ogni qual volta i fon mento può esserne confidato che ad in
di de'cassoni fossero molto bassi sotto gegneri di tutta esperienza.
il pelo magro dell'acqua, ovvero per Fondamenta sotto acqua con la cam
la forma del terreno sottoposto dovesse pana dei palombai. Quando la profon
ro giacere in diversi piani di livello. Sa dità dell'acqua è assai grande ed occor
rebbe quindi indispensabile in questi ca rono per le fondamenta, lavori di una
si di adottare il metodo del muramento qualche regolarità, giova pur molto la
a sacco, ovvero di prendere il tempera campana dei palombai, la quale può an
mento delle volte, il quale, come abbia che spesso in altri casi servire di aiuto
mo già avvertito, è sempre di facile ese per esaminare da vicino lo stato di molti
cuzione, e di non dubbio effetto. di quei lavori fattisi, a così dire, alla
I cassoni della seconda specie, quelli cieca, come sono le scogliere, le palizza
cioè privi del fondo, presentano una te sotto acqua, i muramenti a cassoni e
maniera di fondare, praticata da tempi simili. Il modo di prevalersi a questo
remotissimi in Italia, segnatamente pei uopo della campana dei palombai si è ab
lavori marittimi nel Mediterraneo. bastanza indicato in quell'articolo del
E questo un metodo di fondazione presente Supplimento (T. III, pag. 275),
altrettanto sicuro quanto economico ogni e dipende solo dalla eventualità dei bi
qualvolta le località offrano un fondo di sogni e dall'avvedutezza degli ingegneri
roccie salde quanto basta per allonta il farne opportunamente l'applicazione.
nare qualunque pericolo di cedimento. (Nicola CavalIERI SAN BEaroLo
però ristretto ai soli casi, in cui si ab –J. SgANzIN-LAMANDè–GouRLIER
biano in pronto i materiali necessari alla –CasmiRo Giusreschi-G.“M.)
formazione del getto idraulico del quale FONDARE. Cavar la fossa sin al so
non si può far senza in questo genere di da ossia pancone e riempirla di materia
FoNDENTE FoNDENTE i 95
da murare, cioè fare o, gittare Fonda ciali cui si riferiscono, ma in quanto più
mENTA (V. questa parola). innanzi diremo si troverà tutto quello
(ALBERTI.) che è necessario a sapersi sulla fusibilità
FONDARSI, dicesi oggidì dagli agri delle varie combinazioni che possono
coltori parlando delle piante in significa formare. ,
to di mettere profonde barbe o radici. I fondenti della seconda specie, detti
- - (ALBERTI.) anche più particolarmente flussi, vengo
FONDATO. Parlandosi di terreno no frequentemente adoperati negli as
vale, profondo, cioè che ha molta terra saggi per via secca dei minerali o delle
buona. . sostanze, alcuni componenti delle quali
- r - (ALBERTI.) debbono essere ridotti allo stato di fu
FoNDA ro. Parlandosi di bosco o simili sione. Sotto questo punto di vista, Ber
vale folto. thier indica sette oggetti diversi, pei
- (ALBERTI.) quali se ne fa uso, e sono i seguenti.
FONDENTE. In moltissime opera 1.° Per determinare la fusione di una
zioni metallurgiche è necessario age sostanza da sè stessa infusibile o difficil
volare la fusione delle sostanze che re mente fusibile ; -

sistono più o meno all'azione del calore, 2.° Per ridurre una sostanza infusi
guali le ganghe che accompagnano i mi bile o difficilmente fusibile allo stato di
nerali e le sostanze straniere accidental vetro, di porcellana, di smalto e simili;
mente mesciute a questi varii composti, 5.º Per far fondere le sostanze stra
e questo bisogno accade, per esempio, niere mesciute ad un metallo che se ne
nella riduzione dei minerali di ferro, di separa pel suo peso specifico;
stagno, di rame, nella fusione delle ceneri 4.º Per distruggere una combinazio
d'orefice, ec.; allora lo scopo dei fon me, nella quale si trovi un ossido unito
denti si è quello di procurare la separa ad altre sostanze che gli impediscano di
zione delle sostanze straniere dal metal essere ridotto dal carbone ;
lo e di riunire questo sotto una forma 5.° Per impedire che si formino al
conveniente. -

cune leghe e separare in tal guisa i di


Altre volte i fondenti stessi debbono versi metalli; - -

entrare in combinazione con i prodotti 6.º Per ridurre allo stato di scorie al
impiegati dei quali agevolano la fusione, cuni metalli contenuti in un composto
come nella fabbricazione del vetro. ed ottenerne altri allo stato metallico.
Il numero dei fondenti considerati sot 7.° Finalmente, per produrre la riu
to il primo aspetto è assai limitato, va mione di particelle metalliche sparse in
riando assai poco le ganghe stesse che una massa più o meno considerabile.
accompagnano i minerali; quelli più co I flussi adoperati per questi varii og
munemente adoperati sono la calce e la getti sono: la silice la calce, la magnesia,
silice; in alcuni casi l'allumina, il solfato l'allumina, i silicati di calce e di allumi
di barite, il fluato di calce (fluoruro di na, il vetro, l'acido borico, il borrace, lo
calcio, o spato fluore) e più di raro al spato fluore, i carbonati di potassa e di
cuni sali alcalini, come, per esempio, il soda, il nitrato di potassa, il sale marino,
sale marino. Non è questo il luogo di il flusso nero, il cremore di tartaro, il
occuparci di questi fondenti dovendo sale di acetosella, e varii flussi compo
trattarne a ciascuno degli articoli spe sti; fra i flussi metallici, il litargirio o la
Suppl. Di Tecn. T IX 25
94 FoNDENI E FoNnENTE
cerussa, il vetro di piombo o silicato di ne oltre a due e meno che dodici volte
piombo, il solfato di piombo, il deutos più di ossigeno che la base sono i soli
sido di rame, l'ossido di ferro ed alcuni che sieno ſusibili. La stronziana è meno
miscugli. -
fusibile della barite. I silicati di calce nei
Siccome dobbiamo occuparci in arti quali la silice contiene due a quattro
coli particolari della maggior parte delle volte più ossigeno che la base, sono i
sostanze usate come fondenti, non riu soli che si fondano e si ammolliscano. La
niremo nel presente se non che quelle magnesia dà silicati più fusibili. Quelli del
nozioni che non troverebbero luogo al l'allumina non si fondono che con gran
trove. - -

de difficoltà, ma possono talvolta ammol


La silice adoperata assai spesso come lirsi o cedere alla pressione che sosten
fondente tanto negli assaggi docimastici gono: sono specialmente dotati di questa
quanto nelle arti, forma cogli ossidi me proprietà quelli nei quali la silice con
tallici varii composti, un gran numero dei tiene due o tre volte più ossigeno che
quali sono più o meno fusibili; i silicati la base. La fusibilità dei silicati semplici
semplici in generale sono meno fusibili sembra dipendere da quella della base,
di quelli che contengono varie basi, e dalla energia chimica e dalla proporzio
perciò la produzione di essi è uno dei ne di questa. I silicati doppi o moltiplici
mezzi più frequentemente adoperati per hanno una fusibilità che dipende da
separare varii metalli. quelle dei silicati elementari, cosicchè
La potassa e la soda assai di raro si si può sempre fondere un silicato in
incontrano nei prodotti minerali, e nel fusibile unendolo ad uno fusibile. Quan
lavorio dei metalli non formansi giammai do si fonde insieme un silicato alca
silicati di queste basi, sono però sempre lino con calce od altra base forte, e
la base dei vetri in lastre e in vasellami non riducibile, una parte dell'alcali si vo
e del cristallo, e vengono spesso impie latilizza. L'allumina quando non sia in
gati questi alcali nei saggi per determi troppo grande proporzione fondesi coi
nare la fusione di molte sostanze silicee. silicati alcalini. I silicati di barite e di
I silicati che contengono un eccesso calce, di barite e di allumina si fondono
di potassa o di soda sono fusibilissimi, in masse compatte. I silicati di calce in
ma intaccano fortemente i vasi nei quali si fusibili od eccessivamente difficili a fon
preparano. Il silicato che contiene 9 di dersi, formano con altri silicati dotati
silice e 9 di potassa dà tuttavia un vetro delle proprietà stesse composti fusibi
trasparente, ma con molte puliche e che li; parecchi di questi silicati possono
ha lo stesso volume di quello delle sostan dare col raffreddamento masse cristalliz
ze impiegate, il silicato di soda formato zabili, simili a vari composti naturali.
di 95,8 di silice e di 6,2 di soda produ La magnesia, la cui fusibilità è molto mi
ce uno smalto bianco alcun poco trans nore di quella delle altre terre produce
lucido, e scorio-forme che ha lo stes combinazioni di tal fatta con la calce e
so volume delle materie adoperate. Que con la silice. -

sti silicati non prendono mai l'aspetto Questi risultamenti sono di grande
petroso nè danno verun indizio di cri importanza per le loro applicazioni; pro
stallizzazione. A proporzioni uguali la vano che i silicati nei quali la calce e la
soda è più fondente che la potassa. I si allumina contengono la stessa proporzio
dicati di barite, nei quali la silice contie ne d'ossigeno, e la silice due volte al più
-
-
Fondente FoNDENTE 195
od una e mezza tanto, formano i limiti attaccano i crogiuoli di terra con tanta
delle combinazioni più fusibili, e fon facilità che appena vi si possono prepa
donsi ancora quando la calce contiene rare. Nei crogiuoli brascati il ferro facil
due volte tanto di ossigeno quanto l'al mente riducesi cosicchè l'unica maniera
lumina, e divengono meno fusibili quan per ottenerli si è quella di far uso di
do è invece l'allumina che contiene que crogiuoli di ferro. Tutti i silicati di pro
sta maggior proporzione di ossigeno. Le tossido di ferro, oltre a quelli nei quali
argille, le quali per lo più contengono l'ossigeno della base sta a quello della
un silicato, nel quale l'ossigeno della si silice come due a uno ed uno a tre, sono
lice è doppio di quello dell'allumina molto fusibili; s'incontrano di frequen
fondonsi bene quando vi si aggiunga del te nelle scorie delle fucine ove sono tal
la calce ( o l'equivalente di essa in car volta in cristalli regolari. I silicati del
bonato), la quale contenga da parti u l'ossido delle battiture sono anch'essi
guali a due volte tanto di ossigeno quan molto ſusibili, ma soltanto dal punto in
to l'allumina, e numerosi fatti compro cui l'ossido di ferro contiene la stessa
vano che una argilla diviene sempre ab proporzione di ossigeno che la silice,
bastanza fusibile per lasciarsi attraversa sempre meno però che il silicato di pro
re da grani minuti di metallo, allorchè le tossido, corrispondendo fino a quello
si aggiungono tre quarti del suo peso di nel quale la silice contiene sei volte tan
carbonato di calce. Se le argille conten to ossigeno quanto la base. I silicati di
gono anche dell'idrato di allumina fa perossido di ferro sono infusibili. L'al
duopo aggiungervi della silice, e della lumina, la calce, la magnesia ed il man
calce. -

ganese formano coi silicati di ferro com


I silicati di calce e di allumina posso posti fusibilissimi che spesso trovansi nel
uno contenere un grande eccesso di cal le scorie degli alti fornelli. r

ce senza divenire infusibili, ma lo sono, I silicati di protossido di rame sono


tanto meno quanto maggiore è la pro fusibilissimi ; la silice riduce il deutossi
porzione di allumina. Le buone argille do allo stato di protossido. L'allumina
plastiche non si fondono che con due forma con questi silicati una massa rossa
volte e mezza il loro peso di marmo; ben fusa. Il silicato di protossido di an
ma la stessa proporzione di pietra calca timonio è facilmente fusibile; quelli di
re fa fondere molto bene un miscuglio zinco e di deutossido di stagno sono in
di parti uguali di argilla e di sabbia fusibili ; la calce, la allumina ed il pro
quarzosa. Allorchè a questi silicati sieno tossido di ferro inducono la fusione in
uniti altri ossidi, la fusibilità loro diviene quest'ultimo. L'ossido di bismuto agisce
maggiore. - - come quello di piombo. I silicati di
I silicati di manganese si fondono con piombo sono fusibilissimi, cominciando
sufficiente facilità, ad eccezione di quel da quelli che contengono un peso di
lo nel quale la silice contiene quattro ossigeno uguale a quello della base, fino
volte più ossigeno della base , con la a quelli che ne contengono sei volte tan
calce la fusione diviene molto più faci to; determinano la fusione di tutti gli
le; la magnesia opera alla stessa gui altri, ed è su questa proprietà che si fon
sa, benchè in modo meno sensibile, e la da la fabbricazione del cristallo.
allumina agevola la fusione un poco più L'acido borico forma con la silice e
di quest'ultima base. l silicati di ferro con tutte le basi composti più o meno
i 96 FuNDENTE FoNDENTE
fusibili ; talora se lo fa entrare nelle in cesso di carbone; ottiensi il primo con
vetriature delle stoviglie e nel verao ; parti uguali dei due sali ed il secondo
Faraday, per esempio, adoperò il bora con due di tartaro ed una di nitro che
to di piombo per cercare di ottenere si fanno bruciare in un vaso di ferro ;
lenti per l'ottica avendo fatto su ciò possono sostituirsi al flusso nero miscugli
molto estesi lavori. Ci limiteremo a ci di carbonato di soda e di carbone porfi
tare i sali ond' esso determina facilmen riazato o meglio con amido nella pro
te la fusione e sono questi il fosfato di porzione di 6, 12 e 18 di carbone. Il
calce, il fluoruro di calcio (fluato di cal cremore di tartaro per metà decomposto
ce o spato fluore) ed i solfati di barite è anche esso un ottimo fondente analo
e di piombo. - go al flusso nero. Anche il sale marino
Il fluoruro di calcio determina la fu forma composti fusibilissimi coi carbonati
sione di moltissime sostanze, parecchie e coi solfati di barite e di piombo, coi
delle quali non potrebbero fondersi con carbonati di calce e di barite e con lo
altri mezzi. La silice, l'argilla, il marmo, spato fluore. Il litargirio ed il carbonato
i solfati di calce, di barite e di piombo, di piombo producono la fusione di molte
il fosfato di calce, i solfuri di calcio e di sostanze; quanto però dicemmo prece
ferro fondonsi facilmente in questa ma dentemente del silicato basta per l'og
miera; se il fluoruro di calcio fosse più getto onde trattiamo.
diffuso, servirebbe utilmente in molte, I chimici antichi danno molte ricette
circostanze: nell'Inghilterra ove se lo per la preparazione dei flussi o fonden
trova in molti luoghi se ne tragge invero ti; ma la loro più o meno grande com
profitto per questo oggetto. - plicazione li rende meno utili ad usarsi
I carbonati alcalini si adoperano so di quelli onde abbiamo parlato, per lo
vente come fondenti. Nei saggi docima che non istimiamo necessario indicarne la
stici la loro azione sugli ossidi terrosi composizione, della quale si ſarà inoltre
serve di base alla preparazione del ve parola quando credasi utile, parlando
TRo. Ce ne occuperemo sotto questo ri delle arti in particolare, nelle quali per
guardo a quella parola. Talvolta agevo fondenti si adoperano. Termineremo que
lasi la loro azione con una certa quanti sto articolo riportando un quadro dato
tà di carbone, come, per esempio, con da Berthier della forza riduttrice dei va
la silice, determinando la decomposizio rii fondenti, misurata dalla proporzione
ne dell'acido carbonico. I chimici anti di piombo che riconducono allo stato
chi conoscevano col nome di FLusso metallico.
bianco e di Flusso nero dei carbonati
preparati col nitro e col tartaro, nel se
condo dei quali rimaneva un piccolo ec

º
FoNDENTE FoNDENTE - i 97

Flusso nero fatto con - . 2, di tartaro 1,4o


Id. - - -
a,5 1,9o
- Id. . . . . . - 5, 3,8o
Carbonato di soda . 94 . . carbone 6, 1,8o
Id. - 88 . .. . zucchero 12, . 5,6 o
Id. 9o - a id. 1 o, . . . I 1,4o
Id. . . 8o . . id. ao, . . . 2,8o
Id. . ., 9o . amido 1 o, . . . 1, 15
Id. . 8o . id. - 2o, . . . 2,5o .
Tartaro greggio - - - 5,6o
Cremore di tartaro -- - - - - - 4,5o
d.º carbonato e . - - . . . . . 5,1 o
d.º calcinato. . . . a • - - - , 2,2o
Sale d' acetosella . -
- . . . . o,9o
Sapone bianco di soda . -- - -
. . . . . i 6.9o
Sale d'acetosella . -
sapone 15 5,25
Carbonato di soda - » , id. - I 5 - - 2,4o.

(H. GAULTIER DE CLAUBRY.)

FONDERE i colori. Unire gli uni co fondi pubblici e del modo di porli in
gli altri in modo grato alla vista. giro, oltrechè rimandare agli articoli Ran
(Giunte padovane dl Voc. della CA, BANco, DEBITo, estINzione, PREsTito
- ( Crusca.) ed altri, noteremo qui le varie classi di
FONDERIA. Luogo ove si stillano i quelli esistenti più generalmente. I titoli
liquori medicinali. di rendite o certificati di iscrizione sul
-

(ALBERTI.) - gran libro del debito pubblico sono car


FONDI pubblici. Si dà questo nome te di queste genere risguardanti, cioè
in generale ai varii crediti sussistenti a pubblici fondi differenti in quanto che
carico degli Stati, che costituiscono una il tesoro è tenuto al rimborso di esse,
massa di capitali, i quali vengono ad es mentre le altre non si possono riscuo
sere come in deposito presso ai governi in tere che vendendole sul mercato della
causa di prestiti o di altre somministra borsa. In questa stessa categoria de
zioni e che vengono posti in circolazione vono comprendersi le azioni della ban
mediante carte di obbligazione, le quali ca dello stato come quelle di com
prendono diversi nomi secondo la natu pensi od altro. Il valore dei fondi
ra dei fondi coi quali devono pagarsi, pubblici e delle carte che li rappresen
dicendosi note di banca, buoni od al tano per conseguenza è sempre molto
tro e pagabili alcune in qualsiasi mo variabile e dipende dalle proporzioni
mento, altre ad un tempo fissato, frut che esistono fra le offerte e le domande,
tando talvolta un interesse e talora no. le quali dipendono poi dall'andamento
Per dare una idea delle varie specie di più o meno regolare degli affari, impe
1 98 Fospi Prni Lici FoNDIToRr
rocchè il valore che assegna il governo capitali. Ivi di fatto nessuno può arric
alle carte rappresentanti questi fondi è chirsi se non che a danno di un altro, e
puramente nominale. Così, per esempio, non è già il talento ma il caso che deci
le parole cinque per cento che significa de, sicchè le fortune si ingrandiscono o
no il diritto di ricevere 5 franchi di ren si rovinano per un colpo di dadi. Se col
dita per cento franchi, di capitale, non pensiero si ricordi la storia dei fondi
vogliono dire altrimente che si abbia la pubblici spagnuoli, francesi, americani
certezza di procurarsi cento franchi con ed altri, quante catastrofi non vi si ve
un certificato di iscrizione di 5 franchi dranno e quante furfanterie cagiona
di rendita, ma soltanto che il governo te dai negozii fattisi su di essi ! Tut
riconosce nel possessore di quella carta tavia le carte sui fondi pubblici, esenti
un creditore di un capitale di cento fran da contribuzioni, non soggette ad essere
chi sui fondi prubblici: ebbervi mo invase dagli atti dei tribunali, facilmente,
menti nei quali questo capitale non va trasmissibili, cinte dal prestigio di un
lutavasi neppure 6o franchi in commer probabile aumento, vengono spesso in
C10, -
tutta l'Europa preferite a più solidi col
La nomenclatura dei fondi pubblici e locamenti di capitali, ma " meno lusin
delle carte di essi grandemente aumen ghiere apparenze. Singolare edifizio, il
tossi dappoichè tutte le potenze di Eu cui tetto è d'oro e la base di creta !
ropa precipitaronsi a gara nella via dei (BLANQuì il seniore.)
prestiti. ll più piccolo Stato tiene oggidi FONDIGLIUOLO. Propriamente è
il suo debito ed i fondi pubblici diven uua posatura leggera a differenza della
nero una parte importante delle ricchez feccia, fondata o fondaccio coi quali no
ze dei privati. Dovunque la somma di mi si indicano i sedimenti più grossolani.
questi fondi posti in giro non oltrepassa Inoltre il fondigliuolo è sempre la posa
un discreto limite si può sperare che tura fattasi al fondo di un vaso piutto
conservino un valore reale assai pros sto piccolo che no. Converrà quindi
simo a quello nominale; ma quando, questo nome, per esempio, principal
come nell'Inghilterra, oltrepassano certe mente alla posatura delle bottiglie, dei
proporzioni, al segno di assorbire la fiaschi e dei bicchieri. Della natura di
maggior parte delle rendite pubbliche e queste posature e dei modi d'impedire
specialmente dell'imposta territoriale, che si formino o che nuocano ai liquori
una guerra, una notevole diminuzio si parla agli articoli Feccia, vino e canti
ne nel prodotto sempre vario delle im NA, ai quali rimandiamo i lettori.
.
poste indirette, basta ad avvilirne il prez - (Nicolò ToMMAseo.)
º
zo. Si è questa forse una delle possenti FONDITORE. Quest' arte sembra
cagioni della quasi universale ripugnanza risalire alla antichità più remota e non
che hanno tutte le popolazioni per la essere a noi pervenuta con quel grado
guerra. Ma d'altra parte duopo è con di perfezione cui l'avevano ridotta gli an
fessare che la mania de' giuochi di bor tichi. Nulla ci venne trasmesso intorno
sa ed i raggiri dell'aggiotaggio cagiona all'arte di gettare nelle forme i mo
rono gravi mali all'agricoltura, all'indu numenti di bronzo eseguiti dai Greci e
stria ed al commercio, dacchè la speran passati da quelli ai Romani. Non è
za di pronti e facili guadagni diresse a adunque a stupirsi se non sappiamo in
quella parte una quantità immensa di qual guisa gli Israeliti abbiano fuso
Fo vorror 1 - FoNoirone i 9o
il vitello d'oro, il qual fatto sembra doci a parlare dell'acciaio, del bronzo ed
provare che questa popolazione no ottone, e del ferro o ghisa, quindi sup
made avesse il secreto di preparare i pliremo con alcune notizie a quanto si
metalli e di gettarli nelle forme là do è detto agli articoli campana, cannone,
ve trovavansi, le quali cognizioni ave MEDAGLIA, sulla fusione di questi oggetti;
vano probabilmente acquistate dagli Egi finiremo col parlare da ultimo di un'arte
ziani. Nulla di certo havvi parimente i cui metodi fusori sono quasi affatto di
intorno al colosso di Rodi, sicchè, non versi dagli altri, di quella cioè del Fon
potendo ci indurre a credere che ei fosse pitone di caratteri da stampa.
veramente di getto, poichè ignoriamo Dell'arte del fonditore in generale.
quali metodi si fossero potuti usare per La disposizione e vastità dei locali dove
una massa tanto considerevole, vogliamo si fonde, o della fonderia propriamente
piuttosto supporre che ei fosse un'opera detta, varia, come è ben naturale, secon
di lastre metalliche, a quella guisa che è do la diversa qualità del metallo da fonder
formata la statua colossale di S. Carlosi e la grandezza degli oggetti che ottene
Borromeo, che vedesi presso Arona, nel re si vogliono; cosicchè mentre una stanza
la quale la testa, le mani e i piedi sono qualunque può servire, a cagione d'esem
le sole parti eseguitesi in getto. Non ri pio, al fonditore di caratteri, molte, e di
peteremo qui sulla storia dell'arte del verse condizioni all'incontro di grandezza
fonditore quanto si è detto all'articolo e di posizione addimandansi in que locali
Baonzo del Dizionario (T. III. pag. 85) ove fondesi il ferro. Più ancora diversi e
dove può vedersi come Payen, tuttochè per forma e per dimensione sono i for
francese, renda dovuta giustizia al meri nelli, la costruzione dei quali dee in vario
to degli Italiani in questo proposito. | modo regolarsi secondo il grado di fusi
Venendo adunque a discorrere piut BiLità dei metalli o delle leghe impie
tosto dell'arte del fonditore, vediamo gate, e secondo la qualità loro relativa
aprirci dinanzi un campo assai vasto, trat mente alla ossidazione ed alla volatiliz
tandosi di un ramo d' industria d' im zazione. Di tutti e due questi oggetti
portanza grandissima, di somma diffi quindi nulla può dirsi di generale se non
coltà quanto alle teoriche relative alle chè in quanto spetta alla legislazione sul
scienze fisiche, meccaniche, chimiche collocamento di questo officine. Le fon
metallurgiche delle quali esige la cogni derie in vero, al pari che la maggior
zione: ed ugualmente, o più ancora forse, parte delle FABBRrcire e manifatture. (V.
per infinite minuziose pratiche ed avver quella parola) non si possono instituire
tenze, la trascuranza di una sola delle se non dipendentemente da alcune mi
quali può cagionare la mala riuscita del sure di polizia locale) destinate a tute
la impresa più colossale, benchè perfetta lare la pubblica sicurezza, ed alcune fon
mente regolata per ogni altro riguardo. derie specialmente sono regolate da pecu
Per dare un qualche ordine a tanta ma liari disposizioni relative agli stabilimen
teria divideremo questo articolo in varie ti pericolosi, insalubri ed incomodi. Così,
parti, trattando prima di quanto in ge per esempio, se si guardi nel quadro
- merale all'arte del fonditore si riferisce. che abbiamo dato all'articolo FABBRICA
poscia in particolare di quelle speciali succitato del Dizionario (T. V, pag.
avvertenze che occorrono secondo la 4 16) si vedrà che le fonderie col cro
qualità del metallo da fondersi limitan giuolo sono collocate in terza classe ,
2oo Fonni rome - FoND1Toive
mentre invece quelle col fornello detto re fonditori per disgraziati accidenti es
alla Wilkinson, o con quelli a riverbero ser resi inetti al lavoro e piombati con
annoveransi nella seconda classe, a motivo ciò al fondo di ogni miseria.
del fumo e dei vapori nocivi che diffondo La prima operazione necessaria per
no specialmente allorchè vi si tratta il quasi tutte le opere di fusione si è la pre
piombo, lo zinco ed il rame. Gli alti fornel parazione dei modelli vale a dire di pezzi
li invece nei quali si fondono i minerali di simili di figura a quelli che si vogliono
reRRo (V. questa parola) ed altri me ottenere dal getto, sui quali si fanno poi
talli, i quali sotto questo aspetto possono le forme, delle quali parleremo in apresso,
quindi comprendersi nel novero delle lasciandovi l'impronta loro in cavo. Del
fonderie, vedonsi posti in prima classe ed le avvertenze particolarmente necessarie
esigono quindi più rigorose formalità pria a questi Monelli parleremo in articolo
che se ne permetta lo stabilimento. Se da a parte, e qui ci limiteremo soltanto ad in
queste misure di pubblica salubrità pas dicare che sogliono farsi per lo più di
siamo a quelle relative agli operai che legno, ma talora, in que casi nei quali ri
lavorano nelle fonderie, egli è ben chiaro chiedesi molta esattezza, di metallo; che
che quegli stessi vapori che nuocono dif. devono sempre farsi alquanto a cuneo
fusi in poca dose nell'atmosfera riuscir cioè più sottili in quella parte che entra
devono perniciosi ben altrimente se si più addentro nella forma, a fine di po
lasciano accumulare nelle officine, quindi termeli più facilmente levare senza farvi
è che non si può in generale raccoman alcun guasto. Quando l'oggetto da get
dare abbastanza di tenere i locali delle tarsi abbia parti rientranti e tali in som
fonderie ben ventilati con que mezzi che ma che rimangano dalla forma investite
potranno vedersi indicati agli articoli in maniera da non poterne più uscire
LABoRAToRio, officina, salub RITà, vENTI senza lacerar quella, sì fa tutto il model
LAzione, evitando anche possibilmente lo, o per lo meno queste parti, così rien
che i vapori diffondansi nell'interno con tranti di cera a fine di poterla fare usci
metodi analoghi a quelli dal Darcet sug fusa, sicchè ceda il luogo al metallo, la
geriti pei DoRAToRa e che possono veder qual maniera di fondere dicesi a modello
si indicati a quella parola. Nell'Inghil perduto. Così, per esempio se dovrà es
terra finalmente in molte fonderie si per servi una testa o qualche altro delicato
suasero gli operai a far uso di maschere ornamento che abbia a figurare sopra un
fatte di una tela metallica curva attacca oggetto fabbricato con mezzi comuni si
te a cerniera al dinanzi del berretto, od può lasciare nella forma l'impronta di
anche di maschere intere guernite di tele cera che rappresentava questo ornamen
metalliche negli occhi soltanto, per gua to accessorio. Ma quando gli ornamenti
ventirsi dall'eccessivo calore e dagli spruz sono in grande quantità o le superficie
zi del metallo che per umidità delle for hanno inclinazioni e forme assai varie,
me o per qualunque accidente potessero copresi allora il nocciuolo con impronte
venire slanciati. Sarebbe cosa a deside ui cera le quali si intonacano poscia con
rarsi che questa misura si adottasse ge uno strato di argilla della più tenue, stem
neralmente, rinunziandosi a quella fallace perata nell'acqua e mesciuta ad un poca l
ed inutile ostentazione di coraggio che di grafite passata per istaccio di seta.
ascrive simili precauzioni a vergogna, non Lasciasi seccare e dopo aver dato io a 15
essendo purtroppo raro il caso di vede strati si applica uno strato di argilla
FoNoiroRE FoNDrro RE - º i t

più grossa e mesciuta con peli di ani timo la pianticella con tutte le sue foglie
mali, quindi si ha cura di consolidare il trovasi chiusa entro una forma perfetta.
tutto coi soliti metodi lasciando delle Seccasi allora questa diligentemente e se
aperture per le quali si fa uscire la cera la riscalda grado a grado fino a che si
e che poscia si chiudono, cuocendo arroventi. Levansi allora dei piccoli fili
la forma nel modo ordinario, come più che ebbesi l'avvertenza di lasciare al
innanzi vedremo. La cera che si impiega l'estremità di ciascuna delle foglie o dei
a questo uopo esser dee tutto insieme rami, ed al momento in cui la pianta
tenace e molto fusibile. Wattig propone entra in ignizione dirigesi in ciascuno
di fondere 6o parti di cera pura con 1 o dei fori lasciati da quelli una forte
di pece bianca in una caldaia a fuoco corrente di aria. Questa corrente ri
leggero di carbone, di agitare il tutto ag duce in acido carbonico la parte legnosa
giugnendovi 5 parti di grascia e 2 di delle foglie di già carbonizzate e porta
olio di papavero, passare il tutto per seco tutta la materia solida della pian
un tessuto di lana ben caldo e perfet ta, lasciando in sua vece una capacità
tamente asciutto. Le forme con le quali cava che tiene internamente l'impron
si fanno le impronte di cera sono ta delle più minute inflessioni del ve
di gesso. getale che vi è rimasto per qualche
Due altre maniere di gettare a model tempo. Ciò fatto, mentre la forma è an
lo perduto meritano di essere qui ri cora pressochè rovente, vi si versa il me
cordate siccome quelle che in alcuni ca tallo fuso, il peso del quale scaccia pei
si possono trovare utili applicazioni. E fori la poca aria che poteva ancor rima
la prima ingegnosissima e venne imma nere a quell'alta temperatura o la com
ginata da Chantrey per riprodurre in prime nei pori della materia onde è fat
bronzo i ramoscelli delle piante più ta la forma.
delicati. Prendesi un piccolo ramo di La seconda maniera venne immagina
abete o di agrifoglio, una foglia di cavolo ta per determinare la forma interna delle
o qualsiasi altra parte di un vegetale conchiglie cave abitate dai molluschi, quali
qualunque, e se lo sospende da un capo sono quelle a spirale ed altre varie specie.
entro a un piccolo cilindro di carta po A tal fine si fanno sevire di modello le
sto in un altro di latta che lo sorregge. conchiglie stesse che riempionsi di un
Versasi in questo bossolo in più volte metallo molto fusibile che ne riempie
della melma de'fossi più fina che sia pos esattamente tutte le cavità, sciogliendo
sibile, scevra affatto da ogni particel poscia la sostanza della conchiglia con
la grossolana e mesciuta con acqua in acido idroclorico. Se questa forma dee
guisa da formare una poltiglia non molto riprodursi in argento od in qualsivoglia
densa, agitando diligentemente il ramo altro metallo difficile a fondersi, colasi
scello ogni volta che si versa la melma, da prima nelle conchiglie cera o resina,
affinchè le foglie di esso ricopransi di poi sciogliesi l'invoglio calcare; la forma
questa specie di intonaco nè rimangano di cera che resta serve di modello per
bolle d'aria. Si fa quindi asciugare la fare una forma di gesso nella quale si
pianta e la sua forma e l'invoglio di ter fonde poscia il metallo. Queste diverse
ra ristrignesi separandosi con facilità operazioni sono assai delicate, nè si po
dalla carta. Quando è asciutto se lo cir trebbe forse riuscire a riempiere le più
conda di sabbia più grossolana, e da ul piccole cavità se non se ponendo le
Suppl. Di Tecn. T IX. 26
a il 2 FoNDIT o Re FoN1 a o Re

conchiglie in una capacità ove si fosse minori differenze di un metallo stesso


fatto il vuoto. - notevolmente influiscono e se ne ha un
Di due cose pure attinenti stretta esempio principalmente nelle varie sorte
mente all'arte del fonditore giova qui di ghisa. Nelle diverse leghe le propor
occuparci, benchè relative in parte alla zioni dei componenti sono della maggiore
costruzione dei modelli, e sono queste importanza.
il ristringimento del metallo ed il modo 2.º La temperatura del metallo al mo
di conoscere e valutare dal modello la mento in cui se lo getta: poichè ben si
quantità che ne occorre pel getto da farsi. vede che se è riscaldato molto al di so
Se si getta un metallo fuso in una for pra del punto di fusione prova un ri
ma, esso la riempie fino a tanto che ri stringimento prima di rappigliarsi, poi
mane liquido, ma nell'atto del rappiglia un altro ancora col rappigliamento e fi
mento cangiasi di volume molte volte malmente uno ancora col raffreddarsi. Ne
restringendosi, altre, come pel bismuto, il segue che quanto più caldo si cola il me
ferro e la ghisa, dilatandosi. Dopo il rap tallo tanto maggiore si è il calo di volume
pigliamento il metallo raffreddandosi sce di esso. A primo aspetto parrebbe che
ma pure di volume, sicchè da ultimo l'og il ristringimento del metallo mentre è
getto riesce sempre minore che il vano ancor liquido potesse venire riparato
della forma. Nel fare adunque i modelli dalla materozza che riempisse il vano
d'uopo è avvertire a questo effetto. mas risultante; ma ciò avviene di raro poi
sime quando si vogliano oggetti di esatta chè essendo quella ordinariamente men
misura; perciocchè siccome da essi la mi grossa del rimanente il metallo vi si rap
sura del vano delle forme dipende, così si piglia da prima, nè più scorre come
hanno a fare più grandi gli oggetti in una occorrerebbe.
certa proporzione. La conoscenza della 5.” La forma dei getti secondo la
quantità onde scemano le dimensioni quale sono questi più o meno sogget
è specialmente importante allora quan ti a ristrignersi cioè a scemar di vo
do il getto dee riuscire di una data lume. Così, per esempio, un anello è
misura e vogliasi adoperarlo senza farvi più soggetto al ristrignivento che un
ulteriore lavoro, come spesso avviene pel disco massiccio di ugual diametro, sem
ferro. Quando invece abbiansi a trattare pre supponendo che la materia della
gli oggetti fusi col tornio o colla lima, una | forma possa cedere, come fa appunto la
conoscenza approssimativa della quanti sabbia. La ragione di questa differenza
tà del ristringimento sarà sufficiente, te si è che il perimetro degli oggetti che è
nendo sempre i modelli piuttosto mag da per tutto in contatto con la forma
giori del bisogno che altro, ma non tanto rappigliasi il primo e perciò le parti
però da dovervi perdere indarno più ancora liquide che sono all'interno gli
tempo e fatica che non occorra. impediscono di contrarsi.
La quantità del ristringimento dei 4.º La qualità delle forme, le quali se
metalli nella fusione dipende dalle cir avranno una massa molle e cedevole po
costanze seguenti. tranno essere alquanto allargate nella
1.” Le qualità del metallo: impe loro cavità dalla spinta del metallo, per
rocchè, non solamente ciascuno ha una chè il getto, quantunque a rigore subisca
particolar maniera di contenersi a que lo stesso calo di volume, tuttavia divie
sto riguardo, ma ancora le maggiori o ne più grande. Per questo motivo i getti
4
FoNDIto Re Fonditore 2o3
fatti in sabbia umida riescono più gran zioni la quantità di calo in volume del
di che altri eseguiti cogli stessi modelli in ferro onde si servono. La ghisa bianca
argilla o sabbia asciutta. Le forme fatte ristrignesi più della grigia. Nel costruire
con queste ultime materie danno poi getti i modelli dietro i disegni dati adoperasi
di minor dimensione anche per un altro un regolo a doppia scala che tiene da
motivo ed è che nell'asciugarsi ristrin una parte le solite misure, dall'altra
gonsi scemandosi perciò la capacità dei queste misure stesse aumentate della
loro vani. Inoltre gli oggetti cavi che quantità del calo in volume dei getti.
gettansi sopra un nocciolo od anima Prendesi la prima scala per conoscere
calano meno di volume che quelli massic le dimensioni delle varie parti del dise
ci, perchè il nocciolo si oppone al loro gno, la seconda per istabilire queste di
ristringimento. - mensioni sul modello. Se, per esempio,
Non si conosce la quantità del calo di il calo fosse di 1/97, per ogni piede
volume ridotta in numeri che per la del disegno la misura ingrandita darebbe
ghisa soltanto. Karmarsch fece vari espe 12 pollici e 1/8; e così in ogni altro caso.
rimenti sugli altri metalli per avere al 2.o L'ottone si ristrigne molto piu
meno una quantità approssimativa ; del ferro, differentemente però secondo
esporremo qui in seguito i risultamenti le circostanze addietro indicate. Iº ar
da lui ottenuti e le di lui importantissi marsch fece fondere diversi pezzi di va
me osservazioni. rie forme e grandezze in sabbia ed in
1.° Ghisa. Secondo Karsten il calo di terra, paragonando poi esattamente i
volume della ghisa è fra 1/95 e 1/98 getti con le dimensioni dei loro modelli,
delle dimensioni lineari, e può calcolarsi e notò i risultamenti delle di lui espe
a termine medio per la buona ghisa gri rienze nella tavola seguente, ove deesi
gia di 1/96; d'uopo è però che le fonde porre in conto anche un piccolo ristri
rie non si attengano a questi dati gene gnimento pel diseccarsi delle forme.
rali, ma verifichino con ripetute osserva

Dimensioni Calo in
A- --- as-- volume
dei Modelli dei Getti
I 20 I 18 . 1/6o
- 1 o5 /2 1 o4 - 1/7o
5o 49 1/5o
1 o8 /8 . . I o7 - - - 1/58
1 46 /2 . i 44 v/a . 1/75
88 /3 . . 87 . . . - 1/67
1 2 1 /6 . - 19 5/8 . - 1/79
1 o5 1/3 . . . 1 o2 - 1/77
78 - - 96 . . 1 /49
162 . . 159 / . - 1/65
191 3/4 . 188 /a . - 1/59
2o4 FoNDIroRE FoNDITor E
Potrebbesi prendere un termine me- e tanto meno quanto è minore la quan
dio fra 1/65 e 1/6o. tità dello stagno. -

5.° Il bronzo. La lega dello stagno a. Metallo da campane, 1 oo di rame


col rame si ristrigne meno che l'ottone le 18 di stagno
Dimensioni Calo in
---- volume
dei Modelli dei Getti
65 . . . . . 62 . . . . . . 1/65
125 . . . . . 125 . . . . . . /65

b. Metallo da cannoni, 1 o o di rame e 12 /a di stagno


Dimensioni Calo in
–- volume
Modelli Getti
195 . . . . i 95 /a . . . . . '/15o
156 . . . . . 154 /8 . . . . . /159
4° Zinco, piombo, stagno e bismuto.|za poteva misurarsi molto esattamente
Di questi metalli facevansi verghe qua-Quandola pretella era riscaldata dal me
drate gettate in pretelle di ferro aperte tallo fuso questa lunghezza era di parti
alla parte superiore, il cui incavo era a 129 5/4; le verghette dopo raffreddate
spigoli assai vivi, sicchè la sua lunghez-lerano lunghe.

Calo in
-
volume -

Zinco . . . . . . 127 3/ . . . . . /65


d° . . . . . . . 27 /a . . . . . 1/57 Medio 1/62
dº . . . . . . . 127 3/ . . . . . 1/65
Piombo colato molto caldo 128 /4 . . . . . 1/86
dº , id. . . . . 128 / . . . . . iA6 | Medio /92
dºcolato non molto caldo 128 /a . . . . . 1/a o4 -

Stagno colato molto caldo 128 2/3 . . . . . 1/a ao


d.o id. - - - - i 28 2/3 - - - - - I /I 2 O

d.ºcolato non molto caldo 129 Medio 1/147


- - - - - iA73
do id. . . . . I 29 - . . . . 1/175
d.º id. . . . . 128 /º . . . . . 1/143
Bismuto colato molto caldo 129 1/175 - - - - -

dº id. . . . . . 129 /8 . . . . . 1/ao7


dº id. . . . . 129 . . . . . 1/ 73 Medio 1/2 65
dº colato non molto caldo 129 / . . . . . 1/259 eCiro I / 2

dº id . . . . 129 % .. .. .. .. .. 1/589
/589
dº id. . . . . 129 '/6
FoNDIToRE FoNDIToRE 2o5
Questo calo di volume, come dicemmo, zione dallo zero al grado di fusione, cioè
è l'effetto di due cagioni le quali per lo pei 122 4°, sarebbe di o,o 1697688 o
più si aiutano scambievolmente, ma de circa 1/59. Il ferro adunque rappi
vono anche contrapporsi l'una all'altra gliato dopo la colatura dee ristrignersi
in quei metalli che nel rappigliarsi dila di 1/6o fino al raffreddamento compiuto,
tansi. Per questo motivo la diminuzione essendosi calcolata la dilatazione come
di volume è maggiore in quei metalli uniforme per tutte le temperature, il che,
che si ristringono molto nel rappigliarsi quantunque contrario all'esperienza, può
e nel successivo raffreddamento; minore nulla meno considerarsi come vero per
in quelli che pel rappigliamento dilatan questo calcolo. La osservazione ci inse
si e di poco contraggonsi nel raffreddarsi. gna che il calo in volume della ghisa non
Sotto due aspetti interessa per l'arte è che di 1/96, cioè molto minore di quel
del fonditore il calo di volume nelle for lo che dovrebbe essere pel solo ristrin
me: primieramente per poter esattamen gimento che ha luogo nel raffreddarsi di
te fissare la dimensione dei getti; in se essa. Da questo fatto deesi conchiudere
condo luogo per avere questi ben netti che il ferro nel rappigliarsi dilatasi, e la
ed a spigoli vivi. Facilmente comprendesi verità di questa conclusione è provata
potervi avere metalli che notevolmente dalla esperienza, sapendosi che i pezzi
ristringansi e nallameno ricevano assai di ghisa in istato solido galleggiano nei
bene l'impronta della forma, e ciò ha bagni di ghisa fusa della stessa specie, lo
luogo quando il calo proviene intera che mostra che quel metallo solido, ri
mente dal raffreddamento, nel qual caso scaldato fino ad un grado prossimo alla
i rilievi più minuti già esistono quando fusione, è specificamente più leggero che
il ristringimento incomincia e conserva quando è liquefatto. Se adunque si os
no perciò la vivezza degli spigoli e la servano i numeri sopraindicati, la dilata
nettezza dei contorni senza smussarsi. zione del ferro nell'atto che si rappiglia
In queste circostanze trovansi i metalli dovrebbe essere di 56/5664 o presso
difficilmente fusibili siccome quelli nei chè 1/157. Se misurasi quindi la cavità
quali il cangiamento di temperatura, ed della forma e trovasi avere questa 5664
il ristringimento per conseguenza dal parti di lunghezza si dovrà dedurre die
grado molto alto della loro fusione a tro la fatta ipotesi che il metallo nel rap
quello del totale raffreddamento è mag pigliarsi si dilaterebbe di 56 di queste
giore. All'opposto un metallo soggetto parti, cioè ridurrebbesi a 57oo, sicchè
ad assai poco calo può dare getti molto poi ristringendosi col raffreddamento di
smussi, se il suo ristringimento avviene 1/6o il getto rimarrebbe finalmente di
principalmente nel rappigliarsi essendo 56o5 di dette parti. Queste 56o5 sono
assai poco quello cagionato dal raffredda i 95/96 delle prime 5664, cosicchè la
mento. I metalli molto fusibili trovansi ultimo il calo effettivo adunque sarà di
in questo caso. I seguenti esempi faran 1/96. È perciò che la ghisa produce
no meglio conoscere questo fatto. getti assai netti ed esatti giacchè aumen
1.º Ghisa. Secondo Daniell il grado di tandosi di volume col rappigliamento
fusione della ghisa è a 1224° Reaumur; entra in tutte le menome cavità della
la sua dilatazione generale può fissarsi forma.
secondo Roy a o,oooo I 587 per ogni 2.° Bronzo. La temperatura cui questo
grado di R. Dietro questi dati la dilata si fonde è a termine medio di 75oº R;
2,6 Fospiron E FoNorto aE
secondo Smeaton la sua dilatazione li in questo caso all'atto del rappiglia
neare per una differenza di temperatura mento nasca una diminuzione di vo:
da o a 8o.º R è di o,oo , 875, quindi lume o almeno che non siavi certo dila
per ogni grado di o,oooo2544, ossia fi tazione. Altre osservazioni concorrono a
malmente da oº al punto della fusione di provare questa conclusione.
o,o i 7 11 12, o circa 1/59 a 1/58 locchè 5.º Stagno. Horner trovò la dilatazione
dà per ristringimento, col raffreddarsi di questo metallo da o a 8oº R. essere
1/6o come pel ferro. Questo risultamento di o,oo2 og5, quindi fino ai 182° R che
avvicinasi tanto al calo medio del bronzo è il grado di sua fusione dilatasi di
da non lasciar supporre che esso dilatisi o,oo 47616, cioè di 1/2 1o. Il ristrigni
poco o nulla nel rappigliarsi. Per questo mento nel raffreddarsi sarà adunque di
motivo i getti di bronzo non riescono mai 1/2 1 1, e considerando che a termine
così belli ed esatti come quelli di ferro. medio il calo totale in volume ammonta
5.” Zinco. La fusione di questo metallo a 1/147, si vedrà che anche in questo
avviene ai 529° R; la sua dilatazione se caso il rappigliamento induce una dimi.
condo Horner da oº a 8oº è di o,oo 2968, nuzione di volume, ed ecco perchè, nulla
quindi fino al punto della fusione è di ostante il piccolissimo calo dello stagno.
o,o i 22 o 6, cioè 1/82; il ristrignimento non se ne ottengano mai getti di grande
adunque pel raffreddarsi del metallo sa esattezza.
6.º Bismuto. La sua dilatazione da oºa8o”
rà di 1/83. Siccome però il calo giugne
fino ad /62, ne segue che all'atto del R; secondo Smeaton, è di o,oo 139 167.
rappigliamento dee succedere una dimi e quindi fino ai 199° cui si fonde di n

nuzione di volume, il che appare anche o,oo546178 o sia /289; il ristringi


sensibilmente nel gettare. Questo fatto mento nel raffreddarsi adunque sarà di
osservossi anche da Marx. Questo ristrin 1/29o. Il calo totale che è di 1/265 cor
gimento dello zinco nell'atto di rappi risponde sì dappresso a quella misura che
gliarsi è tanto più singolare, quanto che vi si può considerare siccome uguale, don
la ben distinta cristallizzazione di esso de se ne deduce non avervi diminuzio
doveva far supporre che avvenisse tutto ne di volume nel bismuto pel rappigliarsi
all'opposto. Lo zinco adunque non può di esso. Siccome poi se lo gettava in for
mai dare getti ben esatti ed a spigoli vivi. me di ferro così non si poteva conoscere
Calcolando dietro i dati anzidetti si tro se vi avesse invece una dilatazione; ma
va che il ristringimento nel rappigliarsi vi sono però altri esperimenti i qua
è di 1/242, sicchè 5o84 parti di lun li sembrano dimostrarlo senza alcun
ghezza che occupasse il metallo in uno dubbio.
stato liquido si ridurrebbero mediante il Quanto al conoscere la quantità di
rappigliamento a 5 o 65 e durante l'ulte metallo necessaria per fare un getto
riore raffreddamento a 5oo 2. qualunque, ben si vede che la cosa presen
4.° Piombo. Secondo Horner questo ta poca difficoltà allorquando l'oggetto
dilatasi da o a 8oº R di o,oo 29o2, cioè da ottenersi è di figura regolare, come di
fino a 258° R, che è la temperatura cui un como, di un cilindro o di una sfera,
fondesi, di o,oog559 o sia di 1/, o7; il poichè in tal caso la geometria insegna i
ristringimento adunque pel raffreddamen mezzi di misurarne il volume, il quale
to sarà di 1/i o8. Siccome però il calo moltiplicato pel peso specifico del me
totale è di 1/92, così sembra che anche tallo o della lega darà pressochè esatta
-
FoND11 o Re FoNoirone 2o 7
mente il peso del metallo necessario, cui le a quella scacciata dal modello e si
basterà aggiugnere un leggero eccesso avrà così molto approssimativamente la
per empire la bocca della forma e misura della quantità necessaria.
fare la materozza del getto. Così, per Alla preparazione del modello susse
esempio, se trattisi di un cannone da co gue quella delle forme, cioè di quelle ca
larsi forato, avendo questo la cavità in vità nelle quali deesi colare il metallo.
terna cilindrica ed all'esterno la forma Si può dire francamente che nella buona
di un tronco di cono, si troverà la quan preparazione di queste forme consiste in
tità di materia necessaria per esso calco gran parte l'arte del fonditore, poichè da
lando primieramente il cono tronco co esse soltanto la sicurezza dell'esito quasi
me se fosse tutto massiccio e levando al tutto dipende. Le maniere di preparar
poscia dal prodotto il volume della cavità queste forme e le avvertenze che ad es
cilindrica. Parimente se trattisi della fabse si riferiscono sono quasi affatto co
bricazione di una campana potrà questa muni a tutte le sorta di metalli, cosicchè
ritenersi all'esterno e all'interno della noi quì appunto di esse ragioneremo,
figura di una conoide, e se ne misurerà risserbandoci solo in seguito di indicare
il volume come se fosse tutta massiccia, quale si meriti la preferenza relativamen
dividendola in gran numero di strati oriz te alla qualità del metallo e quali pecu
zontali di ciascuno dei quali si troverà liari precauzioni la differenza di questo
la cubatura considerandoli quali tronchi renda necessarie.
di cono; poscia si dedurrà da questo I varii generi di forme possono classi
prodotto il volume occupato dalla cavità ficarsi e secondo la natura dei materiali
della campana calcolato alla stessa guisa che vi si impiegano, e secondo la maniera
ed il residuo esprimerà il volume della come sono disposte le forme; sicchè cre
campana medesima, e quindi la quantità diamo potersi dessi ridurre alla divisione
di metallo che si dee fondere per for seguente.
marla. Siccome però avviene assai spes 1.° FoRME di sabbia magra o sabbia
so che la figura dei getti è assai compli propriamente detta ; -

cata sicchè difficilmente molto il volume Fatte nel suolo dell'officina


se ne potrebbe misurare col calcolo, e A Forme aperte
siccome anche d'altra parte l'uso di B Forme coperte
questo non è abbastanza generale perchè C Forme a nocciuoli od anime
tutti i fonditori se ne possan servire, co
sì pensossi ad un mezzo più facile per Forme in telai
valutare la quantità necessaria del metal A Forme a due telai
lo e consiste questo nel tuffare il model B Forme a più telai
lo intero od in vari pezzi secondo la sua 2.º FonME di sabbia e terra
figura e grandezza entro un vaso pieno 5.º FoRME di terra od argilla
d'acqua, avvertendo che non rimanga 4.º ForMe di metallo.
aria imprigionata nelle cavità e misurando Le forme in sabbia pura sono quelle
la quantità di liquido che viene scacciata che riescono meno costose e perciò de
dal vaso. Levato poscia il modello e vonsi preferire alle altre ogni qual vol
riempito nuovamente di liquido il vaso, tale circostanze il permettano. Dividon
vi si immerge tanto metallo che basti a si in forme con telaio o senza, la quale
farne uscire una quantità di acqua ugua classificazione a dir vero dipende soltan
-
2o8 FoNditore FoNorto RE
to dalla forma dell'oggetto che si vuol introducono in fori fattivi appositamen
gettare, ma porta una gran differen te. Quando però queste orecchie sono
za nella qualità della sabbia da adope poste ad una certa profondità nella sab
rarsi. In generale questa sabbia non dee bia il riattamento è molto difficile e
contenere calce nel qual caso ricevereb giova meglio fondere in forme a telaio.
be male le impronte, ma dee invece esse La difficoltà di gettare in forme aper
re un poco argillosa: generalmente la si te si aumenta vieppiù quando, per
tragge da poca profondità al disotto del esempio, l'oggetto da fondersi è un cono
la terra vegetale. Adoperando sola sab tronco e la superficie piana riesca dalla
bia non si fa seccare la forma perchè si parte del minor diametro; allora bisogna
guasterebbe, ed ancora perchè in essa la dividere in molti pezzi il modello, oc
umidità non nuoce gran fatto attesochè corrono assai più riattamenti ed è quin
i vapori acquei possono con grande fa di assai più economico far uso di forme
cilità sfuggirsene attraverso questa so a telaio.
stanza a motivo della poca coerenza La parte del suolo dell'officina che
di essa. - -
destinasi a farvi le forme aperte deve
Forme aperte. Non si possono get essere formata superiormente di una
tare a forma aperta se non che quegli sabbia che essendo mista a polvere di
oggetti i quali presentano almeno una carbone sia fina abbastanza per ricevere
superficie piana senza risalti nè modana. impronte delicate, e quando è umettata
ture. Lasciasi invero questa superficie abbia consistenza bastante a conservare
scoperta nella sabbia ed allora il metallo la figura che ha ricevuta. La polvere di
fuso riempiendo la cavità si livella alla carbone forma un elemento essenziale di
parte superiore pel suo stato liquido. essa, poichè ne aumenta la porosità, age
In generale i modelli per questa sorta vola lo svolgimento dei gas e se il me
di forme sono semplici e di un solo pez tallo è ad altissima temperatura, come il
zo, dovendo sempre però avere i lati ferro, impedisce che la terra si vetrifichi
alquanto inclinati cioè più lunghi e più e si attacchi agli oggetti fusi; ma distrug
larghi alla superficie superiore che al ge però la coerenza della sabbia. È dif
l'inferiore, a fine che si possano levare ficile darle il grado di umidità più van
senza danno dalle forme. Devonsi anco taggioso, poichè se contiene troppa ac
ra evitare gli spigoli vivi i quali difficil qua fu sobbollire il metallo e se è troppo
mente possono in tal guisa ottenersi ed asciutta crolla nè può ricevere spigoli
è inutile il dire che deesi sempre tener molto vivi. Prima di improntarvi i mo
conto del ristringimento del metallo cal delli è duopo seccarla ed agitarla per
colato nel modo che più addietro ad renderla meno densa e più penetrabile
ditammo quando si vogliono pezzi di dai vapori. Il metallo è tanto più sogget
esatta dimensione. Talvolta fa d'uopo to ad avere molte puliche quanto meno
eseguire i modelli in più pezzi, come nel sodo e compatto è il fondo della forma.
caso in cui l'oggetto da fondersi tenga In molte officine si sostituisce alla pol
risalti od orecchie alla parte inferiore vere di carbone quella di coche o della
che dee trovarsi nella sabbia, nel qual carbonigia dei fornelli a carbon fossile, la
caso questi risalti si fanno disgiunti dal quale spesso componesi solamente di an
rimanente del modello in guisa da levar tracite fibrosa. Talvolta si mesce anche
li gli ultimi mediante viti di ferro che si alla sabbia del carbon fossile polverizza
Fospiron e - FoNDI roRE 2 o9
to, impiegando però soltanto a questo mali servono a dar uscita ai gas ed ai
uopo di quello secco, poichè quello gras vapori acquei. Scavansi quindi i solchi
so od anche semi-grasso non conviene a nei quali dee scorrere il metallo che
questo effetto. Dopo aver lavorata la sono corti e terminano ad un capo al
sabbia con una picozza prendesi un l'orlo superiore del modello ed all'altro
regolo che si fa scorrere in ogni verso fi con una piccola fossa non molto profonda
no a che il piano da esso formato riesca ove si sparge il metallo liquido prima
perfettamente orizzontale, ciò che si ve di entrare nella forma. Fatto tutto ciò
rifica con un livello comune da muratori. levansi i modelli i quali se sono grandi
Spianata così questa superficie se la co tengono una maniglia e se sono piccoli
pre con uno strato grosso 4 centimetri semplicemente alcuni chiodi che servono
di sabbia passata per setaccio, tanto più loro d'impugnatura. Per non guastare
fino quanto più liscia si vuole che rie la forma se ne inumidiscono da prima
sca la superficie dell'oggetto. Importa gli orli con un pennello bagnato d'ac
specialmente che la sabbia sia molto fina qua; la sabbia si imbeve di liquido,
allorchè si hanno a fare piastre che por acquista una maggior consistenza e re
tino iscrizioni od ornamenti poichè da stringendosi lascia libero il modello, il
quella circostanza essenzialmente dipen quale, mediante leggerissimi colpi di
de la nettezza dei contorni e della su martello o di maglio dati in ogni verso,
perficie degli oggetti. Interessa quindi si stacca e può farsi uscire dalla forma
ai fonditori di provvedersi di sabbia as con un lieve movimento come di bilico.
sai fina, dotata tuttavia di una certa coe Nettasi poscia la forma riparando gli
renza e quindi mesciuta ad una piccola angoli dove occorresse, rialzando la sab
dose di argilla scevra di ferro. In gene bia che fosse caduta, adoperandosi a tal
rale tutta la massa di sabbia che copre fine una specie di piccole cazzuole di
il suolo dell'officina e che dee servire a acciaio e scalpelli curvi per ben lisciare la
farvi le forme dee essere prima calcina superficie. In pari tempo premonsi colle
ta e stacciata. dita tutte quelle parti che non si trovano
Preparato in tal guisa il letto di sabbia abbastanza sode, e le si aggiustano per gui
vi si pone sopra il modello e lo vi si fa sa che rappresentino esattamente la figura
entrare a piccoli colpi di martello fino a del modello. Questi riattamenti però non
tanto che la parte inferiore vi sia per servono che pei piccoli disordini poichè
fettamente improntata ; per ridurlo in se la forma non fosse liscia a dovere, o
posizione orizzontale se lo esamina col se gli ornamenti non fossero riusciti bene
livello da muratori battendosi a colpi converrebbe collocarvi il modello una se
leggeri sulle parti che sono troppo alte ; conda volta. Quando la forma è con
ragunasi poscia la sabbia intorno al mo venientemente ridotta la si spolvera con
dello e la sì preme contro ai fianchi di carbone di legno pesto e stacciato, po
esso, in maniera che vi rimanga sotter scia se la sua superficie è piana si preme
rato fino all'orlo superiore e che quan la polvere di carbone contro la sabbia
do si leva, lasci una cavità perfettamente con la cazzuola, nel caso opposto è duo
uguale alla forma e volume di esso. Pri po collocarvi di nuovo il modello.
ma di levarlo si fanno nella sabbia e sot Compiute queste operazioni si fa co
to alla forma varie aperture mediante lare il metallo e quando la forma è riem
spranghette di ferro; questi piccoli ca piuta si intercetta il passaggio o con una
Suppl. Diz. Tecn. T IX. 27
2 I 0 FoNDIToRE FoNDITo Re
pala di ferro guernita con uno strato di ghezza e larghezza del quale sieno uguali
argilla o con un pezzo di legno che cac alla larghezza e grossezza di queste pia
ciasi sotto ai solchi di sabbia, sicchè in stre sarà sufficiente. Parimente per fare
nalzandoli vi forma una specie di argine. il modello di una ruota, basterà che egli
Questo ultimo mezzo si adopera quando abbia la parte circolare ed una soltanto
si versa il metallo nei solchi mediante delle razze la quale gli servirà per mo
cucchiaie. Se malgrado le cure che si. dellare tutte le altre. -
sono prese per levare le impurità se ne Forme coperte. La superficie supe
vedono soprannotare sulla forma, levansi riore degli oggetti gettati in forme aperte
con una specie di rastione di legno ; a riesce però sempre scabra. Tuttavia se
doperasi pure questo rastione per ispan si volessero ottenere oggetti lisci su en
dere uniformemente il metallo, se la pia trambe le superficie e di sì grande e
strada fondersi è assai grande, la quale stensione che divenisse imbarazzante l'u
precauzione diviene principalmente indi so dei telai potrebbersi fare le forme pa
spensabile quando il metallo non sia mol rimente nel suolo dell'officina, ma in tal
to liquido. Quando il metallo comincia a caso copronsi queste forme con una o più
rappigliarsi se lo copre interamente con piastre di ghisa la parte interiore delle
polvere di carbone o con sabbia assai fi quali sia guernita di punte e rivestita di
na e magra per rallentare il raffreddamen uno strato di argilla ben liscia, seccata
to, per impedire che le piastre si curvi poscia all'aria o nella stufa ed annerita
mo, per renderne più liscia la superficie cun un miscuglio di polvere di carbone
ed anche per evitare o schiacciare le pu e di argilla stemperato nell'acqua. Queste
liche provenienti dalla ossidozione, fi piastre che fanno l'offizio di coperchio
malmente per minorare il calore che dif dispongonsi sulla forma in guisa che il loro
fondesi nell'officina. Levansi poscia le lato guernito di terra sia volto all'ingiù :
materozze e se i pezzi sono sottili e di in tal caso fa d'uopo che la bocca sia al
una superficie molto estesa si caricano di ta abbastanza perchè il metallo liquido
pesi. Se ad onta di queste precauzioni le si trovi compresso contro queste piastre
piastre si sono sbiecate quando il metal che danno una superficie liscia all'oggetto
lo lo permetta drizzansi a colpi di mar fuso. Se si adoperano varie piastre di
tello dopo il raffreddamento. Sono que ghisa devono queste essereben unite senza
ste le sole avvertenze particolari alle for lasciare verun intervallo fra esse. Le for
me aperte in quanto riguarda la colatura me nel suolo dell'officina non dovrebbe
del metallo. La sabbia che ha servito di ro a rigore servire che per quegli og
forma rimane calcinata pel calore del getti la cui superficie è piana ed i cui
metallo, principalmente se sia questo del modelli possono interamente levarsi dalla
ferro, e per conseguenza prima di tor sabbia. Col mezzo di piastre o di telai
marne a far uso conviene leggermente posti a guisa di coperchio potrebbersi a
inumidirla. - -

dir vero gettare anche oggetti ornati i


Con questa sorta di forme un abile cui modelli devonsi rompere in vari pez
fonditore non ha bisogno sovente che di zi. Questa maniera maniera di lavorare
un pezzo soltanto del modello e può adunque è un che di mezzo fra le forme
anche talvolta farne a meno del tutto. aperte e quelle in telaio, od anzi a dir
Così, per esempio, se voglionsi delle pia meglio le forme coperte sono veramente
stre di superficie liscia, un regolo la lun forme a telaio, la parte inferiore delle
Fondirone Fondirone 2i t
quali è immobile; ma siccome le piastre e che la bocca sia più alta delle parti
che servono di coperchio sono difficili e più elevate della forma. Possansi gettare
lunghe da prepararsi, così non si adope in tal guisa i grandi bilici o bilancieri,
ramo se non se quando manchisi di telai improntando la parte inferiore del mo
abbastanza grandi. dello nella sabbia del suolo dell'officina
Forme con nocciuoli. Le forme degli e l'altra in quella di un telaio o nelle
oggetti che non sono tutti massicci ten piastre che servono di coperchio.
gono anime o nocciuoli di terra o di Forme in telai. Le forme in telai più
sabbia corrispondenti agli incavi che si semplici sono quelle formate di due parti
vogliono produrre. I nocciuoli di sabbia o quelle che sono contenute interamente
si possono fare col modello medesimo entro una delle casse, mentre l'altra non
quando questo è cavo e può riempirsi di serve che di coperchio. E ben chiaro che
sabbia mediante una o più aperture. I questi telai devono sovrapporsi esatta
nocciuoli di terra lavoransi a parte con mente, acciocchè le due parti unite insie
quelle avvertenze che indicheremo più me formino un tutto uguale al modello.
innanzi: si fanno perfettamente seccare Questo deve essere diviso per modo che
poi mettonsi nelle forme ai luoghi ove si possa levarne ciascuna parte senza
hanno a stare, caricandoli di pesi af alterare l'impronta ottenuta.
finchè non vengano sollevati dalla ma Forme in sabbia con telaio. I te -
teria liquida. Se una piastra dee avere lai che servono per le forme in sab
un solco cacciasi nella sabbia sino ad una bia possono farsi di ferro o di legno,
profondità stabilita una spranga di ferro non essendo mai esposti al calore. Per
annerita che fa l'offizio di nocciuolo e trattenervi la sabbia se sono piccoli ba
che essendo intonacata di carbone non sta che sieno muniti di un contorno o
può attaccarsi al metallo. La destrezza fascia, ma quelli più grandi e che sono
dell' operaio fonditore si conosce sem di ghisa hanno le pareti interne guer
pre dalla maggiore semplicità dei mezzi mite di punte. I telai di legno hanno
che adopera. Modellansi anche in forme vari solchi e sono mufhiti di traverse o
aperte le ruote dentate, ma siccome linguette. Del resto è facile far rimanere
nocciuoli che devono formare gli inter la sabbia in quelli che sono stretti per
valli fra dente e dente non avrebbero quanto sièn lunghi. Quando però sono
consistenza bastante se si facessero di molto lunghi ed anche molto larghi, co
sabbia pura, così si fanno di sabbia me quelli che servono per le grate, ten
e terra in istampi particolari, e dopo gono la parte inferiore sempre immobile
essere stati seccati nella stufa mettonsi e l'altra parte è attraversata interna
a luogo l'un dopo l'altro. Adoperan-lmente da strisce di ferro poste in coltellº
si anche le forme nel suolo dell'offi- che scendono sino ai tre quarti dell'altez
cina coperte con piastre di ghisa per za del telaio e non sono distanti fra loro
le piastre con ornamenti, facendosi que- che 5 centimetri al più : in tal caso il
sti incavati in senso inverso nelle piastre fonditore dee calcare la sabbia con molta
che servono di coperchio od anche nella cura spignendola sotto alle traverse con le
sabbia di un telaio che ponesi arrove-dita. Siccome interessa grandemente ch e
sciato sulla forma, ma in tal caso è in- i telai sovrappongansi sempre esattamen
dispensabile che le piastre o questo te te negli stessi punti, così, guernisconsi
laio non lascino veruna uscita al metallo l'uno di una linguetta l'altro di una sca
2 i 2 Fo Nnito Re FonniToRe
malatura e lasciansi nell'uno varie punte i telai pei quali possano maneggiarsi da
o caviglie che entrano in altrettanti fori un uomo.
fatti nell'altro. Le dimensioni di questi Abbiamo detto più addietro che le
telai devono essere calcolate secondo forme si fanno talora in un telaio solo
quelle dell'oggetto che si vuol fondere; cui un altro serve semplicemente di co
quando sono troppo grandi riescono in-perchio, o con due telai in ciascune dei
comodi a maneggiarsi e la sabbia se è in quali si impronta una parte del model
uno strato troppo grosso non può cal-lo, o finalmente con 5 o più telai. In
carsi abbastanza ed in modo uniforme.|dicheremo separatamente il modo di
Se sono troppo piccoli non contengono fare le forme in ciascuno di questi tre
abbastanza sabbia ed il metallo è sogget-casi. -

to a rappigliarsi troppo presto. La gros Quando il modello è assai grande, non


sezza più conveniente per la sabbia si è è diviso e può improntarsi in un solo
di 4 centimetri. Legansi insieme i te telaio, le circostanze sono in gran parte
lai mediante uncini e quelli di gran le stesse che per le forme aperte, e di fat
dimensione anche con biette o chia to si fanno allo stesso modo le forme in un
varde. telaio immobile. Il fonditore comincia dal
La sabbia che adoperasi per fondere l' agitare la sabbia che è in questo telaio
nei telai esser dee meno sciolta di quella per renderla meno compatta ; poscia la
che serve a fare le forme aperte nel suo- preme contro le pareti della cassa e quelle
lo dell'officina: quindi dee contenere un del modello mediante stecche di ferro o
poca più di argilla. Non vi si aggiun di legno. Se il modello lascia alcuni risalti
ge polvere di carbone poichè questa che formino dei noccioli, l'operaio dee
sostanza ne distrugge la coerenza e per-consolidarli con chiodi e battere la sab
chè d'altra parte i vapori possono facil-bia con tanta forza da lasciarle più rice
mente sfuggire dalle piccole forme, ed in vere appena l'impronta del dito. Finito
quelle di grande dimensione si fanno de-questo lavoro la faccia superiore del mo
gli sfiatatoi pei quali escono i gas. Que-dello trovasi al diritto degli orli del telaio.
sta sabbia calcinasi prima di adoperarla;|Levato allora con un regolo l'eccesso
non deve essere troppo grossa nè troppo della sabbia il fonditore sparge su tutto
fina sicchè strofinandola fra le dita se ne il piano della polvere assai fina di carbo
sentano i grani. Dopo averla calcinata si ne o d'altro che scaccia poi dal modello
staccia, spargesi sopra una grande su-soffiandovi sopra; quindi mette a luogo
perficie, umettasi e vi si aggiugne della il telaio superiore servendosi a questo
sabbia più grassa essa pure calcinata e effetto se occorre di una grù; comprime
passata per uno staccio assai fino; si me- la sabbia fra i lati del telaio e le traverse
sce bene il tutto e vi si versa ancora una interne e colloca la bocca e gli sfiatatoi.
piccola quantità di acqua. Questo miscu- Se la posizione della cassa inferiore non
glio deve essere abbastanza coerente per è orizzontale la bocca dee aprirsi nel
potere senza molta acqua conservare la punto più alto della forma. Le aperture
forma che riceve quando se lo compri- che lasciano entrare il metallo e quelle
me con la mano. Portasi quindi sopra che devono dare sfogo ai v. pori prati
un banco stabilito lungo i muri dell'of-cansi nella sabbia con pezzi di legno che
ficina in luogo ben chiaro sul quale ese- vi si cacciano in mezzo, una estremità
guisconsi le forme di tutti quegli oggetti dei quali è a contatto col modello men
FoNDI roRE FoNDIroRE 2i3
tre l'altra esce fuori di tutto il sistema. improntarsi in un solo telaio, le forme
La sabbia del telaio superiore non si dee si fanno nel modo seguente. Sopra di
battere con tanta forza come quella del una tavola poggiata su due traverse per
l'inferiore ad oggetto di non opporre so poterla maneggiare più facilmente, met
verchio ostacolo allo svolgimento dei tonsi il modello ed il telaio in guisa che
vapori, ma solo deve essere compressa il primo si trovi nel mezzo dell'altro e si
quanto basta perchè non crolli. Quan possa facilmente levare dalla sabbia quan
do si è terminato di calcare la sabbia se do rovesciasi il tutto. Disposte le cose
la fora in più luoghi mediante punte di in tal guisa il fonditore riempie il telaio
ferro che devono penetrare fino al mo con sabbia calcata, lo copre con un'altra
dello. Dopo avere accampanati alquanto tavola, lo rovescia per poter levare la
nella lor parte esterna le bocche e gli prima, sparge sulla superficie della sabbia
sfiatatoi, levansi i pezzi di legno che han della polvere molto fina, colloca il telaio
no servito a formarli e sollevasi il telaio superiore, lo riempie avendo cura di
superiore. La polvere che si è sparsa ſarvi la bocca e gli sfiatatoi, poscia lo
sulla prima cassa impedisce che le due leva facendo nella sabbia vari solchi che
superficie dei telai aderiscano e presenta vadano dalla bocca al modello: leva que
un mezzo sicuro di separare le superſi st'ultimo, netta la forma, la annerisce,
cie da esse formate che sono poste l'una ripone al suo posto il telaio superiore
sull'altra mentre si riempie il telaio su lo carica di pesi e vi cola il metallo.
periore. Levato questo si incavano par Seguesi presso a poco lo stesso meto
tendo dalla bocca piccoli solchi che va dopei modelli divisi in due segmenti; po
dano al modello e servono a condurre nesi l'uno di questi sulla tavola in guisa
il metallo nella forma per diverse strade tale che volgendo poi questa insieme col
affinchè tutte le parti di essa riempiansi telaio riempito di sabbia calcata il piano
a un tratto. Levasi poscia la sabbia pro di unione dei segmenti trovisi in alto;
veniente da questi solchi e si leva il mo sovrapponesi allora la seconda parte del
dello, la qual operazione può esigere il modello alla prima, si mette il telaio su
concorso di varie persone se si hanno a periore che empiesi anch'esso lasciando
serbare dei piccoli aggetti. Finita anche vi le aperture necessarie per le bocche
questa parte di lavoro convien nettare e pegli sfiatatoi, poi si alza il telaio su
la forma, annerirla, riporre il telaio supe periore per levare il modello e riuni
riore in guisa che si unisca esattamente sconsi di nuovo le due casse che chiu
con l'altro e caricarlo di pesi per cºnso dono la forma pronta a ricevere il me
lidare il tutto colando poscia il metallo tallo.
con l'avvertenza di accendere con legna In questo ultimo caso però ben si ve
o paglia i gas che escono dagli sfia de che è inutile dividere in due il mo
tatoi. Quando l'oggetto è fuso levasi il dello potendolosi fare tutto di un pezzo
telaio superiore e si scoprono que punti ed operare nel modo come ordinariamen
ove il metallo è più grosso affinchè il te accostumasi per le forme a due telai
raffreddamento sia più uniforme. Trascu che è il seguente. Caricasi da prima
rando questa precauzione può avvenire per circa due terzi il telaio inferiore di
che alcuni pezzi le cui parti hanno dif sabbia, poi lo si riempie stacciandovi so
ferenti grossezze si rompano. Pegli og pra della sabbia ancora più fina, ed a
getti più piccoli, a modello intero e da questa si presenta il modello affondan
2i4 FoNpiton E FoNDIToRE
dovelo per metà esattamente; quindi si di quelle secondo la lunghezza del telaio
agguaglia la sabbia bene intorno all'ogget che allora maneggiasi con tutta facilità
to, se la spiana e se la spolvera di carbo quand'anche fosse di ghisa.
ne. Sovrapponesi quindi il secondo te Non sempre però i modelli sono fatti
laio munito di riscontri o punte, quindi in maniera così regolare da potersi trarne
stacciasi in questo telaio vuoto della sab le forme improntandoli tutti in un telaio
bia fina simile a quella che si è posta o in due sovrapposti in maniera da po
alla parte superiore del telaio di sotto, terli poscia levare senza alterare le for
poi mettesi uno strato di sabbia più me, al qual fine sarebbe duopo che in
grossa e si comincia a premere un poco tutte le loro parti fossero più larghi alla
con le palme delle mani o con assicelle parte superiore che alla inferiore, senza
e finalmente riempiesi, sempre calcan niuna curva od angolo menomamente
do, il telaio di sabbia comune. Poscia rientranti. Per farsi una idea di queste
si arrovescia l'unione del telai e si alza caso sappongasi che abbiasi a fondere in
leggermente quello che era di sotto le posizione orizzontale una colonna sca
vando il modello e riattando la forma nalata la cui sezione sia quella che vede
come si è detto di sopra. Riponesi quindi si nella fig. 1 della Tav. XVI delle Arti
con diligenza il telaio a suo luogo evi chimiche. Egli è chiaro che se si facesse.
tando le scosse e per conseguenza i gua come addietro dicemmo la forma in due te.
sti della forma pel crollare della sabbia: lai, ossia in due parti, queste non si potreb
questa manovra riesce talvolta molto bero separare senza che la sabbia delle
difficile a motivo del peso dei telai pieni scanalature a b non venisse rotta dagli
di sabbia, i quali munisconsi perciò di angoli saglienti b b; e così pure uguali
molte impugnature, giacchè, quando non guasti produrrebbero gli angoli d d sulle
si abbia una grù, occorrono talvolta fino scanalature a d nel levare il modello. In
a 16 uomini per muovere queste masse: questo ed in altri simili casi adunque
in tal caso corresi grande pericolo di duopo è ricorrere ad altri spedienti e
perdere il frutto di tutto il lavoro facen consistono questi o nel dividere in vari
do cadere la sabbia nel maneggiare il pezzi il modello semplicemente, facendo
telaio, quindi si ha cura dopo averlo ri ne al solito modo le forme in uno o due
posto di rialzarlo per esaminare se la telai; o veramente facendo in vari pezzi
sabbia non è crollata; sovente però av le forme stesse contenute in altrettanti
viene questo danno appunto nel poggiar telai.
lo per la seconda volta ed allora la forma Così, per esempio, nel caso della co
è perduta poichè il metallo prende il luo lonna sovraccennata si potrà fare la forma
go della sabbia e questa il luogo di esso, in due soli telai costruendo il modello
sicchè l'oggetto riesce male. Per evitare di più pezzi in quella guisa che indica la
simili inconvenienti tutte le fonderie di fig. 2 . Vedesi in essa come ciascuna
grandi oggetti, quando sieno ben prov metà della colonna sia divisa in tre pezzi
vedute, tengono una o più grù. Allora mfj, dei quali quello di mezzo fe di
due impugnature alle estremità sono suf. forma un pò comica e serve come di
ficienti; sospendesi il telaio ai due punti chiave. Cacciasi nel modo solito entro
mediante una leva orizzontale e due ca la sabbia, del telaio inferiore la metà
tene sospese ad una leva orizzontale mu della colonna, poi formasi l'altra metà
mita di denti per far variare la distanza! in un altro telaio, e quando la sabbia e
FoNoiToRE FoNDitoRE 2i5
come al solito calcata e preparata a do due parti. Mettesi in terra o sul banco la
vere levasi da ciascuna metà prima il parte inferiore del telaio e vi si fa en
pezzo fposcia quelli m j, tirandoli il trare il modello fino in n o; si drizza la
primo nella direzione kl, il secondo in superficie della sabbia e vi si sparge so
quella l k. Rimaste così intatte le for pra la polvere di carbone poi si mette la
me delle due metà della colonna sì uni parte p q che riempiesi fino in rs cal
scono nel modo ordinario i due telai e cando, dirizzando e spargendo di carbo
si ha la forma compiuta. Tutta l'arte ne al solito: finalmente mettesi la parte
quindi del modellatore e del fonditore superiore che si riempie fino in tu. Le
consiste nel dividere convenientemente vasi allora il modello sollevando il telaio
i modelli; se questa divisione è mal fatta superiore e disgiugnendo le due parti di
il lavoro riesce difficile e l'oggetto tiene quello di mezzo pg. Da questi esempi
spesso nei luoghi dove i pezzi del model si può facilmente comprendere come ab
lo commettonsi sbavature che sarebbersi biansi a dividere i modelli e le forme pei
potute evitare. Spesso però non si può casi analoghi che possono presentarsi
trarre la forma che separatamente da ai fonditori.
ciascuna parte del modello tale da po Dai metodi fin qui descritti non si
tersene levare senza cagionarvi alcun possono ottenere che pezzi massicci e
guasto, donde ne segue che per lo più ripieni tutti di metallo; se però vo
la forma è fatta di tanti pezzi di quan glionsi fondere oggetti vuoti duopo è
ti è formato il modello. Abbiamo pe ricorrere all'uso dei nocciuoli od anime,
rò veduto nell'esempio della fig. 2 i quali altro non sono da ultimo se non
come una forma in due pezzi possa serº se pezzi fatti di sostanza non attaccabile
vire per un modello in sei. Talvolta tal metallo fuso e destinati a collocarsi
invece avviene che la forma è in più nelle forme in guisa da trovarsi cinti
pezzi che non sia il modello stesso: per quasi da ogni parte da quello diminuen
esempio allorchè due telai non ba do di tutto il loro volume la capacità
stano si fa uso di un terzo posto nel delle forme, chiaro essendo come abbia
mezzo, l'altezza del quale dipende asso no in questa ad esser ripiene quelle par
lutamente da quella della parte del mo ti che riuscir devono vuote nell'oggetto
dello che gli corrisponde. Talvolta la figu ſuso. Della costruzione e del colloca
ra dell'oggetto permette di levare il mo mento di questi nocciuoli ne è duopo
dello sollevando soltanto i telai l'un dopo quindi far brevemente parola. s

l'altro; talvolta però ancora non potreb La maniera più semplice di fare i
besi levare dalla sabbia il pezzo di mezzo noccioli si è quella con la materia stes
se il telaio non si dividesse nel senso ver sa della forma e quindi nel nostro caso
ticale scorrendo le due parti di esse in con la sabbia improntandovi i modelli
iscanalature. Così, seguendo l'esempio cavi nella maniera più conveniente. Que
della colonna scanalata, può evitarsi l'uso sti nocciuoli di sabbia però richieggono
del modello in più pezzi come alla fig. 2 di essere solidamente stabiliti sul telaio
adoperando telai scorrevoli formati di tre inferiore, quindi non possono farsi in
pezzi, come mostra la fig. 5, l'uno su tal guisa se non che le forme di quegli og -
periore tu, fl'altro interiore v e simili getti la cui cavità non è molto profonda
a quelli comuni; ma l'altro intermedio in proporzione alla base che dee avere
p q fatto in guisa da potersi dividere in il nocciolo, il quale altrimenti crollerebbe
2 16 FoNoirone FoNDIron e
pel suo proprio peso. Le caldaie, le forma di argilla, ravvolgonsi sovente
marmitte, i crogiuoli ed altri simili vasi gli assi di ferro o i cilindri con trec
possono gettarsi in sola sabbia; ma non ce di paglia che si coprono poscia di
si possono fondere così i tubi a meno argilla. Quando il tutto è secco si tor
che non si facciano di coni o di cilindri nisce riducendo il nocciuolo alle dimen
assai corti locchè sarebbe svantaggioso, sioni volute mediante un compasso da
sicchè giova meglio fare i loro nocciuoli grossezze. La creta con la quale si fanno
in maniera più solida. Si fanno più spes questi nocciuoli deve essere non troppo
so le forme delle grandi caldaie in ar grassa e per lo più si mesce con fimo di
gilla per evitare la spesa della compera cavallo o con paglia trita. Si devono
di un modello, la quale economia riesce far seccare con lentezza perchè non si fen
fallace, massime ogni qualvolta trovasi un dano assoggettandoli progressivamente ad
sicuro smercio di siffatti utensili fabbri un calore sempre più elevato e cuocendoli
cati costantemente di uguali dimensioni. da ultimo ad un fuoco di carbone molto
imperocchè le forme di sabbia sono assai intenso. Quando si fanno sopra un asse
meno costose. Per le grandi caldaie non si di ferro lasciasi a questo un solco longi
adopera ordinariamente che un solo te tudinale in cui mettesi un filo di paglia
laio: il modello mettesi col fondo in alto e che serve a lasciare uno sfogo ai gas
sopra uno strato di argilla preparato che escono dal nocciuolo. Questa specie
convenientemente, e si riempie quindi di nocciuoli oltre al dispendio che cagio
nell'interno di sabbia per un ampio foro na il loro diseccamento hanno il difetto
lasciatovi al fondo. Dopo aver ben cal di non potersi contare con esattezza sul
cata la sabbia che dee formare il noc le loro dimensioni a motivo dell'inuguale
ciuolo mettesi al posto il telaio, si riem ristrignimento che provano pel calore
pie anche questo di sabbia che si calca che vi produce il metallo. Da qualche
al solito, poi lo si solleva, si toglie via il tempo si serbano solo pei nocciuoli
modello e si rimette il telaio al suo po molto grandi ed orizzontali od obliqui,
sto. Quando le caldaie sono grandi ado facendosi i nocciuoli negli altri casi con
peransi tre telai invece che due per po sabbia e terra umida, foggiandoli entro
terli sollevare più facilmente e per po scatole la cui forma interna è perfetta
ter esaminare dopo levato il modello la mente uguale a quella che devono rice
posizione delle forme relativamente al vere; ne risulta una grande economia di
nocciuolo ed assicurarsi che il getto riu combustibile e di mano d'opera, e quel
scirà di grossezza uniforme. In questo che più importa una rigorosa esattezza
caso tanto i telai come pure il modello nelle dimensioni. L'albero che dee por
mettonsi al loro posto e si levano me tare il nocciuolo tiene alcuni fori nei
diante una grù. , - quali inserisconsi piccoli pezzi di legno
Le forme pei tubi od altri oggetti si che presentano un appoggio alla sabbia
mili ricevono nocciuoli d'argilla torniti e le impediscono di scorrere o di girare
sopra un asse di ferro, e quando sono intorno all'albero. Per far meglio com
grossi e corti sopra cilindri cavi buche prendere il modo di preparare questi
rati. Sovente per rendere più facile il nocciuoli, prendiamo ad esempio la co
diseccamento cui è indispensabile sot struzione di quello di una bocca di fuo
toporre questi nocciuoli, a quella stessa co senza camera. La scatola per far que
guisa che vedremo più innanzi per le sto nocciuolo dovrà comporsi di due seg
FoNDiroRE FoNorto Re 2 i7
menti ed una sezione di sfera. Riuni potersi queste forme o questi nocciuoli
sconsi i primi che combaciano agli orli adoperare se non se appena fatti e cotti,
in una scanalatura, si stringono l'un so poichè altrimenti assorbono con sì gran
pra l'altro con un doppio uncino poi se de attività l'umido delle forme che solo
ne riempie l'interno di sabbia calcata e 24 ore dopo posti in opera più non
foggiasi la sommità di questa sabbia con sono servibili facendo sobbollire il me
la sezione di sfera. Messo poi in libertà tallo.
il doppio uncino levasi la sezione di sfe Forme in sabbia e terra o sabbia a
ra ed il segmento superiore, potendosi sciutta. Adoperansi queste forme allor
allora levare il nocciuolo che quindi si quando voglionsi ottenere oggetti per
liscia ove occorra, si annerisce e si fa fettamente piani o lisci. Si comprende
seccare ad un calore moderato. in vero che la sabbia magra od umida
Abbisogna spesso all'operaio molta presenta sempre alcune scabrosità nelle
destrezza per fissare i nocciuoli nelle for quali introducendosi il metallo gli oggetti
me. Quelli che sono piccoli collocansi fusi non riescono molto politi nè lucidi;
facilmente purchè presentino un risalto al qual effetto contribuisce eziandio l' a
verso uno dei capi dell'apertura, che cqua che quella sabbia contiene e che a
dee avere l'oggetto fuso; quelli che sono poco a poco evaporasi. Così pure fon
più lunghi dell'oggetto da fondersi si fis donsi in sabbia asciutta quegli oggetti
sano nella sabbia ad ambo i capi od an che presentano molti risalti e cavità pei
che sui telai occorrendo, ma quando non quali le forme in sabbia comune non sa
si possa ricorrere a sì fatti espedienti la rebbero abbastanza solide.
cosa non è più tanto facile, dovendosi Formansi le impronte nella sabbia cosi
fare in modo che questi nocciuoli non detta grassa alla stessa guisa che in quel
vengano smossi nè dall'impeto col quale la magra, non essendovi differenza se non
corre il metallo fuso, nè per la loro leg che nella preparazione della materia a
gerezza specifica che li trarrebbe a gal doperata e nel modo come si trattano
leggiare su quello. I piccoli attaccansi le forme dopo finite. La sabbia grassa,
talvolta con caviglie nella sabbia o con che si adopera ordinariamente nello sta
chiodi sui telai , i grandi si caricano con to naturale in cui trovasi, è un miscuglio
pesi ai capi, e quelli che devono essere di terra e di sabbia magra, a tal che que
lunghi e sottili e con molte diramazioni sto modo di gettare non è che una spe
si fanno con piccole bacchette di ferro cie di fusione in terra mediante modelli.
intonacate di carbone o di argilla e ter Siccome la tenuità della sabbia grassa è
minate con una piastrina di lamierino molte volte la sola qualità che le fa ot
che rimane presa nella sabbia. tenere la preferenza sull' altra, così, ne
Il Karsten, della bellissima opera del segue che quanto più gli oggetti sono
quale sulla metallurgia del ferro ci sia pesanti e di forme complicate tanto più
mo grandemente aiutati nello stende grassa esser dee la sabbia affinchè pre
re questo articolo, suggeriva di fare le senti sufficiente resistenza. Cercasi però
forme ed i nocciuoli di sabbia ordinaria che non lo sia di soverchio affinchè non
umettata con una soluzione di sale mari riesca troppo difficile a seccarsi. Prima
no, la quale ad un calore poco maggiore che porre in opera la sabbia è duopo
dell'acqua bollente produce una massa calcinarla, passarla per setaccio, manti u
molto dura. Culmann però riflette non giarla, stacciarla una seconda volta ed
Suppl. Diz. Tecn. T IX. a8
2,8 FoNDITor E FoNDIToRE

umettarla poscia sì leggermente che con un pennello sulle forme in istrati


stretta fra le mani possa appena conser molto sottili per impedire che la sabbia
vare la forma ricevuta. Calcasi nei telai si fonda e si attacchi al metallo. Una
con pistelli di ferro molto pesanti ed ogni buonissima composizione a tal fine si è
qualvolta se ne aggiugne dell'altra di pur quella formata di polvere di car
nuova a quella di già calcata si ha cura bone e cenere di ossa stemperati nell'a
di raschiarne la superficie perchè gli cqua con piccola dose di colla forte.
strati si leghino insieme più facilmente. Non permettendo la maggior coerenza
di questa sabbia una uscita ai vapori,
I telai per la sabbia grassa possono esse
re meno alti che per quella umida che con quella facilità come fa la sabbia quasi
ha minor consistenza, ma devono essere pura, ne segue che è duopo diseccarla
sempre di ferro a motivo del calore cui prima di colarvi il metallo nel quale al
vanno esposti, come vedremo, ed essendo trimenti si produrrebbero molte puliche,
perciò più pesanti si guerniscono di potendosi anche talvolta pel sobbolli
maniglie alla estremità per poterli ma mento di esso guastare le forme. Queste º
neggiare più facilmente; inoltre tengono devono quindi seccarsi perfettamente a
parecchi fori per lasciar più facilmente tal segno che divengano sonore quando
seccare le forme che essi rinchiudono. si battono. Nelle fonderie alemanne que
Per impedire che le varie parti della for sta operazione si fa all'aria aperta con
ma poste l'una sull'altra aderiscano legna o carbone, ma in tal guisa me ri
spargonsi di polvere secca di carbo sulta una spesa troppo grande di com
me o d'altro, come abbiamo veduto farsi bustibile. Nell'Inghilterra incomincia
per le forme di sabbia magra. Intona ronsi a costruire stufe chiuse serrate con
cansi le pareti interne dei telai con uno porte di ferro le quali secondo il grado
strato leggero di argilla stemperata nel di calore che vi si adopera diconsi ca
l'acqua affinchè la terra vi si attacchi mere di diseccamento o di torrefazione.
con maggior forza. Queste forme, pre Le prime, che bastano per le forme di
parate del resto come quelle di sabbia terra e sabbia, riscaldansi con legna o
magra, si anneriscono alla superficie bru con colte leggero sparso intorno alle for
ciandovi di sotto della resina sicchè la me, od anche mediante condotti di calore
fiamma non venga mai a toccarle; la che passano sotto il suolo dell'officina
grossezza dello strato di nero fumo così partendo da una stufa. Nelle camere di
prodotto non deve essere troppo grande torrefazione che occorrono per le forme
a segno di alterare la purezza delle forme. fatte quasi interamente di creta con la
º
Tentossi di sostituire a questo affumi sola aggiunta di tanta sabbia quanta ne
camento un miscuglio di sostanza calcare occorre per impedir che si fendano, od
bituminosa con sabbia, il qual mezzo anche per le forme di argilla pura onde
riuscì pegli oggetti minuti, ma trovossi parleremo in seguito, bruciasi il carbon
insufficiente per quelli molto grandi. An fossile sopra grate e vi si invia l'aria
nerisconsi più spesso queste forme con necessaria alla combustione mediante
un miscuglio composto di colla forte o condotti appositi; talvolta ancora le gra
lievito di birra stemperati nell'acqua te sono a contatto del muro di cinta e
cui si aggiugne farina di frumento e comunicano immediatamente con l'aria
polvere di carbone di legno duro. Si fa esterna. Quando si sono poste nella stu
bollire questo miscuglio e se lo applica fa le forme, accendesi il carbon fossile e
FoNDIToRE FoNDIToRE 2i9
chiudesi l'ingresso della camera. La tem aperture, al disopra delle quali si dispo
peratura interna di essa si innalza tal nessero le forme cave, come quelle di
volta a segno che le porte si arroventa tubi cilindri o simili, in maniera che la
no. Quanto più basse sono le stufe me fiamma attraversandole a guisa di canne
no perdesi di calore. I metodi seguitida cammino in breve le arroventasse
finora per seccare o cuocere le forme con la minor perdita possibile di calore.
sono molto imperfetti e le camere pel Questo metodo potrebbe almeno senza
diseccamento sono le peggio costruite inconvenienti servire per le forme fatte
delle altre. È interesse del fonditore che e poste a seccare in telai di ghisa.
le stufe sieno sempre quanto più piene è Quanto più grasse sono le terre tanto
possibile. Il diseccamento dei grandi og più soggette a fendersi sono le forme
getti massicci, quali sono i nocciuoli dei esposte all'azione del calore. Si stuccano
cilindri o delle caldaie, riesce più dispen queste fenditure con sabbia od anche se
dioso poichè questi oggetti il cui peso è sono piccole con quella stessa composi
ordinariamente assai grande e che non zione con la quale dicemmo che si anne
avrebbero coerenza sufficiente per po riscono le forme. Queste si portano po
tersi trasportare, vengono cotti sul luogo scia a seccare di nuovo nelle stufe ba
con un fuoco di carbon fossile o di car stando però allora di lasciarvele per po
bone di legna dal che ne risulta una assai chi momenti ad un discreto calore.
grande spesa spesa in combustibile che Forme in argilla. Nei metodi che
sembra però inevitabile. Non si può cer abbiamo finora descritti la figura degli
tamente negare che non si trasse ancora oggetti improntasi nella terra mediante
tutto quel profitto che si poteva dal ca un modello; il fonditore in argilla al
lore che si svolge dai fornelli a riverbe l'opposto lavora e sue forme a mano
ro e da quelli a manica (V. FoRNELLI) mediante un calibro. Nel fare le forme
e che nelle stufe si abbrucia inutil in sabbia si ha cura primieramente della
mente del combustibile ottenendo un di forma primiera dell'oggetto e se questo
seccamento imperfetto. Alcune forme o esser dee cavo vi si pone in seguito il
nocciuoli potrebbero seccarsi in maniera nocciuolo. Il modellatore in argilla ope
più sicura ed economica : converrebbe ra tutto all'opposto, e se il pezzo deve
cuocerli in un fornello provveduto di esser cavo comincia dal farne il noc
volta assai bassa, piccolo e trasportabile. ciuolo; se invece si trattasse di un pez
Cercossi di cucinare le forme sopra pia zo massiccio comincierebbe dal farlo in
stre di ghisa le quali tengono al dissopra terra quale deve riuscire in metallo. Og
una volta e ricevono il calore di varii gidì però non si colano più in argilla gli
fuochi posti al disotto. Si credette ri oggetti massicci. Anticamente seguivasi
sparmiare il combustibile perchè le ca questo metodo per le bocche da fuoco,
mere di diseccamento sono troppo vaste di ferro o di bronzo. Eseguivasi primie
e lasciano perdere troppo calore; ma fu ramente con terra tutto il pezzo compre
duopo abbandonare tutti questi metodi savi la materozza e lo si caricava di ar
ed operare all'aria aperta perchè non gilla. L'invoglio che ne risultava pren
si ottenevano che cattivi risultamenti. deva la forma di questo nocciuolo ed
Quello che in certi casi sembrerebbe più essendo tagliato in vari pezzi poteva es
vantaggioso sarebbe l'uso di piastre di serne staccato dopo il diseccamento: i
ghisa riscaldate per disotto con varie pezzi diligentemente riuniti e legati insie
º 20 FoNortoRE FoNDIToRE

me con ispranghe e cerchi di ferro com La terra argillosa preparasi con molta
ponevano la forma che riempivasi di cura passandola prima per uno staccio
metallo liquefatto divenendo inutile il per separarne le pietre e le sostanze ve
nocciuolo di terra. Questo metodo lun getali, umettandola con acqua e mantru
go e dispendioso, a motivo che era d'uo giandola fino a che divenga molto fina
po rifare il nocciuolo ogni volta, non e coerente. Per renderla meno compatta
presenta alcun vantaggio essendosi a tor ed impedire che non si fenda allorchè si
to preteso che gli oggetti riuscissero di assoggetta al calore vi si uniscono peli,
miglior qualità; poichè allorquando si paglia trita o meglio ancora fino equino.
gettano in sabbia e terra ben asciutte e Impastasi questo miscuglio coi piedi fi
in telai riescono tenaci quanto in qual no che acquisti una consistenza poco
siasi altro modo. Come può vedersi al minore di quella pasta onde si fa il pane,
l'articolo CANsone si è pure abbando I nocciuoli si fanno in varie maniere.
mato l'uso di fondere cave le bocche da Quelli la cui forma è rotonda e che ap
fuoco, tranne i grossi mortai perchè le partengono a piccoli oggetti si fanno con
pareti interne riuscivano sovente difetto un asse di ferro per lo più di forma co
se; del resto la maniera di operare nulla nica e la cui sezione perpendicolare al
aveva di straordinario. l'asse è crociforme; quelli più grandi si
Oggidì adunque non si gettano in ar fanno sopra fusti di legno composti in
gilla che gli oggetti cavi, e solo nei casi generale di due dischi di vario diametro
nei quali voglionsi risparmiare le spese ed uniti insieme con istriscie inchiodate
della fabbricazione di un modello od an sul contorno di quelli, col che acquistano
che quando i pezzi sono di smisurata la forma di un cono tronco, l'asse del
grandezza a segno tale che i telai non fos quale è una spranga di ferro cui si at
sero maneggiabili, o che il peso dei noc tacca il manubrio che dee comunicare il
ciuoli schiacciasse le forme e fosse troppo moto. Questi alberi o questi fusti si fo
difficile mantenerli in posizione verticale. derano con trecce fatte di paglia inumi
Generalmente però non applicasi questa dita alla stessa guisa che le corde di ca
maniera di fondere che agli oggetti di napa. Copresi poi il tutto con uno stra
forme primitive e senza modanature o to di argilla grosso 51 centimetri prepa
altri risalti come cilindri, paralellopipedi rato nel modo anzidetto il quale si torni
e simili, occorrendo molta destrezza negli sce e riducesi alle dimensioni convenien
operai quando vogliansi fare forme a su ti col mezzo di sacome. Quelli che de
perficie con varie curve. vono servire per grandi oggetti o per
Gli oggetti indispensabili pel lavoro altri che non sieno rotondi si fanno
delle forme di argilla sono primieramen sopra piastre di ghisa con sacome od a
te una terra argillosa ben preparata, mano semplicemente. I nocciuoli molto
una composizione che impedisca alla ca. grandi si fanno di muro rivestendo la
micia di aderire al nocciuolo ed all'in loro superficie esterna soltanto di uno
voglio esterno o mantello, alcuni calibri strato di argilla, ma non devono mai es
o sacome che servono a foggiare i noc ser massicci poichè diverrebbe imbaraz
ciuoli e camicie, un intonaco per anne zante il loro trasporto ed il diseccamento
rire internamente le forme e finalmente quasi impossibile. Questi nocciuoli di
alcune stufe od altri mezzi pel disec muro possono essere aperti alle due basi
eamento.
come si pratica pei grandi cilindri, o
FoNDITone FoNDIToRE 22 i

pure coperti con piastre o con volte co gono una certa quantità di acido carbo
me quelli delle grandi caldaie. I piccoli nico combinato con la calce o col ferro
nocciuoli si rendono più leggeri levando il quale non può essere scacciato che da
l'asse di ferro od il fusto di legno dopo una molto elevata temperatura, quale si
che l'argilla si è seccata all'aria sulle è quella che vi produce il metallo fuso.
trecce di paglia onde dianzi parlammo. Questo spiega come sieno talvolta avve
I calibri o sacome sono tagliati esatta nuti disordini in forme di argilla che se
mente sulla dimensione dell'oggetto da condo ogni apparenza erano asciutte
fondersi, avutosi riguardo alla base che perfettamente.
dee servire tutto insieme al nocciuolo ed Per potere staccare la camicia dal
al mantello. Occorrono due sacome diver nocciuolo e dal mantello intonacansi
se per ogni forma, l'una pel nocciuolo quelli con ceneri di legno o di torba
l'altra per la camicia. . stemperate nell'acqua. Questa materia
Le bocche sono fatte con tubi di ar non deve essere tanto densa da non po
gilla che imboccano l'uno nell'altro e ter passare per uno staccio assai ſino
l' ultimo dei quali fatto nella forma è proprio a ritenere le sozzure più gros
intimamente legato col mantello di quel solane, ma non dee neppure essere trop
la. La commettiture si hanno a lutare po liquida poichè non lascerebbe sulla
diligentemente. - argilla uno strato di cenere grosso ab-º
Tutte le forme di questa specie sot bastanza. Taluni adoperano invece pol
terransi in sabbia battuta affinchè il man vere di carbone stemperata nell'acqua.
tello possa resistere alla pressione che Le forme asciugate nella stufa si anne
vi esercita contro il metallo fuso. D'uo riscono come quelle fatte di sabbia
po è aver cura di far comunicare la ca asciutta.
vità interna del nocciuolo con l'aria ester Il fonditore adunque che vuol fare
ma al qual fine lasciasi sovente una aper una forma di argilla comincia dall'ese
tura nella sabbia sotto la forma; è duopo guire il nocciuolo della forma che dee
accendere i gas che sfuggono per questa avere la cavità interna del modello a ma-.
apertura. -
no o con una sacoma. Lo fa quindi sec
Quello che più interessa a notarsi care al più alto grado chiudendo le fen
nelle forme di argilla si è che il disec diture che si formano con una pasta di
camento deve essere assai più perfetto argilla liquida, quindi lo termina e lo
che in quelle di sabbia grassa e che gli polisce col tornio se la forma interna
inconvenienti per la imperfezione di esso dell'oggetto è una superficie di rivolu
possono essere molto maggiori: se le zione, oppure lo drizza con una lama
forme in argilla sono umide il metallo di ferro ; lo fa seccare di nuovo, nel
fuso gorgoglia, spargesi a grandi spruzzi caso che sia divenuto troppo umido; lo
e getti nell'officina, effetti come ben si intonaca di ceneri diluite nell'acqua,
vede molto pericolosi e che sembrano lo fa asciugare di nuovo, poi vi appli
dipendere dalla vaporizzazione dell'a ca parecchi strati di argilla forman
cqua e forse ancora dallo svolgimento di do così un inviluppo cui dà il nome di
altri fluidi elastici, non permettendo a camicia, la cui grossezza deve essere
questi di uscire la compacità dell'argilla eguale a quella che dee avere il metallo.
a quella guisa che fa la sabbia. Così, per Riducesi cogli stessi mezzi praticati pel
esempio, tutte le terre argillose conten nocciuolo la superficie esterna di questa
22a FonniToRE FoNDIToRE
camicia, uguale affatto a quella dell'og tal caso se lo rinforza con ispranghe di
getto da fondersi; trattasi questa camicia ferrocollegate insieme e poste in vari
alla stessa maniera del nocciuolo, se la versi per modo che se lo possa tagliare
intonaca di ceneri o di carbone, quindi ºcome occorre e staccare dalla camicia.
la si riveste di un altro inviluppo dettoL'uso di questi rinforzi richiede una
il mantello che prende l'impronta del qualche destrezza negli operai. Un esem
primo ed insieme col nocciuolo costitui pio di questa maniera di far le forme
sce l'intera forma, per terminare la potrà vedersi all'articolo CAMPANA di
quale più non rimane che levare il man questo Supplimento.
tello e seccarlo, poi riporlo al suo posto Nel fare queste forme d'uopo è occu
dopo distrutta la camicia. La forma parsi altresì della base che sostiene tutto
esterna del mantello è indifferente, ma il sistema, la quale d'ordinario è tutta di
gli strati interni del pari che quelli un pezzo col nocciuolo affinchè il metal
esterni della camicia devono esser fatti lo fuso nol possa sollevare aprendosi
di argilla molto fina poichè altrimente alla base un passaggio il che difficilmen
non potrebbero ricevere impronte ben te può evitarsi senza quella disposizione.
nette ed esatte. Quanto alle aperture Se gli oggetti fossero molto voluminosi
che volessersi lasciare nell'oggetto fu come i grandi cilindri, non potrebbesi
so, come, per esempio, le porte delle sollevare il mantello, levarlo dalla cami
stufe od altro, disegnansi queste sul noc cia, farlo seccare poscia riporlo dopo
ciuolo principale e si lasciano quei luo aver distrutta quest'ultima e calare nella
ghi senza coprirli di ceneri o di carbo fossa la forma pronta a ricevere il metal
ne; formanvisi allora delle masse di ar lo. In tal caso è d'uopo costruire il mam
gilla grosse quanto il resto della camicia tello entro la fossa medesima, farvelo
che però si attaccano sul nocciuolo nè seccare perfettamente, costruire il noc
possono levarsi con la camicia formando ciuolo nella officina sopra una piastra di
quindi i nocciuoli di quelle aperture. Do ghisa, colarlo e porlo a luogo dopo aver
po che il mantello venne fatto seccare al lo seccato perfettamente. È allora difficile
l'aria od anche ad un moderato calore se impedire che non penetri un poco del
lo separa dalla camicia. Può levarsi intero metallo liquido sotto alla piastra, ma la
se la forma non ha nocciuoli secondarii ed grande massa del nocciuolo che si cari
è più stretta da un capo che dall'altro; ca anche di pesi impedisce che venga
nel caso contrario conviene tagliarlo nel sollevato.
la direzione della sua lunghezza da due Forme di metallo. Adoperansi assai
o più parti e levarlo a pezzi. Staccasi vantaggiosamente le forme in metallo
quindi la camicia rompendola e lascian per gettare quegli oggetti le cui superfi
do intatti i risalti che devono servire di cie voglionsi avere ben liscie, e per quel
nocciuoli per le aperture. Fatto ciò il li di ferro nè quali richiedesi molta du
nocciuolo ed il mantello vengono nettati, rezza, come i cilindri di laminatoi, le in
cotti ed anneriti, poi si riuniscono di cudini e simili oggetti, essendosi ricono
nuovo legando le varie parti della forma sciuto che il ferro in questo caso si in
con filo di ferro, lutando le commettiture dura notabilmente alla superficie, come
e sotterrando il tutto nella fossa. vedremo quando parleremo in partico
Spesse volte riesce difficile fare illare della fusione di esso. In generale
mantello di sufficiente resistenza ed insono queste forme di ghisa o di rame, si
FoNDrrone FoNDIToRe 223
compongono di uno o più pezzi ed into consi bocche, chiamandosi materozza
nacansi internamente di uno strato ben quella parte di metallo contenuta in
uniforme di carbone, essendo pel resto queste bocche e che rimane attaccata
l'operazione simile a quella con le altre all'oggetto fuso. Abbiamo più volte ac
forme. Un nuovo mezzo di gettare in cennato come materialmente eseguiscan
forme di metallo che è ben riuscito, quan si queste bocche, ma poco o nulla dicem
tunque non siensene fatte grandi applica mo del collocamento di esse e delle loro
zioni, consiste nel fare la forma di lamie dimensioni, le quali però sono di tanta
rino di ferro od anche di acciaio se l'og importanza che da esse spesso dipende
getto lo merita. Questa forma è molto la buona riuscita del lavoro. Primiera
sottile e rinforzata con terra pesta; co mente d'uopo è avvertire alla posizione
lasi in questa forma la ghisa ad un'altis di questa bocca, la quale dipende da
sima temperatura sicchè il lamierino si quella in cui si vuol colare l'oggetto, fa
fonde e viene saldato intimamente alla cendo sempre in modo che il metallo
superficie, dimodochè l'esterno è tutto che giugne per la bocca urtando contro
di ferro o di acciaio ed ha le qualità di qualche parte debole o sagliente della
quelli, qualunque sia la natura della ghi forma non vi produca dei guasti. Sicco
sa che vi è all'interno. In molti casi me ciò avviene bene spesso ad onta di
sembra che questa modificazione ben ogni avvertenza, così cercasi di evitarlo
regolata possa tornare molto utile. Un rompendo la velocità della corrente col
tempo colavansi in forme di metallo an frapporvi riavoli o pale coperte di argil
che le palle da cannone, ma questo me la per dividere il liquido e rallentarne il
todo si è abbandonato e perchè l'emi corso. Per evitare questo pericolo, spe
sfero superiore riusciva sempre più o cialmente pegli oggetti molto alti e che
meno scabro e perchè era difficile di voglionsi fondere in piedi, spesso si fa
unire le due parti della forma in guisa discendere la bocca fino al livello dal
che non formassero una sbavatura al fondo della forma ponendola poi in co
l'intorno della palla. Pretendevasi che municazione con quello mediante un ca
la palle fuse in forme di metallo riuscis nale orizzontale, la qual maniera dicesi
sero più pesanti, ma si riconobbe non fondere a sifone. In questa guisa il me
essere ciò altrimente vero. tallo non riempie la forma che a misura
Esaminato così quanto riguarda la che va innalzandosi nel ramo verticale
materiale costruzione delle diverse spe della bocca. Si hanno in questa maniera
cie di forme vogliamo ora parlare di al parecchi altri vantaggi, quali son quelli
cune avvertenze che tutte ugualmente le di lasciare all'aria un più ampio e li
risguardano, intorno alla parte teorica, bero sfogo e di radunare più facil
per così dire, di questa costruzione me mente tutte le sozzure, i gas od altri
desima, al collocamento di esse ed al corpi leggeri del metallo alla parte su
modo di colarvi il metallo. periore di quello, ove lasciandosi un
Della bocca e materozza. In qualun piccolo risalto da levarsi poscia, l'og
que maniera e con qualsiasi materia ab getto fuso resta più netto. Un bell'esem
biasi preparata la forma d'uopo è sempre pio della importanza della collocazione
lasciarvi una o più aperture per le quali della bocca lo abbiamo nei cilindri pei
vi si possa introdurre il metallo liquido laminatoi, il getto dei quali presenta non
e sono queste aperture appunto che di poche difficoltà, essendo di somma impor
224 FoNoiroRE FoNDIToRE
tanza che riescano ugualmente sani in grossezza. Siccome in tal caso la sotti
ogni loro parte. I grani di sabbia stac gliezza degli oggetti costrigne a sce
cati dalla forma o i frammenti di scorie mare quanto è possibile la dimensione
che può seco trarre il metallo vi possono delle bocche e occorre d'altra parte un
produrre alterazioni assai gravi le quali pronto passaggio al metallo, così per sod
si evitano appunto con una disposizione disfare a queste opposte due condizioni
particolare della bocca adottata da poco d'uopo è scavare nella forma un canale
tempo e che sembra non applicarsi util paralello all'orlo dell'oggetto da fonder
mente che a questa sorta di oggetti. I si, di sufficiente profondità perchè il me
laminatoi gettansi sempre a sifone; ma tallo non vi sì solidifichi troppo presto,
quando le bocche conducono il metallo ed aprire molte piccole comunicazioni
nell'asse della forma i grani di sabbia o fra questo canale e l'orlo dell'oggetto,
le scorie depongonsi necessariamente in facendo anche due o più di questi canali
gran parte sulla superficie esterna nel se uno non basta e versando contem
l'ascendere del metallo: dando invece al poraneamente in tutti il metallo. La
la bocca una direzione tangente alla su parte inferiore della bocca che comunica
perficie dei cilindri, il metallo all'entrare con la forma dee in generale farsi molto
nella forma vi produce un movimento targa per lasciar libero passaggio al me
rotatorio che la netta e trascina neces tallo, ma abbastanza sottile per lasciarsi
sariamente alla superficie tutte le ma staccare facilmente senza danneggiare
terie più leggere le quali vengono co l'oggetto fuso.
sì portate alla parte superiore della Qualunque siasi poi la posizione della
materozza. In tal guisa si è tolta una bocca d'uopo è sempre che la parte su
delle più gravi cagioni del guasto di periore di essa sia più alta di ogni parte
quegli oggetti e se il metallo è di buona più elevata della forma, affinchè non ri
qualità ed ha il grado di calore necessa manga in quella alcun vuoto ed il me
rio per non produrre puliche si ot tallo comprimendosi pel proprio suo pe
tengono cilindri eccellentemente eseguiti. so sia forzato ad entrare nelle più picco
Pegli oggetti non molto grandi relativa le cavità ed acquistare grande densità.
mente alla loro massa può disporsi la Interessa inoltre che la bocca abbia una
bocca orizzontalmente. Affinchè poi il certa grossezza anche per altre ragioni
metallo giunga prontamente ed abbon oltre a quelle addietro accennate. Abbia
dantemente nella forma ed in ogni parte mo veduto al principio di questo articolo
di essa d'uopo è che trovi una strada ab (pag. 2 o2) che quasi tutti i metalli pro
bastanza ampia e quindi è molto impor vano un ristrignimento nel rappigliarsi
tante di regolare convenientemente la di e molti non ammettono neppure la di
rezione della bocca per questo oggetto, latazione per la ghisa mentre pretendono
e farvi parecchi canali che partendo da aver osservato che qualunque siane la
essa vadano in vari punti della forma causa, scema essa pure di volume nel
ed in quelli specialmente nei quali il me l'atto di rassodarsi. Perchè adunque non
tallo arriverebbe più tardi, acciò possa si formino vuoti nel getto conviene che
giugnere in istato di perfetta liquidità. la bocca possa dare abbastanza materia
Sotto questo aspetto esigono principal ed abbia dimensioni sufficienti perchè la
ti
mente particolari cautele le bocche pegli materozza si rappigli piuttosto dopo che
oggetti di molta estensione e di poca prima del metallo che è nella forma. Per
FoND11 ore FoNDIT.on E 225
tale motivo si fanno le bocche spante ricoli, attesa la porosità loro che non per
alla parte superiore acciò il metallo vi si mette ai fluidi elastici di comprimervisi
mantenga più a lungo allo stato liquido. con molta forza. Non si possono certamen
Gli oggetti che devono essere molto com te dar regole generali sopra il luogo preci
patti come i cannoni, i cilindri di compres so ove abbiansi a collocare gli sfiatatoi ba
sione e simili hanno una bocca ed una stando il dire che si dovranno praticare in
materozza assai grosse, poichè queste ser quelle cavità tutte ove non siavi altra a
vono ivi non solo ad esercitare una gran pertura che quella per la quale giugne il
de pressione sulla materia liquida, ma al metallo, e che le loro dimensioni esser
tresì a ricevere le sozzure che sopranno devono tali da permettere un pronto e
tano. Le materozze levansi dopo tratto libero passaggio ai vapori od ai gas, pro
il metallo dalle forme, tagliandole con porzionate quindi alla grandezza delle
iscalpelli, con seghe e talora anche col capacità cui devono servire di sfogo ed
tornio, secondo la qualità del metallo e al volume più o meno grande dei fluidi
la loro forma e grossezza. elastici che si svolgono, secondo la qualità
Degli sfiatatoi. Se abbiamo veduto del metallo e delle materie onde è fatta la
essere di grande influenza nell'esito dei forma. Abbiamo detto altre volte nel cor
getti la forma, la dimensione e la collo so di questo articolo che giova accendere
cazione della bocca, di non minore inte con paglia od altrimente i gas che escono
resse per lo stesso oggetto si è la buona da questi sfiatatoi, nel che fare se non è
costruzione e disposizione degli sfiatatoi, uscita dalle forme tutta l'aria ha luogo
vale a dire di quelle aperture che servo una piccola detonazione. Negli oggetti che
no a lasciar uscire l'aria contenuta nella fondonsi in sabbia comune e che hanno
cavità delle forme ed i gas o vapori che grande volume, e specialmente se sieno
possono svolgersi in quelle al giugnervi molto alti, conviene rendere la forma più
del liquefatto metallo. Ben si compren compatta nelle parti inferiori ed a tal
de di fatto che, a motivo della impene uopo usasi un espediente il quale sarà
trabilità dei corpi, in quei vani ove tro sempre utile, ma riesce indispensabile
vassersi chiusi l'aria, i gas od i vapori, negli oggetti molto alti e consiste appunto
la materia fusa non potrebbe penetrare, nel praticare alla parte inferiore della
e ne risulterebbe una grave imperfezio forma parecchi sfiatatoi nella grossezza
zione nel getto; che anzi di più svolgen della sabbia, introducendovi fino alla su
dosi talora i gas e i vapori in molta co perficie del modello, il quale si leva sol
pia e trovandosi rinchiusi e compressi, tanto dopo questa operazione, un filo di
possono farsi strada attraverso il metallo ferro ben appuntito del diametro di cir
slanciando questo a grandi distanze con ca 4 millimetri: queste aperture che
molto pericolo dei circostanti. Questo devonsi moltiplicare notabilmente sono
rischio diviene ancora maggiore nel caso troppo piccole per lasciar isfuggire il
in cui si svolgano gas combustibili, come metallo, ma eccellenti per assodare la sab
avviene pel ferro, i quali accendendosi bia che viene in tal guisa a comprimersi
producono detonazioni seguite da fune sopra sè stessa, e per servire come sfia
stissimi risultamenti. Scrupolose cautele tatoi pei quali sfuggono i gas. Applicasi
in questo proposito occorrono principal questo artifizio anche ai grossi nocciuoli
niente per le forme d'argilla, quelle in di sabbia facendo in tal caso una cavità
sabbia essendo meno soggette a questi pe nella loro superficie superiore e metten
Suppl. Div. Teen. T. IX. 29
2 a6 FoNditoRE FoN Diror. E
dola in comunicazione coll'esterno della luogo simile inconveniente. Inoltre di
forma mediante uno sfiatatoio principale; pende in gran parte dalla posizione della
dirigonsi tutte le aperture anzidette in forma la densità che vi acquista il me
modo che penetrino in quella cavità. tallo e vi sono alcuni oggetti che fa duo
Quando gli sfiatatoi non vennero ben po gettarli in posizione verticale per que
conservati e ben distribuiti, e quando sto solo motivo.
le bocche non vennero alimentate a do Parlando delle forme di terra o di
vere l'oggetto fuso può avere una assai argilla abbiamo indicato come si deva
bella apparenza e non essere tuttavia no quelle disporre sotterra per rinfor
servibile, e presentare grandi pericoli zarle; talvolta mettonsi in terra anche
massime nella meccanica. Così, per e quelle disposte entro telai, ma per altre
sempio, nelle officine di Chéhéry nelle cagioni. E duopo invero che le forme
Ardenne, racconta Vittore Bois, stavasi sieno basse perchè il metallo facilmente
quasi per porre in opera un volante del vicoli o vi si possa versare; d'altra par
peso di 9,ooo chilogrammi e che aveva a te dicemmo esservi alcuni oggetti che si
fare 8o giri al minuto; allorchè osser-devono colare in posizione verticale, e
vatosi nel mezzo un foro quasi imper-tra questi ve ne ha taluni che giungono
cettibile si provò ad introdurvi dell'ac-fino a 6 o 7 metri di lunghezza. Se si
qua e ve ne entrò un mezzo litro: non volesse innalzare di tanto il fondo del
vi ha dubbio che quel volante il quale fornello al disopra del naturale livello
sembrava ottimamente riuscito ed ispi-del suolo converrebbe che le fondamen
rava piena sicurezza si sarebbe rotto ta fossero altissime il che riuscirebbe di
se lo si avesse adoperato con quel di-grande incomodo pel lavoro; amasi me
ſetto. glio quindi innalzare il fondo del fornel
Collocazione delle forme. Siccome, lo di soli 45 a 5o centimetri e seppellire
tranne le forme aperte, tutte le altre so in terra le forme. Per agevolare questa
no chiuse da ogni parte, così non è ne-operazione nel costruire l'officina, sca
cessario disporle orizzontalmente, malvasi dinanzi al fornello una fossa desti
giova anzi porle più o meno inclinate nata a questo uopo e riempita poscia di
secondo le circostanze a meno che ab-sabbia. In quelle fonderie ove sovente
biano un nocciuolo il quale possa spo-fabbricansi grandi oggetti non si riem
starsi o guastarsi per questa posizione piono neppure di sabbia le cavità lasciate
inclinata. Così, per esempio, se gli og-dalle forme nella fossa la quale si fodera
getti da fondersi presentano molta lun-in allora di muro, e si copre con piastre
ghezza o larghezza e numerose dirama- di ghisa che possonsi all'uopo caricare
zioni senza forte grossezza, e se per di sabbia. Le forme poste in questa fos
qualsiasi motivo vi si coli il metallo per sa cingonsi di sabbia calcata. Possonsi
una sola bocca, disponendo le forme o-avere una o più fosse secondo il bisogno,
rizzontalmente potrebbe accadere che il ma quando ve ne ha una sola le sue
metallo fuso dopo aver riempito una dimensioni devono necessariamente es
parte del vuoto colasse in un'altra dire-sere calcolate sul volume degli oggetti
zione raffreddandosi frattanto nelle parti più grandi, per lo che quando se ne
riempite perfettamente; quando la for-getta di piccoli rimane un grande spazio
ma presenta un piano inclinato il metal che si dee riempire di sabbia. Per evita
lo è spinto dal suo peso nè può averlre gli impicci e le spese che questa ope
FoNDIToae Fonni roRE 227
razione cagiona si divide la fossa in vari calare alcune forme nelle fosse e solleva
comparti mediante piastre di ghisa lega re grandi getti il peso dei quali oltrepassa
te insieme.
talvolta i 5 a 6,ooo chilogrammi. Per a
Soyè il quale, come vedremo all'arti gevolare il trasporto delle forme e mas
colo Fonditore in bronzo con grande in sime di quelle che si hanno a porre nella
gegno e cognizioni migliorò l'arte sua, stufa perchè si disecchino, si hanno pic
notò in queste fosse parecchi difetti e coli carretti di ferro a 4 ruote che tal
quello in fra gli altri che se sono troppo volta camminano sopra rotaie pure di
profonde conviene in parte colmarle con ferro : vi si caricano le forme mediante
sabbia che assorbendo l'umidità naturale le grù e portansi o nella stufa dove si
del suolo difficulta grandemente l'asciu lasciano senza scaricarle fino che sono
gamento dei modelli e che se sono in secche o dove altro abbisogna.
vece poco profonde conviene scavarle Del modo di colare il metallo. In
ad un bisogno con danno delle fonda due diverse maniere si possono riempire
menta loro e di quelle dei fornelli. Im le forme: vi si può condurre il metallo
maginò egli quindi fare la fossa a bel mediante piccoli solchi o canali, o vera
principio della massima profondità che mente portarvelo con cucchiaie o paiuo
possa occorrere mettendovi una grande li. Nel primo caso o si scava un canale
grata di ghisa sostenuta da pilastri di nella sabbia che forma il suolo dell' offi
muro a secco e che può così alzarsi od cina, o adoperansi condotti di ghisa
abbassarsi a norma del bisogno. Oltre guerniti di un grosso strato di argilla
agli altri vantaggi aveva in tal guisa an ben seccato nelle stufe. Le forme che
che quello che ponendo sotto la grata ricevono il metallo da questi canali han
una stufa e cingendo di lamierino le for no ad essere collocate molto al disotto del
me poste sopra di grata poteva asciugarle livello che passa pel foro del fornello,
senza rimuoverle, il che quanto riesca van acciò lo scorrimento sia rapido ; duopo
taggioso quando i getti sieno di una certa è quindi o che il fornello s'innalzi mol
grandezza è inutile il dire. In tal guisa la to al di sopra del suolo o che le forme
forma di una statua alta 4 o 5 metri po sieno alquanto sotto al diritto di quel
tè asciugarsi in 14 giorni, quindi assai lo, non essendo cosa indifferente la ve
più presto dell'ordinario. locità con cui il metallo giugne nelle for
Abbiamo veduto più addietro quanto me, giacchè se è troppo lenta esso rappi
importi che le forme possano maneg gliasi prima di avere interamente riem
giarsi agevolmente e senza scosse, quindi piuto la forma stessa, se è troppo rapida
in ogni grande fonderia si hanno mac guasta la forma per l'impeto con cui vi
chine apposite per porre a luogo le for arriva e per l'eccessiva pressione che vi
me vuote e per sollevare quelle che so produce al principio. Nel colare il me
no piene di metallo. Queste macchine tallo è cosa essenziale che non si cessi
sono semplici GRU. (V. questa parola) l prima che la forma ne sia interamente
di ferro o di legno, che possono descri riempiuta giacchè altrimenti ne risulte
vere un intero circolo ed i cui perni gi | rebbero interruzioni nella continuità del
l
rano sopra bronzine. Si dispongono in l metallo se questo non fosse caldo abba
guisa che parecchie di esse possano agire | stanza. All'uscire dal fornello prima di
in un solo punto, lo che diviene spesso |lasciarlo passare nei canali che vanno
indispensabile, come quando vogliansi alle forme lo si riceve in un bacino sca
228 FoNnrtoRE FoNDIToRE

vato nella sabbia nel quale si può radu Pei piccoli getti versasi il metallo nelle
nare quello proveniente da uno o più forme col crogiuolo medesimo levandolo
fornelli. Uno dei lati di questo bacino è dal fuoco e portandolo alla forma, me
formato di una piastra con un foro che diante grandi pinzette adattate all'uopo
si apre o chiude mediante una pala di con manichi molto lunghi. La velocità
ferro guernita di uno strato d'argilla. Si dello scorrimento del metallo si regola
può allora facilmente regolare la velocità inclinando più o meno le cucchiaie, le
con cui scorre il metallo nei canali. In caldaie od i crogiuoli. Le sozzure che
questo bacino separansi tutte le sostanze soprannotano si arrestano con un pezzo
straniere che soprannotano. Parlando di legno, affinchè non entrino nelle forme.
delle forme aperte abbiamo indicato quali Ciò è quanto in generale può dirsi
particolari avvertenze per quelle abbi circa all'arte del fonditore, la quale real
sognino. mente molte arti costituisce, diverse sia
La seconda maniera di colare con per la natura dei metalli che adoperano,
cucchiaie non si adopera per lo più che sia per quella degli oggetti che produco
quando gli oggetti non sono di molto no, delle più importanti fra le quali
peso. Per versare il metallo non inter negli articoli che seguono ci occuperemo
rottamente fa duopo che i vasi che lo (c. 1. B. RARsTEN – vitTone Bois – Ii.
contengono sieno di capacità eguale o GAULTHIER DE CLAUBRY - CARLO RARMAR
maggiore di quella delle forme, ma non sCH - F, I. CULMANN - CARLO BABB AGE
molto però , poichè nel caso opposto – 1. E. LAUNAY – sovè – G.” M.).
è duopo spargere l'eccesso di metallo FoNDrroRE in acciaio. Da lungo tem
sulla sabbia affinchè non si rappigli nel po preparasi nelle Indie l'acciaio fuso
vaso: occorre quindi una certa pratica ed i metodi che vi si praticano sono at
per valutare approssimativamente la tualmente conosciuti e vennero con mol
quantità di metallo fuso necessaria per ta esattezza descritti. Quello proveniente
ciascun oggetto, al che ben presto giun da Bombay col nome di Vootz è oltre
gono quelli che gettano sovente. Quel modo duro e tenace e possede al mag
metallo che resta attaccato alle pareti gior grado le proprietà dell'acciaio; l'e
delle cucchiaie si stacca e se lo fonde sterna sua apparenza mostra evidente
di nuovo dopo avervi levato la sabbia. mente essere il prodotto di una fusione.
Le forme devono collocarsi basse anche Sembra che i primi saggi per fondere
in tal caso in guisa che gli operai pos l'acciaio di cementazione ad oggetto di
sano comodamente versarvi il metallo. ottenerne un acciaio più omogeneo e di
Talvolta adoperansi grandi caldaie di composizione più intima, siensi fatti
ghisa che si riempiono o facendovi cola nell'Inghilterra nel 175o. La fabbrica
re il metallo direttamente dal fornello o più antica di acciaio fuso ed i cui prodot
attignendolo con cucchiaie, e che por ti vengono in maggior pregio tenuti si è
tansi poscia vicino alle forme a brac quella di Hunzman a Sheffield.
cia o con una macchina. Le cucchiaie Quantunque l'acciaio di cementazio
sono fatte di ferro battuto. Le caldaie ne esser possa tenace, duro, elastico, ed
hanno per lo più un becco affinchè sia anche per questo riguardo superare tal
più facile versarne il metallo fuso: tutti volta l'acciaio fuso, non pertanto ha
tutti questi vasi copronsi internamente sempre il difetto che quando ripetuta
di uno strato di argilla ben diseccata. mente riscaldasi perde il suo carbonio e
FoNniToRE FoNyrtone a 29
facilmente cangiasi in ferro duttile. La 1.° Con ao a 3o parti di ferro dutti
combinazione del carbonio col ferro non le ed una di carbone liquefatti con ve
può divenire molto intima che mediante tro o senza in un crogiuolo di Hesse;
una liquefazione del metallo. Non si può 2.° Col protossido di ferro ridotto
chiaramente spiegare la cagione di que mediante una dose di carbone uguale ad
sto fatto, il quale per altro palesasi an una volta e mezza o due volte il volume
che in altre combinazioni la intimità del primo;
delle quali si accresce fino ad un certo 5.° Con una parte di protossido e 4
punto col grado di temperatura adope di ghisa grigia mesciute allo stato di
rato. Fondendo adunque l' acciaio di fusione ;
cementazione mirasi al doppio scopo di 4° Con 5 parti di ferro puro lique
rendere il metallo più omogeneo e la com fatte con una di carbonato di calce ed
binazione più intima. Quando invece si una di argilla calcinata (frantumi di cro
liquefà l'acciaio di fusione non si può giuoli).
avere altra mira che di renderlo più o Alcuni chimici che ripeterono questi
mogeneo e per conseguenza fa duopo esperimenti trovarono gli stessi effetti.
che il metallo acquisti una perfetta liqui Aumentando la dose del carbonio nei
dezza e rimangasi qualche tempo in que due primi saggi e quella della ghisa gri
sto stato. La liquefazione poi di acciai gia nel terzo producesi ferro crudo in
duri e teneri mesciuti in varie propor luogo di acciaio. Se nel terzo saggio si
zioni è una maniera sicura di ottenere aumenta la dose del protossido ottiensi
prodotti di varie durezze secondo l'uso del ferro duttile. I risultamenti delle tre
cui si destinano, che sembra preferibile prime esperienze sono conformi alla teo
all'affinamento e che sarebbe general ria; nella terza si potrebbe adoperare la
mente adottata se non esigesse l'uso di ghisa bianca invece della grigia ; ma il
un altissima temperatura che cagiona risultamento della quarta è così eviden
una grande spesa di combustibili e di temente in opposizione coi principi della
crogiuoli. Agli articoli acciaio del Dizio chimica da non esservi dubbio che Clo
nario e di questo Supplimento abbiamo uet non sia stato condotto in errore sia
fatto alcun cenno di quanto si riferisce operando in vasi che non fossero chiusi
alla fabbricazione dell'acciaio fuso e qui perfettamente, sia confondendo un ferro
procureremo di compiere quanto riguar duro e crudo col vero acciaio. Alcuni
da questo soggetto, tanto importante per metallurgici pretendono che il miglior
l' Italia, ove questo ramo di industria modo di ottenere dell'acciaio fuso sia
non ha pur anco ricevuto quell'estensio quello mediante un miscuglio di ghisa
ne di cui sarebbe suscettibile. grigia e bianca fuse insieme nella pro
La teoria di Monge, Berthollet e Van porzione conveniente. Questa asser
dermonde, sulla natura del ferro consi zione però è tanto contraria alle idee
derato ne suoi tre stati metallici, destò in comunemente adottate che non fa biso
Clonet l' idea di provare vari modi per gno alcuna prova per rifiutarle. E pure
fabbricare l'acciaio fuso, della cui prepa una maniera difettosa di preparare l'ac
razione gli Inglesi facevano un arcano. ciaio quella di mescere la ghisa grigia
Cominciò egli i suoi esperimenti insieme ed il ferro duttile fusi, benchè non vi sia
con Chalat e li continuò poscia da sè dubbio che la intera massa non possa
Ottenne acciaio fuso: cangiarsi in una specie di acciaio; ma
23 o FoNDIToRE FoNDIroRE
questo riuscirebbe di assai cattiva qua ultimo quale sarà la quantità di carbo
lità, a meno che il ferro crudo non fosse mio che agirà sul ferro. Ne segue che la
di perfetta purezza. natura del prodotto ottenuto sarà piut
Mushet spinse ancora più oltre i saggi tosto un effetto del caso di quello che
che non abbia fatto Clouet e propose di un risultamento del calcolo.
preparare l'acciaio fuso con ferro duttile A rigore potrebbesi preparare l'ac
e con ricco minerale fusi insieme a con ciaio fuso liquefacendo il ferro duttile
tatto con carbone o grafite. Egli stabili con ghisa bianca della più pura, ed in
sce che la massima proporzione del car tal caso sarebbe da preferirsi quella che
bonio col ferro sia di r/go mentre inve contiene del manganese perchè sarebbe
ce Clouet pretende aver ottenuto dell'ac la più fusibile. Quanto alle proporzioni
ciaio anche con /2o. del ferro e della ghisa, dipenderebbero
Questi saggi di Clouet e di Mushet desse dalla natura di questa ultima e
servono per altro piuttosto a dimostrare dalle proprietà che si volessero dare al
la teoria che a dare utili applicazioni. In l'acciaio; se si diminuisse la quantità di
vero a qual fine fondere un corpo tanto ferro duttile diverrebbe più duro e più
refrattario quanto si è il ferro puro crudo, se la si aumentasse avverrebbe al
quando si può giugnere allo stesso scopo l'opposto, quindi converrebbe ricorrere
liquefacendo l'acciaio naturale o di ce all'esperienza per istabilire le propor
mentazione? Perchè ricorrere ad un me zioni. Questo metodo però non potreb
todo così incerto quando è tanto facile be adottarsi se non si potesse disporre
procurarsi dell'acciaio fuso con del di una ghisa tanto pura quanto non si
l'acciaio qualunque ? Diciamo che l'esito potrebbe ottenerla dai minerali, sicchè
di questa operazione è incerto, imper converrebbe comporla col ferro duttile e
ciocchè non si può mai conoscere preven col carbonio, o veramente affinare la
tivamente la quantità di carbonio che ghisa provegnente dagli alti fornelli me
entrerà in combinazione col ferro duttile, diante il mazeaggio (V. FeRao). Questo
quand'anche i vasi sieno chiusi e lutati espediente adunque non darebbe ve
colla maggior diligenza, attesochè per run vantaggio dal lato dell'interesse.
fondere il ferro duttile occorre un grado Inoltre converrebbe usare un grado di
di calore sì forte che dilata i crogiuoli e calore estremamente elevato e le pro
ne stacca i coperchi. Oltre di ciò l'esito prietà dei risultamenti sarebbero sempre
è anche incerto perchè nelle operazioni incerte, quindi è che giova meglio ado
in grande non si può mai produrre con perare come materia prima l'acciaio di
sicurezza l'alta temperatura che occorre cementazione anche per riguardo al
per ottenere un grado di fusione per l'economia.
ſetto. La riduzione dei minerali ricchi L'uso dell'acciaio fuso è divenuto as
con una piccola dose di polvere di car sai generale nell'Inghilterra e sembra
bone presenta le stesse incertezze e dà estendersi sempre più. Se lo fabbrica
inoltre un prodotto impuro a motivo particolarmente nell' Alemagna , nella
della presenza dei metalli terrosi, una Francia e nella Svezia, ma è probabile
parte dei quali entra in combinazione che in breve la preparazione di questa
coll'acciaio ed il rimanente forma un specie d' acciaio si limiterà soltanto
bagno di scorie che opponesi alla ridu ad alcuni paesi dotati dalla natura
zione, cosicchè non si può mai sapere da dei migliori ferri spatici. Le miniere
FoNDIToRE Fox Ditor E 231
della Val-Trompia sono di questo nu nelle debite proporzioni i prodotti della
mero, fusione possano in ogni caso particolare
Abbiamo veduto nell'articolo Acciaio avere le qualità ricercate. La esperienza
di questo Supplimento i metodi suggeriti ed una lunga abitudine sono le sole guide
da Breant per preparare l'acciaio con cui si possa affidarsi non potendosi dare
ferro e nero fumo, o con ferro metalli. alcuna regola generale intorno a questo
co e ferro ossidato, non chè quello di assortimento, attese le infinite variazio
Berthier con l'uso delle scorie, ma tutti ni che vi hanno nelle qualità degli acciai
questi metodi sembrano cedere quanto greggi e di quelli fusi che voglionsi
all'interesse economico all'uso dell'ac ottenere.
ciaio di cementazione. Siccome il ferro crudo non è saldabi
Da quanto dicemmo adunque risulta. le, e la ghisa bianca non differisce essen
che giova meglio preparare l'acciaio fu zialmente dall'acciaio temperato se non
so con un composto di ferro e di carbo perciò che contiene una maggior dose di
ne di quello che cogli elementi di questa carbonio, ne segue che la saldabilità del
composizione, avendosi il doppio van ferro dee scemare in proporzione inver
taggio di poter operare ad un grado di sa della quantità di carbonio che esso
calore molto più basso e di non ingan contiene. L'acciaio si salda a minor gra
narsi tanto facilmente sulla natura e le do di fusione del ferro ; ma duopo è
proprietà dei prodotti: l'acciaio che si guarentirlo diligentemente dal contatto
ſa fondere nulla perde del suo carbonio, dell'aria atmosferica: e per questo fa
ma soltanto il composto diviene più omo duopo intonacare i luoghi ove dee farsi
geneo e la unione delle parti di esso più la unione con un'argilla fusibile stempe
intima; mentre invece liquefacendo il fer rata nell'acqua per formare un leggero
ro duttile posto a contatto col carbone strato di scorie. Questa precauzione è
non si può in alcun modo regolare la vieppiù necessaria quando saldasi l'ac
quantità di esso che combinasi col me ciaio col ferro, poichè esigendo quest'ul
tallo. Ne segue che la materia più atta timo una calda più forte si è costretti
alla fabbricazione dell' acciaio fuso è di esporre l'acciaio al fuoco più a lungo
l'acciaio medesimo. La natura del pro di quello che esigerebbe la natura sua.
dotto dipenderà da quella dell'acciaio All'articolo Acciaio di questo Supplimen
greggio che si farà liquefare, il quale con to (T. I pag. 27) diemmo alcune av
la fusione diverrà più omogeneo, più vertenze per agevolare la saldatura del
denso e più tenace. Così se vuolsi otte l'acciaio fuso.
nere un acciaio talmente duro da non L'acciaio fuso è tanto più difficile a
poter essere saldabile, converrà adoperare saldarsi col ferro quanto più carbonio
un acciaio greggio che si avvicini piutto contiene, o quanto più duro e crudo di
sto alla ghisa che al ferro duttile. L'og viene, purchè tuttavia la durezza e la
getto essenziale dal quale l'esito della ope crudezza non provvengano dalla esistenza
razione dipende consiste adunque nell'as di straniere sostanze. Arriva finalmente
sortimento e nella scelta dei materiali. Gli un punto a cui il metallo cessa di poter
operai incaricati di questo lavoro devo si saldare. È probabile che la quantità
no possedere una perfetta cognizione de di carbonio che stabilisce questo limite
gli acciai, affinchè mescendo quelli che fra l'acciaio e la ghisa sia costante, ma
sono duri con quelli che sono teneri non se la conosce ancora con sufficiente
2 52 FoND 1 rotte FoND: roi e
esattezza. L'acciaio fuso che prepara espone ad un forte calore e lo si fa
vasi un tempo nell'Inghilterra non si quindi raffreddare lentamente. Così le
poteva saldare, ma distinguevasi dal ferro spranghe di acciaio fuso che provarono
crudo per la sua malleabilità, ed era un pronto raffreddamento nelle pretelle
quindi un prodotto intermedio fra il fer e che difficilmente lavoransi, possono
ro e la ghisa. Somigliava all'uno per senza fatica stirarsi dopo che vennero
chè malleabile, all'altra perchè non po per lungo tempo riscaldate, guarentite
teva saldarsi e non abbisognava di uno dall'aria. Per proteggerle dall' azione
straordinario calore per essere lique dell'ossigeno si coprono di un intonaco
fatto in maniera da riempire una forma formato di due parti di creta polveriz
qualunque. Sembra che mediante un zata ed una di carbone od anche con
leggero aumento di carbonio sarebbesi limature di ferro. Le calde molto pro
mutato in ferro crudo, e che se si aves lungate non scemano la quantità di car
se potuto con un mezzo qualunque sot bonio contenuta nell'acciaio, ma produ
trarre a quell'acciaio una piccola dose cono dei policarburi, la cui formazione
di carbonio o distribuirvelo diversamen esige però assai più tempo che non ne
te se ne sarebbe fatto un acciaio salda occorra per riscaldare le spranghe che
bile. Anche il Wootz da principio quando voglionsi lavorare o per distemperarle.
portossi in Europa non sapevasi nè la Finalmente le calde prolungate produ
vorarlo nè saldarlo come si fece da poi. cono una diversa distribuzione del car
L'acciaio fuso non sucettibile di sal bonio nella massa del metallo che divie
darsi serve tuttavia per molti oggetti il ne allora più dolce e più malleabile.
cui merito essenziale consiste nella poli Una volta credevasi esservi dell'acciaio
tura e nella durezza. Esige molte cure fuso che non si potesse lavorare a mar
per essere lavorato perchè ad un forte tello, dovendosi gettare gli oggetti che
calore cade in pezzi, nè si può lavorarlo si volevano fare con quel metallo; in
se la calda è troppo debole. questo caso però non dovevasi più dargli
A primo aspetto può sembrare straor il nome di acciaio, non distinguendosi
dinario che l'acciaio di cementazione questo dalla ghisa bianca se non che
sia più facile a saldarsi che l'acciaio per la sua malleabilità. L'acciaio molto
fuso proveniente da esso, mentre invece duro differisce invero dal ferro duttile
siccome durante la fusione può dimi pel non potersi saldare. Ma questa di
nuirsi alcun poco la quantità del carbo stinzione non è caratteristica poichè la
nio, così parrebbe che il secondo do maggior parte degli acciai possono sal
vesse essere più saldabile del primo. darsi; quello non saldabile è il più du
Conviene attribuire questo fatto all'in ro, il più crudo, il più compatto ed il
tima combinazione che ha luogo del meno duttile, perchè somiglia maggior
carbonio col ferro nell'acciaio fuso, ed mente alla ghisa bianca. Allorchè si co
alla poca omogeneità dell'acciaio di ce nosce perfettamente l'acciaio che si vuol
mentazione che componesi di parti du fondere può comporsi a proprio talento
re e molli, le ultime delle quali agevola un acciaio dolce e tenace o duro e crudo
no la saldatura. Questo medesimo fatto che si avvicini al ferro o alla ghisa, dalla
collegasi inoltre con un'altra proprietà quale potrà distinguersi soltanto per la
dell'acciaio fuso ed è quella che la sua sua duttilità.
saldabilità cresce notabilmente se lo si La fusione si fa entro crogiuoli in
FoNDIroRr FosdiroRR 235
modo simile a quello della ghisa (V. guali da una grata che lo attraversa nel
FoNDIToRE in ferro), ma il calore esser dee mezzo. Mettonsi due crogiuoli da cia
molto più forte; pel che occorre far in scun lato della grata sicchè il fornello ne
modo che i fornelli abbiano una corren può contenere quattro. Si fanno entrare
te più attiva. Si possono cingere i cro ed uscire da aperture fatte nelle facce la
giuoli di coke incandescente e riscal terali e chiuse con muramento di mat
darli in un fornello a manica od anche toni quando il fornello è in attività. Riscal
collocarli in fornelli a riverbero simili a dasi col carbon fossile poichè le legna
quelli delle vetraie. I fornelli a vento esigerebbero una grata troppo larga e
vengono in generale preferiti; avvivasi non darebbero sufficiente calore. Dalla
la corrente mediante tubi od ugelli adat to delle due facce che non hanno aper
tati al ceneraio e con canne di cammino
ture praticansi alcuni canali che ricevo
molto alte. Non potrebbe si adoperare no la fiamma e la conducono alla sommi
carbone di legna perchè non dà suffi tà della volta d'onde passa nel cammino;
ciente calore, volendo pure servirsene in tal guisa i crogiuoli trovausi invilup
converrebbe che i fornelli fossero molto pati da ogni parte dalla fiamma che li ri
profondi, cioè che la grata fosse a gran scalda uniformemente. L'apertura la
de distanza dall'apertura interna del sciata nella volta deve esser piccola af
cammino, e sarebbe duopo rinnovare finchè non possa entrarvi la fiamma con
frequentemente i carboni, ciò che sareb troppa forza, nè fare a meno di entrare nei
be molto incomodo e cagionerebbe gran canali onde abbiamo parlato; questi comu
de perdita di tempo e spesa di combu nicano nella parte superiore della volta
stibile; per le quali ragioni tutte giova col cammino, il quale dee farsi quanto
meglio far uso del coke. Può accrescer più alto è possibile. Questa maniera di
si la affluenza dall'aria facendo fori co fondere l'acciaio presenta inconvenien
nici immediatamente sotto della grata ti d'ogni maniera: è difficile porre a
nelle tre facce del cemeraio e stabilendo luogo e levare i crogiuoli; perdesi tempo
un canale di comunicazione fra la grata a murare le aperture fatte nelle facce
e l'aria esterna, canale che farebbe si laterali del forno, e l'acciaio, se non è
aprire al norte dell'edifizio e che si molto duro, difficilmente si liquefà. Quan
guernirebbe di un registro scorrevole do vuolsi produrre un acciaio dolce e
per regolare la corrente dell'aria. Il saldabile conviene operare col fuoco di
fornello non può ricevere che un solo carbone; imperciocchè si devono impie
crogiuolo per volta dovendosi circon gare acciai greggi poco carburati e per
darlo di combustibile ed essendo d'uopo conseguenza molto refrattari. Aggiunga
di ristrignere il focolare ad oggetto di si inoltre che i crogiuoli nei fornelli a
concentrare il calore. Deesi a Broling riverbero facilmente screpolano o si fen
una descrizione ben particolareggiata di dono, al che sono assai meno esposti nei
quanto concerne la fabbricazione del fornelli a vento dove si trovano cinti di
l'acciaio fuso che è d'altra parte estrema carboni accesi.
mente semplice. Le qualità dei crogiuoli meritano la
Per produrre la fusione con un fuo più grande attenzione. Quelli fatti di
co di fiamma impiegasi una specie di grafite hanno la proprietà di non iscre
fornello a riverbero di piccole dimensio polare, di resistere al più alto calore e
ni, il cui suolo è diviso in due parti u di passare dall'una all'altra temperatura
Suppl. Di.Tecn. T IX. 7o -
254 FoNDITor E FoNDIToRE
senza alcun danno; ma vendonsi tal flusso purchè i crogiuoli fossero chiusi
volta a prezzi assai cari. In que paesi ermeticamente e si avesse la certezza
ove riescono troppo costosi si fanno i che il calore non li potesse aprire. A
crogiuoli con una argilla molto refratta tal fine può giovare che il coperchio dei
ria, che si mesce con sabbia pura quar crogiuoli non sia fatto con materie mol
zosa, o meglio ancora con quella argilla to refrattarie; affinchè per un principio
fortemente calcinata insieme a frantumi di fusione possa incollarsi contro la boc
di vecchi crogiuoli per rendere la terra ca del crogiuolo ed otturarlo più esatta
meno grassa, diminuire il ristringimento mente. La esistenza del flusso o della
e prevenire le fenditure. E duopo ad scoria che ne risulta è molto incomoda
ogni modo cuocere sempre assai forte all'atto di versare il metallo liquido nel
mente i crogiuoli, scartando quelli che le forme.
mostrano qualche difetto. Alcuni pratici La temperatura dee innalzarsi grada
metallurgici assicurano che i crogiuoli di tamente senza dare nel principio un col
argilla fatti comprimendola fra due stam po di fuoco violento. I crogiuoli si de
pi, a quella guisa che si è indicato alla vono riscaldare più fortemente alla loro
parola CaoGIUolo di questo Supplimento base affinchè il metallo posto nella parte
(T. VI, pag. 285) e come si fanno le inferiore possa liquefarsi il primo. La
coPPELLE d'assaggio, resistono meglio al durata della fusione ed il numero delle
calore, sono più densi e possono soste volte che si dee ricaricare di coke il for
mere un maggior numero di fusioni che nello dipendono dall'attività della cor
i crogiuoli fatti a mano: è duopo però rente e dalla fusibilità dell'acciaio ed
cacciare a forza il nocciuolo nella mate anche in tal caso la esperienza è la mi
ria argillosa contenuta in uno stampo di glior guida. Talvolta continuasi la fusio
ferro e quindi non fabbricansi bene che ne per varie ore, ma in ogni caso è duo
con l'aiuto di un torchio. La capacità po sempre che la massa venga tenuta in
dei crogiuoli può variare secondo l'uo istato perfettamente liquido per alcuni
po; ma d'ordinario non soglionsi dar minuti prima di colarla.
loro più che 15 centimetri di diametro Levansi i crogiuoli dal fornello con
e 2 t di altezza, di maniera che conten tanaglie curve ed il metallo liquido si
gono tutto al più 2o a 25 chilogrammi versa entro pretelle di ferro di forma
di acciaio. -
quadrata od ottagona, fatte per lo più di
Anticamente facevasi un grande arca due pezzi che possonsi separare. Le
no della composizione del flusso desti spranghe di acciaio ottenute in tal guisa
nato a coprire il metallo durante la li vengono poscia lavorate a martello con
quefazione. E' chiaro che questa mate varie cautele prima di essere poste in
ria dee avere tali proprietà da non po commercio. Le pretelle non hanno ad
tere nè levare al ferro del carbonio, nè avere una capacità troppo grande, ma ta
cedergli veruna sostanza straniera. Il ver le da essere interamente riempite. Quan
tro perfettamente puro misto ad un po do lo sono copresi l' acciaio con uno
co di borrace che ne acceleri la fusione strato di argilla o di terra grassa, affin
è per conseguenza il miglior composto chè rimanga ben compatto e non pre
che possa usarsi per coprire l'acciaio senti puliche dopo il raffreddamento. Ben
(V. Acciaio, T. I del Dizionario, pag. si comprende senza che occorra accen
54 ). Potrebbesi anche fare a meno del narlo che la corrente d'aria deve essere
FoNDrrone FoNDIToRE 235
totalmente intercettata quando si voglio biamo veduto nel luogo qui sopra citato
no levare i crogiuoli. come Bagnold abbia indicato i metodi
Dalle esperienze di Clouet risulta che che ei diceva seguirsi alle Indie per fare
i componenti del vetro adoperati come le canne da fucile e le lame di sciabola,
flusso producono tutto altro effetto che e come il nostro Crivelli in Italia sia riu
questo vetro medesimo quand'anche scito ad imitare i lavori indiani; pari
venissero adoperati nelle dosi volute per mente all'articolo DAMAschino del Dizio
formare questo ultimo; sembra che una nario abbiamo veduto come Clouet in
parte del potassio e del silicio si combi Francia abbia tentata la stessa via ed
nino coll'acciaio aumentandone la cru anch'esso con eguale buon esito. Se per
dezza; mentre invece i silicati fusi allo rò si fanno liquefare queste stoffe di ac
stato di vetro non possono più agire sul ciaio il disegno damaschino artifizialmen
metallo. te ottenuto svanisce, mentre invece la fu
In Inghilterra preparasi sovente l'ac sione non fa che cangiare la forma dei
ciaio fuso con le cime delle spranghe di disegni nell'acciaio orientale. La fragi
acciaio cementato, le quali contenendo lità delle lame di Damasco è un' altra
più carbonio che la parte di mezzo delle prova che non provengono da un mi
spranghe, formano un acciaio assai crudo, scuglio di ferro e di acciaio. Riconosciu
inetto a qualsiasi uso, ma convengonsi tosi quindi da queste prove essere evi
benissimo alla preparazione di un accia dentemente un acciaio fuso quello in
io fuso, duro e non saldabile. Gli usi diano, ed aggiuntesi a ciò le esperienze
dell'acciaio fuso si moltiplicarono ivi di tal e le spiegazioni di Breant da noi riferite
maniera che in molte officine fabbric si nel Dizionario all'articolo più volte ci
l'acciaio di cementazione pel solo og tato DAMAscano (T. V, pag. 159), i ten
getto di cangiarlo in acciaio fuso. tativi cangiarono direzione ed alcuni at
Delle varie leghe che può formare tribuendo alla lega con altri metalli le
l'acciaio con altri metalli e delle pro proprietà dell'acciaio indiano cercarono
prietà loro, si è parlato agli articoli ac di imitarlo per appunto con leghe, come
ciaio, e FeRR o di questo Supplimento Stodart, Faraday, Merimè, Henry, Bre
(T. I. pag. 29 e T. VIII, pag. 252 ). ant, Berthier, e Lewis, i risultamenti dei
Del Wootz o acciaio di Damasco. E quali trovansi accennati agli articoli FER
questa una specie di acciaio provegnente Ro, Acciaio e DAMAschi No (Dizionario
dall' Indie la cui preparazione rimase T. I, pag. 56, 44; T. V, pag. 159 e
per lungo tempo un secreto, il quale da i 4o; Suppl. T. I, pag. 28; T. VIII, pag.
va luogo a molte e diverse supposizioni 255, 234); altri invece attribuendo al
ed ipotesi, alcune delle quali assai strane la proporzione del carbonio ed al modo
in questo Supplimento stesso aecen di unione di esso col ferro la damaschi
naronsi all'articolo da Maschi No (T. VI, natura cercarono di imitarlo con questo
pag. 557). Per lungo tempo si è credu mezzo, e così fecero Breamt fondendo in
to non essere questo acciaio che una sieme ghisa grigia e ghisa ossidata (V.
stoffa composta con la unione di varie DAMAschino del Dizionario T. V, pag. 1 4 1)
lame di ferro e di acciaio saldate insie e Berthier con la ossidazione del ferro
me, e la superficie marezzata delle lame (V. Acciaio del Supplimento T. I, pag.
di sciabola dovette invero dar luogo a 28 ). -

questa supposizione, dietro la quale ab Queste ricerche sparsero non poco


256 FoNDI roRE FoNDIToRE
lume sulla fabbricazione dell'acciaio in grata sotto alla quale praticasi un foro
diano. Il metodo seguito dagli orientali per ricevere l'acciaio fuso; alcune spran
nella preparazione del wotz venne de ghe di ferro poste su queste pietre rice
scritto assai minntamente da Buchanan vono il combustibile che è un carbone
e da Heyne (a). Lo si ottiene dalla fu assai duro e pesante, ben diverso da quel
sione del ferro duttile con piante che si lo di quercia. Al disotto della grata so
carbonizzano nel corso dell' operazione. no dei mantici mossi a braccia. Acceso
Questo acciaio dee le sue qualita ad un il fornello non si ha più che ad alimen
ferro ottenuto con l'affinamento imme tarlo di combustibile. Il ferro si carbu
diato dei minerali dietro metodi analoghi ra, si fonde, scende nel crogiuolo fatto
al lavoro dei Stuckoffen, con i quali, co espressamente e si cola tosto nelle pretel
me può vedersi all'articolo FeaRo, si han le. Il calo in questa operazione che dura
no sempre prodotti di ottima qualità. 4 giorni è di un 55 per cento circa.
Fondesi il ferro stratificato con certe (C. J. B. RARsTEN-H. LANDRIN.)
piante in piccoli crogiuoli che possono Fonditore in bronzo ed ottone. A
contenerne tutto al più un chilogramma: quale antichità risalga quest'arte, quali
alla piccola quantità di materia così la sieno i vantaggi del bronzo e quanti e
vorata ad un tratto dee forse attribuirsi come varii gli usi di esso, può vedersi agli
la omogeneità del prodotto, ma questa articoli BRonzo del Dizionario e di que
maniera di operare è assai dispendiosa: sto Supplimento, nei quali ed in quelli
Lasciasi raffreddare l' acciaio assai lenta CANNoNI, Bocche di fuoco, DoRAToRE
mente nel crogiuolo, il quale per conse CAMPANA, molto pure si è detto intorno
guenza non può servire che per una sola alla varia composizione delle leghe, ed al
fusione. I Persiani lavorano l' acciaio le proprietà di ciascuna di esse più al
fuso in maniera più semplice, la quale l'uno scopo che all'altro convenienti,
ci viene descritta nel modo seguente da ad alcune avvertenze necessarie nel fon
Amstad Mohammed Ali nel T. VIII del derle e nel modo finalmente di dar loro
Giornale dell'Istituto Reale di Londra una specie di tempera. Questo articolo
a pag. 16o. adunque non dovrà riguardarsi che sic
Adoperasi un ferro recato dalle mon come un compimento di quelli: suppli
tagne, i metodi della cui fabbricazione si remo quindi con citazioni alle lacune che
ignorano; formasi un fornello quadrato necessariamente dovremo qui lasciare per
di 4 piedi di lato e 6 a 7 di altezza, i non ripetere quanto altrove si è detto.
cui muri non sono grossi che 8 a 9 polli Venendo primieramente a parlare dei
ci; 16 pollici al dissopra del suolo metton materiali che adopera in generale il fon
si in taglio delle pietre piane incrociate ditore in bronzo osserveremo che le
per ogni verso in guisa da formare una opinioni sono ancora divise sulla prefe
renza da darsi ai metalli nuovi od ai vec
(a) Buchanam, Journey from Madras chi, per formare la carica del forno; al
through the countries of Mysore, Canara,
and Malabar. Tre volumi. Londra, 18o7. cuni fonditori credono che la lega di ra
A brief report of the manner used by me e di stagno divenga tanto più inti
the natives of northen Circass in smelting ma, quanto maggior numero di fusioni
iron, with some observation by Doctor B. ha
Heyne. Oriental reportery published at the
." il bronzo. Altri considerano
charge of the East-India company,by Dalrym l'ossido che si forma in queste fusio
ple. Londra, 1808. Tomo II, pag. 495 a 496. mi successive come capace di alterare la
Fondirone” FoNDIToRE a 57
purezza della lega. E probabile che il do la diversa natura e le proporzioni dei
rame e lo stagno si affinino colle fusioni componenti; sul che però aggiugneremo
successive e si sbarazzino in tal modo qualche altra osservazione ed alcuni fatti.
dei metalli più ossidabili che li deturpa Il bronzo è sempre più duro e
no. Si dee dunque approvare la regola più fusibile del rame. E leggermente
che fissa ad un decimo della carica la malleabile quando contiene 85 o 9o
proporzione di rame nuovo che si dee per cento di rame; la tempera lo rende
aggiungere ai bronzi vecchi. La incertez sempre più tale. Si ossida assai lenta
za però della composizione dei vecchi mente all'aria umida ed è opportunissi
bronzi e la necessità di farne l'analisi so mo sotto questo rapporto per molti
no spesso un obbietto all'uso di essi (V. usi. La densità del bronzo è superiore
Baonzo Diz. T. III, pag. 1 1 o; Suppl. alla media dei metalli di cui è formato.
T. II, pag. 454 e DoRATURA Suppl. T. E' raro però che il bronzo fuso presen
VII, pag. 127). Intorno alla varia quali ti il suo massimo di densità; la cristalliz
tà delle leghe per quanto la composizio zazione, e alcune puliche sconcertano la
ne di esse vi possa influire si è in più sua tessitura, e producono dei vuoti che
luoghi parlato; così all'articolo CANNo rendono la densità apparente minore
ne (Suppl. T. III, pag. 568 e 569) e della densità reale. Briche ha fatto a
più a quelli BRonzo (Diz. T. III, pag. questo proposito alcune esperienze cer
1 1 1 e 1 1 2, e Suppl. T. II, pag. 455), ab cando di evitare queste cause d'errore.
biamo indicato quale sia la densità secon Eccone i risultamenti :

Lega formata di Densità Densità -

oo rame più osservata, ci Differenze


4 stagno 8,79 8,74 e,o 5
6 - 8,78 8,71 o,ò7
8 8,76 8,68 o,o8
l o 8,76 8,66 o, 1 o
l 2 8,8o 8,65 o, 17
i4 8,81 8,61 o, 2 o
I6 8,87 8,6o o, 27
33 8,85 8,45 o,4o
l 0O 8,79 8,o5 o, 74.

Se questi numeri sono esatti, è evi-lventivamente in polvere fina le leghe


dente che la contrazione cresce colla che si vogliono pesare, per distruggere
quantita di stagno. Ma non bisogna farsi l'effetto variabile della tessitura. La den
illusione sulla misura di questi risulta-sità del bronzo è uno degli elementi i
menti, poichè essi provano solo che il più importanti della fabbricazione dei
bronzo diviene più omogeneo ed acqui- cannoni; ma per determinare la natura
sta una grana più fina, a misura che si della lega la più favorevole sotto questo
aumenta la quantità dello stagno. Per rapporto bisognerebbe studiare la legge
determinare il punto in cui l'aumento del fenomeno, astrazion fatta dagli effet
di densità raggiunge verosimilmente il ti della modellatura, sopra pezzi ſusi sot
suo massimo, bisognerebbe ridurre pre-tili e ridotti in polvere fina.
238 Fondi roRE FonDrroRe
Siccome però si è notato all'articolo sibile che si è formata durante il raffed
CANNone (Suppl. T. III, pag. 567) rare damento. Contiene in generale 8 parti
volte la composizione del bronzo è uni di rame sopra 1 di stagno oppure 19 di
forme ed omogenea in tutta la massa del stagno sopra 1 oo di rame. Dussaussoy
getto. Osservò di fatto Dussaussoy che se ne è assicurato con diverse analisi.
quando si getta del bronzo ordinario Del resto, questa lega possiede proprie
entro forme in sabbia, si stabilisce spes tà affatto distinte.
so verso il getto, due o tre minuti dopo Questo fatto stabilisce nel modo il
la colatura, un sobbollimento tanto più più positivo ciò che accade durante il
prolungato quanto più forte è la massa raffreddamento del bronzo, e dimostra
della lega, e più elevata la sua tempera che non si possono mai ottenere grandi
tura. La parte del bronzo cacciata fuori pezzi omogenei. Infatti, appena inco
si rappiglia sotto forma di fungo. Con mincia il raffreddamento, la lega meno
tiene sempre molto maggior quantità di fusibile che possa prodursi, si cristalliz
stagno della massa stessa. Questo nota za, e la massa si ristringe; ma bentosto
bile fenomeno ha relazione colle proprie la pressione della colonna metallica sfor
tà più importanti del bronzo. Dipende za la lega liquida a scorrere nello spazio
esso dalla divisione che si stabilisce col vuoto, che si è fatto alla circonferenza
raffreddamento nella massa di questa od a risalire verso la parte elevata della
lega. Una parte del rame o dello stagno forma. Dal che ne viene che si stabili
forma una lega che si consolida, mentre sce una separazione per modo che a
un'altra parte di questi due metalli co qualche distanza della base inferiore del
stituisce un'altra lega che rimane ancor la verga ed al suo centro si trova il mas
liquida per qualche tempo. Se per la simo di rame, mentre alla circonferenza,
natura compatta della forma, i gas non verso la base inferiore ed in tutte le parti
possono sfuggire a traverso le pareti di della base superiore, si trova il massimo
essa, salgono attraverso la massa metallica, di stagno. Questa cosa è stata posta
scacciando davanti ad essi la lega fusa fuori di dubbio dalle esperienze del
che contiene ancora. Il bronzo traboc Dussaussoy, fatte su verghe quadrate o
cato offre dunque il mezzo di conoscere schiacciate di tredici pollici di altezza.
la composizione di questa lega più fu
Alla superficie Al centro Alla base
ed a 6 poll. ed a 6 poll. superiore
dalla base dalla base o alla boeca
Forma in terra. Verga -

quadrata di 5 poll. so-) Rame 98.9 1 oo,6 1oo,5


pra i 5 di altezza, pe) Stagno 1 2, i 1 o,4 1 o,5
sante 4 o L. - -- -

1 I 1,o I I I ,o I 1 1,o

Forma in sabbia, minori Rame 99,9 1 oo,9 92,9


dimensioni. Stagno 1 1,1 I o, i 18, i

1 º 1,o i 1 1, o 1 1 1. o.
-

l
FoNDIT.on E FoNoiron E 259
Un altro effetto che importa al fondi del prodotto che si ottiene ; ma anche
tore di conoscere si è anche il ristrigni rigorosamente osservando tutte le caute
mento che provano i metalli nel combi le possibili il bronzo subisce sempre nel
marsi, e del quale si è parlato all' arti fondersi un qualche cangiamento che
colo CANNoNe sopraccitato (Suppl. T. può dirsi pressochè inevitabile. In fatto
a
lº i
III, pag. 569) il quale potrebbe indur il bronzo sottoposto alla fusione col con -
. ;
.
ve in qualche errore se si misurasse la tatto dell'aria si ossida; e quantunque
quantità di metallo da fondersi immer lo stagno ed il rame si ossidino nello i
gendo il rame e lo stagno separati in un stesso tempo, l'ossidazione dello sta e
-
liquido, a quella maniera che venne in gno procede più celeremente di quel
dicata parlando dell'arte del Fonditore la del rame, di modo che la lega residua -

in generale (pag. 2 o7); si opererà si trova più ricca di rame. Dussaussoy


quindi con più sicurezza misurando il ha fatto su questo soggetto delle espe a
- - -
volume della lega di già formata anzichè rienze, di cui riferiamo i risultamenti. º -

quello degli elementi di essa. Egli si è servito della lega ordinaria – l


Parlando più innanzi delle avvertenze de cannoni, formata di 1 o o rame ed
da aversi nel fondere il bronzo vedremo 1 stagno. Le verghe erano fuse in
come la trascuranza di queste possa sabbia.
º
grandemente influire sulla composizione -

Composizione.
Numero Peso delle Perdita Densità della - -

fusioni, verghe. per 1 oo. lega Ira nle. stagno.

l 268 once 1,2 8,565 1 o o, 5 1 o, 7


2 236 1,6
i
8,46o oo, 7 1 o,5
3 2o4 2, i 8,586 1 o 1,8 9,2
4 i 72 2,5 8,478 1 o5,o 8, o -

5 i 4o 2,6 8,529 1 o 4, o 7,o -

6 1 o4 5, o 8,5 o o 1 o 5,5 5,5.

Oltre all' inconveniente che risulta bellissima e senza puliche. In genera


dallo sconcertamento delle proporzioni le, l'ossidazione procede in modo che
della lega, per effetto delle riſusioni, se per una parte di stagno che si ossi
ne osserva un altro che si è manifestato da, ve ne sono due o tre di rame sol -
specialmente cominciando dalla quarta, tanto che si ossidano nello stesso tempo, -
- -

-
i

ed è la produzione di numerose puliche mentre la lega contiene dieci volte più -

-
º

nelle verghe, ed inoltre l'interposizione rame che stagno. º -

di una notabile quantità di ossido nella Dei danni che reca al bronzo la esi -

-
loro massa. Il bronzo ha dunque, sotto stenza del piombo, ed in alcuni casi an
questo aspetto, le proprietà del rame che dell'arsenico, si è parlato all'articolo si

s .
puro. Dussaussoy si è assicurato che CANNone, (Suppl. T. III, pag. 574) co º --

è assai facile rimediare a questo incon me pure in quel medesimo articolo a


veniente. Le verghe 5 e 6, rifuse in (Suppl. T. III, pag. 57o e 574, e Diz.
-
contatto con carbone e con aggiunta del - T. III, pag. 1 o 9 ) si è parlato del van
lo stagno necessario per ricostituire la taggio che vi possa essere nell'unire al -
r -
lega dei cannoni, hauno fornito una lega bronzo un poco di ferro o di zinco. Fi
º
24o FoNoiroRE FoNDITolte
malmente in più luoghi degli articoli dian tamtam, dei cembali, delle medaglie o
zi accennati si è parlato della influenza delle monete. In fatti, i pezzi colati, indi
che ha la composizione del bronzo sul temperati, possono essere lavorati al mar
suo colore, sulla sua durezza, sulla sua tello, al tornio, o battuti col bilanciere.
tenacità, sul grado suo di fusione, sulla Quando sono ultimati, si rende loro con
sua sonorità e sulla facilità più o meno la ricuocitura, la durezza del bronzo.
grande di potersi dorare (Diz. T. III, Risulta dalle esperienze di Dussaussoy
pag. 1 o 1, 1 o8, 1 1 1 e 1 1 2 ; Suppl. T. che la lega formata di 8 atomi di rame
II, pag. 4 15; T. III, pag. 568, 569 e sopra 1 di stagno è quella che regge
37o; T. VII, pag. 127). meglio alla tempera. La sua tenacità au
Una importante proprietà delle leghe menta sempre con questa operazione,
del bronzo si è quella scopertavi dal qualunque sia la grossezza delle verghe;
Darcet di temperarsi allorchè lasciansiraf mentre le altre leghe guadagnano in te
freddare lentamente e di rendersi più nacità a deboli dimensioni, ma per
duttili mediante un improvviso raffred dono al contrario quando i pezzi hanno
damento (V. Diz. T. XII, pag. 426, e più di quattro o cinque linee di grossez
suppl. T. II, pag. 456; T. III, pag. 568. za. Ecco alcuni dei risultamenti ottenuti
Le arti ricavano partito da queste di si a questo proposito.
verse proprietà per la fabbricazione dei

Rame 95 9o 85 8o 75
Stagno 5 I O I5 2O 25

IOO I Oo I 00 I OO I 00

Prima della tempera, densità 7,92 8,o8 8,46 8,67 8,57


Dopo la termpera, densità 7,89 8,oo 8,55 8,52 8,51

Prima della tempera, durezza 1 o0 I OO I OO 1 OO 1 oo


Dopo la tempera, durezza 99 98 96 92 9I
Saggio di 314 di linea di grossezza. - - -- - -

Prima della tempera, tenacita 8o 66 48 5o 7o


Dopo la tempera, tenacità Ioo I OO I OO I OO l oO

Saggio di 8 linee di grossezza. - -

Prima della tempera, tenacità 1 oo 1 oo 8o 8o 1 oo


Dopo la tempera, tenacità 75 78 I OO 1 oo 55

Dettate così quelle nozioni che pos-pratiche dell'arte sua in quanto solo
sono essere di guida al fonditore nello però differiscono da quelle comuni agli
scegliere quella composizione di bronzo altri metalli onde parlossi all'articolo
che meglio si addice al lavoro che vuol roNDitoRe in generale, e senza occuparsi
eseguire ed a conoscerne le propietà prin- di quelle che spettano peculiarmente alla
cipali, passeremo ora ad esaminare le fusione di un dato oggetto, della esecu
FoNDIToRE FoNDrroRe 24 1
zione del quale o qui in seguito o nel ghi 8 pollici, larghi 4 e grossi 2, i quali
l'articolo ad esso spettante dee tenersi hanno ad essere refrattari massime quel
separatamente parola. li che sono all'interno. Sono distanti
La officina del fonditore in bronzo è di 2 in 2 piedi, cioè a dire i vuoti sono
quasi sempre posta al pian terreno, più o grandi quanto i pieni, ma allorchè sono
meno grande e con più o meno fornelli se posti all'interno i mattoni che vi forma
condo l'importanza sua. Un mantice co no come la fodera, il loro vuoto interno
mune a contorno di cuoio mosso a braccia trovasi ridotto a 8 pollici in quadrato es
può bastare per tre fornelli, purchè il sof sendo profondo due piedi dalla bocca
fio venga ugualmente scompartito me alla piastra del fondo; la massa dei
diante un tubo a più rami che vada ne fornelli è guernita all'intorno di cerchi
gli intervalli separati da 5 robinetti. Non di ferro grossi 6 linee su 5o a 36 di
deesi allontanare il mantice dalla massa larghezza e sono collocati al di sopra di
dei fornelli, nè i tubi devono avere go una fossa che serve a nettare il fornello
miti se non che rotondati, per diminuire ed a ricevere il metallo che vi si span
quanto è possibile ogni resistenza che si desse nel caso che i crogiuoli si fendes
opponga allo scorrere dell'aria. La fig. sero o si bucassero colà dove sono del
4 della Tav. XVI delle Arti chimiche le piriti. Questi cerchi legano spranghe
mostra la pianta di una grande officina di ferro verticali che contribuiscono ad
di fonditore in bronzo. a è una gru di impedire l'allontanamento chè può pro
ghisa collocata nel mezzo e piantata so durre nei muri l'eccessivo calore. Al di
pra un massiccio di muro. Per quanto è sotto del vano di ogni fornello avvi una
possibile questa gru dee girare nel mezzo fossa formata di una cassa di ghisa l'aper
dello spazio vuoto della fonderia, per tura della quale è di 9 pollici sopra 6
maneggiare le forme e prestarsi a qualsia di larghezza. Nella parte posteriore avvi
si altro servigio occorrente della fusione; un foro di un pollice, pel quale entra
b strettoio che tiene unite varie forme l'aria. Questa fossa che rimane aperta
disposte perchè vi si getti il metallo. sul dinanzi è serrata nel muramento da
Dopo che queste vennero calate nella 5 lati, il suo fondo poggia sul suolo e
fossa destinata a tal uopo riempiesi quel sulla parte superiore che resta aperta a
la di sabbia; c telaio disposto anch'esso guisa di cassa mettesi un robusto telaio
in una fossa per improntarvi il modello quadrato di ferro o di ghisa i due lati
del cilinduo di una tromba; d mantici del quale che sono sul dinanzi e al di
ad assicelle mobili, ciascuno dei quali dà dietro tengono 4 fori che corrispondon
il soffio a 5 fornelli ; e fornelli fatti di sia 2 a 2 nei quali si passano due spran
mattoni refrattari, f tubo a robinetti per ghe rotonde auncinate da un capo sulle
la distribuzione del soffio dei mantici quali poggia la piastra che forma il fon
in ciascun fornello, gaperture delle fos do del fornello gli angoli della quale so
se e dei fornelli che si otturano quan no tagliati via per modo che l'aria pos
do agiscono i mantici, h leva in bilico sa salire pei 4 angoli del fornello ed ali
che dà il moto ai mantici, i casse piene mentare il fuoco di carbone che trovasi
di sabbia per gettarvi, k tavole per farvi intorno al crogiuolo. Prima di far agire
i modelli e telai sovrappostivi, l botti il mantice si ha cura di chiudere con
piene di sabbia preparata di fresco. sabbia da forme la parte anteriore della
La massa dei fornelli è di mattoni lun fossa, cosicchè l'aria introdottavi nun
Suppl. Diz. Tecn. T. IX. 31
24 a FoNDIToRE FoNDiroRE
trovi altra uscita che pel fornello qua chè il fuoco, che dee aver cessato di fu
drangolare che contiene un crogiuolo mare non è ancora molto acceso ; spes
rotondo di 5 pollici di diametro e 1 i se volte in questa prova il crogiuolo si
all'incirca di altezza. fende e si sente uno strepito acuto, simi
Le fig. 5 e 6 rappresentano la pianta le a quello di una lastra di vetro che si
e l'alzata di uno di questi piccoli fornel rompa. Ciò può dipendere dall'averlo
li veduti sopra una scala più grande; riscaldato troppo rapidamente o dall'es
che nella fig. 4. Vedesi in g la fossa che sere stato bagnato od aver ricevuto del
è al basso del fornello ed in o il crogiuo l' umidità nel magazzino. Quando que
lo disposto sopra un piedestallo di pie sto non è ben asciutto può avvenire che
tra s che lo sostiene in mezzo ad un for occorra di provarne fino a sei prima di
colare ripieno di carbone; rè una pia trovarne uno di buono. La maggior parte
stra di ferro con 4 aperture negli angoli dei fonditori hanno la buona abitudine
per lasciar passare il soffio dei mantici di porre i loro crogiuoli sul disotto della
intorno al crogiuolo; t è un'intelaiatura capanna del cammino ove ricevono un
di ferro o di ghisa che si mette imme dolce calore che li prepara alla ricuoci
diatamente al di sopra della fossa sul tura che si dà loro prima di introdurvi
fondo del fornello; v sono caviglie di fer il metallo. Quando il crogiuolo riceve la
ro che attraversano la intelaiatura tper prova della ricuocitura senza rompersi,
sostenere la piastra re per conseguenza allora si ottura la fossa o recipiente che
il piedestallo s non che il crogiuolo ripie è dinanzi al fornello con una piastra di
no di metallo; u cerchi di ferro che cin ferro, lutasi esattamente l'apertura ester
gono la massa dei fornelli per renderne na, apresi il robinetto e ponesi in co
più solida la costruzione; a foro pel qua municazione il fornello coi tubi del
le l'aria dei mantici giugne nella fossa mantice. Il fonditore prende allora con le
donde passa nell'interno dei fornelli. pinzette il crogiuolo verso il fondo, leva
In generale la prudenza vuole che il le tanaglie che lo sostenevano, ordina al
fonditore abbia grande avvertenza nello garzone di far tremolare il mantice, vale
scegliere i crogiuoli battendovi sopra a dire di soffiar leggermente fino a tam
con le nocche delle dita per sentire dal to che cala con lentezza il crogiuolo con
suono se sono sani o fessi ed esaminan
l'apertura rivolta verso il fondo del for
do se contengano piriti marziali od ab nello. Il crogiuolo si arroventa fino a
biano altri difetti. -

bianchezza sugli orli, il che fatto se lo


Questi crogiuoli per essere conservati leva prontamente dal fornello e se lo
devono porsi in luogo asciutto, disposti a capovolge in guisa che la sua bocca sia
mucchi sopra tavole in modo che non volta all'insù, come dee stare per farvi
possa giugnere ad essi veruna umidità, la fusione. Il fonditore guernisce il for
Dopo ciò avanti ancora di servirsene nello di nuovo carbone se fa duopo lo
deesi far subir loro la prova del fuoco copre col suo coperchio ed ordina al
al qual fine mettonsi sulla parte superio garzone che cresca il soffio del mantice:
re del fornello le tanaglie allontanando Il coperchio si fa attualmente di ghisa e
ne le braccia per modo da formare una tiene nel mezzo un anello che serve a
specie di grata sulla quale mettesi il cro sollevarlo con le pinzette o con un ria
giuolo capovolto. Riceve ivi da prima volo; questo coperchio quando si fonde
il calore assai moderato del fornello per arroventasi e vi si mettono sopra i pezzi
FoNorton e Fosorrone a 45
di metallo prima di porli nel fondo contengono più carbone che i lati ed è
del crogiuolo o nel bagno se vi è di già appunto per essi che l' aria riunitasi
altro metallo fuso. Esposto ad un simile nella fossa si distribuisce uniformemente
fuoco il crogiuolo, si arroventa ben pre e mantiene un calore uguale da per tut
sto a bianchezza, e quando il fonditore to, che fonde il metallo preparato anti
crede che abbia ricevuto un colpo di cipatamente sia desso in pezzi grossi o
fuoco sufficiente lo leva dal fornello con minuti od in verghe. Come già dicemmo
le pinzette e ne esamina l'interno, men questo metallo ponesi sul coperchio del
tre intanto il garzone osserva al di fuori fornello per riscaldarlo prima di intro
se abbia fori od altri difetti che lo ren durlo nel crogiuolo, e siccome il primo
dano inservibile; se lo si trova buono carico onde si è questo riempiuto occu -
rimettesi prontamente nel fornello sul pa assai meno luogo allorquando è fuso,
suo piedestallo col beccuccio volto verso così si aggiungono altre cariche succes
l'angolo a sinistra della parte posteriore sive al bagno sino a che il crogiuolo sia
del fornello se il fonditore cola alla sua pieno.
destra o in direzione opposta se cola Se l'oggetto da fondersi ha più di ca.
alla sinistra; lo si cinge leggermente di pacità che non ne contenga un crogiuo
nuovi carboni senza farsi timore delle lo, sarà necessario fondere simultanea
leggere fenditure che si formassero sugli mente tanta materia quanta ne potrà ca
orli, poichè queste saldansi con vetro da pire la forma, il che qualche volta fa che
lastre quando il crogiuolo è alla massi devansi riscaldare i 2 a 15 crogiuoli
ma incandescenza. Un buon crogiuolo tutti insieme, i quali possono allora com
ben regolato e non esposto a colpi d'a tenere da 6 a 7 o o libbre di metallo;
ria durante la fusione può servire dodi una maggior quantità fondesi col fornel
ci a quattordici volte di seguito; per evi lo a riverbero, come più innanzi vedre
tare questi accidenti e per impedire che la mo. Allorquando la fretta di operare
materia si raffreddi chiudonsi esatta non permetta di attendere il momento
mente tutte le uscite che potevano esse di qualche grande fusione o per qualche
re aperte innanzi la fusione. altro motivo vogliansi usare parecchi
L'operazione di regolare i crogiuoli crogiuoli ad un tratto, questa operazio
richiede nel fonditore molta abitudine; ne esige alcune particolari cautele. Ol
quando ne dirige 5 ad un tratto non ha tre al numero di crogiuoli necessario
un istante da perdere; ogni fusione dura conviene averne degli altri pronti in
circa un'ora ed altrettanto tempo occor fornelli separati per sostituirli a quelli
re per provare e mettere all'ordine 5 che si rompessero o fendessero durante
crogiuoli. La giornata di un fonditore la fusione; devonsi disporre ugualmente
in bronzo è spesso di 15 ore di lavoro, le cariche in maniera che ciascun crogiuo
giova al maestro o capo dell'officina di lo sia pieno e pronto a dare il metallo
pagare i suoi operai in modo convenien quando verrà la sua volta. In simili ope
te e di non lasciare il metallo fuso gin razioni allorquando si sta per colare pre
cente durante il pranzo degli operai, al parasi un crogiuolo di ferro o di ghisa,
qual fine dovrà aver alcuni operai di ri intonacato internamente ed esternamen
cambio che pranzino in ore diverse. te di argilla, che si mette sopra un for
Mantenendo il fuoco intorno al cro nello fatto appositamente per arro
giuolo nei fornelli a mantice gli angoli ventarlo; versasi in questo crogiuolo
-
244 FoNortone FoNDiToRE
così rovente la metà circa della materia mezzo di tramogge a fine di evitare di
e lo si porta a braccia se non pesa più aprire la porta del focolare, e l'irrego
di 5 centinaia al di sopra di una delle larità di una combustione intermittente.
bocche della forma; se pesa di più se lo Del resto, si rimprovera al carbon fossi
dee sospendere alla gru per colare il me le di alterare col suo zolfo il bronzo
tallo che d'ordinario nei grandi oggetti, che si dee fondere. Non vi è accordo
tranne i cilindri, versasi per varie boc sui vantaggi dei forni elittici e dei forni
che; allora gli operai fonditori levano i tondi. Alcuni credono che i forni tondi
crogiuoli da ciascun fornello e li dirigo che contengono più materia, siano più
no un dopo l'altro verso alla forma; a economici, e diano del bronzo resisten
vendo cura di mentenere continuo il te; altri credono che una fusione più
getto e di chiudere in fornelli vuoti i pronta, un rimescolamento più facile,
crogiuoli che se ne sono levati per ti rendano la lega più intima nei forni lun
more che passino al rosso scuro il ghi, e si impiega in essi d'altronde un
che vi produrrebbe delle fenditure combustibile meno costoso. Si costrui
che li renderebbe inatti a servire di scono d' ordinario nelle fonderie tre
nu OVO, forni tondi riscaldati con la legna, conte
Per la fusione però dei grandi ogget nente il primo 5o,oo o kil. di materia in
ti come le bocche di fuoco, le campane fusione, il secondo i 5,ooo kil., il terzo
o simili, usansi soltanto fornelli a river 8,ooo kil. Diversi altri forni di minor
bero, i quali sono generalmente di forma dimensione riscaldati con la legna o col
circolare ma possono anche farsi di for carbon fossile, vengono destinati a cola
ma elittica. re i minuti lavori, o ad estrarre il metal
In tutti i casi, il fuoco non vi è ali lo contenuto nelle scorie o nelle terre
mentato da mantici: la sua attività è ec delle forme. -

citata dalla corrente degli spiragli del I forni tondi in uso per colare le boc
cammino e dalle correnti d'aria fornite che da fuoco, sono formati di tre parti
da altri spiragli. I forni tondi vengono ri principali; il focolare, la camera ed il
scaldati con la legna; quelli di forma elit Cammln 0, -

tica che presentano meno capacità lo 1.° Il focolare riceve il combustibile


sono in generale col carbon fossile. La da aperture fatte nella volta. Le ceneri
facile ossidazione dello stagno contenuto ed i carboni cadono a traverso la grata
nel bronzo tende a sconcertare le pro nel ceneraio; l'aria necessaria alla
porzioni della lega, come fu dimostrato combustione, arriva sotto la grata per
dalle esperienze di Dussaussoy ( V. uno o due canali chiamati spiragli.
pag. 259) e da molti pratici risultamen 2.° La camera del forno nella quale
ti. Si devono adunque evitare con la si opera la fusione, comprende l'aia
maggior cura tutte le fiamme ossidanti, formata di due piani inclinati verso la
e disporre al contrario i focolari in mo linea del mezzo, la cui intersezione
do che la fiamma sia intieramente spo tiene anch'essa un declivio verso la
gliata d'ossigeno. Si raggiunge questo apertura donde si cola. Ha due apertu
scopo col dare molta grossezza alla ca re pel lavoro con due porte di ghisa. Il
rica del combustibile. Si dovrebbe per numero degli spiragli che determinano
lo stesso motivo caricare i focolari dei la corrente, varia secondo la capacità del
forni riscaldati col carbon fossile, col forno; la loro apertura superiore riesce
FoNDIToRE FoNDIToRE 2 45
al cammino, e l'inferiore termina a scar pietra, o con mattoni durissimi. Si dà
pa e discende in parte nel bagno. loro una profondità relativa alla natura
5.° Il cammino che riceve le emana del suolo che può anche esigere in certi
zioni degli spiragli e delle porte, si in casi particolari disposizioni. Per maggior
malza al di sopra della piattaforma che solidità si fa attraversare tutto il massic
trovasi sulla volta. cio del muro da catene di ferro che pre
La fossa in cui si collocano le forme vengano il suo disgiungimento.
è scavata davanti al forno presso il buco La profondità della fossa è calcolata
donde si cola. dal suo fondo sino al buco donde si co
E importantissimo per lo stabilimen la dietro l'altezza totale di una forma
to di un forno di scegliere un terreno compiuta del più lungo calibro. Quando
tale, che il suolo dell' officina e quello la disposizione del terreno può far teme
degli spiragli presenti grande diversità re infiltrazioni d'acqua, bisogna fodera
di livello; con questa disposizione gli re di piombo il fondo dello scavo, o pre
spiragli possono essere elevati e fornire servarlo da questo inconveniente cogli
un grande volume di aria; il cenera opportuni mezzi.
io dove si accumulano i carboni ardenti Tutte le parti del forno che debbono
che cadono dal focolare, dee avere una subire il contatto della fiamma o del
altezza sufficiente perchè l'aria destina metallo fuso, come il focolare, la volta,
ta ad alimentare la combustione, non sia l'altare, il buco pel quale si cola e tutto
troppo rarefatta da questo ammasso di il contorno della capacità interna, del
braci ardenti. E anche conveniente pari che le porte e gli spiragli, vengono
che il suolo di esso sia inferiore a quello fatti di terra refrattaria. Questi mattoni
degli spiragli. I condotti d'aria debbo sono uniti insieme con una poltiglia di
no avere un'apertura larghissima e ri cemento fatto di vecchi mattoni ridotti
stringersi ad imbuto verso il cemeraio in polvere, e formano un rivestimento
affinchè la corrente d'aria arrivi più interno che non è legato col resto del
densa al focolare della combustione; non muro, che in quanto sia necessario per
se ne costruisce spesso che un solo; la solidità. Questa precauzione è indi
qualche volta però ve ne sono molti; in spensabile perchè occorre spesso di rin
questo ultimo caso è essenziale di isolar novare il rivestimento in tutto od in par
li perfettamente per non contrariare i te secondo che lo esige il suo stato di
loro effetti. Si è dalle dimensioni e dalla deperimento.
disposizione bene o male intesa di que Le dimensioni della camera del forno
sti condotti che dipendono in parte le si regolano sulla quantità della materia
variazioni di effetto dei forni, e si attri che dee contenere; nella valutazione
buiscono principalmente a questa causa della capacità entrano due dati; il dia
le differenze della durata delle fusioni. Si metro della superficie del bagno, e la
dee, per quanto si può, formarli nella sua profondità; ne risulta che si potreb
direzione dei venti che dominano in ge be ottenere lo stesso volume, aumentan
nerale nel paese, e presso di un corso do o diminuendo l'una a spese od a pro
d'acqua che rinfreschi l'aria e la con fitto dell'altra. Ora se si desse al bacino
densi. I fondamenti, al pari di tutto lo troppa profondità, il calore penetrereb
scheletro del forno, devono essere fab be difficilmente sino agli strati inferiori
bricati solidamente con grossi pezzi di che riposano sull'aia, e si sarebbe esposti
246 FoNDIToRE FoNDIToRE
a fare ciò che chiamasi la stiacciata. Se pei forni di 8,ooo chil. di o," 5o. L'al
al contrario si estende oltre misura la su tezza della volta al di sopra della super
perficie del bagno, si aumenta la portata ficie del bagno è per gli stessi forni, di
della volta, e la capacità del forno ; dal 1, o 4, o,85, o,8o.
che ne risulta una dilatazione inutile del Si determina il raggio del bacino in
la fiamma, un maggior consumo di legna, modo che questo ultimo contenga la
una maggiore ossidazione dei metalli, ed materia in fusione.
una perdita più considerabile. Un forno nuovo contiene sempre mol
La volta è sottoposta per la sua altez ta umidità che si dee fare scomparire
za a particolari considerazioni; deve es prima di servirsene per la prima volta;
sere depressa per quanto lo permette la senza questa precauzione i vapori che
sua solidità, affinchè il calore non si per si svilupperebbero dal massiccio di mu
da in uno spazio troppo esteso; bisogna ro, lo farebber rompere e screpolare in
inoltre che un operaio possa dimorare tutti i sensi.
nella camera del forno, senza troppo in E specialmente necessario che il ri
comodo per collocarvi il metallo sull'aia, vestimento interno del forno sia perfet
e farvi le riparazioni necessarie. Si vede tamente ricotto. A questo effetto si in
quindi che le volte dei piccoli forni deb comincia coll' investire tutte le superfi
bono essere comparativamente più ele cie che devono trovarsi in contatto col
vate di quelle dei grandi. La sezione la fiamma, di una pasta liquidissima di
tanto degli uni quanto degli altri pre argilla che si fa seccare con qualche fran
senta il più delle volte la forma di un tume di legna o di carbone acceso nel
manico di paniere a tre centri. mezzo del bacino. Si riempie in seguito
Si devono alla teoria ed all'esperien di mattoni tutta la capacità del forno,
za alcuni dati sulla costruzione dei foravendo cura di disporli presso a poco
ni; li faremo conoscere senza indicarli come in un forno destinato a farli cuo
come positivi. cere, lasciando tra loro degli intervalli
Dall'apertura esteriore del condotto sufficienti perchè la fiamma circoli da
d'aria fino agli orifizii superiori degli spi per tutto, e tutte le parti del rivesti
vagli, la fiamma dee percorrere degli mento subiscano ugualmente la azione
spazi più o meno angusti all'eccezio di essa. Finalmente si chiudono le due
ne però del vuoto interno del forno che porte, con muri fatti con mattoni refrat
dee essere abbastanza vasto per conte tari.
mere i metalli. Si accende allora nel focolare un fuo
La proporzione fra la superficie della co di legna minuta, al principio assai li
grata e quella del bagno è di o, 1 4; in mitato, e che si aumenta gradatamente
quanto al vuoto della grata esso varia con per otto o dieci giorni, sino a che il for
la natura della legna che si adopera e la no sia giunto a rosso bianco, temperatu
quantità d'aria emessa pei canali; i ra alla quale viene mantenuto per due
rapporti di questo vuoto alla somma de giorni al meno. Terminata la cottura si
gli orifizi degli spiragli è a termine me otturano tutte le aperture del forno, e si
dio o,28. aspetta per riaprirle, che sia intieramen
La profondità del bagno pei forni di te raffreddato.
5o, ooo chil. è di ordinario di o,º 42; Questa operazione dee aver luogo
per quelli di 15,ooo chil, di o," 56; e ugualmente tutte le volte che, senza ri
FoNDIToRE FoNnrtoRE 247
costruire il massiccio del forno, si è do è il foro per la colatura e G uno spi
vuto rifare il rivestimento interno; si raglio per esaminare lo stato del metallo.
prendono precauzioni analoghe, quando Vedesi in H l'apertura per gettare nel
si fa qualche piccola riparazione al for bagno già fuso i pezzi di metallo riscal
no, o quando è in riposo da lungo tem dati; N è una specie di grata per impe
po; allora non si riempie di mattoni tut dire che la carbonigia ed altro che ca
ta la sua capacità, ma se ne pone soltan de nel cemeraio passi nella volta M.
to sul davanti dell'aia sino alla volta; la Quanto alla preparazione delle forme
durata della cuocitura è limitata a tre o seguonsi quelle pratiche che pel fondito
quattro giorni. re in generale accennammo, con questa
Soyè abilissimo fonditore parigino fe sola avvertenza che quelle di sabbia pu
ce utili cangiamenti in questi fornelli a ra od unita alla terra esiggono una bat
riverbero. Quantunque in vero sieno titura più forte e più prolungata; sicco
dessi migliori d' assai degli antichi, tut me il bronzo e l'ottone attaccano le for
tavia osservò che la curva seguita dalla me più del ferro fuso, così in molti casi
fiamma e dal fumo nel passare dal foco riesce più difficile smettare gli oggetti fusi,
lare al cammino non era altrimente quel La carica si compone di due parti ben
la stessa della volta, ma un' altra che distinte, cioè : dei metalli che si intro
molto più avvicinavasi al suolo, al di so ducono nel forno prima di incominciare
pra del quale deve passare. Dietro que il fuoco e di quelli che vi si gettano
sta osservazione immaginò di fare la vol durante la fusione. I primi sono di
ta molto più bassa riavvicinandola al verghe di rame nuovo, di bocche da fuo
suolo, ed in tal guisa ottenne l'effetto che co fuori di servizio, di ritagli delle fu
per quel getto stesso pel quale con gli sioni precedenti; i secondi consistono in
antichi fornelli occorrevano 25 a 5o ore torniture, rosumi, e simili, che comple
di fuoco, e 25 a 5o carichi di legna tano la carica e nella proporzione dello
e nei fornelli di Dussaussois 1 o ore e stagno necessario per ridurre il metallo
mezza di fuoco e due carichi e mezzo di al titolo richiesto.
carbone di legna, non occorrono più che Calcolata la carica, si prepara il forno
6 ore di fuoco e un solo carico di car a riceverla, vale a dire si investono le
bone. Inoltre notato avendo come il bi pareti del forno di uno strato di acqua
sogno di aprire la porta del fornello per cenerata che impedisce sempre alcun po
porre i carichi successivi di metallo pro ce l'aderenza del bronzo liquido coi mat
ducesse l'effetto che lasciando entrar l'a toni del bacino. Si ottura il buco di cola
ria si raffredda il fornello stesso ed il me tura con un cocchiume di ferro conico co
tallo si ossida, così che se molte volte la perto di terra di frantumi per otturarlo me
cosa ripetesi può avervi non poca per glio. Si applica contro la sua base maggio
dita di tempo e di combustibile. Il Soyè re rivolta verso l'interno del forno, un
fece nella volta un foro di 1 1 pollici in mattone refrattario quadrato, che lo gua
quadrato pel quale lascia cadere i minu rentisce dal contatto del bagno, e previe
ti pezzi di metallo nel bagno già fuso do ne la sua distruzione. Questo mattone si
po averli riscaldati prima abbastanza. inserisce in un incastro fatto a questo
Un fornello di questa specie mostra in scopo nella disposizione interna del forno.
ispaccato la fig. 7. Come ben si vede B è La distribuzione degli oggetti da fon
il focolare, E il cammino e D la volta; T dersi sull'aia non è indifferente; deve
a 48 FoNnuroRE FoNDITon E
essere tale che i pezzi che hanno mag dimensioni delle legna variano secondo
gior massa e volume o che sono meno quelle del focolare, avendo l'esperienza
fusibili come le verghe di rame nuo insegnato a combinarle per produrre il
vo, trovinsi presso all'altare evitando maggiore effetto.
di metterli a dritta od a sinistra del Ora descriveremo succintamente l'an
focolare. In questo modo ricevono damento del fuoco, ed i metodi in uso
meglio il colpo del fuoco: bisogna per colare. Durante le prime ore, il fuo
evitare di otturare l'entrata degli spira co è mantenuto moderato, a fine di ri
gli, che anzi deve essere lasciata libera scaldare l'aia per gradi, e di lasciare
più che si può, e disporre i metalli nel sviluppare i fumi, una parte dei quali si
modo il più conveniente per conservare condensa sui metalli, e si abbrucia in se
il libero effetto di tutte le aperture. Si guito quando il calore aumenta. Duran
devono anche lasciare dei vuoti tra gli te questo primo periodo, la fiamma non
oggetti che si caricano sull'aia a fine di è splendente ed esce appena dagli spira
permettere alla fiamma di lambirli bene gli, il metallo non cangia ancora di colo
e di invilupparli da tutti i lati. Si con re. Tosto che i vapori neri sono cessati,
serva infine uno spazio vuoto di qualche si attiva il fuoco, il metallo incomincia
centimetro tra i metalli ed i muri del ad arroventarsi, la fiamma diviene di un
forno. rosso meno carico, e si innalza sino alla
I bronzi di un grande peso che entra porta superiore degli spiragli; il metallo
no nella carica sono posti sull'aia con passa in seguito al rosso bianco, i bronzi
un piano inclinato, sul quale si movono posti ai lati del focolare entrano a poco
col mezzo di rulli e di un argano, posto a poco in fusione, la fiamma acquista un
contro la porta opposta a quella per la colore sempre più vivo, e s'innalza sem
quale vengono introdotti. In quanto ai pre più. Finalmente verso la sesta o la
bronzi che, a causa della loro dimensio settima ora, quando il forno va bene, il
me, non possono entrare intieramente bronzo è presso a poco fuso.
nel forno, si pongono all'apertura delle Prima di liquefarsi interamente, il
porte più avanti che si può, e si riem bronzo passa al bianco incandescente; lo
piono con mattoni gli intervalli che re stagno fuso esce per tutti i pori, e cola
stano vuoti, in seguito, trasportando seco piccola
Essendo disposto il tutto, si accende quantità di rame. Quando il bagno è
il fuoco sulla grata. I forni a riverbero presso a poco formato, si cercano sull'aia
di piccola dimensione, sono i soli in cui con grandi pertiche, i pezzi che sono
si possa far uso del carbon fossile. I for sfuggiti alla fusione, e quando se ne tro
mi tondi hanno a quanto si pretende un vano, si avvicinano all'altare. Quando
bacino troppo vasto, perchè la fiamma di sono fusi, si agita vivamente la mate
questo combustibile possa riscaldarne tut ria. L'immersione delle pertiche pro
ta l'estensione. È da credersi che il car duce nel bagno un sobbollimento vivis
bon fossile riuscirebbe bene tanto nei simo che moltiplica i punti di contatto
forni grandi quanto nei piccoli, quando tra le melecole dei due metalli, si oppo
il focolare venisse modificato convenien ne alla riunione dello stagno negli strati
temente. Attualmente i grandi forni ven superiori, riconduce alla superficie gli
gono riscaldati con la legna; si fa uso di strati inferiori del liquido, e gli espone
rovere o di pino secondo le località; le successivamente alla più forte azione del
FoNDrToRE Fondi roRe a 49
calore. Non si saprebbe ripetere troppo industria che in tutte le altre in cui trat
questa operazione che produce una ri tasi di determinare le temperature molto
partizione più uguale dello stagno. Si elevate. Ciò non ostante si fa uso attual
comprende benissimo la necessità dell'a mente a Tolosa di un pirometro inventato
zione meccanica dei gas che si sviluppa da Aubertin. È formato di una spranga di
no dalle pertiche, quando si pensa che ferro che entra fra due regoli graduati
il bagno essendo riscaldato per la super convergenti. Portata la spranga alla tem
ficie, gli strati superiori più dilatati, non peratura del forno , si valuta la sua tem
discenderebbero mai al fondo, e quelli peratura iniziale pel tempo che mette a
del fondo meno caldi, non tenderebbe contrarsi di una quantità che si misura
esattamente, facendola avanzare fra i due
ro mai a risalire verso la superficie. Le
pertiche esercitano inoltre una azione regoli fissi e graduati.
disossidante assai utile. In generale si crede che il bagno de
Quando il bagno è caldissimo, i fon va essere portato alla temperatura la più
ditori con lunghi riavoli di legno, schiu elevata che si possa ottenere nei forni
mano diligentemente tutte le scorie che tondi in uso; forse un grado maggiore
spprannotano; gettano in seguito i ritagli, di calore sarebbe ancora più utile; ma
e siccome questi entrano d' ordinario in vi è un limite che non si può oltrepas
grande quantità nelle cariche, così la loro sare senza inconvenienti.
aggiunta si fa a riprese, per non raf. Ecco del resto gli indizi che annun
freddare troppo la massa del bagno. Si ziano il momento in cui il bronzo è
ha cura di agitare durante questa ope giunto ad una temperatura elevatissima
razione e dopo; indi si schiuma ancora e ad una grande fluidità. La pertica col
una o più volte. Aprendo spesso le por la quale si agita divenuta leggera alla ma
te, si raffredda il metallo, si ritarda la no, si immerge facilmente nel bagno,
colatura, e si aumenta il consumo della scorre rapidamente sull'aia, rimonta
legna. Estraendo le scorie a più riprese, prontamente alla superficie, e non ritie
la perdita si aumenta, poichè si estrae me più, quando si estrae alcuna particel
tutte le volte la pellicola d' ossido che si la di metallo attaccata alle sue fibre. Il
forma tosto alla superficie del liquido. suono della materia agitata diviene più
Si deve dunque operare colla maggior chiaro; essa zampilla attorno alla pertica
celerità possibile quando non abbiasi il in globi divisi, in luogo di innalzarsi in
fornello costruito col metodo di Soyè. velli. Si formano delle onde dal centro
Lo stagno si getta in piccole verghe alla circonferenza sempre più numerose
preparate prima per poter farne una di e più riavvicinate. Pezzetti di carboni
stribuzione più uniforme nel bagno; si minutissimi corrono con rapidità sulla su
getta circa un'ora prima della colatura; perficie del bagno. Questo si vede più
si agita in seguito quasi continuamente, fortemente verso l'altare, ciò che an
e si attiva più che si può la combustione. nunzia ivi una ossidazione maggiore.
Il momento critico delle fusioni è quello Non si sviluppa più fumo al momento
in cui si deve giudicare del grado di ca. della proiezione di un pezzo di legno
lore del bagno, e decidere del momento sulla grata, e la fiamma che esce vivamente
il più adattato per la colatura. Si sono da tutte le aperture, possede una bian
tentati diversi mezzi pirometrici, che non chezza abbagliante. E' importante no
hanno avuto maggior successo in questa tare che la superficie del bagno può pre
Suppl. Diz. Tecn. T IX. 32
a 3o FoNortone FoNoironi:
sentare tutti i sintomi della fluidità e del attacchi ed è bene riscaldarlo per evita.
calore, mentre gli strati inferiori che re che il contatto di un corpo freddo non
toccano l'aia, conservano ciò non ostan faccia zampillare la materia mentre esce
te un resto di consistenza pastosa. Il fon dal forno. Dopo alcuni colpi, il cocchiu
ditore che adopera la pertica deve ac me battuto sul suo minor diametro cede,
corgersi di questo accidente, e raddop e lascia sfuggire il metallo di cui si mo
piare di forza nell'agitare il bagno. dera il getto coll'estremità di una pietra
Cinque o sei ore prima della colatura che resta costantemente dinanzi al
si fa cuocere il canale destinato a condur buco di colatura. Tostochè il canale è
re il metallo nelle forme, da prima con pieno, gli operai estraggono i loro coc
un fuoco di legna, indi con carbone; du chiumi ed il bronzo cade nelle prime
rante questo tempo, si ha cura di tenere forme. Quando è arrivato al livello degli
le forme in parte scoperte a fine di la sfiatatoi si aprono le chiuse successive,
sciar sviluppare l'umidità dell'aria che e si lasciano riempiere successivamente
senza questa precauzione, si deporrebbe nello stesso modo tutte le altre forme,
sulle pareti della forma. Quando si crede sino a che la colatura sia finita.
che il metallo sia bastantemente caldo si Se la carica è stata ben calcolata, il
prepara il tutto per la colatura. Si net metallo deve innalzarsi in tutti i compar
tano i compartimenti del canale; si le timenti del canale all'altezza della estre
van via i coperchi delle forme, si di mità superiore delle bocche delle forme.
schiudono i loro buchi di colatura o loro Si vede che il buco della colatura dee
sfiatatoi, si visita il loro interno con un avere un diametro tale da potere fornire
lume, e si ritirano i piccoli corpi stranieri in una volta la materia necessaria a riem
che possono esservi. Due operai chiudo piere due, tre o quattro forme, secondo
no gli sfiatatoi delle forme con cocchiu il caso, e che il bronzo cada a pieno
mi comici di ferro attaccati a lunghi ma getto nelle bocche e senza interruzione.
nichi. In questi cocchiumi la parte che Ad onta dell'alto grado di cottura che
deve essere in contatto col bronzo viene si è dato alle forme, il metallo nel riem
coperta di cenere e riscaldata fortemen pierle, sviluppa una grande quantità di
te ad oggetto di dare il tempo alla ma vapori che si sprigionano continuamente
teria liquida di riempiere il primo com dagli orifizii delle bocche e degli sfiata
partimento del rigagnolo, prima che toi; il che prova che non si possono pri
possa cadere nelle forme. Altri operai si vare interamente le forme d'umidità. o
preparano a sollevare le chiuse che se che questa viene loro comunicata dalla
parano questo compartimento dagli al terre della ſossa.
tri affinchè la colatura una volta inco Si conosce che il metallo è ben caldo,
minciata non trovisi più interrotta. quando il getto nelle bocche presenta un
Si fa uscire il cocchiume che chiude il colore azzurrognolo, che è quello del
buco donde si cola, con una specie di ria bronzo perfettamente fuso; quando il
volo, di forma conica, lievemente incur metallo non è molto liquido, questo colo
vato, ed a manico lungo, che il capo re è velato da un inviluppo giallo rosso
fonditore maneggia col mezzo di una ca che annuncia un principio di congelazione
tena che gli serve d'impugnatura. Si deve alla superficie del getto. Quando le for
preventivamente incenerarlo nella sua me sono piene, si getta sul bronzo all'o
parte conica perchè il metallo non vi si rifizio delle bocche un cesto di carbone
Fospitone FoNoirone a5 i
di legna, la cui combustione previene il che si può darvi, poichè rendono il la
troppo rapido raffreddamento di questa voro faticoso e difficile. Sembra pero
parte. Prima che si solidifichi il canale, vantaggioso d' innalzare più che si puo
si sostituiscono alle chiuse di ferro deila temperatura della lega, poichè il bron
mattoni della stessa forma, che tagliano zo diviene più denso, più omogeneo, e
e dividono i canaletti in sezioni, e facili per conseguenza più tenace.
tano in tal modo la loro estrazione. Operando col fornello di Soyè. (fig. 7)
Quando il canale è sufficientemente il tempo necessario per la fusione è qua
rappreso, se ne distrugge il muro, si sol sì lo stesso da due mila fino a 2 o,ooo
levano le sezioni dei vari rami e si estrag chilogrammi; occorrendo sempre quat
gono dalla fossa. Qualche volta due o tro ore di tempo per scaldare il fornello
tre ore dopo la colatura, s'incominciano e due circa per la fusione. Quando la
a levar via le terre sino all'origine delle
massa di metallo è maggiore anche la dif
materozze , che si scoprono intera. ferenza riesce maggiore, potendosi tosto
mente. Bisogna aver cura di non fare dare il fuoco con tutta forza per iscalda
questa prima operazione che quando il re nello stesso tempo il fornello ed an
metallo contenuto in questa parte della che le masse di metallo, mentre in vece
forma sia rappreso, al punto di non pro nella fusione di piccoli pezzi occorrono
durre più effetto sugli strati inferiori. Nei grandi cautele, giacchè altrimenti il me
due giorni successivi, si continua a vuo tallo formerebbe subito una stacciata se
tare la fossa, e dopo quarantotto ore (più incominciasse a fondersi prima che il
o meno secondo la grandezza del getto) suolo fosse caldo abbastanza.
si possono estrarne i pezzi. Si pongono Gli oggetti che si fondono in bronzo
nella fonderia sopra cantieri disposti con sono assai numerosi e qui novereremo
venientemente e si procede tosto a net soltanto i principali che sono le campane
tarli. i cannoni le medaglie, i cilindri per la
Si leva via successivamente la prima stampa delle tele, i cilindri delle trombe
e la seconda ferratura, dopo di aver idrauliche e macchine a vapore, tubi, ro
rotta con mazze, la terra mezza calcina binetti, ruote dentate, piastre d' unione
ta; rimane ancora una crosta dura for ed altre simili parti delle macchine, guan
mata dalle infiltrazioni del metallo nelle cialetti pegli assi, bronzine per le ruote,
terre delle forme, che si separa in pezzi bottoni, bullette, campanelli, istromenti
con mezzo di scarpelli sulle cui teste un matematici, statue, candelabri, casse da
operaio batte a grandi colpi di martello. oriuolo da tavolino, ec. ec. A questi con
ed i frammenti vengono in seguito trat viene aggiugnere eziandio, le lamine per
tati in un forno destinato a questo scopo. la incisione simili a quelle lavorate nella
È evidente che le infiltrazioni di cui officina d'Imphy (V. BRonzo, Suppl. T. II,
trattasi sono tanto più considerevoli pag. 456) le quali indurite col meto
quanto più l'inviluppo della forma è do del Darcet, potrebbero dare assai
poroso, e il metallo colato più caldo. Si buoni risultamenti; e le altre lamine
vede ancora che si trovano più partico di ben maggiore importanza per la
larmente nelle parti inferiori, in cui la fodera dei vascelli (V. questa parola a
pressione della colonna fluida è più forte. pag. 15o del presente volume. -

Queste infiltrazioni che aumentano colla La storia data all'articolo Bronzo del
temperatura della lega, limitano il fuocoii)izionario (T. III pag. 89) degli errori
252 FoNDiToRE Fonditore
fatti nella fusione della colonna della zionario abbiamo veduto quali sieno i
piazza Vendome di Parigi è la miglior vantaggi che offre il ferro in confronto
lezione che desiderar si possa sulla im del bronzo, e quali gli inconvenienti. La
portanza ond'è pel fonditore il ben co prova di quanto i primi superino i se
noscere l'arte sua e le scienze cui quella condi si è l'importanza acquistata dal
strettamente si attiene, e le rovinose nuovo ramo di industria della fusione
conseguenze che dalla mancanza di que del ferro, dappoichè l'uso degli alti for
ste cognizioni o dalla trascuranza o mala nelli e gli importanti perfezionamenti
applicazione di esse possono derivargli. fatti nella estrazione del ferro da suoi
(DUMAs – . B. LAUNAI – H. GaulTIER minerali permisero di ottenere immense
DE CLAUBRI – sovE.) quantità di quel metallo a discreto prez
PoNDrroRE in ghisa o ferro crudo. zo. Quindi la ghisa o ferro fuso ricevette
La fabbricazione del ferro fuso venne infinite applicazioni cui non credevasi
conosciuta prima che si cominciassero atta da prima, facendosene molte parti
ad usare gli alti fornelli, ed è probabile colossali per le macchine ed impiegan
che la ghisa siasi versata in forme ed dolasi in Inghilterra a sostituzione delle
applicata ai nostri bisogni tostochè si gname, della pietra, e delle tegole, facen
giunse ad ottenerla allo stato liquido. I dosene così ponti, selciati, fondamenta,
minerali di ferro trattati da prima nei interi edifizi spingendo la estensione di
Stuckofen o bassi fornelli ed in quelli queste applicazioni grazie alla privilegia
detti alla catalana non potevano dare un ta posizione de' suoi minerali e de suoi
prodotto liquido, a meno che l'operazio combustibili ad un limite che nessun
me non fosse in parte riuscita male, sicchè altro paese può mai sperar di raggiu
convien credere che la prima volta in gnere.
cui si adoperò la ghisa per fondere al Gli oggetti di ferro fuso possono otte
cuni oggetti, la si abbia ottenuta acciden nersi in due maniere: cioè, adoperando
talmente. L'arte della fusione del ferro direttamente il metallo provegnente dagli
dee poi essere stata conosciuta più tardi alti fornelli, o fondendo questo di nuo
ed aver fatto pochi progressi in què vo con ghisa che abbia servito ad al
paesi ove riducevansi minerali poco atti tri oggetti. La colatura nelle forme del
a dare del ferro liquido, come sono quelli metallo di prima fusione non si applica
tutti dove non si hanno miniere che di che ad oggetti di grandi dimensioni,
ferri spatici od ossidati non mesciuti a che non esigano una ghisa dolce e che
sostanze straniere. Dappoichè incomin si possa facilmente lavorare col bulino
ciossi a dare una maggiore altezza ai for e con la lima, e perciò applicasi frequen
melli per potervi trattare minerali meno temente alla fabbricazione di piastre più
ricchi benchè molto fusibili, accadde so o meno grosse una faccia delle quali sol
vente che il ferro si ridusse in istato li tanto deve essere drizzata o presentare
quido; pensossi quindi a colarlo in for risalti o lavori in cavo, gettandosi allora
me ed ottenerne oggetti fusi, la quale fab la ghisa in una forma aperta. Può colar
bricazione perfezionossi dappoi mediante si la ghisa, tanto di prima che di secon
l'uso degli alti fornelli. Non si ha veru da fusione in un fornello a crogiuolo pe .
ma prova che gli antichi abbiano avuto gli oggetti assai piccoli, in un fornello a
oggetti fusi di ferro. -
manica od in uno a riverbero. Parlere
All'articolo ghisa modellata del Di-mo separatamente tanto dei getti di pri
.
FoNDI roRE FoNDIToae 253,
ma fusione quanto di quelli di seconda getti fusi, quantunque nel solidificarsi
nelle tre suaccennate maniere. considerevolmente dilatisi : ma è trop
Il primo oggetto da considerarsi è la po disposta a formare puliche e dive
scelta della ghisa. Abbiamo veduto nel nire cavernosa, inoltre prontamente raf
Dizionario all'articolo ghisa MoDELLATA ffreddasi e non possede mai grande li
(T. VI pag. 393 ) quali sieno le proprie quidità. La ghisa del ferro tenero dota
tà che richiedonsi nella ghisa e co ta di perfetta liquidità e che la conserva
me quella grigia sia la migliore per fab a lungo, conviene particolarmente pel
bricare la maggior parte degli oggetti getto: può ricevere le impronte più mi
modellati. La bianca non può servire a nute, e quando si lascia un momento
tal'uopo perchè è molto densa, pronta in quiete prima di versarla, scorre tran
mente rappigliasi e dopo il raffreddamen quillamente senza corrodere le forme.
to soverchiamente incrudisce. La ghisa Ha però il difetto di essere fragile nè
bianca granulare, quando non sia trop deesi quindi impiegare pegli oggetti che
po fredda può servire per farne quegli abbiano a sostenere una grande resisten
oggetti che richieggono grande durezza, za. Se ne fanno utilmente vasellami, stu
come i cilindri, le incudini, le teste dei fe ed oggetti di ornamento, ma non si de
pestelli, non avendo la crudezza della vono fare con essa macchine, bocche di
ghisa bianca comune. La ghisa molto fuoco e neppure palle essendosi vedute
grigia che nel raffreddarsi svolge gran alcune di queste ultime scoppiare nell'u
copia di grafite non può servire pegli scire dai cannoni. -

oggetti di forme delicate. Non dovreb Si vede da quanto fin qui dicemmo
besi adoperare per la fabbricazione de essere di grande importanza pel fonditore
gli oggetti che esser devono molto densi di poter giudicare con mezzi facili della
e solidi e di mediocre grossezza il ferro qualità di una ghisa, ma purtroppo non
crudo che proviene dai fornelli a coke vi ha alcun carattere fisico che le distin
quando è molto carico di metalli terrosi: gua con certezza, e bene spesso due ghi
uua parte di questi vengono espulsi per se simili in apparenza possono avere
effetto dell'agghiacciamento prodotto pel proprietà sensibilmente diverse; non vi
contatto del aria ed allora presentansi è a dunque che una lunga pratica od una
interruzioni simili a laceramenti; quan chimica analisi spesse volte molto diffi
do invece questa ghisa si raffredda fuori cile (V. FERRo e Ghisa) che possano dare
del contatto dell' aria formansi nel suo intorno a ciò qualche lume; tuttavia no
interno cristallizzazioni che ne interrom teremo qui i seguenti caratteri che pos
pono egualmente la continuità. Questi sono quasi con sicurezza indicare i loro
effetti di un disuguale raffreddamento di difetti. La ghisa sarà dura e fragile se
raro accadono quando gli oggetti sieno presenta una frattura bianca e lamellare,
molto grossi o molto sottili : nel primo colore di stagno o dell'argento. Quando
caso la ghisa è assai liquida e riscalda a la frattura presenta una superficie quasi
sufficienza la forma, raffreddandosi poi la liscia, di colore meno bianco e picchiet
massa contemporaneamente in tutta la tata, è dura e fragile, benchè in minor
grossezza; nel secondo l'agghiacciamento grado della precedente; quando la su
e a così dire istantaneo. La ghisa del perficie superiore del getto è bucherata,
ferro ſragile a caldo ( Houverain ) è la come pure se vi hanno cavità o profon
meno atta per la fabbricazione degli og di abbassamenti, si può esser quasi certi
254 FoNDIToRE FoNDIToRe
che dopo la fusione la ghisa riuscirà du molto fusibili e dando al fornello una tal
ra. Staccando con un martello alcune carica da fargli produrre della ghisa gri-.
parti sottili di una ghisa grigia che pre gia, ma introducendovi una certa quanti
senti l'aspetto di essere buona, se queste tà di minerale molto puro pel foro di un
parti presenteranno una frattura bianca buccolare due ore avanti la colatura. Io
si potrà ritenere che quella ghisa riusci tal guisa può togliersi alla ghisa la quan
rà anch'essa dura dopo la fusione. Una tità di carbonio che si vuole; il metallo
ghisa molto ricca di carbonio ed assai diviene allora più tenace, caccia fuori
dolce, del pari che una cruda e dura meno grafite e non riesce tanto spugno
romponsi facilmente; la ghisa di qualità so. Continuando le aggiunte del minerale
media è più resistente. La ghisa dolce e la ghisa potrebbe rendersi affatto bianca.
fragile aumenta spesso di resistenza dopo Vi sono alcuni oggetti il prezzo dei quali
la fusione senza che siasi alterata la sua è così basso che non si potrebbero fare
dolcezza. La ghisa finalmente che è re altrimente che con ghisa di prima fusio
sistente innanzi la fusione e che si man ne, ma se non si adoperasse che questa
tiene dolce anche dopo fusa conserva gli oggetti fatti con essa non avrebbero
la sua resistenza ed anzi ne acquista di tutte le qualità necessarie. Trattando
più. soltanto minerali di ferro dolce non si
Ghisa di prima fusione. Allorchè potrebbero colare bocche da fuoco, nè
deesi versare il ferro crudo nelle forme quelle parti delle macchine, che vanno
senza assoggettarlo ad una seconda fusio esposte a scosse. Fondendo minerali pi
ne, conviene regolare il fornello in modo ritosi o di mediocre qualità sarebbe duo
conveniente ai materiali che vi si tratta po mantenere ad assai alto grado di
mo ed all'uso cui l'oggetto da fondersi è calore per ottenere buoni risultamenti
destinato. In tal caso inpiegasi per lo più nei fuochi d'affinamento; ma allora la
della ghisa grigia. E cosa essenziale che ghisa sarebbe molto grigia, porosa, dolº
i minerali dai quali si vuol ottenere della ce e diverrebbe inetta a fare quegli og -
ghisa da gettarsi in forme si trattino in getti che richiedono una certa forza o
fornelli alti e ristretti alla parte superio che hanno ad essere sottili e delicati, poi
re, affinchè la ghisa venga privata di una chè i loro angoli non riuscirebbero ben
parte del suo carbonio, impedendole così netti e vivi. Tuttavia se la situazione è
di imbianchirsi sugli spigoli; d'altra parte vantaggiosa per poter ridurre la ghisa in
può dirsi che la tenacità della ghisa gri alcuni oggetti di smercio sicuro, come,
gia è tanto minore quanto più intenso per esempio, in istufe e vasellami, non fa
fu il calore provato dal metallo nell'alto duopo valersi di ghisa di seconda fusione
fornello, sicchè non si hanno a fare con la quale d'altra parte è necessaria in
questa specie di ghisa quegli oggetti nei quelle fonderie ove vogliasi fabbricare
quali dimandasi grande resistenza. Quel qualunque oggetto che venga richiesto.
la ottenuta con minerali meno refrattari Siccome però non si può vuotare il cro
ed in fornelli meno alti sarebbe molto giuolo degli alti fornelli che due o al più
più tenace e converrebbe assai meglio tre volte in 24 ore e tutte le forme han
per questi oggetti se non cacciasse fuori no ad essere preparate pel momento
troppa grafite. Può diminursi la propor della colatura, così sarebbe duopo pro
zione di quest'ultima regolando la dose curarsi una quantità immensa e costosis
del fondente in guisa da rendere i minerali sima di materiale ed una grande quantitº
FoNDIToRE FoNpIrorE 255
di lavoratori di forme, talvolta soprac I mezzi che si seguono per fare e
caricati di lavoro e tal'altra oziosi, quan riempiere la forme sono i medesimi in
do si volessero fare molti oggetti; questa gran parte che occorrono per gli altri
disposizione sarebbe adunque piena di metalli e che abbiamo descritti parlan
inconvenienti. Se la fabbricazione non do del fonditore in generale; le parti
si occupasse che di pochi oggetti ad un colari avvertenze sono le medesime che
tratto sarebbe facile tenere ocupati gli pel ferro crudo di seconda fusione e
operai da una fusione all'altra e procu verranno accennate alla fine di questo
rarsi il materiale necessario per adope articolo. - -

rare tutta la ghisa dell'alto fornello. Ghisa di seconda fusione. Tre diver
Le fonderie troveranno quindi gran si metodi si seguono per liquefare la
de vantaggio nel poter avere anche uno ghisa come abbiamo veduto a quella
o più alti fornelli per quegli oggetti cui parola nel Dizionario (T. VI pag. 595),
la ghisa di prima fusione può convenire, vale a dire in crogiuoli, in fornelli a ma
ma è duopo sempre aver anche fornelli nica od in fornelli a riverbero. Questi va
di seconda fusione e ciò per le seguenti ri metodi influiscono più o meno sulle
ragioni: qualità del ferro crudo il che brevemen
1 º Per aver sempre pronta della te esamineremo prima di parlare separa
ghisa liquida quando vuolsi cangiarla in tamente di ciascuno dei metodi.
oggetti fusi ad oggetto di non essere co Il ferro fuso nei crogiuoli subisce mi
stretti ad aumentare oltre misura il ma nori cangiamenti, dappoichè tenendosi
teriale ed il numero degli operai; questi coperti il metallo non è immedia
2.° Per potersi procurare la qualità tamente al contatto nè col carbone nè con
di ghisa che più si conviene ad ogni sor. l'aria atmosferica; non potendosi però
ta di oggetto che si vuol fabbricare : totalmente impedire il contatto con que
5.° Per poter colare grandi oggetti sto fluido, a meno di coprire il metallo
che richiedano più ghisa di quanta può con uno strato di sostanze vetrificabili
contenerne solitamente il crogiuolo del ciò che l'economia non sempre permette,
l'alto fornello. Se in questo caso non così una parte del ferro necessariamente
si ha un fornello apposito per rifon si ossida.
dere il ferro crudo fa duopo lasciare il Nei fornelli a manica succede talvolta,
metallo nel fornello il che quando questo massime subito dopo il primo colpo di
sia a coke può produrre gravi inconve fuoco, che la ghisa grigia imbianchisce;
nienti. Talvolta unisconsi due fornelli il fenomeno opposto è più raro richie
l'un presso l'altro, ma questo mezzo dendo un grado di calore che danneggia
non sempre può adottarsi; e se si au il fornello. Le ceneri e le pietre dell'in
menta la capacità del crogiuolo scemasi terno fondendosi formano una scoria
sempre la regolarità del lavoro e si con refrattaria che vetrifica una gran parte
suma una maggior quantità di carbone ; del ferro e che obbligherebbe ad inter
4.° Finalmente per costruire fonderie rompere ben presto la fusione se non si
in vicinanza alle città, ai fiumi navigabili aggiugnesse alla carica un poca di pietra
ed in altri luoghi ove non si potrebbero calcare per indurre la fusione del sili
stabilire alti fornelli, quantunque sianvi cato di allumina che producesi per l'al
molte manifatture che assicurano uno terazione delle pareti del fornello. I
smercio pegli oggetti di ferro fuso. cangiamenti che prova in tal caso la
-
--
a 56 FoNDIToRE FoNDIToRE
ghisa per la presenza del carbonio non impiegare per farne la rifusione. Le va
sono molto sensibili. Quando è grigia rie specie di ghise grigie danno differen
la sua grana diviene più fina e più fitta. ze tanto grandi pel modo loro di con
Sembra che la grafite frapposta nelle dursi in una seconda fusione che fa duo
particelle del ferro sciolgasi più unifor po grande esperienza per far sì che i pro
-- memente in una seconda fusione e che dotti abbiano in ogni caso le qualità
s una parte di essa venga separata dal volute.
ferro. Tutte le ghise grigie ottenute con La nettezza della superficie è la pri
minerali fusibili o resi tali col fondente ma condizione che si richiede nei pic
sono disposte ad imbianchire sugli orli coli oggetti che si fanno con ferro crudo
i allora quando rifondonsi nei fornelli a rifuso nei crogiuoli; in questo caso si
manica; mentre invece la ghisa grigia abbada meno alla resistenza d'altra parte
prodotta da minerali refrattari conserva se questi oggetti fossero troppo duri po
perfettamente la propria tinta e dolcezza trebbersi facilmente addolcire (V. FERRo
alla superficie. e GHIsA). In tal caso la sola ghisa grigia
Nei fornelli a riverbero il metallo tro non basterebbe perchè essendo troppo
vasi interamente esposto all'azione del porosa non presenterebbe mai una bella
aria. La ghisa grigia ottenuta con carichi superficie. La ghisa mista conviene benissi
refrattari prova un calo molto leggero, mo,ma meglio ancora quella grigia che do
non diviene nè più fragile nè più dura po essersi ottenuta da un minerale alquan
ed anzi quando se la fonde rapidamente to refrattario in un fornello alto e ristret
acquista una maggiore tenacità. Quante to, venne più volte rifusa in un fornello a
più volte se la fonde tanto più il suo colore riverbero e privata allora di una parte
rischiarasi senza poter però giammai ar del suo silicio e della sua grafite. Si può
rivare a quello della ghisa bianca; la sua anche mettere la ghisa rimasta grigia
tessitura rimane granulare senza passa dopo una sola fusione nel fornello a ri
re giammai allo stato lamellare, prova verbero con quella che è divenuta bian
evidente che avvicinasi molto al ferro af ca in seguito di varie fusioni fattesi nel
finato. A misura che il suo colore si ri fornello medesimo; questo è anzi il mi
schiara, cresce di densità e di tenacità, gli gliore miscuglio che si possa adoperare
oggetti fusi prendono più bella apparen per farne oggetti assai delicati. Si può
za, la loro superficie diviene più netta e ancora valersi di ghisa bianca ottenuta
la loro durezza lungi dall'aumentarsi per sopra carico di minerali quando se
sembra piuttosto scemare. Una tal ghisa la mesce alla ghisa grigia purchè tuttavia
di seconda fusione è un miscuglio di i crogiuoli sieno esposti al più inten
ghisa grigia e di ghisa acciaiosa simile so calore.

per ogni aspetto a quella che si ottiene La miglior ghisa che si possa adopera
negli alti fornelli colle aggiunte di mine re nei fornelli a manica è quella prodot
rale gettate nel crogiuolo come addietro tasi da un miscuglio alquanto refrattario
si disse. di minerale e di fondente in fornelli alti
Da quanto precede risulta doversi ed angusti ; non aumenta questa di du
scegliere la natura della ghisa destinata rezza quand'anche i fornelli a manica
ad una seconda fusione non solamente sieno assai bassi: ma quando contiene
sulle qualità che dee avere l'oggetto fu molto silicio, e per conseguenza poco
so, ma eziandio sul metodo che vuolsi carbonio, è refrattaria e dee caricarsi in
FoNDIToRE FoND 1ro I E 257
dose molto leggera in proporzione del fornello, di fornelli a vento, di fornello
combustibile. Quando è ottenuta negli a manica, e di fornelli a riverbero.
alti fornelli a col e resta dolce anche do. Quando occorrano i primi abbiamo già
po una seconda fusione, ma non convie altrove indicato; i secondi non servono
ne per quegli oggetti che devono pre che per liquefare nei crogiuoli piccole
sentare molta resistenza; d'altra parte quantità di ferro per fare gli oggetti di mi
non essendo soggetta a imbianchire nè nuteria, come bottoni, fibbie, medaglie e
alla superficie ne sugli spigoli possede il simili, nè si adoperano che quando non
grado di tenacità necessario per pressochè sieno in lavoro i fornelli a manica. La
tutti gli oggetti tranne le bocche da ghisa tratta da questi può servire alla
fuoco. -

fabbricazione di quasi ogni sorte di og


Il ferro crudo che vuolsi rifondere getto avendo anche il vantaggio di dare
nei fornelli a riverbero de e il più delle quasi ad ogni istante della ghisa liquida
volte essere prodotto da cariche poco e di tenere per conseguenza sempre oc
fusibili ed in fornelli alti ed angusti. La cupati gli operai che fanno le forme sen
ghisa mista e quella grigia che ottengon za bisogno di una assai grande quantita
si nei fornelli bassi contengono troppo di modelli e di telai. I fornelli a river
carbonio e sono per questo motivo trop bero sono indispensabili quando voglion
po disposte ad imbianchire in una se si gettare grandi oggetti pei quali occor
conda fusione. Esistono ghise grigie che re molto metallo e che abbiano ad es
non si possono liquefare in fornelli a ri sere duri, tenaci e compatti. Quando
verbero senza farle imbianchire total questi fornelli sono costruiti in guisa
mente ; altre possono esserlo tre o da potervisi attignere il metallo median
quattro volte senza perdere le loro te cucchiaie possono fare le veci di
qualità caratteristiche. La ghisa grigia ot quelli a manica.
tenuta nei fornelli alti ed angusti da un Fusione della ghisa nei crogiuoli. Il
miscuglio molto refrattario di minerali e liquefacimento della ghisa nei crogiuoli
di fondente si liquefà perfettamente nei è una operazione semplicissima che può
fornelli a riverbero e si potrebbe dire eseguirsi facilmente dovunque si abbia
che conviene tanto meglio per la fab una canna di cammino un po alta. Il mo
bricazione degli oggetti di getto quante do generale di operare in questo caso
più volte venne rifusa; siccome però venne descritto nel Dizionario (T. VI,
non acquista mai una tenacità molto pag. 594), sicchè qui non ci rimarrà
grande così non devesi adoperare per che ad aggiugnere alcune particolari av
le bocche di fuoco. Quella che meglio vertenze. La proporzione fra le dimen
conviene per questo oggetto sì è la ghi sioni dell'apertura del ceneraio e la su
sa prodotta con minerali fusibili negli perficie della grata, l'altezza del cam
alti fornelli a canna lunga e ristretta. mino e la qualità del combustibile,
Questa però non si dee rifondere nel non può determinarsi se non che con
fornello a riverbero che una o due volte l'esperienza. L'aria dee passare sotto la
al più. Tutte le ghise perdono in questa grata con una data velocità, se l'apertu
operazione una parte della loro grafite ra che serve a stabilire la corrente è trop
e del loro silicio. po grande una parte del carbone bru
Una buona fonderia di ferro deve es cia senza produrre il massimo di calore;
sere adunque provveduta di un alto se è troppo piccola la combustione non
Suppl. Diz, Teen. T. IX. 35
a 58 FoNortoRE FoNDI roRE
e attiva abbastanza. Per meglio regolare re il ferro crudo negli alti fornelli. L'uso
la corrente mettonsi nella gola del for del coke è assai più vantaggioso di quello
nello alcune pietre sottili, gli strati delle del carbone di legna. Tuttavia con i me
quali si fanno variare secondo il bisogno, todi imperfetti seguiti finora per rifon
o meglio un registro a saracinesca per dere 1 oo chilogrammi di ferro crudo
accelerare o ritardare a volontà il corso consumansi o, 7 a 1 metro cubico di co
del fumo. La corrente riesce più rapida ke. Non si può del resto stabilire con
che sia possibile allorquando chiusa la esattezza il consumo non essendo questo
porta del ceneraio mettesi la grata in co proporzionato nè alla capacità dei cro
municazione con l'aria esterna mediante giuoli, nè al peso di ghisa che essi con
un buccolare; ma se occorresse un grado tengono. Se la operazione si facesse in
di calore straordinario lo si otterrebbe grande ed i fornelli fossero costruiti alla
chiudendo il cemeraio e dirigendo il sof maniera di quelli che servono a liquefare
fio di un mantice sotto la grata. I cro l'ottooe (V. questa parola) fonderebbesi
giuoli si fanno o con argilla refrattaria più metallo ad un tratto senza che il con
come quelli di Esse, o con grafite sumo del combustibile aumentasse di pa
come quelli di Inc. Questi ultimi sono ri passo. Se si trovasse uno smercio con
più costosi, ma meritano di essere prefe siderevole di piccoli oggetti di ferro fuso
riti ai primi perchè il ferro vi è meglio in un luogo ove per qualsiasi ragione
guarentito dalla ossidazione e vi ha quin non si potessero stabilire fornelli a ri
di meno calo , quando sieno di buona verbero nè fornelli a manica, potrebbesi
qualità possono servire più volte di se liquefare la ghisa in un fornello a vento
guito. Questi crogiuoli copronsi di ciot simile a quelli che servono a fondere il
toli refrattari e cingonsi da ogni parte di bronzo. Nei fornelli che possono conte
combustibile. In molte fonderie accostu nere due crogiuoli, bruciasi molto car
masi coprire la ghisa d'uno strato di bone inutilmente massime negli angoli
polvere di carbone e talvolta ancora lu della camera del fornello. Quindi dee
tare il coperchio con argilla e ciò per questa farsi meno grande che sia possi
impedire la ossidazione, ma allorquando bile, renderla piuttosto rotonda che qua
adoperasi ghisa molto grigia tutte que drata e adoperare sempre tre crogiuoli
ste operazioni sono inutili. Può adope o meglio uno solo assai grande.
rarsi per combustibile carbone di legna Il ferro crudo dee ricevere un grado
o coke. Se si fa uso del primo duopo è di calore assai forte affinchè divenga per
che la camera dei fornelli si abbia più fettamente liquido e non ne rimanga
che 64 centimetri di altezza e conviene troppo attaccato alle pareti dei crogiuoli.
rinnovare questo combustibile a misura Chiudonsi questi solitamente col fondo
che ei scende il che aumenta di molto di un vecchio crogiuolo, ma questo co
le spese dell'operazione; non si dee perchio basta bensì per impedire che il
quindi servirsene che in que paesi ove combustibile mescasi col metallo, ma non
la legna abbia assai poco valore. Sem può preservare quest'ultimo dal contatto
bra che pel liquefacimento di 1 oo chilo dell'aria atmosferica. L'ossidazione che
grammi di ghisa occorrano 5, 2 a 6,6 ne risulta si aumenta quanto più è lungo
metri cubici di carbone vegetale, vale a il tempo che si impiega per fondere la
dire 6 a 7 volte di più che non ne ab ghisa : perciò giova romperla in piccoli
bisogni a termine medio per prepara pezzi per aumentarne la superficie e
- Fospirone Fospirone 259
quindi sollecitarne il liquefacimento. Di re la terra ed i grani di sabbia che pos
minuirebbesi il calo caricando la ghisa sono essere attaccati alla loro superficie.
in crogiuoli arroventati, ma ne risultereb La maggior perdita nasce però da una di
be un eccessivo consumo di carbone spersione di metallo impossibile ad evi
quindi val meglio coprire il ferro con tarsi. Il calo della ghisa bianca sarebbe
Polvere di carbone ben puro, nel caso ancora maggiore se si trascurasse d'im
in cui riesca troppo dispendioso l'uso di piegare un grado altissimo di tempera
un flusso vetrificabile. Quantunque la tura. I fornelli stretti e alti sono più fa
ghisa mista e quella bianca si fondano cili a regolarsi che quelli larghi; il coke
ad un grado di calore assai basso, tutta che vi si adopera si riduce in frammenti
via allorchè rifondonsi entro crogiuoli è di volume non maggiore che due pollici
d'uopo assoggettarle ad un'alta tempe cubici, poichè i pezzi grossi lascerebbero
ratura per impedire che non si rappiglino fra loro troppo grandi interstizi e l'a
troppo presto e cagionino una perdita ria fredda battendo contro i crogiuoli
considerevole attaccandosi alle pareti del potrebbe farli spezzare o ritardar la fu
vaso. La ghisa grigia ottenuta da mine sione.
rali refrattari ed in alti fornelli esige un Da quanto si è detto risulta essere
più forte calore per fondersi, ma acqui semplicissimi i metodi per liquefare la
sta tosto una grande liquidità che con ghisa entro crogiuoli; ma divenire di
serva molto a lungo: liquefatta più volte spendiosi pel costo dei vasi, pel consu
nei fornelli a riverbero e divenuta quasi mo del carbone e pel calo della ghisa,
bianca contiensi in modo analogo. Que nè potersi quindi fabbricare in tal guisa
sta ghisa bianca grigiastra è ancora più che piccolissimi oggetti. Le merci di
refrattaria delle grigie, ma diviene molto maggior peso il cui prezzo non è abba
liquida si rapprende assai lentamente ed stanza alto non possono sostenere queste
è eccellente per rifondersi nei crogiuoli, spese che superano due volte il valore
tanto più quanto che può ricevere una della ghisa, d'altra parte non si potreb
assai bella superficie. Il più cattivo ferro ber fondere nei crogiuoli grandi quanti
crudo per questo oggetto si è la ghisa tà di ferro crudo. -

bianca granulata ottenutasi nei fornelli Fusione del ferro crudo nel fornello
a coke per mancanza di calore; è questa a manica. Secondo l'asserzione di Reau
refrattaria, rimane sempre densa nè riem mur fino dal principio del secolo scorso
pie che imperfettamente le forme. fondevasi il ferro in crogiuoli posti di
Dovrebbesi credere che il ferro crudo nanzi all'ugello di una fucina fabbrile,
fuso rapidamente e coperto con polvere nel qual modo bruciavasi poco carbone,
di carbone non provasse un calo assai for ma non si potevano liquefare che uno
te. Nulla meno questo calo giugne da 25 o due chilogrammi di ferro in questi
a 55 per cento; ma la maggior parte di vasi che dovevano essere di piccola
quella perdita dee attribuirsi al ferro che capacità per potersi riscaldare unifor
va sparso nell'officina mesciuto con le sco memente. Allo stesso tempo fecesi uso
rie ed attaccatosi alle pareti del crogiuo in Francia di piccoli fornelli porta
lo. La parte del metallo vetrificato non tili di 16 a 24 pollici di altezza e del
dovrebbe mai oltrepassare un cinque diametro di 6 a 9 . Attivati con pa
per cento; per diminuirla quanto è possi recchi mantici a mano non potevano
bile devonsi nettare i pezzi di ghisa, leva liquefare che piccoli pezzi di ghisa stra
26o FoNDIT.onr FoxDIToRE
tificati col carbone. Questi fornelli fatti! pironsi con argilla refrattaria. In tal gui
di argilla refrattaria componevansi di due sa la camera potè reggere a molte fusio
parti principali l'una di forma conica che ni nè vi fu più bisogno d'altro se non
era la camera e l'altra il crogiuolo, detto che di riattare di tratto in tratto il cro
anche borsa, ove si raccoglieva la mate giuolo. Lo staccare però la camera dal
ria liquida: combaciavansi insieme per crogiuolo cagionava una perdita di tem
fettamente, lutando poi la loro commet po ed il fornello si raffreddava. Per tal
titura nella quale facevasi il foro che da motivo Reaumur immaginò di non sepa
va ingresso alla corrente di aria. Tutti i rare le due parti se non in caso di riat
crogiuoli ed anche i vecchi vasi, purchè tamento. Fece perciò nel fornello all'al
fossero solidi e refrattari potevano ser tezza medesima del buccolare e di con
vire per la parte inferiore e la camera si tro ad esso un foro che otturavasi du
componeva di crogiuoli sfondati posti rante la fusione e che serviva a lasciar
l' un sopra l'altro e legati insieme con colare il metallo quando il crogiuolo era
argilla. Per fondere entro questi fornelli pieno. Il fornello sospeso verticalmente
ponevasi la parte inferiore sopra un te. su due perni mobili posti entro bronzine
laio di ferro provveduto di una maniglia poteva allora ricevere una posizione in -
mobile che si poteva alzare od abbas clinata per versare tutto il metallo nelle
sare. Dopo aver posta la camera sul forme. Le dimensioni di questi fornelli
crogiuolo vi si gettavano da prima alcu aumentarono successivamente fino a ri
mi carboni incandescenti, poi riempivasi dursi la loro altezza a tre metri. In luo
tutto il fornello di questo combustibile e go di rovesciarli fecesi il foro pel cola -
facevansi agire i mantici. A misura che il mento a livello del suolo così che la ghi
carbone discendeva introducevansi nella
sa può scorrere senza che faccia duopo
camera nuove cariche fino a che la pa inclinare il fornello all'orizzonte, il che è
reti esterne fossero arroventate e allora di un vantaggio incontrastabile, tanto
soltanto si caricava il metallo ridotto in più quanto che non ſa di bisogno inter
piccoli frammenti. Variavasi il peso dei rompere la fusione per colare il metallo
carichi secondo l'apparenza del buccola E bensì vero che diedersi a questi for
re; se le materie vedute attraverso que nelli dimensioni così grandi che il loro
sto foro erano bianchissime aumentavasi crogiuolo può contenere fino a 5oo chi
la dose del ferro crudo, se il colore in logrammi di ghisa,sicchè allora la interru
clinava al rosso se la diminuiva. Talvolta zione del lavoro durante il colamento
la ghisa si rappigliava entro il crogiuolo sarebbe assai poca cosa. Non è perciò
ed allora duravasi molta fatica a fonder meno vero che per rimettere in attività
la nuovamente. Quando si vedeva che il fornello converrebbe riempirlo di com
il crogiuolo era pieno, il fonditore lascia bustibile il che cagionerebbe una spesa
va abbassarsi le cariche, levava la came che viene risparmiata con i fornelli im
ra, toglieva le scorie alla ghisa, sollevava mobili -

con la maniglia tutta la parte inferiore Non parleremo adunque qui dei for
compreso il telaio e versava entro le for nelli mobili, ma bensì degli altri immo
me il metallo. bili detti anche alla Wilckinson.
Perfezionaronsi questi fornelli compo Poggiano questi fornelli sopra fonda
nendo la camera e la parte inferiore di menti alti da 55 a 65 centimetri, provve
casse di ferro battuto i cui vuoti riem duti di un canale per lo svolgimento dei
FoNDIT.on E FoNDIToRE 26 i
vapori acquei e terminati per lo più con perchè fa duopo servirsi di quella aper
una piastra di ghisa che porta un orlo tura per battere il suolo e far uscire le
rialzato che lega insieme le piastre late scorie dopo colata la ghisa; la si ottura
rali. Questa piastra del fondo è di figu quindi con muramento non lasciando che
ra anulare e bucata nel centro di un foro, una piccola apertura circolare al punto
il diametro del quale è uguale a quello più basso, la quale si chiude con un tu
del crogiuolo. La estremità superiore del racciolo di argilla. In alcune officine si
fornello termina con una piastra simi fanno i crogiuoli dei fornelli a manica si
le, composta per lo più di quattro pez mili a quelli degli alti fornelli riempiendo
zi, ed il cui orlo rialzato serve anche es la loro parte anteriore di carbone incan
so a tenere unite le piastre verticali. Po descente e coprendoli con una piastra di
co importa del resto il modo come si ghisa: quando il crogiuolo è pieno di
faccia il rivestimento esterno del fornello
materia liquida levansi la piastra ed i
che si fa di ghisa solo perchè occupi me carboni e si attigne la ghisa con cuc
no spazio. Entro questo rivestimento si chiaie. al!

costruisce il fornello con mattoni refrat La altezza e larghezza della camera


tari; riempiendo lo spazio che resta fra del fornello dipendono dalla forza del
le pietre e il rivestimento di ceneri od soffio e dalla qualità del combustibile.
altre sostanze polverose per diminuire le Del resto è probabile che le dimensioni
Perdite di calore. Il suolo fatto con un del vuoto interno di questi fornelli pos
miscuglio di terra refrattaria e di sabbia sano variare entro certi limiti senza incon
quarzosa molto pura è alquanto inclina venienti, attesa la grande facilità con la
to verso il foro donde si cola perchè tut quale si liquefa il ferro crudo. Ecco le
ta la materia liquida ne possa uscire. misure che diedero i migliori risulta
L'altezza dell'ugello al di sopra del suo menti agli abili fonditori di Parigi. pa
lo è di 4o a 52 centimetri. Il foro di co dre e figlio Calla, più volte premiati per
latura ha 52 centimetri di larghezza so la bellezza e perfezione dei loro getti.
pra 4o di altezza, e lo si fa così grande

Altezza dal suolo alla gola . 2”, oo


dall'ugello al disopra del suolo . o", 25
Diametro del fornello alla parte inferiore. o", 65
- - - - - . all'ugello. o”, 6o
. . . . . . . alla gola. o”, 5o
rn
del buccolare . o", 57.

Il volume d' aria introdotto dalla rigi non ha molto ne fece costruire uno
macchina soffiante è di 12 metri cubici alto sei metri e che può servire a fon
al minuto, e perchè la ghisa prontamen dere i più grandi oggetti. Un mezzo mol
te si liquefaccia non se ne adoperano to ingegnoso immaginatosi pure per ot
che frammenti del peso di circa 5 chilo tenere da un fornello alla Wilckinson si
grammi; la mercè di tutte queste circo no a 1 ooo chilogrammi di ghisa consiste
stanze la ghisa riesce dolce ed assai fluida. nel porre due buccolari l'uno sopra
Un fornello alla Wilckinson può ave dell'altro, distanti da 9 a 12 pollici. Al
1 e grandissime dimensioni e Cavè di Pa principio della fusione soffiasi pel buo
262 Fonditore FornitoRs
colare inferiore soltanto tenendosi chiu to più stretta è la camera all'altezza dei
so quello superiore. Quando la ghisa sa l'ugello, tanto più carbone risparmiasi :
le troppo vicina al primo buccolare ot la si dee ristringere nel caso che i man
turasi questo con argilla e portasi l'u tici diano un soffio debole e che il com
gello nel buccolare superiore. In tal gui bustibile sia leggero. Del rimanente la
sa può darsi al crogiuolo una maggiore ossidazione del metallo sarà tanto mino
capacità senza che il bagno rimanga re e le pareti resisteranno meglio all' a
esposto a troppo grandi cangiamenti di zione del calore quanto più larga sarà la
temperatura. camera. La distanza dalla pietra dell'u
I fornelli a manica che riscaldansi con gello a quella di contro suol essere di
carbone di legna devono esser più alti 48 a 58 centimetri. Se la fa così grande
di quelli nei quali bruciasi del coke, il o per risparmiare la camera o per dare al
che dipende dal poco peso del carbone crogiuolo una maggiore capacità. Giun
di legna il quale fa sì che venga facil gerebbesi allo stesso scopo allargando
mente spostato dalla ghisa la quale giu il crogiuolo al di sotto dell'ugello, ma
gne abbasso ancor fredda, mentre i car allora vi sarebbe il pericolo che la ghisa
boni bruciati di sopra dell'ugello non non si ispessisse a meno che non si ado
possono produrre tutto il loro effetto. perasse del coke e possenti macchine
L'altezza del fornello dee quindi au soffianti. Per dare adunque la miglior
mentare a misura che scema il peso spe forma alla camera converrebbe ristrigner
cifico del combustibile. In generale le la più che fosse possibile all'altezza del
camere dei fornelli a manica non do-buccolare, allargarla gradatamente fa
vrebbero esser alte pel coke meno dicendo un rigonfiamento nel mezzo della
1",9o; se si aumenta di più l'altezza il sua altezza e partendo da questo punto
caricare diviene più incomodo e la per diminuire la larghezza fino alla gola, il
dita del coke che avviene maneggiando cui diametro però non dovrebbe eccede
lo potrebbe talvolta compensare l'eco-re i 52 centimetri. Landrin però sostie
nomia di combustibile che cagionereb ne di aver sempre trovata vantaggiosa
be una altezza maggiore. Tuttavia se le la forma cilindrica, il diametro della gola
altre circostanze il permettono non si essendo uguale a quello della base del
dee trascurare di accrescere l'altezza di crogiuolo. Quando rifondesi della ghisa
questi fornelli. Quelli riscaldati col car-grigia molto fusibile o poco carica di si
bone di legna non dovrebbero essere licio e soffiasi per due ugelli, la camera
mai più bassi di 2",5o affinchè la ghisa può avere 75 a 95 centimetri di diame
potesse divenire abbastanza liquida editro. Non vi ha legge alcuna assoluta per
una maggiore altezza darebbe un sicuro l'altezza del buccolare al di sopra del
vantaggio. Il carbone di torba riusci-suolo; tuttavia non deve essere troppo
rebbe perfettamente in questi fornelli, grande per non raffreddare la ghisa li
come Landrin ebbe a convincers in una quida e non diminuire nei piccoli fornel
esperienza da lui fatta eseguire dal fon-li la distanza dal buccolare alla gola. Se
ditore di una piccola città di Francia. la macchina soffiante è forte ed il coke
La larghezza della camera dipende compatto, l'altezza del buccolare al di
dalla quantità di aria soffiata, dalla qua-sopra del suolo può essere di 5o a 58
lità del combustibile e da quella dei ma- centimetri; nel caso opposto non dee
teriali adoperati nella costruzione. Quan fissarsi a più di 25. Talvolta si hanno for
FoNDrroRE FoNDIroRE a 65
nelli a manica mobili e che si possono bile. Ne segue non poter pienamente
trasportare da un luogo all'altro nell'in riuscire l' operazione che nei fornelli
terno della fonderia al momento del stretti, i quali però sono soggetti a pron
getto. tamente guastarsi e non possono conte
Non si adoperano che buccolari di ar nere sufficiente metallo. D'uopo è quindi
gilla o di ghisa le bocche dei quali sono adoperare due buccolari opposti essendo
proporzionate a quelle degli ugelli la cui questo l'unico mezzo di rimediare ad
grandezza dipende dalla massa d'aria entrambi gli inconvenienti.
somministrata dalla macchina soffiante e La quantità di carbone di legna con
dalla velocità del soffio che esige il com sumato per rifondere 1 oo chilogrammi
- bustibile. Quanto più sono larghi, se di ferro in fornelli a manica varia fra
tuttavia l'aria vi conserva la convenien o, 4o e o, 52 metri cubici, non compren
te pressione, e più si accelera l' opera dendosi in questo calcolo il combustibile
zione; ma è anche d'uopo che v'abbia adoperato per empire la camera la pri
una certa relazione fra l' altezza dei for ma volta. Nel caso contrario il consumo
nelli e la rapidità della discesa dei ca ascende a circa o,59 metri cubici. Cre
richi, acciò il metallo trovisi a sufficien sce o diminuisce però di 1/4 secondo la
za preparato arrivando nel luogo ove dee natura del carbone, la sua durezza, il
fondersi. Un soffio di troppo grande ve suo peso specifico ed il metodo come lo
locità sposta il carbone e ne consuma si è preparato. Il consumo medio che
una quantità eccessiva nella parte supe abbiamo indicato venne diligentemente
riore della camera, e imbianchisce la ghi notato dal Karsten nelle officine di
sa il tessuto della quale diviene talvolta
Torgelow in Pomerania, in quelle di
granelloso perchè riavvicinasi al ferro Bergen in Baviera ed in quelle di Was
malleabile : ne risultano ingorghi, disce seralfingen nel Würtemberg. Supponen
se irregolari ed un ingombro di metallo do che un metro cubico di quei carboni
semifuso. Un soffio troppo leggero quan provenienti da legna di pino pesi 155
do la camera è larga non dà calore suf chilogrammi, il consumo valutato in pe
ficiente ed imbianchisce la ghisa che in so per 1 oo chilogrammi di ghisa, sarà di
tal caso può divenire così densa da non 6o a 8o chilogrammi di carbone di pino
essere più scorrevole. Inoltre questo silvestre. Nei fornelli a manica riscaldati
soffio non può innalzarsi attraverso i col coke bruciasi a termine medio un
materiali e danneggia quindi il crogiuolo. metro cubico di questo combustibile per
D'uopo è adunque anche nei fornelli a rifondere 1 ooo chilogrammi di ferro
manica come negli alti che la velocità crudo, compresa la quantità necessaria a
del soffio sia proporzionata alla qualità riscaldare il fornello, e si può supporre
del combustibile. Se attenendosi sempre il peso medio di un metro cubo di coke
a questo principio slanciasi nel fornello essere di 48o chilogrammi. Questi dati
una massa d'aria maggiore, si innalza la però possono grandemente variare se
temperatura, si accelera la discesa dei condo le qualità diverse dei coke.
carichi ed allora si può fare la camera Non lavorasi il suolo del fornello se
più larga. Quando questa però lo sia di non che dopo finite le pareti della ca
soverchio si è obbligati di dare alla cor mera; chiudesi poscia l'apertura anterio
rente di aria una velocità troppo grande re con mattoni o con argilla lasciando
relativamente alla qualità del combusti aperto soltanto il foro pel colamento,
26 4 Fox di rom e FoNDIToR E
Ciò fatto si dissecca il fornello, la quale nuirsi quanto più pesante è il combusti
operazione richiede un tempo più lungo bile; ma se è leggero val meglio far uso
quando le pareti vennero rinnovate che di cariche copiose affinchè la ghisa non
quando hanno di già servito altra volta. attraversi troppo facilmente gli strati di
Introduconsi a tal fine carbone o pezzi carbone. Ripetonsi questi carichi ogni
di coke incandescenti nella camera co 8 a 1 o minuti, portando l'operaio i ma
prendoli con altri smorzati; appena que teriali in un cesto sul capo e salendo una
sti cominciano ad accendersi se ne ver piccola scala addossata al fornello. Se
sano degli altri e così di seguito fino che questo però è assai grande occorrono al
sia piena la camera. Si fanno agire al tri mezzi per trasportar i materiali alla
lora le macchine soffianti, ma non si chiu gola, nè dee lasciarsi in arbitrio dell' o -
de il foro donde si cola affinchè la fiam peraio il colmare più o meno le sue mi
ma vi possa passare e venga meglio a ri sure ; quindi i vasi onde fa uso esser
scaldare il suolo. A misura che discen devono di tale capacità da non poter
dono i carichi se ne sostituiscono degli contenere che l'intero carico quando
altri sino a che la temperatura del for sono riempiti fino all'orlo.
nello sia alta abbastanza per poter cari Il peso del ferro crudo introdotto in
carlo di metallo, lo che si conosce alla una sola volta nel fornello, determinasi
fiamma della gola. Tosto che sono ca dal volume del carico del carbone e dalla
dute sul suolo le prime gocce di ferro qualità di questo combustibile. Trovato
crudo, otturasi il foro di colamento con che si abbia questo peso con l'esperien
un cocchiume di argilla e nol si apre in za d'uopo è attenervisi esattamente senza
appresso che per lasciar uscire la ghisa permettersi variazione alcuna, a meno
che si riceve in cucchiaie ; di raro av che la qualità del coke o del carbone
viene che se la diriga nelle forme me non cangi e non esiga altre proporzioni,
diante solchi scavati nel suolo, a meno affinchè la ghisa non divenga troppo
che i fornelli non sieno di grandissima densa nè troppo calda. Innanzi di fon
capacità e non si gettino grandi oggetti. dere il ferro crudo lo si dee nettare, le
Se il peso di questi non oltrepassa i 2 o o varvi la terra e ridurlo potendo in pezzi
chilogrammi, giova meglio portarvi la di 1 oo a 15o centimetri cubici. Quando
ghisa, poichè altrimente se ne consolida il suolo non è riscaldato a dovere la ghi
una gran parte nei solchi. sa diviene densa e bianca e talvolta an
Il lavoro nei fornelli a manica è sem cora si forma un ingorgo. Non potrebbe -
plicissimo: un operaio basta per introdur si liquefare separatamente la ghisa bian
re le cariche nella camera, nettare il buc ca ed ottenerne di grigia, senza cagio
colare e sturare il foro di colamento. Dee nare molta spesa di carbone e guastare
però aver sempre le materie pronte al le pareti del fornello; questa ghisa però
la mano. Il combustibile carica si sem può formare 1/5 od 1/4 del carico. La
pre a misura e la ghisa a peso. La quan ghisa bianca granellosa è quella che è
tità di metallo che si può aggiungere al meno atta ad esser rifusa, perchè ostrui
carbone non può determinarsi che col sce il crogiuolo, chiude il foro del cola
l'esperienza, il che si fa però assai facil mento e rappigliasi nelle cucchiaie. La
mente nei piccoli fornelli. Ordinaria ghisa fosforosa che si ottiene da mine
mente caricansi in una sola volta 2o a 5 o rali di ferro detti melmosi ( limoneux )
litri di coke, il qual volume può dimi rimane abbastanza liquida anche quando
FoNDIToRE FoNDIToRE 265
e un poco bianca. La ghisa che produce talvolta ai carichi della pietra calcare;
il ferro fragile a caldo è molto refratta danneggiansi le pareti quando si è obbli
ria, molto densa ed assai prontamente gati di staccarne le scorie a colpi di ria
raffreddasi. Tutto il lavoro dell'operaio volo: quindi val meglio renderle più li
riducesi a caricare il fornello ed a net quide aggiungendovi del fondente. I for
tare l'ugello. Ordinariamente si cola la nelli a manica non lavorano solitamente
ghisa dopo un numero di carichi deter che il giorno. Dopo la prima fusione levasi
minato dalla capacità del crogiuolo. Fo ancora dal fornello molto coke, perchè la
rasi con un riavolo il cocchiume d'argilla ghisa attraversa gli strati del combusti
e si riceve la ghisa in cucchiaie od an bile,è per questo motivo che può addop
che la si lascia coiare nei solchi. Non vi piarsi l'ultimo carico di metallo donde
è anzi bisogno neppure di attendere che risulta una economia di carbone. In luo
il crogiuolo sia ripieno potendosi a qua go di votare il fornello vi si possono in
lunque momento far uscire dal fornello trodurre dopo l'ultima fusione due cari
la quantità di ghisa che occorresse; le chi di coke dopo avere snettato il cro
si impedisce in seguito di scorrere chiu giuolo più che sia possibile senza per
dendo il foro con un turacciolo di ar altro atterrare il muro anteriore; riem
gilla fissato alla cima di un bastone. La piesi poscia tutta la camera con carichi
ghisa è spesso tanto calda che intacca le ordinari di metallo e di coke; si ottu
forme, per evitare il quale effetto lasciasi rano ermeticamente tutte le aperture ed
riposare alcuni minuti nelle cucchiaie. il giorno dopo si ottiene della ghisa li
In tal caso si possono senza inconvenien quida assai poco tempo dopo aver inco
te aumentare i carichi di metallo nel minciato a soffiare. Se il fornello a mani
fornello. ca lavora ogni giorno si può ottenere
La sabbia attaccata alla ghisa, le ce in tal guisa un grande risparmio di carbo
neri del combustibile ed i mattoni della ne. Le pareti della camera quando sono
camera formano una loppa molto visco costruite con buoni materiali devono
sa che si rende più liquida aggiugnendo durare 4 a 5 settimane. La rifabbrica
di tratto in tratto al carico una piccola zione di questo muramento refrattario è
quantità di pietra calcare, mediante la tanto più incomoda quanto più stretto
quale aggiunta le loppe possono colare è il fornello, e massime quando l' invi
insieme con la ghisa. Se una parte delle luppo esterno è formato di cilindri inte
scorie fossersi rapprese nell'interno della ri. Quando all'opposto questo inviluppo
camera, converrebbe interrompere la cor componesi di piastre levansi quelle che si
rente d'aria ed atterrare il piccolo mu corrispondono sopra uno dei lati del ci
ricciuolo di mattoni che chiude il dinanzi lindro ed allora si può facilmente lavora
del fornello. Netterebbesi poscia il cro re nell'interno della camera.
giuolo e costruirebbesi di nuovo il muric Il calo della ghisa dipende dall'anda
ciuolo per continuare il lavoro: l'interru mento del fornello, dalla natura del fer
zione non dee durare più che 1 o a 15 ro crudo e dalla qualità del combusti
minuti. Operando in tal guisa può man bile. Se il coke è puro, se il soffio ha la
tenersi un fornello in attività per 8 giorni velocità conveniente, e se la ghisa è gri
di seguito senza che vi faccia ostacolo gia, questa perdita può talvolta non ar
l'accumulamento delle loppe. Le camere rivare che a un 5% per cento, compre
durano più a lungo allorchè si aggiugne sovi quello cagionatovi dai grani di ferro
Suppl. Div. Tecn. T IX. -
54
2 66 FoNorrone FoNpi rom E
crudo sparsi nell'officina o mesciuti alle de dall'area della sezione del snolo.
scorie; tuttavia per ogni 1 oo chilogram Duopo è quindi farle variare con le di
mi di ghisa caricata in uno di questi for mensioni del focolare poichè i fornelli a
nelli non deesi far conto che di 91 a 95 riverbero hanno ben differenti capacità,
chilogrammi di merci compresevi le ma essendovene di quelli nei quali non si
terozze. Quando la ghisa è bianca, il for possono fondere che 8oo chilogrammi
nello rimane freddo ed il coke è puro, il di ferro crudo ed altri invece che ne
calo può giugnere fino ad un 25 per possono ricevere fino a 5ooo. Se si co
t:en lo. noscesse quale durata della combustione
I fornelli a manica sono posti nell'in corrisponda al massimo effetto che il
ierno dell'officina al di sotto di una ca combustibile puo produrre, potrebbesi
panna di cammino, la quale nel caso che con ripetuti tentativi dare alla grata ed
serva per due fornelli esser dee larga al cammino dimensioni tali che nel tempo
quanto basta per non inceppare la dis relativo a questo massimo di effetto si
sipazione del fumo nè lo svolgimento del consumasse una quantità determinata di
calore che durante la state riuscirebbe combustibile. Quando la combustione è
incomodo e produrrebbe un diseccamen lenta l'aria circostante assorbe una trop
to troppo rapido delle forme in sabbia. po gran parte del calore; dall'altro lato
Un fornello alla Wilckinson attivato die quando è troppo rapida, è probabile che
ci ore al giorno e che riceva sei cariche il combustibile non produca tutto il suo
all'ora di un mezzo quintale metrico di effetto, perchè il calorico abbisogna di
ferro crudo ne può rifondere 5o quin un certo tempo per penetrare i corpi.
tali che ne daranno 28 di ghisa liquida Non si conosce ancora la durata della
disponibile a così dire ad ogni istante combustione che produce maggior effet
della giornata. Nelle fonderie di Londra to: e si ignora egualmente se questo
impiegansi fornelli a manica alti 2”, 15 e tempo sia lo stesso per tutti i combusti
larghi oº.9o guerniti di 4 buccolari po bili. Quanto a quelli che bruciano con
sti l'uno al di sopra dell'altro così che i fiamma e che contengono differenti quan
loro crogiuoli possono contenere fino a tità di carbonio, come la legna, il carbon
55oo chilogrammi di ghisa. fossile e la torba, egli è più che pro
Fusione nei fornelli a riverbero. Ab. babile che per far loro sviluppare il
biamo veduto nel Dizionario all'articolo massimo di calore nella fusione dei me
ghisa modellata (T. VI pag. 595) quale talli devano essere bruciati in tempi ine
sia la forma di questi fornelli, nei quali guali.
la corrente di aria che attiva la combu Si è riconosciuto che i fornelli a ri
stione è prodotta dalla dilatazione del verbero che lavorano col carbon fossile
l'aria interna. Da ciò ne segue che dee e sono destinati a fondere il ferro crudo
esistere una certa proporzione fra la gra producono il maggior effetto col minor
ta, il suolo ed il cammino per poter pro consumo di carbone, se la superficie del
durre in questi fornelli la più alta tem la grata e quella del suolo sono fra loro
peratura. In generale può ammettersi nella relazione di 2 a 7 ; se l'area della
che il grado di calore prodotto in un parte della grata non occupata dalle
fornello a riverbero di una data capacità spranghe è alla sezione del canale che
è proporzionato alla superficie della gra va al cammino come 5, 5 a 1, o come
ta ed alla altezza del cammino e dipen 55 a 1 o e se il cammino, a termine me
- FosniroRe Fosnitor E 267
dio, ha per lo meno i 2 a 15 metri di al gerebbe il ferro dalla ossidazione, se
tezza. Questi dati a termini medii non troppo alto ne ritarderebbe la fusione
sono del resto che risultamenti dell'e quantunque impedisse l'imbianchini cnto
sperienza. La sezione del cammino deve della ghisa : questa specie di arginetto
essere sempre più grande che quella del fatto dei materiali i più refrattari deve
canale che va ad esso dal fornello, acciò essere mantenuto in ottimo stato, il che
l'aria calda ed il fumo possano uscire giova avvertire perchè gli operai talora
con rapidità. Non si potrebbe mai dare vi fanno de guasti nel porre il metallo
alla sezione dell'area del cammino meno sul suolo.
di un piede quadrato, essendochè altri La forma del suolo venne più volte
menti sarebbe impossibile di costruirvi cangiata essendosi fatto talvolta rettan -
il muramento refrattario. golare tal'altra elittico o composto di
Interessa molto che l'aria esterna più linee diritte o curve. Diedesi al suo
possa liberamente affluire sotto la grata. lo una maggiore larghezza che alla grata,
Se adunque il fornello è posto nell'oſti oppure vi si fece un ventre nel mezzo
cina, l'apertura del cemeraio esser dee della sua lunghezza, ma la forma più
al di fuori e sarebbe eziandio vantaggio naturale e più comoda da eseguirsi sa
so che fosse volta verso il norte nè vi rebbe quella di un trapezio il cui più
avesse altro edifizio vicino. Lo spazio gran lato volto verso la grata avesse una
che è sotto la grata deve essere vasto e larghezza uguale alla sua, dappoichè il
profondo abbastanza perchè le ceneri e calore a misura che si va allontanandosi
i carboni accesi che passano attraverso dal focolare si va sempre più scemando.
le spranghe non possano riscaldare e di L'allargamento del suolo verso il mezzo
latare l'aria affluente. Le spranghe di della sua lunghezza non presenta verun
ferro fuso sono migliori per fare la grata vantaggio e nuoce alla solidità della co
di quelle di ferro battuto e la loro di struzione, essendo inoltre fuor di ragio
stanza ordinaria è di 1 4 a 2 o millimetri, ne l'aumentare le dimensioni del suolo
che deesi però variare secondo la natura in un punto ove il grado di calore non
del carbon fossile. Dopo la fusione con è il più elevato. Anticamente una parte
vien tosto levarle, poichè ristabilendosi soltanto di questo suolo era orizzontale;
allora l'equilibrio dell'aria, non trovanº chiamavasi l' altare e riceveva il ferro
dosi più sufficientemente raffreddate dalla crudo che vi si ammucchiava per lique
corrente d'aria come lo erano da prima, farlo. Al primo quarto della lunghezza
si riscaldano di soverchio e ne soffrono. totale del fornello il suolo prendeva una
La porta per la quale si carica il combu inclinazione che variava fra 12° e 18”,
stibile deve esser grande tanto da poter dimodochè il ferro crudo a misura che
lo stendere sopra tutta la grata e si dee cominciava a fondersi, colava verso l'e
chiudere ermeticamente, il che si ottiene stremità opposta all'arginetto in una spe
otturandola con carbone minuto. cie di crogiuolo. L'esperienza provò che
Una specie di arginetto separa il suolo la ghisa grigia proveniente da minerali
dal focolare ed ha periscopo di impedire fusibili allorchè si rifonde in questa sor
che il carbon fossile si mesca al metallo te di fornelli a riverbero si imbianchisce
e di preservar questo dal contatto del quand'anche il suolo non avesse che i 2°
l'aria. La sua altezza di 12 a 24 è centi di inclinazione ; mentrechè in vece la
metri. Se fosse troppo basso non proteg ghisa grigia proveniente da minerali re
n 68 FoNDIroRE FoNorroRE
frattari conserva il suo colore caratteri Il punto essenziale si è che il fornello
stico quand'anche il suolo formi un an riceva in tutta la sua lunghezza lo stesso
golo di 2oº con l'orizzonte. Ciò nulla grado di calore: e allora che il combu
ostante una troppo grande inclinazione stibile si consuma nel modo il più van
è sempre nociva perchè i piccoli pezzi taggioso e che si utilizza tutta la capacità
di ghisa che non sono ancora liquefatti del fornello potendosene caricare tutto
possono scorrere su questo piano incli il suolo; ma in questo caso deve essere
mato, arrivar nel crogiuolo e raffreddare ilorizzontale. In questa sorte di fornelli
metallo. riesce sempre difficile d'attignere la ghi
Ecco presso a poco i principali difetti sa con cucchiaie; questa operazione pe
dei suoli inclinati, c, a meglio dire, spez rò è molto faticosa pegli operai e fa ch -
zati e che tengono un altare. spandasi molta ghisa, oltre di che aprene
1.° La ghisa è molto esposta all'azio do una gran porta, come occorre a tal
ne della corrente di aria quando si ren effetto, si lascia entrare nel fornello une
de nel crogiuolo in piccolissimi filetti; quantità di aria troppo grande che raſa
la sola ghisa grigia proveniente dai mi fredda il metallo e lo dispone a imbian
nerali refrattari vi può resistere senza chire. Per evitare siffatti inconvenienti
mutar di colore; ma quando il suolo val meglio fare in qualche punto un foro
è molto inclinato subisce una perdita per lasciare scolare il metallo che può
troppo grande. allora raccogliersi entro cucchiaie, ba
2.° I pezzi di metallo non pescano mai stando a tal fine che il suolo abbia una
nella ghisa liquida, il che ne agevolereb leggera inclinazione verso quella aper
be la fusione: accade quindi quasi sem tura.
pre che una parte della ghisa solida e La porta per la quale si introduce il
sposta troppo a lungo alla corrente d'a metallo è di ferro intonacata di argilla
ria, finisce con l'affinarsi e resta sopra all'interno acciò non si fonda nè guasti per
l'altare in forma di stiacciata. l' ossidazione. Quando il fornello è in
5.° Non potendosi ammucchiare il azione le si getta contro della sabbia sec
ferro crudo che sull'altare si è costretti ca per intercettare il passaggio dell'aria
di dare una grande altezza alla volta, il atmosferica e si chiudono tutte le aper
che aumenta la capacità del fornello ed ture con creta.

impedisce la concentrazione del calore. La volta riceve tale altezza che l'area
Questa sorta di fornelli consumano della sezione fatta all'estremità più lar
una grande quantità di combustibile e ga del suolo quando questo è orizzon
non possono mai essere uniformemente tale, sia tutto al più uguale ai 3/4 della
riscaldati. Aggiungasi che fa duopo ri grata. La sua inclinazione viene regolata
strignerli fortemente verso il canale che da quella del suolo, ma la si abbassa un
va al cammino sicchè si dee abbassare poco verso il canale che va al cammino
la volta da quel lato, ciò che l'altera più perchè in quella parte il calore va sem
prontamente e cagiona un riverbero con pre diminuendo. Una volta ben costruita
tinuo sulla ghisa liquida. dee resistere a 5o e sino a 1 oo fusioni;
In quel fornelli il cui suolo e la volta ma talvolta è duopo ricostruirla dopo la
sono orizzontali, la fiamma scorre lungo decima.
quest'ultima fino a che sia giunta all'im - La lunghezza del suolo dee variare
boccatura del canale che va al cammino. secondo il combustibile che si adopera
FoNDITone FoNDino RE 269
facendolasi maggiore quando questo dà me pezzi grossi e piccoli; quando pure
molta fiamma, minore quando ne dà po siasi a ciò costretti, devonsi porre quelli
ca. In questo ultimo caso deesi anche che sono più piccoli immediatamente
innalzare la grata. vicini all'arginetto ed i più grossi di so
Il canale che conduce la fiamma nel pra più vicini che sia possibile al punto
cammino trovasi nel piccolo lato del for ove il calore è più intenso; queste pre
nello al punto più lontano dalla grata cauzioni sono assai meno importanti
affinchè la fiamma possa percorrere tutta quando il suolo del fornello è orizzon
la lunghezza del suolo. L'esperienza tale.
provò che la corrente è più forte quan La fusibilità del ferro crudo diminui
do questo canale si va allargando dal sce più o meno per ogni volta che lo si
fornello sino al cammino. L'ingresso di rifonde nei fornelli a riverbero e spe
questo canale non deve essere troppo cialmente in quelli a suolo inclinato. Se
alto al di sopra del suolo, perchè la fiam adunque un oggetto di ferro fuso esige,
ma seguirebbe allora la volta e il calore che la sua massa sia dotata di una
sfuggirebbe senza produrre effetto sulla perfetta omogeneità, come per esempio le
ghisa sottoposta. Siccome il buon esito bocche di fuoco, nel caricare il fornello
della fusione dipende dalle esatte di non si dee mescere la ghisa di prima fu
mensioni di questo canale, così è duopo sione con altra che sia di già stata rifu
poterlo facilmente allargare o ristri sa. La ghisa bianca radiante che è la più
gnere. dura, non può tuttavia impiegarsi che
Nella costruzione dei fornelli a river pei cilindri di compressione o per le in
bero, il cammino è la parte più dispen cudini perchè è troppo cruda, s'ispes
diosa dovendo avere talora più che 2 o sisce troppo presto e difficilmente riem
metri di altezza, massime quando sienvi pie le forme; non può inoltre servire
nel vicinato edifizii molto alti che impe pegli oggetti che devono lavorarsi sul
discano il movimento dell'aria. Nei cam tornio o col trapano. La miglior ghisa
mini molto larghi vi è il difetto che sta onde si possa far uso per questa sorte
bilisconsi due correnti, l'una composta di oggetti, si è quella grigia ottenuta con
di aria atmosferica che discende, l'altra minerali fusibilissimi in fornelli un po'
d'aria dilatata che sale, ed in questo bassi; la si dee rifondere assai rapida
caso la corrente nel fornello è incerta e mente nel fornello a riverbero con un
debole; facendo adunque un solo cammi calore molto intenso e versarla poscia in
no per molti fornelli, come spesso si forme di ferro.
pratica, è duopo dividerne l'interno in Durante la liquefazione del ferro cru
tanti compartimenti quanti sono i fornelli. do si hanno a prendere tutte le precau
Alla sommità del cammino avvi una zioni possibili per impedire che l'aria e
piastra di ghisa detta registro che si sterna penetri nel fornello. Quindi è duo
alza più o meno o si chiude interamente po caricare la grata con molta prontezza
per attivare la corrente di aria o per e tenerla sempre coperta di combustibi
intercettarla. le, senza però introdurne una quantità
Il ferro crudo che si vuol liquefare troppo grande ad un tratto nel fornello;
non dovrebbe impiegarsi in pezzi trop perchè la temperatura si abbasserebbe
po grossi nè troppo sottili; quello che è notabilmente prima che tutta la massa
più dannoso si è di caricare tutto insie fosse riscaldata e la fiamma si innalze
27o FoNortone FoNDI roRE
rebbe a grande altezza sopra del cammi mente minore se il ferro che ivi si tratta
mo, il che si dee diligentemente evitare fosse più fusibile.
Convien ripetere i carichi di dieci in Della colatura del ferro. Si fa que
dieci minuti introducendo ad ogni volta sta alla stessa guisa che abbiamo veduto
circa 1/5 od 1/i di ettolitro, cosicche pegli altri metalli, parlando in generale
lo strato di combustibile mantengasi dell' arte del fonditore; se non che la
sempre grosso 28 a 52 centimetri e la temperatura essendo senza confronto
fiamma oltrepassi d'una piccola altezza maggiore interessa vieppiù di tener conto
soltanto la sommità del cammino. La di alcune avvertenze che i vi abbiamo
durata della fusione è assai varia: oc dettate e di quelle precipuamente che al
corrono da due a quattro ore per lique perfetto asciugamento delle forme si ri
fare da 8o a 5,ooo chilogrammi di ghisa feriscono. Quello che importa osservare
secondo le proporzioni mantenute fra le relativamente al ferro in particolare si è
varie parti del fornello e secondo la la proprietà che esso tiene, somigliante in
qualità del combustibile. Se questo dà parte a quella dell'acciaio, di indurirsi
molta carbonigia o molte ceneri, brucia notabilmente allorquando con prontezza
con lentezza ed ottura ad ogni momento se lo raffredda. Da questa devono talora
la grata, è cosa essenziale che questa ul guarentirsi le arti, tal altra fare il loro
tima getti sempre un splendore vivace, e profitto. Sì e questo il motivo pel qua
se si osservasse il contrario si avrebbe le fondonsi in forme di ferro grosse 5o
indizio che sarebbe ostruita. centimetri i cilindri de laminatoi la cui
Il calo varia secondo la natura del superficie esser dee molto dura; e non
ferro crudo che si vuol fondere e spe possonsi invece fondere in forme di me
cialmente secondo il grado di calore che tallo molti altri oggetti che d'altra parte
si può produrre. Siccome la fusione è ottimamente a questo uopo si prestereb
più lenta l'estate che l'inverno, così bero. La sabbia umida o magra produce
allora l'ossidazione del metallo è mag anch'essa lo stesso effetto in parte delle
giore. Una gran parte della perdita forme metalliche e talvolta il fonditore
proviene dai grani di ghisa che spar ingegnoso colloca a bella posta un gros
gonsi nell'officina ed anche il suolo so pezzo di ferro annerito con polvere
del fornello assorbe insieme con le sco. di carbone in quel punto dove vuole che
rie un poco di ferro. Quando la ghisa è il suo getto riesca più duro. E in tal gui
grigia, quando il lavoro è ben regolato, sa che indurisconsi le incudini, i martelli
ed il fornello resta in attività parecchi ed i pestelli (c. 1. B. RARsteN – H. LAN
giorni, la perdita totale non dee esser DRIN – F. 1. CULMANN ).
maggiore di un sei a sette per cento. Il FoNortone di campane. Avendo este
consumo di carbon fossile, preso al ter samente trattato questo argomento negli
mine medio sugli ultimi anni, ascende articoli unoNzo e caMPANA del Dizionario
nella fonderia di Gleiwitz a o,o85 metri e di questo Supplimento nulla ci rimar
cubici per cento chilogrammi di ghisa. rebbe a soggiugnere, se non che coglia
Siccome il metro cubico di questo com mo l'occasione di questo articolo per
bustibile pesa 8oo chilogrammi se ne indicare un trovato che strettamente col -
deduce che per fondere 1 oo chilogram legasi all'arte del fonditore delle cam
mi di ghisa ne occorrono 68 di carbon pane ed è il modo di saldarle quando
fossile e che il consumo sarebbe notabil. sieno fesse. A tal uopo si fa scendere la
FoNDIToRE FoNDITone 27 i
campana, si rivolta con l'imboccatura al le anime lo stucco di Parigi e la polvere
l'aria, si segano le estremità dello squar di mattoni stacciata. Le spranghe di fer
cio in maniera da fare un vuoto triango ro che sostengono l'anima vanno poste
lare; vi si adatta un pezzo di legno; in modo da potersi levare fuori della
questo serve a fare un modello per cola figura dopo che questa è stata fusa. Im
re la piastra di metallo che deve suben porta specialmente che sia sostenuta con
trarvi. Si riempie allora e si circonda la ispranghe di ferro l'anima di quelle par
campana di carboni, in maniera da ren ti delle figure che fossero molto spor
dere il fuoco più eguale che sia possibile. genti. Terminata l'anima e quando sia
Dieci o dodici ore dopo, non si soffia convenientemente solida e secca spetta
più che verso la parte da restaurarsi; si allo scultore l' operazione di coprirla
fa nel tempo stesso arroventare il pezzo con la cera. Alcuni scultori invece lavo
triangolare che dee riempiere il vuoto: rano la cera separatamente e la dispon
quando gli orli della fenditura ed il pezzo gono poscia sullo scheletro formato dal
hanno acquistato un grado di calore qua le spranghe di ferro riempiendo quindi il
si bianco, e che il tutto è sul punto di vuoto che rimane con stucco liquido e
entrare in fusione, si tolgono i carboni, polvere di mattoni,ed in tal modo l'anima
si soffiano le ceneri, si ricopre il tutto di è formata in proporzione, che lo scultore
borrace; prendendo allora il pezzo con progredisce nel fare il modello di cera.
le molle, si presenta all'apertura, dove Si deve però in ambedue i casi usare la
si fa penetrare a piccoli colpi di martel diligenza nel modellare che la cera sia
lo. La confricazione che questi colpi ca di una sostanza uniforme, affinchè il me
gionano determina un aumento di calore tallo progredisca nel lavoro esattamente,
sulle estremità che si struggono e si col come il modello lo ha rappresentato.
legano insieme come un solo tutto. Ter Quando il modello di cera è terminato
minata l'operazione, si lascia il tutto sull'anima, ed è ben riempiuto, vi si ap
freddare lentamente, si rende libera la plicano dei piccoli tubi di cera, che va
campana, e questa ha ricuperata la sua dano dalla cima al fondo, per servire,
voce. Se non si volessero fare scaldare non solo come getti per condurre in
che le estremità da saldarsi, la differenza tutte le parti il metallo fuso, ma anche
di dilatazione farebbe squarciare la cam come spiragli, per dare un passaggio al
pana in altre parti.(vANNoccio BIRINGUcci). l'aria che si sviluppa dal bronzo bollen
FoNDIToRE di statue. A tre cose è te, che fluisce nella forma, poichè se la
duopo principalmente avvertire nel medesima non avesse un'uscita sareb
fondere le statue i busti, i bassi ri be di grave danno, e la bellezza del lavo
lievi, e simili oggetti e sono la forma, ro ne andrebbe a male. Gli scultori sta
il mantello ed il nocciuolo od anima. biliscono il peso del metallo che è neces
il quale ha per oggetto di scemare il sario in questa specie di fusione, dalla
peso e risparmiare il metallo. Questo cera impiegatasi pel modello. Una
nocciuolo si fa con ispranghe di ferro elibbra di cera adoperata in questa ma
piantasi sopra una grata di ferro rive niera esige dieci libbre di metallo per
stendolo pascia di buona creta da stovi occupare il suo spazio nella fusione. Il
glie stemperata nell'acqua e mesciuta lavoro essendosi così aggrandito duopo è
con sterco di cavallo e peli impastati in
coprirlo con un vestito o mantello, il
sieme. Alcuni modellatori impiegano per quale consiste in una specie di crosta o
272 FoNDIToRE FoNoiTo RE
scorza posta sopra la cera, e che essendo trova una fornace, colla capanna del
di natura molle, prende e conserva fa cammino, nella quale, in questo periodo
cilmente l'impronta che poscia comu del lavoro, si dee fare un fuoco mode
unica al metallo che sotto di essa oc rato; e l'apertura di comunicazione de
cupa il posto della cera, la quale è fra ve essere immediatamente chiusa per
l' anima e la scorza. La scorza o man mantenervi il calore. Tosto che il calore
tello, è composta di argilla, e di polvere cresce, e comincia ed operare sopra il mo
di crogiuolo bianco ben polverizzato, dello,si deve disporre in modo che la cera
stacciata e mescolata con acqua alla con possa fluire liberamente fuori del man
sistenza di un colore. Il modellatore la tello: a tale oggetto si pongono de' tubi
stende sopra la cera con un pennello di alla base del modello, in modo che la
pelo di cammello o simile: operazione medesima vi possa colare fuori facilmen
che deve essare ripetuta per otto o nove te. Tosto che tutta ne è uscita, si chiu
volte, lasciando che ciascuna volta la fat dono quelli dolcemente con terra per
ta scorza si secchi. Dopo che questa scorza impedire che l'aria vi entri. Ciò fat
è solida sopra la cera, la seconda parte to la scorza viene circondata da una
o secondo vestimento vien fatta con ter materia refrattaria, per esempio, da pez
ra comune, mescolata a sterco di cavallo zi di mattone, postivi all'intorno, am
sparsa sopra il modello, ed a tale densi mucchiati nella necessaria densità, ed
tà, che possa resistere in qualche modo assicurati con terra; ed il tutto deve
al peso del metallo che deve essere im essere finalmente intonacato al di fuori
piegato. A questo vestimento se ne ag per mantenervi sempre più il calore.
giugne un terzo, composto quasi sola Circondato convenientemente il man
mente di sterco, con una quantità di ter tello coi materiali necessari per impedirvi
ra sufficiente pcr renderlo un poco più gli effetti dell'aria, si aumenta il fuoco
tenace e resistente. Quando questo è ba nella fornace fino a che la materia che
stantemente secco, il mantello è termina circonda il mantello, e questo stesso di
to collo stendervi sopra più strati della me venti roventino : cosa che comunemen
desima composizione, fatta forte e solida te accade in ventiquattro ore: allora
mantrugiandola. Terminato questo la si spegne il fuoco e si lascia che il tutto
voro, e quando si giudichi essere ben si raffreddi: dopo di ciò la materia che
atto a sostenere il metallo fuso, vien re è stata posta all'intorno del mantello,
so più solido col mezzo di fasce di ferro deve essere levata e rimpiazzata con
che vi si volgono all'intorno, ciascuna terra bagnata e compressa fortemente
alla distanza di sei pollici, l'una dall'al all'intorno della forma per renderla
tra, ed assicurate al fondo della grata su sempre più ferma e stabile. In questo
cui sta la statua. Si mette sopra la testa punto la forma è atta a ricevere il me
della statua un cerchio di ferro ad og tallo fuso ; ed a fine di compiere l'ope
getto di dare sostegno alla scorza, ed alla razione, si fa una fornace alla distanza
statua. Si deve porre attenzione, quan di pochi piedi da quella impiegata per
do il modello è giunto a questo stato, riscaldare la forma: è formata a guisa
che sia in tale situazione da poter ri di un forno munito di tre aperture, di
cevere il metallo fuso. Il modello, co cui una è destinata all'aria, l'altra per
me si è superiormente notato, sta sopra introdurvi il combustibile, e l'ultima per
una grata di ferro: sotto questa grata si colarne fuori il metallo fuso. L'ultima
FosDITone FoNDIroRE 275
apertura deve essere tenuta ben chiusa leva la figura dalla forma e dalla terra
mentre il metallo è in fusione: quando dalla quale era circondata: ne sega i get
è giunto al punto che si giudica op ti, e ritocca, e ristaura le parti che ne ab
portuno per farlo fluire nella forma, il bisognano. Gli strumenti a tale oggetto
che si conosce dalla viva separazione, adoperati consistono in iscarpelli di di
e dallo sfuggire dello zinco dal bronzo, verse grandezze, in bulini, in lime, ec.
vi si pratica un piccolo tubo per con Allorchè si tratta di fondere statue
durlo in un catino di terra da stoviglie, colossali si impiega un metodo un poco
che è fissato sulla cima della forma. In differente da quello che abbiamo descrit
questo catino entrano tutti i grandi ragi to, e ciò deriva dalla massa, che essendo
dei getti, e da questi il metallo è con di difficile trasporto, deve essere lavo
dotto in tutte le parti della forma. Si rata sul luogo in cui si dee eseguire la
chiudono tutti i getti con una specie di fusione. Vi sono due mezzi per ciò fare:
turacciolo, e sono tenuti chiusi fino a che alcuni fonditori preferiscono l'uno, ed
il catino che deve fornire il metallo ne altri l'altro. Coloro che seguono il pri
sarà pieno. Quando la fornace è aperta mo fanno una fossa quadrata nella terra
a tale oggetto, il bronzo fuso ne scorre un poco più larga di quello che si esige
fuori a guisa di un torrente di fuoco, per la forma, ed i suoi lati sono circon
ma non si lascia entrare nei getti, tenen dati da muro; il suo fondo ha un vuo
doli chiusi fino a che il catino ne sarà to al basso che vi è preparato a guisa di
sufficientemente pieno per lasciare en fornace, la quale deve essere fatta di
trare il metallo nella forma; il che si mattoni, ed avere un apertura al di fuo
eseguisce quando il bronzo che con ri in un'altra fossa preparata in vici
tiene si giudica bastante per riempire nanza di essa, dalla quale è posto nella
tutti i getti ad un tratto, allora ne de fornace il combustibile. La cima della
vono essere levati tutti i turaccioli. Con fornace nella prima cavità è coperta da
sistono questi in lunghe verghe di una grata di ferro, e su di questa è po
ferro, con una testa, e con un'estremità sta e modellata la materia della statua,
capace a riempire il voto diametro di che deve essere fusa, come pure la sua
ciascun tubo. La cavità della fornace, copertura di cera; pel lavoro poi è se
che contiene il metallo fuso viene aper guito dallo scultore il metodo medesimo
ta col mezzo di un lungo pezzo di ferro che abbiamo già descritto. In vicinanza
attaccato all'estremità di un palo, acciò al margine della fossa grande, nella qua
possa l'operaio tenerlo distante da essa; le è posto il modello, si innalza la for
imperocchè può accadere, venendo il mace destinata a fondere il metallo, la
metallo rovente in contatto dell' aria. quale è simile a quella di cui abbiamo
segnatamente se essa è umida, che si già tenuto discorso, ad eccezione che de
producano esplosioni violente. Si riem ve avere maggiori dimensioni: essa ha
pie il catino, quasi un momento dopo parimente tre aperture, una per porvi
che è aperto l'otturatore della fornace, le legna, l'altra per l'aria, e la terza pel
e si lascia fluire il metallo nei diversi colamento del metallo. Possono servire
getti che comunicano col modello, quan a quest'istesso uso le fornaci pei canno
do si è votato il catino nella forma, ni, e per le campane.
la fusione è finita. Il rimanente del la Quelli poi che impiegano per la ſu
voro è compiuto dallo scultore, che sione delle statue colossali il secondo
35
Suppl. Diz. Tecn. T IX.
27 FoNDIToRE FoNDITone
mezzo, trovano sufficiente di lavorare il sieme l'arte tipografica. L'unica opera
modello sopra il terreno; e seguono il cui si possa con qualche fiducia ricorre
medesimo metodo per ciò che risguarda re per istudiare e nell'insieme e nei par
la fornace e la grata al disotto di essa. ticolari suoi l'arte del fonditore da carat
Per ciò che si riferisce, sia sotto oppure teri si è il Manuale tipografico di Four
sopra il terreno, al modo di avere e re nier il giovine, pubblicato nel 1764. I
golare il calore per seccare l'anima, e metodi che vi descrive con la chiarezza
per fondere la cera il metodo è quello e la precisione che gli erano ordinari so
stesso di cui abbiamo detto superior no ancora ad un dipresso quelli che si
mente; per fare ciò nella maniera la più adoperano nelle più celebri fonderie; è
utile si fabbricano quattro muri all'in duopo aggiugnere che la maggior parte
torno del modello, nel mezzo de' quali dei tentativi fatti per cangiarli non ebbe
si pongono la grata e la fornace; e so ro finora che poca o nessuna riuscita.
pra un lato si forma la massa disposta Seguiremo adunque Fournier nella de
per la fornace, che deve essere corri scrizione dei metodi generali, accorcian
spondente alla fusione del metallo.Quan do que particolari che riuscissero trop
do il tutto è terminato si fa il fuoco nel po minuziosi, e facendo conoscere a mi
focolare, sotto l' anima del modello per sura che che se ne presenterà l'occasio
fonderne la cera, la quale ne fluisce ne le modificazioni fattesi ad alcuni di
abbasso col mezzo di tubi, come si è os que metodi.
servato superiormente; ed in verità non Supponiamo adunque il fonditore al
vi ha differenza alcuna in tale fusione, possesso dei punzoni eseguiti dall'inciso
ad eccezione che ogni cosa vi è impiega re. Un punzone è un asta di acciaio ad una
ta in maggiore copia. Quando la cera ne delle cime della quale è incisa a rilievo e
è uscita fuori e si è spento il fuoco nella rovescia la figura di una lettera, di una
iornace, si riempie all'intorno con dei cifra o di uno dei segni impiegati nel
mattoni, sia nella fossa, se la fusione è l'arte tipografica. Allorchè questi gli
seguita sotto terra, oppure nell'area fra vengono consegnati dietro ordinazione,
le pareti, se è sopra il terreno: ciò fatto bene spesso avviene che non sono tem
si eccita il fuoco nella fornace, lo si rin perati, poichè in tal guisa l'incisore dà
vigorisce coi mantici, e lo si aumenta al fonditore una guarentigia che non
fino a che l'anima ed i mattoni siano hanno servito a battere alcuna madre, e
arroventati: poscia si estingue di nuo che per conseguenza il proprietario di
vo il fuoco e si lascia che il tutto si essi sarà possessore esclusivo del carat
raffreddi; e quando è freddo si levano i tere che fece incidere, del quale potrà
mattoni e si ripulisce ben bene; e si oc vendere, se ciò gli conviene, alcune ma
cupa di nuovo lo spazio con terra ba dri a suoi confratelli. La guarentigia
gnata per assicurare e tenere fermo il però non è immancabile, giacchè questi
modello. Allora non rimane che ver punzoni potrebbero essere stati stempe
sarvi il metallo fuso, e ciò si eseguisce rati dopo aver servito altre volte. Tal
rome abbiamo detto parlando della fusio volta ancora l'incisore tiene i punzoni
ne delle piccole statue. (Giovanni Pozzi.) per sè e vende ai fonditori le madri,
Fospirone di caratteri. La fusione. Checchè ne sia il primo metodo che dob
dei caratteri da stampa e la seconda del-biamo descrivere è quello della tempera
le tre arti che costituiscono col loro in dei punzoni che generalmente vien fatta
FoNoirone FoNoiToni 275
dai fonditori medesimi. Il metodo che massa di polvere di carbone, e mettesi
descrive Fournier non ci sembra per il tutto in un fornello ove lo si fa arro
fettamente adattato allo scopo. Insegna ventare e quando si crede dal calore della
egli a porre in un fornello pieno di car scatola che la temperatura sia abbastanza
bone acceso tre o quattro punzoni ad un elevata, se la leva dal fuoco e se ne ro
tratto, poi quando hanno acquistato il vescia il contenuto in un secchio di a
colore stesso delle braci prenderli ad cqua fredda. In tal caso è necessario ado
uno ad uno con una pinzetta ed immer perare un secchio o vaso di legno, poi
gerli dal lato ove è la lettera in acqua chè i punzoni in quello stato di mollez
za cui vennero dal calore ridotti urtando
fredda per 1/4 di loro altezza, farli scor
rere per un momento sulla superficie contro un metallo potrebbero sformarsi
dell'acqua ed immergerveli poscia inte a grado da essere intieramente perduti
ramente. Dopo questa tempera descrive Quantunque con questo metodo si
il modo di farli rinvenire, vale a dire di evitino i più gravi inconvenienti del
scemare la loro troppo grande durezza l'antico, è desso però ben lungi dall'es
che li potrebbe far rompere quando co sere perfetto, poichè non vi ha modo di
niansi le madri. Questo metodo consiste esattamente conoscere la temperatura cui
nello snettare uno dei lati del punzone vennero portati i punzoni nel fornello
vicino alla lettera sicchè riprenda la me prima della tempera. Il colore che essi
tallica sua lucidezza, poscia nel porre la acquistano nel fuoco è la indicazione cui
cima più grossa sui carboni accesi ben si suole più comunemente attenersi; ma
attentamente guardando la parte brillan questo colore non è se non se relativo,
te del punzone ed immergerlo nell'ac e varia per la stessa temperatura secon
qua tosto che la parte snettata acquista do la intensità della luce che vi ha nella
il colore di pelle di cipolla.Indica ancora stanza ove si opera. Così se il sole bat
un altro metodo più comodo che consi tesse sui punzoni potrebbero essere ri
ste nel far rinvenire il punzone tuffan scaldati ad un grado prossimo a quello
dolo fino a che abbia acquistato il color di loro fusione e tuttavia non sembrare
conveniente nel metallo fuso onde parle che rossi bruni. La oscurità più com
remo più innanzi e che serve per la fu piuta è la sola guida sicura in questo
sione stessa dei caratteri. Questa tempe proposito ed il rosso ciliegio è il colore
ra, che si adopera ancora in molte fon più favorevole ad una buona tempera
derie, presenta gravi inconvenienti il se i punzoni non hanno una massa trop
principale dei quali consiste in ciò che po considerabile. Si è questo il metodo
l'acciaio dei punzoni portato ad assai che seguono i fabbricatori di oggetti fini
alta temperatura rimane a contatto con di acciaio dando una tempera sempre
l'aria atmosferica l'ossigeno della quale uguale, la cui durezza si modifica in se
combinandosi al carbonio dell' acciaio guito mediante la ricuocitura secondo
decarbornizza in parte quest' ultimo e l' uso che si dee fare dello strumento.
diminuisce la più preziosa delle sue pro Gall celebre incisore di medaglie di Pa
prietà, quella di uniformemente indurirsi rigi adopera il metodo seguente, la effi
con la tempera nell'acqua. Abbiamo ve cacia del quale da una lunga esperienza
duto impiegare un metodo scevro da gli viene guarentita. Fa egli fondere in un
questo inconveniente.Chiudonsii punzoni crogiuolo o in un vaso di metallo di
in una scatola di ferro nel mezzo ad una sufficiente grandezza per ricevere gli og
276 FoNnrtoRE FoNDi ToRE
getti da temperare tanta copia di piom della madre, limandola successivamente
bo che basti a coprir questi oggetti e con lime sempre più dolci per non la
produce l'oscurità più compiuta nella sciarvi da ultimo alcun segno, poi vi si
stanza ove opera. Quando il crogiuolo è passa un brunitoio per pulirla. Quando
giunto al color rosso ciliegio, e presso il rame è così preparato segnasi a tre li
chè al rosso bianco pei grandi pezzi, nee di distanza da uno dei capi il luogo
vi tuffa gli oggetti da temperare coperti ove dee battere il punzone. Questa co
dapprima di nero fumo esponendoli alla miatura, o improntatura che vogliam dir
fiamma di una candela di sevo. Quando la, delle madri esige grande abitudine e
questi oggetti hanno acquistata la stessa molta destrezza. Mettesi il pezzetto di
temperatura del piombo, il che ben pre rame dinanzi a sè sopra un tasso di ac
sto succede, li leva e li tempera immer ciaio temperato; poi tenendo il punzone
gendoli nell'acqua fredda. L'oggetto di con la mano sinistra se lo presenta sul
riscaldarli nel bagno di piombo si è quel rame in un punto qualunque, che non è
lo di dar loro una temperatura più u quasi mai quello ove deesi coniare, po
guale, evitando così una delle più fre scia con un piccolo colpo di martello
quenti cagioni della rottura o del cangia producesi una leggera impronta. Questa
mento di forma degli oggetti temperati. indica immediatamente se si tiene il pun
Allorquando i punzoni si son fatti zone nella posizione conveniente, dimo
rinvenire al colore di pelle di cipolla, dochè battendo successivamente simili
sono pronti a servire per coniare le ma impronte in vari punti del rame giugne
dri, operazioni che ora descriveremo. si finalmente a quel punto che conviene.
Gioverà però dapprima indicare che si Allora cacciasi il punzone a colpi di mar
potranno conservare i punzoni inalterati tello nel rame tenendolo quanto è pos
dalla ruggine tenendoli sempre immersi sibile perpendicolare alla superficie di
in acqua di calce o semplicemente in quello, e seguitando a battere fino a che
calce spenta, levandovi di tratto in tratto sia entrato addentro una linea pei gros
la umidità che potesse assorbire col ri si caratteri ed un poco meno pei
scaldarla sopra un fornello. Si avra mag piccoli.
gior sicurezza di conservazione ponendo Quando si è finito di battere la ma
il tutto in cassette ermeticamente chiuse. dre fa duopo giustificarla operazione
Le madri sono piccoli pezzi di rame non meno delicata che importante e la
lunghi 15 a 18 linee, di tre circa di gros quale consiste nel fare in guisa che il
sezza,la cui larghezza varia secondo quella fondo dell' occhio della lettera riesca in
delle lettere che vi si battono con i punzo tutte le madri di una stessa battitura,
ni. Se i caratteri da coniare sono un po' alla stessa profondità nel rame e sopra
grossi si fa ricuocere il rame facendolo un piano perfettamente paralello con la
arroventare al fuoco, poscia lasciandolo superficie della madre. In alcuni casi
raffreddare lentamente, nel qual modo si bisogna ancora che questa lettera sia
ammollisce e permette ai grossi punzoni esattamente nel mezzo dei due grandi lati
di improntarvisi più facilmente. Pei ci del pezzo di rame, e per tutte le madri
ratteri minuti si lascia il rame nel suo sta poi alla stessa distanza dall'alto di ogni
to di crudezza ed allora la madre dura pezzo. Quando sono soddisfatte queste
più a lungo, perchè i pori di essa sono condizioni ritengonsi le madri regolar
Più fitti. Spianasi poscia una delle facce mente giustificate. Oggidì in generale
FoNoi roRE FoNoirone 277
non si richiede se non che i lati della degli altri, era segno che la madre era
lettera sieno ben paralelli a quelli della troppo profonda in quel luogo, o perchè
madre essendo la forma disposta in ma era stata mal limata o perchè si era tenu
niera da potervisi porre l'occhio in mo to inclinato il punzone. Si limava quin
do conveniente. di la madre nei luoghi ove occorreva e
La prima madre che si giustifica è provavansi da capo altre tre lettere co
quella della lettera m, la profondità della gli stessi mezzi,nè si abbandonava la ma
quale dovrà servire di modello per quel dre se le verificazioni non avevano in
la di tutte le altre. Altre volte per otte dicato un perfetto paralellismo fra il fon
nere questo risultamento non si faceva do della madre e la sua superficie, o in
che limare da prima la superficie della altre parole provato che esisteva questo
madre conservandole in apparenza la paralellismo fra la superficie dell' oc
possibile uguaglianza di profondità per chio e quella del piede della lettera.
tutte le parti della lettera, poi si fonde Ben si vede con quale lentezza doves
vano tre lettere, per esempio, tre m per sero farsi questi metodi che altro non
la prima madre. Dopo aver stropicciate erano se non se un vero operare a ten
queste sopra una pietra ruvida o con toni. Si è in oggi cercato di verificare
una lima ben piana levavasi la piccola direttamente la madre stessa adoperan
materozza con un coltellino in maniera da do il mezzo seguente che si approssima
farvi un incavo che permettesse ai due all'esattezza ben più che l'occhio nol fac
lati del piede della lettera di liberamen cia. Consiste questo nel servirsi di un
te poggiare sopra un piano ben drizzato regolo di acciaio ben drizzato sul quale
Disponevansi poscia questi tre m in una è adattata una piccola punta che risalta
specie di calibro formato di due regoli di al di là dell'estremità della sua augnatu
metallo ben drizzati, posti ad angolo ret ra. Questa punta si può far avanzare
to fra loro e solidamente riuniti da un o retrocedere mediante piccole viti di
capo da un altro pezzo di metallo che pressione che la fissano alla lunghezza
rappresentava un piano ben perpendi voluta. Talvolta più semplicemente si
colare a ciascuno di quelli dei due rego adopera una carta che abbia un orlo
li. Fatto ciò mettevasi sull'occhio dei ben dritto e nella quale passasi un ago
tre m un piccolo regolo di acciaio ben che la traversa in due punti e risal
diritto e si guardava contro la luce se ta al di là dell' orlo di tanto quant'è la
tutti i punti che copriva la parte augna profondità che si vuol dare alla madre.
ta di questo regolo toccavan quest'oc Si vede che se si osserva che la punta
chio. Se ciò accadeva si rovesciava la tocchi per tutto il fondo della madre
lettera di mezzo come qui appresso m senza che il regolo d'acciaio o la carta
tu m; ponendo di nuovo il regolo d'ac possano bilicarsi sulla punta stessa si sarà
ciaio guardavasi se tutti i punti della let certi di aver una madre esattamente giu
tera di mezzo toccavano insieme alle due stificata,in quanto al non essere la profon
altre lettere; ponevansi quindi le tre let dità in nessun luogo minor del dovere.
tere in questa posizione e ai a e pro Dall'altra parte è molto difficile conosce
vavasi di nuovo il regolo; poi si girava re se la punta tocca il fondo della madre
quello di mezzo e sa e si provava mentre l'augnatura del regolo o l'orlo
ancora. Quando in queste varie modifica della carta posano sulla superficie di essa
zioni erasi osservato un punto più alto e questa operazione presenta anche es
278 FoNnitoRR Fondrtone
sa delle ricerche da farsi a tentoni che capocchia o rigonfiamento che risalendo
producono spesso l'effetto di far levare dai due lati del regolo in una aperture
troppo rame in certi punti della madre fatta nelle due lame di rame non gli per
e di cagionare un movimento nel regolo. mette di uscire da quella cavità nella
In tal caso diviene assolutamente neces quale è annicchiato. Questa capocchia è
sario riporre il punzone nella madre e finalmente attraversata da una piccola
battervelo di nuovo per ricuperare la molla OOOO molto flessibile per la sua
perduta profondità, operazione dilicata grande lunghezza e le cui cime son fissate
e che sovente cagiona la perdita della in alto della cavità LL. Il pezzo I può
madre per ogni poco che il punzone prendere nella cavità una posizione più
scendendo nell'incavo raschi alcune par o meno avanzata verso quello G e si ſis
ticelle di rame, le quali cacciate al fondo sa nella posizion che si è scelta con la
vi si attaccano da prima, ma staccansi ben vite di pressione R. Si regolano le cose
presto durante la fusione e lasciano pic in maniera che quando la punta II tocca
coli fori che fanno scartare la madre. il fondo della madre alla profondità con
inoltre arrischiasi di doppieggiare, vale veniente, l'augnatura E F poggiando
a dire di non far ricadere esattamente esattamente sulla superficie di quella, la
il punzone nello stesso luogo di prima ; parte inferiore del fermo I tocchi esat
ciò che accade se si allontana nell' un tamente la capocchia del pezzo G ; è in
senso o nell'altro dalla direzione per questa posizione che si fissa il fermo I.
pendicolare al piano della madre. Si comprende che l'azione della molla
Questi inconvenienti sono tolti intiera OOOO tendendo sempre a spignere la
mente, per quanto ci sembra, con l'uso punta H al di là della augnatura E F,
del regolo che ora descriveremo e che questa punta H toccherà sempre il fondo
ci venne comunicato da da Van den della madre qualunque sia la profon
Honte giustificatore delle madri nella dità di questa. Ma allora per tutti que”
fonderia Laurent e Deberny di Parigi. punti dove questa profondità sarà trop
A B C D (fig. 8 della Tav. XVI po grande rimarrà un intervallo fra la
delle Arti chimiche) è il contorno di capocchia del pezzo G e il fermo I ;
questo regolo formato di tre lame so questo intervallo vedesi alquanto esa
vrapposte e riunite con viti. Le due la gerato nella figura in I. Fino a tan
me esterne sono di rame quella interna to adunque che vi ha questa distanza si
è di acciaio e forma la augnatura indicata è certi che la madre è troppo profonda
dalle lettere E F. Questa lama d'acciaio e in pari tempo la grandezza di essa mo
lascia fra le due lame di rame una cavi stra la quantità di rame da levarsi, cosic
tà LL rappresentata dalle linee pun chè si lavora quasi con sicurezza. Sic
teggiate esterne ed è inoltre tagliata tra come qualche volta potrebbe riuscir in
sversalmente per ricevere i due pezzi comodo di presentare contro la luce la
G I che possono scorrere facilmente fra madre ed il regolo che nel fare questa ve -
le due lastre di rame e fra gli orli sepa rificazione potrebbe smuoversi, così Van
rati della lama di acciaio. den IIonte aggiunse al piccolo suo appa
Il pezzo G tiene alla sua cima inferio recchio la disposizione rappresentata in M
re una punta H che si può cangiare a ed in N. M è un mezzo tubo saldato sulla
volontà secondo la grossezza del carat parte esterna e nel quale vi ha una pic
tere e la sua cima superiore tiene una cola spranga metallica che termina allan
FoNDITone FoNDIToRe 279
parte inferiore con una piccola palla cui che cresce in linea o semplicemente che
una strozzatura del piccolo tubo impe cresce. Vi si rimedia con alcuni colpi di
disce di uscire. Questa spranga è termi martello battuti sui lati della madre per
nata in N da una testa un poco sagliente allungarla. Tutte le lettere aver devono
e che lascia un piccolo intervallo fra essa fra loro esattamente la stessa distanza ed
e la piastra di rame A B CD ; final è questa che si dice lo spazio. Duopo è
mente una piccola molla posta sotto alla
quindi assicurarsi se la lettera sottoposta
spranga segnata in P con linee punteg all'esame ha lo stesso spazio cogli m
giate tiene la testa N sempre lontana che hanno questi fra loro e levare del
dalla piastra A B C D. Ora se quando si rame alla madre dal lato ove questo spa
è posta la punta H sopra un punto qua zio è troppo considerevole. Inoltre bi
lunque del fondo della madre si vuol co sogna assicurarsi che la lettera non pen
noscere la quantità di rame da levarsi da a destra nè a sinistra, quando il carat
per ridurre questo punto alla profondita tere che si giustifica è rotondo, o se il pen
voluta si poggia il pollice sulla testa N, dio a sinistra è esattamente lo stesso per
la molla P cede e la spranga interna pog tutte le lettere quando è un carattere
giando sul pezzo G, lo mantiene nella italico. Rimediasi ai difetti conosciuti o
posizione che gli ha dato il punto del con la lima per levare del rame dal lato
fondo della matrice da esso toccato ed opposto a quello ove la lettera pende
allora presentando il regolo alla luce di troppo; o col martello per ricondur
senza rimuovere il pollice dalla testa N, ne da quella parte allorquando si altere
si può conoscere dalla grandezza del rebbe lo spazio col levare del rame.
l' intervallo I la quantità di rame che Tuttavia prima della verificazione fatta
deesi ancora levare. Questo regolo ab col mezzo del lettere fuse si cerca di av
brevia notabilmente il lavoro della prima vicinarsi più che è possibile alla linea ed
giustificazione delle madri, ma non per allo spazio col mezzo di piccole squadret
tanto è tuttavia necessario fondere parec te di acciaio ad angolo retto pel carattere
chie lettere per più rigorosamente as comune ed inclinate per l'italico. Que
sicurarsi dell' esattezza della giustifica ste squadrette presentansi sulla madre e
zione. fanno conoscere qual lavoro occorra per
La profondità di una madre non è ridurla regolare in quanto alla linea ed
però il solo punto essenziale, nè si dee allo spazio.
lasciare una madre che quando si è rico Tuttavia la giustificazioue della linea
nosciuto essere ugualmente buoni la li e dello spazio non si fanno in oggi che
nea e lo spazio. Dopo essersi assicurati approssimativamente, poichè con la con
della profondità, conviene guardare se la tinuata fusione i lati e la cima delle ma
lettera posta fra gli m allineasi bene con dri non tardano a logorarsi sicchè ben
essi. Se la parte inferiore di questa let presto non sono più regoleri nè per la
tera dà in fuori al disotto del basso degli linea nè per lo spazio. Questi si otten
m dicesi che cala in linea o semplice gono col mezzo di registri della forma
mente che cala. Vi si rimedia levando e del suo spignitoio. I registri sono
una sufficiente quantità di rame alla due pezzi della forma che premono le
cima della madre. Se al contrario è la madri sui lati e che possono fissarsi me
parte superiore della linea che dò in fuo diante viti di pressione ai punti conver
ai e che oltrepassa l'alto degli m si dice nienti permettendo di regolare lo spazio
28 oa FoND IT.on E FoNDITo RE
facondo avanzare la madre in un verso regolati, come dicemmo, dai due registri
o nell'altro. Lo spignitoio è un altro e dallo spignitoio. La madre attaccasi ad
pezzo contro al quale poggia il capo del una delle parti della forma con un piccolo
la madre e la cui posizione variabile a pezzo di pelle, e si applica contro le due
volontà fa che si possa cangiare la linea. parti riunite mediante un arco di filo di
Quando le madri si sono giustificate la ferro, una estremità del quale è fissata
ultima operazione che subiscono si è alla forma e l'altra facendo molla appli
quella di farvi una intaccatura o quando casi contro alla madre che chiude in tal
la madre è grossa anche un foro al di guisa la parte inferiore della forma la
sotto e di contro all' occhio della lettera bocca della quale è alla parte superiore.
il quale serve a mantenere la cima dell'ar Finalmente vi sono due uncini di ferro
chetto col cui mezzo la madre viene ap fissati uno su ciascuna parte della forma,
poggiata contro la forma. e servono a staccarne la lettera quando
Riconosciuta così la buona qualità vi rimane aderente dopo la separazione
delle madri si passa allora a dar mano delle due parti principali di essa.
alla fusione dei caratteri. Il metallo met Quando il metallo è abbastanza liqui
tesi a fondere in un vaso di ghisa sepa do il fonditore prende le due parti della
rato all'interno da vari trammezzi e po sua forma le unisce insieme e fissa la
sto sopra un fornello apposito. L'inter madre di sotto mediante l'archetto, po
vallo fra due trammezzi appartiene ad scia tenendo la forma con la mano sini
un operaio fonditore che se gli mette stra prende con la destra una convenien
dinanzi cosicchè intorno allo stesso for te quantità di metallo in un piccolo cuc
uello possono porsi 5 a 6 fonditori. Cia chiaio di ferro che d' ordinario contiene
scuno tiene alla sua sinistra un banco o esattamente la quantità necessaria per
piccola tavola un capo della quale pog una lettera, poi avvicinandolo alla boc
gia sul fornello e sulla quale depone ca della forma vi versa entro il metallo
le lettere a misura che le fonde. La for dando alla forma una scossa di basso in
ma onde egli si serve componesi di circa alto per obbligarla uateria a discende
5o pezzi di ferro che non ci faremo a re fino nell' occhio della madre . La
descrivere perchè nulla insegneressimo scossa esser dee tanto più forte quanto
a quelli della professione, e quanto agli più piccolo è il corpo del carattere. Du
altri occorrerebbero numerose figure e rante questa scossa una parte della ma
sminuziosi particolari senza certezza nep teria contenuta nella bocca viene slan
pure con tutto questo di far ben com ciata fuori, sicchè sono necessarie nel
prendere l'oggetto di tutte le loro parti l' operaio alcune cautele per non get
ed il modo di agire di esse. Ci basterà il tarla nel viso a suoi vicini. Del resto
dire che si compongono di due pezzi che ogni operaio ha la sua pratica particola
possono separarsi e riunirsi in guisa da re per dare alla forma la scossa che si
lasciare fra loro un intervallo che riem conviene, il che dà una assai strana ap
pito col metallo fuso dà una lettera con parenza ad una fonderia un po' estesa
la sua piccola materozza. La disposizione vedendovisi un centinaio di operai di
è tale che il corpo della lettera è sem menarvisi in maniera bizzarra, gittando
pre lo stesso, vale a dire che le pareti talora ad ogni lettera fusa un gemito che
che lo formano sono sempre alla stessa compie la piacevolezza del quadro.
distanza, mentre lo spazio e la linea sono Quando l'operaio ha fuso la prima
FonDiroas FoNDIToRE 28 1
lettera di una madre nuova la strofina, Le lettere così fuse passano allora fra
leva con un coltellino la materozza e po le mani di donne che cominciano dal
nendola fra gli m presi per modello, ve rompere le materozze, poi strofinano le
rifica se lo spazio è esatto e se non lo è lettere sopra una pietra da aguzzare ben
fa variare la posizione della madre me drizzata che fa su di esse l'effetto di
diante i registri della forma fino a che una lima. Questo strofinamento si fa sui
abbia riconosciuto che lo spazio nulla due lati pei quali le lettere si uniscono
più lasci a desiderare. Verifica ugual per formare le parole ed occorre dell'abi
mente la linea e la regola,o mediante lo lità nel far ciò affinchè questi due lati sie
spignitoio, o levando un poco di rame no perfettamente paralelli fra loro. Per
alla cima della madre, o finalmente allun assicurarsene se ne dispone uno o due
gando questa cima con alcuni colpi di centinaia, e talora anche più secondo il
martello dati con gran diligenza. Dopo carattere, lungo un compositoio, stru
tutte queste verificazioni soltanto co mento fatto di un regolo di legno lungo
mincia veramente la fusione di una let 18 pollici con un orlo rialzato sulla sua
tera. L'operaio è ancora obbligato a lunghezza e ad uno de' suoi capi per
varie prove per giugnere a far sì che trattenere le lettere. Se i lati di ogni
riescano bene tutte le sue lettere e di lettera non sono esattamente paralelli,
tratto in tratto dee verificare le ultime nasce d'ordinario dall'essersi le par
fuse per assicurarsi che la fusione con ti della forma dilatate inugualmente
tinua a dovere. Così, per esempio, se pel calore durante la fusione od an
condo la forma che tiene in mano dee che logorate dall'attrito sovente ripe
gettare il metallo, per uno degli an tuto della materia in fusione o delle sue
goli della bocca piuttosto che per gli parti stesse una contro l'altra. Allora le
altri, dare la scossa più o meno viva, piccole differenze di grossezza che pos
impie gare il metallo, più o meno cal sono esservi fra la parte superiore ed il
do, e via dicendo. . - piede della lettera, sommansi le une alle
Quando le lettere sono molto grosse altre a misura che il numero delle lette
è impossibile di dare la scossa alla for re poste nel compositoio è più grande,
ma, imperocchè si arrischierebbe di scot e il difetto di paralellismo diviene final
tare tutti quelli che sono nell'officina mente sensibile per quanto sia desso leg
collo spargimento di una grande quantità gero, vedendosi l'ultima lettera aggiun
di materia fusa. Vi si rimedia spolveran ta non rimanere perpendicolare all'orlo
do la madre con pomice in polvere assai del compositoio. ma pendere a destra o
fina inviluppata in un sacchetto di mus a sinistra. Una differenza di un centesi
solo. Questo metodo però dee usarsi me mo di linea nel paralellismo facilmente
la0che sia possibile perchè logora pron in tal guisa si riconosce, poichè essendo
tamente le madri e gli spigoli delle let accumulata “1 oo, 2 oo od anche più vol
tere riescono. assai meno vivi. Quando te ne risulta per l'ultima lettera una in
l' operaio ha fuso tutte le lettere che clinazione finale di una o due linee. A
doveva dare la stessa madre, ne prende questo difetto riparasi collo strofinamen
una certa quantita nella mano sinistra to premendo più su quella parte che è
con la materozza all'ingiù e le esamina più grossa. - -

attentamente; scarta quelle che fossero Le lettere che sporgono al di fuori


riuscite male e compie il numero voluto. dell'asta a destra oa sinistra come gli
Suppl. Diz. Tecn. T. IX. 36
282 FoNoiroRE FoNorrone
fitalici e moltissime altre, non si strofina cembre 1812. Riguarda desso alcuni me
no da quella parte dove hanno il rilievo, todi stereotipi inventati da Firmino Di
ma si raschiano con una lama di acciaio dot dei quali ci occuperemo a quella pa
avvertendo di non danneggiare la parte rola. Noteremo qui la composizione della
sagliente e di incavarla convenientemen sua lega che aveva per oggetto di rendere
te al di sotto perchè possa stare presso il carattere molto duro. Per dieci chilo
all'asta delle lettere vicine. Dopo lo grammi le proporzioni erano di 7 chilo
strofinamento si compongono le lettere, grammi di piombo, due chilogrammi di
vale a dire dispongonsi sopra composi antimonio, ed un chilogramma di una
foi simili a quelli che abbiamo descritti lega di stagno e di rame nelle propor
più sopra,avvertendo di porle tutte nello zioni di 9/1o di stagno ed uno di rame.
stesso senso al qual fine basta fare av Crediamo che posteriormente Firmi
vertenza ad un incavo che tiene l'asta no Didot siasi limitato a mescere il
della lettera. Quindi i caratteri assogget rame molto diviso alla lega di piombo
tansi all'azione del giustificarone, del e di antimonio facendo in modo che si
quale essendosi abbastanza parlato nel combinassero mediante un'altissima tem
Dizionario (T. VI, pag. 415), non tor peratura. - -

neremo a far parola; finite le operazioni Nel i 8o4 Vinsard imaginò di fonde
di quello le lettere vengono consegnate re delle sillabe invece che lettere sepa
alla tipografia. - |rate con la mira senza dubbio di solleci
Tale si è il rapido schizzo delle prin tare la composizione tipografica. Come
cipali operazioni delle fonderie di carat si vedrà alla parola Tipografia questo
teri tanto minuziose quanto delicate, e era un far retrocedere l'arte anzichè
delle quali non abbiamo potuto che cer avanzare. Quindi i suoi caratteri ama
care di dare una idea a quelli che non poligrammatici non ebbero la menoma
le conoscessero.
riuscita. La descrizione del suo privile
Un altro dovere ci resta ora a riem gio non indica del resto verun partico
piere ed è quello di indicare alle perso lare del metodo di fusione; trovasi nel
ne dell'arte, i metodi imaginati da al T. III, pag. 65 della Descrizione dei
cuni de'loro confratelli ed i cui privilegi privilegi francesi spirati.
spirati sono oggidì portati a comune Il primo marzo. 18o 5 Henri Didot
notizia. La brevità che dobbiamo pre prese un privilegio, spirato il primo mar
figgerci non ci permetterà di entrare nei zo 1815, per una forma a spignitoio, nel
particolari ben circostanziati che esige la quale il metallo viene cacciato contro
rebbero inoltre un gran numero di figu l'occhio della madre da una specie di
re; ma cercheremo di dare chiaramente ariete che l'operaio lascia cadere sulla
il principio di ogni invenzione, rimandan forma che è solidamente fissata sopra un
do per le particolarità alle descrizioni banco. In questa operazione il metallo
dei privilegi pubblicate dopo lo spirare è versato dapprima in una cavità ove pe.
di quelli. Seguiremo l'ordine cronolo netra la parte inferiore dell'ariete, vie
gico nella nomenclatura delle invenzioni ne spinto da questo in una cavità late
e perfezionamenti onde stiamo per oc rale, dove penetra di basso in alto e do
cuparci.
ve prende la forma della lettera ( Pe
Il primo che indicheremo risale al 28 scrizione dei privilegi spirati in Fran
brumale dell' anno VI e spirò il 26 di cia, T. VI pag. 57) vedremo più innanzi
Fonbironi FoNDpton E 285
che posteriori privilegi modificarono ne che si dà al carauere della scrittura.
l'applicazione di questo principio. Siccome però l'inclinazione delle facce
Il 29 aprile 18o6 Berte prese a Lon di sfregamento non avrebbe permesso di
dra un privilegio il cui principio fonda 'strignere le lettere le une contro le altre
mentale è il seguente. Il contorno del senza farle scorrere, così imaginò di
crogiuolo, ovè è il metallo fuso, tiene un porre sopra una faccia di sfregamento
“certo numero di aperture chiuse con una parte sagliente che entra con esat
piastre a saracinesca tenute a luogo da tezza in un incavo fatto sull'altra faccia,
molle o da contrappesi. Le forme sono d'onde risulta l'impossibilità che le let
disposte in guisa da potersi adattare nel tere possano scorrere le une sopra le
le stesse scanalature. La piastra rispinta altre: finalmente per lasciare alle grandi
dalla forma le lascia prendere il suo po legature una continuità senza la quale il
sto e la materia entra allora nella forma carattere stato sarebbe difettoso, decom
con una forza proporzionata all' altezza pone tutte le lettere che ne sono suscet
del suo livello nel crogiuolo, cioè alla tibili, così che le legature vengono ad
pressione statica del metallo. Questa unirsi sotto un angolo molto acuto alle
pressione può aumentarsi o mediante un linee grosse, alle quali congiungonsi per
tubo adattato sul coperchio del crogiuo fettamente. Nelle fonderie ove applicossi
lo chiuso ermeticamente e ripieno an questo principio non vi si fecero che mo
ch'esso di metallo fuso o facendo co dificazioni particolari e di poca impor
municare questo tubo ripieno d'aria tanza. La memoria pel privilegio di Fir
soltanto con un altro apparechio ove min Didot può vedersi pubblicata nel T.
l'aria fosse compressa da una colonna VI dell'opera francese più volte addietro
- - - ra
di acqua. Questo metodo vedesi descrit citata a pag. 2o9. . . -

to nel Repertory of arts seconda serie, Il 25 ottobre 18o6 Elihu Wite di


T. XI, pag. 167. - . Londra prese un privilegio per un me
Il 16 maggio 18o6. Firmin Didot todo col quale si possono fondere ad
prese un privilegio spirato il 16 maggio un tratto varii caratteri. Questo meto
• 1 8 16, per nuovi metodi relativi alla in do ha molta analogia con quello della
cisione ed alla fasione dei caratteri imi fonderia poliamiatipia ed è descritto nel
tanti lo scritto. Il principale suo seopo Repertory of arts, seconda serie, T.XI,
si era di evitare che le commettiture delle pag. 97. -

legature lascino fra loro que piccoli . Il 15 aprile 18o7 Berte prese a Lon
bianchi che risultano generalmente in dra un altro privilegio per metodi che
siffatti caratteri dal rotondarsi della cima ei descrive parola per parola come quel
di ciascuna legatura sotto lo sforzo del li " privilegio del 18o6, aggiugnendo
torchio durante la stampa; finalmente però le indicazioni seguenti: invece di
di sopprimere il gran numero di lettere porre le aperture del crogiuolo al di
a partisaglienti che presentavano questi sotto del livello della materia le pone al
caratteri. Il suo principio consiste nel di sopra ed obbliga il nietallo ad entrare
dare al piano della lettera, o, se anche si nelle forme mediante uno stantuffo che
vuole, alla sezione orizzontale del corpo, premendovi sopra nel crogiuolo lo co
la forma di un trapezio, le cui facce di stringe ad alzarsi sopra delle aperture.
sfregamento fanno con quelle del corpo La forma stessa anzichè essere di due
un angolo proporzionato alla inclinazio pezzi è di quattro, e la lettera fusa se ne
a84 FoNorrone FoNDIroRE
può trarre conto lontanamento di que Il 16 aprile 1816 Didot il maggiore
sti pezzi senza levare la forma dalle scae Vibert chiesero un privilegio, spirato il
nalature. Questo privilegio è pubblicato 16 aprile 1828, per una forma atta a
nel Repertory of arts, seconda serie, T. fondere sia più lettere indeterminata
XI, pag. 24 1. - - -- - - - mente sia l'intero alfabeto, ad un tratto.
Il 18 settembre i 8o7- Duplat e Boi Il loro principio consiste a disporre in
leau presero un privilegio il cui scopo una stessa forma avarie nicchie separate
principale era la fabbricazione di carat da trammezzi mobili che servono a giu
teri da stampa simili alla scrittura, e co stificare lo spazio di ogni lettera. La ma
me accessorio la riproduzione delle vi teria invece di essere versata nella forma
gnette mediante la improntatura; dava con un cucchiaio, passa direttamente
no ai loro caratteri il nome di stereo dal crogiuolo nella forma, ove per conse
callitipografici. Il loro principio consi guenza giugne più calda; inoltre obbli
ste nel comporre punzoni in rilievo di gano la materia ad entrare ig tutte le
rame o di acciaio in guisa da farne delle parti della forma mediante una pressio
sillabe nelle quali non si ripeta la stessa ne fatta contro di essa da una specie di
lettera, nel prendere in seguito nel pressore. Questo privilegio non venne
piombo una impronta in cavo di queste ancora pubblicato.
sillabe per avere delle madri che com Il 26 ottobre 18: 5 Henri Didot pre
pongonsi fra di loro per formare delle se un privilegio di perfezionamento, spi
parole che riproduconsi poscia in rilie rato il 26 ottobre 1828, per una forma
vo mediante una improntatura. Della a pressòre nella quale possono fondersi
improntatura delle vignette parleremo secondo la grandezza dei caratteri fino
all' articolo appunto impaontatuRA ed a 8o lettere ad un tratto. Il principio
a quelli PolitiPia e stereotipia. Questo di questo perfezionamento all'invenzione
privilegio, è pubblicato nel T. VI dell'e che Henri Didot aveva privilegiata nel
pera francese addietro citata a pag. 558. 8o5, consiste nell'applicazione del
Il 5 novembre 18 i 2 Delalain prese pressore alla fusione di un certo numero
un privilegio, spirato il 5 novembre 1817 di lettere ad un tratto e per tal fine
per caratteri la cui asta era lunga sdle rientra nel principio del privilegio di
quattro linee e mezza invece di dieci Didot il maggiore e Vibert, con questa
linee e mezza che lo è quella dei caratteri differenza tuttavia che i trammezzi che
ordinari. Ogni lettera teneva sulla faccia separano ciascuna lettera non sono mo
del corpo opposta a quella ove è l'inca bili e che l'azione del pressore sembra
vo un risalto destinato ad entrare in un più energica. Quanto alle disposizioni
incavo delle lettere della linea seguente, meccaniche adoperate esigerebbero que
donde risultava una più grande solidità ste lunga spiegazione e molte figure sic
della pagina composta, alcuna lettera chè ci limiteremo a rimandare chi desi
della quale non poteva staccarsi isolata derasse conoscerle al TºxVII della Rac
mente. Il non successo di questa inven colta dei privilegi esclusivi francesi, par
zione nacque probabilmente dalla diffi gina 129. -

coltà che presentava per fare le correzio Il 29 novembre 1815 Ambrogio Fir
ni. Il privilegio vedesi nel T. VIII del min, Didot prese un privilegio di impor
l'opera francese dei privilegi, stirati, tazione, spirato il 29 novembre 185 o,per
Pag. 144. -
una macchina atta a fondere i caratteri.
FoNDIToRE . FondIToRE 285
In questa macchina, le cui disposizioni e di tornare a riporre l'archetto per
sono estremamente complicate, il moto trattenerla. Inoltre aprendosi la forma
rotatorio continuo di una ruota fa agire diritta e senza attrito, è meno soggetta
degli stantuffi, i quali essendo immersi a logorarsi ed a recare così differenze
nel crogiuolo forzano il metallo fuso a nella grossezza dell'asta delle lettere,
penetrare alternativamente in due forme nello spazio, ec. Sembra che l'interno
dalle quali le lettere vengono poi stacca
meccanismo della forma, il quale nel pri
te dal meccanismo medesimo che esegui vilegio non è descritto, sia suscettibile
sce tutte le operazioni necessarie, dando
di facilmente guastarsi e che sia questa
per conseguenza due lettere per ogni la cagione per cui l'uso di questa forma
giro di ruota. Questo privilegio è pub non si è introdotto nelle fonderie. Questo
privilegiofrancese,
blicato nel T. XXI dell'opera anzidetta, Raccolta è pubblicato
pag. nel
3 l.T. XV, ſºdella
pag. 1 oo.. - - - - -

- Il 7 maggio 1816 Eirmin Didot prese Il 21 dicembre 18 i5 Leger, prese un


un privilegio, spirato il 7 maggio 1821, privilegio di 1 o anni per forme, punzo
per una forma destinata ai caratteri che ni, madri ec. La invenzione di Leger
imitano la scrittura, nei quali, oltre la sembra aver avuto per principale scopo
fºrma trapezoidale del corpo della lette di risparmiare il taglio dell'augnatura
ra, ottiene, per quelle che hanno molte delle lettere dopo la fusione facendo in
parti saglienti, un rinforzo mercè del guisa che questa augnatura si ottenesse
quale men facilmente si rompono. Que immediatamente con la fusione stessa.
sta forma è descritta nel T. VIII dell'o Non abbiamo saputo che i metodi di
pera francese già tante volte oitata, pag. Leger abbiano avuto buon effetto, pro
-

284. - a
-- - babilmente perchè l'applicazion loro a
Il 16 agosto 1822 Segaux prese un vrebbe reso necessario il cangiamento
privilegio di importazione, spirato il 16 di una parte considerevole del materiale
agosto 1827; per una forma americana delle fonderie e i vantaggi che ne sa
nella quale la madre è fissata con una rebbero risultati non avrebbero com
molla sopra uno spignitoio adattato al re pensate le spese di questo rinnovamento.
gistro della parte superiore. Un mecca Il privilegio di Leger, scaduto il 28 feb
mismo mosso, da un bottone esterno che braio 1852, venne pubblicato nel T:
si preme libera l'occhio della lettera dal XXIV, delle Descrizioni dei privilegii
cavo della madre, facendo bilicare questa spirati in Francia, pag. 557.
ultima che la sua molla riconduce poscia Il 22 maggio 1828 T. Aspinwal pre
a luogo dopo che lo spignitoio posto sulla se a Londra, un privilegio di importazio
parte superiore ha liberata la lettera che ne per una macchina, mediante la quale
cade naturalmente appena l'operaio apre le varie parti della forma si muovono
un poco la forma. Da queste due dispo meccanicamente, sicchè l'operaio non ha
sizioni risulta che l' operaio guadagna che a girare un manubrio. La costruzio
molto tempo, perchè non muove di luo ne di questa macchina è differente da
go l'archetto,non appoggia il pollice sulla quella per la quale chiese un privilegio
madre per liberarne la lettera che cade A. Firmin Didot nel 29 luglio 1815.
da sè senza uopo degli uncini, che non Può vedersi nel London Journal of
apre la forma interamente, che non è arts, seconda serie, T. V, pag. 2 1 2.
obbligato di porre la madre a suo luogo Il 25 aprile 1829 Marcellino Legrand
286 FoNDIToRE FoNDIToRE
e Plassan presero un privilegio di per ſare un carattere il cui spazio e linea
fezionamento, spirato il 25 aprile 1856, non sarebbero sopportabili. Aggiungia
pei metodi anteriormente privilegiati di mo che le alterazioni devono essere me
Henri Didot i quali avevano preso nella cessariamente più frequenti in una forma
tipografia il nome di fonderia poliamati multipla che in una ordinaria, attesa la
pia. I perfezionamenti di Marcellino Le forza con cui vi penetra il metallo, e
grand e Plassan hanno per iscopo prin non si avrà più a stupire se lo spazio e la
cipale di rendere più regolare il paralel linea dei caratteri poliamatipi, sono così
lismo delle facce di strofinamento e del spesso difettosi, e se malgrado il loro
corpo, il quale con l'antico metodo so buon mercato pochi stampatori se ne
vente riusciva difettoso, e di permettere servono ecettochè per opere dozzinali.
di levar le lettere dalla forma senza alte Peccato che un' idea tanto ingegnosa
rarle. Il loro privilegio trovasi nel T. non abbia prodotti risultamenti migliori,
XXVIII, dell'opera francese a pagi nè sarebbe forse impossibile rimediare
na 68. - -
|agli inconvenienti che abbiamo indicati
Qui finisce la nomenclatura dei privi adoperando per regolarizzare lo spazio
legi francesi ed inglesi spirati per la fon e la ſinea mezzi meccanici di grande pre
deria di caratteri, il quale argomento cisione che non rendessero necessario lo
Il0 n . vogliamo abbandonare, senza fare andare a tentoni. Un altro difetto pre

alcune generali osservazioni su quelli fra sentano i caratteri poliamatipi che sem
questi trovati che hanno per iscopo la bra inerente alla loro fabbricazione. La
fusione simultanea di un maggiore o mi loro asta è quasi sempre cava immedia
mor numero di caratteri. Nel corso della tamente sotto l'occhio della lettera, così
prima parte di questo articolo abbiamo che è impossibile tagliarne l'augnatura
veduto quali minuziose precauzioni esiga senza ridursi a scartare i 3/4 della fu
la giustificazione delle madri per ot sione; siccome però senza l'augnatura
tenerle di profondità uniforme, e quelle, gli angoli del corpo non occupati dalla
non meno importanti della disposizione, lettera facilmente lascian segno sulla
della forma per ottenere una linea ed carta nello stampare, così è duopo far
uno spazio regolare. Finalmente abbia l'occhio della lettera molto rilevato e
“no mostrato con quale facilità queste per conseguenza le madri molto profon
condizioni essenziali svaniscano durante de. Finalmente, e questo fenomeno me
il lavoro, sia pel logorio delle parti sof rita di essere osservato, l'occhio della
freganti, sia per la inuguale dilatazione lettera è molto meno duro del piede e
delle varie parti della forma col loro in contiene una minor proporzione di an
nalzamento di temperatura. Tutte queste timonio. Ne risulta che la lettera facil
precauzioni così spesso e rapidamente mente si rompe verso il piede, e che gli
sconcertate quando si fondono le lettere accenti o le parti sporgenti piegansi sot
ad una ad una, queste condizioni che do to l'azione del torchio. Queste ultime
mandano tanto tempo ad essere ristabilite circostanze dovranno anche esse forma
quando più non sussistono, nella fonderia re l'oggetto delle speciali ricerche di
poliamatipa devonsi eseguire fino a 18o que fonditori che volessero perfezionare
volte per ogni forma; bisogna ripeterle de'metodi il principio de' quali è buono
tutte le volte che ha luogo uno sconcer ed utile, imperocchè tende a diminuire
to qualunque col rischio altrimenti di considerevolmente le spese della mate
FoNoLITE - Fontana 287
riale fabbricazione dei libri, ma che, per mento musicale detto Kiny. Nel giardi
quanto sappiamo, non hanno finora cor no de' Conti Giusto di Verona trovasi
risposto a quella aspettazione che se ne una statua che percossa rende un suono
aveva concepita. Malgrado i lunghi studii meraviglioso, e non è se non un carbo
fatti nello estendere questo articolo non nato calcareo, probabilmente di qualche
per tanto crediamo nulla esserci sfuggito paese vicino.
di quanto si è fatto; e rimanendo anco - - (LUIGI Bossi.)
ra a disposizion mostra l'articolo tiro e FONOLOGIA. La scienza del suono.
eranº ripareremo ivi a quelle involon (V. Accstica). - -

tarie omissioni in cui fossimo potuti in - (BonaviLia)


correre, e vi pubblicheremo le nuove no FONTANA: Le fontane erano uno
tizie che in seguito ci pervenissero. degli ornamenti di cui le città greche pi
- º, (BoquiLros.) - gliavano grandissima cura per abbellire
FONDO. Dicesi per beni stabili o ca i diversi loro quartieri. Si dava a quelle
pitali. V. eoso, capitale, Podene. fontane un aspetto esteriore piacevole,
- affinchè si trovassero in armonia con le
(ALBERTI.)
Fondo di un alveo o simile: dicesi da belle statue e con i sontuosi edifici pub
gli idraulici la parte inferiore della cavi blici che ciascuna città decoravano.
tà su cui scorre l'acqua. - - Nella città di Megara, per esempio,
- s (ALReati)
eravi una fontana stabilita da Teagene,
Fondo vivo, dicesi quando le acque e degna di osservazione per la sua gran
scorronò egualmente in tutte le sue par diosità e la sua magnificenza. La fonta
ti. * (ALBERTI.)
a
na, detta Pirene a Corinto, aveva un re
roNoo morto. Quella porzione del cinto di marmo bianco, e vi si erano
letto d'un fiume, fosso, ec., dove l' a formate diverse piccole grotte, dalle qua
cqua ristagna o rimpozza. Più comune li l'atqua usciva per gettarsi nel mag
mente dicesi GoRGo. . . .
giore bacino. Altra fontana a Corinto
-

. - detta era Lenna, e circondata da un'


. (ALBERTI.)
FONICA. Sinonimo di Acustica (V. portico sotto al quale eransi stabiliti se
quella parola). - dili per le persone che durante i grandi
-

- (ALBERTI.) calori recavansi colà a respirare l'aria


FONOCONTICA. L'arte di dirigere resa fresca dalla prossimità dell'acqua.
e preparare il suono e la voce in qua Il nome di fontana si applicò nei
lunque modo riflessa, siccome avviened tempi moderni ad un opera composta
nell'eco. di architettura e di scultura, che serve
- (Attenti.)
all'abbellimento dei giardini, e che ac
FONOLITE. Pietra così chiamata dal compagnata da forme, da rappresedia
Werner che è una specie di trappo e di zioni e da situazioni diverse, riceve per
stinguesi in comune e porfirica. Questa ciò varie denominazioni. Fontane a ba
contiene cristalli disseminati di feldspato cino chiamansi quelle che non hanno
e d'anfibola, ed ha la tessitura schisto se non che un semplice bacino o una
sa. I Tedeschi la dicono Klingstein, e vasca rotonda, ovale o d'altra figura, in
Klingenstein porphyr. Molte altre pietre mezzo al quale trovasi un getto d'a
sono sonore quasi al grado de metalli, cqua; talvolta in mezzo al bacino stesso
ed i Chinesi ne hanno composto un istru si colloca una statua o un gruppo di -

\
2 88 FoNTANA FoNTANA
figure e di animali che gettano acque. all'ornamento dei giardini; fontana iso
Pontane a coppa o colla coppa, chia lata è quella che trovasi in mezzo ad una
mansi quelle che oltre il loro bacino,han piazza pubblica, o all'incrocicchiamento
no nel mezzo una coppa portata su di delle strade o de viali d'un giardino;
un tronco, su di un piedestallo o anche addossata dicesi la fontana costrutta
su di un gruppo, dal centro della quale lungo una muraglia di fronte, o un ter
esce un getto, che si slancia nell'aria, razzo, e che è attaccata alla facciata me
la cui acqua ricadendo forma uno spec desima. I Francesi hanno ancora la
chio all'intorno. Fontane a portico di fontana ch' essi nominano encoignee,
consi quelle di cui il bacino e il getto cioè collocata su l'angolo di due vie; le
dell'acqua trovansi a piombo sotto un fontané sfondate o en renfoncement,
portico aperto, o come i Francesi, dico che trovansi indietro della linea degli
no, a giorno, fontane a foggia di cre altri edifizi; le fontane rustiche, che si
denza o di armadio, diconsi quelle il adornano di rottami, di pezzi di roccie,
cui bacino trovasi all'altezza delle brac di petrificazioni, di conchiglie o di bozze
cia, e in cui il getto principale del cen alla maniera de'rustici edifizj. Essi no
tro e quelli delle figure o degli animali minano ancora fontane sorgenti quelle
circostanti, cadono intrecciandosi nel la cui acqua esce con impeto dall'aper
bacino. Fontane annicchiate si appella tura di un muro o di una pietra. senza
no quelle che sono situate in uno sfon alcun ornamento; nominano fontane
do circolare, e il di cui getto forma mol zampillanti quelle la cui acqua sorge e
ti specchi sopra diverse coppe, le une si innalza con uno o più getti, e ricade
più grandi delle altre, la cui acqua rica in forma di pioggia; fontane statuarie
de finalmente nel bacino. Hanno vi pare quelle che ornate sono di una o più sta
fontane a piramidi, formate a diversi tue ; fontane satiriche quelle che non
lacini o di diverse coppe, collocate le portano se non che rustici ornamenti,
une sopra le altre, e che vanno dimi accompagnati da termini, da maschero
nuendo, talmentechè l'acqua nel cadere mi, da Fauni, da Satiri, ec., e finalmente
aumentando gradatamente in estensione, fontane di fuoco le imitazioni che si fan
forma la piramide. Hannovi fontane no dei fuochi d'artifizio, con fontane
formate a foggia d' arco trionfale con d'acqua.
tre o cinque portici, che alcuni credono Tutta questa classificazione di fonta
dover nominare piuttosto castelli d'a ne ha condotto, poi i Francesi a ri
cqua o serbatoi, anzi chèfontane. Quelle conoscere la superiorità degli Italiani
che diconsi aggrottate, sono racchiuse in questo genere di costruzioni, e a
come in un antro, e la decorazione loro rammentare quindi con onore le fontane
rappresenta una caverna. Fontana a di Roma, e quelle specialmente della
mezza luna dicesi quella, la cui pianta è villa Pamfili e della villa Aldobrandini
un mezzo cerchio drnato di portici o di a Frascati, quelle di Termini e del
micchie; la fontana detta coperta, rac monte Gianicolo, quelle del giardino
chiude un serbatoio o un bacino di di del Belvedere al Vaticano e della villa
stribuzione delle acque, come alcuni se Pinciana o Borghese, e quella dell'A
ne trovano in Parigi e in altre città. cqua Medica, alle quali molte altre pote
Fontana scoperta si nomina qualunque vansi aggiugnere, che sono state in varii
fontana zampillante che serve per lo più libri raccolte e disegnate da più va
FoNTANA FoNTE 289
lenti architetti. Non contrasteremo a FONTANELLO. Sorte di fico.
Francesi, che belle fontane veggansi a (ALBERT1.)
Versailles, a Saint Cloud, nel giardino FONTANESIA. Arboscello scoperto
del palazzo del Lussemburgo ed altrove; da La-Billardiere sulle spiagge del mare
ma queste per la maggior parte sono di Siria dove serve a tignere in giallo,
state costruite su i modelli nobilissimi ma che non è stato ancora adoperato, per
che l'Italia in questo genere ha for quanto si sappia, a quest'uso fra noi, tut
niti. tochè cresca assai bene anche in climi
Notano i Francesi medesimi che, non non molto meridionali.
essendo di buona qualità l'acqua delle (Bosc.)
sorgenti di Parigi, si è dovuto ricorrere FONTE. Le fontane provengono dal
alle sorgenti delle vicinanze, la cui le acque delle pioggie, che filtrano len
acqua viene condotta per mezzo di a tamente a traverso le terre, si fermano
cquedotti, o anche all'acque della Senna, sugli strati d'argilla o di macigno, scola
che si distribuiscono nelle fontane della uo nelle loro parti più basse, vi si riuni
metropoli per mezzo di grandi trombe scono in filetti, poi in ruscelli, e final
spiranti e prementi, e di trombe a fuoco mente spuntano nei luoghi ove questi
- - a -

più recentemente stabilite. Essi avrebbe strati terminano, ov'essi offrono una fes
ro dovuto riconoscere e far osservare sura, un buco, ec. Ecco perchè quasi
che anche l'uso e la forma degli acque tutle le fonti si trovino sul pendio
dotti sono stati ad essi trasmessi dall'I delle montagne; se poi sono in pianura
talia, e che in Roma le acque di alcune od in mezzo alle valli, e scaturiscono
fontane conducevansi già da varii seco perpendicolarmente, ciò accade, perchè
li dalla distanza di 25 e più miglia. le acque hanno trovato un ostacolo che
- Quanto alla parte esecutiva delle fon le obbligò ad alzarsi, in un getto di acqua.
tane essa riducesi tutta a procurare loro Vi sono anche delle fonti formate in
quella quantità di acqua che occorre per tutto od in parte dall'infiltrazione delle
averne un dato efflusso e quest'acqua ad acque dei fiumi, delle riviere, dei laghi,
una altezza proporzionata a quella che degli stagni, delle paludi, ec., di modo
si domanda pel getto. Delle maniere co che si può dire non essere elleno che
me quest'acqua si conduca da luoghi più mediatamente il prodotto delle acque
o meno lontani passando al dissotto della piovane. Trovano talvolta le acque delle
superficie del suolo o al disopra delle pia fessure, o delle interruzioni più conside
nure, abbiamo parlato agli articoli cosnor rabili negli strati superiori d'argilla o di
to e acquinoccio, ed agli articoli AcquA e sasso, pel che non di rado si sprofonda
coRso ci diffondemmo a spiegare le leggi no molto, e formano dei ruscelli, od
che seguono i fluidi in quiete e in moto,co anche dei fiumi sotterranei, che a scari
me pure trattando della distribuzione d'a carsi vanno nel mare. In generale, quanto
cqua si è detto in qual guisa si abbia ad piu si discende nella terra, tanto più
innalzare questa acqua nel caso che non abbondante vi si trova l'acqua. Que
se la trovi naturalmente all' altezza cui ste agrue sono quelle che alimentano
occorre. Dall'insieme quindi di questi i pozzi, che portano tanto imbarazzo
varii articoli si dedurranno le regole a nello scavo delle miniere, che s'alzano
seguitarsi per costruire le fontane (Diz. come in una spugna, e si evaporano
delle Origini – G.“M.) con l'eſſetto del calore medio della terra,
Suppl. Di Tecn. T IX. 57
9 9o Fonte Fonte

e mantengono in vita le piante in tempo mentate sono da nuove piogge. Vi


delle siccità prolungate. sono anche delle fonti che scorrono e si
Essendo le piogge la pima causa del arrestano alternativamente, ma queste
le fonti, ne risulta che quanto più pio sono rare. Questo effetto dipende da
ve, tanto più abbondano le fonti, e più varie cause che troppo lungo sarebbe lo
sono esse ricche di acque; e siccome le spiegare, e che sono troppo poco utili a
piogge stanno sempre in proporzione sapersi per essere qui ricordate. -

dell'altezza delle montagne, così scaturir Le fonti diminuiscono tanto nel ver
devono, e scaturiscono anche in effet no al tempo dei geli, come in estate
to, le fonti in maggior numero, ed i nel tempo di siccità; ma sotto il perpe
fiumi più grossi dal piede delle monta tuo ghiaccio delle alte montagne succede
gne, di quello che altrove. Laonde quan tutto il contrario. La causa di questo fe
do le montagne erano due o tre volte nomeno viene con ragione attribuita al
più alte, che non lo sono attualmente, calore accumulato nella terra durante
anche i fiumi erano allora due o tre vol la state, il quale per mettersi in equili
te più voluminosi d'adesso, come lo at brio ascende e scioglie il ghiaccio alla
testano le vestigie degli antichi loro letti. sua base. -

Inoltre, siccome le foreste attraggo L'acqua delle fonti ha quasi sem


no le nubi, e si oppongono al rapido pre la temperatura della terra, da cui
scolo delle acque, così le montagne che scaturisce, per cui fredda si trova in
ne sono coperte alla loro cima, provve estate, e calda nel verno. Nell'estate
dute si trovano tanto più di fonti, e dunque esporla conviene all'aria per
queste più permanenti, quanto più sono alcune ore, per lasciarle prendere la tem
eoperte di boschi. Questa circostanza, la peratura ambiente prima d'adoperarla
quale priva d'acqua tanti paesi che ne agli annaffiamenti ed alla bevanda degli
erano altre volte abbondantemente prov animali, imperciocchè un subitaneo ah
veduti, presa esser dovrebbe in serio ri bassamento di temperatura nuoce mol
flesso, e dai proprietari, ai quali impor to a tutti gli esseri organizzati (V. AN
ta sommamente di non lasciar dissodare NAFFIAMENTo ). -

le vette delle montagne, e dai governi Tutte le acque delle fonti non so
stessi, cui competerebbe ordinare che no tanto pure come sembrano esser
fossero nuovamente piantate a bosco. lo. Quelle che spuntano dalle montagne
Nelle montagne calcaree rare sono le calcaree contengono spesso molto carbo
fonti; nei paesi granitici abbondano, nato calcareo che si depone cammin fa
ma sono scarse d'acqua; ciò deriva cendo e va decomponendosi all' aria;
dalla facilità che trovano le acque pio quelle che scorrono per certe marne ne
vane di penetrare più facilmente, e di prendono delle particelle in sospensione,
discendere più in fondo tra le fenditure hanno un'apparenza saponacea, ed un
degli strati calcarei. Vi sono delle fonti gusto terroso; quelle che sgorgano dalle
che scorrono per tutto l'anno, altre argille plastiche portano del gesso in
nell'estate si asciugano, e queste ultime dissoluzione, il quale precipitandosi im
sono ordinariamente le più superficiali. pedisce ai legumi di cuocersi, e decom
Il motivo di questa interruzione si è che ponendosi impedisce al sapone di fare il
le acque loro si esauriscono, per cui suo effetto. Queste ultime si chiamano
riprendono il loro corso, tosto che ali acque crude, o dure. Pericoloso diventa
Foste Fonaggio a9 i
alle volte l'adoperarle agli annaffiamenti, che giugnevano perfino a deificarne mol
perchè coprono con una certa crosta tissime, e ad ornarle con tutta la pompa
le radici delle piante. del lusso.
Non parleremo qui delle fonti mi (Bosc.)
nerali, essendosi abbastanza trattato que Fonte. Dicesi per fontana. (V. que
sto argomento, in quanto può interessa sta parola). -

re l'industria all'articolo Acque mi (ALBER 11)


nerali. Fonte. Nelle chiese si chiama quel
All'articolo pozzo si trovano le indica vaso ove si battezza. .
zioni, secondo le quali bisogna condursi (ALBERTI.)
per iscoprire i luoghi, ove esistono delle FORAGGIO. Sotto questo nome col
fonti, ossia dei velli d'acqua sotterranei. lettivo vengono comprese tutte quelle so
L' uomo suol preferire ad ogni altra stanze che servono a nutrire i bestiami.
l'acqua di fonte da per tutto ove la Nella state l'erbe, fresche sono il prin
trova a sua disposizione, e nondimeno cipale alimento ed all'articolo PRATERIA
rare s'incontrano quelle fonti che sie vedremo quali sieno le piante che più
no mantenute convenevolmente. Nel specialmente servono a questo oggetto
la maggior parte dei villaggi il loro ba come pure agli articoli relativi a ciascu
cino pieno si trova d'un fetido limo, ed na di queste piante come a quelli ERBA
il loro accesso reso difficile. Conver medica, LUPINELLA, TRIFoglio, e simili
rebbe eccitare l'attenzione dei coltiva parleremo delle particolari proprietà di
tori sopra questo importante oggetto, ciascuna di queste specie di erbe e della
dal quale dipende spesso la loro salute, loro coltivazione. Qui confronteremo
e quella dei loro bestiami; e di fatto, soltanto fra loro i diversi foraggi che si
molte volte si riconobbe che le epi usano specialmente nel verno quando
demie ed epizoozie non ebbero altra mancano i foraggi freschi. -

causa che questa? S'impongano dunque 1. Fieno e guaime. Il fieno è il forag


tutte le comuni una tassa, ad oggetto di gio il più sano quando proviene da una
far costruire serbatoi di pietra o di buona prateria, ma siccome favorisce più
legno a ciascuna fonte della quale fan particolarmente la forza muscolare e
no uso, quando l'acqua non cade dal l'energia, così meglio conviensi agli ani
l'alto; un più piccolo serbatoio serva mali da lavoro di quello che agli altri.
per la bevanda degli uomini, e sia di Il guaime è preferibile pegli animali da
sposto in modo da potersi ripulire facil latte e da macello. Lo stesso dee dirsi
mente, quando occorre, dopo d'averlo de foraggi artifiziali seccati che equival
vuotato; un secondo destinisi alla bevan geno a del buon fieno, ma di raro giova
da degli animali; un terzo, più basso nutrire gli animali con questo solo.
degli altri, serva alla lavatura dei pan 2. La paglia. Data sola è un cattivo
ni. Siamo poi gli accessi a questi diver alimento, ma mesciuta con altre sostan
si bacini mantenuti sempre asciutti ed ze e con alimenti acquosi principalmen
in ottimo stato; decorati sieno i loro te si può vantaggiosamente adoperare al
contorni con alberi e con orlature di nutrimento del bestiame ed in alcuni ca
zolle erbose, prendendo a maestri gli an si può anche far le veci del fieno. Tal
tichi, e specialmente i Greci, i quali tanto volta si trita la paglia, come pure in ge
mettevano d' interesse alle loro fonti, nerale tutti i foraggi secchi, ciocchè può
292 FoRAGGIo FoRAGGIo
tornar utile quando si vogliano mescere le), mediante i quali due uomini pos
questi alimenti con grani e con sostanze sono affettarne fino a due migliaia per
acquose, o quando si vogliono ammol ora. Si ha cura dapprima di nettare le
lare, in generale però è tuttavia neces radici lavandole o in un cilindro pertu
sario dare una parte del fieno e della giato che giri nell' acqua o agitando
paglia interi. Tutta la saglia che si de vele con la pala. Non si dee mai tagliar
stina per letto può da prima mettersi ne più di quel tanto che si può far
nella rastrelliera dinanzi ai bestiami che consumare in un giorno.
ne traggono la parte migliore. Il tempo 5. Barbabietole. Convengonsi meno
in cui la mangiano più volontieri si è la delle patate agli animali da latte, ma me
mattina quando sono digiuni e la sera. glio per quelli da macello, massime le
5. Foglie d'alberi. Varie specie d'al specie poco acquose, come quella di Sle
beri tagliati in agosto e seccati danno sia. Per questo motivo giova mescerle
con le loro ſoglie un buon foraggio, mas con le patate. Sono meno nutritive di
sime per le pecore e per le capre. Le queste ultime occorrendone circa 25o
foglie del pioppo del Canadà vengono libbre per equivalere a 1oo libbre di
da Block citate come equivalenti al mi fieno.
glior fieno. - 6. Resti delle fabbriche di zucchero
4. Patate. Formano un eccellente nu di barbabietole. Il loro valore nutritivo
trimento per le varie specie di bestiami. dipende dalla perfezione dei metodi e
ma quelli bovini e pecorini sono i soli dalla specie di barbabietole adoperata.
che le mangino crude, ed anche in tal I residui provenienti da quelle fabbriche
caso duopo è che questi animali sienvisi ove i torchi sono energici e dove la pol
accostumati e che non si mutrano mai di pa non viene assoggettata all'azione del
esse che per una metà del loro pasto, l'acqua calda o del vapore, hanno a
dovendo per l'altra metà cibarsi di fie peso eguale un valore nutritivo equiva
no o di paglia. Le patate cotte vengono lente e talvolta eziandio superiore a
mangiate con piacere da tutti i bestiami quello delle barbabietole. Nel Norte della
e possono comporre una parte notabile Francia pagansi 5 a 6 franchi al migliaio e
del loro nutrimento; quando vi si ag spesso ancora di più. Facendoli secca
giugne del grano, del fieno o della pa re od ammucchiandoli fuori del contatto
glia giova tritare questi ultimi e mesce dell'aria entro fosse si possono conserva
re il tutto insieme. Del resto l'esperien re molto a lungo rendendosene più facile
za ha provato che le patate crude favo la conservazione in quest'ultimo caso,
riscono meglio la secrezione del latte.ed anche migliorandosene la qualità con
mentre quelle cotte sono da preferirsi l'aggiunta di un po' di sale. Impiegansi
per l'ingrasso degli animali da macello.
altresì al nutrimento del bestiame quel
Riguardansi come equivalenti a termine le melasse onde non si può fare altro
medio a poco più che metà del loro peso uso; porgonsi diluite con acqua e me
di fieno e la cottura accresce alcun po sciute con fieno e paglia tritati a guisa
co le loro facoltà nutritive. Quando son di zuppa. - - - t

cotte porgonsi acciaccate e raffreddate : 7. Residui delle birrarie. Sono eccel


le patate crude, come ogni altra sorta di lenti per qualsiasi bestiame ed anche pei
radici, affettansi con un tagliaranici cavalli quando non sieno agri. Gli altri be
e Falcione a gramola (V. quelle Paro stiami, specialmente i maiali, li mangiano
PoRAGGIo FonAGGIo 295
volentieri anche in questo ultimo sta prima operazione può anche farsi pei
to. I residui provenienti da una libbra di cavalli e pei castrati,pei quali diverrebbe
orzo germinato possono essere riguardati più facile la digestione. (V. CAvALLo).
come equivalenti ad una libbra di fieno. 11. L'avena. È il grano più conves
Possono conservarsi in fosse coprendoli niente pegli animali da lavoro, pei giova
ed aggiungendovi del sale; favoriscono ni e per quelli destinati alla copula, dan
la secrezione del latte. do loro maggiore energia. L'avena sem
8. Residui delle officine dei distilla bra convenire più che tutte le altre spe
tori. I residui dei distillatori di patate e cie di grani agli animali che voglionsi
di grani essendo assai liquidi vantaggio nutrire abbondantemente ed ingrandire
samente si impiegano per ammollare con conservando però le loro forme snelle. È
essi alcuni foraggi secchi e duri, la paglia probabile che la composizione chimica
trita, le silique del colza, i baccelli dei le della farina di avena ed un principio re
gumi, il fieno, e simili. Questo miscuglio sinoso che trovasi nella loppa sieno le
è necessario quando vogliansi far consu cagioni di questa particolarità. Quando
mare questi residui in grande quantità. è cotta sembra che l'avena perda la sua
Dobbonsi porre le sostanze secche nei proprietà stimolante ed allora conviene
residui mentre sono ancor caldi e la molto alle vacche ed alle pecore da latte.
sciarvele a molle per una mezza giorna 12. L'arzo. Nel mezzo giorno della
ta; bisogna guardarsi dal porgerle calde Europa, nell'Africa e nell'Asia è il solo
poichè farebbero cadere i denti ai be grano che diasi ai cavalli, ma nel norte
stiami. Favoriscono la secrezione del sembra convenir loro meno dell'avena.
latte, ma questo riesce men buono che E invece più atto di quest'ultima all'in
coi residui di birraria; del resto le vac grasso, ma non sembra convenire per
che ed i maiali soltanto possono nutrir le vacche da latte poichè il loro latte
sene a lungo senza inconveniente ; le ne riceve un sapore amaro. I piselli e le
pecore ed i castrati si ingrassano, ma a vecce sono allo stesso caso. -

lungo andare ne risentono danno ; i 15. La favetta. Porgesi ammollata o


cavalli non li mangiano. cotta alle vacche, alle pecore, ed ai ma
9. Residui delle fabbriche di fecola. iali, rende il latte più grasso senza però
Convengono abbastanzabene alle vacche. accrescerne sensibilmente la quantità,
ai maiali ed ai castrati ; non si è deter Quando i grani vengono dati in giu
minata la loro facoltà nutritiva. Quanto sta proporzione con gli altri foraggi e
ai residui delle fabbriche d'amido la siensi convenientemente preparati si può
grande quantità di glutine che contengo considerare che 1/5 di libbra di avena,
no ed il loro stato di fermentazione non una libbra d'orzo, poco meno che una
li rende atti che per le bestie da macello libbra di segala, 4/5 di libbra di fru
e specialmente pei maiali. mento e 3/4 di libbra di piselli, vecce
1 o. Grani. Questi non formano mai e favette, sieno eguali a due libbre di
che una piccola porzione del nutrimento buon fieno. Resta ora a ciascheduno il
del bestiami, ad eccezione dei cavalli. vedere, avuto riguardo a queste propor
Questi soli, come pure i castrati, possono zioni quali sieno i grani meno costosi nel
riceverli senza veruna preparazione o luogo dove egli abita, regolandosi in ge
miscuglio; pegli altri animali si pestano, nerale non già sul volume ma sul peso.
si fanno ammollare o si cuocono. La Del resto trovasi qualche vantaggio nel
294 FoRAGGto FoRAGGIo

mescere della paglia trita con ogni posson o darsi in grandi quantità senza
specie di grano fuori che con l'avena, inconvenienti. Frentz a Ponsin mesce
aggiungendola in dose tanto maggiore paglia o fieno trito e patate affettate, le
quanto il grano è più nutritivo. Questa umetta con quanta acqua possono assor
precauzione è particolarmente necessa bire ; si stabilisce una fermentazione che
ria per i cavalli ai quali nell'Alemagna in un tempo più o meno lungo cuoce il
non si dà mai neppure l'avena stessa tutto e si ha un eccellente foraggio. Fal
senza paglia trita.
ke intendente rurale adopera lo stesso
metodo mescendo i 5 ettolitri e 5o litri di
14. Residui de' fattoj. Sono questi
quella specie di stiacciate che rimangono paglia o fieno tritati con 2 ettolitri e 6
entro la gabbia dello strettoio dopo spre litri di patate e umetta il tutto con 256
muto l'olio. Riavvicinansi molto ai grani litri d'acqua: la massa in 66 a 68 ore ar
quanto alla loro facoltà nutritiva ed al riva a compiuta cuocitura e le vacche ne
modo di usarli. Si danno a tutti i bestia sono avidissime. Quanto meno è l'acqua
mi ad eccezione dei cavalli, Quelli di col fino ad un certo limite, più rapida è la
za hanno presso a poco lo stesso valore fermentazione. La maggiore quantità di
nutritivo che l'avena; quelli di lino sono paglia o fieno tritati che si possono por
migliori. La loro natura mucilagginosa li re a fermentare è di 2 ettolitri 4o litri; la
rende buoni specialmente per le bestie maggior quantità di patate che si possa
ammalate o che allattano non che per introdurre nel miscuglio è di 6o litri so
quelle vicine al parto che essi favorisco pra 1 ettolitro e 6o litri di paglia o fieno.
no. Le stiacciate di canapuccia e di fag Si è pure cercato di far fermentare i fieni
giuola sono le meno buone ; ed anzi naturali ed artifiziali ammucchiandoli pri
hanno sovente qualità nocive. La miglior ma che sieno perfettamente secchi. Que
maniera di dare le stiacciate si è stempe sta operazione, nota col nome di metodo
rarle nell'acqua tiepida in poca quantità alla Klappmayer, venne descritta all'ar
pegli animali da ingrasso; od in maggior ticolo Falcianº di questo Supplimento
quantità pei bestiami da latte o amma (T. VII, pag. 47o). -

lati. - -
Enumerate così le varie specie di so
15. Alimenti fermentati. Provato stanze che si adoperano come foraggi,
o
essend dall'es perienz a che la fermen ta una quistio ne molto interessante per la
zione spinta ad un certo grado vale a economia e pel buon andamento di un
dire fino al principio dell'acidità, au podere si è quella di determinare quale
menta il valore nutritivo di molte so quantità di sostanza possa sostituirsi nel
stanze alimentari, e specialmente dei gra nutrimento ad una quantità determinata
ni ridotti in farina, della crusca e delle di un' altra, cioè in quale proporzione
radici cotte od anche crude, affettate ed ciascuna sostanza possa contribuire al
ammucchiate in una tinozza con crusca nutrimento degli animali relativamente
o con paglia trita bagnata, così si provò al suo peso. Sfortunatamente avvi su
a dare queste sostanze ridotte in tale questo argomento una profonda oscurità
stato di alterazione agli animali. Questa che non potrebbe essere diradata com
specie di nutrimento non conviene che piutamente se non se mediante esperi
per le bestie da latte o da macello. Si è menti di confronto diligentemente fatti
osservato che le patate crude così trat e continuati molto a lungo. Cercheremo
tate perdono le loro qualità nocive e tuttavia di far conoscere quanto si è fatto
FoRaggio FoRAGGIo 295
di più notabile da qualche tempo su al bestiame, gli uni appoggiandosi in par
questo interessante soggetto. te all'analisi chimica ed in parte all'espe
Per confrontare le varie sostanze che rienza, gli altri partendo da questa ulti
servono al nutrimento del bestiame in ma base soltanto. I risultamenti cui per
quanto alle loro proprietà nutritive si è vennero tanto gli uni che gli altri sono
convenuto generalmente di paragonarle ben lontani dall'essere fra loro d'accor
ad una di esse che serve di denominatore do, e nella impossibilità in cui siamo di
comune il cui valore prendesi per unità; poter determinare qual grado di fiducia
ed a tal fine venne scelto il fieno di pra si meritino, abbiamo preferito di pre
teria naturale di prima qualità. Così sentare in un solo quadro i numeri a
quando dicesi che le patate hanno per dottati da ciascun agronomo. Noteremo
valore nutritivo 2oo, è come dire che ce soltanto che nella maggior parte dei casi
ne vogliono 2oo parti in peso per sosti gli esperimentatori non sembrano aver
tuirle a roo di fieno secco di prateria, o tenuto conto di una circostanza osserva
che non posseggono che la metà del va tasi da lungo tempo ed in tutti i luoghi,
lore del fieno sotto questo aspetto; od in ed è quella che gli alimenti freschi e
altre parole che per sostenere allo stesso verdi presi in una certa quantità danno
grado la vitale energia di un animale, o più latte che questa stessa quantità di ali
perchè i suoi organi digestivi trovino menti presa allo stato secco, e che all'op
una stessa quantità di materia assimila posto in questo ultimo stato sembrano
bile occorre un peso di patate doppio più atti a dare della grascia od a soste
di quello del fieno. Vari chimici e fra nere l'energia muscolare del lavoro;
gli altri Einhoff, H. Davy, e Sprengel si in una parola che non hanno avuto ri
occuparono di indagare con l'analisi chi guardo allo stato di diseccamento degli
mica la quantità di parti nutritive che alimenti sull'abbondanza o la natura dei
contengono diverse sostanze alimentari, prodotti o la quantità del lavoro. Forse
Queste ricerche gettarono poco lume su potrebbe nascere l'idea di prendere una
tale quistione e diedero pochi documenti media fra tutti questi risultamenti nella
per le pratiche applicazioni; siccome speranza che questa esprimesse con esat
però questi studii riavvicinati agli espe tezza maggiore il valore nutritivo delle
rimenti ed alle osservazioni dei pratici varie sostanze alimentari, ma non cre
possono esser loro di controlleria, così diamo che si riuscirebbe se non che
riescono importanti per quelli che occu molto imperfettamente, poichè come, di
pansi di esperienze su questo ramo inte cenmo, non tutti gli esperimentatori par
ressante delle scienze agrarie a consul tirono dalla stessa base nè furono guida
tarsi e farne il confronto. - -
dati dagli stessi principii; crediamo piut
Gli agronomi pratici alla lor volta tosto preferibile di scegliere quel risul
drizzarono quadri del valore nutritivo tamenti di vari agronomi che più si av
delle varie sostanze alimentari destinate vicinano fra loro.

i
a 96 FoRAGGIo FoRAGGIo
o UADR o
Del valore nutritivo di varie, sostanze alimentari paragonate a 1 o o
chilogrammi di fieno di prateria naturale di prima qualità.
-
-

- - ---

NoME Facoltà nutritiva secondo,

Delle sostanze alimentari -


e stato loro, -
- -
de

Thaer | Block | Petri | Schewerz Crud


- -

A. roRAGGI secchi. -

1. Fieno di prateria di 1.º l


qualità. . . . . . roo | 1oo [ 1oo -00 I 0-0

-2. – di trifoglio. . . 9o 1oo 9o 100 - 9o


5. – di erba medica . 9o » | 9o Io o 9o
4 – di sanofieno . . 9o - » 85 - 9o
5. – di veccia . . . 9o 1 » i 25 o 9o
6. – di spergola. . . » 9o
- - -
7. –– di stelo di miglio. » o n - -

8. Paglia di trifoglio porta- -

semi . . . . . . . - 1 o5 - - 100

B. ronaggi venni. -

I -
Trifoglio, erba medica,
sanofieno,veccia, sarace
no, e segala verdi . . 45o | 45o - - - -

2. Erba medica e veccia di -

qualità media, colza,gra


minacee . . . . . 5oo - º - »
3. Formentone . . . .. » - - - º

4. Spergola . . . . . » - - - - -

5. Topinamburgo, steli e -

foglie - - - - - - - » - - - - -
6. Cavolo, foglie. . . .. » 566 -- - 5oo
7. Barbabietole, foglie . . » 6oo - - 6oo

C. PAGLlE.

1. Frumento e spelda - 5oo 2oo 56o - -

2. Segala, . . . . . 666 | 2oo | 5oo - º


5. Orzo . . . - 15o | 19o | 155 4oo -

4. Avena. . . . . 19o | 2oo | 181 4oo -


FoRAGGIo FoRAGGIo 297

Facoltà nutritive secondo


N OM E

Delle sostanze alimentari


e stato loro. - de
Scheverz

Piselli, lenti, ceci. 1 66 | i 42


Miglio. pº I 8o
Formentone . 4oo

;
D.
Steli di topinamburgo .
Baccelli del colza
F0GLIE,
- pº

pº pm

Secche di pioppo, tiglio, ec.


E. RADICI.

1. Patate. 2OO 2 i 6 | 2oo


2. Barbabietole . 42 o 366 | 5 o o
5. Cavolo 333 5oo ! 2 o o
4. Rape . 49o 533 | 6o o
5. Carote. a 66 366 | 25 o
6. Topinamburgo
7. Cavoli cardati 6oo 5oo I 6oo

F. SEMI.

. Formentone . pº 5o
. Frumento. 27 pº

. Segala. 33 vº

. Orzo . 57 61
. Avena. 59 7I
. Saraceno . - - pm 64
. Piselli, fava e veccia. 29 pm

Crusca di segala. 42 1 o8
. Stiacciata di semi oleagi
In0sl 42 pº

G. CAst AGNE E GHIANDE .

( L. Moll – F. MALErevae.)

38
Suppl. Diz. Tecn. T. IX.
298 FoRErcz FoRBIci
FORAMINOSO. Crivellato forac no gli antichi per pigliare i pesi, massi
chiato. mamente di pietra, che dovevano tirare o
(ALBERTI. ) alzare, perchè i rampi di sopra di questo
FORANEO. V. FIERA. strumento mordevano i pesi, e quelli te
FORARE, FORATOIO, FORATU nacemente spignevano a forza d'una fu
RA. Spessissimo occorre nelle arti il ne, la quale strettamente legata a rampi
bisogno di fare de'buchi in ogni sorta di sotto, strigneva fortemente le braccia
quasi di sostanze ed i mezzi che a tal di essa forbice.
fine si adoperano variano in maniere in (BALDINUcci.)
finite secondo la natura del materiale da FORBICI. Strumento composto di
forarsi, la dimensione e la figura del due braccia incrociate riunite nel mez
buco che vuolsi ottenere. Questi mezzi zo con una vite a capocchia accecata ; la
sono però quasi sempre meccanici ed parte anteriore delle braccia è la lama; la
anzi che quì riunirli ne pare più confa parte posteriore termina con un anello
cente al piano di quest'opera di sepa per ciascun braccio. Questo utensile è da
ratamente trattarne parlando degli stro tutti ben conosciuto. Le grandi forbici
menti che vi si prestano, cioè agli arti i cui anelli sono disuguali, servendo il
coli SUccHIELLo, SgoBBIA, LEsINA, PUN più piccolo pel pollice ed il più grande
TERUoLo, TRiveLLA, SAETTA da trapano per due o tre altre dita diconsi forbicioni.
e simili. In alcuni casi però l'ingegno Spesso ancora mancano del tutto gli a
supplisce con mezzi meno faticosi; così, nelli essendovi invece due manichi guer
per esempio, tutte quelle sostanze che niti di legno. Nelle grandi forbici non si
facilmente si abbruciano possonsi assai fa d'acciaio che la parte piatta delle
facilmente e prontamente forare con un lame, il rimanente essendo di ferro. Le
ferro bene arroventato di un diametro piccole forbici sono tutte di acciaio ed è
alquanto minore del foro che aver si de un'utile precauzione il riscaldarne for
sidera ; così alcuni metalli facilmente at temente gli anelli poi lasciarli raffred
taccabili dagli acidi copronsi di una ver dare lentamente, poichè se non fossero
nice lasciando scoperto il solo tratto da stati stemperati alla fabbrica rompereb
forarsi, intorno al quale s'innalza come bersi al primo urto o al primo loro ca
un arginetto di cera e riempiendo la ca dere.
vità così formata con l'acido opportuno Vi sono forbici fatte espressamente
il metallo presto o tardi si fora ; è in tal per quelli che tagliano la latta per fare
maniera che forasi il centro delle se gli aghetti da porsi alle estremità delle
ghe circolari. Finalmente, come abbiamo stringhe e cordoni. Queste forbici sono
veduto all' articolo Acciaio del Dizio guernite di due pezzi di acciaio disposti
nario (T. I, pag. 48), un bastone di zol in guisa che piegano in figura semicilin
fo poggiato sopra una spranga di ferro o drica ogni pezzo di latta nello stesso
d'acciaio arroventata a bianchezza, vi tempo che viene tagliato. In tal guisa
fa un foro del tutto simile alla forma che questa operazione fatta dallo stesso mo
aveva egli stesso. vimento del braccio che taglia non esige
(G.” M.) che una aggiunta di forza quasi incalco
FORBICE. Strumento di ferro fatto labile e viene eseguita per lo più da don
a somiglianza della lettera X, con rampi di me o da fanciulli i quali, in grazia di que
ferro volti all'indietro di cui si serviva sto piccolo perfezionamento, producono
FoRBIcioni ForBiciosi 299
in un tempo dato tre volte più aghetti da una parte e lavorarla a vite dall'altra,
che con le forbici comuni. Si fa entrare una madre sulla cima lavo
(PAULIN DEsoRmEAUx.–CH. rata a vite ed in tal guisa possono strin
BABBAGE. ) gersi i forbicioni a volontà e separarne
FoRBIci da cimare. V. CIMATURA. le lame per aguzzarle più comodamente.
FoRBIci. Due archi uno nel principio 5.° Finalmente le lame che sono le parti
l'altro nel fine della poppa delle gale operative poichè sono desse che tagliano
re, sopra i quali si posa la freccia per il metallo, devono essere robuste, diritte
sostenere la copertura della stanza del ed anche alquanto concave dal lato del
comandante. la tavola. Queste lame sono composte di
(STRATico.) ferro e di acciaio di prima qualità; la
FORBICIONI. La forma di queste saldatura deve essere ben fatta, la innac
grandi forbici varia secondo la loro for ciaiatura grossa; nel bollire non deesi ri
za, e questa forza stessa varia quasi al scaldar troppo studiandosi di conserva
trettanto quanto le grossezze delle lamine re all'acciaio tutta la sua forza e tutto il
da tagliarsi. Le più piccole cioè quelle suo nerbo. La tempera deve esser dura;
destinate a tagliare le lamine di ferro e se l'acciaio non è del più duro lo si fa
di rame poco più grosse che un foglio di rà rinvenire al giallo pagliato soltanto, se
carta somigliano a forbici comuni a la è molto duro al giallo d'oro. Tali sono
mine corte e robuste. Le braccia non i forbicioni a mano i più semplici.
terminano con anelli, ma sono diritte, Questa forma è quella stessa che con
eccetto che il superiore si curva all'in piccole differenze si dà ai forbicioni più
giù e forma un tallone che va ad ap forti, lunghi da due a cinque decimetri
poggiarsi sopra il braccio inferiore; dis che servono a tagliare i lamierini grossi
posizione che è necessaria per impedire un millimetro, e quasi tutta la varietà
che le lame s'incrocino di soverchio. consiste nella forma delle braccia o leve;
Questi piccoli forbicioni maneggiansi per lo più tutte due sono curve verso
con la mano destra mentrechè la lamina la loro cima, ma in modo inuguale, poi
metallica viena tenuta dalla mano sini chè il braccio inferiore è più lungo, la
stra. Quando questi forbicioni sono ben sua parte curva è a gomito rotondato e
fatti le braccia devono stare talmente serve a tener fermo lo stromento sia
distanti fra loro che le dita non possano cacciandola in un foro fatto al di sopra
pizzicarsi fra i manichi quando chiu del banco, sia prendendo questo braccio
desi il forbicione. Un forbicione a ma curvo insieme con una parte di quello
no ben fatto dee 1.° Avere le sue brac diritto in morsa; questo ultimo mezzo
cia robuste, essendo desse le leve che non si adopera che accidentalmente e
sostengono la maggior fetica. e per lo l'oggetto cui serve d'ordinario il gomito
più è in esse appunto che l'utensile del braccio inferiore è quello di entrare
si guasta ; hanno una tendenza a riav in un foro fatto nel banco. Essendo così
vicinarsi che si dee combattere consostenuti i forbicioni pel braccio inferio
una forza sufficiente. 2.º Devono essere re si possono applicare ambe le mani
riunite le sue braccia con una forte ca a muovere il braccio superiore. Nel ta
viglia la quale può essere ribadita ad gliare con questi forbicioni; a due cose
ambo i capi come nelle tamaglie ordina fa duopo aver attenzione 1.° Aprir bene
rie, ma giova meglio farvi una capocchia, le lame acciocchè la primitiva sezione
5oo FoR RIcioNI FoREIcioni
del metallo si faccia più vicina che è te se lo possa sollevare; inoltre accresce
mai possibile alla copiglia che unisce le forza al coltello mobile quando se lo
lame essendo quello il punto dove tro- abbassa con forza sull'oggetto da tagliarsi
vasi la maggior forza; 2.º di riavvicinare perchè allora fa l'effetto di un volante
le lame una contro l'altra traendo a se o bilanciere. Non sapressimo dire se
la leva affinchè la lamina metallica non questa aggiunta sia veramente un per
si possa curvare e non passi fra le lame fezionamento ; ne parliamo perchè esi
senza tagliarsi, effetto che accade troppo ste, e nulla vogliamo omettere ; ma
spesso e che tende a rendere pronta forse che si trovò che il maggior van
mente guasto ed alterato l'utensile. taggio che offriva non era proporzionato
Dopo questi forbicioni aumentando alla maggior spesa che cagionava, impe
di forza vengono quelli stabilmente fis rocchè non l'abbiamo veduto general
sati che vedonsi nelle case di commercio mente addottato. In questi grandi appa
ove si hanno a tagliare grossi lamieroni recchi i coltelli d'acciaio non sono più
e piastre di rame e ottone grosse talvolta saldati sui loro sostegni, ma solo inchia
fino a un centimetro. In questi grandi vardati solidamente entro impostature
apparecchi la disposizione non è più la ad angoli rientranti con le capocchie
stessa, la leva cangia di natura. Il punto delle chiavarde accecate. Questo meto
di appoggio chè è la copiglia non trova do è vantaggiosissimo poichè permette
si più situato fra la potenza e la resisten di dare alla tempera quel grado che as
za che è la materia da tagliarsi, questa solutamente le si conviene, perchè l'ac
trovasi posta fra la copiglia e la forza che ciaio non si guasta nel saldarsi, perchè
agisce, le braccia non si incrociano più e il diviene facile levare i coltelli per riat
taglio si fa con l'alzarsi e abbassarsi d'una tarli od anche semplicemente per aguz
lama. Il braccio superiore d'una leva che zarli; e finalmente perchè se avviene
è il solo mobile è lungo 1",5 a 2" ed an che un coltello si rompa è facile sosti
che di più; al braccio inferiore è sosti tuirne un altro senza nulla toccare del
tuito un coltello fissato sull'intelaiatura l'apparecchio; questi coltelli fissati con
della macchina; alla estremità di questo viti sono un grande perfezionamento,
coltello s'innalza un bracciuolo curvo nel ben conosciuto e generalmente addotta
quale è forato l'occhio che riceve la co to : si può averne parecchie paia di ri
piglia; il braccio superiore si prolunga al cambio le cui augnature sieno diversa
di là e forma alla cima una specie di mente inclinate secondo la materia da
collo in capo al quale è saldata una gros tegliarsi.
sa sfera cava di rame riempita di piom Questi forbicioni tutti agiscono a
bo o semplicemente una grossa palla di scossi e non danno un taglio netto; e
ghisa; all'altro suo capo ove si applica coi ſorbicioni mezzani l'operaio è co
la potenza e un rotolo di legno che serve stretto di impiegare una forza che non
di impugnatura, e spesso ancora questo istà in relazione con l'effetto prodotto.
rotolo è posto in una specie di staffa al di Nel 1826 alcuni ingegneri introdusse
sotto del braccio e si prolunga al di là della ro in Francia dei forbicioni inglesi il cui
sua lunghezza per aumentare la sua po movimento è regolato da una ruota den
tenza. L'effetto della palla onde abbiamo tata di un diametro abbastanza grande
parlato è di servire di contrappeso al perchè il suo raggio abbia una leva di
braccio di leva e di far sì che più facilmen qualche potenza ; un rocchetto che in
FoRBICIoNI FoRBICIoNI 3o 1
granniva sul perimetro di questa ruota carretto. Questi forbicioni agivano ab
ed era mosso da un manubrio faceva bastanza bene, ma o perchè siensi tro
girare quella ruota dentata la quale vati troppo complicati o perchè fossero
mediante un meccanismo simile a quello difficili a maneggiarsi per le cure che esi
di un trapano, comunicava al braccio geva il collocamento della lamina sul car
superiore dei forbicioni il movimento retto neppur essi vennero generalmente
alternativo che gli conviene; un volante addottati. Quattro fabbricatori presen
regolarizzava il movimento della ruota tarono all'esposizione di Parigi modelli
dentata e toglieva i passaggi dalla quiete di forbicioni i quali parvero riavvicinarsi
al moto continui. Con questo mezzo agli antichi non avendo più di quelli che
nuovo ed ingegnoso l'andamento del alcune guide ed altri accessori.
coltello doveva divenir uniforme. Checchè Un'aggiunta ai forbicioni che merita
ne sia non sembra però che questo uten essere qui ricordata perchè può in molti
sile così perfezionato abbia soddisfatto a casi tornare utile si è quella di Monze, il
tutto quello che si esigeva da esso. Molard quale sul fianco di quella lama che rima
combinò due generi di leve nel braccio ne ferma dispone un telaietto con un
superiore di forbicioni la cui descrizione pezzo rialzato paralello alle lame e che
si trova nel Bollettino della Società di gingne più alto del taglio di quella stabi
incoraggiamento di Parigi. Non sap le. Una vite fa che si possa avvicinare
piamo però che siano stati applicati da più o meno alle lame questo telaietto e
alcuno, benchè secondo ogni ragione la parte sagliente del pezzo che esso
sembri dover produrre più effetto. Lo porta, il quale si muove sempre in di
stesso Molard aveva pensato di ottenere rezione paralella a queste lame. Vedesi
il taglio facilmente mediante due dischi questa disposizione rappresentata nella
di acciaio che girano in senso opposto; fig. 1 della Tav. XXXII delle Arti
questa macchina ingegnosissima, che ab meccaniche dove i due pezzi aa sono
biamo brevemente descritta nel Diziona solidamente fissati sulla lama stabile
rio, venne pubblicata con figure nel Bol b del forbicione. Su queste due spran
lettino della Società d'Incoraggiamento ghe a scorre il pezzo cnel quale in
della XIII annata, pag. 1 o 9. Figlia della vitasi la vite di tenuta ſerma in e e sul
idea di Molard si fu quella di un mecca la lama del forbicione, sicchè possa gi
nico di Parigi il quale nel 1827 espose rare soltanto, ma senza muoversi nella
forbicioni nei quali un solo coltello circo direzion del suo asse. Si vede che essen
lare composto di un disco di acciaio aſ do le cose così disposte girando la vite
filato sull'orlo, girava contro un regolo d in un senso o nell'altro il pezzo csi
di acciaio immobile; un carretto portava avvicina o si allontana dal forbicione
la lamina di metallo da tagliarsi la quale teuuto essendo paralello ad esso dalle
essendo condotta sotto di questo disco guide aa. Volendo tagliare molti pezzi di
e trovandosi presa fra il taglio di esso ugual larghezza o lunghezza basta fis
e lo spigolo vivo del regolo trovava sare il pezzo sagliente c tanto distante
facilmente tagliato. Il carretto muo dalle lame quant'è questa lunghezza o
vevasi a braccia mediante un manu larghezza; allora presentando la lamina ai
brio che faceva girare un rocchetto il forbicioni e facendone poggiare l'orlo
quale poi ingraniva in una sega den estremo od il lato contro il pezzo saglien
tata onde era guernito il disotto delte c, si è certi di avere sempre la fissata
3o2 FoacATURA FoaMENtoNe
lunghezza o larghezza. All'articolo cal FORCHETTA. Strumento chirurgi
nemAto abbiamo descritti i forbicioni im co ad uso di alzare e reggere la lingua
maginati da Cavè pei bisogni di quella de' bambini nel taglio dello scilingua
arte. gnolo.
Da quanto precede trarremo questa (ALBERTI.)
conclusione che i forbicioni, questa mac FORCINA. Quell'istrumento che reg
china tanto importante, il cui uso è si ge il moschetto.
sparso e che è il principale utensile di (ALBERTI.)
alcune professioni, non sono ancor giun FORCIPE. Propriamente sinonimo
ti a quel grado di perfezione che si ha di tanaglia, sicchè negli antichi nostri
diritto di pretendere dopo l'esempio di scrittori trovansi menzionati alcuni fab
quanto si è fatto pegli altri stromenti e bri che col forcipe a due mani tengono
mezzi di esecuzione; e richiamiamo su ferma la candente massa, cioè il ferro
di essa tutta l'attenzione dei meccanici, rovente, e la rivolgono sull'incudine. Og
Occorre un utensile per tagliare le lami gidì però non si dà questo nome che ad
ne metalliche di una qualche grossezza un ferro chirurgico che è appunto una
semplice, forte, facile a maneggiarsi, di specie di molla o tanaglia e serve ad e
tal prezzo da essere a portata dell'arti strarre il feto dall'utero della madre.
giano, di piccole dimensioni che permet (V. srRoMENTI CHIRURGICI.)
tano d'introdurlo anco nelle piccole offi (Diz. delle Origini)
cine: quegli che lo scoprirà renderà un FORFECCHIA, Bacherozzolo che
vero servigio all'industria e si renderà particolarmente si nasconde ne' fichi, ed
benemerito alle arti. ha la coda biforcuta a guisa di forbici.
(PAULIN DesoRMEAUx. – MoNze). (ALBERTI)
FORCA. Specie di innesto. V. Insesto. FORFECCHINA. Propriamente è il
(GAGLIARDo.) diminutivo di forfecchia ; ma qui no
FoRcA. In marineria si dà questo no tiamo questa voce perchè in antico dice
me ad un apparecchio fatto con due vasi di una certa acconciatura di barba
forti bighe, disposte all'alto ad angolo a foggia della coda biforcata dalla forfec
acuto, e serve per inalberare un basti chia. Oggi che le barbe variano in tanta
mento o per altre operazioni di orza e così strane maniere sappiano i nostri
nell'interno del porto. barbieri almeno il nome di una.
(STRATico.) (G.“ M.)
FoRCHE di carena. Piccole forche FORMAGGIAIO. Voce inusitata in
di ferro attaccate a lunghi manichi o per Toscana, ma comune nel resto dell'lta
tiche di legno, che servono nel bruscare lia per indicare il venditore di formaggio
le navi, a prendere i fagotti per accen o caciaiuolo.
dere e portare il fuoco nelle parti più (ALBERTI. )
alte della carena, e generalmente per di FORMATO. Nella scultura vale fatto
sporre e regolare il fuoco in quella ope con le forme.
l'azione. (ALBERT1.)
(STRATico.) FORMENTARE. V. FERMENTARE.
FORCATURA. Legno biforcato ad u FORMENTONE. Quella pianta che i
so di sostenere alberi, viti, ed altre piante. botanici chiamano zea mays, e che è
(GAGLIARDo.) conosciuta volgarmente sotto i nomi di
FoRMENToNE FoRMENToNE 3 o5
grano turco, formentone, grano sicilia ogni fondo che ne sia suscettibile abbia
no, melgone, melica, miglio, zaburro, da farsi entrare questo grano per una
formentasso, ec. E senza dubbio uno dei porzione nell'avvicendamento ; ma sic
più bei doni che abbia ricevuto l' Euro come crediamo che per tutti i conti il
pa dal nuovo mondo poichè la ubertà frumento sia migliore, come per alcuni
dei suoi prodotti bandì il timore della luoghi ancora la segala, così non sarà
fame e delle pessime conseguenze di quel mai, generalmente parlando, ed esclusi
la che ci affligevano per l'addietro. Ori pochissimi casi particolari, da approvarsi
ginario dell'America Meridionale per il sentimento di quelli che oltre misura
venne a noi dopo il XVI secolo e l'epo in tutte le terre ne vorrebbero infinita
ca della sua introduzione dovrebbe ve mente diffusa la coltivazione. Crediamo
ramente ricordarsi con particolare esul poi, e l'osservazione di molti anni ce
tanza pegli immensi vantaggi ottenutine. ne convince , che il formentone ben
Gli agricoltori ne distinguono molte coltivato, lontano dal nuocere alla terra,
specie, ma gli scrittori le hanno ridotte a la prepari anzi benissimo pel frumento.
due, cioè al primaticcio, che equivale al Si è veduto vigorosissimo questo grano
quarantino, ed al tardivo. Quest'ultima in terre coperte l'anno innanzi di for
è la più generalmente coltivata. Varia mentone, cosa da non recare meraviglia.
anch' essa e pel tempo che rimane in Supponiamo invero che sia seminato in
terra, sicchè una matura a mezzo agosto, terra ben pulita e letamata, e che sia in
ed un mese dopo l'altra, e varia ancora seguito sarchiato, dopo averlo diradato,
pel colore bianco, giallo, piombino, nero, se mai nacque troppo fitto; allora il for
rosso, o screziato. In alcuni luoghi si pre mentone non occupando che la metà
ferisce la varietà bianca, perchè voglio della superficie del terreno, e venendo
no che dia più farina, quantunque questi necessariamente tenuto netto dal
meno saporita della gialla; ma quanto al le erbe cattive, e non consumando che
colore esso è originariamente giallo, e in discreta, anzi forse in piccola quantità
di nove sorte coltivate, non ne abbiamo i principi nutritivi accumulati nel cam
veduta alcuna non ingiallire più pre po, ed aggiungendosene altri con lo im
sto, o più tardi. Vi è pure diversità di putridire degli avanzi delle radici che,
colore fra la specie quarantina, ed in al svelto ancora il fusto, rimangono, devo
cuni luoghi, come nelle basse pianure, mo necessariamente il frumento, l'orzo,
preferiscono la bianca, e non vogliono la segala, e simili prosperarvi. L'espe
la gialla nè a piè del colle, nè presso alle rienza potrà convincere qualunque vorrà
risaie ; ve ne ha pure una primaticcia ed senza passione esaminare la cosa. Perciò
una tardiva detta cinquantina ; ma nè torna vero un detto di qualche agricol
l'una, nè l'altra precisamente compie il tore: Vanga ed ingrassa, e poi formen
suo periodo entro la detta epoca; pel tone quanto vuoi, e non temere. E però
che alcuni le dicono zea bimestris. verissimo che mal coltivato rovina le
Si agita con vigore la quistione se terre. -

convenga o no il porre molto formento Quantunque i terreni sciolti, profon


me. Alcuni lo vorrebbero bandito dalle di, ricchi per sì fatta guisa che i frumen
nostre campagne, altri quasi lo prefe ti non vi prosperano, e freschi, sieno
rirebbero al frumento ; ma gli uni e gli i più atti a dare la maggiore possibile
altri hanno torto. Pare in vero che in raccolta di formentone, pure riesce in
3o4 FoRMENToNE FoRMENTUNE
tutti i terreni, toltone il così detto cre due o tre arature ; talora farà d'uopo
toso, o sia argilloso nel quale o pel farne assai più, cioè fino a tanto che
troppo umido in istagioni piovose, o pel non veggansi affatto distrutte e levate le
fendersi negli anni secchi, perisce o non erbe; altrimenti è questo il caso in cui,
prospera, ma negli altri terreni, purchè anche ad onta del letame, il grano turco
nou soggetti alle acque, produce sempre. isterilirà, perche le erbe cattive rube
Vuole terre non ombreggiate, ed ama il ranno quella porzione di alimento che
caldo; diventa oltremodo rigoglioso nei rimarrebbe a pro del frumento. Nella
fondi di colmata ; fra le sabbie molto vorare d'autunno si lascino grandi zolle
letamate cresce ancora bene; ma il terre che non importa; ma solamente all'oc
no medio fra l'argilloso e sabbioso, pro casione dell' ultima aratura ; anzi in
fondo e ricco, è il migliore. caso che fosse la terra per natura argil
Negli Annali dell'agricoltura del re losa, potrà dal gelo meglio polverizzarsi.
gno d'Italia si possono vedere i vari Si può lavorare anche in inverno, ed ac
metodi di coltivazione usati che qui in cordandolo la stagione sarà ottima cosa;
breve epilogheremo, attenendoci ai mi ma non ci dimentichiamo giammai che
gliori. E certo che colui che può prepa dee lavorarsi in modo che il suolo riman
rare con la vanga il terreno da seminare il ga sminuzzato, e soprattutto netto dalle
grano turco, la indovina più di qualun erbe cattive. Il letame di stalla è il miglio
que altro ; ma ciò che potrà farsi da po re ed anche il fresco giova, secondo alcuni,
chi, ovvero in piccole estensioni, non è a questa pianta, ma se ne richiede una
permesso universalmente, e massime nei quantità doppia. La concimatura si fa in
grandi poderi. Il meglio è lavorare la due modi: o si concima interamente il
terra in autunno; quindi alcuni, levata campo e quando siavi copia di concime,
quella pianta che se gli fa precedere, è certamente ottimo questo metodo; ma
arano il loro terreno due o tre volte guai a colui che non abbiane una quantità
prima dell'inverno, e le dispongono in proporzionata ai bisogni della pianta, ed
magolati, su i quali non altro hanno poi alla natura del terreno. Queste due re
a fare dopo averli zappati ed erpicati, gole solamente possono darsi circa alla
che spargere il seme. Altri arano ed quantità che debb'essere impiegata, per
ammucchiano le terre, facendone delle chè ogni terreno, in proporzione che è
porche elevate molto a schiena d'asino, più o meno ricco, ne vuol quantità mag
con larghi e profondi solchi, e taluni in giore o minore Abbiamo, è vero, qual
mezzo vi seppelliscono il letame, men che fondo che non ne abbisogna, o di
tre chi zappa la primavera tarda a poco si contenta, ma questi esempi sono
letamare in quest' ultima stagione. In rarissimi, e la meschinità con cui si in
ogni modo i lavori fatti prima dell'in grassano i campi pel formentone è poi
verno, sono da preferirsi, a meno che motivo dello spossato terreno, che male
non si abbia comodo di vangare. Ma alimenta in seguito il grano. Alcuni con
non basta il lavoro ; è essenziale di cimano a buca, cioè pongono un po' di
nettar bene il campo ed è forse que concime nella buca dove mettono il seme,
sta la cosa nella quale, specialmente in ed altri su questo metodo, governando il
alcuni luoghi fra noi , in cui l' uso solco su cui debbono seminare, mettono
dell' erpice non è molto comune , si di tratto in tratto un pugno di letame bene
manca assai. Nè vale il consigliare una, scomposto. Il primo degli indicati meto
FoRMENToNE FoRMENToNE 3o5
di merita la preferenza, ed è sicuramente lere quindi una o due piante e lasciarvi
quello che può solo procurare una buo solamente la più robusta. In generale pe.
na successiva raccolta.
rò viene seminato troppo fitto ed è que
Il miglior seme cogliesi dalle più nu sto uno degli errori che trovansi più ra
trite pannocchie le quali si conservano dicati nella nostra agricoltura ; non ba
intatte sino al momento della semina ; stando l'essere distante ciascuna fila dal
si tolgono i grani che sono nel centro, l'altra, su di che molti sono esatti, ma non
e destinansi a tutt'altro uso quelli della dovendosi tenere troppo vicine le piante
cima e della estremità inferiore, avvver nelle file, per fare le quali, se il terreno
tendo di sgranare a mano, e non co'fla non sia posto a solchi e porche, usasi di
gelli le pannocchie per questo uso, e di te una cordicella. L'uso di seminare con
nerle sospese in luogo asciutto durante la zappa conviene alla maggior parte dei
l'inverno. Ogni grano macchiato di una luoghi, specialmente se tutto il campo è
punta, o di un cerchietto nero alla sua concimato. Sono state proposte varie
base, deve gettarsi, perchè o non nascerà, sorta di macchine, dette piantatoj, per
o riuscirà male. Pure Burger, nel suo bel seminare. ( V. seMINArolo). La distan
lissimo Trattato sul coltivamento di que za delle file di 8 decimetri e delle pian
sto grano, assicura ciò essere falso, ma il te fra loro di 5, pare la migliore, ma
nostro Filippo Re fece l'esperimento, ed i sempre è da rammentare la regola prima
grani macchiati non gli nacquero. Se la ria, cioè che la maggiore o minore distan
stagione corre secca, ed asciutto sia il ter za dee misurarsi dalla natura della ter
reno, converrà mettere il seme a molle; e ra. La profondità a cui si usa seppellire
preferire sempre l'acqua mista alle so il grano è per lo più soverchia. Basta
stanze colaticce dei letami, ma quando la un buon dito e se eccede, corre pericolo
terra è bagnata non importa. Dai primi di non ispuntare. Compiuta la semina
di aprile sino al finire di maggio può se gione si eguaglia il campo, e ciò può farsi
minarsi il formentone e ciò dipende dalla con un erpice leggiero.
differenza dei luoghi e dalla temperatu Molti usano porre in mezzo ai cam
ra varia delle stagioni; pochissimi, se pi del formentone qualche pianta, e così
non nei dipartimenti meridionali, azzar ricavano in un tempo medesimo due
dano seminarlo in marzo; al monte alto prodotti, nè lasciano che rimanga vòto
in qualche luogo seminasi verso i 2 o di il terreno intermedio, tenendo allora il
maggio e dopo, ma in generale la vera re grano molto distante. Questo metodo è
gola è di seminarlo il più presto che si giudizioso, ma non bisogna ingannarsi
possa ne' luoghi caldi, e di tardare nei nella scelta. I fagiuoli nani, volgarmente
freddi finchè sia cessato ogni pericolo di detti svizzeri o grigioni, pare che meritino
brina o di fredda meteora; ne terreni la preferenza sopra ogni altra pianta. Di
asciutti può anticiparsi, e tardarsi negli ciamo i nani, perchè ci siamo assicurati
altri. Pochi seminano, all'uso degli altri che quelli, i quali si arrampicano, fanno
grani, spargendone il seme, ma o con la realmente danno al formentone, non
zappa lo piantano lungo un solco, o, solo perchè attorcigliandosegli intorno
dopo avere ben lavorato il campo, for gl'impediscono di crescere a sua voglia,
mano in esso tante buche, vi mettono ma eziandio, perche tardando più a ma
del letame sopra un po' di terra, poi turare, ombreggiano troppo la terra. Si
due o tre grani, che coprono, per isvel semineranno i primi contemporanea
Suppl. Div. Tecn. T. IX. 39
5o6 FoRMENToNE FoRMENToNE
mente al grano turco ed in agosto saran definirsi aratri composti di un picciolo
no già maturati. Questa coltivazione con vomere e stiva con un timone da po
corre a migliorare il fondo poichè il fagiuo tersi condurre da una bestia. sola. Sia
lo vi depone gran parte di sè, e gli orto mo persuasi della utilità dei medesimi
lani colgono assai profitto dall'unione per questa coltivazione, nè sapremmo ab
di ambedue questi prodotti, lavorando bastanza consigliarli, ma bisognerebbe
i fagiuoli col formentone. Negli anni di far precedere una smettatura con uno di
siccità, e durante il sollione, ombreggia quegli erpici che seguono tali coltivatori;.
no e favoriscono il grano, e non permet così operando si verrebbe a risparmiare
tono che la terra soffra per una smisu la spesa della zappatura in un tempo nel
rata evaporazione. Tranne però queste quale si ha grande bisogno della mano
piante, ed al più al più di qualche insa d'opera per altri lavori di molta rile
lata di breve esistenza, non sapremmo vanza per la campagna. Usando del col
consigliarne altra, e siamo persuasi del tivatore un uomo solo ſa moltissimo la
l'erroneità del consiglio dato da alcuni voro; può vedersi questo metodo adope-,
di piantare le patate fra le file del formen rato sul Trevigiano nel Vol. XV degli An
tone. Ove si coltivano poponi che si ten nali dell'agricoltura del regno d'Italia.
gono cortissimi, e dove il grano si sparge In ogni modo tre zappature almeno so
ben rado potrà seguirsi il solito costume. no necessarie. Sia pur vero che questa
Forse potrebbero seminarvisi delle rape, pianta, come vuole il Burger, non ab
quando però si fosse certi che all'atto bia assolutamente bisogno di essere rin
della raccolta del grano, che precede calzata per cacciar fuori le radici di
quasi di due mesi quella delle nominate più ordini, è peraltro verissimo che rin
radici, non venissero calpestate. calzata, più presto le spinge sotterra, e
Se avvenga che il freddo faccia danno così viene più prontamente a succhiare
al formentone durante i primi giorni di l'alimento e che la mancanza di questi la
sua vegetazione, si potrà riseminarlo. Il vori produce talora grave danno. Merita
citato Burger però assicura, che quan qui di essere notata la osservazione di
tunque geli esteriormente non soffre Varennes di Feuilles il quale giunse ad
sotterra, ma che torna a ripullulare. aumentare di un tredicesimo il raccolto
quando però il cuore della pianta ri facendo cignere di terra un nodo di più
manga sepolto e narra dei fatti che ap dei fusti del formentone. Questo fatto
poggiano questa sua asserzione. Non ab prova la utilità delle calzature. Alcuni
biamo potuto ancora verificare questo irrigano per massima il formentone e
fatto, ma abbiamo creduto doverlo ri quando il medesimo sia danneggiato dalla
portare perchè al sommo rilevante. In siccità ciò va benissimo, ma si ponga
generale è opinione dei nostri che le bri mente che un campo non uso ad essere
me lo rovinino, ma ciò potrebbe dipen bagnato si risente per lunga pezza di
dere dal trovarsi le radici troppo a fior questo adacquamento, sicchè in ogni caso
di terra. si irrigherà pel puro bisogno e con som
Nasce il grano turco pochi giorni do ma economia. Nel primo lavorio sarà ben
po che è seminato bisogna sarchiarlo al fatto lo scalzare alquanto il grano; alcu
che fra noi si adopera la zappa ; alcuni ni fanno fra una pianta e l'altra dei muc
consigliano servirsi di quegli strumenti chj di terra che coll'azione dell'aria as
denominati coltivatori i quali possono sai fecondasi, e questa viene poi accu
Fonstestone FonMENtone 5o;
mulata intorno alla pianta nella seconda prima segatura del trifoglio dell'anno
zappatura. Vogliono essere tagliati i rime secondo, o di quello seminato l'autun
sticci che escono dalla radice, e sotto le
no innanzi, rompe il prato, e senza ve -
pannocchie spuntano talora fiori matti i run governo pone giù il cinquantino sul
quali pure debbono levarsi. Se avvenga cominciare della estate dai 2o ai 3 o di
che il vento curvi le piante, non si sfor giugno, mietuti i frumenti e la segala. Si
zino a raddrizzarsi, ma solamente si accu rompe la terra, si erpica, ed otto gior
nuli la terra intorno ad esse, e precisa mi dopo suolsi seminarlo. Pel resto si
mente dalla parte verso la quale piegano scalza, e si rincalza come l'altro, se non
e pare minaccino di cadere. Circa al mo che ciò si fa ad intervalli minori, attesa
mento dei lavori, può servire per norma la velocità con cui cresce, e se gli deb
l'altezza delle giovani piante; il primo bono eguali cure sino al momento di rac
lavoro si farà quando hanno tre foglie; il coglierlo. - -

secondo un mese dopo, e l'ultimo quando Vi sono varie maniere di raccogliere


comincia a farsi il grano; usando il colti il formentone, alcuni, ma sono il minor
vatore si aspetterà che sieno alte circa un numero, strappano i fusti ; altri li ta
braccio. -

gliano a fior di terra con la roncola o


Terminata affatto la fioritura, si potràcon la zappa tagliente; altri finalmente
cominciare a tosare le cime, poi si met staccano la spica e lasciano i fusti a suo
terà mano a sfogliare, ma bisogna guar luogo. Dopo il raccolto stendonsi le spi
darsi bene dall'anticipare di troppo que che sull'aia o sotto un riparo ventilato e
sta operazione, e non renderla, come se ne formano mucchi alti 7 a 8 pollici e
alcuni fanno, necessaria, per avere di che si agitano frequentemente perchè si dis
cibare così le vacche, a risparmio del sipi la loro umidità. Alcuni coltivatori
foraggio per l'inverno. Quando le fo hanno cura di non cogliere che quella
glie sono diventate gialle, il grano è li quantità di spiche che possono sfogliare
scio, e non cade sotto l'unghia, devesi lo stesso giorno o il dì appresso, la qual
raccoglierlo. Varia, come si è detto, que precauzione torna utile per evitare che
st' epoca, che però sempre anticipa nei si stabilisca la fermentazione. Questa sfo
terreni lavorati prima dell'inverno, e gliatura si fa da donne e fanciulli i quali
largamente governati. Se è bel tempo è seduti intorno al mucchio di formentone
meglio ; conviene sfogliare le pannocchie prendono una pannocchia in una mano
il più presto che sia possibile, e seccarle; ne staccano con l'altra le spate che la
talora è bella questa messe, ma non è inviluppano e la soffregano fra le dita
tanto utile, appunto perchè non è ben per levarvi le barbicelle ancora aderenti
conservato il grano. Gioverà levare ai grani. In alcuni paesi invece di ºpo
subito i fusti specialmente dai terreni gliare compiutamente la pannocchia vi
non molto pingui. -
lasciano due o tre foglie che servono a
Il quarantino e cinquantino meglio legarla con altre per tenerla sospesa.
riescono nel suolo sciolto e ricco che in Si fanno poscia seccare queste pan
altri e possono seminarsi in aprile ed in nocchie o al sole o con mezzi artifi
luglio potendosi nel primo caso aver ziali se la temperatura non è abbastanza
ne due raccolti. Non in tutti i casi però elevata, e quando sono secche abbastanza
questo si ottiene, e mai poi quando la perchè i granelli del formentone sepa
primavera va fredda. Taluno, fatta la rinsi facilmente dal loro alveolo conviene
5o8 FoRuENToNE FoaMENToNE
passare allo sgranellamento il quale si anche in quel climi dove non dà frutto,
fa o battendole col coreggiato o come tagliandolo per foraggio prima della fio
in Toscana con una lama poco tagliente ritura. E gli assicurava che 1/5 di etta
fissata ad un banco o ad una tavola e ro poteva dare a termine medio 12o
sulla quale passansi tutte le pannocchie quintali di foraggio verde che seccati ne
una dopo l'altra, o con macchine le quali davano 5o di foraggio secco,
però essendo per lo più complicate e co Un cenno devesi pur fare qui delle ma
stose difficilmente sono alla portata degli lattie ed accidenti dai quali è offeso parti
abitanti delle campagne. colarmente il formentone. Gl'insetti ne di
Che se vogliamo conoscere in quale vorano i semi, ma ciò non accadendo o al
misura sia il prodotto del grano varia meno ben di rado ne'campi lavorati a do
questo secondo i climi; così, per esem vere innanzi l'inverno, si comprende come
pio, nelle contrade meridionali vediamo possa prevenirsi un tal danno. E' sog
mediante le irrigazioni ottenersi sullo getto a molte delle malattie onde sono
stesso suolo almeno due raccolti all'an afflitti in generale i cereali, sulle quali
no. Ciò è quanto accade in alcune parti particolarmente si tratterà in articoli se
dell'Egitto, ed in maniera ancora più parati. Ne ha però una particolare chia
particolare nell' isola di Cuba, ove, a mata fungo, sulla quale molto si è scritto,
quanto nè dice Ramon de la Sagra, fan e si disputa ancora, e che altri chiama
no sino a quattro raccolti di formento carbone. Essa consiste in un'escrescen
ne: il primo in febbraio, il secondo in za fungoso-biancastra, varia di forma e
maggio, il terzo in agosto e l'ultimo in di mole, internamente a luogo a luogo
ottobre. Secondo i calcoli del Bonafous intersecata da una polvere nera di odo
il prodotto ordinario nel Piemonte è di re di muffa che si rompe senza torcersi
due pannocchie nei buoni terreni e di e piegarsi, ed è soverchiamente acquosa
una sola in quelli mediocri per ogni gra in confronto del rimanente della pianta
no. Siccome ciascuna pannocchia con che ne è offesa. Dopo esaminate le opi
tiene approssimativamente dieci a dodici nioni di Barelle, Pollini e Carradori, i
file ed ogni fila da 3 o a 4o grani, così quali sono stati fra noi gli ultimi a scri
si ottiene in Piemonte talvolta fino al vere su questo oggetto, Filippo Re con
48o per uno. Tuttavia il raccolto me fessa candidamente di trovarsi ancora
dio del formentone in quello stesso paese incerto a quale sentenza debba appi
non è che di 6o per uno, la qual misu gliarsi, quantunque inclinasse ad attri
ra mostra tuttavia essere il formentone buirne l'origine ad un eccessivo nutri
fra tutti i cereali quello che dà più ab mento. L'osservò egli anche più fre
bondanti prodotti. quente nelle pianure che al monte; ma
Taluno semina il quarantino ed il cin ciò che più lo faceva pendere all':in
quantino per uso di foraggio, come nel dicata opinione, era perchè ne vide
Tirolo italiano. E questo certamente il infette nei pingui luoghi le piante più nel
migliore tra i cibi che possono darsi alle terreno umoroso che nell' asciutto, e
vacche, e sicuramente alcuno non hav più ancora dove minore era la ventila
vene che contenga tanta quantità di zione. Questo male però non è conta
principi alimentari, e tanto aumenti ad gioso ma spiegato che sia non ha rime
esse il latte. Bonafous aveva proposto di dio; sembra potersi prevenire, special
seminare il formentone nelle praterie mente col tenere rade e bene ventilate
FoRMENToNE FoRMENToNe 3 og
le file delle piante, e con allontanare dalle formentone è migliore e difficilmente
medesime qualunque cosa che potesse conservasi a lungo, al che giova prin
trattenere nel campo una soverchia umi. cipalmente il tenerla in sacchi isolati.
dità. Manifestandosi il carbone, ed essen Sottoposto alla fermentazione alcoo
do pronti a svellerlo, può sperarsi che lica, il formentone si può sostituire al
non ne venga altro danno alle piante. (V. l' orzo ed al frumento nella prepara
CARBoNE ). zione della birra. Dopo averlo torrefatto
Se ben ci facciamo a considerare i se ne tragge per infusione una bibita
vari usi del formentone si può asserire che ha l'apparenza del caffè, e della
non esservi pianta alcuna di un più quale gli abitanti del Chilì sono avidissi
grande interesse e di una utilità più ge mi. Sotto i tropici il fusto di questa pian
nerale. Sotto infinite forme diverse il ta è talmente zuccherino che gli Indiani
formentone serve al nutrimento degli lo succhiano come si fa altrove della
uomini ed a quello degli animali dome canna da zucchero; fattesi però diver
stici, a bisogni dell'economia industria se esperienze fra noi non hanno ancora
le, e presta pure alcuni aiuti alla medici dimostrato che contenga una quantità
ma igienica. di zucchero tale da permettere che lo
Sotto il primo aspetto utilizzansi i si possa estrarre con profitto. Non sarà
suoi grani talvolta semplicemente abbro qui senza interesse il conoscere i risul
stiti o allessati prima che sieno compiu tamenti finali ottenutisi in questo pro
tamente maturi, tal altra ridotti in fari posito da alcuni tentativi fatti in diver
na e sotto forma di una pasta di facile se parti della Germania i quali con
digestione, cui secondo la sua consisten corrono a provare la poca utilità della
za si danno condimenti diversi, ed i no estrazione dello zucchero dal formento
mi di polenta, farinata o stiacciata; altre ne. Siccome sono queste in gran parte
volte in forma di pane o di focaccia sola esperienze di confronto, così lasceremº
o unita ad altre farine, di frumento, di sussistere le misure dagli esperimentatº
segala, di saraceno, di fecola, o di polpa ri adoperate, limitandoci ad indicare che
di patate. Per potersi ridurre in farina il mas corrisponde a 1 iº,456, il funto
il grano del formentone deve essere per a ochil.,56oo i 1 ; il piede a o'",5 16 ,
fettamente secco essendo altrimenti sog finalmente la tesa a 6 di questi piedi
getto ad imbrattare le macine ed i frul cioè a 1",8966 e queste notizie saranno
loni per la umidità ed una sostanza o sufficienti per chiunque volesse ridurre
leosa che contiene ; diligentemente ma le indicazioni in misure metriche.
cinato rende per lo più i 3/4 del suo Neuhold e Trautmann nell' Austria
peso di farina. Quale sia la composizio da 1 ooo fusti di formentone spogliati
me di questa abbiamo veduto all'artico delle pannocchie e delle foglie trassero
lo FARINA di questo Supplimento (T. 5o mas di succo del peso di 15 o funti,
VIII, pag. 46) ed ivi pure indicammo il quale ridotto alla densità di siroppo:
per quali motivi non si possa ottenerne non rimase più che 6 mas e mezzo, del
del pane, preparossi questo però con peso di 2 o funti, dai quali si ottennero
l'aggiunta della metà o di A3 di fari da ultimo 4 funti di zucchero cristalliz
ma di frumento e si assicura che
zato e 8 di buon siroppo. Ne paesi fa”
riuscì molto gustoso ed anche salu vorevoli alla coltura del ſormentone
bre. Quanto più fresca è la farina del sopra un arpento (Joch) di 16oo tesº
31o FoRMENToNE FoRMENToNÈ
quadrate, si hanno 2 o,oo o fusti, i quali lo zucchero di formentone. Il succº
daranno 8o funti di zucchero e 18o di spremuto dalle canne appena tagliate
siroppo. venne però proposto ed usato come au
Burger nella Stiria esperimentò che siliario nella fabbricazione dello zuc
se le piante vengono tagliate mentre so-chero di barbabietole sostituendolo al
no in fiore 16oo tese quadrate danno l'acqua con molto vantaggio. Questo
22,4oo funti di fusti sfogliati, i quali medesimo succo fatto fermentare serve
producono 1 o 8o funti di succo, i" vari luoghi alla preparazione di bibi
quali ricavansi 84o funti di siroppo. Se te spiritose e si può trarne notabile pro
invece le piante coltivansi per averne porzione di aceto con la fermentazione
le pannocchie, essendo lo zucchero un acidà, o dell'alcoole con la distillazione;
soprappiù, allora 16oo tese quadrate concentrato ad un moderato calore e di
somministrano 28,8oo fusti i quali da luito con molta acqua dà una bibita dolce
ranno soltanto 5582 funti di succo, dai e rinfrescante: mesciuto con succo di ri
quali si trarranno soli 298 funti di si bes, senza zucchero, nè sciroppo, dà una
roppo. bibita sana e grata.
Ries a Buda nell'Ungheria notò non Se consideriamo il formentone co
potersi avere la cristallizzazione del zuc me foraggio i suoi grani sono un ot
chero se non che dopo la fecondazione timo nutrimento per quasi tutti gli
de' fiori, non potendosi ottenere prima animali. I cavalli lo mangiano volen
che un liquore dolce simile alla manna tieri, i maiali non se ne disgustano
con alcun poco di nitro. Al suo dire mai, e si sa quanto avidi ne sieno gli
16oo tese quadrate danno 24, ooo fusti uccelli ed il pollame. Le foglie ed i fusti
2 o o de quali sfogliati pesano 1 oo funti del formentone possono adoperarsi per
e danno 44 funti di succo. Da 5o mas farne canta, come può vedersi a questa
di questo succo fresco del peso di 15o parola (Suppl. T. IV, pag. 127). Wil
funti, ridotti a '/o con la cuocitura ,liam Cobbett avendo scritto un'opera sui
si ottengono 12 funti di siroppo che vantaggi dell' introdurre il formentone
contengono 3 a 4 funti di zucchero cri nell'Inghilterra, la fece stampare sopra
stallizzabile e 6 a 8 funti di siroppo, carta formata con le parti del formentone
cosicchè dietro a questo conto un Joch medesimo. Il 14 settembre 1857 Edmon
darebbe 1 o5 a 14o funti di zucchero do Shaw chiese anch'esso un privilegio
cristallizzato. Ries però crede non po nell'Inghilterra per fabbricare la carta
tersi calcolare che sopra 98 a 124 funti col formentone solo o mesciuto con cenci,
di zucchero per ogni Joch. Osserva lo senza nulla menzionare di quanto pre
stesso Ries che per lavorare 1 o o funti cedentemente erasi fatto in tale propo
di succo occorrono 5o funti di legna, sito. Suggerisce egli di cuocere le parti
sicchè se in 1 oo ſunti trovansene 2, 5 di del formentone, macerarle con acqua
zucchero cristallizzato, per 1 oo funti di pura o solo assai leggermente alcalina
questo zucchero occorreranno 2 174 od acida fino a che riducansi in una pol
funti di legna: se 1 oo funti di succo tiglia la quale poi si assoggetta ai pe
danno 5 funti di zucchero, per roostelli, s'imbianchisce col cloruro di cal
funti di questo ne occorrono 1666 dicio e riducesi in carta coi soliti metodi.
legna, da' quali calcoli ben si vede non in America dai grani del formentone e
essere vantaggiosa la preparazione del-straggesi una specie di olio grasso nella
-

FoRMICA FoRMULA º I I

proporzione di un litro per ogni 15. vere. Finalmente per impedire il pas
Nello stesso paese si fanno con le sue saggio alle formiche ad un albero, ad un
spate cappelli molto solidi; altrove se alveare o ad un vaso, vi si fa intorno
ne fanno stuoie, se ne intrecciano corde una specie d'anello col vischio, con solo,
e se ne riempiono i pagliaricci,e questo olio di lino, con argilla umida o con fu
solo uso, che è comune fra noi, ſa che liggine in polvere, o poggiasi il vaso o
queste spate sieno un prodotto da non l'alveare sopra un sostegno cinto da o
disprezzarsi. (FILIPPo RE.– Matteo gni parte dall'acqua.
BoNA Fous. – RiEs –BURGER – Le uova delle formiche servono al
NEUHoLD – So ULANGE Bodin.) nutrimento del giovani fagiani e degli
FORMIATI. Combinazioni dell'acido usignuoli e possono essere quindi con
formico con le varie basi ; sinora non profitto ricercate e raccolte dai fanciulli
sono di alcun uso nelle arti. (G.” M.) e dalle donne. I paesani nei dintorni di
FORMICA. Genere d'insetti che in Nuremberg sono abilissimi in questa spe
teressa agli agricoltori pei danni che re cie di caccia, e sanno inoltre seccare le
ca nelle campagne. Di quattro classi so larve ad un mite calore per potere sen
no i mezzi per combattere le formiche: za pericolo che si corrompano spedirle
distruggendo il formicaio tosto che lo si in lontani paesi e venderle ad alto
è scoperto , uccidendo in gran numero prezzo. -

le formiche, tenendole lontane ; inter (LUIGI Bossi. – F. MALEPEYRE.)


cettando loro il passaggio. I primi mez FORMICO ( Acido). V. Acipo for
zi consistono nel versare acqua bollente A ll le o,

sul formicaio, nell'accendere per qual FORMIDO. Linea nella caccia, cioè
che tempo fuoco di fascine o di paglia, una corda tinta in rosso o piena di pen
nel guastare i nidi con la vanga o con la ne di vari colori per ispaventare i lupi,
zappa, nel raccogliere le formiche entro i cinghiali ec. (RUBBI.)
un pentolaccio e accendervi zolfo in FORMIO. V. LiNo della Zelanda.
polvere, nel versare sul formicaio deco FORMULA. Dappoichè si introdus
zione di foglie di noce e simili. se in chimica la teoria atomistica, inco
Per uccidere le formiche gettasi nei minciossi per brevità, ad addottare una
luoghi che esse frequentano un osso ro specie di formule, le quali sono piut-.
sicato il quale se ne carica tosto, e che tosto abbreviature che altro. Quasi
si lava nell' acqua bollente; si dà anche tutte le sostanze vi si indicano con le
loro lo zucchero avvelenato con l'arse loro iniziali cui si aggiugne una o più
nico, ed alcuni anche consigliano di por lettere quando si possono confondere
tare ne' luoghi infestati dalle formiche l'una con l'altra. A queste iniziali adat
un'altra specie di esse, o formiche ros tansi i segni algebrici, del più e del me
se, le quali divorano tutte le altre. Per no e de numeri esponenti, e talora no
allontanare le formiche usan si odori a tasi il numero degli atomi dell' ossi
cutissimi, come il fumo di tabacco o di geno con punti posti sopra le lettere. A
zolfo, i lavacri con decozione di sam noi però basterà aver dato un cenno di
bucco, di noce o di ruta, e si ungono questo sistema che troppo lungo sareb
anche i fusti delle piante con olio fetido be e fuori di luogo lo spiegare qui in tutta
ottenuto dalla fuliggine, o con olio di li la sua estensione. (V. NoMENCLATURA.)
no mesciuto con fuliggine stessa in pol (G.“M.)
-
5i2 FoRNACE FoRNAce
FORNACE da calce. Il carbonato di in un crogiuolo, ed è ciò che spesso nei
calce riscaldato ad una temperatura ro laboratori si pratica; ma quando si deve
vente sotto la pressione dell'atmosfera, operare su grandi masse di pietre da
si decompone abbandonando il suo aci calce pei bisogni delle arti, la calcina
do carbonico in istato di gas, mentre la zione si fa o in mucchio, o in fornaci, la
calce resta sotto forma solida nei vasi o cui costruzione varia e che lavorano in
nello spazio dove ebbe luogo l'azione; maniera continua o per intermittenza.
se all' opposto i vasi fossero perfetta Secondo le località possono adoperarsi
mente chiusi; sicchè il gas che si svolge con vantaggio qual combustibile le le
non potesse trovare una uscita, innalzan gna, il carbon fossile, la lignite, l'antra
dovisi la pressione ad altissimo grado il cite o la torba, questa ultima essendo
carbonato si fonderebbe senza decom preferibile per economia quando se la
porsi. Operando sopra un carbonato di trova sul luogo, e potendo anche im
calce puro, la calce non correrebbe ve piegarsi con vantaggio l'antracite, la
run pericolo quand'anche fosse espo quale difficilmente potrebbe ad altri usi
sta ad un troppo forte calore; ma sic servire.
come quasi tutte le pietre calcari con Pei bisogni dell'agricoltura ed anche,
tengono una quantità più o meno gran in alcuni luoghi, per edificare, si fabbri
de di silice, così una troppo alta ten ca ancora la calce in monte, formando
peratura può cagionare la formazio strati alternativi di legna minute e di pie
ne di una fritta o pasta vetrosa, che al tra calcare, dando al tutto la forma di un
tera grandemente la proprietà della cal cono, sicchè ne risulti una piramide qua
ce, giacchè i silicati che essa contiene la drangolare più o meno tronca, come si fa
rendono allora più o meno atta a gon per le legna destinate alla preparazione del
ſiarsi e fendersi per l'azione dell' acqua. carbone; accendesi la massa e si regola
I pezzi di calce che presentano questi come le carbonaie, essendo finita l'ope
caratteri non possono servire a nessuno razione quando la temperatura si è in
degli usi cui si impiega la calce; d'altra nalzata presso a poco ugualmente in
parte se la temperatura non è stata alta tutte le parti. Questo modo di fabbri
abbastanza, varii frammenti di pietra cazione consuma una grande quantità di
calcarea non si calcineranno che alla su combustibile e difficilmente la calce vi
perficie esterna rimanendo in decompo riesce uniforme, poichè per quante cure
sto un nocciuolo più o meno volumino si abbiamo nel regolare il fuoco, la inten
so. Si dà propriamente a queste pietre sità del calore varia dall'interno alla su
il nome di biscotti ed evitasene la for perficie.
mazione ben regolando il fuoco. Quando Brard descrive una fornace mobile
l'allumina esiste in più o meno grande che può dare molti vantaggi e che egli
proporzione la calce prende caratteri considera come preferibile a quelle co
particolari che la rendono atta a vari niche che impiegansi generalmente col
usi, come agli articoli CALCE , CEMENTo, carbon fossile, le quali danno assai poca
e MALTA potrà vedersi. calce ed esigono spese considerevoli se
Se non occorresse che una piccolis vogliansi dar loro grandi dimensioni e
sima quantità di calce basterebbe assog procurano molta fatica agli operai,
gettare del carbonato di calce all'azione massime quando si estragge la calce.
di un calore sufficiente, in una storta od Dopo molti tentativi Brard adottò le
FoRNA ce FoRNAce 3 I3
disposizioni seguenti. Si fa spianare un secche, dandogli una inclinazione suffi
terreno lungo e stretto, uno dei mag ciente perchè non crolli; si può anche
giori lati del quale sia ad angolo retto sostenerlo appoggiandovi di contro di
con la direzione del vento che più co metro in metro de' pali di ferro piantati
munemente suol dominare. Se si può nel suolo.
procurarsi della pietra quarzosa o gres Queste fornaci possono essere di non
se ne fanno tagliare grossolanamente 5oo assai grande lunghezza, e qualunque sia
a 6oo grandi pezzi in figura di mattoni, questa, la cuocitura della calce vi si fa
per formarne un quadrilungo di 5, 1 o, con uguale prontezza. Se si ha di biso
2 o metri o più di lunghezza su due di gno di una grande quantità di calce ad
larghezza. Lasciasi fra queste pietre un tratto si dà alla fornace una grande
un intervallo sufficiente per passarvi il lunghezza. Prima che demolirla lasciasi
pugno, e di distanza in distanza lasciansi ben raffreddare e levasi il muramento
degli intervalli alquanto meno larghi che di uno de grandi lati. Allora si può le
il volume di una pietra; mettonsi contro vare la calce sopra una grande lunghez
questi all'interno de fascinaggi ben sec za, impiegando un numero di operai
chi che copronsi di legna più grosse ad conveniente senza che si riduca in pol
oggetto di accendere facilmente il car vere, come accade nelle fornaci coniche
bon fossile posto di sopra. Formasi un ove i pezzi di calce sono obbligati di at
primo strato di carbon fossile in grossi traversare tutto il fuoco per giugnere al
frammenti che devono lasciare facile pas cenerajo. Se all' opposto abbisogna sol
saggio all'aria e al di sopra uno strato tanto piccola quantità di calce, si fanno
di pietra da calce grosso circa 18 piccole fornaci isolate e si dà il fuoco da
centimetri, formato di pezzi di 8 a 1 o un capo mentre scaricasi l'altro e il fuoco
centimetri, e che termina a 1 o centime lavora nel mezzo senza che gli operai ne
tri circa di distanza dalla cinta esterna. siano incomodati. Quando non si abbia
Questo intervallo riempiesi di carbone no pietre resistenti al fuoco per costrui
e serve a far comunicare insieme i vari re l'esterno delle fornaci si può far uso
strati di combustibile. Il terzo strato èdi mattoni comuni, ed in mancanza an
formato di carbon fossile che riempie che di questi, di grosse pietre da calce
tutti i vuoti fra le pietre; deve essere che cuoconsi da un lato e che si spezza
di ugual grossezza dappertutto, e la sua no poi per farle entrare come materiale
altezza dipende dalla natura del carbone in un'altra operazione: l'unico vantag
fossile. Il quarto strato è composto di gio de mattoni si è quello che collocan
pietre in frammenti più grossi ; è alto si meglio e più facilmente al loro posto.
per lo meno 4o centimetri, ma i pez La fornace dee disporsi accuratamente
zi possono essere più voluminosi; gli perchè non succedano crollamenti che
altri strati succedonsi alternativamente, disordinino tutta la cuocitura. Non bi
e l'ottavo che è di pietra da calce ha sogna risparmiare i fascinaggi e deve si
ad essere più grosso che tutti gli altri; formare con molta diligenza il primo
l'ultimo è di carbon fossile minuto, e strato di carbone e di pietra, essendo
copresi di ceneri o di terra premutevi sempre in questa parte che trovansi al
con la pala. A mano a mano che si van - cuni difetti. Deesi attivare la combu
no innalzando gli strati innalzasi anche stione quanto più è possibile dando ac
la specie di muramento esterno a pietre cesso all'aria per tutti i punti del mu
Suppl. Di». Tecn. T IX. 4o
5i4 FoRNA ce FoRNACE
ramento. Una fornace larga due metri nel fianco di una collina cui si dà la for
alla base, i "6o alla parte superiore, al ma di un uovo aperto alle due sue cime,
ta 2”5o e lunga 1 oo metri, compie la la superiore delle quali è quadrata ; alla
cuocitura in 5o ore, e 48 ore dopo che parte inferiore v' ha una o più aperture
si è dato il fuoco si può levare la calce. destinate a produrre la corrente di aria;
La cuocitura è tanto più rapida ed uni talvolta la parte inferiore è munita di
forme quanto meno di polvere contiene una grata di mattoni ; mettonsi de fa
il carbone ; devonsi impiegare i grossi scinaggi al fondo, del carbon fossile al
pezzi per lo strato che copre le fascine, di sopra e poscia alternativamente strati
i mezzani pegli strati intermedi e la pol di pietra calcarea e di combustibile; tal
vere per l'ultimo strato; ogni qualvolta volta copresi la parte superiore di mar
si ha bisogno di cuocere sul luogo stes na per mantenerne il calore. Consu
so, la cenere ben distesa fornisce un mansi circa due bushell di carbon fossi
suolo eccellente; una di queste fornaci le per produrne tre di calce.
mobili, larga due metri, lunga 5 ed alta Le fornaci continue variarono nota
sei, della tenuta di 8 metri cubici o una bilmente di forma e di dimensione. Una
tesa di pietra, cuoce perfettamente con lunga esperienza fece addottare diverse
56 ettolitri di carbon fossile di qualità disposizioni che sembrano assicurarne il
assai mediocre; la calce può levarsi 4 o buon uso. In un concorso della Società
a 48 ore dopo. -
d'incoraggiamento di Parigi sulla mi
I vantaggi che presenta questo modo glior costruzione delle fornaci da calce,
di calcinazione vennero valutati e ricono Deblinne e Domop, che ottennero il pre
sciuti assai numerosi me lavori pei canali mio, descrissero i molti saggi da essi fatti
di La Vezére e del Duca di Bordeaux :
in proposito, da quali risulta che le mi
sono di non consumare più combustibile gliori fornaci da calce delle forme ordi
delle fornaci coniche; di produrre una narie consumano da 1, 855 a due ste
maggiore quantità di calce in un tempo rei di legna fesse per ogni metro cubico
più breve, e di dare agli operai una gran di calce ottenuto da una pietra calcarea
de facilità nel servigio con assai meno dura, e che le più vantaggiose che si ri
fatica ; la loro costruzione è molto e scaldano con fascine consumano più che
conomico, sicchè finiti i lavori in un da 2“,5 e fino a 2*.958 per la stessa quan
to punto non si hanno ad abbandonare tità di calce. Riconobbero che la quan
edifizii che riescono sempre costosi. tità d' aria che s'introduce nella forma
I saggi fatti per cuocere con le legna ce per la porta quando si getta il com
in questo genere di fornaci non die bustibile con la forca o con la pala, raf
dero vantaggiosi risultamenti. Quando fredda il fuoco, ritarda la calcinazione e
si interpose la legna a strati la tem produce molti biscotti e pensando che
peratura non riuscì abbastanza eleva potrebbesi impedire l'introduzione del
ta; si giugnerà però certamente a po l'aria fredda per la gola del forno di
tersene servire con questa specie di minuendo la velocità e la quantità della
fornaci, costruendovi delle volte sot fiamma che esce dalla fornace ordinaria
to le quali possa introdursi la quan
per l'occhio o foro praticato alla parte
tità di legna che è necessaria. superiore, fecero eglino costruire due
Nell'Inghilterra le fornaci più sempli fornaci l'una a base circolare e ad ama
ci sono formate di una capacità scavata sola gola, l'altra a base ovale ed a due
FoRsace FortNAcE 5i5
gole, guernita essendo ciascuna fornace sciando soltanto una piccola corrente di
di quattro canne di cammino a valvule aria per tal modo in 56 a 4o ore si cuo
che avevano origine nella parte più cono i 2o a 13 o quarters ( 1 1 a 1 2 me
spanta della fornace e s'innalzavano di tri cubici) di calce, e 1 5 a 2 o ooo mat
quasi un metro al di sopra del terrapie toni. -

no. Malgrado la facilità che dava questa Rawson propose l'uso di una for
disposizione per dirigere a volontà il nace cilindrica terminata con due co
fuoco verso una delle parti della fornace, mi tronchi; il fondo è formato di una
la quantità delle pietre mal cotte o bi piastra di ghisa alta un piede (o,"3o);
scotti superò il quarto della totalità del questa fornace ha 2 o piedi (6,"69) le
la pietra da calce, e per conseguenza il muraglie hanno tre piedi di grossezza al
consumo del combustibile fu almeno basso e 2 in alto (o,"91 e o,"61 ); fra
di 1/4 troppo grande: questa fornace essi e l'inviluppo esterno vi sono due
consumava 5º,o57 di torba per metro piedi di terra da forni. La parte cilindri
cubico di calce. Due fornaci senza cam ca è alta 14 piedi (4,"25). Due grandi
mino con una sola porta, l'una a pareti pezzi formano la parte superiore sopra
circolari l'altra cilindrica coperte di una un' altezza di circa 6 a 8 pollici (o," 15
sezione di sfera, consumarono egualmen a o,"2o); l' occhio ha 14 pollici (o."
te più di tre sterei di torba per ogni me 579 ) alla parte superiore ed ha un pen
tro cubico di calce. La fornace che me dio di circa 18 pollici ( o,"45). Con
glio riuscì fu quella che abbiamo descrit questa fornace con la stessa quantità di
ta all'articolo cALCE del Dizionario e combustibile si ottenne 1/5 di calce di
rappresentata nella fig. I della tavola più; inoltre le pietre di cattiva qualità
XVI delle Arti chimiche di quello, nel soggette a ridursi in polvere possono
la quale il consumo non fu che di gettarsi in questa fornace senza essere
1,“946 di torba per metro cubico di rotte in così piccoli frammenti come al
calce. solito. -

In Inghilterra sovente si cuocono tut Le fornaci intermittenti esigono una


to insieme i mattoni ed anche la calce; le perdita di tempo e di combustibile che
fornaci sono alte 1 1 a 12 piedi inglesi varia secondo molte circostanze, ma che
(5,"55 a 5,"65); la loro forma ester dipende dallo stesso alternare delle ope
ma è quadrata; sono larghe 12 a 15 pie razioni; per diminuirla e cuocere senza
di (5,"65 a 5,"95); la grossezza delle interruzione adoperansi le fornaci conti
pareti è di 4 a 5 piedi (1,"2 1 a 1,” 52); nue nelle quali si carica per la gola la
sul dinanzi vi sono tre archi ciascuno di pietra da calce a mano a mano che si le
un piede e dieci pollici (o,"559) sopra va la calce dalla parte inferiore. Rum
tre piedi e 9 pollici ( 1," 14) di altezza, ford pubblicò la descrizione di una for
formati da tre grandi pezzi di pietra da maee di questa specie che fece costruire
calce. Mettonsi i pezzi più grossi di pie a Dublino e nella quale proponevasi; 1 °
tra calcarea dal lato opposto alle apertu di brueiare tutto il fumo; 2.º di far giu
re e caricasi il rimanente con frammenti gnere la fiamma ed il vapore sopra una
di conveniente grandezza per un'altezza grande superficie della pietra da calce;
di 7 a 8 piedi (2,” i 5 a 2,”44 ) con 5.º di cuocere senza interruzione; 4.º di
mattoni che cuoconsi in pari tempo. riscaldare mediante la calce uscita dalla
Chiudonsi i tre archi con mattoni, la fornace la pietra che vi si doveva intro
5 i6 FonNAce FoRNAce
durre. Il combustibile bruciavasi in varii ciascun ceneraio è chiuso con una porta
focolari intorno ad un cono di grande di ferro che non si apre che per levarne
altezza relativamente alla sua base; alla le ceneri. Vi hanno aperture in forma di
parte inferiore era una apertura per la piramide tronca per favorire lo scarico
estrazione della calce che si poteva chiude della calce che per esse si tragge, le quali
re a volontà lutandone la porta con ter chiudonsi pure con porte di ferro che du
ra. Si poteva far comunicare la parte in rante il corso dell'operazione si lutano
feriore molto riscaldata con la pietra da con terra. Il suolo è elevato nel suo
calce posta alla parte superiore per un mezzo e poliedrico, le facce rs sono in
condotto che volendo chiudevasi me clinate su quelle tu che sono poste di
diante un registro. nanzi ai piani orizzontali a a, sui quali si
Quattro fornaci stabilite sullo stesso fa scorrere la calce; queste ultime aper
sistema a Rülersdorf in Prussia fabbri ture sono fatte a volta. Affinchè gli ope
cano giornalmente una enorme quantità rai non sieno di soverchio incomodati
di calce. Varie descrizioni si pubblica dal calore dei fornelli il canale k che
rono di queste fornaci, ma tutte sono passa nella apertura per l'estrazione del
più o meno incompiute; daremo qui die la calce conduce l'aria calda nel cammi
tro le tracce del professore Schubart no. Le pareti esterne m n hanno un
una pianta ed uno spaccato, nei quali grande vantaggio per l'immagazzinaggio
le stesse lettere indicheranno gli stessi della calce e per la conservazione della
oggetti. legna che vuolsi seccare; se fossero di
La fig. 9 della Tav. XVI delle Arti legname ne risulterebbero gravi incon
chimiche mostra lo spaccato in alzata di venienti pel pericolo del fuoco e perchè
questa fornace, e la fig. 1 o ne mostra la la pioggia penetrerebbe nell' interno.
pianta alle due altezze diverse A B e C Le volte o e le impalcature p sono di
D della fig. 9. pietra; le parti inferiori servono di ma
La fornace tiene in b otto piedi di Prus gazzini, i piani superiori danno alloggio
sia alla base e 6 piedi alla gola; il mas agli operai. La gola del fornello è cinta
siccio del muramento è di pietra calcare di un rastrello di ferro sostenuta da pila
fino ad un altezza di 52 piedi, rivestito stri di pietra; questo rastrello continua
di pietre refrattarie in d d e la parte e è fino alla cava, ma nelle parti che non so
anch'essa costrutta di pietre, l'intervallo no intorno al fornello è fatto di legno.
essendo riempito di ceneri; b è la grata Una strada a rotaie di ferro serve al
di mattoni per farvi il fuoco sostenuta da trasporto dei materiali fino alla gola del
un appoggio fi la volta è guernita con la fornace. Vi sono fornaci a 5, 4 e 5
un intonaco di pozzolana in polvere; g è fuochi: la forma esterna dipende dal nu
una porta di ferro guernita di piastre di mero di questi, ma è sempre una pirami
argilla forate con fenditure di un polli de tronca a facce laterali uguali. A Ru
ce; l'aria penetra pel canale h; la parte dersdorf vi sono quattro fornaci delle
inferiore del cammino da b fino al suolo quali due a tre, una a quattro ed una a
è alta 7 piedi; i muri sono di pietra cal cinque fuochi. Il cammino della fornace
carea eccetto il rivestimento che si fa a cinque fuochi non differisce molto da
con resti di pozzolana o di mattoni re quello della fornace a quattro fuochi che
frattari; i è il ceneraio, a k un canale ha tre piedi di Prussia di altezza, e sºttº
posto alla parte anteriore di esso; piedi alla gola; il focolare ha 9 piedi º
FoRNACE FoRNACE 5 17
sei ed il cammino interno può contenere si svolgeva dalla torba, la quale non po
1 2 klafter di pietra da calce. In 1 o o teva impiegarsi che in pezzi e non in pol
1 2 ore si cuocono 2 o a 25 tonnellate di vere. Queste fornaci però sono molto a
calce. La fornace a 5 fuochi ha 55 pie doperate e danno un risultamento assai
di di altezza, 8 piedi alla gola, 9 al foco vantaggioso quando si adopera il carbon
lare, 6 al suolo. Il cammino contiene 14 fossile o il coke. Per dare il fuoco met
l lafter di pietra e in 1o a 12 ore vi si tesi nel fondo una certa quantità di le
cuocono 25 a 3 o tonnellate di calce. Le gna che copresi di uno strato di carbon
fornaci a 4 e a 5 fuochi consumano più fossile; si accendono le legna e caricansi
combustibile di quelle a 5. Per cuocere successivamente strati di pietre da calce
un klaſter di pietra da calce vi si bru e di combustibile fino all' occhio della
cia un klafter e 5/12 di legna ed uno e fornace ed anche alcuni centimetri al di
mezzo di torba. Nel 1829 si cucinarono sopra. La pietra da calce è rotta in fram
2 o,ooo tonnellate di calce per le quali si menti del peso di un chilogramma alme
consumarono 184o klafter di pietra, no. Occorre una parte di carbon fossile
2 1 2 klafter e mezzo di legna e 1 o555 o una e mezza di coke per calcinarne 4
lilafter di torba. di pietra. La combustione propagasi in
Per porre in attività la fornace se la tutto l'interno e quando il fumo è scom
riempie di pietra da b in c: accendonsi parso e che la parte superiore è rovente
delle legna nelle aperture a e si intro ritiransi circa i 2/3 della calce cui sosti
ducono a poco a poco delle pietre per la tuisconsi strati simili ai primi. Queste
gola calandole con panieri; quando la formaci hanno la forma di un cono tron
fornace è ripiena formasi sopra alla go co rovesciato e variano molto nella loro
la una piramide di 4 piedi di pietra e si altezza. Altre fornaci però vi sono, nel
incomincia il fuoco nei focolari con la le quali si carica di continuo per la parte
torba. Quando la calce è cotta alla par superiore mentre si estragge la calce per
te superiore ritirasi quella che è al di alcune aperture inferiori. Hanno queste
sotto dei focolari e si riempie la fornace fornaci la forma di un cilindro termina
alla gola sulla quale mantiensi sempre to alla parte inferiore con una curva sfe
una piramide. Si leva la calce ogni 1 o a rica nella quale sono otto aperture che
1 2 ore, ed un fornello a tre fuochi ne servono per estrarne la calce. Vengono
somministra 2o a 24 tonnellate per ogni poste in azione come le precedenti, ma su
scarica. La pietra da calce scema di 1/54 bito che la parte superiore comincia ad
per cento di peso e di un decimo a un arroventarsi levasi della calce alternati
ventesimo di volume; alcune pietre però vamente da una delle otto aperture, e si
perdono fino a 54 ed altre 55 soltanto. caricano per la parte superiore le stesse
Nelle fornaci senza focolari la pietra proporzioni di pietra e di combustibile
da calce gettasi nella gola insieme col che nelle fornaci precedenti. Può sospen
combustibile a strati alternativi. Nei loro dersi quando si vuole la operazione chiu
studi sulle fornaci da calce Deblinne e dendo esattamente le aperture inferiori,
Donop trovarono che le fornaci di que potendosi allora conservare la fornace
sta specie presentano parecchi inconve calda per vari giorni e ricominciare l'o
nienti per l'uso della torba; ottenevasi perazione rinnovando la corrente d'aria.
1/5 di biscotti, la fornace era difficile a Siccome la temperatura esser dee co
caricarsi a motivo del molto fumo che stantemente molto elevata, così l' inter
318 FoRNACE Fon Nade
no della fornace dee rivestirsi di buoni questa proprietà per un lavoro in grati
mattoni. In questa specie di fornaci ot-de; e vicino a Parigi, Pelletan volle pure
tiensi sempre una grande quantità di tentare l'applicazione di questo metodo,
pietre mal cotte o così dette biscotti, ma ma fu costretto di rinunziarvi per la
la costruzione e la condotta ne sono as-spesa che cagionava. E uno fra que molti
sai facili e presentano molti altri vantaggi, risultamenti che sono vantaggiosi nei la'
La produzione dei biscotti formati dai boratori, ma che non si possono applica
frammenti di pietra da calce imperfetta- re in grande senza spese troppo gra
mente calcinata presenta un grande svan- vi; ne sembra però che questa pro
taggio pel consumo di combustibile ne prietà si potrebbe con vantaggio mettere
cessario per iscacciarne l'acido carboni- a profitto, ma in modo diverso. Anzichè
co che vi resta; questi biscotti riportati valersi di tubi riscaldati esternamente, i
nella fornace si cuocono perfettamente quali cagionano grandi spese e pel rapi
e possono dare della buona calce; quan- do loro distruggimento e per la quantitº
to a quelli che presentano una vetrifi- di combustibile neccessaria per riscal
cazione e che si incontrano più di raro darli, potrebbesi probabilmente ottº
possono qualche volta dare ancora della nere un buon risultamento iniettandº
calce sottoponendoli nuovamente all'a nell'interno di una fornace da calce del
zion del calore, ma ordinariamente sono vapore acqueo, la miglior proporziº
inetti ad ogni uso. del quale converrebbe cercare a tentoº
Non tutte le pietre da calce calcinansi con saggi ripetuti: sarebbe facile pº
con la stessa facilità, quelle più compatte durre questo vapore senza spesa alcº
esigendo una temperatura molto più al approfittando del calore della fornacº
ta; perchè adunque tutto il prodotto di e l'apparecchio necessario per produrº
una infornata riesca uniforme non si sarebbe estremamente semplice nella º
hanno a mescere diverse varietà di pie disposizione per una fornace qualunquº
tra, poichè altrimenti le une potrebbero Probabilmente non dovrebbesi iniettare
non essere perfettamente calcinate mentre il vapore se non che al momento in º
invece altre avessero di già provato l'a la pietra incominciasse ad essere roveº
zione di una temperatura troppo elevata. fino nell'interno; e l'iniezione dovreb
Abbiamo detto precedentemente che be regolarsi diversamente per le fotº
continue ed è questo un oggettº che
il vapor d'acqua agevolava la decompo
sizione della pietra da calce, e questo merita di fissar l'attenzione di quelli º
effetto è tanto distinto che in piccolo pel loro stato sono al caso di dover º
può facilmente ottenersi la calce da un guire questo genere di operazioni,
marmo bianco compatto assoggettandolo In Pensilvania s'introdusse nelle º
entro un tubo a conveniente temperatu maci da calce un'importante migliora
ra all'azione di una corrente di vapore, mento ed è la promozione d'una corrº”
mentre che in una storta, per esempio, te d'aria col mezzo di un ventilatore º
è difficile invece cacciare da quel mar si pone in opera quando il fuoco è ben
mo tutto l'acido carbonico; questo ef acceso. Ne risultano i vantaggi chº"
cheche
fetto è dovuto al rinnovamento dell' at calce si cuoce più uniformemente i
tutto il combustibile si consuma i sl
mosfera che circonda la pietra e si pro
duce in moltissime altre circostanze. In può far eusofinalmente
anche diuna
uno econº
di infeº
qualità, di
Inghilterra cercossi di trarre partito da
FoRNAciato FoRNACIAIo 5i9
tempo perchè la combustione mai si ral opportune per fare mattoni. I paesi di
lenta. Gl'inventori che sono due aleman alluvione nei quali non si trovano pietre
mi stabilitisi agli Stati uniti, di nome Sa sono appunto quelli che hanno maggior
muele Garber e H. Svartzengerouer, quantità di queste argille. Nell'Olanda
preferiscono il ventilatore perchè più e si raccoglie con reti in forma di sacchi
conomico, ma si avrebbe lo stesso effetto il fango che si depone sul fondo e sulle
da una macchina soffiante distribuendo sponde del fiume Yssel; e lo si fa entra
l'aria per varie aperture a fine di evi re nella composizione del mattoni. L'ar.
tare l'inconveniente di troppo impeto gilla plastica non può essere adoperata
nella corrente. sola per fare i mattoni, poichè si defor
A compimento di questo articolo ve merebbe col diseccamento o con la cottu
dansi quelli calce del Dizionario e di ra. D'altronde non è sempre necessario
questo Supplimento. di scegliere per questa operazione una
(H. GAULTIER DE CLAUBRY). argilla tanto infusibile. Quando l' argilla
FORNACIAIO. La fabbricazione del è troppo tenace, bisogna sgrassarla con
le tegole e dei mattoni può essere fatta un'aggiunta sufficiente di sabbia. Se l'ar
con ogni specie di terra argillosa. Non gilla che si adopera non è nè calcare nè
occorre far uso nè di una terra fina, troppo ferruginosa, e la sabbia che vi si
nè di un'argilla infusibile, laonde per gli aggiunge non è neppure calcare, si fab
oggetti che si tratta di apparecchiare si bricano dei mattoni che possono venir
possono adoperare molte varietà di terre. cotti ad una temperatura elevata senza
I mattoni vengono adoperati per fondersi. Acquistano una tale durezza
tanti usi che si debbono ritrovare mol che fanno fuoco percossi cogli strumen
te diversità nelle terre destinate a pre ti d'acciaio; hanno lunga durata, e so
pararli. Vengono spesso considerati co no i soli che si possano adoperare nel
me materiali di costruzione proprii per la costruzione dei fornelli che debbono
esssere sostituiti alle pietre da fabbrica. sostenere una violenta azione del fuoco:
In questo caso non hanno bisogno di tali sono i mattoni detti di Borgogna
essere molto cotti, e la loro pasta può fatti con l'argilla plastica. La terra vege
essere molto grossolana. In altri casi non tale giallastra la più comune, che è com
si adoperano negli edifizi che per for posta di sabbia, di creta e d'argilla può
mare le canne de cammini, e allora gio servire in molti luoghi a fare mattoni;
va di farli con un'argilla capace di resi ma questi sono porosi, friabili, durano
stere al fuoco, farli cuocere ad una pochissimo, e non potrebbero sostenere
temperatura un poco più elevata, e fi una temperatura elevata senza fondersi. I
malmente lavorarli con bastante dili mattoni che vengono adoperati nella co
genza perchè non vi si formino grandi struzione di quasi tutte le case di Londra
fessure. Altre volte infine i mattoni sono sono fatti con la terra dello stesso luo
più particolarmente destinati per gli edi go, ove si erige l'edifizio cui si aggiun
fizi pirotecnici, ed allora bisogna non ge della cenere di carbon fossile fatta
solo che possano resistere ad una tem passare per lo staccio. Quando la terra
peratura elevata, ma ancora che siano ta è estratta la si lascia d'ordinario per
li da sostenere senza alterarsi l'azione più mesi all'aria, e rimane esposta al gelo,
di fondenti molto energici. Vi sono po al sole, alla pioggia ec.
chi paesi che non abbiano delle argille Le stagioni propizie per l'apparecchio
5 no FoRNACIAIo FoRNAciAio
dei materiali laterizi, sono la primavera il che come abbiamo veduto è assai utile,
e l'autunno. Quando si preparano nella e n' escono i mattoni perfetti dei quali
estate il troppo pronto prosciugamento se ne hanno 1 ooo a 2ooo all'ora; a
delle parti esteriori, non potendo essere motivo della compressione la quantità di
accompagnato da un corrispondente del acqua è minore e perciò anche la disec
le parti interne, ove l'umidità rimane cazione è più pronta. Per dare una idea
concentrata, fa sì che i mattoni, e gli al più esatta di questi congegni per com
tri oggetti apparecchiati si fendano all'in primere i mattoni, gli embrici, e simili
torno. Nell'inverno i geli, e l'umidità descriveremo quella per la quale chiese
dell'atmosfera si oppongono al buon im un privilegio il 17 giugno 1857 in In
pasto delle terre, e all'asciugamento dei ghilterra. Richard Roe di Everton vicino
materiali laterizi. Giova bensì di mettere a Bawtry nella contea di York. La fig. 1
in ordine l'autunno le terre pei materiali della Tavola XX della Tecnologia mo:
da fabbricarsi nella susseguente prima stra la macchina di fianco; la fig. 2 è la
vera, e di lasciarle alle pioggie ed ai geli, pianta. La macchina come si vede è por
poichè in tal guisa si addolciscono, si tata da ruote per agevolarne il trasporto,
macerano, e si rendono più disposte ad Le fig. 5 e 4 sono spaccati longitudinali
essere bene impastate. e quella 5 uno spaccato trasversale a
Per isminuzzare l'argilla, la si mette quella 6 varie parti separate, sicchè die
in una tinozza di legno attraversata tro questi disegni ognuno può costruirsi
da un asse perpendicolare munito di rag una di queste macchine; a a a è l'intela
gi disposti a spirale, dai quali partono iatura generale che porta l'asse princi
dei coltelli paralelli all'asse. Sono mos pale b, mosso dalla ruota dentata e dal
si da un cavallo, e tagliano in pezzi rocchetto d che tiene il manubrio c; tan
l'argilla che vi è contenuta. Si fa uscire to il rocchetto quanto il manubrio sono
la pasta dalla tinozza per un'apertura sull'asse e che gira ne' suoi guancialetti
laterale; viene poi impastata dalle donne Sull'asse b trovansi ancora le ruote a
e ridotta in piastre che vengono conse bocciuoli g, h le quali pongono in moto
gnate a quello che dee porre la terra le aste degli stantuffi i e j. La parte i si
nelle forme. Del modo come si fac muove nell'interno di quella i e que
ciano i mattoni e le tegole ponendo ste due parti possono muoversi o indi
l'argilla preparata da uomini o da mac pendentemente l'una dall'altra o insieme
chine nelle forme il dicemmo nel Di formando allora una sola asta. La ruota
zionario, qui solo avvertiremo essersi g muove la parte j, la ruota h quella i,
riconosciuto assai utile il comprimere e tutte e due le parti vengono mosse in
sieme mediante la ruota k che poggia
quanto più sia possibile la terra entro le
forme, poichè quanto è più densa tanto sulla superficie di quella h ed innalza
più forti riescono i laterizi, quindi sa l'asta i. La fig. 4 mostra la macchina al
rebbe forse utile di avere un torchio l'atto di estrarne il mattone, quella 5 la
appositamente per questo oggetto. Pa posizione subito dopo alzato il coperchio
recchie macchine si inventarono per fare della forma. La fig. 5 mostra lo stato del
i mattoni con sollecitudine e perfezione le cose immediatamente prima di levare
maggiore che non facciasi a mano in al il coperchio in cui il mattone sottostà alla
cune delle quali la terra viene cacciata maggiore pressione. All'asse l sono attac
negli stampi con una grande pressione, cati la leva m ed il braccio nil quale ha due
FoRNACIAIo FoRNA ciaio 32 1
aperture longitudinali come si vede nella Crepet il figlio nel 185o aveva pure
fig. 6; queste aperture servono per in chiesto un privilegio in Francia per un
trodurvi la traversa o della parte j. I torchio eccentrico applicato alla fabbri
bocciuoli della ruota gpremono la parte cazione dei mattoni e ciò che ne reca
inferiore ed inclinata delle braccia n e sorpresa si è che nessuno, per quanto
così li alzano insieme con l'asta i fino sappiamo, abbia mai volto il pensiero
all'altezza indicata nella fig. 4. Allora ad applicare a questo uso il torchio
basta che l'operaio abbassi la leva m per idraulico, col quale certamente potreb
cacciare il mattone fuori della forma , la besi agire sopra un gran numero di mat
ruota h muove l'asta i col mezzo della toni ad un tratto, e ottenere poi un gra
rotella k il cui asse trovasi nella traversa do di compressione infinitamente supe
p. Questa traversa, attaccata al pezzo i riore a quello che gli altri mezzi pi ocu
muovesi nelle guide q. Al pezzo del tela rano, sicchè i suoi vantaggi sarebbero
io della macchina unito con vo si trova il certo grandissimi ed anzi tali da riuscir
coperchio rdella forma di modo che da molto difficile il prevederne gli effetti.
una parte si muove sull'asse r e dall'al Un mezzo più semplice di quello di
tra parte ha il contrappeso r" (fig. 5). anzi descritto del Roe venne immaginato
Sulla parte superiore del coperchio è e posto in opera da Isenard i cui risul
un'asta curva s, e su questa agisce la tamenti sono tanto più importanti a no
rotella t attaccata all'asta della sega tarsi quanto che i mattoni da lui prepa
dentata v, nella quale ingrana il roc rati, adoperaronsi crudi, risparmiandosi
chetto u mosso dal manubrio u'. Le così la spesa non piccola della loro cuo
due spranghe vo si muovono con l'asse citura ed avendosi inoltre molti altri
principale e sono unite alla parte supe vantaggi. Nella macchina di Isenard la
riore con la traversa v la quale poggia terra comprimevasi nella forma armata
sopra la parte superiore del coperchio e di ghisa, mediante un peso che cadeva
resiste alla pressione del mattone nella sopra una piastra di legno armato di
forma. Volendo lavorare con questa mac. ferro che entrava aggiustatamente nel
china l'operaio pone nella forma un mat: la forma prima lentamente poi con for
tone in parte asciugato poi muove il ma za per 5 a 6 colpi; la tavola sottoposta
nubrio u e con esso la sega dentata ; si girandosi apriva poi un foro che lasciava
chiude il coperchio e in pari tempo la cadere il mattone; questa macchina usos
traversa v viene sovrapposta a quello ; si ad Odessa, e 5 operai facevano con
muovesi dopo l'asse principale b e con essa in una giornata di state 35o mat
esso la ruota h che pone in azione le toni di volume 4 volte e mezza più
spranghe i e j; ne consegue che lo stan grandi del solito; questi mattoni pos
tuffo x sale e comprime il mettone con sono usarsi senza malta bagnandoli un
tro il coperchio della forma; finita quel poco. Isemard costruì con quelli tre
sta pressione l'operaio leva il coperchio case a Odessa l'una sei anni fa, l'altra
girando in senso opposto di prima il 5 e l'altra 2. La prima unita con calcina,
manubrio u', dopo muove di nuovo l'as la seconda con argilla, la terza senza al
se principale acciò i bocciuoli delle ruote cun cemento. Il terremoto non recò al
g alzino il pezzo j, ed il mattone finito cun danno a questi edifizii. Uno di que
esce dalla forma e può esserne del tutto sti mattoni gettato con forza a terra non
levato col mezzo della leva m. si rompe, ma solo si smussa agli spigoli ed
l
Suppl. Diz. Tecn. T IX.
32 a FoRNACIAIo FortNAci Aro
a fatica tagliasi con una mannaia. Una suolo in una tramoggia dove viene smi
palla di fucile alla distanza di 5o passi nuzzata e di là portata nelle forme. Due
diretta contro uno di questi muri cade o tre cavalli pongono in movimento il
schiacciata senza farvi alcun danno. Il tutto: due operai gettano la terra nella
governatore generale fece sparare un tramoggia; sei ragazzi levano i mattoni
cannone contro un muro grosso 5 piedi all' uscire dalle forme e li portano al sec
e 1/2 e, a quanto si dice, il muro non ne catoio. Un uomo sorveglia l'andamento
soffrì, ma solo il mattone colpito aveva della macchina che differisce dalle altre
un' impronta della grandezza della pal fattesi per lo stesso oggetto in quanto
la. Non si possono tagliare quel mattoni che vi si adopera la terra quale venne
che con la sega. Giova coprire i muri di estratta dal suolo; questa terra è sog:
malta benchè la pioggia non li danneg getta ad una compressione infinitamente
gi; mantengono il calore nelle stanze, maggiore, il che dà mattoni più compat
l'intonaco di malta applicatovi si secca ti, meno umidi, quindi più facili a ma
in 8 a 1.o giorni, e le case 15 giorni do. neggiarsi, a seccarsi ed a cuocersi. La
po intonacate sono abitabili. Per le fon terra che trattasi in quello stabilimento
damenta se il terreno è umido usansi sas è un'argilla magra mesciuta a molta cal
si, se è asciutto basta farle di terra bat ce e sabbia. Si fanno più che i 6 mila
tuta.
mattoni al giorno ben lavorati e molto duri;
Nelle macchine però finora descritte i più cotti sono neri e vetrificati, la loro
altro non facevasi meccanicamente se durezza è vicina a quella della silice. Si
non che la compressione della terra nel venderanno 2o franchi al migliaio, cioè
le forme, altre ve ne hanno le quali tutta 1 o a 12 franchi meno del prezzo ordi
l'operazione eseguiscono da sè, bastan nario. Questa macchina sembra preferi
do alimentarle di terra e raccorre i mat bile a quella di Fougéres, che è la sola che
toni che danno finiti. Descriveremo una abbia avuto qualche buon esito, nella
fra le più perfette di queste, e la cui uti quale la terra dee prima essere lavorata
lità è dalla pratica comprovata. poi ridotta in istrisce di determinata
Trovasi questa a Mesnil-Esmard vici larghezza; è poi di molto superiore alle
no Rouen ove fu eretta da Hébert le macchine americana e russa, nelle quali
macchine essendosi costruite da Tulien il meccanismo non ſa che modellare il
ne e consiste in una ruota orizzontale mattone ma si hanno a triturare le terre
il cui asse verticale gira sopra sè stes a parte. Non ha molto che si è stabilita
so ne suoi collari e sostegni, ed al una società nel Belgio per porre in o
l'orlo della quale sono varie forme chiu pera una di queste macchine inventata
se alla parte inferiore da stantuffi di le da Mileh che con 16 operai dà 5o a
gno ed alla loro parte superiore da co 6o.ooo mattoni al giorno, di qualità
perchi a cerniera; quando la forma è infinitamente superiore a quelli comuni,
piena di terra il coperchio si abbassa Aubergier nel 1851 aveva chiesto un
quindi un piano inclinato lo preme a privilegio per una nuova forma di mat
guisa di cuneo. In seguito lo stantuffo toni una testata dei quali era a dente l'al
inferiore sollevato da un altro piano in tra ad incastro sicchè venivano a calettar
clinato caccia fuori dalla forma il matto si insieme quando ponevansi in opera;
ne che viene levato via e posto a secca crediamo però che la difficoltà di serba
re. La terra gettasi quale si tragge dal re anche loro dopo cotti la forma esatta,
FoRnaciaro FoRsacIAIo 323
sicchè i denti entrassero negl' incastri sia cotto a perfezione. I laterizi cotti vo
sia stato il motivo pel quale non furono gliono essere lasciati nella fornace a raf
adottati. Facevansi con forme e con un freddarsi lentamente, poichè un raffred
torchio a vite comune. -

damento troppo rapido li fa deteriorare,


Filippo Aubin di Parigi imaginò per e li rende proclivi a sfogliarsi, e a sfari
fare i quadrelli del pavimenti l'uso di narsi per la compressione, e per le ge
un torchio comune, mediante il quale late . Rigorosamente non dovrebbero
riduceva dapprima la creta della forma perciò essere estratti dalla formace, che
voluta poi con uno stampo vi intagliava cinque o sei settimane dopo la cessa
da parte a parte le figure che voleva, il zione del fuoco. -

qual vuoto riempiuto poi con terre di I mattoni d'una medesima infornata
versamente colorate dava quadrelli come riescono inevitabilmente di qualità di
a mosaico di assai bell'effetto. Chiese verse, secondo che per la varia loro po
per questo trovato un privilegio di 5 sizione nella fornace hanno provato più
anni in Francia il 16 giugno 185 1. o meno l'azione del fuoco. Qualora per
I mattoni si cuocono come abbiamo altro il fuoco sia stato regolato con le
veduto nel Dizionario in fornaci, la for debite cautele, tutti quanti i mattoni rie
ma delle quali dee alquanto variare se scono buoni, purchè si abbia cura di de
condo i combustibili che si ha intenzio stinarli opportunamente alle varie oc
me di adoperarvi, che sono la legna, il correnze delle costruzioni secondo le di
carbon fossile e la torba. Nell'Italia si verse loro qualità, vale a dire secondo la
fabbricano generalmente le fornaci con diversa leggerezza, resistenza, durezza,
mattoni crudi; e questo stile è pure a e capacità di sopportare l'intemperie,
dottato nella Svezia, ed in alcune pro che possono aver acquistato pel diverso
vincie settentrionali della Francia. I la grado di cottura. Si potrebbero ottenere
terizi vengono disposti entro la fornace mattoni dotati di singolare durezza, fa
a strati regolari, ed in modo che i pezzi cendoli cuocere di bel nuovo, dopo di
sieno alcun poco discosti l'un dall'altro averli tenuti immersi per qualche tem
affinchè tutti possano essere da ogni po nell'acqua. Questi mattoni biscot
parte investiti dal fuoco. Sull'ultimo ti prendono un colore più cupo, as
strato superiore si distende un suolo di sorbono meno l'acqua, e resistono me
argilla grosso oº, Io circa acciò il calore glio all'intemperie. Quei laterizi, i quali
rimanga concentrato, e possa essere mo per aver sentito troppo vivamente l'a
dificato a piacimento, col formare dei zione del fuoco sono semivetrificati ,
pertugi qua e là, secondo l'occorrenza, in diconsi arcicotti. Riconosconsi al colo
questo coperchio. Affinchè l'azione del re bigio ferreo, alla frattura vitrea: non
fuoco sui mattoni produca un regolare si appiccicano alla lingua, e tanta è la
effetto, si è conosciuto per esperienza loro durezza, che giungono a raschiare il
essere necessario, che nelle prime 24 ore vetro. -

si mantenga ad un grado moderato: che I mattoni per la fabbricazione dei


quindi venga mantenuto per altre 56 muri in generale non sono quadrati ma
ore ad un grado più intenso, e che final oblunghi, riservandosi quelli quadrati, i
mente, trascorse queste prime 6o ore, si quali piuttosto che mattoni si dicono qua
aumenti il fuoco, e si conservi nel mag drelli, per la costruzione del pavimenti.
gior grado d'intensità, finchè il materiale Le dimensioni tanto di essi come delle
32 4 For Naciaro FoRNACIAro
tegole ed altri laterizi variano secondo ri sarebbero i mattoni ordinari della To
la diversa consuetudine de luoghi ed scana, poichè, giusta la notizia medesima,
ordinariamente sono stabilite da pubbli si dedurrebbe il peso specifico di quei
ci regolamenti o da statuti municipali. In mattoni uguale a 1, 484: e leggeri anche
generale i mattoni cotti riescono di qua più sono i mattoni di Milano, se, come
lità più perfetta quanto meno hanno di troviamo registrato, la gravità specifica di
grossezza, atteso che si asciugano più essi non è maggiore di 1,4 1o.
regolarmente, e prendono meglio la cot Da Vitruvio e da altri antichi scrittori
tura sicchè la massa acquista una consi si fa menzione di una specie di mattoni
stenza uniforme. Per procurare che l'a crudi, che trovavansi a Pitane, città del
zione del fuoco penetrasse meglio nel l'Asia, ed a Calento e a Massilna città
l'interno del mattoni gli antichi avevano della Spagna, i quali avevano la singola
l'uso di pertugiarli in vari punti ; nè rissima proprietà d'essere specificamen
per altro scopo costumavano di fram te più leggeri dell'acqua. Si pretende
mischiare della paglia alla terra, di cui che nel Medio Evo fosse nota l'arte di
i laterizi dovevano essere formati. fare consimili mattoni galleggianti, e che
Quantunque comunemente si ritenga di questi siasi fatto uso nella costruzione
che la gravità specifica dei mattoni sia della gran cupola di S. Sofia a Costanti
2ooo, tuttavia in fatto i laterizi cotti so nopoli. A nostri giorni il Fabbroni è
no più o meno leggeri secondo le diver pervenuto ad ottenere de mattoni cotti
se qualità delle terre di cui sono formati, specificamente più leggeri dell'acqua con
secondo la più o meno accurata prepa quella sostanza minerale che si conosce
razione delle terre medesime, secon sotto il nome di farina fossile, e che
do la maggiore o minore densità, cui trovasi in copia a Montamiata nella To
è stata ridotta la pasta nelle forme, fi scana. La pasta di questi mattoni fabbro
nalmente secondo il grado della cottura. niani risulta dal miscuglio di due terzi
Quindi, per la sicurezza de' calcoli stati di farina fossile con un terzo d'argilla
ci, è necessario che l'architetto abbia comune; poichè la prima sostanza sola
certa contezza, ovvero si assicuri per non riesce bastantemente duttile. Que
mezzo d'accurate esplorazioni del vero sti mattoni si attaccano perfettamente alle
peso specifico del materiale laterizio di malte, resistono all'aria ed alle intempe
cui vuol far uso nelle costruzioni. Al rie, e sono, per così dire, inalterabili al
cuni mattoni rossi, esplorati non ha gua gelo, ed a qualunque intenso grado di
ri dal Rennie nell'Inghilterra, hanno calore. Quest'ultima proprietà, e la som
manifestato una gravità specifica media ma loro leggerezza, rendono questi sin
di 2,168; ed altri mattoni d'un rosso golari laterizi adattati a varii importanti
più pallido, posti alla prova dal medesimo usi. Per la leggerezza possono assai util
Rennie, trovaronsi del peso specifico di mente esser impiegati alla fabbricazione
2,o85. I laterizi di Roma hanno il pregio delle volte; come infusibili alla più alta
di essere assai più leggeri, non ascen temperatura sono stati proposti per la
dendo la loro gravità specifica che a costruzione dei fornelli di riverbero; final
1,654, come si è raccolto assumendo il mente, atteso che questo materiale è così
medio risultamente di varie particolari imperfetto conduttore del calorico, che
esperienze. A norma di alcuni ragguagli un mattone può essere tenuto in mano
esibitici dal Canovai, di molto più legge da un'estremità, mentre l'altra è ro
FoRNA ciaio FoRNA ciAro 325
vente, si è pensato di poterne formare costruzione delle volte. Questi laterizi
cucine per uso delle navi, magazzini di vacui riescono solidissimi, ed oltre che
olio, di sevo, di pece e d'altre materie sono utili in molte occorrenze in grazia
combustibili negli arsenali di marina, fi della leggerezza, divengono anche eco
nalmente stanze per la custodia delle nomici, atteso che esigono minor quan
polveri da fuoco. Il Faujas rinvenne po tità di combustibile de mattoni ordinari
scia in Francia nel dipartimento del nella cottura, e richiedono minor quan
l'Ardéche un minerale congenere alla tità di malta nella costruzione de'muri.
farina fossile di Montamiata, e riuscì a Le sperienze fatte da Coulomb sopra
formarne de mattoni leggeri, saldi e re alcuni mattoni di Provenza ne fecero
frattari al pari di quelli del Fabbroni. conoscere la resistenza assoluta di chilo
Fino dal secolo decimo sesto Nicolò grammi 18,7 per centimetro quadrato,
Perotto, indotto in errore da uno sba che è appunto il valore addottato dal
glio di qualche codice vitruviano, aveva Venturoli. Il Tregdold trovò poco dissimi
creduto che i rammemorati antichi mat le la resistenza dei mattoni inglesi, la quale
toni crudi galleggianti fossero vacui, e risulta ne' suoi sperimenti di chilogram
che da ciò appunto dipendesse la straor mi 19,2. Molto minore sarebbe la resi
dinaria loro leggerezza. Il prenominato stenza assoluta del mattone secondo i
Canovai verso la fine dello scorso secolo risultamenti d'alcune recentissime spe- ,
in una dotta sua memoria dimostrò come rienze del Bevan. Ma non siamo abba
potrebbe vantaggiosamente introdursi stanza informati intorno alle particola
l'uso di mattoni vuoti nel mezzo, i quali rità di esse per poter decidere qual
per la loro leggerezza sarebbero adattati grado di fiducia abbia in esse a riporsi.
per la costruzione delle volte dei muri di Inoltre in pratica, non havvi uso dei
tramezzo, ed in generale di tutte quelle materiali laterizi, in cui sia d'uopo di
masse, le quali non costituiscono i soste tenere a calcolo questa specie di resi
gni principali delle fabbriche, ed impor stenza.
ta piuttosto che sieno di struttura solida, La resistenza rispettiva de'mattoni è
e insieme leggera quanto più è possibile, stata recentemente esplorata nell'Inghil
acciò la pressione o la spinta di esse con terra dal Barlow. Si desume dai risulta
tro i sostegni sia ridotta al minimo. Sap menti di queste sperienze che il coeffi
piamo ora, che già da nove anni a que ciente k della resistenza rispettiva è pei
sta parte a Tolone in Francia si è intro mattoni di più perfetta qualità eguale a
dotto l'uso del mattoni vuoti, alla con 78o 42, pei mattoni comuni nuovi eguale
fezione de'quali si adopera una macchina a 7o85o, e pei mattoni comuni vecchi
molto ingegnosa. Questi mattoni hanno eguale a 6o 281; del resto anche per
il vano interno diviso da un tram mezzo o questa specie di resistenza la pratica non
diaframma, che serve a consolidarli. Se offre occasioni nelle quali importi di
ne apparecchiano di due specie, cioè i doverne far capitale nell'uso de'mat
semplici, i quali hanno oº, 28 di lun toni.
ghezza, oº, i 4 di larghezza, ed altrettanto Bensì di continuo nelle costruzioni
d'altezza, ed i doppi, i quali sono in lun murali è tenuta in esercizio la resistenza
ghezza ed in larghezza, uguali ai sempli de mattoni allo schiacciamento. Secon
ci, ed hanno oº, 22 d'altezza. Si prepa do l'esperienza del Gauthey questa spe
rano anche mattoni cuneiformi per la cie di resistenza nei mattoni ha il valor
3 26 Fonsacrato FonNAIo
massimo di chilogrammi 175, il medio o no mantenuti esenti da ogni altera
di chilogrammi 1 49, il minimo di chilo zione.
grammi 154, per ogni centimetro qua (Niccon.A cAvALIERI saN BERToLo. –
drato della base premuta. Nei mattoni puMAs. - RICHARD ROE – HEBERT – MSE
inglesi, giusta i risultamenti delle sperien NARD - AUBERGER - FILIPPO AULIN -
ze del Rennie, la resistenza medesima ha - G” M.)
il valor massimo di chilogrammi 122, il FoRnaciaio da bicchieri. Quegli che
medio di chilogrammi 72,5, ed il mini cuoce il vetro e fabbrica bicchieri nella
mo di chilogrammi 4o, parimente per fornace. (Giunte Veronesi al Voc. della
ciascun centimetro quadrato di base. Crusca.)
Finchè non consti per mezzo di par FORNAIO. Quegli che fa e cuore il
ticolari sperienze il valore della resisten pane. È questa la diffinizione che dà
za allo schiacciamento de mattoni no la Crusca di quella parola, e benchè ve
strali, ovvero parlando in generale di ramente, stando all'etimologia della pa
quelli che qua e là si offrono pei biso rola, dovesse piuttosto sembrare che il
gni delle costruzioni, sarà conforme alla fornaio avesse a limitarsi ad attendere al
prudenza di non valutare la resistenza suo forno, cioè alla cuocitura del pane,
stessa nelle statiche ricerche più di chilo lasciando al panattiere la cura di prepa
grammi 4o, per centimetro quadrato, rarlo, tuttavia noi ci atterremo al senso
vale a dire del minimo fra i più bassi ri più esteso della parola fornaio, e perchè,
sultamenti dell'esperienze del Gauthey, come dicemmo nel Dizionario, spesse
e del Rennie. E quando si tratta d'una volte tutte e due le parti della facitura e
azione di lunga durata, l'anzidetto valore cuocitura dallo stesso si esercitano, e
dovrà poi essere ridotto alla metà, come perchè a noi giova tener insieme unita
per le pietre naturali, ed in grazia d'al tutta questa fabbricazione strettamente
cune di quelle medesime considerazioni, collegata per tante ragioni. -

che sussistono in proposito della resi Allorchè il frumento si è ridotto in


stenza rispettiva, e della resistenza alla farina lo scopo finale si è quello di ri
compressione del LEGNAMe. (V. questa durla in pane, così che l'arte del forma
parola). -
io non è, a così dire, che un seguito di
I segni principali dai quali si può ar quelle dell'agricoltore e del mugnaio,
guire la bontà dei mattoni cotti, si rica L'estesissimo consumo che si fa del pa
vano dal suono del medesimi, e dall'a ne tanto sulle povere mense che sulle
spetto della pasta nella frattura. I buoni ricche rendono la qualità del pane una
mattoni danno un suono chiaro ed acuto cosa essenziale, sicchè quella del fornaiº
quando vengono percossi; quelli di cat non solo è un arte di prima necessità
tiva qualità danno un suono sordo e cu l'esercizio della quale merita incoraggiº
po. I primi nella frattura mostrano una mento e protezione, ma è talmente com
grana fina e compatta; i secondi appa nessa alla pubblica prosperità che le au
riscono porosi, e terrei nella frattura, e torità amministrative. sogliono regolarla
particolare sistema di
facilmente si sfarinano negli spigoli. La e sottoporla ad un
prova più decisiva della buona qualità sorveglianza. Nella maggior parte dellº
de mattoni si è quella di tenerli per una grandi città l'autorità municipale è quel
invernata alla pioggia ed ai geli, e di os-la che fissa il prezzo del pane, si riserº
servare a primavera avanzata se siensi il diritto di verificarne il peso, castigandº
-
FonNAIo FoaNAIo 527
quelli i quali mancassero alle discipline una membrana viscosa, sostiene la
stabilite. In mezzo però a tante cure quel pasta, stabilisce una specie di volta nel
lo che sorprende si è il poco pensiero da l'interno della quale formansi moltissi
toci generalmente dalle autorità munici me piccole cavità specie di rete, la qua
pali stesse e dai governi per rendere sicuri le colpita e trattenuta in questo stato
i progressi di un arte tanto essenziale. dal calore del forno al momento della
Non vi hanno di fatto scuole, non libri cuocitura costituisce la leggerezza e la
speciali che insegnino questa arte, nè qualità digestiva del pane. Si vede adun
mai si chiamarono i dotti a scrutinare i que essere il glutine l'agente meccanico
misteri di questa fermentazione panaria del pane mediante il quale la pasta sile
rimasta ancora senza spiegazione soddi va, e facilmente comprendesi per qual
sfacente in mezzo agli immensi progres motivo i cereali che contengono meno
si che fece la chimica ai giorni nostri. Se glutine del frumento diano un pane più
si esaminano quelli che sono incaricati pesante, che le va male e cuocesi male, e
di preparare il pane si vedranno genti perchè pure la fecola di patate che non
misere e della più compiuta ignoranza, contiene niente di glutine sia tanto dif
E veramente a desiderarsi che il pa ficile a panificarsi ad onta dei molti ten
ne, la più importante di tutte le sostanze tativi fattisi finora per attivare e sostene
alimentari, desti lo zelo dei governi. I re la fermentazione di essa. L'azione
dotti non mancano; vengano incorag meccanica che fa levare il pane è ormai
giati, si compensino delle loro fatiche e dimostrata, ma i dotti non sono ancora
de loro studi e l'oscurità che regna tut perfettamente d' accordo sulla natura
tora su vari punti dell'arte del pani della reazione che sviluppasi nella pasta
ficio cesserà a profitto della moralità e atteso lo stato di unione in cui si tro
della salute pubblica. - vano gli elementi della farina.
Teoria della fabbricazione del pane. Domandasi se è necessario che gli e
La farina di frumento contiene dell'a
lementi della farina per divenire atti a
cqua, dell'amido e del glutine presso a dare colla cuocitura un pane saporito
poco nelle proporzioni seguenti: e facile a digerirsi sieno modificati dalla
Umidità . . . . . 1o
fermentazione, o se per ottenere questo
Glutine . . . . . 1o
pane bastasse sviluppare nella pasta con
Amido. . . . . .. 73 un mezzo qualunque i gas la cui azione
Materia zuccherina . . o4 espansiva fa levare il pane; e se l'altera
Materia albuminosa. . o5
zione che lasciasi sviluppare in oggi nel
la pasta abbia realmente altro scopo che
I 00
lo svolgimento di questi gas. La teoria
Tutte queste parti essendo diluite ed non ha ancora risolto questo problema ;
assimilate con una certa aggiunta di a ma quantunque la fermentazione sia fino
cqua formano una pasta che assoggetta ad oggi l'unico mezzo pel quale si ottie
ta ad una temperatura ordinaria prova ne un buon panificio, pure si incline
ben presto una vera fermentazione, i rebbe a credere che questa fermentazione
prodotti della quale sono alcole, acido non sia una condizione indispensabile, e
acetico e gas acido carbonico che che l'azione meccanica ottenuta dallo
tende a svolgersi; è allora che il sviluppo del gas basterebbe per divide
glutine spinto dal gas stendesi come re convenientemente la pasta, renderla
3 a8 FoRNAto FoRNAio
leggera e permetterle d'essere penetratalnamente di una tela che ripiegasi sulla
uniformemente dal calore, in una parola pasta e tiensi nell'inverno alquanto vi
per fare del buon pane. cina al forno acciò il freddo non arresti
Dei lieviti. Comunque vada la cosa, la sua fermentazione. Se la lascia ripo
che la fermentazione sia necessaria al buon gare in tal guisa circa 6 a 7 ore fino a che
panificio o che basti lo svolgimento del acquista un volume presso a poco dop
gas, nello stato attuale dell'arte per far pio, e presenti una superficie gonfia e
rigonfiare la pasta si adopera il lievito. liscia ; dee leggermente rispingere la ma
Senza di questo la pasta fermenterebbe no quando si preme, aver ancora della
ma non si rigonfierebbe a guisa di spu tenacità e diffondere un grato odore spi
gna, ed il pane riuscirebbe denso, pesan ritoso, finalmente quando la si pone nel
te e di cattiva qualità. Questo agente è di la madia con acqua deve essere più leg
due sorta: il lievito di pasta fermentata, gera di questa e conservar la sua forma.
ed il lievito di birra o fermento. I for Tale si è il lievito fondamentale che è la
mai adoperano questi due agenti insieme base di tutte le altre preparazioni dei
o separatamente, come vedremo in se lieviti.
guito. - -2.° Lievito di prima. Sulle 8 ore del
Agli articoli FERMENTo e Lievrro si è mattino, vale a dire 9 ore circa dopo pre
a sufficienza parlato delle teoriche ris parato il lievito fondamentale se lo rinno
guardanti la formazione di quelle sostanze va preparando il lievito di prima. Co
e del loro modo di agire, sicchè qui non minciasi dal fare a un capo della madia
ci occuperemo che della preparazione del quello che dicesi una fontana, ed è una
lievito pel panificio. La preparazione di specie di arginatura fatta ad una delle
un lievito consiste nel comporlo adattato estremità della madia con una certa
alle varie sorta di pane che si hanno a fare, quantità di farina ammùcchiatavi, innal
alla temperatura ed allo spazio di tempo zata a guisa di cassa e ben compressa
che se lo dee conservare avanti di porlo affinchè questa specie di arginatura non
in opera. Si dice che il lievito è matu si rompa e trattenga l'acqua che vi si
ro quando la fermentazione è avanzata versa. Gettasi in questa fontana la tota
abbastanza per produrre il suo effetto lità dell'acqua che vuolsi impiegare che
sulla pasta, e questo effetto varia secon è circa un mezzo secchio ; quindi ponesi
do che il lievito è più o meno maturo ; leggermente nel mezzo il lievito fornda
il che i fornai distinguono dicendo che mentale, e se lo innaffia gettandovi del
il lievito è giovine o vecchio, secondo il l'acqua al di sopra con la mano, poi se
suo grado di maturità. lo stempera bene entro la massa dell'a
Per fare del buon lievito atto a ben cqua versata. Fatto questo stempera
far rigonfiare la pasta, lo si dee prepa mento vi si aggiugne presso a poco la
rare in più volte nel modo seguente: metà della farina neccessaria per portare
1.º Lievito fondamentale. Alla terza il lievito al doppio di quello fondamen
fornata al più tardi, vale a dire, da mezza tale; s'impasta, poi riprendesi in due
notte a due ore, seccondo il lavoro, met volte l'altra metà di farina che rimane,
tesi da parte un pezzo di pasta di 8 a e s'impasta ancora. Questo lievito si fa
1 2 libbre secondo l'importanza della assai sodo ed ha bisogno di essere lavo
cuocitura ; mettesi questo pezzo di pa rato con forza e vivacità ; poscia lo si
sta in un piccolo paniere coperto inter - rotola e se lo mette alla testa della ma -
FoRNAIo FoaNAIo 529
dia avvertendo di coprirlo con una tela Alcuni fornai adoperano il lievito di
od un sacco. L'acqua impiegata deve birra come ausiliario alla fermentazione,
essere più o meno calda secondo la sta in questo caso aggiungono al lievito di
gione. tutto punto una libbra circa di lievito
5.° Lievito di seconda. Verso due secco di birra, poi ad ogni formata ne in
ore dopo il mezzo giorno rinnovasi il troducono nella stessa maniera circa una
lievito di prima preparando quello di mezza libbra. Altri usano del lievito di
seconda. Questo rinnovamento si opera birra nel modo seguente. Dall'ultima for
affatto come pel lievito di prima, vale a nata tolgono un pezzo di pasta di 1 o a
dire, ponendo questo in una fontana, 15 libbre secondo l'importanza della
raddoppiandone il volume con l'aggiunta fornata stessa. Verso un'ora, vale a di
di circa un secchio d'acqua e facendogli re al momento in cui gli altri fornai
lo stesso lavoro, eccettochè la pasta non fanno i secondi lieviti, quelli che opera
dovrà essere tanto soda. Gli abili fornai no col lievito di birra fanno il loro pri
attaccano molta importanza alla buona mo lievito, versano cioè la quantità di
preparazione del lievito di seconda, ed acqua e di farina necessari per raddop
in generale è della pasta del lieviti co piare il lievito fondamentale. Vi aggiun
me di quella del pane che quanto più gono poi una quantità proporzionata di
si lavora tanto migliore riesce. lievito di birra per compiere la fermen
4.º Terzo lievito o lievito di tutto tazione, in maniera che due ore dopo si
punto. Quando il lievito di seconda è possa preparare il lievito di tutto punto
giunto al grado conveniente, vale a dire, che è il doppio del precedente ed al
verso le 5 ore, tre ore dopo che è stato quale si aggiugne la quantità di lievito
fatto, se lo rinnova operando affatto co di birra necessaria per poter cominciare
me pel lievito di seconda, raddoppiando a far la pasta del pane un'ora dopo.
la quantità di acqua e la quantità di Questo metodo di fabbricazione dà del
farina, ed il lievito che si ottiene è quel pane più leggero e un poco più bianco,
lo che dicesi terzo lievito o di tutto ma che si deve mangiar fresco non ser
punto. bando le sue buone qualità il giorno
Non si può stabilire il tempo che im dopo.
pieghi ciascun lievito per maturarsi, va Quando il lievito è pronto si dà ma
le a dire, per giungere a quello stato di no all'impasto. Cominciasi prima dal
fermentazione che è necessario per rin porre in una fontana della madia il lie
novarlo o per impiegarlo nella compo vito con tutta l'acqua destinata alla fab
sizione della pasta del pane. Questo bricazione della pasta e dal bene stempe
tempo dipende dalle vicissitudini della rarlo sino a che sia tutto sciolto senza
atmosfera, ed è minore nella state che grumi, poscia a poco a poco aggiugnesi
nel verno. In questa ultima stagio la farina agitando sempre vivamente per
me adoperasi maggior copia di lievito chè si unisca e faccia corpo bene con
fondamentale, aggiugnesi l'acqua più l'acqua, quindi questa pasta si rimesce
calda, lavorasi meno a lungo la pasta, la ben bene acciò riesca omogenea in ogni
si mette sotto tele asciutte, ed in fine, sua parte; copresi di un panno e lasciasi
eccitasi la fermentazione con ogni mez in riposo per 8 a 1 o ore acciò il lievito
zo, mentre invece durante la state se abbia il tempo di esercitarvi la sua azio
la stempera con mezzi del tutto opposti. ne. In appresso questa pasta lavorasi
Suppl. Di.Tecn. T. IX. A2
35 o FoRNAIo FortNA o
º
molto a lungo o a braccia, calcandola nocive. Fra noi si adoperano spesso in
anche coi piedi o meglio ancora con una que paesi ove abbondano le canne
GRAMoLA (V. questa parola). La sodez palustri le quali danno un fuoco molto
za cui si dee ridurre questa pasta va vivace ma di breve durata, sicchè l' uso
ria moltissimo secondo le diverse spe loro esige ne fornai diligenza e sorve
cie di pane che sono in uso ne' vari glianza maggiore. Queste canne però e
paesi: fra noi, per esempio, questa pa manano spesso vapori alcun poco solfo
sta esser deve durissima, e perciò riesce rosi che comunicano al pane un leggero
faticosissimo il maneggiarla da ultimo ed sapore che dicesi gusto di canna e per
il gramolarla. Quando ad ogni modo la ciò l' uso ne va tutto di scemando.
pasta è giunta a quel grado di sodezza Per iscaldare un forno non basta get
che occorre per la qualità di pane che tarvi dentro delle legna e lasciare che vi si
si vuol fare, la si taglia in pezzi i quali consumino, ma bisogna che queste legna
si pesano perchè riescano tutti eguali, e sieno disposte in maniera da diffondere il
perchè i pani che ne risultano abbiano calore ugualmente in tutte le parti del
il peso stabilito dalle leggi municipali. forno. - -

La pratica insegna a fornai di conosce Per incominciare il riscaldamento, di


re di quanto il peso della pasta debba ce il Manuale del fornaio, scegliesi
eccedere quello del pane per l'acqua un ceppo tortuoso e se lo colloca nel
che si evapora nella cuocitura di esso. fondo del forno ; se lo prende tor
Dopo ciò foggiansi questi pezzi di pasta tuoso perchè dovendo servire di ap
della forma che si suol dare ai pani nel poggio alle altre legna non dee pog
paese, quindi non resta che porli nel giare in tutte le sue parti sull'atrio al
forno e cucinarli. Della forma del Foa-trimente la fiamma non potrebbe circo
No non è il luogo qui di parlare riser-lare liberamente tutto all'intorno. Su
bandoci di farlo a quella parola, e questo primo ceppo se ne mettono due
piuttosto ci occuperemo del modo come altri che s'incrociano alle cime e nel
si riscalda questo forno e come cuocesi mezzo di questi ultimi se ne mettono
il pane. - due altri disposti in guisa che vadano
Qualunque materia combustibile può ai due lati del forno. Le legna disposte
servire a riscaldare il forno, purchè in tal guisa diconsi la carica, e vi si dà
dia una fiamma chiara e viva per il fuoco con un tizzone ché mettesi nel
riscaldare il volto interno e lasci an-luogo che occupa il fondo del forno
che delle braci per iscaldare l' atrio. di facciata alla bocca. Quando una par
Finora si sono preferite le legna, le te del ceppo che serve di sostegno è ri
quali non hanno ad essere nè troppo dotto in braci traggonsi queste con una
verdi, nè troppo secche, dovendosi sce- specie di rastia ed in maniera da por
gliere quelle che facilmente ed a lungo le in monte sui lati del forno. Que
producono fiamma e che non sono sog-ste braci così ammonticchiate conser
gette ad annerirsi ; fra tutte quelle divansi , altrimente si consumerebbero.
faggio sono le migliori. E' cosa e per riscaldare le altre parti del forno si
senziale di non impiegare pel fornº fa una seconda carica alla distanza di
legni coloriti poichè potrebbero questi circa un terzo della sua profondità e si
colori esalare delle emanazioni che co-forma il focolare ponendo un ceppo di
inunicassero alla pasta del pane qualità traverso e 6 a 7 altri fessi per lo lungo
l
-

l
:
- - FoRNAto FoRNAIo 33 i
al di sopra di quello. Quando questa ca colore che acquista la crosta si conosce
tica è bruciata per due terzi la si avvie quanto tempo occorre che il pane resti
cina mediante una piccola rastia alla boc nel forno, non potendo questo tempo ,
ca per riscaldare questa parte del forno fissarsi in maniera assoluta, poichè di- 5
che è sempre quella dove vi ha la mag pende dalla grossezza del pane e dalla
gior perdita di calore. Per le altre for qualità della pasta. Incominciasi sempre
nate operasi alla stessa maniera, se non dal levare dal forno il pane più cotto; e
che s' adoperano legna più minute. Or siccome si è avuto cura di mettere nel
dinariamente si reputa che il forno sia fondo i pani più grossi e vicini alla boc
caldo abbastanza quando la volta è bian ca i più piccoli, così questi che esigono
castra ; questo segno però non è sempre per cuocersi meno tempo degli altri le
sicuro, nè da darsi per regola positiva, e vansi naturalmente i primi, ma quando
sarà duopo regolarsi sempre secondo la la fornata è composta di pani di uguale
qualità della pasta che si dee cuocere, la grossezza, traggonsi dal forno con lo
sua forma ed il suo volume, e più che stesso ordine con cui vennero introdot
tutto poi secondo le osservazioni dell'e ti, principiando da quel lato pel quale
sperienza. In ogni caso val meglio che il s'incominciò ad infornare. Questa opera
forno aspetti la pasta di quello che que zione dura ordinariamente 1 o a 15 mi
sta abbia ad attendere che il forno fini. nuti per un forno di 1 o a 1 i piedi di

sca di riscaldarsi, giacchè pochi pezzi di superficie interna. Bisogna evitare di le


legna bastano a trattenere il calore del vare il pane dal forno se non si è ben
forno, mentre invece quando la pasta è certi che sia cotto, poichè se dopo leva
al grado conveniente di fermentazione to lo si rimette nel forno perde il suo
si va incontro a grandi inconvenienti la colore, la crosta si raggrinza e non è più
sciandola progredire od anche volendo tanto leggera, sicche deesi ben avver
la arrestare e sospendere. Quando il tire prima di levarlo. -

forno è caldo al grado voluto e se ne Venne fatta l'osservazione che i va


levarono le braci lo si spazza, quindi in pori che si sviluppano dal pane nell'atto
fornasi il pane mettendo prima quello che si cuoce sono di natura alcoolica, il che
che è in pezzi più grossi, poscia quello insembrerebbe provare la fermentazione
pezzi più piccoli. Mettonsi i pani in lineeche nella pasta producesi essere propria
diritte dal fondo alla bocca avendo, cura mente alcoolica. Alcuni pensarono a trar
se la pasta è tenera che si tocchino leg re profitto da questo fatto e fecero alla
germente acciò non perdano la loro for- parte superiore della volta di un forno
ma; poi si continua in linee perpendicolari un foro cui adattarono un tubo il quale
alle prime e quando tutti i pani sono ca- terminava in un serpentino condensato
ricati chiudesi il forno, avendo cura pe re; assicurano eglino che con questa
rò di aprirlo a o minuti dopo per esa- semplicissima aggiunta per ogni loo lib
minare come va la cuocitura e se il pa-bre di pasta cucinata ottenevano una
ne prende il colore conveniente. Dac-libbra e mezza di alcoole.
chè il pane è posto nel forno il gas Del modo come si faccia il biscotto ab
si svolge, l'aria che contiene si dilata biamo discorso a lungo all'articolo Biscot
ed in tal guisa formansi nell'interno del teama di questo Supplimento, ed abbiamo
pane quelle cavità le quali mostrano che anche ivi descritto come lo si lavori con
la pasta è stata lavorata a dovere. Dal macchine a Portsmouth. Ora vi ha il pro
33 2 FoRNA Io FoRNAro
getto di stabilire simili macchine a Brest chè le patate sono a così dire del pane
e negli altri porti di Francia, il che di bello e fatto bastando cuocerle nell a
mostra come siasi sempre più ricono cqua, sulle braci, nel forno od in qua
sciuta l'utilità loro. lunque maniera si voglia per renderle
Del pane di segala. La segala con un nutrimento sano ed a tutti gradito,
tiene meno glutine del frumento ed è Nei momenti in cui il frumento era assai
a questa differenza che si dee attribuire caro i fornai cercarono di aumentare la
la inferiorità del pane di essa paragonato massa delle loro farine con le patate. La
a quello di frumento. In certe località maniera più generale di operare era la
della Francia e nel Norte dell'Alemagna seguente. Facevansi cuocere le patate,
il popolo non si nutre che di pane di spelavansi, e si acciaccavano con un ro
segala. Per ridurre questa conveniente tolo in guisa da farne una specie di pa
mente in pane fa d'uopo impiegare mag sta ben uniforme, poi stemperavasi que
gior quantità di lievito che pel frumento, sta pasta senza aspettare che si raffred
colare l'acqua più calda, tener la pasta dasse nella totalità dell'acqua che dove
più soda, porvi meno sale, e lasciarla più va servire all'impasto del pane; i fornai
a lungo nel forno. Nel Belgio, nell'Olan più accurati per evitare che restassero
da, e nella Svizzera, si fa del pane di grumi passavano il miscuglio in uno stac
sola segala pei cavalli quando sono in cio di ferro a maglie assai larghe: po
viaggio i quali se ne mostrano assai scia si faceva la pasta come il solito,
ghiotti. avendo cura di mettere il pane nel forno
In molte campagne si fa anche del un poco più presto dell'ordinario. In
pane con un miscuglio di due terzi di tal guisa impiegavasi da 1/1 o a 1/5 di
frumento ed uno di segala, ora più, ora patate. Negli stessi anni alcuni mugnai
meno. Il panè si fa a un di presso come trovarono un grande guadagno nel me
quello di segala, riavvicinandosi nulla scere alla loro farina una certa quantità
meno necessariamente alle regole per la di fecola di patate; ma i fornai che im
s buona panificazione del frumento puro. piegarono quella farina furono vittime
Parmentier pretende che non si faccia di questa superchieria. La Società di
quel eonto che si dovrebbe di questo pane incoraggiamento di Parigi ed il Sinda
di miscuglio il quale, a suo dire, tiene il cato dell'arte del panattiere proposero
primo posto dopo quello del frumento; grossi premi per un metodo con l'aiuto
ha il vantaggio di rimaner fresco lunga del quale si potesse facilmente conoscere
mente senza nulla perdere del suo sapo la presenza della fecola delle patate nella
re, vantaggio prezioso pegli abitanti del farina di frumento e la proporzione in
le campagne che non possono cuocere il cui si fosse fatto questo miscuglio. All'ar
loro pane sovente. ticolo FARINA abbiamo indicato come siasi
Del pane di patate. Si fecero molti proposto a tal uopo l'uso del microsco
tentativi per panificare le patate. I corpi pio; abbiamo riportati i caratteri dati
scientifici, le società d' incoraggiamento da Henry delle paste che risultano se
promisero premi a quelli che trovassero condo che vi ha più o meno di fecola, ed
- - - - - t
i modi di giugnere a questo scopo; ma abbiamo brevemente indicato il metodo
fino al presente verun tentativo ebbe di Boland panattiere di Parigi, la Memo
piena riuscita. Non crediamo tuttavia che ria del quale non fu dichiarita degna del
questa sia una grande disgrazia, imperoc premio stabilito, ma bensì di quello d'una
FoRNAIo FoRNA Io 333
medaglia d'oro. Daremo qui il metodo l'intorno fino a che ceda, conservando
di Boland quale lo descrive egli stesso gli sempre la sua forma conica. Siccome
essendo importantissimo pei fornai il la fecola di patate è più pesante che
potersi guarentire da questa frode. quella di frumento, così essendosi pre
La prima cosa da farsi è quella di cipitata la prima trovasi posta alla pun
stabilire la qualità della farina separan ta superiore del cono. Ma quella massa
do coi soliti metodi il glutine dall'amido uniforme non lascia scorgere alcuna diſ
( V. FARINA e FEcoLA) il che si fa pren ferenza abbastanza sensibile per ricono
dendo 2o gramme di farina e facendo scerla neppure con l'aiuto di una lente
ne una pasta non troppo soda nè trop o di un microscopio. Duopo è quindi
po molle, mantrugiando questa pasta ricorrere ad un reagente, il solo che
nel cavo della mano sotto un piccolissimo agisca uniformemente su tutte le fecole,
filetto di acqua. E indispensabile di cioè l' iodio, il quale, come tutti sanno,
avere sotto la mano un vaso comico od possede la proprietà di tignere in azzur
una specie di bicchiere a piede con so ro carico tutte le sostanze feculenti, ec
pra un piccolo setaccio, per ricevere cetto per altro nelle circostanze che ser
nell'uno l'acqua che trae seco l'amido vono di base a questo metodo. Trituran
e nell'altra il glutine granelloso prove do la fecola di patate insolubile nell'a
niente da una farina mal fabbricata . cqua in un mortaio d'agata, la sua dis
Quando l'acqua di lavacro scola limpida soluzione feltrata acquista al contatto
resta in mano per residuo il glutine ela della tintura di iodio concentrata un co
stico che si pesa. lore azzurro carico. Una soluzione di fe
Lasciasi riposare per un'ora l'acqua cula di frumento sottoposta alla stessa
di lavacro contenuta nel vaso conico e prova colorasi appena con una leggeris
formasi nella parte inferiore del vaso un sima tinta giallastra che svanisce quasi
deposito che si dee aver cura di non tosto, mentre invece occorrono varii
intorbidare; decantasi con un sifone l'a giorni alla fecola di patate perchè si sco
cqua che vi sta sopra e due ore dopo lori del tutto. Levando adunque con un
aspirasi con un tubetto rigonfio l'acqua coltello una gramma d'amido ossia 1/2 o
che è ancora venuta al di sopra. Esami della farina impiegata dalla estremità su
nando questo deposito si osserverà fa periore del cono per assoggettarla alla
cilmente che è formato di due strati di prova qui sopra indicata, il coloramento
stinti: quello superiore di un color gri in azzurro carico che si manifesterà to
gio è del glutine molto diviso senza ela sto pel contatto dell'iodio indicherà po
sticità ; l'altro di un bianco non lucido sitivamente la fecula di patate; e la pro
è amido puro. Qualche tempo dopo le va che non è mesciuta nella massa coni
vasi con precauzione con un cucchiaio ca si è che se levasi dallo stesso cono
da caffè in parte o del tutto lo strato del tronco un secondo strato di amido di
glutine che si divide, una resistenza, che peso uguale al primo per assoggettarlo
non deesi cercare di vincere, indica la alla stessa prova non si avrà coloramen
presenza dello strato di amido che deesi to azzurro, a meno che non vi fosse un
lasciar seccare interamente sino a che eccesso di fecola di patate; nel qual ca
divenga solido; in questo stato se lo stac so si continuerà l'operazione fino a che
ca dalla massa del vetro premendo leg più non vi abbia coloramento.
germente con la cima del dito tutto al La serie di proporzioni da esaminarsi
534 FonNAro Fon NAIo - -

per valutare la quantità di ſecola di pa be scorrere la fecola senza lacerarla. Un ,


tate aggiunta alla farina, non è molto mortaio di terra cotta non invetriata pre-,
considerevole. I mugnai non cominciano senterebbe all'opposto scabrosità trop
ad avere un interesse di falsificarla sepo saglienti; quindi nella triturazione si
non se con un aggiunta di 1 o per 1oo produce del calore od un'altra causa che
di ſecola; se volessero aumentarla fino non si può spiegare,la quale fa acquistare
al 5o per 1 oo allora nello stato attuale alla dissoluzione del frumento un colore se
dell'arte del fornaio il panificio non sa non azzurro per lo meno violetto tanto
rebbe più possibile; quindi è dal 1 o fino carico da far nascere qualche dubbio nei
al 25 per 1 oo che si devono indagare le confronti; il mortaio d'agata è adunque
proporzioni della fecola ; nulla meno con il solo che si deva impiegare. -

questo metodo scopresi la presenza della Bisogna anche evitare di esporre al


più piccola quantità di fecola anche mino calore il sedimento formatosi nel bicchiere
re di un 5 per 1 oo Così levando dal co conico per accelerare il diseccamento;
no di amido 5 strati successivi ciascuno di una troppo alta temperatura discioglie
una gramma e provandoli ordinatamen rebbe prima le fecole e formandosi poi
te l'un dopo l'altro, come sopra si dis un principio di fermentazione questo sta-,
se, il coloramento in azzurro carico che bilirebbe fra esse una identità sì per
darà la prova di ogni strato indicherà fetta da poterle difficilmente distinguere..
positivamente l'aggiunta di un 5 per Del pane di riso. Da molto tempo
1 o o di fecola di patate, e se tutti i 5 studiossi la panificazione del riso, ed an-,
strati levati si colorano in azzurro, si che ultimamente Arnal medico di Parigi,
avrà la prova che la fecola venne ag insistè nel 1855 perchè l'Accademia di
giunta nella proporzione di un 25 per medicina pubblicasse le eccellenti qualità
1 oo. di un pane fatto con l'aggiunta di 1/7
E cosa importante l' operare esatta di riso. L'Accademia assaggiò questo pa
mente nella maniera e cogli strumenti ne, il trovò buono, ma giudiziosamente
sopra indicati, poichè altrimente i risul si astenne dal pronunziare intorno ad
tamenti provenendo da differenti con esso giudizio alcuno. Parmentier però,
dizioni, cangerebbero e condurrebbero che in simili quistioni forma autorità, ri-.
pienamente in errore l' osservatore, guardò sempre come una chimera que-,
Taluno, per esempio, per abbreviare sto panificio e pretende che l'aggiunta
l'operazione potrebbe credere che ba del riso cotto colla ſarina di frumento.
stasse triturare la farina senza separare in diverse proporzioni non dia che un
il glutine dall'amido, ma in tal caso non pane compatto, scipito e indigesto. Noi
avrebbe verun coloramento qualunque diremo soltanto doversi applicare al riso
si fosse la quantità di fecola di patate quanto delle patate riflettemmo essere,
che vi esistesse perchè il glutine che inutile, cioè il cercar di ridurre in pane
serve di inviluppo all'amido lo proteg una sostanza che con la semplice cuoci
gerebbe dall'azione del pestello e impe tura fornisce un ottimo cibo.
direbbe che venga lacerato; per conse Delle introduzioni nel pane di so
guenza l'amido resterebbe insolubile. stanze nocive alla salute. -

Un mortaio di vetro o di porcellana Del solfato di rame. In generale i


smaltata non potrebbe servire perchè la chimici sono d'accordo in ciò che nei
sua parete interna troppo liscia lascereb cereali vi sono alcune particelle di rame,
FonNAIo FonNAIo 555
quindi non senza grande circospezione gico potere del suo secreto non trascuri
deesi portare giudizio nei saggi fatti sul di sufficientemente mantrugiare la sua
pane per iscoprire le sostanze che ven pasta e che per conseguenza il veleno
nero accusati i fornai di introdurvi. Duo non si trovi abbastanza accumulato in
po è tuttavia che la salute pubblica pos alcune parti di essa per cagionare la
sa trovare una guarentigia contro le morte ?
frodi onde si potessero rendere colpevo Fortunatamente la chimica ci offre fa
li l'ignoranza e la cupidigia. Sembra cili mezzi di riconoscere la frode e di po
certo che in seguito alle fatali annate del terla quindi reprimere. Operando sopra
1816 e 18 17 varii fornai del Belgio e del pane bianco l'azione diretta del ferro
del Norte della Francia abbiano creduto cianuro di potassio si manifesta quando
di trovare un profitto nell'introdurre anche questo pane non contenga che una
nel pane una certa dose di solfato di ra parte di solfato di rame su 9.ooo di pane
me. « I vantaggi che ne ritraevano, di con un color roseo prodotto quasi imme
ce un giornale di quel tempo, erano d diatamente. Questo metodo però sempli
poter servirsi di farina di qualità medio cissimo ed alla portata anche di quelli stra
cre o mista, di aver meno mano d'ope nieri alle chimiche cognizioni sarebbe in
ra, risparmiando l'uso del lievito, e di ot sufficiente per mostrare la presenza nel
tenere un panificio più pronto che rende pane delle minime quantità del sale di ra
la mollica e la crosta più belle; di poter me. Ecco il metodo analitico più esatto
impiegare una maggior quantità di acqua seguito da IAulmann e descritto da lui
il che aumentava il peso del pane, ec. » medesimo: a Faccio incinerare compiuta -
Quantunque la presenza del solfato di mente, dic' egli, in una ciotola di platino
rame nel pane in una dose così minima 2 o o gramme di pane; il prodotto del
come quella che sembra esser stata ado l'incineramento dopo essere stato ridot
perata dai fornai, cioè di un bicchierino to in polvere assai fina si mesce in una
da liquore in circa 25o libbre di pasta, ciotola di porcellana con abbastanza
quantunque diciamo così piccola dose acido nitrico per farne una poltiglia mol
non potesse presentare gravi inconve to liquida, al qual fine 8 a 1 o gramme
nienti sulla economia animale, tuttavia d'acido sono la misura conveniente. As.
non per questo deesi meno considerare soggetto questo miscuglio all'azione del
come un attentato alla salubrità pubbli calore fino a che quasi tutto l'acido libe
ca la sua introduzione nel pane. In ve ro sia evaporato nè rimanga che una pa -
ro come essere tranquilli allorchè si vede sta viscosa che stempero in circa 2 o
l'uso di un agente tanto pericoloso la gramme d'acqua distillata, agevolando
sciarsi nell'officina del fornaio alla discre lo scioglimento col calore; filtro e sepa
zione di un garzone? Egli dee misurarne ro in tal guisa le parti non attaccate dal
un bicchierino ripieno, ma chi assicura l'acido e nel liquore feltrato verso un
che la sua mano non tremi nell' atto di piccolo eccesso d' ammoniaca liquida.
versare il veleno? Chi ci guarentisce dal Dopo il raffreddamento separo col feltro
le conseguenze di un ragionamento del il precipitato bianco ed abbondante che
fornaio, il quale calcoli che se una por si è formato ed assoggetto il liquore al
zione produce buoni risultamenti una calino alla ebollizione per alcuni mo
doppia ne darà di migliori ? Chi può as inenti per dissipare l'eccesso d'ammo
sicurarci finalmente che affidato nel ma niaca e ridurla ad un quarto del suo vo
336 FoRNAio FoRNAto
lume. Questo liquore, essendo reso leg lievito di birra. L'azione del solfato di
germente acido con una goccia d'acido rame è più favorevole al pane bianco che
nitrico (per lo più l'ebollimento svilup al bigio; quest' ultimo essendo umido
pa un'acidità sufficiente) lo divido in per sua natura, lo diviene ancora di più
due parti, sull'una faccio agire il ferro se vi si pone del solfato. La più grande
cianuro di potassio, sull'altra l'acido quantità di solfato che si possa introdur
idrosolforico o un idrosolfato d' ammo re senza alterare troppo visibilmente la
niaca. qualità del pane è quella di Z4ooo; se
Seguendo puntualmente questi meto si oltrepassa questa proporzione il pane
di, il pane quand'anche non contenesse riesce molto acquoso, a grandi occhii, e
che 1/7oooo di solfato di rame, la pre con 1/ 8oo di solfato di rame la pasta non
senza di questo sale velenoso sarebbe puo levare in alcun modo, ogni fermen
resa apparente. » tazione sembra sospesa, ed il pane acqui
Il solfato di rame esercita un'azione sta un color verde. Sopprimendo in que
estremamente energica sulla fermenta st ultimo caso l'uso del lievito di pasta
zione e sul levarsi del pane, la quale e ponendo maggior copia di acqua il pa
azione si manifesta palesemente quan ne leva bene, diviene molto poroso, con
d'anche non v'abbia che circa 1/7oooo grandi occhi; ma è umido, verdastro ed
di questo sale nella pasta onde si fa il ha un odore di lievito molto distinto e
pane, il che fa presso a poco una parte spiacevolissimo.
di rame metallico sopra 5oo,oo o di pa Sembra evidente che nel solfato di
me, o un grano di solfato per sette lib rame si è piuttosto la base che l'acido
bre e mezza di esso. La proporzione che influisce sul panificio, poichè i solfa
che dà la maggior levata e quella di ti di soda e di ferro, ed anche l'acido
v/5oooo a Vi 5ooo; crescendo viep solforico non diedero alcun risultamen
più la dose del solfato, il pane divie to analogo nei saggi di confronto che si
ne più umido, ed acquista perciò un co lentarono.
lore meno bianco. In favore della pro Dell'allume. A qual epoca possa ri
prietà che ha il solfato di rame di rasso salire l'uso dell'allume nella fabbrica
dare la pasta si può facilmente ottenere zione del pane, si ignora ma quest'uso
un pane ben levato con farina umida. è certo molto antico ed addottato quasi
L'aumento in peso del pane per effetto generalmente a Londra. Ecco ciò che di
d'una maggior copia di umidità tratte cono su questo oggetto i varii autori ingle
nuta può giugnere a V16 od un'oncia di si che si occuparono di igiene. Accum, nel
Parigi per libbra senza che la qualità del suo Trattato dei veleni delle cucine, dice
pane sia meno buona. E massime nella che la qualità inferiore del fior di farina
state che è maggiore il bisogno di rasso onde fanno uso abitualmente i fornai di
dare la pasta e di impedirle di rimane Londra rende necessaria l' aggiunta
re schiacciata; ordinariamente vi si giu dell'allume, per procurare al pane la can
gne con l' uso del lievito e del sale didezza di quello fatto con bel fiore.
marino; ma l'azione di una piccolissima Secondo Ure, l'uso dell'allume sem
quantità di solfato di rame può dispensa bra permettere di mescere al fiore fari
re dall'uso dell'una e dell'altra di quel ma di fave e di piselli senza nuocere alla
le sostanze; allora è necessario au qualità del pane; al dire del medesimo la
mentare alcun poco la quantità del minore quantità di allume necessaria per
FoRNAIo - FoRNAIo 3 ,
produrre con farina di qualità inferiore e specialmente il volume delle ceneri
L un pane leggero e poroso è di 1 15 gram saranno da sè grandi indizi. Deesi aver
me per 1og chilogrammi di fiore. Il sempre riguardo alla piccola quantità di
Markham nelle sue considerazioni sugli allumina che possono contenere le cer
ingredienti che adoperansi per falsificare neri di alcuni cereali. Alcuni indizi di
il fior di farina ed il pane porta la quan questa base vennero riconosciuti da
tità di allume impiegato a 28o gramme Schrader nelle ceneri della segala.
in 1 og chilogrammi di fiore. Finalmente, I risultamenti dell'uso dell'allume
secondo l'articolo Panattiere del Suppli nella fabbricazione del pane sono presso
mento della Enciclopedia britannica, la a poco gli stessi che quelli ottenuti col
proporzione dell'allume viene stabilita solfato di rame, ma l'allume agisce con
di un chilogramma per i 27 chilogrammi assai meno energia a dose eguale. Così
di fiore, i quali danno 8o pani di 4 lib v/55oo di solfato di rame è una propor
bre, ossia di 12, 4o gramme di allume zione eccessiva a segno tale che in luogo
per ciascun pane. di agevolare il levar della pasta lo dimi
Questa quantità di allume sembra do nuisce; una stessa proporzione di allu
vere variare secondo la qualità delle fa me non produce ancora alcun effetto
rine adoperate e si sostituisce in tutto apparente. Per ottenere un effetto sen
od in parte al sale marino. Nelle varie sibile la quantità dell'allume si dovette
proporzioni date la quantità di allume portare a 1/686; l'effetto più notabile
varia da 1/ 27 a 1/974 della farina im si ſu alla dose di 1/ 7o. È nullameno
piegata, o da 1/145 a 1/1 o77 del pane possibile che una quantità di allume
ottenuto. -

molto maggiore giunga al pari che un ec


L'azione dell'allume sull'economia cesso di solfato di rame, a sospendere il
animale non è da paragonarsi per la sua rigonfiamento della pasta.
energia a quella del solfato di rame, Solfato di zinco. Il solfato di zinco o
quindi la esistenza di una piccola quan vitriuolo bianco sembra anch'esso es
tità di allume nel pane non potrà facil sere stato posto in opera dai fornai per
mente cagionare accidenti immediati; far che il pane levi più facilmente; forse
nulla dimeno è da temersi che la giorna questo sale venne confuso col solfato di
liera introduzione di questo sale nello rame o vitriuolo azzurro. Ecco un mez
stomaco non possa tornare funesta, Inas zo analitico utile a palesare la presenza

sime pegli individui di fisico debole. di questo sale che può riuscire molto no
Sarà facile riconoscere questo sale civo.
nel pane seguendo il metodo descritto Lo zinco essendo volatilizzabile è duo
da Ure nel tomo IV del suo Dizionario po ricorrere alle analisi per via umida,
di Chimica, e che consiste nel far agire Determinata dapprima la presenza del-
un sale di barite sull'acqua distillata l'acido solforico mediante l'azione di un
nella quale si è ammollato il pane rotto sale di barite sopra l'infusione acquosa
in pezzetti. Siccome questo metodo non del pane, si fa evaporare una parte di
determina che la esistenza dell'acido questa infusione acquosa fino a consi
solforico, e per conseguenza di un solfa stenza di sciloppo che poi si stempera
to qualunque, così nelle ricerche di que in acqua leggermente ammoniacale. Il
sto genere può esser utile di ricorrere liquore feltrato e saturato con un acido
alla incinerazione. La grande quantità viene posto a contatto col ferro-cianuro
Suppl. Di Tecn. T IX. 45
3 38 ForNAIo FoRNAIo
di potassio e con l'idrosolfato di am bianchezza ; la proprietà che ha questo
moniaca, entrambi i quali danno pre sale di ridursi in vapore per l'azione del
cipitati bianchi l'uno di ferro-cianuro calore sembra giustificare questa asser
l'altro di solfuro di zinco idratati. zione; è dubbio però, a meno di far uso
I risultamenti otttenuti dal solfato di di una abbondante dose di questo sale,
zinco furono poco sensibili e da non pa se si possa in tal guisa sublimare nel
ragonarsi con quelli che produce l'uso forno una grande quantità di carbonato
del solfato di rame. e produrre l'effetto mecanico di sollevare
Del carbonato di magnesia. Edmon la pasta e di renderla porosa, poichè l'a
do Davy, professore di chimica all'isti cido del lievito deve essere per lo più
tuto di Cork, fece alcuni esperimenti in quantità sufficiente per convertire in
dai quali risulta che 2o a 4o grani (1 a acetato la totalità del sale alcalino. Se è
2 gramme circa) di carbonato di magne duopo ammettere un effetto meccanico
sia intimamente mesciute con una libbra lo si troverà piuttosto nello svolgimento
(circa 455 gramme) di fiore di farina di dell' acido carbonico del carbonato.
cattiva qualità, migliorano notabilmente Sembra che sieno pure stati posti in
la qualità del pane fatto con questo mi uso altri carbonati alcalini come quelli
scuglio. Questo metodo sembra essere di potassa e di soda ed è a credersi con
stato qualche volta messo in opera. l'oggetto di mantenere più a lungo l'u
Il carbonato di magnesia in così pic midità del pane. Questa frode è facile
cola quantità durante la fabbricazione a riconoscersi dall' esame delle ceneri,
del pane dee certo convertirsi in gran poichè quando queste provvengono da
parte in acetato, il qual sale benchè do un pane non sofisticato non contengono
tato di qualità purgative non sembra po che poche materie solubili e specialmen
tersi trovare nel pane in quantità suffi te poco alcali libero.
ciente per dare incomodo. Nelle ricerche Pommier avendo fatto due saggi ri
che avessero per iscopo di scoprire la e petuti col carbonato di ammoniaca non
sistenza di questo sale magnesiaco, con osservò nel pane verun risultamento no
verrebbe aver riguardo al fosfato di ma tabile e non crede che possa essere di
gnesia che trovasi in grande quantità aiuto nel panificio a meno che nol si ado
nelle ceneri dei cereali. La esistenza dei peri in dose copiosissima. Cangiandosi
fosfati nel pane fa che i vasi di platino in acetato forse che questo sale, al pari
che servono all' incinerazione pronta che i carbonati di potassa e di soda, co
mente si alterino. munichi al pane la proprietà di conser
Il carbonato di magnesia non produce vare più a lungo la sua umidità.
grande effetto sul levarsi del pane, ma Altre sostanze diverse. Molte altre
quando è nella proporzione di 1/42 sostanze, come la creta, la terra da pipe
comunica al pane un colore giallastro ed il gesso vennero ancora impiegate per
che può modificare vantaggiosamente la adulterare il pane. L'uso di queste so
tinta oscura che danno al pane alcune stanze sembra non avere avuto altro sco
farine di qalità inferiore. po che quello di aumentare il peso del
Dei carbonati alcalini. Molti autori pane " anche la sua bianchezza.
asserirono che il carbonato di ammonia Siccome non possono tornare vantaggio
ca poteva essere di un possente aiuto se a fornai che quando sono introdotte in
per far levare il pane ed aumentarne la grandi quantità, così la sola incinerazione
FoRNAIo - FoRNAIo 559
basterà a render palesi queste sorta di più bello ed in pari tempo più pesante
frodi dall'aumento del peso delle ce che col modo di lavorarlo ordinario.
Inerl. Finiremo questo articolo riportando il
L'uso dell'albume di uovo, dell'acqua conto delle spese generali di un'officina di
di gomma, della colla di pesce e di altre fornaio in Parigi, nella quale si riducono
sostanze nelle arti del pasticciere e del in pane ogni giorno 5 sacchi di farina di
confetturiere potè indurre i fornai a far i 59 chilogrammi. Tuttochè certamente
uso di alcune sostanze organiche nella le spese ed i guadagni abbiano ad essere
facitura del pane a fine di dargli più le ben diverse fra noi, tuttavia questo qua
game. Perceval raccomanda di aggiugnere dro può servire di norma per mostrare
5o gramme di saleppo per ogni chilo- come abbiansi a calcolare in generale le
gramma di fiore per ottenere un pane spese annesse a questa arte. -

SPE se GENERALI.

1 ° Acquisto dei fondi di commercio. L'acqui Annua Giornaliera


sto ha luogo sulla base di 8,ooo a 1 o,ooo fran
chi per ogni saccco di farina ridotto in pane gior
malmente; è adunque a termine medio un capita
le di 27,ooo franchi, il quale al 6 per 1 oo
che è l'interesse commerciale forma una spesa di Fr. i 62 o fr. 4,45
2.” Fitto. Varia questo secondo le località e
le contrade da 12oo a 2 ooo franchi e più, sic
chè a termine medio sono . . . . . » I 6oo 4,38
5.° Contribuzioni. . - - - - - » 26 1,4o »,7 I
4.º Spese di manutenzione e rinnovamento di
materiale. Il capitale di un materiale di officina
di fornaio dee portarsi al valore per lo meno di
5,ooo franchi; la conservazione di questo mate
riale e specialmente del forno essendo molto co
stosa, il destinarvi un 15 per 1 oo del capitale
non è niente di troppo . . -
b) 45o 1,23
5.° Immagazzinaggio delle farine. . . . pr 275,75 pº 75
6.° e 7.° Interessi del capitale impiegato in
farine. Il fornaio che cuoce tre volte al giorno
abbisogna di un approvvigionamento di 15 o sac
chi. Il prezzo medio della farina si dee portare
a 6o franchi i 159 chilogrammi; anche su que
sto approvvigionamento deesi calcolare l'interes
se del 6 per 1 oo. . . . . . . . 468 1,28

SPEsE PARTIcolari.
Fr. 4675,15 i 2,78
8.° Mantenimento e paga degli operai. Un
gramolatore a 4 franchi al giorno, un assistente
34 o FoRNAio FoRNAio

Riporto F r. 4675, 15 12,78


a 5 º, 75; un terzo a 2 º, 75; un portatore
di pane a 1 ºrº, 25. Totale 1 1 º, 75 cioè . m 4288,75 I 1,75
9.” Distribuzione di pane agli operai. Un
chilogramma di pane al giorno a 55 cent. per 5
operai 1 fr. 5; più un piccolo pane il mattino
per un uso addottato generalmente, più il pane
consumato la notte che può valutarsi a mezza
libbra per operaio . . . . . . . . . pº 385,25 1,o5
1 o.° Combustibile, dedottone il ricavato del
le braci. Il prezzo delle legna varia nei cantieri
da 26 a 5o fr. la voie; bisogna aggiugnervi 5o
centesimi pel misuramento ed un franco nel tra
sporto; a termine medio il valor totale risulta di
29 º, 5o.
Una voie di legna bruciata produce 54 bois
seaux di braci che si vendono 4o cent. il bois
seaux, il ricavato totale si è di 15 fr., 6o.
Per 6 fornate di Parigi si impiegano i o/5o
di voie di legna il che fa . . . 9 fr,85
Se ne ricava pei i o/5o di braci. 4, 55
Differenza che forma la spesa di
combustibile . . . . . . . 5, 5o
al giorno, ossia 88 cent. e 2/1 ooo per ogni
formata.
Le spese adunque riduconsi a. » - -
1954,5o 5,5o
I 1. Illuminazione del forno e della bottega . » 292, «,8o
1 2. Lievito. Per tre sacchi di farina di 159
chilogrammi impiegasi un chilogramma e 1/4 di
lievito a 8o cent. al chilogramma. - -
» 365, I, o o

15. Sale. Per 5 sacchi di farina impiegasi un


chilogramma e mezzo di sale a 5o cent . » . 275,75 - m,75
i 4. Rimacinature. Le quantità di farina ri
macinata che danno come crusca i mugnai ven
ditori di farina sono insufficienti e quindi il for
maio compera dal terzo al quarto delle sue fari
ne rimacinate sul mercato . - - - - pº 65,7o mº, i 8

i 5. Tassa della verificazione dei pesi e misure. m 4,52 m ,o e

i 6. Trasporto delle farine dal mercato al


forno - - - - - - - - - » 9 1,25 »,25
i 7. Combustibile impiegato nel riscaldamento
dell'acqua . . . . . . . . . . m 54,75 »,i5
-a--

Totale . - - - - - - - - - Fr. i 2426,62 Fr. 54,o2


FoRNELLo FoRNEI.Lo 34 t
Da questo quadro risulta che le spe I fornelli senza cammino non possono
se di un fornaio sono assai gravi sicchè essere impiegati che in condizioni parti
non senza grande difficoltà e la più se colari, come, per esempio, nelle vetraie.
vera economia nelle spese di ogni gene La temperatura vi è altissima ed il fumo
re può giugnere a sostenersi ( PoMMIER bruciasi quasi interamente, ma a danno
– KULMANN.) dell'economia del combustibile; le aper
FORNATA. Tanto pane o altra ma ture delle varie parti dei fornelli devono
teria quanto può in una volta capirne il esser calcolate in maniera che vi penetri
forno; dicesi anche infornata. una quantità di aria abbastanza grande
(ALBERTI.) per bruciare tutti i prodotti combusti
FORNELLO. Se volessimo qui de bili, non tanto però che possa avervi raf
scrivere tutti i fornelli impiegati in quel freddamento in alcuna parte del fornello.
la infinita moltitudine di arti che esi I cammini ascendenti, che sono quelli
gono l'azione del fuoco, l'estensione di più generalmente impiegati, ricevono tut
questo articolo riuscirebbe fuor d'ogni ti i prodotti della combustione che devo
proporzione con la natura dell'opera, ed no innalzarvisi con una velocità molto
inoltre volendo dar ragione del perchè grande, il che non puo ottenersi che in
si costruiscano piuttosto in una che in tre maniere; o mediante l'alta temperatu
un' altra maniera ne sarebbe duopo en ra dei gas, o con una aspirazione alla par
trare nei particolari delle arti cui servo te superiore, o soffiando dell'aria sul fo
no e cadere quindi in inutili ripetizioni. colare. Agli articoli CoMBusTIBILE e CAM
Per questo doppio motivo adunque cre MiNo abbiamo veduto in qual proporzio
diamo meglio di riserbare all'articolo ne si abbia a stabilire la corrente di aria
di ciascun'arte la descrizione dei fornelli per avere una buona combustione, e nel
che essa impiega. Così all'articolo FERRo primo si è notato quale immensa perdita
si è parlato di que” fornelli che servono di calore si faccia nei fornelli, e nel se
a produrre questo metallo, cioè ad affi condo dietro quali regole abbiansi a sta
nare la ghisa; agli articoli FoNDIToRE in bilire le dimensioni della canna del
acciaio, in bronzo ed in ferro, dei for cammino per avere l' effetto voluto.
nelli - che servono a queste operazioni, Non basta però che il diametro e la al
ed all'articolo Ghisa si parlerà degli alti tezza di un cammino sieno delle misure
fornelli che per ottenere quella si impie convenienti, ma duopo è che anche tut
gano. Qui dobbiamo limitarci ad e ti i canali dei fornelli, pei quali circola
sporre i principii sui quali questi appa la fiamma prima di arrivarvi abbiano di
recchi si fondano e que generali miglio mensioni proporzionate a quelle stesse
ramenti che vennero ad essi proposti, sia del cammino; in una parola fa duopo
per renderne meno incomodo il fumo, che il fumo e l'aria che formano la cor
sia per meglio approfittarsi del loro calore. rente non trovino in alcuna parte stroz
In tre classi diverse possono distibuir zature che con l'angustia del passaggio
si i fornelli che s' impiegano nelle arti. che lasciano ne ritardino il movimento.
Alcuni sono senza cammino; altri hanno Molte volte più canne sboccano in
un cammino verticale e questi formano il uno stesso cammino ed in tal caso egli è
maggior numero; altri finalmente hanno, il ben chiaro dovere la sezione di questo
loro cammino discendente il che di raro essere proporzionata ai varii prodotti
ma pur qualche volta si adopera. che dee ricevere. Talvolta però questa
542 FoRNELLo FonsEI.Lo
disposizione può cagionare tristi acciden ge dagli alti fornelli. Copriva egli la gola
ti; se, per esempio, in un cammino, i di questi con una specie di forno muni
cui prodotti hanno una debole velocità, to di due cammini e di due piani incli
va a sboccare un condotto di un cammi nati nel quale preparava il minerale da
no nel quale non si accenda fuoco, que caricarsi, il quale veniva così riscaldato
sto potrà produrre l'affetto di un cam ed arrostito dal calore della fiamma sen
mino discendente e tutti i prodotti si za aumento di spesa. Indicheremo qui
diffonderanno nel luogo ove si apre la il metodo seguito da Robin direttore
parte inferiore del secondo cammino. delle fucine di Niederbrönn per appro
Fra i molti esempi che potremmo citare fittare del calore che si può ottenere
a questo proposito ci limiteremo al se dalla fiamma che sfugge alla gola degli
guente. Due canne di cammino erano in alti fornelli.
comunicazione fra loro; l'una proveniva In due modi si è cercato di determi
dal cammino di una stanza da letto, l'al mare il calore dato dalla fiamma della go
tra serviva per un fornello nel quale un la dell'alto fornello di Niederbrönn: 1.”
dentista fabbricava denti artifiziali: a dalla quantità di acqua che può evapo
vendo quest' ultimo lavorato tutta una rare in un dato tempo, e sotto una data
notte ed il cammino della stanza da let pressione; 2.º dalla temperatura del
to avendo fatto l' offizio di cammino di l'acqua di condensazione ottenuta.
scendente, due persone che ivi dormiva Diamo qui le principali disposizioni
no ne rimasero asfissiate. Non è raro il della macchina a vapore che muove la
veder una stanza ove non si fa fuoco e macchina soffiante, conoscendole si potrà
dove trovasi un cammino od una stufa meglio seguire la serie delle sperienze
essere incomodata dal fumo che scende che sono state fatte.
dai cammini con i quali ha la canna co Presso alla gola dell'alto fornello si
mune. -

sono posti due sistemi di caldaie, di cui


Da molto tempo erasi fatto attenzio l'una serve di ricambio in caso di biso
ne alla grande quantità di calore che gno (V. le fig. 1, 2 e 3 della Tav. XVII
va perduto in molti fornelli ed erasi delle Arti chimiche).
pensato ai modi di trarne partito. Così, Ciascun sistema è composto delle cal
per esempio, in alcune ſficine del Wür daie propriamente dette, e di due bolli
temberg e del paese di Nassau eransi tori. La caldaia ha 6 metri di lunghezza,
fatti saggi per raccogliere i gas com è cilindrica, e terminata nelle estre
bustibili che sfuggono in tanta copia da mità da due mezze sfere, il suo diametro
gli alti fornelli e cacciarli pel buccolare interno è di o,"985. Ciascun bollitore
dopo averli compressi nelle macchine sof ha 6",7o di lunghezza ed è terminato
fianti. Assicuravasi aver ottenuto una da una mezza sfera da un capo, e da un
economia grandissima in questa maniera. fondo piatto dall' altro. Il loro diametro
Altri studiaronsi di applicare al riscalda interno è di oº, 555. La fiamma della
mento delle macchine a vapore le fiam gola riscalda subito i due bollitori, i qua
me che escono dai fornelli a riverbero li sono separati dalla caldaia da una vol
mantenuti in attività costante in alcune ta di mattoni; passa in seguito sotto la
arti. Teague alla fine del 1855 prese un caldaia, la metà della quale è esposta al
privilegio in Inghilterra per una manie fuoco, e quindi va ad un cammino di la
ra di trarre partito dal calore che sfug mierino alto 2o piedi. La gola dell'alto
FoRNEI.Lo FoRNELLo 345
fornello tiene al disopra un cammino, l' alto fornello era ancora più che suffi
munito nella sua parte superiore di un ciente per mantenerla convenientemente
registro che può aprirsi più o meno per in attività. Le caldaie hanno le dimen
regolare la quantità della fiamma che sioni di quelle d'una macchina di 38 ca
passar deve sotto la caldaia. Questa valli; furono prescritte così grandi, af
fiamma vi giunge per un'apertura pra nchè presentassero maggiore superficie
ticata nel basso del cammino. Una lar alle fiamme della gola, la cui forza calo
ga porta, per la quale si fanno i carichi, rifica non era ancora conosciuta quando
chiude il cammino. Al basso di questa vennero costruite le caldaie. Queste cal
porta si è praticata un'apertura rettan daie, in proporzione della grande loro
golare di 1",25, sopra o ", 18, la quale superficie presentavano dunque, per fa
lascia passar l'aria necessaria alla com re le prove cui erano destinate, favorevoli
bustione dei gas. Si è osservato che il circostanze che non s'incontrano altrove,
calore diminuisce quando si ristrigne almeno per quanto sappiamo.
questa apertura. Il vapore della caldaia Ecco la via che si è tenuta per fare
va nel doppio cilindro della macchina, gli esperimenti:
collocata al basso del fornello, per un La caldaia è stata ripulita internamen
tubo di rame di oº, 1 o di diametro e di te, e si è staccato dall'esterna sua superfi
15",25 di lunghezza. Nel suo passaggio, cie uno strato di circa sei millimetri di
perde egli 1/4 circa d'atmosfera di grossezza, formato di polvere venuta dalla
tensione; essendo il vapore della caldaia gola. Si lasciò giugnervi l'acqua sino
a 2 1/a atmosfere. La perdita sarebbe a che il galleggiante cominciò a muoversi

minore se presa si fosse la precauzione liberamente. Si misurò il suo livello dal


d'inviluppare il tubo di un corpo poco l'alto della parte interna della caldaia e lo
conduttore; ma come si ha sempre del si trovò a o",455. Per mantenere que
vapore soprabbondante, così non si ri sto punto si fece fuori della caldaia un
corre a questo mezzo... Non lontano dai segno sul filo cui era sospeso il galleg
cilindri vi è un tubo che comunica col giante. Si osservò se muovevasi libera
vapore: serve questo, occorrendo, a la mente, e per evitare ogni motivo d'er
sciar scappare il vapore eccedente. Sot rore lo si è posto leggermente in movi
to ogni caldaia havvi una grata per ri mento ad ogni osservazione, per vedere
scaldarle, allorchè la fiamma della gola se ritornava sempre allo stesso punto.
manca per effetto di una lunga so L'alimentazione venne continuata con
spensione di lavoro del fornello. La acqua presa dal condensatore ed innal
macchina è a media pressione e ad e zossi il livello dell'acqua a o ", 12 al di
spansione secondo il sistema di Woolf: sopra del primo. Chiameremo n l'al
è della forza di dieciotto cavalli; ma u tezza del galleggiante al disopra del li
sualmente non si adopera che la metà di vello o ",455. A questo punto venne
questa forza per soffiare un alto fornello. sospesa l'alimentazione, si agitò l'acqua
Il massimo di tensione con la quale pos della caldaia, e se ne misurò la tempe
sa agire è di 4 atmosfere, ma non se ne ratura ch' era di 4 1° centigradi.
adopera usualmente che 2 /a. Spesso ha Le aperture della caldaia vennero chit
agito colla forza di 15 cavalli quando la se, e si cominciò a riscaldarla bruciando
si è impiegata a soffiare dei fornelli a del carbon fossile sopra la grata. Si è do
manica; allora la fiamma della gola del vuto ricorrere a questo mezzo perchè la
3 44 FonNELLo , FoRNELLo
fiamma della gola era impiegata a riscal remo in seguito osservare che l'anda
dare l'altra caldaia ancora in attività. mento del galleggiante prova perturba
Dopo un'ora e 15' di riscaldamento, un zioni sensibilissime in alcune circostanze
manometro a mercurio collocato sulla cal che si è procurato di determinare in
daia segnava 1/1 o di atmosfera di tensione queste prime sperienze, come vedremo
del vapore, n eguagliava o ", 128. Così, qui sotto.
appena era l'acqua venuta in ebollizio-. La prima esperienza diede i risulta
ne, si osservò che il galleggiante era menti che seguono:
sollevato dal movimento dell'acqua. Fa
Tempo del riscaldamento Tensione del vapore Altezza del galleggiante
Ora

1. I5 I 1/1 o atm. n-o”, 128


1. 45 I 1/8 o, 1 52
2. 3 I 1/4 - o, i 28
2. 23 I 1/2 o, 1 43
2. 38 I i/5 - o, 146
2. 53 2 - o, 149
5. 2 1/4 o, 152
3. I 1 2 º - o, 153
5. 57 2 /4 o, 15o
3. 52 3 o, 1 48.

A questo quadro possono aggiungersi ne servito a riscaldare le pareti ancora


le seguenti osservazioni: -
fredde dei canali pel fumo. Comunque
Per giugnere alla tensione di 2 1/2 sia, si vede che la quantità del carbone
atmosfere, ch' è quella usualmente im da bruciarsi per porre le macchine in
piegata per far camminare la macchina movimento, dopo una lunga sospensio
soffiante, si sono bruciati 2 15 chilogram ne di lavoro del fornello, non è molto
mi di carbon fossile di Scarbruck di secon grande. La esperienza ha dimostrato che
da qualità. Siccome il volume d'acqua la tensione si abbassa da 2 /a atmosfe
della caldaia era di 5,467 litri a 41 gra re, a 1 atmosfera 2/5 dopo un'ora e
di, essa conteneva 224,147 calorie. mezza di sospensione; con quest' ultima
L'acqua a 2" /, atmosfere avendo 128°,8 tensione la macchina è facilmente ri
ne consegue che i 2 15 chilogrammi messa in azione senza aggiugnere carbo
di carbonio hanno dato 48o,oo2 calorie ne sulla grata. Se la sospensione dura
cioè 2,25 i calorie per chilogramma. Il più a lungo, conviene ricorrere a que
chilogramma di carbone di seconda qua st'ultimo mezzo: ma ciò succede assai
lità dando 6,545 calorie al calorimetro, raramente, ed è insignificante la quanti
si vede che si è guadagnato solamente tà del carbone che si è obbligati di bru
55 per o/o del carbone a vantaggio del ciare.
riscaldamento dell'acqua, mentre si am Esaminando nel quadro dato qui sopra
mette che un buon focolare utilizzi 6o le varie altezze del galleggiante, si conosce
per o/o. La piccolezza di questo risulta che il movimento dell'acqua in ebolli
mento deriva dall'avere lo stesso carbo zione lo fa ascendere a misura che au
FoRNEI.Lo Fonner. Lo 545
menta la tensione. La progressione è giunge ad alcuni risultamenti che in
assai rapida fino a 5 atmosfere; sembra teressa di qui riassumene.
che ivi si arresti. Conviene adunque aver Supponiamo che nulla mancasse alla
riguardo a queste circostanze per retti perfezione delle disposizioni della calda
ficare le osservazioni dell'esperienze fatte ia e del suo focolare, si avrebbe allora
nei limiti di due a tre atmosfere, e si può utilizzato il 6o per o/o del calore dato dalla
ammettere che per evaporare oº, 12 di fiemma della gola, il cui calorico sarebbe
acqua conviene che il galleggiante indi rappresentato da 645,828 calorie. Da
chi un abbassamento di oº, 15 di altezza. questo numero è facile dedurre la quantità
Si è osservato poi che l'acqua diviene di carbone che converrebbe bruciare per
più tranquilla quando si apre una uscita ottenere un effetto uguale a quello che
al vapore. Così operando si sarà certi di dà la fiamma della gola dell'alto fornello
ottenere risultamenti che non saranno al giacchè un chilogramma di carbone ordi
di sopra del massimo effetto che dar può mario dando 6,oo o calorie, ne occorrereb
la fiamma della gola del fornello. Levato bero: 1 o 7,ºº 6, Siccome al momento
essendosi il carbone dalla grata, e lasciata dell' esperimento il fornello ch era in
abbassare la tensione del vapore da 5 piena attività riceveva a 1 o chilogrammi
atmosfere sino a 2 1/2, ch'è quella sotto di carbone all' ora ( i 4 carichi di 18o
la quale si era stabilito di far l'esperienza, chil. per 12 ore ), così ne risulta che
si fece che la fiamma della gola giungesse perdevasi per la gola 5 º per o/o del con
sotto la caldaia. Nel tempo stesso si è bustibile impiegato, o 2,582 chilogram
fatto passare il vapore nel cilindro della mi di carbone al giorno, il quale, al prez
macchina, avendo la precauzione di la zo medio di 6 fr. per 1 oo chil., produ
sciarne fuggire pel tubo di scarico, allor ce una somma di 55,545 fr. per ogni
alto fornello in un anno.
chè la tensione sorpassava a 1/a atmo -

sfere. Da quel momento il galleggiante Puossi anche dedurre dai dati pre
discese a zero in un'ora e 1 o'. Il vo cedenti la forza in cavalli data dalla fiam
lume d'acqua in ebollizione evaporato ma della gola del fornello, e di fatto si re
fu di 666 litri. Calcolando il calore con puta che un cavallo di vapore di una mac
tenuto nei 666 chilogrammi di vapore a china di Woolf, consumi in un'ora 3 a 3
2 1/2 atmosfere, avremo dunque il nu 1/2 chilogrammi di carbone fossile per
mero di calorie dato da questa operazio cavallo, corrispondenti a 4,chil 17 di
ne. Applicando questo dato alla formula carbone di legna: o da 21,ooo a 25,ooo
p. (55o –h- t.) calorie; adottando quest'ultimo nume
p essendo il peso dato dal vapore e tla ro avremo 25,8 cavalli. Questo risulta
temperatura si ottiene mento dev'essere riguardato come un
452,o8o calorie in 7o minuti, o minimo, perchè molto calore va disperso
587,497 in un'ora. - pel cammino che è sopra la gola. Un'al
-

Questo numero rappresenta l'utile tra perdita risulta dal dover riscaldare
effetto che dà la fiamma della gola del tutto lo spazio compreso tra la gola e le
l'alto fornello di Niederbrunn, con l'ap caldaie ch'è di due metri. Può aggiun
parato dianzi descritto. . . gersi anche il raffreddamento che ri
-

Partendo da questo dato e da quelli sulta dall'accesso dell'aria sotto le


ammessi dall'esperienza sulla produzio caldaie al momento in cui la porta
ne del vapore col mezzo del carbone, si della gola sta aperta per caricare il for
Suppl. Diz. Tecn, T. IX. 44
546 FoRNELLo FoRNELLo
nello il che dura 4 a 5 minuti. Un'ulti di 25 linee di diametro sotto una pres
ma perdita in fine proviene perchè pri sione manometrica di 28 linee di mer
ma dell'esperienza i canali del fumo erano curio. -

meno caldi che al momento in cui vi si am Fecesi una seconda esperienza nelle
mise la fiamma della gola. Ad oggetto di stesse circostanze della prima, con a 1,2
rendere compiuti i dati del problema,ag atmosfere di tensione del vapore, e la
giungeremo i consumi dell'alto fornello: si stessa altezza del galleggiante, che in ugual
sono fatte 14 cariche in 12 ore, ciascu. modo si è adoperato in tutte le opera
ma era composta di 18o chilogrammi zioni seguenti. Non si fecero che i 5 ca
di carbone di legna, metà faggio, e metà riche in 12 ore, dal che risulta che non
e più quercia. Un terzo del carbone ave si impiegarono che i 95 chilogrammi di
va tre anni di immagazzinaggio, e gli al carbone all'ora. L' evaporazione ha du
tri due terzi un anno solo. Il carico di rato un' ora e 8 minuti. -

minerale in grani e di fondente umidis Calcolando sulle stesse basi preceden


simo, era di 452 chilogrammi. La tempe ti, si ottennero i risultamenti notati qui
ratura del minerale non era che di 15°,7 sotto:

centigradi ,soffiavasi con un buccolare

Calorie del vapore ottenute in un'ora . . . 599, 188


Calorie della fiamma della gola all'ora . . . . 6o5,3 i 5
Carbone occorrente per produrre questo calore . . 1 i o, 9
Perdita del combustibile impiegato nell'alto fornello. . 56,8 per o/o
Cavalli-vapore . . . 26,o

Per cominciare questa e le seguenti giante era disceso al livello indicato da


esperienze, non si chiusero come per la quel numero, si cominciò a contare.
prima le uscite dalla caldaia all'oggetto In una terza esperienza la tensione
di osservare le oscillazioni del galleggian del vapore era la stessa che nelle prece
te; ma lo si fece ascendere coll' alimen-denti, si fecere 14 cariche in 12 ore. La
tazione della caldaia al di là di n-o, 15. durata dell'operazione fu di 1 ora e 9
Allorchè il punto di riscontro del galleg-I minuti, ciocchè dà: -

Calorie dal vapore dato all'ora 595, i 15


Calorie della fiamma della gola all'ora . . . . 655, i 18
Carbone occorrente per produrre questo calore. . . 1 o 9, i 1
Perdita del combustibile impiegato nell'alto fornello. 5 1.9 per o/o
Cavalli-vapore . 26,2

Abbiamo detto più sopra che il calo- per metà ; e del resto operosi come
re diminuisce nel focolare, allorchè sinegli altri esperimenti con 2 1/a atmo
restringe al basso della porta di carico, sfere di tensione, si sono fatte i 5 cari
l'apertura che lascia arrivare l'aria de che in 12 ore, l'operazione ha durato
stinata a bruciare i gas. Per rendere un'ora e 25 minuti. “ . -

questo effetto sensibile in un quarto e Facendo i calcoli sulle stesse basi di


sperimento si otturò l'apertura stessa prima si ottenne i
º

FoRNELLo FoRNELLo 547


Calorie del vapore dato all'ora . . . . . . . 526,8o5
Calorie della fiamma della gola all'ora . . . . . 544,675
--

l
-

.Cavalli-vapore . . . . . . . . . . . . 2 1,8

Queste cifre provano che per rica- zione si fece sotto una tensione di tre
vare il miglior partito dai gas delle gole atmosfere; l'operazione ha durato 1 ora
degli alti fornelli conviene porre in con- e 5 minuti. Si sono fatte 15 cariche al r
tatto con essi un volume d'aria sufficien- l' ora.
te, il che si è fin oggi trascurato, e so- Fatti i calcoli come sopra, ed avuto
pra tutto nell'impiego dei gas degli alti riguardo alla temperatura del vapore
fornelli pel riscaldamento di certi appa-che è 155,1 sotto una pressione di tre
recchi ad aria calda. - atmosfere, avremo :
º
In una quinta esperienza l'evapora

Calorie del vapore dato all'ora. . . . . . . . 42 1,177


Calorie della fiamma della gola all'ora. . . . . . 7o 1,961
Carbone occorrente per produrre questo calore . . . 1 16,9
Perdite del combustibile impiegato nell'alto fornello. . 54,8 per o/o
Cavalli-vapore. . . . . . . . . . . . . . 28
Fecesi una sesta esperienza nelle stesse lnuti, e si fecero 15 cariche. Il calcolo
circostanze delle prime, con 5 atmosfe-diede:
re di pressione: durò un'ora e 15 mi

Calorie del vapore dato all'ora. . . . . . . . 575,o2 1


Calorie della fiamma della gola all'ora . . . . . . 625,o35
Carbone necessario per ottenere questo calore. . . . 1 o 4,1
Perdita del combustibile impiegato nell'alto fornello . . 55,5 per 9/o
Cavalli-vapore. . . . . . . . . . . . . 2

Una settima esperienza si fece con 2 ti, avuto riguardo alla temperatura del
atmosfere di pressione; si usarono i 5 vapore a 2 atmosfere, ch'è di 1 a 1°,4
cariche in 12 ore; l'evaporazione durò danno :
1 ora e 8 secondi. Questi risultamen- -

Calorie del vapore dato all'ora. . . . . . . . 594,545


Calorie della fiamma della gola all'ora. . . . . . 657,575
Carbone occorrente per avere questo calore . . . . 1 o 9,6
Perdita del combustibile impiegato nell'alto fornello . . 56,2 per o/o
Cavalli-vapore . . . . . . . . . . . . . 26,5 -

Finalmente si volle fare un ottavo e-ſcariche. La durata dell'evaporazione fu


sperimento come l'antecedente con 2 di un'ora e 2 minuti. Si ottennero:
atmosfere di tensione ; e si usarono 15
5 48 Fo RNELLo FoRNELLo
Calorie del vapore dato all'ora . 552,72 7
Calorie della fiamma della gola all'ora. - 72 1.2 i
Carbone occorrente per ottenere questo calore. . 1 2 o, a
Perdita del combustibile impiegato nell'alto fornello. 6 1,6 per o/o
Cavalli-vapore. -
. 28,8

Paragonando i risultamenti di queste puto perchè non si è in essa cercato di


esperienze per avere un termine medio, bruciare completamente il gas del for
escludendo tuttavia quelli della quarta nello, avremo :
che non possono farsi entrare nel com

Calorie della fiamma della gola per un'ora - , -


667,444
Perdita del combustibile impiegato nell'alto-fornello. . -
54,9 per e/o
Cavalli-vapore . . . . - - - -
26,6

Si fece poi una esperienza sopra le Nel corso di un'ora che durò l'espe
calorie date dell'acqua di condensazione rienza, si fecero 2o osservazioni termo
ad oggetto di determinare il numero di metriche sull'acqua che usciva dal con
calorie che dà la fiamma della gola, fa densatore. Si è determinato il numero
cendo passare pel condensatore tutto il medio delle calorie date nell'intervallo
vapore che è capace di produrre. Misu da un'osservazione all'altra. La somma
rando il volume dell'acqua di conden delle calorie delle 2 o osservazioni ha
sazione e la sua temperatura se ne è de dato il totale di calorie dell'acqua del
dotto il numero ricercato. - condensatore.
Ecco il metodo che venne seguito Si sono misurati così 1 o,o59 litri,
per fare questa operazione. che diedero 58 1, 8 o 6 calorie. Se si tol
Si è alimentata la caldaia in modo da gono da queste cifre le calorie contenu
portare il livello del galleggiante all'al te ne I o,o59 litri d'acqua d'iniezione
tezza abituale: allora il rubinetto che a 15.º6 ; cioè a dire il numero 156,92 o
somministra quest'acqua venne chiu rimane 224,886 per le calorie che ha
so, e si è lasciato che tutta la fiamma della ricevuto l'acqua iniettata, ma a questo
gola arrivasse sotto la caldaia. La ten ultimo numero convien aggiungere quelle
sione del vapore era allora a 2 1/2 at che vennero comunicate all'acqua rimasta
mosfere. Invece di lasciar perdere il va nella caldaia alla fine dell'operazione.
pore pel tubo di scarico, come erasi fat In effetto, si è operato dapprima con
to per lo innanzi a fine di mantener la una tensione di 2 1/2 atmosfere la quale
tensione allo stesso punto, lo si fece pas dopo un'ora, era giunta a 5 1/2 atmo
sare in totalità pel condensatore, nel sfere. Siccome 4,896 litri d'acqua rima
quale potevasi lasciar giungere la quan-sti nella caldaia danno, alla tensione di
tità d'acqua necessaria per condensare 2 1/2 atmosfere, 65 o,6o4 calorie, e
tutto il vapore. lo stesso volume d'acqua sotto 5 1/2 at
L'acqua di condensazione era a 15. 6 mosfere ne contiene 688, 577 così es
cent. L'acqua calda o sostenutasi venne sendo l'acqua sotto questa tensione a
misurata con due secchi ben istazati. I 4o",6, ne consegue la differenza 59,
-
FoRNELLo FoRNELLo 349
773 da aggiungersi alle cifre 224,886. scappare la fiamma in eccesso; v c.
Abbiamo adunque 284, 659 pel mu vuoto fatto nel muro per renderlo più
mero delle calorie date dall'esperienza, leggero. -

Supponendo come più sopra, che il Nuove applicazioni vennero poscia


focolare abbia utilizzato 6o per o/o del fatte dei gas che sfuggono dagli alti for
calore impiegato, la fiamma della gola da nelli raccogliendo la totalità di essi con
rà 474,451 calorie che corrisponderan tubi e conducendolo in fornelli di mac
no a 18,9 cavalli. chine a vapore, in fornelli a riverbero,
Il fornello ha ricevuto 15 cariche. ed in ogni sorta di apparati per bruciar
Questo risultamento è più debole di veli. . -

quelli dati dalle esperienze precedenti, I focolari nei quali si vogliono utiliz
e così deve essere, perchè si è avuta zare questi gas hanno particolari dispo
una perdita di calorico, per condurre il sizioni; possono senza il menomo incon
vapore nel condensatore col mezzo di veniente, essere situati sul suolo delle
tubi nudi ed in oltre il condensatore e la
officine a gran distanza degli alti fornelli,
vasca donde attignevasi l'acqua calda senza che questi ne risentano il menomo
per misurarla, hanno parimenti dato luo inconveniente. Applicazioni continue di
go ad una perdita di calore. Ma ciò che questo metodo si fecero in grande, per
ha più contribuito a dare queste diffe tre mesi, nell' uno dei fornelli di Nie
renze, è la proprietà che tiene il vapore derbrunn ; si è riconosciuto che i gas
di trarre seco meccanicamente l'acqua della gola consumati da una corrente di
sollevata dall' ebollizione. aria indottavi da un cammino, offrono
Se aggiungiamo questa ultima perdita un mezzo di riscaldamento possente;
a quelle che abbiamo osservate parlan perchè in un fornello a riverbero, ridu
do delle precedenti esperienze si potrà cono in pochi istanti il ferro al calor bian
formarsi un'idea dell'enorme quantità di co, e producono la fusione della ghisa.
calore che può dare la fiamma della gola Combinati con una corrente d'aria sfor
di un alto fornello. -

zata determinano la fusione della ghisa


Ne rimane ora a spiegare le figure 1, 2 con grande facilità. Se a quest'ultimo
e 5 della Tavola XVII delle Arti chi mezzo si aggiunge l'impiego del car
miche, le quali mostrano la disposizione bon fossile, si arriva facilmente alla sal
delle caldaie a vapore collocate alla gola datura del ferro: un quinto del carbone
del fornello di Niederbrunn (Basso fossile ciente.
impiegato ordinariamente- è suffi
a -

Reno). Le medesime lettere indicano gli


stessi oggetti in tutte le figure. Citeremo due esempii, che daranno
aa. Caldaie; bb Bollitori; cc. Canali un'idea del calore intenso che sono capa
del fumo; d e registri per regolare l'am ci di produrre questi gas, senza gli aiuti
missione della fiamma sotto l'una o l'al di verun altro combustibile. Introdotti
tra caldaia; f g registri all'entrata del avendoli in un fornello a riverbero, col
cammino ; ik lm passaggio della fiam locato sul suolo dell'officina, a 7o piedi
ma dai bollitori alla caldaia; n o apertu dalla gola si è fuso, in un'ora e 42 minu
del cammino; p q cammino sopra della ti, un cilindro di ghisa di oº, 66o di
gola ; il suo ingresso è chiuso da una lunghezza, e di oº,2 17 di diametro, del
porta di ghisa rs che si apre per far le peso di 46 chilogrammi. Si sono ot
cariche; tu registro che serve a lasciare tenuti 155 chilogrammi di ghisa liqui
v
me
35 o FonNEI.Lo FoRNELLo
dissima; il calo non è stato che di 7,5 stanze. Il primo, che oltre all'aver reso
per 1 oo. fumivori alcuni fornelli abbia stabilito i
Un'altra volta si fusero 5o3 chilo principi dietro i quali si possa questo
grammi de ghisa in masselli in un'ora /2; effetto ottenere si fu Lefroy del quale
era tanto liquida che non ha potuto ser perciò riporteremo qui le teoriche mo
vire per gettare pezzi nelle forme. Sono strandone tutto insieme l'applicazione.
questi risultamenti delle prime applica In due maniere si può impedire ai
zioni; senza dubbio però si potranno fornelli di fumare, per assorbimento, e
impiegare con grandi vantaggi i gas de lo si ottiene introducendo una certa quan
gli alti fornelli in tutte le operazioni me tità di vapore acqueo nel cammino; o per
tallurgiche del ferro. abbruciamento, procurando la compiuta
I Dietrich costruiscono, al presente nel combustione del fumo. Il primo metodo
loro fornello di Zinswiller, una macchina non essendo di effetto sicuro, nè, recando
a vapore, destinata a porre in movimen verun vantaggio economico, Lefroy si
to la macchina soffiante di questo for attenne al secondo.
nello. Le caldaje delle macchine collo I fornelli caricansi di combustibile in
cate sul suolo dell'officina, verranno ri due modi o continuatamente gettando o
scaldate dai gas della gola. gni due a tre secondi piccole quantità di
Un altro scopo non meno forse im carbon fossile sulla grata, o a cariche in
portante di quello intorno al quale sia termittenti, cioè ad intervalli molto mag
mo andati riferendo gli esperimenti si è giori. Il primo metodo presenta in pratica
il cercar di impedire che i fornelli man tali inconvenienti, che ad onta della re
dino quelle immense masse di fumo che golarità ed economia che reca nella com
sono spesso l'unica cagione per la quale bustione, venne abbandonato; quindi
alcune manifatture, con gravissimo dan l'altro è quello d'uso più generale, e
no dei loro proprietarii, si vedono rispin perciò fu preferito dal Lefroy.
te lungi dall'abitato e costrette a stabi . Ora per trovar modo di produrre
lirsi in una località sfavorevole dando l'abbruciamento del fumo in un fornel
per ciò dannosi risultamenti invece de lo a cariche intermittenti, il nostro au
gli utili che avrebbero potuto dare stabi tore fece le osservazioni che seguono;
lite altrove. Oltre di ciò nasce natural A. E da notarsi che i prodotti della di
mente l'idea che quel fumo, il quale più stillazione del carbon fossile od altro com
non si sparge pel cammino nell'aria, for bustibile non isvolgonsi sempre in ugual
mato essendo di sostanze combustibili, copia, ma tanto maggiori quanto più ab
giovi ad accreseere forza al fuoco e con bondante è la carica, ed elevata la tempe
tribuisca quindi con ciò anche all'econo ratura. Così essendo abbondantissimi ap
mia. Moltissime furono le invenzioni pro pena caricato il fornello, vanno sceman
poste per tale oggetto alcune delle quali do fino a cessare del tutto quando il com
raggiunsero ben anche lo scopo che si erano bustibile è carbonizzato. L'aria quindi con
prefisse, ma non erano questi che risulta cui si alimenta il fuoco dee variare an
menti parziali i quali difficilmente pote ch'essa di quantità, secondo queste circo
vansi applicare neppure ai casi quasi si stanze, altrimente in alcuni momenti sarà
mili, bastando la menoma circostanza ad scarsa e si produrrà del fumo che non po
alterarne gli effetti e non essendosi stabi trà bruciarsi; in altri troppo abbondan
lite norme per far conoscere queste circo te, e vi sarà raffreddamento e perdita di
l
Fon Nello Fons ELLo 55 I
calore. Non potendosi variare il volume lazione che è più vantaggiosa quanto più
d'aria che passa fra le spranghe della avvicinasi all'unità, e ne fan prova i ſor
grata, converrà nell'atto di caricare il nelli de'laboratori che hanno grandissima
fornello introdurvi un'altra colonna d'a corrente, quanto quella dei grandi a
ria fredda o calda sopra un punto del mantici, per essere la sezione dei loro
focolare o dei canali del fumo prossimi cammini assai grande. Questa relazione
ad esso, e questa con registri disposti in era una volta appena 1/5 dell' unità;
guisa da aumentarla o scemarla secondo oggi suolsi dare ai canali del cammino un
che occorre. L'autore chiama questa co terzo di superficie della grata, e la som
lonna ad azione periodica o intermitten ma delle distanze fra le spranghe di que
te, e dice ad azione continua quelle che sta può calcolarsi appunto ad un terzo
passa per la grata. di essa: ad onta però di questi utili cangia
B. Il primo effetto della distillazione menti, al principio della distillazione del
essendo una perdita di calore e quindi carbone il focolare non avrebbe calore
un raffreddamento, le cariche devono bastante a bruciare il ſumo.
essere uguali e regolari, a non lunghi Dietro queste sagge e ragionate osser
intervalli e al punto in cui si fanno la vazioni, ecco dietro quali avvertenze co
temperatura dev'essere sì elevata, che struì il Lefroy il suo fornello.
malgrado il raffreddamento cagionato a Destinato questo al diseccamento del
principio dal combustibile e dalla colon cemento romano contiene una muſſola
na d'aria, sia sufficiente a bruciare il molto allungata che si riscalda esterna
fumo. mente soltanto, sicchè la sua forma è
C. L'analisi di ciò che esce dei soliti presso a poco la stessa che quella per le
cammini prova che spesso quasi un terzo caldaie a vapore. Non lascia apparire il
dell'aria che vi si introduce rimane in menomo indizio di fumo nè quando se lo
decomposta, o per troppo bassa tempe carica, nè all'attizzare del fuoco, sicche
ratura del focolare, o per imperfezione il problema del toglimento del fumo può
del miscuglio di essa col fumo, o per dirsi in esso compiutamente risolto. A
ambe queste cause riunite. mostrare l'efficacia dei mezzi impiegati
D. Siccome due correnti di acqua nei primi due minuti susseguenti alla ca
non si mescono appena s'incontrano, rica, si può far comparire e sparire il fu
così avviene del fumo e dell'aria. Gio mo dieci o dodici volte di seguito.
verà quindi praticare una strozzatura nei Riserbandoci a dare più innanzi la de
canali del fumo poco al di là del punto scrizione del fornello di Lefroy e delle
ove la colonna d'aria intermittente si diverse parti di esso, indicheremo intan
mesce ai gas e vapori della combustione, to brevemente le principali sue disposi
e questa renderà più compiuto il miscu zioni e le sue proprietà.
glio, ed inoltre darà il vantaggio d'in 1.” Il focolare è posto sul dinanzi e
nalzare molto la temperatura in quel in fianco della muffola.
punto. 2.° Al punto in cui la fiamma entra
E. L'altezza delle canne di cammino nei canali posti sotto la muffola vi è una
non è la sola che influisca sulla corrente di strozzatura.

aria, la quale dipende dalla relazione fra la 5.° L' aria ad azione intermittente
sezione di esse, e la somma delle aperture entra per tre aperture fatte sui fianchi
che sono fra le spranghe della grata, re e in alto del focolare, e le tre correnti
352 FoRNELLo FonNEL Lo
s'incrocicchiano dinanzi alla strozzatura, 2.°. La somma degli spazi liberi fra le
ch'è il punto ove il calore è più elevato. spranghe della grata, la distanza fra l'u
4.° Un vaso cilindrico. aperto ai due na e l'altra di esse, la grandezza e posi
capi, corre in una scanalatura. Poggia zione della grata:
questo dapprima sopra un piano stabile 5.o La sezione delle colonne d'aria
che gli serve di fondo, al qual momento ad azione continua ed intermittente:
lo si riempie di carbone; poi vi si so 4.° La sezione al punto delle stroz
vrappone un coperchio; allora spingen zatura. -

dolo, caccia desso una piastra di ferro o Da questi esperimenti risultò che con
di cotto che chiudeva una tramoggia po una grata posta cinque pollici al di sotto
sta sopra la grata, e presenta a questa la della strozzatura, le cui spranghe sieno
sua parte inferiore aperta, lasciandovi distanti 1o a 12 millimetri, con l' inter
così cadere il carbone che conteneva. In vallo di 5 a 6 minuti fra una carica e
tal guisa la capacità del vaso misura la l'altra, si otteneva in un'ora la combu
carica che è sempre uguale, e si fa senza stione totale di 16 chilogrammi di car
aprire il fornello. bon fossile poco grasso o secco (cioè
Si fecero in questo fornello varii sag poco bituminoso), ma a fiamma allun
gi cangiando: gata, attenendosi alle dimensioni se
1.° La qualità e quantità del carbon guenti: -

fossile e il tempo delle cariche:

. Decimetri quadrati | Pollici quadrati


--- Si -----

Sezione del cammino .. . da 12 a 12,25 circa 196


Sezione della colonna d'a- -

ria ad azione continua . . 4 a 4.25 . 7o


Sezione della colonna d'a- -

ria ad azione periodica. . . . . 2, - 32


Sezione al punto della stroz- -

zatura . . . .. . . . 2, 52
Sezione totale dei canali
e per la fiamma sotto della
muffola . . . . . . . . 9, 15 o
Sezione dei canali laterali
superiori. . . . . . i 2, 196
Superficie della grata. . . . . 12, 196
Sezione di una seconda -

strozzatura fattasi al pun


to ove i canali della fiam- -

ma vanno al cammino . . 5, 8o.


Fo a NELLo FoR NELLo 353
Si vede che la sezione del cammino sima. Siccome inoltre il fumo appare e
è doppia della somma delle colonne di dispare solo otto secondi dopo l'ammis
aria atmosferica ad azione continua e pe. sione della colonna d'aria ad azione per
riodica. Se la temperatura riuscisse trop riodica, e la lunghezza dei canali e della
po alta, diminuendo questa proporzione canna del cammino è di circa 16”, 25,
la si scema, ed allora si eonsuma meno car così deve conchiudersi che la velocità
bone in pari tempo. Parimenti lasciando media dell'aria calda era circa 2 metri
le stesse dimensioni si potrebbe consu. al secondo.
mare una doppia quantità di carbone, Alcune avvertenze son necessarie nel
ripetendo le cariche più di frequente e l'uso pratico di questo fornello e sono
attizzando più spesso il fuoco; ma la le seguenti: -

grata si ostruirebbe troppo spesso e il 1.º Non devesi gettare una nuova ca
focolare si guasterebbe per la tempera rica che quando la fiamma non riempie
tura troppo elevata. Il carbon fossile più la strozzatura, altrimenti vi sarebbe
grasso è meno atto del secco a scaldare troppo combustibile e un po' di fumo.
le muffole o caldaie molto lunghe dando Un foro fatto in uno dei registri per la
una fiamma più viva si, ma troppo cor colonna di aria ad azione periodica, la
ta e che guasta prontamente il focolare. scia veder quando occorra caricare.
Dai fatti esperimenti risultò inoltre 2.° Lo strato di carbone sulla grata
non doversi ammettere la colonna d'aria non deve mai esser minore di 4 a 5 cen
ad azione periodica che per un minuto timetri; se lo fosse converrebbe ridurlo a
ad uno e mezzo dopo la carica, e dover quella grossezza con varie piccole cari
si chiudere i registri di essa in tre tem che. -

pi; cioè a metà dopo un mezzo minuto, a 5° Non devesi attizzare il fuoco che
due terzi dopo un minuto e affatto dopo di tre in tre cariche e, attesa la gran di
un minuto e mezzo; il ronzio che pro stanza delle spranghe, si dee farlo con
duce la fiamma indica all'operaio come molta cura acciò non cada carbone nel
abbia a regolare il registro. Quando at ceneraio, che anzi adoperando carbone
tizzasi il fuoco basta aprire i registri alla bituminoso gioverà non usar il riavolo
metà per mezzo minuto circa. che per frangere i pezzi agglomerati, e
- La temperatura media alla cima del nettare la grata pel ceneraio con un'asta
eammino era di 245 centigradi e cresce di ferro auncinata; nel qual modo si ha
va di 25 a 5o gradi al momento in cui suc pochissima perdita.
cedeva la carica. I canali sotto della muffo 4.° Se il carbone si ammucchia sotto
la, esaminati per alcune aperture lasciate la tramoggia, prima di caricare eonviene
vi al punto più lontano dal focolare,era spignerlo al fondo della grata.
no pieni d'una fiamma bianca e brillan 5.° Non volendo usare che polvere di
te, la quale di rado e in poca quantità carbone converrebbe fare che la tramog
giungeva pei canali al di sopra. Quando gia gettasse sul dinanzi della grata o ca
si chiudevano i registri dell'aria, vede ricare per la porta del focolare, altrimen
vasi per quelle aperture uscire una den ti una parte della polvere verrebbe trasci
sa nebbia dalla strozzatura; riaprendoli nata nei canali e produrrebbe un po' di
ben tosto la fiamma si avanzava e riem fumo. Si potrebbe anche bagnare questa
piva di nuovo i canali, lo che prova polvere, ma allora l'evaporazione pro
bruciarsi il fumo alla strozzatura mede durrebbe una perdita di calore.
Suppl. Diz. Tecn. T. IX. 45
554 FoRNELLo FoRNEI.Lo
Bruciando la torba con 4o chilogram corso i canali superiori e passa quindi
mi all' ora, si ottenne più calore che coi nel cammino pei tubi verticali mm (fig.
16 chilogrammi di carbon fossile. La se 6); jjj (fig. 4) rappresentano dei regi
zione della colonna d'aria ad azione pe. stri che servono a regolare il passaggio
riodica bastava che fosse di 2 decimetri della fiamma in ciascuno dei canali infe
quadrati (8 pollici quadrati), cioè il riori, anche gli spiragli hh (fig.6) possono
quarto di quella necessaria pel carbon essere muniti di registri per far variare
fossile. Questa colonna non doveva mai il passaggio della fiamma nei canali late
lasciarsi entrare per più di trenta secon rali. Vedonsi in v v v'v' v" (fig. 4, 6 e 7)
di. I)ava essa una fiamma lunga e densa alcune aperture fatte nel prolungamento
che riempiva i canali inferiori ed i supe dei canali pel fumo e servono a nettar
riori e saliva ancora per varii piedi nel li; vi si è lasciato un occhio di un
cammino. pollice di diametro che si chiude con un
L'altezza del cammino è di 6",6. Fa turacciolo di argilla ed aprendo il quale
cendosi 12 cariche in un'ora e dovendo si può esaminare in qual maniera cam
la somma di queste essere pel carbon mini la fiamma nei canali. Per com
fossile di 16 chilogrammi e per la torba piere la descrizione del fornello aggiugne
di 4o, il vaso in cui si pongono dovrà remo che p (fig. 4) è il suolo della muſ
contenere 1,chil 55 pel carbone e 5, il 55 fola sul quale si stende la materia da
per la torba. - - rivivificare; s(fig. 4 e 5) l'apertura
Indicate così le norme dal Lefroy stabi per la quale se la introduce, e che tt
lite, passeremo ora a meglio descrivere il (fig. 6) è un muricciuolo di mattoni
fornello cui ne fece egli l'applicazione che ha per oggetto di dare maggiore so
che, come dicemmo, era un fornello a lidità alla volta che termina la parte
muffola destinato alla rivivificazione superiore della muffola. - -

del cemento romano. Vedesi disegnato Venghiamo ora alla descrizione del
nelle fig. 4, 5, 6 della Tavola XVII focolare, che è la parte veramente nuova
delle Arti chimiche. Il luogo A, dove del fornello ( fig. 8, 9, 1 o, 1 1 ,
si fa il fuoco è posto sul dinanzi ed 12 ). Vedesi a primo aspetto che
accanto alla muffola. La fiamma al l'apertura del ceneraio è in A (fig. 8).
l'uscire dal focolare incontra all'entrare che B (fig. 8) è il ceneraio; C ( fig,
nei canali inferiori una specie di pila 8 e 1 o ) l'interno del focolare e D (fig.
strino b (fig. 7) che serve a spezzare il 8 e 1 o ) l' apertura per nettare la grata
getto della fiamma , di là la fiamma del focolare. Questa apertura è guernita
spandesi nei canali inferiori cc c (fig. d'una porta E (fig. 7) che scorre in
5 e 7) posti sotto la muffola; una par iscanalature II (fig. 8 e 1 o) e che si sol
te ascende pei canali verticali d d (fig. leva tirando un contrappeso attaccato
6) e va in quelli laterali e e (fig. 4) all'estremità di una catena. Vedesi pari
posti sui fianchi della muffola. Un'altra mente che la grata è in b b (fig. 8) e
parte ed anzi la maggiore passa pei ca che il passaggio della fiamma è in a (fig.
nali superiori gg (fig. 5 e 6) mediante 8 e 1 o ). Due erano le condizioni cui
condotti verticali fff (fig. 6). La doveva adempiere il Lefroy; la prima di
parte della fiamma che ha circolato nei caricare il fornello a fuoco coperto per
canali laterali si riunisce negli spiragli impedire che vi arrivasse un eccesso di
h h (fig. 6) a quella parte che ha per aria atmosferica, la seconda di disporre
- FoaNELLo - FoRNet.io 555
sul getto della fiamma delle correnti di b'b'b'; la seconda squadra d'a'd, abbrac
aria in maniera da ottenere la combu ciando orizzontalmente il fornello, è fis
stione compiuta del fumo. L'apparato sata alla prima in c'c con chiodi a capoc
destinato a caricare a fuoco coperto si chia accecata, scorrendo negli occhi
compone di un telaio e fofig. 1 1 e 12 ) ff invitati su madri fissate nel mura
diviso in due scompartimenti, il primo g mento. La spranga dd tiene nel suo mez
ripieno, il secondo h aperto nel mezzo zo un'asta di ferro g con impugnatura
e coperto di un cilindro di grosso lamie per far muovere l' apparecchio, cioè
rino i che è chiuso nella sua parte su aprire e chiudere i registri. La riunione
periore da un coperchio ed alla parte di queste due spranghe a squadra è rim
interiore da un registro scorrevole in forzata da ciascun lato del focolare da
iscanalature n n. Quando si vuol carica un doppio legame di ferro h h' (fig. 9) le
relevasi il coperchio di questo cilindro cui cime sono attaccate in jj con viti pu
e lo si riempie di carbone riponendolo re a capocchia accecata per potere smon
poscia di nuovo. Ciò fatto l' operaio tare l'apparecchio quando si vuole; i '
prende l'impugnatura qe la spigne fino (fig. 1 1 ) è una piccola doppia squadra
a che la parte anteriore dell' apparec graduata sul lato delle due braccia o di
chio sia giunta in tt. Per effetto di que una sola che serve di guida a quello che
sto moto di translazione il secondo scom attende al fuoco, poichè indicandogli il
partimento trovasi nel luogo che era oc grado di apertura dei registri gli fa co
i
cupato dal primo, vale a dire che il ci noscere la grandezza della base della co - e
lindro i trovasi al disopra della tramog lonna d'aria diretta sulla piramide della v ai si

gia d (fig. 8 e 12 ); ma siccome il re fiamma, base che è di 1,25 pollici quadra


gistro nn che è stabile non potè parte ti per ogni linea di apertura dei registri. -
cipare a questo movimento, così la par Ottenne con questi mezzi Lefroy pie
te inferiore del cilindro i si apre ed il namente il principale suo intento giunto
carbone fossile cade sulla grata. Caricato essendo a rendere compiutamente fumi a
-
così il fornello l'operaio conduce l'ap vori i suoi fornelli, ma non corrisposero
parecchio nella sua posizione primitiva i risultamenti alle speranze da lui conce
ed il registro si torna a chiudere da sè. pite di una enorme economia di combu
Quanto all'attizzamento si fa questo per stibile che egli intendeva dover derivare
un occhio lasciato nella porta. Le aper del compiuto bruciarsi del fumo e dei - a
,
ture destinate ad introdurre le correnti prodotti volatili. -

di aria sono in a a' (fig. 8 e 1 o ) e so Dopo avere indicato dietro le nor '
no munite di registri di lamierino b' b' me di Lefroy le condizioni da adempier
(fig. 9 e 1 1 ), i quali ne accrescono o si per rendere un fornello compiutamen -

scemano le dimensioni. Il congegno per te fumivoro esamineremo ora le difficol


far manovrare simultaneamente questi tre tà che presenta questo mezzo di costru
registri dai quali principalmente dipen zione pegli apparati a vapore che sono
de l'azione fumivora del focolare, com quelli pei quali specialmente interesse
ponesi di due doppie squadre ciascuna rebbe distruggere il fumo abbondante º
a due braccia: la prima c'e'c (fig. 9 e che versano sulle vicine abitazioni ed i
1 1) è di ferro piatto, abbraccia vertical cui inconvenienti tutto di si moltiplicano
mente il focolare e vi sono solidamente là dove l'uso delle macchine a vapo
a
attaccati con viti accecate i tre registri re si va diffondendo. -
3,56 FoRNELI.o FoRNELI.o -,

Lefroy stabilisce che per ottenere un da interamente prima della caldaia e di


fornello compiutamente fumivoro è duo là ne vengono gli inconvenienti relativa
po che la quantità d'aria che affluisce mente all' economia del combustibile,
sul combustibile sia proporzionata alla perchè il focolare essendo posto ante
quantità dei prodotti volatili da bruciar riormente ed in uno spazio affatto sepa
si e variabile per conseguenza dal mo rato dalla caldaia perde per irradiazione
mento in cui il combustibile cade sulla e per la conducibilità delle pareti una
grata fino a quello in cui non dà più fu parte del calore sviluppato, il quale non
mo. A tal fine adopera egli due correnti riesce di verum profitto per la caldaia
di aria, l'una costante che affluisce sotto e toglie così ogni economia.
la grata, l'altra intermittente e destinata Il problema di rendere fumivori i ſor
a bruciar il fumo del combustibile. Si nelli è adunque compiutamente sciolto,
giugne facilmente a dare a quest'ultima ma non ne risulta veruna economia di
l'intensità necessaria regolandola me combustibile, ed è perciò un campo in
diante un registro scorrevole. Abbiamo cui rimane ancora alcuna cosa da farsi,
veduto in qual guisa Lefroy abbia appli ma nel quale un uomo istruito, perseve
cato il suo metodo al fornello a muffola rante e che non si lasci scoraggiare dai
del cemento romano. Una fornace da molti ostacoli che gli opporranno l'igno
pesso riscaldata col carbon fossile nella ranza, l'interesse particolare di alcuni ed
quale si utilizza il calore di un forno i pregiudizii di altri potrà trovare un
per la produzione del coke, ed una for vasto soggetto di importanti lavori.
nace da porcellana, costruiti sugli stessi Se però è di moltissima importanza
principii riuscirono perfettamente fumi profittare del calore che andrebbe per
vori. Molti saggi si fecero eziandio per duto in alcuni fornelli e liberarsi dal gra
applicare questi principii ai fornel ve inconveniente del fumo, il primario
li delle caldaie a vapore ed anche in scopo da aversi di mira quello è sempre
quelli si ottenne compiutamente l' effet per certo che possano i fornelli prestarsi
to della distruzione dle fumo ; ma la nella migliore maniera possibile all'uso
quantità di combustibile abbruciato non cui sono destinati. Però finiremo con al
potè diminuirsi, e siccome il Lefroy ave cune avvertenze su questo proposito.
va promesso anche questo effetto, nella Quando la velocità dell' aria nei
misura di più che un 28 per o/o, così fornelli non è sufficiente, il fuoco lan
il non averlo ottenuto fece a molti con gue; ottiensi, come abbiamo veduto
siderare sotto uno sfavorevole aspetto il nel Dizionario, un grande acceleramen
trovato stesso e ne ritardò per questo la to nella corrente quando la temperatura
diffusione. Nei fornelli ovela temperatura dell'aria di essa è assai elevata; allor
rovente delle pareti permette di brucia chè una vista economica od una par
re il fumo nell'apparato stesso destina ticolare disposizione degli apparecchi
to ad approfittare del calore trovansi non permettono quest'alta temperatura,
certamente condizioni più favorevoli di si può ottenere una forte corrente me
quelle che presentano le caldaie a vapo diante un ventilatore adattato alla parte
re, nelle quali non giugnendo la tempe superiore del cammino o che soffii del
atora al di là di 1 ooº i prodotti della l'aria sotto la grata. Impiegaronsi più
combustione raffreddansi.E d'uopo adun volte entrambi questi mezzi i quali non
que che il bruciamento del fumo succe hanno altro inconveniente che di consu
FoRNELLo FoRNo 557
mare una certa quantità di forza per la ci riserbiamo di trattarne. Ne basterà
porre in moto i meccanismi; l'ultimo è aver qui accennata questa importante
però preferibile derterminando in ma innovazione e soggiugnere che la mercè
niera più uniforme la combustione nel di essa si vide il ferro in breve tempo
focolare, e se la quantità di aria è stata scemare della metà del suo prezzo, il che
ben calcolata secondo la natura e la mostra quanto una idea semplicissima di
quantità del combustibile può più facil per sè stessa possa esser fonte di immen
mente permettere di rendere utili tutti si risultamenti e di incredibile prosperi
gli effetti calorifici di quello. Il ventila tà per le arti.
tore aspirante dando uscita ai profotti (H. GAULTIER DE CLAUBRY. – FLACHAT. –
della combustione ed alla fuliggine rimane LEraov. – G.” M.)
ben presto insozzato ed ostruito il che FoRNELLo a vento aperto, si dice quel
non avviene con le macchine soffianti. lo in cui l'aria opera liberamente senza
Ripeteremo qui esser noi di ferma opi aiuto di mantici, e dicesi anche fornello
nione che si possa un giorno migliorare a vento semplicemente. (ALBenti.)
grandemente l'andamento e, quel che FoRNEI.Lo alto. V. Ghisa.
più importa, la economia dei fornelli con ronnello alla IValckinson. V. ronni
quel metodo che abbiamo indicato all'ar ToRe in ferro.
ticolo comeustibile di questo Suppli FoRNELI.o, dicono i minatori una pic
mento (T. V pag. 3o6). Pelletan impie cola MINA (V. questa parola).
gò l'iniezione di un filetto di vapore (ALBERTI.)
alla base di un cammino per accrescerne FORNICE. Voce poco usata e vale
la corrente, e si trasse grande partito da lo stesso che volta (V. questa parola).
questo metodo in quei fornelli dove (ALBeati.)
eravi del vapore che sfuggiva natural FORNIMEMTO. Parlando della spa
mente con una certa tensione, e princi da vale guernimento dell'elsa.
palmente nelle macchine a vapore per (ALBERTI ) ,
le vetture sulle strade di ferro. Quando FoRNIMENTo di vittuaglie od anche
però abbiasi a produrre appositamente fornimento soltanto, vale provvigione per
il vapore pel solo oggetto di accelerare viaggio, per famiglia od altro. -

la corrente, il vantaggio ottenuto non (ALBERTI.)


compensa la spesa. FoRNIMENTo da camera. Vale addobbo
Finalmente non possiamo cessare dal o arredo. (ALBERTI.)
parlar dei fornelli senza notare un'ulti FORNO. Non ripeteremo qui la de
ma innovazione della massima importan scrizione del forno comune, la quale ven
za e tale da produrre un totale cangiamen ne data a questa stessa parola nel Dizio
to in uno dei più importanti rami di indu nario; parleremo invece di alcune nuove
stria, e vogliamo parlare dell'invenzione maniere di forni, i quali sembrano dotati
di soffiare i fornelli con aria riscaldata di particolari vantaggi su quelli comuni.
dapprimere Quantunque questa innova Forno a riscaldamento esterno. Si
zione sembri tale da dover tornar utile cercò in varii tempi di costruire dei for
in moltissime arti, pure non venne fino ni i quali non si scaldassero più nell'in
ra applicata in grande che alla riduzione terno stesso dell'atrio e dove per conse
dei minerali di ferro ossia alla fabbrica guenza la parte inferiore del pane non
zione della Ghisa, e perciò a questa paro fosse a contatto con quelle parti di ce

a
º
-
3, 58 FoRNo FoRNo
neri e di braci che malgrado la rastia el le pareti stesse e bruciarsi. Sembra
lo spazzatoio rimangono sempre sull'atrio però che nessuno di questi trovati ab
dei forni attuali. L'amministrazione fran bia pienamente corrisposto e che il pro
cese dei viveri militari, fece molti tenta blema del riscaldamento esterno dei for
tivi di questo genere, ma è duopo con mi pel pane rimanga ancora a nascon
fessare che i suoi sforzi ed i suoi sacri dersi.
fizi non furono mai coronati da un pieno Del forno aerotermo. Questo forno
successo; vale a dire che ad alcuni nuovi è singolare non solamente per la sua ap
vantaggi riunivansi sempre nuovi incon plicazione alla cuocitura del pane, ma
venienti che obbligavano di ricorrere al anche per la maniera come si riscalda,
metodo antico. Si adoperò un forno ri metodo tanto più degno di osservazione
scaldato con carbon fossile; il focolare che sembra opporsi a quanto sappiamo
era sul dinanzi e la fiamma mediante una sulla teoria della combustione e che gli in
corrente ingegnosamente diretta entrava ventori, i quali sono Lemare, ben cono
nel forno. Il riscaldamento si faceva con sciuto pei suoi tanto utili caloRIFERI (V.
sufficiente uniformità, eccetto pertanto questa parola), e Jametel il seniore non
che alla bocca ove il calore era troppo possono eglino stessi dare una spiega
grande ed il pane bruciavasi. Questa dif zione che soddisfi nè il pubblico nè
ficoltà, che non era senza rimedio, ma loro stessi medesimi ; tuttavia questo
che rendeva necessarie nuove spese, fece forno riscaldasi ed ha luogo la combu
abbandonare questa maniera di riscal stione, poichè i fratelli Monchot stabili
damento, ed ora questo forno si riscalda rono a Montrouge una panatteria osser
con legna col metodo antico. Borel nel vabile per molte ragioni e dove non han
1852 costruì a Gap un forno detto da no altro forno che quello aerotermo
lui permanente riscaldato col carbon fos dei cui vantaggi si lodano molto massime
sile. Al disotto vi è un fornello centrale quando possono applicarlo ad una cuoci
rivestito di mattoni refrattarii e la volta tura non interrotta. Ecco quello che ne
la quale è di ghisa. Alcuni condotti di diceva un giornale francese del 1855
mattoni portano in vari punti il calore v Lemare è Jametel hanno costruito in
sicchè si può con registri regolarlo grande il loro forno aerotermo, un pic
al grado che si vuole. Questo forno colo modello del quale videsi all'ultima
venne posto in attività ed ogni giorno esposizione dei prodotti dell'industria.
in 5 formate cuoceva 25o pani. Alcun combustibile o fumo non entra
Pisonneau aveva inventato un forno nel forno; il calore vi penetra mediante
continuo ove il pane era posto su lami una corrente di aria che parte dall'aver
me di ferro poste all'inerno di un cilin circolato intorno ad un focolare posto
dro il quale girava sopra un fornello, sotto l'atrio alla distanza di 4o centime
ma questo come ben si vede era un me tri ed entra nel forno ad una tempera
todo assai incomodo ed imperfetto. tura di 5oº a 6oº. Avvi uno spazio vuo
Altri aveva posto nal mezzo del forno to sotto, sopra ed intorno al focolare, nel
un grosso tubo nel quale facevasi il fuo, qual si fa il fuoco con legna o con coke
co, riscaldando la irradiazione che parti in uno spazio largo 6o centimetri e di
va dalle pareti la capacità del forno a un metro di profondità. E una condi
guisa di stufa. Un riparo impediva che zione essenziale che lo spazio occupato
il pane potesse venire a contatto con dal fuoco e dal fumo sia perfettamente
Foaxo FoRoMETRIA 559
disgiunto da quello dell'aria che dee en nulla più lascia a desiderare. Elogi tri
trare nel forno. I corpi solidi o simili butati ei Monchot ed ai prodotti del lo
posti nel forno vi si trovano sotto l'azio ro forno aerotermo nella esposizione in
ne d'una temperatura, la quale può va dustriale di Parigi dell'anno corrente
riarsi ad arbitrio fino ai 4oo,º Il feno (1859) sembrano mostrare che i vantag
meno inerente al forno e che imbaraz gi di questo forno sieno reali e compro
za gli stessi scienziati si è che appena il vati dall'esperienza.
combustibile, cioè le legna od il coke, - (PoMMIER.)
è in ignizione, l'apertura per la quale si Forno della mina. Dicesi dai minato
introduce l'aria viene chiusa nella ma ri quella cavità in cui si pone la polvere
niera più esatta ed anche lutata e che per fare scoppiare la mina.
la ignizione continua con tutta la sua (ALBERTI.)
forza qualunque sia la quantità di com FoRno. Si dice talvolta anche per Fon
bustibile posta nel focolare ; si può an NELLo o per Fornace (V. quelle parole).
che chiudere il registro della canna del (ALBERTI.)
cammino e tuttavia il fuoco continua FORNUOLO. V. FRUGNoLo.
benchè in tal caso con minore vivacità ». FORO delle scene. Dicesi ne teatri
Sembra presso a poco dimostrato che quella parte delle scene che è di faccia
l'aria necessaria alla combustione intro agli spettatori. -
ducasi nel focolare per l'effetto stesso (ALBERTI.)
del calore, il quale dilatando le pareti FOROMETRIA. Indicasi con questo
- i
dei muri ne allarghi i pori abbastanza nome il metodo col quale gli Alemanni i
perchè possa penetrarvi la quantità ne cercarono in questi ultimi anni di misu r
cessaria d'aria alimentare. rare esattamente le variazioni della ſe .
I vantaggi di questo forno in un lavo condità del suolo, valutarle in cifre e a
ro in grande sarebbero: renderle paragonabili riportandole ad
1.” Una grande economia di combu una scala comune. Thaer aperse il primo e -
-
-
stibile: la via di questo ramo di scienza che ven -.
2.º Una grande economia di mano ne poscia dilatato e raffermato da De -
d'opera, non occorrendo mai di porre Wulfen e de Vogt. -

le legna nel forno, accenderle, estrarre Thaer suppone che una terra la quale
le braci, spazzare le ceneri; ma bastan in un raccolto medio dia annualmente 1 a
do gettare nel focolare ad ogni terza o ettolitri, 84 di frumento all'ettaro, pos
quarta formata, due o tre pale di coke , seda 1 oo gradi di fecondità, supplendo
5.º Una perfetta nettezza, non poten con questo numero astratto a quanto si
do il disotto del pane lordarsi di cene ignora sulle qualità reali del suolo. Que
re nè di carbone; sti 1oº dopo il raccolto non sono distrut
4.” Una cuocitura più regolare e più ti, ma hanno subito una diminuzione; e
uniforme in tutte le parti del pane. per riconoscere il valore di questo abbas
Al principio, come accade in tutte le samento Thaer ebbe ricorso a due meto
nuove applicazioni, notaronsi nella pra di che si servono di prova l'uno con l'al
tica di questo trovato alcuni inconve tro: i º prese l'insieme dei risultamenti
nienti i quali però sembra che sieno stati dati da coltivazioni ben dirette in annate
tolti dai fratelli Monchot ed oggidì la mediocri; 2.º fondò le sue deduzioni sul
cuocitura del pane nel forno aerotermo le analisi fatte da Einhol di varii cereali,
36o FoRoMeTRIA FoRoMETR1A
dietro il principio che i raccolti assorbo de 4o.º, e l'aumenta di un grado per ogni
no i succhi alimentari contenuti nel suolo decina di gradi che tiene al di sopra di
in proporzione diretta della sostanza nu quel limite inferiore.
tritiva che contengono essi medesimi, mas Col mezzo della scala forometrica di
sime nei loro grani. Mediante queste due Thaer, del pari che con quelle de' suoi
sorta di considerazioni parti trovò che un successori facile riesce, calcolare il valore
raccolto il quale succedesse immediata comparativo dei diversi avvicendamenti
mente e senza concimi a quello che ab e discernere quello che spossa meno il suo
biamo preso per tipo, produrrebbe 7,7o lo; ma il sistema sul quale si appoggia è
ettolitri dello stesso grano, donde con imperfetto. Non tutte le terre si possono
una semplice regola di proporzione de porre in una sola categoria; non tutte ce -
dusse esservi stato uno spossamento di 4o dono il 4o per 1 oo della loro fecondità, nè
per 1 oo.sul primo raccolto. Dallo stesso tutte mettono in azione i concimi in egual
metodo venne indotto ad attribuire uno proporzione; nè tutte finalmente ricevo
spossamento di 5o per 1oo sulla segala, no dal maggese lo stesso aumento di for
di 25 per 1 oo sull'orzo e sull'avena. Da za vegetativa. I termini della formula de
questi fatti risulta che per produrre un vono inoltre mutarsi secondo i climi :
ettolitro sopra un ettato il frumento con quindi il loro valore può essere alterato
suma 5° a 1 di fecondità, la segala 2,34, da molte cause variabili delle quali le quan
l'orzo 1,64 e l'avena 1,18. Si hanno varii tità fissate da Thaer sono per così dire i
mezzi di riparare la mancanza della fecon coefficienti. Così, per esempio, secondo de
dità od anche di aumentarla, edi principali Gasparin, vi sono nel mezzodì della Fran
sono i concimi, la riduzione della terra in cia alcuni terreni i quali senza concimi
pascoli ed il riposo della terra ove è in uso e mediante il solo maggese che ripetesi
il maggese. Thaer calcola che un carro di ogni due anni, possono produrre 8, 16 et
letame di 2.ooo libbre aumenti di a,55 tolitri per ettaro; posseggono adun
la fecondità di un ettaro ; senza d'altra que 65.º di fecondità e perchè vi possa
parte cercare di stabilire esattamente essere uguaglianza fra i raccolti anteriori
quanto influisca su questo effetto la qua e posteriori al maggese d'uopo è che que
lità del letame e quanto lo stato del suolo. sto somministri i 25.”,68 dei quali gli
Egli all'opposto riguarda quest'ultima 8, 16 ettolitri hanno spossato il suolo. Ora
condizione siccome direttamente influen in questo caso Thaer non avrebbe am
te sull'accrescimento della fecondità col
messo che i 2.º, 5o di restituzione; quin
riposo. A suo parere un terra che ha di nei terreni anzidetti vi avrebbe una
1 o º guadagna per ogni annata 4.º facoltà di riparazione doppia di quella
o - o
ao. - 6. dei climi ove egli faceva le sue osserva
3o.º 8.o zioni; adunque dando questi i 2.º,5o per
4o.° 1 o.º coefficiente alla formula della fecondità
5o.º I 1.º crescente del suolo, converrebbe nel caso
6o.º 1 a º di cui parliamo moltiplicare questo coef
Parimente il miglioramento prodotto dal ficiente per uno nell'Alemagna e per 2,08
maggese è proporzionato alla fecondità nel mezzodì della Francia per avere il
della terra al momento in cui viene po vero valore di entrambi questi terreni.
sta a coltura. Thaer calcola questo effet Questa distinzione non tardò molto ad
to a 1 o.” Per una terra che già ne posse esser fatta. De Wulfen comprese che la fe
fonometria FoRoMETRIA 36 I
condità doveva risultare e dai principi nu essere sempre una frazione dell'unita ;
trienti contenuti nel suolo e dall'attitudine poichè non vi è mai che una parte della
di questo suolo stesso ain porli azione per ricchezza che si trasforma in fecondità e
appropriarli alla vegetazione: Vide egli a per conseguenza questa deve essere sem
dunque nella fecondità la risultante della pre minore di quella. ll prodotto della
ricchezza del suolo in materie organiche moltiplica della ricchezza per l'attività è
assimilabili dai vegetali, e della sua azione adunque sempre minore del numero che
o della sua forza a renderli suscettibili di rappresenta la ricchezza.
questa assimilazione, elaborandoli per un 4°. Lo spossamento delsuolo prodotto
tempo più o meno lungo e trasformando dai cereali è proporzionato alla quantità
ne così la ricchezza in fecondità. Per di materia nutritiva contenuta nei grani,
questo riguardo diede egli all'agronome e questo spossamento si dee sottrare dal
tria il nome di statica agraria. Le opere numero che esprime la ricchezza.
nelle quali il de Wulfen espose queste 5°. Si può compensare la diminuzione
nuove idee rimasero fra noi sconosciute, d'attività del suolo e produrre un effetto
sicchè non potremo dare ai lettori se non analogo ad un aumento di questa attivi
che un'idea imperfetta del suo sistema, tà col dare al suolo stesso frequenti col
dietro a quel poco che ne dissero i gior ture.
mali Alemanni. Sembra che de Wulfen non abbia pre
1”. Il prodotto in cereali è in relazione
so a guida nelle sue stime e ne'suoi calco
diretta con la fecondità del suolo. li che alcune viste a priori e deduzioni
2”.Quando si conosce il numero di gradidi osservazioni vaghe di poca importanza
della fecondità (vale a dire apparente e poco numerose, nè siasi dato la cura di
mente quando si è fissato ad arbitrio un ſare egli stesso gli esperimenti necessari
numero qualunque che serve poi di mi per confermare l'aggiustatezza della in
sura invariabile per rappresentare il pro gegnosa sua ipotesi e per dare quel grado
dotto di un campo), trovansi i numeri che di esattezza che si conveniva alle sue de
devono rappresentare i due fattori della duzioni. -

icchezza e della attività, il prodotto dei Quello però che sotto questo riguardo
quali forma la fecondità, mediante la dif mancava alla sua teoria venne compiuto
ferenza dei prodotti che dà una stessa da de Voght proprietario del podere di
pianta coltivata due volte di seguito sul Flotbeck vicino ad Amburgo, e gli espe
medesimo campo, supponendola ciascuna rimenti cui questo si diede sono così ben
volta preceduta da un maggese, affinchè fatti, così vari e frequentemente ripetuti
l'attività resti uguale a se stessa; questa da ispirare una piena fiducia.
differenza è al grado di fecondità indicato Il proprietario di Flotbeck adottò il
dal primo raccolto quello che è lo spos sistema del de Wulfeu, ma vi introdusse
samento alla ricchezza. La proporzione un importante cangiamento sostituendo
così stabilita dà il fattore della ricchezza, alla parola attività l'altra potenza che
pel quale dividesi il numero dei gradi esprime un'altra maniera di considerare
della fecondità per avere il fattore del i fatti. In vero, secondo de Wulfen, l'eſ
l'attività. De Wulfen diede un metodo fetto della attività sulla ricchezza è una
venerale col linguaggio algebrico che ser fecondità inferiore a questa ricchezza
se a determinare questi due fattori. medesima, poichè, a suo dire, le sostanze
3”. Il valore numerico dell'attività deve organiche contenute nel suolo sono le so
Stºppi. Di Tecn. T. IX. 46
362 FoRoMETRIA FortoMETRIA
le materie che possano somministrare al questo punto esaminaronsi successiva
le piante principi nutritivi, e perchè la mente e con ogni diligenza le sue pro
propria loro massa è sempre superiore a prietà fisiche e chimiche,non che le piante
quella di questi principii elaborati. Secon che naturalmente produceva e se gli as
do de Voght all'opposto l'effetto della segnò per esprimere la sua potenza il
potenza sulla ricchezza è una fecondità numero 8, per la stessa ragione che ave
superiore a questa stessa ricchezza imper va fatto scegliere il numero 72 o per la
ciocchè egli ritiene che la terra abbia la espressione normale della fecondità. Per
facoltà di assorbire i fluidi atmosferici i trovare la naturale ricchezza di questo
quali insinuansi anche essi nei vegetali at suolo o la decomposizione precedente
traverso i succhiatoi delle loro radici delle sostanze organiche che conteneva
direttamente o combinati forse con alcu non rimaneva più che a dividere il nu
ni elementi del terriccio. Di là ne risulta mero 6oo esprimente la fecondità per la
che quei terreni che sembrano all'uno cifra 8 della potenza, nel qual modo si
aver minore attività, hanno per l'altro ottenne 75. Quel campo che aveva rice
più di potenza,e viceversa che quelli i qua vuto 5 vetture di letame per 21 ari aven
li hanno maggiore attività hanno minore do manifestato una fecondità di 72 ed
potenza, vale a dire che le due scale sono essendo la sua potenza la stessa che quel
inverse l'una dell'altra. De Voght prese la del secondo campo perchè trovavasi
per punto stabile della sua un campo nelle identiche condizioni, tranne quel
di 2 1 ari il quale avendo ricevuto 5 vet la del letame, ne risulta che 455 piedi
ture di letame per metà consumato, che cubici di letame per a 1 ari aumentarono
formano 455 piedi cubici, aveva prodot la ricchezza di 15º e la fecondità di 12 oº;
to 84o libbre di frumento in misure di quindi ogni vettura di letame aumentò
Amburgo, ossia 4 o6,8 i chilogrammi (cir di 3° il fattore della ricchezza e tale si è
ca 5 ettolitri e 55 littri); questa fecon l'effetto medio che de Voght attribuisce
dità venne indicata con la cifra 72o la alla specie di letame che adopera. Se un
quale determinò il numero delle divisioni campo che avesse ricevuto lo stesso con
comprese in una data estensione della sua cime, in circostanze uguali avesse pro
scala e che egli scelse perchè credeva in dotto più che 84o libbre, per esem
tal guisa di riavvicinare la sua misura a pio, 1 o5o sarebbe stato il risultamento
quella di de Wulfen. Mediante questa di una maggiore potenza. Per determi
unità metrica poteva il de Voght valutare narla si cercherebbe da prima la fecondità
la fecondità relativa degli altri suoi terreni che suppongono 1 o5o libbre proporzio
dietro una semplice regola di proporzio nalmente ad 84o libbre, quindi si divide
ne, conoscendo il loro prodotto. Fra que rebbero i 9ooº trovatisi per 9o, numero
sti saggi uno ve ne ha da notarsi per avere che in questo caso esprime la ricchezza,
servito di modello e di norma per la deter e si troverebbe ro” di potenza. Se con
minazione dei due fattori della fecondità. la stessa quantità di concime si produ
Un terreno posto immediatamente a lato cessero meno che 7oo libbre di frumento,
del primo produsse 7oo libbre di frumen le quali non suppongono che 6oo di fe
to la stessa annata, sulla stessa smperficie condità, converrebbe cercare la cagione
di 21 ari ed in circostanze del tutto eguali, della diminuzione della cifra della fecon
eccetto che non era si concimato. Posse dità nello scemamento della potenza e vi
deva adunque 6oo di fecondità. Stabilito si giungerebbe con un metodo analogo. In
FoRomeraia Foitometria 3 55
-

tal guisa de Voght misura la potenza del tosto dannosi che utili; ci insegna es
suolo dall'effetto che vi produce una stessa servi una proporzione da conservarsi
quantità di concime della medesima qua fra i gradi della potenza e quelli della
lità, rimanendo esattamente uguali tutte ricchezza secondo la fertilità più o meno
le altre circostanze. grande del suolo e secondo la specie dei
Alcune estranee influenze ed i fenome vegetali che vi si vuol coltivare. Così,
ni atmosferici principalmente possono far per esempio, a Flotbeck il colza esige
variare la potenza del suolo. Per sot 1 ooo gradi e non ne sostiene più che
trarsi quanto è possibile a queste cagioni 12 oo, e per conseguenza per essere col
di sconcerti de Voght scelse per base del tivato con vantaggio lo si dee porre in
suo sistema il frumento, essendo il rac terreni la cui potenza sia per lo meno
colto meno sensibile all'azione atmo di 1 oº. Le patate di qualità fina esigono
sferica. Inoltre tiene nota della tempe 8ooº, quelle comuni 6oo, l' orzo 65 o a
ratura e della sua influenza sulle fasi del 7ooº, la spergola 5oo”, ec.
la vegetazione; poscia combinando queste Con esperienze continuate per varii
osservazioni col giudizio dato dai pratici anni de Voght trovò che la produzione di
sulla produzione dell' annata per ogni 1oo libbre di frumento spossa 1°, 19 e le
specie di piante da lui coltivate, valuta di va 5 a 1 o per cento della potenza; che la
quanto per cento sia stata superiore od segala esercita lo stesso effetto sulla poten
inferiore alle annate medie ed innalza od za, ma spossa la fecondità di 1 o per 1 oo
abbassa in conseguenza la cifra della po di meno; che l'orzo spossa la ricchez
tenza, la quale moltiplicata con quella za al pari che la segala, e l'avena al pa
della ricchezza rimasta la stessa dà la ri del frumento; che nullameno i grani
differenza in più od in meno dell'annata di primavera non deteriorando il suolo,
relativamente ad una media. Del re la fecondità non è diminuita che dello
sto una sola annata non basta per fissa spossamento della ricchezza; che il sa
re irrevocabilmente la potenza del suolo, raceno rende alla potenza quello che to
ma occorrono molti confronti per arriva glie alla ricchezza; che le vecce e la
re ad una ragionevole certezza. spergola producono lo stesso effetto od
Poste così le prime basi della foro anche talvolta possono aggiugnere alla
metria valutasi con la maggiore facilità ilpotenza ed alla ricchezza; che il colza
grado della potenza quando si conosce spossa la ricchezza di 1°,6o, mentre in
quello della ricchezza, o il grado di que nalza la potenza di 5 per 1 oo; che le
st'ultima quando si è gia determinato quel patate levano 1/1 o di grado alla ricchez
lo dell'altra; si può sapere con una esat za, ma rendono 1 e mezzo alla potenza;
tezza cui era impossibile giugnere dap finalmente che il terzo taglio del trifo
.prima di quanto si aumenti la fecondità glio soversciato di tre a sei pollici au
con uguale quantità di letame sopra menta la potenza di 5 per 1 oo e la ric
campi di potenza diversa e di quanto più chezza di 6 a 1 2º. Mediante questi dati
considerabili saranno per conseguenza i è facile calcolare l'aumento o la dimi
prodotti. La forometria dà quindi i mez nuzione della fecondità secondo lo stato
ri di cunoscere quanto letame occorra preesistente de suoi due fattori. Malgra
ad un dato campo per farlo giugnere ad do questi immensi lavori de Voght non
una fecondità media al di là della quale potè giugnere ad un insieme sistematico
gli effetti dei concimi divengono piut di fatti generali e costanti, poichè cias
564 FoRTE Fontezza
cuno dei suoi dati dovrà subire nelle va Per compierla de Voght eresse una
rie località una correzione dipendente tavola destinata ad agevolare in quelpae
dalla differenza del clima ed anche del si ove l'agricoltura è più avanzata l'ap
suolo; ma stabilì sopra solidi fondamen-plicazione della scala forometrica al va
ti un metodo l'adozione del quale pro-lutamento dei raccolti espressi con pesi
curerà agli agricoltori tutti i vantaggi e misure di quei paesi. Per conoscere
che vanno uniti alla precisione ed all'e-qual numero può produrre un campo di
sattezza e che inutile sarebbe di anno- qualsiasi fecondità
Verare.

di ettolitri per ettaro in Francia dividasi il grado di fecondità per 28,56


Bushels Acre Inghilterra . - - 24,98
Viertel Bunder Brabante. - - - I 5,6
Mutt Juchart Svizzera (Berna) - 4o, o 7
Metzen Joch Austria . . . . . 5.4,66
Scheffel Morgen Prussia - 6o, a 1
Tonne misura Tonno areal Holstein. . . . 75,oo
Tebetrert Desiatine Russia - 5o,6o

Viceversa per conoscere il grado del Foate. Posto fortificato per guarda
la scala deducendolo dal prodotto e re un passo od un sito; prendesi anche
spresso in misure locali di superficie per cittadella.
e di capacità si moltiplicherebbe questo (ALBER 11. )
pel numero indicato per ogni paese. In Fonte. È una qualità di sapore co
questa maniera la tavola forometrica in me d'aceto e d'agrumi o di cipolle, agli,
dicando unicamente e semplicemente la scalogne, radici ed anche del pepe.
relazione fra il prodotto e la facoltà pro (ALBenti.)
duttiva non rende necessario alcun giu FORTEPIANO. V. PIANoFoRt e.
dizio sulle circostanze donde queste di FORTEZZA. Nel linguaggio delle
pendono e rende inutile in tal guisa le arti s'intende di tutto ciò che serve a
relazioni sempre più o meno incerte. Se maggiormente stabilire alcuna cosa, af
venisse adottata introdurrebbe maggiore finchè resista lungamente all' uso od agli
uniformità nel linguaggio agrario. sforzi cui dee essere sottoposta; così i
(T. YUNG.) valigiai dicono che l'infinta serve per
FORONOMIA. Scienza dell'equili fortezza del petto; i calzolai chiamano
brio e del moto dei fluidi e de solidi. fortezza tutto ciò che riveste l'interno
(V. STATICA, Moto, IDRAULICA ). della scarpa ; i sarti qualunque cosa con
(ALBERTI ) cui si soppanna o rinforza alcuna parte
FORRA. Franature o buche pro del vestito nell'interno; e similmente in
fonde che fra monte e monte si fanno altri analoghi casi.
per ordinario dalle acque quando scor (Ai.BERTI.)
rono in abbondanza ne'burratti. Foatezza. Qualità o sapore di ciò
- (ALBERTI. ) che è ſorte.
FORTE. Dicono i pescatori per fon (ALBERTI.)
rieae ( V. questa parola). (ALBERTI.) FoatezzA. Rocca, cittadella, propugna
Fonza FonzA 565
colo fatto con forte muraglia per difen sentate da pesi ad esse equivalenti. Così se
derle e tenere lontani i nemici, e si dice la forza motrice è la elasticità del vapore
anche per trincieramento ed ogni altro che preme sopra uno stantuffo si suol dire
luogo forte fatto a difesa. comunemente che la pressione ammonta
(ALBERTI.) ad un certo numero di chilogrammi per
FORTIERE od anche forte dicono i ogni pollice quadrato, volendosi dire con
pescatori a quel luogo scoglioso in mare ciò che produce lo stesso effetto nello
in cui crescono alghe ed altre piante ma spingere lo stantuffo lungo il cilindra
rine che servono di pastura al pesce, il che produrrebbe un peso di quel dato
quale perciò trovasi ivi in maggior copia. numero di chilogrammi posto sopra lo
(ALBERTI.) stantuffo medesimo. Così pure ben si
FORTIGNO. Che principia ad avere comprende potersi calcolare la resisten
il sapore forte. za siccome uguale a quella che oppor
(ALBERTI.) rebbe l'innalzamento di un dato peso, e
FORTORE. Sapore forte. di qui ne viene che quando si vuole mi
(ALBERTI.) surare una forza qualunque se la valuta
FORTUME. Cose di sapor forte, co dal peso che potrebbe sollevare e dall'
me agli, cipolle che anticamente dicevan altezza a cui potrebbe portarlo, come nel
si anch'esse agrumi. Dizionario abbiamo veduto.
e “ . (ALBERTI.) Quando una forza agisce per un solo
FORZA. Come abbiamo veduto nel istante, come accade nell'urto di una
Dizionario, sotto la parola forza propria palla che scorra sopra nn piano ben liscio
mente s'intende tutto ciò che muove o ed orizzontale contro un altra posta sul
tende a porre in moto un corpo inerte lo stesso piano, questa forza misurasi da
o se questo è già in movimento ad acce due elementi, vale a dire dalla massa e
lerarne, ritardarne, impedirne o deviar dal peso posto in moto e dalla velocità
ne il cammino. In questo articolo cre che acquista questa massa per l'urto ri
diamo conveniente considerare la forza cevuto. Se la palla colpita pesa sei chi
di per sè stessa indipendentemente dalla logrammi e gli venga comunicata una
cagione che la produce, riserbandoci a velocità di quattro metri al secondo, il
parlare di questa all' articolo motoRI, gli prodotto 6X4t24 serve di misura alla
effetti della forza essendo sempre i me forza dell'urto. In vero qualunque sia
desimi quando la quantità di questa for la massa posta in moto da una stessa
za è la stessa, sia dessa prodotta da forza, il prodotto della massa per la ve
-
motori animati, od inanimati, creati locità non cangia; se, per esempio, i sei
dalla natura o dall'arte. Qui adunque chilogrammi suaccennati riduconsi a tre,
non faremo che cercare di dar compi. a due od a uno chilogrammi, la velocità
mento o chiarezza maggiore a quelle par che era di 4 metri crescerà in propor
ti del lungo e bell'articolo del Diziona zione inversa, e diverrà relativamente,
rio che riguardano la forza in sè stessa. 8, oppure 12, oppure 24 metri, sicchè
Per rendere più semplici quelle re i 4 prodotti 6X4, 5 X8, 2 X i 2,
gole che riguardano le proprietà delle 1 X 24 avranno tutti lo stesso valore
macchine si possono considerare tanto la cioè 24. Ora egli è un fatto dimostrato
forza che loro dà il moto quanto la re dalla esperienza che ciascuna di queste
sistenza che oppongono siccome rappre differenti masse la quale venisse ad ur
366 FoRzA FoRzA
tare con la velocità sua propria una stes forza di 652 libbre; finalmente questo
sa massa in quiete le comunicherebbero pietra medesima posta sopra una piatta
tutte la stessa velocità. Queste masse con forma di legno e poggiata su rotoli, scor
le loro velocità sono adunque tutte for rerebbe sopra travi pure di legno con
ze uguali, ma l'una di queste forze è una forza di 22 libbre soltanto. Se non
rappresentata da un chilogramma tra che giunta questa stessa pietra al luogo
sportato a 24 metri in un secondo; una conveniente, può forse occorrere che
altra invece da 6 chilogrammi traspor venga innalzata, ed ecco allora la leva
tati a 4 metri soltanto pure in un secon accorrere in aiuto dell'uomo; sottopo
do; quindi la misura di tutte queste for mendo egli in fatti la cima di una lunga
ze e dell'urto che le ha prodotte, può spranga alla pietra e mettendo sotto
rappresentarsi pel numero 24 che ot questa spranga un appoggio molto vicino
tiensi moltiplicando la massa posta in alla pietra stessa, poscia tirando l'altro
moto per la velocità del movimento co capo della leva potrà questo percorrere
municatole. Questo numero dà quello uno spazio di 1 o, 2 o o più volte maggiore
che si chiama la quantità del moto. di quello che ſarà percorrere alla pietra,
Come si misurino le forze permanenti secondo che la proporzione fra la lun
si è a sufficienza mostrato nel Dizionario, ghezza deile braccia della leva dall'una
sicchè qui piuttosto ci occuperemo al e dall'altra parte dell'appoggio, sarà di
quanto dei cangiamenti in generale che 1 a 1 o, di 1 a 2 o, ec. In tal guisa la forza
la forza subisce nelle macchine e degli necessaria non sarà più che 1/1 o o di
effetti che ne conseguono. 1/ao del peso della pietra e rientrerà nel
;
Bene spesso avviene che la forza on limite in cui può essere superata da un
de puossi disporre è contenuta entro solo uomo. Si è questo adunque il van
certi limiti che non può oltrepassare ; taggio delle macchine che potendosi in
sovente però occorre con questa sola esse scambiare a volontà la velocità con
forza superare sforzi che oltrepassano la forza o viceversa, si può ottenere da
questo limite talora più e più centinaia di una piccola forza uno sforzo assai gran
volte, e questo risultamento sarebbe im de o da una grande forza un picco
possibile ad ottenersi se la meccanica lo effetto, ma molto a lungo continua
non accorresse in aiuto fornendoci nelle to; i MARTINELLI ci danno un esem
macchine semplici o composte, i mezzi pio del primo caso, gli oriuoli uno ce
di aumentare una forza mutando le re ne offrono del secondo. Non per questo
lazioni fra la velocità del motore e quel è da illudersi: una piccola forza non su
la dell'oggetto mosso. Così, per esempio, pera un grande sforzo che accumulando
un uomo che volesse portare una gros si, a quella stessa maniera che due perso
sa pietra di 1,o8o libbre di peso non vi ne l'una più ricca l'altra più povera pos
potrebbe certamente riuscire poichè le sono tutti e due depositare una ventina
sue forze non giungono a tanto. Se ei si di lire l'uno consegnando tutta la somma
adattasse a trascinare questa pietra sopra ad un tratto, l'altro una lira per giorno ;
una superficie orizzontale della stessa egli è certo che l'esborso d'ambe le parti
materia grossolanamente tagliata gli ba sarà eguale e che quegli che a forza di
sterebbe tirare con una forza di 758 porre a parte una lira ne avrà unito 2 o
libbre. La stessa pietra sarebbe da lui nulla avrà in ciò guadagnato. Lo stesso è
trascinata sopra travi di legno con una delle forze nelle macchine; se si avrà da
FortzA Foitz A 567
innalzare un peso di 2 o con una forza di ossia la quantità di unità dinamiche che
2 o basterà che questa scenda di un me ei produrrebbe, o lo sforzo totale onde
tro per innalzare il peso di un metro , sarebbe capace, se operasse per un tem
se invece si avrà da innalzare questo po determinato sul primo organo della
peso di 2o con una forza di uno sarà macchina immediatamente e senza alcun
duopo che quest'ultima discenda di 2o agente intermedio che conduca la sua
metri perchè il peso ascenda di uno, ed azione sino a questo primo organo. Que
ecco adunque anche in tal caso le 2 o sta quantità varia secondo le diverse ma
unità accumulate che fanno equilibrio niere come si fa agire il motore.
a 2o. Che se da questi astratti ragiona 2.º La potenza pratica del motore o
menti veniamo alla pratica delle mac il suo effetto dinamico, ed è questa quel
chine vedremo di più, come dicemmo nel la porzione della potenza del motore che
Dizionario, che esse famo pagare i van realmente si applica ad ogni sorta di re
taggi che recano consumando una parte sistenze produttive o no che dee supe
della forza motrice pegli attriti che ca rare il motore. Questa porzione varia
giomano, per la rigidezza delle corde secondo il modo come è applicato il mo
quando ve ne abbia (V. Attrito, conde, tore ed è quella che in ogni macchina
RIGIDEzzA), per le scosse che fan per viene raccolta dal primo organo.
dere una parte della forza viva, per la 3.º Lavoro dinamico di ſfinitivo ed è
flessibilità delle parti e per la poca soli questo quella porzione dell'effetto dina
dità delle basi (V. Macchina). Duopo è mico che rimane dopo superate tutte
adunque nella pratica distinguere la for le resistenze provenienti dagli organi
za assoluta del motore dall'effetto real meccanici intermedi. Questa porzione
mente utile che esso produce, la diffe varia secondo il numero la disposizine
renza fra i quali dipende da infinite cir e il modo di agire di questi organi ed è
costanze le pricipali essendo quelle che quella porzione della potenza del moto
qui sopra accennammo edalle quali è da re che viene comunicata dall' ultimo or
aggiugnersi l'altra importantissima del gano meccanico di qualsiasi macchina.
modo come l'azione del motore è appli Queste tre forze differenti misuransi
cata. Abbiamo in fatti veduto all'articolo dal numero di unità dinamiche che pos
Forza del Dizionario quanto diverso ef sono produrre. L'ultima è quella che
fetto ottenere si possa dalla forza del rappresenta l'effetto utile vale a dire il
l'uomo e degli animali secondo il modo lavoro industriale che risulta dalla mo
come se la mette in azione, e vedremo dificazione delle materie assoggettate al
meglio all'articolo Moroni di questo Sup l' azione del motore. Il confronto fra
plimento di quanta importanza sia il sa l'effetto dinamico del motore e la misu
per fare buon uso delle forze inanimate ra dell'effetto utile fa che si possa sta
che la natura ci presenta. bilire un confronto fra il valore pecunia
Una forza adunque da qualsiasi mato rio dell'effetto utile e del motore, com
re provenga allorchè voglia si porre in prendendo in questo prezzo il costo della
pratica, dee necessariamente sottostare macchina e dei riattamenti di essa. Que
ad una progressiva diminuzione la quale sto confronto è indispensabile ogni qual
può stabilirsi nelle tre gradazioni se volta si voglia calcolare la utilità della isti
guenti. tuzione di uno stabilimento industriale.
i " La potenza assoluta del motore, Inoltre quando si compera o si noleggia
368 Fonza FoRzA
un motore come, per esempio, una caduta numero come l'espressione del lavoro
di acqua, il proprietario la noleggia o la diſfinitivo calcolato immmediatamente
vende prendendo a norma il suo valore sull'albero orizzontale che la ruota fa
teorico assoluto; ma l'acquirente o que girare. Ma se la forza di rotazione di
gli che acquista il diritto temporario di quest'albero non viene immediatamente
usarne non può conoscere i vantaggi e applicata a vincere le resistenze o ad a
i discapiti del suo contratto se non ridu gire sulle sostanze che si hanno a lavo
cendo la intensità teorica del motore alla rare, converrà sottrarre dal numero o,6o
massima sua intensità pratica, vale a dire le perdite di forza cagionate dall'uso
ponendosi al caso di valutare quale degli organi meccanici intermedi e dopo
quantità sarà realmente disponibile di queste deduzioni soltanto si avrà l'effetto
quella forza che gli viene accordata. dinamico definitivo dal quale deducesi
Questa distinzione dell'effetto utile del l'effetto utile. In generale non ottenen
motore dall'effetto teorico giova altresì dosi questo effetto utile se non che pas
per la meccanica; poichè sapendosi che sando pegli intermedi della forza teorica
la potenza assoluta, per esempio, di una assoluta del motore e della forza pratica
caduta d'acqua è invariabile, mentre in dell'effetto dinamico trasmesso al primo
vece la sua potenza pratica può variare organo meccanico, e della porzione di
più o meno secondo il modo come la si questo effetto che costituisce il lavoro di
ottiene, evidentemente risulta la necessità namico definitivo, non si abbandoneran
di fare che questa potenza pratica si riav no i lavori in uno di questi termini in
vicini quanto mai è possibile alla potenza termedi che allorquando non sarà più
teorica che e quel limite che non si può possibile di riavvicinare il suo valore a
oltrepassare. - quello del termine precedente. Questi
La Ruota idraulica (V. questa parola) importanti lavori però, la cui riuscita ba
di Poncelet presenta un bell'esempio di sta quasi da sè sola a far prosperare le
quello che si dee fare per istudiarsi di officine, non potranno mai abbandonarsi
riavvicinare l'effetto teorico all'effetto senza pericolo ad uomini privi di pratica
utile, come pure per diminuire meno che e di teoria. La più brillante immagina
sia possibile questa intensità pratica zione e le migliori disposizioni non si
quando si vuole applicarla al primo orº fecondano da se stesse e senza quei due
gano di una macchina. In fatto la ruota possenti istro menti che si ottengono con
di Poncelet presenta notabilissimi van la cultura scientifica della mente e con
taggi sulle altre ruote idrauliche poichè l'osservazione giudiziosa e la pratica
l'effetto ad essa trasmesso dal motore esecuzione dei fatti, rimangono sterili o
giugne ai o,6o della potenza teorica del divengono anzi cagione di rovina. Chi
motore, stesso mentre invece nelle altre unque per conseguenza impiegherà i
ruote a pale l'azione di questo effetto non suoi capitali o gli altrui nell'edificare una
oltrepassa i o,25. Il numero o,6o è tutta officina o nell'eseguire lavori mecca
via realmente inferiore al vero sforzo di nici dovrà aver ricevuto una istruzione
namico, imperciocchè rappresenta quel affatto speciale o mancando di questa
la porzione di forza che rimane alla ruo dovrà cercare con ogni sforzo di procu
ta dopo aver vinto e la resistenza dell'a rarsela. La meccanica razionale gl' inse
ria e l'attrito dell'asse sopra i suoi guangnerà le leggi astratte del movimento,
cialetti, quindi Poncelet considera questo e quella applicata a ben adattate queste
Foaz A Foaz A 569
leggi alla pratica e a valutare quelle aversi la proporzione P m: P n : : A:
modificazioni che subiscono le macchi B, e sopra la tavola alla quale suppon
ne pel logorarsi delle parti che le fan gonsi attaccate le pulegge a, b segnisi il
no agire. Le conoscenze delle proprie paralellogrammo Pm o n, e la diagonale
tà fisiche dei corpi inorganici onde so di esso P o. Una sola i che agisca
no costruiti i congegni meccanici me nella direzione della diagonale Po e che
diante i quali generasi, ricevesi e tra abbia la stessa relazione con i pesi A e B
smettesi la potenza gli insegneranno che ha la diagonale P o coi lati Pm e P
i migliori mezzi di costruzione e le di n del paralellogrammo,produrrà nel punto
sposizioni migliori da adottarsi per por P la stessa pressione che vi producono
li in relazione coi vari agenti naturali. le azioni combinate insieme di A B. In
Munito di tutte queste cognizioni non prova di ciò siavi una terza puleggia c,
si lascerà trascinare nè pregiudizi ai erro collocata in maniera che la funicella P c
nei degli schiavi di una cieca abitudine, che vi passa sopra sia in direzione imme
nè dalle idee arrischiate, più ancora pe diatamente opposta a P o, e sospendasi
ricolose, di alcuni la cui malaugurata fe. ad essa un peso C che abbia la stessa
condità è diretta da una imperfetta teo proporzione ad A B che ha la diagonale
ITld.
P o con Pm e P n. Se il punto P viene
Abbiamo nel Dizionario a lungo spie allora lasciato in libertà rimane fermo
gato dietro quali teorie abbiasi a stabili nella posizione ove si trova, il che mostra
re la composizione delle forze o la riso che il peso C neutralizza gli effetti di A
luzione di esse quando parecchie agisco B e li mantiene in equilibrio.
no sopra un punto medesimo in direzione Se vogliamo estendere le investiga
diversa. Non sarà qui discaro il vedere zioni a tre o più forze che agiscano sul
la pratica applicazione di queste teorie, lo stesso punto la fig. 7 ce ne sommi
il modo cioè come si possano verificare nistra il mezzo. Sia in fatto P, come per
con l'esperienza i fatti nelle dimostra lo innanzi, il punto cui sono attaccate va
zioni asseriti. -

rie funicelle le quali passino sopra le pu


La fig. 6 della Tav. VIII delle Arti leggie a b c d tenendo in sospensione i
fisiche mostra in qual guisa si possa rende pesi A B C D. Prendesi una parte Pm
re palese la direzione di un punto soggetto della funicella P a e da m segnasi sulla
a due forze per la diagonale del paralel tavoletta cui è attaccato l'apparato una
logrammo formato sulle direzioni di queste linea paralella alla funicella P b e su que
forze medesime e nella proporzione del sta paralella prendesi una parte m n in
la intensità loro. Sia P un punto al quale modo che risulti P m: m n : : A : b.
sieno attaccate tre funi delle quali quelle Quindi da n segnasi una linea paralella
Pa e Pb passino sopra due pulegge fis alla fune P c e sopra questa paralella
se e tengano sospesi l'una il peso A l'al prendesi una parte n o, in maniera che
tra quello B. Il punto P è adunque ti si abbia m n : n o :: B: C. Alla stessa
rato dalle due forze A B nelle direzioni
maniera segnasi la linea o pparalella a
Pa e P b. Per sapere quale effetto pro Pd in maniera che sia n o : op: : C :
durrà ciascuna forza sul punto P pren D. Finalmente si uniscono i punti p P
donsi sulle funi le lunghezze Pm e P n, con una linea retta. Una sola forza che
cosicchè ciascuna di esse sia nella stessa
agisca nella direzione della linea Pp e
relazione che i pesi A B, in modo da che abbia con ciascuna delle altre forze
Suppl. Diz. Tecn. T. IX. 47
57o FoRzA FonzAto
quella stessa relazione che tiene la linea P FoRza motrice V. MeroRe,
p coi lati del poligono che sono paralelli Fonza centrifuga. V. Fonza.
alle altre forze, si produrrà sul punto P Fonza. In marineria dicesi far forza di
una pressione equivalente all'azione com vele e vale spiegar tutte le vele che può
binata delle forze A B C D. La verità di portare la nave per camminare quanto
questo fatto può stabilirsi con lo stesso più celeremente è possibile. -

mezzo usato nel caso antecedente. Basta (ALBERTI.)


per ciò che sia fissata al punto P una fu FORZARE le vele. Lo stesso che far
nicella che passi sopra la puleggia e, di forza di vele. V. FoazA.
sposta in guisa che la funicella P e sia la (ALBeari.)
continuazione della linea p P, e tenga at FORZATO. Propriamente è colui che
taccato un peso E il quale abbia la stessa è condannato al remo nelle galere, ma
proporzione coi pesi A B C D che ha il spesso ancora si intende sotto questo no
lato Pp cogli altri lati del poligono para me quello che la legge condanna a lavori
lelli alle altre funicelle. In tal caso il pun pubblici per un certo numero d'anni e
to Primarrà fermo nel luogo ove si trova talvolta anche per tutta la vita. Nei porti
avendovi equilibrio tra la forza E e gli di mare principalmente vi hanno mag
effetti combinati delle altre forze A B C giori depositi di condannati ai lavori
D. Se cangiasi il peso E con uno minore forzati negli arsenali o nei cantieri di
vedesi il peso P muoversi fino a tanto costruzione. I vantaggi che reca questa
che trovisi in una posizione nella quale i istituzione e pel conservare le forze e la
lati del poligono sieno proporzionali ai salute dei prigionieri e per l'accostumarli
pesi attaccati alle funi cui sono paralelli. ad una vita attiva ed istruirli in alcuni
Se finalmente si vuol vedere un corpo materiali lavori sicchè possano approfit
spinto da due forze in direzioni diverse tarne se tornano in società ; le economie
muoversi per la diagonale del paralello che reca agli stati l'avere i lavori eseguiti
grammo formato sulla direzione di queste a prezzo molto più basso, e il risparmiare
forze, basta prendere un assicella A B C le spese di mantenimento di quei prigio
D (fig. 8) in forma di paralellogrammo nieri che le compensano con le loro fati
che tenga in un angolo una palla che vi che; tutti questi ottimi risultamenti non
possa rotolar sopra ; nello stesso ango bastano a guarentire questa misura dal
lo sienvi due molle G G', cosicchè G spin le critiche di taluni, i quali considerando
ga la palla nella direzione A, B, e G' la cosa sotto un solo aspetto si lagnano
la cacci nella direzione A D. Se si del danno che ne viene agli operai della
fanno scattare entrambe queste molle nel città ove sono i forzati per la diminu
lo stesso istante si vedrà la palla muover zione di lavoro e di guadagno per con
si lungo la diagonale e portarsi in C. Per seguenza che loro ne deriva. Non
chè ciò accada però è necessario che la mancano però ragioni da contrapporre
forza delle due molle GG sia nella stes a questi lamenti e la prima e più impor
sa proporzione che la lunghezza dei lati tante si è quella che il più delle volte i
della tavola. Si può anche fare la tavola lavori che si fanno eseguire ai forzati e
quadrata ed in allora le molle G G de non si intraprenderebbero altrimente se
vono avere la stessa forza non inducesse a ciò la tenuità del costo
(C. MeNIAUD – P. M. Roger – della mano d'opera. E siccome oltre ai
G“M) forzati occorrono sovente operai di già
Fosfati FosFATI 371
esperti che li dirigano ed ai quali pos una piccola quantità di fosſato di magne
sansi affidare le parti più difficili del la sia, costituisce le ossa di tutti gli animali,
voro, così bene spesso nè viene anzi agli e che in Ispagna a Logrosan forma inte
artigiani un lucro che non avrebbero a re colline.
vuto altrimente. Oltre di ciò, siccome La composizione dei fosfati è notabi
non si sarebbe potuto impedire a que le. L'acido fosforico si unisce alle basi
sti individui di darsi a qualsiasi arte, co in cinque proporzioni diverse : si co
sì questo loro diritto viene trasfuso nel noscono fosfati neutri, sesquifosfati,
governo che dispone di essi a suo piaci bifosfati, fosfati sesquibasici, e fosfati bi
mento. Per tutti questi motivi ne sem basici. Nei fosfati neutri la quantità d'os
brano infondate le accuse contro il siste sigeno dell'ossido sta alla quantità d'os
ma dei lavori forzati, i quali, allorquan sigeno dell'acido come 2 a 5.
do siano convenientemente diretti, pos I fosfati dei metalli facili ad ossidarsi
sono tornare allo Stato di grandissimo esposti all'azione del calore, non si de
utile. (G*M.) compongono, perchè l'acido fosforico è
Fonzato. Dicesi quel vino che si è fisso ed indecomponibile, od almeno non
fabbricato in vasi chiusi pel che dalla si volatilizza che difficilmente, quando
fermentazione così inceppata acquista è combinato con ossidi fissi anch'essi.
forza maggiore (V. Vino.) Quelli di metalli difficilmente ossidabili
(G“M.) vengono al contrario distrutti dal fuoco,
Fonzato. Dicesi d'una specie di TA perdendo la base il suo ossigeno. Sem
sacco (V. questa parola). bra però che tra questi, il fosfato d'ar
- (ALBERTI.) gento resista ad una temperatura molto
FORZIERINAIO. T. STIPETTAIo. elevata.
FORZORE. Sapore di roare ( v. I corpi combustibili semplici non
questa parola ). metallici decompongono i fosfati. Se si
(ALBERTI.) calcina un miscuglio di carbone e di fo
FOSFATICO. (Acino). Sotto questo sfato, la cui base sia irriducibile con
nome si indica talora l'acido ipofosfori quella sostanza, si ottiene del gas ossido
co composto di 44,53 di fosforo e 55, di carbonio, del fosforo, ed un sottofo
67 di ossigeno. Non si ha mai potuto sfato, che contiene più o meno di base
ottenerlo privo di acqua e come si è secondo la diversa affinità di questa base
detto all'articolo acido fosforico del Di per l'acido. Se si opera con un fosfato
zionario non ha alcun uso nelle arti, nè il cui ossido possa ridursi col carbone, si
conviene quindi farne ulteriormente pa ottiene dell'acido carbonico, o dell'ossi
rola. (G“M.) do di carbonio, ed un fosfuro metallico.
FOSFATI. Si trovano in natura un Non si formerebbe fosfuro se la tem
dici fosfati o sottofosfati e sono quelli peratura fosse troppo elevata e il fosfuro
di calce, di piombo, di ferro, di soda, di potesse venir decomposto dal calore, e si
magnesia, d'ammoniaca e di magnesia, può anche dire che nella maggior parte
di potassa, di manganese e di ferro, d'al dei casi, il fosfuro è in questo caso allo
lumina, di rame, d'urano. Il fosfato di stato di sottofosfuro. I fosfati dei metalli
calce naturale è il solo che sia abbon più facilmente ossidabili non si decom
dante, siccome quello che mescolato con pongono che ad una temperatura ele
la gelatina, col carbonato calcare, e con vata; quelli dei meno ossidabili esigono
572 FosFAT1 FosrATI
una temperatura molto minore; quelli di acido. Ecco il perchè quando si ver
dei metalli nou ossidabili quasi affatto si sa dell'acido fosforico nell'acqua di ba
decompongono con facilità. rite, di stronziana o di calce, si forma un
L'analogia del boro col carbonio da precipitato che scompare all'istante in
luogo a credere che questo corpo com un accesso d'acido. La barite, la stron
bustibile agirebbe sui fosfati nella stessa ziana e la calce sono le basi che hanno
maniera del carbone, con la differenza la maggior tendenza a combinarsi con l'a
che, siccome l'acido borico è solido, e cido fosforico coll'intervento dell'acqua,
tende a combinarsi con l'ossido del fosfa poichè intorbidano la soluzione dei fo
to, così si produrrebbe un borato, ed il sfati di potassa, di soda e d'ammoniaca.
fosforo si volatilizzerebbe. Ciò non ostan La potassa però, la soda e l'ammoniaca
te in alcuni casi si otterrebbe un fosfu si impossessano di una parte dell'acido
ro e dell'acido borico. dei fosfati neutri di barite, di stronziana
L'idrogeno dee decomporre ad una e di calce, e li fanno passare allo stato
temperatura elevatissima i fosfati dei me di sottofosfati. Tutti gli acidi un poco
talli che hanno grande affinità con l'os forti decompongono in parte i fosfati
sigeno, dee formarsi dell'acqua, e del fo neutri, e li trasformano in fosfati acidi;
sforo in vapore, che mescolato con l'ec ora, siccome tutti i fosfati acidi sono so
cesso d'idrogeno, potrebbe dargli l'ap lubili, e tutti gli altri sali, eccettuati solo
parenza dell'idrogeno fosforato; ma que alcuni, lo sono egualmente in un ecces
sto gas non può essere ottenuto poichè so del loro acido, ne segue che con l'aci
supponendo ancora che venisse prodotto, do fosforico si scioglieranno tutti i fosfa
sarebbe tosto decomposto per effetto ti, e vi si giungerà egualmente con quasi
della temperatura elevata, cui sarebbe tutti gli altri acidi. Coll'acido nitrico
sottoposto. Coi fosfati degli altri metalli, si possono sciogliere tutti i fosfati. L'a
si ottiene dell'acqua, un fosfuro metalli cido solforico toglie anch'esso compiuta
co e del fosfuro in vapore. mente la barite e l'ossido di piombo al
Il fosforo non può avere azione che l'acido fosforico.
sui fosfati la cui base è di facile ridu Allorchè questi sali sono allo stato soli
zione; ripristina l'ossido di questi fo do, vi si riconosce la esistenza del fosforo
sfati e si ottiene dell'acido fosforico ed facendo fondere al cannello sul carbone
un fosfuro metallico. una piccola quantità del sale mescolato
Ciò che abbiamo detto del fosforo, si con l'acido borico, quando la massa non
applica anche allo zolfo; se la tempera rigonfiasi più ed il vetro è in fusione
tura non è elevata di troppo, si produr tranquilla si aggiunge un piccolo pez
nà del gas acido solforoso, ed un solfuro zetto di fil di ferro fino; poi riscaldasi
metallico. Questi diversi fenomeni si com il globulo quanto fortemente si può.
prenderanno esattamente, quando si ab L'acido fosforico viene ripristinato, ed
bia presente che l'acido fosforico ha il fosforo forma col ferro un fosſuro che
poca affinità per gli ossidi facili a ridur fondesi in un globulo che si ritrae con
si, e che un metallo non si combina ad l'estremità di un coltello calamitato, do
un acido, che in quanto sia ossidato. po avere spezzato il vetro già raffredda
I fosfati di soda e di potassa sono i to. Se il sale non contiene tanto fosforo
soli che siano solubili nell'acqua, ma da fondere tutto il ferro, il filo di ferro
tutti lo divengono mediante un eccesso è più grosso ove la sua superficie è co
Fosr ATI Fosrari 575
perta di fosfuro fuso: questo effetto de stalline, proprietà particolare del fosſato
v' essere distinto da quella inugua di piombo.
glianza che proviene quando il ferro Engelhart aveva osservato che l'aci
non contiene fosforo, dall'essersi ossi do fosforico precipitava l'allumina,men
date le estremità, mentre nel mezzo ri tre Berzelio, e quasi tutti i chimici am
mase intatto. Quando il fosfato è allo unettevano il contrario. Esaminando il
stato di soluzione si scopre l'acido fatto con attenzione Engelhart si avvide
fosforico aggiungendovi dell'acqua di che la precipitazione non aveva luogo
calce che precipita del fosfato di calce che con l'acido recentemente arroventato,
in forma di materia bianca, fioccosa e e che questa proprietà si perdeva a ca
quasi gelatinosa, in cui si scopre la esi po di qualche tempo. Dal canto suo
stenza del fosforo trattandola al cannel Clark ha riconosciuto nel fosfato di soda
lo, con acido borico e filo di ferro. I fo arroventato particolari proprietà, e
sfati metallici insolubili nell'acqua, o Gay-Lussac si è assicurato che queste
quelli in cui la ripristinazione del me modificazioni singolari dipendevano dalla
tallo renderebbe il risultamento confuso stessa causa della precedente, ed è la
si disciolgono con un po' d'acido idro formazione di sali prodotti dall'acido
clorico, o si mescono con quest'acido ; pirofosforico o pirofosfati. Così con l'a
dopo di che si satura il liquore acido, a cido fosforico recentemente riscaldato
freddo, con idrato di ferro recentemen si ottengono dei pirofosfati diversi dai
te precipitato, lo si feltra e lo si fa bol fosfati ordinari. Questi stessi pirofosfati
lire; precipitasi allora un sottosale di si riproducono col riscaldare a rosso
ferro, che contiene l'acido fosforico; se i fosfati ordinari.
ne dimostra la esistenza, come sopra,me Fosfato d'allumina. Se si satura l'a
diante l'acido borico e il ferro. The cido fosforico con la quantità di allumi
mard e Vauquelin indicarono il seguente ma strettamente necessaria si ottiene una
metodo per provare la esistenza del fo massa bianca, polverosa, scipita ed in
sforo in un sale. Mettesi il saggiuolo al solubile nell'acqua. Se l'acido solfori
fondo di un tubo di vetro chiuso, e do co è in eccesso scioglie il fosfato e si for
po averne scacciata tutta la umidità vi si ma un sale acido che ha l'apparenza di
aggiunge del potassio e riscaldasi: l'ec una massa gommosa deliquescente. Fon
cesso del potassio si sublima. Dopo il dendo il sale neutro ottiensi un vetro
raffreddamento, si mette del mercurio che somiglia alla porcellana, il sale aci
nel tubo, lo si riscalda lentamente fin do all'opposto dà un vetro trasparente.
chè il potassio sia combinato con esso, e Gli alcali e le terre alcaline, gli acidi ni
lo si versa fuori del tubo , vi si soffia trico, solforico ed idroclorico, decom
poi dell'aria umida, e si ritrae la mate pongono questo solfato Incontrasi nel
mia dopo alcuni istanti; se contenesse regno minerale un fosſato bibasico cui
del fosforo, spanderebbe un odore sen si dà il nome di vavvellite ed è sotto
sibilissimo di fosfuro d'idrogeno. forma di cristalli radiati che contengono
Un altro carattere de' fosfati consiste 27,8 di acqua di cristallizzazione. Un
nel dare le loro dissoluzioni neutre, me sale doppio cioè un fosfato di allumina
scolate con nitrato di piombo, un preci e di litinia trovasi benchè di rado a
pitato che, fuso al cannello, foggiasi, al Charsdorf in Sassonia e dicesi ambligo
punto in cui si solidifica in faccette cri nite.
374 FosfATI Fosr ATI
Fosfato d'ammoniaca. Secondo Ber zione calda e metterla a cristallizzare in
zelio l'acido fosforico combinasi in tre luogo freddo. Non lo si dee evaporare,
proporzioni con l'ammoniaca formando poichè l'ammoniaca si volatilizzerebbe
un fosfato neutro, un bisfosfato od un e il liquore, divenuto acido, non darebbe
sottofosfato d'ammoniaca. cristalli, o assai pochi. Cristallizzato il
Gay-Lussac trovò che immergendo le sal doppio, rimane nel liquore del cloru
tele di lino od in generale i tessuti com ro di sodio. Il sale fiorisce all'aria, e
bustibili, in una soluzione salina, poi di perde con la sua acqua di cristallizzazio
seccandole divengono meno combustibili zione una parte della sua ammoniaca.
quando i sali adoperati sono fusibili e Riscaldato al cammello sopra il carbone,
contengono elementi volatili. I sali fissi e fondesi con effervescenza, svolge della
poco fusibili non producono alcun eſietto. ammoniaca, e lascia da ultimo una per
La esistenza di questi sali non impedisce la di bisfosfato di soda, che conserva la
che il tessuto venga distrutto e carboniz sua limpidezza dopo il raffreddamento.Si
zato dal calore; ma non può ardere, e usa nella medesima guisa che il borrace
spegnesi tosto ch” esce dal fuoco. Que pegli assaggi al cannello.
sto effetto da un lato proviene perchè le Fosfato di calce. La calce forma con
parti del sale che si volatilizzano, mesciu l'acido fosforico un numero di combi
te ai gas provenienti dal tessuto bruciato, nazioni maggiore d'ogni altra base. E
diminuiscono la combustibilità di esso, e probabile che, senza la mobilità dei suoi
d' altro lato perchè il sale fuso penetra elementi e senza la proprietà ond'è
la massa carboniosa e impedisce che l'a provveduto di poter soggiacere a picco
ria venga a contatto col carbone. Trova li cangiamenti nella sua composizione, il
egli quindi utile per ottener questo ef fosfato di calce non potrebbe nell'eco
fetto un miscuglio di parti uguali di fo nomia animale e vegetale soddisfare alle
sfato di ammoniaca e di sale ammoniaco funzioni che lo rendono tanto importan
o di uguali parti di sale ammoniaco e di te. Lo si trova spesso ne liquori animali,
borrace. Perchè il tessuto divenga com si allo stato di soluzione nell'acido lat
piutamente incombustibile è duopo che tico, come nel latte, nel succo delle car
contenga allo stato secco un quinto del ni e nell'urina, o come parte costituen
suo peso dei sali. Impiegasi pure il fosfato te delle materie solide, quali il bianco
di ammoniaca come fondente e per co d'uovo, dalle quali non si può separar
lorare il vetro. lo senza decomporle; in queste combi
Avvi un sale doppio di fosfato di am nazioni partecipa della solubilità di quel
moniaca e di soda, il quale s'incontra in le sostanze. E peraltro probabile che non
quantità abbastanza considerevole nella esista del tutto formato in queste mate
urina, donde si può estrarlo con l'evapo rie animali, e che i suoi elementi riuni
zione, dopo la decomposizione dell'urea. scansi a scapito di queste materie, e per
Per purificarlo conviene fargli provare effetto della distruzione che provano nèl
varle cristallizzazioni. Il miglior metodo l'interno del corpo e nel luogo stesso
di prepararlo è quello di far fondere in cui deve agire allo stato di fosfato di
in due parti d'acqua sei a sette parti di calce.
fosfato di soda cristallizzato, disciorre Allorquando si evapora del fosfato
in questo licore una parte di sale ammo acido di celee riducendolo alla densità
miaco in polvere fina; feltrare la dissolu di un siroppo, conserva la proprietà di
Fosr Ari Fossati 575
senta difficoltà. Per dare il fuoco conve
sciogliersi compiutamente nell' acqua.
ma quando lo si arroventa si fonde in niente basta porre il crogiuolo in un
un vetro insolubile. fornello, circondarlo di carboni, lascian
Del modo come si ottenga questo sa doli consumare interamente. Qualche
le, principalmente dalle ossa abbastanza volta l'azzurro di Thénard ha una tin
dicemmo nel Dizionario, come ivi pure ta verdastra che proviene dalla reazione
vedemmo adoperarsi specialmente il bi di qualche sostanza carboniosa sull'ossi
fosfato per la preparazione del fosforo e do di cobalto e sull' acido fosforico, dal
dei fosfati alcalini. Qui aggiugneremo che risulta un poco di fosfuro di cobal
adoperarsi anche il fosfato di calce per to. Per correggere questo difetto si me
farne coppelle e per dare una tinta opa sce la materia con alcuni centesimi di
lima al vetro, potendosi ottenere una so ossido rosso di mercurio e si riscalda di
stanza vitrea da quasi tutte le combina nuovo. Il colore azzurro si trova rista
zioni dell'acido fosforico con la calce. bilito; ma quando il fosfato adoperato
Inoltre è pur da notarsi che il fosfato contiene del ferro, la tinta verdastra che
sesquibasico, composto di 54,49 di calce ne risulta non può essere distrutta.
e 45,51 di acido, costituisce intere colli Fosfato di ferro. Si conoscono due
me a Logrosan nella Estremadura, ove fosfati di ferro, vale a dire il fosſato di
si adopera come pietra da fabbriche. protossido di ferro e quello di perossido;
Talvolta, ma di rado, trovasi anche que ne parleremo separatamente.
sto stesso sale cristallizzato in prismi Il fosfato di protossido di ferro ot
esaedri schiacciati, nel qual caso si dice tiensi precipitando il solfato di protossi
apatite. do di ferro con un fosſato. Il precipita
Fosfato di cobalto. Il fosfato di co to insolubile nell'acqua è bianco, ma
balto ottenuto con la doppia decomposi stando all'aria diviene azzurro e col
zione col mezzo del solfato di cobalto e tempo acquista una tinta molto carica.
del fosfato di soda è di colore azzurro Questo cangiamento deriva dal passare
violaceo, che passa al rosa quando è sta che fa il protossido di ferro allo stato in
to seccato all'aria. E insolubile, inde parte di perossido pel che il sale si con
componibile col solo calore, decomponi verte in un sale doppio composto di
bile col carbone, cogli alcali e cogli idro solfato neutro di protossido di ferro e di
solfati alcalini. Si fa uso di questo fo. sotto fosfato di perossido di ferro. Co
sfato per la preparazione dell'azzurro stituisce un minerale che talvolta trovasi
di Thenard (V. questa parola); si prende bianco in natura, ma che appena viene
una parte in volume di fosfato ancora esposto all'aria diviene azzurro: più spes
idrato e 8 parti d'allumina egualmente so poi si incontra in istato polverosoe
idrata, ma ben lavata; si mescolano in di già tinto in azzurro, e se gli dà mala
timamente le due sostanze; si seccano mente il nome di azzurro di Berlino. Se
dapprima in una stufa, indi si riscalda lo trovò cristallizzato di un colore az
no a rosso e si ottiene un colore di un zurro carico nell'isola di Francia,
bellissimo azzurro. - .. . . , Il fosfato di perossido di ferro si ot
Quando il fosfato di cobalto è priva tiene versando un fosſato nella dissolu
to di ferro, l'allumina ben pura, ed il zione. Lo si ottiene versando un fosfato
miscuglio fatto esattamente, la prepara nella dissoluzione d'un sale di ferro. Il
zione dell'azzurro di Thénard non pre precipitato è una polvere bianca, insolu
576 Fosf Art Fosp Art
bile, che non si altera all'aria, perde una al perossido di ferro, e non viene più al
parte della sua acqua, ed imbruna allor terata da una maggior quantità d'alcali;
chè si calcina; gli acidi la sciolgono facil questa polvere è un sottofosfato di ferro.
mente; riscaldata al cannello, sopra il Trovausi anche combinazioni doppie
carbone, si fonde e convertesi in un glo cioè fosfati di protossido di ferro e di
bulo grigio-cinereo; e quando la s'intro protossido di manganese come l'Hurauli
duce in un crogiuolo brascato ed espo te e l'Hetepogite, dei quali però, non a
nesi, coperta di flusso, ad una tempera vendo ancora utili usi, nè essendosi rin
tura più elevata, il carbone la riduce allo venuti in gran copia, tralasciamo di par
stato di fosfuro di ferro. Talvolta ritro lare.
vasi questo sale nelle miniere di ferro, Fosfato di magnesia. Trovasi nelle
che sono in tal caso di cattiva qualità; parti solide e liquide degli animali, seb
poichè nell'alto fornello il fosfato ridu bene in quantità molto meno considere
cesi facilmente allo stato di fosfuro, che vole del fosfato di calce, ed in propor
si combina colla ghisa e produce un fer zione relativa un po' maggiore nelle se
ro fragile a freddo. Puossi ottenere del menti di diverse specie di graminacee. Il
ferro in ispranghe di buonissima qua miglior mezzo per ottenerlo sotto forma
lità, anche con una miniera contenente cristallina, è quello di versare goccia a
del fosfato di calce, se si eseguisce la e goccia dell'acido fosforico in una soluzio
strazione del ferro con molta diligenza, ne di acetato di magnesia, e far evaporare
e si assortiscono bene i minerali che sot la soluzione. Portato ad una temperatura
tomettonsi alla operazione; ma quando elevata si fonde in un vetro trasparente.
la miniera contiene anche fosfato di fer Fosfato di mercurio. Il mercurio me
ro, è impossibile trarne un buon metallo. tallico non è attaccato dall'acido fosfo
Questo sale non entra nella composizio rico, ma questo si combina però facil
ne della miniera, ma in quella della gan mente tanto con l'ossido che col protos
ga, e si può quindi in piccolo liberarne il sido di quel metallo. Si può produrre fa
minerale, e separare la miniera di ferro cilmente il fosfato aggiungendo ad una so
mediante la calamita. Se si fa poi dige luzione di nitrato di mercurio del fosfato
rire per alcuni giorni la ganga ridotta in di da sciolto fino a tanto che conti
polvere fina con acido nitrico puro di nua a seguirne un precipitato. Il sale ca
luito con 5o a 4o volte il suo peso di de al fondo in forma di polvere bianca
acqua, tenendo il miscuglio alla tempe che deesi lavare e seccare. E molto diffici
ratura di 2oº ed evaporando la soluzio le a sciogliersi, ma divien più solubile ag
ne fino a secchezza, o fino che tutto l'a giungendovi un eccesso di acido fosfori
cido libero sia scacciato, ottiensi un resi co. Stropicciato nell'oscurità diviene fo
duo bianco, gelatinoso, donde l'acqua sforescente ; distillato, massime con ag
discioglie i nitrati di protossido di ferro, giunta di carbone, produce del fosforo.
lasciando il fosfato di ferro sotto forma Impiegasi in medicina.
d'una polvere bianca. D'ordinario, que Fostato di piombo. Il fosfato di piom
sta contiene un po' d'acido silicico, dal bo è un minerale importante; ve ne sono
quale si può liberarla sciogliendola nel miniere in escavazione. Se le trova a
l'acido nitrico. Il fosfato di ferro neutro, Zschopau, Glausthal, Freyburg nella
messo a digerire colla potassa caustica, Brisgovia, a Leodhills e Beresofsk. E
lascia una polvere rossa che, rassomiglia spesso cristallizzato in prismi esaedri, è
FosFATI FosFITI 577
trasparente, verde e qualche volta gial verdi di splendore metallico; con la cal
lastro, bruno od anche violetto ; la sua cinazione perde dell'acqua e imbrunisce.
densità è uguale a 6,95 ; oltre all'acido Per fare l'analisi di questi fosfati si di
fosforico l'analisi vi indica del cloro; è sciolgono negli acidſì il che riesce faci
insolubile nell'acqua e meno solubile le, e permette di separare il fosfato dalla
negli acidi di molti altri fosfati metallici; sua matrice. Si discioglie d' ordinario il
si discioglie però nell'acido nitrico e vie fosfato nell'acido nitrico, si neutralizza
ne precipitato da questa soluzione dagli il liquore e se ne precipita l'acido fosfo
alcali. Si discioglie anche negli alcali cau rico col mezzo dell'acetato di piombo.
stici e ne viene precipitato dagli acidi; è Dopo di avere raccolto il fosfato di
decomposto dall'acido solforico bollente. piombo, si tratta il liquore col solfato di
Il fosfato neutro si ottiene col precipi soda per isbarazzarlo di tutto l'eccesso
tare del cloruro di piombo col fosfato di piombo. Se ne precipita finalmente il
d'ammoniaca. Si fonde questo facil deutossido di rame con la potassa.
mente al cannello, e si cristallizza col Affinchè l'analisi sia esatta, è indi
raffreddamento in poliedri ben determi spensabile determinare le proporzioni
nati. Riscaldato col carbone, si riduce del fosfato di piombo ottenuto, che pos
compiutamente, e dà del fosforo, ma sono variare. Si decompone adunque
questa riduzione non ha luogo che ad l'acido solforico e si deduce la quantità
una temperatura elevatissima. Il piombo di base che contiene da quella del solfa
trovasi posto in libertà; l'ossido di car to di piombo che può dare. -

bonio ed il fosforo si sviluppano. Il fo Fosfato di stronziana. Preparasi que


sfato basico di piombo ha una grande sto sale innaffiando il carbonato di stron
tendenza a convertirsi in fosfato neutro; ziana con acido fosforico, oppure me
laonde sotto l'influenza degli agenti ri scendo le soluzioni del nitrato o del
ducenti, come il carbone o l'idrogeno, si l'idroclorato di stronziana con una solu
cangia in fosfato neutro ed in piombo zione di un fosfato alcalino, precipita
metallico. una polvere bianca che è il fosſato di
Evvi una varietà notabile di fosfato di stronziana. Fondesi questo ad un'alta
piombo naturale, cioè il fosfato di co temperatura in uno smalto bianco, e
lor ranciato che contiene del cromato di sparge quando è in pieno flusso sul car
piombo. - bone ove poggia una luce fosforica ros
Fosfato di rame. Trovasi in natura so-porporina.
l'acido fosforico combinato con l'ossido Sono questi i fosfati sui quali abbiamo
di rame a Firneberg in vicinanza di creduto far qui qualche cenno in aggiun
Rheinbreidbach al Reno; ha una tinta ta a quanto trovasi nel Dizionario.
tra il verderame ed il verde di smeral (BeazeLio – DEMAs – PaveN – grovAN
do; è opaco per lo più di splendore se NI Pozzi – RICHARD FILIPPo.)
taceo, la spezzatura è a fibre dilicate Di FOSFERO. Dicevasi anticamente il
rado trovasi in piccolissimi cristalli a sei FosFoRo (V. questa parola).
lati ordinariamente è a grappoli oppure (ALBERTI.)
reniforme. Incontrasi pure un fosfato bi FOSFITI. Nei fosfiti ueutri la quan
basico talvolta a Liebethen; il più delle tità di ossigeno dell'ossido sta a quella
volte è ivi in masse di color verde cari dell'acido come due a tre. Relativamen
co, e si cristallizza anche in cristalli te alla esistenza del fosforo, offrono gli
Suppl. Div. Tecn, T. IX, 48
378 FosFITI Fosforica
stessi caratteri de fosfati : ma ne diffe però nell'alcole. Non trovasi alcnn fi
riscono poiche danno, colla calcinazio sfito in natura, ma si ottengono combi
me del fosforo e del gas idrogeno, o del nando direttamente l'acido fosforoso
gas fosfuro d'idrogeno che s'infiamma, con le basi.
e lasciamo per residuo un fosſato, avente Basterà l'aver qui accennate queste
d'ordinario una tinta rossastra, che di generali proprietà dei fosfiti, e non es
pende dalla esistenza d'un po' di fosforo sendovi alcuno di questi sali che interessi
in uno stato particolare, nel quale non alle arti, ometteremo di parlarne separa
viene volatilizzato dal calore rovente. tamente.
Le loro dissoluzioni hanno un sapore ( BERzeLio – DUMAs – Giovanni
agliaceo d'acido fosforoso; ripristinano Pozzi).
le soluzioni d'oro, d'argento e di mer FOSFOLITE o FOSFOLITO. Sor
curio con le quali si fanno riscaldare, e ta di pietra lucente, già detta calce ſo
ne precipitano i metalli allo stato ripri sfatica od apatite e così denominata da
stinato. I fosfiti meno solubili, che si Rirwan. -

precipitano per doppia decomposizione, - (LUIGI Bossi.)


rimangono d'ordinario lungo tempo di FOSFORESCENZA. Quella facoltà
sciolti nel liquore, ma si precipitano che hanno alcuni corpi di risplendere
quasi del tutto coll'ebollizione: molti nell'oscurità, quando trovinsi in certe
di essi producono, quando riscaldansi in determinate condizioni (V. Fosforo).
vasi chiusi, un fenomeno di luce vivissima (LUIGI Bossi.)
e passano allo stato di fosfati. Questo FOSFORICA (Pietra). Di questa sin
fenomeno è analogo a quello che presen golare sostanza si fece qualche cenno al
tano la zirconia, l'ossido di cromo e va l'articolo BARITE solfata radiata di que
rii altri corpi. Gettati sui carboni ardenti sto Supplimento. Qui però ne giova ag
si comportano in modo diverso secondo giugnere alcune notizie di qualche im
che sono acidi, neutri o con eccesso di portanza.
base: i primi producono una bella fiam Questa pietra non trovasi soltanto sul
ma gialla, i secondi una fiamma meno viva monte Paderno, ma in tutti que luoghi del
ed i terzi una ancora più debole. Riscal bolognese ove sembrano esservi stati fuo
dandoli col nitrato o col clorato di po chi galvanici e Torgiani Tozzetti assicura
tassa detonano e mutansi in fosfati. Ri averne trovato nelle Alpi della Toscana,
pristinano l'ossido di mercurio e de come pure il padre Kirker nella miniera di
compongono i sali mercuriali; ma la loro allume di rocca che è a Tolfa. Preparasi
azione è in ambo i casi più debole che questa pietra, per renderla fosforica, come
quella dell'acido fosforoso donde pro dicemmo all'articolo sopraccitato, polve
vengono. L'acido nitrico ed il cloro can rizzandola ed unendola con gomma. Con
giano questi sali in fosfati. Ad un forte alcune aggiunte si può facilmente variare
grado di calore si vetrificano. Quasi tutti il colore della luce che rende ; così se vi si
i fosfiti sono insolubili; quelli di barite aggiugne / a di soda risplende di un
e di stronziana sono soltanto pochissimo colore giallo-pagliato, e se invece se ne
solubili quantunque sieno cristallizzabili; aggiugne solo 1/a 4 risplenderà di un bel
ma quelli di potassa, di soda e di ammo verde smeraldo; 1/4 di potassa farà che
niaca sono molto solubili nell'acqua ed le stiacciate risplendano di vari colori.
anche deliquescenti; non si disciolgono Se si aggiugne una sesta parte di bian
Fosforo FosroRo 579
chissimo quarzo polverizzato che con zione del fosforo dee aver suggerito a
tenga piccolissima dose di rame le stiac molti la congettura che effetti analoghi
ciate daranno un color rosso all' esterno dipendessero o dalla stessa cagione o da
ed un verde tagliate per mezzo all'inter altra che avesse con quella strettissima
no. Finalmente calcinata per una mezz'ora analogia. Fra le sostanze che sono spon
ad un fuoco in cui brucino lamine coper taneamente fosforescenti debbonsi prin
te di verderame, darà portata dalla luce cipalmente annoverare le seguenti:
all'ombra un color verde assai forte. Va Alcuni animali marittimi vivi o morti
rii esperimenti si fecero dai quali si rico come le foladi, la medusa phosphorea ed
nobbe che facendovi passare la elettricità alcuni altri molluschi. I pesci di mare
appariva o tutta luminosa o solo vede quando sono morti sembrano dare in
vasi un punto lucidissimo nel luogo don copia di questa luce; Boyle, che fece va
de erasi tratta la scintilla secondo il mo rii esperimenti in proposito, usò in essi
do come era stata investita dal fluido principalmente delle arringhe e del mer
elettrico; si osservò che l'esporla a rice luzzo. Anche la carne dei quadrupedi fu
vere la luce attraverso vetri diversamente osservata rilucente. Vi sono molti insetti
colorati nulla influiva sul colore che assai luminosi, specialmente varie specie
rende portata all'oscuro, dal che sembre di fulgora o porta-lanterna, il lampyris
rebbe risultare che non v'abbia assorbi o lucciola, la scolopendra electrica ed
mento di luce, ma che questa emani dalla una specie di granchio marino chiamato
pietra stessa. Tuttochè dopo la scoperta cancer fulgens. Alcune piante hanno
di tante e sì facili maniere di ottenere so pure la proprietà di essere fosforescenti
stanze fosforiche e piroforiche l'interesse mentre sono tuttora vive e vegetanti sul
che alla pietra di Bologna si attacca sia suolo. Così, per esempio, la faccia infe
grandemente scemato, nullameno non ab riore lamellata dell'agarico dell'ulivo è
biamo creduto inutili a sapersi le poche fosforescente, sicchè al tempo della sua
notizie qui sopra accennate. fioritura quella pianta è visibile la notte
- (G” M.) pellucicare de' suoi orli e della sua fac
FOSFORO. Il nome di questa so cia volta verso terra. Rafeneau-Delille,
stanza deriva dalle due greche voci ed direttore del giardino botanico di Mom
che significa luce e pepo che vale por pellieri, avendo raccolto più volte degli
tare, perlochè un tempo dicevasi anche agarichi dell'ulivo al principio del loro
fosſero, voce oggidì però caduta in dis crescere li vide fosforescenti per più
uso; la proprietà distintiva del fosforo notti consecutive. Tuttochè strappati da
a dunque, come il suo nome stesso ne terra e dalle radici sugli alberi comincia
addita, si è quella di essere apportatore vano a splendere un'ora prima di notte
di luce. Egli è certo che fino dall'anti e finivano al principio del giorno seguen
chiti assai remota devonsi essere osser te, nè mai per quanto fosse grande l'o
vati quegli effetti luminosi e fosforescenti scurità diedero luce nel corso della gior
che canno parecchi esseri organici tanto nata. Lo stropicciamento distrugge gra
nello stato di vita, come, e più spesso, in datamente la fosforescenza, il succo e
quello di putrefazione; la cagione di stratto non avendo questa proprietà ; si
questi fenomeni però sembra essere di cercò invano scorgere col microscopio
morata ignota fino al termine del secolo una differenza fra le parti che erano lu
XVII, nel quale la scoperta della estra minose e quelle che non lo erano.
38 o Fosporto Fosrono
Anche il legno fracido, come tutti te a 2 oº sotto lo zero la luce dura ancor
sanno, tramanda luce, e la stessa pro ra per più di un'ora: del pari la fosfore
prietà posseggono eziandio alcune torbe. scenza non aumentasi pel calore. Vide
Da molti sperimeuti fattisi da N. lIul pure che il legno fracido le cui proprietà
me risultano le osservazioni seguenti: luminose mantengonsi umettandolo con
1.° Che la quantità di luce data dalle so acqua, estinguesi in breve se si umettasse
stanze animali nello stato di putrefazione invece con alcole, e continua a rilucere
non è, come potrebbe supporsi, pro ancora un giorno se lo si intonaca d'olio.
porzionato al progresso di questa de Florio riconobbe che questa luce fosfori
composizione; ma all'opposto giunta ca non presenta verun indizio di pola
che sia dessa ad un certo punto, quan rizzazione o di elettricità. Cercando fi
to più progredisce altrettanto scema la malmente un mezzo semplice di misurar
luce : a º Che questo è un principio ne la intensità, dispose tre specchi in
sostituente di alcuni corpi ed in par guisa che i raggi che cadevano sul primo
ticolare dei pesci marini e che si può venivano rimandati al secondo e di là al
estrarnela, conservarla, e renderla per terzo, e conobbe che la luce poteva an
manente per qualche tempo: 5.º Che al cora riflettersi sopra un quarto specchio.
cune sostanze hanno la facoltà di estin Riconobbe pure che traspariva attraver
guere questa luce applicatavi sopra, altre so sei fogli di carta sottile onde avvolge
invece quella di conservarla per qualche vasi il pezzo di legno. Mourier continuò
tempo: 4.° Chè un eccesso di freddo, o dappoi questi lavori di Hulme, Dessaignes
di calore estinguono del pari la luce ſos e Florio sulla fosforescenza del legno fra
forescente. -
cido e diedesi a diligenti esperienze dalle
Esperimentifatti nel 1836 da Giovanni quali concluse che questa pretesa combu
Florio sulla fosforescenza di queste so stione può mantenersi con l'umidita, con
stanze, confermano i risultamenti di quelli l'orina, e specialmente con l'olio empireu
di Hulme e di altri fatti da Dessaignes, vale matico di gomma elastica; che l'acido os
a dire: 1 ° Che varie sorta di legno fracido, salico è quasi senza azione su di essa e
poste in circostanze favorevoli, a contatto che sembra che gli acidi solforico, ni
della umidità e dell'aria atmosferica sono trico, e cloroidrico molto diluiti, come
suscettive di rilucere nell'oscurità: 2.o Che pure i carbonati alcalini pure molto di
lo svolgimento di luce è massimo nell'os luiti, sieno gli agenti distruttori della fos
sigeno, nullo nell'idrogeno, nell'azoto forescenza, come pure l'alcole e la es-.
e nell'acido carbonico; 3.º Che questi senza di timo in istato liquido odin vapo
legni posti nel vuoto cessano dal risplen re; finalmente che la essenza di trementi
dere, locchè prova esservi in fatto una ma agisce molto più presto dell'ammoniaca
lenta combustione. Florio annunzia non caustica e degli acidi suddetti poco diluiti.
essere indispensabile la temperatura di Un fenomeno naturale di fosforescenza
1 oº a 12”, come credeva Dessaignes, per molto frequente e singolare si è quello che
la produzione del fenomeno, almeno presentano le acque del mare, e del quale
quando ha cominciato a manifestarsi. In le nostre lagune di Venezia ce ne ofrono
vero la fosforescenza non è diminuita spesso l'esempio,vedendosi una bellissima
notabilmente dalla temperetura del ghiac luce che esce dall'acqua battuta dal remo
cio, e se immergesi il vaso contenente il o smossa dalle prore delle barche, le qua
legno fracido in un miscuglio refrigeran li lasciano dietro a sè lungo solco di la
Fosforo Fosforo 38 i
ce. In alcuni luoghi ove queste acque ri mali dotati di proprietà fosforescenti, e
stagnano può certo in gran parte contri avere osservato in alcune meduse, che
buire all' effetto la putrefazione dell'a sono gli animali da lui più di frequente
cqua stessa o delle sostanze che in essa trovati, poste in un bacino d'acqua che
contengonsi, e di fatto bellissime e lumi la luce fosforica non proviene da alcune
nose oltre modo vediamo in alcune not parti determinate di esse,ma da vari punti
ti di state per questa cagione divenire le estendendosi poi a tutta la superficie del
sozze e fetide acque stagnanti nel canale corpo, sparendo talora tutto ad un trat
di Mestre, perchè chiuse lungo tratto fra to, tal altra affievolendosi a poco a poco,
terra senza comunicare che da un capo e che premendo quell'animale con le
con la adiacente laguna; ma vedesi la mani queste rimanevano coperte abbon
fosforescenza assai spesso anche nel bel dantemente della secrezione luminosa
mezzo di ampia e profonda massa di che poteva passarsi da un oggetto sopra
acque dove la putrefazione non può cer un altro.
to avere influenza. Effetti consimili os I naturalisti della Bonite fecero varie
servansi nei dintorni di Napoli, nel baci indagini sulla fosforescenza dell'acqua
no del Mediterraneo presso Murcia, e marina, sulla causa e sulla riproduzione
sulle spiagge francesi del Mediterraneo di questo fenomeno. Varii esperimenti
ove talora manifestansi con tal forza da fatti sull'acqua fosforescente mediante
rendere la pesca impossibile perchè i pe. reagenti, feltrazioni, ed ebollizioni, uni
sci veggono illuminate le reti e le sfug ti all'esame col microscopio, fece loro
gono; in molti altri luoghi mostraronsi e conoscere positivamente che la fosfore
vennero perfino veduti a Robert,nei fred rescenza del mare dipende da esseri or
di elimi della Scandinavia. Gli antichi, ganizzati, e che questi animali apparten
sempre inclinati al mirabile, attribuivano gono a varie classi, vale a dire sono: 1.º
a questa luce alcuni imaginarii vantaggi varie specie di crostacei, e massime una
quali si erano quelli di indicare ai navi piccolissima bivalve, che possede in al
ganti gli scogli ed i banchi di sabbia, il che to grado questa proprietà: 2.º varii mol
venne dappoi riconosciuto del tutto fal luschi principalmente i piccoli Cefalo
so. Le osservazioni più recenti che co podi pelasgii, i bifori, ec.; 5.º molti
nosciamo vennero fatte ultimamente da zoofiti, fra i quali i diſi e le meduse;
G. Bennet e dai naturalisti che intra finalmente, in alcuni mari, trovarono
presero il viaggio di ricerche sulla Bo provenire la stessa fosforescenza da pic
nite; riporteremo qui in breve le più colissimi corpicciuoli giallastri che galleg
importanti di esse. giavano come una polvere sulla superfi
Bennet osservò che la fosforescenza cie del mare; non si potè scorgere col
del mare apparisce in generale con mag microscopio il menomo movimento in
giore frequenza a 5° e 4° norte o 5° e 4° questi corpicciuoli, ma tuttavia gli osser
sud dell'equatore, e che è di due sor vatori non esitano a considerarli quali
ta o scintillante, nel qual caso viene dal corpi organici e viventi. Quelli che in
Bennett attribuita all'elettricità, o a stri contrarono alle isole Sandwich e nello
sce di qualche durata che ei crede di stretto di Malaca parvero presentare
pendene da esseri organizzati luminosi. alcune differenze: i primi erano globu
,
Narra avere notato che quando vedesi il lari, trasparenti con un punto giallastro
è luminoso si prendono sempre ani nel centro; i secondi leggermente ovali,
3 82 Fosfono Fosfono
depressi nel centro in guisa da avere ne prepararono artifizialmente in parec
una apparenza remiforme ed interamente chie maniere. Fra le sostanze naturali che
giallastri. trovaronsi dotate di facoltà fosforiche è
In tutti gli animali fosforescenti esa specialmente da notarsi il FLUoRURo di
minati dai naturalisti della Bonite cre calcio (V. questa parola), detto volgar
dettero eglino di osservare che quella mente clorofane il quale senza alcuna
proprietà dipendeva da un principio preparazione esposto alla luce ed al ca
particolare di una materia probabilmen lore a lungo risplende poi nell'oscurità.
le da essi separata, ma che presenta Beccaria fino dal 1768 fece su tale pro
alcune differenze nel modo come vie proposito vari esperimenti mediante un
ne cacciata fuori. Alcuni, come, per apparecchio consistente in un doppio
esempio, i piccoli crostacei, la emet cilindro. Una parte dell'involucro esterno
tono quando vengano irritati in qualsia corrispondeva al di fuori della stanza ed
si maniera in forma di getti fosforescenti era esposta ai raggi del sole, avendo ivi
che gli inviluppano di una atmosfera lu un'ampia apertura, ed un'altra parte con
minosa nel mezzo della quale dispaiono. un'altra apertura corrispondeva con l'in
Altri, come i cefalopodi ed alcuni ptero terno di una stanza ove era una per
podi, non sembrano mostrare il feno fetta oscurità. Nel cilindro interno vi
meno che passivamente, la materia fo aveva una nicchia nella quale ponevasi
sforescente sparsa nel loro nucleo od in la sostanza che si voleva sottoporre alla
altre parti del loro corpo brilla in modo prova. L'esperimentatore standosene
costante ed uniforme fino a che l'ani nella stanza oscura girava il cilindro in
male rimane in vita e cessa di rilucere terno in modo da esporre la nicchia di
alla sua morte. Finalmente nei corpic esso e le sostanze contenutevi ai raggi
ciuoli giallastri onde abbiamo parlato, la del sole, poi girando ancora lo stesso
fosforescenza succede al pari in modo cilindro portava la nicchia di contro
uniforme, ma se mettonsi a contatto con all'apertura che era nella stanza tenu
qualsiasi reagente lo splendore che dif ta all'oscuro. Con questo così sem
fondono a bella prima si accresce, ma plice apparato osservò il Beccaria che
poscia insensibilmente si spegne. La ma quasi tutte le sostanze del regno vegetale
teria fosforescente raccolta subito dopo ed animale avevano la facoltà di assor
emessa sulle pareti del vaso in cui era bire la luce quand'erano perfettamente
no gli animaletti, era giallastra, alcun secche e che la carta specialmente posse
poco viscosa e solubilissima nell'acqua deva in alto grado questa proprietà.
che rendeva luminosa allorquando vi Wedgwood diede nelle Transazioni filo
era emessa dall'animale. sofiche un copioso catalogo dei corpi che
In appresso la osservazione delle pro sono dotati di proprietà fosforescenti
prietà singolari della pietra Fosfoaica di per l'azione del calore o dell'attrito.
Bologna (V. quella parola e BARIre sol Trovò che il miglior mezzo per rendere
fata radiata), la quale sembra ad un cer i corpi fosforescenti col calore era quello
to modo assorbire poi rendere la luce, di ridurli in polvere non molto fini e di
fece conoscere un'altra specie di fosfo spargerli in piccole porzioni sopra una
ri e con l'esame di varie sostanze, altre grossa piastra di ferro o di una me
dappoi se ne trovarono naturalmente scolanza di argilla e di arena bruciata
dotate delle medesime qualità ed altre se che si arroventa a ossezza e ponesi in
- FosFoRo - Fosforo 3 83
un luogo perfettamente oscuro. In tal parti di esse ad una di zolfo e arroven
modo osservò divenir rilucenti 8o cor tando il tutto per un'ora in un crogiuolo.
pi diversi, e fra questi i metalli ed i loro Higgins immaginò un metodo più sem
precipitati dalle soluzioni acide. Moven plice per preparare quel solº uno di cal
do in un fiasco di vetro una piccola cio (V. questa parola) cui rimase il no
quantità di olio bollente nell'oscurità vide me di fosforo di Canton ; mettonsi in
l'intiero fiasco riempirsi di luce. Stropic un crogiuolo le conchiglie senza polve
ciando una piastra calda con una piccola rizzarle, dispongonsi a strati con lo zol
quantità di olio vide una fiamma azzurra, fo e dopo aver lasciato il tutto esposto
e lo stesso accadde portando sulla stessa il tempo necessario ad un alta tempera
piastra ossa, corna, capelli od altra so tura si conserva il prodotto in bocce a
stanza animale. Quasi tutti i corpi rilu turacciolo smerigliato. Se esponesi que
cono nella oscurità quando si stropiccia sto fosforo di Canton alla luce per alcu
no insieme pezzi di uguale natura. Cre mi minuti secondi risplende con tanta for
diamo però che in tutte queste esperienze za quando è portato nella oscurità da la
possa avere gran parte l'azione del flui sciar scorgere distintamente le ore sulla
do elettrico, e ciò che ne conferma in mostra di un oriuolo da saccoccia. Rima
questa opinione si è il vedere molte so ne luminoso per qualche tempo e torna ad
stanze riacquistare mediante scariche e esserlo nuovamente quando si esponga
lettriche la perduta fosforescenza. ancora alla luce.
Come però dicemmo, non limitaronsi i Osann trovò che i solfari di arsenico,
fisici ed i chimici a studiare gli effetti del di antimonio, e di mercurio mesciuti al
la fosforescenza nelle sostanze naturali. la calce divengono fosforescenti. Il pri
ma vollero altresì prepararne di simili con mo sparge una luce azzurrastra molto
l'arte ed ottenersi in queste ricerche alcu forte; gli altri ne danno una di un verde
ni importanti risultamenti. Verso l'anno chiaro. Da varie esperienze su queste ed
1675 Balduino fece l'accidentale scoper altre sostanze dedusse che assorbono di
ta che il residuo della distillazione di un fatto la luce, la quale poi emanano tanto
nitrato di calce quando viene arroven all' oscurità che al chiaro giorno, se
tato in un crogiuolo possede la proprie non che in quest' ultimo caso non è vi
tà di assorbire la luce. Questa sostanza sibile.
detta fosforo di Balduino che è un Questi fosfori quindi rilucono solo
composto di acido nitrico, acido nitro dopo essere stati esposti all'azione della
so e calce, risplende nell'oscurità dopo luce. Se si innalza la loro temperatura
essere stata esposta alla luce, ma perde mediante un calore oscuro, non ha
in breve questa proprietà ove non si ten luogo alcuna fosforescenza, la quale
ga in vasi chiusi ermeticamente. Nel accade tosto quando si impiega il calore
1768 Homberg osservò la proprietà del lucente. Nel fosforo di Canton, l'innal
cLoRURo di calcio (V. questa parola) zamento della temperatura promove. è
di rilucere nella oscurità quando è fuso vero, la separazione della luce, ed in
di recente o quando se ne stropicciano conseguenza la diminuzione della durata
due pezzi insieme e si è questo il fosfo della fosforescenza; ma se il fosforo ha
ro di Homberg. Finalmente Canton ot cessato di risplendere, si cerca indarno
tenne una sostanza molto fosforescente di riprodurre la luce col mezzo della
calcinando le conchiglie, mescendo tre rinnovazione del calore. Due palle di
3,84 Fos FoRo FosroRo
vetro, ciascuna delle quali conteneva un scarica di una batteria di 18 bottiglia,
poco di fosforo di Canton fuso, dopo I gusci tosto si illuminano e la luce
esposte all'azione della luce,furono porta si spegne più o meno presto secon
te in un luogo oscuro.Una di queste che si do il loro grado di eccitabilità. Ponendo
inmerse in un vaso con acqua bollente,fo successivamente i gusci alla distanza di
sforeggiò molto più fortemente dell'altra; 1, di 5, di 2 o, di 5o, ec., decimetri
ma cessò dal fosforeggiare in dieci minuti, dalla scintilla la fosforescenza si manifesta
mentre l'altra di luce per due ore. Do sempre, ma gli effetti vanno scemando a
po averle custodite in un luogo oscuro misura che la distanza si aumenta, del
per due giorni, si tuffarono entrambe resto palesasi anche ad una distanza
le palle in un vaso con acqua calda. molto più grande ove non sono più sen
Quel fosforo che era stato posto prima sibili le ordinarie influenze elettriche,
nell'acqua calda, non fosforeggiò, men Se si sottopongono all' esperimento gu
tre l'altro diventò fosforescente, e con sci d'ostrica poco eccitabili posti a vari
tinuò a fosforeggiare. Nessuna delle due decimetri di distanza la fosforescenza
fosforeggiò in seguito con l' acqua prodotta dalla prima scarica è debole; al
calda ; ma essendosi loro avvicinato la seconda è maggiore e continuando in
un ferro, che era così leggermente tal guisa le scariche la facoltà luminosa
sovente, che appena si poteva scorgerlo dei gusci va sempre crescendo fino ad
nell'oscurità, diedero ancora un resi acquistare notevole intensità. Si vede
duo di luce, e poscia non fosforeggiaro quindi che la luce elettrica diretta che
no più, allorchè furono trattate nella ma opera ad una qualche distanza predi
niera sopra indicata. Esponendole al spone sempre più le particelle dei gusci
l'opposto per la seconda volta alla luce d'ostrica a divenire fosforescenti. In
si potè riconoscervi di nuovo l'effetto questi esperimenti il Becquerel ebbe oc
superiormente esposto. Questi feno casione di osservare che l'odore di idro
meni provano abbastanza che il rilu geno solforato proveniente dalla reazione
cere del fosforo di Canton non è una del solfuro di calcio sull'acqua contenuta
combustione, ma deriva da un assor nell'aria, sembrava più sensibile a misura
bimento ed una irradiazione della luce: che aumentava il numero delle scariche,
e questo è pure il caso di tutti i fosfori il che induce a credere che a misura
fin qui riferiti. -
che si sviluppa la facoltà luminosa cre
Becquerel, studiato avendo gli effetti sca del pari la tendenza alla decomposi
della elettricità sul fosforo di Canton e zione. Edmondo Becquerel esperimentò
su quelli della medesima specie, osservò poscia che questi effetti accadono an
che la elettricità agiva sopra di essi non che nel vuoto o nell'acido carbonico,
solamente per effetto della scossa o del ugualmente che nell'aria atmosferica.
le influenze eletriche, come altra volta Varii altri esperimenti fece pure il Bec
credevasi, ma per irradiazione alla stes querel padre solo ed in unione al Biot
sa guisa che fa la luce solare. Per iscor su questa radiazione dell'elettrico inter
gere le verità di questo fatto ponesi sul ponendo fra la scintilla e i gusci d'ostri
l'eccitatore (V. ELETTRICITA') una cioto ca varie sostanze di natura diversa e più
la di porcellana ripiena di gusci d'ostri o meno trasparenti, ed osservò anche in
che calcinati di fresco e a due centime tal caso, come nella RADIAzione del ca
tri di distanza da questi si fa passare la larico ( V. questa parola), che l'eſſetto
Fosro Ro Fospo ao 385
non era in ragione della trasparenza dei ma tolta a prestito quasi ad altre fonti,
corpi, ma della loro natura. Così il cri mentre egli invece la emana da sè essen
stallo di rocca e la calce solfatata inter do piuttosto generatore che portatore di
cettarono assai meno la luce del vetro. luce. Abbiamo veduto nel Dizionario co
Becquerel il figlio osservò eziandio me il caso avesse posto fra le mani di
che un grado di freddo assai forte come Brandt questa singolare sostanza mentre
di 2o gradi. sotto lo zero fece sì che i occupavasi di tutt'altre ricerche, ed in
fosfori simili a quello di Canton, cessasse qual maniera Krafft acquistasse il secre
ro più prontamente di essere luminosi. to di Brandt senza volerne far parte a
Il Daguerre, celebre pe' suoi disegni Kunckel dal quale aveva avuto la noti
fotogenici, fece bellissimi esperimenti zia della scoperta, e come quest'ultimo,
intorno alle sostanze che sono fosfore mosso da nobile indignazione fosse giunto
scenti dopo esposte alla luce. Preparan ad ottenere co'suoi studi ed anche a mi
do, a cagione d'esempio, in modo par gliorare quello che Krafft erasi procurato
ticolare la barite solfata radiata, o pietra con una frode e co'suoi denari. La scienza
di Bologna, dice averla resa assai più avendo più che ad altro riguardo al
sensibile e fosforescente che mol sia di maggior merito di chi era giunto alla
ordinario e narra un fatto stranissimo, a scoperta razionalmente in confronto di
segno che qui lo notiamo soltanto per quello che solo per caso e quasi a sua
la singolarità sua, dichiarando però che insaputa eravi pervenuto, accordò alla
difficilmente si può ad esso prestar fede, nuova sostanza il nome di fosforo di
quantunque eccellente sia la opinione che Kunckel. Sorsero poi quistioni perchè
si abbia del narratore. Dice adunque il anche il Boyle pretese aver fatta la sco
Daguerre che avendo posto in una boc perta del fosforo senza altri dati che l'a
cia della barite solfata resa co' suoi me verne veduto un piccolo pezzo in mano
todi molto fosforescente, posata la boc di Krafft, e saputo che erasi preparato
cia sopra un piatto comune indi recato con una sostanza animale. Stahl però
il tutto in una stanza oscura vide la ma asserisce avere il Boyle conosciuto il se
no che stava sotto al piatto e lo soste creto del Krafft, e tutto il merito di lui
neva, o il disegno di essa apparire al di consistere nell'avere semplificato alquan
sopra del piatto stesso. Questo fatto to il metodo di ottenerlo. Checchè ne sia
venne già da molti applicato a spiegare depositò quest'ultimo un saggio del fo
alcuni fenomeni del magnetismo animale; sforo da esso ottenuto presso la Società
ci limiteremo a dire che se fosse ve delle scienze di Londra e per molto tem
ro certo sarebbe di grande importanza; po fu il solo che insieme a Kunckel pre
ma aspetteremo a dedurne spiegazioni parasse grandi quantità di fosforo traen
od applicazioni che sia tolto quel se. dome entrambi molto lucro. Dopo la loro
Gli effetti però che siamo andati fin morte la fabbricazione venne seguitata
qui descrivendo non sono che molto da Goffredo Hankwitz, chimico tedesco
imperfetti e di assai poca importanza se che aveva imparato i metodi del Boyle,
vengano paragonati con quelli che dal ed il quale rimase solo al possesso del
fosforo propriamente detto si ottengo commercio di questa sostanza che era
no, quest'ultimo essendo tanto più su sempre rarissima ed assai cara e riser
periore agli antichi quanto che quelli bata quindi ai più ricchi gabinetti di fi
splendevano d'una luce non proprie, sica di quel tempo. Nel 1757 uno stra
Suppl. Dis. Tecn. T IX. 49
386 FosFoRo Fosrono
niero, come vedemmo nel Dizionario, co carbonio, che scappano ambedue: il fo
municò all'Accademia di Francia il meto sforo, divenuto libero, cola e cade goc
do di prepararlo, e per dare a compren cia a goccia nell'acqua ove si consolida.
dere quanto fosse questo lungo e faticoso, Verso la fine dell'operazione, si svolge,
basterà il dire che da circa 5 mastelli di nel tempo stesso, un gas combustibile,
orina si ottenevano con l'evaporazione di odore disaggradevole, che contiene
58 libbre di residuo, e da queste si trae molto fosforo, ed è un miscuglio di os
vano, mediante quattro successive di sido di carbonio e di fosforo. (V. Fosru
stillazioni, quattro once di fosforo. Fi Ro di carbonio ).
malmente Margraff nel 1745 pubblicò La preparazione in grande del fosforo
un nuovo metodo col quale potevasi ot si fa estraendolo dalle ossa in quel mo
tenere più facilmente, in minor tempo e do che estesamente venne indicato nel
con più lieve spesa il fosforo dell'orina, Dizionario. A compimento di quell'ar
e Giobert di Torino ne suggerì anche ticolo altro qui non faremo che aggiu
esso uno più spicciativo pel medesi gnere alcune notizie le quali vennero ivi
mo oggetto. Tutti questi metodi però ommesse, tuttochè ci sembrino interes
caddero nell'obblio dappoichè imparos. santi non poco.
si a trarre il fosforo dalle ossa, e perciò Le ossa che s'impiegano comune
stimiamo inutile il dar qui la descrizio mente sono quelle di bue, di montone o
ne di alcuno di essi bastandone avere di cavallo. Contengono, oltre al sot
accennato i passi fatti dai chimici in to-fosfato di calce, altri sali, ma in te
questa preparazione, per quanto riguar nue quantità, ed inoltre 5o per 1 oo
da la storia dell'arte. di sostanza animale che si dee al princi
Quando si opera su piccole quantità pio distruggere, il che si ottiene coll'ab
soltanto si ritrae il fosforo dall'acido fo. bruciarla. A questo effetto si dà fuoco
sforico (V. questa parola), che si fonde, ad un grande fornello a riverbero, e
si lascia consolidare, e si polverizza ra quindi si gettano in esso le ossa per la
pidamente in un mortaio di vetro o di apertura della cupola. Quando queste
porfido riscaldato: se ne uniscono tre ossa sono bene calcinate, se ne aggiun
parti con una di carbone di legno ben gono delle altre e così di seguito sino a
polverizzato; s'introduce il miscuglio, che il fornello siasi riempiuto a metà. Si
più prontamente che si può, in una determina nel fornello una forte corren
storta di vetro spalmata d'argilla e di te d'aria coll'aggiungere alla cupola un
sabbia esternamente, o meglio anche in tubo che comunichi col cammino. Di
una storta di porcellana. Il collo di que sposto l'apparecchio in tal modo, l'o
sta storta s' introduce in un piccolo pal perazione procede da sè stessa. Si ri
lone di vetro contenente quanto basta tirano le ossa calcinate per la porta
di acqua acciocchè l' orifizio del collo del focolare, se ne aggiungono altre dal
ne sia coperto. Si pone la storta in un la parte della cupola, e quando si abbin
buon fornello di fusione od a river cura di non metterne troppa quantità
bero, e la si riscalda con precauzione ad un tratto e di mantenere netto il ce
fino al rosso-bianco. Il carbone si neraio, la combustione riesce bastante
combina coll' ossigeno dell' acido fo mente compiuta perchè i gas che si svi
sforico, produce del gas acido carbo luppano non riescano incomodi al vici
mico, e sovra tutto del gas ossido di nato. Questa operazione, come si vede,
Fosporio Fosrono 587
non è dispendiosa; le ossa che s'impie prodotti gassosi, molto abbondanti che
gano dando il combustibile occorrente. si formano, rendono impossibile l'assor
Con la calcinazione le ossa al principio bimento per tutto il tempo che dura
divengono nere, perchè l'idrogeno, l'os l'operazione, quando il fuoco sia vivo.
sigeno e l'azoto della sostanza animale Sul fine di essa si evita l'assorbimento
non possono nello svilupparsi trasportar coll' abbassare il vaso che contiene l'a
via tutto il carbone. Si richiede molto cqua in modo che l' allunga non pe
tempo prima che questo carbone depo schi che per un pollice nell' acqua. In
sto nella massa ossea abbruci sino al cen questa maniera l'aria entra a poco a
tro di essa. Se rimanessero troppe parti poco nella storta ed il raffreddamento ha
nere nelle ossa che si ritirano, si debbono luogo tranquillamente.
rimettere nel fornello. Sostituendo al tubo diritto uno ri
Calcinate così le ossa si polverizzano curvo che passi entro bottiglie piene
e trattansi in quella maniera che può ve d' acqua, si possono raccogliere i gas
dersi nel Dizionario e con quelle cautele che si sprigionano, ed esaminarli. Si
che si sono ivi accennate. Ad onta di vede allora che dal momento in cui la
queste però avviene talvolta che la stor storta è rossa si produce dell' ossido
ta nel corso dell'operazione si rompa, il di carbonio e dell'idrogeno carbona
che si ha motivo di temere se vedesi to , provenienti evidentemente dalla
cessare lo sviluppo dei gas quantunque decomposizione dell'acqua col carbone.
il fuoco cammini a dovere. Per assicu Dopo quattro o cinque ore di fuoco, la
rarsene, si esamina al principio il luto natura del gas si cangia, incomincia a
della commettitura della storta con l'al passare del fosforo e si raccoglie dell'os
lunga, se disperde bisogna aggiustarla, sido di carbonio e dell'idrogeno fosfo
e se non si scopre più luce fosforica ver rato. Se questo ultimo gas si sprigiona,
so questo luogo, benchè il fuoco sia an bisogna ritenere che rimaneva dell'a
cora molto vivo, bisogna levare il tubo cqua nella materia e che quest'acqua
che fa l'offizio di cammino sopra la volta decomposta dà dell'ossido di carbonio
e con una mano tirare rapidamente a sè e dell'idrogeno fosforato: ma la mag
la fiamma che sale per la cupola per as gior parte dell'ossido di carbonio pro
sicurarsi se abbia un odore fosforoso. viene dalla decomposizione dello stesso
Quando abbia questo odore si dee rite acido fosforico. Questi due ultimi gas
mere che la storta siasi rotta, e se l'o continuano a prodursi durante tutto il
perazione non è molto avanzata, si dee tempo dell' operazione. Non sarebbe
procurare di conservar la sostanza che inutile l'assicurarsi se il gas infiamma
rimane nella storta, perchè può servire bile che si forma sia veramente gas idro
versandola in un'altra ; si chiude in tal geno fosforato, come viene asserito, o se
caso l'apertura della volta col mezzo di non sia che ossido di carbonio saturato di
un mattone, si leva il fuoco, si lascia vapori di fosforo, ciò che basterebbe per
raffreddare la storta, si rompe, si carica renderlo infiammabile al contatto del
il residuo in una nuova storta, e si ri l'aria. Una parte di fosforo sfugge sem
piglia l'operazione. pre alla condensazione; attraversa il re
Diciotto chilogrammi di cenere d'os cipiente e si depone in forma di polvere
sa forniscono, quando siasi ben operato, sulle pareti del tubo.
due chilogrammi di fosforo greggio. I Il fosforo che si raccoglie al principio
588 FosFpno FosFoRo
t
dell'operazione è quasi puro. Lo stesso a gonfiare dopo che vennero compresse,
non può dirsi di quello che si produce adattando la tromba nel primo caso
verso la fine; poichè il primo cola pron o la borsa di gomma elastica nel secon
tamente nel recipiente, e l'altro al con do, alla parte superiore di un tubo o di
trario si condensa nell'allunga e nel collo un robinetto che comunichi con parec
della stessa storta, ed ivi resiste senza chi ad un tratto. Sembrerebbe che ove
fondersi ad una temperatura alquan si preparano grandi quantità di fosforo il
to elevata; quest' ultimo in luogo del migliore espediente si fosse di fare il va
color citrino e della trasparenza ordi so immerso nel bagno maria e che
maria del fosforo, ha un colore rossa contiene il fosforo, di una profondità
stro, talvolta anche nerastro, ed una o uguale alla lunghezza delle cannelle che
pacità che indica bastantemente che è ottenere si vogliono; basterebbe allora
combinato con qualche sostanza stranie immergervi il tubo di vetro aperto ai
ra. Si suppone che esso si trovi combi due capi che naturalmente si riempireb
mato col carbone ; ma Dumas crede be di fosforo poscia otturare col dito la
piuttosto che possa essere una combi parte superiore del tubo, estrarlo dal fo
mazione col silicio procedente dalle pa sforo e portarlo nell'acqua fredda. Con
reti della storta. questo metodo, che, non sappiamo per
Depurasi il fosforo passandolo per la chè, non vediamo suggerito da alcuno
pelle di camoscio, come nel Dizionario malgrado la somma semplicità sua, evi
si è detto, se non che qui giova soggiu terebbesi il succiamento con la bocca
gnere che questa pelle non può servire sempre incomodo pei vapori del fosforo
che per una volta soltanto, giacchè i e talvolta pericoloso, non che qualsiasi
suoi pori riempionsi di sozzure, le quali complicazione di trombe, borse di gom
passerebbero poi insieme col fosforo se si ma elastica od altro. -

volesse adoperarla di nuovo. Per la ri Mitscherlich indica potersi ottenere


duzione del fosforo in cannelle abbiamo il fosforo scolorito con una leggera ten
veduto come si usi aspirarlo con la boc denza a giallo facendolo cristallizzare in
ca in tubi di vetro, ma non tutti appa una soluzione di solfuro di fosforo. Al
garonsi di questa semplice maniera di lerchè si fonde nell'acqua ehe contenga
operare: così taluno riunì vari di questi della potassa caustica o dell'ammoniaca
tubi ad un pezzo di metallo alla parte è rosso avendo soltanto un inviluppo
superiore facendo che l' interno di essi bianco. -

comunicasse con un robinetto, pel quale Böttger diede un metodo per ottene
aspirando con la bocca tutti i tubi riem re del fosforo bianchissimo: consiste que
pivansi di fosforo ad un tratto ; chiuso sto nel riscaldare il fosforo in una solu
poi il robinetto stesso facilmente pote zione alcolica di soda, aggiungendovi un
vansi trasportare dall'acqua calda nella poca di potassa caustica. Brandes ripetè
fredda senza che il fosforo liquefatto ca questo esperimento ed ottenne in po
desse. Altri invece, ai quali incuteva ti chissimo tempo del fosforo d'un bel
more l'idea di dover aspirare con la bianco di neve. Anche il fosforo prepa
bocca una sostanza tanto pericolosa, rato da quest'ultimo chimico svolgendo
pensarono di far uso di una piccola trom nell'acqua dell'idrogeno fosforato in
ba od anche della facoltà che tengono i fiammabile si riunisce in globuli minuti
le borse di gomma elastica di tornarsi e riesce molto bianco senza tinta gialla
Fosfono Fos Fono 589
Fondendo il fosforo in una bottiglia con di acqua se ne svolgono bolle di un gas
alcoole od anche acqua ed agitandolo per che sembra idrogeno fosforato. Per que
qualche tempo si può ridurlo in polvere sto motivo se si vuol conservare questo
sottilissima, la quale veduta sparsa nell'al fosforo cristallizzato è duopo lavarlo con
coole prese l'apparenza di una quantità molta acqua. Per produrre in tal guisa
di minuti cristalli. il fosforo in cristalli fa duopo che la po
Può ottenersi il fosforo anche in grossi tassa sia pura ed impiegarne un grande
cristalli dalla sua dissoluzione nel solfuro eccesso; malgrado queste cure H. Rose,
di fosforo.A tal fine fondonsi insieme una che suggerisce questa maniera di prepa
parte in peso di zolfo e due parti di fo razione, dice essergli sovente fallita sen
sforo e lasciasi poi raffreddare lenta za che ne potesse conoscere la cagione.
mente il miscuglio sotto acqua. Una par Il modo migliore di conservare il fo
te del fosforo riducesi in cristalli molto vo sforo si è immerso nell' acqua; vedre
luminosi,trasparenti e leggermente gialla mo più innanzi parlando delle sue pro
stri la cui forma è un dodecaedro romboi prietà la ragione di questo fatto e come
dale solido, terminato da 12 paralello anche in tal guisa subisca col tempo una
grammi simili fra loro. Facendo bollire qualche leggera alterazione.
dell'olio di petrolio purificato colla di Venendo ora a parlare delle proprie
stillazione, ovvero del cloruro di fosforo tà del fosforo procureremo anche in
in vasi chiusi con una quantità di fosfo questa parte di dar compimento a quan
ro maggiore di quella che possono di to mancasse nel Dizionario. Viene gene
sciogliere quei due liquidi, ottengonsi pu ralmente considerato il fosforo come un
re cristalli di fosforo della stessa forma al corpo semplice, tuttavia vari chimici
lorchè lasciasi raffreddare lentamente la mossero intorno a ciò alcuni dubbii e fra
soluzione. Questi esperimenti dimostra igli altri citeremo Dobereiner che ne'suoi
no che il solfuro ed il cloruro di fosforoelementi di chimica farmaceutica lo sup
e l'olio di petrolio disciolgono una mag pone composto di una sostanza partico
gior quantità di fosforo ad un'alta tem lare e d'idrogeno, adducendo in prova
perai ura di quello che ad una più bassa, della sua ipotesi la formazione dell' aci
Allorquando si fa bollire del fosforo do idroiodico che si ottiene distillando
con un eccesso di potassa purissima e in una storta tre parti di iodio e due di
con acqua od alcoole abbastanza a lun fosforo. Il suo peso specifico sta a
go perchè non rimanga che poco fosfo quello dell'acqua circa come 1 e 5/4
ro indisciolto se si lascia il tutto in quie a , essendo la sua densità di 1,77. Ha
te il fosforo resta liquido per vari gior un odore simile a quello dell'aglio, ma
ni. Quando si agita il vaso con forza il debole. Il calore facilmente agisce so
fosforo stesso rapprendesi in fascetti pra di esso, sicchè a 45° centigradi in
fibbrosi che possono facilmente sepa comincia a fondersi; dietro le espe
rarsi con un coltello in fili assai ſimi. Ha rienze di Erman immediatamente prima
il colore ordinario del fosforo dappri di entrare in fusione dilatasi di o,o3 i 4
ma bianco od un giallo pallido, ma poi del suo volume, e quando è fuso divie
stando nell'acqua imbrunisce. Sembra ne scolorato e trasparente. Quando è
che il fosforo liquido contenga del fo fuso compiutamente se lasciasi raffred
sfuro di potassio, così che togliendolo dare senza agitarlo non incomincia a
dal liquore in istato solido e innaffiandolo consolidarsi che verso i 57º ai 58, ma in
59o Fosfono FosForto
tal caso si consolida rapidamente e se vi in deliquescenza all'aria. Il fluido distil
è immerso un termometro vedesi questo latone era piuttosto denso, bianco e tor
risalire tutto ad un tratto a 42° o 45°. bido. Si fusero sopra la fiamma di una
Riscaldandolo maggiormente si può ri candela, e sotto una dramma circa di
durlo in vapore, il quale incomincia a acqua, dieci a venti grani di fosforo in
formarsi ad assai bassa temperatura ; un piccolo bicchierino; poscia furono
sotto la pressione atmosferica il fosforo gettati ad un tratto unitamente all'a
non entra in ebollizione che a 29oº e cqua in un bicchiere della capacità di
se è puro mantiene questa temperatura otto once, in cui si ritrovava un'oncia e
fino a che la vaporizzazione è compiuta. mezza di acido solforico: venne agitato il
Il vapore ottenuto dall'ebollimento del bicchiere, e sul principio il miscuglio si
fosforo è scolorito ed ha il peso specifi riscaldò, poscia lanciò delle scintille che
co di 4,526. Anche la luce ha un azione rimanevano attaccate alle pareti del vaso,
sul fosforo, come abbiamo veduto pure a guisa di stelle, e mantennero la loro ap
nel Dizionario, vi produce un particola parenza infuocata per qualche tempo.
re cangiamento, la cui natura non è co Questo fenomeno si presentò special
nosciuta e che per quanto si sa finora mente più vigoroso nell'oscurità. L'a
non altera il suo peso, ma solo il tigne in cqua produsse riscaldamento, nel mentre
rosso.Questo fenomeno accade, non solo si mescolava con l'acido solforico, donde
nel vuoto ed anche in quello barometri ne seguì l'infiammazione del fosforo.
co, ma nel gas nitrogeno, nell' idro L'azione dell'acido nitrico sul fosfo
geno, puro e proto-carbonato, sotto ro fu incomparabilmento più viva. L'a
l'acqua, l'alcoole, l'olio ed altri liqui cido nitrico fumante lo accende istanta
di. Quando si espone alla luce sola neamente venendo decomposto, ed il
re il fosforo disciolto nell'etere, nell' o residuo è acido fosforico. Il fosforo si
lio o nell'idrogeno, si separa imman converte in acido fosforico, per mezzo
tinente sotto la forma di fosforo rosso. dell' acido non molto concentrato, senza
Subisce prontissimamente questa modi accendersi.
ficazione nella luce violetta, o in vasi di L'acido idroclorico comune non pa
vetro di questo colore. La luce del sole lesa alcuna azione sul fosforo; il cloro
lo fa facilmente entrare in fusione nel all'opposto lo attacca, e lo cambia in
gas nitrogeno; ma non lo fonde nel gas acido fosforico. Se si porta il fosforo
idrogeno, e nel vuoto barometrico si su nell'acido clorico si accende e brucia
blima sotto forma di scaglie rosse bril con una luce pallida, bianchiccia, fino a
lanti. tanto che il cloro si cangia in acido idro
Gli acidi minerali agiscono sul fo clorico, con l'acido fosforico formatosi
sforo con maggiore o minore forza , nello stesso mentre. L' acido fluorico e
in ragione che l' affinità de medesi l'acido borracico non hanno, per via
mi per l'ossigeno è maggiore o mino umida, sensibile azione sul fosforo.
re. Margraff distillò un oncia e mezza di Gli alcali puri caustici, fissi sciolgono
acido solforico concentrato, ed una il fosforo per via umida, ed allora se ne
dramma di fosforo, dando in fine un ea sviluppa dell' idrogeno fosforato. Il
lore forte. Rimasero indietro alcuni gra fosforo si combina anche con l'ammonia
mi di fosforo, che erano mescolati con ca caustica, e se ne forma parimente del
una massa bianca, spugnosa, che cadde gas idrogeno fosforato. a e
Fosforo Fosporto 59 1
L'agente però che opera con più for che non contenga ossigeno, i vapori del
za sul fosforo e che quindi maggiormen fosforo mescendosi al gas medesimo gli
te importa di studiare si è l'ossigeno danno la proprietà di risplendere tosto
pel quale tiene grandissima affinità, e chè viene in comunicazione con l'aria
quindi sotto questo aspetto intendiamo atmosferica. A primo aspetto sembrereb
adesso di esaminarlo. be che il fosforo dovesse più facilmente
Come già abbiamo indicato nel Di che nell' aria divenire luminoso nel gas
zionario, quando si espone all'aria libe. ossigeno puro, ma la cosa è altrimente
ra, si solleva dalla sua superficie un va poichè in quel caso non isparge luce se
pore luminoso nella oscurità, che è for non quando è riscaldato a 24 o 28 gra
mato di acido fosforoso. Al chiaro del di sopra lo zero dando allora però una
giorno si veggono questi vapori staccarsi luce più viva e facilmente accendendosi.
continuamente dal fosforo. Un freddo L'effetto luminoso cessa quando il gas
di molti gradi sotto lo zero non produce si raffredda, ma ricomparisce immanti
nel fosforo alcun cangiamento; ad uno
o due gradi sotto lo zero, comincia a
risplendere debolmente; ma ad una
nente se vi si aggiugne un poco di ni
trogeno. L'ossigeno in cui si è conser
vato del fosforo a bassa temperatura
º
temperatura di alcuni gradi sopra lo ze emana l'odore di esso e risplende de
ro risplende ancor più. Se si scrive con bolmente mescendolo nell'oscurità con
un bastone di fosforo sopra un fondo l'aria atmosferica, il che può attribuirsi
nero cd azzurro, le lettere divengono lu a vapori di fosforo non ossidati o solo
minose, e diffondono un vapore ugual imperfettamente.
mente luminoso; la luce non tarda a in Il fosforo in istato di minuta divisione
debolirsi ed estinguersi; ma ricompari ed in parte ossidato agisce come un pi.
sce per alcuni istanti quando si passa la roforo, ed al contatto dell' aria accende
mano sulla scrittura. La miglior maniera non solamente l'idrogeno perfosforato
di conservare la sgrittura luminosa con ma anche altri gas combustibili.
siste a porla fra due lastre di vetro; du Da queste proprietà del fosforo e dal
ra allora venti o trenta minuti senza in l'azione che abbiamo veduto esercitare
terruzione, e quando si estingue si può far diversi agenti sopra di esso se ne deduce
la rinascere avvicinandola ad una stufa . quale sia la miglior maniera di conser
Questa luce è accompagnata da qualche varlo. Se lo tiene a tal uopo immerso
calore, e risulta da una sorta di combu nell'acqua, il qual mezzo viene prefe
stione, nella quale v'ha dell'ossigeno rito perchè più comodo a quello di te -
assorbito. Se si fa l'esperienza in un va nerlo immerso in un gas scevro di ossi
so chiuso, cessa la luce tostochè l'ossi geno l'effetto del quale sarebbe forse il
geno è consumato. All'aria libera il fo migliore. Alcune avvertenze sono però
sforo si copre di gocciole acide prove necessarie per mantenere il fosforo esen
nienti dall'acido fosforoso che si produ te quanto è possibile da alterazione,
ce, il quale attrae l'umidore atmosferico L'acqua nella quale si pone deve essere
e prende la forma liquida. Quest'acido privata d'aria coll'ebollimento, la bor
non è puro, ma contiene dell'acido fo cia deve esserne perfettamente ripiena
sforico. -

ed a turacciolo smerigliato che chiuda


Se invece che nell'aria mettesi il fo esattamente. Se vi è dell'aria nell'acqua
sforo a contatto con qualunque altro gas o nel vaso, si produce tosto dell'acido
592 Fosforo Fosro Ro
ipofosforico che rimane in soluzione nel piccola quantità soltanto. Se lo si laseia
l'acqua. Inoltre se il vaso viene espo immerso nell' alcoole comune riducesi
sto ai raggi solari, il fosforo si ricopre di in un olio trasparente, bianco che giace
una crosta opaca e densa di colore ran sul fondo del vaso nè rappigliasi che ad
ciato che è l'ossido rosso di fosforo. Se un freddo assai forte. Lavandolo però
non riceve che la luce diffusa, il fosforo ripetutamente con acqua riprende la
diviene ugualmente opaco alla sua su sua solidità, ma non è più così facilmen
perficie, ma la crosta che vi si forma è te infiammabile, e non luce più nell' o
bianca, e formata di idrato d'ossido di scurità. L'alcoole che è rimasto qualche
fosforo. Finalmente se il vaso è rinchiu tempo sul fosforo ne conserva fortemen
so in una cassetta che non lasci pene te l'odore e debolmente risplende. An
trare la luce, il fosforo vi conserva la che l'acqua in cui serbasi il fosforo
sua trasparenza indefinitamente. Dumas quando non sia priva di aria possede
ne ha conservato in tal modo per più la singolare proprietà di risplendere
anni senza alterazione. quando se la agita in una bottiglia ben
Queste osservazioni dimostrano esse chiusa e di spargere talvolta, senza cagio
re molto difficile di conservare il fosforo me alcuna apparente, una luce spontanea
inalterato. Quello copertosi di una cro che sull'istante si dissipa. Se si leva il
sta biancastra, od anche divenuto di co turacciolo o nol si tiene ben otturato,
lor rosso per l'azione della luce, può questa acqua perde la sua proprietà di
tornarsi alla primitiva sua trasparenza risplendere nè la ricupera che quando
immergendolo in acqua bollente acidula la bottiglia sia rimasta per qualche tem
ta con acido nitrico. po esattamente otturata. Non si sa come
Il fosforo ha la proprietà di sciogliersi spiegare questo singolare fenomeno.Tal
in parecchie sostanze alle quali comuni volta copronsi le fiale rese luminose in
ca la sua proprietà di risplendere. Le uno degli anzidetti modi di una coperta
proporzioni però che le varie sostanze opaca ed intagliansi in questa figure od
ne sciolgono sono assai differenti ed in ornamenti che nella oscurità appaiono
fluiscono sulla forza della luce che dan luminosi.
no le soluzioni poste al contatto dell'aria. Non sempre però arde il fosforo così
I migliori dissolventi sono gli oli grassi chetamente e con quella lentezza come
e quelli essenziali, cui aggiugnesi il fo abbiamo finora supposto. Facilmente
sforo ridotto in polvere fina col fonderlo può accendersi ed arde allora con gran
in un poca di acqua indi tenerlo forte dissima vivacità diffondendo una luce as
mente agitato fino a che si raffredda. sai forte nell'aria accompagnata però da
Aiutasi il discioglimento con un leggero un fumo assai denso. Un leggero soffrega
calore. La soluzione che risplende con mento basta se la temperatura è alquan
più vivacità delle altre si è quella del to elevata, ed a 16° si accende isponta
fosforo nell'olio di garofano. In tal gui neamente se lo si copre di polvere di
sa preparansi FIALE luminose (V. questa carbone. Mescendolo con polvere di
parola) che durano molto a lungo quan platino spugnoso, di antimonio, di po
do si tengano ben otturate, aprendole tassa, di calce, di silice e di altre sostan
allora soltanto quando occorre di veder ze comincia dal fondersi e poscia tosto
le risplendere. Anche gli eteri e l'alcoo si accende. Welter pretende che nella
le puro sciolgono il fosforo benchè in combustione del fosforo il calore svilup
FosFono Fosrono 395
pato per una data quantità di ossigeno Van Bemunelen, la ignizione del fosforo
sia esattamente il doppio di quello che accade anche quando non si fa che av
sviluppano con altrettanto ossigeno l'i vilupparlo di cotone, così la teorica da
drogeno ed il carbonio. Il denso fumo lui proposta non è ammissibile, e deesi
che esala e precipitasi in forma di nube considerare il fenomeno come non an
è acido fosforico; 1 oo parti di fosforò cora spiegato,
bruciando ne assorbono i 28 di ossige La combustione più forte e più
no. Con la combustione lenta all'oppo vivace che si conosca si è quella del fo.
sto, siccome cangiasi in acido fosforoso. sforo nell'ossigeno. Allorquando o lo si
così non consuma che i 3/5 di quella introduce acceso in questo gas, o dopo
quantità, vale a dire 76,9 parti di ossi avervelo introdotto se gli da il fuoco in
geno. qualsiasi guisa arde il fosforo con una
Nell'aria rarefatta, come, per esempio, forza e rapidità grandissima e la luce
sotto il recipiente d'una macchina pneu che diffonde è così forte ed abbagliante
matica, il fosforo si accende e brucia con da potersi paragonare soltanto a quella
una fiamma debole, ma lunga, quando è del sole. Il modo come si fa questa e
mescolato con resina o posto sopra un sperienza ordinariamente nelle sale di
poco di cotone. L'esperimento non rie fisica si è di accendere il fosforo nel
sce quando la rarefazione dell'aria non l'aria attaccandolo ad un pezzo di fer
si operi con rapidità. Si può anche uni ro ricurvo poi prontamente introdurlo
re a vite un piccolo vase contenente il in un fiasco o sotto una campana ripie
fosforo ad un recipiente in cui siasi fat ma di gas ossigeno. Questa maniera però
to il vuoto, e poi aprirne la comunicazio esige molta destrezza nell'operatore, dà
ne: l'infiammazione accade anche in una luce di assai breve durata e manca
questa maniera. Può anche adoperarsi lo spesso di effetto pel rompersi del vaso
zolfo invece della resina. Se si prende un che difficilmente resiste all'intensità del
bastone secco di fosforo, si spolveri qua calore; finalmente sotifuendosi all'ossi
e là di resina o di zolfo, e s'introduca poi geno i vapori dell'acido fosforico cin
sotto il recipiente della macchina pneu gono questi a guisa di nube la fiamma
matica, si osserva che al momento in del fosforo e certo debbono velarne
cui si estrae l'aria il fosforo comincia a e diminuirne alquanto la luce. Una ma
divenire più luminoso nei punti spolve niera assai più semplice e facile di ope
rati, e questo effetto cresce con la rare rare abbiamo veduto usarsi con ottimo
fazione dell'aria, finchè il fosforo finisce effetto ed è la seguente. Prendesi un
con l'infiammarsi. Van Bemmelen, che crogiuolo di capacità proporzionata alla
il primo studiò questo fenomeno, crede quantità di fosforo che si vuol bruciare,
doverlo attribuire ad una combinazione cioè alla forza ed alla durata che vuol
di zolfo o di resina col fosforo, la quale darsi all'esperimento, e se lo pone nel
si opera più facilmente nel vuoto (come centro di un grande fanale chiuso con
appunto accade nella combinazione dei lastre di vetro e munito alla parte su
corpi solidi, per esempio, dello zolfo coi periore di un tubo alquanto laugo ed
metalli), ed è accompagnata da uno svi assai grosso che fa l'offizio di cammino.
luppo di calore bastante ad accendere il Siccome i vapori di acido fosforico cui
fosſero o la sua nuova combinazione. questo tubo dee procurare uno sfogo
Ma siccome, dietro l'osservazione di sono di per sè stessi assai più pesanti
Suppl. Diz. Tecn. T IX. 5o
594 FosForto Fosrofio
dell'aria atmosferica ed ascendono sol decimetri cubici di ossigeno. Questi e
tanto per l'alta temperatura a cui tro sperimenti, eseguitisi da Luigi Magrini,
vansi portati, così è da evitarsi nel tubo supplente allora di fisica alla cattedra
stesso qualunque gomito o svolta che ri di questo nostro Liceo, assistito da
tardando l'uscita ai vapori diminuirebbe Francesco Cobres meccanico del Liceo
notabilmente la luce. Il crogiuolo anzi stesso, abbiamo creduto utile di descri
detto è munito di un coperchio facilmen vere minutamente, perchè essendosi più
te levabile ed un tubo, formato anch'es volte proposto di applicare il fosforo al
so di terra da crogiuoli, porta per uno l'illuminazione delle città, dei teatri, ec.,
o più fori sulla superficie del fosforo come vedremo parlando degli usi del ſo
l'ossigeno, comunicando all'altro capo sforo, può interessar di conoscere una
con un gassometro, in guisa che si possa maniera così semplice e regolare di far
impedire al gas il passaggio o regolarlo lo bruciare nell'ossigeno.
come si vuole mediante un robinetto in È tuttora incerto se infatto abbianvi
i terposto. Vennero pure costruiti crogiuoli
ossidi di fosforo o se quelle sostanze cui
i quali avevano intorno alla parte supe venne dato questo nome sieno diversa
riore un canale circolare nel quale arri mente composte. Le quattro combina
vava per un tubo l'ossigeno, che molti zioni del fosforo con l'ossigeno sono gli
fori fatti nella parete del canale all'in acidi fosforico, fosforoso ipofosforico
terno del crogiuolo, e volti all'ingiù di ed ipofosforoso dei quali non è qui il
rigevano sul fosforo. Mettesi la quantità luogo di fare parola.
conveniente di fosforo all'oggetto che si Per molto tempo non ebbe il fosforo
ha in mira nel crogiuolo, vi si dà il fuo altre applicazioni se non se qual'oggetto
co, poscia aprendo il robinetto del gas di curiosità nei gabinetti di fisica, adope
sometro vi si dirige sopra il getto di os ravasi talvolta nelle farmacie per prepara
sigeno. Se per avventura deesi ritar re l'acido fosforico puro ed anche la ne
dare dopo l' accendimento copresi il dicina se ne valse per uso interno. Nei
fosforo col coperchio ed allo stesso laboratori di chimica se lo adopera per
espediente si ricorre se deesi sospen preparare alcune sostanze e per qualche
dere a mezzo l'operazione, arrestando tempo venne pure messo a profitto nel
però in tal caso, come è ben naturale, la trattamento del platino, il quale metodo
corrente dell'ossigeno. La luce in que ora venne però abbandonato. L'uso og
sto modo ottenuta era della maggior for gidì più importante e più esteso che si
za e bellezza che veder si potesse, a tal faccia del fosforo si è per la preparazio
che con un crogiuolo del diametro di ne degli accendifuoco fosforici i quali
circa oº,o5o e con un getto di ossigeno si costruirono dapprima nelle varie ma
di 4,86 decimetri cubici al minuto, si niere che a quella parola abbiamo in
poteva leggere uno scritto alla distanza dicate, le quali però vennero dappoi tutte
di metri 12o restando perfettamen abbandonate per sostituirvi i solFANELLI
te illuminato e visibile in ogni sua parte fosforici. (V. questa parola) che si ac
con ombre assai forti un muro distante cendono col semplice soffregamento con
non meno di 16o metri. Il consumo per tro qualunque superficie che sia un po
mantenere questa luce pel corso di un co ruvida. L'uso di questi si diffuse tal
quarto di ora risultò da vari esperimen-mente da cagionarne un immenso smer
ti di circa o,ºhil 15 di fosforo e di 69lcio, e quindi un grandissimo consumo di
Fosforo FosFURI 395
fosforo che divenne così il materiale di I Il fosforo che contiene dell'antimonio
un molto importante ramo d'industria. è grigio giallastro; esposto alla luce sem
Il fosforo adoperossi altresì più volte bra di un rosso carico, e la sua frattura,
bruciato nell'ossigeno od anche nell'aria, è pressochè nera. Spesse volte vi si tro
solo o unito ad altre sostanze, per otte va anche del bismuto, del piombo, del
nere una luce quasi istantanea, ma abba ferro, e del carbone.
gliante od una specie di soli artifiziali (DUMas – E. MirschERLICH – J.
nei teatri o nelle pubbliche feste. Final BERzELIo – DoBEREINER – Boyle –
mente non maneò chi progettasse, e fa MouRIER – OsANN – H. RosE – Coa
cesse pur anche l'esperimento, di illu DIER – N. HLUME – RAFENEAU DELILLE
minare una intera città ponendo uu fa – BENNETT – ScHoENBEIN – FLoRio.
Ymale in cui bruciasse il fosforo nell'ossi – IoussToN – BöTTGER – WITT
geno alla cima di un'alta torre o di al stock – HEINRICI – GiovANNI Pozzi.
tra eminenza che dominasse la città tut – G” M.)
ta, o meglio ancora sollevandolo e man . FOSFURI. Tutti i fosfuri sono solidi. :i
tenendolo all'altezza voluta mediante un Quando contengono un eccesso di me
pallone aerostatico. Per quanto idee so tallo, hanno l'aspetto metallico, ma non
miglianti abbiano ora dello strano e del già quando sono saturati di fosforo. So
l'improbabile, tuttavia non sono tali da no fusibili, fragili, diversamente colorati
lasciarsi in dimenticanza, poichè grandis ed insolubili nell'acqua, ma alcuni de
sima è la spesa che costa la illuminazio compongono questo liquido.
me di una città e il prezzo dell'ossigeno Il calore espelle dai fosfuri dei metalli
e del fosforo può forse, anche con mezzi poco ossidabili una parte del loro fo
ora imprevisibili, ribassarsi, e i metodi sforo, ma in generale non può levarvelo
pel bruciamento del fosforo semplificarsi, per intiero; l'ossigeno trasforma facil
al che abbiamo veduto più sopra essersi mente i fosfuri in fosfati, oppure in aci
di già in parte arrivati, ed i vapori acidi, do fosforico ed in metallo; il cloro pro
la grande quantità dei quali sarebbe cer duce con essi un cloruro metallico e del
tamente non piccolo ostacolo, potrebbero cloruro di fosforo e lo stesso accade col
facilmente con acconci mezzi venir con bromo e con l'iodo; lo zolfo ed il selenio
r

º
densati. debbono agire in un modo analogo. Non
Giova qui avvertire da ultimo che il si conosce l'azione degli altri corpi non ,
fosforo del commercio contiene talvolta metallici; ma dee essere debole, eccet
dell'arsenico e dell'antimonio, il che si tuata quella dell'arsenico. In quanto ai
conosce sciogliendolo nell'acqua regia e metalli, debbono comportarsi coi fosfu
facendovi passar sopra dell'idrogeno sol ri come coi solfuri. L'acqua non altera
forato. Questi metalli probabilmente pro punto i fosfuri di que metalli che non la
vengono dall'acido solforico che si im decompongono o solo assai difficilmente
piega per decomporre le ossa. a meno che non sieno molto divisi, e
Il fosforo che contiene dell'arsenico trovinsi in contatto dell'aria: il fosforo
somiglia a quello puro; quando scio in questo caso si acidifica. Agisce al con
gliesi nel fosfuro di carbonio in capo a trario ad un tratto sopra quelli dei me
qualche tempo si precipita dell'ossido talli dai quali facilmente viene decompo
di fosforo ed un composto rosso di sol posta, dando origine a dell'idrogeno
furo d'arsenico e solfuro di carbonio. fosforato, a dell'idrogeno puro, e ad uno
396 FosrURI FosFURI
ipofosfito. Gli acidi deboli producono comincia ad ammollirsi, in entrambi i casi
eon questi ultimi dell'idrogeno fosfo il fosforo si combina alla calce produ
rato ed un sale. Gli acidi concentrati si cendo un miscuglio di fosfato di calce e
comportano per riguardo ai fosfuri come di fosfuro di calcio che acquista un co
col metallo e col fosforo presi separata-lose bruno simile a quello dell'ematite
mente. -

senza splendore metallico, si polverizza


Abbiamo veduto nel Dizionario quali facilmente ed è sempre assai più duro
sieno in generale i metodi adoperati per della calce adoperata. Il calore espelle
preparare i fosfuri e non ritorneremo da questo miscuglio il fosforo e riprodu
quindi su questo argomento, tanto più ce la calce. - -

che, siccome crediamo che parecchi fo Il fosfuro di calcio decompone l'acqua


sfuri se non hanno usi attualmente pos con grande facilità svolgendo un gas
sano in seguito venire utilmente appli composto di una parte di fosfuro e tre di
cati alle arti, così di questi, dei partico idrogeno ed un ipofostito di calce; non
lari della preparazione di alcuni di essi, bisogna quindi toccarlo con le mani ba
e più ancora di quelli che attualmente gnate, altrimenti facilmente si infiamma
vengono adoperati, intendiamo qui in se continuando poscia a bruciare. Se vi si
guito di separatamente discorrere. versa sopra alquanto acido idroclorico
Fosfuro di bario. Ottiensi questo ar produce grande quantità di fosfuro di
roventando in un matraccio di vetro a idrogeno nelle proporzioni anzidette ed
lungo collo della barite caustica anidra è anzi questo il metodo più facile per ot
e gettandovi sopra del fosforo, nel qual tenere abbondantemente questo gas.
caso si forma un fosſato di barite ed un Fosfuro di carbonio. Quando si de
fosfuro di bario; la massa si fonde e dopo compone l'acido fosforico col mezzo del
raffreddata tiene un color bruno ed uno carbone, una certa quantità di questo ul
splendore metallico. Un calore troppo for timo si combina col fosforo. Il composto
te decompone il fosfuro di bario, sicchè che risulta non è ſusibile, come il fosſo
una parte del fosforo si volatilizza e rima ro, e si può procurarselo spremendo a
ne la barite. Si può anche preparare que traverso una pelle di camoscio, nell'a
sto fosfuro facendo passare il vapore del cqua bollente, il fosforo ottenuto con la
fosforo sulla barite incandescente. Ha distillazione; 1 esta sopra la pelle il fo
luogo la reazione con isviluppo di luce sfuro di carbonio. Contiene ancora un
assai viva e tutto il fosforo scompare. Il poco di fosforo in eccesso, dal quale
fosfuro di bario posto nell'acqua sommi si può spogliarlo distillando la materia
nistra dell'idrogeno perfosforato, dell'i a dolce calore: il fosforo di carbonio
drogeno puro, dell'ipofostito di barite e che resta in fondo alla storta, è la com
del fosfato di barite. -

binazione di carbonio e di fosforo, per


Fosfuro di calcio. Se si gettano pic fettamente saturata. Ha un colore d'aran -
coli pezzetti di fosforo sulla calce riscal cio carico, non risplende all'oscuro, e
data con una lampana ad alcole in un non viene alterato dall'aria, alla tempe
matraccio a lungo collo o si fa passare ratura ordinaria. Se si fa arroventare in
del vapore di fosforo sulla calce posta in vasi chinsi si decompone ; distilla il ſo
un tubo di vetro collocato orizzontal sforo, e rimane il carbone. Quando la
mente sulla grata di un fornello ed ar temperatura è elevata, il fosfuro di car
roventato presso al punto in cui il vetro bonio s'infiamma all'aria, brucia, e la
FosPURI - Fosrt RI 597
scia un carbone circondato di acido fo in sottofosfato di perossido, al calore
sforico. dell'ebollizione, l'acido nitrico e l'acqua
Nella preparazione del fosforo verso regia lo decompongono facendo passare
la fine dell'esperienza, passa, nel tempo il ferro allo stato di perossido, ed il foe
stesso che l'acido carbonico, un gas par sforo allo stato d' acido fosforico.
ticolare, permanente e combustibile, che Si può preparare questo fosfuro col
si può spogliare dell'acido carbonico eon far passare del fosforo in vapori sul fer
cui si trova, lavandolo con acqua di cal ro incandescente, oppure decomponen
ce. Questo gas ha un odore disaggrade do il fosfato di ferro col mezzo del car
vole, non si discioglie nell'acqua, non è bone. Si può anche trattare in un cro
alterato minimamente dagli alcali nè dalle giuolo un miscuglio di carbone, di acido
terre, brucia all'aria con una fiamma fosforico o di fosfato acido di calce e di
chiara simile a quella del fosforo, preci ferro in limatura, od anche riscaldare
pita l'oro, l'argento e il platino dalle semplicemente della limatura di ferro
loro dissoluzioni, sotto forma metallica, con l'acido fosforico o col fosfato acido
e perde il suo fosforo quando si agita di calce, -

con acido solforico, con acido nitrico o . Il fosfuro di ferro così ottenuto pare
con soluzione acquosa di cloro. Sembra sempre eguale e la sua composizione di
risultare da una combinazione del fosforo pende piottosto dalla temperatura ado-.
col gas ossido carbonico, e forse anche perata che dalle dosi e dalla natura del
con un poco di gas idrogeno. Assorbe una metodo. Contiene circa 2o per cento di
proporzione assai considerabile di fosfo fosforo. -

ro, senza del quale si otterrebbe una Quando si tenta di combinare il ferro
quantità molto maggiore di questo cor con una maggiore quantità di fosforo que
po. A tale oggetto si procurò di abbru st'ultimo si svolge al calore rovente ed il
ciarlo in un apparecchio conveniente ferro non ne ritiene che il 2 o per cento.
per raccogliere l'acido fosforico che si Quando si tenta di produrre un fosfuro
forma con la sua combustione. più ricco di ferro, non si trovano più li
Secondo Grotthuss, si ottiene un gas miti, potendo il ferro unirsi col fosforo
analogo facendo bollire il fosforo con in tutte le proporzioni possibili, da 2 o
una soluzione di potassa nell'alcoole; ma centesimi sino a quantità incalcolabili
il gas così preparato non si accende nelle analisi. I diversi composti così pro
spontaneamente, e viene infiammato dal dotti possono essere considerati come nn
l'acido nitrico fumante, ugualmente che miscuglio di ferro e di sotto fosfuro di
dal gas nitroso mescolato con gas ossi ferro. Checchè ne sia la presenza del fos
geno, e dal cloro ; i prodotti sono acido sforo rende il ferro assai più fusibile e
carbonico e acido fosforico. fragile a freddo. Esaminando i metodi
Fosfuro di ferro. Questo fosfuro è che possono dar origine al fosfuro di
grigio, a frattura striata o granulare, as ferro, si vede che il ferro od almeno la
sai crudo, e fusibile a color rosso. Si ghisa del commercio, debbono contene
può ottenerlo cristallizzato in prismi rom re quasi sempre del fosforo. In fatti nella
boidali molto distinti; ad una temperatu fusione dei minerali di ferro, questi si
ra elevata, non si altera, purchè sia gua trovano ad una temperatura elevata in
rentito dal contatto dell'aria. Nell'ossi presenza del carbonio e possono pren
geno od all'aria si trasforma col calore dere del fosforo sia dai fosfati che con
598 FosFURt FosFURI
tengono, sia da quelli che contiene sem-fetti molto sensibili che in dose alquanto
pre la cenere del combustibile. Fortuna-forte. Karsten ha trovato i seguenti ri
tamente il fosforo, quantunque nocivo sultamenti coll'esaminare l'influenza del
e alla qualità ferro, non esercità però ef-fosforo sulle qualità del ferro.
1 oooo parti di ferro e 5o–di fosforo dauno un ferro la cui
tenacità non è alterata sensibil
mente.
, Id. e 5o–ferro ancora buono, resistente alla
percossa.
Id, e 66 – può ancora piegarsi ad angolo ret
-

to, si rompe qualche volta sotto


la percossa.
ld. e
75––si rompe spesso con la percossa o
nel piegarlo.
Id. e
8o––si rompe spessissimo con la percos
sa e col piegarlo.
Id. g 1 oo–non può più piegarsi ad angolo
retto, -

Il ferro che contiene più di un cen contenuto nel ferro. Il nuovo liquore
tesimo di fosforo non è opportuno per deve essere trattato con ammoniaca in ec
alcun uso industriale. La maggior parte cesso per verificare se contiene dell'allu
dei ferri del commercio ne contengono mina, che si precipita in questo caso in
due o tre millesimi, proporzione che li istato di sottofosfato. Separata questa si
rende più duri senza nuocere sensibil rende acido il liquore con acido acetico
mente alla loro tenacità. (V. FERRo.) e vi si aggiunge un lieve eccesso d'ace
Per determinare la proporzione del tato di piombo. Si ſorma un sedimento
fosforo contenuto nel ferro, bisogna, se bianco di fosfato di piombo che si racco
condo ICarsten, discioglierne tre gramme glie sopra un filtro e che si riscalda a
nell'acqua regia ed evaporare la solu rosso cupo per pesarlo. Questo sale con
zione a secco. Si mescola il residuo con tiene 19,4 per cento di acido fosforico o
tre volte il suo peso di carbonato di po 5,8 per cento di fosforo.
tassa e si riscalda il tutto a rosso in un Fosfuro d'idrogeno. Attenendoci al
crogiuolo di platino per quindici o venti nome dato più comunemente tuttora a
minuti. La massa, stemperata nell'acqua questo gas rimetteremo di parlarne al
bollente, deve essere gettata su di un l'articolo idrogeno fosforato, ove riem
filtro che ritiene l'ossido di ferro. Il piremo, per quanto ci sarà possibile, la
liquore contiene l'eccesso di carbonato lacuna lasciata in questo proposito dagli
di potassa, il fosſato ed il silicato di po autori del Dizionario. -

tassa. Ieve essere soprassaturato d'aci Fosfuro di platino. Il platino facil


do idroclorico, evaporato a secco, indi mente si combina col fosforo divenendo
ridisciolto nell'acqua per separarne la fragile e fusibile. Questa notizia è im
silice che si raccoglie sopra un filtro. portante a sapersi potendosi sovente
Questa fa conoscere il peso del silicio guastare i crogiuoli di platino quando
-
FosFURI Fos FURI 599
espongasi in essi dei fosfati ad un'alta arti a motivo che una piccola propor
temperatura e vi cada accidentalmente zione di fosforo rende il rame tanto du
del carbone. Il fosfuro di platino è di ro da poter reggere a confronto dell'ac
un bianco argentino, duro, di spezzatura ciaio temperato, sicchè può servire a far
cristallina, più fusibile dell'argento. Non ne strumenti da taglio od altri simili og
ci occuperemo del modo di prepararlo getti. Berzelio dice aver veduto un tem
poichè non ha usi nè fa travedere spe perino costruito con un fosfuro di rame
ranza di averne in seguito. Solo notere da Helwig ed Hielm. Dapprincipio il
mo essersi proposto il fosforo da Pelle composto ha lo stesso colore del metallo
tier in sostituzione dell'arsenico per puro, ma per l'azione dell'aria a poco a
rendere il platino malleabile. (V. PLATINo.) poco annerisce.
Fosfuro di rame. Il rame si unisce Fosfuro di zolfo. Lo zolfo ed il fo
facilmente al fosforo. La combinazione sforo formano combinandosi composti
è di un grigio chiaro, dotata di splendo variati che determinano tutti la decom
re metallico, dura, fragile, e più fusi posizione dell'acqua, alla temperatura
bile del rame. È facile decomporla torre ordinaria, e danno origine a dell'idro
facendola. Se spandesi del fosforo sulla geno solforato, a dell'acido fosforico, o a
limaglia di rame riscaldata rovente, il dell'acido fosforoso. Alla temperatura
miscuglio non tarda a fondersi, ed a tradi 8o o 1ooº questa reazione è ancora
sformarsi in una massa fragile, di un bastantemente rapida per produrre
grigio chiaro, che contiene un quinto del violente esplosioni. Questi composti
suo peso di fosforo; se esponesi poi que sono generalmente impuri, a causa del
sta massa ad un calore sostenuto sotto l'ossido di fosforo e d'altre materie che
uno strato di vetro fuso, i cinque sesti contengono; i solfuri di fosforo sono vo
del fosforo assorbito dal rame si svolgo latili, di color biancastro che inclina al
no, e resta un composto che non può verde o al rosso, secondo il caso: sono
venire distrutto dal solo calore, ed il ora liquidi, ora semisolidi, ora solidi, se
quale contiene 7,7 per cento di fosforo. condo le proporzioni che li costituiscono,
Quando riscaldasi dolcemente l'ossido, Si infiammano alla temperatura ordinaria,
il solfuro o il cloruro di rame, nel gas molto più facilmente del fosforo. Sono
idrogeno protofosforato si ottiene del più fusibili dello zolfo o del fosforo, e
l'acqua, dell'acido idrosolforico o dell'a conservano qualche volta la loro floidità
cido idroclorico, ed inoltre un fosfuro di ad una temperatura ordinaria. Se si a
rame ch'è composto di 75,16 parti di gita uno di questi composti con una so
rame e 24,84 parti di fosforo, e che si luzione d'ammoniaca e si lasci il miscu
trasforma, coll'ossidazione, in fosſato se glio in riposo per alcune ore, tutte le
squirameico. Riscaldando, in una corren impurità scompaiono. Il suo colore ros
te dello stesso gas, l'ossido, il solfuro, sastro o bruno svanisce; ne acquista uno
o il cloruro di protossido di rame, si ot di color giallo chiaro, diviene semi-tra
tiene un altro fosfuro, che ritiene metà sparente e più fluido. Trasportato nel
meno di fosforo del precedente, e che l'acqua, non agisce sensibilmente su di
per conseguenza, è composto di 85, 82 essa, nemmeno in diverse settimane.
parti di rame e 14, 18 di fosforo. Un composto preparato in tale ma
La combinazione del fosforo col rame niera da Faraday, e contenente circa 5
potrebbe divenire interessante per le parti di zolfo e 7 di fosforo, non era so
4oo FosFURI FosFURI
lido a – 6°,7 e a oº godeva ancora di Questa unassa sembra essere formata di 4
una grande fluidità. Conservato per al-parti di zolfo e di 8 di fosforo; e in fat
cune settimane sotto l'acqua in un fia ti, combinando questi due corpi in quel
sco, lasciò deporre cristalli di zulfo la proporzione, si ottiene un composto
puro. La sua fusibilità ha diminuito, che possiede le stesse proprietà.
e dopo la dimora di alcune ore in Ecco del resto un prospetto che in
una atmosfera a 5 o 4 gradi, si è rappi-dica la fusibilità dei fosfuri di zolfo in
gliato in una massa cristallina, costituen-diverse proporzioni. e

te senza dubbio un composto definito.

Punti di fusione
1 oo di fosforo e 12,5 di zolfo a 25 gradi cent.
id. . . . a 25 id. . . 15.
id. . . . e 5o id. . 1O
id. . . . è 1oo id. ... 5
id. . . . e aoo id. . . 12,2
id. . . . e 5oo id. . . 57,5
id. . . . e 9oo id. . : 25
id. . . . e 18oo id. . . 15

È noto che il fosforo non si fonde di un pollice di diametro sopra sei od


che a 42° c. e lo zolfo a 1 o7°. - otto di lunghezza. Si fa fondere dap
Non si ottengono i fosfuri di zolfo ch prima il fosforo, ed in seguito vi si
con qualche difficoltà, sia che si faccia aggiunge dello zolfo in bastoni a piccoli
no combinare i due corpi a secco, sia frammenti. Ciascun frammento aggiunto
che si pungano in contatto sotto l'acqua, produce una decrepitazione accompa
In quest'ultimo caso la decomposizione gaata da un leggero fischio dovuto allo
dell'acqua può aver luogo evidente sviluppo d'un poco d'idrogeno solfo
mente. Si impedisce che divenga trop rato proveniente dall' idrogeno dello
po rapida, e quindi pericolosa, non in | zolfo e del fosforo, o da un poca di a
nalzando la temperatura che a gradi 6o cqua aderente a questi corpi. Bisogna
in circa, ed impedendo che oltrepassi i attendere che ciascun frammento sia in
7o”. Si mettono in un barattolo I è teramente scomparso, il che si può ri
gramme di fosforo, la dose conveniente conoscere agitando il miscuglio con un
di zolfo in fiori, e 5o o 4o gramme di bastoncello prima di aggiungerne un
acqua a 6o”; si immerge il barattolo in Inu0V 0. -

un bagnomaria contenente dell'acqua a La grande facilità con cui il fosfuro


8oº per mantenere la temperatura del di zolfo accendesi a contatto dell'aria
miscuglio; finalmente si agita questo mi lo rendono di molta importanza per la
scuglio col mezzo di un tubo di vetro ostruzione dei soleANELui fosſorici
sino a che la combinazione sia compiuta. (V. questa parola).
Se si volesse combinare il fosforo con Altri fosfuri come quelli di potassio
lo zolfo a secco, bisogna guardarsi dal di sodio e simili tengono la proprietà di
porre le sostanze nel tubo tutte ad un decomporre l'acqua, ma la difficoltà di
tratto Scegliesi in questo caso un tubo preparazione per alcuni e la scarsezza
Fossa FossA 4o
dei materiali pegli altri non ci sembra truogolo; quando la fossa è abbastauza
rono lasciar tale speranza di utilità che profonda perchè le sponde più o meno
meritasse di particolarmente farne paro inclinate vengano ad incontrarsi forma
la (J. J. BERzeLio.– DUMAs.– G.”M.) un angolo più o meno acuto.
FOSGENO. Venne dato questo no L'arginetto che, come dicemmo, è
me ad un gas risultante dalla combina fatto con la terra tratta dallo scavo, è
zione del cloro con l'ossido di carbonio. posto a scarpa da un lato o dall'altro, e
(BoNAviLLA.) quando la fossa appartiene in comune
FOSSA. La fossa od anche fosso è a due proprietari anche da entrambi i
uno spazio di terreno scavato in lungo lati metà per parte. Talvolta ancora la
più o meno grande che serve a cignere terra è sparsa nei dintorni della fossa o
un campo per difenderlo dagli uomini portata via per usarla in siti ancor più
o dagli animali per proteggere le siepi lontani, sicchè allora le fosse non hanno
e barricate interne dal dente e dai arginetto, servendo piuttosto a segnare i
guasti del bestiame; per seccare le limiti delle proprietà che alla difesa di
terre ed il suolo delle strade ricevendo quelle.
le acque sovrabbondanti e tenendole a La cresta è la parte più alta dell'ar
portata delle radici degli alberi vicini. ginetto la quale rotondasi tanto mag
Vi hanno più specie di fosse: semplici, giormente quanto più leggera è la terra,
doppie, rivestite di muro e con pianta acciocchè le grandi piogge ne traseini
gioni. Distinguonsi nella fossa: l'aper no meno che sia possibile nella fossa.
tura o bocca, le sponde, il fondo, l' ar Ordinariamente tutte queste parti della
ginetto, e la cresta. L'apertura o bocca fossa sono guernite di piote; talvolta lo
è quella parte dello scavo che sepa è soltanto l'arginetto, ma per lo più lo
ra le due sponde alla parte superiore. sono anche le sponde a fine di sostene
Le sponde sono quella parte che co re le terre quando mancano di consisten
mincia a livello del suolo e scende da za. Invece di applicare le piote pos
ciascun lato fino al fondo del fosso. Il sonsi spargere i semi delle piante che le
fondo è quella parte che divide la linea compongono, il che si fa più facilmente
inferiore delle sponde. L' arginetto è ed esige minore lavoro.
quella scarpa elevata che formasi lungo Le fosse semplici solitamente hanno
la fossa con la terra levata nello scavo. da uno a due metri di larghezza, e di
La cresta è la parte più elevata di que i",32 a 1",5o di profondità. Queste
sto arginetto. dimensioni per altro devono variare se
La inclinazione delle sponde esser condo le circostanze e secondo lo scopo
dee più o meno grande secondo la con cui mira il proprietario nel fare queste
sistenza che hanno le terre. Così se so chiusure. -

no forti o tenaci l'inclinazione di 54 Le fosse doppie sono due fosse poste


millimetri per 52 centimetri (un polli distanti a 1",52, e prolungate paralelle
ce al piede ) sarà sufficiente; mentre fra loro. La terra proveniente da questo
invece se la terra è leggera e sabbiono doppio scavo forma un doppio arginet
sa, la inclinazione dee farsi di 45 a 5o to sul terreno che separa le due fosse
gradi. trovandosi la cresta nel mezzo fra l'una
Il fondo solitamente presenta una su e l'altra. Non praticasi questa maniera
perficie piana o rotondata a guisa di di chiusura se non che nei terreni molto
Suppl. Di.Tecn. T IX. 5
Ao2 Fossa FossA
pra
umidi, sicchè nel costruirla si ha per i”,52 e talvolta anco di 2": allora il
iscopo tanto di seccare il terreno che si coltivatore taglia questa siepe per metà
cigne quanto di difenderlo. ad ogni sei anni in guisa che resta sem
Le fosse rivestite di muro ai due lati pre una grossezza di siepe sufficiente
non sono a portata che dei ricchi pro per difendere la campagna. Spesso met
prietari e per le chiusure dei giardini e tesi nel mezzo di una sponda della fossa
dei parchi. Questi muri sono costruiti e talvolta ancora di tutte due, una siepe
per lo più di mattoni o di frammenti di che tiensi tagliata ai lati ed alla sommità;
pietre resi scabri artifizialmente, legati talvolta mettesi anche una siepe nel mez
insieme con malta di calce e sabbia, ed zo della fossa stessa, la quale viene così
inoltre, a distanze non molto grandi, an ad essere guernita spesso interamente
che con catene di grossi pezzi di pietra. di rovi ( rubus vulgaris) ed altre piante
Frammezzo a queste catene sostentansi i spinose che riempiono tutta la capacità
muri mediante contrafforti di muro posti della fossa. Finalmente le fosse sole o
dal lato della terra e che alla base risal combinate con le siepi dispongonsi in
tano di un metro a 1",5o secondo l'al molte altre maniere che variano gran
tezza del muro che hanno a sostenere, e demente secondo i luoghi e le circostan
vengono a finire in nulla alcuni centimetri ze, od anche bene spesso secondo il ca
al dissotto della sommità del muro stesso; priccio del proprietario.
questi contrafforti hanno inoltre il van All'articolo ARATRo abbiamo accen
taggio che dividendo le terre ne scema nato come siasi proposto l'uso di quello
no considerevolmente la spinta aumen strumento per lo scavo delle fosse, ed
tando così la durata dei muri. Queste alla parola disEcoAMENTo si eè indicato
fosse sono per lo più larghe da due a 5 come applichinsi le fosse a quell'impor
metri alla bocca e profonde due metri, tantissimo scopo. Abbiamo in quest'ul
ed hanno la bella qualità di non impedire timo luogo fatto un cenno di un aratro
menomamente la vista della campagna al che si adopera in Inghilterra per iscava
l'esterno. Talvolta queste fosse non sono re le fosse coperte ed abbiamo promesso
rivestite di muro che dal lato della pro di darne in questo luogo più estese no
prietà cui servono di chiusura; in que tizie; adempiremo questa promessa sen
sta maniera si ha una grande economia za per altro tornare a far discorso delle
ottenendosi molta parte dei vantaggi di altre fogge di fosse coperte, delle quali
quelle rivestite da ambo i lati di muro. si è ivi a sufficienza parlato.
Le fosse con piantagioni sono una Parecchi sono i meccanismi che ven
delle migliori chiusure di difesa; talvol nero proposti col nome di aratri-talpe
ta queste piantagioni consistono in una all'oggetto di stabilire canali sotterranei
siepe di piante spinose, poste sull'orlo senza che occorra aprire scavi alla
della fossa all'interno della campagna; superficie del suolo nè impiegare mate
talora si dà una inclinazione di 4o a riali estranei al suolo stesso. Questi
45 gradi all'arginetto ed alla sponda dal meccanismi sono molto complicati e per
lato delle terre da difendersi, mentre in conseguenza difficili a maneggiarsi e di
vece il lato opposto rimane presso a po spendiosi, massime quello di Guglielmo
co verticale ; piantansi quindi, partendo Robinson descritto da Byerley con fi
dal fondo del fosso, parecchie file di gure nelle Memorie della Società reale
piante spinose sopra una larghezza di di agricoltura di Parigi (T. I del 1827).
Fossato FotoGRAFIA 4o5
L'aratro-talpa di cui diamo il disegno FOSSILE, dicesi in generale qual
nella fig. 2 della Tav. XXXII delle siasi sostanza che si estragga dal seno
Arti meccaniche ci sembra che dopo al della terra, sia che si parli di minerale,
cuni tentativi possa servire al suo scopo; mezzo minerale, pietre, sali o qualsivo
non si è ancora però potuto farlo co glia altro corpo che sia stato lungamente
struire su quest'ultimo modello nè far sepolto. Dicesi anche come aggiunto a
ne il saggio in terreni difficili. Compren tutte le sostanze anzidette quando oc
desi che le aste di sostegno che stanno corra distinguerle da quelle che si trova
invece del coltro ed attaccansi al pezzo no altrove; e così dicesi carbone fossile,
M L che fa le veci di vomere, devono legno fossile, sale fossile ec. Finalmente
essere sottili e taglienti ad oggetto di si dà pure l'aggiunto di fossile talora ad
.
cagionare una minor resistenza e di ta alcune sostanze che sono della natura o
gliare il terreno senza lasciar quasi indi della qualità di quelle fossili propria
zio del loro passaggio. ll pezzo M L es mente dette che cavansi di sotterra. In
:
ser dee lungo e molto appuntito in finiti sono i fossili onde si approfittano le
guisa da poter agire alla stessa maniera arti ed impossibile sarebbe il volerne far
di un cuneo e lasciar dietro a sè un ca qui generale discorso. Di ciascuno di
nale per fettamente cilindrico. Sarebbe essi parlasi o in articolo apposito o nel
facile aggiugnere a questo apparecchio trattare di quell'arte o di quelle opera
un sistema di leve analogo a quello che zioni in cui vengono adoperati.
tengono parecchi nuovi aratri e col mez (ALBERTI – G” M.)
zo del quale si potrebbero tenere sem FOSSO. Grande Fossa. (V. questa
pre orizzontali i canali malgrado le pic parola.)
cole sinuosità che vi hanno alla super (ALBERTI.)
ficie del suolo. Ad ogni modo però que Fosso. Nelle fortificazioni dicesi lo
sti meccanismi non possono pienamente scavo fatto intorno alle mura di una for
riuscire che nei terreni alcun poco od tezza tra la scarpa e la contrascarpa.
anche molto tenaci e specialmente nelle (ALBERTI.)
praterie (LABBE – C. BAILLY De Mea FOTOGENE. Materia generatrice di
LIEUX ). luce. -

Fossa da grano. V. SiLo. (ALBERTI.)


Fossa del letame. V. LETAMAIo. FOTOGENICO. Diedesi ultimamen
FossA de fonditori. Quello scavo pro te questo aggiunto a quelle sostanze che
ondo che fanno a piedi della fornace i provano cangiamenti d'aspetto per l'a
fonditori per gettare verticalmente pez zione della luce, od anche a quel risul
zi di molta altezza e principalmente sta tamenti che da questa azione si ottengo
no. Così diconsi carta o piastra fotoge
tue, sotterrando in esso la forma e ser
iandovela fortissimamente con puntellinica, disegni fotogenici, ai materiali ed
e con terra (V. FosdiroRE). ai prodotti della Fotografia (V. questa
(BALDINUcci.)
parola).
FOSSATO. Quasi lo stesso che lupa. (G”M.)
ma propriamente è quel canale che si fa | FOTOGRAFIA. Nome di un'arte del
sulle rive dei campi per ricevere le acque tutto nuova il cui scopo, come dimostra
e per cavarne la melma. (V. Fossa e D1. l'etimologia del suo nome ( dalle due
seccAMENyo). (GAGLIaado) grece voci potos, luce, e Ypato, descri
4 o4 Foro GRAFIA FotoGRAFIA
vere), si è di ottenere disegni o immagi si dovevano conservare in luogo oscuro
ni formate dalla luce. Le sostanze ado ed esaminare con poca luce e non molto
perate in quest'arte e sulle quali la luce a lungo, dappoichè lo stesso Davy con
forma le imagini si dissero fotogeniche, fessa che tutti i tentativi fattisi per im
e con lo stesso aggiunto indicaronsi pa pedire che le parti scolorate venissero
rimente i disegni ottenuti col mezzo di colorite poi dalla luce andarono a vuoto,
queste sostanze medesime. All'articolo non essendosi trovata di alcuna efficacia
Fissazione dei colori riflettuti dalla lu per questo oggetto l'applicazione di una
ce abbiamo fatto parte ai lettori delle vernice trasparente. Tutti e due poi gli
imperfette notizie fino allora pubblicatesi illustri chimici accordavansi nel dichia
in questo proposito, rimandando all'arti rare che le imagini prodotte dalla came
colo Luce per darne più estese notizie. ra oscura riuscivano troppo confuse sul
Fattasi però di comune ragione la sco nitrato d'argento anche dopo averlo la
perta del Daguerre crediamo di non tar sciato lungamente esposto alle immagini
dare più oltre e qui riassumere quanto di quella, sicchè non si poteva ottenere
di più importante si è reso noto in que da questo lato verun buon effetto. Pari
sto argomento che per moltissimi riguar mente nei primi anni di questo secolo
di sommamente interessa l'industria. Charles nel suo corso di fisica adopera
Da un tempo molto rimoto conosce va una carta preparata per produrre co
vano i fisici ed i chimici l'azione della me un'ombra degli oggetti, cioè di quei
luce sopra alcune sostanze, le quali veni disegni che i francesi chiamano silhouet
vano da essa scolorate o decomposte. tes mediante l'azione della luce; egli è
Così gli alchimisti erano riusciti ad unire morto però senza indicare come pre
l'argento all'acido marino, ottenendo da parasse la carta, nè d'altronde sap
questa combinazione un sale bianco da piamo se questi disegni avessero la pro
essi chiamato luna od argento corneo prietà di conservarsi anche esposti alla
(oggi cloruro d'argento) del quale parlasi luce. Dopo questi tentativi non vi fu più
lungamente nell'opera di Fabricius in chi nulla pubblicasse relativamente al
titolata De rebus metallicis, stampata l'arte di ottenere disegni fotogenici fino
nel 1566, e che aveva la proprietà quan al principio del 1859 al qual tempo,
do si esponeva alla luce di tignersi in un come abbiamo veduto all'articolo FissA
grigio giallastro, poscia in violetto e zioNe ec., Arago comunicò all'accademia
dopo un certo tempo in un color quasi di Francia l'annunzio dell'essere Daguer
nero. La singolare proprietà di questa re riuscito a ottenere copie esattissime
e d'altre sostanze era però rimasta senza delle immagini prodottesi nella camera
applicazioni fino a che nel 18o2 Wedg oscura, anzi, a dir meglio, a fissare que
wood e H. Davy diedersi a studiare que ste immagini stesse in tutta la loro verità,
sto argomento. Proponeva Wedgwood con una sola tinta bensì, ma con tutte le
di copiare le pitture delle finestre delle minime degradazioni degli effetti d'om
chiese o le stampe mediante pelli o carte bre, di lumi e di riflessi che la natura
intonacate di cloruro o di nitrato di ar stessa presenta. Il metodo venne per al
gento. Davy era anche giunto a copiare lora tenuto segreto proponendo l'Arago
in tal guisa piccolissimi oggetti dal mi di chiedere al Governo una ricompensa
croscopio solare, ma a pocchissima di da retribuirsi all'inventore perchè ren
stanza dalla lente. Questi disegni però desse pubbliche le sue operazioni. Que
FotoGRAFIA - FotoGRAFIA 4 o5
sto annunzio fu come la scintilla che vy e Wedgwood, dei quali forse ignorava
produce gran fuoco, imperocchè da cen gli esperimenti, e quindi che le immagi
to parti si ebber notizie di altri metodi ni da lui ottenute non si potessero con
che da qualche tempo studiavansi senza servare.
però pubblicarne i risultamenti o di Un emulo ben diverso pel Daguerre
nuovi che gli ingegni aguzzati dall'emu era Talbot. Presentavasi in vero questo
lazione andarono immaginando e sugge scienziato con una considerevole raccol
rendo, a tal che possono veramente con ta di disegni fotogenici, fatti sotto ogni
siderarsi come un grande benefizio per combinazione di luce e che da per sè
l'arte fotografica i pochi mesi trascorsi stessi facevano prova materiale del lun
fra l'annunzio della scoperta Daguerre go tempo trascorso dalla scoperta da lui
e la pubblicazione dei metodi di essa. fatta di un metodo analogo a quello del
Lasciando noi per ora la quistione sul Daguerre. Non possiamo resistere al de
diritto di priorità, che, come abbiamo ve siderio di qui riportare un estratto pu
duto all'articolo Fissazione, e come ve blicatosi nel giornale inglese l'Atheneum,
dremo più innanzi, appartiene indubbia della memoria comunicata dal Talbot
mente al Daguerre, anzi che l'ordine alla Società di Londra, il quale estratto
cronologico seguiremo in questo articolo potrà riuscire di utilissima norma per
quello che è più naturale, passando cioè quelli che volessero far progredire la
dai mezzi più facili ai più difficili, e riser fotografia, arte novella e che, per le
bandoci per questo solo motivo di parla ragioni che addurremo più innanzi, non
re da ultimo soltanto di quelli del Da crediamo essere stata dal Daguerre con
guerre, i quali se pur sono i più perfetti dotta al suo apice.
sono anche del certo i più complicati. Fino dalla primavera del 1854 il Tal
Qui accenneremo solo di passaggio come bot ebbe l'idea di applicare all'arte del
fosse nato in taluni il sospetto che alcuna disegno la proprietà che i chimici ave
cosa di analogo alla fotografia potesse vano riconosciuto nel nitrato di argento
trovarsi in un opuscolo in 4° con figure di colorarsi allorquando trovasi a contat
pubblicatosi in Roma, nel 1686 ed inti to con i raggi violetti della luce. Dap
tolato Descrizione di un nuovo modo prima pensò di spargere sopra un foglio
di trasportare qual si sia figura dise di carta una quantità sufficiente di ni
gnata in carta mediante i raggi solari di trato d'argento e di porre questa carta
Antonio Cellio. L'Accademia di Francia al sole mettendogli dinanzi un oggetto
però ebbe a dichiarare d'aver ricono che vi produca una forte ombra. In tal
sciuto non trattarsi in questo libro se guisa doveva prodursi un'immagine so
non se di copiare a mano con la matita migliante in qualche modo all'oggetto in
le immagini ottenute con la camera o terposto, poichè tutte le parti della carta
sCura. rimaste in ombra dovevano restar bian
Appena pubblicatosi l'annunzio di che. Credeva nullameno il Talbot che
Arago videsi la gazzetta di Augusta as questi disegni non si potessero conser
serire essersi dietro quella sola notizia vare se non che in un portafoglio, ed
scoperto da Petzbold medico Alemanno esaminati soltanto al lume di candela,
il metodo del Daguerre. Sembra però poichè la luce del giorno li avrebbe ne
che questi nulla proponesse di meglio di cessariamente distrutti. I primi suoi sag
quauto fatto avevano 37 auni prima Da gi pero modificarono le sue idee ed
4 o6 Foro GRAFIA Fotografia
apersero un campo molto più ampio alle che, ma il fondo sul quale si ottengono
sue speranze; diedesi quindi a indagare è colorato in modo vario e piacevole.
se fosse stato prevenuto ne' suoi tenta Cangiando solamente le proporzioni ed
tivi e se gli archivii della scienza nulla alcuni particolari nel modo di esecu
contenessero di lavori analoghi ai suoi. zione, si possono facilmente ottenere i
Non rinvenne che indicazioni assai va colori celeste, giallo, roseo, bruno di va
ghe quelle eccettuate del Davy da noi rie tinte e nero. Manca soltanto il verde
riferite, le quali dice Talbot vedendo che non può aversi se non se molto ca
quell'illustre scienziato dichiarare il ma rico e quasi nero. La tinta azzurra è di
l'esito delle proprie ricerche, lo avreb un bell'effetto molto somigliando a quel
bero certamente scoraggiato ed indotto lo delle figure bianche sopra fondo az
ad abbandonare il suo progetto come zurro che presentano certe stoviglie di
chimerico, se non fosse di già pervenuto Wedgwood, inoltre ha il vantaggio di
a fissare la immagine prodotta dall'eſſet durare più delle altre potendosi conser
to della luce in maniera di guarentirla vare in un portafoglio. Tutte queste tin
da ogni guasto, prima di conoscere quel te sono differenti combinazioni, le quali
la specie di impossibilità che era sem però non vennero finora abbastanza di
brato di scorgere a Davy in questo ri stinte dai chimici.
sultamento. Continuò adunque le sue I primi oggetti cui Talbot applicò i
esperienze ed ebbe motivo di sorpren suoi metodi furono le piante del suo er
dersi al vedere quanto diversi effetti pos bario o piante fresche che giunse a
sa produrre la più leggera modificazione rappresentare assai bene con le ner
nei metodi adoperati, e come occorra vature delle foglie, i peli che hanno in
bene spesso un tempo assai lungo per diverse parti, i vegetali, ec.; per dare
chè questi effetti si manifestino. Disegni, una idea della minuziosa esattezza della
per esempio, così ottenuti che in capo imitazione, racconta il Talbot che aven
a un anno sembravano benissimo conser do ricevuta l'immagine di un merletto
vati, trovaronsi non per tanto alquanto d' assai complicato disegno, lo mostrò
alterati nel corso dell'anno seguente. a varie persone alla distanza di alcuni
Per questo motivo stimò egli neces piedi e chiese loro se la somiglianza fos
sario di non affrettarsi a pubblicare il se perfetta, ma nessuno volle credergli
suo metodo e di assicurarsi dapprima che fosse un disegno e sostenevano tutti
con assiduo esame se il tempo avesse una che l'oggetto che avevano sotto occhio
influenza tarda ma sicura sui disegni fo era il merletto medesimo.
togenici, sicchè divenissero in tal guisa La bellezza delle immagini ottenute
gradatamente ed uniformemente colora dal Talbot nei suoi primi saggi rende
ti. Una esperienza di cinque anni sem vano ancora più spiacevole per lui il
bragli però sufficiente a togliere ogni si doverli vedere distrutti dalla susseguen
mile dubbio, avendo conservato per tutto te azione della luce, e risolse perciò di
questo tempo inalterati un gran numero tentare nuovi sforzi per giugnere a con
di questi disegni a grado di poter aſſi servarli. Osservò che il nitrato d'argen
darsi alle conclusioni dedotte dai suoi to annerito dalla luce non doveva più
esperimenti. essere lo stesso corpo di prima, quindi
Le imagini ottenute sulla carta pre pensò che se un disegno prodotto dai
parata col nitrato d'argento sono bian raggi solari fosse stato in appresso as
FotoGRAFIA Fotografia 4 o7
soggettato ad un qualche metodo chimi segnano esattamente le più piccole ra
co egli era probabile che la parte colo mificazioni delle nervature. Lavando
rata e quella bianca dovessero averne questa carta con una soluzione di sale
eletti diversi, e che dopo una simile a marino e facendola seccare perde una
zione gli ordinari cangiamenti che la lu gran parte della sua sensibilità per la
ce cagiona sul nitrato di argento non luce, massime se è preparata da alcune
dovessero più palesarsi o almeno non a settimane; ma se allora si inzuppa di
tal segno da confondere le parti colora nitrato d'argento diviene all' opposto
te con quelle che non lo sono. I primi assai più sensibile che nol fosse dappri
saggi per trovare il metodo preservativo ma. Ripetendo più volte questi lavacri
non sortirono buon effetto, ma ben pre alternativi Talbot giunse a preparare la
sto Talbot ebbe la fortuna di scoprire carta per la camera oscura. Avvi però
due mezzi diversi per giugnere a questo un massimo di sensibilità che non si dee
risultamento. Il cangiamento chimico, oltrepassare, poichè altrimente il clo
chiamato dall'autore metodo preserva ruro di argento formatosi sulla carta si
tivo, è assai più efficace che non si sa annerisce da, sè senza luce visibile, sic
rebbe creduto, dappoichè la carta che chè allora la carta sarebbe troppo sensi
era dapprima tanto sensibile alla luce bile. Talbot dopo aver preparato un
viene per modo sottratta dall'azione di certo numero di fogli taglia un pezzo da
questa che vennero presentati alla So ciascuno di essi, fatto un numero cor
cietà reale di Londra alcuni saggi rima rispondente a questi ed ai fogli, espo
sti compiutamente bianchi anche dopo ne i pezzi per un quarto di ora alla luce
essere stati esposti per un'ora ai raggi diffusa: siccome vi è sempre una qualche
di un sole cocente. differenza fra questi fogli, così dopo
Una lettera scritta da Talbot a Chri questo esame scelgonsi quelli più sensi
stie e letta alla Società anzidetta il 2 1 bili pegli effetti più delicati.
febbraio 1859 palesa i metodi del Tal Per fissare le immagini Talbot dice di
bot per preparare la carta e per fissarvi aver provato senza molto buon esito
permanentemente i disegni. Trarremo l'ammoniaca ed altri reagenti. Final
da quella la descrizione di questi metodi. mente trovò un mezzo di decomporre
Scegliesi la miglior carta da lettere fra tutto il cloruro di argento non alterato
le eccellenti qualità di essa che trovansi mediante una soluzione di ioduro di po
nell'Inghilterra; se la immerge in una tassio abbastanza diluita perchè non at
leggera soluzione di sale marino, se la tacchi le parti vicine di quello. Formasi
asciuga in guisa che il liquido la penetri un ioduro d'argento che non viene al
ben uniformemente, stendesi sopra una terato neppure dall'azione del sole. Con
sola faccia della carta una soluzione di ripetute prove giugnesi a trovare la pro
nitrato di argento in sei a sette volte il porzione migliore. Un altro metodo dal
suo peso di acqua, ed asciugasi al fuoco Talbot suggerito si è di immergere i di
la carta che è pronta per tutti gli eſietti segni in una soluzione concentrata di
sordinari. Vi ha una certa proporzione dei sale marino, il quale, come abbiamo ve
sali che dà alla carta la massima sensibiduto, diminuisce la sensibilità della car
lità. Preparata in questa guisa è ottima ta fino a distruggerla del tutto. Al sole
per disegnare le piante, poichè i raggi le parti bianche acquistano una tinta di
del sole passando attraverso le foglie di lilla pallido e rimangono l'uscia inaltera
ſo8 ForoGRAFIA FotoGRAFIA
bili. I disegni conservati con l'ioduro le muraglie annerite dal tempo e gli in
hanno talvolta nelle loro parti bianche cavi delle porte e finestre. Vedremo
un color giallo pallido, che esposto al più innanzi come il Talbot sia giunto in
fuoco diviene un giallo vivace di guado, gegnosamente a riparare a questo difet
ma che riprende la sua tinta primitiva to raddrizzando le sue ombre arrove
raffreddandosi. sciate.
Constable, contro l'opinione di Tal Erasi in tal guisa risolto il maravi
bot, trovò che una soluzione acquosa di glioso problema di fissare permanente
ammoniaca di forza moderata agisce qual mente l'ombra stessa la cui fugacità è
preservativo sicuro contro l'azione con tale da essere passata in proverbio e da
tinuata della luce sopra un disegno fo adottarsi qual emblema universale di
togenico. Basta a questo fine immerger tutto ciò che è passeggero. Ricevesi sopra
lo per alcuni minuti nell'ammoniaca, poi una carta un'ombra che non dee durare
lavarlo in acqua pura. Il primo effetto che un istante, la vi si fissa ed attacca nè
dell'alcali si è di dare una tinta rossastra può più alterarsi neppure da quei raggi
alle parti in ombra, ma queste si anne di sole che dovevano momentaneamente
riscono di nuovo alla luce mentre inve produrla. Talbot aveva osservato che in
ce le parti chiare rimangono inalterate, alcune circostanze, che gli era però im
sicchè il disegno ne ha piuttosto vantag possibile di fissare con esattezza, la carta
gio che scapito. Ricorda che si avrebbe preparata col nitrato d'argento nel mo
un eccellente preservativo nell'ipo-fosfi do anzidetto, dopo ottenuto il disegno
to di soda, ma questo sale non è facile si poteva conservare inalterata, purchè
a procurarsi, mentre l'ammoniaca è fra non fosse esposta ai raggi diretti del
le mani di tutti e sembra al Constable sole, dimodochè, senza che si potesse
superiore d'assai all'ioduro di potassio conoscere la cagione, alcuni disegni con
ed al sale marino suggeriti da Talbot. servavansi benissimo per uno o due an
Ben si vede da quanto fin qui si è ni, mentre altri invece divenivano in
detto che il metodo di Talbot consiste teramente neri in brevissimo tempo.
nel trarre profitto dalla proprietà che Ignora se minuziosamente indagando le
ha il cloruro di argento di annerirsi alla varie circostanze si potrà forse giugne
luce e di restar bianco all'ombra, donde re a fare a meno del metodo preservati
ne segue che le parti più illuminate del vo; ma siccome questo cagiona assai po
l'oggetto che si copia sono precisamen cabriga e ſa che si possano esporre i di
te i punti oscuri nei suoi disegni. Quan segni stessi alla luce del sole, così è pro
to alle ombre ed ai lumi prodotti dal babile che si troverà sempre cosa più
rilievo di alcune parti, ciò non dee gran conveniente il servirsene. Nullameno tal
fatto nuocere al buon effetto ed alla volta in viaggio potrà esser comodo al
rassomiglianza, imperciocchè basta sup naturalista l'uso di questa carta di in
porre che la luce venga dal lato oppo certa durata per avere sopra di essa una
sto, perchè l'effetto abbia luogo nel rapida immagine dell'oggetto, e porre
modo espresso nei disegni; ma la cosa questo disegno nel suo portafoglio dove
è ben diversa per quelle parti che ri resterà abbastanza distinto per poterlo
flettono sempre meno luce o per la tin esaminare al bisogno. Il difetto di questa
ta loro o per essere incavate in maniera carta è pricipalmente che in generale il
da rimaner sempre in ombra, quali sono fondo riesce inuguale, il che però non è
ForoGRAFIA ForoGRAFIA 4o9
di alcuna conseguenza quando si cerca Quantunque Talbot sembri lontano
soltanto la utilità e non la bellezza o la dal credere d'essere giunto a preparare
correzione del disegno. la carta più sensibile che ottenere si pos
Ottenne dapprima il Talbot col meto sa e sia persuaso potervisi recare ancora
do fotografico bei ritratti a silhouette molti perfezionamenti, tuttavia suggeri
mediante i raggi del sole, ed assai vaghi sce le avvertenze seguenti. Se mettesi
disegni ebbe pure esponendo la carta un foglio di questa carta vicino ad una
preparata ai raggi passati per inve finestra non già esposta ai raggi diretti
triate colorite, avendosi presa la pre del sole, ma anzi in direzione opposta, la
cauzione di pingere in nero le parti carta comincia tosto a colorarsi: quindi
bianche a quella guisa che si fa pei se si prepara questa carta di giorno non
vetri delle lanterne magiche comuni. si dee lasciarla scoperta, ma appena finita
Fa duopo che queste invetriate non con chiuderla in un armadio per lasciarvela
tengano nè giallo nè rosso carichi, im asciugare o farla seccare al fuoco di not
perciocchè questi colori intercettano i te. Prima di far uso di questa carta per
raggi violetti della luce che sono i soli disegnare un qualche oggetto Talbot
dotati dell'azione chimica. Il disegno così suole avvicinarla alla luce per alcuni
ottenuto somiglia forse più di alcun al momenti a fine di darle una tinta legge
tro all'opera originale dell'artista. In que ra dalla quale si possa conoscere se il
sto caso dice il Talbot d'aver osservato fondo nè sia ben uguale. Se alla prima
qualche indizio di varietà di coloramen prova riesce tale lo sarà anche al fine
to, ma confessa di non avere avuto il dell'operazione, ma se presenta qualche
tempo di proseguire questi esperimenti macchia che non prenda la stessa tinta
che davano qualche segno di varietà di del resto si dee scartare quel foglio il
tuoni. Tentò dapprima senza buon esito quale anzichè un fondo nero uniforme,
di copiare con questa carta le immagini necessario alla bellezza dei disegni, pre
formate dal microscopio solare e non po senterebbe grandi macchie bianche in
tè riuscire nell'intento che dopo avere sensibili all'azione della luce e che di
assoggettata la carta a molti lavacri e re struggerebbero l'effetto ricercato. Con
sala così più sensibile assai. Dirigendo su questa carta tanto sensibile alla luce dif
questa carta l'ammagine d'un oggetto fusa tale si è la rapidità dell'effetto pro
posto nel campo del microscopio solare, dotto dai raggi diretti del sole che il di
dopo un quarto d'ora trovasi che si è segno può dirsi finito nel momento stes
prodotto un esatto disegno dell'immagine, so che è cominciato, non occorrendo più
ma non si può copiare questa molto in di un mezzo secondo per avere un im
grandita a motivo dell'affievolimento che magine ben precisa dell'oggetto da dise
risulterebbe dallo spandersi della luce; gnarsi.
tuttavia Talbot ottenne immagini grandi Una delle applicazioni più notabili fat
quanto 17 volte la dimensione lineare, tesi da Talbot della sua carta fu quella
cioè a 89 volte quella superficiale ed an di valersene per conservare i bellis
che alcune altre di ingrandimento mag simi effetti che si ottengono col mezzo
giore. In tal guisa conservò egli con per della camera oscura, il che venne indotto
fetta nitidezza alcune cristallizzazioni mi a tentare dal buon effetto che aveva ot
croscopiche che la matita di un artista tenuto col microscopio solare. Costruì e
non sarebbe mai riuscita a copiare, Eli une specie di camera oscura con una
Suppl. Di Tecn. T IX. 52
41o ForoGRAFIA FotoGRAFIA
grande cassa e mediante una buona len parte di esse venne riprodotta con inimi
te ricevette l'immagine dall'altro lato tabile esattezza. Quando tutte e due le
sopra una carta oltremodo sensibile. carte sono ben asciutte la stampa origina
L'apparecchio venne esposto al sole di le non soffre alcun danno, e quando pure
contro ad un edifizio ben illuminato; le vi si facesse una qualche macchia po
vossi di là un'ora dopo e si trovò sulla trebbesi questa assai facilmente levare
carta una copia abbastanza nitida di con mezzi chimici che non nuocereb
quelle parti dell' edifizio che non erano bero in alcun modo alla carta. L'ef
in ombra. Dopo alcuni saggi l'autore fetto della copia era bellissimo,quantun
si avvide che occorreva tempo minore que fosse assolutamente opposto a quel
ed avevansi più perfetti risultamenti con lo dell'originale, poichè sostituiva i lu
camere oscure più piccole, e ne costruì mi alle ombre e viceversa, ma era di tale
varie con lenti di corto fuoco. I disegni natura da somministrare agli artisti utili
prodotti sembrano l'opera di un artista idee sull'uso più opportuno dei lumi e
lillipuziano essendo perfetti in tutte le delle ombre. Non pago pertanto di que
loro parti, ma così piccoli da doversi in sto effetto il Talbot volle fare un passo
qualche modo esaminare con la lente. più oltre e riprodurre la stampa simile
In tal guisa nella state del 1855 copiò affatto all'originale. A tal fine cominciò
egli con varie camere oscure tutti i lati dal rendere inalterabile al sole la copia
della casa di campagna da lui abitata, arrovesciata di quella stampa, poi servis
s.
ponendo la carta nel fuoco delle lenti e si di questa copia contrapponendovi un
compiendo l'operazione in una mezza altro foglio di carta preparata per otte
ora. Copiò parimente assai bene con la nerne una seconda o specie di con
camera oscura disegni, stampe, ed anche troprova, nella quale i lumi e le ombre,
manoscritti. A tal fine pone egli la stam essendo rovesciati di bel nuovo, trovan
pa intimamente a contatto con la carta si precisamente tali quali erano nel di
preparata, ponendo questa dal lato ove segno primitivo. In tal guisa si possono
è il disegno o lo scritto. Esponendo al riprodurre con tenuissima spesa quelle
sole il rovescio della stampa o del ma stampe e manoscritti antichi e preziosi
noscritto i raggi di luce attraversano le tanto ricercati e dei quali la copia fatta
due carte dappertutto, tranne in quei da un incisore non darebbe che un idea
punti dove sono arrestati dalle linee o molto imperfetta. -

pache del disegno. In conseguenza, quan Talbot termina la memoria che sia
do la pressione è ben uguale ed il con mo andati fin qui compilando con al
tatto perfetto, producesi una copia esat cune osservazioni sulla singolarità osser
ta e nitida dello scritto o del disegno. Il vata in alcune carte, le quali tuttochè
tempo necessario per ottenere un effetto preparate in maniera da essere estrema
compiuto varia secondo il grado di gros mente sensibili, tuttavia quando vengo
sezza della carta che si copia, ma qua no assoggettate alla prova non subisco
lunque sia dessa si può esser certi di no alcun cangiamento per l'azione del
riuscire purchè lasci passare un poco di sole. Talvolta sulla stessa carta, apparen
luce. Una carta grossa esige circa mezza temente preparata tutta nella stessa manie
ora. Talbot copiò in siffatta maniera pre ra, vedonsi alcuni spazi a linee ben de
ziose incisioni assai delicate, complica finite che restano perfettamente bianchi
te, e ripiene di minute figure e ciascuna ed inalterabili, quantunque la menoma
FotogaAFIA Fotografia 4i1
luce faccia rapidamente annerire tutte le mergesi allora la carta in ammoniaca
parti vicine; spesse volte le macchie so caustica donde estraggesi dopo qualche
no di un azzurro celeste pallido cinte di tempo per ben lavarla nell'acqua e far
linee di un bianco vivissimo che fa vien la asciugare. Quella parte di cloruro di
meglio risaltare la tinta nera dello spazio argento che non venne decomposta è
che segue immediatamente dopo. E opi sciolta e levata dalla carta sulla quale re-.
nione dell'autore che questa anomalia sta il disegno in bianco sopra un fondo,
dipenda dal cosi detto equilibrio instabi bruno. Suggerivano gli inventori lo stes
le. Col metodo seguito si dee ottenere so espediente usato dal Talbot di trarre
l'una o l'altra di due combinazioni chi una seconda copia dalla prima per avere
miche definite, e quando si giugne vici i lumi e le ombre quali sono in effetto,
no al confine che le separa dipende da Anche il Daguerre immaginò una carta
circostanze di pochissima importanza e che ha le proprietà di quella del Talbot
alle quali difficilmente può aversi riguar e che, a suo dire, è molto sensibile.Abbia
do che si formi piuttosto l'una che mo indicato il modo di prepararla all'ar
l'altra. Sono quindi composti a propor ticolo Fissazione, ec., più volte citato.
zioni fisse e le loro proprietà sono molto L'uso però che in essa dee farsi di una
diverse come lo provò l'esperienza. sostanza tanto volatile, quale si è l'etere
La carta fotogenica di Talbot venne idroclorico ne rendono la preparazione
assoggettata a molti esperimenti da John difficilissima massime nelle calde stagioni.
Herschell che provò l'effetto su di essa Un metodo però superiore a tutti quelli
della luce ottenuta con la grande batte onde finora parlammo, se la sensibilità
ria galvanica di Daniel; da David Bre sua corrisponde, si è quello comunicato
wster e da Roberto Mallet principalmen da Fife alla Società delle Arti di Edim
;
te, il quale si avvide che la luce del burgo per ottenere disegni fotogenici nei
coke incandescente e quella della calce quali evitasi l'inconveniente rimprovera
viva, resa pure incandescente mediante tosi a quello di Talbot di rovesciare i lumi
getti accesi di idrogeno e di ossigeno, agi e le ombre. Questo metodo molto avvici
scono sopra questa carta al pari che la nasi ne' suoi effetti a quello di Daguerre.
luce del sole. Inzuppasi prima la carta di fosfato d'ar
Altre carte fotogeniche oltre a quella gento, poi la si lascia annerire totalmen
di Talbot vennero proposte, fra le quali te esponendola alla luce.Si dee quindi tuf
citeremo quelle sole la cui preparazione farla in una soluzione di ioduro di potas
si è fatta pubblicamente conoscere. Ko sio e mentre è ancora umida, se la pone
bell e Steinheil professori all'universi entro la camera oscura facendovi cadere
tà di Monaco preparano la carta alla sopra l'imagine dell'oggetto che si vuole
guisa che vedremo essersi proposto dal copiare, e vi si lascia fino a che tutta la
Daguerre col cloruro di argento, ma parte esposta alla luce abbia ingiallito;
quando è bene asciutta vi passano sopra si ha in allora una esatta immagine del
una soluzione di ammoniaca. La car l'oggetto, poichè avendo l'ioduro di po
ta così preparata e custodita all'oscu tassio, con l'aiuto della luce, la proprietà
ro non si altera. Quando se ne vuole far di decomporre il fosfato d'argento anne
uso si inumidisce con acqua ed allora rito, in tutte le parti illuminate producesi
riesce sensibilissima bastando pochi mi questo effetto, ma il fosfato rimane oscuro e
a

nuti perchè vi si fissi l'immagine; im dove l' ombra arrestò l'effetto chimico
4i2 ForoGRAFIA ForoGRAFIA
Questi disegni continuerebbero ad inde Niepce sembrano risalire fino all' anno
bolirsi per la lenta azione dell'ioduro sul 1814. Le sue prime relazioni col Da
fosfato; se non si arrestasse del tutto quel guerre sono del gennaio 1826. La indi
sto effetto lavandoli semplicemente nell'a-scretezza di un lavoratore di stromenti
cqua che toglie via l'ioduro che rimane As d'ottica di Parigi gli fece allora sapere
soggettaronsi alla società parecchi saggi che Daguerre occupavasi anch'esso di
di foglie d'albero disegnate in tal guisa esperimenti all'oggetto di fissare le im
e parvero perfette quanto quelle ottenu magini della camera oscura. Questi fatti
te col metodo ad ombre rovesciate. vennero dimostrati in alcune lettere che
La carta col cloruro d'argento (carta furono presentate all' Accademia delle
Talbot) riesce, in tal guisa, del pari se scienze di Parigi, cosicchè la data certa
non che l'azione dell' ioduro di potassio dei primi lavori fotografici di Daguerre
dev'essere molto più debole, essendone è da fissarsi all'anno 1826. Nel 1827
il cloruro più facilmente intaccato. In en Niepce si recò in Inghilterra, e nel di
trambi i casi per dare il grado conve cembre di quell'anno presentò una Me
niente alla soluzione d'ioduro di potas moria sulle sue ricerche fotografiche alla
sio è duopo assicurarsi che non agisca Società reale di Londra, unendo ad es
stando all' ombra sulla carta annerita; se sa varii saggi sopra lamine metalliche, che
la riduce a tal fine al segno di vedere al erano il prodotto dei metodi che fino da
l'ombra un principio di azione e allora si allora aveva scoperti. Questi saggi, esi
diluisce con un po' d'acqua. stenti nelle collezioni di alcuni scienziati
Una strada affatto diversa da quella inglesi, sono tuttora in buono stato e pro
fin qui segnata seguirono Niepce e Da vano all'evidenza che quanto alla copia
guerre per giugnere alla scoperta dei lo fotografica delle incisioni, ed alla forma
ro metodi fotografici, ed i primi passi zione ad uso degli incisori, di lamine al
principalmente furono tanto più arditi in lo stato di abbozzo avanzato, Niepce
quanto che non avevano in essi per gui conosceva nel 1827 il modo di far corri
da, come il Talbot, lumi anteriori della spondere le ombre alle ombre, le mezze
fisica o della chimica. Era il Niepce, ora tinte alle mezze tinte, ed i lumi ai lumi;
defunto, un proprietario che viveva riti ed inoltre che dopo ottenute queste co
rato nei dintorni di Châlon-sur-Saone e pie sapeva il modo di renderle insensibili
che occupava i suoi momenti d'ozio in all'azione ulteriore anneratrice della lu
ricerche scientifiche. Si ha la prova del ce solare, ed era in somma giunto a scior
l'esser egli stato fornito di fisiche cono re un problema che era sembrato impos
scenze nel PiaeoLoFono (V. questa pa sibile alla grande perspicacia di Wedg
rola) macchina destinata a sostituirsi al wood e di Humphry Davy. Nel 1828 il
vapore, che sostenne con onore l'esame Niepce fece dono a Chevalier di una te
dell'Accademia delle scienze e che sem sta di Cristo ottenuta sopra carta che si
plificata e corretta in alcuni punti po anneriva alla luce, ma che fin d'allora
trebbe forse in vari casi tornar vantag sapeva serbare inalterata. L'atto di So
giosa. Il Daguerre è un pittore di Parigi, cietà (registrato) fra Niepce e Daguer
a quanto sembra, molto istrutto dell'arte re per far valere in comune i metodi fo
sua e degli effetti dell'ottica, essendo sta tografici, ha la data del 14 dicembre
to uno fra i primi istitutori del diorama 1829. Gli atti posteriori stipulatisi fra
'in Parigi. Le ricerche fotografiche del Isidoro Niepce, quale erede del padre, e
ForoGRAFIA ForoGRAFIA 4i 5
Daguerre, parlano di miglioramenti fatti Faceva sciogliere il Niepce del bitu
dal pittore di Parigi ai metodi del fisico me secco di Giudea nell'olio di lavanda,
di Châlon, e di metodi interamente nuo il quale evaporandosi lasciava una densa
vi, e dotati del vantaggio (tali sono le vernice che applicavasi con una specie di
precise parole di uno dei contratti) di piccolo mazzo sopra una lama metallica
riprodurre le imagini con sollecitudi polita, la quale era per esempio, del rame
ne sessanta a ottanta volte maggiore coperto di una lastra d'argento. Assog
che coi metodi antichi. gettando questa piastra ad un mite calo
Si avrà osservato che nel parlare dei re si copriva essa di uno strato aderente
metodi del Niepce ci siamo finora ser e biancastro che era bitume in polvere.
viti dell'espressione: per la copia foto Ponevasi la piastra così coperta nel fuo
grafica delle incisioni. In vero dopo co della lente della camera oscura e do
una quantità di tentativi infruttuosi an po un certo tempo scorgevansi sulla pol
che Niepce aveva quasi del tutto rinun vere leggeri lineamenti della immagine.
ziato alla idea di fissare le immagini della Niepce ebbe l'idea ingegnosa di cercare
camera oscura, perchè le preparazioni modo che questi segni,i quali difficilmen
onde si serviva non si modificavano ab te si potevano scorgere, venissero raffor
bastanza prontamente per l'azione della zati. Riconobbe di fatto che tuffando la
luce, sicchè per produrre un disegno gli sua piastra in un miscuglio di olio di
occorrevano 1 o a 12 ore: durante sì lun lavanda e petrolio quelle parti dell'into
ghi intervalli le ombre mutavano nota naco che erano state esposte alla luce,
bilmente di luogo passando per fino dal rimanevano pressochè intatte, mentre le
la sinistra alla destra degli oggetti; do altre rapidamente scioglievansi lasciando
vunque avveniva questo cangiamento di nudo il metallo. Lavata adunque poscia
luogo nelle ombre producevansi tinte con acqua la piastra si aveva l'immagine
monotone ed uniformi, sicchè tutti gli ef formatasi nella camera oscura corrispon
ſetti che risultano dai contrasti d'ombra dendo i lumi ai lumi e le ombre alle om
e di luce erano perduti; malgrado que bre. I lumi eran formati dalla luce dif
sti immensi inconvenienti non sempre fusa proveniente dalla materia biancastra
avevasi la certezza di riuscire, imperoc e non polita del bitume; le ombre dalle
chè dopo infinite precauzioni alcune parti polite e lasciate a nudo del metallo,
cause fortuite ed imprevisibili facevano sempre a condizione che queste parti lu
che si avesse talora una imagine imper cide si specchiassero in oggetti oscuri e
fetta che lasciava qua e là ampia lacuna; fossero poste in tale posizione da non
finalmente gli intonachi sui quali le poter rimandare verso l'occhio dell'os
imagini si disegnavano quand'erano e servatore una luce di qualche vivacità.
sposti alla luce, se non si annerivano, si Quando vi erano mezze tinte potevano
rompevano e si scagliavano. Nullameno queste risultare da quelle parti della
e per la storia dell'arte, e perchè i pri vernice che erano state penetrate par
mi metodi potrebbero forse da altri ve zialmente soltanto dal dissolvente e rese
nire delle loro imperfezioni corretti, cre perciò meno fosche di quelle rimaste in
diamo dover qui far conoscere tutte le tatte. Il bitume di Giudea ridotto in
pratiche seguite dal Niepce ed i succes polvere impalpabile non ha però una tin
sivi miglioramenti fattivi dal Daguerre ta affatto bianca, ma piuttosto grigia,
prima di giugnere al metodo che se quindi il contrasto fra i lumi e le ombre
gue attualmente quest'ultimo. nei disegni del Niepce era poco distinto.
4i ITotoGRAFIA FotoGRAFIA
Per accrescere l'effetto, l'autore aveva ticelle dell'intonaco polveroso che ave
pensato di annerire dopo compiuta la vano ricevuto l'azione di una luce assai
operazione le parti nude del metallo fa viva; penetrava parzialmente più o me
cendolo intaccare dal solfuro di potassio no quei punti dello stesso intonaco che
o dall'iodo; ma non sembra aver riflet corrispondevano nella camera oscura al
tutto che quest'ultima sostanza esposta le mezze tinte; le parti rimaste nell'om
alla luce del giorno avrebbe provato bra ne erano interamente penetrate. In
continui cangiamenti. In ogni caso ben tal caso adunque il metallo non rimane
si vede che Niepce non pretendeva ser va scoperto in veruna parte del disegno;
virsi dell'iodo quale sostanza sensitiva, i lumi erano formati da una agglomera
ma solo come annerente dopo formatasi zione di particelle bianche senza la me
l'immagine nella camera oscura ; e dopo noma lucidezza; le mezze tinte da simili
aver rinforzata quella immagine con l'a particelle la cui bianchezza era stata però
zione del dissolvente. E assai dubbio se più o meno diminuita dal vapore; le
questa operazione avrebbe o no lasciate ombre finalmente da un ugual numero
sussistere le mezze tinte. Fra i principali di particelle che negli altri due casi, ma
inconvenienti del metodo di Niepce deesi divenute del tutto diafane. Il metodo
porre la circostanza che un dissolvente così modificato dal Daguerre aveva su
troppo forte levava in alcuni luoghi qua quello di Niepce parecchi vantaggi, quali
si totalmente la vernice, mentre invece sono una maggiore vivacità, una più
uno troppo debole non rendeva abba grande varietà di tuoni, più regolarità, la
stanza nitide le immagini, sicchè la riu certezza di riuscire nella operazione e
scita era sempre incerta. di non levar mai nessuna parte delle
Daguerre immaginò un metodo che immagini. Sciaguratamente però il resi
chiamossi il metodo Niepce perfezionato, duo dell'olio di lavanda, benchè più sen
Primieramente sostituì al bitume il resi sibile del bitume giudaico all'azione della
duo della distillazione dell'olio di lavan luce, lo è tuttavia così poco che i disegni
da a motivo della sua maggiore bianchez non cominciano ad apparire che dopo un
za e sensibilità. Questo residuo scioglie tempo molto lungo. Non sappiamo an
vasi nell'alcole o nell'etere e questo cora di qual genere sia la modificazione
liquore, posto a strato liscio e di grossezza che prova il residuo dell'olio di lavanda
uniforme, lasciava sul metallo evaporan per l'azione della luce e per effetto della
dosi un intonaco polveroso ben ugua quale gli oli essenziali lo penetrano più
le, il che non mai poteva ottenersi col o meno difficilmente. Forse lo si dee
mazzo alla maniera di Niepce. Dopo riguardare come un semplice disecca
aver esposta la piastra preparata in tal mento delle particelle, e forse anco di
guisa nel fuoco della camera oscura pende da una nuova disposizione mole
Daguerre la poneva orizzontalmente ed culare. Questa doppia ipotesi spieghe
a qualche distanza al di sopra di un rebbe come la modificazione si vada suc
vaso in cui era un olio essenziale leg cessivamente grado a grado affievolendo
germente riscaldato. In questa opera ed a lungo andare sparisca anche nella
zione, regolata nei modi convenienti, al oscurità più profonda.
che facilmente con l'occhio potevasi giu Ad assai maggior perfezione pervenne
gnere, ottenevansi gli effetti seguenti: il poscia però il Daguerre e la bellezza
vapore dell'olio lasciava intatte le par delle vedute copiate con la camera oscu
- FotoGRAFIA ForoGRAPIA 4i5
ra, per quanto dalle fattene descrizioni a mano che ci si affacceranno nel de

possiamo giudicarne, non essendone qui scrivere il metodo.


giunta alcuna, si è tale da sembrare ve Il piano sul quale fissa le immagini il
ramente che nulla lascino a desidera Daguerre non è altrimenti una carta, ma
re da questo lato. Dietro a ciò fecesi bensì una piastra metallica, e qui a bella
egli a comunicare il suo segreto ad prima e nella scelta di questa piastra e nel
Arago il quale ne rese conto all'Acca modo di prepararla,presentansi parecchie
demia delle scienze di Parigi, eccitandola avvertenze che molto importa non tra
a chiedere al governo che venisse accor scurare. Il metallo di questa piastra è
dato al Daguerre ed al Niepce una pen l'argento, nè si dice qual grado di pu
sione di 6ooo franchi annui pel primo rezza si esiga in questo metallo; ma ben
e di 4ooo pel secondo, trasmissibili sì ci avverte il Daguerre che meglio di
alle loro mogli, in luogo dei 2 oo,ooo una lama di argento isolata giova far uso
franchi chiesti dapprima, alle quali con di una sovrapposta ad una lastra di ra
dizioni consentiva l'inventore di pubbli me, o, vale a dire, che giova far uso di
care i particolari tutti del suo trovato. una piastra del così detto placchè.Se que
Venne quindi nominata una commissione sta osservazione è bene fondata pare che
come all'articolo Fissazione ec. si è det l' elettricità agisca essa pure nei curiosi
to, la quale avendo trovato soddisfacen fenomeni che indicheremo in appresso,
tissimi i risultamenti ottenuti dal Da non sembrando probabile che il rame
guerre ed i metodi da esso comunicati, sottoposto ed interamente coperto dal
appoggiò la proposta di Arago, la quale l' argento possa in altro modo giovare.
essendo stata pienamente assentita dalle Non sappiamo se la grossezza dell'argen
Camere e dal Re nella seduta del 19 a to sia indifferente, o se vi abbiano dei
gosto 1859 dell'Accademia vennero pub limiti da non potersi oltrepassare senza
blicati i metodi del Daguerre. Oltre alla svantaggio. E quasi inutile l'aggiugnere
pensione vitalizia anzidetta per sè e pel che questa piastra esser dee bene diritta
Niepce ebbe il Daguerre infiniti elogi ed e spianata in ogni sua parte. Procuratasi
onori, fra i quali riferiremo l'essere stato la piastra duopo è prepararla scevra
nominato dal Re di Francia, dietro pro da ogni sostanza straniera e ben polita e
posta del Ministro dell'interno, cavaliere brunita, il che si ottiene strofinandola
della legione d'onore, e membro onorario leggermente con pomice in polvere finis
dalla Società delle arti di Edimburgo. sima, prima con un po' d'olio di uliva
Descriveremo dapprima colla maggior indi asciutta, servendosi di ovatta di coto
esattezza possibile il metodo del Daguer ne, operando prima circolarmente poscia
re, traendo i particolari di esso dai molti in linea retta, a fine di ben nettare e bru
articoli che si pubblicarono su tale argo nire. Strofinasi poscia con acido nitrico
mento in guisa da non omettere nessuna allungato in sedici volte il suo peso di a
delle avvertenze finora indicate per ben cqua distillata la piastra riscaldata, con
riuscire nella operazione. D'uopo è però l'argento volto all'insù sulla fiamma di
confessare che ad onta dei molti scrit un lume o sopra un braciere alla stessa
ti cadutici sott'occhio vi hanno alcu maniera. Questa operazione che riesce
mi punti che non vennero abbastanza di assai utile giova forse,come opina Pelouze,
chiariti e che lasciano tuttora qualche perciò che l'acido leva dalla superficie
incertezza ; andremo accennandoli mano dell'argento qualunque molecola di rame
4 16 ForoGRAFIA ForoGRAFIA
vi si ritrovasse. La piastra trovasi pronta sua piastra una orlatura sagliente dello
dopo queste preparazioni per la seconda stesso metallo, larga un dito e che si fissa
parte della operazione. con chiodi sulla assicella che porta il tut
Trattasi ora di coprire la piastra così to. In quale maniera da questa orlatura
brunita con uno strato sottilissimo della ne venga un simile effetto non è sì facile
sostanza che, essendo oltre modo sensibi spiegare, se non che supponendo che
le all'azione della luce, dee ritenere le impedisca una uscita troppo libera al va
immagini da quella prodotte. La prima pore dell'iodo ed il raffreddamento e
cura da aversi adunque si è quella di condensazione sugli orli per l'immediato
chiudere le imposte della stanza se si o contatto con l'aria. Superata così la
pera di giorno, evitando così che nasca maggiore difficoltà un' altra ancor me
alcuna alterazione prima del tempo. Avu rimane ed è quella di conoscere il
tasi questa precauzione si mette sul fon tempo quando si abbia a levare la piastra
do di una cassettina preparata apposita dalla cassetta, cioè quanto se la debba
mente una piccola quantità di iodo, poi lasciare esposta al vapore dell'iodo, poi
se la chiude sospendendo nella parte su chè se la si lascia meno del bisogno lo stra
periore di essa la piastra con la lama di to riesce troppo sottile e le imagini non
argento volta all'ingiù. Nulla dice il Da vi si segnano distintamente ; se lascia
guerre intorno alla temperatura necessa si di soverchio lo strato riesce troppo
ria per avere sufficiente evaporazione grosso e l'azione della luce, a quanto si
dell'iodo. Nell'estate, quando l'atmosfe dice, non può penetrarlo come si con
ra è dai 18 ai 2o gradi per lo meno, l'ef verrebbe . Qui accorre però in aiuto
fetto succede abbastanza bene senza ar il Daguerre e ci insegna a regolarci esa
tifiziale riscaldamento, ma non sappiamo minando di tratto in tratto con un lumi
se sia lo stesso nei rigidi freddi del ver cino che poca luce diffonda la piastra,
no . In questa operazione apparen avvertendoci che sarà tempo di ritirarla
temente sì semplice occorrono parecchie allorchè la si veda coperta di uno strato
diligenze. Primieramente lo strato che giallo di color d'oro. Questo indizio è
formasi alla superficie dell'argento deve assai utile, dappoichè il tempo che oc
essere esattamente da per tutto della stessa corre dipende in gran parte dall'esterna
grossezza se si vuol ottenere una perfetta temperatura e da altre circostanze diver
degradazione dei lumi e delle ombre. A se nè può essere quindi in generale fis
tal fine la cassetta dell'iodio è tramez sato. Per dare una qualche idea nulla
zata da un velo leggero, per istacciare a meno della durata della esposizione al
così dire il vapore e spargerlo uniforme l'iodo, diremo che in un pubblico espe
mente. Pure questo ripiego non basta, nè rimento fatto in Parigi dal Daguerre il
si potrebbe forse ottenere la richiesta u dì 7 settembre, fu di 2o minuti. Lo stra
guaglianza con gli aiuti dalla scienza som to così ottenuto è di tanta esilità che
ministrati, se ripetuti tentativi non aves Dumas lo calcola non più grosso di un
sero insegnato al Daguerre il modo d'im milionesimo di millimetro. Nasce qui, e
pedire che si deponga maggior copia di ben naturalmente, il desiderio di sapere
iodo sugli orli che al centro. Ottenne che sia questa sostanza gialla che depo
egli questo importantissimo effetto, dal nesi sull'argento. Nelle note pubblicatesi
quale forse il buon esito di tutta la ope nel fascicolo del 19 agosto 1859 dei
razione dipende, mettendo intorno alla Comptes rendus dell'Accademia delle
ForoGRAFIA ForoGRAFIA 4 i7
scienze questo strato s'intitola da prima chè un solo decimo di secondo che vi ri
ioduro d'argento, poscia iodo, sicchè manesse esposta basterebbe perchè ne ri
sembra che gli estensori di quelle non sentisse l' azione; ma riparandola conve
si fossero intorno a ciò determinati ad nientemente da questa si può conservarla
alcuna idea particolare. Viene ivi ri per un' ora intera entro ad un portafo
ferito che il peso della piastra di placchè glio ben chiuso prima di porla nella ca
non cresce sensibilmente pel coprirsi mera oscura. Questa circostanza è assai
dello strato giallo d'oro, ma se riflettia comoda potendosi per essa preparare la
mo alla grossezza assegnata dal Dumas a piastra in un luogo e recarla poi insieme
questo strato vedremo essere difficilissi con la camera oscura ad una certa di
mo il valutare l'aggiunta di peso che dee stanza dove trovasi il punto di vista che
portare alla piastra. Donné, che, come più si vuole copiare senza che occorra quin
innanzi vedremo, cercò di spiegare la di fare anche la preparazione con l'iodo
teoria del metodo di Daguerre, ritiene a suo luogo. Lo strato giallo d'oro
esser desso un ioduro d'argento e non prima di essere esposto alla luce aderisce
dell'iodo sovrapposto e ciò 1.º perchè con forza all'argento nè riceve alcun
esaminando quello strato col microscopio danno da un attrito leggero. Quantunque
non vi scorse alcun indizio di cristalli, le ragioni addotte dal Donné conducano
mentre l'iodo invece ha grande tendenza ragionevolmente a pensare che lo strato
a cristallizzarsi; 2.º perchè l'iodo per sè giallo sia in fatto un ioduro d'argento, pu
stesso è estremamente volatile, ed invece ro tuttavia sarebbe desiderabile che una
lo strato giallo d' oro non isvapora nep analisi chimica di questo strato non la
pure riscaldando fortemente la piastra. sciasse più verun dubbio sulla natura di
Secondo lo stesso Donné quando si la esso,
scia la piastra d'argento troppo a lungo La piastra preparata con le anzidette
esposta al vapore dell'iodo in maniera 'cautele e tenuta riparata dalla luce portasi
che vi si produca una tinta violacea si nella camera oscura, essendo allora pronta
formano due strati di ioduro, l'uno su a ricevere e ritenere le più delicate e va
perficiale violaceo, l'altro profondo gial rie impressioni della luce. Sarebbe qui
lo d'oro, sicchè la luce opera sul primo, certo utilissimo indicare quale sia la for
ma non già sul secondo : non si compren ma migliore per la camera oscura ; se
de quale esser debba la cagione che arresti abbia a ricevere la luce riflettuta dagli
l'effetto della luce. Ad ogni modo, siccome oggetti direttamente o di seconda rifles
dice il Donné stesso che esponendo la pia sione con uno specchio ; se giovi meglio
stra coperta così di uno strato violetto alla il guernirla di una lente assai grande
luce questa fa perdere ad esso ogni coeren o di una piccola; se sia necessario o al
za, sicchè col più leggero attrito si leva, ri meno assai utile che questa lente sia
manendo intatto lo strato giallo d'oro sot acromatica, periscopica o se basta sem
toposto, così gioverebbe sempre esporre plicemente una buona lente comune. Su
la piastra all'iodo piuttosto troppo a lun tutti questi punti però non ci è riuscito
go che poco, giacchè esponendola poi alla trovare alcuna istruzione e siamo pertan
luce, indi leggermente stropicciandola alla to costretti a limitarci a semplici conget
oscurità facilmente si toglierebbe l'ecces ture. Quanto alla forma della camera o-
so. La lamina così coperta deesi diligente scura ne pare che, oltre alla perfetta
mente guarentire dalla luce del giorno, poi, chiusura di tutte le parti di essa, debba
Suppl. Diz. Tecn. T IX.
148 FotoGRAFIA Fotognaria
eziandio tornar utile il farne le interne la piastra un vetro offuscato e fa che questo
dimensioni quanto più piccole si può, ac venga portato da un tubo quadrato scorre
ciò la luce, venendo più prontamente am vole in un altro, sempre nella direzione
morzata dalle pareti annerite, come al però del fuoco della lente. In tal guisa esa
l' ordinario, abbia campo minore a dif minando le immagini sul vetro si fa avanza
fondersi e ad agire così in que punti ove re o retrocedere questo fino a che si abbia
nol dovrebbe. L' uso dello specchio la forza di luce voluta, e levatolo allora
inclinato ne pare certo doversi bandire mettesi la piastra nel luogo dove esso stava.
dalle camere oscure destinate a fotogra Una osservazione di molta importanza si
fici esperimenti, sapendosi che ogni ri è che alcuni vetri azzurri possono frap
flessione affievolisce alquanto la luce; porsi fra i raggi del sole e l'oggetto da
sicchè crediamo doversi e per maggiore copiarsi senza che gli effetti fotogenici
sollecitudine e pel migliore effetto op ne sieno quasi menomamente scemati.
porre direttamente ai raggi riflettuti dal Il tempo, durante il quale deesi lasciare
l'oggetto che vuolsi copiare, la lente che la piastra esposta nella camera oscura non
dee produrne l'imagine sulla piastra. può, come è ben naturale, fissarsi, doven
Quanto alla grandezza di questa lente ab do necessariamente dipendere dalla for
biamo riferito piùaddietro come il Talbot za della luce che cade sull'oggetto, secon
avesse ottenuto effetti migliori con le pic do la stagione, lo stato del cielo e l'ora
cole di quello che con le grandi, effetto che del giorno, nella quale si opera. La pra
certo dee a bella prima sorprendere, poi tica fatta dal Daguerre è tale che il suo
chè crescendo con le dimensioni della len occhio esercitato gli basta a stabilire que
te anche la quantità della luce parrebbe sta misura. A Parigi sentiamo aver dura
dover esser più pronta e maggiore l'azio to in diversi esperimenti la esposizione
me di essa. Due ragioni però potevano della piastra nella camera oscura da 12
spiegare la preferenza dal Talbot accor a 2o minuti. Quegli però che intrapren
data alle piccole lenti ed era la prima de novizio gli esperimenti fotografici dee
che, non valendosi egli forse di lenti acro contentarsi di trovare questo dato a ten
matiche, l'aberrazione di sfericità e quella toni non essendovi alcun indizio che, co
di rifrangibilità erano maggiori nelle gran me nella esposizione all'iodo, gli possa
di che nelle piccole lenti, la seconda che servire di norma; quello però che dee
con le grandi lenti vi aveva una maggior confortare di questa incertezza si è che
quantità di luce diffusa, la quale con la il lasciare la piastra alquanto più o meno
maniera lenta con cui operava il Talbot del dovere nella camera oscura non to
agiva forse sulla sua carta e ne rendeva glie l' effetto, ma soltanto ne scema la
meno esatti ancora i disegni. Crediamo pe. perfezione.
rò che sia da preferirsi una buona lente Al levare la piastra dalla camera
acromatica di una certa grandezza, e che oscura, esaminandola sotto quella de
il dare a questa la forma periscopica (V. bole luce che può comportare senza
questa parola) possa ancora tornar utile. alterarsi, non vi si scorge apparenza ve
Per non essere costretti a cercare a ten runa delle imagini che pure vi sono
toni il punto ove si dee porre la piastra fissate, occorrendo per farle comparire la
perchè la immagine che vi si dipinge ab terza operazione, cioè esporle al vapore
bia il grado di luce che occorre, Daguer del mercurio, il che può farsi immedia
re dispone in quel luogo ove dee stare tamente od anche differirsi perfino quat
FotoGRAFIA - FotoGRAFIA 4i9
tro ore senza inconveniente, purchè in posizione verticale , che è quella in
questo intervallo si tenga diligentemente cui più comunemente si tengono i qua
la piastra sempre riparata dalla luce e si dri, fa duopo che la piastra metallica
eviti di soffregarla menomamente, dap venga presentata alla corrente del va
poichè, come più addietro notammo, le pore di mercurio che ascende vertical
parti dello strato che furono dalla luce mente sotto un'inclinazione di 45 gra
colpite non aderiscono più che assai de di. Se al momento in cui si precipita
bolmente alla superficie dell'argento. Per il mercurio per formare l'immagine la
questa terza operazione mettesi la pia piastra fosse orizzontale converrebbe ri
stra, come si è fatto per l'iodo, con l'ar guardarla sotto un angolo di 45° per ve
gento all'ingiù in una cassetta nel cui dere il massimo effetto che essa può
fondo avvi una piccola vasca contenente dare. Per ispiegare gli effetti di luce che
del mercurio che riscaldasi con una lam vedonsi nei disegni del Daguerre sembra
pana od altrimente alla temperatura di sufficiente di supporre che la lama di
75° centigradi. Il vaporea debolissima ten argento, durante l' azione del vapore
sione che si svolge a questa temperatura mercuriale si copra di sferule di amalga
produce tosto gli effetti più singolari. ma, le quali sieno vicinissime nei lumi
Attaccasi abbondantemente a quelle par e vadano gradatamente scemando di mu
ti della superficie della piastra che furo mero nelle mezze tinte fino ai punti ne
mo colpite da una luce assai viva; lascia ri ove non dee più esservene alcuna.Que
intatte quelle rimaste in ombra; finalmen. sta congettura pare confermata dal fatto
te precipitasi su quegli spazi che occu dell'avere riconosciuto il Dumas col mi
pavano le mezze tinte, in quantità più croscopio che i lumi e le mezze tinte sono
o meno grande secondo che queste mez realmente formati di sferule, il cui diame
ze tinte stesse si avvicinavano per l'in tro parve tanto al Dumas che ad Adolfo
tensità loro più ai lumi od alle parti o Brongniart essere regolarmente di 1/8oo
scure. Con l'aiuto della debole luce di di millimetro. Diviene difficile lo spiega
una candela l' operatore può esaminare re il motivo per cui sia necessario, come
per una lastra di vetro disposta sul di insegna il Daguerre, di tenere la piastra
manzi della cassetta la graduata formazio inclinata a 45° al momento in cui vi si
me dell'immagine e vedere il vapore precipita sopra il vapore mercuriale. Que
del mercurio a guisa di magico pen sta circostanza sembrava, piuttosto indi
nello invisibile e diligentissimo segna care che i lumi dovessero essere formati
re ciascuna parte della piastra del tuo come da una specie di aghi o fili cristal
no che le si conviene e dare finito il lini, i quali si rapprendessero, si solidi
disegno in pochi minuti. Non sappiamo ficassero e si aggruppassero sempre ver
quanto a lungo debba durare la esposizio ticalmente in un liquido o semiliquido
me al mercurio, nè se il prolungarla di ed avessero quindi relativamente all' os
troppo possa recare nocumento. Dopo es servatore una posizione che dipendes
sere stata esposta al mercurio la piastra, se dal grado cui s' inclinava la pia
come è naturale, trovasi aumentata di stra. Questo fenomeno manca di spie
peso. Quello che vi ha di misterioso gazione ed è difficile azzardarne alcuna, .
in questa operazione si è che quando massime per chi non ha veduto i disegni
si voglia che l' immagine produca il di Daguerre. La piastra levata dalla cas
massimo effetto essendo osservata nella setta del mercurio rimane adunque co
42 o ForoGRAFIA FotoGRAFIA
perta di globuli biancastri nei punti formi un amalgama triplo di argento, io
ove aveva ricevuto l'azione della luce e do e mercurio, il quale dal lavacro non
negli altri conserva quello strato di io venga poco o nulla alterato. Queste ri
duro che è rimasto aderente all'argento cerche però sono ancora da farsi.
e che servì a preservarla più o meno L'ultima operazione cui si assoggetta
dall'azione dei vapori. Ignoriamo se in la piastra sulla quale si è formato il di
questo stato presenti una esatta immagi segno nel modo che abbiamo veduto, è
ne dell'oggetto e indurrebbe a credere quella del lavacro, e sembra non avere
che così fosse il fatto che abbiamo noi altro oggetto tranne quello di denudare
pure riferito, di potersi cioè osservare il le parti del metallo ove aderiva tuttora
progressivo formarsi del disegno sotto l'ioduro. Si fa questo lavacro in una so
l'azione del mercurio. Siccome però il luzione calda, ma non bollente di ipofosfi
fondo è allora di un giallo d'oro, così le to di soda in acqua distillata. Sembra che
ombre tutte devono riuscire più deboli la quantità di argento combinatasi all'io
ed il disegno apparire come sbiadito. do e che vien tolta dall'ipofosfito sia
Rileviamo dagli scritti sul Daguerrotipo maggiore di quella del mercurio che al
potersi conservare la piastra dopo espo l'argento stesso si amalgama, imperoc
sta al mercurio anche un anno, ma non chè Pelouze osservò che dopo il lavacro
sappiamo se occorra o no di tenerla in il peso della piastra è minore che nol
questo tempo riparata dalla luce. L'a fosse prima di assoggettarla a tutte le ope
zione di questa sarebbe, come più addie razioni anteriori. Questa diminuzione di
tro indicammo, di rendere l'ioduro meno peso e la esservazione che l'ipofosſito
aderente all'argento e non sappiamo se dopo il lavacro contiene dell' argento
questa mutazione di stato di esso possa concorrono a provare la formazione del
influire a rendere o meno visibile il di l'io duro nella prima operazione. Circa al
segno, oppure, il che sarebbe assai peg modo di fare questo lavacro sopra un di
gio, a difficultare il toglimento dell'io duro segno che abbiamo veduto essere così fa
nelle ombre col successivo lavacro. Gio cilmente alterabile, mancano le notizie del
va qui notare che quello strato di amal tutto, nè sappiamo se giovi meglio valersi
gama che si forma nei lumi nella opera delle immersioni o gettare il liquido sulla
zione onde abbiamo fin qui parlato, è di piastra, nè tanti altri minuti particolari me
sì poca solidità ed aderenza che il me cessari forse a non guastare un disegno
nomo contatto od attrito può toglierlo o già ridotto con tante minute brighe a buon
cancellarlo, con più facilità che non si termine. Non sappiamo di preciso quale
guastino quella specie di pitture delica esser debba la temperatura del bagno, nè
tissime che per la natura dei colori onde quanto tempo sia necessario di lasciarvi
sono fatte vengono chiamate a pastello. la piastra, nè qual grado di saturazione
Non sarebbe di poco interesse il cono aver debba la soluzione. Tutte queste in
scere esattamente la composizione di certezze obbligheranno certamente a ri
globuli che formano i lumi, e sapere se petuti tentativi quello che su queste sole
sieno formati di un semplice amalgama notizie volesse ripetere l'esperienza del
di argento e mercurio trovandovisi l'io Daguerre, se non che egli è a sperarsi
d'ºro alterato dalla luce mesciuto solo che in seguito vengano fatti conoscere
meccanicamente in maniera da venire po: più minutamente tutti i particolari di
scia levato dal successivo lavacro, o se si essa. Dopo il lavacro con l'ipofosfito ri
FotoGRAFIA FotoGRAFIA 421
sciaquasi la piastra ed il disegno è inte Ora si vendono pubblicamente a Parigi
ramente compiuto. disegni fatti col metodo di Daguerre e
Per meglio adempire all'obbligo, di sotto la di lui direzione nella officina di
rendere pubblica la sua invenzione il Lerebour, ma crediamo che saranno ad
Daguerre stampò un avviso nel quale un prezzo ben diverso di quello dal Da
diceva che, avendo ottenuto dal Pouillet, guerre indicato. La Francia non ha più
amministratore del Conservatorio d'Arti sola il vantaggio di produrre questi di
e Mestieri, un locale apposito in quello segni, ma, dappoichè il metodo fu pub
stabilimento, ivi si recherebbe tutti i blicato, se ne tentarono prove in vari
giovedì e vi starebbe quattr'ore per da paesi. Il Daguerre stesso inviò in dono
re istruzioni e consigli a quelli che vo alcune vedute a parecchi sovrani e per
lessero recargli le prove fatte, prima sonaggi distinti, e fra questi a Sua Mae
però del lavacro, potendosi allora cono stà l'Imperatore d'Austria ed al Prin
scerne meglio i difetti, o chiedergli qual cipe Metternic, ricevendo in dono dal pri
che spiegazione; inoltre fece parecchi e mo di quelli una tabacchiera ornata di
sperimenti alla presenza di molte perso diamanti e della cifra imperiale ed una
ne, affinchè queste potessero vienmeglio grande medaglia d'oro col ritratto di Sua
farsi un'idea anche della pratica esecu Maestà da una parte e dall'altra il nome
zione del suo trovato. Quelli tutti che di Daguerre e con la leggenda De arte
assisterono a queste sì interessanti sedu merito. Il disegno offerto a sua Maestà
te si accordano nell'asserire che il Da l'Imperatore rappresenta la chiesa di
guerre si conduce con tanta sicurezza Notre-Dame di Parigi e quella del Prin
ed indifferenza nell'operare da sembrar cipe di Metternic l'interno della officina
quasi impossibile come possa giugnere d'uno scultore. Questi disegni vennero
in siffatta guisa ad ottener sempre im esposti nelle sale dell'accademia di belle
mancabilmente perfetti risultamenti. Si arti a Vienna e furono ivi il soggetto
asserisce d'altronde che una leggera tra della pubblica ammirazione. Intanto nel
scuranza che cagioni l'inesperienza di l'I. R. Museo di fisica e storia naturale di
quelli che per le prime volte tentano la Firenze, avutasi appena cognizione dei
esecuzione del metodo del Daguerre può mezzi dal Daguerre suggeriti, quantun
diminuire bensì la bellezza dell'effetto, que non si conoscessero gli apparati, pu
ma non già toglierlo interamente. La re dopo vari tentativi, ripetevasi con fe
durata totale dell'operazione, allorquan lice risultamento la esperienza del Da
do se la faccia tutta di seguito, è di una guerre fino dal 2 settembre alle ore 2
ora o poco più. Il costo dell'apparec e 5/4 pomeridiane. Parimente a Monaco
chio, dietro quanto espose il Daguerre il 5 settembre Steinheil ottenne col me
medesimo alla Camera dei deputati, è di todo di Daguerre alcune vedute che e
4oo franchi, e quello dei disegni fatti su spose nell'Accademia di belle Arti e che,
piastre alte a o a 24 centimetri di 5 fr. a detta di alcuni che avevano veduto i
5o. Questo ultimo prezzo però si è fis disegni del Daguerre, erano per ogni ri
sato evidentemente così basso dall'inven guardo simili a quelli. A Londra Sainte ,
tore per accrescere pregio al suo tro Croix artista francese ripetè alla presen
vato, giacchè crediamo che riuscirebbe za di molti spettatori la operazione di
maggiore di quella somma il solo costo Daguerre, la quale riuscì ottimamente e
della piastra convenientemente preparata. durò circa un'ora, sicchè avvi di già chi
4a2 ForoGRAFIA FotogaAFIA
propone di copiare in tal guisa i più im conoscere le esatte dimensioni delle parti
portanti edifizi e resti di antichità che più alte ed inaccessibili di questi edifizi
possede la gran Bretagna. Anche a To con regole geometriche assai semplici.
rino ai primi di ottobre, i Test, meccanici Quanto ai vantaggi che possono ritrarre
di quella università, costruito un appa le arti belle dal Daguerrotipo Arago
rato conveniente, quantunque mancasse riferisce l'opinione di Paolo Delaroche
loro il modello di quello del Daguerre celebre pittore francese, il quale dice
giunsero tuttavia ad ottenere sulle ore 4 che alcune condizioni essenziali dell'arte
a 5 pomeridiane una veduta di vari edifizi, sono in esso portate a tal perfezione da
la quale confrontata con disegni del Da divenire anche pei pittori più abili, un
guerre stesso non la cedeva a quelli me soggetto di osservazioni e di studi, e con
nomamente. L'Ammiraglio Duperrè im chiude doversi quella ammirabile sco
barcandosi per l'Africa volle provvedersi perta considerare come un vero servi
di un apparato del Daguerre, per meglio gio reso alle belle arti. Siccome la sen
apprendere a servirsi del quale, Bouet, sibilità della piastra di Daguerre è così
che doveva viaggiare su quel legno assi grande che i raggi lunari vi esercitano
stè agli esperimenti pubblici fattisi dal anch'essi una azione, così Arago crede
l'inventore in Parigi, sicchè ben presto potersi sperare che valga ad ottenere
le contrade dell'Africa conosceranno carte fotografiche del nostro satellite, nel.
questa scoperta ed il sole ardente di qual caso eseguirebbesi in pochi minuti
quelle contrade ne invierà copie fedeli uno dei lavori più lunghi, più minuziosi
dei classici monumenti che vi si attro e più delicati dell'astronomia. La Foro
vano. Finalmente neppure la Spagna, METRIA (V. questa parola) può anch'essa,
tuttochè occupata di ben più gravi pen dice Arago, avvantaggiarsi di questo rea
sieri, rimase fredda spettatrice, e si vide gente, e vorrebbe egli ancora applicarlo
il Correo Nacional, giornale di Madrid, alla meteorologia, fondandosi sulla singo
invitare gli scienziati a provvedersi dei lare osservazione fattasi di già dal Da
necessari stromenti per ripetere le espe guerre, vale a dire che le ore del mattino
rienze del Daguerre e portare a cono e della sera ugualmente distanti dal me
scenza dal pubblico le meraviglie di que riggio, e che pereiò corrispondono ad
sta nuova arte. eguali altezze del sole sull'orizzonte, non
Siccome il Talbot proponevasi grandi sono tuttavia ugualmente favorevoli al
ed estese applicazioni de'suoi metodi, così la produzione delle immagini fotogra
non meno avvenne del Daguerre e qui fiche, poichè in generale in tutte le sta
riassumeremo in brevi parole quanto gioni dell'anno a circostanze atmosferi
andava su tale proposito esponendo l'A che quasi simili, sembra che le immagini
rago alla Camera dei deputati di Francia. si formino alquanto più prontamente, per
Riflette egli primieramente l'immen esempio, alle sette ore del mattino che
so partito che sarebbesi potuto trarre alle cinque dopo il mezzo giorno. All'ar.
dalla fotografia al momento della spe ticolo FotoMETRIA però vedremo quali
dizione in Egitto nel 1798, specialmente incertezze accompagnino simili osserva
per copiare tutti que milioni di gerogli zioni. Una applicazione che sarebbe di
fici che coprono anche esternamente i molta importanza si è quella di ottenere
grandi monumenti di Tebe, di Memſi, di ritratti col Daguerrotipo. A primo aspet
Rarnak, ec., dando anche il modo di to si presenta un ostacolo che parrebbe
FotoGRAFIA Foto Gaal 1A 423
difficile a superarsi; ed è quello che ac Accademia varie teorie delle quali però
ciò l'immagine si formi rapidamente, va non ci fu dato conoscere finora se non
le a dire durante i quattro a cinque mi se quella di A. Donnè, la quale è molto
nuti di immobilità che si possono esi imperfetta, dappoichè, dopo aver dimo
gere e sperare da una persona viven strato, come dicemmo, che l'iodo combi
te, è duopo che la faccia di questa sia nasi con l'argento formando un iodu
direttamente esposta ai raggi del sole, laro, non ispiega poi quale cangiamento
vica luce dei quali obbligherebbe la per questo subisca, allorchè colpito dalla lu
sona più paziente ed impassibile ad un ce più non aderisce all'argento, e pari
continuo sbattimento delle palpebre e mente non dice perchè uno strato trop
raggrinzamento che altererebbe le linee po grosso di ioduro non venga penetra
del volto e cangerebbe del tutto la fiso to dalla luce che ad assai piccola profon
nomia. Questo ostacolo però non sussiste dità ; non ispiega come giovi all'unifor.
mità dello strato la orlatura sagliente in
pei morti, e non è certo senza interesse il
poter conservare alle famiglie la vera fi torno alla piastra; non si occupa meno
sonomia delle persone che furono care, ed mamente della condizione stranissima di
alla società in generale una immagine e dover presentare la piastra inclinata al
satta di quei personaggi che per talenti vapor del mercurio ed osservarla in una
particolari si distinsero nel corso di loro direzione dipendente dal modo come
vita. Inoltre anche i vivi si potrebbero far venne sottoposta a quella operazione;
ritrarre in tal guisa,tenendo gli occhi chiusi, non dice ancora finalmente in qual modo
e quando pure da questa non ordinaria la soluzione di ipofosfito di soda tolga
disposizione della faccia provenisse qual dall'argento l'ioduro e quale composto
che differenza nella fisonomia, sarebbe formi con esso; se tolga ugualmente quel
sempre di gran lunga minore di quelle l'altro ioduro alterato dalla luce e che
tante differenze che apportano nei ritratti rimaneva tuttora nei lumi e nelle mezze
la matita o il pennello degli artisti. Final tinte del tutto od in parte e se formi
mente la osservazione di Daguerre che con questo un composto simile a quello
alcuni vetri azzurri non iscemano quasi formato col primo, oppure uno diverso.
menomamente l'effetto fotogenico dei Se dopo aver così riguardato sotto
raggi che li attraversano trova in tal caso ogni aspetto il metodo del Daguerre, la
una utile applicazione, poichè interpo sua diffusione e le applicazioni principali
nendo uno di questi vetri fra la persona che far se ne possono, ci facciamo ad e
da copiarsi ed il sole l'incomodo prodotto saminarlo disappassionatamente e senza
da questo sarà molto minore, e la opera lasciarci illudere da un eccessivo entu
ziosi farà quasi con altrettanta prontezza siasmo, vi troveremo preziose qualità, ma
come se il vetro non esistesse. non leggeri difetti puranco, e le une e
La teoria degli effetti che ottiene il gli altri qui francamente esporremo, non
Daguerre non è ancora molto avanzata, già per detrarre menomamente al meri
come si avrà potuto vedere da quanto to dell'inventore che giunse il primo ad
siamo andati dicendo nel parlare parti obbligare la luce a pignere sulle sue ta
tamente delle diverse operazioni che volette la verità delle complicate appa
compongono il suo metodo. Non andrà renze che la natura ci presenta, ma per
guari certamente che questa oscurità sarà indicare non essere la fotografia giunta
diradata, essendosi di già presentate alla ancora al suo apice, e additare qual sia
424 FotoGRAFIA ForoGRAFIA
la strada che a noi sembra doversi cal offuscandosi questo col tempo per una
care per avvicinarmela quanto più sia leggera ossidazione tutto il bell'effetto
possibile. - dei disegni sarà perduto, quindi per que
Il metodo fotografico del Daguerre sta cagione la durata loro non oltrepas
tiene indubbiamente sugli altri tutti il serà un certo limite; questa ossidazione
vantaggio grandissimo d'essere più sen avverrà più sollecita se si tengano a caso
sibile e più pronto, il che è importantis i disegni in luoghi ove sieno emanazioni
simo e per potersi operare con minor di gas che tendano ad agevolarla, od an
luce e per ottenere più distinte le ima che semplicemente entro stanze abitate
gini, avendosi l'effetto del lumi più de per molte ore come in quelle ove si
boli, e finalmente per rendere minore dorme o dove trovansi riunite molte
l'inconveniente del cangiare di luogo che persone, e quindi i disegni del Daguerre
fanno le ombre prodotte dal sole. Si è abbisognano per questo motivo di va
questo vantaggio che rende fuor d'ogni rie cure per essere conservati. Se osas
dubbio superiore questo metodo per co simo avanzare un nostro dubbio in af
piare gli oggetti con la camera oscura, fare così arduo e senza aver veduto
massime se vogliansi ottenere immagini alcun saggio, duopo ne sarebbe confes
di una qualche grandezza, nelle quali la sare che temiamo grandemente che il
luce, trovandosi scompartita sopra uno mercurio stesso dell'amalgama diffon
spazio maggiore, ha minor forza. dendosi possa forse influire a togliere
Fra gli inconvenienti che ai disegni del più presto la lucidezza all'argento. Il
Daguerre possono rimproverarsi anno bisogno di osservare i disegni sotto un
vereremo primieramente la maniera co dato angolo che dipende dalla posizione
me in essi vengono rese le parti nere e in cui vennero esposti al mercurio dee
quelle in ombra. Essendo queste forma certamente annoverarsi fra gli inconve
te, come abbiamo veduto, da punti lucidi nienti di essi. L'essere questi disegni so
del metallo, questi riflettono la luce a pra lamine di metallo anzichè sulla car
guisa di specchi, sicchè non rendono ve ta è uno svantaggio che hanno a con
ramente l'effetto conveniente che quan fronto quelli di Talbot e di Fife, e pel
do vi cada la luce sotto un certo angolo costo della piastra stessa e per la minore
e vi sia un corpo nero posto di contro. comodità del trasporto. Crediamo che
Così lo stesso Donnè, che è grande am potrebbesi ugualmente riuscire col me
miratore di questa scoperta, ne racconta todo di Daguerre sulla carta, sul legno,
che principalmente le donne che vesto sulla pietra o su qualsiasi sostanza copren
no sì spesso di bianco o di colori chiari do la superficie di quella con parecchie
durano talvolta fatica a ben vedere que foglie di rame, sovrapponendone altre di
ste imagini nelle quali scorgonsi come argento, e brunendo queste ultime come
in uno specchio, e che quando la luce si fa tutto giorno. Questa modificazione
cade direttamente su questi disegni le potrebbe forse avere qualche vantaggio
parti in ombra vedonsi chiare e brillanti, dal lato economico, ma siccome vedremo
mentre invece quelle in lume per un ef: or ora che i disegni di Daguerre man
fetto opposto sembrano nere. Un secon cano anche di solidità, così non si po
do inconveniente si è quello che sicco trebbe far uso che di sostanze non sog
me l'effetto dell'ombra non è reso se gette a facilmente curvarsi ed incomode
non che dalla lucidezza del metallo, così quindi pel trasporto quanto le piastre di
Foro GaAria Foro GRAFIA 423
rame attuali. Altro inconveniente infine ritratti, si merita il primo la preferenza,
e grandissimo dei disegni del Daguerre si gli altri sono alla loro volta da anteporsi
è la poca aderenza all'argento dei glo quando si tratti di operare con la luce
buli di amalgama che formano i lumi, sic diretta, come per copiare le stampe, i
chè il menomo sfregamento od anche con fogliami, le invetriate colorite dei grandi
tatto basta a cancellarli, mentre invece ed antichi finestroni, ed altri simili og
quelli di Talbot,di Fife e d'altri sulla carta getti più o meno trasparenti. Forse po
S0Il0 solidissimi quanto qualsiasi scritto o
trebbesi anche copiare le statue, i ri
stampa comune. Di qui nasce il bisogno tratti dai cadaveri, e simili oggetti con
di tenere i disegni del Daguerre coperti metodi più lunghi che quello del Da
con una lastra, i riflessi della quale unen guerre, disponendo gli oggetti da co
dosi a quelli della lamina rendono viep piarsi e la camera oscura sopra un tale
più difficile il ben osservarli, massime meccanismo che lentamente girando man
quando vogliasi far uso del microscopio. tenesse ferme le ombre nei medesimi
Minori inconvenienti si avrebbero se si po luoghi, ma questa sarebbe sempre una
tessero guarentire questi disegni con una difficile ed incomoda complicazione, e le
vernice, al che sembra essere riuscito il ricerche devono piuttosto volgersi a tro
Dumas,trovato avendo che si poteva appli vare un tal modo di preparare la carta che
care a questo uopo una soluzione bollente valga a renderla con facilità e prontezza
di una parte di destrina in cinque di acqua, sensibile all'azione della luce. Non sap
versata sulla piastra metallica a quella piamo se a ciò sia riuscito un impiegato
guisa che abbiamo veduto all'articolo al ministero francese, il che sembrereb
DestrunA farsi dal Silvestre per le pittu be essere dall'annunzio pubblicatosi, il
re ad olio e pei disegni. Questa vernice quale dice che a Parigi si parla molto di
non sembra nuocere sensibilmente alla una sua scoperta, mediante la quale le
armonia delle ombre delle immagini ; imagini della camera oscura riuscirebbero
può facilmente levarsi ogni qualvolta si a meraviglia anche sopra una carta accon
voglia immergendo la piastra in acqua ciamente preparata; ci resta solo il timo
bollente, e, purchè a lungo andare non re che questa notizia, al pari di tante al
agisca sui composti mercuriali onde è tre, sia falsa od esagerata, od il dubbio
formata l'immagine, dee certo tornare che si tratti semplicemente di una carta
assai utile alla conservazione di questi inargentata e preparata nel modo che
disegni, fotogenici. Arago motò potersi più addietro indicammo e della quale
senza tema lucidare al dissopra di questa notammo pure i difetti.
vernice, operazione che senza di essa riu Una importantissima invenzione e che
scirebbe impossibile e cancellerebbe il renderebbe veramente universale la utilità
tutto. -

del metodo di Daguerre, sarebbe quella


Confrontando adunque il metodo di un primo cenno sulla quale trovasi nel
Daguerre cogli altri sembra doversi di Journal des Débats del 24 settembre
chiararlo superiore a tutti per la ni e che qui riportiamo per intiero essendo
tidezza e bellezza delle immagini che ne alquanto equivoche ed incerte le e
produce con la luce riflessa; inſeriore de spressioni, a Il dottor Donné presentò
gli altri per la solidità e durata dei suoi quest'oggi all'Accademia delle sciente
prodotti; sicchè se per la camera oscura, alcune immagini del Daguer , otipo in
pel microscopio solare, e forse anche pei cise e riprodotte sulla carta con la stam
Suppl. Di Teen. T IX. 54
-
426 FotoGRAFIA Foto GRAFIA
pa. Questo nuovo metodo non è ancora, servì a tirare queste prove; 2.º Una te
che un tentativo, ma basta per far valu sta d'Apollo di Belvedere ed un piccolo
tare quali ne saranno le applicazioni, se pezzo anatomico sulla stessa piastra ;
non per le arti, almeno per le scienze che 5.º Un saggio di disegno microscopico
esigono principalmente precisione ed e ancora imperfetto preso da un fram
sattezza. Ottenne il Donné effetti soddis mento dell'occhio d'una mosca; 4.º Un
facenti sopra figure di anatomia micro ritratto di madamigella Rachel copia
scopica: fra i saggi presentati trovaronsi to da un busto di Dantan. 5.º Finalmen
soltanto osservabili una testa di fauno anti te un ritratto dal vero, riuscito assai be
co e la faccia di uno scheletro. E inutile il ne che non ancora aveva avuto il tempo
dire che quando è inciso il disegno si può di incidere, ma del quale proponevasi
trarne un gran numero di copie.» Insorse in breve di presentare all'Accademia la
qui il Daguerre e con sua lettera all'Acca piastra incisa e le prove di essa, insieme
demia reclamò che la priorità della inven a vedute di monumenti e ad altri oggetti
zione di incidere le vedute ottenute col anatomici. Annunziava inoltre aver otte
suo metodo fosse a lui solo spettante. Il nuto già un bel risultamento copiando
Donnè però disse riconoscere egli bensì il ritratto di un morto.
per vero che il Niepce aveva fatto alcuni Se dietro così vaghe indicazioni è
tentativi d'incidere le imagini prodotte col permesso azzardare una congettura, al
suo metodo, ma senza ottenere buoni ri vedere come le imagini incise dal Donnè
sultamenti, e che quanto a Daguerre ciò fossero sempre copiate da oggetti non
che questi fece nel suo gabinetto è nuovo sottoposti ad una luce le cui ombre mu
per la scienza, poichè nulla ne pubblicò, tino frequentemente di luogo, osiamo
quantunque il voto generale fosse di ve dedurne che il metodo onde si valse per
dere riprodotti i suoi disegni. Inoltre ottenerle non sia altrimente quello attua
Daguerre stesso nella sua lettera dice le di Daguerre, ma un altro meno solle
che ritiene impossibile di giugnere con cito, ed incliniamo a suporre che egli
la incisione a trarre copie che avvicininsi siasi piuttosto attenuto a quello primo
menomamente alla perfezione de' suoi dal Niepce immaginato (V. pag. 415 del
disegni, ed afferma che l' argento è presente volume) nel quale ottenevansi
troppo tenero per isperarne neppur po le imagini con sostanze resinose od oleo
che buone prove, dalla quale asserzione, se le quali avrebbero forse potuto ser
della cui fallacia per la seconda parte è vire senza altri preparativi a preservare
inutile discorrere, ben risulta non essere le piastre in alcuni punti ed in altri no,
neppure Daguerre giunto ad effetti mol secondo l'azione esercitatavi dalla luce.
to felici. Insieme a pochi cenni di ri Considerando però la differente aderen
sposta accompagnò il Donnè all'Accade za dell'ioduro all'argento nei punti bat
mia il 14 ottobre 1859 altre imagini da tuti dalla luce ed in quelli rimasti in om
guerriane incise col suo metodo, osser bra, ed il regolarmente graduato scema
vando come i progressi fatti da questo re di questa aderenza nelle mezze tinte,
in breve tempo sembrino giustificare la che osservossi sulla piastra levata dalla
gpinione concepitane a bella prima dai camera oscura; considerando l'amalga
più distinti artisti. I soggetti che pre mazione dei punti in lume e la sussisten
sentava erano: 1.º Venti esemplari di te aderenza dell' ioduro negli altri; con
una testa di Arianna e la piastra che siderando finalmente lo stato della pia
ForoGRAFIA FotoGRAFIA 4 27
stra dopo il lavacro, nuda e lucida nelle quantità d'ioduro, il suo splendore è oſi
ombre, coperta d' amalgama nei lumi; scato, la sua apparenza setacea, e succe
ne pare cosa non impossibile il trovare de un movimento reale e tanto più ra
anche col metodo attuale di Daguerre una pido quanto più intensa è la luce, que
vernice gommosa che applicata sulla sta non agisce, a suo dire, che cangiando
piastra ridotta in uno dei tre stati an lo stato molecolare dell'ioduro. Qui os
zidetti, fermamente si attacchi al metallo serva il Donnè non ricorrersi oggidì in
in alcune parti, debolmente invece nelle fisica allo stato moleculare che per ispie
altre, per modo che facilmente levata da gare quei fenomeni dei quali non si può
queste ultime con un leggero attrito o trovare la causa e dare ragione. Questa
con opportuni lavacri guarentisca le pri spiegazione dice adunque poco più di
me soltanto dall'applicazione consecutiva quella del Donnè stesso, il quale diceva
di una vernice resinosa liquida o in vapo che la luce fa perdere all'ioduro l'ade
re che dia quindi con l'aiuto dell'acido renza con la piastra. Prosegue il Gol
una incisione incavata là solo ove oc fier Besseyre e dice che il vapore del
corre, la quale renda poi con la stam mercurio giugnendo sopra l'ioduro di
pa sulla carta una copia fedele del di argento modificato così dalla Iuce vi si
segno col metodo del Daguerre ottenuto, condensa e rimane in globuli brillantissi
Queste nostre idee assoggettiamo all'in mi, mentre invece le parti dell' ioduro
gegno degli scienziati e degli artisti, non d'argento, sulle quali la luce non ha o -
disperando che con istudi e ricerche perato, cedono dell'iodo al vapore di
seguiti con perseveranza non raggiun mercurio che passa allo stato di ioduro
gano una meta sì bella. giallo di mercurio che deponesi anche
Nel mentre che queste ultime pagine sulle pareti superiori della cassetta, nella
stavano per passare sotto al torchio ci quale è posta la piastra d'argento.
giunge il Journal des Débats del 16 Ecco adesso la osservazione del Don
ottobre 1859, nel quale il Donnè, ren nè circa all'effetto troppo prolungato
dendo conto degli ulteriori suoi tentativi della luce. Caricata, dic egli, una pia
per la incisione dei disegni di Daguerre, stra di argento d' uno strato di iodu
la notizia dei quali potemmo a suo luogo ro ben giallo ed espostala quindi al
inserire, fa qualche cenno eziandio di l'azione della luce preservandone con
un'altra teoria propostasi e di un effetto corpi opachi alcuni punti, si vedrà in
che produce una esposizione troppo pro questi ultimi lo strato di ioduro rimane
lungata della piastra con l'ioduro nella re giallo, mentre nelle parti battute dalla
camera oscura. Anzichè privare i nostri luce, massime se è molto viva, questa a
lettori di queste indicazioni le inseriamo derenza sarà in gran parte distrutta e
qui in via d'appendice. lo strato di ioduro, divenuto d'un bruno
La teoria proposta da Golfier Bes sporco, si leverà facilmente al menomo
seyre per ispiegare le varie operazio soffregamento col dito; probabilmente
ni del Daguerrotipo è la seguente. Quan allora per l'azione della luce formasi un
do la piastra d'argento, dic egli, è pre altro ioduro, poichè questo strato, che
parata a dovere la sua superficie, osser quando lasciasi a lungo esposto alla luce
vata col microscopio, è tutta come papil acquista una tinta di un bruno carie
lare, ma lucidissima; se la si osserva do co, non è più solubile nella soluzione di
po che venne coperta d'una sufficiente ipofosfito di soda. Il Donnè stesso dic
4 º8 FotoGRAFIA ForomErnIA
avere perduto per questa cagione un che avendo esposto ad uno spettro sola
assai bel disegno, il quale essendosi pre re molto vivo la sua carta sensibile, que
parato con molto ioduro, dopo aversi la sta presentava in seguito tutti i colori
sciato troppo a lungo alla luce, si coprì prismatici ad eccezione del rosso. Certa
d'uno strato di ioduro bruno che non mente, quand'anche non si avesse or
ſu possibile di levare. In alcuni imperfet mai imparato che la parola impossibile
ti tentativi che avemmo occasione di ve dee cancellarsi dal Dizionario dei fisici,
dere qui in Venezia avveniva che le im basterebbero questi fatti perchè nessuno
magini riuscivano tinte di un violetto potesse azzardarsi ad affermare che le
carico nei lumi e bianche nelle ombre, immagini fotogeniche non riprodurranno
del che crediamo essere appunto stato mai i colori naturali degli oggetti. Abbia
cagione l'aver lasciata la piastra troppo mo veduto all'articolo PietrA fosforica,
a lungo esposta all'iodo od alla luce. che nulla influiva su quella sostanza l'e
Accenneremo eziandio che Coriolis adot sporla alla luce sotto vetri colorati. Da
tò la massima di fare che gli allievi della guerre tuttavia ne' primi sperimenti sul
Scuola politecnica di Parigi si esercitasse la fosforescenza aveva scoperto una pol
ro sotto la direzione di Soleil, fabbrica vere che dava una luce rossa dopo es
tore d'istromenti di ottica a far uso del sere stata colpita dai raggi rossi, e due
Daguerrotipo. - altre polveri che avevano la stessa pro
Giunti così al termine di quanto ri prietà l'una pei raggi verdi, l' altra per
guarda la storia della fotografia e delle quelli azzurri; mescolò meccanicamente
nostre considerazioni intorno a quanto queste polveri ed ottenne in tal guisa un
si è fatto finora (2o ottobre 1859) ed a composto che diveniva rosso, verde o
ciò che può sperare di farsi in quest'arte, azzurro nei vari punti ove era colpito dai
una ricerca presentasi naturalmente al raggi rossi, verdi ed azzurri. Forse operan
pensiero di ognuno, vale a dire se sia do con mezzi analoghi, e mescendo varie
probabile che si possa giugnere giammai resine, dice Arago, si potrà ottenere una
a far che la luce produca oltre alle vernice dove ciascun raggio della luce
mezze tinte anche i colori, in una paro impriulerà, non più fosforicamente, ma
la di sostituire delle pitture ai disegni ad fotogenicamente, il suo colore.
acquerello che in oggi si ottengono. - (G“M)
Questo problema verrà sciolto allorquan FOTOMETRIA, FOTOMETRO .
do si scopra una sola e identica sostanza, Dal momento in cui si incominciò ad
la quale venga colorata in rosso dai rag istudiare le proprietà di tutto ciò che la
gi rossi, in giallo dai gialli, e così pegli
natura nel vasto suo quadro presenta al
altri. Niepce sperava aver ottenuto effet l'uomo; dal momento in cui l'ingegno di
ti di tal fatta, nei quali però reputa Ara questo cercò di volgere a proprio profitto
go che avesse gran parte il fenomeno tutto quello che si trovava d'intorno; dal
degli anelli colorati. Lo stesso era forse momento in somma in cui ebbero origi
dei colori rosso e violetto che Seebeck ne la Fisica e le Arti, uno dei primi og
otteneva simultaneamente sul cloruro di getti che si ebber di mira si fu quello di
argento alle due opposte estremità dello conoscere la grandezza della massa, la
spettro. Quetelet ricevette e comunicò quantità di queste sostanze, o la intensi
ultimamente ad Arago una lettera nella tà o la forza di ognuno dei loro effetti.
quale il celebre John lIerschel annuncia Di qui nacquero le varie misuru lineari pei
- FotoMETRIA FotoMetnta 429
solidi, e cubiche pei liquidi per conoscere che si oppongono alla costruzione di un
le dimensioni di una data massa di essi: le buon fotometro, e descriveremo quelli
rilance e le stadere per valutare il loro migliori che si sono proposti finora, acciò
peso; di qui nacquero i Dinamometni per prendendo le mosse dal punto cui è oggi
misurare le forze, i BARometa e MANoME- arrivata la scienza riesca più facile il pro
TRI per valutare le tensioni dei gas "iº a chi per oggetto di suo inte
ri o imprigionati; di qui i TERMoMETR1, resse o per amore della scienza volesse
gli ignomETRI, gli ELETTRomeri, i MAGNE- darsi ad indagini su questo argomento.
rometa per determinare la intensità del La prima qualità indispensabile quasi
calorico, dell'umidità, dell'elettricità e in tutti quegli stromenti che si destinano
del magnetismo; di qui finalmente infi- a misurare checchessia, quella si è che le
miti altri stromenti che troppo lungo sa indicazioni loro possano riportarsi ad un
rebbe l'annoverare soltanto. Molti fra punto di generale uguaglianza, ed espri
questi misuratori servono al loro effetto mersi con un dato numero di unità che
con perfezione tale che nulla rimane a sieno anch'esse sempre uguali e dello
desiderare di più. In mezzo a siffatte ri stesso valore. Così il metro è la unità
cerche non potevasi al certo dimenticare delle misure lineari, il chilogramma lo è
la luce, questo agente portentoso che ne per quelle di peso; la temperatura a cui
circonda ed abbellisce questo nostro u l'acqua si gela e quella a cui bolle costi
niverso, e perchè legata con istrettissime tuiscono due punti fissi del termometro,
relazioni a tutti quasi gli altri fenomeni lo spazio intermedio tra i quali dividesi
che formano il soggetto de studii della in un dato numero di gradi secondo la
fisica, e perchè fornita di un'azione che scala che si vuol adottare. In qualsiasi
a molte arti può interessare, e perchè fi misura, bilancia o termometro, un metro,
nalmente producendosi spesso artifizial un chilogramma, un grado centigrado, di
mente e formando un oggetto di vendita Reaumur o di Fahrenheit danno le stes
e compera, grandemente importa ad am se indicazioni, donde ne viene la compa
be le parti contrattanti di sapere valuta rabilità di quegli stromenti fra loro. La
re al giusto ciò che del contratto stesso prima base adunque per costruire un fo
forma la base. Parecchi furono quindi tometro che quelli in esattezza agguaglias
gli stromenti imaginati per misurare la se esser dovrebbe il rinvenimento di una
intensità della luce detti da alcuni con forza data di luce, la quale potesse aver
voce latino-greca lucimetri da altri più si sempre identica con sicurezza, a fine
propriamente fotometri dalle due parole di segnare come punto fisso sopra il fo
greche pºs, oro luce e uéapov misu tometro l' effetto che vi ha questa luce
ra, donde si disse fotometria a quella prodotto. L'ottenere questa condizione
parte della fisica che della misura della è però cosa più difficile assai che a pri
luce si occupa. E questa però ben lon mo aspetto non sembra; dappoichè se qual
tana da quell'apice di esattezza e perfezio tipo vogliano prendere la luce del sole
ne che in molte altre parti si ammirano, o della luna, non basterà aver riguardo
e gli stromenti da essa suggeriti sono tut alla maggiore o minore loro altezza sul
ti, qual più qual meno, imperfetti. Consi l' orizzonte, al grado di inclinazione con
derando però la importanza dell'argo cui ci invia il primo i suoi raggi secondo
mento ci fanemo ad esporre, quanto più il variare delle stagioni, nè all'apparire
brevemente ci sarà possibile, le difficoltà più o meno della seconda per le varie
A 5o FoToMETRIA FotoMetRIA
sue fasi; imperocchè se l'aria sarà più mento di fisica. Gli obbietti stessi sussi
densa o più carica di vapori in tutta la stono anche per le lampane ad olio per
sua altezza od in una parte soltanto, que quanto sieno desse perfette e l'alimen
sta circostanza potrà grandemente in tazione loro sia regolare; imperocchè le
fluire sulla quantità di luce che a noi differenze nella qualità dell'olio, nella
perviene, sicchè, oltre alle moltissime Cul grossezza, materia e forma dei lucignoli,
e minuziose per evitare l' azione di e nel maggiore o minore innalzamento
qualsiasi riflesso, si avranno sempre in di questi ugualmente sussistono. A tutte
dicazioni più o meno incerte ed inesatte. queste principali cagioni potrebbesi ag
Se, abbandonando queste naturali fonti giugnere il variare della temperatura che
di luce, vogliamo invece ricorrere a se è più elevata fa che brucino più pron
que mezzi che l'arte in sostituzione ad tamente, produce l'effetto opposto se
esse ci presta, vedremo qui pure sorge è bassa, ed altre molte ragioni fra le
re non poche difficoltà allorchè cerchisi quali gran parte di quelle che ora anno
il modo di ottenere a proprio talento vereremo pei gas. Lasciano questi a bella
ogni qual volta si vuole una luce dotata prima maggiore speranza di riuscita nel
di un dato grado di intesità conosciuto e difficile intento, dappoichè primieramen
stabilito. Come infatti prestar fede agli te tutti gli obbietti che al lucignolo si
esperimenti di Bouguer e come dedurre riferiscono sono qui tolti del tutto; inol
conseguenze da quelli se il primo punto tre è più facile, con gli aiuti che som
di confronto donde partiva si era la luce ministra la chimica, ottenerli esattamente
di una candela? Chi può esser sicuro di sempre composti degli stessi elementi; ed
avere due candele, sieno desse di sevo anzi parrebbe che bastasse determinare
o di cera, la chimica composizione delle la composizione del gas, la grandezza
quali sia identica? Come sperare che in del foro donde dee uscire e la velocità
due candele abbiavi non solo uno stesso con la quale dee scorrere, perchè la fiam
numero di fili nel lucignolo, ma questi ma che produce accendendolo desse mai
eziandio di grossezza complessivamente sempre uno stesso grado di luce. Non vi
uguale, di una materia della stessa na ha dubbio che in questo modó le inesat
tura e torti sempre allo stesso grado? tezze sarebbero minori, ma pure molte
Ottenute ancora queste due difficilis ne travediamo alle quali forse potrebbesi
sime, e la seconda anzi quasi impossibi, con diligentissime accuratezze, ma sempre
le, condizioni, come stabilire l'altezza assai difficilmente, ovviare. D'uopo, per e
precisa del lucignolo, il modo come ab sempio, sarebbe, a nostro parere, che la
biano ad essere i fili alla cima, se sparsi o grossezza del metallo, donde esce il gas e
raccolti più o meno, come determinare la facoltà sua di assorbire, trasmettere e di
a qual punto debbasi smoccolarle? Quan sperdere il calore fosse sempre la stessa,
do riflettasi alla grande influenza che perchè il raffreddamento che questa di
aver dee sulla luce di una candela, qua spersione di calorico dee necessariamente
lunque minima differenza nelle condizio produrre sulla fiamma desse sempre un
mi sovraccennate ben chiaramente si ve uguale diminuzione di luce. Le variazio
de non esser certo questo il mezzo cui ni di temperatura in due modi devono
si abbia a ricorrere per ottenere una esse pure influire sulla luce emanata dai
esatta costanza di luce che possa darsi gas; primieramente perchè, dilatando il
qual tipo alla costruzione di uno stru gas stesso, la quantità che ne uscirebbe
FotoMETRIA FotoMETRIA 43 I
pel foro in un dato tempo sotto la ito (pag. 595 del presente volume) le ca
stessa

pressione sarebbe minore; in secondo gioni di irregolarità divengono più nume


luogo perchè l'aria esterna trovandosi rose e maggiori, secondo lo sfogo che si
più calda, ma più dilatata alimenterebbe dà ai vapori, la rapidità della corrente
forse in modo alquanto diverso la com d'aria che si produce, la proporzione fra
bustione. Il variare della pressione del il foro donde esce l'ossigeno e la super
l'aria atmosferica e per conseguenza an ficie del fosforo, ec. Anche questo mezzo
che della sua densità influirebbe pure no di ottenere un punto fisso è adunque
tabilmente ed opponendo più o meno re imperfetto.
sistenza all'uscita del gas, che anche in Andrebbe però errato di gran lunga
tal caso uscirebbe in copia or maggiore chi credesse che tutte le difficoltà che
or minore, e presentando a contatto del si oppongono alla costruzione di un foto
la fiamma una quantità or più or meno metro fossero quelle dianzi indicate, poi
grande di ossigeno. La forma del pezzo chè forse sarebbero quelle superabili a
di metallo od altro, donde esce il gas, può forza di cure, e quando ben anche a tanto
anch'essa molto influire sulla forza della non si riuscisse potrebbesi sempre costrui
luce, permettendo più o meno facilmente re un fotometro il quale servisse agli altri
all'aria circostante di affluire sulla fiam di tipo per la graduazione, la quale, tut
ma; e lo stesso effetto può produrre la tochè fatta nel primo arbitrariamente, sa
disposizione della stanza dove si opera, rebbe per altro comparabile. Nuovi o
più o meno alta, con aperture vicine o stacoli si incontrano allorchè si passa a
lontane, ec., nonchè lo stato dell'aria cercare in qual modo si possa conoscere
tranquillo od agitato. Finalmente la me e determinare il grado di intensità della
noma variazione nella purezza di que luce. Parlando dei mezzi finora propo,
st'aria stessa basterebbe a mutare i risul stisi ne andremo notando gli inconve .
tamenti. Da tutte queste circostanze, e da nienti, e da questo esame risulterà all'e
altre che forse ci saranno sfuggite, si vede videnza che un buon fotometro è uno
quanto difficile sia anche coi gas combu stromento che manca tuttora alle Scienze
stibili procurarsi una luce di forza determi ed alle Arti. -

nata. La combustione del fosforo nell'ossi Fra i varii metodi che si affacciano a
geno potrebbe forse credersi di un effet chi vuol misurare l'intensità della luce,
to sempre uniforme, ma è dessa pure sog il primo ed il più naturale si è certa
getta a variare per infinite circostanze,qua mente quello di interporre fra l'occhio
li sono la purezza del gas e del fosforo, la dell'osservatore ed il corpo donde ema
temperatura di entrambi, la maggiore o ma la luce tanti strati sottili di sostanze
minore trasparenza del vaso nel quale si semi-trasparenti fino a che la luce stessa
opera, la massa più o meno grande di va rimanga intercettata. Molti sono gli stro
pori che circonda la fiamma. Inoltre se menti immaginatisi su questo sistema, e,
operare si voglia veramente nell'ossige per darne un esempio, citeremo quello
no puro la quasi istantaneità dell'azione di Lampadio composto di una unione di
è pure un obbietto, difficile essendo co varie lastre di corno sottili, attraverso le
gliere quel punto in cui la luce è mag quali si guarda l'oggetto di cui vuol mi
giore. Se invece vogliasi operare nell'a surarsi la luce. Il numero di queste la
ria a quella guisa che all'articolo rospo stre che occorreva per intercettare tutti
no di questo Supplimento venne indica i raggi luminosi dava la misura della in
452 FoToMeTRIA ForoMETRIA
tensità della luce. Horner invece faceva
ne dello strumento. Componesi questo
un tubo di cartone di 4 centimetri di di due prismi cuneiformi, l'uno di vetro
diametro e di 12 di lunghezza, ed in azzurro, l'altro di vetro trasparente, la
questo faceva passare una lama con fori faccia inclinata dei quali fa un angolo di
rotondi di uguale grandezza simile al i gradi con l'altra che ne forma, a così
porta oggetto di un microscopio comu lire, la base; sono lunghi circa 24 centi
ne. Il primo di questi fori era aperto metri e sovrapposti formano un paralel
gli altri temevano progressivamente, uno logrammo. Egli è ben chiaro dopo questa
due, tre e fino a 9 dischi di carta molto tra descrizione, che da un capo all'altro del
sparente. Questi diaframmi costituivano paralellogrammo formato dai due prismi
le unità della scala del fotometro, le de riuniti la grossezza della parte colorata va
cine facilmente ottenevansi ponendo al con regolare gradazione scemando. Fissa
disotto del primo diaframma un altro il de Maistre il grado massimo della sua
formato di 1 o, 2o o 5o dischi di quella scala, osservando il punto dove i prismi
carta riuniti insieme. più non lascian vedere la luce di una
Il tubo teneva una lente convessa del stella conosciuta di prima grandezza,
fuoco di 5 centimetri, perchè si potesse quindi divide in 1oo parti lo spazio com
più distintamente vedere gli oggetti senza preso fra questo punto e la cima del pa
bisogno di un lungo tubo: la parte supe ralellogrammo, dove la grossezza del pri
riore di questo era fatta in guisa da ben sma è meno colorato e queste divisioni
adattarsi all'occhio dell'osservatore per sono i gradi dello strumento. Osserva
guarentirlo affatto dalla luce lateralmente. che questi prismi potrebbero utilmente
Siccome il tempo poteva alterare la tras servire in luogo di vetri offuscati pei te
parenza della carta, così Horner sostituì lescopi, adattando la loro trasparenza al
ad essa laminette di mica o talco di lo stato dell'atmosfera. Il fotometro delle
Moscovia. Lampadio adottava come indicate misure trasmetteva la luce della
massimo termine di questo fotometro la luna o di una lucerna all'Argand a 4 o
luce del fosforo che brucia nell'ossigeno, passi. Una difficoltà di costruzione consi
il qual punto, come si è più addietro ve ste nell' ottenere di color omogeneo il
duto, è ben lungi dall'essere costante prisma azzurro. Quanto all'adottare qual
mente uniforme. Questa specie di foto punto fisso della scala fotometrica la lu
metro poteva anche adoperarsi qual misu ce di una stella fissa, osserveremo che in
ratore della trarparenza dei corpi. Co questo caso maggiore ancora sarebbe la
struendo però il fotometro a questa ma incertezza che col sole o con la luna per
niera duopo è passare di balzo da un lo stato dell' atmosfera che intercetta
grado all'altro, non potendosi valutare sempre una parte ora più ora meno
le differenze intermedie. Saverio de Mai grande di luce. -

stre immaginò una specie di fotometro, Il difetto essenziale di questi fotome


da lui principalmente destinato a misu tri in generale si è quello che la mi
rare la luce che ci tramandan le stelle, sura della luce trovata con essi non è
ma che potrebbe ugualmente bene ap la stessa per tutti, siccome quella che in
plicarsi a qualunque altra debole luce gran parte dipende dalla configurazione
od anche ad una molto più forte atte dell'occhio dell'osservatore e dalla a
nendosi allo stesso principio, ma modifi cutezza della sua vista. Tutti sanno di
cando in modo conveniente la esecuzio fatto non esservi altrimente una distin
ForoMETRIA FoToMETRIA 435
zione precisa fra il vedere e non ve l'osservazione, e vicino ad essi mettesi
dere un oggetto per iscarsezza di luce, un pezzo di cartone o di qualsiasi altra
ma andar questo apparendo sempre più sostanza sottile ed opaca con un piccolo
incerto e finire da ultimo col dileguarsi, foro il quale lasci passare i raggi che
ma non per tutti ad un tempo. Così ve cadono sul piano. Si può allora suc
diamo spessissimo fra molti individui cessivamente avvicinare od allontanare
scorgere alcuni un oggetto molto lonta ciaseun corpo luminoso fino a che i due
no o poco illuminato mentre ad altri punti sieno illuminati allo stesso grado.
molti ciò non è dato. Oltre alle qualità Nel proporre questo metodo si osserva
della vista altre circostanze accessorie il vantaggio che tiene di potersi con esso
influiscono su questo effetto e sono ca più compiutamente intercettare la luce
gione che anche la persona medesima che potesse venir riflettuta dagli oggetti
non sempre veda ugualmente bene un circostanti accrescendo le dimensioni del
oggetto rischiarato da ugual forza di lu cartone od altro iu cui è il foro.
ce. Così chi viene da un luogo molto il Ritchie imaginò un fotometro assai
luminato in altro che lo sia meno ha uno semplice, fondato su questo principio.
svantaggio su quelli che da un pezzo ivi E questo formato di una cassetta rettan
si attrovano e questi ultimi vedono quel golare aperta ai due capi a destra ed a
lo che non può scorgere il primo. Tutte sinistra, di grandezza indeterminata, ba
queste cagioni adunque contribuiscono stando però la dimensione di due pollici
a rendere sempre incerte ed inesatte le quadrati. Annerisconsi le pareti interne
osservazioni con que fotometri che si di questa cassetta e mettonsi nell'interno
fondano sull'intercettamento della luce verso il mezzo di essa due piastre di ve
coi corpi diafani. tro inclinate a 45° e ad angolo retto fra
All'articolo ILLUMINAzioNE del Dizio loro. Sul lato della cassetta ove cade la
nario (T. VII pag. 67) abbiamo veduto linea di riunione delle due lastre suddet
come si possano avere misure di con te si fa un'apertura rettangolare lunga
fronto fra due corpi che emettano luce circa un pollice e larga /8 di pollice, in
facendo in guisa che ciascuno di essi se modo che venga tagliata a metà dalla li
paratamente illumini un disco di carta nea che forma il vertice dell'angolo delle
bianca, e come allontanando il disco più lastre di vetro. Questa apertura si dee co
illuminato ſino a che lo sia al pari del prire con tela assai fina, con carta oliata,
l'altro soltanto, dalla distanza diversa o meglio con una sottile lastra di vetro
dei dischi si misuri la intensità della lu offuscata. Per far uso di questo fotome
ce. I difetti di questo metodo evidente tro lo si dee porre nella linea retta che
mente appariscono a chiunque rifletta passi fra i due corpi luminosi ed avvici
sulla difficoltà che ha l'occhio di giudi narla a l'uno o all'altro fino a tanto che
care della quantità di luce che trovasi ciascuna metà della sostanza che chiude
su due corpi bianchi, massime se sono l'apertura superiore riesca ugualmente
posti a qualche distanza gli uni dagli altri. illuminata. Misuransi allora le distanze
Nel Mechanic's magazine si sug e se ne deducono la intensità e la quan
gerisce come atto a dare più esatti ri tità della luce con le norme che verran
sultamenti il metodo seguente. Pon no più innanzi indicate. Per meglio os
gonsi i corpi luminosi ad una certa di servare l'illuminazione del vetro oflu
stanza dal piano sul quale si vuol fare scato od altro che chiuda l'apertura,
Suppl. Diz. Tecn. T IX. - 55
434 FotoMETRIA ForoMETRIA
sarà utile guardare attraverso un tubo mento che dee stare nella relazione stessa
lungo 7 a 8 pollici annerito internamen ché l'ingrandimento della superficie.
te. Per evitare in qualche modo l'ob Se però si fanno in un cono sezioni in
bietto che venne indicato all'articolo piani paralelli, le superficie di queste
ILLUMINAzione che le fiamme che si vo crescono come i quadrati della loro di
gliono confrontare sieno di colore diver stanza dal vertice del cono; quindi anche
so ed inducano per questo motivo in l'intensità della luce in un punto dato
errore, Ritchie propose coprire quella dee scemare in ragione inversa del qua
superficie con la quale si chiude l'aper drato della distanza fra il corpo illumi
tura di caratteri minutissimi, deducen nato ed il punto luminoso. Adunqe se la
do che vi sarà uguaglianza di luce al luce è uguale essendo i lumi uno a tripla
lorquando l'osservatore potrà leggere distanza dell'altro, sarebbe stata 9 volte
con uguale facilità su tutte due le parti. maggiore a distanze uguali. Sotto altro
Si è pure indicato al medesimo artico aspetto però è da considerarsi la cosa al
lo ILLUMINAzione del Dizionario come lorquando da questa misura della intensità
possa parimente servire qual mezzo di si voglia dedurre la quantità di luce som
confronto un'asta verticale illuminata da ministrata da un corpo illuminante; im
due corpi che emanino luce, posti a tale perocchè avendo la luce la proprietà di
distanza relativa dall'asta stessa che questa diffondersi per ogni verso ugualmente non
formi due ombre di ugual forza sopra un forma essa altrimente nn solo piano di
piano che le si presenta. E questo il me luce, ma bensì una sfera che d'ogni parte
todo che viene più comunemente adope circonda il corpo luminoso; di qui ne
rato nelle Arti e parleremo quindi alquansegue che la relazione fra la quantità
to per esteso delle avvertenze necessariedella luce emanata, non è in ragione
per usarlo con tutta quella esattezza on inversa del quadrato, ma bensì del cu
bo della distanza; sicchè la misura
de è suscettibile, affrettandoci ora a spie
gare una espressione importantissima che della luce che può dare da un corpo lu
trovasi all' articolo succitato del Di minoso che produca un ombra di ugual
zionario. Si disse ivi che la misura della forza di un altro ad una distanza tripla
intensità della luce è in ragione inversa di quello, non sarà in realtà di 9 vol
del quadrato della distanza del corpo il te tanto ma di 27, poichè in fatto il
luminante, e questo principio è verissi primo potrà illuminare allo stesso gra
mo imperciocchè siccome in qualsiasi do del secondo uno spazio 27 volte mag
punto non si riceve se non che un fascio giore. Premessa questa essenzialissima
di raggi che partono divergendo, così osservazione passeremo ora ad indicare
questi giungono sulla superficie che li le avvertenze necessarie per ben esegui
riceve con un allontanamento tanto mag re la prova di confronto col metodo
giore quanto più sono distanti dal fuoco delle ombre.
o punto luminoso donde parte il fascio Primieramente importa notare che le
di essi, e siccome ciascuno di questi rag ombre prodotte sul piano dai due corpi
gi conserva la medesima intensità, così ne luminosi trovinsi ad uguale distanza dal
segue che una stessa quantità di luce corpo opaco che le produce, essendo ben
spargesi sopra una superficie sempre chiaro che se fosse altrimente o per la
maggiore, donde ne dee risultare nel inclinata posizione del piano sul quale
rischiaramento di quella un affievoli cadono, o per la maggiore obbliguità con
-.
FotoMetRIA Foro Met RIA 15
cui l'uno dei corpi inviasse i suoi raggi," delle ombre paragonare la loce del sole
il dilatarsi dall'ombra stessa, e la mag a quella della luna, il che egli faceva ri
gior copia di luce diffusa che vi cadrebbe ducendole uguali a quella di una candela
sopra produrrebbero notabili differenze coll'ampliare grandemente la dispersione
indipendenti dalla intensità della luce di un certo numero di raggi introdotti
intercettata dal corpo opaco. Per questa in una stanza. La inesattezza però del
ragione allorquando fa duopo allontana punto di confronto dal quale partiva,
re uno dei lumi per agguagliare la forza che era, come dicemmo, la luce di una
delle ombre conviene farlo camminare candela fanno che non si possa accor
sopra una linea che sia il prolungamen dare che assai poca o nessuna fiducia agli
to di quella che va dal corpo opaco al esperimenti di esso.
piano, sicchè l'ombra rimanga sempre I difetti di questo metodo delle om
nel medesimo luogo. Inoltre si dee pure bre e degli altri analoghi dei quali qui
ricordarsi che per quanto sieno offusca sopra parlammo sono quelli principal
ti i corpi non disperdono mai unifor mente di non potersi misurare una data
memente la luce, avendovi sempre un luce che col porla a confronto di un al
numero maggiore di raggi riflettuti in tra, il che non sempre può farsi; di non
quella direzione nella quale farebbesi la dare risultamenti tali da potersi annun
riflessione regolare se que corpi fossero ziare con precisione, non avendosi, come
politi. Da ciò evidentemente risulta che più sopra notammo, un modo di ottene
quando formansi due ombre sopra un re con sicurezza un grado determinato
piano quella che è più vicina all'osser di luce; finalmente di non essere se non
vatore dee necessariamente sembrare più che approssimativi, non potendo l'occhio
carica dell'altra perchè è illuminata dal giudicare con sufficiente sicurezza delle
corpo luminoso più vicino, i cui raggi piccole differenze. Ciò nulla ostante i ri
rifflettonsi in maggior copia nell'altro sultamenti che se ne ottengono sono in
quarto di circolo, mentre, per la ragione molti casi sufficienti per le Arti e la gran
opposta, l'ombra più lontana dee appa de semplicità e facilità del modo di ope
rire più chiara, perciò che i raggi che vi rare lo rendono il mezzo fotometrico più
si disperdono dirigonsi in maggior quan utile che si conosca, e quello cui si ebbe
tità dal lato dell'osservatore. Questa ricorso per ottenere quelle tavole della
differenza riesce tanto maggiore quanto facoltà illuminante delle cas DELE, delle
più grande è la distanza, e non esiste LAMPANe e dei gas che nel corso di que
più allorquando l'osservatore trovisi st'opera trovansi riferite (V. ILLUMINA
posto nel piano che divide in due parti zione). Il primo a proporre il metodo
uguali le direzioni delle proiezioni delle fotometrico con la intensità delle om
ombre. Da questi fatti risulta doversi in bre è stato Rumford.
questi esperimenti fotometrici adoperare Se il fotometro di Rumford venne
piani non lisci e riavvicinare quanto più adottato nelle officine, quello di Leslie
è possibile le due ombre: non potendo lo fu pei gabinetti di fisica, ma è duopo
si ottenere questa ultima condizione è confessare che in questo caso lo strumen
duopo necessariamente farsi ad osser to dalla scienza adottato, se non è forse
vare le ombre da un punto preso nel inferiore, non è neppure superiore di cer,
piano che separa in due parti uguali i to a quello onde si serve la pratica.
coni di esse. Bouguer volle col metodo Franklin ed altri osservarono la facol
456 ForoMETRIA FoToMETRIA
tà che possedono i colori oscuri di as mino e adattasi al braccio più lungo
sorbire il calorico quando trovansi espo una scala simile a quella ordinaria del
sti ai raggi del sole. Watson aveva osser termometro differenziale. Assicurasi poi
vato nel 1775 che quando esponevasi il tubo sopra un piedestallo da che lo man
alla luce del sole un termometro che a tiene verticale e copresi il tutto con una
veva la sua palla annerita saliva 1 o gra piccola campana o astuccio di vetro mol
di più alto del punto cui era giunto dap to trasparente aa, avvertendo di lasciare
prima nella medesima situazione. Pictet tutto all' intorno una distanza di circa 5
aveva fatto l'esperimento che due ter millimetri fra la campana e lo strumento,
mometri i quali segnino sempre esatta ed una di 14 millimetri dalla palla supe
mente gli stessi gradi perdono questa u riore al fondo della campana.
niformità allorquando si annerisce la pal In parecchie maniere venne dappoi
la dell' uno di essi, essendochè di giorno modificato il fotometro di Leslie, due
quello che è annerito segna un grado delle quali soltanto crediamo utile di de
più alto dell'altro, essendo la differenza scrivere siccome quelle che meglio ad al
tanto maggiore quanto è più forte la lu cuni oggetti si prestano e che possono
ce che ricevono, sicchè nell'oscurità più facilmente venire ordinate a quelli
l'andamento loro continua ad essere u che si occupano della costruzione degli
guale. Non sappiamo in qual tempo que apparati di fisica.
sto esperimento sia stato fatto dal Pictet, Il primo immaginato da Ritchie è for
ma nel 18oo Leslie descrisse il suo foto mato di due cilindri di lastra di stagno
metro (a), il quale altro non è da ultimo di o",5, o",27, a o",52 di diametro e
se non che un TERMoscopio (V. questa dell'altezza di oº,oo7 a o”,o28, chiusi
parola) una palla del quale è annerita od ad una base con una lastra dello stesso
anche talora semplicemente coperta con metallo esattamente saldatavi, ed all'al
un sacchettino di seta od altro tessuto tro con una lastra circolare di vetro
di color nero. La forma che si dà più grossa e ben polita. Ad uguale distanza
ordinariamente a questo strumento vede fra le due basi di ciascun cilindro avvi un
si nella fig. 1 della Tav. IX delle Arrti diaframma circolare di carta nera, desti
fisiche. Componesi, come ivi si vede, di nato ad estinguere la luce che avrà attra
un tubo di vetro lungo 1 o a 2o centi versata la lastra di vetro e cangiarla in
metri, di 1/7 a 1/5 di millimetro di dia semplice calore. I due cilindri sono col
metro, piegato a sifone, con un braccio locati per guisa che le loro basi metalli
più lungo alla cima del quale è soffiata che trovansi l'una di contro all' altra,
una palla b di vetro nero oppure anne verticali e ben paralelle. Separansi me
rito, di circa 1 o a 14 millimetri di dia diante piccoli tubi di vetro che sono cat
metro. L'altro braccio più corto tiene tivi conduttori del calorico. Pei punti più
anch'esso un'altra palla c di vetro tra bassi delle due superficie cilindriche pe
sparente e la cima del tubo più lungo è netrano nel loro interno le due braccia
piegata in guisa che le due palle vengano verticali di un piccolo tubo curvato in
ad essere quasi esattamente sul medesi forma di U, con palle soffiate verso alle
mo asse verticale. Riempiesi il tubo con cime ed all'esterno dei cilindri, per impe
pota sa liquida colorata mediante il car dire che entri in questi veruna parte del
liquido che riempie il tubo fino verso le
(a) Nicholson's Journal. T. III. pag. 462. palle ed è acido solforico colorito con
FoToMETRIA FotoMETRIA 437
carminio. A ciascuno dei bracci verticali di rame, e fa l'effetto di un termometro
di questo tubo di comunicazione è adat molto sensibile. Il fondo del cilindro mo
tata una scala con divisioni che misurano bile come uno stantuffo permette di ri
il movimento delle colonne del liquido. durre in ogni esperienza ad un punto
Lo strumento è assicurato sopra un pie fisso, ma arbitrario, la colonna del liqui
destallo verticale, e si conosce che è ben do; inoltre quando si fa salire il liquido
costruito quando, dopo averlo posto fra fino ad una specie di imbuto che tiene il
due punti luminosi fissi ed a tale distan tubo alla cima superiore si ha il vantaggio
ca.che le due colonne liquide trovinsi al di allontanare le bolle d'aria che si potes
zero delle scale, se gli fa compiere sero essere introdotte nella parte più al
un mezzo giro intorno ad un asse ver ta del serbatoio. Lo stumento è chiuso in
ticale, sicchè si trovi ciascun cilin una scatola annerita coperta di una lastra
dro dove era l'altro dapprima, e le co di vetro e lo si tiene durante la osservazio
lonne del liquido rimangono staziona ne in posizione orizzontale, per guisa che i
rie al punto dove erano prima. Per raggi solari possano cadere su questa la
mostrare che lo strumento soddisfa con stra ad angolo retto. Il liquido colorato
venientemente al suo scopo Ritchie riſe esposto al sole assorbe tutti i raggi che
risce che quando ha un diametro suffi riceve, si riscalda e si dilata, e la dilata
ciente per sentire l'azione della luce di zione che prova in uno spazio assai bre
una candela alla distanza di 5, 7 a 1 o ve, per esempio, in un minuto, si può
metri, si può presentargli alle stesse di riguardare come proporzionale alla in
stanze una massa di ferro riscaldata, ma tensità dei raggi. Il numero di gradi in
non luminosa senza che se ne risenta, tal guisa ottenuto si dee correggere per
quantunque il calore sia 2 o volte più l'effetto delle influenze calorifiche estra
grande in tal caso che in quello della can nee, il che si fa osservando la variazione
dela . Ponendo due lumi ciascuno di dello strumento all'ombra per un minu
contro ad uno dei cilindri e varian to, prima e dopo dell'osservazione, e
done le distanze fino a che la colonna li aggiugnendo la media alla cifra trovata al
quida si riduca allo zero, si può dalla sole o sottraendovela secondo che la va
differenza di queste distanze medesime riazione è in più o in meno. Conside
conoscere la relazione che vi ha fra la rando l'assorbimento come proporziona
quantità della luce emanata da due corpi to alla densità dell' aria ICamz trova che
luminosi, calcolando, come più addietro di 1 oo raggi posti all'esterno dell'atmo
dicemmo, sul cubo delle distanze mede sfera 68 soltanto giugnerebbero al livello
sime. del mare.
I fisici inglesi servonsi per misurare Le teoriche del fotometro di Leslie, e
la intensità luminosa dei raggi solari di di quelli costruiti sullo stesso principio si
uno stromento che venne da Herschel fondano, come vedemmo fin qui, sulla
detto Actinometro. Ecco in qual guisa supposizione che la intensità della luce
lo descrive Kamz nel suo trattato di me emessa da un corpo qualunque sia sem
teorologia. Un ampio cilindro di vetro pre proporzionata alla temperatura ec
terminato da un capo con un tubo capil citata dalla incidenza di essa sopra una
lare aperto serve di serbatoio ad un li palla od altra superficie annerita: ciò è
quore di colore molto carico, come sareb forse anche vero relativamente ai raggi
be una soluzione concentrata di solfato indecomposti del sole nei quali il calorico
458 FotoMetnia FotoMETRIA
e la luce, se pure sono due diverse, sostanze a Il fotometro, dice egli, presenta distin
trovansi intimamente mesciute, ma si han tamente l'aumentar della luce dall' an
no prove irrefragabili che la luce emessa rora del giorno al pieno vigor del me
dai corpi terrestri non è sempre proporzio riggio, e quindi il graduato declinare
nata alla temperatura che l'accompagna. di essa fino allo stendere che fa la sera
Così, per esempio, l'intenso splendore il suo cupo mantello. Segna l'accrescere
del fosforo che brucia nell'ossigeno dà della luce dal solstizio di inverno al
comparativamente meno calore che la cuore della state, ed il susseguente
combustione meno risplendente dell' i decadimento; essendo atto per tal guisa
drogeno in questo medesimo gas; e ven a paragonare con numerica accuratezza
ne riconosciuto che il fotometro spesse la chiarezza dei vari paesi dal brillante
volte sente più l'influenza delle emana cielo d'Italia all'aria nebbiosa dell' O
zioni di un fuoco così smorto da non la landa. » La impressione diretta dei rag
sciar distinguere una sola lettera in una gi del sole al mezzo giorno verso il sol
pagina bene stampata di quello che da stizio di estate nell'Inghilterra trovossi
un grado di luce diurna tale da poter segnare da 99° a 1 oo di questo strumen
leggere con tutta facilità e prontezza la to e nel cuore del verno la forza dei raggi
stessa carta stampata. Inoltre la luce di solari fu di 25° a 28. La luce indiretta
varii colori vi influisce diversamente emanata dal cielo di estate a mezzogiorno
quantunque le sue proprietà illuminanti trovossi di 5oº a 4oº, nel verno di 1 oº
appariscan le stesse; e gli esperimenti di a 15°. Nel tempo fosco durante la sta
Herschel, di Englefield e d'altri dimostra te di raro il fotometro indicava sul mez
rono che il massimo calore d'un rag zo giorno meno che i oº; ma nel verno
gio solare decomposto dal prisma non discese spesse volte al di sotto di un gra
corrisponde altrimente al punto più illu do. Le osservazioni della luce diurna con
minato, ma è posto interamente al di fuo questo strumento devono sempre farsi
ri dal margine dello spettro. Le ultime all'aria aperta, e deesi sempre tener con
importanti scoperte poi fattesi sulla R to dell'effetto che aver vi potessero i
manuazione del calorico (V. questa pa raggi diretti del sole o la riflessione in
rola ) e sulla diversa diatermaneità dei diretta del cielo.
corpi, cioè sulla facoltà loro più o meno Conoscendosi la imperfezione dei fo
grande di lasciarsi attraversar dal calori tometri menzionati finora ed il bisogno
co ben mostrano quanto possano per in tuttavia sussistente di ridurre ad esattez
finite cagioni riuscire fallaci le indicazio za questo strumento di tanta importanza
mi dell'istromento di Leslie e ciò vien per le scienze e per le arti, duopo è per
maggiormente risulta allorchè vedesi e prima ricerca indagare se v'abbiano al
sperimentalmente separare la luce dal tri mezzi da potersi prendere a misura
calorico (V. LUCE ) e non potersi avere della forza e della quantità della luce, e
col metodo di Leslie alcun indizio foto facilmente questi presentansi nelle azioni
metrico dal forte lume che diffonde il chimica che questo agente misterioso fa
disco lunare. Tuttavia sembra che il vorische o produce. Tutti sanno, a cagione
fotometro di Leslie corrisponda all'ef di esempio, come i colori vengano dalla
fetto annunziato dal suo inventore per luce distrutti più o meno presto secondo
quanto riguarda la misura della inten il grado di loro solidità, e come parec
sità della luce solare non decomposta. 'chie sostanze vi sieno, le quali dalla pre
ForoMETRIA FotoMETRIA 459
senza della luce ricevono mutamento ti il colore, parecchie delle quali possono
di tinta o ben anche della intima loro vedersi indicate all' articolo FotoGRAFIA
composizione. Il cloro, per esempio, e giudicando o dal massimo cangiamento di
sposto alla luce si decompone lasciando tinta ottenuto in un tempo indeterminato, o
libera una certa quantità di ossigeno e da quello prodottosi in un tempo stabilito,
ciò con una sollecitudine che sembra la forza della luce cui quelle sostonze ven
fino ad un certo grado, proporzionata al nero esposte. In tal caso però ha sempre
la intensità della luce, e venne per la misu luogo l'obbietto di non potersi avere un
ra di questa proposto dal Saussure; se punto fisso dal quale partire nel gradua
non che la facilità con cui il cloro stesso, re la scala e doversi poi sempre riporta
massime se è disciolto nell'acqua, abban re all'incerto giudizio dell'occhio la de
dona per altre cagioni l'ossigeno, rende terminazione dell'importo delle diffe
incerte le indicazioni di questo stru renze ottenute. L'altro metodo più esat
mento che venne per ciò abbandonato. to, ed a nostro parere l'unico forse dal
Molti altri sono gli effetti chimici dalla quale ritrarre si possano indicazioni
luce prodotti e da quella principalmente fotometriche di qualche esattezza, quel
del sole. Suo effetto ordinario si è quello lo sarebbe di esporre per un dato tempo
di ripristinare vari corpi ossidati nel lo alla luce di cui si vuol conoscere la forza
ro stato primitivo di combustibili svol una di quelle sostanze in cui essa produ
gendone l'ossigeno: cosi, per esempio, ce una precipitazione, quali sono le so
colora in giallo ed in rosso l'acido nitri luzioni d'oro od altre simili, giudicando
co puro e concentrato, precipita l'oro poi dalla quantità del precipitato ottenu
in forma metallica da certe dissoluzioni to della intensità della luce. In tal guisa
di esso e fa prendere talvolta al liquore operando potrebbesi eziandio fissare un
una tinta purpurea; ripristina alcuni sali punto comparabile nella scala, stabilendo,
d'argento allo stato metallico, altri ne per esempio, che dato un vaso perfetta
annerisce, la qual proprietà manifestasi mente trasparente, del quale fossero de
specialmente nel cloruro d'argento, de minate tutte le dimensioni, compresa la
compone con isvolgimento di ossigeno e grossezza delle pareti e la qualità del ve
formazione d'acido idroclorico le disso tro, posta in questo una quantità della
luzioni di deuto-cloruro di mercurio; soluzione diligentemente preparata, il gra
cangia in poco tempo in cloruro il deu do , oo della scala si avesse quando il
tocloruro di ferro mesciuto con alcoole, precipitato pesasse un centesimo del to
etere ed acqua, formandosi dell'etere clo tale del liquido e lo zero quando non si
rico; finalmente, oltre a molti altri effet avesse alcun precipitato, continuandosi
ti che lungo sarebbe l'annoverare, fa sempre l'esposizione alla luce per lo stesso
combinare con esplosione un miscuglio tratto di tempo, come sarebbe per 1 o mi
di idrogeno e cloro a volumi uguali espo nuti. In tal guisa, quando lo strumento fos
sto ai raggi in decomposti violetti o azzurri, se bene costruito e la soluzione preparata
ed anche alla luce diffusa se il miscuglio e conservata a dovere, non vi ha dubbio
contiene tre parti di cloro e due di idro che potrebbesi avere una scala i cui gra
geno o due di cloro e una di idrogeno. di fossero esattamente fissati e costante
Da tutti questi effetti possono dedursi in mente uniformi. Non è però a dissimu
due maniere fotometriche indicazioni . lare che difficile sarebbe lo scegliere una
Possono scegliersi sostanze cui la luce mu soluzione che sentisse l' azione della lu -
4 4o - FRAcido FRAGoLA
ce sempre in proporzione della forza di es FRAGA (V. FRAGoLA).
sa soltanto, qualunque d'altronde ne fosse FRAGARIA. Pianta che fa le FRAGoLE
il colore, imperocchè sappiamo non es (V. questa parola).
sere in tutti i raggi dello spettro uguale (ALBERTI.)
l'azione chimica (V. LUce ). Inoltre il FRAGILITA'. Producesi allorquan
fare le osservazioni con uno strumento do gli atomi dei corpi sono tenuti a cer
di questa fatta sarebbe sempre alquanto ta distanza dal calore, o vennero così
lungo ed imbarazzante, per le diligenze subitaneamente raffreddati da essere trat
necessarie ad ottenere una soluzione per tenuti in una posizione relativa che non
fettamente pura e satura, conservarla è quella che si conviene alla regolare
pienamente guarentita dall'azione della struttura del corpo che essi compongono.
luce, e finalmente raccogliere il precipi Questo fenomeno è particolermente no
tato, seccarlo e conoscerne il peso. Per tabile nell'acciaio ed in qualche altro
queste ragioni tutte adunque siamo ben metallo nei quali la coerenza viene in tal
lungi dal credere questo ultimo fotome guisa ad essere diminuita, sicchè facil
tro di già trovato ed applicabile ai biso mente si spezzano ossia riescono fragili.
gni della fisica e dellaindustria; non abbia Vi si rimedia riscaldandoli di nuovo e
mo inteso descrivere un nuovo stromento lasciandoli raffreddare gradatamente, co
in modo che non manchi se non se costruir sicchè gli atomi possano disporsi da sè
lo; fu nostra mente soltanto addittare la via nel modo che loro si conviene. Simili fe
per la quale giugnere forse potrebbesi a nomeni osservansi anche nel vetro e nel
togliere la mancanza di un buon fotome ferro fuso subitamente raffreddato e le
tro, lasciando allo studio de'chimici di tro vato fuori dalla sabbia appena gettato.
vare la dissoluzione più opportuna ed a La fragilità e durezza dei metalli posso
quello de'meccanici il suggerire il modo di no quindi dipendere da inavvertenze nel
rendere meno incomodo che sia possibi lavorarli, e siccome la prima di queste
le il conservarla, esporla all'azione della qualità può grandemente nuocere alla
luce e misurare le quantità del precipi solidità e sicurezza dei lavori che con
tato che si è prodotto. - essi si fanno, così grandemente importa
- (G”M.) avvertirvi.

FOTOSCIATERICA.(Da cori,luce, (Riccando PHILIPPs.)


e axia, ombra.) L'arte della GNoMoNicA(V. FRAGNERE. V. FRANGERE.
questa parola), o di fare orologi a sole, FRAGOLA. Molte sono le sorte di
nei quali vengono indicate le ore con fragole che si allevano, la migliore delle
l'ombra e con la luce. -
quali però è quella che cresce spontanea
- (BoNAviLLA) nei boschi e chiamasi fragaria vesca o
FRACCURRADO. Fantoccio di cen volgarmente fragola da orto. Il Targioni
ci o legno simile a burattino, che non ha Tozzetti nel tomo XIV delle Memorie
piedi, ma solo il fusto, con cui fanno lor della Società italiana pubblicò un lavoro
giuochi i bagattellieri. intorno alle fragole tanto coltivate come
(ALBERTI.) spontanee che hanno esistito od esistono
FRACIDARE , FRACIDEZZA , tuttora ia Toscana, le quali tutte vengo
FRACIDO (V. PUTREFAzione). no ridotte a 4 specie divise in varietà e
FRAcibo. Dicesi anche per eccedente sottovarietà al numero di circa 4o. Quelle
mente molle e bagnato. (ALBERTI.) che si coltivano negli orti, e delle quali
FaAgoLa - FRAgoLa 44
soltantoqui dobbiamo parlare, sono quel do secca molto la stagione, ma che non
la d' orto suaccennata e la fragola ana siavi pericolo che abbia ad essere per
massa ( fragaria grandiflora) impro essa il terreno soverchiamente inumidito.
priamente da alcuni chiamata fragola del Gli ortolani che coltivano in copia que
Chilì (fragaria chiloensis). . - sto prodotto dicono che vuole un terre
Non ci tratteremo a parlare del mo no dolce ma nervoso, intendendo in tal
do di propagare le fragole mediante la modo d'indicare un terreno, il quale,
seminagione non vedendola fra noi pra rivoltato che sia, s'incorpori e non si
ticata da alcuno, come nemmeno della stritoli come il sabbioso, senza però mem
creazione di nuove specie col mezzo del meno indurire quando si secca. Quan
l' applicazione delle polveri seminali. tunque maturino le fragole in luoghi
Qualunque sieno i vantaggi che possono ombrosi, pure, siccome si ha premura di
ricavarsi da entrambi questi metodi per goderne precocemente, così pongonsi in
averne nuove e forse più delicate quali luogo ben soleggiato. Le catenelle, anche
tà, pure essendo fra noi facilissimo otte più delle pianticelle che nascono intor
nere le pianticelle o dal monte, e sono no alle piante vecchie, servono alla pro
queste certamente le migliori, o dagli ors pagazione delle fragole, mentre gli orto
ti, ci limiteremo a discorrere di quelle lani trovano che schiantandosi la pianta
trapiantate soltanto. madre l'anno dopo produce meno co
È certo che le fragole coltivate negli pia di fragole. Queste catenelle da altra
orti sono di gran lunga inferiori a quelle parte sono molto nocive alla pianta, e
che si colgono spontaneamente nate al vedremo la necessità di levarle per non
rezzo de facili colli o fra le selve delle impedire l'emissione delle fragole che
elevate montagne, e una delle principali dalla moltitudine di quelle verrebbe tol
ragioni di questa diversità dee necessa ta. Volendo fare una fragolaia nuova si
riamente dedursi dalla differenza somma lavorerà l'anno innanzi il terreno, ripu
della natura del terreno. La fragola cre lendolo con ogni diligenza dall'erba, e
sce spontanea in fondo sciolto e fresco, soprattutto dalla gramigna, dalle mente,
non tenace, non umido e non secco, dai mentastri e simili; per assicurarsi
e negli orti per lo più il terreno non che tutte periscano le erbe, alcuni pon:
ha le prime due qualità, ma quand'an gono su quel terreno un prodotto, per
che le abbia manca però la qualità dei su ottenere il quale sia necessario lavorare
ghi. Il letame, massime se è tutto anima e ripulir bene la terra, onde taluno vi
le, è dannoso alla bontà e soavità della mette poponi. Prima della piantagione
fragola; e siccome giova assaissimo ad delle fragole va fatto un profondo divel
aumentarne il volume, così l' ortola to con tutta l'attenzione, ma senza leta
no non bada ad altro e lo adopera ; mare, potendo bastare il concime dato
ma il proprietario che le voglia buone per quel prodotto che prima occupava
dovrà avvertire che il miglior terreno il terreno. Quando però questo fosse e
per questo prodotto debb'essere legge stremamente magro si potrà applicarvi
ro, cioè ove l' argilla sia in minor del letame, ma scegliendolo sempre tale
quantità di qualunque altra terra, e che che le sostanze vegetabili superino di
non abbondi di concimi animali, bensì gran lunga le altre. Si è osservato che le
di vegetabili; che possa avere solamente erbe cattive molestano sempre la frago
quell'acqua che può abbisognare andan laia letamata di fresco; e non v'ha peg
Suppl. Diz. Tecn. T IX.
442 FRA GoLa Fita GoLa
gior male, mentre una fragolaia, di cui minor acqua occorre alle fragole tanto
siensi impadronite le erbe cattive, ben crescono migliori. - -

difficilmente può ripurgarsi. Quelli che Piantate le fragole bisogna nettarle


fanno grande coltivazione di questo pro nel primo anno dalle erbe cattive, al
dotto, se veggono nel primo anno dopo qual effetto se non si hanno braccia
la piantagione esservi alcuna parte di es bastanti da poter fare questa operazio
sa manifestamente più debole, tosto la ne a mano, lo che sarebbe molto meglio,
letamano, preferendo escrementi di vola si adopererà una piccola zappetta. Ma
tili ben triturati; altri, e sono più lodevo passato il primo anno diventa necessa
li, usano governare la fragolaia con terra rio usare le mani, altrimenti si rovina
cavata dalle fosse o dagli scoli entro cui la fragolaia. In questa occasione si re
marciscono foglie d'alberi. golano le catenelle, la pratica della
In due stagioni si può fare la pianta maggior parte essendo di levare tutte
gione delle fragole, cioè in autunno ed quelle che serpeggiano qua e là, lascian
in primavera, essendosi veduta riuscire done solamente quattro a ciascuna pian
egualmente felice. Quelli che piantano ta, le quali però anch' esse vanno spun
in autunno sono sicuri di avere qualche late. Questa operazione qualche volta è
fragola, laddove chi le traspone soltanto ritardata, e ciò con danno delle piante,
in primavera non ne ha. Questi ultimi le quali dovendo alimentare tante pian
però non perdono tutto il frutto, mentre ticelle si spossano e danno poi frutta più
negli interstizi delle piante di fragole piccole, pel che bisogna in primavera di
pongono degli spicchi d'aglio che rac buon' ora cominciare a levarle, a meno
colgono alla stagione solita. In generale che non si volesse assicurarsi una molti
però, massime ove sia scarsezza d'irri tudine di pianticelle per formare una
gazione, se non anche incertezza, si pre nuova piantagione. Dopo eseguita la rac
ferisce sempre l'autunno. Lavorato be colta può di nuovo farsi la castrazione
ne il terreno dividesi in tante aiuole, la di queste catenelle, la riuscita delle fra
cui estensione secondo l'usanza de va gole, per riguardo almeno al volume lo
rii paesi potrà determinarsi; solamente è ro, dipende da essa in gran parte. Un
d'uopo avvertire essere necessario che vi leggiero lavoro superficiale in estate e
possa andar intorno nel solco che le nel principio dell'autunno, che venga
separa un uomo per rimondarle dal seguito da placida pioggia, sarà utilissi
l'erba. Alcuni fanno sulle aiuole delle mo, e se all'avvicinarsi dell'inverno, ri
buche con la zappa alla distanza per ogni pulite bene le fragole, si coprirà il piede
verso di due decimetri e mezzo, ed al con terriccio di terra tratta da scoli, si
tri col foraterra aprono buchi, nel primo assicurerà sempre più la messa dell'anno
caso con la mano accostano la terra successivo. La fioritura comincia ordina
alla pianticella di già piantata, aprono col riamente verso la fine di marzo o a pri
foraterra il buco, entro vi ripongono la mi di aprile, secondo però la qualità del
pianticella, e poi collo stesso foraterra l'anno, e la esposizione, quindi alcuni ne
comprimono intorno alla medesima il ter pongono a bella posta in luoghi ombro
reno. Qualcuno, se il terreno fosse so si a fine di averne dieci o quindici
verchiamente asciutto, due o tre di pri giorni più tardi. Le fragole d'ogni mese,
ma lo bagna; cosa che più spesso avvie coltivate come si è detto, fioriscono
ne in primavera, ma in generale quanta otto o dieci giorni prima delle altre, e
FRAGon.A FRAGola 445
poi fioriscono e maturano altre due vol piante. La raccolta comincia da apri
te. Giova per le fragole ananasse dopo le e dura fino ai primi di luglio. Le
che vennero convenientemente diradate più saporose però sono quelle sponta
porre vicino ad esse un graticcio di vimini nee di montagna, e le più utili quelle di
o di regoletti di legno, poichè salendovi ogni mese, dette americane, che si veg
sopra acquistano più bel colore e sapore. gono solo nei giardini, le più grosse sono
Qnantunque il freddo non rechi verun quelle ananasse che vengono quasi come
danno alle fragole, pure bisogna che il una noce od un'albicocca. Ecco il meto
prudente ortolano, il quale voglia averne do che si tiene dai nostri Frattesi, antica
delle precoci, ponga mente che la brina mente Atellani. Si formano in autunno del
non le offenda quando sono in fiore. A le aiuole, dette volgarmente porche, lun
tale effetto coprirà le aiuole fiorite quan ghe quanto è il campo,e larghe palmi quat
do veda che può esservi pericolo di que tro, e si letamano con fieno bene stagio
sta gelata meteora. L'umido soverchio, nato. Si fanno venire dall'isola d'Ischia
come abbiamo detto, nuoce anche esso; le piantoline di fragole selvagge, e si
il secco non fa ordinariamente ve
pongono alla distanza di mezzo palmo,
run torto alle piante giovani e robuste, nell'inverno si purgano dalle erbe spon
ma fa perire le vecchie e le deboli, le tanee, e si smuove di quando in quando
quali soffrono ancor più se vengano a il terreno, specialmente dopo i venti bo
duggiate da grandi alberi, che tolgano ad reali; la raccolta si fa dalle donne la sera
esse tutta la luce. tardi, che è l'ora più conveniente a co
-

La fragolaia non dura che tre anni. gliere questo prodotto, o di primo mat
Gli autori la estendono sino al quarto, tino, cominciando alla fine di marzo o ai
ed un diligente lavoratore non aspetta primi di aprile, come si è detto.
neppure tanto, ma divide il suo terreno Reens propose di coltivare le fragole
da fragole in modo che ogni anno ne nei campi preparando il suolo con l'ara
rinnovi, una parte; così assicurasi di aver tro se è duro e dissodato di fresco, in ca
ne sempre delle buone. Dopo ottenuta la so diverso suggerendo di rivoltarlo sol
raccolta del terzo anno, leva con la van tanto con la zappa e porre del letame sul
gale piante, nè più ve le ripone che pas fondo: se la terra poi è stata già colti
sato il quarto. Poche eccezioni si fanno vata dapprima e mantenuta in buon es
a questa regola, la quale, tuttochè non sere consiglia allora soltanto di lavorarla
ammessa da vari scrittori, si è però in con la zappa e di porvi il letame, copren
molti luoghi mostrata necessaria; anzi do con la terra stessa il tutto e piantan
dove per avere fragole grosse usano mol do le fragole in aiuole di 5 a 4 file con
ta e spessa irrigazione, e copioso letame, piccoli sentieri fra ciascuna ; secon
si veggono profittare competentemente do le sue osservazioni la fragola del
nel primo anno, ma non molto nell' ul pino si dee piantare su un terreno leg
timo. -,
|gero ed argilloso; la fragola imperiale
Pochi sono i paesi in Italia in cui non ugualmente, ma sopra un suolo più ric
si coltivino le fragole. Nel regno di Na co e più leggero e specialmente all'om
poli, secondo che scrive il padre Onorati, bra degli alberi; la fragola scarlatto ri
abbonda questo coltivamento. Nella Cam chiede le stesse circostanze che la prece
pania, e specialmente nel territorio di dente, ma le file di essa devono essere
Fratta e di Cardito si coltivano queste distanti circa oº,6o e le piante lasciare
444 FRAINA FRANCLINITE
fra ioro un intervallo di oº,5o, avendo FRALEZZA. V. FRAGILITA:
i sentieri una larghezza di oº,8o ; la FRAMBOE. PRAMBo1sE. V. LAMPoNE.
fragola del bosco deve essere tratta dal FRAMMENTO. Parte di cosa rotta.
seme del frutto raccolto di fresco e spar - (ALBERTI.)
so immediatamente sopra un suolo ricco; FRAMMESSO, diconsi propriamente
anche la fragola delle Alpi dee prove que piatti che mettonsi in tavola fra l'u
nire dal seme sparso sopra un terreno na e l'altra portata e per traslato poi
ricco, in primavera; queste due ultime dicesi di qualunque cosa che si frammet
sorte si trapiantano poi la prima in mar te fra varie altre di natura o qualità di
zo e la seconda in luglio od in agosto Versa, -- -

quando le piante hanno acquistata la - - (ALBERTI.)


conveniente grossezza, e si mettono in FRANA. Terra scossa, smossa che
file ed aiuole sopra un terreno umido. franta scende giù pel pendio dei monti.
Non si conosce ancora la composizio Le frane provengono in parte dal
ne delle fragole; soltanto si sa che con diboscamento e dissodamento dei fianchi
tengono un acido formato per metà di dei monti pei quali, trovandosi le acque
acido malico e per metà di acido citrico, libere di portarsi dove il loro peso le
ed una sostanza volatile di grato odore tragge, acquistano una corsa più rapida.
e che può ottenersi sciolta nell'acqua Il vero rimedio fondamentale si è quello
distillandola in essa. Quest'acqua si usa di dirigere le acque superiori ad altra
va altre volte in medicina. Tutti cono parte o di obbligarle a scorrere per un
scono quanto sia piacevole il sapore delle sentiero meno ripido,
fragole e come formino queste perciò la (FILIPPo RE.)
delizia delle mense ed una fonte di gua FRANA. Terreno che sembra avere la
dagno pegli ortolani, massime se hanno superficie solida e consistente, ma che
la briga di procurarsele primaticce; la nell'interno è imbevuto di acqua e mol
facilità con cui si uniscono a molte so liccio in modo che gli animali, che vi
stanze fa che si adoperino spessissimo passano sopra, corrono pericolo d'esse
per la fabbricazione dei Rosoli, dei gela re inghiottiti.
TI ed in altre molte preparazioni, alle - (BAzzARINI.)
-

quali più o meno comunicano il loro grato FRANCESCA. Aggiunto di una spe
sapore. Bollite con metà del loro peso cie di mela. -

di zucchero se ne ottiene una eccellente (ALBERTI.)


conserva, e spremendole, poi lasciandole FRANCESINA. Si dice nell'uso ad
fermentare, una bevanda vinosa che di una specie di legno da viaggio.
stillata può somministrare dell'alcoole, . (ALBERTI. )
unaFRANCHETTA.
specie di mela. Nome volgare di
o lasciata inacidire dà dell'aceto.
a
(FILIPPo RE – REENs – BER
- - zELIo.) (ALBERTI.)
FRAINA. Lo stesso che fagopiro o FRANCHIGIA. Esenzione di gra
sARACeNo (V. questa parola) e chiamasi vezze, tributi o simili.
così anche il grano di una pianta dello - (ALBERTI. )
stesso nome, -
FRANCLINITE. Specie di minerale
(GAGLIARDo.) di zinco che insieme ad un altro che si
FRAsco FRANGIA 445
dice brucite costituisce la parte princi soggiorno nella Francia, e quelle monete
pale di un banco assai grosso ed esteso ottennero grandissimo corso. Vi ebbero
che trovasi nella nuova Iersey. La fran pure anticamente franchi, mezzi franchi
climite ha un colore bruno carico e la sua e quarti di franco, e quella moneta d'ar.
polvere è di un color rosso bruno inten gento di questo nome fabbricata nel 1575
so ed è magnetico, ma meno del ferro correva generalmente per 2 o soldi. Ma il
acidulato. Ha la densità di 4,87 e cristal franco diventò in appresso una moneta
lizza in ottaedri regolari, distinguesi per di conto o di convenzione, che si ritenne
ciò dalla brucite che è di un color rosso dell'egual valore della lira. Nel nuovo si
ranciato che si avvicina alla tinta del san stema monetario adottato dopo la rivolu
gue, è in grani amorfi irregolarmente zione, si trovano monete di un franco,
disseminati nella massa ed ha la densità di due o di cinque. (Diz. delle Origini).
di 6,22. Siccome l' acido idroclorioo FRANCOLINO. Genere di uccelli di.
scioglie anche a freddo la brucite, ed in passaggio che appartiene alla serie dei
tacca solo debolmente la franclinite, così volatili di salvaggiume e che contiene un
è facile col suo mezzo di separare questi gran numero di specie, due delle quali
minerali l'uno dall'altro; a caldo però sono nella state abbastanza comuni fra
sciogliesi nell'acido anche la franclinite. noi, vale a dire il francolino da terra e
Secondo le osservazioni di Berthier la quello da acqua. Il primo passa per un
composizione della franclinite è la se cibo delicatisimo, del secondo si fa poco
guente: - conto. Sono difficili a prendersi stando
Perossido di ferro. . . 5o,a -
sempre celati nei cespugli o fra l'erbe
Protossido di ferro 15,1 donde non prendono il volo che quando
Tritossido di manganese. 17,4 manca loro ogni altra via di salvezza.
Protossido di zinco . . 17,5 Soglionsi prendere in autunno essendo
allora più grassi, o col fucile mediante un
I O O, cane da ferma addestrato espressamente
(DUMAs.) a questa caccia, o con trappole o lacci.
FRANCO. Moneta francese che divi - (Bosc.)
desi in 1 oo centesimi e la cui equivalen FRANGERE. V. FRANGIMento.
za alle altre monete può vedersi a questa FRANGIA. Dubitano alcuni che in ori
parola. Trasse il suo nome dalla figura gine le frangie altra cosa non fossero
di un soldato franco a piedi o a cavallo se non che i peli lunghi delle pelli, che
che rappresentava nella sua origine. Co si lasciavano pendere, o pure le fila che
minciò soltanto sotto il re Giovanni a por prominenti erano oltre l'orlo del pan
tare da una parte l'immagine del re,dall'al no, di cui si faceva uso per vestirsi. In
tra una croce con fiori di giglio alle estre appresso questo fece immaginare l'orma
mità. Le monete di questo genere, fabbri mento conosciuto anche in oggi sotto
cate nell'anno 156o, pesavano 75 grani. il nome di frangie. L'uso di portare a
Di un titolo assai buono erano parimente biti guerniti di frangie, sembra aver avu
i franchi battuti a tempi di Carlo VII, to principio nell'Oriente. Si crede che gli
ma erano assai più leggieri, giacchè ve antichi ornassero di frangie alcune vesti e
ne volevano 8o per formare un marco principalmente la tunica, e a queste
d'argento. Enrico VI re d'Inghilterra frangie della tunica si vorrebbe riferire
ne fece battere di simili durante il suo l'origine di quella specie di cintura com
4 46 FRANGIA FRANGIA
posta di varie striscie o zone separate, gie tagliate. Le frangie e le crepine si
che vedesi al lembo inferiore delle co attaccano in guisa che i fili cadano sem
razze romane. Svetonio indica come un pre perpendicolarmente all'ingiù. Quella
segno di mollezza per parte di Giulio molet al contrario può attaccarsi come
Cesare, l'uso che quel comandante ser si vuole essendone i fili tanto corti che si
bava di portare una tunica con maniche reggono da sè.
lunghe guernite di frangie alle loro e Il telaio sul quale si fanno le frangie
stremità. Il Casaubono osserva a questo vedesi disegnato in prospettiva nella fi
proposito che i manichetti e i guerni gura 1 della Tav. XXI della Tecnologia;
menti del collo delle nostre camicie, ham ne daremo prima la descrizione, poscia
no a un dipresso la stessa origine, cioè ne spiegheremo l'uso. .. -

che si è voluto in quel modo ornare di AA, sono i ritti dinanzi, tagliati al luo
frangie l'estremità delle maniche e quel go ove poggia il petto l'operaio che la
la parte della camicia che copre e cir vora; BB, sono i ritti di dietro, CC, le
conda il collo. -
traverse per lo lungo alla parte inferiore;
La fabbricazione delle frangie forma FF, i contrafforti; G il sostegno delle
uno degli oggetti più importanti del pulegge; HH, le traverse posteriori; II, i
l' arte del passamanaio. Ve ne ha di porta-subbii; III, i subbii; LL il soste
oro, d'argento, di seta e di filo , se ne gno del subbio di dietro; M, il contrap
fa a nodi, a ghirlande, ec., e si danno peso; N lo stenditore dei licci. Lo sten
loro,in più guise diversi colori, talvol ditore che è sul di dietro serve a farli in
ta mescendo semplicemente i fili, tal altra nalzare alternativamente per formare le
facendo una certa quantità di fili di trama catenelle che sono alla testa delle frangie;
con un colore, poi con un altro, e così O sono due licci che invece di anelli,
alternativamente. Servono ad ornare le come i licci comuni, tengono pezzi di
mobiglie, i paramenti ecclesiastici, le ottone piatti con tre fori nella loro lun
guerniture delle carrozze ed anche so gliezza, attraverso quello di mezzo
vente vengono dalla moda impiegate ad dei quali passano i fili dell'ordito. Que
orlare le vesti donnesche. sti pezzi di ottone fanno l'offizio delle ma
La frangia componesi di tre parti che glie, dei licci e licciaruoli, ma non già
sono la catenella la testa ed il corpo. quello degli alti-licci i quali devono es
I Francesi distinguono varie specie di sere liberi ed aperti al dissopra acciò il
frangie, delle quali riporteremo qui i no fascetto di filo non venga arrestato. I
mi, siccome quelli che trovansi usati an licciaruoli sono pezzi di legno piatti e sot
che fra noi in commercio e che, a quan tili sui quali sono stesi i licci; P i fascetti
to sappiamo, non hanno equivalenti italia di filo di trama; Q le lame, le quali sono
ni. Quando la frangia è assai bassa la dico piccole spranghette di legno che vengono
. no molet; quando ha la testa lunga e abbassate dalle calcole cui sono legate con
traforata ed i suoi fili sono più lunghi e funicelle ; sono piatte ed infilate con la
pendono più dell' ordinario, la dicono loro testa in due cavicchie o piccole
crepine: quando i fili della frangia sono chiavarde di ferro che attraversano il te
riuniti di tratto in tratto in piccoli fasci laio formato dalle traverse. Gli operai le
simili a campanelli se la dice cloche. chiamano contraccalcole perchè operano
Vi sono poi frangie di seta torta e di seta insieme; vi sono tante lame quante so
non torta e queste ultime si dicono fran no le calcole; la lama forata è una spran
FaANGIA FRANGIA. 447
ga stretta e sottile attaccata pei due capi comodo che per di sopra. Si comprende
sopra o sotto alle due spranghe che sotto che allorquando l'ordito sarà chiuso,
lungo tutto il telaiº, e forata con varii bu questa trama si troverà legata soltanto al
chi per lasciar passare le due tirelle dei la testa sul lato destro della sagoma; il fi
licciaruoli; ciascun licciaruolo tiene un no to ch'è così ravvolto sulla sagoma forme
do nel punto preciso ove dee arrestarsi rà la parte pendente della frangia che
sotto alla lama forata. Questi nodi non sarà arricciata all'uscire dal telaio o ta
impediscono che le tirelle possano abbas gliata sulla sagoma stessa se dovrà essere

sarsi quando sono tirate dalle calcole, ma una frangia tagliata. Nel primo caso l'o
bensì vieta ad esse di risalire oltre al no peraio prende una parte di questo filo
do, senza di che lo stenditore e che le fa pendente e lo fa scorrere di sopra la sa
muovere trarrebbe tutto a sè; R R sono coma, che a questo effetto va un poco
i porta-lame; S le tirelle dei licci; T tre ristringendosi verso la cima dalla parte
calcole due pel piè destro e una pel sini del rotolo della stamaiuola anteriore, e
stro; UU le traverse anteriori; VV il tirando la sacoma dalla parte dei licci,
porta-sedere; X il sedere; Y il rotolo; questa parte del filo levata così dalla sa
ZZ i porta-rotolo; W il subbio dinanzi. goma si torce facilmente e per la sua for
Ecco in qual modo si operi con que ma rotonda, e per cura dell'operaio che
sto telaio. Allorchè i fili, che devono fa fa rotolare un poco questa parte, passato
re l'ordito della frangia, sono passati nei avendo le dita al di dentro, e le obbliga
licci, fermati essendo alla cima sopra il a girare ed a formare ciò che si chiama
subbio dinanzi, l'operaio prende una gli anelli della frangia greggia, che può
sagoma, piccola assicella sottile, lunga vedersi al di sopra del telaio nella fig.
o",55 a o",58 i cui spigoli sono smus 1. Questi anelli levati sbarazzano la sa
sati con iscanalatura se la frangia de goma, all'eccezione di una certa quan
v' essere tagliata o senza scanalatura tità di fili di trama che vi si lasciano al
per quella che sarà arricciata; in fine disopra per tenerla a dovere, sicchè
ad orlo od a festoni, secondo la forma essa trovasi libera in gran parte per ri-.
che vuolsi dare alla frangia. - cevere i fili del lavoro seguente.
La sagoma ponesi a piatto, vale a di Quanto alla frangia tagliata, la sua sa
re dalla sua parte sottile lungo l' ordito goma è a scanalatura dalla parte opposta
dinanzi ai licci e licciaruoli dalla parte a quella che tocca l'ordito: questa sca
sinistra di questo ordito con la cima in malatura è praticata nella sua grossezza
feriore che poggia sul rotolo della stama e continua ugualmente in tutta la sua
iuola anteriore; viene tenuta al dissotto lunghezza. Allorchè la sagoma è riempita
con quattro dita dalla mano sinistra es l'operaio la volge, vale a dire che gli
sendovi passato sopra il pollice. L'ope anelli si trovano dalla parte della mano
raio ogni volta che apre il suo ordito destra; allora s'introduce la punta di
introduce la trama a traverso l'apertura un coltello molto tagliente nella scanala
di esso intorno a questa sacoma, passan tura della sagoma, e cominciando dalla
do dapprima per di sopra e ritornando cima che poggia sopra la stamaiuola an
per di sotto; quindi batte quel filo di teriore, risalendo e conducendolo lungo
trama col ditale che tiene nell'indice della la scanalatura si tagliano gli anelli dei fili
mano destra: questa battitura dee farsi della frangia più ugualmente che si può:
per di sotto la sacoma, locchè è assai più se ad onta di questa precauzione si tro
448 FRANGIA FRANGIA
vassero fili più lunghi degli altri si taglia La ragione di questa forma deriva dalla
no con le forbici. Conviene che l'ope necessità di liberare la sagoma allorchè
raio usi l'attenzione di lasciare circa un è coperta di fili di trama, il che sarebbe
dito traverso della frangia senza essere impossibile se contenesse l'intero festone
tagliata, poichè serve questo a tenere le perchè allora la parte larga non potreb
sagoma nella situazione in cui dee stare per be passare in quella stretta degli anelli
continuare il lavoro. Il pezzo tagliato va formatisi all'incavo del festone; non
a ravvolgersi sul subbio dinanzi per dar avendo invece che metà delle due figure,
luogo all'altra frangia che si dee fare. la sagoma scorre dal largo allo stretto
Dopo questa operazione volgesi la sago senza difficoltà alcuna.
ma rimettendola nella prima sua posi Per ornare la testa delle frangie vi si
zione. -

fanno risalti e catenelle , i primi sono


Vi sono sagome di varie larghezze se formati da vari fili dell'ordito, i quali in
condo le diverse altezze che dar si voglio nalzansi durante un certo numero di col
no alle frangie: quelle bassissime si lavo pi di spuola, e abbassansi in seguito per
rano sopra sagome di ottone, poichè essere legati; la catenella è un piccolo
quelle di legno, essendo strette sareb tessuto di filo che si fa correre lungo tut
bero troppo fragili. La frangia da arric ta la testa della frangia.
ciarsi può esser fatta sopra una sagoma . Allorchè la frangia è tessuta e forma
a scanalatura, senza alcun inconveniente, differenti anelli destinati ad essere arric
benchè questa scanalatura non sia ne ºciati, se la tende con due funicelle sopra
gessaria che per le frangie che si devono una lunghezza presa a piacere. Le funi
tagliare. - celle sono fissate stabilmente lungo un
Quanto alla sagoma a festoni la si fa a muro, ma conviene che ne sieno lontane
preferenza di cartone perchè questo ri: due piedi circa pel comodo della arric
tiene meglio il filo mediante piccole cavi ciatura, e che la frangia sia tesa più che
tà ch'esso vi forma, di quello che l'otto sia possibile; cio fatto l'operaio munito
ne od il legno sui quali il filo sdrucciola dell'arricciatoio, strumento di ferro in
a motivo delle inclinazioni del festone.
forma di piccolo ago, lungo da cinque a
Alcuni si servono di sagome a festoni sei pollici, terminato da un capo in pun
con un gran numero di piccoli fori prati ta assai fina, e volto ad uncino ricurvo e
cati sulla grossezza, ai loro orli esterni, e dall' altro inserito in una piccola massa
destinati a ricevere cavicchie per impedi circolare di piombo lunga un mezzo pol
re lo scorrimento dei fili nelle parti in lice, che serve a dargli del peso ed a
climate ; dopo aver formato alcuni fili conservare il suo movimento.
di trama, convien porre una cavicchia, Vedesi l'arricciatoio nella fig. 2; A è
e così proseguendo: è raro che la fran l'asta; B l'uncino. La fig. 5 mostra la
gia lavorata in questa maniera, conservi arricciatura d'una frangia; AA parte non
la bella gradazione di festoni che ne for arricciata; C parte arricciata.
ma la perfezione: le sagome a festoni so L' operaio passa il dito indice della
no molto più corte che le altre, non es mano sinistra nell'anello che forma la
sendo lunghe che dal centro del festone frangia greggia, quindi con l'uncino del
più alto sino al centro della parte più l'arricciatoio libera un filo prendendolo
profonda dell'incavo nè formando quin nel punto ove è più facile, cioè verso la
di che una metà dell'uno e dell'altro. testa della frangia: separato questo filo e
FRANGIA FaANGIA 449
presolo nell'uncino dell'arricciatoio fa torto per far l'interno del fiocco o della
girare con forza quest'ultimo sopra sè ghianda; copresi poi con una grossezza
stesso col pollice e l'indice della mano di fili torti e arricciati, al dissopra dei quali
destra: l'arricciatoio posto in movimen si mette ancora granone di seta e cre
to in questa maniera, torce il filo che vi pine per guernitura od ornamento. Il
è attaccato, ed è dall'abilità dell'arriccia granone di seta è un filo d'argento o di
tore che dipende la bellezza dell'arric ottone fino, coperto sul molinello d'un
ciatura, poichè la frangia troppo arric filo che lo nasconde interamente, poi
ciata si increspa, e quella che non lo è ravvolto come la canutiglia sopra un ago
abbastanza rimane floscia; il filo arriccia grossissimo, all'uscire dal quale, pie
to termina alla parte inferiore con un gandolo in doppii della lunghezza di cui
piccolo anello lasciatovi dall'uncino del si abbisogna, se lo arriccia per ornarne
l'arricciatoio; questo filo si passa fra il in seguito il disopra delle ghiande. Il
dito mignolo e l'anulare della mano si nodo e la piccola testa che sono di legno
nistra per avere la libertà di separarne e copronsi con l'ago mediante una specie
arricciarne degli altri; allorchè la arric di punto a nodi il seguito del quale for
ciatrice ha finito un pezzo ne prende un ma come una rete.
secondo, poi un terzo, sempre andando Abbiamo veduto che si chiamava con
da destra a sinistra; quando la lunghez parola francese crepine quella frangia
za è un po'considerevole, come di 4 a 5 la cui testa è lavorata a trafori; ma
braccia, possono lavorare più arricciatri si dà ancora questo nome in generale
ci ad un tratto conservando fra loro una e più comunemente alle frangie ornate
conveniente distanza per non disturbarsi di una specie dell' arricciatura onde
l'una con l'altra. Si facilita il giro del abbiamo ora parlato, e che si vedono
l'arricciatoio guernendolo di cera, il che di sovente nelle carrozze, sui padiglio
lo fa girare con maggiore velocità. ni, e simili. Si dà pure lo stesso nome
Lo si fa girare anche in un altra ma ad un altro ornamento che si adatta
niera che si chiama filare, allorchè la ar alle ghiande fatto di spinette che forma
ricciatrice dopo essersi impadronita del mo anelli e lavorati con l'uncino che è
filo con l'uncino dell'arricciatoio avvicina un utensile di ferro lungo due o tre pol
la palma della mano destra a quella del lici, terminato in punta ricurva e col ma
la sinistra; e con lo sfregamento dei pol nico di legno, col cui mezzo si fanno tut
lici tirando a sè la destra dà il movimen te le specie di piccoli lavori che la de
to all' arricciatoio con uguale destrezza strezza e la fantasia dell'operaio varia
che nell'altro metodo. all'infinito. Serve a fare catenelle, a
Si hanno molti arricciatoi, e qualche doppiare e torcere insieme i differenti
volta si lasciano pendere più ore dai fili fili di pelo di capra e di seta, che impie
per impedire a questi di raggrinzarsi, spe gati esser devono ad applicare i fiori sul
cialmente quando si arriccia granone pei l'alto delle crepine, ec. Nell'impossibilità
fiocchi e ghiande. Questi fiocchi e ghian di descrivere tante particolarità minuzio
de altro non sono che pezzi di frangia la se e varie, poichè i metodi cangiano se
cui testa è ravvolta intorno ad un nodo condo l' intelligenza di ogni operaio,
o ad una piccola anima di legno. daremo qui soltanto la maniera di fare la
Si comincia prima dal ravvolgere in spinetta piatta con l'uncino. E questo una
tal guisa della frangia tagliata a filo non specie di lavoro a maglie o piuttosto di
- Suppl. Dia. Tecn. T. IX. - 57
45o FRANGIA FaANGIA
punto di catenella, poichè non trattasi dire dell'inventore, dieci volte più di
se non se di una serie di anelli o ma lavoro che col metodo ordinario.
glie sempre formati dal filo passato in Disponesi prima l'ordito sopra un ci
quelle precedenti. lindro dietro la cassa a (fig. 4) di cui ve
Si comincia dal girare il filo fra il pol desi un pezzo sopra una scala più gran
lice e l'indice della mano sinistra, come de nella fig. 5 ; passa in questa cassa ed
se far si volesse un deppio nodo; si pas a misura che si guernisce di trama, vie
sa la cima dell'uncino nel mezzo di que ne rispinto dalla cassa, gira per di sotto
sti due anelli, vi si attira il seguito del sui piccoli cilindri b, e si stende nel fon
filo che va a passarsi sotto agli anelli, do ove è portato dai pesi c. -.

poscia sollevando l'uncino per istrigner Allorchè si vuol porre in movimento la


li un poco, lo si ripassa nell'anello che macchina, si tira la spranga di questo
si è formato, ed in quello che precede movimento fa camminare il pezzo e con
immediatamente, al dissotto del quale l'aiuto di quelli f. e l'azione viene tra
si riprende il seguito del filo per fare un smessa col mezzo dell'ingranaggio all'as -
altro anello o maglia, e così successiva se g, il quale ad una delle sue estre
smente. mità fa muovere i due pezzi h, che me
Quando siasi inteso bene questo me diante le corde i, fanno muovere sopra
todo, si conoscerà come, variando i pas il suo spigolo il pezzo k; questo, median
saggi dell'uncino e gli arricciamenti che te le corde l. fa alzare ed abbassare ma
producono i suoi volgimenti, possono no a mano la trama m.
prodursi molti piccoli lavori, i quali, u L'altra estremità dell'asse g fa muo
niti ad altre parti con l'ago compongo vere anch'essa due pezzi n, i quali fan
no gli ornamenti pei vestiti da uomo, no girare, o piuttosto oscillare, una pu
le ulive, le ghiande di ogni specie, e leggia o col mezzo delle corde pi la
simili. puleggia o dà moto ad un'altra puleggia
Tali sono i metodi da lungo tempo se q. Questa, che si vede a parte sopra una
guiti nella fabbricazione delle frangie. scala più grande nella fig. 6, è collocata
Dacchè però si perfezionarono cotanto i nella cassa, la parte rentra in un buco
telai per le altre fabbricazioni non man fatto in snel pezzo che vedesi staccato
carono anche in quest'arte miglioramen nella fig. 7. Questo pezzo che si applica
ti, e noi descriveremo que due che giun sopra la cassa, ha la facilità di scorrere
sero a nostra saputa, brevemente pe . pel moto oscillatorio della puleggia q.
rò, e supponendo sempre che si abbia La parte r, andando e venendo conti
cognizione dei telai analoghi, sugli stessi nuamente, spinge e rispinge il pezzo del
principii dei quali si fondano i nuovi la fig. 7 sulla cassa, ed allora le punte
meccanismi, che anzi non sono che mo ricurve t, piantate su questo pezzo in
dificazioni ed applicazioni di quelli. contrano le spuole u, sono trattenute
Il primo apparato per lavorare le fran dalla loro scanalatura e le conducono e
gie venne imaginato da Decaudin fabbri riconducono nell'ordito. Una delle spuo
catore di Parigi, la cui macchina che si le si vede a parte nella fig. 9; la lettera
vede di facciata nella fig. 4 serve a fare r mostra la scanalatura. La cassa e tutto
gni specie di frangie a piccola testa o ciò che la compone è mobile, seguendo il
gallonate, di seta, di lana, di cotone e moto di va e vieni delle braccia foſig. 4
di filo eseguendo in un dato tempo, al e 5) e,questo movimento serve a battere
Faascia Faassia 45
il lavoro. La macchina può essere zo mobile a munito di due manichi che
fatta agire da qualunque motore. La l'operaio tiene fra le mani per eseguire
cassa porta-spuole, che forma la parte il lavoro; invece di disporre questo pez
principale di questa invenzione, e che zo come lo è nel telaio pel tulle-meklin;
sola rende il telaio atto a fabbricare le lo si forma di un certo numero più o me
frangie, è separatamente rappresentata no grande di spranghe, secondo il ge
dalla fig. 8. Questo congegno differisce nere di frangie che si lavora; queste
da quello che porta lo stesso nome nel spranghe, che sono collocate le une sot
telaio a spranga pei nastri, perchè in to le altre, portano degli aghi le cui di
quest'ultimo la spuola è sempre soste mensioni, il numero e le distanze variano
nuta dall'ordito che separa i due uncini secondo la specie e la varietà delle fran
di riposo e che passa nel pettine: nella gie che voglionsi lavorare.
nuova cassa, all'opposto, la spuola è ob 2.” Nella disposizione del pezzo b
bligata di percorrere uno spazio più lun (fig. 1 1) che si trova alla destra nei telai
go da a in b (fig. 8) senza venire soste a tulle-meklin, ed ha poi di particolare
nuta da verun filo di ordito da e sino in il rotismo di quattro ruote c, d, e, f
d, nè avendo che due cimosse molto pic rappresentate in profilo nella fig. 12 ;
cole, sovente di pochi fili c, d, conviene questo rotismo, che può variare secondo
allora ch' essa faccia sopra queste due il genere di frangia che si vuol fare, e
cimosse, come due specie di nastri arric che agisce sopra le verghe g, ha la pro
ciati solamente di tratto in tratto, e che prietà di produrre sul tessuto una irre
riempia l'intervallo di c in d con la tes-golarità calcolata che si riproduce rego
situra senza alcun ordito, dal che risulta larmente in tutta la lunghezza, si vede
la frangia, quando tagliasi in seguito que che ciascuna delle ruote c, d, e, f ha una
sta tessitura senza ordito nel mezzo: ciò dentatura differente che appoggia sopra
si ottiene adottando l'uncino e di quat una verga particolare; questa inugua
tro pollici e mezzo, disposto in modo da glianza di dentatura di ogni ruota, che
non impedire il passaggio alla spuola, e appoggia sopra una verga differente,
da sostenerla nel suo Corso, presenta un carattere distintivo che non
Saylly e Lelong a Parigi pensarono esiste nei telai a tulle-meklin. La fig. 13
fino dal 1832 di applicare alla fabbrica mostra il pezzo che serve a dividere i
zione d'ogni sorta di frangie il telaio che fili; la fig. 1 4 rappresenta lo stesso pezzo
si adopera per fare il tull-meklin, il Picot sotto un tal angolo che lascia vedere il
ed il troutrou. Rimandando alle paro modo come operi la divisione dei fili; fa
le TULL, VeLo, TELAIo per quanto fig. 15 finalmente mostra il pezzo suddet
riguarda la costruzione di quel telaio, to attraversato da un altro pezzo h desti
non descriveremo qui che le modificazio mato a tenere i fili ed a formare il tessuto.
ni ad esso apportate per adattarlo al la Da quanto si è detto risulta che l'in
voro delle frangie. Vedesi il telaio in venzione dei Saylly e Lelong consiste :
profilo nella fig. 1 o, e la fig. 1 1 mostra 1 ° Nella sostituzione del solito telaio
una porzione della parte destra del telaio che serve per fabbricare il tulle-meklin,
stesso. Le modificazioni apportate al tela il picot, ed il trou-trou, o di tutt'altro
io col quale lavoransi il tulle-meklin, il telaio costruito sullo stesso principio, an
picot ed il trou-trou consistono : corchè per prodotti di un altro genere,
a 1.” In alcuni cangiamenti fatti al pez al telaio ordinario da frangie.
452 FRANGIMENTo FaaseiMENTo
a º Nelle modificazioni e cangiamenti le quali, secondo le circostanze operano
fatti al telaio a tulle-meklin stesso, per con l'aiuto dell'acqua o senza. Riman
renderlo atto a fare ogni specie di fran diamo alla parola qui sopra indicata ed
gie. a quella di Lavacao per quanto riguar
( ORLANDo DE LA PLATIERE. – I)ecAU da la maniera di lavorare i materiali di
DIN. – SAYLLr. – LELong.– Diziona questa seconda classe, non essendo no
rio delle Origini) stra intenzione di qui occuparci se non
FRANGIARE. Vale contornare od che di quelli della prima classe, cioè del
ornare di frangia. frangimento dei pezzi grossi.
« (ALBERTI.) Le osservazioni che seguono ci fa
FRANGIBILITA. V. FRAGILITÀ. ranno conoscere l'oggetto ed anzi la
FRANGIMENTO e cernita dei mi necessità di assoggettarli alle operazioni
nerali. Accade molto di raro che un del frangimento e della cernita. Primie
filone si trovi composto di materie di ramente la maniera più facile di separa
ricchezza uniforme: sterili materiali so re le materie ricche da quelle sterili si
no confusi coi più ricchi prodotti, so è quella di trattarle quando hanno an
stanze di natura affatto diversa, mesciute cora un volume non tanto piccolo. Da
le une con le altre , ed inoltre i fram altra parte i lavacri propriamente detti,
menti tolti dal filone quali risultano do in qualunque maniera si facciano esigo
po il lavoro dei minatori trovansi in no assolutamente per ben riuscire che
pezzi di tutte le dimensioni dallo stato v” abbia una certa uniformità nel volu
polveroso fino alla grossezza di 3o a 6o me delle materie assoggettate alla stessa
centimetri cubici. Solitamente si pratica operazione, e questa medesima qualità
una prima cernita grossolana nelle galle si richiede anche nelle operazioni metal
rie stesse delle miniere per evitare di lurgiche le quali si devono eseguire so
portar fuori materiali del tutto sterili pra frammenti a un dipresso uguali o
ehe si possono invece adoperare util almeno convenientemente assortiti, affin
mente per colmare gli scavi; in pari chè il calore e gli agenti chimici possano
tempo romponsi que pezzi voluminosi produrre un'azione regolare ed unifor
il trasporto de'quali sarebbe troppo fa me. In terzo luogo i minerali sovente
ticoso ed incomodo. Il materiale estratto ancora presentano in uno stesso fram
dalla miniera componesi adunque di mento parti del tutto sterili, ricche e
pezzi il cui volume non oltrepassa i mediocri, di natura diversa che posson
3o ai 6o centimetri cubici, mesciuti a si immediatamente separare con un col
frammenti di media grossezza ed a rot po di martello e quindi più assai sempli
tami polverosi ed anche talvolta fangosi; cemente che coi successivi lavori, coi per
ordinariamente se ne fanno tosto due stelli e coi lavacri. Questo frangimento
classi separando dapprima i pezzi molto portato ancora più innanzi può produr
grossi, cioè quelli che oltrepassano il vo re un acciaccamento od anche un gra
lume d'un pugno chiuso; trovansi que nellamento, poichè applicando conve
sti facilmente rimovendo e rivoltando la nientemente i colpi di martello e con
massa e levansi prontamente a mano; il l'aiuto di frequenti stacciature si può
rimanente si getta attraverso graticci, giugnere a non isminuzzare compiuta
stacci, grate od in generale nelle mac mente se non che piccolissime quantità
chine per la raePARAzione dei minerali, di minerale, diminuendo così il calo ia
FRANgnIENTo FRANGIMENTo 453
modo notabilissimo, dovendo sempre ri il frangimento e la cernita sono quelli
cordarsi che se le macchine a pestelli so allorchè un minerale è del tutto massic
no d'immenso vantaggio nelle officine per cio o sparso molto uniformemente in
la rapidità con cui operano, quando si particelle finissime entro una ganga o
trattano minerali di mediocre ricchezza, mogenea, ed in questo ultimo caso non
hanno d'altra parte l'inconveniente di vi ha altro espediente che sottoporli di
far sì che bene spesso spingasi il tritu rettamente all'azione dei pestelli. Final
ramento più oltre che non occorrerebbe mente fra le altre circostanze accessorie
sminuzzando del pari il minerale ric che possono contribuire a rendere ne
co che il povero dimodochè una gran cessario il frangimento si dee annovera
proporzione delle parti metalliche tro re il bisogno che v'ha di non assogget
vasi ridotta in una specie di melma gal tare ai pestelli od altre macchine da ac
leggiante che viene portata via dalle a ciaccare masse troppo voluminose che
cque di lavacro ed è per sempre per produrrebbero l'inconveniente di esigere
duta. Non bisogna adunque trattare con una larghezza troppo grande nei truo
le macchine a pestelli che quelle sostan goli, di rallentare l'andamento dell'o
ze che non si possono in verun modo perazione, di guastare grandemente i pe
trattare altrimente. Oltre a ciò lo stabi stelli, di arrestare le macchine appun
limento di quelle macchine esige cadute tellandosi a giusa di biette contro i pe.
d'acqua, ruote idrauliche, edifizi spe stelli stessi, facendo in tal guisa rompere
ciali e ben solidi, uno spazio ed un ma i bocciuoli ec.
teriale assai grandi, dalle quali spese gio Fatte queste rifflessioni preliminari
va sottrarsi quanto è possibile, massime passeremo ora ad occuparci del modo di
nelle intraprese che sono in sul nascere. trattare i minerali di prima classe, i qua
Il frangimento e la cernita invece non li in generale compongonsi, come si è
richieggono che un luogo coperto per detto di pezzi non minori della grossez
tener riparati gli operai e spesso ancora ta di un pugno. Siccome per lo più so
se ne fa a meno. Del resto l'assorti no questi insozzati di fango che vi ade
mento degli utensili è assai poca cosa, e risce, così vi si gettano sopra con forza
siccome il lavoro viene generalmente e alcuni secchi di acqua per lavarli, quindi
seguito a bassissimo prezzo da donne e si dà mano al frangimento che si opera
fanciulli, ne segue che bene spesso i van con mazze di forma leggermente curva,
taggi più sicuri e più netti di una offici lunghe o ",27 a o”,52 e di oº,o8 di gros
ma risultano da queste semplicissime o sezza alla ghiera e che si vanno gradata
perazioni. Non si può inoltre abbastan mente assottigliando verso la testa che
za farsi a credere a qual punto si possa deve essere quadrata ed avere non più
successivamente arricchire un dato mi di o”, o 41 a o”,o53 di lato essendo be
nerale levandogli tutte le parti più ste ne inacciaiata. Il manico di queste mazze
rili a mano a mano che si presentano, e è lungo da o'",8o a 1 metro, poichè l'o
di quanto si facilitino le operazioni sus peraio lavora stando in piedi a fine di
seguenti, diminuiscansi le apese di tras poter agire con tutta la sua energia sui
porto e si accelerino i lavacri scemando grossi pezzi che sono talvolta di tenacità
per conseguenza la somma delle perdite e durezza eccessive. Si dà a queste maz
che dal prolungamento di quelli risulta. ze il peso di 7 a 1 o ed anche fino a 2o
l soli casi ne quali tornano inutili, chilogrammi. Se i minerali sono meno
454 FRANGIMENTo FRANGIMEsto
duri si possono adoperare picozze mu re intrinseco, il quale può indurre a
nite di un tallone inacciaiato in forma di fonderli nel loro stato greggio, dopo
bocca di martello, e queste sono assai co averli ridotti alla grossezza di una noc
mode per disimpegnare i pezzi sui quali ciuola od anche polverizzati, lo che si fa
si dee operare da tutto il minerale minu più economicamente assai che a mano
to col quale si trova confuso nelle mi con un PestELLo a secco, sicchè rimet
niere spezzandolo immediatamente dopo teremo a quella parola il parlare del
con lo stesso utensile. Talvolta ancora si frangimento di questi minerali.
adoperano piccole mazze di ferro roton La seconda divisione comprende
de e attraversate da un manico sottile e quei frammenti ne' quali si incontrano
flessibile ; questo ultimo utensile è otti pezzi di metallo massicci, i quali per es
mo specialmente quando il minerale fa sere separati dalla ganga esigono opera
cilmente si spezza, nel qual caso si lavora zioni più accurate che quelli della divi
con assai minore fatica. L'operazione sione precedente; può anche la seconda
dee farsi sopra un terreno ben battuto e divisione abbracciare minerali massicci
coperto di uno strato di minuti frantu. di natura diversa che interessa di sepa
mi, nè in generale esige altre precau rare con diligenza, quali, per esempio,
zioni se non se quella di saper sce sarebbero galene ricche d'argento ne
gliere convenientemente in un dato mas sciute a galene povere di blenda, di pi
so, i punti ove sono fenditure naturali riti rameose, di minerali d'argento puro,
che possono più facilmente produrre la ec. ec. I pezzi appartenenti a questa ca
rottura, e di evitare per quanto è possi tegoria portansi nell'officina di cernita
bile di battere sulle parti metalliche le e frangimento minuto.
quali verrebbero triturate e andrebbero Nella terza divisione classificansi
per conseguenza senza frutto perdute tutti i minerali massicci od abbastanza
per la cernita. puri per essere immediatamente portati
Dee questa farsi a mano a mano che i nei magazzini; solitamente riduconsi col
minerali vennero spezzati e ridotti a martello alla grossezza d'una od anche
grossezza minore del pugno ed in gene meno, oppure si polverizzano col pe
rale riducesi alle divisioni seguenti : 1.” stello a secco, massime quando deb
minerale da pestelli; 2.º minerale da basi assoggettare ad operazioni metal
cernita e frangimento minuto; 5° mine lurgiche un po' delicate o quando vo
rale ricco ; 4.° roccia sterile. gliasi in tal guisa evitare la spesa del
Componesi la prima divisione di combustibile come potrà vedersi agli ar
que frammenti tutti cui trovasi aderire ticoli ARRosTIRE, ToRREFazIone.
una quantità troppo scarsa di minerale Finalmente nella quarta divisione
massiccio alla ganga sterile perchè riesca contengonsi que minerali che non aven
possibile di separare immediatamente do più veruna particella metallica hanno
l'uno dall' altro, o quelli eziandio nei a porsi da parte, acciò più non vadano a
quali vedesi spesso il minerale in parti mischiarsi coi materiali di buona qualità.
celle finissime appena visibili; in questi
Questa cernita è tanto semplice che la
casi non vi ha più ragione di preferireguida de propri occhi è più che suffi
lo sminuzzamento a mano a quello con ciente all' operaio che ne è incaricato,
le macchine a pestelli a meno che i mi e ciò più ancora perchè le parti della
nerali non abbiano un grandissimo valo roccia che sono alcun poco metalliche
FRANGIMENTo FRANGmENTo 55
presentano ordinariamente un colore ed più ampie suddivisioni se lo esigesse la
una apparenza sensibilmente diversa da natura complicata del minerale: così,
quelli della roccia compiutamente steri per esempio, in Sassonia ſormansi fino a
le, e l'abitudine insegna ben presto a nove suddivisioni fondate sulle differenze
distinguerle una dall'altra: perciò que fra i minerali di piombo, di rame ed ar
st'operazione viene affidata agli operai gentiferi. Altri sistemi di classificazione
meno intelligenti od a quelli che comin potrebbersi ancora concepire, quali sa
ciano il loro garzonado. Allorchè si vuol rebbero quelli che avessero per fonda
fare eseguire questo lavoro a compito è mento la necessità di assortire le ganghe
d'uopo avere riguardo alla durezza ed per ottenere un miglior andamento nelle
alla composizione dei minerali, le quali operazioni metallurgiche. -

circostanze variano secondo i luoghi ; ci Dopo quanto si è detto torna inu


limiteremo a citare l'esempio seguente tile l'entrare in particolari sulle materie
di quanto si pratica nelle miniere di delle tre prime suddivisioni, e le due ul
Huelgoét nella Bretagna . Pagansi ivi time trattansi alla stessa guisa che le ma
2.fr 25, per ogni metro cubico di mine terie analoghe della seconda sezione;
rale di cernita, altrettanto per ogni me non abbiamo e dunque bisogno di occu
tro cubico di minerale sterile, e 2 fran parcene più oltre, nè altro ci resta per
chi soltanto per la stessa quantità di mi ora che descrivere i metodi e gli utensili
nerale da pestelli. adoperati per ottenere le varie sorta del
Avendo così successivamente poste la prima sezione.
da parte le varie divisioni, per l'ulteriore Il lavoro dei minerali in essa com
trattamento delle quali si troveranno i presi viene solitamente eseguito da don
metodi agli articoli sopraccitati, non ci ne e fanciulli ; siccome però questa ope
rimane più che ad occuparci del modo razione è di molta importanza essendo
come si hanno a trattare i materiali del nel numero di quelle che per la grande
la seconda divisione che vennero da noi semplicità possono dare guadagni nota
indicati col nome di minerali di cernita bili, così fa duopo sorvegliarla esatta
e di frangimento minuto. mente, non solo in quanto alla cernita
Ordinariamente si formano nella esatta dei vari prodotti che devono som
officina di cernita due principali sezioni, ministrare, ma ancora per la maniera più
la cui distinzione è basata sul modo co o meno abile oon la quale si dirigono i col
me le parti metalliche sono riunite alle pi del martello: in generale devono que
ganghe. sti battere sulla ganga vicino alle parti
La prima sezione comprende quei metalliche che se ne vogliono staccare in
minerali che contengono varie porzioni maniera da produrvi una fenditura od
abbastanza massicce per poter essere se uno scoscendimento sufficienti a sepa
parate le une dalle altre senza altro aiu rarle senza polverizzarle, poichè la cer
to che quello di un martello di forma nita è tanto più facile quanto più grande
conveniente. Ordinariamente si otten è il volume che i pezzi avranno con
gono in tal guisa le suddivisioni seguen servato, Anche la forma degli uten
ti: 1.º minerale puro ; 2.º roccia ste sili grandemente influisce sull'esito della
rile; 5.º minerale da pestelli : 4.º mine operazione. Quando le ganghe sono du
rale della seconda sezione ; 5.º polveri o re si adoperano martelli a mano di for
minuti frantumi. Sarebbe facile stabilire ma arcuata, la testa de' quali, rotonda o
4 56 FRANGIMENTo FRANGIMENTo
quadra, ha circa oº,o 15 di grossezza ; puccia od anche alquanto più piccoli;
talvolta è piana oi ovoide ma sempre il frangimento è quindi ben diverso del
inacciaiata , del resto la loro dimen precedente in quanto che non dee som
sione varia secondo la durezza del mi ministrare parti disgiungibili a mano e
nerale o la forza dell'operaio, non oltre che nella triturazione non havvi altro
passando mai i o”,26 di lunghezza , se limite se non che la condizione di non
ne fa di quelli che pesano 75o gramme ispignerla più oltre di quanto è assolu
soltanto ed altri invece di 4 chilogram tamente necessario per isolare la ganga
mi ; la pratica insegna ben presto quale dal minerale. Quindi secondo la durezza
sia la forma più conveniente secondo i del minerale si adopreranno martelli di
luoghi. Se le ganghe sono tenere adope forma diversa e si opererà sopra piastre
ransi martelli che sono taglienti da una di ferro, ceppi di ghisa o di pietra dura,
parte ed a bocca piana dall'altra e che o, meglio ancora, sopra grate che lascino
pesano da 1 1/2 a 2 chilogrammi, la passare il minerale tostochè è giunto alla
qual forma è assai vantaggiosa permet grossezza voluta. I martelli che si ado
tendo di fendere, a così dire, il minera perano pei minerali teneri possono esse
le senza alterare nè scuotere quasi nulla re semplici piastre di ferro larghe oº, io,
le parti metallifere. In generale “l'ope lunghe o ", 18, grosse o ",55, del peso
raio lavora stando seduto a terra, e fram di 5 a 6 chilogrammi e guernite di un
ge il suo minerale sopra ceppi di pietra manico. Quando il minerale è duro a
assai dura o di ghisa ; ma nelle officine dopransi martelli ordinari a larga bocca,
ben provvedute si preferisce l'uso del od anche magli di ferro inacciaiati qua
banco di cernita che vedesi disegnato drati di 1 o centrimetri di lato, del peso
nelle fig. 7,8,9, 1 o della Tav. XX, del di 15 a 2o chilogrammi. Le precauzioni
la Tecnologia, la cui descrizione daremo che esige la triturazione sono assai sem
alla fine di questo articolo. L'operaio plici, bastando porre ogni cura per ot
dee avere inoltre un certo numero di tenere quanto più è possibile di gra
piccole cassettine fatte per lo più di ta maglia senza polvere e stacciare frequen
vole di quercia calettate a coda di ron temente. Se si opera sopra la grata, fa
dine e munite di maniglie alla cima, pro duopo invigilare che le aperture di que
fonde 1 o centimetri, larghe 16 e lunghe sta sieno sempre sgombre ed ancora evi
52, così che sei di esse formano 52 cen tare di sopraccaricarla. Per quanto rego
timetri cubici (un piede cubico), il che lare tuttavia sia l'intervallo fra le spran
dà il vantaggio di facilitare la misura ghe non bisogna sperare di ottenere
della massa : in questè cassette l'ope immediatamente una granitura uniforme,
raio getta mano a mano le varie sorta di imperocchè le aperture longitudinali che
minerali ottenuti nella sua cernita. lasciano le spranghe fra loro danno pas
Il minerale della seconda sezione saggio alle schegge sottili che si presen
si compone di que pezzi nei quali le tano in taglio. Duopo è quindi passare
parti metalliche sono intersecate con le il prodotto per setacci a maglie incro
ganghe in guisa da presentare alcune ciate le quali ritengano alla loro super
parti suscettive di essere isolate le une ficie tutte quelle schegge che hanno so
dalle altre con un frangimento tale da verchia larghezza che frangonsi di bel
somministrare grani della grossezza di nuo V O.
un pisello a quella di un grano di cana La triturazione essendo per sè stessa
FRANGIMENTo FRANGIMENTo 457
cosa assai semplice viene anche affi-AcciaccaRE del Dizionario, ed il modo di
data ad operai invalidi. Se si paga a costruirle verrà indicato all'articolo Pre
compito converrà tener conto della du-parazione dei minerali.
rezza delle ganghe e del grado di finez- Prima di entrare nella descrizione
za che si desidera; a Huelgoét gli operai particolareggiata del banco di frangi
ricevono 4o centesimi per ogni ettolitro, mento e di cernita crediamo utile rias
triturato, stacciato e portato alla tinozzalsumere in un solo quadro tutte le ope
di crivellatura. Da alcuni anni si esegui-razioni onde abbiamo finora parlato e
sce la triturazione ed anche il frangi- per la loro importanza, e perchè questo
mento con cilindri. Queste macchine, le quadro stesso servirà di base a tutte le
quali non sono applicabili che pei mine-susseguenti operazioni,sicchè avremo oc
rali di natura diversa e che si devono ne-casione frequentemente di riportarci ad
cessariamente cernire, sono analoghe a esso per evitare le ripetizioni.
quelle che abbiamo descritte all'articolo

1. Minerale steri 5. Materiale da pe.


le per colmare stello. V. PEsTel
gli scavi nelle LO.

miniere. 3. Minerale grosso 6. Minerale puro da


da frangere e immagazzinarsi.
cernirsi. 7. Roccia sterile da

2. Minerale buo
il
gettarsi a parte. I 9. Grossi graniſ 1o. Puro
8. Minerale di da cernire e i 1. Sterile
nita che dà 2 se- che danno..... 12. Min. da
no da estrarsi
e che dà con
una seconda
grossezza
granitura.
si
zioni secondo la 15. Minerale(
mediocre
triturarsi.
ºli:pestelli
14. Polvere
ceruita. 4. Materiale minuto
da lavarsi , e il
lavoro del quale
nonchè le altre
sue suddivisioni
saranno descritte
all'articolo Pre
parazione dei
MINERALI,

Passiamo ora ad indicare i partico-riflessi di questa tutte le parti del mine


lari relativi alla costruzione del banco rale che dee trattare; questa avvertenza
sul quale si fanno il frangimento ed illè specialmente indispensabile se quello
trituramento. Dee questo banco stabilir-componesi di varii solfuri metallici che
si in una officina perfettamente ventilata non variino gran fatto di colore fra loro.
a motivo delle polveri metalliche che Le finestre devono essere adunque assai
possono essere molto pericolose, massi-lunghe, e quando sieno munite di lastre
me quando sieno arsenicali, ed inoltre riparansi con un ingraticolato dalle scheg
l'operaio deve essere ben rischiarato ege o pezzi di metallo che vi potessero
posto direttamente dinanzi alla luce, a balzar contro. Il banco che vedesi nel
fine di poter scorgere distintamente pei le figure 7 e 8, deve essere solidamente
58
Suppl. Diz. Tecn, T. IX.
458 FRANGIMENTo FRANGIMENTo
fissato acciocchè possa resistere allo scuo- fcentimetri, e si levano quando sono, in
timento che a lungo andare vi "sºnº una certa quantità. I ceppi di ghisa du
i colpi energici dei martelli di una quan rano molto a lungo e sovente si dà loro
tità di operai. Se gli dà un metro di lar una forma cubica per modo che quando
-ghezza e se lo forma ponendo a un me una faccia è incavata per effetto del la
tro l'uno dall'altro alcuni ritti AB,A'B', voro basta girare il ceppo per operare
grossi 15 a 16 centimetri in quadrato, sopra un'altra , ma più spesso adope
solidamente stabiliti in terra in un pan ransi per economia di quei ferri che si
come orizzontale e che ricevono alla ci adattano ai pestelli e che sono divenuti
ma superiore piccole traverse A C, con inservibili per essersi rotto quel pezzo
le quali sono unite con ben salde calet che serviva ad attaccarli sull'asta di le
tature in A ; l'altro capo di queste pic gno (V. PEsrELLo. )
cole traverse entra nel muro dell' offici Per istabilire le grate di tritura
ma. Su questa prima ossatura si stabili mento (fig. 9 e 1 o) serbansi uno, due o
sce, mediante un dente intagliato alla ci tre intervalli fra i ritti A B secondo l'ab
ma dei ritti A B una trave O X grossa bondanza del minerale che vi si dee as
da 16 a 21 centimetri in quadrato, che soggettare. Praticansi muricciuoli ai lati
serve di orlatura al banco, ed i due capi di questo spazio, in guisa che risulti al di
della quale sono anch' essi fissati ai sotto della tavola una nicchia nella quale
muri laterali dell'officina ; in tal guisa cadano e si accumulino i minerali tritu
formasi una intelaiatura la cui posizione rati che passano attraverso la grata ;
non può variare menomamente. Si guer contengonsi questi mediante una porta
nisce quindi tutta la lunghezza di que fra le due traverse M R , M' R'. Fissasi
sta intelaiatura di tavole inclinate R S, con incastri ben solidi una trave P Q
fissate in S nel suolo e in R contro la che risalta di 5 centimetri al di sopra
trave O X, in maniera da formare una delle traverse; quindi si copre di pan
specie di cassa trapezoidale R C VS coni tutta la superficie lasciandovi sol
che si riempie di terra e di ghiaia o tanto un'apertura tu v2 ove dee stare
di rottami crivellati fini ; alla parte su la grata. Negli spazi RP tv, e Q R'z u,
periore poi si stabilisce il tavolato mn, inchiodansi piastre quadrate di ferro di
nel quale lasciansi dei fori per introdur 15 a 15 millimetri di grossezza, che ser
vi e fissarvi i ceppi di frangimento P, vono pel digrossamento di quei minerali
distanti tutti un metro l'uno dall'altro, che pel loro volume potrebbero danneg
e posti nel mezzo dello spazio che rima giare la grata se si volessero frangere
ne fra due ritti, affinchè l'operaio stan direttamente sopra di quella: in tal gui
do seduto non venga incomodato da sa adunque si possono impiegare due
quelli." a questo banco, ad una operai in una stessa grata, ma allora fa
conveniente distanza, trovasi la panchet duopo lasciare circa 1",3o d' intervallo
ta Z sulla quale siede l'operaio che dis fra i due ritti. Per porre a luogo la gra
pone sulla tavola fra i piedi e dietro a ta si fa una scanalatura nella trave an
teriore di tale profondità che il fondo
sè i cassettini nei quali classifica i mine
rali a misura che li frange. Tutti i pezziriesca allo stesso livello della superficie
minuti e la polvere che si produce ac della piccola trave m ; copresi tanto que
cumulansi sopra la tavola intorno al cep sta che la scanalatura con istrisce piatte
po di frangimento il quale risalta alcuni di ferro, grosse sei a otto millimetri, de
FRANGIMENTo FRAsgiorda 459
stinate a sostenere le spranghe della gra FRANGIONDA. Questo nome si ap
ta che potrebbero col tempo logorare il plica ad alcuni ripari onde si muniscono
legno; al di sopra di queste spranghe si i porti di mare ed altri simili luoghi do
mettono altre strisce di ferro simili alle pre ve le acque sono sovente con grande
cedenti e alle cime di queste strisce met violenza agitate. In generale questi fran
tonsi chiavarde a vite mediante le quali gionda sono o pignoni di muro spor
si assicura solidamente il tutto sul le. genti, o, più spesso ancora, grossi pali
gname. Le figure 1 1 e 12 mostrano la riuniti e legati insieme con traverse alla
prima il modo come la grata viene a pog testa, i quali collocati essendo nel luogo
giare e fissarsi alle travi, la seconda come dove l'acqua più infuria dividendola ne
le due fasce di ferro prendono in mez scemano l'impeto. La costruzione di
zo le spranghe e sono infilate alle cime questi frangionda nulla ha di particolare
dalle chiavarde. Questa disposizione facendosi i primi alla stessa guisa che si
presenta molta solidità permettendo per fanno i PIGNoN1 e le PALIzzATE per altri
altro alle spranghe un qualche piccolo oggetti sul mare (V. quelle parole) do
movimento sufficiente per impedire che vendo la solidità loro essere tale da resi
s'ostruiscano. Questo inconveniente e stere alla forza cui devono opporsi e la
vitasi più ancora dando alle spranghe forma tale da presentare verso la par
una sezione trapezoidale la cui base più te donde vengono i flutti angoli mol
larga formi la parte superiore della gra to acuti o punte per meglio servire al
ta, come si vede nella fig. 12 , cosicchè loro scopo. Le GETTATE (V. questa pa
quando un pezzo di minerale è giunto rola) sono anch'esse una specie di fran
a penetrare fra due spranghe non è più gionda. Dovendo adunque negli articoli
inceppato da verun attrito e può cadere sopraccitati parlare di quanto riguarda la
liberamente. Le spranghe sono alte 27 costruzione dei frangionda stabili, ci li
millimetri e larghe quasi altrettanto alla miteremo a dire qui alcun che di quelli
loro base superiore, e cinque millimetri mobili o galleggianti e principalmente di
di meno a quella inferiore; sono lunghe quello pel quale ottenne un privilegio nel
52 centimetri, e la grata occupa uno spa l'Inghilterra Giovanni White.
zio totale lungo 48 centimetri ; le spran Sembra che il generale Bentham sia
ghe vengono tenute distanti l'una dal stato il primo a proporre un frangi-onda
l'altra con piccole biette di ferro o con galleggiante composto di telai di legno
chiodi che cacciansi sotto le fasce di fer isolati, di forma triangolare o piuttosto
ro alle loro cime; questo intervallo varia prismatica; era questo destinato a ri
secondo la granitura che si vuol ottene parare il porto di Plymouth, e doveva
re, ma in generale è di circa cinque a costare 2 o 1,o26 lire sterline. Alcuni an
sette millimetri. (J. FoURNET.) ni dopo David Gordon ha ottenuto un
FRANGIMENTo dei grani. Talvolta tro privilegio per miglioramenti fatti ai fran
vossi utile frangere i grani, operazio gi-lame galleggianti, ma non li ha de
me che presso alcune rozze popolazioni scritti.
tien luogo della macinatura, ma che non Il frangi-onda del White è composto
si usa presso di noi che come sussidia di una catena aperta o a cancelli di zat
ria di quella : perciò rimettiamo parlar tere, fortemente legate l'una all'altra,
ne all'articolo MULINo da grani. Ciascuna zattera è composta di undici
(G“M.) pezzi di legno di 16 a 18 piedi disposti in
4 Go FRANGioNDA FRAPPARE
quadrato: due paia di questi pezzi, di 55 a assicurato da due linee d'alberi di nave
4o piedi di lunghezza giustamente com-galleggianti, legate ad una fila di pali.
baciantisi, sono posti a 2o piedi di di (Giovanni WHITE. – Diz. delle O
stanza, un pezzo isolato divide in due rigini)
parti l'intervallo fra queste coppie; tre FRANGIPANE. Nome che si è dato
travi di 5o piedi, collocati a 1 o piedi in Francia ad un profumo squisito che
l'uno dall'altro sopra i pezzi preceden si applica sovente alle pelli onde fan
ti, li incrociano ad angolo retto, e corri nosi i guanti, ai sacchetti odorosi e ad
spondono a tre altre travi poste al disotto; altre preparazioni dei profumieri. Trae
in questo modo si hanno tre strati di pez questo profumo, non recente, il suo no
zi di legno stretti dappertutto dove si me da un conte italiano dell'antica fami
incrociano con forti chiavi di ferro, ed glia de Frangipani, che se ne dice l'in
i travi accoppiati, orizzontalmente o ver ventore, o che almeno portò quella mo
ticalmente, hanno le loro estremità legate da in Francia sotto il regno di Catterina
tra di esse con corde incatramate. de' Medici. I Francesi, o almeno i pro
Gio. White diminuisce od aumenta il fumieri e i mercatanti, corruppero po
numero dei piani dei travi sovrapposti scia quel nome in quello di frangipane.
secondo la forza e la violenza del mare. Muzio Frangipani nominavasi quel
Se s'impiegasse del legno pesante, o che gentiluomo italiano, e nelle Miscellanee
si penetrasse d'acqua, si potrebbero far tratte da una grande biblioteca, si attri
galleggiare queste zattere col mezzo di buisce al gentiluomo medesimo l'inven
casse vuote e leggere. Queste catene di zione di una specie di pasticceria cono
zattere, hanno, secondo il suo inventore, sciuta sotto lo stesso nome, e che ha per
i vantaggi seguenti: possono stabilirsi base il fior di latte, le mandorle, ed altri
con 1/2 o solamente della spesa necessa delicati e saporosi ingredienti.
ria alla costruzione delle dighe di pietra; Le Laboureur dice ancora, che da un
non cagionano, com'esse, alcun invasa nipote di quel Muzio Frangipani che ne
mento nelllo spazio che guarentiscono, fu l'inventore fu appellato con lo stesso
servono a qualunque altezza della marea; nome un liquore profumato da tavola.
si possono traslocare in caso di guerra. (Diz. delle Origini)
White ha fatto costruire a spese proprie, FRANGOLA. V. RANNo.
oltre un anno fa, tre simili zattere, e le FRANTOIO. V. FATToio.
ha fatte collocare vicino al cantiere nella FRANTUME. Tritume o quantità di
baia di Douvres. Il certificato di tre pi frammenti.
loti e di due capitani di nave attestano (ALBERTI.)
che, durante forti colpi di mare e vio FRAPPA. Ornamento di più ſoglie
lenti burrasche, queste zattere non sono e fronde dipinte, disegnate o intagliate
state smosse, e che uno spazio conside InSleme.

rabile dietro di esse era calmo. (ALBER ri.)


Un metodo simile, in piccolo, si usa FRAPPA. Frastaglio dei vestimenti don
sopra i vasti laghi della Norte-Olanda, neschi.
che attraversano canali: in questo paese (ALBERTI.)
basso e vicino al mare, venti violenti FRAPPARE. Fare le frappe ai vesti
spesso innalzano onde fortissime; lo spa menti o simili.
zio che seguono le barche è efficacemente (ALBERT 1 )
FRAscharro FRAssiso 461
FRAPPARE. Tagliare minutamente. celli sulle frasche dove stanno i panioni
(ALBERTI.) ed i lacciuoli. (Giunte padovane al Voc.
FaAPPARE. V. FRAPPEGGIARE. della Crusca ).
FRAPPEGGIARE. Dicono i pittori FRASCONAIA. Fare frasconaia vale
il fare le frappe od ornati di foglie e fron lo stesso che uccellare (V. questa pa
di riunite. rola ). (ALBERTI.)
(BALDINUcci. ) FRASSIGNUOLO. V. BAGoLARo.
FRASCA. Ramoscello fronzuto per lo FRASSINO. I frassini sono per la
più d'albero boschereccio. maggior parte grandi alberi ed i botani
(ALBERTI.) ci ne contano circa 4o specie oltre a tre
FRASCHE o vincigli, dicesi in To quarti delle quali crescono nel nuovo mon
scana alle foglie secche che si fanno do. Fra le specie dell'antico continente tre
mangiare nell'inverno alle pecore; sic sole sono da citarsi e primieramente quel
chè i contadini dicono far la frasca o la della quale parlammo nel Dizionario
la fronda il coglierla dai rami per ser che è il frassino comune (Fraxinus
barla al nutrimento delle bestie. excelsior). In conseguenza di una lun
(ALBERTI.) ga coltivazione ha questa prodotte molte
FRAsca lo stesso che bosco o capan varietà fra le quali indicheremo: il fras
muccia di ginestra, o scope, o altro che sino argentino, quello renoso la cui cor
si usa fare pei FILUGELLI. (V. questa pa teccia è ruvida e scabrosa; quello scre
rola). ziato a corteccia striata di giallo; quello
(ALBERTI.) dorato nel quale la corteccia stessa è di
FRASCANTE. Pittore di luoghi sel un giallo molto carico; il frassino oriz
vatici o boscherecci. zontale, osservabile perchè i suoi rami si
(ALBERTI.) stendono orizzontalmente; quello pian
FRASCATO. Tetto o pergola di fra gente nel quale pendono verso il suolo;
sche, come si pratica sovente davanti le quelli a foglie lacerate, a foglie pic
osterie di campagna, fatto per comodità chiettate di bianco e finalmente a foglie
di chi vuole stare a bere e mangiare al semplici. Tutte queste varietà si innesta
l'aria. no sul frassino comune, e piantansi qua
(ALBERTI.)
li alberi d'ornamento nei parchi e nei
FRAseato. Quantità di rami con le giardini a paesaggio.
frasche legati insieme, come frasconi e si Del modo come abbiasi a coltivare il
mili (V. Fascina). frassino si è detto abbastanza nel Dizio
(ALBERTI.) mario; qui aggiugneremo soltanto non
FRASCHETTA. V. Tipografia, Ton potersi il frassino riprodurre col mezzº
chio da stampa. di barbatelle ed esser molto difficile che
FaAschetta e più comunemente fra le margotte di esso mettan radici. Cresce
schette, si dicono quelle frasche sulle assai lentamente, meno però della quer
quali mettonsi paniuzze per pigliare uc cia e può acquistare assai grandi dimen
celli.
sioni; De Perthuis cita uno di questi albe
(ALBERTI.) ri dell' età di circa 15o anni che aveva
FRASCHETTO. Zufolo marineresco, circa 5 metri di giro, 2o d'altezza al fu
forse così detto per rassomiglianza a quello sto e 52 di altezza totale. Un albero di
zufoletto che serve per chiamare gli uc tal fatta è certo di molto valore.
462 FRAssuno FRassino
Piantasi il frassino nelle siepi e nei no stare a pari con quelle di legni stra
viali, ma di raro quale ornamento, a mo nieri allorchè abbiasi l'avvertenza di sce
tivo dell'inconveniente che ha di essere gliere alberi con molti nodi le cui vena
bene spesso spogliato di tutte le sue fo ture presentino belle disposizioni. Final
glie dalle cantaridi. Queste foglie sono mente se abbruciansi le legna di frassino
purgative per l'uomo, ma vengono tut tagliate di fresco, ardono meglio che
tavia, come dicemmo nel Dizionario, quelle di molti altri alberi di taglio al pa
mangiate con piacere dai bestiami ed an ri recente.
che dai cavalli tanto fresche quanto sec La seconda specie di frassino dell'an
che. In primavera le giovani foglie sono tico continente intorno alla quale credia
pericolose agli animali cagionando loro una mo utile di qui parlare più estesamente
violenta infiammazione dell' apparecchio di quello che fatto siasi nel Dizionario, si
digestivo che sovente riesce mortale. An è il frassino di Calabria, d'Aleppo o della
che i giovani germogli della quercia e manna (Fraxinus rotundifolia), il qua
forse di molti altri alberi possono cagio le cresce nella Italia meridionale ed è
mare gli stessi accidenti. In Inghilterra le principalmente quello che produce la
genti del popolo confettano le giovani droga tanto adoperata in medicina col
frutta del frassino in aceto e le adopera nome di MANNA. Non anticiperemo qui
no quale condimento. Degli usi della cor quanto si avrà a dire intorno a questa
teccia si è detto nel Dizionario. sostanza a quella parola e soltanto ac
Il legno del frassino poco si adopera cenneremo in qual modo se ne faccia il
nella costruzione degli edifizi e delle na raccolto.
vi, molto nelle campagne ove se ne fan In Calabria ed in Sicilia, dice Geof
mo pali, pertiche, manichi da granata, froi nella sua Materia medica, la manna
stanghe delle scale a mano e piuoli per scola spontanea, o per via d'un'incisio
le medesime, coreggiati ed altri somiglian ne, nei calori dell'estate, a meno che
ti utensili. Adoperasi molto dai carrado non sopraggiunga la pioggia, dai rami e
ri per tutti i grandi pezzi che hanno duo dalle foglie del frassino, e s'indura al ca
po di essere molto elastici, come le stan lore del sole in granelli od in grumi. Il
ghe di ogni sorta di vetture, le sale, e momento dello scolo naturale in Calabria
simili, ed ottimamente pure serve il fras è dal 2o giugno fino alla fine di luglio,
sino per fare le carrette delle bocche ed ha luogo dal tronco e dai rami. La
da fuoco. Quegli alberi quindi che han manna comincia a scolare verso mezzo
no cinque piedi almeno di circonferenza giorno, e continua fino alla sera sotto
vendonsi a non tenue prezzo per questo forma d'un liquore ben chiaro; poi va
oggetto, come pure que pezzi che pos condensandosi a poco a poco, e si forma
sono servire alla costruzione dei mulini in grumi, che s'indurano e diventano
o di qualsiasi altra sorta di macchina. bianchi. Si raccolgono questi nel matti
Siccome attualmente se ne fa grand'uso no seguente, staccandoli con un coltello
nella costruzione delle diligenze e delle di legno, purchè il tempo sia stato sere
vetture in generale, così viene assai ri no nella notte, perchè se sopraggiunge la
cercato e si paga a prezzo più alto di molti pioggia o la nebbia la manna si fonde e
altri legnami. I bottai ne fanno cerchi e gli si perde del tutto. I grumi così raccolti
stipettai seggiole, asticciuole pel trucco a collocati vengono in vasi di terra non
tavola e belle impiallacciature che posso verniciati, poi si distendono sopra carta
FRAssnNo FRAssiNo 463
bianca, e si espongono al sole finchè volta si sogliono paglie, o piccoli rami;
non si attacchino più alle dita, e questa si il liquore, che scola lungo questi corpi,
chiama allora manna scelta del tronco vi si condensa e forma delle grosse goc
dell'albero. ce pendenti in forma di stalattiti, che le
Alla fine di luglio, quando il liquore vate vengono quando sono abbastanza
comincia a cessare di colare naturalmen voluminose, ritirandone le paglie e fa
te, i contadini fanno delle incisioni nella cendole seccare al sole. Diventano
corteccia del frassino fino al cuore del queste lagrime bellissime, lunghe, vuo
l'albero, ed allora lo stesso liquore con te, leggere, e come scanalate per di
tinua a colare dal mezzogiorno fino alla dentro, e traggono alle volte al rosso:
sera, riducendosi in grumi più grossi quando sono secche si racchiudono ge
ancora. Tanto abbondante è talvolta que losamente nelle casse, facendone un gran
sto sugo, che scola fino al piede dell'al caso, e con ragione, perchè sono prive
bero, e vi forma grandi masse che affatto d' ogni immondizia: questa chia
rassomigliano alla cera od alla resina: masi manna in lagrime.
queste masse vengono ivi lasciate per Il Bosc dice non essersi mai avvedu
uno o due giorni affinchè s'indurino; to che i frassini a foglie rotonde e nep
finalmente si tagliano in piccoli pezzi, e pure quelli avornielli nei climi meno
si lasciano diseccare al sole: questa è caldi producano manna. Rozier dice aver
chiamata la manna per incisione. Non è ne raccolta di bellissima e l onissima
bianca quanto la prima, diventando nelle provincie meridionali della Francia
rossa ed anche nera, a motivo della terra specialmente vicino al Mediterraneo ed
ed altre immondizie, che vi si trovano averla esperimentata ottima quanto quel
mescolate. la di Calabria. Nelle parti meno meri
La terza specie è quella che si racco dionali, come, per esempio, nel clima di
glie sulle foglie. Nei mesi di luglio ed Parigi quand'anche resista ai freddi
agosto apparisce verso mezzogiorno da dell'inverno non dà però il prodotto
sè medesima, in piccole gocce di un li della manna.
quore assai chiaro sulle fibre nervose La terza specie finalmente di frassino
delle foglie grandi, e sulle venature delle che regna in Europa e merita di essere
piccole; il calore fa diseccare queste pic conosciuta è il frassino avorniello o da
cole gocce, che si cangiano in granel fiore (fra cinus ornus), il quale, come
li bianchi della grossezza del miglio o lo provò Dureau de la Malle, è il vero
del frumento; ma questa è rara e dif frassino degli antichi. Cresce questo di
ficile a raccogliersi. 7 a 1o metri d' altezza nel mezzodì
I Calabresi fanno differenza fra la della Italia in luoghi aridi e sassosi e
manna estratta per incisione degli alberi, fiorisce alla metà di primavera dopo il
che ne diedero di già spontaneamente, compiuto sviluppo delle sue foglie. In
e quella estratta dai frassini salvatici, Calabria chiamasi orno e somministra al
che non ne diedero mai spontaneamente. pari del precedente, ma in minor quan
Si crede che quest' ultima sia molto mi tità, della mamma al commercio: il suo le
gliore della prima, come la mamma che gno è assai duro, ma di raro se ne tro
scola da sè stessa dal tronco è migliore di vano pezzi un po' grossi. Questa specie
quella che viene estratta per incisione. di frassino essendo più vigorosa e più ro
Dopo fatte l' incisione, inserirvi tal busta reggerebbe forse meglio della pre
464 FRassi No FRassino
cedente al freddo di paesi meno meri Il frassino della Carolina (Fraxinus
dionali di quelli ove cresce; ma è cosa platicarpa) limitasi agli Stati meridiona
molto incerta se potesse ivi produrre la li ove ama più degli altri una umidità
manna. La varietà conosciuta sotto il costante e profonda; produce una bella
nome di frassino di Monpellieri non giu vegetazione ed il suo legno può utilmen
gne che a 2",6 o 5",3 di altezza. te servire nelle arti; ma siccome la pian
Parecchie sono le specie di frassino ta di raro eccede i dieci metri d'altezza;
esotiche, delle quali giova particolar così è poco ricercato.
mente parlare per la possibilità di natu Il frassino azzurro (Fraxinus qua
ralizzarle in Europa, od anche senza drangulata ) è un albero eccellente che
di ciò pel vantaggio che può recare al trovasi nel Tenessée, nel Kentucky ed
commercio ed a varie arti il trasporto alla parte meridionale dell'Ohio, dove,
dei prodotti di queste piante; ci limite quando ritrovi quel terreno pingue onde
remo però a parlare solo brevemente abbisogna, giugne all'altezza di 2o a 25
delle più importanti di esse. metri. Possede le proprietà caratteristiche
Il frassino d'America o frassino bian del genere ed è la specie più stimata fra
co (Fraxinus americana) è uno degli quelle tutte che appartengono agli Stati
alberi più interessanti dell' America per dell'Ovest. Dalla sua corteccia estragge
le qualità del suo legno e dei più osser si un color azzurro, dalla quale circostan
vabili per la rapidità del suo crescere e za ebbe forse il suo nome. Michaux ec
la bellezza del suo fogliame. Trovasi in cita gli Europei ad introdurlo nelle loro
abbondanza nella nuova Brunswick e nel foreste, restando a vedersi con la espe
Canadà al Norte del fiume Hudson, ed rienza se il suo legname uguaglio superi
è più comune nel Tenessée che nella forse in bontà quello del frassino d'Ame
parte settentrionale della Nuova-York, rica e del frassino comune. -

nella Nuova-Iersey e nella Pensilvania. Il frassino nero (Fraxinus sambucifo


Sembra che un clima freddo sia quello lia) appartiene anche esso agli Stati set
che meglio di ogni altro si adatti alla sua tentrionali dove cresce misto al frassino
natura, e le situazioni ad esso più favo bianco, richiedendo però un terreno più
revoli sono in riva ai fiumi, nei dintorni umido di esso e che rimanga più a lungo
delle paludi e sui declivi delle colline cir esposto alle innondazioni. Distinguesi al
costanti. Talvolta giugne all' altezza di primo aspetto dalla sua corteccia che è
27 metri, e bene spesso il suo fusto sale più oscura, solcata meno profondamente,
perfettamente diritto fino a 15 metri e dagli strati dell'epidermide disposti a
prima che diramarsi. Il suo legname è larghe piastre. E più sensibile alle alter
stimato ordinariamente per la sua forza, native di secco ed umido; il suo legno,
pieghevolezza ed elasticità e lo si impie che adoperasi a moltissimi usi, lascia ce -
ga utilmente a moltissimi usi. Michaux non neri assai ricche di alcali, sicchè se ne
esita a dargli la preferenza sul nostro fras traggono grandi quantità di potassa. Que
sino comune, lo riguarda come un acqui ste diverse proprietà fanno credere che
sto prezioso per le nostre foreste setten riuscirebbe vantaggioso introdurre in
trionali ed osserva che gli Inglesi ricono grande nelle piantagioni delle foreste
scendo le ottime sue qualità ne proveggo questo frassino che giugne da 2o a 25
no grandissime quantità in forma di travi metri d'altezza.
riquadrate pei bisogni della loro marina. Il frassino rosso o cotonaceo (Fra
FaAsTAGLIARE FRATToro 465
a inus tomentosa) e la specie più comu FRASTAGLIATURA.Tagliuzzamen
ne di tutte nella Pensilvania, nel Mary to e talvolta intaccatura.
land e nella Virginia; ama le paludi ed (ALBERTI.)
i luoghi sovente invasi dall'acqua. E un FRASTINGOLO. Specie d'intingo
bell'albero alto 2o metri che cresce un lo che s'intreccia fra altre vivande.
poco più lentamente del frassino bianco, (ALBERTI.)
ma il cui legno di un rosso brillante pos FRATAIO. Aggiunto di grossa zucca
sede presso a poco tutte le qualità di vernina. V. ZUCCA.
quello del frassino bianco medesimo, - (ALBERTI.)
tranne l'essere un poco più duro e per FRATAIo. E anche aggiunto di una
conseguenza meno elastico. I giovani specie di ciliegiA. (V. questa parola.)
germogli dell'anno sono coperti di una FRATE. Sorta di vaso da stillare per
spessa calugine la quale sugli alberi iso lo più di vetro usato dagli alchimisti.
lati tignesi in rosso al venir dell'autun (ALBERTI.)
mo, ed è forse a questa calugine che dee FRATE. I pescatori danno questo no
i due nomi che porta. me ad un pescetto assai simile al ghiozzo
Il frassino verde (fraxinus viri che è molto vago delle ostriche slan
dis) è un albero che ha le stesse qualità ciandosi lestamente in mezzo ai loro gu
degli altri, ma che non si adopera gran sci quando sono aperti, rannicchiando
fatto per la piccolezza delle sue dimen visi e mangiando l'ostrica a suo bel
sioni non giugnendo che all'altezza di agio.
9 a 1o metri. (ALBERTI.)
Molte altre specie di frassini esisto FRATE. Dicesi uva dei frati una sorta
no nell'America settentrionale ed alla di ribes, alquanto differente dall' altro
parte orientale del Mississipì se ne po nella foglia e così detto perchè si trova
trebbero trovare fino a 3 o che merite in abbondanza sul monte della Vernia
rebbero di essere introdotte e coltivate ove dimorano molti Francescani.
in Europa. In generale anche in Ameri (ALBERTI.)
ca come fra noi non havvi dopo la quer FRATE. Quella miccia fatta con esca
cia alcun albero che sia di tanta utilità con la quale si dà talvolta fuoco alle mi
quanto il frassino; e vi sono molti usi ne. (V questa parola.)
importanti pei quali cercherebbesi inva (GIUsEPPE GRAssI.)
no di sostituirvi altri legnami, a motivo FRATICELLO. Presso gli oriuolai è
della forza e della elasticità che possede lo stesso che FRATE (V. questa parola.)
in grado tanto eminente. (ALBERTI.)
(RozIER. – BAILLY DE MERLIEUx.– FRATTA. Macchia o luogo intrica
LoIsELEUR DEs LoNGCHAMPs. – SouLANGE
to da pruni, sterpi ed altri simili virgulti
BoDIN.–MoIRoT.) che lo rendono impraticabile. (V. que
FRASSUGNO. V. SUGNA.
sta parola.)
FRASTAGLIARE.Trinciare minuto, (ALBERTI.)
cincischiare, tagliuzzare. Ciò che è fra FRATTAGLIE. Lo stesso che la
stagliato dicesi frastaglia, frastagliame, interiora.
frastagliamento e frastaglio. (ALBERTI.)
FRATTOIO. Mulino in cui s'infran
(ALBERTI.)
gono le ulive, composto della macina e
Suppl. Dis, Tecm. T. IX. 59
466 FRazioNE FRAzroNE
della conca. Dicesi più comunemente arbitrario di frazioni, tal altra in un nu
fattoio (V. Mulino, Olio.) mero convenzionale, così, per esempio,
(ALBERTI.) nelle misure venete la libbra dividesi in
FRATTURA. Uno de' caratteri dei 12 once, il piede in 12 pollici, il pollice
minerali, perchè viene modificata dal in 12 linee e così via discorrendo. Si
volume delle parti che si uniscono tra ricorre alle fraziºni arbitrarie quando si
loro, dalla loro coerenza, e dalla dispo vuol segnare una quantità qualunque
sizione irregolare delle loro molecole, e che non corrisponda a nessuna delle mi
quindi queste tre circostanze messe in sure o frazioni adottate dall'uso, così,
chiaro servono a determinare alcune va per esempio, dicesi un quindicesimo, un
rietà. La frattura è concoide, squamosa, sedicesimo, ec. di linea, supponendo la
scabra o vetrosa : dicesi longitudinale, linea divisa in quindici o sedici parti e
se è paralella all'asse dei cristalli prisma volendo indicare una di queste parti
tici; trasversale, se perpendicolare al medesime. Segnansi le frazioni conven
medesimo. La frattura delle rocce si zionali in due modi, o ponendo il nome
distingue d' ordinario in liscia, scabro delle frazioni e dicendo, a cagione d'e
sa e granosa o granulare (V. MINE sempio, una libbra e sette once, o vera
RALE.) mente scrivendo, dopo il numero degli
(LUIGI Bossi.) interi, sotto ad una lineetta il numero di
FRAVOLA. V. FRAGoLA, -

parti in cui supponesi divisa l'unità ed


FRAVOLINO e FRAGOLINO. No al di sopra della lineetta stessa il numero
me che si dà a due specie di pesce di di queste parti che si vuol prendere: nel
mare, cioè fragolino di fondo ch'è una l'esempio precedente scriverebbesi quindi
specie di parago detto lat. melanurus; e 1 libbra - . Le frazioni arbitrarie non
fravolino di motta, erythrinus, pesce avendo un nome particolare si scrivono
che ha il capo e le penne rosse, e la cui sempre in questa seconda maniera.
carne è buona e soda. Fra tutte le divisioni e suddivisioni
(ALBERTI.) però che si possono fare della unità la
FRAZIONE. Propriamente l'atto di più comoda senza dubbio per ogni sorta
frangere. di calcoli è quella che si fa per frazioni
(ALBERTI.) decimali, vale a dire, dividendo la uni
FRAzione. Considerate aritmetica tà in parti sempre di dieci in dieci volte
mente le frazioni sono quei numeri con più piccole. In tal caso basta segnare
i quali si indicano le quantità più pic con un punto o con una virgola il luogo
cole dell'unità. Per concepire una idea dove gli interi finiscono e scrivere alla
chiara delle frazioni duopo è immagi destra di questo segno i numeri delle
narsi che la quantità presasi dapprinci frazioni. Il primo di questi numeri indi
pio come unità è composta essa pure di cherà /o, il secondo /too, il terzo
un certo numero di unità più piccole, r/tooo,ec.; andando sempre dalla sinistra
potendosi dividere in un certo numero alla destra. Con queste frazioni si ha il
di parti. Ora ognuna di quelle parti for vantaggio che tutti i conti riduconsi sem
mano quello che dicesi una frazione del plici come se fossero fatti sopra numeri
l'unità, e frazioni diconsi pure quei nu interi, o come dicesi in aritmetica sopra
ieri che rappresentano queste parti. Tali un numero complesso. Si è dietro que
voltà le unità dividonsi con un numero sto principio che nelle nuove misure
FREccia FRECCIA 467
adottaronsi oggidì quasi generalmente le A queste piante aggiunse altresì l'aco
frazioni decimali, dividendosi, a cagione nito panicolato, detto aconitum cam
d'esempio, il metro in decimi, centesimi marum da Linneo, e fece molte altre
millesimi, ec., che diconsi decimetri, cen ricerche su questo proposito, ed anche
timetri, millimetri ec. (V. Misure ); che su l'effetto di quei diversi veleni, che
venne adottata pel TERMOMETRo (V. que ora per la maggior parte non si crede
sta parola) la scala centesimale di Cel rebbero di alcuna efficacia. I selvaggi
sio; e che si è diviso il franco, e fra noi dell'America, ed alcuni anche delle In
la lira anstriaca, in cento parti dette cen die Orientali, posseggono l'arte di av
tesimi. velenare le loro freccie, che portano
- (G.“M.) infallibilmente la morte ed alcuni di quei
FREATOLOGIA. Grecismo de'natu veleni sono stati esaminati da viaggiato
ralisti per indicare un discorso o ragio ri, e sono in oggi ben conosciuti. Al pre
namento sopra l'acqua dei pozzi. sente fra noi le freccie non servono che
(TARGIoNI TozzETTI.) di balocco ai fanciulli o di ornamento ai
FRECCIA. L'uso dell'arco e della cortinaggi ed altro.
freccia risale alla più remota antichità ; (Diz. delle Origini.)
la forma loro però si è di sovente variata, FREccia. Quella parte di un carro a
e le frecce anticamente avevano una quattro ruote che unisce la sala dinanzi
maggiore o minore lunghezza, secondo con quella di dietro (V. CARno). E so
il costume de diversi popoli che ne fa litamente formata della unione di varii
cevano uso. Quest'arma che i Romani pezzi alcuni de' quali sono di legno altri
appellavano sagitta, era assai diversa dal di ferro. Distinguonsi in essa sei parti:
giavellotto ; lunga e sottile, penetrava due di queste sull'innanzi diconsi colli
tanto più facilmente e più profondamen d'oca ed hanno una curvatura somi
te nel corpo che ne era colpito, quanto gliante a quella appunto dei colli d'oca
maggiore era la forza con la quale veniva delle carrozze; sono di ferro, attra
slanciata. La ferita, che sempre riguar versano lo scannello e riunisconsi alla
davasi come pericolosa, diventò mortale, metà della freccia il qual punto dicesi il
dacchè alcuni popoli ebbero imparata corpo di essa e dove i vari pezzi sono
l'arte funesta di avvelenare le loro frec
legati con fasce di ferro; di là partono
cie. Troviamo diffatti in Plutarco, che tre altre braccia che vanno alla sala
ferito essendo alcuno con quell'arma, i di dietro sulla quale sono fissate. Si è
medici primieramente s' applicavano a creduto per molto tempo che quanto
cercare ed esaminare la freccia. De Paw più lunga fosse la freccia altrettanto
è d'avviso che gli antichi Galli avvele crescesse la resistenza prodotta dal ca
massero le freccie loro col sugo del ca rico; ma gli esperimenti di Edgeworth
prifico o fico selvatico. Coquebert in provarono che la cosa è tutto all'op
una Memoria letta alla Società filoma posto, imperocchè la freccia quando è
tica nel 1798, osserva che gli antichi lunga acquista una elasticità che le per
abitanti dell'Europa si servivano di tre mette di molleggiare, il che si è oggi di
specie di piante per avvelenare le loro riconosciuto essere assai vantaggioso. In
freccie, cioè l'elleboro bianco, l'ellebo oltre distribuendo il carico sopra una
ro nero e l'aconito licoctono di Lin maggiore lunghezza se ne diminuisce di
neo, detto volgarmente aconito lupicida. altrettanto l'altezza e quindi si minora
-

468 Faeccia FRECCIA


il pericolo che la vettura possa ribal no una figura diversa da quella sopra
tarsi. La lunghezza della freccia dei car indicata. La freccia viene anche chiama
ri riesce quindi sempre vantaggiosa, a ta comunemente saetta, e da taluni lu
meno che non tengansi le ruote poste netta.
riori a tale distanza da quelle dinanzi (GrusEPPE GRAssi.)
che il veicolo non possa più girare nelle FREccIA. La parte anteriore del ba
svolte ad angolo un po' acuto che fa la stimento che dicesi anche bitalo mastio.
strada. (STRATIco.)
fi (J. BoaGNIs.–AntoINE DI RovILLE.) FaEccIA. Lungo legno formato sopra
FRECCIA. Chiamasi quella parte del le forbici della camera a poppa della ga
l'aratro cui s'attaccano i cavalli od i lea nel quale sono inchiodate le garitte
buoi (V. ARATRo.) (G.“M.) per sostenere il panno che cuopre e cir
FRECCIA. Nelle fortificazioni chiamasi conda la camera stessa.
in tal guisa una piccola opera esterna (STRATico.)
composta di due facce che viene ordina FREccia dell'albero. La parte supe
riamente collocata sugli angoli saglienti riore o la cima degli alberi di pappafico
e rientranti dello spalto. Il nome di frec e di bel vedere che si lascia nuda sopra
cia si attribuisce altresì alla maggior par la incappellatura.
te delle opere costruite sullo spalto od (STRATIco.)
a pie'del medesimo quantunque abbia

FINE DEL TOMO IX.


-

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