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SUPPLIMENTO
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O DI ARTI E MESTIERI
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dalle migliori opere di scienze e d'arti pubblicatesi negli ultimi tempi, e
particolarmente da quelle di Berzelio, Dumas, Chevreul, Gay-Lussac, Hachette,
Clement, Borgnis, Tredgold, Buchanam, Rees; dal Dizionario di Storia
naturale, da quello dell'Industria, cc. ec., ed esteso a ciò che più partico
larmente può risguardare l'Italia.
SUPPLIMENTRO
AL
- Ǽg 94 --
vallo. I cavalli da tiro dirigonsi con la della briglia che passa dietro le orecchie
briglia e con le redini o guide. sulla il lit'ii dell' animale. Le sue due
Della briglia. Due parti distinte encime diramansi in due coreggiuole, l'una
trano nella composizione di questa. L'u più larga che va in seguito delle sguance
ma è il morso che ponesi in bocca al avendo parecchi fori per ricevere l'ardi
glione delle loro fibbie; l'altra più stret
l'animale e serve a condurlo; l'altra è la
montatura che cigne la testa e sostiene ta la quale unendosi mediante una fib
il morso. -
presenta gli stessi elementi anatomici, La cigma del sellino, se è troppo stret
dovrà anche, al pari di esso, essere ta e di cuoio troppo duro, può anche essa
lavorato in maniera da sottrarre alla cagionare ferite alla pelle, induramenti
pressione quelle di queste regioni che nel tessuto di essa, ed infiltrazioni nel tes
non potrebbero sostenerla senza perico suto cellulare sottoposto. -
lo. Vi ha questa sola differenza, che sic Della briglia e particolarmente del
come nella regione dorsale ove, appog morso. Nei cavalli da fatica, che sono
giasi il sellino pel porta stanghe le apo quelli i quali sotto doppio aspetto inte
fisi spinali delle vertebre sono saglienti ressano le arti ed il commercio, il morso
e le masse muscolari meno sviluppate, serve piuttosto a dirigerli che a domarli,
così fa duopo incurvare maggiormente sicchè nei finimenti grossolani è inutile
l'arcione del sellino e fare i guancialetti dare a questa parte della briglia quelle
più grossi affinchè queste apofisi non forme e quelle curvature che con tanta
l
l
mento del loro tessuto. Finalmente un I finimenti dei cavalli da sella com
morso troppo sottile e la curva del quale pomgonsi di una briglia, di «orte redini
non sia arcuata abbastanza può talvolta talora anche di un filetto, di una sella con
produrre qualche ferita nella lingua: la sua cigna. di una groppiera e talvolta
Quando le sguance della briglia sono eziandio di un guinzaglio. Generalmente
troppo corte producono o l'esulcerazio questi arnesi sono di cuoio apparecchiato
ne della commessura delle labbra aggrin di color fulvo, ornati più o meno ricca
zate e compresse dai voltoi del morso mente con borchie di ferro o di ottone,
riavvicinato di troppo ai denti molari, o semplici o inargentate. Siccome i fini
la compressione della testiera sulla nu menti del cavallo da sella differiscono
ca che può avere per conseguenza lo svi principalmente dagli altri per la forma
Fisoceino FiNoccillo a i
appunto della parte superiore della loro chini. Non si trsano le semenze se non
sella, così rimettiamo all'articolo seri Ato se diseccate.
quanto li riguarda, ricordando quanto Finocchio dolce ( Anethum foenicu
alla parte inferiore di essa sella, cioè, lum dulce Italorum) detto anche finoc
quella che poggia sul corpo dell'animale, chio di Roma, finocchio di Bologna, fi
che vi si hanno ad avere tutte quelle av nocchio di Chioggia, e finocchione. Alza
vertenze che nel presente articolo ab i suoi fusti fino a un metro e mezzo:
biamo indicate pei sellini degli animali Sono dessi lisci, e sostentano delle foglie
da tiro. arcicomposte, grandi assai, con divisioni
,
ricarle nella vicina fossetta, come sopra Quantunque il finocchio venga coltiva
si è detto, ed in quattro o cinque gior to particolarmente per mangiare il gru
mi si imbiancano e si possono levare. » molo, viene ciò non ostante assai pregiata
Nulla dopo il detto sin ora e la ripor ancora la sua semente. Lasceremo che gli
tata memoria rimarrebbe da aggiugnere ortolani bolognesi e romagnoli conten
se il Cassani ci avesse detta qualche cosa dano fra loro se il restante dell'Italia ami
più particolarmente dei concimico quali provedersi piuttosto dai primi che dagli
preparare il terreno. Crediamo che deb ultimi di un seme che, secondo alcuni
basi stare alle regole generali, o che autori, debb'essere spesso rinnovato,
quanto più il terreno sarà umido, od in cosa però che coltivandolo a dovere non
clinante al cretoso lo sterco de' volatili, è necessaria. Bensì raccomanderemo di
e de cavalli, asini, e muli debba preſe Sceglierla ben matura,lo che chiaramen
rirsi, come pure tutte le materie atte a te è dimostrato dall'essere ben secco il
tener divise a dovere le molecule. Tro fusto e l'ombrella, i raggi della quale
viamo che nell'antica Marca da molti altre volte servivano per nettare i denti.
non si suole nemmeno in autunno tra Perciò tornerà meglio seguire la pratica
piantare il finocchio, e crediamo questi bolognese, cioè di cogliere le ombrelle
doversi imitare. In generale il metodo ben secche senza batterle, conservan
d'imbiancarlo è quello indicato dal Cas dole attaccate al soffitto in istanze ben
sani. Su ciò altro non è da avvertire, asciutte. I Bolognesi chiamano questo
se non che dove s'irrigano questi er. ombrelle rama. Que finocchi che han
baggi bisogna anticipare. La qualità del no le foglie più rade, e che alzandosi
terreno influisce sul tempo che abbiso meno ingrossano più lo stelo, sono in
gna per far sì che riescano bianchi, sul credito di somministrare miglior seme.
che variano le opinioni; alcuni assicu Le piante che hanno fruttificato tal
rano ciò succedere in tre giorni se la volta ripullulano, e si colgono i fimoc
terra sia morbida e corra calda la sta chietti che danno, se non si preferisca
gione. In generale pare che il termine di imitare quelli che li fanno seccare al
medio dell'epoca più breve sia di cin sole, ed all'occorrenza se ne servono
que giorni, e che non mai oltrepassi i pe' manicaretti.
quindici. In inverno però potrebbe ec Non ci è avvenuto sin ora di trovai e
cedere alquanto. Da pochissimi si lega verun insetto, il quale danneggi, almeno
-
-6 Fiaccherraro Fuo a re -
- (BoitARD.) “(Bosc.)
FINTA de calzoni. Dicono gli areti FIORAME. Neologismo assai proprio
ni la seanA (V. questa parola). -
che esprime collettivamente ogni genere
(ALBERTI.) di fiori da giardini, e che le arti si sono
FIOCCHETTATO. dicesi per simi anch'esse appropriate per indicare una
Fionn Fiona 27
qatantua di fiori sia stampati o ricamati giunto questo grande scopo della natura
sopra un drappo, sia intagliati in una mo gli organi che vi concorsero, divenuti
biglia o similmente. - inutili, si appassiscono e cadono o scom
- (G.“M.) paiono del tutto, ed il frutto nudrito di
FIORDALISO. V. cielio. quei succhi che conservavano la fre
FIORE. Il fiore è l'apparato che schezza e la vivacità della corolla, so
contiene gli organi della riproduzione stiene col suo svilupparsi e ricompensa
vegetale, e presenta due parti principali ben presto con la perfezione e maturità
che sono gl' invogli florali ed i sessi. Le sue la speranza e le cure del coltiva
prime di queste parti, per solito vaga tore. Il buon esito però di questa ſecon
mente colorate formano ciò cui volgar dazione dipende da infinite circostanze
anente dicesi il fiore, il quale però dalle che il coltivatore dee studiarsi di signo
seconde soltanto viene realmente costi reggiare, per trarre grande vantaggio da
tuito. Interessa al coltivatore di ben co quelle che sono a lui favorevoli. La pri
noscere questo organo diretto della ve ma, e più importante di queste circo
getale riproduzione, e di sapere non so stanze risulta dalla parte appunto che
lamente quali sieno le relazioni di que devono avere i sessi nell'opera della ri
sue parti fra loro e la azione delle une produzione. Abbiamo veduto all'articolo
sulle altre, ma ancora e più specialmen FEcoNDAzioNe in che consista la diversità
te la relazione di tutte le piante da lui di sesso dei fiori e con qual nome si di
coltivate per oggetto di utilità o di pia stinguano; qui aggiungeremo che le pian
cere, coi varii agenti esterni che eserci te diconsi anche ermafrodite quando
tano o possono esercitare in qualsiasi hanno tutti i loro fiori dotati di ambo i
modo un effetto favorevole o contrario sessi, monoiche quando hanno sulla stes
sullo sbocciamento dei fiori e sulla for sa pianta i fiori maschi e quelli femmi
mazione delle frutta che a quelli succe ne; dioiche quando hanno i fiori maschi
dono. L'arte sua da queste cognizioni sopra un individuo e quelli femmine so
in gran parte dipende come all'articolo pra un altro; poligame quando hanno
epiRREologia vegetale venne fatto osser fiori ermafroditi ed in pari tempo fiori
Vare. .
maschi o femmine sulla stessa pianta o
L'analogia che hanno gli organi flo sopra piante diverse. Non fa certo biso
rali fra loro e con le foglie, indicata da gno di esempi per comprendere quanto
numerosi fatti ed appoggiata a frequenti alcune di queste circostanze possano in
esempii del reciproco trasmutamento fluire sulla fecondazione. Nelle piante
degli organi formaròno la base di una dioiche la femmina rimane sterile se non
teoria, nella quale non si considerano i è a portata di venire impregnata dal pol
fiori che quali rami cui è impedito di line della pianta moschia ed un'intera
crescere, cioè che non ne portano altri, foresta, un campo od intere aiuole di
ma degli embrioni soltanto, i quali non esso possono in alcune circostanze esse
sono che veri germogli da non potersi re in tal guisa colpiti da una compiuta
considerare che come foglie. Lo scopo infecondità ; in pratica conviene adun
naturale dello sbocciare dei fiori, al qua que assicurarsi che il campo piantato o
- le si dà il nome di fioritura, si è la fe seminato di vegetali dioici contenga una
condazione dei germi che porta il nome quantità di piante maschie sufficiente a
di fruttificazione. Allorchè venne rag fecondare quelle femmine. Altra volta si
a8 FroRE F1o Rr
attribuiva quasi unicamente al vento la si; così pure quanto minore sarà il nu
feeondazione dei fiori, i cui sessi sono se mero dei fiori che trovansi sopra uno
parati, ma in oggi si sa che le api, le ve stesso ramo, maggior copia di alimenti
spe ed un gran numero di piccoli insetti avranno per nutrirsi e più diverranno
alati hanno la parte principale in questa perfetti. Si aumenterà adunque la bel
operazione. La polvere vivificante che lezza dei fiori o mediante un copioso
slanciano i fiori maschii di quelle specie, nutrimento somministrato misuratamen
i cui sessi sono separati, viene portata al te e senza eccesso, o con l'artifiziale di
di là ancora dei vasti territori e dei ma minuzione del loro numero mediante la
ri ai fiori femmine solitarii dagli insetti potatura e la spollonatura, o con entram
alati e dal soffio dei venti. In varii ge bi questi mezzi riuniti. Tale si è lo sco
neri quali sono le campanule, le papi po di quello che pota, dirada e spollona
lionacee, la fecondazione producesi nei le piante. La bellezza dei fiori dipende
bottoni non ancora sbocciati. I bottoni eziandio dalla esposizione alla luce ed
de' fiori possono formarsi sopra piante all'aria libera, poichè l'influenza di que
d'ogni età e condizione ; ma per pro sti agenti forma i loro colori e dà a
durre bottoni da fiori d'uopo è che esi questi la intensità che li rende tanto
sta una causa generale predisponente, vivaci. Qui pure come in tutte le cose.
non soggetta all'influenza delle circo avvi una via di mezzo cui giova atte
stanze accidentali, la quale causa si è lo nersi. La produzione dei fiori e delle
accumulamento del succhio e della secre frutta per conseguenza essendo lo scopo
zione. Tutto quello per conseguenza che naturale di ogni vegetazione, tutto quel
tende a ritardare il libero corso del suc; lo che tende ad accrescere senza ecces
chio ed a produrre il suo accumulamento sq la forza dei vegetali, aumenta la loro
cagiona la produzione di bottoni da fio disposizione alla fioritura; ma tutto ciò
ri o la fertilità ; ed all'opposto tutto ciò che tenderebbe od a privarli di nn nu
che tende a produrre con un vivo ecci trimento necessario, o ad ingorgare i loro
tamento, un vigore eccessivo in breve vasi d'un succhio crudo, indigesto e so
tempo, cagiona la dispersione del succhio, vrabbondante dee necessariamente pro
ossia impedisce la elaborazione di esso durre l'effetto opposto. Considerazione -
siccità dell'atmosfera, la disposizione dei I fiori doppii sono quelli, nei quali gli
rami in direzione obbligua o rovesciata, stami sono trasformati in petali; benchè
il costante toglimento della cima dei gio non si possa dare alcuna regola certa
vani getti, sono altrettante cagioni di ac per la produzione dei fiori doppii, è
cumulamento del succo e di secrezioni, probabile tuttavia che que fiori, nei
e per conseguenza altrettante circostan quali sono molti sessi come nelle piante
ze favorevoli alla produzione dei botto icosandre e poliandre vi sieno più degli
ni da fiori. I fiori nutronsi del succo che altri disposti, ed è in questa classe di
trovano preparato, e quanto più abbon piante principalmente che deesi sperare e
dante è questo nutrimento apparecchia cercare di ottenere fiori doppii. Sono que
to, più perfetto riesce lo sviluppo di es sti assai rari nelle piante a pochi stami.
FioR e Fit Rr 2 )
Nella coltivazione delle piante di pia possono moltiplicare con margotte, in
cere alle quali non si richiede che il dilet nesti, ec. Questi principii hanno sem
to dei loro fiori, è dove specialmente im pre ad aversi presenti quando cer
porta mettere a profitto i principi che casi di ottenere nuove piante ibridi.
contribuiscono allo sviluppo e perfezio Queste moltiplicazioni sono grande sor
namento dei varii loro generi di bellez gente di profitto pei giardinieri del no
ze; e questa pratica costituisce l'arte del stri tempi, Ma se non si pratica lº bri
fiorista, la quale non solamente sa miglio dismo artifizialmente che per migliorare
rardi prodotti della natura, ma altresì le piante, la sua azione fortuita ed irre
anticipare o ritardare l'ottenimento di essi golare può d'altra parte contribuire an
con metodi atti ad impedire o ad accele che al deterioramento di quelle specie
rare i naturali movimenti del sucehio (V. native che interesserebbe di conservare
rionista estera). L'ibridificazione con pure; ed è ciò che accade bene spesso,
tribuì molto negli ultimi tempi, e conti per esempio, nei poponi.
nua tuttora ad accrescere innumerevol La fioritura può considerarsi o relati
mente ed in maniera più o meno evi vamente alla stagione dei fiori o alla le
dente la varietà delle forme e dei colori ro sbocciatura; questo doppio evento
de' fiori che ne risultanno. Nello stato dipende dallo stato delle piante e da al
naturale il fenomeno della fruttificazio cune circostanze che possono su di esso
ne producesi per la discesa d'una por influire. Si osserva che le piante del nor
zione delle particelle moventi del polline te fioriscono più presto nei nostri climi
negli ovuli dove formano il principio di che nella loro patria; e per la stessa ra
altre piante. Nelle piante selvatiche la gione le piante tropicali fioriscono più
stimma è per lo più soggetta alla sola a tardi. in Europa che sotto il loro cielo
zione del polline negli stami del fiore on tocente. In generale il calore, la qualità
d'esso medesimo fa parte. In tal caso le del suolo, la siccità producono un gran
semenze così vivificate essendo poste in de effetto sulla fioritura. Alcune piante
terra produrranno nuovi individui che tropicali vi sono che non danno fiori nei
diſferiranno assai poco da quelli che li nostri climi, benchè crescano con molto
. avranno prodotti. E perciò che la mag vigore, non elaborandosi abbastanza il
gior parte delle piante selvatiche propa loro succhio per isviluppare il fiore. La
gansi di generazione in generazione sen cognizione del momento della fioritura e
za verun cangiamento. Ma è facilissimo de' suoi fenomeni non è meno utile di
indurre modificazioni a queste leggi con quella che alle foglie si riferisce ; alcuni
metodi artifiziali. Se si pone il polli fiori si aprono al mattino, come quelli
ne di una specie sulle stimme di un'al delle labiate ; altri a mezzogiorno come
tra, gli ovuli saranno vivificati e pro le malvacee; alcuni la notte come qual
durranno, giunti che sieno allo stato che geranio; altri al tramonto del sole,
di semenze ed alla maturità, una di come le scialappe. Su questa proprietà
quelle piante che diconsi ibridi. Differi dei fiori di sbocciare ad ore stabilite
riscono queste da tutte e due quelle fondossi il così detto oriuolo di Flora
donde provengono e presentano gene dei giardinieri, che è appunto la riunione
ralmente un carattere intermedio ; non di varie piante che indicano le ore con lo
sono desse molto atte a perpetuarsi col aprirsi dei loro fiori. Talora vi ha fino ad
mezzo dei semi, ma se sono legnose si un mese di differenza fra la fioritura degli
3o Fioas FioRE
individui i più pronti e dei più tardi della tal fine sotto le loro radici un grosse
medesima specie. Alcuni fiori non isboc strato di pietre, oppure levanti pronta
riano che sotto certe condizioni atmosfe mente fuori di stagione le radici più
riche e diconsi meteorici Queste osser forti od anche vi si pratica l' "
vazioni riguardano specialmente gli alberi anullare. Se al contrario vuolsi ecci
e le giante perenni che crescono allo stato tare in un albero debole e languente la
naturale, poichè la fioritura delle piante produzione del legno levansi del tutto
annue coltivate molto dipende dal mo o in parte i fiori od i bottoni da fiore
mento in cui vennero seminate: le sega vicini ad apparire. La potatura dei po
le seminate in primavera fioriscono 15 poni è un grande esempio di quanto
giorni dopo quelle seminate in autunno. influisca sullo sviluppo del frutto l'op
La durata della fioritura varia secondo portuno toglimento dei rami fioriferi. -
la specie e le circostanze. I fiori peri I fiori, organi aerei, emblemi pei loro
scono all'apparire delle frutta, ed il loro brillanti colori di quella luce solare sot
crescimento più o meno rapido affretta o to l'azione della quale acquistano tutte
ritarda la caduta dei petali. Il fiore del le loro perfezioni, hanno cogli organi
la eneroacalis fulva dura un giorno sol sotterranei alcune relazioni che si mani
tanto ; quei del vaccinium oxicoccos festano a profitto od a danno degli uni o
conservansi per 18. La potatura molto degli altri. Se levansi i fiori alle piante
influisce sul momento e sulla successione delle patate al momento in cui compaio
della fioritura, e per conseguenza sul no, senza nulla levare degli steli che li
tempo in cui si sviluppano le foglie di accompagnano, i tubercoli divengono più
certe piante economiche, come il gelso, grossi, più nutriti e più pesanti: se lascia
che si può in tal guisa sollecitare o ri si passare la fioritura dei vegetali che de
tardare di vari giorni, e sottrarre all'a. stinansi ad essere soversciati, cioe seppel
zione dei geli di primavera. liti sotterra mentre sono verdi, perchè fac
Nei vegetali sani e robusti un'abbon ciano l'offizio di concime, questo concime
dante produzione di fiori è indizio di riesce meno succulento, si decompone
salute e di vigore, ma questa abbondan meno presto e men bene, imbeve il suolo
za medesima è anche talvolta un effetto di minore umidità ed i succhi nutritivi.
sod una causa di spossamento. Spesso della terra vengono dai semi più o meno
vedonsi alcuni alberi, la cui vegetazione esauriti. Se lasciansi i molti fiori che
sotterranea è contrariata da qualche na producono talvolta i giovani alberi pian
scosta azione caricarsi di una grande tati di fresco questi mettono le radici
quantità di fiori, cadere tosto in languo più lentamente, con maggiore difficoltà
re e perire eziandio del tutto. Quando ed in modo meno perfetto e sono inoltre
un albero presenta questi sintomi, è col maggiormente soggetti a perire pegli ar
pito di malattia o di una precoce vec dori dello state. Il fieno delle praterie è
chiezza. L'arte approfitta prudentemen più secco, più fragile meno nutritivo, di
te di questa osservazione per arrestare minor sapore e di odore men delicato,
lo sviluppo degli alberi da frutto i quali ed ha per ogni riguardo meno attrattive
non producono che bottoni da legno e pei bestiami quando se lo raccoglie sol
si spossano in lunghi rami lussureggianti tanto dopo che la fioritura è pienamente
e sterili. Per favorire la formazione ed il compiuta che quando se lo taglia in pie
gonfiamento dei getti fioriferi mettesi a no fiore. In tal caso anche si può esser
" I ulte F1 r.r 5r
certi che a - della grande varietà
forma esterna od interna delle superficie
di erbe onde sono composte le praterie di riflessione, o piuttosto alla disposizio
naturali, quando sembra essere arrivato ne degli atomi che compongono la su
al momento favorevole di falciarle viso perficie dei corpi e sostengono che que
no di già molte erbe molli ed aromatiche sta differenza, benchè non si possa di
la cui fioritura è finita e le cime delle stinguere per l'imperfezione de' nostri
quali più o meno mature hanno dei se strumenti esiste tuttavia anche nei peta
mi che danno all'insieme del foraggio li variopinti. Altri attribuiscono il feno
un piccante e grato condimento. Se si meno del coloramento all'inesplicabile
avesse tardato di più, quell'erbe di te potenza dell'ibridismo od a qualche oc
nere che erano sarebbersi ridotte in pol culta azione nell'opera della fecondazione.
vere ed il foraggio riuscirebbe duro, De Candolle non dubita, menomamente
amaro ed eccessivamente caloroso. che i petali, ed in generale le parti per
Alcune piante perdettero quasi inte taloidi dei fiori, non abbiano al pari del
ramente l'abitudine di fiorire, coll'an le foglie nelle loro cellule un cromulo
dare del tempo per lo stato. di violenza (principio colorante composto di carbo
in cui sono dall' artifiziale coltivazione mio e di altre sostanze) alle chimiche
tenute, per quella specie di imbastardi modificazioni del quale devono i fiori
mento che risulta da una lunga dome più vaghi la loro diversità e la loro bel
sticità, o per l'influenza dell'uso conti lezza. La mancanza od il non svilupparsi
nuato di un mezzo indiretto di produ di questo cromulo danno origine a quel
zione altrimente che col seme, come, a le tinte variegate che tanto ricercansi
cagion d'esempio, colle margotte. Questo dai fioristi. Questa opinione del colora
ultimo mezzo bastando alla moltiplica mento dei fiori secondo i vari gradi di
zione delle piante lo si addotta spesso ossigenazione fece dividere in due gran
esclusivamente e la causa del male in tal di serie i colori dei fiori: quelli che sem
guisa si fa irremediabile. - brano avere per tipo il giallo e che pos
La cagione del coloramento delle co sono volgersi al rosso ed al bianco ma
rolle dei fiori venne diversamente spie all'azzurro non mai, e quelli di cui è
gata; ma si vede che quella mano libe tipo l'azzurro che possono passare al
rale che le colori in rosso, in giallo, in rosso ed al bianco ma non al giallo. La
rosa, in porpora in azzurro, in bianco, prima è la serie ossidata la seconda quel
ec. assai di raro soltanto le tinse di ver la dissosidata, fra le quali il verde viene
de; questo colore si è quello per conse considerato come lo stato di equilibrio
guenza che gli orticultori durano più fa intermedio. Queste due serie sono ab
tiea a riprodurre nei saggi che fanno per bastanza conformi alla verità per poter
cangiare i naturali colori delle corolle e servire di aiuto a cercare la causa de'co
moltiplicarne le tinte. Secondo alcuni lori, od a provedere le possibili variazioni
questi colori sono l'effetto di combina dei fiori di una stessa specie e di un me
zioni non per anco spiegate che natu desimo genere. Ritiensi che il color bian
ralmente si formano nei vegetali robusti co non esista in istato puro nella natura
e che godono buona salute. Altri vedo dei fiori e che provenga soltanto dal
no nella varia pittura dei fiori un acci l'estrema degradazione del cromulo, ri
dente; altri fisici attribuiscono la diffe dotto alla sua tinta più debole. I fiori
renza del colore dei fiori alla diversa bianchi sono assai più numerosi nel set
52 Froae Fiom e
tentrione che nel mezzo giorno. Il color ancora su fiori di una stessa specie pre
rosso appartiene ad entrambe le serie, e si sullo stesso individuo. Quando però
sembra potersi ottenere tanto dalla mas ha effetto la iniezione si puo rendersi
sima come dalla minima ossigenazione. esatto conto dell'andamento di essa,
Nella seduta dei 2 gennaio 1857 del delle sue fasi, dei punti ove dee accumu
l'Accademia delle Scienze di Parigi Biot larsi e di quelli ove dee comparire dap
presentò alcuni fiori iniettati di colori prima; per poterne fare però una pratica
con un metodo semplicissimo e molto applicazione rimangono da analizzarsi i
ingegnoso. Riuscì egli principalmente con suoi apparenti capricci.
i fiori del giacinto bianco che colorò di Le odorose esalazioni de' fiori sono
rosso con l'assorbimento del succo della una delle più importanti loro proprietà
Phytolacca decandra. I naturalisti ab e per esse queste produzioni vegetali
bisognano spesso di introdurre nei tes oltre all'essere le più dilettese sono al
suti vegetali liquori colorati la presenza tresì molto utili. Assoggettaronsi a dif
e lo scompartimento dei quali possono ferenti sistemi di classificazioni tutti per
indicare l'intima loro contestura e la altro più o meno arbitrarii. Secondo
direzione dei canali che gli alimentano. De Candolle il vero punto che distingue
Questi tessuti però rifiutano la maggior gli odori dei fiori si è l'essere gli uni sem
parte delle sostanze coloranti, o queste plici proprietà e gli altri vere funzioni
difficilmente vi penetrano, e si arresta di essi. I fiori possono essere odorosi
no ben tosto, o li alterano e li snaturano, per una semplice proprietà di loro natu
e Labaisse aveva già indicato il succo ra fisica o chimica, a quella stessa guisa
della Phytolacca decandra essergli riu che avviene di una quantità di corpi
scito perfettamente per iniettare in rosso inorganici e di molti prodotti dei corpi
per assorbimento dei fiori, bianchi ed organizzati i quali sono odºrosi fino a
anche delle foglie verdi; ma nel 1755 in tanto che contengono e che ne sfugge
cui scrisse la sua memoria su di ciò la fi una materia capace volatilizzandosi di
siologia e la chimica vegetale erano trop determinare una sensazione nella men
po indietro per trarre da questa inven brana pituitaria, senza che la vitalità
zione tutti quel vantaggi che dar poteva, abbia veruna parte attiva in questo fe
e benchè siensi poscia più volte citati i nomeno. In altri casi però il fiore pro
suoi sperimenti non sembra che siensi duce bensì, come nel caso precedente,
ripetuti giammai. Biot quando occupossi una materia volatile, ma in luogo di far
del movimento del succhio incontrò va ne raccolta e, a così dire, di accumularla
rie difficoltà ne suoi sperimenti; molte la esala immediatamente. In allora è una
piante non ricevettero menomamente la funzione che dalla vitalità essenzialmen
iniezione, altre facilmente vi si presta te dipende e perciò durante la vita sol
rono, senza che il loro posto nel natura tanto possono quegli odori prodursi. Vi
le sistema sembrasse determinare queste sono alcuni fiori il cui odore è continuo
differenze; alcuni minuti bastarono per con leggeri cangiamenti, come il fior
venare di una quantità di piccole linee dell'arancio; in altri è intermittente; tut
rosse tutti i petali d'una rosa bianca te le corolle di color cupo, come son
d'ogni mese, metre non si ebbe alcun quelle del pelargonium triste, del he
effetto sopra una rosa muscosa simil speris tristis, del gladiolus tristis, ec.
mente bianca. Uguali opposizioni trovansi sono quasi affatto privi di odore nel
-
FioR È i tone o-
giorno e ne esalano uno gratissimo al lore e della luce. I piu bei fiori erbacei
tramonto del sole. Questo fatto, benchè della zona temperata appartengono alle
tuttora mal conosciuto, pure evidente rosacee, liliacee, iridate e ricinate, ra
mente alla vita vegetale si lega. In ge noncolacee, primulacee, cariofilate, gen
merale l'ora del tramonto del sole è fa zianate, ec.; quelli della zona torrida
vorevole allo sviluppo degli odori esa appartengono alle scitaminate, amarilli
lati immediatamente, mentre invece quel date, bignoniacee, melastomacee, papi
li che sono prodotti dalla evapora gliomacee, apocinacee, ec. I più grandi
zione di materie volatili od accumulate fiori che si conoscano dopo quelli del
sono, come è ben naturale, più sensibili l'elianto sono quelli della aristolochia,
quando il sole è più cocente. In alcune fra i quali quelli di una specie arram
piante l'emissione dell'odore presentasi picante che cresce sulle sponde del Rio
in modo affatto improvviso come nel ce. Magdalena, hanno quattro piedi di cir
reus grandiflorus; non vi è quasi al conferenza e servono di berretto ai
cun fiore che esali il suo odore duran fanciulli; quelli delle dature, delle ba
te il giorno soltanto : il cestrum diur ringtonie, delle carolinee, dei melambi,
num viene chiamato in tal guisa per delle gustavie, dei lecythis, dei lisian
chè è più odoroso il giorno che la not thus, delle magnolie e delle liliacee; ma
te, mentre invece il cestrum nocturnum tutti questi fiori cedono il vanto a quel
non lo è che al principiar della notte. lo della rafflesia titano, vegetale paras
L'azione spasmodica dell'odore dei fiori sito delle foreste dell'interno di Suma
varia secondo il suo grado di intensità tra, il cui bottone prima di sbocciare ha
e di concentrazione ; e gli aromi dei circa un piede di diametro, la sua lar
fiori sembrano appartenere alla classe ghezza, quando è aperto, giugnendo
degli oli volatili che tendono in generale quasi a tre piedi; la sua sostanza so
ad agire in siffatta maniera sui nervi; da e carnosa è grossa un mezzo polli
varii fiori come la giunchiglia, la tuberosa
ce e pesa 12 a 15 libbre, e la cavità
e la viola sono osservabili per questo della sua corolla potrebbe contenere i 2
genere di azione. I fiori dell' oleandro pinte di acqua. Sotto la zona torrida spie
della malva muschiata, del zafferano e gansi le forme più maestose e più stra
della lobelia a fiori lunghi possono ca ordinarie dei fiori. Alberi alti quanto
gionare gravi accidenti. Vi sono molti due volte le nostre querce portano ivi
fiori il cui odore sviluppasi o si modifi fiori grandi e belli quanto i nostri gigli ,
ca dopo la fecondazione riuscendo tal colà brillano i fiori di quelle orchidee
volta piacevole, ma più sovente disgu tanto variate di forme e di colori che so
stoso, e sembra prodotto non da una di no oggidì ricercatissime pei nostri stan
retta secrezione, ma da una alterazione zoni; le granadiglie arrampicanti, le
dei principii onde è formato il tessuto bauhinie, le banisterie a fior giallo do
dei fiori. Anche l'odore del polline ha un rato cingono i tronchi degli alberi dei
carattere suo proprio, l'esalazione del boschi; fiori delicatissimi nascono dalle
quale spesso a quello delle corolle si radici del theobroma non che dalla gros
mesce e ne modifica l'odore. sa e ruvida corteccia dei calebassi e dal
In generale i fiori sono più colorati le gustavie ; in mezzo a questa copia di
dalla parte che guarda il mezzogiorno e fiori, ad una così ricca vegetazione ed a
uando sono esposti all'azione del ca questa confusione di piante arrampican
Suppl. Diz. Tecn. T IX.
5 F1, Rr fºto e
tesi, si dura spesso fatica a riconoscere sieno riuscite meglio che altre nel ter
a quale stelo appartengano le foglie ed i riccio ed ecco in qual modo si spieghi la
fiori. Un solo albero ornato di paullinia, cosa. Il musco premuto in un vaso ed
di bignonia e di dendrobium forma un assoggettato a spessi inaffiamenti, ben
gruppo di vegetali che separati gli uni presto passa allo stato di decomposizio
dagli altri coprirebbero uno spazio con ne, e diviene un puro terriccio vegeta
siderevole. le, che come tutti sanno è il suolo più
La coltivazione delle piante per ot d' ogni altro favorevole allo sviluppo
tenere i fiori costituisce l'arte del GIAR delle piante; di più il musco non trat
DINIERE e del FioaIsra ed a quelle parole tiene degl'inaffiamenti che il grado di
rimettiamo quindi il parlarne ed il mo umidità conveniente alla facoltà assor
strare i vantaggi che se ne ottengono. bente delle radici, e soddisfa in ciò me
I fiori staccati dal vegetale che li ha glio della terra una importante condi
prodotti presentano nei diversi loro stati zione pel buon esito della vegetazione.
un interesse che viene accresciuto dai va Nella coltivazione poi delle piante nel
rii usi piacevoli od utili che se ne fanno. l' interno delle case il musco ha sulla
Tagliati di fresco e vivaci cadono fra le terra il grande vantaggio di non lasciarvi
mani delle venditrici dei fiori, la cui arte sozzure dopo l'adacquamento.
sa far valere le menome loro bellezze e La vaghezza dei fiori doveva ben na
renderne decuplo il prezzo. Per questo turalmente destare desiderio di goderne
riguardo sono nelle grandi città l'og in ogni stagione dell'anno e di prolungar
getto di un commercio alquanto consi ne la durata più che mai fosse possibile
derevole che è però un nulla se si con anche dopo averli tolti dalle piante. Oltre
fronti agli sfrenati desideri ed alle mo all'aiuto delle stufe per far nascere i fiori
struose prodigalità degli antichi in que anche quando la stagione non lo com
sto proposito. Tuttavia i fiori isolati so porterebbe, del qual mezzo parleremo
no oggidì caduti di moda ed ai mazzi di agli articoli fiorista, GIARDINIEaE e stu
essi onde riempivansi le stanze, vantaggio Fa, molte ricette pubblicaronsi per con
samente sostituironsi quelle belle piante servare i fiori staccati dalle piante nello
esotiche poste in vasi onde si è arricchi stato loro naturale in tutto l'anno, od al
ta la cultura moderna, le quali aggiu meno per prolungarne la durata ed il go
gnendo alle loro grazie naturali il pos dimento, giacchè per quanto la impe
sente interesse di mille memorie di viag riosa volontà della moda anteponga l'uso
gi e di storia istruiscono nel tempo stes delle piante esotiche, queste non piac
so che dilettano. Giova a questo pro ciono che mentre sono fiorite, e la ne
posito notare un recente miglioramen cessità quindi del mutarle ad ogni istante
to. In una tornata della Società Reale di ne impedisce a molti l'uso, ed il minor
orticultura di Londra del 1858, si è let costo ed ingombro dei mazzi di fiori
ta una memoria sul modo di coltivare le isolati meritano ancora loro il favore di
piante in vasi pieni di musco invece che molti. Alcune ricette sono impraticabili a
di terra; bastando perciò riempire di cagione delle minuziose cure che esigo
musco il vaso che dee contenere i semi no; altre però si condannarono per lo
o la pianta. Dietro alcune osservazioni stesso titolo, ma soltanto perchè quelli che
riferite nella memoria sembra che alcu tentarono di farne l'applicazione risguar
me piante o semenze coltivate nel musco darono come inutili alcune delle avver
Fiohe FioRE 35
tenze prescritte, e non riuscirono per temperatura non sia troppo alta e non
-questo nei loro esperimenti. Checchè ne varii gran fatto. Una cantina può servire
sia non crediamo inutile di ricordare qui a questo uopo, purchè siasi avuta la cu
alcune di quest'ultime e di aggiugnerne ra come nel caso precedente di ricopri
alcune altre che ci sembrano poco note re il vaso di una sostanza impermeabile
e che a motivo della loro semplicità pos alla umidità.
sono facilmente venire eseguite. Abbia Alcuni sotterrano semplicemente i
mo personalmente esperimentate alcune bottoni entro sabbia ben secca ; ma ben
di esse, e per analogia ne deduciamo la si vede che mille circostanze possono inu
praticabilità delle altre. midire questa sabbia e far marcire i fio
Il primo mezzo che indicheremo non ri ed inoltre con questo metodo i colori
può adoperarsi che da quelli che posso vengono sempre alterati.
no disporre di una ghiacciaia, e consiste La Enciclopedia di Rees indica la se
nel cogliere i fiori in tempo asciutto, un guente ricetta che attribuisce a Mountin
poco innanzi che il bottone si schiuda, gius. Colgansi i bottoni verso mezzo
e tenerli in un vaso di vetro o di terra giorno in tempo asciutto, se ne riempia
verniciata chiuso ermeticamente con un un vaso di terra verniciata e si asperga
cuoio unto. Riponesi il vaso fra le due no con un poco di vino vigoroso, nel
porte della ghiacciaia ove di raro la tem quale siasi disciolta una piccola quantità
peratura scende al di sotto dello zero. di sale. Chiudasi ermeticamente il vaso e
Quando voglionsi far isbocciare questi conservisi in una cantina. In seguito si
fiori basterà immergerli per qualche tem potrà prenderne a volontà, avendo cura
po in un ruscello di acqua corrente od ogni volta di bene otturare il vaso, e per
in un'acqua che abbia perduta la sua ri farli sbocciare basterà tenerli in una
gidezza stando varie ore in una stanza stanza un po' calda. In tal guisa assicu
un po' calda. Questo riscaldamento len rasi che i fiori conservano la loro for
to e graduato rende alle fibre della ma non solo, ma anche il loro colore ed
pianta tutta la loro mollezza, e per ac il loro odore.
celerare lo sbocciare del fiore basta im Secondo la medesima opera, Roberto
mergerne poscia lo stelo in un'acqua e Southwell impiegava il metodo seguente.
gualmente un po' tiepida in cui siasi fat Chiudeva egli i bottoni de' fiori, ed an
to sciogliere un poco di nitro. E inutile che le frutta, in un vaso di terra chiuso
osservare che la temperatura della stan ermeticamente con un cuoio unto; po
za dove si mettono i fiori essere dee ad neva il vaso in una scatola, nella quale
un grado conveniente. metteva intorno ad esso uno strato gros
Un altro mezzo, del quale però non so da tre pollici e mezzo a quattro del
possiamo guarentire l' esito come del miscuglio seguente i tre parti in peso di
precedente, non avendone fatto la prova, sabbia comune, due di bolarmeno, ed
consiste nel cogliere i bottoni vicini a una di salnitro. Lo sbocciamento dei
sbocciare, bruciare subito quella cima bottoni ottiensi coi mezzi precedente,
ºper cui aderivano allo stelo e coprirla di mente indicati.
uno strato di buona cera lacca. Introdu Le rose raccolte prima che sieno sboc
cesi il tutto in un vaso di vetro o di ter ciate conservansi parecchii mesi in can
ºra verniciata chiuso ermeticamente, e tina entro un vaso di vetro guernito di
che si tiene in un luogo asciutto, la cui musco umido, e turato con carta legatavi
56 Fuore Fion E
intorno, bastando, quando si vuol far zansi e riprendono la loro freschezza, la
ne uso, porle in acqua fresca ove in capo quale conservano ancora per alcun tem
a qualche ora si schiudono. E però da po quando tagliatasi loro la cima del gam
avvertirsi che i fiori e le rose princi bo inmergonsi nell'acqua fresca. Di
palmente non abbiano avuto alcun dan questo spediente non sono però suscet
no nel raccoglierli. tivi i fiori più fugaci come i papaveri e
I fiori possono conservarsi anche col forse una o due altre specie analoghe.
l'impiego di sostanze antifermentative, Non sempre interessa nondimeno di
quantunque facciano loro sempre subire conservare i fiori soltanto in quello sta
qualche alterazione. Anche un miscuglio to di freschezza in cui erano sulla pian
di acqua salata e di aceto o d'agresto ta, nel quale stato il tempo di loro du
può essere impiegato vantaggiosamente. rata è sempre limitato più o meno. E
Per farli fiorire si lasciano sgocciolare e per lo studio della botanica, e pel dilet
si tengono davanti al fuoco: il color lo to dell'occhio altresì interessa sovente
ro naturale tosto apparisce. Qualche vol di conservare i fiori privi della umidi
ta si mettono i bottoni di rose in un va ta loro, ma in guisa che possibilmen
so con sale, dopo averli avviluppati in te conservino tutte le altre proprietà ed
foglie di vite : si bagnano con agresto o i colori principalmente. All'articolo sa
con aceto. In siffatto modo conservansi stato abbiamo veduto quali metodi se
lungo tempo in una cantina, purchè sie guansi in generale per conservare in esso
no entro un vaso bene otturato. Per le piante; qui però indicheremo alcuni
farli sbocciare si mettono nell'acqua cal metodi particolarmente propostisi per la
da, e dopo due ore vi si soffia sopra. conservazione dei fiori.
Non meno efficace riesce il collocarli per Nel 1784 il celebre Hauy lesse al
istrati in un miscuglio di sale e d'acqua l'Accademia delle Scienze una memoria
vite con bullette di garofano. nella quale indicò un mezzo di applica
Oltre a questi mezzi però di conser re i fiori, che perdere potevano i loro
vare i fiori per un tempo assai lungo al colori, ai fogli di carta di un erbario,
tri pure se ne cercarono per prolungare al cosicchè sembrassero averli interamente
quanto semplicemente la loro durata, al conservati. Consisteva quel mezzo nel
lorchè si conservano per abbellimento l'infondere i petali nell'alcoole, finchè
nelle stanze, ed eziandio per restituire lo spogli fossero interamente de loro co
ro freschezza dopo che già cominciato a lori, e tignerli in appresso di nuovo
vevano ad appassire. Così da molti anni si in diversi colori, collocandoli su di una
conosce in Italia l'uso della canfora sciolta carta che avesse per quanto era possibi
prima nell'alcoole, poi mesciuta in leg le la stessa tinta del fiore. Ma quel dotto
gera quantità all'acqua a guisa di emul osservò dappoi, che lasciandosi i per
sione per conservare i fiori molto più a tali nell'alcoole tanto tempo quanto ba
lungo che nol si faccia coll'acqua sem stava perchè i colori fossero solamente
plice. Per rendere poi a quelli che già indeboliti, quei colori tosto ricompari
avessero incominciato ad appassire la le vano sovente da loro stessi, allorchè
ro freschezza si suggerisce di porre un altro non si era fatto se non che incol
terzo del loro gambo in acqua bollente, larli sopra carta bianca; osservò pure che
e si assicura che nell'intervallo in cui il tempo necessario per questa specie di
quest'acqua raffreddasi i fiori raddriz riproduzione de coloni, era di un'ora o
Fiom E Fiona 37
di più ore, secondo le specie diverse, e alla stessa maniera alcune foglie ed alcu
che allora i colori più non si cancella ni petali separati per poterli sostituire a
vano. Hannovi tuttavia alcuni fiori, ai quelli della pianta che fossero rimasti
quali si è tentato inutilmente di applicare danneggiati durante l'operazione.
quel metodo. Dumeril si è pure assicu Oltre agli usi sopraccennati che si
rato per mezzo di varie osservazioni, fanno dei fiori approfittando della sola
che i petali rossi di alcune piante, come bellezza di essi, tornano utili ancora di
quelli de papaveri, delle adonidi, ec., ri seccati e conservati sotto le loro forme
pigliavano il loro colore rosso vivissimo naturali, ridotti in pastiglia, distillati in
e solidissimo, se si bagnavano soltanto o oli essenziali od in rosoli, preparati in
si soffregavano leggermente con un acido siroppo ed assoggettati alle formule far
assai debole. maceutiche, trattati in guisa in somma
Secondo la Enciclopedia di Rees, Ro che ritengano o comunichino le varie
berto Southwell descrive il metodo se loro qualità medicinali od economiche, le
guente per conservare ai fiori ed alle quali le arti si appropriano per farle servi
piante degli erbarii i naturali loro colori. re alla conservazione della nostra salute,
Abbiansi due grosse piastre di ferro della alle noste insaziabili voluttà ed anche ai
dimensione dell'erbario forate nei quat nostri reali bisogni.
tro angoli in guisa da ricevere quattro (SoULANGE BodIN-Boquillion-GIAN
chiavarde a vite con galletti. Dispongansi CARLo LEUCH-Thomson
le piante in modo conveniente sopra un –REEs-Diz. delle Origini)
foglio di carta, avvertendo di assottigliare FIoRE. Dicesi a fior d'acqua, e vale
i rami che fossero troppo grossi a segno alla superficie dell'acqua.
di non lasciarvi, se occorre, che la sola (ALBERTI.)
corteccia. Mettesi allora il foglio di carta FioRE degli stampatori. V. mPR on
sopra un certo numero di altri fogli, ed TARE, INcisione, FoNoirone di caratteri,
una uguale quantità di questi ultimi se litoriria e poliriria.
gli sovrappone, ponendo quindi il tutto FioRe. Dicono i cavallerizzi ed i mani
fra le piastre di ferro che stringonsi for scalchi a quella piccola macchia che tie
temente con le quattro chiavarde a vite. ne in fronte talvolta il cavallo, e che al
Mettesi allora l'apparecchio così dispo trimente dicesi anche stelletta.
sto in un forno donde siasi allora levato (ALBERTI.)
il pane, e lo vi si lascia due ore. Levate FioRE. Dicesi che una pianta è in fio
ipoi dallo strettoio le piante, umettansi re quando è coperta di fiori ossia al
leggermente con un pennello assai molle tempo della fioritura.
intinto in un miscuglio bene unifor - (ALBERTI.)
me di parti uguali di acido nitrico e di FioRE. Quella rugiada che è sopra le
acquavite, levasi l'umidità con carta frutta innanzi che sieno brancicate.
senza colla, quindi attaccasi la pianta (ALBERTI.)
seccata leggermente premendola con a FioRE. Dicesi nello stesso senso per
draganti sopra carta bianca. Le foglie quel lustro ed integrità che hanno i ve
conservano così il loro color verde : stimenti ed altre simili cose quando so
di raro avviene che i colori dei petali no nuove e ben condizionate.
sieno in tal guisa alterati. L'autore con - (ALBERTI.)
siglia anche di trattare in pari tempo ed FroaE. Si dà questo nome alla parte
38 Fionescente Fioretto
interna di ciaschedun fianco di una na FIORETTO. Come abbiamo veduto
ve compresa fra la contro dormiente e nel Dizionario, dicesi fioretto quella spe
quella estremità dei madieri dove questi cie di spada senza punta e senza taglio,
si uniscono con le capezzelle. Diconsi fatta con una verghetta quadrangolare e
quindi serrette o veringole dei fiori, alle guernita di un bottone alla cima, con la
serrette corrispondenti ai maieri esterni quale s'impara a tirare di spada. Note
dei fiori, remo qui alcune avvertenze relative alla
- (STR Arico.) fabbricazione del fioretto che crediamo
FioRe di caffè. In America si conosce di una qualche importanza.
sotto questo nome una polvere che si Tutti i fioretti si fanno in fabbrica, nè
compone di quel residuo della canna da potrebbero darsi in vero a prezzo sì
zucchero, cui si dice melassa, cotto a vile se non se ne lavorasseso grandi
cristallizzazione, polverizzato e mesciuto quantità. La lama del fioretto è compo
con caffè in polvere nella proporzione sta di ferro e di acciaio, il codolo e la
di mezza oncia per una libbra di caffè. parte superiore della lama sono di ferro
Si assicura che questa aggiunta produce semplicemente; dal marchio in poi il
l'economia di un terzo sull'uso del caf resto è di acciaio cementato ; la punta
fè in polvere e dà alla bibita preparata finisce con una impostatura rotondata,
con esso una forza ed un grato sapore sulla quale è ribadito il bottone. Si dà
che non può mai ottenersi altrimente. questo nome ad un piccolo disco di fer
(G.“M.) ro, intorno al quale si mettono varie
Fione di cannella. Nome volgare ed grossezze di cuoio per ammorzare la for
officinale di un aromato che credesi es za del colpo. L'acciaio onde si costrui
sere il frutto immaturo della cannella. sce la lama non è di prima qualità, sic
(ALBERTI.) chè la bontà di questa lama dipende da
FioR1 di cinabro. Secondo alcuni in una tempera regolata con molta esattez
tendesi con questo nome il mercurio sol za, al che assai difficilmente si arriva.
forato polverulento di Hauy, secondo al Le impugnature sono di ferro. Le quali
tri il cinabro nativo. Questa polvere tro tà che devonsi ricercare in una lama di
vasi talvolta alla superficie del cinabro fioretto sono: 1.º una grande elasticità,
striato. 2.º una sufficiente durezza, perchè gli
(LUIGI Bossi.) spigoli della lama non si guastino pronta
FioR1 di cobalto. Aghi schiacciati di mente, e perchè la lucidezza della poli
vergenti che partono però da un centro tura vi duri a lungo. Provasi la lama fa
comune, sono di colore violetto e costi cendola piegare ed osservando se dopo
tuiscono il cobalto arseniato a cicolare di ritorna perfettamente diritta: quelle che
Hauy. - (LUIGI Bossi.) rimangono curve devonsi assolutamente
FioRE di latte. V. capo di latte. rifiutare. Inoltre la flessione non deeu
FioRe del sale. Materia più leggera e gualmente farsi in tutte le parti della lama,
più bianca dello stesso sale che copre a ma specialmente in quelle che sono più
guisa di farina quello più grosso. vicine al bottone ; dee riuscire sensibile
(ALBERTI.) fino ad un quarto della lunghezza della
FIORESCENTE. Dicesi delle piante lama partendo dall'impugnatura; l'altro
al tempo in cui mettono i fiori. quarto non dee piegarsi, e se lo fa è in
(GAGLIARDo.) dizio che il codolo è troppo debole oi
Fiorino F1o a1st A 50
che il fioretto non è bene assicurato nel che fu negli anni di Cristo i 252. Otto
manico. Nelle lame ben fabbricate l'ac fiorini pesavano un'oncia, e da un lato
ciaio dee risalire lungo i due lati della era l'impronta del giglio, dall'altro il
parte più grossa della lama, fino a pres s. Giovanni. Dante nell'Inferno accen
so l'impugnatura a fine di accrescere la ma fiorini battuti posteriormente in Fi
rigidezza di quella parte. Devonsi pari renze, che avevano tre carati di mondi
mente rifiutare quelle lame, la cui cur glia. Altri scrittori paragonano il nummo
vatura presenta de gomiti o degli an d'oro, che pesava una dramma d'oro
goli, poichè questi difetti indicano che fino col fiorino di Firenze dell'anno
la tempera non è riuscita uguale dap 1599, che pesava pure una dramma,
pertutto e si può essere certi che la la ovvero un ottavo d'oncia d'oro obrizo,
ma si romperà in quei punti che non si cioè fino e senza mondiglia.
sono fatti rinvenire abbastanza. La rot Fiorino fu detta anche una moneta
tura delle lame può cagionare grandissi fiorentina d'argento, che si fece di di
mi accidenti, sicchè non sono mai trop verse sorta, di vari pesi e prezzi, diver
pe le cautele che si prendono per evi sità che pure si trova dagli studiosi del
tare il pericolo che possa avvenire. Tutti le antiche memorie anche nel fiorino
i fioretti sono marchiati Solingen, ma se d'oro. -
falso germoglio e stanno invece degli Presso i Romani i fiori servivano non
ºrgani florali. Un fenomeno analogo solamente pei profumi e pegli orna
prodotto dalla puntura di altri insetti menti, ma ancora per le preparazioni
osservasi sui salici e sugli abeti ed ha ri- della cucina. Si adoperavano singolar
cevuto il nome di squamazione. Certemente per profumare o aromatizzare il
punture fatte sui fiori li costringono a ri-vino e l'olio, e si facevano entrare in
manere chiusi, scolorati ed infecondi. È molti manicaretti. Nei banchetti corone
veramente cosa ammirabile quella facol di fiori attorniavano le coppe, e adorna
tà onde sembra dotato l'insetto di di vano o cingevano altresì le teste dei con
rigere il suo succhiello versò il punto vitati. se -
- ,
ed a quella profondità che sono necessa .Nel Dizionario francese delle Origini
rii perchè l'uovo si trovi deposto in si asserisce che i più bei fiori, ad ecce
quell' organo che può dargli nutrimento, zione dei garofani, vengono tutti dal Le
e quella destrezza di istinto per la quale vante, e si cita il Beckmann, il quale
quando depone le sue uova nell'ovario, dice che il gusto dei fiori passò dalla
durante la fioritura può riconoscere sen Persia in Costantinopoli; e di là venne
za ingannarsi il luogo preciso dove tro in Europa nel X secolo, benchè l'arte
vasi l'ovulo. È questo il fenomeno che degli Europei abbia variati ed abbelliti i
ci presenta l'icneumone nigricornis, il diversi generi dei fiori. Certamente non
quale pone le sue uova nell'ovario del fa più d'uopo di andare a Costantino
melo appio, durante la fioritura. Que poli per vedere quanto vi ha di più bel
sto ovario, benchè sia allora assai picco lo e di più pregiato in fatto di anemoni,
lo, pure contiene dieci ovuli e la giova di tuberose, di narcisi, di giacinti ec.,
ne larva trovasi sempre collocata in uno giacchè i giardini dei nostri curiosi dilet
di questi. - - tanti offrono di che accontentare i gusti
- Varie specie di funghi parasiti che più difficili; egli è tuttavia ai giardinieri
sviluppansi sopra vegetali viventi ed in Olandesi che andiamo debitori dell'ar
perfetta salute gli spossano abbastanza te di rendere doppii i fiori semplici,
per impedire loro di fiorire. Tale si è di accrescere il numero de loro petali, .
l'effetto che produce fra gli altri la puc di variare e di spargere di macchie di
cinia dei rosai, l'uredo dei cheiranthus, diversi colori i garofani, i tulipani, ec.,
della fava, dei fagiuoli, ec. Sui vegetali di far cangiare ad altri fiori il loro colore
legnosi si devono levare tutti gli indizi naturale o primitivo, e di produrre in
di questi funghi e per le piante annue questo genere molti singolari fenomeni.
conviene far loro succedere sullo stesso La chimica si è pure messa in posses
suolo la coltivazione di specie diverse. Il so da lungo tempo di trarre dai fiori
carbone che tante stragi cagiona nei ce essenze ed acque odorose, di cui la
reali sembra attaccare dietro a quanto os medicina, la toeletta e la cucina fanno
servò Adolfo Brongniart il piccolo pedi uso continuo. Parlando dei fiori me
culo stesso che sostiene gli organi florali. desimi, il Dulard nelle Meraviglie della
Il carbone del formentone (uredo mai Vatura dice che quand'essi più non esi
dis) attacca talvolta i fiori maschi ove stono, la distillazione per mezzo del lim
º
FioRusra - FioRisTA 45
bicco li rende ancora presenti al sottile misti di color rosso e di violetto, che
odorato e ci fa respirare i profumi del annunziavano il turbamento del suo
gelsomino, dell'arancio, del giglio, della cuore. Se dopo la vittoria però la donna
rosa e del timo. I petali, dic'egli, chiusi che occupava i suoi pensieri decidevasi
in una prigione di rame o di bronzo, e a porre un termine a suoi tormenti,
lentamente consumati da un fuoco con compariva il dì seguente col color verde
tinuo, esalano i vapori, ed i loro spiriti della spinalba, unito con nastri color di
usciti da quella ardente prigione forma carne, che significavano la speranza in
no un liquore sottile, che a goccia a goc amore. - a
presso gli antichi quasi un'arte apposita. I fiori, le piante e gli alberi stesi non
L'imaginazione, sempre occupata dei erano meno eloquenti in quel linguaggio
mezzi di collegare il morale col fisico, ha simbolico; e la composizione di un maz
dato alla maggior parte de' fiori un at zetto di fiori, lungi dal riguardarsi come
tributo particolare, che loro serve di em cosa indifferente, richiedeva all'incon
blema; di là si trasse quello che alcuni tro molta intelligenza e molto studio.
dissero simbolo dei fiori. Antico era que Ciascun fiore aveva un emblema parti
sto studio in Italia, e sino dal secolo XVI colare. Un cavaliere che partiva per una
Fulvio Morato, mantovano, della famiglia lontana spedizione, aveva il cappello
della celebre Olimpia, pubblicato aveva contornato di grandi viole di Mahon e
un trattato, barbaramente intitolato: Dei di fiori di ciliegio; con questi sembrava
colori e dei mazzolli, cioè del linguaggio egli dire alla sua bella: sovvenitevi di
che tenevasi per mezzo dei colori, e me. Scrivono alcuni che il myosotis scor
delle composizioni o degli assortimenti pioides di Linneo valeva presso alcune
de mazzetti di fiori. Formossi in quel mazioni la stessa frase.
modo un linguaggio emblematico con i co Se un cavaliere fatto aveva scelta di
lori e con i fiori, che già conosciuto era un'amica, e lei aveva chiesto l'onore di
nei tempi dell'antica cavalleria. Forse, servirla, quella giovine beltà reputata
secondo alcuni, portato si era quel costu era connivente se si mostrava ornata
me e quel linguaggio dall'Oriente con la di una corona di margherite bianche, il
prima Crociata. Si osserva, di fatti nelle che però significava che vi riflettereb
giostre e ne tornei una ingegnosa diver be. Se voleva realmente render feli
sità nelle insegne e nei colori, che sino da ce l'amante cignevasi la fronte di una
quel tempo distinguevano gli scudi. Un corona di rose bianche, le quali sembra
amante disperato presentavasi nella lizza vano dirgli: vi amo; se all'opposto i
col gonfalone o il vessillo, e la ciarpa suoi voti erano rigettati, si intesseva una
44 FaoRIstA . FioBista
corona di denti di lione, i quali indica ditezza; la violetta del pensiero significa
vano che il cuore della bella era già dato ricordanza espressiva, la primula o la
ad altri, che il pretendente non doveva primavera crudeltà o speranza, il reseda
conservare alcuna speranza, e che spen la dolcezza o il godimento, la rosa la
deva male il suo tempo. freschezza e la tenerezza, ma se è gial
Le foglie d'albero annunziavano una la la vergogna; finalmente la sensitiva
felicità assicurata, il ghiaggiuolo annun la stima e la sensibilità, il tulipano l'o
ziava la nobiltà è la purità delle azioni nestà, la tuberosa l'indifferenza, e la vio
e della condotta; i piccoli ramoscelli di la mammola il pudore e la modestia.
tasso indicavano attenzione alla casa o Abbiamo qui riportate queste indica
alla famiglia, e un mazzetto di basilicò zioni, poichè per quanto altrui sembrar
dava ad intendere, che la signora era possono frivole, pure tali non sono di fatto
adirata ed anche in rotta coll'amante. pel fiorista cui giova nulla ignorare di
Così serive il de Roquefort nel suo quanto si riferisce alla elegante industria
Stato della poesia francese nel XII e che esercita, alle mode di essa ed ai suoi
XIII secolo. I moderni poeti francesi si capricci medesimi. . .
sono a gara impossessati di quel linguag Il costo di una pianta tuttavia molto
gio, e Mollevaut nel suo poema su i cara può talvolta venire compensata dal
Fiori ha spiegato il valore simbolico solo spoglio dei suoi fiori o dal noleggiar
di molti di quei bellissimi doni di Flora. la per due o tre notti. 'Avvi eziandio un
Si è persino formato in Francia un qua mezzo tanto facile quanto ingegnoso di
dro emblematico di fiori a guisa di un impiegare in queste feste brillanti. al
Dizionario di quel linguaggio, che il Mol cuni arbusti notabili soltanto per la lo
levaut crede dover durare più a lungo ro verdura, attaccando sui loro rami
di alcune delle lingue antiche e moder fiori tolti da altre specie che staccansi
ne. Accenneremo soltanto che in quel sul lore fondo monotono e col vivace
Dizionario l'amaranto significa indiffe splendore del lume di candela, quando
renza, l'anemone candore, il gelsomino i gruppi sieno bene disposti, producono
.
di notte la timidezza, il fior di pesco la una vera illusione.
compiacenza, il geranio rosato la lan > Le altre particolarità che all'industria
guidezza, il geranio limoncino il ca del fiorista si riferiscono si troveranno
priccio, la ghirlanda de' fiori una ca agli articoli GIARDINIERE, stanzoNE, stura
tena d'amore, l'eliotropio la voluttà, ed altri; ricorderemo qui, soltanto il
l'ortensia l'amore costante, la giunchi grande progresso che fece fare in questi
glia il desiderio ardente, l'edera la tene ultimi tempi alla fabbricazione dei fiori
rezza, il giglio la grandezza, il mugheri artifiziali, la coltivazione delle piante e
no la leggerezza o anche la fatuità, il sotiche, fornendo a quell' arte, una
mirto fiorito l'amore tradito, il narciso quantità di modelli altrettanto ricchi
l'amore piacente, il garofano bianco la quanto nuovi che si poterono a perfe
fedeltà, il rosso carico l'orrore, il roseo 2ione imitare. - -
la sensazione, il giallo lo sdegno, e l'in Se vuolsi avere una idea della impor
diano o il cinese l'adulazione; così il tanza del commercio dei fiori, massime
papavero significa la lentezza, il sospet durante l'inverno che è la stagione dei
to o la sorpresa, e il rosso carico l'or balli e delle feste, e quando per la diffi
goglio, il semplice all'incontro la stor coltà di averli sono più in pregio, ba
FioRisTA FioRista 45
sterà scorrere il quadro seguente che mo In otto giorni, senza calcolare i fiori
stra l'andamento di questo ramo di in vendutisi sui mercati. -
di quello del Dizionario, nè poter quindi I rossi dal porporino fino al roseo,
l'uno senza dell'altro dirsi compiuto, ottengonsi dal brasiletto, dal carminio,
Dei fiori di Francia. Le materie dal cartamo, dal carminio di robbia e
prime di questa fabbricazione sono tela dalla lacca di robbia. - .
battista finissima pei petali, seta tinta in La miglior maniera di usare il brasi
verde per le foglie e strisce di carta di letto è di infonderlo a freddo per alcuni
varii colori pei rami, l'anima dei quali è giorni nell'alcoole. Un poco di sale di
sempre formata di uno o più fili di ferro tartaro, di potassa o di sapone fanno,
ricotti, coperti prima di cotone o di lana volgere questo colore al rosa ; l'ag
- per dare loro la forma conveniente, poi giunta di un poco di allume dà una lac
ravvolti di striscioline di carta, e talvolta ca di un bel rosso chermisino; un acido
di velo tinto convenientemente per me qualunque fa volgere il colore al giallo,
glio imitare gli steli naturali. - la cui tinta è tanto più carica quanto
I petali si tingono a quel modo che maggiore fu la dose dell'acido. .
nel Dizionario si è detto, se non che re Il carminio è migliore in pezzi che in
sta poscia a dar loro quella forma con polvere; stemperato nell'acqua pura dà
cava che hanno naturalmente. Adope un colore roseo che si rende più vivo
rasi a tal fine una pallottola piena di con un poco di sale di tartaro. Quanto
crusca, e più o meno dura, od un pezzo piu la soluzione invecchia, più bello di
di sovero coperto di percale. Vi si pog viene il colore. . . :' ,
gia il petalo, poi con uno stampo riscal . Il cartamo sciogliesi a freddo nell'al
dato della forma conveniente, che ordi coole; il calore e gli alcali lo fanno vol
nariamente è una piccola palla di ferro gere all'arancio; gli acidi ne rendono il
polito fissata ad una spranghetta di fer rosso più vivo e più puro. Ottiensi un
ro, appoggiasi girando sul petalo per colore carminio assai dolce, sciacquando
dargli la forma che si vuole. Quando si l'oggetto tinto col cartamo in un'acqua
teme di alterare i colori può farsi questa alcun poco saponacea. Il carminio di
operazione anche a freddo, ma allora robbia preparasi come il carminio ordi
conviene premere maggiormente. |nario ; adoperasi solitamente per dipin
Del modo di colorire, tagliare e im gere col pennello. ,
prontare le foglie abbiamo a sufficienza La lacca di robbia trattasi alla stessa
parlato nel Dizionario ; osserveremo qui guisa. - ,
però che bene spesso si fa una parte Gli azzurri si ottengono dall'indaco o
delle forme per improntare le foglie, con dall'azzurro di Berlino od anche dalle
pasta di carta fortemente premuta dalla palle di azzurro dette inglesi stemperate
parte metallica che imprime in cavo su nell'acqua. Preparato l'indaco come nel
di essa quello che tiene in rilievo e vi Dizionario si è detto, se gli accresce in
ceversa. Queste forme sono più econo tensità mescendolo ad un terzo di potas
miche e durano eziandio più a lungo sa. Solitamente vi si aggiugne un terzo
- delle altre; imperocchè la pasta della di alco, le. - . . .
carta acquista coll' uso molta durezza. I gialli si ottengono dalla terra merita,
Sulle altre parti dei fiori artifiziali dall' oriana, dalla grana d'Avignone,
- - - -
43 Fionista Fionista
dalla serratola, dal zafferano, dal giallo isonsi tuffare gli oggetti prima in un'in
di cromo e dalla gomma-gotta fusione acquosa di oricello, poscia in un
La terra merita sciogliesi a freddo bagno di azzurro. L' oricello solo dà un
nell'alcoole, e dee conservarsi in bocce un bel colore chermisino, e l'infusione
bene otturate. Se ne modificano le tinte portata ad ebollimento dopo avere stem
bagnando prima i petali che voglionsi perato l'oricello nell'acqua tiepida dà un
colorare in acqua pura, acidulata con grigio di lino violaceo. I colori violetti
cremore di tartaro, o resa alcalina con da adoperarsi col pennello ottengonsi
sale di tartaro. In luogo di bagnare i pe. con miscugli di lacca e di azzurro di
tali anticipatamente in una di queste Berlino; di cobalto e di lacca carmina
acque vi si possono anche sciacquare ta; di carminio e di robbia di Berlino.
-
dopo la tintura. - i colori lilla per la tintura otteugonsi
La oriana sciogliesi pure a freddo nel da una decozione di oricello di Lione; -
l'alcoole od a caldo in acqua che con per la pittura impiegansi miscugli di
tenga un peso uguale al proprio di ce cobalto e di carminio molto indeboliti
neri di feccia. Feltrasi poscia la deco o di lacca e di oltremare.
zione che è di un giallo vivissimo, e che ; Gli utensili adoperati per questa fab
con l'aggiunta della cenere diviene ros bricazione vennero descritti e figurati
sastra. Sciacquando nell'acqua acidulata nel Dizionario. * - , a -
zurro. Il verde è tanto più chiaro quan , Dénevers propose di far uso pei fiori
to più vi domina il giallo, ed in questo artifiziali del papiro, pianta orientale
caso ordinariamente si adoperano la gom ammollendone le foglie col vapore, sco
ma-gotta e l'indaco. Per la pittura im lorandole cogli acidi o con altri mezzi
piegasi il giallo indiano mesciuto all'az ben noti e tingendole a quella stessa gui
zurro di Prussia. sa come i tessuti ed alla stessa maniera
I violetti si ottengono con miscugli di eziandio improntandole e tagliandole.
rosso e di azzurro. Per la tintura pos Hanno il vantaggio di riuscire translucide
- FioRisr A - FioR1sta 49
senza lasciar vedere la incrociatura dei eguale a due volte quello dei bucci; ver
fili e quello altresì, al dir dell'autore, di ranno così tenuti per quattro giorni in
ricevere colori più vivaci e più durevoli, estate e sei nell'inverno e ad ogni volta
Giovanni Francesco Petit di Parigi che cangiansi d'acqua, si spremeranno
imaginò di fare fiori artifiziali trasparen fortemente, per bene sgocciolarli; il
ti col buccio dell'intestino del bue. Sem quinto ed il settimo giorno si porranno
brandoci che questa sostanza eccellente in un'acqua di sola potassa, composta
mente si presti a questo uso crediamo di due libbre di potassa per cento litri
utile di qui riportare la descrizione del d'acqua; questa ultima immersione du
metodo dal Petit suggerito. rerà per quattro giorni in estate, e sei
I pizzicagnoli traggono dal peritoneo nell'inverno. Questi bagni rinnovati sem
dall'intestino cieco del bue una sottile pre tre volte al giorno, hanno per og
pellicola che i Francesi chiamano baudru getto di liberare i bucci di tutte le mate
che e noi carta di buccio e la vendono rie viscose e coloranti, e di sciorre una
ai battiloro. Siccome però non è assai parte della grascia. -
quindi si leva da essi il buccio, usando Pel color nero, si prenderà del nero
l'attenzione di non lacerarlo. Fatta que d'avorio macinato con pochissima polve
sta operazione, si pongono i bucci in re di squame di pesca. -
mazzi a dodici; si compone un' acqua Tutti gli altri colori si otterranno me
di sapone, formata di quattro litri d'ac scolando convenientemente i preceden
qua di potassa a un mezzo grado del ti, e basta conoscere alcun poco i colori
l'areometro, alla quale si aggiungono che presentano i fiori naturali per otte
due once di sapone bianco tagliato in nerli con facilità. -
piccoli pezzi, e si fa bollire il tutto per Allorchè i bucci sono così preparati,
sciogliere bene il sapone. si levano dai telai; si tagliano secondo
Allorchè quest'acqua di sapone sarà le parti dei fiori che far si vogliono con
raffreddata in modo d'essere tiepida, se essi operando coi mezzi ordinarii.
ne farà uso per insaponare i mazzi dei I fiori preparati in tal guisa, non te -
bucci, come si usa fare per la bianche mono menomamente al dire del Petit le
ria; si lasceranno i bucci in quest'ac variazioni dell'atmosfera.
qua, elevati di là si porranno a molle in Fiori di balena. Abbiamo indicato nel
acqua chiara sino a che non sien vi più Dizionario questi fiori, una bella fabbrica
tracce di sapone: si porranno in seguito dei quali erasi istituita dal Bernadiere a
sopra i telai per esporli ad una nuova Parigi, ed abbiamo manifestato “la nostra
fumigazione solforosa, e all'uscire dalla dispiacenza perchè un privilegio esclusi
stufa saranno atti a ricevere il colore che vo impedisse di descrivere i metodi da
si vorrà dar loro. -
lui impiegati. Questo privilegio. è ora
-
linciasi dal farne una pasta che lavorasi - - i Bianco trasparente; biac
con un macinino da colori, versando a - ca d'argento.
poco a poco sulla polvere dell'essenza Gialla. – Giallo appannato; giallo di
di cedro o di lavanda. Quando la maci cromo, giallo minerale, giallo d'I
natura è perfetta, si mesce questa pasta talia, giallo di Napoli, orpimento.
con cera fusa anticipatamente, rapida s Giallo arancio; ci omato di
mente agitando fino al momento in cui piombo. i -
- -
-
-
destrezza. Consiste nel fissare contro
La buglossa in pezzi infusa a caldo un orlo rialzato fisso sopra un'assicella
nella cera le dà un color rosso traspa la lastra di cera da cui vogliono ottener
ente; la radice di eurouma in polvere si queste lanninette; poscia prendendo
infusa alla stessa guisa dà un giallo tra un coltello a due manichi bene affila
sparente. - to, applicasi il taglio della lama ad uno
Ben si vede che era impossibile di dei capi della lastra di cera e traendo a
qui fissare le dosi dei colori, la cui più se rapidamente il coltello levasi un cop
o meno grande quantità facendo variare pone lucido da un lato e vellutato dal
le tinte dà il modo di imitare tutte quel l' altro. Egli è evidente occorrere gran
º
54 FionisTA Fionista
de abitudine e molta destrezza per non bagno un po'caldo, invece di una costola
fare le laninette più grosse da un capo si fa una depressione ed in tal guisa sce:
che dall'altro e specialmente per ottenere masi la grandezza delle lastre che pos
laminette tutte di eguale grossezza. sono in appresso ottenersi. Quando il
Un metodo però più sicuro del prece cilindretto ha acquistata la conveniente
dente e col quale si possono ottenere fos grossezza, se lo fa girare col suo asse al
glie di quella grossezza che si desidera cun poco fuori del bagno per dar tempo
venne immaginato da Collas meccanico di alla cera di rappigliarsi perfettamente ed
Parigi. L'apparato che vi si impiega impedire quei cangiamenti di forma che
componesi di un piccolo asse di ferro il suo stato molle altrimenti ſcagionereb
che può farsi girare con un manubrio, e be; staccasi poscia il cilindretto dall'as
sul quale si pongono successivamente se di ferro e se lo infila sopra una
dei cilindretti di legno di 15 a 18 linee bacchetta per dare alla cera il tempo di
(55 a 4o”) di diametro e di lun indurirsi convenientemente. In estate
ghezza presso che uguale. Una lama di principalmente solo in capo ad alcune
acciaio in forma di ferro da pialla è fis ore la cera acquista la consistenza con
sata in una scanalatura in guisa da po veniente; questa operazione dee ripe
terla avvicinare od allontanare più o tersi necessaria hehte per ciascuna tinta
meno al cilindro di legno posto sull'as o produzione di tinta onde si ha di bi
se mediante una vite. Preparatosi questo sogno, ma non per questo occorre ave
congegno si opera nel modo seguente, re un gran numero di cilindretti, giacchè
Levasi l'asse e vi si fissa sopra uno dei lo stesso può successivamente servire
cilindretti di legno, quindi poggiasi que per molti colori dopo aversi ridotta in
slo sopra la cera liquida non molto cal laminette ciascuna volta la cera 6nde e
da, e facendo girare lentamente l'asse rasi in pria caricato. - - - - - - -
fra le dita il cilindretto caricasi ad ogni Per istaccare queste laminette dal ci
giro di un nuovo strato di cera avendo lindretto riponesi questo su l'asse, di
già avuto il tempo di rappigliarsi quella ferro che mettesi sui suoi guancialetti;
che è di sopra del bagno prima che tuf. poi si fa avanzare colla vite il taglio della
farvisi nuovamente. Questo bagno di lama contro il cilindretto ed allorchè
“:era dee avere la conveniente tempera quella è entrata ad un certa profondità
tura: se è troppo caldo gli strati rappi nella cera, girasi il manubrio nella dire
gliatisi sul cilindretto fondonsi di bel zione conveniente e staccasi dal cilin
nuovo ripassando nel bagno; se è trop dretto un bel coppone che riesce lucido
po freddo il cilindretto leva la cera a e pulito da una parte e vellutato dall'al
grumi, oppure questa si unisce a strati tra. La velocità con la quale deesi girare
più grossi in un punto del cilindro che il cilindretto non è indifferente; con mol
negli altri. La velocità di rotazione del ta velocità ottiensi un coppone più sot
cilindretto esser dee regolare, imperoc tile, ma anche più lungo; con meno ve
chè se si sospende di girare un momen locità se ne ha uno più grosso e più cor
to la parte immersa nel bagno un po' to e questa differenza sussiste benchè la
tieddo riceve troppa cera e si forma una profondità cui entra la lama della cera
grossa costola che distrugge la forma ci sia sempre la stessa. I limiti di questo
lindrica la quale giova di conservare ; articolo non ci permettono di dare la
º l'esta fermata invece si fa con un spiegazione teorica di un fenomeno di
Fiorista Fionista 55
cui ci basterà aver notato l'esistenza. Da petali esige molta destrezza ed abilità, oc
questo tutto però chiaramente risulta la correndo bene spesso di levare l'eccesso
conseguenza che la velocità di rotazione di cera che si accumula in uno stesso
deve essere più regolare che sia possi punto per la sovrapposizione di molti
bile, poichè altrimenti si avrebbero lami petali conservando a questi in pari tem
mette più grosse in alcuni punti che ne po la loro aderenza. Le foglie verdi as
gli altri. , s soggettansi ad un'altra preparazione che
Quand'anche il cilindretto di cera ot vi imprime quelle costole o nervature
tenuto coi metodi addietro indicati non che nelle foglie naturali si osservano. Si
fosse perfettamente cilindrico potrebbe hanno a tal fine picole forme di gesso
nondimeno dar delle laminette, con la so ottenutesi sopra foglie naturali e che ten
la differenza che le prime non riuscireb gono in cavo i rilievi delle nervature,
bero regolari e che, non si avrebbero Bagnansi queste forme perchè la cera
tali se non che allora quando levando non vi aderisca, poi vi si applica una la
successivamente le parti saglienti si fosse minetta di essa dal lato vellutato o da
regolata la forma cilindrica. Potrebbersi quello lucido secondo la foglia che si vuol
anche ottenere lastre macchiate ponen imitare e si comprime col pollice quanto
do di tratto in tratto con una spatola al occorre perchè la cera riceva l'impronta
cune gocce di cera di un altro colore dello stampo. Levata da queste la foglia
sul cilindretto a misura che si carica se ne taglia il contorno con forbici ba
della cera che dee fare il fondo della la gnate e se la attacca con un piccolo stelo
minetta, beninteso che queste gocce non metallico guernito di cera al ramo sul
dovrebbero essere rotonde, ma formare quale dee collocarsi. I bottoni, i pistilli e
macchie irregolari sul cilindretto. Se si gli stami si fanno con cera foggiata fra
dia l'avvertenza di porre di queste goc le dita e cui si finisce di dare la forma
ce ad ogni strato di cera onde ricopresi conveniente con piccole palettine di le
il cilindretto nel bagno si otterranno la gno o di avorio. -
stre macchiate di assai bella apparenza. Non sarà inutile l'indicare i mezzi di
Un metodo più semplice assai di quel ottenere gli stampi di gesso onde abbia
li fin qui dal Boquillon suggeriti e che mo parlato, bastando a tal fine prendere
di leggeri potrebbe ridursi a grande re una foglia naturale della pianta che si
golarità sarebbe, a nostro parere, quello vuol imitare ugnerla leggermente, ma u
che si adopera per ridurre in istrisce niformemente, con olio di oliva e pog
sottili la cera che vuolsi imbianchire, fa giarla sopra una superficie piana quale,
cendola cadere fusa sopra un cilindro per esempio, quella di una lastra di mar
bagnato e che gira immerso in parte mo. Allora se la circonda con un orlo di
nell'acqua fredda (V. ceRA). - ,cera che non la tocchi, poscia gettansi in
Queste laminette ottenute nell'una o un piccolo vaso con due o tre cucchiaiate
nell'altra delle suaccennate maniere, di di acqua alcune prese di gesso in polvere
color semplice o macchiate che sieno, si molto ſina, che agitasi ben bene sino a
adoperano come segue. Quelle destinate che il liquido abbia la consistenza d'una
pei petali tagliansi con pinzette bagnate poltiglia non troppo densa; se lo versa
e si attaccano sugli steli premendole con allora sopra la lastra e vi si lascia sino
le dita o con una specie di stecca di a che siasi ben indurito. Le vasi poscia,
bossolo o di avorio. L'attaccare questi e se ne stacca la foglia, che lascia sul
5r, Fion it a - FisAR Movic a
gesso una impronta pefetta di tutte le sue FIORITE. Quarzo ialino, concrezio
nervature. Volendo conservare a lungo mato, fragilissimo, somigliante in qualche
questa specie di forme giova impregnarle aspetto alle calcedonie, che trovasi in
a caldo di olio reso essiccativo col litarr mezzo ai terreni vulcanici, detto fiorite
girio, la quale preparazione dà loro molta da Thompson, amiatite da Santi, io lite
solidità ed impedisce che si fendano pel da IIirvan, - a -
fondamentali sono adattate al fondo infe Due casse sovrapposte l'una sull'al
riore del mantice e i fori ad esse corri tra, e che possono ridursi a qualsiasi for
spondenti sono tenuti chiusi con chiavi ma e volume comprendono separata
simili a quelle degli stromenti da fiato, e mente, la prima lo stromento propria
che apronsi quando si vuole colla stessa mente detto con la tastiera ed il mecca
mano che fa muovere il mantice. Queste nismo che fa comunicare questa con le
ed altre variazioni però sono di poco valvule; la seconda il serbatoio pneuma
momento e ben facili ed imaginarsi e tico o magazzino d'aria, nonchè un man
comprendersi. Per suonare questo stro tice destinato a somministrare quel vo
mento infilasi il pollice della mano de lume di essa che per l'effetto dello stru
stra in un anello di cuoio che è fissato mento è necessario. Quest'aria passa dal
dietro il risalto mn e prendendo il fondo serbatoio alla cassa armonica, mediante
inferiore del mantice colla mano sinistra un canale guernito di uno sportello che
si eseguiscono le note che si vuole apren apresi facilmente, ma che lasciando pas
do e spiegando a tempo questo mantice sare quest'aria ne scema però il sover
e premendo colle dita libere della mano chio impulso. Nella cassa armonica sono
destra or l'uno or l'altro dei tasti. Il basso disposte varie piastre con linguette me
prezzo cui vendonsi queste fisarmoniche talliche simili a quelle addietro descritte,
6o FisARMoNicA Fis, Rmonica
il cui punto di attacco e le cui dimensio re la quale con la calcola i o col bottone
mi sono parimente calcolate secondo le k ottiensi il piano; o calcola che fa agire
regole dell'acustica, essendo questa la il mantice di p sostegno ed ultimo fon
parte tecnica della costruzione dello do cui sono adattate le calcole; q parte
strumento. Queste linguette hanno a suc superiore dello strumento; rtasto; t
cedersi in guisa da presentare una scala (fig. 2 e 5) piastra di rame o di zinco
armonica di tuoni e semituoni con l'or cui sono fissate le linguette di ottone o
dine corrispondente a quello della ta di argentana, mediante due viti. Queste
stiera del piano-forte, continuando que piastre sono al disotto della tavola armo
sta scala per più o meno ottave, secon mica la quale tiene intagli proporzionati
de la estensione che dar vogliasi allo alla grandezza della linguetta per pro
strumento. L'aria introdotta nella cassa durre il tuono voluto quando apresi lo
armonica non può uscire che per piccoli sfiatatoio toccando il tasto corrisponden
ſori o sfiatatoi stabiliti sotto alle fenditu te; u (fig. 4 e 5) molla posta sotto la
re di queste linguette e tenuti chiusi da tastiera che fa rialzare i tasti e chiudere
una specie di chiavi o valvule, le quali per conseguenza gli sfiatatoi; v (fig. 5)
si aprono soltanto allorchè premonsi con tre girelle intagliate nel primo fondo in
le dita i tasti esterni. Così secondo che termo sotto alle quali è adattato a questo
si preme l'uno o l'altro di questi l'aria fondo stesso un otre di cuoio schiacciato
passa per l'una o per l'altra delle fendi che serve a regolare la forza del soffio ;
ture e fa risuonare l'una o l'altra delle a guernitura di pelle fissata sul tasto per
linguette, ottenendosi così lo stesso eſſetto otturare i fori della tavola d'armonia.
che sulla tastiera dell'organo e del pia Gli strumenti di una o due ottave
mo-forte. pongonsi in casse quadrilunghe da po
La fig. 5 della Tav. VII mostra una tersi poggiare sopra qualsiasi tavola, e si
sezione verticale e longitudinale di que produce il movimento del mantice con un
sto strumento; la fig. 4 una sezione tra manubrio che opera alla sinistra della
sversale; e la fig. 5 ne mostra la pianta. cassetta. L'effetto del piano si ottiene
a (fig. 3 e 5) è la tastiera di avorio con mediante il bottone k (fig. 5). Gli stro
semituoni di ebano che comincia da sol menti di tre o più ottave avranno la stes
e termina col terzo la. Questo stesso sa forma in dimensioni proporzionate, ma
strumento può farsi da una ottava fino poggeranno su 5 o 4 piedi ed avranno
a 7. b (fig. 3 e 4) tavola d'armonia; c le calcole adattate al disotto servendo
porta vento; d mantice che pel canale e una di esse al movimento del mantice.
somministra l'aria al porta-vento c; f I perfezionamenti fatti nella fisarmo
(fig. 4) peso di piombo fissato sul manti nica da Glucker e Schott vedonsi rap
ce d per farlo agire regolarmente; g(fig. presentati in sezione longitudinale e ver
3 e 4) fondo interno di legno; h secon ticale nella fig. 6 e 7 e consistono:
do fondo interno; i (fig 5) calcola pel 1.° In 5 file di piastre a, b, c, munite
piano; k bottone che fa lo stesso effetto delle loro linguette simili a quelle del
della calcola i 3 l uncini di ferro o di l'unica fila rappresentata in tdella fig.
ottone i quali mediante intaccature fis 5; mediante le quali, facendo che 5 in
sano il portavento sul fondo interno g cavi vengano aperti o chiusi da un solo
dello strumento; m n due leve guernite tasto si avrà un tuono doppio ed il ter
d'una valvula ad una cima facendo agi zo formerà l'ottava : questo cangiamento
FisARMonica FisETERA 6
si ottiene mediante una calcola od un rebbe all'unisono con questa sesta ottava
registro simile a quelli dell'organo. medesima. Con una calcola conveniente
2.º In due tastiere de (fig. 6) collo mente disposta si potrebbe facilmente
cate l'una sopra dell'altra le linguette regolare la pressione del peso o di una
della superiore delle quali, analoga a molla al di sopra del mantice e la forza
quella che negli organi dicesi positiva, del soffio.
riceveranno l'aria da un secondo porta Il suono della fisarmonica molto so
vento situato sopra del primo, e questa miglia negli acuti a quello del violino e
seconda fila di linguette produrrà ugual negli altri tuoni a quello dell'oboè : è
mente l'ottava molto più dolce di quella notabile specialmente per la sua purezza,
della tastiera inferiore, e il cui suono ed abilmente maneggiato può dare bellis
potrà essere rinforzato, adoperandosi due simi risultamenti. -
sotto ai tasti sul dinanzi del mantice il a rete che mettevano i Romani alla bocca
quale ricevendo il moto nell'atto che si dei buoi mentre aravano.
suona fa muovere il mantice. Nel caso - (RUBBI.)
però che la resistenza di esso rendesse Fiscella. Quel vaso di vinchi in cui
più difficile il suonare un registro po i romani spremevano il formaggio.
trebbe sopprimere l'azione di questo (RUBBI.)
meccanismo. Pegli istrumenti di 2 a 6 FISCHIERELLA o FISTIERELLA.
ottave questo cilindro venendo mosso Uccellagione con la civetta e col fischio
nel modo solito farà agire su perni ec (V. chioccolo).
centrici gtanti mantici aspiranti quan (ALBERTI.)
te saranno le ottave dello strumento a FISCHIETTO. Nella marina si dà
fine di produrre tutte le qualità possibili questo nome ad una particolare specie
di soffio, il che con un solo mantice non di zuffolo che rende un suono acutissi
si è ancora potuto ottenere. Tutti que mo e serve per dare o diffondere rapi
sti mantici aspiranti ne alimentano un damente gli ordini, i quali rilevansi dai
solo che dà poi l'aria al portavento. La diversi intervalli e modulazioni del suono.
fig. 7 mostra la pianta di uno dei regi - (STRATico.)
stri o colcole rappresentati in a, b, c FISCHIONE e FISTIONE. Nome
della fig. 6. che si dà in Toscana a diverse specie di
Per dare a questo strumento un suo anitre anche selvatiche (V. ANITRA).
no più forte e ripieno, ogni piastra po - (ALBERTI.)
-
tefice apprenderà dalla fisica di qual nu Più si avanza nello studio della scien
mero sorprendente d'interstizi, detti za della natura, più grande è il numero
pori, sieno forniti anche i corpi più com delle applicazioni utili alle arti ed ai me
patti, i quali all'occhio, non educato a stieri: i metodi per aumentare l'elasti
questa scienza, appariscono i più piani cità, la malleabilità e la duttilità nei
ed i più levigati. Egli vedrà in qual mo metalli col mezzo delle leghe, della tem
do da questa proprietà te arti abbiano pera, del ricuocere e dell'incrudire, e
FisicA Fisica 63
nelle sostanze filamentose con la cardatu nelle loro applicazioni ritraggono grandi
ra, con la pettinatura ed in generale con aiuti dalle leggi del moto riflesso e ri
lo smuovere le parti ; i metodi per mi fratto, che si apprendono dalla fisica. La
surare col dinamometro e con altri con teorica delle forze centrali darà loro ra
gegni le forze animali, di elasticità, d'e gione di parecchi movimenti che avven
spansibilità, di percossa e di molti altri gono in natura e del modo con cui nel
agenti che s'impiegano nella meccanica; le manifatture si costruiscono molti ap
la maniera di valutare il diverso grado parecchi. Il moto del pendulo nelle
sue oscillazioni è una conseguenza delle
di fusibilità delle leghe, dei vetri e dei
cristalli, delle mescolanze terrose, degli leggi delle forze centrali, e l'artefice, che
smalti e di molti altri composti; sono consacra le sue fatiche ed il suo sapere
tutte cognizioni che somministrano agli alla costruzione degli orologi e dei cro
artefici altrettanti mezzi per perfezionare nometri d'ogni specie, acquisterà con lo
i loro lavori e dar una maggiore latitu studio delle medesime un complesso di
dine alle loro professioni. Le arti ed i cognizioni indispensabili per raggiunge
mestieri d'altronde si accostano tanto re la maggior perfezione in questi im
più alla perfezione, quanto più nelle lo portanti e delicati lavori dell'industria.
ro applicazioni seguono le leggi stabilite Nelle officine e nelle manifatture si
da questa scienza, e quanto più ricevo adoperano delle misure che spesso ven
no sviluppo dai principi e dalle dottrine gono alterate dagli agenti fisici: inte
della medesima. Parimente gli artisti, i ressa quindi l'apprendere dalla fisica
manifattori ed ogni classe d'operai in la maniera di correggerle e di verifi
contrano spesso dei nuovi fenomeni e carle. Questa scienza in fatti fa cono
delle nuove difficoltà nell'esecuzione dei scere come siasi ricavato e stabilito su
lavori e dei metodi dell'industria, che oggetti fissi il metro o la misura univer
non saprebbero spiegare nè vincere sen sale per le dimensioni lineari, e come da
za il sussidio della fisica. -
essa siensi dedotte tutte le altre specie
Le verità che questa scienza insegna di misure e le rispettive loro divisioni,
sulla comunicazione del moto, sull'iner e le unità di peso e delle monete, con le
zia e sulle forze centrali, servono a dare quali si misura la quantità di materia ed
la spiegazione di molti fenomeni ed ef il valore delle cose. Nel prendere co
fetti che contribuiscono non poco al per gnizione dell'origine e della base delle
fezionamento delle arti, e fanno cono misure metriche, a cui si ragguagliano
scere il modo di accumulare la velocità tutte quelle delle città e delle nazioni
coi volanti o conservatori, e di mode d'Europa, i capi delle case d'industria
rarla coi regolatori, che sono ordigni e gli artefici sentiranno il vantaggio del
sparsi nelle officine dell'industria e fino l'uniformità di misure, pesi e monete, e
in quelle de' più bassi mestieri. Con della facilità che porta la divisione deci
esperienze dirette da quelle verità si male. Egli è con queste cognizioni e col
ottennero sulla percussione una serie di sussidio della geometria che si metteran
risultamenti molto apprezzabili, poichè no in grado di poter confrontare da sè
hanno per oggetto la disposizione e l'ef la grandezza ed il valore dei prodotti
fetto de pesanti battipali mossi dalla mano dell'industria delle diverse nazioni, e di
dell'uomo, oppure dall'azione delle cor trarne delle conseguenze utili per le lo
renti e del vapore. Gli artefici inoltre ro operazioni ulteriori. -
-
64 FisicA Fisica
Entriamo nelle abitazioni del cittadino to. Nell'esecuzione di tutti questi per
ed esaminiamo gli utensili ed i metodi fezionamenti e nella costruzione di quei
che si adoperano nell'economia domesti nuovi apparati, l'artefice vede tosto
ca, e troveremo molti perfezionamenti quali vantaggi può ricavare dalla cogni
e nuovi apparecchi portativi dalla scien zione delle leggi e delle dottrine della
za della natura. I soffietti e i letti, su fisica, anche per fare nuovi progressi
cui riposiamo per ridonare al corpo il nella sua professione.
perduto vigore; i pirofori, gli accendi La lanterna di sicurezza che ora sal
fuoco pneumatico, elettrico ed a platino va tante persone, vittime una volta d'ac
spugnoso; i cammini, i fornelli, e gli censioni istantanee del gaz che si svilup
scaldatori ad acqua; molti vasi per pre pa nelle miniere di carbon fossile e nei
parare gli alimenti e le bevande neces fenili ; alcuni metodi che interessano
sarie al sostentamento dell'uomo, come l'igiene pubblica, come l'arte di venti
i digestori e le pentole papiniane, le lare gli ospitali, i teatri, le prigioni e
macchine per fare il caffè e parecchi al tutti i luoghi dove rinchiuse convivono
tri utensili di tale specie, furono fatti a molte persone; quella di riscaldare le
seconda delle leggi della fisica, con for abitazioni, ed altre simili; i metodi per
me e con disposizioni migliori, o rim rendere incombustibili i legni, i tessuti di
piazzati da nuovi attrezzi più adatti allo lino e di altre sostanze, e per preserva
scopo cui devono servire. Quante appli re dalle rovine del fuoco i teatri ed al
cazioni poi non hanno ritrovato negli tri edifizi; i mezzi più efficaci per sal
usi della donestica economia e delle ar vare cose preziose e persone e per estin
ti, le dottrine fisiche sul calorico ! Le guere le fiamme divoratrici negli incen
stufe i fornelli, i focolari per le cucine. dii devastatori, che pur talvolta mettono
a norma delle leggi del calorico stabili la desolazione nelle famiglie, là dove quei
te dalla scienza, costruironsi in modo non sieno introdotti: tutti sono benefizii
più atto per ottenere lo stesso effetto portati alla società dalla fisica.
con grande risparmio di combustibile. Se progrediamo in questa enumerazio
Le abitazioni stesse vennero. meglio ri ne, resteremo sempre più meravigliati
parate dai rigori del freddo e dagli effet delle invenzioni e delle scoperte utili
ti del caldo. I vantaggi che portarono che presenta la fisica. Sono appunto il
alle arti le filature, gli stanzoni, le cucine prodotto dei lavori e delle indagini di
a vapore e tutte le altre applicazioni questa scienza, quei globi che innalzano
di questa specie, furono conseguenza l'uomo come in trionfo al di sopra delle
delle indagini sublimi fatte dalla fisica nubi; e quelle campane urinatorie, cui
sul calorico latente. In quei paesi dove egli si affida per andare ad esplorar le
scarseggia l'olio, la scoperta della ter caverne del mare, e quelle trombe sten
molampada diede l'illuminazione a gaz, toree e que telegrafi, per mezzo dei
che si distingue per l'economia e pel quali comunica i pensieri con una celeri
brillante effetto che produce. La costru tà quasi pari a quella del lampo; e quel
zione delle lumiere, deli fanali, delle vigorosissimo agente che mette in moto
lampade, delle lanterne e di altri mez la più utile di tutte le macchine, la tromba
zi d'illuminazione ricevette dall'ottica a vapore; e quel metodo per preservare
molti perfezionamenti che ne aumenta dall'azione galvanica le fodere di rame
romo, senza maggiore dispendio, l'effet. di quei superbi edifizi dell'architettura
Fisica - Fisic A 65
navale, che sfidano il furore delle tem- compressione e di rarefazione, l'imbu
peste e portano numerose armate a lidito e l'annaffiatoio magico, il tantalo e
lontanissimi; e quella bussola che dirige lo scafandro; ed inoltre la tromba pe
il nocchiero in mezzo alla vastità ed alla gl'incendii, il ventilatore idraulico di
solitudine dell'oceano; e quei nobili Castelli e quello a rotazione continua,
fari che innalzano il capo contro l'ora l'ariete idraulico di Montgolfier, la co
gano e guidano il pilota in mezzo ai sco-clea d'Archimede, le leve, i torchii idrau
gli ed ai pericoli delle onde; e quelle lici o strettoi ad acqua ed altri con
spranghe acuminate che difendono i gegni di tal sorta; come pure la migliore
magazzini, le abitazioni, i templi ed i costruzione dei gassometri, dei soffietti
teatri dalla più terribile delle meteore, pesi
asfitici, dei ventilatori, dei man
la folgore. tici, dei cannelli avvivatori e di simili
La costruzione e gli usi d'un gran nu apparati
che servono o a mettere in
mero di strumenti e di apparecchi im movimento dei fluidi aeriformi, o a ren
portanti o curiosi a conoscersi, rendono dere più energica la combustione, o ad
lo studio della fisica altrettanto utile che attivare la respirazione sospesa nel
dilettevole. I termometri, i termometro l' uomo o a rinnovare nelle stanze e mc
grafi, i termoscopi ed i pirometri con gli ambienti l'aria viziata: tutte sono
cui si misura la temperatura degli am cognizioni che si apprendono dalla fi
bienti e dei corpi, e si esplora il grado sica, e riescono di un grande aiuto per
di calore delle fucine, delle fornaci e dei quelli che si danno ai lavori della tec
fornelli a profitto d'un gran numero di nologia. L'ottica, uno dei rami prin
arti; gli eudiometri, gl'igrometri ed i cipali della fisica, offre alla società una
barometri destinati a conoscere lo stato numerosa serie di utili apparecchi, dei
di purezza, il grado di umidità e la pres quali non si può ottenere una costruzio
sione del fluido che respiriamo ed in cui ne perfetta, senza avere attinto alla
viviamo, e che ha tanta influenza nei fe scienza i principii e le leggi che segue il
nomeni della natura e nei metodi delle fluido luminoso. Egli è ad essa cui sia
arti; gli areometri, i pesaliquori, le bi mo debitori dell'invenzione dei fotome
lance e le stadere con cui si determina tri, che servono a misurare l' intensita
il peso e la specifica gravità dei corpi so della luce, e quindi a giudicare del gra
lidi, liquidi ed aeriformi, si stabilisce il do di bontà dei riverberi, delle lenti e
loro grado di qualità e si scoprono le al di tutti i mezzi che s'impiegano nell'arti
terazioni inventate dalla cupidigia a dan per aumentare l'effetto dell'illuminazio
mo della società e del commercio; i pen ne. Gli specchii ustori, già celebri per
duli e gli orologi a compensazione che le sperienze d'Archimede, e le lenti usto
servono a misurare con un nuovo grado rie, per quelle degli accademici del Ci
di precisione il tempo, e sfidano nei loro mento, sono strumenti che l'arte, gui
movimenti il corso regolare degli astri : data dalla scienza, ha portato ad una
tutti sono strumenti della maggior im grande perfezione, e che servirono alla
portanza per le arti. La spiegazione de fusione di sostanze che avevano mai
gli effetti delle trombe e di molte altre sempre resistito alla potenza del calori
macchine idrauliche, come la siringa, il co. Gli occhiali, i telescopi, i cannoc
sifone, il ladro, la lucerna, il sifo chiali ed i microscopi d'ogni sorta, che
ne, la fontana intermittente e quelle di prestano tanti servigi alle scienze ed
Suppl. Di.Tecn. T. I X. 9
66 FisicA Fisica
alle arti, hanno ricevuto dall'ottica dei celli, e di misurare con questo strumen
miglioramenti importanti nella disposi to le altezze e seguire l'andamento delle
zione delle lenti, e nella forma e co meteore; le regole per fare le osserva
struzione delle medesime secondo le dot zioni col telescopio e col microscopio
trine dell'acromatismo. La lanterna ma per contemplare le meraviglie d'un nuo
gica, che serve di diletto al fanciullo e vo mondo popolato da un numero va-.
di trattenimento al volgo, è stata perfe riato ed immenso di esseri e di corpi; i
zionata dalla scienza della luce, la quale fenomeni della doppia, e semplice ri
poscia ne ha ricavato due strumenti uti frazione, della polarità della luce, dei
li, il microscopio solare ed il megasco colori prismatici, della visione e delle
pio; e l'ha modificata per produrre i illusioni ottiche; la dottrina del suono e
fenomeni bizzarri della fantasmagoria. della sonorità dell'aria, delle corde tese,
Ai trovati della fisica spettano pure gli delle verghe e delle piastre elastiche; le
effetti sorprendenti che si ottengono col leggi sulla dilatazione dei corpi pel ca
caleidoscopio, col diorama e col po lorico; gli esperimenti sull'attrito e sulle
lemoscopio, ed anche colle camere ot resistenze dei mezzi ; i fenomeni dei ta
tiche e lucide. Non faremo parola del bi e degli spazii capillari; ed in generale
le macchine elettriche, delle bottiglie gli effetti prodotti dal calorico, dal luci
di leida, degli elettrometri, delle pile co, dall'elettrico e dal magnetico, come
voltaiche, dei galvanometri, dei cilin pure dai corpi solidi, liquidi ed aerifor
dri elettro-magnetici e di un numero mi; presentano tutti un numero prodigio
grandissimo di apparati, coi quali s'istitui so di fatti la spiegazione dei quali dipen
scono tante curiose e brillanti esperienze de dalla fisica, e donde si traggono molti
descritte nei trattati dell'elettricità e del vantaggi per la vita sociale. Perfino i
magnetismo, e delle quali è quasi impossi trastulli dell'infanzia, la palla, il volan
bile dare una enumerazione compiuta, te, il paleo, la troitola il pallamaglio e
Quelli che si dedicano al lavorio ed alla cento altri, mostrano applicazioni con
costruzione di questa sorta di apparecchi, tinue delle leggi della fisica, possono es
i quali dai gabinetti delle scuole si sono sere risguardati come veri apparecchi
ormai sparsi nelle abitazioni dei privati, delle arti, per servire di trattenimento
dovranno certamente aver appresi dalla nei primi anni della vita.
fisica i principii e le verità dai quali Ecco senza dubbio applicazioni nu
dipendono. merose ed utili della fisica: ma questa
L'uomo di ogni ceto e di ogni con scienza spiega altresì una moltitudine di
dizione trova nello studio della fisica fenomeni che si ripetono continuamente
metodi sperimentali applicabili in un'in intorno a noi, e lo studio dei quali for
finità di circostanze, e delle indicazioni nisce l'uomo d' un corredo di cognizio
donde può trarre profitto anche pei biso mi atto a salvarlo dalle ridicole super
gni della vita. La teorica della combu stizioni e da certi pregiudizii, che pur
stione, della respirazione e dell'evapo troppo talvolta influiscono sull'intero
razione; le sperienze sull'agghiacciamen corso della sua vita. I pretesi spettri, i
to dell'acqua e di altri liquidi; il metodo fantasmi e tutte le invenzioni sparse
delle doppie pesate, il modo di valuta dalla furba ciarlataneria, spariscono al
re la pressione atmosferica con la mac l'occhio del cultore della fisica, presen
china pneumatica e col tubo di Torri tandosi a lui i fenomeni come conseguenze
e
i -
i
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º i
Fisica Fisica 67 - - -
- - -
sa che insegna ad imitare i fuochi fatui, alla famigliare conoscenza delle cose, gli -
-
º i
i quali atterriscono il volgo ignorante. si fa palese la coordinazione delle parti º ,
Il lampo, il tuono, il fulmine spavente da cui l' ordine risulta dell' universo.
vole, che sono elaborati nelle regioni Ora se vaghezza ci prenda di contem
| “ i
-
i
i
i
ventati. Nella sagace coordinazione degli possibile il più gran numero di cogni
oggetti e delle potenze si offrono le più zioni. Per chi le possede, la maggior
accorte combinazioni e la più ricca va parte dei fenomeni altro non sono che - -
-
i
rietà di fenomeni e di moti, di cui la fi applicazioni delle basi fondamentali del -
- - -
- - l
sica c'istruisce, facendoci, per così dire, suo sapere. Egli le porta con sè non
- - i
assistere alle moltiplici operazioni della come un peso che lo aggrava, ma come -
natura: è dessa che c'insegna come uno stromento che gli facilita il traspor -
-
-
l'iride spiega sul curvo suo grembo to e l'acquisto di tutte le altre cogni ; i -
tutta la pompa de colori ; come nasco zioni della natura. Stabilito che sia una º i ; -
noi crepuscoli, l'aurora boreale, la luce volta il piano dell'edifizio, i materia -
zodiacale, gli aloni, il perelio, la para li, che prima formavano un ammasso” - -
- -
selene, e la fata morgana; come si for confuso, si dispongono al posto che loro - -
-
mano le stelle cadenti, i bolidi, la neve conviene per assicurare la solidità del - -
º i -,
- -
,
to 8 Fisica Frsica
biada, senza darsi cura della causa per porti destinati a ricevere i prodotti e te
cui ciò succede. D'un bisogno più parti ricchezze, che numerosi navigli portano
colare, e fonte di studi più profondi è la da tutte le parti del mondo; quei ponti
fisica per alcune professioni liberali. Il maestosi che tolgono elle vie le interru
medico e dedicato a guarire la macchina zioni prodotte dai fiumi e dai torrenti;
animale, in cui si trovano le più sublimi quelle strade aperte al commercio ed al
applicazioni delle leggi della fisica com viaggiatore fra le rupi e fra i burroni
giunte con la più grande varietà. Oltre un dei monti; quei sostegni per cui le navi
sistema di fulcri, di leve e di parti mo discendono placidamente dai colfi, e sal
bili che si sottopongono ai principii del gono a differenti livelli: sono opere in
la meccanica, non vi ha certo macchina cui non si sa ben dire se più trionfi il
idraulica, la quale possa stare al confron meccanico, il geometra o il fisico sape
to col cuore e coi canaletti dove il san re. Apprende il navigante dalla fisica a
gue si dispensa, circola e mantiene per leggere nel cielo il suo viaggio, e il geo
tanti anni la vitalità; dei fenomeni capil grafo a riguardare gli astri per fissare e
lari somiglianti a quelli che si producono sattamente la posizione relativa dei luoghi
coi differenti umori che per tanti piccoli diversi. Tralasceremo di parlare dei van
tubi ascendono, si distribuiscono ed a taggi che questa scienza porta alla farma
dempiono a tante funzioni diverse; un cia, alla chimica, alla storia naturale, al
cemplesso di tanti sfregamenti e di tante l'agricoltura, all'astronomia ed a tutte
resistenze che si compensano, e sotto la le scienze il cui scopo è lo studio della
cui azione si operano tanti moti, tante natura ; come pure non diremo dei soc
secrezioni e tanti liquori si lavorano; un corsi che ricevono dalla medesima, l'ar
congegno pneumatico paragonabile a chitettura, la pittura, la scultura ed altre
quello della respirazione; un istromento arti belle alle quali presta i suoi prin
d'acustica come l'orecchio e la laringe ; cipii e le sue regole, e rende grandi
un apparecchio di ottica pari all'occhio, sussidii coll'insegnare loro le verità e le
e varie altre parti mirabili che entrano leggi che seguono gli agenti da cui e'
nella costruzione del corpo animale! Per scossa la materia e modificata sotto mille
la qual cosa reputar potrebbesi non per forme differenti, e far loro conoscere co
altro distinguersi dalla comune la fisica me si valuta il grado di esattezza delle
e la meccanica animale, se non per esse macchine e degli strumenti che servono
re più difficile e complicata, in virtù de alle loro operazioni ed ai loro studi,
gli usi, dei contrasti, delle azioni, delle Da questa rapida enumerazione dei
connessioni e dei fini moltiplici delle suoi vantaggi immensa risulta l'impor
parti in un sol tutto mirabilmente con tanza della fisica scienza, e chiaramente
giunte. viene dimostrato quanto sia stolta l'opi
L'ingegnere che dee possedere i prin nione di coloro, i quali sorridono al ve
cipii e le dottrine della geometria e della dere chiamati allo studio di essa gli arti
meccanica, non ha meno bisogno di quel giani, i manifattori, rispondendo come
le della fisica per imaginare le operazio anche in que tempi quando queste raſ
mi di cui viene incaricato. Quei canali e finatezze di educazione non conoscevan
quelle strade a rotaie di ferro che danno si venissero nullameno fatte ugualmente
nuova vita al commercio, facilitando le tutte le cose necessarie agli agi della vita
comunicazioni; quelle darsene e quei e quelle pel lusso altresi. Il tornare a
FisoNorm acciA Fissazione 69
quelle condizioni, sarebbe lo stesso che darebbe ritratti, la cui verità ed esattez
un rinunziare all'uso degli occhi perchè za non potrebbe paragonarsi che a quella
alcuni ciechi si vedono percorrere fran di una imagine prodotta dallo specchio.
camente per abitudine le nostre contra Noteremo pure che l'uso dell'appara
de; sarebbe un negare quel giganteschi to detto fisonotraccia o fisonografo ol
progressi che ha fatto l'industria ai di tre che in Francia si estese pure ad al
nostri dei vantaggi dei quali tutto giorno tri paesi essendosi veduti ritratti eseguiti
godiamo e della cui mancanza senti in questa maniera anche in Piemonte ed
remmo il peso ben presto se ci venissero in altre parti d'Italia.
tolti. Penetrati noi dalla necessità della (G.“M.)
fisica per le arti, non abbiamo giammai FISSAZIONE. L'atto di fissare e lo
omesso di citare in quest'opera quei stato di una cosa fissata, e dicesi in ge
principii di essa che ci sembrarono su nerale di tutto ciò che di sua natura è
scettibili di venire utilmente applicati fluido e volatile, e che viene reso fisso e
oggi od in avvenire, e siamo certi che di consistente.
questa mostra determinazione ben lungi (ALBERTI.)
saranno dal menare lagno quelli tutti che Fissazione dei colori riflettuti dalla
i veri interessi dell'industria conoscono. luce. All'articolo camera oscura abbia
(ALessanono Marocchi-G.”M.) mo indicato con quale nitidezza e veri
FISIOGRAFIA. Descrizione delle tà questo strumento di ottica riproduca
cose naturali. gli oggetti esterni nel fuoco della gran
(ALBERTI.) lente che forma la parte essenziale di
FISIOLOGIA vegetale. Quella scien quell'apparato; nè vi ha forse alcuno il
za che ha per oggetto lo studio della or quale al veder quelle immagini rimasto
ganizzazione e della funzione vitale dei non sia dispiacente della fugacità loro e
vegetaBui (V. questa parola). non abbia sentito vivamente il desiderio
(Alneari.) che in modo permanente conservar si
FISlTERO, V. FusETERE. -
potessero. Questo desiderio pretendesi
FISOLO. Nome che si dà in qualche ora essere stato soddisfatto da un fran
luogo d'Italia allo sunergo. cese, di nome Daguerre il quale giunse
(ALBERTI.) a preparare i cartoni sui quali cade l'ima
FISONOGRAFO. Nome dato da al gine in modo particolare, sicchè dessa vi
cuni al Fisoso TRAGcia (V, questa parola). lasci un'impronta perfetta, nella quale rav
(G.”M.) visasi copiata ogni minima parte degli og
F1SONOTRACCIA. Abbiamo detto getti con esattezza e finezza incredibili.
nel Dizionario essere la camera oscura il Potrebbesi dire senza esagerazione che
migliore strumento d'ogni altro per co l'inventore giunse a fissare le imagini se il
piare al vivo i ritratti. Qui aggiugnere di lui metodo serbasse i colori, ma è d'uo
uno che ove corrispondessero agli annun po disingannarsi su ciò, esso non dà che
zi i risultamenti di alcune esperienze fat disegni simili a quelli ad acquatinta, nei
tesi dal Daguerre e da altri, delle quali quali però la luce stessa copia le forme
parleremo agli articoli rissAzioNE e luce, e le proporzioni con esattezza pressoche
la camera oscura meriterebbesi vera matematica, conservando bensì a tutto
so ente il nome di fisonotraccia, impe rigore le relazioni fotometriche fra le va
a occhè senza aiuto della mano dell'uomo si parli bianche, nere o di tinte inter
-
7o FissAzioNE Fissazione
medie, ma non rappresentando il rosso, strò pieno convincimento che ne rese
il giallo, il verde e gli altri colori che conto all' Accademia delle scienze di
con mezze tinte, poichè il metodo del Parigi, ed assunse l'incarico di chiedere
Daguerre, ripetiamolo, dà disegni e non al governo che volesse rimeritare con
già pitture colorate. gruamente il Daguerre, acciò pubblicas
I principali oggetti assoggettati dal se i particolari di un trovato che tanto
Daguerre all'esame di tre membri del onora la Francia.
l'Accademia delle scienze, De Humboldt, Eransi a dir vero fatti da qualche
Biot ed Arago, vennero esposti pub tempo dei saggi per segnare vedute in
blicamente in Parigi nel principio del ombra sopra uno strato di cloruro di ar
1859 ed erano varie vedute di quella gento; ma questo sale è bianco e si an
città e dei dintorni, disegnate con ta nera alla luce, sicchè le parti bianche
le esattezza anche nelle parti più mi degli oggetti risultano nere e viceversa;
nute, che l'occhio nudo non basta a con la sostanza, infinitamente più sensi
conoscerne i pregi. Si potrà averne bile del Daguerre invece le copie sono
una idea quando, per esempio, si sap simili affatto agli originali, essendo i car
pia che nella imagine di una casa, ridot toni di lui neri ed imbianchendo più o
ta alla dimensione di un pollice, ogni te. meno in vari punti secondo la intensità
gola, ogni ardesia del tetto mostrava gli della luce che vi cade sopra. Fecesi la
effetti di luce suoi proprii e che, essen prova di esporre questi cartoni medesi
dovi all'ultimo piano di questa casa un mi alla luce lunare, e questa pure la
finestrino, il quale nel disegno riusciva sì sciovvi un segno bianco, tuttochè non
piccolo che appena vedevasi, osservando si fosse mai osservato che avesse effetti
lo invece con una lente vi si scorge di sensibili sul cloruro d'argento.
stintamente una lastra spezzata e acco Lo stesso Daguerre fece pure varii
modata con una striscia di carta. Il tem sperimenti con Biot sopra sostanze bian
po necessario per ottenere l'esecuzione che sensibilissime alla luce ed atte a
di una veduta, quando vogliasi grande prontamente colorarsi, delle quali fece
vigore di tinte, varia secondo l'intensità eziandio conoscere la preparazione che
della luce e quindi secondo l'ora del è la seguente. Bagnasi della carta bibula
giorno e la stagione: a Parigi, in estate in etere idroclorico, la si fa seccare a
e sul pieno meriggio, otto a dieci mi mite calore, poi se la tuffa in una solu
muti sono sufficienti. In altri climi due zione di nitrato d'argento, lasciandola
a tre minuti potrebbero forse, al dire indi asciugare in luogo oscuro. Questa
dell'Arago, bastare. Il merito del Da carta colorasi prontamente in un bruno
guerre non consiste però soltanto nel più o meno carico per l'azione di una
l'avere trovata una sostanza più sensibi luce anche debole, come sarebbe quella
le all'azione della luce di quelle tutte di una nuovolosa giornata. La stessa
che conoscevansi, ma di avere ancora carta acquista tinte più o meno cariche
trovato modo di toglierle questa pro ed è più o meno sensibile, secondo che
prietà, poichè i disegni di lui quando adoperansi varii altri liquori in luogo
sono finiti possono impunemente espor dell'etere; lavandola dopo che la luce
si anche al sole direttamente. vi ha prodotto il suo effetto la si sottrae
L'inventore comunicò il suo secreto ad ogni ulteriore influenza di essa. Ol
ad Arago, il quale tanto della cosa mo trechè essere un prezioso reagente pei
Fissipene Firolacca 7
fisici e chimici, si vede che questa carta FISSO. Dicono i chimici, non sola
posta nella camera oscura darebbe una mente que corpi che non possono es
copia permanente delle imagini, ma sem sere sciolti o decomposti, ma ancora
pre però invertendo gli effetti dei lumi. quelli che reggono ad un fuoco gagliar
Talbot di Londra volle tentare di ra dissimo, sicchè diconsi, a cagione d'e
pire al Daguerre il merito della sua sco sempio, sali fissi quelli che si estraggono
perta; ma dessa appartiene di pieno di dai corpi per via di calcinazione.
ritto a quest'ultimo, e perchè mostron (ALBERTI.)
ne il primo pubblicamente gli effetti me Fisso (Olio). V. olio.
ravigliosi, e tali da difficilmente lasciar Fissa (Aria). V. ACID o carbonico.
si inosservati, e perchè risulta essersi FISSU'. V. FiscIUº.
egli occupato di questo argomento fino FISTELLA. V. Fiscella.
dal 1829 insieme al Niepce, ora defun FISTOLOSO. Dicono i naturalisti
to, mentre invece Talbot stesso dice non a ciò che è vuoto o forato nel centro, e
essersi accinto a studiarlo che nel 1854 dicesi anche tubulato.
soltanto. Inoltre la sostanza da lui ado (ALBERTI.)
perata tignevasi dal bianco in nero, ed FISTUCCA. Strumento di legno
aveva quindi i gravi difetti che più ad grosso ferrato, con due manichi, onde fa
dietro notammo parlando del cloruro di cevano uso i Romani per battere le fon
argento. damenta ed anche per rassodare i pavi
Molti studiaronsi poscia di scoprire il menti. Da questa descrizione si vede che
secreto del Daguerre ed annunziarono la fistucca degli antichi altro non era la
di essere nel loro intento riusciti. Un in nostra MazzERANGA (V. questa parola).
cendio distrusse disgraziatamente i primi (RUBB1–G.” M.)
saggi del Daguerre, giova però sperare FITOGRAFIA . Descrizione delle
che facile sarà a lui riparare la perdita, piante.
come pure che il Governo francese gli ac (BoNAvILLA.)
corderà un adeguato compenso per ren FITOLACCA. Genere di piante della
dere di pubblica ragione una cosa di famiglia delle chenopodee che contiene
tanta utilità ed importanza. In questa una mezza dozzina di specie, una delle
speranza ci riserbiamo all'articolo Luce quali (Phitholacca decandra), detta vol
il dare tutte quelle altre indicazioni che garmente uva turca, lacca o sanguinella,
venissero in seguito pubblicate. benchè naturale dell'America, si è tut
(A. L. DoNNé–G.“M.) tavia quasi resa tale anche in Europa.
FISSEZZA. Dicesi quella proprietà Ritiensi quivi come pericolosa ed in fat
per la quale un corpo può reggere all'a. to svolge un odore che sale alla testa ;
zione del fuoco o di altro agente molto in America però se ne mangiano abitual
gagliardo. mente le foglie a guisa di spinacci, ma in
(ALBERTI.) primavera poichè invecchiando riescono
FISSILE. Dicono i naturalisti quella acri. Le sue radici e le sue bacche hanno
pietra che può dividersi in lamine, la - parecchi usi in medicina, ma ciò che in
stre o scaglie. (ALBERTI.) teressa più all'argomento di quest'opera
FISSIPEDE. Qualunque animale che si è il crescere la fitolacca nelle sabbie
ha le ugne fesse, e dicesi anche bisulco. più aride, e potersi quindi utilmente col
- - (ALBERTI.) tivare per ottenerne della potassa bru
-
n Fi º 1 , i colo Fitr Antolo
ciandola prima della fioritura, mentre as il maggiore possibile, e per noi più como -
sicurasi essersi riconosciuto con esatti do, profitto. La locazione e conduzione,
esperimenti che un solo raccolto di essa essendo di diritto naturale e delle genti,
ne fornisce tale quantità da dare un red si contrae non colle parole, ma col con
dito uguale ad un raccolto di frumento sentimento, al pari della compera e ven
sopra uguale estensione di terreno, e dita e dee al pari intervenirvi la stipula
potersi fare quattro o cinque di tali
zione della mercede o del prezzo; e tutti
raccolti all'anno. Moltiplicasi assai facil
poi i giurisconsulti romani la qualifica
mente dai semi che spargonsi appena rono analoga alla vendita e regolata
maturi e spuntano alla primavera se pressoche dai medesimi principii, salvo
guente ; teme i terreni acquosi ; e le che non è perpetua la traslazione del
piante si hanno a tenere distanti 4 piedi l'uso, ma bensi temporaria.
in un buon fondo e 6 in uno cattivo. E in vero, secondo le dottrine del
Le frutta o bacche di questa pianta han naturale diritto, ogni permutamento ap
no un colore rosso vivace che tentossi prezzabile può caratterizzarsi per vendi
di adoperare per tignere la lana e la se ta; e tale è certamente il dare e pren
ta, ma la poca sua solidità opponesi a dere ad affitto. Al quale proposito con
questa applicazione. All'articolo rione clude il Genovesi : « Adunque le leggi di
(pag. 52) abbiamo veduto come siasi a giustizia che debbono aver luogo nella
doperato il succo di esse per iniettare i locazione, sono quelle medesime che
fiori. rendono giuste le compere e vendite,
- (Bosc.) si debbono stimare ambedue le cose
FlTOLITO. Nome generico di tutte ossia il denaro e la roba locata, e fis
quelle pietre che sono in forma di pian sare i prezzi colla legge generale e non
ta o che ritengono impressa la figura di nascondere nulla fraudolentemente. »
qualche corpo del regno vegetale. Da siffatte premesse ne seguono, quasi
(ALBERTI.) corollari, gli insegnamenti che verremo
FITOLOGIA. Trattato sulle piante. dettando intorno a questa parte della le
(ALBERT1.)
gislazione, che molto importa conoscere
FITONIMIA . Nomenclatura delle
agli agricoltori ed agli industriali, inse
piante. gnamenti che torreno al codice civile
(BoNAviLLA.) francese, all'austriaco ed al romano.
FITTA. Nome che si dà a quel ter La locazione consiste nel far godere
reno che sfonda e non regge al piede. di una cosa durante un certo tempo e
(ALBERTI.)
-
mediante un prezzo; quindi tre sono gli
FITTAIUOLO, FITTO. L'affittan elementi che la costituiscono : cosa, mer
za di terre o case è una convenzio cede, consenso (S. 86a, 865 ed altri
ne mercè la quale una parte contraente sul consenso, e quello S. 1 og4 del cod.
si sottopone di lasciare all'altra per civ. aust., e rart. 17o9 del cod. francese.)
un corrispondente prezzo il godimento E un contratto reciproco tra persone,
della cosa affittata. La locazione viene cioè sinallagmatico. Non è la cosa allo
dai giuristi riposta nei contratti di diritto gata il vero soggetto del negozio, ma lo
naturale e delle genti, dacchè ebbe ori è bensì il successivo godimento di essa.
gine dal bisogno di mutuo sovvenimento Se la cosa venisse meno al tempo della
e da quello di trarre dalle robe nostre convenzione, cadrebbe questa a vuoto
Frt 1Aiuolo F11 1a UoLo. 25
(art. 1722 del cod. franc. e S. 1 1 1 2 del come all'aquirente, competerà soltanto
l'austriaco). -
un gius meramente personale, cioè una
Allogansi i semoventi, i beni tutti azione di chiedere la cosa allogata. In
corporali e incorporali, mobili ed immo simili contratti non acquistasi un gius
bili (S. 1 og5 cod. civ. aust., e art. 1715 reale nemmeno colla tradizione: acqui
del codice francese) non i consuntibili, sterebbesi facendolo iscrivere sulle pub
(S. io9o del cod. aust,) poichè non si bliche tavole austriache allora quando
può affittare ciò che coll'uso consu fossero istituite (S. io95, 112o, 52 i del
masi. s cod. civ. austriaco).
Il prezzo, che, secondo i casi, appel Rispetto al consenso poi è da avver
lasi fitto, pigione, canone, censo, merce tirsi che dee esso cadere sulle qualità so
de, nolo, può consistere in denaro o in stanziali della cosa locata; così non sus
roba mercatabile , che se consista in una sisterebbe il contratto di locazione per
parte dei frutti prodotti dalla cosa de difetto di consenso sulla cosa affitta
dotta in contrattazione, i frutti stessi do ta, qualora si desse o ricevesse in affitto
vranno essere determinati, altrimenti pi un fondo per arabile, mentre, se lo era
glierebbe il sembiante di società (S 1 1 o 5 innanzi, non lo è al presente, perchè
del cod. aust. ) o di un contratto inno convertito in prato. Non annullerebbe il
minato: se si dà una cosa per una cosa, contratto l'errore sopra qualità, p. e., mel
sarà un contratto innominato. la bontà del terreno: bensì sull'uso del
Il codice civile austriaco al S. 1o92, la cosa affittata, perocchè nella locazio
dispone che i contrattamenti di pigione, nel'uso è sostanza, e così pure sul tempo;
l'allogamento cioè di cose che frutta laonde non vi sarebbe valida convenzione
no utilità senza lavoro (S. Io91 ), e ove l'uno intendesse di appigionare la
quello di cose fruttabili mediante fatica casa per due anni, e l'altro di condurla
ed industria, detti di fitto, possono con per quattro. Tuttavia se il godimento fosse
chiudersi sui medesimi oggetti e nella già incominciato, proseguirebbe l'annata
stessa guisa dei contratti di compera e intera o per quel tempo necessario a rac
vendita. - -
scritto, perocchè si annoverava fra quelli Aspetta al conduttore tutto ciò che
che si compiono col solo consenso. Simile aspetta al locatore per ragione di frutto
massima fu dedotta nell'art. 17 i 4 del annuo senza toccar la sostanza, ossia la
cod. nap., soltanto che non era secondo proprietà della cosa locata : il che ap
esso ammissibile la prova testimoniale, pellasi dai prammatici salva la causa
qualora, non essendosi ancor data esecu produttiva. Tuttavolta sotto nome di
zione al contratto, una delle parti lo im frutto spettante al conduttore viene ta
pugnasse; (art. 1715 c. n.) Il gius au lora compresa una parte della sostanza,
striaco in tale materia largheggia, ed am come per le cave delle miniere e simili.
mette in generale che si possa stipulare Essendo di essenza del contratto di
anche senza scrittura; (S. 885, 884 del locazione il solo godimento, non può ca
cod. civ. aust.) dere in esso una cosa consumabile per
Oltre al proprietario della cosa, atto a l'uso. -
78 FITTAIUoLo FiTraiuolo
obbligati al rifondimento dei danni per tanto. Il contratto quindi che si conchiº
la rispettiva porzione. de fra il proprietario ed il fittaiuolo è
Se si affitta a due persone, la prefe sempre quanto più vantaggioso è possi
renza è dovuta a chi è già entrato in bile pel primo; e. se vi fosse un terreno
possesso. Se niuno vi è entrato, si pre donde il fittaiuolo traesse più che non
ferisce quegli ch'ebbe il primo l'inve sia l'interesse de' suoi capitali ed il com
stimento, e quindi chi può esibire un penso di sue fatiche, al momento in cui
documento con data certa (art. 1528 i diritti di esso cessassero quel terreno,
del cod. nap.). -
troverebbe naturalmente chi offrirebbe
Sono queste le principali disposizioni per averlo un prezzo maggiore ; da
volute dalla odierna legislazione, le quali quanto dicemmo deducesi essere il solo
abbiamo stimate necessarie a conoscersi proprietario quello che tragge profitto
da tutte le circostanze favorevoli alla col
dagl'industriali e dagli agricoltori per
la continua applicazione che occorre loro tivazione delle terre. L'apertura di un
di farne. Sotto molti altri aspetti inoltre canale o di una strada, l'aumento nella
interessa all'agricoltore di considerare popolazione o nella agiatezza di un pae
l'affitto in quanto riguarda le terre, le se, i perfezionamenti nei metodi di col
quali possono considerarsi ad un tratto tivazione, possono adunque bensì tornar
come la officina e la primitiva materia di utili per un certo tempo ai fittaiuoli, ma
quel ramo d'industria creatore, cui si da ultimo ridondano poi sempre a per
dà il nome di agricoltura. Perciò dare manente vantaggio dei proprietarii del
mo qui le più essenziali osservazioni su suolo. Per la stessa ragione è sempre a
questo importante argomento, il quale si carico dei proprietari che ricadono da
grandemente influisce e sul miglioramen ultimo i danni delle circostanze disastrose.
to dell'arte agraria e su quello dei ter Allorquando il profitto che dà la terra
reni medesimi, e quindi sull'aumento non basta a pagare i fitti, il fittaiuolo vi
delle territoriali ricchezze e del sociale sacrifica necessariamente una parte dei
ben essere. suoi capitali e della sua industria, ma
La quantità dei terreni arativi, nei vedesi ben presto costretto ad abbando
paesi abitati da una popolazione nume mare la coltivazione se dal proprietario
rosa, ricca, attiva ed industriosa, essen non gli viene accordato un ribasso.
do fra certi limiti circoscritta, mentre in Il proprietario è adunque più interes
vece non si può assegnarne veruno al sato che il fittaiuolo ai miglioramenti di
numero dei coltivatori, ed alla massa dei qualunque specie che si fanno in gene
capitali, ne risulta che i proprietari di rale nel paese ed in particoiare in quella
terre esercitano una specie di monopolio parte di esso dove sono i suoi beni, dap
verso i fittaiuoli, poichè la domanda di poichè producono l'effetto di aumentare
ciò che essi posseggono, vale a dire, del il prezzo dei fitti. Quei proprietarii a
suolo può andarsi continuamente esten dunque che mollemente trascorrono la
dendo, e stabilire così fra i fittaiuoli una vita, riscuotendo soltanto il denaro che
gara che ne rialzi il prezzo, mentrechè loro recano i fittaiuoli senza per nulla
invece il diritto che hanno bisogno di occuparsi delle fonti della pubblica pro
comperare i coltivatori, vale a dire quel sperità, nè volere per niun modo contri
lo di trarre profitto dal suolo, non si e buirvi; quelli che non si danno verun pen
stende che fino ad un certo punto sol siero dei progressi dell'arte agraria, che
- Firraiuolo Firraiuolo 79
non secondano veruna di quelle grandi modo abbiansi a formare le locazioni, e
intraprese di irrigazione, di canali, di quali avvertenze sieno necessarie prima
ponti, di strade e di fabbriche, le quali di determinarvisi; 2.º quale sia il mo
accrescer devono la produzione e la po mento di cominciarle; 5.º quale abbia ad
polazione di que paesi dove sono le ter essere la durata delle locazioni; 4.º quali
re loro, questi tali diciamo seguono cieca le avvertenze nello stendere il del con
mente un'abitudine più vergognosa an tratto ; 5.º quale il modo di fare la con
cora e contraria ai veri loro interessi, di segna e riconsegna delle campagne.
quella cui rimproverano gli abitanti delle Quando vuolsi fare una locazione, la
campagne di essere così fortemente at prima regola da seguirsi è quella di cer
taccati. Quando l'agricoltore arricchisce, care possibilmente che le condizioni di
il reddito del proprietario ben presto si essa vengano fissate due anni o dieciotto
aumenta, e la prosperità agraria produce mesi prima che finisca la locazione in
quella di tutti gli altri rami dell'indu corso, tanto se un nuovo affittaiuolo suc
stria nazionale. Il loro proprio interesse cede all'antico, quanto se questo conti
adunque prescrive a tutti i proprietarii nua a coltivare la campagna. Un'altra
di fondi di studiare quanto spetta al mi regola da osservarsi è quella che, a condi
glioramento del paese di quelli, e più an zioni eguali, abbiasi sempre a preferire
cora dei fondi stessi, e a darli a prezzo ad un nuovo il fittaiuolo attuale, a meno
tale che i flttaiuoli possano bensì trarre che grandemente riprensibile non sia stata
un legittimo profitto dai faticosi loro la la condotta di esso; in tal guisa la coltiva
vori, ma non vedere protetta l'infingar zione procederà più regolarmente e da
daggine loro e lasciare impoverire le rà maggiori profitti che non avrebbe po
campagne per non trarre da esse quel tuto dare il nuovo affittaiuolo. Il proprie
frutto che dare potrebbero. tario anch'esso approfitterà di questo
La locazione dei fondi è un contratto ordinamento, non potendo più in allora
agrario, pel quale una delle parti cede essere tentato il fittaiuolo di deteriorare
all'altra il tranquillo godimento di un le terre con raccolti che le spossino ne
fondo di terra a condizione che pagherà gli ultimi anni che precedono lo spirare
un' annua rendita ed impiegherà i suoi della sua locazione. Se il proprietario
capitali, la sua abilità e la sua industria non può accordarsi con l'antico fittaiuo
a coltivare in modo conveniente le terre. lo ai patti che vengono da questo pro
E d'interesse del proprietario che il fit posti, il meglio che possa fare sarà di
taiuolo sia pienamente assicurato del go procurarsi una stima del podere da uno
dimento di quei diritti che gli vengono dei più intelligenti ed esperimentati agri
così conceduti; affinchè possa darsi con coltori del paese, poscia di offrirlo a fitto
ardore e confidenza al buon governo del per venti anni o qualsiasi altro periodo
podere, ponendosi al caso in tal guisa di tempo alla somma nella stima fissata
di soddisfare ai propri impegni. D'altra prima al fittaiuolo attuale, e se non può
parte il proprietario ha diritto di preten accordarsi con esso a quello che accette
dere tutte le sicurezze possibili compa rà queste condizioni, che offrirà di farvi
tibilmente alla natura del contratto ed maggiori miglioramenti, e che acconsen
alla posizione del fittaiuolo. tirà a stipulare di lasciare le campagne
In conseguenza ci proponiamo di in migliore stato dopo il termine della
successivamente esaminare: 1.º in qual locazione. Quando vuolsi prendere un
8o F11 i aiuolo Fit 1 al volo
nuovo fittaiuolo, dice Gasparin, conviene colto, vale a dire, verso il principio del
primieramente stendere un progetto di marzo per noi, e più tardi nei paesi più
locazione, nel quale contengansi tutte le settentrionali. Ma se il fittaiuolo che ab
condizioni che si vogliono ottenere, la bandona la campagna non semina a suo
sciando in bianco i varii prezzi, riser profitto la biada di primavera, il mo
bandosi di trattare su quelli. Inviasi una mento naturale si è quello dopo finite le
copia di questo progetto ad una perso seminagioni di autunno, come succede
na, nella quale si abbia fiducia, e si pub dove l'avvicendamento è biennale, vale
blicano degli affissi che indichino il do a dire, dal primo al 5o novembre secon
micilio di questa persona e del proprie do i paesi. Nel corso dell'inverno, il ſit
tario, il luogo dove il fondo trovasi si taiuolo ha il tempo di dedicarsi allo sca
tuato, la qualità di terre, ond è compo vo dei fossi, alle coltivazioni profonde
sto ed il momento in cui la nuova loca che devono preparare le sue seminagioni
zione dee cominciare. Questi affissi si dei foraggi ed a tutti quei lavori che in
hanno a pubblicare in tutte le comuni del dicano un nuovo ordine di cose; mentre
paese, e nelle principali città inserendoli invece entrando in primavera non può
anche più volte ne' pubblici fogli più di far altro se non che seguire il metodo
vulgati. Entrasi allora in trattative con prima adottato ritardando così di un'an
quelli che si presentano, si cede sulle nata que miglioramenti che avesse in
circostanze accessorie, rigorosamente so tenzione di fare. Questo argomento è
stenendo quelle che sono le basi del si della più alta importanza, imperocchè se
stema adottato, a meno che non vengano il momento di entrare nella campagna è
fatte osservazioni di tale importanza da mal calcolato, il fittaiuolo può trovarsi
-persuadere a modificare il sistema stesso, in assai sfavorevoli circostanze nel primo
si notano le varie offerte, le osservazio anno ed anche nei primi diciotto mesi
ni, i prezzi contrastati, per decidersi fi della sua locazione, ed è a temersi che
malmente a favore di quello che esibisce si lasci vincere dallo scoraggiamento,
condizioni complessivamente più favore Cercheremo adunque di suggerire i mez
revoli. zi per evitare questo inconveniente, in
In questa maniera saranno salvi egual cando l'applicazione di alcuni generali
mente gl'interessi del fittaiuolo, quelli principii.
del proprietario e quelli del pubblico Nei poderi principalmente composti
allCOra, -
si dalle fatte spese può fare questa pre Quanto alle generali disposizioni che
parazione trascuratamente ; è quindi co si riferiscono all'entrare nella locazione
sa essenziale che il nuovo fittaiuolo possº si possono queste riassumere come segue:
seda le terre a maggese in tempo per pre il nuovo fittaiuolo dee entrare in totale
pararle da sè, non potendo allora far torto possesso e non parzialmente soltanto
al suo predecessore; la cosa però sareb producendo questo ultimo sistema sem
be diversa se entrasse al godimento dei pre gravi inconvenienti e facendo na
pascoli, mentre in tal caso potrebbe por scere litigi infiniti fra il fittaiuolo che
re il fittaiuolo cessato nella necessità di cessa e quello che entra con loro danno
- - -
vendere il suo bestiame in tempo sfavo: comune. Se la locazione finisce in no
revole. -
vembre si stipulerà che il fittaiuolo che
Dove il suolo è leggero e dove per cessa sia tenuto di dare alloggio a quel
conseguenza la facilità di seminare a pra numero di operai e di animali da tiro
teria dispersa dal lasciare regolarmente che occorrono pei lavori di inverno e di
in maggese una parte delle terre, suole primavera. Se la locazione termina in
stabilirsi il tempo di rinnovare le locazio marzo si dee stipulare che il fittaiuolo
ni al S. Michiele (29 settembre) il qua. che cede la campagna lascerà godere a
Suppl. Dix. Teen T. 1 V. I
3a FITTAIUoLo - F1 r1 AIUomo
quello che verrà in appresso delle terre Anche per la paglia gioverebbe stabilire
e stoppie subito dopo il raccolto affin l'altezza a cui si dovesse tagliare giacchè
chè vi possa fare le coltivazioni che si spesso per risparmio nella falciatura
convengono allo stabilimento de' suoi quegli che non ne dee approfittare la fa
foraggi ed alla seminagione delle sue bia tagliare molto più corta del dovere.
de di primavera, senza pregiudizio del La durata della locazione è pure un
calpestio degli animali fino al momen oggetto della maggiore importanza certo
to in cui la terra sarà coperta. Giova essendo che un fittaiuolo non farà alcun
eziandio stabilire che quegli il quale entra miglioramento quando non abbia la si
nella locazione avrà il diritto di semi curezza di trarre vantaggio da quello.
mare sul frumento di primavera di quel Non vi ha dubbio che la peggior manie
lo che n'escé o su quello di inverno se ra di locazione si è quella in cui il fit
nel paese non facciasi la coltivazione di taiuolo resta soggetto all'arbitrio del pro
primavera, una quantità, stabilita di tri prietario e calcolasi che da una terra
foglio, di sanofieno e di altri foraggi, e affittata in tal guisa non si ottenga che
che il fittaiuolo che cessa dovrà dare al una metà circa del prezzò che se ne
loggio ad un numero determinato di uo avrebbe con una locazione di 2 o anni.
mini e di animali da lavoro per queste Possono le locazioni classificarsi in 5
operazioni, e possonsi anche fissare an specie: quelle corte che durano 5, 6 op
ticipatamente i locali che temporaria pure 9 anni; quelle di durata media cioè
mente per questo oggetto verranno ac di 15, 18 o 2 1 anno; e quelle di lunga
cordati. Si suol talora stabilire, ed in durata cioè di a5, 5o, 5o od anche 99
alcuni paesi, come per esempio, in Fran anI11, -
cia viene ordinato eziandio dalla legge, Le locazioni di corta durata sono mi
che il fittaiuolo all'uscire della locazio gliori che quelle soggette al solo capric
me deva lasciare al successore la paglia cio del proprietario, semprechè tuttavia
ed i letami esistenti sullà eampagna se sieno lunghe abbastanza perchè il finta
egli pure gli ha ricevuti al momento in iuolo possa raccorre tutti i prodotti della
cui consegnata gli venne, ed anzi anche campagna cedutagli. Le locazioni a bre
in caso diverso accordasi al nuovo fitta ve termine hanno minori ionconvenienti
iuolo il diritto di trattenere quegli og 'nei paesi dove le terre in generale sono
getti pagandoli a prezzo di stima. Questo buone e ben coltivate; ma con esse va
uso sembra a primo aspetto vantaggioso no è lo sperare che l'agricoltura si per
ad ambe le parti, e ciò è anche vero in fezioni, non avendo il fittaiuolo verun in
quanto alla paglia, poichè quegli che la teresse nel fare dei miglioramenti e nep
scia la locazione non può scemarne la pure di tentare un utile avvicendamen
quantità senza nuocere al proprio inte to. Quegli che possede un grande capi
resse scemando anche la proporzione al tale e voglia impiegarlo sopra un esteso
grano; ma la cosa è ben diversa pel le podere ha il diritto di trovarvi il ben
tame del quale giova meglio trovarne una essere, la sicurezza e l'indipendenza sua
grande quantità ed in buono stato di quel-e della propria famiglia. Se non trovas
lo che averne per nulla di poco e cat- se questi vantaggi, nella carriera della
tivo. Il miglior partito sarebbe adunque agricoltura rinunzierebbe di certo a
di stipulare nei contratti che il letame questa professione e cercherebbe di uti
esistente si cederebbe a prezzo di stima. lizzare i suoi capitali e la sua capacità ira
Fittaiuoio Fittaivolo 83
qualche altro ramo di industria. Le lo giova meglio accordare una locazione di
cazioni a lunga durata sono quindi una sufficiente durata cioè di 15 a 18 anni
delle condizioni più essenziali agli inte stipulando che il prezzo si aumenterà ad
réssi agrari di tutti i paesi. -alcuni dati periodi dispensandosi così il
Le locazioni di 2o anni circa sono fittaiuolo dal dovere sovente mutar luo
quelle la cui durata è in generale da pre go e tal volta dal cangiare altresì i suoi
ferirsi. Per la sicurezza che esse pre bestiami, circostanze che nuocono diret
sentano il fittaiuolo può pagare un prez tamente a suoi interessi. Nei poderi a
zo più alto e fare delle spese per mi terre arative ed in buono stato si è pre
glioramènti con la certezza di coglierne teso che non fossero necessarie lunghe
i frutti. Una pratica da lodarsi in queste locazioni perchè esigono minori spese e
locazioni si è quella di riconoscere alla lavoro per farle valere e perchè si sup
. fine di esse quali miglioramenti siensi pone che nel corso di 1o a 12 anni il
fatti e quelli che si potessero fare. Si è fittaiuolo possa trovare un sufficiente
riconosciuto altresì che il numero esatto compenso de' suoi lavori ed un ricco
di anfi dee dipendere dall'avvicenda profitto dei capitali da lui anticipati.
- mento adottatosi, attesochè il fittaiuolo Siccome però è ben naturale che le ter
dee godere degli avvicendamenti sino al re non riceveranno nei 5 ultimi anni della
fine. Se il podere è nello stato suo ma locazione verun permanente abbonimen
turale ed abbisogni di chiusurre, di ab to e che il fittaiuolo non farà in questo
bonimenti e diseccamenti una locazione ultimo tempo veruna spesa addimandata
di 25 anni, potrà bastare; ma è duopo solo dal futuro ben essere della campa
prolungarla almeno a 5o anni se il fit gna, così si vede che cangiando colti
taiuolo è obbligato a spendere somme vatore ad ogni 1 o o 12 anni dessa ben
considerevoli per la costruzione e pel presto deteriorerà. -
- riattamento degli edifizi del podere. In Se però non si può vincere quel pre
alcuni casi finalmente vidersi in Inghil giudizio pel quale alcuni propietari ri
terra alcuni proprietari accordare in loca fuggono da contrattare lunghe locazioni
- zioni di 5o a 6o anni le loro terre quan dei loro fondi, considerandole quasi co
d'erano incolte ed avevano bisogno di me un'alienazione della utile proprietà
essere dissodate producendo in tal guisa dovrebbesi almeno per interesse loro e
importanti miglioramenti. Queste loca dei paesi introdurre in tutte le locazioni
zioni possono divenire molto utili anche la clausola detta di Lord Kames, dal no
per le famiglie che le concedono, quando me def proprietario inglese che fu il
si abbia la cura di stipulare un aumento primo a metterla in uso. Con questa
progressivo del fitto ad ogni periodo di clausola, eccellente per qualsiasi locazio
1 o a 12 anni. La sicurezza di una lun ne, ma specialmente per quelle a breve
ga locazione incoraggia a miglioramenti termine, il proprietario, nel caso in cui
il fittaiuolo, mentrechè il moderato e suc non volesse rinnovare la locazione con
cessivo aumento del fitto è di stimolo un aumento propostogli dal fittaiuolo,
alla sua industria. In generale credesi che si impegna di pagare a questo al ter
- una lunga locazione sia meno necessa mine della locazione dieci volte l'au
- ria pei poderi a pascoli imperocchè esi mento del fitto da esso esibito. Sup
gono minori spese e lavoro di quelli di poniamo, per esempio, che il fittaiuo
terre arative. Ma anche in questi casi Io al termine della sua locazione pro
84 Fir, Asuoi.o FittArto Lo
ponga al proprietario di pagargli una istato di essere coltivate utilmente, e si
rendita di 6ooo franchi invece di 5,ooo possano trovare fittaiuoli abbastanza a
che gli pagava da primra; se il pro bili, industriosi e ricchi .Per potere van
prietario accetta rinnovasi la locazione taggiosamente dirigere le coltivazioni,
con questi patti; ma se non accetta e Allorchè si rccordano a fitto le campa
vuole ripprendere il suo podere od aſfit gne inconsideratamente e fuºri di tempo
tarlo ad un altro, sarà obbligato di pa a fittaiuoli poveri ed ignoranti, i miglio
gare al fittaiuolo che cessa una sºmma ramenti si ritardano anzichè sollecitarsi.
di 1 o,ooo franchi Per le locazioni di 9 Quello che più importa ad ogni modo si
anni potrebbesi forse fissare un molti - è di non venire giammai ad un contratto
plicatore meno elevato. Mediante que di locazione senza prendere le precau
sta convenzione un fittaiuolo anche con zioni necessarie a prevenire lo spossa
una locazione di 9 anni non ha più a mento delle terre, e la devastazione della
temere di intraprendere operazioni co proprietà. Innumerevoli esempi mostra
stose e di fare importanti miglioramenti, no la necessità di queste cautele, trascu
dappoichè sà che alla fine della sua lo rando le quali corresi il rischio h vede
cazione se il proprietario non gli lascia re i fittaiuoli abusare impunemente delle
terre che vengono loro affidata. Il pode
godere il frutto delle sue fatiche e delle
re può in tal guisa trovarsi ridotto alla
sue spese sarà costretto ad accordargli
un compenso. Non vi è il pericolo che metà del suo valore primitivo, ed in ul
il fittaiuolo proponga un aumento trop lora mem si può tornare la fertilità al suo
po considerevole con la speranza di ot lo se non che con mezzi dispendiosi, e
tenere una grossa somma, poichè in tal che sempre ricadono a peso del propriº
caso, a meno di particolari circostanze, il tai io. - - -
minori sono i mezzi del pagamento per accennare, dei fittuari dell'alto milane
la scarsezza dei fatti raccolti. Il prezzo se, detti massari.
del grano non aumenta che quando le A questi fittaiuoli si assegnano a la
cattive stagioni producono una carestia voro terre di varia produzione, arative
od una diminuzione degli approvvigio con alberi e prati, di ampiezza pro
namenti. Quando il fittaiuolo paga in porzionata alla famiglia ed al possedu
denaro l'aumento del prezzo delle der to bestiame. Per fitto danno al proprie
rate lo compensa della scarsezza dei rac tario una quota annuale invariabile delle
colti; ma quando paga in generi spesse biade in quel suolo allignanti: pel pra
volte tutti i prodotti del podere non ba to pagasi i fitto in denaro. In riguardo
stano al pagamento del fitto e gravissimo alle viti ed ai gelsi si divide il prodotto
è il dauno del fittaiuolo. s |fabbricato il primo in vino, ed il secon
E usanza dare in affitto a piccole par do, laddove non si venda la foglia,
tite per denaro o per generi i poderetti convertito in bozzoli. Dà inoltre l'affit
lombardi in collina. Siffatti fittaiuoli ep tuale alcune rigaglie di uova, capponi e
pellansi anco pigionanti, forse perchè simili, e presta gratuitamente un nume
pagano la pigion della casa. Si concede ro di vetture a pro del padrone o del
loro talvolta la sovvenzione di una vac l'azienda. Il locatore concede d'altra
“ca o d'altro animale, e niuna altra co parte, contro un compenso, un sussidio
sa. In generi è più comune la contri in grani pel vitto del verno successivo al
buzione fittereccia annua di tre in quat San Martino, oltre alcune bestie, paglia,
trostaia di frumento per ogni pertica strami ed attrezzi rurali. -
milanese. Possono però seminare ciò che In parecchi luoghi d' Italia, massime
più loro torna in utile. Ogni altra pro nella parte settentrionale, la tenute si
duzione proveniente da alberi si divide governano a mezzaiuolo. In esse il colti
a metà. Il fieno del prato spetta al pa vatore s'incarica di tutti i necessari la
drone: lo sega il fittaiuolo dietro la li vori, e divide ogni entrata col proprie
mitata mercede di circa soldi milanesi tario. - - -
dodici per ogni giornaliero impiegatovi. Luigi Savani, nel 1814, in una lunga
Una porzione di prato il più magro si e diligente Memoria, inserita negli Annua
concede allo stesso arrendatore, il quale li dell'Agricoltura italiana compilati dal
lo lavora compiutamente, e ne divide Re, (Tomo 22, fasc. 64, serie seconda,
col padrone il prodotto. I pigionanti so r814) diede un'analisi di simili eon
no poverissimi e adoperano la vanga per tratti, giusta la pratica della provincia
dissodare il terreno. Ove sia di mestieri, di Modena. Noi per brevità rimandiamo
prevalgonsi dei bestiami di affittuali di il lettore a quell'utile scritto.
maggiore estensione di terreno, deno. Si sogliono affidare al mezzaiuolo
minati con voce del paese massari. que fondi, la cui mediocre fecondità
Nelle provincie di Vicenza, di Pado non ripromette di prodotto netto più
va, di Treviso ed altre venete si fanno di quanto sarà per retribuire il mezza
consimili affitti a soli generi, ovvero mi iuolo medesimo. -
sti a generi in uno ed a denari. La classe Questi tiene in cura ogni parte dalla
dei fittuari è colà povera e sempre in possessione, rivolta a tempi opportuniº
debitata. I patti ch'essi stipulano sono terreno, lo semina, fa concimi, regola le
rassomiglianti a quelli che andiamo ad acque, irriga, vanga gli alberi, propºf
FITTAIUoLo FIT1Aiuolo 87
gina le viti, le pota, le guernisce di pali, catore. Questi ha il maggior interesse
rimette le piante secche, raccoglie tutte ad imporre questo obbligo al fittaiuolo
le derrate, le trasporta condizionate a il quale altrimente potrebbe sostituirsi
casa del padrone, o dove egli addita. uno che non avesse la stessa solvibi
Il padrone serba tutta per sè la foglia lità, intelligenza ed abilità; poscia sguer
dei gelsi, intorno al cui pedale fa gratui nire il podere degli utensili e dei bestia
to lavoreccio il mezzaiuolo. Questi fa mi che impiegava per la coltivazione di
inoltre annui donativi di pollame, uova, esso, e lasciare il proprietario a contra
carne di majale, e simili. - stare con un fittaiuolo incapace e pove
Nelle provincie venete, il colono dà ro. Quegli invece che coltiva qual mez
al padrone, oltre la metà dei prodotti, zaiuolo, cioè a patto di dividere i frutti,
un certo numevo di sacchi di frumento non può sublocare ne cedere il suo con
ed un prezzo in denaro o in generi per tratto, perchè in allora la convenzione
fitto della casa e dei prati. Nei campe fatta seco lui si fonda principalmente
relli poi di collina riceve il padrone dal sulla considerazione della persona. La lo
mezzaiuolo la metà bensì de' frutti, ma cazione bensì potrebbe accordargli questo
soltanto il terzo del vino e delle derrate diritto, ma pochi proprietari sono tanto
cereali. -
ciechi da concederlo facile essendo pre
Ogni proprietario prudente dee far vedere i danni che ne potrebbero loro
assicurare le case rurali e gli edifizi ad derivare. Stabilito che sia in ogni sua
essi attinenti contro gli incendi, e dee parte il contratto di locazione la prima
esigere che anche i fittaiuoli facciano cosa da farsi nel comune interesse del
assicurare dal fuoco gli utensili ed i be proprietario e del fittaiuolo si è quella
stiami che loro appartengono del pari di stendere un esatto inventario di tutti
che i raccolti, poichè altrimente un incen gli oggetti che guerniscono il podere e
dio rovinando il fittaiuolo porterebbe di far riconoscere lo stato degli edifizi
eziandio grave danno agli interessi del delle terre e delle piantagioni, affinchè
proprietario. Finalmente gioverà che al terminare della locazione il tutto ven
questi od il fittaiuolo assicurino le terre ga reso nello stato medesimo in cui fu
dalla grandine ed altri accidenti meteo ricevuto. Indicheremo qui le pratiche
rologici, secondo che si sarà pattuito che adottate per tal uopo nel territorio mi
l'uno o l'altro di essi abbia a correrne lanese da tempo assai rimoto, per para
il pericolo. - -
gonare appunto lo stato del podere al
In generale il fittaiuolo ha il diritto di l'atto che si da in affitto e quello a cui,
subaffittare od anche di cedere ad altri si trova al momento della retrocessione.
la sua locazione se ciò non gli sia stato Con questo divisamento il perito erige
espressamente vietato nei patti di loca un atto di stima dello stabile che si conce
zione; ma resta però sempre obbligato de in affitto, ed un simile atto nel retro
verso il proprietario dell'adempimento cederlo: queste due perizie, denominate
di tutte le clausole della locazione e di di consegna e di riconsegna, offrono il
viene anche responsabile del fatto del fondamento del bilancio, ossia calcolo
suo cessionario. Questa facoltà però può dei seguiti miglioramenti o deterioramen
niegarsi e lo si fa anche in generale po ti dello stabile, per darne credito o de
nendovi la condizione che abbia a con bito al conduttore. - ,
corrervi il consenso in iscritto del lo Talvolta è questi obbligato in conto
3, FITTAIUoLo FirTAIUo1.o
del canone fittereccio di eseguire qual le piante distinte nelle sue specie, rile
che lavoro, e per ciò è mestieri farne vandene la grossezza e le qualità, e del
annotazione nella stima. Debbonsi pure lo stato dei caseggiati. La riconsegna,
comprendere in questa le diverse coltu la quale si estende allo scadere della
re de terreni e qualunque altra opera conduzione si fa ad effetto di ricono
zione agraria già effettuata o che doveva scere se si restituisce il consegnato. Fat
si effettuare per consuetudine o per con ta la riconsegna, nella quale si seguo
venzione,
no le stesse regole praticate nella con
Nei miglioramenti si considera anche segna, si passa a formare il bilancio
l'aumento naturale delle piante tutte, del consegnato e riconsegnato per ve
ma a questo essendo diverso secondo la dere se la riconsegna incontri la con
varietà e la qualità dei fondi, secondo segna, oppure se sia mancante, acciò si
la diversa situazione, natura e qualità venga in cognizione dei miglioramenti
delle piante stesse, ed alle volte anche e dei peggioramenti. » -
secondo le intemperie delle stagioni, non Varie opere pubblicatesi poi in Mila
sembra possibile lo stabilire una legge no intorno a siffatto argomento dimo
costante, dietro la quale determinare si strano che questo ramo di scienza ap
possa di quanto debba crescere una da plicata all'agricoltura attende necessari
ta pianta in un dato tempo. Venne os e desiderati avanzamenti dallo studio
servato non potersi stabilire norme si de periti. -
cure per valutare l'aumentazione delle In una di queste opere si fanno due
piante; quindi essere di necessità l'atte esami : 1.º se il confronto debba farsi
nersi ad un calcolo di approssimazione partitamente o integralmente; 2.º come
dedotto dalla sperienza. Per la qual co abbiansi a calcolare gli aumenti e decre
sa non si potè nemmeno frora compi unenti naturali delle piante. -
tando quali sieno cresciute in diametro forti, tra gelsi, ulivi e simili.
e quanto, quali perite e quali rimaste del Per determinare con qualche preci
la primitiva grossezza. Altri poi sosten sione quali alberi vengono dall'affittuale
gono che nel bilancio deesi confrontare ricevuti e quali riconsegnati, sogliono i
semplicemente il quadro risultante dal periti ripartirli in tante categorie o
l'atto della consegna con quello compila classi, per esempio, di cima, a capitoz
to al momento della riconsegna, con l'av za, dolci, forti: e sotto ciascuna classe
vertenza però di avere i debiti riguardi ripongono quelli che vi appartengono
agl'incrementi e decrementi naturali del distinguendoli secondo certe diffinite di
le piante. I primi intendono di render mensioni. Questa suddivisione, si appella
conto delle varie piante individualmente colla voce lombarda di stazione; e vi
facendo conoscere ciò che è avvenuto di hanno quindi le stazioni del somero (pa
loro, quello che si doveva operare per la role vernacole), della terzera, del can
loro conservazione, e quello che si è tilone, cantilo, palone, palo, maneggia
fatto di più o di meno del dovere per ossia pertica : e, giusta le denominazioni
tale oggetto. I secondi, all' incontro, usate in altre provincie, come in quella
considerano gli individui stessi solo in di Brescia e Cremona, la frusca, il pian
quanto concorrono a formare un ente tone, la stanza, il cantiere, la piana, la
complessivo, il quale dee conservarsi da trave. -
Il fondo di un fiume e massime dei un pignone inclinato verso l'alto del fin
principali, può anche innalzarsi per ef, me e lo conduce fino al punto fissato
felto dei torrenti e degli altri fiumi che dall'amministrazione dei ponti ed argini
possono mettervi foce. I torrenti, per per conservare alle acque uno sfogo con -
esempio, che sono sommamente rapidi, veniente. A quel punto stabilisce la testa
perchè scorrono sopra un terreno di con del pignone, specie di molo lungo 25
siderabile pendio, portano sempre seco metri in senso paralello al letto del fiu
loro frammenti di roccie più o meno me, e 5o metri perpendicolarmente a
grandi; ma allorchè incontrano un fiumè, questa direzione costruito con sassi di
la velocità risultante dalle due correnti forma prismatica che termina a quarto di
riunite, si trova troppo debole per tra. circolo verso l'alto del fiume, ed a semi
scinare ulteriormente quel frammenti che circolo verso il basso, rivestito essendo
quindi successivamente si depongono. di una scarpa inclinata di un metro e un
Egli è in questo modo, per esempio, terzo di altezza sopra un metro di base,
che il Po rialza continuamente il suo fortificata ancora verso l'alto da una sco
fondo in un modo atto a generare spa gliera di pietra in forma di cono appiat
vento in tutti i paesi che lo circondano, tito. Riunisce quindi la parte di questo
per mezzo dei depositi che vi formano e molo diretta verso la sponda del letto
cagionano i torrenti che scendono dalle più grande con una diga di sasso, la cui
Alpi, e si portano spesso ad angolo retto parte superiore è al diritto di quella del
della direzione medesima del fiume. I molo, e che attaccasi alla sponda termi
FIUME FIUME 93
mando il pignone. La scarpa di questa corrente andrebbe a distruggere l'altra
diga che guarda l'alto del fiume ha due sponda. •
metri di base sopra uno di altezza, e Rimane ora ad utilizzare il terreno
verso la parte inferiore le si lascia pren che venne guarentito dagli attacchi del
dere quell' inclinazione sotto la quale fiume ad impedire che le acque non vi
naturalmente disponesi la ghiaia scari si spargano in maniera dannosa. Si ot
catavi dalle carriuole. Se questo pigno terrà questo effetto formando fra i moli
ne attraversa uno dei piccoli bracci del e circa 1 o metri più indietro della loro
fiume, si ha cura di chiuderlo al suo prin faccia esterna una scogliera di ghiaia e
cipio con fascinate, pietrame e ghiaia. pietrame di 5 metri di base sopra uno
Formato questo primo pignone, se so di altezza e rotondata ad arco di circo
praggiugne una straordinaria fiumana in lo; ma non si dovrà occuparsi di questo
novembre od in primavera, le acque che lavoro che dopo aver lasciato alle acque
sono alla parte superiore di esso oc il tempo di innalzare il terreno compre
cuperanno tutto il letto da una spon so fra i due pignoni che si hanno a riu
da all'altra, ma nell' incontrarlo per nire. L'altezza di questa scogliera sarà
deranno per un certo tratto gran par al suo principio sotto al molo inferiore
te di loro velocità, verranno a con del primo pignone di 4o centimetri, ed
fondersi con la grande corrente risalen alla sua estremità contro la scogliera del
do, al quale effetto contribuirà anche pignone inferiore di un metro e mezzo.
la scogliera comica che fortifica il molo In seguito si adopreranno de pietre più
verso la parte superiore, ed in tal guisa grosse fra quelle che vennero deposte
queste acque anzichè venir ad urtare e sul terreno dalle acque per rivestire que
corrodere le opere destinate a determi ste dighe, e vi si collocheranno giovani
nare la loro direzione si allontaneramo piante di vimini, di almi, di pioppi, e di
da esse. Ma al termine della fiumana il salici, le quali non si lasceranno uscire di
letto si sarà approfondato da 4 a 5 piedi terra al momento della loro piantagione
(1",5 a 1",6) verso l'alto e ad una certa che di 6 pollici ( 1”, i 6). Finalmente
distanza dal molo stabilitosi paralello al per compiere il sistema si costruiran
la corrente; finalmente il pignone sarà no di 1 oo in 1 oo metri, immediata
arginato da un ammasso di ghiaia de mente innanzi alla scogliera rotondata,
postosi in forma di triangolo. Quanto posta longitudinalmente, piccole opere
alla parte inferiore del fiume l'acqua nelle quali si adopreranno le pietre su
avrà continuato a scavare il suo letto scettibili di essere maneggiate da un
per un estensione di oltre a 5oo metri, uomo; queste opere avranno la stes
incassandosi su questa lunghezza in ma sa inclinazione che le sponde del fiume,
niera di non più abbandonarla; ed in saranno inclinate come i pignoni ver
pari tempo avrà rialzato il terreno che so l'alto di esso e terminati con moli
la terra gettandovi le ghiaie scavate dal della stessa forma di quelli che vanno
letto. Se si continua poscia sullo stesso uniti ai pignoni medesimi. Allora per
piano stabilendo pignoni 4oo metri di introdurre e far arrivare sui sedimenti
stanti gli uni dagli altri si avranno sem melmosi acque di inaffiamento e vienme
pre gli stessi effetti. Non si dee riman glio favorire gli interrimenti, si lascieran
dare la corrente che in mezzo del letto mo nel primo pignone verso l'alto del
del fiume, poichè altrimente una contro fiume delle aperture che si guerriranno
94 FIUME
- -
FIUME
t -
le più salubri di tutte le acque dei Allorchè si vede che un gran fiume
grandi fiumi. Si era forse riconosciuto riceve fiumi minori e rigagnoli, le cui
anche dagli antichi, che se quest'acque acque hanno, per così dire, lavate le
non erano le più pure o le meno cariche montagne, adacquati i prati e le risaie,
di sostanze saline o terrose, erano alme stagnato alcuna volta nelle paludi, sciolte
no le più convenienti al gusto, le più sa sostanze saline, terrose e metalliche; al
ne, le più adattate al nostro stomaco a lorchè si veggono passare a traverso
motivo della loro stessa composizione. grandi città, e servire di cloaca alle loro
V hanno alcune circostanze che ren immondezze; allorchè si veggono torbi
dono preferibili le acque dei grandi fiu de ed ingrossate dalle acque cariche di
mi, e che spiegano la ragione della loro particelle terrose che le piogge dirotte
preferibilità: sono queste principalmen portano ne' loro letti; non si potrebbe
te: 1 ° le sorgenti situate d'ordinario supporre facilmente che i grandi fiumi
nelle alte montagne; 2.º la feltrazione presentassero acque pure atte agli usi
avvenuta il più delle volte in mezzo alle domestici ed economici; eppure la espe
rocce quarzose e granitiche; 5.º il mo rienza di tutti i secoli prova che tali cir
vimento impresso a quelle acque attesa costanze sono più in apparenza che in
la pendenza del loro letto, e i molti osta realtà dannose alla loro salubrità. Bossi
coli incontrati, il quale impedisce la loro ha trovato le acque del Danubio a Pe
fermentazione; 4.º la facoltà di poter di terwaradino non diverse da quelle che
sperdere e dissipare nella immensità del erano alquanto al di sopra di Vienna, e
96 FIUME FIUME
colà pure ha veduto che se ne faceva struggono; i sali non decomposti colla
uso con profitto per varie manifatture e putrefazione si diluiscono; le loro mole
specialmente per la tintura. cole si disperdono, si confondono; le
Pretendono alcuni che siffatte circo terre si precipitano. Egli è per questo
stanze aumentino la salubrità delle acque che le acque dei ruscelli, che servivano
invece di diminuirla. Di fatto, le acque di veicolo a molte immondezze, unite a
dei fiumicelli, sovente cariche di parti quelle dei grandi fiumi acquistano la in
celle dannose alla salubrità, giungendo corruttibilità, propria sovente dell'acqua
in un gran fiume, non trovano più in dei medesimi. Quello che si dice della
esso le cause che danno luogo alla cor Senna, può dirsi degli altri fiumi più
ruzione; trovano d' ordinario una cor grandi. Le acque del Rodano resistono
rente più rapida e un letto più. puro; i ai viaggi di mare, sebbene non siavi for
principii ch'esse portano si diluiscono, se alcun fiume che riceva ruscelli più
si dividono, si disciolgono, si distruggo impuri; l'Isero, passando sopra alcune
no; il fango o la fanghiglia che le intor miniere di carbone fossile, giunge al
bida, si precipita purificandosi, e i gas Rodano con una massa d'acque consi
putridi che forse contenevano, a cagione lerabile, che ha l'aspetto di una poltiglia
del movimento impetuoso del fiume si nera schifosa ; forse questa circostanza
fanno liberi e si disperdono. Queste ac stessa contribuisce a rendere le sue acque,
que, unite alla massa dei grandi fiumi, si raccolte vicino alle coste, più atte di molte
perfezionano totalmente, saturandosi es altre a conservarsi pei lunghi viaggi di
se pure di aria atmosferica. Sovente ac mare. Il Gran, fiume dell'Ungheria, ri
cade che le acque di un gran fiume che ceve le colature di un gran numero di
ne ha ricevuto uno piccolo, abbiano com miniere, che trasportano una quantità di
piuta la sua operazione, o sia la purifica particelle massime ocracee ed anche di
zione delle acque ricevute, avanti che rame, di zinco, d'arsenico, ec., e pure
alcun altro ruscello venga a sottometter il Bossi ha trovato l'acqua di quel fiu
si ad una eguale operazione; cosicchè il me, al di sopra della città stessa di Gran,
fiugne ha già ripigliato allora tutto il suo potabile e salubre.
vigore e può anche agire con forza tanto La Mosella, dopo di avere ricevute le
maggiore, quanto più considerabile è il colature di molte paludi, ammette altre
suo volume. Spiegano in questo modo i sì la unione di un fiume le cui acque
Francesi la depurazione dell'acqua dei sono impregnate di cloruro di sodio; di
ruscelli sovente impurissimi, che si get un altro, che vi porta in quantità il solº
tano nella Senna. I miscugli di mate fato di magnesia; di un gran numero di
rie putrescibili o putrefatte, di gas dele sorgenti minerali cariche di sali d'ogni
teri o perniciosi, di sostanze saline, ter specie: coll'analisi tuttavia non si tro
rose o metalliche, che quel ruscelli infet varono nell'acqua di quel fiume, se
ti trasportano, cessano d'esistere in gran non atomi di carbonato e di idroclorato
parte, dacchè i ruscelli si sono gettati calcareo, dai quali non sono libere le ac
nel fiume; i gas formati si dissipano que stesse della pioggia; il che prova che
nell'atmosfera; si attenuano o si divido i sali e tutte le sostanze che un gran fiu
no all'infinito le materie che formati ne me riceve nella sua massa, non possono
avrebbero di nuovi; i principii mucosi, resistere ai mezzi potentissimi di depu
gelatinosi, estrattivi si sciolgono, si di ramento ch' esso esercita.
FIUME FI.Auto 97
L'analisi ha pure mostrato a Parmen FiuMe morto. Un alveo abbandonato
tier, che le acque della Senna, raccolte affatto dall'acqua, sia o no ridotto a col
- - - -
in distanza dalle sponde, non trovansitura, e che serve di ricettacolo alle acque
sensibilmente alterate dopo che han di scolo, od è ridotto ad acqua sta
no ricevuto tutte le immondezze di Pa- gnante.
rigi, in confronto di quello che lo erano (ALBERTI.)
avanti di giungere a quella città. FIUMe perenne. Quello le cui acque
Il Nilo altresì riceve nel suo corso non lasciano mai tutto il fondo scoperto.
molti ruscelli esposti a tutti i principii di Alcuni di questi sono navigabili fino al
corruzione; le sue acque sono torbide mare e si dicono fiumi reali.
e rossicce ; se si lasciano tuttavia preci (ALBERTI.)
pitare le sostanze terrose che contengo FIUME temporaneo. Quello il cui alveo
no, al Cairo stesso trovansi tanto pure resta qualche volta asciutto, e dicesi an
quanto l'acqua distillata. che torrente.
Sono dunque le acque dei grandi fiu (ALBERTI.)
mi per molti oggetti preferibili a tutte Fiume tributario. Quello che perde il
le altre e sono per la massima parte leg suo nome nell'unirsi ad un'altro, detto
gere e salubri. Tali furono trovate da anche influente.
Thouvenet quelle della maggior parte (ALBERTI.)
dei fiumi di Francia, da Moedel quelle FLAGELLATA. Gli ortolani danno
della Neva, da Bernel quella della Vi questo nome ad una specie di LATTUGA
stola ; e sulle rive di quei fiumi veggon (V. questa parola) tempestata di mac
si d' ordinario piantate le grandi mani chiette rosse longitudinali che è insalata
fatture. V' hanno tuttavia dei casi in delicatissima.
cui gli stessi principii d' impurità e di (Ai.BERTI.)
corruzione esistenti in alcuni ruscelli
FLAUTATO. Diconsi quei suoni che
rendono la acque loro più atte ad alcu si producono dagli stromenti da arco
mi lavori. quando rendono una dolcezza di voce
(BeUDANr-LUIGI Bossi–C. BAILLY somigliante al suono del flauto.
DE MERI.IEux.) (Diz. della Musica.)
FIUME. Secondo la natura del fondo FLAUTO. Uno de più antichi stru
gli idraulici distinguono i fiumi, chia menti musicali. I poeti ne attribuiscono
mando: fiume in ghiaia quello il cui l'invenzione ad Apollo, a Pallade, a
fondo è ghiaioso o sassoso ; fiume in Mercurio ed a Pane. Ve ne aveva di
sabbia quello a fondo arenoso; fiume curvi, di lunghi, di piccoli, di mezzani, di
paludoso quello a fondo di melma. semplici, di doppii, di forati alla diritta o
(ALBERTI.) alla sinistra, di eguali, di ineguali, ec.
FIUME arginato. Quello le cui piene Distinguevansi inoltre i flauti sarrani,
sono sostenute dagli argini. (ALBERTI.) frigii, lidii, i flauti pegli spettacoli che
FIUMe incassato. Quello le cui piene fatti erano d'argento, d'avorio o d'osso,
restano comprese dentro le proprie ripe. e quelli dei sacrifizi che fatti erano d'or
(ALE ERTI.) dinario di bossolo. I flauti erano gli stru
FIUMe innondante. Quello le cui pie menti militari dei Lacedemoni, donde
ne si spandono per le campagne. può credersi che pigliata siasi l'idea de
(ALBERTI.) nostri pifferi. I Lacedemoni non andava
Suppl. Di.. Teen T IV. I3
98 FLAUTo FI.Auro
no al combattimento se non che al suono la ottava bassa. Per abbassare il tuono
di quegli strumenti, a fine, dice Tucidide, del flauto ed accordarlo con gli altri
che camminando con passo eguale, uni stromenti variasi la lunghezza del tubo
forme e quasi in cadenza, meno esposti facendo scorrere le varie parti di esso,
fossero a rompere le loro file. le une sulle altre. Anticamente questo
Nell'antica Roma i suonatori di flau tubo facevesi di tre pezzi o corpi dei
to erano i soli che si adoperavano nella quali quello di mezzo suddivide vasi in
pompa de sacrifizii, nei funerali, nei tre parti che erano quelle che facevansi
banchetti. Que' suonatori formavano un scorrere per regolare il tuono dello stro
corpo separato assai numeroso, ed ave mento; in oggi invece si destina princi
vano per la maggior perte il privilegio di palmente a questo uso una parte del tubo
essere nutriti nel tempio di Giove Capi che dicesi tromba, quella porzione del
tolino. quale che entra nel pezzo vicino è di otto
Si conoscono diverse specie di flauti: ne e scorre a guisa di stantuffo con uno
avvi il flauto a becco o flauto dolce, sfregamento assai dolce. Tulou ed alcuni
strumento ora disusato, che aveva sette altri fabbricatori di flauti omettono la
buchi per le dita ed un foro pel polli tromba e producono l'allungamento so
ce; più sorte vi avevamo di questo flau pra ciascuno dei corpi; in tal guisa può
to, l' una detta flautone o flauto basso, farsi tutto il tubo di legno. L'allunga
altra flauto di tenore, altra flauto di mento del tubo del flauto nei modi an
alto ed un flauto a becco propriamente zidetti o con corpi di ricambio fa che si
detto. possa suonare con quello strumento in
Vi aveva pure il flauto doppio che si qualsiasi tuono. Dando a questi tubi
adoperava soltanto dagli antichi Greci e una sufficiente lunghezza, e praticando
Romani, e detto era tibia: il flauto tir vi alcuni fori di più che si guerniscono
renico, strumento militare degli antichi di chiavi, si fa loro produrre a volontà
Greci che rendeva un suono assai forte. il do od anche il si basso, ma vi hanno
In oggi il solo flauto in uso si è quello molti flauti che, come dicemmo, non pas
che, come dicemmo nel Dizionario, di sano il re della terza ottava. Gli Inglesi
cesi flauto traverso o tedesco. Questo fanno i fori dei loro flauti più grandi,
flauto è fra gli stromenti musicali uno donde ne viene minore esattezza e mag
dei più facili a fabbricarsi. Tiene sei fori gior fatica pel suonatore, a cagione della
senza quello dell'imboccatura e questi a maggior quantità di aria che occorre.
quelle distanze fra loro che vennero nel Le chiavi a valvule, con le quali chiu
Dizionario indicate. Anticamente non a donsi alcuni fori del flauto e di altri stro
veva che una chiave, ma ora ne tiene da 5 menti analoghi, sono formate d'un disco
fino a 6. La sua estensione comprendesi di pelle, di sovero, d'un piccolo mazzo o
fra il re della seconda ottava bassa ed ilguancialetto coperto di carta di buccio
la della quarta alta. Alcuni artisti giun e guernito internamente di lana o di co
gono pure, mediante l'abilità loro e la tone; provossi anche a questo uopo la
posizione conveniente delle labbra, ad gomma elastica. Quando si adopera il
abbracciare tre ottave. La stessa disposi sovero, l'anello metallico un po' rilevato,
zione delle dita dà una nota o la ottava di onde si guernisce l'orlo dei fori, entra
essa, secondo il modo come si soffia ; il nel sovero stesso, e così chiudonsi le a
quale effetto però non avviene che per perture con sufficiente esattezza. I flauti
FI.Atto Fi.Atro 99 ,
si fanno di varie materie, ed è ricono stessa materia, servono facilmente e non
sciuto che quanto alla dolcezza del suo possono giammai consumarsi sensibile
no non possono distinguersi quelli di mente. Le molle sono più prolungate che
metallo da quelli di legno. Non si fecero nei flauti ordinari per dare loro maggiore
però che pochi flauti di ottone fabbri elasticità e per impedire che rompansi.
cati da A. Halary di Parigi, i quali po Tromlitz a Lipsia ha arricchito il flau
tevano stare a fronte di quelli di Gode to di più chiavi, a fine di produrre alcu
froy che è uno dei più celebri fabbrica ni suoni più chiari, ed un migliore trillo
tori di quella capitale. I legni che si pre sopra alcuni altri.
feriscono sono: la granatiglia che ci vie In Vienna si fabbricano ora flauti che
ne dall' Indie, l'ebano ed il bossolo. I si estendono ne' suoni gravi sino al la
flauti di ebano con 4 a 5 chiavi costano della chiave di violino sotto le righe , e
da 5o fino a 2 oo franchi, secondo che Treczler, fabbricatore di strumenti di
sono guerniti di avorio o d'argento. l quella città, ha provveduto recentemente
più celebri fabbricatori e fra gli altri il il flauto di 17 chiavi; ma riuscendo que
succitato Godefroy ne portano il prezzo sto stromento, detto panaulon, troppo
fino a 4oo franchi. lungo, l'inventore ha giudicato utile di
Abbiamo veduto nel Dizionario come ricurvarlo al fondo.
i flauti di legno e di avorio sieno suscet Il flauto comune, ad onta di que
tibili di gonfiarsi per l'umidità atmo sti vari miglioramenti, è tuttavia uno
sferica e per quella che vi produce il strumento molto imperfetto, e carican
soffio del suonatore e come per questa dolo di nuove chiavi se lo era compli
cagione si alteri il suono; inoltre sono cato maggiormente senza per nulla cor
pure soggetti a seccarsi soverchiamente reggere i suoi difetti: inoltre queste chia
ed anche a fendersi quando in un tempo vi ed i loro fori non sono al vero loro
asciutto si stia un pezzo senza farne uso. posto. Molte note non hanno una co
E per rimediare a dunque a questi in lonna d'aria di sufficiente lunghezza, e di
convenienti, e per dare nel tempo stes là ne vengono in gran parte la indecisisio
so ai suoni di quell'istrumento una mag ne, la inuguaglianza e la poca giustezza
giore dolcezza e nettezza, certo Laurent della maggior parte de suoni di questo
ha fabbrcato flauti traversi di cristallo, strumento. Lo studio del flauto è invero
che riuniscono i vantaggi di conservare oggidì una lotta continua co'difetti di
sempre le medesime dimensioni ei me questo strumento, i quali si possono ben
desimi tuoni, e di rendere lo strumento sì palliare, o mascherare più o meno be
più sonoro e più facile nella esecuzione. ne, ma non mai superare del tutto, poi
La forma di questi nuovi flauti non diver chè, dipendono dalla costruzione stessa
sifica in nulla da quella già stabilita dai dell'istrumento. Sarebbe desiderabile a
migliori artisti. Due soli tubi di ricambio dunque che si perfezionasse questo stru
bastano pel bisogno; quello che sta in mento in guisa che desse con meno studio
cima non ha quasi mai duopo di essere più soddisfacenti effetti per sonorità,
cambiato. Le chiavi sono con arte e so giustezza degl'intervalli e regolarità di
lidamente adattate allo strumento con suono. Questi vantaggi pretendesi che
piccole viti; le loro cerniere, gli anelli siensi riuniti nella costruzione del nuovo
delle quali sono di acciaio forbito e flauto di Gordan di Parigi chiamato da
temperato, traversati da un pernio della lui diatonico. La nuova foggia di costru
1 oo F1. Auro FLINT-G1.Ass
zione dello strumento ebbe per necessaria bia proposto un meccanismo per questo
conseguenza un leggero cangiamento nel oggetto.
movimento delle dita il quale riesce evi Fiat rino. Tiene questo al pari del flau
dentemente più semplice ed in breve si to sei fori e riceve fino a cinque chiavi,
apprende. Il meccanismo e la posizione ma ve ne ha di quelli che ne hanno una
di otto chiavi, che tiene sono ben intesi sola, i quali non costano che due fran
pe la esattezza, sicurezza e facilità della chi. I flautini per le orchestre da teatro
loro azione. Il flauto, sorretto essendo e da ballo sono in re, mentre invece
dalla palma della mano sinistra lascia le quelli delle bande militari sono in mi
dita libere in tutte le loro piegature da bimmolle per poter suonare insieme con
ogni contrazione. Le chiavi di soli e la massa degli stromenti che sono in si.
quella di do sono le sole chiuse, le sei al I flautini comuni senza chiavi sono di
tre essendo aperte, e chiudendosi come bossolo; quelli di qualche prezzo sono di
gli altri fori del flauto per la pressione ebano o di granatiglia. Il loro prezzo
delle dita. La soppressione delle due chia quando hanno 4 o 5 chiavi varia da 5 o
vi di fa naturale e la sostituzione ad esse a 1 oo franchi.
di una chiave di fa ſi è una idea la cui (SAINTE PREUve–Gonna x
applicazione ha grandi vantaggi. L'inven – Diz. delle Origini.)
zione di questa chiave è dovuta a Bohm Flavto di amore. Specie di flauto
di Monaco. Anche Peterson di Annover che è una terza più basso di quello tra
studiossi di torre al flauto il difetto di sto verso.
mare, che in esso è più grande che in qua (Diz. delle Origini)
lunque altro stromento, massime nei cre FI.Auro traverso. Registro dell'organo
scendo e calando, con semplice meccani che imita il suono dello strumento dello
smo. Consiste questo in una piccola ma - stesso nome.
para vasi il vetro bianco con la silice pol demia reale delle scienze di Parigi pro
verizzata e da ciò è derivato a quel posto aveva nell'anno 1766 un premio
vetro il nome di flint-glass, dalle due vistoso da assegnarsi al ritrovatore del
parole inglesi flint che significa silice e metodo migliore per imitare in Fran
glass che è l'equivalente di vetro. Quan cia la composizione di un vetro pesante,
tunque siasi riconosciuto da poi che esente da qualunque difetto e che parte
la sabbia bianca faceva a un di presso cipasse delle proprietà del flint inglese.
lo stesso effetto, si continuò tuttavia ad Rimasto essendo però privo di solu
usare la stessa parola nella lingua ingle zione quel problema, lo stesso argomen
se per indicare una specie di vetro assai to fu proposto di bel nuovo nel 1786,
bianco che molto si avvicina al cristallo.
e malgrado molte esperienze e molti
Da che poco dopo la metà dello scorso saggi presentati da vari concorrenti, non
secolo Dollond trovò il modo di rendere ſu più felice la riuscita.
le lenti a cromatiche, si conobbe parti Alcuni anni dopo quell'epoca Desſou
colarmente utile a tale oggetto quella gerais, direttore di una manifattura reale,
specie appunto di vetro che dagli inglesi che già destato aveva grandissimo inte
si chiamava flint glass, il quale diffon resse ed acquistata molta riputazione
dendosi dovunque per questo scopo, con per l'importanza che data aveva alla
servò l'originaria sua denominazione. manifattura del monte Cenisio, i cui pro
Della maniera di fabbricare il flint glass dotti ottenuti avevano in molti paesi la
e delle difficoltà di ottenerlo, dei difetti preferenza sopra i cristalli d'Inghilterra
cui è più particolarmente soggetto, del e di Boemia, istituì molti esperimenti e
suo peso specifico, della sua chimica com produsse numerosi saggi di vetro nel ge
posizione e della sostituzione propostasi nere del flint, e trovò finalmente una
ad esso di varie sostanze solide o liquide composizione, che ne riuniva tutte le
si è più volte parlato nel Dizionario e in principali e più preziose qualità. La
questo Supplimento medesimo agli arti prova se n'ebbe ben tosto nel concorso
coli acnoMATisMo, CANNocchiALI, CRisTAL de più valenti ottici, i quali in breve
Lo, LeNte, vetro ai quali tutti ed al pri tempo ne acquistarono più di 5oo chi
mo principalmente rimandiamo i lettori logrammi, e di questi si servirono con
per evitare le inutili ripetizioni. Qui ag ottima riuscita nella costruzione del loro
giugneremo alcune brevi notizie sulla cannocchiali acromatici, cosicchè nacque
storia della preparazione di esso, su al in Francia la speranza che più non si
cune ricette che ne indicano la compo avrebbe avuto bisogno di trarre il flint
sizione alquanto differente da quella da dall'Inghilterra.
ta nei luoghi sopraccennati, e qualche Una luminosa testimonianza a quella
altro cenno che ci siamo potuti procura scoperta rendette in quel tempo Fre
re sulla fabbricazione di esso, la quale mai ville, ingegnere in capo dell'ufficio
però viene in gran parte tuttavia pur de ponti e delle strade, che incaricato
troppo tenuta gelosamente secreta. era si specialmente di somministrare ai te
Il governo che esisteva in Francia in legrafi ed a tutta la marina i cannoc
nanzi la rivoluzione del secolo scorso, chiali necessarii per l'osservazione dei
erasi adoperato per procurare che la segnali. Non dubitò egli di dichiarare,
Francia non rimanesse più tributaria al che l'inventore francese raggiunto ave
l'Inghilterra del flint-glass ; e l'Acca va il più alto grado di perfezione che la
1 O2 FLINT-GL Ass FLINT-GLAss
Francia invidiare potesse alle manifattu d'Artigues non lasciavano più cosa alcu
re inglesi, tanto per riguardo al traffico, lla a desiderare in questo genere. -
come per riguardo alle arti, giacchè la! Ad onta di queste asserzioni però
bellezza e l'utilità dei nuovi suoi vetri sembra che il flint-glass venisse piut
o cristalli trovavasi congiunta a una sin tostochè preparato con sicurezza di e
golare moderazione nel prezzo de'me sito dai vetrai, trovato quasi a caso
desimi. qua e là nei loro crogiuoli, ma che in
I cannocchiali fabbricati con quei fatto il problema della costante e rego
vetri, posti in paragone co' migliori lare fabbricazione di esso non fosse
dell'Inghilterra, provarono che quella sciolto puranco quando Guinand se ne
lode non era punto esagerata. L'I occupò con quel buon esito che si è
stituto delle Scienze incaricò i suoi notato all'articolo causTALL o del Dizio
commissarii Prony, Guyton e Rochon, nario. Questo ingegnoso artefice è giun
d'istituire su quegli obbiettivi il più scru to ad ottenere delle masse di flint capaci
poloso esame, e trovarono questi che quel di fornire degli obbiettivi di 12 pollici,
vetro, benchè alquanto più pesante del dimensione sino allora sconosciuta. Il
fiint, aveva in generale minore quantità suo secreto da lui comunicato a Frauen
di fili, di onde, o di strie del flint hoffer, è stato messo in pratica da loro
inglese, e d'altra parte superava questo per più anni senza che siasi potuto sco
in limpidezza, non meno che in forza prirlo. Dopo la loro morte, uno dei figli
dispersiva. Questa relazione all'Istituto del Guinand, possessore del secreto di
venne fatta il giorno 1 o aprile dell'an suo padre, ha continuata la fabbricazione
mo 18o9. del flint nei contorni di Neufchatel. L'al
D'Artigues, possessore della manifat tro figlio ha tentato invano di fabbricar
tura di cristallo a Voméche, era già stato ne nella bella vetraia di Choisy; si è do
da prima incaricato dall'Istituto di sten po i tentativi inutili di quest'ultimo, che
dere una compiuta memoria sull'arte Lerebours, Thibeaudeau e Bomtems,
vetraria; erasi quindi accinto a nume direttori di questo stabilimento, sono
rose esperienze su tutto quello che giunti a produrre delle masse di flint di
contribuire poteva ai progressi di quel una dimensione almeno eguale alle più
l'arte, ed in particolare erasi occupato belle masse del Guinand, il padre. Quel
della fabbricazione del flint. Non tutti figlio che rimase in possesso del secreto
riuscirono felicemente i di lui tentati
di questo esibì ultimamente al Governo
vi, ma non si stancò giammai, e final francese di pubblicarlo qualora gli ve
mente i suoi sforzi furono coronati del nisse assegnata una rendita vitalizia an
la più felice riuscita. Nel 18 aveva nua di 2,ooo franchi. Dumas ed Ara
già presentati otto obbiettivi, che tutti go parteciparono questa proposizione
giudicaronsi superiori a quello del gran all'Accademia delle scienze di Parigi
de telescopio di Dollond, che trovasi al nella tornata del 28 giugno 1858 insi
l'osservatorio. In quell'anno medesimo stendo molto perchè venisse appoggia
si lesse una relazione all'Istituto delle ta. Non pare però che la cosa abbia avu
scienze, nella quale si asserì che l'arte to questo buon effetto, poichè più non
dell'ottica in Francia era omai rendutase ne fece parola.
indipendente da qualunque industria Dalla storia data fin qui risulta dunque
straniera, e che i metodi scoperti dal che se pure vi ha, come sembra, una ma
FLINT-Gi.Ass FLoRIFERo 1o5
niera regolare e sicura di fabbricare il Altre ricette diverse diemmo agli arti
flint-glass questa non è fatta per anco di coli causTALLo e veTR o del Dizionario,
pubblica ragione, e non si sa se dipenda qui finiremo soltanto aggiugnendo quel
più particolarmente dalle qualita delle la che troviamo suggerita dal Bower
sostanze che vi si impiegano, dalle pro proprietario di una fornace di vetro in
porzioni loro, o dalla maniera di trattarle Inghilterra. Al suo dire adunque il fint
con calore più o meno forte o prolun glass è formato di 2 parti di minio, una
gato, agitandole o no, ec. Chi volesse fa di carbonato di potassa o perlassa, 5 di
re dei tentativi in proposito non trascuri quarzo puro o di silice scevro di ferro,
di leggere quelle avvertenze che trovansi '/ , di salpietra e '/too di ossido di
intorno a ciò all'articolo caisTALLo del manganese. Questa formata (batch), co
Dizionario (T. V, pag. 98). me la si chiama, esponesi in vasi chiusi al
Quanto ai materiali da impiegarsi nel più alto colore possibile per 4o a 45 ore,
la fabbricazione del fint-glass, Cazalet dopo di che la loro combinazione e ve
suggeriva fino dal 1 8o8 di porre in un trificazione è perfetta.
crogiuolo di platino della tenuta di 12 on (DUMAs– PARKEs–CAzALET-RICHARD
ce di fint-glass, 1 oo parti di minio puro PHILLIPs-Diz. delle Origini)
passato per uno staccio di seta, 5o parti di FLOGITE. Pietra oggidì creduta l'o
nitro puriſicato, una parte di calce della palo od una specie di spato di color ros
maggior purezza e bianchezza e 6o parti so, e per questa sua somiglianza alla tin
di sabbia assai bianca calcinata e pesta ta del fuoco così nominata.
ta in un mortaio di ferro, poscia lavata (BoNAviLLA.)
ad ebollizione con acido solforico, poi FLOGO GENO. Nome dato da Bru
depurata ancora con acido idroclorico. gnatelli all'idrogeno.
Questo miscuglio esposto in una fornace (BoNaviLLA.)
di vetro da bottiglie diviene assai liquido, FLORALI o FLOREALI, diconsi
se lo versa in acqua pura e se lo fa sec quelle foglie che nascono vicine al fiore.
care per ridurlo in polvere fina. Se lo la (ALBERTI-GAGLIARDo.)
va e purifica nella stessa guisa della sab FLORESCENZA. V. FIoRiTURA.
bia, se lo fa fondere come la prima volta, FLORIDZINA. Principio amaro sco
gettasi ancora nell'acqua, si polverizza perto da Konnink nella corteccia fresca,
e si depura con gli acidi, per farlo poscia del tronco e della radice dei meli, dei
fondere di nuovo e trarlo dal crogiuolo peri, dei corbezzoli e dei pruni, lasciata
dopo 48 ore per collocarlo sopra una in infusione da 1 a 1o ore a 5oº di tem
piastra di rame molto calda, sulla quale peratura nell'alcoole debole, distillando
si lascia raffreddare assai lentamente. Il poi, la maggior parte dell'alcoole, e fa
Cazalet assicurava ottenersi in questa cendo cristallizzare il residuo. Finora
maniera un vetro bianchissimo sempre non ha usi nelle arti e venne solo pro
scevro di puliche, strie e fila, e che ave posta come febbrifugo, sotto il quale a
va tutte le qualità necessarie per farne spetto interessa al commercio il cono
buoni obbiettivi. Adoperando materie scerla. -
I Knox lessero ultimamente all'Acca dedussero che il fluore non agisce meno
demia d'Irlanda una memoria sul fluore mamente sul vetro asciutto perfettamen
della quale riporteremo le principali par te. L'esame degli effetti dell'acido idro
ticolarità. I vasi che trovarono meglio fluorico, del fluoruro sublimato di mer
adattati ad esaminare questa sostanza curio e del bicloruro di mercurio, servì
gassosa sono quelli di calce fluatata ar per assicurarsi dell'azione di questi gas
mati di filo di ferro. Copronsi questi sui metalli, per distinguere l'azione del
vasi con recipienti di fluato di calce, fluore da quella dei vapori di queste so
le cui cavità sono riempiute con pezzi stanze. Trovaronsi buoni reattivi a tal
staccati della stessa materia. Si fanno ca uopo l'oro ad un'alta temperatura; il
dere dentro i pezzi, e il contenuto gasso palladio ed il bismuto ad una temperatu
so dei vasi occupa il luogo loro. Sull'a ra moderata. Una batteria di 6o coppie di
pertura si mette una tavoletta piatta di fluoruro umido, di piombo, di palladio,
fluato per ricevere i recipienti che vi di platino, d'oro e di rodio, servirono a
possono scorrere in ogni verso. Ivi sono determinare l'attrazione relativa del fluo
quattro piccoli incavi con le sostanze sul re per questi metalli sui quali non agisce
le quali si vuole osservare l'azione del che ad alte temperature. Il palladio ed il
gas. Ai lati opposti di questi recipien platino furono sempre attaccati, l'oro
ti sono alcuni fori otturati con limpidi talvolta, il rodio giammai , il che lascia
cristalli di fluati unitivi con mastice, at supporre che si potrebbe ottenere il fluo
traverso i quali può vedersi distintamen re isolato elettrizzando del fluoruro di
te il colore di un gas qualunque che si piombo in un tubo di fluato calcare, e
trovi nel recipiente. I vasi sono collocati servendosi del rodio come polo positivo.
sopra un piedestallo al di sopra di una In una operazione nella quale applicossi
lampana. Del fluoruro puro di mercurio il calore si ebbe un vapore giallo pallido,
riscaldato in questi vasi con cloruro sec che imbianchiva la carta di tornasole.
co diede ai Knox un gas scolorito, di Da questi fatti risulta quanto diverso
sapore forte, ma non irritante, ed assai sia da quello che supponevasi il fluore
facile a distinguersi dal cloro. L'interno radicale dell'acido fluorico o idrofluori
dei vasi era rivestito di cristalli di su co noto per la sua possente azione sul ve
blimato corrosivo. Il gas non fuma espo tro e che sembra il più energico e più de
sto all' aria ; non estingue un filo di letere di tutti gli altri idracidi. Giova quin
ferro arroventato ; detona con l'idro di sperare vederlo ben presto conosciuto
geno formando acido idrofluorico. Po più che nol sia l'acido fluorico stesso,
nendolo a contatto con carta asciutta di che non potevasi preparare e conservare
tornasole o di fernambucco, la prima si in vasi di vetro. -
di; altri fluoruri formano dei sali basici, I fluoruri alcalini, sciolti nell' acqua
unendosi ad una quantità d' ossido del e sottoposti alla cristallizzazione, si di
loro metallo, che contiene 1, 2 e 3 volte vidono in un sale acido cristallizzabile,
altrettanto metallo del fluoruro. che è un idro-fluato di fluoruro della
I fluoruri presentano ai reattivi or base, ed il liquore ritiene un eccesso di
dinariamente impiegati per distinguere alcali. Il fluoruro di titano, trattato con
la neutralità, delle reazioni acide o basi l'acqua, dà origine ad un idro-fluato di
che molto più manifeste di quelle che fluoruro e ad un fluoruro d'ossido. Vi
presentano offerte i cloruri e gli ioduri. sono alcuni fluoruri che l'acqua decom
Infatti, se i cloruri di mercurio arrossa pone ad un di presso compiutamente;
no la carta azzurra di tornasole, il sale ma tali sono quelli di antimonio e di bis
rino sembra essere senza azione sulla muto, - - - -
carta rossa, mentre non vi è alcun fluo Alcuni fluoruri sono insolubili nell'a
ruro che non agisca su di esse in un cqua, la quale non può alterarli. Il fluo
senso o nell'altro. -
gli ossidi sugli idrofluati di fluoruri ; Fluoruro d'alluminio. Non può questo
sali che debbono essere compresi sotto ottenersi che disciogliendo l'idrato d'al
l'indicazione di fluoruri doppi. Si cono lumina puro nell'acido idrofluorico. Di
scono i fluoruri doppi di cromo, d'an sciogliesi facilmente nell'acqua e forma,
timonio, di ferro, di rame, di nicco dopo l'evaporazione, una massa scilop
lo, di cobalto, di manganese, di zin posa trasparente, la quale non presenta
co, di tantalo, di molibdeno, di colom alcun segno di cristallizzazione e si pre
bio, ec., coi fluoruri alcalini. I fluoruri senta, dopo la diseccazione compiuta,
doppi si producono spesso per doppia sotto forma d'una massa translucida,
decomposizione, in casi nei quali non si giallastra, screpolata, che somiglia del
dovrebbero apparentemente ottenere che tutto alla gomma arabica, e interamente
fluoruri semplici. - si distacca dal vaso. In questo stato il
Si ottengono i fluoruri coi metodi se sale è scipito e sembra insolubile nell'a
guenti : . . . cqua, ma dopo qualche tempo vi si di
1.° Il miscuglio dell'acido idrofluo scioglie senza lasciare residuo. La sua
rico e dell'acido nitrico, dee intaccare, dissoluzione non può conservarsi in vasi
senza difficoltà, diversi metalli, quali so di vetro, poichè gl'intacca. Se, dopo a
no lo stagno, l'antimonio ed anche l'oro vere diseccato questo sale, lo si arro
ed il platino. Questo metodo non è venta, producesi un po' d'acido idro
usitato. 2.” Il fluoruro di mercurio o fluorico e resta un sale basico, che
di piombo trattati con corpi più po più non viene alterato dalla calcina
sitivi di questi metalli, come l' anti zione. Questo sale basico formasi pure
monio , danno origine a fluoruri vo quando si fa digerire il sale neutro con
latili, le cui proprietà hanno molta anal'idrato di allumina; quest'ultimo di
logia con quelle dei cloruri corrispon viene allora gelatinoso, semi-translucido,
denti. 5.º L'azione dell'acido idrofluo e, dopo la diseccazione, giallastro e gom
rico sugli ossidi, produce diversi fluoru ITAOSO, -
mezzo eccellente per incidere sul veti o : Fluo, u o di loro. Il fluoruro di buio,
Suppl. Div. Tecn. T. 1 V - i5
1 º4 FI.UoRUR o FLUoRUR o
od acido fluoborico, scoperto da Gay - quantità limitata di gas nell'acqua, la si
v º - - - - -.
Lussac e Thenard, è un gas senza colore, satura, il precipitato d'acido borico spa
di odore molto forte ed anco soffocante, risce in luogo di aumentarsi. Accade lo
molto acido, molto solubile nell' acqua, stesso quando dopo avere introdotto una
di densità egnale a 3,5 t 24. Spegne i piccola quantità di gas nell'acqua, si fa
corpi in combustione; non viene alterato evaporare la soluzione. Ad un certo gra
nè dal calore nè dall'elettricità. Resisteldo di concentrazione, l'acido borico de
all'azione di quasi tutti i corpi coi qual ilposto aumenta in quantità, quindi scom
venne posto in contatto, non viene de-pare interamente, il liquore diviene chia
composto che dal potassio e dal sodio,|ro e può essere distillato senza lasciare
- - - - -
to con una grande quantità di acqua do - Questo idrato contiene una grande
po averle riempiute di questo gas. S i quantità di fluoruro di boro, poichè l'a
può giudicare dell'azione che esercitii cdua può sciogliere più di 7oo volte il
sull'acqua dal fumo denso che diffon-suo volume di questo gas. La soluzione
de nell'aria; è infatti il più fumante è senza colore, assai densa, molto fu
di tutti i gas conosciuti. Si può giudi-mante, di consistenza oleosa.
carne ancora dall' azione che esercita Riscaldata, perde circa il cinquan
sulle materie organiche; annerisce all'i-tesimo del fluoruro di boro che contie
stante il legno e la carta, impossessan-ne, quindi si volatilizza senza alterazione
dosi dell' acqua contenuta in queste In quest'ultimo stato somiglia all'acido
sostanze, e ponendo a nudo il loro car-solforico ordinario per le sue proprietà
bonio. generali. - - -
del gas fluoruro di silicio, formasi del allorchè lo spato-fluore adoperato viene
gesso, e la massa perde la sua trasparen-sottomesso alla levigazione. Il miglior
za. A 4o” il fluoruro di calcio puro co-metodo di preparare, con lo spato-fluore,
mincia a decomporsi e perde nel tempo l'acido idrofluorico scevro di silicio, è
stesso la sua trasparenza. Se prima che senza dubbio quello di decomporre dap
la decomposizione si operi aggiungesi al prima la spato, fluore col carbonato di
muscuglio dell'acqua, il fluoruro di cal-potassa o di soda a fine di procurarsi un.
cio si separa, e la massa diviene lattea.fuoruro a base alcalina scevro di silicio,
Gli acidi nitrico e idroclorico hanno pu- poi trattare il fluoruro coll'acido solfori
re la proprietà di dare questa traspa-co. Dietro gli sperimenti di Scheele, il
renza al fluoruro di calcio, ma senza che fluoruro di calcio non viene decompo
il liquore divenga viscoso. Versandovi sto distillandolo col sale ammoniaco, ma
dell'acqua il miscuglio diviene latteo, e bensì allora quando distillasi cel solfato
il liquore feltrato non contiene che po-ldi ammoniaca. -
F, con uno - - FI.roRr Ro . i 17
Anche il fluoruro di calcio può unirsi del vapore e del gas rendono pericolo
ad altri fluoruri, cioè a quelli di boro, e sa l'esperienza, quando si operi sopra
di siſicio, ma queste combinazioni non una quantità considerevole di potassio e
hanno usi tali da meritare d'essere ricor di acido. È più sicuro porre un fram
dati. È piuttosto da menzionarsi un dop mento di potassio in un serbatoio di ra
pio sale particolare formato di fluoruro di me, far giongere in esso la corrente
calcio e solfato di calce che ottiensi riscal d'acido idro-fluorico e raccogliere il
dando in un crogiuolo di platino un mi gas idrogeno alla maniera ordinaria. Ciò
scuglio d'una parte e tre quarti di solfato npn ostante, non è con questo mezzo
di calce con una parte di spato-fluore. La che si ottiene il fluoruro di potassio. Il
massa entra in fusione al calore rovente, metodo il più semplice consiste nel sa
e forma un liquido trasparentissimo, che turare l'acido idro-fluorico con carbo
si solidifica col raffreddamento, e forma nato di potassa, avendo cura di lascia
nno smalto. Per questo negli assaggi al re un piccolo eccesso di acido. L'acido
cannello si usa lo spato-fluore per rico carbonico si sviluppa, e il fluoruro di
noscere il gesso, e viceversa Ne punti potassio rimane sciolto; si evapora il li
di contatto, i due sali si fondono facilis quido e si ottiene questa sostanza sot
simamente; ma, dopo alcuni istanti, l'aci to forma di eristalli, se l'evaporazione
do solforico comincia ad essere decompo è lenta, ed eseguita in un vaso largo
sto ed allora la massa produce una leggera alla temperatura di 55° a 4o”. Questi
effervescenza, diviene meno fusibile, for cristalli sono cubici od in prismi diritti,
ma alcune eserescenze simili a cavoli quadrati, con croci in diagonale alla loro
fiori, e diviene da ultimo affatto infusibi estremità o in tramogge a scala, come il
le. Il fluoruro di calcio si comporta nel sal comune. Questo sale è deliquescente,
la medesima guisa co solfati di barite e molto alcalino, e la sua soluzione neu
di stronziana.' -
tralizzata coll'aceto, diviene molto acida
Facendo fondere due parti di spa quando venga diluita con acqua. E for
to-fluore con una di carbonato di potas mato di - .
giorno, si distingue col nome di riflusso. L'età della luna si trova sommando la
Giungono abbassandosi alla maggiore lo epata dell'anno (la età della luna al primo
ro depressione, in cui non restando che di gennaio), all'epatta del mese (la età
alcuni momenti, si dice che in quello ha della luna al primo del mese se si ebbe
luogo la bassa marea. Comincia di nuo la luna nuova al primo di gennaio) ed il
vo il flusso a tenore delle medesime leg giorno del mese. Se il prodotto di que
gi, e giusta il medesimo periodo, di nuo sta somma risulta minore di un mese lu
vo succede il riflusso, e così si ha conti nare indica la età della luna i che se ri
nuamente flusso e riflusso, alta e bassa sultasse maggiore converrebbe sottrarre
marea. Ora questo fenomeno, che è ge il numero dei giorni del mese lunare, ed
nerale, nasce e deriva dall'azione o at il residuo indicherebbe la età ricercata.
trazione del sole e della luna sopra le a Le epatte pei mesi sono le seguenti :
cque del mare. -
gennaio o, febbraio 2, marzo 1, aprile 2,
Non è questo il luogo di spiegare in maggio 5, giugno 4, luglio 5, agosto 6,
qual modo agiscano queste atirazioni, settembre 7, ottobre 8, novembre 9,
accenneremo soltanto come La Place dicembre 1o.
abbia trovato e stabilito essere l'intensi Cerchisi, per esempio, l'età della luna
ta della forza della luna tripla di quella pel 1 o giugno 1828. -
lini da grani mossi appunto dal flusso Si trasse pure profitto dal flusso e
e riflusso, situati essendo probabilmente riflusso per mantenere scavata la boc
in que luoghi dove incanalandosi le a ca dei porti. Raccogliesi a tal effetto l'a
cque la corrente era maggiore. Tuttochè cqua in vasti bacini quando è alta; vi
di questa forza non siasi realmente tratto si trattiene, e quando la marea è bassa
ancora profitto,nullameno sarà utile acem apronsi sostegni, posti in tal direzione
mar qui brevemente i tentativi fattisi in che l'acqua del bacino attraversa la boc
questo proposito. ca
petodeldella
portosuae ne scava il fondo per l'im
correntia. - a
All'oggetto di valersi del flusso e ri
flusso si propose una ruota a pale soste Varii mezzi proposersi anche per valer
nuta da galleggianti in una serie di canali si della forza dell'agitazione dei flutti, fra i
disposti con tal arte, mediante quattro quali ne citeremo due soli. Montgolfier,
porte a ventaglio, due delle quali apri Watt e Boulton avevano suggerito l'uso
vensi solo al crescere e due allo scemare dell'ariete idraulico per innalzar l'acqua
dell'acqua, che la ruota era obbligata a delle saline, e si comprende che quest'a
girare sempre nella stessa direzione. La cqua innalzata, facilmente avrebbe potuto
lentezza però del corso dell'acqua pel essere applicata a muovere una ruota, un
solo effetto del flusso e riflusso del bindolo o simile altro congegno. Il cele
mare, lentezza che doveva al certo au bre Borgnis, cui tanto dee la meccanica,
mentarsi pei tortuosi giri che presenta osservò come l'ariete idraulico potesse an
vano i canali, sembra non lascia sperare che servire immediatamente di macchina
S ppl Dr. Tecn T IX. 16
I 2 2 FLusso l'Lu11o
motrice, sostituendo all' acqua ascen livello prodotto dalla marea, converrebbe
dente uno stantuffo il quale riceverebbe far mobili in guisa da poterli alzare o
un moto alternativo di va-e-vieni, simile abbassare i tubi orizzontali. Nullameno
a quello che hanno le macchine a vapore ci pare non sia tal cosa da venire di
a semplice effetto, e che potrebbe, cogli menticata, molto più che, osserveremo
stessi mezzi che in quelle, cangiarsi in incidentemente che potrebbe forse sor
circolare continuo. Siccome oltre alla tir utile effetto sui fiumi rapidi ove, o
forza dei flutti voleva il Borgnis trarre per angustia di letto o per frequenza
partito anche da quella del flusso e ri di navigazione o per altro qualunque
flusso, così disponeva egli due tubi oriz siasi motivo, non si potessero usare le
zontali, ciascuno dei quali aveva una e ruote idrauliche. Un semplice mezzo
stremità spanta a guisa d'imbuto; l'uno venne pure da altri suggerito per appro
riceveva l'azione del flusso, l'altro, po fittare della forza de flutti e consiste nel
sto all'inverso, quella del riflusso. Le legare una grossa barca ad una robusta
altre disposizioni erano le medesime che leva posta in bilico, sicchè a questa si co
nel comune ariete idraulico, salvo che, municassero tutti i movimenti delle onde
in luogo di un tubo ascendente, al di e del flusso e riflusso. Per quanto irre
sopra eravi un cilindro in cui scorreva golare esser debba l'azione di tale un
uno stantuffo. ( Vedi ARIETE idraulico.) congegno, pure in qualche caso può forse
Non indica il Borgnis in qual modo si giovare, e abbiamo perciò stimato utile
desse uscita all' acqua dopo salito lo l'accennarlo.
stantuffo per lasciarlo scendere, ma si All'articolo DARsENA abbiamo veduto
comprende che basta una semplice chia in qual guisa si ripari a quegli inconve
ve la quale si apra allorchè lo stan nienti che spesse volte produce un gran
tuffo è giunto in alto della sua corsa, e de cangiamento di livello pel flusso e ri
si chiuda quando è al basso. Occorrereb flusso nelle navi che non potrebbero sen
be un volante che per la velocità acqui za gli aiuti dell' arte penetrare in alcuni
stata facesse scendere lo stantuffo o un luoghi senza pericolo di rimanere all'a
contrappeso come nelle macchine a va sciutto.
pore a semplice effetto. Per dare qual (DoMENico Scinà –RIccARDo PHILLIPs
che regolarità all'azione di questo mec –G.”M – Journ. des Conn. Usuelles.)
canismo, suggeriva l'inventore di adat FLUTA. Registro d'organo di can
tare due grandi chiavi presso alla bocca ne ad anima, aperto di 4 piedi, che ser.
dei tubi, i cui fori si aprissero più o meno ve di unisono al principale. Alcuni dan
secondo la velocità del moto, col mezzo no questo nome anche al registro che
del pendulo comico di Watt. Ciò che te più comunemente dicesi flauto.
miamo si è che la corrente prodotta dal - (Diz. della Musica.)
flusso e riflusso resterebbe spesso senza FLUTONE. Registro d'organo a can
azione su questa macchina per la sua estre ne d'anima, di due piedi, che serve di
ma lentezza, e che sarebbe poi difficile co unisono al principale: quando è fatto
struirla di tale solidità da poter reggere largo alla sommità chiamasi corno.
a lungo all'urto che ad ogni colpo dell'a (Diz. della Musica.)
riete pei flutti ricevere dovrebbe lo stan FLUTTO. Agitazione violenta delle
tuffo, massime nelle grandi burrasche. Si onde pel vento o pel rapido crescere e
noti inoltre che, atteso il cangiamento di battere contro le sponde nel crescere
Focev a ri Focenari i 25
della marea. All'articolo FLusso abbiamo
zione, decantare il liquido, e stillare
indicato come siasi più volte proposto l'alcoole al bagno-maria. Il residuo oleo
di valersi del movimento dei flutti per so si tratta coll'alcoole freddo e diluito,
forza motrice. (G.“M.) dopo la volatilizzazione del quale rima
FOCA. V. vrrei.Lo marino. ne un grasso liquido, contenente l'acido
FOCCATA. Il tralcio che nasce tra focenico, chiamato da Chevreul foceni
le due braccia della vite. na. È reso un poco acido da alquanto
(Giunte veronesi al Voc. della Crusca.) acido focenico che l'alcoole ne svilup
FOCE. La bocca dove i fiumi metto pò, e che può togliersi colla magnesia.
no capo in mare (V. FIUME). La focenina ha le seguenti proprietà.
-
zione elettrica, cui i principii della so 1.° Di scegliere rame puro, o almeno
luzione corrispondono. Il rame coperto assolutamente omogeneo chimicamente.
di una patina, comunque leggera di 2.° Laminarlo in modo che riesca o
protossido è coppia, e nell'acqua salata mogeneo meccanicamente.
dee agire, il rame ossidandosi e dissol 5° Che le superficie sieno ben piane,
vendosi. Il rame puro applicato ad una pulite e non ossidate. -
sachuset abbia chiesto un privilegio per Si calcola che il peso della fodera di
una vernice destinata a questo uopo il rame o di bronzo sia un centesimo di
dì 8 agosto 1857, la preparazione della quello della nave cui la si applica. Que
quale viene come segue descritta nel sta valutazione è una media presa fra i
Giornale di Franklin del giugno 1858. risultamenti di calcoli fattisi su navi del
Preparasi una vernice con quattro libbre la marina militare di varie grandezze ;
( º,492) di lacca in grani, 4 libbre di può anche adoperarsi come dato ap
minio e 4 libbre di litargirio stemperato prossimativo pei calcoli all'ingrosso di
in 7 e mezzo galloni (28liº,59) d' olio di costruzione dei legni mercantili; ma per
lino, facendo bollire il tutto fino a che giugnere all'esattezza, converrà sempre
sia sciolta la lacca. Si unisce una mezza misurare la superficie della carena da fo
pinta (oº,257) di questa vernice con un derarsi, e calcolare 6 chilogrammi di me
gallone (5º.785) di olio di lino, e vi si tallo per ogni metro quadrato. -
i 54 Foglia FoGLIA
ºgni primavera, ei morrebbe in pochi compagnata da una vera secrezione alla
anni. Le principali funzioni delle foglie superficie della foglia che cuo presi di
sembrano essere quelle di evaporare " solide, mentre l'acqua si eva
“qua superflua che si trova nel succhio pora ; di tale natura sono le malattie
e di esporre la massa rimanente all'a- delle piante detta miele, la quale si ma
zione dell'aria, Additiamo quanto ci è nifesta talvolta alla superficie di certe
noto di questi due fenomeni. foglie, e gli intonachi di carbonato di
“ La evaporazione, che i reali che talora si formano sulle foglie.
traspirazione degli animali, e che per Guettard, Duhamel e Bonnet fecero ve
questa ragione si è chiamata con lo stes-dere che la faccia superiore delle foglie
so nome, consiste, propriamente parlan- abbandona più facilmente l'acqua che
do, in ciò che la foglia carica di succhio evaporasi di quello che la faccia inferio
diseccasi fino ad un certo punto, mentre re, e che cuºprendo di una vernice la
nell'aria secca l'umidore passa attraverso faccia superiore delle foglie, si interron
i pori delle foglie e trasformasi in vapo pe in gran parte questa evaporazione
re d'acqua. I liquidi delle foglie si con Probabilmente questa continua eva
centrano per tal guisa ; ma le foglie non porazione che alla superficie delle foglie
si diseccano finchè la pianta loro invia producesi vale per un effetto simile a
nuovo succhio. Si cercò di condensare quello accennato all'articolo esposnosi
l'acqua traspirata in vasi di vetro; ma sic di questo Supplimento (T.VII, pag. 286)
come l'aria nello spazio chiuso giunge a far si che il succhio si innalzi dalla
ben presto al massimo di umidità, così terra e giunga ulle parti più alte anche
l'evaporazione si arresta; poichè di delle piante della maggiore grandezza.
pende soltanto dalla tensione dell'a Facile sarebbe in questa ipotesi lo spie
cqua, nè viene più favorita da una ten gare in qual modo il freddo diminuendo
peratura più elevata della superficie soverchiamente questa traspirazione re
traspirante, come avviene degli animali. chi tanto danno alle piante, per qual
Questo esperimento potrebbesi forse motivo di giorno le foglie sieno più ted
tentare levando di continuo l'aria ed i de dell'atmosfera che le circonda, e per
vapori con una tromba o con un tubo chè sia tanto dannoso la spogliare di trop
lungo pieno di mercurio, il livello del po gli alberi delle loro foglie. -
zione anulare, sarebbe ritornato per l'al Prima di lasciar di parlare delle fº -
burno dal tronco verso la radice, per glie, vuolsi ricordare la proprietà che
somministrare materia nutritiva a tutto posseggono di assorbire i liquidi coi quali
l'albero. - si mettono a contatto, Bonnet scoperse
Quando le parti verdi della pianta co che, appoggiando una faccia delle foglie
l
minciano a crescere sono di un colori sull' acqua non solo proseguono a vive
pallido che diviene più verde a misuraire, ma eviandio mantengono la vegeta:
i4o FoGLIA FoGLIA
zione de'rami e de'ramoscelli che le so Alcuni servonsi anche dei ramoscelli col
stengono. Secondo questo dotto, le due le foglie fresche, e tosto seminano il gra
facce delle foglie non sono fornite allo no. Questa pratica sembra lodevole assai
stesso grado di questo potere assorbente, Mentre il frumento nasce e cresce, le fo
e negli alberi ed arboscelli in generale glie a poco a poco scomponendosi som
appartiene alla parte inferiore, mentre ministrangli appunto quella quantità di
trovasi nella partesuperiore in altri vege alimento, di cui esso abbisogna.
tali, come nelle patate. Ne segue che la Le foglie secche generalmente si rac
pioggia e le rugiade, assorbite dalle fo colgono ove manca materia da far letto ai
glie, debbono molto contribuire alla loro bestiami, e ponendole sotto ad essi se ne
freschezza. ha un buon concime. In qualche luogo
Esaminate così le principali proprietà però colgonsi unicamente per farne masse
e gli offizii delle foglie ne rimane soltanto e convertirle in letame, come si fa parti
a dire alcun che sugli usi loro nell'agri colarmente nei monti di Brianza. Bensi
coltura e nelle arti oltre a quelli che nel vi è un pregiudizio che non posso a me
Dizionario vennero indicati. no di non far rilevare. Non tutte le foglie
Le foglie del carpine, della quercia, del di alberi sono riputate egualmente profi
frassino, del tremulo e del corbezzolo cue per servire a governo. Alcuni rifiu
servono a nutrire le pecore. Raccolgonsi tano quelle di noce, stimandole dannose;
a tal fine tagliando i cedui sul finire di altri non curano quelle degli alberi da
agosto riducendo i rami minuti in fasci frutto, perchè le dicono troppo leggere,
di 18 a 24 pollici (o,5o a o,66) di giro Questi sono errori massicci. Tutti i re
che lasciansi seccare all'aria per alcuni getabili contengono più o meno pari
giorni; mettonsi in seguito sotto una tet utilissime, che racchiudono principiº:
toia ove si possono conservare per un mogenei alla pianta. È falsissimo che il
anno intero. Un ettaro di cedui dell'età
noce dia foglie cattive. Queste potreb
di 2o a 25 anni produce 25oo fasci di bersi, ove scarseggiano i letami, cogliere
foglie che valgono sul luogo 4o franchi fresche, ma non debbono trascurarsi mor
al migliaio, la spesa del raccolto essendo te, e non possiamo a meno di raccoman
di 8 franchi per migliaio; quindi il pro-dare, particolarmente agli abitanti delle
dotto netto rimane di 52 franchi al mi-colline o delle montagne, di essere più
gliaio ossia di 8o franchi all'ettaro. attenti ad economizzare su questo prº
Le foglie decomponendosi mutansi in-posito. Una gran parte di queste foglie
teramente in reaRiccio e servono perciò appieno diseccate, vengono inutilmente
di ottimo acconciamento ai terreni e so- disperse dai venti e dalle acque rovinºsº
no quindi uno dei mezzi onde si serve pe'cavi e pe' burroni, e trascinate a fe
la natura per mantenere la fecondità nelle condare altri paesi. Bisognerebbe di ma
foreste. Gioverà quindi sempre raccoglie-no in mano che nell'autunno comincianº
re e gettar sul letamaio delle campagne a cadere sul suolo, raccoglierle. E non
tutte quelle che sarà possibile. Nel Friu-già questo solamente, ma una sommen
li alcuni raccolgono espressamente le devolissima ed insieme proficua industria
foglie dell'ontano e delle viti per la se- sarebbe quella di unire alle medesime
minagione del frumento, concimandone ramoscelli di piante sempre verdi, di
i campi. Ciò fanno più verso la montagna muschi e simili, che si possono con faci
al levante ed al settentrione di Udine.llità trovare ne'boschi. Non rare volte la
FoGLIA FoG:.IA i 4 1.
scarsezza tanto esagerata del letami pro FOGLIA d'oro e d'argento. Agli ar
viene piuttosto dalla pigrizia ed ignoran ricoli BattiLono del Dizionario e di que
za dell'agricoltore, che da altre cagioni. sto supplimento si è parlato a lungo del
I castagneti, i cerreti ed i faggeti anche le pratiche che si seguono nella fabbri
soli potrebbero somministrare forse un cazione di queste foglie. Qui aggiugnere
terzo di letami più di quello che ricava mo alcune osservazioni fatte da Lewis
si comunemente, e ciò diciamo con tanta sulla fusione e laminatura dell'oro, nelle
più franchezza, in quanto che abbiamo quali fece un paragone tra i metodi ado
veduti alcuni pochi agricoltori, appunto perati in Francia ed in Inghilterra per
nelle montagne del Reggiano, che colla fare le foglie metalliche. -
industria citata molto avevano migliorata L'oro, dic egli si dilata debolmente
la natura del loro fondi. a basse temperature, grandemente al
Nessuno pone in dubbio l'utilità del l'incontro a temperature elevate; per
terriccio de boschi per ſecondare i cam questo è meno atto dell'argento, del
pi, perciò qualche diligente contadino rame e del piombo, ad essere gettato
nelle alte montagne recasi talora nel nelle forme, perchè il raffreddamento gli
più folto del boschi, rade colla zappa la fa perdere la figura che acquistata aveva
superficie del terreno, e porta via buona nello stato di fusione. Gli operai impie
dose di terriccio. In Toscana, partico gano d'ordinario crogiuoli di piombag
larmente ne' boschi di lecci, se ne trova gine, perchè il pulimento loro impedisce
del maturo, o si raguna perchè sia ma all'oro di aderire alle pareti, il che non
cerato dalle prime pioggie. Giova ad sempre avviene nei crogiuoli di Assia;
ogni sorta di terreno. Gli amatori lo rac ma spesso le materie terrose interposte
colgono per farne un misto insieme colla impediscono la riunione delle particelle
terra, per seminarvi e piantarvi i fiori. dell'oro, e il nitro o il borrace, fondendo
Questa maniera di letame può anche ot quelle materie, facilitano l'aggregazione
tenersi artifizialmente, senz'andarla a delle melecole metalliche. L'oro, com'è
ricercare (V. TERRiccio). ben noto, non è malleabile se non è puro;
Adoperansi eziandio le foglie dai giar unito ad altri metalli, acquista durezza
dinieri per farne letti ove coltivare alcu ed una certa fragilità; a fine adunque di
ne piante, e Francon ville adoperò, a ca conservare la sua duttilità, tanto prezio
gione d'esempio, con assai buon esito sa per ridurlo in lamine, conviene cer
una certa quantità di foglie di castagno care tutti i mezzi di purificarlo. A que
invece che letame di cavallo per empirne st'oggetto si adopera il nitro, perchè
una aiuola di poponi che gli riuscirono questo ossida il rame e gli altri metalli
bellissimi. che entrano nella lega; alcuni fabbri
Nelle arti parecchie foglie si adopera catori però preferiscono al nitro il su
no dai PRoFUMIERI e Dist II.LAToR1 per blimato corrosivo. Non sarebbe vantag
trarne la parte essenziale; quella della gioso per quest'uso ai battiloro l'ado
nicoziana da il TABAcco; altre servono per perare oro legato col rame, perchè eco
trarne colori, per PITTURA o TINTURA, co nomizzando da un lato il metallo pre
me potrà vedersi a quegli articoli ed agli zioso, non potrebbero dall'altro ri
altri particolari di ciascuna delle piante durre la lega allo stesso grado di tenuità
che producono quelle foglie. (BERzelio dell'oro puro e sarebbero obbligati a
– Nonor-Filippo RE-G.“M.) consumarne una maggiore quantità, Egli
1 42 FoGLIA - FogLIA
è per questo che alcuni battiloro, senza battere: la 1. è pergamena comune
imbarazzarsi dell'esame delle leghe, scel fatta di pelle di montone; questa serve
gono d'ordinario le monete nelle quali ad inviluppare il tutto, e se ne uniscono
l'oro è meno impuro ; ma questo è molti fogli a fine di ammorzare i colpi
solo praticabile nelle piccole fabbriche, del martello; la 2. è pergamena finis
poichè avvi un discapito per la differenza sima, (il velin de Francesi), fatta di
che passa tra il valore intrinseco ed il pelle di vitello e questa si colloca tra i
nominale delle MonETE. piccoli quadrati allorchè si battono la
A fine di prevenire il raffredamento prima volta ; la 5. è una membrana sot
troppo rapido dell'oro, che lo rende, tile preparata colle budella di bue sol
come suol dirsi agro, il Lewis insinua tanto a quell'effetto e nominata carta
di ben riscaldare le forme in cui si ver di buccio; questa può anche raccomo
sa l'oro liquefatto per convertirlo in darsi, umettandola e sovrapponendove
verghe, finchè volatilizzino ed infiam ne di nuova, cosicchè si fa servire per
mino del sevo posto alla loro super alcuni mesi; conviene però spargervi
ficie, e di non versarvi l'oro finchè que un poco di gesso polverizzato, acciò
sto non ha acquistato un color verde ri l'oro non vi si attacchi. Non è possi
splendente. bile tagliare colle forbici le foglie dopo
Se si vuole ridurre l'oro in foglie, la la seconda battitura, perchè la menoma
verga gettata si riscalda, si lavora nella umidità le farebbe aderire al ferro, e
fucina, e si riduce ad una forma piatta, quindi si adopera un pezzo di rame ta
facendola passare più volte fra cilindri gliato ad augnatura ; gli altri lavori so
d'acciajo finchè sia ridotta alla sottigliez no affatto simili ai Francesi perchè le
za di un foglio di carta ; in questo mo lamine battute si appianano su di un
do la pressione diventa più uniforme di cuscinetto di cuoio, e si pongono in
quella che si ottiene col battere la la libretti di 25 o 5o fogli, i quali si stro
stra. Si taglia quindi la lamina colle for finano col bolarmeno, affinchè non vi si
bici in forma di nastri e si divide in qua attacchino le foglie d'oro. Del resto la
drati di mezzo pollice da ciascun lato : stagione e l'atmosfera influiscono gran
con 2 once d'oro si ottengono 15o di demente sull'operazione, perchè non
que piccoli quadrati, i quali si battono mai si dividono bene le ſoglie allorchè
tre volte e ciascuna volta si dividono l'aria è umida, essendo allora molto
in quattro parti, il che produce sopra igrometriche le membrane; è per que
le 2 once 9,6oo foglie. Questo è il me sto che i Francesi le fanno seccare con
todo inglese, che è pur bene cono diligenza ogni qual volta debbono ser
scere. I Francesi battono quattro vol virsene.
te, ma quattro volte più grandi sono i Non tutto l'oro in foglie è di uguale
quadrati primitivi; eglino adoperano an finezza. Il meno sottile è l'oro di fabbri
cora quattro martelli, mentre gli Inglesi ca, e si prepara dal ducato facendone
non fanno uso se non che di tre, varian solo quattro foglie ciascuna di 4 pollici
ti però tutti nella forma e nel peso, ado quadrati. La qualità più fina dicesi oro
perandosi sempre il più pesante da pri doppio, e segue dopo questa l'oro fino,
ma e in seguito i più leggieri. l'oro da filo e l'oro francese, l'ultimo
Di tre specie sono le membrane inter dei quali è di colore più pallido per es
poste tra le lamine d'oro per poterle sere mesciuto all'argento, ed è quello
Fogliato - FoGNA i 45
che piu particolarmente si adopera dai appunto come se fosse formata di parec
legatori di libri. L'oro di mezzo e da chie foglie riunite.
una parte argento e dall'altra oro e for (G.“M.)
masi unendo due foglie d'oro e d'argen Fogliata (Lingua), dicesi una specie
to mediante la battitura nella forma. La di FUNgo (V. questa parola).
foglie d'argento sono sempre meno sot (ALBERTI.)
tili di quelle d'oro. Tanto il guancialetto FOGLIAZIONE o FRONDESCEN
sul quale si tagliano le foglie, quanto le ZA, dicono i botanici e gli agricoltori
torine nelle quali si battono copronsi do quel tempo in cui ha luogo il primo svi
po ogni operazione con un poca di pol luppo delle foglie nelle piante annue ed
vere di talco lamellare. il rinnovarsi di quelle già perdute nelle
Quantunque ritengasi generale pro piante vivaci. . (BERTANI.)
prietà dei metalli la opacita, tuttavia si FOGLIETTA. Uno de generi di ta
e osservato che le foglie d'oro sottilissi bacco, di cui vi sono varie qualità, come
me riescono trasparenti, e che la luce il puro fino o sia cruschetta, la foglietta
così trasmessa è di un bel color verde comune, alla cappuccina, alla nobile,
eguale a quello che osservasi allorchè si alla veneziana, ed il caradà foglietta
mette l'oro minutissimamente diviso in (V. TABAcco).
sospensione nell'acqua ed interponesi (ALBERTI.)
questo liquido fra l'occhio e la luce. FOGLIFERA o ramifera, dice si
(Lewis-DUMas–Giovanni Pozzi ) quella gemma che dee produrre un ra
Foglia. Senza altro aggiunto dicesi mo, a differenza di quella che produce il
la foglia dei Gelsi con la quale si nutro fiore, e dicesi florifera.
no i FiLUGELLI (V. questa parola). (GAGLIARDo.)
(ALBERTI.) FOGLIO. Propriamente carta da
Foglie. Ornamenti di pittura o scul scrivere o stampare, e parlandosi di li
tura fatti a guisa appunto di foglie per bri o simili, intendesi una parte del fo
rabeschi, fregi, capitelli o altre cose di glio di carta che contiene due pagine
architettura. 5oo fogli di carta fanno una risma.
(BALDINUcci.) (ALBERTI.)
FOGLIACCIO. Quelle carte vecchie Foglio. Gli stampatori, chiamano in
o nuove, scritte o stampate che servono foglio que libri che hanno la grandezza
solo ai bottegai per invogli. di mezzo foglio o d'un foglio ripiegato.
(ALBERTI.) (ALBERTI.)
FOGLIAME. Quantità di foglie. FOGLIOSO, FOGLIATO. Parlan
(ALBERTI.) do di campo o simile, vale pieno d'erbº
FoGLIAME e FogLIAMETto, dicesi per o di foglie.
similitudine di qualsiasi lavoro a foglie in (ALBERTI.)
pittura, scultura, orificeria e simili. FOGNA. Condotto sotterraneo desti
- (ALBERTI.) nato a portare a grande distanza dai
FOGLIATO. Ridotto in foglia o a luoghi abitati, le acque sporche ed in
similitudine di foglia. Così, per esempio, fette che servirono agli usi domestici od
i ciambellai dicono fogliata, una pasta ai bisogni delle manifatture. In ogni tem
composta di molti strati sottili con unto po venne sentito questo bisogno dalle
interposto che si sfalda a quella guisa popolazioni riunitesi in societa ed ºgglo
4 FoGvA FoGNA
meratesi nelle cittadi. Le fogne sono tan considerabile vi si precipita da un luogo
to più necessarie in quanto maggiore ab assai ripido; vedonsi allora accadere in
bondanza viene distribuita l'acqua; ap nondazioni, le quali sono, a dir vero, di
partengono al sistema degli acquidocci, e assai breve durata, ma che cagionano
sono una conseguenza indispensabile di gravissimi danni, e non ha molto che
quelli. Famose sono per la loro moltitu vedevansi talvolta avvenire simili incon
dine e grandiosità quelle dell'antica Ro venienti in certe fogne di Parigi. Questo
ma, varie delle quali tuttora conservan cenno basta a provare che la costruzione
si, ed i maestosi avanzi della fogna o clo delle fogne esige cognizioni speciali che
caca massima, opera dei Tarquinii, dimo si appartengono alla scienza dell' inge
strano quanto fosse grande il popolo ro gnere, e che a torto quindi si accorda
mano nelle cose di pubblica utilità fino all'arbitrio di qualsiasi intraprenditore
dall'infanzia di Roma. lo stabilimento di esse, massime allor
Lo fogne si hanno a studiare non so quando trattasi di un sistema regolare
lamente per quanto riguarda la salubri per la nettezza e salute di una intera
tà che procurano alla città, ma eziandio città.
per regolare le costruzioni in maniera L'oggetto però pel quale meritano
che gli operai che vi devono penetrare specialmente attenzione siffatte costru
sieno guarentiti dai vari pericoli cui zioni si è relativamente agli operai che
vanno incontro nei diversi lavori che de devono penetrarvi. Di fatto si sa che le
vono farvi. Passeremo rapidamente in materie putrescibili che vi si attrovano
rivista quanto più interessa queste im si alterano ben tosto e rendono inetta
portanti costruzioni, dapprima sotto l'a alla respirazione l'aria viziata dai gas de
spetto della loro salubrità, poscia sotto leteri che produce la putrefazione; per
quello della materiale esecuzione di questo riguardo le fogne si meritano al
esse. trettanta attenzione che le LATRINE (V.
Nella costruzione, di una fogna non questa parola), i cui pericoli sono bene
basta considerare la quantità di acqua conosciuti. Fra le prime condizioni di
che vi dee ordinariamente passare, ma salubrità che dee presentare una fogna
fa duopo inoltre esaminare la superficie avvi quella che un uomo possa percor
cui dee servire di sfogo, la posizione più o rerla senza curvarsi. La poca altezza
meno orizzontale di essa e la quantità di della volta di alcune fogne di Parigi es
acqua che danno le grandi piogge. Quan sendo stata cagione della morte di pa
to più estesa ed orizzontale sarà questa recchi uomini, quella citta fece consi
superficie, tanto maggiore sarà la quan derevoli spese per ovviare a questo solo
tità d'acqua che vi cadrà ad un tratto e inconveniente. Lo stato del fondo della
più grande dovrà farsi la capacità della fogna non è meno importante, dappoi
fogna, perchè possa agire conveniente chè se questo trovasi in qualche punto
mente in qualsiasi circostanza. Vi sono sfondato, se vi hanno avvallamenti le ma
pure alcuni casi, nei quali, malgrado ilterie putrescibili che vi si accumulano si
ripido pendio del terreno e conseguen guastano e possono cagionare la morte
temente la probabilità di un facile scolo di quelli che respirano i gas da esse pro
diviene tuttavia indispensabile di fare dotti. Lo stesso dee dirsi degli ostacoli
molto grande la fogna: presentansi que che possono presentare al corso i risalti
sti casi allorquando una massa d'acqua o prominenze che vi avessero sul fondo
FoGNA FoGNA i 45
stesso della fogna i quali fermando le pa de massa d'acqua netta, nel qual modo si
gliuzze ed altre simili sozzure formano levano le materie suscettibili di putre
una specie di steccaia, alla parte supe farsi e per lo meno l'acqua scioglie e
riore della quale arrestansi e depongonsi trae seco i prodotti della putrefazione
tutte le materie pesanti sopra un tratto appena si sono formati. Quanto più si
di lunghezza talvolta considerevole, dal va moltiplicando in Parigi la distribu
che ne vengono inconvenienti simili af, zione di acqua, tanto più rari divengo
fatto a quelli che producono gli avvalla no nelle fogne gli accidenti di asfissia,
menti. In quest'ultima circostanza forma ed è probabile assai che non ve ne avrà
si al di sopra dell'acqua una specie di più allorquando il sistema di distribuzio
schiuma o di crosta, che gli operai chia ne divenuto sarà generale. Allorchè l'a
mano pelle di rospo, e che, al loro dire, cqua manchi o scarseggi, conviene mol
trattiene i gas deleteri ed espone a gran tiplicare quanto più è possibile i pozzi
di pericoli quando la si rompe. o sfiatatoi che fanno comunicare con l'e
I materiali che si impiegano nella sterno le fogne, mediante i quali si sta
costruzione delle fogne esser devono di bilisce nell'interno di esse correnti d'a
natura da non lasciarsi intaccare dagli ria che agiscono presso a poco alla stes
acidi. In alcune antiche fogne di Parigi sa maniera dell'acqua, portando fuori i
è facile conoscere l'azione distruttiva gas a mano a mano che svolgonsi o di
degli acidi contenuti nelle acque che minuendo, e talvolta anche in peden
hanno servito agli usi familiari, donde ri do del tutto, la formazione loro pel raf
sulta la carie e la compiuta distruzionè freddamento che inducono nelle materie
delle pietre onde sono rivestiti i lati del produttrici. -
le fogne. A ragione vennero adunque A Parigi si trasse grande partito dalle
sostituite ai carbonati di calce che altra fogne stabilendovi sopra. mensule o pic
volta si adoperavano pietre silicee, le cole capre di ghisa i grossi condotti che
quali hanno anche il vantaggio di non conducono in ogni contrada l'acqua del
lasciarsi penetrare come le altre dai gas bacino dell'Ourcq. Forse potrebbesi an
deleteri tenendoli poi lungamente nei cora giovarsene per collocarvi i condotti
loro pori. Moltissimi accidenti avvenuti che servvno alla distribuzione del gas, il
nelle fogne e nelle latrine costruite con che potrebbe farsi senza grandi incon
cattivi materiali provano che talvolta u venienti se gli operai facessero uso della
scivano gas deleterii dalle muraglie, ca lampana di Davy pei lavori o riattamen
gionando la morte di quelli che nulla ti che esigessero questi tubi o le fogne,
scorgendo in que luoghi vi penetravano e se gli sfiatatoi fossero abbastanza mol
con sicurezza e senza precauzione alcuna tiplicati. In tal caso forse potrebbersi
Non parliamo del pendio da darsi alle fare questi tubi di lamierino o di altra
fogne, dipendendo questo di necessità materia più leggera ed economica di
da quello del suolo, ed è quasi inutile, il quella onde si fanno attualmente, sospen
dire che dee farsi quanto più erto è dendoli sotto la volta della fagna con
possibile. semplici staffe in quella fissate.
Il metodo migliore e più efficace di fer quante precauzioni siensi avute
tutti per rimediare alla infezione delle nella costruzione di una fogna, perchè
fogne si è quello di farvi passare abitual. questa presenti tutte quelle condizioni
inente, o a tempi poco distanti, una gran che sono necessarie a ridurla perfetta e
Seppi Di Tecn T 1X. i 9
i 46 FoeNA FogNA
sempre della più alta importanza invi ciò avvenga l' apertura degli sfiatatoi
gilare sul mantenimento di essa, po non basta per render sano l' interno
tendo la menoma, trascuranza in questo delle fogne, ma è d'uopo stabilirvi una
proposito avere le più sinistre conse corrente d'aria con una ventilazione for
guenze, come ben presto vedremo. Quin zata, mediante il fuoco o con ventila
di l'autorità amministrativa dee classifi tori meccanici (V. ventilatone). I tram
care le località, e conoscere per espe mezzi o chiusure da stabilirsi nelle fogne
rienza quali sieno le fogne che esigono per ottenere il miglior effetto da questa
di essere con più frequenza esaminate e ventilazione si meritano grande atten
suettate, il che dipende dalla natura del zione ed esigono un certo grado di in
le fabbriche che vi inviano i loro residui, telligenza. Lo stesso dee dirsi della di
dall'abbondanza delle acque di pioggia o sposizione del cammino, della direzione
di quelle gettate dalle case che vi cado del fuoco e della preferenza. da accor
mo, dal pendio del fondo della fogna, darsi in alcune circostanze ai ventilatori
dalla stagione che corre, ec. Non possia meccanici. La natura di questo Diziona
mo qui entrare in tutti i particolari che rio ci vieta di entrare nei particolari, e
a queste cure si riferiscono. solo possiamo dire che in generale la
Se le fogne vengono trascurate si in ventilazione col mezzo del fuoco è di
gombrano di sostanze straniere, le quali gran lunga preferibile a quella ottenuta
giungono talora ad innalzarsi fino alla meccanicamente. - -
volta, opponendosi così affatto al passag Non a caso si hanno a scegliere gli
gio delle acque. Queste costruzioni di operai per questo genere di lavori do
vengono in simil caso molto pericolose vendosi servire di votacessi e di quelli
ed il loro snettamento oppone parecchie che sono abitualmente occupati allo snet
difficoltà: nullameno è pur d'uopo intra tamento delle fogne. Questi operai han
prenderlo, e perciò indicheremo in bre no ad essere ben nutriti, ben vestiti, mu
vi parole il piano cui fa duopo attenersi niti di stivali impermeabili, e si hanno
in queste circostanze. a sorvegliare rigorosamente perchè non
E indispensabile conoscere perfetta si ubbriachino: siccome quando sono al
mente l'andamento della fogna e se sa terati dal vino possono mettere a repen
rà molto estesa converrà disegnarne la taglio non solo la loro esistenza, ma
pianta. Devonsi aprire tutti gli sfiatatoi quella dei loro camerati eziandio, così
e se questi sono soverchiamente lontani deesi assolutamente vietare l'ingresso
gli uni dagli altri deesi senza esitare rom nelle fogne a quelli che trovansi in que
pere la volta nei punti interposti. Gli sto stato. - - -
Pegli stessi motivi non consiglieremo Può tornar utile di fare con pietra vi
di usare, di sostituire alla volta un piano va la incorniciatura degli sfiatatoi od a
composto di grosse pietre che poggino sui perture che è necessario lasciare ogni
due muri, come potrebbesi fare quando qual tratto nella volta e per ventilare
la fogna è poco larga, per esempio, me-sufficientemente la fogna e per dar mo
a.
copresi ordinariamente questa volta con . Gli alberi sono sempre conduttori del
una caesta (V. questa parola) anch'essa l'elettricità atmosferica, più o meno però
di malta idraulica o di getto stabilita in secondo la loro forma e secondo il loro
pendio di maniera da versare queste a grado di umidità naturale o accidentale.
cque a destra e a sinistra. Gli alberi diritti più alti o la cui ci
Anche nell'agricoltura adoperansi ma è la più vicina alle nuvole ricevono
spesso piccole fogne o chiaviche per o sottraggono da quelle il fluido elettri
ismaltire le acque piovane o per altri co nei temporali. Gli alberi piantati vici
oggetti. Abbiamo estesamente parlato di ni alle case ed alle capanne, quando sieno
quanto riguarda queste fogne in questo più alti del tetto di quelle, arrestano la
Supplimento all' articolo DiseccaMENTo folgore, la traggono a sè e la sviano, co
alle paludi (T. VI, pag. 459). me fanno i parafulmini pegli edifizii sui
(PARENT Duchatzler-GouaLiea) quali sono applicati o per quelli vicini.
FOLGORE. Questo terribile feno Sembra che gli antichi avessero co
meno, del quale vedevano gli antichi nosciuto l'effetto salutare e preservativo
tremando gli effetti senza conoscerne la degli alberi dalla folgore ed a questo
cagione, non è più in oggi, grazie ai ſoggetto vediamo dappertutto intnalzarsi
progressi delle fisiche scienze, se non piantagioni d'alberi intorno agli antichi
1 5o Foi.I.ARE FoNDacHIERE
castelli e case rurali, isolati in mezzo alle FoLLARE. Dicono malamente alcuni
pianure. per rigiARE (V. questa parola). -
che basti a dar lume per decidere della Lo scandaglio va profondato quanto
scelta, in conformità delle massime ge più si può allungando lo strumento con
nerali testè additate. Questa cognizione verghe addizionali, le quali si invitano
non può acquistarsi che per via d'accu l'una sull'altra, a mano a mano che l'i
rate esplorazioni, ripetute in molti pun stromento va penetrando sotto terra.
ti, ed alla necessaria profondità, entro Dipendentemente dalla natura e dalla
le aree designate per l'impianto de'muri. disposizione delle materie componenti
In vari modi si possono eseguire le e la crosta esteriore del terreno ed esi
splorazioni, le quali non impropriamente stenti sotto la crosta medesima, a due
diconsi tasti. Il mezzo più sicuro è casi principali si riduce la fondazione
quello di scavare fosse o pozzi, nei di qualunque fabbrica. Il primo si è
quali si ha campo d'esaminare l'indole quello in cui i muri possono esser pian
delle materie, che si succedono le une tati sopra un fondo per sè abbastanza
all'altre sotto la crosta superficiale, e le consistente, e che perciò non richie
profondità a cui s'internano i diversi de altre preparazioni, se non se quelle,
strati delle materie stesse. Ma questi sca che sbno necessarie per appoggiarvi re
vi non sono praticabili, ovunque la su golarmente e solidamente l'imbasamento
perficie terrestre è coperta dall'acqua, de' muri medesimi, sia immediatamente
come negli alvei de fiumi perenni, ed sia mediante un interposto castello di
entro il letto del mare, o di qualche la legname. Le materie che costituiscono
go: e d'altra parte non sono di piccola un fondo confacente a questo caso, so
spesa, quindi sogliono riserbarsi soltanto no in primo grado lo scoglio, ed in gra
per le più gelose occasioni. - . do inferiore il tufo, e le terre cretose o,
Lo strumento che più comunemente per meglio dire; argillose; e queste spe
si adopera per l'esplorazione del terreno cialmente se sono brecciose, compare
consiste in una verga di ferro di conve: e dure. Il secondo caso abbraccia tutti
niente lunghezza, e della riquadratura quelli nei quali i muri debbono sorgere
di sei, o al più otto centimetri, nelle sopra un fondo mobile, di cui e d'uopo
cui facce sono incavate delle nicchie, o correggere l'indole cattiva ovvero di
cellette, più larghe, e più fonde da prevenire i dannosi effetº, con adattati
piedi che da capo, le quali, quando temperamenti, prima i venire all'im
si vuol intraprendere l'esperienza, si pianto delle murali costruzioni. Appar
riempiono di sego. Si affonda vertical tengono a questo -aso le fondazioni da
mente in terra questa verga a colpi di eseguirsi sull'arena, sulla torba, e sulle
maglio, e se fia d'uopo ancora col sussi terre ordinaria sciolte, di cui sono molte
dio d'una berta, finchè siasi raggiunta e molte varietà. Sotto questa generale
la voluta profondità. -
distinziose considereremo poi i casi se
Si ritrae la verga, facendola girare conda L, e succintamente esamineremo
mercè d'un'asta infilata in un occhio con quali metodi, e con quali parti
formato a bella posta nella sua sommità. colari artifizi debba essere regolata la
col che resta espulso il sego dalle cel fondazione de muri, in corrispondenza
C,
Suppl. Di.Tecn. T IX.
i 54 FoNovvievto. Fosuasiev ro
delle circostanze proprie a ciascuno dei gni ma ſeria eterogenea, e quindi si riem
casi. - , -
-
piano di buon muramento. 4.º Giova
-
Nel caso di dover piantare i muri di anzi di aprire a bella posta nel masso
nn edifizio sopra un fondo per sè stesso qua e là degli incavi di qualche profon
idoneo a sostenerne il peso può avvenire dità, da riempirsi, come si è detto, di
º o che questo fondo si presenti im buon muramento, che costituisca come
mediatamente alla superficie del suolo, tanti denti verticali, per cui le sovrae
internandosi come più volte si disse ad rette masse murali si abbiano a trovare
una sufficiente profondità; 2.º ovvero che
saldamente quasi callettate nel masso
giaccia ad una certa profondità, coperto stesso. Sono in singolar modo utili que
da uno o da più strati superiori di mate ste indentature negli angoli degli edifizi.
rie mal ferme. Il primo di questi due casi
5.º Si procuri che la superficie del mas
secondari non si verifica rigorosamente, so, su cui debbono riposare i muri, ri
se non che quando un profondo scoglio, o manga piuttosto scabra, e specialmente
un massiccio banco di solido tufo, si e se lo scoglio è di pietra dura, affinchè le
stende a fior di terra sull'area che deve malte possano farvi più salda presa.
essere occupata dall'edifizio, poichè la Importa sopra tutto di non lasciarsi de
terra argillosa non mai si offre alla su ludere dall'apparenza esteriore del mas
perficie del suolo in istato di poter im so, o dal risultamento di pochi tasti fatti
mediatamente ricevere l'imbasanento qua e là, ma si debbono questi molti
de muri: e quand' artche talvolta appa plicare senza risparmia; perchè non
risse a prima vista sincera e solida, sa di rado, «quantunque non appariscano
rebbero sempre da temersi le alterazioni, alla sùperficie, il banco lapideo ha in
cui col tempo potrebbe andare soggetta terruzioni o caverne, coperte come da
per naturali o per umane cagioni. Sup volte naturali, le quali se per la loro
posto adunque che un solido strato su grossezza non sono valide a resistere al
perficiale di masso vivo o di tufo lapi peso de'muri che vi si appoggiano, pos
Reo debba servir di base immediata ai sono sprofondarsi con tanto più grave
un ri dell'edifizio, sarà duopo premet danno, quanto più tardo ad accadere è
ºre le seguenti preparazioni. 1° O lo sconcio o pittosto quanto più al so
vunqo i muri debbono essere piantati pravvenire di questo i muri superiori
si tolga tutta quella crosta esteriore, che trovansi avanzati. A correggere queste
in origine non fosse giunta ad un per mancanze del fondo, debbonsi demolire
fetto consolidamento, ovvero che fosse quelle volte haturali che per sè stesse
stata alterata daia lunga esposizionè al non offrirebbero la necessaria robustez
le influenze atmosferiche. 2.º Si rada il za, per sostituire ad esse delle buone
dorso del masso. pe, renderne orizzon volte di muro, appoggiate alle spalle op
tale la superficie; e quindo il suolo sia poste del masso, e stostenute, se fia
naturalmente inclinato, ome avviene d'uopo, da intermedi contrafforti artefat
alle falde dei monti, si tagli il masso a ti, piantati sul fondo della caverna. Con
scaglioni, che secondo il pendi, natura somiglianti volte di muro si può anche
le offrano a diverse altezze una base rimediare a quelle ampie e profonde in
sempre orizzontale ai muri da costruirsi .terruzioni, che si estendono fino alla su
- o - - - , a
." ºve s'incontrino delle cavità - nel perficie esterna, senza che sia d'uopo
masso si sgombrino e si ripuliscano d'o. riempire di muramento l'intera cavità,
FoNDAMeNto FoNDAMENto I 55
come si ebbe a prescrivere pei piccoli ſtando qualunque regola, indotta forse da
vani del masso. una necessaria economia, fabbrica i muri
Cade quì in acconcio notare la osser sopra la superficie di quell' arenoso ter
vazione importante fattasi sulla costa ma remo, nel modo stesso che ſarebbe se si
rittima della comunità di Pietrasanta la trattasse di edificare sulla più resistente
quale va soggetta ad un continuato inter scogliera ; e quantunque sieno fabbriche
rimento mediante le arene lasciatevi dal di due o tre piani, pure non vi è mai sta
mare pel. che si accresce giornalmente to luogo di pentirsi di questo abuso.
guadagnando l'estensione annua di brac Fu creduto che trattandosi di un
cia quattro. Questo aumento di superfi suolo sciolto, potessero i fabbricati per
cie guadagnata sopra il mare si compone effetto del proprio peso a misura del
di pura minutissima arena. Il governo di loro accrescimento, abbassarvisi sino a
tempo in tempo accorda ai frontisti il di ritrovare quella solidità che apparente
ritto di 6ccdparla, lasciando distanza dalla mente non vi si considera superficial
acqua bastante per esercitarvi le giornalie mente: ºpinione che mosse un muratore
re perlustrazioni e vigilanze, per servire a farne la prova mediante l'apposizione
alle leggi sanitarie e doganali; e quantun di un mattone nel fondamento attesta
que questo suolo non abbia vegetazione to ad altro che non restava gravitato
spontanea, pure la cultura dei pini vi è dal nuovo muro.; a lavoro terminato,
stata introdotta con molto successo. Lo e come suol dirsi a fabbrica chiusa, ri
stesso terreno è accordato dal governo a scortirò i detti due mattoni precisamen
tutti quelli che vogliono fabbbricare pres te nella stessa situazione. Questa prova,
so il forte detto il Magazzino dei mari assicura in modo certo essere gli ai
ni situato sulla costa stessa, e fatto eri l massi arenosi composti di minuti corpic
gere dalla magnificenza del Granduca ciuoli petrificati, resistenti, ed uniti in
Pietro Leopoldo I, ed allora bagnato dal sieme come lo potrebbero essere col ce
mare che attualmente si è ritirato d'assai. mento. La circostanza di avere dovu
L'aria salubre che vi si respira, migliore to esaminare attentamente le fabbriche
di quella dell'interna contigua pianura, di quel nascente paese per l'effetto di
il trasporto ed imbarco che ivi si fa dei determinarne l'annua rendita, pose Casi
molti e bei marmi levati dai circostanti miro Giusteschi nella posizione favore
monti di Seravezza, degli olii prodotti vole per assicurarsi essere state tutte le
dal fertile territorio e distretto pietrasau case costruite con guesto metodº, ad ec
tino; e le importazioni finalmente che cezione di quelle la cui esecuzioſe ven
pure vi accadono delle granaglie, generi ne, diretta dal R. Scrittojo delle Fabbri
coloniali e manifatture per transitare negli che. Il modo con cui fabbricansi le nº
stati limitrofi, rendono questo scalo un ve case consiste nel disegnare sºpra la
luogo interessante, pe che va di giorno superficie argnosa lo spartimento delle
in giorno aumentandovi la popolazione stanze col mezzo di fossette ſonde mez
ed il fabbricato. In questo terreno i fon zo braccio, con larghezza eguale alla
dameriti delle fabbriche sogliono farsi so 8 rossezza
dei muri che intendonsi for-.
pra pilafitte e smalti; operazione non mare; e ciò si fa al solo fine ed effet
poco dispendiosa, ma creduta indispen io di marcarne la direzione; questa eco
sabile a seconda delle regole dell'arte: La nomia favorisce infinitamente la falli
pºpolazione testè rammentata, disprez cazione, in modo che di anno in annº
-
i 56 FoNDAMENTo - FoNDAMENTo -
resta accresciuta, e già sonovi botteghe fondo argilloso, per quanto è tenibile
di caffè e ristoratori e le popolazioni vi che l'acque pluviali, o sotterranee giun
cine vi concorrono nei giorni festivi, gano ad alterarlo a qualche profondità;
specialmente dell'estate per divertimen e anzi di più, nell'interno delle città, o
to, e per bagnarvisi, mentre un tempo dovunque possa prevedersi la circostan
la sola guarnigione vi abitava in una me za di doversi presto o tardi aprire degli
schina capanna. scavi nel terreno adiacente per fogne,
Quando il fondo sodo, che deve co per acquedotti, per cantine, o per qua
stituire la vera base d'un edifizio, giace lunque altro fine, è sempre ben fatto di
a qualche profondità sotto la superficie spingere addentro le fondazioni de'muri
del suolò, in due diverse maniere si può fino a quella massima profondità a cui
eseguire la fondazione dei muri, cioè o verisimilmente si supponga che possano
per escavazione, o per palificate. Con la giugnere successivamente l'escavazioni
prima i muri vanno ad essere immedia eventuali per alcuna delle accennate oc
tamente stabiliti sul sodo; con la secon correnze. . . . - -
da il fondo solido non sostiene i muri Importa qui di osservare che le varie
immediatamente, ma mediante un ca specie di terreni solidi o no possono tro
stello intermedio di robusti pali. La varsi a qualsiasi profondità ugualmente,
fondazione per iscavo consiste nel ca e che per conseguenza il dare una mag
var tante fosse o trincee quanti sono i gior profondità alle fondamenta senza
muri da erigersi, profondamente a modo premettere l'esame con lo scandaglio po
da rendere scoperto il fondo sodo, lar trebbe in molti casi non procurare un
ghe quantò abbisogna per potervi fab letto più solido e più resistente di quel
bricare entro i muri delle prestabilite lo che dar potevano gli strati che si tro
grossezze, e tracciate sulle precise dire vavano a poca distanza dalla superficie
zioni assegnate ai singoli muri nella pian del suolo. Quando pure aumentando la
ta dell'edifizio: e nel predisporre quindi profondità dello scavo si avesse la sicu
il letto con tutte quelle medesime ope rezza di giugnere ad un terreno di suf
razioni preparatorie che sono state incul ficiente sodezza converrebbe avere ri
cate pel caso di dover fabbricare sul guardo alle cagioni di spesa che ne ri
masso esistente alla superficie naturale sultano tanto per lo scavo medesimo
del suolo. Lo stesso metodo di fonda quanto per le opere accessorie che pos
zione si conviene al caso in cui il fondo sono occorrere di puntellamenti, prosciu
idoneo.si presenti a fior di terra, ma sia gamenti e simili, come pure pel maggior
però di tal natura che possa rimanere volume di muro onde si comporrebbero
alterato coll'andar del tempo, per qua le fondamenta a motivo della maggiore
lunque causa accidentale, fino ad una loro altezza. Importa altresì riflettere
certa profondità: ed appunto fino a che questo autuento medesimo di altez
2a moltiplica le cagioni di abbassamento
quella profondità è d'uopo in simili casi
d'internare l'escavazione delle trincee. nei muri prima che si assodino, accre
e l'impianto dei muri. Così nel masso scendo il numero degli strati di malta
di pietra viva o di tufo, quando sopra posti fra i vari corsi di pietre o matto
vi corra o vi ristagni l'acqua, e sieno ni, i quali, per quanta sia la cura che vi
temibili quelle alterazioni che vengono si mrette, devono pur sempre cedere
- - - - - -
- - - - - - - - - , - a
più innanzi specificate. Così pure in un con primendosi più o meno, e ciò tanto
FoNDAMENTo Fondamento i 57
più quanto maggiore è il carico per la terie congestizie che ordinariamente vi
grande altezza delle costruzioni sovrap esiste, e quindi si piantano per lungo
poste. Quindi è che ogni qual volta non si e per largo file di grossi pali, battuti
avrà la sicurezza positiva di trovare a a rifiuto di maglio, per essere certi che
poca distanza dal suolo strati di una mag le loro punte vadano a penetrare nel
giore consistenza e che possano dispen fondo sodo. Ciò fatto si radono le teste
. sare da ogni altro mezzo accessorio di de pali tutte ad uno stesso livello, e alle
consolidazione gioverà il più delle volte teste medesime si appoggia un sistema
arrestarsi per non accrescere inutilmen di travi orizzontali, sulle quali si stende
te gli imbarazzi, e le spese dello scavo la piattaforma di tavoloni che dee servi
e delle fondamenta, ricorrendo piuttosto re di base al muro. Questo sistema co
a quegli altri mezzi che andremo qui ap stituisce quel castello non ha guari ac
presso accennando. .. cennato, mediante il quale trovansi i
Una singolare maniera di procurarsi muri sicuramente sostenuti dallo strato
un buon fondo a poca distanza dal suo di materia solida, malgrado la cattiva.
lo, vuolsi qui notare e per la stranezza sua qualità degli strati sovrastanti.
e perchè frutto dell'ingegno di un italiano, Per quanto si possa fidare però nella
il nome del quale però rion ci venne fat saldezza del castello, non mai la fonda
to sapere. Narra il marchese di London zione dei muri diviene tanto sicura quan
derry in Memoria sui regnanti del Norte to nel caso in cui sia immediatamente
inserita nella Revue Britannique del piantata sopra un letto naturale d'inalte
1858, che questo italiano considerando rabile consistenza. Per la qual cosa, a me
come bastasse nella Russia porre il ghiac no, che gravi circostanze non ostino alla
cio sotterra alla profondità di 6 piedi (2”) escavazione necessaria per mettere allo
per conservarlo intatto tutto l'anno, e scoperto il fondo sodo, ed istabilirvi so
riflettendo alla cattiva qualità e poca so pra i fondamenti dei muri, sarà gene
lidità ivi generale del terreno, imaginò ralmente da preferirsi questo espediente
di servirsi del ghiaccio qual materiale della fondazione immediata sul sodo, al
per procurare un solido appoggio alle l'altro della fondazione per palificate,
fondamenta di una casa. Non destò que quand'anche il primo fosse per riuscire
'sto progetto, che si riduceva a fondare del secondo più dispendioso.
sull'acqua, bastante fiducià per istabilirvi I pali sono alberi o pezzi di tronchi
una casa, ma ciò che prova la giustezza più o meno grandi, per lo più di quercia,
e sicurezza di esso è l'essersi stabilite in ma talvolta ancora di pino, di almo od
tal guisa le fondamenta di un muro di altro, a fibre non torte, poichè se lo
cinta, il quale da venti anni fermamente fossero sarebbero disposti a curvarsi sot
sussiste. - - -
|to i colpi dell'ariete o sotto il carico
Nei casi in cui lo scavo per qualsiasi delle costruzioni ; spogliati della loro
motivo non si possa o non si voglia a corteccia, le rugosità della quale oppor
dottare, ricorresi come dicemmo, alle rebbero un ostacolo al loro affondamen
palificate. Disegnasi a tal fine sul terre to, e che facilmente potrebbe marcire o
no la pianta del muro, si conguaglia staccarsi in terra, lasciando così i pali
il suolo riducendolo ad un piano oriz isolati. Questi pezzi di tronco conserva
zontale, tolta quella prima spoglia più o no la loro forma conica, essendo talora
meno alta di terra vegetalie, o di usa drizzati e piallati, ma serbano il loro al
I 58 Fosnam Esro - FoNDAMEN ro -
burno, massime nei terreni umidi o sotto volta invece si indurisce semplicemente
l'acqua, alla cima più sottile sono ap al fuoco la punta dei pali. . ... .
puntiti a quattro facce cominciando la Piantansi questi pali a rifiuto, cioè fi
inclinazione di queste a circa 5o centi no a tanto che una trentina di colpi del
metri dalla cima. Piantansi questi pali l'ariete non li faccia penetrare nel suolo
nel suolo, mediante le macchine oppor che di 2 o 5 millimetri: importa per al
tune (V. castELLo), a distanze più o me tro assicurarsi se questo rifiuto è positivo,
no grandi, ed in numero maggiore o mi poichè bene spesso, un palo che sem
nore secondo che fa di bisogno per au brava non volere più affondarsi lasciato
mentare la densità e la resistenza 'del in riposo più o meno a lungo si abbassa
terreno sul quale vanno a poggiare, e se ancora notabilmente. Per evitare gli in
condo. il peso del carico che devono convenienti che da questo fatto potreb -
sopportare, sicchè questo si trovi riparti bero derivare, non si termina per solito
to in maniera che i pali non possano mag di battere i pali che dopo una interruzio
giormente affondarsi per esso (V. PALo). ne del lavoro più o meno lunga. In gene:
Innanzi adunque di determinarsi a far rale, ma principalmente quando la palifi
uso dei pali per le fondamenta, convie cazione deesi estendere ad uno spazio.
ne scandagliare la natura degli strati on assai grande, si comincia dall'affondare i
de si compone il terreno, ed anzi per pali che sono nel centro e terminasi da
avere una più esatta nozione val meglio quelli che sono all'estremità, impercioc
piantare dapprima uno o due pali in via chè i pali comprimendo la terra all'intor
di saggio per poter conoscere definitiva no rendono sempre più difficile l'opera
mente se questo mezzo di solidificazione zione. La distanza cui si piantano i pali
riesca opportuno e quale lunghezza ab dipende, come dicemmo, tanto dalla den
biasi a dare ai pali. I più piccoli, quelli, sità naturale del suolo, quanto dal peso
per esempio, di 2 o 5 metri di lunghezza si e dalla grossezza delle costruzioni che de
piantano a colpi di mazza o di mazzeran vono sostenere. Non è però giammai mi
ga a più aste mosse da uno o più uomi nore di 8o centimetri da asse ad asse,
ni; ma quelli che sono più lunghi non nè maggiore di un metro e 50 centime
possono piantarsi che con un Aiere o tri essendo per lo più di un inetro. In .
cAsTELLo. Il loro diametro deve essere generale si calcola che ogni palo di 25
presso a poco di 25 centimetri quando centimetri di diametro non deva so
steno lunghi da 5 a 4 metri; di 3o a 55 stenere più di 25,ooo chilogrammi, ed
centimetri quando hanno da 6 a 8 me uno di 52 centimetri non più di 5o.ooo.
tri, aumentando così presso a poco il Torneremo in seguito a parlare della re
diametro di 5 centimetri per ogni metro sistenza dei pali, trattando della battitura
di lunghezza. Per evitare che si scheg della. terra, maniera di solidificazione
gino o fendano, si guernisce solitamen che ha grande analogia con l'effetto del
te la cima più grossa di un cerchio mo le palificazioni. -
me dei correnti e dei traversoni risulta La maggior difficoltà però della fonda
un sistema a forma di grata, sul quale si zione dei muri si offre nel secondo dei
stabilisce la piattaforma. Essendo i tra due casi generali già distinti, cioè quando
versoni incastrati sui correnti nel modo non esistendo ad una discreta profondi
che abbiamo detto, i loro dorsi riescono tà un letto naturalmente abbastanza so
necessariamente alquanto rilevati su quelli do, cui si possa affidare con sicurezza
dei correnti; ed in tal caso i tavoloni il carico dell'edifizio, sia nell'uno sia
i 6o FoNDAMEN ro . FoNDAMEN ro
nell'altro de'modi fin qui spiegati, a Alcune specie di terreni cedevoli si
norma delle circostanze, si rende inevi possono anche correggere con un espe
tabile di piantare i muri sopra un fondo diente assai più semplice. Consiste que
più o meno cedevole; ond'è forza di ri sto nel comprimere a più potere il
mediare al difetto della base con istu fondo, battendolo a rifiuto con pesanti
diati ripieghi. Due sorta di rimedi sono magli, vale a dire finchè sia calato a se
suggeriti dall'arte per queste difficili gno, e portato a tal grado di consistenza
occasioni, gli uni diretti, gli altri indi che vani riescano nuovi colpi a renderlo
retti. I primi tendono a correggere, i più compatto. Il Rondelet narra essere
secondi ad eludere l'indole viziosa del egli stato testimonio del buon esito di
fondo. - . - questo espediente, adoperato da un e
Uno dei rimedi diretti è quello della 1sperto costruttore a predisporre un fon
palificazione fondale, col cui mezzo si do cedente a star fermo sotto il carico di
stringe il terreno, per ridurlo a quel un edifizio che gli venne dappoi addossa-.
massimo grado di condensamento di cui lo. La battitura ſu eseguita per mezzo
è suscettibile, e porlo per conseguenza d'un mazzapicchio del peso di 5o chi
al sicuro da qualunque successivo cedi logrammi, ferrato nella parte di sotto, il.
mento sotto il carico dei muri. Segnato quale veniva maneggiato da due uomi
un perimetro assai più ampio della base ni. Ed il Borgnis ci fa sapere essersi os
del muro che si vuol costruire, s'inco servato che in Venezia, città piantata,
mincia dal battere fino a fior di terra in siccome è noto, in mezzo all'acqua, sul
file regolari dei pali della lunghezza di fondo limaccioso d'una laguna, molti
due o tre metri al più, a distanza di edifizi, eretti nel secolo decimo quarto o
1”, 5o, o di a" l'uno dall'altro. Ciò anteriormente, non sono già sostenuti
fatto, si continua conficcando altri pali da una palificazione, siccome gli altri
fra quelli già affondati, fintantochè a for che furono posteriormente fabbricati,
za di rendere via via più folta la palifi ma bensì da un'ampia base o platea ge
eazione, si riduca il terreno a quel massi nerale di muro, stabilita sopra uno stra
mo grado di condensamento, oltre il quale to di terra ben assodata nel quale si rav- -
non può maggiormente comprimersi. Si visano non equivoci segni d' un'anti
potrà essere sicuri di ciò quando si veda cipata compressione artificiale; e che
che gli ultimi pali affondati sieno a rifiuto questi edifizi, fra i quali si annovera
di maglio; e talvolta accade che non si quello delle vecchie procuratie, non so
giugne ad ottener quest'effetto se non che no andati soggetti a rilevanti alterazioni,
dopo aver moltiplicati i pali, in modo mentre molti di quelli fondati su palifi
che trovinsi tutti a contatto l'uno del cazioni danno a divedere con moltiplici
l'altro. Il fondo così consolidato si ren lesioni gli irregolari cedimenti del fondo
de atto a sostenere saldamente il carico sul quale furono elevati.
d'un edifizio ; e ciò si è confermato in Sebbene la forza viva della percossa,
effetto, segnatamente nei ponti di Mangon la quale si esprime pel prodotto della
e di Châlon, fabbricati in Francia sulla massa nel quadrato della velocità del
Sonna; i quali sussistono da molti seco corpo percuziente, non sia paragonabile
li, quantunque entrambi piantati in un in termini matematici con una forza mor
fondo cattivo, semplicemente corretto ta, o vogliam dire con una pressione,
col metodo testè descritto, tuttavia è presumibile che sotto un cer
FoNI , MEN 1 o FoNDAMEvto 16 i
to aspetto si potesse fisicamente istituire nuto senza pericolo di cedimento, po
il paragone di tali forze, tanto diverse tesse servire agli usi pratici , sareb
per natura, e che potesse vantaggiosa be duopo in primo luogo che, coe
mente applicarsi all'esame, della stabilità
rentemente all'equazione della discesa
fondamentale d'un edifizio giacente so verticale de gravi ne'mezzi resistenti ri
pra un fondo di cui si fosse corretta la dotta al concreto per mezzo dei dati
naturale instabilità o per mezzo d'una numerici somministrati dalle sperienze,
palificazione, o mediante la semplice si ponessero in essa formula, in vece
battitura, come abbiamo testè indicato. della velocità U ed u, i corrispondenti
In fatti è chiaro che la resistenza d'un valori dati per le altezze A, a cui le me
fondo fortificato con la palificazione, o desime velocità sono dovute. Sarebbe
con la semplice battitura, può essere e poscia necessario d'avere in pronto i ri
spressa tanto da quella minima forza vi sultamenti di qualche autorevole espe
va, quanto da quella minima pressione rienza per la quale si conoscesse il valore
che non valgono ad indurre verun sen d'un peso k corrispondente ad una data
sibile abbassamento nei pali o nel terre forza viva PUº, per ricavarne il valore
mo; laonde se per esperienza si conosca
che un palo od un terreno battuto a ri numerico del coefficiente – ; ed allora
- PU2
fiuto d'un maglio del peso P, che all'i
stante della percossa abbia concepita la la formula sarebbe in istato di sommini
velocità U, sia capace di sopportare un strare il valore della stabilità e per qua
peso, non maggiore di chilogrammi k, lunque dato valore del peso p, e della º
senza dar segno di sensibile cedimento, discesa a del maglio, alle cui percosse il
si potrà arguire che, per l'effetto consi fondo è stato capace di mantenersi immo º
derato, il peso k sia equivalente alla bile. Ma le accennate operazioni 'invol
forza viva dell'anzidetta percossa. E gono non lievi difficoltà non meno per
quindi se sieno p il peso e ula velocità lo sviluppo ne' calcoli, che per le spe
acquistata nella discesa di un altro ma rimentali determinazioni; e sembra non
glio, a rifiuto del quale sia battuto un essere sperabile che possano ridursi a
terreno, ovvero una palificazione, chia quella semplicità e speditezza che si ri
mando a il peso equivalente alla forza chiederebbero per le pratiche applica
viva di questa percossa, sarà zioni. D'altra parte non può recar me
raviglia che i tentativi che taluni hanno
a = - x p u° il valore del peso fatto per esprimere la forza della percos
FU. Ps P. r sa con una pressione equivalente abbiano
che con sicurezza potrà essere addossato condotto a risultamenti in verisimili e di
alla base battuta ; senza pericolo di ce gran lunga fra loro discordi, poichè in
dimento; o sia x = Cp u° facendo per niun conto erasi tenuta la resistenza
dell'aria, la quale contribuisce non poco
maggior semplicità C = –. - a diminuire la velocità del maglio nella
sgior semp PU2
caduta, e l'impeto della percossa.
Affinchè questa formula della stabilità L'unico appiglio che rimane alla pra
d'una palificazione o d'un terreno bat tica per conoscere quanto possa calco
tuto, vale a dire del massimo peso che larsi sulla stabilità d'un fondo palificato
può dall'una o dall'altro essere soste o semplicemente battuto, è quello che si
2 i
Suppl. Di Teen T 1 X.
162 FoNDAMENTo FoNDAMENTo
trae dalle osservazioni del Perronet già (circa 28,ooo chil. per ogni metro qua
altra volta annunziate. Risulta da tali drato), la quali pressione può stimarsi
osservazioni che un palo del diametro equivalente alla forza viva del già ricor
di o”,25 battuto a rifiuto dai magli, dato mazzapicchio a mano del peso di 5o
soliti ad essere adoperati in queste ope chilogrammi mosso da due persone.
razioni, è capace di mantenersi saldo sot L'autorità che hanno a giusto titolo
to un carico di 25ooo chilogrammi ; e le indicazioni date da quel dotto autore
che un palo del diametro di oº,52 vale ne induce a far qui le osservazioni se
a sostenere un peso di 5o,ooo chilogram guenti, su quelle che abbiamo ricordate.
mi. In corrispondenza del primo di questi Ammettendo la altezza e grossezza dei
dati un terreno battuto a rifiuto di quei muri indicate da Rondelet, il peso delle
magli che comunemente servono all'af. costruzioni, a termine medio, sarebbe
fondamento de'pali mezzani, potrebbe quello da lui indicato; ma primieramen
essere stimato capace di tenersi immobile te l'altezza dei muri è sovente molto
sotto un carico non maggiore di 5o9 i maggiore che 6o piedi; a Parigi, per e
chilogrammi per ciascun decimetro qua sempio, la maggior altezza permessa per
drato della base; ed a norma del secon le facciate è di 54 piedi ( 17 metri e
do la stabilità d'un terreno battuto a mezzo), cui aggiugnendo l'altezza delle
rifiuto dei più pesanti magli onde suolsi fondamenta e quella del tetto, la loro
fare uso potrebbe valutarsi di 682 1 chilo altezza totale, ed il loro peso per conse
grammi per decimetro quadrato. La pru guenza, superano bene spesso di circa
denza suggerirebbe invero di non met un terzo quelli indicati da Rondelet. E
tere a queste estreme prove la resisten anche osservabile che ordinariamente
za d'un fondo, per quanto saldo si fosse non si suol dare che una grossezza di 2
mostrato sotto i colpi de più pesanti ma - piedi (due terzi di metro) ai muri di fon
gli ; ma per buona sorte le condizioni damenta in luogo di a piedi, 6 pollici,
delle fabbriche anche più imponenti or come il Rondelet ha supposto. Quanto
dinariamente sono tali che producono a ciò peraltro si potrebbe aumentare
sulle basi fondamentali dei muri, carichi l'imbasamento del muro essendo anzi
ben di molto inferiori agli addotti limiti. questo, come or ora vedremo, uno dei
Rondelet stabilisce che nei comuni e mezzi più facili da impiegarsi per ripa
difizi il peso di un muro alto 6o piedi rare alla compressibilità del suolo. Fi
(circa 2o metri) e grosso. 18 pollici (po malmente Rondelet ha sempre supposto
co meno di un mezzo metro) sia di cir che lo sforzo prodotto dalla gravità pos
ca 8 migliaia (meno di 4,ooo chil.) per sa paragonarsi a quello che risulta dal
ogni piede quadrato di superficie (poco l'urto di un corpo in moto, il che, die
meno che un decimo di metro quadrato), tro a quanto dicemmo, e più dietro le
ed ascenda a circa 1o migliaia (meno di riflessioni che fa su questo proposito
5,ooo chil.) con quello dei solai, dei Gauthey nel suo Trattato sui ponti, non
tetti e d'altri accessori: soggiugne che sembrerebbe conforme ai principii della
siccome le mura di fondamento sogliono meccanica e renderebbe illusori per
farsi un piede più grosse, vale a dire di conseguenza i risultamenti registrati in
2 piedi e 6 pollici (circa 8o centimetri) varie tavole date da Rondelet, delle espe
così il carico che poggia sopra un piede rienze da lui fatte su questa ipotesi.
quadrato del suolo riducesi a 6 migliaia Checchè ne sia ben si comprende, ed
FonDAMENto FoNDAMENTo 163
è cosa generalmente riconosciuta che la conseguenza si vede che perfettamente
battitura del suolo fatta con mezzi più o convengonsi all'uopo che abbiamo indi
meno energici secondo la densità e la cato quando abbiano le altre qualità me
grossezza degli strati da comprimersi, cessarie. E quindi indispensabile parti
nonchè l'altezza ed il peso delle costru colarmente che abbiano bastante darez
zioni che stabilire vi si vogliono, può in za per resistere alla considerevole pres
molti casi produrre vantaggiosissimi ri sione che dovranno sostenere. Il legna
sultamenti e risparmiare scavi e fonda me di quercia, dovunque può aversi, è
menta a grandi profondità o mezzi di so quello che adoperasi a tal uopo, sce
lidificazione costosi e difficili ad eseguir gliendo non già il più bello, ma il più
si. Questo spediente viene quindi impie robusto e il più sano. Quelli di pino, di
-
gato solo o con alcun altro di quelli che larice e d'alno possono anch'essi servire
indicheremo qui in seguito ogni qual benissimo, e talvolta vi si adoperano an
volta il terreno non presenta un grado che l'olmo ed altre varie specie di legna
di incompressibilità sufficiente. me. Quanto più la terra è umida tanto
Ove i rimedii diretti per correggere più conveniente è l'uso del legno; quin
l'indole cattiva del fondo si giudichino di le sabbie bagnate, le terre cretose, ec.
inefficaci, ovvero non applicabili alle cir sono quelle nelle quali dura di più.
costanze del sito, conviene avere ricorso Quindi, come più innanzi vedremo, si è
ai rimedi indiretti. Il più ovvio ed usi specialmente nelle fondamenta delle co
tato si è quello di ampliare la base a se struzioni idrauliche che si adopera con
gno che il carico equabilmente scompar maggior vantaggio il legname.
tito sopra di essa, divenga incapace di La maniera più semplice di impiegare
comprimerla; o quand'anche valga a i zatteroni, si è quella di porre sul suolo
produrvi qualche cedimento, possa que dopo averlo compresso quanto più uni
sto aver luogo in modo uniforme in tutti foranemente è possibile panconi di le
i punti della base premuta, senza peri gno molto lunghi nella direzione della
colo che perda la sua orizzontalità. e lunghezza dei muri, e riuniti capo a capo
che derivino dagli strapiombi o altera con calettature a coda di rondine, for
zioni d'altra sorta ne' muri sovrapposti. mati per lo più di vari panconi sulla lar
Adoperasi a questo fine il legname co ghezza, in guisa da eccedere la gros
struendo sopra una superficie assai più sezza dei muri e formare imbasamen
ampia della base del muro, che si vuol to, larghi sempre quanto più è pos
edificare, un robusto telaio di travi lon sibile e grossi, generalmente parlando,
gitudinali e trasversali, ben connessi almeno 1 o centimetri. Siccome però
l'uno con l'altro ad incastro, ed assicu questi zatteroni o piatteforme conserva
rati con caviglie di ferro. Questo telaio, no sempre una certa flessibilità, così
che dicesi grata, o zatterone, si rico sotto un carico un po' grande e massi
pre con uno strato di tavoloni, a cui me nel caso in cui si trovasse in qualche
si dà il nome di piattaforma, e su que punto della fondamenta una porzione di
sta si fa quindi l'impianto del muro. terreno meno resistente del resto po
E noto in generale la situazione più trebbero non opporsi interamente agli
favorevole alla durata dei legnami esse sforzi della gravità. E quindi preferibile
re quella in cui si trovano riparati dalle far uso di ingraticolati composti di travi
alternative di umidità e siccità, e per longitudinali e di pezzi trasversali tutti
1 64 FoNDAMENTo FoND amento
grossi da ao a 5o centimetri in un in cui si lavorano i cordami per uso della
quadrato, riuniti a dente nascosto nelle marina ; ove sotto un primo strato soli
incrociature ed a coda di rondine in do di terra argillosa altri ne succedeva
quei travi che formano il contorno ester no di mano in mano più molli, e final
no dell'ingraticolato. Gli spazi fra i tra mente a certa profondità uno stermina
vi longitudinali ed orizzontali riempionsi to abisso di semiliquida cuora.
di terra argillosa o di muro con malta di Allorchè si adotta quest'ultimo me
calce e sabbia in guisa da non lasciare todo di fondazione, il terreno sottoposto
alcun vuoto. Talvolta copresi l'ingrati all'edifizio si viene assodando a poco a
colato con panconi fermativi mediante poco, e cala di mano in mano che s'in
caviglie. Alcuni costruttori credono pre-ſnalzano i muri, e che si aumenta il peso
feribile fare a meno di questa coperta, che lo comprime, finchè arriva ad avere
poichè la base del muro essendo allora acquistato qual massimo grado di con
meno liscia è a loro parere meno soggetta densamento, a cui per sua natura si può
a quello scivolamento cui potrebbe tro ridurre; dopo di che desiste affatto dal
varsi esposto il fondamento se a cagio moversi. Da questi primordiali cedimen
ne della compressibilità del suolo l'in ti del fondo non deriva alcun inconve
graticolato si inclinasse più da una parte niente, purchè accadano equabilmente
che dall'altra: gli altri però oppongono in tutta l'area della fondazione, in guisa
che i panconi della coperta essendo fis che la superficie della piattaforma, che
sati con caviglie sull'ingraticolato ne dee servire di base ai muri, si mantenga
riuniscono più solidamente tutte le par costantemente orizzontale. Per questo
ti. Questi due sistemi hanno differenti fine rendesi non lievemente interessaute
vantaggi cui fa duopo avere si la precauzione di regolare fin da princi
riguardo secondo le circostanze nelle pio la costruzione de muri, in modo che
quali si può trovarsi, ad oggetto di deci il loro alzamento progredisca per tutto
dere quale si meriti la preferenza. Si ugualmente, acciò così la pressione ven
può anche comporre un ingraticolato gº crescendo in grado uniforme sopra
semplicemente di travi longitudinali o tutte le parti della basse. Ma per metter
trasversali senza incrociarli ponendone si anticipatamente al sicuro da ogni sini
in ambo i sensi riempiendone di creta o stro effetto, la prudenza suggerisce che
di muro i loro intervalli e ponendovi prima di venire all'impianto de muri si
trasversalmente panconi che colleghino carichi uniformemente la piattaforma di
il tutto. -
i
1 66 FoNDAMENTo FoNDAMENTo
stenza della pietra. Tuttavia per quanto i mezzi onde si è precedentemente par
buoni risultamenti si ottengano in gene latò. -
rale facendo buon uso di queste pietre, In alcune circostanze si estese viep
non conviene d'altra parte dimenticarsi più questa maniera di solidificazione del
che cagionano un grande aumento di suolo, applicando lo strato di getto su
spesa, e che perciò non dee adottarsi tutta la superficie dell'edifizio da co
questo espediente se non che quando ri struirsi. Questo metodo può in alcuni
tengasi indispensabile. Per questo moti casi riuscire vantaggioso, ed allora prin
vo molte volte, anzichè porre queste lar cipalmente quando i muri ed altre parti
ghe pietre sotto tutta l'estensione di un di costruzione onde l'edifizio componesi
edifizio, mettonsi soltanto sotto i princi sieno poco distanti l'uno dall'altro, at
pali punto di appoggio, come sotto gli tesochè viene allora a formarsi in tutta
angoli, sotto le travi principali, ec. quella superficie un suolo fittizio perfet
Un'altra maniera di ottenere questa so tamente omogeneo e di grande solidità.
lidità con ispesa minore,si è mediante l'uso Ma se i muri sono alcun poco distanti il
del getto. Come può vedersi a quella pa riempimento col getto di tutti gli inter
roſa, chiamansi con questo nome alcuni valli cagiona una spesa considerevole,
miscugli di malte più o meno idrauliche e tanto più inutile, quanto che non essen
di minuti materiali, come ghiaia, ciottoli, do più la grossezza di questa specie di
scheggie di pietra molare, ec.; suscettivi piattaforma proporzionata all'estensione
di rapprendersi in una sola massa, e di di essa, non è impossibile che si rompa
essere per conseguenza adoperati a for in più luoghi o per effetto della gravità
mare il corpo delle costruzioni, e parti che pesa in alcuni punti soltanto, men
colarmente delle fondamenta, a motivo tre invece altri non ne sono caricati me
della facilità che possono presentare le nomamente, o per effetto del ristringi
fosse scavate per quelle di servire come mento cui va sempre sottoposto il getto,
di forma a queste differenti materie, non che diviene maggiore per la grande e
chè pel grado di umidità che ordinaria stensione di esso. Crediamo adunque
mente presentano che è sempre favore che nella maggior parte dei casi conven
vole alla presa delle costruzioni con ce ga meglio limitarsi a formare larghi im
menti. Talvolta ancora le fosse trovansi basamenti sotto ai muri dell'edifizio.
più o meno ripiene di acque sorgive, Assicurata con uno o l'altro dei mezzi
e il piu delle volte questa circostanza suaccennati, a seconda dell'uopo, la sta
non può che favorire vieppiù questa bilità del terreno, si potrà allora por ma
presa. Si comprende adunque che se no all'innalzamento delle fondamenta, e
sotto l'intera estensione di una fonda qui pure occorre aver presenti alcune
menta si stabilisce una massa di getto avvertenze che brevemente indicheremo
alquanto più larga della base stessa e di Che i muri di fondamento abbiano a.
grossezza proporzionata, quando il getto farsi generalmente più grossi di quelli
sia di qualità conveniente e se gli lasci cui debbono servire di base è una mas
il tempo necessario per solidificarsi, si sima motoria, di cui sono abbastanza
otterrà in qualche modo una piattafor evidenti i motivi e l'importanza. Dicesi
ma di un solo pezzo che scompartirà risega quell'intervallo che passa fra il
gli effetti della gravità ben più gene vivo d'un muro sopra terra, e quello
ralmente ancora che far nol potessero del sottoposto muro di fondamento ,
FoNDAMENTo FoN DAMENTo 167
denominazione che si applica poi anche parti sulle quali posa il maggior carico,
a qualunque altro caso in cui un muro ed ove ogni sconcio sarebbe più per
giace sopra ad un altro di maggior gros nicioso, cioè sotto i pilastri delle vol
sezza, senza interposizione di cornice o te, e sotto gli angoli o le concorrenze
di fascia sporgente. Varie sono le regole dei muri. Ovunque poi qualche muro
insegnate dai maestri dell'arte intorno sia destinato a sopportare una spinta
alla maggior grossezza da assegnarsi ai orizzontale dell'acqua, di un terrapie
muri di fondamento. Vitruvio stabiliva no, o di una volta, a cui debba fare
che dovessero farsi di grossezza doppia spalla, non impropriamente si suggeri
di quella che compete ai muri appiedi sce che tutta la maggior grossezza del
dell'edifizio, dipendentemente dai ri fondamento, o la più gran parte di
spettivi offizii, come diremo in appresso; essa, si faccia sporgere e formar risega
alla quale opinione si uniformarono al dalla parte opposta a quella da cui vie
cuni moderni maestri di architettura. Al ne la spinta, mentre ne muri premuti
tri stimarono che bastasse di assegnare soltanto nella direzione verticale a buo
ai muri di fondamento una grossezza fra na ragione quella maggior grossezza si
i quattro terzi, e i cinque quarti di quel dispone, come abbiamo testè veduto, a
la de muri sopra terra ; inculcando per produrre due riseghe uguali, una per
altro di soprabbondare di molto nella parte. - - -
copre il fondo e costruirvi i muri con Se poi l'altezza dell'acqua sul piano,
regolare struttura come si farebbe sul dal quale dee cominciare la fondazione, è
suolo. Questa chiusura si fa mediante maggiore dell'ultimo limite indicato, con
una specie di dighe provisionali cui si viene che le ture sieno fatte, con un pre
dà il nome di ture e quello spazio che cinto esteriore di legname conforme a
viene da esse rinchiuso, dicesi stAGNo. quello testè descritto, e con un altro u
Quando le acque in cui deesi stabilire il guale precinto interno nel quale per altro
lavoro non hanno più d'un metro d'al i tavolati sieno applicati ai pali della par
tezza, si possono costruire le ture in for te esteriore relativamente allo stagno. I
ma di piccoli argini di semplice terra. due precinti sono legati insieme per
Avvenendo per altro che nel fondo esi mezzo delle catene orizzontali, ciascuna
stessero sabbia, o ghiaia, sarebbe duo delle quali è fermata alla testa di due
po di cavar tali materie fino a quella pali, che si corrispondono uno incontro
profondità, a cui dovranno arrivare gli all'altro nei due precinti. Si compie
scavi della fondazione, per formare una la tura ricolmando di terra l'intervallo
riempitura di bnona terra sotto la base rinchiuso fra l'uno e l'altro precinto.
172 FoNDAMENTo FoNDAMENT o
Ma talvolta accade che i primi strati ta, che l'acqua esterna esercita contro
del fondo sono di sabbia o di ghiaia, e una tura. Ma qual sia la resistenza, che
quindi capaci di lasciar penetrare l'a una diga della struttura che abbiamo de
cqua nell'interno dello stagno al di sotto scritta è capace di opporre alla spinta
della riempitura di terra, che forma il dell'acqua, sarebbe malagevole a deter
corpo della tura. In tal caso si rende minarsi, essendo troppo incerti i dati
necessario di dare altra struttura ai pre che si hanno intorno al modo di resi
cinti, perchè resti impedito il temuto in stere dei pali affondati fino ad un certo
gresso dell'acqua nello stagno. Nell'in segno nel terreno ad una pressione la
terno della tura si applicano allora a cia terale. In tale incertezza i pratici, dietro
scuno dei due filari di pali due ordini di le conferme dell'esperienza, hanno ge
traverse, lungo le quali si battono i pan neralmente addottato per regola, che alle
coni verticali bene uniti costa a costa, i ture debba darsi una grossezza uguale
quali vengono tutti legati ed assicurati all'altezza dell'acqua, che ad esse si ap
per mezzo di un doppio ordine di con poggia, finchè questa non è maggiore di
tro-traverse interne, fermate con chiodi, 5”; e di aumentare di soli tre decimetri
che attraversando i panconi vanno a fic la grossezza della tura per ogni metro
carsi nelle traverse. Viene nella figura il che si ha di più nell'altezza dell'acqua
sistema corroborato da due traverse e oltre l'indicato limite di tre metri. Così
steriori, che incatenano le sommità dei se l'altezza dell'acqua fosse di 4", la
pali in ciascuno dei due filari, e sulle grossezza della tura dovrebbe esser di
quali si incastrano le estremità delle ca 5",5o; se l'acqua fosse 5”, dovrebbe
tene trasversali. Formati così i due pre darsi alla tura la grossezza di 5",6o; e
cinti si espurga il fondo interposto, le così via via. Minore grossezza potrebbe
vandone lo strato superiore di ghiaia o essere sufficiente, quando i pali fossero
di sabbia, e quindi si compie la tura col fitti assai profondamente in un terreno
solito riempimento di terra. consistente. Ma siccome la parte superio
Nella costruzione delle ture si ado re delle ture è destinata anche a far le
perano ordinariamente pali del diame veci d'armatura pel collocamento delle
tro di 2 o, o 25 centimetri, e si piantano macchine che servono all'esaurimento
in ciascuna fila a distanza di r",5o o dell'acqua, così per comodo delle ope
di 2" al più l'uno dall'altro, alla pro razioni gioverà che le ture sieno piutto
fondità di 1",5o o di 2" sotto il piano sto ampie, mentre per altra parte po
della fondazione. I panconi si usano chissimo sarebbe il risparmio che deri
della grossezza di Io a 12 centimetri, e verebbe dal farle di grossezza alcun po.
si figgono alla profondità di 6, o di 8 co minore di quella che abbiamo stabili
decimetri sotto al detto piano. Giova ta. Del resto è cosa molto rara che si
avvertire che pel riempimento delle ture faccia uso di ture in un'altezza d'acqua
il terreno sciolto è più adattato d'ogni maggiore di 5", poichè per esperienza
altro, atteso che è il più disposto a pren si è conosciuto, che il diseccamento di
dere consistenza entro l'acqua, malgrado uno stagno per mezzo delle macchine
l'impossibilità di eseguirne l'ammassa adattate ad espellerne l'acqua, può ot
mento nelle vie regolari. tenersi soltanto finchè l'altezza del fluido
Per mezzo del teoremi idrostatici si esterno non è maggiore di 5”, se le a
determina facilmente il valore della spin cque corrono o ristagnano sopra un letto
FoNDAMENTo FoNDAMENTo 75
di terra ordinaria, e solo finchè il fluido ro. sopra tutta la superficie del fondo,
non è più alto di 2", qualora il letto in modo tale che si chiuda per ogni do
sia di materia arenosa; mentre nell'uno ve l'accesso all'acqua. I costruttori fran
e nell'altro caso, quando l'altezza del cesi danno a questa sorta di ripari la de
l'acqua superi gl'indicati limiti, a moti nominazione di ture fondali. Il modo
vo della pressione del fluido esterno, le più efficace, che possa adoperarsi per
filtrazioni dal fondo interno divengono istagnare le filtrazioni del fondo, è quel-.
così copiose, che l'azione continuata lo che consiste nel distendere sul fondo
delle macchine non può giungere a vuo medesimo uno strato di terra sciolta, o
tare lo stagno oltre ad un certo segno. argillosa, della grossezza di 5o a 4o cen
Tuttavia quando sia da temersi che timetri, coperto con un suolo di tavole
l'effetto delle trombe o altre macchine che vi si ferma sopra mediante un suf
idrovore non possa equiparare la por ficiente carico di pietre. Possono ado
tata delle filtrazioni, l'arte non è sprov perarsi a quest'uopo tavole d' abete
vista d'espedienti opportuni a reprimere non più grosse di due centimetri, con le
le filtrazioni medesime con opportuni commessure ben unite, e chiuse esatta
ripari applicati sul fondo dello stagno. mente per mezzo di strisce di tela, o di
Quando si manifestano delle filtrazioni regoli di legno inchiodati, affinchè nulla
parziali, potendosi scoprire l'origine di possa penetrarvi. L'efficacia di questo
esse, si procura di rimediarvi gettando metodo non può mettersi in dubbio, dac
vi grosse palle d'argilla secca, ovvero chè messo a prova nella fondazione del
sacchetti pieni di terra argillosa; o an ponte di Moulins, permise di mettere a
che meglio un impasto di malta ordina vuoto uno stagno sulla superficie di 5ooo
ria, e calcina magra viva, capace di for metri quadrati fino alla profondità di
mare con l'arena del fondo un cemento 2",6o sotto il pelo magro del fiume Al
valido a resistere alla pressione dell'acqua. lier. -
Il risalto dei pali al di sopra del suo Sovente si riempie l'intervallo fra i
lo rende pur necessario di calcolare la pali fino all'altezza cui si hanno a taglia
resistenza che possono sostenere nella re di muramento, di getto o d'altre so
direzione delle loro fibre. Molti autori miglianti materie, che formando un tutto
scrissero su questo argomento e fra gli li tengano insieme legati, il che giova
altri Girard pubblicò, nel 1798,un Trat specialmente per le fondamenta stabilite
tato in cui diede i risultamenti di varie in acque correnti a fine di evitare che
esperienze fattesi all'Havre sulla forza ed queste scavino il terreno intorno ai pali
FoNDAMENTo Fondamento 177
compromettendo la solidità della co cessario d'accertarsi che sia di natura
struzione. tale da non poter essere col progres
Tagliansi quindi i pali,tutti ad una di so del tempo alterato dall'acqua. Vi han
rittura, e vi si sovrappone un ingrati cola no in fatti alcune specie di rocce, che
to o piattaforma a quella maniera stessa nell'acqua a lungo si decompongono,
che abbiamo veduto farci nelle fonda e tali sono alcune pietre calcaree tenere
menta in terra asciutto. Talvolta tagliasi ed altre che nell'acqua si sfaldano a
sulla testa dei pali un dente destinato a poco a poco e si assottigliano, come al
riempire un incastro fatto nei traversoni cuni graniti schistosi, e in singolar mo
dell'ingraticolato sovrapposto: siccome do gli schisti propriamente detti. Se
però queste calettature sono difficili ad a dunque al fondo del mare o di qual
eseguirsi, così il più delle volte si omet che fiume si presenti immediatamente
tono limitandosi a fissare con cavicchie un letto di roccia, solido abbastanza per
i traversoni sui pali. Si è anzi osservato portare il peso di qualche edifizio, ma
che per lo più il peso delle costruzioni però suscettibile delle accennate alterazio
fa penetrare la testa dei pali nella super ni, non si dovrà azzardare di piantarvi
ficie inferiore dei traversoni producendo i muri senza ricoprire tutta l'area della
naturalmente una commettitura che e fondazione con una platea generale di
quivale a quella a dente ed incastro sum muro, i cui lembi s'internino nel masso
mentovata, - - v
sino a tale profondità, cui non possano
L'uso delle palancate, delle quali ab arrivare le temute alterazioni. Ovvero
biamo altrove parlato (pag. 165), divie si dovrà procedere come se la crosta
ne di assoluta necessità quando si tratta superficiale fosse di materia non abba
di muri da fabbricarsi in mezzo all'acqua stanza soda, e profondare le costruzioni
ove sia da temersi che il fondo possa es murali per iscavo, come si disse in ad
sere sconvolto dall'impeto della corren dietro, fino a mettersi al sicuro dai con
te, e che la fondazione, venendo scalza trari effetti dell'acqua. Quando però
ta all'intorno, possa rimanere indeboli le rocce sono solide e la profondità
ta. Quindi frequentissimo n' è l'uso del non molto grande vi si possono pianta
re i muri di fondamento senza difficol
le fondazioni de ponti, ed in quelle dei
muraglioni o moli che costituiscono le tà, venendo al di sopra dell'acqua con
diverse pertinenze dei porti di mare, li filari di pietre grosse e regolari e se
berandosi così queste fabbriche da quei guitando poi il lavoro con qualsiasi
risentimenti che sarebbero inevitabili ef specie di muramento. Se le rocce sono
fetti delle mine aperte sotto le loro basi molto profonde vi si stabiliscono le ſon
dall'acqua, nel caso che questa trovasse damenta riducendole all'asciutto con
da affrontare un fondo naturalmente de ture nei modi anzidetti, o col mezzo dei
bole, e lasciato senza veruna artifiziale cassoni o della campana da palombari
difesa. come più innanzi vedremo. -
èazione, affinchè niuno di questi membri, Con lo stesso metodo si può mettere
quando la graticola verrà posta in opera,in opera anche la pittaforma, quando
abbia da posare in falso. E siccome nel la struttura della graticola è tale, che i
le palificazioni fatte sott'acqua è ben diffi
dorsi de'correnti, e quelli dei traversoni
cile che le file dei pali riescano perfetta
sieno in un medesimo piano orizzontale.”
mente allineate, così giova che i corren In tal caso si mette insieme la piattafor
ti abbiano una larghezza alquanto mag ma fuor d'acqua, e vi si forano i buchi
giore del diametro dei pali, per com pei chiodi; dopo di che si getta nell'ac
1 82 FoNDAMENTo FoNnAmENTo
qua, si conduce al suo posto, si adatta rico una connessione non meno salda di
sulla graticola, e vi si ferma battendo i quella, che si otterrebbe per mezzo
chiodi come si disse per le caviglie. d' incastri artefatti.
Ma se i dorsi de'traversoni sono rile Se l'altezza dell'acqua sul piano del
vati su quelli de'correnti, bisogna collo la piattaforma non è che di pochi deci
care i tavoloni ad uno ad uno, dopo metri, vi si eseguisce senza difficoltà l'im
averli prima tagliati giusti, ed avere fatti i pianto de' fondamenti, sempre che si ab
fori pe chiodi, i quali si conficcano col bia modo di formare i primi strati di
medesimo artifizio già indicato. grosse pietre regolarmente tagliate, fino
Qualora la piattaforma dovesse giace al livello dell'acqua, al di sopra del qua
re immediatamente sui correnti, omet le si può continuare con qualunque sor
tendosi l'uso de'traversoni, si potrebbe ta di muramento. Ma molti sono i luo
formare prima fuori dell'acqua l'unione ghi che mancano di pietre da taglio, o
della piattaforma e de'correnti, per col dove non ne può convenire l'uso, per
locare quindi in opera tutto ad un tem chè il provvederle di lontano porterebbe
po l'insieme nel modo poc'anzi spie ad un eccessivo dispendio. E quando poi
gato. Ma in questo caso, attesa la man fosse l'acqua assai alta sulla piattaforma,
canza de traversoni, divenendo più che non solo impedirebbe di costruire il ba
mai importante d'evitare i falsi posa samento con muramento di mattoni, o di
menti de'correnti, è assai meglio di met piccole pietre in malta, ma sarebbe an
tere in opera questi uno per volta, adat che d'insuperabile ostacolo ad una re
tandoli, se occorre, alle imperfezioni del golare costruzione di grandi pietre da
l'allineamento del pali, ed inchiodandoli taglio. Per queste svantaggiose circo
sulle teste di questi col solito artifizio e stanze e nella ipotesi che il luogo, della
quindi i tavoloni della pittaforma si po fondazione non possa essere messo in
tranno porre tutti insieme in opera, aven chiusa e disgombrato dell'acqua con
doli anticipatamente accozzati in luogo quegli artifizii che abbiano indicati, l'ar
asciutto. -
porto di Rouen. -
sistono più o meno all'azione del calore, 2.° Per ridurre una sostanza infusi
guali le ganghe che accompagnano i mi bile o difficilmente fusibile allo stato di
nerali e le sostanze straniere accidental vetro, di porcellana, di smalto e simili;
mente mesciute a questi varii composti, 5.º Per far fondere le sostanze stra
e questo bisogno accade, per esempio, niere mesciute ad un metallo che se ne
nella riduzione dei minerali di ferro, di separa pel suo peso specifico;
stagno, di rame, nella fusione delle ceneri 4.º Per distruggere una combinazio
d'orefice, ec.; allora lo scopo dei fon me, nella quale si trovi un ossido unito
denti si è quello di procurare la separa ad altre sostanze che gli impediscano di
zione delle sostanze straniere dal metal essere ridotto dal carbone ;
lo e di riunire questo sotto una forma 5.° Per impedire che si formino al
conveniente. -
entrare in combinazione con i prodotti 6.º Per ridurre allo stato di scorie al
impiegati dei quali agevolano la fusione, cuni metalli contenuti in un composto
come nella fabbricazione del vetro. ed ottenerne altri allo stato metallico.
Il numero dei fondenti considerati sot 7.° Finalmente, per produrre la riu
to il primo aspetto è assai limitato, va mione di particelle metalliche sparse in
riando assai poco le ganghe stesse che una massa più o meno considerabile.
accompagnano i minerali; quelli più co I flussi adoperati per questi varii og
munemente adoperati sono la calce e la getti sono: la silice la calce, la magnesia,
silice; in alcuni casi l'allumina, il solfato l'allumina, i silicati di calce e di allumi
di barite, il fluato di calce (fluoruro di na, il vetro, l'acido borico, il borrace, lo
calcio, o spato fluore) e più di raro al spato fluore, i carbonati di potassa e di
cuni sali alcalini, come, per esempio, il soda, il nitrato di potassa, il sale marino,
sale marino. Non è questo il luogo di il flusso nero, il cremore di tartaro, il
occuparci di questi fondenti dovendo sale di acetosella, e varii flussi compo
trattarne a ciascuno degli articoli spe sti; fra i flussi metallici, il litargirio o la
Suppl. Di Tecn. T IX 25
94 FoNDENI E FoNnENTE
cerussa, il vetro di piombo o silicato di ne oltre a due e meno che dodici volte
piombo, il solfato di piombo, il deutos più di ossigeno che la base sono i soli
sido di rame, l'ossido di ferro ed alcuni che sieno ſusibili. La stronziana è meno
miscugli. -
fusibile della barite. I silicati di calce nei
Siccome dobbiamo occuparci in arti quali la silice contiene due a quattro
coli particolari della maggior parte delle volte più ossigeno che la base, sono i
sostanze usate come fondenti, non riu soli che si fondano e si ammolliscano. La
niremo nel presente se non che quelle magnesia dà silicati più fusibili. Quelli del
nozioni che non troverebbero luogo al l'allumina non si fondono che con gran
trove. - -
sti silicati non prendono mai l'aspetto Questi risultamenti sono di grande
petroso nè danno verun indizio di cri importanza per le loro applicazioni; pro
stallizzazione. A proporzioni uguali la vano che i silicati nei quali la calce e la
soda è più fondente che la potassa. I si allumina contengono la stessa proporzio
dicati di barite, nei quali la silice contie ne d'ossigeno, e la silice due volte al più
-
-
Fondente FoNDENTE 195
od una e mezza tanto, formano i limiti attaccano i crogiuoli di terra con tanta
delle combinazioni più fusibili, e fon facilità che appena vi si possono prepa
donsi ancora quando la calce contiene rare. Nei crogiuoli brascati il ferro facil
due volte tanto di ossigeno quanto l'al mente riducesi cosicchè l'unica maniera
lumina, e divengono meno fusibili quan per ottenerli si è quella di far uso di
do è invece l'allumina che contiene que crogiuoli di ferro. Tutti i silicati di pro
sta maggior proporzione di ossigeno. Le tossido di ferro, oltre a quelli nei quali
argille, le quali per lo più contengono l'ossigeno della base sta a quello della
un silicato, nel quale l'ossigeno della si silice come due a uno ed uno a tre, sono
lice è doppio di quello dell'allumina molto fusibili; s'incontrano di frequen
fondonsi bene quando vi si aggiunga del te nelle scorie delle fucine ove sono tal
la calce ( o l'equivalente di essa in car volta in cristalli regolari. I silicati del
bonato), la quale contenga da parti u l'ossido delle battiture sono anch'essi
guali a due volte tanto di ossigeno quan molto ſusibili, ma soltanto dal punto in
to l'allumina, e numerosi fatti compro cui l'ossido di ferro contiene la stessa
vano che una argilla diviene sempre ab proporzione di ossigeno che la silice,
bastanza fusibile per lasciarsi attraversa sempre meno però che il silicato di pro
re da grani minuti di metallo, allorchè le tossido, corrispondendo fino a quello
si aggiungono tre quarti del suo peso di nel quale la silice contiene sei volte tan
carbonato di calce. Se le argille conten to ossigeno quanto la base. I silicati di
gono anche dell'idrato di allumina fa perossido di ferro sono infusibili. L'al
duopo aggiungervi della silice, e della lumina, la calce, la magnesia ed il man
calce. -
º
FoNDENTE FoNDENTE - i 97
FONDERE i colori. Unire gli uni co fondi pubblici e del modo di porli in
gli altri in modo grato alla vista. giro, oltrechè rimandare agli articoli Ran
(Giunte padovane dl Voc. della CA, BANco, DEBITo, estINzione, PREsTito
- ( Crusca.) ed altri, noteremo qui le varie classi di
FONDERIA. Luogo ove si stillano i quelli esistenti più generalmente. I titoli
liquori medicinali. di rendite o certificati di iscrizione sul
-
più grossa e mesciuta con peli di ani timo la pianticella con tutte le sue foglie
mali, quindi si ha cura di consolidare il trovasi chiusa entro una forma perfetta.
tutto coi soliti metodi lasciando delle Seccasi allora questa diligentemente e se
aperture per le quali si fa uscire la cera la riscalda grado a grado fino a che si
e che poscia si chiudono, cuocendo arroventi. Levansi allora dei piccoli fili
la forma nel modo ordinario, come più che ebbesi l'avvertenza di lasciare al
innanzi vedremo. La cera che si impiega l'estremità di ciascuna delle foglie o dei
a questo uopo esser dee tutto insieme rami, ed al momento in cui la pianta
tenace e molto fusibile. Wattig propone entra in ignizione dirigesi in ciascuno
di fondere 6o parti di cera pura con 1 o dei fori lasciati da quelli una forte
di pece bianca in una caldaia a fuoco corrente di aria. Questa corrente ri
leggero di carbone, di agitare il tutto ag duce in acido carbonico la parte legnosa
giugnendovi 5 parti di grascia e 2 di delle foglie di già carbonizzate e porta
olio di papavero, passare il tutto per seco tutta la materia solida della pian
un tessuto di lana ben caldo e perfet ta, lasciando in sua vece una capacità
tamente asciutto. Le forme con le quali cava che tiene internamente l'impron
si fanno le impronte di cera sono ta delle più minute inflessioni del ve
di gesso. getale che vi è rimasto per qualche
Due altre maniere di gettare a model tempo. Ciò fatto, mentre la forma è an
lo perduto meritano di essere qui ri cora pressochè rovente, vi si versa il me
cordate siccome quelle che in alcuni ca tallo fuso, il peso del quale scaccia pei
si possono trovare utili applicazioni. E fori la poca aria che poteva ancor rima
la prima ingegnosissima e venne imma nere a quell'alta temperatura o la com
ginata da Chantrey per riprodurre in prime nei pori della materia onde è fat
bronzo i ramoscelli delle piante più ta la forma.
delicati. Prendesi un piccolo ramo di La seconda maniera venne immagina
abete o di agrifoglio, una foglia di cavolo ta per determinare la forma interna delle
o qualsiasi altra parte di un vegetale conchiglie cave abitate dai molluschi, quali
qualunque, e se lo sospende da un capo sono quelle a spirale ed altre varie specie.
entro a un piccolo cilindro di carta po A tal fine si fanno sevire di modello le
sto in un altro di latta che lo sorregge. conchiglie stesse che riempionsi di un
Versasi in questo bossolo in più volte metallo molto fusibile che ne riempie
della melma de'fossi più fina che sia pos esattamente tutte le cavità, sciogliendo
sibile, scevra affatto da ogni particel poscia la sostanza della conchiglia con
la grossolana e mesciuta con acqua in acido idroclorico. Se questa forma dee
guisa da formare una poltiglia non molto riprodursi in argento od in qualsivoglia
densa, agitando diligentemente il ramo altro metallo difficile a fondersi, colasi
scello ogni volta che si versa la melma, da prima nelle conchiglie cera o resina,
affinchè le foglie di esso ricopransi di poi sciogliesi l'invoglio calcare; la forma
questa specie di intonaco nè rimangano di cera che resta serve di modello per
bolle d'aria. Si fa quindi asciugare la fare una forma di gesso nella quale si
pianta e la sua forma e l'invoglio di ter fonde poscia il metallo. Queste diverse
ra ristrignesi separandosi con facilità operazioni sono assai delicate, nè si po
dalla carta. Quando è asciutto se lo cir trebbe forse riuscire a riempiere le più
conda di sabbia più grossolana, e da ul piccole cavità se non se ponendo le
Suppl. Di Tecn. T IX. 26
a il 2 FoNDIT o Re FoN1 a o Re
Dimensioni Calo in
A- --- as-- volume
dei Modelli dei Getti
I 20 I 18 . 1/6o
- 1 o5 /2 1 o4 - 1/7o
5o 49 1/5o
1 o8 /8 . . I o7 - - - 1/58
1 46 /2 . i 44 v/a . 1/75
88 /3 . . 87 . . . - 1/67
1 2 1 /6 . - 19 5/8 . - 1/79
1 o5 1/3 . . . 1 o2 - 1/77
78 - - 96 . . 1 /49
162 . . 159 / . - 1/65
191 3/4 . 188 /a . - 1/59
2o4 FoNDIroRE FoNDITor E
Potrebbesi prendere un termine me- e tanto meno quanto è minore la quan
dio fra 1/65 e 1/6o. tità dello stagno. -
Calo in
-
volume -
dº id . . . . 129 % .. .. .. .. .. 1/589
/589
dº id. . . . . 129 '/6
FoNDIToRE FoNDIToRE 2o5
Questo calo di volume, come dicemmo, zione dallo zero al grado di fusione, cioè
è l'effetto di due cagioni le quali per lo pei 122 4°, sarebbe di o,o 1697688 o
più si aiutano scambievolmente, ma de circa 1/59. Il ferro adunque rappi
vono anche contrapporsi l'una all'altra gliato dopo la colatura dee ristrignersi
in quei metalli che nel rappigliarsi dila di 1/6o fino al raffreddamento compiuto,
tansi. Per questo motivo la diminuzione essendosi calcolata la dilatazione come
di volume è maggiore in quei metalli uniforme per tutte le temperature, il che,
che si ristringono molto nel rappigliarsi quantunque contrario all'esperienza, può
e nel successivo raffreddamento; minore nulla meno considerarsi come vero per
in quelli che pel rappigliamento dilatan questo calcolo. La osservazione ci inse
si e di poco contraggonsi nel raffreddarsi. gna che il calo in volume della ghisa non
Sotto due aspetti interessa per l'arte è che di 1/96, cioè molto minore di quel
del fonditore il calo di volume nelle for lo che dovrebbe essere pel solo ristrin
me: primieramente per poter esattamen gimento che ha luogo nel raffreddarsi di
te fissare la dimensione dei getti; in se essa. Da questo fatto deesi conchiudere
condo luogo per avere questi ben netti che il ferro nel rappigliarsi dilatasi, e la
ed a spigoli vivi. Facilmente comprendesi verità di questa conclusione è provata
potervi avere metalli che notevolmente dalla esperienza, sapendosi che i pezzi
ristringansi e nallameno ricevano assai di ghisa in istato solido galleggiano nei
bene l'impronta della forma, e ciò ha bagni di ghisa fusa della stessa specie, lo
luogo quando il calo proviene intera che mostra che quel metallo solido, ri
mente dal raffreddamento, nel qual caso scaldato fino ad un grado prossimo alla
i rilievi più minuti già esistono quando fusione, è specificamente più leggero che
il ristringimento incomincia e conserva quando è liquefatto. Se adunque si os
no perciò la vivezza degli spigoli e la servano i numeri sopraindicati, la dilata
nettezza dei contorni senza smussarsi. zione del ferro nell'atto che si rappiglia
In queste circostanze trovansi i metalli dovrebbe essere di 56/5664 o presso
difficilmente fusibili siccome quelli nei chè 1/157. Se misurasi quindi la cavità
quali il cangiamento di temperatura, ed della forma e trovasi avere questa 5664
il ristringimento per conseguenza dal parti di lunghezza si dovrà dedurre die
grado molto alto della loro fusione a tro la fatta ipotesi che il metallo nel rap
quello del totale raffreddamento è mag pigliarsi si dilaterebbe di 56 di queste
giore. All'opposto un metallo soggetto parti, cioè ridurrebbesi a 57oo, sicchè
ad assai poco calo può dare getti molto poi ristringendosi col raffreddamento di
smussi, se il suo ristringimento avviene 1/6o il getto rimarrebbe finalmente di
principalmente nel rappigliarsi essendo 56o5 di dette parti. Queste 56o5 sono
assai poco quello cagionato dal raffredda i 95/96 delle prime 5664, cosicchè la
mento. I metalli molto fusibili trovansi ultimo il calo effettivo adunque sarà di
in questo caso. I seguenti esempi faran 1/96. È perciò che la ghisa produce
no meglio conoscere questo fatto. getti assai netti ed esatti giacchè aumen
1.º Ghisa. Secondo Daniell il grado di tandosi di volume col rappigliamento
fusione della ghisa è a 1224° Reaumur; entra in tutte le menome cavità della
la sua dilatazione generale può fissarsi forma.
secondo Roy a o,oooo I 587 per ogni 2.° Bronzo. La temperatura cui questo
grado di R. Dietro questi dati la dilata si fonde è a termine medio di 75oº R;
2,6 Fospiron E FoNorto aE
secondo Smeaton la sua dilatazione li in questo caso all'atto del rappiglia
neare per una differenza di temperatura mento nasca una diminuzione di vo:
da o a 8o.º R è di o,oo , 875, quindi lume o almeno che non siavi certo dila
per ogni grado di o,oooo2544, ossia fi tazione. Altre osservazioni concorrono a
malmente da oº al punto della fusione di provare questa conclusione.
o,o i 7 11 12, o circa 1/59 a 1/58 locchè 5.º Stagno. Horner trovò la dilatazione
dà per ristringimento, col raffreddarsi di questo metallo da o a 8oº R. essere
1/6o come pel ferro. Questo risultamento di o,oo2 og5, quindi fino ai 182° R che
avvicinasi tanto al calo medio del bronzo è il grado di sua fusione dilatasi di
da non lasciar supporre che esso dilatisi o,oo 47616, cioè di 1/2 1o. Il ristrigni
poco o nulla nel rappigliarsi. Per questo mento nel raffreddarsi sarà adunque di
motivo i getti di bronzo non riescono mai 1/2 1 1, e considerando che a termine
così belli ed esatti come quelli di ferro. medio il calo totale in volume ammonta
5.” Zinco. La fusione di questo metallo a 1/147, si vedrà che anche in questo
avviene ai 529° R; la sua dilatazione se caso il rappigliamento induce una dimi.
condo Horner da oº a 8oº è di o,oo 2968, nuzione di volume, ed ecco perchè, nulla
quindi fino al punto della fusione è di ostante il piccolissimo calo dello stagno.
o,o i 22 o 6, cioè 1/82; il ristrignimento non se ne ottengano mai getti di grande
adunque pel raffreddarsi del metallo sa esattezza.
6.º Bismuto. La sua dilatazione da oºa8o”
rà di 1/83. Siccome però il calo giugne
fino ad /62, ne segue che all'atto del R; secondo Smeaton, è di o,oo 139 167.
rappigliamento dee succedere una dimi e quindi fino ai 199° cui si fonde di n
l'altro; talvolta però ancora non potreb La maniera più semplice di fare i
besi levare dalla sabbia il pezzo di mezzo noccioli si è quella con la materia stes
se il telaio non si dividesse nel senso ver sa della forma e quindi nel nostro caso
ticale scorrendo le due parti di esse in con la sabbia improntandovi i modelli
iscanalature. Così, seguendo l'esempio cavi nella maniera più conveniente. Que
della colonna scanalata, può evitarsi l'uso sti nocciuoli di sabbia però richieggono
del modello in più pezzi come alla fig. 2 di essere solidamente stabiliti sul telaio
adoperando telai scorrevoli formati di tre inferiore, quindi non possono farsi in
pezzi, come mostra la fig. 5, l'uno su tal guisa se non che le forme di quegli og -
periore tu, fl'altro interiore v e simili getti la cui cavità non è molto profonda
a quelli comuni; ma l'altro intermedio in proporzione alla base che dee avere
p q fatto in guisa da potersi dividere in il nocciolo, il quale altrimenti crollerebbe
2 16 FoNoirone FoNDIron e
pel suo proprio peso. Le caldaie, le forma di argilla, ravvolgonsi sovente
marmitte, i crogiuoli ed altri simili vasi gli assi di ferro o i cilindri con trec
possono gettarsi in sola sabbia; ma non ce di paglia che si coprono poscia di
si possono fondere così i tubi a meno argilla. Quando il tutto è secco si tor
che non si facciano di coni o di cilindri nisce riducendo il nocciuolo alle dimen
assai corti locchè sarebbe svantaggioso, sioni volute mediante un compasso da
sicchè giova meglio fare i loro nocciuoli grossezze. La creta con la quale si fanno
in maniera più solida. Si fanno più spes questi nocciuoli deve essere non troppo
so le forme delle grandi caldaie in ar grassa e per lo più si mesce con fimo di
gilla per evitare la spesa della compera cavallo o con paglia trita. Si devono
di un modello, la quale economia riesce far seccare con lentezza perchè non si fen
fallace, massime ogni qualvolta trovasi un dano assoggettandoli progressivamente ad
sicuro smercio di siffatti utensili fabbri un calore sempre più elevato e cuocendoli
cati costantemente di uguali dimensioni. da ultimo ad un fuoco di carbone molto
imperocchè le forme di sabbia sono assai intenso. Quando si fanno sopra un asse
meno costose. Per le grandi caldaie non si di ferro lasciasi a questo un solco longi
adopera ordinariamente che un solo te tudinale in cui mettesi un filo di paglia
laio: il modello mettesi col fondo in alto e che serve a lasciare uno sfogo ai gas
sopra uno strato di argilla preparato che escono dal nocciuolo. Questa specie
convenientemente, e si riempie quindi di nocciuoli oltre al dispendio che cagio
nell'interno di sabbia per un ampio foro na il loro diseccamento hanno il difetto
lasciatovi al fondo. Dopo aver ben cal di non potersi contare con esattezza sul
cata la sabbia che dee formare il noc le loro dimensioni a motivo dell'inuguale
ciuolo mettesi al posto il telaio, si riem ristrignimento che provano pel calore
pie anche questo di sabbia che si calca che vi produce il metallo. Da qualche
al solito, poi lo si solleva, si toglie via il tempo si serbano solo pei nocciuoli
modello e si rimette il telaio al suo po molto grandi ed orizzontali od obliqui,
sto. Quando le caldaie sono grandi ado facendosi i nocciuoli negli altri casi con
peransi tre telai invece che due per po sabbia e terra umida, foggiandoli entro
terli sollevare più facilmente e per po scatole la cui forma interna è perfetta
ter esaminare dopo levato il modello la mente uguale a quella che devono rice
posizione delle forme relativamente al vere; ne risulta una grande economia di
nocciuolo ed assicurarsi che il getto riu combustibile e di mano d'opera, e quel
scirà di grossezza uniforme. In questo che più importa una rigorosa esattezza
caso tanto i telai come pure il modello nelle dimensioni. L'albero che dee por
mettonsi al loro posto e si levano me tare il nocciuolo tiene alcuni fori nei
diante una grù. , - quali inserisconsi piccoli pezzi di legno
Le forme pei tubi od altri oggetti si che presentano un appoggio alla sabbia
mili ricevono nocciuoli d'argilla torniti e le impediscono di scorrere o di girare
sopra un asse di ferro, e quando sono intorno all'albero. Per far meglio com
grossi e corti sopra cilindri cavi buche prendere il modo di preparare questi
rati. Sovente per rendere più facile il nocciuoli, prendiamo ad esempio la co
diseccamento cui è indispensabile sot struzione di quello di una bocca di fuo
toporre questi nocciuoli, a quella stessa co senza camera. La scatola per far que
guisa che vedremo più innanzi per le sto nocciuolo dovrà comporsi di due seg
FoNDiroRE FoNorto Re 2 i7
menti ed una sezione di sfera. Riuni potersi queste forme o questi nocciuoli
sconsi i primi che combaciano agli orli adoperare se non se appena fatti e cotti,
in una scanalatura, si stringono l'un so poichè altrimenti assorbono con sì gran
pra l'altro con un doppio uncino poi se de attività l'umido delle forme che solo
ne riempie l'interno di sabbia calcata e 24 ore dopo posti in opera più non
foggiasi la sommità di questa sabbia con sono servibili facendo sobbollire il me
la sezione di sfera. Messo poi in libertà tallo.
il doppio uncino levasi la sezione di sfe Forme in sabbia e terra o sabbia a
ra ed il segmento superiore, potendosi sciutta. Adoperansi queste forme allor
allora levare il nocciuolo che quindi si quando voglionsi ottenere oggetti per
liscia ove occorra, si annerisce e si fa fettamente piani o lisci. Si comprende
seccare ad un calore moderato. in vero che la sabbia magra od umida
Abbisogna spesso all'operaio molta presenta sempre alcune scabrosità nelle
destrezza per fissare i nocciuoli nelle for quali introducendosi il metallo gli oggetti
me. Quelli che sono piccoli collocansi fusi non riescono molto politi nè lucidi;
facilmente purchè presentino un risalto al qual effetto contribuisce eziandio l' a
verso uno dei capi dell'apertura, che cqua che quella sabbia contiene e che a
dee avere l'oggetto fuso; quelli che sono poco a poco evaporasi. Così pure fon
più lunghi dell'oggetto da fondersi si fis donsi in sabbia asciutta quegli oggetti
sano nella sabbia ad ambo i capi od an che presentano molti risalti e cavità pei
che sui telai occorrendo, ma quando non quali le forme in sabbia comune non sa
si possa ricorrere a sì fatti espedienti la rebbero abbastanza solide.
cosa non è più tanto facile, dovendosi Formansi le impronte nella sabbia cosi
fare in modo che questi nocciuoli non detta grassa alla stessa guisa che in quel
vengano smossi nè dall'impeto col quale la magra, non essendovi differenza se non
corre il metallo fuso, nè per la loro leg che nella preparazione della materia a
gerezza specifica che li trarrebbe a gal doperata e nel modo come si trattano
leggiare su quello. I piccoli attaccansi le forme dopo finite. La sabbia grassa,
talvolta con caviglie nella sabbia o con che si adopera ordinariamente nello sta
chiodi sui telai , i grandi si caricano con to naturale in cui trovasi, è un miscuglio
pesi ai capi, e quelli che devono essere di terra e di sabbia magra, a tal che que
lunghi e sottili e con molte diramazioni sto modo di gettare non è che una spe
si fanno con piccole bacchette di ferro cie di fusione in terra mediante modelli.
intonacate di carbone o di argilla e ter Siccome la tenuità della sabbia grassa è
minate con una piastrina di lamierino molte volte la sola qualità che le fa ot
che rimane presa nella sabbia. tenere la preferenza sull' altra, così, ne
Il Karsten, della bellissima opera del segue che quanto più gli oggetti sono
quale sulla metallurgia del ferro ci sia pesanti e di forme complicate tanto più
mo grandemente aiutati nello stende grassa esser dee la sabbia affinchè pre
re questo articolo, suggeriva di fare le senti sufficiente resistenza. Cercasi però
forme ed i nocciuoli di sabbia ordinaria che non lo sia di soverchio affinchè non
umettata con una soluzione di sale mari riesca troppo difficile a seccarsi. Prima
no, la quale ad un calore poco maggiore che porre in opera la sabbia è duopo
dell'acqua bollente produce una massa calcinarla, passarla per setaccio, manti u
molto dura. Culmann però riflette non giarla, stacciarla una seconda volta ed
Suppl. Diz. Tecn. T IX. a8
2,8 FoNDITor E FoNDIToRE
me con ispranghe e cerchi di ferro com La terra argillosa preparasi con molta
ponevano la forma che riempivasi di cura passandola prima per uno staccio
metallo liquefatto divenendo inutile il per separarne le pietre e le sostanze ve
nocciuolo di terra. Questo metodo lun getali, umettandola con acqua e mantru
go e dispendioso, a motivo che era d'uo giandola fino a che divenga molto fina
po rifare il nocciuolo ogni volta, non e coerente. Per renderla meno compatta
presenta alcun vantaggio essendosi a tor ed impedire che non si fenda allorchè si
to preteso che gli oggetti riuscissero di assoggetta al calore vi si uniscono peli,
miglior qualità; poichè allorquando si paglia trita o meglio ancora fino equino.
gettano in sabbia e terra ben asciutte e Impastasi questo miscuglio coi piedi fi
in telai riescono tenaci quanto in qual no che acquisti una consistenza poco
siasi altro modo. Come può vedersi al minore di quella pasta onde si fa il pane,
l'articolo CANsone si è pure abbando I nocciuoli si fanno in varie maniere.
mato l'uso di fondere cave le bocche da Quelli la cui forma è rotonda e che ap
fuoco, tranne i grossi mortai perchè le partengono a piccoli oggetti si fanno con
pareti interne riuscivano sovente difetto un asse di ferro per lo più di forma co
se; del resto la maniera di operare nulla nica e la cui sezione perpendicolare al
aveva di straordinario. l'asse è crociforme; quelli più grandi si
Oggidì adunque non si gettano in ar fanno sopra fusti di legno composti in
gilla che gli oggetti cavi, e solo nei casi generale di due dischi di vario diametro
nei quali voglionsi risparmiare le spese ed uniti insieme con istriscie inchiodate
della fabbricazione di un modello od an sul contorno di quelli, col che acquistano
che quando i pezzi sono di smisurata la forma di un cono tronco, l'asse del
grandezza a segno tale che i telai non fos quale è una spranga di ferro cui si at
sero maneggiabili, o che il peso dei noc tacca il manubrio che dee comunicare il
ciuoli schiacciasse le forme e fosse troppo moto. Questi alberi o questi fusti si fo
difficile mantenerli in posizione verticale. derano con trecce fatte di paglia inumi
Generalmente però non applicasi questa dita alla stessa guisa che le corde di ca
maniera di fondere che agli oggetti di napa. Copresi poi il tutto con uno stra
forme primitive e senza modanature o to di argilla grosso 51 centimetri prepa
altri risalti come cilindri, paralellopipedi rato nel modo anzidetto il quale si torni
e simili, occorrendo molta destrezza negli sce e riducesi alle dimensioni convenien
operai quando vogliansi fare forme a su ti col mezzo di sacome. Quelli che de
perficie con varie curve. vono servire per grandi oggetti o per
Gli oggetti indispensabili pel lavoro altri che non sieno rotondi si fanno
delle forme di argilla sono primieramen sopra piastre di ghisa con sacome od a
te una terra argillosa ben preparata, mano semplicemente. I nocciuoli molto
una composizione che impedisca alla ca. grandi si fanno di muro rivestendo la
micia di aderire al nocciuolo ed all'in loro superficie esterna soltanto di uno
voglio esterno o mantello, alcuni calibri strato di argilla, ma non devono mai es
o sacome che servono a foggiare i noc ser massicci poichè diverrebbe imbaraz
ciuoli e camicie, un intonaco per anne zante il loro trasporto ed il diseccamento
rire internamente le forme e finalmente quasi impossibile. Questi nocciuoli di
alcune stufe od altri mezzi pel disec muro possono essere aperti alle due basi
eamento.
come si pratica pei grandi cilindri, o
FoNDITone FoNDIToRE 22 i
pure coperti con piastre o con volte co gono una certa quantità di acido carbo
me quelli delle grandi caldaie. I piccoli nico combinato con la calce o col ferro
nocciuoli si rendono più leggeri levando il quale non può essere scacciato che da
l'asse di ferro od il fusto di legno dopo una molto elevata temperatura, quale si
che l'argilla si è seccata all'aria sulle è quella che vi produce il metallo fuso.
trecce di paglia onde dianzi parlammo. Questo spiega come sieno talvolta avve
I calibri o sacome sono tagliati esatta nuti disordini in forme di argilla che se
mente sulla dimensione dell'oggetto da condo ogni apparenza erano asciutte
fondersi, avutosi riguardo alla base che perfettamente.
dee servire tutto insieme al nocciuolo ed Per potere staccare la camicia dal
al mantello. Occorrono due sacome diver nocciuolo e dal mantello intonacansi
se per ogni forma, l'una pel nocciuolo quelli con ceneri di legno o di torba
l'altra per la camicia. . stemperate nell'acqua. Questa materia
Le bocche sono fatte con tubi di ar non deve essere tanto densa da non po
gilla che imboccano l'uno nell'altro e ter passare per uno staccio assai ſino
l' ultimo dei quali fatto nella forma è proprio a ritenere le sozzure più gros
intimamente legato col mantello di quel solane, ma non dee neppure essere trop
la. La commettiture si hanno a lutare po liquida poichè non lascerebbe sulla
diligentemente. - argilla uno strato di cenere grosso ab-º
Tutte le forme di questa specie sot bastanza. Taluni adoperano invece pol
terransi in sabbia battuta affinchè il man vere di carbone stemperata nell'acqua.
tello possa resistere alla pressione che Le forme asciugate nella stufa si anne
vi esercita contro il metallo fuso. D'uo riscono come quelle fatte di sabbia
po è aver cura di far comunicare la ca asciutta.
vità interna del nocciuolo con l'aria ester Il fonditore adunque che vuol fare
ma al qual fine lasciasi sovente una aper una forma di argilla comincia dall'ese
tura nella sabbia sotto la forma; è duopo guire il nocciuolo della forma che dee
accendere i gas che sfuggono per questa avere la cavità interna del modello a ma-.
apertura. -
no o con una sacoma. Lo fa quindi sec
Quello che più interessa a notarsi care al più alto grado chiudendo le fen
nelle forme di argilla si è che il disec diture che si formano con una pasta di
camento deve essere assai più perfetto argilla liquida, quindi lo termina e lo
che in quelle di sabbia grassa e che gli polisce col tornio se la forma interna
inconvenienti per la imperfezione di esso dell'oggetto è una superficie di rivolu
possono essere molto maggiori: se le zione, oppure lo drizza con una lama
forme in argilla sono umide il metallo di ferro ; lo fa seccare di nuovo, nel
fuso gorgoglia, spargesi a grandi spruzzi caso che sia divenuto troppo umido; lo
e getti nell'officina, effetti come ben si intonaca di ceneri diluite nell'acqua,
vede molto pericolosi e che sembrano lo fa asciugare di nuovo, poi vi appli
dipendere dalla vaporizzazione dell'a ca parecchi strati di argilla forman
cqua e forse ancora dallo svolgimento di do così un inviluppo cui dà il nome di
altri fluidi elastici, non permettendo a camicia, la cui grossezza deve essere
questi di uscire la compacità dell'argilla eguale a quella che dee avere il metallo.
a quella guisa che fa la sabbia. Così, per Riducesi cogli stessi mezzi praticati pel
esempio, tutte le terre argillose conten nocciuolo la superficie esterna di questa
22a FonniToRE FoNDIToRE
camicia, uguale affatto a quella dell'og tal caso se lo rinforza con ispranghe di
getto da fondersi; trattasi questa camicia ferrocollegate insieme e poste in vari
alla stessa maniera del nocciuolo, se la versi per modo che se lo possa tagliare
intonaca di ceneri o di carbone, quindi ºcome occorre e staccare dalla camicia.
la si riveste di un altro inviluppo dettoL'uso di questi rinforzi richiede una
il mantello che prende l'impronta del qualche destrezza negli operai. Un esem
primo ed insieme col nocciuolo costitui pio di questa maniera di far le forme
sce l'intera forma, per terminare la potrà vedersi all'articolo CAMPANA di
quale più non rimane che levare il man questo Supplimento.
tello e seccarlo, poi riporlo al suo posto Nel fare queste forme d'uopo è occu
dopo distrutta la camicia. La forma parsi altresì della base che sostiene tutto
esterna del mantello è indifferente, ma il sistema, la quale d'ordinario è tutta di
gli strati interni del pari che quelli un pezzo col nocciuolo affinchè il metal
esterni della camicia devono esser fatti lo fuso nol possa sollevare aprendosi
di argilla molto fina poichè altrimente alla base un passaggio il che difficilmen
non potrebbero ricevere impronte ben te può evitarsi senza quella disposizione.
nette ed esatte. Quanto alle aperture Se gli oggetti fossero molto voluminosi
che volessersi lasciare nell'oggetto fu come i grandi cilindri, non potrebbesi
so, come, per esempio, le porte delle sollevare il mantello, levarlo dalla cami
stufe od altro, disegnansi queste sul noc cia, farlo seccare poscia riporlo dopo
ciuolo principale e si lasciano quei luo aver distrutta quest'ultima e calare nella
ghi senza coprirli di ceneri o di carbo fossa la forma pronta a ricevere il metal
ne; formanvisi allora delle masse di ar lo. In tal caso è d'uopo costruire il mam
gilla grosse quanto il resto della camicia tello entro la fossa medesima, farvelo
che però si attaccano sul nocciuolo nè seccare perfettamente, costruire il noc
possono levarsi con la camicia formando ciuolo nella officina sopra una piastra di
quindi i nocciuoli di quelle aperture. Do ghisa, colarlo e porlo a luogo dopo aver
po che il mantello venne fatto seccare al lo seccato perfettamente. È allora difficile
l'aria od anche ad un moderato calore se impedire che non penetri un poco del
lo separa dalla camicia. Può levarsi intero metallo liquido sotto alla piastra, ma la
se la forma non ha nocciuoli secondarii ed grande massa del nocciuolo che si cari
è più stretta da un capo che dall'altro; ca anche di pesi impedisce che venga
nel caso contrario conviene tagliarlo nel sollevato.
la direzione della sua lunghezza da due Forme di metallo. Adoperansi assai
o più parti e levarlo a pezzi. Staccasi vantaggiosamente le forme in metallo
quindi la camicia rompendola e lascian per gettare quegli oggetti le cui superfi
do intatti i risalti che devono servire di cie voglionsi avere ben liscie, e per quel
nocciuoli per le aperture. Fatto ciò il li di ferro nè quali richiedesi molta du
nocciuolo ed il mantello vengono nettati, rezza, come i cilindri di laminatoi, le in
cotti ed anneriti, poi si riuniscono di cudini e simili oggetti, essendosi ricono
nuovo legando le varie parti della forma sciuto che il ferro in questo caso si in
con filo di ferro, lutando le commettiture dura notabilmente alla superficie, come
e sotterrando il tutto nella fossa. vedremo quando parleremo in partico
Spesse volte riesce difficile fare illare della fusione di esso. In generale
mantello di sufficiente resistenza ed insono queste forme di ghisa o di rame, si
FoNDrrone FoNDIToRe 223
compongono di uno o più pezzi ed into consi bocche, chiamandosi materozza
nacansi internamente di uno strato ben quella parte di metallo contenuta in
uniforme di carbone, essendo pel resto queste bocche e che rimane attaccata
l'operazione simile a quella con le altre all'oggetto fuso. Abbiamo più volte ac
forme. Un nuovo mezzo di gettare in cennato come materialmente eseguiscan
forme di metallo che è ben riuscito, quan si queste bocche, ma poco o nulla dicem
tunque non siensene fatte grandi applica mo del collocamento di esse e delle loro
zioni, consiste nel fare la forma di lamie dimensioni, le quali però sono di tanta
rino di ferro od anche di acciaio se l'og importanza che da esse spesso dipende
getto lo merita. Questa forma è molto la buona riuscita del lavoro. Primiera
sottile e rinforzata con terra pesta; co mente d'uopo è avvertire alla posizione
lasi in questa forma la ghisa ad un'altis di questa bocca, la quale dipende da
sima temperatura sicchè il lamierino si quella in cui si vuol colare l'oggetto, fa
fonde e viene saldato intimamente alla cendo sempre in modo che il metallo
superficie, dimodochè l'esterno è tutto che giugne per la bocca urtando contro
di ferro o di acciaio ed ha le qualità di qualche parte debole o sagliente della
quelli, qualunque sia la natura della ghi forma non vi produca dei guasti. Sicco
sa che vi è all'interno. In molti casi me ciò avviene bene spesso ad onta di
sembra che questa modificazione ben ogni avvertenza, così cercasi di evitarlo
regolata possa tornare molto utile. Un rompendo la velocità della corrente col
tempo colavansi in forme di metallo an frapporvi riavoli o pale coperte di argil
che le palle da cannone, ma questo me la per dividere il liquido e rallentarne il
todo si è abbandonato e perchè l'emi corso. Per evitare questo pericolo, spe
sfero superiore riusciva sempre più o cialmente pegli oggetti molto alti e che
meno scabro e perchè era difficile di voglionsi fondere in piedi, spesso si fa
unire le due parti della forma in guisa discendere la bocca fino al livello dal
che non formassero una sbavatura al fondo della forma ponendola poi in co
l'intorno della palla. Pretendevasi che municazione con quello mediante un ca
la palle fuse in forme di metallo riuscis nale orizzontale, la qual maniera dicesi
sero più pesanti, ma si riconobbe non fondere a sifone. In questa guisa il me
essere ciò altrimente vero. tallo non riempie la forma che a misura
Esaminato così quanto riguarda la che va innalzandosi nel ramo verticale
materiale costruzione delle diverse spe della bocca. Si hanno in questa maniera
cie di forme vogliamo ora parlare di al parecchi altri vantaggi, quali son quelli
cune avvertenze che tutte ugualmente le di lasciare all'aria un più ampio e li
risguardano, intorno alla parte teorica, bero sfogo e di radunare più facil
per così dire, di questa costruzione me mente tutte le sozzure, i gas od altri
desima, al collocamento di esse ed al corpi leggeri del metallo alla parte su
modo di colarvi il metallo. periore di quello, ove lasciandosi un
Della bocca e materozza. In qualun piccolo risalto da levarsi poscia, l'og
que maniera e con qualsiasi materia ab getto fuso resta più netto. Un bell'esem
biasi preparata la forma d'uopo è sempre pio della importanza della collocazione
lasciarvi una o più aperture per le quali della bocca lo abbiamo nei cilindri pei
vi si possa introdurre il metallo liquido laminatoi, il getto dei quali presenta non
e sono queste aperture appunto che di poche difficoltà, essendo di somma impor
224 FoNoiroRE FoNDIToRE
tanza che riescano ugualmente sani in grossezza. Siccome in tal caso la sotti
ogni loro parte. I grani di sabbia stac gliezza degli oggetti costrigne a sce
cati dalla forma o i frammenti di scorie mare quanto è possibile la dimensione
che può seco trarre il metallo vi possono delle bocche e occorre d'altra parte un
produrre alterazioni assai gravi le quali pronto passaggio al metallo, così per sod
si evitano appunto con una disposizione disfare a queste opposte due condizioni
particolare della bocca adottata da poco d'uopo è scavare nella forma un canale
tempo e che sembra non applicarsi util paralello all'orlo dell'oggetto da fonder
mente che a questa sorta di oggetti. I si, di sufficiente profondità perchè il me
laminatoi gettansi sempre a sifone; ma tallo non vi sì solidifichi troppo presto,
quando le bocche conducono il metallo ed aprire molte piccole comunicazioni
nell'asse della forma i grani di sabbia o fra questo canale e l'orlo dell'oggetto,
le scorie depongonsi necessariamente in facendo anche due o più di questi canali
gran parte sulla superficie esterna nel se uno non basta e versando contem
l'ascendere del metallo: dando invece al poraneamente in tutti il metallo. La
la bocca una direzione tangente alla su parte inferiore della bocca che comunica
perficie dei cilindri, il metallo all'entrare con la forma dee in generale farsi molto
nella forma vi produce un movimento targa per lasciar libero passaggio al me
rotatorio che la netta e trascina neces tallo, ma abbastanza sottile per lasciarsi
sariamente alla superficie tutte le ma staccare facilmente senza danneggiare
terie più leggere le quali vengono co l'oggetto fuso.
sì portate alla parte superiore della Qualunque siasi poi la posizione della
materozza. In tal guisa si è tolta una bocca d'uopo è sempre che la parte su
delle più gravi cagioni del guasto di periore di essa sia più alta di ogni parte
quegli oggetti e se il metallo è di buona più elevata della forma, affinchè non ri
qualità ed ha il grado di calore necessa manga in quella alcun vuoto ed il me
rio per non produrre puliche si ot tallo comprimendosi pel proprio suo pe
tengono cilindri eccellentemente eseguiti. so sia forzato ad entrare nelle più picco
Pegli oggetti non molto grandi relativa le cavità ed acquistare grande densità.
mente alla loro massa può disporsi la Interessa inoltre che la bocca abbia una
bocca orizzontalmente. Affinchè poi il certa grossezza anche per altre ragioni
metallo giunga prontamente ed abbon oltre a quelle addietro accennate. Abbia
dantemente nella forma ed in ogni parte mo veduto al principio di questo articolo
di essa d'uopo è che trovi una strada ab (pag. 2 o2) che quasi tutti i metalli pro
bastanza ampia e quindi è molto impor vano un ristrignimento nel rappigliarsi
tante di regolare convenientemente la di e molti non ammettono neppure la di
rezione della bocca per questo oggetto, latazione per la ghisa mentre pretendono
e farvi parecchi canali che partendo da aver osservato che qualunque siane la
essa vadano in vari punti della forma causa, scema essa pure di volume nel
ed in quelli specialmente nei quali il me l'atto di rassodarsi. Perchè adunque non
tallo arriverebbe più tardi, acciò possa si formino vuoti nel getto conviene che
giugnere in istato di perfetta liquidità. la bocca possa dare abbastanza materia
Sotto questo aspetto esigono principal ed abbia dimensioni sufficienti perchè la
ti
mente particolari cautele le bocche pegli materozza si rappigli piuttosto dopo che
oggetti di molta estensione e di poca prima del metallo che è nella forma. Per
FoND11 ore FoNDIT.on E 225
tale motivo si fanno le bocche spante ricoli, attesa la porosità loro che non per
alla parte superiore acciò il metallo vi si mette ai fluidi elastici di comprimervisi
mantenga più a lungo allo stato liquido. con molta forza. Non si possono certamen
Gli oggetti che devono essere molto com te dar regole generali sopra il luogo preci
patti come i cannoni, i cilindri di compres so ove abbiansi a collocare gli sfiatatoi ba
sione e simili hanno una bocca ed una stando il dire che si dovranno praticare in
materozza assai grosse, poichè queste ser quelle cavità tutte ove non siavi altra a
vono ivi non solo ad esercitare una gran pertura che quella per la quale giugne il
de pressione sulla materia liquida, ma al metallo, e che le loro dimensioni esser
tresì a ricevere le sozzure che sopranno devono tali da permettere un pronto e
tano. Le materozze levansi dopo tratto libero passaggio ai vapori od ai gas, pro
il metallo dalle forme, tagliandole con porzionate quindi alla grandezza delle
iscalpelli, con seghe e talora anche col capacità cui devono servire di sfogo ed
tornio, secondo la qualità del metallo e al volume più o meno grande dei fluidi
la loro forma e grossezza. elastici che si svolgono, secondo la qualità
Degli sfiatatoi. Se abbiamo veduto del metallo e delle materie onde è fatta la
essere di grande influenza nell'esito dei forma. Abbiamo detto altre volte nel cor
getti la forma, la dimensione e la collo so di questo articolo che giova accendere
cazione della bocca, di non minore inte con paglia od altrimente i gas che escono
resse per lo stesso oggetto si è la buona da questi sfiatatoi, nel che fare se non è
costruzione e disposizione degli sfiatatoi, uscita dalle forme tutta l'aria ha luogo
vale a dire di quelle aperture che servo una piccola detonazione. Negli oggetti che
no a lasciar uscire l'aria contenuta nella fondonsi in sabbia comune e che hanno
cavità delle forme ed i gas o vapori che grande volume, e specialmente se sieno
possono svolgersi in quelle al giugnervi molto alti, conviene rendere la forma più
del liquefatto metallo. Ben si compren compatta nelle parti inferiori ed a tal
de di fatto che, a motivo della impene uopo usasi un espediente il quale sarà
trabilità dei corpi, in quei vani ove tro sempre utile, ma riesce indispensabile
vassersi chiusi l'aria, i gas od i vapori, negli oggetti molto alti e consiste appunto
la materia fusa non potrebbe penetrare, nel praticare alla parte inferiore della
e ne risulterebbe una grave imperfezio forma parecchi sfiatatoi nella grossezza
zione nel getto; che anzi di più svolgen della sabbia, introducendovi fino alla su
dosi talora i gas e i vapori in molta co perficie del modello, il quale si leva sol
pia e trovandosi rinchiusi e compressi, tanto dopo questa operazione, un filo di
possono farsi strada attraverso il metallo ferro ben appuntito del diametro di cir
slanciando questo a grandi distanze con ca 4 millimetri: queste aperture che
molto pericolo dei circostanti. Questo devonsi moltiplicare notabilmente sono
rischio diviene ancora maggiore nel caso troppo piccole per lasciar isfuggire il
in cui si svolgano gas combustibili, come metallo, ma eccellenti per assodare la sab
avviene pel ferro, i quali accendendosi bia che viene in tal guisa a comprimersi
producono detonazioni seguite da fune sopra sè stessa, e per servire come sfia
stissimi risultamenti. Scrupolose cautele tatoi pei quali sfuggono i gas. Applicasi
in questo proposito occorrono principal questo artifizio anche ai grossi nocciuoli
niente per le forme d'argilla, quelle in di sabbia facendo in tal caso una cavità
sabbia essendo meno soggette a questi pe nella loro superficie superiore e metten
Suppl. Div. Teen. T. IX. 29
2 a6 FoNditoRE FoN Diror. E
dola in comunicazione coll'esterno della luogo simile inconveniente. Inoltre di
forma mediante uno sfiatatoio principale; pende in gran parte dalla posizione della
dirigonsi tutte le aperture anzidette in forma la densità che vi acquista il me
modo che penetrino in quella cavità. tallo e vi sono alcuni oggetti che fa duo
Quando gli sfiatatoi non vennero ben po gettarli in posizione verticale per que
conservati e ben distribuiti, e quando sto solo motivo.
le bocche non vennero alimentate a do Parlando delle forme di terra o di
vere l'oggetto fuso può avere una assai argilla abbiamo indicato come si deva
bella apparenza e non essere tuttavia no quelle disporre sotterra per rinfor
servibile, e presentare grandi pericoli zarle; talvolta mettonsi in terra anche
massime nella meccanica. Così, per e quelle disposte entro telai, ma per altre
sempio, nelle officine di Chéhéry nelle cagioni. E duopo invero che le forme
Ardenne, racconta Vittore Bois, stavasi sieno basse perchè il metallo facilmente
quasi per porre in opera un volante del vicoli o vi si possa versare; d'altra par
peso di 9,ooo chilogrammi e che aveva a te dicemmo esservi alcuni oggetti che si
fare 8o giri al minuto; allorchè osser-devono colare in posizione verticale, e
vatosi nel mezzo un foro quasi imper-tra questi ve ne ha taluni che giungono
cettibile si provò ad introdurvi dell'ac-fino a 6 o 7 metri di lunghezza. Se si
qua e ve ne entrò un mezzo litro: non volesse innalzare di tanto il fondo del
vi ha dubbio che quel volante il quale fornello al disopra del naturale livello
sembrava ottimamente riuscito ed ispi-del suolo converrebbe che le fondamen
rava piena sicurezza si sarebbe rotto ta fossero altissime il che riuscirebbe di
se lo si avesse adoperato con quel di-grande incomodo pel lavoro; amasi me
ſetto. glio quindi innalzare il fondo del fornel
Collocazione delle forme. Siccome, lo di soli 45 a 5o centimetri e seppellire
tranne le forme aperte, tutte le altre so in terra le forme. Per agevolare questa
no chiuse da ogni parte, così non è ne-operazione nel costruire l'officina, sca
cessario disporle orizzontalmente, malvasi dinanzi al fornello una fossa desti
giova anzi porle più o meno inclinate nata a questo uopo e riempita poscia di
secondo le circostanze a meno che ab-sabbia. In quelle fonderie ove sovente
biano un nocciuolo il quale possa spo-fabbricansi grandi oggetti non si riem
starsi o guastarsi per questa posizione piono neppure di sabbia le cavità lasciate
inclinata. Così, per esempio, se gli og-dalle forme nella fossa la quale si fodera
getti da fondersi presentano molta lun-in allora di muro, e si copre con piastre
ghezza o larghezza e numerose dirama- di ghisa che possonsi all'uopo caricare
zioni senza forte grossezza, e se per di sabbia. Le forme poste in questa fos
qualsiasi motivo vi si coli il metallo per sa cingonsi di sabbia calcata. Possonsi
una sola bocca, disponendo le forme o-avere una o più fosse secondo il bisogno,
rizzontalmente potrebbe accadere che il ma quando ve ne ha una sola le sue
metallo fuso dopo aver riempito una dimensioni devono necessariamente es
parte del vuoto colasse in un'altra dire-sere calcolate sul volume degli oggetti
zione raffreddandosi frattanto nelle parti più grandi, per lo che quando se ne
riempite perfettamente; quando la for-getta di piccoli rimane un grande spazio
ma presenta un piano inclinato il metal che si dee riempire di sabbia. Per evita
lo è spinto dal suo peso nè può averlre gli impicci e le spese che questa ope
FoNDIToae Fonni roRE 227
razione cagiona si divide la fossa in vari calare alcune forme nelle fosse e solleva
comparti mediante piastre di ghisa lega re grandi getti il peso dei quali oltrepassa
te insieme.
talvolta i 5 a 6,ooo chilogrammi. Per a
Soyè il quale, come vedremo all'arti gevolare il trasporto delle forme e mas
colo Fonditore in bronzo con grande in sime di quelle che si hanno a porre nella
gegno e cognizioni migliorò l'arte sua, stufa perchè si disecchino, si hanno pic
notò in queste fosse parecchi difetti e coli carretti di ferro a 4 ruote che tal
quello in fra gli altri che se sono troppo volta camminano sopra rotaie pure di
profonde conviene in parte colmarle con ferro : vi si caricano le forme mediante
sabbia che assorbendo l'umidità naturale le grù e portansi o nella stufa dove si
del suolo difficulta grandemente l'asciu lasciano senza scaricarle fino che sono
gamento dei modelli e che se sono in secche o dove altro abbisogna.
vece poco profonde conviene scavarle Del modo di colare il metallo. In
ad un bisogno con danno delle fonda due diverse maniere si possono riempire
menta loro e di quelle dei fornelli. Im le forme: vi si può condurre il metallo
maginò egli quindi fare la fossa a bel mediante piccoli solchi o canali, o vera
principio della massima profondità che mente portarvelo con cucchiaie o paiuo
possa occorrere mettendovi una grande li. Nel primo caso o si scava un canale
grata di ghisa sostenuta da pilastri di nella sabbia che forma il suolo dell' offi
muro a secco e che può così alzarsi od cina, o adoperansi condotti di ghisa
abbassarsi a norma del bisogno. Oltre guerniti di un grosso strato di argilla
agli altri vantaggi aveva in tal guisa an ben seccato nelle stufe. Le forme che
che quello che ponendo sotto la grata ricevono il metallo da questi canali han
una stufa e cingendo di lamierino le for no ad essere collocate molto al disotto del
me poste sopra di grata poteva asciugarle livello che passa pel foro del fornello,
senza rimuoverle, il che quanto riesca van acciò lo scorrimento sia rapido ; duopo
taggioso quando i getti sieno di una certa è quindi o che il fornello s'innalzi mol
grandezza è inutile il dire. In tal guisa la to al di sopra del suolo o che le forme
forma di una statua alta 4 o 5 metri po sieno alquanto sotto al diritto di quel
tè asciugarsi in 14 giorni, quindi assai lo, non essendo cosa indifferente la ve
più presto dell'ordinario. locità con cui il metallo giugne nelle for
Abbiamo veduto più addietro quanto me, giacchè se è troppo lenta esso rappi
importi che le forme possano maneg gliasi prima di avere interamente riem
giarsi agevolmente e senza scosse, quindi piuto la forma stessa, se è troppo rapida
in ogni grande fonderia si hanno mac guasta la forma per l'impeto con cui vi
chine apposite per porre a luogo le for arriva e per l'eccessiva pressione che vi
me vuote e per sollevare quelle che so produce al principio. Nel colare il me
no piene di metallo. Queste macchine tallo è cosa essenziale che non si cessi
sono semplici GRU. (V. questa parola) l prima che la forma ne sia interamente
di ferro o di legno, che possono descri riempiuta giacchè altrimenti ne risulte
vere un intero circolo ed i cui perni gi | rebbero interruzioni nella continuità del
l
rano sopra bronzine. Si dispongono in l metallo se questo non fosse caldo abba
guisa che parecchie di esse possano agire | stanza. All'uscire dal fornello prima di
in un solo punto, lo che diviene spesso |lasciarlo passare nei canali che vanno
indispensabile, come quando vogliansi alle forme lo si riceve in un bacino sca
228 FoNnrtoRE FoNDIToRE
vato nella sabbia nel quale si può radu Pei piccoli getti versasi il metallo nelle
nare quello proveniente da uno o più forme col crogiuolo medesimo levandolo
fornelli. Uno dei lati di questo bacino è dal fuoco e portandolo alla forma, me
formato di una piastra con un foro che diante grandi pinzette adattate all'uopo
si apre o chiude mediante una pala di con manichi molto lunghi. La velocità
ferro guernita di uno strato d'argilla. Si dello scorrimento del metallo si regola
può allora facilmente regolare la velocità inclinando più o meno le cucchiaie, le
con cui scorre il metallo nei canali. In caldaie od i crogiuoli. Le sozzure che
questo bacino separansi tutte le sostanze soprannotano si arrestano con un pezzo
straniere che soprannotano. Parlando di legno, affinchè non entrino nelle forme.
delle forme aperte abbiamo indicato quali Ciò è quanto in generale può dirsi
particolari avvertenze per quelle abbi circa all'arte del fonditore, la quale real
sognino. mente molte arti costituisce, diverse sia
La seconda maniera di colare con per la natura dei metalli che adoperano,
cucchiaie non si adopera per lo più che sia per quella degli oggetti che produco
quando gli oggetti non sono di molto no, delle più importanti fra le quali
peso. Per versare il metallo non inter negli articoli che seguono ci occuperemo
rottamente fa duopo che i vasi che lo (c. 1. B. RARsTEN – vitTone Bois – Ii.
contengono sieno di capacità eguale o GAULTHIER DE CLAUBRY - CARLO RARMAR
maggiore di quella delle forme, ma non sCH - F, I. CULMANN - CARLO BABB AGE
molto però , poichè nel caso opposto – 1. E. LAUNAY – sovè – G.” M.).
è duopo spargere l'eccesso di metallo FoNDrroRE in acciaio. Da lungo tem
sulla sabbia affinchè non si rappigli nel po preparasi nelle Indie l'acciaio fuso
vaso: occorre quindi una certa pratica ed i metodi che vi si praticano sono at
per valutare approssimativamente la tualmente conosciuti e vennero con mol
quantità di metallo fuso necessaria per ta esattezza descritti. Quello proveniente
ciascun oggetto, al che ben presto giun da Bombay col nome di Vootz è oltre
gono quelli che gettano sovente. Quel modo duro e tenace e possede al mag
metallo che resta attaccato alle pareti gior grado le proprietà dell'acciaio; l'e
delle cucchiaie si stacca e se lo fonde sterna sua apparenza mostra evidente
di nuovo dopo avervi levato la sabbia. mente essere il prodotto di una fusione.
Le forme devono collocarsi basse anche Sembra che i primi saggi per fondere
in tal caso in guisa che gli operai pos l'acciaio di cementazione ad oggetto di
sano comodamente versarvi il metallo. ottenerne un acciaio più omogeneo e di
Talvolta adoperansi grandi caldaie di composizione più intima, siensi fatti
ghisa che si riempiono o facendovi cola nell'Inghilterra nel 175o. La fabbrica
re il metallo direttamente dal fornello o più antica di acciaio fuso ed i cui prodot
attignendolo con cucchiaie, e che por ti vengono in maggior pregio tenuti si è
tansi poscia vicino alle forme a brac quella di Hunzman a Sheffield.
cia o con una macchina. Le cucchiaie Quantunque l'acciaio di cementazio
sono fatte di ferro battuto. Le caldaie ne esser possa tenace, duro, elastico, ed
hanno per lo più un becco affinchè sia anche per questo riguardo superare tal
più facile versarne il metallo fuso: tutti volta l'acciaio fuso, non pertanto ha
tutti questi vasi copronsi internamente sempre il difetto che quando ripetuta
di uno strato di argilla ben diseccata. mente riscaldasi perde il suo carbonio e
FoNniToRE FoNyrtone a 29
facilmente cangiasi in ferro duttile. La 1.° Con ao a 3o parti di ferro dutti
combinazione del carbonio col ferro non le ed una di carbone liquefatti con ve
può divenire molto intima che mediante tro o senza in un crogiuolo di Hesse;
una liquefazione del metallo. Non si può 2.° Col protossido di ferro ridotto
chiaramente spiegare la cagione di que mediante una dose di carbone uguale ad
sto fatto, il quale per altro palesasi an una volta e mezza o due volte il volume
che in altre combinazioni la intimità del primo;
delle quali si accresce fino ad un certo 5.° Con una parte di protossido e 4
punto col grado di temperatura adope di ghisa grigia mesciute allo stato di
rato. Fondendo adunque l' acciaio di fusione ;
cementazione mirasi al doppio scopo di 4° Con 5 parti di ferro puro lique
rendere il metallo più omogeneo e la com fatte con una di carbonato di calce ed
binazione più intima. Quando invece si una di argilla calcinata (frantumi di cro
liquefà l'acciaio di fusione non si può giuoli).
avere altra mira che di renderlo più o Alcuni chimici che ripeterono questi
mogeneo e per conseguenza fa duopo esperimenti trovarono gli stessi effetti.
che il metallo acquisti una perfetta liqui Aumentando la dose del carbonio nei
dezza e rimangasi qualche tempo in que due primi saggi e quella della ghisa gri
sto stato. La liquefazione poi di acciai gia nel terzo producesi ferro crudo in
duri e teneri mesciuti in varie propor luogo di acciaio. Se nel terzo saggio si
zioni è una maniera sicura di ottenere aumenta la dose del protossido ottiensi
prodotti di varie durezze secondo l'uso del ferro duttile. I risultamenti delle tre
cui si destinano, che sembra preferibile prime esperienze sono conformi alla teo
all'affinamento e che sarebbe general ria; nella terza si potrebbe adoperare la
mente adottata se non esigesse l'uso di ghisa bianca invece della grigia ; ma il
un altissima temperatura che cagiona risultamento della quarta è così eviden
una grande spesa di combustibili e di temente in opposizione coi principi della
crogiuoli. Agli articoli acciaio del Dizio chimica da non esservi dubbio che Clo
nario e di questo Supplimento abbiamo uet non sia stato condotto in errore sia
fatto alcun cenno di quanto si riferisce operando in vasi che non fossero chiusi
alla fabbricazione dell'acciaio fuso e qui perfettamente, sia confondendo un ferro
procureremo di compiere quanto riguar duro e crudo col vero acciaio. Alcuni
da questo soggetto, tanto importante per metallurgici pretendono che il miglior
l' Italia, ove questo ramo di industria modo di ottenere dell'acciaio fuso sia
non ha pur anco ricevuto quell'estensio quello mediante un miscuglio di ghisa
ne di cui sarebbe suscettibile. grigia e bianca fuse insieme nella pro
La teoria di Monge, Berthollet e Van porzione conveniente. Questa asser
dermonde, sulla natura del ferro consi zione però è tanto contraria alle idee
derato ne suoi tre stati metallici, destò in comunemente adottate che non fa biso
Clonet l' idea di provare vari modi per gno alcuna prova per rifiutarle. E pure
fabbricare l'acciaio fuso, della cui prepa una maniera difettosa di preparare l'ac
razione gli Inglesi facevano un arcano. ciaio quella di mescere la ghisa grigia
Cominciò egli i suoi esperimenti insieme ed il ferro duttile fusi, benchè non vi sia
con Chalat e li continuò poscia da sè dubbio che la intera massa non possa
Ottenne acciaio fuso: cangiarsi in una specie di acciaio; ma
23 o FoNDIToRE FoNDIroRE
questo riuscirebbe di assai cattiva qua ultimo quale sarà la quantità di carbo
lità, a meno che il ferro crudo non fosse mio che agirà sul ferro. Ne segue che la
di perfetta purezza. natura del prodotto ottenuto sarà piut
Mushet spinse ancora più oltre i saggi tosto un effetto del caso di quello che
che non abbia fatto Clouet e propose di un risultamento del calcolo.
preparare l'acciaio fuso con ferro duttile A rigore potrebbesi preparare l'ac
e con ricco minerale fusi insieme a con ciaio fuso liquefacendo il ferro duttile
tatto con carbone o grafite. Egli stabili con ghisa bianca della più pura, ed in
sce che la massima proporzione del car tal caso sarebbe da preferirsi quella che
bonio col ferro sia di r/go mentre inve contiene del manganese perchè sarebbe
ce Clouet pretende aver ottenuto dell'ac la più fusibile. Quanto alle proporzioni
ciaio anche con /2o. del ferro e della ghisa, dipenderebbero
Questi saggi di Clouet e di Mushet desse dalla natura di questa ultima e
servono per altro piuttosto a dimostrare dalle proprietà che si volessero dare al
la teoria che a dare utili applicazioni. In l'acciaio; se si diminuisse la quantità di
vero a qual fine fondere un corpo tanto ferro duttile diverrebbe più duro e più
refrattario quanto si è il ferro puro crudo, se la si aumentasse avverrebbe al
quando si può giugnere allo stesso scopo l'opposto, quindi converrebbe ricorrere
liquefacendo l'acciaio naturale o di ce all'esperienza per istabilire le propor
mentazione? Perchè ricorrere ad un me zioni. Questo metodo però non potreb
todo così incerto quando è tanto facile be adottarsi se non si potesse disporre
procurarsi dell'acciaio fuso con del di una ghisa tanto pura quanto non si
l'acciaio qualunque ? Diciamo che l'esito potrebbe ottenerla dai minerali, sicchè
di questa operazione è incerto, imper converrebbe comporla col ferro duttile e
ciocchè non si può mai conoscere preven col carbonio, o veramente affinare la
tivamente la quantità di carbonio che ghisa provegnente dagli alti fornelli me
entrerà in combinazione col ferro duttile, diante il mazeaggio (V. FeRao). Questo
quand'anche i vasi sieno chiusi e lutati espediente adunque non darebbe ve
colla maggior diligenza, attesochè per run vantaggio dal lato dell'interesse.
fondere il ferro duttile occorre un grado Inoltre converrebbe usare un grado di
di calore sì forte che dilata i crogiuoli e calore estremamente elevato e le pro
ne stacca i coperchi. Oltre di ciò l'esito prietà dei risultamenti sarebbero sempre
è anche incerto perchè nelle operazioni incerte, quindi è che giova meglio ado
in grande non si può mai produrre con perare come materia prima l'acciaio di
sicurezza l'alta temperatura che occorre cementazione anche per riguardo al
per ottenere un grado di fusione per l'economia.
ſetto. La riduzione dei minerali ricchi L'uso dell'acciaio fuso è divenuto as
con una piccola dose di polvere di car sai generale nell'Inghilterra e sembra
bone presenta le stesse incertezze e dà estendersi sempre più. Se lo fabbrica
inoltre un prodotto impuro a motivo particolarmente nell' Alemagna , nella
della presenza dei metalli terrosi, una Francia e nella Svezia, ma è probabile
parte dei quali entra in combinazione che in breve la preparazione di questa
coll'acciaio ed il rimanente forma un specie d' acciaio si limiterà soltanto
bagno di scorie che opponesi alla ridu ad alcuni paesi dotati dalla natura
zione, cosicchè non si può mai sapere da dei migliori ferri spatici. Le miniere
FoNDIToRE Fox Ditor E 231
della Val-Trompia sono di questo nu nelle debite proporzioni i prodotti della
mero, fusione possano in ogni caso particolare
Abbiamo veduto nell'articolo Acciaio avere le qualità ricercate. La esperienza
di questo Supplimento i metodi suggeriti ed una lunga abitudine sono le sole guide
da Breant per preparare l'acciaio con cui si possa affidarsi non potendosi dare
ferro e nero fumo, o con ferro metalli. alcuna regola generale intorno a questo
co e ferro ossidato, non chè quello di assortimento, attese le infinite variazio
Berthier con l'uso delle scorie, ma tutti ni che vi hanno nelle qualità degli acciai
questi metodi sembrano cedere quanto greggi e di quelli fusi che voglionsi
all'interesse economico all'uso dell'ac ottenere.
ciaio di cementazione. Siccome il ferro crudo non è saldabi
Da quanto dicemmo adunque risulta. le, e la ghisa bianca non differisce essen
che giova meglio preparare l'acciaio fu zialmente dall'acciaio temperato se non
so con un composto di ferro e di carbo perciò che contiene una maggior dose di
ne di quello che cogli elementi di questa carbonio, ne segue che la saldabilità del
composizione, avendosi il doppio van ferro dee scemare in proporzione inver
taggio di poter operare ad un grado di sa della quantità di carbonio che esso
calore molto più basso e di non ingan contiene. L'acciaio si salda a minor gra
narsi tanto facilmente sulla natura e le do di fusione del ferro ; ma duopo è
proprietà dei prodotti: l'acciaio che si guarentirlo diligentemente dal contatto
ſa fondere nulla perde del suo carbonio, dell'aria atmosferica: e per questo fa
ma soltanto il composto diviene più omo duopo intonacare i luoghi ove dee farsi
geneo e la unione delle parti di esso più la unione con un'argilla fusibile stempe
intima; mentre invece liquefacendo il fer rata nell'acqua per formare un leggero
ro duttile posto a contatto col carbone strato di scorie. Questa precauzione è
non si può in alcun modo regolare la vieppiù necessaria quando saldasi l'ac
quantità di esso che combinasi col me ciaio col ferro, poichè esigendo quest'ul
tallo. Ne segue che la materia più atta timo una calda più forte si è costretti
alla fabbricazione dell' acciaio fuso è di esporre l'acciaio al fuoco più a lungo
l'acciaio medesimo. La natura del pro di quello che esigerebbe la natura sua.
dotto dipenderà da quella dell'acciaio All'articolo Acciaio di questo Supplimen
greggio che si farà liquefare, il quale con to (T. I pag. 27) diemmo alcune av
la fusione diverrà più omogeneo, più vertenze per agevolare la saldatura del
denso e più tenace. Così se vuolsi otte l'acciaio fuso.
nere un acciaio talmente duro da non L'acciaio fuso è tanto più difficile a
poter essere saldabile, converrà adoperare saldarsi col ferro quanto più carbonio
un acciaio greggio che si avvicini piutto contiene, o quanto più duro e crudo di
sto alla ghisa che al ferro duttile. L'og viene, purchè tuttavia la durezza e la
getto essenziale dal quale l'esito della ope crudezza non provvengano dalla esistenza
razione dipende consiste adunque nell'as di straniere sostanze. Arriva finalmente
sortimento e nella scelta dei materiali. Gli un punto a cui il metallo cessa di poter
operai incaricati di questo lavoro devo si saldare. È probabile che la quantità
no possedere una perfetta cognizione de di carbonio che stabilisce questo limite
gli acciai, affinchè mescendo quelli che fra l'acciaio e la ghisa sia costante, ma
sono duri con quelli che sono teneri non se la conosce ancora con sufficiente
2 52 FoND 1 rotte FoND: roi e
esattezza. L'acciaio fuso che prepara espone ad un forte calore e lo si fa
vasi un tempo nell'Inghilterra non si quindi raffreddare lentamente. Così le
poteva saldare, ma distinguevasi dal ferro spranghe di acciaio fuso che provarono
crudo per la sua malleabilità, ed era un pronto raffreddamento nelle pretelle
quindi un prodotto intermedio fra il fer e che difficilmente lavoransi, possono
ro e la ghisa. Somigliava all'uno per senza fatica stirarsi dopo che vennero
chè malleabile, all'altra perchè non po per lungo tempo riscaldate, guarentite
teva saldarsi e non abbisognava di uno dall'aria. Per proteggerle dall' azione
straordinario calore per essere lique dell'ossigeno si coprono di un intonaco
fatto in maniera da riempire una forma formato di due parti di creta polveriz
qualunque. Sembra che mediante un zata ed una di carbone od anche con
leggero aumento di carbonio sarebbesi limature di ferro. Le calde molto pro
mutato in ferro crudo, e che se si aves lungate non scemano la quantità di car
se potuto con un mezzo qualunque sot bonio contenuta nell'acciaio, ma produ
trarre a quell'acciaio una piccola dose cono dei policarburi, la cui formazione
di carbonio o distribuirvelo diversamen esige però assai più tempo che non ne
te se ne sarebbe fatto un acciaio salda occorra per riscaldare le spranghe che
bile. Anche il Wootz da principio quando voglionsi lavorare o per distemperarle.
portossi in Europa non sapevasi nè la Finalmente le calde prolungate produ
vorarlo nè saldarlo come si fece da poi. cono una diversa distribuzione del car
L'acciaio fuso non sucettibile di sal bonio nella massa del metallo che divie
darsi serve tuttavia per molti oggetti il ne allora più dolce e più malleabile.
cui merito essenziale consiste nella poli Una volta credevasi esservi dell'acciaio
tura e nella durezza. Esige molte cure fuso che non si potesse lavorare a mar
per essere lavorato perchè ad un forte tello, dovendosi gettare gli oggetti che
calore cade in pezzi, nè si può lavorarlo si volevano fare con quel metallo; in
se la calda è troppo debole. questo caso però non dovevasi più dargli
A primo aspetto può sembrare straor il nome di acciaio, non distinguendosi
dinario che l'acciaio di cementazione questo dalla ghisa bianca se non che
sia più facile a saldarsi che l'acciaio per la sua malleabilità. L'acciaio molto
fuso proveniente da esso, mentre invece duro differisce invero dal ferro duttile
siccome durante la fusione può dimi pel non potersi saldare. Ma questa di
nuirsi alcun poco la quantità del carbo stinzione non è caratteristica poichè la
nio, così parrebbe che il secondo do maggior parte degli acciai possono sal
vesse essere più saldabile del primo. darsi; quello non saldabile è il più du
Conviene attribuire questo fatto all'in ro, il più crudo, il più compatto ed il
tima combinazione che ha luogo del meno duttile, perchè somiglia maggior
carbonio col ferro nell'acciaio fuso, ed mente alla ghisa bianca. Allorchè si co
alla poca omogeneità dell'acciaio di ce nosce perfettamente l'acciaio che si vuol
mentazione che componesi di parti du fondere può comporsi a proprio talento
re e molli, le ultime delle quali agevola un acciaio dolce e tenace o duro e crudo
no la saldatura. Questo medesimo fatto che si avvicini al ferro o alla ghisa, dalla
collegasi inoltre con un'altra proprietà quale potrà distinguersi soltanto per la
dell'acciaio fuso ed è quella che la sua sua duttilità.
saldabilità cresce notabilmente se lo si La fusione si fa entro crogiuoli in
FoNDIroRr FosdiroRR 235
modo simile a quello della ghisa (V. guali da una grata che lo attraversa nel
FoNDIToRE in ferro), ma il calore esser dee mezzo. Mettonsi due crogiuoli da cia
molto più forte; pel che occorre far in scun lato della grata sicchè il fornello ne
modo che i fornelli abbiano una corren può contenere quattro. Si fanno entrare
te più attiva. Si possono cingere i cro ed uscire da aperture fatte nelle facce la
giuoli di coke incandescente e riscal terali e chiuse con muramento di mat
darli in un fornello a manica od anche toni quando il fornello è in attività. Riscal
collocarli in fornelli a riverbero simili a dasi col carbon fossile poichè le legna
quelli delle vetraie. I fornelli a vento esigerebbero una grata troppo larga e
vengono in generale preferiti; avvivasi non darebbero sufficiente calore. Dalla
la corrente mediante tubi od ugelli adat to delle due facce che non hanno aper
tati al ceneraio e con canne di cammino
ture praticansi alcuni canali che ricevo
molto alte. Non potrebbe si adoperare no la fiamma e la conducono alla sommi
carbone di legna perchè non dà suffi tà della volta d'onde passa nel cammino;
ciente calore, volendo pure servirsene in tal guisa i crogiuoli trovausi invilup
converrebbe che i fornelli fossero molto pati da ogni parte dalla fiamma che li ri
profondi, cioè che la grata fosse a gran scalda uniformemente. L'apertura la
de distanza dall'apertura interna del sciata nella volta deve esser piccola af
cammino, e sarebbe duopo rinnovare finchè non possa entrarvi la fiamma con
frequentemente i carboni, ciò che sareb troppa forza, nè fare a meno di entrare nei
be molto incomodo e cagionerebbe gran canali onde abbiamo parlato; questi comu
de perdita di tempo e spesa di combu nicano nella parte superiore della volta
stibile; per le quali ragioni tutte giova col cammino, il quale dee farsi quanto
meglio far uso del coke. Può accrescer più alto è possibile. Questa maniera di
si la affluenza dall'aria facendo fori co fondere l'acciaio presenta inconvenien
nici immediatamente sotto della grata ti d'ogni maniera: è difficile porre a
nelle tre facce del cemeraio e stabilendo luogo e levare i crogiuoli; perdesi tempo
un canale di comunicazione fra la grata a murare le aperture fatte nelle facce
e l'aria esterna, canale che farebbe si laterali del forno, e l'acciaio, se non è
aprire al norte dell'edifizio e che si molto duro, difficilmente si liquefà. Quan
guernirebbe di un registro scorrevole do vuolsi produrre un acciaio dolce e
per regolare la corrente dell'aria. Il saldabile conviene operare col fuoco di
fornello non può ricevere che un solo carbone; imperciocchè si devono impie
crogiuolo per volta dovendosi circon gare acciai greggi poco carburati e per
darlo di combustibile ed essendo d'uopo conseguenza molto refrattari. Aggiunga
di ristrignere il focolare ad oggetto di si inoltre che i crogiuoli nei fornelli a
concentrare il calore. Deesi a Broling riverbero facilmente screpolano o si fen
una descrizione ben particolareggiata di dono, al che sono assai meno esposti nei
quanto concerne la fabbricazione del fornelli a vento dove si trovano cinti di
l'acciaio fuso che è d'altra parte estrema carboni accesi.
mente semplice. Le qualità dei crogiuoli meritano la
Per produrre la fusione con un fuo più grande attenzione. Quelli fatti di
co di fiamma impiegasi una specie di grafite hanno la proprietà di non iscre
fornello a riverbero di piccole dimensio polare, di resistere al più alto calore e
ni, il cui suolo è diviso in due parti u di passare dall'una all'altra temperatura
Suppl. Di.Tecn. T IX. 7o -
254 FoNDITor E FoNDIToRE
senza alcun danno; ma vendonsi tal flusso purchè i crogiuoli fossero chiusi
volta a prezzi assai cari. In que paesi ermeticamente e si avesse la certezza
ove riescono troppo costosi si fanno i che il calore non li potesse aprire. A
crogiuoli con una argilla molto refratta tal fine può giovare che il coperchio dei
ria, che si mesce con sabbia pura quar crogiuoli non sia fatto con materie mol
zosa, o meglio ancora con quella argilla to refrattarie; affinchè per un principio
fortemente calcinata insieme a frantumi di fusione possa incollarsi contro la boc
di vecchi crogiuoli per rendere la terra ca del crogiuolo ed otturarlo più esatta
meno grassa, diminuire il ristringimento mente. La esistenza del flusso o della
e prevenire le fenditure. E duopo ad scoria che ne risulta è molto incomoda
ogni modo cuocere sempre assai forte all'atto di versare il metallo liquido nel
mente i crogiuoli, scartando quelli che le forme.
mostrano qualche difetto. Alcuni pratici La temperatura dee innalzarsi grada
metallurgici assicurano che i crogiuoli di tamente senza dare nel principio un col
argilla fatti comprimendola fra due stam po di fuoco violento. I crogiuoli si de
pi, a quella guisa che si è indicato alla vono riscaldare più fortemente alla loro
parola CaoGIUolo di questo Supplimento base affinchè il metallo posto nella parte
(T. VI, pag. 285) e come si fanno le inferiore possa liquefarsi il primo. La
coPPELLE d'assaggio, resistono meglio al durata della fusione ed il numero delle
calore, sono più densi e possono soste volte che si dee ricaricare di coke il for
mere un maggior numero di fusioni che nello dipendono dall'attività della cor
i crogiuoli fatti a mano: è duopo però rente e dalla fusibilità dell'acciaio ed
cacciare a forza il nocciuolo nella mate anche in tal caso la esperienza è la mi
ria argillosa contenuta in uno stampo di glior guida. Talvolta continuasi la fusio
ferro e quindi non fabbricansi bene che ne per varie ore, ma in ogni caso è duo
con l'aiuto di un torchio. La capacità po sempre che la massa venga tenuta in
dei crogiuoli può variare secondo l'uo istato perfettamente liquido per alcuni
po; ma d'ordinario non soglionsi dar minuti prima di colarla.
loro più che 15 centimetri di diametro Levansi i crogiuoli dal fornello con
e 2 t di altezza, di maniera che conten tanaglie curve ed il metallo liquido si
gono tutto al più 2o a 25 chilogrammi versa entro pretelle di ferro di forma
di acciaio. -
quadrata od ottagona, fatte per lo più di
Anticamente facevasi un grande arca due pezzi che possonsi separare. Le
no della composizione del flusso desti spranghe di acciaio ottenute in tal guisa
nato a coprire il metallo durante la li vengono poscia lavorate a martello con
quefazione. E' chiaro che questa mate varie cautele prima di essere poste in
ria dee avere tali proprietà da non po commercio. Le pretelle non hanno ad
tere nè levare al ferro del carbonio, nè avere una capacità troppo grande, ma ta
cedergli veruna sostanza straniera. Il ver le da essere interamente riempite. Quan
tro perfettamente puro misto ad un po do lo sono copresi l' acciaio con uno
co di borrace che ne acceleri la fusione strato di argilla o di terra grassa, affin
è per conseguenza il miglior composto chè rimanga ben compatto e non pre
che possa usarsi per coprire l'acciaio senti puliche dopo il raffreddamento. Ben
(V. Acciaio, T. I del Dizionario, pag. si comprende senza che occorra accen
54 ). Potrebbesi anche fare a meno del narlo che la corrente d'aria deve essere
FoNDrrone FoNDIToRE 235
totalmente intercettata quando si voglio biamo veduto nel luogo qui sopra citato
no levare i crogiuoli. come Bagnold abbia indicato i metodi
Dalle esperienze di Clouet risulta che che ei diceva seguirsi alle Indie per fare
i componenti del vetro adoperati come le canne da fucile e le lame di sciabola,
flusso producono tutto altro effetto che e come il nostro Crivelli in Italia sia riu
questo vetro medesimo quand'anche scito ad imitare i lavori indiani; pari
venissero adoperati nelle dosi volute per mente all'articolo DAMAschino del Dizio
formare questo ultimo; sembra che una nario abbiamo veduto come Clouet in
parte del potassio e del silicio si combi Francia abbia tentata la stessa via ed
nino coll'acciaio aumentandone la cru anch'esso con eguale buon esito. Se per
dezza; mentre invece i silicati fusi allo rò si fanno liquefare queste stoffe di ac
stato di vetro non possono più agire sul ciaio il disegno damaschino artifizialmen
metallo. te ottenuto svanisce, mentre invece la fu
In Inghilterra preparasi sovente l'ac sione non fa che cangiare la forma dei
ciaio fuso con le cime delle spranghe di disegni nell'acciaio orientale. La fragi
acciaio cementato, le quali contenendo lità delle lame di Damasco è un' altra
più carbonio che la parte di mezzo delle prova che non provengono da un mi
spranghe, formano un acciaio assai crudo, scuglio di ferro e di acciaio. Riconosciu
inetto a qualsiasi uso, ma convengonsi tosi quindi da queste prove essere evi
benissimo alla preparazione di un accia dentemente un acciaio fuso quello in
io fuso, duro e non saldabile. Gli usi diano, ed aggiuntesi a ciò le esperienze
dell'acciaio fuso si moltiplicarono ivi di tal e le spiegazioni di Breant da noi riferite
maniera che in molte officine fabbric si nel Dizionario all'articolo più volte ci
l'acciaio di cementazione pel solo og tato DAMAscano (T. V, pag. 159), i ten
getto di cangiarlo in acciaio fuso. tativi cangiarono direzione ed alcuni at
Delle varie leghe che può formare tribuendo alla lega con altri metalli le
l'acciaio con altri metalli e delle pro proprietà dell'acciaio indiano cercarono
prietà loro, si è parlato agli articoli ac di imitarlo per appunto con leghe, come
ciaio, e FeRR o di questo Supplimento Stodart, Faraday, Merimè, Henry, Bre
(T. I. pag. 29 e T. VIII, pag. 252 ). ant, Berthier, e Lewis, i risultamenti dei
Del Wootz o acciaio di Damasco. E quali trovansi accennati agli articoli FER
questa una specie di acciaio provegnente Ro, Acciaio e DAMAschi No (Dizionario
dall' Indie la cui preparazione rimase T. I, pag. 56, 44; T. V, pag. 159 e
per lungo tempo un secreto, il quale da i 4o; Suppl. T. I, pag. 28; T. VIII, pag.
va luogo a molte e diverse supposizioni 255, 234); altri invece attribuendo al
ed ipotesi, alcune delle quali assai strane la proporzione del carbonio ed al modo
in questo Supplimento stesso aecen di unione di esso col ferro la damaschi
naronsi all'articolo da Maschi No (T. VI, natura cercarono di imitarlo con questo
pag. 557). Per lungo tempo si è credu mezzo, e così fecero Breamt fondendo in
to non essere questo acciaio che una sieme ghisa grigia e ghisa ossidata (V.
stoffa composta con la unione di varie DAMAschino del Dizionario T. V, pag. 1 4 1)
lame di ferro e di acciaio saldate insie e Berthier con la ossidazione del ferro
me, e la superficie marezzata delle lame (V. Acciaio del Supplimento T. I, pag.
di sciabola dovette invero dar luogo a 28 ). -
1 I 1,o I I I ,o I 1 1,o
1 º 1,o i 1 1, o 1 1 1. o.
-
l
FoNDIT.on E FoNoiron E 259
Un altro effetto che importa al fondi del prodotto che si ottiene ; ma anche
tore di conoscere si è anche il ristrigni rigorosamente osservando tutte le caute
mento che provano i metalli nel combi le possibili il bronzo subisce sempre nel
marsi, e del quale si è parlato all' arti fondersi un qualche cangiamento che
colo CANNoNe sopraccitato (Suppl. T. può dirsi pressochè inevitabile. In fatto
a
lº i
III, pag. 569) il quale potrebbe indur il bronzo sottoposto alla fusione col con -
. ;
.
ve in qualche errore se si misurasse la tatto dell'aria si ossida; e quantunque
quantità di metallo da fondersi immer lo stagno ed il rame si ossidino nello i
gendo il rame e lo stagno separati in un stesso tempo, l'ossidazione dello sta e
-
liquido, a quella maniera che venne in gno procede più celeremente di quel
dicata parlando dell'arte del Fonditore la del rame, di modo che la lega residua -
Composizione.
Numero Peso delle Perdita Densità della - -
-
i
-
º
di una notabile quantità di ossido nella Dei danni che reca al bronzo la esi -
-
loro massa. Il bronzo ha dunque, sotto stenza del piombo, ed in alcuni casi an
questo aspetto, le proprietà del rame che dell'arsenico, si è parlato all'articolo si
s .
puro. Dussaussoy si è assicurato che CANNone, (Suppl. T. III, pag. 574) co º --
Rame 95 9o 85 8o 75
Stagno 5 I O I5 2O 25
IOO I Oo I 00 I OO I 00
Dettate così quelle nozioni che pos-pratiche dell'arte sua in quanto solo
sono essere di guida al fonditore nello però differiscono da quelle comuni agli
scegliere quella composizione di bronzo altri metalli onde parlossi all'articolo
che meglio si addice al lavoro che vuol roNDitoRe in generale, e senza occuparsi
eseguire ed a conoscerne le propietà prin- di quelle che spettano peculiarmente alla
cipali, passeremo ora ad esaminare le fusione di un dato oggetto, della esecu
FoNDIToRE FoNDrroRe 24 1
zione del quale o qui in seguito o nel ghi 8 pollici, larghi 4 e grossi 2, i quali
l'articolo ad esso spettante dee tenersi hanno ad essere refrattari massime quel
separatamente parola. li che sono all'interno. Sono distanti
La officina del fonditore in bronzo è di 2 in 2 piedi, cioè a dire i vuoti sono
quasi sempre posta al pian terreno, più o grandi quanto i pieni, ma allorchè sono
meno grande e con più o meno fornelli se posti all'interno i mattoni che vi forma
condo l'importanza sua. Un mantice co no come la fodera, il loro vuoto interno
mune a contorno di cuoio mosso a braccia trovasi ridotto a 8 pollici in quadrato es
può bastare per tre fornelli, purchè il sof sendo profondo due piedi dalla bocca
fio venga ugualmente scompartito me alla piastra del fondo; la massa dei
diante un tubo a più rami che vada ne fornelli è guernita all'intorno di cerchi
gli intervalli separati da 5 robinetti. Non di ferro grossi 6 linee su 5o a 36 di
deesi allontanare il mantice dalla massa larghezza e sono collocati al di sopra di
dei fornelli, nè i tubi devono avere go una fossa che serve a nettare il fornello
miti se non che rotondati, per diminuire ed a ricevere il metallo che vi si span
quanto è possibile ogni resistenza che si desse nel caso che i crogiuoli si fendes
opponga allo scorrere dell'aria. La fig. sero o si bucassero colà dove sono del
4 della Tav. XVI delle Arti chimiche le piriti. Questi cerchi legano spranghe
mostra la pianta di una grande officina di ferro verticali che contribuiscono ad
di fonditore in bronzo. a è una gru di impedire l'allontanamento chè può pro
ghisa collocata nel mezzo e piantata so durre nei muri l'eccessivo calore. Al di
pra un massiccio di muro. Per quanto è sotto del vano di ogni fornello avvi una
possibile questa gru dee girare nel mezzo fossa formata di una cassa di ghisa l'aper
dello spazio vuoto della fonderia, per tura della quale è di 9 pollici sopra 6
maneggiare le forme e prestarsi a qualsia di larghezza. Nella parte posteriore avvi
si altro servigio occorrente della fusione; un foro di un pollice, pel quale entra
b strettoio che tiene unite varie forme l'aria. Questa fossa che rimane aperta
disposte perchè vi si getti il metallo. sul dinanzi è serrata nel muramento da
Dopo che queste vennero calate nella 5 lati, il suo fondo poggia sul suolo e
fossa destinata a tal uopo riempiesi quel sulla parte superiore che resta aperta a
la di sabbia; c telaio disposto anch'esso guisa di cassa mettesi un robusto telaio
in una fossa per improntarvi il modello quadrato di ferro o di ghisa i due lati
del cilinduo di una tromba; d mantici del quale che sono sul dinanzi e al di
ad assicelle mobili, ciascuno dei quali dà dietro tengono 4 fori che corrispondon
il soffio a 5 fornelli ; e fornelli fatti di sia 2 a 2 nei quali si passano due spran
mattoni refrattari, f tubo a robinetti per ghe rotonde auncinate da un capo sulle
la distribuzione del soffio dei mantici quali poggia la piastra che forma il fon
in ciascun fornello, gaperture delle fos do del fornello gli angoli della quale so
se e dei fornelli che si otturano quan no tagliati via per modo che l'aria pos
do agiscono i mantici, h leva in bilico sa salire pei 4 angoli del fornello ed ali
che dà il moto ai mantici, i casse piene mentare il fuoco di carbone che trovasi
di sabbia per gettarvi, k tavole per farvi intorno al crogiuolo. Prima di far agire
i modelli e telai sovrappostivi, l botti il mantice si ha cura di chiudere con
piene di sabbia preparata di fresco. sabbia da forme la parte anteriore della
La massa dei fornelli è di mattoni lun fossa, cosicchè l'aria introdottavi nun
Suppl. Diz. Tecn. T. IX. 31
24 a FoNDIToRE FoNDiroRE
trovi altra uscita che pel fornello qua chè il fuoco, che dee aver cessato di fu
drangolare che contiene un crogiuolo mare non è ancora molto acceso ; spes
rotondo di 5 pollici di diametro e 1 i se volte in questa prova il crogiuolo si
all'incirca di altezza. fende e si sente uno strepito acuto, simi
Le fig. 5 e 6 rappresentano la pianta le a quello di una lastra di vetro che si
e l'alzata di uno di questi piccoli fornel rompa. Ciò può dipendere dall'averlo
li veduti sopra una scala più grande; riscaldato troppo rapidamente o dall'es
che nella fig. 4. Vedesi in g la fossa che sere stato bagnato od aver ricevuto del
è al basso del fornello ed in o il crogiuo l' umidità nel magazzino. Quando que
lo disposto sopra un piedestallo di pie sto non è ben asciutto può avvenire che
tra s che lo sostiene in mezzo ad un for occorra di provarne fino a sei prima di
colare ripieno di carbone; rè una pia trovarne uno di buono. La maggior parte
stra di ferro con 4 aperture negli angoli dei fonditori hanno la buona abitudine
per lasciar passare il soffio dei mantici di porre i loro crogiuoli sul disotto della
intorno al crogiuolo; t è un'intelaiatura capanna del cammino ove ricevono un
di ferro o di ghisa che si mette imme dolce calore che li prepara alla ricuoci
diatamente al di sopra della fossa sul tura che si dà loro prima di introdurvi
fondo del fornello; v sono caviglie di fer il metallo. Quando il crogiuolo riceve la
ro che attraversano la intelaiatura tper prova della ricuocitura senza rompersi,
sostenere la piastra re per conseguenza allora si ottura la fossa o recipiente che
il piedestallo s non che il crogiuolo ripie è dinanzi al fornello con una piastra di
no di metallo; u cerchi di ferro che cin ferro, lutasi esattamente l'apertura ester
gono la massa dei fornelli per renderne na, apresi il robinetto e ponesi in co
più solida la costruzione; a foro pel qua municazione il fornello coi tubi del
le l'aria dei mantici giugne nella fossa mantice. Il fonditore prende allora con le
donde passa nell'interno dei fornelli. pinzette il crogiuolo verso il fondo, leva
In generale la prudenza vuole che il le tanaglie che lo sostenevano, ordina al
fonditore abbia grande avvertenza nello garzone di far tremolare il mantice, vale
scegliere i crogiuoli battendovi sopra a dire di soffiar leggermente fino a tam
con le nocche delle dita per sentire dal to che cala con lentezza il crogiuolo con
suono se sono sani o fessi ed esaminan
l'apertura rivolta verso il fondo del for
do se contengano piriti marziali od ab nello. Il crogiuolo si arroventa fino a
biano altri difetti. -
citata dalla corrente degli spiragli del I forni tondi in uso per colare le boc
cammino e dalle correnti d'aria fornite che da fuoco, sono formati di tre parti
da altri spiragli. I forni tondi vengono ri principali; il focolare, la camera ed il
scaldati con la legna; quelli di forma elit Cammln 0, -
Queste infiltrazioni che aumentano colla La storia data all'articolo Bronzo del
temperatura della lega, limitano il fuocoii)izionario (T. III pag. 89) degli errori
252 FoNDiToRE Fonditore
fatti nella fusione della colonna della zionario abbiamo veduto quali sieno i
piazza Vendome di Parigi è la miglior vantaggi che offre il ferro in confronto
lezione che desiderar si possa sulla im del bronzo, e quali gli inconvenienti. La
portanza ond'è pel fonditore il ben co prova di quanto i primi superino i se
noscere l'arte sua e le scienze cui quella condi si è l'importanza acquistata dal
strettamente si attiene, e le rovinose nuovo ramo di industria della fusione
conseguenze che dalla mancanza di que del ferro, dappoichè l'uso degli alti for
ste cognizioni o dalla trascuranza o mala nelli e gli importanti perfezionamenti
applicazione di esse possono derivargli. fatti nella estrazione del ferro da suoi
(DUMAs – . B. LAUNAI – H. GaulTIER minerali permisero di ottenere immense
DE CLAUBRI – sovE.) quantità di quel metallo a discreto prez
PoNDrroRE in ghisa o ferro crudo. zo. Quindi la ghisa o ferro fuso ricevette
La fabbricazione del ferro fuso venne infinite applicazioni cui non credevasi
conosciuta prima che si cominciassero atta da prima, facendosene molte parti
ad usare gli alti fornelli, ed è probabile colossali per le macchine ed impiegan
che la ghisa siasi versata in forme ed dolasi in Inghilterra a sostituzione delle
applicata ai nostri bisogni tostochè si gname, della pietra, e delle tegole, facen
giunse ad ottenerla allo stato liquido. I dosene così ponti, selciati, fondamenta,
minerali di ferro trattati da prima nei interi edifizi spingendo la estensione di
Stuckofen o bassi fornelli ed in quelli queste applicazioni grazie alla privilegia
detti alla catalana non potevano dare un ta posizione de' suoi minerali e de suoi
prodotto liquido, a meno che l'operazio combustibili ad un limite che nessun
me non fosse in parte riuscita male, sicchè altro paese può mai sperar di raggiu
convien credere che la prima volta in gnere.
cui si adoperò la ghisa per fondere al Gli oggetti di ferro fuso possono otte
cuni oggetti, la si abbia ottenuta acciden nersi in due maniere: cioè, adoperando
talmente. L'arte della fusione del ferro direttamente il metallo provegnente dagli
dee poi essere stata conosciuta più tardi alti fornelli, o fondendo questo di nuo
ed aver fatto pochi progressi in què vo con ghisa che abbia servito ad al
paesi ove riducevansi minerali poco atti tri oggetti. La colatura nelle forme del
a dare del ferro liquido, come sono quelli metallo di prima fusione non si applica
tutti dove non si hanno miniere che di che ad oggetti di grandi dimensioni,
ferri spatici od ossidati non mesciuti a che non esigano una ghisa dolce e che
sostanze straniere. Dappoichè incomin si possa facilmente lavorare col bulino
ciossi a dare una maggiore altezza ai for e con la lima, e perciò applicasi frequen
melli per potervi trattare minerali meno temente alla fabbricazione di piastre più
ricchi benchè molto fusibili, accadde so o meno grosse una faccia delle quali sol
vente che il ferro si ridusse in istato li tanto deve essere drizzata o presentare
quido; pensossi quindi a colarlo in for risalti o lavori in cavo, gettandosi allora
me ed ottenerne oggetti fusi, la quale fab la ghisa in una forma aperta. Può colar
bricazione perfezionossi dappoi mediante si la ghisa, tanto di prima che di secon
l'uso degli alti fornelli. Non si ha veru da fusione in un fornello a crogiuolo pe .
ma prova che gli antichi abbiano avuto gli oggetti assai piccoli, in un fornello a
oggetti fusi di ferro. -
manica od in uno a riverbero. Parlere
All'articolo ghisa modellata del Di-mo separatamente tanto dei getti di pri
.
FoNDI roRE FoNDIToae 253,
ma fusione quanto di quelli di seconda getti fusi, quantunque nel solidificarsi
nelle tre suaccennate maniere. considerevolmente dilatisi : ma è trop
Il primo oggetto da considerarsi è la po disposta a formare puliche e dive
scelta della ghisa. Abbiamo veduto nel nire cavernosa, inoltre prontamente raf
Dizionario all'articolo ghisa MoDELLATA ffreddasi e non possede mai grande li
(T. VI pag. 393 ) quali sieno le proprie quidità. La ghisa del ferro tenero dota
tà che richiedonsi nella ghisa e co ta di perfetta liquidità e che la conserva
me quella grigia sia la migliore per fab a lungo, conviene particolarmente pel
bricare la maggior parte degli oggetti getto: può ricevere le impronte più mi
modellati. La bianca non può servire a nute, e quando si lascia un momento
tal'uopo perchè è molto densa, pronta in quiete prima di versarla, scorre tran
mente rappigliasi e dopo il raffreddamen quillamente senza corrodere le forme.
to soverchiamente incrudisce. La ghisa Ha però il difetto di essere fragile nè
bianca granulare, quando non sia trop deesi quindi impiegare pegli oggetti che
po fredda può servire per farne quegli abbiano a sostenere una grande resisten
oggetti che richieggono grande durezza, za. Se ne fanno utilmente vasellami, stu
come i cilindri, le incudini, le teste dei fe ed oggetti di ornamento, ma non si de
pestelli, non avendo la crudezza della vono fare con essa macchine, bocche di
ghisa bianca comune. La ghisa molto fuoco e neppure palle essendosi vedute
grigia che nel raffreddarsi svolge gran alcune di queste ultime scoppiare nell'u
copia di grafite non può servire pegli scire dai cannoni. -
oggetti di forme delicate. Non dovreb Si vede da quanto fin qui dicemmo
besi adoperare per la fabbricazione de essere di grande importanza pel fonditore
gli oggetti che esser devono molto densi di poter giudicare con mezzi facili della
e solidi e di mediocre grossezza il ferro qualità di una ghisa, ma purtroppo non
crudo che proviene dai fornelli a coke vi ha alcun carattere fisico che le distin
quando è molto carico di metalli terrosi: gua con certezza, e bene spesso due ghi
uua parte di questi vengono espulsi per se simili in apparenza possono avere
effetto dell'agghiacciamento prodotto pel proprietà sensibilmente diverse; non vi
contatto del aria ed allora presentansi è a dunque che una lunga pratica od una
interruzioni simili a laceramenti; quan chimica analisi spesse volte molto diffi
do invece questa ghisa si raffredda fuori cile (V. FERRo e Ghisa) che possano dare
del contatto dell' aria formansi nel suo intorno a ciò qualche lume; tuttavia no
interno cristallizzazioni che ne interrom teremo qui i seguenti caratteri che pos
pono egualmente la continuità. Questi sono quasi con sicurezza indicare i loro
effetti di un disuguale raffreddamento di difetti. La ghisa sarà dura e fragile se
raro accadono quando gli oggetti sieno presenta una frattura bianca e lamellare,
molto grossi o molto sottili : nel primo colore di stagno o dell'argento. Quando
caso la ghisa è assai liquida e riscalda a la frattura presenta una superficie quasi
sufficienza la forma, raffreddandosi poi la liscia, di colore meno bianco e picchiet
massa contemporaneamente in tutta la tata, è dura e fragile, benchè in minor
grossezza; nel secondo l'agghiacciamento grado della precedente; quando la su
e a così dire istantaneo. La ghisa del perficie superiore del getto è bucherata,
ferro ſragile a caldo ( Houverain ) è la come pure se vi hanno cavità o profon
meno atta per la fabbricazione degli og di abbassamenti, si può esser quasi certi
254 FoNDIToRE FoNDIToRe
che dopo la fusione la ghisa riuscirà du molto fusibili e dando al fornello una tal
ra. Staccando con un martello alcune carica da fargli produrre della ghisa gri-.
parti sottili di una ghisa grigia che pre gia, ma introducendovi una certa quanti
senti l'aspetto di essere buona, se queste tà di minerale molto puro pel foro di un
parti presenteranno una frattura bianca buccolare due ore avanti la colatura. Io
si potrà ritenere che quella ghisa riusci tal guisa può togliersi alla ghisa la quan
rà anch'essa dura dopo la fusione. Una tità di carbonio che si vuole; il metallo
ghisa molto ricca di carbonio ed assai diviene allora più tenace, caccia fuori
dolce, del pari che una cruda e dura meno grafite e non riesce tanto spugno
romponsi facilmente; la ghisa di qualità so. Continuando le aggiunte del minerale
media è più resistente. La ghisa dolce e la ghisa potrebbe rendersi affatto bianca.
fragile aumenta spesso di resistenza dopo Vi sono alcuni oggetti il prezzo dei quali
la fusione senza che siasi alterata la sua è così basso che non si potrebbero fare
dolcezza. La ghisa finalmente che è re altrimente che con ghisa di prima fusio
sistente innanzi la fusione e che si man ne, ma se non si adoperasse che questa
tiene dolce anche dopo fusa conserva gli oggetti fatti con essa non avrebbero
la sua resistenza ed anzi ne acquista di tutte le qualità necessarie. Trattando
più. soltanto minerali di ferro dolce non si
Ghisa di prima fusione. Allorchè potrebbero colare bocche da fuoco, nè
deesi versare il ferro crudo nelle forme quelle parti delle macchine, che vanno
senza assoggettarlo ad una seconda fusio esposte a scosse. Fondendo minerali pi
ne, conviene regolare il fornello in modo ritosi o di mediocre qualità sarebbe duo
conveniente ai materiali che vi si tratta po mantenere ad assai alto grado di
mo ed all'uso cui l'oggetto da fondersi è calore per ottenere buoni risultamenti
destinato. In tal caso inpiegasi per lo più nei fuochi d'affinamento; ma allora la
della ghisa grigia. E cosa essenziale che ghisa sarebbe molto grigia, porosa, dolº
i minerali dai quali si vuol ottenere della ce e diverrebbe inetta a fare quegli og -
ghisa da gettarsi in forme si trattino in getti che richiedono una certa forza o
fornelli alti e ristretti alla parte superio che hanno ad essere sottili e delicati, poi
re, affinchè la ghisa venga privata di una chè i loro angoli non riuscirebbero ben
parte del suo carbonio, impedendole così netti e vivi. Tuttavia se la situazione è
di imbianchirsi sugli spigoli; d'altra parte vantaggiosa per poter ridurre la ghisa in
può dirsi che la tenacità della ghisa gri alcuni oggetti di smercio sicuro, come,
gia è tanto minore quanto più intenso per esempio, in istufe e vasellami, non fa
fu il calore provato dal metallo nell'alto duopo valersi di ghisa di seconda fusione
fornello, sicchè non si hanno a fare con la quale d'altra parte è necessaria in
questa specie di ghisa quegli oggetti nei quelle fonderie ove vogliasi fabbricare
quali dimandasi grande resistenza. Quel qualunque oggetto che venga richiesto.
la ottenuta con minerali meno refrattari Siccome però non si può vuotare il cro
ed in fornelli meno alti sarebbe molto giuolo degli alti fornelli che due o al più
più tenace e converrebbe assai meglio tre volte in 24 ore e tutte le forme han
per questi oggetti se non cacciasse fuori no ad essere preparate pel momento
troppa grafite. Può diminursi la propor della colatura, così sarebbe duopo pro
zione di quest'ultima regolando la dose curarsi una quantità immensa e costosis
del fondente in guisa da rendere i minerali sima di materiale ed una grande quantitº
FoNDIToRE FoNpIrorE 255
di lavoratori di forme, talvolta soprac I mezzi che si seguono per fare e
caricati di lavoro e tal'altra oziosi, quan riempiere la forme sono i medesimi in
do si volessero fare molti oggetti; questa gran parte che occorrono per gli altri
disposizione sarebbe adunque piena di metalli e che abbiamo descritti parlan
inconvenienti. Se la fabbricazione non do del fonditore in generale; le parti
si occupasse che di pochi oggetti ad un colari avvertenze sono le medesime che
tratto sarebbe facile tenere ocupati gli pel ferro crudo di seconda fusione e
operai da una fusione all'altra e procu verranno accennate alla fine di questo
rarsi il materiale necessario per adope articolo. - -
rare tutta la ghisa dell'alto fornello. Ghisa di seconda fusione. Tre diver
Le fonderie troveranno quindi gran si metodi si seguono per liquefare la
de vantaggio nel poter avere anche uno ghisa come abbiamo veduto a quella
o più alti fornelli per quegli oggetti cui parola nel Dizionario (T. VI pag. 595),
la ghisa di prima fusione può convenire, vale a dire in crogiuoli, in fornelli a ma
ma è duopo sempre aver anche fornelli nica od in fornelli a riverbero. Questi va
di seconda fusione e ciò per le seguenti ri metodi influiscono più o meno sulle
ragioni: qualità del ferro crudo il che brevemen
1 º Per aver sempre pronta della te esamineremo prima di parlare separa
ghisa liquida quando vuolsi cangiarla in tamente di ciascuno dei metodi.
oggetti fusi ad oggetto di non essere co Il ferro fuso nei crogiuoli subisce mi
stretti ad aumentare oltre misura il ma nori cangiamenti, dappoichè tenendosi
teriale ed il numero degli operai; questi coperti il metallo non è immedia
2.° Per potersi procurare la qualità tamente al contatto nè col carbone nè con
di ghisa che più si conviene ad ogni sor. l'aria atmosferica; non potendosi però
ta di oggetto che si vuol fabbricare : totalmente impedire il contatto con que
5.° Per poter colare grandi oggetti sto fluido, a meno di coprire il metallo
che richiedano più ghisa di quanta può con uno strato di sostanze vetrificabili
contenerne solitamente il crogiuolo del ciò che l'economia non sempre permette,
l'alto fornello. Se in questo caso non così una parte del ferro necessariamente
si ha un fornello apposito per rifon si ossida.
dere il ferro crudo fa duopo lasciare il Nei fornelli a manica succede talvolta,
metallo nel fornello il che quando questo massime subito dopo il primo colpo di
sia a coke può produrre gravi inconve fuoco, che la ghisa grigia imbianchisce;
nienti. Talvolta unisconsi due fornelli il fenomeno opposto è più raro richie
l'un presso l'altro, ma questo mezzo dendo un grado di calore che danneggia
non sempre può adottarsi; e se si au il fornello. Le ceneri e le pietre dell'in
menta la capacità del crogiuolo scemasi terno fondendosi formano una scoria
sempre la regolarità del lavoro e si con refrattaria che vetrifica una gran parte
suma una maggior quantità di carbone ; del ferro e che obbligherebbe ad inter
4.° Finalmente per costruire fonderie rompere ben presto la fusione se non si
in vicinanza alle città, ai fiumi navigabili aggiugnesse alla carica un poca di pietra
ed in altri luoghi ove non si potrebbero calcare per indurre la fusione del sili
stabilire alti fornelli, quantunque sianvi cato di allumina che producesi per l'al
molte manifatture che assicurano uno terazione delle pareti del fornello. I
smercio pegli oggetti di ferro fuso. cangiamenti che prova in tal caso la
-
--
a 56 FoNDIToRE FoNDIToRE
ghisa per la presenza del carbonio non impiegare per farne la rifusione. Le va
sono molto sensibili. Quando è grigia rie specie di ghise grigie danno differen
la sua grana diviene più fina e più fitta. ze tanto grandi pel modo loro di con
Sembra che la grafite frapposta nelle dursi in una seconda fusione che fa duo
particelle del ferro sciolgasi più unifor po grande esperienza per far sì che i pro
-- memente in una seconda fusione e che dotti abbiano in ogni caso le qualità
s una parte di essa venga separata dal volute.
ferro. Tutte le ghise grigie ottenute con La nettezza della superficie è la pri
minerali fusibili o resi tali col fondente ma condizione che si richiede nei pic
sono disposte ad imbianchire sugli orli coli oggetti che si fanno con ferro crudo
i allora quando rifondonsi nei fornelli a rifuso nei crogiuoli; in questo caso si
manica; mentre invece la ghisa grigia abbada meno alla resistenza d'altra parte
prodotta da minerali refrattari conserva se questi oggetti fossero troppo duri po
perfettamente la propria tinta e dolcezza trebbersi facilmente addolcire (V. FERRo
alla superficie. e GHIsA). In tal caso la sola ghisa grigia
Nei fornelli a riverbero il metallo tro non basterebbe perchè essendo troppo
vasi interamente esposto all'azione del porosa non presenterebbe mai una bella
aria. La ghisa grigia ottenuta con carichi superficie. La ghisa mista conviene benissi
refrattari prova un calo molto leggero, mo,ma meglio ancora quella grigia che do
non diviene nè più fragile nè più dura po essersi ottenuta da un minerale alquan
ed anzi quando se la fonde rapidamente to refrattario in un fornello alto e ristret
acquista una maggiore tenacità. Quante to, venne più volte rifusa in un fornello a
più volte se la fonde tanto più il suo colore riverbero e privata allora di una parte
rischiarasi senza poter però giammai ar del suo silicio e della sua grafite. Si può
rivare a quello della ghisa bianca; la sua anche mettere la ghisa rimasta grigia
tessitura rimane granulare senza passa dopo una sola fusione nel fornello a ri
re giammai allo stato lamellare, prova verbero con quella che è divenuta bian
evidente che avvicinasi molto al ferro af ca in seguito di varie fusioni fattesi nel
finato. A misura che il suo colore si ri fornello medesimo; questo è anzi il mi
schiara, cresce di densità e di tenacità, gli gliore miscuglio che si possa adoperare
oggetti fusi prendono più bella apparen per farne oggetti assai delicati. Si può
za, la loro superficie diviene più netta e ancora valersi di ghisa bianca ottenuta
la loro durezza lungi dall'aumentarsi per sopra carico di minerali quando se
sembra piuttosto scemare. Una tal ghisa la mesce alla ghisa grigia purchè tuttavia
di seconda fusione è un miscuglio di i crogiuoli sieno esposti al più inten
ghisa grigia e di ghisa acciaiosa simile so calore.
per ogni aspetto a quella che si ottiene La miglior ghisa che si possa adopera
negli alti fornelli colle aggiunte di mine re nei fornelli a manica è quella prodot
rale gettate nel crogiuolo come addietro tasi da un miscuglio alquanto refrattario
si disse. di minerale e di fondente in fornelli alti
Da quanto precede risulta doversi ed angusti ; non aumenta questa di du
scegliere la natura della ghisa destinata rezza quand'anche i fornelli a manica
ad una seconda fusione non solamente sieno assai bassi: ma quando contiene
sulle qualità che dee avere l'oggetto fu molto silicio, e per conseguenza poco
so, ma eziandio sul metodo che vuolsi carbonio, è refrattaria e dee caricarsi in
FoNDIToRE FoND 1ro I E 257
dose molto leggera in proporzione del fornello, di fornelli a vento, di fornello
combustibile. Quando è ottenuta negli a manica, e di fornelli a riverbero.
alti fornelli a col e resta dolce anche do. Quando occorrano i primi abbiamo già
po una seconda fusione, ma non convie altrove indicato; i secondi non servono
ne per quegli oggetti che devono pre che per liquefare nei crogiuoli piccole
sentare molta resistenza; d'altra parte quantità di ferro per fare gli oggetti di mi
non essendo soggetta a imbianchire nè nuteria, come bottoni, fibbie, medaglie e
alla superficie ne sugli spigoli possede il simili, nè si adoperano che quando non
grado di tenacità necessario per pressochè sieno in lavoro i fornelli a manica. La
tutti gli oggetti tranne le bocche da ghisa tratta da questi può servire alla
fuoco. -
bianca granulata ottenutasi nei fornelli Fusione del ferro crudo nel fornello
a coke per mancanza di calore; è questa a manica. Secondo l'asserzione di Reau
refrattaria, rimane sempre densa nè riem mur fino dal principio del secolo scorso
pie che imperfettamente le forme. fondevasi il ferro in crogiuoli posti di
Dovrebbesi credere che il ferro crudo nanzi all'ugello di una fucina fabbrile,
fuso rapidamente e coperto con polvere nel qual modo bruciavasi poco carbone,
di carbone non provasse un calo assai for ma non si potevano liquefare che uno
te. Nulla meno questo calo giugne da 25 o due chilogrammi di ferro in questi
a 55 per cento; ma la maggior parte di vasi che dovevano essere di piccola
quella perdita dee attribuirsi al ferro che capacità per potersi riscaldare unifor
va sparso nell'officina mesciuto con le sco memente. Allo stesso tempo fecesi uso
rie ed attaccatosi alle pareti del crogiuo in Francia di piccoli fornelli porta
lo. La parte del metallo vetrificato non tili di 16 a 24 pollici di altezza e del
dovrebbe mai oltrepassare un cinque diametro di 6 a 9 . Attivati con pa
per cento; per diminuirla quanto è possi recchi mantici a mano non potevano
bile devonsi nettare i pezzi di ghisa, leva liquefare che piccoli pezzi di ghisa stra
26o FoNDIT.onr FoxDIToRE
tificati col carbone. Questi fornelli fatti! pironsi con argilla refrattaria. In tal gui
di argilla refrattaria componevansi di due sa la camera potè reggere a molte fusio
parti principali l'una di forma conica che ni nè vi fu più bisogno d'altro se non
era la camera e l'altra il crogiuolo, detto che di riattare di tratto in tratto il cro
anche borsa, ove si raccoglieva la mate giuolo. Lo staccare però la camera dal
ria liquida: combaciavansi insieme per crogiuolo cagionava una perdita di tem
fettamente, lutando poi la loro commet po ed il fornello si raffreddava. Per tal
titura nella quale facevasi il foro che da motivo Reaumur immaginò di non sepa
va ingresso alla corrente di aria. Tutti i rare le due parti se non in caso di riat
crogiuoli ed anche i vecchi vasi, purchè tamento. Fece perciò nel fornello all'al
fossero solidi e refrattari potevano ser tezza medesima del buccolare e di con
vire per la parte inferiore e la camera si tro ad esso un foro che otturavasi du
componeva di crogiuoli sfondati posti rante la fusione e che serviva a lasciar
l' un sopra l'altro e legati insieme con colare il metallo quando il crogiuolo era
argilla. Per fondere entro questi fornelli pieno. Il fornello sospeso verticalmente
ponevasi la parte inferiore sopra un te. su due perni mobili posti entro bronzine
laio di ferro provveduto di una maniglia poteva allora ricevere una posizione in -
mobile che si poteva alzare od abbas clinata per versare tutto il metallo nelle
sare. Dopo aver posta la camera sul forme. Le dimensioni di questi fornelli
crogiuolo vi si gettavano da prima alcu aumentarono successivamente fino a ri
mi carboni incandescenti, poi riempivasi dursi la loro altezza a tre metri. In luo
tutto il fornello di questo combustibile e go di rovesciarli fecesi il foro pel cola -
facevansi agire i mantici. A misura che il mento a livello del suolo così che la ghi
carbone discendeva introducevansi nella
sa può scorrere senza che faccia duopo
camera nuove cariche fino a che la pa inclinare il fornello all'orizzonte, il che è
reti esterne fossero arroventate e allora di un vantaggio incontrastabile, tanto
soltanto si caricava il metallo ridotto in più quanto che non ſa di bisogno inter
piccoli frammenti. Variavasi il peso dei rompere la fusione per colare il metallo
carichi secondo l'apparenza del buccola E bensì vero che diedersi a questi for
re; se le materie vedute attraverso que nelli dimensioni così grandi che il loro
sto foro erano bianchissime aumentavasi crogiuolo può contenere fino a 5oo chi
la dose del ferro crudo, se il colore in logrammi di ghisa,sicchè allora la interru
clinava al rosso se la diminuiva. Talvolta zione del lavoro durante il colamento
la ghisa si rappigliava entro il crogiuolo sarebbe assai poca cosa. Non è perciò
ed allora duravasi molta fatica a fonder meno vero che per rimettere in attività
la nuovamente. Quando si vedeva che il fornello converrebbe riempirlo di com
il crogiuolo era pieno, il fonditore lascia bustibile il che cagionerebbe una spesa
va abbassarsi le cariche, levava la came che viene risparmiata con i fornelli im
ra, toglieva le scorie alla ghisa, sollevava mobili -
con la maniglia tutta la parte inferiore Non parleremo adunque qui dei for
compreso il telaio e versava entro le for nelli mobili, ma bensì degli altri immo
me il metallo. bili detti anche alla Wilckinson.
Perfezionaronsi questi fornelli compo Poggiano questi fornelli sopra fonda
nendo la camera e la parte inferiore di menti alti da 55 a 65 centimetri, provve
casse di ferro battuto i cui vuoti riem duti di un canale per lo svolgimento dei
FoNDIT.on E FoNDIToRE 26 i
vapori acquei e terminati per lo più con perchè fa duopo servirsi di quella aper
una piastra di ghisa che porta un orlo tura per battere il suolo e far uscire le
rialzato che lega insieme le piastre late scorie dopo colata la ghisa; la si ottura
rali. Questa piastra del fondo è di figu quindi con muramento non lasciando che
ra anulare e bucata nel centro di un foro, una piccola apertura circolare al punto
il diametro del quale è uguale a quello più basso, la quale si chiude con un tu
del crogiuolo. La estremità superiore del racciolo di argilla. In alcune officine si
fornello termina con una piastra simi fanno i crogiuoli dei fornelli a manica si
le, composta per lo più di quattro pez mili a quelli degli alti fornelli riempiendo
zi, ed il cui orlo rialzato serve anche es la loro parte anteriore di carbone incan
so a tenere unite le piastre verticali. Po descente e coprendoli con una piastra di
co importa del resto il modo come si ghisa: quando il crogiuolo è pieno di
faccia il rivestimento esterno del fornello
materia liquida levansi la piastra ed i
che si fa di ghisa solo perchè occupi me carboni e si attigne la ghisa con cuc
no spazio. Entro questo rivestimento si chiaie. al!
Il volume d' aria introdotto dalla rigi non ha molto ne fece costruire uno
macchina soffiante è di 12 metri cubici alto sei metri e che può servire a fon
al minuto, e perchè la ghisa prontamen dere i più grandi oggetti. Un mezzo mol
te si liquefaccia non se ne adoperano to ingegnoso immaginatosi pure per ot
che frammenti del peso di circa 5 chilo tenere da un fornello alla Wilckinson si
grammi; la mercè di tutte queste circo no a 1 ooo chilogrammi di ghisa consiste
stanze la ghisa riesce dolce ed assai fluida. nel porre due buccolari l'uno sopra
Un fornello alla Wilckinson può ave dell'altro, distanti da 9 a 12 pollici. Al
1 e grandissime dimensioni e Cavè di Pa principio della fusione soffiasi pel buo
262 Fonditore FornitoRs
colare inferiore soltanto tenendosi chiu to più stretta è la camera all'altezza dei
so quello superiore. Quando la ghisa sa l'ugello, tanto più carbone risparmiasi :
le troppo vicina al primo buccolare ot la si dee ristringere nel caso che i man
turasi questo con argilla e portasi l'u tici diano un soffio debole e che il com
gello nel buccolare superiore. In tal gui bustibile sia leggero. Del rimanente la
sa può darsi al crogiuolo una maggiore ossidazione del metallo sarà tanto mino
capacità senza che il bagno rimanga re e le pareti resisteranno meglio all' a
esposto a troppo grandi cangiamenti di zione del calore quanto più larga sarà la
temperatura. camera. La distanza dalla pietra dell'u
I fornelli a manica che riscaldansi con gello a quella di contro suol essere di
carbone di legna devono esser più alti 48 a 58 centimetri. Se la fa così grande
di quelli nei quali bruciasi del coke, il o per risparmiare la camera o per dare al
che dipende dal poco peso del carbone crogiuolo una maggiore capacità. Giun
di legna il quale fa sì che venga facil gerebbesi allo stesso scopo allargando
mente spostato dalla ghisa la quale giu il crogiuolo al di sotto dell'ugello, ma
gne abbasso ancor fredda, mentre i car allora vi sarebbe il pericolo che la ghisa
boni bruciati di sopra dell'ugello non non si ispessisse a meno che non si ado
possono produrre tutto il loro effetto. perasse del coke e possenti macchine
L'altezza del fornello dee quindi au soffianti. Per dare adunque la miglior
mentare a misura che scema il peso spe forma alla camera converrebbe ristrigner
cifico del combustibile. In generale le la più che fosse possibile all'altezza del
camere dei fornelli a manica non do-buccolare, allargarla gradatamente fa
vrebbero esser alte pel coke meno dicendo un rigonfiamento nel mezzo della
1",9o; se si aumenta di più l'altezza il sua altezza e partendo da questo punto
caricare diviene più incomodo e la per diminuire la larghezza fino alla gola, il
dita del coke che avviene maneggiando cui diametro però non dovrebbe eccede
lo potrebbe talvolta compensare l'eco-re i 52 centimetri. Landrin però sostie
nomia di combustibile che cagionereb ne di aver sempre trovata vantaggiosa
be una altezza maggiore. Tuttavia se le la forma cilindrica, il diametro della gola
altre circostanze il permettono non si essendo uguale a quello della base del
dee trascurare di accrescere l'altezza di crogiuolo. Quando rifondesi della ghisa
questi fornelli. Quelli riscaldati col car-grigia molto fusibile o poco carica di si
bone di legna non dovrebbero essere licio e soffiasi per due ugelli, la camera
mai più bassi di 2",5o affinchè la ghisa può avere 75 a 95 centimetri di diame
potesse divenire abbastanza liquida editro. Non vi ha legge alcuna assoluta per
una maggiore altezza darebbe un sicuro l'altezza del buccolare al di sopra del
vantaggio. Il carbone di torba riusci-suolo; tuttavia non deve essere troppo
rebbe perfettamente in questi fornelli, grande per non raffreddare la ghisa li
come Landrin ebbe a convincers in una quida e non diminuire nei piccoli fornel
esperienza da lui fatta eseguire dal fon-li la distanza dal buccolare alla gola. Se
ditore di una piccola città di Francia. la macchina soffiante è forte ed il coke
La larghezza della camera dipende compatto, l'altezza del buccolare al di
dalla quantità di aria soffiata, dalla qua-sopra del suolo può essere di 5o a 58
lità del combustibile e da quella dei ma- centimetri; nel caso opposto non dee
teriali adoperati nella costruzione. Quan fissarsi a più di 25. Talvolta si hanno for
FoNDrroRE FoNDIroRE a 65
nelli a manica mobili e che si possono bile. Ne segue non poter pienamente
trasportare da un luogo all'altro nell'in riuscire l' operazione che nei fornelli
terno della fonderia al momento del stretti, i quali però sono soggetti a pron
getto. tamente guastarsi e non possono conte
Non si adoperano che buccolari di ar nere sufficiente metallo. D'uopo è quindi
gilla o di ghisa le bocche dei quali sono adoperare due buccolari opposti essendo
proporzionate a quelle degli ugelli la cui questo l'unico mezzo di rimediare ad
grandezza dipende dalla massa d'aria entrambi gli inconvenienti.
somministrata dalla macchina soffiante e La quantità di carbone di legna con
dalla velocità del soffio che esige il com sumato per rifondere 1 oo chilogrammi
- bustibile. Quanto più sono larghi, se di ferro in fornelli a manica varia fra
tuttavia l'aria vi conserva la convenien o, 4o e o, 52 metri cubici, non compren
te pressione, e più si accelera l' opera dendosi in questo calcolo il combustibile
zione; ma è anche d'uopo che v'abbia adoperato per empire la camera la pri
una certa relazione fra l' altezza dei for ma volta. Nel caso contrario il consumo
nelli e la rapidità della discesa dei ca ascende a circa o,59 metri cubici. Cre
richi, acciò il metallo trovisi a sufficien sce o diminuisce però di 1/4 secondo la
za preparato arrivando nel luogo ove dee natura del carbone, la sua durezza, il
fondersi. Un soffio di troppo grande ve suo peso specifico ed il metodo come lo
locità sposta il carbone e ne consuma si è preparato. Il consumo medio che
una quantità eccessiva nella parte supe abbiamo indicato venne diligentemente
riore della camera, e imbianchisce la ghi notato dal Karsten nelle officine di
sa il tessuto della quale diviene talvolta
Torgelow in Pomerania, in quelle di
granelloso perchè riavvicinasi al ferro Bergen in Baviera ed in quelle di Was
malleabile : ne risultano ingorghi, disce seralfingen nel Würtemberg. Supponen
se irregolari ed un ingombro di metallo do che un metro cubico di quei carboni
semifuso. Un soffio troppo leggero quan provenienti da legna di pino pesi 155
do la camera è larga non dà calore suf chilogrammi, il consumo valutato in pe
ficiente ed imbianchisce la ghisa che in so per 1 oo chilogrammi di ghisa, sarà di
tal caso può divenire così densa da non 6o a 8o chilogrammi di carbone di pino
essere più scorrevole. Inoltre questo silvestre. Nei fornelli a manica riscaldati
soffio non può innalzarsi attraverso i col coke bruciasi a termine medio un
materiali e danneggia quindi il crogiuolo. metro cubico di questo combustibile per
D'uopo è adunque anche nei fornelli a rifondere 1 ooo chilogrammi di ferro
manica come negli alti che la velocità crudo, compresa la quantità necessaria a
del soffio sia proporzionata alla qualità riscaldare il fornello, e si può supporre
del combustibile. Se attenendosi sempre il peso medio di un metro cubo di coke
a questo principio slanciasi nel fornello essere di 48o chilogrammi. Questi dati
una massa d'aria maggiore, si innalza la però possono grandemente variare se
temperatura, si accelera la discesa dei condo le qualità diverse dei coke.
carichi ed allora si può fare la camera Non lavorasi il suolo del fornello se
più larga. Quando questa però lo sia di non che dopo finite le pareti della ca
soverchio si è obbligati di dare alla cor mera; chiudesi poscia l'apertura anterio
rente di aria una velocità troppo grande re con mattoni o con argilla lasciando
relativamente alla qualità del combusti aperto soltanto il foro pel colamento,
26 4 Fox di rom e FoNDIToR E
Ciò fatto si dissecca il fornello, la quale nuirsi quanto più pesante è il combusti
operazione richiede un tempo più lungo bile; ma se è leggero val meglio far uso
quando le pareti vennero rinnovate che di cariche copiose affinchè la ghisa non
quando hanno di già servito altra volta. attraversi troppo facilmente gli strati di
Introduconsi a tal fine carbone o pezzi carbone. Ripetonsi questi carichi ogni
di coke incandescenti nella camera co 8 a 1 o minuti, portando l'operaio i ma
prendoli con altri smorzati; appena que teriali in un cesto sul capo e salendo una
sti cominciano ad accendersi se ne ver piccola scala addossata al fornello. Se
sano degli altri e così di seguito fino che questo però è assai grande occorrono al
sia piena la camera. Si fanno agire al tri mezzi per trasportar i materiali alla
lora le macchine soffianti, ma non si chiu gola, nè dee lasciarsi in arbitrio dell' o -
de il foro donde si cola affinchè la fiam peraio il colmare più o meno le sue mi
ma vi possa passare e venga meglio a ri sure ; quindi i vasi onde fa uso esser
scaldare il suolo. A misura che discen devono di tale capacità da non poter
dono i carichi se ne sostituiscono degli contenere che l'intero carico quando
altri sino a che la temperatura del for sono riempiti fino all'orlo.
nello sia alta abbastanza per poter cari Il peso del ferro crudo introdotto in
carlo di metallo, lo che si conosce alla una sola volta nel fornello, determinasi
fiamma della gola. Tosto che sono ca dal volume del carico del carbone e dalla
dute sul suolo le prime gocce di ferro qualità di questo combustibile. Trovato
crudo, otturasi il foro di colamento con che si abbia questo peso con l'esperien
un cocchiume di argilla e nol si apre in za d'uopo è attenervisi esattamente senza
appresso che per lasciar uscire la ghisa permettersi variazione alcuna, a meno
che si riceve in cucchiaie ; di raro av che la qualità del coke o del carbone
viene che se la diriga nelle forme me non cangi e non esiga altre proporzioni,
diante solchi scavati nel suolo, a meno affinchè la ghisa non divenga troppo
che i fornelli non sieno di grandissima densa nè troppo calda. Innanzi di fon
capacità e non si gettino grandi oggetti. dere il ferro crudo lo si dee nettare, le
Se il peso di questi non oltrepassa i 2 o o varvi la terra e ridurlo potendo in pezzi
chilogrammi, giova meglio portarvi la di 1 oo a 15o centimetri cubici. Quando
ghisa, poichè altrimente se ne consolida il suolo non è riscaldato a dovere la ghi
una gran parte nei solchi. sa diviene densa e bianca e talvolta an
Il lavoro nei fornelli a manica è sem cora si forma un ingorgo. Non potrebbe -
plicissimo: un operaio basta per introdur si liquefare separatamente la ghisa bian
re le cariche nella camera, nettare il buc ca ed ottenerne di grigia, senza cagio
colare e sturare il foro di colamento. Dee nare molta spesa di carbone e guastare
però aver sempre le materie pronte al le pareti del fornello; questa ghisa però
la mano. Il combustibile carica si sem può formare 1/5 od 1/4 del carico. La
pre a misura e la ghisa a peso. La quan ghisa bianca granellosa è quella che è
tità di metallo che si può aggiungere al meno atta ad esser rifusa, perchè ostrui
carbone non può determinarsi che col sce il crogiuolo, chiude il foro del cola
l'esperienza, il che si fa però assai facil mento e rappigliasi nelle cucchiaie. La
mente nei piccoli fornelli. Ordinaria ghisa fosforosa che si ottiene da mine
mente caricansi in una sola volta 2o a 5 o rali di ferro detti melmosi ( limoneux )
litri di coke, il qual volume può dimi rimane abbastanza liquida anche quando
FoNDIToRE FoNDIToRE 265
e un poco bianca. La ghisa che produce talvolta ai carichi della pietra calcare;
il ferro fragile a caldo è molto refratta danneggiansi le pareti quando si è obbli
ria, molto densa ed assai prontamente gati di staccarne le scorie a colpi di ria
raffreddasi. Tutto il lavoro dell'operaio volo: quindi val meglio renderle più li
riducesi a caricare il fornello ed a net quide aggiungendovi del fondente. I for
tare l'ugello. Ordinariamente si cola la nelli a manica non lavorano solitamente
ghisa dopo un numero di carichi deter che il giorno. Dopo la prima fusione levasi
minato dalla capacità del crogiuolo. Fo ancora dal fornello molto coke, perchè la
rasi con un riavolo il cocchiume d'argilla ghisa attraversa gli strati del combusti
e si riceve la ghisa in cucchiaie od an bile,è per questo motivo che può addop
che la si lascia coiare nei solchi. Non vi piarsi l'ultimo carico di metallo donde
è anzi bisogno neppure di attendere che risulta una economia di carbone. In luo
il crogiuolo sia ripieno potendosi a qua go di votare il fornello vi si possono in
lunque momento far uscire dal fornello trodurre dopo l'ultima fusione due cari
la quantità di ghisa che occorresse; le chi di coke dopo avere snettato il cro
si impedisce in seguito di scorrere chiu giuolo più che sia possibile senza per
dendo il foro con un turacciolo di ar altro atterrare il muro anteriore; riem
gilla fissato alla cima di un bastone. La piesi poscia tutta la camera con carichi
ghisa è spesso tanto calda che intacca le ordinari di metallo e di coke; si ottu
forme, per evitare il quale effetto lasciasi rano ermeticamente tutte le aperture ed
riposare alcuni minuti nelle cucchiaie. il giorno dopo si ottiene della ghisa li
In tal caso si possono senza inconvenien quida assai poco tempo dopo aver inco
te aumentare i carichi di metallo nel minciato a soffiare. Se il fornello a mani
fornello. ca lavora ogni giorno si può ottenere
La sabbia attaccata alla ghisa, le ce in tal guisa un grande risparmio di carbo
neri del combustibile ed i mattoni della ne. Le pareti della camera quando sono
camera formano una loppa molto visco costruite con buoni materiali devono
sa che si rende più liquida aggiugnendo durare 4 a 5 settimane. La rifabbrica
di tratto in tratto al carico una piccola zione di questo muramento refrattario è
quantità di pietra calcare, mediante la tanto più incomoda quanto più stretto
quale aggiunta le loppe possono colare è il fornello, e massime quando l' invi
insieme con la ghisa. Se una parte delle luppo esterno è formato di cilindri inte
scorie fossersi rapprese nell'interno della ri. Quando all'opposto questo inviluppo
camera, converrebbe interrompere la cor componesi di piastre levansi quelle che si
rente d'aria ed atterrare il piccolo mu corrispondono sopra uno dei lati del ci
ricciuolo di mattoni che chiude il dinanzi lindro ed allora si può facilmente lavora
del fornello. Netterebbesi poscia il cro re nell'interno della camera.
giuolo e costruirebbesi di nuovo il muric Il calo della ghisa dipende dall'anda
ciuolo per continuare il lavoro: l'interru mento del fornello, dalla natura del fer
zione non dee durare più che 1 o a 15 ro crudo e dalla qualità del combusti
minuti. Operando in tal guisa può man bile. Se il coke è puro, se il soffio ha la
tenersi un fornello in attività per 8 giorni velocità conveniente, e se la ghisa è gri
di seguito senza che vi faccia ostacolo gia, questa perdita può talvolta non ar
l'accumulamento delle loppe. Le camere rivare che a un 5% per cento, compre
durano più a lungo allorchè si aggiugne sovi quello cagionatovi dai grani di ferro
Suppl. Div. Tecn. T IX. -
54
2 66 FoNorrone FoNpi rom E
crudo sparsi nell'officina o mesciuti alle de dall'area della sezione del snolo.
scorie; tuttavia per ogni 1 oo chilogram Duopo è quindi farle variare con le di
mi di ghisa caricata in uno di questi for mensioni del focolare poichè i fornelli a
nelli non deesi far conto che di 91 a 95 riverbero hanno ben differenti capacità,
chilogrammi di merci compresevi le ma essendovene di quelli nei quali non si
terozze. Quando la ghisa è bianca, il for possono fondere che 8oo chilogrammi
nello rimane freddo ed il coke è puro, il di ferro crudo ed altri invece che ne
calo può giugnere fino ad un 25 per possono ricevere fino a 5ooo. Se si co
t:en lo. noscesse quale durata della combustione
I fornelli a manica sono posti nell'in corrisponda al massimo effetto che il
ierno dell'officina al di sotto di una ca combustibile puo produrre, potrebbesi
panna di cammino, la quale nel caso che con ripetuti tentativi dare alla grata ed
serva per due fornelli esser dee larga al cammino dimensioni tali che nel tempo
quanto basta per non inceppare la dis relativo a questo massimo di effetto si
sipazione del fumo nè lo svolgimento del consumasse una quantità determinata di
calore che durante la state riuscirebbe combustibile. Quando la combustione è
incomodo e produrrebbe un diseccamen lenta l'aria circostante assorbe una trop
to troppo rapido delle forme in sabbia. po gran parte del calore; dall'altro lato
Un fornello alla Wilckinson attivato die quando è troppo rapida, è probabile che
ci ore al giorno e che riceva sei cariche il combustibile non produca tutto il suo
all'ora di un mezzo quintale metrico di effetto, perchè il calorico abbisogna di
ferro crudo ne può rifondere 5o quin un certo tempo per penetrare i corpi.
tali che ne daranno 28 di ghisa liquida Non si conosce ancora la durata della
disponibile a così dire ad ogni istante combustione che produce maggior effet
della giornata. Nelle fonderie di Londra to: e si ignora egualmente se questo
impiegansi fornelli a manica alti 2”, 15 e tempo sia lo stesso per tutti i combusti
larghi oº.9o guerniti di 4 buccolari po bili. Quanto a quelli che bruciano con
sti l'uno al di sopra dell'altro così che i fiamma e che contengono differenti quan
loro crogiuoli possono contenere fino a tità di carbonio, come la legna, il carbon
55oo chilogrammi di ghisa. fossile e la torba, egli è più che pro
Fusione nei fornelli a riverbero. Ab. babile che per far loro sviluppare il
biamo veduto nel Dizionario all'articolo massimo di calore nella fusione dei me
ghisa modellata (T. VI pag. 595) quale talli devano essere bruciati in tempi ine
sia la forma di questi fornelli, nei quali guali.
la corrente di aria che attiva la combu Si è riconosciuto che i fornelli a ri
stione è prodotta dalla dilatazione del verbero che lavorano col carbon fossile
l'aria interna. Da ciò ne segue che dee e sono destinati a fondere il ferro crudo
esistere una certa proporzione fra la gra producono il maggior effetto col minor
ta, il suolo ed il cammino per poter pro consumo di carbone, se la superficie del
durre in questi fornelli la più alta tem la grata e quella del suolo sono fra loro
peratura. In generale può ammettersi nella relazione di 2 a 7 ; se l'area della
che il grado di calore prodotto in un parte della grata non occupata dalle
fornello a riverbero di una data capacità spranghe è alla sezione del canale che
è proporzionato alla superficie della gra va al cammino come 5, 5 a 1, o come
ta ed alla altezza del cammino e dipen 55 a 1 o e se il cammino, a termine me
- FosniroRe Fosnitor E 267
dio, ha per lo meno i 2 a 15 metri di al gerebbe il ferro dalla ossidazione, se
tezza. Questi dati a termini medii non troppo alto ne ritarderebbe la fusione
sono del resto che risultamenti dell'e quantunque impedisse l'imbianchini cnto
sperienza. La sezione del cammino deve della ghisa : questa specie di arginetto
essere sempre più grande che quella del fatto dei materiali i più refrattari deve
canale che va ad esso dal fornello, acciò essere mantenuto in ottimo stato, il che
l'aria calda ed il fumo possano uscire giova avvertire perchè gli operai talora
con rapidità. Non si potrebbe mai dare vi fanno de guasti nel porre il metallo
alla sezione dell'area del cammino meno sul suolo.
di un piede quadrato, essendochè altri La forma del suolo venne più volte
menti sarebbe impossibile di costruirvi cangiata essendosi fatto talvolta rettan -
il muramento refrattario. golare tal'altra elittico o composto di
Interessa molto che l'aria esterna più linee diritte o curve. Diedesi al suo
possa liberamente affluire sotto la grata. lo una maggiore larghezza che alla grata,
Se adunque il fornello è posto nell'oſti oppure vi si fece un ventre nel mezzo
cina, l'apertura del cemeraio esser dee della sua lunghezza, ma la forma più
al di fuori e sarebbe eziandio vantaggio naturale e più comoda da eseguirsi sa
so che fosse volta verso il norte nè vi rebbe quella di un trapezio il cui più
avesse altro edifizio vicino. Lo spazio gran lato volto verso la grata avesse una
che è sotto la grata deve essere vasto e larghezza uguale alla sua, dappoichè il
profondo abbastanza perchè le ceneri e calore a misura che si va allontanandosi
i carboni accesi che passano attraverso dal focolare si va sempre più scemando.
le spranghe non possano riscaldare e di L'allargamento del suolo verso il mezzo
latare l'aria affluente. Le spranghe di della sua lunghezza non presenta verun
ferro fuso sono migliori per fare la grata vantaggio e nuoce alla solidità della co
di quelle di ferro battuto e la loro di struzione, essendo inoltre fuor di ragio
stanza ordinaria è di 1 4 a 2 o millimetri, ne l'aumentare le dimensioni del suolo
che deesi però variare secondo la natura in un punto ove il grado di calore non
del carbon fossile. Dopo la fusione con è il più elevato. Anticamente una parte
vien tosto levarle, poichè ristabilendosi soltanto di questo suolo era orizzontale;
allora l'equilibrio dell'aria, non trovanº chiamavasi l' altare e riceveva il ferro
dosi più sufficientemente raffreddate dalla crudo che vi si ammucchiava per lique
corrente d'aria come lo erano da prima, farlo. Al primo quarto della lunghezza
si riscaldano di soverchio e ne soffrono. totale del fornello il suolo prendeva una
La porta per la quale si carica il combu inclinazione che variava fra 12° e 18”,
stibile deve esser grande tanto da poter dimodochè il ferro crudo a misura che
lo stendere sopra tutta la grata e si dee cominciava a fondersi, colava verso l'e
chiudere ermeticamente, il che si ottiene stremità opposta all'arginetto in una spe
otturandola con carbone minuto. cie di crogiuolo. L'esperienza provò che
Una specie di arginetto separa il suolo la ghisa grigia proveniente da minerali
dal focolare ed ha periscopo di impedire fusibili allorchè si rifonde in questa sor
che il carbon fossile si mesca al metallo te di fornelli a riverbero si imbianchisce
e di preservar questo dal contatto del quand'anche il suolo non avesse che i 2°
l'aria. La sua altezza di 12 a 24 è centi di inclinazione ; mentrechè in vece la
metri. Se fosse troppo basso non proteg ghisa grigia proveniente da minerali re
n 68 FoNDIroRE FoNorroRE
frattari conserva il suo colore caratteri Il punto essenziale si è che il fornello
stico quand'anche il suolo formi un an riceva in tutta la sua lunghezza lo stesso
golo di 2oº con l'orizzonte. Ciò nulla grado di calore: e allora che il combu
ostante una troppo grande inclinazione stibile si consuma nel modo il più van
è sempre nociva perchè i piccoli pezzi taggioso e che si utilizza tutta la capacità
di ghisa che non sono ancora liquefatti del fornello potendosene caricare tutto
possono scorrere su questo piano incli il suolo; ma in questo caso deve essere
mato, arrivar nel crogiuolo e raffreddare ilorizzontale. In questa sorte di fornelli
metallo. riesce sempre difficile d'attignere la ghi
Ecco presso a poco i principali difetti sa con cucchiaie; questa operazione pe
dei suoli inclinati, c, a meglio dire, spez rò è molto faticosa pegli operai e fa ch -
zati e che tengono un altare. spandasi molta ghisa, oltre di che aprene
1.° La ghisa è molto esposta all'azio do una gran porta, come occorre a tal
ne della corrente di aria quando si ren effetto, si lascia entrare nel fornello une
de nel crogiuolo in piccolissimi filetti; quantità di aria troppo grande che raſa
la sola ghisa grigia proveniente dai mi fredda il metallo e lo dispone a imbian
nerali refrattari vi può resistere senza chire. Per evitare siffatti inconvenienti
mutar di colore; ma quando il suolo val meglio fare in qualche punto un foro
è molto inclinato subisce una perdita per lasciare scolare il metallo che può
troppo grande. allora raccogliersi entro cucchiaie, ba
2.° I pezzi di metallo non pescano mai stando a tal fine che il suolo abbia una
nella ghisa liquida, il che ne agevolereb leggera inclinazione verso quella aper
be la fusione: accade quindi quasi sem tura.
pre che una parte della ghisa solida e La porta per la quale si introduce il
sposta troppo a lungo alla corrente d'a metallo è di ferro intonacata di argilla
ria, finisce con l'affinarsi e resta sopra all'interno acciò non si fonda nè guasti per
l'altare in forma di stiacciata. l' ossidazione. Quando il fornello è in
5.° Non potendosi ammucchiare il azione le si getta contro della sabbia sec
ferro crudo che sull'altare si è costretti ca per intercettare il passaggio dell'aria
di dare una grande altezza alla volta, il atmosferica e si chiudono tutte le aper
che aumenta la capacità del fornello ed ture con creta.
impedisce la concentrazione del calore. La volta riceve tale altezza che l'area
Questa sorta di fornelli consumano della sezione fatta all'estremità più lar
una grande quantità di combustibile e ga del suolo quando questo è orizzon
non possono mai essere uniformemente tale, sia tutto al più uguale ai 3/4 della
riscaldati. Aggiungasi che fa duopo ri grata. La sua inclinazione viene regolata
strignerli fortemente verso il canale che da quella del suolo, ma la si abbassa un
va al cammino sicchè si dee abbassare poco verso il canale che va al cammino
la volta da quel lato, ciò che l'altera più perchè in quella parte il calore va sem
prontamente e cagiona un riverbero con pre diminuendo. Una volta ben costruita
tinuo sulla ghisa liquida. dee resistere a 5o e sino a 1 oo fusioni;
In quel fornelli il cui suolo e la volta ma talvolta è duopo ricostruirla dopo la
sono orizzontali, la fiamma scorre lungo decima.
quest'ultima fino a che sia giunta all'im - La lunghezza del suolo dee variare
boccatura del canale che va al cammino. secondo il combustibile che si adopera
FoNDITone FoNDino RE 269
facendolasi maggiore quando questo dà me pezzi grossi e piccoli; quando pure
molta fiamma, minore quando ne dà po siasi a ciò costretti, devonsi porre quelli
ca. In questo ultimo caso deesi anche che sono più piccoli immediatamente
innalzare la grata. vicini all'arginetto ed i più grossi di so
Il canale che conduce la fiamma nel pra più vicini che sia possibile al punto
cammino trovasi nel piccolo lato del for ove il calore è più intenso; queste pre
nello al punto più lontano dalla grata cauzioni sono assai meno importanti
affinchè la fiamma possa percorrere tutta quando il suolo del fornello è orizzon
la lunghezza del suolo. L'esperienza tale.
provò che la corrente è più forte quan La fusibilità del ferro crudo diminui
do questo canale si va allargando dal sce più o meno per ogni volta che lo si
fornello sino al cammino. L'ingresso di rifonde nei fornelli a riverbero e spe
questo canale non deve essere troppo cialmente in quelli a suolo inclinato. Se
alto al di sopra del suolo, perchè la fiam adunque un oggetto di ferro fuso esige,
ma seguirebbe allora la volta e il calore che la sua massa sia dotata di una
sfuggirebbe senza produrre effetto sulla perfetta omogeneità, come per esempio le
ghisa sottoposta. Siccome il buon esito bocche di fuoco, nel caricare il fornello
della fusione dipende dalle esatte di non si dee mescere la ghisa di prima fu
mensioni di questo canale, così è duopo sione con altra che sia di già stata rifu
poterlo facilmente allargare o ristri sa. La ghisa bianca radiante che è la più
gnere. dura, non può tuttavia impiegarsi che
Nella costruzione dei fornelli a river pei cilindri di compressione o per le in
bero, il cammino è la parte più dispen cudini perchè è troppo cruda, s'ispes
diosa dovendo avere talora più che 2 o sisce troppo presto e difficilmente riem
metri di altezza, massime quando sienvi pie le forme; non può inoltre servire
nel vicinato edifizii molto alti che impe pegli oggetti che devono lavorarsi sul
discano il movimento dell'aria. Nei cam tornio o col trapano. La miglior ghisa
mini molto larghi vi è il difetto che sta onde si possa far uso per questa sorte
bilisconsi due correnti, l'una composta di oggetti, si è quella grigia ottenuta con
di aria atmosferica che discende, l'altra minerali fusibilissimi in fornelli un po'
d'aria dilatata che sale, ed in questo bassi; la si dee rifondere assai rapida
caso la corrente nel fornello è incerta e mente nel fornello a riverbero con un
debole; facendo adunque un solo cammi calore molto intenso e versarla poscia in
no per molti fornelli, come spesso si forme di ferro.
pratica, è duopo dividerne l'interno in Durante la liquefazione del ferro cru
tanti compartimenti quanti sono i fornelli. do si hanno a prendere tutte le precau
Alla sommità del cammino avvi una zioni possibili per impedire che l'aria e
piastra di ghisa detta registro che si sterna penetri nel fornello. Quindi è duo
alza più o meno o si chiude interamente po caricare la grata con molta prontezza
per attivare la corrente di aria o per e tenerla sempre coperta di combustibi
intercettarla. le, senza però introdurne una quantità
Il ferro crudo che si vuol liquefare troppo grande ad un tratto nel fornello;
non dovrebbe impiegarsi in pezzi trop perchè la temperatura si abbasserebbe
po grossi nè troppo sottili; quello che è notabilmente prima che tutta la massa
più dannoso si è di caricare tutto insie fosse riscaldata e la fiamma si innalze
27o FoNortone FoNDI roRE
rebbe a grande altezza sopra del cammi mente minore se il ferro che ivi si tratta
mo, il che si dee diligentemente evitare fosse più fusibile.
Convien ripetere i carichi di dieci in Della colatura del ferro. Si fa que
dieci minuti introducendo ad ogni volta sta alla stessa guisa che abbiamo veduto
circa 1/5 od 1/i di ettolitro, cosicche pegli altri metalli, parlando in generale
lo strato di combustibile mantengasi dell' arte del fonditore; se non che la
sempre grosso 28 a 52 centimetri e la temperatura essendo senza confronto
fiamma oltrepassi d'una piccola altezza maggiore interessa vieppiù di tener conto
soltanto la sommità del cammino. La di alcune avvertenze che i vi abbiamo
durata della fusione è assai varia: oc dettate e di quelle precipuamente che al
corrono da due a quattro ore per lique perfetto asciugamento delle forme si ri
fare da 8o a 5,ooo chilogrammi di ghisa feriscono. Quello che importa osservare
secondo le proporzioni mantenute fra le relativamente al ferro in particolare si è
varie parti del fornello e secondo la la proprietà che esso tiene, somigliante in
qualità del combustibile. Se questo dà parte a quella dell'acciaio, di indurirsi
molta carbonigia o molte ceneri, brucia notabilmente allorquando con prontezza
con lentezza ed ottura ad ogni momento se lo raffredda. Da questa devono talora
la grata, è cosa essenziale che questa ul guarentirsi le arti, tal altra fare il loro
tima getti sempre un splendore vivace, e profitto. Sì e questo il motivo pel qua
se si osservasse il contrario si avrebbe le fondonsi in forme di ferro grosse 5o
indizio che sarebbe ostruita. centimetri i cilindri de laminatoi la cui
Il calo varia secondo la natura del superficie esser dee molto dura; e non
ferro crudo che si vuol fondere e spe possonsi invece fondere in forme di me
cialmente secondo il grado di calore che tallo molti altri oggetti che d'altra parte
si può produrre. Siccome la fusione è ottimamente a questo uopo si prestereb
più lenta l'estate che l'inverno, così bero. La sabbia umida o magra produce
allora l'ossidazione del metallo è mag anch'essa lo stesso effetto in parte delle
giore. Una gran parte della perdita forme metalliche e talvolta il fonditore
proviene dai grani di ghisa che spar ingegnoso colloca a bella posta un gros
gonsi nell'officina ed anche il suolo so pezzo di ferro annerito con polvere
del fornello assorbe insieme con le sco. di carbone in quel punto dove vuole che
rie un poco di ferro. Quando la ghisa è il suo getto riesca più duro. E in tal gui
grigia, quando il lavoro è ben regolato, sa che indurisconsi le incudini, i martelli
ed il fornello resta in attività parecchi ed i pestelli (c. 1. B. RARsteN – H. LAN
giorni, la perdita totale non dee esser DRIN – F. 1. CULMANN ).
maggiore di un sei a sette per cento. Il FoNortone di campane. Avendo este
consumo di carbon fossile, preso al ter samente trattato questo argomento negli
mine medio sugli ultimi anni, ascende articoli unoNzo e caMPANA del Dizionario
nella fonderia di Gleiwitz a o,o85 metri e di questo Supplimento nulla ci rimar
cubici per cento chilogrammi di ghisa. rebbe a soggiugnere, se non che coglia
Siccome il metro cubico di questo com mo l'occasione di questo articolo per
bustibile pesa 8oo chilogrammi se ne indicare un trovato che strettamente col -
deduce che per fondere 1 oo chilogram legasi all'arte del fonditore delle cam
mi di ghisa ne occorrono 68 di carbon pane ed è il modo di saldarle quando
fossile e che il consumo sarebbe notabil. sieno fesse. A tal uopo si fa scendere la
FoNDIToRE FoNDITone 27 i
campana, si rivolta con l'imboccatura al le anime lo stucco di Parigi e la polvere
l'aria, si segano le estremità dello squar di mattoni stacciata. Le spranghe di fer
cio in maniera da fare un vuoto triango ro che sostengono l'anima vanno poste
lare; vi si adatta un pezzo di legno; in modo da potersi levare fuori della
questo serve a fare un modello per cola figura dopo che questa è stata fusa. Im
re la piastra di metallo che deve suben porta specialmente che sia sostenuta con
trarvi. Si riempie allora e si circonda la ispranghe di ferro l'anima di quelle par
campana di carboni, in maniera da ren ti delle figure che fossero molto spor
dere il fuoco più eguale che sia possibile. genti. Terminata l'anima e quando sia
Dieci o dodici ore dopo, non si soffia convenientemente solida e secca spetta
più che verso la parte da restaurarsi; si allo scultore l' operazione di coprirla
fa nel tempo stesso arroventare il pezzo con la cera. Alcuni scultori invece lavo
triangolare che dee riempiere il vuoto: rano la cera separatamente e la dispon
quando gli orli della fenditura ed il pezzo gono poscia sullo scheletro formato dal
hanno acquistato un grado di calore qua le spranghe di ferro riempiendo quindi il
si bianco, e che il tutto è sul punto di vuoto che rimane con stucco liquido e
entrare in fusione, si tolgono i carboni, polvere di mattoni,ed in tal modo l'anima
si soffiano le ceneri, si ricopre il tutto di è formata in proporzione, che lo scultore
borrace; prendendo allora il pezzo con progredisce nel fare il modello di cera.
le molle, si presenta all'apertura, dove Si deve però in ambedue i casi usare la
si fa penetrare a piccoli colpi di martel diligenza nel modellare che la cera sia
lo. La confricazione che questi colpi ca di una sostanza uniforme, affinchè il me
gionano determina un aumento di calore tallo progredisca nel lavoro esattamente,
sulle estremità che si struggono e si col come il modello lo ha rappresentato.
legano insieme come un solo tutto. Ter Quando il modello di cera è terminato
minata l'operazione, si lascia il tutto sull'anima, ed è ben riempiuto, vi si ap
freddare lentamente, si rende libera la plicano dei piccoli tubi di cera, che va
campana, e questa ha ricuperata la sua dano dalla cima al fondo, per servire,
voce. Se non si volessero fare scaldare non solo come getti per condurre in
che le estremità da saldarsi, la differenza tutte le parti il metallo fuso, ma anche
di dilatazione farebbe squarciare la cam come spiragli, per dare un passaggio al
pana in altre parti.(vANNoccio BIRINGUcci). l'aria che si sviluppa dal bronzo bollen
FoNDIToRE di statue. A tre cose è te, che fluisce nella forma, poichè se la
duopo principalmente avvertire nel medesima non avesse un'uscita sareb
fondere le statue i busti, i bassi ri be di grave danno, e la bellezza del lavo
lievi, e simili oggetti e sono la forma, ro ne andrebbe a male. Gli scultori sta
il mantello ed il nocciuolo od anima. biliscono il peso del metallo che è neces
il quale ha per oggetto di scemare il sario in questa specie di fusione, dalla
peso e risparmiare il metallo. Questo cera impiegatasi pel modello. Una
nocciuolo si fa con ispranghe di ferro elibbra di cera adoperata in questa ma
piantasi sopra una grata di ferro rive niera esige dieci libbre di metallo per
stendolo pascia di buona creta da stovi occupare il suo spazio nella fusione. Il
glie stemperata nell'acqua e mesciuta lavoro essendosi così aggrandito duopo è
con sterco di cavallo e peli impastati in
coprirlo con un vestito o mantello, il
sieme. Alcuni modellatori impiegano per quale consiste in una specie di crosta o
272 FoNDIToRE FoNoiTo RE
scorza posta sopra la cera, e che essendo trova una fornace, colla capanna del
di natura molle, prende e conserva fa cammino, nella quale, in questo periodo
cilmente l'impronta che poscia comu del lavoro, si dee fare un fuoco mode
unica al metallo che sotto di essa oc rato; e l'apertura di comunicazione de
cupa il posto della cera, la quale è fra ve essere immediatamente chiusa per
l' anima e la scorza. La scorza o man mantenervi il calore. Tosto che il calore
tello, è composta di argilla, e di polvere cresce, e comincia ed operare sopra il mo
di crogiuolo bianco ben polverizzato, dello,si deve disporre in modo che la cera
stacciata e mescolata con acqua alla con possa fluire liberamente fuori del man
sistenza di un colore. Il modellatore la tello: a tale oggetto si pongono de' tubi
stende sopra la cera con un pennello di alla base del modello, in modo che la
pelo di cammello o simile: operazione medesima vi possa colare fuori facilmen
che deve essare ripetuta per otto o nove te. Tosto che tutta ne è uscita, si chiu
volte, lasciando che ciascuna volta la fat dono quelli dolcemente con terra per
ta scorza si secchi. Dopo che questa scorza impedire che l'aria vi entri. Ciò fat
è solida sopra la cera, la seconda parte to la scorza viene circondata da una
o secondo vestimento vien fatta con ter materia refrattaria, per esempio, da pez
ra comune, mescolata a sterco di cavallo zi di mattone, postivi all'intorno, am
sparsa sopra il modello, ed a tale densi mucchiati nella necessaria densità, ed
tà, che possa resistere in qualche modo assicurati con terra; ed il tutto deve
al peso del metallo che deve essere im essere finalmente intonacato al di fuori
piegato. A questo vestimento se ne ag per mantenervi sempre più il calore.
giugne un terzo, composto quasi sola Circondato convenientemente il man
mente di sterco, con una quantità di ter tello coi materiali necessari per impedirvi
ra sufficiente pcr renderlo un poco più gli effetti dell'aria, si aumenta il fuoco
tenace e resistente. Quando questo è ba nella fornace fino a che la materia che
stantemente secco, il mantello è termina circonda il mantello, e questo stesso di
to collo stendervi sopra più strati della me venti roventino : cosa che comunemen
desima composizione, fatta forte e solida te accade in ventiquattro ore: allora
mantrugiandola. Terminato questo la si spegne il fuoco e si lascia che il tutto
voro, e quando si giudichi essere ben si raffreddi: dopo di ciò la materia che
atto a sostenere il metallo fuso, vien re è stata posta all'intorno del mantello,
so più solido col mezzo di fasce di ferro deve essere levata e rimpiazzata con
che vi si volgono all'intorno, ciascuna terra bagnata e compressa fortemente
alla distanza di sei pollici, l'una dall'al all'intorno della forma per renderla
tra, ed assicurate al fondo della grata su sempre più ferma e stabile. In questo
cui sta la statua. Si mette sopra la testa punto la forma è atta a ricevere il me
della statua un cerchio di ferro ad og tallo fuso ; ed a fine di compiere l'ope
getto di dare sostegno alla scorza, ed alla razione, si fa una fornace alla distanza
statua. Si deve porre attenzione, quan di pochi piedi da quella impiegata per
do il modello è giunto a questo stato, riscaldare la forma: è formata a guisa
che sia in tale situazione da poter ri di un forno munito di tre aperture, di
cevere il metallo fuso. Il modello, co cui una è destinata all'aria, l'altra per
me si è superiormente notato, sta sopra introdurvi il combustibile, e l'ultima per
una grata di ferro: sotto questa grata si colarne fuori il metallo fuso. L'ultima
FosDITone FoNDIroRE 275
apertura deve essere tenuta ben chiusa leva la figura dalla forma e dalla terra
mentre il metallo è in fusione: quando dalla quale era circondata: ne sega i get
è giunto al punto che si giudica op ti, e ritocca, e ristaura le parti che ne ab
portuno per farlo fluire nella forma, il bisognano. Gli strumenti a tale oggetto
che si conosce dalla viva separazione, adoperati consistono in iscarpelli di di
e dallo sfuggire dello zinco dal bronzo, verse grandezze, in bulini, in lime, ec.
vi si pratica un piccolo tubo per con Allorchè si tratta di fondere statue
durlo in un catino di terra da stoviglie, colossali si impiega un metodo un poco
che è fissato sulla cima della forma. In differente da quello che abbiamo descrit
questo catino entrano tutti i grandi ragi to, e ciò deriva dalla massa, che essendo
dei getti, e da questi il metallo è con di difficile trasporto, deve essere lavo
dotto in tutte le parti della forma. Si rata sul luogo in cui si dee eseguire la
chiudono tutti i getti con una specie di fusione. Vi sono due mezzi per ciò fare:
turacciolo, e sono tenuti chiusi fino a che alcuni fonditori preferiscono l'uno, ed
il catino che deve fornire il metallo ne altri l'altro. Coloro che seguono il pri
sarà pieno. Quando la fornace è aperta mo fanno una fossa quadrata nella terra
a tale oggetto, il bronzo fuso ne scorre un poco più larga di quello che si esige
fuori a guisa di un torrente di fuoco, per la forma, ed i suoi lati sono circon
ma non si lascia entrare nei getti, tenen dati da muro; il suo fondo ha un vuo
doli chiusi fino a che il catino ne sarà to al basso che vi è preparato a guisa di
sufficientemente pieno per lasciare en fornace, la quale deve essere fatta di
trare il metallo nella forma; il che si mattoni, ed avere un apertura al di fuo
eseguisce quando il bronzo che con ri in un'altra fossa preparata in vici
tiene si giudica bastante per riempire nanza di essa, dalla quale è posto nella
tutti i getti ad un tratto, allora ne de fornace il combustibile. La cima della
vono essere levati tutti i turaccioli. Con fornace nella prima cavità è coperta da
sistono questi in lunghe verghe di una grata di ferro, e su di questa è po
ferro, con una testa, e con un'estremità sta e modellata la materia della statua,
capace a riempire il voto diametro di che deve essere fusa, come pure la sua
ciascun tubo. La cavità della fornace, copertura di cera; pel lavoro poi è se
che contiene il metallo fuso viene aper guito dallo scultore il metodo medesimo
ta col mezzo di un lungo pezzo di ferro che abbiamo già descritto. In vicinanza
attaccato all'estremità di un palo, acciò al margine della fossa grande, nella qua
possa l'operaio tenerlo distante da essa; le è posto il modello, si innalza la for
imperocchè può accadere, venendo il mace destinata a fondere il metallo, la
metallo rovente in contatto dell' aria. quale è simile a quella di cui abbiamo
segnatamente se essa è umida, che si già tenuto discorso, ad eccezione che de
producano esplosioni violente. Si riem ve avere maggiori dimensioni: essa ha
pie il catino, quasi un momento dopo parimente tre aperture, una per porvi
che è aperto l'otturatore della fornace, le legna, l'altra per l'aria, e la terza pel
e si lascia fluire il metallo nei diversi colamento del metallo. Possono servire
getti che comunicano col modello, quan a quest'istesso uso le fornaci pei canno
do si è votato il catino nella forma, ni, e per le campane.
la fusione è finita. Il rimanente del la Quelli poi che impiegano per la ſu
voro è compiuto dallo scultore, che sione delle statue colossali il secondo
35
Suppl. Diz. Tecn. T IX.
27 FoNDIToRE FoNDITone
mezzo, trovano sufficiente di lavorare il sieme l'arte tipografica. L'unica opera
modello sopra il terreno; e seguono il cui si possa con qualche fiducia ricorre
medesimo metodo per ciò che risguarda re per istudiare e nell'insieme e nei par
la fornace e la grata al disotto di essa. ticolari suoi l'arte del fonditore da carat
Per ciò che si riferisce, sia sotto oppure teri si è il Manuale tipografico di Four
sopra il terreno, al modo di avere e re nier il giovine, pubblicato nel 1764. I
golare il calore per seccare l'anima, e metodi che vi descrive con la chiarezza
per fondere la cera il metodo è quello e la precisione che gli erano ordinari so
stesso di cui abbiamo detto superior no ancora ad un dipresso quelli che si
mente; per fare ciò nella maniera la più adoperano nelle più celebri fonderie; è
utile si fabbricano quattro muri all'in duopo aggiugnere che la maggior parte
torno del modello, nel mezzo de' quali dei tentativi fatti per cangiarli non ebbe
si pongono la grata e la fornace; e so ro finora che poca o nessuna riuscita.
pra un lato si forma la massa disposta Seguiremo adunque Fournier nella de
per la fornace, che deve essere corri scrizione dei metodi generali, accorcian
spondente alla fusione del metallo.Quan do que particolari che riuscissero trop
do il tutto è terminato si fa il fuoco nel po minuziosi, e facendo conoscere a mi
focolare, sotto l' anima del modello per sura che che se ne presenterà l'occasio
fonderne la cera, la quale ne fluisce ne le modificazioni fattesi ad alcuni di
abbasso col mezzo di tubi, come si è os que metodi.
servato superiormente; ed in verità non Supponiamo adunque il fonditore al
vi ha differenza alcuna in tale fusione, possesso dei punzoni eseguiti dall'inciso
ad eccezione che ogni cosa vi è impiega re. Un punzone è un asta di acciaio ad una
ta in maggiore copia. Quando la cera ne delle cime della quale è incisa a rilievo e
è uscita fuori e si è spento il fuoco nella rovescia la figura di una lettera, di una
iornace, si riempie all'intorno con dei cifra o di uno dei segni impiegati nel
mattoni, sia nella fossa, se la fusione è l'arte tipografica. Allorchè questi gli
seguita sotto terra, oppure nell'area fra vengono consegnati dietro ordinazione,
le pareti, se è sopra il terreno: ciò fatto bene spesso avviene che non sono tem
si eccita il fuoco nella fornace, lo si rin perati, poichè in tal guisa l'incisore dà
vigorisce coi mantici, e lo si aumenta al fonditore una guarentigia che non
fino a che l'anima ed i mattoni siano hanno servito a battere alcuna madre, e
arroventati: poscia si estingue di nuo che per conseguenza il proprietario di
vo il fuoco e si lascia che il tutto si essi sarà possessore esclusivo del carat
raffreddi; e quando è freddo si levano i tere che fece incidere, del quale potrà
mattoni e si ripulisce ben bene; e si oc vendere, se ciò gli conviene, alcune ma
cupa di nuovo lo spazio con terra ba dri a suoi confratelli. La guarentigia
gnata per assicurare e tenere fermo il però non è immancabile, giacchè questi
modello. Allora non rimane che ver punzoni potrebbero essere stati stempe
sarvi il metallo fuso, e ciò si eseguisce rati dopo aver servito altre volte. Tal
rome abbiamo detto parlando della fusio volta ancora l'incisore tiene i punzoni
ne delle piccole statue. (Giovanni Pozzi.) per sè e vende ai fonditori le madri,
Fospirone di caratteri. La fusione. Checchè ne sia il primo metodo che dob
dei caratteri da stampa e la seconda del-biamo descrivere è quello della tempera
le tre arti che costituiscono col loro in dei punzoni che generalmente vien fatta
FoNoirone FoNoiToni 275
dai fonditori medesimi. Il metodo che massa di polvere di carbone, e mettesi
descrive Fournier non ci sembra per il tutto in un fornello ove lo si fa arro
fettamente adattato allo scopo. Insegna ventare e quando si crede dal calore della
egli a porre in un fornello pieno di car scatola che la temperatura sia abbastanza
bone acceso tre o quattro punzoni ad un elevata, se la leva dal fuoco e se ne ro
tratto, poi quando hanno acquistato il vescia il contenuto in un secchio di a
colore stesso delle braci prenderli ad cqua fredda. In tal caso è necessario ado
uno ad uno con una pinzetta ed immer perare un secchio o vaso di legno, poi
gerli dal lato ove è la lettera in acqua chè i punzoni in quello stato di mollez
za cui vennero dal calore ridotti urtando
fredda per 1/4 di loro altezza, farli scor
rere per un momento sulla superficie contro un metallo potrebbero sformarsi
dell'acqua ed immergerveli poscia inte a grado da essere intieramente perduti
ramente. Dopo questa tempera descrive Quantunque con questo metodo si
il modo di farli rinvenire, vale a dire di evitino i più gravi inconvenienti del
scemare la loro troppo grande durezza l'antico, è desso però ben lungi dall'es
che li potrebbe far rompere quando co sere perfetto, poichè non vi ha modo di
niansi le madri. Questo metodo consiste esattamente conoscere la temperatura cui
nello snettare uno dei lati del punzone vennero portati i punzoni nel fornello
vicino alla lettera sicchè riprenda la me prima della tempera. Il colore che essi
tallica sua lucidezza, poscia nel porre la acquistano nel fuoco è la indicazione cui
cima più grossa sui carboni accesi ben si suole più comunemente attenersi; ma
attentamente guardando la parte brillan questo colore non è se non se relativo,
te del punzone ed immergerlo nell'ac e varia per la stessa temperatura secon
qua tosto che la parte snettata acquista do la intensità della luce che vi ha nella
il colore di pelle di cipolla.Indica ancora stanza ove si opera. Così se il sole bat
un altro metodo più comodo che consi tesse sui punzoni potrebbero essere ri
ste nel far rinvenire il punzone tuffan scaldati ad un grado prossimo a quello
dolo fino a che abbia acquistato il color di loro fusione e tuttavia non sembrare
conveniente nel metallo fuso onde parle che rossi bruni. La oscurità più com
remo più innanzi e che serve per la fu piuta è la sola guida sicura in questo
sione stessa dei caratteri. Questa tempe proposito ed il rosso ciliegio è il colore
ra, che si adopera ancora in molte fon più favorevole ad una buona tempera
derie, presenta gravi inconvenienti il se i punzoni non hanno una massa trop
principale dei quali consiste in ciò che po considerabile. Si è questo il metodo
l'acciaio dei punzoni portato ad assai che seguono i fabbricatori di oggetti fini
alta temperatura rimane a contatto con di acciaio dando una tempera sempre
l'aria atmosferica l'ossigeno della quale uguale, la cui durezza si modifica in se
combinandosi al carbonio dell' acciaio guito mediante la ricuocitura secondo
decarbornizza in parte quest' ultimo e l' uso che si dee fare dello strumento.
diminuisce la più preziosa delle sue pro Gall celebre incisore di medaglie di Pa
prietà, quella di uniformemente indurirsi rigi adopera il metodo seguente, la effi
con la tempera nell'acqua. Abbiamo ve cacia del quale da una lunga esperienza
duto impiegare un metodo scevro da gli viene guarentita. Fa egli fondere in un
questo inconveniente.Chiudonsii punzoni crogiuolo o in un vaso di metallo di
in una scatola di ferro nel mezzo ad una sufficiente grandezza per ricevere gli og
276 FoNnrtoRE FoNDi ToRE
getti da temperare tanta copia di piom della madre, limandola successivamente
bo che basti a coprir questi oggetti e con lime sempre più dolci per non la
produce l'oscurità più compiuta nella sciarvi da ultimo alcun segno, poi vi si
stanza ove opera. Quando il crogiuolo è passa un brunitoio per pulirla. Quando
giunto al color rosso ciliegio, e presso il rame è così preparato segnasi a tre li
chè al rosso bianco pei grandi pezzi, nee di distanza da uno dei capi il luogo
vi tuffa gli oggetti da temperare coperti ove dee battere il punzone. Questa co
dapprima di nero fumo esponendoli alla miatura, o improntatura che vogliam dir
fiamma di una candela di sevo. Quando la, delle madri esige grande abitudine e
questi oggetti hanno acquistata la stessa molta destrezza. Mettesi il pezzetto di
temperatura del piombo, il che ben pre rame dinanzi a sè sopra un tasso di ac
sto succede, li leva e li tempera immer ciaio temperato; poi tenendo il punzone
gendoli nell'acqua fredda. L'oggetto di con la mano sinistra se lo presenta sul
riscaldarli nel bagno di piombo si è quel rame in un punto qualunque, che non è
lo di dar loro una temperatura più u quasi mai quello ove deesi coniare, po
guale, evitando così una delle più fre scia con un piccolo colpo di martello
quenti cagioni della rottura o del cangia producesi una leggera impronta. Questa
mento di forma degli oggetti temperati. indica immediatamente se si tiene il pun
Allorquando i punzoni si son fatti zone nella posizione conveniente, dimo
rinvenire al colore di pelle di cipolla, dochè battendo successivamente simili
sono pronti a servire per coniare le ma impronte in vari punti del rame giugne
dri, operazioni che ora descriveremo. si finalmente a quel punto che conviene.
Gioverà però dapprima indicare che si Allora cacciasi il punzone a colpi di mar
potranno conservare i punzoni inalterati tello nel rame tenendolo quanto è pos
dalla ruggine tenendoli sempre immersi sibile perpendicolare alla superficie di
in acqua di calce o semplicemente in quello, e seguitando a battere fino a che
calce spenta, levandovi di tratto in tratto sia entrato addentro una linea pei gros
la umidità che potesse assorbire col ri si caratteri ed un poco meno pei
scaldarla sopra un fornello. Si avra mag piccoli.
gior sicurezza di conservazione ponendo Quando si è finito di battere la ma
il tutto in cassette ermeticamente chiuse. dre fa duopo giustificarla operazione
Le madri sono piccoli pezzi di rame non meno delicata che importante e la
lunghi 15 a 18 linee, di tre circa di gros quale consiste nel fare in guisa che il
sezza,la cui larghezza varia secondo quella fondo dell' occhio della lettera riesca in
delle lettere che vi si battono con i punzo tutte le madri di una stessa battitura,
ni. Se i caratteri da coniare sono un po' alla stessa profondità nel rame e sopra
grossi si fa ricuocere il rame facendolo un piano perfettamente paralello con la
arroventare al fuoco, poscia lasciandolo superficie della madre. In alcuni casi
raffreddare lentamente, nel qual modo si bisogna ancora che questa lettera sia
ammollisce e permette ai grossi punzoni esattamente nel mezzo dei due grandi lati
di improntarvisi più facilmente. Pei ci del pezzo di rame, e per tutte le madri
ratteri minuti si lascia il rame nel suo sta poi alla stessa distanza dall'alto di ogni
to di crudezza ed allora la madre dura pezzo. Quando sono soddisfatte queste
più a lungo, perchè i pori di essa sono condizioni ritengonsi le madri regolar
Più fitti. Spianasi poscia una delle facce mente giustificate. Oggidì in generale
FoNoi roRE FoNoirone 277
non si richiede se non che i lati della degli altri, era segno che la madre era
lettera sieno ben paralelli a quelli della troppo profonda in quel luogo, o perchè
madre essendo la forma disposta in ma era stata mal limata o perchè si era tenu
niera da potervisi porre l'occhio in mo to inclinato il punzone. Si limava quin
do conveniente. di la madre nei luoghi ove occorreva e
La prima madre che si giustifica è provavansi da capo altre tre lettere co
quella della lettera m, la profondità della gli stessi mezzi,nè si abbandonava la ma
quale dovrà servire di modello per quel dre se le verificazioni non avevano in
la di tutte le altre. Altre volte per otte dicato un perfetto paralellismo fra il fon
nere questo risultamento non si faceva do della madre e la sua superficie, o in
che limare da prima la superficie della altre parole provato che esisteva questo
madre conservandole in apparenza la paralellismo fra la superficie dell' oc
possibile uguaglianza di profondità per chio e quella del piede della lettera.
tutte le parti della lettera, poi si fonde Ben si vede con quale lentezza doves
vano tre lettere, per esempio, tre m per sero farsi questi metodi che altro non
la prima madre. Dopo aver stropicciate erano se non se un vero operare a ten
queste sopra una pietra ruvida o con toni. Si è in oggi cercato di verificare
una lima ben piana levavasi la piccola direttamente la madre stessa adoperan
materozza con un coltellino in maniera da do il mezzo seguente che si approssima
farvi un incavo che permettesse ai due all'esattezza ben più che l'occhio nol fac
lati del piede della lettera di liberamen cia. Consiste questo nel servirsi di un
te poggiare sopra un piano ben drizzato regolo di acciaio ben drizzato sul quale
Disponevansi poscia questi tre m in una è adattata una piccola punta che risalta
specie di calibro formato di due regoli di al di là dell'estremità della sua augnatu
metallo ben drizzati, posti ad angolo ret ra. Questa punta si può far avanzare
to fra loro e solidamente riuniti da un o retrocedere mediante piccole viti di
capo da un altro pezzo di metallo che pressione che la fissano alla lunghezza
rappresentava un piano ben perpendi voluta. Talvolta più semplicemente si
colare a ciascuno di quelli dei due rego adopera una carta che abbia un orlo
li. Fatto ciò mettevasi sull'occhio dei ben dritto e nella quale passasi un ago
tre m un piccolo regolo di acciaio ben che la traversa in due punti e risal
diritto e si guardava contro la luce se ta al di là dell' orlo di tanto quant'è la
tutti i punti che copriva la parte augna profondità che si vuol dare alla madre.
ta di questo regolo toccavan quest'oc Si vede che se si osserva che la punta
chio. Se ciò accadeva si rovesciava la tocchi per tutto il fondo della madre
lettera di mezzo come qui appresso m senza che il regolo d'acciaio o la carta
tu m; ponendo di nuovo il regolo d'ac possano bilicarsi sulla punta stessa si sarà
ciaio guardavasi se tutti i punti della let certi di aver una madre esattamente giu
tera di mezzo toccavano insieme alle due stificata,in quanto al non essere la profon
altre lettere; ponevansi quindi le tre let dità in nessun luogo minor del dovere.
tere in questa posizione e ai a e pro Dall'altra parte è molto difficile conosce
vavasi di nuovo il regolo; poi si girava re se la punta tocca il fondo della madre
quello di mezzo e sa e si provava mentre l'augnatura del regolo o l'orlo
ancora. Quando in queste varie modifica della carta posano sulla superficie di essa
zioni erasi osservato un punto più alto e questa operazione presenta anche es
278 FoNnitoRR Fondrtone
sa delle ricerche da farsi a tentoni che capocchia o rigonfiamento che risalendo
producono spesso l'effetto di far levare dai due lati del regolo in una aperture
troppo rame in certi punti della madre fatta nelle due lame di rame non gli per
e di cagionare un movimento nel regolo. mette di uscire da quella cavità nella
In tal caso diviene assolutamente neces quale è annicchiato. Questa capocchia è
sario riporre il punzone nella madre e finalmente attraversata da una piccola
battervelo di nuovo per ricuperare la molla OOOO molto flessibile per la sua
perduta profondità, operazione dilicata grande lunghezza e le cui cime son fissate
e che sovente cagiona la perdita della in alto della cavità LL. Il pezzo I può
madre per ogni poco che il punzone prendere nella cavità una posizione più
scendendo nell'incavo raschi alcune par o meno avanzata verso quello G e si ſis
ticelle di rame, le quali cacciate al fondo sa nella posizion che si è scelta con la
vi si attaccano da prima, ma staccansi ben vite di pressione R. Si regolano le cose
presto durante la fusione e lasciano pic in maniera che quando la punta II tocca
coli fori che fanno scartare la madre. il fondo della madre alla profondità con
inoltre arrischiasi di doppieggiare, vale veniente, l'augnatura E F poggiando
a dire di non far ricadere esattamente esattamente sulla superficie di quella, la
il punzone nello stesso luogo di prima ; parte inferiore del fermo I tocchi esat
ciò che accade se si allontana nell' un tamente la capocchia del pezzo G ; è in
senso o nell'altro dalla direzione per questa posizione che si fissa il fermo I.
pendicolare al piano della madre. Si comprende che l'azione della molla
Questi inconvenienti sono tolti intiera OOOO tendendo sempre a spignere la
mente, per quanto ci sembra, con l'uso punta H al di là della augnatura E F,
del regolo che ora descriveremo e che questa punta H toccherà sempre il fondo
ci venne comunicato da da Van den della madre qualunque sia la profon
Honte giustificatore delle madri nella dità di questa. Ma allora per tutti que”
fonderia Laurent e Deberny di Parigi. punti dove questa profondità sarà trop
A B C D (fig. 8 della Tav. XVI po grande rimarrà un intervallo fra la
delle Arti chimiche) è il contorno di capocchia del pezzo G e il fermo I ;
questo regolo formato di tre lame so questo intervallo vedesi alquanto esa
vrapposte e riunite con viti. Le due la gerato nella figura in I. Fino a tan
me esterne sono di rame quella interna to adunque che vi ha questa distanza si
è di acciaio e forma la augnatura indicata è certi che la madre è troppo profonda
dalle lettere E F. Questa lama d'acciaio e in pari tempo la grandezza di essa mo
lascia fra le due lame di rame una cavi stra la quantità di rame da levarsi, cosic
tà LL rappresentata dalle linee pun chè si lavora quasi con sicurezza. Sic
teggiate esterne ed è inoltre tagliata tra come qualche volta potrebbe riuscir in
sversalmente per ricevere i due pezzi comodo di presentare contro la luce la
G I che possono scorrere facilmente fra madre ed il regolo che nel fare questa ve -
le due lastre di rame e fra gli orli sepa rificazione potrebbe smuoversi, così Van
rati della lama di acciaio. den IIonte aggiunse al piccolo suo appa
Il pezzo G tiene alla sua cima inferio recchio la disposizione rappresentata in M
re una punta H che si può cangiare a ed in N. M è un mezzo tubo saldato sulla
volontà secondo la grossezza del carat parte esterna e nel quale vi ha una pic
tere e la sua cima superiore tiene una cola spranga metallica che termina allan
FoNDITone FoNDIToRe 279
parte inferiore con una piccola palla cui che cresce in linea o semplicemente che
una strozzatura del piccolo tubo impe cresce. Vi si rimedia con alcuni colpi di
disce di uscire. Questa spranga è termi martello battuti sui lati della madre per
nata in N da una testa un poco sagliente allungarla. Tutte le lettere aver devono
e che lascia un piccolo intervallo fra essa fra loro esattamente la stessa distanza ed
e la piastra di rame A B CD ; final è questa che si dice lo spazio. Duopo è
mente una piccola molla posta sotto alla
quindi assicurarsi se la lettera sottoposta
spranga segnata in P con linee punteg all'esame ha lo stesso spazio cogli m
giate tiene la testa N sempre lontana che hanno questi fra loro e levare del
dalla piastra A B C D. Ora se quando si rame alla madre dal lato ove questo spa
è posta la punta H sopra un punto qua zio è troppo considerevole. Inoltre bi
lunque del fondo della madre si vuol co sogna assicurarsi che la lettera non pen
noscere la quantità di rame da levarsi da a destra nè a sinistra, quando il carat
per ridurre questo punto alla profondita tere che si giustifica è rotondo, o se il pen
voluta si poggia il pollice sulla testa N, dio a sinistra è esattamente lo stesso per
la molla P cede e la spranga interna pog tutte le lettere quando è un carattere
giando sul pezzo G, lo mantiene nella italico. Rimediasi ai difetti conosciuti o
posizione che gli ha dato il punto del con la lima per levare del rame dal lato
fondo della matrice da esso toccato ed opposto a quello ove la lettera pende
allora presentando il regolo alla luce di troppo; o col martello per ricondur
senza rimuovere il pollice dalla testa N, ne da quella parte allorquando si altere
si può conoscere dalla grandezza del rebbe lo spazio col levare del rame.
l' intervallo I la quantità di rame che Tuttavia prima della verificazione fatta
deesi ancora levare. Questo regolo ab col mezzo del lettere fuse si cerca di av
brevia notabilmente il lavoro della prima vicinarsi più che è possibile alla linea ed
giustificazione delle madri, ma non per allo spazio col mezzo di piccole squadret
tanto è tuttavia necessario fondere parec te di acciaio ad angolo retto pel carattere
chie lettere per più rigorosamente as comune ed inclinate per l'italico. Que
sicurarsi dell' esattezza della giustifica ste squadrette presentansi sulla madre e
zione. fanno conoscere qual lavoro occorra per
La profondità di una madre non è ridurla regolare in quanto alla linea ed
però il solo punto essenziale, nè si dee allo spazio.
lasciare una madre che quando si è rico Tuttavia la giustificazioue della linea
nosciuto essere ugualmente buoni la li e dello spazio non si fanno in oggi che
nea e lo spazio. Dopo essersi assicurati approssimativamente, poichè con la con
della profondità, conviene guardare se la tinuata fusione i lati e la cima delle ma
lettera posta fra gli m allineasi bene con dri non tardano a logorarsi sicchè ben
essi. Se la parte inferiore di questa let presto non sono più regoleri nè per la
tera dà in fuori al disotto del basso degli linea nè per lo spazio. Questi si otten
m dicesi che cala in linea o semplice gono col mezzo di registri della forma
mente che cala. Vi si rimedia levando e del suo spignitoio. I registri sono
una sufficiente quantità di rame alla due pezzi della forma che premono le
cima della madre. Se al contrario è la madri sui lati e che possono fissarsi me
parte superiore della linea che dò in fuo diante viti di pressione ai punti conver
ai e che oltrepassa l'alto degli m si dice nienti permettendo di regolare lo spazio
28 oa FoND IT.on E FoNDITo RE
facondo avanzare la madre in un verso regolati, come dicemmo, dai due registri
o nell'altro. Lo spignitoio è un altro e dallo spignitoio. La madre attaccasi ad
pezzo contro al quale poggia il capo del una delle parti della forma con un piccolo
la madre e la cui posizione variabile a pezzo di pelle, e si applica contro le due
volontà fa che si possa cangiare la linea. parti riunite mediante un arco di filo di
Quando le madri si sono giustificate la ferro, una estremità del quale è fissata
ultima operazione che subiscono si è alla forma e l'altra facendo molla appli
quella di farvi una intaccatura o quando casi contro alla madre che chiude in tal
la madre è grossa anche un foro al di guisa la parte inferiore della forma la
sotto e di contro all' occhio della lettera bocca della quale è alla parte superiore.
il quale serve a mantenere la cima dell'ar Finalmente vi sono due uncini di ferro
chetto col cui mezzo la madre viene ap fissati uno su ciascuna parte della forma,
poggiata contro la forma. e servono a staccarne la lettera quando
Riconosciuta così la buona qualità vi rimane aderente dopo la separazione
delle madri si passa allora a dar mano delle due parti principali di essa.
alla fusione dei caratteri. Il metallo met Quando il metallo è abbastanza liqui
tesi a fondere in un vaso di ghisa sepa do il fonditore prende le due parti della
rato all'interno da vari trammezzi e po sua forma le unisce insieme e fissa la
sto sopra un fornello apposito. L'inter madre di sotto mediante l'archetto, po
vallo fra due trammezzi appartiene ad scia tenendo la forma con la mano sini
un operaio fonditore che se gli mette stra prende con la destra una convenien
dinanzi cosicchè intorno allo stesso for te quantità di metallo in un piccolo cuc
uello possono porsi 5 a 6 fonditori. Cia chiaio di ferro che d' ordinario contiene
scuno tiene alla sua sinistra un banco o esattamente la quantità necessaria per
piccola tavola un capo della quale pog una lettera, poi avvicinandolo alla boc
gia sul fornello e sulla quale depone ca della forma vi versa entro il metallo
le lettere a misura che le fonde. La for dando alla forma una scossa di basso in
ma onde egli si serve componesi di circa alto per obbligarla uateria a discende
5o pezzi di ferro che non ci faremo a re fino nell' occhio della madre . La
descrivere perchè nulla insegneressimo scossa esser dee tanto più forte quanto
a quelli della professione, e quanto agli più piccolo è il corpo del carattere. Du
altri occorrerebbero numerose figure e rante questa scossa una parte della ma
sminuziosi particolari senza certezza nep teria contenuta nella bocca viene slan
pure con tutto questo di far ben com ciata fuori, sicchè sono necessarie nel
prendere l'oggetto di tutte le loro parti l' operaio alcune cautele per non get
ed il modo di agire di esse. Ci basterà il tarla nel viso a suoi vicini. Del resto
dire che si compongono di due pezzi che ogni operaio ha la sua pratica particola
possono separarsi e riunirsi in guisa da re per dare alla forma la scossa che si
lasciare fra loro un intervallo che riem conviene, il che dà una assai strana ap
pito col metallo fuso dà una lettera con parenza ad una fonderia un po' estesa
la sua piccola materozza. La disposizione vedendovisi un centinaio di operai di
è tale che il corpo della lettera è sem menarvisi in maniera bizzarra, gittando
pre lo stesso, vale a dire che le pareti talora ad ogni lettera fusa un gemito che
che lo formano sono sempre alla stessa compie la piacevolezza del quadro.
distanza, mentre lo spazio e la linea sono Quando l'operaio ha fuso la prima
FonDiroas FoNDIToRE 28 1
lettera di una madre nuova la strofina, Le lettere così fuse passano allora fra
leva con un coltellino la materozza e po le mani di donne che cominciano dal
nendola fra gli m presi per modello, ve rompere le materozze, poi strofinano le
rifica se lo spazio è esatto e se non lo è lettere sopra una pietra da aguzzare ben
fa variare la posizione della madre me drizzata che fa su di esse l'effetto di
diante i registri della forma fino a che una lima. Questo strofinamento si fa sui
abbia riconosciuto che lo spazio nulla due lati pei quali le lettere si uniscono
più lasci a desiderare. Verifica ugual per formare le parole ed occorre dell'abi
mente la linea e la regola,o mediante lo lità nel far ciò affinchè questi due lati sie
spignitoio, o levando un poco di rame no perfettamente paralelli fra loro. Per
alla cima della madre, o finalmente allun assicurarsene se ne dispone uno o due
gando questa cima con alcuni colpi di centinaia, e talora anche più secondo il
martello dati con gran diligenza. Dopo carattere, lungo un compositoio, stru
tutte queste verificazioni soltanto co mento fatto di un regolo di legno lungo
mincia veramente la fusione di una let 18 pollici con un orlo rialzato sulla sua
tera. L'operaio è ancora obbligato a lunghezza e ad uno de' suoi capi per
varie prove per giugnere a far sì che trattenere le lettere. Se i lati di ogni
riescano bene tutte le sue lettere e di lettera non sono esattamente paralelli,
tratto in tratto dee verificare le ultime nasce d'ordinario dall'essersi le par
fuse per assicurarsi che la fusione con ti della forma dilatate inugualmente
tinua a dovere. Così, per esempio, se pel calore durante la fusione od an
condo la forma che tiene in mano dee che logorate dall'attrito sovente ripe
gettare il metallo, per uno degli an tuto della materia in fusione o delle sue
goli della bocca piuttosto che per gli parti stesse una contro l'altra. Allora le
altri, dare la scossa più o meno viva, piccole differenze di grossezza che pos
impie gare il metallo, più o meno cal sono esservi fra la parte superiore ed il
do, e via dicendo. . - piede della lettera, sommansi le une alle
Quando le lettere sono molto grosse altre a misura che il numero delle lette
è impossibile di dare la scossa alla for re poste nel compositoio è più grande,
ma, imperocchè si arrischierebbe di scot e il difetto di paralellismo diviene final
tare tutti quelli che sono nell'officina mente sensibile per quanto sia desso leg
collo spargimento di una grande quantità gero, vedendosi l'ultima lettera aggiun
di materia fusa. Vi si rimedia spolveran ta non rimanere perpendicolare all'orlo
do la madre con pomice in polvere assai del compositoio. ma pendere a destra o
fina inviluppata in un sacchetto di mus a sinistra. Una differenza di un centesi
solo. Questo metodo però dee usarsi me mo di linea nel paralellismo facilmente
la0che sia possibile perchè logora pron in tal guisa si riconosce, poichè essendo
tamente le madri e gli spigoli delle let accumulata “1 oo, 2 oo od anche più vol
tere riescono. assai meno vivi. Quando te ne risulta per l'ultima lettera una in
l' operaio ha fuso tutte le lettere che clinazione finale di una o due linee. A
doveva dare la stessa madre, ne prende questo difetto riparasi collo strofinamen
una certa quantita nella mano sinistra to premendo più su quella parte che è
con la materozza all'ingiù e le esamina più grossa. - -
neremo a far parola; finite le operazioni Nel i 8o4 Vinsard imaginò di fonde
di quello le lettere vengono consegnate re delle sillabe invece che lettere sepa
alla tipografia. - |rate con la mira senza dubbio di solleci
Tale si è il rapido schizzo delle prin tare la composizione tipografica. Come
cipali operazioni delle fonderie di carat si vedrà alla parola Tipografia questo
teri tanto minuziose quanto delicate, e era un far retrocedere l'arte anzichè
delle quali non abbiamo potuto che cer avanzare. Quindi i suoi caratteri ama
care di dare una idea a quelli che non poligrammatici non ebbero la menoma
le conoscessero.
riuscita. La descrizione del suo privile
Un altro dovere ci resta ora a riem gio non indica del resto verun partico
piere ed è quello di indicare alle perso lare del metodo di fusione; trovasi nel
ne dell'arte, i metodi imaginati da al T. III, pag. 65 della Descrizione dei
cuni de'loro confratelli ed i cui privilegi privilegi francesi spirati.
spirati sono oggidì portati a comune Il primo marzo. 18o 5 Henri Didot
notizia. La brevità che dobbiamo pre prese un privilegio, spirato il primo mar
figgerci non ci permetterà di entrare nei zo 1815, per una forma a spignitoio, nel
particolari ben circostanziati che esige la quale il metallo viene cacciato contro
rebbero inoltre un gran numero di figu l'occhio della madre da una specie di
re; ma cercheremo di dare chiaramente ariete che l'operaio lascia cadere sulla
il principio di ogni invenzione, rimandan forma che è solidamente fissata sopra un
do per le particolarità alle descrizioni banco. In questa operazione il metallo
dei privilegi pubblicate dopo lo spirare è versato dapprima in una cavità ove pe.
di quelli. Seguiremo l'ordine cronolo netra la parte inferiore dell'ariete, vie
gico nella nomenclatura delle invenzioni ne spinto da questo in una cavità late
e perfezionamenti onde stiamo per oc rale, dove penetra di basso in alto e do
cuparci.
ve prende la forma della lettera ( Pe
Il primo che indicheremo risale al 28 scrizione dei privilegi spirati in Fran
brumale dell' anno VI e spirò il 26 di cia, T. VI pag. 57) vedremo più innanzi
Fonbironi FoNDpton E 285
che posteriori privilegi modificarono ne che si dà al carauere della scrittura.
l'applicazione di questo principio. Siccome però l'inclinazione delle facce
Il 29 aprile 18o6 Berte prese a Lon di sfregamento non avrebbe permesso di
dra un privilegio il cui principio fonda 'strignere le lettere le une contro le altre
mentale è il seguente. Il contorno del senza farle scorrere, così imaginò di
crogiuolo, ovè è il metallo fuso, tiene un porre sopra una faccia di sfregamento
“certo numero di aperture chiuse con una parte sagliente che entra con esat
piastre a saracinesca tenute a luogo da tezza in un incavo fatto sull'altra faccia,
molle o da contrappesi. Le forme sono d'onde risulta l'impossibilità che le let
disposte in guisa da potersi adattare nel tere possano scorrere le une sopra le
le stesse scanalature. La piastra rispinta altre: finalmente per lasciare alle grandi
dalla forma le lascia prendere il suo po legature una continuità senza la quale il
sto e la materia entra allora nella forma carattere stato sarebbe difettoso, decom
con una forza proporzionata all' altezza pone tutte le lettere che ne sono suscet
del suo livello nel crogiuolo, cioè alla tibili, così che le legature vengono ad
pressione statica del metallo. Questa unirsi sotto un angolo molto acuto alle
pressione può aumentarsi o mediante un linee grosse, alle quali congiungonsi per
tubo adattato sul coperchio del crogiuo fettamente. Nelle fonderie ove applicossi
lo chiuso ermeticamente e ripieno an questo principio non vi si fecero che mo
ch'esso di metallo fuso o facendo co dificazioni particolari e di poca impor
municare questo tubo ripieno d'aria tanza. La memoria pel privilegio di Fir
soltanto con un altro apparechio ove min Didot può vedersi pubblicata nel T.
l'aria fosse compressa da una colonna VI dell'opera francese più volte addietro
- - - ra
di acqua. Questo metodo vedesi descrit citata a pag. 2o9. . . -
legature lascino fra loro que piccoli . Il 15 aprile 18o7 Berte prese a Lon
bianchi che risultano generalmente in dra un altro privilegio per metodi che
siffatti caratteri dal rotondarsi della cima ei descrive parola per parola come quel
di ciascuna legatura sotto lo sforzo del li " privilegio del 18o6, aggiugnendo
torchio durante la stampa; finalmente però le indicazioni seguenti: invece di
di sopprimere il gran numero di lettere porre le aperture del crogiuolo al di
a partisaglienti che presentavano questi sotto del livello della materia le pone al
caratteri. Il suo principio consiste nel di sopra ed obbliga il nietallo ad entrare
dare al piano della lettera, o, se anche si nelle forme mediante uno stantuffo che
vuole, alla sezione orizzontale del corpo, premendovi sopra nel crogiuolo lo co
la forma di un trapezio, le cui facce di stringe ad alzarsi sopra delle aperture.
sfregamento fanno con quelle del corpo La forma stessa anzichè essere di due
un angolo proporzionato alla inclinazio pezzi è di quattro, e la lettera fusa se ne
a84 FoNorrone FoNDIroRE
può trarre conto lontanamento di que Il 16 aprile 1816 Didot il maggiore
sti pezzi senza levare la forma dalle scae Vibert chiesero un privilegio, spirato il
nalature. Questo privilegio è pubblicato 16 aprile 1828, per una forma atta a
nel Repertory of arts, seconda serie, T. fondere sia più lettere indeterminata
XI, pag. 24 1. - - -- - - - mente sia l'intero alfabeto, ad un tratto.
Il 18 settembre i 8o7- Duplat e Boi Il loro principio consiste a disporre in
leau presero un privilegio il cui scopo una stessa forma avarie nicchie separate
principale era la fabbricazione di carat da trammezzi mobili che servono a giu
teri da stampa simili alla scrittura, e co stificare lo spazio di ogni lettera. La ma
me accessorio la riproduzione delle vi teria invece di essere versata nella forma
gnette mediante la improntatura; dava con un cucchiaio, passa direttamente
no ai loro caratteri il nome di stereo dal crogiuolo nella forma, ove per conse
callitipografici. Il loro principio consi guenza giugne più calda; inoltre obbli
ste nel comporre punzoni in rilievo di gano la materia ad entrare ig tutte le
rame o di acciaio in guisa da farne delle parti della forma mediante una pressio
sillabe nelle quali non si ripeta la stessa ne fatta contro di essa da una specie di
lettera, nel prendere in seguito nel pressore. Questo privilegio non venne
piombo una impronta in cavo di queste ancora pubblicato.
sillabe per avere delle madri che com Il 26 ottobre 18: 5 Henri Didot pre
pongonsi fra di loro per formare delle se un privilegio di perfezionamento, spi
parole che riproduconsi poscia in rilie rato il 26 ottobre 1828, per una forma
vo mediante una improntatura. Della a pressòre nella quale possono fondersi
improntatura delle vignette parleremo secondo la grandezza dei caratteri fino
all' articolo appunto impaontatuRA ed a 8o lettere ad un tratto. Il principio
a quelli PolitiPia e stereotipia. Questo di questo perfezionamento all'invenzione
privilegio, è pubblicato nel T. VI dell'e che Henri Didot aveva privilegiata nel
pera francese addietro citata a pag. 558. 8o5, consiste nell'applicazione del
Il 5 novembre 18 i 2 Delalain prese pressore alla fusione di un certo numero
un privilegio, spirato il 5 novembre 1817 di lettere ad un tratto e per tal fine
per caratteri la cui asta era lunga sdle rientra nel principio del privilegio di
quattro linee e mezza invece di dieci Didot il maggiore e Vibert, con questa
linee e mezza che lo è quella dei caratteri differenza tuttavia che i trammezzi che
ordinari. Ogni lettera teneva sulla faccia separano ciascuna lettera non sono mo
del corpo opposta a quella ove è l'inca bili e che l'azione del pressore sembra
vo un risalto destinato ad entrare in un più energica. Quanto alle disposizioni
incavo delle lettere della linea seguente, meccaniche adoperate esigerebbero que
donde risultava una più grande solidità ste lunga spiegazione e molte figure sic
della pagina composta, alcuna lettera chè ci limiteremo a rimandare chi desi
della quale non poteva staccarsi isolata derasse conoscerle al TºxVII della Rac
mente. Il non successo di questa inven colta dei privilegi esclusivi francesi, par
zione nacque probabilmente dalla diffi gina 129. -
coltà che presentava per fare le correzio Il 29 novembre 1815 Ambrogio Fir
ni. Il privilegio vedesi nel T. VIII del min, Didot prese un privilegio di impor
l'opera francese dei privilegi, stirati, tazione, spirato il 29 novembre 185 o,per
Pag. 144. -
una macchina atta a fondere i caratteri.
FoNDIToRE . FondIToRE 285
In questa macchina, le cui disposizioni e di tornare a riporre l'archetto per
sono estremamente complicate, il moto trattenerla. Inoltre aprendosi la forma
rotatorio continuo di una ruota fa agire diritta e senza attrito, è meno soggetta
degli stantuffi, i quali essendo immersi a logorarsi ed a recare così differenze
nel crogiuolo forzano il metallo fuso a nella grossezza dell'asta delle lettere,
penetrare alternativamente in due forme nello spazio, ec. Sembra che l'interno
dalle quali le lettere vengono poi stacca
meccanismo della forma, il quale nel pri
te dal meccanismo medesimo che esegui vilegio non è descritto, sia suscettibile
sce tutte le operazioni necessarie, dando
di facilmente guastarsi e che sia questa
per conseguenza due lettere per ogni la cagione per cui l'uso di questa forma
giro di ruota. Questo privilegio è pub non si è introdotto nelle fonderie. Questo
privilegiofrancese,
blicato nel T. XXI dell'opera anzidetta, Raccolta è pubblicato
pag. nel
3 l.T. XV, ſºdella
pag. 1 oo.. - - - - -
284. - a
-- - babilmente perchè l'applicazion loro a
Il 16 agosto 1822 Segaux prese un vrebbe reso necessario il cangiamento
privilegio di importazione, spirato il 16 di una parte considerevole del materiale
agosto 1827; per una forma americana delle fonderie e i vantaggi che ne sa
nella quale la madre è fissata con una rebbero risultati non avrebbero com
molla sopra uno spignitoio adattato al re pensate le spese di questo rinnovamento.
gistro della parte superiore. Un mecca Il privilegio di Leger, scaduto il 28 feb
mismo mosso, da un bottone esterno che braio 1852, venne pubblicato nel T:
si preme libera l'occhio della lettera dal XXIV, delle Descrizioni dei privilegii
cavo della madre, facendo bilicare questa spirati in Francia, pag. 557.
ultima che la sua molla riconduce poscia Il 22 maggio 1828 T. Aspinwal pre
a luogo dopo che lo spignitoio posto sulla se a Londra, un privilegio di importazio
parte superiore ha liberata la lettera che ne per una macchina, mediante la quale
cade naturalmente appena l'operaio apre le varie parti della forma si muovono
un poco la forma. Da queste due dispo meccanicamente, sicchè l'operaio non ha
sizioni risulta che l' operaio guadagna che a girare un manubrio. La costruzio
molto tempo, perchè non muove di luo ne di questa macchina è differente da
go l'archetto,non appoggia il pollice sulla quella per la quale chiese un privilegio
madre per liberarne la lettera che cade A. Firmin Didot nel 29 luglio 1815.
da sè senza uopo degli uncini, che non Può vedersi nel London Journal of
apre la forma interamente, che non è arts, seconda serie, T. V, pag. 2 1 2.
obbligato di porre la madre a suo luogo Il 25 aprile 1829 Marcellino Legrand
286 FoNDIToRE FoNDIToRE
e Plassan presero un privilegio di per ſare un carattere il cui spazio e linea
fezionamento, spirato il 25 aprile 1856, non sarebbero sopportabili. Aggiungia
pei metodi anteriormente privilegiati di mo che le alterazioni devono essere me
Henri Didot i quali avevano preso nella cessariamente più frequenti in una forma
tipografia il nome di fonderia poliamati multipla che in una ordinaria, attesa la
pia. I perfezionamenti di Marcellino Le forza con cui vi penetra il metallo, e
grand e Plassan hanno per iscopo prin non si avrà più a stupire se lo spazio e la
cipale di rendere più regolare il paralel linea dei caratteri poliamatipi, sono così
lismo delle facce di strofinamento e del spesso difettosi, e se malgrado il loro
corpo, il quale con l'antico metodo so buon mercato pochi stampatori se ne
vente riusciva difettoso, e di permettere servono ecettochè per opere dozzinali.
di levar le lettere dalla forma senza alte Peccato che un' idea tanto ingegnosa
rarle. Il loro privilegio trovasi nel T. non abbia prodotti risultamenti migliori,
XXVIII, dell'opera francese a pagi nè sarebbe forse impossibile rimediare
na 68. - -
|agli inconvenienti che abbiamo indicati
Qui finisce la nomenclatura dei privi adoperando per regolarizzare lo spazio
legi francesi ed inglesi spirati per la fon e la ſinea mezzi meccanici di grande pre
deria di caratteri, il quale argomento cisione che non rendessero necessario lo
Il0 n . vogliamo abbandonare, senza fare andare a tentoni. Un altro difetto pre
alcune generali osservazioni su quelli fra sentano i caratteri poliamatipi che sem
questi trovati che hanno per iscopo la bra inerente alla loro fabbricazione. La
fusione simultanea di un maggiore o mi loro asta è quasi sempre cava immedia
mor numero di caratteri. Nel corso della tamente sotto l'occhio della lettera, così
prima parte di questo articolo abbiamo che è impossibile tagliarne l'augnatura
veduto quali minuziose precauzioni esiga senza ridursi a scartare i 3/4 della fu
la giustificazione delle madri per ot sione; siccome però senza l'augnatura
tenerle di profondità uniforme, e quelle, gli angoli del corpo non occupati dalla
non meno importanti della disposizione, lettera facilmente lascian segno sulla
della forma per ottenere una linea ed carta nello stampare, così è duopo far
uno spazio regolare. Finalmente abbia l'occhio della lettera molto rilevato e
“no mostrato con quale facilità queste per conseguenza le madri molto profon
condizioni essenziali svaniscano durante de. Finalmente, e questo fenomeno me
il lavoro, sia pel logorio delle parti sof rita di essere osservato, l'occhio della
freganti, sia per la inuguale dilatazione lettera è molto meno duro del piede e
delle varie parti della forma col loro in contiene una minor proporzione di an
nalzamento di temperatura. Tutte queste timonio. Ne risulta che la lettera facil
precauzioni così spesso e rapidamente mente si rompe verso il piede, e che gli
sconcertate quando si fondono le lettere accenti o le parti sporgenti piegansi sot
ad una ad una, queste condizioni che do to l'azione del torchio. Queste ultime
mandano tanto tempo ad essere ristabilite circostanze dovranno anche esse forma
quando più non sussistono, nella fonderia re l'oggetto delle speciali ricerche di
poliamatipa devonsi eseguire fino a 18o que fonditori che volessero perfezionare
volte per ogni forma; bisogna ripeterle de'metodi il principio de' quali è buono
tutte le volte che ha luogo uno sconcer ed utile, imperocchè tende a diminuire
to qualunque col rischio altrimenti di considerevolmente le spese della mate
FoNoLITE - Fontana 287
riale fabbricazione dei libri, ma che, per mento musicale detto Kiny. Nel giardi
quanto sappiamo, non hanno finora cor no de' Conti Giusto di Verona trovasi
risposto a quella aspettazione che se ne una statua che percossa rende un suono
aveva concepita. Malgrado i lunghi studii meraviglioso, e non è se non un carbo
fatti nello estendere questo articolo non nato calcareo, probabilmente di qualche
per tanto crediamo nulla esserci sfuggito paese vicino.
di quanto si è fatto; e rimanendo anco - - (LUIGI Bossi.)
ra a disposizion mostra l'articolo tiro e FONOLOGIA. La scienza del suono.
eranº ripareremo ivi a quelle involon (V. Accstica). - -
\
2 88 FoNTANA FoNTANA
figure e di animali che gettano acque. all'ornamento dei giardini; fontana iso
Pontane a coppa o colla coppa, chia lata è quella che trovasi in mezzo ad una
mansi quelle che oltre il loro bacino,han piazza pubblica, o all'incrocicchiamento
no nel mezzo una coppa portata su di delle strade o de viali d'un giardino;
un tronco, su di un piedestallo o anche addossata dicesi la fontana costrutta
su di un gruppo, dal centro della quale lungo una muraglia di fronte, o un ter
esce un getto, che si slancia nell'aria, razzo, e che è attaccata alla facciata me
la cui acqua ricadendo forma uno spec desima. I Francesi hanno ancora la
chio all'intorno. Fontane a portico di fontana ch' essi nominano encoignee,
consi quelle di cui il bacino e il getto cioè collocata su l'angolo di due vie; le
dell'acqua trovansi a piombo sotto un fontané sfondate o en renfoncement,
portico aperto, o come i Francesi, dico che trovansi indietro della linea degli
no, a giorno, fontane a foggia di cre altri edifizi; le fontane rustiche, che si
denza o di armadio, diconsi quelle il adornano di rottami, di pezzi di roccie,
cui bacino trovasi all'altezza delle brac di petrificazioni, di conchiglie o di bozze
cia, e in cui il getto principale del cen alla maniera de'rustici edifizj. Essi no
tro e quelli delle figure o degli animali minano ancora fontane sorgenti quelle
circostanti, cadono intrecciandosi nel la cui acqua esce con impeto dall'aper
bacino. Fontane annicchiate si appella tura di un muro o di una pietra. senza
no quelle che sono situate in uno sfon alcun ornamento; nominano fontane
do circolare, e il di cui getto forma mol zampillanti quelle la cui acqua sorge e
ti specchi sopra diverse coppe, le une si innalza con uno o più getti, e ricade
più grandi delle altre, la cui acqua rica in forma di pioggia; fontane statuarie
de finalmente nel bacino. Hanno vi pare quelle che ornate sono di una o più sta
fontane a piramidi, formate a diversi tue ; fontane satiriche quelle che non
lacini o di diverse coppe, collocate le portano se non che rustici ornamenti,
une sopra le altre, e che vanno dimi accompagnati da termini, da maschero
nuendo, talmentechè l'acqua nel cadere mi, da Fauni, da Satiri, ec., e finalmente
aumentando gradatamente in estensione, fontane di fuoco le imitazioni che si fan
forma la piramide. Hannovi fontane no dei fuochi d'artifizio, con fontane
formate a foggia d' arco trionfale con d'acqua.
tre o cinque portici, che alcuni credono Tutta questa classificazione di fonta
dover nominare piuttosto castelli d'a ne ha condotto, poi i Francesi a ri
cqua o serbatoi, anzi chèfontane. Quelle conoscere la superiorità degli Italiani
che diconsi aggrottate, sono racchiuse in questo genere di costruzioni, e a
come in un antro, e la decorazione loro rammentare quindi con onore le fontane
rappresenta una caverna. Fontana a di Roma, e quelle specialmente della
mezza luna dicesi quella, la cui pianta è villa Pamfili e della villa Aldobrandini
un mezzo cerchio drnato di portici o di a Frascati, quelle di Termini e del
micchie; la fontana detta coperta, rac monte Gianicolo, quelle del giardino
chiude un serbatoio o un bacino di di del Belvedere al Vaticano e della villa
stribuzione delle acque, come alcuni se Pinciana o Borghese, e quella dell'A
ne trovano in Parigi e in altre città. cqua Medica, alle quali molte altre pote
Fontana scoperta si nomina qualunque vansi aggiugnere, che sono state in varii
fontana zampillante che serve per lo più libri raccolte e disegnate da più va
FoNTANA FoNTE 289
lenti architetti. Non contrasteremo a FONTANELLO. Sorte di fico.
Francesi, che belle fontane veggansi a (ALBERT1.)
Versailles, a Saint Cloud, nel giardino FONTANESIA. Arboscello scoperto
del palazzo del Lussemburgo ed altrove; da La-Billardiere sulle spiagge del mare
ma queste per la maggior parte sono di Siria dove serve a tignere in giallo,
state costruite su i modelli nobilissimi ma che non è stato ancora adoperato, per
che l'Italia in questo genere ha for quanto si sappia, a quest'uso fra noi, tut
niti. tochè cresca assai bene anche in climi
Notano i Francesi medesimi che, non non molto meridionali.
essendo di buona qualità l'acqua delle (Bosc.)
sorgenti di Parigi, si è dovuto ricorrere FONTE. Le fontane provengono dal
alle sorgenti delle vicinanze, la cui le acque delle pioggie, che filtrano len
acqua viene condotta per mezzo di a tamente a traverso le terre, si fermano
cquedotti, o anche all'acque della Senna, sugli strati d'argilla o di macigno, scola
che si distribuiscono nelle fontane della uo nelle loro parti più basse, vi si riuni
metropoli per mezzo di grandi trombe scono in filetti, poi in ruscelli, e final
spiranti e prementi, e di trombe a fuoco mente spuntano nei luoghi ove questi
- - a -
più recentemente stabilite. Essi avrebbe strati terminano, ov'essi offrono una fes
ro dovuto riconoscere e far osservare sura, un buco, ec. Ecco perchè quasi
che anche l'uso e la forma degli acque tutle le fonti si trovino sul pendio
dotti sono stati ad essi trasmessi dall'I delle montagne; se poi sono in pianura
talia, e che in Roma le acque di alcune od in mezzo alle valli, e scaturiscono
fontane conducevansi già da varii seco perpendicolarmente, ciò accade, perchè
li dalla distanza di 25 e più miglia. le acque hanno trovato un ostacolo che
- Quanto alla parte esecutiva delle fon le obbligò ad alzarsi, in un getto di acqua.
tane essa riducesi tutta a procurare loro Vi sono anche delle fonti formate in
quella quantità di acqua che occorre per tutto od in parte dall'infiltrazione delle
averne un dato efflusso e quest'acqua ad acque dei fiumi, delle riviere, dei laghi,
una altezza proporzionata a quella che degli stagni, delle paludi, ec., di modo
si domanda pel getto. Delle maniere co che si può dire non essere elleno che
me quest'acqua si conduca da luoghi più mediatamente il prodotto delle acque
o meno lontani passando al dissotto della piovane. Trovano talvolta le acque delle
superficie del suolo o al disopra delle pia fessure, o delle interruzioni più conside
nure, abbiamo parlato agli articoli cosnor rabili negli strati superiori d'argilla o di
to e acquinoccio, ed agli articoli AcquA e sasso, pel che non di rado si sprofonda
coRso ci diffondemmo a spiegare le leggi no molto, e formano dei ruscelli, od
che seguono i fluidi in quiete e in moto,co anche dei fiumi sotterranei, che a scari
me pure trattando della distribuzione d'a carsi vanno nel mare. In generale, quanto
cqua si è detto in qual guisa si abbia ad piu si discende nella terra, tanto più
innalzare questa acqua nel caso che non abbondante vi si trova l'acqua. Que
se la trovi naturalmente all' altezza cui ste agrue sono quelle che alimentano
occorre. Dall'insieme quindi di questi i pozzi, che portano tanto imbarazzo
varii articoli si dedurranno le regole a nello scavo delle miniere, che s'alzano
seguitarsi per costruire le fontane (Diz. come in una spugna, e si evaporano
delle Origini – G.“M.) con l'eſſetto del calore medio della terra,
Suppl. Di Tecn. T IX. 57
9 9o Fonte Fonte
dell'altezza delle montagne, così scaturir Le fonti diminuiscono tanto nel ver
devono, e scaturiscono anche in effet no al tempo dei geli, come in estate
to, le fonti in maggior numero, ed i nel tempo di siccità; ma sotto il perpe
fiumi più grossi dal piede delle monta tuo ghiaccio delle alte montagne succede
gne, di quello che altrove. Laonde quan tutto il contrario. La causa di questo fe
do le montagne erano due o tre volte nomeno viene con ragione attribuita al
più alte, che non lo sono attualmente, calore accumulato nella terra durante
anche i fiumi erano allora due o tre vol la state, il quale per mettersi in equili
te più voluminosi d'adesso, come lo at brio ascende e scioglie il ghiaccio alla
testano le vestigie degli antichi loro letti. sua base. -
le vette delle montagne, e dai governi Tutte le acque delle fonti non so
stessi, cui competerebbe ordinare che no tanto pure come sembrano esser
fossero nuovamente piantate a bosco. lo. Quelle che spuntano dalle montagne
Nelle montagne calcaree rare sono le calcaree contengono spesso molto carbo
fonti; nei paesi granitici abbondano, nato calcareo che si depone cammin fa
ma sono scarse d'acqua; ciò deriva cendo e va decomponendosi all' aria;
dalla facilità che trovano le acque pio quelle che scorrono per certe marne ne
vane di penetrare più facilmente, e di prendono delle particelle in sospensione,
discendere più in fondo tra le fenditure hanno un'apparenza saponacea, ed un
degli strati calcarei. Vi sono delle fonti gusto terroso; quelle che sgorgano dalle
che scorrono per tutto l'anno, altre argille plastiche portano del gesso in
nell'estate si asciugano, e queste ultime dissoluzione, il quale precipitandosi im
sono ordinariamente le più superficiali. pedisce ai legumi di cuocersi, e decom
Il motivo di questa interruzione si è che ponendosi impedisce al sapone di fare il
le acque loro si esauriscono, per cui suo effetto. Queste ultime si chiamano
riprendono il loro corso, tosto che ali acque crude, o dure. Pericoloso diventa
Foste Fonaggio a9 i
alle volte l'adoperarle agli annaffiamenti, che giugnevano perfino a deificarne mol
perchè coprono con una certa crosta tissime, e ad ornarle con tutta la pompa
le radici delle piante. del lusso.
Non parleremo qui delle fonti mi (Bosc.)
nerali, essendosi abbastanza trattato que Fonte. Dicesi per fontana. (V. que
sto argomento, in quanto può interessa sta parola). -
mescere della paglia trita con ogni posson o darsi in grandi quantità senza
specie di grano fuori che con l'avena, inconvenienti. Frentz a Ponsin mesce
aggiungendola in dose tanto maggiore paglia o fieno trito e patate affettate, le
quanto il grano è più nutritivo. Questa umetta con quanta acqua possono assor
precauzione è particolarmente necessa bire ; si stabilisce una fermentazione che
ria per i cavalli ai quali nell'Alemagna in un tempo più o meno lungo cuoce il
non si dà mai neppure l'avena stessa tutto e si ha un eccellente foraggio. Fal
senza paglia trita.
ke intendente rurale adopera lo stesso
metodo mescendo i 5 ettolitri e 5o litri di
14. Residui de' fattoj. Sono questi
quella specie di stiacciate che rimangono paglia o fieno tritati con 2 ettolitri e 6
entro la gabbia dello strettoio dopo spre litri di patate e umetta il tutto con 256
muto l'olio. Riavvicinansi molto ai grani litri d'acqua: la massa in 66 a 68 ore ar
quanto alla loro facoltà nutritiva ed al riva a compiuta cuocitura e le vacche ne
modo di usarli. Si danno a tutti i bestia sono avidissime. Quanto meno è l'acqua
mi ad eccezione dei cavalli, Quelli di col fino ad un certo limite, più rapida è la
za hanno presso a poco lo stesso valore fermentazione. La maggiore quantità di
nutritivo che l'avena; quelli di lino sono paglia o fieno tritati che si possono por
migliori. La loro natura mucilagginosa li re a fermentare è di 2 ettolitri 4o litri; la
rende buoni specialmente per le bestie maggior quantità di patate che si possa
ammalate o che allattano non che per introdurre nel miscuglio è di 6o litri so
quelle vicine al parto che essi favorisco pra 1 ettolitro e 6o litri di paglia o fieno.
no. Le stiacciate di canapuccia e di fag Si è pure cercato di far fermentare i fieni
giuola sono le meno buone ; ed anzi naturali ed artifiziali ammucchiandoli pri
hanno sovente qualità nocive. La miglior ma che sieno perfettamente secchi. Que
maniera di dare le stiacciate si è stempe sta operazione, nota col nome di metodo
rarle nell'acqua tiepida in poca quantità alla Klappmayer, venne descritta all'ar
pegli animali da ingrasso; od in maggior ticolo Falcianº di questo Supplimento
quantità pei bestiami da latte o amma (T. VII, pag. 47o). -
lati. - -
Enumerate così le varie specie di so
15. Alimenti fermentati. Provato stanze che si adoperano come foraggi,
o
essend dall'es perienz a che la fermen ta una quistio ne molto interessante per la
zione spinta ad un certo grado vale a economia e pel buon andamento di un
dire fino al principio dell'acidità, au podere si è quella di determinare quale
menta il valore nutritivo di molte so quantità di sostanza possa sostituirsi nel
stanze alimentari, e specialmente dei gra nutrimento ad una quantità determinata
ni ridotti in farina, della crusca e delle di un' altra, cioè in quale proporzione
radici cotte od anche crude, affettate ed ciascuna sostanza possa contribuire al
ammucchiate in una tinozza con crusca nutrimento degli animali relativamente
o con paglia trita bagnata, così si provò al suo peso. Sfortunatamente avvi su
a dare queste sostanze ridotte in tale questo argomento una profonda oscurità
stato di alterazione agli animali. Questa che non potrebbe essere diradata com
specie di nutrimento non conviene che piutamente se non se mediante esperi
per le bestie da latte o da macello. Si è menti di confronto diligentemente fatti
osservato che le patate crude così trat e continuati molto a lungo. Cercheremo
tate perdono le loro qualità nocive e tuttavia di far conoscere quanto si è fatto
FoRaggio FoRAGGIo 295
di più notabile da qualche tempo su al bestiame, gli uni appoggiandosi in par
questo interessante soggetto. te all'analisi chimica ed in parte all'espe
Per confrontare le varie sostanze che rienza, gli altri partendo da questa ulti
servono al nutrimento del bestiame in ma base soltanto. I risultamenti cui per
quanto alle loro proprietà nutritive si è vennero tanto gli uni che gli altri sono
convenuto generalmente di paragonarle ben lontani dall'essere fra loro d'accor
ad una di esse che serve di denominatore do, e nella impossibilità in cui siamo di
comune il cui valore prendesi per unità; poter determinare qual grado di fiducia
ed a tal fine venne scelto il fieno di pra si meritino, abbiamo preferito di pre
teria naturale di prima qualità. Così sentare in un solo quadro i numeri a
quando dicesi che le patate hanno per dottati da ciascun agronomo. Noteremo
valore nutritivo 2oo, è come dire che ce soltanto che nella maggior parte dei casi
ne vogliono 2oo parti in peso per sosti gli esperimentatori non sembrano aver
tuirle a roo di fieno secco di prateria, o tenuto conto di una circostanza osserva
che non posseggono che la metà del va tasi da lungo tempo ed in tutti i luoghi,
lore del fieno sotto questo aspetto; od in ed è quella che gli alimenti freschi e
altre parole che per sostenere allo stesso verdi presi in una certa quantità danno
grado la vitale energia di un animale, o più latte che questa stessa quantità di ali
perchè i suoi organi digestivi trovino menti presa allo stato secco, e che all'op
una stessa quantità di materia assimila posto in questo ultimo stato sembrano
bile occorre un peso di patate doppio più atti a dare della grascia od a soste
di quello del fieno. Vari chimici e fra nere l'energia muscolare del lavoro;
gli altri Einhoff, H. Davy, e Sprengel si in una parola che non hanno avuto ri
occuparono di indagare con l'analisi chi guardo allo stato di diseccamento degli
mica la quantità di parti nutritive che alimenti sull'abbondanza o la natura dei
contengono diverse sostanze alimentari, prodotti o la quantità del lavoro. Forse
Queste ricerche gettarono poco lume su potrebbe nascere l'idea di prendere una
tale quistione e diedero pochi documenti media fra tutti questi risultamenti nella
per le pratiche applicazioni; siccome speranza che questa esprimesse con esat
però questi studii riavvicinati agli espe tezza maggiore il valore nutritivo delle
rimenti ed alle osservazioni dei pratici varie sostanze alimentari, ma non cre
possono esser loro di controlleria, così diamo che si riuscirebbe se non che
riescono importanti per quelli che occu molto imperfettamente, poichè come, di
pansi di esperienze su questo ramo inte cenmo, non tutti gli esperimentatori par
ressante delle scienze agrarie a consul tirono dalla stessa base nè furono guida
tarsi e farne il confronto. - -
dati dagli stessi principii; crediamo piut
Gli agronomi pratici alla lor volta tosto preferibile di scegliere quel risul
drizzarono quadri del valore nutritivo tamenti di vari agronomi che più si av
delle varie sostanze alimentari destinate vicinano fra loro.
i
a 96 FoRAGGIo FoRAGGIo
o UADR o
Del valore nutritivo di varie, sostanze alimentari paragonate a 1 o o
chilogrammi di fieno di prateria naturale di prima qualità.
-
-
- - ---
A. roRAGGI secchi. -
semi . . . . . . . - 1 o5 - - 100
B. ronaggi venni. -
I -
Trifoglio, erba medica,
sanofieno,veccia, sarace
no, e segala verdi . . 45o | 45o - - - -
4. Spergola . . . . . » - - - - -
5. Topinamburgo, steli e -
foglie - - - - - - - » - - - - -
6. Cavolo, foglie. . . .. » 566 -- - 5oo
7. Barbabietole, foglie . . » 6oo - - 6oo
C. PAGLlE.
;
D.
Steli di topinamburgo .
Baccelli del colza
F0GLIE,
- pº
pº pm
F. SEMI.
. Formentone . pº 5o
. Frumento. 27 pº
. Segala. 33 vº
. Orzo . 57 61
. Avena. 59 7I
. Saraceno . - - pm 64
. Piselli, fava e veccia. 29 pm
Crusca di segala. 42 1 o8
. Stiacciata di semi oleagi
In0sl 42 pº
( L. Moll – F. MALErevae.)
38
Suppl. Diz. Tecn. T. IX.
298 FoRErcz FoRBIci
FORAMINOSO. Crivellato forac no gli antichi per pigliare i pesi, massi
chiato. mamente di pietra, che dovevano tirare o
(ALBERTI. ) alzare, perchè i rampi di sopra di questo
FORANEO. V. FIERA. strumento mordevano i pesi, e quelli te
FORARE, FORATOIO, FORATU nacemente spignevano a forza d'una fu
RA. Spessissimo occorre nelle arti il ne, la quale strettamente legata a rampi
bisogno di fare de'buchi in ogni sorta di sotto, strigneva fortemente le braccia
quasi di sostanze ed i mezzi che a tal di essa forbice.
fine si adoperano variano in maniere in (BALDINUcci.)
finite secondo la natura del materiale da FORBICI. Strumento composto di
forarsi, la dimensione e la figura del due braccia incrociate riunite nel mez
buco che vuolsi ottenere. Questi mezzi zo con una vite a capocchia accecata ; la
sono però quasi sempre meccanici ed parte anteriore delle braccia è la lama; la
anzi che quì riunirli ne pare più confa parte posteriore termina con un anello
cente al piano di quest'opera di sepa per ciascun braccio. Questo utensile è da
ratamente trattarne parlando degli stro tutti ben conosciuto. Le grandi forbici
menti che vi si prestano, cioè agli arti i cui anelli sono disuguali, servendo il
coli SUccHIELLo, SgoBBIA, LEsINA, PUN più piccolo pel pollice ed il più grande
TERUoLo, TRiveLLA, SAETTA da trapano per due o tre altre dita diconsi forbicioni.
e simili. In alcuni casi però l'ingegno Spesso ancora mancano del tutto gli a
supplisce con mezzi meno faticosi; così, nelli essendovi invece due manichi guer
per esempio, tutte quelle sostanze che niti di legno. Nelle grandi forbici non si
facilmente si abbruciano possonsi assai fa d'acciaio che la parte piatta delle
facilmente e prontamente forare con un lame, il rimanente essendo di ferro. Le
ferro bene arroventato di un diametro piccole forbici sono tutte di acciaio ed è
alquanto minore del foro che aver si de un'utile precauzione il riscaldarne for
sidera ; così alcuni metalli facilmente at temente gli anelli poi lasciarli raffred
taccabili dagli acidi copronsi di una ver dare lentamente, poichè se non fossero
nice lasciando scoperto il solo tratto da stati stemperati alla fabbrica rompereb
forarsi, intorno al quale s'innalza come bersi al primo urto o al primo loro ca
un arginetto di cera e riempiendo la ca dere.
vità così formata con l'acido opportuno Vi sono forbici fatte espressamente
il metallo presto o tardi si fora ; è in tal per quelli che tagliano la latta per fare
maniera che forasi il centro delle se gli aghetti da porsi alle estremità delle
ghe circolari. Finalmente, come abbiamo stringhe e cordoni. Queste forbici sono
veduto all' articolo Acciaio del Dizio guernite di due pezzi di acciaio disposti
nario (T. I, pag. 48), un bastone di zol in guisa che piegano in figura semicilin
fo poggiato sopra una spranga di ferro o drica ogni pezzo di latta nello stesso
d'acciaio arroventata a bianchezza, vi tempo che viene tagliato. In tal guisa
fa un foro del tutto simile alla forma che questa operazione fatta dallo stesso mo
aveva egli stesso. vimento del braccio che taglia non esige
(G.” M.) che una aggiunta di forza quasi incalco
FORBICE. Strumento di ferro fatto labile e viene eseguita per lo più da don
a somiglianza della lettera X, con rampi di me o da fanciulli i quali, in grazia di que
ferro volti all'indietro di cui si serviva sto piccolo perfezionamento, producono
FoRBIcioni ForBiciosi 299
in un tempo dato tre volte più aghetti da una parte e lavorarla a vite dall'altra,
che con le forbici comuni. Si fa entrare una madre sulla cima lavo
(PAULIN DEsoRmEAUx.–CH. rata a vite ed in tal guisa possono strin
BABBAGE. ) gersi i forbicioni a volontà e separarne
FoRBIci da cimare. V. CIMATURA. le lame per aguzzarle più comodamente.
FoRBIci. Due archi uno nel principio 5.° Finalmente le lame che sono le parti
l'altro nel fine della poppa delle gale operative poichè sono desse che tagliano
re, sopra i quali si posa la freccia per il metallo, devono essere robuste, diritte
sostenere la copertura della stanza del ed anche alquanto concave dal lato del
comandante. la tavola. Queste lame sono composte di
(STRATico.) ferro e di acciaio di prima qualità; la
FORBICIONI. La forma di queste saldatura deve essere ben fatta, la innac
grandi forbici varia secondo la loro for ciaiatura grossa; nel bollire non deesi ri
za, e questa forza stessa varia quasi al scaldar troppo studiandosi di conserva
trettanto quanto le grossezze delle lamine re all'acciaio tutta la sua forza e tutto il
da tagliarsi. Le più piccole cioè quelle suo nerbo. La tempera deve esser dura;
destinate a tagliare le lamine di ferro e se l'acciaio non è del più duro lo si fa
di rame poco più grosse che un foglio di rà rinvenire al giallo pagliato soltanto, se
carta somigliano a forbici comuni a la è molto duro al giallo d'oro. Tali sono
mine corte e robuste. Le braccia non i forbicioni a mano i più semplici.
terminano con anelli, ma sono diritte, Questa forma è quella stessa che con
eccetto che il superiore si curva all'in piccole differenze si dà ai forbicioni più
giù e forma un tallone che va ad ap forti, lunghi da due a cinque decimetri
poggiarsi sopra il braccio inferiore; dis che servono a tagliare i lamierini grossi
posizione che è necessaria per impedire un millimetro, e quasi tutta la varietà
che le lame s'incrocino di soverchio. consiste nella forma delle braccia o leve;
Questi piccoli forbicioni maneggiansi per lo più tutte due sono curve verso
con la mano destra mentrechè la lamina la loro cima, ma in modo inuguale, poi
metallica viena tenuta dalla mano sini chè il braccio inferiore è più lungo, la
stra. Quando questi forbicioni sono ben sua parte curva è a gomito rotondato e
fatti le braccia devono stare talmente serve a tener fermo lo stromento sia
distanti fra loro che le dita non possano cacciandola in un foro fatto al di sopra
pizzicarsi fra i manichi quando chiu del banco, sia prendendo questo braccio
desi il forbicione. Un forbicione a ma curvo insieme con una parte di quello
no ben fatto dee 1.° Avere le sue brac diritto in morsa; questo ultimo mezzo
cia robuste, essendo desse le leve che non si adopera che accidentalmente e
sostengono la maggior fetica. e per lo l'oggetto cui serve d'ordinario il gomito
più è in esse appunto che l'utensile del braccio inferiore è quello di entrare
si guasta ; hanno una tendenza a riav in un foro fatto nel banco. Essendo così
vicinarsi che si dee combattere consostenuti i forbicioni pel braccio inferio
una forza sufficiente. 2.º Devono essere re si possono applicare ambe le mani
riunite le sue braccia con una forte ca a muovere il braccio superiore. Nel ta
viglia la quale può essere ribadita ad gliare con questi forbicioni; a due cose
ambo i capi come nelle tamaglie ordina fa duopo aver attenzione 1.° Aprir bene
rie, ma giova meglio farvi una capocchia, le lame acciocchè la primitiva sezione
5oo FoR RIcioNI FoREIcioni
del metallo si faccia più vicina che è te se lo possa sollevare; inoltre accresce
mai possibile alla copiglia che unisce le forza al coltello mobile quando se lo
lame essendo quello il punto dove tro- abbassa con forza sull'oggetto da tagliarsi
vasi la maggior forza; 2.º di riavvicinare perchè allora fa l'effetto di un volante
le lame una contro l'altra traendo a se o bilanciere. Non sapressimo dire se
la leva affinchè la lamina metallica non questa aggiunta sia veramente un per
si possa curvare e non passi fra le lame fezionamento ; ne parliamo perchè esi
senza tagliarsi, effetto che accade troppo ste, e nulla vogliamo omettere ; ma
spesso e che tende a rendere pronta forse che si trovò che il maggior van
mente guasto ed alterato l'utensile. taggio che offriva non era proporzionato
Dopo questi forbicioni aumentando alla maggior spesa che cagionava, impe
di forza vengono quelli stabilmente fis rocchè non l'abbiamo veduto general
sati che vedonsi nelle case di commercio mente addottato. In questi grandi appa
ove si hanno a tagliare grossi lamieroni recchi i coltelli d'acciaio non sono più
e piastre di rame e ottone grosse talvolta saldati sui loro sostegni, ma solo inchia
fino a un centimetro. In questi grandi vardati solidamente entro impostature
apparecchi la disposizione non è più la ad angoli rientranti con le capocchie
stessa, la leva cangia di natura. Il punto delle chiavarde accecate. Questo meto
di appoggio chè è la copiglia non trova do è vantaggiosissimo poichè permette
si più situato fra la potenza e la resisten di dare alla tempera quel grado che as
za che è la materia da tagliarsi, questa solutamente le si conviene, perchè l'ac
trovasi posta fra la copiglia e la forza che ciaio non si guasta nel saldarsi, perchè
agisce, le braccia non si incrociano più e il diviene facile levare i coltelli per riat
taglio si fa con l'alzarsi e abbassarsi d'una tarli od anche semplicemente per aguz
lama. Il braccio superiore d'una leva che zarli; e finalmente perchè se avviene
è il solo mobile è lungo 1",5 a 2" ed an che un coltello si rompa è facile sosti
che di più; al braccio inferiore è sosti tuirne un altro senza nulla toccare del
tuito un coltello fissato sull'intelaiatura l'apparecchio; questi coltelli fissati con
della macchina; alla estremità di questo viti sono un grande perfezionamento,
coltello s'innalza un bracciuolo curvo nel ben conosciuto e generalmente addotta
quale è forato l'occhio che riceve la co to : si può averne parecchie paia di ri
piglia; il braccio superiore si prolunga al cambio le cui augnature sieno diversa
di là e forma alla cima una specie di mente inclinate secondo la materia da
collo in capo al quale è saldata una gros tegliarsi.
sa sfera cava di rame riempita di piom Questi forbicioni tutti agiscono a
bo o semplicemente una grossa palla di scossi e non danno un taglio netto; e
ghisa; all'altro suo capo ove si applica coi ſorbicioni mezzani l'operaio è co
la potenza e un rotolo di legno che serve stretto di impiegare una forza che non
di impugnatura, e spesso ancora questo istà in relazione con l'effetto prodotto.
rotolo è posto in una specie di staffa al di Nel 1826 alcuni ingegneri introdusse
sotto del braccio e si prolunga al di là della ro in Francia dei forbicioni inglesi il cui
sua lunghezza per aumentare la sua po movimento è regolato da una ruota den
tenza. L'effetto della palla onde abbiamo tata di un diametro abbastanza grande
parlato è di servire di contrappeso al perchè il suo raggio abbia una leva di
braccio di leva e di far sì che più facilmen qualche potenza ; un rocchetto che in
FoRBICIoNI FoRBICIoNI 3o 1
granniva sul perimetro di questa ruota carretto. Questi forbicioni agivano ab
ed era mosso da un manubrio faceva bastanza bene, ma o perchè siensi tro
girare quella ruota dentata la quale vati troppo complicati o perchè fossero
mediante un meccanismo simile a quello difficili a maneggiarsi per le cure che esi
di un trapano, comunicava al braccio geva il collocamento della lamina sul car
superiore dei forbicioni il movimento retto neppur essi vennero generalmente
alternativo che gli conviene; un volante addottati. Quattro fabbricatori presen
regolarizzava il movimento della ruota tarono all'esposizione di Parigi modelli
dentata e toglieva i passaggi dalla quiete di forbicioni i quali parvero riavvicinarsi
al moto continui. Con questo mezzo agli antichi non avendo più di quelli che
nuovo ed ingegnoso l'andamento del alcune guide ed altri accessori.
coltello doveva divenir uniforme. Checchè Un'aggiunta ai forbicioni che merita
ne sia non sembra però che questo uten essere qui ricordata perchè può in molti
sile così perfezionato abbia soddisfatto a casi tornare utile si è quella di Monze, il
tutto quello che si esigeva da esso. Molard quale sul fianco di quella lama che rima
combinò due generi di leve nel braccio ne ferma dispone un telaietto con un
superiore di forbicioni la cui descrizione pezzo rialzato paralello alle lame e che
si trova nel Bollettino della Società di gingne più alto del taglio di quella stabi
incoraggiamento di Parigi. Non sap le. Una vite fa che si possa avvicinare
piamo però che siano stati applicati da più o meno alle lame questo telaietto e
alcuno, benchè secondo ogni ragione la parte sagliente del pezzo che esso
sembri dover produrre più effetto. Lo porta, il quale si muove sempre in di
stesso Molard aveva pensato di ottenere rezione paralella a queste lame. Vedesi
il taglio facilmente mediante due dischi questa disposizione rappresentata nella
di acciaio che girano in senso opposto; fig. 1 della Tav. XXXII delle Arti
questa macchina ingegnosissima, che ab meccaniche dove i due pezzi aa sono
biamo brevemente descritta nel Diziona solidamente fissati sulla lama stabile
rio, venne pubblicata con figure nel Bol b del forbicione. Su queste due spran
lettino della Società d'Incoraggiamento ghe a scorre il pezzo cnel quale in
della XIII annata, pag. 1 o 9. Figlia della vitasi la vite di tenuta ſerma in e e sul
idea di Molard si fu quella di un mecca la lama del forbicione, sicchè possa gi
nico di Parigi il quale nel 1827 espose rare soltanto, ma senza muoversi nella
forbicioni nei quali un solo coltello circo direzion del suo asse. Si vede che essen
lare composto di un disco di acciaio aſ do le cose così disposte girando la vite
filato sull'orlo, girava contro un regolo d in un senso o nell'altro il pezzo csi
di acciaio immobile; un carretto portava avvicina o si allontana dal forbicione
la lamina di metallo da tagliarsi la quale teuuto essendo paralello ad esso dalle
essendo condotta sotto di questo disco guide aa. Volendo tagliare molti pezzi di
e trovandosi presa fra il taglio di esso ugual larghezza o lunghezza basta fis
e lo spigolo vivo del regolo trovava sare il pezzo sagliente c tanto distante
facilmente tagliato. Il carretto muo dalle lame quant'è questa lunghezza o
vevasi a braccia mediante un manu larghezza; allora presentando la lamina ai
brio che faceva girare un rocchetto il forbicioni e facendone poggiare l'orlo
quale poi ingraniva in una sega den estremo od il lato contro il pezzo saglien
tata onde era guernito il disotto delte c, si è certi di avere sempre la fissata
3o2 FoacATURA FoaMENtoNe
lunghezza o larghezza. All'articolo cal FORCHETTA. Strumento chirurgi
nemAto abbiamo descritti i forbicioni im co ad uso di alzare e reggere la lingua
maginati da Cavè pei bisogni di quella de' bambini nel taglio dello scilingua
arte. gnolo.
Da quanto precede trarremo questa (ALBERTI.)
conclusione che i forbicioni, questa mac FORCINA. Quell'istrumento che reg
china tanto importante, il cui uso è si ge il moschetto.
sparso e che è il principale utensile di (ALBERTI.)
alcune professioni, non sono ancor giun FORCIPE. Propriamente sinonimo
ti a quel grado di perfezione che si ha di tanaglia, sicchè negli antichi nostri
diritto di pretendere dopo l'esempio di scrittori trovansi menzionati alcuni fab
quanto si è fatto pegli altri stromenti e bri che col forcipe a due mani tengono
mezzi di esecuzione; e richiamiamo su ferma la candente massa, cioè il ferro
di essa tutta l'attenzione dei meccanici, rovente, e la rivolgono sull'incudine. Og
Occorre un utensile per tagliare le lami gidì però non si dà questo nome che ad
ne metalliche di una qualche grossezza un ferro chirurgico che è appunto una
semplice, forte, facile a maneggiarsi, di specie di molla o tanaglia e serve ad e
tal prezzo da essere a portata dell'arti strarre il feto dall'utero della madre.
giano, di piccole dimensioni che permet (V. srRoMENTI CHIRURGICI.)
tano d'introdurlo anco nelle piccole offi (Diz. delle Origini)
cine: quegli che lo scoprirà renderà un FORFECCHIA, Bacherozzolo che
vero servigio all'industria e si renderà particolarmente si nasconde ne' fichi, ed
benemerito alle arti. ha la coda biforcuta a guisa di forbici.
(PAULIN DesoRMEAUx. – MoNze). (ALBERTI)
FORCA. Specie di innesto. V. Insesto. FORFECCHINA. Propriamente è il
(GAGLIARDo.) diminutivo di forfecchia ; ma qui no
FoRcA. In marineria si dà questo no tiamo questa voce perchè in antico dice
me ad un apparecchio fatto con due vasi di una certa acconciatura di barba
forti bighe, disposte all'alto ad angolo a foggia della coda biforcata dalla forfec
acuto, e serve per inalberare un basti chia. Oggi che le barbe variano in tanta
mento o per altre operazioni di orza e così strane maniere sappiano i nostri
nell'interno del porto. barbieri almeno il nome di una.
(STRATico.) (G.“ M.)
FoRCHE di carena. Piccole forche FORMAGGIAIO. Voce inusitata in
di ferro attaccate a lunghi manichi o per Toscana, ma comune nel resto dell'lta
tiche di legno, che servono nel bruscare lia per indicare il venditore di formaggio
le navi, a prendere i fagotti per accen o caciaiuolo.
dere e portare il fuoco nelle parti più (ALBERTI. )
alte della carena, e generalmente per di FORMATO. Nella scultura vale fatto
sporre e regolare il fuoco in quella ope con le forme.
l'azione. (ALBERT1.)
(STRATico.) FORMENTARE. V. FERMENTARE.
FORCATURA. Legno biforcato ad u FORMENTONE. Quella pianta che i
so di sostenere alberi, viti, ed altre piante. botanici chiamano zea mays, e che è
(GAGLIARDo.) conosciuta volgarmente sotto i nomi di
FoRMENToNE FoRMENToNE 3 o5
grano turco, formentone, grano sicilia ogni fondo che ne sia suscettibile abbia
no, melgone, melica, miglio, zaburro, da farsi entrare questo grano per una
formentasso, ec. E senza dubbio uno dei porzione nell'avvicendamento ; ma sic
più bei doni che abbia ricevuto l' Euro come crediamo che per tutti i conti il
pa dal nuovo mondo poichè la ubertà frumento sia migliore, come per alcuni
dei suoi prodotti bandì il timore della luoghi ancora la segala, così non sarà
fame e delle pessime conseguenze di quel mai, generalmente parlando, ed esclusi
la che ci affligevano per l'addietro. Ori pochissimi casi particolari, da approvarsi
ginario dell'America Meridionale per il sentimento di quelli che oltre misura
venne a noi dopo il XVI secolo e l'epo in tutte le terre ne vorrebbero infinita
ca della sua introduzione dovrebbe ve mente diffusa la coltivazione. Crediamo
ramente ricordarsi con particolare esul poi, e l'osservazione di molti anni ce
tanza pegli immensi vantaggi ottenutine. ne convince , che il formentone ben
Gli agricoltori ne distinguono molte coltivato, lontano dal nuocere alla terra,
specie, ma gli scrittori le hanno ridotte a la prepari anzi benissimo pel frumento.
due, cioè al primaticcio, che equivale al Si è veduto vigorosissimo questo grano
quarantino, ed al tardivo. Quest'ultima in terre coperte l'anno innanzi di for
è la più generalmente coltivata. Varia mentone, cosa da non recare meraviglia.
anch' essa e pel tempo che rimane in Supponiamo invero che sia seminato in
terra, sicchè una matura a mezzo agosto, terra ben pulita e letamata, e che sia in
ed un mese dopo l'altra, e varia ancora seguito sarchiato, dopo averlo diradato,
pel colore bianco, giallo, piombino, nero, se mai nacque troppo fitto; allora il for
rosso, o screziato. In alcuni luoghi si pre mentone non occupando che la metà
ferisce la varietà bianca, perchè voglio della superficie del terreno, e venendo
no che dia più farina, quantunque questi necessariamente tenuto netto dal
meno saporita della gialla; ma quanto al le erbe cattive, e non consumando che
colore esso è originariamente giallo, e in discreta, anzi forse in piccola quantità
di nove sorte coltivate, non ne abbiamo i principi nutritivi accumulati nel cam
veduta alcuna non ingiallire più pre po, ed aggiungendosene altri con lo im
sto, o più tardi. Vi è pure diversità di putridire degli avanzi delle radici che,
colore fra la specie quarantina, ed in al svelto ancora il fusto, rimangono, devo
cuni luoghi, come nelle basse pianure, mo necessariamente il frumento, l'orzo,
preferiscono la bianca, e non vogliono la segala, e simili prosperarvi. L'espe
la gialla nè a piè del colle, nè presso alle rienza potrà convincere qualunque vorrà
risaie ; ve ne ha pure una primaticcia ed senza passione esaminare la cosa. Perciò
una tardiva detta cinquantina ; ma nè torna vero un detto di qualche agricol
l'una, nè l'altra precisamente compie il tore: Vanga ed ingrassa, e poi formen
suo periodo entro la detta epoca; pel tone quanto vuoi, e non temere. E però
che alcuni le dicono zea bimestris. verissimo che mal coltivato rovina le
Si agita con vigore la quistione se terre. -
FoRMICA FoRMULA º I I
proporzione di un litro per ogni 15. vere. Finalmente per impedire il pas
Nello stesso paese si fanno con le sue saggio alle formiche ad un albero, ad un
spate cappelli molto solidi; altrove se alveare o ad un vaso, vi si fa intorno
ne fanno stuoie, se ne intrecciano corde una specie d'anello col vischio, con solo,
e se ne riempiono i pagliaricci,e questo olio di lino, con argilla umida o con fu
solo uso, che è comune fra noi, ſa che liggine in polvere, o poggiasi il vaso o
queste spate sieno un prodotto da non l'alveare sopra un sostegno cinto da o
disprezzarsi. (FILIPPo RE.– Matteo gni parte dall'acqua.
BoNA Fous. – RiEs –BURGER – Le uova delle formiche servono al
NEUHoLD – So ULANGE Bodin.) nutrimento del giovani fagiani e degli
FORMIATI. Combinazioni dell'acido usignuoli e possono essere quindi con
formico con le varie basi ; sinora non profitto ricercate e raccolte dai fanciulli
sono di alcun uso nelle arti. (G.” M.) e dalle donne. I paesani nei dintorni di
FORMICA. Genere d'insetti che in Nuremberg sono abilissimi in questa spe
teressa agli agricoltori pei danni che re cie di caccia, e sanno inoltre seccare le
ca nelle campagne. Di quattro classi so larve ad un mite calore per potere sen
no i mezzi per combattere le formiche: za pericolo che si corrompano spedirle
distruggendo il formicaio tosto che lo si in lontani paesi e venderle ad alto
è scoperto , uccidendo in gran numero prezzo. -
sul formicaio, nell'accendere per qual FORMIDO. Linea nella caccia, cioè
che tempo fuoco di fascine o di paglia, una corda tinta in rosso o piena di pen
nel guastare i nidi con la vanga o con la ne di vari colori per ispaventare i lupi,
zappa, nel raccogliere le formiche entro i cinghiali ec. (RUBBI.)
un pentolaccio e accendervi zolfo in FORMIO. V. LiNo della Zelanda.
polvere, nel versare sul formicaio deco FORMULA. Dappoichè si introdus
zione di foglie di noce e simili. se in chimica la teoria atomistica, inco
Per uccidere le formiche gettasi nei minciossi per brevità, ad addottare una
luoghi che esse frequentano un osso ro specie di formule, le quali sono piut-.
sicato il quale se ne carica tosto, e che tosto abbreviature che altro. Quasi
si lava nell' acqua bollente; si dà anche tutte le sostanze vi si indicano con le
loro lo zucchero avvelenato con l'arse loro iniziali cui si aggiugne una o più
nico, ed alcuni anche consigliano di por lettere quando si possono confondere
tare ne' luoghi infestati dalle formiche l'una con l'altra. A queste iniziali adat
un'altra specie di esse, o formiche ros tansi i segni algebrici, del più e del me
se, le quali divorano tutte le altre. Per no e de numeri esponenti, e talora no
allontanare le formiche usan si odori a tasi il numero degli atomi dell' ossi
cutissimi, come il fumo di tabacco o di geno con punti posti sopra le lettere. A
zolfo, i lavacri con decozione di sam noi però basterà aver dato un cenno di
bucco, di noce o di ruta, e si ungono questo sistema che troppo lungo sareb
anche i fusti delle piante con olio fetido be e fuori di luogo lo spiegare qui in tutta
ottenuto dalla fuliggine, o con olio di li la sua estensione. (V. NoMENCLATURA.)
no mesciuto con fuliggine stessa in pol (G.“M.)
-
5i2 FoRNACE FoRNAce
FORNACE da calce. Il carbonato di in un crogiuolo, ed è ciò che spesso nei
calce riscaldato ad una temperatura ro laboratori si pratica; ma quando si deve
vente sotto la pressione dell'atmosfera, operare su grandi masse di pietre da
si decompone abbandonando il suo aci calce pei bisogni delle arti, la calcina
do carbonico in istato di gas, mentre la zione si fa o in mucchio, o in fornaci, la
calce resta sotto forma solida nei vasi o cui costruzione varia e che lavorano in
nello spazio dove ebbe luogo l'azione; maniera continua o per intermittenza.
se all' opposto i vasi fossero perfetta Secondo le località possono adoperarsi
mente chiusi; sicchè il gas che si svolge con vantaggio qual combustibile le le
non potesse trovare una uscita, innalzan gna, il carbon fossile, la lignite, l'antra
dovisi la pressione ad altissimo grado il cite o la torba, questa ultima essendo
carbonato si fonderebbe senza decom preferibile per economia quando se la
porsi. Operando sopra un carbonato di trova sul luogo, e potendo anche im
calce puro, la calce non correrebbe ve piegarsi con vantaggio l'antracite, la
run pericolo quand'anche fosse espo quale difficilmente potrebbe ad altri usi
sta ad un troppo forte calore; ma sic servire.
come quasi tutte le pietre calcari con Pei bisogni dell'agricoltura ed anche,
tengono una quantità più o meno gran in alcuni luoghi, per edificare, si fabbri
de di silice, così una troppo alta ten ca ancora la calce in monte, formando
peratura può cagionare la formazio strati alternativi di legna minute e di pie
ne di una fritta o pasta vetrosa, che al tra calcare, dando al tutto la forma di un
tera grandemente la proprietà della cal cono, sicchè ne risulti una piramide qua
ce, giacchè i silicati che essa contiene la drangolare più o meno tronca, come si fa
rendono allora più o meno atta a gon per le legna destinate alla preparazione del
ſiarsi e fendersi per l'azione dell' acqua. carbone; accendesi la massa e si regola
I pezzi di calce che presentano questi come le carbonaie, essendo finita l'ope
caratteri non possono servire a nessuno razione quando la temperatura si è in
degli usi cui si impiega la calce; d'altra nalzata presso a poco ugualmente in
parte se la temperatura non è stata alta tutte le parti. Questo modo di fabbri
abbastanza, varii frammenti di pietra cazione consuma una grande quantità di
calcarea non si calcineranno che alla su combustibile e difficilmente la calce vi
perficie esterna rimanendo in decompo riesce uniforme, poichè per quante cure
sto un nocciuolo più o meno volumino si abbiamo nel regolare il fuoco, la inten
so. Si dà propriamente a queste pietre sità del calore varia dall'interno alla su
il nome di biscotti ed evitasene la for perficie.
mazione ben regolando il fuoco. Quando Brard descrive una fornace mobile
l'allumina esiste in più o meno grande che può dare molti vantaggi e che egli
proporzione la calce prende caratteri considera come preferibile a quelle co
particolari che la rendono atta a vari niche che impiegansi generalmente col
usi, come agli articoli CALCE , CEMENTo, carbon fossile, le quali danno assai poca
e MALTA potrà vedersi. calce ed esigono spese considerevoli se
Se non occorresse che una piccolis vogliansi dar loro grandi dimensioni e
sima quantità di calce basterebbe assog procurano molta fatica agli operai,
gettare del carbonato di calce all'azione massime quando si estragge la calce.
di un calore sufficiente, in una storta od Dopo molti tentativi Brard adottò le
FoRNA ce FoRNAce 3 I3
disposizioni seguenti. Si fa spianare un secche, dandogli una inclinazione suffi
terreno lungo e stretto, uno dei mag ciente perchè non crolli; si può anche
giori lati del quale sia ad angolo retto sostenerlo appoggiandovi di contro di
con la direzione del vento che più co metro in metro de' pali di ferro piantati
munemente suol dominare. Se si può nel suolo.
procurarsi della pietra quarzosa o gres Queste fornaci possono essere di non
se ne fanno tagliare grossolanamente 5oo assai grande lunghezza, e qualunque sia
a 6oo grandi pezzi in figura di mattoni, questa, la cuocitura della calce vi si fa
per formarne un quadrilungo di 5, 1 o, con uguale prontezza. Se si ha di biso
2 o metri o più di lunghezza su due di gno di una grande quantità di calce ad
larghezza. Lasciasi fra queste pietre un tratto si dà alla fornace una grande
un intervallo sufficiente per passarvi il lunghezza. Prima che demolirla lasciasi
pugno, e di distanza in distanza lasciansi ben raffreddare e levasi il muramento
degli intervalli alquanto meno larghi che di uno de grandi lati. Allora si può le
il volume di una pietra; mettonsi contro vare la calce sopra una grande lunghez
questi all'interno de fascinaggi ben sec za, impiegando un numero di operai
chi che copronsi di legna più grosse ad conveniente senza che si riduca in pol
oggetto di accendere facilmente il car vere, come accade nelle fornaci coniche
bon fossile posto di sopra. Formasi un ove i pezzi di calce sono obbligati di at
primo strato di carbon fossile in grossi traversare tutto il fuoco per giugnere al
frammenti che devono lasciare facile pas cenerajo. Se all' opposto abbisogna sol
saggio all'aria e al di sopra uno strato tanto piccola quantità di calce, si fanno
di pietra da calce grosso circa 18 piccole fornaci isolate e si dà il fuoco da
centimetri, formato di pezzi di 8 a 1 o un capo mentre scaricasi l'altro e il fuoco
centimetri, e che termina a 1 o centime lavora nel mezzo senza che gli operai ne
tri circa di distanza dalla cinta esterna. siano incomodati. Quando non si abbia
Questo intervallo riempiesi di carbone no pietre resistenti al fuoco per costrui
e serve a far comunicare insieme i vari re l'esterno delle fornaci si può far uso
strati di combustibile. Il terzo strato èdi mattoni comuni, ed in mancanza an
formato di carbon fossile che riempie che di questi, di grosse pietre da calce
tutti i vuoti fra le pietre; deve essere che cuoconsi da un lato e che si spezza
di ugual grossezza dappertutto, e la sua no poi per farle entrare come materiale
altezza dipende dalla natura del carbone in un'altra operazione: l'unico vantag
fossile. Il quarto strato è composto di gio de mattoni si è quello che collocan
pietre in frammenti più grossi ; è alto si meglio e più facilmente al loro posto.
per lo meno 4o centimetri, ma i pez La fornace dee disporsi accuratamente
zi possono essere più voluminosi; gli perchè non succedano crollamenti che
altri strati succedonsi alternativamente, disordinino tutta la cuocitura. Non bi
e l'ottavo che è di pietra da calce ha sogna risparmiare i fascinaggi e deve si
ad essere più grosso che tutti gli altri; formare con molta diligenza il primo
l'ultimo è di carbon fossile minuto, e strato di carbone e di pietra, essendo
copresi di ceneri o di terra premutevi sempre in questa parte che trovansi al
con la pala. A mano a mano che si van - cuni difetti. Deesi attivare la combu
no innalzando gli strati innalzasi anche stione quanto più è possibile dando ac
la specie di muramento esterno a pietre cesso all'aria per tutti i punti del mu
Suppl. Di». Tecn. T IX. 4o
5i4 FoRNA ce FoRNACE
ramento. Una fornace larga due metri nel fianco di una collina cui si dà la for
alla base, i "6o alla parte superiore, al ma di un uovo aperto alle due sue cime,
ta 2”5o e lunga 1 oo metri, compie la la superiore delle quali è quadrata ; alla
cuocitura in 5o ore, e 48 ore dopo che parte inferiore v' ha una o più aperture
si è dato il fuoco si può levare la calce. destinate a produrre la corrente di aria;
La cuocitura è tanto più rapida ed uni talvolta la parte inferiore è munita di
forme quanto meno di polvere contiene una grata di mattoni ; mettonsi de fa
il carbone ; devonsi impiegare i grossi scinaggi al fondo, del carbon fossile al
pezzi per lo strato che copre le fascine, di sopra e poscia alternativamente strati
i mezzani pegli strati intermedi e la pol di pietra calcarea e di combustibile; tal
vere per l'ultimo strato; ogni qualvolta volta copresi la parte superiore di mar
si ha bisogno di cuocere sul luogo stes na per mantenerne il calore. Consu
so, la cenere ben distesa fornisce un mansi circa due bushell di carbon fossi
suolo eccellente; una di queste fornaci le per produrne tre di calce.
mobili, larga due metri, lunga 5 ed alta Le fornaci continue variarono nota
sei, della tenuta di 8 metri cubici o una bilmente di forma e di dimensione. Una
tesa di pietra, cuoce perfettamente con lunga esperienza fece addottare diverse
56 ettolitri di carbon fossile di qualità disposizioni che sembrano assicurarne il
assai mediocre; la calce può levarsi 4 o buon uso. In un concorso della Società
a 48 ore dopo. -
d'incoraggiamento di Parigi sulla mi
I vantaggi che presenta questo modo glior costruzione delle fornaci da calce,
di calcinazione vennero valutati e ricono Deblinne e Domop, che ottennero il pre
sciuti assai numerosi me lavori pei canali mio, descrissero i molti saggi da essi fatti
di La Vezére e del Duca di Bordeaux :
in proposito, da quali risulta che le mi
sono di non consumare più combustibile gliori fornaci da calce delle forme ordi
delle fornaci coniche; di produrre una narie consumano da 1, 855 a due ste
maggiore quantità di calce in un tempo rei di legna fesse per ogni metro cubico
più breve, e di dare agli operai una gran di calce ottenuto da una pietra calcarea
de facilità nel servigio con assai meno dura, e che le più vantaggiose che si ri
fatica ; la loro costruzione è molto e scaldano con fascine consumano più che
conomico, sicchè finiti i lavori in un da 2“,5 e fino a 2*.958 per la stessa quan
to punto non si hanno ad abbandonare tità di calce. Riconobbero che la quan
edifizii che riescono sempre costosi. tità d' aria che s'introduce nella forma
I saggi fatti per cuocere con le legna ce per la porta quando si getta il com
in questo genere di fornaci non die bustibile con la forca o con la pala, raf
dero vantaggiosi risultamenti. Quando fredda il fuoco, ritarda la calcinazione e
si interpose la legna a strati la tem produce molti biscotti e pensando che
peratura non riuscì abbastanza eleva potrebbesi impedire l'introduzione del
ta; si giugnerà però certamente a po l'aria fredda per la gola del forno di
tersene servire con questa specie di minuendo la velocità e la quantità della
fornaci, costruendovi delle volte sot fiamma che esce dalla fornace ordinaria
to le quali possa introdursi la quan
per l'occhio o foro praticato alla parte
tità di legna che è necessaria. superiore, fecero eglino costruire due
Nell'Inghilterra le fornaci più sempli fornaci l'una a base circolare e ad ama
ci sono formate di una capacità scavata sola gola, l'altra a base ovale ed a due
FoRsace FortNAcE 5i5
gole, guernita essendo ciascuna fornace sciando soltanto una piccola corrente di
di quattro canne di cammino a valvule aria per tal modo in 56 a 4o ore si cuo
che avevano origine nella parte più cono i 2o a 13 o quarters ( 1 1 a 1 2 me
spanta della fornace e s'innalzavano di tri cubici) di calce, e 1 5 a 2 o ooo mat
quasi un metro al di sopra del terrapie toni. -
no. Malgrado la facilità che dava questa Rawson propose l'uso di una for
disposizione per dirigere a volontà il nace cilindrica terminata con due co
fuoco verso una delle parti della fornace, mi tronchi; il fondo è formato di una
la quantità delle pietre mal cotte o bi piastra di ghisa alta un piede (o,"3o);
scotti superò il quarto della totalità del questa fornace ha 2 o piedi (6,"69) le
la pietra da calce, e per conseguenza il muraglie hanno tre piedi di grossezza al
consumo del combustibile fu almeno basso e 2 in alto (o,"91 e o,"61 ); fra
di 1/4 troppo grande: questa fornace essi e l'inviluppo esterno vi sono due
consumava 5º,o57 di torba per metro piedi di terra da forni. La parte cilindri
cubico di calce. Due fornaci senza cam ca è alta 14 piedi (4,"25). Due grandi
mino con una sola porta, l'una a pareti pezzi formano la parte superiore sopra
circolari l'altra cilindrica coperte di una un' altezza di circa 6 a 8 pollici (o," 15
sezione di sfera, consumarono egualmen a o,"2o); l' occhio ha 14 pollici (o."
te più di tre sterei di torba per ogni me 579 ) alla parte superiore ed ha un pen
tro cubico di calce. La fornace che me dio di circa 18 pollici ( o,"45). Con
glio riuscì fu quella che abbiamo descrit questa fornace con la stessa quantità di
ta all'articolo cALCE del Dizionario e combustibile si ottenne 1/5 di calce di
rappresentata nella fig. I della tavola più; inoltre le pietre di cattiva qualità
XVI delle Arti chimiche di quello, nel soggette a ridursi in polvere possono
la quale il consumo non fu che di gettarsi in questa fornace senza essere
1,“946 di torba per metro cubico di rotte in così piccoli frammenti come al
calce. solito. -
qual vuoto riempiuto poi con terre di I mattoni d'una medesima infornata
versamente colorate dava quadrelli come riescono inevitabilmente di qualità di
a mosaico di assai bell'effetto. Chiese verse, secondo che per la varia loro po
per questo trovato un privilegio di 5 sizione nella fornace hanno provato più
anni in Francia il 16 giugno 185 1. o meno l'azione del fuoco. Qualora per
I mattoni si cuocono come abbiamo altro il fuoco sia stato regolato con le
veduto nel Dizionario in fornaci, la for debite cautele, tutti quanti i mattoni rie
ma delle quali dee alquanto variare se scono buoni, purchè si abbia cura di de
condo i combustibili che si ha intenzio stinarli opportunamente alle varie oc
me di adoperarvi, che sono la legna, il correnze delle costruzioni secondo le di
carbon fossile e la torba. Nell'Italia si verse loro qualità, vale a dire secondo la
fabbricano generalmente le fornaci con diversa leggerezza, resistenza, durezza,
mattoni crudi; e questo stile è pure a e capacità di sopportare l'intemperie,
dottato nella Svezia, ed in alcune pro che possono aver acquistato pel diverso
vincie settentrionali della Francia. I la grado di cottura. Si potrebbero ottenere
terizi vengono disposti entro la fornace mattoni dotati di singolare durezza, fa
a strati regolari, ed in modo che i pezzi cendoli cuocere di bel nuovo, dopo di
sieno alcun poco discosti l'un dall'altro averli tenuti immersi per qualche tem
affinchè tutti possano essere da ogni po nell'acqua. Questi mattoni biscot
parte investiti dal fuoco. Sull'ultimo ti prendono un colore più cupo, as
strato superiore si distende un suolo di sorbono meno l'acqua, e resistono me
argilla grosso oº, Io circa acciò il calore glio all'intemperie. Quei laterizi, i quali
rimanga concentrato, e possa essere mo per aver sentito troppo vivamente l'a
dificato a piacimento, col formare dei zione del fuoco sono semivetrificati ,
pertugi qua e là, secondo l'occorrenza, in diconsi arcicotti. Riconosconsi al colo
questo coperchio. Affinchè l'azione del re bigio ferreo, alla frattura vitrea: non
fuoco sui mattoni produca un regolare si appiccicano alla lingua, e tanta è la
effetto, si è conosciuto per esperienza loro durezza, che giungono a raschiare il
essere necessario, che nelle prime 24 ore vetro. -
l
:
- - FoRNAto FoRNAIo 33 i
al di sopra di quello. Quando questa ca colore che acquista la crosta si conosce
tica è bruciata per due terzi la si avvie quanto tempo occorre che il pane resti
cina mediante una piccola rastia alla boc nel forno, non potendo questo tempo ,
ca per riscaldare questa parte del forno fissarsi in maniera assoluta, poichè di- 5
che è sempre quella dove vi ha la mag pende dalla grossezza del pane e dalla
gior perdita di calore. Per le altre for qualità della pasta. Incominciasi sempre
nate operasi alla stessa maniera, se non dal levare dal forno il pane più cotto; e
che s' adoperano legna più minute. Or siccome si è avuto cura di mettere nel
dinariamente si reputa che il forno sia fondo i pani più grossi e vicini alla boc
caldo abbastanza quando la volta è bian ca i più piccoli, così questi che esigono
castra ; questo segno però non è sempre per cuocersi meno tempo degli altri le
sicuro, nè da darsi per regola positiva, e vansi naturalmente i primi, ma quando
sarà duopo regolarsi sempre secondo la la fornata è composta di pani di uguale
qualità della pasta che si dee cuocere, la grossezza, traggonsi dal forno con lo
sua forma ed il suo volume, e più che stesso ordine con cui vennero introdot
tutto poi secondo le osservazioni dell'e ti, principiando da quel lato pel quale
sperienza. In ogni caso val meglio che il s'incominciò ad infornare. Questa opera
forno aspetti la pasta di quello che que zione dura ordinariamente 1 o a 15 mi
sta abbia ad attendere che il forno fini. nuti per un forno di 1 o a 1 i piedi di
sime pegli individui di fisico debole. di questo sale che può riuscire molto no
Sarà facile riconoscere questo sale civo.
nel pane seguendo il metodo descritto Lo zinco essendo volatilizzabile è duo
da Ure nel tomo IV del suo Dizionario po ricorrere alle analisi per via umida,
di Chimica, e che consiste nel far agire Determinata dapprima la presenza del-
un sale di barite sull'acqua distillata l'acido solforico mediante l'azione di un
nella quale si è ammollato il pane rotto sale di barite sopra l'infusione acquosa
in pezzetti. Siccome questo metodo non del pane, si fa evaporare una parte di
determina che la esistenza dell'acido questa infusione acquosa fino a consi
solforico, e per conseguenza di un solfa stenza di sciloppo che poi si stempera
to qualunque, così nelle ricerche di que in acqua leggermente ammoniacale. Il
sto genere può esser utile di ricorrere liquore feltrato e saturato con un acido
alla incinerazione. La grande quantità viene posto a contatto col ferro-cianuro
Suppl. Di Tecn. T IX. 45
3 38 ForNAIo FoRNAIo
di potassio e con l'idrosolfato di am bianchezza ; la proprietà che ha questo
moniaca, entrambi i quali danno pre sale di ridursi in vapore per l'azione del
cipitati bianchi l'uno di ferro-cianuro calore sembra giustificare questa asser
l'altro di solfuro di zinco idratati. zione; è dubbio però, a meno di far uso
I risultamenti otttenuti dal solfato di di una abbondante dose di questo sale,
zinco furono poco sensibili e da non pa se si possa in tal guisa sublimare nel
ragonarsi con quelli che produce l'uso forno una grande quantità di carbonato
del solfato di rame. e produrre l'effetto mecanico di sollevare
Del carbonato di magnesia. Edmon la pasta e di renderla porosa, poichè l'a
do Davy, professore di chimica all'isti cido del lievito deve essere per lo più
tuto di Cork, fece alcuni esperimenti in quantità sufficiente per convertire in
dai quali risulta che 2o a 4o grani (1 a acetato la totalità del sale alcalino. Se è
2 gramme circa) di carbonato di magne duopo ammettere un effetto meccanico
sia intimamente mesciute con una libbra lo si troverà piuttosto nello svolgimento
(circa 455 gramme) di fiore di farina di dell' acido carbonico del carbonato.
cattiva qualità, migliorano notabilmente Sembra che sieno pure stati posti in
la qualità del pane fatto con questo mi uso altri carbonati alcalini come quelli
scuglio. Questo metodo sembra essere di potassa e di soda ed è a credersi con
stato qualche volta messo in opera. l'oggetto di mantenere più a lungo l'u
Il carbonato di magnesia in così pic midità del pane. Questa frode è facile
cola quantità durante la fabbricazione a riconoscersi dall' esame delle ceneri,
del pane dee certo convertirsi in gran poichè quando queste provvengono da
parte in acetato, il qual sale benchè do un pane non sofisticato non contengono
tato di qualità purgative non sembra po che poche materie solubili e specialmen
tersi trovare nel pane in quantità suffi te poco alcali libero.
ciente per dare incomodo. Nelle ricerche Pommier avendo fatto due saggi ri
che avessero per iscopo di scoprire la e petuti col carbonato di ammoniaca non
sistenza di questo sale magnesiaco, con osservò nel pane verun risultamento no
verrebbe aver riguardo al fosfato di ma tabile e non crede che possa essere di
gnesia che trovasi in grande quantità aiuto nel panificio a meno che nol si ado
nelle ceneri dei cereali. La esistenza dei peri in dose copiosissima. Cangiandosi
fosfati nel pane fa che i vasi di platino in acetato forse che questo sale, al pari
che servono all' incinerazione pronta che i carbonati di potassa e di soda, co
mente si alterino. munichi al pane la proprietà di conser
Il carbonato di magnesia non produce vare più a lungo la sua umidità.
grande effetto sul levarsi del pane, ma Altre sostanze diverse. Molte altre
quando è nella proporzione di 1/42 sostanze, come la creta, la terra da pipe
comunica al pane un colore giallastro ed il gesso vennero ancora impiegate per
che può modificare vantaggiosamente la adulterare il pane. L'uso di queste so
tinta oscura che danno al pane alcune stanze sembra non avere avuto altro sco
farine di qalità inferiore. po che quello di aumentare il peso del
Dei carbonati alcalini. Molti autori pane " anche la sua bianchezza.
asserirono che il carbonato di ammonia Siccome non possono tornare vantaggio
ca poteva essere di un possente aiuto se a fornai che quando sono introdotte in
per far levare il pane ed aumentarne la grandi quantità, così la sola incinerazione
FoRNAIo - FoRNAIo 559
basterà a render palesi queste sorta di più bello ed in pari tempo più pesante
frodi dall'aumento del peso delle ce che col modo di lavorarlo ordinario.
Inerl. Finiremo questo articolo riportando il
L'uso dell'albume di uovo, dell'acqua conto delle spese generali di un'officina di
di gomma, della colla di pesce e di altre fornaio in Parigi, nella quale si riducono
sostanze nelle arti del pasticciere e del in pane ogni giorno 5 sacchi di farina di
confetturiere potè indurre i fornai a far i 59 chilogrammi. Tuttochè certamente
uso di alcune sostanze organiche nella le spese ed i guadagni abbiano ad essere
facitura del pane a fine di dargli più le ben diverse fra noi, tuttavia questo qua
game. Perceval raccomanda di aggiugnere dro può servire di norma per mostrare
5o gramme di saleppo per ogni chilo- come abbiansi a calcolare in generale le
gramma di fiore per ottenere un pane spese annesse a questa arte. -
SPE se GENERALI.
SPEsE PARTIcolari.
Fr. 4675,15 i 2,78
8.° Mantenimento e paga degli operai. Un
gramolatore a 4 franchi al giorno, un assistente
34 o FoRNAio FoRNAio
sfere. Da quel momento il galleggiante Puossi anche dedurre dai dati pre
discese a zero in un'ora e 1 o'. Il vo cedenti la forza in cavalli data dalla fiam
lume d'acqua in ebollizione evaporato ma della gola del fornello, e di fatto si re
fu di 666 litri. Calcolando il calore con puta che un cavallo di vapore di una mac
tenuto nei 666 chilogrammi di vapore a china di Woolf, consumi in un'ora 3 a 3
2 1/2 atmosfere, avremo dunque il nu 1/2 chilogrammi di carbone fossile per
mero di calorie dato da questa operazio cavallo, corrispondenti a 4,chil 17 di
ne. Applicando questo dato alla formula carbone di legna: o da 21,ooo a 25,ooo
p. (55o –h- t.) calorie; adottando quest'ultimo nume
p essendo il peso dato dal vapore e tla ro avremo 25,8 cavalli. Questo risulta
temperatura si ottiene mento dev'essere riguardato come un
452,o8o calorie in 7o minuti, o minimo, perchè molto calore va disperso
587,497 in un'ora. - pel cammino che è sopra la gola. Un'al
-
Questo numero rappresenta l'utile tra perdita risulta dal dover riscaldare
effetto che dà la fiamma della gola del tutto lo spazio compreso tra la gola e le
l'alto fornello di Niederbrunn, con l'ap caldaie ch'è di due metri. Può aggiun
parato dianzi descritto. . . gersi anche il raffreddamento che ri
-
meno caldi che al momento in cui vi si am Fecesi una seconda esperienza nelle
mise la fiamma della gola. Ad oggetto di stesse circostanze della prima, con a 1,2
rendere compiuti i dati del problema,ag atmosfere di tensione del vapore, e la
giungeremo i consumi dell'alto fornello: si stessa altezza del galleggiante, che in ugual
sono fatte 14 cariche in 12 ore, ciascu. modo si è adoperato in tutte le opera
ma era composta di 18o chilogrammi zioni seguenti. Non si fecero che i 5 ca
di carbone di legna, metà faggio, e metà riche in 12 ore, dal che risulta che non
e più quercia. Un terzo del carbone ave si impiegarono che i 95 chilogrammi di
va tre anni di immagazzinaggio, e gli al carbone all'ora. L' evaporazione ha du
tri due terzi un anno solo. Il carico di rato un' ora e 8 minuti. -
Abbiamo detto più sopra che il calo- per metà ; e del resto operosi come
re diminuisce nel focolare, allorchè sinegli altri esperimenti con 2 1/a atmo
restringe al basso della porta di carico, sfere di tensione, si sono fatte i 5 cari
l'apertura che lascia arrivare l'aria de che in 12 ore, l'operazione ha durato
stinata a bruciare i gas. Per rendere un'ora e 25 minuti. “ . -
l
-
.Cavalli-vapore . . . . . . . . . . . . 2 1,8
Queste cifre provano che per rica- zione si fece sotto una tensione di tre
vare il miglior partito dai gas delle gole atmosfere; l'operazione ha durato 1 ora
degli alti fornelli conviene porre in con- e 5 minuti. Si sono fatte 15 cariche al r
tatto con essi un volume d'aria sufficien- l' ora.
te, il che si è fin oggi trascurato, e so- Fatti i calcoli come sopra, ed avuto
pra tutto nell'impiego dei gas degli alti riguardo alla temperatura del vapore
fornelli pel riscaldamento di certi appa-che è 155,1 sotto una pressione di tre
recchi ad aria calda. - atmosfere, avremo :
º
In una quinta esperienza l'evapora
Una settima esperienza si fece con 2 ti, avuto riguardo alla temperatura del
atmosfere di pressione; si usarono i 5 vapore a 2 atmosfere, ch'è di 1 a 1°,4
cariche in 12 ore; l'evaporazione durò danno :
1 ora e 8 secondi. Questi risultamen- -
Si fece poi una esperienza sopra le Nel corso di un'ora che durò l'espe
calorie date dell'acqua di condensazione rienza, si fecero 2o osservazioni termo
ad oggetto di determinare il numero di metriche sull'acqua che usciva dal con
calorie che dà la fiamma della gola, fa densatore. Si è determinato il numero
cendo passare pel condensatore tutto il medio delle calorie date nell'intervallo
vapore che è capace di produrre. Misu da un'osservazione all'altra. La somma
rando il volume dell'acqua di conden delle calorie delle 2 o osservazioni ha
sazione e la sua temperatura se ne è de dato il totale di calorie dell'acqua del
dotto il numero ricercato. - condensatore.
Ecco il metodo che venne seguito Si sono misurati così 1 o,o59 litri,
per fare questa operazione. che diedero 58 1, 8 o 6 calorie. Se si tol
Si è alimentata la caldaia in modo da gono da queste cifre le calorie contenu
portare il livello del galleggiante all'al te ne I o,o59 litri d'acqua d'iniezione
tezza abituale: allora il rubinetto che a 15.º6 ; cioè a dire il numero 156,92 o
somministra quest'acqua venne chiu rimane 224,886 per le calorie che ha
so, e si è lasciato che tutta la fiamma della ricevuto l'acqua iniettata, ma a questo
gola arrivasse sotto la caldaia. La ten ultimo numero convien aggiungere quelle
sione del vapore era allora a 2 1/2 at che vennero comunicate all'acqua rimasta
mosfere. Invece di lasciar perdere il va nella caldaia alla fine dell'operazione.
pore pel tubo di scarico, come erasi fat In effetto, si è operato dapprima con
to per lo innanzi a fine di mantener la una tensione di 2 1/2 atmosfere la quale
tensione allo stesso punto, lo si fece pas dopo un'ora, era giunta a 5 1/2 atmo
sare in totalità pel condensatore, nel sfere. Siccome 4,896 litri d'acqua rima
quale potevasi lasciar giungere la quan-sti nella caldaia danno, alla tensione di
tità d'acqua necessaria per condensare 2 1/2 atmosfere, 65 o,6o4 calorie, e
tutto il vapore. lo stesso volume d'acqua sotto 5 1/2 at
L'acqua di condensazione era a 15. 6 mosfere ne contiene 688, 577 così es
cent. L'acqua calda o sostenutasi venne sendo l'acqua sotto questa tensione a
misurata con due secchi ben istazati. I 4o",6, ne consegue la differenza 59,
-
FoRNELLo FoRNELLo 349
773 da aggiungersi alle cifre 224,886. scappare la fiamma in eccesso; v c.
Abbiamo adunque 284, 659 pel mu vuoto fatto nel muro per renderlo più
mero delle calorie date dall'esperienza, leggero. -
quelli dati dalle esperienze precedenti, I focolari nei quali si vogliono utiliz
e così deve essere, perchè si è avuta zare questi gas hanno particolari dispo
una perdita di calorico, per condurre il sizioni; possono senza il menomo incon
vapore nel condensatore col mezzo di veniente, essere situati sul suolo delle
tubi nudi ed in oltre il condensatore e la
officine a gran distanza degli alti fornelli,
vasca donde attignevasi l'acqua calda senza che questi ne risentano il menomo
per misurarla, hanno parimenti dato luo inconveniente. Applicazioni continue di
go ad una perdita di calore. Ma ciò che questo metodo si fecero in grande, per
ha più contribuito a dare queste diffe tre mesi, nell' uno dei fornelli di Nie
renze, è la proprietà che tiene il vapore derbrunn ; si è riconosciuto che i gas
di trarre seco meccanicamente l'acqua della gola consumati da una corrente di
sollevata dall' ebollizione. aria indottavi da un cammino, offrono
Se aggiungiamo questa ultima perdita un mezzo di riscaldamento possente;
a quelle che abbiamo osservate parlan perchè in un fornello a riverbero, ridu
do delle precedenti esperienze si potrà cono in pochi istanti il ferro al calor bian
formarsi un'idea dell'enorme quantità di co, e producono la fusione della ghisa.
calore che può dare la fiamma della gola Combinati con una corrente d'aria sfor
di un alto fornello. -
aria, la quale dipende dalla relazione fra la 5.° L' aria ad azione intermittente
sezione di esse, e la somma delle aperture entra per tre aperture fatte sui fianchi
che sono fra le spranghe della grata, re e in alto del focolare, e le tre correnti
352 FoRNELLo FonNEL Lo
s'incrocicchiano dinanzi alla strozzatura, 2.°. La somma degli spazi liberi fra le
ch'è il punto ove il calore è più elevato. spranghe della grata, la distanza fra l'u
4.° Un vaso cilindrico. aperto ai due na e l'altra di esse, la grandezza e posi
capi, corre in una scanalatura. Poggia zione della grata:
questo dapprima sopra un piano stabile 5.o La sezione delle colonne d'aria
che gli serve di fondo, al qual momento ad azione continua ed intermittente:
lo si riempie di carbone; poi vi si so 4.° La sezione al punto delle stroz
vrappone un coperchio; allora spingen zatura. -
dolo, caccia desso una piastra di ferro o Da questi esperimenti risultò che con
di cotto che chiudeva una tramoggia po una grata posta cinque pollici al di sotto
sta sopra la grata, e presenta a questa la della strozzatura, le cui spranghe sieno
sua parte inferiore aperta, lasciandovi distanti 1o a 12 millimetri, con l' inter
così cadere il carbone che conteneva. In vallo di 5 a 6 minuti fra una carica e
tal guisa la capacità del vaso misura la l'altra, si otteneva in un'ora la combu
carica che è sempre uguale, e si fa senza stione totale di 16 chilogrammi di car
aprire il fornello. bon fossile poco grasso o secco (cioè
Si fecero in questo fornello varii sag poco bituminoso), ma a fiamma allun
gi cangiando: gata, attenendosi alle dimensioni se
1.° La qualità e quantità del carbon guenti: -
zatura . . . .. . . . 2, 52
Sezione totale dei canali
e per la fiamma sotto della
muffola . . . . . . . . 9, 15 o
Sezione dei canali laterali
superiori. . . . . . i 2, 196
Superficie della grata. . . . . 12, 196
Sezione di una seconda -
grata si ostruirebbe troppo spesso e il 1.º Non devesi gettare una nuova ca
focolare si guasterebbe per la tempera rica che quando la fiamma non riempie
tura troppo elevata. Il carbon fossile più la strozzatura, altrimenti vi sarebbe
grasso è meno atto del secco a scaldare troppo combustibile e un po' di fumo.
le muffole o caldaie molto lunghe dando Un foro fatto in uno dei registri per la
una fiamma più viva si, ma troppo cor colonna di aria ad azione periodica, la
ta e che guasta prontamente il focolare. scia veder quando occorra caricare.
Dai fatti esperimenti risultò inoltre 2.° Lo strato di carbone sulla grata
non doversi ammettere la colonna d'aria non deve mai esser minore di 4 a 5 cen
ad azione periodica che per un minuto timetri; se lo fosse converrebbe ridurlo a
ad uno e mezzo dopo la carica, e dover quella grossezza con varie piccole cari
si chiudere i registri di essa in tre tem che. -
pi; cioè a metà dopo un mezzo minuto, a 5° Non devesi attizzare il fuoco che
due terzi dopo un minuto e affatto dopo di tre in tre cariche e, attesa la gran di
un minuto e mezzo; il ronzio che pro stanza delle spranghe, si dee farlo con
duce la fiamma indica all'operaio come molta cura acciò non cada carbone nel
abbia a regolare il registro. Quando at ceneraio, che anzi adoperando carbone
tizzasi il fuoco basta aprire i registri alla bituminoso gioverà non usar il riavolo
metà per mezzo minuto circa. che per frangere i pezzi agglomerati, e
- La temperatura media alla cima del nettare la grata pel ceneraio con un'asta
eammino era di 245 centigradi e cresce di ferro auncinata; nel qual modo si ha
va di 25 a 5o gradi al momento in cui suc pochissima perdita.
cedeva la carica. I canali sotto della muffo 4.° Se il carbone si ammucchia sotto
la, esaminati per alcune aperture lasciate la tramoggia, prima di caricare eonviene
vi al punto più lontano dal focolare,era spignerlo al fondo della grata.
no pieni d'una fiamma bianca e brillan 5.° Non volendo usare che polvere di
te, la quale di rado e in poca quantità carbone converrebbe fare che la tramog
giungeva pei canali al di sopra. Quando gia gettasse sul dinanzi della grata o ca
si chiudevano i registri dell'aria, vede ricare per la porta del focolare, altrimen
vasi per quelle aperture uscire una den ti una parte della polvere verrebbe trasci
sa nebbia dalla strozzatura; riaprendoli nata nei canali e produrrebbe un po' di
ben tosto la fiamma si avanzava e riem fumo. Si potrebbe anche bagnare questa
piva di nuovo i canali, lo che prova polvere, ma allora l'evaporazione pro
bruciarsi il fumo alla strozzatura mede durrebbe una perdita di calore.
Suppl. Diz. Tecn. T. IX. 45
554 FoRNELLo FoRNEI.Lo
Bruciando la torba con 4o chilogram corso i canali superiori e passa quindi
mi all' ora, si ottenne più calore che coi nel cammino pei tubi verticali mm (fig.
16 chilogrammi di carbon fossile. La se 6); jjj (fig. 4) rappresentano dei regi
zione della colonna d'aria ad azione pe. stri che servono a regolare il passaggio
riodica bastava che fosse di 2 decimetri della fiamma in ciascuno dei canali infe
quadrati (8 pollici quadrati), cioè il riori, anche gli spiragli hh (fig.6) possono
quarto di quella necessaria pel carbon essere muniti di registri per far variare
fossile. Questa colonna non doveva mai il passaggio della fiamma nei canali late
lasciarsi entrare per più di trenta secon rali. Vedonsi in v v v'v' v" (fig. 4, 6 e 7)
di. I)ava essa una fiamma lunga e densa alcune aperture fatte nel prolungamento
che riempiva i canali inferiori ed i supe dei canali pel fumo e servono a nettar
riori e saliva ancora per varii piedi nel li; vi si è lasciato un occhio di un
cammino. pollice di diametro che si chiude con un
L'altezza del cammino è di 6",6. Fa turacciolo di argilla ed aprendo il quale
cendosi 12 cariche in un'ora e dovendo si può esaminare in qual maniera cam
la somma di queste essere pel carbon mini la fiamma nei canali. Per com
fossile di 16 chilogrammi e per la torba piere la descrizione del fornello aggiugne
di 4o, il vaso in cui si pongono dovrà remo che p (fig. 4) è il suolo della muſ
contenere 1,chil 55 pel carbone e 5, il 55 fola sul quale si stende la materia da
per la torba. - - rivivificare; s(fig. 4 e 5) l'apertura
Indicate così le norme dal Lefroy stabi per la quale se la introduce, e che tt
lite, passeremo ora a meglio descrivere il (fig. 6) è un muricciuolo di mattoni
fornello cui ne fece egli l'applicazione che ha per oggetto di dare maggiore so
che, come dicemmo, era un fornello a lidità alla volta che termina la parte
muffola destinato alla rivivificazione superiore della muffola. - -
del cemento romano. Vedesi disegnato Venghiamo ora alla descrizione del
nelle fig. 4, 5, 6 della Tavola XVII focolare, che è la parte veramente nuova
delle Arti chimiche. Il luogo A, dove del fornello ( fig. 8, 9, 1 o, 1 1 ,
si fa il fuoco è posto sul dinanzi ed 12 ). Vedesi a primo aspetto che
accanto alla muffola. La fiamma al l'apertura del ceneraio è in A (fig. 8).
l'uscire dal focolare incontra all'entrare che B (fig. 8) è il ceneraio; C ( fig,
nei canali inferiori una specie di pila 8 e 1 o ) l'interno del focolare e D (fig.
strino b (fig. 7) che serve a spezzare il 8 e 1 o ) l' apertura per nettare la grata
getto della fiamma , di là la fiamma del focolare. Questa apertura è guernita
spandesi nei canali inferiori cc c (fig. d'una porta E (fig. 7) che scorre in
5 e 7) posti sotto la muffola; una par iscanalature II (fig. 8 e 1 o) e che si sol
te ascende pei canali verticali d d (fig. leva tirando un contrappeso attaccato
6) e va in quelli laterali e e (fig. 4) all'estremità di una catena. Vedesi pari
posti sui fianchi della muffola. Un'altra mente che la grata è in b b (fig. 8) e
parte ed anzi la maggiore passa pei ca che il passaggio della fiamma è in a (fig.
nali superiori gg (fig. 5 e 6) mediante 8 e 1 o ). Due erano le condizioni cui
condotti verticali fff (fig. 6). La doveva adempiere il Lefroy; la prima di
parte della fiamma che ha circolato nei caricare il fornello a fuoco coperto per
canali laterali si riunisce negli spiragli impedire che vi arrivasse un eccesso di
h h (fig. 6) a quella parte che ha per aria atmosferica, la seconda di disporre
- FoaNELLo - FoRNet.io 555
sul getto della fiamma delle correnti di b'b'b'; la seconda squadra d'a'd, abbrac
aria in maniera da ottenere la combu ciando orizzontalmente il fornello, è fis
stione compiuta del fumo. L'apparato sata alla prima in c'c con chiodi a capoc
destinato a caricare a fuoco coperto si chia accecata, scorrendo negli occhi
compone di un telaio e fofig. 1 1 e 12 ) ff invitati su madri fissate nel mura
diviso in due scompartimenti, il primo g mento. La spranga dd tiene nel suo mez
ripieno, il secondo h aperto nel mezzo zo un'asta di ferro g con impugnatura
e coperto di un cilindro di grosso lamie per far muovere l' apparecchio, cioè
rino i che è chiuso nella sua parte su aprire e chiudere i registri. La riunione
periore da un coperchio ed alla parte di queste due spranghe a squadra è rim
interiore da un registro scorrevole in forzata da ciascun lato del focolare da
iscanalature n n. Quando si vuol carica un doppio legame di ferro h h' (fig. 9) le
relevasi il coperchio di questo cilindro cui cime sono attaccate in jj con viti pu
e lo si riempie di carbone riponendolo re a capocchia accecata per potere smon
poscia di nuovo. Ciò fatto l' operaio tare l'apparecchio quando si vuole; i '
prende l'impugnatura qe la spigne fino (fig. 1 1 ) è una piccola doppia squadra
a che la parte anteriore dell' apparec graduata sul lato delle due braccia o di
chio sia giunta in tt. Per effetto di que una sola che serve di guida a quello che
sto moto di translazione il secondo scom attende al fuoco, poichè indicandogli il
partimento trovasi nel luogo che era oc grado di apertura dei registri gli fa co
i
cupato dal primo, vale a dire che il ci noscere la grandezza della base della co - e
lindro i trovasi al disopra della tramog lonna d'aria diretta sulla piramide della v ai si
di aria sono in a a' (fig. 8 e 1 o ) e so Dopo avere indicato dietro le nor '
no munite di registri di lamierino b' b' me di Lefroy le condizioni da adempier
(fig. 9 e 1 1 ), i quali ne accrescono o si per rendere un fornello compiutamen -
a
º
-
3, 58 FoRNo FoRNo
neri e di braci che malgrado la rastia el le pareti stesse e bruciarsi. Sembra
lo spazzatoio rimangono sempre sull'atrio però che nessuno di questi trovati ab
dei forni attuali. L'amministrazione fran bia pienamente corrisposto e che il pro
cese dei viveri militari, fece molti tenta blema del riscaldamento esterno dei for
tivi di questo genere, ma è duopo con mi pel pane rimanga ancora a nascon
fessare che i suoi sforzi ed i suoi sacri dersi.
fizi non furono mai coronati da un pieno Del forno aerotermo. Questo forno
successo; vale a dire che ad alcuni nuovi è singolare non solamente per la sua ap
vantaggi riunivansi sempre nuovi incon plicazione alla cuocitura del pane, ma
venienti che obbligavano di ricorrere al anche per la maniera come si riscalda,
metodo antico. Si adoperò un forno ri metodo tanto più degno di osservazione
scaldato con carbon fossile; il focolare che sembra opporsi a quanto sappiamo
era sul dinanzi e la fiamma mediante una sulla teoria della combustione e che gli in
corrente ingegnosamente diretta entrava ventori, i quali sono Lemare, ben cono
nel forno. Il riscaldamento si faceva con sciuto pei suoi tanto utili caloRIFERI (V.
sufficiente uniformità, eccetto pertanto questa parola), e Jametel il seniore non
che alla bocca ove il calore era troppo possono eglino stessi dare una spiega
grande ed il pane bruciavasi. Questa dif zione che soddisfi nè il pubblico nè
ficoltà, che non era senza rimedio, ma loro stessi medesimi ; tuttavia questo
che rendeva necessarie nuove spese, fece forno riscaldasi ed ha luogo la combu
abbandonare questa maniera di riscal stione, poichè i fratelli Monchot stabili
damento, ed ora questo forno si riscalda rono a Montrouge una panatteria osser
con legna col metodo antico. Borel nel vabile per molte ragioni e dove non han
1852 costruì a Gap un forno detto da no altro forno che quello aerotermo
lui permanente riscaldato col carbon fos dei cui vantaggi si lodano molto massime
sile. Al disotto vi è un fornello centrale quando possono applicarlo ad una cuoci
rivestito di mattoni refrattarii e la volta tura non interrotta. Ecco quello che ne
la quale è di ghisa. Alcuni condotti di diceva un giornale francese del 1855
mattoni portano in vari punti il calore v Lemare è Jametel hanno costruito in
sicchè si può con registri regolarlo grande il loro forno aerotermo, un pic
al grado che si vuole. Questo forno colo modello del quale videsi all'ultima
venne posto in attività ed ogni giorno esposizione dei prodotti dell'industria.
in 5 formate cuoceva 25o pani. Alcun combustibile o fumo non entra
Pisonneau aveva inventato un forno nel forno; il calore vi penetra mediante
continuo ove il pane era posto su lami una corrente di aria che parte dall'aver
me di ferro poste all'inerno di un cilin circolato intorno ad un focolare posto
dro il quale girava sopra un fornello, sotto l'atrio alla distanza di 4o centime
ma questo come ben si vede era un me tri ed entra nel forno ad una tempera
todo assai incomodo ed imperfetto. tura di 5oº a 6oº. Avvi uno spazio vuo
Altri aveva posto nal mezzo del forno to sotto, sopra ed intorno al focolare, nel
un grosso tubo nel quale facevasi il fuo, qual si fa il fuoco con legna o con coke
co, riscaldando la irradiazione che parti in uno spazio largo 6o centimetri e di
va dalle pareti la capacità del forno a un metro di profondità. E una condi
guisa di stufa. Un riparo impediva che zione essenziale che lo spazio occupato
il pane potesse venire a contatto con dal fuoco e dal fumo sia perfettamente
Foaxo FoRoMETRIA 559
disgiunto da quello dell'aria che dee en nulla più lascia a desiderare. Elogi tri
trare nel forno. I corpi solidi o simili butati ei Monchot ed ai prodotti del lo
posti nel forno vi si trovano sotto l'azio ro forno aerotermo nella esposizione in
ne d'una temperatura, la quale può va dustriale di Parigi dell'anno corrente
riarsi ad arbitrio fino ai 4oo,º Il feno (1859) sembrano mostrare che i vantag
meno inerente al forno e che imbaraz gi di questo forno sieno reali e compro
za gli stessi scienziati si è che appena il vati dall'esperienza.
combustibile, cioè le legna od il coke, - (PoMMIER.)
è in ignizione, l'apertura per la quale si Forno della mina. Dicesi dai minato
introduce l'aria viene chiusa nella ma ri quella cavità in cui si pone la polvere
niera più esatta ed anche lutata e che per fare scoppiare la mina.
la ignizione continua con tutta la sua (ALBERTI.)
forza qualunque sia la quantità di com FoRno. Si dice talvolta anche per Fon
bustibile posta nel focolare ; si può an NELLo o per Fornace (V. quelle parole).
che chiudere il registro della canna del (ALBERTI.)
cammino e tuttavia il fuoco continua FORNUOLO. V. FRUGNoLo.
benchè in tal caso con minore vivacità ». FORO delle scene. Dicesi ne teatri
Sembra presso a poco dimostrato che quella parte delle scene che è di faccia
l'aria necessaria alla combustione intro agli spettatori. -
ducasi nel focolare per l'effetto stesso (ALBERTI.)
del calore, il quale dilatando le pareti FOROMETRIA. Indicasi con questo
- i
dei muri ne allarghi i pori abbastanza nome il metodo col quale gli Alemanni i
perchè possa penetrarvi la quantità ne cercarono in questi ultimi anni di misu r
cessaria d'aria alimentare. rare esattamente le variazioni della ſe .
I vantaggi di questo forno in un lavo condità del suolo, valutarle in cifre e a
ro in grande sarebbero: renderle paragonabili riportandole ad
1.” Una grande economia di combu una scala comune. Thaer aperse il primo e -
-
-
stibile: la via di questo ramo di scienza che ven -.
2.º Una grande economia di mano ne poscia dilatato e raffermato da De -
d'opera, non occorrendo mai di porre Wulfen e de Vogt. -
le legna nel forno, accenderle, estrarre Thaer suppone che una terra la quale
le braci, spazzare le ceneri; ma bastan in un raccolto medio dia annualmente 1 a
do gettare nel focolare ad ogni terza o ettolitri, 84 di frumento all'ettaro, pos
quarta formata, due o tre pale di coke , seda 1 oo gradi di fecondità, supplendo
5.º Una perfetta nettezza, non poten con questo numero astratto a quanto si
do il disotto del pane lordarsi di cene ignora sulle qualità reali del suolo. Que
re nè di carbone; sti 1oº dopo il raccolto non sono distrut
4.” Una cuocitura più regolare e più ti, ma hanno subito una diminuzione; e
uniforme in tutte le parti del pane. per riconoscere il valore di questo abbas
Al principio, come accade in tutte le samento Thaer ebbe ricorso a due meto
nuove applicazioni, notaronsi nella pra di che si servono di prova l'uno con l'al
tica di questo trovato alcuni inconve tro: i º prese l'insieme dei risultamenti
nienti i quali però sembra che sieno stati dati da coltivazioni ben dirette in annate
tolti dai fratelli Monchot ed oggidì la mediocri; 2.º fondò le sue deduzioni sul
cuocitura del pane nel forno aerotermo le analisi fatte da Einhol di varii cereali,
36o FoRoMeTRIA FoRoMETR1A
dietro il principio che i raccolti assorbo de 4o.º, e l'aumenta di un grado per ogni
no i succhi alimentari contenuti nel suolo decina di gradi che tiene al di sopra di
in proporzione diretta della sostanza nu quel limite inferiore.
tritiva che contengono essi medesimi, mas Col mezzo della scala forometrica di
sime nei loro grani. Mediante queste due Thaer, del pari che con quelle de' suoi
sorta di considerazioni parti trovò che un successori facile riesce, calcolare il valore
raccolto il quale succedesse immediata comparativo dei diversi avvicendamenti
mente e senza concimi a quello che ab e discernere quello che spossa meno il suo
biamo preso per tipo, produrrebbe 7,7o lo; ma il sistema sul quale si appoggia è
ettolitri dello stesso grano, donde con imperfetto. Non tutte le terre si possono
una semplice regola di proporzione de porre in una sola categoria; non tutte ce -
dusse esservi stato uno spossamento di 4o dono il 4o per 1 oo della loro fecondità, nè
per 1 oo.sul primo raccolto. Dallo stesso tutte mettono in azione i concimi in egual
metodo venne indotto ad attribuire uno proporzione; nè tutte finalmente ricevo
spossamento di 5o per 1oo sulla segala, no dal maggese lo stesso aumento di for
di 25 per 1 oo sull'orzo e sull'avena. Da za vegetativa. I termini della formula de
questi fatti risulta che per produrre un vono inoltre mutarsi secondo i climi :
ettolitro sopra un ettato il frumento con quindi il loro valore può essere alterato
suma 5° a 1 di fecondità, la segala 2,34, da molte cause variabili delle quali le quan
l'orzo 1,64 e l'avena 1,18. Si hanno varii tità fissate da Thaer sono per così dire i
mezzi di riparare la mancanza della fecon coefficienti. Così, per esempio, secondo de
dità od anche di aumentarla, edi principali Gasparin, vi sono nel mezzodì della Fran
sono i concimi, la riduzione della terra in cia alcuni terreni i quali senza concimi
pascoli ed il riposo della terra ove è in uso e mediante il solo maggese che ripetesi
il maggese. Thaer calcola che un carro di ogni due anni, possono produrre 8, 16 et
letame di 2.ooo libbre aumenti di a,55 tolitri per ettaro; posseggono adun
la fecondità di un ettaro ; senza d'altra que 65.º di fecondità e perchè vi possa
parte cercare di stabilire esattamente essere uguaglianza fra i raccolti anteriori
quanto influisca su questo effetto la qua e posteriori al maggese d'uopo è che que
lità del letame e quanto lo stato del suolo. sto somministri i 25.”,68 dei quali gli
Egli all'opposto riguarda quest'ultima 8, 16 ettolitri hanno spossato il suolo. Ora
condizione siccome direttamente influen in questo caso Thaer non avrebbe am
te sull'accrescimento della fecondità col
messo che i 2.º, 5o di restituzione; quin
riposo. A suo parere un terra che ha di nei terreni anzidetti vi avrebbe una
1 o º guadagna per ogni annata 4.º facoltà di riparazione doppia di quella
o - o
ao. - 6. dei climi ove egli faceva le sue osserva
3o.º 8.o zioni; adunque dando questi i 2.º,5o per
4o.° 1 o.º coefficiente alla formula della fecondità
5o.º I 1.º crescente del suolo, converrebbe nel caso
6o.º 1 a º di cui parliamo moltiplicare questo coef
Parimente il miglioramento prodotto dal ficiente per uno nell'Alemagna e per 2,08
maggese è proporzionato alla fecondità nel mezzodì della Francia per avere il
della terra al momento in cui viene po vero valore di entrambi questi terreni.
sta a coltura. Thaer calcola questo effet Questa distinzione non tardò molto ad
to a 1 o.” Per una terra che già ne posse esser fatta. De Wulfen comprese che la fe
fonometria FoRoMETRIA 36 I
condità doveva risultare e dai principi nu essere sempre una frazione dell'unita ;
trienti contenuti nel suolo e dall'attitudine poichè non vi è mai che una parte della
di questo suolo stesso ain porli azione per ricchezza che si trasforma in fecondità e
appropriarli alla vegetazione: Vide egli a per conseguenza questa deve essere sem
dunque nella fecondità la risultante della pre minore di quella. ll prodotto della
ricchezza del suolo in materie organiche moltiplica della ricchezza per l'attività è
assimilabili dai vegetali, e della sua azione adunque sempre minore del numero che
o della sua forza a renderli suscettibili di rappresenta la ricchezza.
questa assimilazione, elaborandoli per un 4°. Lo spossamento delsuolo prodotto
tempo più o meno lungo e trasformando dai cereali è proporzionato alla quantità
ne così la ricchezza in fecondità. Per di materia nutritiva contenuta nei grani,
questo riguardo diede egli all'agronome e questo spossamento si dee sottrare dal
tria il nome di statica agraria. Le opere numero che esprime la ricchezza.
nelle quali il de Wulfen espose queste 5°. Si può compensare la diminuzione
nuove idee rimasero fra noi sconosciute, d'attività del suolo e produrre un effetto
sicchè non potremo dare ai lettori se non analogo ad un aumento di questa attivi
che un'idea imperfetta del suo sistema, tà col dare al suolo stesso frequenti col
dietro a quel poco che ne dissero i gior ture.
mali Alemanni. Sembra che de Wulfen non abbia pre
1”. Il prodotto in cereali è in relazione
so a guida nelle sue stime e ne'suoi calco
diretta con la fecondità del suolo. li che alcune viste a priori e deduzioni
2”.Quando si conosce il numero di gradidi osservazioni vaghe di poca importanza
della fecondità (vale a dire apparente e poco numerose, nè siasi dato la cura di
mente quando si è fissato ad arbitrio un ſare egli stesso gli esperimenti necessari
numero qualunque che serve poi di mi per confermare l'aggiustatezza della in
sura invariabile per rappresentare il pro gegnosa sua ipotesi e per dare quel grado
dotto di un campo), trovansi i numeri che di esattezza che si conveniva alle sue de
devono rappresentare i due fattori della duzioni. -
icchezza e della attività, il prodotto dei Quello però che sotto questo riguardo
quali forma la fecondità, mediante la dif mancava alla sua teoria venne compiuto
ferenza dei prodotti che dà una stessa da de Voght proprietario del podere di
pianta coltivata due volte di seguito sul Flotbeck vicino ad Amburgo, e gli espe
medesimo campo, supponendola ciascuna rimenti cui questo si diede sono così ben
volta preceduta da un maggese, affinchè fatti, così vari e frequentemente ripetuti
l'attività resti uguale a se stessa; questa da ispirare una piena fiducia.
differenza è al grado di fecondità indicato Il proprietario di Flotbeck adottò il
dal primo raccolto quello che è lo spos sistema del de Wulfeu, ma vi introdusse
samento alla ricchezza. La proporzione un importante cangiamento sostituendo
così stabilita dà il fattore della ricchezza, alla parola attività l'altra potenza che
pel quale dividesi il numero dei gradi esprime un'altra maniera di considerare
della fecondità per avere il fattore del i fatti. In vero, secondo de Wulfen, l'eſ
l'attività. De Wulfen diede un metodo fetto della attività sulla ricchezza è una
venerale col linguaggio algebrico che ser fecondità inferiore a questa ricchezza
se a determinare questi due fattori. medesima, poichè, a suo dire, le sostanze
3”. Il valore numerico dell'attività deve organiche contenute nel suolo sono le so
Stºppi. Di Tecn. T. IX. 46
362 FoRoMETRIA FortoMETRIA
le materie che possano somministrare al questo punto esaminaronsi successiva
le piante principi nutritivi, e perchè la mente e con ogni diligenza le sue pro
propria loro massa è sempre superiore a prietà fisiche e chimiche,non che le piante
quella di questi principii elaborati. Secon che naturalmente produceva e se gli as
do de Voght all'opposto l'effetto della segnò per esprimere la sua potenza il
potenza sulla ricchezza è una fecondità numero 8, per la stessa ragione che ave
superiore a questa stessa ricchezza imper va fatto scegliere il numero 72 o per la
ciocchè egli ritiene che la terra abbia la espressione normale della fecondità. Per
facoltà di assorbire i fluidi atmosferici i trovare la naturale ricchezza di questo
quali insinuansi anche essi nei vegetali at suolo o la decomposizione precedente
traverso i succhiatoi delle loro radici delle sostanze organiche che conteneva
direttamente o combinati forse con alcu non rimaneva più che a dividere il nu
ni elementi del terriccio. Di là ne risulta mero 6oo esprimente la fecondità per la
che quei terreni che sembrano all'uno cifra 8 della potenza, nel qual modo si
aver minore attività, hanno per l'altro ottenne 75. Quel campo che aveva rice
più di potenza,e viceversa che quelli i qua vuto 5 vetture di letame per 21 ari aven
li hanno maggiore attività hanno minore do manifestato una fecondità di 72 ed
potenza, vale a dire che le due scale sono essendo la sua potenza la stessa che quel
inverse l'una dell'altra. De Voght prese la del secondo campo perchè trovavasi
per punto stabile della sua un campo nelle identiche condizioni, tranne quel
di 2 1 ari il quale avendo ricevuto 5 vet la del letame, ne risulta che 455 piedi
ture di letame per metà consumato, che cubici di letame per a 1 ari aumentarono
formano 455 piedi cubici, aveva prodot la ricchezza di 15º e la fecondità di 12 oº;
to 84o libbre di frumento in misure di quindi ogni vettura di letame aumentò
Amburgo, ossia 4 o6,8 i chilogrammi (cir di 3° il fattore della ricchezza e tale si è
ca 5 ettolitri e 55 littri); questa fecon l'effetto medio che de Voght attribuisce
dità venne indicata con la cifra 72o la alla specie di letame che adopera. Se un
quale determinò il numero delle divisioni campo che avesse ricevuto lo stesso con
comprese in una data estensione della sua cime, in circostanze uguali avesse pro
scala e che egli scelse perchè credeva in dotto più che 84o libbre, per esem
tal guisa di riavvicinare la sua misura a pio, 1 o5o sarebbe stato il risultamento
quella di de Wulfen. Mediante questa di una maggiore potenza. Per determi
unità metrica poteva il de Voght valutare narla si cercherebbe da prima la fecondità
la fecondità relativa degli altri suoi terreni che suppongono 1 o5o libbre proporzio
dietro una semplice regola di proporzio nalmente ad 84o libbre, quindi si divide
ne, conoscendo il loro prodotto. Fra que rebbero i 9ooº trovatisi per 9o, numero
sti saggi uno ve ne ha da notarsi per avere che in questo caso esprime la ricchezza,
servito di modello e di norma per la deter e si troverebbe ro” di potenza. Se con
minazione dei due fattori della fecondità. la stessa quantità di concime si produ
Un terreno posto immediatamente a lato cessero meno che 7oo libbre di frumento,
del primo produsse 7oo libbre di frumen le quali non suppongono che 6oo di fe
to la stessa annata, sulla stessa smperficie condità, converrebbe cercare la cagione
di 21 ari ed in circostanze del tutto eguali, della diminuzione della cifra della fecon
eccetto che non era si concimato. Posse dità nello scemamento della potenza e vi
deva adunque 6oo di fecondità. Stabilito si giungerebbe con un metodo analogo. In
FoRomeraia Foitometria 3 55
-
tal guisa de Voght misura la potenza del tosto dannosi che utili; ci insegna es
suolo dall'effetto che vi produce una stessa servi una proporzione da conservarsi
quantità di concime della medesima qua fra i gradi della potenza e quelli della
lità, rimanendo esattamente uguali tutte ricchezza secondo la fertilità più o meno
le altre circostanze. grande del suolo e secondo la specie dei
Alcune estranee influenze ed i fenome vegetali che vi si vuol coltivare. Così,
ni atmosferici principalmente possono far per esempio, a Flotbeck il colza esige
variare la potenza del suolo. Per sot 1 ooo gradi e non ne sostiene più che
trarsi quanto è possibile a queste cagioni 12 oo, e per conseguenza per essere col
di sconcerti de Voght scelse per base del tivato con vantaggio lo si dee porre in
suo sistema il frumento, essendo il rac terreni la cui potenza sia per lo meno
colto meno sensibile all'azione atmo di 1 oº. Le patate di qualità fina esigono
sferica. Inoltre tiene nota della tempe 8ooº, quelle comuni 6oo, l' orzo 65 o a
ratura e della sua influenza sulle fasi del 7ooº, la spergola 5oo”, ec.
la vegetazione; poscia combinando queste Con esperienze continuate per varii
osservazioni col giudizio dato dai pratici anni de Voght trovò che la produzione di
sulla produzione dell' annata per ogni 1oo libbre di frumento spossa 1°, 19 e le
specie di piante da lui coltivate, valuta di va 5 a 1 o per cento della potenza; che la
quanto per cento sia stata superiore od segala esercita lo stesso effetto sulla poten
inferiore alle annate medie ed innalza od za, ma spossa la fecondità di 1 o per 1 oo
abbassa in conseguenza la cifra della po di meno; che l'orzo spossa la ricchez
tenza, la quale moltiplicata con quella za al pari che la segala, e l'avena al pa
della ricchezza rimasta la stessa dà la ri del frumento; che nullameno i grani
differenza in più od in meno dell'annata di primavera non deteriorando il suolo,
relativamente ad una media. Del re la fecondità non è diminuita che dello
sto una sola annata non basta per fissa spossamento della ricchezza; che il sa
re irrevocabilmente la potenza del suolo, raceno rende alla potenza quello che to
ma occorrono molti confronti per arriva glie alla ricchezza; che le vecce e la
re ad una ragionevole certezza. spergola producono lo stesso effetto od
Poste così le prime basi della foro anche talvolta possono aggiugnere alla
metria valutasi con la maggiore facilità ilpotenza ed alla ricchezza; che il colza
grado della potenza quando si conosce spossa la ricchezza di 1°,6o, mentre in
quello della ricchezza, o il grado di que nalza la potenza di 5 per 1 oo; che le
st'ultima quando si è gia determinato quel patate levano 1/1 o di grado alla ricchez
lo dell'altra; si può sapere con una esat za, ma rendono 1 e mezzo alla potenza;
tezza cui era impossibile giugnere dap finalmente che il terzo taglio del trifo
.prima di quanto si aumenti la fecondità glio soversciato di tre a sei pollici au
con uguale quantità di letame sopra menta la potenza di 5 per 1 oo e la ric
campi di potenza diversa e di quanto più chezza di 6 a 1 2º. Mediante questi dati
considerabili saranno per conseguenza i è facile calcolare l'aumento o la dimi
prodotti. La forometria dà quindi i mez nuzione della fecondità secondo lo stato
ri di cunoscere quanto letame occorra preesistente de suoi due fattori. Malgra
ad un dato campo per farlo giugnere ad do questi immensi lavori de Voght non
una fecondità media al di là della quale potè giugnere ad un insieme sistematico
gli effetti dei concimi divengono piut di fatti generali e costanti, poichè cias
564 FoRTE Fontezza
cuno dei suoi dati dovrà subire nelle va Per compierla de Voght eresse una
rie località una correzione dipendente tavola destinata ad agevolare in quelpae
dalla differenza del clima ed anche del si ove l'agricoltura è più avanzata l'ap
suolo; ma stabilì sopra solidi fondamen-plicazione della scala forometrica al va
ti un metodo l'adozione del quale pro-lutamento dei raccolti espressi con pesi
curerà agli agricoltori tutti i vantaggi e misure di quei paesi. Per conoscere
che vanno uniti alla precisione ed all'e-qual numero può produrre un campo di
sattezza e che inutile sarebbe di anno- qualsiasi fecondità
Verare.
Viceversa per conoscere il grado del Foate. Posto fortificato per guarda
la scala deducendolo dal prodotto e re un passo od un sito; prendesi anche
spresso in misure locali di superficie per cittadella.
e di capacità si moltiplicherebbe questo (ALBER 11. )
pel numero indicato per ogni paese. In Fonte. È una qualità di sapore co
questa maniera la tavola forometrica in me d'aceto e d'agrumi o di cipolle, agli,
dicando unicamente e semplicemente la scalogne, radici ed anche del pepe.
relazione fra il prodotto e la facoltà pro (ALBenti.)
duttiva non rende necessario alcun giu FORTEPIANO. V. PIANoFoRt e.
dizio sulle circostanze donde queste di FORTEZZA. Nel linguaggio delle
pendono e rende inutile in tal guisa le arti s'intende di tutto ciò che serve a
relazioni sempre più o meno incerte. Se maggiormente stabilire alcuna cosa, af
venisse adottata introdurrebbe maggiore finchè resista lungamente all' uso od agli
uniformità nel linguaggio agrario. sforzi cui dee essere sottoposta; così i
(T. YUNG.) valigiai dicono che l'infinta serve per
FORONOMIA. Scienza dell'equili fortezza del petto; i calzolai chiamano
brio e del moto dei fluidi e de solidi. fortezza tutto ciò che riveste l'interno
(V. STATICA, Moto, IDRAULICA ). della scarpa ; i sarti qualunque cosa con
(ALBERTI ) cui si soppanna o rinforza alcuna parte
FORRA. Franature o buche pro del vestito nell'interno; e similmente in
fonde che fra monte e monte si fanno altri analoghi casi.
per ordinario dalle acque quando scor (Ai.BERTI.)
rono in abbondanza ne'burratti. Foatezza. Qualità o sapore di ciò
- (ALBERTI. ) che è ſorte.
FORTE. Dicono i pescatori per fon (ALBERTI.)
rieae ( V. questa parola). (ALBERTI.) FoatezzA. Rocca, cittadella, propugna
Fonza FonzA 565
colo fatto con forte muraglia per difen sentate da pesi ad esse equivalenti. Così se
derle e tenere lontani i nemici, e si dice la forza motrice è la elasticità del vapore
anche per trincieramento ed ogni altro che preme sopra uno stantuffo si suol dire
luogo forte fatto a difesa. comunemente che la pressione ammonta
(ALBERTI.) ad un certo numero di chilogrammi per
FORTIERE od anche forte dicono i ogni pollice quadrato, volendosi dire con
pescatori a quel luogo scoglioso in mare ciò che produce lo stesso effetto nello
in cui crescono alghe ed altre piante ma spingere lo stantuffo lungo il cilindra
rine che servono di pastura al pesce, il che produrrebbe un peso di quel dato
quale perciò trovasi ivi in maggior copia. numero di chilogrammi posto sopra lo
(ALBERTI.) stantuffo medesimo. Così pure ben si
FORTIGNO. Che principia ad avere comprende potersi calcolare la resisten
il sapore forte. za siccome uguale a quella che oppor
(ALBERTI.) rebbe l'innalzamento di un dato peso, e
FORTORE. Sapore forte. di qui ne viene che quando si vuole mi
(ALBERTI.) surare una forza qualunque se la valuta
FORTUME. Cose di sapor forte, co dal peso che potrebbe sollevare e dall'
me agli, cipolle che anticamente dicevan altezza a cui potrebbe portarlo, come nel
si anch'esse agrumi. Dizionario abbiamo veduto.
e “ . (ALBERTI.) Quando una forza agisce per un solo
FORZA. Come abbiamo veduto nel istante, come accade nell'urto di una
Dizionario, sotto la parola forza propria palla che scorra sopra nn piano ben liscio
mente s'intende tutto ciò che muove o ed orizzontale contro un altra posta sul
tende a porre in moto un corpo inerte lo stesso piano, questa forza misurasi da
o se questo è già in movimento ad acce due elementi, vale a dire dalla massa e
lerarne, ritardarne, impedirne o deviar dal peso posto in moto e dalla velocità
ne il cammino. In questo articolo cre che acquista questa massa per l'urto ri
diamo conveniente considerare la forza cevuto. Se la palla colpita pesa sei chi
di per sè stessa indipendentemente dalla logrammi e gli venga comunicata una
cagione che la produce, riserbandoci a velocità di quattro metri al secondo, il
parlare di questa all' articolo motoRI, gli prodotto 6X4t24 serve di misura alla
effetti della forza essendo sempre i me forza dell'urto. In vero qualunque sia
desimi quando la quantità di questa for la massa posta in moto da una stessa
za è la stessa, sia dessa prodotta da forza, il prodotto della massa per la ve
-
motori animati, od inanimati, creati locità non cangia; se, per esempio, i sei
dalla natura o dall'arte. Qui adunque chilogrammi suaccennati riduconsi a tre,
non faremo che cercare di dar compi. a due od a uno chilogrammi, la velocità
mento o chiarezza maggiore a quelle par che era di 4 metri crescerà in propor
ti del lungo e bell'articolo del Diziona zione inversa, e diverrà relativamente,
rio che riguardano la forza in sè stessa. 8, oppure 12, oppure 24 metri, sicchè
Per rendere più semplici quelle re i 4 prodotti 6X4, 5 X8, 2 X i 2,
gole che riguardano le proprietà delle 1 X 24 avranno tutti lo stesso valore
macchine si possono considerare tanto la cioè 24. Ora egli è un fatto dimostrato
forza che loro dà il moto quanto la re dalla esperienza che ciascuna di queste
sistenza che oppongono siccome rappre differenti masse la quale venisse ad ur
366 FoRzA FoRzA
tare con la velocità sua propria una stes forza di 652 libbre; finalmente questo
sa massa in quiete le comunicherebbero pietra medesima posta sopra una piatta
tutte la stessa velocità. Queste masse con forma di legno e poggiata su rotoli, scor
le loro velocità sono adunque tutte for rerebbe sopra travi pure di legno con
ze uguali, ma l'una di queste forze è una forza di 22 libbre soltanto. Se non
rappresentata da un chilogramma tra che giunta questa stessa pietra al luogo
sportato a 24 metri in un secondo; una conveniente, può forse occorrere che
altra invece da 6 chilogrammi traspor venga innalzata, ed ecco allora la leva
tati a 4 metri soltanto pure in un secon accorrere in aiuto dell'uomo; sottopo
do; quindi la misura di tutte queste for mendo egli in fatti la cima di una lunga
ze e dell'urto che le ha prodotte, può spranga alla pietra e mettendo sotto
rappresentarsi pel numero 24 che ot questa spranga un appoggio molto vicino
tiensi moltiplicando la massa posta in alla pietra stessa, poscia tirando l'altro
moto per la velocità del movimento co capo della leva potrà questo percorrere
municatole. Questo numero dà quello uno spazio di 1 o, 2 o o più volte maggiore
che si chiama la quantità del moto. di quello che ſarà percorrere alla pietra,
Come si misurino le forze permanenti secondo che la proporzione fra la lun
si è a sufficienza mostrato nel Dizionario, ghezza deile braccia della leva dall'una
sicchè qui piuttosto ci occuperemo al e dall'altra parte dell'appoggio, sarà di
quanto dei cangiamenti in generale che 1 a 1 o, di 1 a 2 o, ec. In tal guisa la forza
la forza subisce nelle macchine e degli necessaria non sarà più che 1/1 o o di
effetti che ne conseguono. 1/ao del peso della pietra e rientrerà nel
;
Bene spesso avviene che la forza on limite in cui può essere superata da un
de puossi disporre è contenuta entro solo uomo. Si è questo adunque il van
certi limiti che non può oltrepassare ; taggio delle macchine che potendosi in
sovente però occorre con questa sola esse scambiare a volontà la velocità con
forza superare sforzi che oltrepassano la forza o viceversa, si può ottenere da
questo limite talora più e più centinaia di una piccola forza uno sforzo assai gran
volte, e questo risultamento sarebbe im de o da una grande forza un picco
possibile ad ottenersi se la meccanica lo effetto, ma molto a lungo continua
non accorresse in aiuto fornendoci nelle to; i MARTINELLI ci danno un esem
macchine semplici o composte, i mezzi pio del primo caso, gli oriuoli uno ce
di aumentare una forza mutando le re ne offrono del secondo. Non per questo
lazioni fra la velocità del motore e quel è da illudersi: una piccola forza non su
la dell'oggetto mosso. Così, per esempio, pera un grande sforzo che accumulando
un uomo che volesse portare una gros si, a quella stessa maniera che due perso
sa pietra di 1,o8o libbre di peso non vi ne l'una più ricca l'altra più povera pos
potrebbe certamente riuscire poichè le sono tutti e due depositare una ventina
sue forze non giungono a tanto. Se ei si di lire l'uno consegnando tutta la somma
adattasse a trascinare questa pietra sopra ad un tratto, l'altro una lira per giorno ;
una superficie orizzontale della stessa egli è certo che l'esborso d'ambe le parti
materia grossolanamente tagliata gli ba sarà eguale e che quegli che a forza di
sterebbe tirare con una forza di 758 porre a parte una lira ne avrà unito 2 o
libbre. La stessa pietra sarebbe da lui nulla avrà in ciò guadagnato. Lo stesso è
trascinata sopra travi di legno con una delle forze nelle macchine; se si avrà da
FortzA Foitz A 567
innalzare un peso di 2 o con una forza di ossia la quantità di unità dinamiche che
2 o basterà che questa scenda di un me ei produrrebbe, o lo sforzo totale onde
tro per innalzare il peso di un metro , sarebbe capace, se operasse per un tem
se invece si avrà da innalzare questo po determinato sul primo organo della
peso di 2o con una forza di uno sarà macchina immediatamente e senza alcun
duopo che quest'ultima discenda di 2o agente intermedio che conduca la sua
metri perchè il peso ascenda di uno, ed azione sino a questo primo organo. Que
ecco adunque anche in tal caso le 2 o sta quantità varia secondo le diverse ma
unità accumulate che fanno equilibrio niere come si fa agire il motore.
a 2o. Che se da questi astratti ragiona 2.º La potenza pratica del motore o
menti veniamo alla pratica delle mac il suo effetto dinamico, ed è questa quel
chine vedremo di più, come dicemmo nel la porzione della potenza del motore che
Dizionario, che esse famo pagare i van realmente si applica ad ogni sorta di re
taggi che recano consumando una parte sistenze produttive o no che dee supe
della forza motrice pegli attriti che ca rare il motore. Questa porzione varia
giomano, per la rigidezza delle corde secondo il modo come è applicato il mo
quando ve ne abbia (V. Attrito, conde, tore ed è quella che in ogni macchina
RIGIDEzzA), per le scosse che fan per viene raccolta dal primo organo.
dere una parte della forza viva, per la 3.º Lavoro dinamico di ſfinitivo ed è
flessibilità delle parti e per la poca soli questo quella porzione dell'effetto dina
dità delle basi (V. Macchina). Duopo è mico che rimane dopo superate tutte
adunque nella pratica distinguere la for le resistenze provenienti dagli organi
za assoluta del motore dall'effetto real meccanici intermedi. Questa porzione
mente utile che esso produce, la diffe varia secondo il numero la disposizine
renza fra i quali dipende da infinite cir e il modo di agire di questi organi ed è
costanze le pricipali essendo quelle che quella porzione della potenza del moto
qui sopra accennammo edalle quali è da re che viene comunicata dall' ultimo or
aggiugnersi l'altra importantissima del gano meccanico di qualsiasi macchina.
modo come l'azione del motore è appli Queste tre forze differenti misuransi
cata. Abbiamo in fatti veduto all'articolo dal numero di unità dinamiche che pos
Forza del Dizionario quanto diverso ef sono produrre. L'ultima è quella che
fetto ottenere si possa dalla forza del rappresenta l'effetto utile vale a dire il
l'uomo e degli animali secondo il modo lavoro industriale che risulta dalla mo
come se la mette in azione, e vedremo dificazione delle materie assoggettate al
meglio all'articolo Moroni di questo Sup l' azione del motore. Il confronto fra
plimento di quanta importanza sia il sa l'effetto dinamico del motore e la misu
per fare buon uso delle forze inanimate ra dell'effetto utile fa che si possa sta
che la natura ci presenta. bilire un confronto fra il valore pecunia
Una forza adunque da qualsiasi mato rio dell'effetto utile e del motore, com
re provenga allorchè voglia si porre in prendendo in questo prezzo il costo della
pratica, dee necessariamente sottostare macchina e dei riattamenti di essa. Que
ad una progressiva diminuzione la quale sto confronto è indispensabile ogni qual
può stabilirsi nelle tre gradazioni se volta si voglia calcolare la utilità della isti
guenti. tuzione di uno stabilimento industriale.
i " La potenza assoluta del motore, Inoltre quando si compera o si noleggia
368 Fonza FoRzA
un motore come, per esempio, una caduta numero come l'espressione del lavoro
di acqua, il proprietario la noleggia o la diſfinitivo calcolato immmediatamente
vende prendendo a norma il suo valore sull'albero orizzontale che la ruota fa
teorico assoluto; ma l'acquirente o que girare. Ma se la forza di rotazione di
gli che acquista il diritto temporario di quest'albero non viene immediatamente
usarne non può conoscere i vantaggi e applicata a vincere le resistenze o ad a
i discapiti del suo contratto se non ridu gire sulle sostanze che si hanno a lavo
cendo la intensità teorica del motore alla rare, converrà sottrarre dal numero o,6o
massima sua intensità pratica, vale a dire le perdite di forza cagionate dall'uso
ponendosi al caso di valutare quale degli organi meccanici intermedi e dopo
quantità sarà realmente disponibile di queste deduzioni soltanto si avrà l'effetto
quella forza che gli viene accordata. dinamico definitivo dal quale deducesi
Questa distinzione dell'effetto utile del l'effetto utile. In generale non ottenen
motore dall'effetto teorico giova altresì dosi questo effetto utile se non che pas
per la meccanica; poichè sapendosi che sando pegli intermedi della forza teorica
la potenza assoluta, per esempio, di una assoluta del motore e della forza pratica
caduta d'acqua è invariabile, mentre in dell'effetto dinamico trasmesso al primo
vece la sua potenza pratica può variare organo meccanico, e della porzione di
più o meno secondo il modo come la si questo effetto che costituisce il lavoro di
ottiene, evidentemente risulta la necessità namico definitivo, non si abbandoneran
di fare che questa potenza pratica si riav no i lavori in uno di questi termini in
vicini quanto mai è possibile alla potenza termedi che allorquando non sarà più
teorica che e quel limite che non si può possibile di riavvicinare il suo valore a
oltrepassare. - quello del termine precedente. Questi
La Ruota idraulica (V. questa parola) importanti lavori però, la cui riuscita ba
di Poncelet presenta un bell'esempio di sta quasi da sè sola a far prosperare le
quello che si dee fare per istudiarsi di officine, non potranno mai abbandonarsi
riavvicinare l'effetto teorico all'effetto senza pericolo ad uomini privi di pratica
utile, come pure per diminuire meno che e di teoria. La più brillante immagina
sia possibile questa intensità pratica zione e le migliori disposizioni non si
quando si vuole applicarla al primo orº fecondano da se stesse e senza quei due
gano di una macchina. In fatto la ruota possenti istro menti che si ottengono con
di Poncelet presenta notabilissimi van la cultura scientifica della mente e con
taggi sulle altre ruote idrauliche poichè l'osservazione giudiziosa e la pratica
l'effetto ad essa trasmesso dal motore esecuzione dei fatti, rimangono sterili o
giugne ai o,6o della potenza teorica del divengono anzi cagione di rovina. Chi
motore, stesso mentre invece nelle altre unque per conseguenza impiegherà i
ruote a pale l'azione di questo effetto non suoi capitali o gli altrui nell'edificare una
oltrepassa i o,25. Il numero o,6o è tutta officina o nell'eseguire lavori mecca
via realmente inferiore al vero sforzo di nici dovrà aver ricevuto una istruzione
namico, imperciocchè rappresenta quel affatto speciale o mancando di questa
la porzione di forza che rimane alla ruo dovrà cercare con ogni sforzo di procu
ta dopo aver vinto e la resistenza dell'a rarsela. La meccanica razionale gl' inse
ria e l'attrito dell'asse sopra i suoi guangnerà le leggi astratte del movimento,
cialetti, quindi Poncelet considera questo e quella applicata a ben adattate queste
Foaz A Foaz A 569
leggi alla pratica e a valutare quelle aversi la proporzione P m: P n : : A:
modificazioni che subiscono le macchi B, e sopra la tavola alla quale suppon
ne pel logorarsi delle parti che le fan gonsi attaccate le pulegge a, b segnisi il
no agire. Le conoscenze delle proprie paralellogrammo Pm o n, e la diagonale
tà fisiche dei corpi inorganici onde so di esso P o. Una sola i che agisca
no costruiti i congegni meccanici me nella direzione della diagonale Po e che
diante i quali generasi, ricevesi e tra abbia la stessa relazione con i pesi A e B
smettesi la potenza gli insegneranno che ha la diagonale P o coi lati Pm e P
i migliori mezzi di costruzione e le di n del paralellogrammo,produrrà nel punto
sposizioni migliori da adottarsi per por P la stessa pressione che vi producono
li in relazione coi vari agenti naturali. le azioni combinate insieme di A B. In
Munito di tutte queste cognizioni non prova di ciò siavi una terza puleggia c,
si lascerà trascinare nè pregiudizi ai erro collocata in maniera che la funicella P c
nei degli schiavi di una cieca abitudine, che vi passa sopra sia in direzione imme
nè dalle idee arrischiate, più ancora pe diatamente opposta a P o, e sospendasi
ricolose, di alcuni la cui malaugurata fe. ad essa un peso C che abbia la stessa
condità è diretta da una imperfetta teo proporzione ad A B che ha la diagonale
ITld.
P o con Pm e P n. Se il punto P viene
Abbiamo nel Dizionario a lungo spie allora lasciato in libertà rimane fermo
gato dietro quali teorie abbiasi a stabili nella posizione ove si trova, il che mostra
re la composizione delle forze o la riso che il peso C neutralizza gli effetti di A
luzione di esse quando parecchie agisco B e li mantiene in equilibrio.
no sopra un punto medesimo in direzione Se vogliamo estendere le investiga
diversa. Non sarà qui discaro il vedere zioni a tre o più forze che agiscano sul
la pratica applicazione di queste teorie, lo stesso punto la fig. 7 ce ne sommi
il modo cioè come si possano verificare nistra il mezzo. Sia in fatto P, come per
con l'esperienza i fatti nelle dimostra lo innanzi, il punto cui sono attaccate va
zioni asseriti. -
comunicasse con un robinetto, pel quale Böttger diede un metodo per ottene
aspirando con la bocca tutti i tubi riem re del fosforo bianchissimo: consiste que
pivansi di fosforo ad un tratto ; chiuso sto nel riscaldare il fosforo in una solu
poi il robinetto stesso facilmente pote zione alcolica di soda, aggiungendovi un
vansi trasportare dall'acqua calda nella poca di potassa caustica. Brandes ripetè
fredda senza che il fosforo liquefatto ca questo esperimento ed ottenne in po
desse. Altri invece, ai quali incuteva ti chissimo tempo del fosforo d'un bel
more l'idea di dover aspirare con la bianco di neve. Anche il fosforo prepa
bocca una sostanza tanto pericolosa, rato da quest'ultimo chimico svolgendo
pensarono di far uso di una piccola trom nell'acqua dell'idrogeno fosforato in
ba od anche della facoltà che tengono i fiammabile si riunisce in globuli minuti
le borse di gomma elastica di tornarsi e riesce molto bianco senza tinta gialla
Fosfono Fos Fono 589
Fondendo il fosforo in una bottiglia con di acqua se ne svolgono bolle di un gas
alcoole od anche acqua ed agitandolo per che sembra idrogeno fosforato. Per que
qualche tempo si può ridurlo in polvere sto motivo se si vuol conservare questo
sottilissima, la quale veduta sparsa nell'al fosforo cristallizzato è duopo lavarlo con
coole prese l'apparenza di una quantità molta acqua. Per produrre in tal guisa
di minuti cristalli. il fosforo in cristalli fa duopo che la po
Può ottenersi il fosforo anche in grossi tassa sia pura ed impiegarne un grande
cristalli dalla sua dissoluzione nel solfuro eccesso; malgrado queste cure H. Rose,
di fosforo.A tal fine fondonsi insieme una che suggerisce questa maniera di prepa
parte in peso di zolfo e due parti di fo razione, dice essergli sovente fallita sen
sforo e lasciasi poi raffreddare lenta za che ne potesse conoscere la cagione.
mente il miscuglio sotto acqua. Una par Il modo migliore di conservare il fo
te del fosforo riducesi in cristalli molto vo sforo si è immerso nell' acqua; vedre
luminosi,trasparenti e leggermente gialla mo più innanzi parlando delle sue pro
stri la cui forma è un dodecaedro romboi prietà la ragione di questo fatto e come
dale solido, terminato da 12 paralello anche in tal guisa subisca col tempo una
grammi simili fra loro. Facendo bollire qualche leggera alterazione.
dell'olio di petrolio purificato colla di Venendo ora a parlare delle proprie
stillazione, ovvero del cloruro di fosforo tà del fosforo procureremo anche in
in vasi chiusi con una quantità di fosfo questa parte di dar compimento a quan
ro maggiore di quella che possono di to mancasse nel Dizionario. Viene gene
sciogliere quei due liquidi, ottengonsi pu ralmente considerato il fosforo come un
re cristalli di fosforo della stessa forma al corpo semplice, tuttavia vari chimici
lorchè lasciasi raffreddare lentamente la mossero intorno a ciò alcuni dubbii e fra
soluzione. Questi esperimenti dimostra igli altri citeremo Dobereiner che ne'suoi
no che il solfuro ed il cloruro di fosforoelementi di chimica farmaceutica lo sup
e l'olio di petrolio disciolgono una mag pone composto di una sostanza partico
gior quantità di fosforo ad un'alta tem lare e d'idrogeno, adducendo in prova
perai ura di quello che ad una più bassa, della sua ipotesi la formazione dell' aci
Allorquando si fa bollire del fosforo do idroiodico che si ottiene distillando
con un eccesso di potassa purissima e in una storta tre parti di iodio e due di
con acqua od alcoole abbastanza a lun fosforo. Il suo peso specifico sta a
go perchè non rimanga che poco fosfo quello dell'acqua circa come 1 e 5/4
ro indisciolto se si lascia il tutto in quie a , essendo la sua densità di 1,77. Ha
te il fosforo resta liquido per vari gior un odore simile a quello dell'aglio, ma
ni. Quando si agita il vaso con forza il debole. Il calore facilmente agisce so
fosforo stesso rapprendesi in fascetti pra di esso, sicchè a 45° centigradi in
fibbrosi che possono facilmente sepa comincia a fondersi; dietro le espe
rarsi con un coltello in fili assai ſimi. Ha rienze di Erman immediatamente prima
il colore ordinario del fosforo dappri di entrare in fusione dilatasi di o,o3 i 4
ma bianco od un giallo pallido, ma poi del suo volume, e quando è fuso divie
stando nell'acqua imbrunisce. Sembra ne scolorato e trasparente. Quando è
che il fosforo liquido contenga del fo fuso compiutamente se lasciasi raffred
sfuro di potassio, così che togliendolo dare senza agitarlo non incomincia a
dal liquore in istato solido e innaffiandolo consolidarsi che verso i 57º ai 58, ma in
59o Fosfono FosForto
tal caso si consolida rapidamente e se vi in deliquescenza all'aria. Il fluido distil
è immerso un termometro vedesi questo latone era piuttosto denso, bianco e tor
risalire tutto ad un tratto a 42° o 45°. bido. Si fusero sopra la fiamma di una
Riscaldandolo maggiormente si può ri candela, e sotto una dramma circa di
durlo in vapore, il quale incomincia a acqua, dieci a venti grani di fosforo in
formarsi ad assai bassa temperatura ; un piccolo bicchierino; poscia furono
sotto la pressione atmosferica il fosforo gettati ad un tratto unitamente all'a
non entra in ebollizione che a 29oº e cqua in un bicchiere della capacità di
se è puro mantiene questa temperatura otto once, in cui si ritrovava un'oncia e
fino a che la vaporizzazione è compiuta. mezza di acido solforico: venne agitato il
Il vapore ottenuto dall'ebollimento del bicchiere, e sul principio il miscuglio si
fosforo è scolorito ed ha il peso specifi riscaldò, poscia lanciò delle scintille che
co di 4,526. Anche la luce ha un azione rimanevano attaccate alle pareti del vaso,
sul fosforo, come abbiamo veduto pure a guisa di stelle, e mantennero la loro ap
nel Dizionario, vi produce un particola parenza infuocata per qualche tempo.
re cangiamento, la cui natura non è co Questo fenomeno si presentò special
nosciuta e che per quanto si sa finora mente più vigoroso nell'oscurità. L'a
non altera il suo peso, ma solo il tigne in cqua produsse riscaldamento, nel mentre
rosso.Questo fenomeno accade, non solo si mescolava con l'acido solforico, donde
nel vuoto ed anche in quello barometri ne seguì l'infiammazione del fosforo.
co, ma nel gas nitrogeno, nell' idro L'azione dell'acido nitrico sul fosfo
geno, puro e proto-carbonato, sotto ro fu incomparabilmento più viva. L'a
l'acqua, l'alcoole, l'olio ed altri liqui cido nitrico fumante lo accende istanta
di. Quando si espone alla luce sola neamente venendo decomposto, ed il
re il fosforo disciolto nell'etere, nell' o residuo è acido fosforico. Il fosforo si
lio o nell'idrogeno, si separa imman converte in acido fosforico, per mezzo
tinente sotto la forma di fosforo rosso. dell' acido non molto concentrato, senza
Subisce prontissimamente questa modi accendersi.
ficazione nella luce violetta, o in vasi di L'acido idroclorico comune non pa
vetro di questo colore. La luce del sole lesa alcuna azione sul fosforo; il cloro
lo fa facilmente entrare in fusione nel all'opposto lo attacca, e lo cambia in
gas nitrogeno; ma non lo fonde nel gas acido fosforico. Se si porta il fosforo
idrogeno, e nel vuoto barometrico si su nell'acido clorico si accende e brucia
blima sotto forma di scaglie rosse bril con una luce pallida, bianchiccia, fino a
lanti. tanto che il cloro si cangia in acido idro
Gli acidi minerali agiscono sul fo clorico, con l'acido fosforico formatosi
sforo con maggiore o minore forza , nello stesso mentre. L' acido fluorico e
in ragione che l' affinità de medesi l'acido borracico non hanno, per via
mi per l'ossigeno è maggiore o mino umida, sensibile azione sul fosforo.
re. Margraff distillò un oncia e mezza di Gli alcali puri caustici, fissi sciolgono
acido solforico concentrato, ed una il fosforo per via umida, ed allora se ne
dramma di fosforo, dando in fine un ea sviluppa dell' idrogeno fosforato. Il
lore forte. Rimasero indietro alcuni gra fosforo si combina anche con l'ammonia
mi di fosforo, che erano mescolati con ca caustica, e se ne forma parimente del
una massa bianca, spugnosa, che cadde gas idrogeno fosforato. a e
Fosforo Fosporto 59 1
L'agente però che opera con più for che non contenga ossigeno, i vapori del
za sul fosforo e che quindi maggiormen fosforo mescendosi al gas medesimo gli
te importa di studiare si è l'ossigeno danno la proprietà di risplendere tosto
pel quale tiene grandissima affinità, e chè viene in comunicazione con l'aria
quindi sotto questo aspetto intendiamo atmosferica. A primo aspetto sembrereb
adesso di esaminarlo. be che il fosforo dovesse più facilmente
Come già abbiamo indicato nel Di che nell' aria divenire luminoso nel gas
zionario, quando si espone all'aria libe. ossigeno puro, ma la cosa è altrimente
ra, si solleva dalla sua superficie un va poichè in quel caso non isparge luce se
pore luminoso nella oscurità, che è for non quando è riscaldato a 24 o 28 gra
mato di acido fosforoso. Al chiaro del di sopra lo zero dando allora però una
giorno si veggono questi vapori staccarsi luce più viva e facilmente accendendosi.
continuamente dal fosforo. Un freddo L'effetto luminoso cessa quando il gas
di molti gradi sotto lo zero non produce si raffredda, ma ricomparisce immanti
nel fosforo alcun cangiamento; ad uno
o due gradi sotto lo zero, comincia a
risplendere debolmente; ma ad una
nente se vi si aggiugne un poco di ni
trogeno. L'ossigeno in cui si è conser
vato del fosforo a bassa temperatura
º
temperatura di alcuni gradi sopra lo ze emana l'odore di esso e risplende de
ro risplende ancor più. Se si scrive con bolmente mescendolo nell'oscurità con
un bastone di fosforo sopra un fondo l'aria atmosferica, il che può attribuirsi
nero cd azzurro, le lettere divengono lu a vapori di fosforo non ossidati o solo
minose, e diffondono un vapore ugual imperfettamente.
mente luminoso; la luce non tarda a in Il fosforo in istato di minuta divisione
debolirsi ed estinguersi; ma ricompari ed in parte ossidato agisce come un pi.
sce per alcuni istanti quando si passa la roforo, ed al contatto dell' aria accende
mano sulla scrittura. La miglior maniera non solamente l'idrogeno perfosforato
di conservare la sgrittura luminosa con ma anche altri gas combustibili.
siste a porla fra due lastre di vetro; du Da queste proprietà del fosforo e dal
ra allora venti o trenta minuti senza in l'azione che abbiamo veduto esercitare
terruzione, e quando si estingue si può far diversi agenti sopra di esso se ne deduce
la rinascere avvicinandola ad una stufa . quale sia la miglior maniera di conser
Questa luce è accompagnata da qualche varlo. Se lo tiene a tal uopo immerso
calore, e risulta da una sorta di combu nell'acqua, il qual mezzo viene prefe
stione, nella quale v'ha dell'ossigeno rito perchè più comodo a quello di te -
assorbito. Se si fa l'esperienza in un va nerlo immerso in un gas scevro di ossi
so chiuso, cessa la luce tostochè l'ossi geno l'effetto del quale sarebbe forse il
geno è consumato. All'aria libera il fo migliore. Alcune avvertenze sono però
sforo si copre di gocciole acide prove necessarie per mantenere il fosforo esen
nienti dall'acido fosforoso che si produ te quanto è possibile da alterazione,
ce, il quale attrae l'umidore atmosferico L'acqua nella quale si pone deve essere
e prende la forma liquida. Quest'acido privata d'aria coll'ebollimento, la bor
non è puro, ma contiene dell'acido fo cia deve esserne perfettamente ripiena
sforico. -
º
densati. debbono agire in un modo analogo. Non
Giova qui avvertire da ultimo che il si conosce l'azione degli altri corpi non ,
fosforo del commercio contiene talvolta metallici; ma dee essere debole, eccet
dell'arsenico e dell'antimonio, il che si tuata quella dell'arsenico. In quanto ai
conosce sciogliendolo nell'acqua regia e metalli, debbono comportarsi coi fosfu
facendovi passar sopra dell'idrogeno sol ri come coi solfuri. L'acqua non altera
forato. Questi metalli probabilmente pro punto i fosfuri di que metalli che non la
vengono dall'acido solforico che si im decompongono o solo assai difficilmente
piega per decomporre le ossa. a meno che non sieno molto divisi, e
Il fosforo che contiene dell'arsenico trovinsi in contatto dell'aria: il fosforo
somiglia a quello puro; quando scio in questo caso si acidifica. Agisce al con
gliesi nel fosfuro di carbonio in capo a trario ad un tratto sopra quelli dei me
qualche tempo si precipita dell'ossido talli dai quali facilmente viene decompo
di fosforo ed un composto rosso di sol posta, dando origine a dell'idrogeno
furo d'arsenico e solfuro di carbonio. fosforato, a dell'idrogeno puro, e ad uno
396 FosrURI FosFURI
ipofosfito. Gli acidi deboli producono comincia ad ammollirsi, in entrambi i casi
eon questi ultimi dell'idrogeno fosfo il fosforo si combina alla calce produ
rato ed un sale. Gli acidi concentrati si cendo un miscuglio di fosfato di calce e
comportano per riguardo ai fosfuri come di fosfuro di calcio che acquista un co
col metallo e col fosforo presi separata-lose bruno simile a quello dell'ematite
mente. -
con acido solforico, con acido nitrico o . Il fosfuro di ferro così ottenuto pare
con soluzione acquosa di cloro. Sembra sempre eguale e la sua composizione di
risultare da una combinazione del fosforo pende piottosto dalla temperatura ado-.
col gas ossido carbonico, e forse anche perata che dalle dosi e dalla natura del
con un poco di gas idrogeno. Assorbe una metodo. Contiene circa 2o per cento di
proporzione assai considerabile di fosfo fosforo. -
ro, senza del quale si otterrebbe una Quando si tenta di combinare il ferro
quantità molto maggiore di questo cor con una maggiore quantità di fosforo que
po. A tale oggetto si procurò di abbru st'ultimo si svolge al calore rovente ed il
ciarlo in un apparecchio conveniente ferro non ne ritiene che il 2 o per cento.
per raccogliere l'acido fosforico che si Quando si tenta di produrre un fosfuro
forma con la sua combustione. più ricco di ferro, non si trovano più li
Secondo Grotthuss, si ottiene un gas miti, potendo il ferro unirsi col fosforo
analogo facendo bollire il fosforo con in tutte le proporzioni possibili, da 2 o
una soluzione di potassa nell'alcoole; ma centesimi sino a quantità incalcolabili
il gas così preparato non si accende nelle analisi. I diversi composti così pro
spontaneamente, e viene infiammato dal dotti possono essere considerati come nn
l'acido nitrico fumante, ugualmente che miscuglio di ferro e di sotto fosfuro di
dal gas nitroso mescolato con gas ossi ferro. Checchè ne sia la presenza del fos
geno, e dal cloro ; i prodotti sono acido sforo rende il ferro assai più fusibile e
carbonico e acido fosforico. fragile a freddo. Esaminando i metodi
Fosfuro di ferro. Questo fosfuro è che possono dar origine al fosfuro di
grigio, a frattura striata o granulare, as ferro, si vede che il ferro od almeno la
sai crudo, e fusibile a color rosso. Si ghisa del commercio, debbono contene
può ottenerlo cristallizzato in prismi rom re quasi sempre del fosforo. In fatti nella
boidali molto distinti; ad una temperatu fusione dei minerali di ferro, questi si
ra elevata, non si altera, purchè sia gua trovano ad una temperatura elevata in
rentito dal contatto dell'aria. Nell'ossi presenza del carbonio e possono pren
geno od all'aria si trasforma col calore dere del fosforo sia dai fosfati che con
598 FosFURt FosFURI
tengono, sia da quelli che contiene sem-fetti molto sensibili che in dose alquanto
pre la cenere del combustibile. Fortuna-forte. Karsten ha trovato i seguenti ri
tamente il fosforo, quantunque nocivo sultamenti coll'esaminare l'influenza del
e alla qualità ferro, non esercità però ef-fosforo sulle qualità del ferro.
1 oooo parti di ferro e 5o–di fosforo dauno un ferro la cui
tenacità non è alterata sensibil
mente.
, Id. e 5o–ferro ancora buono, resistente alla
percossa.
Id, e 66 – può ancora piegarsi ad angolo ret
-
Il ferro che contiene più di un cen contenuto nel ferro. Il nuovo liquore
tesimo di fosforo non è opportuno per deve essere trattato con ammoniaca in ec
alcun uso industriale. La maggior parte cesso per verificare se contiene dell'allu
dei ferri del commercio ne contengono mina, che si precipita in questo caso in
due o tre millesimi, proporzione che li istato di sottofosfato. Separata questa si
rende più duri senza nuocere sensibil rende acido il liquore con acido acetico
mente alla loro tenacità. (V. FERRo.) e vi si aggiunge un lieve eccesso d'ace
Per determinare la proporzione del tato di piombo. Si ſorma un sedimento
fosforo contenuto nel ferro, bisogna, se bianco di fosfato di piombo che si racco
condo ICarsten, discioglierne tre gramme glie sopra un filtro e che si riscalda a
nell'acqua regia ed evaporare la solu rosso cupo per pesarlo. Questo sale con
zione a secco. Si mescola il residuo con tiene 19,4 per cento di acido fosforico o
tre volte il suo peso di carbonato di po 5,8 per cento di fosforo.
tassa e si riscalda il tutto a rosso in un Fosfuro d'idrogeno. Attenendoci al
crogiuolo di platino per quindici o venti nome dato più comunemente tuttora a
minuti. La massa, stemperata nell'acqua questo gas rimetteremo di parlarne al
bollente, deve essere gettata su di un l'articolo idrogeno fosforato, ove riem
filtro che ritiene l'ossido di ferro. Il piremo, per quanto ci sarà possibile, la
liquore contiene l'eccesso di carbonato lacuna lasciata in questo proposito dagli
di potassa, il fosſato ed il silicato di po autori del Dizionario. -
Punti di fusione
1 oo di fosforo e 12,5 di zolfo a 25 gradi cent.
id. . . . a 25 id. . . 15.
id. . . . e 5o id. . 1O
id. . . . è 1oo id. ... 5
id. . . . e aoo id. . . 12,2
id. . . . e 5oo id. . . 57,5
id. . . . e 9oo id. . : 25
id. . . . e 18oo id. . . 15
pache del disegno. In conseguenza, quan Talbot termina la memoria che sia
do la pressione è ben uguale ed il con mo andati fin qui compilando con al
tatto perfetto, producesi una copia esat cune osservazioni sulla singolarità osser
ta e nitida dello scritto o del disegno. Il vata in alcune carte, le quali tuttochè
tempo necessario per ottenere un effetto preparate in maniera da essere estrema
compiuto varia secondo il grado di gros mente sensibili, tuttavia quando vengo
sezza della carta che si copia, ma qua no assoggettate alla prova non subisco
lunque sia dessa si può esser certi di no alcun cangiamento per l'azione del
riuscire purchè lasci passare un poco di sole. Talvolta sulla stessa carta, apparen
luce. Una carta grossa esige circa mezza temente preparata tutta nella stessa manie
ora. Talbot copiò in siffatta maniera pre ra, vedonsi alcuni spazi a linee ben de
ziose incisioni assai delicate, complica finite che restano perfettamente bianchi
te, e ripiene di minute figure e ciascuna ed inalterabili, quantunque la menoma
FotogaAFIA Fotografia 4i1
luce faccia rapidamente annerire tutte le mergesi allora la carta in ammoniaca
parti vicine; spesse volte le macchie so caustica donde estraggesi dopo qualche
no di un azzurro celeste pallido cinte di tempo per ben lavarla nell'acqua e far
linee di un bianco vivissimo che fa vien la asciugare. Quella parte di cloruro di
meglio risaltare la tinta nera dello spazio argento che non venne decomposta è
che segue immediatamente dopo. E opi sciolta e levata dalla carta sulla quale re-.
nione dell'autore che questa anomalia sta il disegno in bianco sopra un fondo,
dipenda dal cosi detto equilibrio instabi bruno. Suggerivano gli inventori lo stes
le. Col metodo seguito si dee ottenere so espediente usato dal Talbot di trarre
l'una o l'altra di due combinazioni chi una seconda copia dalla prima per avere
miche definite, e quando si giugne vici i lumi e le ombre quali sono in effetto,
no al confine che le separa dipende da Anche il Daguerre immaginò una carta
circostanze di pochissima importanza e che ha le proprietà di quella del Talbot
alle quali difficilmente può aversi riguar e che, a suo dire, è molto sensibile.Abbia
do che si formi piuttosto l'una che mo indicato il modo di prepararla all'ar
l'altra. Sono quindi composti a propor ticolo Fissazione, ec., più volte citato.
zioni fisse e le loro proprietà sono molto L'uso però che in essa dee farsi di una
diverse come lo provò l'esperienza. sostanza tanto volatile, quale si è l'etere
La carta fotogenica di Talbot venne idroclorico ne rendono la preparazione
assoggettata a molti esperimenti da John difficilissima massime nelle calde stagioni.
Herschell che provò l'effetto su di essa Un metodo però superiore a tutti quelli
della luce ottenuta con la grande batte onde finora parlammo, se la sensibilità
ria galvanica di Daniel; da David Bre sua corrisponde, si è quello comunicato
wster e da Roberto Mallet principalmen da Fife alla Società delle Arti di Edim
;
te, il quale si avvide che la luce del burgo per ottenere disegni fotogenici nei
coke incandescente e quella della calce quali evitasi l'inconveniente rimprovera
viva, resa pure incandescente mediante tosi a quello di Talbot di rovesciare i lumi
getti accesi di idrogeno e di ossigeno, agi e le ombre. Questo metodo molto avvici
scono sopra questa carta al pari che la nasi ne' suoi effetti a quello di Daguerre.
luce del sole. Inzuppasi prima la carta di fosfato d'ar
Altre carte fotogeniche oltre a quella gento, poi la si lascia annerire totalmen
di Talbot vennero proposte, fra le quali te esponendola alla luce.Si dee quindi tuf
citeremo quelle sole la cui preparazione farla in una soluzione di ioduro di potas
si è fatta pubblicamente conoscere. Ko sio e mentre è ancora umida, se la pone
bell e Steinheil professori all'universi entro la camera oscura facendovi cadere
tà di Monaco preparano la carta alla sopra l'imagine dell'oggetto che si vuole
guisa che vedremo essersi proposto dal copiare, e vi si lascia fino a che tutta la
Daguerre col cloruro di argento, ma parte esposta alla luce abbia ingiallito;
quando è bene asciutta vi passano sopra si ha in allora una esatta immagine del
una soluzione di ammoniaca. La car l'oggetto, poichè avendo l'ioduro di po
ta così preparata e custodita all'oscu tassio, con l'aiuto della luce, la proprietà
ro non si altera. Quando se ne vuole far di decomporre il fosfato d'argento anne
uso si inumidisce con acqua ed allora rito, in tutte le parti illuminate producesi
riesce sensibilissima bastando pochi mi questo effetto, ma il fosfato rimane oscuro e
a
nuti perchè vi si fissi l'immagine; im dove l' ombra arrestò l'effetto chimico
4i2 ForoGRAFIA ForoGRAFIA
Questi disegni continuerebbero ad inde Niepce sembrano risalire fino all' anno
bolirsi per la lenta azione dell'ioduro sul 1814. Le sue prime relazioni col Da
fosfato; se non si arrestasse del tutto quel guerre sono del gennaio 1826. La indi
sto effetto lavandoli semplicemente nell'a-scretezza di un lavoratore di stromenti
cqua che toglie via l'ioduro che rimane As d'ottica di Parigi gli fece allora sapere
soggettaronsi alla società parecchi saggi che Daguerre occupavasi anch'esso di
di foglie d'albero disegnate in tal guisa esperimenti all'oggetto di fissare le im
e parvero perfette quanto quelle ottenu magini della camera oscura. Questi fatti
te col metodo ad ombre rovesciate. vennero dimostrati in alcune lettere che
La carta col cloruro d'argento (carta furono presentate all' Accademia delle
Talbot) riesce, in tal guisa, del pari se scienze di Parigi, cosicchè la data certa
non che l'azione dell' ioduro di potassio dei primi lavori fotografici di Daguerre
dev'essere molto più debole, essendone è da fissarsi all'anno 1826. Nel 1827
il cloruro più facilmente intaccato. In en Niepce si recò in Inghilterra, e nel di
trambi i casi per dare il grado conve cembre di quell'anno presentò una Me
niente alla soluzione d'ioduro di potas moria sulle sue ricerche fotografiche alla
sio è duopo assicurarsi che non agisca Società reale di Londra, unendo ad es
stando all' ombra sulla carta annerita; se sa varii saggi sopra lamine metalliche, che
la riduce a tal fine al segno di vedere al erano il prodotto dei metodi che fino da
l'ombra un principio di azione e allora si allora aveva scoperti. Questi saggi, esi
diluisce con un po' d'acqua. stenti nelle collezioni di alcuni scienziati
Una strada affatto diversa da quella inglesi, sono tuttora in buono stato e pro
fin qui segnata seguirono Niepce e Da vano all'evidenza che quanto alla copia
guerre per giugnere alla scoperta dei lo fotografica delle incisioni, ed alla forma
ro metodi fotografici, ed i primi passi zione ad uso degli incisori, di lamine al
principalmente furono tanto più arditi in lo stato di abbozzo avanzato, Niepce
quanto che non avevano in essi per gui conosceva nel 1827 il modo di far corri
da, come il Talbot, lumi anteriori della spondere le ombre alle ombre, le mezze
fisica o della chimica. Era il Niepce, ora tinte alle mezze tinte, ed i lumi ai lumi;
defunto, un proprietario che viveva riti ed inoltre che dopo ottenute queste co
rato nei dintorni di Châlon-sur-Saone e pie sapeva il modo di renderle insensibili
che occupava i suoi momenti d'ozio in all'azione ulteriore anneratrice della lu
ricerche scientifiche. Si ha la prova del ce solare, ed era in somma giunto a scior
l'esser egli stato fornito di fisiche cono re un problema che era sembrato impos
scenze nel PiaeoLoFono (V. questa pa sibile alla grande perspicacia di Wedg
rola) macchina destinata a sostituirsi al wood e di Humphry Davy. Nel 1828 il
vapore, che sostenne con onore l'esame Niepce fece dono a Chevalier di una te
dell'Accademia delle scienze e che sem sta di Cristo ottenuta sopra carta che si
plificata e corretta in alcuni punti po anneriva alla luce, ma che fin d'allora
trebbe forse in vari casi tornar vantag sapeva serbare inalterata. L'atto di So
giosa. Il Daguerre è un pittore di Parigi, cietà (registrato) fra Niepce e Daguer
a quanto sembra, molto istrutto dell'arte re per far valere in comune i metodi fo
sua e degli effetti dell'ottica, essendo sta tografici, ha la data del 14 dicembre
to uno fra i primi istitutori del diorama 1829. Gli atti posteriori stipulatisi fra
'in Parigi. Le ricerche fotografiche del Isidoro Niepce, quale erede del padre, e
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Daguerre, parlano di miglioramenti fatti Faceva sciogliere il Niepce del bitu
dal pittore di Parigi ai metodi del fisico me secco di Giudea nell'olio di lavanda,
di Châlon, e di metodi interamente nuo il quale evaporandosi lasciava una densa
vi, e dotati del vantaggio (tali sono le vernice che applicavasi con una specie di
precise parole di uno dei contratti) di piccolo mazzo sopra una lama metallica
riprodurre le imagini con sollecitudi polita, la quale era per esempio, del rame
ne sessanta a ottanta volte maggiore coperto di una lastra d'argento. Assog
che coi metodi antichi. gettando questa piastra ad un mite calo
Si avrà osservato che nel parlare dei re si copriva essa di uno strato aderente
metodi del Niepce ci siamo finora ser e biancastro che era bitume in polvere.
viti dell'espressione: per la copia foto Ponevasi la piastra così coperta nel fuo
grafica delle incisioni. In vero dopo co della lente della camera oscura e do
una quantità di tentativi infruttuosi an po un certo tempo scorgevansi sulla pol
che Niepce aveva quasi del tutto rinun vere leggeri lineamenti della immagine.
ziato alla idea di fissare le immagini della Niepce ebbe l'idea ingegnosa di cercare
camera oscura, perchè le preparazioni modo che questi segni,i quali difficilmen
onde si serviva non si modificavano ab te si potevano scorgere, venissero raffor
bastanza prontamente per l'azione della zati. Riconobbe di fatto che tuffando la
luce, sicchè per produrre un disegno gli sua piastra in un miscuglio di olio di
occorrevano 1 o a 12 ore: durante sì lun lavanda e petrolio quelle parti dell'into
ghi intervalli le ombre mutavano nota naco che erano state esposte alla luce,
bilmente di luogo passando per fino dal rimanevano pressochè intatte, mentre le
la sinistra alla destra degli oggetti; do altre rapidamente scioglievansi lasciando
vunque avveniva questo cangiamento di nudo il metallo. Lavata adunque poscia
luogo nelle ombre producevansi tinte con acqua la piastra si aveva l'immagine
monotone ed uniformi, sicchè tutti gli ef formatasi nella camera oscura corrispon
ſetti che risultano dai contrasti d'ombra dendo i lumi ai lumi e le ombre alle om
e di luce erano perduti; malgrado que bre. I lumi eran formati dalla luce dif
sti immensi inconvenienti non sempre fusa proveniente dalla materia biancastra
avevasi la certezza di riuscire, imperoc e non polita del bitume; le ombre dalle
chè dopo infinite precauzioni alcune parti polite e lasciate a nudo del metallo,
cause fortuite ed imprevisibili facevano sempre a condizione che queste parti lu
che si avesse talora una imagine imper cide si specchiassero in oggetti oscuri e
fetta che lasciava qua e là ampia lacuna; fossero poste in tale posizione da non
finalmente gli intonachi sui quali le poter rimandare verso l'occhio dell'os
imagini si disegnavano quand'erano e servatore una luce di qualche vivacità.
sposti alla luce, se non si annerivano, si Quando vi erano mezze tinte potevano
rompevano e si scagliavano. Nullameno queste risultare da quelle parti della
e per la storia dell'arte, e perchè i pri vernice che erano state penetrate par
mi metodi potrebbero forse da altri ve zialmente soltanto dal dissolvente e rese
nire delle loro imperfezioni corretti, cre perciò meno fosche di quelle rimaste in
diamo dover qui far conoscere tutte le tatte. Il bitume di Giudea ridotto in
pratiche seguite dal Niepce ed i succes polvere impalpabile non ha però una tin
sivi miglioramenti fattivi dal Daguerre ta affatto bianca, ma piuttosto grigia,
prima di giugnere al metodo che se quindi il contrasto fra i lumi e le ombre
gue attualmente quest'ultimo. nei disegni del Niepce era poco distinto.
4i ITotoGRAFIA FotoGRAFIA
Per accrescere l'effetto, l'autore aveva ticelle dell'intonaco polveroso che ave
pensato di annerire dopo compiuta la vano ricevuto l'azione di una luce assai
operazione le parti nude del metallo fa viva; penetrava parzialmente più o me
cendolo intaccare dal solfuro di potassio no quei punti dello stesso intonaco che
o dall'iodo; ma non sembra aver riflet corrispondevano nella camera oscura al
tutto che quest'ultima sostanza esposta le mezze tinte; le parti rimaste nell'om
alla luce del giorno avrebbe provato bra ne erano interamente penetrate. In
continui cangiamenti. In ogni caso ben tal caso adunque il metallo non rimane
si vede che Niepce non pretendeva ser va scoperto in veruna parte del disegno;
virsi dell'iodo quale sostanza sensitiva, i lumi erano formati da una agglomera
ma solo come annerente dopo formatasi zione di particelle bianche senza la me
l'immagine nella camera oscura ; e dopo noma lucidezza; le mezze tinte da simili
aver rinforzata quella immagine con l'a particelle la cui bianchezza era stata però
zione del dissolvente. E assai dubbio se più o meno diminuita dal vapore; le
questa operazione avrebbe o no lasciate ombre finalmente da un ugual numero
sussistere le mezze tinte. Fra i principali di particelle che negli altri due casi, ma
inconvenienti del metodo di Niepce deesi divenute del tutto diafane. Il metodo
porre la circostanza che un dissolvente così modificato dal Daguerre aveva su
troppo forte levava in alcuni luoghi qua quello di Niepce parecchi vantaggi, quali
si totalmente la vernice, mentre invece sono una maggiore vivacità, una più
uno troppo debole non rendeva abba grande varietà di tuoni, più regolarità, la
stanza nitide le immagini, sicchè la riu certezza di riuscire nella operazione e
scita era sempre incerta. di non levar mai nessuna parte delle
Daguerre immaginò un metodo che immagini. Sciaguratamente però il resi
chiamossi il metodo Niepce perfezionato, duo dell'olio di lavanda, benchè più sen
Primieramente sostituì al bitume il resi sibile del bitume giudaico all'azione della
duo della distillazione dell'olio di lavan luce, lo è tuttavia così poco che i disegni
da a motivo della sua maggiore bianchez non cominciano ad apparire che dopo un
za e sensibilità. Questo residuo scioglie tempo molto lungo. Non sappiamo an
vasi nell'alcole o nell'etere e questo cora di qual genere sia la modificazione
liquore, posto a strato liscio e di grossezza che prova il residuo dell'olio di lavanda
uniforme, lasciava sul metallo evaporan per l'azione della luce e per effetto della
dosi un intonaco polveroso ben ugua quale gli oli essenziali lo penetrano più
le, il che non mai poteva ottenersi col o meno difficilmente. Forse lo si dee
mazzo alla maniera di Niepce. Dopo riguardare come un semplice disecca
aver esposta la piastra preparata in tal mento delle particelle, e forse anco di
guisa nel fuoco della camera oscura pende da una nuova disposizione mole
Daguerre la poneva orizzontalmente ed culare. Questa doppia ipotesi spieghe
a qualche distanza al di sopra di un rebbe come la modificazione si vada suc
vaso in cui era un olio essenziale leg cessivamente grado a grado affievolendo
germente riscaldato. In questa opera ed a lungo andare sparisca anche nella
zione, regolata nei modi convenienti, al oscurità più profonda.
che facilmente con l'occhio potevasi giu Ad assai maggior perfezione pervenne
gnere, ottenevansi gli effetti seguenti: il poscia però il Daguerre e la bellezza
vapore dell'olio lasciava intatte le par delle vedute copiate con la camera oscu
- FotoGRAFIA ForoGRAPIA 4i5
ra, per quanto dalle fattene descrizioni a mano che ci si affacceranno nel de
nata. La combustione del fosforo nell'ossi Fra i varii metodi che si affacciano a
geno potrebbe forse credersi di un effet chi vuol misurare l'intensità della luce,
to sempre uniforme, ma è dessa pure sog il primo ed il più naturale si è certa
getta a variare per infinite circostanze,qua mente quello di interporre fra l'occhio
li sono la purezza del gas e del fosforo, la dell'osservatore ed il corpo donde ema
temperatura di entrambi, la maggiore o ma la luce tanti strati sottili di sostanze
minore trasparenza del vaso nel quale si semi-trasparenti fino a che la luce stessa
opera, la massa più o meno grande di va rimanga intercettata. Molti sono gli stro
pori che circonda la fiamma. Inoltre se menti immaginatisi su questo sistema, e,
operare si voglia veramente nell'ossige per darne un esempio, citeremo quello
no puro la quasi istantaneità dell'azione di Lampadio composto di una unione di
è pure un obbietto, difficile essendo co varie lastre di corno sottili, attraverso le
gliere quel punto in cui la luce è mag quali si guarda l'oggetto di cui vuol mi
giore. Se invece vogliasi operare nell'a surarsi la luce. Il numero di queste la
ria a quella guisa che all'articolo rospo stre che occorreva per intercettare tutti
no di questo Supplimento venne indica i raggi luminosi dava la misura della in
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tensità della luce. Horner invece faceva
ne dello strumento. Componesi questo
un tubo di cartone di 4 centimetri di di due prismi cuneiformi, l'uno di vetro
diametro e di 12 di lunghezza, ed in azzurro, l'altro di vetro trasparente, la
questo faceva passare una lama con fori faccia inclinata dei quali fa un angolo di
rotondi di uguale grandezza simile al i gradi con l'altra che ne forma, a così
porta oggetto di un microscopio comu lire, la base; sono lunghi circa 24 centi
ne. Il primo di questi fori era aperto metri e sovrapposti formano un paralel
gli altri temevano progressivamente, uno logrammo. Egli è ben chiaro dopo questa
due, tre e fino a 9 dischi di carta molto tra descrizione, che da un capo all'altro del
sparente. Questi diaframmi costituivano paralellogrammo formato dai due prismi
le unità della scala del fotometro, le de riuniti la grossezza della parte colorata va
cine facilmente ottenevansi ponendo al con regolare gradazione scemando. Fissa
disotto del primo diaframma un altro il de Maistre il grado massimo della sua
formato di 1 o, 2o o 5o dischi di quella scala, osservando il punto dove i prismi
carta riuniti insieme. più non lascian vedere la luce di una
Il tubo teneva una lente convessa del stella conosciuta di prima grandezza,
fuoco di 5 centimetri, perchè si potesse quindi divide in 1oo parti lo spazio com
più distintamente vedere gli oggetti senza preso fra questo punto e la cima del pa
bisogno di un lungo tubo: la parte supe ralellogrammo, dove la grossezza del pri
riore di questo era fatta in guisa da ben sma è meno colorato e queste divisioni
adattarsi all'occhio dell'osservatore per sono i gradi dello strumento. Osserva
guarentirlo affatto dalla luce lateralmente. che questi prismi potrebbero utilmente
Siccome il tempo poteva alterare la tras servire in luogo di vetri offuscati pei te
parenza della carta, così Horner sostituì lescopi, adattando la loro trasparenza al
ad essa laminette di mica o talco di lo stato dell'atmosfera. Il fotometro delle
Moscovia. Lampadio adottava come indicate misure trasmetteva la luce della
massimo termine di questo fotometro la luna o di una lucerna all'Argand a 4 o
luce del fosforo che brucia nell'ossigeno, passi. Una difficoltà di costruzione consi
il qual punto, come si è più addietro ve ste nell' ottenere di color omogeneo il
duto, è ben lungi dall'essere costante prisma azzurro. Quanto all'adottare qual
mente uniforme. Questa specie di foto punto fisso della scala fotometrica la lu
metro poteva anche adoperarsi qual misu ce di una stella fissa, osserveremo che in
ratore della trarparenza dei corpi. Co questo caso maggiore ancora sarebbe la
struendo però il fotometro a questa ma incertezza che col sole o con la luna per
niera duopo è passare di balzo da un lo stato dell' atmosfera che intercetta
grado all'altro, non potendosi valutare sempre una parte ora più ora meno
le differenze intermedie. Saverio de Mai grande di luce. -
La fragolaia non dura che tre anni. gliere questo prodotto, o di primo mat
Gli autori la estendono sino al quarto, tino, cominciando alla fine di marzo o ai
ed un diligente lavoratore non aspetta primi di aprile, come si è detto.
neppure tanto, ma divide il suo terreno Reens propose di coltivare le fragole
da fragole in modo che ogni anno ne nei campi preparando il suolo con l'ara
rinnovi, una parte; così assicurasi di aver tro se è duro e dissodato di fresco, in ca
ne sempre delle buone. Dopo ottenuta la so diverso suggerendo di rivoltarlo sol
raccolta del terzo anno, leva con la van tanto con la zappa e porre del letame sul
gale piante, nè più ve le ripone che pas fondo: se la terra poi è stata già colti
sato il quarto. Poche eccezioni si fanno vata dapprima e mantenuta in buon es
a questa regola, la quale, tuttochè non sere consiglia allora soltanto di lavorarla
ammessa da vari scrittori, si è però in con la zappa e di porvi il letame, copren
molti luoghi mostrata necessaria; anzi do con la terra stessa il tutto e piantan
dove per avere fragole grosse usano mol do le fragole in aiuole di 5 a 4 file con
ta e spessa irrigazione, e copioso letame, piccoli sentieri fra ciascuna ; secon
si veggono profittare competentemente do le sue osservazioni la fragola del
nel primo anno, ma non molto nell' ul pino si dee piantare su un terreno leg
timo. -,
|gero ed argilloso; la fragola imperiale
Pochi sono i paesi in Italia in cui non ugualmente, ma sopra un suolo più ric
si coltivino le fragole. Nel regno di Na co e più leggero e specialmente all'om
poli, secondo che scrive il padre Onorati, bra degli alberi; la fragola scarlatto ri
abbonda questo coltivamento. Nella Cam chiede le stesse circostanze che la prece
pania, e specialmente nel territorio di dente, ma le file di essa devono essere
Fratta e di Cardito si coltivano queste distanti circa oº,6o e le piante lasciare
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fra ioro un intervallo di oº,5o, avendo FRALEZZA. V. FRAGILITA:
i sentieri una larghezza di oº,8o ; la FRAMBOE. PRAMBo1sE. V. LAMPoNE.
fragola del bosco deve essere tratta dal FRAMMENTO. Parte di cosa rotta.
seme del frutto raccolto di fresco e spar - (ALBERTI.)
so immediatamente sopra un suolo ricco; FRAMMESSO, diconsi propriamente
anche la fragola delle Alpi dee prove que piatti che mettonsi in tavola fra l'u
nire dal seme sparso sopra un terreno na e l'altra portata e per traslato poi
ricco, in primavera; queste due ultime dicesi di qualunque cosa che si frammet
sorte si trapiantano poi la prima in mar te fra varie altre di natura o qualità di
zo e la seconda in luglio od in agosto Versa, -- -
quali più o meno comunicano il loro grato FRANCESCA. Aggiunto di una spe
sapore. Bollite con metà del loro peso cie di mela. -
che si è voluto in quel modo ornare di AA, sono i ritti dinanzi, tagliati al luo
frangie l'estremità delle maniche e quel go ove poggia il petto l'operaio che la
la parte della camicia che copre e cir vora; BB, sono i ritti di dietro, CC, le
conda il collo. -
traverse per lo lungo alla parte inferiore;
La fabbricazione delle frangie forma FF, i contrafforti; G il sostegno delle
uno degli oggetti più importanti del pulegge; HH, le traverse posteriori; II, i
l' arte del passamanaio. Ve ne ha di porta-subbii; III, i subbii; LL il soste
oro, d'argento, di seta e di filo , se ne gno del subbio di dietro; M, il contrap
fa a nodi, a ghirlande, ec., e si danno peso; N lo stenditore dei licci. Lo sten
loro,in più guise diversi colori, talvol ditore che è sul di dietro serve a farli in
ta mescendo semplicemente i fili, tal altra nalzare alternativamente per formare le
facendo una certa quantità di fili di trama catenelle che sono alla testa delle frangie;
con un colore, poi con un altro, e così O sono due licci che invece di anelli,
alternativamente. Servono ad ornare le come i licci comuni, tengono pezzi di
mobiglie, i paramenti ecclesiastici, le ottone piatti con tre fori nella loro lun
guerniture delle carrozze ed anche so gliezza, attraverso quello di mezzo
vente vengono dalla moda impiegate ad dei quali passano i fili dell'ordito. Que
orlare le vesti donnesche. sti pezzi di ottone fanno l'offizio delle ma
La frangia componesi di tre parti che glie, dei licci e licciaruoli, ma non già
sono la catenella la testa ed il corpo. quello degli alti-licci i quali devono es
I Francesi distinguono varie specie di sere liberi ed aperti al dissopra acciò il
frangie, delle quali riporteremo qui i no fascetto di filo non venga arrestato. I
mi, siccome quelli che trovansi usati an licciaruoli sono pezzi di legno piatti e sot
che fra noi in commercio e che, a quan tili sui quali sono stesi i licci; P i fascetti
to sappiamo, non hanno equivalenti italia di filo di trama; Q le lame, le quali sono
ni. Quando la frangia è assai bassa la dico piccole spranghette di legno che vengono
. no molet; quando ha la testa lunga e abbassate dalle calcole cui sono legate con
traforata ed i suoi fili sono più lunghi e funicelle ; sono piatte ed infilate con la
pendono più dell' ordinario, la dicono loro testa in due cavicchie o piccole
crepine: quando i fili della frangia sono chiavarde di ferro che attraversano il te
riuniti di tratto in tratto in piccoli fasci laio formato dalle traverse. Gli operai le
simili a campanelli se la dice cloche. chiamano contraccalcole perchè operano
Vi sono poi frangie di seta torta e di seta insieme; vi sono tante lame quante so
non torta e queste ultime si dicono fran no le calcole; la lama forata è una spran
FaANGIA FRANGIA. 447
ga stretta e sottile attaccata pei due capi comodo che per di sopra. Si comprende
sopra o sotto alle due spranghe che sotto che allorquando l'ordito sarà chiuso,
lungo tutto il telaiº, e forata con varii bu questa trama si troverà legata soltanto al
chi per lasciar passare le due tirelle dei la testa sul lato destro della sagoma; il fi
licciaruoli; ciascun licciaruolo tiene un no to ch'è così ravvolto sulla sagoma forme
do nel punto preciso ove dee arrestarsi rà la parte pendente della frangia che
sotto alla lama forata. Questi nodi non sarà arricciata all'uscire dal telaio o ta
impediscono che le tirelle possano abbas gliata sulla sagoma stessa se dovrà essere
sarsi quando sono tirate dalle calcole, ma una frangia tagliata. Nel primo caso l'o
bensì vieta ad esse di risalire oltre al no peraio prende una parte di questo filo
do, senza di che lo stenditore e che le fa pendente e lo fa scorrere di sopra la sa
muovere trarrebbe tutto a sè; R R sono coma, che a questo effetto va un poco
i porta-lame; S le tirelle dei licci; T tre ristringendosi verso la cima dalla parte
calcole due pel piè destro e una pel sini del rotolo della stamaiuola anteriore, e
stro; UU le traverse anteriori; VV il tirando la sacoma dalla parte dei licci,
porta-sedere; X il sedere; Y il rotolo; questa parte del filo levata così dalla sa
ZZ i porta-rotolo; W il subbio dinanzi. goma si torce facilmente e per la sua for
Ecco in qual modo si operi con que ma rotonda, e per cura dell'operaio che
sto telaio. Allorchè i fili, che devono fa fa rotolare un poco questa parte, passato
re l'ordito della frangia, sono passati nei avendo le dita al di dentro, e le obbliga
licci, fermati essendo alla cima sopra il a girare ed a formare ciò che si chiama
subbio dinanzi, l'operaio prende una gli anelli della frangia greggia, che può
sagoma, piccola assicella sottile, lunga vedersi al di sopra del telaio nella fig.
o",55 a o",58 i cui spigoli sono smus 1. Questi anelli levati sbarazzano la sa
sati con iscanalatura se la frangia de goma, all'eccezione di una certa quan
v' essere tagliata o senza scanalatura tità di fili di trama che vi si lasciano al
per quella che sarà arricciata; in fine disopra per tenerla a dovere, sicchè
ad orlo od a festoni, secondo la forma essa trovasi libera in gran parte per ri-.
che vuolsi dare alla frangia. - cevere i fili del lavoro seguente.
La sagoma ponesi a piatto, vale a di Quanto alla frangia tagliata, la sua sa
re dalla sua parte sottile lungo l' ordito goma è a scanalatura dalla parte opposta
dinanzi ai licci e licciaruoli dalla parte a quella che tocca l'ordito: questa sca
sinistra di questo ordito con la cima in malatura è praticata nella sua grossezza
feriore che poggia sul rotolo della stama e continua ugualmente in tutta la sua
iuola anteriore; viene tenuta al dissotto lunghezza. Allorchè la sagoma è riempita
con quattro dita dalla mano sinistra es l'operaio la volge, vale a dire che gli
sendovi passato sopra il pollice. L'ope anelli si trovano dalla parte della mano
raio ogni volta che apre il suo ordito destra; allora s'introduce la punta di
introduce la trama a traverso l'apertura un coltello molto tagliente nella scanala
di esso intorno a questa sacoma, passan tura della sagoma, e cominciando dalla
do dapprima per di sopra e ritornando cima che poggia sopra la stamaiuola an
per di sotto; quindi batte quel filo di teriore, risalendo e conducendolo lungo
trama col ditale che tiene nell'indice della la scanalatura si tagliano gli anelli dei fili
mano destra: questa battitura dee farsi della frangia più ugualmente che si può:
per di sotto la sacoma, locchè è assai più se ad onta di questa precauzione si tro
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vassero fili più lunghi degli altri si taglia La ragione di questa forma deriva dalla
no con le forbici. Conviene che l'ope necessità di liberare la sagoma allorchè
raio usi l'attenzione di lasciare circa un è coperta di fili di trama, il che sarebbe
dito traverso della frangia senza essere impossibile se contenesse l'intero festone
tagliata, poichè serve questo a tenere le perchè allora la parte larga non potreb
sagoma nella situazione in cui dee stare per be passare in quella stretta degli anelli
continuare il lavoro. Il pezzo tagliato va formatisi all'incavo del festone; non
a ravvolgersi sul subbio dinanzi per dar avendo invece che metà delle due figure,
luogo all'altra frangia che si dee fare. la sagoma scorre dal largo allo stretto
Dopo questa operazione volgesi la sago senza difficoltà alcuna.
ma rimettendola nella prima sua posi Per ornare la testa delle frangie vi si
zione. -
2. Minerale buo
il
gettarsi a parte. I 9. Grossi graniſ 1o. Puro
8. Minerale di da cernire e i 1. Sterile
nita che dà 2 se- che danno..... 12. Min. da
no da estrarsi
e che dà con
una seconda
grossezza
granitura.
si
zioni secondo la 15. Minerale(
mediocre
triturarsi.
ºli:pestelli
14. Polvere
ceruita. 4. Materiale minuto
da lavarsi , e il
lavoro del quale
nonchè le altre
sue suddivisioni
saranno descritte
all'articolo Pre
parazione dei
MINERALI,