Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
https://books.google.com
Informazioni su questo libro
Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è
un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.
Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:
+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantità di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo l’uso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file è essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dall’utilizzo che ne farai, ricordati che è tua responsabilità accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poiché un libro è di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro è protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro è consentito. Non dare per scontato che poiché un libro compare in Google Ricerca Libri ciò significhi che può
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.
La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico più ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nell’intero testo di questo libro da http://books.google.com
BI
N BL
I
I IO
T TE
O
T CA
T
O
747
$ .tr
EM
AN NA
28 C
ZI
UE ON
LE AL
E
26-28
y
W
6-39-6-9
커
LETICA
.
EOVER
SSIONE
L' A R TE
DELLE
LETTERE MISSIVE
Del Conte
D. EMANDELE TESADRO :
Vindicata dall'Obliuione ,
OTC
AIBU
Et Dedicata
AL SERENISSIMO
PRINCIPE DI PIEMONTE
Dal Conte , & Caualiere
D. LVIGI FRANCESCO MOROZZO
Lettor Primario de Sacri Canoni
nell'Alma Vniucrſità di Torino .
Amern Pimede
Carmelia Vilt
Caiul. Rome
IN TORINO , M. DC . LXXIV .
Per Bartolomeo Zapatta ,
Con licenza de Superiori.
IT PRIVILEGIO DI S.A.R.
هه
پتهو
܃ ܃ ܃
. 104
به دو
?
خرائع
OHOOT ::
Altezza Screniſsima sBIBLIoteca
OTECA NAZ
DRIO.EMANU
E
WEBRIO.
ELLA profonda Officina
del gran Fabro Etneo vea
deuafi fopra ľl'incidine un
trilingueFulmine di Gione:
pendeua da unaparte il Gorgoneo Scws
1
>
CARLO E MANVEL
Per gratia di Dio Duca di Savoia , Prencipe di
Piemonte , Re di Cipro , & c.
L
BartolomeoZapatta di gionare al Publico, e che dimoſtra
al preſente col renderſi pronto di dar alla luce il libro
intitolato Dell' Arte delle Lettere Miffiue ; ci
muove à dargli qualche mezzo , con cui poſsa indennikarfi
delle speſe, che per tal'effetto gli farannoneceſsario . Percio
con lepreſenti di noftracertaſcienza, e colparere del noſtro
Conſeglio prohibiamo ad ogni altro Stampatore , e chi fi fia di
ftampare il ſudetto Libro,farloftampare, e ancorche altro
ne stampato introdurlo , e venderlo nelli Stati noftriper >
Bronzini.
2
DELL'ARTE
D E L LE
LETTERE MISSIVE
ECA NAZ
LIBRO PRIMO BIBUDT ,
NITARIOEMANUELE
CAPITOLO PRIMO
CAPITOLO SECONDO
Della Materia delle Lettere .
CAPITOLO TERZO
Della Forma Eſſentiale delle Lettere :
Ico Eſſentiale , perche ficome nel Corpo Hu
Dino
mano vi è la forma Eſentiale, cioè l'Anima ;
ntale le belle Fattezze , &
& la forma Accide , cioè
l'Integrità delle Membra : così nelle Lettere , la
Materia è il Corpo; la Forma Accidentale, è lo Stile,
le Argutie , & l'Ordine delle parti che abbelliſco
no , & ornano la Lettera . Ma la Forma Eſſentiale
della quale al preſente ſi parla; aguiſa dell'Anima,
differentia vnaSpecie di Lettera da yn'altra Specie.
Sicome
Libro Primo S
Sicome adunque vn'iſteſſo Legno dal ſaggio
Artefice puo riceuere varie Forme, di Huomo , di
Leone, o di vno Scanno ; & l'Artefice interrogato
qual Forina vuoi tu dare à queſto legno ? riſponderà , lo
voglio che habbia Forma di Huomo e non di Leone : così
l'iſteſſa Materia della Lettera ( come per Eſempio ,
delle Ricchexe ) fi può trattare fotto varie & diffe
renti forme Effentiali : • Lodando le Ricchezze , ò
Biafinandole , Ò Efortando alcuno à fuggirle , ò Inſe
gnando ad accreſcerle . Et queſta forma della Leta
tera è il fine di chi la fcriue. Ilquale interrogato ,
Per qualfine fcriui tu delle Ricchezze? riſponderà , Per
Lodarle. Per biaſimarle . Per cfartare à fuggirle . Per
inſegnare ad accreſcerle . Hor queſte Forme princi
palmente ſi comprendono ſotto gli Tre Generi
della Retorica Perſuafionc ; cioè , ſotto il DIMO
STRATIVO , le Lettere Lodative , Ò Biaſmatiue
Sotto il DELIBERATIVO, le Conſigliatine , ò Scone
figliatiue. Sotto il GIVDICIALE , le Accufatiue , o
Eſcufatiue .
Ma benche ſotto queſti Tre Generi paiano com
prele ſolamente quelle ſei Specie di Lettere che ſi
ſon dette : nondimeno agli ftefli Tre Generi ſi ridu
cono molte altre Specic di Lettere Miſſiue , che
rampollano da quelle comeRigerti dalle radici .
Al Genere DIMOSTRATIVO , oltre alle Let
tere Lodutive & Biaſmatine ,fi riducono le Lettere
di Congratulatione ò Condoglienza : le Dedicatorie di Li
bri o altri doni : quelle di Ringratiamen to o Rimpró
uero : di Credenza , di Raccommandatione's di Compli
menti, di Buone fèfte , di Preſagi felici, ò funefti : & in
oltre , i Ragguaglidelle Anuenture ò Diſauuenture , le
Informationi, leNarrationi di nouità ſeguite , le Deſcrita
tioni deº luoghi ò.cafe curiofe .
Al Gencre DELIBERATIVO , oltre alle Conft
A 3 gliatine
tr fti pu St me bli ma ci ne al Co il l'a tr
c ffi oi ud nt co reſo re le mP lt eM
i ma i e
P
rein G ro a
;
6
Ge d r cip rat
ne, im, , ; il ch Giu oue :
&ri cohſ'tèſe cheLet e dici ſe fi aledè'ie
ra a
t
>
'. Glo
u re ftior del tleu , c,ſhe auue
rio il fi a e D a & i rti
fipf r co a p p ; eli cc in p
t o re
ch fiomparniſipgppàar aſirti to ucſhii v rgo
e o liretie pu , ene amna no
e c
: Articoli precedenti.
q
,c ue y ndne och Ti
er 'è ti ft rà he
hc fſitnae n' e ne o ef
l'Eſcufatorie; & altre fimili.
Aa m al ſagilge d gl lmfa queſ
lo è de l vic D i i t
nc l De enoimo prorpvareal Lett ano i2.
l'Eſpoftulatorię ò Lamentenoli ; le
o en ru i&
ibpe eE il &
Conuien
ti u gli ul c e re arà'ynl
latorie , i Commandi, le Sfide , gl’Inniti, & i Rifiuti .
• Difenſiue ; ſi riducono le Dannatorie • Affolutorie
i . : e ;
Al Genere GIVDICIALE oltre alle Accufarine ,
• Diffuaforiez le Hortatorie, Ammonitorie, le Dogmatiche ,
gliatiue òÒ Sconſigliatiue , fi riducono tutte le Suaforie
le Confolatorie ; le Minaccienoli ; le Frecatorie ; le Poſtu
CAPITOLO QVINTO
Del Corpo della Lettera .
Icome ogní Oratione Retorica di qualunque
ftantiali , propofitione & Confermatione , laquale è il
Corpo dell'Oratione , cosìnella Lettera Miſliua la
A 4 Propo
8 Dell'Arte delle Lettere Miſfiue
Propofitione è il Tema; & la Confermatione , è il
Diſcorſo che ſi compone per perfuadere il Tema ' .
Et quefto Diſcorſo è il Corpo della Lettera .
Hora perche ogni Perſuaſione fi fà con le Ra
gioni: perciò la prima Opera di colui che ſi ac
nge à diſcorrere ſopra il fuo Tema : confiſte nel
fare vna raccolta delle Ragioni, con le quali vuol
perſuaderlo . Laqual raccolta quando non è ancor
difteſa, ne veſtita di Ornamenti, ma fimplice ,& >
dan
da me non hebbe niuna cagione . Perche io ricevo gran
no e gran dishonore. Perche negli altri caſi, il Principe ſuol
dimoſtrare il Zelo della fua Giuftitia . Perche la mia fer
uitu mi faſperar queſta Gratia. Perche farà eſempio apref
go al Popolo .
Hora nel progreſſo diſcorreremo particolarmen
te in qual maniera ſideriuino le ragioniperſuaſiue
dagli Tre Generi : & come ſi fabrichi l'offatura
delle Lettere di ciaſcuna Specie . Al preſenteſi dee
dire delle Maniere Generali della Perſuaſione che ſo
no quattro : Hiſtorica , Logica , Etica , & Patética: )
ure
CAPI
Libro Primo. 2
CAPITOLO SESTO
Della Perſuaſione Hiſtorica.
Perfuafione Hiſtorica è per via di Narratione ,
L APeroche ſebene la ſimplicc Narratione di vn
fatto , non ha forma di Argomento illatiuo : non
dimeno per due ragioni ſi può chiamar Perfuafiua ,
L'vna per l'Autorità di colui chenarra il fatso. L'altra
per il Fine alqual è ordinato ,
5
1602
6.99 €429
GCGC
CAPI
Libro Primo 13
CAPI
14 Dell'Arte delle Lettere Miffiue
CAPITOLO NONO
Della Perſuaſione Patetica.
Atetica ſi chiama la Perſuaſione Affettuoſa ; cioè,
P
percio Impreſſiua delle medeſime Paſſioni in colui
che legge : come per certa Simpathia naturale , la
Imagine di vn Huom che ride , muoue à ridere ;
& la Imagine di vn che piange, contrifta . Quindi
è , che ficome ogni Huomo diuerſamente giudica
quando ama, & quando odia': quando è irato , &
quando è tranquillo : così quegli fteffi Argomenti
che noi alleghiamo all'vditore , per perſuaderlo ;
fanno aſſai più gagliarda impreſſione quando hab
biamo in lui deltata l'Ira, ò la Lenità : l'Indignatione ,
• la Miſericordia : la Confidanza, ò il Timore : l'Amore,
ò la Malinolenza . Siche nella Perfuafione Etiça, l'Au .
ditor crede per gli coſtumi dell'Oratore : ma nella
Patetica , crede per la ſua propria paſſione ". Et per
ciò il Popolo molto più li perſuade per la pertur.
bation dell'Animo , che per gli Argomenti . Ma
ancor di queſta perſuaſione ragioneremo à fuo
luogo .
CAPITOLO DECIMO
Delle Parti Integrali della Lettera .
Icome degli Animali Imperfetti alcuni ſon ſen
S
me le .Scimie ; & altri fenza Corpo, come alcuni
,
2
CAPITOLO VNDECIMO
Della Forma Accidentale delle Lettere .
Icome per eſſer ' Haomo baſta l'Anima infor
Sforme il
, infermo e ſtorpiato ; ma perche il Corpo
ſia ben formato è neceſſaria la Soauità del Colore ,
la Proportion delle Farteze , & l'Ordine delle Membra :
così per Soſtanza della Lettera Mifſiua, baſta che
tu facci intendere in carta , benche rozzamente , il
tuo Concetto ; ma perch'ella ſia bella , è neceſſa
ria la Elegariza dello Stile , la Proportion del Decoro ,
B & l'Or
18 Dell'Arte delle Leitere Miſſiue
& l'Ordine del Diſcorſo . Quindi è che ficome , il
Volgo giudica, che ſia miglioreil non cffer Huo
mo , che l'eſſere vn'Huom Deforme, pregiando
più l’Accidente che la Soſtanza: così egli par mi
normale il non ſapere ſcriuer Lettere, che lo ſcri
uerle disformate . Perche il non fapere Scriuere ,
è Ignoranza compatibile ; ma lo ſcriucre fciocca
mente , é Ignoranza ridicola : quella s'imputa à
traſcuranza de'Nutritori: ma queſta alla inertia c
ftolidezza dello Scrittorc . Prima dunque fi dirà
dello Stile
4
CAPITOLO DVODECIMO
Dello Stile delle Lettere Miffiue.
A Prima & principal Proprietà dello Stile , è
L la Purità della Lingua ; ſia qualunque Lingua
in cui fi fcriua , Italiana , Latina , o Alemanna , o In
>
CAPITOLO TERZODECIMO
Del Decóro .
Buffo
Libro Primo . 23
Buffonería : ma la Giouialità ſtia dentro a limiti
della Modeſtia . Alle Lettere di Affari importanti
ſconuengono le Ingenioſità concertoſe ; lequali
nelle Lettere di Complimenti hanno gratia : per
che in queſte è lecito di oſtentar l’Ingegno : ma
in quelle fi dee moſtrar ſaldo giudicio, & attentio .
ne al Negotio , ſenza diuertirli, ne diuertir l'Ani
mo di chi legge.
Egli èvero che ficome i Pittori Capricciofi
qual fù Ludióne , godono di rinuerſar la propor
tione de' Corpi , per dipinger Moſtri e Grotteſchi :
moſtrando l'Arte nel peccar contra l'Arte : così
ne' Componimenti , taluolta gl’Ingegni ſcherze .
uoli e bizarri, godono di alterar lo Stile proprio
col barbareſco ; c veſtir Soggetti Graui con Con
çetti ridicoli , come fece colui che hà traueftito
Virgilio ; & della Eneade ha fatta vna Bucolica .
Siche allora ſi offerua il Decoro nel traſgredire il
Decoro . Ma pur biſogna che il Giudicio freni
.
CAPITOLO QVINTODECIMO
Differenza delle Lettere Miffsue.
A Differenza ſi prende dal Morino , dalla Materia ,
L.& dalla Forma delle Lettere . Et
Libro Primo . 25
I primicramente dal Motino , che ci’nduce à
E
poſta ; altre di Elettione , o Commiſſione ; & altre di
Credenza .
Lettere di Propoſta fon quelle , nellequali noi
proponiamo il Tema al Lettore . Siche interro
gato Perche ſcriui tu ? Tu riſpondi, Per communicare
à Titio un mio Penſiero . Lettere di Rifpofta ſon quan
do interrogato , perche ſcriuitu ? Riſpondi : Io riſpon
do ad una Lettera ſcrittami da Titio . Siche più facili
ti riuſciranno queſte che quelle .Perche nel Pro
porre , ſon neceſſarie molte Conſiderationi, &
Preamboli , accioche il noſtro Tema ſia aggrade
uole al Lettore : ma nel Riſpondere , il Tema ci
vien dato nelle mani da colui che prima ci ſcriſſe ;
ilquale aſpetta , e deſidera la Riſpoſta .
Lettere di Elettione ; ſon quelle, che ſenza necef
ſità , per ſol diletto , ò per curioſità di ſaper qual
>
DELL
DELL'ARTE "" 31
DELLE
LETTERE MISSIVE
LIBRO SECONDO ,
CAPITOLO PRIMO
Della Perfuafione Historica ò ſia Narratione .
Ebene in molte Orationi, & in molte Lettere ,
S non ſi ricerchi vna diſtefa Narratione; baſtando
vna ſuccinta •rimembranza del Fatto con poche
Circoſtanze , che ſi chiama Narratione Imperferta:
nondimeno -2, ſicome non ſi può dar ſcienza de
Semicircolo , ſenon per mezzo del Circolo inte
TO ; così non ſi può intendere che ſia la Narratione
Imperfetta , ſenon per mezzo della Perfetta .
La
32 Dell Arte delle Lettere Miſſiue
A Narration Perfetta , è vna Rappreſentatione di
L qualche Fatto Succeſſivo per mezzo di tutte
lc Circoſtanze Principali , come yn ' Homicidio ,
vna Feſta, vna Battaglia .
Hora le circoſtanze ſono Otto Interrogationi .
Che ? Chi ? Con chi ? Con che ? Come ? Doue ? Quando ?
Perche ? Et à queſte ne aggiungo io altre due, che
auujuano ſommamente la Narratione : cioè,Quale ?
& Quanto ? Hor'odine la Spiegatione con l'Elém
pio di vn ' Homicidio .
1 Che? ] Significa l'Attione fatta : cioè, l'Effere
Vcciſo , & l'Vccidere .
2 Chi ? ] Significa la Perſona Patiente ; cioè ,
Sempronio . Et la Perſona Agente , cioè Titio ,
ambi Romani .
3 Con chi? ] Significa con quali Perſone era la
Perſona Agente ; cioè, con Maſnadieri . Et la Pa
tiente ; cioè , con due Serui .
4. Can che? ] Significa con quali Inſtromenti ſia
ſtato vcciſo ; cioè , con Spade & Armi à fuoco .
s Come ? ] Significa in qual maniera ſia ſtato
Vcciſo : cioè, à tradimento . Et queſto molte volte
(i adopra per via di Auuerbi : come , Proditoria
mente , Fieramente , Miſeramente .
6 Doue ? ] Significa in qual luogo fia ſeguito il
Fatto : cioè , ſopra la Via Appia ..
7 Quando ? ] Significa in qual Tempo ſia ſtato
Vcciſo cioè Domenica Paſſata .
8 Perche ? ] Significa per qual cagione ſia ſtato
Vcciſo ; cioè, Percupidigia del ſuo Denaro .
A quefte Otto Circoſtanze Soſtantiali aggiungi
le altre due che ornano & auuiuano la Narratione .
9. Quale ? ] Queſto è vn'Aggettivo che qualifica
molte Circoſtanze per metterle ſotto gli occhi ;
come , Domenica Giorno Sacro . Titio il Crudele .
Sein
Libro Secondo . 33
Sempronio il Buono. Maſnadieri Scelerati. Auara
Cupidigia del ſuo Denaro .
io Quanto ? ] E ſimilmente yn'Aggettiuo , ouero
Auuerbio , che ſi applica a molte Circoſtanze per
ingrandirle; comemolti Maſnadieri . Cupidigia
inimenſa .
A Narratione adunque altro non è che vna
L. raccolta ordinata di quelle Otto Circoſtanze:
laqual ſi può fare in tre maniere . La Prima fim
plice, in vna ſola Periodo continuata ; narrando
. il nudo Fatto ; ouero auuiuandolo con qualche
Aggettiuo delle altre due Notitie, Quale & Quanto.
La Seconda Maniera diuidendo la Narratione in
più Periodi, & ampliando ogni Periodo con altre
Circoſtanze più particolari, & con qualche pic
cola Rifleſſione . La Terza , framettendo alla Hif
torica Narratione la Oratoria Perſuaſione , tirata
da qualche Genero della Retorica ; Dimoſtratiuo, ò
Deliberatiuo , ò Giudiciale : per eſaggerar le Circo
ſtanze del Fatto : & muouere l'Vditore à qualche
Fine .
Vanto alla Prima; tu puoi cominciare dalla
Circoſtanza del Tempo : & ordinar le altre
ſette , come ti verranno meglio , & ti parranno
più coherenti ; in queſta guiſa .
7.Domenica paſſata , ſopra la Via Appia , 2
1
Titio
3 con molti Maſnadieri ' hà vcciſo = Sempronio s prodi
toriamente , * con Spade ४
Arme à fuoco, per cupidigia
del fuo Denaro .
Queſta è la più ſimplice & più ſpaſſionata Nar
ratione Hiſtorica ; maperfetta inquantocompren
de tutte le Otto foftantiali Circoſtanze dell'Attion
Principale . Et perciò propria de' Ragguagliatori
& Gazettieri, che con breuità & ſenza partialità
narrano il Fatto . Ma ſe tu le aggiugni le altre
C duc
34 DellArte delle Lettere Mifſiue
due, Circoſtanze, Quale , & Quanto: poco ſi ſco
fterà dalla Breuità , & lonerà meglio all'orecchia ,
& all'Animo ; in queſta forma .
Domenica paſſata , giorno Sacro , ſopra la Via
Appia, Titio º il crudelc con 10 mnolti 10 ſcelerati Masa
nadieri, bà occiſó il buon Sempronio, proditoriamente,
con Spade & Armi à fuoco, per , auara & 10 immenſa
Cupidigia del fuo Denaro.
Ora da queſte OttoCircoſtanze ,tu puoi ri
H trarre vn'importantiſſimo beneficio . Perche ,
ficome molti Componitori volendo ſtendere la
Periodo , ſentono grandiſſima difficoltà nel comin
ciarla : fiche fouente cominciando e cancellando;
& più feruendoſi della ſpugna, che della penna ;
ſeco ftelli & con la carta fi ftizzano : così ſe tu
porrai mente alla Serie di dette Circoſtanze , nulla
trouerai più facile di ciò che ti parca più diffi
cile. Perche quante ſono le Circoſtanze tanti pol
ſono eſſere i Cominciamenti della Periodo , con
piccola mutatione .
Dalla Prima , cioè dall' Attione : tu puoi comin
ciar così. E ſtato acciſo Domenica paſſata sù la Via
Appia, il buon Sempronio da Titio , & c.
Dalla Seconda, cioè dalla Perfona. Il buon Sempronio
Domenica paſſata ſopra la Via Appia è ſtato pro
ditoriamente vccifo da Titio , & c .
Dalla Terza , cioè Con chi : Con molti Maſnadieri
Titio il crudele , Domenica paſſata proditoria
mente vcciſe. il buon Sempronio , &c.
Dalla Quarta, cioè Con che. Con Spade tratte &Arme
à fuoco Domenica paſſata Titio con molti Maſna
dieri vcciſe Sempronio ſopra la Via Appia , &c.
Dalla Quinta , cioè Come .. Proditoriarnente , con
>
CAPITOLO SECONDO
Della Deſcrittione .
Icome la Narratione che vdiſti , è vna Rappre
S
la Deſcrittione è vna Rappreſentatione di qualche
Soggetto permanente o naturale , come vn’Ele .
fante , yn Leone: Ò Artefatto , come vna Naue ,
vn Palagio . Ma ſicome alla Narratione dell’Attion
Succefliua feruono le Otto Circoſtanze che ſi ſon
dette : così alla Deſcrittione del Soggetto perma
nente , feruono le Dicce Notitie che i Filoſofi chia
mano Categorie, òò Predicamenti: cioè, Softanza, Qua
lità , Quantità , Relatione,Attione, Paſſione, Sito , Tempo a
Luogo o Mouimento , & Habito .
La Soſtanza .] Primicramenre ſignifica la Soſtanza
Metafiſica , cioè il Nome , la Specie, il Genere. Se ſia
2 7
oia
Sito. ] Significa ſe ſtia in alto, ò abaffo ; ſe ritto ,
ò giacente , o ſedente . Se ſtia alla destra, ò alla 2
C 3 Doue .]
38 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
Doue . ] Significa doue fia ; doue habiti ; doue
naſca ; doue viua ; qual luogo occupi. Et ancora
à queſta Categoría fi appartiene, ſe li muona, ò ſia
immobile e fiffo : & come ſi muoua : ſe voli , ò
ſerpeggi : ſe velocemente o lentamente camini.
Tempo . ] Significa Quando ſia nato, è ſtato fatto :
.
estbe9699
6000
CAPI
Libro Secondo . 39
CAPITOLO TERZO
Eſempio della Deſcrittione .
D dello Elefante; perlaqual conuienti primiera
mente far la Selua delle Notitie ſecondo la Serie
delle Categorie che ſi ſon dette .
Softanka . ] Quanto al Nome , ch'è la Soſtanza
Metafiſica , egli ſichiama da' Greci Elephas, che fi
gnifica Grande : & da’ Latini Barrus , dal Barríta ,
che è il fremito ch'egli manda. Quanto al Gene
re Fiſico , egli è vna Fiera feluaggia, ma quaſi par
tecipe di' ngegno humano : onde ſi può chiamare
vn Moftro di Natura ,
Qualità.] In India è Bianco, in Mauritania Nero ,
giuſta il color delle Genti . Hà cute aſpra & nuda
di peli : ma tanto dura che agli ſtrali è impenetra ,
bile: mánda yn ſuono tanto fiero , & vn'odor tan
to tetro che ſgomenta i Caualli e diſordina le
Squadre . Hà la forma di Bue , ma ſenza coda ;
con le corna lunghiſſime nella bocca : le gambe
inguiſa di Colonne infleſſibili; co ?picdi inguiſa di
mani , diftinte in dita . La Tefta è moſtruoſa :
2
CAPITOLO QVARTO
Della Perfuafion Logica .
E tu leggi le Lettere ſtampate da' begli Spiriti
S di questo Secolo , molte ne trouerai ricche di
Lumi, ina pouere di Entimemi. Peroche ponen
do tutta l' Arte nel dipingere molte Propofitioni con
Fraſi Metaforiche , & Contrapofti leggiadri ; &
non nello ſtrigaere con gli Entimemis la Perſuaſio
ne par' vna bella Imagine ſenza Corpo , ò vn Cor
po ſenza nerui .
Hora qual ſia la differenza dagli Entimemi Reto
rici, a' Sillogiſmi Dialettici , già ſi è detto . Perche
l'Entiméma puo capire in due ſole Propoſitioni ;
anzi in vna ſola Propofitione Entimematica : come que
fta Non é maraniglia che un buon Cortegiano ſa Corteſe .
Laqual ſi riſoluc in tre Propoſitioni. Il Cortegiano
dell'eſſere Cortefe . Voi fete Cortegiano . Dunque non è
2
Luogo
Arte lle ttere ſſiue
48 Dell' de Le Mi
Luogo III . DALLA PROPRIÉTA .
Aſſima. Dalla Proprietà ſi tráhe. la Conſeguenza .
M Lodando yn Virtuoſo . Egliè Proprietà effen
tiale della Virtù leſſer lodeuole . Dunque ad una Virtù Di
uina come la Voſtra , conuengono' lodi più Diuine che Hu
mane . Che ſe tra l'Humano & il Diuino non vi è propor
tione; nonpuò la Voſtra Virtu da lingua Humana eller de
gnamente lodata .
Per impetrar perdono dal Principe. Eſſendo propria
dell'Huomo la fralezza nel Peccare ; & Propria del Prin- ,
cipe la Clemenza nel Perdonare : perciò Titioraccorre dalla
Giuſtitia di V.A. alla fua Clemenza : perche la Giuſtitia
den' eſſere uguale al Delitto ; ma la Clemenza Reale è mag
giore di ognipriuato Delitto .
Luogo IV . DA' CONGIVGATI .
Congiugati ſono le Grammaticali piegationi del
inatiuo nel Verbo, ò nell'Auuerbio, ò nell’
IAggNom
ettivo Come '. Giuftitia , Giufto , Giuftamente .
Humanità , Huomo , Humano , &c.
Maſlima. Da un Congiugato s'inferiſce l'altro .
In difeſa di vn Rco . Habbiategli pietà : egli è Huo
mo : perciò èſottopoſto agli Errori H umani .
Et nella Controuerſia di Nobiltà frà le Lettere
& le Armi . Se la Forteza riſiede nell' Appetito Senſi
tino, Potenza Ignobile ; & la Giuſtitia riſiede nella Zolán
tà , Potenza piil Nobile : dunque egliè più nobil cofa l'effer
Giufto , che l'effer Forte : & perciò vi conſiglio à farui
più toſto Dottor che Capitano ."
Ancor da queſto Luogo ſi cauano Argomenti
Scherzeuoli & Cauilloſi . Sopra il Figliuolo di vn '.
Impiccato : Coſtui fi dee più toſto gloriareche vergognare
della morte del Padre : perche, ſe la Giuſtitia è coſa hono
réuole : dunque chi muor Giufiamente , è honoreuole : 6 chi
muore piugiuſtamente che il Ladro sù le forche ?
Luogo
Libro Secondo 49
Luogo V. & VI. DAL TVTTO ,
ET DALLA PARTE .
Bene
SO DellArte delle Lettere Miſſiue
Beneficij , l'Aſin co' Trofei, i Campi con gli Eſerciti, i
Mari con le Vele , Tutto il Mondo un folHuomo ha rin
empiuto .
Luogo VII. & VIII. DALLE CAVSE ,
ET DAGLI EFFETTI .
M Queſta Maſlima li può applicare alli quattro
Generi delle Cauſe , Efficiente , Finale , Formale ,
& Materiale .
Dalla Efficiente fi loda vn Figliuolo , lodando il
Padre . Dalle Aquile non naſcono Colombe, ne da Giganti
Pigméi: & perciò il valore de generoſi Genitori nellaſua
Prole fi fà conoſcere .
Dalla Finale . Qual è il Fine tai ſono le Opere . Dun
que ſe il voſtro Fine è la Gloria , tuttel'Opere votre faran
no gloriofe .
Dalla Formale , in lode di Bella Dama . Chi mira
l'a voftria Beltà reſtà ammirato : ma non ſene maraniglia chi
sà che quello è un'eſterno riuerberamento della Bellexka dela
l'Animo che partecipa dell'Angelico.
Dalla Materiale . Sopra la Statua d'Oro di Clau
dio . Gran miracolo bà fatto queſt' Huomo, perche prima
egli era un Ceſare Codarde , e in un giorno ſi è fatto di
gran valore .
Mallima. Quella Cóſa è più nobile , le cui Cauſo ſono
più nobili .
Più nobile è la Statua di Gioue Olimpico che di
Alesſandro. Perche queſta fùopra di Lilippo;quel
la di Fidia fuo Macftro : queſta ha forma di vn?
Huomo; & quella di vn Dio : queſta è fatta à fine
di riuerirla ; quella , di adorarla , & chieder Gratic :
quefta èdi Saſſo ; & quella di Auorio .
Mallima. Molti Effetri feguiti à cafo , fi fingono fatti
ad arte con vere Cauſe , per cauillare.
>
acciecarli .
Doucndo gli Ateniefi dar battaglia a ' Barbari :
auuenne chei Topi roderono i Nerui degli Archi
de' Barbari. Policrate fece Argomento : Più giuſta
era la Cauſa degli Ateniefi; poiche ancora i Topi vennero
in foccorſo loro contro a' Barbari .
Luogo IX. & X. DAGLI ANTECEDENTI ,
ET CONSEQVENTI.
Aſlima. Poſto l'Antecedente fi argomenta il Sufle
.
A
MPouer
guente .
tà dopo vna vita diffoluta . Che habbiare ven
duto il meglio che voi hauefte, non ne ſtupifco : perch'io ben
prefagina , che hauendo voi dinorato il Patrimonio , vomi
reſte la Caſa iPodéri.
Maſſima. Dal Confeguente neceſſariamente s’inferiſce
l'Antecedente .
Conſolare vn' Inuidiato . Voi vi dolete che ſete inui
diato : e io mene rallegro: & mi attrifterei quando non lo
fofte. Perche l'Inuidia è il conſeguente della Virtù , come
L'Ombra del Sole : ne fu mai Conſeguente fenza l'Antece
dente .
Ringratiar di fauori. Voi rinuer ſate tutta la Filoſofia:
perche facendomi tanti fanori ſenza eſſere preceduto alcun
mio merito ; Voifate che un Conſeguente poſſa fuffiftere fen
Za l'Antecedente.
Luogo XI. DA' CONCOMITANTI.
Concomitanti ſono le Circonſtanze che ſi ſon
ICon chi, & c. Con che,
Et gli accidenti che accompagnano
la Soſtanza : Quantità , Qualità , Relatione , & c.
Mallima Quali ſono le Circoſtanzen.tal” è la Cofa .
Perche le Circoſtanze ſon quelle che fanno l'A [.
D 2 tionc
52 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
tione lodeuole , ò Giuſta , ó Vtile .
Per vn Ringratiamento . Il Soccorſo che mi hauete
mandato, è ſtatoin sè grande : ma grandiſſime l'ha fatto la
grandeza del voſtro Animo , l'opportunità del Tempo , eco
Peſtremomio biſogno : & ciò che giugne all'Infinito ; l'effer
Voi ftato ilfolo à ſoccorrermi.
Altra Maſſima. Dalle Circoſtanze ſi proua il Fatto
Accuſando vn Reo . Quando Titio è fato vcciſo :
tu ſei ſtato veduto à fuggire pallido in viſo , con la Spada
nuda & infanguinata ; e dalla boeca delMoribondofi od:
rifonare il tuo Nome. Dunque altri che tu non l'hà vcciſo.
Da queſto Luogo ſi fanno arguti Cauilli , tro
uando conneſſione tra due coſe ſconneffe , perche
ſeguirono nel medeſimo tempo , come quel di Ti
meo. Che marauiglia fe Diana non difeſe it fuo Tempia
quando Eróftrato l'abbruciò : poiche, come Dea Lenatrice
de Parti,quella notte ellafu occupata nell'affiftere ad Olim
pia quando partori ilGrande Aleſſandro.
Luogo XII. & XIII. DAL SIMILE ,
ET DISSIMILE . 4
CAPITOLO SESTO
De Luoghi Estrinſeci.
là vdiſti nel fine del Capitolo Quarto di que
Glo
Eftrinſeci della Logica Perſuaſione: quì fi accen
1
nerà breuemente qual ſia l'Vſo loro .
Luogo I. DALLE LEGGI DIVINE .
Alima. E ' neceſſario di obedire alle Leggi Diuine.
M Efortare all'oſeruanzade' Commandamenti
56 Dell'Arte delle Lettere Miſfiue
Diuini. Sounengaui che il Mondo è una grande Republica ;
Principe è Iddio; Sudditi gli Huomini ; Legge la Ragion
Naturale : Legge ſcritta non in Tauole , ma in tutte le
>
MARE
Per li Teſtimoni. Li Teſtimoni ſono Argomenti
viſibili della Verità inuiſibile ; ondeil Giudice , con gli occhi
>
nella memoria ciò che paſſa per gli Occhi, che per gli
Orecchi .
Efortare alla Coſtanza . Conſiderate bene quel che
Eleggete , ma fatta la Elettione fiare coſtante . Poneteni da
1enti agli occhi quel Pontio Centurione ; ilqual ſeguendo le
Parti di Cefare , dipoi capitato nelle mani di Pompéo :
eſſendogli da Pompéo offerta la vita ſe volea militar forto .
lui : volle più toſto perder' il Capo che cangiar Capitano ;
& la ſua breue Morte , meritò nelle Hiſtorie eterna Vita .
Luogo VIII. DAGLI APOLOGI .
Allima. Ancora le Poetiche Fintioni inſegnano il
Vero . .
M Conſigliar e di eſſer cauto . Imparate il Senno dagli
altrui Caſi . Sounengani della Volpe, che inuitata dal Leone
alla ſua Cona ; rifiutò l'inuito , dicendo : habbiatemi per if
cufata ; perche io veggio le pedate di tutti gli Animali volte
verſo la voſtra Caja , niuna riuolta indietro .
CAPITOLO SETTIMO
Ensiméni canati da ciaſiun Luogo e applicati
ad un fol Soggetto.
Criuendo ad yno Amico per eſortarlo alla Co
S . ;
biſogna che tu ti proponghi primieramente i Fini
della Retorica Perſuaſione per applicar loro gli En
timémi. Siche interrogato , à qual Fine vuoi tu
perſuadere all'Amico che ſia Coſtante ? tu riſpon
derai , Perche la Coſtanza è Cofa Glorioſa ; perche è Vtile;
perche
Libro Secondo . 59
perche e Giuffa; perche è Gioconda ,perche é Conueneuole;
perche è Neceſaria ; perche è coſa facile. A queſti fini
adunque fi deono applicar gli Entimémi trahendoli
da ciaſcuna Miniera .
Dalla Definitione della Coſtanza. ] La Coſtanza
è Virtù , per la quale il Cuore humano nelle coſe
ardue, tolera i mali che all'huomo fon difficili a
tolerare . Che ſe tanto maggior'è la Gloria, quanto éè mag
giore la Difficoltà : dunque la Coſtanza èpiùgloriofa di tute
te le Virtù , perch'ella è la più difficile .
Dalla Definitione della Perſona . ] Souuengaui chi
voi frete : Voi ſiete Huomo e non Femina : douendo Voi
dunque moſtrare un'Animo Maſchio & Virile , & non Effe
minato e molle ; niuna Virtu vi è più conueneuole , che la
Coſtanza
DalNome della Virtù . ] Chi difſe Coſtanza, diſſe.la .
for a di un Lottatore , che venuto alle braccia,ſempre ritto
e fermo sù piedi , vince l'Antagoniſta . Dunque nell'Anfi
teatro dell'Uniuerfo niuno Spettacolo è più glorioſo , che vun '.
Huom Coſtante ; lottando con la contraria Fortuna ſenza
laſciarfi 'abbattere ne piegare .
Dalla Proprietà. ] La Coſtanza par tanto Difficile , e
pur ? è coſa facile . Perche , eſſendo Eſſential Proprietà
2
Perch ':
60 Dell Arte delle Letrere Miſſiue
Perch'effendo queſto Mondo ſottopoſto à mille
fortunoſi accidenti; egliè neceffario, ò fuggir dal Mondo;
ö armarſi di ona inuitta Fortezza perrefiftere a tutti gli af
falti della nernica Fortuna ·
Dagli Effetti . ] Niuna coſa è tanto Vtile alla Vita
Felice , quanto la Coſtanza : perche queſta fola rende
l'Anino imperturbabile: & nella fola Imperturbabilità
conſiſte l'Humana Felicità .
Dagli Antecedenti.] La Coſtanza è Cofa Giufta.
Perche ſe Voi aipirate alla Gloria Eterna : egli è gin
fto che preceda al guiderdon del Trionfo , la Strenuità
della Pugna .
Da' Conſeguenti .] Niuna coſa è nel Mondo che
non ſia mutabile . Girano iCieli, girano le Stelle ,
gira il Re de' Lumi; gli ſteſſi Cardini del Mondo
creduti Ponti filli, con perpetua Trepidatione, va
cillano , e tornano contra fe ftefli . Che ſe le Coſe
eterne non han fermezza ; comepoſſono hauer fermekle
le momentáne , e caduche ? Si mutano le Stagioni , li
cangiano 1 Tempi , fuccede la Procella al Sereno ,
& il Sereno alla Procella . Dunque chi ha la For
tuna benigna ; Temi l'auuerfa ; & Voi che l'hauete
auuerſa , Sperate di hauerla frà corto tempo benigna , &
fiate Coſtanre .
Da' Concomitanti . ] La Coſtanza è vna Virtù ,
che hà tutte le Virtù fue Seguaci . Peroche per rego
lar le ſue Attioni , ha la Prudenza infallibile nell' In
telletto & la Equità infleſſibile nella Voluntà : &
per regolar le Paſſioni, hà la Temperanza inaltera
bile nelle cole proſpere ; & la Fortezza inuincibile
nelle coſe auuerie .
Dal Simile . ] Meritamente frà tutte le Virtù la
Coſtanza porta la Palma , eſſendo ella fimile allu
Palma , laqual quanto da maggior peſo èaggrauar
ta , tanto maggiormente s'innalza, & co ' ſuoiRami
trionfa . Dat
Libro Secondo 61
Dal Maggiore al Minore . ) La Coſtanza è cola
giocondiflima . Poiche , qual coſa più gioconda
della Vittoria? & qual maggior Vittoria che vincere
il Maggiore di tutti i Mali; cioè , il Terror della
Morte eſſendo certo che chi vince il Maggiore ,
molto più facilmente vince i Minori .
Dal Diffimile. ] Molto diffimile dall'Huom Co
ftante è l'Oſtinato , benche voglia imitarlo . Perche
la Coſtanza è vnfermo Propoſito nelle cofe Giu
Ite ; & l'Oſtinatione è una brutal pertinacia nelle coſe ini
que . Che ſe la Scimia quanto è più ſimile all'Huo
mo è più ridicola : l'Oftinato, quanto è più diffimile
al Coſtante, è più deteſtabile .
Dal Contrario . ] Se la Incoſtanza è Vitio Vile
Vergognoſo . Dunquela Coſtanzaè Virtù Virile &
glorioſa. Et perciò il Coſtante eſſendo indegno del
Male, è degno di aiuto : & l'Incoſtante , eſſendo- de
gno dipeggio, è indegno di Compaſſione .
.
Autorea
62 Dell'Arte delle Lettere Miſfrue
autorevoli Teſtimoni del ſuo valore quanti Spettatori
della ſua Coſtanza . Et s'egli è ſolo ; non ſarà men
Coſtante ; effendo egli Spettator'e Spettacolo à ſe me
deſimo .
Da' Giuramenti. ] Ogni Criſtiano nel Sacramen
to della Confermatione giura la Militia Criſtiana :
dunque giura la Fortezza Coſtante , ch'è la Propria
Virtù Militare .
Da' Detti de' Sapienti. ] Muniteui della Voſtra
propria Coſtanza. Perche Saniamente diſſe il Sanio Seo
neca, che contro agli aſfalti dell'Auuerſa Fortuna ,
non giouano le Armi eſterne lauorate da' Fabri ,
ma quelle che l'Huomo ſteſſo ſi fabrica nel ſuo
Cuore . Sauio fù il Detto ; ma più ſauio ſarete ſe
l'eſeguite
Da' Prouerbi. ] Souuengaui quell'Antico Prouer
bio , Che l'Incudine non teme lo ſtrepito de' Martelli . Sia
te l'Incudine a'colpi della Fortuna .
Dalla publica Fama . ] La Fama há mille occhi
aperti per mirar ſe in queſti trauagli voi fate vn '.
Atto vile ; & mille orecchi teſi per vdire ſe voi
mandate vn gemito indegno ; & mille lingue ſo
nore , per publicarlo à tutto il Mondo : chi vuol
ellere Famoſo tema l'Infamia .
Dall'Eſempio . ] Poncteui dauanti agli occhi
l'Eſempio di quel generoſo Anaſſarco, che dal Tiran
no Nicocreonte peftato in vn Mortaio ; benche
tutto franto mando quelle Voci intere : Peſta, pea
ſta è Tiranno ; tu frangi le oſa di Anafſarco , ma
non frangi la fua coſtanza.
T queſto baſta per farti vedere come da ciaſcun
EILuogo Commune ſipoſſono ritrarre Entimémi
per fabricare il Corpo della Perſuaſione nelle tue
Miſliue . Peroche il dipingerle con belle Fraſi , &
arguti acumi , non è del preſente negotiot'i
. Qui
n
1 Libro Secondo . 63
t'inſtruiſco della Perſuaſione , & non della E !ocu
tione. Ma in altro Luogo ſi parlerà de' Luoghi Pro.
pri diciaſcun Genere della Retorica.
Ben ti auuiſo, che gli ſteſſi Luoghi Communi iquali
ſeruono per prouare ſimplicemente vna Virtù , fer
uono ancora per amplificarla comparatiuamente ;
preferendola alle altre . Hora conuien diſcorrere >
CAPITOLO OTTAVO
Della Perfuafione Euca .
Ià vdiſti al Capitolo Ottauo del Primo Libro ,
G
che ne' ſuoi Detti fà formar concetto all'Vditore
;
della Virtù , & Buon Coſtumidell'Oratore, perche
alla Perſuaſione de' Buoni più facilmente ſicrede..
Onde dagli Antichi Rétori l'Oratore fù definito
così , Vn 'Huom da bene , & Eloquente . Perche gran
parte della Eloquenza èla buonaOpinione che ſi
hà dell'Oratore ; & l'ifteffo dico dello Scrittore .
Hora in due maniere ſi forma queſta buona Opi
nione della Virtù di colui che perſuade orando , o
ſcriuendo . L'vna per la Materia di cui egli parla .
l'altra per la Maniera con cui egliparla . Per la Mate
ria acquiſta queſto Concetto , quando egli Perſuade
all'Amico qualche Tema Morale , con Argomenti
fondati in MalšimeVirtuoſe: perchegeneralmente
fi preſume, che chi perſuade coſe Giuſte & Hone
fte, ſia Giufto & Honefto . Et queſta ſi chiama Ora
del Te
tione, o Lettera Morata per la Materia ſteſſaL'al
ma . tra
64 Dell Arte delle Lettere Miſſiue
L'altra Moralità conſiſte nella Maniera di eſpri
mere gli Concetti; con Formole che partoriſcano
nell'Animo di chi legge vna Opinione della Virtù
di chi ſcriue . Peroche etiamdio vna Propoſitionc
Hiſtorica , ſi può eſprimere , ò Hiſtoricamente , con
termini Indifferenii : Ò Eticamente , con termini
> Morali, & eſpreſsiui di vn'Animo Virtuoſo . Come
ſe tu ſcriueſsi ad vn'Amico . Hieri mi è nato il mio
Figliuolo Primogenito : queſta è vna Propoſitione mc
ramente Hiſtorica . Ma ſe ru diceſsi; Hieri è piac
ciuto alla Diuina Bontà di benedir la mia Caſa col naſci
mento del mio Primogenito : queſta farebbe la medeſi
ma Propofitionc Hiſtorica ; ma diuenuta Morale
con la Eſpreſsione della tua Religiofa Pietà nel rico
noſcere quel Bene dal Donator di ogni Bene . Et
queſta Elpreſsione io chiamo Formola Etica , ò fia
Morata.
Hora di quella Moralità della Materia , non è
queſto il Luogo di diſcorrere , perche fi appartiene
alla Forma effentiale delle Lettere , & alla Elettionc
del Tema . Quìdunque diſcorreremo delle Formole
Etiche eſpreſsiue della Virtù di chi ſcriue ; lequali
poflono feruire in quattro guiſe . La Prima , nell-'.
eſprimere la Virtù di chi fcriue : la Seconda , nell's
imprimere quella Virtù nell'Animo di quel che
legge: la Terza , nell'eſprimere la Virtù di qual
che Terza Perfona di cui ſi ſcriue : l'vltima , nel 2
CAPITOLO NONO
Ondefi deriuino le Formole della Perfuafione
Elica .
dardia .
La Temperanza,è vna Virtù dell’Appetito Con
cupiſcibile, chemoderal’Affetto verſo i Beni tem
porali. Et hà per Eftremi la Stupidexka, & il Troppo
Affetto à quei Beni ....
Ma ſotto ciaſcuna di queſte quattro Virtù Prin
cipali ſono compreſe altre Virtù , o come Integrali,
ò come Potentiali; che ſeruono grandemente a dar
credito à chiPerſuade .
Sotto la Prudenza , fi contengono la Sperienza .
La Memoria delle Coſe paſſate . L'Antiuedenza delle
future . Il Giudicio Senſato c fermo delle coſe Agi
bili. La Veracità . La Soſpettione. Il Vincer la Fortuna
col Senno . L'Emendare il mal Succeſſo .
Sotto la Giuftitia . La Pietà verſo Dio. L'offernanza
delle Leggi Humane. La Soggettione, & Riuerenza verio
i Superiori. La Equità che modera il Rigore della
E 2 Gius
68 DellArte delle Lettere Miſſiue
Giuftitia . La Lealtà nelle Prorneffe.
.
4
Sotto la Fortezza , la Coſtanza nelle riſolutioni , &
la Toleranza de Mali .
Sottola Temperanza. La Beneuolenza , & Amicitia.
La Beneficenza, & la Liberalità . La Modeftia circa gli
Honori . La Gratitudine .
Hora per cſprimere ciaſcuna di queſte Virtù in
quello che Scriue , & per imprimerle in quel che
Legge ; addurremo in Eſempio , come ſi è detto ,
alcune Formole , che ti ſaranno à principio aguiſa
1
di Modelli per fabricarne dopoi maggior copia col
tuo Ingegno .
Auuiſandoti primieramente , che di queſte For
mole Etiche ( & l'iſteſſo dico delle Pateriche) tu ti
potrai feruire nel Principio della Lettera , & nel
Finc , & in tutto il Corpo : ſpargendole come
3
- 10
CAPITOLO DECIMO
)
Eſempli delle Formole Etiche, eſpreſsue
di ciaſcuna Virtù Morale .
Ormole Eſpreſſiue DELLA PRVDENZA .]
F Al precipitio camina chi non ha la Prudenza
per guida. Tutte le Virtù ſenza la Prudenza fon
cicche; non ſanno douc fi vadano . Le Górgoni ,
crano belliſſime Sorelle , ma tutte cieche ; ſenon
che vn'Occhio ſolo hauean commune : hor queſt
Occhio communc à tutte le Virtù 2, è la Prudenza ..
Non chiamo Prudente chi sà coſe affai ; ma chi sà
coſe Vtili. La Sapienza inſegna Coſe Alte & Cu
rioſe ; ma la Prudenza inſegna Coſe neceffarie alla ,
Vita Humana . Deſfi ſeguir la Ragione, & non la
Opinione : perche la Opinione è vna fallace inter
prete della Verità . A chi nauiga par diſtar fermo :
& quanto più veloce camina verſo Leuante; tanto
piùvelocegli par che il Lido camini verſo Ponen
te : tai ſono i Pareridi chi ſegue il proprio Parere .
L'Opinion della Moltitudine, è certo argomento
della Falſità : perche i Pazzi furono ſempre infiniti :
& de’Saggiſol tanti finumerarono , quante le boc
che del Nilo .
Formole per moſtrare Iſperienza & Memoria delle coſe
paſſate. ] Hò ſempre vdito , che l'Iſperienza è la
E 3 Mae
70 Dell' Arte delle Lettere Miſſiue
Maeſtra della Prudenza : ma ella è Maeſtra rigo.
roſa , che fieramente flagella i Difcepoli. Chi im
para dall'Iſperienza altrui, fà minor fatica : ma chi
impara dall'Iſperienza propria, fà maggior profitto :
perche più ſi tiene a mente ciò che più dolfe . Dob
biam credere a chi hà viuuto più dinoi : & hà ve
duto più di noi : perche delle Coſe del Mondo sà
più di noi . Il Tempo è il più Sauio di tutti li Con
liglieri, perch'egliè il più Vecchio . Chi legge al
ſai ſaprà affai , perche i migliori Maeſtri ſono i
Morti . Finfero che la Memoria fù la Madre delle
Muſc : ma il vero è , che la Memoria è la Madre
della Prudenza : perche le Coſe paſſate inſegnano
le future .
Moſtrare Antiuedenza delle Coſe future . J. If Cuore
.
eury
CAPITOLO VNDECIMO
Della Perfuafione Patetica .
E Paſſioni humane come Amore, Odio , Ira , Defi
derio , ſon naturali mouimenti dell'Anima ſen .
fitiua ; eccitati da qualche Oggetto piaceuole o
noioſo , rappreſentato alla Imaginatione. Queſti
Mouimenti quando preuengono la Ragione , fi 2
. CAPI
82 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
CAPITOLO DVODECIMO
Ejemple delle Formole Patetiche..
I tutte le Paſſioni generalmente dir ſi può
D fi
come le Operationi Intellettiue hanno la ſua Seg
;
& por
24 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
& porre i gemiti ſotto Cenfura.Ne la Fortuna ſpie .
tara , ne gli Aftri maligni, ne le Infernali Euménidi,
mentre affiggono vn'Anima, le victano di sfogar
l'affittione. Solo refrigerio de' miferi, è il piangere
la lua miteria. O me dunque infeliciſſimo! ſentirmi
dentro ogni doglia , & fuori conforti più fieridell’:
iſteſſo Dolore; che comeil fuoco, allora è più for
te quando è rinchiuſo .
La Patienza voi miperſuadete permia Conſola
trice? Ah rimedio peggior del niale ! Et qual coſa
è la Patienza ſenon yn patimento voluntario , ag.
giunto al forzato ? voi dunque per confolarmi, ag
giugnere afflittione all'afflitto. Ma bensó io chelie
mili conforti più facilmente ſi puonno ſcriuere ,
che praticare da chi li fcriue .
Ahi ch'io temo che il dolore non mi ſpinga in
qualche gran précipitio : l'Amore traſporta à core
inſane; & il Dolore à cofe inhumane : hora l'Amo
re & il Dolore vnitcono contra me tutte le forze
loro ; che farà dunque ?
Voi'mi querelare di poca Amicitia perche non
vi ho ſcritto il mio trauaglio . Ma che coſa è lo fcri
uere i propri affanni, fenon riaprir le mie piaghe
con la propria mano ? Non è graue il dolor che
parla : il dolor vero occupa i Senli, offuſca la
Mente , lega la Lingua ; e tutro riſtretto nel Cuor
che ſi riſtringe ; può formar gemiti , ma non pa
role . Ma le l'Amico è vn'altro me, dunque lo fcri
uere , à me non toglie il dolore,malo raddoppia';
perche di vn ne fà due .
Fermole impreffine del noſtro Dolore nell'Vditore,
Se queta sarà mal dettata e peggio ſcritta; afcri
ue elo a la forza dell'eſtremo Dolore, che mi ſcon
certa ti to'l'Animo , & mi tira fuori di me mede
fanno . Con più lagrime che inchioſtro vi ſcriuo
queſta
Libro Secondo. ༡5
queſta Lettera , Nuntia funeſta del più miſerabil
calo che poſſa ſorprendere vn Mortale . Il Dolor
che ſento, alla mia debilézza è tanto inſoffribile ,
che mi fi dee permettere di ſcaricarne alcuna parti
cella nel perto de veri Amiçi : tra' quali tenendo
voi il primo luogo , fon certo che volentieri ne pi
gliercte parte col compatirmi .
Piangere , piangete ; che ben ne hauete ragione :
batteteui il petto à pugni, e il viſo à palme: riſo
nino i Monti & le Valli de' noftri vlulati : vincete
I'vſato modo del piangere col pianger ſangue : fof
pirare & lagrimate, accreſcendo l'Aria co' ſoſpiri,
& iFiumi col pianto ; perché caduto è l'alto ap
poggio delle noſtre ſperanze ,& rotta la falda Co
lonna della noſtra Patria .
F Ormole
CIA per Eſprimere SPERANZA , AVDA .
>
fo
96 Dell'Arte delle Lettere Milfrue
fola Speranza vi reſtò dentro : & efſendo da me
fuggiti tutti i Beni,ſola èreſtata in me la Speranza ;
ſperero finch'io fpiri. Per ingannar l'ingannatrice
Fortuna biſogna ſempre aſpettare ilpeggio : per
che ſe à chi ſpera bene ,, ella manda ilmale ; dun
2
2
104 Dell Arte delle Lettere Miſſiue
mirare >, & effer mirato ? Vn'Animo ben compo
Ito , s'egli è conſapcuole di yn penſiero indegno ;
benche lo ferri nel Cuore, lo confeſſa nel Viſo ; ina
chi ha detto adio al Roffore , ha detto adio all'Ho
nore . Grande imprudenza è il credere di poter na
condere ilfallo ; o grande impudenza il non pale
farlo nel volto : perche il Rollore è la Spia della
Conſcienza . Chi non arroiliſce dopo vn ' Attion
vergognoſa , non è Huomo ma Beftia , perche la
Natura , non alle Beſtie , ma all' Huomo folo diede
il Roffor di Vergogna. Dunque vi porterere in vol
to vno sfregio da non poterli maipiù medicare col
baliamo ? non vi vedete diuenuto la Beffe & il Pro
uerbio apreffo a'Nemici ? Che honor fate voi a'
voſtri Genitori, a'voftri Figliuoli , a' voſtri Amici?
Doue yi credete voi di viuere? tra' Morinéi di Poto ,
ò tra' Seluaggi della Peruuia ; doue non ſi sà che
coſa ſia ne Honor, ne Vergogna ? O Secolo deplo
raro , infamia ditutti i Secoli ! dou'è ito hoggidì
il vero Sentimento di Honore ? dou'è ita la Vere
condia che con vn freno di vermiglie Roſe , ratte
nea le ingenue menti dalle indecenti operationi ?
Formole periſgornbrar la Verecordia intempeftiua
Che intempeftiuo Roſſor' è coteſto che vi fparge
il Viſo & infuoca gli Occhi quando hauete à fare
in publico qualche nobile Attione? Di che vi ver
gognate Voi ? Tanto è Vitioſo chi li
ſi vergogna
quando non deue , come chi non ſi vergogna
quando dee vergognarſi.
Non ſiete già vna Colomba cheveggia il Nibbio ,
quando vedete i voſtri Amici e Cittadini : ne date
opera ad Atto indegno del voſtro Grado . Tutti
gli altri Nobili compaiono come voi , & non fi
turbano ; & voi folo vi conturbate ?
Ma poniamo che l'Attion non foſſe Honoreuole ;
non
Libro Secondo ios
non perciò doureſte Vergognarui quando è com
mune : perche la moltitudine de Cómplici toglie
il Roſſore ; & il peccar con tutti gli Huomini chi
Honore , toglie il Dishonore .
Tanto più , quando l'Honore è il Dishonore ,
non è fondato in Delitto , ma in Opinione . Q_'an
do il Ripudio delle Mogli era raro , era vergognoſo
alle Mogli: ma dapoi che paſſato in vſo , le Mogli
mutauano tante volte Mariti, quante fi mutauano
i Corſoli ; dall'yfo fù ſcacciaro il lor Roſſore ; &
con volto ficuro , inuece di biaſmo riceueano ap
2
cagionc arroflite .
DELL'
107
ร DELL'ARTE
DELLE
LETTERE MISSIVE
LIBRO TERZO .
CAPITOLO PRIMO
Che coſa ſianoi LuoghiPropri della
Retorica Perſuaſione .
Ià ſi è dimoſtrato nel Capitolo Settimo del
G
ſono certe Maſſime Vniuerſali per formare Argo
menti
108
I Dell'Artedelle Lettere Miſſiue
menti probabili in qualunque Materia non fol Ci
uile , ma Filoſofica : così i Luoghi Propri della
>
Retorica , iono certe Maſſime particolari & pro
prie della Materia Ciuile , dalle quali immediata
mente ſi formano Entimémi Retorici in ciaſcun
delli Tre Generi , Dimoftratiuo , Deliberatiuo , & Gin
diciale
Et per replicarne alcuno Eſempio . DALLA
PARTE SI CONOSCE IL TVTTO : Queſta è
yna Maffima del Luogo Commune , Dal Tutto alla
Parte , come hai veduto nel Libro Antecedente ,
Luogo Vi. da cui ſi poſſono trarre Argomenti non
ſolamente Retorici , ma Diálettici , Geometrici ,
Aritmetici , Medici , Aſtrologici . Ma queſt' altra's
CIO' CHE RISGVARDA IL BEN PVBLICO. E '
PIV' VTILE DI CIO' CHE RISGVARDA IL
BEN PRIVATO : ella é vna Maſlima propria del
la Retorica, appartenente al Genere Deliberatiuo .
Hor quefte Maſſime proprie della Retorica , dal
noftro Filoſofo nel Primo à Teodette ; ottennero
diuerſi Nomi. Hora le chiama Propofitioni Retoriche ;
perche feruono à formar’Entimémi Retorici , co
me le Propofitioni Dialettiche, à formar Sillogiſmi
Dialettici. Hora le chiama Elementi : perche fico
me de' fimplici Elementi ſi compongono i Corpi
Mifti; così di quefte Maſſime ſi compongono gli
Entimémi. Hora le nomina Specie, per diſtinguerle
da' Luoghi Communis eſſendo fpecialmente appli
cate alla Mareria Retorica . Hora Theoremi , voce
che a’ Greci ſignifica Precetii , ſecondo la ſpiega
tione di Cicerone : perche queſti lono i veri Pre
cetti della Retorica , la cui Softanza è la Perſua
fione
Eſſendoſi adunque veduto, che il Genere Dimo
Atratino hà per fine il Zodare ; il Deliberatiuo il
Confia
Libro Terzo . 109
Conſigliare; il Giudiciale l’Accuſar? •o Difendere : egli
è chiaro , che tutte le Maſſime Proprie della Reto
rica ſono compreſe ſotto queſte tre Specifiche Dif
ferenze . Che ſe tutti li Temi delle Lettere Miſſiue ,
ſi riducono à queſti Tre Generi della Retorica Per
ſuaſione , come ſi è detto al Capitolo Terzo del
Primo Libro: non iſperi niuno di ſaper l'Arte delle
Miſſiue ; fe non hà piena contezza di queſte Maſſi
me : che ſono i Mezzi Termini per fabricar gli En
timémi Perſuaſiui circa ciaſcuno degli Tre Generi .
Hor queſta Dottrina , altamente meditata , ma of
curamente inſegnata dal Gran Filoſofo ; procure
remo di ridurti alla maggior chiarezza e facilità
che fia poſſibile , come si è fatto circa i Luoghi
Communi .
Incominciaremo adunque, non dalle Dimoſtratiue,
come richiederebbe l'Ordine della Dignità ; ma
dalle Deliberatiue ; per ſeguir la Metodo lauiamente
tracciata dall'iſteſſo Filoſofo : poiche il Genere
Deliberatiuo apre la Porta agli altri Due Generi ,
comevedrai .
CAPITOLO SECONDO
Delle Maſſime Deliberatiue.
E il Fine delle Maſlime Deliberatiue ( come ſi
è detto ) è il Ben Conſigliare : neceſſariamente il
loro Oggetto è il BVONO , perche chiunque in
tende di muouere l'altrui Voluntà a ſeguire alcuna
Cola ; conuien che dimoſtri quella tal Cofa effer
Buona . Peroche ficome il fol Oggetto dell'Intellet
to è il vero ; così il ſolo Oggetto della Voluntà è
il Buono , Et benche molte volte l'Huomo deſideri
cofc
110 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
coſe nociue ; non può tuttauia deſiderarle , ſenon
inquanto l'Imaginatione glielo dipinge ſotto ima.
gine di Coſa Buona.
ſi
D Buono . L'Vno , ſe il Bene fi deſidera per ſc
. >
dir
fteffo : fiche il Deſiderio fi termini in eſſo come
ſuo Finc . Et queſto ſi chiama Bene per fe . Et à tali
Beni corriſpondono que’ Mali, che per te ſtelli 1o
no odiofi ,
’Altro Bene è quello , che non ſi deſidera per
L di
ſeguire ciò che ſi deſidera : & queſto ſi chiama il
Bene Utile . Et à quefti Beni corriſpondono que'
Mali, che intanto ſono od oſi , inquanto ſi oppon
gono a' Beni Vtili ,
Gliè vero che molte volte vn'ifteffo Bene può
E effere Deſiderabile per fe Reflo , & ancora Vrile à
conſeguir Beni maggiori , fiche ſia Fine di vn Deſi
derio , & Mezzo di vn ? altro . Et à quefti corriſ
pondono que’ Mali che fono odieuoli per fe ftefſi ;
& inſieme impediſcono altri Beni deſiderati.
Egli è dunque certiffimo che ficome tutte le
Lettere Confgliatine, ò Sconſigliatiue , Conſultatiue, Efor
tutiue , Poftulatiue , Ammonitorie , & le altre che appar
tengono al Gencre Deliberativo ; nouerare di fo
pra al Capitolo Terzo del Primo Libro ; hauendo
per proprio fine lo Spingere Paltrui Voluntà à qual
cheOggetto Buono , ò ritrarlaamente
Ogget
da qualchene
to Cattiuo : così neceflari conuie , che
chi ſcriue Lettere di tal Genere troui Entimémi
co' quali egli proui, che ciò ch'egli perſuade , fia
Bu yno & deſidereuole per fe fteffo ; o Bene Vtile per
conleguire altri Beni deſiderati : & che frà due Beni
deſiderati queſto ſia il Migliore & trà molti l'O !ti
Oper contrario , che ciò ch'egli Sconſiglia
mo . Oper Gia
Libro Terzo III
CAPITOLO TERZO
Del Sommo Bene : cioè , della Felicitd .
CAPITOLO QVINTO
Malime Deliberatiue , per prouare
Che un Bene fia Maggior di un'altro .
là ſi è detto , che nelle Lettere Deliberatiue tu
G puoi perſuadere che La coſa propoſta fia Buona
& Vrile aſsolutamente : quero , che di due Cofe propoſte ,
I'vna fia Miglior dell'altra comparatiuamente . Come ſc
tu foſſi ricercato , qualfia Maggior Bene, la Fatica
ò il Ripoſo : la Voluttà è il Dominio : ò qual ſia
più Vtile alla Republica, la Profeſſion delle Armi,
o delle Lettere : & mille ſimili Temi Problematici .
Et qucfta è la vera Conſultatione, in cui ſi delibera
qual di due Beni ſi debba eleggere, o qual di due
Mali ſi debba più toſto fuggire . A ſimili Queſtioni
adunque ſeruono le ſeguenti Maſlime : lequali ſi
denno intendere del Bene Vtile , ò del Bene conſi
noreuole ſi dirà al luogo ſe Itefto : perche dell'Ho-
Il Bene deſiderabile per se ſteſso , è migliore del Bene
Vtile . Perche il Fine è migliore, che i Mezzi ordi
nati al Fine . Dunque il Ripoſo è Maggior Benç
che laFatica , perche ognun fatica per poter viuerc
in ripoſo
Per altra parte , Quello è maggior Bene che ma gior
mente perfettiöna le humane Potenze. Ma la Perfettione
delle
I 24 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
delle Potenze conſiſte nella Operatione , & non
nella Quiete . Dunque la Operatione è maggior
Bene che la Quiete. Onde il Pittore , inquanto
Pittore , ſente maggior diletto nel Pingere, che nel
laſciare otioſo il ſuo talento .
Miglio ri ſono quei Beni, che migliori fon giudicati da
.
gli Appaſſionati.
Migliori ſonoi Beni Stabili , che i Mutabili. Dunque
maggiori ſono i Beni dell’Animo che i Beni di For
tuna : perche queſtila Fortuna li dona e li ritoglie;
quelli rimangono fiſſi nell'Anima, ch'è immorrale.
Onde il Filolofo , che nell'incendio della Patria ha
uea perdute le ſue Fortune; con ragione diceua
To porto meco tutti gli miei Beni .
Miglior ' è quel Bene, che può ſuſiftere ſenza l'altro ; di
quel che ſenza l'altro non può ſufſiftere . Dunque ,mag
gior Bene è la Sanità , che il Valor Militare : per
che ſenza il Valor Militare , la Sanità può ſuffiftere ;
ma ſenza la Sanità , il Valor Militare non può ſuſſi
ftere . Onde ilRe Pirro ne' ſuoi Sacrifici , altro non
domandaua agli ſuoi Dij, ſenon Sanità : confidando
che con efla egli otterrebbe le Vittorie da ſe me
deſimo . Et Salomone dille , ch'egliè migliore vn
Can viuo , che vn Leon morto .
Margior Bene è quello, la cui Priuationeè piu moleſtaa:
perche vn contrario li conoſce dall'altro . Dunque
inaggior Bene è l'Occhio che l'Orecchio : perche
più affliggela Cecità, che la Sordità .
Maggiore il Bene intrinfeco che l'eftrinfeco . Perche
quello è noftro , & queſto è lalieno . Et perciò è
miglior
Libro Terzo. I 25
miglior la Vita ,che la Faina : & i Beni diletteuoli ,
che i lodeuoli .
Di due Mali neceſsari , ilminor Male è maggior Bene .
Onde Catone eleggendoſi più toſto diMorire , che
di Seruire : giudicò minor Male la Morte , che la
Seruitù .: & perciò eſſere Cofa Buona ; perche la
Elettione è vn'atto della Voluntà , & la Voluntà
non può volere ſenon il Buono .
Quello è Bene più Vtile, ilqual mira ad un miglior Fine .
Perche il Mezzo prende dal Fine la ſua Bontà , co
me il Relatiuo dal Correlatiuo . Migliori adunque
ſono le Virtù che le Ricchezze : perche con le Ric
chezze ſi acquiſtano i Beni Terreni ; & con le Vir
tù i Beni Celeſti.
Quello è Bene più vtile, ilqual cagionapiù Effetti Buoni ,
Perche l ' Eccedente è maggiore dell'Ecceduto
Dunque nelle Republichepiù ſono Vtili le Arti
Mecaniche , che le Arti Liberali : perche le Libe
rali ornano la Mente di chi viue : ma le Mecaniche
prouedono à tutti i biſogni della Vita .
Più Vtile è ciò che conferua l'acquiſtato , di ciò che ac
quiſta . Perche indarno li acquiſta quello che non
conferua. Dunque migliori ſono le Leggi, che le
Armi: perche i Regni con le Armi ſi acquiſtano ;
ma ſi conſeruano con le Leggi . Et miglior' è la
Memoria, che l'Intelletto ; & l'Eſercitio , che la Me
moria : perche la Scienza fi acquiſta con l'Intelleta
to ; ,ſi conſerua con la Memoria ; & con l'Eſercitio
ſi accreſce .
Più Utile è quello che gioua à noi , di ciò che gioua agli
altri . Perche l' Amore ordinato comincia da noi
medeſimi: non eſſendo niuno à noi più proſlimo ,
che noi ſteſſi . Perciò nel Naufragio ognuno atten
de à faluar ſe ſteſſo , più toſto che l'Amico : perche
leben fia Legge di Amicitia l'Amar l'Amico come se
flefjo
126 Dell Arte delle Lettere Miſſiue
Steffo : non obliga percio ad amarlo più di ſe ſteſſo :
& più di ſe l'amerebbe , ſe per faluar l'Amico egli
periſſe : perche la Natura inſegna à conferuar la
propria Vita .
Quel Mezzoè Migliore, ch'èpiù neceſsario . Miglior'è
dunque allaVita Humana la Sanità , che la Scienza.
Quel Mezzo è Migliore , iłgual èil più facile. Eſſendo
temerità il cominciare vna Impreſa che non ſi può
condurre alfine; ilqual'è il proprio Scopo della
Agente Ragioneuole , com'è l'Huomo
are che la Cola ſia Dilers affime per
Vìprſiou
O
Conueneuole , che ſia poſſibile, & Facile , & Neceſsaria .
Ma perche queſte ſeruono à tutti i Generi , ſi riſer
bano al ſuo luogo .
Ancora potrebbe alcuno aſpettare che quì fi ad
duceſſero le Maſſimo Diſsuaſorie per proủar Che la
Cofa propoſta ſia in fe.Mala , ó Inutile , 8 Dannofa ; ma
2
COTTON
CAPI
Libro Terzo 127
CAPITOLO SESTO
Delle Maſſime Dimoftratiue d fia Lodariue.
Lodeuole ,Alafimare : fiche l'Oggetto ſuo , è il
Lodeuole . Altri lo chiamano l'Honoreuole , altri
l'Honeſto :ma il Gran Filoſofo nel Primo delle Re
toriche, al Capitolo Nono lo chiama IL BELLO :
peroche il ſuo Contrario ſi chiama il TVRPE. Hor
queſta Beltà , benche comprenda ancora la Beltà
Corporea ; nondimeno principalmente conſiſte
nella Beltà dell ' Animo: cioè nella Scienza , &
nella Virtù Morale ; à cui conuiene il primo Ho
nore :; perchee queſta fola fà l'Huomo Buono , &
Honefto ; & perciò Honoreuole.
Dunque il Primo Oggetto della Lode è l'Eccel
lenza delle Virtù Morali , & delle Scienze . Secon-,
dariamente le Arti Mecaniche , perche anch'eſſe ſi
chiamano Virtù Intellettiue. Apreffo ,le Virtù Cor
porali che ſeruono all'Anima; come là Robuſtez
za , il Vigor de' Senfi, e la Bellezza. Et finalmente
le Ricchezze e Beni di Fortuna che feruono al
Corpo . Et circa queſti Oggetti fi aggira la Sfera
delle Lettere Lodatiuc & delle Biaſmatiue .
Vero è che fouente , ò criamente , o per inge
nioſo capriccio , auuerrà di lodare vn cauallo , od
.
letti
128 DellArte delle Lettere Miſſiue
letti Greci e Latini lodarono le Mule Vincitrici
de’Giochi Olimpici, & il Bucéfalo di Aleſſandro ,
& l’Hiſtrice di Domitiano , come ſe haueſſero lo
dati Herói .
Il ſimile ſi può dir delle Piante , & di altri Sog
getti priui di Anima & di Senſo : ma dotati di al
cuna Virtù Fiſica, nel ſuo genere perfetta; che ana
logicamente riſponda à qualche Virtù Humana :
come Pitagora compoſe yn Panegirico della Cipol
la , Catone del Cauolo , Fania dell'Ortica . Mavi è
differenza trà Lodeuole, & Honoreuole ; perche la
Lode conuienc ad ogni Coſa Perfetta e Bella , ben
che irrationale & inanimata : ma l'Honore ſi deue
ſolamente alle Virtù Humane , Angeliche & Diui
nc : come diremo .
In due maniere adunque fi. poſſono lodare gli
Animali irragioneuoli , & le Coſe Inanimi, Natu
rali od Artefatte . L'vna Hiſtoricamente , rappreſen
tando le Perfettioni di quella Coſa , ritrahendola
dalle Circoſtanze , & dalle Categorie , come ſi è
dimoſtrato nel Capitolo Primo & Secondo del Sca,
condo Libro , con *l'Eſempio dello Elefante ; ſenza
biſogno di replicarle hora quà. L'altra , Oratoria
mente : lodando l'iſteſſa Cola con arguta & inge
gnoſa Analogía alle Virtù Humane . Hor queſto
li fà per via di Argomenti & Entimémi Retorici ,
fondati nelle Mallime Dimoſtratiue, delle quali ho.
ra parliamo : fiche queſte ti ſeruiranno per lodare
Huomini, & qualunque altra Coſa .
Sarebbe dunque receſſario di ricercare quante &
quali ſiano le VIRTV principali della Humana
Laudatione ; le già non ſi foſſe fatto nel Capitolo
Nono del Secondo Libro : perchéil moſtrar le pro
prie Virtù , & il lodare le Virtù altrui , è vn'iſteis'.
Arte , come colà ſi è dimoſtrato . Refta dunque di
ricercar le Mallime Lodatiue. СА ,
Libro Terzo . 129
CAPITOLO SETTIMO
Del Lodeuole e dell'Honoreuole.
L Lodeuole è vna Proprietà di alcuna Coſa Eccel
I lente ; ch' eſſendo in ſe Perfetta c Bella nel ſuo
Genere ; merita di eſſere da chiunque hà giudicio
approuata per tale . Vn bel Corpo Humano : vn
Bel Cauallo ; vna Bella Pianta ; yna Bella Naue ;
vn Bel Palagio ; yn Bel Fonte , il Cielo , le Stelle ,
il Sole . Ma l'Honorevole, é vna Proprietà della ſola
Virtù , laqual effendo Eccellente , merita di effere
da tutti , non ſolamente approuata , e lodata , co
>
Eferti .
A queſte ſi aggiungono le Cauſe Metafiſiche ;
cioè , il Nobil Nome, la Etimologia , & il Grado della
fua Effenza ; moftrandoche quella Cofa pia Singolare
Eccele
136 Dell'Arte delle Lettere Miffiue
Eccellente nel ſuo Genere tra Corpi Naturali , ò tra gli
Artefatti : i tra le Vegetabili Piante ; ò tra gli Animanti
generoſi, o tra gli Huomini Inſigni .
.
Anzi ella analogicamente ſi porta ſopra il ſuo
771 Grado : s'ella è Inanime , fi finge ch'ell’habbia
Anima e Vita : fe e yna Pianta ; che habbia Senſo :
fe Animal Senſitivo , che habbia del Ragioneuole , &
dell'Humano : ſc Huomo , che ha vn'Angelo, od yn
Semidéo : " );
T dalle Maffime & Regole predette dell'Hono
ET
reuole , tu puoi ritrar quelle del Biafimenole & Ver
gognoſo, per contrapofito . Siche per lc Lettere Lo
datiue o Biaſimariue non ti potrà giamai mâncar
Soggetto , ne perſuaſiui Entimémi .
4.62916029
CAPITOLO OTTAVO
Del Giusto o dell'Ingiusto .
Jun Soggetto è più frequente nelle Miſliue ,
che il Giudiciale . Perche ficome poche coſe
ſi fanno frà gli Huomini ſecondo il Giuſto & la Ra.
gione; così la maggior parte degli Humani Ragio
namenti, & delle Lettere , fon Querimonie , Do
glienze , Accuſe , c Scuſe .
Il Giufto è tutto ciò che conſuona con la Legge :
& la Legge è vna retta Regola delle coſe che nell
humano Commercio fi dcono ſeguire èÒ fuggire .
Hor quefta Regola è dicinque Differenze : Diuina ,
Naturale , Delle Genti , Scritta, Di Equità ; Di Confue
tudine .
La Legge Diuina, è quella che Iddio ſteſſo Legif
latore rivelò à Mosè ; come i Dicce Precetti del
Deca
Libro Terzo 137
Decálogo : & quella che il Saluatore promulgó
nell'Euangélo ; come Amare il Nemico .
La Naturale , è quella che ancora agli Animali
la Natura detto per inſtinto . Difender la propria
Vita ; procurare Alimenci; amar la Prole ; defiare
il Bene ; ſchifare il Male ; rioffendere i Prouoca.
tori ; reſiſtere alla Forza con la Forza ; amar la
Libertà .
Legge Delle Genti è quella che la Natura Humana
inſegna agli Huomini , non come Animali, ma
come Huomini , circa il Ciuil Commertio , & la
Vita Sociale . Come , Poſſedere ciaſcuno il fuo ,
& farne ciò che gli piace , Fuggir la Venere vaga
con certe Nozze. Víar buona Fede ne' Contratti .
Reftituire il Depoſito . Serbar la Pace , ò muouere
giuſta Guerra . Eller Grato a ' Benefattori . Amar
la Gloria .
La Legge Scritta è quella che i Principi a' Sudditi;
ò i Popoli Liberi à le ſteſ impofero per mezzo di
Saui Legislatori. Come quella del Taltione data ai
Licij da Radamanto , & da Minofle a ? Cretéli :
fondata in quella fola Regola , Quanto male alcun fè
tanto ricena : ſenza perdóno, ſenza differenza di Per
fone , ò di Circoſtanze.
Legge di Equità , ò fia Epicheia ; è quella che
modera il rigor della Legge Scritta , differentiando
le Perſone & le Circoſtanze , à giudicio di yn '.
Huomo Sapiente & Buono . Solendoſi dire, che
l'eſtremo Ius è una eſtrema Ingiuria .
Legge di Conſuetudine, è quella che ſenza Scritto,
• Legislatore , cominciata in vn Popolo ; paſſa in
Vlanza . Come trà gli Spartáni, Odiar le Scienze:
fra' Romani, Denontiar le Guerre :trà gli Egittij ,
2
CAPI
Libro Térzo : 139
CAPITOLO NONO
Maſſime Giudiciali, d fia, Del Giuſto .
D Maſſime appartenenti a queſto fi Genere . le
Mlima
giufta perpronare che un'Astioneſia Giufta,ò In
Quella è Cofa Giufta , laqual fi conforma con le Leggi
Diuine . Effendo Iddio ſupremo Re & Legislatore
>
dell ' Vniuerſo : & Criſto Re & Legislatore della
ſua Chieſa .
Quella è Cofa Giuſta , cheſi conforma con la Legge della
Narura . Perche ficome agliAnimali la Natura è
dotta Legislatrice, & Maeſtra, che non può errare;
così agliHuomini , inquanto Senſitiui , inſegna ciò
che à loro biſogna : purche come Ragioneuoli fi
regolino con la Ragione .
Quella è Cofa Giufta, che ſi conforma con la Legge delle
Genti. Perche la NaturaHumana inſegna à ciaſcun'
Huomo ciò che conuenga alla Vita Sociale : fer
bata la ſubordinatione alla Publica Giuſtitia , co ,
me ſi è detto .
Giuſto è quello, che ſi conforma con la Legge Scritta :
purche la Legge Scritta ſi conformi con la Diuina ,
& Naturale. Quindi è, che hauendo Creonte eſpu
gnator di Tebe, promulgata vna Legge che niun
lepelliffe i Cadaueri degli vccil Tebáni: Antigone,
contro al diuieto ſepellì il Fratello : & accufata ,
francamente riſpofe : E' vero, • Creonte ch'io per
fepellire il Fratello , non hò offeruata la tua Legge ;
ma hò io offeruata la Legge Vniuerſale & Eterna :
perche la Natura inſegna infino alle Api , & alle
Formiche di non laſciare inlepolti gli loro Morti .
Ingiu
140 Dell'Arte delle Lettere Miſſue
Ingiuſta dunque è quell'Attione, che ripugna
alle detre Leggi .O
Militieson
maggior di theratione.Perprovar
un'altra che maIngiuria e
Maggior" ēè l'Ingiuria ,che contraniene alle Leggipiù ins
uiolabili . Perciò è maggior delitro peccare contra
le LeggiDiuine , che contra le Humane : perche' il
genere della Ingiuria è più graue . Perciò Calliſtra
to accusò Melanopo che hauea defraudato di tre
denaruzzi gli Edificatori del Tempio : perche ſebe
ne il furto era piccolo, non era però ſimplice furto ,
ma Sacrilegio , rubando agli Dei . :
Maggior? è l'Ingiuria, che contrauiene alle Leggi di Nas
tura , che alle LeggiScritte : perche quelle fon più vni
uerſali : & il Legislatore è l'iſteſſo Autore della
Natura .
Maggior' è l'Ingiuria douela Malitia è maggiore. Dun
que più graue è vn’Homicidio premeditato , e de.
liberato ; che vn caſuale, & di primo impeto .
Maggior'è l'Ingiuria, che procede da un'Animo Brutale
& fiero. Perche , ficomela Virtù Heroica fà l'Huo
mo ſimile à Dio , così la Ferità , ch'è il Vitio op
poſto , fà l'Huomo ſimile alle rabbiofe Fiere : &
perciò la peruerſità è molto maggiore .
Maggior'e l'Ingiuria, quandochi la fà, èè usato a farla :
perche prouiene da yna Malitia habituale , & pet
cio maggiore .
Maggior' è l'Ingiuria,fatta dal Prouocante, che dal Pro
vocato : perche nel Prouocato ſi preſume neceſſaria
difola ; nel Prouocante deliberata malitia .
Maggior? 6 l'Ingiuria cheſi commette nel luogo doue fa
giudicano , ò ſi caſtigano i Delitti; perche l'Ingiuriante
opera con maggior malitia e diſpregio della Giu
> Hitia . Come colui, che mentre il Carnefice im.
piccauá il Ladro, rubò la cappa al Carnefice. Et i
falli
Libro Terzo : 141
falli Teſtimoni, che pergiurano nel Tribunale alla
preſenza delGiudice . Etquella che fi commette dauanti
alla Imagine del Nume , veditore & vendicaror de' Delitti .
Tal fù il Delitto di Pigmalione, che vcciſe il miſero
Sichéo dauanti l'Altare per inuolare le ſue ricchez
ze Et Clodio voleua vccidere Pompéo Magno
nel Tempio di Caſtore .
Quella è maggior’Ingiuria , che comprende in fe molto
Ingiurie ; perche comprende molte Malitie . Tal fù
la ſceleragine di Egiſto nell’Adulterio con Clitem
neſtra , dal Re Agamennone raccommandata alla
ſua Fede : violando in vn tempo la Honeſtà, l'Ami
citia , il Giuramento , l'Holpitalità , l'Honor del
Figliuolo Orefte ."
Quella èè maggior’Ingiuria j che ha un fine più indegno :
perche i Vicij & le Virtù prendono dal fine la loro
qualità . Dunque maggior delitto è vccidere per
prezzo , che per vendetta : & l'vccidere per adulte
rare', è peggio che per rubare .
Quiui è maggior'Ingiuria, doue il Danno è maggiore :
perche non ſolo dalla Malitia , ma dal Danno le In
giuric ſi miſurano . Che ſe maggior'è l'Offeſa la
qual toglie Beni maggiori: maggiore Offeſa è tor
re la vita che le Ricchezze : & l'aggiugnere al
Danno la Contumelia & il Diſpregio . Onde Achil
le , quando Agaménnone gli rubò la Briſeida ; più
ſi dolea del Dilpregio che del Danno : Me nihili æfti
mauit .
Maggior Danno è il togliere poca coſa ad un Ponero, che
molto ad un Ricco ; perche il Danno è maggiore .
Onde à ragione ſi dolea quel Pouero , che poſſe
dendo vn'Arbore ſola , dal Ricco vicino gli fù ab
bruciata , perche gli Ombreggiaua il Palazzo :
Quell'Arbore era la mia Selua , il mio Podére , il mio Re
gno : tutto il Mondo bammi abbruciato .
Quella
*I 42 Dell'Arte delle Lettere Miſſive
Quella èmaggiore Offefa , che dall'Offesofu giudicata izan
Joffribile : Lucretia ftimò tanto l'ingiuria riceuuta
da Seſto Tarquinio , che da ſe ſi vcciſe , Et Euté
mone , cſſendoſi tagliata la gola per vn’Ingiuria ri
ceuura : Sofocle giudicò douerfi tagliar la gola al
Reo ; dicendo, tanra eſſer l'Offeſa , quanto ľOffeſo
l'hauea ſtimata .
Quella è maggiore ingiuria , l'aqual è irreparabile : per
ch'eſſendo perpetua , il Danno pare infinito .
Quella è maggiore ingiuria , che offende chi non ſi puòdi
4
fendere : perche fe offende con qualche proprio riſ
chio , l'Arrione Ardna è manco Vergognoſa . On
de Quintiliano eſaggera la barbarie di vccidere i
Fanciullini, innocenti & imbelli . Così ancora l'in .
crudelir contra i Morti , come Achille contra il
Cadau ero di Ettore . Et il percuoter Femine ; •
dır male de' Morti , e degli Afenti : tutte ſono At.
tioni Vili , non hauendo punto dell'Arduo '.
ג
CAPI
144 Dell'Arte delle Lettere Miffiue
CAPITOLO DECIMO
Delle Mallime Perſuaſiue ,
Che la coſa propoſta ſiaGioconda@ Diletteuole :
Alle Maſſime Particolari degli Tre Generi che
per prouar nelle tue Miſſiue , che vna Cola lia Vtile ,
Honorenole , & Giuſta : hora dalle ſegnienti, che ſon
communi à tutti i Generi, tu potrai prouare che la
Coſa fia Gioconda , Conueneuole , Facile , & Neceſſaria ;
come accennammo nel fine del Capitolo Quinto
di queſto Libro .
Comincieremo adunque dalle Gioconde ; circa le
quali, ſeben ſi è già parlato nel Capitolo Duode
cimo del Secondo Libro alla Pagina 90. nelle For
mole clprefliue di Piacere & Godimento: altra
coía è nondimeno , il muouere vn'Affetto per via
d'Impulſo : & altra il perſuader l’Intelletto per via
di Argomenti . Altra coſa è , l'eſprimere che tu
ſenti piacere di vn tale Oggetto : & altra l'inueſti
gar per quante Ragioni yn’Oggetto poffa cffer
Piaceuole.
Hor queſto è il fine della preſente Teórica : do
ucndoti tu rifouuenire della Definitione che colà ti
accennanimo : cioè , che la Giocondità e il Diletro, è
Polimo Termine del Deſiderio : & vna Dolcela che con
dijce & perfetriona tutte le Operationi che l'Huomo apprena
de come conueneuoli al ſuo indiuiduo . Et per conſe
quente, tutti i BeniGiocondi ſono compreſi frà gli
Oggetti della Felicità & del Sommo Bene; ilqual,
ficome ſi è dimoſtrato al Capitolo Terzo di queſto
Libro ; comprende i Beni Corporei, & gli Eſterni , &
quegli dell' Animo .
Formolc
Libro Terzo. 145
M Ali mente prouare che una cosa ſia Gioconda, o
Diletteuole
Primieramente egli è Coſa Gioconda , il nonſentir niuno
Affanno : Perche ficome l'Affanno è coſa contraria
alla Natura : così la Priuation dell ' Affanno , è ſea
condo la Natura : & perciò non può eſſere altro
he che Gioconda . Quinci gli Stoici poneano la Som
liti ma Felicità , non in alcun Piacere preſente ; ma
he
nella fola aſſenza del Dolore , da lor chiamata
1 Indolenza i Ma queſta è vna Giocondità Negatiua :
lai come non ſentir Doglie'; non vdir triſte Nouelle ;
non hauer Liti: il Ripoſo & l'Otio dopo la Fatica .
0 Onde giouiale fù il detto di quel Romano , riferito
da Celare, ilqualc in vn diporto, poftofi à giacere
sù l'herba molle , diffe a 'Compagni : Vellere hoc
effet laborare ,
Egli è pertanto Cofa Gioconda il campar da un mani
feſto Pericolo : perche à chi conſidera il male, la pri
1 uation del male pare yn gran bene: come chi dal
naufragio ,; o da vna fiera zuffa è vſcito illeſo . Et
per l'iſteſſa ragione il mirar da luogo ſicuro vna
Battaglia', come Helena dalla Torre : & il mirar
da Terra ferma l'altrui naufragio ( come canto Lu
cretio ) è cofa dolce .
Giocondeſono le coſe, allequali alcuno è coftumato : per
che ficome il Giocondo , è ſecondo la Natura , cos)
la Conſuetudine è vn'altra Natura . Perciò i Luo .
ghi vſati, & le Conuerſationi, & i Cibi, & le Ope.
rationi habituali eſſendo diuenute quafi Naturali;
ſon dilettcuoli . Egliè veroche per diuerſa ragione
la Varietà è amica della Natura ; come ſi dirà à
ſuo luogo .
Quella è Cofa Gioconda, che poſitivamente ricrea e apa
paga i Senſi Eſteriori. Come all'Occhio yn Luogo
ameno ; all'Vdito la melodia degli Vcelli : all's
K Odo
146 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
Odorato la fragranza de' Fiori: perche gli Oggetti
proportionati ricreano le Potenze ; hauendo la
Natura condite di Piacere tutte le Naturali Opera
tioni , comealtroue fi è detto .
Quella è Cofa Gioconda, che ritorna alla natural Medio
critale Potenze e i Senfi alterati dal ſuo ſtato Naturale.
Così le tiepide Terme aiCorpi interizzitidal fred,
do; & agli arſi' dalla Sere le frefche acque ſono gio
conde.Sichc taluolta le coſe côtrarie ſono Giocode .
Quella è Cofa Gioconda, che appaga la imaginatione :
perche ancor queſta è vn Senſo Interiore , benche
alquanto più debile de' Senſi Eſteriori. Perciò il
Febricitante rammemorando le Fonti , c'Riui,' e'
Laghi; ò ſperando di riuederli, ò vedendoli di
pinti, ò ragionandone ; gode , come ſe effettual
>
1
inferiore ,
Sebene per altra ragione il Riceuere dono è piis
Giocondo : perche ogniacquiſto è quafi vna Vit
toria .
Ma più che i Beni" eſterni fono Giocondi i Beni dell'.
Animo : perche queſti ſono iveri Beni, & perpetui ;
& nell'Età matura più conueneuoli.
Dunque l'Imparar coſe grandi , & coſe belle , e coſe
curioje & aftrufe ,. è diletteuole : perche appaga & per
fettiona la Facoltà Intellettiua .
Et l'Ammiratione e Cofa Gioconda : perche naſce
dal deſideriodi ſaper la cagione di ciò che al primo
incontro non sà : comele Opre mirabili per la
grandezza , nouità , & artificio .
Er le Facetie, i Ridicoli , & gli Scherkigiocoſi ſono Gio
condi : perche in efli fi eſercita la verfabilità & acu
tezza dell'Ingegno .
Ancora la Varietà ; Cangiamento delle coſe è Giga
condo : perche ficome dalla Conſuetudine naſce alla
fine la Satietà ; così la Nouità inſegna nuoui eipe
rimenti ,
Et la Imitatione é Cofa Gioconda ; come le Pitture ,
le
Libro Terzo. 149
le Poesie , le Danze , le Maſcare , le Comedie , le
Tragedie, nellequali, febene il Soggetto ſia flebile ,
l'Imitatione è piaceuole : perche s'impara con fa
cilità più coſe ad vn tempo .
Finalmente Tutte le Operationi Virtuoſe , a' Virtuoſi
fono Piacenoli : perche chi le opera per Habito , gode
di farle : & chile vede , efſendo Virtuoſo , gode di
vederle .
Vefte ſono le Maſſime della Giocondità : dalle
Q quali , per termini oppofiti, tu puoi col tuo
Ingegno fabricar le contrarie: cioè iMaliCorporei ;
i Mali Eſterni , ò ſia dell'Opinione ; & i Mali dell
Animo, con le ſue ragioni perſuaſiue,
CAPITOLO VNDECIMO
Vſo de quefle Maſſime.
N molte maniere ti verranno in concio queſte
I Maſſimo nelle Miſſiue. La prima è quella che
già ſi è detta, nelle Lettere Suaforie del Genere Delibe
ratiuo : peroche volendo tu Perſuader l'Amico ad
intraprendere alcun'Attione, dapoi di hauer proua
to che quell’Attione gli farà Vtile , & Honorcuole ,
& Giufta , potrai dimoſtrare che ancor farà Dilet
teuole : laqual Perſuaſione è la più efficace apreſſo
à molti:perocheil più degli Huomini inclina più ,
toſto al Diletteuole , che alGiufto , & all'Honeſto :
& molte coſe ſono Vtili, che per non eſſere Dilet
teuoli fi rifiutano .
La Seconda maniera è nelle Lettere Narratiue del
Genere Dimoftrutiuo ; come ſe tu voleſti deſcriuere vn
Luogo Ameno ; od yn'Huom Felice'; od vna Vita
K 3 Gio .
LSO DellArte delle Lettere Miſſive
Gioconda ; , ò la Gloria Celeſte colma di tutti i
Beni .
La Terza è nelle Lettere Accufatiue o Difenfiue del
Genere Giuditiale; peroche , come inſegna il Gran
Filoſofo nel Capitolo Vndecimo del Primo Libro
à Teodette ; più delitti fi commettono per il Di.
letteuole, che per altro impulſo . Et taluolta auuie- .
ne di accuſare vn ' Huom Voluttuoſo . Onde à ra
gione ſi è detto che ilGenere Deliberatiuoapre la
Porta å tutti tre i Generi ; hauendo per fine la
Felicità .
Ma particolarmente parlando del Genere Deliberai
rino ; à tre Sorti di Miſſiue poſſono principalmente
ſeruir queſteMaſſime. La PrimanelleSuaſorie; pro
uando ( come ſi è detto che la coſa da te propoſta
ſia Diletteuole : come ſe tu voleſſi conſigliar'alcu
no à ritirarſi dalla tumultuofa Città , a' ripoſi della
Villa .
Dipoi nelle Diffuafiue : come ſe tu voleſſi diffua
dere yn Giouane dalla Vita Voluttuoſa , alla Vita
Honefta ; moſtrando che queſta ſia la più dilet
teuole .
Finalmente , nelle Lettere Confolatorie , per alcuna
ſciagura auuenuta al tuo Amico : eſaggerando tu
iltuodolore ; & dipoi rappreſentandogli Oggetti
giocondi da conſolarſi.
6029
CAPITOLO DVODECIMO
Della Conuenienza .
te à
ender dialcuiuoparlia
lmen Conuenienza
Val coſa ſia queſta
mo : più faci s'int d ſ Con
Q
trar
io Scon
Libro Terzo. ISI
Sconueneuole adunque ſi chiama quella Cofa,
laquale , in riguardo di vn'altra coſa non hà pro
portione : potendo etiamdio due Coſe Buone, non
/
hauer tra loro buona corriſpondenza ; come la
Spada al Togato , & la Togaal Campione : il mi
litare alle Feminc , & il filar agli Huomini : il gra
cidar del Corbo col canto del Cigno .
Così dunque molte Coſe, & molte Attioni, pof
ſono eſſere Vtili, ò Giufte, od Honoreuoli, ò Gio
7
conde ; che à tale, & tal Perfona ; in tali e tali Cir
coſtanze non ſi conuengono. Tante adunquc ſono
le Conuenienze o le Sconuenienze quante ſono le
Circoſtanze ; lequali ridurremo ad alcuni principali
Capi per maggior chiarezza, & minor mole : fa
bricandoui ſopra le Mallime Perſuaſiuc del Con
ueniente che ti ſeruiranno nelle. Miffiue in più
maniere ,
Peroche nelle Lettere Deliberatiue ; Conſiglian
do , tu puoi dimoſtrar che l'Attione ſarà Vtilc , &
Conueneuolc . Nelle Dimoftratiue , tu puoi Loda
re vn ' Attione , che ſia ſtata per fe fteffa gencrofa ,
& conuencuole à chi la fece . Et nelle Giudiciali ,
tu puoi eſaggerare yn’Ingiuria , perche non ſolo fia
ſtata contraria alla Legge, ma ſconueneuole alla
Degnità dell'Offeſo . Siche queſta Perſuaſionc, com
me fi è detto , è Commune à tutti i Generi.
een gelung
CAPITOLO TERZODECIMO
Mallime Perſuaſiue, che lacoſa propoſtaſia
Conueneuole, à Sconuenevole.
Eben le Maſſime, che ti addurrò , ſaranno del
Gonneneuole ; nondimeno molti Eſempli faranno
K 4 preli
152 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
prefi dallo Sconueneuole ; perche , ſicome vdiſti , vn >
CAPITOLO QVARTODECIMO
Del Poſſibile o Facile ; ea lor Contrari.
Ncor queſta Perſuaſione ferue alle Miſſiue di
A Delibera
tiuo; niuno conſulta ſenon delle Cofe poflibili.
Circa il Dimoſtrativo ; maggior'è la Lode, quanto
più difficile è ftata la Impreſa. Et circa il Giudiciale;
prouar non ſi può che l'Ingiuria ſia ſtata fatta, fe
non ſi proua , che colui l'ha voluto fare, & hà po
tuto . Et taluolta fi accuſa la Tcmerità di chi hà
tenta ,
Libro Torzo . 155
tentato coſe impoſſibili , per vna cicca ò brutale
ambitionci
i Prima dunque di venire alle Maſſime; egliè ne
ceſſario di ſpiegare iTermini per intelligenza della
1 Materia , ſenza confonderla .
Affolutamente Impoſſibile ſi chiama quella cola, la
qual'è in ſe ftefla tanto ripugnante nc'termini, che
neanche dalla Onnipotenza Diuina ſi può fare : co
me che Due & Due non faccian Quattro . Che
yna Coſa nel medeſimo Tempo , fia & non ſia .
Che il fatto non ſia fatto . Ma di queſta Impoilibi
lità non ſi appartiene a' Retórici , ma a 'Metafifici
di parlare
Altra è Impoſſibilità riſpetriua à tutte le forze Hu
mane: come l'inuolger Monti ſopra' Monti , &
7
fabricare yna Torre che giunga al Cielo .
Altra Coſa è impoſſibile à tutte le forze Humane ,
ma poſſibile con Aiuti Soprahumani, implorando
çonpictofi Voti l'Onnipotenza Diuina; oconma
gici Incanti la Poffanza Diabolica : come ſi die
vanto colei che diffe, Fle&tere ſi nequeo Superosy Achen
ronta mouebo. Ma perche queſto coſta la Morte dell'
Anima ſi mette tra le Coſe Impoflibili.
Altra è Coſa Iinpoffibile in riguardo non di tutti
gli Huomini, ma di alcuni ; per difetto di forze
proprie, o di aiuti eſterni . Che ſe il Difetto è inſu
perabile per qualunque induſtria : o vi è pericolo
della Vita , o dell'Honore, o della Salute dell'Ani
ma ; l'Opra ſi dice Impoffibile · Sebene il Pericolo
della Vita fi pofpone alla Neceſſità & all'Honcho ;
come vdifti .
Ma ſe la Difficoltà è Superabile , con la Fatica,&
col Tempoi, benche con diſpendio ; la Cofa farà,
Difficile , ma non Impoſſibile . 1
CAPITOLO QVINTODECIMO
Maſſime Perſuaſiue circa il Facile è Difficile :
Affime perprovare che la coſa propoſta fia facilifi
M ma
Quello èfaciliſſimo, il cui Principio eſſendo dentro di noä
medefimi, non richiede gran tempo ne gran fatica . Perche
quando non fanno biſogno Aiuti eſterni; chi è
padron di ſe ſteſſo , è padron delle ſue Operationis
come del caminare & del federe , chi non è im
pedito .
Quello adunque èèfaciliſſimo,chefol dipende dalla noſtra
Voluntà : perche niente è più noftro che la Voluntà
noftra : & queſta è il Principio di tutte le noſtre
Attioni: dunque , ciò chedaqueſta fola dipende ,
è faciliſſimo, & così ſubito fatto , come voluto .
Tali erano i Senatuſconſulti de' Romani, ſe ſi do
uea porre vnaStatua à Pompeo ; od vna Inſcrittio
ne à quegli della Legion Martia : poiche tali Opere
dipendeano da vn folo Placét , hauendo pronta la
eſecutione. Et tali ſono i Decreti di chi può dire ,
Siç volo, fic iubeo; fit pro ratione Voluntas .
2
Madlie
diuenirper dimoftrare,come vna Cosa Difficile poſſa
Facile
Il Difficile diverrà Facileconla ferma Riſolutione. Mol
te Coſe ſono difficili , perche non ſono efficace
>
ſuodalſuo
Ilpuò lato. ,Onde
concorſo laPrima Cauſa
ancora nonfuol
tra' Gentili negare
correa
quell’Adagio Dyj facientes adiuuant. Che ſe forli tu
non impétri, più ti ſarà gioueuole non hauere im
petrato il tuo desio : perche le impróuide Menti
jouente desiano ciò che più nuoce .
Quì aggiugnere Gi potrebbero gli Aiuti che ſo
uente ręcano ancora gli Spiriti Infernali inuocati ,
per render facili le Coſe che alle Humane forze
Tono Difficiliſſime, anzi Impoſſibili. Ma
queſti
già ſi ſon numerati trà le Coſe Impoſſibili . Perche
oltre alla Empietà , quegli ſteſſi Aiuti ſono perni
tiofi à chi gl' Implora . Facciannc fede gli due più
potenti Monarchi dell'Antichità , Serſe , & Aleſſan
dro . Hauea Serſe apreffo di ſe Hóſtane Mago :
vn'altro Hóftanc Mago conducea ſempre feco Aleſ.
ſandro , L’vno e l'altro Mago con le Teſaliche
Arti indouinaua grandi Arcáni, & facean fare con
Armi Infernali portentoſe Stragi de' Nemici . Ma
l' vno e l'Altro Monarca diedero Eſempio della
Sceleratezza , & della Pena, Perche l’yno , da vna
piccola Squadra ſi vide cancellato vno innumera
bile Eſercito : l'altro con le Magiche Diuinationi
potè preuedere , manon fuggire ilmortifero Stra
le , che forſe dagli ſteſli Tartarei Auſiliari gli fù
ſcoccato
L 2 Da
164. Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
per
ſteffo ritrar le Maſſime del Difficiliſſimo & dell'
Impoſſibile , ſenza perdere il Tempo chereſta à chiu
dere queſto Libro . .
6129
CAPITOLO SESTODECIMO
Delle Maſſime Perſuaſiue
Circa la Neceſſità.
è l' Vltima & perentoria Perſuaſione .
OYVeſta
Perche quando viuamente ſi dimoſtra che
la Coſa propoſta ſia Neceffaria , ogni Conſultatio
ne è finita .
Ma per iſpiegare i Termini ſenza confonderli :
ficomc dalle Caufe Uniuerſali tali Effetti ſuccedono ,
che per niuna Prouidenza humana ſi poſſono im
pedire ; come i Diluuij, i Terremoti , le publiche
Siccità : così dalle Cauſe Particolari & Agibili , tal
Caſo auuiene , che l’Huomo è aſtretto a fare alcu
na Cofa: come à difenderſi quando è aſſalito : 0
cercar beueraggio quando arde di Sete' .
Hora noi non parleremo di quella Vniuerſal Necef
fità laqualei Filoſofi chiamarono Fato : & i Poeti la
finſero vna Dea Legislatrice , alle cui dure Leggi ne
gli Huomini , ne gli Dij ſteſſi poſſono ripugnare :
come cantó yn Pocta Stoico
Omnia certo tramite vadunt ,
Primufque Dies dedit extremum .
Non illa Deo vertiffe licet .
Ma altri più diſcretamente poetando , finſero che '
il Fato foffc yna Catena che ſcendea di Cielo in
Terra , il cui primo Anello era poſto nelle mani di
Gioúe ; per ſignificare , che il Fato non commanda
à Dio ;
Libro Terzo 165
à Dio , ma Iddio commanda al Fato : ilquale altro
non eſſendo , che vn’Ordine di Cauſe frà loro in
'catenate , altre Neceſſarie & altre Libere, da Iddio
preucdute : comprende non ſolo le Cauſe Vniuer
Tali , ma ancora le Particolari , delle quali hora
parliamo .
Ma in queſte ancora conuien diſtinguere i Ter
mini . Peroche altra è la Neceffità del Fine , & altra
è la Neceſſità del Melo . Come ſe tu mi diceſſi : lo
ſon neceſſitato di andarealla Santa Caſa di Loreto per ren
dere un mio Voto . Queſta è neceſſità del Fine : per
.
CAPITOLO DECIMOTTAVO
Eſempio di una Suaſoria ſopra le Mallime
della Neceſſità.
ARGOMENTO.
CAPITOLO VLTIMO
v ſo delle Maſſime
N
I tutte l'altre Periuaſioni ſeparatamente , col fac
corre , & ordinar le lor Maſſime ſopra di alcun
Cwio Hiftorico .
Perfuadere , che vna Coſa ſia poffibile & Facile;
con l’Eſempio di Giaſone , che dimoſtrò agli He.
rói , efier Poflibile & Facilę il yarcar con yna Nauc
per l’Elletponto ( ilqual li giudicaua innauigabile )
al conquiſto del Vello d'Oro .
Perſuadere , che vna Cola fia Conueneuole , ò
$ onueneuole ; coll’Eſempio di Ceſtio Oratore ,
Perche baucndo Marco Antonio offerta la Vita à
Cicerone , purche supplice la chicdeffe ; Ceſtio
Orato
Libro Terzo : 175
Oratore dimoſtrò non cffer conueneuole à Cice.
rone il Supplicare Antonio , benche la Vita peri
colaſſe .
Perſuadere , che yna Coſa fia Gioconda ; con
l'Eſempio di Scnócrate, che perſuale à Polemone,
Giouane diffoluto , di laſciar la Vita Voluttuoſa ;
dimoſtrando che nella Vita Honefta & Virtuoſa ſi
troua la vera Giocondità .
Perſuadere , che vna Coſa ſia Giufta , © Ingiu
Ita ; coll' Eſempio di Quinto Lutatio Conſole , al
quale eſſendoſi finalmente reſi i Faliſci, che molte
volte hauean ribellato; & volēdo il Popolo Roma
no diſtruggerli: Lutátío foſtenne nõ cfler Cofa Giu
fta; poiche dalConſole haucano ottenuta la Pace
Perſuadere , che vna Coſa ſia Lodeuole , ö Bia
ſimeuole : come ſe fia più Lodeuole ne' Fatti Mili
tari l’Aftutia di Annibale , ò l'aperta Forza di Sci
pione.
Perſuadere , che vna Coſa fia Veile , ò Dannofa .
Come , ſe gli Studi delle Lettere fiano Viili alle :
Republichę : con l'Etempio di Licinio Ceſare , che
bandì le Scuole , come effeminatrici della Gio
uentù .
Potrebbeſi finalmente proporre vn Tema , che
raccoglieſſe inſieme tutte le Perſuaſioni che ſi ſon
dette : con l’Eſempio di Codro Re di Atene; che
hauendo inteſo dall'Oracolo non poter finire le
ſciagure degli Atenieſi , s'egli ſteſso da Nemici
non era vcciſo : benche gli ſteſsi Nemici , riſaputo
quel vaticinio , haueſsero fatto Bando di non fe
rirlo ; eſso nondimeno , mutato habito , volun >
LETTERE MISSIVE
LIBRO QVARTO .
CAPITOLOMOI
15
2.2017
1000 :1 Dellà oſſatúra , 0 foa. Partitione
- Lisboa di: ciaſcuna Specie delle Miſſie ,ro :
IA' vdiſti al Capitolo Terzo del Primo
Libro , quante ſiano le Differenze. Spe
cifiche delle Lettere Miſliue : fei delle
quali ſono le Maeſtrali , perche diuido
no adequatamente il Genere della Re.
torica Perſuaſione; cioè, Lettere Lodatine & Biaſi
matine : Conſigliatiue & Ifconſigliatiue : Accufatiue &
Difenfiue. Ma più Generali di tutte queſte ſono le
Narratiue', per effere la Narratione il Fondamento
di ambitrè i Generi,, Dimoftratiuo , Deliberativo ,
& Giudiciale .
Vdiſti in oltre , al Capitolo Quinto del Primo
Libro , che due ſole ſono le Parti Effentiali di ciaſ
cuna Lettera ; cioè il Tema , & il Diſcorſo . Poiche
9
dapoi che fono. Efpofti non ſon più Cofa della Republica ; ma
Coſa propria de Raccoglitori; come gli Schiani ; & per
ciò non ſi ſcriueano nel Rollo de' Cenfori. IlSe
condo , Che delle Cofe proprie ciaſcun può fareciò che gli
on
piace : cosi tronçare anbraccio del ſuo Schiauo ), come
vn'Arbore della ſua Selua . Il Terzo , Che ſe foſſe Crime
di Republica leſa , il Crime Jaria de Padri che gli hanno
eſpoſti. IlQuarto , Che ilRaccoglitore fu piu mifericor
dioſo che l'Espoſitore : perche, ſe ilPadre gli eſpoſe atla
Morte , Titio dic loro la Vita , il modo di alimentarla
Riſpoſero dipoi alle dueRagioni degli Accuſatori .
Alla Prima , che ſe quegli Eſpoſti poteano diuenire Vtili
alla Republica : poteuano ancora diuenide pernitiofi.. Alla
Seconda , Che il mendicare dallapriuatapietàde'Parti- >
colari.; non era inuolare il publico Erario.
Queſta fù l'Ollatura divna lunga Declamationc
Forenſe : & queſta poteua effere I'Ofatura di'ynas
brieue Lettera Miſliua , come habbiam detto &
in queſta maniera verremo additando la Offatura
delle Lettere di ciaſcuna Specie Principale delle
Miſſiue : peroche, come vdiſti, degl' Indiuidui non
fi dà Scienza . Ben sò , che gl'Ingegni ſcioperati el
ftolidi amerębbono meglio che di ciaſcun Sogget
to , comedi Laudatione , diCongratulatione, di Condo
glienza , di Buone Feſte, di Eſortatione ; fi proponeſſe
1
vn’Elemplare à difteſo , da poterlo copiare ſenz'al
tra fatica che dello Scriuere . Ma persì fatti Inge
.
gni non è guefto Libro, Qui s'inſegna l'Arte
Com
di
M : 3
182 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
Compor le Miſſiue, non di copiarle . Peroche per
copiarle , poffono coſtoro comprare i Formotarij
delle Secreterie Romane ; ò li Volumi delle Letre
re del Lorcdano : & iſparmiare ancora la fatica
dello ſcriuere, facendole traſcriuere dal Secretaro .
Non laſcieremo noi perfanto di recarti qualche
Eſempio quando ſarà neceſſario alla intelligenza
della Dottrina ; come finqui habbiam fatto .
DE
1
CAPITOLO SECONDO
Oſlatura delleLettere Historiche Narrative,
A queſta Specic fi dee cominciare ; perche ,
D come vdiſti, quefta è la Baſi degli Tre Generis
& è la Perſuaſione più ſimplice , & Hiftorica per le
fteffà ; & perciò più facile à partire di tutte le al
tre Specie delle Miſue . Perche , eſſendo la Narra
tione vn Attione fucceffiua ( come vna Feſta , vn'.
Homicidio , vna Battaglia ) rappreſentata per mezzo
delle otto Circoſtanze , chi? Che coſa ? Con chi ?
Con che ? Come Doue ? Quando ? Perche ? come ve
detti al Capitolo Primo delLibro Secondo, pag.. 32.
cosi la Partitionc & Offatura della Narratione, fi
prende dalle medefime Circoſtanze ; & particolar
mente da Tre : Chi ? Che cofa ? Quando ? Cioè , Chi
ha fatto : Che coſa ha fatto : Quando ha fatto .
Ma di queſte tre ,la Seconda ,che ſignifica l'Attiones
diftingue le Periodi; & la Terza c , he ſignifica il
Tempo , le ordina .
Siche la Narratione è vn'Attion Principale, com
poſta di molte Attioni particolari : ordinate frà
loro fecondo il Tempo , come ſuccelliuamente
ſegui.
Libro Quarto . 183
ſeguirono l'vna dopo l'altra : che è coſa faciliſſima.
Ma molto importa ſe la Narratione ſia riſtretta in
vna fola Periodo , ò diffuſa in più Periodi , come
vedeſti alla Pagina 33. & alla Pagina 35. Er ſimil
mente importa , ſe in ciaſcuna Periodo fi racco
gliono tutte le Circoſtanze di quell’Attionc , ò fo
lamente le principali, come vedcſti in quegli Eſem
pli : peroche di quì dipende la Partitione delle
Narrationi ſuccinte, o diffufc : intero , è mozze.
Ma per maggior chiarezza , darottene l'Eſempio
del Fatto di Marco Marcello contro àNiridóma
ro , ò ſia Britomaro , Re de ' Galli nella noſtra Cifala
pina ; narrato da tre Claſſici Scrittori Antichi; vnia
formi nel Fatto ; ma non nella Offatura delle Cir
coſtanze .
CAPITOLO TERZO
Oſſatura delle Lettere Hiftoriche di Deſcrittione.
Vtto quel che ſi è detto della Narratione , puoi
T tu facilmente intenderlo della Defcrittione. Per
che, ſicome quella è vnaRapprefentatione di qual.
che Atrione Succeffiua ,> per via delle ſue Circoſtan
ze : Cbi ? Che coſa ? Con chi ? Con che ? &c. così la
Detcrittione , è vna Rappreſentatione di qualche
Cofa Naturale ,od Artefatra, per via delle Catego
rie , ò fia Predicamenti . Sofianza, Qualità , Quanita ,
Relatione, &c. come hai veduto al Capitolo Secon
do del Secondo Libro pag . 37.
Dunque ficome la Orfarura della Narratione di
fabrica, colridurre tutte le Circoſtanze particolari
à certi Capi Principali, ſecondo le Principali At
tioni Suècelliue : così col ridurre à certi Principali
Capi le diece Categorie, fi fabrica la Offatura della
Deſcritrione , Della quale così chiaro e diffuſo
Eſempio hai veduto alla Pagina 41. che il molti
plicar'Eſemplipane coperchio : perche' così puoi tu
defcriure vn Sole , vn ' Heroe , vn Giardino , come
Too Elefante ,
Egli è vero che in quello Efempio tantiCapi fi
A
ion
Libro Quarto 191
fondiſtinti quante Categorie : ma ſe tu volelli fa
bricarne yna Offarura più riſtretta , per eſempio di
vn Luogo di Delitie, potreſti offeruar le Parti Prin
cipali di quel Luogo , & metterle dauanti agli oc
chi in queſto modo .
Vorrei che la mia Penna foſſe un Pennelloper poterui di
pingere co'ſuoi Colori la beltà , le delitie di ciaſcuna Parte
della Piaceuole Magione di Raconigi :
Qui ſorge nel ineko on Nobil’Edificio , quafi un Giano
degli Edificy , di due faccie dotato ; che mirando con luna
tutti ' commodi della Città ; con l'altra tutte le amenità
della Campagra; eftolle il Capo torreggiante à mirar le
Stelle vicine : Il Sito ſpira piacere , l'Arte Magnificenza ,
la Forteza ſpauento .
Giace a' ſuoi piedi on Giardino inguiſa di Laberinto , da
cui Flora & Pomona entrateni per diporio , etiam non ſapen
done tronar loſcica; l'una ſparge frål'Herbe vn'inn nortal
Primauera : & l'altra frà le Piante un perpetuo Autonno .
Finiſce queſto verde Teatro in un lungoe ampio Pallega
gio di altiſime Quercie, frondofake Orcheſtra di alati Cantori;
she ſe un rale Stadio fifole veduto ne? Giochi Olimpici';
hauria potuto feruire di Spatio al corſo , di Méta agli occhi,
o di ameno Spettacolo agli Spectatori.
. Dall'ono e dall'altro lato vedreſtitoſcire da cauernoſi
Grotteſchi,non già Fonti,ma Fiumi, che dalla ſua caduta
2
L
192 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
'altra manierapiù copioſa- se piùfuccinta fa
V rà per deſcriuerequalunque Cofa Inanimc od
Animata, il ridurre tutte le Categorie alle quattro
Caule , Formale , Materiale , Efficiente , & Finale.
La Formale abbraccia primieramente la Soſtanza
Metafiſica , cioè il Nome, & l'Etimología , di cui ſi è
detto alla Pagina 47. Et la Definitione , che contiene
il Genere , & la Specie , come alla Pagina 46. per fa
pere il. Grado dell'Ente. Cioè ; ſe lia Corpo Simplice ,
come gli Elementi . O Corpo Miſto, come i Marmi,
. Oi , O Viuente , come le Pian
le Gemme , & iMetall
te . O Senfitiuo , comegli Animali . O Ragioneuole ,
come gli Huomini . O Siiplice Spirito , come l'Ani
ma ſeparata , l’Angelo , e Dio . Ouero s'ella è cofa
Monftruofa Compoſta di più Forme . O coſa Artifi
ciale , Compoſta dipiù Parti.
Alla Formale in oltre, ſi riduconole Proprietà effens
tiali , & interne , come le Paſſiónis lc Virtú ; le Sim
pathíe , Et la Figura efterna, la Bellezza , la Simi
glianza, lo Splendore, il Colore, il Calore , gli
Ornamenti , & altri cſteriori accidenti cheaccom ,
págnano la Corporca Figura . use
Circa la Cauſa Materiale , ſi conſidera qual ſia il
Corpo di quella Forma ; & di qual Materia fia Com,
poſto : fe pretioſa è vile ; le ccleſte è terrena )
Qual ſia il Tutto, & quale ciaſcuna Parte . Et gli
Accidenti Materiali, la Quantità ilPeſo , il Luogo ;
il Mouimento , il Sito .
Circa la Cauſa Efficiente, ſi conſidera . Se ſia coſa
Creata , è generara, o nata da ſe,, oò fatta da Artéfici .
Quando , e douc fia ſtata fatta . Come ſi conſerui,
e nutriſca . Ciò chc fà ,ò patiſçes
Circa la Finale , ſi conſidera per qual Cagione fia
ſtata fatta quella Coſa : l'altezza del ſuo Fire : à
che ſia Vtile: & quai ſiano gli dugi Effetti ,
Ancora
Libro Quarto . 193
CAPITOLO QVARTO
Oſſatura delle Lettere Lodatiue à Biafimatine.
Ltra coſa è lodare una Perſona per le ſue Qu a
lo
A lità : altra è lodare un'Attione lola : & altra è
Art
dare vn'Animale , ò una Coſa efatta .
Odando vna Perſona ', ſi deono conſiderare i
L
quella Perſona concorrono ; numerati al Capitolo
Terzo del Terzo Libro , pag. 112. Et queſta è la
Partitione , & l' Offatura . Ne' Beni di Natura ſi
numera la Belleza, la Robuſtezka, & c . Ne' Beni di
Fortuna, la Nobiltà , le Ricchezze , le Dignità , &c.
Ne' Beni dell'Animo le Virtù Morali, & le Scienze
Intellettuali, come in detto Capitolo Terzo . Ma
; puoi tu
perchela Vera Lode è quella delle Virtùvederic
N
194 Dell'Artedelle Lettere Miſiue
vederle nel Libro Secondo , Capitolo Nono , pag.
67. & nelle Formole Etiche : & rammentar le ſue
Attioniin proua delle ſue Virtù .
vn’Attione fola , fi può dimoſtrare ch '.
LOOdando
ella è ſtata Honorevole, Conueneuole, Giufta , Vtile
al Publico . Et queſta è la Partitione . Nella quale
puoi tu ſeruirti delle Maſſime che ſi ſon dette nel
Terzo Libro alle Pagine 133, 131. 139. 118. Et pa
ragonar quell'Attione con altre famoſe , preferen
dola à tutte . Pag . 133 .
Ma per eſaggerarc vn ' Attione Honoreuole fi poffo
no dimoſtrare i Capi numerati alla pag.135.Ch'ella.
èſtata Grande , Difficile, e Rara : & chi la fece, è ſtato
il Primo , e Solo , c di Proprio mouimento : non a caſo ,
ma per alto & Heroico fine. Et queſta è l'Ofſatura.
Odando yn Leone od altra Fiera : tu ti puoi ſer,
uire con certa Analogia degli ſteſſi Capi onde
fi lodano gli Huomini.Dimoſtrando le Doti Naturali,
come la Bellezza e la Robuſtezza. Le Doti di Fortuna ,
come la Nobiltàdel ſuo Genere ; gli Honori & Fauori ri
seuuti da' Principi. Et le Doti dell ' Animo : chiamando
Virtù le fue Proprietà Naturali , & Sapienza il ſuo Natu
rale Inſtinto : raccontando le ſueAttimi in prona delle fue
Virtù : & paragonandole alle AttioniHumane con le Maf
fime Comparatiue , pag. 133. Et queſti tre Capi ſono
la Partitionc , & l'Ofatura .
CAPITOLO QVINTO
Oſatura delle Lettere Conſigliatiue
Ò Sconſigliatsue .
E Lettere Suaſorie prendono differenti forme,
i
bene chiunque ſpinge
.
ges
N ' CAPI
198 Dell'Arte delle Lettere Mifrue
CAPITOLO SESTO
Oſſatura delle Lettere Accufaliue à Difenſue .
Er Aggrauare vn'Attioné Ingiuſta in vna Lettera
di
prima la Narratione , vna General Partitione ſarà il
dimoſtrare , che quell' Attione ha violaia la Legge Diui
na , la Legge di Natura , la Legge di Equità , la Legge
>
CAPITOLO SETTIMO
oßatura di una intera Perfuafione , commune
à tutti Tre i Generi della Retorica .
là vdiſti alla Pag. 6. che i Tre Generi della Re
> ,
benche habbiano Fini differenti, ſi danno però ami
,
cheuolmente la mano vno all'altro . Peroche il Di
moſtratiuo & il Deliberatiuo , poſſono hauere vn
Tema commune quanto all ' Attione , benche di
uerſo ſecondo il Tempo . Perche yn'iſteſſa Attio
ne dal Panegiriſta fi Loda come coſa Fatta ; & dal
Conſultor ſi Conſiglia come coſa che ſi hà da fare .
Per Eſempio ; Se il Conſultore dirà . Il Capitano che
fece
Libro Quarto 201
it
& Neceſſaria ,
Honorata , perche Codro eſercitò la maggior Vir
tù , ch'eſercitar poffa yn'Heróc ; cioè, la Fortezza
nel morir per la Patria .
Giufta , perche la ſpontánea morte di.vn Re, che
ſarebbe ſtata Temeraria & iniqua ;diuenne Giuſta
per il ſuo Fine, ſecondo la dichiaration dell'Ora
colo .
Vtile, perche da quella Morte nacque in effetti
la
202 DellArte delle Lettere Miſſiue
la Publica Salute della Patria, terminandofi le mor
tali Guerre con quella Morte .
Conueneuole, perche ſecondo l'Oracolo , niun' al
tra Vittima conueniua à quel gran Sacrificio , che
vna Vittima Incoronata ; cioè, il Re medeſimo .
Gioconda, poiche, non forzato , non meſto , ma
con voluntaria deſtinatione , & ſommo giubilo ,
ando Codro alla Morte come al Trionfo .
Facile, perche la più difficil coſa del Mondo ch'
era ſaluare Atene ; diuenne per lui faciliſſima : non
eſſendo nulla più facile di ciò , che totalmente di
pende dalla propria Voluntà .
Neceſſaria , perche niun'altro mezzo reſtaua alla 1
CAPITOLO OTTAVO 1
CAPITOLO NONO
Osſatura delle altre Lettere Logiche.
là vdiſti al Capitolo Quarto del Libro Secon
G do
tica, apreſſo i Retorici s'intende quella , che con
Argomenti ritratti da' Luoghi Propri , ò da' Luo
ghi Communi , perſuade dirittamente & Logica
mente
204 Dell'Arte delle Lettere Miſfiue
mente il ſuo Tema : à diſtintione delle Tre altre
Perſuaſioni , che perſuadono permezzo della Sim
plice Narratione , ò de' Coſtumi, ò degli Affetti.
A queſta Logica Perluaſione adunque, ſi appar.
tengono Principalmente le Lettere Lodatiue , Confi
gliatiue, & Accufatiue, & le loro Contrarie; che ſono
fini propri degli Tre Generi, Dimoſtratiuo , Deli
beratiuo , & Giudiciale , delle quali hai veduta la
Offatura . Reſta hora di additar traſcorrendo la
.
CAPITOLO DECIMO
Olatura delle altre Lettere Historiche.
V EdeffialCapitolo Secondo .di queſtoLibro,
: & al
tolo Terzo l'Oflatura delle Lettere di Deſcritrione :
lequali
Ś
Libro Quarto . 211
lequali due Specie ſono compreſe ſotto la Clare
delle Lettere Hiſtoriche Simplici , come dimoſtrano
gli Eſempli de' loro Temi: nclla guiſa che ſi è fatto
al Capitolo Quarto delle Lettere ſemplicemente
Lodatiue e Biafimariue : al Capitolo Quinto delle
Timplici Conſigliatiue ò Sconſigliatiųe : & al Capitolo
Seſto, delle limplici Accuſarine Ò Difenſiue .
.
eges92
Ofacuta
Libro Quarto 213
CAPITOLO VNDECIMO
Oßatura delle Lettere Eriche.
be
maggior catena .
Ma di tali Concetti ingegnoſi, à ſuo luogo di
parlerà .
de
gnoſa ,
Libro Quarto . 217
gnoſa , che accuſa & par che ſcuſi ; biafima & par
che lodii adoperando l'Ironia , & l'Equiuoco, che
ſon le figure più proprie de Motti acuti.
Siche la Satira non è differente dall'Accuſatione
per la Soſtanza, ma ſolo per lo Stile. Et perciò la
7
doglia
Nel Fine, conchiuderai con qualche altra facetia,
come à dire. Vigiuro chevedendoqueſte coſe , hò temuto
di crepar dalle riſa, come Criſippo, quando vide l'Aſino
mangiare i Fichi ſul tagliére .
1
CAPITOLO DVODECIMO
Offatura delle Lettere Patétiche ,
E Principali delle Patétiche ſon quelle de' Com
plimenti, dal mentire così chiamati, dapoi che
la Simulata Cortesía corruppe la Sincerità delle
Corti: ma l'Vſo bà ottenuto che queſte fiano ado
perate hoggidi etiamdio da coloro che le deteftano .
Quindi è che tai Lettere, quanto più ſon coſe frie
uole & ordinarie ; tanto più ſono difficili; conuc.
nendoti giocar d'Ingegno con arguti Concerti, per
moſtrare all'Amico , che una coſa ordinaria , tu la fai
con Affettonon ordinario :6 far credere conapparentira
gioni ,ciò che daniúno fi crede. Ma di queſte Argute
& Ingegnoſc Menzogne ſi parlerà a ſuo luogo .
AVVERTIMENTO .
Eben ciaſcuna Offàtura ſi ſia diſtinta & ordinata
in certi Punti ; non è perciò , che nel Compor
la Lettera ; tu non pofſi aggiugnere & traſporre ciò
che ti parrà più quadrante al tuo Concetto . Ma
ſopra ogni coſa tudei procurare di congiugnere vn
Punto all'altro con tal commettitura , che tutta la
Lettera faccia vn folCorpo. Et per modo di Eſem
pio ; l'vltima Oſlatura del dimandar Perdono per
altri, conſertar ſi potrebbe in queſta forma .
Molte eccettioni potrebbe Titio allegare , per giuſtificare
7
DELL'
225
DELL'ARTE
D E L L E
LETTERE MISSIVE
LIBRO QVINTO .
CAPITOLO PRIMO
Dello Stile Elegante delle Lettere :
DISTI al Capitolo Vndecimo del Primo
Libro , che la Forma Accidentale delle
Miſſiue , conſiſte principalmente nella
>
CAPITOLO SECONDO
Qualfia la Eleganza Piana delle Lettere :
là ti dicemmo al precitato Capitolo Duodca
Glim
cimo del Primo Libro , pag. 18. che la Prin
cipal’Eleganza dello Stile Piano, confifte nella Pros
prietà e Purità de Vocaboli, in qualunque lingua li
ſcriua ; perche queſto è il fondamento della Elo
quenza .
Ma quaifiano i Vocabali Propri di ciaſcuna lingua,
tuti puoi ricordare di ciò che in altri Volumi no
ftri f è detto . Quelli; cioè, che nella Età migliore
da migliori Componitoriin quella lingua , communement
fi adoperarono
Hora l'Età migliore , & la Virilità della Lingua
Latina durò dal Secolo de? Gracchi fino a quel di
Tiberio. Peroche ſebene Ennio, e Neuio, e Plauto ,
molto primade Gracchi ſi chiamino i Padri della
Lingua Latina quanto alla Proprietà delle Parole ;
vi ſi ſcorgeua nondimeno yna nonſoqual rozzezza
a
natur
Libro Quinto . 227
naturale , che hauca dell'Immaturo "; ſentendo an ,
cora del Vagíto della Infantia , laqual dipoi da?
Gracchi, da Ceſare, da Tullio, & altri famoſi Ora
tori di quel Secolo , con le Regole Grammaticali
fù ripulita & emendata . Ma dopoi che Roma da?
Tiranneggianti,e perciò ſuſpettofi Ceſari, fù riem .
piuta diBarbari; benche per la Curialità Ingegnoſa
nutrita nelle Academie , crefceffe la Spiritoſa Elo
cutione , fcemo nondimeno la Proprietà , Purità ,
& Soauità dello Stile : onde i Componimenti di
Seneca , di Tacito , di Floro , ſono più Ingegnoſi
& acuti ina molto men Latini, & men dolci, di
quegli diCeſare & di Cicerone. Siche allora co
minciò il primo Senio della Lingua Latina ;,che
dopoi totalmente inuecchiò ſotto i Goti, & alfin
morì; naſcendo dal fuo Cadauero la Lingua Ita
liana ,
L’Italiana adunque , come yn Parto adulterino
della Latinità , & del Barbarifmo ;' hebbe la Edu .
cation da' Toſcani ; & conſiſtente forma nel Sca
colo del Dante ', del Petrarca , delBoccacci, & de!
duo Villani, che furono i veri Padrì della Lingua
Italiana , come Ennio e Plauto della Latina : Ma
nel noſtro Secolo , da moderni Toſcani co ' loro
Vocabulari ; & da altri Curiali & Academici Intel,
letti Italiani , etiamdio Lombardi, con le loro ftua
dioſe Offeruationi, maggiormente abbellira ; ella
è peruenuta alla vigoroſa Virilità , non ſolo della
Propria & Piana , ma della Figurata & Ingegnoſa
Elocutione ,
• Dunque la prima Opera per giugnere alla Ele
ganza Plana dello Stile ,farà la Proprietà de' Vocaboli;
alla quale nulla ti puo meglio giouareche il Vos ,
cabolario della Cruſca: nelqual tu vedrai dichia
sati & bilanciati tutti í Verbi, & i Nomis diſcer
P 2 rendo
228 Dell'Arte delle Lettere Miſſiue
nendo gli Vſitati da? Ráncidi; que' del Verſo da
quei della Prola ; i Cittadincſchi da”.Plebei : &
qual ſia l'vſo loro .
Ma dirai tu ; come poſs ? io trouar nel Libro
della Cruſca que' Vocaboli Propri, fe non li cerco ?
& comc.cercarli, ſe prima non li sò ? Chę s'io li
so , à che cercarli ? & ſe non li so , douè li cer
chero io ? A ciò riſpondo primieramente , che fe
tu non ſai preciſamente il Vocabolo proprio di
quell' Attione , ò di quel Soggetto , tu cerchi il
Commune , il Vulgare, il Sinonimo, & l'Affine ;
perochetiquel Proprio
Libroiltrà
additerà & dalla al tuo
molti; Improprij tuo bi-
bi .
logno, Cruſca
rerà il più bel Fiore .
Oltre à ciò , tu dei auuertire , che quel Volume
della Cruſca comprende due Volumi; l'vno dif
fuſo delle Voci Toſcane, Intitolato Vocabolario degli
Academici della Cruſca. L'altro Latino , ma ſuccinto ,
Intitolato Indice delle Voci Locutioni Latine . Hor
queſto Indice Latino , ſe tu ſapraimaneggiarlo , ti ,
farà fida ſcorta per ritrouar le Voci Proprie nel
Vocabolario Toſcano . Perche , ſe tu ſai vn poco
di Latino , cercando tu in queſto Indice la Parola
Latina , quella ti manderà à cercar nel Vocabola
3
rio Vulgare molte Voci Toſcane, trà le quali ri
troucrai ciò che tu cerchi. Come per cſempio, ſe
tu defiderivn Verbo che ſignifichi con vna parola
propria , l'Affliggere in maniera che l' Afflittionecagioni
deliquiodi Cuore: cercando tu nell' Indice Latino la
Voce Latina generica & commune Affiggere; ti
mandera à cercare nel Vocabolario Tolcano : 1
Affliggere, Anguftiare, Tormentare, Trauagliare, Accen
rare, che è quello che tu defideraui.
Ma oltre ciò ,tu trouerai come fia ſtato adopera
lo qucfto Vocabolo , & come li scriua . Pcroche
ſebena
Libro Quinto . 229
febene nell'Infinitiuo fi fcriua Accorare ; nondime.
no nel preſente dell'Indicatiuo fi ſcriue Accuora .
Con l'Autorità del Petrarca . In guiſa d'Huom che af
colta Nouella , che di fubito l'Accwora . Et il Boccacci :
Quefto m ' Accuora , e volentier morrei .
Siche daqueſto Vocabolario , non ſolamente tu
impari la Proprietà de' Vocaboli; ma l'Eleganza
della Frali , & la vera O' rtografía . Ne ſolamente
imparerai le parole Primitiuc , ma le Deriuarc
con eleganza . Come, Accoratoio . Et le Contrarie ,
come Raccorare; cioè Torkare il cuore ad alcuno , co
loro Eſempli
Ma circa i Vocaboli, di alcune coſevoglioti far
cauto . La primaè , che tra le Voci Toſcane , co
me tra le Latine , alcune ſono ſtate anticamente
propriſlime, & vfitate, & eleganti ; lequali hoggidi
più non ſono in vſo apreffo loro, che le Brache alla
Martingala. Anzimolti Vocaboli anche hoggi da
moderni Toſcani ſono vfitati ; & molto propri;
che dagli altri Italiani, & principalmente dalla no
ftra Cilalpina non ſono intcfi .
Quinci tu dei fuggire come peftitenza, l'affetta
tion di alcuni ſtrani Spiriti; iquali ſcriuendo Lette
re , o predicando in Lombardia; & potendo valerfi
>
CAPI
Libro Quinto 23r
CAPITOLO TERZO
>
Della Eleganza Figurata.
STile Figu
Tgno ,rato
Inge
ſi chiama quello , che per opera dell".
eſprime il noſtroConcetto conmaniera diffe
3
CAPITOLO QUARTO
Delle Figure Harmoniche.
E Figure Harmoniche , come hai vdito , ſon
L quellecheluſinganol'Vdito col gratoSuonodella
Periodo: Hor queſto li fà in due maniere : l’Vna,
con la Periodo Ritonda & Numerola : l'Altra , con la
Periodo Conciſa & Contrapoſta .Ambe gratiſſime all .
Vdito: quella , per la ſoauc Fluidezza di tutta la
Periodo vnita : quefta , per la Corriſpondenza &
R 本 Rirmo
232 Dell'Artedelle Lettere Miffiue
Ritmo delle ſue Parti. La Ritonda è quella che
ſpiegail Concetto con unſolMembro, compoſto
pero di Clauſulette foauemente corrcnti dal Prin .
cipio alFine : come ſe tu dicefli.
Flanio Coſtantino Imperadore , & Pontefice Maſſimo in
Alinto dal Cielo, e dalla propria Virtù , contro al Fiero
Tiranno, e à tutta la Barbara Fattione ; la mifera Repu
blica con giufte Armi felicementehà vindicata .
La Periodo Conciſa è compoſta di più Membri,
tra loro miſurati , & corriſpondenti yn all'altro i
come queſta nel medefimo ſoggetto..j
Flavio Coftantino : Imperadore, Pontefice , Padre della
Patria , Trevolte Auguſto : per gli Auſpici , per l'Armi , e
per gli Coſigli, Tre volte Maſſimo : Vinto il Tiranno ,
Cancellata la Fattione , Vindicata la Republica , tre volte
bà meritato il Trionfo. Hora diremo della Ritonda.
CAPITOLO QVINTO
Della Periodo Ritonda .
Re Virtù ſi richiedono a queſta periodo ;
T Quantità mediocre ; Soaüita del Componimento ; Bel
Lexla delle Parole
Circa la Quantità della Periodo , tutti auuiſano che
debba effer Mediocrej ma qual fia quefta Mediocrità,
non è sì facile à definire . Era coſtume degli anti
chi Afiatici , di eſporre gli lor Concetti con vn,
Profluuio ſenza ritegno; chiamato "Anabole ; non
finendo la Periodo , finche non era finita tutta la
Materia . Sichc harcſti letta yna gran Pagina ſenza
trouare vn Punto fermo . Vero affaſfinamento de.
gli Orecchi.
Gorgia Leontinofù il primo à raccorciar queſte
prolifle
Libro Quinto . 233
proliffe Anabole , peroche facendole in Pézzi,
& quaſi Membri mediocri; preſe la Miſura dalle
Strofe delle Odi Pindáriche, & perciò chiamolle
Periodi ;. ch'era il paſſeggio delCoro da vn Capo
all'altro della Scena nelle Tragedie . Et Cicerone
giudicò , che vna Periodo nondebba paſſar la mi
Lura di quattro Verſi Eſametri. Ma il Gran Filoſofo
intende per Mediocrità della Periodo , vna Quantità
proportionata alfiato di chi parla , e alla memoria dichis
aſcolta . Siche , colui che parla ,termini la Periodo
col reſpiro , potendola ſenza ſtento recitare in vn
fiato : & chi aſcolta, la poſſa tutta comprendere.,
& ſouuenirfi ( ſenon delle Parole ) almen del Con
cetto dal Principio al Fino, quando l'hà vdita.
Ma dirai tu , che ciò s'intenda delle Periodi che
fi rccitano , & non di quelle che ſi leggono nelle
Miſſiue, parlandoſi agli Occhi, non alle orecchie .
Riſpondo , che ancora le. Periodi Scritte , benche
pallino per gli occhi, mandano le loro Imagini al
Senſo Commune , come gli Orecchi vi mandano
le Vdite . Et ficome il Senſo Commune è il Giudi
ce degli Oggetti de' Senfi Eſteriori; quindi è , che
chi legge, non meno che chi ode , ama le pauſe,
& i refpiris e delle lunghe Anabole ſente noia .
Ne tu potrai negare , di leggere con minor tedio
vn racconto ſpartito in Periodi mediocri , come
quelli del Boccacci nelle Nouelle ; che le Anabole
delGofelini, che maifiniſcono . Egli è perciò vero
che ficome i moderni fanno gloria delle Lettere cor
to , così amano le Periodi cortiſſime. Ma quì ſi par
la della Perfetta Periodo Ritonda : offendo chiaro
che nella Periodo cortà, non può eſſere Ritondità ,
V primieram
Enero allaente
Soauitàneldella laqualconfifte
Periodo,
fuggir lafrequenza delle
Conſonanti ; meſcolandole inguiſa con le Vocali,
che
2 34 Dell' Arte delle Lettere Miſſiue
che la Periodo , ne per il Souerchio delle Vocali ,
paia il Boato di yn Bambin che parli ſenza denti :
ne per ilSouerchio delle Conſonanti, paia vn fre
mito barbareſco :ma quanto ſia poſſibile, vna fim
plice Vocale ſia tocca da vna fimplice Conſonan
te ; come yna corda diCetra da yn dolce Plettro ;
1
ſenon doue il Soggetto voglia , che s'innaſpri, lo
>
CAPITOLO SETTIMO
Delle Figure Patétiche .
V Libro , le Figure. Parétiche eſſer quelle che como
muouono le Paffioni con la Energia Patética. Et nel Capi
t
tolo Vndecimo del Libro Secondo , Pag. 8o. ſi è
detto quante ſiano le Paſſioni dell'Animo , che con la
forza dell'Oratione poſſiam commuouerc ; tanto
nella Concupiſcibile , quanto nella Irafcibile .
Ma queſti Mouimenti che ſeruono alle Figure
Parétiche , hanno vna Sfera molto più ampia . Pe
roche pon solamente quelle Figure ch'eſprimono i
Mouimenti dell'Appetito Senſitiuo Iraſcibile &
Concupifcibile , come l'Ira, l'Amore, il Deſiderio : ma
quelle ancora ch'elprimono i Mouimenti dell'In
telletto , come l'Ammiratione , la Rifleſſione , l'Interro
2
CAPITOLO OTTAVO
Eſempli delle Figure Parétiche
Eſpreſſiue de Mouimenti Intellettuali:
Epitaffio di Aleſſandro Magno , ſopra l'Vrna
Propoſitione, ſenzaniuna Figura Pattrica ,
HiſtoricaTermini
in nudi .
IN QVESTA VRNA SONO LE CENERI DI
ALESSANDRO IL GRANDE .
Q: 2 Hor
244 Dell' Artedelle Lettere Miffiue
Hor queſta Simplice & non Figurata Propofitio
nc , voglioti far vedere animata da tutte le Figure
Patétiche ; auuiſandoti che ſeben tu vi yedrai 'mer
colato qualchc Ingegnoſo Concetto ſopra il Con
trapoſtodel NomeGrande con la piccolezza delle
Vrna '; à quello però tu non dei per hora fiffar
l'Animo : ma ſolamente al Nome, & alla Sofianza
della Figura Patética , che farà marcata con carattere
differente .
este
CAPITOLO NONO
Figure Patétiche, eſpreſſiue de Mouimenti
Appetitiui ,
Ell'Huomo vi èl'Appetito Ragioneuole ,che
comincieremo da PrimiMouimenti .
PERPLESSITA '. Non sò s'io voglia piangere , ò s'io
voglia ridere diAleſſandro . La fua Calamità mi muone
i Pianto ; la fua Wanità mi mnone il Riſo .
APPRO .
Libro Quinto :247
APPROVATIONE. Benc ftà : piacemila bizzaria
della Morte : ellºha ferrata la Maggior delle Fiere
dentro aina Gabbia di Creta .
IMPERIO . Io ti commando di non muouerti di coftá ,
è fiero Macedoneſe. L'Urna fola doma gli Spiriti Grandi.
AMMONITIONE . Che le coſe Grandi preſto paſlina;
ti ammoniſco con queſto Horologgio , che ha
l'Urna per Ampolla , & per Polue il Ceneredi Alef
Sandro .
OSSEQVIO . Cedete al Fato, è Mortali : ſe il Fata
fipotefle vincere ,Coſtui a o
fr vint .
ti
Figure Patériche de'Monimen della
Concupiſcibile.
BLANDIMENTI. Hora tiamoo GrandeAleſſandro,
fatto più amabile dapoiche deponefti la tua Grandezza .
1 . Non ſiamano le coſeGrandi , ma ſi temono .
SALVTO . Salue , ò picciola Poluere del Magno Alef
ſandro .
APPRECATIONE . Pregoti quieto ripoſo , • Alef
Sandro . Mentre tu ripoſi, laſciil Mondo in ripoſo
VENERATIONE. Sommetti i Falci à queſta pic
ciola Vrna, ò tu che Regni : qui dentro il Grande
Aleſſandro
ABOMINATIONE . Vattene alle Ombre eterne',
Ombra infelice. Dopo hauer meſſa folopra la Terra ,
metri fosfopra l'Inferno.
>
DERISIONE . Ah ah ah , Aleſſandro riſc di Diógene
dentro Una Botte : & io rido di Aleſſandro dentrouna
Pentola , Ahab ab .
DESIDERIO . Piaceſſe agli Dij, she ſempre tu follo
ftato si Grande comebora ſei .
CHIA
248 Dell'Arte delleLettereMiſiue
CHIAMATA . Correte è Cittadini :Due Miracoli
moſtra boggiBabilonia : ona Città dentro una Torre,
il Grande Alejandro dentro ona Urna .
VOTO . Alla Publica Quiete Offero qucfta Votiua
Vittima, delle Publiche Spoglie Saginata ,
PREGHIERA . Pregoti o Paſſaggiero ; getta on pu
gno di Terra ſopra le offa mie . Dopo hauer vinta Tutta
la Terra , di un pocodi Terra bò biſogna.
RACCOMMANDATIONE . Ti faccommando
queſta poca Poluere ò Saffo fedele : di tutta la Terra che
hò trionfata,, fol queſto poco è mio .
CONCESSIONE . Ti dono ciò che vuoi , auara
Terra ; prendi queſta Spoglia di Colui che ti spogliò :
poffiedi il tuo Poffeffore
RINGRATIAMENTO . Vguali gratie ti rendo ,
Madre Natura . Queſta Poluere m'impreftafti, queſta ti
rendo ; & per vfura , un NomeGrande.
RIFIVTO . Toglimi l'Inuidia degli Archi eccelfi , e
de Mauſoléi vicini al Cielo : rifiuto le dotte Piramidi
della Sciocca Egitto : lo non fon piùquel Grande : una
Urna mi baſta .
ALLEGREZZA Godete Greci , Siri ,Perſiani
. :;
Vermicelli fannole voſtre vendette.
IATTANZA . Quell'Io., Terror della Terra ,
Occafo dell Oriente , Orbator dell'Orbe mondiale , Con
quiſtator di 'tante Palme, apena empio la palma della
miano
CONGRATULATIONE. Rallegromi teco , Gran
de Aleſſandro : haifinalmente trouata vna Terra che ti
:
CAPITOLO DECIMO
DelleFigure Metaforiche cam Ingegnoſe :
Figure che finqui li fon dette , conſiſtono
LEEnella maniera di ſignificare il concetto con
l'Harmonía , o con la Forma Patérica . Ma queſte
conſiſtono nella Significatione iftefla del Concet.
to : ma Signification Figurata , Ingegnoſa .
Peroche, ſebene ancora le Parole Proprie ,delle
quali ſi è parlato al Capitolo Secondo di queſto
1
Libro ; confiftano nella Significatione; quella non
dimeno effendo ſignification Propria & non Figu
rata, perciò le Parole Proprie non ſi chiamano In
gegnole . Hora la Significatione Ingegnoſamente
Figurata, è quella, che traſporta la Parola dalla Si
gnification Propria ad vn' altra Signification diffc.
rente, ma più acconcia al noſtro Concetto ; ilche
da’Latini li chiama Translaro z da Greci Metáfora .
9 Come ſe tù dicefli Fuoco , per ſignificare Amore :
ouero , I Prati ridono , per ſignificare , I Prari
Ameni
fone
Libro Quinto . 251
Ameni. Et perche queſto Trafportamento è vn pro
prio & nouello Parto dell'Ingegno ; perciò la Me
tafora ſola ſi chiama propriamente Figura Ingegnofa :
& ſola Madre di quegli che ſi chiamano Arguti,
c Spiritofi Concetti, de' quali, come di lucidiſſime
Gemme ſi fà tanta Pompa nelle Lettere Miſſiue,
& in ogni elegante Componimiento . Onde dal
Gran Filoſofo ſon chiamati Urbanità ; perche apo
partenendo alla Virtù dell' Affabilità & Facetudi
ne ; differentiano le Lettere & il Ragionamento
di Perſone Ciuili & Eruditci da quello di Perſone
Zótiche & Groffolane .
CAPITOLO VNDECIMO
Quanteſiano leDifferenze delle Figure
Metaforiche .
Anto copioſamente habbiam trattata queſta
T ,
cercatala dalle ſue Fonti, che in quefto Luogo ba
Ita di numerarle , come habbiam fatto nella Filo
ſofía Morale ai Capitolo Terzo del Libro Terzo
decimo ,
* Effendofi adunque nel dettoCannocchiale ſtabi
lita la Definitione della Metáfora con la Dottrina
del Gran Filoſofo in queſto modo .
La Metáforaé una parola ajelocemente ſignificante un'
Oggetto per mezzo di un'altro Oggetto .
In due ſole maniere ſi puòconoſcere facilmente
qualunque Oggetto lontano : l'yna Aſsoluta '; l'altra 4
Mifſiua
Nell'Ingrandire , come ſe tu chiami l'Elefante yn
Monte di Carne , Et vn' Huomo grande armato co
A me Golia ; yna Torre di Ferro. Et con queſta Figura
çfaggerano, gli Amanti la lor Paſſione alle ſcioca
che , & querule Donzelle : perch ' eſſendo l’Amore
Fiſicamente yn Calordel Cuore verſo yn’Oggetto
amabile , fan loro, credere che tutta l'Etna butta
fiammo nel loro Petto. Et che viue il Cuore come
Ja Pirauffa dentro vna Fornace . Et che per lei fen
fono le Pene dell'Inferno , ſempre ardendo & non
morendo . Et così da tutti gli predicamenti fi ca.
pano l'Eſaggerationi.
Per contrariodi queſta Metáfora li ſeruì Martiale
per iſcemare il Donatiuo ch'egli hauea riceuuto da
Lupo , di vn certo. Podére , che gli veniua rinfac
>
Delle PropofitioniMetaforiche.
P Rendi hora tu qualunquedelle Otto Simplici
tante faranno le Propofitioni Metaforiche , lequali tu
puoi chiamare Allegorie . Et per dartene alcuno
Eſempio .
etáfora ddiŞimiglianza,
Se per lala MMetáfora ig con yn Voca
bolo Metaforico tu chiamatti l'Amore Fuoco : ne
fece yna Propofitionc Metaforica il Formione di
Terentio ; ilqual pregato dal Giouine di conciliar
gli l'Amore di colei ch'egliamaua : diffe ; Con le
a
3
Libro Quinto . 265
Romano per la Temerità di Craffa : dice così ,
1 Infelice Aguila Romana, che in difperto do? Numi, hauendo
ſeguitata l' Auaritia del Romana Imperatore; irà lc Saeite
de Barbari-lacerą , e spennacchiaja, con rifa de' Nemici,
sadeſti a terra .
Et cosi puoi tù prouarti à continuarl'Allegoría
delle Metáfore di Equiuoco , d'Hipotipóli, & di tutte
le altre Specic; Operaà mediocri Ingegni faciliſſi
ma .
CABI
268 Dell'Arte delle Lettere Miſfiue
CAPITOLO QVARTODECIMO
Eſempio di un'Entiméma Metafórico paßäto
per tutte le Otto Specie di Metáfora .
Ia il ſoggetto dell'Entiméma Vrbano, quel mc
S
morta dentro lo Elettro ; che fù encomiata frà le cu .
riofe rarità di Domitiano ; Vn Vocelletto morto in una
Gemma. NelqualSoggetto ,l'Argutezza di Martiale
conſiſte nell'attribuire à cauſale Conſiglio ciò che
fù caſuale Accidente . Credibile eft ipfam fic voluiſſe
mori , ch'è vna Metáfora d'Hipotipófi ; ma aſſai Su .
perficiale. Hora ſopra queſto ſoggetto ſi poſſono
trarre Argomenti concettoſi da ciaſcuna delle Otto Spe
cie : formando in ciaſcuna vna Metáfora Simplice;
& poſcia fabricandoui fopra vn'Entiméma Addöttino,
è Dedottiuo ,
Alla Prima fi formerà vna Metáfora di Sinja
D glianza , chiamando l'Elettro , Viſchio : ſopra
cui ſi fonda queſto Concetto . In un modo o in un'
altro la Morte alfin tutti coglie : fugace e volátile era
queſta Apicella : ma la Morte aftuta Vcellatrice, non po
tendola colpix con lo Strale, la impaniò dentro al Viſchio.
Dalla Seconda , ſi formerà vna Metáfora di Attri
butione ſopra le Pioppe che ſtillano lo Elettro : chia
mandole ſecondo lAntica Fauola , le lagrimanti Sa
"yelle di Factonte . Sopra che ſi può argomentar.Costa
Troppoſpietata ful'Ape à trafiggere quelle Ninfe,già lagri
manti, aggiugnendo afflittione alle afflitte : & perciò merita
>
N
I ucnili Ingegni, ſecondo il Genio del preſente .
Sccolo illuminar le Milluc con le Figums ; delle
quali ;
279 Dell'Artedelle Lettere Miſfiue
quali per gli ſpiritoſi Intenditori à baſtanza fi e sa
gionato : & per gli Stolidi , non mai à baſtanza di
può ragionare,
DELL '.
271
DELL'ARTE
DELLE
LETTERE MISSIVE
LIBRO SEST O.
CAPITOLO PRIMO
Del Cominciare con Finir le Lettere .
DISTI al Capitolo Decimo del Primo
Libro , che ſebene il Tema & il Diſcorſo
ſiano la Soſtanza & il Corpo della Let
tera : nondimeno molte Lettere ſenza
qualche Preparamento nel Principio , &
qualche Complimento nelFine ; parranno yn Cors
po moſtruoſo , ſenza Tefta , & fenza Coda ,
Tai fon leLettere che ſi ſcriuono à gran Signori,
od à Perſone peraddietro non conoſciute : o dopo
yn lungo ſilentio : ò quando ſi tratta di Negotio
arduo , c nuouo : ò ſi chiede aiuto o ſeruigio di
2
29
CAPITOLO SECONDO
Della Eſpoſitione del Tema, Hiſtorica, eFredda.
Vefto Cominciamento nelle Miſliue , molte
Q volte fi fà con Termini tanto Gencrali, che
vn folo ptio ſeruire à molti Temi benche di Specie
differenti. Come ſe tu cominciaffi vna Lettera di
Propoſta , con queſti Termini. Queſta mia farà per
dirsi , che . & c. Prendolapenna per ſignificarui,che, & c.
In queſte righe vedrete, che. & c.
Et limilmente nelle Lettere di Rifpofta queſti Tere
mini lon communi ad ogni Tema. La voſtra Lettera
tra le mie noioſa occupazioni mi ha fatto sapere, che . & c.
Per le mani del N. mi vien refa la voſtra , in cui mi dite » .
che. &c. Accufo la riceruta delle voſtre Lettere , onde
intendo , che . & c .,
Ltri Cominciamenti
cortina poi , benche Hifforici.
A ſono più appropiati ad vna Specic di
Tema che ad vn'altra : più ad vna Conſolatoria
che ad yna Peritoria : più ad yna di Ringratiamen
10 , che di Scuſa , & c. Tutti però Principij Hiftorici,
aiciutti e freddi : come vedrai ne ſeguenti Elem
pli .
S Por
274 Dell'Arte delle LettereMiffiue
Peruna Lettera d'Inuito àfcrimere . ] Il voſtroSilen .
tio mi fà temere della voſtra Salute ; toglietemi
digratia di queſto affanno . ec.
Per dimandar Ragguagli.] Non sò per qual cagio
ne voichę mi foleuate ſcriuerLetrerc tanto copiq =*
ſe , hora mene laſciate così digiuno . & c.
Per Lettere di auniſo . ) Benche ſiano grandi le vo .
ſtre occupationis nondimeno vn'Accidente ſtrano
mi fà prendere l'occaſione di ricordaruị il mio af
fetto col farui ſapere , chc. c. Hicri vn fatto fe.
guì, ilquale ho giudicato degno della voſtra fa
puta.C.
Per Lettere diNegoty : ] Benche { iatę à diporto ,
Sò che farete ſollecito di ſaper come paſſino quì
gli voſtri affari : ſappiate dunque che paſſano be
ne: perche.6. Queſta mia vi darà conto com
pafſiño le coſe voſtre :fappiate, che & c.
Per Lettere di Congratulatione . ] Çon ſommo giu .
bilo hò inteſa la nuoua della voſtra Promotione
già da voimcritata & da me aſpettata . & c. Som
mamente godo che il voſtro merito ſia ftato rico .
noſciuto con l'honorcuole Impiego del.cc
- Per Lettere diCondoglienza: ] La Perdita chehauete
fåttami hà traffitto l'animo in guiſa che ne ho ſpar
ſo più lagrimc diniun'altro, per cfferio il più obli
gato alla voſtra Cala
Per LettereConfolatorie . ] Seben con eſtrema. Paf.
fione compatiſco alla voftra perdita : {timo però
foperchio il conſolar la voſtra Prudenza laqual
piùdi ogni altro può conſolarfe medeſima: fapen
do ; c .
Per Lettere Petitorie di diuto . ] Farei torto all'Ami
citia noſtra , s'io ricorreffi ad altriprima che à voi,
nell' eftremo biſogno in cui mi trouo , eſſendomi
auuenuto , che, & c. Doue degg jo sperare aiuto
re
Libro Sesto : 275
fe l'infinita Beneficenza voftra non ſoccorre almio
pericolo ? & c.
Per Lefiere Petitorie di Configlio . I lo mi trouo in .
tricato in yna SpecolatiuaDifficoltà; fela perſpic
cace Sapienza voſtra con qualche definitiua riſolu .
tione non mi forge il vero .
PerLettere di Scuſa di non bauer potutooperare. jAll.
intenſiffimo mio deſiderio , non ha corriſpofto la
2
CAPITOLO TER ZO
Della Eſpoſition del Tema, Figurata e Vinades
D tu puoi hauer detro
conoſciuto cinque, Sorti di F'ju
gure : cioè Harmóniche , Etiche , Patétiches Logithes &
Metafóriches lequali ažujuanola Oratione. Erben
che in quelLibro per maggior breuità , l'Eriche &
le Logiche li fiano incorporate con lePatétiche
hora nondimero egliè tempodiſepararlo y laccio
chc
Libro Sesto . 277
che tutte compaiano alla Raſſegna ſotto le proprio
Inſegne .
Altretante adunque ſono le Differenze de' Prina
cipij Figurati delle Miſfiuc ,che poſſono animare la
Eſpoſition del tuo Tema; cioè Principij Harmonici
Etici, Patétici, Logici, & Metafórici : come ti farema .
conoſcere con gli Eſempli : dichiarandoti primie .
ramente in che conſiſta la Viuezza di ciaſcuna Fi .
gura , ſeparatamente applicata à qualche Tema .
Dipoi, come yn’ifteffo Temafi poffa auuiuarcon
tutte le Otto Figure Metaforiche . Et finalmente
come ciaſcun degli Principij freddi e aſciutti , che
nel Capitolo antecedente ti ho dato in eſempio ,
ci poſſa rendere Attuoso Vinace con le Figure
Metafóriche & Ingegnoſe ,
elect
CAPITOLO QVARTO
Come i Principi lipoſſano Animare con le
Figure Harmóniche .
Edeſti al Capitolo Seſto del Libro Quinto alla
V Pagina 236. & 237. che in due maniere so
può adoperare queſta Figura « L'yna per via di
Parole ; • Membretti diſgiunti ; l'altra per via di due
Clauſulette Contrapofte. La Prima hà l'Harmonía nella
fola Vguaglianza :comes Venni. Vidi, Vinſi. La
Seconda hà l'Harmonía nella Vguaglianza, & nella
Contrapofitione di due Clauſule : come ; Nerone era
Catrino a Buoni , & Galba era Buono a ' Cattini,
Nell'vna & nell'altra maniera fi poſſono auui.
uare harmonicamente iPrincipi delle Miſſiue ,&
l'Eſpoſitioni de' Temi. Della prima è queſto Prin .
S 3 cipio
298 Dell' Arte delle Lettere Miſſiue
cipio per vna Lettera di Lode . Il noſtro componia
mento appaga l'Intelletto, accende l'Affetto ,defia la Mas
raniglia , difpera la Imitatione. Et quefto ancora per
Lettera di Ammonitionic . Ilvoſtro Delitto; epica
yna
colo al voftrogiudicio : grande alGiudiciodelGtlédici: gran
diſſimoalgindicio degli Offefii daperciòguardáteni : & c:
Della Seconda manietà èqucfto Principio per
Vnia Lettera diCortettionc ad vniMalédico . Sevoż
dite ciò che vi piace ; vdirete ciò che vi ſpiacord it dilets
to della Lingna di cägiönerà gran dolore alle Orecchie :
perciò & c .
CAPÍTOLO QVINTO - 3 (
Come i Principy i polano animare con le
Figure Etiche.
la Figürâ Ëtica ha la ſua Viuczza inqual.
ShmiarÍcome
on
che Detto Morale appartenente a' buon Coſtu :
, per modo di vna Sentenza: di vno Epifonéma:
di vnº Apóftrofe : o in altra maniera che imprima
nell'Vditore qualche Virtù ; così da queſta Figura
faranno auuiuate l'Eſpoſitioni de' Temi, & i Prin
cipij delle ; fe tu comincierai con alcuna
delle Formole Etiche, lequali hai ' vedute nel Sccordo
Libro'. İlche tifarà faciliſſimo: perchéquante fono
le Formolc Etiche, tante faranno le Fonti di tali
Cominciamenti, eſpreſſiui di Pietà ;-di Prudenza ,
di Fortezza & di ogn'altra Virtù .
In queſto modo , vna Lettera di auuiſo della lu
bita morte di alcuno , ſi potrebbe cominciar cosi :
O ſtrana Catáſtrofe ! .Ite à fidarui detle humane profperità :
hieri il Signor N. era il più vigoroſo e più lieto Giovine
della Città: & hoggi l'abbiamoaccompagnato allaTomb - a.
& ca
Libro Sesto . 279
Et vna Lettera di Scuſa di non hauer potüro feruire:
To ben dicena , chela Fortuna vuolpiù chepartenelle noſtre
Attioni : e perciò per tormi la gloria di hauerui Séruito ,
bà fconuolto il Negocio che mi haueté commandato :
Ma queſte Moralità allora fon più viuaci; quan
do paiono più ſtrane, & più lontane dalla commu
nc Opinione : comequeſta per vna Lettera di Raca
commandationc. Non è vero che la Virtu ftia nel mez
Zou comeci' nſegnano i Filosofi : boggi ellagiace nellrultimo
luogo : sarà dunque opera degna dinoi,fe nella Concórren
Za del Beneficio vacante ;farete che la Virtu del noſtroN.
babbia il ſuo luogo . Et queſt' altro per vnà Lettera di
>
CAPITOLO SESTO
Come i Principų la poſlano animare con le
Figure Patétiche .
CHia momouiment
mono Parbriché quelSenſitiuc
ioquàFigouredellePaſſioni dela
le ch'elpri
la Concupiſcibile , & della Irafcibile'; come Amore
Odio ; Deſiderio; Fuga: & le altre che ſi ſon dette
nel Capitolo Duodecimo del Libro Secondo : &
nel Libro Antecedente al Capitolo Settimo : c
nel Capitolo Ottano con l'Eſempio dell'Epitaffio
del Grande Aleſſandro . Peroche di quelle ch'eſpri
mono mouimenti dell'Intelletto , ſi dirà apreſſo .
Hor quelta Opera ancora ti farà faciliflima. Ma
quì ancora dei tu auuertire , che feben tutte le For
S mo
280 DellAree delle Lettere Miſſiue
mc.Patétiche,habbiano virtù di rendere"( come al
trouc ſi è detto ) l'Oratione affettuola & attuoſa :
nondimeno ficome alcuni Affetti ſon più gagliardi
degli altri; come l'Ira , l'Odio , il Dolore , Palle
5
grezza , la Fuga , il Deſiderio : così nc? Principij.
delle Lettere.fi denno ſcegliere le Forme più Gagliarde
per renderle più viuaci , animandole con le Inter
icttioni & con le Particelle più ſpiritole .
Con tai Figure ſi può auuiuarc ilPrincipio di vna
Lettera di Condoglicnza. Ahi me infelice ! & è pur
pero che Morte babbia inuolato il noſtro N. Et il Princi 1
CAPITOLO SETTIMO
Come i Principij ſi poſſano animare con le
Figure Logiche.
Edcfti nel Libro antecedente alla Pagina 244.
V che delle Figure Patétiche alcune eſprimono i
mouimenti delle Paffioni; & di queſte li è parlato .
Altre eſprimono i mouimenti dell'Intelletto : como
la Negarione , l'Affermatione , PInterrogatione , la Minas
fia , il Commando : & le altre Forme Patétiche Inteha
lettuali
Libro Sesto 281
lettuali che nell'Epitaffio di Aleflundro fi fon poſte
auanti alle katétiche Affettuoſe .
Ma quì ancora ti conuiene auuertire , che leben
tutti gli Elempli de' PrincipijSimplici e freddi,che
nel Capitolo Secondo di queſto Libro ti hò po to
innanzi, contengano qualche Operatione dell'Intellctm .
50s Affermando, Negando, Perſuadendo , Auuiſando , Los
>
CAPITOLO OTTAVO
Come i Principy fi poſſano animare conle
Figure Metafóriche & Ingegnoſe :
Anto copioſamente nel Libro Antecedente
T dopo il Capitolo Vndecimo, habbiam parla
to di queſte FigareMetaforiche , che quì baſta fola
mente di fartivedere con quanta gratia & -viuezza
G vniſcano con gli Principij delle Miffiue.
Quiuidicemmo, che Qtto ſono le Specie delle
Parole, & delle Propoſition , & degli Entimnémi Meta
fórici, & Ingegnoti: cioè,per Metáfora di Simiglian
Za : per Metáfora di Attributióne : di Equiuoco : d’Hi
potipoſ : d'Hipérbole : di Laconiſmo: di Oppofitione : &
di Dccettione. Et dopoi di hauerti inſegnato in che
confifta , & come fi formiciaſcuna Specie di Metá
fora in particolare ; per maggior chiarezza ti fa.
cemmo ycderc al Capitolo Quartodecimo , come
i ſopra
Libro Sesto 283
Topia va
yn medeſimo Soggetto fi poffà fabricare vn'
Entiméma con Metáfore animate da ciaſcuna delle
Otto Specie . Siche al preſente, parlandofi de' Prin
cipij delle Miffiuc, farotti vedere, come vn'iſteſſo
Tema ſi poſſa cominciare con Principij animati da
ciaſcuna delle Otto Specie delle Metáfore : Opera
non difficile à chi haurà profittato della Dottrina
del Libro Antecedente .
Sia dunquè il Tema della tuta Letterà ; DiSconfie
gliareil Gioco al tuo Amico , ilqual' eccepiſce che giocaper
paſſare il Tempo.
Se tu volefli cominciar queſta Letterà con vn
Principio Hiſtorico e freddo ; fenza niuna difficoltà
ogni mediocre Ingegno direbbe così . Intendo che
Goi vi dåti al Gioco, allegando che giocate perpaſſare il
Tempo : duvertiteche queſtaperditadi Tempo è un gran
diffimo woftro Danno i
Ma ſetu vuoi rauuiuár quelta Propofitione con
Figure Metaforiche & Ingegnole ; egli ti biſogna pri
mieramente fabricar qualche fimplice Metáfora ſo
pra le parole Proprie del Tema : ingegnandoti di no
minare con qualche Nome Metafórico il Tempo ;
ouero il Gioco; o que?Verbo Paſſare ; o qualunque
altro Vocabolo del Tema : Perche, trotiata vna Merda
fora Simplice, fàcilmente cu puoi formárne vnà Propo
forion Metaforica; Et da queſta ritrarre vn? Entiméma
Metaforico , che è il perfetto Concetto Arguto , co
me vederti, nel detro Capitolo Quartodecimo del
Libro Antecedente :
D Vnque per MeraforaSimplice ; ilit Tempo ſipuò
fugáce : La più Poffente Cora del Mondo : & la più Pre
tiofa . Tempä ancora ſi chiama la Vita : '& lc Hore
e i Momenti. Et Tempo ancora è quello dell'Horos
loggio, che ritarda le Ruote, accioche non corrano
yn à
1284 Dell Arte delle Lettere Miſſiue
à yo tráttó : Il Giocare ancora Metaforicamente fi
dice Scherare : mettere ſul Tauoliere 1. Auuenturare :
.
.
Guadagno e Perdita . Finalmente , Paſſare il Tempo ,
Metaforicamente fi dice Perdore il Tempo ; confumar
la Vita , incontrar la Morte .
Non vedi tu quanta Selua di Argutic Viuaci ti
può naſcere da queſte Metáfore Simplici ? & quanto
vene diContrapoſitioni trà Vita e Morte , Guadagno
e Perdita , Scherzo e Danno ? Hor da tutte queſte Me
táfore tu puoi con poca fatica tirare vna varia &
viuace moltiplicità di Principij della tua Lettera .
Et per ridurle alle Otto Figure cheſi ſon dette .
Dalla Metáfora di Simigliant ; chiamando il
Tempo , Fiera Diupratrice; potreſti cominciar così :
Guardate con qual Beftia voit ſchermate : cosi l'Agnello
ſcherza col Luipo . Voi giocate il. Tempo da ſcherzo ; et il
3
Tempovi diuora da fenno .
Dalla Metáfora di Attributione chiamando il (
Mola.
Dalla Metáfora d'Hipérbole , ſi può dire che yn
momen
Libro Sesto 285
momento di Tempo è la più Poffente Cofa del Mondos
& cominciar così . Un Momento può arricchire, im
ponerire : on Momento può fare un Principe, e disfarlo :
in un Momento ſipuò acquiſtar: Peterna Gloria , è l'eterna
Dannatione : &voi giocateper nulla i Momenti, e le Hore,
e tutta l'Eternità ? Qual Giocatore fu mai pin prodigo , ne
pin pazzo ?
DalLaconiſmo, ſi può ricordare quel Detto Lacó .
nico del Sapiente della Grecia : Noſce Tempus, & co
minciar così, Se fu il.pin Sapiente della Grecia cbe diffe,
che biſogna conoſcere il Tempo , to afferrarle, e trattenerlo
con leOpre grandi ;accio non fugge: dunque voi fete il più
Matrodell'Italia,à farfuggireil Tempo,mentregiocate.
Dall'Oppofito,ſi può dir così, Che ftranexZa è cotefta!
Voifofpirare il Tempo Futuro ,e gettare il Preſente? ba
uete paura della Morte , -e giocate La Vita ?
Dalla Decettione. Molio. Anaro , & VantaggioſoGiocan
tor ſete voi , che giocate la più pretiofa Cofa del Mondo ,
per Perderia 2 Doue tu vedi che il principio della
Claulula ti faccua aſpettare qualche gran Guada.
gno ; & finiſce al contrario .
R Efta hora di farti vedere come tutti quei Prin
cipij Hiftorici e freddi, che à principio di que
fto Libro ti propofi.in Eſempio,fi poffano auuiuare
con Figure Metafóriche & Ingeggnole , comehò
promeſſo di voler fare .
CAPITOLO NONO
Cominciamenti Hiftoricidi Specie differëntis.
Animati con Figure Metafóriche :
Eplichero gli itelli Principij Hiftorici ; accioa
fogli
Prince
3
186 Dell'Artedelle Lettere Miſſue
Principio generale per Lettera di Propoſta . )
Queſta mia farà per dirui, che , &c.
Ällora fon tutto in me , quando ſono con voi:
& con voi fono quando con yoi ragiono per In .
terprete , qual ' è queſta mia , per farui fapere
che , &c.
Principio generale per Lettera di Riſpofta . ] La
noftra Lettera trà le mie noiofe occupationi miha fatto fa
pere ;, che .&c.
Affediato da mille noioſe occupationi, ricouo la
voftra Lettera come il Conſole aſſediato in Moda
na , riceuea la parlante Colomba del ſuo Collega;
intendendo per effe , che. & c .
colto .
Per Lettera d'Inuito . ] Lo fono in luogo ameniffimo ,
.
detta .
Non più Inchioſtri ma Sangue; non più caratteri
ma
Libro Seſto 291
ma ferite ; non più Penne ma Strali chiama la tua
Perfidia . Queſta Carta è il Cartello , che à te inti
mando Ira ,Rabbia , Furore ; tingerà le tue guan .
cie del ſuo Colore .
662
CAPITOLO DECIMO
Del Finir delle Lettere Miffiue .
di chi Scrine .
Gli è certo che con altri Termini ſi ſcriuc ad
E yn'Amico , che ad yno Eftranco ; ancorche fiarto
vguali
Libro Sesto : 295
vgualt à chi Scriue : perche la famigliarità toglic
molte Circonſpettioni , che ſi deono hauer con
Perſone men famigliari:
Et fimilmente altri Termini ſi adoprano con
Amici Communi ; & per dir così, da Donzina :
& altri , con vn'Amico confidentiffimo , & intimiſ ,
fimo , & quali Indiuiduo . Con quegli ſi tratta con
ceremonie : fecondo le.Formc de Complimenti
che ſi adoprano con gli Vguali non famigliari: ma
con queſto , che conoſce il tuo Cuore ", come tu
conoſci il ſuo ; tai Complimenti ſono ſoperchi :
baſtando dire . Viuete felice , Amatemi. Ducro :
A voi mi raccommando . Cori tutto il Cuore vi abbraccio .
Il Voſtro Fedele . N.N.
Collectie
Differenza di Complimenti Finali per il Soggetto,
Tema della Lettera .
de' Complimenti Finali : eſſendo chiaro , che
ſe il tema della tua Lettera è di Ringratiamento per
Beneficio riceuuto >, ancora le vltime Parole deñino
eſprimere obligationc cterna , & memoria indele
bile del riceuuto Beneficio ; per poterti ſempre at
teftare Obligatifſimo Seruitore N.N.
Et ſe la tua Lettera contiene yna Riprenfione; il
Fine potrà eſprimere la tua Speranza ch'egli ſia per
profittare del tuo Conſiglio . Spero che muterete coſtu
mi, accioche io posſa dimoſtrarui che vi ſono Amico imminen
tabile . N.N.
Et ſe la Lettera è di felici Augurj - il Compli
mento finale cſprimerà che tu loſupplichi à gradire
il tuo lieto Presagia , fuggerito non dalla Curial.Confuetin
T 4 dine;
296 Dell' Arte delle Lettere Miſfiue
dine; ma dall'Intimo & ardentiſſimo ſentimento del più ap
Paffionato e deuoto Seruitore. Et così degli altri Temi:
Touuenendoti ſempre della Proportion del Decoro .
rito , e del mio dobito : queſta Carta farà Carta bianca col
mio Nome ; ch'io ſottoſcriuo à tutti i voftri.Commanda
menti .
Metaforicamente figurato ſarà queſto. I Voltar.
.
Ragioni, gindicate rettamente, deliberate maturamente , es:
>
CONCHISSION E.
Ia ti auuiſai , che negli Eſempli che li danno
à ,
quanza otio da dipingerli con clatta eleganza : &
perciò
298 Dell'Arte delle Lettere Miſiue
perciò l'Ingegnogiouenile dichi impara, può me.
ditarne da se de' più viuaci & ingegnoſi , con la
Diligenza, & i con lo Studio . Perche i Precerti do
gľ Inſegnatori, ſono come la Cote , laquale acui
Ice i Ferri, bench'ella ſia ortuſa ; & benche non fc .
riſca , diſponc à ferire . Et perciò tu t'inganni', fc
tu credi poterti valer di queſto Libro quando ham
rai fretta di ſeriucre yna Lettera . Ciò farebbe co
me aſpettare ad imparar l'Arte della Scherma ,
quando ticonuiene yſcire à Campo per duellare .
Queſta è vna Paleſtra , dacſercitare il tuo Ingegno
con Lettere Ombrátili nel tuo Studiuolo ; prima di
ſcendere nell'Arena: praticando hora vn Precetto ,
& hora vn'altro . Hora prouandoti à fabricarc Ar
gomenti ſopra yn Soggetto : hora yna Deſcrittio .
netta , per le Categorie : hora il Racconto di yn ".
Attione auuenuta , con le ſue Circoſtanze : hora
vno ſcampoletto di Eſaggeratione patética : hora
vno abbozzo di Lettera di condoglienze , ò di fe
lici Augurij , ò di Conſiglio ; hora vno Scherzo di
Figure Harmoniche , oMetaforiche . Ma ſopra
ogni altra coſa , leggendo buoni Libri di Lettere
Miſliue , & raffrontando con la Teórica di queſto
Libro , quella Prafli ; dei procurar d'imitarla , & di
vincerla . In queſta guiſa ſcarabocciando , e can .
cellando ; crrando & pratticando , s'impara
l'Arte ; circa laqualc ( come ſi è detto
diſopra ) per chi ha Ingegno , aſſai
fi è parlato ; & per chi non hà
Ingegno , ogni parlar' è
foperchio .
IL FINE
INDICE
De' Capitoli; & altre Offeruationipiù now
tabili contenute nel preſente Volume,
qual'è diuiſo in ſei Libri .
LIBRO PRIMO .
С APITOLO
Pagina
PRIMO. Che coſafia Lettera Miſſima.
I.
CAPITOLO SECONDO . Della Materia delle
Lettere . 3.
CAPITOLO TERZO : Della Forma Eſſentiale delle
Lettere . 4.
CAPITOLO QVARTO . Del Tana della Letter6a.
Miſina .
CAPITOLO QVINTO . Del Corpodella Lettera. 7 .
CAPITOLO SESTO . Della Perſuaſione Hiſtorica. 9.
CAPITOLO SETTIMO. Della Perſuaſione Logica. IO .
CAPITOLO OTTAVO . Della Perſuaſione Etica. 13.
CAPITOLO NONO . Della Perſuaſione Patética. 14 .
CAPITOLO DECIMO . Delle Parti Integrali della
Lettera . 14 .
CAPITOLO VNDECIMO . Della Forma Accidenta
tale delle Lettere . 178
CAPITOLO DVODECIMO . Dello Stile delle Leto
tere Miffiue . 18 .
CAPITOLO TERZODECIMO . Del Decóro . 21 .
CAPITOLO QVARTODECIMO . Della Metodo
Ordine delle Lettere . 23 .
CAPITOLO QVINTODECIMO . Differenza delle
Lettere Miffiue . 24 .
LIBRO
LIBRO SECONDO.
APITOLO PRIMO . Della Perfuafione Hiftorica
CA TiaaNarratione 31 .
CAPITOLO SECONDO . Della Defcrittione . 36.
CAPITOLO TERZO. Eſempio dellaDefcrittione. 39.
CAPÍTOLO QVARTO . Della Perſuaſion Logica. 44 .
CAPITOLO OVINTO . Dichiaratione e Vifo de®
Luoghi Communi per le Miſline. 46.
CAPITOLO SESTO . De' Luoghi Eftrinſeci . SS .
CAPITOLO SETTIMO . Entimémi cauati da cias
cun Luogo , ob applicati ad an fol Soggetto . 58 .
LVOGHI ESTRINSECI . 61 .
CAPITOLO OTTAVO . Della Perfuafione Etica . 63 .
CAPITOLO NONO. Onde fiderininó le Formole dél
la Perſuaſione Etica . 66.
CAPITOLO DECIMO . Eſempli delle Formole Eti
che , eſpreſſiue di ciaſcuna Virtin Morale . 69.
CAPITOLO VNDECIMO . Della Perſuaſione Pan
tética .
79.
CAPITOLO DVODECIMO . Efempli delle Form
mole Patétiche .
LIBRO TER ZO .
LIBRO QVARTO .
APITOLO PRIMO . Della Offatura , ò fia Par
titione di ciaſcuna specie delle Miffiue.
CAPITOLO SECONDO . Offatura delle Lettere Hi . .177 .
ftoriche Narratiue . 182 .
Narratione della Vittoria hauuta da Marco Marcello
contraBritómaro Re de' Galli Geffati.. 186,
CAPITOLO TERZO . Offatura delle Lettere Hiſto
riche di Defcrittione . 190 ,
CAPITOLO QVARTO , Offatura delle Lettere Lo
datiue à Biafimatine 193 ,
CAPI
CAPITOLO QVINTO . Oſſatura delle Lettere Cona
figliative ò Sconſigliatiue. 195 .
CAPITOLO SESTO . Offatura delle Lettere Accufa
tiue ó• Difenfiue . 198 ,
CAPITOLO SETTIMO . Offatura di una Intera Pera
fuafione,commune àåtutti Trei Generi della Retorica: 200 ,
CAPITOLO OTTAVO , offature delle altre Specie
di Lettere copreſe ſotto gli Tre Generi della Retorica.202 .
CAPITOLO NONO . Ofatura delle altre Lettere
Logiche". 20.3 . oſatura delle Lettere Efortatiue d far
qualche coſa. 204. Oſlatura per Dishortare . 205 .
Ofatura di Lettere Ammonitorie , ò Parenétiche, 206.
Offatura di Lettere Poftulatoric . 206. oſatura di
Eſcufatorie di non hauer potuta corriſpondere alla Di
manda . 207,. offatura delle Lettere Dogmatiche e
Dottrinali. 208. Oſſatura di Lettere Apologétiche, 209 .
CAPITOLO DECIMO , Offatura delle altre Lettere
Hiſtoriche. 210, Oſjatura delle Lettere di Ragguagli .
211. Offatura delle Lettere di Negoty. 212. Offatura
di Lettere di Credenza. 212, Ofatura di Lettere di
Raccommandatione , 213 .
CAPITOLO VNDECIMO . Ofatura delle Lettere
Etiche . 213. Oſſatura delle Lettere di Offerta . 214.
Ofatura di Lettere di Preſentare , ò Dedicare alcuna
Cofa. 214. Oſſatura di Lettere d'Inuito. 215. Oſſatura 7
LIBRO QVINTO .
APITOLO PRIMO . Dello Stile Elegante delle
Lettere . .
CAPITOLO SECONDO . Qual fia la Eleganza Pia
na delle Lettere . 226 .
CAPITOLO TERZO . Della Elegan a Figurata. 231 .
CAP. QVARTO . Delle Figure Harmoniche. 231 .
CAP. QVINTO . Della Periodo Ritonda . 232 .
CAPITOLO SESTO . Della Periodo Conciſa ." 235.
CAP. SETTIMO . Delle Figure Patétiche. 240.
CAP. OTTAVO . Ejempli delle Figure Patéliche Ef
prefſine de' Mouimenti Intellettuali . .7 243
Figure Patétiche , espreſſiue de Mouimenti Intellettuali,
Sopra un breue Elogio di Aleſſandro Magno . 244 .
CAPITOLO NONO . Figure Patétiche; eſpreſſiue de'
Mouimenti Appetitiui . 246.
FigurePatétiche de' Mouimenti della Corcupiſcibile.247.
CAPITOLO DECIMO . Delle Figure Metaforiche
á Ingegnoſe . 250 ,
CAP. VNDECIMO . Quante ſiano le Differenze delle
Figure Metaforiche. 2SI .
CAP. DVODECIMO . Dichiaratione & Eſempli di
ciaſcuna Specie delle Metáfore. Et prima della Meta
fora di Simiglianza. 252. Della Metafora di Attribu
tione. 254. Della Metafora di Equiuoco. 255. Della
Metafora d'Hipotipófi , 257. Della Metafora d'Hi
perbole. 257. Della Metafora di Laconiſmo. 258.
Della Metafora di Oppoſitione , 260. Della Metafora
di Decettione . 261 .
CAP. TERZODECIMO . Vſo delle Figure Metafori
che nella Oratione & nelle Lettere Miffiue 262.
Delle
Delle Parole Metaforiche. 263. Delle Propofitioni Me.
taforiche. 264. Dejli Argomenti Metaforici. 265 . .
12
.
1