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Il sarcofago di tutankamon

La tomba di Tutankhamon (nota anche come KV62)[2] è il luogo di sepoltura, nella Valle dei Re, del
giovanissimo sovrano della XVIII dinastia che salì al trono a 9 anni e morì a 18, poco prima di
compierne 19[3]. Analisi eseguite nel corso degli anni, non ultime le analisi del DNA compiute nel 2009,
hanno consentito di appurare che il faraone soffriva di diverse malattie, alcune delle quali ereditarie, ma
si è ritenuto che a nessuna di esse possa essere imputata la morte[3]. Le analisi, pubblicate nel febbraio
2010 sulla rivista statunitense JAMA (Journal of the American Medical Association), oltre a chiarire
aspetti legati alla genealogia del re, dimostrarono che era affetto dalla malattia di Köhler, a causa della
quale era costretto a camminare appoggiandosi a un bastone. Ciò giustificherebbe la presenza nella
KV62 di 130 di tali oggetti, i quali, presentando all'estremità evidenti tracce di usura, lasciano dedurre
che fossero effettivamente utilizzati e non un semplice corredo.
Nel corpo di Tutankhamon fu inoltre rilevata la presenza del parassita della malaria in forma grave,
come suffragato anche dalla presenza nella tomba di piante con proprietà analgesiche e antipiretiche[4].
La tomba porta il numero 62: le 65 sepolture principali della Valle dei Re sono numerate
progressivamente (sigla "KV"= Kings' Valley, seguita da un numero); la numerazione non ha nulla a
che vedere con la progressione sul trono dei titolari; nel 1827, infatti, l'egittologo inglese John Gardner
Wilkinson numerò le tombe già scoperte da 1 a 22 seguendo l'ordine geografico da nord a sud. Da tale
data, però, ovvero dalla KV23 in poi, il numero corrisponde all'ordine di scoperta e, di qui, il numero 62
assegnato alla sepoltura del faraone fanciullo.
L'importanza della scoperta, la più famosa della storia dell'egittologia e una delle più rilevanti
dell'archeologia mondiale, risiede nel fatto che si tratta di una delle poche sepolture dell'antico
Egitto pervenutaci quasi intatta, l'unica di un sovrano e conseguentemente, tra quelle note, la più ricca.
La scoperta di Howard Carter, il 4 novembre 1922, fu permessa dalle sovvenzioni di Lord Carnarvon.

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