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Problemi di massimo e di minimo

Determinazione dei vincoli e degli obiettivi

classe 5C6BA

02 febbraio 2018
Esercizi
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
I L’obiettivo è massimizzare l’area del triangolo.
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
I L’obiettivo è massimizzare l’area del triangolo.
I Il vincolo è che l’ipotenusa del triangolo è fissata.
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
I L’obiettivo è massimizzare l’area del triangolo.
I Il vincolo è che l’ipotenusa del triangolo è fissata.
I Obiettivo: come si calcola l’area in un triangolo rettangolo?
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
I L’obiettivo è massimizzare l’area del triangolo.
I Il vincolo è che l’ipotenusa del triangolo è fissata.
I Obiettivo: come si calcola l’area in un triangolo rettangolo?
I Obiettivo: cateto per cateto fratto due
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
I L’obiettivo è massimizzare l’area del triangolo.
I Il vincolo è che l’ipotenusa del triangolo è fissata.
I Obiettivo: come si calcola l’area in un triangolo rettangolo?
I Obiettivo: cateto per cateto fratto due
I Obiettivo: sono entrambi ignoti e li possiamo chiamare x e y
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
I L’obiettivo è massimizzare l’area del triangolo.
I Il vincolo è che l’ipotenusa del triangolo è fissata.
I Obiettivo: come si calcola l’area in un triangolo rettangolo?
I Obiettivo: cateto per cateto fratto due
I Obiettivo: sono entrambi ignoti e li possiamo chiamare x e y
xy
I Obiettivo: f (x, y ) = 2
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
I L’obiettivo è massimizzare l’area del triangolo.
I Il vincolo è che l’ipotenusa del triangolo è fissata.
I Obiettivo: come si calcola l’area in un triangolo rettangolo?
I Obiettivo: cateto per cateto fratto due
I Obiettivo: sono entrambi ignoti e li possiamo chiamare x e y
xy
I Obiettivo: f (x, y ) = 2
I Vincolo: che legame c’è tra cateti e ipotenusa?
Esercizio n.1 - impostazione

I Tra tutti i triangoli rettangoli di ipotenusa nota a,


determina quello di area massima.
I L’obiettivo è massimizzare l’area del triangolo.
I Il vincolo è che l’ipotenusa del triangolo è fissata.
I Obiettivo: come si calcola l’area in un triangolo rettangolo?
I Obiettivo: cateto per cateto fratto due
I Obiettivo: sono entrambi ignoti e li possiamo chiamare x e y
xy
I Obiettivo: f (x, y ) = 2
I Vincolo: che legame c’è tra cateti e ipotenusa?
I Vincolo: teorema di Pitagora x 2 + y 2 = a2
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra

I y 2 = a2 − x 2 ⇒ y = a2 − x 2 (x, y > 0 e quindi non serve
considerare ±)
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra

I y 2 = a2 − x 2 ⇒ y = a2 − x 2 (x, y > 0 e quindi non serve
considerare ±)
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra

I y 2 = a2 − x 2 ⇒ y = a2 − x 2 (x, y > 0 e quindi non serve
considerare ±)
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile

x· a2 −x 2
I f (x) = 2
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra

I y 2 = a2 − x 2 ⇒ y = a2 − x 2 (x, y > 0 e quindi non serve
considerare ±)
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile

x· a2 −x 2
I f (x) = 2
I Procediamo con il calcolo della derivata
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra

I y 2 = a2 − x 2 ⇒ y = a2 − x 2 (x, y > 0 e quindi non serve
considerare ±)
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile

x· a2 −x 2
I f (x) = 2
I Procediamo con il calcolo della derivata
a√2 −2x 2
I f 0 (x) = 2 a2 −x 2
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra

I y 2 = a2 − x 2 ⇒ y = a2 − x 2 (x, y > 0 e quindi non serve
considerare ±)
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile

x· a2 −x 2
I f (x) = 2
I Procediamo con il calcolo della derivata
a√2 −2x 2
I f 0 (x) = 2 a2 −x 2
I e lo studio del segno, in base al quale
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra

I y 2 = a2 − x 2 ⇒ y = a2 − x 2 (x, y > 0 e quindi non serve
considerare ±)
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile

x· a2 −x 2
I f (x) = 2
I Procediamo con il calcolo della derivata
a√2 −2x 2
I f 0 (x) = 2 a2 −x 2
I e lo studio del segno, in base al quale
I f presenta un massimo per xM = √a ⇒ yM = √a
2 2
Esercizio n.1 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra

I y 2 = a2 − x 2 ⇒ y = a2 − x 2 (x, y > 0 e quindi non serve
considerare ±)
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile

x· a2 −x 2
I f (x) = 2
I Procediamo con il calcolo della derivata
a√2 −2x 2
I f 0 (x) = 2 a2 −x 2
I e lo studio del segno, in base al quale
I f presenta un massimo per xM = √a ⇒ yM = √a
2 2
I Concludiamo che il triangolo rettangolo di area massima è
isoscele
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
I L’obiettivo è massimizzare il volume del cilindro.
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
I L’obiettivo è massimizzare il volume del cilindro.
I Il vincolo è che la somma dell’altezza e del raggio di base è
fissato.
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
I L’obiettivo è massimizzare il volume del cilindro.
I Il vincolo è che la somma dell’altezza e del raggio di base è
fissato.
I Obiettivo: come si calcola il volume di un cilindro?
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
I L’obiettivo è massimizzare il volume del cilindro.
I Il vincolo è che la somma dell’altezza e del raggio di base è
fissato.
I Obiettivo: come si calcola il volume di un cilindro?
I Obiettivo: area di base π · r 2 per altezza h
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
I L’obiettivo è massimizzare il volume del cilindro.
I Il vincolo è che la somma dell’altezza e del raggio di base è
fissato.
I Obiettivo: come si calcola il volume di un cilindro?
I Obiettivo: area di base π · r 2 per altezza h
I Obiettivo: sono entrambi ignoti e li possiamo chiamare x e y
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
I L’obiettivo è massimizzare il volume del cilindro.
I Il vincolo è che la somma dell’altezza e del raggio di base è
fissato.
I Obiettivo: come si calcola il volume di un cilindro?
I Obiettivo: area di base π · r 2 per altezza h
I Obiettivo: sono entrambi ignoti e li possiamo chiamare x e y
I Obiettivo: f (x, y ) = πx 2 y
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
I L’obiettivo è massimizzare il volume del cilindro.
I Il vincolo è che la somma dell’altezza e del raggio di base è
fissato.
I Obiettivo: come si calcola il volume di un cilindro?
I Obiettivo: area di base π · r 2 per altezza h
I Obiettivo: sono entrambi ignoti e li possiamo chiamare x e y
I Obiettivo: f (x, y ) = πx 2 y
I Vincolo: che legame c’è tra raggio di base e altezza?
Esercizio n.2 - impostazione

I Tra tutti i cilindri per i quali è costante e uguale ad a la


somma dell’altezza e del raggio di base, determina
quello di volume massimo.
I L’obiettivo è massimizzare il volume del cilindro.
I Il vincolo è che la somma dell’altezza e del raggio di base è
fissato.
I Obiettivo: come si calcola il volume di un cilindro?
I Obiettivo: area di base π · r 2 per altezza h
I Obiettivo: sono entrambi ignoti e li possiamo chiamare x e y
I Obiettivo: f (x, y ) = πx 2 y
I Vincolo: che legame c’è tra raggio di base e altezza?
I Vincolo: x + y = a
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
I y =a−x
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
I y =a−x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
I y =a−x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
I f (x) = πx 2 a − πx 3
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
I y =a−x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
I f (x) = πx 2 a − πx 3
I Procediamo con il calcolo della derivata
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
I y =a−x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
I f (x) = πx 2 a − πx 3
I Procediamo con il calcolo della derivata
I f 0 (x) = πx(2a − 3x)
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
I y =a−x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
I f (x) = πx 2 a − πx 3
I Procediamo con il calcolo della derivata
I f 0 (x) = πx(2a − 3x)
I e lo studio del segno, in base al quale
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
I y =a−x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
I f (x) = πx 2 a − πx 3
I Procediamo con il calcolo della derivata
I f 0 (x) = πx(2a − 3x)
I e lo studio del segno, in base al quale
I f presenta un massimo per xM = 23 a ⇒ yM = 13 a
Esercizio n.2 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
I y =a−x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
I f (x) = πx 2 a − πx 3
I Procediamo con il calcolo della derivata
I f 0 (x) = πx(2a − 3x)
I e lo studio del segno, in base al quale
I f presenta un massimo per xM = 23 a ⇒ yM = 13 a
4 3
I Concludiamo che il massimo volume del cilindro è V = 27 πa
Esercizio n.3 - impostazione

I Determina due numeri positivi che siano uno il reciproco


dell’altro e in modo da minimizzare la somma del cubo
di uno con il triplo dell’altro.
Esercizio n.3 - impostazione

I Determina due numeri positivi che siano uno il reciproco


dell’altro e in modo da minimizzare la somma del cubo
di uno con il triplo dell’altro.
I L’obiettivo è minimizzare la somma (+) del cubo (3 ) di un
numero con il triplo (3*) dell’altro.
Esercizio n.3 - impostazione

I Determina due numeri positivi che siano uno il reciproco


dell’altro e in modo da minimizzare la somma del cubo
di uno con il triplo dell’altro.
I L’obiettivo è minimizzare la somma (+) del cubo (3 ) di un
numero con il triplo (3*) dell’altro.
I Il vincolo è che i due numeri sono positivi e un numero è il
reciproco dell’altro (quindi il loro prodotto è uno).
Esercizio n.3 - impostazione

I Determina due numeri positivi che siano uno il reciproco


dell’altro e in modo da minimizzare la somma del cubo
di uno con il triplo dell’altro.
I L’obiettivo è minimizzare la somma (+) del cubo (3 ) di un
numero con il triplo (3*) dell’altro.
I Il vincolo è che i due numeri sono positivi e un numero è il
reciproco dell’altro (quindi il loro prodotto è uno).
I Obiettivo: entrambi i numeri sono ignoti e li possiamo
chiamare x e y
Esercizio n.3 - impostazione

I Determina due numeri positivi che siano uno il reciproco


dell’altro e in modo da minimizzare la somma del cubo
di uno con il triplo dell’altro.
I L’obiettivo è minimizzare la somma (+) del cubo (3 ) di un
numero con il triplo (3*) dell’altro.
I Il vincolo è che i due numeri sono positivi e un numero è il
reciproco dell’altro (quindi il loro prodotto è uno).
I Obiettivo: entrambi i numeri sono ignoti e li possiamo
chiamare x e y
I Obiettivo: f (x, y ) = x 3 + 3y
Esercizio n.3 - impostazione

I Determina due numeri positivi che siano uno il reciproco


dell’altro e in modo da minimizzare la somma del cubo
di uno con il triplo dell’altro.
I L’obiettivo è minimizzare la somma (+) del cubo (3 ) di un
numero con il triplo (3*) dell’altro.
I Il vincolo è che i due numeri sono positivi e un numero è il
reciproco dell’altro (quindi il loro prodotto è uno).
I Obiettivo: entrambi i numeri sono ignoti e li possiamo
chiamare x e y
I Obiettivo: f (x, y ) = x 3 + 3y
I Vincolo: che legame c’è tra x e y sapendo che x, y > 0?
Esercizio n.3 - impostazione

I Determina due numeri positivi che siano uno il reciproco


dell’altro e in modo da minimizzare la somma del cubo
di uno con il triplo dell’altro.
I L’obiettivo è minimizzare la somma (+) del cubo (3 ) di un
numero con il triplo (3*) dell’altro.
I Il vincolo è che i due numeri sono positivi e un numero è il
reciproco dell’altro (quindi il loro prodotto è uno).
I Obiettivo: entrambi i numeri sono ignoti e li possiamo
chiamare x e y
I Obiettivo: f (x, y ) = x 3 + 3y
I Vincolo: che legame c’è tra x e y sapendo che x, y > 0?
I Vincolo: xy = 1
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
1
I y= x
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
1
I y= x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
1
I y= x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
3
I f (x) = x 3 + x
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
1
I y= x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
3
I f (x) = x 3 + x
I Procediamo con il calcolo della derivata
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
1
I y= x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
3
I f (x) = x 3 + x
I Procediamo con il calcolo della derivata
3
I f 0 (x) = 3x 2 − x2
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
1
I y= x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
3
I f (x) = x 3 + x
I Procediamo con il calcolo della derivata
3
I f 0 (x) = 3x 2 − x2
I e lo studio del segno, in base al quale
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
1
I y= x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
3
I f (x) = x 3 + x
I Procediamo con il calcolo della derivata
3
I f 0 (x) = 3x 2 − x2
I e lo studio del segno, in base al quale
I f presenta un minimo per xm = 1 ⇒ ym = 1
Esercizio n.3 - risoluzione

I Per mezzo del vincolo esprimiamo una variabile (ad esempio y )


in funzione dell’altra
1
I y= x
I Sostituiamo y nell’espressione di f (x, y ) ottenendo così una
funzione in una variabile
3
I f (x) = x 3 + x
I Procediamo con il calcolo della derivata
3
I f 0 (x) = 3x 2 − x2
I e lo studio del segno, in base al quale
I f presenta un minimo per xm = 1 ⇒ ym = 1
I che sono i due numeri positivi richiesti dall’esercizio

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