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SPECIALE

AUTOSVEZZAMENTO
UN PEDIATRA PER AMICO
BIMESTRALE PER I GENITORI
SCRITTO DAI PEDIATRI
SHUTTERSTOCK.COM/OKSANA KUZMINA
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Speciale
Autosvezzamento

I
l bambino alla nascita ha bisogno di latte. stabilita questa scadenza? La Natura, l’Evolu-
Dopo i sei mesi di vita il piccolo comincia zione? No di certo! Perché se così fosse, que-
a guardare anche i nostri cibi, i piatti dove sta scadenza sarebbe da sempre uguale per
mangiamo e segue con lo sguardo gli alimen- tutti, un po’ come l’inizio della deambulazio-
ti che portiamo alla bocca. Si dice allora che è ne (intorno a un anno) valido per gli esquime-
arrivato il momento dello “svezzamento”, o si come per gli aborigeni australiani, per gli
meglio di aggiungere al latte altre pietanze. antichi romani come per i moderni americani.
Ma questa fase come si chiama? Svezzamen- Invece, la data in cui si comincia a smettere di
to, “divezzamento”, oppure come? Parole che succhiare cambia da un Paese all’altro e da un
si usano da sempre, ma di cui pochi sanno il momento storico all’altro (vi ricordate i bam-
vero significato. bini che mangiavano le pappe a due mesi, non
A noi di UPPA sembra che “svezzamento” e molti anni fa, qui da noi, in Italia?).
“divezzamento” siano parole da dimenticare. Non c’è scampo, questo cambiamento deve
Vi sembrerà strano ma è così: svezzare e essere un fatto spontaneo, che avviene a pre-
divezzare derivano da “vezzo”, che vuol dire scindere dai pediatri, nel momento in cui cia-
“vizio”, e quindi svezzare prende il significa- scun bambino sceglie di allargare la sua sfera
to di “levare un vizio”, che poi sarebbe quel- di interessi oltre il semplice succhiare; anche
lo di succhiare. se, per un po’, continuerà a succhiare con pia-
Siamo sicuri che per un bambino di pochi mesi cere, un piacere che, una volta tanto, non pos-
succhiare sia un “vizio”, cioè un’abitudi- siamo proprio chiamare vizio.
ne riprovevole e dannosa? Se un neonato non Allora cancelliamo la parola “svezzamento”
succhiasse morirebbe in pochi giorni d’inedia: e parliamo di “alimentazione complementa-
allora per il neonato succhiare è una necessità, re a richiesta”, cioè d’introduzione di alimenti
forse addirittura una virtù. solidi, quando il latte non basta più.
Poi però, inspiegabilmente, diventa un vizio. Certo il termine non è molto semplice, ma
Quando esattamente? C’è forse una data stabi- questo speciale diventerà invece lo strumen-
lita, una specie di scadenza che, quando arri- to pratico per capire e risolvere i tanti dubbi
va, trasforma una virtù in un vizio? E chi l’ha sull’argomento.

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Naturale è buono
(oltre che bello)
Intolleranze, inappetenza, rifiuto del cibo, obesità, sono tutti sintomi contemporanei,
che non hanno nulla a che vedere con il naturale comportamento umano.
Le tappe per arrivare ad una alimentazione completa
DI LUCIO PIERMARINI, PEDIATRA

N
on ci sono dubbi sul fatto che all’elevato consumo di grassi animali, L’ultima di queste preoccupazio-
la qualità dell’alimentazione per non parlare delle malattie da man- ni ingiustificate è stata quella di far
sia uno dei fattori determi- canza di vitamine, oggi scomparse, ma diventare allergici i bambini dan-
nanti della salute. Da una parte è sin fino all’altro ieri diffusissime anche da do loro precocemente alimenti soli-
troppo evidente che l’elevata mortali- noi. Allo stesso modo è indubbio che di o comunque inusuali (uovo, pomo-
tà infantile nei Paesi poveri (20 volte l’“epidemia” di obesità che colpisce i doro, latte): un’ipotesi che si è rivelata
superiore a quella dei Paesi dell’occi- nostri bambini, ragazzi e adolescenti falsa perché la sensibilizzazione agli
dente) sia dovuta alla scadente quali- sia legata all’eccesso di cibo. alimenti avviene prima della nascita
tà, oltre che alla insufficiente quantità e la loro somministrazione dopo aiu-
dell’alimentazione. SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE ta invece a diventare “tolleranti” nei
Allo stesso motivo era dovuta l’eleva- IN CONTINUA EVOLUZIONE riguardi degli alimenti stessi.
ta mortalità infantile in Europa fino Tuttavia la scienza della alimentazione L’altra preoccupazione ancora viva
a tutti gli anni ’50, così come la dif- è ancora molto grossolana, approssi- nelle madri è che i loro bambini non
fusione della tubercolosi all’ini- mativa, empirica, spesso presuntuosa mangino abbastanza, evento che non si
zio del secolo scorso era dovu- e fallace. Non deve rappresentare verifica praticamente mai: basta lasciar
ta alla povertà, e prima di tutto però un motivo di preoccupazio- fare ai bambini e tollerare transitorie e
alla povertà dietetica. Nemme- ne le tante norme prescritti- inspiegabili diminuzioni dell’appetito
no c’è alcun dubbio che l’al- ve di questa cosiddetta scien- che passeranno da sole.
tissima mortalità per pato- za passate da tempo alla In realtà, l’unica ragionevole preoccu-
logia cardiovascolare in pediatria e che si trascina- pazione che dovremmo avere oggi, non
Finlandia fino a tutti gli no ancora o per inerzia o ci stancheremo mai di dirlo, è che un
anni ’70 fosse dovuta per cultura popolare. bambino, anche un lattante o un bam-
bino di 2, 3, 4 anni, si abitui a mangia-
re più di quello che dovrebbe, incorag-
giato da un sapore raro in natura e per
questo “deviante”: il dolce.
In sostanza quello che la scien-
za dell’alimentazione sta riscopren-
do è che “naturale è buono”, oltre che
bello, che l’appetito è un istinto vitale
primario che è sempre sufficiente e che
la scelta spontanea e istintiva, è stati-
sticamente la migliore.

L’ESPERIMENTO DAVIS,
NEL LONTANO 1928
Come una favola. C’era una volta, tan-
ti anni fa, una ricercatrice di Chica-
go, USA, tale Clara Davis, sconosciuta
ai più, che si mise in testa di scoprire
se i bambini in epoca di cambiamento

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AUTOSVEZZAMENTO

delle loro abitudini alimentari fossero studiati, una volta imbandita la tavo- Tutto risultò ricadere nei limiti defi-
in grado di regolare, autonomamente e la, cominciavano prima a mostrare niti corretti dalle tabelle nutriziona-
in qualche modo, l’assunzione di cibo. interesse per ogni cosa che vedevano, li e tutto era stato, alla fin fine, frut-
Questa volontà nasceva dalla necessità e non solo il cibo ma anche la tova- to delle scelte spontanee dei bambini.
di affrontare e possibilmente risolvere glia, i piatti, le posate e tutto il resto, Ma, come lo chiama maliziosamen-
i numerosissimi problemi di appetito e e poi ad indicare questo o quell’altro. te la stessa ricercatrice, c’è il trucco:
di qualità della dieta presenti nei bam- A questo punto, e solo a questo pun- la disponibilità di soli alimenti “sani”.
bini. Il suo dubbio era che i bambini to, il personale di assistenza offriva al E nel caso specifico, anche più sani di
mangiassero poco e male, non per loro bambino quanto richiesto. Lui accet- quanto chiunque oggi pretenderebbe,
spontanea volontà, ma perché costret- tava, assaporava, e poi richiedeva la come abbiamo detto sopra.
ti a rispettare rigidamente le dosi che stessa cosa o cambiava obiettivo. Ogni Addirittura sempre al naturale, sen-
la scienza nutrizionale dell’epoca con- bambino veniva assecondato qualun- za quegli accorgimenti culinari, anche
siderava adeguate per loro, impedendo que cosa chiedesse, per quanto strano limitati, che non negherebbe neanche
la loro libera sperimentazione e, così, e “non ortodosso” potesse apparire il il più esigente specialista di alimenta-
privandoli di una sorta di primitiva, pasto sulla base delle indicazioni uffi- zione infantile.
istintuale capacità di aggiustare la die- ciali dell’epoca (non molto dissimili
ta a seconda delle proprie individua- dalle attuali, in verità). Pian piano ogni LE CONCLUSIONI DELLA DAVIS
li necessità. bambino sviluppò i suoi gusti e le sue Questo dimostra due cose.
preferenze, senza per questo restringe- Primo, che i bambini mangiano, e
32 ALIMENTI DIVERSI A SEI MESI re di molto la varietà dei cibi richiesti. apprezzano il mangiare (tutto indi-
Cercò allora di ricreare una situa- Questo avveniva almeno tre volte al stintamente, a dispetto delle favole
zione in cui i bambini, 15 in tut- giorno ed è stato continuato per sei sull’avversione per verdure o cibi stra-
to, di età intorno ai sei mesi, potes- anni, annotando, bambino per bambi- ni), senza che ci si debba, per forza,
sero procurarsi liberamente il cibo. no, cosa e quanto mangiasse. arrabattare ad escogitare ricette invi-
Certo, quello che a lei riuscì di fare tanti (o, peggio ancora, trabocchet-
allora, forse oggi non sarebbe nean- E VISSERO TUTTI ti gastronomici). Se lo si fa, deve esse-
che proponibile, ma, io credo, solo FELICI E CONTENTI re per il piacere, cultural-gustativo,
per una bigotta cecità scientifica e I lettori assidui di UPPA già imma- di farlo.
non perché eticamente inaccettabile. gineranno come è andata a finire. La Secondo, che chi ha la responsabili-
Furono scelti 32 alimenti diversi, die- signora Davis scrive nelle sue conclu- tà del bambino, in famiglia i genitori,
ci di origine animale, vale a dire lat- sioni: “Tutti i bambini sono riusci- deve rendere disponibili alimenti salu-
te, pesce e carne, frattaglie comprese, ti ad alimentarsi correttamente; tut- tari in sufficiente varietà. E qui, forse
e gli altri di origine vegetale, sia cot- ti avevano un poderoso appetito; tutti qualche volta o forse spesso, casca l’a-
ti che crudi, più acqua e sale, tutti al sono cresciuti bene”. Pensate che sono sino, che poi, senza offesa, sareste voi
naturale, cioè non mescolati con altri stati analizzati, e allora senza com- genitori. Senza farvene nessuna col-
ingredienti, e ognuno servito su un puter, circa 36.000 pasti, valutan- pa. È indiscutibile che la conoscen-
piatto proprio. do il rapporto fra alimenti vegeta- za di una corretta alimentazione non è
Ai benpensanti di oggi che un bam- li e animali, calorie, percentuali di così diffusa tra i genitori come sareb-
bino di quella età si possa alimenta- proteine, grassi e zuccheri e, seppu- be augurabile. Spesso sono i bambini
re in tal modo, farebbe accapponare re in modo indiretto, l’adeguatez- della scuola dell’obbligo che, diligen-
la pelle; fatto è che, invece, i bambini za dell’apporto di vitamine e minerali. temente, portano a casa le indicazioni

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ricevute da volenterose insegnanti, riusciti a risolvere tutti i nostri dubbi messaggio chiave, come si dice nel-
senza però che si aprano brecce signi- in merito al comportamento più ido- le riviste scientifiche serie, è quan-
ficative nelle cattive abitudini che ten- neo da tenere in famiglia riguardo l’a- to sia importante, ancora una volta,
diamo a portarci dietro fin dall’infanzia. limentazione dei bambini. aiutare i genitori a capire il vero valo-
Lo studio della Davis si conclude infat- Qualcuno più acculturato potreb- re della vita con i figli, per imparare ad
ti così: “I bambini debbono poter sce- be dire che si tratta di niente di tra- apprezzarli e goderseli.
gliere gli alimenti nelle mani dei loro scendentale, e spesso tutto riportabi- Vedrete che soddisfazione quando vi
genitori, così come è da sempre avve- le al buon senso e a qualche proverbio dirà, a suo modo: “Fatemi assaggia-
nuto”. Avete quindi una grossa, enor- della bisnonna. Ribatterete: “E l’irri- re, che sono pronto”. Che poi non vuol
me responsabilità, e non potete lavar- nunciabile brodo vegetale?” Ed ecco dire altro che: “Mi fido tanto che, se lo
vene le mani con pochi mesi (fino a un allora dimostrata l’inutilità di gra- mangiate voi, allora posso mangiarlo
anno? uno e mezzo? due?) di dieta mil- duare l’introduzione dei vari alimenti anch’io”.
ligrammata. Prima o poi vostro figlio per il timore di allergie, la sciocchez- Il problema è che, detto così, è troppo
mangerà con voi, e potrebbero essere za (lo dice la parola stessa) di elimi- semplice per sembrare vero!
guai per lui, come talvolta lo sono già nare completamente il sale, l’innocu-
per voi. ità e l’apprezzamento dei cibi piccanti,
peperoncino incluso. E, soprattutto,
IN ITALIA ESISTE ANCORA LA BILANCIA smentita l’utilità, anzi sottolineata la
Questa favolosa esperienza, disgra- pericolosità, in termini di rifiuto di una Sette semplici regole
ziatamente, non è riuscita, vista la opportuna varietà di alimenti, e di una
situazione italiana passata e recen- crescita di peso non lineare, di tutte le 1 Tenere sempre il bambino
te, a superare l’oceano o, se l’ha fat- tattiche di convincimento, dalle lusin- a tavola con i genitori,
to, deve essere miseramente naufra- ghe alle minacce, dai piatti colora- non appena è in grado di stare
gata su qualche spiaggia inaccessibile. ti a quelli più ghiotti, e così via, messe
seduto con minimo appoggio
sul seggiolone o in braccio.
Nonostante altri ricercatori avessero in opera da genitori, purtroppo spes-
continuato e completato questi “espe- so mal consigliati da noi stessi pedia- 2 Alimentare con solo latte
rimenti” con bambini della stessa età, tri, per indurre il bambino a mangia- fino al compimento dei sei
ed anche più grandi, arrivando alle re. L’effetto è esattamente l’opposto di mesi, come raccomandato
identiche conclusioni, ed aggiungen- quello sperato.
dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità e dall’UNICEF.
do altre conoscenze utili, non siamo In tutta questa storia, in definitiva, il
3 Aspettare le richieste di cibo
del bambino, di solito il tentativo
di raggiungerlo con le mani
o uno sguardo sostenuto
ed eccitato.
4 Soddisfare qualsiasi sua richiesta,
sempre e ovunque, purché si tratti
di cibo idoneo
a giudizio dei genitori.
5 Smettere gli assaggi se il bambino
smette di chiederli, o se il pasto
della famiglia è finito.
6 Non cambiare ritmi e durata
dei pasti dei genitori. Il bambino
deve, necessariamente,
e lo farà senza alcuno sforzo,
prendere il loro ritmo.
7 L’allattamento materno prosegue
a richiesta fin quando la mamma
e il bambino saranno, entrambi,
d’accordo a continuarlo.

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AUTOSVEZZAMENTO

Vero o falso?

rischi di trasmissione di malat- cibi che non conosce che lo porterà a


È VERO CHE...
tie infettive. Oggi semplicemente fidarsi e ad assaggiarli.
C’è un momento “giusto” per integrare basta triturare ben bene il boccon-
l’alimentazione di un bambino. cino che il bimbo dimostra di volere. I cibi “giusti” per cominciare devono
Fino ai 6 mesi di vita il latte, meglio Il bambino sa regolarsi da solo. Mai essere insipidi.
se di mamma, è in grado di assicura- insistere perché il bambino man- Ai bambini (come anche a noi adulti)
re tutte le sostanze nutritive necessa- gi, è meglio assecondare le sue richie- piace mangiare saporito e anche “colo-
rie. Ma dopo questo periodo è meglio ste senza mai forzarlo. Nei mesi in cui rato” insomma i cibi devono essere
integrare l’alimentazione con cibi soli- il bimbo prende solo latte ci si fida che buoni e attraenti anche per la vista.
di perché il latte non basta più, in par- “la natura” ne regoli le assunzioni. E È poi dimostrato che di fronte a
ticolare per quanto riguarda la neces- allora perché mai il bimbo d’improv- un’ampia varietà di alimenti i bam-
sità di ferro. viso dovrebbe perdere questa inna- bini sanno bilanciare perfettamen-
Il bimbo stesso inoltre, in questo ta capacità di autoregolazione? Meglio te le loro necessità, autoregolandosi
periodo, inizia a “puntare” e a mostra- occuparsi non della quantità, ma della non solo nelle quantità ma anche nel-
re con ampi gesti il suo gradimento per qualità dei cibi. la scelta dei vari nutrienti. Responsa-
quello che vede sulla tavola dei geni- bilità del genitore è quindi quella di
tori. Insomma, è pronto ad esplora- È FALSO CHE... variare la dieta (cereali, legumi, car-
re cose nuove e anche i suoi meccani- ne, pesce ecc.) ricordandosi di non far
smi di deglutizione sono ormai maturi È meglio iniziare con un pasto (pranzo mai mancare frutta e verdura. Le buo-
per assumere nuovi cibi oltre al latte. per esempio) piuttosto che con un altro? ne abitudini, anche quelle alimenta-
Ai 6 mesi compiuti pertanto si potrà È indifferente. Si lasci spazio alle ri, si acquisiscono fin da piccoli: questa
iniziare ad alimentarlo in base alle sue richieste del lattante. All’inizio lo si è la migliore prevenzione dell’obesità.
richieste: non viene quindi più “svez- lasci assaggiare quei bocconcini che La “dritta” vincente per instau-
zato” ma sarà lui stesso che provvede- farà capire di desiderare. Man mano rare queste buone abitudini è che
rà a “svezzarsi” (“autosvezzamento” che cresce vorrà aumentare l’introdu- innanzitutto i genitori si alimentino
o meglio “alimentazione complemen- zione di cibi solidi a scapito del latte, la correttamente.
tare a richiesta” – tradotto: alimen- cui quantità calerà proporzionalmen- I bambini imparano più da quello che
tazione che completa il latte ed è il te. Il latte e i suoi derivati rimarranno vedono che dalle parole e, anche in
bimbo che chiede non il genitore che comunque sempre una parte impor- questo caso, è il processo di imitazio-
impone!). Bisogna aiutare il bambino tante nella dieta per il loro ricco con- ne che li indurrà a percorrere la giu-
ancora “sdentato”. tenuto di calcio. sta strada. L’introduzione di nuo-
È un ricordo del passato che la mam- Fondamentale è che il bambino stia vi alimenti nella dieta del bimbo sarà
ma o la balia masticassero i cibi pri- a tavola con i genitori: è possibile quindi una buona occasione per even-
ma di offrirli al bambino. Prati- un’iniziale diffidenza verso “il nuovo” tuali miglioramenti dietetici per tutta
ca per fortuna abbandonata per i ed è proprio l’atto del vedere mangiare la famiglia.

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SPECIALE

Stocafisso a colazione
“…ogni pezzetto di cibo che la madre le metteva in bocca, Zoe lo tirava fuori,
lo guardava e se lo rimetteva in bocca, gustandolo con consapevolezza… ”
DI LA NONNA DI ZOE, MESSINA

V
oglio raccontare la mia espe- RUBA DAL PIATTO DI MAMMA Concludo pertanto questo mio rac-
rienza di nonna, sempre pre- Un bel giorno Zoe, in braccio alla conto ribadendo che, se si ha pazien-
occuata di veder crescere la madre che stava mangiando un uovo za, non si ha fretta e, soprattutto, se le
piccola Zoe, una bimba nata piccola e fritto, glielo rubò dal piatto; dopo nonne non assillano le giovani madri,
prematura. Tralascio il racconto dei qualche giorno, le rubò la pasta, dopo alla fine i bambini mangiano.
primi 6-7 mesi e vado direttamente al ancora, qualche altra cosa. – Mamma,
periodo dello “svezzamento” quando questa vuole mangiare a pezzettini – IL PASTO COME UN CONCERTO
Zoe, tra pianti e strilli, si rifiutava di mi disse Eva, raggiante, al telefono! Da DI ALIMENTI
mangiare ciò che mia figlia cucinava quel momento lo svezzamento fu “in L’alimentazione di un essere umano (e
ed omogeneizzava, preferendo deci- discesa” (si fa per dire); Zoe comin- quindi anche di un bambino piccolo)
samente il latte. Ricordo ancora quel ciò a mangiare le polpettine, il pesce di non è un fatto casuale: ogni pasto è un
giorno in cui portai a casa di mia figlia ogni tipo, la pasta (quella corta) con la piccolo concerto in cui si armonizzano
una quantità spropositata di alimenti salsa, il formaggio (quello buono, arti- vari componenti: le proteine, gli zuc-
per lo “svezzamento” che, a mio giu- gianale, comprato in campagna diret- cheri, i grassi, le vitamine, i sali mine-
dizio, dovevano essere appetibili per tamente dal produttore), qualche pez- rali, le fibre vegetali.
qualsiasi bambino; come se Eva, mia zetto di pera; e abitualmente mangiava Questo gli uomini lo hanno sempre
figlia, che mi accolse tra l’arrabbiato e già da qualche tempo il pane (facendo saputo per istinto e hanno inventato,
il divertito, non ci avesse già provato! noi molta attenzione che non le andas- ovunque e sempre, ricette che mette-
E che dire dei consigli della mie ami- se per traverso). vano insieme questi componenti. Per
che, già nonne, e anche di alcune gio- Aveva già un anno, o poco più. Ma la esempio lo “stocco a ghiotta” di cui
vani mamme che nutrivano le loro cosa più singolare era che ogni pezzet- parla la nonna di Zoe, una ricetta che
bimbe con enormi biberon pieni di to di cibo che la madre le metteva in risale ad alcuni secoli fa.
liquide pappine e frullati di frutta! bocca, Zoe lo tirava fuori dalla bocca, Dal Nord Europa i Normanni avevano
“Perché sai - mi dicevano - se Zoe lo guardava e se lo rimetteva in bocca, portato in Sicilia lo stoccafisso o pesce
continua a prendere il latte dopo aver gustandolo con consapevolezza. stocco, che altro non è che merluz-
mangiato pochi cucchiaini di pap- La consapevolezza dei cibi che man- zo del Mare del Nord seccato al sole e
pa, non si abituerà mai al gusto sala- giava, ecco qual era l’aspetto straor- affumicato (da non confondere con il
to; la bimba deve crescere, non può dinario dello svezzamento di Zoe! La baccalà, che è sempre merluzzo, ma
mangiare solo latte; Eva deve insiste- piccina sapeva esattamente che cosa conservato sotto sale).
re, anche a costo di lasciarla digiu- mangiava apprezzandone il gusto, e Intanto dalle Americhe erano arri-
na e, quando ha fame, le dà di nuovo ce lo faceva capire in tutti i modi; cer- vati in Europa i pomodori, mentre
la pappa; la deve abituare…”. Io, ansio- ta com’era che, se si stancava di questo da sempre capperi, cipolle, uva e oli-
sa ero, e più ansiosa diventavo ricor- lungo e faticoso (per lei e per la mam- ve si coltivavano sulle rive del Medi-
dando i consigli delle amiche; tuttavia ma) pasto, la madre non le avrebbe terraneo; e dalle olive si spremeva
cercavo con grande fatica, e non sem- fatto mancare una dose di latte che la il principe di tutti i condimenti: l’o-
pre ci riuscivo, di non condizionare con saziasse appieno. lio di oliva. Chissà quale fantasio-
i miei dubbi mia figlia, la quale quando Oggi a meno di due anni la picci- sa cuciniera decise un giorno di met-
si accorgeva che Zoe non gradiva più la na mangia davvero tutto: frutta, ver- tere insieme tutti questi ingredienti
pappa la saziava con il latte; resa cer- dure cotte e crude, pasta, pane, uova, e di ricavarne la ricetta che segue.
ta dal pediatra che le diceva: “Quan- formaggi, carne, pesce e, persino, il
do Zoe vorrà mangiare, mangerà; ogni pesce stocco a ghiotta (una tantum), UNA RICETTA SAPORITA
bambino ha i suoi tempi; ha mai visto raccogliendo con le manine i capperi Preparate una “ghiotta” soffriggendo
un adulto che mangia solo latte?” nel piatto. in una teglia larga la cipolla tagliata a

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AUTOSVEZZAMENTO

fette sottili, le olive bianche snoccio-


late, il sedano tagliuzzato, i capperi.
Allungate con la salsa di pomodoro.
Lasciate insaporire a fuoco molto bas-
so per almeno quindici minuti e impo-
state nel tegame il pesce “stocco” che
dovrà cuocere a fuoco lentissimo senza
mai rimestare. Condite con sale e pepe
e scuotete di tanto in tanto il tega-
me per non fare attaccare al fondo.
A mezza cottura (dopo circa mezz’o-
ra), aggiungete le patate tagliate a toc-
chetti grossi, mezzo bicchiere d’acqua,
e lasciate ancora a fiamma lenta per un
quarto d’ora circa, senza mai rimesta-
re. Servite la pietanza tiepida.
Il pesce, cotto nella sua “ghiotta”
diventa soffice e saporito: non è diffi-
cile spappolarlo con la forchetta e far-
lo assaggiare ad un bambino piccolo
anche in età di asilo.
Facciamo ora un piccolo esperimen-
to: confrontiamo una piccola porzione
di questa ricetta, davvero scandalosa,
con una tradizionale pappa composta
da brodo vegetale, pastina, olio, par-
migiano e carne (cotta al vapore, liofi-
lizzata o omogeneizzata).
La scandalosa ricetta contiene: pro-
teine del pesce, grassi di alta qualità
dell’olio di oliva (ma anche delle olive),
carboidrati delle patate, dell’uvetta e
del pomodoro, molte vitamine e sali
minerali, una certa quantità di fibre
vegetali (pomodoro, capperi e cipolla).
La tradizionale pappa contiene: pro-
teine della carne e del parmigia-
no, grassi di ottima qualità (l’olio),
carboidrati (la pastina), fibre vege-
tali (le verdure del brodo), vitamine e
sali minerali.
C’è differenza? Sì: il pesce stocco alla
ghiotta è molto più saporito.

7
SPECIALE

Posta & Risposta

G
entile dott. Conti, che hanno a che fare con la salute. mostra ancora interesse nei confronti
vorrei ottenere, se possibile, Le devo dire che, purtroppo, spes- del nostro cibo ed io non la costringo
un chiarimento che metta un so si dà eccessivo peso a ricerche dai a provare. Secondo Lei faccio bene?
punto fisso sui mille dubbi che tan- cui risultati si possono avere eventual- La ringrazio
ti pareri mi danno sull'allattamen- mente spunti per ipotesi e per suc- Una lettrice
to al seno e l'età giusta per l'inizio cessive ricerche, piuttosto che cer-
dello svezzamento. tezze. E' vero che negli ultimi tempi Gentili genitori,
Allatto la mia bimba in modo esclusi- sono state pubblicate delle ricer- mi contraddirei se vi dicessi che ave-
vo e all'ultimo controllo (dei 3 mesi) che che avrebbero dimostrato che uno te torto ma non si può biasimare la sua
la pediatra mi ha detto che comunque svezzamento precoce diminuirebbe pediatra se si preoccupa di una possi-
dai 4 mesi e mezzo circa si dovreb- il rischio di allergie, ma sono tutt'al- bile carenza di ferro. Tuttavia la solu-
be iniziare con lo svezzamento cioè, tro che definitive in quanto sono tal- zione non è certo forzare una intro-
due settimane con frutta a meren- mente numerosi i fattori di confon- duzione di alimenti complementari in
da (mela e pera) per poi introdurre dimento da non renderle affidabili. una bambina che non li vuole; rifiu-
gradatamente le prime pappe. Que- Le attuali raccomandazioni dell'Orga- tandosi, perderebbe anche il loro
sta versione mi era stata data anche nizzazione Mondiale della Sanità (ali- apporto di ferro. In sintesi, poiché solo
dall'ostetrica del mio distretto sani- mentazione complementare a partire una parte minoritaria di bambini che
tario durante il corso di preparazione dai 6 mesi) restano ancora inaltera- vanno oltre i 7-8 mesi senza assu-
al parto, dicendo che le ultime ricer- te, proprio perché non esistono prove mere altri alimenti va incontro ad una
che fanno iniziare lo svezzamento dal convincenti dei benefici dello svezza- carenza di ferro, non ha senso creare
3°-4° mese per meglio affrontare il mento precoce. Inoltre, si sa per certo problemi persistenti a molti per evita-
rischio allergie alimentari. che il solo latte materno è sufficiente re di correggerne a pochi.
Questo cozzava con quanto mi era a coprire i fabbisogni nutrizionali dei È molto più logico valutare caso per
stato detto da più parti, compreso il lattanti fino ai sei mesi. caso e, nella eventualità di segni di
reparto pediatria dell'ospedale in cui Buona giornata carenza o anche al solo sospetto, som-
ho partorito, cioè che l'allattamen- Sergio Conti Nibali ministrare ferro in gocce come inte-
to esclusivo fa slittare l'inizio dello grazione, così come si fa con i bambi-
svezzamento verso il 6° mese... ni prematuri, che nascono con scarse
Ho chiesto alla pediatra chiarimen- Buongiorno dottore, scorte di ferro e non per questo vengo-
ti in merito e mi ha detto che uno sono la mamma di una bimba di qua- no alimentati con cibi fortificati.
svezzamento precoce dà più tem- si sette mesi esclusivamente e felice- Comunque, con molta probabilità, non
po e modo al bambino per provare mente allattata al seno. Dietro con- dovrebbe averne bisogno.
più alimenti diversi prima di entra- siglio di un'amica pediatra io e mio Lucio Piermarini
re nel periodo critico in cui si mani- marito abbiamo letto il suo libro e lo
festano le allergie alimentari, cioè abbiamo trovato interessante e diver-
dall'8° mese. Io essendo una mam- tente allo stesso tempo!
ma già predisposta alle allergie ho Noi siamo contrari allo svezzamento
preso in considerazione la cosa... classico ( che il pediatra ci ha "impo-
Ma questo è vero? Quando si inizia sto") per cui la nostra amica ci ha
con questo benedetto svezzamento? consigliato l'autosvezzamento riba-
Una lettrice di UPPA dendo però più volte di non andare
oltre i sette mesi per via del ferro...a
Gentile Signora, me sembra un controsenso!
mi rendo conto della sua "confusio- Se devo rispettare i tempi della bam-
ne"; non c'è niente di peggio che avere bina (come ho letto nel suo libro)
notizie contrastanti sullo stesso argo- devo farlo e basta! Nostra figlia
mento, specie se si tratta di problemi sta bene ed è vivace ma non

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