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Dinamica del commercio


internazionale: economie
emergenti e spinta alla crescita

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Andamento Pil dei Paesi BRIC

1980 - 2012

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Nel 2013
n  L’Economist rileva che i paesi
emergenti trainano il Pil
Mondiale.

n  I “nuovi” mercati nel 2013 hanno


rappresentato più della metà
della produzione di ricchezza
globale (misurato dal potere di
acquisto)

n  Costante è il declino dei Paesi


tradizionalmente + ricchi
The Economist, 27.07.2013 n  I Paesi Bric sono la locomotiva
ma la fase di crescita ha
raggiunto l’apice

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E’ ancora così? 42

Inversione di tendenza nell’andamento delle The Economist, 2016


economie del mondo:
•  Il gruppo BRIC è in difficoltà
Crescita
•  International delle
Business economie
– Corso sviluppate
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I giganti del futuro


n  Entro il 2020, 25 nuove economie emergenti
peseranno oltre il 50% dell’attività economica
globale. Si stima che la loro crescita sarà 3,5 volte
quella delle economie “avanzate” (Ernst&Young, 2013).
Tra i mercati in rapida crescita, vi sono:

Corea del Sud, Kazakistan, Vietnam,


Nigeria, Ghana, Indonesia, Egitto, Malesia,
Argentina, Thailandia, Ucraina, Colombia,
Polonia, Turchia, Cile, Arabia Saudita,
Messico, Repubblica Ceca, Qatar e Emirati
Arabi.
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+ MINTs: Messico, Indonesia, 44

Nigeria, Turchia

I fattori dello sviluppo:

n  Posizione geografica strategica (ai confini con


economie mature e potenti a livello internazionale)

n  Demografia (Messico: 120 mil di abitanti, Indonesia


240 mil , Nigeria 176 mil, Turchia 64 mil)

n  Trend demografico e prevalenza popolazione


giovane

n  Risorse naturali: gas, petrolio, nucleare, argento

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n  https://www.pwc.com/gx/en/issues/economy/the-world-in-2050.html
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+PWC - Key Projections 46

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La posizione dell’Italia

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+
La posizione dell’Italia

n  Le esportazioni dell’Italia si concentrano nelle


cosiddette 4A dell’eccellenza produttiva del nostro
paese:
n  Alimentari-bevande
n  Arredo-casa
n  Automazione-meccanica
n  Abbigliamento-moda

Servizi
n  Finanza
n  Trasporti
n  Telecomunicazioni e informatica
n  Turismo e leisure
n  Commercio

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+ Quali opportunità e minacce


per le imprese (italiane)?

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Internazionalizzazione: opportunità
o minaccia?
Imprese come:
n Dolfin
n Cottanera
n Oranfrizer
n Tomarchio
n Bacco

Perché riescono a competere sui


mercati internazionali?
….prima osservazione sono tutte PMI e siciliane !!!

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+ I fattori di vantaggio delle nazioni (e delle 66

imprese): modello del diamante di Porter

Porter osserva che alcuni fattori locali possono


“preparare” l’impresa a operare all’estero in
modo più (o meno) competitivo

n  Caratteristiche della domanda


n  Caratteristiche dei fattori della produzione
n  Capacità competitive delle imprese fornitrici
n  Strategia e organizzazione aziendale

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+ I fattori di vantaggio delle nazioni (e delle 67

imprese): modello del diamante di Porter

Il modello del diamante di Porter si basa sulla teoria


del vantaggio comparato (Ricardo)

Una nazione si specializzerà nella produzione dei beni


su cui ha una maggiore produttività dei fattori (gode
di un vantaggio comparato) rispetto alle altre nazioni

Porter estende il concetto di fattore utilizzato nella


teoria del vantaggio comparato comprendendo non
solo i fattori della produzione ma anche la
domanda, i fornitori e il comportamento
dell’impresa

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Caratteristiche della domanda

n  La domanda interna influenza le caratteristiche dei


prodotti dell’impresa in termini di grado di
innovazione, varietà, rapporto qualità/prezzo
n  Le caratteristiche della domanda che possono
influenzare la competitività dell’impresa nei
mercati internazionali sono:
Ø  Quantità (dimensione del mercato)

Ø  Preferenze

Ø  Comportamenti d’acquisto

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Caratteristiche della produzione

n  La disponibilità di fattori della produzione di


qualità o quantità superiore rispetto ad altri
mercati può influenzare la competitività
dell’impresa all’estero
Ø  Fattori della produzione rari (materie prime)

Ø  Lavoro a costo più basso

Ø  Competenze specialistiche

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Capacità competitive dei fornitori

n  Fornitori locali particolarmente competitivi


rispetto ad altri mercati influenzano la capacità
competitiva dell’impresa all’estero
Ø  Innovazioni tecnologiche di processo

Ø  Materiali di qualità

Ø  Componentistica avanzata

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+ Strategia e organizzazione aziendale 71

n Le condizioni locali di contesto (eco-socio-


culturali) influenzano:
Ø  Forme societarie (persone vs capitali)
Ø  Struttura proprietaria (private-family vs public
company)
Ø  Orientamento al rischio (innovazione vs
imitazione)
Ø  Stile di direzione (accentrato vs decentrato)

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Domanda

Quali fattori di competitività nazionale


avvantaggiano le imprese italiane sui
mercati internazionali?

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Caratteristiche della domanda

In alcuni settori:
n  Abbigliamento-accessori moda
n  Arredamento
n  Alimentari-vini

La domanda interna italiana è sostenuta (quantità


della domanda) e manifesta preferenze (qualità
della domanda) che contribuiscono a connotare, in
termini di unicità, i prodotti Made in Italy all’estero
(qualità, design, stile, gusto, varietà, etc.)

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Caratteristiche dei fattori della


produzione

Le competenze specialistiche nel trattamento di:


n  Legno e materiali complementari
n  Pelli e cuoio
n  Tessuti
n  Prodotti agricoli e alimentari

stanno alla base di vantaggi competitivi di costo e di


differenziazione nelle A dell’eccellenza produttiva
italiana

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Capacità competitive dei fornitori

Malgrado la carenza di materie prime e fonti


energetiche, le competenze specialistiche dei
fornitori italiani nella:
n  automazione industriale
n  meccanica di precisione
n  tecnologie di processo in genere

stanno alla base di vantaggi competitivi di costo e di


differenziazione nelle altre A dell’eccellenza
produttiva italiana

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+ Strategia ed organizzazione dell’impresa 76

Le condizioni locali di contesto che influenzano la strategia e


l’organizzazione delle imprese italiane:

n  Forme societarie: prevalentemente piccole società di


capitali, società di persone e ditte individuali

n  Struttura proprietaria: imprese familiari

n  Organizzazione di filiera: di tipo distrettuale al nord, a isola


nel meridione d’Italia

n  Rapporto con i mercati: innanzitutto locale e nazionale

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