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DIRITTO EUROPEO DEI CONTRATTI


Vediamo com’è strutturato il procedimento riguardante le pratiche commerciali scorrette e vedete
che innanzitutto si deve descrivere il fatto e cioè la fattispecie concreta posta all’attenzione
dell’Autorità Garante della Concorreza e del Mercato.

( In corsivo il testo della pratica).

( Documento agcm) es vendite online, qui il professionista esercita la sua attività di vendita online
attraverso il sito internet girata.it offre al consumatore la possibilità di ottenere il bene con
l’applicazione dei rilevanti sconti fino all’80% del prezzo di listino proposto in vendita.

Quindi qui si parla dell’attività svolta la professionista, non stiamo parlando della condotta che può
essere oggetto di sanzioni ma solo di quella che è la possibile attività svolta dal professionista.

Segnalazioni: in data 27 Settembre 2017 l’Autorità avviava il procedimento per presunta violazione
degli articoli 20,21 comma 1 lettera b,c,d. (Quando ci sono queste dicitura dobbiamo vedere
l’articolo e le condotte che si presumono violate).

Il secondo passaggio non obbligatorio è che è possibile che il professionista a seguito della
segnalazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato adotta delle misure
per correggere il proprio comportamento, queste misura vanno valutate dall’Autorità Garante
della Concorrenza e del Mercato che accerta che sono sufficienti o meno per far venire meno la
scorrettezza della pratica.

Qui la condotta è che: la girata non consentirebbe all’acquirente di esercitare il diritto di recesso
secondo le condizioni del codice del consumo riportate anche nelle condizioni generali di vendita,
tale circostanza è confermata dalla relazione trasmessa da girata in adempimento da quanto
previsto dagli impegni, inoltre, diverse segnalazioni stigmatizzano il comportamento dovuto dal
professionista in quanto non rimborserebbe o lo farebbe in modo parziale acquirenti che abbiano
assunto la decisioni di recedere dal contratto dopo aver ottenuto o riscattato il bene .

In questa pratica a delle conclusioni ci potremmo arrivare, è stato contestato articolo 20 e 21 però
abbiamo visto clausola generale, contrarietà alla diligenza professionale, si deve segnalare nella
pratica la diligenza professionale media. Dalla pratica emerge anche clausola di sub specie quindi
pratica o ingannevole o aggressiva e quindi se appartiene a lista nera o meno. Quindi andiamo a
vedere qual è il profilo di ingannevolezza o aggressività. Qui è chiaro che se ostacolo diritto di
recesso sono di fronte a una pratica che si prospetta scorretta perché contraria alla diligenza
professionale e l’operatore dirigente in quel settore consentirebbe l’esercizio del diritto di recesso
a qualsiasi consumatore che trascorsi 15 giorni vuole ottenere la restituzione dell’importo dato e
consegnare il bene. Sub specie sarebbe una pratica aggressiva perché ostacola l’esercizio di un
diritto spettante al consumatore.
Non è detto che ogni pratica finisca con una sanzione sono varie le ipotesi:

1. Può finire con una sanzione;


2. Gli impegni assunti dal professionista sono idonei e quindi l’Autorità Garante si riserva di
accertare che effettivamente il professionista corregga quella condotta e quindi in seguito
può accertare se a modificato o meno la condotta.
3. In altre ipotesi l’Autorità può affermare di non procedere perché non c’è violazione.

Abbiamo detto quindi descrizione della pratica, condotta del professionista, qual è il grado di
dirigenza media del professionista in quel settore, qual è la nozione di consumatore medio di quel
settore. La nozione di consumatore medio è una condizione dinamica. La nozione di consumatore
medio quando tratta di salute o di prodotti estetici è una nozione più sensibile perché lì il
consumatore si sente maggiormente ingannato e quindi la diligenza professionale è una diligenza
più alta della media perché la diligenza professionale deve essere valutata con riferimento al
consumatore medio ed entrambi devono essere valutati in merito al settore in cui opera il
professionista. Qui si parte da un presupposto diverso dai contratti del consumatore perché nei
contratti del consumatore il consumatore è un soggetto debole. Nelle pratiche commerciali
scorrette siamo di fronte ad un consumatore ragionevolmente informato, però questa nozione di
consumatore non viene trattata in modo uguale in tutti i settori; es. settore dei talismani, il
consumatore medio è ragionevolmente informato ma più credulone perché richiamo la salute e
l’estetica e allora il consumatore medio è sempre ragionevolmente informato ma di meno.

Es. Ryanair: ai meno di 24 ore altrimenti non puoi salire il bagaglio a bordo, io sono un
consumatore medio, ragionevolmente informato ma la pratica la sto subendo, abbiamo
informazioni sulla borsa che possiamo salire a bordo e prima o poi quella borsa la dovrò pagare. La
Ryanair è stata sanzionato però nelle pratiche commerciali scorretta a fronte della sanzione il
professionista può rivolgersi al TAR per vedere se questa condotta è contraria alla diligenza
professionale, ingannevole, aggressiva ecc. Il TAR ha sospeso fino a Gennaio 2019 la sanzione nei
confronti di Ryanair e questo il motivo per cui la Ryanair sta continuando a svolgere questa
pratica. La pratica così prospettata non è quella originaria ma è la pratica modificata a seguito
della segnalazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato cioè la condotta
originaria è diversa addirittura più aggressiva, a seguito dell’intervento dell’AGCM la Ryanair ha
detto modifico la mia condotta in questo modo. L’autorità ha detto che anche questa modifica non
è sufficiente a far venir meno il profilo di scorrettezza della pratica.

La pratica deve essere fatta vostra sottolineando questo grado di diligenza professionale in quel
settore, la nozione di consumatore medio, cosa significa il consumatore medio in quel settore e poi
concludere e se siamo concordi con l’irrogazione della sanzione oppure no, oppure laddove non
sia stata erogata la sanzione se siamo d’accordo che quella condotta è effettivamente diligente
oppure no.

Per vedere nozioni di consumatore medio e art 20,21 si deve prendere il Codice del Consumo in
pdf.

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