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1. .

DAL NOSTRO CATALOGO


-
==±; : -

Alessi Giuseppe - Rosa Mystica - Mese mariano se-


MANUALETTO
condo i temi del Muzzarelli . . L. 12.-
DI
:àpretz Giuseppe - Dio, Religione, Oltretomba - Pensieri
di Uomini Grandi L. u

Cateehismus ex Decreto
rochos . . .
Sacr. Concila Tridentini ad Pa-
. . L. 7 .
-
SACRE CERIMONIE
Crawley P. Matteo - Il Regno Sociale del S Cuore
di Gesù L
.

.
1.-
AD USO DEI CflIERICI
Dal Sasso Giacomo - Compendio della Somma Teolo-
gica di S. Tomaso . . . L. 12.-

Doeììnvk - Vocazione .

Dobrovick Todeschini Caeremoniale Mìssae pri- II. EDIZIONE


"

vatae . . . . . . . E. 2.- RIVEDUTA E AUMENTATA

Gir Ardi Elementa Hermeneuticae biblicae . » 8 ,


-

P . Segneri - 11 Quaresimale » -

» legato in tela »

vSchiavolàn - l;iETRCGtovANNA - Parva Collectio


,

25
torum S. Rituum Congregationis ab anno 1886-
annum 1914. - 3 volumi .
B r PADOVA
TIPOGRAFIA DEL SEMINARIO
LIBRERIA GREGORIANA EDITRICE
L .
3.50 ==== 1926
MA
MANUALETTO
DI

SACRE CERIMONIE
AD USO DEI CHIERICI

osa

2 5
4 IL EDIZIONE

RIVEDUTA E AUMENTATA
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RÌBLIOTHECA

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PADOVA

TIPOGRAFIA DEL SEMINARIO ,

LIBRERIA GREGORIANA EDITRICE N, /


1926
PREFAZIONE

Nel presentare ai Chierici questo libretto,


NihiI obstat quominus imprimatur si è inteso di dar loro un mezzo per obbe-
V dire al precetto della Sacra Congregazione
Palavii, die 14. Septembris 1926
dei Seminarii: « Nei giorni e nelle ore stabi-
lite si eserciteranno nelle Sacre Cerimonie
Can.us Doct. Aemilius Seraglia
affine di servire con esattezza, gravità e de-
Cens. Eccl.
vozione nelle Sacre Funzioni ».
Furono raccolte in esso le Cerimonie più
comuni che si praticano nelle nostre Chiese,
senza comprendere per non accrescerne troppo
,

la mole, quelle della Settimana Santa e di


Imprimatur : altre speciali circostanze. In questa seconda
edizione furono aggiunte brevi norme per
Patavii, die 15 Septembris 1926
alcune funzioni pontificali.
Can.us Doct. Primus Carmignoto Solo i chierici che delle Sacre Cerimonie

Vie. Gen.
hanno una conoscenza perfetta le pratiche-
,

ranno con decoro e nutriranno per esse sen-


,

timenti di rispetto e di amore. Porteranno


allora nelle Sacre Funzioni quel raccoglimento
e devozione che tanto piace a Dio, che pur
piace a chi assiste, e che deve ben piacere
a quelli che si preparano a diventare i pro-
tagonisti nelle Azioni Liturgiche.
NOZIONI GENERALI

1.
Dell'abito ecclesiastico. - Costituiscono l'a-
bito ecclesiastico: la veste, la cotta, la berretta.
La veste, così detta talare (appunto perchè deve
'
giungere fino al tallone), deve essere l abito del Ghie- ,

rico durante le Sacre Funzioni, e altresì fuori di esse.


Sia di color nero, decente e bene adattata alla persona.
La cotta, è una veste bianca di tela, molto larga ;
non deve essere troppo corta, nè così lunga da scen-
dere più in giù del ginocchio. Si usa porre alla sua
estremità un merletto. E veste del tutto sacra e perciò
si adopera nelle sole Funzioni Sacre.
La berretta, non è abito sacro, ma è suo compi-
mento. Deve esser nera nella parte superiore aver tre
,

spicchi e un modesto fiocco nero nel mezzo. Si usa, in


Chiesa, dal solo Cerimoniere nell' andare e tornare dal-
'
laltare e quando sta seduto durante le Funzioni e i
Ministri sono coperti. Non si può usare in Chiesa fuori
delle Sacre Funzioni.
La berretta deve tenersi ugualmente assestata sul
V

capo e deve coprire alquanto la fronte, aver lo spicchio moniere tiene sempre il bastone nella mano sinistra
'

di mezzo sull' orecchio destro ; si deve levare e mettere per esser libero nell uso della destra.
prendendola con la mano destra dallo spicchio di mezzo. Quando è prescritta la percussione del pet-
Quando si sta in piedi, si sostiene con ambo le mani t o, questa si fa senza esagerazioni sempre con la
dalla parte inferiore con l'apertura rivolta al petto. Si mano destra aperta e distesa, senza allontanare dal
toglie prima di alzarsi e sì rimette stando seduti. corpo il gomito; la mano sinistra si tiene appoggiata
sotto il petto.
2. Della modestia e decenza. - È dovere di ogni
Chierico, specialmente quando assiste alle Sacre Fun- 4. Del segno di croce. - Il segno di croce è di
zioni, di conservare con la massima cura la compostezza due sorta: maggiore e minore.
della persona. Deve stare quindi sempre col corpo Il maggioj-e si fa così : posta la mano sinistra dì-
stesa sotto il petto, si tocca, coli estremità delle dita
'

diritto, con gli occhi bassi, con le mani


giunte dinanzi al petto. Perciò eviti di tenere della mano destra distese ed unite, la fronte e si

il capo inchinato a destra o a sinistra, di girare gli dice « in nomine Patris » ; la si abbassa nella stessa

occhi di qua e di là, di mettere le gambe o i piedi maniera al petto poco sopra la mano sinistra e si dice
'
l uno sull '
altro, e simili altre pose sconvenienti. « et Filìi », la si porta a toccare la spalla sinistra e si
Curi pure la decenza della persona e degli abiti. dice « et Spiritus », quindi la destra e sì dice « Sancti » ;
Quindi sieno nette la faccia e le mani, i capelli mode- da ultimo subito sì uniscono ambe le mani al petto di-
stamente composti, le scarpe siano pulite. cendo « Amen ».
Si eviti di, muovere esageratamente il braccio, di alzare
3.
Del modo di tener le mani. - Durante le Sa- la mano sulla testa anziché sulla fronte, di portarla al petto
sotto la mano sinistra, di portarla una seconda volta al petto
cre Funzioni si tengono giunte dinanzi al petto, purché
dicendo « Amen », di segnarsi senza toccare fisicamente la
non si stia seduti o non siano in alcun modo occupate. fronte, il petto, le spalle.
Le mani si tengono giunte dinanzi al petto, Quando per segnarsi si usa dell' acqua benedetta, ciò si
congiungendole palma a palma, con le dita distese, faccia dopo aver intinto nell' acqua leggermente le estremità
' del dito medio e anulare.
unite fra loro e rivolte un po verso il cielo ; il pollice
destro però si piega sul sinistro in modo di croce. Il minore segno di croce si fa col polpastrello
'
Stando seduti, si tengono appoggiate e distese (non coli unghia) del pollice destro, segnando due li-
'

sulle ginocchia. nee, una verticale, l altra trasversale sulla fronte, sulle

Quando si tiene o si porge qualche og- labbra, sul petto. Le altre dita devono tenersi distese
getto, generalmente si usa la mano destra, mentre ed unite fra loro, e la mano sinistra al solito appog-
la sinistra sta appoggiata e distesa sul petto. Il Ceri- giata al petto.
IO I

Si eviti di farlo sulle labbra mentre si pronunciano le 2 . passando davanti ad un Altare dove si cele-
parole che lo richiedono; si eviti anche di farlo con linee bri la S. Messa e sia fatta la consacrazione, nè sia
troppo larghe e lunghe.
passata la Comunione sotto ambe le Specie ;
5. Delle riverenze. - Le riverenze sono di due 3 durante 1' Esposizione del SS.mo passando da
.

sorta: inchini e genuflessioni. un luogo all altro del Presbiterio (e ciò per maggiore
'

U inchino può essere semplice, mediocre, profondo. speditezza nei movimenti) ;


Il semplice si fa abbassando solo il capo. 4
.
nel servizio della Messa solenne :
Così si fa al pronunziare o udendo il nome di a) prima della Consacrazione e dopo la Comu-
'
Gesù, di Maria, del Papa, del Santo di cui si celebra nione: ogni qualvolta da un luogo che non sia l Altare,
la Festa ; prima e dopo l'incensazione (tranne l'in- si arriva davanti al mezzo dell Altare; ogni qualvolta
'

censazione del SS.mo in cui si deve fare il profondo) '


si passa davanti all Altare; ogni qualvolta dal mezzo
e dopo, non prima, di aver dato la pace nelle feste dell'Altare si va ad un altro luogo che non sia l'Al-
solenni ecc. tare. In breve: si fa genuflessione accostandosi, par-
Il mediocre si fa abbassando col capo un po' le tendo, attraversando la croce dell'Altare.
spalle. Così alla recita o canto del « Gloria Patri » , b) dopo la consacrazione fino alla comunione,
al « Deus, tu conversus » fino alla fine della Confes- tutte le volte che si parte da un luogo per andare ad
sione ecc. un altro : non la si ripete quando si arriva.
Il profondo si fa abbassando col capo le spalle La doppia si fa piegando tutte e due le ginoc-
in modo da potere, coli' estremità delle dita delle mani chia, cioè prima il ginocchio destro, come nella genu-
stese, toccare le ginocchia. Così al « Misereatur tui » flessione semplice, poscia il sinistro vicino al destro, e
e al « Confiteor » della Messa e prima di fare qualun- inchinando insieme profondamente il capo.
que movimento, essendo esposto il SS.mo. Così si fa: al SS.mo esposto, sia pubblicamente
La genuflessione è pure di due sorta : ' semplice nell Ostensorio, che privatamente nella Pisside (gli in-
'

e doppia. servienti solo quando arrivano o partono, gli altri ogni


La semplice si fa col solo ginocchio destro pie- , volta che si muovono durante la Funzione); passando
gandolo a terra vicino al tallone del piede sinistro, davanti un Altare dove si stia amministrando la Santa
senza aggiungere alcun inchino. Il capo e il corpo in Comunione o elevando le Sacre Specie, e non si possa
tale movimento si tengono diritti e le mani giunte. aspettare.
Così si fa:
i. Passando davanti al S. Tabernacolo o ad un Si tenga a mente: che i ministri inferiori, Cerimoniere,
Ceroferari, Turiferario, Navicolario son tenuti a genuflettere
Altare dove sia esposta la Reliquia della S. Croce o '
sempre in piano e non sui gradini dell Altare;
degli Strumenti della Passione di N. S. G. C. ; si avverta di non genuflettere, dopo un movimento,
13
12
non fa riverenza prima, ma dopo di essa ; chi la rice-
quasi continuando il moto: prima si deve fermarsi, poi ge- ve, fa riverenza prima e dopo.
nuflettere ;
che si deve fare la genuflessione col corpo e capo di-
Nel dare la pace al Vescovo, si pongono le mani sotto
la sola genuflessione doppia, nella quale dopo
ritti, eccettuata
le braccia di lui, non sopra,
aver piegatele ginocchia si inchina anche il capo profonda-
mente, per tutto il tempo della genuflessione purché non si
,

debba fare nel frattempo qualche cosa, come ad es. : incen-


Ogni qualvolta si dà un oggetto che serve al rito
sare il SS.mo Sacramento, nel qual caso si inchina il capo o appartenente al rito, al Celebrante, sia semplice Sa-
'
'

prima e dopo l incensazione; cerdote o Vescovo, si deve baciare l oggetto che si


che se dopo la genuflessione si deve stare inginoc- dà e quindi la mano che lo riceve ; quando si riceve
chiati fa bisogno prima alzarsi e poi nuovamente piegare le di ritorno, prima si deve baciare la mano e poi l'og-
ginocchia.
getto. Fa eccezione a tale regola il ministro inserviente
Si curi infine, che le genuflessioni vengano fatte la Messa privata e il Chierico assistente la Messa can-
non in fretta o con strepito, ma modestamente e con tata, il quale nel dare e ricevere 1' ampolla dell' acqua
decoro.
e del vino, deve baciare queste sole e non la mano
del Celebrante.
6 Dei movimenti. - Per regola generale, quando
.

L'ossequio del bacio si presta al solo Celebrante,


occorre voltarsi dalla parte opposta si compie il giro
,
non ai ministri che lo assistono.
sul fianco destro, tranne il caso in cui ne venga irri-
verenza alla Croce o al ministro principale e quando 8.
Del Cerimoniere. - Chiamasi Cerimoniere colui
si debba andare da parte sinistra
che sorveglia e dirige 1 esecuzione delle cerimonie. Fra
.
'

Si conservi nel passo contegno grave e decoroso


'
,
i ministri inferiori tiene quindi il primo posto.
si eviti la fretta e l affettazione. Dovendo retrocedere
Porta sempre nella mano sinistra il bastone, che
anche di pochi passi o gradini non si cammini all'in-
depone solo nel caso in cui deve usare di tutte due
,

dietro, ma toltati si compia il movimento Nei . movi-


le mani. Assistendo il Celebrante al Messale, ove oc-
menti comuni, si curi la simultaneità e conformità
corra, può passare il bastone nella mano destra.
.

6 . Del modo di dar la pace e del bacio. - La E permesso al Cerimoniere l'uso della berretta
nell andare e ritornare dall'Altare ; quando è seduto
'

pace si dà e si riceve in piedi. Chi dà la pace, mette


le mani sopra le braccia dell'altro che la riceve e e i Ministri maggiori sono coperti. Mai quando è espo-
,

dice : « Pax tecum » ; chi la riceve mette le mani sotto sto il SS.mo, anche se coperto da un velo.
,

i gomiti di colui che la dà e risponde : « Et cum spi- Quando accompagna da un luogo a un altro qual-
,

ritu tuo». Nello stesso tempo l'uno e l'altro avvici- cuno, regolarmente si tiene alla sinistra e lo precede;
nano rispettivamente la guancia sinistra Chi dà la pace
.
giunto al posto ove è diretto, lo lascia passare e si
,
15
14
10. Del modo di incensare. - L'incensazione si
ferma dopo di lui alla sua sinistra. Se quegli che accom-
fa tenendo col dito mignolo della mano sinistra appog-
pagna, deve genuflettere o fare inchino, lo precede fa- '

cendo per primo genuflessione o inchino. Accompagna- giata al petto l anello superiore del turibolo e colla
tolo nuovamente al posto, prima di lasciarlo, inchini mano destra le catenelle presso il coperchio e formando
quei movimenti che si dicono: tiri d'incensazione.
il capo.
Quando ad alcuno deve indicare, ministrare od Neil' incensazione si distinguono due specie di tiri :
semplice e doppio.
offrire qualche cosa, ciò fa, inchinando il capo prima
e dopo.
Il semplice si fa portando il turibolo chiuso di-
nanzi al volto e movendolo lentamente e in linea retta
Con modestia e discrezione accenna a ciò che si
verso 1' oggetto da incensarsi, ritraendolo quindi tosto
deve fare e supplisce in silenzio ai difetti degli altri.
verso di sè, senza abbassare la mano.

9 .
Del Turiferario e Navicolario. - Il Turiferario Così s'incensa l'Altare, il Messale e gli altri og-
' getti nelle Benedizioni.
porta il turibolo colla destra : il dito mignolo nell a-
'
nello di sostegno, il pollice nell anello della catena che Il doppio si fa in due maniere. Innalzando dalla
cintura in linea retta fino al volto il turibolo chiuso
, mette capo al coperchio : la sinistra stesa sul petto.
Quando porta il turibolo, il suo posto nelle pro- (primo tiro) e movendolo quindi tosto verso 1' oggetto
cessioni è innanzi a tutti. da incensarsi, formando una curva parabolica (secondo
Si presenta per l'immissione dell' incenso sempre tiro) e in fine abbassandolo nuovamente all' altezza della
cintura. Oppure, formando col turibolo come sopra
in piedi (anche se esposto il SS.mo) (*), colla destra ,

nelle catenelle e la sinistra agli anelli e posata al petto. elevato, due tiri semplici e abbassandolo tosto sotto
il petto.
Lo porge chiuso : a) a colui che deve incensare,
Così s'incensa il SS.mo la S. Croce, le Reliquie
colla destra agli anelli e la sinistra alle catenelle sopra ,

il coperchio; b) ad uno che deve passarlo alV incensa- e le persone.


L'incensazione si dà e si riceve sempre a capo
tore, colla sinistra agli anelli, la destra alle catenelle.
scoperto.
Il Navicolario porta la navicella con la mano de-
' '
stra all altezza del petto, ma un po staccata da esso,
Anche chi riceve l'incensazione purché, non si
e la sinistra, con le dita distese ed unite, appoggiata tratti della massa del popolo ,
deve avere la cotta o
la veste corale.
al petto.
Prima e dopo l'incensazione sia dall' incensante
,
'
che dall incensando, si fanno gì' inchini i quali non ,

(*) Questa affermazione, che a molti non garba, si tro-


hanno proprio ragione di riverenza ma di avviso e
,
va in tutti i trattati di Liturgia pratica. Il turiferario, coram
SS.mo, resta in piedi anche se il celebrante è un Vescovo. quindi si fanno anche se esposto il SS.mo. Colui che
i6

riceve l'incensazione, lo faccia sempre colle mani giunte


innanzi al petto e il corpo e il capo diritti verso la
CAPITOLO I.
persona che incensa.

11. Dei Ceroferari. - Diconsi ceroferari i chierici


destinati a portare i candelieri o le torce nelle Messe Messa letta servita da un chierico
solenni e in altre Funzioni,
Il candeliere si tiene dal ceroferario di destra con i .
In Sacrestia. - Entrato il chierico inserviente
la mano destra nel nodo di mezzo e con la sinistra in Sacrestia per servire la Messa indossa tosto la cotta
,

nel piede; dal ceroferario di sinistra con la sinistra e se ne sta, in silenzio e a capo scoperto ad atten- ,

nel nodo e con la destra nel piede. Così pure le torce dere che il Sacerdote indossi i sacri apparamenti .

si tengono dal ceroferario di destra con la mano de-


Spetta al chierico inserviente, se non l'abbia fatto pre-
stra, dal ceroferario di sinistra con la mano sinistra; cedentemente il chierico sacrista apparecchiare tutto l'oc-
,

dall'uno e dall'altro la mano libera deve esser tenuta corrente per la celebrazione della Messa Così dispone sopra
.

stesa sul petto. il tavolo in Sacrestia i paramenti del Celebrante Prima la .

Nel portare i candelieri, procurino di tenerli stac- pianeta con la parte posteriore disopra indi la stola, il ma-
,

nipolo, il cingolo, il camice e infine l'amitto Lateralmente


cati dalla persona, diritti, e la mano che tiene il can- .

a destra, il velo del calice e presso il piede di esso il purifi-


deliere per il nodo sia all'altezza del petto. catoio e la palla Il Celebrante deve prepararsi il calice da sè
.

Mentre fanno genuflessioni o inchini, procurino


.

ciò fare contemporaneamente; si astengano però men- , Assiste il Celebrante nell'assumere le Sacre Vesti ,

tre portano i candelieri, dall inchino profondo, e in suo


'
nel modo seguente :
luogo facciano l'inchino semplice. Standogli a sinistra:
Omettono la genuflessione in questi due casi : a) gli porge V amitto tenendolo per le estremità
,

a) quando accompagnano coi candelieri il Crocifero; presso le cordicelle;


b) quando stanno coi candelieri accesi ai lati del Sud- b) preso il camice con la sinistra nella parte su -

diacono, durante il canto del Vangelo. periore presso il colletto, ravvolge con la destra la
parte posteriore, lo mette convenientemente sulle spalle
del Cel. e glielo fa discendere su tutta la persona ,

aiutando ad adattare prima la manica destra e poi la


sinistra. Unisce quindi uniformemente le pieghe del
camice di dietro e compone l'amitto intorno al collo ,

procurando che non resti raggruppato fuori del camice ;


2
i8
19

c) presenta il cingolo, sostenendolo con ambe le'


Alla porta della Ghiesa passa sul braccio sinistro
,

mani e coi iocchi dal lato destro, dietro del Gel. all al- il Messale e con la destra suona il campanello se l'uso

f
,

tezza dei fianchi, e quando questi l'abbia preso, aggiu- lo richiede , prende l'acqua benedetta e la dà (tenendo
sta il camice in guisa che abbia a pendere ugualmente stesa la mano e unite le dita) al Gel e quindi segna .

da ogni parte e abbia a coprire interamente la veste se stesso.

talare,
Se deve passare davanti al Tabernacolo o all'Altare
d) prende il manipolo, lo dà a baciare (anche Maggiore, postosi a sinistra del Gel fa genuflessione sem- .,

nella Messa da morto) e glielo lega a metà avam- plice ; se dinanzi ad un Altare dove si distribuisce la S. Co-
braccio. munione, o sta esposto il SS Sacramento fa genuflessione
.
,

e) presenta la stola; e, mentre il Gel. la indossa, doppia.


f) piega a più doppi la parte posteriore della Se passa dinanzi ad un Altare dove si sta consecrando ,

oppure si dà la benedizione col SS mo (e sia per 1' uno che


pianeta, si ritira alcun poco per adattare sulle spalle
.

per l'altro caso se ne deve dare avviso col campanello), ge-


la stola; e quando il Gel. ha indossata la pianeta, pro- nuflette con ambe le ginocchia e se ne sta cosi finché sia
, ,

cura di sollevare questa, prima di dietro e poi davanti, finita l'elevazione del calice o la benedizione; indi si alza
in modo che il Gel. sia libero nel passare ed allacciare e procede verso 1' Altare.
le cordicelle. Se passa dinanzi ad un Altare dove sta esposta alla
pubblica venerazione una Reliquia insigne, fa inchino sem-
NB. - Stola e pianeta il Cai. le indossa da sè: farsele
plice ; se fosse esposta la Reliquia della S. Croce o degli
imporre, è proprio del Vescovo. Strumenti della Passione di N S. G. G. fa genuflessione
.

Da ultimo, passa alla destra del Gel., prende con semplice ; se queste poi fossero riposte nella custodia e ciò ,

la destra la berretta dallo spicchio di fronte e gliela sia pubblicamente noto fa solo inchino.
,

porge senza baciarla; poi prende il Messale (che so- Arrivato all'Altare , si ferma davanti all' infimo gra-
stiene con ambe le mani nella parte inferiore verso gli
dino dal lato dell'Epistola a destra del Gel .,
sostiene
angoli, in modo che la parte superiore sia appoggiata
con la mano sinistra il Messale appoggiato al petto ,
al petto e con l apertura verso il lato sinistro), si ritira
'

riceve con la destra la berretta la passa sul dito mi- ,

un poco dietro il Gel. e insieme a lui fa inchino alla gnolo della sinistra, e fatta la genuflessione in plano,
Groce o all'immagine principale della Sacrestia. alza con la destra l'estremità anteriore della veste del
2 Dalla Sacrestia all'Altare. - Precede di poco
Gel. Depone quindi la berretta nel luogo opportuno
.

,
il Gel., ad occhi dimessi, e con passo nè troppo fret-
(se c'è, o sulla credenza, mai però sull'Altare). Va a
toloso nè troppo tardo.
collocare il Messale sul leggio con l'apertura verso il,

Incontrando per via un Sacerdote che ritorna ap- '


mezzo dell Altare, e voltandosi a sinistra discende per
parato dall Altare, si tiene a destra, si ferma e fa assie-
'

'
i gradini laterali fa genuflessione nel mezzo alla Groce
,

me al Gel. l inchino. '


e s inginocchia in plano (non sull'ultimo gradino) ,
20 \
21

alla sinistra alquanto dietro del Cel., cioè davanti il M (Inchinato profondamente verso PAltare) Confiteor
.

lato del Vangelo. V Deo omnipoténti, beàtae Mariae semper Virgini, beàto Mi-
chaèli Archàngelo, beàto lohànni Baptistae, sanctis Apòstolis
Si segna insieme al Cel. e, tenendo le mani giunte Petro et Paulo, òmnibus Sanctis et (rivolto, al Celebrante)
avanti il petto, con voce chiara risponde come segue ,
tibi, Pater, quia peccàvi nimis cogitatiòne, verbo et òpere:
osservando puntualmente le cerimonie indicate . (si batte tre volte il petto) mea culpa, mea culpa, mea mà-
xima culpa. Ideo precor beàtam Mariam semper Virginem,
beàtum Michaèlem Archàngelum, beàtum lohànnem Bapti-
3 , Dal principio della Messa aW Introito.
stam, sanctos Apòstolos Petrum et Paulum, omnes Sanctos
Sacerdote. Introibo ad altare Dei. et (rivolto al Celebrante) te. Pater, oràre prò me ad Dòmi-
num Deum nostrum.
Ministro. Ad Deum, qui laetfficat iuventùtem meam.
"
5 Iòdica me, Deus, et discerné càusam meam de gente 5 Misereàtur vestri omnipotens Deus et, dimissis pec-
.

non sanata; ab hómine iniquo et dolóso érue me. càtis vestris, perdùcat vos ad vitam aetérnam.
M Quia tu es. Deus, fortitùdo mea, quare me repulisti? M Amen (si rimette diritto).
.

S (Il Min. si segna) Indulgéntiam, absolutiònem et


et quare tristis incèdo, dum afligit me inimicus? .

S Emitte lucem tuam et veritàtem tuam : ipsa me de-


.
remissiònem peccatórum nostrórum tribuat nobis omnipotens
duxérunt et adduxérunt in montem sanctum tuum et in ta- et miséricors Dòminus.
M Amen.
bernàcula tua. .

S Deus, tu convérsus vivificàbis nos.


M . Et introibo ad altare Dei, ad Deum, qui laetificat .

iuventùtem meam. M . (Inchinato mediocr.) Et plebs tua laetàbitur in te.


Osténde nobis. Dòmine, misericòrdiam tuam.
"

5
S Confitébor tibi in cithara. Deus, Deus meus; quare
.
.

M Et salutàre tuum da nobis.


tristis es, anima mea? et quare contùrbas me? "
,

M Spera in Deo, quóniam adhuc confitébor illi, salu- 5 .


Dòmine, exàudi oratiònem meam.
.

M Et clamor meus ad te véniat.


tare vultus mei et Deus meus. .

"

" 5 Dòminus vobiscum.


6 Glòria Patri et Filio et Spiritui Sanato. (Il Min. in-
.
.

china profondamente il capo).


M . Et cum spiritu tuo
6 Orèmus.
"

M Sicut erat in principio et nunc et. semper et in sae-


.
.

. cula saeculórum. Amen. (Il Min. si alza, e con la destra sollevando al Cel. il
. S .
Introibo ad altare Dei. camice e la veste dalla parte anteriore, l'accompagna fino
M Ad Deum, qui laetificat iuventùtem meam.
.
alla predella e, ritornato, s'inginocchia steli1ultimo gradino).
"

6 Adiutórium nostrum in nòmine Dòmini. {Il Min. si


.

segna assieme al Cel.). 4 DaW Introito al Vangelo. - Si segna insieme


,

M Qui fecit caelum et terram. '


.

col Cel. al principio dell Introito; nel resto non deve


5 .
Confiteor Deo etc.
M (Inchinato mediocremente verso il Cel.) Misereàtur
.
nè segnarsi, nè fare inchino di capo, tutte le volte che
lo fa il Cel. nella Messa.
tui omnipotens Deus et, dimissis pecaàtis tuis, perdùcat te
,

ad vitam aetérnam. Dice alternativamente col Cel. il Kyrie eleison nel


"

6 .
Amen. modo seguente:
22 23

Kyrie eléison
"
M Kyrie eléison
5 .
.
5 Dal Vangelo fino al principio del Canone. -
.

» Kyrie eléison Christe eléison


Risposto Laus tibi, Christe, il ministro si inginocchia
»

» Christe eléison » Christe eléison '


sull ultimo gradino. (Se vi è Credo, quando il Cel.
» Kyrie eléison » Kyrie eléison
» Kyrie eléison genuflette al . Et incarnatus est ecc., inchina profon-
damente il capo). Quando il Cel. rivolto al popolo di-
Dopo il « Gloria in excelsis » al Dominus vobiscum
ce : Dominus vobiscum, risponde : Et cum spiritu tuo,
del Sacerdote, risponde : Et cum spiritu tuo. In fine de-
indi si alza (non occorre far genuflessione) e va alla
gli «Oremus», risponde: Amen. Terminata l Epistola
'

credenza, prende le ampolle senza i turaccioli, col piat-


(il Cel. suole indicare la fine dell' Epistola abbassando tello e il fazzolettino e ritorna all' Altare dallo stesso
la voce, o voltandosi alquanto verso il Min.), rispon-
lato dell'Epistola. Si ferma fuori della predella, mette
de: Deo gratias.
il piattello con le ampolle sull'Altare e distende sullo
Dopo ciò, si alza, fa genjiflessione nel mezzo in
stesso il fazzolettino. Avvicinatosi il Cel. al lato destro
plano e va in cornu Epistolae ove aspetta. Quando
dell' Epistola, prende con la destra l'ampolla del vino
il Cel. va nel mezzo, ascende all'Altare dalla parte an-
dalla parte inferiore, la bacia, asciuga la base di essa
teriore dell'Epistola, prende con ambo le mani il leggio
sul fazzolettino e la porge omettendo il bacio della
col Messale, si volta sulla sinistra e, sceso in plano , ' '
mano; lo stesso osserva nel dare l pmpolla dell acqua,
genuflettendo nel mezzo, lo trasporta nel lato del Van-
gelo. Mette il leggio in modo che il Messale sia volto
avvertendo di porgerla dopo che avrà ricevuto con la
' '
'
sinistra ed avrà baciato l ampolla del vino. Mette l am-
alquanto verso il mezzo dell Altare.
polla del vino sulla credenza, riceve con la destra
Indi discende dalla predella e rivolto nuovamente
quella dell acqua, la bacia e, preso con la sinistra il
'
'
all Altare aspetta nello stesso lato del Vangelo .

"
piattello, aspetta che il Cel. ritorni nuovamente nel lato
6 Dóminus vobiscum.
dell' Epistola. Lascia sulla mensa il fazzolettino un poco
.

M . Et cum spiritu tuo. '


"

S sporgente dall orlo della stessa.


. .
Sequéntia [o Initium) Sancii Eyangélii secùndum N .

M .
Glòria tibi, Dòmine. Quando il Cel. si avvicina, gli fa inchino di capo,
' '
e senza baciare l ampolla gli versa l acqua sulle dita,
Alle parole Sequéntia ecc. si segna sulla fronte,
badando di tenere il piattello sotto le mani di lui ma
.

sulla bocca e sul petto; quindi si volta su destra ,


non troppo discosto. Al segno del Cel. cessa di ver-
scende in plano e va a mettersi nel lato dell'Epi- ' '
sare l acqua, gli ripete l inchino, versa l'acqua dal piat-
'
stola di fronte all
Altare facendo genuflessione nel tello nel recipiente che suolsi trovare presso l'Altare,
mezzo; quivi si ferma in piedi durante la lettura del
ritorna alla credenza, rimette le ampolle sul piattello.
Vangelo. Finito il Vangelo risponde : ,
Va a ricevere il fazzolettino che piega e depone presso
Laus tibi, Christe. le ampolle, non sopra. Quindi prende il campanello
24 25

con la destra, procurando che non tintinni, e va ad in- Lo stesso osserverà nell' Elevazione del Calice : all' ul-

ginocchiarsi come prima in cornu Episiolae di fronte al- tima genuflessione del Cel. suona tre volte. ,

l' Altare(non occorre far genuflessione nel mezzo). La- Dopo l'Elevazione si alza, rivolto su-destra di-
scia il campanello sui gradini e sta con le mani giunte. scende in plano e, senza far genuflessione, torna ad
Detto dal Sacerdote Orate fraires e rivoltosi lo inginocchiarsi al suo posto, óve rimane fino alla Comu-
'
'
stesso all Altare (non prima), risponde : nione. Rimette il campanello sui gradini dell Altare.
Suscipiat Dóminus sacrificium de mànibus tuis ad làu- Prima del Pater noster :
dem et glóriam nóminis sui, ad utilitàtem quoque nostram S . Per ómnia saecula saeculórum.
totiùsque Ecclésiae suae sanctae. M .
Amen.

Prima del Prefazio. In fine del Pater noster:

"
S .
Et ne nos indùcas in tentatiónem.
6 . Per ómnia saecula saeculórutn.
M .
Sed libera nos a malo.
M .
Amen.
S
.
"

.
Dóminus vobiscum. Mentre il Sacerdote spezza l'Ostia sul Calice:
M Et cum spiritu tuo. Per ómnia saecula saeculórum.
"

. 5 .

"

5 .
Sursum corda. M .
Amen.
M .
Habémus ad Dóminum. 3
"

. Pax Dòmini sit semper vobiscum.


"
3 . Gràtias agàmus Dòmino Deo nostro. M . Et cum spiritu tuo.
M Dignum et iustum est.
Ai tre Agnus Dei il ministro inchina il capo e
.

Mentre il Cel. dice Sanctus ecc., stando alquanto si batte tre volte il petto.
inchinato, suona il campanello tre volte. Se vi è Comunione dei fedeli, quando il Cel. rac-
coglie i frammenti, il ministro inchinato profondamente
6 .Dal principio del Canone fino alla Comunione. recita il Confiteor rimane inchinato al . Misereatur
,

- Quando il Cel mette le mani sul Calice, (cioè alle


. tui, in fine del quale risponde: Amen. Al . Indul-
parole Hanc igitur), si alza e, portando seco il campa- gentiam si segna ed infine risponde : Amen.
nello, va ad inginocchiarsi (senza far genuflessione nel Se lo stesso ministro deve comunicarsi, detto dal
'
mezzo) nell estremità della predella a destra del Cel. Cel. il hidulgentiam ecc. si alza, sale i gradini, e si
Quando il Cel. genuflette, il ministro si inchina inginocchia sull' orlo della predella vicino al Cel. ma un
'

profondamente e suona una volta ; mentre alza l Ostia,


'
poco verso il lato dell Epistola. Se altri comunicandi
gli solleva con la sinistra la parte posteriore della pia- vi fossero sulla predella egli si metterà alla destra di
,

neta, e con la destra suona il campanello due volte; tutti dovendo essere comunicato per primo a meno che
dopo la deposizione dell'Ostia sul Corporale, lascia la tra i comunicandi non vi siano dei Diaconi. JW Ecce

pianeta e suona ancora una volta, ripetendo l inchino.


'
Agnus Dei s'inchina, al Domine non sum dignus si,
26 27

percuote tre volte il petto. Ricevuta la Sacra Particola, 1


Collocato il leggio sull' Altare, si volta su sinistra
discende in plano e, se ci sono altri da comunicare, e, sceso in plano, genuflette nel mezzo e va ad in-
'
rimane in ginocchio nel lato dell Epistola, altrimenti fa ginocchiarsi nel lato del Vangelo come al principio
genuflessione e va alla credenza a prendere le ampolle. della Messa.
Però, se c' è l'usanza, precedendo il Celebrante, Quando il Cel. rivolto al popolo, dice: Dominus
'
sostiene un po sotto il mento dei comunicandi la pa- vobiscum, risponde: Et cum spiritu tuo.
tena (non quella della Messa), che poi consegna in Dopo le Orazioni, alle parole: Per omnia saecula
mano al Cel., o depone su un lato del corporale. saeculorum, risponde : Amen.
Indi:
7 . Dalla Comunione alla fine della Messa. - Ri- S. Dóminus vobiscum.
tornato il Cel. all' Altare, o, se non vi è Comunione , M Et cum spiritu tuo.
.

mentre il Sacerdote raccoglie i frammenti, il ministro S Ite, Missa est, oppure: Benedicàmus Dòmino,
.

M Deo gràtias.
si alza portando seco il campanello, lascia questo sulla .

credenza, prende le ampolle col loro piattello e il faz- Dal giorno di Pasqua fino al Sabato in Albis' in-
zolettino piegato (di cui si servirà per asciugare il clusivamente si aggiunge : Alleluia, Alleluia.
fondo delle ampolle), va all'Altare dal lato dell'Epi- Se il Cel. lascia il messale aperto, il ministro, ri-
stola e depone il tutto sulla mensa. sposto Deo gratias, si alza, e, con la debita genufles-
Se il SS. Sacramento non è ancora chiuso nel Ta- sione nel mezzo, lo trasporta, come fu detto la prima
bernacolo, oppure, se il Cel. non ha consumato le Sacre volta, nel lato del Vangelo ; altrimenti rimane genu-
Specie, attende genuflesso sulla predella. flesso al suo posto.
Quando il Cel. avvicina il calice, il ministro (se Alla Benedizione, stando in ginocchio, inchina il
occorre, monta sulla predella) vi infonde il vino a be- capo, si segna e risponde: Amen. Poscia, come nel
neplacito dello stesso. Indi stando fuori della predella primo Vangelo, risponde : Et cum spiritu tuo - Gloria
'
versa nel calice il vino e poi l acqua per la purifica- libi, Domine, si segna in fronte, bocca e petto, e, fatta
'
zione delle dita. Non occorre in questo caso baciare genuflessione nel mezzo, passa nel lato dell Epistola,
le ampolle. prepara il cuscino al Sacerdote per le tre Ave Maria,
Fa inchino al Cel.,ripone l'asciugatoio e le am- quivi rimane in piedi ed in fine del Vangelo rispon-
polle sulla credenza, la ricopre coi turaccioli, passa de: Deo gratias.
quindi per planum nel lato del Vangelo, facendo Nel caso che abbia trasportato il messale, dopo ri-
genuflessione nel mezzo; prende il leggio col messale sposto Gloria Ubi, Domine, passa a preparare il cu-
'
e lo trasporta nel lato dell Epistola, mettendolo sul- scino e torna nel lato del Vangelo, per riportare il
l'Altare come da principio in posizione diritta .
'
messale nel lato dell Epistola.
28 29

Risposto Deo gratias, prende dalla credenza il fo- 3 .Non si percuote il petto all'Agnus Dei.
i
glio delle Orazioni prescritte, e si inginocchia a destra 4 .Invece dell'Ite, Missa est il Cel. dice: Requie-
del Cel. in plano, se questi si inginocchia nell'in- scant in pace, ed il ministro risponde: Amen.
fimo gradino, oppure nell'infimo gradino, se il Cel. si 5 .
Non si dà la Benedizione in fine della Messa.

inginocchia sulla predella. Recita col Cel. le tre Ave


Maria e la Salve Regina. Risponde al jlr. Ora prò no- Appendice II. - Particolarità nella Messa privata
bis, sancta Dei Genitrix. col SS. Sacramento esposto.
M .
Ut digni eficiàmur promissiónibus Christi. 1 Fa genuflessione doppia quando arriva la prima
.

'
volta all Altare e, terminata la Messa, quando ritorna
ed in fine delle due Orazioni : Amen.
in sacrestia; durante la Messa fa sempre genuflessione
Al triplice Cor lesu Sacraiissimum risponde:
semplice.
M . Misererà nobis, per tre volte.
2 .
Omette i soliti baci.
Poi rimette il foglio anzidetto sulla credenza ,
Nel trasportare il messale fa genuflessione sem-
3 .

prende il messale, poscia la berretta ed aspetta il Cel. plice soltanto nel mezzo, e non ai due lati dell Altare.
'

'
nel lato dellEpistola. Fa genuflessione in plano men- 4 AH' Offertorio e nella purificazione delle dita,
.

tre il Cel. s'inchina o genuflette, gli porge la berretta '


allorché porta le ampolle all Altare, deve genuflettere
coi soliti baci, e ritorna in sacrestia, osservando ciò
'
in plano prima di salire e dopo ché sarà disceso.
che fu detto nell uscita.
5 .
Al lavabo si colloca di fronte all'Altare in
In sacrestia fa inchino alla Croce insieme al Cel ,
plano o fuori della predella.
depone sul banco il messale, e stando a sinistra del 6 Non suona il campanello al Sanctus, nè alla
.

Cel. lo aiuta a svestirsi collocando convenientemente i Elevazione ancorché la Messa si celebri in un Altare
sacri paramenti sul tavolo In ultimo bacia la mano laterale.
del Cel. e si sveste della cotta.

Appendice I. - Particolarità nel servire la Messa Appendice III. - Altre particolarità pel ministro
letta de Requie. in alcune Messe lungo l'anno.
i.
Si omettono i baci. 1 Nelle Messe in cui si legge la Sequenza, il mi-
.

'

2 Prima della Confessione non si recita il Salmo


.
nistro può andare nel lato dell Epistola per trasportare
Judica, ma dopo l'Antifona Introibo ad Altare Dei si il messale, dopo che il Cel. avrà terminato di leggere
dice il . la Sequenza.
S
. . Adiutórium nostrum etc.
2 Se il Cel. prima delle Orazioni, dice: Flecta-
,

M . Qui fecit caelum et terram. mus genua, il ministro risponde: Levate, avvertendo
Segue la Confessione coi di inginocchiarsi con un sol ginocchio, se si trova in
30 3i

'
CAPITOLO IL
piedi. Lo stesso osserva, quando il Cel. s inginocchia
'
mentre legge l Epistola o il Tratto o il Vangelo.
3 Nelle Messe feriali, nelle quali si leggono varie
.
Messa letta servita da due chierici
Epistole o, a dir meglio. Lezioni, in fine di ciascuna
risponde: Deo gralias, eccetto dopo la quinta nella Quando nella Messa della Comunità, per ragione
Messa del Sabato dei Quattro Tempi. Si noti che in di speciale circostanza solenne, sì usano due ministri,
queste Messe il Sacerdote dice: Dominus vobiscum essi osserveranno in particolare quanto segue:
dopo di aver letto le Lezioni, e non come il solito ,
1
.
Aiutano il Cel. a vestirsi, stando il primo a
dopo di aver detto il Kyrie eleison. destra e il secondo a sinistra: a suo tempo il primo
4 .
Nelle Messe delle Domeniche e Ferie nel tempo prende il messale.
della Passione, fino al Sabato Santo escluso si omette 2
. Procedono pochi passi avanti al Cel., stando il
,

il Salmo Judica. Nelle Messe della Settimana Santa in primo a destra del secondo. Alla porta della Sacrestia,
cui si legge il Passio, il ministro non risponde : Gloria il secondo suona il campanello (se l'uso lo comporta),
libi Domine, sta in piedi come al Vangelo, a suo
.
il primo prende l'acqua benedetta e la porge prima al
tempo si inginocchia con ambe le ginocchia assieme Cel., poi al compagno.
al Cel. e, letta l'ultima parte del Passio risponde: 3 Giunti all'Altare, il primo si ferma nel lato del-
.

Laus libi Chrisle. l' Epistola e riceve la berretta del Cel., il secondo passa
,

Nelle prime due Messe di Natale come pure


5
.
nel lato del Vangelo. Fanno genuflessione mentre il Cel.
,

nel giorno 2 Novembre il serviente non amministra


,
fa la debita riverenza; il secondo resta in piedi e il
la purificazione ma presenta al Cel. il vasetto con
,
primo compie tutte le cerimonie come il solito. Si in-
'
l acqua ed il purificatolo nonché la scatola delle ostie
,
ginocchiano quindi contemporaneamente in plano.
aperta. Non trasporta il messale che il Cel lascia .
4. Rispondono entrambi in modo uniforme e fanno
tutto ciò che si disse di uno solo.
aperto per la Messa seguente Non prende la tabella
.
.

delle Orazioni prescritte le quali, se le Messe di Na- 5. Dopo l'Epistola, si alzano, il primo trasporta
,

tale, e quelle del 2 Novembre si dicono di seguito


,
il messale nel lato del Vangelo, facendo assieme al se-
,
'

devono recitarsi dopo l'ultima. condo (che passa al lato dell Epistola) genuflessione
nel mezzo; risposto Gloria, libi. Domine, va al suo
posto appiè dei gradini al lato del Vangelo.
6 Detto dal Cel. Oremus, il secondo porta le
.

'
ampolle all Altare e amministra l'acqua per il Lavabo,
mentre il primo presenta al Cel. il manutergio. Rice-
'
vuto l asciugatoio, ritornano alla credenza quivi la-
,

1
32

sciano ogni cosa (il secondo prende il campanello) e


vanno insieme nel mezzo dell'Altare ove genuflettono,
poscia si inginocchiano al proprio posto.
7 A\V tfanc igitur, ossia quando il Cel. stende
.

le mani sulle Oblata, si alzano e vanno direttamente


'

ad inginocchiarsi sull orlo della predella; all' Eleva-


zione sollevano la p ianeta del Cel. Finita l'Elevazione
'

si alzano, il primo si volta su destra, il secondo su


sinistra, e ritornano a inginocchiarsi al loro posto, senza
far genul f essione nel mezzo.
9 .
Se viene distribuita la S. Comunione, quando
il Cel. raccoglie i frammenti, fanno assieme inchino
CAPITOLO III.
profondo e vanno pei gradini laterali a inginocchiarsi
'
sulla predella, uno in cornu Epistolae e l altro in cornu
Evangelii. Quivi profondamente inchinati recitano il
Conif teor Deo. I Ministri inferiori alla Messa Solenne
9 Il secondo Chierico amministra la purificazione
.

come al solito; il primo, mentre il secondo ripone le


ampolle sulla credenza, va a prendere il messale scen- ,

de, fa col secondo genul f essione nel mezzo porta il ,

'
messale nel lato dell Epistola, indi -va al posto che te-

neva al principio della Messa dinanzi al lato dell'Epi-


stola ; il secondo passa al lato del Vangelo .

10. Se in if ne della Messa occorre trasportare il


messale, lo farà il primo, si fermerà durante la lettura
del Vangelo presso il messale, mentre il secondo starà
al suo posto. Finito il Vangelo, il primo riporterà il
'
messale dal lato dell Epistola e scenderà tosto a de-
stra del Cel. per presentargli la tabella delle Preci e
a suo tempo la berretta.
11. Ritornano in Sacrestia, come fu detto nel-
1' uscita.
3
34 35
Cerimoniere Ceroferari Turiferario Navicolario Avvertenze

In Sacrestia aiuta il Celebrante a ve- aiutano il Diacono e Presentando al Diacono


stirsi. Suddiacono a vestirsi. e Suddiacono qualche ogget-
to si omette il bacio.

quando i Ministri so- | si pone con berretta e si pongono dietro il Tu- si pone dietro il Diac. si pone dietro il Suddia-
no apparati bastone dietro il Cel. rif. e Nav. con j candelieri col secchiello nella mano cono col libro .

accesi. destra.

al cenno del Sacrista fa inchino profondo alla fanno inchino mediocre fa inchino profondo fa inchino profondo alla Se non c' è 1' aspersione
Croce e si copre il capo. alla Croce alla Croce Croce. dell' acqua il Cerim. dà alla
,

Procede dinanzi al Sudd. e vanno davanti a tutti. e passa a destra del '
porta l acqua benedetta al
Navic. Suddiacono.

Ingresso in Chiesa Continuano tutti la loro


via senza volgersi al SS mo,
.

e si fermano a tale distanza


dalla porta che il Celebrante
,

possa genuflettere dinanzi al-


si leva la berretta e si si voltano verso il SS.mo ,| si volta verso il SS.mo si volta verso il SS.mo ri- l' altare del SS.mo.
volta verso il SS.mo. rimanendo l'uno dietro l'altro .
manendo dietro al Turifer .

quando il Cel. genufl. genuflette, si alza e si genuflettono. genuflette.


copre. genuflette.

Ingresso va direttamente '


all al- si pongono lungo il banco si pone lungo il banco si pone lungo il banco dal
in Prèsbiterio tare e si pone verso il lato del- dal lato del Vangelo precede,
dal lato del Vangelo su- lato del Vangelo dopo il Tu-
l' Epistola. Leva la berretta. il Cerof. di sinistra. bito dopo i Cerofer. rifer.

il fanno loro inchino sem- fa loro inchino sem- fa loro inchino semplice
quando passano .

Celebr. e i Ministri plice. plice.

passati il Celebr. e i riceve dal Diac. le berrette vanno in mezzo al Presbi- va in mezzo al Pre- va in mezzo al Presbit.
Ministri (che depone assieme alla sua terio e giunti uno dietro il sbit. dietro al Cerof di . dietro al Cerof. di sinistra e
per terra vicino alla credenza), Diac. e 1' altro dietro al Sudd. destra e distante due passi distante due passi assieme
genuflette assieme ai ministri ma distanti da questi tre o assieme genuflette
'
, genuflette,
e senz '
altro va a prendere il quattro passi, assieme genu- s inginocchia dove ha '
s inginocchia dove ha
secchiello tenuto dal Tur., pre- flettono, ascendono al loro fatto la genuflessione. fatto la genuflessione.
'
senta 1 aspersorio al Diac. e posto dal lato dell' Epistola,
s inginocchia sull' ultimo gra-
'
depongono sulla credenza i
dino. candelieri e s'inginocchiano.

si alza. si alzano. si alza. si alza.


intonata l'Ant. « A-
sperges » o «Vidi aquam ».

\
37
Turiferario Navicolario Avvertenze
Cerimoniere Ceroferari

genuflette e si scosta . genuflette e si scosta ver-


il Cel. s' inchina genuflette. verso destra. 1 so sinistra .

'
fa inchino semplice ai | fa inchino semplice ai mi-
s accompagna al Diac.
va a benedire i ministri quando passano, nistri quando passano .

fedeli tenendosi sempre alla sua


destra e uniformandosi ne-
gli inchini.
inchinato verso il ' . inchinato verso il Cel .
si
quando benedice il si segna. inchinati verso il Cel. si Cel. si segna. segna .

coro segnano.

'
torna al suo posto nel i torna al suo posto nel
tornato il Cel. al- genuflette, riceve l a
-

mezzo senza genuflessione ' mezzo senza genuflessione


.
.

1' altare spersorio e lo porta col sec-


chiello al Tur., raccoglie le
berrette e le pone con ordine
sulle sedie. Passa alla destra
del Navic. e riceve il libro
che porla al Diac. Si ferma
presso irgradini.
s'inginocchia. s'inginocchia.
' '
ali' Oremus s inginocchia. s inginocchiano.

si alza e genuflette si alza e genuflette assie-


terminato 1' Oremus si alza, genuflette, riceve si alzano. assieme ai ministri. | me ai ministri .

il libro dal Diac. e lo porta al riceve il libro dal Cer.


Nav. e va quindi direttamente L' aspersione dell' Acqua
al suo posto alle sedie. non ha luogo che nelle Messe
Sol. Domenicali. Quindi nelle
scendono, genufl. all ai-
'

giunti i Ministri alle riceve dal Sud. il Piviale. altre feste :


sedie tare, inchinano (semel) i Mi- Il Tur. in luogo del sec
nistri e mettono loro il mani- chiello tiene il turib. e il Nav .

polo nel braccio sinistro ; la navicella giunti in Presb


,

| quindi, ripetuto l'inchino e si schierano (c. s ) a sinistra,


.

la genufl. all' altare ,


tornano
ordinatamente genuflettono ,

al loro posto. I Cerof. vanno alla credenza ,

I il Tur. e Nav. si fermano nel


mezzo.
ritorna dalla sacre- ritorna dalla sacrestia e
apparato il Cel. va in mezzo al Presb. in- stia e arrivato nel mezzo arrivato nel mezzo del Presb .

china il Cel., il Diac. e Sud. e del Presbit. genuflette. genuflette.


con loro genuflette.
I

fa col Cel. il segno fa col Cel. il segno della


Al principio fa col Cel. il segno della fanno il segno della Croce della Croce e s'inginoc- Croce e s'inginocchia a si-
della Messa. Croce e s'inginocchia fra il e s'inginocchiano. chia a destra del Ceri- nistra del Cerimoniere .

Tur. e il Nav. fino al termine moniere.


della Confessione.

si alza e va col Cer . si alza e resta solo in


quando il Cel. sale si alza, prende la navic. si alzano. all'altare e tenendo aperto mezzo al Presb.
1' altare e sale col Tur. per i gradini la- e sollevato all' altezza
terali di destra all' altare, dà della mensa il turib. lo
la navic. al Diac. e, posto l'in- presenta al Celebr.
censo, la riceve di ritorno.

dà il turib. al Diac. e
all' incensazione ritorna la navic. al Navic. durante l'incens. del cor- ritorna in mezzo al Presb.
e si ferma in mezzo al Presb. nu Epist. uno dei due toglie
il messale dall' altare.

\
39
38
Turiferario Navicolario Avvertenze
Cerimoniere Ceroferari

rimette il messale sul-


ricevuto il turib. ge- genuflette assieme al Tur.
finita l'incensazione riceve dal Sud. il turib. nuflette e passando dietro
1' altare. e va al uo posto in cornu
che consegna poi al Turif. al Cer. va al posto in Evangeli!.
cornu Evang.

intonato dal Cel. il va a prendere le berrette scendono, genuflettono depone il turibolo.


nel mezzo ed ivi si fermano.
depone la navicella.
c Gloria in excelsis ». e aspetta nel mezzo.

quando i Mio. ge- genuflette e si ritira un genuflettono e si ritirano


nuflettono poco per lasciar passare i Mi- un poco per lasciar passare
nistri. i Ministri.

quando i Ministri inchina (semel) e va a inchinano ( semel) i Mi- siede. siede.


nistri e subito vanno ad alzar Se, mentre i Cerof. sono
siedono consegnare le berrette (dà in movimento si canta 1' «Ad-
al Diac. prima delle altre la le Tunicelle del Diac. e Sud. ,

Fatto ciò, assieme al Cer. oramus te > o il « Gratias


berretta del Cel.), inchina di ,

nuovo e va direttamente al inchinano di nuovo i Min. e agimus », si fermano dove


suo posto. tornano, dopo fatta la genufl. si trovano rivolgendosi al-
l' altare. Tutti poi si alzano
all' altare al loro posto, ove
,
all' « Adoramus te », « Gratias
siedono.
agimus » « Suscipe depreca-
,

tionem nostram » « Jesu Chri- ,

ste ». Il Cer. prima di alzarsi


si levi sempre la berretta .

cantato il « Jesu Cbri- non siede, ma deposta si alzano.


si alza e riprende il si alza e ripreode la
ste . la berretta, va dinanzi al turibolo. navicella.
Cel., invita il Cel., Diac. e
Sud., li segue e con loro genu-
flette ; detto dal Cel. il <t Do-
minus vobiscum » va alla sua
destra in cornu Epistolae e
lo assiste al Messale.

Nelle Messe solenni Do-


al « Per Dominum » prende il Messale chiuso,
deli' ultimo Oremus passa alla sinistra del Sud., menicali d' Avvento e Qua-
resima (eccettuate le Dome-
con lui genuflette nel mezzo
I dell' altare (ma in plano) niche « Gaudete > e « Laetare »)
,

quindi gli consegna il Messale il Cer. scende nel piano e aiuta


e lo assiste alla sinistra. il Sudd. a svestire la pianeta .

Ricevuto il Messale come di


Finita 1' Epistola, lo conduce ,

nel mezzo, quindi in cornu solito dopo l'Epistola lo ,

Epistolae dove, dopo il bacio depone sul banco e rimette


e la benedizione, riceve il la pianeta al Sud Aiuta .

messale, va in mezzo al Presb. quindi il Diac. a svestire la


pianeta e a mettere lo stolo-
e consegna il Messale al Diac. ne, dà al Diac. il Messale Al .

principio del o Credo » e dopo


il canto dell' " Et Incarna-
tus b, i Cerof. possono omet-
tere di discendere per solle-
vare le pianete perchè aven- ,

dola solo il Sud .


, può farlo
scende nel mezzo e scende nel mezzo e si il Cer.
mentre il Cel. legge 1 si ferma nel mezzo. scendono nel mezzo e
passa dietro al Cer. alla pone a sinistra del Cer. e
il Vangelo si pongono dietro al Tur e
.

sua destra e genuflette. genuflette.


Nav. e assieme a questi ge-
nuflettono.
40 41
Cerimoniere Ceroferari Turiferario Navicolario Avvertenze

finita la lettura del Van- prende la navic. e va col va col Cer. all' al- mette un po' avanti il Se durante il canto del-
gelo Tur. all' altare e posto 1* in- tare e posto l'incenso leggio per il canto del Vangelo .
l' Epistola a certe parole vien
censo, riporta la nav. al Na- come sopra ritorna nel prescritta la genuflessione,
vic. senza genuflessioni. mezzo portando seco il tutti gli inservienti genu-
turibolo senza genufl. flettono al posto ove si tro-
vano. Così pure al canto del
quando, finito il Gra- non genuflette. genuflettono e vanno a resta fermo al suo resta fermo al suo posto. Vangelo eccettuati però i Ce-
,

duale, il Diac. genufl. porsi uno a destra e 1' altro posto. roferari quando portano i
a sinistra del Sudd. dietro candelieri.
al leggio.

al . Dominus vobi- prende il turib., genu-


senni a del Diac. flette e per il Iato destro lo
dà al Diac. Avutolo poi di
ritorno dallo stesso lato, va
nel mezzo e lo dà al Tur.

cantato il Vangelo riceve di ritorno il Mes- ritornano nel mezzo. porge al Diac. il | sposta alquanto il leggio
sale dopo che il Cel. lo avrà turibolo e dopo l'in- grande.
baciato. censazione del Cel. lo
riceve.

intonato il Credo fa genuflessione e va a fanno genufl. e vanno a fa genufl., e va a de- j fa genuflessione e va a


prendere le berrette. deporre i candelieri. porre il turibolo. ! deporre la navicella.

mentre il Cel. recita genuflette. genuflettono, quindi scen- genuflette. ! genuflette.


< Et incarnatus > dono nel mezzo ; arrivati
fanno genufl.

quando, terminata la genuflette, lascia pas- genuflettono, lasciano siede. siede.


recita del Credo, i Min. sare i Min. inchina, dà le
, passare i Min., inchir.ano,
genuflettono e vanno a berrette come sopra, indi va sollevano le tunicelle ecc. co-
sedersi a sedersi. me sopra, indi vanno a se-
dersi.

al canto dell' t Et In- si èva la berretta e genuflettono con ambe le genufl. con ambo le genufl. con ambo le gi-
carnatus » genuflette con ambo le gi- . ginocchia. ginocchia. nocchia.
nocchia presso la sedia e
'
rivolto all altare.
1
finito il canto del- si alza, esce nel mezzo si alzano e quando il si alza e resta in j si alza e resta in piedi.
V
l' t Et Incarnatus ». e invita il Diac. e Sudd. Diac. è all' altare, discendono piedi.
Quando il Diac. dopo presa senza genufl. ai lati del Cer.
la busta genuflette all' altare,
egli pure genuflette e si ferma
nel mezzo.

quando il Diac. ge- genuflette, inchina come genuflettono, inchinano, siede. siede.
nuflette e ritorna ai suo il solito e va direttamente al alzano le tunicelle, inchinano,
posto suo posto. genuflettono nel mezzo e
vanno a sedersi.

si alza e prende il si alza e prende la nav ,

verso la fine del si alza, invita, genuflette si alzano. turibolo,


Credo come il solito.
42 43
Cerimoniere Ceroferari Avvertenze
Turiferario Navicolario

al Dominus vobiscum resta nel mezzo. uno dei due mette sulle
scende nel mezzo a scende nel mezzo a sin.
spalle del Sudd. il velo ome- del Cer.
destra del Cer.
rale, l'altro per davanti lo
allaccia.
portano all' altare 1' a-
sciugatoio che stendono e ,

Je ampolline che presentano


al Sudd senza baci.
.

disceso il Sudd. in va come il solito a far allontanano dall' altare e


l incenso e ritornata
' '
plano porre ampolline e l asciugatoio. va '
all altare come posto dal Celebr.
'
l in-
la navic. al Navic, genu-
il solito per 1' incenso, censo nel turib. va a ritirare
flette nel mezzo e sale 1' al-
e lasciato il turibolo a! il Messale dall' altare e lo
tare per sostenere la pianeta
Diac. scende nel mezzo. sostiene dal lato del Vangelo
in luogo del Sud. impedito. fino a che sia finita l'incensa-
zione di quella parte. Ripone
quindi presso il corporale il
Messale e per i gradini late-
rali scende nel mezzo.
incensato 1' altare alla sinistra del Diac. amministrano senza baci
assiste il Cel. nell'incensazione ma con piccolo inchino acqua ,
resta nel mezzo. resta nel mezzo.
e poi fatta genufl. nel mezzo, '
e asciugatoio per il Lavabo .

precede il Diac. all incen- deposta ogni cosa sulla


sazione del coro uniforman- credenza, si fermano al loro
dosi a lui riguardo all' inchino posto in piedi.
e alle genuflessioni, tenendosi
sempre al suo fianco (destro
o sinistro).

riceve presso l altare il


'

incensato il Sudd. turibolo lo dà al Tur e va


nel mezzo. ricevuto presso 1 al-
'
genufl. e ascende al suo
tare dal Cer. il turib., posto.
con due tiri doppi in-
censa il Diac. facendogli
prima e dopo semplice
inchino, quindi genuflette
e va ad incensare i fedeli.
Inchina a sin. e a destra.
Incensa con due tiri
I
doppi a sinistra e a
destra, ripete !' inchino e
tornato nel mezzo ge-
nufl. e ascende al suo
ai «Gratias agimus» ascende 1 altare per '
as-

sistere a sinistra il Cel. posto.

Al Sanctus discende e resta genu- genufl. e uno dei due suo-


flesso nel mezzo. discende e resta ge- discende e resta genufl. Arrivano 4 Cerof. con
na il campanello tre volte. nufl. nel mezzo. nel mezzo. torce in quest' ordine : i primi
due si fermano nel mezzo,
si alza, e, posto dal i secondi due uno a destra e
all' » Hanc igitur », s
'
alza, mette incenso nel
Cer. incenso nel turibolo, uno a sinistra dei primi due,
quando cioè il Cel. stende turib. e va ad inginocobiarsi genufl. e restano genuflessi
le mani, sopra le Oblata sulla predella alla sinistra va ad inginocchiarsi (se
e è
*
comodità) sul gra- fino dopo la consacrazione
del Celebr.
dino a destra del Sud. quando tornano in sacrestia.
all' Elevazione
Però, prima di ricomporsi a
inchina profond. e scende uno dei due suona il
due a due, lasciano passare
ne! mezzo. campanello (1-2-1 ; 1-2-3) e dà tre tiri doppi di s
'
inchina prof, alle due il Tur. e Nav.
si inchinano profondamente incenso all' Elev. del- Elevazioni.
alle due elev.
1 Ostia e a quella del
Calice.

-

44 45
Cerimoniere Ceroferari
Turiferario Navicolario Avvertenze

i
f nita V Elevazione s
'
inchina profondamente si alzano.
si uniforma al Turif.
87
e scende nel mezzo. genufl. e va innanzi
ai 4 Cerof. in sacrestia 3
e deposto il turib., ri- sa-

torna in Presb., genul


f .
con un solo ginocchio nel
mezzo e va al suo posto
dove sta in piedi fino
alla fine della Messa.
versp la ine del « No- genul
f ette e va ad assi- verso la i
f ne del « Pater
bis quoque peccatoribus » stere a sin. il Cel., genuflet- noster » uno dei due riceve
tendo solo quando genuflette dal Sudd. il velo omerale che
il Celebrante, e rimanendo piega e depone sulla cre-
ivi i
f no al « Pax Domini sit denza.
semper vobiscum ». Allora
genuflette e scende nel mezzo.

ai bacio di pace accompagna il Sudd. a il primo Cerof riceve .

dar la pace a chi prima ha la pace dal Cerim e la dà al .


riceve la pace dal riceve la pace dal Tur. Il bacio di pace in una
avuto l'incenso. Ritornato secondo Cerof .
Cer. e la dà al Navico- serie di uguali vicini, si dà
all' altare, genuflette, riceve i lario. dal Sudd. al primo più co-
la pace a destra del Sudd., j modo.
la porta al Turif., genuflette i
nel mezzo, la porta al Cerof.,
e ritorna nel mezzo.
I
al n Domine non suzn fa inchino mediocre. fanno inchino mediocre .

dignus » fa inchino mediocre. fa inchino mediocre.

dopo la Comunione genul


f ., prende dalla cre- amministrano vino e a-
denza il velo del Calice e Nelle Messe solenni do-
cqua come nelle Messe lette , '

lo porta in cornu Evang. senza baci. menicali d Avvento e Qua-


procurando di far la genu- resima ( eccettuate le Do-
l
f essione dinanzi alla Croce meniche « Gaudete » e « Lae-
contemporaneamente al Diac. tare » dopo che il Diacono avrà
e Sudd. portato il Messale in cornu
Epistolae, il Cer. lo aiuterà
agii Oremus va ad assistere il Cel. s
'
inginocchiano ,
si se- a deporre lo stolone e a ve-
all' altare uniformandosi a gnano e tosto si alzano. stire la pianeta.
lui quanto agli inchini. Dopo
l'ultimo Oremus chiude il
Messale, se non resta a leg-
gersi il Vangelo; scende
quindi nel mezzo.
'
alla Benedizione s inginocchia, si segna
e tosto si alza. s
'
inginocchia, si se- s
'
inginocchia, si segna
gna e tosto si alza. e tosto si alza.

durante la lettura va a prendere le berrette discendono mettendosi ai


dell' ultimo Vangelo e ritorna nel mezzo. Verso Iati del Cer. e genul
f . Fanno discende mettendosi discende mettendosi die-
la i
f ne genufl. al « Et Verbum ; pure genufl. al . Et Verbum dietro ai Cerof. e genu- tro ai Cerof. e genufl.
caro » etc. e s' avvicina ai caro » etc. flette, riceve dal Cerof. la ber-
'

gradini di destra. I genuflette pure al retta del Sudd. da darsi


« Et Verbum caro » etc. al momento opportuno.
genufl. al » Et Verbum
caro » etc.
47
Cerimoniere Ceroferari Turiferario Navicolario Avvertenze

finita la lettura del- dà la berretta del Cel. genuflettono e vanno in genuflette e va in genuflette e va in sa- Passando davanti all' al-
l' ultimo Vangelo e di- al Diac. Gli dà quindi la Sacrestia. sacrestia. crestia. tare del SS mo continuano
.

scesi i Ministri sua, e fatta genufl., si copre finché il Cel sarà davanti
e procede dinanzi al Sudd.
.

al" altare stesso Allora si


verso la sacrestia. .

fermano , genuflettono e con-


tinuano coli'ordine di prima .

giunti in Sacrestia passa vicino al banco Si dividono e si voltano Si divide dal Nav .
si uniforma al Turifer
alla destra, leva la berretta, fronte a fronte. Passati i Mi- e si volta di fronte ad
.

coi ministri fa inchino alla nistri ritornano come prima, esso. Passati i Min .
,
ri-
Croce, depone il bastone e fanno inchino alla Croce, de- torna come prima fa
,
berretta e aiuta il Cel. a sve- pongono i candelieri, aiutano inchino alla Croce e va
stirsi. il Diac. e Sudd. a svestirsi. a deporre i suoi oggetti .
49

48 del Suddiacono, però senza candelieri. Alle parole « Se-


quentia » ecc. si segnano col segno di croce alla fron-
te, alla bocca, al petto.
CAPITOLO IV. Dopo il Vangelo, detto « Dominus vobiscum » tutti
anno genuflessione. I Ceroferari vanno al loro posto per
famministrare (senza baci) il vino e l'acqua. Tur e Nav. .

Messa solenne di Requiem vanno in sacrestia a prendere turibolo e navicella Non .

1 .
-

si adopera il velo omerale. Un Ceroferario riceve il


velo del calice e lo pone piegato sulla credenza .

Il servizio della Messa solenne di Requiem ha Durante l'incensazione dell' altare il Cer. non alza

questo di particolare: la pianeta al Cel., potendo far ciò il Sudd.


I Ministri in sacristia prendono il manipolo. Incensato dal Diac. il Cel., il Turif. riceve il tu-
Il Turiferario esce di sacristia senza turibolo, ribolo, scende nel mezzo, genuflette e sale col Navic .

quindi nell andare all Altare non precede ma segue i al suo posto.
'
'

Ceroferari, i quali avranno i candelieri accesi. I Ceroferari al Lavabo presentano al Diac. e Sudd .

' '
Arrivati nel Presb., dopo le cerimonie consuete, l asciugatoio e l ampollina dell acqua col piattello e la
'

tutti vanno al loro posto, si pongono in ginocchio e ricevono di poi per riporre ogni cosa sulla credenza .

si alzano, finita la Confessione. Si omette la prima in- Poco prima della Consacrazione il Cer. (e non il
,

'
censazione dell Altare. Sudd.) mette l'incenso nel turibolo. il quale verrà su-
,

Agli Oremus, i Ceroferari, il Navicolario e Turi- bito dato al Sudd.

ferario stanno inginocchiati. Il Cerimoniere sta in piedi. Dopo la Consacrazione il Tur. e Nav. riportano
,

Finita l'Epistola, il Cerimoniere non accompagna in Sacristia i loro oggetti, ma i due Cerof. con le torce
il Suddiacono a ricevere la benedizione del Celebrante, venuti al Sanctus in Presbiterio si fermano fino alla
,

ma riceve tosto il Messale, che depone sul , banco. Comunione in ginocchio.


Durante la lettura del Vangelo, i Ceroferari scen- Dopo la Consacrazione, gli inservienti rimangono
dono nel solito modo per alzare le tunicelle dei Mini- inginocchiati fino al Pax Domini compreso; il Cer .

stri, quando, cantandosi la Sequenza, siedono. fino al Nobis quoque peccatoribus .

Durante il canto della Sequenza, gli inservienti Agli ultimi Oremus gli inservienti restano ingi-
'

siedono. Si alzano al Recordare, Jesu pie. Al Lacri- nocchiati, fino al principio dell ultimo Vangelo.
'

'

mosa dies illa, il Cerimoniere invita i Ministri all Al- Se dopo la Messa non avranno luogo le Esequie ,

tare, quindi prende il Messale e lo dà al I iacono. Al- verso la fine del Vangelo i Cerof. coi candelieri gli al-
, ,

lora i quattro inservienti scendono à mani giunte. I tri a mani giunte scendono nel mezzo nel solito modo.
,

Ceroferari durante il canto del Vangelo stanno ai lati 4


5o

2 .
-
Esequie dopo la Messa solenne di Requiem 5i
il Sudd coi Cerof si tengono a destra e vanno
. .

Subito dopo la Comunione del Celebrante, il Tur. a porsi in capo al panno esequiale, rivolti all'Aitar
e Nav. vanno in sacrestia a prendere il turibolo la maggiore ;
'
1
navicella. Quando tornano, hanno con loro nel mezzo inserviente del secchiello si ferma a destra
'
un altro inserviente col secchiello dell acqua benedetta del Turiferario;
'
e il Rituale. Si fermano all ingresso del Presbiterio ,
il Cer si pone alla sinistra del Diac
.

genuflettono ed aspettano in piedi. Tutti stanno in piedi sempre rivolti al panno


,
.
V

Finita la Messa, i Ministri vanno alle sedie. I Quando il coro ripete « Libera me Domine » . il
,

Cerof. scendono allora nel mezzo, genuflettono, inchi- Diac. passa alla destra del Cel., il Turif presenta il .

nano i Ministri e vanno a levar loro il manipolo. Tor- turibolo aperto al Cel il Nav. la navicella al Diac.
.,

nano quindi al loro posto, e prendono i candelieri. Posto l'incenso tornano al loro luogo Al « Pater
,
.

Frattanto il Sudd. va a prendere la Croce in cornu noster » (segreto) il Cer. sostiene il piviale a sinistra
,

Evangelii; quando egli si muove per discendere, si del Cel. ; l'inserviente presenta l'aspersorio al Diac
.

muovono pure i Cerof. in modo di potersi porre ai Dopo l'aspersione il Turif presenta il turibolo al Diac
.

suoi lati quando siano in mezzo al coro, e senza ge- e dopo l'incensazione l'inserviente dà il Rituale che
,
nuflessione ed inchini vanno direttamente all ingresso '
riceve di ritorno letto l'Oremus
, .

del Presbiterio, ove si fermano dinanzi al Tur, e Nav. Se fosse presente il cadavere detto dal Cel ad , .

'
e si voltano all Altare. alta voce Pater noster il Cer. accompagna girando da
,

Il Cer., passato il Crocifero, esce con in mano destra a sinistra il Cel e il Diac. all' aspersione ed in
.
-

la berretta del Sudd., invita il Cel. e il Diac. e, fatta censazione del tumulo genuflettendo ogni qualvolta
,

'
genuflessione all Altare (devono genuflettere anche il passa dinanzi all'Altare (se in esso c'è il Santissimo)
Tur., il Nav. e il terzo inserviente del secchiello, non e alla Croce sostenuta dal Sudd.
Al « Requiescant in pace », la processione si ri-
'

gli altri), vanno verso il luogo dell assoluzione con

questo ordine : compone collo stesso ordine di prima. Nel passare di-
Precedono il Nav. e il Tur., quindi i due Cerof. nanzi all'Aitar Maggiore tutti tranne il Cel. ,
,
il Sudd.
ed in mezzo il Sudd. con la Croce, dipoi l inserviente
'
e i Cerof. genuflettono; nel passare dinanzi al Santis
,
-

del secchiello con a destra il Cer., segue il Cel. con a simo tutti genuflettono tranne il Sudd e i Cerof.
, .

sinistra il Diac.
Giunti al luogo delle esequie:
il Tur. e il Nav. si fermano, ritirandosi verso
sinistra e lasciando passare il Cel. ;
r

CAPITOLO V.

Il Diacono e il Suddiacono alla Messa solenne


55
Diacono Suddiacono Diacono x Suddiacono
In Sacrestia apparato, fa col Cel. inchino come il Diac. ; sostiene il pi- anteriore del camice, e accompagna ascende 1' altare sollevando il
profondo alla Croce e sostenendo viale del Celebr. a sinistra. il Cel. sulla predella dell' altare, lembo del camice al Celebr. ; sulla
il piviale del Cel. alla sua destra dove giunto non fa alcuna rive- predella non fa alcuna riverenza.
renza.

Incensazione riceve dal turiferario la mentre il Cel. impone l in-


'

dell'Altare navicella, presenta al Cel. il censo, sta alla sinistra a mani


All'Altare si scopre, riceve coi baci il si scopre e dà il berretto al cucchiaio vuoto, coi baci, dicendo giunte.
berretto del Cel. e consegna am- Cerim. Benedicite, Pater reverende (se è
bedue i berretti al Cerimoniere. prelato dirà reverendissime).
posto dal Celebr. l'incenso,
fa la genuflessione in plano ,
riceve il turibolo, che dà al Ce-
mentre il Cel. genuflette o s'in- ,
lebrante (coi baci) tenendo la
china. sommità delle catenelle con la
destra, e la parte inferiore con
la sinistra ;
Aspersione sta genuflesso in infimo gradu come il Diac. indi gli solleva la parte po- solleva la pianeta dalla parte
dell'acqua benedetta col Cel., che intona I* Asperges ,
steriore della pianeta, e lo accom- posteriore e accompagna il Cel.;
o il Vidi aquam.
'
pagna nel! incensazione, genu- nelle genuflessioni si uniforma al
flettendo quando il Cel. inchina Diac.
dà al Cel. l'aspersorio, coi la Croce.
baci soliti, dicendo con lui a inita 1' incensazione riceve finita l'incensazione passa

f
bassa voce le parole che si stanno dal Cel. il turibolo coi baci (lo alla sinistra del Diac. mentre
cantando, riceve 1' aspersione indi , prende nello stesso modo con cui questi incensa il Cel. ; riceve dal
si alza e accompagna il Cel. al- lo avea dato), e in cornu Epi- Diac, il turibolo e lo passa al tu-
l'aspersione del Coro e del popolo , stolae, un gradino più basso della riferario.
sempre reggendo il piviale. predella, incensa il Cel. con tre
Tornato all' altare, abban- tiri semplici inchinandolo prima
,
'

dona il piviale riceve dal Cel.


, e dopo ; quindi passa il turibolo
(coi baci) 1' aspersorio e lo con- al Suddiacono.
segna al Cerim. poi genuflette,
,

prende da questo il libro e lo genuflette col Dia* e resta in


passa al Cel. (se non venga so- piedi.
stenuto da un chierico) e resta
in piedi fino alla fine dell' Oremus. Introito sta alla destra del Cel. ; sta alla destra del Diac. ;
Indi genuflette e va agli scanni, agli scanni leva il piviale al , 1 con lui fa il segno della Croce ; in tutto si uniforma a lui Finito .

dove apre il fermaglio del piviale Celebr .


e lo consegna al Cerim. si inchina verso la Croce al Gloria l'introito va dietro al Diac, in
,

al Celebrante ; Patri ; gli risponde al Kyrie elei- plano : finito il canto del Kyrie
son : indi passa dietro il Cel. in va nel mezzo dell' altare , sempre
gli impone il manipolo e la secundo gradu fino alla fine del
, rimanendo in plano ,
fino all' in-
pianeta canto del Kyrie. Sul finire di tonazione del Gloria.
'
mette il manipolo baciandolo come il Diac. questo va nel mezzo dell altare,
assistito da un ceroferario restando sempre nel suo gradi-
no
,
e attende che il Cel. intoni
il Gloria.
Principio '
col Cel. va all altare a mani come il Diacono.
della Messa giunte, genuflette in plano e Al Gloria alla parola Deo s inchina e
'
alla parola Deo fa inchino e
resta in piedi ; si fa il segno della sale a destra del Cel ; con lui re- sale a sinistra del Cel. ; nel resto
Croce all' Introito ad altare Dei e cita il resto dell' Inno angelico come il Diac.
recita col Cel. il Salmo ludica inchinando il capo col Cel. alle
me. Deus. parole : Adoramus Te - Gratias
al Miserealur lui si inchina si uniforma in tutto al Diac .
agimus tibi - Suscipe deprecatio-
leggermente verso il Cel. nem nostram - Jesu Christe.
Recita il Confiteor profonda- alle parole Cum sancto Spi-
mente inclinato, piegandosi verso ritu fa il segno della croce ; fi-
il Cel. al Tibi, Pater e al Te, nito l'inno genuflette sulla pre-
Pater. della e scende col Cel. agli scanni,
resta inclinato profondamen- sollevandogli la pianeta quando
te fino al Misereatur vestri in- siede ; coi baci gli dà il berretto,
clusive. siede e si copre.
all' Indulgentiam si rimette durante il canto del Gloria
diritto, si segna ; si leva il berretto alle parole che
al Deus, tu conversus fa in- esigono inchino, e che sono ri-
chino mediocre ; quando il Cel. cordate sopra.
dice Oremus gli solleva il lembo

. fi
56 57
Diacono Suddiacono Diacono Suddiacono

al cenno del Cerim. si scopre, come il Diac. sale dal leggio e lo dà al Suddia- porta, enza inchini, il Mes-
Agli Oremus cono, indicando con la mano il sale aperto al Celebrante perchè
si alza, prende il berretto del Cel. si pone dietro il Diacono, co- ,

coi baci, lo depone sullo scanno, me all' Introito. principio del Vangelo, testé can- lo baci ; poi lo chiude, fa inchino
va col Celeb.
'
appiè dell altare, tato, (occorrendo tornerà a voltare j al celebrante, scende e restituisce
genuflette in plano, e lo accom- la pagina precedente). I il libro al cerimoniere e va al pro-
,

pagna mentre sale, sollevandogli 1 prio posto dietro il Diacono.


il camice ; indi si pone dietro
il Cel., come all' Introito. prende il turibolo dal turi-
al Per Dominum nostrum come il Diac. ferario e incensa tre volte il Cele-
fa inchino alla Croce. brante ; indi, restituito il turibolo
va al suo posto dietro il Celebr.
'
finito l'ultimo Oremus va sul finire dell ultimo Ore-
Epistola a destra del Cel. In fine dell' Epi- mus, va col Cerim. nel mezzo
stola gli risponde a bassa voce : dell'Altare in infimo gradu, ri-
Deo gratias. ceve da lui il Messale e ritorna
al posto di prima, dove canta Credo alla parola Deum inchina il
, alla parola Deum inchina il
l'Epistola. capo e sale alla destra del Cele- capo e sale alla sinistra del Cele-
finita 1' Epistola si ritrae finita 1' Epistola, di nuovo brante ; recita con lui il simbolo, brante ; il resto è come il Diac.
alquanto per far luogo al Sud- fa genufless. in mezzo, nel!' infimo inchinando il capo alle parole Je-
diacono. gradino, poi va alla destra del sum Christum, simul adoralur - e
Celebr., dove genuflette nel gra- genuflettendo ali'Et Incarnatus.
dino più alto, tenendo il libro con recitato il Credo genuflette
ambe le mani. Bacia al Celebr. la sulla predella e scende agli scanni ,

mano, e ne riceve la benedizione. per breviorem col Celebrante, dove


riceve il messale dal Sud- Si alza, consegna il libro al Diac. ripete quanto si è detto al Gloria.
diacono e lo colloca sull' altare, prende il Messale del Celebr. e lo Crucifixus alle parole che richiedono ri- come il Diacono
'
porta in corni* Evangelii. verenza scopre ed inchina il capo.
un po verso il lato dell'Epistola. ,

si alza, depone il berretto, in-


mentre il Cel. legge il Van- risponde al Cel. quando legge china il Cel., va alla credenza per si scopre e si alza, tenendo
Al Vangelo gelo sta sulla predella, nel mezzo a bassa voce il Vangelo ; e rimane breviorem prende la busta del cor- il berretto in mano innanzi al
dell' altare. Finita la lettura da alla sua sinistra per tutta la let- porale, e tenendola orizzontale, petto.
parte del Cel., il D. riceve dal tura. coli' apertura volta verso il suo
turiferario la navicella, e pre- petto, la porta all' altare, inchi-
senta al Cel. il cucchiaio vuoto, nandosi al Celebrante nel passargli
coi baci e colle parole usate nella innanzi e genuflettendo all' al-
prima incensazione. tare prima di ascendervi. Giunto
restituita la navicella, ge- sulla predella estrae il corporale,
nuflette in summo gradu, recita lo stende, pone la busta presso la
a mani giunte il Munda cor meunt, tabella in cornu Evangelii (non
si alza, prende con ambe le mani sotto le candele accese) e accosta il
il messale, si volge verso il Cel., messale. Indi, fatta la genufles-
e genuflette dinanzi a lui dicendo sione sulla predella, scende, fa
« Jube Dottine, benedicere » ; ri- l'inchino al Celebrante, va a se-
,

cevuta la benedizione, bacia la dere e rimette il berretto. tornato il Diacono siede e si


mano del Cel. finito il Credo si scopre, si | copre.
si alza, fa un lieve inchino alza, depone il berretto, prende 1 come il Diacono.
al Cel., scende in plano dove genu- genuflette col Diacono. quello del Celebrante coi baci va i
flette col Sudd. e va al leggio, su con esso appiè dei gradini, genu- j
flette e 1' aiuta ad ascendere sol- !
cui posa il Messale.
canta : Dominus vobiscum - passa dietro il leggio, posan- levandogli il camice. Indi si pone
indi Sequentia Sancii Bvangelii se- dovi le mani. Durante il canto del dietro a lui, nel posto solito. si mette dietro il Diacono,
i cundum durante le quali ul- Vangelo non inchina mai il capo, al suo posto.
'
Urne parole segna col pollice il li- nè genuflette, ancorché il sacro
'

bro (al principio del Vangelo) e testo lo richiedesse. Offertorio detto dal Celebrante : Ore- detto Oremus dal Celebr., fa
'
i se stesso in fronte, sulle labbra e mus, fa inchino alla Croce e va alla genuflessione all altare, va alla
I sul petto ; poi riceve il turibolo destra del Celebrante. credenza, riceve e si allaccia la
; dal lato destro e incensa il messale continenza. Indi, rimosso il velo
1 tre volte : in mezzo, alla propria dal Calice, lo prende con la sini-
| sinistra, alla propria destra; re- stra, lo copre col lembo destro
stituisce il turibolo dallo stesso lì della continenza, e vi sovrappone
i lato destro, congiunge le mani la mano destra. Senza alcuna ge-
, e comincia il canto del Vangelo. nuflessione va all' altare, a destra
Finito il Vangelo, leva il Mes- del Diacono.
58 59
Diacono Suddiacono Diacono Suddiacono
aiuta il Sudd. a scoprire il quivi giunto scopre il Calice il turibolo va al suo posto dietro
Calice : ne leva la palla che pone e Io passa al Diacono.
,
torna sulla pcsizione di prima .

al Celebr., si volge a destra ed è


presso il corporale e porge al Cel. lui stesso incensato.
la patena con 1' Ostia, coi baci
consueti.
Prefazio sta dietro al Celebrante. sta dietro al Diacono
indi asterge il calice còl pu- dà al Diac. 1* ampollina del
.

rificatorio, e vi infonde il vino, te- vino.


con inchino ascende a destra
' Sanctus con inchino ascende a sinistra
nendo il purificatorio con la sini- presenta l ampollina del- del Celebr., col quale inchinato del celebrante e con lui recita il
stra pendente dal nodo verso il l' acqua al Celebr., dicendo : Be- recita il Sanctus ; al Benedictus Sanctus, alquanto inchinato
piede del calice. dicite. Pater reverende; fatta dal .

celebrante la benedizione infonde


si segna con lui. Indi passa a de- al Benedictus non si segna ,
,
stra del Celebr. (genuflettendo nel avendo la destra impedita Poi
nel calice pochissime gocce di
.

mezzo) e lo assiste al Messale , discende al suo posto .

acqua. avvertendo di voltare le pagine


asterge le pareti interne del riceve dal Diac. 1' ampollina con la sinistra.
calice, lo porge coi baci al cele- del vino e le dà ambedue all' a-
brante ; mette la sinistra al petto, colito. Quam oblationem torna a destra del Celebr. genuflette in infimo gradu,
e tenendo la destra quasi a soste- (genuflettendo nel mezzo) e ge-
gno del braccio destro del Celeb. nuflette sul gradino più alto.
recita con lui : Offerimus Ubi, Do-
mine, etc. Elevazione quando il Celebr. alza le
finita l'orazione predetta, sacre Specie, solleva la pianeta di
copre il Calice con la palla, e con- riceve dal Diac. la patena dietro. Dopo la Consacrazione del-
segna la patena al Sudd., aiu- e tenendone il concavo verso il l' Ostia si alza scopre il Calice e
tandolo a coprirla con il lembo petto la copre col velo omerale che genuflette col
,

Celebr. ; finita la
destro della continenza. gli pende da destra. Indi, senza Elevazione passa alla sinistra ,
riverenze, scende in plano dietro dove ripete la genuflessione. si alza e resta in piedi.
Incensazione riceve dal cerim. la navicella, il Celebrante.
ne porge il cucchiaino vuoto al alle parole : Per quem kaec
delle Obiata Celebr., coi baci, dicendo : Be- Pater noster
omnia. Domine, etc. genuflette e
nedicite, Pater reverende ; ripete i viene alla destra del Celebr .
,
baci in ordine inverso quando ri- scopre il Calice dopo le parole :
ceve il cucchiaino ; prende il tu- benedicis et praestas nobis e genu- ,
ribolo con la destra alla sommità
flette col Celebrante.
delle catenelle e lo dà al Celebran-
detto dal Celebr. omnis honor
te, sempre col doppio bacio. et gloria, ricopre il calice genu-
,
mentre il Sacerdote incensa, flette col Celebr.
con la sinistra tien sollevata la
' alle parole Pater noster , ge-
pianeta di dietro ; durante l in- nuflette, e scende al suo posto die-
censazione del calice con la destra
tro il celebrante.
tien fermo il piede del calice ; e alle parole Et dimitte nobis
all incensazione
'
della Croce lo alle parole Et dimitte nobis
genuflette dove si trova e ascende genuflette dove si trova e ascende
scosta un po' verso il cornu Epist., a destra del Celebr. ; riceve dal a destra del Diacono, a cui con-
non però fuori del corporale, e Sudd. la patena 1' asterge col pu-
lo rimette subito a posto.
, segna la patena ; indi scioglie la
rificatorio, la bacia nell' orlo su- continenza, la depone, aiutato da
finita l'incensazione dell'al-
periore e la presenta al Celebr. un acolito genuflette e ritorna in
tare, nella quale egli avrà sempre eretta, col concavo verso di lui,
,

plano dietro al celebrante.


accompagnato il Celebrante, ri- baciandogli la mano quando la
ceve dal Celebr. il turibolo, coi
prende.
baci, e stando in cornu Epist., quando il Celebr. ha sotto-
come nella prima incensazione, in- posto la patena all' Ostia, scopre
censa il coro, se e' è, con questo il Calice, e genuflette col Cel.
ordine : inchinato il coro ab utra-
que parte dal mezzo, incensa il dopo il Pax Domini ricopre il
Agnus Dei al Pax Domini genuflette e
digniore, e quelli della sua parte,
' calice. Col Cel. genuflette e recita , ascende alla sinistra del Cel e
poi 1 altra metà collo stesso or-
.
,
1' Agnus Dei, percotendosi il pet- con lui genuflette e recita 1' Agnus
dine ; lo stesso farà cogli ordini to. Indi si pone in ginocchio sulla
inferiori. Circa il numero dei tiri, risponde all' Orate, fratres. Dei percotendosi il petto. Indi ge-
predella e vi resta durante la nuflette e ritorna al suo posto
osserverà la retta consuetudine, prima delle tre orazioni ; poi si
.

atteso anche il numero dei pre- alza, bacia 1' altare fuori del cor-
senti. si volge alla' propria destra porale, senza porre le mani sul-
ultimo di tutti incensa (da verso il Diac, e riceve l incensa- '

1' altare, si volge al Celebr e da .

destra) il Sudd.; indi rende al Cer. zione con mutua riverenza ;


lui riceve la pace rispondendo al,

Pax tecum : Et cum spiritu tuo .


6i
)0
CAPITOLO VI.
Diacono Suddiacono

genuflette, scende e dà la riceve la pace dal Cel. c la


pace al Sudd. e ascende alla sini- dà al Cerim. ; se ci fosse coro ,

stra del Cel., dove


flette.
ancor genu- la porta con lo stesso ordine con
cui il Diac. portò l'incensazione
1. -
Il Diacono e il Suddiacono alla Messa solenne
'
all Offertorio ; da ultimo la dà
al Cerim., e ascende a destra di Requiem
del Celebr.

Domine si percuote il petto, senza pa- come il Diac.


La Messa solenne di Requiem si differenzia dalla Messa da
non sum dlgnus role.
vivo solo in questi punti:
Diacono Suddiacono

Introito dopo la Confessione ascende come il Diac. ascende 1' al-


Comunione sta inchinato profondamente come il Diac. 1"
'
altare col Celebr. (non c' è in- tare, alla sinistra del Celebr. ;
verso 1 altare. al cenno del Celebr. scopre il censazione) ; quando questi bacia genuflette e passa alla destra del
genuflette col Cel. calice, genuflette col Cel. la mensa , genuflette e si colloca Diacono.
alla purificazione stende il riceve dall' acolito le ampol- alla sua destra presso il Messale.
purificatorio sulle dita del Cel. line e ministra il vino e 1' acqua
indi prende il Messale e lo come nelle Messe private ; indi Oremus risposto al Kyrie ,
si mette come il Diac, tn plano dietro
trasporta in corni» Epistolae, ge- passa a sinistra del Cel. genuflet- dietro al Celebr. e ne segue i mo- a lui.
nuflettendo in superiore gradu con- tendo contemporaneamente al Dia- vimenti.
temporaneamente al Sudd. Qui cono in infimo gradu.
indica al Cel. il Communio, indi quivi giunto asterge il calice,
passa dietro al Celebr., seguen- lo copre, genuflette sulla predella come nelle Messe da vivo ; in
dolo quando va nel mézzo, o e lo porta alla credenza : quindi Epistola fine non bacia la mano al Celebr.,
viene al Messale. si mette dietro al Cel., in plano. nè riceve la benedizione, ma re-
segue i movimenti del Cel., stituisce subito il messale al Cerim.
unito al Diac, tenendosi sempre
dietro di questo. Lettura
sta presso al Celebr. come al-,
come all' Introito sta a de-
della Sequenza l' introito. stra del Diac.
Benedizione finiti gli Oremus e cantato il
Dominus vobiscum si volge al po-
polo, tenendosi alquanto verso il '

] lato del Vangelo, e canta 1 Ite,


Missa est. Quindi si inginocchia dopo l'Ite, Missa est, ascende e del Vangelo sta a destra del Celebr .
finita la recita della Sequen-
sul gradino superiore in cornu E- e genuflette sul gradino superiore za, se c '
è consuetudine di leggere
pislolae, e alla benedizione si se- in cornu Evangelii e si segna alla
,
subito il Vangelo (i) trasporta il
,
gna. benedizione.
Messale e risponde al Celebr. stan-
do alla sua sinistra.
Ultimo Vangelo si alza, sale sulla predella a NB. Se 1' ultimo Vangelo è
destra del Celebr. e risponde al proprio, volta il Messale.
Dominus vobiscum ecc., segnan- dopo la benedizione sale a Canto va agli scanni. come il Diacono.
dosi come al primo Vangelo. sinistra del Celebr. e gli risponde
in fine, col Celebr. fa inchino insieme col Diacono. della Sequenza
alla Croce, discende in plano, col Celebr., alla sua sinistra,
genuflette mentre il Celebr. fa fa sulla predella inchino alla Croce;
l'inchino (o genuflessione), gli scende, genuflette in plano col
dà il berretto coi baci, si copre, e Diacono e innanzi a lui ritorna in al Lacrimosa si alza accom-
Canto del Vangelo , come il Diac. ; accompagnato
a mani giunte ritorna in sacristia sacristia a mani giunte. pagna il Cel. all' altare, genuflette il Celebr. all' altare scende in
dietro il Sudd. in summo gradu e recita il Munda plano, in cornu Evangelii, e at-
cor meum. Indi ,
senza benedizio- tende il Diac, col quale genuflette
In Sacrestia col Celebrante, alla sua de- alla sinistra del Celebr. fa ne, scende in plano col Sudd e . e si reca al luogo dove si canta il
stra, fa inchino profondo alla Cro- inchino profondo alla Croce ,
si gli dà il libro da sostenere nel Vangelo ; durante il canto sostiene
ce, si scopre e si disappara. scopre e si disappara. luogo dove si canta il Vangelo . il Messale ; in fine non porta il
non incensa il Messale in libro a baciare al Celebr., ma lo
principio, nè il Cel. in fine. I
restituisce al Cerim.

(i) Tale consuetudine pare meno conforme allo spirito delle Rubriche; sarebbe prefe-
bile leggere il Vangelo sul finire del canto del Dies irae .
62 63
Diacono Suddiacono

Offertorio sta dietro al Cel. al Domimts sta dietro al Diac. ; quando 2. -

Il Diacono e il Suddiacono alle Esequie


vobiscum - Oremus ; indi ascende. questi ascende, va alla credenza,
omette i baci. e, senza prendere il velo omerale ,

porta il calice all' altare.


infonde l'acqua nel calice Diacono
senza chiedere la benedizione ; non Suddiacono
prende la patena, ma tosto passa 1
a sinistra del Celebr .
e durante depone il manipolo e aiuta il depone il manipolo ; va a
l'incensazione gli sostiene col Cel. a deporre il manipolo e la pia- prendere la croce astile da morto
Diac. la pianeta. neta, e a indossare il piviale ; da e si colloca fra i due ceroferari in
ultimo gli dà il berretto. Si pone mezzo al coro, verso l'ingresso
more solilo (dice: Benedicite f nita
i l'incensazione del- alla sinistra del Celebr. ; nessun del presbiterio.
Incensazione
Pater Reverende, senza baci) ; in- 1' altare, i a sinistra del Diac. «litro sostiene il piviale a destra.
fine, incensato il solo Cel., passa finché questi incensa il Cel. ; indi
il turibolo al turiferario ; riceve riceve il manutergio da un acolito al cenno del Cerim. va col al cenno del Cerim senza ge-
.
,

da un acolito 1' ampollina dell' a- Celebr. in mezzo all' altare ge- nuflessione si avvia verso il fe-
e lo porge al celebr. pel lavabo ; ,

cqua e ministra il lavabo al Cel. ; poi si mette dietro il Diac. nuflette e procede al feretro. retro, preceduto dai chierici che
quindi si pone dietro di lui. portano il turibolo e la navicella
al Benedictus, essendo libero, e accompagnato dai ceroferari .

Sanctus more solito. e


anche il Sudd. si segna. si colloca col Celebr. appiè va a collocarsi ad caput de-
del panno o del defunto (1).
, functi (1), o a capo del panno mor-
tuario, volto verso 1' altare.

Elevazione poco prima dell' elevazione Dopo il Requiem quando il coro ripete il Z,»-
va, con genuflessione in cornu E-
,
bera me. Domine ( non prima ) ,

pistolae, mette l'incenso nel turi- passa a destra del Celebr. e gli
bolo, e incensa due volte il Sa- ministra l'incenso dicendo : Be-
nedicite , Pater Reverende, senza
cramento, alla prima e alla se-
baci.
conda elevazione con tre tiri doppi
ogni volta ; rende il turibolo al
Cerim. e torna nel mezzo, dove Pater noster porge al Celebr. 1' aspersorio,
genuflette e resta in piedi. poi il turibolo ; frattanto gli sostie-
ne il lembo del piviale.
Pax Domini genuflette e ascende a destra genuflette e ascende a sini-
del Cel., recita con lui 1' Agnus Dei stra del Celebr., recita con lui NB. Praesente cadavere cir- |
cuisce il feretro col Celebr. due
senza percuotersi il petto, indi si VAgnus Dei senza battersi il petto;
scambia il posto col Sudd., ge- quindi passa a destra del Celebr., volte, per 1' aspersione e per l'in-
genuflettendo quando parte e censazione ; genuflette all' altare
nuflettendo quando parte e quando
arriva. quando arriva. (se c'è il Santissimo), e alla croce
del Sudd.

Requiescant in pace dopo 1' ultima orazione, e


detto dal Cel. Dominus vobiscum, finite le Esequie accompagna finite le Esequie ritorna in
il Celebr. in sacristia genuflet- Sacristia con 1' ordine di prima
canta Requiescant in pace (sempre ,
,

tendo all' altare. senza alcuna genuflessione.


in plurale) volto verso 1' altare.

sta in piedi nel gradino sotto sta in piedi sul gradino sotto (1) Se fosse presente il cadavere d' un Sacerdote, il feretro è in ordine inverso, e tutti
Placeat
la predella in cornu Epistolae. la predella, in cornu Evangelii. i Ministri devono invertire la rispettiva loro posizione .

Ultimo Vangelo sta a destra del Celebr., sulla va a sinistra del Celebr.
predella.
in fine si riuniscono col Cel. come il Diacono.
nel mezzo dell' altare, fanno in-
chino alla Croce e discendono.
64
65

CAPITOLO VII. Vesperi Solenni

Cerimoniere Ceroferari Turiferario Navicolario Avvertenze

In Sacrestia aiuta il Cel. a indossare gli aiuta il Diac. a indos- aiuta il Sudd. a indos-
apparamenti. sare la cotta. sare la cotta.

quando i Ministri si pone dietro il Cel. si pongono dietro il Tur. si pone dietro il Diac. a
e Nav. coi candelieri accesi. si pone dietro al Sudd.
sono apparati mani giunte. a mani giunte.

al cenno del Sacrista fa inchino profondo alln Cro- fanno inchino mediocre
fa inchino profondo alla fa inchino profondo alla
ce e si copre. Procede davanti il e vanno davanti a tutti.
Croce e passa a destra del Croce e segue i Cerof.
Celebrante.
Nav., segue i Cerof.

Nell'ingresso in Chiesa
il Cerim dà l'acqua bene-
.

detta al Diac e al Sudd. ;


.

tutti genuflettono al SS mo
.

come si è detto per la Messa


Solenne.
r

Giunii va direttamente all altare e


'
si spostano a sinistra ; si sposta a sinistra, pas- si uniforma al Turifer.
in Presbiterio si pone a destra, riceve le ber- passati i Ministri, assieme ge- sati i Ministri, genuflette e
rette, genuflette e va a porre le nuflettono e vanno a deporre va tosto al suo posto ove si
berrette sulle sedie ; va nel mez- i candelieri e tosto s'ingi- inginocchia.
zo e s'inginocchia. nocchiano al loro posto in
cornu Epistolae.

quando il Cel. si alza si alza, genuflette e va di- si alzano si alza. si alza


e va alle sedie rettamente alla sua sedia.

al n Deus in adiuto- si segna. si segnano. si segna. si segna.


rium »

al «Gloria Patri» s
'
inchina mediocr. alla Cro- s'inchinano mediocre- '
s inchina mediocremente '
s inchina mediocremente
ce ; esce tosto senza berretta, ge- mente verso la Croce. verso la Croce. verso la Croce
nuflette nel mezzo, inchina il
Cel. e passa a invitare il Diac.

intonata l'Antifona
'
ripete la genufl. e l inchino siedono quando siede il siede quando siede il siede quando siede U
e va al suo posto ove siede as- Cerimoniere. Cerimoniere. Cerimoniere.
sieme ai ministri.
Avverta il Cerim. di al-
zarsi anche al « Sanctum et
terribile nomen ejus (Salmo
al » Gloria Patri » dei si scopre e si alza, siede al sì alzano, siedono al Confitebor) e al «Sit nomen
Salmi Sicut erat ». o Sicut erat »
si alza e siede al « Sicut si alza e siede al a Sicut Domini benedictum » (Salmo
.
erat ». erat ».
Laudate pueri).
5
66
Cerimoniere Ceroferari i
6?
i Turiferario Navicolario Avvertenze
finito il « Sicut erat » si alza, si alzano.
all Antifona in ine
'

f
del I. e II. Salmo. depone la berretta, fa genufl. nel si alza. si alza.
mezzo, inchina il Celebr., quindi Il Ceremoniere durante
1' intonazione dell' Antifona
invita il Diac. ; infine del II.
Salmo fa altrettanto per il Sudd. sta sempre rivolto verso chi
intona.

intuonata l'Antifona ripete 1' inchino, genuflette siedono.


nel mezzo e va al suo posto. siede. '

siede.

dopo il Gloria del


IV. Salmo scende , genuflette nel si uniforma a Turifer.
_

mezzo, fa inchino al Celebr.


e va in sacrestia e ritorna
tosto in Presb. ripetendo le
riverenze (depone, se fa bi-
sogno, gli oggetti), siede.

dopo il Gloria del si alza e depone la berretta. scendono coi candelieri,


V Salmo genuflettono, inchinano il Ce-
.

lebrante e stanno volti verso


si alza e riprende gli si alza e riprende gli 4>
oggetti. oggetti.
di lui.

quando si alza il Cel. si dispongono uno di


per il Capitolo fronte all'altro vicini al Cel .

e, finito il Capitolo ripetono


,

le riverenze e vanno a de-


porre i candelieri.

sta in piedi. sta in piedi.


all' Inno sta in piedi. stanno in piedi.

(genuflette al proprio (genuflette al proprio Parimenti genuflettono


(all'»Ave, Maris stel- (Finito il Capitolo, invita nel (genuflettono al proprio posto). posto).
la d, o « Veni, Creator s) solito modo il Cel., Diac. e Sudd. posto). nel nVexillas alla strofa:
'
a inginocchiarsi all altare e con « O Crux ave, spes unica »,
,

loro genuflette nel mezzo).

all'ultima strofa del- invita il Diac. e Sudd., ge-


/ l' Inno nuflette con loro alla Croce e sta
ritto nel mezzo del Presb. Can-
tato il versetto, genufl. e si fer-
ma di fronte al Ce!, finché abbia
intonato 1' Antif., inchina quindi
il Cel. e torna alla sedia.

mentre il coro canta scendono coi candelieri


l'Antif. del « Magnificat ». contemporaneamente al Tur. scende, genuflette si uniforma al Turifer
e Navic, genuflettono nel mezzo dietro ai Cerof.
.

mezzo e vanno all' ingresso china assieme a loro il Cel e .

del Presb. dove giunti si va all' ingrsso del Presb do- .

voltano all' altare. ve giunto si volta all' altare .

intonato il ci Magni- invita il Cel., Diac. e Sudd. genuflettono quando ge-


ficat » e con loro genuflette. nuflette il Cel. si uniforma ai Cerofer. si uniforma al Turifer .
69
68 Turiferario Navicolario Avvertenze
Cerimoniere Ceroferari
davanti il Cerof. di de- davanti il Cerof. di si-
'
stra. nistra.
procedono verso l al- a capo scoperto, davanti il davanti il Cerem.
tare del SS.mo Celebr.
si pone a destra con le
spalle voltate al muro. si pone a sinistra con le
va direttamente a destra da- spalle voltate al muro.
Giunti all'Altare '
si pongono uno a destra
vanti i gradini dell altare. e uno a sinistra con le spal-
del SS.mo le voltate verso il muro, uno
presso il Turif., l'altro presso
ii Navic.
ritorna nel mezzo e ge- ritorna nel mezzo e ge-
nuflette. nuflette.

passati i Ministri genuflette e riceve le ber- ritornano nel mezzo e


rette che depone presso la pre- assieme ai Ministri genufl.
della dell' altare. va col Cer. all' altare a dà la navic. al Cer.
far porre 1' incenso nel turi-
bolo ; lascia il tur. al Diac.
fatta la genuflessione prende la navic. e va col
Turifer. sulla predella per l'in-
censo.

durante 1' incensa- ritorna la navic. al Navic. e


zione si prepara con le berrette ai pie-
di dell' altare a destra.
riceve il turib., genufl., si uniforma al Turif.
passa davanti ai Cerof. e va
con 1' ordine di prima in
finita l'incensazione consegna le berrette, genu- genufl. e con l'ordine di Presbiterio.
flette e con l'ordine di prima ri- prima vanno in Presb.
torna in Presb. si pone a sinistra , pas- si pone a sinistra pas-
,

sati i Min., genufl. nel mezzo sati i Min., genufl. e va al


e va' tosto all' altare, dà il suo posto in cornu Evangeli
va presso i gradini, riceve le si pongono a sinistra ;
.

Giunti tur. al Diac. e scende fer-


berrette, genuflette, depone le passati i Min., genufl. nel
In Presbiterio mandosi fra le sedie e i gra-
berrette sulle sedie, indi si fer- mezzo e vanno a deporre i dini in disparte.
ma in mezzo il Presb. candelieri al loro posto.

finita l'incensazione del


coro, riceve dal Diac . il tur., Quando i cantori comin-
incensato 1' Altare genufl. coi Min. e accompa- incensa con due tiri doppi
' ciano il t Gloria »
si sospen-
gna il Diac. nell incensazione. il Diac, genufl. inchina 11
,

Incensato 11 Sudd., genuflette


,
de qualunque incensazione ,
Cel. e va ad incensare i fe- si sta fermi rivolti all' alta-
nel mezzo e va al suo posto. deli come nella Messa solen- re ; finito il canto del « Glo-
ne. Ripete le riverenze e va ria > non si continua l'in-
al suo posto. censazione.

al 1 Sicut erat > scendono come per il Ca-


pitolo davanti al Cel., e là
stanno finché saranno termi-
nati tutti gli Oremus. Allora
ripetono le riverenze e tor-
nano al posto.
t
al " Per Dominum 1 invita il Diac. e Sudd. e ge-
etc. del primo Oremus nuflette con loro, fermandosi nel
mezzo.
7o
71
Cerimoniere Ceroferari
Turiferario Navicolario Avvertenze
cantato il " Benedi- genuflette assieme al Diac.
camus Domino » e Sudd. inchina il Celebr. e va
,
Quando ali* Aitar Mag-
alla sedia .
giore fosse esposta la reli-
quia del Santo del quale si
cejebra la festa, terminato il
(all' Antifona finale, invita i Ministri dopo il n Do- genuflett. al loro posto. canto dell' Antifona finale e
quando si recita in gi- minus det nobis » etc. e genuflet- genufl. al loro posto. genufl. al suo posto. invitati dal Cer. il Cel. e i
nocchio) te nel mezzo. Min. all'altare, si canta l'In-
no. Il Cer. si ferma nel mezzo
del Presb. con ai lati il Tur.
al a Divinum auxi- invita il Cel. e i Min., con e Navic. Verso la fine del-
lium u etc. loro genufl. nel mezzo e va tosto l' Inno va col Turif. a far
a prendere le berrette. porre l' incenso , ritorna
quindi la navic. al Nav e,
dà al Diacono il libro per
dopo 1' « Agimus » , consegna le berrette , genufl. scendono coi candelieri, 1' ci Oremus »
.
Alla benedizio-
data la benedizione e va dinanzi al Cel. in sacrestia. genufl. assieme e vanno in scende, genufl. nel mezzo si uniforma al Turif. ne tutti genuflettono.
sacrestia col solito ordine. e va col solito ordine in sa-
crestia.

1 .
73

dà l'acqua benedetta al Diac. e Sudd. e segna se stes-


CAPITOLO Vili.
so; tosto si copre e va verso l'Altare del SS.mo. Se
l'Esposizione si fa all Aitar Maggiore, genuflette pas-
'

'
sando dinanzi all Altare del SS.mo. Giunto all'Altare,
Dell'Esposizione e Benedizione
riceve le berrette, genuflette e depone le berrette vi-
col SS. Sacramento '
cino alla credènza. S inginocchia sull' ultimo gradino

L'Esposizione del SS. Sacramento può essere e presenta la stola (precedentemente preparata sulla
credenza) al Diacono.
privata o pubblica.
La privata è quella che si fa colla Pisside, aprendo Fatta l'Esposizione riceve dal Diac. di ritorno la
stola, fa inchino profondo e va a prendere la navicella,
semplicemente il Tabernacolo. La pubblica è quella che
'
si fa con l Ostensorio esposto sul trono. che presenta aperta e stando in piedi al Diac. Ritorna
Neil' Esposizione privata occorrono quali inservien-
la navicella al navicolario e s'inginocchia nel mezzo
ti: il Cerimoniere, il Turiferario e il Navicolario, più dietro il Cel. Se dopo la quarta strofa del « Pange
lingua», si recita il Rosario, si cantano le Litanie od
quattro Ceroferari con torce. Così pure nella pubblica. ,

Ma nelle maggiori solennità nell' Esposizione pubblica altro, fatto inchino profondo, va ad inginocchiarsi sui
ai suaccennati si usa aggiungere altri quattro cerofe- gradini, a destra del Diac. Se si canta il Te Deum,
rari, più due inservienti per il libro e bugia. o altro Inno, tutti stanno in piedi. (Nota la genufles-
sione al Te ergo, nel Te Deum; per incidenza ricor-
,

Ove si debba fare il trasporto del SS.mo all'Aitar Mag- diamo anche che si genuflette alla prima strofa del
giore, occorrono due ceroferari con torce e un chierico per Veni Creator e dell'Ave Maris stella; e nel Vexilla
'
l'ombrello. Procedono dalla sacrestia all Altare, davanti i
due Ceroferari, indi il chierico con 1' ombrello chiuso e col alla strofa: O Crux, ave, spes unica). Al Tantum ergo,
velo omerale. Giunti all '
Altare del SS.mo e lasciato passare torna nel mezzo. Al Veneremur cernui s'inchina pro-
,

il Sacerdote, tutti genuflettono in plano, e s'inginocchia- fondamente. Subito dopo, se non suona l'organo, al-
'
no, i Ceroferari nel mezzo, il chierico sui gradini dell Altare. trimenti finita la strofa, porta la navicella al Diac, e la
Estratto il SS.mo dal Tabernacolo, il chierico pone il velo '

' ritorna, dopo messo l incenso, al Navic. Si ferma quindi


omerale sulle spalle del Sacerdote. Indi vanno verso l Aitar
Maggiore, precedono i Cerof., segue il Sacerdote, il chierico nel mezzo genuflesso, oppure alla destra del Diac.
sostiene l'ombrello tenendosi alla sua sinistra. Deposto il Verso la fine del Genitori presenta al Diac. il
SS.mo il chierico riceve di ritorno il velo omerale e, fatta libro per 1' Oremus e dopo il canto di esso, prende
,

genuflessione, tornano tutti in sacristia. dalla credenza il velo omerale, che mette sulle spalle
del Cel. Alla benedizione va alla destra del Diac. e
Ufficio del Cerimoniere. - Il Cer. aiuta in sacri-
stia il Cel. a indossare il Piviale ; si pone quindi dietro suona tre volte il campanello ; la prima, appena il Gel.
di lui, con berretta e bastone. Alla porta della Chiesa, si volta, la seconda quando segnarla linea trasversale
74 75

della croce, la terza quando sta per rivolgersi. Disceso vanno all
'

Altare. Ivi giunti, «il Tur. e Nav. posti parte


il Cel. e inginocchiato, gli dà il libro pel Dio sia be- '
a parte del Cer., i Cerof. un po più indietro schierati
nedetto, e gli toglie il velo, che ripone sulla credenza. in linea parallela all'Altare (i due primi Cerof. in mez-
Quindi, presentata la stola al Diac, prepara le berrette '
zo, gli altri due uno a destra e l altro a sinistra di
e se ne sta inginocchiato a destra sui gradini. Alzatosi essi), fanno genuflessione doppia, si alzano, genuflet-
il Cel., si alza, consegna le berrette, fa genuflessione tono nuovamente. Alle parole Veneremur cernui Tu- ,

semplice e va in sacristia procedendo dinanzi al Cel. rif. e Nav. fanno inchino profondo. Subito dopo, se vi
è accompagnamento d'organo, altrimenti, finita la stro-
Uficio del Turiferario e Navicolario. - In sa- fa, il Tur. presenta come sopra il turibolo. Poco prima
cristia aiutano il Diac. e Sudd, a indossare gli appa- della Benedizione, il Tur., posto un po' d'incenso nel
ramenti. Si pongono quindi dietro di loro con turibolo turibolo, stando al suo posto genuflesso in mezzo al
e navicella. Alla porta della Chiesa non si segnano; Presbiterio, incensa il SS.mo con tre tiri doppi. Ri-
'
se l Esposizione si fa all'Aitar Maggiore, genuflettono posto il SS.mo nel Tabernacolo, quando il Cel. si
davanti l'Aitar del SS.mo. Giunti all'Altare, si spostano alza, tutti si levano in piedi, fanno genuflessione sem-
a sinistra col solito movimento e passati i Ministri plice e procedendo innanzi il Turif. e il Nav. e dietro
vanno al loro posto in mezzo dove genuflettono e
, a loro i Cerof. vanno in sacristia.
'
s inginocchiano. Ove occorra, il Navicolario data la
,

navicella al Turif., va a portare sulla predella lo scanno


Nelle grandi solennità, quando si usano otto tor-
'
per 1 Esposizione. Fatta l'Esposizione, il Turif. pre- ce, generalmente queste si fermano sui gradini del
senta stando in piedi il turibolo aperto al Cel. ; messo Presbiterio.
l'incenso, lascia il turibolo al Diac. e sta genuflesso i n
Il chierico della bugia con a sinistra quello del
plano a destra del Diac. Fatta l incensazione, riceve
'

libro stanno nell'andare all'Altare tra il Cerimoniere e


in piedi il turibolo e torna al suo posto nel mezzo .
i Ceroferari. (NB. Libro e bugia si usano quando il
Dopo la prima strofa del « Pange lingua », Turif. e Cel. è un Prelato). Quando devono presentare il libro al
Nav. fanno inchino profondo e vanno in sacrestia De- .
Sacerdote, si alzano, fanno genuflessione profonda sui
pongono quivi turibolo e navicella e tornano in Chiesa '
gradini uno dalla parte destra e l altro dalla parte si-
fermandosi nei banchi. Se dopo la quarta strofa del '
nistra, montano sulla predella; ciò fanno per l intona-
« Pange lingua », si recita il Rosario, si cantano le zione degli Inni, per il canto degli Oremus, ed infine
Litanie, l'Inno o altro, verso la fine, vanno in sacristia per la recita del « Dio sia benedetto ».
assieme ai chierici che devono portare le torce.
Ordinatisi tosto processionalmente. Turiferario e
Navicolario davanti, quindi i Ceroferari a due a due ,
76
77
CAPITOLO IX. '
sull Altare si accendano sei candele e si levino
le tabelle.

MESSA LETTA DEL VESCOVO Numero degli Assistenti: sono necessari due Cap-
pellani, e di questi specialmente parliamo; inoltre oc-
Cose da prepararsi corrono sei chierici, per Libro, Bugia Mitra, Pasto-
,

rale, Lavabo. In circostanze solenni occorre anche il


All' ingresso della Chiesa : secchiello e aspersorio ; caudatario.
'
all Altare: genuflessorio (o faldistorio) ornato con tap-
peto e cuscino di color violaceo, su di esso si collo- Ordine della Funzione
chi il canone aperto alla preparazione (se l'Altare
del Santissimo è diverso da quello in cui si celebra la Preparazione della Messa. L'incontro in Catte-
Messa, ivi pure si prepari un genuflessorio ornato co-
,
drale si fa « ad aulam episcopalem » ; nelle altre chiese
me il primo) ; verrà determinato dal Cerimoniere Vescovile secondo
'
sull Altare, nel mezzo : pianeta, stola, cingolo ca- '
, l opportunità o la consuetudine. Precedono i chierici;
mice, amitto (il Vescovo viene alla Chiesa di consueto
, , i cappellani accompagnano II Vescovo.
con rocchetto e mozzetta, o mantelletta, o cappa ma- Alla porta della Chiesa il Rector Ecclesiae (in sua
gna; se venisse in nero, gli si preparerà sull'Altare '

assenza il cappellano di destra) dà in piedi l aspersorio


anche il rocchetto) ; se nell Altare si conserva il SS mo,
'
' '
.
al Vescovo baciando prima l aspersorio, poi 1 anello -
i paramenti si preparano in cornu Evangelii; tutti genuflettono rivolti al Vescovo, e fanno il segno
in cornu Evangelii: mitra stoletta, manipolo,
, di croce - indi lo riceve coi baci in ordine inverso.
piatto per la croce pettorale; Anzitutto il Vescovo viene accompagnato all' Al-
'

in cornu Epistolae; messale segnato (non occorre tare del Santissimo, dove fa una breve adorazione ;
segnare il Prefazio) aperto all
'
Introito;
durante questa i cappellani genuflettono in plano ai
sulla credenza: calice parato ampolline, bugia, la-
,
lati del Vescovo (quello di destra riceve coi soliti baci
vabo e manutergio, campanello; se ci fosse la Comu- il berretto dal Vescovo, e lo riconsegna finita l'adora-
nione: pisside con particole da consacrare (ove non zione) ; i chierici genuflettono dietro il Vescovo. Indi
siano state consacrate in antecedenza) stola del colore
,
'
si passa all Altare dove si deve celebrare. Dopo un'al-
del giorno, piatto o lance, o un'altra patena per i co- tra breve preghiera, il Vescovo comincia la preparazio-
municandi ;
ne. Il cappellano di sinistra prende la bugia, quello
accanto alla credenza (oppure sull' Altare) : il pa- di destra attende a'voltar le pagine del canone: am-
storale ;
bedue stanno in piedi, e così i chierici.
78 79
4

l'Introito al Vescovo, e volge le carte del messale ogni


Finita la preparazione, un chierico riceve il canone
dal cappellano di destra e lo colloca nèl mezzo del- qual volta è necessario, aiutato in ciò anche dal suo
l' Altare, in luogo della tabella, aperto alle parole compagno di sinistra, ove occorra.
« Aufer a nobis » ; un altro prende la bugia e la mette Dopo il Graduale i due chierici del libro e bugia
a destra del messale. Il Vescovo passa appiè dell Al- '
trasportano il messale dalla parte del Vangelo avver-
,

tare; il cappellano di destra gli leva la croce, quello tendo di collocare la bugia verso l'estremità dell'Al-
di sinistrala mezzetta o mantelletta; e il primo gli dà tare. I due cappellani si scambiano di posto.
il berretto coi baci consueti ; si appressano da destra i Il cappellano di sinistra solleverà il messale in,

due chierici pel lavabo quello della brocca a destra dì


,
fine del Vangelo, perchè sia baciato dal Vescovo. Se
'

quello del manutergio, fanno genuflessione e poi mini- avesse luogo l Omelia, il cappellano di destra impone
'
nistrano l acqua in ginocchio; il cappellano di destra al Vescovo la mitra, e il cerimoniere (o il chierico) gli
stenderà sulle mani del Vescovo il manutergio; finito dà il pastorale. In fine dell' Omelia il cerimoniere leva
il lavabo i due chierici si allontanano, genuflettendo al il pastorale, e il cappellano di sinistra toglie al Ve-
scovo la mitra.
Vescovo e all'Altare, e depongono ogni cosa alla cre-
denza. Intanto un chierico passa ad uno ad' uno i pa» Mentre il Vescovo legge l'offertorio, il cappellano
ramenti al cappellano di destra, il quale, ricevuto dal di destra porta all'Altare il calice, lo scopre, e porge
Vescovo il berretto coi baci, gli dà 1' amitto, il camice ,
al Vescovo la patena, baciando patena ed anello. Se vi
il cingolo, la croce pettorale, la stola, la pianeta; il fosse una pisside con particole da consacrare questa si
,

cappellano di sinistra aiuta il primo a ben assettare i collocherà sulla parte sinistra del corporale, e il primo
'

paramenti. Vengono consegnati mitra e pastorale ai cappellano attenderà a scoprirla all offertorio e alla
due chierici destinati, quello della mitra sta dalla parte consacrazione, dopo la quale le porrà il conopeo. Un
'

dell'Epistola, quello del pastorale dalla parte del Van- chierico avrà portato all Altare le ampolline.
gelo. Apparato il Vescovo, tutti genuflettono e la Messa Il secondo cappellano mette il vino nel calice; indi
' '
comincia. presenta al Vescovo l ampollina dell acqua, dicendo :
Benedicite, Pater Reverendissime - e mentre il Vescovo
Dopo l'Indulgentiam il cappellano di sinistra che
,

avrà tenuto pronto il manipolo, lo bacia in disparte lo ,


benedice, infonde le poche gocce d'acqua nel calice, lo
offre a baciare al Vescovo nella croce di mezzo e glielo asterge col purificatorio, e lo porge al Vescovo baciando
allaccia al braccio sinistro. Quando il Vescovo sale il piede del calice e l'anello episcopale. Dopo 1' Ojfe-
l'Altare i due cappellani lo accompagnano e gli stanno rimus, copre il calice con la palla : e così avvertirà di
sempre a lato per tutta la Messa. Quello di sinistra scoprire e coprire il calice ogni volta che il rito lo ri-
'

avverta a voltare la pagina del Canone pel Kyrie e chiede. Dopo l infusione dell'acqua nel calice, le am-
il Gloria. Quello di destra mostra coli' indice apposito polline si riportano alla credenza.

7
..
so 81

Il secondo cappellano impone la mitra al Vescovo restando il Vescovo e tutti genuflessi Dopo la repo-
.

pel Lavabo, che verrà ministrato da due chierici genu- sizione il Cerimoniere impone al Vescovo lo zucchetto .

flessi, come prima della Messa; il cappellano porge il Un chierico porta all'Altare le ampolline per la puri-
manutergio, indi leva la mitra al Vescovo. ficazione che è ministrata dal secondo cappellano il
,
,

Dopo 1' Orate, fratres il secondo cappellano toglie quale, posto il purificatorio sulle dita del Vescovo ,

il canone di mezzo all' Altare e lo consegna al cerimo- passa alla sua sinistra per astergere e coprire il ca-
niere, che lo apre al Prefazio del giorno e si porta lice e riportarlo alla credenza .

'

presso il primo cappellano, il quale, dopo d avere assi- I due chierici riportano al cornu Epistolae il mes-
stito il Vescovo alle Scerete, chiude il messale, lo de- sale e la bugia (il canone sarà stato ricollocato nel
pone sull Altare, riceve dal cerimoniere il canone e lo
' '
mezzo dell altare), ed il primo cappellano passa alla
colloca sul leggio. Il cerimoniere leva al Vescovo lo destra del Vescovo accennandogli il Communio e
, gli
zucchetto e lo consegna al chierico della mitra. Oremus, finiti i quali chiude il messale e lo depone
La Messa procede come al solito fino al Pater '
sull Altare: i chierici portano bugia e leggio vuoto al

noster, in fine del quale il secondo cappellano asterge cornu Evangelii; se ci fosse ultimo Vangelo proprio ,

col purificatorio la patena e la consegna al Vescovo riporteranno anche il messale.


baciando patena ed anello. Alla benedizione
dopo il Placcai il primo Cap-
,

Se il Vescovo dispensa la Comunione, si reciterà pellano impone al Vescovo la mitra; e dopo le parole
a suo tempo il Confiteor ; il Vescovo genuflette sulla Benedicat vos omnipotens Deus il cerimoniere (o il
,

predella, alquanto in cornu Evangelii, su di un cu- chierico) gli dà il pastorale. Dopo la benedizione (il
scino che il cerimoniere gli prepara, mentre il secondo Canone si pone sul leggio) il Vescovo depone il pasto-
cappellano con la stola del colore del giorno estrae la rale e il secondo cappellano gli toglie la mitra Questi
.

'

pisside dal tabernacolo, se questa non è già sull Alta- avverta alle pagine da voltare per l'ultimo Vangelo ,

re. Al Misereatur e Indulgentiam tutti stanno ge- in fine del quale porgerà al Vescovo il cuscino per la
nuflessi ; alla Comunione il secondo cappellano sta alla genuflessione.
destra del Vescovo e sottopone al mento dei fedeli la Disceso il Vescovo dall'Altare depone i paramen-
,

patena apposita (non quella della Messa), e il primo ti, che un chierico riceve dal primo cappellano e colloca
segue a sinistra con la bugia. Se la Comunione si fa '
sull Altare. Indi si riporta dall'Altare al genuflessorio il
fuori del presbiterio, il Vescovo è accompagnato an- canone pel ringraziamento durante il quale il cappel-
,

che da un chierico coli ombrello, e preceduto e se-


'

lano secondo regge la bugia e il primo volge la pa-


guito da due torce. gina. I chierici stanno di dietro genuflessi. In fine tutti
Dopo la Comunione, al cui ordine veglierà il Ce- si alzano, e accompagnano il Vescovo alle sue stanze .

rimoniere, il secondo cappellano ripone il Santissimo


6

ì
83
In mezzo : Canone aperto dXVAufer a nobis.
CAPITOLO X.
Alla credenza in cornu Evangelii: Pontificale Ro-
mano pel Vescovo (avverti a preparare il volume prò
SACRE ORDINAZIONI uno, o prò pluribus o entrambi secondo i casi); cal-
,

zari e sandali sopra un piatto coperti da velo.


,

Cose da prepararsi
Sopra questa credenza si preparerà anche» l'occor-
Dal Pontificale Romano si estraggono questi brevi rente per ciascun Ordine ossia:
,

appunti circa le Sacre Ordinazioni. Tonsura : Forbici, piatto per ricevere i capelli ,

grembiale, polvere pel lavabo.


Cose occorrenti
Ostiariato : Chiavi della chiesa, su di un piatto.
Se l'Ordinazione si fa durante la Messa, questa, Lettorato : Libro delle -Lezioni fo Pontificale ,
o

benché letta, è pontificale. Si preparerà quindi quanto Messale).


segue : Esorcistato: Libro degli Esorcismi (o Pontificale ,

Aspersorio all'ingresso della Chiesa. o Messale).


'

Genuflessorio all'Altare del SS. Sacramento. Accolitato: Candelabro con cereo estinto ; ampol-
Faldistorio nel mezzo del presbiterio. lina vuota su piattino.
Sette candele all'Altare; la settima sormonti il NB. Se la Tonsura o gli Ordini Minori sono conferiti
Crocifisso e sia dietro di esso. extra Missam, aggiungi stola banca e mitra samisdoro .

'
Alla credenza in cornu Epistolae : l occorrente

per b Messa prelatizia, ossia: Calice parato Pisside


,
Suddiaconato: Calice vuoto con patena ampolline ,

con particole sufficienti, Stola del colore del giorno, con vino ed acqua e manutergio Epistolario (o Messale).
,

Canone, bugia, lavabo, campanello, ampolline. Even- Diaconato: Evangeliario (o Messale) .

Presbiterato : Olio dei Catecumeni calice con vino


tualmente si prepari : stola bianca, continenza, ombrello '
,

e due torce pel trasporto dopo la Comunione. e alcune gocce d acqua,. patena ed ostia polvere per ,

Sull'Altare: pianeta, dalmatica, tunicella, stola, lavabo, cotone, grembiale. - Fuori del presbiterio in ,

cingolo, camice, amitto, mitra (quando si adoperano luogo appartato o in sacristia l'occorrente per la.pu-
,

i paramenti violacei, si userà la mitra samisdoro; ne- rificazione delle mani degli Ordinandi (lavabo ,
limone

gli altri casi, la mitra preziosa), pastorale; in cornu o pane, manutergio). Per ciascun ordinando si prepa-
rerà un Messale debitamente segnato. Essi leggono la
Evangelii: manipolo, guanti su di un piatto, altro ,

piatto per la croce pettorale ; in cornu Epistolae : mes- Messa ad alta voce col Vescovo dal Suscipe Sancte ,

Pater dell'Offertorio fino alla fine compreso l'ultimo


sale aperto e segnato (non dimenticare la colletta: In ,

collatione Sacrorum Ordinum). Vangelo.


85
CAPITOLO XI.
Si preparino, sul banco degli Ordinandi, i para-
menti propri per ciascun Ordine; questi saranno del
colore del giorno, se è possibile, oppure bianchi. I CHIERICI
Almeno per gli Ordini maggiori, in presbiterio sì IN ALCUNE FUNZIONI PONTIFICALI
stenda un tappeto grande, avendo luogo la prosterna-
A complemento di queste note liturgiche pei chie-
zione degli Ordinandi alle Litanie dei Santi.
Si prepari, ove occorra, un banco con tovaglia
rici crediamo non inutile aggiungere brevi norme per
le più usitate funzioni pontificali solenni la Messa e
per la comunione dei non ordinandi. ,

i Vesperi.
Da ultimo notiamo il punto della Messa in cui
ha luogo ogni singola Ordinazione: La Messa può essere celebrata dal Vescovo stesso ;
Extra tempus ,
vel oppure il Vescovo vi può assistere in piviale o sem- ,

In Sabbatis IV. Temporum si una sit Lectio plicemente in cappa.


Tonsura post Kyrie post Introitum Daremo solo quelle norme che sono necessarie pei
I Lectionem chierici.
Ostiarii » .

Lectores II. »
1 - MESSA SOLENNE PONTIFICALE
post Kyrie .

Exorcistae » in. »
I Occorrono venticinque chierici, così distribuiti :
Acolythi » iv. »

il caudatario
Subdiaconi » V . » post Collectam
tre altaristì
Diaconi inita Epistola
un crocifero
Presbyteri ante ultimum versum Tractus.
due ceroferari

NB. Il Sabato Santo il Rito delle Ordinazioni segue il turiferario


speciali norme. quattro per mitra, pastorale, libro e bugìa
otto per le torce
altri per eventuali servìzi.
Il caudatario si troverà per tempo nell' anticamera
vescovile, in paonazza e cotta; a suo tempo avvertito ,

ri dal cerimoniere assisterà Mons. Vescovo quando in-


,

dossa il rocchetto e la' cappa magna (*) .

(*) Le cappe magne sono due: 1. cappa di ermellino,


che sì usa dalla I.a Domenica d' Avvento, al Sabato Santo
i
f no al Gloria escluso. - 2. cappa di seta ,
dal Gloria del
Sabato Santo all'Avvento.

(
8( 87
'

I chierici altaristi si recheranno anch essi per i pel Capitolo di Terza, libro per l'Oremus di Terza,
messale, evangeliario con entro il manipolo del Ve-
tempo in Episcopio, a prendere la mitra con la sto-
scovo, piatto con sandali e calzari lavabo, manipoli
letta o vimpa, il pastorale, la dalmatica, la tunicella, ,

pel Diacono e Suddiacono;


i calzari, i sandali e i guanti o chiroteche, il tutto del
colore del giorno.
Trono: due scanni per i due Diaconi Assistenti;
Gli altri si raduneranno in un luogo presso l
'
aula terzo scanno pel Prete Assistente con piviale ed amit-
,

to ; altri due scanni pel Diacono e il Suddiacono ;


episcopale, ordinati e silenziosi.
Per norma degli altaristi, e perchè possano essere Presso il Trono: piatto per la croce pettorale,
di aiuto al Sacerdote Sacrista, diamo il prospetto delle quattro piviali per i ministri di libro, bugia, mitra e
pastorale ;
Cose da prepararsi due scanni pel Maestro di Camera e Cameriere;
paramenti pei Canonici, secondo la dignità e l'or-
All'ingresso della chiesa: aspersorio, secchiello e dine.
campanello (che suonerà all entrare del Vescovo).
'

In sacristia: paramenti pel Diacono e il Suddia- NB. Il dì della Pentecoste presso il Trono si prepara
un cuscino, per la prima strofa del Veni Creator.
cono. senza i manipoli;
tunicella, camice ecc. pel chierico crocifero; All' Aitar maggiore : sette candele ( il settimo
croce astile ; candelabro si pone solo quando celebra il Vescovo
due candelieri; Diocesano), canone nel mezzo (un segno al Suscipe ,

turibolo e navicella; Sancte Pater e un altro al Prefazio), mitra samisdoro


,

otto torce. in cornu Evangelii.


All'Altare del Santissimo: sei candele, genufles- presso l'Altare, in cormi Epistolae : due scanni
sorio .con tappeto e cuscini. pel Diacono e il Suddiacono;
All'Altare di Terza: sei candele; presso la Cattedra: cuscino, piatto pei guanti,
grembiale ;
sull '
Altare: paramenti pel Vescovo: pianeta, dal-
matica, tunicella, stola della pianeta, piviale, stola del tre scanni, pel Prete Assistente pel Maestro di
,

Camera e pel Cameriere.


piviale, cingolo, camice, amitto, velo che copre i para-
menti, piatti con guanti e formale, mitra preziosa, pa- alla credenza in cornu Evangelii : leggio pel mes-
sale, campanello, piviale per l'incensatore ;
storale, stoletta;
alla credenza in cornu Epistolae: calice con due
presso il Maestro di Cappella : campanello ;
nel mezzo: faldistorio; purificatori e due ostie, palla, corporale ecc.; ampol-
alla credenza: due candelieri, bugia, canone, libro line con calicetto per la pregustazione (se celebra il
88 89

Vescovo Diocesano), velo omerale, lavabo libro con , I due chierici di libro e bugia per norma gene-
la formula dell' indulgenza ; rale stanno genuflessi quando il Vescovo legge genu-
in disparte o dietro l'Aitar maggiore : leggio
, flesso o seduto; stanno in piedi quando egli è in pie-
grande pel Vangelo. i
di, tamquam legile immobile anche se il Vescovo mo-
,

mentaneamente genuflette come all'i?/ incarnatus.


,

La Funzione .
Finiti i Salmi della preparazione, quando il Ve-
scovo si leva per i Versetti e le Orazioni, un chierico
Al cenno del Cerimoniere si parte dall'aula epi- inserviente va all'Altare e distribuisce i paramenti con
'

scopale; precedono i chierici cantori indi vengono i


, quest ordine :
chierici inservienti la famiglia vescovile, il Vescovo col
, piatto per la croce pettorale (il chierico, quando
suo cerimoniere e il caudatario. I chierici quando sarà
,
l'abbia ricevuta, si metterà dopo il cingolo),
entrato il Vescovo in chiesa, si volgono e genuflettono amitto,
'
per riceverne l aspersione. camice,
Vanno quindi direttamente all' Altare del Sacra- cingolo,
(croce pettorale),
'
mento, per la breve adorazione, e poi all Altare di
Terza. Fatta dal Vescovo breve preghiera al faldisto- stola,
rio, e salito che sia al trono, un numero sufficiente di piviale,
chierici va ad apparare i Canonici. Ciò fatto si dà prin- formale,
'
cipio al canto di Terza. ( Nota che alla fine dell Inno, mitra,

nominandosi la SS.ma Trinità, tutti chinano il capo pastorale.


verso l'Altare). Finiti gli Oremus della preparazione, due chierici
Intonato il Salmo, il Vescovo siede. Gli si acco- \
porteranno al Cameriere e al Maestro di Camera ri-
stano i due chierici del libro (Canone) e bugia per la spettivamente il lavabo e il manutergio.
preparazione; essi fanno la genuflessione al Vescovo Il caudatario leverà al Vescovo la cappa magna,
nel venire e nell allontanarsi (così quelli di mitra e
'
e gli scioglierà posteriorménte la veste.
pastorale : ciò sia notato una volta per sempre). Al lavabo i due chierici restano genuflessi ai piedi
Intanto saranno usciti di sacristia il Diacono e il del trono.

Suddiacono, preceduti dai ceroferari. Al momento di porgere i paramenti al Vescovo,


A questo punto, ossìa cominciata dal Vescovo la chierici che li recano fanno tutti insieme la genufles-
'
preparazione, un chierico porterà al Suddiacono il sione prima all Altare, poi al Vescovo, e si accostano
'
piatto dei calzari e sandali; a calzare il Vescovo ad uno ad uno; consegnato l oggetto genuflettono e
pensa il cameriere. tornano al posto.
9i
Il chierico della mitra avverta che il Vescovo la croce e ceroferari,
depone dopo il Gloria Patri del Responsorio che chierici cantori,
segue al Capitolo di Terza; sul finire del quale si chierici inservienti,
accostano al Vescovo i chierici di libro (Oremus di Canonici,
Terza) e bugia, e i due ceroferari. Suddiacono coli'evangeliario e il manipolo del
Dopo il Benedicamus Domino il Vescovo rimette Vescovo dentro di esso,
la mitra. (La mitra si impone dal Diacono di destra, Prete Assistente e Diacono, quello a destra di
è levata da quello di sinistra). questo,
Escono di sacristia il turiferario e il crocifero, libro (Messale) e bugia (bugia a destra),
questi in camice e tunicella; il primo verrà presso il Vescovo coi Diaconi Assistenti,
'
cerimoniere, il secondo si ferma all ingresso della cap- caudatario,
pella di Terza. mitra e pastorale (mitra a destra),
Si dispensano i paramenti che rimangono : Famiglia Vescovile.
stola, Il Crocifero si ferma appiè della gradinata della
tunicella, balaustra, in piedi. Passata la processione va in sacri-
dalmatica, stia e si disappara.
chiroteche, Il turiferario va verso l'Altare maggiore, in cornu
pianeta. Epistolae ; quelli del libro e bugia vanno presso la
Il Vescovo depone mitra, formale, piviale e stola bancata in cornu Evangelii; quelli di mitra e pasto-
(pronti tre chierici, il primo con piatto). Ascendono il rale, ricevuti i rispettivi oggetti, si pongono nel mezzo
trono i chierici di libro (Canone) e bugia. del presbiterio, la mitra in cornu Epistolae il pastorale
,

I chierici dei paramenti si accostano al Vescovo in cornu Evangelii.


con le due genuflessioni dette di sopra. Dopo la pia- Il caudatario sostiene la veste del Vescovo; tutti
neta il Vescovo mette la mitra. Il turiferario, al cenno gli altri si allineano facie ad faciem, di qua e di
del cerimoniere, sale al trono, dà la navicella al Prete
là in presbiterio. Al principio della Messa tutti ge-
Assistente e porge il turibolo aperto al Vescovo. nuflettono.
Intanto due chierici mettono i manipoli al Dia- Quando il Vescovo sale l'Altare, gli si accosta dal
cono e al Suddiacono, e i quattro inservienti di libro lato dell'Epistola il turiferario, dà la navicella al Dia-
bugia, mitra e pastorale mettono il piviale. Si consegna cono e porge genuflesso il turibolo.
quindi il pastorale al Vescovo dal chierico. Finita l'incensazione dell' Altare, il chierico della
Si dispone la processione con quest'ordine: mitra la dà al Diacono di destra perchè la imponga
turibolo,
al Vescovo prima che sia incensato; incensato anche il
93

scovo depone la mitra. Libro e bugia per 1 Oremus ;


'
Vescovo, il chierico del pastorale glielo porge in alto
della predella nel mezzo, dell'Altare, da sinistra, prima indi mitra al Vescovo, che siede.
che il Vescovo si volti per scendere. Il Suddiacono canta l'Epistola, poi viene a rice-
Il Vescovo va al trono; depone pastorale e mitra. vere la benedizione al trono. Allora vengono libro e
Salgono al trono i chierici di libro e bugia per l'Introi- bugia, che stanno genuflessi presso il Vescovo sinché
to. Se il canto si prolunga, dopo il Kyrie tornano al po- abbia letto di seguito Epistola Graduale e Vangelo:
,

sto, e il Vescovo siede e mette la mitra, aspettando il poi scendono.


momento del Gloria; altrimenti si fermano, e scendono Nel frattempo un chierico avrà portato il leggio
grande nel mezzo del presbiterio, un po verso il tro-
'

dopo la recita del Gloria e depongono i loro oggetti.


"

Il Vescovo siede e mette la mitra samisdoro (*). Si no; lo collocherà in modo che il Diacono durante il
portano gli scanni pel Diacono e il Suddiacono in canto del Vangelo sia rivolto verso il popolo.
cornu Epistolae. Il Diacono viene a baciare l'Anello; poi va all'Al-
Il caudatario allora, appiè dell' Altare, si pone in tare pel Munda cor meum.
mezzo ai quattro pivialisti, e tutti e cinque vanno len- Intanto si mette incenso nel turibolo.
tamente in mezzo al presbiterio, genuflettono all Al-
'
Quando torna il Diacono per ricevere la benedi-
tare, vengono appiè del trono, genuflettono al Vesco- zione, lo seguono i due ceroferari, che genuflettono
'
vo, e si siedono sull ultimo gradino del trono. Quello dietro di lui, volti al Vescovo; venendo il Diacono al
del pastorale lo tiene, ma può anche deporlo in ante- leggio, si levano e si pongono ai lati di esso. - Il
'
cedenza. Gli altri chierici vengono anch essi nel mezzo, Vescovo depone la mitra e si alza.
in una fila o in due, secondo il loro numero e l'am- Dopo il Gloria Ubi Domine il turiferario presenta
,

'
piezza del sito, genuflettono tutti insieme all Altare, il turibolo al Diacono e il Vescovo riceve il pastorale .

poi verso il Vescovo, indi siedono sui gradini dell Al-


'
Finito il Vangelo, il Vescovo depone il pastorale ,

tare. Si curi la simultaneità dei movimenti. Tanto que- e bacia il messale ; il turiferario dà il turibolo al Prete
sti chierici che i pivialisti non si alzano mai, nemmeno Assistente, e mentre questi incensa il Vescovo egli, ge-
,

Adoramus te, al Gratias agimus etc. nuflesso alla sua destra, gli sostiene il piviale. I cero-
Sul termine del Gloria questi e quelli si alzano e ferari vanno a posto ; si leva il leggio.
con le dovute genuflessioni vanno ai loro posti. Il Ve- Credo: libro e bugia (che restano in piedi anche
aW Et Incarnatus). Recitato il Credo il Vescovo mette
,

(*) Intonato il Gloria il caudatario sale l'Altare insieme la mitra ; il caudatario e i pivialisti vanno a genuflet-
coPchierico della mitra, e gli dà quella samisdoro, mettendo
tere appiè del trono come al Gloria. Gli altri chierici
,
la preziosa sull' Altare. La samisdoro si usa fino al Credo
finito. In qualche solennità maggiore si può usare sempre andranno a sedere sulla gradinata dell'Altare dopo che
la preziosa. il Diacono avrà steso il corporale sull'Altare .
94 95

Finito il Credo, il Vescovo depone la mitra (il '


appiè dell Altare, in cornu Evangelii rimanendovi sin
,

chierico riprenderà la mitra preziosa) ; si allontanano dopo la Comunione.


gli scanni del Diacono e del Suddiacono; libro e bugia Otto chierici vanno a prendere le torce: escono
per l Offertorio ; il Vescovo mette la mitra e depone
' '
al Sanctus e ripartono dopo 1 Elevazione. (Nelle Messe
le chiroteche (piatto). Lavabo. Gli si dà il pastorale e di Requiem e nei giorni di digiuno, come il dì delle
,

viene all
'
Altare; appiè di esso depone pastorale e mi- Ceneri, rimangono fin dopo la Comunione sotto ambe
tra, e ascende. le Specie).
Un altarista avrà imposto il velo omerale al Sud- Un chierico attende al campanello.
diacono. durante il lavabo del Vescovo. Il turiferario presenta il turibolo al Cerimoniere
Un altro porta all'Altare ampolline e calicetto. Vescovile, il quale vi pone l'incenso, e compie la tu-
A suo tempo il turiferario sale l'Altare per l'in- rificazione. Dopo la consacrazione il turiferario ha ter-
censo. Dà la navicella al Diacono (di regola la navi- minato il suo ufficio.
cella la ministra il Prete Assistente se si è al trono; Dopo il Pater noster un altarista leva la conti-
il Diacono del Vangelo, se si è all'Altare; così la mi- nenza al Suddiacono.
tra : all' Altare è imposta dal Diacono del Vangelo, se La Pace i chierici la ricevono dal Cerimoniere
non ne è impedito dal turibolo, come avviene nelle due Capitolare.
'
turificazioni, in principio e all Offertorio; al trono è Dopo la purificazione (qui il caudatario riprende
imposta dal Diacono Assistente di destra, levata da la sirma) il Vescovo prende il zucchetto ; al Lavabo ,

quello di sinistra). mitra (imposta dal Diacono del Vangelo) Si trasporta


.

Si dà la mitra al Diacono di destra che la impone il leggio e la bugia.


al Vescovo .per la incensazione. Dopo il Placeat mitra: dopo le parole omnipotens
,

Lavabo : dopo il quale il Vescovo depone la mitra. Deus pastorale. Il Caudatario gira la sirma, come al-
,

Il turiferario porterà il turibolo al Sacerdote in- l' Orate fratres.


,

censatore (che indosserà il piviale) e lo accompagnerà Il Prete Assistente legge la formula dell'Indulgenza .

ad incensare il coro, sostenendogli il piviale da destra. Il Vescovo comincia l'ultimo Vangelo all'Altare ,

Intanto il messale è posto sul leggio, e viene tenendo mitra e pastorale, e va al trono recitandolo;
portato all Altare con la bugia: i rispettivi chierici
'
al trono depone pastorale e mitra Se c'è Vangelo pro-
.

stanno in cornu Evangelii, un gradino più basso della prio, depone pastorale e mitra dopo la benedizione,
predella. legge il Vangelo all'Altare riprende mitra e pastorale
,

AH' Orate, fraires, il caudatario, aiutato dal Ceri- e va al trono.


moniere, gira la coda della veste, mentre il Vescovo Il Vescovo si disappara.
perfidi circulum : poi la adagia sulla predella e scende I chierici che recarono i paramenti siano pronti
a riceverli. Il caudatario mette al Vescovo la cappa Caudatario,
Primo Diacono Assistente,
magna.
Libro e bugia pel ringraziamento. Un altarista Diacono del Vangelo,
porta il piatto delle scarpe, che il cameriere metterà Prete Assistente,
al Vescovo, levando gli sandali e i calzari. Libro e Bugia.
Dopo il ringraziamento si ritorna in Episcopio Dopo l'Omelia il Diacono del Vangelo canta il
'
coli ordine di prima. Confiteor (libro); intanto il Vescovo mette i guanti .

5» «J»
Finito il canto, il Vescovo depone la mitra e canta il
Precibus et meritis (libro e bugia). Prima della bene-
Nelle feste in cui si tiene Omelia, data la bene- dizione, mitra; dopo le parole Omnipotens Deus pa- ,

dizione, il Vescovo depone pastorale e mitra, recita storale. Il Prete Assistente legge la formula dell'In-
1' ultimo Vangelo all Altare, poi prende la mitra, scende
'

dulgenza (libro).
in plano, depone il manipolo e prende il pastorale. Si discende. Appiè del pulpito ognuno si dispone
Così anche il Diacono e il Suddiacono. Si va al pul- nell '
ordine con cui si è partiti dall'Altare e si va in
,
'

pito con quest ordine : sacristia.


chierici inservienti (che andranno ai posti as- Cinque o sei chierici attendano a ricevere i para-
segnati), menti del Vescovo (due piatti pei guanti e per la croce
,

Canonici, pettorale); gli altri aiutano i Canonici a disappararsi.


Suddiacono,
Il caudatario allaccia la veste al Vescovo e gli mette
Prete Assistente e Diacono, la cappa magna.
Libro (del Confiteor e Indulgenza) e bugia, Il primo Diacono Assistente gli dà la croce pet-
Vescovo coi Diaconi Assistenti, torale.
Caudatario,
Libro (Canone) e bugia pel ringraziamento .

Mitra e pastorale (il chierico della mitra porta Si levano al Vescovo i sandali e i calzari, e gli
il piatto dei guanti). si mettono le scarpe .

Si sale in pulpito con quest'ordine: Dopo il ringraziamento si ritorna in Episcopio


Chierici di mitra (con piatto dei guanti) e pa-. '
coli ordine onde s' è venuti.
storale,
Suddiacono,
Secondo Diacono Assistente,
Cerimoniere,
Vescovo,
7
98

2 .
- VESPERI SOLENNI PONTIFICALI Quando il Vescovo ha ricevuto la mitra, si scam-
biano i Canonici al trono. Si toglie la mitra al Vesco-
Cose da prepararsi
vo, il quale si alza. Pater ed Ave in secreto : Deus
in adiutorium.
La funzione si svolge tutta all' Aitar maggiore. Mentre si canta la seconda parte del Gloria Pa-
Occorre, almeno pel decoro, lo stesso numero di tri libro e bugia vengono al trono per la prima An-
,

inservienti che per la Messa Pontificale. tifona. Intanto si deponga la mitra preziosa e si prenda
Air Altare: sei candelabri (non il settimo). quella samisdoro.
Sulla mensa: paramenti pel Vescovo, cioè: pasto- Intonato il primo Salmo vanno tutti a sedersi, co-
rale, mitra, formale (in piatto), piviale, stola, cingolo, me alla Messa pel Gloria e il Credo.
camice, amitto, piatto per la croce pettorale. I cinque seduti al trono si alzeranno e verranno
Presso il Cerimoniere: un cuscino, nelle feste in
al posto loro al Sicut erat di ogni Salmo, eccetto che
cui sia da genuflettere. dopo il terzo, per lasciar libero lo spazio all'annuncio
I paramenti dei Canonici siano al loro posto, se- delle Antifone.
condo la dignità di ciascuno. Al posto del Prete Assi- Finiti i Salmi si alzano tutti e vanno ai rispettivi
stente, piviale e amitto. posti.
Nel banco presso il trono: libro pel Vescovo, bu- Dopo il Capitolo il Vescovo depone la mitra sa-
'

gia, quattro piviali pei chierici, uno per l incensatore. '


misdoro che viene riportata all Altare, per riprendere
Nel mezzo: faldistorio. Pel Diacono e il Suddia-
la preziosa.
cono si preparino gli scanni come pel Gloria e Credo. Libro e bugia per l'intonazione dell' Inno ; poi
In sacristia: paramenti pel Diacono e Suddiacono '
per l Antifona al Magnificat. Mitra preziosa. Tosto
cioè dalmatica e stola, tunicella, cingoli, camici, amitti. '
ascende il trono il turiferario per l incenso - indi pa-
Candelieri, turibolo e navicella. '
storale - il Vescovo va all Altare, depone pastorale e
AlV ingresso della chiesa : aspersorio e campanello. '
mitra, ascende. Il turiferario porta il turibolo all Altare
La Funzione e lo dà, in cornu Epistolae, al Prete Assistente.
Incensato l'Altare, il Vescovo viene nel mezzo di
Si discende come al mattino, si fa l'adorazione
' esso - mitra e pastorale - scende e va al trono; de-
al Sacramento, e si passa all Aitar maggiore.
pone il pastorale - è incensato dal Prete Assistente (il
Escono il Diacono e il Suddiacono, preceduti dai
ceroferari.
turiferario, genuflesso, gli sostiene il piviale a destra) ;
depone la mitra, riprende il pastorale.
Si apparano i Canonici, poi il Vescovo, come per
Quando il Suddiacono ha incensato i quattro Ca-
la Messa.
nonici Assistenti, ed è incensato lui stesso, il turiferario
IOO IOI

porta il turibolo al Prete incensatore e lo accompagna, Sulla credenza in cornu Evangelii: Due messali ,

sostenendogli il piviale, a incensare il coro e il popolo. uno pel Celebrante e uno per l'Epistola e il Vange-
,

Finito il Magnificat il Vescovo depone il pastorale. lo; continenza calice, ampolline.


,

Alla Benedizione: mitra; dopo le parole: Omni- Presso la Cattedra: cuscino piatto per la croce
,

potens Deus : pastorale. pettorale.


I chierici siano pronti a ricevere i paramenti del
Vescovo (piatto per la croce). I ceroferari accompa- La Funzione
gnano in Sacristia il Diacono e il Suddiacono.
Quando il Vescovo ha ripreso la cappa e la cro- Il Vescovo, all'ora stabilita,
scende in cappa ma-
ce, si ritorna in Episcopio. gna, accompagnato dai chierici, dai cantori, seguito dal
caudatario.
E ricevuto dai Canonici. Aspersione adorazione al
,

Santissimo, preghiera al faldistorio: indi sale al trono.


3 -
MESSA SOLENNE SEM1P0NTIFICALE Il Celebrante sarà uscito coi Ministri e attenderà
.

agli scanni. Il Celebrante saluta sempre coli' inchino


In certe solennità secondarie il Vescovo non ce- il Vescovo: i Ministri invece genuflettono; così fa-
lebra, ma assiste alla Messa cantata da un Canonico. ranno ogni qual volta vanno e vengono dagli scanni .

Il Vescovo può assistere in piviale, o semplicemente Si distribuiscono i paramenti pel Vescovo che ,

in cappa. Nel primo caso l'assistenza si chiama Se- tosto li indossa. I Canonici non si apparano ma re- ,

mipontificale. stano in abito corale.


,

Il Vescovo parato, scende dal trono e va all'Al-


,

Cose da prepararsi
tare : depone pastorale e mitra e comincia la Messa .

In Sacristia: Paramenti in terzo per Celebrante, Alla sua sinistra ha il Celebrante ; a destra del Vescovo
Diacono e Suddiacono; candelieri, sei torce, turibolo e a sinistra del Celebrante stanno i due Canonici assi-
e navicella. stenti; di dietro stanno Diacono e Suddiacono Con- .

In Presbiterio: Trono e faldistorio. temporaneamente al Vescovo anche il Diacono dice:


Sull'Altare: Paramenti pel Vescovo: piviale, for- In nomine Patris... ,
Introito ad altare Dei,
etc. ; il
male in piatto, stola, cingolo, camice, amitto; il tutto Suddiacono gli risponde .

coperto da velo del colore dei paramenti; mitra pre- Dopo V Indulgentiam il Celebrante passa di dietro
ziosa e samisdoro, pastorale. fra i Ministri e continua la Messa col Vescovo, rispon-
,

Sulla credenza in cornu Epistolae : Messale pel dendogli il Diacono e il Suddiacono Detto Oremus,
.

Vescovo, bugia. il Celebrante coi Ministri si allineano in disparte verso ,

i
102 103

il lato dell'Epistola, volti verso il mezzo del presbi- indi va a recitare il Munda cor meum nell' infimo gra-
terio; il Vescovo prende mitra e pastorale, fa inchino dino. Intanto il Vescovo pone l'incenso.
all'Altare, al Celebrante, e va al trono. Il Celebrante Il Diacono torna al trono col Messale, riceve la
coi Ministri, fatto rispettivamente al Vescovo inchino o benedizione, e va al leggio senza ripetere il bacio del-
'
genuflessione, sale l Altare, l' Anello.

Il Vescovo pone l'incenso nel turibolo ; ministra Il Vescovo depone la mitra, e dopo il Gloria
la navicella il Prete Assistente : il turiferario regge, libi, Domine prende il pastorale: lo depone in fine del
genuflesso, il turibolo, che poi reca al Celebrante. Vangelo, bacia il Messale ed è incensato dal Prete
Incensato l'Altare, il Diacono incensa il Celebrante Assistente. Il turiferario resta intanto in ginocchio.
con due tiri ; indi il turiferario porta il turibolo al Prete Legge il Credo - libro e bugia, che restano in
Assistente, che incensa il Vescovo con tre tiri (intanto
'
piedi anche all El Incarnatus - indi siede e prende
il turiferario sta genuflesso in plano, a destra del Prete la mitra. Il caudatario cogli altri quattro siedono sui
Assistente). Il Vescovo depone la mitra e legge - libro gradini del trono. Gli altri chierici siedono sui gradini
'
e bugia - l Introito contemporaneamente al Celebrante ; dell'Altare dopo che il Diacono avrà steso il corporale
recita il Kyrie; se il tempo lo consente, siede met- sulla mensa.
tendo la mitra. Dopo il Credo il Vescovo depone la mitra, legge
Intonato il Gloria, il Vescovo lo recita col Cele- 1' Offertorio- libro e bugia - riprende la mitra e siede.
brante - libro e bugia al trono. La Messa prosegue more solito.
Durante il canto del Gloria, il Caudatario coi Al Deus qui humanae substantiae il Suddiacono,
,

'
chierici di libro, bugia, mitra e pastorale vanno a se- stando all Altare in cornu Epistolae, genuflette e tiene
'
dere sui gradini del trono. Gli altri chierici siedono alzata verso il Vescovo l ampollina dell acqua, dicendo :
'

'
sui gradini dell Altare. Benedicite, Pater Reverendissime, e resta in ginocchio
'
Terminato il Gloria il Vescovo depone la mitra, per tutta l orazione Deus qui humanae substantiae,
,

'
che riprende dopo l Orazione. che viene recitata dal Vescovo, non dal Celebrante.
Il Suddiacono legge 1' Epistola ; indi viene al tro- Il Vescovo mette tosto incenso nel turibolo. Il Ce-
'
no, bacia l anello al Vescovo, e riceve da lui la bene- lebrante incensa l'Altare, poi il Diacono incensa il Ce-
dizione. Si accostano libro e bugia, e il Vescovo legge lebrante con due tiri. Il Prete Assistente incensa il Ve-
Epistola, Graduale e Vangelo. scovo - che si alza, tenendo la mitra - con tre tiri ;
Si prepara il leggio grande, come nella Messa indi il Diacono riprende il turibolo e incensa con due
Pontificale. tiri il Prete Assistente, il Diacono di destra e quello
Sul finire del canto del Graduale, il Diacono porta di sinistra, genuflettendo al Vescovo nel passare dal-
' '
all'Altare il Messale, viene al trono e bacia l'Anello; l uno all altro, e poi il Coro per ordine di dignità e
io5

di anzianità. Da ultimo incensa il Suddiacono, ed è verso il Vescovo, inchinandosi; Diacono e Suddiacono


incensato lui stesso. si volgono anch
'
essi, restando sul loro gradino e ge- ,

Durante il Prefazio si ripone il faldistorio nel nuflettono.


mezzo, e si preparano le sei torce, che usciranno al Il Celebrante legge l'Indulgenza ; intanto il Ve-
Sanctus e rientreranno a Elevazione compiuta (vedi la scovo siede, tenendo mitra e pastorale che depone ,

nota alla Messa precedente). finita la formula, e si alza, recitando col Celebrante
Il Vescovo, recitato il Sanctus, prende mitra e '
l '
ultimo Vangelo (cuscino all Et Verbum caro).
pastorale e scende al faldistorio, dove li depone e ge- Partito il Celebrante coi Ministri, che faranno la
nuflette. Gli si leva il zucchetto. Diacono e Suddiacono debita riverenza all' Altare e al Vescovo, questi depone
'
stanno un po verso il cornu Epistolae. Col piviale si i paramenti, riprende la cappa ed esce di Chiesa.
coprono le mani del Vescovo.
L'incensazione alla consacrazione vien fatta dal
Cerimoniere Capitolare.
Dopo l'Elevazione il Vescovo prende zucchetto ,

mitra, pastorale, fa genuflessione semplice e va al 4


. - MESSA SOLENNE
trono, dove depone tutto.
CON ASSISTENZA DEL VESCOVO IN CAPPA
A suo tempo il Prete Assistente va all' Altare a
prendere la Pace, la porta al Vescovo (mettendo le Ha pochissima differenza dalla Messa precedente.
mani al di sotto di quelle del Vescovo) e torna al suo
Il Vescovo non si appara. E incensato soltanto
posto in Coro. Il Suddiacono va da lui a prendere la all' Offertorio.
Pace, e la porta ai Canonici e ai Beneficiati, non a
Al Sanctus si portano quattro torce. Il Vescovo
ciascuno, ma al primo dì ciascun ordine, osservando
usa il berretto in luogo di mitra, meno quando è in-
le norme della precedenza: indi al Diacono e al Ceri- '
censato all Offertorio ; tiene il berretto anche impar-
moniere Capitolare.
tendo la Benedizione, e mentre il Celebrante legge la
Dopo la Comunione sotto ambe le specie, il Ve-
formula dell' Indulgenza.
scovo riceve il zucchetto legge il Communio - libro
,

e bugia - siede e prende la mitra. La leva agli Ore-


mus ; la riprende dopo Vite Missa est (o Benedicamus
Domino) e imparte la Benedizione solenne: dopo le
parole: Benedicat vos omnipotens Deus, prende anche
il Pastorale.

Durante la Benedizione il Celebrante si volge


INDICE

Prefazione pag. 5
Nozioni generali » 7
Capitolo I. - Messa letta servita da un chierico » 17
» II. - Messa letta servita da due chierici »
3i
» III. - I Ministri inferiori alla Messa so-
lenne » 33
'

» IV. - 1. Messa solenne di Requiem . » 48


2 Esequie dopo la Messa solenne
.

di Requiem . . . . » 50
» V .
- Il Diacono e il Suddiacono alla
Messa solenne .... » 52
» VI. -. 1. Il Diacono e il Suddiacono alla
Messa solenne di Requiem » 61

2 .
Il Diacono e il Suddiacono alle

Esequie ..... » 63
» VII. - Vesperi solenni .... » 64
» '
Vili. - Dell Esposizione e Benedizione col
SS.mo Sacramento » 72
IX. - Messa letta del Vescovo . » 76
» X - Sacre Ordinazioni
. .... » 82

» XI. - I Chierici in alcune Funzioni Ponti-


ficali ...... » 85
1 .
Messa solenne Pontificale . » 85
2 . Vesperi solenni Pontificali . » 98
3 . Messa solenne Semipontificale » 100

4 .
Messa solenne con Assistenza del
Vescovo in Cappa » 105

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