Cateehismus ex Decreto
rochos . . .
Sacr. Concila Tridentini ad Pa-
. . L. 7 .
-
SACRE CERIMONIE
Crawley P. Matteo - Il Regno Sociale del S Cuore
di Gesù L
.
.
1.-
AD USO DEI CflIERICI
Dal Sasso Giacomo - Compendio della Somma Teolo-
gica di S. Tomaso . . . L. 12.-
Doeììnvk - Vocazione .
P . Segneri - 11 Quaresimale » -
» legato in tela »
25
torum S. Rituum Congregationis ab anno 1886-
annum 1914. - 3 volumi .
B r PADOVA
TIPOGRAFIA DEL SEMINARIO
LIBRERIA GREGORIANA EDITRICE
L .
3.50 ==== 1926
MA
MANUALETTO
DI
SACRE CERIMONIE
AD USO DEI CHIERICI
osa
2 5
4 IL EDIZIONE
RIVEDUTA E AUMENTATA
fi
RÌBLIOTHECA
1 o
K5 -
9S f
PADOVA
Vie. Gen.
hanno una conoscenza perfetta le pratiche-
,
1.
Dell'abito ecclesiastico. - Costituiscono l'a-
bito ecclesiastico: la veste, la cotta, la berretta.
La veste, così detta talare (appunto perchè deve
'
giungere fino al tallone), deve essere l abito del Ghie- ,
capo e deve coprire alquanto la fronte, aver lo spicchio moniere tiene sempre il bastone nella mano sinistra
'
di mezzo sull' orecchio destro ; si deve levare e mettere per esser libero nell uso della destra.
prendendola con la mano destra dallo spicchio di mezzo. Quando è prescritta la percussione del pet-
Quando si sta in piedi, si sostiene con ambo le mani t o, questa si fa senza esagerazioni sempre con la
dalla parte inferiore con l'apertura rivolta al petto. Si mano destra aperta e distesa, senza allontanare dal
toglie prima di alzarsi e sì rimette stando seduti. corpo il gomito; la mano sinistra si tiene appoggiata
sotto il petto.
2. Della modestia e decenza. - È dovere di ogni
Chierico, specialmente quando assiste alle Sacre Fun- 4. Del segno di croce. - Il segno di croce è di
zioni, di conservare con la massima cura la compostezza due sorta: maggiore e minore.
della persona. Deve stare quindi sempre col corpo Il maggioj-e si fa così : posta la mano sinistra dì-
stesa sotto il petto, si tocca, coli estremità delle dita
'
il capo inchinato a destra o a sinistra, di girare gli dice « in nomine Patris » ; la si abbassa nella stessa
occhi di qua e di là, di mettere le gambe o i piedi maniera al petto poco sopra la mano sinistra e si dice
'
l uno sull '
altro, e simili altre pose sconvenienti. « et Filìi », la si porta a toccare la spalla sinistra e si
Curi pure la decenza della persona e degli abiti. dice « et Spiritus », quindi la destra e sì dice « Sancti » ;
Quindi sieno nette la faccia e le mani, i capelli mode- da ultimo subito sì uniscono ambe le mani al petto di-
stamente composti, le scarpe siano pulite. cendo « Amen ».
Si eviti di, muovere esageratamente il braccio, di alzare
3.
Del modo di tener le mani. - Durante le Sa- la mano sulla testa anziché sulla fronte, di portarla al petto
sotto la mano sinistra, di portarla una seconda volta al petto
cre Funzioni si tengono giunte dinanzi al petto, purché
dicendo « Amen », di segnarsi senza toccare fisicamente la
non si stia seduti o non siano in alcun modo occupate. fronte, il petto, le spalle.
Le mani si tengono giunte dinanzi al petto, Quando per segnarsi si usa dell' acqua benedetta, ciò si
congiungendole palma a palma, con le dita distese, faccia dopo aver intinto nell' acqua leggermente le estremità
' del dito medio e anulare.
unite fra loro e rivolte un po verso il cielo ; il pollice
destro però si piega sul sinistro in modo di croce. Il minore segno di croce si fa col polpastrello
'
Stando seduti, si tengono appoggiate e distese (non coli unghia) del pollice destro, segnando due li-
'
sulle ginocchia. nee, una verticale, l altra trasversale sulla fronte, sulle
Quando si tiene o si porge qualche og- labbra, sul petto. Le altre dita devono tenersi distese
getto, generalmente si usa la mano destra, mentre ed unite fra loro, e la mano sinistra al solito appog-
la sinistra sta appoggiata e distesa sul petto. Il Ceri- giata al petto.
IO I
Si eviti di farlo sulle labbra mentre si pronunciano le 2 . passando davanti ad un Altare dove si cele-
parole che lo richiedono; si eviti anche di farlo con linee bri la S. Messa e sia fatta la consacrazione, nè sia
troppo larghe e lunghe.
passata la Comunione sotto ambe le Specie ;
5. Delle riverenze. - Le riverenze sono di due 3 durante 1' Esposizione del SS.mo passando da
.
sorta: inchini e genuflessioni. un luogo all altro del Presbiterio (e ciò per maggiore
'
6 . Del modo di dar la pace e del bacio. - La E permesso al Cerimoniere l'uso della berretta
nell andare e ritornare dall'Altare ; quando è seduto
'
dice : « Pax tecum » ; chi la riceve mette le mani sotto sto il SS.mo, anche se coperto da un velo.
,
i gomiti di colui che la dà e risponde : « Et cum spi- Quando accompagna da un luogo a un altro qual-
,
ritu tuo». Nello stesso tempo l'uno e l'altro avvici- cuno, regolarmente si tiene alla sinistra e lo precede;
nano rispettivamente la guancia sinistra Chi dà la pace
.
giunto al posto ove è diretto, lo lascia passare e si
,
15
14
10. Del modo di incensare. - L'incensazione si
ferma dopo di lui alla sua sinistra. Se quegli che accom-
fa tenendo col dito mignolo della mano sinistra appog-
pagna, deve genuflettere o fare inchino, lo precede fa- '
cendo per primo genuflessione o inchino. Accompagna- giata al petto l anello superiore del turibolo e colla
tolo nuovamente al posto, prima di lasciarlo, inchini mano destra le catenelle presso il coperchio e formando
quei movimenti che si dicono: tiri d'incensazione.
il capo.
Quando ad alcuno deve indicare, ministrare od Neil' incensazione si distinguono due specie di tiri :
semplice e doppio.
offrire qualche cosa, ciò fa, inchinando il capo prima
e dopo.
Il semplice si fa portando il turibolo chiuso di-
nanzi al volto e movendolo lentamente e in linea retta
Con modestia e discrezione accenna a ciò che si
verso 1' oggetto da incensarsi, ritraendolo quindi tosto
deve fare e supplisce in silenzio ai difetti degli altri.
verso di sè, senza abbassare la mano.
9 .
Del Turiferario e Navicolario. - Il Turiferario Così s'incensa l'Altare, il Messale e gli altri og-
' getti nelle Benedizioni.
porta il turibolo colla destra : il dito mignolo nell a-
'
nello di sostegno, il pollice nell anello della catena che Il doppio si fa in due maniere. Innalzando dalla
cintura in linea retta fino al volto il turibolo chiuso
, mette capo al coperchio : la sinistra stesa sul petto.
Quando porta il turibolo, il suo posto nelle pro- (primo tiro) e movendolo quindi tosto verso 1' oggetto
cessioni è innanzi a tutti. da incensarsi, formando una curva parabolica (secondo
Si presenta per l'immissione dell' incenso sempre tiro) e in fine abbassandolo nuovamente all' altezza della
cintura. Oppure, formando col turibolo come sopra
in piedi (anche se esposto il SS.mo) (*), colla destra ,
nelle catenelle e la sinistra agli anelli e posata al petto. elevato, due tiri semplici e abbassandolo tosto sotto
il petto.
Lo porge chiuso : a) a colui che deve incensare,
Così s'incensa il SS.mo la S. Croce, le Reliquie
colla destra agli anelli e la sinistra alle catenelle sopra ,
nel piede; dal ceroferario di sinistra con la sinistra e se ne sta, in silenzio e a capo scoperto ad atten- ,
nel nodo e con la destra nel piede. Così pure le torce dere che il Sacerdote indossi i sacri apparamenti .
dall'uno e dall'altro la mano libera deve esser tenuta corrente per la celebrazione della Messa Così dispone sopra
.
Nel portare i candelieri, procurino di tenerli stac- pianeta con la parte posteriore disopra indi la stola, il ma-
,
ciò fare contemporaneamente; si astengano però men- , Assiste il Celebrante nell'assumere le Sacre Vesti ,
diacono, durante il canto del Vangelo. periore presso il colletto, ravvolge con la destra la
parte posteriore, lo mette convenientemente sulle spalle
del Cel. e glielo fa discendere su tutta la persona ,
mani e coi iocchi dal lato destro, dietro del Gel. all al- il Messale e con la destra suona il campanello se l'uso
f
,
tezza dei fianchi, e quando questi l'abbia preso, aggiu- lo richiede , prende l'acqua benedetta e la dà (tenendo
sta il camice in guisa che abbia a pendere ugualmente stesa la mano e unite le dita) al Gel e quindi segna .
talare,
Se deve passare davanti al Tabernacolo o all'Altare
d) prende il manipolo, lo dà a baciare (anche Maggiore, postosi a sinistra del Gel fa genuflessione sem- .,
nella Messa da morto) e glielo lega a metà avam- plice ; se dinanzi ad un Altare dove si distribuisce la S. Co-
braccio. munione, o sta esposto il SS Sacramento fa genuflessione
.
,
cura di sollevare questa, prima di dietro e poi davanti, finita l'elevazione del calice o la benedizione; indi si alza
in modo che il Gel. sia libero nel passare ed allacciare e procede verso 1' Altare.
le cordicelle. Se passa dinanzi ad un Altare dove sta esposta alla
pubblica venerazione una Reliquia insigne, fa inchino sem-
NB. - Stola e pianeta il Cai. le indossa da sè: farsele
plice ; se fosse esposta la Reliquia della S. Croce o degli
imporre, è proprio del Vescovo. Strumenti della Passione di N S. G. G. fa genuflessione
.
Da ultimo, passa alla destra del Gel., prende con semplice ; se queste poi fossero riposte nella custodia e ciò ,
la destra la berretta dallo spicchio di fronte e gliela sia pubblicamente noto fa solo inchino.
,
porge senza baciarla; poi prende il Messale (che so- Arrivato all'Altare , si ferma davanti all' infimo gra-
stiene con ambe le mani nella parte inferiore verso gli
dino dal lato dell'Epistola a destra del Gel .,
sostiene
angoli, in modo che la parte superiore sia appoggiata
con la mano sinistra il Messale appoggiato al petto ,
al petto e con l apertura verso il lato sinistro), si ritira
'
un poco dietro il Gel. e insieme a lui fa inchino alla gnolo della sinistra, e fatta la genuflessione in plano,
Groce o all'immagine principale della Sacrestia. alza con la destra l'estremità anteriore della veste del
2 Dalla Sacrestia all'Altare. - Precede di poco
Gel. Depone quindi la berretta nel luogo opportuno
.
,
il Gel., ad occhi dimessi, e con passo nè troppo fret-
(se c'è, o sulla credenza, mai però sull'Altare). Va a
toloso nè troppo tardo.
collocare il Messale sul leggio con l'apertura verso il,
'
i gradini laterali fa genuflessione nel mezzo alla Groce
,
alla sinistra alquanto dietro del Cel., cioè davanti il M (Inchinato profondamente verso PAltare) Confiteor
.
lato del Vangelo. V Deo omnipoténti, beàtae Mariae semper Virgini, beàto Mi-
chaèli Archàngelo, beàto lohànni Baptistae, sanctis Apòstolis
Si segna insieme al Cel. e, tenendo le mani giunte Petro et Paulo, òmnibus Sanctis et (rivolto, al Celebrante)
avanti il petto, con voce chiara risponde come segue ,
tibi, Pater, quia peccàvi nimis cogitatiòne, verbo et òpere:
osservando puntualmente le cerimonie indicate . (si batte tre volte il petto) mea culpa, mea culpa, mea mà-
xima culpa. Ideo precor beàtam Mariam semper Virginem,
beàtum Michaèlem Archàngelum, beàtum lohànnem Bapti-
3 , Dal principio della Messa aW Introito.
stam, sanctos Apòstolos Petrum et Paulum, omnes Sanctos
Sacerdote. Introibo ad altare Dei. et (rivolto al Celebrante) te. Pater, oràre prò me ad Dòmi-
num Deum nostrum.
Ministro. Ad Deum, qui laetfficat iuventùtem meam.
"
5 Iòdica me, Deus, et discerné càusam meam de gente 5 Misereàtur vestri omnipotens Deus et, dimissis pec-
.
non sanata; ab hómine iniquo et dolóso érue me. càtis vestris, perdùcat vos ad vitam aetérnam.
M Quia tu es. Deus, fortitùdo mea, quare me repulisti? M Amen (si rimette diritto).
.
5
S Confitébor tibi in cithara. Deus, Deus meus; quare
.
.
"
. cula saeculórum. Amen. (Il Min. si alza, e con la destra sollevando al Cel. il
. S .
Introibo ad altare Dei. camice e la veste dalla parte anteriore, l'accompagna fino
M Ad Deum, qui laetificat iuventùtem meam.
.
alla predella e, ritornato, s'inginocchia steli1ultimo gradino).
"
6 .
Amen. modo seguente:
22 23
Kyrie eléison
"
M Kyrie eléison
5 .
.
5 Dal Vangelo fino al principio del Canone. -
.
"
piattello, aspetta che il Cel. ritorni nuovamente nel lato
6 Dóminus vobiscum.
dell' Epistola. Lascia sulla mensa il fazzolettino un poco
.
M .
Glòria tibi, Dòmine. Quando il Cel. si avvicina, gli fa inchino di capo,
' '
e senza baciare l ampolla gli versa l acqua sulle dita,
Alle parole Sequéntia ecc. si segna sulla fronte,
badando di tenere il piattello sotto le mani di lui ma
.
con la destra, procurando che non tintinni, e va ad in- Lo stesso osserverà nell' Elevazione del Calice : all' ul-
ginocchiarsi come prima in cornu Episiolae di fronte al- tima genuflessione del Cel. suona tre volte. ,
l' Altare(non occorre far genuflessione nel mezzo). La- Dopo l'Elevazione si alza, rivolto su-destra di-
scia il campanello sui gradini e sta con le mani giunte. scende in plano e, senza far genuflessione, torna ad
Detto dal Sacerdote Orate fraires e rivoltosi lo inginocchiarsi al suo posto, óve rimane fino alla Comu-
'
'
stesso all Altare (non prima), risponde : nione. Rimette il campanello sui gradini dell Altare.
Suscipiat Dóminus sacrificium de mànibus tuis ad làu- Prima del Pater noster :
dem et glóriam nóminis sui, ad utilitàtem quoque nostram S . Per ómnia saecula saeculórum.
totiùsque Ecclésiae suae sanctae. M .
Amen.
"
S .
Et ne nos indùcas in tentatiónem.
6 . Per ómnia saecula saeculórutn.
M .
Sed libera nos a malo.
M .
Amen.
S
.
"
.
Dóminus vobiscum. Mentre il Sacerdote spezza l'Ostia sul Calice:
M Et cum spiritu tuo. Per ómnia saecula saeculórum.
"
. 5 .
"
5 .
Sursum corda. M .
Amen.
M .
Habémus ad Dóminum. 3
"
Mentre il Cel. dice Sanctus ecc., stando alquanto si batte tre volte il petto.
inchinato, suona il campanello tre volte. Se vi è Comunione dei fedeli, quando il Cel. rac-
coglie i frammenti, il ministro inchinato profondamente
6 .Dal principio del Canone fino alla Comunione. recita il Confiteor rimane inchinato al . Misereatur
,
neta, e con la destra suona il campanello due volte; tutti dovendo essere comunicato per primo a meno che
dopo la deposizione dell'Ostia sul Corporale, lascia la tra i comunicandi non vi siano dei Diaconi. JW Ecce
mentre il Sacerdote raccoglie i frammenti, il ministro S Ite, Missa est, oppure: Benedicàmus Dòmino,
.
M Deo gràtias.
si alza portando seco il campanello, lascia questo sulla .
credenza, prende le ampolle col loro piattello e il faz- Dal giorno di Pasqua fino al Sabato in Albis' in-
zolettino piegato (di cui si servirà per asciugare il clusivamente si aggiunge : Alleluia, Alleluia.
fondo delle ampolle), va all'Altare dal lato dell'Epi- Se il Cel. lascia il messale aperto, il ministro, ri-
stola e depone il tutto sulla mensa. sposto Deo gratias, si alza, e, con la debita genufles-
Se il SS. Sacramento non è ancora chiuso nel Ta- sione nel mezzo, lo trasporta, come fu detto la prima
bernacolo, oppure, se il Cel. non ha consumato le Sacre volta, nel lato del Vangelo ; altrimenti rimane genu-
Specie, attende genuflesso sulla predella. flesso al suo posto.
Quando il Cel. avvicina il calice, il ministro (se Alla Benedizione, stando in ginocchio, inchina il
occorre, monta sulla predella) vi infonde il vino a be- capo, si segna e risponde: Amen. Poscia, come nel
neplacito dello stesso. Indi stando fuori della predella primo Vangelo, risponde : Et cum spiritu tuo - Gloria
'
versa nel calice il vino e poi l acqua per la purifica- libi, Domine, si segna in fronte, bocca e petto, e, fatta
'
zione delle dita. Non occorre in questo caso baciare genuflessione nel mezzo, passa nel lato dell Epistola,
le ampolle. prepara il cuscino al Sacerdote per le tre Ave Maria,
Fa inchino al Cel.,ripone l'asciugatoio e le am- quivi rimane in piedi ed in fine del Vangelo rispon-
polle sulla credenza, la ricopre coi turaccioli, passa de: Deo gratias.
quindi per planum nel lato del Vangelo, facendo Nel caso che abbia trasportato il messale, dopo ri-
genuflessione nel mezzo; prende il leggio col messale sposto Gloria Ubi, Domine, passa a preparare il cu-
'
e lo trasporta nel lato dell Epistola, mettendolo sul- scino e torna nel lato del Vangelo, per riportare il
l'Altare come da principio in posizione diritta .
'
messale nel lato dell Epistola.
28 29
Risposto Deo gratias, prende dalla credenza il fo- 3 .Non si percuote il petto all'Agnus Dei.
i
glio delle Orazioni prescritte, e si inginocchia a destra 4 .Invece dell'Ite, Missa est il Cel. dice: Requie-
del Cel. in plano, se questi si inginocchia nell'in- scant in pace, ed il ministro risponde: Amen.
fimo gradino, oppure nell'infimo gradino, se il Cel. si 5 .
Non si dà la Benedizione in fine della Messa.
'
volta all Altare e, terminata la Messa, quando ritorna
ed in fine delle due Orazioni : Amen.
in sacrestia; durante la Messa fa sempre genuflessione
Al triplice Cor lesu Sacraiissimum risponde:
semplice.
M . Misererà nobis, per tre volte.
2 .
Omette i soliti baci.
Poi rimette il foglio anzidetto sulla credenza ,
Nel trasportare il messale fa genuflessione sem-
3 .
prende il messale, poscia la berretta ed aspetta il Cel. plice soltanto nel mezzo, e non ai due lati dell Altare.
'
'
nel lato dellEpistola. Fa genuflessione in plano men- 4 AH' Offertorio e nella purificazione delle dita,
.
Cel. lo aiuta a svestirsi collocando convenientemente i Elevazione ancorché la Messa si celebri in un Altare
sacri paramenti sul tavolo In ultimo bacia la mano laterale.
del Cel. e si sveste della cotta.
Appendice I. - Particolarità nel servire la Messa Appendice III. - Altre particolarità pel ministro
letta de Requie. in alcune Messe lungo l'anno.
i.
Si omettono i baci. 1 Nelle Messe in cui si legge la Sequenza, il mi-
.
'
M . Qui fecit caelum et terram. mus genua, il ministro risponde: Levate, avvertendo
Segue la Confessione coi di inginocchiarsi con un sol ginocchio, se si trova in
30 3i
'
CAPITOLO IL
piedi. Lo stesso osserva, quando il Cel. s inginocchia
'
mentre legge l Epistola o il Tratto o il Vangelo.
3 Nelle Messe feriali, nelle quali si leggono varie
.
Messa letta servita da due chierici
Epistole o, a dir meglio. Lezioni, in fine di ciascuna
risponde: Deo gralias, eccetto dopo la quinta nella Quando nella Messa della Comunità, per ragione
Messa del Sabato dei Quattro Tempi. Si noti che in di speciale circostanza solenne, sì usano due ministri,
queste Messe il Sacerdote dice: Dominus vobiscum essi osserveranno in particolare quanto segue:
dopo di aver letto le Lezioni, e non come il solito ,
1
.
Aiutano il Cel. a vestirsi, stando il primo a
dopo di aver detto il Kyrie eleison. destra e il secondo a sinistra: a suo tempo il primo
4 .
Nelle Messe delle Domeniche e Ferie nel tempo prende il messale.
della Passione, fino al Sabato Santo escluso si omette 2
. Procedono pochi passi avanti al Cel., stando il
,
il Salmo Judica. Nelle Messe della Settimana Santa in primo a destra del secondo. Alla porta della Sacrestia,
cui si legge il Passio, il ministro non risponde : Gloria il secondo suona il campanello (se l'uso lo comporta),
libi Domine, sta in piedi come al Vangelo, a suo
.
il primo prende l'acqua benedetta e la porge prima al
tempo si inginocchia con ambe le ginocchia assieme Cel., poi al compagno.
al Cel. e, letta l'ultima parte del Passio risponde: 3 Giunti all'Altare, il primo si ferma nel lato del-
.
Laus libi Chrisle. l' Epistola e riceve la berretta del Cel., il secondo passa
,
delle Orazioni prescritte le quali, se le Messe di Na- 5. Dopo l'Epistola, si alzano, il primo trasporta
,
devono recitarsi dopo l'ultima. condo (che passa al lato dell Epistola) genuflessione
nel mezzo; risposto Gloria, libi. Domine, va al suo
posto appiè dei gradini al lato del Vangelo.
6 Detto dal Cel. Oremus, il secondo porta le
.
'
ampolle all Altare e amministra l'acqua per il Lavabo,
mentre il primo presenta al Cel. il manutergio. Rice-
'
vuto l asciugatoio, ritornano alla credenza quivi la-
,
1
32
'
messale nel lato dell Epistola, indi -va al posto che te-
quando i Ministri so- | si pone con berretta e si pongono dietro il Tu- si pone dietro il Diac. si pone dietro il Suddia-
no apparati bastone dietro il Cel. rif. e Nav. con j candelieri col secchiello nella mano cono col libro .
accesi. destra.
al cenno del Sacrista fa inchino profondo alla fanno inchino mediocre fa inchino profondo fa inchino profondo alla Se non c' è 1' aspersione
Croce e si copre il capo. alla Croce alla Croce Croce. dell' acqua il Cerim. dà alla
,
Procede dinanzi al Sudd. e vanno davanti a tutti. e passa a destra del '
porta l acqua benedetta al
Navic. Suddiacono.
il fanno loro inchino sem- fa loro inchino sem- fa loro inchino semplice
quando passano .
passati il Celebr. e i riceve dal Diac. le berrette vanno in mezzo al Presbi- va in mezzo al Pre- va in mezzo al Presbit.
Ministri (che depone assieme alla sua terio e giunti uno dietro il sbit. dietro al Cerof di . dietro al Cerof. di sinistra e
per terra vicino alla credenza), Diac. e 1' altro dietro al Sudd. destra e distante due passi distante due passi assieme
genuflette assieme ai ministri ma distanti da questi tre o assieme genuflette
'
, genuflette,
e senz '
altro va a prendere il quattro passi, assieme genu- s inginocchia dove ha '
s inginocchia dove ha
secchiello tenuto dal Tur., pre- flettono, ascendono al loro fatto la genuflessione. fatto la genuflessione.
'
senta 1 aspersorio al Diac. e posto dal lato dell' Epistola,
s inginocchia sull' ultimo gra-
'
depongono sulla credenza i
dino. candelieri e s'inginocchiano.
\
37
Turiferario Navicolario Avvertenze
Cerimoniere Ceroferari
'
fa inchino semplice ai | fa inchino semplice ai mi-
s accompagna al Diac.
va a benedire i ministri quando passano, nistri quando passano .
coro segnano.
'
torna al suo posto nel i torna al suo posto nel
tornato il Cel. al- genuflette, riceve l a
-
dà il turib. al Diac. e
all' incensazione ritorna la navic. al Navic. durante l'incens. del cor- ritorna in mezzo al Presb.
e si ferma in mezzo al Presb. nu Epist. uno dei due toglie
il messale dall' altare.
\
39
38
Turiferario Navicolario Avvertenze
Cerimoniere Ceroferari
finita la lettura del Van- prende la navic. e va col va col Cer. all' al- mette un po' avanti il Se durante il canto del-
gelo Tur. all' altare e posto 1* in- tare e posto l'incenso leggio per il canto del Vangelo .
l' Epistola a certe parole vien
censo, riporta la nav. al Na- come sopra ritorna nel prescritta la genuflessione,
vic. senza genuflessioni. mezzo portando seco il tutti gli inservienti genu-
turibolo senza genufl. flettono al posto ove si tro-
vano. Così pure al canto del
quando, finito il Gra- non genuflette. genuflettono e vanno a resta fermo al suo resta fermo al suo posto. Vangelo eccettuati però i Ce-
,
duale, il Diac. genufl. porsi uno a destra e 1' altro posto. roferari quando portano i
a sinistra del Sudd. dietro candelieri.
al leggio.
cantato il Vangelo riceve di ritorno il Mes- ritornano nel mezzo. porge al Diac. il | sposta alquanto il leggio
sale dopo che il Cel. lo avrà turibolo e dopo l'in- grande.
baciato. censazione del Cel. lo
riceve.
al canto dell' t Et In- si èva la berretta e genuflettono con ambe le genufl. con ambo le genufl. con ambo le gi-
carnatus » genuflette con ambo le gi- . ginocchia. ginocchia. nocchia.
nocchia presso la sedia e
'
rivolto all altare.
1
finito il canto del- si alza, esce nel mezzo si alzano e quando il si alza e resta in j si alza e resta in piedi.
V
l' t Et Incarnatus ». e invita il Diac. e Sudd. Diac. è all' altare, discendono piedi.
Quando il Diac. dopo presa senza genufl. ai lati del Cer.
la busta genuflette all' altare,
egli pure genuflette e si ferma
nel mezzo.
quando il Diac. ge- genuflette, inchina come genuflettono, inchinano, siede. siede.
nuflette e ritorna ai suo il solito e va direttamente al alzano le tunicelle, inchinano,
posto suo posto. genuflettono nel mezzo e
vanno a sedersi.
al Dominus vobiscum resta nel mezzo. uno dei due mette sulle
scende nel mezzo a scende nel mezzo a sin.
spalle del Sudd. il velo ome- del Cer.
destra del Cer.
rale, l'altro per davanti lo
allaccia.
portano all' altare 1' a-
sciugatoio che stendono e ,
-
4»
44 45
Cerimoniere Ceroferari
Turiferario Navicolario Avvertenze
i
f nita V Elevazione s
'
inchina profondamente si alzano.
si uniforma al Turif.
87
e scende nel mezzo. genufl. e va innanzi
ai 4 Cerof. in sacrestia 3
e deposto il turib., ri- sa-
finita la lettura del- dà la berretta del Cel. genuflettono e vanno in genuflette e va in genuflette e va in sa- Passando davanti all' al-
l' ultimo Vangelo e di- al Diac. Gli dà quindi la Sacrestia. sacrestia. crestia. tare del SS mo continuano
.
scesi i Ministri sua, e fatta genufl., si copre finché il Cel sarà davanti
e procede dinanzi al Sudd.
.
giunti in Sacrestia passa vicino al banco Si dividono e si voltano Si divide dal Nav .
si uniforma al Turifer
alla destra, leva la berretta, fronte a fronte. Passati i Mi- e si volta di fronte ad
.
coi ministri fa inchino alla nistri ritornano come prima, esso. Passati i Min .
,
ri-
Croce, depone il bastone e fanno inchino alla Croce, de- torna come prima fa
,
berretta e aiuta il Cel. a sve- pongono i candelieri, aiutano inchino alla Croce e va
stirsi. il Diac. e Sudd. a svestirsi. a deporre i suoi oggetti .
49
1 .
-
Il servizio della Messa solenne di Requiem ha Durante l'incensazione dell' altare il Cer. non alza
quindi nell andare all Altare non precede ma segue i al suo posto.
'
'
Ceroferari, i quali avranno i candelieri accesi. I Ceroferari al Lavabo presentano al Diac. e Sudd .
' '
Arrivati nel Presb., dopo le cerimonie consuete, l asciugatoio e l ampollina dell acqua col piattello e la
'
tutti vanno al loro posto, si pongono in ginocchio e ricevono di poi per riporre ogni cosa sulla credenza .
si alzano, finita la Confessione. Si omette la prima in- Poco prima della Consacrazione il Cer. (e non il
,
'
censazione dell Altare. Sudd.) mette l'incenso nel turibolo. il quale verrà su-
,
ferario stanno inginocchiati. Il Cerimoniere sta in piedi. Dopo la Consacrazione il Tur. e Nav. riportano
,
Finita l'Epistola, il Cerimoniere non accompagna in Sacristia i loro oggetti, ma i due Cerof. con le torce
il Suddiacono a ricevere la benedizione del Celebrante, venuti al Sanctus in Presbiterio si fermano fino alla
,
Durante il canto della Sequenza, gli inservienti Agli ultimi Oremus gli inservienti restano ingi-
'
siedono. Si alzano al Recordare, Jesu pie. Al Lacri- nocchiati, fino al principio dell ultimo Vangelo.
'
'
mosa dies illa, il Cerimoniere invita i Ministri all Al- Se dopo la Messa non avranno luogo le Esequie ,
tare, quindi prende il Messale e lo dà al I iacono. Al- verso la fine del Vangelo i Cerof. coi candelieri gli al-
, ,
lora i quattro inservienti scendono à mani giunte. I tri a mani giunte scendono nel mezzo nel solito modo.
,
2 .
-
Esequie dopo la Messa solenne di Requiem 5i
il Sudd coi Cerof si tengono a destra e vanno
. .
Subito dopo la Comunione del Celebrante, il Tur. a porsi in capo al panno esequiale, rivolti all'Aitar
e Nav. vanno in sacrestia a prendere il turibolo la maggiore ;
'
1
navicella. Quando tornano, hanno con loro nel mezzo inserviente del secchiello si ferma a destra
'
un altro inserviente col secchiello dell acqua benedetta del Turiferario;
'
e il Rituale. Si fermano all ingresso del Presbiterio ,
il Cer si pone alla sinistra del Diac
.
Finita la Messa, i Ministri vanno alle sedie. I Quando il coro ripete « Libera me Domine » . il
,
Cerof. scendono allora nel mezzo, genuflettono, inchi- Diac. passa alla destra del Cel., il Turif presenta il .
nano i Ministri e vanno a levar loro il manipolo. Tor- turibolo aperto al Cel il Nav. la navicella al Diac.
.,
nano quindi al loro posto, e prendono i candelieri. Posto l'incenso tornano al loro luogo Al « Pater
,
.
Frattanto il Sudd. va a prendere la Croce in cornu noster » (segreto) il Cer. sostiene il piviale a sinistra
,
Evangelii; quando egli si muove per discendere, si del Cel. ; l'inserviente presenta l'aspersorio al Diac
.
muovono pure i Cerof. in modo di potersi porre ai Dopo l'aspersione il Turif presenta il turibolo al Diac
.
suoi lati quando siano in mezzo al coro, e senza ge- e dopo l'incensazione l'inserviente dà il Rituale che
,
nuflessione ed inchini vanno direttamente all ingresso '
riceve di ritorno letto l'Oremus
, .
del Presbiterio, ove si fermano dinanzi al Tur, e Nav. Se fosse presente il cadavere detto dal Cel ad , .
'
e si voltano all Altare. alta voce Pater noster il Cer. accompagna girando da
,
Il Cer., passato il Crocifero, esce con in mano destra a sinistra il Cel e il Diac. all' aspersione ed in
.
-
la berretta del Sudd., invita il Cel. e il Diac. e, fatta censazione del tumulo genuflettendo ogni qualvolta
,
'
genuflessione all Altare (devono genuflettere anche il passa dinanzi all'Altare (se in esso c'è il Santissimo)
Tur., il Nav. e il terzo inserviente del secchiello, non e alla Croce sostenuta dal Sudd.
Al « Requiescant in pace », la processione si ri-
'
questo ordine : compone collo stesso ordine di prima. Nel passare di-
Precedono il Nav. e il Tur., quindi i due Cerof. nanzi all'Aitar Maggiore tutti tranne il Cel. ,
,
il Sudd.
ed in mezzo il Sudd. con la Croce, dipoi l inserviente
'
e i Cerof. genuflettono; nel passare dinanzi al Santis
,
-
del secchiello con a destra il Cer., segue il Cel. con a simo tutti genuflettono tranne il Sudd e i Cerof.
, .
sinistra il Diac.
Giunti al luogo delle esequie:
il Tur. e il Nav. si fermano, ritirandosi verso
sinistra e lasciando passare il Cel. ;
r
CAPITOLO V.
f
bassa voce le parole che si stanno dal Cel. il turibolo coi baci (lo alla sinistra del Diac. mentre
cantando, riceve 1' aspersione indi , prende nello stesso modo con cui questi incensa il Cel. ; riceve dal
si alza e accompagna il Cel. al- lo avea dato), e in cornu Epi- Diac, il turibolo e lo passa al tu-
l'aspersione del Coro e del popolo , stolae, un gradino più basso della riferario.
sempre reggendo il piviale. predella, incensa il Cel. con tre
Tornato all' altare, abban- tiri semplici inchinandolo prima
,
'
al Celebrante ; Patri ; gli risponde al Kyrie elei- plano : finito il canto del Kyrie
son : indi passa dietro il Cel. in va nel mezzo dell' altare , sempre
gli impone il manipolo e la secundo gradu fino alla fine del
, rimanendo in plano ,
fino all' in-
pianeta canto del Kyrie. Sul finire di tonazione del Gloria.
'
mette il manipolo baciandolo come il Diac. questo va nel mezzo dell altare,
assistito da un ceroferario restando sempre nel suo gradi-
no
,
e attende che il Cel. intoni
il Gloria.
Principio '
col Cel. va all altare a mani come il Diacono.
della Messa giunte, genuflette in plano e Al Gloria alla parola Deo s inchina e
'
alla parola Deo fa inchino e
resta in piedi ; si fa il segno della sale a destra del Cel ; con lui re- sale a sinistra del Cel. ; nel resto
Croce all' Introito ad altare Dei e cita il resto dell' Inno angelico come il Diac.
recita col Cel. il Salmo ludica inchinando il capo col Cel. alle
me. Deus. parole : Adoramus Te - Gratias
al Miserealur lui si inchina si uniforma in tutto al Diac .
agimus tibi - Suscipe deprecatio-
leggermente verso il Cel. nem nostram - Jesu Christe.
Recita il Confiteor profonda- alle parole Cum sancto Spi-
mente inclinato, piegandosi verso ritu fa il segno della croce ; fi-
il Cel. al Tibi, Pater e al Te, nito l'inno genuflette sulla pre-
Pater. della e scende col Cel. agli scanni,
resta inclinato profondamen- sollevandogli la pianeta quando
te fino al Misereatur vestri in- siede ; coi baci gli dà il berretto,
clusive. siede e si copre.
all' Indulgentiam si rimette durante il canto del Gloria
diritto, si segna ; si leva il berretto alle parole che
al Deus, tu conversus fa in- esigono inchino, e che sono ri-
chino mediocre ; quando il Cel. cordate sopra.
dice Oremus gli solleva il lembo
. fi
56 57
Diacono Suddiacono Diacono Suddiacono
al cenno del Cerim. si scopre, come il Diac. sale dal leggio e lo dà al Suddia- porta, enza inchini, il Mes-
Agli Oremus cono, indicando con la mano il sale aperto al Celebrante perchè
si alza, prende il berretto del Cel. si pone dietro il Diacono, co- ,
coi baci, lo depone sullo scanno, me all' Introito. principio del Vangelo, testé can- lo baci ; poi lo chiude, fa inchino
va col Celeb.
'
appiè dell altare, tato, (occorrendo tornerà a voltare j al celebrante, scende e restituisce
genuflette in plano, e lo accom- la pagina precedente). I il libro al cerimoniere e va al pro-
,
bro (al principio del Vangelo) e testo lo richiedesse. Offertorio detto dal Celebrante : Ore- detto Oremus dal Celebr., fa
'
i se stesso in fronte, sulle labbra e mus, fa inchino alla Croce e va alla genuflessione all altare, va alla
I sul petto ; poi riceve il turibolo destra del Celebrante. credenza, riceve e si allaccia la
; dal lato destro e incensa il messale continenza. Indi, rimosso il velo
1 tre volte : in mezzo, alla propria dal Calice, lo prende con la sini-
| sinistra, alla propria destra; re- stra, lo copre col lembo destro
stituisce il turibolo dallo stesso lì della continenza, e vi sovrappone
i lato destro, congiunge le mani la mano destra. Senza alcuna ge-
, e comincia il canto del Vangelo. nuflessione va all' altare, a destra
Finito il Vangelo, leva il Mes- del Diacono.
58 59
Diacono Suddiacono Diacono Suddiacono
aiuta il Sudd. a scoprire il quivi giunto scopre il Calice il turibolo va al suo posto dietro
Calice : ne leva la palla che pone e Io passa al Diacono.
,
torna sulla pcsizione di prima .
Celebr. ; finita la
destro della continenza. gli pende da destra. Indi, senza Elevazione passa alla sinistra ,
riverenze, scende in plano dietro dove ripete la genuflessione. si alza e resta in piedi.
Incensazione riceve dal cerim. la navicella, il Celebrante.
ne porge il cucchiaino vuoto al alle parole : Per quem kaec
delle Obiata Celebr., coi baci, dicendo : Be- Pater noster
omnia. Domine, etc. genuflette e
nedicite, Pater reverende ; ripete i viene alla destra del Celebr .
,
baci in ordine inverso quando ri- scopre il Calice dopo le parole :
ceve il cucchiaino ; prende il tu- benedicis et praestas nobis e genu- ,
ribolo con la destra alla sommità
flette col Celebrante.
delle catenelle e lo dà al Celebran-
detto dal Celebr. omnis honor
te, sempre col doppio bacio. et gloria, ricopre il calice genu-
,
mentre il Sacerdote incensa, flette col Celebr.
con la sinistra tien sollevata la
' alle parole Pater noster , ge-
pianeta di dietro ; durante l in- nuflette, e scende al suo posto die-
censazione del calice con la destra
tro il celebrante.
tien fermo il piede del calice ; e alle parole Et dimitte nobis
all incensazione
'
della Croce lo alle parole Et dimitte nobis
genuflette dove si trova e ascende genuflette dove si trova e ascende
scosta un po' verso il cornu Epist., a destra del Celebr. ; riceve dal a destra del Diacono, a cui con-
non però fuori del corporale, e Sudd. la patena 1' asterge col pu-
lo rimette subito a posto.
, segna la patena ; indi scioglie la
rificatorio, la bacia nell' orlo su- continenza, la depone, aiutato da
finita l'incensazione dell'al-
periore e la presenta al Celebr. un acolito genuflette e ritorna in
tare, nella quale egli avrà sempre eretta, col concavo verso di lui,
,
atteso anche il numero dei pre- alza, bacia 1' altare fuori del cor-
senti. si volge alla' propria destra porale, senza porre le mani sul-
ultimo di tutti incensa (da verso il Diac, e riceve l incensa- '
(i) Tale consuetudine pare meno conforme allo spirito delle Rubriche; sarebbe prefe-
bile leggere il Vangelo sul finire del canto del Dies irae .
62 63
Diacono Suddiacono
da un acolito 1' ampollina dell' a- Celebr. in mezzo all' altare ge- nuflessione si avvia verso il fe-
e lo porge al celebr. pel lavabo ; ,
cqua e ministra il lavabo al Cel. ; poi si mette dietro il Diac. nuflette e procede al feretro. retro, preceduto dai chierici che
quindi si pone dietro di lui. portano il turibolo e la navicella
al Benedictus, essendo libero, e accompagnato dai ceroferari .
Elevazione poco prima dell' elevazione Dopo il Requiem quando il coro ripete il Z,»-
va, con genuflessione in cornu E-
,
bera me. Domine ( non prima ) ,
pistolae, mette l'incenso nel turi- passa a destra del Celebr. e gli
bolo, e incensa due volte il Sa- ministra l'incenso dicendo : Be-
nedicite , Pater Reverende, senza
cramento, alla prima e alla se-
baci.
conda elevazione con tre tiri doppi
ogni volta ; rende il turibolo al
Cerim. e torna nel mezzo, dove Pater noster porge al Celebr. 1' aspersorio,
genuflette e resta in piedi. poi il turibolo ; frattanto gli sostie-
ne il lembo del piviale.
Pax Domini genuflette e ascende a destra genuflette e ascende a sini-
del Cel., recita con lui 1' Agnus Dei stra del Celebr., recita con lui NB. Praesente cadavere cir- |
cuisce il feretro col Celebr. due
senza percuotersi il petto, indi si VAgnus Dei senza battersi il petto;
scambia il posto col Sudd., ge- quindi passa a destra del Celebr., volte, per 1' aspersione e per l'in-
genuflettendo quando parte e censazione ; genuflette all' altare
nuflettendo quando parte e quando
arriva. quando arriva. (se c'è il Santissimo), e alla croce
del Sudd.
sta in piedi nel gradino sotto sta in piedi sul gradino sotto (1) Se fosse presente il cadavere d' un Sacerdote, il feretro è in ordine inverso, e tutti
Placeat
la predella in cornu Epistolae. la predella, in cornu Evangelii. i Ministri devono invertire la rispettiva loro posizione .
Ultimo Vangelo sta a destra del Celebr., sulla va a sinistra del Celebr.
predella.
in fine si riuniscono col Cel. come il Diacono.
nel mezzo dell' altare, fanno in-
chino alla Croce e discendono.
64
65
In Sacrestia aiuta il Cel. a indossare gli aiuta il Diac. a indos- aiuta il Sudd. a indos-
apparamenti. sare la cotta. sare la cotta.
quando i Ministri si pone dietro il Cel. si pongono dietro il Tur. si pone dietro il Diac. a
e Nav. coi candelieri accesi. si pone dietro al Sudd.
sono apparati mani giunte. a mani giunte.
al cenno del Sacrista fa inchino profondo alln Cro- fanno inchino mediocre
fa inchino profondo alla fa inchino profondo alla
ce e si copre. Procede davanti il e vanno davanti a tutti.
Croce e passa a destra del Croce e segue i Cerof.
Celebrante.
Nav., segue i Cerof.
Nell'ingresso in Chiesa
il Cerim dà l'acqua bene-
.
tutti genuflettono al SS mo
.
al «Gloria Patri» s
'
inchina mediocr. alla Cro- s'inchinano mediocre- '
s inchina mediocremente '
s inchina mediocremente
ce ; esce tosto senza berretta, ge- mente verso la Croce. verso la Croce. verso la Croce
nuflette nel mezzo, inchina il
Cel. e passa a invitare il Diac.
intonata l'Antifona
'
ripete la genufl. e l inchino siedono quando siede il siede quando siede il siede quando siede U
e va al suo posto ove siede as- Cerimoniere. Cerimoniere. Cerimoniere.
sieme ai ministri.
Avverta il Cerim. di al-
zarsi anche al « Sanctum et
terribile nomen ejus (Salmo
al » Gloria Patri » dei si scopre e si alza, siede al sì alzano, siedono al Confitebor) e al «Sit nomen
Salmi Sicut erat ». o Sicut erat »
si alza e siede al « Sicut si alza e siede al a Sicut Domini benedictum » (Salmo
.
erat ». erat ».
Laudate pueri).
5
66
Cerimoniere Ceroferari i
6?
i Turiferario Navicolario Avvertenze
finito il « Sicut erat » si alza, si alzano.
all Antifona in ine
'
f
del I. e II. Salmo. depone la berretta, fa genufl. nel si alza. si alza.
mezzo, inchina il Celebr., quindi Il Ceremoniere durante
1' intonazione dell' Antifona
invita il Diac. ; infine del II.
Salmo fa altrettanto per il Sudd. sta sempre rivolto verso chi
intona.
siede.
1 .
73
'
sando dinanzi all Altare del SS.mo. Giunto all'Altare,
Dell'Esposizione e Benedizione
riceve le berrette, genuflette e depone le berrette vi-
col SS. Sacramento '
cino alla credènza. S inginocchia sull' ultimo gradino
L'Esposizione del SS. Sacramento può essere e presenta la stola (precedentemente preparata sulla
credenza) al Diacono.
privata o pubblica.
La privata è quella che si fa colla Pisside, aprendo Fatta l'Esposizione riceve dal Diac. di ritorno la
stola, fa inchino profondo e va a prendere la navicella,
semplicemente il Tabernacolo. La pubblica è quella che
'
si fa con l Ostensorio esposto sul trono. che presenta aperta e stando in piedi al Diac. Ritorna
Neil' Esposizione privata occorrono quali inservien-
la navicella al navicolario e s'inginocchia nel mezzo
ti: il Cerimoniere, il Turiferario e il Navicolario, più dietro il Cel. Se dopo la quarta strofa del « Pange
lingua», si recita il Rosario, si cantano le Litanie od
quattro Ceroferari con torce. Così pure nella pubblica. ,
Ma nelle maggiori solennità nell' Esposizione pubblica altro, fatto inchino profondo, va ad inginocchiarsi sui
ai suaccennati si usa aggiungere altri quattro cerofe- gradini, a destra del Diac. Se si canta il Te Deum,
rari, più due inservienti per il libro e bugia. o altro Inno, tutti stanno in piedi. (Nota la genufles-
sione al Te ergo, nel Te Deum; per incidenza ricor-
,
Ove si debba fare il trasporto del SS.mo all'Aitar Mag- diamo anche che si genuflette alla prima strofa del
giore, occorrono due ceroferari con torce e un chierico per Veni Creator e dell'Ave Maris stella; e nel Vexilla
'
l'ombrello. Procedono dalla sacrestia all Altare, davanti i
due Ceroferari, indi il chierico con 1' ombrello chiuso e col alla strofa: O Crux, ave, spes unica). Al Tantum ergo,
velo omerale. Giunti all '
Altare del SS.mo e lasciato passare torna nel mezzo. Al Veneremur cernui s'inchina pro-
,
il Sacerdote, tutti genuflettono in plano, e s'inginocchia- fondamente. Subito dopo, se non suona l'organo, al-
'
no, i Ceroferari nel mezzo, il chierico sui gradini dell Altare. trimenti finita la strofa, porta la navicella al Diac, e la
Estratto il SS.mo dal Tabernacolo, il chierico pone il velo '
genuflessione, tornano tutti in sacristia. dalla credenza il velo omerale, che mette sulle spalle
del Cel. Alla benedizione va alla destra del Diac. e
Ufficio del Cerimoniere. - Il Cer. aiuta in sacri-
stia il Cel. a indossare il Piviale ; si pone quindi dietro suona tre volte il campanello ; la prima, appena il Gel.
di lui, con berretta e bastone. Alla porta della Chiesa, si volta, la seconda quando segnarla linea trasversale
74 75
della croce, la terza quando sta per rivolgersi. Disceso vanno all
'
semplice e va in sacristia procedendo dinanzi al Cel. rif. e Nav. fanno inchino profondo. Subito dopo, se vi
è accompagnamento d'organo, altrimenti, finita la stro-
Uficio del Turiferario e Navicolario. - In sa- fa, il Tur. presenta come sopra il turibolo. Poco prima
cristia aiutano il Diac. e Sudd, a indossare gli appa- della Benedizione, il Tur., posto un po' d'incenso nel
ramenti. Si pongono quindi dietro di loro con turibolo turibolo, stando al suo posto genuflesso in mezzo al
e navicella. Alla porta della Chiesa non si segnano; Presbiterio, incensa il SS.mo con tre tiri doppi. Ri-
'
se l Esposizione si fa all'Aitar Maggiore, genuflettono posto il SS.mo nel Tabernacolo, quando il Cel. si
davanti l'Aitar del SS.mo. Giunti all'Altare, si spostano alza, tutti si levano in piedi, fanno genuflessione sem-
a sinistra col solito movimento e passati i Ministri plice e procedendo innanzi il Turif. e il Nav. e dietro
vanno al loro posto in mezzo dove genuflettono e
, a loro i Cerof. vanno in sacristia.
'
s inginocchiano. Ove occorra, il Navicolario data la
,
MESSA LETTA DEL VESCOVO Numero degli Assistenti: sono necessari due Cap-
pellani, e di questi specialmente parliamo; inoltre oc-
Cose da prepararsi corrono sei chierici, per Libro, Bugia Mitra, Pasto-
,
in cornu Epistolae; messale segnato (non occorre tare del Santissimo, dove fa una breve adorazione ;
segnare il Prefazio) aperto all
'
Introito;
durante questa i cappellani genuflettono in plano ai
sulla credenza: calice parato ampolline, bugia, la-
,
lati del Vescovo (quello di destra riceve coi soliti baci
vabo e manutergio, campanello; se ci fosse la Comu- il berretto dal Vescovo, e lo riconsegna finita l'adora-
nione: pisside con particole da consacrare (ove non zione) ; i chierici genuflettono dietro il Vescovo. Indi
siano state consacrate in antecedenza) stola del colore
,
'
si passa all Altare dove si deve celebrare. Dopo un'al-
del giorno, piatto o lance, o un'altra patena per i co- tra breve preghiera, il Vescovo comincia la preparazio-
municandi ;
ne. Il cappellano di sinistra prende la bugia, quello
accanto alla credenza (oppure sull' Altare) : il pa- di destra attende a'voltar le pagine del canone: am-
storale ;
bedue stanno in piedi, e così i chierici.
78 79
4
tare; il cappellano di destra gli leva la croce, quello tendo di collocare la bugia verso l'estremità dell'Al-
di sinistrala mezzetta o mantelletta; e il primo gli dà tare. I due cappellani si scambiano di posto.
il berretto coi baci consueti ; si appressano da destra i Il cappellano di sinistra solleverà il messale in,
quello del manutergio, fanno genuflessione e poi mini- avesse luogo l Omelia, il cappellano di destra impone
'
nistrano l acqua in ginocchio; il cappellano di destra al Vescovo la mitra, e il cerimoniere (o il chierico) gli
stenderà sulle mani del Vescovo il manutergio; finito dà il pastorale. In fine dell' Omelia il cerimoniere leva
il lavabo i due chierici si allontanano, genuflettendo al il pastorale, e il cappellano di sinistra toglie al Ve-
scovo la mitra.
Vescovo e all'Altare, e depongono ogni cosa alla cre-
denza. Intanto un chierico passa ad uno ad' uno i pa» Mentre il Vescovo legge l'offertorio, il cappellano
ramenti al cappellano di destra, il quale, ricevuto dal di destra porta all'Altare il calice, lo scopre, e porge
Vescovo il berretto coi baci, gli dà 1' amitto, il camice ,
al Vescovo la patena, baciando patena ed anello. Se vi
il cingolo, la croce pettorale, la stola, la pianeta; il fosse una pisside con particole da consacrare questa si
,
cappellano di sinistra aiuta il primo a ben assettare i collocherà sulla parte sinistra del corporale, e il primo
'
paramenti. Vengono consegnati mitra e pastorale ai cappellano attenderà a scoprirla all offertorio e alla
due chierici destinati, quello della mitra sta dalla parte consacrazione, dopo la quale le porrà il conopeo. Un
'
dell'Epistola, quello del pastorale dalla parte del Van- chierico avrà portato all Altare le ampolline.
gelo. Apparato il Vescovo, tutti genuflettono e la Messa Il secondo cappellano mette il vino nel calice; indi
' '
comincia. presenta al Vescovo l ampollina dell acqua, dicendo :
Benedicite, Pater Reverendissime - e mentre il Vescovo
Dopo l'Indulgentiam il cappellano di sinistra che
,
avverta a voltare la pagina del Canone pel Kyrie e chiede. Dopo l infusione dell'acqua nel calice, le am-
il Gloria. Quello di destra mostra coli' indice apposito polline si riportano alla credenza.
7
..
so 81
Il secondo cappellano impone la mitra al Vescovo restando il Vescovo e tutti genuflessi Dopo la repo-
.
pel Lavabo, che verrà ministrato da due chierici genu- sizione il Cerimoniere impone al Vescovo lo zucchetto .
flessi, come prima della Messa; il cappellano porge il Un chierico porta all'Altare le ampolline per la puri-
manutergio, indi leva la mitra al Vescovo. ficazione che è ministrata dal secondo cappellano il
,
,
Dopo 1' Orate, fratres il secondo cappellano toglie quale, posto il purificatorio sulle dita del Vescovo ,
il canone di mezzo all' Altare e lo consegna al cerimo- passa alla sua sinistra per astergere e coprire il ca-
niere, che lo apre al Prefazio del giorno e si porta lice e riportarlo alla credenza .
'
presso il primo cappellano, il quale, dopo d avere assi- I due chierici riportano al cornu Epistolae il mes-
stito il Vescovo alle Scerete, chiude il messale, lo de- sale e la bugia (il canone sarà stato ricollocato nel
pone sull Altare, riceve dal cerimoniere il canone e lo
' '
mezzo dell altare), ed il primo cappellano passa alla
colloca sul leggio. Il cerimoniere leva al Vescovo lo destra del Vescovo accennandogli il Communio e
, gli
zucchetto e lo consegna al chierico della mitra. Oremus, finiti i quali chiude il messale e lo depone
La Messa procede come al solito fino al Pater '
sull Altare: i chierici portano bugia e leggio vuoto al
noster, in fine del quale il secondo cappellano asterge cornu Evangelii; se ci fosse ultimo Vangelo proprio ,
Se il Vescovo dispensa la Comunione, si reciterà pellano impone al Vescovo la mitra; e dopo le parole
a suo tempo il Confiteor ; il Vescovo genuflette sulla Benedicat vos omnipotens Deus il cerimoniere (o il
,
predella, alquanto in cornu Evangelii, su di un cu- chierico) gli dà il pastorale. Dopo la benedizione (il
scino che il cerimoniere gli prepara, mentre il secondo Canone si pone sul leggio) il Vescovo depone il pasto-
cappellano con la stola del colore del giorno estrae la rale e il secondo cappellano gli toglie la mitra Questi
.
'
pisside dal tabernacolo, se questa non è già sull Alta- avverta alle pagine da voltare per l'ultimo Vangelo ,
re. Al Misereatur e Indulgentiam tutti stanno ge- in fine del quale porgerà al Vescovo il cuscino per la
nuflessi ; alla Comunione il secondo cappellano sta alla genuflessione.
destra del Vescovo e sottopone al mento dei fedeli la Disceso il Vescovo dall'Altare depone i paramen-
,
patena apposita (non quella della Messa), e il primo ti, che un chierico riceve dal primo cappellano e colloca
segue a sinistra con la bugia. Se la Comunione si fa '
sull Altare. Indi si riporta dall'Altare al genuflessorio il
fuori del presbiterio, il Vescovo è accompagnato an- canone pel ringraziamento durante il quale il cappel-
,
ì
83
In mezzo : Canone aperto dXVAufer a nobis.
CAPITOLO X.
Alla credenza in cornu Evangelii: Pontificale Ro-
mano pel Vescovo (avverti a preparare il volume prò
SACRE ORDINAZIONI uno, o prò pluribus o entrambi secondo i casi); cal-
,
Cose da prepararsi
Sopra questa credenza si preparerà anche» l'occor-
Dal Pontificale Romano si estraggono questi brevi rente per ciascun Ordine ossia:
,
appunti circa le Sacre Ordinazioni. Tonsura : Forbici, piatto per ricevere i capelli ,
Genuflessorio all'Altare del SS. Sacramento. Accolitato: Candelabro con cereo estinto ; ampol-
Faldistorio nel mezzo del presbiterio. lina vuota su piattino.
Sette candele all'Altare; la settima sormonti il NB. Se la Tonsura o gli Ordini Minori sono conferiti
Crocifisso e sia dietro di esso. extra Missam, aggiungi stola banca e mitra samisdoro .
'
Alla credenza in cornu Epistolae : l occorrente
con particole sufficienti, Stola del colore del giorno, con vino ed acqua e manutergio Epistolario (o Messale).
,
e due torce pel trasporto dopo la Comunione. e alcune gocce d acqua,. patena ed ostia polvere per ,
Sull'Altare: pianeta, dalmatica, tunicella, stola, lavabo, cotone, grembiale. - Fuori del presbiterio in ,
cingolo, camice, amitto, mitra (quando si adoperano luogo appartato o in sacristia l'occorrente per la.pu-
,
i paramenti violacei, si userà la mitra samisdoro; ne- rificazione delle mani degli Ordinandi (lavabo ,
limone
gli altri casi, la mitra preziosa), pastorale; in cornu o pane, manutergio). Per ciascun ordinando si prepa-
rerà un Messale debitamente segnato. Essi leggono la
Evangelii: manipolo, guanti su di un piatto, altro ,
piatto per la croce pettorale ; in cornu Epistolae : mes- Messa ad alta voce col Vescovo dal Suscipe Sancte ,
i Vesperi.
Da ultimo notiamo il punto della Messa in cui
ha luogo ogni singola Ordinazione: La Messa può essere celebrata dal Vescovo stesso ;
Extra tempus ,
vel oppure il Vescovo vi può assistere in piviale o sem- ,
Lectores II. »
1 - MESSA SOLENNE PONTIFICALE
post Kyrie .
Exorcistae » in. »
I Occorrono venticinque chierici, così distribuiti :
Acolythi » iv. »
il caudatario
Subdiaconi » V . » post Collectam
tre altaristì
Diaconi inita Epistola
un crocifero
Presbyteri ante ultimum versum Tractus.
due ceroferari
(
8( 87
'
I chierici altaristi si recheranno anch essi per i pel Capitolo di Terza, libro per l'Oremus di Terza,
messale, evangeliario con entro il manipolo del Ve-
tempo in Episcopio, a prendere la mitra con la sto-
scovo, piatto con sandali e calzari lavabo, manipoli
letta o vimpa, il pastorale, la dalmatica, la tunicella, ,
In sacristia: paramenti pel Diacono e il Suddia- NB. Il dì della Pentecoste presso il Trono si prepara
un cuscino, per la prima strofa del Veni Creator.
cono. senza i manipoli;
tunicella, camice ecc. pel chierico crocifero; All' Aitar maggiore : sette candele ( il settimo
croce astile ; candelabro si pone solo quando celebra il Vescovo
due candelieri; Diocesano), canone nel mezzo (un segno al Suscipe ,
Vescovo Diocesano), velo omerale, lavabo libro con , I due chierici di libro e bugia per norma gene-
la formula dell' indulgenza ; rale stanno genuflessi quando il Vescovo legge genu-
in disparte o dietro l'Aitar maggiore : leggio
, flesso o seduto; stanno in piedi quando egli è in pie-
grande pel Vangelo. i
di, tamquam legile immobile anche se il Vescovo mo-
,
La Funzione .
Finiti i Salmi della preparazione, quando il Ve-
scovo si leva per i Versetti e le Orazioni, un chierico
Al cenno del Cerimoniere si parte dall'aula epi- inserviente va all'Altare e distribuisce i paramenti con
'
Il Vescovo siede e mette la mitra samisdoro (*). Si no; lo collocherà in modo che il Diacono durante il
portano gli scanni pel Diacono e il Suddiacono in canto del Vangelo sia rivolto verso il popolo.
cornu Epistolae. Il Diacono viene a baciare l'Anello; poi va all'Al-
Il caudatario allora, appiè dell' Altare, si pone in tare pel Munda cor meum.
mezzo ai quattro pivialisti, e tutti e cinque vanno len- Intanto si mette incenso nel turibolo.
tamente in mezzo al presbiterio, genuflettono all Al-
'
Quando torna il Diacono per ricevere la benedi-
tare, vengono appiè del trono, genuflettono al Vesco- zione, lo seguono i due ceroferari, che genuflettono
'
vo, e si siedono sull ultimo gradino del trono. Quello dietro di lui, volti al Vescovo; venendo il Diacono al
del pastorale lo tiene, ma può anche deporlo in ante- leggio, si levano e si pongono ai lati di esso. - Il
'
cedenza. Gli altri chierici vengono anch essi nel mezzo, Vescovo depone la mitra e si alza.
in una fila o in due, secondo il loro numero e l'am- Dopo il Gloria Ubi Domine il turiferario presenta
,
'
piezza del sito, genuflettono tutti insieme all Altare, il turibolo al Diacono e il Vescovo riceve il pastorale .
tare. Si curi la simultaneità dei movimenti. Tanto que- e bacia il messale ; il turiferario dà il turibolo al Prete
sti chierici che i pivialisti non si alzano mai, nemmeno Assistente, e mentre questi incensa il Vescovo egli, ge-
,
Adoramus te, al Gratias agimus etc. nuflesso alla sua destra, gli sostiene il piviale. I cero-
Sul termine del Gloria questi e quelli si alzano e ferari vanno a posto ; si leva il leggio.
con le dovute genuflessioni vanno ai loro posti. Il Ve- Credo: libro e bugia (che restano in piedi anche
aW Et Incarnatus). Recitato il Credo il Vescovo mette
,
(*) Intonato il Gloria il caudatario sale l'Altare insieme la mitra ; il caudatario e i pivialisti vanno a genuflet-
coPchierico della mitra, e gli dà quella samisdoro, mettendo
tere appiè del trono come al Gloria. Gli altri chierici
,
la preziosa sull' Altare. La samisdoro si usa fino al Credo
finito. In qualche solennità maggiore si può usare sempre andranno a sedere sulla gradinata dell'Altare dopo che
la preziosa. il Diacono avrà steso il corporale sull'Altare .
94 95
viene all
'
Altare; appiè di esso depone pastorale e mi- Ceneri, rimangono fin dopo la Comunione sotto ambe
tra, e ascende. le Specie).
Un altarista avrà imposto il velo omerale al Sud- Un chierico attende al campanello.
diacono. durante il lavabo del Vescovo. Il turiferario presenta il turibolo al Cerimoniere
Un altro porta all'Altare ampolline e calicetto. Vescovile, il quale vi pone l'incenso, e compie la tu-
A suo tempo il turiferario sale l'Altare per l'in- rificazione. Dopo la consacrazione il turiferario ha ter-
censo. Dà la navicella al Diacono (di regola la navi- minato il suo ufficio.
cella la ministra il Prete Assistente se si è al trono; Dopo il Pater noster un altarista leva la conti-
il Diacono del Vangelo, se si è all'Altare; così la mi- nenza al Suddiacono.
tra : all' Altare è imposta dal Diacono del Vangelo, se La Pace i chierici la ricevono dal Cerimoniere
non ne è impedito dal turibolo, come avviene nelle due Capitolare.
'
turificazioni, in principio e all Offertorio; al trono è Dopo la purificazione (qui il caudatario riprende
imposta dal Diacono Assistente di destra, levata da la sirma) il Vescovo prende il zucchetto ; al Lavabo ,
Lavabo : dopo il quale il Vescovo depone la mitra. Deus pastorale. Il Caudatario gira la sirma, come al-
,
censatore (che indosserà il piviale) e lo accompagnerà Il Prete Assistente legge la formula dell'Indulgenza .
ad incensare il coro, sostenendogli il piviale da destra. Il Vescovo comincia l'ultimo Vangelo all'Altare ,
Intanto il messale è posto sul leggio, e viene tenendo mitra e pastorale, e va al trono recitandolo;
portato all Altare con la bugia: i rispettivi chierici
'
al trono depone pastorale e mitra Se c'è Vangelo pro-
.
stanno in cornu Evangelii, un gradino più basso della prio, depone pastorale e mitra dopo la benedizione,
predella. legge il Vangelo all'Altare riprende mitra e pastorale
,
5» «J»
Finito il canto, il Vescovo depone la mitra e canta il
Precibus et meritis (libro e bugia). Prima della bene-
Nelle feste in cui si tiene Omelia, data la bene- dizione, mitra; dopo le parole Omnipotens Deus pa- ,
dizione, il Vescovo depone pastorale e mitra, recita storale. Il Prete Assistente legge la formula dell'In-
1' ultimo Vangelo all Altare, poi prende la mitra, scende
'
dulgenza (libro).
in plano, depone il manipolo e prende il pastorale. Si discende. Appiè del pulpito ognuno si dispone
Così anche il Diacono e il Suddiacono. Si va al pul- nell '
ordine con cui si è partiti dall'Altare e si va in
,
'
Mitra e pastorale (il chierico della mitra porta Si levano al Vescovo i sandali e i calzari, e gli
il piatto dei guanti). si mettono le scarpe .
2 .
- VESPERI SOLENNI PONTIFICALI Quando il Vescovo ha ricevuto la mitra, si scam-
biano i Canonici al trono. Si toglie la mitra al Vesco-
Cose da prepararsi
vo, il quale si alza. Pater ed Ave in secreto : Deus
in adiutorium.
La funzione si svolge tutta all' Aitar maggiore. Mentre si canta la seconda parte del Gloria Pa-
Occorre, almeno pel decoro, lo stesso numero di tri libro e bugia vengono al trono per la prima An-
,
inservienti che per la Messa Pontificale. tifona. Intanto si deponga la mitra preziosa e si prenda
Air Altare: sei candelabri (non il settimo). quella samisdoro.
Sulla mensa: paramenti pel Vescovo, cioè: pasto- Intonato il primo Salmo vanno tutti a sedersi, co-
rale, mitra, formale (in piatto), piviale, stola, cingolo, me alla Messa pel Gloria e il Credo.
camice, amitto, piatto per la croce pettorale. I cinque seduti al trono si alzeranno e verranno
Presso il Cerimoniere: un cuscino, nelle feste in
al posto loro al Sicut erat di ogni Salmo, eccetto che
cui sia da genuflettere. dopo il terzo, per lasciar libero lo spazio all'annuncio
I paramenti dei Canonici siano al loro posto, se- delle Antifone.
condo la dignità di ciascuno. Al posto del Prete Assi- Finiti i Salmi si alzano tutti e vanno ai rispettivi
stente, piviale e amitto. posti.
Nel banco presso il trono: libro pel Vescovo, bu- Dopo il Capitolo il Vescovo depone la mitra sa-
'
porta il turibolo al Prete incensatore e lo accompagna, Sulla credenza in cornu Evangelii: Due messali ,
sostenendogli il piviale, a incensare il coro e il popolo. uno pel Celebrante e uno per l'Epistola e il Vange-
,
Alla Benedizione: mitra; dopo le parole: Omni- Presso la Cattedra: cuscino piatto per la croce
,
Il Vescovo può assistere in piviale, o semplicemente Si distribuiscono i paramenti pel Vescovo che ,
in cappa. Nel primo caso l'assistenza si chiama Se- tosto li indossa. I Canonici non si apparano ma re- ,
Cose da prepararsi
tare : depone pastorale e mitra e comincia la Messa .
In Sacristia: Paramenti in terzo per Celebrante, Alla sua sinistra ha il Celebrante ; a destra del Vescovo
Diacono e Suddiacono; candelieri, sei torce, turibolo e a sinistra del Celebrante stanno i due Canonici assi-
e navicella. stenti; di dietro stanno Diacono e Suddiacono Con- .
coperto da velo del colore dei paramenti; mitra pre- Dopo V Indulgentiam il Celebrante passa di dietro
ziosa e samisdoro, pastorale. fra i Ministri e continua la Messa col Vescovo, rispon-
,
Sulla credenza in cornu Epistolae : Messale pel dendogli il Diacono e il Suddiacono Detto Oremus,
.
i
102 103
il lato dell'Epistola, volti verso il mezzo del presbi- indi va a recitare il Munda cor meum nell' infimo gra-
terio; il Vescovo prende mitra e pastorale, fa inchino dino. Intanto il Vescovo pone l'incenso.
all'Altare, al Celebrante, e va al trono. Il Celebrante Il Diacono torna al trono col Messale, riceve la
coi Ministri, fatto rispettivamente al Vescovo inchino o benedizione, e va al leggio senza ripetere il bacio del-
'
genuflessione, sale l Altare, l' Anello.
Il Vescovo pone l'incenso nel turibolo ; ministra Il Vescovo depone la mitra, e dopo il Gloria
la navicella il Prete Assistente : il turiferario regge, libi, Domine prende il pastorale: lo depone in fine del
genuflesso, il turibolo, che poi reca al Celebrante. Vangelo, bacia il Messale ed è incensato dal Prete
Incensato l'Altare, il Diacono incensa il Celebrante Assistente. Il turiferario resta intanto in ginocchio.
con due tiri ; indi il turiferario porta il turibolo al Prete Legge il Credo - libro e bugia, che restano in
Assistente, che incensa il Vescovo con tre tiri (intanto
'
piedi anche all El Incarnatus - indi siede e prende
il turiferario sta genuflesso in plano, a destra del Prete la mitra. Il caudatario cogli altri quattro siedono sui
Assistente). Il Vescovo depone la mitra e legge - libro gradini del trono. Gli altri chierici siedono sui gradini
'
e bugia - l Introito contemporaneamente al Celebrante ; dell'Altare dopo che il Diacono avrà steso il corporale
recita il Kyrie; se il tempo lo consente, siede met- sulla mensa.
tendo la mitra. Dopo il Credo il Vescovo depone la mitra, legge
Intonato il Gloria, il Vescovo lo recita col Cele- 1' Offertorio- libro e bugia - riprende la mitra e siede.
brante - libro e bugia al trono. La Messa prosegue more solito.
Durante il canto del Gloria, il Caudatario coi Al Deus qui humanae substantiae il Suddiacono,
,
'
chierici di libro, bugia, mitra e pastorale vanno a se- stando all Altare in cornu Epistolae, genuflette e tiene
'
dere sui gradini del trono. Gli altri chierici siedono alzata verso il Vescovo l ampollina dell acqua, dicendo :
'
'
sui gradini dell Altare. Benedicite, Pater Reverendissime, e resta in ginocchio
'
Terminato il Gloria il Vescovo depone la mitra, per tutta l orazione Deus qui humanae substantiae,
,
'
che riprende dopo l Orazione. che viene recitata dal Vescovo, non dal Celebrante.
Il Suddiacono legge 1' Epistola ; indi viene al tro- Il Vescovo mette tosto incenso nel turibolo. Il Ce-
'
no, bacia l anello al Vescovo, e riceve da lui la bene- lebrante incensa l'Altare, poi il Diacono incensa il Ce-
dizione. Si accostano libro e bugia, e il Vescovo legge lebrante con due tiri. Il Prete Assistente incensa il Ve-
Epistola, Graduale e Vangelo. scovo - che si alza, tenendo la mitra - con tre tiri ;
Si prepara il leggio grande, come nella Messa indi il Diacono riprende il turibolo e incensa con due
Pontificale. tiri il Prete Assistente, il Diacono di destra e quello
Sul finire del canto del Graduale, il Diacono porta di sinistra, genuflettendo al Vescovo nel passare dal-
' '
all'Altare il Messale, viene al trono e bacia l'Anello; l uno all altro, e poi il Coro per ordine di dignità e
io5
nota alla Messa precedente). finita la formula, e si alza, recitando col Celebrante
Il Vescovo, recitato il Sanctus, prende mitra e '
l '
ultimo Vangelo (cuscino all Et Verbum caro).
pastorale e scende al faldistorio, dove li depone e ge- Partito il Celebrante coi Ministri, che faranno la
nuflette. Gli si leva il zucchetto. Diacono e Suddiacono debita riverenza all' Altare e al Vescovo, questi depone
'
stanno un po verso il cornu Epistolae. Col piviale si i paramenti, riprende la cappa ed esce di Chiesa.
coprono le mani del Vescovo.
L'incensazione alla consacrazione vien fatta dal
Cerimoniere Capitolare.
Dopo l'Elevazione il Vescovo prende zucchetto ,
Prefazione pag. 5
Nozioni generali » 7
Capitolo I. - Messa letta servita da un chierico » 17
» II. - Messa letta servita da due chierici »
3i
» III. - I Ministri inferiori alla Messa so-
lenne » 33
'
di Requiem . . . . » 50
» V .
- Il Diacono e il Suddiacono alla
Messa solenne .... » 52
» VI. -. 1. Il Diacono e il Suddiacono alla
Messa solenne di Requiem » 61
2 .
Il Diacono e il Suddiacono alle
Esequie ..... » 63
» VII. - Vesperi solenni .... » 64
» '
Vili. - Dell Esposizione e Benedizione col
SS.mo Sacramento » 72
IX. - Messa letta del Vescovo . » 76
» X - Sacre Ordinazioni
. .... » 82
4 .
Messa solenne con Assistenza del
Vescovo in Cappa » 105