Ethiopian cross
The Ethiopian cross is a religious object in the shape
of a cross. Its importance within the Ethiopian
culture is due to the Orthodox Christian aspect of
the country. It would be more accurate to talk
about “Ethiopian crosses” since there are many
forms, depending on the region or the city.
The three main styles of crosses are:
 the cross of Lalibela,
 the cross of Gondar
 the cross of Axum.
The size of the cross can vary from a simple
pendant to an imposing procession cross. It is
composed of a central motif of Ethiopian art
decorations that we can find in wall paintings or in
manuscripts. The most ancient crosses are often in
iron, copper, bronze or in a precious metal. Those
anterior to the 15th century are processional
crosses, characterised by a stem on which we can
adapt a handle, in order to transport it during the
processions.
Crosses in bronze were cast following the cire
perdue (lost wax) casting process. There are also
crosses in manuscripts, usually in a full-page, filled
with green, yellow and red interlacing. A new style
of crosses appeared during the 14th century, with a
complete ornamental decoration and interlacing
occupying a central place. The size of the crosses
increased, the branches became larger and were
integrated in a squared halo, unlike the anterior
circular or four-lobed halos.
Processional crosses sometimes include icons and
representations of biblical figures. The cross motif is
also represented on traditional clothing of some
Ethiopian peoples.
CROCE DI LALIBELA
La croce etiopica è un oggetto religioso a forma di
croce. La sua importanza all'interno della cultura
etiopica è dovuta all'aspetto cristiano ortodosso del
paese. Sarebbe più accurato parlare di "croci etiopi"
poiché ci sono molte forme, a seconda della regione
o della città.
I tre principali stili di croci sono:
 la croce di Lalibela,
 la croce di Gondar
 la croce di Axum.
La dimensione della croce può variare da un
semplice pendente a un'imponente croce della
processione. È composto da un motivo centrale di
decorazioni d'arte etiopica che possiamo trovare
nei dipinti murali o nei manoscritti. Le croci più
antiche sono spesso in ferro, rame, bronzo o in un
metallo prezioso. Quelli anteriori al 15 ° secolo sono
croci processionali, caratterizzati da uno stelo su cui
possiamo adattare una maniglia, per trasportarla
durante le processioni.
Le croci in bronzo furono gettate seguendo il
processo di fusione della cera persa. Ci sono anche
croci nei manoscritti, di solito in una pagina intera,
piene di intrecci verdi, gialli e rossi. Un nuovo stile
di croci è apparso durante il 14 ° secolo, con una
decorazione ornamentale completa e l'intreccio che
occupa un posto centrale. Le dimensioni delle croci
aumentarono, i rami divennero più grandi e furono
integrati in un alone quadrato, a differenza degli
aloni circolari anteriori o a quattro lobi.
Le croci processionali talvolta includono icone e
rappresentazioni di figure bibliche. Il motivo a croce
è anche rappresentato su abiti tradizionali di alcune
popolazioni etiopiche.
La croce di Lalibela (o Afro Ayigeba) è una grande croce processionale decorata in modo elaborato,
considerata uno dei cimeli religiosi e storici più preziosi dell'Etiopia. È tenuto da Bet Medhane Alem, la Casa
del Redentore del Mondo, una chiesa scavata nella roccia del XII secolo a Lalibela. Un sacerdote può
strofinare i credenti con la croce per benedirli o guarirli. Lo stile della croce era comune ai suoi tempi e
quelli di questo stile sono spesso indicati semplicemente come "croci di Lalibela". Si pensa che la croce
risalga al 12 ° secolo. È lungo circa 60 centimetri e pesa circa 7 chilogrammi (15 libbre). È fatto da un pezzo
di metallo, oro o bronzo e oro. La croce centrale ha un braccio discendente allungato e le estremità svasate
circondate da una fascia avvolgente elaboratamente ornata. Come molte croci processionali etiopiche, il
fondo della croce è sostenuto dalle "braccia di Adamo", un motivo che ritrae realisticamente o
astrattamente le braccia di Adamo. [1] In processionale croci sono drappeggiati con pezzetti di stoffa dai
colori vivaci per le occasioni festive. La croce fu rubata nel marzo del 1997, ma si trovava in Belgio nel 1999,
quando un commerciante ad Addis Abeba lo vendette a un collezionista belga per 25.000 USD. Dopo che i
soldi del collezionista furono restituiti e fu concordato che non sarebbero state intraprese ulteriori azioni
legali, la croce fu restituita all'Etiopia nel 2001.

CROSS OF GONDAR
CROSS OF AXUM