M3 M3
Min 2
M2 min 2
Use on 1 Use on 1
C^7 C-^7
Use on 1 Use on 6
C^7(b5) C^7(b5)
Use on b3 Use on b7
D7sus4 D7sus4
Use on 6 Use on 6
Eb^7(+5) Eb^7(b5)
Use on b6 Use on 5
E7 E7
Use on 2 Use on b2
E7 E7
Use on b6 Use on 5
F7 F7
2 Use on 2 Use on b2
F7
F7
Use on b5 Use on b3
F#-7(b5) A-7
Use on b3 Use on b7
A7sus4 A7sus4
Use on b6
Use on 5
Bb7 Bb7
Use on 2 Use on b2
Bb7 Bb7
Use on b6 Use on 5
B7 B7
Use on 2 Use on b2
B7 B7
Write Examples / Use & Isolate YOUR examples via tunes ECT>
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Es. 12
Così come abbiamo fatto per il modo maggiore (es. 10). possiamo procedere per il
minore associando ad ogni accordo dapprima un modo e quindi una pentatonica
minore melodica da esso derivato.
Es. 13
Es. 14
Si noti come sull'accordo di dominante C7 (non alterato) è stata ora introdotta
la pentatonica dominante in sostituzione della pentatonica maggiore indicata
nell'esempio 10 in quanto contiene la settima minore al posto della tredicesima maggiore
(o sesta).
La scala pentatonica abbinata a C7alt, derivata dalla superlocria, non contiene la tonica.
Sarà opportuno quindi iniziare la scala dagli intervalli che appartengono all'accordo di
settima (C- E- G- Bb) quindi la settima minore (Bb) o la terza maggiore (E - qui
denominata Fb, in quanto terza minore della scala di Db minore melodico da cui deriva la
scala superlocria).
Le altre note di questa pentatonica sono: la nona minore (Db), la quinta diminuita (Gb), la
tredicesima minore (Ab) o quinta eccedente. Denomineremo quindi l'accordo C7alt
associando a questa sigla accordi di dominante alterati come C7b9, C7#11, C7b5, C7#5,
C7b13.
Lezione 4: Tonale/Modale
di Claudio Angeleri
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Vediamo l'applicazione delle scale pentatoniche viste fino ad ora ad un classico brano tonale Autumn
Leaves
Es. 15
File MIDI
Come si può notare questa improvvisazione non utilizza delle note diverse dai modi derivati dalla
tonalità di Bb maggiore, a parte ove è presente l'accordo di settima di dominante alterato (battute
6, 14, 18, 22, 26, 27, 28, 30) che crea tensione armonica.
Questo procedimento inoltre evita il riferimento costante ai cromatismi e quindi, come nell'esempio
di Giant Steps, ci colloca in un contesto nuovo, differente dal bebop.
L'uso delle pentatoniche minori melodiche sull'accordo alterato sposta la modulazione un semitono
sopra o sotto dal centro tonale offrendo quindi un effetto dentro/fuori dalla tonalità tipico del jazz
dagli anni 60 in poi.
Questo procedimento può essere maggiormente enfatizzato in un contesto modale più definito (per
essere più espliciti in brani come So what, Impression, My Favorite things ecc.)
Il maestro di questa tecnica, da cui poi hanno preso spunto un po' tutti i musicisti successivi,
resta Coltrane, con il supporto armonico e solistico non indifferente di McCoy Tyner.
Es. 16
Per praticare con fluidità questo tipo di approccio improvvisativo in-out proviamo
a confrontare tutte le scale pentatoniche minori facendo riferimento ad un unico centro tonale C.
In questo modo vengono evidenziate le pentatoniche parenti, quelle cioè più vicine al centro tonale
(inside) e quelle più lontane (outside). L'asterisco evidenzia le note comuni alla scala pentatonica
minore di C.
Es. 17
Le tonalità più vicine (inside) sono quindi quelle costruite sul IV e V grado in quanto hanno 4 suoni su
5 uguali. Quelle più lontane (outside) sono quelle distanti un tritono e un semitono sopra e sotto
dalla tonica, che non hanno alcun suono in comune.
Ecco un esempio di improvvisazione pentatonica in-out (le sigle degli accordi indicano la scala
pentatonica minore di riferimento).
Es. 18
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Le scale pentatoniche maggiori, minori e minori melodiche possono essere alterate con la
sostituzione di alcuni intervalli. In questo modo si ottengono decine di possibilità che conferiscono
sonorità molto interessanti arricchendo la tavolozza espressiva dell'improvvisazione.
Vediamone alcune tra le più usate da musicisti come John Coltrane, Mc Coy Tyner, Chick
Corea, Herbie Hancock, Jerry Bergonzi, Michael Brecker.
La prima si ottiene alterando una pentatonica dominante con l'aggiunta della nona eccedente (o
terza minore).
La scala si ottiene anche sovrapponendo due triadi maggiori (C e Eb) a distanza di terza minore. O,
ancora più semplicemente, ad un accordo di settima di dominante si aggiunge la terza minore (#9).
Questa scala viene usata sull'accordo 7#9 con una sonorità bluesy per la presenza della terza minore
(Eb) e maggiore (E).
Es. 19
Questa seconda scala è il risultato della alterazione di una pentatonica maggiore con l'aggiunta
della nona minore al posto della nona maggiore.
Questa scala ha una sonorità "simmetrica" (si ottiene infatti da una scala simmetrica semitono/tono)
e può essere utilizzata sia sugli accordi 7b9 sia sugli accordi di settima diminuita.
Es. 20
Ecco infine la scala in-sen, di origine giapponese (si usa infatti come accordatura di base del Koto).
Vista in termini occidentali deriva dalla scala frigia. La sua memorizzazione è molto semplice: in
una pentatonica minore basta sostituire la terza minore con la seconda minore (o nona minore):
In – sen > A Bb D E G
Es. 21
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Ecco un prospetto complessivo delle scale pentatoniche analizzate e le sei qualità degli accordi di
dominante:
Es. 22
L'armonia occidentale e quella jazzistica di stampo tonale, sono basate prevalentemente su accordi
costruiti per intervalli di terza. Quando Miles e Coltrane incominciarono ad introdurre
l'improvvisazione modale tra il 1959 (Kind Of Blue) e il 1960 (My favorite things) con l'utilizzo di
scale pentatoniche, i loro pianisti, Bill Evans e McCoy Tyner, incominciarono ad utilizzare accordi
costruiti per quarta.
L'esempio più noto di questo tipo di armonizzazione è quello di Evans sul brano So What. Da qui
appunto il nome di So What voicings.
Come si può notare, i voicings sono costituiti da quattro note distanti una quarta giusta e, come top
voice, un'ultima voce distante una terza maggiore. Le toniche sono rispettivamente il secondo e
terzo grado della scala dorica di D (per 16 misure), di Eb (per 8) ed ancora di D (per le ultime 8)
secondo una classica forma canzone AABA.
Es. 23
McCoy Tyner è comunque il pianista che ha fatto scuola nell'utilizzo dei voicings a quarte sia
all'interno del modo sia all'esterno.
Armonizzando una scala dorica con gli accordi a quarte notiamo che sul I, II, IV, V e VI grado
otteniamo voicings a quarte giuste mentre sul III e sul VII alcuni intervalli di quarta sono alterati.
Es. 24
Es. 25
Using Minor Example 1a: C Major Pentatonic Scale Example 1b: A Minor Pentatonic Scale
Pentatonics
In The Funk Zone
Example 2: G Minor Pentatonic
Example 4
can play this quasi-Minor Pentatonic scale with- Improvising Outside Of The Key
Example 6a
Example 6b
Example 7
sound of the tonality shift. I recommend prac- freedom to play what you want, when you want.
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