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funivie
3.1 INTRODUZIONE A “SIF-FUNIVIE”

3.1.1 Modulo per impianti Con un solo modulo in formato Excel e codice Visual-Basic viene risolta la veri-
tipo “FUNIVIE” fica della configurazione delle funi negli impianti funiviari a va e vieni, destinati
per il trasporto di persone al trasporto passeggeri o materiali, mettendo a disposizione un comodo ed intu-
itivo ambiente di lavoro in cui:
e materiali • i dati possono essere introdotti numericamente, oppure graficamente, impie-
gando il mouse; le configurazioni geometriche del profilo e linea possono es-
sere rappresentate graficamente, sia in fase di introduzione dei dati, che in
fase di rappresentazione dei risultati;
• i risultati numerici sono presentati all’utente utilizzando l’usuale foglio
elettronico di Excel e quindi è permessa la modifica, l’integrazione e l’espor-
tazione delle relazioni di calcolo;
• tutti i risultati di calcolo possono essere stampati: l’anteprima di stampa e l’es-
portazione dei disegni in formato DXF aggiungono flessibilità al programma;
• Sif-FUNIVIE è un programma che si avvale di un unico modello in formato
Excel, comprendente di versi moduli di codice Visual-Basic.

3.1.2 Responsabilità Sono stati eseguiti numerosi collaudi per rendere il più possibile affidabili e
precisi i calcoli effettuati dai programmi. In particolare, i risultati sono stati
confrontati con quelli forniti da analoga procedura realizzata in ambiente MS-
DOS, da anni utilizzata da importanti ditte costruttrici e noti progettisti del set-
tore impianti a fune, quindi ampiamente testata.
Usando i programmi, comunque, l’utente deve essere ben consapevole del fatto
che da parte dell’Autore del software SIF ed eventuali suoi distributori non è do-
vuta alcuna garanzia esplicita o implicita per ciò che riguarda la precisione e
l’affidabilità dei programmi stessi.
L’utente deve conoscere i procedimenti usati per effettuare i calcoli e deve veri-
ficare personalmente tutti i risultati forniti dai programmi, assumendosi la pie-
na responsabilità della correttezza dei risultati ottenuti.

3.1.3 Licenza d’uso L’acquisizione del CD-ROM è strumentale al fine del conseguimento della licen-
za d’uso non esclusiva e non cedibile del programma registrato sul medesimo.
Tale licenza è concessa agli utenti alle seguenti condizioni generali.

3.1.4 Condizioni generali Il programma, costituito dalle informazioni leggibili dal supporto magnetico o
ottico e da ogni altro materiale allegato, rimane di proprietà dell’Ing. Vitali.
L’utente acquisisce sul programma solo una licenza d’uso valida per l’installa-
zione su una sola macchina.
L’utente non potrà alterare o rimuovere alcun marchio, nome commerciale, nu-
mero di serie o altre notifiche di riserva di diritti inseriti nel programma e/o sul
suo supporto.
La licenza d’uso del programma non comprende la facoltà di ottenerlo in forma-
to sorgente, né di disporre della relativa documentazione di progetto, né del
tracciato di eventuali file di dati presenti nel o creati dal programma.
La verifica dell’idoneità del programma ad ottenere certi risultati, la sua instal-
lazione, il suo uso e la sua gestione sono onere esclusivo dell’utente. L’Autore
garantisce unicamente che il supporto magnetico o ottico è esente da vizi di
fabbricazione (con suo impegno in caso contrario alla sola sua sostituzione sen-
za oneri per l’utente, previa la restituzione dei dischi danneggiati), esclusa
qualsiasi altra garanzia.

INTRODUZIONE A “SIF-FUNIVIE” 73
In nessun caso l’Autore del software risponderà di danni a qualunque titolo
connessi e/o conseguenti ad eventuali vizi di qualità, adeguatezza, uso e utiliz-
zabilità del programma.
La licenza non potrà essere in alcun caso ceduta o sub licenziata dall’utente a terzi.
Qualora l’utente violi uno qualsiasi degli obblighi di cui agli articoli. precedenti,
l’Autore potrà risolvere la licenza d’uso con semplice comunicazione scritta. In
tal caso il cliente dovrà astenersi dall’ulteriore uso del programma e potrà esser-
gli richiesta o la distruzione di ogni copia del programma, in qualsiasi forma in
possesso del cliente, o la restituzione delle stesse.

3.1.5 Installazione Per installare i programmi SIF da CD-ROM è sufficiente inserire il CD-ROM nel
del programma computer che avvierà automaticamente la procedura di installazione. Se la pro-
cedura non si dovesse avviare automaticamente, si procedete come per l’instal-
lazione da dischetti utilizzando il comando AVVIO, ESEGUI, d:\setup dove d: è
l’unità CD-ROM.
Il comando avvia il programma di installazione che, dopo la scelta della di-
rectory in cui installare i programmi e dopo la copia di tutti i file, chiede di inse-
rire i dati dell’intestatario della licenza. ATTENZIONE: inserire i dati in modo
completo e corretto poiché essi fanno fede per la licenza d’uso e, se inseriti in
modo incompleto, possono pregiudicare il funzionamento del programma.

3.1.6 Avvio del programma Per richiamare i programmi in qualsiasi istante è sufficiente realizzare su desk-
top un collegamento a MENU.XLS, presente nella directory dei programmi.

3.1.7 Manuale e guida Per conoscere i programmi ed approfondire le singole funzioni, è sempre dispo-
in linea nibile la guida di Help in linea.
Il manuale è strutturato su più file, “collegati” direttamente al file principale
denominato Indice.
Ogni voce dell’indice contenuto nel file Indice è un collegamento ipertestuale
attivo, che permette all’utente di “saltare” al testo collegato alla voce con un
semplice con una semplice pressione del tasto del mouse. La presenza di un
collegamento ipertestuale è riconoscibile per la sottolineatura di una parola o di
una frase e perché il mouse, se è posto su di esso, si trasforma in una piccola
mano con indice rivolto verso l’alto.

3.1.8 Assistenza on line L’assistenza al programma viene assicurata telematicamente mediante e-mail e
pagine web sul sito Internet www.winsif.com:
• mediante e-mail possono essere inoltrate le richieste di informazioni ed even-
tuali segnalazioni di problemi;
• mediante il sito Internet vengono resi accessibili i moduli di aggiornamento al
programma.

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3.2 STRUTTURA GENERALE DEL SOFTWARE

Il programma si compone di due archivi e di quattro moduli codice in formato


Excel , rilasciati in formato di sola lettura:
• archivio “catalogo funi”;
• archivio “help in linea”;
• modulo Excel per il calcolo degli impianti monofune ad ammorsamento fisso;
• modulo Excel per il calcolo degli impianti scioviari;
• modulo Excel per il calcolo delle funivie va e vieni;
• modulo Excel per il calcolo delle teleferiche.
Ogni modulo contiene il codice di calcolo, le maschere per l’input dei parametri
dell’impianto e le maschere per le tabelle dei dati elaborati.
Per l’esecuzione delle verifiche è sufficiente richiamare il relativo modulo di ri-
ferimento (collegamento da desktop), immettere i parametri caratteristici
dell’impianto ed avviare il codice di elaborazione: in questa fase sono disponibi-
li “on line” il catalogo delle funi comunemente utilizzate e l’archivio relativo
alle spiegazioni principali per l’utilizzo delle procedure (help).
Al termine della elaborazione il modulo potrà essere salvato, con un proprio no-
me, nell’archivio degli impianti. Il file conterrà così l’intero calcolo di verifica
dell’impianto e potrà essere, in qualsiasi momento, richiamato per successive
modifiche.

3.3 PROGRAMMA DI CALCOLO AUTOMATICO DELLA LINEA: TEORIA ADOTTATA PER LE VERIFICHE DELLE FUNIVIE

3.3.1 Premessa Le routine di calcolo della configurazione assunta dalle funi in campata nelle
varie condizioni di carico si basano essenzialmente sui principi teorici esposti in
“Elementi di Progetto per Impianti a Fune” (edizione 1981) e nella relazione
“Calcolo di una linea funiviaria bifune a più campate, con l’ausilio del calcola-
tore elettronico” (P. D’Armini).

3.3.2 Teoria del calcolo Come noto, la configurazione di equilibrio di una fune soggetta al solo peso pro-
prio ed alle tensioni applicate agli estremi, è rappresentabile mediante l’equa-

STRUTTURA GENERALE DEL SOFTWARE 75


zione di una catenaria; questa assume, in un piano cartesiano, la seguente
espressione:

x x
---  ---
h
e e
h  x
y  h  ----------------------  h  cosh  ---
2  h

essendo h definito “parametro” della catenaria.


Dalle proprietà fondamentali della catenaria si ottiene la relazione che esprime
la tensione T in un qualunque punto della fune in funzione della sola ordinata y
e del peso unitario q della fune stessa:

T  qy
In particolare, nel vertice V della catenaria (cfr. Figura 1) risulta che:

H  qh
Dove h è l’ordinata del punto V, vertice della catenaria.

Figura 1 Rappresentazione di una sezione di fune soggetta al solo peso proprio.


Fune scarica tesa tra due estremi (catenaria)
Di seguito, viene riportato il calcolo della configurazione di una fune scarica
tesa tra due estremi A e B facendo riferimento allo schema riportato in Figura 1.

3.3.3 Risoluzione Considerando:


della campata scarica a) I termini noti:
L lunghezza orizzontale della campata tra gli estremi A e B
∆ dislivello della campata tra gli estremi A e B
q peso unitario della fune
TA tensione all’estremo di valle (pari a metà del valore del contrappeso nel
caso della prima campata)
b) Le incognite:
S sviluppo della fune tra gli estremi A e B
f freccia in un punto qualsiasi della campata
TB tensione nella fune all’estremo di monte

76 FUNIVIE
ϕA angolo di imbocco della fune a valle della campata

ϕB angolo di imbocco della fune a monte della campata

c) I simboli:
tg tangente trigonometrica
arctg arcotangente
cos coseno trigonometrico
cosh coseno iperbolico

Le formule utilizzate per il calcolo delle campate scariche sono le seguenti:

1. si calcola yA  TA  q

 L 
 A  arctg  ----  ------------------
 L ( 2  y A )

2. si calcola h  y A  cos (  A )

L 
 B  arctg sen  ---  arcsen ( tg A )
h 

h
y B  --------------------
cos (  B )

3. si verifica yB - yA - ∆ < 0.001 (convergenza)

4. se la convergenza non è verificata si corregge opportunamente l’angolo ϕA e


si riprende il calcolo iterativamente dalla fase n˚ 2.
5. se la convergenza è verificata si calcola
S = h · ( tg(ϕB) - tg(ϕA) )

TB = yB · q

6. si calcola infine la freccia all’ascissa generica “x”

x 
y x  h  cos  ---  arcsen ( tg A )  y A
h 


f x  x  ----  y A
L
Il software applicativo si avvale delle funzioni di Excel sia per la risoluzione del-
le formule sopra descritte che per la ricerca automatica della convergenza delle
routine di calcolo (funzione specifica di ricerca obiettivo: “espressione.Goal-
Seek (Goal, ChangingCell)”).

PROGRAMMA DI CALCOLO AUTOMATICO DELLA LINEA: TEORIA ADOTTATA PER LE VERIFICHE DELLE FUNIVIE 77
FLOW-CHART DEL PROGRAMMA PER IL CALCOLO DELLA CAMPATA
A FUNE SCARICA CON LE FORMULE ESATTE DELLA CATENARIA

Input dei termini noti


L lunghezza orizzontale campata
∆ dislivello della campata
q peso unitario della fune
TA tensione all’estremità di valle

1
Calcolo ordinata ed angolo di tangenza
della fune a valle:
yA  TA  q
 A  arctg (   L  L  ( 2  y A ) )

2
Si calcola: 4
Si corregge in modo
h  y A  cos (  A )
opportuno l’angolo  A
 B  arctgsen ( L  h  arcsen ( tg A ) )
e si ripete il ciclo
y B  h  cos (  B )

3
y B  y A    0.001 NO

SI

5
Si calcola infine:
S  h  ( tg (  B )  tg (  A ) )
TB  yB  q
e la freccia all’ascissa generica x
riferita all’estremo di valle A
y x  h  cos ( x  h  arcsentg A )  y A
fx  x    L  yA

END

78 FUNIVIE
3.3.4 Formule utilizzate Per le successive campate il metodo di calcolo rimane invariato avendo cura di
per le campate scariche determinare il nuovo valore della tensione iniziale a valle della nuova campata
successive in esame (TA). Esso risulta dalla somma del valore TB’ della campata preceden-
te con il valore dell’attrito sul sostegno. Siccome però l’attrito della fune sul so-
stegno (scarpa o rulliera) dipende dalla pressione e questa a sua volta dipende
dalla tensione ed angolo di deviazione della fune, si deve nuovamente procede-
re per iterazioni successive realizzando la seguente sequenza:
1. in prima approssimazione si pone attrito nullo ( Atp = 0 )
TA = TB’ della campata precedente
Ts = TA

2. si calcola con la procedura precedente l’angolo di imbocco a valle ϕA

3. si calcola la pressione sul sostegno (essendo ϕB’ e ϕA gli angoli di imbocco


della fune a valle e monte del sostegno)
Ps = 2 · Ts • sen (ϕB’ - ϕA ) / 2

4. si calcola l’attrito sul sostegno


At = µ · Ps essendo µ il coeff.di attrito

5. si confronta il valore dell’attrito At con quello precedente Atp e si verifica


che
At - Atp < 0.01

6. se l’approssimazione non è verificata si pone


Atp = At
Ts = TB’ + At /2 (tensione in mezzeria del sostegno)
TA = Ts + At / 2
e si ripete la sequenza a partire dal punto n˚ 2
7. se l’approssimazione è verificata si procede al calcolo della nuova campata.
NB: Il coefficiente di attrito tra fune ed appoggio sulla scarpa sarà positivo o ne-
gativo secondo il senso del movimento della fune e quindi per le portanti risulta
convenzionalmente che:
1. è positivo per i sostegni a valle del carrello;
2. è negativo per i sostegni a monte del carrello;
3. è nullo nel caso di campate terminali della lunghezza minore a 20 m (per le
quali si assume che la fune non subisca spostamenti elastici apprezzabili e
quindi tali da produrre forze per attrito.

PROGRAMMA DI CALCOLO AUTOMATICO DELLA LINEA: TEORIA ADOTTATA PER LE VERIFICHE DELLE FUNIVIE 79
FLOW-CHART DEL PROGRAMMA PER IL CALCOLO DELLE CAMPATE
A FUNE SCARICA SUCCESSIVE ALLA PRIMA
Input dei termini noti
i numero campata iesima
L lunghezza orizzontale campata
∆ dislivello della campata
q peso unitario della fune
TA tensione all’estremità di valle
Ts tensione sul sostegno
µ coeff. di attrito fune-scarpa

1
In prima approssimazione si pone la tensione a valle
pari alla tensione T B della campata precedente:

At  0
TA  T ( i  l )
B
Ts  TA

2
Si calcola: con la procedura PCS la campata iesima
e quindi si trova l’angolo di imbocco a valle  A 6
Si memorizza il valore di attrito e si
aggiornano le tensioni sul sostegno
ed a valle della campata iesima:
3
Si calcola la pressione sul sostegno a valle della At p  At
campata: P s  2  T s  sen ( ( f B  f A )  2 ) T s  T B  At  2
T A  T s  At  2
4
Si calcola l’attrito sul sostegno: At 
 P s

5
At  At p  0.01 NO

SI

7
Si procede quindi al calcolo delle campate
successive con lo stesso criterio

END

80 FUNIVIE
3.3.5 Calcolo La campata con carico scorrevole trattenuto dalle funi traente e zavorra viene ri-
della campata carica solta facendo riferimento all’equilibrio delle forze nel punto di applicazione C
del carico, nel quale convergono il peso del carico, le tensioni verso valle e ver-
so monte della fune portante, la tensione della traente e la tensione della zavor-
ra. Lo schema di verifica è il seguente (cfr. Figura 2 e Figura 3):

Figura 2 Equilibrio delle forze in campata unica con carico P

Dove:
P è il peso del carico;
T1 è la tensione della fune portante nell’appoggio di valle;
T2 è la tensione verso valle della fune portante;
T3 è la tensione verso monte della fune portante;
T4 è la tensione della fune portante nell’appoggio di monte;
t1 è la tensione della traente nell’appoggio di valle;
t2 è la tensione della zavorra nel punto C;
t3 è la tensione della traente nel punto C;
t4 è la tensione della traente nell’appoggio di monte;
Ψ1 è l’angolo tra l’orizzontale e la tensione t1 della traente;
Ψ2 è l’angolo tra l’orizzontale e la tensione t2 della zavorra;
Ψ3 è l’angolo tra l’orizzontale e la tensione t3 della traente;
Ψ4 è l’angolo tra l’orizzontale e la tensione t4 della traente.

Segue il diagramma delle forze nel punto di applicazione del carico.

Figura 3 Poligono delle forze applicate al punto C

PROGRAMMA DI CALCOLO AUTOMATICO DELLA LINEA: TEORIA ADOTTATA PER LE VERIFICHE DELLE FUNIVIE 81
Trascurando l’attrito di scorrimento del carico sulla fune portante, l’equazione
di equilibrio risulta essere la seguente.

T 2 cos  2  t 2 cos 2  T 3 cos  3  t 3 cos 3

T 2 sen 2  P  t 2 sen 2  T 3 sen 3  t 3 sen 3

Dalle quali possiamo ricavare le componenti della forza di trazione sul carrello:

t 3 cos 3  T 2 ( cos  2  cos  3 )  t 2 cos 2

t 3 sen 3  P  T 2 ( sen 2  sen 3 )  t 2 sen 2

dividendo le seconda espressione per la prima e facendo la somma dei quadrati


si ottiene infine l’angolo di tiro della traente sul carrello ed il valore del modulo
della tensione all’attacco della traente sul carrello:

P  T 2 ( sen 2  sen 3 )  t 2 sen 2 N


tg 3  -----------------------------------------------------------------------------------------  -----
T 2 ( cos  2  cos  3 )  t 2 cos 2 M

2 2
t3  N M

Anche per la risoluzione della campata carica si procede con iterazioni succes-
sive composte dalla seguente sequenza di operazioni:
1. si calcolano (in prima approssimazione)

 q p P  L 1  L 2
f c   -----  ---   ----------------
2 l T1


 1  L 1  ----  f c
L

2. si calcola 2    1

3. si calcolano con le due semicampate scariche adiacenti al carico:


- semicampata portante ∆1,L1,T1 memorizzando T2,φ1,φ2,S1p
- semicampata portante ∆2,L2,T3=T2 memorizzando T4,φ3,φ4,S2p
- campata zavorra D1,L1,t1 memorizzando t2, 1, 2,Sz

4. si calcolano e si memorizzano con l’equazione di equilibrio:


’3 = N / M
2 2
t3  N M

5. si calcola la semicampata della fune traente a monte del carico


- campata traente D2,L2,t3 memorizzando t4, 3, 4,St

6. si verifica che
y3 - y’3= | δ 3 | < 0.001

7. se non verificato si corregge opportunamente il valore ∆1 e si riparte dalla


fase n˚ 2
8. se verificato si calcolano
fc = L1 · ∆ / L - ∆1(finale) freccia sul carico
ϕt= (ϕ2 + ϕ3 ) / 2 angolo traiettoria carico
Pt= P · sen(ϕt) componente sulla traente

82 FUNIVIE
FLOW-CHART DEL PROGRAMMA PER IL CALCOLO DELLA CAMPATA CARICA
CON LE FORMULE ESATTE DELLA CATENARIA
Input dei termini noti
-L lunghezza orizzontale campata - qt peso fune traente
-∆ dislivello della campata - T1 tensione nella portante a valle
- L1 distanza del carico da valle - t1 tensione nella zavorra a valle
- qp peso unitario della fune port. -P massa del carico sulla portante
- qz peso fune zavorra -µ coeff. attrito carrello-fune

1
In prima approssimazione si calcola:
L2  L  L1
fc  ( qp  2  P  L )  L1  L2  T1
1  L1    L  fc

2
Si calcola  2     1

3
Si calcolano con la procedura di calcolo automatico:
1) semicampata portante a valle del carico  1, L 1, T 1 ⇒ T 2,  1,  2, S 1p
2) semicampata portante a monte del carico D 2, L 2, T 3 = T 2 ⇒ T 4,  3,  4, S 2p
3) campata zavorra  1, L 1, t 1 ⇒ t 2, 1, 2, S 7

4 Si applica l’equazione di equilibrio delle forze e si calcola:


  2   3
P  1 
 sen  --------------------  T 2  ( sen 2  sen 3 )  t 2  sen 2
 2  N
3  arctg -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2  3 - = -----
M
P 
 cos --------------------  T 2  ( cos  2  cos  3 )  t 2  cos 2
2
2 2
t3  N M

5
Si calcola con la procedura di calcolo automatico la campata
della traente con  2, L 2, t 3 ottenendo ⇒ t 4, 3, 4, S t

si verifica se 7 si corregge in modo opportuno il


6 3    3  0.001 NO dislivello D1 e quindi si ripete il
3 ciclo di calcolo dal punto n° 2
SI

8 Si procede quindi al calcolo della freccia in corrispondenza del carico, all’angolo della traiettoria del ca-
rico ed alla componente della forza di trazione della traente in corrispondenza dell’attacco al carrello.
f c  L 1    L   1 ( finale ) t  ( 2  3 )  2 P t  P  sen t

END

PROGRAMMA DI CALCOLO AUTOMATICO DELLA LINEA: TEORIA ADOTTATA PER LE VERIFICHE DELLE FUNIVIE 83
3.3.6 Modalità di verifica La verifica di linea delle funivie bifuni viene eseguita applicando ad ogni cam-
globale della linea pata i procedimenti sopra descritti. Il calcolo inizia sempre da valle e procede
verso monte considerando il carico in una certa posizione del ramo salita e, di
conseguenza, determinando la corrispondente posizione del carico sul ramo di-
scesa.
Funi portanti
È previsto il caso di funi portanti contrappesate a valle ed ancorate a monte op-
pure ancorate alle due estremità.
1. Funi contrappesate a valle.
In questo caso è nota la tensione di partenza dell’estremo di valle, quindi
tutte le incognite sono determinabili in modo univoco.
2. Funi ancorate alle estremità.
In questo caso la tensione nella fune all’estremo di valle non è nota, ma si
conosce la tensione di posa delle portanti nude ad una certa temperatura di
riferimento. Il problema può tuttavia essere risolto per successive approssi-
mazioni con le seguenti fasi:
a) si impone che la tensione iniziale nella fune all’estremità di valle sia pari
a quella di posa;
b) si esegue il calcolo di linea con la tensione iniziale impostata determi-
nando lo sviluppo complessivo della fune portante per ognuno dei due rami;
c) considerando le tensioni medie delle singole campate ottenute dal calco-
lo di linea e l’eventuale variazione di temperatura rispetto a quella di posa,
si calcola il nuovo sviluppo della portante, per ogni ramo, considerando che
la variazione di temperatura comporta un allungamento pari a
 S  S o t mentre la variazione di tensione comporta un allungamen-
S o t
to pari a  S  ----------- , essendo come noto:
EA
- So sviluppo della fune nuda alla tensione e temperatura di posa
- α coefficiente di dilatazione lineare della fune
- ∆t salto termico
- ∆T variazione di tensione
- E il modulo di elasticità della fune , A la sua sezione metallica.
E quindi il nuovo sviluppo della fune sarà S m  S 0    S
che andrà confrontato con quello ottenuto dal calcolo con tensione a valle
imposta;
d) Se la differenza tra le due lunghezze sviluppate è maggiore del valore de-
siderato (di solito 0.001 m), si modifica in modo opportuno il valore della
tensione iniziale imposta a valle e si ripete il ciclo dal punto b).
Funi traenti e zavorra
Le funi sono contrappesate e quindi esiste sempre la possibilità di conoscere la ten-
sione iniziale di partenza a valle. Nel caso di contrappeso a monte o motrice tendi-
trice a valle, si ricorre sempre ad iterazioni successive in modo da far convergere il
valore delle tensioni a quello del contrappeso noto. Nel caso di contrappeso a valle
e motrice a monte, i termini delle tensioni iniziali sono immediatamente noti.

84 FUNIVIE
3.4 “HOME PAGE”

Questa è la pagina di avvio della procedura:


• selezionando con il mouse la bandiera, il testo di tutte le pagine visualizzate
dall’applicativo viene tradotto nella relativa lingua;
• selezionando la freccia in basso a destra si accede al menù generale;
• selezionando l’icona “Tempus” si ottengono ulteriori informazioni.

3.5 MENÙ GENERALE


La maschera del menu generale è suddivisa in due distinte sezioni: quella rela-
tiva alle operazioni da eseguire prima della effettuazione delle verifiche (DATA
INPUT) e quella relativa all’analisi dei dati forniti dal programma dopo l’elabo-
razione (DATA OUTPUT).

Prima di eseguire la verifica è necessario fornire i parametri caratteristici


dell’impianto, e precisamente:
• dati generali (portata, velocità, fune, contrappeso ecc.) elencati nella rispetti-
va maschera;
• dati che descrivono la geometria del terreno (progressive e quote assolute);
• dati che descrivono la geometria della linea, in valore assoluto (quote e pro-
gressive) o relativo (lunghezza e dislivelli campate).

“HOME PAGE” 85
Dopo l’esecuzione del comando “Calcolo della linea” si ottengono i seguenti ta-
bulati:
• tabulati delle tensioni, frecce ed angoli di imbocco della singola campata;
• grafico rappresentativo della configurazione delle funi in campata in funzione
della posizione del carrello;
• tabulato riassuntivo dei valori massimi e minimi relativi alle tensioni, frecce,
pressioni in relazione alle diverse posizioni assunte dai carrelli sui rami salita
e discesa dell’intera linea;
• tabulato riassuntivo delle potenze necessarie per il moto dell’impianto nelle
varie configurazioni geometriche dei carrelli in linea. Viene rappresentato sia
l’andamento dello sforzo motore che quello relativo ai valori di tensione della
fune traente sulla puleggia motrice.
Come in tutte le altre sezioni del programma è possibile accedere all’help in li-
nea oppure ritornare al menù generale.
Dal menù generale, sopra descritto, si ritorna alla home page per abbandonare
definitivamente la procedura!

3.6 INPUT PARAMETRI CARATTERISTICI DELL’IMPIANTO


Nella prima parte della maschera di input si immettono i dati identificativi
dell’impianto.

Nella parte successiva della maschera si immettono i dati delle funi impiegate:
• fune portante traente (obbligatorio)
• fune traente (obbligatorio)
• fune zavorra (obbligatorio)

86 FUNIVIE
Per la fune portante, si deve indicare il modo di ancoraggio delle estremità ed
eventualmente il valore e posizione del contrappeso; analogamente si definisco-
no i valori per la fune traente e zavorra.

Il pulsante “Archivio Funi” consente l’immissione automatica dei dati della fu-
ne, semplicemente scegliendola dal catalogo già predisposto, comprendente
tutti i tipi di fune comunemente usati nella costruzione degli impianti funiviari.
Il pulsante attivato mostra il seguente catalogo funi, riportando nel contempo le
istruzioni per la selezione della fune.

I pulsanti permettono di raggiungere direttamente la tabella dei dati fune all’in-


terno del catalogo: viene visualizzato il disegno della sezione della fune, quindi
la conformazione della stessa ed a lato la tabella dei dati caratteristici.
La selezione della fune viene confermata con le seguenti operazioni:
• selezionare il diametro o carico somma desiderato;
• con il pulsante “Conferma dati fune” si rende definitiva la scelta.
Il pulsante di conferma provvede a chiudere la maschera del catalogo, ritornare
alla precedente maschera di immissione dati generali ed a riempire i campi con
i valori della fune scelta.
La successiva parte della maschera riguarda la definizione del tipo e delle spe-
cifiche dell’argano motore utilizzato:

INPUT PARAMETRI CARATTERISTICI DELL’IMPIANTO 87


3.7 INPUT DATI PROFILO TERRENO
È possibile introdurre sino a 1000 punti del terreno, assegnando i valori assolu-
ti della progressiva e quota; l’immissione del codice picchetto è invece facolta-
tiva. Nel caso di impianto a rami non paralleli è possibile descrivere anche
l’andamento del terreno sul ramo discesa.

Sono disponibili tre pulsanti: per l’inserimento di riga, la cancellazione di una


riga, lo svuotamento totale della tabella. I primi due pulsanti sono operativi solo
per una determinata posizione del puntatore mouse (sulla colonna del numero
di battuta): apposita etichetta colorata ne evidenzia lo stato. Nell’esempio sotto
riportato è stata puntata la cella della battuta n° 4, quindi si è attivato il pul-
sante per l’inserimento di una riga nuova oppure la cancellazione della riga cor-
rispondente.

È automaticamente generato il grafico per il controllo immediato dell’andamen-


to del terreno: segue un esempio.

88 FUNIVIE
3.8 INPUT DATI GEOMETRIA DELLA LINEA (modalità input assoluto)
La gestione della disposizione geometrica dei sostegni di linea (cuspidi delle funi
sui rami salita e discesa) è realizzata mediante la seguente maschera di input dati.

È possibile introdurre sino a 80 sostegni di linea (cuspidi passaggio fune, com-


preso asse pulegge ed avanstazione), assegnandone i valori assoluti della pro-
gressiva e quota fune. Per gli impianti funiviari non ricorre il caso di impianto a
rami non paralleli: la relativa maschera è stata mantenuta solo per omogeneità
del programma con le altre tipologie di impianti, ma non può essere utilizzata.
Sono disponibili dei pulsanti per:
• l’inserimento di una nuova riga;
• la cancellazione di una riga;
• lo svuotamento della tabella;
• il calcolo delle lunghezze e dislivelli delle singole campate (Calcolo Relativi).
I primi due pulsanti sono operativi solo per una determinata posizione del pun-
tatore mouse (sulla colonna del numero del sostegno): apposita etichetta colo-
rata ne evidenzia lo stato. Nell’esempio sotto riportato è stata puntata la cella
del sostegno n° 4 e quindi si è attivato il pulsante per l’inserimento di una riga
nuova oppure la cancellazione della riga corrispondente.

Per il calcolo della linea sono strettamente necessari i valori relativi alle colonne
“Progress. Fune” e “Quota Fune”): i restanti valori possono non essere immessi
(oppure completati in un secondo tempo)!
NB: Se l’input è definitivo è bene confermare i dati immessi selezionando il pul-
sante “Calcola Relativi”. In questo modo vengono automaticamente calcolati i
valori geometrici delle lunghezze e dislivelli campate e viene automaticamente
compilato il successivo foglio di input dei dati di linea “relativi” !

INPUT DATI GEOMETRIA DELLA LINEA (MODALITÀ INPUT ASSOLUTO) 89


3.9 INPUT DATI GEOMETRIA DELLA LINEA (modalità input relativo)

È possibile introdurre sino a 79 campate di linea (comprese quelle di stazione:


asse pulegge-avanstazione), assegnando i valori relativi delle distanze orizzonta-
li e dislivelli tra coppie di sostegni consecutivi.
Sono disponibili quattro tre pulsanti per:
• l’inserimento di una nuova riga;
• la cancellazione di una riga;
• lo svuotamento della tabella;
• il calcolo delle progressive e quote assolute della fune sui sostegni (Calcolo
Assoluti).
I primi due pulsanti sono operativi solo per una determinata posizione del pun-
tatore mouse (sulla colonna del numero della campata): apposita etichetta colo-
rata ne evidenzia lo stato! Nell’esempio sotto riportato è stata puntata la cella
della campata n° 4, quindi si è attivato il pulsante per l’inserimento di una riga
nuova oppure la cancellazione della riga corrispondente. Ovviamente per la
esatta determinazione dei valori assoluti è necessario fornire il valore della pro-
gressiva e quota fune del primo sostegno di valle (di norma coincidente con
l’asse della puleggia di valle).

È possibile inserire la posizione geometrica di eventuali cavallotti in campata.


Per questo si utilizzano le seguenti caselle della maschera di input:

90 FUNIVIE
Le caselle denominate C1,C2,C3,C4,C5 possono contenere la distanza in oriz-
zontale del cavallotto rispetto alla estremità di valle della campata: è possibile
posizionare sino a 5 cavallotti. Il programma provvederà a determinare la confi-
gurazione delle funi traenti e zavorra tenendo in considerazione la presenza dei
cavallotti.
NB: Se l’input è definitivo è bene confermare i dati immessi selezionando il pul-
sante “Calcola Assoluti”. In questo modo vengono automaticamente calcolati i
valori geometrici delle progressive e quote fune dei sostegni e viene compilato il
precedente foglio di input dei dati di linea “assoluti”.
Il calcolo dei valori assoluti comprende anche la definizione della quota del terreno
alla base dei sostegni ed altezza verticale dei sostegni: il numero dei rulli sulle cu-
spidi deve invece essere immesso direttamente nella tabella dei valori assoluti.

3.10 CALCOLO DELLA LINEA


Il menù di guida per l’esecuzione del calcolo di linea, dopo l’immissione dei pa-
rametri generali e geometrici, si suddivide in due distinte sezioni.

Pannello per la verifica della singola campata


In questo caso si prevede di posizionare il carrello sul ramo salita di una delle
campate di linea, impostando la distanza orizzontale dello stesso dall’estremo di
valle della campata. Viene inoltre chiesto il salto termico di verifica ossia la diffe-
renza di temperatura rispetto a quella della posa delle funi nude, al momento del
montaggio e quindi del conferimento della tensione di riferimento. La scelta della
campata è agevolata dal menu a lista attivabile con il tasto del mouse:

In modo automatico vengono riempite le casella della:


• verifica della campata (N°);
• lunghezza orizzontale della campata (Lo);
• ascissa della vettura dall’estremo di valle della campata ( = 1/2 Lo ).
Si modifica quindi il valore di default dell’ascissa della vettura, secondo le pro-
prie esigenze. Il calcolo sarà attivato mediante il pulsante relativo (Verifica della
campata).
Pannello per la verifica automatica di tutte le campate
In questo caso il programma provvederà a posizionare i carrelli nei punti signifi-
cativi di ogni campata e, per ognuna di queste posizioni, eseguire il calcolo di
linea. I risultati finali saranno quindi il riassunto di tutte le configurazioni di

CALCOLO DELLA LINEA 91


calcolo eseguite. La maschera di input prevede l’impostazione del numero di
campata iniziale e finale ove è prevista la presenza del carrello.

Viene inoltre chiesto il salto termico di verifica ossia la differenza di temperatu-


ra rispetto a quella della posa delle funi nude, al momento del montaggio e
quindi del conferimento della tensione di riferimento. Il calcolo sarà attivato
mediante il pulsante relativo (Verifica tutte le campate). Normalmente il calcolo
viene eseguito, per ogni campata, posizionando in automatico il carrello in cin-
que diversi posizioni:
• a 2 metri dall’estremo di valle;
• ad 1/4 della lunghezza orizzontale della campata;
• in mezzeria della campata;
• a 3/4 della lunghezza orizzontale della campata;
• a 2 metri dall’estremo della campata di monte.

È tuttavia possibile modificare questa impostazione automatica mediante i


quattro pulsanti di conferma (la posizione centrale del carrello viene sempre e
comunque verificata) e relativa finestra di spunta.

3.11 TABELLE DI VERIFICA DELLA SINGOLA CAMPATA


Dopo l’esecuzione della verifica della singola campata sono disponibili le tabelle dei
risultati: una dettagliata per i parametri della campata verificata ed altre relative ai
valori di tutte le altre campate che compongono la linea dell’impianto. Sono inoltre
disponibili una serie di pulsanti per accedere alle varie tabelle e rappresentazioni
grafiche della configurazione delle funi nella campata verificata.

92 FUNIVIE
Il significato dei pulsanti è intuitivo e consente di analizzare i risultati delle ve-
rifiche relative al calcolo della campata. È anche possibile definire i valori di ri-
ferimento per il controllo dei franchi verticali fune-terreno, che saranno messi
in evidenza attivando i pulsanti “Vedi campata.....”.
Per le campate della linea, ove non è presente il carico, sono disponibili le se-
guenti tabelle (rispettivamente per il ramo salita e per il ramo discesa):
1. il tabulato delle funi portanti;
2. il tabulato delle funi traente e zavorra.

TABELLE DI VERIFICA DELLA SINGOLA CAMPATA 93


Se sono presenti cavallotti in campata, viene prodotta la tabella delle pressioni
esercitate dalla fune traente-zavorra sui cavallotti stessi nella campata verificata;

volendo analizzare la situazione dei cavallotti anche sulle altre campate (non in-
teressate dal carico), si può attivare la seguente tabella (scegliere la campata
con la casella che mostra tutto l’elenco delle campate e premere il tasto RUN).

Per la campata verificata si può avere una rappresentazione grafica della confi-
gurazione assunta dalle punti. Viene inoltre riportata la tabella numerica per il
controllo dei franchi verticali in linea.

94 FUNIVIE
Con i pulsanti <controlla franchi> <elimina franchi> si possono evidenziare i
tratti di linea ove non vengono rispettati i franchi verticali di riferimento: questo
sia per le funi portanti che per le funi traente-zavorra. Si riporta un esempio del
controllo eseguito in automatico dal programma.

TABELLE DI VERIFICA DELLA SINGOLA CAMPATA 95


3.12 VERIFICA AUTOMATICA DELLA LINEA TABELLE DEI VALORI MASSIMI E MINIMI
Il calcolo automatico della linea esegue per ogni campata la verifica posizionan-
do i carrelli nei punti più significativi (secondo le impostazioni descritte nella
sezione di “CALCOLO - F05”). I valori estremi (massimi e minimi) ricavati per
ogni condizione verificata vengono riassunti nelle seguenti tabelle e grafici.
1. TABELLA: campate e sostegni

In presenza di cavallotti sulle funi portanti, viene riportata la tabella delle relati-
ve pressioni determinate dalle traente-zavorra che poggiano sui cavallotti stessi:

96 FUNIVIE
2. TABELLA: tensioni nella fune traente alla ruota motrice

3. Controllo grafico e generazione del file DXF della linea (funi, terreno e sostegni)

con il pulsante “Vedi Linea” è possibile controllare a video la configurazione ge-


ometrica delle funi nelle campate e controllare il valore del franco verticale dal
terreno:

VERIFICA AUTOMATICA DELLA LINEA TABELLE DEI VALORI MASSIMI E MINIMI 97


Utilizzando i pulsanti a disposizione sulla barra degli strumenti superiore, si
possono scegliere le varie visualizzazioni (max e min per fune portante e per
fune traente).

Con il pulsante <GENERA DXF> viene avviata la procedura di generazione del


file DXF ed appare la seguente maschera video:

Si notano due distinte sezioni: quella superiore, destinata a definire i parametri


per l’organizzazione del grafico e relativo controllo; quella inferiore, destinata
esclusivamente alla generazione del file grafico DXF.

98 FUNIVIE
Scelta formato foglio:
consente di definire il formato del foglio per la stampa con plotter del profilo e
della linea. La procedura controlla in automatico la compatibilità del formato
del foglio con la scala di rappresentazione, dando eventuale segnalazione di in-
congruenza. Per il formato utente è necessario definire l’altezza del foglio (in
cm), indicata per default pari a 100 nella sottostante casella a sfondo giallo.
Tipo di progetto:
viene comunque gestito in automatico e si riferisce solo al valore da conferire
alla inclinazione dei sostegni di linea. Nel caso sia stata eseguita anche la pro-
gettazione dei sostegni dei sostegni di linea è presente il file con i valori della
inclinazione dei sostegni. Nel caso contrario (definito come progettazione di
massima), il file per le inclinazioni dei sostegni non viene trovato e quindi viene
attivato un calcolo approssimato.
Scala disegno:
è il valore scelto per la rappresentazione grafica (= 500 per default su entrambe
gli assi).
Controllo:
con il pulsante di comando <PREPARA> vengono determinati i parametri per la
rappresentazione grafica in funzione del formato foglio e scala di rappresenta-
zione. I valori nelle caselle a sfondo grigio non sono modificabili e servono solo
per il controllo della procedura: invece i valori delle caselle a sfondo giallo pos-
sono essere modificati prima dell’esecuzione dei comandi <DISEGNO TERRE-
NO> e <DISEGNO TERRENO-LINEA>.
Con i pulsanti <DISEGNO TERRENO> e <DISEGNO TERRENO-LINEA> è possi-
bile generare il preview della rappresentazione grafica, esattamente come sarà
stampata sul foglio mediante il passaggio del file DXF al programma di grafica
(Autocad o altro).
Qui sotto si mostra un esempio.

NB: i colori utilizzati nella rappresentazione grafica sono gestibili dall’utilizzato-


re mediante la maschera video.
Dopo il controllo a video della rappresentazione grafica è possibile procedere
alla generazione del relativo file DXF, da utilizzare con i programmi specifici per
la stampa con plotter. In questa fase sono state parametrizzate, quindi rese di-
sponibili all’utilizzatore per le modifiche dei valori di default, le seguenti varia-
bili grafiche, tipiche di Autocad, secondo le convenzioni del formato DXF.
COLOR:
cliccando sulle aree colorate, in corrispondenza del titolo relativo al layer defini-
to nella adiacente label a sinistra, è possibile cambiare il colore assegnato a
quel determinato layer (in automatico appare il codice colore Autocad).
La scansione totale dei colori disponibili avviene semplicemente per click suc-
cessivi.

VERIFICA AUTOMATICA DELLA LINEA TABELLE DEI VALORI MASSIMI E MINIMI 99


LAYER NAME:
è possibile modificare il nome assegnato per default ai layer del disegno.
NAZIONE:
è possibile scegliere la lingua di riferimento per la scrittura della legenda espli-
cativa della fincatura di base sul disegno.
ABILITA:
si può abilitare la rappresentazione grafica del solo profilo terreno, solo profilo
della linea o disegno completo di linea e profilo.
I parametri modificati sono sostituiti da quelli di default (sopra rappresentati)
ad ogni accesso a questa procedura: tuttavia possono essere resi definitivi me-
diante il pulsante di salvataggio.
4. DIAGRAMMA: andamento dello potenza richiesta all’argano motore

5. DIAGRAMMA: andamento dello sforzo motore e delle tensioni alla puleggia motrice

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