LA MUSICA LITURGICA
NEL CORPUS DIONYSIACUM
ESTRATTO
da
Rivista di Storia e
Letteratura Religiosa
diretta da
C. Ossola, F. A. Pennacchietti
M. Rosa, B. Stock
Periodico quadrimestrale
redatto presso l’Università degli Studi di Torino
Direzione
Cesare Alzati, Francisco Jarauta, Carlo Ossola, Benedetta Papàsogli
Fabrizio A. Pennacchietti, Daniela Rando, Mario Rosa
Maddalena Scopello, Brian Stock
Redazione
Linda Bisello, Valerio Gigliotti, Giacomo Jori
Chiara Pilocane, Davide Scotto
Articoli
M. Bataillon, Le marranisme. Héritage moderne de l’Espagne des trois religions,
a cura di Simona Munari; con Nota introduttiva di S. Munari . . . . . . . » 5
E.S. Mainoldi, La musica liturgica nel Corpus Dionysiacum. . . . . . . . . . . . » 53
I. Bueno, Paix chrétienne et guerre sainte au temps des papes d’Avignon. Benoît
XII et la croisade entre politique, ecclésiologie et théologie morale . . . . . . . » 73
M. Verga, Strategie di riforma nella Toscana “giansenista” di Pietro Leopoldo.
Pietà popolare, immagini sacre, «regolata divozione» . . . . . . . . . . . . . . . » 99
P. Cattani, Charles Du Bos lecteur de Saint Augustin . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 127
Note e testi
E. Russo, Excerpta inediti della Regula Benedicti dal manoscritto Casin. 505 » 145
M. Grossi, Storia della Lettera aperta a un predicatore di don Lorenzo Mi-
lani. Con l’edizione di quattro nuovi testimoni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 181
Recensioni
B. Amadeu, Nova Apocalipse, D. Lucas Dias introdução, tradução e notas;
D. Lucas Dias, A. Espírito Santo, S. Tavares de Pinho ed. crítica e
fixação do texto latino (Portugaliae Monumenta Neolatina 14), Im-
prensa da universidade de Coimbra, 2014 (E. Fernandez Guerrero) . . » 257
G. Alonge, Condottiero, cardinale, eretico. Federico Fregoso nella crisi politi-
ca e religiosa del Cinquecento, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura,
2017 (Simone Ragagli) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 260
N. Alessi O.P., Columbeidos sive Vita b. Columbae virginis Reatinae ordinis de
Poenitentia S. Dominici, a cura di A. Maiarelli, Spoleto, Centro Italia-
no di Studi sull’Alto Medioevo, 2016 (Mattia Zangari) . . . . . . . . . . . . » 264
Correspondance du Président de Brosses et de l’abbé marquis Niccolini, sous la
direction de John Rogister et Mireille Gille, Oxford, Voltaire Foun-
dation, 2016; Oxford University – Studies in the Enlightenment
(M. Rosa) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 270
Anno LIV - 2018 - n. 1
Rivista di Storia e
Letteratura Religiosa
diretta da
C. Ossola, F. A. Pennacchietti
M. Rosa, B. Stock
Gli articoli presi in considerazione per la pubblicazione saranno valutati in ‘doppio cieco’.
Sulla base delle indicazioni dei referees, l’autore può essere invitato a rivedere il proprio testo.
La decisione finale in merito alla pubblicazione spetta alla Direzione.
LA MUSICA LITURGICA NEL CORPUS DIONYSIACUM
1 Abbiamo dedicato una più estesa ricostruzione di questi aspetti in E.S. Mainoldi,
La musique dans l’univers dionysien. Entre théologie mystique et ordre hiérarchique, in Mystique,
langage, musique, a cura di L. Wuidar (in corso di stampa).
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2 Per una ricostruzione della teoria medievale dell’harmonia cfr. C. Panti, Filosofia della
musica. Tarda antichità e medioevo, Roma, Carocci, 2008; Mainoldi, Ars musica. La concezione
della musica nel Medioevo, Milano, Rugginenti, 2001; C. Meyer, L’Âme du monde dans la ratio-
nalité musicale: ou l’expérience sensible d’un ordre intelligible, in Harmonia mundi. Musica monda-
na e musica celeste fra Antichità e Medioevo. Atti del Convegno internazionale di studi (Roma,
14-15 dicembre 2005), a cura di M. Cristiani, C. Panti, G. Perillo, Firenze, SISMEL- Edizioni
del Galluzzo, 2007 («Micrologus’ Library», 19), pp. 57-75.
3 Per un’analisi epistemologica dell’incompatibilità tra il modello numerico dell’har-
monia e il simbolo musicale cf r. Mainoldi, Accezioni e rifocalizzazioni del simbolismo mu-
sicale tra suono, numero e segno durante il medioevo, «Philomusica on-line», IX, 3, 2010,
pp. 149-172.
4 Cfr. Id., The Transfiguration of Proclus’ Legacy. Pseudo-Dionysius and the Late Neopla-
tonic School of Athens, in Proclus and his Legacy, a cura di D. Layne, D.D. Butorac, Berlin, De
Gruyter, 2017, pp. 199-217.
LA MUSICA LITURGICA NEL CORPUS DIONYSIACUM 55
5 Ivi, pp. 202-205.
6 Lo pseudo-Dionigi sta descrivendo la celebrazione eucaristica.
7 Pseudo-Dionigi Areopagita, De ecclesiastica hierarchia, III, iii, 5, 432A, in Corpus Dio-
nysiacum II, ed. G. Heil, A.M. Ritter, Berlin, De Gruyter, 1991 («Patristische Texte und Stu-
dien», 36), p. 84, 7-14: «Ὅταν οὖν ἡ περιεκτικὴ τῶν πανιέρων ὑμνολογία τὰς ψυχικὰς ἡμῶν ἕξεις
ἐναρμονίως διαθῇ πρὸς τὰ μικρὸν ὕστερον ἱερουργηθησόμενα καὶ τῇ τῶν θείων ᾠδῶν ὁμοφωνίᾳ
τὴν πρὸς τὰ θεῖα καὶ ἑαυτοὺς καὶ ἀλλήλους ὁμοφροσύνην ὡς μιᾷ καὶ ὁμολόγῳ τῶν ἱερῶν χορείᾳ
νομοθετήσῃ, τὰ συντετμημένα καὶ συνεσκιασμένα μᾶλλον ἐν τῇ νοερᾷ τῶν ψαλμῶν ἱερολογίᾳ διὰ
πλειόνων καὶ σαφεστέρων εἰκόνων καὶ ἀναρρήσεων εὐρύνεται ταῖς ἱερωτάταις τῶν ἁγιογράφων
συντάξεων ἀναγνώσεσιν». Citeremo di seguito questa edizione con la sigla EH.
56 ERNESTO SERGIO MAINOLDI
2. L
a musica liturgica nel Corpus Dionysiacum: il trattato De ecclesiasti-
ca hierarchia
d’études liturgiques. Paris, Institut Saint-Serge, 23-26 juin 2014, a cura di A. Lossky, G. Seku-
lovski, Münster, Aschendorff, 2016 (“Studia Oecumenica Friburgensia”, 74), pp. 99-116.
9 EH II, ii, 4, 393C, p. 71, 7-8: «ἐν ἀρχῇ μὲν ὕμνον τινὰ τοῖς λογίοις ἐγκείμενον ἅμα πᾶσι τοῖς
τῆς ἐκκλησίας πληρώμασιν ἱερολογεῖ».
10 Per le altre occorrenze musicali del termine cfr. infra.
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11 Cfr. Scholia in opera S. Dionysii, ed. B. Cordier, PG, 4, 124D. Questo scolio non è
attestato nella sua interezza nella recensione siriaca che trasmette il commentario del ve-
scovo di Scitopoli, grazie alla quale possiamo identificare con certezza gli scolii a lui dovuti
rispetto agli altri commenti che sono stati introdotti adespotamente nella tradizione gre-
ca del Corpus. Un altro commentatore (Massimo il Confessore oppure un ignoto scoliasta
bizantino) ha aggiunto alcune linee a questo scolio per sottolineare che gli inni possono
basarsi su testi ripresi dall’intera Scrittura e non solamente sui Salmi; cf r. P.E. Rorem –
J.C. Lamoreaux, John of Scythopolis and the Dionysian Corpus: Annotating the Areopagite
(OECS), Oxford, Clarendon Press, 1998, p. 267.
12 Si tratta dell’unguento profumato utilizzato per il sacramento della Cresima e altri
riti di consacrazione nella tradizione liturgica orientale.
13 EH II, ii, 7, 396C, p. 72, 15-16: «τὸ ἱερὸν τῆς τῶν θεολήπτων προφητῶν ἐπιπνοίας μελῴ-
δημα συνεπιφθεγξάμενος».
14 Cfr. Scholia in opera S. Dionysii, ed. B. Cordier, PG, 4, 125C; P. Rorem – J. Lamoreaux,
John of Scythopolis and the Dionysian Corpus, p. 267. Si può arrivare a supporre che il versetto
salmico fosse anteposto all’Alleluia o interpolato a un’eventuale triplice ripetizione, la quale
può essere ammessa in base al fatto che lo pseudo-Dionigi insiste sul fatto che l’effusione sia
triplice, così come l’incensazione, onde possiamo ragionevolmente pensare che l’Alleluia
cantato in quel momento (συνεπιφθεγξάμενος) venisse ripetuto per tre volte.
LA MUSICA LITURGICA NEL CORPUS DIONYSIACUM 59
15 EH III, ii, 425B-C, p. 80, 10-12: «ἀπάρχεται τῆς ἱερᾶς τῶν ψαλμῶν μελῳδίας συνᾳδούσης
αὐτῷ τὴν ψαλμικὴν ἱερολογίαν ἁπάσης τῆς ἐκκλησιαστικῆς διακοσμήσεως».
16 La partecipazione dell’intera assemblea alla preghiera cantata fu uno degli aspetti del-
la liturgia paleo-cristiana che l’evoluzione del culto aveva reso via via meno praticato: forse la
costante sottolineatura di questa prassi nel Corpus vale ad affermare il paradigma apostolico
della partecipazione concelebrante dell’assemblea al rito. La preoccupazione per la partecipa-
zione dell’assemblea è del resto uno degli aspetti che emergono dalla teologia liturgica del VI
secolo, come prova la Novella 137, promulgata da Giustiniano nel 565, nella quale si ingiunge
ai celebranti di non recitare segretamente le preghiere della santa oblazione e del battesimo,
bensì con voce udibile al popolo onde favorire l’edificazione delle anime; cfr. Nov. CXXXVII, in
Corpus iuris civilis, ed. R. Schöll, W. Kroll, Berlin, Weidmann, 1895 (repr. 1968), vol. III, p. 698.
17 EH III, iii, 4, 429C, p. 83, 11: «Ἡ δὲ τῶν ψαλμῶν ἱερολογία συνουσιωμένη πᾶσι σχεδὸν
τοῖς ἱεραρχικοῖς μυστηρίοις οὐκ ἤμελλεν ἀπηρτῆσθαι τοῦ πάντων ἱεραρχικωτάτου».
60 ERNESTO SERGIO MAINOLDI
Nell’esegesi del rito proposta nella terza sezione (θεωρία) del capito-
lo dedicato all’Eucaristia l’espressione «innologia cattolica» si ripresenta
con l’aggiunta di ulteriori dettagli:
I santissimi celebranti delle cose più sante e coloro che amano contempla-
re il santissimo sacramento al quale assistono con santa dignità, inneggiano
con l’innologia cattolica (ὑμνοῦσιν ὑμνολογίᾳ καθολικῇ) al Principio che opera
il bene e che è donatore del bene, dal quale ci sono stati rivelati i sacramenti sal-
vifici che operano ritualmente la santa deificazione degli iniziati. Alcuni chia-
mano quest’inno (ὕμνον) confessione, altri lo chiamano Simbolo del culto, altri
18
Citato qui sopra, alla nota 7.
EH III, ii, 425B-C, p. 80, 20-21: «Τῶν λειτουργῶν δὲ οἱ μὲν ἑστᾶσι παρὰ τὰς τοῦ ἱεροῦ
19
πύλας συγκεκλεισμένας, οἱ δὲ ἄλλο τι τῶν τῆς οἰκείας τάξεως ἐνεργοῦσιν, οἱ δὲ τῆς λειτουργικῆς
διακοσμήσεως ἔκκριτοι σὺν τοῖς ἱερεῦσιν ἐπὶ τοῦ θείου θυσιαστηρίου προτιθέασι τὸν ἱερὸν ἄρτον
καὶ “Τὸ τῆς εὐλογίας ποτήριον” προομολογηθείσης ὑπὸ παντὸς τοῦ τῆς ἐκκλησίας πληρώματος
τῆς καθολικῆς ὑμνολογίας».
LA MUSICA LITURGICA NEL CORPUS DIONYSIACUM 61
20 EH III, iii, 7, 436C, pp. 87, 21 - 88, 1: «οἱ πανίεροι τῶν πανιέρων ἱερουργοὶ καὶ φιλο-
θεάμονες τὴν ἁγιωτάτην τελετὴν ἁγιοπρεπῶς ἐποπτεύοντες ὑμνοῦσιν ὑμνολογίᾳ καθολικῇ τὴν
ἀγαθουργὸν καὶ ἀγαθοδότιν ἀρχήν, ὑφ’ ἧς αἱ σωτηριώδεις ἡμῖν ἀνεδείχθησαν τελεταὶ τὴν ἱερὰν
τῶν τελουμένων θέωσιν ἱερουργοῦσαι. Τὸν ὕμνον δὲ τοῦτον οἱ μὲν ὁμολογίαν καλοῦσιν, οἱ δὲ τῆς
θρησκείας τὸ σύμβολον, ἄλλοι δὲ ὡς οἶμαι θειότερον ἱεραρχικὴν εὐχαριστίαν ὡς περιεκτικὴν τῶν
εἰς ἡμᾶς θεόθεν ἀφικομένων ἱερῶν δώρων».
21 Cfr. R.F. Taft, A history of the liturgy of St. John Chrysostom. II. The Great entrance. A
History of the Transfer of Gifts and other Pre-anaphoral Rites of the Liturgy of St. John Chrysostom
(Orientalia Christiana Analecta 200), Roma, Pontificio Istituto Orientale, 1975, p. 398 (trad.
it. a cura di S. Parenti, Grottaferrata, Monastero Esarchico, 2014, p. 638).
22 Cfr. Scholia in opera S. Dionysii, ed. B. Cordier, PG, 4, 136C.
23 Cfr. ivi, 144B-C. L’aggettivo καθολικός ricorre cinque volte nell’intero Corpus, tutte
nel De ecclesiastica hierarchia, cosa che ci suggerisce che lo pseudo-Dionigi abbia ripreso
questo termine dalla tradizione ecclesiastica e liturgica, piuttosto che dalle fonti della spe-
culazione filosofica.
62 ERNESTO SERGIO MAINOLDI
te parole e le sante azioni degli uomini divini, compone un’ode (ᾠδὴν) e una
narrazione universale (καθολικὴν) delle cose divine, finalizzata alla ricezione e
alla partecipazione di ogni sacramento gerarchico, conferendo una confacente
disposizione interiore a coloro che la recitano santamente.30
30 EH III, iii, 4, 429D, p. 84, 2-6: «ἡ δὲ τῶν θείων ᾠδῶν ἱερογραφία σκοπὸν ἔχουσα τὰς θε-
ολογίας τε καὶ θεουργίας ἁπάσας ὑμνῆσαι καὶ τὰς τῶν θείων ἀνδρῶν ἱερολογίας τε καὶ ἱερουργίας
αἰνέσαι καθολικὴν ποιεῖται τῶν θείων ᾠδὴν καὶ ἀφήγησιν πρὸς πάσης ἱεραρχικῆς τελετῆς ὑποδο-
χὴν καὶ μετάδοσιν ἕξιν οἰκείαν ἐμποιοῦσα τοῖς ἐνθέως αὐτὴν ἱερολογοῦσιν».
31 EH IV, ii, 473A, p. 95, 11.
32 EH IV, ii, 473A, p. 95, 14-15: «ἀναβοώντων πάντων ἁγιωτάτῃ φωνῇ τὸ ἱερὸν τῆς τῶν
θεολήπτων προφητῶν ἐπιπνοίας μελῴδημα».
33 EH IV, 5, 480C, p. 99, 21-27: «Τῶν ὑπὲρ ἡμᾶς οὖν ἁγίων οὐσιῶν ἡ τόσον ὑπερκειμέ-
64 ERNESTO SERGIO MAINOLDI
νη τῶν Σεραφὶμ τάξις ἐν τῇ τῶν πτερῶν δυοκαιδεκάδι σημαίνεται περὶ τὸν Ἰησοῦν ἑστῶσα καὶ
ἱδρυμένη τοῖς μακαριωτάτοις αὐτοῦ θεάμασιν ὡς θεμιτὸν ἐπιβάλλουσα καὶ τῆς νοητῆς διαδόσεως
ἱερῶς ἐν πανάγνοις ὑποδοχαῖς ἀποπληρουμένη καὶ τὴν πολυύμνητον αἰσθητῶς εἰπεῖν ἀσιγήτοις
στόμασιν ἀνακράζουσα θεολογίαν».
34 Cfr.Scholia in opera S. Dionysii, ed. B. Cordier, PG, 4, 152C.
35 Cfr.ivi, 156B.
36 EH IV, iii, 12, 485B, p. 103, 19 - 104, 2: «Τὸ δὲ ἱερὸν τῆς τῶν θεολήπτων προφητῶν ἐπι-
πνοίας μελῴδημά φασιν οἱ τὰ Ἑβραίων εἰδότες τὸ αἶνος θεοῦ δηλοῦν ἢ τὸ “Αἰνεῖτε τὸν κύριον”.
Ἁπάσης οὖν ἱερᾶς θεοφανείας καὶ θεουργίας ἐν τῇ ποικίλῃ συνθέσει τῶν ἱεραρχικῶν συμβόλων
ἱερογραφουμένης οὐκ ἀνάρμοστόν ἐστι μεμνῆσθαι τῆς θεοκινήτου τῶν προφητῶν ὑμνολογίας.
Διδάσκει γὰρ εὐαγῶς τε ἅμα καὶ ἱεροπρεπῶς αἴνων ἱερῶν ἀξίας εἶναι τὰς θεαρχικὰς ἀγαθουργίας».
37 Cfr. Ps 116, 1; Ps 146, 1; Ps 148, 1; Ps 134, 3; e semplicemente Ps 112, 1; citato anche
in Rm 15, 2. Per la numerazione dei Salmi ci rifacciamo alla Septuaginta.
38 Cfr. Scholia in opera S. Dionysii, ed. B. Cordier, PG, 4, 160A: «Si fa riferimento a un
certo Salmo, ed è evidente che si tratta di uno di quelli che recano in epigrafe “Alleluia”».
LA MUSICA LITURGICA NEL CORPUS DIONYSIACUM 65
del battesimo, e anche in questo caso si tratta, come si è visto sopra, del
canto dell’Alleluia.39 Come si deve dunque interpretare μελῴδημα nella
sua occorrenza nel rituale di consacrazione del Myron: si tratta dell’Al-
leluia o del Sanctus? Se andiamo ad analizzare la theoria, nella quale lo
pseudo-Dionigi parla del canto dei serafini, si constata come egli affermi
che essi cantano con voce inesausta una lode di Dio, che egli definisce
θεολογία, ma non afferma affatto che questo canto sia quello che viene
cantato durante la consacrazione del Myron. Bisogna dunque escludere
che lo pseudo-Dionigi affermi che sia il Sanctus ad essere cantato duran-
te la consacrazione del Myron, onde si può concludere che è l’Alleluia a
venir cantato.
L’autore del Corpus aveva già fatto due allusioni al Sanctus, preci-
samente nel settimo e tredicesimo capitolo del De coelesti hierarchia,40
ma queste allusioni ricadevano nel dominio dell’angelologia e dell’ese-
gesi biblica. Gli altri riferimenti agli inni trisaghici appaiono soltanto in
funzione teologica, in relazione al dibattito cristologico tra monofisiti e
difisiti, e non in funzione liturgico-musicale.41 Bisogna dunque conclu-
dere che non si trova alcuna traccia dell’impiego liturgico del Sanctus
nell’intero Corpus Dionysiacum, neanche nella descrizione della Liturgia
eucaristica al terzo capitolo del De ecclesiastica hierarchia, il cui ordo non
menziona né il Sanctus né il Trisagion. Questa assenza può essere spie-
gata supponendo che i modelli liturgici della Sinassi eucaristica ai quali
lo pseudo-Dionigi si ispirò non contemplassero nessuno di questi due
inni. Il Trisagion, in particolare, era stato introdotto tardivamente nella
Liturgia eucaristica, cioè all’inizio del VI secolo, e quindi non si prestava
a inserirsi nella datazione pseudo-epigrafica che faceva risalire il Corpus
all’età apostolica.42 Ritornando alla theoria del rito della consacrazione
del Myron troviamo infine un richiamo al potere anagogico dei «canti e
delle letture basati sulle Scritture» (αἱ τῶν λογίων ᾠδαὶ καὶ ἀναγνώσεις),43
i cui effetti coadiuvano alla formazione spirituale dei catecumeni, esor-
cizzano i demoni e incitano i pigri.
44 EH VII, ii, 556C, p. 123, 5: «Ἑξῆς δὲ οἱ λειτουργοὶ τὰς ἐν τοῖς θείοις λογίοις ἐμφερομένας
ἀψευδεῖς ἐπαγγελίας περὶ τῆς ἱερᾶς ἡμῶν ἀναστάσεως ἀναγνόντες ἱερῶς ᾄδουσι τὰς ὁμολόγους
καὶ ταὐτοδυνάμους τῶν ψαλμικῶν λογίων ᾠδάς».
45 Cfr. supra, alla nota 29.
46 Cfr. Wellesz, A History of Byzantine Music and Hymnography, cit., pp. 146-147, 157-158.
LA MUSICA LITURGICA NEL CORPUS DIONYSIACUM 67
47 Cfr. supra.
48 EH VII, i, 3, 556B, p. 122, 18.
49 Ivi, iii, 2, 557B, p. 124, 8: «Αἱ δὲ τῶν θεαρχικῶν ἐπαγγελιῶν ᾠδαὶ καὶ ἀναγνώσεις
ἐκφαντορικαὶ μέν εἰσι τῶν μακαριωτάτων λήξεων, εἰς ἃς οἱ θείαν ἐσχηκότες τελείωσιν αἰωνίως
καταταχθήσονται».
50 Cfr. Bernhard Brons, Sekundäre Textparteien in Corpus Pseudo-Dionysiacum? Literar-
68 ERNESTO SERGIO MAINOLDI
θεολογία τοῖς ἐπὶ γῆς παραδέδωκεν ἐν οἷς ἱερῶς ἀναφαίνεται τὸ τῆς ὑπερτάτης αὐτῆς ἐλλάμψεως
ὑπερέχον. Οἱ μὲν γὰρ αὐτῆς αἰσθητῶς εἰπεῖν “Ὡς φωνὴ ὑδάτων” ἀναβοῶσιν “Εὐλογημένη ἡ δόξα
κυρίου ἐκ τοῦ τόπου αὐτοῦ”, οἱ δὲ τὴν πολυύμνητον ἐκείνην καὶ σεβασμιωτάτην ἀνακράζουσι
θεολογίαν “ Ἅγιος ἅγιος ἅγιος κύριος Σαβαώθ, πλήρης πᾶσα ἡ γῆ τῆς δόξης αὐτοῦ”. Ταύτας δὲ τὰς
ὑπερτάτας τῶν ὑπερουρανίων νοῶν ὑμνολογίας ἤδη μὲν ἐν τοῖς περὶ τῶν θείων ὕμνων ὡς ἐφικτὸν
ἀνεπτύξαμεν καὶ εἴρηται περὶ τούτων ἐν ἐκείνοις ὡς καθ’ ἡμᾶς ἱκανῶς».
57 Cfr. supra.
58 Cfr. supra, alle note 41 e 51.
59 Pseudo-Dionigi Areopagita, De divinis nominibus, II, 5, 641D, in Corpus Dionysiacum
I. Pseudo-Dionysius Areopagita. De divinis nominibus, ed. B.R. Suchla, Berlin, De Gruyter, 1990
(«Patristische Texte und Studien», 33), p. 128, 10-13: «Μόνη δὲ πηγὴ τῆς ὑπερουσίου θεότητος ὁ
πατὴρ οὐκ ὄντος υἱοῦ τοῦ πατρὸς οὐδὲ πατρὸς τοῦ υἱοῦ, φυλαττόντων δὲ τὰ οἰκεῖα τῶν ὕμνων εὐα-
γῶς ἑκάστῃ τῶν θεαρχικῶν ὑποστάσεων». Citeremo di seguito questa edizione con la sigla DN.
60 DN I, 3, 589B, p. 111, 3-12.
70 ERNESTO SERGIO MAINOLDI
61 DN I, 4, 589D, p. 112, 7-10: «Ταῦτα πρὸς τῶν θείων λογίων μεμυήμεθα. Καὶ πᾶσαν, ὡς
εἰπεῖν, τὴν ἱερὰν τῶν θεολόγων ὑμνολογίαν εὑρήσεις πρὸς τὰς ἀγαθουργοὺς τῆς θεαρχίας προό-
δους ἐκφαντορικῶς καὶ ὑμνητικῶς τὰς θεωνυμίας διασκευάζουσαν».
62 DN III, 2, 681C-D, p. 141: «Ἐπεὶ καὶ παρ’ αὐτοῖς τοῖς θεολήπτοις ἡμῶν ἱεράρχαις, ἡνίκα
καὶ ἡμεῖς, ὡς οἶσθα, καὶ αὐτὸς καὶ πολλοὶ τῶν ἱερῶν ἡμῶν ἀδελφῶν ἐπὶ τὴν θέαν τοῦ ζωαρχικοῦ καὶ
θεοδόχου σώματος συνεληλύθαμεν, παρῆν δὲ καὶ ὁ ἀδελφόθεος Ἰάκωβος καὶ Πέτρος, ἡ κορυφαία
καὶ πρεσβυτάτη τῶν θεολόγων ἀκρότης, εἶτα ἐδόκει μετὰ τὴν θέαν ὑμνῆσαι τοὺς ἱεράρχας
ἅπαντας, ὡς ἕκαστος ἦν ἱκανός, τὴν ἀπειροδύναμον ἀγαθότητα τῆς θεαρχικῆς ἀσθενείας, πάντων
ἐκράτει μετὰ τοὺς θεολόγους, ὡς οἶσθα, τῶν ἄλλων ἱερομυστῶν ὅλος ἐκδημῶν, ὅλος ἐξιστάμενος
LA MUSICA LITURGICA NEL CORPUS DIONYSIACUM 71
5. Ricapitolazione
ἑαυτοῦ καὶ τὴν πρὸς τὰ ὑμνούμενα κοινωνίαν πάσχων καὶ πρὸς πάντων, ὧν ἠκούετο καὶ ἑωρᾶτο
καὶ ἐγιγνώσκετο καὶ οὐκ ἐγιγνώσκετο, θεόληπτος εἶναι καὶ θεῖος ὑμνολόγος κρινόμενος».
63 Ordiniamo queste occorrenze in base al rito sacramentale, per come si presenta
nella successione dei capitoli di EH, seguito dal verbo che indica l’azione canora in questio-
ne. La lettera maiuscola tra parentesi fa riferimento ai punti in cui abbiamo analizzato la
specifica occorrenza liturgico-musicale.
72 ERNESTO SERGIO MAINOLDI
Abstract – After a brief survey on the place of harmony and music in Pseudo-
Dionysius’ world vision, this article reviews and analyses all of the mentions to
music given in the Corpus Dionysiacum. Since Pseudo-Dionysius deals only with
liturgical music, an attempt is made to identify to which genre of the Eastern
musical-liturgical repertoire the chants mentioned or described by the author
of the Corpus belong.