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Presentazione l 491
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WOLFGANG WELSCH
TRANSCULTURALITA
I. lnterculturalità
s Cfr. U. BECK, Der Konflikt der zwei Modernen, in ID., Politik in der
Risikogesellschaft. Essays und Analysen, Frankfurt a. M. 1991, Suhrkamp, pp.
180-195, in particolare 183 e ss.
6 Cfr. W. PERPEET, Zur Wortbedeutung von 'Kultur', in Naturplan und
Verfallskritik. Zu Begrifi und Geschichte der Kultur, ( hrsg. von) H . Brackert e
F. Wefelmeyer, Frankfurt a. M. 1984, Suhrkamp, pp. 21-28.
7 Cfr. F. NIETZSCHE, UnzeitgemaPe Betrachtungen. Erster Stiick: David
Strauss- Der Bekenner und der Schriftsteller, in Sammtliche Werke, (hrsg. von)
G. Colli e M. Montinari, Mi.inchen 1980), Deutsche Taschenbuchverlag, vol. I,
pp. 157-242, in particolare p. 16.3.
Transculturalità 669
2. Perplessità, obiezioni
IO
Cfr. J. DuBUFFET, Positions anticu/tureltes, i n ID., L'homme du commun
à t'ouvrage, Paris 1973, pp. 67-75, in particolare p. 68.
11 Cfr. L. WITTGENSTEIN, Philosophische Untersuchungen, Oxford 1953,
Ba sil Blackwell, p. 66; tr. it. a cura di M. Tri nchero, Ricerche filosofiche , Torino
1974, Einaudi, p. 46. E i n Husserl si afferma: «Non si deve dedurre dalle
esistenze semplicemente sapute e non int uite con lo sguardo»; «La Fenomeno
logia procede osservando e chiarendo [ ... ] »: cfr. E. HussERL, Die Idee der
Phanomenologie. Fiinf Vorlesungen, (hrsg. von) W. BIEMEL, Husserliana, Bd. II,
Den Haag 1958, Nijhoff, 2• e d., p. 38 e p. 58. Il "principio di tutti i ,prindp i"
de lla fenome nologia afferma: « [ .. ] che ogni visione originalmente offerente è
.
una sorgente legittima di conoscenza, che tutto ciò che si dà originalmente nell'in
tuizione (per cosi dire in carne e ossa) è da assumere come esso si dà, ma anche
so ltanto nei limiti in cui si dà»: cfr. E. HussERL, Ideen zu einer reinen Phano
menologie und phanomenologischen Philosophie. Erstes Buch: Allgemeine Ein
fiihrung in die reine Phanomenologie , [hrsg. von] W. BIEM EL , Husserliana,
Bd. III, Den Haag 1950, Nijhoff, p. 52; tr. it. a cura di E. Filippi ni, Idee per
una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. Libro primo: Intro
duzione generale alla fenomenologia pura, To rino 1976, Einaudi , pp. 50-51.
Transculturalità 671
(ibid., 222), una reale comprensione fra loro può realizzarsi solo quando proprio
questa premessa verrà superata, cioè quando le differenze culturali non esiste
ranno piu de facto; dr. ibid. , 236. La concezione, l'idea dell'isola crea un
problema che non è in grado di risolvere, da cui però si può comprendere che
solo grazie al superamento di questa tesi fondamentale ci si può approssimare
ad una soluzione.
16 In
verità si è coscienti primariamente - o meglio ancora - nel precon
scio non si avvertono in primo luogo i contorni culturali, ma piuttosto i con
fini linguistici e nazzonali.
17 Per un bavarese incallito la Pru:.si� .1on inizia solo al d i là del Meno, e
nemmeno al di là del Danubio, ma molto piu a sud: a Holzkirchen, dunque a
cinquanta chilometri da Monaco. E anche nel suo territorio natio questo bava
rese individuerà una zona prussiana (e in essa ancora una volta saprà distin
guere tra una Prussia mezza bavarese e una Baviera mezza prussiana e cosi via).
18
Cfr. W. BENJAMIN, Ober den Begriff der Gescbichte, in lo., Gesammelte
Schriften, hrsg. von R. Tiedemann e H. Schweppenhiiuser, Bù. 1.2, Frankfurt
a. M. 1974, Suhrkamp, pp. 691-704, in particolare p. 696.
674 Wolfgang Welsch
II. Transculturalità
l. Monadizzazione
celle interne o come satelliti che ruotano attorno, non sono piu isole.
Vacilla la netta separazione tra cultura propria e cultura estranea 24•
Si deve pensare con prospettive nuove.
2. Forme di vita
a. Fenomeni
23 Le stesse catastrofi naturali nella maggior parte dei casi vengono conside
rate catastrofi principalmente perché hanno effetti catastrofici sul turismo.
24 Julia Kristeva ha indicato la positività dell'esperienza interna dell'estranei
tà: «l'estraneo è in noi stessi in modo sorprendente: egli è l'aspetto oscuro
e nascosto della nostra identità, è lo spazio che distrugge Ja nostra dimora,
è il tempo in cui muoiono l'accordo e la simpatia. Se lo riconosciamo in noi
impediamo di esecrarlo ». «Da adesso in poi lo straniero, l'estraneo, non è la
razza, non è la nazione. [ . ] Noi siamo estranei a noi stessi, siamo scissi >>:
. .
cfr. J. KRISTEVA, Fremde sind wir uns selbst, Frankfurt a. M. 1 990, Suhrkamp,
p. 1 1 e pp. 197 e s.
Transculturalità 677
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3 . Cultura trasversale
Salta agli occhi come nel settore della moda da piu tempo siano
prevalentemente i meticci a farsi strada come prototipi. Oppure nel
film La Reine blanche si arriva alla soluzione dei problemi fra le
razze ed i sessi non perché venga eletta una donna bianca o nera
come regina della festa, ma la figlia meticcia. Agli occhi di alcuni
d. Formazione
e. Scienza
44 Cfr. W. WELSCH, Und sie bewegt uns doch. Vernunft nach ihrer Kritik,
in " Universitates", 46, 1991, pp. 1 130-1146.
686 Wolfgang Welseh
f. Musica
giovanile invece egli stesso era ancora legato alla tesi culturale della
totalità, per allontanarsene solo successivamente sulla scia di nuove
concezioni. Si potrebbe tent«re di leggere in maniera nuova Nietzsche
alla luce di questa prospettiva e della sua attualità. Altrettanto si
potrebbe fare con Max Scheler - cosa piu naturale per i fenome
nologi. Nel 1927 egli ha designato l'« equiparazione delle culture »
come « la tendenza complessiva del mondo intero » 51• Con tale " equi
parazione , Scheler certamente non intendeva il livellamento, ben si
l'introduzione ed il diffondersi della sensibilità per le culture. Scheler
sarebbe il fenomenologo classico per il tema della transculturalità:
Con lui sarebbe possibile avviare l'elaborazione dettagliata di un con
cetto di transculturalità a cui ho potuto contribuire qui solo con
riflessioni preliminari.
tipo piu debole con la sua richiesta di pace; entrambi i tipi stanno insieme e
derivano dalle stesse cause " ». Cfr. F. NIETZSCHE, Jenseits von Gut und Base,
in Siimtliche Werke, Bd. V, op. cit., pp. 120 e ss. Forse l'uomo del mistero
di una volta sarà domani il tipo della normalità.
51 Cfr. M. ScHELER, Der Mensch im Weltalter des Ausgleichs, in Spiite
Schriften, Gesammelte Werke, vol. IX, Bern 1976, Francke, pp. 145-170.