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Parco Butterfly: Ideologia e

pratiche degli anni 80


Mentre negli anni 70 in Italia l’alternativa
al balletto classico erano i modelli di
danza espressiva americana, negli anni
80 si diffonde un modo nuovo di concepire
la danza contemporanea, alimentata
anche dalla creazione del FUS nel 1985.
Si diffonde il Tanz-Thooter di Pina Baush
con gruppi emergenti e commistione di
linguaggi. Grande sperimentazione.
Anzilotti lavorava come attore presso i
Magazzini Criminali di Tiezzi e Lombardi,
dove verrà ospitata proprio la compagnia
Parco Butterfly.
La nuova danza, come il nuovo teatro,
negli anni 60 e 70 non cerca
stravolgimento ma una rivoluzione
linguistica.
L’esperienza di Parco Butterfly era molto
incentrata sul gesto e la data di nascita
per il pubblico è il 5 Febbraio 1984 con il
debutto di momenti d’ozio, spettacolo
frutto di una collaborazione fra i tre ma
anche della ricerca di compromessi fra i
diversi interessi che vanno dalla danza al
teatro.
In momenti d’ozio che è la creazione
collettiva di Parco Butterfly, all’interno
della scena sono presenti sequenze di
danza debitrici del release e della post-
modern dance americana, ripetendo
anche i metodi degli happening e della
performance art.
Il 14 Maggio 1987 al Teatro La Piramide di
Roma, debutta Fratello Maggiore, frutto di
una sperimentazione individuale, egli
passa sei mesi a lavorare da solo in sala
sulle frasi coreografiche del suo assolo, il
titolo ha un significato personale e ricalca
quello che Sieni aveva dato a un suo
quadro dipinto due estati prima, in cui un
fratello maggiore istruiva alla boxe il
fratello minore. Il pavimento era un
tappeto di danza aperto che andava a
localizzare presenze e assenze, proprio
perché tutto il lavoro si fondava sul buio e
sulla luce, e ogni parte coreografica
iniziava in un punto preciso del tappeto.
La struttura era priva di consequenzialità,
simile in questo agli happening, in cui
degli eventi accadono senza rapporti di
casualità, lo stesso tappeto serviva a
scandire la danza, che ne sfruttava la
suddivisione geometrica.
In fratello maggiore sono, in sintesi,
presenti elementi fondanti della sua
produzione futura: la danza fa da tramite e
assorbe dentro un proprio linguaggio
gestuale i vari apporti culturali, mentre i
vocaboli e la sintassi dell’opera attingono
parimenti dall’ambito teatrale e da quello
pittorico, incontrando in questo la
contemporaneità.
La danza “ astratta” è quindi declinata in
maniera personale, non allude a una
generica neutralità del gesto, né tanto
meno a una sua oggettivazione: al
contrario, è una reazione all’approccio più
narrativo di Parco Butterfly, ed è un modo,
attraverso il movimento, di arrivare a un
gesto simbolico, stilizzato ma denso di
echi e di possibili significati.

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