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SCRAMBLE
Messa in scena per la prima volta il 24
Luglio del 1967 al Ravinia Festival di
Chicago e composta da 18 sezioni, alcune
di tre minuti, altre di un minuto e mezzo,
altre ancora più brevi, e il cui ordine di
successione viene modificato ogni sera; in
totale il lavoro dura tra i 20 i 28 minuti.
Nella prima versione i danzatori erano 8,
nelle esecuzioni successive sono stati da
8 a 11.
Il lavoro viene eseguito in diversi luoghi,
da un palco utilizzato soprattuto per i
concerti in un padiglione, alle palestre che
sono lo spazio ideale per rappresentarlo.
Il pubblico può essere disposto
frontalmente, tutt’attorno, sui due lati, a
seconda del contesto. Come a dire: non
c’è un punto di vista privilegiato o
preferibile.
Per questo motivo il coreografo può
decidere di ridurre il numero degli
esecutori o addirittura di cassare il pezzo.
Inoltre, poiché anche questo è concepito
in modo tale da poter ripetere una
sequenza per un numero variabile di volte
e di modificare le direzioni a seconda
dell’ampiezza e della forma dello spazio e
poiché il ritmo è assai veloce, i danzatori
corrono il rischio di scontrarsi, sicché è
necessario, una volta arrivati in loco,
definire bene gli spostamenti in scena.
L’idea di modificare l’ordine delle sezioni
di Scramble comporta ad ogni esecuzione
un prodotto diverso benché il materiale sia
sempre lo stesso. Cosi, la natura profonda
resta la medesima, ma varia radicalmente
l’aspetto, mutano le relazioni tra i
danzatori e con gli oggetti nello spazio.
La scenografia è di un pittore minimalista
del calibro di Franck Stella e consta di sei
tele, tutte assai lunghe, benché di varia
lunghezza, e non molto alte, poste in
orizzontale ad alcuni metri da terra.
La disposizione della scenografia viene
modificata in relazione allo spazio.
Esattamente come i movimenti dei
danzatori hanno una libertà controllata, le
scenografie godono, per dirla alla
cunningham, di una vita propria, non sono
soltanto un quadro sul quale basare la
danza.
Anche i costumi si devono a Franck
Stella, semplici calzamaglie elasticizzate
per le donne, tute aderenti intere per gli
uomini, ognuna è di un colore diverso,
della tinta di una delle tele della
scenografia, L’importante è che
consentano di distinguere con chiarezza
la macchina corporea.
Il titolo del lavoro rimanda a diversi
significati, il cui nesso con la coreografia
si può capire meglio ora che è stata
analizzata. Scramble è un termine dell’
aeronautica: quando gli aerei volano in
formazione e si dice scramble ai piloti,
essi devono cambiare immediatamente la
formazione; e inoltre una manovra
imprevista nel football americano, in cui
un giocatore scatta inaspettatamente in
avanti, indietro o di un lato al fine d’essere
afferrato dietro la linea di mischia:
scramble sono le uova quando sono
strapazzate.