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Caliel, angelo 18, dei nati fra il 16 e il 21 giugno

Caliel, o Kaliy’el, o Kal-El, è il diciottesimo Soffo e il secondo raggio angelico nel Coro saturnino
degli Angeli Troni; qui amministra appunto le energie di Saturno proprie del suo Coro. Ilsuo
elemento è l'Aria; ha domicilio Zodiacale dal 25° al 30° dei Gemelli ed è l'Angelo Custode dei
nati dal 16 al 21 giugno. I sei Angeli Custodi dei Gemelli, collettivamente, ispirano ai loro nati il
bisogno di comunicazione, facilitano la loro lieta riuscita in questo campo- rendendoli così
potenziali seminatori di pace e di unione - e proteggono tutti coloro che comunicano e si
occupano di trasmettere dati informativi.
Il nome di Caliel signifca “Dio che esaudisce", o "Dio pronto a soccorrere e ad esaudire”

Il dono dispensato da Caliel è la GIUSTIZIA.


Dice Haziel che Caliel è il più diretto collaboratore dell'Arcangelo Binah-Zaphquiel (che a sua
volta accorda agli individui lo spazio-destino nel quale i loro drammi saranno vissuti): con mano
da maestro dirige i valori di edifcazione del Mondo Materiale, che costituiscono la sua
"specialità". Allo stesso modo la persona ispirata dalla sua infuenza realizzerà i propri progetti
conformemente alle energie divine: senza alcun arbitrio e senza foriture inutili e recherà una
forte impronta al suo ambiente professionale.
La persona nata sotto la sua infuenza sarà onesta e guidata da senso di giustizia, dotata di
intelligenza pratica e ottima memoria; dunque particolarmente portata alla magistratura,
professione alla quale Caliel concede successo e giustizia. Infatti la sua energia è rivelatrice
della Verità e, grazie a lui, tramite i suoi protetti, la Verità potrà essere mostrata in modo
incontestabile. L'individuo potrà manifestarla ove necessario: non illustrerà dottrine, teorie,
principi morali, ma saprà portarne le prove materialii: prove scientifche o aneddotiche; prove
tecniche o creatrici di evidenze interiori. Invocare l'aiuto di Caliel è sempre importante quando si
è coinvolti in una situazione diffcile (specialmente di tipo processuale, con relative lungaggini ed
ostacoli), nella quale si sa di essere nel giusto.
Caliel secondo Sibaldi
Sibaldi introduce così il suo quadro su Caliel: "gli inventori diSuperman conoscevano
l’angelologia? Tutto farebbe supporre di sì. La prima strip apparve sul periodico Action
Comics proprio nel giugno del 1943, e il vero nome del supereroe è, guarda caso, Calel
(precisamente: Kal-El). Non può essere una coincidenza, tanto più che le caratteristiche
fondamentali dei Kaliy’el corrispondono appieno a quelle di Calel-Superman". Questo angelo
sarebbe dunque il diretto ispiratore, e non casualmente, del personaggio di Superman - il che
già dice molto sulle sue caratteristiche.
In effetti il bimbo Kal-EL, catapultato fortunosamente dal padre Jor-El sulla Terra dal remoto (e
perduto) pianeta Krypton, troverà qui un destino da angelo custode dei perseguitati da
ingiustizie e violenze.
E appunto Sibaldi argomenta che, proprio come
il giovane supereroe, anche i Kaliy’el si sentono, fn da adolescenti, individui assolutamente
speciali e anche indiscutibilmente superiori: veri e propri ET. Ma non si sognano di vantarsene: il
loro animo è fondamentalmente gentile, dolce, addirittura mite, così come Calel (futuro Nembo-
Kid / Superman) quando veste i panni del timido Clark Kent. Inoltre, come Calel-Superman-
Kent, anche i nati sotto questo angelo sono molto generosi: nulla dà loro tanto piacere quanto
l’aiutare altri in diffcoltà. Hanno anche un irreprimibile senso di giustizia: una gran voglia di
sfdare le persone malvage o false, e anche una loro personale esigenza di candore. Qualsiasi
loro atto o pensiero che contrasti con la loro coscienza li manda in crisi fno ad annientarli; per
questo imparano presto a schivarne il rischio - esattamente come fa Superman con la kryptonite
verde.
Perfno il gesto con cui Kent si strappa la camicia prima di decollare è caratteristico dei Kaliy’el.
o meglio del loro bisogno di liberatori atti improvvisi: la prevedibilità li opprime, il lavoro
dipendente li intossica, i ruoli, anche quelli famigliari (fgli, coniugi eccetera), possono
immobilizzarli soltanto temporaneamente. Devono davvero spiccare il volo ogni tanto, in tutti i
settori della loro vita. Non è raro perciò che abbiano diversifcati interessi e perfno che
accumulino numerose professioni, oppure che ne scelgano una in cui, oltre a poter intervenire a
favore di altri, possano dar prova della loro esuberante versatilità, della loro capacità di
reinventarsi ogni giorno le proprie mansioni. Medici e psicologi di pronto intervento, infermieri in
situazioni di emergenza, avvocati audaci, spericolati tutori dell’ordine o intellettuali sulle
barricate sono ipotesi di lavoro ineressanti e ragionevoli per questi Supermen. Ottima per loro è
anche la via della creatività, purché abbastanza rivoluzionaria da far apparire antiquato
l'esistente e da produrre essa stessa situazioni di emergenza estetica: con la stessa disinvoltura
con cui riescono a salvare qualcuno da momenti diffcili, i Kaliy’el sanno infatti creare anche
occasioni di shock, di rottura, quando lo ritengono necessario. Fu così per i Kaliy’el Igor’
Stravinskij, Paul McCartney e Dean Martin, la cui arte esprimeva un’esuberanza talmente
ironica, sorniona e felice di sé, da suscitare in chiunque il dubbio di aver fnora osato troppo
poco nella propria vita. In flosofa lo vediamo nel Kaliy’el Jean-Paul Sartre, che nel suo
esistenzialismo insisteva sull’«assoluta libertà di scelta» di cui ognuno deve saper disporre, e sul
dovere di impegnarsi attivamente per la giustizia sociale; fnché, quando nel 1964 gli venne
assegnato il premio Nobel, lo rifutò scioccando l’Accademia di Stoccolma per il gusto ribelle di
rammentare al mondo che, quando tutti ritengono importante venire ingabbiati in qualche ruolo,
è utile far sospettare che non lo sia poi tanto.Brillanti e originali, persuasivi, combattivi e al
tempo stesso affascinanti e giocosi, quando si danno obiettivi precisi i Kaliy’el non faticano a
raggiungere il successo. Semmai corrono il rischio, sul piano professionale, di dimenticare i loro
ideali di altruismo e giustizia. Questo signifca, nel loro caso, tradire la loro propria natura con
pessime conseguenze: anticonformismo, senso di superiorità e candore possono sommarsi in modo
distruttivo, dando luogo ad avventurieri inconcludenti, per i quali più nulla "vale pena", perfno
cinici più o meno scandalosi che fniscono per annoiare se stessi e poi gli altri. E' la situazione
(tipica del prevalere dell' "energia avversaria") per cui i tratti tipici di un angelo (in questo caso
kalieliani) si capovolgono diametralmente: i potenti Caliel si trasformano in personalità
psichicamente instabili, sempre in situazioni di emergenza, che invece di dare aiuto devono
chiederne ma, ahimé, continuano a sentirsi troppo esclusivi per saperlo accettare. Di questo i
Kaliy’el sono in genere consapevoli: li sfora cioè, almeno di tanto in tanto, il dubbio che il loro
modo di vivere possa andare troppo sopra le righe. I più accorti si tutelano per tempo e nel
modo più naturale: seguendo semplicemente l’impulso del loro cuore, che fa loro desiderare come
compagno di vita una persona posata, pratica, razionale, che compensi e all’occorrenza tenga
anche un po’ a freno la loro irrequietezza. Non troppo però - non lo sopporterebbero. Ma
quanto basta per sapere di poter contare su un campo d’atterraggio sicuro, quando tornano a
terra. I meno furbi, invece, possono considerare questa loro esigenza come un segnale di
debolezza, fno a imporsi di evitare coinvolgimenti sentimentali duraturi, o sceglierne di
abbastanza deludenti da potersene slegare più in fretta e facilmente. Ma è bene che si
ricredano, al riguardo: in realtà, per i Kaliy’el, solitudine affettiva e sensazione di non essersi
ancora realizzati sono l’una la condizione dell’altra: le si può risolvere e superare soltanto
contemporaneamente. Anche Superman- Kent, che appunto non ha fdanzate ed è affitto da una
scissione della personalità, forse diventerebbe un ancor più meraviglioso Super Calel, senza più
cammuffamenti, se fnalmente decidesse di unirsi alla bella Lois Lane, sua eterna innamorata.
Qualità di Caliel e ostacoli dall'energia "avversaria"
Caliel dona rettitudine e imparzialità di fronte alla vita. Le qualità che sviluppa sono integrità,
clemenza, rifessione, onestà, capacità di giudicare con discernimento e generosità, capacità di
restare in silenzio.
L'angelo dell'abisso a lui contrario si chiama Thoniel e rappresentala calunnia e l'ingiustizia;
ispira cinismo, indifferenza, causa i processi scandalosi e anima coloro che cercano
d’ingarbugliare i processi e arricchirsi a spese del cliente, chi vive ingannando il prossimo.
Meditazione associata al Nome
La meditazione associata a Caliel si chiama "fecondità". L'energia di questo Nome è infatti
intimamente connessa all'azione divina della riproduzione, da intendersi sia in senso letterale sia
riferita al "partorire" idee, sogni, progetti, e riuscire a dare loro compimento.
La meditazione preliminare su cui concentrarsi è che noi non siamo mai autonomi artefci delle
nostre opere, ma gli strumenti che, accogliendo energie divine, danno loro manifestazione.
Ritenere se stessi la vera origine dell'abbondanza e dei successi è un errore che può portare
anche al loro prosciugarsi. Questo Nome fornisce la vibrazione di cui abbiamo bisogno quando i
nostri progetti non sbocciano, o cerchiamo inutilmente di concepire un fglio che non riesce ad
arrivare.

Meditazione - Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome,
senza pensare ad altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo
signifcato, pronuncia questa intenzione: per il potere di questo Nome i progetti vanno a
compimento, ottengo equilibrio nell'ambiente professionale e familiare. La fertilità e la prosperità
colmano il mio essere e la mia vita (o la vita delle persone per cui prego). Per il dono divino
trasmesso dall'energia di questo Nome saprò formare una famiglia e accogliere dei fgli.
Esortazione angelica
Caliel esorta a conciliare le ragioni del cuore con la logica, esprimendo sempre con rettitudine la
doppia verità dei sentimenti e della ragione. Invita a diventare comprensibili e coerenti, generosi
e proiettati a condividere con il mondo i propri successi.

Giorni e orari di Caliel


Se sei nato nei suoi giorni di reggenza Caliel è sempre in ascolto per te; ma in particolare le sue
energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti sono dati dal
calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 26 gennaio, 7 aprile, 21 giugno, 4
settembre, 15 novembre; ed egli governa ogni giorno, come "angelo della missione", le energie
dalle h. 5.40 alle 6.00. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in questo
orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono invocare.
La preghiera tradizionale rivolta a Caliel è il 9°versetto del Salmo 7: Dominus iudicat populos.
Iudica me, Domine, secundum iustitiam meam et secundum innocentiam meam super me (il
Signore giudica i popoli. Giudicami, o Signore, secondo la mia giustizia, e secondo la mia
innocenza, o Altissimo).

Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori


A ciascuna delle 22 lettere ebraiche sono associati dei numeri, dunque ad esse possono venire
associate anche corrispondenze con le relative simbologie dei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi;
questo può essere interessante per chi desidera interrogare questi simboli sul solo piano di vero
interesse: quello cioè dell'introspezione psicologica. Mentre le lettere ebraiche si leggono da
destra a sinistra, però, i corrispondenti Tarocchi vanno letti da sinistra a destra. In questo caso,
la radice caph-lamed-yod di questo Nome risponde alla confgurazione:

la Forza-l'Appeso-la ruota della Fortuna.


da ciò discende la rifessione interiore suggerita dalle domande poste da questi arcani: chiede la
Forza (inizio creativo, nuova energia): qual è la mia forza, dove si colloca? in cosa faccio ricorso
ala mia sessualità? quali sono i miei desideri? cosa intendo domare? chiede l'Appeso (sosta,
meditazione, dono di se stessi): cosa devo sacrifcare? cosa devo dare di me stesso? cosa devo
fermare? cosa devo ascoltare? verso quale punto devo dirigere la mia ricerca interiore? chiede la
ruota (principio, metà o fne di un ciclo): cosa devo cambiare? quale ciclo si conclude nella mia
vita? quali sono le mie opportunità? cosa i aiuta? cosa sto rpetendo' quale enigma emozionale mi
impedisce di andare avanti?
CORI DI APPARTENENZA E ARCANGELI DI INFLUENZA
Rimando infne al Coro e alle energie arcangeliche che dispensano infuenze ai nati fra il 15 e il
20 maggio. L'angelo Caliel appartiene al Coro degli Angeli Troni guidato dall'Arcangelo Binah-
Zaphquiel. Il segno dei Gemelli e questa decade in particolare (11-21 maggio) cadono entrambi
sotto l’insegna dell’Arcangelo Michele. Con questi link vi reinvio a tali entità angeliche: i nati in
questi giorni sono invitati a consultarle, insieme a quella del loro Angelo Custode Caliel. Infatti
anche le energie di questi Arcangeli sono al loro fanco. Infne bisogna ricordare che una
specifca infuenza sulla persona è esercitata anche dall'Angelo che aveva reggenza nell'orario
della nascita.
Cambiando argomento
Cambiando argomento, ma non troppo, i "santi laici" di questi giorni sono Sebastiano Vinci e
Antonio Esposito della Polizia di Stato.

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