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Nelkhael, angelo 21, dei nati fra il 2 e il 6 luglio

Nelchael, o Nelkhael, o Nalakh, o Nelka’el è il ventunesimo Soffo e il quinto raggio angelico nel
Coro saturnino degli Angeli Troni, nel quale amministra le energie del Sole. Il suo elemento è
l'Acqua; ha domicilio Zodiacale dal 10° al 15° del Cancro ed è l'Angelo Custode dei nati dal 2 al
6 luglio.
I sei Angeli Custodi del Cancro, collettivamente, suscitano nei loro nati un profondo amore per la
famiglia, senso del focolare domestico e di appartenenza alla terra natale. Passione voluttuosa
ma anche amore sorretto da senso della fedeltà. Senso della conservazione, della stabilità e del
risparmio.
Il nome di Nelchael signifca “Dio solo e unico”

Il dono dispensato da Nelchael è la SETE DI CONOSCENZA.


Nelchael dispensa le energie solari e, dato che il Sole rappresenta la coscienza, è questo il
veicolo usato da questo Angelo. Per suo tramite l'individuo diviene portatore di giustizia e di
ordine, ama la rettitudine ed è fedele agli impegni assunti. Secondo il Testo Tradizionale i suoi
protetti avranno accesso nel loro intimo alla Verità e potranno grazie al suo sostegno cancellare
calunnie e sciogliere sortilegi; saranno inoltre effcacemente aiutati a raggiungere il dominio
delle scienze esatte e astratte, dalla tecnica alla flosofa.
Secondo Haziel l'energia di Nelchael consente di ottenere anche l'amore e l'amicizia di persone
di età avanzata e, per estensione, appoggio da parte di tutto ciò che è maturo, strutturato,
realizzato e, in senso più ampio, solido e stabile. In altre parole, nel corso della vita i Nelchael
troveranno facilmente delle fgure di riferimento, sorte di "tutori" che li guideranno verso le
strade per loro più profcue, anche sul piano lavorativo; avranno positiva accoglienza in seno a
ogni struttura sociale e possibilità professionali legate ad alte cariche. Lo stesso impulso agisce
anche sui fgli dei Nelchael, i quali danno in genere prove di serietà, riservatezza, maturità,
tanto da sembrare più adulti di quanto non siano anagrafcamente. Ma attenzione; se questo
angelo reca luce e dirittura morale, i suoi protetti devono sorvegliarsi per evitare che la loro
concezione di rettitudine non si attenga a un sistema etico troppo ristretto, rischiando di farli
divenire troppo intolleranti e severi, in uneccesso che può limitare la sfera visiva della Coscienza
precludendo il giusto apprezzamento delle cose e degli eventi.
Nelchael secondo Sibaldi
Sibaldi relaziona l'infuenza di questo angelo alla scelta del 4 luglio come data per la festa
dell’Indipendenza americana; un'ipotesi molto possibile, considerato che l’esoterismo era all'epoca
molto diffuso tra gli intellettuali negli Stati Uniti. E Nelka’el è in effetti l’Angelo dei liberatori, o
di chi attende di essere liberato da una qualche costrizione.Tra i suoi protetti ci sono Garibaldi,
l’attuale Dalai Lama e Jaruzelski, che negli anni Ottanta, dopo esser stato strumento del potere
sovietico in Polonia, guidò il Paese verso la democrazia. (...) Ne tenga conto ogni nato di questo
Angelo Trono: quali che siano le condizioni in cui si troverà a vivere, la sua riuscita personale e
il senso stesso della sua esistenza dipenderanno pressoché totalmente dal coraggio con cui saprà
scorgere intorno a sé una tirannia alla quale opporsi. In una lotta di liberazione emergeranno
sempre le sue doti più autentiche e preziose,sia che si tratti di battersi in politica, o contro chi
nella vita d’ogni giorno voglia plagiare qualcun altro, o magari anche contro ossessioni, manie,
assuefazioni, nel diffcile silenzio della propria mente. E viceversa: non vi saranno, per i Nelka’el,
lunghi periodi sereni o situazioni privilegiate in cui non cominci a serpeggiare nel loro animo una
sensazione di inutilità, di vuoto, e in cui ben presto non si impadronisca di loro una crescente
angoscia – la quale offrirà quell’occasione di lotta che il destino sembrava voler loro
risparmiare. E qui attenzione- perché sempre le qualità dell'Angelo, se non coltivate, si possono
manifestare nel loro esatto contrario: sotto ispirazione, appunto, del suo doppio negativo, il
cosiddetto Angelo contrario o dell'abisso. Sibaldi sottolinea così i rischi per i Nelkhael: è assai
probabile che questa angoscia assuma forme proiettive: che cioè i Nelka’el siano portati,
poniamo, a rendere invivibile una loro relazione sentimentale o un loro rapporto di lavoro,
unicamente per poter soffrire abbastanza da risvegliare in sè stessi lo slancio del liberatore. È
possibile che in tal modo diventino essi stessi oppressori, manipolatori di chi vive accanto a loro,
e risultino perciò individui insopportabili, prima agli altri, e poi anche a se stessi... E infne i
rimedi: meglio dunque che provvedano per tempo, e sviluppino quel che occorre per non
imprigionarsi da sé: una vigile coscienza morale, un solido repertorio di ideali, un temperamento
adeguatamente altruista, nonché autorevolezza, spirito polemico, fascino, ironia e tutto il
rimanente armamentario del buon combattente per la libertà. Da evitare per loro, in genere, il
lavoro dipendente: troppo alto è il rischio che i superiori siano vissuti come despoti, o i
sottoposti una masnada di parassiti. Nelle ordinarie vicende della carriera sarebbero inclini a
scorgere macchinazioni di colleghi; nella busta paga, la prova evidente di qualche condizione di
sfruttamento. In un lavoro autonomo, almeno, non potrebbero prendersela che con se stessi.
Perfetta una professione che richieda capacità d’attacco e difesa: come l’avvocato o
l’investigatore; o una qualsiasi attività di ricercatore, sempre in guerra per assediare microbi e
conquistare sovvenzioni; l’allenatore di arti marziali o meglio ancora il giornalista d’assalto o il
politico (vedi in Italia M. Santoro e Veltroni), giacché sentirsi protagonisti nelle battaglie li nutre,
li placa, anche se non per molto. Prima o poi, qualunque sia il successo che riescono a
raggiungere, li riafferra un senso di insoddisfazione, un cattivo umore che si manifesta, in molti
di loro, in una caratteristica espressione imbronciata o vaga, o si vela dietro un sorriso fnto.
Soffrono profondamente quando sono così, combattono, nel chiuso del loro cuore, contro stati
d’ansia che nessuna terapia riesce a debellare – e che infatti non richiederebbero affatto
terapie, ma soltanto una liberazione più vasta, più alta, d’ordine non sociale o psicologico, ma
spirituale. In effetti la visione dal punto di vista angelico non è la stessa della psicanalisi: tanto
più l'angelo della persona è caratterizzato da una spinta all'elevazione, tanto più nella vita
terrena i loro protetti possono sentirsi costretti e insoddisfatti senza venire a capo della
matassa. Per questo vi è nei Nelka’el (e questo è il loro principale segreto, benché spesso si
rifutino di ammetterlo) una profonda aspirazione mistica ad estendere i territori della propria
anima. Solo se se ne accorgono – proprio come avvenne a Herman Hesse – riescono fnalmente a
trovare l’equilibrio, l’armonia e anche il vero signifcato di tutte le loro battaglie terrene, piccole
o grandi: conseguenze e rifrazioni, tutte quante, di quella loro brama di assoluto. Riuscirebbero
anche a vincerle più facilmente, allora. Non per nulla Garibaldi era stato, oltre che generale,
anche capo di importanti logge massoniche, riformatore di rituali, profondo conoscitore dei testi
dell’Ordine; e da tutto ciò trasse quello slancio inesauribile che gli permise di battersi per la
libertà su scala intercontinentale". Non per niente nel geroglifco di questo Angelo c'è chiaro il
messaggio: "le mie azioni sono grandi quando mi oppongo ai tiranni". Ma i suoi protetti sono
avvisati: l'azione sul piano materiale deve attingere forza alla sua vera fonte, cioè al piano
spirituale.
Qualità di Nelchael e ostacoli dall'energia "avversaria"
Nelchael dona carattere forte e sereno, interesse per tutto, fascino del sapere, espressione
armoniosa, amore per l'insegnamento, per la bellezza, l'arte, la poesia, la letteratura ed ogni
tipo di studio, attitudine per la matematica e la geometria. Potere contro la calunnia e la
diffamazione.
L'angelo dell'abisso a lui contrario si chiama Rakéiel e rappresental'inquietudine e l'oppressione.
Porta ignoranza, errore, pregiudizi; moralismo, estremismo; menzogna, calunnia.
Meditazione associata al Nome
La meditazione associata a Nelchael si chiama "sradicare la peste". Secondo la Kabbalah, infatti,
questo Nome fornisce lo strumento meditativo più effcace a chi vorrebbe agire contro i mali del
mondo.
Meditazione
Ora, concentrando la tua visione sulle lettere ebraiche della radice del Nome, senza pensare ad
altro, respira e, lasciandoti permeare profondamente e a lungo dal suo signifcato, pronuncia
questa intenzione: guardo le affizioni della natura e dell'uomo, penso al degrado e
all'inquinamento di ogni genere, alla povertà e alla fame, alla depressione e alle malattie,
all'odio, all'avidità o a qualunque altra piaga affigge il mondo, e so che per il potere di questo
Nome poso trasmettere la Luce che estirpa queste piaghe alla radice.

Esortazione angelica
Nelchael esorta a comprendere, raccogliere e diffondere le energie divine per l'ordine cosmico,
divenendo strumenti di argine contro il disordine.

Giorni e orari di Nelchael


Se sei nato nei suoi giorni di reggenza Nelchael è sempre in ascolto per te; ma in particolare le
sue energie si schiudono nelle date del tuo compleanno e negli altri 5 giorni che ti sono dati dal
calcolo della Tradizione. Suoi giorni di reggenza sono anche: 29 gennaio, 10 aprile, 24 giugno, 7
settembre, 18 novembre; ed egli governa ogni giorno, come "angelo della missione", le energie
dalle h. 6.40 alle 7.00. Assiste perciò, in particolare, anche i nati in questi giorni e in questo
orario, in qualunque data di nascita, ed è questo l'orario migliore in cui tutti lo possono invocare.
La preghiera tradizionale rivolta a Nelchael è 15° versetto del Salmo 30: Ego autem in te
speravi, Domine; dixi: "Deus meus es tu: in manibus tuis sortes meae"(Ma io ho confdato in te,
Signore; dicendo: sei tu il mio Dio, nelle tue mani è la mia vita).

Corrispondenze con le simbologie degli Arcani maggiori


Secondo la Kabbalah, nella Bibbia il codice dei 72 Nomi di Dio (dati agli angeli nell'angeologia
tradizionale), è celato nei tre versetti n° 19, 20 e 21 (ciascuno composto da 72 lettere) del
capitolo 14 del Libro dell'Esodo: "l'Angelo di Dio che stava davanti al campo di Israele si mosse e
si pose dietro di loro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro, venendosi a
trovare fra l'accampamento degli Egiziani e quello di Israele. Questa nube da un lato (cioè per
gli uni) era tenebrosa, dall'altro (cioè: per gli altri) rischiarava la notte. Così gli uni non poterono
avvicinarsi agli altri per tutta la notte. Allora Mosé stese la mano sul mare e l'Eterno, durante
tutta la notte, ritirò il mare con forte vento da Oriente, rendendolo asciutto; e le acque si
divisero". Nella radice del Nome del tuo Angelo la Nun (pesce), prima lettera del trigramma,
proviene dall'angelo che stava "davanti" al campo di Israele. La Lamed (pungolo del bove) è tolta
dalla "notte", nella frase " non poterono avvicinarsi agli altri per tutta la notte". La Caf (palmo
della mano) viene dall'azione "fare andare". Il rebus formato da queste tre lettere dà
l'immagine dell'iniziazione alla conoscenza di sè; questi segni suggeriscono dunque un'ispirazione
verso la comprensione delle cose nascoste. Nelchael è infatti un angelo che dona molto a coloro
che desiderano decifrare la propria realtà interiore (C. Muller -J. M. Baudat).
A ciascuna delle 22 lettere ebraiche sono associati dei numeri, dunque ad esse possono venire
associate anche corrispondenze con le relative simbologie dei 22 Arcani maggiori dei Tarocchi;
questo può essere interessante per chi desidera interrogare questi simboli sul solo piano di vero
interesse: quello cioè dell'introspezione psicologica. Mentre le lettere ebraiche si leggono da
destra a sinistra, però, i corrispondenti Tarocchi vanno letti da sinistra a destra.
In questo caso, la radice nun-lamed-kaph risponde alla confgurazione:
"la Temperanza - l'Appeso- a Forza"
da cui la rifessione interiore costante suggerita dalle domande poste da questi arcani: chiede la
Temperanza (protezione, circolazione, guarigione): che cosa mi protegge? quale rapporto devo
mantenere con me stesso? che cosa devo curare? verso quale punto devo rivolgere la mia ricerca
interiore? chiede l'Appeso (sosta, meditazione, dono di se stessi) che cosa devo sacrifcare? che
cosa devo dare di me stesso? cosa devo fermare? cosa devo ascoltare? chiede la Forza (inizio
creativo, nuova energia) qual è, e dov'è, la mia forza? cosa devo domare?
Questa confgurazione focalizza, per questa vita, proprio le opportunità di crescita della
consapevolezza: la persona è dotata di presenza spirituale sempre vigile, intuito e capacità di
evoluzione, creatività, cuore vibrante e nello stesso tempo controllo sui desideri, potente energia
vitale e capacità di guarigione attraverso le energie sottili, capacità terapeutiche, doti
pedagogiche; potrà sperimentare uno stato di risveglio e di costante lucidità spirituale. Nelchael
è così considerato un Angelo della scoperta interiore e delle più alte realizzazioni umane.
CORI DI APPARTENENZA E ARCANGELI DI INFLUENZA
Rimando infne al Coro e alle energie arcangeliche che dispensano infuenze ai nati fra il 2 e il 6
luglio. L'angelo Nelchael appartiene al Coro degli Angeli Troni guidato dall'Arcangelo Binah-
Zaphquiel. Il segno del Cancro sotto l’insegna dell'Arcangelo Gabriele mentre la decade dal 2
all'11 luglio è sotto l'infusso del severo Arcangelo Kamael. Con questi link vi reinvio a tali entità
angeliche: i nati in questi giorni sono invitati a consultarle, insieme a quella del loro Angelo
Custode Nelchael. Infatti anche le energie di questi Arcangeli sono al loro fanco. Infne bisogna
ricordare che una specifca infuenza sulla persona è esercitata anche dall'Angelo che aveva
reggenza nell'orario della nascita.
Cambiando argomento
Cambiando argomento, ma non troppo, i "santi laici" di questi giorni sono Gaetano Cappiello,
poliziotto; Federico Ferlaino, magistrato; Costantino Stella, sacerdote.

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