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Rev. 01 - 06/2005
MANUALE TECNICO
e parti di ricambio
AVVERTENZE
• L’acqua prodotta da ogni apparecchiatura deve essere usata per l’uso specifico al
quale è stata destinata. Culligan non è responsabile per le conseguenze di un uso
improprio dell’acqua prodotta dalle sue apparecchiature.
INDICE
NOTE E CONSIGLI GENERALI...................................................pag. 1
LISTA COMPONENTI ..................................................................pag. 2
PRINCIPALI NOTE TECNICHE ...................................................pag. 2
CENNI DI FUNZIONAMENTO .....................................................pag. 3
SPECIFICHE TECNICHE.............................................................pag. 3-4
VISTA INTERNA PARTE IDRAULICA .........................................pag. 5
COLLEGAMENTI IDRAULICI / ELETTRICI .................................pag. 5/8
DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE ....................................pag. 9
ACCENSIONE ..............................................................................pag. 9
VISUALIZZAZIONI SUL DISPLAY ...............................................pag. 10
PROGRAMMAZIONE...................................................................pag. 10/20
TIPI DI REGOLAZIONI POSSIBILI ..............................................pag. 20/21
VISUALIZZAZIONI AUSILIARIE...................................................pag. 22
ERRORI /LISTA ERRORI.............................................................pag. 22/24
ULTERIORI MESSAGGI D’ERRORE ..........................................pag. 25
LINEA SERIALE ...........................................................................pag. 25
TARATURE ELETTROCHIMICHE...............................................pag. 26/28
REGOLAZIONE DATA/ORA ........................................................pag. 28
OPERAZIONI MANUALI ..............................................................pag. 28
BLOCCO FORZATO DOSAGGIO CLORO..................................pag. 29
GUIDA BREVE PER FUNZIONI IMMEDIATE ED ESSENZIALII pag. 30/32
MANUTENZIONE .........................................................................pag. 32-33
PARTI DI RICAMBIO....................................................................pag. 34
Culligan si riserva la facoltà di apportare modifiche allo strumento o al presente manuale senza
preavviso. Il manuale descrive le due versioni standard dell’MTC1/04.
NOTE E CONSIGLI GENERALI
ATTENZIONE: leggere attentamente quanto riportato in questo paragrafo prima di effettuare
qualsiasi operazione.
Le note seguenti sono state qui raggruppate per facilitare l’installatore ed il manutentore, alcune sono
richiamate anche in altri paragrafi del manuale:
1) Poiché si tratta di uno strumento elettronico di misura, per la sua installazione va scelta una posizione il
più possibile lontana da fonti di calore e di umidità
2) A installazione effettuata chiudere sempre con accuratezza i pressacavi, il vano morsettiere ed il
coperchio, onde preservare l’elettronica da ossidazioni
3) L’esposizione dei reagenti a calore e luce (in particolare il reagente n°2), riduce notevolmente la loro
durata e stabilità, tenerne conto sia per lo stoccaggio che per la posizione della centralina (come punto
2)
4) La centralina va tenuta sempre accesa; nel caso non sia necessario utilizzarla (ad esempio la notte),
bisogna bloccarne il funzionamento tramite programmazione (P41..P54) o tramite chiusura del contatto
OFF (ad esempio collegandolo ad un contatto esente da potenziale del teleruttore pompa filtro)
5) Verificare che dal tubo di ingresso alla centralina non arrivino solidi (ad esempio capelli, sabbia,
insetti, ecc..); tali solidi intasano facilmente il filtro d’ingresso, alterando o bloccando la misura. Inoltre, se
nel filtro si fermano sostanze organiche, queste possono combinarsi con il cloro presente ed abbassarlo,
in questo caso la misura sarà inferiore al reale. Può rendersi utile collegare il prelievo dell’acqua da
analizzare dopo il filtro o aggiungere un filtro supplementare
6) Gli scarichi devono essere a caduta libera, per evitare rigurgiti dallo sfioratore o eccessivo
riempimento d’acqua della camera di lettura, con possibile perdita dagli iniettori.
7) Lo scarico del troppo pieno è recuperabile: si tratta di acqua di piscina tal quale che ha solo lambito
gli elettrodi; se la centralina è sopra battente rispetto alla vasca di compenso il recupero avviene per
caduta
8) Al momento dell’avviamento, selezionare il tipo di funzionamento “manuale” per azionare le pompe
peristaltiche; tramite tale funzione, far giungere i reagenti nella camera di lettura e verificare che i tubi
non presentino bolle d’aria, in caso contrario, farle funzionare fino ad espulsione completa delle bolle.
Per facilitarne l’espulsione, conviene tenere il tratto di tubo con le bolle in posizione verticale
9) Le prime analisi dopo l’avviamento possono dare risultati incerti; questa fase di assestamento
dipende da variazioni termiche, pulizia dei gruppi ottici ed adattamento dei tubi/iniettori
10) Nel caso di forti clorazioni, orientativamente sopra ai 7..8 ppM, il reagente DPD si colora
violentemente di rosso per pochi istanti, per poi ritornare ad essere trasparente; in tali situazioni è ovvio
che la centralina segnala un basso tenore di cloro, e, se il sistema di dosaggio cloro è collegato, la
centralina continuerà a comandare ulteriore iniezione di cloro. Questo effetto indesiderato non è
specifico della centralina MCO03 bensì del metodo di misura DPD, quindi comune a tutti i fotometri.
Normalmente la causa di questa anomalia è una superclorazione manuale; si ricorda quindi che le
clorazioni manuali vanno effettuate a centralina spenta (idraulica in particolare). Attenzione! le forti
clorazioni comportano eccessive esalazioni con conseguenti ossidazioni diffuse, in particolare sul
motoriduttore mixer.
11) Non togliere per alcun motivo i gruppi ottici!! Tale operazione implica la staratura della centralina e
la perdita della garanzia
12) Se la centralina rimane spenta pur in presenza della tensione di alimentazione, verificate il fusibile F1
(0.5A), se invece si accende ma non da tensione alle uscite a 230V, verificate il fusibile F2 (3.15A), se è
accesa ma non si muove alcun organo dell’unità idraulica, verificate il fusibile F4 (2A). Le posizioni dei
fusibili sono indicate in serigrafia (pag. 6 del manuale) e nell’addendum
13) La precisione dipende dalla concentrazione di cloro che si va a rilevare; fino ad 1ppM l’errore
massimo è di +/- 0.05ppM, per poi aumentare all’aumentare della concentrazione. Questo limite è
comune a tutti i sistemi colorimetrici DPD, quindi è normale trovare discrepanze tra misure successive o
tra diversi colorimetri a concentrazioni di cloro elevate
14) Può capitare, al momento della messa in funzione, che il valore della trasmittanza sia basso, tale da
provocare anche l’errore “NO AZZERAMENTO”. Questo può essere dovuto a un appannamento di una
o entrambe le lenti dei gruppi ottici. L’anomalia è causata dal contrasto termico tra l’ambiente e l’acqua
di misura. Non c’è altro da fare che aspettare, la condensa evapora da sola.
15) SOLO PER I PIU’ ESPERTI !! Se osservate che il valore di trasmittanza della vostra centralina è
costantemente inferiore al 70..80%, anche dopo il periodo di assestamento o dopo la pulizia dei gruppi
ottici, contattate il costruttore per ottenere indicazioni utili alla correzione. Telefonate per eseguire tale
correzione anche nel caso di trasmittanza superiore al 105%
pHMETRO / REDOXMETRO / TERMOMETRO: all’interno dello sfioratore, sono alloggiati gli elettrodi di pH,
di redox e il sensore di temperatura PT100. Dai sensori i vari segnali vengono portati ai morsetti d’ingresso
dell'unità elettronica, dove vengono elaborati e convertiti nelle corrette unità di misura. I sensori ed i cavi
sono compresi nella fornitura.
SPECIFICHE TECNICHE
Contenitore dell’idraulica: Larghezza 400, altezza 500, profondità 210 in poliestere; IP44
Contenitore dell’elettronica: Larghezza 300, altezza 260, profondità 120 in ABS antiurto; IP65
Dima di fissaggio con staffe orizzontali: rettangolo di base 445 e altezza 440 mm
Dima di fissaggio con staffe verticali: rettangolo di base 360 e altezza 520 mm
Le due unità sono solidali tra loro. Il fissaggio dell’idraulica implica anche il fissaggio dell’unità elettronica.
Nella staffa plastica che unisce le due unità è presente un ulteriore foro per meglio fissare il blocco.
h = 440 h = 520
Pressacavi unità elettronica:n° 9 PG7 per serraggio cavi 5…7mm di diametro (altre configurazioni su
richiesta)
Peso (totale): circa 13.5 Kg (senza reagenti)
Alimentazione elettrica: 30V~ +/- 10% 50-60 Hz, 45 VA (110 o 24 V~ 50-60 Hz a richiesta)
Alimentazione idraulica: circa 50-60 l/h, ingresso su portagomma da 12 mm, uscita troppo pieno su
portagomma da 20mm, uscita acqua analisi (da smaltire) su portagomma da
16mm
ogni analisi “consuma” circa 1 litro d’acqua (acqua non recuperabile)
Capienza serbatoi/autonomia: i serbatoi reagente hanno capacità 1 litro. Per ogni analisi vengono
consumati circa 0,1 cc di reagenti 1 e 2 . A serbatoi completamente riempiti
si eseguono quindi almeno 10000 analisi; con una frequenza di un’analisi
ogni 10 minuti, l’autonomia è di 100000 minuti, ovvero 1667 ore, pari a 69
giorni. In ogni caso non conviene che i tamponi rimangano nel colorimetro
più di due mesi per evitare alterazioni, in particolare se il colorimetro è
installato in luogo caldo.
Condizioni climatiche : temperatura di immagazzinaggio -20...+60 °C
temperatura d’esercizio -10...+50 °C
umidità MAX 90% senza condensa
temperatura di immagazzinaggio tamponi max 25 °C
Display : LCD alfanumerico due righe per 16 caratteri , retroilluminato . h = 10 mm
Colorimetro : gruppi ottici , elettrovalvola , pompe peristaltiche, mixer e controlli di livello
già cablati e compresi nella fornitura . Scala 0.00 … 5.00 ppM Cl2 .
Risoluzione 0.01 ppM Cl2 . Precisione migliore di ± 0.05 ppM Cl2 fino a
1ppM Cl2,
± 0.15 ppM Cl2 tra 1 e 2ppM Cl2, ± 0.25 ppM Cl2 tra 2 e 5ppM Cl2.
Nonostante il colorimetro sia stato progettato per una scala di 0…5 ppM Cl2;
se il valore di cloro eccede i 5 ppM Cl2, il colorimetro tenta una lettura fino a
6.50 ppM Cl2 (con una precisione più bassa), dopodiché va in saturazione e
quindi proporrà in ogni caso il massimo valore (6.50 ppM Cl2);
COLLEGAMENTI IDRAULICI
Il liquido da analizzare deve entrare dal portagomma siglato “INGRESSO” diametro ¼” (per tubo diametro
12mm), posto frontalmente sullo sfioratore. Immediatamente dopo il portagomma, è presente una valvola a
sfera, tale valvola va regolata in modo da ottenere un minimo di acqua all’uscita troppo pieno anche quando
l’elettrovalvola è eccitata (quindi l’acqua entra nella cella per analisi). L’uscita dallo sfioratore (acqua
recuperabile) è prevista su portagomma da ½” (per tubo da 20 mm), mentre lo scarico acqua analizzata
(non recuperabile), è disponibile su portagomma da 3/8”. La linea di alimentazione deve avere una
pressione minima tale da garantire il corretto flusso d’acqua come impostato con la valvola d’ingresso.
Conviene sia derivata da un punto con poca turbolenza (le bolle d’aria sono un interferente). Il liquido in
uscita “scarico analisi” contiene i reagenti utilizzati dal colorimetro, va quindi neutralizzato prima dello
scarico o va smaltito nel rispetto delle normative nazionali o regionali vigenti.
Ubicazione eventuali
elettrodo RX e PT100
Elettrodo pH
Gruppo peristaltiche
Sfioratore
Controllo Mixer
flusso P1
Corpo colorimetro
Ingresso P2
idraulico
Filtro Elettrovalvola
Tappo bianco Tappo nero
Scarico
troppo pieno
(acqua da
recuperare)
Tanica Tanica
reagente 1 reagente 2
(bianca) (nera)
L’alimentazione va fornita alla 1° morsettiera estraibile situata a sinistra; i morsetti sono numerati con 1,2,3 e
denominati FASE , NEUTRO e TERRA . Scambiare neutro con fase non pregiudica il funzionamento
dell’apparecchio.
Continuando da sinistra verso destra si trovano i morsetti relativi ai 5 relè d’uscita, quindi :
4 e 5 = K1 , 6 e 7 = K2 , 8 e 9 = K3 , 10 e 11 = K4 , 12 e 13 = K5
Seguono le due uscite in corrente con :
14 e 15 = negativo e positivo dell’uscita in corrente 1, 16 e 17 = negativo e positivo dell’uscita in corrente
2
Si trova poi il connettore o la morsettiera della linea seriale RS232C; nel caso di morsettiera la disposizione
è:
• 8 = GND, 19 = CTS, 20 = RDX, 21 = TDX, 22 = DTR
Se invece è montato il connettore CANNON a 9 poli femmina, l’associazione dei pins è la seguente :
• 2 = RX ← ricezione ← dal TX del <<ricevitore>>
• 3 = TX → trasmissione → all'RX del <<ricevitore>>
• 4 = DTR → MTC1 pronto → al CTS del <<ricevitore>> (se serve)
• 5 = SG ↔ riferimento ↔ al SG del <<ricevitore>>
• 8 = CTS ← <<VIDEO>> pronto ← dal DTR del <<ricevitore>> (se serve)
• 9 = VCC → alimentazione → solo per TP92
Ulteriori spiegazioni sulla linea seriale al capitolo “linea seriale”.
NOTE: 1) Scambiare fase con neutro dell'alimentazione significa solo avere il fusibile interno di protezione
(F1) collegato al neutro anziché alla fase; ciò non pregiudica il corretto funzionamento
dell’MTC1.
2) La terra di alimentazione (morsetto 3) va connessa alla messa a terra dell’impianto elettrico. Il
collegamento non è obbligatorio ai fini della sicurezza, (si tratta di un apparecchio di classe II° ,
ma è indispensabile a fugare eventuali disturbi elettrici provenienti dalla linea di alimentazione .
3) Il carico max sulle uscite a relè è di 3A a 250 V~ resistivi ; con carico induttivo la max corrente è
di 1A (si possono pilotare direttamente pompe o elettrovalvole con potenze fino a 200 VA se
220 V~).
4) Nel caso di uscite in tensione (24V~), la massima potenza prelevabile è di 20VA; eventuali
sovraccarichi possono bruciare i fusibili di protezione (e, di conseguenza bloccare anche il
colorimetro).
5) Nel caso di carichi induttivi le uscite devono essere protette con opportuni sistemi di
soppressione archi e disturbi (reti RC o varistori se in AC , diodi o varistori se in DC).
Internamente all’MTC1 sono previsti dei soppressori dimensionati per 250 V~ se uscita a
contatti o dimensionati per 24V~ se uscite in tensione. Un corretto soppressore di disturbi va
dimensionato dall'utente finale in funzione del carico / alimentazione.
6) Per ottenere un corretto funzionamento dell’apparecchio anche nelle peggiori condizioni di
disturbo, consigliamo le seguenti prescrizioni :
a) ferrite di blocco radiofrequenza nel cavo di alimentazione
b) schermatura dei cavi segnale d’ingresso con guaina metallica collegata a terra
c) soppressori RC (o equivalenti) in parallelo al carico (dimensionati opportunamente)
d) buon collegamento a terra dell’apparecchio
e) schermatura con messa a terra dei cavi uscita in corrente nel caso superino i 20 m di
lunghezza.
Il disegno a lato è
tratto dalla serigrafia
dell’MTC1 alla quale
sono stati aggiunti i
cablaggi standard
verso i Vostri utilizzi
(pompe dosatrici o
elettrovalvole).
Legenda:
F1 = fusibile 5*20
F500mA
(protezione
strumento
a 230V~)
F2 = fusibile 5*20
F4A
(protezione
uscite 230V~)
F3 = fusibile 5*20
F2.5A
(protezione
strumento se
alimentato a
24V~)
Le due uscite K4 e
K5 sono configurate
come uscita a 24V~
la prima, e a
contatto la seconda.
Spostando i
ponticelli S10/S11 è
tuttavia possibile
ottenere diverse
configurazioni per i
relè K4 / K5:
ACCENSIONE
All'accensione, l’MTC1 visualizza la versione di software, poi verifica lo stato dei dati in memoria ed emette i
codici d'errore se per qualsiasi motivo i dati non sono corretti. Per la descrizione degli errori si veda il
paragrafo "ERRORI" . Per due secondi visualizza data/ora in modo da verificarne la congruenza. Dopo
questa fase, lo strumento va in funzionamento normale e visualizza le quattro misure, aggiornando di
conseguenza le uscite in corrente e lo stato dei relè.
7 . 2 1 p H 0 0 6 9 1 m V
2 7 . 8 “ C 0 0 . 7 8 p p M
E’ possibile, pigiando il tasto VIS o i tasti ⇑ ⇓, ottenere altri tipi di visualizzazione, quali visualizzazioni
specifiche delle singole misure o visualizzazione orologio. Ad esempio, una pressione su VIS , genera una
videata tipo :
7 . 2 1 p H ( - 1 6 . 7 )
G = 0 . 9 9 7 O = 0 0 0 . 7
Da una videata come questa si può capire, oltre ovviamente al valore della misura pH, il valore d’ingresso (in
questo caso, essendo un pH, il valore tra parentesi indica l’ingresso in mV), si nota poi il fattore di guadagno
G e l’offset rispetto alla taratura elettrica O . Come si vedrà più avanti, tali valori sono importanti per capire lo
“stato di salute” dei vari sensori d’ingresso. Ogni pressione sul tasto VIS o sui tasti ⇑ ⇓ modifica la videata,
esplorando in sequenza : quattro misure, dettagli misura pH, dettagli misura RX, dettagli misura °C, dettagli
misura ppM, data/ora.
NOTE: ♦ I parametri dopo il 64 sono modificabili solo da linea seriale o dopo aver introdotto la corretta
password in quanto - se erroneamente impostati - pregiudicano il funzionamento
dell'apparecchio.
♦ La password di accesso ai parametri dopo il 64 è fornita assieme al tagliando di garanzia
dell’apparecchio.
♦ Alcuni parametri hanno doppio significato in base alla funzione prescelta (TR = tipo relè) ;
vedere le relative spiegazioni.
SOGLIA MAX
SOGLIA MIN
TIPO RELE' = 0
TIPO RELE' = 1
TIPO RELE' = 2
TIPO RELE' = 3
TIPO RELE' = 4
(MAX > MIN)
TIPO RELE' = 4
(MAX < MIN)
TIPO RELE' = 5
(MAX > MIN)
TIPO RELE' = 5
(MAX < MIN)
L’MTC1 dispone di un orologio interno che può venire sfruttato per decidere in quali fasce orarie il
colorimetro deve venire attivato. E’ ovvio che farlo funzionare alla notte, o comunque in orari o giorni di
chiusura fissa della piscina, implica semplicemente un dispendio inutile di reagenti. In questi parametri va
inserito quindi l’orario di “accensione colorimetro” e di “spegnimento colorimetro”. I valori vanno inseriti nel
formato 24 ore, a partire da 00.00 fino a 23.59 . Attenzione ! eventuali errori di fuori formato (es. ore 08.86)
non vengono controllati e pregiudicano il corretto funzionamento. Durante la fase di “spegnimento” , nelle
caselle del display riservate alla visualizzazione della misura 4 (colorimetro), viene visualizzato OFF .
Questa funzione si esclude inserendo 00.00 come orario di attivazione e 23.59 come orario di disattivazione.
Normalmente si inserisce l’orario di attivazione più basso dell’orario di disattivazione (es. accensione alle
07.00 e spegnimento alle 22.00). E’ possibile anche il funzionamento “a rovescio”, ovvero impostare ora di
attivazione più alta dell’ora di disattivazione (caso tipico di piscine che lavorano fino a tarda notte, es.
spegnimento alle 02.00 e riaccensione alle 08:00).
PARAMETRI 61 , 62
Vedere i relativi 59 e 60 , tenendo presente che sono specifici per la 2° uscita in corrente.
PARAMETRO 64 PASSWORD
La programmazione, nei casi normali, finisce col parametro 63. Ci sono poi altri parametri che vengono
impostati in fabbrica e che generalmente non vengono più modificati. L’accesso a tali parametri viene
abilitato tramite l’inserzione di questa parola chiave. Quando si arriva a tale parametro, il valore visualizzato
è zero, e, pur pigiando il tasto ⇑ , non si riesce a proseguire. Premere quindi il tasto VIS per spostare il
cursore nel valore del parametro e, con i tasti ⇑ e ⇓ impostare la corretta password e confermarla con CAL .
Al riconoscimento del corretto valore, l’MTC1 passerà immediatamente al parametro successivo. Il livello di
accesso ritorna a zero appena si esce dalla programmazione.
2) Controllare la clorazione in piscina per ottenere un valore di cloro libero attorno a 0.80 ppM
2a) Regolazione ON-OFF semplice:
MISURA ASSOCIATA = 4 (ppM Cl2) (P01 = 4)
TIPO RELE' = 1 (P02 = 1)
SOGLIA MIN = 0.70 (P03 = 0.70)
SOGLIA MAX = 0.90 (P04 = 0.90)
RITARDO ALL'ECCITAZIONE = 0 (P05 = 0)
RITARDO ALLA DISECCITAZIONE = 0 (P06 = 0)
2b) Regolazione proporzionale tipo PWM :
MISURA ASSOCIATA = 4 (ppM Cl2) (P01 = 4)
TIPO RELE' = 4 (P02 = 4)
Dal grafico delle regolazioni si deve impostare MAX < MIN :
INIZIO REGOLAZIONE = 0.90 (P03 = 0.90)
FINE REGOLAZIONE = 0.70 (P04 = 0.70)
BASE DEI TEMPI = 3 min (P05 = 180)
TON e TOFF MINIMI = 0.5 min (P06 = 30)
2c) Regolazione proporzionale ad impulsi :
MISURA ASSOCIATA = 4 (ppM Cl2) (P01 = 4)
TIPO RELE' = 5 (P02 = 5)
INIZIO REGOLAZIONE = 0.90 (P03 = 0.90)
FINE REGOLAZIONE = 0.70 (P04 = 0.70)
Si potrebbe inoltre utilizzare il quarto relè come soglia d'allarme per la misura pH :
MISURA ASSOCIATA = 1 (pH) (P18 = 1)
TIPO RELE' = 3 (P19 = 3)
SOGLIA MIN = 6.50 (P20 = 6.50)
SOGLIA MAX = 8.50 (P21 = 8.50)
RITAR\DO ALL'ECCITAZIONE = 1 min (P22 = 60)
RITARDO ALLA DISECCITAZIONE = 0 (P23 = 0)
E’ stato impostato un piccolo ritardo all'eccitazione in modo da evitare che eventuali picchi dovuti a disturbi
possano far scattare il relè di allarme.
ERRORI
Ogni volta che l’MTC1 riconosce un errore, visualizza sul display il codice dell'errore ed una breve
spiegazione, inoltre invia sulla linea seriale lo stesso messaggio. L'uscita dalla situazione di errore avviene
immediatamente premendo un tasto o automaticamente con un ritardo di 3 secondi circa. Segue la lista
degli errori :
ERR 1 TROPPO GRANDE
L'input numerico è troppo grande.
ERR 2 TROPPO PICCOLO
L'input numerico è troppo piccolo.
ERR 3 FUORI RANGE
Richiesta la visualizzazione di un parametro inesistente.
ERR 4 ERR VARIABILI INTERNE
Errore interno all’MCO03. Spegnere e riaccendere l’apparecchio per farlo sparire.
ERR 5 OROLOGIO KO
L’orologio in tempo reale interno al multicontrollore MCO03 ha dei problemi, probabilmente la
batteria al litio è scarica. Spedire lo strumento al costruttore per la riparazione.
ERR 6 SCATTATO INTERRUPT TIMER AL POSTO DI I2 IN F2 CONVERSIONE MISURA 1
Anomalia di funzionamento del convertitore o della circuiteria annessa all'ingresso 1.
Se l'errore è saltuario verificare la presenza di fonti di disturbo nelle vicinanze dello strumento,
se invece è fisso, spedire lo strumento al costruttore per la riparazione.
ERR 7 SCATTATO INTERRUPT TIMER AL POSTO DI I2 IN F3 CONVERSIONE MISURA 1
ERR 8 SCATTATO INTERRUPT TIMER AL POSTO DI I2 IN F2 CONVERSIONE MISURA 2
ERR 9 SCATTATO INTERRUPT TIMER AL POSTO DI I2 IN F3 CONVERSIONE MISURA 2
ERR 10 SCATTATO INTERRUPT TIMER AL POSTO DI I2 IN F2 CONVERSIONE MISURA 3
ERR 11 SCATTATO INTERRUPT TIMER AL POSTO DI I2 IN F3 CONVERSIONE MISURA 3
ERR 12 SCATTATO INTERRUPT TIMER AL POSTO DI I2 IN F2 CONVERSIONE MISURA 4
ERR 13 SCATTATO INTERRUPT TIMER AL POSTO DI I2 IN F3 CONVERSIONE MISURA 4
Stesse spiegazioni dell’errore 6, ma relative alle misure 2…4.
ERR 14
ERR 15 ERRORE TERMOCOMPENSAZIONE MISURA 1
L'ingresso temperatura presenta un valore al di fuori dei limiti concessi per la misura 1 (pH).
Verificare la temperatura, la PT100 ed il suo collegamento all’ingresso 3.
ERR 16 ERRORE TERMOCOMPENSAZIONE MISURA 2
ERR 17
ERR 18 ERRORE TERMOCOMPENSAZIONE MISURA 4
Stessa spiegazione dell’errore 15, ma relativa alle misure 2…4.
ERR 19 ERRORE AUTOZERO COLORIMETRO
LINEA SERIALE
L’MTC1 è dotato di una linea seriale RS232C con la quale può colloquiare con terminali, personal computer
o PLC evoluti. Per semplicità nelle spiegazioni seguenti i riferimenti al collegamento esterno dell’MTC1 sono
sempre indicati con <<VIDEO>> .
Attualmente non è gestito alcun protocollo di comunicazione tra lo strumento ed il mondo esterno (la
comunicazione avviene tramite caratteri ASCII standard senza caratteri di controllo). Possibili protocolli sono
gestibili su richiesta specifica del cliente. Il costruttore ha sviluppato un software di colloquio / acquisizione
tra PC ed MCO03 denominato RDF, scheda informativa su richiesta. Le caratteristiche di ricetrasmissione
sono le seguenti : 4800 BAUDS , 8 BITS , NO PARITY , 1 STOP BIT.
Caratteristiche diverse su richiesta.
I messaggi spediti sulla linea seriale sono stati concepiti per collegare all’MTC1 un normalissimo terminale
monocromatico.
L’associazione dei pin sul connettore CANNON sono descritti a pagina 3 .
Automaticamente l’MTC1 spedisce al <<VIDEO>> i seguenti messaggi :
ACCENSIONE MTC1 all'accensione
ERRORE PARAMETRO nn all'accensione o all’uscita da modifica parametri
ALIMENTAZ. INSUFFICIENTE all’accensione o al riconoscimento di un abbassamento di alimentazione
In realtà sono validi anche altri comandi di taratura / calibrazione che sono di esclusivo uso del personale
interno (che non compaiono nella lista) .
Tutti questi comandi sono attivi solo dopo un <CR> (o <ENTER> dipende dal tipo di <<VIDEO>>) .
Se nel digitare un comando si commette un errore (es.: si digita EZ al posto di ED) premere <CR> per
cancellare il comando errato e ridare il comando voluto .
N.B.: Può capitare che il collegamento del MCO03 al PC/PLC provochi l’alterazione di una o più misure
(normalmente la misura più sensibile è il pH). Ciò è causato da differenti messe a terra tra MCO03 e
PC/PLC. In questi casi va aggiunto un separatore galvanico sulla linea seriale. Contattare il
costruttore.
6) Questa è una taratura di offset (pH 7.01) , per cui va premuto il tasto ⇓
7) L’MTC1 , fa apparire sul display il valore del
tampone (riconosciuto automaticamente a 7.01. T A R A T U R A O F F S E T
M I S U R A 1 7 . 0 1 p H
8) Premere il tasto ⇑ per incrementare il valore di taratura (se necessario)
9) Premere il tasto ⇓ per decrementare il valore di taratura (se necessario)
10a) Premere il tasto CAL per confermare la nuova taratura
10b) Premere il tasto NEXT per far rimanere in memoria la taratura precedente
11) Lavare l'elettrodo con acqua distillata ed asciugarlo
12) Immergere l'elettrodo nella soluzione tampone a 4.01 pH (o 9.01)
13) Ripetere le operazioni da 4 a 11, con la differenza che al passo 6 va premuto il tasto ⇑ , in quanto si
tratta di taratura di guadagno . Anche in questo caso il valore del tampone viene riconosciuto
automaticamente (4.01 o 9.01 pH)
14) Rimettere delicatamente l’elettrodo al suo posto (ed eventualmente la PT100)
15) Riaprire il flusso d’acqua
16) Rimuovere il contatto OFF per ripartire con le normali operazioni
Se l’MTC1 non riconosce automaticamente i tamponi, e quindi emette errore, sono possibili tre cause:
a) il tampone è alterato
b) l'elettrodo non funziona correttamente o è esaurito
c) il cavo di collegamento elettrodo non va bene
Se si tenta di effettuare la taratura di offset a valori molto lontani dal valore di 7.00 pH, o la taratura di gain a
valori molto lontani da quelli corretti (vedere limiti a pagina 20), automaticamente l’MTC1 scarta la taratura
ed emette gli errori :
ERR 33 RAGGIUNTO LIMITE MINIMO OFFSET MISURA 1
ERR 34 RAGGIUNTO LIMITE MASSIMO OFFSET MISURA 1
ERR 35 RAGGIUNTO LIMITE MINIMO GAIN MISURA 1
ERR 36 RAGGIUNTO LIMITE MASSIMO GAIN MISURA 1
Redoxmetro
La procedura di taratura è simile a quella del pH (misura 1); non vengono quindi presentate le “videate” dello
strumento. Prima di iniziare la procedura di taratura , assicurarsi :
a) di disporre della soluzione di taratura (ad es. 230mV) di recente produzione (non scaduta !)
b) simulare il contatto OFF per evitare iniezioni non desiderate durante le operazioni di taratura
c) chiudere la valvola di immissione acqua al colorimetro
1) Sfilare delicatamente l’elettrodo
2) Lavare l'elettrodo con acqua distillata ed asciugarlo
M003-69 - Rev. 01 – 06/2005 MTC1/04 Pag. 26
3) Immergere l'elettrodo nella soluzione tampone (es. 230 mV)
4) Premere il tasto CAL
5) Premere il tasto VIS o il tasto ⇑ per far apparire “TARATURA mV”
6) Premere il tasto ⇓ per effettuare la taratura di offset
7) L’MTC1 non riconosce alcun tipo di tampone di REDOX, per cui fa apparire il valore letto dall’elettrodo
8) Utilizzare i tasti ⇓ ⇑ per incrementare/decrementare il valore visualizzato fino a portarlo al valore del
tampone (es. 230mV)
9) Confermare con CAL
10) Lavare l'elettrodo con acqua distillata ed asciugarlo
11) Riposizionare delicatamente l’elettrodo al suo posto
12) Riaprire il flusso d’acqua
13) Rimuovere il contatto OFF per ripartire con le normali operazioni
Termometro
La taratura elettronica dello strumento e la classe di precisione della Pt100 garantiscono un errore massimo
di ±0.3°C a 0°C e ±0.8°C a 100°C (Pt100 di classe B secondo IEC 751). E’ un errore accettabile nella gran
parte delle applicazioni, per cui non è richiesta alcuna taratura.
Nel caso si debba ritoccare la taratura procedere come segue:
Le tarature sono fattibili anche a temperature diverse da 0 e 100 °C , ma per ovvie ragioni di precisione e
praticità, consigliamo quei due punti.
Colorimetro
Si sconsiglia ogni taratura di questa sezione. Infatti il colorimetro esce dalla fabbrica già tarato per riscontro
con un colorimetro campione. Nel caso si desideri comunque effettuare piccoli ritocchi alla misura indicata,
procedere come segue:
Non è possibile la taratura dell’offset, in quanto azzerato automaticamente ad ogni ciclo colorimetro.
Come per le altre misure, se si cerca di calibrare l’indicazione del cloro ad un valore troppo lontano dalla
taratura di fabbrica, possono apparire gli errori:
ERR 47 RAGGIUNTO LIMITE MINIMO OFFSET MISURA 4
ERR 48 RAGGIUNTO LIMITE MASSIMO OFFSET MISURA 4
REGOLAZIONE DATA/ORA
Entrando in “calibrazione/taratura”, (pigiando il tasto CAL), abbiamo visto che è richiamabile la procedura di
taratura misure 1, 2 , 3 e 4 , premendo i tasti VIS o i tasti
R E G O L A Z . D A T A / O R A
⇓ ⇑. Analogamente è possibile l’entrata nella procedura
S I - > C A L N O - > V I S
di regolazione data/ora. La scritta emessa è del tipo:
OPERAZIONI MANUALI
Tra le procedure di taratura, si trova anche la possibilità di testare in manuale le uscite del colorimetro.
L’accesso a tale procedura, il cui risultato è una
visualizzazione tipo quella a fianco, si ottiene premendo il T E S T M A N U A L E
tasto CAL una volta e cinque volte VIS. Dopo la S I - > C A L N O - > V I S
conferma all’ingresso di tale procedura (tasto CAL),
appare la possibilità di settare/resettare la prima uscita
(elettrovalvola). Non è possibile accedere al menù
manuale se è in esecuzione un ciclo colorimetro. Ad ogni T E S T E L E T T R O V .
pressione sul tasto START
O N / O F F - > S T A R T
si ottiene il cambio di stato dell’uscita selezionata (in
questo caso l’elettrovalvola).
In sequenza si possono avviare/fermare anche gli altri organi del colorimetro:
EV , P1 , P2 , P3 , MIX1 e MIX2 ; tale cambio si effettua premendo il tasto VIS o i tasti ⇓ ⇑. L’uscita da
“operazioni manuali” si ha premendo il tasto NEXT. Queste operazioni sono generalmente utilizzate per
l’adescamento manuale delle pompe dosatrici (P1 e P2).
E’ inoltre possibile avviare il ciclo del colorimetro (anche in mancanza di consensi) e la funzione
“superclorazione”.
N.B. : una volta avviata la funzione “superclorazione”, l’MTC1 rimane inattivo per tutto il tempo impostato in
P35. Se si vuol uscire da questa funzione anticipatamente, agire sul tasto ⇓ per diminuire i minuti del count-
down.
ATTENZIONE: nella guida che segue sono raggruppate tutte le funzioni ed informazioni essenziali
per un intervento immediato sulla centralina MTC1.
Si raccomanda comunque la completa lettura del manuale.
MANUTENZIONE ordinaria
OPERAZIONI MENSILI:
a) riempire i serbatoi dei reagenti o, meglio, sostituirli con quelli nuovi (in questo caso recuperare i tappi
con livello)
b) estrarre l’elettrodo di pH e quello di redox dal relativo supporto e pulirli con un panno umido di acqua
distillata
c) rimontare gli elettrodi nel portaelettrodi
d) pulire il filtro a rete posto nello sfioratore; vi si accede chiudendo l’alimentazione idraulica e svitando il
supporto esterno (tappo nero)
OPERAZIONI BIMENSILI:
a) riempire i serbatoi dei reagenti o sostituirli con quelli nuovi (in questo caso recuperare i tappi con livello)
b) estrarre gli elettrodi di pH e di redox dal portaelettrodi, pulirli con un panno umido di acqua distillata ed
eseguire le operazioni di taratura come da paragrafo “tarature elettrochimiche”
c) rimontare gli elettrodi nel portaelettrodi
d) pulire il filtro a rete posto nello sfioratore; vi si accede chiudendo l’alimentazione idraulica e svitando il
supporto esterno (tappo nero)
e) verificare lo stato di ossidazione del mixer, eventualmente ungere con un goccio d’olio il perno di uscita
motoriduttore, onde prevenire eccessivi attriti o il bloccaggio
MANUTENZIONE straordinaria
Sostituzione dei tubi delle pompe peristaltiche:
a) aprire il coperchio trasparente tramite le due viti, svitare i pressatubi di ingresso e di uscita, togliere i tubi
di ingresso e di uscita
b) estrarre la cartuccia col tubo in santoprene
c) montare la nuova cartuccia
d) ricollegare i tubi di ingresso ed uscita e richiudere lo sportello
e) avviare manualmente le pompe per verificarne l’adescamento
Pt100S
Elettrodo pH Elettrodo RX
Gruppo peristaltiche
Mixer completo
Controllo
flusso P1
P2
Valvola ingresso
Tubi peristaltiche
Filtro Elettrovalvola
Tappo bianco Tappo nero
con livello con livello
Valvola spurgo
Tanica Tanica
reagente 1 reagente 2
(bianca) (nera)