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DOMINA F 24 E

CALDAIA MURALE A GAS,


CAMERA STAGNA,

Appr. nr. B97.09 A - CE 0063 AT 4967


PER SANITARIO E RISCALDAMENTO

cod. 3542948/3 ediz. 12/2001

ISTRUZIONI PER L’USO


L'INSTALLAZIONE
E LA MANUTENZIONE
• Leggere attentamente le avvertenze • In caso di guasto e/o cattivo funziona-
contenute in questo libretto di istruzioni mento dell’apparecchio, disattivarlo,
in quanto forniscono importanti indica- astenendosi da qualsiasi tentativo di ri-
zioni riguardanti la sicurezza di installa- parazione o di intervento diretto. Rivol-
zione, l’uso la manutenzione. gersi esclusivamente a personale pro-
fessionalmente qualificato.
• Il libretto di istruzioni costituisce parte
integrante ed essenziale del prodotto e • L’eventuale riparazione-sostituzione dei
deve essere conservato dall’utilizzatore prodotti dovrà essere effettuata sola-
con cura per ogni ulteriore consultazio- mente da personale professionalmente
ne. qualificato utilizzando esclusivamente ri-
cambi originali. Il mancato rispetto di
• Se l’apparecchio dovesse essere vendu- quanto sopra può compromettere la
to o trasferito ad un altro proprietario o sicurezza dell’apparecchio.
se si dovesse traslocare, assicurarsi sem-
pre che il libretto accompagni la caldaia • Per garantire il buon funzionamento del-
in modo che possa essere consultato dal l’apparecchio è indispensabile fare ef-
nuovo proprietario e/o dall’installatore. fettuare da personale qualificato la ma-
nutenzione annuale.
• L’installazione e la manutenzione devo-
no essere effettuate in ottemperanza • Questo apparecchio dovrà essere desti-
alle norme vigenti, secondo le istruzioni nato solo all’uso per il quale è stato
del costruttore e devono essere esegui- espressamente previsto. Ogni altro uso
te da personale professionalmente qua- è da considerarsi improprio e quindi
lificato. pericoloso.

• Un’errata installazione o una cattiva ma- • Dopo aver rimosso l’imballaggio assicu-
nutenzione possono causare danni a rarsi dell’integrità del contenuto.
persone animale o cose. È esclusa qual-
siasi responsabilità del costruttore per i • Gli elementi dell’imballaggio non devo-
danni causati da errori nell’installazione no essere lasciati alla portata di bambini
e nell’uso e comunque per inosservanza in quanto potenziali fonti di pericolo.
delle istruzioni date dal costruttore stes- • In caso di dubbio non utilizzare l’appa-
so recchio e rivolgersi al fornitore.
• Prima di effettuare qualsiasi operazioni
di pulizia o di manutenzione, disinserire
l’apparecchio dalla rete di alimentazio-
ne agendo sull’interruttore dell’impian-
to e/o attraverso gli appositi organi di Certificazione
intercettazione. La marcatura CE documenta che gli appa-
recchi a gas Ferroli sono conformi ai requi-
siti contenuti nelle direttive europee ad
Questo simbolo indica “Attenzio-
essi applicabili.
ne” ed è posto in corrispondenza
di tutte le avvertenze relative alla In particolare questo apparecchio è con-
sicurezza. Attenersi scrupolosa- forme alle seguenti direttive CEE:
mente a tali prescrizioni per evita- • Direttiva Apparecchi a Gas 90/396 rece-
re pericolo e danni a persone, ani- pita con DPR 15.11.96 n° 661
mali e cose. • Direttiva Rendimenti 92/42 recepita con
DPR 15.11.96 n° 660
• Direttiva Bassa Tensione 73/23 (modifi-
Questo simbolo richiama l’atten-
cata dalla 93/68)
zione su una nota o un’avvertenza
importante • Direttiva Compatibilità Elettromagneti-
ca 89/336 (modificata dalla 93/68) rece-
pita con DPR 15.11.96 n° 615

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1. Istruzioni d’uso ...................................................................................... 4
1.1 Presentazione ........................................................................................................ 4
1.2 Pannello comandi .................................................................................................. 5
1.3 Accensione e spegnimento ................................................................................... 5
1.4 Regolazioni ............................................................................................................ 6
1.5 Manutenzione ........................................................................................................ 7
1.6 Anomalie ................................................................................................................ 7

2. Installazione .......................................................................................... 8
2.1 Disposizioni Generali ............................................................................................. 8
2.2 Luogo di installazione ............................................................................................ 8
2.3 Collegamenti idraulici .......................................................................................... 10
2.4 Collegamento gas ............................................................................................... 12
2.5 Collegamenti elettrici .......................................................................................... 13
2.6 Condotti fumi ...................................................................................................... 14

3. Servizio e manutenzione ..................................................................... 20


3.1 Regolazioni .......................................................................................................... 20
3.2 Messa in servizio .................................................................................................. 23
3.3 Manutenzione ...................................................................................................... 24
3.4 Risoluzione dei problemi ..................................................................................... 26

4 Caratteristiche e dati tecnici ................................................................ 30


4.1 Dimensioni e attacchi .......................................................................................... 30
4.2 Vista generale e componenti principali ............................................................... 31
4.3 Schema idraulico .................................................................................................. 32
4.4 Tabella dati tecnici ............................................................................................... 33
4.5 Diagrammi ........................................................................................................... 34
4.6 Schema elettrico .................................................................................................. 35

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Domina F 24 E

1. ISTRUZIONI D’USO
1.1 Presentazione
Gentile Cliente,
La ringraziamo di aver scelto Domina F 24 E, una caldaia murale FERROLI di concezione avanzata,
tecnologia d’avanguardia, elevata affidabilità e qualità costruttiva. La preghiamo di leggere attentamente
il presente manuale e di conservarlo con cura per ogni riferimento futuro.
Domina F 24 E è un generatore termico per riscaldamento ad alto rendimento funzionante a gas naturale
o GPL (configurabile al momento dell’installazione) e governato da un avanzato sistema di controllo a
microprocessore.
Il corpo caldaia si compone di uno scambiatore lamellare in rame, la cui particolare conformazione
garantisce un’elevata efficienza di scambio in tutte le condizioni di funzionamento, e di un bruciatore
atmosferico dotato di accensione elettronica con controllo di fiamma a ionizzazione.
La caldaia è completamente stagna rispetto l’ambiente di installazione: l’aria necessaria alla combustione
è aspirata dall’esterno e l’espulsione fumi è effettuata tramite ventilatore. La dotazione di caldaia
comprende inoltre un circolatore a velocità variabile, vaso di espansione, valvola di sicurezza, pressostato
aria, pressostato d’acqua, sensori di temperatura e termostato di sicurezza.
Grazie al sistema di controllo e regolazione a microprocessore il funzionamento dell’apparecchio è in
massima parte automatico. La potenza per il riscaldamento viene regolata automaticamente dal sistema
di controllo in base alle necessità dell’impianto. La potenza in sanitario è regolata automaticamente ed
in modo continuo per assicurare comfort ed economia di esercizio.
All’utente è sufficiente impostare la temperatura desiderata all’interno dell’abitazione (tramite il termo-
stato ambiente opzionale, ma di cui si raccomanda l’installazione) o regolare la temperatura impianto,
impostare la temperatura di uscita desiderata per l’acqua calda sanitaria. Il sistema di regolazione e
controllo provvederà ad un funzionamento ottimale per tutto il periodo dell’anno.

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Domina F 24 E
1.2 Pannello comandi
Per accedere al pannello comandi, aprire lo sportellino frontale.

bar

60 3
50 70 2 4
40 80 1 5
0 6
°C °C

fig. 1
A B C D
1 2 3 4 5
LED POS. DESCRIZIONE

1 Segnalazione bruciatore acceso


A Commutatore OFF/ON/RESET
2 Segnalazione blocco
B Regolazione temperatura
3 Richiesta sanitario riscaldamento
Attesa per funzionamento riscaldamento (luce lampeggiante)
4 C Regolazione temperatura
Richiesta riscaldamento (luce fissa)
acqua sanitaria
Pressione impianto insufficiente (luce lampeggiante)
5 bar
Alimentazione elettrica (luce fissa) D Idrometro

1.3 Accensione e spegnimento


Accensione
• Aprire il rubinetto del gas a monte della caldaia.
• Chiudere o inserire l’eventuale interruttore o spina a monte della caldaia
• Portare l’interruttore generale “A” sulla posizione ON.
• A questo punto scegliere se far funzionare la caldaia per il riscaldamento e la produzione d'acqua calda
sanitaria, o per la sola produzione d'acqua sanitaria. Se si sceglie la prima condizione di funzionamento
(riscaldamento + acqua calda sanitaria), posizionare la manopola “B” (fig. 1) sulla posizione Inverno in
corrispondenza ad un valore superiore a 50°C e quella dell'eventuale termostato ambiente sul valore
di temperatura desiderato. A questo punto il bruciatore si accende e la caldaia inizia a funzionare
automaticamente controllata dai suoi dispositivi di regolazione e di sicurezza.
Se si sceglie invece la seconda condizione di funzionamento (solo acqua calda sanitaria), posizionare
la manopola “B” (fig. 1) sulla posizione Estate.

Se dopo aver eseguito correttamente le manovre di accensione, i bruciatori non si accendono e


la spia blocco si illumina, attendere circa 15 secondi e quindi ruotare la manopola “A” sulla posi-
zione RESET e rilasciarla. La centralina ripristinata ripeterà il ciclo di accensione. Se, anche dopo
alcuni tentativi, i bruciatori non si accendessero, consultare il paragrafo anomalie.

Spegnimento
Chiudere il rubinetto del gas a monte della caldaia, portare la manopola “A” su OFF e togliere
alimentazione elettrica all’apparecchio.

Con caldaia spenta la protezione antigelo caldaia non è attiva.


Per lunghe soste durante il periodo invernale, al fine di evitare danni dovuti al gelo, è consigliabile
scaricare tutta l’acqua della caldaia, quella sanitaria e quella dell’impianto; oppure scaricare solo
l’acqua sanitaria e introdurre l’apposito antigelo nell’impianto di riscaldamento.

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1.4 Regolazioni
Impostazione Estate/Inverno e regolazione temperatura impianto
Con la manopola “B” (fig. 1) posizionata sul simbolo (Estate) la funzione riscaldamento è disattivata.
É attiva solo la produzione di acqua calda sanitaria.

Con la manopola “B” (fig. 1) in corrispondenza del simbolo (Inverno) è attivo sia il riscaldamento, sia
il sanitario.
Ruotando la manopola in senso orario la temperatura dell’acqua di riscaldamento aumenta, in senso
antiorario diminuisce. La temperatura può essere variata da un minimo di 35° ad un massimo di 85°.
Consigliamo comunque di non far funzionare la caldaia al di sotto dei 45°.

Regolazione della temperatura ambiente (con termostato ambiente opzionale)


Impostare tramite il termostato ambiente o comando remoto la temperatura desiderata all’interno dei
locali. Su comando del termostato ambiente la caldaia si accende e porta l’acqua impianto alla
temperatura di setpoint mandata impianto impostata. Al raggiungimento della temperatura desiderata
all’interno dei locali il generatore si spegne.
Nel caso non sia presente il termostato ambiente la caldaia provvede a mantenere l’impianto alla
temperatura di mandata impianto impostata.

Regolazione temperatura sanitario


Impostare tramite la manopola “C” (fig. 1) la temperatura dell’acqua sanitaria.
La temperatura massima di esercizio della produzione dell'acqua sanitaria è di 55°C, regolabile da 40 °C
a 55 °C.

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Regolazione pressione idraulica impianto
La caldaia è dotata di un rubinetto per il
caricamento manuale dell’impianto di riscalda-
mento. La pressione di caricamento ad impian-
to freddo, letta sull’idrometro caldaia, deve
essere di circa 1,0 - 1,5 bar. Qualora durante il
funzionamento la pressione dell’impianto scen-
desse (a causa dell’evaporazione dei gas di-
sciolti nell’acqua) a valori inferiori al minimo
sopra descritto, I’Utente dovrà, agendo sul ru-
binetto di caricamento, riportarla al valore ini- Rubinetto di carico impianto
ziale. A fine operazione richiudere sempre il
rubinetto di riempimento. fig. 2

1.5 Manutenzione
Secondo quanto richiesto dal D.P.R. 412 del 1993 è obbligatorio per l’utente fare eseguire almeno una
manutenzione annuale dell’impianto termico da personale qualificato ed almeno una verifica biennale
della combustione. Consultare il cap. 3.3 nel presente manuale per maggiori informazioni.
La pulizia del mantello, del cruscotto e delle parti estetiche della caldaia può essere eseguita con un panno
morbido e umido eventualmente imbevuto con acqua saponata. Tutti i detersivi abrasivi e i solventi sono
da evitare.

1.6 Anomalie
Eventuali anomalie o problemi di funzionamento vengono segnalate dai led posti sul pannello di controllo.
Di seguito sono riportate le anomalie che possono essere causate da semplici inconvenienti risolvibili
dall’utente.

Tabella 2

LED Anomalie Soluzione

Verificare se il rubinetto gas a monte della caldaia e sul contatore sono


aperti.
Caldaia in blocco Ruotare la manopola “A” fig. 1 su “Reset” e rilasciarla.
In caso di ripetuti blocchi caldaia, contattare il più vicino centro
assistenza.

Pressione impianto insufficiente Caricare l’impiatno fino a 1-1,5 bar a freddo tramite l’apposito rubinetto
(luce lampeggiante) posto in caldaia.
bar Chiudere il rubinetto dopo l’uso.

Prima di chiamare il servizio assistenza verificare che il problema non sia imputabile a mancanza
di gas o a mancanza di alimentazione elettrica.

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2. INSTALLAZIONE
2.1 Disposizioni Generali
Questo apparecchio deve essere destinato solo all’uso per il quale è stato espressamente
previsto. Questo apparecchio serve a riscaldare acqua ad una temperatura inferiore a quella di
ebollizione a pressione atmosferica e deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento e/
o ad un impianto di distribuzione acqua calda per uso sanitario, compatibilmente alle sue caratteristiche
e prestazioni ed alla sua potenzialità termica. Ogni altro uso deve considerarsi improprio.
L'INSTALLAZIONE DELLA CALDAIA DEVE ESSERE EFFETTUATA SOLTANTO DA PERSONALE SPECIA-
LIZZATO E DI SICURA QUALIFICAZIONE, OTTEMPERANDO A TUTTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE NEL
PRESENTE MANUALE TECNICO, ALLE DISPOSIZIONI DI LEGGE VIGENTI, ALLE PRESCRIZIONI DELLE
NORME UNI E CEI E DI EVENTUALI NORMATIVE LOCALI E SECONDO LE REGOLE DELLA BUONA
TECNICA.
Un’errata installazione può causare danni a
persone, animali e cose, nei confronti dei quali
il costruttore non può essere ritenuto respon-
sabile.

C
2.2 Luogo di installazione
Il circuito di combustione dell’apparecchio è
stagno rispetto l’ambiente di installazione e
quindi l’apparecchio può essere installato in
qualunque locale. L’ambiente di installazione A A
tuttavia deve essere sufficientemente ventila-
to per evitare che si creino condizioni di peri-
colo in caso di, seppur piccole, perdite di gas.
Questa norma di sicurezza è imposta dalla
Direttiva CEE n° 90/396 per tutti gli apparec-
chi utilizzatori di gas, anche per quelli cosid-
detti a camera stagna.
Il luogo di installazione deve comunque esse-
re privo di polveri, oggetti o materiali infiam-
B

mabili o gas corrosivi. L’ambiente deve essere


asciutto e non soggetto al gelo.
La caldaia è predisposta per l’installazione
D

pensile a muro. Sul telaio posteriore dell’ap-


parecchio sono presenti delle asole per il
fissaggio al muro, tramite viti a tassello metal- fig. 3
lico. Il fissaggio alla parete deve garantire un
sostegno stabile ed efficace del generatore.
La caldaia deve essere fissata in una porzione Tabella 3
di parete chiusa, priva di aperture o fori poste-
Minimo Consigliato
riormente al telaio della caldaia stessa, che
possano permettere il raggiungimento dei A 3 cm 15 cm
componenti interni della caldaia. B 15 cm 30 cm
Se l’apparecchio viene racchiuso entro mobili C 10 cm 15 cm
o montato affiancato lateralmente, deve es-
sere previsto lo spazio per le normali attività 1,5 cm
D (da eventuale > 50 cm
di manutenzione. In fig. 3 e tab. 3 sono ripor- pannello apribile)
tati gli spazi minimi e consigliati da lasciare
attorno all’apparecchio.

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Aggancio a muro
É disponibile a richiesta una dima a muro in metallo che serve unicamente per tracciare sul muro i punti
di sostegno e di allacciamento della caldaia, e potrà, dopo l’uso, essere riutilizzata per altre caldaie.
Posizionare la dima sulla parete prescelta per l’installazione della caldaia; con l’aiuto di una livella a bolla
d’aria, controllare che la staffa inferiore D sia perfettamente orizzontale. Fissare provvisoriamente la dima
al muro tramite due chiodi o due viti nei fori B. Tracciare i punti di fissaggio C.

189

455
163.5 50 241.5

50
B C C B

dima

825
715

ingombro
caldaia
775

D
60

455

fig. 4

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2.3 Collegamenti idraulici
La potenzialità termica dell’apparecchio va stabilita preliminarmente con un calcolo del fabbisogno di
calore dell’edificio secondo le norme vigenti. Per il buon funzionamento e per la durata della caldaia,
l’impianto idraulico deve essere ben proporzionato e sempre completo di tutti quegli accessori che
garantiscono un funzionamento ed una conduzione regolare.
Nel caso in cui le tubazioni di mandata e ritorno impianto seguano un percorso tale per cui, in alcuni punti
si possono formare delle sacche d’aria, è opportuno installare, su questi punti, una valvola di sfiato.
Installare inoltre un organo di scarico nel punto più basso dell’impianto per permetterne il completo
svuotamento.
Se la caldaia è installata ad un livello inferiore a quello dell’impianto, è opportuno prevedere una valvola
flow-stop per impedire la circolazione naturale dell’acqua nell’impianto.
E’ consigliabile che il salto termico tra il collettore di mandata e quello di ritorno in caldaia, non superi i
20 °C.

Non utilizzare i tubi degli impianti idraulici come messa a terra di apparecchi elettrici.

Prima dell’installazione effettuare un lavaggio accurato di tutte le tubazioni dell’impianto per rimuovere
residui o impurità che potrebbero compromettere il buon funzionamento dell’apparecchio.
Effettuare gli allacciamenti ai corrispettivi attacchi, come indicato in fig. 5.

1 2 3 4 5
100

Legenda
36 95 60 60 95 114
1 Entrata gas 1/2"
2 Mandata impianto Ø 3/4" fig. 5
3 Ritorno impianto Ø 3/4"
4 Acqua calda sanitaria Ø 1/2"
5 Acqua fredda sanitaria Ø 1/2"
6 Ricircolo Ø 1/2"

1 2 3 4 5

Si consiglia d’interporre, fra caldaia ed impianto di riscaldamento, delle valvole d’intercettazione che
permettano, se necessario, d’isolare la caldaia dall’impianto.
Lo scarico della valvola di sicurezza deve essere collegato ad un imbuto o tubo di raccolta, per
evitare lo sgorgo di acqua a terra in caso di sovrapressione nel circuito di riscaldamento. In caso
contrario, se la valvola di scarico dovesse intervenire allagando il locale, il costruttore della calda-
ia non potrà essere ritenuto responsabile.
Effettuare il collegamento della caldaia in modo che i suoi tubi interni siano liberi da tensioni.

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Su richiesta possono essere forniti i kit di collegamento mostrati in fig. 6a e 6b.

Collegamento con nippli

In caldaia Dall'impianto
In caldaia
Dall'impianto
A B C D E F

A Manicotto femmina
B Nipplo in OT 58
C Guarnizione OR
D Anello d’arresto in OT 58
fig. 6a E Rosetta in rame
F Raccordo in OT 58

Collegamento con rubinetti


In caldaia Dall'impianto
In caldaia
Dall'impianto
A
CD E F
G

A Manicotto femmina
C Guarnizione OR
D Anello d’arresto in OT 58
E Rosetta in rame
F Raccordo in OT 58
fig. 6b G Rubinetto a sfera

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Caratteristiche dell’acqua impianto
In presenza di acqua con durezza superiore ai 25° Fr, si prescrive l’uso di acqua opportunamente trattata,
al fine di evitare possibili incrostazioni in caldaia, causate da acque dure, o corrosioni, prodotte da acque
aggressive. E’ opportuno ricordare che anche piccole incrostazioni di qualche millimetro di spessore
provocano, a causa della loro bassa conduttività termica, un notevole surriscaldamento delle pareti della
caldaia, con conseguenti gravi inconvenienti.
È indispensabile il trattamento dell’acqua utilizzata nel caso di impianti molto estesi (con grossi contenuti
d’acqua) o di frequenti immissioni di acqua di reintegro nell’impianto. Se in questi casi si rendesse
successivamente necessario lo svuotamento parziale o totale dell’impianto, si prescrive di effettuare
nuovamente il riempimento con acqua trattata.

Riempimento caldaia e impianto


La caldaia è dotata di un rubinetto a sfera per il caricamento manuale dell’impianto di riscaldamento. La
pressione di caricamento ad impianto freddo, deve essere di circa 1 - 1,5 bar. Qualora durante il
funzionamento la pressione dell’impianto scendesse (a causa dell’evaporazione dei gas disciolti nell’ac-
qua) a valori inferiori al minimo sopra descritto, L’Utente dovrà, agendo sul rubinetto di caricamento,
riportarla al valore iniziale. Per un corretto funzionamento della caldaia, la pressione in essa, a caldo, deve
essere di circa 1,5÷ 2 bar. A fine operazione richiudere sempre il rubinetto di riempimento.

2.4 Collegamento gas


Prima di effettuare l’allacciamento, verificare che l’apparecchio sia predisposto per il funziona-
mento con il tipo di combustibile disponibile ed effettuare una accurata pulizia di tutte le tubatu-
re gas dell’impianto, per rimuovere eventuali residui che potrebbero compromettere il buon
funzionamento della caldaia.
L’allacciamento gas deve essere effettuato all’attacco relativo (vedi fig. 5) in conformità alla normativa in
vigore, con tubo metallico rigido oppure con tubo flessibile a parete continua in acciaio inox, interponen-
do un rubinetto gas tra impianto e caldaia. Verificare che tutte le connessioni gas siano a tenuta.
La portata del contatore gas deve essere sufficiente per l’uso simultaneo di tutti gli apparecchi ad esso
collegati. Il diametro del tubo gas, che esce dalla caldaia, non è determinante per la scelta del diametro
del tubo tra l’apparecchio ed il contatore; esso deve essere scelto in funzione della sua lunghezza e delle
perdite di carico, in conformità alla normativa in vigore.

Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elettrici.

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2.5 Collegamenti elettrici
Collegamento alla rete elettrica
La caldaia va collegata ad una linea elettrica monofase, 230 Volt-50 Hz .
La sicurezza elettrica dell’apparecchio è raggiunta soltanto quando lo stesso è correttamente
collegato ad un efficace impianto di messa a terra eseguito come previsto dalle vigenti norme di
sicurezza. Far verificare da personale professionalmente qualificato l’efficienza e l’adeguatezza
dell’impianto di terra, il costruttore non è responsabile per eventuali danni causati dalla mancan-
za di messa a terra dell’impianto. Far verificare inoltre che l’impianto elettrico sia adeguato alla
potenza massima assorbita dall’apparecchio, indicata in targhetta dati caldaia, accertando in par-
ticolare che la sezione dei cavi dell’impianto sia idonea alla potenza assorbita dall’apparecchio.
La caldaia è precablata e dotata di cavo di allacciamento alla linea elettrica. I collegamenti alla rete devono
essere eseguiti con allacciamento fisso e dotati di un interruttore bipolare i cui contatti abbiano una
apertura di almeno 3 mm, interponendo fusibili da 3A max tra caldaia e linea. E’ importante rispettare le
polarità (LINEA: cavo marrone / NEUTRO: cavo blu / TERRA : cavo giallo-verde) negli allacciamenti alla
linea elettrica.

II cavo di alimentazione dell’apparecchio non deve essere sostituito dall’utente. In caso di dan-
neggiamento del cavo, spegnere l’apparecchio e, per la sua sostituzione, rivolgersi esclusiva-
mente a personale professionalmente qualificato. In caso di sostituzione del cavo elettrico di
alimentazione, utilizzare esclusivamente cavo “HAR H05 VV-F” 3x0,75 mm2 con diametro ester-
no massimo di 8 mm.

Accesso alla morsettiera elettrica


Seguire le indicazioni riportate in fig. 7a e 7b per accedere alla morsettiera collegamenti elettrici. La
disposizione dei morsetti per i diversi allacciamenti è riportata nello schema elettrico al capitolo Dati
Tecnici.

fig. 7a fig. 7b

Termostato ambiente
ATTENZIONE: IL TERMOSTATO AMBIENTE DEVE ESSERE A CONTATTI PULITI. COLLEGANDO
230 V. AI MORSETTI DEL TERMOSTATO AMBIENTE SI DANNEGGIA IRRIMEDIABILMENTE LA
SCHEDA ELETTRONICA.
Nel collegare un eventuale termostato ambiente con programma giornaliero o settimanale, o un
interruttore orario (timer), evitare di prendere l'alimentazione di questi dispositivi dai loro contat-
ti di interruzione. La loro alimentazione deve essere effettuata tramite collegamento diretto dalla
rete o tramite pile, a seconda del tipo di dispositivo.

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2.6 Condotti fumi
L’apparecchio è di “tipo C” a camera stagna e tiraggio forzato, l’ingresso aria e l’uscita fumi devono
essere collegati ad uno dei sistemi di evacuazione/aspirazione indicati di seguito. Con l’ausilio delle
tabelle e dei metodi di calcolo riportati deve essere verificato preliminarmente, prima di procedere
all’installazione, che i condotti fumi non superino le massime lunghezze consentite. Devono essere
rispettate le normative vigenti ed i regolamenti locali.

Questo apparecchio di tipo C deve essere installato utilizzando i condotti di aspirazione e scarico
fumi forniti dalla FERROLI S.p.A. secondo UNI-CIG 7129/92. Il mancato utilizzo degli stessi fa
decadere automaticamente ogni garanzia e responsabilità della FERROLI S.p.A.

Diaframmi
Per il funzionamento della caldaia è necessario montare i diaframmi forniti con l’apparecchio, secondo le
indicazioni riportate nelle tabelle sottostanti.

Scelta del diaframma utilizzando Scelta del diaframma utilizzando


tubi coassiali tubi separati
Tabella 4a Tabella 4b

Tipo Lunghezza fino a: Diaframma da utilizzare Lunghezza del tubo


calcolata in metri aria
Diaframma da utilizzare
Coassiale 1 curva + 1 metro 50 mm
Min Max
60/100 1 curva + 3 metri Nessun diaframma 0m 13 m 45 mm
1 curva + 3 metri 45 mm 13 m 23 m 47 mm
Coassiale 1 curva + 4 metri 50 mm
80/125 23 m 38 m 50 mm
1 curva + 5 metri No diaframma 38 m 48 m Nessun diaframma

Sostituzione del diaframma


Nel caso si dovesse inserire oppure cambiare il
diaframma bisogna smontare
il gruppo ventilatore, to-
gliere il raccordo fumi
1 (come indicato in
fig. 9a) ed inserire
il diaframma de- N.B.:
siderato 2 (come Il diametro Ø
1
indicato in fig. del foro è
9b). stampigliato fig. 9a
sul diafram-
Ø
ma

fig. 8

9b

Nelle caldaie è montato di serie il diaframma Ø45.


Prima di inserire il tubo di scarico fumi è quindi d’obbligo verificare che vi sia il corretto diaframma
(quando questo sia da utilizzare) e che esso sia correttamente posizionato.

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Collegamento con tubi coassiali
L’apparecchio può essere collegato ad un condotto coassiale aria/fumi con uscita a parete o a tetto come
evidenziato nei disegni successivi. Numerosi accessori sono disponibili a richiesta per soddisfare le
diverse esigenze di installazione. Consultare il catalogo accessori fumi o il listino.

Uscita Posteriore Uscita Laterale

Vista laterale Vista frontale


P
45 S 50* 125 L

Curva 60/100 Curva 60/100


1KWMA31Y 30 1KWMA31Y 50* 125
95 * = tra 10 e 60 mm 30 * = tra 10 e 60 mm
95 Ø60 Ø80 70

-3 mm/m
80

80
80

70
190 270

70 min.

D S
70 min.

Tagliare il tubo interno


70 mm più lungo di “P”

Tagliare il tubo interno


70 mm più lungo di “L”

P = S + 95 mm
L = S + D + 255 mm con uscita dx
S + D + 175 mm con uscita sx
Vista dall’alto

110 Vista dall’alto


Forare il muro 10÷20 mm
più del diametro del tubo
Forare il muro 10÷20 mm
più del diametro del tubo
70 70
190

110
270

Inclinare verso
30 il basso di 3 mm/m
Inclinare verso
il basso di 3 mm/m 95
30 190 270 D S 50* 125
95
45 L

S 50* 125

fig. 10a fig. 10b

15
Domina F 24 E
La lunghezza totale in metri lineari del condotto Uscita Verticale
coassiale non deve superare le lunghezze mas-
sime indicate nella tabella sottostante, consi-

125
derando che ogni curva dà luogo alla riduzione

10
indicata. Ad esempio, un condotto D= 60/100
composto da 1 curva 90° +1 metro orizzontale
Terminale tetto
+ 2 curve 45° + 1 metro orizzontale ha una 1KWMA83U

1000
lunghezza totale equivalente di 4 metri.
Tabella 5a
Ø mm Ø mm Tegola inclinata
60/100 80/125 1KWMA82U

Lunghezza condotti 4m 5m
massima permessa

50
Tabella 5b
Fattori di riduzione per curve

950
Curva coassiale a 90° - Ø 60/100 mm 1m

max. 4 mt
Curva coassiale a 45° - Ø 60/100 mm 0,5 m
Curva coassiale a 90° - Ø 80/125 mm 0,5 m

50
Curva coassiale a 45° - Ø 80/125 mm 0,25 m
Prolunga 60/100
1KWMA56U

950
Per l’installazione:
50
1. Definire la posizione di installazione dell’ap-
parecchio
950

2. Forare la parete per l’uscita del tubo aria/


Adattatore
fumi secondo i riferimenti indicati nelle figu- concentrico 60/100
re, considerando che i tratti orizzontali di 1KWMA33K
50

68

tubazione devono avere una pendenza di


circa 3 mm per metro di lunghezza verso il
190 270
basso, per evitare che eventuale acqua
piovana entri in caldaia.
3. Effettuare un foro di diametro 10 - 20 mm
superiore al diametro nominale del tubo
coassiale utilizzato per facilitare l’inserimen-
to.
4. Se necessario, tagliare la tubazione termina-
le a misura, considerando che la tubazione
esterna dovrà sporgere dal muro per un
tratto compreso tra 10 e 60 mm (fig. 10a e
10b). Eliminare le sbavature da taglio.
5. Collegare i condotti alla caldaia, posizionan- fig. 10c
do correttamente le guarnizioni e sigillare
con gli appositi manicotti di tenuta i punti di
raccordo al muro.

16
Domina F 24 E
Collegamento con tubi separati
L’apparecchio può essere collegato ad un siste- Ø80 Ø80
ma di condotti separati aria/fumi per uscita a FUMI ARIA Rimuovere
parete o a tetto come evidenziato nei disegni il tappo
11-12 a lato. Numerosi accessori sono disponi- Inserire di chiusura
bili a richiesta per soddisfare le diverse esigen- la flangia
KWMA38U 2
ze di installazione. I componenti di più frequen-
te utilizzo sono riportate nelle tabelle 7 - 8 - 9 - 1
10. Consultare il catalogo accessori fumi o il
listino per ulteriori componenti.
Per verificare di non eccedere la massima lun-
ghezza di condotti consentita occorre effettua-
re prima dell’installazione un semplice calcolo:

1. Per ogni componente viene fornita nelle 70 120 120 150


tabelle 7 - 8 - 9 - 10 una perdita di carico
“equivalente in metri-aria”, dipendente dal-

110
la posizione di installazione del componente
stesso (in aspirazione aria o evacuazione
fumi, verticale o orizzontale). Aria
La perdita viene detta “equivalente in metri- 80 80 80
aria ” poiché è rapportata alla perdita di un
metro di condotto posto in aspirazione aria Fumi
(definita uguale ad 1). Ad esempio, una curva fig. 11
a 90° di Ø80 posta in evacuazione fumi ha
una perdita equivalente di 2,5 metri-aria,
ovvero ha una perdita pari a quella di 2,5
metri lineari di condotto posto in aspirazione
aria.
6
2. Una volta definito completamente lo schema
del sistema di camini sdoppiati sommare le
perdite in metri-equivalenti, a seconda della
posizione di installazione, di tutti i compo-
nenti ed accessori nel sistema.

3. Verificare che la perdita totale calcolata sia


inferiore o uguale a 48 metri equivalenti,
cioè il massimo permesso per questo model-
lo di caldaia.

Nel caso il sistema di camini prescelto


ecceda il limite massimo consentito, si
consiglia di adottare per alcuni tratti dei 5
1 2 3
condotti di diametro superiore.
4
Tabella 6

Ref. N° Pezzi Descrizione Perdita


equivalente
1 1 Curva aria Ø80 1,5 m
2 1 Tubo orizzontale aria Ø80 1,0 m
3 1 Terminale antivento 2,0 m
4 1 Innesto bicchierato raccogli condensa 3,0 m
5 36 Tubo verticale fumi Ø80 36,0 m
6 1 Camino scarico + raccordo 4,0 m
Totale 47,5 m
fig. 12

17
18
i
r
s
s
c
c

0
8
o
A

Ø
Raccordo a T /M/F
Riduzione bicchierata Innesto bicchierato 80 mm con tappo Curva 90° Ø 80 mm Curva 90° Ø 80 mm Curva 45° Ø 80 mm Tubo Ø 80
Ø 80/100 mm raccogli condensa ispezione+sifone per maschio-femmina femmina-femmina maschio-femmina
scarico condensa

Tabella 7
accessori

Descrizione

KWMA07K
KWMA06K
KWMA83A
KWMA38A
tubazioni ed





Tab. 7 - Tabella perdite

KWMA05K
KWMA02K

KWMA03U
KWMA55U
KWMA82A
4,00 m
1,95 m
1,00 m
0,50 m

KWMA01K

KWMA65A
4
2
1
0,5 Verticale

1,5
1,2
4
2
1
Orizzontale
0,5
Aspiraz.

0
4
2
1

3
7
Verticale.
0,5

3
in metri (aria)

2,5
2,2
8
4
2
1

Orizzontale
Scarico
Perdite equivalenti

i
r
s
s
c
c

0
8
o
A

Ø
Tab. 8

Camino scarico fumi Camino scarico fumi Terminale aria di Terminali antivento
aspirazione aria Raccordo per camino aspirazione aira per protezione aspirazione prodotti della
per attacco sdoppiato Ø 80 mm. scarico fumi Ø 80 mm
attacco coassiale Ø 80 mm combustione Ø 80 mm
Tabella 8
Descrizione

KWMA83U

KWMA84U
KWMA86U
KWMA85A
KWMA86A

Verticale

I valori di perdita riportati si riferiscono a condotti ed accessori originali Ferroli.


2

Orizzontale
Aspiraz.

12
Verticale.
4
in metri (aria)

Orizzontale
Scarico
Perdite equivalenti
Domina F 24 E
Domina F 24 E
Tab. 9 Perdite equivalenti Tab. 10 Perdite equivalenti
in metri (aria) in metri (aria)
Aspirazione Scarico Aspiraz. Scarico

Curvato 90°

Curvato 90°

Orizzontale

Orizzontale
Orizzontale

Orizzontale

Verticale.
Verticale.

Verticale
Verticale
Tabella 9 Tabella 10
Descrizione Descrizione

maschio-femmina
Tubo flessibile rotolo
30 m, interno liscio,

Tubo Ø 100
Ø est. 79 mm.
Ø int. 72 mm,

u
AISI 316L

b KWMA08K • 1,00 m
KWMA09K • 1,95 m
0,4
0,8
0,4
0,8
0,4
0,8
0,8
1,6
o

Curva 45° Ø 100 mm


KWMA18K 2,5 2,5 3,5 2 4,5 7

maschio-femmina
f
Ø 72/79 mm a 80 mm
Manicotto terminale
tubo flessibile

l A
AISI 316L

Ø72

Ø80

e c
s c KWMA03K 0,6 1

s e

Curva 90° Ø 100 mm


KWMA21K 0 0

maschio-femmina
i s
Ø 79/72 mm a 80 mm
Manicotto terminale

b s
tubo flessibile
AISI 316L

i o
Ø80

Ø72

l r KWMA04K 0,8 1,3


e i

prodotti della
combustione
KWMA21K 2 4

antivento
Terminali

Ø Ø 100
KWMA29K 3
protezione aspirazione
Terminale aria di

1
Ø 100 mm

0
0
KWMA14K 1,5
Ø 100/80 mm
bicchierata
Riduzione

I valori di perdita riportati si riferiscono


a condotti ed accessori originali Ferroli.
KWMA03U 1,5 3

Collegamento a canne fumarie collettive o camini singoli a tiraggio naturale


La norma UNI 10641 prescrive i criteri di progettazione e verifica delle dimensioni interne delle canne
fumarie collettive e dei camini singoli a tiraggio naturale per apparecchi a camera stagna dotati di
ventilatore nel circuito di combustione.
Se quindi si intende collegare la caldaia Domina F 24 E ad una canna fumaria collettiva o ad un camino
singolo a tiraggio naturale, canna fumaria o camino devono essere espressamente progettati da
personale tecnico professionalmente qualificato in conformità alla norma UNI 10641.
In particolare, è previsto che camini e canne fumarie debbano avere le seguenti caratteristiche:
• Essere dimensionati/e secondo il metodo di calcolo riportato nella norma stessa
• Essere a tenuta dei prodotti della combustione, resistenti ai fumi ed al calore ed impermeabili alle
condense
• Avere sezione circolare o quadrangolare (ammesse alcune sezioni idraulicamente equivalenti), con
andamento verticale ed essere prive di strozzature
• Avere i condotti che convogliano i fumi caldi adeguatamente distanziati o isolati da materiali
combustibili
• Essere allacciati ad un solo apparecchio per piano, per un massimo di 6 apparecchi totali (8 se presente
apertura o condotto di compensazione)
• Essere privi di mezzi meccanici di aspirazione nei condotti principali
• Essere in depressione, per tutto lo sviluppo, in condizioni di funzionamento stazionario
• Avere alla base una camera di raccolta di materiali solidi o eventuali condense di almeno 0,5 m, munita
di sportello metallico di chiusura a tenuta d’aria.

19
Domina F 24 E

3. SERVIZIO E MANUTENZIONE
3.1 Regolazioni
Tutte le operazioni di regolazione e trasformazione devono essere effettuate da Personale Qualificato e
di sicura qualificazione come il personale del Servizio Tecnico Assistenza Clienti di Zona.
FERROLI S.p.A. declina ogni responsabilità per danni a cose e/o persone derivanti dalla manomissione
dell’apparecchio da parte di persone non qualificate e non autorizzate.

Trasformazione gas di alimentazione


L’apparecchio può funzionare con alimentazione a gas Metano o G.P.L. e viene predisposto in fabbrica
per l’uso di uno dei due gas, come chiaramente riportato sull’imballo e sulla targhetta dati tecnici
dell’apparecchio stesso. Qualora si renda necessario utilizzare l’apparecchio con gas diverso da quello
preimpostato, è necessario dotarsi dell’apposito kit di trasformazione e operare come indicato di seguito:
1. Sostituire gli ugelli al bruciatore principale, inserendo gli ugelli indicati in tabella dati tecnici al cap. 4,
a seconda del tipo di gas utilizzato
2. Regolare le pressioni minima e massima al bruciatore (rif. paragrafo relativo), impostando i valori
indicati in tabella dati tecnici per il tipo di gas utilizzato.
3. Modificare la posizione del Jumper 02 sula scheda elettronica (rif. paragrafo relativo).
4. Applicare la targhetta adesiva contenuta nel kit di trasformazione vicino alla targhetta dei dati tecnici
per comprovare l’avvenuta trasformazione.

Regolazione pressione al bruciatore


Questo apparecchio, essendo del tipo a modulazione di fiamma, ha due valori di pressione fissi: quello
di minima e quello di massima, che devono essere quelli indicati in tabella dati tecnici in base al tipo di
gas.
• Collegare un idoneo manometro alla presa di pressione “B” posta a valle della valvola gas.
• Scollegare il tubetto di compensazione pressione “F”.
• Togliere il cappuccio di protezione “C”.
• Regolare il potenziometro P3 (posto sulla scheda di control- C
lo) al minimo (senso orario).
• Fare funzionare la caldaia in modo riscaldamento.
• Regolare la pressione minima attraverso la vite "D", in senso
orario per diminuirla ed in senso antiorario per aumentarla.
• Regolare il potenziometro P3 al massimo (senso antiorario).
• Regolare la pressione massima attraverso la vite "E", in senso
orario per aumentarla ed in senso antiorario per diminuirla.
• Ricollegare il tubetto di compensazione pressione “F”.
• Rimettere la vite di protezione “C”.

Legenda Una volta effet-


tuato il controllo
A Presa di pressione a monte della pressione o la re-
B Presa di pressione a valle golazione della stessa è
C Vite di protezione obbligatorio sigillare con
D Vite di regolazione pressione minima F OUT IN
vernice o apposito sigil-
E Vite di regolazione pressione massima lo la vite di regolazione.
F Tubetto di compensazione pressione E B A D fig. 13

20
Domina F 24 E
Regolazione su scheda elettronica
Seguire le indicazioni riportate in figura per accedere alla cheda elettronica.

fig. 14b

Regolazione jumper
JP01 inserito = Tempo di attesa non attivo
JP01 non inserito = Tempo di attesa attivo

JP02:
Jumper inserito per
funzionamento a metano
Jumper inserito per
fig. 14a funzionamento a GPL

JP03 inserito = Temperatura max.


acqua sanitaria 62°C
JP03 non inserito = Temperatura max.
acqua sanitaria 55°C

Regolazione potenziometri
P1 = Regolazione temperatura riscaldamento
P2 = Regolazione temperatura sanitario
P3 = Regolazione potenza riscaldamento
P4 = Regolazione pressione gas in fase di accensione
P5 = Tarato in fabbrica; non manomettere
FAN
PC PNO L N HL HL MV1 MV2 MV3 MV4 X1 N L X2 X3 13 12 11 X4 5 4

X6
10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 2 1 2 1 3 1 10 9 8 7 6 3 2 1

- + JP03
P5

- + P1 P2
P4 - +CH - +DHW
X8 RY101

X12 X11
2 1
- +
RY1 98 7654321 P3
X10 L2 L3
L1
2

X5

RY100 L4
1

L5
RY2
Nat/LPG
JP02
Trasformatore
JP01
X7

MF03F

21
Domina F 24 E
Regolazione della potenza massima riscaldamento
Questa regolazione può essere effettuata solo elettronicamente tramite il potenziometro di regolazione
«P3», partendo con una temperatura dell’impianto inferiore a quella massima del termostato di
regolazione (temperatura impianto di 50 ÷ 60°C).
Collegare un apposito manometro alla presa di pressione posta a valle della valvola gas; ruotare la
manopola di regolazione temperatura sul valore massimo, regolare quindi la pressione al valore
desiderato, avvalendosi del diagramma pressione-potenza al capitolo dati tenici. Terminata questa
operazione, accendere e spegnere 2 o 3 volte il bruciatore tramite il termostato e verificare che la
pressione rimanga stabile al valore regolato. É necessario altrimenti un ulteriore ritocco, finché la
pressione rimanga stabile sul valore. Quando si accende il bruciatore per un controllo della pressione di
taratura, ruotare la manopola del termostato di regolazione sul valore massimo, altrimenti si commettono
errori.

Regolazione del ∆t riscaldamento variando la portata-prevalenza del circolatore


Il salto termico ∆t (differenza di temperatura dell’acqua di riscaldamento tra mandata e ritorno impianto)
deve essere inferiore ai 20°C e si ottiene variando la portata prevalenza del circolatore, agendo sul
variatore (o sull’interruttore) a più velocità dello stesso. Si noti che aumentando la velocità del circolatore
diminuisce il ∆t e viceversa.

22
Domina F 24 E
3.2 Messa in servizio
La messa in servizio deve essere effettuata da Personale Qualificato e di sicura qualificazione
come il personale della nostra Organizzazione di vendita ed il Servizio Tecnico Assistenza Clienti
di zona.
La prima accensione è gratuita e deve essere richiesta secondo le modalità indicate dall’adesivo
posto in evidenza sulla caldaia.
Verifiche da eseguire alla prima accensione, e dopo tutte le operazioni di manutenzione che
abbiano comportato la disconnessione dagli impianti o un intervento su organi di sicurezza o
parti della caldaia:

Prima di accendere la caldaia:


• Aprire le eventuali valvole di intercettazione tra caldaia ed impianti.
• Verificare la tenuta dell’impianto gas, procedendo con cautela ed usando una soluzione di acqua
saponata per la ricerca di eventuali perdite dai collegamenti.
• Riempire l’impianto idraulico ed assicurare un completo sfiato dell’aria contenuta nella caldaia e
nell’impianto, aprendo la valvola di sfiato aria posta caldaia e le eventuali valvole di sfiato sull’impianto.
• Verificare che non vi siano perdite di acqua nell’impianto, nei circuiti acqua sanitaria, nei collegamenti
o in caldaia.
• Verificare l’esatto collegamento dell’impianto elettrico.
• Verificare che l’apparecchio sia collegato ad un buon impianto di terra.
• Verificare che il valore di pressione e portata gas per il riscaldamento sia quello richiesto.
• Verificare che non vi siano liquidi o materiali infiammabili nelle immediate vicinanze della caldaia.

Accensione della caldaia


• Aprire il rubinetto del gas a monte della caldaia.
• Sfiatare l’aria presente nel tubo a monte della valvola gas.
• Chiudere o inserire l’eventuale interruttore o spina a monte della caldaia
• Portare l’interruttore generale sulla posizione ON.
• Posizionare la manopola “B” (Fig. 1) sulla posizione Inverno in corrispondenza ad un valore superiore
a 50°C e quella dell’eventuale termostato ambiente sul valore di temperatura desiderato. A questo
punto il bruciatore si accende e la caldaia inizia a funzionare automaticamente, controllata dai suoi
dispositivi di regolazione e sicurezza.

Se dopo aver eseguito correttamente le manovre di accensione, i bruciatori non si accendono e


la spia blocco si illumina, attendere circa 15 secondi e quindi ruotare la manopola “A” (Fig. 1)
sulla posizione RESET e rilasciarla. La centralina ripristinata ripeterà il ciclo di accensione. Se,
anche dopo il secondo tentativo, i bruciatori non si accendessero, consultare il paragrafo “Ricer-
ca guasti”.

In caso venisse a mancare l’alimentazione elettrica alla caldaia, mentre quest’ultima è in funzione,
i bruciatori si spegneranno e si riaccenderanno automaticamente, al ripristino della tensione di
rete.

Verifiche durante il funzionamento


• Assicurarsi della tenuta del circuito del combustibile e degli impianti acqua.
• Controllare l’efficienza del camino e condotti aria-fumi durante il funzionamento della caldaia.
• Controllare che la circolazione dell’acqua, tra caldaia ed impianti, avvenga correttamente.
• Assicurarsi che la valvola gas moduli correttamente sia nella fase di riscaldamento che in quella di
produzione d’acqua sanitaria.
• Verificare la buona accensione della caldaia, effettuando diverse prove di accensione e spegnimento,
per mezzo del termostato ambiente o del comando remoto.
• Assicurarsi che il consumo del combustibile indicato al contatore, corrisponda a quello indicato nella
tabella dati tecnici al cap. 4.

23
Domina F 24 E
• Controllare che vi sia la giusta portata d’acqua sanitaria con il ∆t dichiarato in tabella: non fidarsi di
misure effettuate con sistemi empirici. La misura va effettuata con appositi strumenti ed in un punto
il più vicino possibile alla caldaia, considerando anche le dispersioni di calore delle tubazioni.
• Assicurarsi che senza richiesta di riscaldamento il bruciatore si accenda correttamente all’apertura di
un rubinetto dell’acqua calda sanitaria. Controllare che durante il funzionamento in riscaldamento,
all’apertura di un rubinetto dell’acqua calda, si arresti il circolatore riscaldamento, e vi sia produzione
regolare di acqua sanitaria.

Spegnimento
Chiudere il rubinetto del gas a monte della caldaia e togliere alimentazione elettrica all’apparecchio.
Per lunghe soste durante il periodo invernale, al fine di evitare danni dovuti al gelo, è consigliabile
scaricare tutta l’acqua della caldaia, quella sanitaria e quella dell’impianto; oppure scaricare solo
l’acqua sanitaria e introdurre l’apposito antigelo nell’impianto di riscaldamento.

3.3 Manutenzione
Le seguenti operazioni sono strettamente riservate a Personale Qualificato e di sicura qualifica-
zione, come il personale della nostra Organizzazione di vendita e del Servizio Tecnico Assistenza
Clienti di zona.

Controllo stagionale della caldaia e del camino


Si consiglia di far effettuare sull’apparecchio almeno una volta all’anno i seguenti controlli:
• I dispositivi di comando e di sicurezza (valvola gas, flussometro, termostati, ecc.) devono funzionare
correttamente.
• I condotti ed il terminale aria-fumi devono essere liberi da ostacoli e non presentare perdite.
• Gli impianti gas e acqua devono essere a tenuta.
• Il bruciatore e lo scambiatore devono essere puliti. Seguire le istruzioni al paragrafo successivo.
• Gli elettrodi devono essere liberi da incrostazioni e correttamente posizionati.
• La pressione dell’acqua dell’impianto a freddo deve essere di circa 1 bar; in caso contrario riportarla
a questo valore.
• Il vaso d’espansione deve essere carico.
• La portata gas e la pressione devono corrispondere a quanto indicato nelle rispettive tabelle.
• Le pompe di circolazione non devono essere bloccate.

24
Domina F 24 E
Apertura del mantello
Per aprire il mantello della caldaia:
1 Con l’ausilio di un cacciavite, svitare completamente le
2 viti “A”
2 Togliere il mantello “D”.

Prima di effettuare qualsiasi operazione all’inter-


no della caldaia, disinserire l’alimentazione elet- D
trica e chiudere il rubinetto gas a monte

A
fig. 15
Pulizia della caldaia e del bruciatore
Il corpo ed il bruciatore non devono essere puliti con prodotti chimici o spazzole d’acciaio. Particolare cura
si dovrà avere per tutti i sistemi di tenuta relativi alla camera stagna (guarnizioni, pressacavi, ecc.). Dopo
l’esecuzione di tutte le operazioni, nel controllare ed eseguire tutte le fasi di accensione e di funzionamen-
to dei termostati, della valvola gas e della pompa di circolazione.

Dopo tali controlli, accertarsi che non vi siano fughe di gas.

Analisi della combustione


All’interno della caldaia sono stati inseriti due punti di prelie-
vo, uno per i fumi e l'altro per l'aria.
Per poter effettuare i prelievi occorre:

1) Togliere il mantello caldaia Fumi Aria


2) Aprire i punti di prelievo aria e fumi sulla camera stagna;
3) Introdurre le sonde fino al fermo;
4) Aprire un rubinetto dell'acqua calda;
5) Regolare la temperatura del sanitario al massimo.
6) Attendere 10-15 minuti per far giungere la caldaia in
stabilità*
7) Effettuare la misura.

Analisi effettuate con caldaia non stabilizzata posso-


no causare errori di misura.

fig. 16

25
Domina F 24 E
3.4 Risoluzione dei problemi
Ricerca guasti
Diagramma di Flusso 1
Controllo Alimentazione Elettrica-Pressione Impianto e Protezione Antigelo

Controllare i seguenti punti prima di tutto

• Il rubinetto gas è aperto


• C’è alimentazione elettrica
• La polarità è corretta
• La pressione impianto è compresa tra 1 - 1,5 bar
• La pompa gira correttamente

Rubinetto del sanitario chiuso

Selettore riscaldamento
in posizione estate “ ”

Posizionare il selettore su ON

230V è presente
LED5 è acceso? NO tra i terminali X1-1 X1-2? NO
YES
YES
YES LED5 lampeggia?
controllare e se necessario Riparare il guasto
La pressione sostituire il fusibile 2A della linea esterna
dell’acuqa non è YES NO
compresa tra
1 - 1,5 bar?
LED5 è acceso ora? NO
NO
Portare la pressione
a 1 - 1,5 bar YES Sostituire la
scheda principale
controllare Il ventilatore gira NO
la connessione alla massima velocità?
elettrica Procedere con
del pressostato YES il diagramma 2
acqua
Il circolatore NO
riscaldamento gira?
Controllare YES
ed eventualmente
sostituire il
pressostato acqua Se la temperatura caldaia
è inferiore a 5 °C la protezione Il relay RY 101 è chiuso? YES
antigelo è attivata
NO controllare il
collegamento
Scollegare il sensore circolatore
di temperatura riscaldamento

YES Il ventilatore si è fermato? Controllare e


se necessario
NO sostituire il
circolatore

Procedere con Controllare e se necessario


il diagramma 2 sostituire la scheda principale

fig. 17a

26
Domina F 24 E
Diagramma di Flusso 2
Controllo Funzionamento Sanitario

Aprire i rubinetti
acqua sanitaria

NO La portata acqua sanitaria è


almeno di 2,5 litri/min.?
Controllare la pressione YES
in entrata acqua sanitaria
LED3 è acceso? Controllare è se necessario
NO sostituire il sensore sanitario
Controllare se il
filtro acqua è pulito YES
Controllare è se necessario
LED4 lampeggia? YES sostituire il sensore di flusso

NO Controllare è se necessario
sostituire la scheda principale
YES Il relé RY100 è chiuso?

Procedere con il NO
diagramma 4
Controllare e se necessario
sostituire il termostato di limite

fig. 17b

Diagramma di Flusso 3
Controllo Funzionamento Riscaldamento

Rubinetti sanitari chiusi Il relé RY101


Il circolatre gira? NO YES
è chiuso?
YES
Regolare la temperatura NO
riscaldamento al massimo
Procedere con Controllare le
il diagramma 4 Controllare e se connessioni
Assicurarsi che il termostato necessario sostituire elettriche
ambiente sia attivato la scheda principale del circolatore

LED4 lampeggia? NO Il relé RY100 NO Controllare e


è chiuso? se necessario
YES sostituire
YES il circolatore

Attendere 2 minuti Procedere con Controllare il


il diagramma 4 termostato di limite

LED4 lampeggia? NO

YES

Controllare è se necessario
sostituire la scheda principale

fig. 17c

27
Domina F 24 E
Diagramma di Flusso 4
Controllo Ventilatore/Circuito Fumi

NO Il ventilatore gira? YES

Il pressostato aria
è attivato? YES
YES Il relé RY100 è chiuso?
NO Procedere con
NO il diagramma 6
La differenza di
pressione nel YES
Procedere con i diagrammi 2-3 pressostato aria è
maggiore di 180 Pascal?
Controllare e
NO se necessario
230V è presente nei sostituire il
terminali del ventilatore? YES Controllare e pulire pressostato aria
il ventilatore
NO
controllare che l’entrata
Controllare la connessione Controllare e se necessario aria e l’uscita fumi sono
elettrica del pressostato aria sostituire il ventilatore corrette e pulite
NO
Controllare che il Venturi
Controllare e se necessario e i tubetti del pressostato
sostituire il pressostato aria aria son puliti

Controllare se
il diaframma è corretto

fig. 17d

28
Domina F 24 E
Diagramma di Flusso 5
Controllo Accensione

LED1 è acceso? Il LED2 (blocco) si accende


C’è scintilla di accensione? NO
senza l’accensione della
caldaia
YES
YES NO
Il bruciatore si accende? YES Procedere con
il diagramma 5 Ricontrollare il
NO pressostato aria

Controllare e se necessario
LED2 è acceso sostituire il termostato
NO dopo 10 secondi? di sicurezza
YES
Controllare e Controllare se gli elettrodi
se necessario sono integri e nella
sostituire la scheda Riarmare giusta posizione
di accensione

Il bruciatore si accende ora? YES Controllare e se necessario


sostituire l’apparecchiatura
NO

La fiamma è presente
prima del blocco? NO

YES

Regolare attraverso P4 Controllare e sfiatare


la pressione di accensione l’alimentazione gas
del bruciatore

Controllare e
Controllare e se necessario se necessario
pulire il bruciatore sostituire la valvola gas

Controllare e se necessario
pulire gli ugelli

Controllare e se necessario
pulire l’elettrodo di rivelazione

Controllare che l’elettrodo


di accensione
sia nella giusta posizione

Controllare i collegamenti

fig. 17e
Diagramma di Flusso 5
Controllare la Modulazione dell’Acqua Sanitaria e Riscaldamento

La caldaia funziona in La caldaia funziona


modalità riscaldamento in modalità sanitario

YES C’è modulazione di fiamma C’è modulazione di fiamma YES


al bruciatore? al bruciatore?
NO NO

La caldaia funziona Controllare e se necessario Controllare e se necessario la caldaia funziona


normalmente sostituire il sensore riscaldamento sostituire il sensore sanitario normalmente

fig. 17f

29
Domina F 24 E

4 CARATTERISTICHE E DATI TECNICI


Vista Superiore
4.1 Dimensioni e attacchi
460
70 120 120 150

110
80 80 80

100 175 25 160


10
725

720
Asse attacchi

Asse attacchi
100
460
270

Legenda
1 Mandata impianto riscaldamento Ø 3/4"
100

2 Mandata impianto sanitario Ø 1/2"


3 Entrata gas 1/2"
4 Entrata acqua sanitaria Ø 1/2"
5 Ritorno impianto riscaldamento Ø 3/4"
36 95 60 60 95 114

1 2 3 4 5

fig. 18 Vista Inferiore

30
Domina F 24 E
4.2 Vista generale e componenti principali

29 187 43
Legenda

5 Camera stagna
7 Entrata gas
5 8 Uscita acqua sanitaria
56 9 Entrata acqua sanitaria
10 Mandata impianto
28 16 11 Ritorno impianto
14 Valvola di sicurezza
90 91 16 Ventilatore
27
19 Camera combustione
132
20 Gruppo bruciatori
49 50 21 Ugello principale
22 Bruciatore
26 Isolante camera combustione
27 Scambiatore in rame per riscal.
e sanitario
28 Collettore fumi
19 29 Collettore uscita fumi
32 Circolatore riscaldamento
22 82 81 26
34 Sensore temp. riscaldamento
36 Sfiato aria automatico
42 Sensore di temperatura sanitaria
43 Pressostato aria
20 44 Valvola gas
21 49 Termostato di sicurezza
50 Termostato di limite
riscaldamento
36 56 Vaso espansione
73
63 Regolazione temperatura
R3 riscaldamento
OUT

R2 73 Termostato antigelo (optional)


32
IN

R1-R2-R3 Resistenze antigelo (optional)


MIN

74 Rubinetto di riempimento
114 impianto
34 81 Elettrodo d'accensione
82 Elettrodo di rilevazione
R1 84 1° operatore valvola gas
85 2° operatore valvola gas
10 14 74 8 42 84 7 85 44 9 136 11
90 Presa di rilevazione fumi
91 Presa di rilevazione aria
98 Interruttore Spento-Acceso-
Reset
2
3
4
114 Pressostato acqua
1 5 132 Deflettore fumi
0 6
136 Flussometro
145 Idrometro
157 Regolazione temperatura
acqua sanitaria
98 63 157 145 187 Diaframma fumi

fig. 19

31
Domina F 24 E
4.3 Schema idraulico

29-187 43
- +

16

50
5
49

56
27

81

82

20

44

42
34
32
114

14 136

74

10 8 7 9 11

fig. 20

Legenda

5 Camera stagna 42 Sensore temperatura sanitario


7 Entrata gas 43 Pressostato aria
8 Uscita acqua sanitaria 44 Valvola gas
9 Entrata acqua sanitaria 49 Termostato di sicurezza
10 Mandata impianto 50 Termostato di limite riscaldamento
11 Ritorno impianto 56 Vaso di espansione
14 Valvola di sicurezza 74 Rubinetto di riempimento impianto
16 Ventilatore 81 Elettrodo d’accensione
20 Gruppo bruciatori 82 Elettrodo di rilevazione
27 Scambiatore di calore 114 Pressostato acqua
29 Collare uscita fumi 136 Flussometro
32 Circolatore riscaldamento 187 Diaframma fumi
34 Sensore temperatura riscaldamento

32
Domina F 24 E
4.4 Tabella dati tecnici

Tabella 13
Potenze Pmax Pmin
kW 25,8 11,5
Portata Termica (Potere Calorifico Inferiore - Hi)
kcal/h 22.200 9.900
kW 23,8 9,7
Potenza Termica Utile 80°C - 60°C
kcal/h 20.400 8.300
kW 23,8 9,7
Potenza Termica Sanitario
kcal/h 20.400 8.300
Alimentazione gas Pmax Pmin
Ugelli principali Gas Metano (G20) mm 12 x 1,30
Pressione alimentazione Gas Metano (G20) mbar 20,0
Pressione al bruciatore Gas Metano (G20) mbar 11,8 2,5
Portata Gas Metano (G20) nm3/h 2,73 1,22
Ugelli principali GPL (G31) mm 12 x 0,77
Pressione alimentazione GPL (G31) mbar 37,0
Pressione al bruciatore GPL (G31) mbar 36,0 7,8
Portata GPL (G31) nm3/h 2,00 0,89
Riscaldamento
Temperatura massima di esercizio riscaldamento °C 90
Pressione massima di esercizio riscaldamento bar 3
Valvola di sicurezza bar 3
Pressione minima di esercizio riscaldamento bar 0,8
Capacità vaso di espansione litri 7
Pressione di precarica vaso di espansione bar 1
Contenuto d’acqua caldaia litri 0,8
Sanitario
Produzione sanitaria massima ∆t 25°C l/min 13,6
Produzione sanitaria massima ∆t 30°C l/min 11,3
Pressione massima di esercizio sanitario bar 9
Pressione minima di esercizio sanitario bar 0,25
Contenuto d’acqua sanitario litri 0,8
Dimensioni, pesi attacchi
Altezza mm 720
Larghezza mm 460
Profondità mm 270
Peso con imballo kg 39
Attacco impianto gas poll. 1/2”
Attacchi impianto riscaldamento poll. 3/4”
Attacchi circuito sanitario poll. 1/2”
Alimentazione elettrica
Max Potenza Elettrica Assorbita W 125
Tensione di alimentazione/frequenza V/Hz 230/50
Indice di protezione elettrica IP 44

33
Domina F 24 E
4.5 Diagrammi
Diagrammi pressione - potenza

35

G31
GPL
30

25
mbar

20

15 G20
Metano

10

kW 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

fig. 21

Prevalenza disponibile all’impianto


m
C.A. 6

5,5

3
4,5
A
4

3,5

3
2

2,5

1
1,5

1
fig. 22

0,5
Legenda

0
1 - 2 - 3 = Posizioni selettore pompa
0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 1,4 1,6 1,8 2 2,2 2,4 2,6 2,8 3 3,2 3,4 3,6 3,8 4 m3/h
A = Perdite di carico caldaia

34
Legenda
16 Ventilatore 73 Termostato antigelo (optional)
32 Circolatore riscaldamento 81 Elettrodo d'accensione
34 Sensore temp. riscaldamento 82 Elettrodo di rilevazione
42 Sensore di temperatura sanitario 98 Interruttore Spento-Acceso-Reset
43 Pressostato aria 114 Pressostato acqua
44 Valvola gas 136 Flussometro
49 Termostato di sicurezza
Domina F 24 E

230V 24V

R3
50 Termostato di limite riscaldamento 230V
72 Termostato ambiente

R2
50Hz
72
4.6 Schema elettrico

R1
43 16 49 44 32 34 42 114 50 136
73 - +

MV1
MV2
MV3
MV4
X2 X3
X6 X1 X4
10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 2 1 2 1 3 1 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1

fig. 23
JP03

81 82 X8

X12 X11

2 1

98 7654321
98 X10
2

TEST
1

X5

Nat/LPG
JP02
Trasformatore
JP01
X7

MF03F

230V 24V

35
37047 SAN BONIFACIO - VR - ITALY
tel. 045/6139411 - tlx 480172
fax 045/6100233-6100933
Con riserva di modifica

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