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Armonia & Tastiera A&T 17

tabella riassuntiva
• drop2
( *** *** *** ***)
( *** *** *** ***)
voce 1: .......... 7 1 3 5
(voce 2) *** *** *** ***
voce 3: .......... 3 5 7 1
voce 4: .......... 1 3 5 7
*** *** *** ***
voce 2: .......... 5 7 1 3
(II rivolto) (III rivolto) (fondamentale) (I rivolto)

• drop3
( *** *** *** ***)
voce 1: ........ 7 1 3 5
voce 2: ........ 5 7 1 3
(voce 3) *** *** *** ***
voce 4: ........ 1 3 5 7
*** *** *** ***
*** *** *** ***
voce 3: ........ 3 5 7 1
(I rivolto) (II rivolto) (III rivolto) (fondamentale)

• drop 2 & 3
( *** *** *** ***)
voce 1: ........ 7 1 3 5
(voce 2) *** *** *** ***
(voce 3) *** *** *** ***
voce 4: ........ 1 3 5 7
*** *** *** ***
voce 2: ........ 5 7 1 3
voce 3: ........ 3 5 7 1
(I rivolto) (II rivolto) (III rivolto) (fondamentale)

• drop 2 & 4
voce 1: .......... 7 1 3 5
(voce 2) *** *** *** ***
voce 3: .......... 3 5 7 1
(voce 4) *** *** *** ***
*** *** *** ***
voce 2: .......... 5 7 1 3
*** *** *** ***
voce 4: .......... 1 3 5 7
(fondamentale) (I rivolto) (II rivolto) (III rivolto)

• drop3 & double-drop2 (ossia: drop2+&3 )


( *** *** *** ***)
( *** *** *** ***)
voce 1: .......... 7 1 3 5
(voce 2) *** *** *** ***
(voce 3) *** *** *** ***
voce 4: .......... 1 3 5 7
*** *** *** ***
(ex-v. 2, 8vb) *(5)* *(7)* *(1)* *(3)*
voce 3: .......... 3 5 7 1
*** *** *** ***
*** *** *** ***
voce 2: .......... 5 7 1 3
(II rivolto) (III rivolto) (fondamentale) (I rivolto)

© 1999guitar C.A.P. (drop it)


Armonia & Tastiera A&T x2

... verso una efficiente voice leading (condotta delle parti)


Quanto segue riguarda l’armonia: cerchiamo di avvicinare l’orecchio alla chitarra; e la
chitarra all’orecchio.

Che significa? La frase-sentenza testè ‘sparata’ vuole semplicemente dire che un


chitarrista decente, alla fine del XX secolo, non può e non deve accontentarsi, per quanto
riguarda gli accordi, di conoscere una cinquantina di mini-posizioni, trasferibili più o meno
rigidamente su e giù per il manico; posizioni (grips, cioè prese, come le etichetta
ironicamente Diorio) che al massimo possono richiamare le principali famiglie armoniche:
Maj7, min7, dominant7, half-dim; e anche: dimin7, min ∆ 7, Maj7( 5)...

Per andare oltre, e far suonare gli accordi sulla chitarra, è necessario approfondire
conoscenza della tastiera e ‘coscienza’ dell’orecchio; dovendo suonare una successione
anche semplice, non basta più cavarsela conoscendo un paio di rivolti (quando va bene...) di
ogni famiglia; se devi suonare una semplice successione di triadi: Fa, Si , Mi , una soluzione,
approssimativa è quella che trasporta un rivolto (es.: 1-3-5, corde ➃➂➁) dal I, al VI,
all’VIII tasto; altri risultati e sonorità si otterranno suonando invece qualcosa tipo:

➄ III ➄
➂ ➀
➀ ➄ ➀ ➂ ➂

Ovviamente le regole dettate dai ponderosi trattati ‘classici’ sono molte, restrittive e,
a volte (?!?) un tantino macchinose; chi volesse approfondire è comunque invitato a farlo
(magari tenendo presente che spesso la data di pubblicazione di molti di questi ‘tomi’ risale
agli ormai lontani inizi del secolo; l’orecchio ha fatto un po’ di percorsi da allora...; il
Manuale di armonia di Schoenberg è comunque uno strumento valido, ancora oggi).

Per ora sarebbe importante riuscire a far muovere le voci con coerenza e fluidità;
I) ogni nota dovrebbe arrivare da/andare su un’altra nota (coerenza);
II) gli spostamenti dovrebbero essere ridotti al minimo (fluidità);
la voce si sposta solo se è necessario, dove è necessario (al punto più vicino).

Cominciamo qui a smontare e vivisezionare questi misteriosi block-chords; invece di


pensare a blocchi-forma (4 e più dita da schiacciare in contemporanea, e portare insieme
in giro per la tastiera, rigidamente), vediamo di arricchire le nostre conoscenze di
tastiera, la dimestichezza delle dita, e soprattutto approfondire la nostra consapevolezza
armonica: posizione per posizione,corda per corda, dito per dito: dov’è la 3a? e la 5a, e la
7a? E quando si mettono in moto’, dove finiscono?
E infine, con un’occhiata ‘volante’ alla forma-accordo: di quale conformazione di voicing
si tratta? chiusa/aperta (stretta/lata)? è forse... drop? e quale drop?...

© 1994 guitar C.A.P. (32)


Armonia & Tastiera A&T x1

verso una efficiente voice leading (condotta delle parti)

I moti - DIATONICI - fra i voicings


Ricordiamo le tre possibili categorie di movimento (della tonica) in
una successione armonica tonale (o diatonica):
• per 2e (o 7e, raffrontabili a 2e discendenti);
• per 3e (o 6e, raffrontabili a 3e discendenti);
• per 4e (o 5e, raffrontabili a 4e discendenti).

Ora, con uno sguardo alla successione dei rivolti nei 6 schemi del
famigerato “i 6 circoli”, possiamo riassumere che, per una transizione il
più possibilmente fluida (voci che restano ferme o si muovono per gradi
contigui) fra due accordi, un qualsiasi rivolto di un accordo ‘confluirà’
nel rivolto dell’accordo successivo (per ogni circolo di voicings/drops dei
sei possibili) seguendo una sequenza fissa, secondo l’intervallo fra le
toniche dei due accordi:
successione (toniche dell’accordo) sequenza dei rivolti (direzione della sequenza)
• 2e (1 voce fissa, 3 si muovono): F <- I <- II <- III <- F; (sequenza ‘antioraria’)
• 3e (3 voci fisse, 1 si muove): F <- I <- II <- III <- F; (sequenza ‘antioraria’)
• 4e/5e (2 voci fisse, 2 si muovono): F <- - -> II <- - -> F; (nella sequenza: solo questi due voicings)
• 4e/5e (2 voci fisse, 2 si muovono): ......... I <- - -> III <- - -> III; (in seq.: solo questi due voicings)
• 6e (3 voci fisse, 1 si muove): F -> I -> II -> III -> F; (sequenza ‘oraria’)
• 7e (1 voce fissa, 3 si muovono): F -> I -> II -> III -> F; (sequenza ‘oraria’)

LEGENDA
F: Fondamentale alcuni esempi di successioni, tutte interne alla tonalità di Do maggiore:
I: I° rivolto • 2e, con close-vc.: Dm7 (I: 3571) -> Em7 (F: 1357) [ ... -> continua]
II: II° rivolto • 3e, con drop2: Em7 (III: 7351) -> G7 (II: 5137) [ ... -> continua ]
III: III° rivolto
• 4e, con drop3: G7 (II: 5371) -> C∆ 7 (F: 1735) [ ... -> continua ]
-> : direzione del moto
• 5e, con drop2&3: Bø (III: 7153) -> F∆ 7 (I: 3517) [ ... -> continua]
• 6e, con drop2&4: F∆ 7 (I: 3751) -> Dm7 (II: 5173) [ ... -> continua]
• 7e, con drop2+ &3: Dm7 (III: 7531) -> C∆ 7 (F: 1753) [ ... -> continua]
N.B: sarà bene specificare che qualsiasi movimento può essere
sviluppato con qualunque voicing, ‘droppato’ o meno; ovvio...

Allora, in estrema sintesi pratica, con riferimento ai 6 circoli della


successione dei rivolti (drops) della pagina “6 circoli...” (ripetuta, a
seguire), per successioni in cui la tonica dell’accordo/sigla si muove di:
2a/3a: si passa al rivolto SUCCESSIVO (in senso orario) nel circolo;
6a/7a: si passa al rivolto PRECEDENTE (in senso orario) nel circolo;
4a/5a: si salta un rivolto nel circolo ( e si passa a quello dopo/prima).
Per le sole successioni con tonica per 4e sembra proponibile anche il
passaggio al rivolto contiguo.

© 1994 guitar C.A.P. (31)


Armonia & Tastiera A&T x3
Voice leading: applicazioni tecniche
Ora che conosciamo tutti i rivolti su tutti i gruppi di corde, per tutte le varie famiglie armoniche
(...?!?...), vediamo di impostare uno studio sistematico per muoverci fra questi accordi, oltre che a
blocchi prefabbricati (una posizione dopo l’altra, un po’ così... dove ti porta la mano/diteggiatura)
anche in maniere un po’ più sofisticate; e con un’efficacia del tutto diversa. Approfondiamo le
tecniche etichettate come voice leading (conduzione delle parti), per una transizione ‘fluida’ da un
accordo al successivo, col minimo possibile di spostamenti. Il che essenzialmente significa:
I) mantenere ferme e fisse tutte le note comuni ai due accordi;
II) muovere le altre del minimo intervallo possibile (2a?).
All’interno di un contesto diatonico, o, per meglio dire, tonale, quanti sono i possibili movimenti di
grado? Studiando e rovistando, arrovelandosi e cercando, alla fine qualcuno si è accorto che, in
termini pratici, non ci si può inventare molto di più che movimenti:
a) contigui, da un grado al successivo; o al precedente; quindi movimenti di 2a (maggiore o
minore; es. da REm a MIm; o da MIm a FA) e di 7a (maggiore o minore; es. da DO a SIø; o da REm a
DO);
b) a salto, di 3a (maggiore o minore; es. da DO a Mim; o da REm a FA) e di 6a (maggiore o
minore; es. da DO a LAm; o da MIm a DO);
c) a salto, di 4a e di 5a (giuste o alterate; es. da DO a FA; o da FA a SIø; e viceversa).
Consideriamo accordi a quattro voci e analizziamo i passaggi in ognuna di queste categorie
secondo le due esigenze sopra esposte (minimo movimento);
se le toniche si muovono:
a) per 2e/7e: una nota rimane fissa, altre tre variano;
b) per 3e/6e: tre note fisse, una varia;
c) per 4e/5e: due note fisse, due che variano.
(non andiamo oltre: pare sia difficile immaginare di poter cambiare più di tre note di un accordo a quattro voci, in un
contesto in cui le note sono in tutto 7...)

applicazioni tecniche (1/3)


(3e/6e)
Cominciamo a lavorare sul punto b): una successione (diatonica) per 3e:
I∆ 7, iii7, V7, vii ø7, ii7, IV∆ 7, vi7, I∆ 7, iii7, etc. (ricorda: minuscolo=minore!)

muovendo una sola voce (nota, dito) si dovrebbe passare da un accordo al


successivo/precedente, a una 3a (diatonica) di distanza.
Un inizio facile-facile: in tonalità di DO Maggiore, prendiamo un accordo di Do ∆ 7;
quanti e quali accordi ci sono a una terza di distanza?
- da Do∆ 7, salendo di una 3a troviamo il Mim7; anche qui per ‘commutare’ da Do∆ 7
(c, e, g, b) a Mim7 (d, e, g, b) basta muovere una nota (c <-> d);
- sempre da Do∆ 7, scendendo di una 3a (= salendo di una 6a) troviamo il Lam7; è
facile constatare come fra Do∆ 7 (c, e, g, b) e Lam7 (c, e, g, a) cambi una sola nota (b <-> a).
Am7 C∆ 7 Em7

II ❍
❸ ❍
❼ ❺
❼ ❺ ❺ ❸ ❼❸ ❍

( 3, 7,1, 5) (1,5,7,3) ( 7, 3,5,1)


È ovvio che il rivolto cambia; ciò che invece non cambia è la distribuzione delle parti;
il voicing: qui ad esempio un drop2. Ogni voce diventa un grado diverso (es. fra Lam e Do: la
3a diventa tonica, la 7a diventa 5a, la tonica si sposta e diventa 7a, e la 5a diventa 3a;
confuso? uno sguardo attento al diagrammino soprastante e tutto si farà magicamente chiaro...
© 1994 guitar C.A.P. (33)
Armonia & Tastiera A&T x4

Voice leading, applicazioni tecniche (2/3)


(2e/7e)
Studio sistematico di movimento fra gli accordi alla ricerca di una voice leading
(conduzione delle parti) ‘fluida’ da un accordo al successivo col minimo di spostamenti
possibile. Ricordiamo:
I) mantenere ferme e fisse tutte le note comuni ai due accordi;
II) muovere le altre del minimo intervallo possibile;
inoltre i possibili movimenti di grado (dentro un contesto dia-tonico):
a) contigui, da un grado al successivo/precedente; quindi movimenti di 2a (e 7a, il
rivolto): una nota rimane fissa, altre tre variano;
b) a salto, di 3a (e rivolto: 6a): tre note fisse, una varia;
c) a salto, di 4a (e rivolto: 5a): due note fisse, due che variano.
Dopo il lavoro già proposto sulle successioni per 3e/6e (punto b), vediamo ora il
lavoro sul punto a): una successione (diatonica) per 2e:
I∆ 7, ii7, iii7, IV∆ 7, V7, vi7, viiø, I∆ 7, ii7, etc.(ricorda: minuscolo=minore!)
attenzione: questo passaggio è molto più brusco rispetto a quello per 3e, dove si
transitava da un accordo all’altro muovendo una sola voce e lasciandone tre fisse; qui
succede l’opposto: lasciando una voce fissa e muovendo (opportunamente!) le altre tre,
passiamo da un accordo al successivo/precedente, a una 2a/7a (diatonica) di distanza.
In tonalità di DO Maggiore, prendiamo un accordo di Do∆ 7; quanti e quali accordi
ci sono a una seconda di distanza?
- da Do∆ 7, salendo di una seconda troviamo il Rem7; fra Do∆ 7 (c, e, g, b) e Rem7
(d, f, a, c) c’è una nota in comune (c), che rimane fissa, inamovibile, nel passaggio fra i
due accordi; il movimento delle altre tre voci, comunque pigre, sarà ridotto al minimo;
- sempre da Do∆ 7, scendendo di una seconda (o salendo di una 7a ) troviamo il Siø; è
facile constatare come fra Do∆ 7 (c, e, g, b) e Siø (b, d, f, a) ancora possiamo trovare (e
sfruttare) una nota in comune (b); le altre tre voci dovrebbero muoversi col minimo
spostamento possibile; le soluzioni reali non sono molte, pare... (provare per credere).

Bø C∆ 7 Dm7


III ❍ ❺ ❼ ❍
❍ ❼
❸ ❼ ❸

( 3,1,5, 7) (1,7,3,5) ( 7,5,1, 3)

Anche qui è interessante osservare come il rivolto ‘trasmuti’; all’interno dello


stesso drop (qui sopra: drop3); non procedendo per linee parallele ogni voce diventa un
grado diverso; come esercizio/chiarimento confronta i ‘cordogrammi’ soprastanti...

© 1994 guitar C.A.P. (34)


Armonia & Tastiera A&T x5

Voice leading, applicazioni tecniche (3/3)


(4e/5e)

Terza (e ultima, auff...) parte in questa ricerca di un approccio sistematico al


movimento fra gli accordi, con speciale attenzione alla condotta delle parti, da un
accordo al successivo: ‘fluida’, e col minimo ‘moto’ possibile. Ricordiamo: note
comuni fisse, altri movimenti del minimo intervallo possibile.
Abbiamo già visto due dei tre possibili movimenti di grado (all’interno di un
contesto dia-tonico): di 3a/6a (3 note fisse, 1 varia) e di 2a/7a (1 nota fissa, 3
variano).
Ci rimane da lavorare sul salto di 4a e di 5a, dove trapela che nel passaggio tra
gli accordi due note restano fisse e due variano.
Una successione (diatonica) per quarte (o quinte, basta lèggere all’indietro):
viiø, iii7, vi7, ii7, V7, I∆ 7, IV∆ 7, vii ø, iii7, vi7, etc.( MEMO : minuscolo=minore!)
Abbiamo già visto qualcosa di simile, vero?
Questo passaggio è piuttosto ‘bilanciato’ in termini di moto e inerzia: due voci
restano fisse e le altre due si muovono (opportunamente!), trasformando il nostro
accordo in un altro a una quarta/quinta di distanza; che, all’interno di una tonalità,
è sempre giusta (perfect), tranne in un caso-chiave ( IV∆ 7 <-> viiø).
In tonalità di DO Maggiore, prendiamo un accordo di Do∆ 7; quanti e quali
accordi ci sono a una 4a di distanza?
- da Do∆ 7, salendo di una 4a troviamo il il Fa∆ 7; fra Do∆ 7 (c, e, g, b) e Fa∆ 7
(c, e, f, a) troviamo due note in comune (c, e); le altre due voci le muoviamo col
minimo spostamento possibile;
- sempre da Do∆ 7, scendendo di una 4a (= salendo di una 5a) troviamo Sol7;

Do 7 (c, e, g, b) e Sol7 (g, b, d, f) hanno due note in comune (g, b); il movimento
delle altre due sarà ridotto al minimo...
Anche qui le soluzioni non sono poi molte; anche qui, però: provare per credere.

G7 C∆ 7 F∆ 7

III ❍ ❺❍

❺❍ ❺ ❸ ❼❸

❸ ❼
(5, 1, 7 , 3) (1, 5, 3, 7) (5, 1, 7 , 3)

Qui, come non mai, è interessante (e proficuo!) osservare le metamorfosi del


rivolto; non procedendo per linee parallele ogni voce diventa un grado diverso; e si
verifica una... ‘commutazione’ fra due soli rivolti che si alternano; sempre a parità
di drop (nell’esempio: 2&4).
Come esercizio/chiarimento applica i ‘cordogrammi’ soprastanti sul retro-pagina...

© 1994 guitar C.A.P. (35)


Armonia & Tastiera A&T x6

I moti - CROMATICI - fra i voicings


MEMO : tre sono le possibili categorie di movimento (della tonica) in una successione armonica tonale
(o diatonica); fra un accordo e l’altro la tonica può muoversi:
• per 2e (o 7e, raffrontabili a 2e discendenti);
• per 3e (o 6e, raffrontabili a 3e discendenti);
• per 4e (o 5e, raffrontabili a 4e discendenti).

Riferiamoci alla successione dei rivolti, sia nella versione della magica paginetta dei “6 circoli”, sia
nella ‘esplosiva’ versione esplosa delle prossime pagine; con la nostra ormai globale padronanza dello
spostamento fra i vari rivolti di accordi diversi, affrontare successioni cromatiche anziché
diatoniche non dovrebbe porre problemi rilevanti; anzi, potremmo vedere le successioni diatoniche (o
tonali) fin qui affrontate come un caso particolare; grazie a questo tipo di approccio, piuttosto
esauriente, efficace e funzionale.

Quindi... se la successione uscisse dalla tonalità, se non fosse più rigorosamente diatonica?
Si possono verificare almeno due maniere di potenziale non diatonia:
a) sono fuori tonalità gli intervalli fra le toniche degli accordi (es: 1a; 3a; 4a, sottostanti);
b) sono fuori tonalità le specie degli accordi (es: 1b; 3b; 4b, sottostanti).

Un voice-leading exta-diatonico, o cromatico che dir si voglia, può utilizzare gli stessi princìpi.
Tenendo conto di procedere, per movimenti di:

• 2e e 3e non diatoniche: moto come per 2e/3e diatoniche (si passa al rivolto PRECEDENTE); (*)
es1a: Dm7, E m7, Em7, Fm7; C7, E 7, F 7, B 7; es1b: Cm7, D 7, E ∆ 7, G ø ;

• 3a∆ : oltre che simile alle 2e, il movimento funziona anche secondo quello delle 4e (saltare un rivolto);
es2a: F∆ 7, A∆ 7, D ∆ 7; es2b: F∆ 7, A7, D m7;

• 4e e 5e non diatoniche: moto come per 4e/5e diatoniche (si SALTA un rivolto); (*)
es3a: D7, G 7; es3b: Aø , E 7, A∆ 7 ( 5 ) , Dm;

• 6e e 7e non diatoniche: moto come per 6e/7e diatoniche (si passa al rivolto SUCCESSIVO); (*)
es4a: C7, A∆ 7, F m∆ 7, E m7; es4b: C∆ 7, Am∆ 7, F7, Dø , B7, G∆ 7( 5 ) , E°7, Cm7.

(*) hai notato che le parole ‘SUCCESSIVO’ e ‘PRECEDENTE’ si scambiano


quando la successione della sequenza prosegue per... rivolti? Cioè, toniche per:
3a invece di 6a (oppure: 6a invece di 3a)
4a invece di 5a; (oppure: 5a invece di 4a)
2a invece di 7a; (oppure: 7a invece di 2a)

P.S.: non lasciarti atterrire dagli altri sei diagrammi seguenti; non sono altro che una disposizione esplosa dei
famigerati 6 circoli; per meglio evidenziare i movimenti, voce per voce, nonché eventuali spazi presenti fra le voci.

© 1994 guitar C.A.P. (36)


Armonia & Tastiera A&T x7
Applicazioni armoniche con voice leading

Dopo tante grandi... sgobbate, un po’ di... relax: musica!. Una volta affinati
questi sofisticati ed efficaci meccanismi di passaggio ‘smussato’ fra gli accordi,
con un occhio speciale su ogni singola parte/voce (da dove viene? dove va?), siamo
pronti per applicare tanto ben-di-dio alla realtà; cosa di più reale di uno standard?
A seguire, alcune successioni ‘reali’ di accordi, prelevate dalla dura vita
quotidiana del jazzista (... prelevata dal... Real Book...); si tratta di riempire le parti
mancanti (leggi: cordogrammi; ma anche i pentagrammi, se tu sapessi osare tanto!),
ovviamente cercando un passaggio fluido fra i vari accordi.
Il che, ricordiamolo, vuol dire:
I) lasciare fisse le voci che possono restarlo (quelle che non cambiano fra un
accordo e l’altro);
II) muovere le voci necessarie di quel poco che basta per arrivare alla voce più
opportuna dell’accordo successivo; in genere il movimento sarà di una seconda,
maggiore o minore;
III) e... novità dell’ultim’ora: puoi spostare le voci, oltre che per gradi congiunti
(=2e/7e) anche di 4a e 5a, specie se questo spostamento porta verso la tonica
dell’accordo.
Un esempio per chiarire meglio quest’ultimo punto; diciamo di avere un
passaggio tipo: Lam7, Re7, Sol∆ 7; secondo il punto 2 andrebbe affrontato così:
Am7 D7 G∆ 7


X ❸ ❍ ❍ ❼ ❺ ❺
❸ ❼
❺ ❼

5, 3, 7, 1 1, 7, 3, 5 5, 3, 7, 1

Usando il... permesso di cui al punto 3, possiamo risolvere anche nella maniera
che segue (senza affermare necessariamente che una delle due soluzioni sia in
qualche modo superiore all’altra):

Am7 D7 G∆ 7

X ❸ ❍ ❍ ❼ ❺ ❍
❸ ❼
❺ ❼ ❺ ❸

5, 3, 7, 1 1, 7, 3, 5 1, 5, 7, 3

Ora vai pure alle pagine seguenti; e buona fortuna; e vai, vai...

© 1994 guitar C.A.P. (37)


Em7 ( 5) A7 ( 9) Cm11 F7

.................. .................. .................. ..................

Fm9 B7 E ∆7 A7

.................. .................. .................. ..................

B ∆7 Em7 ( 5) A7 ( 9) Dm7 B m7 E7

.................. .................. .................. .................. .................. ..................

F∆ 7 Em7 ( 5) A7 Am7 ( 5) D7 ( 9) etc ... se poi


volessi
insistere non
hai che da
continuare a
voltar
pagine...
e cercare...
Stella
alla luce
.................. .................. .................. .................. .................. di stella

© 1994 guitar C.A.P. (37)


F I II III F

v o ce 1 ( a cut i ) 7 1 3 5 7
5 7 1 3 5
3 5 7 1 3
v o ce 4 ( ba s si) 1 3 5 7 1

3 5 7 1 3
7 1 3 5 7
5 7 1 3 5
1 3 5 7 1

5 7 1 3 5
3 5 7 1 3
7 1 3 5 7
1 3 5 7 1

5 7 1 3 5
7 1 3 5 7
3 5 7 1 3
1 3 5 7 1

7 1 3 5 7
3 5 7 1 3
5 7 1 3 5
1 3 5 7 1

3 5 7 1 3
5 7 1 3 5
7 1 3 5 7
1 3 5 7 1

© 1994 guitar C.A.P. (36)


F I II III F

(1) (3) (5) (7) (1)

7 1 3 5 7
5 7 1 3 5
3 5 7 1 3
1 3 5 7 1
(bassi)

(...) (...) (...) (...) (...)

(...) (...) (...) (...) (...)

3 5 7 1 3
... ... ... ... ...
7 1 3 5 7
5 7 1 3 5
... ... ... ... ...
1 3 5 7 1

(...) (...) (...) (...) (...)

5 7 1 3 5
3 5 7 1 3
... ... ... ... ...
7 1 3 5 7
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
1 3 5 7 1

© 1994 guitar C.A.P. (36)


F I II III F

(...) (...) (...) (...) (...)

5 7 1 3 5
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
7 1 3 5 7
... ... ... ... ...
3 5 7 1 3
1 3 5 7 1

7 1 3 5 7
... ... ... ... ...
3 5 7 1 3
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
5 7 1 3 5
... ... ... ... ...
1 3 5 7 1

(...) (...) (...) (...) (...)

(...) (...) (...) (...) (...)

3 5 7 1 3
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
5 7 1 3 5
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
7 1 3 5 7
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
1 3 5 7 1

© 1994 guitar C.A.P. (36)

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