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IL CARICO DI PUNTA NELLE ASTE COMPOSTE A TRALICCIO O A CALASTRELLI

(Caironi-Instabilità dei telai piani §3.9)

(Revisione 5-3-2010)

TIPOLOGIE
Tralicciate Calastrellate Abbottonate (Imbottite)

Fig. 9.57 (Ballio)

1
Influenza del taglio sul valore del carico critico
Nella trattazione del carico critico si è finora trascurata l’influenza della forza di taglio sulla
deformazione dell’asta, avendo usato l’equazione della linea elastica che tiene conto solo del
momento flettente.
Con riferimento alla figura 1 si ha:

x x
V
dy
γ
V N
V+dV
+ ϕ
y dx
y

Fig. 1

dy V χ
=γ= = V
dx GA / χ GA

1 d2y d ⎛ χ ⎞ 1 χ dV
curvatura dovuta al taglio: = = ⎜ V ⎟ per sezione costante =
rV dx 2 dx ⎝ GA ⎠ rV GA dx

1 d2y M χ dV dy
curvatura totale: = 2 =− + → M = N y; V = N senϕ ≅ N tan ϕ ≅ N
r dx EI GA dx dx
d2y N χ N d2y ⎛ χ N⎞d y
2
N
= − y + → ⎜1 − ⎟ 2 =− y
dx 2 EI GA dx 2 ⎝ GA ⎠ dx EI

d2y N d2y
=− y → = − α 2V y
dx 2 ⎛ χ ⎞ dx 2
EI ⎜1 − N⎟
⎝ GA ⎠
Formalmente identica all’equazione differenziale che prescinde dal taglio. Il carico critico, che
indicheremo con Ncr,V, si ottiene quindi per valori di αV uguali a quelli assunti dalla costante

α = N / EI nei diversi casi di Eulero. Si ha pertanto:


N cr , V N
α 2V = = α 2 = cr
⎛ χ ⎞ EI
EI ⎜1 − N cr , V ⎟
⎝ GA ⎠
da cui, risolvendo rispetto a Ncr,V, si ottiene:

2
N cr χ γ
N cr , V = con : =
χ GA V
1+ N cr
GA
L’espressione della tensione critica diviene:
σcr π2E
σcr , V = =
χ
N cr λ2 ⎛⎜1 + χ π E A ⎞⎟
2
1+
GA ⎜ GA λ2 ⎟
⎝ ⎠

π2 E π2 E
σcr , V = =
⎛ χ ⎞ λ2eq
λ + π EA⎜
2 2

⎝ GA ⎠
χ
Il termine N cr è trascurabile rispetto all’unità nelle aste a parete piena, mentre in quelle
GA
composte può far diminuire notevolmente il carico critico.

Aste composte con correnti distanziati (Ballio §9.2.3.1)


La CNR 10011 fornisce le espressioni di λeq per le varie tipologie di aste composte.

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Esempio: collegamento a calastrelli

Se si considera il calastrello infinitamente rigido rispetto ai correnti si ha:

V/2

L0 /2 I1y =
η/2

V/2

η V (L 0 / 2)3 L30
= → η= V
2 2 3EI1y 24EI1y
χ γ η / L0 L20 A
= = = ; I1y = i12y (A = area di due correnti)
GA V V 24EI1y 2
χ λ21 L0
= con λ1 = = snellezza del singolo corrente
GA 12EA i1y

χ π2 2
λ = λ + π EA
2
eq
2 2
= λ + λ1 ≅ λ2 + λ21
2

GA 12
N.B. λ1 va calcolata rispetto all’asse di minima inerzia e deve essere < 50. Verificare con ω curva c.

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Verifica calastrelli
I calastrelli sono soggetti a flessione e taglio:

d V L0
Vc = L0 → Vc = V
2 2 d
Il taglio V è teoricamente nullo se il carico è puramente assiale. Si assume un valore, detto taglio
fittizio:
ωN
V= (CNR10011)
100

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Aste composte con elementi ravvicinati (Ballio §9.2.3.2)

Si dicono ravvicinati se la distanza d fra i


baricentri dei correnti è piccola rispetto al
raggio giratorio i1y del singolo corrente,
più precisamente secondo alcune
normative:
d < 3 i1y
Si ricorda che il raggio giratorio
dell’intera sezione composta vale:
iy2 = i1y2 + (d/2)2
Spesso le aste di parete ed i correnti delle
travi reticolari sono realizzati con due
angolari a lati uguali. Poiché le lunghezze
di libera inflessione nel piano della trave e
nel piano perpendicolare sono uguali, non
ha interesse avere momenti d’inerzia
diversi, interessa solo impedire
l’inflessione del singolo angolare intorno
all’asse di minima inerzia. In questo caso
il collegamento non deve assorbire forze di scorrimento e ha solo la funzione cinematica illustrata

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in figura. Ciascuno dei due angolari verrà verificato come asta semplice soggetta a N/2 con i = i1y =
i1z

Il collegamento può essere realizzato con imbottitura (anche una semplice rondella) ed un solo
bullone.

Se invece si vuole sfruttare l’aumento di momento d’inerzia ΔΙy = A1 d2/2 della sezione composta, il
collegamento deve essere più efficiente (v. figura) sia per l’imbottitura che per i calastrelli. Sarà un
collegamento saldato o con almeno due bulloni in fori calibrati o con bulloni ad attrito.
L’EC3 al #5.9.4 permette di considerare l’asta composta come un’asta a parete piena se l’interasse
dei collegamenti è inferiore a 15 imin. I collegamenti vanno verificati a taglio. Il taglio longitudinale
VS può essere per semplicità assunto pari a 2.5%N, il che corrisponde a considerare un’eccentricità
del 2° ordine e02 = ℓ/125. Sia ha infatti:
MS N e02 π
VS = π =π = N = 0.025 N
l l 125

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NTC – D.M. 14-1-2008 (solo Teoria e Progetto)
Le NTC (nel § C4.2.4.1.3.1 delle Istruzioni) e l’eurocodice 3 affrontano il problema in modo
sostanzialmente diverso: considerano l’asta composta come una struttura (un telaio o una trave
reticolare) da analizzare con la teoria del secondo ordine (o con metodi approssimati) con
un’imperfezione geometrica equivalente e0=L0/500 (maggiore della tolleranza che viene considerata
accettabile per un’asta, che è dell’ordine di L0/1000).

Inoltre per le aste tralicciate i correnti sono considerati come aree puntiformi. Viene cioè trascurato
il momento d’inerzia del corrente intorno al suo asse baricentrico e si considera solo il momento di
trasporto (inerzia efficace Ieff = 0.5 h02 Af).

La sezione quindi, soggetta a flessione, non si conserva piana.


Per le aste calastrellate la conservazione delle sezioni piane è
ammessa solo per snellezze contenute.
Il corrente viene verificato come un’asta, con lunghezza di libera
inflessione pari alla distanza fra i nodi, soggetta all’azione assiale
NEd/2 e all’effetto del momento flettente del 2° ordine:
N e0
M Ed =
N
1−
N cr
che provoca nel corrente un incremento di azione assiale MEd/h0.
Ncr va calcolato con Ieff.

Più precisamente, per tener conto della deformabilità a taglio, il coefficiente di amplificazione del
⎛ N N ⎞
momento è: 1 / ⎜⎜1 − Ed − Ed ⎟⎟ essendo SV la rigidezza a taglio, cioè l’azione tagliante richiesta per
⎝ N cr SV ⎠

produrre una deformazione tagliante γ unitaria, ovvero GA/χ della teoria classica.

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La verifica delle aste di parete che devono assorbire il taglio
longitudinale VEd (forza di scorrimento) conseguente alla
variazione del momento (VEd = dMEd/dx) deve essere eseguita
per tutte le aste in base al taglio massimo:
⎛ dM Ed ⎞ π
VEd = ⎜ ⎟ = M Ed , max
⎝ dx ⎠ x = 0 L 0

Infatti:
πx dM Ed π πx
M Ed ( x ) = M Ed , maxsen → = M Ed , max cos
L0 dx L0 L0
Il coefficiente di amplificazione del momento deriva dalle considerazioni seguenti:
- il carico critico che tiene conto della deformabilità a taglio è dato da:
N cr N cr
N cr , V = =
χ N
1+ N cr 1 + cr
GA SV
- il coefficiente di amplificazione del momento si scrive quindi:
1 1 1
= =
N Ed N ⎛ N ⎞ N N
1− 1 − Ed ⎜⎜1 + cr ⎟⎟ 1 −
Ed
− Ed
N cr ,V N cr ⎝ SV ⎠ N cr SV

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ESEMPIO (solo Teoria e Progetto)

Per le verifiche secondo la CNR 10011 vedi Caironi, Instabilità dei telai piani, pag 196.

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Verifica secondo NTC
I correnti sono costituiti da angolari L 80x80x8 mm aventi le seguenti caratteristiche statiche:
A1 = 12.3 cm2 i1x = i1y = 2.42 cm i1min= 1.56 cm I1x = I1y = 72 cm4
Le caratteristiche statiche dell’asta composta sono quindi:
A = 4 · 12.3 = 49.2 cm2 (4 L 80x80x8)

i x = 2.42 2 + (40.5 / 2) 2 = 20.39 cm i y = 2.42 2 + (25.5 / 2) 2 = 12.98 cm

Ix = A ix2 = 20455 cm4 Iy = A iy2 = 8289 cm4


Le lunghezze di libera inflessione e le relative snellezze, considerando l’asta come un’asta
semplice (ad anima piena), valgono:
ℓx = 2 · 700 = 1400 cm ℓy = 1 · 700 = 700 cm
λx = 1400/20.39 = 68.7 λy = 700/12.98 = 53.9
Eseguiamo le verifiche per NEd = 1.5 Padm = 1.5 · 528.3 = 792.5 kN, cioè 198,1 kN su
ciascuno dei 4 correnti.

a) Instabilità per inflessione attorno all’asse x-x (che impegna la tralicciatura)


Inerzia efficace
Ieff = 0.5 h02 AC = 20175 cm4
con: AC = 2 · 12.3 = 24.6 cm2 (2 L 80x80x8) h0 = 40.5 cm
contro un’inerzia Ix = 20475 calcolata tenendo conto anche dei momenti d’inerzia baricentrici
dei singoli correnti.
Forze nella mezzaria (baricentro) dei correnti
NC,Ed = 0.5 NEd + MEd/h0
MEd = NEd e0 /(1-NEd/Ncr-NEd/SV)
MEd è il momento del 2° ordine dovuto all’imperfezione geometrica equivalente e0=ℓ/500.
ℓ = 2 · 700 = 1400 cm (lunghezza di libera inflessione)
e0 = 1400/500 = 2.8 cm
Ncr= π2 EIeff /ℓ2 = 2133 kN (E = 210000 MPa)
SV è la rigidezza a taglio della tralicciatura (=GA/χ) ricavabile dalla C4.2.II schema (3) e
coincidente con la formulazione della CNR 10011:

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2 ⋅ EA d ah 02
SV = = 27371 kN
3⎡ A d h 30 ⎤
d ⎢1 + 3⎥
⎣ A Vd ⎦
con : A d = A V = 2.67 cm 2 (L35x35x4) a = 70 cm h 0 = 40.5 cm d = 80.9 cm
Si ha pertanto:
1 1 1 1
+ = + = 0.505 ⋅ 10− 3 kN −1
N cr SV 2133 27371

12
N Ed e0 792.5 ⋅ 0.028 22.19
M Ed = = −3
= = 37.01 kNm
⎛ 1 1 ⎞ 1 − 792.5 ⋅ 0.505 ⋅ 10 0.5995
1 − N Ed ⎜⎜ + ⎟⎟
⎝ N cr SV ⎠
N C, Ed = 0.5N Ed + M Ed / h 0 = 396.2 + 91.4 = 487.6 kN (su una coppia di correnti)

Il singolo corrente (L 80x80x8) va quindi verificato all’instabilità per il carico assiale N1,Ed = 243.8
kN. La sua lunghezza di libera inflessione ℓC è di 70 cm e il raggio minimo d’inerzia è i1min=1.56
cm. La verifica va condotta usando la curva c:
Nb,Rd = χ AC1 fy /γM1 = 235.4 kN < N1,Ed=243.8
con: fy = 235; γM1=1.05 AC1=12.3 cm2

λ=70/1.56=44.9 λ1=93.9 λ = λ / λ1 = 0.478 χ = 0.8552


Il corrente non è verificato (di poco) secondo le NTC.

b) Instabilità per inflessione attorno all’asse y-y (che impegna i calastrelli)

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Inerzia efficace
J eff = 0,5 ⋅ h 02 ⋅ A C + 2 ⋅ μ ⋅ J C

μ dipende dalla snellezza λ dell’intera asta composta, considerata come un’asta semplice a parete
piena; quindi:
λ = λy = 53.9 < 75 → μ=1
Per μ = 1 Ieff è il momento d’inerzia calcolato normalmente: Ieff = Iy = 8289 cm4

La rigidezza a taglio SV si calcola con la formula (tabella C4.2.II schema 4):


24EJ C 24 ⋅ 210000 ⋅144 ⋅10 4 −3
SV = = 10 = 10170 kN
2⎡ 2J C h 0 ⎤ 700 2 ⎡1 + 2 ⋅144 25.5 ⎤
a ⎢1 + ⎥ ⎢⎣ 2 ⋅115 70 ⎥⎦
⎣ nJ V a ⎦
2π 2 EI C 2π 2 ⋅ 210000 ⋅144 ⋅10 4 −3
con la limitazione : SV ≤ = 10 = 12182 kN
a2 700 2
Si ha pertanto:
π 2 EJ eff π 2 210000 ⋅ 8289 ⋅10 4 −3
N cr = = 10 = 3506 kN
l2 7000 2
1 1 700
+ = 0.384 ⋅10 −3 kN −1 e0 = = 1.4 cm
N cr SV 500
Il momento sollecitante del 2° ordine vale quindi:
N Ed e 0 792.5 ⋅ 0.014 11.09
M Ed = = = = 15.93 kNm
1 − N Ed (1 / N cr + 1 / SV ) 1 − 792.5 ⋅ 0.384 ⋅10 −3
0.696

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Forza nella mezzaria del corrente:
NC,Ed = 0.5 NEd + 0.5·MEd h0 AC / Jeff = 0.5 ·792.5 + 0.5·15.93 · 0.255 ·24.6 · 10-4/(8289 · 10-8))
NC,Ed = 396.2 + 60.3 = 456.5 kN su una coppia di correnti
N1C,Ed = 456.6/2 = 228.3 kN sul singolo profilo a L
La verifica di stabilità è soddisfatta essendo la resistenza del singolo profilo a L:
Nb,Rd = 235.4 kN.

Verifica delle aste di parete


Diagonali
40,5 cm

VS /2

diagonale L 35x35x4

v
70

d
N

,9
80

y y

v
z

La forza di taglio longitudinale vale:


VEd = π MEd /ℓ = π · 37.01/14 = 8.31 kN
La forza in una diagonale è quindi:
VEd 80.9
N Ed = = 8.30kN
2 40.5
La diagonale, costituita da un profilato a L 35x35x4, va verificata a compressione con lunghezza di
libera inflessione 80.9 cm per l’inflessione intorno all’asse v-v di minima inerzia:
80.9 119
i v = 0.678 cm λ v = = 119 λ v = = 1.2707
0.678 93.9
λ eff , v = 0.35 + 0.7 λ v = 1.2395
80.9 77.05
i z = i y = 1.05 cm λ z = = 77.05 λ z = = 0.8205
1.05 93.9
λ eff , z = 0.5 + 0.7 λ z = 1.0744 < λ eff , v

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Si verifica quindi la diagonale, soggetta a NEd=8.30 kN, per la snellezza λ = 1.2707 con la curva
c. Non si tiene conto dell’eccentricità dell’asse baricentrico rispetto alle connessioni di estremità
perché queste sonno sufficientemente rigide (2 bulloni). Si ha:
χ = 0.4014 Nb,Rd = 0.4014 · 267 · 235/1.05 · 10-3 = 24.0 kN >> NEd
La verifica della diagonale è quindi soddisfatta.

Verifica del collegamento bullonato

I bulloni vanno verificati per la risultante Rb


delle forze:
Tb = NEd /2 = 4.16 kN
Fb = NEd · 0.6/3.6 = 1.39 kN

R b = Tb2 + Fb2 = 4.39 kN

L’angolare deve essere verificato a rifollamento


e la sua sezione netta deve essere verificata a
trazione.

Verifica della sezione netta (vedi Lezione 7: Angolari collegati ad una sola ala):
β2 A net f u
N u , Rd = con β2 = 0.46 essendo p1 = 3.6 = 3d 0
γM2

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Calastrelli

Forza longitudinale di taglio (sull’intera asta di 4


correnti):
VSd = π MEd / ℓ = 7.15 kN
con: MEd = 15.93 kNm; ℓ=700 cm
V1Ed = 7.15/4 = 1,79 kN (sul singolo corrente)
Su ciascun calastrello agisce il taglio:
1 a 1 70
V1c = VEd = 7.15 = 9.81 kN
2 h0 2 25.5
Nella sezione A-A il calastrello è soggetto al momento
flettente:
MEd = 9.81 · 0.11 = 1.080 kNm
La sezione netta ha modulo di resistenza elastico (si potrebbe usare quello plastico) Wnet = 13.2
cm3.
La sua resistenza è (v. #5.4.5.1 (3)):
Mu,Rd = 0.9 Wnet fu / γM2 = 0.9 · 13.2 · 360/1.25 · 10-3 = 3.42 kNm >> MEd
I bulloni sono soggetti alle forze:
Tb = 9.81/2 = 4.90 kN Fb = 1.080/0.08 = 13.49 kN

R b = Tb2 + Fb2 = 14.36 kN

Il taglio V1Ed=1,79 kN determina nel corrente


ho il momento:
MEd = V1Ed a/2 = 1,79 · 0.70/2 = 0,63 kNm
VS /2 VS /2
che va combinato con l’azione assiale:
NEd = 792.5/4 = 198.1 kN.
Si usa il carico esterno NEd non amplificato
VS a/2
dall’effetto del 2° ordine perché i calastrelli
più sollecitati sono quelli di estremità dove
a

VS a/4

VS a
ho
l’effetto del 2° ordine è nullo.
Il momento flettente impegna la sezione a L
z
del corrente intorno all’asse z-z. Si avrebbe
v quindi flessione deviata. Poiché però
l’inflessione intorno a y-y è impedita dal
diagonale L 80x80x8

collegamento tralicciato con l’angolare


y y

z
v
opposto, la flessione rimane retta.

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Si esegue una semplice verifica di resistenza perché l’instabilità riguarda la mezzeria dei correnti,
dove il momento dovuto al taglio è nullo.
Wz = 12.6 cm3 A = 12.3 cm2
Momento resistente Mc,Rd = 12.6 · 235/1.05 · 10-3 = 2.819 kNm
Azione assiale resistente Nc,Rd = 12.3 · 235/1.05 · 10-1 = 275.2 kN
N Ed M 198,1 0,63
+ Ed = + = 0,720 + 0,224 = 0,943 < 1
N c , Rd M c, Rd 275.2 2.819

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