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(Fin Plate)
Figura 6.1 Collegamento con piastra a taglio (Fin Plate). Possibili configurazioni
di nodo trave-trave e trave-colonna.
Figura 6.2 Posizionamento della piastra da saldare alla colonna per garantire
l’allineamento degli assi delle membrature (z’=zp).
Inoltre, soprattutto nel caso in cui gli elementi portanti siano colonne in profilo
I – H ovvero RHS o CHS, la movimentazione degli elementi durante le fasi di ca-
rico, scarico e montaggio in cantiere deve avvenite con particolare cura e cautela
al fine di evitare urti che potrebbero danneggiare le piastre. La velocità di montag-
gio è particolarmente elevata e, in genere, l’inserimento di circa un terzo del nu-
mero totale dei bulloni da ciascuna parte della trave è sufficiente a garantire al
gancio della grù di essere rilasciato per poter procedere al montaggio delle altre
membrature.
Un ulteriore inconveniente è rappresentato dalla difficoltà di montaggio delle
travi in colonne aventi dimensioni ristrette; in tal caso, per evitare l’interferenza
della piastra con la flangia della trave si ricorre alla scantonatura dell’ala inferiore
della trave in corrispondenza del lato da connettere alla piastra. Altra soluzione è
quella di realizzare piastre più lunghe per evitare le interferenze tra le varie mem-
brature durante le fasi di montaggio (fig. 6.3); ciò può evitare l’operazione di scan-
tonatura delle ali inferiori della trave; tuttavia si deve evitare il fenomeno di insta-
bilità flesso-torsionale della piastra. In particolar modo quando le travi non sono
vincolate nei confronti dell’instabilità flesso-torsionale è buona regola non adotta-
re piastre lunghe. A seconda che l’elemento portante sia flessibile o rigido è possi-
bile assumere che lo sforzo di taglio sia rispettivamente trasferito in corrisponden-
za delle saldature della piastra ovvero in corrispondenza del baricentro della bullo-
natura (fig. 6.4). Nel primo caso la saldatura dovrà essere dimensionata per resiste-
re alla sola azione tagliante VEd mentre i bulloni saranno dimensionati per resistere
anche al momento M = VEd⋅z dovuto all’eccentricità z tra la saldatura e il baricen-
tro della bullonatura. Nel secondo caso i bulloni dovranno essere dimensionati per
resistere alla sola azione tagliante VEd e la saldatura dovrà essere dimensionata per
assorbire l’azione tagliante e il momento flettente M = VEd⋅z dovuto all’eccen-
tricità z. Chiaramente anche il modello per l’analisi globale dovrà essere consi-
stente con la scelta fatta in modo tale da poter prevedere l’eccentricità del carico
da applicare alla colonna.
Essendo hb l’altezza della trave portata e db l’altezza interna della trave portata
al netto dei raggi di curvatura.
– La spaziatura verticale tra i bulloni p1 dipende dal numero di bulloni e dal
loro diametro. Per bulloni M20 è bene assumere una spaziatura p1 non mi-
nore di 70 mm.
– Per bulloni M20 si raccomandano le dimensioni geometriche riportate nella
tabella 6.2, in funzione dell’altezza della trave portata e del numero di co-
lonne di bulloni:
– Per le saldature si possono impiegare le caratteristiche geometriche di cui
alla tabella 6.3, in funzione del tipo di acciaio e dello spessore della piastra:
Per ricavare un semplice criterio basato sui soli parametri geometrici del colle-
gamento e allo scopo di evitare il contatto tra i due elementi strutturali, si fanno le
seguenti ipotesi:
– l’elemento portante e la piastra sono infinitamente rigidi;
– il centro di rotazione coincide con il baricentro della bullonatura.
Sulla base di tali ipotesi è possibile determinare la capacità rotazionale dispo-
nibile φdisponibile del nodo.
2
⎛ hp ⎞
Se : z> (z − g h ) 2
+ ⎜⎜ + h e ⎟⎟
⎝ 2 ⎠
φdisponibile = ∞
(6.2)
z z − gh
altrimenti : φdisponibile = arcsin − arctg
2 hp
⎛ hp ⎞ + he
(z − g h )2 + ⎜⎜ + h e ⎟⎟ 2
⎝ 2 ⎠
La capacità rotazionale disponibile deve risultare maggiore di quella richiesta;
quest’ultima è ricavata con la teoria elastica come nel caso di collegamento con
piastra di testa flessibile. Pertanto il criterio per garantire una sufficiente capacità
rotazionale diviene semplicemente:
φdisponibile > φrichiesta (6.3)
Figura 6.10 Percorso di carico reale e ideale per il collegamento con piastra d’anima.
Figura 6.11 Resistenza di progetto per alcuni componenti del collegamento con piastra
d’anima e principio per la determinazione della resistenza a taglio del nodo.
In realtà la resistenza a taglio corrente (valore “attuale”) VRa può essere definita
dall’intersezione tra il percorso di carico reale, nella sezione di controllo scelta, e
la linea o curva rappresentante la resistenza di progetto della più debole delle
componenti.
Applicando tale principio al percorso di carico di progetto (ideale) è possibile
determinare la resistenza a taglio di progetto del collegamento. Se la modalità di
collasso corrispondente al valore VRa è di tipo fragile, la resistenza a taglio di pro-
getto rappresenta una stima non conservativa della reale resistenza del collega-
mento. L’unico modo per raggiungere il valore della resistenza a taglio di progetto
VRd è quello di fare affidamento alla ridistribuzione plastica delle forze interne al
nodo, come mostrato nella figura 6.12.
Pertanto il requisito di duttilità ha lo scopo di garantire la correttezza
dell’assunzione dello schema ideale e quindi lo spostamento del punto che rappre-
senta il valore di resistenza a taglio dalla curva reale a quella ideale o di progetto,
mediante la ridistribuzione plastica delle forze interne al nodo.
dalla quale è possibile ottenere l’altezza minima della sezione di gola della salda-
tura:
f y ,p γ M 2
a > 0,4 t p β w 3 (6.7)
f u ,p γ M 0
I valori minimi delle sezioni di gola dei cordoni di saldatura ottenuti conside-
rando il requisito di duttilità di cui sopra e ricavati con la formula (6.7) sono ripor-
tati nella tabella 6.5.
Si consiglia di fare riferimento ai valori delle dimensioni della sezione di gola
delle saldature ottenuti considerando il criterio del completo ripristino di resistenza
applicando la formula (6.6a) per il metodo semplificato, ovvero la formula (6.6b)
per il metodo di calcolo direzionale.
3) Infine, durante il processo di ridistribuzione degli sforzi nel nodo, non si deve
incontrare la modalità di collasso a taglio dei bulloni. Per evitare ciò devono
essere soddisfatti i seguenti criteri:
• Collasso dei bulloni a taglio o instabilità della piastra:
Esclusi dall’applicazione del criterio 1).
• Collasso per rifollamento della piastra o dell’anima della trave:
Se il criterio di cui ai punti 1) e 2) sono soddisfatti, non è necessario alcun
criterio aggiuntivo.
• Per tutte le altre modalità di collasso:
Ciò se VRd = VRd,3 , VRd,4 , VRd,5 , VRd,6 , VRd,9 , VRd,10 , VRd,11, VRd,12 allora:
VRd,1 > min (VRd, 2 ; VRd,8 )
essendo:
VRd,1 la resistenza a taglio dei bulloni;
VRd,2 la resistenza rifollamento della piastra;
VRd,8 la resistenza a rifollamento dell’anima della trave.
Il soddisfacimento dei criteri di cui ai precedenti punti 1), 2) e 3) può essere
controllato dopo aver calcolato la resistenza di progetto a taglio del collegamento.
MODALITÀ DI COLLASSO
1 Taglio dei bulloni VRd,1
2 Rifollamento della piastra VRd,2
3 Taglio della sezione lorda della piastra VRd,3
4 Taglio della sezione netta della piastra VRd,4
5 Block tearing della piastra VRd,5
6 Flessione della piastra VRd,6
7 Instabilità della piastra VRd,7
8 Rifollamento dell’anima della trave VRd,8
9 Taglio della sezione lorda dell’anima della trave VRd,9
10 Taglio della sezione netta dell’anima della trave VRd,10
11 Block tearing dell’anima della trave VRd,11
12 Flessione e taglio dell’anima della trave VRd,12
{ }
12
Resistenza a taglio del collegamento VRd = min VRd,i
i =1
La forza Fv,Ed risultante dai due contributi di cui sopra deve essere combinata
per determinare l’azione tagliante totale agente sul singolo bullone. Le componenti
verticale ed orizzontale risultano rispettivamente:
Fver,Ed = FV, ver,Ed + FM, ver,Ed (6.8)
Fhor,Ed = FM ,hor,Ed (6.9)
mentre la loro risultante vale:
FV,Ed = (Fver,Ed ) 2 + (Fhor,Ed ) 2 (6.10)
Tale forza deve essere limitata dalla resistenza a taglio dei bulloni:
FV,Ed = (Fver,Ed ) 2 + (Fhor,Ed ) 2 ≤ Fv,Rd (6.11)
Per la determinazione delle componenti di sforzo agenti sui bulloni, in accordo
a quando riportato al paragrafo 2.16.1, si ottiene quanto segue.
La distanza massima del bullone periferico dal baricentro della bullonatura ri-
sulta:
2 2
⎡⎛ n 1 − 1 ⎞ ⎤ ⎡⎛ n − 1 ⎞ ⎤
rmax = ⎢⎜ ⎟ p1 ⎥ + ⎢⎜ 2 ⎟ p2 ⎥ (6.12)
⎣⎝ 2 ⎠ ⎦ ⎣⎝ 2 ⎠ ⎦
Figura 6.13 Forza tagliante risultante agente nei bulloni; azione diretta dovuta
al taglio e indiretta dovuta al momento.
Posto inoltre:
n12 − 1
μ1 =
12
⎧ 0 se n 2 = 1 (6.13)
n 22 − 1 ⎪
μ2 = = ⎨ 1
12 ⎪⎩ 4 se n 2 = 2
⎛ n −1⎞
VRd ,1 ⋅ z ⋅ ⎜ 2 ⎟ p 2
FM , ver,Ed = ⎝ 2 ⎠ = α⋅V (6.17)
Rd ,1
Ip
dove si è posto:
⎛ n −1⎞ ⎛ n −1⎞
z ⋅ ⎜ 2 ⎟ p2 z ⋅ ⎜ 1 ⎟ p1
2 ⎠ 2 ⎠
α= ⎝ ; β= ⎝ (6.18)
Ip Ip
La componente tagliante FV,ver,Ed agente sui bulloni dovuta all’azione diretta del
taglio VRd,1 risulta pari a:
V V
FV , ver,Ed = Rd ,1 = Rd ,1 (6.19)
n1 ⋅ n 2 n
Pertanto la forza risultante Fv,Ed agente sul bullone periferico maggiormente
sollecitato risulta pari a:
2 2
⎛ ⎛ n −1⎞ ⎞ ⎛ ⎛ n −1⎞ ⎞
⎜ VRd ,1 ⋅ z ⋅ ⎜ 2 ⎟ p 2 ⎟ ⎜ VRd ,1 ⋅ z ⋅ ⎜ 1 ⎟ p1 ⎟
V
⎝ 2 ⎠ + Rd,1 ⎟ + ⎜ ⎝ 2 ⎠ ⎟ ≤ F
FV ,Ed = ⎜
⎜ Ip n1 ⋅ n 2 ⎟ ⎜ Ip ⎟ v , Rd
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
(6.20)
da cui, al limite:
Fv,Rd Fv,Rd
VRd,1 = =
2 2 2
⎛ ⎛ n2 −1⎞ ⎞ ⎛ ⎛ n1 − 1 ⎞ ⎞ ⎛ 1⎞ 2
⎜ z ⋅⎜ ⎟ p2 ⎟ ⎜ z ⋅⎜ ⎟ p1 ⎟ ⎜α + ⎟ + β
⎜ ⎝ 2 ⎠ + 1 ⎟ +⎜ ⎝ 2 ⎠ ⎟ ⎝ n ⎠
⎜ Ip n1 ⋅ n 2 ⎟ ⎜ Ip ⎟
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
(6.21)
La resistenza a taglio del bullone FV,Rd è calcolata con la relazione:
α f A
FV ,Rd = v ub (6.22)
γ M2
dove:
– A = As (area resistente a trazione del bullone) quando il piano di taglio pas-
sa attraverso la porzione filettata del bullone:
– per classi di resistenza 4.6, 5.6 e 8.8 → αv = 0,6
– per classi di resistenza 4.8, 5.8, 6.8 e 10.9 → αv = 0,5
– A = area della sezione lorda del bullone quando il piano di taglio passa at-
traverso la porzione non filettata del bullone:
– per tutte le classi di resistenza → αv = 0,6
– fub la resistenza a rottura per trazione del bullone;
– γM2 il coefficiente parziale di sicurezza per la resistenza dei bulloni.
⎧ ⎛ e p2 1 f ⎞
⎪ α b = min ⎜ 2 ; − ; ub ; 1,0 ⎟
k1 α b f up d t p ⎪ ⎜ 3d 0 3d 0 4 f up ⎟
Fb,hor ,Rd = ; ⎨ ⎝ ⎠
(6.24)
γ M2 ⎪ ⎛ e1 p1 ⎞
⎪ k1 = min ⎜⎜ 2,8 d − 1,7 ; 1,4 d − 1,7 ; 2,5 ⎟⎟
⎩ ⎝ 0 0 ⎠
La verifica può essere condotta considerando o meno l’interazione delle due
componenti di sforzo, come in seguito indicato.
• Criterio 1
Quando il carico agente sul bullone non è parallelo ai lati della piastra, in accordo
con il prospetto 3.4 della EN 1993-1-8, la resistenza a rifollamento può essere ve-
rificata separatamente per le due componenti parallela e ortogonale al bordo della
piastra. Tale approccio non considera l’interazione delle due componenti di sforzo
orizzontale e verticale che devono risultare inferiori alle rispettive resistenze a ri-
follamento nelle due direzioni:
⎛ 1⎞
Fver,Ed = ⎜ α + ⎟ ⋅ VRd, 2 ≤ Fb, ver,Rd (6.25)
⎝ n⎠
Fhor,Ed = β ⋅ VRd, 2 ≤ Fb,hor,Rd (6.26)
Pertanto il criterio di verifica nell’ipotesi di indipendenza delle componenti o-
rizzontale e verticale diviene:
⎛ ⎞
⎜F Fb,hor ,Rd ⎟
VRd, 2 = min ⎜ b, ver,Rd
; ⎟ (6.27)
⎜ α+ 1 β ⎟
⎜ ⎟
⎝ n ⎠
Il relativo dominio di interazione è riportato in figura 6.14.
• Criterio 2
Seguendo un altro approccio è possibile definire un dominio di interazione lineare
tra le due componenti di sforzo orizzontale e verticale normalizzate ai rispettivi
valori di resistenza a rifollamento (fig. 6.15). Tale criterio può essere scritto nella
forma:
Fver,Ed Fhor,Ed
+ ≤1 (6.28)
Fb, ver,Rd Fb,hor,Rd
Sulla frontiera del dominio si ha:
⎛ 1⎞
⎜ α + ⎟ VRd , 2
⎝ n⎠ β VRd , 2
+ =1 (6.29)
Fb, ver,Rd Fb,hor ,Rd
da cui:
1
VRd , 2 = (6.30)
⎛ 1⎞
⎜α + ⎟
⎝ n⎠ β
+
Fb, ver,Rd Fb,hor ,Rd
Tale criterio di verifica fornisce per la resistenza a rifollamento combinata nelle
due direzioni dei valori che sono più conservativi (e quindi a favore di sicurezza)
rispetto al criterio previsto dalla EN 1993-1-8 e di cui al criterio 1 precedentemen-
te illustrato.
• Criterio 3
È inoltre possibile definire un dominio di interazione ellittico tra le due componen-
ti di sforzo orizzontale e verticale normalizzate ai rispettivi valori di resistenza a
rifollamento (fig. 6.16). Tale criterio può essere scritto nella forma:
2 2
⎛ Fver,Ed ⎞ ⎛ Fhor,Ed ⎞
⎜ ⎟ +⎜ ⎟ ≤1 (6.31)
⎜F ⎟ ⎜F ⎟
⎝ b , ver , Rd ⎠ ⎝ b,hor,Rd ⎠
Sulla frontiera del dominio si ha:
2
⎛⎛ 1⎞ ⎞
⎜ ⎜ α + ⎟ VRd , 2 ⎟ 2
⎜⎝ n⎠ ⎟ + ⎛⎜ β VRd , 2 ⎞
⎟ =1
⎜ ⎟ ⎜F ⎟ (6.32)
Fb, ver,Rd ⎝ b,hor ,Rd ⎠
⎜⎜ ⎟⎟
⎝ ⎠
da cui è possibile ricavare il valore della resistenza a rifollamento della piastra:
1
VRd , 2 = (6.33)
2
⎛ 1 ⎞
⎜ α+ ⎟ ⎛ ⎞
2
⎜ n ⎟ +⎜ β ⎟
⎜ Fb, ver,Rd ⎟ ⎜F ⎟
⎜ ⎟ ⎝ b ,hor ,Rd ⎠
⎝ ⎠
In seguito verrà utilizzato tale criterio (dominio di interazione ellittico) per il
calcolo della resistenza a rifollamento.
Figura 6.17 Verifica a taglio della sezione lorda della piastra in presenza
di momento flettente.
Figura 6.18 Verifica a taglio della piastra in corrispondenza della sezione netta.
Figura 6.19 Meccanismo di block tearing della piastra: area resistente a taglio (Anv)
e a trazione (Ant).
La resistenza a block tearing della piastra può essere calcolata come segue:
VRd,5 = Veff , 2,Rd (6.41)
dove:
0,5 f u ,p A nt f y,p A nv
Veff , 2,Rd = + (6.42)
γ M2 3 γ M0
In tale relazione Ant rappresenta l’area netta soggetta a trazione e Anv l’area net-
ta soggetta a taglio. Tali valori possono essere ricavati utilizzando le relazioni in
seguito riportate:
⎧ ⎛ d0 ⎞
⎪ A nt = t p ⎜ e 2 − ⎟ se n 2 = 1
⎪ ⎝ 2 ⎠
⎨ (6.43)
⎪ A = t ⎛⎜ p + e − 3 d 0 ⎞⎟ se n 2 = 2
⎪⎩ nt p
⎝
2 2
2 ⎠
(
A nv = t p h p − e1 − (n 1 − 0,5) d 0 ) (6.44)
⎧ ∞ se h p ≥ 2,73 z
⎪
VRd ,6 = ⎨ W f y,p tp hp
2
(6.48)
⎪
el
se h p < 2,73 z ∴ Wel =
⎩ z γ M0 6
0,5
⎛ π2 ⋅ E ⎞
λ L 0 = 0,4 ⎜ ⎟
⎜ py ⎟ (6.53)
⎝ ⎠
α LT = 7,0
essendo αLT la costante di Robertson.
Il momento resistente di calcolo all’instabilità flesso-torsionale della piastra
può essere calcolato mediante la seguente relazione:
M b = p b ⋅ Wel (6.54)
Il fattore di momento uniforme equivalente mLT deve essere assunto pari a 0,6.
Pertanto la verifica può essere scritta nella forma:
M
VRd,7 ⋅ z ≤ b (6.55)
m LT
dalla quale è possibile ricavare il valore limite della resistenza a taglio di progetto
del collegamento per instabilità flesso-torsionale della piastra:
Mb Mb
VRd ,7 = = (6.56)
m LT ⋅ z 0,6 ⋅ z
Figura 6.21 Geometria della trave portata per il calcolo della resistenza a rifollamento.
2
⎛⎛ 1⎞ ⎞
⎜ ⎜ α + ⎟ VRd ,8 ⎟ 2
⎜⎝ n⎠ ⎟ + ⎛⎜ β VRd ,8 ⎞
⎟ =1
⎜ ⎟ ⎜F ⎟ (6.61)
Fb , ver, Rd ⎝ b, hor ,Rd ⎠
⎜⎜ ⎟⎟
⎝ ⎠
dove α e β sono calcolati con la (6.18). Infine si ricava il valore di resistenza di
progetto associata a tale modalità di collasso:
1
VRd ,8 = (6.62)
2
⎛ 1 ⎞
⎜ α+ ⎟ ⎛ ⎞
2
⎜ n ⎟ +⎜ β ⎟
⎜ Fb, ver,Rd ⎟ ⎜F ⎟
⎜ ⎟ ⎝ b,hor ,Rd ⎠
⎝ ⎠
Figura 6.22 Geometria della trave portata per il calcolo della resistenza a taglio della
sezione lorda.
Figura 6.23 Geometria della trave portata per il calcolo della resistenza a taglio della
sezione netta.
L’area netta resistente a taglio può essere calcolata con la seguente relazione:
A v,net,b1 = A v,b1 − n 1 ⋅ d 0 ⋅ t w ,b1 (6.66)
Figura 6.24 Calcolo della resistenza tipo “block tearing” dell’anima della trave.
In tale relazione Ant rappresenta l’area netta soggetta a trazione e Anv l’area net-
ta soggetta a taglio. Tali valori possono essere ricavati come in seguito riportato:
⎧ ⎛ d0 ⎞
⎪ A nt = t w , b1 ⎜ e 2 b − ⎟ se n 2 = 1
⎪ ⎝ 2 ⎠
⎨ (6.69)
⎪ A =t ⎛ d ⎞
⎜ p 2 + e 2b − 3 0 ⎟ se n 2 = 2
⎪⎩ nt w , b1
⎝ 2⎠
A nv = t w ,b1 ( e1b + (n 1 − 1) p1 − (n 1 − 0,5) d 0 ) (6.70)
dove, indicando con d0 il diametro del foro del bullone, i valori delle aree resistenti
a taglio possono essere calcolate con le relazioni:
⎧⎪ e 2 b t w ,b1 se n2 = 1
A v,AB = ⎨ (6.72)
⎪⎩ (e 2 b + p 2 ) t w , b1 se n2 = 2
⎧ ⎛ d0 ⎞
⎪ ⎜ e 2 b − ⎟ t w ,b1 se n 2 = 1
⎪ ⎝ 2⎠
A v, net ,AB = ⎨ (6.73)
⎪ ⎛⎜ e + p − 3 d 0 ⎞⎟ t se n 2 = 2
⎪⎩ ⎝ 2 b 2
2 ⎠
w , b1
In modo analogo la resistenza a taglio Fv,Rd,v fornita dal tratto verticale BC deve
essere assunta pari alla minore tra la resistenza della sezione lorda e la resistenza
della sezione netta, come indicato nella relazione seguente:
⎛ A v,BC f y,b1 A v,net,BC f u ,b1 ⎞
Fv,Rd , v = Fv,Rd,BC = min ⎜ ; ⎟ (6.74)
⎜ 3γ 3 γ ⎟
⎝ M0 M2 ⎠
dove:
A v,BC = (n 1 − 1) p1 t w ,b1 (6.75)
Figura 6.25 Calcolo della resistenza del pannello d’anima ABCD della trave portata
sollecitato a flessione e taglio.
Figura 6.26 Dominio di interazione M-V per il calcolo della resistenza a taglio ridotta
per la presenza di momento.
Imponendo che sulla sezione BC il valore del taglio sollecitante di progetto sia
limitato al valore Fv,Rd,BC/1,27 è possibile assumere quale momento resistente della
sezione BC il corrispondente momento elastico Mel,BC:
⎧ h * FV,Rd,BC
⎪ Fv,Ed,BC = VRd,12 ≤
⎪ hT 1,27
⎨ (6.82)
⎪M t w,b1 h *2 f y,b1
⎪ V,Rd,BC = M el, BC =
⎩ 6 γ M0
dalla quale è possibile ricavare:
Fv,Rd,BC h T
VRd,12 ≤ (6.83)
1,27 h *
Il criterio di resistenza applicato alla sezione BC diviene:
VRd,12 ⋅ z* ≤ M el,BC + Fv,Rd,AB ⋅ h * (6.84)
dalla quale si ricava:
M el,BC + Fv,Rd ,AB ⋅ h *
VRd,12 ≤ (6.85)
z*
Pertanto il valore della resistenza di progetto del collegamento per tale modali-
tà di collasso deve essere posta, in accordo alle (6.83) – (6.85), pari al minore delle
due resistenze calcolate:
⎛ Fv,Rd,BC h T M el,BC + Fv,Rd,AB ⋅ h * ⎞
= min ⎜⎜ ⎟⎟
(a )
VRd,12 ; (6.86)
⎝ 1,27 h * z* ⎠
⎧ t w ,b1 h T 2 f y,b1
⎪ se la trave non è mortesata
~ f y, b1 ⎪ 6 γ M0
VRd,12 ⋅ ~z ≤ M el = Wel =⎨ (6.91)
γ M0 ⎪ t w ,b1 h n
2
f y,b1
⎪ se la trave è mortesata
⎩ 6 γ M0
essendo:
⎧ t w ,b1 h T 2
⎪ se la trave non è mortesata
~ ⎪ 6
Wel = ⎨ 2
(6.92)
⎪ t w ,b1 h n
⎪ se la trave è mortesata
⎩ 6
Pertanto:
~ f y,b1
Wel
M γ M0
VRd,12 ≤ ~el = ~ (6.93)
z z
Combinando le relazioni (6.90) - (6.93) si ottiene il valore della resistenza a ta-
glio del collegamento per interazione taglio-flessione nella sezione considerata:
⎛ ~ f y,b1 ⎞
⎜ Wel ⎟
(b) ⎜ Vpl,Rd γ M0 ⎟
VRd,12 = min ⎜ ; ~z ⎟ (6.94)
1,27
⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎝ ⎠
Infine il valore della resistenza del collegamento è ottenuto dalla relazione:
(
VRd,12 = min VRd,12
(a )
; VRd,12
(b)
) (6.95)
MODALITÀ DI COLLASSO
T1 Taglio dei bulloni NRd,u,1
T2 Rifollamento della piastra NRd,u,2
T3 Trazione della sezione lorda della piastra NRd,u,3
T4 Trazione della sezione netta della piastra NRd,u,4
T5 Block tearing della piastra NRd,u,5
T6 Rifollamento dell’anima della trave portata NRd,u,6
T7 Trazione della sezione lorda dell’anima della trave portata NRd,u,7
T8 Trazione della sezione netta dell’anima della trave portata NRd,u,8
T9 Block tearing dell’anima della trave portata NRd,u,9
T10 Flessione dell’elemento portante NRd,u,10
{ }
10
Resistenza di incatenamento del collegamento N Rd,u = min N Rd,u ,i
i =1
Figura 6.28 Possibili geometrie di collegamento ai fini della determinazione della resi-
stenza all’incatenamento: a) Piastra su flangia di colonna; b) Piastra su anima di colonna;
c) Piastra su faccia di profilo RHS o CHS.
dove:
f u ,p A nt f y,p A nv
Veff ,1,Rd = + (6.103)
γ M,u 3 γ M0
essendo:
A nt = t p ((n 1 − 1) p1 − (n 1 − 1) d 0 )
⎧ ⎛ d0 ⎞
⎪A nv = 2 t p ⎜ e 2 − ⎟ se n 2 = 1
⎪ ⎝ 2 ⎠
⎨
⎪A = 2 t ⎛⎜ p + e − 3 d 0 ⎞⎟ se n 2 = 2
⎪ nv p
⎝
2 2
2 ⎠
⎩
Si è considerato il caso di collegamento con bulloni disposti simmetricamente e
carico orizzontale concentrico (modalità 1: Feff,1,Rd).
Figura 6.29 Block tearing dell’anima della trave portata: caso a).
da cui è possibile calcolare mediante le relazioni (107) e (108) il valore della resi-
stenza tipo block tearing:
N (Rd
a) (a )
,u ,9 = Veff ,1,Rd
• Caso b)
In questo caso (fig. 6.30) la modalità di collasso è caratterizzata dalla presenza di
una linea di rottura a taglio e una linea di rottura a trazione. Le aree nette resistenti
a taglio e trazione associate a tale meccanismo risultano:
A nt = t w ,b1 (e1b + (n 1 − 1) p1 − (n 1 − 0,5) d 0 )
⎧ ⎛ d0 ⎞
⎪A nv = t w ,b1 ⎜ e 2,b − ⎟ se n 2 = 1
⎪ ⎝ 2 ⎠
⎨
⎪A = t ⎛ d ⎞
⎜e + p2 − 3 0 ⎟ se n 2 = 2
⎪ nv w ,b1 ⎝ 2,b 2 ⎠
⎩
Figura 6.30 Block tearing dell’anima della trave portata: caso b).
da cui è possibile calcolare mediante le relazioni (107) e (108) il valore della resi-
stenza tipo block tearing:
N (Rd
b) ( b)
,u ,9 = Veff ,1,Rd
Infine la resistenza tipo block tearing dell’anima della trave portata nella valu-
tazione della resistenza di incatenamento del collegamento diviene:
(
N Rd,u ,9 = min N (Rd
a) ( b)
,u ,9 ; N Rd,u ,9 ) (6.109)
N Rd,u ,10 =
8 M pl,Rd,u
1 − β1
(
η1 + 1,5 (1 − β1 ) 0,5 ) (6.110)
hp t p + 2s
e inoltre: η1 = ; β1 = (6.112)
dc dc
essendo s l’altezza del cordone di saldatura (s = √2a dove a rappresenta l’altezza
della sezione di gola) e dc l’altezza netta dell’anima della colonna (al netto dei
raggi dei raccordi). Il coefficiente 1,5 nella formula (6.110) considera la presenza
di azione assiale nella colonna.
• Caso 2: Piastra su faccia di colonna in profilo tubolare rettangolare (RHS)
La capacità di incatenamento orizzontale nel caso in cui la piastra sia collegata alla
faccia di una colonna portante in profilo tubolare a sezione rettangolare (RHS) può
essere calcolata come segue:
N Rd , u ,10 =
1− β
(
8 M pl, Rd ,u
)
η + 1,5 (1 − β) 0,5 (6.113)
dove Mpl,Rd,u rappresenta il momento resistente plastico della faccia della colonna
(per unità di lunghezza):
2
f u ,c t w
M pl,Rd,u = (6.114)
4 γ M ,u
essendo tw lo spessore della parete del profilo RHS ed inoltre:
hp t p + 2s
η= ; β= (6.115)
B − 3t w B − 3t w
6.8 Esempio
• Saldature
Altezza sezione di gola a = 6 mm
Modalità di collasso
1 Taglio dei bulloni VRd,1
2 Rifollamento della piastra VRd,2
3 Taglio della sezione lorda della piastra VRd,3
4 Taglio della sezione netta della piastra VRd,4
5 Block tearing della piastra VRd,5
6 Flessione della piastra VRd,6
7 Instabilità della piastra VRd,7
8 Rifollamento dell’anima della trave VRd,8
9 Taglio della sezione lorda dell’anima della trave VRd,9
10 Taglio della sezione netta dell’anima della trave VRd,10
11 Block tearing dell’anima della trave VRd,11
12 Taglio e flessione dell’anima della trave VRd,12
{ }
12
Resistenza a taglio del collegamento VRd = min VRd,i
i =1
( ) ( )
I p = n1 ⋅ n 2 ⋅ μ1 p12 + μ 2 p 22 = 3 × 1 × 0,666 × 70 2 = 9800 mm 2
⎛ n −1⎞
z ⋅⎜ 2 ⎟ p2
⎝ 2 ⎠
α= =0
Ip
⎛ n −1⎞ ⎛ 3 −1⎞
z ⋅ ⎜ 1 ⎟ p1 60 × ⎜ ⎟ × 70
⎝ 2 ⎠ ⎝ 2 ⎠
β= = = 0,429
Ip 9800
α v f ub A 0,5 × 1000 × 245
FV,Rd = = = 98,00 kN
γ M2 1,25
Fv,Rd 98,00
VRd ,1 = = = 180,38 kN
2 2
⎛ 1⎞ 2 ⎛ 1 ⎞ 2
⎜α + ⎟ + β ⎜ ⎟ + 0,429
⎝ n⎠ ⎝ 3⎠
• Modalità di collasso 2: Rifollamento della piastra
La resistenza per collasso a rifollamento in direzione verticale è calcolata come
segue:
⎧ ⎛ e p 1 f ⎞
⎪ α b = min ⎜ 1 ; 1 − ; ub ; 1,0 ⎟
k1 α b f up d t p ⎜ ⎟
Fb, ver, Rd =
⎪
dove : ⎨ ⎝ 3d 0 3d 0 4 f up ⎠
γ M2 ⎪ ⎛ e2 p2 ⎞
⎪ k1 = min ⎜⎜ 2,8 d − 1,7 ; 1,4 d − 1,7 ; 2,5 ⎟⎟
⎩ ⎝ 0 0 ⎠
⎧ ⎛ 45 70 1 1000 ⎞
⎪ α b = min ⎜ 3 × 22 ; 3 × 22 − 4 ; 430 ; 1,0 ⎟ = 0,68
⎪ ⎝ ⎠
⎨
⎪ k = min ⎛⎜ 2,8 50 − 1,7 ; 2,5 ⎞⎟ = 2,5
⎪⎩ 1 ⎝ 22 ⎠
2,5 × 0,68 × 430 × 20 × 10
Fb, ver,Rd = = 116,96 kN
1,25
La resistenza a rifollamento in direzione orizzontale è calcolata come segue:
⎧ ⎛ e p 1 f ⎞
⎪ α b = min ⎜ 2 ; 2 − ; ub ; 1,0 ⎟
k1 α b f up d t p ⎪ ⎜ 3d 0 3d 0 4 f up ⎟
Fb, hor , Rd = dove : ⎨ ⎝ ⎠
γ M2 ⎪ ⎛ e1 p1 ⎞
⎪ k1 = min ⎜⎜ 2,8 d − 1,7 ; 1,4 d − 1,7 ; 2,5 ⎟⎟
⎩ ⎝ 0 0 ⎠
⎧ ⎛ 50 1000 ⎞
⎪ α b = min ⎜ 3 × 22 ; 430 ; 1,0 ⎟ = 0,76
⎪ ⎝ ⎠
⎨
⎪ k = min ⎛⎜ 2,8 45 − 1,7 ; 1,4 70 − 1,7 ; 2,5 ⎞⎟ = 2,5
⎪⎩ 1 ⎝ 22 22 ⎠
0,76 ⋅ 2,5 ⋅ 430 ⋅ 20 ⋅10
Fb,hor,Rd = = 130,72 kN
1,25
La resistenza per collasso a rifollamento della piastra diviene:
1 1
VRd , 2 = = = 230,06 kN
2 2
⎛ 1 ⎞ ⎛ 1 ⎞
⎜ α + ⎟ ⎛ β ⎞2 ⎜ ⎟ ⎛ 0,429 ⎞ 2
⎜ n ⎟ +⎜ ⎟ ⎜ 3 ⎟ +⎜ ⎟
⎜ Fb , ver,Rd ⎟ ⎜⎝ Fb ,hor ,Rd ⎟⎠ ⎜ 116,96 ⎟ ⎝ 130,72 ⎠
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
• Modalità di collasso 3: Taglio della sezione lorda della piastra
La resistenza a taglio della sezione lorda della piastra è calcolata come segue:
hp tp f y,p 230 × 10 275
VRd,3 = = = 273,84 kN
1,27 3 γ M 0 1,27 3 × 1,05
λ LT = 2,8 ⎜ ⎟ = 2,8 ⎜⎜ ⎟
2 ⎟
= 26,85
⎜ 1,5 ⋅ t p 2 ⎟ ⎝ 1,5 × 10 ⎠
⎝ ⎠
Dalla tabella 6.6 si ottiene il valore fp,LT della resistenza a instabilità flesso-
torsionale della piastra:
f p,LT = 275 N / mm 2
⎛ d ⎞ ⎛ 22 ⎞
A v,net ,AB = ⎜ e 2 b − 0 ⎟ t w ,b1 = ⎜ 50 − ⎟ × 7,1 = 277 mm 2
⎝ 2 ⎠ ⎝ 2 ⎠
A v,BC = (n1 − 1) p1 t w,b1 = (3 − 1) × 70 × 7,1 = 994 mm 2
A v,net,BC = (n1 − 1) (p1 − d 0 ) t w,b1 = (3 − 1) (70 − 22) × 7,1 = 682 mm2
⎛ A v,AB f y,b1 A v,net,AB f u,b1 ⎞
Fv,Rd,AB = min ⎜ ; ⎟=
⎜ 3γ 3 γ M 2 ⎟⎠
⎝ M0
(a ) ⎛M +F ⋅ h* F h ⎞
VRd,12 = min ⎜⎜ el,BC v,Rd,AB ; v,Rd,BC T ⎟⎟ =
⎝ z* 1,27 h* ⎠
⎛ 6,074 × 106 + 53,68 × 103 ⋅140 135,45 × 103 300 ⎞
= min ⎜⎜ ; ⎟ = 226,48 kN
⎝ 60 1,27 140 ⎟⎠
Modo 12/b: La resistenza per collasso a flessione e taglio della trave portata in cor-
rispondenza della sezione verticale più esterna della bullonatura è calcolata come
segue:
~
h = h T = 300 mm
~z = z* = 60 mm
f y,b1
Vpl,Rd = (h T t w ,b1 )
275
= (300 × 7,1) = 322,07 kN
3 γ M0 3 × 1,05
Vpl,Rd 322,07
= = 253,60 kN
1,27 1,27
2
~ t h 7,1× 3002
Wel = w ,b1 T = = 106500 mm3
6 6
~ f y,b1 275
Wel 106500 ×
M el γ M0 1,05
~z = ~z =
60
= 464,88 kN
⎛ ~ f y,b1 ⎞
⎜ Wel ⎟
⎜ Vpl,Rd γ M0 ⎟
⎟ = min (253,60 ; 464,88) = 253,60 kN
(b)
VRd,12 = min ⎜ ; ~
1,27 z
⎜⎜ ⎟⎟
⎝ ⎠
Infine la resistenza del collegamento risulta:
VRd,12 = min VRd,12( (a)
; VRd,12
(b)
) = min (226,48 ; 253,60) = 226,48 kN
• Resistenza a taglio del collegamento
Poiché l’azione tagliante di progetto VEd agente sul collegamento risulta inferiore
alla resistenza a taglio del collegamento VRd, la verifica risulta soddisfatta:
VEd = 120 kN < 174,81kN = VRd → OK
Modalità di collasso
T1 Taglio dei bulloni NRd,u,1
T2 Rifollamento della piastra NRd,u,2
T3 Trazione della sezione lorda della piastra NRd,u,3
T4 Trazione della sezione netta della piastra NRd,u,4
T5 Block tearing della piastra NRd,u,5
T6 Rifollamento dell’anima della trave portata NRd,u,6
T7 Trazione della sezione lorda dell’anima della trave portata NRd,u,7
T8 Trazione della sezione netta dell’anima della trave portata NRd,u,8
T9 Block tearing dell’anima della trave portata NRd,u,9
T10 Flessione dell’elemento portante NRd,u,10
{ }
10
Resistenza di incatenamento del collegamento N Rd,u = min N Rd,u ,i
i =1
⎧ ⎛ e 2, b p 1 f ⎞
⎪ α b = min ⎜⎜ ; 2 − ; ub ; 1,0 ⎟
⎟
⎪ ⎝ 3d 0 3d 0 4 f u , b1 ⎠
⎨
⎪ ⎛ p1 ⎞
⎪ k 1 = min ⎜⎜1,4 d − 1,7 ; 2,5 ⎟⎟
⎩ ⎝ 0 ⎠
⎧ ⎛ 50 1000 ⎞
⎪ α b = min ⎜ 3 × 22 ; 430 ; 1,0 ⎟ = 0,757
⎪ ⎝ ⎠
⎨
⎪ k = min ⎛⎜1,4 70 − 1,7 ; 2,5 ⎞⎟ = 2,5
⎪⎩ 1 ⎝ 22 ⎠
2,5 × 0,757 × 430 × 20 × 7,1
Fb, Rd ,u , hor = = 105,05 kN
1,10
N Rd,u ,6 = 3 × 105,5 = 315,15 kN