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Dimensionamento

e verificadellestrutture
di fondazione
e aspettiesecutivi
8.1 Introduzione
La fondazioned quellapartedella strutturaalla qualevieneaffrdatoil
com_
pito.di trasferirci carichi al tereno, nel rispettodei requisiti
di progetto,
gid discussinel Capitolo 1.
Poichdla resislenza
e la rigidenadel tenenosonojnlerioria quelledeeli
elemenristrutturali.
le dimensioni
dellafondazione
sonotali cf,Jl.ui."ali_
la sua improlta supen semprcquella corrispondent"ui pifurt i ui
,"tti
ponann.
"
Tale esigenzacomportache le strutturedi fondazionesianoquasi
sempre
realizzateconvolumi di calcestruzzo
significativi,sicch6in generaled suf_
ficiente limitare la resistenzacaratteristic
a a valori fr1,< 25"N/mm2.
Lo stato_dislorzo.tellafo-ndazioSe
dip94!e dall.lnrggzio-4g.g-uftuBleqe_
tro e. comesi d visronel Capitolo6. taleproblemaassumeun carattere
di
complessitdnon trascurabile,per cui la ricerca della soluzione
richiede
spessol'innoduzionedi semplificazioni
assaimarcate.
Benchdsia diffusa la convinzioneche le difficoltd maggiori si annidino
nella sche.matiz.zazrone
della rispostadel terreno,anciJ la corretta rap_
presentazionedella rigidezza della strutturanon d scevra
da itcertezie.
Questeultime considerazioni,unitamentea quella che eventuali errori
commessinel dimensionamentodelle strutture di fondazionesono
dif_
ficilmente ossewabili, se non quandola strutturane ha gid ricavuto
un
danno, invitano il progettista alla cautela e all,attenzio--ne
agli aspetti
esecutivi.
Nel seguitovengonopresentatii c ted di dimensionamento
e verifica de_
gli elementistrutturaliricorrenti.Aspettinon tnttati in questa
sedetovano
ampro spazio nel volume di Calavera..Cdlculo de Est/uctulas
de
Cituentaci6n,Intemac,I9g l.

, ]..

8.2 Fondazioninastriformi
Le principali tipologie di fondazioni dirette sono dportate in Figura g.l
{rrali e plinti) e in Figura 8.2 (graticcie platee),mentrela Figuru'g.3
illu_
strale soluzionisu pali.

l).

396 Capitolo8

Figura 8.1

Fondazionidirette:travi e ptinti.

Flgura 8,2

Fondazionidirette:(a)graticcio;(b) platea.

e verificadelle strutturedifondazionee aspetti esecutivi 397


Dimensionamento

(a)

t
t

Figura 8.3

(b)

(b) pali realizzatiin sito


Fondazionisupali: (a) pali prefabbricati;

ti 99Y1fondgSlgglggifi-I:mSidefiniscono
{i follqf o1e,ch9
i.1",.!11919
quinqi
piana
sogette
a
e
sono
di
deformazione
193-qp9lCr.9Ju-c-S!dizioni

un caricolineare(costituitoad esempioda un muro).


'Iflattambito
Oettipossibititipologie,va osservatochelasoluzionea gradon:
(Figura8.4a)non risultaoggi di grandeinteresse,a causadei costiconnessi
cot la reallzzazione della casseraturae del getto.
nel
La soluzionead altezzavariabile (Figura 8.4b) pud essereinteressante
casodi fondazionidi grandidimensioni,mentrenella quasitotalitddei casi
1oschemapii economicod quello a sezionecostant(Figura 8.4c).

di rottura
8.2.1 Diagnosidei principalimeccanismi
e verifica introdotti
Per comprenderemeglio i criteri di dimensionamento
nel seguito,d opportunoesaminarei principali meccanismidi rottura che
interessanola fondazione(Figura 8.5).
Il caso(a) illustraunarotturafiagile per flessione(senzasegnipremonitori,
quali ad esempiocomparsadi fessure),causatada insufficienzadi axmatura (inferiore ai minimi Fescritti).
dell'acciaio,
unarotturaduttiledovutaa snervamento
ll caso(6) rappresenta
precedutada ampia fessurazione(non ossewabile,poich6 interessala
facciaa contattocon il terreno).

(c)
Figura 8.4

Sezioni di fondazioni nastrilormi.

398 CapitoloI

(b)

\a)

*dh#k
\dl

Figura 8.5

(e,

(f)

Principalitipidi rottura.

Il caso(c) illustra una rottura per flessione dowta a compressionedel calcesfuzzo. In questocaso si ha la comparsapreliminaredi una leggera
fessurazione
in zonacompressa,
con fessureparallelealla direzionedelI'armatura. Si presentain sezioni molto armate,per cui l,armahfa non e
sfruttata, ed d relativamente rara in strutture di fondazione.
Il caso (d) riporta una rottura per taglio, caratterizzatada fessure inclinate
approssimativamente
a 45'.
Il caso (e) schematizzauna rottura per difetto di ancoraggio. La fessura si
produce nel piano delle armatue e raggiunge I'estremitd della fondazione.

(a,l

It caso (/) d un tipico stato limite di servizio, ca'",tteilzzato da eccessiva


fessurazione,che a medio o lungo termine pud dar luogo a corrosione
delle armaturecon rottura per flessionesecondomodalitdanalogheal
caso(a) o al caso(6). Si trafta di un fenomenoda consideraresempre
con molraattenzione.percheda un lato le fondazionisonostruttureabe
operano in ambiente umido e talvolta aggressivo e, dall'altro, la
fessuraz
ione non d osservabile.
Il caso(g) riporta infine una rottura, alquanto rara, per spinta non bilanciata
dellebielle compresse,in fondazionimolto rigide con armahuainsufficiente.

8.2.2 Foldazionl rlgjde

(b)
Flgura8.6

Caratieristichegeometriche
una fondazione.

!:

<- {-

Ai fini del dimensionamentodell'armatura, la fondazione d definita risida


quandola lunghezzaydellamensolanon supera2, (Figura8.6.).
Inouestocasononelecitoassum9rech9
mantenqanoDiaD99 ortogonali alle fibre deformatq (ipotesi di BemoulliNavier) e l'andamentodelle isostatiche,mostratoin Figura 8.7, suggerisce
li arylttZutp lo stato di sforzo individuan4o all fqlqlg_dgJlu Ct*te-talltr

e aspettiesecutivi 399
e veriticadellestrutturedifondazione
Dimensionamento
meccanismo resistente, costutuito da biella compresse di calcestruzzo e da
tiranti, la cui efficacia dev'essere garantita dalla presenza di apposita armatura.

ryqr:@l1eosrqiLo,-d?-.b.!9-119-99mPl9!!s:-dl-9elce$ry229-9-gt
presenza appositaarmafio.

r' su :s,-**ia dev'eslqre garantitldalla

!@!

: tatrato
FI-cb
c
d -rGe risulm

di

(Figura 8 8), il valore di calcolo della trazionenel

tirante

(8.1)

ra=A"f:a=\,"r' nr-)

rell:r +:r-b J i l'alrezza utile della sezione e /r,2 * 400 N/mmz'


lfui:o$c ,rF?rofondirel'analisi della diffusionedel carico,con rife mento
rmaF:gtl.e .c.9b.I'aliquotadi caricosull'areaelementaredx vale

att=La"

Flgura 8.7

ls-gstaticheqlaq!!plei9!9!e
trazione.

e dj

(8.2)

a2

dla quale corrisponde la trazrone

dr=x

h'

dN=

Nx,dt

(8.3)

a2h

_T
T_

0.8 5 d

)_

la (8.3)
I-otegrando

__L
o

.:z .fV .r u l o l ,21


,=J.'
;n*=;nli--, )

(8.4)

e sostituendoin essail valore di l' dalla relazione

a2- 41

si ha

,4 1

t---

l"
I
I
I

(b)

FiEura 8.9

Analisidelladiffusionedel carico

il

7f

400 Capitolo8

- aSl a/ +x2l
- r't1a2
-'-- ,.4-t ,
)

(8.5)

con un valore massimo,perx: 0, pan a


N (at

trr"" = I0 = --id

-at)

(8.6)

E interessanteconfiontarela (8.5) con I'analoga espressionededucibile


nell'ipotesichepossaapplicarsila teo a della flessione.In questosecondo
casoI'espressionedel momentoflettenterisulterebbe

M=I!.82 24

(8.7)

a28

e, potendosuppo$i per il braccio intemo z = 0.9d (hattandosidi elementi


con bassapercentuale di armatura), si avrebbe

-'
I=

@t -2x)2

O'9da2

(d dl

In particolare,nella sezionepostaa 0.35 d1 dall'assedel muro

lftl'
4.:sr1= O,9da2 9z-.
8

I
r6.es
",
To

(8.e)

e, confiontardo con il valore di 76 dato dalla (8.6), si avrebbeil seguente


raDDorto

I
4.:sor =
t.tt
To

0.2

0.4

0.6

0.8

1.0

a1
a2
Flgura 8.10 Confrontotra la trazionemassrma
ottenulanell'ipotesidi sezionepiana e quella derivanteda un meccanismoresistentecostituitoda un
traliccio.

(8.10)

dportato in Figum 8.10, che mosfa come la secondaipotesi conduca,nei


casi di interessepratico (a l/a2 < O.2),a q\antitativi di armahra leggermente superiod.
Si osservaancorache,mentrela (8.6) conispondea una parabolacon asse
coincidentecon quello del muro e verticenel puntoI (Figura8.1l), la (8.8)
d una parabolacon vertice in,4 (sullo spigolo della fondazione),cid significa che, mentre I'ipotesi di sezionepiana porterebbea tensioni di aderenza
che si annullanoin prossimitd dello spigolo della fondazione,il meccanismo resistentea traliccio prevedein tale zona tensioni non trascurabili

r
Dimensionamento
e verificadelle strutturedifondazionee asDetti esecutivi 401

a- IEnanto- occorTepredisporreun adeguatoancoraggioa partire da tale


lEnIo,

h,pr*:enza di earieQ ecJcltrjcp i1 lneqcanismo resistenle a-decis2mcr'te


Fru co4_Ilicatqe, come mostratoin Figura 8.12a, oggggg_]lEgdurrengl
'Ellgio:esistenle ullario!!-e-lengntl-seluprgsslglgsi.
hdicando conrl e .t2la posizionedel punto di applicazionedellerisultanti
delle reazionidel terreno,agentisulle due mensolecontrapposte,il valore
della trazionemassimarisulterebbein questocasopa a
x1 - O.25a1
^ -I t , l = A, LJ = 41i^ ^{r.6)d
-

(8.1l )

\el caso di grande e_ccentricitd(Figura 8.12b), il problena -ri-c-ondotto-al


dige1giorra4gnlq {i,ula npt$ole_.1!qzza.
Passandoad analizzarle condizioni di ancoraggio,se v non supera2&,
in basealle considerazioniprecedentemente
svolte occorle computarela
lunghezzadi ancoraggioa partire dal punto,4 (Figura 8.13).

Flgura 8.11 Andamentodegli sfotzi di trazione secondolo schemaaflessione


{f) e lo schemaa bielle(T)

mq-.g.s!e&do 16la \nghezza di


ancoraggioteoricac.orri5Bondente,a.
baqe in zona l.

8.2.3 Fondazjo-ni
tt_e_s-sibiti i:. t' i

Se_lggec',99!da
dettgfondazione(v > 2/?)aonsente
4U$9Cgg9_lfL"t"!LiL
J91
coqqpgazrolp_dqtlq_
sczioji piang,il momc4s,&{9.9!9 rq,c_elco!3!g
pari_a
q&Lilne41s.4-u_4e,s!Z!gAqpqsle*4_.r144
g_{g!-!!o,"9_q19mq
diq!q1?.4
'.-0.I54t Gigura 8.14) sesj tr4ttldi qluulg.dlgglcis@zzo.g 0.25d1se-qi
tranadi muratura,
onenendo

rrar ,ta. rrza

I
h

(a)

(b)

Figura 8.12 (a) Meccanismoresistentein presenzadicarico eccenlrico;(b) configurazionea sezionepatzializzala.

t_
59Figura8.13 Ancoraggio
dellebarrd.

il

t|]t

r.t+-.--.,,1i.-

-ii

,a

. ' . . . . -. ' j

402 Capitolo8

\2

M,' 2o2\2)
= lL lo z -o 1 + rl

(8.r2)

t
I

Figura 8.14 Sezionedi riferimentoper il cal- i


coloa llessionedi una londazio-'\
ne llessibile.

I
L

,.', !
r)

\ t..i

i.; t)

lt,,-!

,'l

A,:

'" ,r.,..

(per unitd di lunghezzadella fondazione).


Comegid visto nel Capitolo4, il dimensionamento
dell'armaturapud effettuani con I'aiuto dell'Abaco C-7 (riportatoin AppendiceC), e, nella direzione longitudinale,dev'esserepredispostaun'amatura corispondenteal
20% del valore fomito dalla (8.12).
Per quantoconcemelo stato limite di fssurazionesi osservache le fondazioni si trovano in ambiente umido e la protezione da fenomeni di corrosione delle armature d particolarmente dlevante.
L'esperienzaacquisitadimostraun comportamento
soddisfacente
degli elementi strutturali realizzati con ricoprimenti non inferiori a 25 mm.
Va ancheosscrvatochela cautelacon la qualesi invita il progettistaa considerare questo aspetto dipende dal fatto che le formule disponibili per la
stima dell'ampiezzadelle fessuresi basanosu prove eseguitesu travi e
tiranti, per cui d discutibile una loro estrapolazionealle strutture massicce
di fondazione.
Passando
condizioni di ancoraggio,se,con riferimentoalla
la trazionenel punto a distanza.rdal bordo,

isolatodallafessura
comporta
L..

ct
.' , "
t' "

F,r,o.Sri,=*
o,,/f,
-+l

; J,,-,
I

.J.'",-:. .,.e/.4(,:

\
l

e, sostituendola relazioner = a

u 7 ( ) . \ . 'i . . '.

.,

ir

it
..

t i

0,81i cot P, si ottiene

0.66h2cot2el
L62h

rR t.zlr

Dovendo inoltre risultareAdrT x 0.81h : ot,t * a212,e se,com'd usuale,


I'armaturad costantein tutta la sezione,la lunghezzadi alcoraggionetta,
definita dalla relazione

.,1

,]
lr ;

tfftffill
I| |
tl

,i I
Figura 8.15 Ancoraggiodelle barre.
i.i-' p ,,
2
-: ''ir ' 1: ' /
i

. . f' ..:

,,'''

,(;,

-,-

.tj

i , ^ ztr.s.

h
i'
$

Ifl

rl
fr
l

(8.13)

-./

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, _o6ta2
'* -

,1, ! ,,,

"4'

=)

],

|'c!

to

.i'..1

\..\
Dimensionamento
e verilicadellestrutture
di fondazione
e aspettiesecutivi 403

V -c * ' j

c-

t,
,'

:s!!hafi

=1,
-o.*71]'
,,."",
*nf,,

..,. 'j

t'
t'

(8.15)

._--'--,
/.45'

*:l-i*l

i
,,

-{isumendo d= 45o

,, rzl

1 6 * , = l r o . a s llLul
\"/ ]
L
'qponendo
i-:a-0.8 I

(8.16)

cheil gettoawenga con un ricoprimentopari a 11e definendo


11,si individuanole seguenticonfigurazioni

ar se /r.net< 11,d possibile realizzare un aulorag$e-dids

(8.l7)

< 4, si pud realizzareun ancoraggiocon gancio


b) se o-7lb-net

(8.18)

(8.re)

Comemostratonelle schederelativeai dettaglicostruttivi(AppendiceD),


se il getto arviene controtera si impone,'l = 70 mm.
Nella v3!!ga4_!sglio, laqe-419qe-_d1-{fu!99919_.1)a una distanza
dal filo estemo del_muro,per cui se d-1CI'altezza utile, il taglio per unitri di
lunghezzavale (Figura 8.l7)

Na(az-ar
-1\
,, " azl
2
)

> 9,

<:,

< (

//

t,

1'!, ..{

14...x;

I
(8.21) ,

La (8.21)presupponeche sia gid statadimensionataI'armaturaa flessione


e che quindi sia noto il valore della percentuale d'armatura per unitd di
lunghezzadella fondazione,p1: (Ar/d).
Sela risultante dei cqric--h19gg9!q1Q-.99c94tlija.e.l'eccent
citd e intema al
terzo-mdio

(8.22)

.'

' ...'

Figura 8.'16 Determinazionedella lunghezza


di ancoraggio.

coni valoridi rRdspecificati


nellaTabella4.3.

Ma "
N6

.)

l[.

t'

=
+ 40p )fh
i Va< V p61 lr p6k(1,2

;r|....

(8.20)

e deve risultare

?\EL"

=7 0 m m J -

c) se 0.7/6,n",> 4, d necessarioun ancoraggioa gomito, con un ramo verticald pari a (Figura 8.16)
L=O,716,n4- t1

(\

Figura 8.17 Verifiqagtaglio.

( i,,

&.1

>\)-(

( - . ')

:t

i 'l - '

"l
'1": 't

( ..\

r:':

8
404' ,Capirolo
i
\,

lrit . t : .

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lN

4l
"

'

(\

7i

..,2

t,lt

- .,1 .-

.,

..

/..i,

::',,,

l valon masslmoe minimo dellareazionedel terrenorisultano(Figura8.18)

. ,

.i. i' -,

menhe, se non e soddisfafta la (8.22), per la seziote p4rzializzata si ha


F|gur a8. 18Distri b u z i o n e d e | | e re a z i o n i d i c on-(Fi gura8.19);.' ' | ,
tafto nel caso di sezione interamente reagente.

i /.. --O.i i ..
|
1<t
..,,>

l'-' / t'l
lt I t r

1ri

i.,.,
|

/
'

,.r,=-7#--1
' -. r , " . - - t 1
3l? " r'e
/
.j )' Ja'-'
1' i -* P',"'
)
)
\2

(82s)
t

,rr,.i r

I ndi vi duata l a di stri buzi one e l ' i ntensi td del l e reazi oni , per il
e per le verifiche si procedera modo del tutto analogoa
dimensionamento
quantovisto peril caxicocenhato,utilizzandoh formule (8.12)-(8.21)con
di sollecitazionvalute a partire dalle (8'23)-(8 25)'
li caratteristiche
per evitare che il comportamentodella struttwa sia sen.,
, .,,f l-r1:.oTundabile;
sibile a incrementisiapure modestidelle azioni,chela.rettad'azionedella
risultantedisti dal bordo della fondazionenon meno di 4216o 250 mm.

:'-

I\"

i :1 '

''
'.
!

8.3 Q!te! !Lq!q-e!9f9neg9nt9-!..e-1P-Linti


igolali

" - r' '


t.

l'i -:
1'. ,. '

I plinti isolat"ijglq$ru$ur9..d-i-tojldaziqM=9,n.plallja.llijQrne-rs=o-!0etsiol
siasignifideicarichipermanenti
(Fieura8.20a),a menocheI'eccentricitd
unaformarettangolare'
cativa,nel qualcasoessipresentano
frr-urSlgae-Oi-due-9-Ai!-dleCqllralptovicini (simili ai duerabbi di un
diapason,Figura8.206)si re?lizzaun plinJo-!4ic!,-&liusglg-qstueg9,

u'
t'

:"
'''

:..

: . '' . , .

.1...
f,t,

d, 4.' . -

;'

( , ' 1 , "'

!"

4,4<

>
!.

dellereazionidi conFigura 8.19 Distribuzione


tatlo nel caso in cui e> a2l6
> - .,

(b)
t'

' i. i

!,"
l

)r .

-': tl

e verificadelle strutturedi fondazionee aspetti esecutivi 405


Dimensionamento

trt

la cui configurazionee tale che il badcento della sua improntain pianta


coincidacon il punto di applicazionedella risultantedei carichi.
L'analisi dello stato di sforzo andrebbecondottaconsiderandoil p-!!4tqQome
una piastrasollecitataverso I'alto dalle reazionidi contattodel terrnoe
19Dgqq 4h
versoil bassodal caricofasmessodal pilasto, ammesso-che
basedella teoriadi Kirchhoff(si vedaper maggioridettagliil terzovolume
dell'operadi O. Beliuz:it:Scienzadelle Costuzioni,Zanichelli' 1941) sia(a)
no soddisfatte.In realtdle due limitazioni fondamentali(spessorepiccolo
Figura 8.20 (a) Plintoisolato;(b) soluzionea
rispettoalle altreduedimensionie inflessionetrascurabilerispettoallo spes"diapason.
sore) non sono sempresoddisfatte,sicchesoventevengonoa mancareI
rr
presuppostiper I'applicazionedella suddettateoria.
questo
di
l
giunge
la
complessitd
e che
La conclusionealla quale cosi si
,r
semil
rico$o
a
schemi
i
inevitabilmente
problematridimensionalerichiede
plificati.
lmanzitutto, unaprima ipotesiconentementeintrodottae cheil plintopos-,
'...
sg-99g!rd9tg,r,,si
lgido-e che la dsposta-dgltpryery.S-i+,a-slirnlbbilgq-939]!q
llinkler, per cui la djrtrib.trzio^q9-d9lle
d-i.-uame?2.p.4119
1q4 !qn-1d.{1f1n1ta
..'
,',j\
dalle condizionidi equilibrio.
I l{.1
iale schematizzazionepuo comportare stime dello stato di sforzo in difetto
,/
.s
i
o in eccesso;tuttavia, lo schemadi calcolo espostonel seguito risulta
'
f.i :
..
cautelativoe le esperienzeacquisitegiustificanola semplificazioneintodotta.
Quandonon sonosoddisfattele ipotesialla basedella teoriadelle lastre,si
individuaall'intemo della strutturaun meccanismoresistentecostituitoda
I'armaturain modo da garantire,nello sta"tralicci ideali", dimensionando
to limite ultimo, la presenzadel tirantedi base
Rimanendonell'ambito delle considerazionigenerali,va ancoraosservato
cheai meccanismidi rotturaillushati in Figua 8 5 va aggiulto nel casodei
Figura 8.21 Rolturaper punzonamento
plinti la rotturaper punzonamento(Figura 8.21), esaminatanel Paragrafo
8 . 3. 2.
D *I r i a l , r 1 ' '1

li

'
- :,

8.3.1 Dimensionamentodei plinti rigidi

,
i 1,\

Nel casosi abbia

i ,:'

L
N d { d 2 a t) |
8
0.85d

,..,=l'i

{ .,l l ,t

(g.2b)

con I'awertenzacheun calcoloanalogova fatto nella dirczioneortogonale


a quellaconsiderata.

.l

....:.

i :.

rl - Al:l

il plinto d definito rigido e cadonoi presuppostiper l'applicazionedella


tggria de!!9!au-[C d9-!le-lastre).Per la determinazione delle armature si fa
pertantoI'ipotesi, gid menzionata,chenello statofessuato il meccanismo
rcsistentesia costituitoda bielle compresse,collegatenella parteinfe ore
da tiranti (Figura 8.8).
Il tiro complessivoche dev'essereaffidato alle armaturcvale

T,

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Capitolo I

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Figura 8.22 Dimensjonamento
di un plintoflessibite.

I
I

, ";'
Con riferimentoalla sezionedi calcoloAA', mostratain Fig|ra g.22,
e,
tenendopresentitutte le ipotesiintrodottea propositodel[
f"ra-i""i
nastriforrni,
il momentodi calcolo,daconsiderare
peril dimerrrlon^rn"rrio
dell'armatura
parallela
al latoar. val(
8.3.2 Plinti ftessibiti (r^,.,l'

L:

! t . : "..

)-

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M,=!
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i

'i.

AB
L_=

= __J

'L%
la1 |

f-

Figura8.23

b2 4a i2h ,4

Q 1- a1

)2

')

(8.27)

t" effettuatoper il dimenslgq44g1g.delllarmatura


nella
:,Tgry
:1*t"
_q!g?:qneortoCgleb.
Se il plgltotdqlgikato, l'afmatura viene dispostauniformemente
su tutta la
larghezzadel plinto.
S3 invece il pliriiit 6.!etrdn?.olare,
l,armatura parallela allato r44Lsiore
vienedis_llibuira
uniform_emenle.Jnenlre
qn.uliquor.dJilfiuiiili'u_
raugl.Lallafo q!-qjre- pari a
l2b2^$ + {)1t,. viene Ojspostain inu
E5!!4 cenlrale_dilarghezzapari a
[e non minoredi a r + 2, ( Figura
6.rJ). mentreta resranreparreviene distribuitauniformemenre
ielle
zone laterali.
Per quantoriguardai requisiti da soddisfarerelativamente
allo statolimite
di fessuraziore,valgonoi riferimenti gid dati a proposito
delle fo;da;-i;
nastriformi,con I'ulteriore considerazione
che,nel casodei pil, i;r_;_
tura dispostanelle duedirezioni contribuiscea creareun
effrcu""
al
cucrfuIa.
"f"no
Aralogheconsiderazioni
valgonoper l.analisidellecondizionidi anco_
raggro:.lnaggtunta.
si osserva
che.nel casodei plinli. ri\estonointeresse
re solLrztont
realtzzare
conbarre5aldate.
Nella veri{ica a taglio si fa fedmentoa una sezioneposta
a distanzad dal
bordo del pilastro(Figura 8.24) e il taglio di calcolovale

li.

tl

(,r

,' .: _,...

>,.1

7*.

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"

\r

. .,1

+oz
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"'u",iii"u "t,rttu,"-;iiiio"t,j."t'""oJlesecutivi

o,r"""*i"*

'

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I

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(a)
Fisura 8.24 v",ilb
' r' . , \ / = a (j:'

glgglio:

5 c * "o'

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CL3
f+4

1 'f .,12'
\^b.Y

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.1.' t& = o,abzl
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UTA,

crE ir-r'M-'.-r

- r iJ : t lr ^
.\=

ct,

'- - '

:)-d,

))a-,-

(8.28)

) ''i

R :1
.2,

, a -2*J)

,.., . . ,'"1* 'r1"* "' ' lr ^ - * \

La condizioneda soddisfared espressadalla limitazione

(8.2e)

!Vo=u*a*-

lar=

t'
1,:

ltt

soluzione Pii,economica cone, n9l-93q9-14-9lli-gq!g4o-p.9,9-s,o{d!pfgttprla


.
siste in lqaumento.dcleUezze-delpjilta.Come mostrato schematicamentein Figura 8.21, la rottura per punzonamento si verifica per sviluppo di fesswe di trazioni su giacitue avenli
dii5", ma' nonostantele evldenze
un'inclinazioneappfossimativamente
sperimentali esistenti al riguardo, le norme in materia propongono modelli
diversi e, conseguentemente,differenti espressionidella resistenzanomrnale.
a) L' Eurocodice 2 assume,ad esempio,come superficie di riferimento da
introdurre nelle verifiche la superficie S, avente come direttrice I'asse
del pilastro, contomo in pianta come mostrato in Figura 8.25a e altezza
Dariall'altezzautile.
bon tale assunzione,lo sfol4lLlunzonamenlo vale

I
t

\N *?

V=-!--

d-+

\+r

;oyy,h^
* 1c'prr'&rro

>2

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:\'-

-'r a" r"'*{''-'":"


*

o* l -i

.i i r,:" ,'

avendoindicatocol 4 l'ereeig!&jqpc4fiqigjq-piqrta
i'rdjvid!.&!4341 L\dlJis l (
e
dasoddislare
perimetro
'
e)E6ondizione
criricQ.

l - ^,'
K!

' r 4 ( ;< v

i, 6- 4 t m ) > 2( -4)

lpir,G',
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Cu,u l"-)
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- , , - . 1- - - t - : . j
L ;2, J ,t+*' L'-!"zt'o -, i' >
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ql
) ,:rl -' ' ', .9r,.+i-=
- ;t -:. '";
-

'''

,.. !. [,,+--&:
;- -i'

( 831)

'

rl coefiicienre/liglgcoprolhll3canqcia-dglsgdg-o*4-ssus9lqgJ4.,
il caricoc cenbatp
a paria L.l5-sc-.ec.s.entico6Flem;-i-;
-e

,'.

I\2r.'ft1uaA

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I
I

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i;

44.\rc[!

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t,i

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i )

T
I

-J'\#l'
408

r,

CaDitoloI

t9'

Flgura 8.25 Verilicaa punzonamenlo:(a) perimelrocriticosecondoI'EC-2:(b)

'

perimetro
criticosecondola.normaACt-318-9s.
iI
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--i"-

a14t* )

tr61

iil e- tT

B rrpc (.,..q"l
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D'

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11.5d
T

eL __ __ _
"t

t^
)"

lt.5d

Flgura8.26 Possibiti
suoerfici
critiche.

,;=;:iiS

<--\'

-':.-*-

percentuali
di arlPr Jp*prJlt"pp..sentala rf,ediage6metri6a-delle

rm,3#h'H#3:1i#5;tii,ffi
#_%
m-a-ffi - r-G

h. nel l e dre di rezi nni

^rr^d^hal i

/nnnl <./4:vn

^r<\

dotta nella (8.32), che consentedi esprimere in modo conveniente la


resistenzadisponibile rapportandolaa una sezionedi riferimento, mentre in realtela rotturain presenzadi azioni tagliatrticostituisceuo Dec_
canismo che chiama in causaporzioni siguificative dell'elemento struG
turale e non la siugola sezione.
Nell'effettuare la suddettaverifica va comunque accortato che il peri_
metro minimo sia efettivamente quello corrispondenrea LBCD in Figura 8.26 e non risulti piri critica la verifica riferita ai due piani l?' e
CD'.
In questo caso non si awebbe comunquen6 azione biassiale n6 rottura
per punzonamento, ma la verifica audrebbericondotta alla verifica a
taglio esamitratain precedeDza.
b) In altemativ4 la norma americanaACI 318-95 considera il perimeho
criticopostoa distaDzad/2 dal bordodel pilastro(Figurag.25r) e impo_
ne che il carico di punzonameuto

"J

.-:

i.:

a ,t:l

e verificadelle strutturedi fondazionee aspetti esecutivi 409


Dimensionamento
?A
'
h*
tagl ;, .i.
i r",,,.r .:j
,.

Vr6= o6laz b2- @r+ d)(4 + d)l

= 9r <

r'' -'-'

(8.304) ic., . _
'l j 1

valori
dsulti inferioreal piripiccoloderseguenti
I

4\

d)
ve,=0.w12+7).lfd@

vn,=o.wle!+z),,[7i
Q.at

Ji

(8.32a)

vp,: o35,[fdIp.dl

'

f,r
i

la lunghezzadel perimetrocritico
Nelle suddetteespressioniprappresenta
e il valore dellarbsistenzadi calcolodel calcestruzzod espressoin N/mm2.
I d il rapportotra il latomaggioree quellominoNellaprimadelle18.32a)
re del pilastroe pud osservarsiche,quandotalerapportodiventagrande,la
verifica si riducea una verifica a taslio. con la resistenzanominaledatada
^,t6.J
^ r: .
rrd = 0.
IcJ
La secondaespressionetiene corito in modo empirico di eventuali eccentricjtd del caricotramiteil coefficientas.cheassumeun valoreparj a 40 se-s]
tr-attadi un pilastrqintemo,pari a 3dnel casodi uppilastroperimetralee va
4ssxnto pad a 20 per un pilastr-o_dispigql-o-.,
Riassumendotutte le considerazioni svolte, i1-pp-99{!mp-n!q{4 cgglilg pgrh-dengZ&Sg iglll&-r4*4$
i]inlg (tenuto presente che le dimensioni
di carattere geotecnico,
in pianta sono fi isiiiinTi;iiiJ'-ansiderazioni
(si veda I'Esercresaminatenel Capitolo 5) pud eslere;.og]_scbemati.Zzato
zio 8. 1)
mqqsirn4.dell4mqnsqlq P9L9o-!s.9
a) si assumedi li4!t41.e,!?..{-itf9-n-9!-o-!q
guire un'adeguatari gdSZf+*7,2h;
b) s si stima ghe,pgqlg_rilultgred > 0.6 m, nella (8.32) si pone k = 1,
a!qi1ne41isi !!ai I 1.6 - d;
di amatura A -16A, =
c) partendoconil lalore minimodellapercentuale
: 0 00!!,,s! qdqala y9!9_r9
(8.32).
r_9s1s!e9t9.9,-o.1.1aSi osservache con
i!
C-25 e un acciaio8-400. ponendot ^: 1.1si ottiencon
un calcestruzzo
buona approssimazione

+ b) + l2d]' d
Vr7 < 0.42[2(a1

(8.33a)

toma utile la relazioneempirica


In pratica,in fasedi predimensionamento,

d >0.4 Ji;

(Nrdin N. e d in mm)

(8.33b)

8.3.3 Plintisoggetlia caricoeccentrico


Nel casopii generale,illustratoin Figura 8.27, il valo della reazionedi
contattoin conispondenzadegli spigoli della fondazionesi ricavaro dalla
relazione

-At
f.

410

Capitolo 8

Figura 8.27 Distribuzione


dellereazionidi contatto in presenzadicadco eccentrico.

-,rrltl'
- (..a {'|

6M"

d.=_+-+-

-'

a2b2- b2a|

6M,
-

(8.34)

a2bj

valida solo nell'iootesi che la sezione


Setale iootesinon d soddisfahae si d in
dizjo.ge(ad esempioMr= 0 e M,= lul), cone> a2l6,lareazlonemassima
vale

e( { . " '
.,

) iF

^l

a)

(8.35)

Seinvecd.l.4* 0 eMr *0; il problemapud risolversicon l'aiuto dell'abaco


riportato iriitigura8.2&;eldborato da Teng ( 1962),che consentedi determinareil valoremassimodella reazionedi contatto

ur-nax -

.-i,

'J :-r

l.
/a

A/
----^ a2P2

rh

c:

(8.36)

fomendoil valore del coemcientef.


Con riferimento al suddeftoabaco,va osservatoche nei aasi II, IU e IY
calalteizzati da grande eccenhicitd, si hanno indesiderate rotazioni della
fondazione,per cui i plinti andrebberoprogettati in modo tale da ricadere semprein zona I, il che corrispondead averela risultante nel nocciolo centrale(Figura 8,29). In basea quest'ultima considerazione,nel
caso di carichi eccentrici derivanti da azioni permanenti,definite le eccentricitd er = (Mll\
e e, = (M./IV],, il baricentro del plinto dovrebbe
convenientemente
ooinciderecon il punto O', che individua in Figura 8.30
la traccia della retta d'azione della risultantedelle azioni N, M", M"- ln
presenzadi varie combinazioni di carichi, si hattera di ottimizzare la disposizionedel plinto, nell'intento sempredi minimizzarel'eccentricitddella
risultante.

Dimensionamento
e verificadelle strutturedifondazionee aspetti esecutivi 411

Le curyecontinuqfornisconoil valoredi K

oL^",=
K6h;
a2(+2R+ 3R2\
4 ( 1 +R +R 2 )
U(1+R+R2+R3)
4 ( 1 +R +R 2 )

n=i

'r,^.t=#
Plintorettangolarecon doppiaeccentricita
Figura 8.28 Abaco per la determinazionedelvalore massimode a reazionedelterreno (Teng,1962).

412 Capitoto
8

8.3.4 Raccomandazioni
esecutive

a,/3
)B

a)

o%:"-I
-<47///

lh"t3

b)
c)

Iot l^ - f o - -

-%--- r " :- -

";'.'1:HT,1lt'#:::fiffiTH1f
ff:::L#l"H*",1"0

e) L'altezza midma del


plinto non dev,e$efejfeiiqfq,l2l!_lLm.

n
Figura8.30 pos2jone
ottirnaledel ptinron_
spettoalla risultanlede ;
azioni.

:,:ffirffj:la;;_;ndev,essere

superiore
atQeqrme nonde-

'.L:S,',:ffi
ruiii1.i,x":,?:HT,.j:nT;T,T
HiTffi
:J'
h)

""H'ff::lnil"i:11r]J:H
'{,.#:."j[":ji1#:T5f
J) 4! fi!.e_Ci&lLlitare
l'esecuzione.
d

I'j,R3;,,#T",'":T.*1";i:!X;f'tTT

l8roen'"jo,n*'u""o''""0",,"''",'i*Lri-,a,oi.i-aii
ilrilli"r,ti;

'#Iii:t#S#Htg:dili*"'flf
8,3.5 Travi di coltegamento
dei plinti

x"1
:ilIfi

Figura 8.31 Disposjzjone


dell,armaturarn un
prtntoa'diapason',.

i:#:f:;t.1t
ilt'JJ;
vi.
ord
iresecond
odu.i,,'.,,
""i'""-JJ#ru{tl:H:.;X[,.:[
frili
assegnare
ararrave
una
i:***.,};l;]Hi'i; 'X';ff'',,',':;ix"'e
dimen.

Dimensionamento
e verificadelle strutturedifondazionee asDetti esecutivi 413

I l
El

tf

trIH

-:
El

tf

fl
H

EI

I
(a)

(b)

Figura 8.32 Travidi collegamentodei plinli in zona sismica:(a) collegamentosufficientein zone con 0.06 < a/9 < 0. 16;(b) collegamenti
richiestiin zone con a/9 > 0.16.

a ______.1

F_

FffiI
+ |
rllll

| +d

s < 0.85a
s < 0.85b
s< 300mm
s< 156

i'------:'--'--'-

F - s- lr

s.i

Figura 8.33 Inlerassetra le slatfe.

loo mm

l\,lagrone
(b)

(a)

Figura 8.34 Disposizionee ancoraggiodell'armaturalongitudinale.

62

t
20

(8.37)

farmatura dchiesta dipende dallo sforzo di trazione, in generepari a una


percentualea" del carico verticale,dipendentedalla sismicitddella zona,
oer cui

414 Capitolo8

gr>qY

(8.38)

rvd
L'interassetra le staffe deve soddisfarele limitazioni evidenziatein Figura 8.33.
inoltre, se la trave d rcalizzata it opera occorre prevederun magrone di
pulizia. comemostratoin Figura8 34, dopoavercompattatoadeguatamenie il terreno per evitare fessurazioni nella trave, in seguito al cedimento del
plinto.
illo scopo di controllare le fessurazioni do\,'uteal dtirc, che e facile che si
producano essendola trave incastmta in strutture alquanto rigide, d necesiario che I'armatura longitudinale sia comunque superiore al valore minimo sia opportunamenteancorata secondo 10 schemamoshato in Figua
8.34b.

Esercizlo8.1
in pianta3O0'309Tm:
di dimensioni
di calcestruzzo,
Un pilastro
armatocon 4 U 16, trasmetteal plintoazioniassialiaventivalori
pariaN'= 400kN,M= 200kN.Si pensadi impiegare
caratteristici
pdria 25 MPae acciaio8-400'E
con"resistenza
un calcestruzzo
ammissibiplinto,
chela reazione
nell'ipotesi
progetto
del
il
richiesto
perle azioni
e cheicoetficienti
le perilterienosiaparia0.1N/mm2
valgano
/s = l.35,,'q= 1.5'
lpotzzutdo, h x 0.50 m, la reazione massima del terreno, da non superare
struthrrale(alneno quindi dell'aliquotaconiai fini del dimensionameDto
al pesodel plintol.vale(0.| - 0.5 23 10 3 = 0.089N/mm2).
spondente
pertanto occorre assegnareal plinto una dimensione non inferiore a

:2 75 m'
Tenendopresentile raccomandazioniesecutive,si assumea
(8.330),
si
ha
in basealla
In fasedi predimensionamento,

+ 200.1.5)103= 366mm
d > o . 4 (400.1.35
per cui, assumendoh = 400 mm, si ha d ^c369 m.
bon te dimensionicosi definite (Figura 8.35)' la reazionedel terreno,ai
fui delle verifiche geotecniche. sulta pari a
6{Yl

o, = Y-

+0.4 23= 88.5kN/mz < l00 kN/m2

a) Trattandosi di un plinto flessibile, per il dimensionamentodell'armatura, ipotizzando un ricoprimento di 25 mm, si ha un'altezza utile di 360

1
e aspottissecutivi 415
e verificadsllestrutturedl fondazione
Dimensionamonto

FlguE 8.35 EsEmplodi dimensionamentodi


un plinlo.

mm, per cui, con la rcazione di calcolo

1.35.400+
1.50.2qq
= 111k{/m2
ota=-l3g
si ottiere un momentoflettentepari a
u, '2

| ll'?'75

= 246kr.,l.m
(t.zzs+0.15.0.3o)2

Enhandonell'AbacoC-7 conil valorenormalizzato

_!ra = 4:ffi
=6.sa1
f"abit2 4.nn.zaz
1.5
si ricava

4
f" a b d

=o.oas

e quindi

N
u " =0.$5.E.nso.36o= 577500
"
1.5
Essgndoncessariaunlarmatura

416

Capitolo 8

IT
A" = ;s = 1660mm2
rYd
si dispongonopertantolI A M

rt ts+

^--"
= 0.00181
l p,=
2750.360
\' '
)
La lunghezzateorica di ancoraggiodella b arra@ 14 (cor acciaio B-4OO
ef,p = 25 MPa) vale
lo = 450 rrlrr <1225- 0.81.2100-70 = 831mm
per cui d sufficienteun'ancoraggiodiritto.
b) La verifica a taglio risulta soddisfatta,essendoil taglio di calcolo
Va = 0.111.2'150(1225- 360)= 264kl{
inferiore al valore resistente

lt

. 2750. 360: 468kN


Vnar= 0.300.6 - 0.36)(1.2+ 40. 0.0018)
I
c) Analogamente,
perla verificaa punzonamento
si hail valoredi calcolo
|

-.^'r
=oltt.l21s02 4.3w.s4o-roq: a4-!q
v,t
l=osokN
'1
4)
che risulta inferiore al valorc resistente
VRdt= 0.3' (1.6- 0 36)(1.2+ 40 0.0018)
(4.300+ 2 1080).360:782kN
Per qualto concemeinfine la sovrapposizione
delle armaturedi collegamento,si osservache I'armatura del pilastro d di 4 O 16, cui corrisponde
/6 : 515 mm.

8.4 Fondazioni
a plintosul perimetro
La Figura8.36riassumei diversi schemistruttwali chepossonopresentarsi
in pratica per i plinti zoppi, da realizzarci,in adiacenzaa struttue esistenti.
Gli schemi(a) e (6) comportanoimportantiflessioninel pilastrodi facciata, mentre la presenza della trave di centramento negli schemi (c) e (d)
elimina tale inconveniente.

t
Dimensionamento
e verificadelle strunuredifondazionee aspetti esecutivi 417

Flgula 8.36 Fondazionia plintosulperimetro.

(9)
Sei carichi sonorilevaati, si ricorre alle s oluziorLie),fl e g).
Tutti i suddettischemi sono esaminatiin dettaglio nel citato testo di Calavera
(1991),mentrenel seguitol'analisi d limitata ai casipiri ricorrenti,rappresenlatidaglischemib) ed e).
Con rifedmentoal casodi plinto zoppo, dportatoin Figura8.37,si suppone che i carichi verticali vengano riportati nel badcentro della fondazione
dall'intervento della forza oizzonlale T garcntita da apposita armatwa,
predispostain corrispoudenzadel primo orizzontamento,e dall,attrito tra
fondazione e terreno.
La reazione del terreno vale dunque

"t
-

a2 02

(8.3e)

--!.

418

Capitolo 8

e l'eouilibrio alla rotazioneconsentedi ottenere


N - ( a , - a '\

,UI,
t--___-]l

lazl

(8.40)

2(L+ h)

Le ipotesi alla basedi una distribuzioneuniforme delle reazioni sono discusseda Calavera( 1991),chene provaI'attendibilitdper la maggiorparte
dei casidcorenti.
Una volta determinatala trazioneZ occorreconsiderarequantosegue:
a) a livello del primo odzzontamento,
essadev'essereassorbitada un'opporhrna armatua nella trave o nel solaio, con adeguatoancoraggio;
b) I'attrito ? tuaterreno e fondazione d gaxantitose

Figura 8.37 Schemastaticodi un plintozoppo.

C"T 3(Nr+ N,\p

(8.42)

pad a 1.8,
nella qualeC" d un coeffrcientedi sicurezza,indicativamente
e a d il coefficientedi attrito:
c) sela (8.42)non d soddisfatta,si pud pensaredi ridurrea2 o aumentarel',
per diminuire il valore di X oppue infodure altri sistemi di ancoraggio
o di contrasto;
d) il pilastro dev'essereverificato in presenza di un momento pari a
M = T L, h aggllJj.taalle sollecitazioni derivanti da alhe azioni (d questo
I'aspettocherendesoventepoco praticabilequestoschemastruttumle).

8.4,1 Dimensionamento
del plinto zoppo
La Figura 8.38riporta lo schemastaticoe le azioni agentisul plinto zoppo.
Il calcoloesattocomportadificoltd non trascurabili,trattandosidi unapia-

A,T--l
B'
E[--------------1,

--TT
dh

rl
Figura8.38 Calcoloslrutturaledi un plinto
zoppo.

a2

r;f l-

d/{ ff

,L%

d/21 |

TDI---D'

ou'62

|l=1
:T
"1, il.- l,

-l |

| ,
- -.l"l
|

1
c'

ll=-

ill--r

ll=
ll=
U._

b,

,
Dimensionamento
e verificadelle strutturedifondazionee asDetti esecutivi 419

stradi grandespessore
vincolataal pilastro.Lo schemaapprossimato
chesi
esponenel seguitod sufficientementeattendibilenei casi correnti.
Peril dimensionamento
a flessionesi consideraunamensolavi rt:uale
ABCD.
incastatanel pilasho, di hnghezza(a - a1l2)e laryhezza(b1+ d, soggetta
alle azionimostratein Figura 8.38.
Su questatravevirtuale si consideraappoggiatalalastraA'B'C D', da armare secondolo schemadi mensole contrappostedi larghezzaa2 e sbalzo
brl2, sollecitatedalla reazionedel terrenoor.
La verifica a taglio va effettuatanelle duedirezioni nelle sezionidi riferimentomostratein Figura 8.39.
La verifica a punzonamentosi effettuacome se si trattassedi un pilasho
di bordo, ossiamoltiplicandoil carico Vp4per 1.40.

8.4.2 Dimensionamento
di un plinto zoppo
con travedi centramento

Figura 8.39 Verilicaa taglio.

f[,#i.Llll
L

La soluzionein esame(Figura 8.40) prevedeil collegamentodel plinto


pe metralea un plinto intemo, allo scopodi centrarela reazionedel terreno agentesul plinto perimetale.
Usualmentesi realizza una trave a sezionecostante(Figula 8.40a), in quanto
la soluzioneb), benchenecessadain alcuni casi,comportacomplicazioni
in fasrealizzativa.La c) richiedeil getto in due fasi (la prima fino all'altezzadei plinti e la secondadi completamento),con verifica a taglio per
tensionitangenzialilongitudinaliin conispondenzadel giunto.
Le condizionidi equilibrio (Figura 8.41)

lNr,+N".Np2.N"t
1
=
lNorl-(Rr - N.1)c 0

nr -R;

(a)

o
(8.43)

(c)
Figura 8,40

consentonodi dcavare

zoppo con trave dacentramenlo.

Figuaa8.41 Schemadicalcolo.

420 Capitolo8

Ri = Npr1+ N"r

(8.44)

n;= nor*u"r-N^(!-t)

(8.45)

La prima condizione che dev'esseresoddisfattarichiede che I ateazianeR,2


sia positiva, ossia che il pilastro intemo non riceva una sDiqtaverso I'alto

Ne2+N"2- Ner(L-1),0

(8.46)

A tale proposito nella verifica si pud cautelativamente assumereche sul


pi)astrol agiscaNr,, sommadel caricopermanentee del caricoutile, mentre sul pilasbo 2 sblo il caricopennanenteN"2

rvr,*rv.,- rvr,f1 rlro

(8.47)

La reazione del terreno d4, al disotto del plinto perimetrale, vale

,
Rl
O r r =- - - - - - L=g
"
qzbz

I
Nor - + tf.l

(8.48)

az- bz

e per quello intemo, mettendo in conto solo l'effetto del carico Dermareute
sul pilastro l, indicatocon Ns1,si ha

1- 1l
lvr2+lu.,-lu",f
"
\c

"'r------68-

(8.49)

I valori forniti dalla (8.48)e dalla (8.49)sonodi interesseai fini delleverifiche geotecniche,dovendorisultare d 11d,*r
e dar d,.,. .
Per i calcoli struthJrali non viene considerato il peso proprio delle strutture
di fondazioni e le corrispondenti reazioni del terreno sono indicate nel seguito senzaI'apice, ottenendosidalta (8.,14)con iy'.1 0
I

Rr= N,r:

(8.50)

N"l
"tl -

a2D Zc
-

(8.51)

.;'I'
Dimensionamento
e verificadelle strufturedilondazionee aspetti esecutivi 421

|,

*!
i i; ;*! 1
ii i
,.'

e dalla (8.45)con lr'c2= 0

ut2

(8.s2)
a2bi

Lo schemastaticoper il calcolodella traye di centramento d riportatoin


Figura8.42.
11momentomassimonella truve,tenendopresentela (8.50),risulta pari a

M,=-rf
yl",('-:)-^l

(8.s3)

Si noti cheil momentomassimoin assolutosi verifica in corrispondenza


di
una sezioneintema al plinto (Figula 8.42r), ma tale valorenon costituisce
un elementocritico per il dimensionamento
considemtala maggiorsezione
resistentedisponibile.Pertantola tave vienedimensionatasemprein base
at valorefomitodalla(8.53).
Il diagrammadel taglio d riportatoin Figura8.42c.Nel trattocorrispondente alla tmve essod costante,con valorepad a

(r

(c)

\a=rTuorl -- t )

vd

(8.54)

Figura8.42 Calcolo della trave di centramento.

A distanzad dall'estremitddel pilasfo si ha


V27=y1[Ng

@1+d)b2o71l

e sostihrendoor1datadalla (8.51)

=(/sNpt,e
v2,t
+yqN pt.rrlt
ry?)

(8.5s)

Il taglio [7 interessaai fini del dimensionamento


della travee, usualmente, richiedeil calcolodell'armaturacorrispondente.
Il valore V2dcordiziona inveceI'altezzadel plinto, chevienefissatain modo da evitarela messa
in opela di armature.
Passando
a esaminarele condizionidi sollecitazionedel plinto perimetrale, va osseryatopreliminarmenteche la presenzadella trave fa si che si
abbianosolo flessionitrasversali,ossianel piano a essaortogonale(Figura
8.43).
Pertanto,il calcolosi effettuain modo del tutto analogoa quantovisto per
le fondazioninastriformi,considerandola larghezzadella traveequivalente a quelladi un muro che si appoggiasulla fondazione.

Flgura 8.43 Dimensionamenlo


del plinto.

I
I
I

422

Capitolo 8

llI

Il calcolo del plinto interno non differisceda quello di un plinto isolato.


Va tenuto solo presenteche,per I'intervento della trave di cenhaggio,le
reazionidel lerrenoassumonoil valore

II

Np2-N8r[:-lJ

(8.56)

o t 2 =- - - - , - : , a2 02

II

8.5 Plinti di spigolo

I!

I vincoli costituiti da edifici preesistenti costringono sovente ad adottare


per i pilashi che dcadonoin corrispondenza
degli spigoli (Figura 8.44) la
soluzioneesaminatanel seguito(Figura 8.45),che prevedeI'introduzione
di due travi di centramento(benchessanon siano I'unica, certamenteCla
piri riconente).
SeN0.1,Npz, Npt indicanogli sforzi assialinei fte pilastri, Nct, Nc2,Ncai
pesi dellerispettivefondazioni,R7 e R2le azionidi cenfamentosui pilastri
I e2 e R larcazior,edel terrenosul plinto 3, le condizionidi equilibrio

i
l

I
I
II

t'

22=0

Npe+N.3+R1
+R2-R=0

(8.57)

LMr =O

-N oz\- N"zcr- Rz/i+Rc1:0

(8.58)

2My'=0

N pllz+ N,zcz+ \12 - Rc2=O

(8.5e)

lr

lI ,

consentono
di ottenere

I
i

12(/i-cl)+c2(4 -1i )
p. _
'1
" P'^/
lp2 + l2c1-lil2

\(t5 - c)+ ct(tz- tL)


ljc2+l\c1 lll)

Flgura8.44 Plintidispigoto.

(8.60)

(8.61)

Dimensionamentoeveri|icade||estrutturedi|ondazioneeaspettiesecutivi423
Figula 8.i15 Schemastaticorelativoa un plinto
di spigolo.

R=N"r*Npm#.
:
Potoridosiin pratica assumere/1 lt,lz=
sempliflcano nell seguenti

(8.62)

tz,le precedentiespressionisi

Rr=NozffEP-r*1r"-tt,

(8.63)

R,=N$iffitb

(8.64)

424 Capitolo8

lrl2
R=1v..+N..
"
l(2+l2ct-ll2
''

(8.65)

La reazioneunitariaal disottodel plinto, ai fini delleverifichegeotecniche,


risulta pertanto

^4
"'
ob

(8.66)

mentreper le verifiche strutturalisi considerail valore


R N.:
or= -AD

(8.67)

Occorre inoltre verificare che siano soddisfatte le condizioni


R1(N"1 +Ncr

(8.68)

R ' < N " 1 rN -' ,

(8.6e)

adesempiola trave
Peril calcolodelletravi di centramento,considerando
3-2 in Figura 8.46,le condizionidi equilibrio
N-r

'r + Rr = RlI

N . r - r '/ r - R r - r c r =0

(8.70)
(8.71)

consentonodi ottenere
/2
t2- c2

(8.72)

N oz-z: Rz , 2
'
[2-c2

(8.73)

R ,.= R .

Figura 8.46 Travedi cenkamento.

e di risolverepertantoil problemain modo airalogoa quantogiri visto nel


precedenteparagrafo.
L'esamedello statodi sforzo del plinto (Figura 8.47) d ancorapii complessodi quellorelativoa un plilto pedmehalee, nuovamente,d indispensabilericorrerea uno schemasemplificato.
Immaginando di individuare due mensole vitrfiali, oA e OB, incashate nel
pilastro, sulle quali si appoggiauna lasha quadratadi lato a2, Siglat e Wippel
(1968)hannomostmtoI'esistenzadi momentimassimidiagonali,cheproduconotrazioni nelle fibre inferiori lungo la diagonaleche partedal pilastro e trazioni nelle fibre superiori nella direzione ortogonale.

Dimensionamento
e verificadelle strutturedilondazionee aspetti esecutivi 425

6)

E,

I ralore di questimomenti di piasha,Faticamentetra lorc coincidenti,d


ffiia

o, a4
4.8

(8.74)

Porchduna disposizionedelle armaturesecondole diagonalirisulta molto


nr@plicata,I'armaturacorrispondentealla (8.74)viene dispostaparallelamenteai lati del plinto e sulle due facce.
Pe|rquantoconceri'leil calcolo delle due havi virtuali OA e OB,I'aralisi
etrnca prevedeuna una distribuzionedelle reazionidi contattocomemoiu-atoin Figura8.48,alla qualecorrispondeun momentoin ciascunamen-iola pari a
My -o .2 8 o t a }

(8.75)

Poich6non si tiene contodella torsionenelle mensole,nel calcolo si assume il valore


^^3- )

Mv= "t

Figura 8,47 Schemastaticoper ildimensionamentodel plinto.

0.58a2qt

(8.76)

L'armaturadellapiastravienedispostacomeindicatoin Figura8.49a,avet
do I'accortezzadi rispettarela posizionereciprocadellebarreivi moshata,
in modo da assicurarelo stessobracciointernonelle due direzioni.
Le travi virtuali si armano considerando una larghezza pari a quella del
pilasho e I'armaturasi ancoranel pilasho (Figula 8.49r).
Infine la vefifica a punzonamentova effettuata considerandoper il carico
un coefficientedi maggiorazioneB= 7.5.

Figura 8,48 Distribuzionedelle reazionilungo


ibordi.

8.6 Fondazionecombinata
Con il terminefondazionecombinata si intendeuna fondazioneal disotto
di due pilastri. In generalesicerca di far coincidereil baricentrodella fon-

t
F
F

t
I
Figura 8.49 Armaturadel plinto.

426 CapitoloI

Figura 8.50 Fondazionecombinala.

wA+@

%-%

Figura 8.51 Fondazionecombinataa f rovescia.

dazionecon la tracciadellarettad'azionedellarisultantedei carichi (Figuru 8.50),e, per questomotivo, a volte la trave di fondazioneprcsentalarghezzavariabile(anchesetale soluzioned sconsigliabileper le complicazioni esecutiveche comporta).
Sempreper motivi economicisi realizzala travead altezzacostantee, in
casi Dartrcolan.Stassegnaalla tlave utrasezlonea / (rlgura d.)lJ.
Con riferimentoallo schemariponatoIn l-lgua 6.J1.ll moduloe la poslzione della risultante sono dati da
Figura 8.52 Risultantedelle azioni applicate
alla trave.

R = N r+ N 2

(8.77)

N " x.-M.-Mo
x=----:-Nl +N2

(8.78)

al modello
svollenel Capitolo6, relativarneqle
ln basealleconsiderazioni

fre.

il r
iTlTtfiTrTl

,t.

o;

(8.7e)

Dimensionamento
e veriticadelle strutturedi fondazionee asDetti esecutivi 427

Figura 8.54 Influenzadellarigidezzadellafondazione sulla distribuzionedelle


reazronr.

(a)

EI
4 < 0.88 .
At o

13< 0.88

P=

(8.80)

EI

(8.81)

concemela flessionenel

la fondazione

itstle

:umarura

uniformementesu tutta la

sututta
quantoconcemeinvecela flessionenel
fatro clue ravr vuTuat\AAu6

aone
zona
modo da

si conside-

e
un momentopan

dal oi
comelaABEF.
momento

armatem

Questomododi procederepud sembrarein st dentecontrastocon l'ipotesi


di traverigida in direzionelongitudinale.In realtd,facendoriferimentoalla
Figura 8.56c, pud osservarsiche, essendol'armaturalongitudinaledistribuita uniformementee non solojn assecon i pilastri, non sarebbealtrimenti possibile portarcgli effetti delle reazionidel terrenoagli appoggi(perc or s i 1- + 2e1- + 3 ).
Il problemanon si
invecenel casosi
una have con seaonea
su luna

fh-l

At

-l
l-t
I
lA,

wB'

rh-l fh-l
I tc,

ct

-wFigura 8,55 Flessionetrasversale.

428 Capitolo8

Flgura 8.56 Flessionenel pianotrasversale.

|}O

t-

He

frA

lr

NItl
|;Ll;I
SezioneA-A

Sezione 8-B

(a)

(b)

-w-

_W

Flgula 8.57 Verificaa taglio.

__Ir_ __lT_ __11_

mIlrtrnmill
utr
l>tol

ll

Figura 8.58 Armaturaper gli sforziiaglianli.

(a)

(b)

(c)

Dimensionamento
e verificadelle slrutturedifondazionee aspetti esecutivi 429

ilil

[.r wrifica a taglio si eseguecon gli usuali procedimenti:jglg(lemndo


,ar:oesszionedi calcoloquellapostaa distanzaddal pilastro(Figura8.57).
de allo scher}! ,rl o 6) in Figura 8.58. Se la distarza indicata
/'. I'armatura
, montreclo non

8.7 Travicontinue
(a)

fome gid evidenziatonel Paragrafo6.2, I'aspettoessenzialeper il


iimeosionamentodelle bavi di fondazioneconsistenello stabilirequando
:r stuttura nel suo insiemepossaessereconsideratarigida o flessibileriquandosia lecito escludereo attnspttoal tereno e conseguentemente
.i<rsiI'insorgeredi cedimenfidifferenzialitla i pilastri.
{l riguado convienepertantoriprenderegli schemifondamentalichepossooopresentaNi,come illustrato in Figwa 8.59, sottolineandocorDunque,
alcora unavolta,il caratteredi approssimazione,
legatoanchealla dif{icolrAdi pervenirea una valutazione attendibiledella rigidezzadella struttura,
chepud mutaresignificativamentecon l'insorgeredi stati di fessurazione,
ben prirna del raggiungimento di una configurazione ultima.
Il dimensionamento
va dunqueeffettuatocon prudenzae soventeperdono
di significatoeccessiviaffinamentidel dimensionamentodelle armature,
mentle devonoessererigorosament
rispettatele prescrizionirclative alle
quantitdminime di amatura da porre in opem.
a) Passando
all'analisidelleconligurazioni limite, la Figura8.596fa riferimento al caso in cui 9i4 !4 qoyr4qtrpllqr-q si4 le fq!q?-21q!9_p9qqq,q!
co$trlgrarsi_ilfaitam_eqtgrigid_e-.
Perquantoconcemela fondazione,si ritiene chela suddettaipotesisia
soddisfatta se la.lrcp nettaf,-la-ipila.sti e la dbqe-ns.toqe
deClirbalzr+
soddisfano
le limitazionisecnenri

<rts o@ - "
\ Krb

=o.sro@-

(8.82)

i/ r(r'

(implicira
In queslocaso.nell'ipotesi
nelle8.82,cheil comporramenlode[f gqglossaassimilarsi
a quellodi u\W&bruW.
le_cqqdizioni
di equilibriosonosufficientia definirela distribuziqne
dellereazionidi contatto,giacch6essedevonoesseredistribuitelige:o"o equilibrarela dsultantedelleazioaiapplicate
Tryglle .ealla ronoazlone.
Qi6ti: ultihe risultanoperaltronote (coincidonocon le reazionialla
basedei pilastri, deteminate nell'ipotesi di vincoli non cedevoli)dal
momento che che la struttura non subiscecedimenti differenziali.

(c)

(d)

Figura 8.59 Interazionestruttura-terreno.

430 Capitolo8

Il-pfuSJ3!_soconsistenella determinaz
_dgnq
vedala Figura8.60perit significato
deisimboli)

esr,=^'
I
\i--2r,*2r,,=^""
I

i (si

(8.83)

'*.----.--.''-'
dellereaziolltilU.lqqq
,

ft'f- 6e)
l +|
,Z\
L)

R'(, 6e\

''

,L[

o ,,,
1 = -l

o,a = -l

l --

L)

\
Seinvecerisulf e>.L/6,I distribuzionedellereazionirisultatriangolare conil valorelnassindoaria
,2R ' l
"
3b(0.5L- e) '

ot,t = -

(8.85)

Noti i valori delle reazioni, il calcolo degli sforzi si esegueconsiderando


la trave soggettaalle azibni trasmessedai pilastri e alle suddettereazioni
del terreno.

'+ +"
Figura 8.60 Fondazlonerigida.

Dimensionamento
e verificadellestruttureditondazione
e aspettiesecutivi 411

-'l6i"9sscrvachene[e.$ud4e4e
ipqtqSl.disovrastruttura
rigida e di fonda,*n" 1ic,141
i| 9p!991-c,q99-!upgi.similando
la travedi foada9$t-t-u.q{.9i
zr.o{ 9.pa haye
suaploggifissi.soggena
al caricorappresen_
9o-atrnua
Illto Oaltereiv tont del terTenoComeillustratoin Figura8.61,tale schemacomporterebbe
dellereazioni vincolari non coincidenticon i valori delle azioni trasmesse
alla fondazione,che non possonovariare per la suppostarigidezza infinita della
fondazione.

b) I due casiriportati in Figura 8.59ae 8.59c,corrispondentientambi al_


l-lpgtesidi sov{istlrlrtu14 fleslibile si risolvonoisolandola fondaziole
dal conteslostrunu:ale e analizzandolacome g9.:Sglg^e!b.]U1g!!fr
soggeftaa unacontiguazionenotadei ca chi.

TEIescfidina-d-giuSiifi
iaro datfatto chgD.rlilftboaaipae-dclla-qav-c,lon
trasSurCbile-gljutcn.
9,9o!1r3{q!e_d3u4,s1ruttua-d!_uCtdgzza
srtddc!cadchi a essahasmessinon d pertantoinfluenzatadai cedimenlidiffe-

Si osservainoltre che la !g!de-zzagop!4_dSll9


lqt@4gglglertanto
anchela differenzatra il casoa e il casoc della Figura 8.59Jd implicitqmepteme q5ain gontg nefla defin izi one delb lunglezzaciir-teri:!!qLt /- senntra (jalta retazrone
.-/-.--'1-

(t

: -

'..),

= +.l4EJ'
,-

(8.86)

\l Klb ..)

(permaggioridettaglisi rivedait Paragrafo6.3).

r -t-

_ |-t_ --

-t

Flgura8.61 Diagrammadi momentoin una


fondazionerigida:(a) trave continua su appoggifissi: (b) Traverigida su suotoalla Winkler.

a-

432 Capitolo8

Va osservataI'importanzadi avereuna fondazionenon eccessivamente


flessibile affinch essanon venga meno al compito di difondere efficacementei carichi su tutta la superficie di contatto. Inoltre, per distribuire
meglio le sollecitazioni,d oppodunoprevederedegli sbalzi.
c) I1 casoriportato in Figura 8.59d di soyrastruqrr4 ri4g3_9*to:C4?iS!9
Lq.igidezza
4essitile_i sicuramentequello di maggiorecomplessitA.

dellasovrastuttura
lmponeclg!-g4Tpryi 9gisit"r$risultinoallineati
(si vedail Paragrafo6.2)

Yi

{8 87)

Yo+do xi

dalla (8.87),
AggiUngendoalle_ze$f4zi94! 4!.c91rglu_e.n34!,"rappresentate
gqqlllbrrl*,
le.
due
gggazjqq-g!1
",.

(8.88)

) N;x; = R.x,
L)

{
l:'

gli z carichi
di ottene,re=
ClstteqCq4.oj1-.a 9_oIrdizio-qi
9!9.9q.n-s-94jono
N,;!1qqm9q9i
alllafonlazionee i valoridellospostamento
rigido1e della
ror99t9n!_!c194,9b.,.

8.8,.! grq_ticgj ?

Ihdrup-pa.q.q
che
eqeqr-n4!qte!.$e.cuitq-C-qu9l!p.qp.qup-o-l!{eule,allip-o.tp

I
I

siano entrambi
Indicando
,:Srm9,

rt ))+

Il dopoiosistemadi travi mostratoin Fisura 8.62costituisceuna fondazione,dielevatarigidezza.


chemin_imizza
icedimeltidiffere4ziali
derivanrida
f1!l]!!q dl"slic.qlale,i-nte-yali44o4!.lqCeli d9!lS.Cql4JellsliStrj_4gltgleng _e.
rsseper slrutturericadentiin zona sismica.
Il calcolo,al solito,non pud prescinderedallapresenzadella sovrastruttura
e conviene pertanto procederecon riferimento alle configurazioni esteme.

{
I

v.4

E TE
f++

E + E [___L

ET

8.s96).

N,

y (Figura8.63),le condizioni
nplladir.eziqne
,a que-lla,ordila

f-',il;*rtto

(8.8e)

delle sud&qisgqrlo z dellg ?Z,9qg@.!qqg9q.eSsar9..all4


-ds.tpjrrrrcziane
dettealiouote.
i'Jr ailirlri te rimanenti
condizionisi osserva
che,perla supposta
rigidezdi co-ntatto
dev'essere
linearee
zaqgUetavi. lldi!!dbq-zi9+9-kllg-r9-a-ziol
lnolIIe

li
11

t=

l.'
ll

Figura 8.62 Gralicciodi fondazione.

(8.e0)

Dimensionamento
e veriticadeltestrutturedi fondazione
e aspettiesecutivi 43g
con dix data da

(8.e1)

(8.e2)
Figufa 8.63 Analisjdi un graticcio.

r"=I"" 1rIt,

(8.e3)

precedenteParagrafoper le havi rieide.


I casirinortrfi ;n F;-,," q <o^ ^ o .1-

_&&Cogui.mAo-

(8.e5)
Nelle (8.95) i c

ffi;':ffi#i:to

0,n'o'loo"
o"imoo"rro-uaonilo
i.ffi"l".irn

u-@i

carico che cornpetonoalle

su

suolo
eI solito,la differeqz"r." t,i@i"
t'avidi fondazione,
dimplicitamente
Fesain contoneivaloridJi
di influenza.
"o"m"i"J
I casoillushato in Figurag.594 relal

s{

m::*jw_,,;ruru;:#ffiffi #faixt

434 Capitoto8

E possibiledelineareun p-I9gggi494o
(si vedail tesrodr
Cpplg$.irnalo
Lancellona.
| 995).@
fiootesi
che

(8.e6)

:.lij << ryii I

ossraar'llLeltendg
ch_g
tt

egll_n91o-99-pr9g9p._pqu_c

":4i*"gg-gi
E94lgg4!!a-!olzqrvr agelte-esia invjg9 S{:agameute.inflr'enTFro
rt, n,t1ele
alte azioni agenti sulla have.

Ltgllr,e.lSryg c-o.grs_99ln_p!!.cp,!1l-e-n-!S_.sprTepp*o
a trascurare la dsi

( 4 =K*+Ki

torsionaledelle travi). d
nodo

(8.e7)

Se il cenho delle rigidezze ha coordinate (x6,J.,0),il suo cedimentoyerticale


vale

I",
s;

(8.e8)

e I'equazione del piano che contiene i punti nodali sard

(8.ee)

a(x- xs)+ b(y-yO+c(z- zo)=O

rappresentatedai carichi N; e dai coefficienti a,


determinati i carichi nodali. le

19lle0-+1
,KK

8.9lep-l_aleeLa Figura 8.64 riporta gli schemi strutturali correntemellte utilizzati oer
quantocoDcemele plateedi fondazione.
La soluzione mosfata in Figura 8.64a rappresentaunadallc4lerydlq
lud
cie di appoggio.
L.a pia$xg.di.jp,9jt-$a!,c-,c.-o.,stq4te
(in Figura 8.640) pud leggersi come una
ulteriore evoluzione della soluzione precedente,,allaquali si perviene-eli_

e verificadelle strutturedilondazionee aspetti esecutivi 435


Dimensionamento

cq

o+l

I
T

tl

II

g
II

tl

tr
tr

l T

II

r [--l
la

tr---l
tttttl
tttttl
L--J

+_

_f
a

t_

s
_f

ftjryA

\feft,*.t
tb)

{t )t^$i

8.64 Piastredifondazione.

gU9jl9p9 !j-Sgnp!&g{g Cll-Alpqgtgtecq[yj, relati- .


l4lrvatulg
=4q
casseri.disposizione
delle
armature-e-dei
{1@
ffie, la soluzionemostratain Figura 8.64cnascedall'esigenzadi assicure alla struttura di fondazione una.rigidezellelgi1gliltinqrgeventuali
osdinglti drtrelgnzialle !-e]-SSnlg4pS-diCl.l9ge9!4-a-,*in
!qqd933lg&:9IrcrAile fa realizzazione di-V!WkK]%!A& Wg:Nel seguitosi fari riferimentoal casob. perchdcorrispondealla soluzione
Fiii f equentementeadottata.
Iel Paragrafo6.7 sono state presentatele soluzioni analitiche relative alla
piasn-adi estensioneillimitata soggettaa un cadco puntuale. L'applicazioE di tali soluzioni al caso di una piastra di dimensioni finite soggeftaa una
di4osizione qualsiasi di cadchi d tutt'altro che immediata ed e pertanto
ne:essarioinhodurr alcune semplificazioni negli schemi di riferimento e
ri metodi di analisi, soprathrtto qualora si voglia tener conto anche delI'influenza della sovrastruttura.
\el casoin cui si sia in presenzadi sovrastruttura riqida oppure di plqLtea
rigida (con riferimento agli schemi della Figura 8.59 si consideranoquindi
i casi a, 6 e d). si assumi--qs[LlAdislribuzjone delle reaziqgiiigg$dQ
tfigura 8.65)

R
i
\or =-+ao
., __

avendodefinito con

tttttt
rttttl
L___l

r---l
llllll
l ttttl
L--J

L-_I

L._J

tr---r

tr---1

L--J

L--r

T---1

T---l

L_-I

L--J

ss

ss

SezioneB-B

ui i Jr'!-ii
(a)

Ffr!

T---1

T---l

cc

Ae

SezioneA-A
Fi'lii^

tr---]

12Re-(x-0.5a)
, 12Re)(y-0.5b)
.

Da'

"ug

rR lno\

SezioneC-C

c
-f

4il6 Capitoto8

)rv,", *),12,,
.'=.-)f..

. +P5

(8. 1r0)

o=Iry

*i:r".:-u. ds.l.tu1q&ie!!d,i.qq.nts-no_c
dgi!?[qb-Llr4_-Esssr_alla,pra
:jp.e4lr-e!t...d1_c4tg9-l4f
9,il!lqr,ns4!q--4

_;::*:l**1*:*r.f
***:it.J;;",'#1iJ
roniamentare
consiste
prop,io
n"uo,tuuiiilitlrrlllf;llioj:***ma

;l t l r l- ,r

C'r(tti <,
u :o
{i)i

i i :l i
F .: r"

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r",

.. . j t

N' t )

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,,

i".

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iltta ,!,i

. :

i,r ' :i:

.:.141/.,.

I i.,

L \.

consiste
lqll,indiyiduere,allliqtemodella
"Oprossimato

gilfiff[:ffi
Yl^ll"-::*-:"1"

r.-,,r jl..

," llffi lulinffift3[:#i_T1,:#'tr';*:'_*


carrcototale,poich6si trattavirtualmente
di *u t uu", non-u"o?Uil
dispostaalcunaarmatuatrasversale.
passana"**"rrir"_""r"
l:?zr:e,la s|iiscia
risulterebb"*ff*i,"r" ,"i" l" *l"i "r"l
.4-2-5,-qresta
.i"_
zrone
drcontano
in equilibrio
conl.aliquoaN2*_Nz _ Nz,. no"arli"

trio;;':i1"l;:[T;le

1 4 {x rv i )a

-t ll+'
-t ii+

+
+

-----+R
-+o'r-L--f2---

ffi:.1ii1*#;:i1,..:#"#

nco trasmessodai.pila-strj.
Riguardoal procedimento
propostosi fannore seguenti
dueosservazioni.
i) lnnanzitutto,il fatto di dover considerare
ogni volta l,intero carico da
tmsmltere alle strisce fittizie si giustific"
i" Oiff".""r" i,
""'"Ur-d"

l cheporrerebbe
a,iu ,otooiiiuo.rr:,_u_

--.+-----i------+-_-__
--l-

;i

lr

-- ---r--

-- --

lr

| -- -- -

l+l+l+
--.1--t--i---t------

i+i+l+

Figura 8.65 Analisidi una platearioida.

Figura 8.66 Striscevinuali per il dimensjonamento


dj una plarea.

Dimensionamento
e verificadellestrutturedi fondazione
e aspettiesecutivi 437

Flgura 8.67 Differenzelra statodi sfozo In un


g.aticcioe in una platea.
ll- l

'1

tl
- - l- - - - - - -

--- +----!________J | |

4t2is

t+ j

- - - l- - - - - t - - -

litl

---]i[t
(a) graticcio

,s

(b) platea

Si esclude,d'accordocotlanomta ACI-3Ig-9J, la possibilitdclicalcola_


re l'afmahtrapensandoallo schemadi piastrasu appoggifissi (rifacen_
dosi quindi allo schemadi solaioa fungo1.perchi iro=c-edimenti
usuali
novano convalida in esperienzeche riguardano piasfte di spessoremodesto(solitamente dell'ordine di 200-300 mm), soggettea carichi distri_
briri di intensitd pari a 3-10 kN/m2. Nelle platee di fondazione si d in
presenzadi spessorie carichi coasiderevolmentediversi.

casoinfine di struttu-r4-fljsfjbilgsU-8blga-fussibilepuoesseretrattato
o r procedimenti
discussinel pamgrafo6.?,chequi brevemetrte
richiaco3l [!ung!rz:r

carattristica datadallarelazione
/.'

D\

\.=_ &

-u

soluzionedell'equazionedifferenzialedella superficieelastica

(8.103)
di pervenire alla distibuzione dei molnenti radiqti erangel3iali

jy=filo-.o(^?-,)-+l
(8.r04)
, .,=filo.,r(^?-r).+)
e quali 7d la costantedi Eulero,pari a 0.5772.
siqgolaritd p-resentatadalle due espressioni(g.104) per r=0pud
esseredmossa facendo riferimento al caso pratico in cui il caricoP d

r-N
i___DI . "

438 Capitolo8

agentesu un'area di raggio c, per cui il massimomomento al disotto del


carico vale

P - . (. z t
+r,[m;
-y

rrrnax= -(t

l)

*,)

(8.r05)

Utilizzandole (8.104),d possibileoftenerei momenti nelle direzioni x, y


tramitele relazioni
m, = m, cos2p + m, sinzg

(8.106)

m, = mrsir.2rp+ ru, cos2q

In presenza di carichi e interassi tla i pilastri non molto diversi tra loro
(ossiacon differenzeinferiori al 20% del loro valore)il procedimentopud
semplificarsi, assimilando nuovamentela piastra a un doppio ordine di slriscefittizie su suolo elastico,ciascunasoggettaall'intero cadco trasmesso
dai pilastri.

8.9.1 Dlstribuzionedell'armaturadi flessione


s"_t!:elgg!9fig9_"&ttLq!9-99o_]Jl9994!m,
rqi s9plrtd-gcqq!!,.bq!.13!
.ryg_vj9-q9-4!!trtbq!!a
!\--_qdq*ttfo,-9,!e$i,qSoi_LCgCucttc-s.it
!io,

si indiv-iduanonella piastra delle fasce centrali (aldisotto dei pilas6i)-e


latemli {adiacentia

per coprirei mgmenti.4i.pStli4Uita


_(ch_e
_Aaz.,iqni.'-uells,fi
-ge-!p:qao'.
inferiori dellapiastra).l'amatrua vienedistrihrita nerln lllanella fvscia-centrale
e peril rimanente
25olo.nells
Cge-lats1a11;

8.68;

.l

J
L

t;l

+<+

--f
t.

t:

+ {+r
ti . ttT
+<+T

i *t-+ 4+
l

Figura 8.68 Distribuzione


delt'armaturain una
platea.

%:ffir

J--l
|

Striscedi
| catmpo

Dimensionamento
e veriticadelle strutturedifondazionee asDetti esecutivi 439

b del

J05)

it, y

-r06)
r loro
)puo
istri-

pgr i.momenfidi-campatal:amratua-vien-invsce di<trihrit' nnifame.menlesullafaeqiasupct'ioredelLapi4sttq.

8.9,2 Verificaa punzonamento


Le yglliche afaglio o_on,
sonosolitamente
un aspgtto_criticoper il dimensioltamento
di unapiasna.Possono-invece
pl.gqleql1ggtalorasorgere
la1g!{g4gag4zgnamgnrg,g!r_e
svoltasegueirdo
I critejgj!35pgg1i
_viene
pei-tpl!s4.cg1!-l14yy9rt9nz.9
9hq!!.q4d-.9.p]l4.2atr4tll-e-i
&lp--del!-e!sres:,
pjone
i Vr

= 1\ ) - Y.at.S
-

/! I n7\

nella qualg
s. d l'area della superficie
in oianta. inrema al oerimeho di
'
._:__ _". -_*-:f
,
-.*;-._:*++
pPll?qllangoto:o3.
golnputi{srtenenooconlOdelle condElont al contomo
(aspettocG pud risuld; criiico per d;hiiiiGi
aitu capaciiareststente
per i pilastri di bordo o di spigolo).

ESSO

8.10 Fondazionisu pali


${a
c

Hle
I'i n

fbre
h.fr-

Comegia evidenziatonel precedente


Capitolo 7. e opportunoclassificarei
pali di fondazione in due gmppi distinti, a secondadegli effetti che la loro
esecuzioneproduce nel terreno circostante.
Questadistinzione continua ad avere significato ancheper gli aspetti stutturali, giacch6diversi sonoi conholli da effettuarsinei due casi.
Il prcsente pangrafo d dedicato agli aspetti esecutivi delle fondazioni su
pali: vengono brevementedescritti i principali tipi di palo e si presentanoin
maggior dettaglio le tecniche relative ai pali eseguiti con asportazione di
terTeno.
I paragrafi successivisono dedicati ai criteri di dimensionamentoe verifica
delle strutture di collegamento dei pali.

8.10.1 Palieseguitisenzaaaportazionedi terreno


Rientlaro in talc categoriasia i pali infissi in legno,acciaioe in calcestruzzo prefabbricati, sia i pali in calcestruzzo"gettati in opera" entro un "tuboforma", preliminarmente infisso nel teneno e lasciato in operao recuperato
durante la fase di getto del calcestuzzo.
I pali prefabbricati di calcestruzzo, centrifugati e eventualmente
precompressi,
sonoprodotti sottoforma di elementiprismatici,cilindrici o
tronco-conici,con lunghezzamassimainferiorea 20 m.
In molti casi,comunque,gli elernentiprefabbricatisonoresi componibili,
sicch6 d possibile realizzarc hnghezze di palo superiori.
Il diametrovaria da 310 a 560 mm e 1ccorispondentiportateammissibili
sonocompresetra 300 e 2000 kN.
Allo studiodelle sollecitazioninella fasedi eserciziodeveaggiungersiper
questi tipi di palo quello dello stato di sforzo derivante dalle operazioni di

440

CapitotoI

trasporto,posizionamentoe infissione.In particolare,in fasedi infissione


la-massima
forzadi compressione
nella sezionedi testadipendefondamen_
talmenre
dall'impulsorrasmesso
al palo.chepuoessere
pii o menoappiat_
flrorn Iun-/looe
deIa massadel maglioe dellarigidezzadel cuscino.L.on_
da dl compressione
che si propaganel palopuo componarein corrispon
denzadella sezionedi punta tensioni di compressionepari al doppio
dll
valoreche si ha nella seziole di testa,sela puntaincontrauno straiorigido
chene impediscacompletamente
l,avanzamento,
mentlepossonog"n"rur_
si sollecitazionidi trazionese la punta incontra uno strato di reiistenza
tascurabile.A tale scopod opportunoeseguireuna valutazioneprelimina_
re sulla possibilitddi infiggereil palo (soprattuttoin presenza d-iuna suc_
cessionedi strati di differenti caratteristiche),basandosiad esempio
sui
risultati di provepenetromet che statiche.
Indicativ-dmente
l'infissionedi questipali risultafacile o presentadifficoltri
superabili in terreni nei quali si registri una resisten-zaalla
Dulta del
penetromeho
staticodell'ordinedi l0- l5 Mpa: l.infissionerisuitainvecc
diflicile o impossibilese 15 < q" < 20 Mpa.
I pali in acciaio, a sezioneaperta(profilati a I!) o a sezionecilindrica.
comportando
un maggiorcosto.sonoimpiegatisolitamenre
in operedi par_
ticolareimpegno,come le strutturemarittime.Il loro diametropud uariare
da 200 a 3000 mm e la loro lunghezzapud superarei 100m.
I pali gettati in opera trovano il loro caratteredistintivo nelle modalitd
esecuttve!a secondache il rivestimento metallico, preliminarmente
in_
fisso, venga lasciato in opera oppure venga recuperatodurante la
fase
dl getto,
Esempidel primo tipo, realizzaticon macchinee procedimenticoperti
in
gran parteda brevetti,sono costituiti dai pali Ral.rnonde Lacor
Un esempio.ben
noto di palo gettatoin opemsenzaasportazionedi terreno
d costituitoda_lpalo Franki,del qualesi riportanole faii esecutivein Figura
8.69. L'infissione del tubo-formaawieni tramite I'impatto di
.";i;
"una
(costituitoda un cilindro di acciaiodi pesovariabileda )0 a 50 kN)
"n
su
massadi.calcestruzzoche riempie I'estremitdinferiore del tubo (per
un
tratto pa ad almeno3 diametri) e ne costituisceun tappo.La pressione
radiale esercitatadal calcestruzzosul tubo d sufficiente a eiercitare un,azione
di truscinamento.
Raggiuntala profonditddi infissionedesiderata,si bloc_
ca il tubo-formae si espellela massadi calcestruzzo.Si pone in
opera
l'armatura, si prosegue con il getto di calcestruzzoe con
Ia'sua
compattazione,recuperandonel contempoil tubo_foma. Il palo cosi rea_
lizza.tod caratlerizzatoda una superficie laterale irregolare e da un
diame_
tro di poco maggioredi quello del tubo. I diametri variano da 355
a 600
mm e le corrispondentiportate sono usualmentevalutate assegnando
al
calcestruzzouna tensioneamrnissibilepari a 5_6N/mm2.

8,10.2 Palieseguiticon asportazionedi terreno


I problemitecnologicida affrontarenel corsodella esecuzionedei pali
eseguiti con asportazionedi terrelo (comunementeindicati comepal]
triyel_

Dimensionamento
e verilicadelle strutturedi fondazionee asDetti esecutivi 441

Figura 8.69 Palotipo Frankie fasi costruttivel


(a) Inlissionedel tubo forma; (b)
Formazionedel bulbodi base;(c)
Getto e costipazionedel calceskuzzo;(o) Paloultimato.

(b)

fati) riguardanodiversi aspetti,dei quali 1arealizzazionee la stabilizzazione


del foro e il getto del calcestruzzosono quelli che ne condizionanomaggiormente il comportamento.Non d pertauto superfluo ricordare che d fondamentaleI'esperienzadella ditta esecutricee sonoindispensabiliaccurati
e continui contrclli in corsod'opera.
Le prime tecnicheesecutivedei pali trivellati consistevanonell'infissione
di una tubazionemetallica,con asportazionedel terreno dal suo interno
msdianteuna sondaa percussione(dotatadi valvola di fondo).
L'infissionedel tubo conuna"morsaa braccioscillanti"e scavocon "benna
a valve" rappresenta
la versionepiri evolutadellaprccedentetecnicaa percussioneed e quellacheha consentitole p me esecuzionidi pali di grande
diametro.
L'introduzionedelle athazzaturedi scavoa rotazioneha progressivamente
eliminato la necessitddella tubazionedi dvestimento,legataall'impiego
delle sondea percussione.
bt terreni coesiviconsistenti,la stabilitddelle pareti del foro consentein
generale,sela perforazioned eseguitaall'asciutto,di eliminarel'onere del
rivestimento(Figura 8.70).

t-

442

Capitolo I

Figura 8.70 Esecuzionedi un palo trivellato


mediante scavo all'asciuito
(Reesee Wriglh, 1977)r(a) perforazione;(b) iniziodel getto di calcestruzzo;(c) disposizionedella
gabbia nel tratto superiore;(d)
palo completo.

- - Terreno

{a)

(b)

(c)

(d)

In tereni stratificati e, sopmthrtto in presenzadi acquiferi confinati, si ricolle a un dvstimentoparzialedel foro.


In terreninei quali le pareti del foro non sono stabili (sabrle rotto falda e
argille tenere), si ricorre alla tecnica di stabilizzazior'e mediarte fango
bentonitico(le cui proprietdsono gid statediscussenel Paragrafo1.5.6),
impiegato ormai in quasi hrtti i tipi di terreno, con I'unica eccezionedelle
ghiaiepulite.

Dimensionamento
e verificadelle strutturedi fondazionee aspetti esecutivi

44it

Nef sistemaa c/rcolazionedire a lFigwa g.7 | i fanghi


)
sonoimmessinel
roro amaversole asle di perforazioDee vengono
fatti risalire all.estemo
delleaste.trasportaDdo
in sospensione
i detritidi perforazione.Orarii-u"ngono versatiin una vascadi decantazione
e il fangovien. irn_.iro nuouu_
mentein ciclo.
Se il diametro.de_l
palo divenragande. la velocitridi salita del
fareo si
nouce e puo nsultareminore della velocitii di sedimentazione
dei de-triti.
cheuon possonopertanloessereponati in sup"mai.. p", qu"rro
ntoiirro*ri
ncoffe atfa c.ircolazioneinversa lFig|r]a g.72.1.che prevede
l.immissione
oer mrgo net toro e la suarisalita attraversoIe astedi perforazione.

Figura 8.71 Perforazionecon circolazionedi_


rettadi tango bentonitico.

Figwa 8.72 Perforazionecon circolazioneinversa di fango bentonitico.

T':-

444 capitolo8

L'esigenzadi incrementarela produttivitdha orientatoinfine le tecnichedi


dei
scavoversol'impiego difango h condizionistatiche,con asportazione
detriti mediante(solitamente)un secchiote(bucket),collegatoall'estremita dell'astadi perforaziorc(kelly).
Il getto del calcestruzzodalla sommitd del foro dovrebbe essereconsentito solo se il foro d rivestito ed d asciutto. In tutti gli altd casi possono aversi inconvenienti quali 1asegregazionedel calcestruzzo(se si d
in presenzadi acqua), la miscelazionedel calcestruzzocon il fango o
l'interuzion del getto (in fori asciutti non dvestiti, per la caduta di
detriti dalle pareti).
Il getto dal bassosi eseguecon un tubo convogliatore,di 200-250mm di
nel gettoper un tratto di 2-4 m.
diameao,mantenutocostantemente
Per quantoconcemel'armatura(si veda la Figura 8.73), i1 diametrodelle
nondoveessereinferiorea l2 mm. vannopostein opebarre)ongirudinali
ra almeno4 barrea distanzatra loro (misuratalungo la circonferenza)non
superiorea 200 mm e va prcvisto un coprifeno minimo di 70 mm.
Larmatura minima da porre in operad deducibiledalla Tabella8.1.
Le staffaturavienerealizzatada unabarraelicoidaleil cui diameto dev'esseredell'ordinedi 2/5 dell'armaturalongitudinalee, in ogni caso,non infenore a b mm.
Il passodell'elica dev'essereinferiore a 12 volte il diametrodelle barre
longitudinalie non deve superarei 300 mm.
la.sezione
con riferimentoallequalisi dimensiona
Le tenrionidiesercizlo,
ve dell'elemento strutturale in esame.Solitamente(si veda il tsto di

teipioxtonto:ya it i air^igoi t;nad;:Ea. c1l\ ll valoreassuntoper.la


"i
d i-nferiore
a 0.25/'rpe perI'acciaiosi
delcalcestruzzo
nedi compressione
supe.r!src-4-q,l
a!srr!lss!-yq1.ojs19'l1.
da
Pergli stessimotivi,nellaverificaa sttto
'Le., limite ultimo la condizione
risulta
soddisfare
1V,< N..= 0.85f .., 4^+ A" f .., ,

(8.108)

il diametrodi calcolova assunto


Nel computodell'areadel calcestruzzopari a 0.a5.,roJte
il valorenoininaled-ro e. in ogni caso.nel rispenodelle
limitazioni seguenti
dno- - 50 mm ( d"s -- 0,95 dnomI dno. - 20 mm
Varmoinoltre consideratii seguentivalori dell'eccentdcitdaccidentale
peri palitrivellati.
minimadi armatura
Tabella8.1 Percentuale
Area della sezionedel palo Ac

Area dell'armaturaAs

Ac a 0 . 5 m 2 ( D . 8 0 0 m m )
0. 5 m 2 : A c < 1 . 0m ? ( 8 0 0< D . 1 2 0 0 m m )
Ac> 1.0m2 (D< 1200mm)

A"zO.5"oA1
As-25cm2
As>O.25Y"
Ac

Dimensionamento
e verificadelle strutturedifondazionee aspetti esecutivi 445

SOLUZIONEA

SOLUZIONEA

T:F:T=i
Ill
ll I

Fondazione

Fondazione

ii

',i
lt

Distanziatorc

7
SEZIONEVERTICALE

1ffi1
V]

SEZIONEORIZZONTALE

t$ra

8.73 Armaturadi un pato trivellato.

bM
SEZIONEVERTICALE

,,h-]
v_l

SEZIONEORIZZONTALE

446

Capitolo 8

e = 50

mm in presenzadi contolli adeguati


I
e=100 mm concontrollinonnali
I
e=150 mm concontrollicasuali
)

(8.10e)

va effetNel casoinfine il palo_sia-soggetto


a fazione,"i!..dirnensi_onamento
comecaricoultimo un valorepari a 1.5quello di esercituatoconsiderando
zio e va aflidato interamenteall'armarura.per ia qJaieiiasffie un'arensloneOlcalcoloParla U.)/yk.

dei pali:
8.11 Le strutturedi collegamento
preliminari
considerazioni
Le struttwe di collegamentodei pali sonodelle piastre,solitamenterigid,
che trasferisconoil carico dei pilastri alla testadei pali di fondazione.
Nel dimensionamento
si ammettechesia nota la ripartizionedel cadco tra
i pali, in basealle considerazionigid svolte nel Capitolo 7, e il concetto
baseche comunementesi segueconsistenell'individuareall'intemo della
l'equistrutturadi collegamento
alcuni"tralicci ideali" in gradodi assicurare
librio. L'assunzionedi tale schemacorisponde all'ipotesi di plinto rigido,
soddisfattase le dimensionigeometdchedentranonei limiti precisatinel
segulto.
al plinto un'altezzanon inferiore
In ogni casod raccomandabileassegnare
a 400 mm e non infedore a 1.5 volte il diametrodel palo.
E raccomandatoaltresi che il palo sia immorsatonel plinto per un hatto
pari ad almeno 100 mm, che lo spessoredi calcestruzzoal disopradella
testadei pali non sia inferiorea 250 mm e chelo spessorechecerchiai pair
sia pari almenoal raggiodel palo.
L'intemssetla i pali d generalmente
dell'ordinedi 3 volte il diametrodegli
stessie in ogni casonon dovrebbescendereal disottodi 2 volte il diametro
o di 750 mm.
Per assorbireeventualieccentricitAdel carico trasmessodai pilastri, qualunquesia la direzionenella qualetale eccentricitdsi manifesti,il numero
minimo di pali da disporreal disotto di ogni plinto non dovrebbeessere
inferiorea 3.
E possibileI'impiego di plinti su 2 pali, purch6collegatitrasvenalmenteda
una have in gradodi assorbirele sollecitazionide vanti dall'eccentricite
(accidentale)dei pali.
L impiegodi un palo isolato,giustificatosolo setrattasidi palo tivellato cgrandediametro,comporta,per pali di piccolo diametro,l'introduzionedl
havi di cenbamentoin due direzioni tra loro ortogonali(Figula 8.74).

8.11.1 Dlmensionamento
dei plintisu pali
Nel casodi un plinto su due pali (Figura 8.75),se d soddisfattala limitazione
Flgura 8.74 Plinlosu un palo isolalo.

v 3l .5. d

Dimensionamento
e verificadellestrutturedifondazione
e aspettiesecutivi 442

il calcolo si effettua facendo rifedmento, come gid detto, a uno schema


composto da bielle inclinate compressee da tiranti di base orizzontali (Fi_
gura 8.76).
La tmzione nel tirante inferiore dsulta Dan a
.,, _ Nd(v+0.25a)
-

'o

2r.s5d

(8.110)

e I'armatura richiesta e pertanto

A.=h

(fya*,tooN/mm2)

(8 . 1 1 r)

La lunghezza di ancoraggio delle barre, computata a partire dall,asse del


palo, d assuntapari a 0.8 volte la lunghezza teodca f,, in modo da tener
conto delle favorevoli condizionidi ancoraggio.
Se la lunghezza di ancoraggio non pud esseregarantita con barre diritte, il
prolungamento /2 della bara velso l,alto dowa esseretale da soddisfarela
condizione

Figura 8.75. Plinto su due pali con travi di


cenlramemo.

1",

I
Nd12

12+_-L>0.8.lb
' 0.'l
nella quale( d il tratto compresotla l'assedel pilastroe il gomito.
E comunquedi interesseil questicasi il ricorso ad ancoraggiomediante
barresaldate.
Poiche il suddetto modello rappresentalo schemaleticolare di uno stato
limite ultimo, dal momento che prende in esame elementi resistenti che
presuppongono la fessurazione del calcestruzzo, occorre disoorre anche
un'armaturatridimensionalesecondaria.opportunamente
diffiisa secondo
il tracciato delle isostatiche di hazione (Figura 8.77). Tale disposizione si
rende necessariaper riprendere gli sforzi di trazione, generati dalla diffir-

TL

\'r
I Y
q.

-T
0.85d

84t

__1

all

Figu.a8.76 Schema statico per il dimensionamentodi un plintosu due


pali.

Flguaa8,77 Armaturadi un plintosu due pali.

448 capitolo8

sione dei carichi, che, sommati a quetli dedvanti dal ritfuo, daxebbercodgini a indesideratefessurazioni gid in fase di esercizio'
Per ouanto aonceme le staffe orizzontali e, 9,v941c?!i9* L''a-&a-della-to1q
sA;ne no;iEilesse'.eliEiore iiZ6iZ6lli conispondentesgzionedi calceshuzzo.
'"ifr-ffiffi-ai
eccentrico, il meccanismoresistented pii compli*
"-ico
gid svolte a propositodei
lnigutu 8.78) e valgono le considerazioni
"uto
plinti isolati.
( ier quantoconcemeitrfine la verifica a taglio, la sezionedi riferirnentod
i pali
) quella postaa dis tanzadl2 dal filo pilastro,oppure,nel casoin cui
a
la
sezione
riferimento
come
si
assume
tat
distanza,
di
\ ,i^o ull'int.-o
\filo pilasho.
Lo schemarelativo a un plinto su tre pali d riportatoin Figua 8'79'
L'usuale assunzionedi ptinto rigido d accettabile se risulta soddisfatta la
limitazione
Figura 8.78 Meccanismoresistentein presenza di carico eccentrico.

v 11.5.h

,r :
allaseguente

ch.
presente
lenendo
la qualecorrisponde.
'= +'

T
n
I

Id

lJr

"L

.i
.i
l
Compressaone
Trazione

'J-

Ta
60"

Flgura 8.79 Plinlo su tre Pall.

Dimensionamento
e veriticadelle strutturedi fondazionee asDetti esecutivi 449

l < 2 .6 .h
Per il dimensionamento
dell'armaturasi osservain generaleche,quandoil
numero dei pali d superiore a 2 occorre ipotizzare una stuttwa reticolare
spaziale,con i vertici di basapparteneutiagli assidei pati.
Supponendoche,in condizionidi statolimite ultimo, il traliccio resistente
sia costituito da bielle che trasferiscono il carico a raggiera dal pilastro ai
pali, l'amatura a raggiera dovrebbe corrisponderealla forza di |iazione H,
ottenibiledalla condizionedi eouilibrro

n,.!a=!!l 'v'
- 8
3t \./3

0. 2 5 .Io
I

A questopunto va perd altresi notato che, in fasedi esercizio, il plinto ha un


comportamentoa piastra con zone tese lungo i lati, per cui conviene ripartire lo sforzoil in modo da dispore rm'armaturaperimetralco di cerchiatura,
ottenendosiper lo sforzo f lmgo il perimetro

Td= 0.68!! 0.58.t - 0.25.o)

(8.112)

La verifica a taglio si efettua in modo convenzionalefacendorifedmento a


una sezione posta a d/2 dal filo del palo e avente dimensione trasversale
pai^ a b2 = O + d, essendoZ il diametro del palo.
Nel casodi un plinto su quattro pali (Figura 8.80),aflidandola tazione
ad amahrre Derimetrali. si offiene

r* = +, fro =
0.25a1)
#(0.5t1-

(a)

(8.ll3)

Figura 8.80 Plintosu quattropali.

450 Capitolo8

rro e",f* =k\o.st) -o.2sql

( 8. 114)

In questocasova in aggiuntaosseryatoche, in una ripartizione spaziale


del carico ai pali, le shutture spingenti tendono a formarsi preferibilmentesulle distanzepir) corte,per cui, se i pali sono dispostia interasse
superiorea 3 volte il loro diametro,per evitarespintea vuoto (Figura8.81)
e rottura del calcestruzzod necessadodisporre un'armatura di sospensione.
SeP d il caricotrasmessodal pilastroe si dispongonor pali, si consigliadi
dimensionarcquestaarnatua di sospensioneper una forza pai a (1.5 P/n).
Nel casoinfine di un plinto su un numero qualsiasidi pali dispostilungo
il peimetro (Figura 8.82), si procedeal solito determinandodapprimalo
sforzo radiale

Ho=Na
Figura 8.81 Rotturadi un plinto di grandi dimensioniprodotlada spinte non
riprese da armatura di sospensione.

I ROo

2.0.851.(i n:::
n

(8.11s)

e ricavandopoi lo sforzoperimetraleda assorbirecon l'armaturadisposta


lunso i lati

,.- Ya

-a

':

r 360'\

Figura 8.82 Sforzinell'armatura


di un plintosu pali
dispostiai veriicjdi un poligonoregolare.

!80']'
o.ssa
fzrin
n)
\

(8.116)

Passandoora a esaminarei cdteri di dimensionamentodelle travi di


centramento(Figum 8.83),solitamentesi assegnaalla have unalarghezza
b r'on infeiore a l/20 e un'altezzanon minore di //12.
Se e d I'eccentricitdaccidentale,definita in base alle considerazionigid
svolte,e N M sono le caratteristiche
di sollecitazioni trasmessedal pilastrc. il momentoflettentedi calcolooer le travi vale
M1,1=!(Ma + Nae)

(8. 1l7)

Il suddettomomentova dpartito tra le due travi dispostenella stssadirezione,in generaleproporzionalmente


alle loro rigidezzeflessionali,e analogo calcolova ripetutoper 1ebavi ordite in direzioneortogonale.
Per cautela$i nei confronti di alfte condizioninon presein esame,si assume che la trave vengacomunquedimensionataper un cadcopart a q = 19
quindiun momentominimopari a
kN/m.assumendo
M" ,= tq

Figura 8.83 Travidi centramento.

t2

12

(8.118)

Dimensionamentoe ve{fica delle strutturedi londazionee asoetti esecutivi 451

Il taglio di calcolocorrispondente
alla (8.1l7) e alla (8.118)vale rispettiyamente

M.,a
.,
'*t

(8.1le)

(8.120)

v'=ql
'*2

L amatura longitudinale viene disposta simmetricamente,assumendo

4= 4= +

(8.121)

con d'pari al bracciodelle armatu,

Esercizio8.2
Due pali di diamelroA = 550 mm,armaticon 6 Z 12 e postia
paria 1.65m, trasferiscoRo
interasse
al terrenoil caricodi un pilastrodi dimensioni
500 x 500 mm,armatoconI Z 16 e soggettoai
valoridicalcolodeglisfozi assialiNoa=1000kN e Nod=800kN.
peri mateSi vuoleprogettare
il plintodi collega:mento,
assumendo
tialitck=25 MPae B 400,yc= 1.5e fs= 1.15.
Tenendopresenti le prescrizioni relative allo spessoreda assegnareal
calcestruzzoche cerchia i pali (almeno pari al raggio del palo : 275
mm), le dimensioni del plinto itr pianta dsultano 1100 mm . 2750 mm
(Figura 8.84). Assumendoinoltrell = 800 mm, l'altezzautile risulta d l:
700 mm.
In basealla (8.110),il tiro alla basedel traliccio d pari a

T,* _9@

103(575+ 125)i
1059kN
0.85.700

al qualecorrispondoto
10A 20.
L'armatua superiorerichiestad pari a

1059.103.1
348

304 mm2

''

4rx

trc,t)

4.t5
alla qualeconisoondono3 A 12.
L'area delle staffe da disporre orizzontalqgdlgrisulta pari a
0,004/800v 00-3520mm2
_.

t"*

Su un tratto di 700 mm si dispongono pertanto ll A 14 a duebtacci.

r^

t'

rli

r''+41/l

452

Capitolo 8

Figura 8.84 Esempiodl calcolodi un plintosu


due pali.

TT
tl
rJ

Ti
r

.!

t7E

EEn

!_-

r{nn

3 Saldature

Analogamenteper le staffeverticali si ha
0,004x ll00 x 2750:12100 mm2
corrispondente
a 30 @ l6 a duebracci.
Lancoraggiodelle b aIIe vienerealizzatomediantesaldatura.

Bibliografiaessenziale
l. I criteri di dimensionamentoe verifica delle struthre di fondazionesono
ampiamentetmttati nei seguentitesti:
. G. Berardi:"Ingegneriadelle Fondazioni",Capitolo45.2 dell'EncicI opedi a deI l' Ingegneria, lstitoto Editoriale Intenazionale, pp.
45.128-2',74,
1972;
. L Calavera:.Calculode Estructuras de Cime tqcion,3a ed,.IIftemac.

r99I;

Dimensionamento
e verificadelle strutturedifondazionee aspetti esecutivi
.
.

C. Cestelli Guidi: Geotecnicae Tecnicadelle Fondazioni,


Capitolo
13,pp.7 t-t42, Hoept| 1984,7aed,.;
A.Migliacci: progetti di Strutu /e,Capitolo 2 e Capitolo (di questo
5
secondocapitolo interessanoin particolare l" pp. jz _:S
f
f i, f"';b._
nrl.,1974.

2. Molti aspettistruthrali non trattati in questasede,quali


ad esempioquelli
relativi alle fondazioni circolaii e anuiari, son"
di J. Calaverafi991).
"rjrrU"tl ""i "ii"iJt*i.
3 gl,i.asgett1e^sec]rtividei pali di fondazione sono
trattati nel Capitolo 12
del testodi C. Viggiani:Fondazioni.Hevelius.2aed.,
ISSSe nel Caiitlo 3 del lesto di WG.K. Fleming.A.J. Wetrman.V
n n""a"lpf,. fir.fi.
Erson:rtrtng Lngineering.Suney Univeniry PIess,
I9g5.
4. I criteri di dimensjonamento
dei plinti supali sonoampiamentediscussj
t r;raeratoI 4.6.1.7del Capitolo| 4 delcitatotesto
ai C. CestelliGui_
lf
o| (jeotecnicae Tecnicadelle Fondazioni,Hoepli.
7a ed., l9g4 e nel
Capitolo 12 del testo di J. Calavera: Cahulo de -Estructuriri"
Ci*_
taci6n, Itr.temac,3a ed.. l99l .
5. Numero.siesempidi calcolo riguardantilo stesso
tema shutturalesono
repenbrtr
negtranicoligg_100del 30 volumedell.operadi
A. Guenin:
Traitede Bebn Am6,D:.'{lod,l97l6. Per quanto riguarda infine il tema delle prove
di carico e dei controlli
non di-shuttivi si suggeriscela consultazioneael Capitoli
s e e det
citaio
----"'--'
testodi Fleming eral. e del Capitolo 15 del testo
di \tggiani.

45il

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