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meccanicodelleterre
56
Capitolo 2
2.1.1 Conseguenze
dellanaturaparticellare
deiterreni
i) Comeconseguenza
della loro genesii teneni sonodei rnezziparticellari
ed d questanaturadell'oggettodi studiochedistinguela Meccanicadelle
terre dalla Mecca ica deifluidi o dalla Meccanica dei solidi (perlometo
nella loro impostazioneclassica).
Questanatumparticellarefa si chdsi possaidentificarenel moto rclativo
tra le particellela componentesingolarmentepil) importantedi un processodeformativoe, poichetalemoto rglativod un processonon lineare
e irreversibile,ne conseguecheil cozrportamento
meccanicodei teteni
d anch'essomarcatamet|,tenon lineare e irreversibile.
Acqua
Terreno
Flgura2.1
\-
p"
Ii
i1
Fasidi un campionediterreno.
"
=v'
vs
(2.1)
(2.2)
Comportamentomeccanicodelle terre 57
Perun insiemedi sfereuniformi, il volume specificonell'assettodi maggiore addensamentod pari a 1.35,mentrenella configurazionedi mass!
mo volume dei vuoti d pari a 1.92. I valori limite per i terreni granulari
(sabbiee ghiaie) risultano molto prossimi a questi limiti teorici, essendo compresitra 1.43 e 1.67 nel caso di sabbiea granulometdaassortita
e compresitra 1.51 e 1.85 nel caso di sabbieuniformi (si veda anchela
Tabella2.1).
Un alho parameho in uso per esprimerela relazione esistentetra le fasi d la
porositd "t1", def]r,|.ita
dal npporto tra il volume dei woti e il volume totale Z
n =v'
(2.3)
(2.4)
(2.5)
e=_L
ln
D grado saturazione ',9" indica la liazione del volume dei woti occupata
dall'acqua
(2.6)
t/
Porosili
n (7")
Contenuto d'acqua
Densta
(Mg/n3)
(s=1)
w (%)
Sabbia uniformesciolta
Sabbiaunitormedensa
Sabbiaben assortitasciolta
Sabbiaben assortitadensa
Argillaglacialetenera
Argillaglacialecompatta
Argillaleggermenteorganicatenera
Argillamoltoorganicatenera
46
34
40
30
55
66
75
0.85
0.51
0.67
0.43
1.20
0.60
1.90
3.00
32
19
25
45
22
70
110
1.44
1.75
1.59
1.86
1.21
1.69
0.92
0.68
1.89
2.04
1.98
2.16
1.76
2.06
1.57
1.43
58 Capitolo2
M...
Ms
(2.',l)
(2.8)
(2.e)
"*- k
= M"
M" + M...
'V
(2.10)
Le sabbiepresentano
valori di p" compresitra2.6e2.7 Mdm3, le argilletra
2.65 e 2.8Mg/m3, mentrenei terreniorganicisi riscontranovalori pid bassi
dell'ordine 2.5 Mg/m3.
Parametri di pratica utilitd sono mppreserLlatidalla densitd secca
po=M,
(2.1l)
p=p-px,
(2.12)
e dalladensitdalleggerita
y =B
Q.r3)
(2.t4)
ComDortamento
meccanico
delleterre 59
G" + ,te
(2.ts)
l+ e
e pel un telTenosecco
G
oa=ff;o*
(2.16)
p = pd(l+'/t)
(2.17)
Lo stato di addensamentodi una sabbiao di una ghiaia d espressoin termini di addensamentominimo e addensamentomassimo tmmite f introduzionedi un parameftoDR definito densitdrelatiyq
D^=
emax-eo
9max - 9min
Pa mzx - Pamin
,OO
(2.1g)
con eoe p.Jcorrispondentiai valori attualidelf indicedei woti e della densitd secca.
I valori di emaxe emindipendono principalmente dalla sfericitd e dalla
distribuzione granulometrica: in generale essi aumentanonel caso di
particelle pii spigolosee diminuiscono al cresceredel grado di assortimento.
Esercizio2.1
di terrenovienepesatoinsiemeal suocontenitore
Uncampione
e il
pesocomplessivo
e paria ttl1.Vienepoiessiccato
in fornoa 105"C
pesato,ottenendo
e nuovamente
un valoreyy2,comprensivo
sempredel pesodel contenitore.
il contenuto
Si chiededi determinare
d'acqua.
hdicando ispettivam ente con Wp W* e W" il peso della fase solida, quello
della faseliquida e quello del contenitore,si ha
wi=ws+ww+4
wz:4+4
Desegueche il contenutod'acquanatuale sad dato da
,r, _ wz
,yz, w"
1: sua determinazionecomporta quindi le seguenti operazioni:
60 Capitolo2
Esercizio2.2
Uncampione
di terrenoha unvolumeparia y. Ladensitadeigranid
paria Gse il.psodel campione
essiccato
d paria tys.Si chiededi
determinare
I'indicedeivuoti.
Il volume occupato dai solidi d clatoda
,,
w"
"
G"/w
G'/*
"=+
v _w
G"y*
Esercizlo2.3
Su uncampione
di terrenocilindrico
vieneeseguita
unaprovadi com_
pressioneconconfinamento
laterale(promedometrica);
in modotale
cheI'unica
componente
di spostamento
nonnullasiaquellaverticale.
Nelcorsodellaprovasi misural,altezzahi(difineconsolidazione)
corrispondente
a ciascungradinodi caricob al terminedellaorovail
campione
vienepesatoprimae dopoI'essiccamento
intorno.Sichie_
de di determinare
I'indicedeivuoticorrispondente
allevafie altezze
del provino.
Il peso del prwino essiccatopermettedi d etermirLuel, altezzah;corrispondente a rm vohune ideale occupato solo dalla parte solida
L- %
-"
At*-/"
Comportamentomeccanicodelle terre 61
Esrcizio 2.4
Assegnati/= 19.6 kNlm3,w = 22o/"e Gs= 2.7,si chiededi determF
nare il gradodi saturazioneSe di ricavarela relazione(2.14).
rl -{ssumendoZ: I m3si ha
w =v r =19.6kJ'{
w =w" +ww= tvs+ 0.22w"= 1.22ry"
w"=196=t6.lLN
' 1.22
= 0.608m3 e I'indice dei
n r olumeoccupatodai solidii: V, = (WI G
"jr.)
1!On
v"
l_0.608
^..
0.608
Il \otumeoccupato
dall'acqua
si ricavaosservando
cheW.= 0.22W":
quindi
(Ir./y):0.36t
kN
e
V*=
m3.
-:.5j
ln definitivail gradodi satuazionerisulta
5=
vu
o36t
-szq"
'166
r
0.608'tcr
\
w=-
w*
u,
ws
t/
e sostituendonella
w",
T -' v u
si ottiene
62
Capitolo 2
wW"
"
b.e.V ^
w G,
e
Esercizio2.5
per unaprova
cilindrico
di terrenosaturo,utilizzato
Un campione
di 76 mm.La sua
triassiale,ha un diametrodi 38 mm e un'altezza
inforno
massaallostatoumidod paria 150g e dopoI'essiccamento
risultaparia 90 g.
e I'indice
deivuoti.
d'acqua
il contenuto
Si chiededi determinare
Applicandola definizionedi contenutod'acquarisulta
w =- : u . o t
90
Il pesodell'unitd di volume del campioned pari a y= 17.07kN/m3 e sfruttando la relazione (valida per terreni saturi)
/ =11_rYr_1.]
vJ
t\
y*
\w
Comportamento
meccanico
delleterre 63
64 Capitolo2
Figuta2.2
Ftne
?dia
Grossa
Fine
Ghiaia
Media
Grossa
o80
850
3oo
E 30
e
E zo
SetracciASTM
detleterre 65
meccanico
Comoortamento
s
o
()
g
P
-q
'p
.E
IL
pa
t-
be
d \)
.E
ii
i!
.q
a
6
I
.9
.n
.g
.9
E
.E
'6
q
.E
'6
i!
-g
o
o
I'
t-
.9
g
E
a0
E
6
d)
dl
za
d
;$a
< go
U'
IL
o
a
)
axF
f---,-ia! =
E
l!
66
Capitolo2
Q.t9)
(2.20)
PI
Si noti che, in trmini di comportamentomeccanico,l'indic di liquiditd
ha, nell'ambito dei terreni coesivi, un ruolo analogoa quello attribuibile
alladensilarelativanel casodei terreninon coesivi.
L'indice di liquiditd assumevalori prossimia zeroper le argille dure,vicini
all'unitd per le argille tenereo superiodper le argille sensitive.
Aumenlodi w
Figura2.4
iL
Siatidi consistenza
di un'argilta.
Comportamentomeccanicodelle terre 67
,P ]PI
% argilla CF'
(2.2r)
2O)
(2.22
)
68
Capitolo 2
Figura2,5
Cartadi plasticita
diCasagrande.
_q
6
.E 30
Limiinorganici
di elevata
compressibilita
e
argilleorganiche
Limiinorganicidi media
2.2 Pressioneinterstiziale
e tensioniefficaci
Bench6i teneni sianocompostida particellediscrete,l,approcciocomune_
melte usatoassimilai terreni a un ,,mezzocontinuo,',intendendocon tale
temlne un materiale immaginario che abbia su un piano puramente
fenomenologico10 stessocomportamentodel mezzo reale. Sulla basedi
tale assunzioned possibileapplicareai terrenii concettidi tensionee defor_
mazione,nonch6le leggi della meccanicadel continuo.In particolare.se si
supponeche il mezzoporososia sanuodi acqua.il comporlameDto
di un
suo elementopud immaginarsiequivalente
a quellodi un continuo,che
rappresentalo scheletro solido, al quale si sovrapponeun secotdo mezzo
continuo che mppresentala fase fluida.
La dpartizione intema degli sforzi tra scheletro solido e fase fluida costitu_
isceuno dei problemi fondamentalidella Meccanicadelle Terree hadizio_
nalmentesi fa risalirealla datadel 1923l,inhoduzioneda partedi Terzaghi
della relazionecheesprimesu unpiano fenomenologicola suddettariparti_
zione degli sforzi. In tale data in realtd Terzaghi pubblicd uo^ ,n"-o.iu
dedicataai processidi consolidazione
(,,Dieberechnung
der durchlassigkeit
sziffer des tones aus dem verlauf der hydrodynamischen spannung_
sercheinungen"),in cui la definizionedegli sforzi efficaci, piri che essere
enunciataformabDente.
d conleDulaimplicitamentenellarelazionecheesDri_
me la variazione
di volumedel campionedi terrenonel corsodi unaprova
Comportamentomeccanicodelle terre 69
l
I
-.1
'ffiT:*.:.;3ffi
:fiHffi
ff"tr'J:qTi",$:'J:1"1#:Hf
il
Terzaghi
formur"
r" .rL-*
T"q",.che
,"i ."Y.:::ii1""1"11".
laconoscenza
,i"aar"i",.i."ii"i"rffi;iiJil$#::,"il,1. richiede
0
r;=rt-6iu
(2.23a)
in baseallaqualelacomponente
di tensione
efllcace.
normale
allaqenerica
graciruracoosiderata.
d datadalladifferenza l" .;;;;;-.;;;;;;:
dellatensione
torale
e Iapressione
""
neutra.
L..o*pon.nti
iung;-r"ii. i"ii_
viduale
dall indicemisto.sonosempre
ri Gril.
e.implicita
t'assunzione
"ll;.;;i;;;;;fi;;T;r;;
cbeil fluidononsopponi
sforzidi rag-i;i;;
,:,* di KroneckerdUassume,ralore'I se gltl;il"r;;;;;il": ,ffi;;
:::^:-t
latorezerosegli indicisonodiversi.J
Tfiil.Tffi#;ff
.'l:,."TiJi.i:11lTi#il*::,.
iiF:i.in
tt'uoo
,""ri"".
sembra
perlomeno
rur"i-ion;(r:;:;iiilffi,:'
"r,. cbe
eft
icaci..).
aescJi
;lilJ#;i:i:f,fj. ffi;llffii::ffii:Tli,,j
proprietddelle fasi costituenti.
In effetti una generalizzazione della
e.23a)
r;=ry-(1-+)5n
(2.23b)
',",.i.3"i"::il"ff
il::ff*Tfiiilffxil'::[Tfl
15,:"J,f,*:\"il:
70 Capitolo2
Falda
E*r=u
I
Figura 2.6
n)ysz+ ny,,z
(2.24)
La pressionedell'acquainterstizialealla stessaquotavale
(2.25)
Comportamentomeccanicodelle terre 71
Q.26)
y -)= y - y ,,
(2.27)
(2.28)
(2.29)
ha validitd generale,la (2.28) puo essereapplicatasolo al caso in cui la
falda si trovi in condizioniidrostatichee a piano campagna.Non sonorare
infatti le circostanzein cui il livello piezometricoindicatoda un piezometro
installatoa una genericaprofonditdrisulti superioreo inferioreal livello di
falda superficiale,denotandocosi la presenzadi un moto di filtmzione verso I'alto o versoil basso.L'applicazionedella (2.28)in simili circostanzed
enata (si vedanogli esempidportati nel Capitolo4, relativi alle condizioni
di equilibrio in presenzadi filtrazione).
Esercizio 2.6
Con rilerimentoalla stratigraliaillustratain Figi|,a 2.7, determinare
I'andamentocon la profonditadella tensioneverticaletotale, efficace e della pressioneneutra.
Nel punto,4le tensioniverticalitotali ed e{ficacicoincidono,essendonulla
la pressionedell'acqua,e valgono
= 4 4 .1 5kN /m2
o, o = o u o = y o z = 1 .5 .9 .8 1 .3
Nel punto-Bsi ottieneinvece:
=
o, o Ll ,' a z i 1 4 .7 23 t 1 8 .0 45 l l 7.3b kN m)
uo = y n. z = 1 9 .8 1 .5= 4 9 .0 5k N /m2
or 0= or 0 -u o = 1 3 7 .3 6
4 9 .0 5= 8 8 .3 1k N /m2
72 Capirolo2
Figura 2.7
Argilla p=1.95M9/m3
(a)
ovo , oio, uo (kPa)
100
200
300
200
300
400
400
Analogamente in C si ha:
Esercizio2.7
Conriferimento
allasiratigrafia
illustrata
nell'Esempio
2.6,determinareI'effettodi un innalzamento
di faldadi 3 e 5 metri.
Comportamentomeccanjcodelle terre 79
a) Nel casoin.cui_lafaldavengaa coinciderecon piano
il
campagna,assu_
m endonell' am b i to
d e lp ri m os rra to6 1 2 .6 5 .a l l adensi rdseci ao,= 1..5
vrg/mr.caratteristica
di un materiale
pocoaddensato.
corrispondoio
una
porosltapan a r 0.43e un pesodi volume
del
materiale
saturo
oari
r. I r a l o ri
a. / - 18. 97k N/ m^d e l l al e n s j o n e\e rti c a l el orrf.. a.fj , pi .i srone neutra e della tensionefficace, nei pLrrttj
A, B e C risuitano
ora i seguenti:
A:
o,0 = 56.92
u0 =29.43
oy0=27.4g (ldl/m2)
B:
oy | = l 5 o .l 2
u 0 = 7 8 .4 8
o vo= 71.64
C:
of i = 3 0 3 .1 6
u o = 1 5 6 .9 6
o to = 146.20
b) Se si ha un ulterioreinnalzamentodella falda al
disopradel piano campagna,d possibileprovarechela tensioneverticale
totalesubisceun in_
crementopari a quello dellapressioneneutra,in quanto
per definiziole
essa_dipende
dal peso di tutte 1efasi costituntilf tnui".iuf" ui-alropra del,pianoconsiderato,mentredmane inalteratu
la tension" veitjcale efficace.
c) Si.lasciaal |efloreil compitodi verificareche
un abbassamenro
della
raroacomporlaun incremenlo
dellalensionetenicaleefficace.
leIIera
Il fenomeno
si verificaall'inlerfaccia
tra un liquidoe un.alrrasostanza
(un
gas.un solidoo un alho liquidononmiscibile
conil primol ;
zronenerranochele molecoledel Iiquidoin prossimitd
della";;;r;l;;_
superdcieii
separazionesono soggettea una forza dsultante
di attruzionecie t"nael
sospingerleversoI'intemo.
\e consegue.che
fa superficie
di separazione
si compartacomeunamen_
Dranatn t-raz.ione
e allalorTaperunitddi lunghezza
chesollecira
lalemem_
oranasf da tt nomedi pnsion? superJicialelsi noti
che.a differenzadi cid
cnear.vrenetn unaqualsiasimembranaelastica.la tensione
superficialehaun
ralorecostanlechenon dipendedal raggiodi
.rn uturuA"ltu i.rl.unu i
A rremattvamenle_.
in terminienergetici
la tensione
superficiale
tra due so_
stanzecornsponde
al lavoroche occonecompiereper aumentare
di una
unitd l'area della superficiedi contatto.
.:".,"" it casodi un tiquidoa conrattocon un gas.poich
3,i111":-r,i
l rnrenaccra
e rappresentata
da una superficiecurva.le lorzedi trazione
hannorisultantenormalealla superficie.
chedev.essere
bilanciatada una
olnerelva clrpressionera le due fasi
Seil liquidopresenta
unasupsrfiqie,
sqnlqssaversorlgas,la suapressione
nsurramaggroredr quelladel gas.Viceversa.
se Ia superficieiivolee la
r
74 Capitolo2
Figura 2.8
= 16.7
f,d2y*h"
"o"o
(2.30a)
Comportamentomeccanicodelle terre 75
Nel casooppostoed estremodi a= 180ouna gocciadi liquido continuercbbe a martenere la propria forma sferica, senza spandersi sulla superficie
(che risulterebbe quitdi idrorepellente).
Alla luce di tali considerazioni,nel casodi un tubo di vetro in condizioni
ideali (il meniscodiventauna semisfera)si otterebbela seguenterelazione
,
''"
4T
y*d
0.03(m)
d (mm)
(2.100)
checonsentedi stimareconbuonaapprossimazione
la risalitadell'acquain
un capillare.
Comegid evidenziato,la pressionedell'acquanel tubo d inferioreallapressioneatmosfericadi una quantitdche,alla genericaquotaz, si ottieneosservandoche dev'essere(Figura2.8)
u+y.z -0
(2.31)
Pc = Psas- u
(2.32)
La differenza
h (m)
Ghiaie
Sabbiagrossa
Sabbiamedia
Sabbialine
Llmo
Argilla
0.05-0.30
0.03-0.80
0.12-2.40
0.30-3.50
1 .5 0-12.00
>10.00
76
Capitolo 2
2.3 Storiatensionale
Lo statodi sfozo in un genedcopunto all'intemo di un depositodipende
dalle forze di massa,dal regime della falda, dai carichi estemi eventualmenteapplicatialla fiontiera e dalla sto a tensionaledel deDosito,
Lavalutazionedegli effettiprodottidai carichiapplicatiin superficied stata
esaminatanel Capitolo I (si veda in particolareancheI'Appendice l.A).
per cui si passaora a illustrare e quantificare I'influenza della storia,
tensionale.
2.3.1 Depositinormalconsolidati
Il casopii sempliceda esaminared quello corrispondentea un depositc
omogeneolimitato da un piano campagnaorizzontale.Comegid osservato
in precedenza,in tali circostanzeogni vedicale dsulta essereun assedr
simmetriae pertantola tensionevertical e la tensioneorizzontalesono
tensionipdncipali.
La tensioneverticale efficace,alla genericaprofonditdz, d di immediata
valutazione,una volta nota la pressionedell'acquainte$tiziale, ed d data
dall'espressione
cr'v} = )z
u0
(2.33)
Comportamentomeccanicodelle terre 77
delf indicedei vuoti (a unaprofonditedi l0
cm dalla superficieI,indice dei
vuoti pud risultare pari a 6 o anche maggiore).
a _i""
_"""
f"
deposizionecontinui, la tension"
"
"f*L"
piogr"rrlr"_*i"
fevolversi del processodi consolidazione
"m"u"J"uu-"ntu
sotto f;eriJo'aeipelo propriu.
Taleprocessoha comerisultatouna riduzi"".
d"il.;r;t;; #;;;5;ifi;
to mppresentativodello statocorrentedell.elementino
i" .r";;;i,p;;"
in "b" e successivamente
in,,c', lungo una curva denominata,,curua
di
(il doppiot".rrri"",,rt""d"q"i."tt"ii_
:::lT:lt:,ii"":-""-pressione,'
nearela clrcostanzache, oltre ai processi
di ,"Ai."oturionJ" Oi-"o__
prcssionedovuta al peso dei sedimenti
sovrastanti,non sono;;;;;ili
altri fenomeni, quali. ad esempio deformazioni
,;r";r;, ;;;;;';;"
ecc., che, come si vedrd, conferiscono
al materialeuna parti"olur; ;;;;_
tura).
Perogniassegnatovaloredellatensioneverticale
efficace,I,indice dei wo_
ti dipendedalla percentualee dalla
-l
;"r"-"ntoia".uto.
n"u
l; il;,#:i".,::IT"",'ffiil1llT:l'"".'"",::
"on,dei woti.
il valore dell'indice
Erosione
_L
I
(a)
(b)
r iito pertarensione
r enicate
eflicace.
t.inregrazio_
iar,I;..:-9::ll1o
I(,uri equazlone
Indellnjtadi equilibrio
nond sufficiente
a determi'nare
il
valore della tensioneorizzontaleefiicace.
euesta co_pon"nt" ;;;;";;r:
mrnaru solo attaverso misure dirette e le
,pirlrn"ntu'lt-;r;;;;;
che nel casodi un teueno NC essad proporzionale
"uiA"nr"
alia ter.i".;;;i;i;
efficace
o'1,0= Ky(NC) o,6
(2.34)
Il coefficientdf0(NC)
d indicatoin le
a_{poso'
puo
Jsse;;
;d;;;;#;T$iil:#:
e
Iaky (1944)
"fffffilffiilT;
xor,rC)=fr. 2tile'
]!I'n@ =-I -rinr,.
\
J
/l + s rn p '
(2.35)
pressioneefficace
Figura 2.9
78
Capitolo 2
2.3.2Depositipreconsolidati
9 q-99pl9'j19ne
YSlti4 eoq$n{u'e!1,Qpo!eJetq_4i.:941s,"-4!4-,i919-
(2.36)
I
J
Comportamentomeccanicodelle terre 79
(2'37)
2.3.4 Terrenisabbiosi
Tutte le considerazionisvoltenei punti precedentiper i teneni argillosi si
applicanoancheai teneni sabbiosi.In particolareil valore del coefficiente
di spintaa riposo pud stimarsicon la relazione(2.35) nel campo normalconsolidato,per cui d possibile ipotizzarr'euna dipendenzadalla densitd
relativa.In una fasedi scaricopud applicarsila (2.37),con valori dell'esponenteche cresconoda 0.4 a 0.5 al crcsceredella densitdrelativa.
Il vero problemache si pone nel casodei terreni sabbiosid costituitodall'impossibilitd di otterere campioni indisturbati(ossiacampioni che conservinoinvariatoil contenutod'acquae l'assettostrutturale)per cui la presnon pud esseremisuratadirettamentee pud solo
sionedi preconsolidazione
esserestimatasulla scortadi inforrnazionidi naturageologica.
2.3.5 Sequenza degli eventi
La storia tensionaledi un deposito naturale d raramentecosi semplice
come d stata finora schmatizzata.Spessoun depositod stato assoggettato a vad cicli di carico, per cui a uno stessovalore del grado di
preconsolidazionepossonoaolrisponderedifferenti valori del coefficiente
di spinta a riposo e quindi della tensione odzzoltale. La conclusione
80
Capitolo 2
Pressione (kPa)
100
1000'
1.6
\
(*")
1.0
0.8
""nti."n.
/-
\..
\.
Figula2,10 Preconsolidazione
dovutaa ageing(Leonards
e Ramiah,1959).
Esercizio2.9
In Figura2.11d rappresentato
unciclodi eventi,conunasuccessione chepudschematizzarsi
comesegue:
a) durantela deposizione
in acqua,unelemento
di terrenoconsolida
seguendo
iltratto,d,della
curvadi compressione
in Figura
2.11b;
Comportamentomeccanicodelle terre 81
b) successivamente
si ha un abbassamentodel livellodi falda fino
alla profondita.z1dal pianocampagna,con ulteriorecompressione dell'elementodi terreno lungo il tratto.,t,, corrispondenteal_
I'aumentodellatensioneverticaleetficace,che raggiungeil valo_
fe oo;
c) il livellodellafaldasi porta infineal valoreindicatoda zo,con scarico dell'elementinolungo il tratto',C'.
Si chiededi determinarel'andamentocon la profonditadel grado di
preconsolidazione.
----r----T
P.C.
vl-
(falda in 21 )
(a)
t)
It
F
E
ti
E
Figura2.11 Preconsolidazione
prodottada
oscillazionidella fatda.
82
Capitolo 2
69O
/' z + lwzt
y' z + y* zo
\Zt-Zo)
2.4 Rappresentazione
dei percorsitensionali
pii rilevanti della natura particellaredei tereni,
Una delle conseguenze
evidenziatanel Parugafo 2.2, si traducein un comportameltomeccaniao
anelasticoe anisotropo.Ne consegueche la dspostadi ogni elementodi
tereno a una variazionedello statotensionalenon dipendesolo dallo stato
iniziale e finale, ossiadagli estremidel percorsodi carico,bensianchedal
percono stesso.La necessitddi rappresentare
in modo convenientequesti
percorsidi caricoha introdottonella letteraturageotecnicaalaurreconvenzioni, largamenteadoperatesiaper analizzarecasireali, siaper presentarei
risultati di prove sperimentali.L'essenzadi questomodo di procedere,introdotto da Lambe nel 1967 con il termine di "stress path method",
diffrrsamentediscussoancheda Wood (1984), pud riassume$i nei punti
seguentl:
i) si individuaun elementodi tereno il cui comportamento
possagiudicardel comportamento
si "rappresentativo"
dell'iltero ammassointengente
con la strutturain esame.Nel casodell'operadi sostegnoraffiguratain
Figura2.12 si pud far riferimentoad esempioall'elementino"1";
E--.
Comportamentomeccanicodelle terre 83
:'_ '.-'
( i u,i - ','',':
i ,1
,l
ii
t= tO,- onl
ABD = tensioniefficaci
AD = tensionitotali- uo
o zz,o n ,tzx
tralasciandola tensionenormaleagenteortogonalmente
al piano della rappresentazione,
il cui valore dipendedalla condizioneimpostadi deformazione piana.Note le tensionipdncipali
r2
o ,, - o -, \
)
'4
(2.38)
s,=;(o;+oi)
Figura 2.12 Rappresenlazione dei percorsi
tensionali.
Capitolo 2
piuttostoche rappresentare
l'evoluzionedello statotensionaletramiteuna
successione
di cerchidi Mohr (cosacheprovocherebbe
non pocaconfusione), si pud ricorrereconvenientemente
a una ruppresentazione
in un piano
definito dalle seguentivariabili
(2.39)
2
corrispondentirispettivamenteall'ascissadel centroe a1raggio del cerchi
di Mohr
Se ora per semplicitdsi ipotizzanell'esempiodi Figura2.12 che sia hascurubile l'attrito tra il muro e il terrenoretrostante,l tensioniverticali e orizzontalidsultanotensioniprincipali e risultaimmediatotracciareil percorso
tensionale, in quanto d sufficiente osservareche ogni spostamelto del muro
comporterduna dduzionedella tensioneorizzontalelasciandoinalteratoil
valore della tensioneverticalee 1adirezionedei piani principali,per cui si
avrd
_ A^.
" " h >O
.s'=s - r,
(2.40)
Comportamentomeccanicodelle terre 85
2.5 CompressibilitA
La determinazionesperimentaledei parametriche consentonodi quantificarela dspostameccanicadel materialepud essereeffettuatatramiteprove
di laboratorio,tnmite prove in sito o attraversoI'analisi retrospettivadel
comportamentodi opere ln veta gtandezza.
Questoe i successiviparagrafisono dedicatiprincipalmentealle prove di
laboratodo,limitando l'esposizionerelativaalf impiegodelleprovein sito
(piir ricorenti)a un livellodi richiami.
Le condizioni al contomo ben definite, la possibilitd di applicarediversi percorsi di carico e quella di conoscerela composizionedel materiale
investigato, sono elementi che rappresentanoi vantaggi delle prove di
laboratorio.
Natumlmente essepresentanoanche dei limiti e tla i pir) importanti vanno
menzionati:
i) l'impossibilitddi tenerconto delle peculiaritdstrutturalidell'ammasso
in sito attrave$o un elernentodi modestedimemioni;
ii) I'inevitabiledish[bo del campionelegatoai processimeccanicidi prelievo e preparazione;
iii) jl temporelarivamenle
lungorichiestodallaloroesecuzione.
Tutti questimotivi rendonole prove di laboratorioe le prove in sito tra loro
complementari,per cui occorre apprenderecon attenzionecosa possa
attendibilmente ottenersi da ognuna di esse, senzapretendere di ricavare
artificiosamente da una singola prova tutte le informazioni richieste, athaversopericolosedcette empiriche.
Giova alla luce di quest'ultimaconsiderazione
osservarecome la determinazione di un parametrocomporti sempreI'assunzione,consciao inconscia,di un modellodi riferimento.Per questomotivo si ritengonoindispensabili alcunepremessededicatea un quadroteorico di riferimento,basato
sull'osservazione
dellarispostameccanicadi matedalidcostituili artificialmentein laboratorio.Sullabasedi tale modellosarannodefiniti i parametd
meccaniciche si vogliono determinareattraversole prove di laboratorioe
86 Capitoto2
successrvamente
sr approfondirdI'esamepassandoall'analisi del compor_
tamentodi matedalinaturali.
2.5.1 Compressloneisotropa
ap'
l l tl i
*
Ap'
tll ll
lll
P A - yC' P V
l av\
lav\
\ volo,
I yo/",
Figura2.13 Compressjone
isotropa_
Comportamento
meccanico
dellterre g7
ordinatel'indicedei r.uoti(o. sesi preferisce,
il volumespecifico).La pre_
ceqenrecurva dr compressione
OICD risultain tale pianorappresentat;da
una retta,alla qualeviene atftibuito il nomedi ,,lineadi compiessione
nor_
male" e alla qualevieneassociatala sigla..NCL...ll tranodi s;ari";;;;;
ADc. ancnessottneare
nelpianosemilogarirmico,
vieneindicalocome..li_
nea di rigonfiamento',.
La linea di.compressione
normaleINCL ] vienea esserecosl rappresentata
dall'eouazione
(2.4r)
v=N_Llnp,
(2.42)
v = v k -k l n p '
2,5.2 Detormazioni
elasflchee detormazioniplastiche
i) L Equazione (2.42) del :l Lmodi scarico pud esserescritta
nella forma
incrementale
(2.43)
(2.44)
-.il
(2.4s)
si ottieneanche
Tabella 2.3
vp
Valoricaratteristicidelle costanti/V,2 o k
Limlte
liquldo
Argilladi Londra
Caolino
Sabbiafluviale
Sabbia carbonatica
75%
UY
dl plastlcite
450/o
ry"
'6o
g+
e la Iineadi rigonfiamento
dall'equazione
-.M
-g ".
2.7
3.2
5.0
0.16
0.19
0.16
0.35
0.06
0.05
0.01
0.03
p' = 1 kpa p6
h.p'
88
Capitolo 2
(2.46)
risulta esseredipendente dal livello tensionale e pertanto il comportamento elastico del materiale Cmarcatamentenon lineare (si noti che tale
affermazioned vera in quanto trella (2.46) le variazioni del volume
specifico sono modesterispetto alle variazioni della pressionemedia efficace).
ii) Per determinarele deformazioni plastiche, che si accumulanoDassando
ad esempioin Figura2.l4 dal punroO al punto.4.occorredererminare
le
deformazioni totali e sottrarre a queste le deformazioni elastiche.Si otliene cosi la relazione eenerale
ae(=1t-r1!!
p
(2.47)
2,5.3 Dipendenzadellarlspostameccanica
dallecondizionidi stato
P'= l kPa
p).,=pL,
Figura2.15 Lineadistatocritico.
Comportamentomeccanicodelle terre gg
ll".:ll*.
*np*rentativo siaprossimoaltalinea
NCL o moltodistante
iinea
NCL,un
gouna
;ifiHii:il:lT#i;':rofff":'l:'::T darra
mareriare.
induce
aro,.,",l;;.-l;il:lIlffi::ll:.liffiT,-.:ilT':".;
l!,]iiiil[Jd#lJ:"11.:;,:l:ff
Htrl*fii""iffi
r",ier,'csl.
ft';i,t,';llj,lil,il
lj,Tlii*T,";,:lo':1t"."'
"'#:':,ffi i,,,i;,,i;,l-
l;ixr*Ti1::itilf'ffiff
[::r*#:.lir::d$]"=,qc
jJ"T:lT;
"",so.a.ro#"r*oi"iJ;;;il;#fi'j:ift:ffi'J:'i
mentre
i puntiasinisfttdet"csr,iipp.!r"r,an""rn",ffi
lil;;:lllicritico,
2.5.4Proveedometriche
il quadro
diriferimento
per
i,ffiT::1X:::x:*,1:.1:.lyh"g,"
g:l*p'o*.ao,*i.i".
il;;;liiii:H"ff:
l"?g:::::::
"il;";"',"
i:1;
ijili'"1:',1q.,a:"r';iar"tp*"'n.riOisnmilffi
j:fllr,l^r"f::nru
,t"prove a incrementidi-o,.f,"illlt
di
carico.
uf,parecchiarura
impiegata
netcaso
rnettls_da.
un4nerro
risido.
s*ut*;*rr_*rffffiffifi1.!
-Af*vefr4rysle.oureJedicals.l_l_-u.nlsesqrnppn..r[e
fr q.j;qitud.r_
pqqseitq.rlp-_,il_-&.eqassiq.
de.lltacsua
duranr.ra;* ai
ffi#:J#j:"
";l;:l'lh;.j$::n"l,o*."".s#t
#fftr';ff X,T"""'f
,'.';,ti,fi
N."oo,.gu.
.h.oo,'';;iliJ:;il,:ili;illT'ffil,fT,llll.ii
lll_
l'orditredi 50 mm
90 Capitolo2
Per ridurre I'athito laterale, il rapporto tra diamefto e altezza del provino
dovrebberisultaresuperiorea 2.5. e in ogni casoinferiorea 6 per evitaredi
avere un provino troppo sottile e quindi facilmente danneggiabile duante
la fasedi preparazione.
I-u gscedq!4_ggryfCzlonale-plevede,gr-4dinidi carico in proqrrssione-geo_!negicj|,-9!s-14_qs4jlqc,rgrqnl(rlpa!i al carico rcggiunto nella fase plecedgte"{APlP.-=*l)"anslete_d_so0rigtiahilej@r9_ldin-*Iemgnri
rl prossi-
alloscop!di avereinjileGi'tio
T'.ti !9&-t.$r9!s-gi1p99ryId3;tqqe-.,
qera
curvadrcompressta&).qn_m4gg-ior
IrqEgrg4r_prfnii_lpglmg{g!!:_
di caricod mantenulo
peru!19apqpad;'fia
sli;;;G;;r,ti
d;l
18.4
lI A
IlNl
< | - :l
| 6l
tfl
t<
1 8 . 1L
0.1'
Comportamento
meccanico
delleterre 91
:T:':'.ff:[?,"":$il|;'*:?;H'#f;:.r8, erarerazione
che
nerisurta
a) il codfrciente di compressibilitd
m
I
__-&
.
t+ es64
(2.48)
-&
/--
6lo9o,
(2.4e)
pisa
Strato83
rrorondrta:_12.9+ _17.8
m
g
!
0.9
+ii33;;5##n
--o--CHG06:
prot _ra i
+
CHG08:
Prof-ti o---r- cHcro:pror_ii.i -
'-r--tl03i
prof. -13.9
m (e_24h)
-:-tt!,Stll:16
Xil[Zr,li]
-*-
tL13:prot _16.0;
Figurc 2.19
edomelricheeseguite
,frov-e
rargr a di pisa (Costanz;, sul_
1994).
in sito
2.5.5Compressibilita
I parameti di compressibilitddefiniti dalle equazioni(2.48) e (2.49)rivestononotevoledlevanzaapplicativa,consideratoil loro ampio impiegonel
calcolo dei cedimenti(si veda il Capitolo 5 per alcuni esempidi calcolo).
Va comunqueosseryatoehe,pur prndendoin esamecampioni di levata
qualitd,la curva di compressione
ricavatada una prova di laboratodoprecheconispondeauna compressibilitdinferiorea quella
sentaunapendeDza
chesi ha in sito, a causadegli inevitabilidisturbiconnessicon le operazioni
di prelievodei campioni.
Perdportarsialla compressibilitdesistentein sito, Schmertmann(1955)ha
in Figura 2.19.
suggeritola proceduraillushataschematicamente
Nel corso della prova edometricaviene rcalizzalo innanzitutto un ciclo
di scaricoe carico, in modo da ottenereI a curva di ricompressione.Partendo dal punto che rappresentale condizioni iniziali in sito (punto I in
Figura 2.19) si tracciauna retta parallelaalla linea di ricompressione,
93
Curvadi compressibilita
in sito
fino a incontrar la verticale passanteper la tensione di preconsolidazione. Dal punto C cosi determinatosi traccia una retta passanteper il
punto appartenentealla curva di laboratorio e avente ordinata pEtri,a 0,42
e0.La rettapassanteper i punti CeD corispondealla curvadi compressione in sito.
Quandoil problemada analizzareinteressaun campodi tensioniche non
superala tensionedi preconsolidazione,
Leonards(1976) suggeriscedi effettuareun ciclo di scarico-dcaricoa Dartiredallatensioneverticaleefficace ou6 edi ampiezza
pariall'increrninro
di ca co cbecaratte
izza il problema in esame.Tale raccomandazione
trova la suamotivazionenel fatto
chela pendenzadel tratto di ricompressione
dipendesia dallaposizionedel
punto di partenza,sia dall'ampiezzadel ciclo. Valori caratteristicidell'indice di ricompressione
dovrebberoesserecompresitra 0.015e 0.035,e
valod dcorenti del rapporto Cr/C" d,owebberoesserecompresi tm 0.I
e 0 .2.
Esulanoda tali indicazionile argille rigonfianti,per le quali I'indice di rigonfiamentopud essereeshemamente
elevato.Inoltre nel casodelle argille
molto preconsolidatei processidi rigonfiamentotendonoa obliteraregli
effetti della storiatensionalee la curva di compressionenon manifestaun
cambiodi pendenzamarcato(comenel casodelle argille tenere)in corrispondeua della tensionedi preconsolidazione.
6e
dlogr
(2.50)
0.05r 0.01
0.04* 0.01
da 0.015a 0.03
meccanico
delleterre 95
Cdmportamento
Tali contributi sonostati successivanenteinquadrcti dai ricercatori dell'Universitd di Cambridge in quella che oggi d nota come "teoria dello stato
cfitico". Si tratta della formulazione di una teoria. basata su un modello
elasto-plasticoincrudente,che consenteuna visioneunitaria della risposta
meccanicadei terreni, qualunquesiano la loro storia tensionale o il percorso di carico o le condizioni di drenaggioal contomo.Tale formulazione,
bencheabbia dato origine successivamente
a numerosimodelli con grado
di sofisticazionesemprecrescente,
trova ancoraoggi la suaesposizionepit
organicanel testo di Schofielde Wroth. "Citical StateSoil Mechanics",
pubblicatone11968.
ln virti della importanza che tale approccio dveste sul piano formativo,
essoviene semprepii ampiamenteadoperatonel campodidattico.Non si
ha owiamente la pretesa di costruire uno strumento in grado di fomire al
progettistala possibilitddi fare delle previsioni di tipo quantitativo.Nella
scalagerarchicadei modelli,tracciatada Wood( 1990)nel suovolume "Sol/
behaviourand citical statesoil mechanics", siamodi frontea un "modello
semplice", rivolto agli studenti che awertono la necessitd di spiegare in
in promanieraunitaria la rispostameocanicaosservataspedmentalmente
ve altrettanto semplici, i cui dsultati resterebberoalftimenti caratterizzati
da frammentarietde pertarto difficilmente assimilabili se non in modo
mnemonico e quindi infruttuoso.
Alla luce di tali considerazioni, la prima parte del presenteparagrafo d dedicata al "Modello Cam Clay". Successivamentesi presentanoi risultati
sperimentali relativi ai materiali naturali, discutendo i problemi alquanto
complessidella sceltadel modello da utilizzarenelle analisie della scelta
dei parametri.
2.6,1 Provatriassiale
Perpoterdefinireuna leggecostitutiva,in gradodi fomire la rispostadi un
campioneaun qualsiasitipo di sollecitazioneimposta,occofferebbeutilizzare apparecchiatureche consentanodi controllare in modo indipendente
le tre tensioni principali e le tre deformazioni principali.
Le complessitdalle quali si va inconftosonotali chein praticaci si limita a
studiareil comportamentodel materiali nei casi pii semplici di assialsimmetria o di deformazionepiana.
L'apparecchiaturapiir comunementeutilizzata d l"'apparecchio triassiale", illustrato in Figura 2.20. Il campionedi terreno d un campione
cilindrico, avente rapporto altezza-diametrogeneralmenteuguale a 2.
Esso d isolato dall'acquacontenutanella cella da una guaina di gomma.
L acquanella cellad utilizzataper fomire la pressionedi confinamentoo/.
Le eshemitd superiore e inferiore del provino sono in contatto con due pietre porose,collegateall'estemocon due tubicini flessibili, che consentono
il drenaggiodell'acquanelcorsodelle"provedrenate"e di misurarequindi
le variazioni di volume del provino. Il carico assialeviene trasmessoal
provino hamite un braccio di carico e una piasha di acciaio posta sulla
piefa porosa.
La prova si articola nelle seguenti due fasi:
l-
96
Capitolo 2
Valvoladi scaricodell'aria
\
?Fh
Contenitore
di plexiglas
\\
Guamizione
orgomma
Pietra porosa
Membrana
Acqua
Campione
Pieba porcsa
Drenaggioe/o misuradella
interstiziale
Pressaone
Guarnizione
di gomma
a srotolamento
Alberoper
l'applicazione
del cadcoassiale
Cuscinetlia scorrimento
neare
Guarnizionedi gomma
a stotolamento
Cameraper I'applicazione
dellapressioneassiale
statariempitapreventivamente
la cella e si lasciaconsolidare(a drenas_
gio quindiapeno)il provbo.Alla finedellaconsolidazione
(ossia.
quaido le sovrappressioniinterstiziali si sonocompletamentedissipate)il provino sardconsolidatoin condizioniisotrope(per indicaretale fasedella
prova si usanel casoesaminatola sigla Cl, mentrela siglaCrKgd utiliz_
zatanel casoin cui la consolidazione
siaeffettuatain condizionidi deformazioni lateraliimpedite);
Comportamentomeccanicodelle terre 97
re la prova virtualmente "drenata". Quando le prove sono eseguite seguendotale proceduft! , essevengono indicate cotla sigla CID o CK6D,
a secondadelle modaliti relativealla prima fase.Se la prova d eseguita
tenendochiusi i condotti di drenaggiosi op erait coll.diziont',non drenale" e la misuradella sowappressione
intemtizialedsulta indispensabile
per risalire allo stato di sforzo effrcace.Le prove non drenatesono indicate con la sigla CIU o CKyU.
Le grandezzemisumte nel corso della prova sono dunque le seguenti: la
pressionedell'acquanellacella,la forzaesercitatasul dinamomeho.lo sDostameDtoverlicalerelativora le estremilddel provino e. altemativamente,
la sovrappressione
dell'acquainterstizialeo la variazionedi volume delI'acquainte$tiziale.
Per risalire da tali grandezzeallo stato di sforzo e di deformazione nel provino d necessariointrodurrea questopunto alcuneassunzjoni.
Si assumeimanzitutto che sia nullo l'attrito tra le piashedi eshemitde il
provino e tra.la membranae il provino, per cui r,' = 0. Si assumeche il
caricoassialefomiscauna tensioneuniforme,per cui pud porsi
'
o t= o ' +':A
do- o--o"
-^ +
"=U
(2.51)
o, +2o.
-3
(2.52)
4= oz - or
98 Capitolo2
v-
(2.53)
2.
t'
Ii = pi P
(2.s4)
w=uptttl
In tale esprcssionela costaqteM (p mafuscola)d una costantedi atbito, e
inoltre si considerail modulo della deformazionedeviatoricain quantola
potenzadissipatadeve risultare semprepositiva.Nel seguito,limitandoci
per carico,si ometterAper semplicitdil simbolo
alle provedi compressione
di modulo.
la (2.54)e la (2.55)si ottiene
Combinando
-+-L
v.aP
= M
(2.56)
p'
(2.s1)
Comportamentomeccanicodelle terre 99
dq
dp'
-q = -,
p'
(2.58)
q
+L'l'=r
Mp'
p""
(2.59a)
3 -+Mh 4 =o
Ppo
2.6.3 Comportamento
stabile,compo amentoInstabile,
statoctilico
L'espressione
relativaalla potenzadissipata
(2.60)
di unaprovadi compressione
per carico,carurleilzzata
da
fL=v _L
yP
p'
(2.61)
n=
,<M
pL p'
(2.s9b)
XT 31i*"
P;"
sonocaratterizzali
davariazionj
dj volumepositivee il loro
100 Capitolo
2
6vp = ()-D Y !p
(2.62)
av&A' ^
de
Oe 0e
(2.63)
q=Mp',
y =l - ),lnp'
(2.64)
(2.64a)
Irrp '
che.equivale
a proiettarenel piano di compressione
(Figura2.23) il punto I rappresentato
dallacoppiadi valori (p,,r,) parallelamente
alla NCL
fino a incontrarela rettap' = l. Il puntodi intersezionecorrispondea vr,
e, poiche tale parametrodipende solo dal rapporto tensionalt = q/p', la
?
coppia di variabili (v2, T) consentedi rappresentaretutti i possibiiisiati
del aampione.
b) In altemativasi possonoproiettarei dati suunasezionea volumecostan_
te,rormalizzandola coppia(p,,q) rispeftoallapressioneequivalentep".
Tale prcssionerappresentanel piano di compressione(Figura 2.24j il
valore che sulla curva NCZ corrisponde a un volume specifico pa.i a
quello dello statocorrente.
Si osserviche, in enhambele rappresentazionirtormalizzate,lelinee di
statocritico e di compressione
si riduconorispettivamenteal purto C e al
punto N.
r = !(c'+ o'tane)
(2.6s)
o; ! dc ot at = ( ont
- . ' . ot r ' )
'
I tt i n @ '
I _ sinp'
(2.66)
102 Capitolo2
P'= 1 kPa
Figula 2.23 Detinizionedel paramotrodi stato t/l.
,
.. 6sino'
o= l D + ccol @ l
' 3-si np'
(2.6'7)
(2.68)
delleierre 103
meccanico
Comoortamento
1.-.*'
i il"
F"
''-/
.//
tI
o'
qin
qutr-Ii,sornlp_ogd_g
I a.c-ondizio4g
_djqlqtSc4dq,.9!e!9-!-!4at4_nql-p.!er9d9$e
puo-coldraggiurtala qualeil mat-eriale
a unaconfigurazioDe-'ltlJinla:
nuarea deformarsisenzavariazionidi volumee senzavariazionidello
l'assenzadi qualsiasileggare
rt"t" Oiiforro. gssa pertantb-impli,c-a
ataglio,indi-.
coesivo(c' = 0) euul4lore aostanledelllangolodi resistenza
piu..
critico
di
stato
a
vol.umerosta&a':*o
angolq
,cstfio@i4ntiob
Confrontandola relazione
q
=M
p'
(2.6e)
M
--
6s
wsu)q.,
3_s;n p_
(2.70)
-6sni*,, _
3
-{^rp;
(2.7r)
104 Capitolo 2
ri-N'i-pN'i
(2.72)
In definitivasi hapertanto
ri
lN
'--L-
dx
nl*
t
(2.73)
(2.74)
mentrele condizionidi picco corrispondonoalla configurazioneper la quale d massimoil contributodella dilatanza
=*';.1;;",*
(#)-*
(2;r5)
,.
v
v
(2.16)
operando^in
quesro
modo.
t.angoto
di *r;;,.;;;i,;;;';;
Ll]]:
!]:9ll un unicafunzione
suIa essere
del parametro
di slato.come lttuyiafo in
Figura2.30.
Q ues t ' ult im ac o n s i d e ra z i o npeo rta a l l .l mp o rtanteconcl usrone
che l a
Sabbiadi Hokksund
Dso= 0_4mm
D6olDfi=2
44
C+ z
40
38
36
ei"=u"
34
f fflll.lji:l1l:"",'".,-#ff":,":llffj::.,:i;n
Itiii'J.qx::ff
)-l
(2.71)
r a
per icasi assiatsimmerrici
ed e paria 5 per icasi dj
lrn..3
llllT-i1,..
oelormazrone
prana(Japressione
mediaa rotturar a cspres.ain kpal.
Si osservinfineche i lattorifin qui esamjnati
sonoquelliche maeeior.
menreInluenzanola resistenza
al tagirodellesabbie.tnunon,ono ri-ia-rru_
menlegtr unrcr.Un fattore imporlante
d la composizione
granulometrica
della,sabbia
(Figura2.31),per cui una sabbiaben assortita
lSlfr-;;;;;;;
angolodi resistenza
al tagliosuperiorea quellodi unasabbiauni;il"
iip;'
2.6.7 Determinazione della densitA relativa
da prove in sito
Il tentativodi ricavareiparametri di reslstenzaal
taglio dai risultati delle
pro\e penetromelriche
risalealla datadi inrroduzione
delleprovestesse.
percui numerosissime
sonole correjazioniproposte
in l.h"r;tir;. ;; ;;i
ve
106 capitolo2
2.1
Sabbiadi Hokksund
o O CR= 1
O CR= 2
^
o O CR= 8
1.9
o
1 .8
EA
1.7
\E
.>110
;
1.5
d{ -
'|.4
\-e-.^^
'\
"o?
43s^DRs
1 .2
1.1
200
46%
800 1000
400
600
o* (kPa'J
Dz=\
dove:
N1 = CryN5p7
r[ )
.;
..i
:_
I + duo/100
Lrv=1
per sabbiefini
(2.78)
per sabbiegrosse
42
l2+oyol100
s3 S
1. 70
vA
' 1. 80
1. 75
Figura2.30 D,pendenza
de l argolo d resi
5Le||Zd zLrrdgr'r Lrdr pa d
(Lancellotta,
1993).
'c
-o vi
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i:
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l u'
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108 capitolo2
Il
9so
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5
l! 150
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E soo
Gibbse Hottz(1957)
----
Baza@a(1967)
\\L3j-=:::-
g 1O0
.9
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I
I
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F
300
0
10
20
30
40
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50
60
70
80
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o"ez"r=oe[r"g{+}-l
.
\
L
I,p a .o vo ,
s
.9 60
E
'6
'loiol
P"
Figura2.35 Comportamentoidealizzatodl
un'argillatenera(Burland,l 990)'
110 Capitolo2
delle argille tenere-d un inviluppoJelL'inviluppo di rottura.caratteristico
c','urlXfl;'fiT:13':11,i.:1
aaun'intercena
irii.o'.-inoriauu'o
il.Ti.",1:
col
coincidente
di resistenzaal taglio
:il*mnru:::::Jli;ilx[:'"
*:#if.""T,''ff
Dlasticitddel materiate(Figura2 36)'
consistenti
2.6,9 Condizionidi picco delleargille
:q:rri.t'.x'tr#'f
[':ii:'J]fi
:,:":f
Hf"'iHTi;iill?"ft
i"il.
I"T"#""""
i :l:ii::i11j".f"y.:#f
xt,",:fr:T:illft
iJJilffi
plt:tl-tT:
?""
;;;"" .o^'-qut che.un'argillaconsistente
l'implicaziol:i5,1lt*
con
preconsolidazione'
"*;i;;; t?f"ti O"fgt"dodi
ii't"*i
"":"'elr"i.".*;,0.*':"":l:::1"","Ji.'.:#f,1":i;h'":H"
.;i*::rtr##ftr*l'tn';'**lr:nti",H;
di statocritico'
iella condizione
di elevativaloridel
conispondenza
i" ri* oi ,"r. ."rr"cazione'poich6in
:ffi:";
ili'"'J"HTil:i::ff
#i:lmt"];j;*l*:ff
"i["f
i'"p1"""i'"*"lrussiunse4tgl"H"#[*:"*,d;t;"""i";ff
;
cessivamentesi ha una caduta dello
di statocritico.
3"*x:"J:1
:::i'I:"*[:,1;;;:H::ii":',"J*"'J,'J,:'H
""tt"'"t"*
lB'
ul"nn*sentato in Figura2 38 dallacuwa
t:
30
_s
^^
Pr (v.)
resislenzaal laglio e
Fiquta 2.36 Correlazionetra I'angolodi
1979)
LinJi"" Oi pr""ti"itu (Jimiolkowskief a/
p"=exp
(2.7e)
1
isotropa
definitacomela pressionemediache,sullacurvadi consolidazione
(NCL), corrispondeal volume specificocorrente.
(q
I dati sperimentali normalizzall
p'\
\n'n)
appartengonoallo stesso
inviluppo di equazione
1=
nl,p")
*41
Pe
(2.80)
6sini"
J - Srr\(pe
c-'
pe
(2.81)
meccanica
delleargillemoltoconsistenti
2.6.10 Instabilita
Un aspettopeculiarcdelle argillemolto consistentid la loro instabilitemeccanlca.
Con riferimentoad esempioalla Figura 2.39, il raggiungimentodelle condizioni di picco d caratterizzatoda un improwiso aollasso,con concentazione delle deformazioni (localizzaziote) in una zona di spessoremodeformazionedi una superficiedi discontinuite.G[ ulstissimoe successiva
teriori movimenti osservabilisono il risultatodi uno sconimentorelativo
tra due corpi rigidi, e l'intero fenomenonon d pii analizzabilenell'ambito
del quadroconcettualedellameccanicadel continuo,ma occorrerifarsi alla
meccanicadella fr attula.
112 Capitolo
2
c'> 0
Q'= Qpicco,
se la rotturanon interessasuperficidi discontinuitd:
ii) c'= 0
Q'= Qp;""o,
se la rottura interessa superfici di discontinuitd preesistenti o di
neoformazione,senzasignificativi scodmenti;
iii) c'= 0
e' = e|es;tw,
sela rothra d caratterizzatada scorrimeuti cosl rilevanti da produne alterazioni microshutturali lungo le facce della discontinuita.
Una conseguenzapratica molto importante del suddetto comportamento d
rappresentatadalla difficoltd di scegliere i parametri di resisterua al taglio
da intodurre nelle analisi di stabiliti. Fattaeccezioneper i casidi riattivazione
di movimenti lungo preesistenti superfici di scorrimento, per i quali d rilevaute il riferimento ai parametri residui, i feromeni di rottura progressiva e
la presenzadi discontitruitd in un ammassonon interessatoda precedenti
rotture rendono significativamente difficile la previsione del passaggiodai
!!
pammetridel matedaleintattoa quelli relativi alla discontinuitd.Ne consegue che l'analisi di quei casinei quali la coesionegiocaun ruolo determinarte (quali ad esempioi fionti di scavo)d soggettaa un elevatogradodi
inceftezza.
o
E
lI
ri
ri
(2.82)
La prova UU, bench6sempliceda effettuate,conducea dsultati di scarsa
affrdabilitd,sopruttuttonel casodi argille teneredi bassaplasticitd Nella
sceltadi un valore della restslezzaoperativo da impiegarein questi casi
occorreinnanzituttotenerpresenteche il terrenosi comportacomeun matedale anisohopo.Ne consegueche le previsionibasatesui risultati di una
possonorisultarepoco afiidabili e a sfavoredi sicuprovadi compressione
rezza,seil percorsodi caricosi discostada talecondizioni.Con riferimento
ad esempioal problemadi stabilitdillustato in Figura2 41, I'elementinoI
per cariraggiunge[e condizionidi rottura in condizionl di comptessione
co, ma gli elementini-B e C seguonopercorsi di cadco differcnti, tipici
114 Capitolo2
//n:
\
i1
Figura 2.40
de
ol
per carico, l,
di unaprovadi tdglio semplicee di estensione
rispettivamente
oel
I
anrsoropra
cbe
2.42
mostrano
riportatiin Figura
risultatisperimentali
pud
pule
significativa
aome
signifrcativa,
materiale pud avereuna influenza
esserel'influenzadei fenomenidi rotturaprogressiva'
Perten conto di tutti questifattod, Koutsoftase Ladd (1985) suggerrsaono di valutarela resistenzaoperativatramitela relazioneempirica
J5 = 1o.zz
ocnoa
t o.o:y.
(2.83)
qvo
0.3
-!E
dOE "
D -----
nE tr
o
------Tr---l ------
ttJ
i 0.2
0.1
Figura 2.42 Influenzadel percorsodi carico sulla reefal'
sistenzanon drenata(Jamiolkowski
1985).
--:i:--t'--^
^
triassiale
TC = comPressione
DSS = tagliosemplice
IE = estensionetriassiale
40 50
Pt (./")
s..trvt=iY
^
"
7rDJ
{2.84)
Bjerrum (1972, lg73), ipotizzandochela resistenzadisponibilein sito lungo unapotenzialesuperficiedi rothla possaesserediversada quellamisurata nel corso di una prova scissometricaa causadell'anisotropiae della
differente velocitd di deformazione,ha suggerito l'introduzione di un
coefficiente coffettivo I
s,tin sito)= p s,(FV)
Scarpadi
protezpne
(2.85)
,{)
Scissometro
fl
D
65 (55) mm
s, = %+ZJ!!
(2.86)
116 Capitolo2
o .
A
^
tr
v
o
Bjenum{'1972)
Mi igan(1972)
Laddo Foott(1974)
Flaatee Preber(1974)
LaRochelleet al. (1974)
1.4
l'
s"(insito)= /..,s/(scissometro)
,F
E 1.0
}{
E oA
.E
t
4l
o;
Curvasuggeritada
Bjerrum(1972)
\
;--
0.6
60
Pt (o/o)
2.8 Deformabilita
Poichil comportamentodei tereni d anelasticoe anisotopo, il riferimento ai parametrielasticid lecito solo sei percorsidi carico sonointemi alla
superficiedi snervamenlo.L'ipotesi addizionaledi isotropia consentedi
descrivereil comportamentodel matedalein termini di due costanti:
.
o altemativamente
ComDortamento
meccanico
delleterre 117
FI
3(1-2u)
2(1+u)
^= - ' ol= -
(2.87)
BenchI'uso dei parametri(E, u) sia molto diffuso,I'impiego dellecostanti (G ,(') si rivela di maggioreinteresse,giacch6conseite di separarele
variazioni di volume dalle variazioni di forma: in un mezzoelasticoe isotrcpo
non c'd accoppiamentotla questi due effetti, per cui una variazionedel
deviatore degli sforzi non produce variazioni di volume e una variazione
della componentesfericadel tensoredegli sforziproducesolovariazionedi
volume.
Le assunzionisopraintrodottecostituisconocomunqueuna semplificazione assaispintadella realtdL,
sicch6per definime i limiti di validita occorre
osservareche i parametridi deformabilitdrton costituiscolouna propriete
del materiale, ma sono la traduzione di un comportamento e pertanto d
necessarioanalizzaref influenzadi fattori quali il volume specifico,lo stato coffentedi sfozo e il livello deformativo.
a) Il comportamento
del tenenoa livelli deformativimolto bassipud essere
indagatohamite prove di colonnarisonante(si veda il Capitolo 6 del
citatovolumedi Lancellotta,1995).
Con riferimentoad esempioai risultati mostratiin Figua 2.45, d usualmenteaccettatocheper livelli deformativiinfedod a l0-3% il moduloG
(solitamenteindicatocome G6)possaassume$icostante.Inoltre in tale
camponon si osservaI'insorgeredi sovrappressioni
interstizialie il comportamento sulta conservativo(non c'd isteresiin un ciclo di caricoscanco).
A deformazionimaggiori (superioria l0 3yoma inferiori a 10 1%) il
comportamentodiventa anelastico,e il modulo di deformazion decfescein modo significativoall'aumentaredel livello deformativo.
b) A un assegnatolivello deformativo e in corrispondenza di un fissalo
valore dell'indice dei woti, i1 modulo di deformazionedipendedalla
tensionemedia efrcace colrente.Per tenerconto dell'influenzadi tale
parametro,il modulo G0 e sohtamenteespressonella forma
Pa
\ pa )
'\,
4=.e rrcllLl
(2.88)
118 capitolo2
0.8
o.7
TS: Tagliolorsionale
o o.o
-6 0.5 -
0.4 :+
*
.
'
'r
1ou
7\)
tz,zt
et'
(2.8e)
(2.e0)
" ' - t rp
. . _ luO
(2'91)
nella quale la profonditd z d espressain metri,fl d un coefrciente dipendenteclall'etddel deposito(d assuntopari a I per depositiolocenicie pari a
oscilloscopio
',.
.-
i.
..t
Oscilloscopio
120 Capitolo2
g q = so lqro5
I
Pa
\pa )
i
l
Bibliografiaessenziale
l) Informazioni di rilevante interessesui processidi sedimentazionee
consolidazione
sotto1'effettodel pesoprcprio sonoreperibilinel lavoro
di A.W. Skempton, The consolidation of clays by gravitational
compaction,Q.J. Geo. Soc.London, 1969,125,373-412.
2 ) Significativod ancheil successivocontributodatoda J.B. Burland nella
s\a RankineLecture, On the compressibilityand shearstrengthofnatural
c/a_r,s,
Geotechnique,
40, 3, 329-3'18, 1990, nella qualeviene introdotto
il conceftodi curva intrinseca quale quadro di riferimento per l'interpretazione delle carutteristichedi compressibititd delle argille naturali.
Gli aspettioperativi relativi all'esecuzionedelle prove di laboratorio sono
battati nel volume di A.W. Bishop, D.J. Henkel, The meas rement of
soil propet'ties in the triaxi.al test, Am,old, I 962 e in quello di K.H. Head,
Manual ofsoil laboratory testing,PerftechPress,London, 1980.
4) Alla basedei modelli elasto-plastici incrudenti utilizzati nella Meccanica delle terre sta.nnoi concetti esposti uel volume di A. Schofield e P.
Wrot}., Critica.l state soil mechanics,McCtraw-Hill, 1968.
Al suddetto volume andrebbe afiiancato quello di D.M. Wood., Soll
behaviour and q.itical stqte soil mechonics,CarnbridgeUniversity Press,
1990, per un'analisi approfondita degli aspetti peculiari del comportamento meccanicodei terreni naturali e dei campi di applicabilitd dei vari
modelli costitutivi.