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NOVITA’
Versione 7.1
La versione 7.1 è stata aggiornata alle prescrizioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni, D.M. 14-
1-2008, nel seguito indicate come NTC 2008. In particolare è stato aggiornato il modulo Progetto
Sez. Rett., aggiungendo la verifica a taglio con il metodo del traliccio ad inclinazione variabile e
migliorando il progetto dell’armatura a flessione allo SLU.
E’ stato inoltre aggiunto il modulo Sismica per la verifica dei pilastri rettangolari e circolari in zona
sismica, con controllo delle prescrizioni sui dettagli costruttivi secondo le NTC e l’Eurocodice 8.
Versioni 6
Rispetto alla versione precedente messa in linea (versione 5.12 del 4 ottobre 2006) è stata aggiunta la
possibilità di inserire la precompressione e il progetto dell’armatura a taglio secondo l’edizione 2005
dell’Eurocodic2 2.
Versioni 5
Rispetto alla versione 4.4 del 17 marzo 2003 è stato aggiunto il modulo Progetto Sez. Rett..
Versioni 4
Rispetto alla versione 3.4 del 14 maggio 2000 sono presenti le seguenti novità:
- Materiali: sono stati inseriti i valori delle tensioni ammissibili per un utile riferimento
- Sollecitazioni: l’utente può inserire sia i valori di progetto per le verifiche allo stato limite
ultimo, sia i valori di esercizio per le verifiche col metodo n, in modo da avere un confronto
immediato fra i risultati dei due metodi.
- Verifica allo S.L.U.: è stata aggiunta la verifica a momento negativo.
- Menu Opzioni: sono state aggiunte le voci “Coeff. Parziale Azioni”, per l’introduzione del
rapporto fra sollecitazioni allo SLU e di esercizio, e “Solo Barre”, per la verifica di sezioni
costituite da aree puntiformi (ad esempio per il calcolo di fondazioni su pali).
- Menu Visualizza: sono state aggiunte le voci “Visualizza Tensioni Barre” e “Visualizza
Tensioni Calcestruzzo” per plottare i valori delle σ.
- Tipo Sezione: è stata aggiunta la sezione circolare cava; inoltre, specificando il numero di
vertici per la discretizzazione, si possono introdurre anche sezioni cave con contorno a
poligono regolare.
k
Novità
+
auto
#
IDH_002
$
Novità
k+#$
INTRODUZIONE
I legami σ−ε dei materiali, adottati per le verifiche allo Stato Limite Ultimo, sono quelli indicati dalle
Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14-1-2008) e dall'Eurocodice 2 (parabola rettangolo per il
calcestruzzo e legame elastico-perfettamente plastico per l’acciaio).
I valori dei parametri fcd, εc2, εcu, fyd, εyd compaiono nel form e possono essere cambiati. La
deformazione ultima dell’acciaio εsu è impostata sul valore convenzionale 10‰ per la verifica secondo
il DM 1996 e sul valore:
ε ud = 0,9(A gt )k = 0,9 ⋅ 75 = 67,5‰ DM 2008 §4.1.2.1.2.3
per la verifica secondo il DM 2008. Il valore della deformazione ultima dell’acciaio, che può
comunque essere cambiato, non influenza normalmente le verifiche di resistenza.
k
Introduzione
+
auto
#
IDH_010
$
Introduzione
- input della lunghezza di libera inflessione (opzionale, per il metodo della Colonna-Modello)
- scelta del tipo di verifica (S.L.U.+ S.L.U.- o metodo n)
- scelta del tipo di flessione (retta o deviata)
- input eventuale dei cavi da precompressione e delle relative tensioni
- calcolo di MxRd (S.L.U. e presso-flessione retta), MxRd e MyRd (S.L.U. e presso-flessione
deviata), dominio M-N (S.L.U. e presso-flessione retta), colonna modello (S.L.U. e presso-
flessione retta), dominio Mx-My (S.L.U. e presso-flessione deviata), verifica delle tensioni
(Metodo n).
Le caratteristiche dei materiali sono contenute in un file di testo ("VcaSluMateriali.txt") che viene
richiamato e può essere aggiornato dal menu "materiali".
I dati della sezione che vengono salvati sono tutti quelli che compaiono nella form, escluso il numero
dei rettangolini di discretizzazione, che per default è posto uguale a 100.
Dopo aver introdotto i dati si può visualizzare la sezione cliccando sulla figura schematica; con un
doppio click la sezione viene plottata su una piccola form che può essere ingrandita e che contiene il
menu File dal quale si può stampare, esportare in Dxf o disegnare in Autocad (versione 14 o
successive, versione completa, non LT).
k
Convenzioni; segni
+
auto
#
IDH_020
$
Convenzioni di segno
k+#$
Materiali
{bmc Materiali1.bmp}
Selezionare acciaio e calcestruzzo cliccando sulle righe delle griglie. Si possono aggiungere nuovi
materiali (pulsante Aggiungi) o eliminare (pulsante Elimina). Dopo le modifiche si possono salvare i
materiali nel file di testo (che può essere editato) VcaSluMateriali.txt col pulsante.
I dati usati nelle verifiche sono evidenziati in verde. I parametri che possono essere modificati sono
indicati dal puntatore del mouse che diviene una mano. I parametri dipendenti vengono
automaticamente aggiornati.
Per comodità sono indicati anche i valori ammissibili della normativa italiana.
Per tornare alla form verifica premere il pulsante:
k
Materiali
+
auto
#
IDH_025
$
Materiali
k+#$
Momenti resistenti di progetto MRd
k
Momenti resistenti di progetto
+
auto
#
IDH_030
$
Momenti resistenti di progetto
k+#$
Dominio M-N e dominio Mx-My
Il programma calcola per punti il dominio M-N della sezione, evidenziando la posizione del punto
M-NEd rappresentativo dello stato di sollecitazione. Si assumono come positive le compressioni.
I punti possono essere infittiti.
I valori di M-NEd possono essere cambiati agendo sulla griglia “Sollecitazioni”: si passa da una
casella all’altra con il tasto Enter. Si possono aggiungere punti M-NEd con il pulsante “Aggiunge”: i
nuovi punti sono salvati nel file dei dati.
Cliccando sul diagramma si possono visualizzare i valori numerici.
Il menu File permette di copiare il grafico negli appunti (per incollarlo ad esempio in Excel) o di
stamparlo.
Oltre al grafico, si possono visualizzare i valori corrispondenti (N [kN], M [kNm], eps.Cls.Sup
[‰] eps.Cls.Inf [‰]), essendo eps.Cls.Sup ed eps.Cls.Inf i valori delle ε del calcestruzzo (positivi gli
accorciamenti) rispettivamente al bordo superiore e inferiore della sezione.
Il dominio M-N può essere tracciato solo per presso-flessione retta.
Per presso-flessione deviata si può tracciare il dominio Mx-My per l'assegnato valore di NEd.
k
Dominio M-N; Dominio Mx-My
+
auto
#
IDH_040
$
Dominio M-N e Mx-My
Il programma calcola i valori MxRd e MyRd corrispondenti al punto C di intersezione della retta AB con
il dominio resistente, infittendo i punti del dominio nell’intorno del punto C per migliorare
l’approssimazione.
Il valore ρM è dato dal rapporto AB/AC.
Viene calcolato l’angolo θ di inclinazione dell’asse neutro e nel form principale viene eseguita la
verifica ad esso corrispondente.
I valori di Mx-My possono essere cambiati.
k+#$
Colonna modello
Il metodo della colonna modello è un metodo semplificato di calcolo degli effetti del secondo
ordine applicabile a colonne isolate (o che si possono considerare come isolate), di sezione costante,
soggette a sforzo normale costante e a momento flettente del primo ordine variabile linearmente. Il
metodo è illustrato nel par. 4.3.5.6. dell'Eurocodice 2 (edizione ENV del 1991) e nel par. 4.2.4.8. del
D.M. 9-1-96.
Una colonna modello è una colonna per cui è esatta l'espressione della freccia del secondo ordine:
L2
e 2 = 0 (1 / r ) con (1 / r ) = curvatura
10
cioè una colonna con deformata sinusoidale. Tale espressione della freccia è una approssimazione
accettabile per una colonna generica quando la sezione critica del modo di deformazione del secondo
ordine è anche la più sollecitata a flessione nel primo ordine.
NEd M
L 0 /2
e2
Figura 1
L’espressione della freccia del secondo ordine e2 si ottiene, con riferimento alla figura 1,
dall’espressione della deformata del 2° ordine:
⎛ πx ⎞ π2 πx
y( x ) = e 2 ⎜⎜1 − cos ⎟⎟ → y" ( x ) = e 2 2 cos
⎝ L0 ⎠ L0 L0
per x = 0 si ha la curvatura alla base :
1 π2
= e2 2 da cui, essendo π2 ≅ 10, si ottiene :
r L0
L20
e2 = (1 / r )
10
Il valore del momento al piede dovuto alla forza assiale NEd che agisce sull’asta deformata
(momento del 2° ordine M2 = NEd · e2) è quindi variabile linearmente con la curvatura.
k
Colonna modello
+
auto
#
IDH_050
$
Colonna modello
Tracciando il diagramma momento-curvatura della sezione, corrispondente alla sollecitazione
NEd, è possibile determinare il valore massimo disponibile del momento del primo ordine (max M1Rd)
come differenza tra il momento resistente e il momento del secondo ordine M2 = NEd · e2.
ESEMPIO
Si voglia calcolare la resistenza di progetto per compressione semplice del pilastro di figura 2 (vedi
file Pilastro40x40.slu).
M Ed NEd = 500 kN
H Ed N Ed MEd = 47,5 kNm
HEd = 15 kN
Calcestruzzo C 25/30
3 + 3 Ø 24 fck = 25 MPa γc = 1,5
6000 mm
400
fcd = αcc fck/ γc = 14,2 MPa
Acciaio B450C
400 mm
Figura 2
La curva rossa è il diagramma del momento in funzione della curvatura (moltiplicata per H). La retta
blu rappresenta l’aliquota di momento imputabile all’effetto del secondo ordine:
M 2 = N Ed ⋅ e 2
La differenza massima fra le due curve (retta magenta) è il valore massimo disponibile del momento
del primo ordine: max M1Rd=157 kNm..
Poiché il momento sollecitante totale del primo ordine al piede della colonna:
M1Ed = M Ed + H Ed L = 47,5 + 15 ⋅ 6 = 137,5 kNm
è inferiore max M1Rd, la verifica è soddisfatta.
La retta nera è tracciata in corrispondenza alla curvatura per la quale si raggiunge nell’acciaio teso lo
snervamento di progetto. La retta non compare se allo SLU l’acciaio non è snervato.
Figura 4 – Valori corrispondenti al diagramma momento-curvatura
Nella figura è evidenziata la riga corrispondente al massimo valore disponibile per il momento del
primo ordine. Nell’ultima colonna (N Cls) sono riportati i valori della risultante delle compressioni nel
calcestruzzo.
utile per valutare la duttilità di curvatura richiesta in zona sismica. Si noti però che i valori richiesti in
zona sismica sono difficilmente raggiungibili senza poter contare su una deformazione ultima del
calcestruzzo ben superiore al 3,5‰, ottenibile con adeguata staffatura. Il valore di εcu che compare nel
main può essere modificato.
k+#$
Metodo n
La verifica con il Metodo n è quella classica basata sull’ipotesi di comportamento lineare dei
materiali. Il calcolo viene eseguito iterativamente ricercando l'asse neutro come antipolare del centro
di pressione rispetto all'ellisse centrale d'inerzia delle successive sezioni parzializzate.
Il procedimento converge quando la differenza tra le aree di due successive sezioni parzializzate è
inferiore a 1/10000mo dell’area della sezione interamente reagente. Il numero di iterazioni compare fra
i risultati.
Poiché il calcolo richiede una geometria descritta mediante coordinate, nel caso di sezione
circolare si deve inserire il numero di vertici del poligono regolare inscritto nella circonferenza.
Il valore di default è 50. In tal modo si può inserire facilmente anche la geometria di un poligono
regolare.
k
Metodo n; tensioni ammissibili; normativa italiana
+
auto
#
IDH_060
$
Metodo n
K +#$
Menu Opzioni
1. Unità di Misura
Permettere di scegliere come unità di misura per la geometria cm o mm. L’opzione viene salvata nel
file dei dati (*.slu), nel quale però le dimensioni sono salvate sempre in mm.
Dopo aver eseguito il calcolo dei momenti resistenti di progetto, cliccando sul risultato il valore viene
copiato nel campo sollecitazioni.
Questa opzione è comoda per confrontare i risultati delle verifiche allo SLU e con metodo n.
6. Solo Barre
Permette la verifica con il metodo n di una sezione di solo barre. E’ utile ad esempio per la verifica di
una palificata.
K +#$
Menu Visualizza
3. Visualizza Discretizzazione
Visualizza i rettangolini nei quali la sezione viene discretizzata per le verifiche allo stato limite ultimo.
K
visualizza
+
auto
#
IDH_080
$
Menu Visualizza
K +#$
Verifica - Esempio guidato (File Pilastro40x40.slu)
Viene spiegato passo-passo l’uso del programma facendo riferimento alla verifica della sezione di
figura (file di esempio “Pilastro40x40.slu” accessibile dal menu aiuto).
Digitare il titolo
Scegliere il tipo di input dei dati della sezione (coordinate)
Se i vertici sono tanti, si può ingrandire la griglia cliccando su Zoom. Cliccare nuovamente per
rimpicciolire la griglia.
K
Tutorial;aiuto;esempio guidato verifica;verifica
+
auto
#
IDH_100
$
Verifica – Esempio guidato
Inserire le coordinate. Premendo Enter si passa al campo successivo.
Scegliere i materiali
I valori evidenziati in verde entrano nei calcoli di verifica. I valori possono essere modificati
direttamente nel form, senza modificare il file VcaSluMateriali.txt e possono essere salvati per
successive verifiche nel file VcaSlu.ini dal menu File:
Il file VcaSlu.ini viene letto ad ogni lancio del programma. Tutti i valori presenti nel form di verifica
sono salvati nel file *.slu con i dati della sezione:
Inserire il valore dell’azione assiale di progetto per la verifica allo stato limite ultimo. Premere il
pulsante “Calcola MRd”:
I risultati comprendono il tipo di rottura. Viene indicato se la rottura avviene con acciaio snervato o
elastico (condizione da considerare con cautela).
Vengono calcolati il momento resistente di progetto MxRd, le tensioni e le deformazioni massime del
calcestruzzo e dell’acciaio, l’altezza utile d, la distanza x dell’asse neutro dalla fibra più compressa, il
rapporto x/d per un controllo della duttilità e il coefficiente di ridistribuzione δ. E’ utile confrontare il
valore della deformazione dell’acciaio εs col valore della deformazione a snervamento εsyd = fyd/Es.
La sezione viene plottata evidenziando in rosso le parti compresse e in blu quelle tese. Il menu
visualizza consente di plottare i valori delle tensioni nel calcestruzzo e nell’acciaio. Dopo aver
selezionato l’opzione, premere nuovamente il pulsante “Calcola MRd” per aggiornare il plottaggio.
Ingrandire il form per leggere meglio i valori delle tensioni.
Cliccare sul valore di MxRd per trasferirlo nel quadro “Sollecitazioni:
Cliccare sulla freccia destra per caricare i valori da usare nella verifica col Metodo n per un confronto.
Le sollecitazioni del Metodo n (valori di esercizio) sono calcolate dividendo le sollecitazioni di
progetto per il coefficiente parziale di sicurezza sulle azioni γQ , il cui valore può essere modificato dal
menu Opzioni e viene salvato con i dati della sezione (file *.slu) e nel file VcaSlu.ini.
Selezionare “Metodo n” e premere il pulsante “Verifica”. Si può notare che la sezione non risulta
verificata, con un valore di σc molto superiore al valore ammissibile.
Il disegno comprende anche l’ellisse centrale d’inerzia della sezione reagente.
Un importante dato di input è il punto di applicazione della N, rispetto al quale sono definiti i valori
dei momenti flettenti. Le opzioni sono: Centro (centro del rettangolo circoscritto alla sezione),
Baricentro del calcestruzzo e Coordinate. Nel caso dell’esempio di verifica secondo il Metodo n, si
può porre M=0 e dare a N l’eccentricità e=M/N=164,7/333,3=0,4941 m, ottenendo gli stessi risultati.
Nel caso di presso-flessione deviata e verifica allo Stato Limite Ultimo, conviene tracciare il Dominio
Mx-My. In alternativa si può calcolare la coppia di valori MxRd-MyRd corrispondenti ad un assegnato
valore dell’angolo θ che l’asse neutro forma con l’asse x:
Plinto di fondazione soggetto a presso-flessione deviata. Si vuole calcolare la pressione massima sul
terreno.
Ovviamente si deve usare il Metodo n. I parametri dei materiali sono indifferenti.
La pressione massima sul terreno è 0,2888 Mpa.
In generale è possibile la verifica di una sezione in solo calcestruzzo, sia allo Stato Limite Ultimo
che con il Metodo n, purché l’azione assiale sia interna alla sezione.
K
plinto;solo calcestruzzo;esempi
+
auto
#
IDH_110
$
Esempi – Plinto di fondazione (File Plinto.slu)
K +#$
Esempio 2 - Fondazione su pali (File Pali.slu)
K
solo barre;plinto;terreno;pali;fondazione su pali
+
auto
#
IDH_120
$
Esempi – Fondazione su pali (File Pali.slu)
K +#$
Esempio 3 - Sezione ottagonale cava (File OttagonoCavo.slu)
Inserire i raggi delle circonferenze circoscritte esterna e interna, il numero di barre uniformemente
distribuite, il diametro delle barre, il copriferro (distanza baricentro barra da circonferenza circoscritta)
e il numero di vertici
K
sezione ottagonale cava;cava;esempi
+
auto
#
IDH_130
$
Esempi – Sezione ottagonale cava (File OttagonoCavo.slu)
K +#$
Esempio 4 - Sezione cava (File SezCava.slu)
Una sezione cava può essere introdotta mediante coordinate, numerando i vertici come in figura 1 (file
SezCava.slu).
4 3
7 8
6 9
10
5
1 2
K
sezione;cava;esempi
+
auto
#
IDH_140
$
Esempi – Sezione cava (File SezCava.slu)
K +#$
Esempio 5 - Materiale Reagente a Trazione (File Reagente.slu)
Selezionare l’opzione
{bmc Reagente0.bmp}
L’opzione consente la verifica col Metodo n di una sezione generica, con materiale reagente sia a
compressione che a trazione.
K
sezione generica;materiale reagente a trazione;esempi
+
auto
#
IDH_150
$
Esempi – Materiale Reagente a Trazione (File Reagente.slu)
K +#$
Esempio 6 - Precompresso (Files PreComp-Tiro.slu e PreComp-Tinfinito.slu)
Si illustrano le verifiche col Metodo n e allo Stato Limite Ultimo con l’esempio di figura.
40
140
70
60
Ø16
1120
720
60
6 trefoli 0.6"
140
140
70
140
500 mm
Calcestruzzo C45/55
Acciaio lento B450C fyk = 450 MPa
Trefolo fptk = 1800 MPa fp(1)k = 1620 MPa Area cavo 840 mmq
Verifica al tiro
La verifica al tiro viene in genere eseguita col Metodo n, trattandosi di controllare le tensioni
massime nel calcestruzzo.
Si considera una tensione al tiro (scontate le perdite per attrito, rientro dei cunei, deformazione
elastica ecc.) σPi = 1250 Mpa.
Al tiro la trave è soggetta al peso proprio (7 kN/m). Supponendo una luce di calcolo di 25 m, il peso
proprio determina un momento flettente di 547 kNm.
Si introduce la geometria della sezione, l’armatura lenta (file PreComp-Tiro.slu) e l’armatura di
precompressione.
K
precompresso;esempi
+
auto
#
IDH_160
$
Esempi – Precompresso
La sezione è interamente compressa. La σc massima di 11,09 MPa deve essere inferiore a 0,6 fckj. Si è
posto per i cavi Es/Ec = 0 per escludere i cavi nel calcolo delle caratteristiche della sezione
omogeneizzata, pensando quindi al caso di cavi scorrevoli. Nel caso di cavi pretesi si può porre
Es/Ec=5÷6.
σ
f yk
γs
ε
Considerando una tensione nei trefoli a tempo infinito:
σsp = 0,6f ptk = 0,6 ⋅1800 = 1080 MPa
si ha una predeformazione:
εsp = σsp / E s = 1080 / 200000 = 5,4 ‰
che viene calcolata automaticamente dal programma.
Calcestruzzo C20/25
2
Tirafondi Μ 30 classe 5.6 As= 5,81 cm
Sollecitazioni di esercizio: N = 90 kN M = 90 kNm
K
base colonna;giunto colonna fondazione;tirafondiesempi
+
auto
#
IDH_170
$
Esempi – Base colonna (File BaseColonna.slu)
Verifica allo Stato Limite Ultimo