Sei sulla pagina 1di 7

Organo Hammond

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


L'organo Hammond è un organo elettrico progettato[1] da Laurens
Organo Hammond
Hammond e costruito dalla statunitense Hammond Organ Company.
Nonostante esso fosse in origine destinato alle chiese in alternativa ai più
costosi organi a canne, trovò largo utilizzo nel jazz, blues, musica gospel,
easy listening e, in misura inizialmente minore ma poi sempre crescente,
per il rock e il pop.

Indice
Un Hammond B3 con Leslie 122
Storia
Informazioni generali
Funzionamento del generatore sonoro e dei drawbar
Invenzione 1934
Altre caratteristiche
Inventore Laurens Hammond
Modelli
Registri
Classificazione Elettrofoni a
Rapporto tra armoniche e note generatori
Teoria dei dosaggi elettromeccanici
Codice timbrico
Uso
Codice colore
Principali famiglie dei registri Musica jazz e black music
Musica pop e rock
Didattica dell'organo Hammond
Note
Genealogia
Bibliografia ← Antecedenti
Voci correlate Organo,
Altri progetti Telharmonium
Collegamenti esterni Ascolto

0:00 / 0:00
Storia
L'invenzione del poliedrico[2] ingegnere statunitense fu svelata al pubblico Una semplice successione di accordi. (info

nell'aprile 1935 e il primo modello, il Model A, fu disponibile nel giugno file)


dello stesso anno. L'organo fu suonato dal vivo alla stazione radio Wind da
Milt Herth, che aveva iniziato a suonarlo non appena era stato
inventato.[3][4] È stato anche ampiamente utilizzato nelle cappelle militari statunitensi durante e dopo la Seconda guerra
mondiale. La stessa familiarità dei soldati con lo strumento può aver contribuito in qualche misura alla popolarità crescente
dell'organo nel periodo post bellico.[5]
Negli anni cinquanta diversi musicisti jazz, tra cui Jimmy
Smith e Lou Bennett, iniziarono a usare il suono caratteristico
dell'organo Hammond e nel decennio successivo, divenne
popolare tra i gruppi di musica pop e molto usato sulla stazione
radio pirata britannica Radio 390. Negli anni cinquanta e
sessanta, lo strumento venne ampiamente impiegato nella
produzione di album easy listening. Tra i maggiori strumentisti
che lo utilizzarono nei loro lavori, vi sono: Korla Pandit,
considerato il "padrino dell'exotica" ("godfather of exotica", in
inglese); Cherry Wainer, leggenda dell'Hammond sudafricana
che mescolava sonorità jazz, blues e easy listening; Klaus
Wunderlich, che all'Hammond ha dedicato la sua intera
carriera; James Last, che realizzò una serie di album dal titolo Spinetta Hammond serie L - Sulla sinistra, in primo
piano, sono visibili i drawbar. Più in alto si trovano i
Hammond à gogo.
preset, sullo sfondo i due manuali.
Il suono dell'organo Hammond, così spinto e caratteristico,
divenne ancor più popolare quando, tra gli anni sessanta e gli
anni settanta, diversi artisti rock come Keith Emerson[6] (The Nice, Emerson, Lake & Palmer), Rick Wakeman (Yes), Dave
"Baby" Cortez, Booker T. Jones, Al Kooper, Brian Auger, Jon Lord (Deep Purple), Rick Wright (Pink Floyd), Tony Banks
(Genesis), Billy Preston, Steve Winwood (Traffic), Ian McLagan, Vincent Crane e Rod Argent lo utilizzarono per i loro pezzi.

Oggi la sua popolarità è in continua crescita grazie al "ritorno" del suono analogico e ad alcuni giovani ma già grandi musicisti
che lo hanno eletto come strumento di riferimento nonostante non sia in produzione da decenni, tra cui non si possono non citare
Joey DeFrancesco, John Medeski (Medeski Martin and Wood), Tony Monaco, Larry Goldings, Barbara Dennerlein e numerosi
altri.

Anche in Italia, specialmente negli anni settanta, furono molti gli artisti impegnati nell'ambito del progressive rock che usarono
l'organo Hammond nei loro brani: ad esempio Vittorio Nocenzi, fondatore del Banco del Mutuo Soccorso, Flavio Premoli,
tastierista della Premiata Forneria Marconi in quasi tutte le canzoni, Demetrio Stratos, cantante e polistrumentista degli Area, lo
suona nel celebre intro del brano Luglio, agosto, settembre (nero), contenuto nell'album Arbeit macht frei (1973), Joe Vescovi dei
"Trip", oppure è suonato da Franco Battiato nel brano Il silenzio del rumore, contenuto nell'album Pollution, Roby Facchinetti dei
Pooh, in particolare nel brano Piccola Katy (tra l'altro fu il primo ad acquistare lo strumento in Italia), Tony Pagliuca del gruppo
Le Orme e da Beppe Carletti, fondatore e tastierista attuale del gruppo dei Nomadi. Celebre inoltre l'intro suonato da Maurizio
Salvi del brano Nella sala vuota dei New Trolls, ultima traccia dell'album Concerto grosso per i New Trolls.

Una prestigiosa e indelebile traccia come solista all'organo Hammond l'ha lasciata il virtuoso Victor Bacchetta con i suoi 10 LP
incisi a partire dagli anni sessanta, (Ariston Records e PDU), con superbe interpretazioni nel genere rock, pop e jazz.

Anche la canzone "Crescere oggi" usata come colonna sonora dello spot pubblicitario degli omogeneizzati Mellin ha usato lo
stesso strumento, suonato in questo caso da Adriano Pennino.

Funzionamento del generatore sonoro e dei drawbar


Imitando l'organo a canne, con i suoi due manuali e i molteplici registri, l'organo Hammond utilizza la sintesi additiva delle forme
d'onda armoniche per generare i suoni. Come nel precedente Telharmonium di Thaddeus Cahill, l'organo Hammond sfrutta una
serie di ruote foniche (dette tonewheels), formalmente simili ad ingranaggi, che ruotano grazie ad un motore sincrono, cioè legato
alla frequenza della rete elettrica e quindi molto costante e stabile nella sua rotazione. Il continuo avvicinarsi ed allontanarsi dei
denti della ruota fonica crea una variazione di campo magnetico in corrispondenza del pick-up, proprio come avviene per la
chitarra elettrica, il piano elettrico ed il Clavinet. Dal momento che le forme d'onda sono prodotte da ruote meccaniche, e non da
oscillatori elettronici, gli organi Hammond originali sono considerati degli
organi elettrici, elettromeccanici o elettrofonici, piuttosto che elettronici. Al
variare del numero dei denti sulla ruota fonica e della velocità della stessa varia
la frequenza del segnale. Le onde generate sono organizzate secondo la
nomenclatura organistica classica, ma mentre l'organo tradizionale può avere
molte canne sotto il controllo dello stesso tasto, per ovvie ragioni di praticità
l'organo Hammond ha solo nove linee di generazione contemporanee per ogni
Tonewheel tasto.

Le nove armoniche sono accordate tra loro secondo precisi


intervalli musicali che rimangono invariati lungo tutta
l'estensione, tranne qualche eccezione, delle cinque ottave di
ciascuno dei due manuali; ciò vuol dire che abbassando un
tasto si chiudono i 9 contatti.

Una caratteristica unica che contraddistingue gli organi


Hammond è l'utilizzo dei drawbar (tiranti) che permettono al
musicista di variare a piacere il volume relativo al missaggio
generale delle armoniche. Ogni controllo è dotato di un'asta
Drawbar
marcata con 9 posizioni numerate da 0 a 8, dove a barra tutta
inserita (cioè in posizione 0) il volume della relativa armonica
sarà nullo e a barra tutta estratta (cioè in posizione 8) sarà massimo. Negli organi Hammond "console" più popolari (A100, B3 e
C3) sono presenti 38 drawbar, divisi in quattro gruppi da nove, corrispondenti a due regolazioni alternabili su ognuno dei due
manuali, più due drawbar indipendenti che regolano i volumi della pedaliera.

Altre caratteristiche
Altre caratteristiche che sono state aggiunte agli organi Hammond comprendono un vibrato di natura elettromeccanica. Il
particolare "click" associato alla pressione del tasto che in origine era considerato un difetto di progettazione, velocemente è
entrato a far parte del "sound" specifico degli Hammond, tanto che le moderne imitazioni degli organi Hammond lo riproducono
fedelmente. Inizialmente non fu affatto semplice imitare con l'elettronica il suono degli Hammond, soprattutto per via della
complessa e delicata connessione tra le fasi dei tonewheel, difficile da riprodurre con la circuiteria elettronica. Tuttavia, le
moderne tecniche che impiegano il digital signal processing ed il campionamento permettono imitazioni abbastanza accurate del
suono originale degli organi Hammond, anche se i modelli originali sono ancora preferiti per registrazioni e concerti.

I diffusori della Leslie erano molto spesso abbinati agli organi Hammond, sebbene la Leslie fosse un'azienda concorrente della
quale Hammond desiderava svincolarsi vendendo i propri "Tone cabinet" stazionari. Gli altoparlanti Leslie possiedono uno o più
componenti rotativi che producono un particolare effetto tridimensionale dovuto alla rotazione degli altoparlanti in esso contenuti.
Esso è il frutto della somma dell'effetto Doppler, dovuto allo spostamento relativo delle fonti sonore rispetto all'ascoltatore, e
delle riflessioni del suono conseguenti alla rotazione. Presto i diffusori Leslie divennero lo standard di ogni installazione
Hammond se si desiderava produrre il caratteristico suono quasi "brontolante". La maggior parte degli organi Hammond non ha
una pedaliera AGO vera e propria, ma un set di pedali più limitato in numero e disposti in piano e non - come negli organi
tradizionali - lungo un percorso arcuato; questo sia per ragioni di spazio sia per limitare i costi.

È utile rilevare che non tutti i prodotti marcati Hammond sono del tipo descritto sopra, dotati cioè dei tonewheel e drawbar che
costituiscono gli elementi caratteristici degli Hammond tradizionali. La Hammond Organ Company, infatti, ha prodotto anche un
certo numero di organi più economici, che utilizzano un sistema elettronico molto più semplice per produrre i suoni; tra questi, il
popolare modello J100 e il Cougar.
Modelli
Gli organi Hammond sono stati prodotti per oltre 50 anni in un
numero elevatissimo di modelli, alcuni di grande successo e
altri pressoché sconosciuti. È possibile suddividerli in categorie
principali, di cui elenchiamo i modelli più famosi:

a "Console", dotati di due manuali da 61 note:

Hammond A. Primo modello ideato da Laurens


Hammond, esteticamente simile al più noto e
successivo B3, ha due manuali da 61 tasti (5
ottave) ciascuno e 38 drawbar, (due serie da 9
drawbar per ogni manuale più 2 drawbar per la
pedaliera). La prima ottava di ognuno dei due
manuali, come nei modelli successivi, ha i tasti di
colore invertito e non suona, serve per
selezionare i suoni presettati o commutare l'uso
dei drawbar.
Hammond B3. È il modello più ricercato e Gran parte dei controlli dell'organo Hammond: i
quotato in assoluto, si distingue per le 4 zampe drawbar, l'ottava dei preset, il chorus/vibrato, ed il
su cui si poggia le quali lasciano scoperti gli arti controllo per il Leslie. Sul lato destro (non visibili in
inferiori dell'organista e lo rendono unico nel suo questa foto) si trovano i controlli della percussione
genere. Architettura uguale al modello A ad
eccezione di registri aggiuntivi. Il B3 è stato
costruito esclusivamente a Chicago, IL, USA.
Hammond C3. È il più famoso insieme al modello
B3. Ha tastiere, meccanica e generazione sonora
identiche al modello B3 ma in un mobile chiuso
nella parte inferiore, tipicamente liturgico. Un
famoso organista legato a questa console è Jon
Lord dei Deep Purple, che ne ha sfruttato tutte le
potenzialità timbriche amplificandolo con testate
per chitarra oppure collegando una contattiera
sotto il manuale inferiore per controllare
contemporaneamente un sintetizzatore ARP
Odyssey in modo da potenziarne i bassi. È stato
molto usato anche da Keith Emerson (Emerson,
Lake & Palmer), il quale recentemente lo fece
modificare da Al Goff, dove si sente quasi
sempre accompagnato dal sintetizzatore Jimmy Smith all'Hammond B3
modulare Moog. Richard Wright tastierista dei
Pink Floyd lo ha utilizzato in album leggendari
come The Dark Side of the Moon insieme al
modello B3 e ad altri modelli.
Hammond A100. Il più facile da reperire ai nostri giorni (o il meno difficile), è invero l'Hammond console più
completo. Infatti ha tutte le caratteristiche dei modelli B3 e C3 ma possiede anche un amplificatore di
potenza, un sistema di riverbero amplificato e ben tre altoparlanti di grande diametro. Il tutto contenuto in un
mobile più compatto. Per l'A100 fu espressamente progettato il Leslie 251, simile al 147 ma con in più un
canale audio e altoparlanti separati per il suono diretto riverberato proveniente dal sistema di riverbero
dell'organo. Poiché l'A100 è un organo già amplificato all'origine è possibile suonarlo senza accoppiarlo ad
un Leslie o ad un "tone cabinet" Hammond.

a Spinetta. Sono i modelli più piccoli che hanno due manuali da 44 note posizionati in "offset":

Hammond L100 / L122. Modello a spinetta portatile, è una valida alternativa ai modelli più grandi, sia in
termini di peso che di costi, ha due manuali da 44 tasti (3 ottave e 1/2) ciascuno, con una generazione
timbrica molto caratteristica ma in parte diversa da quella dei "console" per l'assenza del "vibrato scanner" e
della circuitazione "foldback". Keith Emerson è sempre stato solito accoltellare (letteralmente) questo
strumento nei suoi concerti, oltre a maltrattarlo suonandolo al contrario o spostandolo violentemente per tutto
il palco.
Hammond M3 / M100. Ha caratteristiche molto simili al modello L100, sia per forma che per timbro, ma
integra il "vibrato scanner" che rende il suono più vicino ai fratelli maggiori "console". È reso celebre per il suo
utilizzo nel concerto dei Pink Floyd all'anfiteatro romano di Pompei del 1972, affiancato da uno storico Farfisa
CompactDuo, un altro strumento con caratteristiche definite esaltanti da molti musicofili.

Registri

Rapporto tra armoniche e note


Su ogni tirante (drawbar) è inciso un numero in quest'ordine:

16' 5 1/3' 8' 4' 2 2/3' 2' 1 3/5' 1 1/3' 1'


Ripresi direttamente dalla nomenclatura classica dello strumento originale, questi numeri indicano la lunghezza delle "virtuali"
canne. Il registro di 8' indica una sinusoide la cui frequenza è effettivamente quella legata alle note suonate, quindi il LA 3 (sopra
il DO centrale) avrà una frequenza effettiva di 440 Hz e così via, la tastiera dell'Hammond risulterà quindi perfettamente parallela
a quella di un pianoforte. Raddoppiando la lunghezza in piedi della canna virtuale a 16', la stessa nota sullo stesso tasto risulterà
all'ottava inferiore, dimezzando la lunghezza della canna a 4' si otterrà la nota all'ottava superiore. Oltre ai rapporti di ottava, ci
sono anche rapporti non interi; il tutto è riassumibile nella seguente tabella:

DO
16' un'ottava sotto la nota fondamentale
1
5 SOL una quinta giusta sopra la
1/3' 2 fondamentale
DO
8' la nota fondamentale
2
DO
4' un'ottava sopra la fondamentale
3
2 SOL un'ottava ed una quinta sopra la
2/3' 3 fondamentale
DO
2' due ottave sopra la fondamentale
4
1 due ottave ed una terza maggiore
MI 4
3/5' sopra fondamentale Drawbar dell'organo Hammond
1 SOL due ottave ed una quinta sopra la
1/3' 4 fondamentale
DO
1' tre ottave sopra la fondamentale
5
L'orecchio umano riesce comunque a trarre l'impressione di compattezza sonora ed estrae la fondamentale senza lasciarsi
ingannare dalle armoniche superiori o inferiori.

Teoria dei dosaggi


I drawbar sono divisi tra loro da una logica di codice timbrico e di colore.

Codice timbrico

I primi due (16' - 5 1/3') sono il gruppo dei sub, che rafforza il suono all'ottava inferiore ed alla quinta parallela.
Il gruppo centrale dei quattro (8' - 4' - 2 2/3' - 2') è quello dei foundation, la definizione di base del timbro.
Gli ultimi tre (1 3/5' - 1 1/3' - 1') sono la brilliance, la brillantezza, cioè l'apertura sulle alte frequenze.
Codice colore

I drawbar bianchi sono regolati tra loro da un


rapporto di ottava (8' - 4' - 2' - 1'), mantenendo una
forte consonanza.
I drawbar neri sono invece regolati tra loro dai
rapporti dissonanti delle terze maggiori e delle quinte
(2 2/3' - 1 3/5' - 1 1/3').
I due drawbar marroni (16' - 5 1/3') vengono utilizzati
per dare potenza al suono.

Principali famiglie dei registri


Normalmente in un organo tradizionale si utilizzano quattro
famiglie timbriche ottenute con differenti soluzioni costruttive,
che sono i flauti, le ance, i diapason e gli archi. Nell'organo
Drawbar: la nota suonata corrisponde alla
Hammond è possibile riprodurre le quattro famiglie: fondamentale (8")

Nel caso dei flauti basta creare un profilo a due


gradini, es. 00_8500_000, utilizzando poi il primo
drawbar (16') si può dare maggiore profondità al suono.
La famiglia delle ance, è caratterizzata dal timbro più aspro, per una maggiore presenza di armoniche dispari, la
si può ottenere estraendo i tiranti seguendo un profilo triangolare, con il vertice che di solito corrisponde al 2 2/3',
es. 00_4676_543 oppure 00_2333_200.
la famiglia dei diapason è una via di mezzo tra i flauti e gli archi, ed il profilo dei drawbar è "a dente di sega", con
forte consonanza delle prime due armoniche (8' e 4') e valori scalati per i drawbar successivi, es. 85_8544_000
oppure 01_8855_331.
L'ultima famiglia degli archi è caratterizzata da un profilo a forma di arco, meno spigoloso delle ance, ma sempre
con una forte presenza delle armoniche superiori, es. 00_3564_534.

Didattica dell'organo Hammond


Nell'anno 2007 e per la prima volta in Italia, il Conservatorio di Musica di Salerno ha istituito la cattedra di organo Hammond nel
Triennio Jazz di I livello, e dal 2010 anche nel Biennio specialistico di II Livello.

Note
1. ^ Brevetto US num. 1956350 (http://v3.espacenet.com/textdoc?DB=EPODOC&IDX=US1956350), "Electrical
musical instrument", 24 aprile 1934. Il deposito del brevetto risaliva ad appena tre mesi prima, essendo datato 19
gennaio 1934.
2. ^ Sono 110 i brevetti registrati a suo nome (https://www.google.com/patents?q=Laurens+Hammond)
3. ^ Hammond Organ History http://thehammondorganstory.com/chapterxv.asp
4. ^ Milt Herth https://www.answers.com/topic/milt-herth-jazz-artist?cat=entertainment
5. ^ Esiste una pubblicazione dell'Esercito statunitense dal titolo Department of the Army technical manual TM 10-
751, Manual for Electronic Organ AN/TNP-1 (1949)
6. ^ https://www.theguardian.com/lifeandstyle/2002/may/31/shopping.artsfeatures1 Hendrix of the Hammond,
Jonathan Glancey (Guardian 31 maggio 2002)

Bibliografia
(IT) Alessandro Esseno, L'evoluzione degli strumenti a tastiera nella musica Pop-Rock-Jazz, 2015 ISBN 978-
605-176-529-7
(EN) Mark Vail, The Hammond Organ: Beauty in the B, (238 p., Miller Freeman, 1997, ISBN 0-87930-459-6)
(EN) Stevens Irwin, Dictionary of Hammond-Organ Stops, G. Schirmer, New York, 3ª edizione 1961 (orig. 1939)
(EN) (autore sconosciuto) Hammond Organ Guide for Church Music
Douglas Earl Bush e Richard Kassel, The Organ: An Encyclopedia, Routledge Chapman & Hall, 2006, ISBN 978-
0-415-94174-7.
(DE) Reinhold Westphal, Hammondorgel - voce in Oesterreichisches Musiklexikon, Verlag der Österreichischen
Akademie der Wissenschaften, Vienna, 2003, ISBN 3-7001-3044-9

Voci correlate
Organo (strumento musicale)
Organo Lowrey
Leslie (musica)
Novachord
Farfisa

Altri progetti
Wikimedia Commons (https://commons.wikimedia.org/wiki/?uselang=it) contiene immagini o altri file su
organo Hammond (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Hammond_B3?uselang=it)

Collegamenti esterni
(EN) Articolo di obsolete.com sull'organo Hammond, su obsolete.com. URL consultato il 27 ottobre 2004 (archiviato
dall'url originale il 30 giugno 2007).
(EN) HammondWiki (http://www.dairiki.org/HammondWiki/HammondWiki)
Hammond-Italia mailing list, il forum italiano degli appassionati di organi Hammond e Leslie, su
it.groups.yahoo.com.
pagina Hammond-italia su Facebook (https://www.facebook.com/hammond.italia.3),
gruppo Hammond-Italia su Facebook (https://www.facebook.com/groups/hammonditalia),
(EN) Articolo di Progsounds.com sull'emulazione dell'organo Hammond, su progsounds.com.
Controllo di
GND (DE) 4504965-8 (https://d-nb.info/gnd/4504965-8)
autorità

Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Organo_Hammond&oldid=106415607"

Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 7 lug 2019 alle 09:58.

Il testo è disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo; possono
applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le condizioni d'uso per i dettagli.

Potrebbero piacerti anche