Sei sulla pagina 1di 123

ITIS Leonardo da Vinci - Parma venerdì 25 giugno 2010

Le norme sui quadri elettrici CEI-EN 61439-1 e 2


codificate CEI 17-113 e 17-114

ringrazia il Collegio Periti di Parma


e le persone intervenute all’incontro

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 1
L’impianto elettrico e i quadri di Bassa Tensione
Dopo vent’anni cambia il cuore dell’impianto BT

Alta
tensione

Media
tensione

Bassa
tensione

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 2
L’offerta quadristica di ABB per l’impianto utilizzatore
Quadri di distribuzione, di potenza e d’automazione

Grosso industriale ABB MNS ABB MNS-


MNS-R Alte potenze

automazione
ABB IS2 ABB Normal center macchine

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 3
L’offerta quadristica di ABB per l’impianto utilizzatore
Quadri per civile, terziario ed industriale

Civile
Domestico ABB Gemini ABB altri centralini

Ipermercati, alberghi, Terziario


ospedali, teatri ABB ArTu avanzato

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 4
La nuova Norma Quadri
CEI EN 61439
Il nuovo progetto normativo

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 5
Le precedenti norme internazionali IEC 60439
E quelle europee CEI EN 60439

IEC 60439-1 Ed. 4.0


Quadri di bassa tensione
- Parte 1: Quadri di serie (AS)
e non di serie (ANS)
+ Emendamento 1, 1 / 2004
+ Corrigendum 1, 11/2004 http://www.iec.ch

Norma CEI 17-13/1 (CEI EN 60439-1 Ed.4 2000)


Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e
appar. parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)
+ V1 2005 (fasc.7543) CEI EN 60439-1/A1
- Norma CEI 17/43, 2000 (fasc.5756)
- Norma CEI 17/52, 1997 (fasc.3442r) http://www.cenelec.org
http://

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 6
Le prime norme disponibili del nuovo CEI EN:
Si parte con le due nuove CEI EN 61439-1 e 61439-2

 CEI EN 61439-1
Questa norma si applica ai Quadri
- sia progettati, fabbricati e verificate una tantum,
- sia standardizzati e fabbricati in quantità.

Requisiti supplementari possono essere richiesti per


Quadri per navi (IEC 60092-302)
Quadri per Veicoli su rotaia
Apparecchi in atmosfere esplos. da IEC 60079 e 61241
Quadri a bordo macchina dalla IEC 60204

 CEI EN 61439-2
Definisce i requisiti dei quadri di potenza per
sezionamento-protezione (CPS-assembly), con tensione
nominale < 1000 V in alternata o < 1500 V in continua

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 7
Evoluzione e albero normativo delle CEI EN 61439
La futura genesi di qualsiasi quadro elettrico

Dalle precedenti Norme 60439 alle nuove CEI EN 61439

IEC 60439-1 CEI EN 61439-1 regole generali


CEI EN 61439-2 quadri di potenza
IEC 60439-3 CEI EN 61439-3 quadri di distribuzione
IEC 60439-4 CEI EN 61439-4 quadri per cantiere
IEC 60439-5 CEI EN 61439-5 quadri distrib. di potenza
IEC 60439-2 CEI EN 61439-6 sistemi di sbarre

Il fascicolo standard CEI EN 61439-1, “Parte 1”


sarà la norma generale che prescriverà le prestazioni
obbligatorie per tutti i quadri di BT, ad esso si aggiunge
il fascicolo relativo a quella tipologia di quadro elettrico

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 8
L’albero genealogico delle nuove CEI EN sui quadri
Due già pronte le altre arriveranno

La CEI EN 61439-1 sarà la norma base per tutte le


sottonorme della famiglia 61439 (per ora 6 totali)

61439 - 1

61439 - 2 61439 - 3 61439 - 4


Di potenza CPS Distribuzione finale Quadri cantiere

61439 - 5
61439 - 6
Per distribuzione
di potenza Sistemi di sbarre

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 9
Avvicendamenti normativi
Dalla vecchia norma due nuove norme

La precedente norma CEI EN 60439-1 sarà sostituita


dalle nuove CEI EN 61439-1 e CEI EN 61439-2

61439-1
60439-1
61439-2

Dal centralino … al power-center

La nuova norma non è retroattiva

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 10
La filosofia portante del progetto CEI EN 61439
Superamento graduale delle precedenti 60439

Nella precedente CEI EN 60439/1:


le singole norme erano autonome dalla norma base.
Per realizzare un ASD bastava la 60439/3, la quale se del
caso ripeteva le specifiche della norma generale.
Adesso la conformità è dichiarata alla specifica norma, che
però si rifà alla base per le prove e le definizioni standard.
Dunque la norma base CEI EN 61439-1 è sempre
necessaria

Fino al 2014 ci sarà 2010 2014


sovrapposizione 60439-1
tra la 60439-1 61439-1 e 61439.2
e le 61439-1 e 2
60439-1 e 60439-x 2015
Intorno al 2015 sarà 61439-x
aggiornato l’intero nuovo
pacchetto 61439-x

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 11
La nuova CEI EN 61439 si applica a tutti i quadri
Compresi quelli “a bordo macchina”

Equipaggiamento elettrico
CEI EN 60204
0
1

Impianto
quadro macchina
DM 37/08
CEI 64-8
quadri impianto Direttive BT, EMC
Direttiva BT e Macchine
Direttiva EMC
CEI EN 61439 CEI EN 61439
CEI 23-51

Direttiva macchine
macchina (Direttiva EMC)
Anche la nuova 61439 si applica
a tutti i quadri: d’impianto (cabina,
distribuzione, ecc) e di macchina (automazione, processo, ecc)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 12
Novità, sparisce la norma per involucri vuoti
I contenuti rientrano nella norma generale

I requisiti della norma per involucri vuoti da assiemare,


IEC 62208, saranno inseriti nelle diverse norme specifiche

CEI 17-71
(settembre ‘99)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 13
La novità principale della nuova CEI EN 61439-1
Nasce l’approccio sperimentale-analitico

Verifica del progetto:


verifica eseguita su un quadro prototipo o su parti di esso,
per dimostrare che il progetto soddisfa le prescrizioni della
Norma specifica del quadro.

E’ la sostanza della norma

Sono 3 i modi di verifica:


riguardano il costruttore originale (V.), che le svilupperà
adeguatamente all’interno di cataloghi
e guide di cablaggio.

Nel caso il costruttore finale o del quadro (V.), volesse


modificare ulteriormente il quadro, esso si aggiungerebbe
al costruttore originale, assumendone la stessa definizione
e conservando quella di “costruttore del quadro” (V.)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 14
Fine dualità AS e ANS nella nuova CEI EN 61439-1
Tre strade diverse conducono allo stesso traguardo

Un quadro sarà conforme alla nuova CEI EN 61439 se


risponde ad almeno una delle 3 seguenti procedure
(verifiche di progetto):
- Verificato con prova in laboratorio (ex prove di tipo)
- Verificato attraverso calcoli
- Verificato con criteri fisico/analitici o deduzioni progettuali
(regole di progetto)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 15
Nuovi modi di verifica della conformità di un quadro
Sulle ceneri del passato si costruisce il futuro

Ieri le 60439 Oggi le CEI EN 61439

Provato Calcolato Prove Verifiche Regole


al tipo o estrapolato di verifica con calcoli di progetto

AS ANS Quadro conforme alla norma

Fine della dualità AS e ANS, nasce l’approccio analitico-


sperimentale: un quadro sarà conforme alla CEI 61439
se risponde ad uno dei tre modi di verifica

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 16
Nuovi concetti e definizioni nella CEI EN 61439-1
Evoluzione linguistica della norma

Prove di verifica: test effettuati su un campione per


verificare che il progetto soddisfa i requisiti pertinenti
la norma (le precedenti prove di tipo)

Verifica con calcolo o valutazione (3.9.3): verifica


con analisi o calcolo, applicate ad un campione a
dimostrare che il progetto soddisfa i requisiti della norma.

Regola di progetto (3.9.4): specifica regola per la


progettazione di un quadro, che può essere
alternativa al test

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 17
Nuovi concetti e definizioni nella CEI EN 61439-1
Cambia la forma, non la sostanza e resta il rigore

Prove di verifica

Le prove di verifica si effettuano in laboratorio su più quadri


prototipi. Sono onerose per costo, attrezzature e tempo.

Se le precedenti prove (di tipo) secondo la IEC 60439,


soddisfano anche i requisiti della nuova IEC 61439,
la verifica di tali requisiti non deve essere ripetuta

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 18
Nuovi concetti e definizioni nella CEI EN 61439-1
Il costruttore si sdoppia in “pensiero e azione”

Dal Sistema costruttivo prestabilito al “Sistema di quadri”

 Costruttore originale:
organizzazione che ha effettuato il progetto originale e le
verifiche in accordo con la presente Norma e con le Norme
specifiche del quadro
In sostanza chi propone, come ABB, un “sistema di
quadri”, (progetta e realizza l’intera famiglia di quadri,
esegue le prove di verifica, calcola e deriva con le regole di
progetto, distribuisce cataloghi e componenti sciolti da
assiemare)

 Costruttore del quadro:


organizzazione responsabile del quadro finito.
In sostanza, chi assembla, collauda e targhetta (CE) il
quadro montato, cablato e fornito all’impiantista.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 19
Nuovi concetti e definizioni nella CEI EN 61439-1
Il costruttore originale disegna, prova e propone

Le tre modalità di verifica riguardano il costruttore originale


(V.), che le svilupperà adeguatamente all’interno dei propri
cataloghi e guide di cablaggio, offrendo un ampio ventaglio
di soluzioni (schede, tabelle, manualistica, software ecc)

Nel caso il costruttore finale o del quadro volesse derivare


ulteriormente il quadro, esso si aggiungerebbe
al costruttore originale, assumendone la stessa definizione
e conservando quella di “costruttore del quadro”

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 20
Nuovi concetti e definizioni nella CEI EN 61439-1
Il “sistema di quadri” individua il costruttore originale

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 21
Nuovi concetti e definizioni nella CEI EN 61439-1
Il costruttore (finale) del quadro

Costruttore del quadro: è il responsabile del quadro finito,


cioè chi assembla, collauda e targhetta (CE) il quadro finito

Dalla collana
tecnica di
ABB SACE
l’utile Assemblatore Progettista Impresa
quaderno
N°4: “Gli
interruttori Il quadrista è chiunque abbia una partita IVA
ABB nei
quadri di
- non servono requisiti professionali o titoli di studio
bassa - non ci sono esami di idoneità da superare
tensione”
- non è prevista una patente pubblica
- l’installatore può realizzare quadri elettrici e fatturarli

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 22
Specifiche da indicare nella DICO allegata al quadro
La completa identità del quadro a norme

Grandezze identificative del quadro (DICO)

a) tensione nominale (Un) (del quadro) (vedi 5.2.1);


b) tensione nominale d’impiego (Ue) (vedi 5.2.2);
c) tensione nominale di tenuta a impulso (Uimp)
(vedi 5.2.4);
d) tensione nominale di isolamento (Ui) (vedi 5.2.3);
e) corrente nominale del quadro (InA) (vedi 5.3.1);
f) corrente nominale di ogni circuito (Inc) (vedi 5.3.2);
g) corrente ammissibile di picco (Ipk) (vedi 5.3.4);
h) corrente ammiss. di breve durata (Icw) (vedi 5.3.5);
i) corrente nominale di cortocircuito condizionata (Icc)
(vedi 5.3.6);
j) frequenza nominale (fn) (vedi 5.4);
k) fattore/i nominale/i di contemporaneità (RDF)
(vedi 5.3.3)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 23
La marcatura del quadro secondo la CEI EN 61439
Si arricchisce la targhetta dei nuovi quadri

Il costruttore del quadro deve apporre una o più targhe,


visibili, indelebili e leggibili quando il quadro è in esercizio.
La conformità è verificata con prova
e mediante esame a vista.

Le 4 specifiche necessarie sulla targhetta:


- Costruttore del quadro,
chi è responsabile e risponde legalmente del quadro
- Matricola o altro codice univoco
(stringa alfanumerico a discrezione del costruttore)
- Data di costruzione (in passato non richiesto)
- Norma di riferimento (in passato non richiesto)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 24
Marcatura CE e targhetta secondo la CEI EN 61439
Conferme e aggiunte al passato

Esempio di targhetta
- Elettroquadri Spinelli
- N°1457-97/879 AS
- Norma CEI EN
61439-2
- 5 maggio 2009
In 63 A 50 Hz
Ue 230/400 V
Circuiti 1 2 3 4
In (A) 32 25 10 10
La conformità alla nuova norma 614390 Icw 50 kA
è sufficiente (non necessaria) per la IP2XC
marcatura CE e l’esportabilità in Europa

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 25
Il costruttore (del quadro) e la comunicazione
Gestire in sicurezza il quadro (uso e manutenzione)

Il costruttore del quadro deve specificare nei documenti -


cataloghi le eventuali condizioni particolari per
l’installazione, l’uso e la manutenzione del quadro
e degli equipaggiamenti in esso contenuti.

Il catalogo
Se esiste una condizione speciale di servizio, essa deve
Manuali uso e
completo essere conforme con le prescrizioni particolari applicabili
manutenzione
dei quadri o si deve prevedere un accordo particolare tra il costruttore allegati ai
di BT di
del quadro e l’utilizzatore (allegato C). prodotti delle
ABB SACE
serie Tmax ed
Emax di
L’utilizzatore deve informare il costruttore del quadro ABB SACE
se esistano queste condizioni eccezionali di servizio.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 26
Logistica del quadro secondo la CEI EN 61439
La questione degli schemi elettrici da allegare

Schemi elettrici
Come in passato la norma non li richiede allegati “a
tappeto” al quadro ma solo nei casi complessi

Fattibilità di quadri misti


Utilizzando CEI EN 61439-1 + CEI EN 60204 impianto
(distribuzione) + macchina (automazione)
(oppure CEI EN 60439-1 + CEI EN 60204 finché si può,
che risulta più facile)

La CEI EN 61439 e la CEI 23-51 sono del tutto estranee


la 23-51 è valida solo in Italia.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 27
Conferma delle variabili elettriche precedenti
Ovvio qualche ritocco dopo quasi vent’anni

Sono confermate le definizioni relative a:


- Ipk corrente ammissibile di picco
- Icw corrente ammissibile di breve durata
- Icc corrente di corto circuito condizionata
- Icp corrente di corto circuito presunta
- Uimp tensione d’impulso
- Ui tensione d’isolamento
- Un tensione nominale
- Ue tensione d’impiego
- Gradi di protezione IP

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 28
La corrente nominale del quadro nelle CEI EN 61439
Prima mancava ma poteva essere meglio definita

InA = corrente nominale quadro (obbligatoria - novità)


- dipende dal numero e tipo di entrate di potenza
- con unica entrata è il carico del montante, normalmente
inferiore alla taratura dell’interruttore, declassato per
la temperatura interna maggiore dell’aria libera
- con più entrate è di fatto la somma dei carichi entranti
a regime (limitati dagli interruttori generali se presenti)

Dalla norma: e’ la corrente In pratica è la più alta


inferiore tra le seguenti: corrente circolante o
- la somma delle correnti entrante nel quadro nella
d’entrata in parallelo; condizione estrema ma
- la corrente che le sbarre ammissibile di carico
sono in grado di distribuire
al massimo di carico

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 29
Una nuova corrente e una ben nota tensione
Una scelta di funzionalità e di sicurezza

Punti dove Inc = Corrente nominale di un circuito


la scarica
incombe
- E’ la corrente fissata dal costruttore del quadro
in funzione dei valori nominali degli apparecchi
interni, della loro disposizione fisica
Uscite
e della loro utilizzazione.
attacchi

Uimp = Tensione nominale ad impulso


(specifica nuova e obbligatoria)
basi fisse
per estraibili - per distanze inferiori a tabella, occorre prova di tipo
- fino a 1,5 x distanze tabellate, occorre misurazione
- oltre 1,5, sufficiente esame a vista

sbarre

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 30
Dalle nuove norme CEI EN 61439-1 e 2
Importanti novità di fondo

- La tensione di scarica passa da 120 V 5 s a 60 V 5 s


- Viene suggerita la sezione minima del neutro (8.6.1)
- non sono più esplicitate le condizioni per
l’alimentazione di componenti elettronici
(ex paragrafo7.9), inseriti in verifiche EMC

I calcoli per le sovratemperature sono stati migliorati e la


valutazione del fattore di contemporaneità (RDF) è più
accurata.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 31
Altre importanti novità della CEI EN 61439
Nuove funzionalità dimostrabili con prove

Vengono richieste (e verificate con prove)


- la protezione contro la corrosione,
- la stabilità termica,
- la resistenza agli ultravioletti,
- la resistenza degli isolanti al calore,
- la resistenza meccanica
- mezzi di sollevamento

Nuova definizione delle distanze in aria

Si impone per barriere orizzontali raggiungibili (h<1.6 m)


il grado di protezione IPXXD;

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 32
Altre importanti novità della CEI EN 61439
Fattore nominale di contemporaneità (RDF)

Il fattore nominale di contemporaneità è il valore, per


unità, della corrente nominale, assegnata dal costruttore
del quadro, con il quale possono essere caricati
simultaneamente ed in maniera continuativa i circuiti
d’uscita di un quadro tenendo in considerazione le mutue
influenze termiche.

Il fattore nominale di contemporaneità moltiplicato per la


corrente nominale dei circuiti, deve essere uguale o
maggiore dei carichi presunti per i circuiti d’uscita. I carichi
presunti dei circuiti d’uscita devono essere definiti nelle
La posizione
di fissaggio Norme specifiche del quadro.
influenza i
moti
termocon-
vettivi interni

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 33
Condizioni ambientali (poche modifiche)
La temperatura all’interno e all’esterno del quadro

La temperatura media ambiente è di 35°C.

Il campo di valori può andare:


da -5°C a + 40°C all’interno
da -25°C a + 40°C all’esterno

All’interno temperatura All’interno temperatura All’esterno


40°C max assoluto ammesso 40°C max assoluto ammesso

35°C valore medio 35°C valore medio

tempo tempo
- 5°C minimo assoluto ammesso - 25°C minimo assoluto ammesso
All’esterno

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 34
Condizioni ambientali (poche modifiche)
Umidità all’interno, all’esterno e l’inquinamento

Si danno Dati ambientali Installazione Installazione Grado di


quattro inquinam. 2:
gradi di interna esterna Presenza
inquina-
normale di solo
mento Umidità relativa 50 % (40 °C) < 100 % (25 °C) inquinamento
Grado di
Altitudine s/m < 2000 m < 2000m non conduttore;
inquinam. 1: occasional-
mente si può
Non esiste
verificare una
inquina-
mento o
Per apparecchiature destinate ad essere utilizzate ad altitudini conduttività
superiori, è necessario tenere in considerazione la riduzione temporanea
soltanto
provocata dalla
inquina- della rigidità dielettrica, della capacità di interruzione degli condensazione
mento secco
e non
apparecchi e dell’effetto di raffreddamento dell’aria.
conduttore.
L’inquina-
mento è Gradi d’inquinamento
ininfluente
- grado 1 interno molto pulito (ambulatori, alimentari)
- grado 2 polvere secca non conduttrice (domestico,
- grado 3 polvere persistente conduttrice (industria)
- grado 4 inquinamento persistente (petrolchimico)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 35
Condizioni ambientali e contatti diretti
Gradi IP minimi di protezione

Grado di
contatti diretti
Grado di
inquinam. 3: inquinam. 4:
Presenza di
inquinamento
in generale x fronte e retro L’inquinamento
provoca una
conduttore o conduttività
di polvere
secca che
Minimo IP IP2X IPXXB persistente,
causata, per
diventa esempio, da
conduttrice in Per esterno seconda cifra almeno 3 polvere
seguito alla conduttrice,
condensa- da pioggia o altre
zione. condizioni bagnate

Il grado di protezione del quadro si applica normalmente


alla posizione di servizio (vedi 3.2.3) di parti asportabili.
Se asportando una parte si perde il grado IP, si deve
trovare un accordo tra il costruttore del quadro
e l’utilizzatore per adottare provvedimenti
per un adeguato grado di protezione

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 36
Avvertenze generiche di funzionalità e sicurezza

CEI EN 61439-1 art. 8.4.3.2.2 Se sono montati su porte o piastre


di copertura apparecchi con una tensione che supera i limiti della
bassissima tensione, …..se la corrente nominale di funzionamento
dell’apparecchio collegato è minore o uguale a 16 A,
una connessione elettrica equivalente prevista e verificata
appositamente per questo scopo (contatto strisciante, cerniere
protette contro la corrosione) è da considerarsi soddisfacente.

CEI EN 8.4.5.1 Apparecchi che possono essere manovrati o


componenti che possono essere sostituiti da persone comuni
La protezione contro i contatti con parti attive deve essere mantenuta
quando si manovrano gli apparecchi o quando si sostituiscono i
componenti. Durante la sostituzione di alcune lampade o cartucce
portafusibili sono ammesse aperture maggiori di quelle
stabilite per il grado di protezione IP XXC.
CEI 17-82

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 37
Logistica del quadro secondo la CEI EN 61439
L’accessibilità degli operatori

Gli organi di comando dei


Impianto (CEI 17-113) dispositivi di interruzione di
sezionatori emergenza (vedi 536.4.2
della IEC 60364-5-53)
devono essere accessibili
all’interno di una zona
tra 0,8 m e 1,6 m
quota consigliata dalla base del quadro
20 < h < 200 cm
Gli strumenti indicatori che
interruttori devono essere letti
dall’operatore, devono
morsettiere essere collocati all’interno di
una zona tra 0,2 e 2,2 m
sopra la base del QUADRO;

> 20 cm

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 38
Continuità elettrica del circuito di protezione

10.5.2 Effettiva continuità della messa a terra tra


le masse del quadro ed il circuito di protezione.
La verifica deve essere eseguita utilizzando uno
strumento di misura della resistenza che è in grado di far
circolare almeno 10 A (c.a. o c.c.). È fatta passare una
corrente tra ogni massa e il terminale per il conduttore di
protezione esterno. La resistenza deve essere < 0,1 Ohm

10.6.2 Compatibilità elettromagnetica.


I requisiti di prestazione per la compatibilità
elettromagnetica devono essere confermati
mediante esame a vista o se necessario
da prove (si veda J.10.12).

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 39
La nuova Norma Quadri
CEI EN 61439
Novità in sala prove

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 40
Evoluzione nelle prove di laboratorio
Conferma delle precedenti e aggiunte di nuove

PROVE PRECEDENTI PROVE PRESENTI E FUTURE


1 RISCALDAMENTO
1 RISCALDAMENTO 2 CORTO CIRCUITO
2 CORTO CIRCUITO Sono
3 PROVE DIELETTRICE ancora
3 PROVE DIELETTRICE richieste
4 PROVE MECCANICHE
4 PROVE MECCANICHE tutte
5 GRADO DI PROTEZIONE ma con
5 GRADO DI PROTEZIONE
6 EFFICIENZA CIRCUITO PROTEZIONE modifiche
6 EFFICIENZA CIRCUITO
DI PROTEZIONE 7 DISTANZE D’ISOLAMENTO IN ARIA
7 DISTANZE ISOLAMENTO 8 RESISTENZA CORROSIONE
IN ARIA
9 TENUTA INSERTI METALLICI Nuove
10 SOLLEVAMENTO
prove
11 CARICO STATICO
12 UV APPLICAZIONI X ESTERNO E
STRUTTURE IN PLASTICA
13 TENUTA AD IMPULSO E
DICHIARAZIONE OBBLIGATORIA

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 41
Tenuta di materiali e componenti
Le verifiche comprendono l’oggetto e la sua funzione

La verifica del progetto comprende:


1) Costruzione:
10.2 resistenza dei materiali e loro parti;
10.3 grado di protezione degl’involucri;
10,4 distanze in aria e superficiali;
10,5 protezione contro le scosse e integrità dei dispositivi;
10,6 incorporazione di dispositivi di commutazione e componenti ;
10,7 interno dei circuiti elettrici e connessioni;
10,8 terminali per conduttori esterni
2) Rendimento:
10.9 proprietà dielettriche;
10.10 sovratemperatura;
10,11 tenuta al corto circuito;
10.12 compatibilità elettromagnetica;
10.13 operazione meccanica.
© ABB Febbraio 2010 |
Slide N

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 42
Tenuta di materiali e componenti
L’importantissima tabella D1 per “derivare” il quadro

La tabella “D1” elenca le tre modalità disponibili


per verificare la conformità del quadro alla norma
Prova di tipo Calcolo Regole di progetto
1 Resistenza materiali.
Resistenza alla corrosione
Proprietà del materiale isolante: SI NO NO
- Stabilità termica
- Resistenza al normale calore
- Resist. calore anormale e fuoco
Resistenza alle radiazioni UV
Sollevamento
Impatto meccanico (no per CPS)
Marcatura
2 Grado di protezione (IP) SI NO NO
3 Distanze in aria e superficiali SI SI SI
© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 43
Tenuta di materiali e componenti
L’importantissima tabella D1 per “derivare” il quadro

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


4 Protezione da scosse elettr.
e integrità circuito PE:
continuità tra parti conduttrici
del il circuito di protezione SI NO NO
Efficacia per guasti esterni SI SI SI
5 Integr. dispositivi e compon. NO NO SI
6 Circ. e connes. elettr. interne NO NO SI
7 Terminali per cond. esterni NO NO SI

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 44
Tenuta di materiali e componenti
La scala crescente e completa delle tensioni

Protezione
contro i
Tensione d’impiego (Ue) (di un circuito di un quadro).
fulmini Se diversa dalla tensione nominale del quadro,
Quando si il costruttore del quadro stabilisce l’appropriata
richiedono
dispositivi di
tensione d’impiego del circuito.
protezione
contro i Tensione nominale (Un) (di un quadro)
fulmini,
(SPD)
Il costruttore del quadro deve stabilire la (le) tensione (i)
essi devono nominale (i) necessaria per il funzionamento. Uimp
essere
protetti da La massima tensione nominale d’impiego
cortocircuiti di ogni circuito non deve mai superare la sua
non
controllati tensione nominale di isolamento (Ui)
come
specificato
dal
Ui
costruttore Un
degli SPD
Ue

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 45
Tenuta di materiali e componenti
Tensione normale a 50 Hz ed impulsiva

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


8 Propr. dielettriche
Prova di tensione
a frequenza rete SI NO NO
Impulso di tensione SI NO SI
Nuova tabella dei valori di Fattore 1.5 x
test in accordo a IEC 60664-1 distanza in aria

Per verificare la tenuta dielettrica si possono effettuare


le prove di tipo che sono:
* prova a frequenza industriale 50 Hz
* prova all’impulso di tensione (Uimp)
Il relè di sovracorrente non deve intervenire, quando
la corrente in uscita è inferiore a 100 mA..

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 46
La tenuta dielettrica alla frequenza industriale (50 Hz)
Valori ritoccati verso il basso rispetto a prima

I circuiti Tensione nominale Tensione di prova Tensione di prova Per i circuiti


principali, di isolamento Ui dielettrica in c.a. dielettrica in c.c. principali si
ausiliari e provano:
(tra le fasi in c.a. o in c.c.) valore efficace (V) (V)
comando, - tutti i circuiti
che sono Ui ≤ 60 1 000 1 415 cortocircuitati
collegati 60 < Ui ≤ 300 1 500 2 120 rispetto
al circuito 300 < Ui ≤ 690 1 890 2 670 all’involucro
principale, messo a massa
devono 690 < Ui ≤ 800 2 000 2 830 - ciascun polo
essere 800 < Ui ≤ 1000 2 200 3 110 principale
sottoposti alla 1000 < Ui ≤ 1500 - 3 820 rispetto tutti gli
tensione altri
di prova cortocircuitati
secondo
Circuiti principali con l’involucro
la seguente Tensione nominale Tensione di prova e a terra
Tabella 8
La tensione di isolamento Ui dielettrica in c.a.
(tra le fasi in c.a. o in c.c.) valore efficace (V)
è applicata con
valori crescenti Ui ≤ 12 250
12 < Ui ≤ 60 500
e mantenuta
60 < Ui 2 Ui + 1000
per 5 s
(minimo 1500)
Circuiti ausiliari a tensione ridotta

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 47
Distanza d’isolamento superficiale
E’ legata alla tensione nominale d’isolamento

Le distanze Il costruttore originale sceglie la (le) tensione/i nominale/i


di isolamento
in aria e d’isolamento (Ui) del quadro dalla quale deriva la (le)
superficiali distanza d’isolamento superficiali.
dei
componenti Per ogni circuito, la tensione d’isolamento deve essere
interni maggiore della tensione d’impiego (Ue)
devono
essere
conformi alle
prescrizioni
delle
specifiche
Norme di Distanza
prodotto. Ue < Ui superficiale

Ui = tensione d’isolamento (catalogo,


riguarda il sistema di quadri)
Ue = tensione di effettivo lavoro
del quadro (al contatore)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 48
Distanza d’isolamento superficiale
Conferme sui gradi d’inquinamento dell’ambiente

Piena
conferma
Grado 1: sala Grado 2:
della operatoria ambiente
definizione
del grado
domestico
d’inquina-
mento
ambientale da
cui dipenderà
la minima
distanza
superficiale
da garantire
nel quadro Grado 3: Grado 4:
lungo gli
isolanti officina petrolchimico,
meccanica, fonderia
terziario

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 49
Distanze d’isolamento superficiale
La resistenza alla corrosione superficiali (tracking)

La scarica superficiale gruppo CTI (tracking)


dipende dal materiale materiale
e dal suo CTI (Comparative I > 600
Tracking Index) valore in volt II 600 > CTI > 400
che esprime la max tenuta
sopportabile senza IIIa 400 > CTI > 175
formazione di scarica IIIb 175 > CTI > 100

I materiali inorganici (vetro e ceramica) sono i migliori

- tensione d’isolamento Ui
Minima distanza
- grado inquinamento
L’importanza - gruppo materiale superficiale
delle
nervature

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 50
Distanze d’isolamento superficiale
Come prima non sono un gran problema

Sono Minime distanze di isolamento superficiale


Tensione Grado di inquinamento
distanze nominale 1 2 3
di solito già di
Gruppo Gruppo del materiale c)
Gruppo del materiale c)
isolament
verificate o
c)
del
dalle normali Ui
material
e
necessità I I II IIIa e I II IIIa IIIb
funzionali Vb)
IIIb
e di 32 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5
montaggio
40 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,6 1,8 1,8
50 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,7 1,9 1,9
63 1,5 1,5 1,5 1,5 1,6 1,8 2 2
80 1,5 1,5 1,5 1,5 1,7 1,9 2,1 2,1
100 1,5 1,5 1,5 1,5 1,8 2 2,2 2,2
125 1,5 1,5 1,5 1,5 1,9 2,1 2,4 2,4
160 1,5 1,5 1,5 1,6 2 2,2 2,5 2,5
200 1,5 1,5 1,5 2 2,5 2,8 3,2 3,2
250 1,5 1,5 1,8 2,5 3,2 3,6 4 4
320 1,5 1,6 2,2 3,2 4 4,5 5 5
400 1,5 2 2,8 4 5 5,6 6,3 6,3
500 1,5 2,5 3,6 5 6,3 7,1 8,0 8,0

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 51
La tenuta ad impulso (verifica con prova)
E’ diventata una prestazione obbligatoria

Prova U Affinché il risultato sia Per mantenere


d’impulso 1 la stessa tenuta
L’impulso 0,9 accettabile, non si deve d’impulso
di 1,2/50 µs verificare alcuna scarica dentro un
si applica quadro si
5 volte ad
0,5
Impulso
durante le prove devono
intervalli 0,3 montare solo
> 1 s tra normalizzato apparecchi che
- tutti i circuiti 0 dispongono tutti
corto- T1
t di una pari
circuitati T2 tenuta
rispetto all’impulso
all’involucro a di tensione
massa Regole di progetto (alternative alla prova) (volt)
- ciascun
polo rispetto Le distanze di isolamento in aria devono essere di 1,5 volte
a tutti gli altri i valori specificati in Tabella 1.
corto-
circuitati con
l’involucro
Nota: il fattore 1,5 viene applicato ai valori di tabella 1 per
e a terra evitare le prove di tenuta ad impulso per le verifiche di
progetto. E’ un fattore di sicurezza che tiene in
considerazione le tolleranze di fabbricazione.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 52
La tenuta ad impulso (verifica con prova)
L’aria rarefatta dell’alta montagna isola meglio

Le distanze Tensione Tensioni di prova ed altitudini corrispondenti durante la prova


d’isolamento nominale
in aria tra le U1,2/50, c.a., (valore di picco) e c.c. Valore efficace in c.a.
di tenuta
parti in ad impulso Livello 200 m 600 m 1000 m 2000m Livello 200 m 600 m 1000 m 2000 m
tensione,
Uimp mare mare
le parti
destinate 2,5 2,95 2,8 2,8 2,7 2,5 2,1 2,0 2,0 1,9 1,8
ad essere 4,0 4,8 4,8 4,7 4,4 4,0 3,4 3,4 3,3 3,1 2,8
collegate
a terra e le 6,0 7,3 7,2 7,0 6,7 6,0 5,1 5,1 5,0 4,7 4,2
distanze tra 8,0 9,8 9,6 9,3 9,0 8,0 6,9 6,8 6,6 6,4 5,7
i poli devono 12,0 14,8 14,5 14,0 13,3 12,0 10,5 10,3 9,9 9,4 8,5
sopportare
la tensione
Tensione Livello Livello Livello Livello
di prova
verso all’inizio circuiti carichi protetto
data in
terra dell’install. di distrib.
Tab. 10 in
funzione 300 220/380, 220, 230 220 440-220 6 4 2,5 1,5
della 230/400 240, 260
tensione 240/415, 277
260/440
di tenuta 277/480
a impulso.
Significato delle categorie di tenuta all’impulso

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 53
Distanze d’isolamento
Si misurano oppure si deve fare la prova all’impulso

Le distanze Le distanze d’isolamento in aria e superficiali nel quadro, si Le distanze di


in aria isolamento in
devono applicano tra F-F, F-N e tra F-T e N-T aria si possono
essere verificate
sufficienti alla
Tensione nominale di Minime distanze di mediante
tensione di tenuta ad impulso isolamento in aria misure fisiche,
tenuta o mediante
all’impulso Uimp mm verifiche delle
(Uimp). quote dei
kV disegni
Tali distanze progettuali
sono quelle
in Tabella 1
salvo
verificarle
≤ 2,5 1,5
con prova in 4,0 3,0
laboratorio
prima e 6,0 5,5
individuale
poi (collaudo)
8,0 8,0
12,0 14,0
a) Basate su un campo non omogeneo , condizioni e grado di
inquinamento 3

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 54
Distanze d’isolamento
Attenzione ai problemi delle forme di segregazione

Qualche problema per le


distanze in aria può
localizzarsi nelle
segregazioni e similari,
causa la relativa vicinanza
tra parti metalliche nude
esposte alla scarica in aria.
Maggiori problemi per le
distanze superficiali che
non per quelle in aria.

Gli isolanti organici


nel tempo degradano
e si corrodono, favorendo
le scariche.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 55
Distanze d’isolamento
Confronto tra prova all’impulso e a 50 Hz

Prova all’impulso Prova d’isolamento

Grandezza Uimp tensione d’impulso Ui tensione d’isolamento


nominale
Tipo di prova all’impulso 1,2/50 µs 50 Hz
Riferimenti tab 1 (CEI EN 61439-1) tab 8 (CEI EN 61439-1)
numerici
U Tens.. d'isolamento Tens. di prova c.a. Tens. di
1
0 ,9 Ui (val. efficace) prova c.c.

0 ,5
Ui ≤ 60 1000 1415
0 ,3 impulso 60 < Ui ≤ 300 1500 2120
0
normalizzato
300 < Ui ≤ 690 1890 2670
T
T1
t 690 < Ui ≤ 800 2000 2830
800 < Ui ≤ 1000 2200 3110
T2

t e m p o d i fr o n t e T 1 = 1 ,2 µ s ± 3 0 %
te m p o d i c o d a
ra p p o rto T 1 - T 2
T2 = 50 µs ± 20 %
T 1 = 1 ,6 7 x T 2 1000 < Ui ≤ 1500 - 3820

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 56
La nuova Norma Quadri
CEI EN 61439
Sovratemperatura

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 57
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Modalità di verifica: prova, calcolo e regole di progetto

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


9 Sovratemperatura SI SI SI
Prove di Regole di Metodi di
La verifica della verifica progetto calcolo
sovratemperatura si
può effettuare con fino a 630 A
prova di tipo e con col metodo delle
Fino a
le regole di progetto, potenze Pdiss < Pinvol
senza alcun limite 1600 A
alla potenza o alla CEI 17-43
corrente del quadro
Fino 1600 A

Quadri Regole Fino 630 A


Calcolo
finali Prova di progetto
temper.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 58
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Verifiche dirette (prove) e indirette (regole di progetto)

Disponendo di prove di sovratemperatura, con opportune L’insieme


si prova
regole si possono derivare quadri senza limiti introducendo
di corrente o di potenza opportuni fattori
di contempo-
raneità
sull’insieme delle
Utilizzando solo metodi di calcolo, il campo in correnti o uscite (dipende
dal numero e tipo
potenze per la derivazione di quadri conformi, è più ridotto: di entrate di
potenza, con
1) < 630 A metodo delle potenze Pdiss < Pinvol unica entrata è
inferiore
Il flusso di
raffred-
2) < 1600 A col metodo delle CE 17-43 alla taratura
dell’inter-ruttore)
damento (ridotto rispetto ai precedenti 3150 A)
ricorda da
vicino una
normale stufa
a legna

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 59
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Fattori di contemporaneità e regime termico

Ogni circuito interno deve portare la propria corrente nominale (se


serve si prova uno alla volta e si verifica il regime raggiunto)

RDF (in inglese) = Coefficiente di contemporaneità


- Il singolo circuito deve reggere la propria corrente nominale di
pieno carico (prova specifica di temperatura a regime)
- l’intero quadro si prova adottando un opportuno coefficiente di
contemporaneità sulle uscite o su parte di esse, così da ottenere
la corrente nominale (in entrata)
La diversa
posizione
degli attacchi L’insieme si prova con fissati fattori di contemporaneità
posteriori (dipende dal numero e tipo di entrate; con unica entrata
orizzontali e la corrente è in genere inferiore alla taratura dell’interruttore a
verticali
influenza il causa del relativo riscaldamento localizzato).
raffred- l fattore di contemporaneità può essere stabilito:
damento - per un gruppo di circuiti;
- per tutto il quadro.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 60
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Limiti ammissibili a regime per le sovratemperatura

Le sovratem- Parti di un quadro Sovratemperature


K
peratura in
Componenti incorporati a) In accordo con le relative prescrizioni delle norme di
Tab. 6 si
prodotto per i componenti singoli, o secondo le istruzioni
applicano
del costruttore del componente, tenendo in considerazione
con una la temperatura interna del quadro
temperatura
Terminali per conduttori esterni isolati 70 b)
media
Sbarre e conduttori Limitata da:
dell’aria - resistenza meccanica del materiale
ambiente conduttore;
inferiore o - possibili influenze sull’apparecchio
pari a 35 °C e adiacente;
non - limite di temperatura ammissibile per i
devono materiali isolanti a contatto con il conduttore;
essere - influenza della temperatura del conduttore
superati sugli apparecchi ad esso connessi;
quando i - per i contatti ad innesto, natura e
trattamento superficiale del materiale dei contatti.
quadri sono
verificati Organi di comando manuale:
secondo - di metallo 15 c)
la nuova - di materiale isolante 25 c)
norma Involucri e coperture esterne accessibili:
- superfici metalliche 30 d)
- superfici isolanti 40 d)
Connessioni particolari del tipo presa a spina e spina Determinata dai limiti fissati per i componenti
dell’equipaggiamento di cui fanno parte e)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 61
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
La dinamica della prova sperimentale

La verifica con prova impone i seguenti passi:


1) Selezione della variante più onerosa del quadro
2) Prova con uno dei possibili metodi (è definito dal costruttore)
- Unica unità provata con unico fattore di contemporaneità
- Unità funzionali provate separatamente da quadro e da
sbarre (poi sono provati anche come unica unità completa)
- Unità funzionali e sistemi sbarre provati separatamente
Le specifiche dal quadro e poi il quadro provato completo
prestazionali
sulla 3) Estensione dei risultati alle varianti (stessa costruzione,
dissipazione dimensioni maggiori o uguali, stesse (o migliori) condizioni di
termica del
catalogo ArTu ventilazione e di segregazione, stesse o minori potenze
vanno ancora dissipate e, stesso o minor numero di circuiti in uscita per
bene ogni sezione, stessa o ridotta densità di corrente nei sistemi
sbarre

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 62
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Due strade quando si decide per la prova di verifica

In pratica si danno due casi:


- la somma delle correnti d’impiego in uscita verso
i carichi, stabilite dall’impiantista è < della
corrente d’impiego (o nominale) d’entrata o della
somma delle entrate: Σ IB uscite < Σ IB entrate

Entrata >
uscite

- la somma delle correnti d’impiego in uscita verso


i carichi stabilite dall’impiantista è > della
corrente d’impiego (o nominale) d’entrata o della
somma delle entrate; Σ IB uscite > Σ IB entrate

Entrata < uscite

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 63
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Il quadro di partenza con S IB uscite > S IB entrate

La versione
teorica iniziale
delle correnti
nominali, [1600 A] B1
D1
può essere C1 400 A
800 A
interpretata 630 A
come indicato
nelle due D2
A1 1600 A
configurazioni [1600 A]
che seguono, C2
che adottano B2 200A
D D D D
un fattore di 400 A C3 2 2 2 2
contempora- 200A a b c d
neità di 0,8 per C4
gruppi di B3 200A
apparecchi 400 A C5 Da D2a a D2d
200A Ciascuno da 100 A

Sezione A Sezione B Sezione C Sezione D


Entrata < uscite

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 64
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Un primo stato di carico provato in temperatura

Il quarto scomparto è [320 A] [0 A] [0 A]


scarico (aperto), il terzo
e il secondo sono in [1280 A] [320 A] [0 A]
D1
parte caricati con [1600 A] B1 C1 400 A
coefficiente 0,8. In tal 800 A
[640 A]
630 A [0 A]
modo nel primo passa [0 A]
ancora 1600 A cioè la D2

sua corrente A1 1600 A Regime A


nominale [1600 A]
C2 200A
B2 [160A]
400 A D D D D
[320A] C3 200A 2 2 2 2
[160A] a b c d

C4 200A
B3 400 A [0A]
[320 A]
Attenzione a garantire C5 200A
Da D2a a D2d
[0A]
il libero flusso di Ciascuno da 100A
raffreddamento attraverso Sezione A Sezione B Sezione C Sezione D
l’interruttore

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 65
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Un secondo stato di carico provato in temperatura

Il quarto scomparto è [960A] [320 A] [0 A]


caricato a 320 A, il terzo
e il secondo a 640. Nel [640 A] [640 A] [320 A]
D1
primo passano ancora [1600 A] B1 C1 400 A
1600 A. Lo stato più 800 A 630 A [320 A]
[640 A] [504 A]
gravoso sarà quello di
riferimento per la prova D2
A1 1600 A Regime B
di sovratemperatura
[1600 A]
C2 200A
B2 [136A]
400 A D D D D
[0 A] C3 200A 2 2 2 2
[0A] a b c d
C4 200A
B3 [0A]
400A
[0 A] C5 200A
[0 A] Da D2a a D2d
La classica ottimale Ciascuno da 100A
soluzione termica a “salice Sezione A Sezione B Sezione C Sezione D
piangente”

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 66
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Derivazione a mezzo regole di progetto

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


9 Sovratemperatura SI SI SI

Allestimenti verificati in questo modo


rispettano le seguenti operazioni:
Conviene
collocare - le unità funzionali sono dello stesso gruppo del’unità usata per il test
in basso
le tarature con - lo stesso tipo di costruzione utilizzati per il test;
correnti - le stesse dimensioni globale o maggiore utilizzate per il test;
elevate onde
ridurne il - lo stesso raffreddamento o maggiore del quadro testato;
percorso - la stessa separazione interna o ridotta come per il test (se esistano);
- le stesse o minori perdite nella stessa sezione utilizzata per il test.
- lo stesso o minor numero di circuiti in uscita per ogni sezione.
L’assieme in fase di verifica può comprendere
tutto o parte dei circuiti dell’assieme verificato

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 67
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Principi di derivazione logica dalla prova

Ogni circuito Nel grande ci sta il piccolo


interno deve
reggere Disponendo di un quadro già conforme alla tenuta termica,
la corrente con un sistema disponibile, la stessa circuiteria o una
nominale (si
prova uno similare (stessi watt da dissipare) può essere contenuta
alla volta e si nella stessa carpenteria (L x l x h) o in una più grande
verificano le
temperature
a regime) Se ne prova uno per tutti
Superata la prova di temperatura su un prototipo, esso fa
da capostipite per tutti gli altri quadri “generati” (compresi)
da quello, cioè aventi perdite termiche minori o uguali.
Da cui la convenienza a provare prototipi “pieni e
ben distribuiti” per tirare al limite le temperature

Se ciascuna parte va bene, l’insieme va bene


Accoppiando scomparti, singolarmente conformi
alla temperatura, l’insieme finale è anch’esso conforme

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 68
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Derivazione a mezzo calcolo

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


9 Sovratemperatura SI SI SI

Quadro con In < 630 A


- Viene determinata la potenza dissipabile in un involucro (tabella Pdiss – ∆T,
ricavabile da dati costruttore o simulazione con resistenze);
- Rispettati i vincoli si calcola la potenza tot. dissipata e la temperatura assoluta
- Il quadro è verificato se questa temperatura è < temperatura di servizio dei
componenti installati (caricati al max all’80% della loro portata in aria libera)
Trasmissione
del calore
(conduzione,
Quadro con In < a 1600 A
irraggiamento - Rispettati i vincoli si calcola la potenza totale dissipata e la
e convezione)
da interruttore
temperatura assoluta col metodo della norma IEC 60890 (CEI 17-43);
a quadro e - Il quadro è verificato se questa temperatura è inferiore alla max temperatura
ad ambiente
di servizio dei componenti installati (caricati all’80% della portata in aria libera)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 69
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Quando la prova di verifica non serve

Il quadro è Col primo metodo, alternativo alla prova, deve essere:


verificato
se la 0 < InA < 630 A (criterio simile alla CEI 23-51):
temperatura Ptot < Pinv
finale alla
totale
potenza - Ptot = somma perdite totali dei componenti attivi
dissipata, - Pinv = massima potenza dissipabile da involucro
non supera la
temperatura mantenendo le temperature ai diversi strati del quadro
di lavoro inferiori ai rispettivi valori sopportabili dai componenti
ammissibile
degli
apparecchi,
che perciò
potranno
reggere un Il metodo non evita del tutto la prova, giacché richiede
carico <
all’80% della
l’impiego di resistori come generatori di calore e di
corrente termometri per rilevare le temperature di regime nel quadro
nominale

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 70
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Quando la prova di verifica non serve

Il secondo metodo fino a 1600 A è esente da prova


e si sviluppa tutto “a freddo e a tavolino”, applicando il noto
algoritmo di costruzione della mappa termica del quadro,
disegnabile mediante la CEI 17-43, in uso da anni
presso molti quadristi assemblatori.

Curva caratteristica
di sovratemperatura

L’alto valore di

Multipli altezza involucro


D t1,0
1,0 Estremità
superiore
forma ostacola
non poco il 0,5
D t 0,5
Metà altezza
raffreddamento
Dt
Sovratemperatura dell'aria all'interno

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 71
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
La distribuzione della temperatura con la CEI 17-43

con Ae < 1,25 distribuzione lineare

∆t 1 Estremità superiore
Multipli altezza involucro

1,0 ∆t 0,75 = c . ∆t 0,5

0,75 ∆t 0,75
B = ∆t1 ; 0,75
Per Ae ≤ 1,25 m2 la
0,5 ∆t 0,5 metà altezza sovratemperatura segue una
A = ∆t 0,5 ; 0,5 distribuzione lineare, che parte
dal minimo (ambiente) e arriva
al massimo all'altezza dei tre
∆t quarti del quadro; la
temperatura resta poi costante.
Sovratemperatura dell'aria all'interno

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 72
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
La distribuzione della temperatura con la CEI 17-43

con Ae > 1,25 distribuzione lineare

estremità
1,0 superiore
Multipli altezza involucro

B = ∆t 1
;1

metà altezza Tali temperature si dovranno


0,5
∆t 0,5 confrontare con quelle sopportabili dagli
A = ∆t0,5 ; 0,5 apparecchi o tollerabili dall’operatore
(sui pannelli, maniglie, etc)
Per Ae > 1,25 m2 la sovratemperatura
è lineare, dal minimo (ambiente)
∆t al massimo all'estremità
Sovratemperatura dell'aria all'interno superiore dell'involucro.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 73
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
L’equivalenza termica tra componenti diversi

Unità funzionali - sostituzione degli apparecchi


Un apparecchio può essere sostituito con un apparecchio
similare, di una serie differente da quella utilizzata nella
prova originale, purché la potenza dissipata e la
sovratemperatura dell’apparecchio, quando provato
in conformità con la norma di prodotto,
sia la stessa o inferiore.

Devono essere mantenute le disposizioni fisiche all’interno


dell’unità funzionale e i valori nominali dell’unità funzionale

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 74
Tenuta materiali e componenti, la sovratemperatura
Problemi ed opportunità dalla sostituibilità

Vantaggi della sostituibilità di un componente con un altro


mantenendo la medesima conformità termica

? - Concede l’intercambiabilità “energetica” di un componente


- Il sostituto deve avere perdite termiche uguali o minori
- Occorre conoscere la temperatura del componente
- Se tutto è < (conservativo) il componente nuovo è sostituibile
- Non si accenna ad altre prestazioni (I2t, Icc Rint)

Problemi formali e difficoltà d’applicazione


- Difficile reperibilità delle temperature dei componenti
- Riluttanza o impossibilità a fornire questi valori di temperatura
- Attesa per una qualche soluzione normativa

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 75
La nuova Norma Quadri
CEI EN 61439
Corto circuito

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 76
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
I guasti che deve sopportare per norma il quadro

Il quadro Limite d’inizio di corti per il quadro La nuova


deve norma non
sopportare considera
senza danno ancora
tutti e soli i il guasto
guasti a valle ad arco interno
sulle linee di
uscita.

8888888

Corti circuiti estranei al Corti circuiti


quadro interessanti il quadro

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 77
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Finalità della prova sotto corto circuito

Attenzione !!!

Con la prova di corto si verifica la tenuta strutturale


delle parti attive (rame) e passive (carpenterie) ……

… non il potere di interruzione delle protezioni

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 78
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Conferma di tenuta senza prove, calcoli e derivazioni

Un’ampia Come prima la verifica del cortocircuito per il quadro non è richiesta se:
fetta di quadri
in BT non
richiedono Icp ≤ 10 kA (presunti Icp presunta dell'impianto
prova di tipo (valore efficace) è: I < 10 kA
di corto efficaci nel punto cp
circuito:
d’installazione)
- medio- SI NO
bassa
oppure
potenza in Per l'interruttore generale
cabina Ipk ≤ 17 kA (corrente la corrente di picco nel caso
- elevata
di picco limitata da
SI
distanza di corto circuito massimo
dalla cabina interruttore o fusibile ammissibile all’entrata
- forte
all’ingresso o a monte
limitazione del quadro è: Ipk < 17 kA
di picco con del quadro
interruttori
limitatori
NO
prova di corto ? prova di corto ?
NO! SI!
© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 79
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Il caso limite di protezione da corto con interruttore

Anche per CEI EN


61439 non serve
la prova di tipo Ipk
di corto circuito
se il picco limitato
Ipk (Icn) > 17 kA occorre
Ipk (Icp) < 17 kA prova ? No!!
dall’interruttore
è < 17 kA Ipk (Icn)
in corrispondenza 17 kA
della Icp presunta Ipk (Icp)
nel punto
d’installazione
del quadro
Icp presunta < Icn
Ipk
picco limitato
Icp

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 80
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Al quadro sotto corto ci pensano gli apparecchi ABB

Interruttore T1 160 T2 160 T3250 T4 250 T4 320 T5


Icp (415V) 36 kA 50 kA 14 kA 25 kA 25 kA 10 kA

17 kA

I picchi di corrente limitati sono inferiori ai


17 kA alle correnti di guasto efficaci indicate Icp

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 81
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Verifiche dirette (prove) e indirette (regole di progetto)

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


10 Corto circuito SI SI SI
La verifica in corto circuito si può effettuare con prova di tipo e
con le regole di progetto (come per la sovratemperatura)

Le regole
di progetto
Quadri in corto
finali Regole di circuito sono
progetto riportate
in una apposita
tabella 13
Calcolo (vedi oltre)
Prova CEI 17-52
in corto

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 82
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
La tenuta in corto circuito senza prove e derivazioni

Regole di progetto :
- Sistema di riferimento provato
(produttore o costruttore originale)
- Applicazione Tab. 13 della norma

Nel caso di verifica con prove le condizioni residue


dopo la prova sono:
- Minime distanze in aria (stesso isolamento)
- Gradi IP esterni ed interni immutati

Corrente nominale di corto-circuito condizionata (Icc)


valore della corrente presunta di corto-circuito, dichiarata
dal costruttore del quadro, che il quadro stesso può
sopportare, durante il tempo totale di funziona-mento
(tempo di apertura) del dispositivo di protezione contro il
cortocircuito (SCPD), nelle condizioni specificate

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 83
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Dalla realtà impiantistica alla modellazione matematica

Per la sua intrinseca


origine casuale, il corto V V V V
circuito si deve studiare
I
di tipo induttivo, con φ I φ
I
φ
cos ϕ inversamente I
proporzionale alla
corrente presunta

Dalla norma la consueta n 2,1


2,2
0,7 2 (n)
astrazione matematica 1,7
Si assegna un angolo “ϕ” 1,5 0,5
Ipk /Icp
in funzione inversamente
0,3 (cos φ)
proporzionale alla 0,25
0,2
corrente di corto circuito o Cos ϕ
di prova
5 kA 10 kA Icp (kA) 20 kA 50 kA

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 84
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
I parametri standard per la prova di corto circuito

Il valore di corrente di cos φ n Salvo un


picco della diverso accordo
corrente (da cortocircuito tra il costruttore
cui gli sforzi Icp (kA) originale e
elettrodina- l’utilizzatore, il
mici), si I ≤ 5 0,7 1,5 valore della
ottiene 5 < I ≤ 10 0,5 1,7 corrente di
moltiplican- prova nella
do il valore 10 < I ≤ 20 0,3 2 sbarra di neutro
efficace per il 20 < I ≤ 50 0,25 2,1 deve essere
fattore n. almeno il
I valori di n 50 < I 0,2 2,2 60 % della
ed del corrente di fase
corrispon- I durante la
dente fattore V prova trifase.
di potenza I
sono indicati
Ipk
t
nella Tab. 7

Il coordinamento dei dispositivi di protezione deve essere


concordato tra il costruttore del quadro e l’utilizzatore

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 85
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
La tenuta in corto circuito senza prove e derivazioni

Icp F-PE = 60% Icp FFF

quindi, nei TN
Idm = 60% Icu (magnetotermici differenziali)

corto 3F I = Icp
corto F-N I = 60 % Icp

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 86
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Le diverse tenute sotto corto circuito

Il quadro dispone SI Si definisce una corrente di corto


d’un interruttore circuito condizionata Icc
di protezione ? dal dispositivo d’ingresso
NO
Il quadro ha a monte Si definisce una corrente di corto
SI circuito condizionata Icc
un interruttore
di protezione ? dal dispositivo a monte

NO I (A)
picco
1 s (50 onde)

Si definisce una corrente Icc breve durata

di corto circuito transitoria


nominale ammissibile t(s)

di breve durata Icw

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 87
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Le due diverse condizioni di corto circuito per il quadro

Prova di corto circuito Prova di corto circuito


condizionata di breve durata
Icp Icp
Il quadro sente Il quadro sente
solo l’effettiva la corrente di
corrente di guasto prova Icw per 1
che viene secondo a 50
interrotta Hz senza
dall’interruttore intervento delle
generale. protezioni
Si esprime in (sono fuori
valore efficace gioco).
Si esprime in
valore efficace

Icc Icw
© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 88
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Le due diverse condizioni di corto circuito per il quadro

Icw

Icc

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 89
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Breve durata e corrente di picco sopportabile Ipk e Icp

Corrente di breve durata Icw, di picco Ipk, e presunta Icp:


- Icw è il valore efficace della corrente relativa alla prova di
corto circuito per 1 secondo senza apertura delle protezioni
- Ipk è la corrispondente corrente di picco tenuta dal quadro,
queste correnti sono :
- legate da un rapporto prefissato dalla norma
- date in alternativa alla corrente condizionata Icc
Prova - tenute dalle sbarre principali (e quadro) senza protezione
di corto - Icp è la corrente efficace presunta di corto circuito
nel punto d’installazione

<
Relazione Icp corrente di Icw corrente di
riassuntiva corto presunta breve durata

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 90
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
La corrente condizionata Icc

Corrente di corto circuito condizionata Icc :


- Icc è il valore efficace della corrente applicata durante la
prova di corto circuito e interrotta dalle protezioni; essa è
* in alternativa alla corrente di corto di breve durata Icw
* interrotta dalle protezioni automatiche

Relazione riassuntiva

Icp corrente di Icc corrente


corto presunta < condizionata

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 91
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
La sintesi di conformità nei due casi Icc e Icw

È nota la corrente di corto È nota la corrente di corto


circuito (Icc) condizionata circuito di breve durata del
(val, efficace) quadro Icw (valore efficace)

Icp (presunta impianto) < Icc Icp (presunta dell’impianto) <


(condizionata del quadro con Icw (del quadro)
un dispositivo specificato)

SI NO SI NO

Quadro Quadro Quadro Quadro


idoneo non idoneo idoneo non idoneo

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 92
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Le diverse correnti sotto corto circuito

corr. nominale
Schematizzazione
di picco Ipk
matematico-geometrico
corrente di corto
del corto circuito.
condizionata Icc
(valore efficace) Corrente
In realtà la corrente i(t) di breve
di corto, dopo durata Corrente
Icw presunta
un picco iniziale, di corto
si "smorza“ 1 secondo circuito
sul valore efficace presunto Icp
nel punto di guasto. corr.
nomin.

tempo

Icp

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 93
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Dalla breve durata la corrente di picco sopportabile Ipk

ArTu L Parete ArTu L Pavimen. ArTu M Parete ArTu M Pavimento ArTu K


P=200mm P=250mm P=150/200mm P=250mm
Corrente
nominale fase-fase 25kA (1s) 35kA (1s) 25kA (1s) 35kA (1s) 105kA (1s)
di corto 50kA (3s)
circuito fase-neutro 9kA (1s) 21kA (1s) 9 kA (1s) 21kA (1s) 60kA (1s)
di breve
durata fase-PE 9 kA (1s) 15 kA (1s) 9 kA (1s) 15 kA (1s) 60 kA (1s)
Corrente nominale
di corto circuito
di picco max 52,5 kA 74 kA 52,5 kA 74 kA 254 kA

Ipk = Icw . n

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 94
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
La sostituibilità nel rispetto delle prestazioni in corto

La verifica in corto si può


effettuare con una delle tre Quadri
modalità. finali
Regole di
progetto
Utilizzando i dati di prova,
con la “tab 13 di controllo”, Calcolo
che fissa le regole di Prova CEI 17-52
progetto, o con la CEI 17- in corto
52, si possono realizzare
una grande quantità di altri
quadri

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 95
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Derivazione a mezzo regole di progetto (tab 13)

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


10 Corto circuito SI SI SI

SI NO
1 I valori nominali della tenuta al cortocircuito, di ogni circuito del quadro da
verificare, sono minori o uguali di quelli del progetto di riferimento?
2 Le dimensioni delle sezioni delle sbarre e delle connessioni, di ogni circuito
del quadro da verificare, sono > di quelle del progetto di riferimento?
3 Le distanze tra le sbarre e le connessioni, di ogni circuito del quadro da
verificare, sono maggiori o uguali di quelle del progetto di riferimento?
4 I supporti sbarre e delle connessioni, di ogni circuito del quadro da verificare
sono dello stesso tipo, forma e materiale ed hanno la stessa o inferiore
spaziatura, su tutta la lunghezza delle sbarre, del progetto di riferimento?
5 I materiali e le proprietà dei materiali dei conduttori di ogni circuito
del quadro da verificare, sono gli stessi del progetto di riferimento?

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 96
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Derivazione a mezzo regole di progetto (tab 13)

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


10 Corto circuito SI SI SI

6 I dispositivi di protezione contro il cortocircuito, di ogni circuito del quadro da SI NO


verificare, sono della stessa costruzione e serie, con stesse o migliori
caratteristiche di limitazione (I2t, Ipk) e basati sui dati forniti dal costruttore del
dispositivo, ed hanno la stessa configurazione del progetto di riferimento?
7 La lunghezza dei conduttori attivi non protetti, secondo 8.6.4, di ogni circuito non
protetto da verificare è < di quella del progetto di riferimento?
8 Se il quadro da verificare comprende un involucro, il progetto
di riferimento comprendeva l’involucro quando era stato provato?
9 L’involucro del quadro da verificare fa parte dello stesso progetto
e tipo ed ha almeno le stesse dimensioni di quelle del progetto di riferimento?
10 Le celle di ogni circuito del quadro da verificare hanno lo stesso progetto
meccanico ed almeno le stesse dimensioni di quelle del progetto di riferimento?

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 97
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Derivazione a mezzo regole di progetto (tab 13)

Regole di progetto :
- Sistema di riferimento provato (produttore)
- Applicazione Tab. 13 norma 61439-1

Dalla tab 13:


SI NO
(……)
6 . I dispositivi di protezione contro il cortocircuito, di ogni
circuito del quadro da verificare, sono della stessa
costruzione e serie, con stesse o migliori caratteristiche di
limitazione (I2t, Ipk) e basati sui dati forniti dal costruttore
del dispositivo, ed hanno la stessa configurazione del
progetto di riferimento?

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 98
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Derivazione a mezzo regole di progetto (tab 13)

Regole di progetto :
- Sistema di riferimento provato (produttore)
- Applicazione Tab. 13 norma 61439-1

Nota alla tab 13


a) La protezione da corto circuito dello stesso tipo
ma di una diversa serie può intendersi equivalente,
se il relativo costruttore dichiara che le prestazioni sono
le stesse o migliori in ogni specifica, di quelle della
protezione verificata (potere di rottura, caratteristica
di limitazione I2t, Ipk, distanze critiche)

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 99
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Derivazione a mezzo regole di progetto (tab 13)

Condizioni da verificare
- Quadro già testato a disposizione
per la comparazione
- Icw < Icw (quadro testato)
- Estensione dei risultati di prova
utilizzando il metodo proposto dalla
IEC 61117 (e rispettandone i vincoli)

Ogni circuito può essere verificato con


esito positivo utilizzando le righe 6, 8,
9 e 10 della Tab 13 usata per la
verifica secondo le regole di progetto
D

1
/4 D

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 100
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Ulteriori limiti desunti dalla prova di breve durata (Icw)

t
1 sec = 50 cicli completi
∫0 i ( t ) dt = I t
2 2

i2(t)
Se:
- I = Icw
- t = 1 sec

Icw
i(t) 2

2
Icw è l’energia specifica passante sopportata dal
quadro nella prova di beve durata (1 s)
è il picco di corrente max (nel 1°periodo)
nxI cw sopportato dal quadro nella prova di breve durata
© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 101
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
La sintesi di conformità nei due casi Icc e Icw

Icw (sistema-quadro) Icp presunta (+ interruttore)

Ipk sist = Icw . n Ipk int

I2t sist= Icw2 . t (i2t)int

Ipk sist > Ipk int I2t sist > (i2t)int


SI NO
Sistema Sistema
idoneo non idoneo
© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 102
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Esempio di Regole di progetto per la tenuta in corto

I (A)
E' nota la Icw di breve durata del picco
1 s (50 onde)
quadro (val. eff.) Icw breve durata

I2T
Icp presunta < Icw t(s)

NO
E' presente a monte del
quadro un interruttore
che alla Icp presunta ha Dalla prova di breve durata si ha:
I2t < I2t (quadro)
- l’energia passante I2t sopportata
SI SI e Ipk < Ipk (quadro)
- il picco di corrente Ipk sopportato.
NO
Se tali valori sono rispettati
Quadro Quadro dall’interruttore disponibile, non
OK KO servono altre verifiche sperimentali

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 103
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Esempio di Regole di progetto per la tenuta in corto

Icw Dati impianto


I2 t Icp
Ipk
Icw > Icp ?
SI NO Icn
Catalogo I2 t
quadro
Quadro Ipk
OK I2 t > I2 t
Ipk > Ipk ?
( quadro) (interruttore) Catalogo
SI NO interruttore

Quadro OK Quadro KO

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 104
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Problemi sulle uscite dal quadro

devono avere una adeguata é sufficiente indicare la


corrente di corto circuito corrente di corto circuito
di breve durata condizionata

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 105
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Esempio di Regole di progetto per la tenuta in corto

Impianto (quadro) esistente: Vn = 400 V; Icp = 35 kA


Icw = 35 kA da cui:
I2t quadro = 352 x 1 = 1225 MA2s
Ipk quadro = 35 x 2,1 = 73.5 kA
Dati impianto nuovo: Vn = 400 V; Icp = 60 kA
Per verificare la compatibilità con l’esistente, si deve:
- determinare I2t e Ip dell’interruttore a monte del quadro
- verificare che gli interruttori interni al quadro abbiano
l’adeguato potere di interruzione, singolarmente o back-up.
A monte del quadro, viene installato un Tmax T5H
che a Icu = 70 kA presenta I2tinterruttore < 4MA2s Ipk interruttore< 40 kA
Nel quadro ci sono scatolati Tmax T1,T2,T3 (N) e Icu = 36 kA (415 V).
Dalle tabelle di Back-up tali interruttore risultano idonei
all’impianto in quanto il loro potere di interruzione viene
elevato a 65 kA dall’interruttore T5H (back-up) posto a monte
Il nuovo quadro è dunque idoneo, per quanto riguarda il cto cto

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 106
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Esempio di Regole di progetto per la tenuta in corto
ArTu ArTu

Dati impianto: Vn = 400 V Icp = 45 kA


T2 160

Barre verticali sagomate In (IP65) 800, Icw max 35 kA.


T2 160

Dobbiamo verificare che le sollecitazioni ridotte dagli


T3 250

T3 250 interruttori posti a valle del sistema siano compatibili.


Nelle celle ci siano: Tmax T3S250 Tmax T2S160
T3 250

Dalla Icw del sistema di barre si ricava che:


Ipk sist = Icw . n = 35 . 2,1 = 73,5 [kA]
I2tsist = Icw2 . t = 352 . 1 = 1225 [(kA)2s]
Dalle curve di limitazione e di I2t per T3S250 si ha:
Per Icp 45 kA corrisponde Ipk int < 30 kA
corrisponde I2tint < 2 [(kA)2s]
Quindi, essendo Ipk int<Ipk sist (30<73,5) e I2tint<I2tsist (2<1225)
Il sistema di barre è perciò compatibile con il quadro

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 107
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Protezione con T3S 250

< 2 kA2s

< 30 kA

45 kA 45 kA

Un Tmax T3S a Icc = 45 kA Ip interruttore < 30 kA I2tinterruttore < 2 MA2s

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 108
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Legame geometrico tra distanza portabarre e Icw

X max = distanza max tra due portabarre consecutivi.


N°portabarre in funzione della Icc max
Barra Portabarre N°barre X max X max
codice portata codice per fase 25 kA (mm) 35 kA (mm)

Lineare 1/4 X
BA0400 400A PB0803 1 4 550 5 425
BA0800 800A PB0803 1 4 550 4 550 X

Scalare
X
BA0400 400A PB0802 1 4 550 4 550
BA0800 800A PB0802 1 4 550 4 550
1/4 X

Il corretto numero di portabarre garantisce


la tenuta agli sforzi elettrodinamici in caso di
cortocircuito. Valutare la distanza massima La distanza tra il primo porta-
(X max) da non superare tra due portabarre barre e la fine della barra deve
consecutivi in funzione della Icc massima essere < 1/4 di “X”.

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 109
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Legame geometrico tra distanza portabarre e Icw

Barre
sagomate

Catalogo tecnico Catalogo generale


quadri per distribuzione

1STC802001D0904

dal catalogo ArTu

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 110
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
La convenienza di un sistema sbarre completo

Un sistema costruttivo prevede


un sistema di sbarre provato e
accessoriabile e tutte le
apparecchiature necessarie a
sopportare i forti sforzi di corto
circuito

barrette portabarre
1
/4 D

orizzontali IP20 isolanti serrabarre


© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 111
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
La questione dei traversini tra sbarre e interruttori

Connessioni delle unità funzionali di uscita all’alimentazione


Se un quadro contiene dei conduttori tra la sbarra collettrice principale e
l’alimentazione delle unità funzionali di uscita, che non soddisfano le prescrizioni di
8.6.4, un circuito di ogni tipo deve essere sottoposto ad una prova aggiuntiva.

CEI E 61439 art 8.6.4


Scelta ed installazione di conduttori attivi
non protetti per ridurre la possibilità
Icc = Icw
di cortocircuito
In un quadro i conduttori attivi non protetti
da dispositivi contro il cortocircuito
devono essere scelti ed installati in modo
tale che, nelle normali condizioni di
funzionamento, un cortocircuito interno
tra le fasi o tra fase e terra sia estrema-
mente poco probabile

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 112
Tenuta materiali e componenti in corto circuito
Distanza di primo fissaggio al crescere della Ipk
450 700

400
600
350
T2 500 T4
300

250 400

200 300
150 Distanza Distanza
Dalla guida ai 100 supporti]
200
supporti]
quadri ArTu 50
100
Ipk [kA] Ip [kA]
0 0
10 100 1000 10 100 1000

600
T5 320
300
280
500 260
240
S6
400 220
200
180
300 160
140
120
200
Distanza 100
80 Distanza
100 supporti] 60
40 supporti]
Ip [kA] 20 Ip [kA]
0 0
10 100 1000 50 60 80 100 150 200 500

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 113
Tenuta materiali e componenti
Differenze tra CEI 17-43 (temper) e CEI 17-52 (corto)

- Nella CEI 17-43 non si richiedono


riferimenti ad alcuna prova di tipo
sulla tenuta alle sovratemperature;
nella CEI 17-52 invece tale
riferimento è vincolante
- Nella CEI 17-43 il calcolo è
nettamente più preciso che nella CEI
17-52, dove le approssimazioni
sono larghe ed è grande la difficoltà
di approssimazione del calcolo alla Serve Non serve
realtà fisica nel caso di grosse il catalogo il catalogo
strutture complesse (prove di tipo) (prove di tipo)
per CEI 17-52 per CEI 17-43

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 114
Tenuta materiali e componenti
Differenze tra sovratemperature e corto circuito

condizioni e prestazioni

Norme Prova Campo Precisione protegge


Sforzi
di calcolo d’impiego di calcolo dal guasto
di tipo
interno

Sovratemp. CEI 17-43 non adesso fino ottima no mai


richiesta a 1600 A sotto le
(senza condizioni
prova) previste

Corto CEI 17-52 necessaria sotto i grossolana no mai


circuito valori
CEI 11-26
di prova

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 115
Tenuta materiali e componenti
EMC, manovre meccaniche e forme segregazione

Prova di tipo Calcolo Regole di progetto


11 Compatibil. elettrom. SI NO SI
12 Operaz. meccaniche SI NO NO
200 manovre (erano 50)
Conferma delle “forme”
La separazione può
essere realizzata con
sezioni o barriere
(metallico o non-
metallico), isolamento di Forma 1 Forma 2A Forma 2B
parti vive o l’involucro di
un'apparecchiatura
(interruttore scatolato)

Forma 3A Forma 3B Forma 4A Forma 4B

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 116
Compatibilità elettromagnetica
Regge l’approccio modulare

Nella a) I dispositivi
maggioranza i
Nessuna prova per quadri incorporati
quadri privi di circuiti elettronici sono conformi
vengono alle prescrizioni
costruiti EMC per
incorporando l’ambiente
una specificato
combinazione
più o meno
Tollerata l’emissione di disturbi (vedi J.9.4.1)
come da
casuale di elettromagnetici occasionali Norma EMC di
dispositivi e prodotto
componenti
b) Il montaggio
Nessuna è fatto secondo
prova EMC è le istruzioni del
richiesta sui Eventuali circuiti elettronici presenti costruttore dei
quadri finali dispositivi
se sono devono rispettare i limiti di emissione e (riguardo alle
soddisfatte le
seguenti
immunità previste dalle attuali mutue
influenze, alle
condizioni: pubblicazioni IEC (approccio modulare) schermature,
alla messa a
terra ecc.).

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 117
Verifiche individuali (ex prove individuali o collaudo)
A cura del costruttore del quadro

La verifica comprende le categorie seguenti: Le verifiche


individuali
hanno lo scopo
1) Costruzione (da 11.2 a 11.8): di individuare
a) grado di protezione dell’involucro; i difetti nei
b) distanze in aria e superficiali; materiali
e nella
c) protezione da scossa e continuità PE fabbricazione e
d) installazione di componenti; d’accertarsi del
corretto
e) circuiti elettrici interni e collegamenti; funziona-mento
f) terminali per conduttori esterni; del quadro
montato. Esse
g) funzionamento meccanico. devono essere
effettuate su
2) Prestazioni (da 11.9 a 11.10): ogni quadro.
a) proprietà dielettriche;
b) cablaggio, funzioni e
prestazioni operative

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 118
Verifiche individuali (ex prove individuali o collaudo)
A cura del costruttore del quadro

La verifica Grado di protezione IP a vista Il


ha lo scopo costruttore
di individuare Scossa elettrica “ “ del QUADRO
i difetti nei deve stabilire
materiali e Installazione dei componenti secondo progetto se la verifica
nella Circuiti e collegamenti a campione individuale è
fabbrica- effettuata
zione e di Terminali per conduttori verificare numero durante e/o
accertare dopo
il corretto
tipo e l’assemblag-
funzionamen identificazione gio.
to del Se del caso,
QUADRO secondo progetto la verifica
assemblato. individuale
Essa è
Funzionamento meccanico verifica deve
eseguita su funzionamento confermare
ogni che la verifica
QUADRO. Cablaggio e funzionalità verifica della di progetto
marcatura ed sia
documentata.
esame a vista

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 119
Verifiche individuali (ex prove individuali o collaudo)
La verifica dielettrica è ancora la più importante

Si effettua una prova di tenuta a frequenza industriale su


tutti i circuiti secondo 10.9.2 ma con una durata di 1s

misura tra i conduttori


In alternativa, per i quadri con attivi e la massa
la protezione in entrata fino a
250 A, si può eseguire la
verifica della resistenza
d’isolamento utilizzando
a 500 V c.c.

La prova è superata se la misura tra i conduttori


attivi tra loro
resistenza tra i circuiti e le
masse è di almeno 1000 Ω/ V.

collaudo

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 120
Verifiche individuali (ex prove individuali o collaudo)
La verifica dielettrica è ancora la più importante

Dove le distanze in aria sono:


- meno dei valori dati in Tavola 1, si esegue
la prova di impulso di tensione;
- uguali o maggiori dei valori dati in Tavola 1 (ma meno
che 1,5 volte), la verifica sarà la misurazione fisica
o una prova di tenuta all’impulso di tensione
- uguali o maggiori di 1,5 volte i valori dati in Tavola 1
(veda 10.9.3.5), la verifica sarà un esame
a vista o una prova di tenuta all’impulso

© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 121
Tenuta materiali e componenti
Modi essere di un quadro rispetto a norme e leggi

Fuori Norma CEI


ma ancora
CEI EN 61439 a regola
d’arte

Verifica Verifica Regole di


con prove con calcoli progetto

Fuori regola
d’arte, dunque fuorilegge
© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 122
© ABB Group
26 giugno 2010 | Slide 123

Potrebbero piacerti anche