Questo esercizio è dedicato a tutti i musicisti, a prescindere dallo strumento che
suonano. Molti pensano che essere bravi consista nell’essere veloci. Non è che questo sia totalmente falso, ma il vero musicista è quello che entra in una specie di trance ritmica. In Burkina Faso i djembeisti, per dimostrare la loro concentrazione, devono posare il djembè a terra e fare capriole e salti mortali all’indietro per poi riprendere a suonare senza perdere il tempo. Ed è proprio il groove delle percussioni che gli dà lo slancio per fare le acrobazie. Non vi chiederò di fare capriole o salti mortali, però vi consiglierò un esercizio che faccio anch’io tutti i giorni. Prendete il vostro amico metronomo, accendetelo e mettete la velocità a 60 bpm. Ascoltate il ritmo e provate a suonare una nota (va bene anche battere le mani) per ogni battito del metronomo. Se vi risulta difficile, provate a suddividere mentalmente il tempo. Però non suonate la divisione intermedia, è importante suonare solo la nota del metronomo. Quando riuscirete a coprire il rumore del metronomo per un buon numero di volte consecutivamente, starete suonando veramente a tempo. Dopo essere entrati realmente nel groove, provate ad abbassare gradualmente la velocità del metronomo. Ad ogni diminuzione di velocità provate fino a raggiungere il tempo spaccando il beat. Arrivate alla velocità più bassa che vi riesce e insistete ogni giorno a scendere un altro poco fino a fare questo esercizio a 30 bpm. (o anche meno, se ci riuscite!). Anche se l’esercizio potrebbe sembrare molto palloso, lo troverete molto utile per riuscire a suonare veramente a tempo e anche per scaricare le tensioni accumulate durante la giornata grazie alla concentrazione totale che l’esercizio richiede.