Il mio primo
pianoforte
Questo libro stato scritto con lo
scopo di dare una solida base agli
allievi pianisti che vogliono
intraprendere lo studio di questo
magnifico strumento.
Il testo in questione non ha grandi
pretese, vuole solo mettere in guardia
lo studente da alcune cattive abitudini
a cui pu andare incontro,
consigliandolo sin dallinizio su quali
sono le cose pi importanti a cui dovr
fare attenzione e quali sono le
trappole che egli dovr evitare.
Insomma, questo libro non altro che
un insieme di quello che io ho
imparato nel corso di questi anni,
tramite la mia esperienza personale
nello studio, nellinsegnamento, nei
concerti e anche nella lettura di molti
libri di tecnica pianistica da cui ho colto
importanti consigli e che mi hanno
aperto veramente nuovi orizzonti.
Fra tutti questi, non posso far altro che
citare il libro che sicuramente mi ha
influenzato di pi di tutti. Il libro : I
Fondamenti dello studio del
pianoforte di Chuan C. Chang.
Ovviamente te ne consiglio la lettura.
La giusta mentalit
per studiare
Limpostazione al
pianoforte
Avere una corretta impostazione al
pianoforte significa partire col piede
giusto. Molti insegnanti di pianoforte
non insistono molto su questo punto.
Io penso invece che sia una delle cose
pi importanti in assoluto.
Avere una buona impostazione al
pianoforte sicuramente la cosa pi
utile. come assumere una corretta
posizione quando si corre. Se invece
corriamo in maniera totalmente
scoordinata, sicuramente non
riusciamo a raggiungere la velocit che
potremmo raggiungere con una
corretta impostazione. Se alla velocit
che abbiamo raggiunto con
lallenamento, aggiungiamo anche una
corretta postura, allora s che
riusciamo a dare veramente il meglio
di noi stessi.
Prima che inizi a leggere le righe
seguenti, ti consiglio subito di vedere
questo video su Youtube, realizzato da
me qualche tempo fa, che spiega in
poco tempo come bisognerebbe stare
al pianoforte:
http://www.youtube.com/watch?v=Ad
RAR-ThGEE.
In pratica, le cose a cui devi fare
attenzione quando ti siedi al
5
Le dita a martello
La Diteggiatura
Che cos la diteggiatura? La
diteggiatura quellinsieme di numeri
che sono stati assegnati ad ogni dito
della mano.
al pollice = 1
all indice = 2
al medio = 3
all anulare = 4
al mignolo = 5
10
5 4 3 2 1 2 3 4 5 4 54 5 4 3 2 1 3 1 3 4 3
2 1.
Linsegnante di
pianoforte
L'insegnante di piano non colui che
insegna attraverso dogmi privi di
spiegazioni, piuttosto colui che
riesce a dare una spiegazione a tutto
ci che ti insegna!
L'insegnante di pianoforte non quello
che ti mette in un clima intimidatorio
per far aumentare il suo potere
persuasivo, ma colui che ti mette a
tuo agio conquistando la tua fiducia e
non imponendola attraverso un clima
altamente religioso.
Ormai la figura dell'insegnante esperto
ed austero passata di moda e,
diciamola tutta, non piace proprio pi
a nessuno. Gli allievi hanno bisogno di
essere tranquillizzati e hanno
estremamente bisogno di sentirsi liberi
di esprimere i propri dubbi e le proprie
perplessit. La cosa pi importante da
sapere che quando un allievo non
capisce qualcosa per il 90% colpa
dell'insegnante!
L'allievo non dovr mai e poi mai farsi
degli inutili problemi riguardo
all'apprendimento dello strumento,
piuttosto si deve domandare se
l'insegnante scelto sia quello corretto e
non solo quello pi vicino!
11
Come scegliere il
pianoforte
Allinizio degli studi non c
immediatamente la necessit di avere
un pianoforte. Certo, se lo si ha
meglio, ma una tastiera da almeno
quattro ottave (37 tasti) o un
pianoforte digitale vanno pi che
bene.
Inizialmente le note da suonare sono
poche e si suona a mani separate,
quindi c ancora molto spazio a
disposizione sulla tastiera.
Poi pian piano le mani incominciano ad
uscire al di fuori dallambito delle 5
note, suonando tutta lottava, poi le
mani iniziano ad unirsi e lo spazio a
disposizione si dimezza, e infine si
incominciano a studiare le scale
musicali che richiedono molto spazio,
ed allora che le 4 ottave non bastano
pi.
A questo punto le soluzioni sono
principalmente 3: si compra una
tastiera con 88 tasti e nessun suono
aggiuntivo coi tasti pesati (queste sono
le classiche tastiere da studio). La
seconda soluzione quella di
comprare un piano digitale di marca (e
per marca si intende: Yamaha, Kawai,
Roland e Casio. Sconsiglio vivamente di
uscire al di fuori di queste marche).
14
Quanto bisogna
studiare
17
La lettura a prima
vista
contemporaneamente, dobbiamo
sviluppare il cos detto colpo d'occhio.
Esistono accompagnamenti di
moltissimi tipi. Questo visto sopra
solo uno dei tanti. Uno dei pi comuni,
19
Gli esercizi
quotidiani
Questo probabilmente uno degli
argomenti che da sempre
maggiormente discusso dato le due
diverse scuole di pensiero che da anni
si scontrano.
Infatti, c chi afferma che per
migliorare c bisogno di creare una
certa indipendenza delle dita
attraverso degli esercizi ripetitivi da
eseguire tutti i giorni, e c chi afferma
che non c bisogno di sforzare
larticolazione in questo modo perch
non si fa altro che andare contro
natura, e che questi esercizi sono
inutili per il miglioramento dato che
possono creare molto stress e
infortuni alle mani come la distonia
focale .
Essendoci queste due scuole di
pensiero, impossibile dare un
giudizio certo per quanto riguarda
questi esercizi. Lunica cosa che posso
fare esporre il mio giudizio in merito
a questa discussione.
Sicuramente penso che gli esercizi
ripetitivi e noiosi non siano di alcuna
utilit per lallievo, ma ritengo che
siano solo una gran perdita di tempo.
22
Come si studia un
brano
Non di rado si vedono insegnanti che
assegnano dei pezzi o esercizi da
studiare ai propri allievi senza spiegare
minimamente come studiarli a casa
(un po la stessa cosa accade a scuola).
Per studiare un pezzo di pianoforte, ci
sono delle procedure indiscutibili da
seguire. Ecco come studierebbe il
pezzo un allievo di pianoforte senza
alcuna indicazione:
1) Prende il brano e inizia a suonarlo
lentamente con entrambe le mani
(suona lentamente perch fa fatica a
leggere le note).
2) Lo suona tutto completamente
senza dividere lo studio e non si alzer
dal pianoforte finch non l'avr
suonato tutto.
3) Pian piano aumenta la velocit del
pezzo (sempre a mani unite).
4) E alla fine arriver a suonare il pezzo
interamente a mani unite con qualche
errore qua e l nel brano.
5) Una volta imparato il brano lo
suoner per 3 o 4 volte di fila finch
non ne sar "sazio".
24
Superare le
difficolt tecniche
31
Come utilizzare i
pedali
Altri dogmi sono i pedali. Che funzione
svolgono, a cosa servono, perch
alcuni pianoforti ne hanno due mentre
altri ne hanno tre, perch nei
pianoforti a coda i pedali hanno
funzioni differenti che nei verticali,
perch si usa di pi quello di destra
ecc. Sono molte le domande che ricevo
perch giustamente nessun insegnante
informa lallievo sullutilizzo dei pedali
prima del primo anno di studi (anche
perch risulterebbero nozioni
superflue).
Tuttavia lo studente nutre una grande
curiosit verso il proprio strumento e
non di rado capita che, se nessuno
glielo spiega, provi ad apprendere
come autodidatta e sappiamo bene
quanto sia poco producente o
addirittura controproducente
apprendere da soli in questo mestiere.
Cos pu capitare di iniziare da soli a
scoprire luso dei pedali, soprattutto
quello di destra che il pi
interessante, e cominciare ad usarlo in
maniera errata, portandosi con s
questo errore fino ad una verifica
dellinsegnante che avverr molto
tempo dopo. Nel frattempo questo
meccanismo si sar insediato
32
Come prepararsi ad
un saggio
Innanzi tutto, non tutti hanno
lopportunit di fare un concerto o un
saggio, perci, se li fai, ritieniti
fortunato. Non puoi sciupare questa
preziosa occasione, devi dare il meglio
di te stesso davanti ad un pubblico.
Come saprai (o potrai immaginare),
suonare in pubblico non come
suonare a casa, quindi, per la
preparazione dei pezzi ci vorr una
metodologia differente.
Preparare un pezzo da portare a
lezione diverso da preparare un
pezzo da portare ad un concertosaggio.
Lesecuzione in pubblico di un dato
pezzo, ne indica il completo
assorbimento e la chiusura definitiva.
Un pezzo non mai concluso finch
non viene eseguito in pubblico.
bello, dopo tanta fatica, avere una
gratificazione cos immensa: fare un
pezzo con pochissimi errori e molti
applausi.
Quando si decide un pezzo da portare
ad un saggio, solitamente se ne sceglie
uno gi studiato, se invece si parte da
zero le procedure saranno altre. Ecco
quindi come dovrai procedere:
35
I compiti di musica
Proponi
Non aver paura mai di proporre degli
esercizi, dei pezzi o qualsiasi altra cosa
al tuo insegnante. giusto che ci sia
anche una tua collaborazione in tutto
Chiedi
Non aver mai paura di chiedere al tuo
insegnante. Viene pagato per quello!
Togliti curiosit di ogni tipo e
soprattutto, se non sei convinto di
qualche cosa, chiedi anche il perch
utile farla!
Molte volte gli insegnanti assegnano
dei compiti senza spiegare
minimamente l'utilit e lo scopo di
questi, sia perch si dimenticano e lo
danno per scontato, sia perch non lo
sanno neanche loro (lo fanno perch
cos stato fatto anche a loro). Tu
chiedi, un tuo diritto.
39
Discuti
Discuti col tuo insegnante dei metodi
di studio da te utilizzati, chiedendogli
se vanno bene e quanto bisogna
studiare quel determinato esercizio
che ti ha assegnato. Talvolta, avendo
una quantit precisa di ore di studio,
pi facile che queste vengano
rispettate, poich abbiamo un
obbiettivo da raggiungere.
Conclusione
Svolgi sempre i compiti che ti sono
stati assegnati, con regolarit e
passione. Vedrai che avrai una
soddisfazione personale immensa, e
andrai a lezione con la " coscienza
pulita " poich hai studiato, e se
qualcosa non va, non c' problema, lo
si affronta a lezione, ma l' importante
averci provato a casa..!
Contare mentre si
suona
Uno dei metodi migliori che devi
abituarti ad utilizzare sin da subito, e
che dovrai utilizzare per un po di
tempo, quello di contare ad alta voce
mentre suoni. In seguito poi imparerai
a contare a mente e solo in un terzo
momento potrai omettere di contare
definitivamente.
Perch contare cos importante?
Perch tramite questo possiamo
renderci bene conto del tempo che
passa e riuscire a dare un giusto
rapporto di valore per ogni nota
musicale.
Contare aiuta ad avere una percezione
del tempo che il principiante
difficilmente riuscirebbe ad avere
senza farlo.
Ovviamente quando si conta bisogna
avere ritmo e bisogna cercare di
rispettarlo senza accelerare n
decelerare troppo. Chi non esegue
loperazione del contare si porter
nel tempo i problemi dovuti a questa
mancanza che quasi sempre risiedono
in problemi riguardante i valori delle
figure musicali.
Ma che cosa significa contare mentre
si suona? Significa scandire il tempo in
42
Altri libri di
supporto
Durante il cammino avrai bisogno di
molti libri che ti aiuteranno a crescere.
Come gi detto nelle pagine
precedenti, questi libri non servono a
niente senza un insegnante che spieghi
il modo migliore per studiarli, che ti
corregga lesecuzione e le sviste e che
ti metta sulla retta via.
Vediamo quindi quali sono i primi libri
di cui avrai bisogno:
Sicuramente avrai bisogno di un buon
libro di teoria musicale, per darti le
giuste basi oltre che alle spiegazioni
del tuo insegnante. Anche qui ce ne
sono moltissimi di libri ma io
personalmente preferisco: Teoria
Musicale di Luigi Rossi
(http://www.spartiti.biz/jazz/descri_ja
zz.asp?Ref=106421). un libro, chiaro,
semplice e conciso con definizioni
chiare e esempi esaustivi.
Per quanto riguardo il solfeggio ti
consiglio il Pozzoli - solfeggi parlati e
cantati oppure i Solfeggi parlati
edizione Berben. Un metodo invece
pi semplice per il solfeggio quello di
Fermo Barbieri - Solfeggi parlati e
cantati. C anche un altro libro molto
usato per il solfeggio ma che non
44
Linterpretazione
Qui si entra in un mare infinito di
informazioni, ma per non essere
troppo noioso e vago, ti spiegher in
particolare i problemi legati al tocco.
Molti studenti trovano dei segni
d'espressione come "cantabile"
oppure "rubato" su uno spartito e non
sanno con quale tipo di tocco
affrontare questi passaggi.
Tecnicamente il pianoforte non pu
creare molti suoni differenti. Per
esempio un Do, pu essere suonato
pianissimo, piano, mezzoforte, forte e
fortissimo.
Come mantenere il
pianoforte
Questo paragrafo tratto da un
articolo che scrissi tempo fa sul mio
Blog
(http://www.pianosolo.it/2010/01/18/
come-mantenere-il-pianoforte/).
Penso che siano nozioni necessarie che
chiunque debba possedere, ecco
perch ho deciso di riportarle anche in
questo libro.
Molte persone si prodigano per
acquistare un buon pianoforte, e una
volta acquistato pensano di poter stare
tranquilli per un po. Invece proprio
qui che inizia il divertimento. Il
pianoforte, per essere tenuto
correttamente, esige alcune attenzioni
che noi gli dobbiamo dare per far s
che questo rimanga in un perfetto
stato e che si conservi pi a lungo
possibile. In questo campo c molta
ignoranza perch queste notizie sono
molto scarse e difficili da reperire,
perci, ora ti parler di tutte le
operazioni che dovrai fare per
conservare al meglio il tuo pianoforte
(prima dellacquisto del pianoforte,
bisogna verificare che tu abbia questi
requisiti):
Trasporto
49
Posizionamento in casa
Prima di acquistare il pianoforte,
bisogna gi sapere dove posizionarlo.
La Temperatura
Verifica quindi che il muro in cui vorrai
posizionare il tuo pianoforte sia un
muro che non confini con lesterno.
Infatti, posizionare il pianoforte su uno
di questi muri altamente
sconsigliato, perch dinverno, il
pianoforte subirebbe grandi sbalzi di
temperatura perch
contemporaneamente a contatto con
linterno (20-21 gradi con il
riscaldamento) e con lesterno (un paio
di gradi sopra lo zero).
50
LAcustica
Forse una delle questioni pi
importanti. Avere una buona intensit
del suono dello strumento un nostro
diritto, per non sempre possibile.
Infatti molti di noi si trattengono dal
suonare forte perch, abitando in
un condominio, temono di disturbare
gli altri. Infatti vedo sempre pi casi di
passaggio dal pianoforte acustico a
quello digitalema una pazzia! Non
si pu passare dallacustico al digitale,
come privarsi di una Station wagon
per andare in una Smart! Per carit, i
digitali sono ricchi di qualit, per il
suono vero, negli acustici.
Molti perci fanno questo passaggio
perch non sanno che la tecnologia si
evolve. Perci non sanno che hanno
inventato i silenziatori. Questi ultimi
sono dei dispositivi elettronici
Accordatura
Il pianoforte va accordato
periodicamente. Solitamente si
consiglia di accordarlo 4 volte il primo
anno, e 2 volte allanno per gli anni
successivi. Puoi vedere quindi che in
questo modo si verranno a spendere
un bel po di soldi, perci molti
preferiscono spendere 120 euro per
lacquisto di un manuale del riparatore
e ammortizzare nel giro di un anno la
spesa effettuata.
Tuttavia questa scelta non la condivido
perch il pianoforte delicato, ed
meglio non fare niente piuttosto che
fare male. Infatti si potrebbe
danneggiare qualche corda o qualche
martelletto, cos, dopo aver speso 120
51
Il Metronomo
Esiste poi uno strumento, non
musicale, utilizzato dai tutti i musicisti
(indipendentemente dal fatto che
questi siano pianisti o altro). Questo
strumento denominato metronomo.
A che cosa serve e qual la funzione di
tale strumento?
52
Le oscillazioni
Indicazioni di velocit
Abbiamo detto che la velocit di un
brano indicata con un numero
posto subito in alto a sinistra prima
che inizi il brano.
Tuttavia questi numeri sono spesso
sostituiti da delle indicazioni di
tempo che vengono segnate tramite
delle parole. Queste parole
esprimono in larga misura la velocit
da adottare. Se per esempio
troviamo scritto Adagio dovremmo
suonare lentamente, se troviamo
scritto Allegro allora dovremmo
suonare velocemente ecc..
Esistono moltissime indicazioni di
questo genere, ma le maggiori sono
state racchiuse anche nel
54
Il Conservatorio e
la nuova riforma
Questo capitolo di fondamentale
importanza per tutti quelli che
vogliono entrare a far parte del
conservatorio o che solo a titolo di
curiosit, vogliono capire un po come
funziona dato che in merit a ci, c
sempre tanta confusione. Vediamo di
chiarire una volta per tutte certe idee.
Il conservatorio, dallanno scolastico
2010/2011 subir una variazione
radicale. Infatti, il ministro
dellistruzione Gelmini ha voluto
rendere i licei musicali e i Conservatori
conformi con quelli della comunit
europea, in modo tale che la laurea in
musica abbia una certa valenza anche
allestero.
Hai capito bene, laurea! Non si tratta
pi di diploma ma bens di Laurea.
Infatti, sono stati aboliti i vecchi e
lunghi 10 anni di conservatorio per
introdurre i 5 moderni (stiamo
parlando esclusivamente del
pianoforte).
Vediamo cos cambiato
dallordinamento vecchio a quello
nuovo.
Vecchio ordinamento
55
Nuovo ordinamento
Il nuovo ordinamento ha
scombussolato un po tutti quanti,
studenti e docenti. Infatti, questa fase
di transizione tra il vecchio e il nuovo
ordinamento davvero critica e a mio
parere, deve ancora migliorare e
cambiare parecchio prima di
stabilizzarsi.
Per accedere oggi al conservatorio c
bisogno di almeno un diploma di
maturit. Tuttavia puoi incominciare
ad iscriverti pur non avendolo.
Limportante averlo prima
dellesame finale del triennio
(ovviamente non puoi laurearti senza
avere un diploma!).
Il percorso non pi di 10 anni ma
bens di 5. Infatti al conservatorio non
parti pi da zero, ma devi avere prima
una certa preparazione, che in teoria
dovrebbe essere data dai licei musicali.
Pro e contro
Col nuovo sistema si ha una laurea che
oltre a garantire allo studente gli
sbocchi offerti dal vecchio diploma di
Conservatorio, gli permette di
accedere anche ai concorsi in cui
Studiare a mani
separate
E risaputo da tempo che il metodo
migliore per acquisire la tecnica
studiare a mani separate.
Studiando a mani unite non si
acquisisce la tecnica perch ci sono
troppe cose che lesecutore deve
tenere docchio e quindi lo sviluppo
essenziali della tecnica viene meno.
Se si suonano le mani singolarmente,
possiamo badare bene ad ogni mano,
dedicandoci completamente ad essa e
potremmo stare sicuri che non ci
saranno sviste sullo spartito (cosa che
invece capita spesso quando si studia
sin da subito a mani unite).
Voglio ricordare che per tecnica non
si intende solo lagilit della mano, ma
qualcosa di molto pi grande che
racchiude anche la capacit di eseguire
un passaggio in un certo modo, la
capacit di dare a quel passaggio una
certa espressione, la capacit di dare
a quel passaggio una data diteggiatura
e tanto altro. Ora puoi capire bene
perch molto pi facile acquisire la
tecnica a mani separate.
C meno lavoro da fare e quindi
ogni singola nota viene assorbita,
riuscendo a dare le dinamiche al pezzo
59
Lo svantaggio dello
studio a m/s
Questo capitolo intitolato lo
svantaggio dello studio a m/s dove
m/s si intende mani separate.
Ebbene s, anche la migliore delle
tecniche di studio avr sempre una
pecca. Purtroppo non si pu allenare
tutto con una sola tecnica. Ecco perch
consiglio spesso ai miei allievi di
gestire i pezzi intersecando i metodi di
studio che conoscono, utilizzando
quelli pi appropriati al momento
opportuno.
Le mani separate infatti trascurano un
importante cardine del pianista,
ovvero: la lettura a prima vista (come
abbiamo visto nel capitolo 9).
Infatti, suonando a mani separate si
abitua locchio a vedere un solo rigo
musicale e non laccollatura (linsieme
della chiave di Sol pi quella di Basso).
In questo modo lallievo, abituandosi a
vedere i pentagrammi in modo
singolare, si potr trovare spiazzato
quando sar costretto ad unirli e
quindi per sbalzare locchio su e gi ci
vorr dellallenamento. Come si fa ad
allenarsi? Non c metodo migliore che
suonare a mani unite.
60
Lo studio delle
scale e arpeggi
Verso la fine del primo anno di studi, a
talvolta anche molto prima, allallievo
viene spiegata la tecnica per eseguire
le scale musicali e poi la tecnica per
suonare gli arpeggi.
Questi due elementi, caro amico mio,
sono importanti quanto saper leggere
in chiave di Sol.
Infatti, da quando imparerai queste
nozioni, a fin quando non finirai la tua
carriera da pianista, dovrei sempre
continuare a studiare, giorno dopo
giorno le scale e gli arpeggi.
Perch cos importante esercitarsi
cos tanto su di queste?
Perch nella musica classica, di rado ti
capiter di non trovare uno spartito
che non contenga scale o arpeggi, ci
saranno quasi sempre spartiti con
grandi scale, talvolta cromatiche,
oppure grandi arpeggi che si
estendono su tre o quattro ottave.
Se non abbiamo dietro un solido
esercizio, possiamo spesso fermarci in
questi punti. Tuttavia le mani
imparano molto in fretta, quindi solo
suonando gli arpeggi e le scale presenti
61
Spartiti
Interessanti
Conosci pianisti come Allevi, Einaudi e
Yiruma? Beh, se non li conosci posso
riassumerti il tutto dicendo che questi
sono pianisti contemporanei che
scrivono delle melodie molto
orecchiabili, in grado di suscitare
talvolta grandi emozioni.
In particolare il fenomeno Allevi ha
suscitato tanto scalpore quante
polemiche. Lo scalpore nato perch
stato nominato Dio della musica, in
grado di comporre cose geniali. Questi
riconoscimenti gli sono stati assegnati
dai fan che quasi sempre sono persone
ignoranti di musica o allievi ai primi
anni.
62
La musica classica
contemporanea
e
ci mettiamo ad Ascoltare,
possiamo sentire il mare,
con la sua risacca. Il mare
all'alba, con i fischi degli
uccellini, possiamo sentire
il mare al tramonto col sole
che scende piano piano all'
orizzonte e molto altro,
come l' andamento delle
onde.
Tutto questo non lo
65
67
Divagare dallo
studio
Uno dei problemi, che noto
maggiormente da parte degli studenti
che questi hanno paura nel
divagare dallo studio imposto dal
proprio insegnante di musica (o dal
conservatorio stesso).
Temono forse che quello che possono
suonare, studiare, o solamente
leggere, possa essere dannoso in
qualche modo per il loro
apprendimento.
Ora lascia che ti dica: suonare non fa
mai male.
Suonare sempre utile e divagare
dallo studio con altri pezzi sempre un
bene. Per esempio, perch non
potremmo suonare un pezzo di Lucio
Battisti se ci piace? Non detto che se
studiamo musica classica non
possiamo suonare nessun altro tipo di
musica. Col tuo insegnante impari
pezzi classici, e ovviamente poi questi
li studi anche a casa, ma ovviamente
puoi anche suonare qualsiasi altro
brano di musica leggera, rock, jazz o
quantaltro.
Spaziare da un genere allaltro non pu
far altro che bene. Si imparano nuove
cose, soprattutto la composizione degli
68
Domande e
perplessit
Christian Salerno
Indice
Capitolo 3: Limpostazione al
pianoforte. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5
Capitolo 5: La diteggiatura . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9
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