News

€ 1,80
settimanale n. 50
30/11/2017
Dicembre 2017

Sport e
molestie
La nostra
inchiesta
Ashley ASHLEY
GRAHAM
30 ANNI

Graham Angelina
TOP MODEL

Sono Jolie
la regina e il Natale
delle forme dei divorziati

George La rivolta
contro
Clooney JOHNNY
Ragazze
denunciate DEPP
gli abusi

KARLIE
KLOSS
Siamo
tutte
femministe

MODA
Esalta le tue curve
DIOR.COM Dior OnLine 02 38 59 88 88
L’Anima del Viaggio
louisvuitton.com
 yslbeauty.com Per informazioni, numero verde 800-922259.

Edie Campbell
L’EAU DE PARFUM
 G R A Z I A 5 0 • sommario
-Pagina-

78 KARLIE
KLOSS
BRILLANTE
La top model
Karlie Kloss indossa
gioielli Swarovski.

28 EDITORIALE
di Silvia Grilli
e la posta di GRAZIA
34 GLI INDISPENSABILI
DELLA SETTIMANA
38 PERSONE Federica Carta,
Tedua
AT T UA LI TÀ
46 LE 10 NOTIZIE DI CUI
PARLARE
•Ylenia, non rinunciare alla verità
•Quegli interrogatori che feriscono
ancora le vittime •Il femminista
Macron •Ingiustizia non sarà
fatta •La vendetta fredda di Uma
•Chi ci difende dalla maestra
•Il futuro si chiama Meghan
•Non possiamo farli crescere da soli
•Oggi sono una sirena •Brad,
Angelina e il Natale dei separati
66 E ANCHE Questa settimana
68 E ANCHE WEB
74 IL DIVO George Clooney:
«Weinstein non era il solo»
78 OLTRE LE PASSERELLE Karlie
Kloss: «Seguitemi, cambieremo
il mondo»
84 VUOI STAR ZITTA,
PER FAVORE? di Annalena
Benini
86 STAR DI COPERTINA Ashley
Graham: «Sono la regina
delle curve»
99 LA RIVELAZIONE Dal boss con
le microspie
102 SCANDALI Le molestie sono una
questione di potere
105 FENOMENI Non te lo lascerò
più fare
108 L’INCONTRO Brie Larson:
«Sono io che faccio le regole»
112 VOTA IL LOOK
115 RIVELAZIONI Noomi Rapace:
«Ora che non sono più Lisbeth»
119 STELLE CADUTE Caro Depp, noi
non ti vogliamo

23
G R A Z I A 5 0 • sommario
-Pagina-

122
CON GRINTA
Abito in pelle, guanti
e stivali arricciati (tutto
Saint Laurent by
Anthony Vaccarello).
Occhiali a mascherina
(Mykita).

M O DA
122 DONNE FORTI
135 SHOPPING Che cosa c’è nella tua
borsa
142 TENDENZE Curve voluttuose
148 WE LOVE IT Una gabbia preziosa
150 WE LOVE IT Il chiodo punk
decorato con la vernice
153 FASHION NEWS
156 INTERVISTA Alessandra Marchi
158 STREET STYLE Tempo di sport
B ELLEZ Z A
160 TI REGALO UN PROFUMO
168 BEAUTY NEWS
170 BEAUTY SORPRESE Conto
alla rovescia
172 L’EVENTO Regala un sogno
LI F ES T Y LE
175 CULT CULT CULTURA DELLA
SETTIMANA •Concerti •Lirica
•Libri •Edoardo Leo •Mostre
Foto JONATHAN SEGADE@ARTEPRODUCTION

•Giorgio Armani •Vanessa Kirby

182 VISITE GUIDATE L’arte con gli
occhi di una bambina
184 VIAGGIO Cartoline delle feste
187 GNAM Dolce domenica
190 LIVING Un rifugio in campagna
DONNE 197 E INFINE...

FORTI 201
202
INDIRIZZI
OROSCOPO di Melissa P.
204 LA POSTA DEL CUORE
di Victoria Cabello

24
ARMANI.COM follow @giorgioarmani
 in copertina
G R A Z I A 5 0 • sommario

-Pagina-

74
-Pagina-

64
IL NATALE DEI DIVORZIATI
Come tante coppie separate, anche Angelina Jolie
e Brad Pitt si sono scontrati per decidere dove Per la top model
e come passare le vacanze con i figli. E la soluzione Ashley Graham,
perfetta arriva da un’altra ex coppia di celeb. abito in cotone
con scollo a cuore
(Ashley Graham
x Marina Rinaldi).
L’IDEA BELLEZZA:
GEORGE CLOONEY
I gemelli Ella e Alexander, la moglie Amal,
per sottolineare lo
il presidente Trump e le molestie a sguardo, il tratto nero
Hollywood: alla vigilia dell’uscita del suo lacca di Shiseido
ultimo film, il divo si confida a Grazia. Inkstroke Eyeliner
Shikkoku Black,
a effetto inchiostro.
TRUCCO: Luca
Cianciolo@Close Up.
PETTINATURE:
Lorenzo Barcella
@Aldo Coppola
Agency. STYLING:
-Pagina- -Pagina- Michele Bagnara.

119 99
FOTO: Ralph
Wenig@Artsphere.

DAL BOSS CON LE MICROSPIE

JOHNNY DEPP L’allarme molestie è arrivato anche nello sport. Lo racconta
L’attore è nel cast a Grazia la presidente della Lazio femminile che ha avuto
del sequel di Animali il coraggio di accusare l’ex numero uno del calcio italiano.
fantastici e dove
trovarli. Ma i fan
insorgono perché -Pagina-

142
ricordano bene il suo
passato violento.

CURVE SEXY
L’abito a sottoveste e la
gonna a matita, l’argento e il
trench con la cintura: è la
moda perfetta per chi vuole
esaltare le sue forme.

26
G R A Z I A •editoriale
Sopra, Emily
Drouet. A destra,
il direttore di Grazia,
Silvia Grilli.
NON è colpa vostra
Possiamo evitare che le nostre figlie si perdano in una re-
lazione abusiva? Possiamo proteggerle da sopraffazione e
manipolazione? Possiamo fare loro capire che la violenza non
è mai giustificabile?
La mamma di Emily Drouet, la studentessa di 18 anni che
si è tolta la vita dopo essere stata massacrata fisicamente e
psicologicamente dal fidanzato, ha acconsentito a esporre i
messaggi della figlia nelle università della Scozia affinché aiu-
tino a capire che la violenza non va giustificata. «È colpa mia»,
«L’ho fatto arrabbiare», «Me lo merito», scriveva Emily nei suoi
sms alle amiche addossandosi la responsabilità dei pestaggi
e degli insulti del fidanzato. Lei era una forte studentessa di
Legge, eppure si è lasciata sedurre da un manipolatore narciso
e abusivo. Non ha cercato soccorso, lo ha difeso fino in fondo.
Poi, incapace di gestire una relazione feroce, si è uccisa.
Di fronte a una morte così, ogni mamma si domanderebbe,
distrutta, dove ha sbagliato. Forse la madre di Emily non ha
sbagliato nulla. Ma tutte noi sappiamo che per proteggere le
nostre figlie occorrerebbe partire dalle case. Se nelle famiglie
c’è una relazione paritaria tra padre e madre, se non volano
botte e offese, se non viene esercitata la manipolazione, se i
genitori insegnano che la violenza non è mai accettabile, è più
probabile che una ragazza riconosca prima l’abuso.
Ma l’altra domanda che vorrei fare è: sappiamo noi per primi
distinguere dove comincia la sopraffazione? Siamo in grado di
riconoscere che non è solo abuso fisico, ma anche verbale? Gli
insulti certo, ma anche la denigrazione, la sottovalutazione, la
pressione psicologica? Avremmo tutti bisogno di una scuola
che ci aiuti e insegni ai nostri figli a individuare i primi segnali
del maltrattamento. Per crescere generazioni più libere, più
consapevoli, più egualitarie, dovremmo esporre anche negli
istituti italiani i messaggi di Emily.
Silvia Grilli, direttore
DIRETTORE:
direttore@.
mondadori.it
28
•
Posta scrivete a GRAZIA:
palazzo Mondadori 20090
Segrate (MI)
EMAIL:
lapostadigrazia@mondadori.it
SOCIAL: m/grazia
facebook.com/grazia -ittwitter.co
instagram.com/grazia.
WEB: GRAZIA.IT
LETTERE AL DIRETTORE
❯ Email di Francesca Radice
Due studentesse americane a Firenze sono state abusate da due
carabinieri, che si erano offerti di accompagnarle a casa.
L’avvocato del più giovane ha riferito che il suo cliente è bello e
non ha bisogno di abusare sessualmente. Pare sostenere che un
uomo fisicamente non attraente possa fare di una fanciulla ciò che
vuole. Questo pensiero è condiviso da molti rappresentanti del
genere maschile, che considerano le donne non dotate di una loro
volontà. Tali individui non vogliono che le ragazze occupino ruoli
di preminenza nella società, che siano indipendenti, ma esigono
che stiano a casa a curare i figli e a servirli. Dopo anni di lotte per
i pari diritti le donne hanno ottenuto importanti conquiste, ma
una legge non è sufficiente a cambiare la mentalità. È necessaria
un’educazione al rispetto, che deve essere promossa dalla scuola, che
ha l’obbligo di formare le menti del futuro. Occorrono pene più
severe per chi commette un femminicidio, per i violentatori,
i molestatori e gli stalker, in modo tale che scontino una condanna
adeguata. Rilevando che i carnefici dopo pochi anni di detenzione
o addirittura di arresti domiciliari escono, le donne sono
scoraggiate ed esitano a denunciare, considerato pure che le
denunce sono spesso ignorate e che le vittime convivono con questi
violenti per tutta la vita, quando non vengono assassinate. La
piena parità non è stata conseguita, è ancora lungo il percorso.
❮«Cara Francesca, a pagina 48 troverà l’interrogatorio alle
due studentesse stuprate dai carabinieri. Una tale violenza
contro le vittime ci fa capire come mai in Italia le donne non
denuncino. Un secondo processo, con l’obiettivo di
derubricare lo stupro ad avance, l’ho visto anche in
trasmissioni televisive».
❯Email di Loretta Loreti
Sono assolutamente contraria a ogni forma di violenza contro le
donne, ma anche contro bambini e anziani. Però mi chiedo se tutte
queste signore (una volta belle ragazze, oggi molto sconosciute, la
gioventù non può essere eterna) per arrivare dove sono arrivate
Foto SGP, GETTY IMAGES
(ma dove sono arrivate?) non sapessero che cosa stessero facendo?
Dopo tanti anni spuntano donne che denunciano. Rovinare una
persona, la sua famiglia e tutto quello che può derivare non è cosa
da poco. Come la chiamate voi la collega, la capo ufficio che non
usa mezzi termini per fare strada nel mondo del lavoro e forse
senza meriti professionali? Giudicate anche questo.
LA FASHION EDITOR
DEL FUTURO
LAVORA DURO AL
PROSSIMO NUMERO
Foto di Natallia
SCRIVI AL
grazia
 LETTER
EMAIL E
G R A Z I A • Posta FACEBO
TWITTER OK
INSTAGR
AM

❮«Gentile Loretta, non spetta a me e neppure alla
magistratura giudicare chi usa il proprio corpo in modo
consapevole. Spetta invece a me come giornalista denunciare
con articoli l’abuso di potere e alla magistratura evitare che
si ripetano. Grazie della sua email».
 
❯Email di Silvia Olindo
Gentile direttore, desidero fare alcune considerazioni su quello
che è divenuto il tormentone del momento, le molestie.
Argomento che sento mio, come un fantasma del passato
fortunatamente rimosso. Una volta non esisteva la cultura della
denuncia , oggi finalmente la donna si sente più forte ed è per
questo che il vento del cambiamento sta attraversando pure
l’Italia. Da donna sono fiera che ciò accada: ognuna di noi
merita rispetto sia fuori che dentro le mura domestiche. Quindi
il mio invito, credo condiviso da molte donne, è di denunciare
sempre dal cinema ai supermercati o da qualunque ufficio.
Quando la donna non è consenziente si tratta di reato e deve
essere punito con leggi severe e sicurezza della pena. Un grazie e
un caro saluto a lei, stimato direttore.
mente questa frase: «Le donne, un giorno, ci salveranno». La
bellezza e, insieme, la tristezza di questa frase, è che il futuro
insegue il passato; nel senso che le donne ci avrebbero già salvato,
se l’incredibile freno di innumerevoli uomini paurosi non avesse
impedito loro le giuste opportunità. Sta facendo un gran lavoro
con questa rivista. Sto imparando molte cose dalle donne pur
essendo dominato dall’inevitabile incantesimo
dell’eterosessualità.
❮«Meraviglioso incantesimo, caro Michelangelo.
Comunque non per tutti inevitabile».
❯Email di Dina Pieragnoli
Sul numero 43 leggo la solita critica ai suoi splendidi look e sono
felice che lei non raccolga. Mi piacerebbe dire alla signora che
critica che io non sono direttrice di niente e tutt’altro che
superficiale: ho 80 anni e ogni giorno cambio look. Un abbraccio
a Silvia e a tutta la redazione.
❮«Grandissima Dina!».

❮«Grazie, cara Silvia. Mi associo». ❯Email di Maria Antonietta Lioy

Come sei bella e grintosa, carissima direttore Silvia Grilli, ora sì
❯Email di Franco Brizio che la bellezza e l’intelligenza possono avere una visibilità
Caro direttore, non pubblicherà certamente la mia email. Leggo positiva. Complimenti anche a tutte le donne della redazione e
con disappunto tantissimi commenti sui recenti stupri e, se da all’adorabile Ildo Damiano.
una parte è indubbio l’orrore di un simile reato, dall’altra avrei
voglia di schiaffeggiare tutte le neo-femministe che inneggiano ❮«Grazie da tutte noi».
al diritto di girare a orari improbabili, con abbigliamento A cura di Lucia Valerio
improbabile. Una sua decerebrata lettrice strumentalizza le
parole del senatore Vincenzo D’Anna, sostenendo la baggianata:
«Se anche una donna girasse nuda, un uomo non avrebbe diritto
•
di toccarla». Certo, in teoria: ma, dato che si suppone che superati
i 13 anni una persona sia consapevole che la criminalità esista,
INSTAGR A M T W I T T ER
perché risulta tanto inaccettabile il suggerimento di usare PREZIOSA GRAZIA
prudenza? Perché io che ho appena comprato un’auto da 200
mila euro dovrei lasciarla parcheggiata aperta, di notte, fuori da Annamaria Bernardini de Pace
un campo rom? Certo, ho il diritto di lasciare la macchina dove @annamariabdp Oggi, nella giornata
mi pare. Secondo la legge posso anche parcheggiarla aperta: il contro la #violenza, su #Grazia.
furto d’auto non è forse un reato? E allora perché rifiutarsi di #metoo #quellavoltache
capire che, purtroppo, una donna sola deve ancora usare #nonbisognasubire #denuncialo
prudenza, finché lo Stato non avrà ridotto il crimine ai minimi
storici. La lettrice (o lei) consiglierebbe a cuor leggero alla figlia Francesca Ambrogio @fra_ambro
adolescente di uscire agghindata da pornostar e di bere quanto le Finalmente un giornale sulla mia
aggradi, perché quello è un suo inalienabile diritto? passione e il mio lavoro @grazia_it

❮ «Caro Franco, non so quale sia secondo lei il look di una

pornostar, ma certamente insegno a mia figlia che il male
esiste e bisogna essere prudenti. Detto questo, sono Federica Donati @fededonati
d’accordo con la lettrice sul fatto che “se anche una donna Quando scende la sera ci sono
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

girasse nuda un uomo non avrebbe diritto di toccarla”. alcuni istanti che non assomigliano a
Sono orgogliosa di essere “decerebrata” anche io. Quanto nient’altro #io #me #casa #grazia
allo schiaffeggiare, le consiglio di trattenersi: come si sarà
reso conto, ora le donne denunciano». Carlotta Saettone
@la_carli_saettone
❯Email di Michelangelo Zanella Grazia Speciale Gioielli #outnow
Buongiorno Silvia, le scrivo queste poche righe di getto. Ho in #grazia @grazia_it
30
GR A ZI A• TA BLET
SCOPRI UN NUOVOE
MODO DI LEGGER
DIRETTORE RESPONSABILE_SILVIA GRILLI
grazia.direttore@mondadori.it
VICEDIRETTORE_PIERO MACCHIONI piero.macchioni@mondadori.it
ART DIRECTOR_DANIELE COSTA daniele.costa@mondadori.it
CAPOREDATTORE CENTRALE_LAURA INCARDONA
laura.incardona@mondadori.it
FASHION CONSULTANT_PAULA REED paula.reed@mondadori.it
UFFICIO CENTRALE
caposervizio Paola Sara Battistioli
paola.battistioli@mondadori.it
caposervizio Anna Santini
anna.santini@mondadori.it
vicecaposervizio Maurizio Dalla Palma
maurizio.dallapalma@mondadori.it
vicecaposervizio Annalia Venezia
annalia.venezia@mondadori.it
ATTUALITÀ
Monica Bogliardi
monica.bogliardi@mondadori.it
redattore esperto Simona Coppa
simona.coppa@mondadori.it
Alessia Ercolini
alessia.ercolini@mondadori.it
inviato Stefania Rossotti
stefania.rossotti@mondadori.it
redattore esperto Marina Speich
marina.speich@mondadori.it
Lucia Valerio
lucia.valerio@mondadori.it
iniziative speciali Monica Agostini
monica.agostini@mondadori.it
MODA
caporedattore Carlotta Marioni
carlotta.marioni@mondadori.it
G RA ZIA È S E MPRE PI Ù D I GI TA LE! production Gianna Rauto
— È d i s p o n i b i l e p e r t u t t i i d e v i c e : i Pa d , grazia.moda@mondadori.it
iPh o n e , d i s p o s i t i v i A n d r o i d (s i a t a b l e t c h e BELLEZZA
s ma r tph one) . caporedattore Stefania Bellinazzo
stefania.bellinazzo@mondadori.it
vicecaposervizio Paola Spezi
S U B I T O DA S F O G L I A R E S U TA B L E T paola.spezi@mondadori.it
E SMARTPHONE A UN PREZZO SPECIALE! GRAFICI
— Sfog lia ogni nu mero della rivist a caposervizio Laura Cavezzana
laura.cavezzana@mondadori.it
— Seleziona e archivia le pagine preferite
caposervizio Myriam De Poli
di ogni numero di Grazia all’interno della miriam.depoli@mondadori.it
f u n z i o n e “Bi n d e r ” : r e s t e r a n n o m e m o r i z z a t e vicecaposervizio Graziella Brambilla
graziella.brambilla@mondadori.it
a n ch e se il nu mero verrà c anc ellato. Giuliana Gilioli
— Acquista la copia singola al prezzo di 99 giuliana.gilioli@mondadori.it
c en te simi, o sc eg li di abbonart i per u n m e se (vicecaposervizio ad personam)
vicecaposervizio Federica Pensieri
a l prez zo di €2 ,99, per 3 mesi a € 7 ,99 o p er federica.pensieri@mondadori.it
un anno a solo €29,99. Per ogni abbonamento Chiara Broggi
a t tiv a t o, il primo mese è G RATIS!
SE SEI ABBONATA ALLA VERSIONE GRAZIA INTERNATIONAL NETWORK DIRETTORE_CARLA VANNI
CARTACEA, QUELLA DIGITALE È GIÀ Grazia Arabia Direttore: Bianca Bonomi
Grazia Australia Direttore: Rachel Sharp
INCLUSA! Grazia Bosnia-Erzegovina
Direttore: Ines Kunovac
— Seleziona la voce “Accedi” dal menu Grazia Bulgaria Direttore: Silviya Kanin
che trovi in alto a sinistra e inserisci il tuo Grazia Cina Direttore: Sun Zhe
Grazia Corea Direttore: So-Young Park
codice cliente e la provincia per leggere Grazia Grazia Croazia Direttore: Nives Bokor
Grazia Francia Direttore: Joseph Ghosn
a n ch e in v ersione digit ale! Grazia Germania Direttore: Claudia ten Hovel
Grazia India Direttore: Mehernaaz Dhondy
Grazia Indonesia Direttore: Tenik Hartono
Grazia Itaia Direttore: Silvia Grilli
32
chiara.broggi@mondadori.it
Lucia Tirabassi
lucia.tirabassi@mondadori.it
PHOTO EDITOR
caposervizio Chiara Spat
chiara.spat@mondadori.it
Valentina Di Bernardo
valentina.dibernardo@mondadori.it
(ricerca iconografica)
Daniela Paris
daniela.paris@mondadori.it
(ricerca iconografica)
SEGRETERIA
segretaria del direttore
Simona Salvatori
grazia.direttore@mondadori.it
simona.salvatori@mondadori.it
Salvina Giordano
segreteria.grazia@mondadori.it
HANNO COLLABORATO
A QUESTO NUMERO
Cristiana Allievi, Nike Antignani,
Alessandra Avallone, Michele Bagnara,
Annalena Benini, Virginia Bettoja,
Antonella Bigotto, Elsa Bonfiglio,
Federica Brunini,Victoria Cabello,
Francesco Canino, Claudia Catalli,
Emanuela Cipriani, Elisabetta
Colangelo, Maria Teresa Cometto, Lucio
Convertini, Martina D’Amico, Savina
Di Donna, Gianluca Francese, Armando
Gallo, Mauro Galligani, Gaia Giovetti,
Federica Ginesu, Cristina Giudici,
Matias Indjic, Silvia Mapelli, Cristina
Marinoni, Michele Mereu, Simone
Monguzzi, Eva Morletto, Carolina
Mozzato, Melissa P., Valeria Parrella,
Fiamma Sanò, Jonathan Segade, Simona
Siri, Riccardo Slavik, Claude Smekens,
Carla Tinagli, Enzo Truoccolo, Carla
Vangelista, Ralph Wenig.
People contributor Ildo Damiano
Production contributor Flavia Neviani
Photo consultant Federico Melegaro
graziaphoto@mondadori.it
Grazia Marocco Direttore: Keltoum Ghazali
Grazia Medio Oriente Direttore: Alison Tay
Grazia Messico Direttore: Toni Salamanca
Grazia Olanda Direttore: Annelies Pijper
Grazia Pakistan Direttore: Zahraa Saifullah
Grazia Polonia Direttore: Anna Janicka
Grazia Russia Direttore: Natasha Bogdankevich
Grazia Serbia Direttore: Ivana Filipovic
Grazia Slovenia Direttore: Spela Stamol
Grazia Sudafrica
Grazia Spagna Direttore: Patricia Rodriguez
Grazia Turchia
Grazia Uk Direttore: Natasha Pearlman
 di Elsa Bonfiglio

must

1
RÉTRO
Gli occhiali da sole in acetato
hanno una linea Anni 50 (MCQ, € 160).

2
DA DIVA

3
Il maxicappotto
in ecopelliccia è ideale
dalla mattina alla sera
(Elisabetta Franchi,
€ 640).
ESSENZIALE
È squadrata
e molto capiente
la Wonder Bag in
pelle con interni
in camoscio
(Cruciani,
€ 349).

4
PREZIOSI
Gli stivaletti diventano
protagonisti del look

5
grazie all’intarsio floreale,
alle borchie e ai cristalli
(Gucci).

PARIGINO
Il classico basco dà uno stile francese
(Even&Odd @Zalando.it, € 12,99).

34
GR A ZI A• MODA

must

6
MILITARE
7
ROCK
Il parka in raso La minigonna lucente ha una chiusura
di cotone a drappeggio (Please, € 49).
e imbottitura
in piuma ha il collo
staccabile
e applicazioni
ricamate (Peuterey,
€ 1.190).

8
TECNOLOGICO
Lo smartwatch, che
ha anche le lancette
vecchio stile, ha
cassa e bracciale in
acciaio lucido rose
gold IP (Fossil Q
Accomplice,
€ 199).

10
9
RIGOROSI
Gli stivali in morbida pelle con lacci e zip interna
DI TENDENZA
La borsa, con pattina e passante
in pelle di granulata metallizzata,
ha la scritta J’adior (Dior).

hanno suola e tacco a contrasto (Tod’s, € 790).

36
GR A ZI A•
persone Dopo Amici,
canto da sola
FEDERICA CARTA, finalista
del talent show, debutta sul palco
a Roma e a Milano. E con Grazia
condivide i consigli ricevuti dalle
La cantante
due donne che più l’hanno aiutata:
Federica Carta, sua madre e Maria De Filippi
18 anni. Il suo di Annalia Venezia
singolo Ti avrei
voluto dire ha Ha preso lezioni di canto a 9 anni, e a 18
raggiunto quasi è arrivata in finale al talent show Amici
6 milioni di di Maria de Filippi. La cantante Federica
visualizzazioni
su YouTube. Carta, con 700 mila follower su Instagram
e 10 milioni di visualizzazioni su YouTube,
il primo dicembre si esibirà all’Atlantico
di Roma e il 2 a Milano, al Fabrique.
Il programma Amici l’ha premiata, ma ora
che tutto è f inito, che cosa le manca di più
di quella scuola così speciale?
«Il senso di protezione che mi
trasmettevano gli insegnanti. Ogni giorno
mi spronavano a dare il meglio».
Che cosa, invece, non le manca affatto?
«Essere oggetto di giudizio quotidiano.
Ricordo alcuni giorni con grande ansia».
Qual è il consiglio che le ha dato la conduttrice
Maria De Filippi?
«“Prima di cantare un brano, leggilo, fallo
tuo e poi raccontacelo in musica”».
E il consiglio che le ha dato sua madre?
«“Non tenerti tutto dentro, mostrami
sempre che cosa ti passa per la testa.
E soprattutto stai tranquilla”».
C’è un regalo che ha molto gradito?
«Quello di un fan che si è tatuato sul
braccio il titolo della mia canzone, Tutto
quello che ho. Quel brano era dedicato al mio
amico Nicolò che non c’è più».
Tra i colleghi che l’hanno preceduta nei talent,
di chi conosce a memoria le canzoni?
«Di Michele Bravi e di Alessandra
Amoroso. Li stimo moltissimo».
La spaventa il mondo dello spettacolo?
«No. Ma sono consapevole che la strada
per il successo è lunga e tortuosa».
Sappiamo che non ha un f idanzato,
ma qual è il suo uomo ideale?
Foto NOVAKOVA

«L’attore Leonardo DiCaprio.

È una risposta troppo banale?».
FEDERICA CARTA . IL 1° DICEMBRE ALL’ATLANTICO
DI ROMA E IL 2 AL FABRIQUE DI MILANO.

38
GUERLAIN LANCÔME
Cofanetto Cofanetto
Mon Guerlain La vie est belle
in esclusiva in esclusiva

Acquista su sephora.it
GR A ZI A•
persone Il rap mi ha portato
in prima fila
È cresciuto in periferia cantando
i brani dei suoi idoli. Oggi è ospite
d’onore alle sfilate. Perché con i suoi
versi e la sua determinazione
TEDUA ha saputo conquistare tutti
di Annalia Venezia
fot o di Virginia Bettoja

Ha passato l’infanzia affidato ai servizi sociali,

nel quartiere di periferia milanese QT8. Poi,
quando la vita sembrava riservargli il peggio, la
musica l’ha salvato. «Ho cominciato con l’hip
hop a 11 anni, era un modo per sfogarmi», dice
Tedua, al secolo Mario Molinari, 23 anni,
rapper in ascesa dell’etichetta Sony Music,
Il rapper prodotto dal talent scout Chris Nolan. Ha
Tedua, quasi 500 mila follower su Instagram e il suo
23 anni.
La t-shirt è
ultimo singolo, La Legge Del Più Forte, da
di Dolce & pochi giorni su YouTube ha raggiunto due
Gabbana. milioni di visualizzazioni.
C’è un errore che non rifarebbe?
«Sì, aver risposto male a certi professori».
Chi invece le ha dato un buon consiglio?
«Il papà di un caro amico, partito da zero:
“I primi passi per diventare un uomo sono
precisione, pulizia e puntualità”».
Qual è il primo disco che ha imparato a
memoria?
«Tutti quelli di J-Ax e dei Gemelli Diversi.
Ma anche Eminem show e Vida loca di Jake La
Furia».
Rapper a parte, quali sono i cantanti italiani,
diversi da lei, che ascolta?
«Conosco tutto il repertorio di Max Pezzali,
il preferito di mia madre. Ammiro anche
Fabrizio De André e Francesco Guccini, mi
piace la sua erre moscia».
Lo stilista Stefano Gabbana l’ha contattata su
Instagram e l’ha invitata a una sua sf ilata. Che
cos’ha pensato?
«È stata una bella sorpresa. Da ragazzino non
potevo permettermi gli abiti firmati e sognavo
le cinture di Dolce & Gabbana».
Quando la chiamano “tamarro” si offende?
«No, sono orgoglioso di quello che sono. Il
bisogno di rivalsa mi ha portato qui, ora posso
dire a quelli come me che ce la possono fare». ■
LA CANZONE LA LEGGE DEL PIÙ FORTE È SU
YOUTUBE.COM . IL DISCO È ATTESO NEL 2018.

40
Le 10 notizie
YLENIA, NON RINUNCIARE
ALLA VERITÀ
CHE COSA SPINGE UNA RAGAZZA A DIFENDERE L’UOMO CHE LE HA DATO
FUOCO? GRAZIA HA PARLATO CON YLENIA BONAVERA E CON LA MADRE
ANNA CHE VORREBBE PROTEGGERLA DALLE PASSIONI MALATE
DI Stefania Rossotti
H
o parlato con Ylenia Bonavera, la ra-
gazza che in questi giorni sta parlando
al processo che ha per imputato il suo
ex fidanzato. Qualcuno, nel gennaio
scorso, ha tentato di cancellare con
il fuoco il volto della ragazza. Lei, in
un primo momento, aveva accusato
il suo ex. Ma ora, in aula, dice che non è stato lui.
Ho raccolto anche le parole della mamma di Ylenia,
Anna Giorgi. Ma non posso mescolare le loro voci.
Perché sono lontane, in tutti i sensi. Madre e figlia
non si vedono, non si frequentano. Non si parlano
e, se lo fanno, non si capiscono.
Al dibattimento, cominciato da poco, l’unico im-
putato per l’aggressione è Alessio Mantineo, 24
anni, per quattro fidanzato di Ylenia. Lei, parlando
davanti al magistrato, lo ha difeso, strenuamente.
Contro tutti e contro tutto. Forse persino contro se
stessa. «Io sono la vittima», dice adesso Ylenia, 22
anni. «Questo sembra che ve lo siate dimenticato.
Tutti mi chiedono di ammettere che è stato Alessio,
come se io fossi una sua complice. Come se io non li
odiassi gli uomini che aggrediscono le donne. Certo
che mi fanno orrore i maltrattamenti, i femminicidi.
Ma questo che cosa c’entra? Io difendo Alessio perché
so che non è stato lui».
C’è un video in cui Alessio viene ripreso mentre
riempie una bottiglia di benzina al distributore.
Viene considerato una prova. «E allora?», continua
la ragazza. «I miei occhi non lo hanno visto, mentre
46
DI CUI PARLARE 1
qualcuno mi lanciava la benzina addosso. E io ero lì,
no? C’ero io e c’era un uomo incappucciato». Come
fa a escludere che fosse Alessio? «Mettiamola così: io
non ci voglio credere. E non perché sono innamorata.
Non ci credo e basta. Lo so che, all’inizio, l’ho difeso
in modo morboso. Forse ho detto cose sbagliate, esa-
gerate. Non sono stata capita. Adesso sono lucida e
dico che non è stato lui». Non è più innamorata? «Sì,
che lo sono. Ma non c’entra niente. Se mi chiedete
chi può essere stato, vi dico che qualche giorno prima
dell’aggressione, qualcuno ha versato della benzina
sotto la mia porta. E io ho chiamato Alessio, perché
lui mi proteggeva, sempre. Avevo solo lui e avevo
tanta paura». Anche adesso ne ha? «Dopo quello
che mi è successo non temo più niente. Sono stata
aggredita con il fuoco. Ero incinta e non lo sapevo.
Poi ho perso il mio bambino alla 23ª settimana. Sa
che cosa vuol dire? Ho dovuto partorirlo. È stato
terribile. Nessuno può sapere quanto soffro, nessuno
capisce che cosa ho nella testa. Vivo da sola, perché la
mia nonna, l’unica che mi ha cresciuto e voluto bene,
è morta a giugno. Lavoro in un bar per mantenermi.
La sera mi spalmo la crema sulle cicatrici che il fuoco
ha lasciato: su una caviglia, su un fianco. Mi sento
tanto sola. Prima accanto a me c’era sempre Alessio
che mi amava, per questo dico che non può avermi
Foto KARMAPRESS
fatto una cosa così».
Adesso lui è agli arresti. «Lo vedo solo ai processi.
Spero che mi ami ancora. Non ho altro da aggiungere.
Solo una cosa: non mi faccia dire cose che non ho
 LA NOTTE
DELL’AGGUATO
È la notte tra il 7 e l’8 gennaio
di quest’anno quando Ylenia
Bonavera viene aggredita
sull’uscio di casa a Bordonaro
(Messina). Un uomo getta
della benzina sul corpo della
ragazza, poi le dà fuoco. Lei
viene ricoverata per gravi
ustioni e, nei primi momenti,
accusa della violenza l’ex
fidanzato, Alessio Mantineo.
Già poche ore dopo, però, la
giovane donna cambia
versione. Per parte sua, il
ragazzo ha sempre negato il
gesto, ma un video lo ha
ripreso mentre compra
benzina a un distributore poco
prima dell’aggressione.
Sempre in quei giorni si viene
a sapere che Ylenia è al terzo
mese di gravidanza: perderà il
bambino dopo alcune
settimane.
Accanto, Ylenia Bonavera, 22 anni, insieme con il suo ex fidanzato, Alessio Mantineo, 24.

detto, non inventi niente». Perché dovrei farlo? «Per-
ché l’hanno fatto in tanti. Hanno scritto che Alessio
mi ha bruciata perché aspettavo un figlio non suo.
Oppure perché non voleva il nostro bambino. Non
è vero. Io non lo sapevo neanche di essere incinta.
Dicono tutti un sacco di bugie. La vuole scrivere lei
la verità?».
La verità. Quella della mamma della ragaz-
za è tutta diversa. «Credo che la relazione fra
Ylenia e Alessio sia un amore malato», dice Anna
Giorgi. «Lei mi accusa di non capirla e io davvero
non riesco a farlo. Perché io so che cosa vuol dire
avere un uomo violento, so che bisogna scappare. È
successo a me, 20 anni fa, con il papà di Ylenia: lui
alzava le mani contro di me. E io prima l’ho lasciato
e poi l’ho denunciato. Forse, se non lo avessi fatto,
non sarei qui a parlarle. È stata una scelta difficile.
Per molto tempo ho nascosto le botte. Dicevo che
avevo sbattuto la faccia contro al muro, il braccio
contro uno spigolo. Le solite cose. Poi ho deciso
di reagire: non potevo vivere con un uomo che mi
picchiava, non potevo crescere mia figlia compor-
tandomi da vittima. E adesso la vittima è lei. Che
cosa ho sbagliato?».
Ylenia sapeva che suo padre era stato violento? «No,
l’ha saputo solo quando aveva 15 anni. Prima non le
ho detto niente, perché non volevo che avesse paura
del suo papà, che con lei si è sempre comportato
bene». Dicono che le madri debbano dare l’esempio:
non essere vittime, per non crescere figlie vittime.
«Se bastasse questo, mia figlia avrebbe avuto una
vita diversa», continua la madre. «Alessio ha sempre
alzato le mani su Ylenia e lei ha sempre subìto. Lui
la teneva legata, coprendola di cose. Lei tornava
a casa tutta contenta con regali costosissimi. Mi
diceva: “La vedi questa borsa? L’ha pagata 250
euro”. E io a dirle: “Buttala via, non accettarla, non
si può perdonare un uomo che ti fa del male”. Ma
lei si rifiutava di ascoltarmi».
Dopo l’aggressione che cosa le ha detto? «Che era
fortunata a essere ancora viva e di non avere la faccia
cancellata, la sua bellissima faccia. Sa che da piccola la
chiamavamo Principessa Sissi? Era stupenda. Dopo
quel giorno ho tentato mille volte di farle aprire gli
occhi. Ma è impossibile. Per ora devo considerarmi
fortunata di non essere una di quelle mamme che
vanno a mettere fiori sulle tombe delle loro figlie
uccise. Ma poi? Come farò a difenderla?». ■

47
10 notizie Carabinieri in servizio
a Firenze: in città
due studentesse sono
state violentate
Quegli interrogatori
il 7 settembre scorso.
CHE FERISCONO
ANCORA LE VITTIME
«Perché non portavi gli slip?», «Trovi sexy
l’imputato?», «Sei sicura di avere detto la verità?».
Sono alcune delle domande rivolte in tribunale
alle due studentesse americane che hanno
denunciato per stupro due carabinieri a Firenze.
Grazia le ha raccolte per mostrare come chi
ha subìto sia trasformato in colpevole
DI Cristina Giudici

accettato dal giudice, gli altri sono stati respinti perché

ritenuti oltraggiosi o brutali. Per i legali delle vittime la
raffica di domande è stata eccezionale, vessatoria, fatta
per intimidirle. Secondo quelli dei carabinieri, invece,

2
ci sono video nei quali le due studentesse apparirebbero
sobrie. Ecco che cosa è stato chiesto.
«Perché lei non portava gli slip?».
«Perché nei suoi indumenti consegnati mancavano gli
slip?».
«Lei trovava sexy l’imputato?».
«Lei trovava attraente l’imputato?».

L
e loro prime parole urlate al telefono sono
confuse e disperate. Pronunciate in un italiano
approssimativo. «Venite a prenderci per favore,
violentati dalla polizia, polizia macchina la casa».
È l’appello con cui due studentesse americane, trasferitesi
per un periodo a Firenze, hanno chiesto aiuto alle 3,48
del mattino del 7 settembre: sono sotto schoc.
Poco dopo arriva una volante, gli agenti salgono al ter-
zo piano del palazzo e trovano due giovani donne che
piangono a dirotto: denunciano di essere state violentate
da “due poliziotti”, anche se in realtà hanno in mente
due carabinieri, conosciuti quella notte fuori dal locale
fiorentino Flò. Dopo una serata spensierata e di relax,
le ragazze hanno accettato un passaggio per tornare a
casa e sono salite sulla vettura di servizio dei due, ora
imputati al processo per stupro. Pietro Costa, 32 anni, e
Marco Camuffo, 47 anni, arrivano davanti all’abitazione
delle loro due passeggere, e salgono con loro. Subito
dopo sarebbe avvenuta la violenza.
Il 23 novembre, al tribunale di Firenze, gli avvocati dei
due carabinieri hanno sottoposte le due studentesse al
fuoco incessante di 460 domande per cercare di demo-
lire le loro accuse e dimostrare che erano consenzienti,
al momento del rapporto sessuale, e non ubriache al
punto di non essere in grado di intendere che cosa stava
accadendo. L’esame è durato 12 ore e le ragazze, alla fine,
erano sfinite e devastate.
Grazia ha raccolto alcune delle domande poste alle
«Può ricostruire l’appartamento in cui è stata trascinata?».
«Ha detto la verità alla polizia?».
«Siete sicure di aver detto la verità alla polizia?».
«Perché mentite alla polizia?».
«Lei era seduta sul sedile posteriore o anteriore dell’au-
tovettura?».
Ben 30 domande riguardano esclusivamente il modo in
cui sono stati acquisti gli alcolici durante la serata nel
locale: un legale dei carabinieri voleva capire se e quanto
fossero ubriache le due studentesse prima di uscire dal
Flò. Ecco le principali.
«Avete pagato gli alcolici con la carta di credito?».
«Perché non avete pagato con la carta di credito?».
«I contanti dove li avete presi?».
«Quando li avete presi?».
«Perché avete pagato in contanti e non con la carta di
credito?».
«Perché aveva il numero di cellulare di uno degli im-
putati nella sua rubrica?».
«Perché avevate 1.000 euro?».
«Quando è entrata nell’ingresso di casa, camminava
da sola?».
«È sicura che non si reggeva in piedi e barcollava?».
«Nei 18 minuti in cui eravate in macchina, avete bevuto
ancora?».
La serie completa delle domande sarà resa pubblica fra
alcune settimane. Quella sugli slip, respinta dalla corte,
è stata spiegata dagli avvocati dei carabinieri in questo
Foto ANSA

studentesse dagli avvocati degli imputati, Giorgio Carta modo: era necessaria per completare le perizie tecniche
e Cristina Menichetti: solo un terzo dei quesiti è stato sugli indumenti delle due studentesse. ■

48
Hybrid Smartwatches
10 notizie
Il femminista MACRON
Corsi di formazione nelle scuole, più tempo per denunciare i reati e ospedali
che aiuteranno le vittime a raccogliere le prove degli abusi subiti.
Il presidente francese è sceso in campo contro la violenza di genere e qui
l’attivista Sandrine Rousseau che più si è battuta su questo tema spiega
quali misure dovremmo copiare anche in Italia DI Eva Morletto DA Parigi
Il presidente
francese,
Emmanuel
Macron,
e la moglie
Brigitte.
C
i fu il quadro di Delacroix con la Ma-
rianna a seno nudo che guida il popolo
verso il futuro, c’è stato il maggio 1968
con le femministe sulle barricate, ci sono
state autrici come Simone Veil e Simone
de Beauvoir. C’è una galleria infinita di
donne esemplari che hanno fatto della Francia la patria
delle libertà femminili. Eppure anche qui non si sfugge
al fenomeno tetro della violenza di genere. Il terremoto
mediatico seguito allo scandalo degli abusi del produttore
americano Harvey Weinstein non ha risparmiato né la
società francese, né la sua espressione virtuale, quei social
network che sono diventati una costellazione di denunce
da parte di donne accomunate dalla decisione di rivelare
le aggressioni subìte. Il presidente Emmanuel Macron è
così sceso in campo per annunciare una serie di nuove
misure volte a combattere la violenza sulle donne.
Ma ad aprire la breccia già mesi fa, prima dei #metoo
e dei #quellavoltache, è stata lei, Sandrine Rousseau, ex
portavoce del partito ecologista francese. Sandrine ha
scatenato uno tsunami nel mondo della politica, denun-
ciando le molestie subìte da Denis Baupin, vicepresidente
dell’Assemblea. Improvvisamente, attorno a lei si è fatto
il vuoto. Determinata a non arrendersi, Rousseau ha fon-
dato un’associazione, Parler (“Parlare”), creata per riunire
le donne vittime di violenza e accompagnarle nelle sedi
50
3
delle forze dell’ordine, al fine di aiutarle a denunciare le
molestie, e per mettere in contatto le vittime dello stesso
aggressore per un’azione legale comune.
Sandrine Rousseau è un’icona della lotta contro le
aggressioni sessuali e non ha esitato ad analizzare i
provvedimenti annunciati dal governo per valutarne
l’efficacia e l’opportunità. Tra le misure che verranno
adottate, ci sono corsi di formazione per gli insegnanti
nelle scuole al fine di sensibilizzare gli allievi al rispetto
reciproco e al valore del consenso. «Quando il governo
decise di appoggiarsi agli insegnanti per una campagna
mirata a ridurre gli incidenti stradali, i risultati furono
sorprendenti», spiega Sandrine. «Trovo molto utile,
inoltre, l’aver innalzato la soglia di prescrizione dei de-
litti sessuali da 20 a 30 anni. Si aiuteranno così le donne
che hanno subìto abusi in età infantile o adolescenziale
a denunciare, quando si sentiranno psicologicamente
pronte».
Macron sta cercando anche di arginare la pornografia sul
web estendendo i poteri del Csa (Consiglio Superiore
per l’Audiovisivo) per controllare non solo i contenuti
dei programmi televisivi, ma anche quelli dei videogiochi
e dei social network. «È una battaglia giusta», sottolinea
Rousseau. «Il problema annoso sono i server, su cui non
c’è alcun controllo, soprattutto quando hanno sede in
nazioni dove non c’è legislazione su questi temi». Ma
per la fondatrice di Parler una delle misure più efficaci
sarà senza dubbio la creazione di unità ospedaliere de-
dicate alle donne vittime di violenza. Qui le prove delle
aggressioni, i campioni di dna e tutti i referti medici
saranno conservati e resi disponibili alla vittima per le
azioni legali. In troppi casi le denunce si risolvono con
un nulla di fatto a causa della mancanza di prove tan-
gibili. Per questo, in Francia, solo l’uno per cento delle
violenze commesse è denunciata. Non sarà più così».
C’è qualcosa che non è stato preso sufficientemente in
considerazione dal governo? Sandrine Rousseau ne è
convinta: «Le aziende non sono state coinvolte abba-
stanza. Le grandi imprese dovrebbero raccogliere le de-
nunce delle donne molestate, queste ultime dovrebbero
Foto GETTY IMAGES
essere indennizzate in modo appropriato e i responsabili
delle molestie dovrebbero essere sanzionati a partire
dall’azienda stessa. Invece, troppo spesso, l’impresa è
un testimone silente.■
10 notizie
Ingiustizia non sarà FATTA
NELLO SCANDALO DEGLI ABUSI MOLTE ITALIANE HANNO ASSOLTO I MASCHI E
INCOLPATO LE MOLESTATE. QUI LA SCRITTRICE CARL A VANGELISTA CHIEDE
A TUTTE DI FARSI CONTAGIARE DAL VIRUS DELL A RIBELLIONE DI Carla Vangelista*
E
così, abbiamo perso anche questa volta. Anche questa
volta ha trionfato il concetto patriarcale della nostra
società dove se tu, donna, osi mettere in discussione
la figura di uomo-benefattore-padrone, non c’è possibilità
di sopravvivenza. Perché non ti ucciderà lui, ma le tue
amiche, la vicina di casa, le altre donne. Per l’ennesima
volta, le parole delle donne che hanno denunciato fini-
ranno presto nel dimenticatoio, sepolte come sono state
da subito da giudizi, sospetti, ironia. Ingiustizia è fatta, il
tribunale non deve neanche svuotarsi perché non si è mai
riempito, l’imputato o gli imputati non sono mai saliti sul
banco perché sono stati giudicati innocenti sulla parola. E
la giuria popolare, che ha vociferato per strada, sui social,
nei corridoi degli uffici, era composta in larga misura da
donne. Che hanno così dimostrato che perfino per noi è
più facile credere alla spregiudicatezza di una donna che
alla sua innocenza.
Sembra che non ci sia speranza per noi donne
italiane. Perché nel resto del mondo le cose si sono svolte
in modo completamente diverso e il pubblico femminile si
è schierato dalla parte di quelle che finalmente trovavano
il coraggio di denunciare abusi e molestie, approfittan-
do di questo momento per coltivare la speranza che le
cose possano cambiare. Le donne italiane hanno perso,
e non mi riferisco a quelle che hanno provato a parlare
e, disorientate e spaventate dall’odio e dai commenti pe-
santissimi che si sono da subito riversati su di loro, non
hanno per ora (e mi piace sottolineare “per ora”) trovato la
risolutezza di portare avanti le loro denunce. Mi riferisco
a quelle che hanno giudicato, che hanno bruciato subito
le streghe su pubblica piazza prima di sapere, prima di
pensare. «Non le sopporto le troie come loro, pronte
a tutto per farsi pubblicità. Non c’è stato neanche uno
stupro, qui si parla solo di molestie».
Come a dire che se un uomo dà un paio di ceffoni alla moglie
non è da biasimare, perché in fondo non l’ha fatta finire
in ospedale. Come a dire che l’atteggiamento di sospetto e
*Potete continuare il confronto con la scrittrice sulla sua pagina Facebook, usando l’hashtag #lusoimpropriodellamore.
52
4
Accanto, la
sfilata del 25
novembre,
a Roma, nella
Giornata
contro
la violenza
sulle donne.
colpevolizzazione che devono subire le vittime - che si parli
di stupro o molestia: ma dov’è il confine, il tutto si misura
con una libbra di carne? Non stiamo parlando di Shylock
(l’usuraio, creato da William Shakespeare, che chiede in
garanzia la carne stessa dei suoi debitori, ndr) - non parte
proprio da questo coro femminile che prevede nessuna
solidarietà verso la vittima e tanta protezione nei confronti
dell’uomo. In questi giorni una ragazza di 20 anni è stata
violentata all’esterno di un bar. Una “troia” anche lei? Una
ragazza di 14 anni è stata obbligata a prostituirsi dalla nonna
e dalla mamma. Forse le ha incolpate perché le avevano
negato l’ultimo modello di iPhone? C’è una vendetta oc-
culta anche qui dietro? Le due studentesse americane che
hanno denunciato per stupro i due carabinieri a Firenze in
questo momento, al processo, si stanno sentendo rivolgere
domande che hanno fatto ribellare perfino il giudice. Ma
quando finirà? Quando ci decideremo a schierarci?
Pochi giorni fa c’è stata la giornata dedicata alla
violenza sulle donne e la presidente della Camera,
Laura Boldrini, ha detto che dobbiamo sensibilizzare
le coscienze degli uomini. Non sono d’accordo. Sono le
donne, invece, quelle da risvegliare, sono loro i cani più
feroci. Ma che cos’è, di queste donne che si fanno avanti, a
farci tanta paura? Temiamo di venire contagiate dal virus
della ribellione e magari lasciare il marito che ci tratta
come un oggetto d’arredamento, o licenziarci dall’ufficio
dove il capo ci umilia con le sue occhiate untuose e la sua
mano sempre pronta? Dove si annida tutto questo fiele,
questo giudizio inesorabile che ci porta a definirle tutte
e comunque “delle troie che ci sono state”? Vi prego,
iniziamo a dare noi dignità alla vittima, non aspettiamo
che siano gli uomini a farlo, non abbiamo bisogno di loro
per fare le cose giuste. Lasciamo che siano gli uomini, se si
sentono troppo minacciati dalla nostra forza, a giudicarci
Foto LAPRESSE
troie. E lasciamo però - almeno noi - che le vittime siano
vittime. E magari dal loro coraggio nel denunciare, da
quello sì, lasciamoci contagiare. ■
BAS ET COLL ANTS

u c t
Séd ctioni on
Colle
SCOPRIL A SUL NUOVO
SHOP ONLINE
P H I L I P P E M AT I G N O N .C O M
10 notizie
LA VENDETTA
fredda di Uma
HA ASPETTATO IL GIORNO DEL
RINGRAZIAMENTO IN AMERICA PER
PARLARE. MA ORA ANCHE UMA
THURMAN SI È UNITA ALLE ATTRICI CHE
DENUNCIANO IL PRODUTTORE HARVEY
WEINSTEIN. E IL SUO MESSAGGIO È PIÙ
AFFILATO DELLA SPADA DA SAMURAI
CHE USAVA NEL FILM KILL BILL
DI Simona Siri DA New York
N
el coro di voci che hanno aderito al movimento
#metoo raccontando le loro storie di abusi più o
meno gravi o che semplicemente hanno dimostra-
to solidarietà alle donne vittime di molestie sessuali, lei
non compariva. Al nutrito gruppo di attrici fattesi avanti
con racconti più o meno agghiaccianti dei loro incontri
con Harvey Weinstein, da Angelina Jolie a Gwyneth
Paltrow passando per Annabella Sciorra e Asia Argento,
mancava, infatti, un nome importante: Uma Thurman.
Non è un particolare da poco. L’attrice è, come sappia-
mo, musa di Quentin Tarantino al quale deve due dei
suoi ruoli più famosi: Mia Wallace di Pulp Fiction e La
Sposa di Kill Bill, entrambi prodotti dalla Miramax, la
prima società di Weinstein. Esattamente come Paltrow,
giustamente considerata “la Signora della Miramax” dei
tempi d’oro grazie all’Oscar vinto per Shakespeare in Love
Uma Thurman,
47 anni, e
Harvey
Weinstein, 65, a
un galà amfAR
del 2016.
5 ha sterminato la famiglia e l’ha lasciata esamine davanti
54
nel 1999, Thurman è una che deve la carriera al produttore
e il suo silenzio sull’argomento molestie stava diventando
davvero assordante. Fino a qualche giorno fa quando, in un
post su Instagram, Uma ha finalmente parlato. Un mese fa,
durante il red carpet newyorkese per The Parisian Woman,
ai microfoni del programma tv Access Hollywood aveva detto
di non essere pronta a rilasciare dichiarazioni, ma l’aveva
detto con la voce rotta dalla tensione, come se dentro stesse
covando una rabbia incredibile. «Non sono una bambina e
ho imparato che quando parlo da arrabbiata, poi mi pento
di quello che dico. Quindi aspetto di esserlo meno e quando
sarò pronta, dirò quello che devo dire».
Quel giorno è arrivato in occasione del Thanksgiving, ilgior-
no del Ringraziamento, la festa più sentita dagli americani,
quella durante la quale si ringrazia per le cose che la vita
ci ha dato. «Recentemente ho detto che ero arrabbiata. Ho
le mie ragioni: #metoo, nel caso non l’aveste capito dalla
mia faccia», ha scritto usando quindi l’hashtag ormai di-
ventato famoso tra tutte le donne che vogliono denunciare
abusi subiti. E poi: «Pensavo fosse importante prendere
tempo, essere giusti, precisi, così... Buon Thanksgiving a
tutti tranne che a te Harvey, e a tutti i tuoi malvagi co-
spiratori: sono felice che stia succedendo lentamente, tu
non meriti un proiettile». Parole forti e dirette: forse solo
Rose McGowan e Asia Argento si sono dirette con così
tanta rabbia e a lui. Senza contare la forza di quel #metoo:
quella di Uma non è semplice solidarietà per sentito dire.
Anche lei ci è passata, anche lei è stata in qualche modo
molestata e anche lei ora parla e lo fa con rabbia control-
lata, scegliendo con cura le parole: sono contenta che la
tua fine stia avvenendo in modo lento e doloroso, e non
in modo rapido, come succede quando prendono bene la
mira con un proiettile solo. No, all’uomo che ha molestato
più di 60 donne e violentato cinque, lei augura un’agonia
molto poco politicamente corretta: voglio vederti soffrire,
Harvey. E mentre lo dice, noi ce la immaginiamo vestita di
giallo con la spada da samurai in mano, vendicativa come
La Sposa in Kill Bill, la storia di una donna che attraversa
pene infinite al solo scopo di vendicarsi dell’uomo che le
alla chiesa il giorno del suo matrimonio. Che è poi il modo
a cui pensiamo a lei. Per noi Uma Thurman è esattamente
come il suo personaggio, una donna forte e combattiva,
una che davanti a un’ingiustizia non può tacere, facendo
finta di non vedere. Certo, ci sono anche quelli che pensano
che sia tutta convenienza, che chi parla ora lo fa solo per
saltare sul carro della visibilità e dell’argomento del giorno,
ma noi non ci crediamo. Piuttosto Uma è la vendicatrice di
cui tutte le donne hanno bisogno: molto arrabbiata e poco
Foto GETTY IMAGES
disposta a liquidare la questione con frasi di circostanza.
Quelli che stiamo vivendo non sono tempi adatti al silen-
zio. Lei l’ha capito, lo sa benissimo. E ha ritirato fuori la
spada da samurai. ■
10 notizie
Tre educatrici
della scuola
dell’Infanzia
Janusz Korczak
di Vercelli sono
accusate di
maltrattamenti.
CHI CI DIFENDE dalla maestra
“T
i faccio girare la testa al contrario”. “Ti faccio
cadere tutti i denti”. Non è un libro d’azione,
ma frasi tratte dal video girato dalla polizia nella
scuola dell’Infanzia Janusz Korczak di Vercelli. Urla rivolte
a bambini inermi, da parte di tre maestre, ora agli arresti
domiciliari. Le indagini sono partite dalla segnalazione di
una madre che aveva notato una delle donne tirare per i
capelli un bimbo.
«Mio figlio è in un’altra classe, ma mi ha raccontato di aver
visto una maestra cattiva che picchiava il suo amico e mi
ha chiesto: “Mamma perché lo fa? Aveva solo fatto un po’
il buffone”». A parlare è Andreza Dos Santos, 31 anni, suo
figlio era in quella scuola nel periodo in cui è stato girato il
video. «Sono delusa e arrabbiata. Ora voglio guardare in
faccia tutte, maestre e dirigenti, e chiedere loro come fanno
a dire che non si sono mai accorte di niente. Le urla le ho
sentite anch’io. Non avrei mai immaginato quell’orrore».
Un altro padre si associa al racconto. «Ho subito rico-
nosciuto mia figlia nel video e sono sconvolto», racconta
l’uomo oggi. «Non so ancora quali effetti abbia avuto sulla
sua mente: pensava che quella fosse la normalità». Com-
prende quell’angoscia anche un altro genitore: «Mio figlio
ha frequentato l’istituto per tre anni, ma in un’altra classe»,
racconta Paolo Pulcina, garante per i diritti dell’infanzia
del comune di Vercelli. «Seguo un progetto di filosofia
nelle scuole e ogni tanto sono lì fuori orario. Un giorno
ho notato che all’ora del pranzo gli alunni della maestra
Donà uscivano mezzi nudi dal bagno, senza che nessuno
li aiutasse a rivestirsi. L’ho sempre sentita strepitare, anche
per il suo timbro di voce alto, ma erano frasi nella normalità.
Non certo quelle che ho sentito nel video».
Parla di Maria Teresa Donà, una delle educatrici sotto
56
Un video della
Polizia ha mostrato
i maltrattamenti
di alcune
educatrici in una
scuola di Vercelli.
Grazia ha parlato
con i genitori
preoccupati per
i loro bambini
e con chi, anni fa,
aveva provato
a denunciare senza
essere ascoltato
DI Alessia Ercolini
6
accusa insieme con Carmelita Capalbo e Luisita Cantù.
«L’avevo già denunciata 22 anni fa», rivela Marinella Coda
Zabetta, di Villata, provincia di Vercelli. «Ero andata dai
carabinieri di Borgo Vercelli, ma allora non c’erano le
telecamere e senza prove non potevano fare molto. Mio
figlio Emanuele aveva cominciato a fare capricci e la pipì
addosso. Una volta mi ha detto che lo avevano chiuso nel
gabinetto per castigo e che la maestra gli dava i calci nel
sedere. Un’altra volta che gli aveva fatto leccare da terra
le briciole di un cracker. E per fargli mangiare le verdure
usava un imbuto rosso. Non l’ho più mandato a scuola. La
seconda figlia l’ho mandata solo perché Donà non c’era più».
Ma la maestra aveva solo trovato un’altra scuola. Letti i
nomi su Notizia Oggi Vercelli, una ex alunna di Villata ha
rilanciato la foto su Facebook. E da lì, una sorta di catarsi
collettiva tra le vittime, che a Grazia raccontano la loro
angoscia, tenuta dentro per oltre vent’anni.
«Ricordo l’imbuto rosso cacciato in gola al mio compagno
di banco», dice Alessia, 32 anni. «Se si faceva la pipì ad-
dosso, lo lasciava in castigo su una sedia, sporco, davanti a
tutti». Perché nessuno ha fatto niente? «Pensavano che la
maestra avesse sempre ragione».
«Lei faceva le cose di nascosto», racconta Sara, 29 anni, di
Villata. «Mi obbligava a mangiare il formaggio che quasi
vomitavo. Il mio fratellino si era fatto la pipì addosso e la
maestra per punizione lo ha rinchiuso nel bagno. Piangeva
spaventato. Da allora ha iniziato a bagnare il letto, aveva
incubi e non voleva più andare all’asilo. Nostra madre è
Foto CONTRASTO
andata dai carabinieri. Ma non c’erano prove, occorreva la
denuncia di altri genitori e nessuno ha parlato. Soltanto oggi
stanno chiamando casa nostra, mi scrivono su Facebook e
iniziano a raccontare». ■
rebecca.it

My World Collection
10 notizie
IL FUTURO
si chiama Meghan
AMERICANA, ATTRICE E DIVORZIATA: MEGHAN MARKLE
IN PRIMAVERA SPOSERÀ IL PRINCIPE HARRY. E QUI GRAZIA
SPIEGA CHI È LA RAGAZZA CHE, DOPO UN TÈ A PALAZZO,
HA CONVINTO LA REGINA E GLI INGLESI DI ESSERE
QUELLA GIUSTA DI Federica Brunini
È
divorziata, americana, per la pre-
cisione nata in California da pa-
dre irlandese e olandese e madre
afro-americana; è una modella e attrice,
prontissima per il suo prossimo ruolo:
duchessa del Sussex, accanto al futuro
marito, il principe Harry d’Inghilterra,
che al momento risulta essere quinto in
linea di successione al trono britannico.
Questo, in sintesi, il profilo di Meghan
Markle, 36 anni, che, a quanto annun-
ciato da Kensington Palace lo scorso 27
novembre, sposerà il secondogenito di
Carlo e Diana la prossima primavera,
probabilmente in maggio, dopo la na-
scita del terzogenito di Kate e William.
A quel punto i riflettori si accenderano
definitivamente sul suo ingresso nella
Royal Family.
Dopo giorni di indiscrezioni, supposi-
zioni e cambi repentini di agenda, oltre
che di abito, la corte ha sciolto il riserbo
e diramato notizie certe.
Questo matrimonio si farà, Harry, 33
anni, metterà la testa a posto e l’anello
al dito della sua amata, che frequen-
ta da circa 18 mesi e con la quale ha
brevemente convissuto a Toronto,
nell’appartamento di lei, già modella
e attrice della serie tv Suits, nei panni
dell’avvocato Rachel Zane.
Chi si aspettava una protesta della
regina Elisabetta è stato deluso. La
sovrana ha già dato la sua benedizio-
ne, come previsto dalla Costituzione,
all’indomani delle celebrazioni per
i suoi 70 anni di matrimonio con il
principe consorte Filippo. Lo ha fatto
dopo un tè al quale, per togliersi ogni
58
7
pensiero ma anche per sollevare dai
dubbi i sudditi, ha invitato il nipote e
la futura sposa.
Che Meghan Markle fosse ormai di
casa, anzi di palazzo, lo si era capito
da indizi precisi. Harry l’aveva voluta
accanto a sé al banchetto per le nozze
di Pippa Middleton, la sorella minore
(e sexy) di Kate e i due, poi, erano ap-
parsi insieme e decisamente intimi agli
Invictus Games di Toronto, la scorsa
estate.
Del resto, la loro love story era comin-
ciata, secondo alcune fonti, proprio gra-
zie al comune amico canadese Markus
Anderson, ma una versione recente, e
decisamente più succosa, della storia
sembrerebbe indicare come galeotta
un’app di appuntamenti online. Lo
stesso Harry ha ammesso di aver se-
guito Meghan su Twitter con un falso
account.
Con questo secondo matrimonio reale,
gli eredi Windsor aggiungono così un
nuovo e avvincente capitolo alla propria
saga: prima la scelta di William, l’erede
al trono, di sposare una “commoner”
come Kate Middleton, ora l’ex ribelle
Harry pronto a impalmare un’attrice
divorziata.
Più di 80 anni fa, una decisione analoga
scatenò una crisi costituzionale che
costrinse Edoardo VIII ad abdicare
in favore del fratello minore, Giorgio
VI nonché padre di Elisabetta II, pur
di convolare a nozze con l’americana
due volte divorziata Wallis Simpson.
I tempi, oggi, sono cambiati, per me-
rito anche della principessa Diana, la
Il principe
Harry, 33
anni, con
la fidanzata
Meghan
Markle, 36.
prima a combattere contro le rigide
imposizioni di Buckhingham Palace.
Non è un caso che siano proprio i suoi
figli a segnare ora la svolta e il futuro
del regno.
Harry e Meg abiteranno a Nottingham
Cottage, nella tenuta di Kensington, a
pochi metri dalla porta di William e
Kate, insieme con Guy e Bogart, il bea-
gle e il labrador che l’attrice ha portato
con sé dal Canada.
Sono stati proprio i due cani, con un
bau inconsapevole, a confermare per
primi i gossip sull’imminente fidanza-
mento. Dalla scorsa settimana, infatti,
sono in quarantena nel Regno Unito
in attesa di microchip e vaccinazioni
come richiesto dalle leggi britanniche,
dopo il volo che li ha condotti per la
prima e probabilmente ultima volta
da Toronto a Londra insieme con la
padrona, ai suoi tanti effetti personali e
Foto KARMAPRESS
al nuovo anello di fidanzamento: lo ha
fatto realizzare Harry con due diamanti
di sua madre Diana e uno centrale che
viene dal Botswana. ■
10 notizie
NON POSSIAMO
FARLI CRESCERE
DA SOLI
IN PROVINCIA DI ROMA,
A CAUSA DEI TAGLI, GLI ALUNNI
DISABILI SONO RIMASTI SENZA
EDUCATORI CHE POSSANO
ASSISTERLI A SCUOLA.
8
E LE STESSE DIFFICOLTÀ
SI VERIFICANO IN TUTTA
ITALIA. COME GRAZIA HA
SCOPERTO PARLANDO CON
TANTE FAMIGLIE CHE
CHIEDONO AIUTO
DI Lucia Valerio
60
L
e mamme di Cerveteri sono solo la punta dell’iceberg.
In un video alcune di loro hanno denunciato i tagli che
nel comune romano hanno colpito l’Assistenza educa-
tiva culturale, il servizio facoltativo, ma essenziale, che
mette degli educatori a disposizione dei bambini, per aiutarli
nelle attività quotidiane. A Cerveteri le ore di assistenza ai figli
disabili sono diminuite a tal punto che certi ragazzi frequentano
la scuola solo alcuni giorni a settimana. Altri entrano dopo ed
escono prima, a causa invece del numero ridotto di docenti di
sostegno, troppo pochi e spesso precari. Ma il problema, Grazia
ha scoperto parlando con i genitori di tanti bambini disabili,
non c’è solo a pochi chilometri da Roma.
Giovanni Barin, vicepresidente dell’associazione Genitori
Tosti in Tutti i Posti Onlus di Lodi, è il papà di Lorenza, 14
anni, sorda-impiantata: «Mia figlia usa linguaggi diversi e ha
bisogno di essere seguita da persone specializzate, cosa che
è accaduta raramente», racconta. Molti genitori lamentano
anche che i figli vengono affidati a neodiplomati. A Lorenza,
per esempio, è accaduto quando frequentava la scuola materna.
Oggi ogni regione ha deliberato varie linee guida, ma il taglio ai
costi è una costante. «Il numero di ore non è stabilito secondo
le necessità dei ragazzi, il processo funziona al contrario: in
base alle risorse disponibili vengono suddivise le ore di attività»,
continua Barin.
«Meno male che l’autonomia scolastica dà la possibilità ad
alcuni istituti di condurre buone prassi. Nei comuni piccoli le
cose tendono a funzionare meglio», dice Stefania Gianforte, 46
anni, mamma di Gabriele, 12 anni, con una tetraplegia grave,
che frequenta la scuola primaria di Ronciglione, in provincia di
Viterbo. «Mio figlio non cammina, non parla, ma capisce tutto
e si sa esprimere con un suo linguaggio. Per questo la continuità
del sostegno è importante», afferma. Per i bambini che non
parlano, gli sguardi sono fondamentali ed entrare in sintonia è
indispensabile per ottenere dei progressi. Se però l’insegnante
cambia spesso, la scuola diventa un percorso a ostacoli. Come
accade a Federico, 6 anni, di Nettuno, che ha avuto un trauma
cranico a due anni e mezzo. «Ha perso la maggior parte delle
sue funzioni», racconta la mamma, Magda, 42 anni. «I primi
tre anni di scuola materna sono stati una tragedia, perché il
sostegno non era all’altezza della situazione. Quest’anno mio
figlio frequenta la prima elementare a tempo pieno, ma ha solo
13 ore di assistenza alla settimana». Nella maggior parte dei
casi i genitori sono costretti a lasciare il lavoro per occuparsi a
tempo pieno dei propri figli. L’ultima assurdità è che Federico
non ha un banco in classe ma una cattedra, che sottolinea ancora
di più la sua diversità. «Quando avrà un banco come tutti gli
altri?», chiede Magda.
Massimo Simicich, 47 anni, operaio di Trieste, è il papà di
Sara, 11 anni, affetta da ipoacusia profonda. «Ha un ritardo
cognitivo che si sta riducendo pian piano», racconta Massimo.
«Alla scuola materna siamo stati fortunati, con le elementari
sono iniziati i primi guai: fino a poche settimane fa era senza
insegnante», dice. La paura adesso è che le sue capacità non
siano adeguate alle richieste della scuola media. Massimo e
sua moglie sono stanchi di spiegare ogni anno le stesse cose ai
Foto CONTRASTO
nuovi insegnanti. Per lavorare con chi ha disabilità sensoriale ci
vuole apertura mentale e continuità. «E poi», conclude, «oltre
alle difficoltà c’è lo scontro con le istituzioni che ci distrugge
fisicamente e moralmente: sono loro i veri sordi». ■
 crucianic.com

BERGAMO • BOLOGNA • CAGLIARI • FORTE DEI MARMI • MALPENSA

MILANO • MONZA • NOVARA • ROMA • SATURNIA • TORINO • VENEZIA
 10 notizie
Oggi sono una SIRENA
Sull’onda della serie tv del momento, le sensuali regine del mare
sono diventate un fenomeno. Grazia ha parlato con chi insegna
a nuotare pinneggiando e ha scoperto che immergersi indossando
la coda aiuta tante donne a sentirsi più forti e sicure di sé
DI Federica Ginesu
S
ono guizzate fuori dal mare e hanno conquistato il
mondo. Su Instagram milioni di post celebrano le
sirene e anche un’influencer da 13 milioni di follower,
l’americana Blac Chyna, ha immortalato la figlia Dream,
nipote di Kim Kardashian, vestita da reginetta degli oceani.
Per il Natale i regali per bambine ispirati a queste creature
sono tra i più richiesti. E in Italia, poi, è un trionfo: in
televisione Sirene (Rai 1) è la serie del momento, che ha
conquistato milioni di mamme e figlie.
L’universo degli abissi, immaginato dall’autore della fic-
tion, Ivan Cotroneo, è il regno in cui governano le donne.
Sono le sirene che detengono il potere e ai maschi non
rimane altro che chinare la testa e obbedire. È questo il
motivo che spinge il tritone Ares, impersonato dall’attore
Michele Morrone, a lasciare gli abissi e la fidanzata Yara
(Valentina Bellè), con cui si deve sposare. Yara lo insegue
sulla terraferma per cercare di riconquistarlo. Insieme
con le sorelle e la madre, approda a Napoli e scopre un
mondo al rovescio, dominato dal genere maschile, in cui
le donne forti e indipendenti trovano ancora ostacoli
e pregiudizi.
Proprio il potere femminile è la ragione che avvicina le
donne reali alle “dee” del mare che fluttuano con la coda
e si muovono sensuali nell’acqua. Lo sa chi si iscrive in
Qui, Francesca
Magnone: ha
fondato
la Casa delle
sirene a Olbia.
9
62
questi mesi ai corsi sempre più numerosi di “mermaiding”,
disciplina acquatica nata nelle Filippine, che significa
“nuotare come una sirena”: un sogno che diventa realtà.
Francesca Magnone, 40 anni, biologa marina e istruttri-
ce subacquea, ha lasciato Milano per Golfo Aranci, in
provincia di Sassari, dove ha aperto nel 2013, all’interno
del suo centro immersioni, La Casa delle sirene, la prima
scuola di questo tipo in Italia. Un esempio seguito poi in
tutta Italia, dal Piemonte alla Sicilia.
«Le donne scelgono di frequentare un corso perché il
“mermaiding” proietta in una dimensione incantata
che dona relax sin dal momento in cui si infila la pro-
tesi a forma di coda. In più questa disciplina tonifica il
corpo e fa sentire belle e femminili», spiega Magnone,
la cui scuola ha ricevuto la certificazione della Agenzia
subacquea europea. Tutte le donne possono farlo. «Se
alcune, all’inizio, avevano timore a mostrare il proprio
corpo nudo poi, attraverso questa disciplina, hanno visto
aumentare autostima e consapevolezza», dice l’esperta. «Il
mermaiding insegna ad amare la nostra unicità, a capire
che è un punto di forza». Insomma si diventa più forti:
«Il nuoto con la coda mi ha insegnato a credere di più
in me stessa», racconta l’allieva Anna Carreras, 35 anni.
«Anche sul posto di lavoro mi ha aiutato a impormi e a
fronteggiare meglio il maschilismo».
L’apprendimento della tecnica di nuoto è graduale,
perché non è facile nuotare con i piedi uniti, con la
monopinna e la coda. I corsi sono a più livelli, da fare
in mare aperto o, ora che è in inverno, in piscina.
La sirena è diventata simbolo della forza e del “girl
power”, il “potere delle ragazze”. Con il suo esempio si
capisce che le donne sono inarrestabili, se fanno fronte
compatto. È quello che sta insegnando Manuela Verona,
istruttrice subacquea, alle sue bimbe Lara ed Elena, 8 e
10 anni. «Sono state loro a spingermi, perché volevano
Foto RENATO ROMOR E ALBERTO DE LAZZARI
essere delle vere sirenette. Poi anche io ho indossato la
coda», dice Manuela. «Per loro è un orgoglio poter dire di
avere una mamma sirena. Mi sono appassionata talmente
tanto che ora tengo io stessa corsi di “mermaiding”»,
spiega Manuela che, quando chiedo che sensazione
regali nuotare come le signore del mare, risponde con
una sola parola: «Libertà». Quella che spinge anche gli
uomini a rompere diffidenze e stereotipi di genere per
indossare, seppur in rari casi, la coda e diventare tritoni.
Che sia l’occasione per migliorare il loro rapporto con
le donne? ■
 10 notizie
Angelina Jolie, 42 anni, con i figli alla presentazione del film Per primo hanno
ucciso mio padre, al Toronto Film Festival.
10
È
il problema che accomuna tutte le famiglie, non
importa se di celebrità o di persone normali, se
si hanno dieci tate o nessuna, se si risiede in una
villa o in un appartamento. Imparare a gestire le feste
tra genitori divorziati, e in situazioni di separazioni
dolorose, è comune a tanti.
Il caso esemplare è quello che riguarda gli attori Brad
Pitt e Angelina Jolie. Sappiamo che sono separati da
oltre un anno e che, all’inizio della causa, la loro vita
pubblica e privata è stata molto dura, con Brad accusato
di essere stato violento con il figlio grande, Maddox,
l’intervento dei servizi sociali e poi il nulla di fatto.
Sappiamo che da qualche tempo il clima tra i due si è
fatto più disteso, con dichiarazioni pubbliche concilianti
sia da una parte (Angelina che racconta di piangere
sotto la doccia) sia dall’altra (l’ammissione di Brad di un
problema con l’alcol, la terapia, la voglia di ricominciare
come uomo nuovo). Sappiamo, ed è notizia recente,
che questo periodo di vacanza che negli Stati Uniti
va da fine novembre con la festa del Ringraziamento,
fino a dopo Natale, è fonte di nuova tensione e questo
è comprensibile.
Secondo gli ultimi resoconti della stampa americana,
Brad vorrebbe trascorrere il Natale con i figli, riunito
finalmente con tutta la sua famiglia. Angelina, d’altra
parte, vorrebbe invece portare i bambini all’estero, magari
in Cambogia. Che cosa fare? Come accordarsi? Chi deve
cedere? Pare che questa volta a fare un passo indietro
sarà proprio la madre: niente viaggio, si rimane a Los
Angeles in modo che i bambini possano spendere la
mattina di Natale con Brad e, la sera, tornare a casa da lei.
Certo, stando a ciò che dicono gli psicologi neanche
questa sarebbe la situazione ideale. La prima regola
per genitori separati è infatti quella di mantenere il più
possibile le tradizioni, e quindi sforzarsi per avere una
cena o un pranzo tutti insieme, magari scambiandosi
regali. Seguire, insomma, le abitudini e comportarsi co-
me si faceva di solito. Più facile a dirsi che a realizzarsi,
64
BRAD, ANGELINA
e il Natale dei
separati
Le due star si sono scontrate per
decidere se trascorrere assieme
le vacanze con i figli. Un
problema comune a tanti.
L’esempio da seguire? Quello
dell’attrice Gwyneth Paltrow e del
suo ex Chris Martin
DI Simona Siri Da New York
soprattutto quando i separati vivono in città diverse e far
viaggiare i bambini, spesso da soli, diventa un problema.
Certo, a guardare la vita dei famosi di Hollywood tutto
sembra più facile. Le star Jennifer Garner e Ben Affleck
si sono separati nel 2015, dopo dieci anni di matrimonio.
Oggi lui ha una nuova fidanzata che vive a New York,
la producer Lindsay Shookus, ma continua a essere
un genitore presente: la domenica vanno tutti a messa
insieme e il Natale lo trascorreranno sotto lo stesso
tetto, come tradizione vuole. Stessa storia per la popstar
Jennifer Lopez: dopo un matrimonio di sette anni col
cantante Marc Anthony, a seguito della separazione ha
mantenuto con lui un ottimo rapporto per il bene dei
due gemelli Emma e Max. Mai un’assenza a Natale o
per il compleanno, e quest’anno sarà presente anche Alex
Rodriguez, il nuovo fidanzato di lei: i due pubblicano
spesso su Instagram foto di vacanze con i bambini, in
un confortante esempio di famiglia allargata. Non si
può dire la stessa cosa per il divo Tom Cruise, separato
dall’attrice Katie Holmes: pare che non veda la figlia Suri
da anni e che, anche per queste feste, saranno separati.
Va ancora peggio quando di mezzo si mette la religione:
la popstar Janet Jackson sta divorziando dall’ex marito,
il miliardario del Qatar Wissam Al Mana, musulmano.
Al figlio Eissa farà festeggiare il Natale oppure no? Per
quanto sia un concetto affascinante, la famiglia allargata
è un equilibrio difficile da gestire, richiede buon senso e
la presenza di due persone ragionevoli e mature.
L’attrice Gwyneth Paltrow in questo senso è un esempio
per tutti, famosi e non: separatasi dal cantante Chris
Martin nel 2014, da tre anni è fidanzata con il produttore
Brad Falchuk. Lei e Chris però sono rimasti talmente
legati che quando si tratta di vacanze non i bambini non
Foto GETTY IMAGES
si discute: si passano tutti insieme. È così infatti che
hanno trascorso l’ultima festa del Ringraziamento: su
Instagram la foto dell’ex marito e del nuovo fidanzato
seduti a tavola vicini ha fatto il giro del mondo. È stata
una grande lezione di civiltà. ■
E anche
C HIE S A
In Svezia Dio è neutro
La Chiesa luterana di Svezia smetterà di riferirsi
Antje a Dio utilizzando termini maschili e adotterà un
Jackelén, linguaggio neutro e più inclusivo. I 251 esponenti
capo della più importanti della Chiesa nazionale, riuniti
Chiesa
di Svezia. in assemblea, hanno infatti aggiornato alcuni
aspetti della liturgia e del linguaggio da adottare
nelle messe. Parole come “Signore” e “lui”
scompariranno il 20 maggio 2018,
in occasione della Pentecoste, e basterà parlare
genericamente di Dio. «A livello teologico
sappiamo che il Creatore è al di sopra delle
determinazioni di genere, perché non è umano»,
ha spiegato l’arcivescova Antje Jackelén, capo
della Chiesa di Svezia, che conta sei milioni di
fedeli. La rivoluzione, di cui si discute dal 1986,
è stata contestata da diversi teologi che
considerano le novità un danno alla dottrina
e alle tradizioni teologiche.

P RE M I
Ambasciatori speciali
C’è l’amministratore delegato del Gruppo Mondadori, Ernesto
Mauri (nella foto sotto, a destra) tra le cinque personalità cui è
stato assegnato il premio annuale del Corpo Consolare di Milano
e della Lombardia. Durante la serata di gala a Palazzo Cusani, Mauri A L C INE M A
e gli altri ambasciatori dell’italianità sono stati premiati per
l’impegno nella promozione dell’immagine dell’Italia all’estero e DAI GIOCATTOLI AL FILM
per la collaborazione con il corpo diplomatico. Il riconoscimento I protagonisti di My Little Pony
è andato anche al Prefetto di Milano Luciana Lamorgese (nella arrivano nelle sale il 6 dicembre
foto sotto, a sinistra), al presidente del Consiglio regionale della con un film di animazione
Lombardia Raffaele Cattaneo, al presidente del Tribunale di Milano distribuito da Leone Film
Roberto Bichi e alla presidente della Fondazione Asm per la Salute Group e Eagle Pictures. Dalla
dell’Infanzia Marinella Di Capua. linea di giocattoli nata negli
Anni 80, alla popolare serie tv
di culto per i più piccoli,
l’universo dei pony volanti
approda sul grande schermo
Foto LA PRESSE, AGENZIA FOTOGRAMMA

alle prese con nuove sfide da

affrontare. Nella pellicola
italiana la conduttrice Lorella
Cuccarini interpreta il brano
Open Up Your Eyes, che nella
versione originale del film ha la
voce dell’attrice Emily Blunt.
MILANO - VENEZIA - VERONA
e nelle gioiellerie selezionate

MARCOBICEGO.COM
 E anche
WEB Diva
Tommei,
Non guardo una serie tv,
faccio “sneaking”
Se avete figli piccoli e amate le serie tv, è probabile
che anche voi facciate “sneaking”. Ovvero che
33 anni. cerchiate tutti i modi possibili per guardare di
nascosto i programmi preferiti: mentre cucinate o
proprio mentre aspettate i bambini fuori da scuola.
Quattro genitori italiani su dieci lo fanno una volta
al giorno, su smartphone, tablet o in tv: lo dice una
ricerca della piattaforma di streaming Netflix,
condotta in 13 Paesi europei. Il fenomeno è in
crescita in tutta Europa: è una ricompensa per il
duro lavoro quotidiano (la pensa così il 45 per
cento degli italiani), e soltanto uno su quattro si
sente in colpa. Lo “sneaking” è l’evoluzione del
“binge watching”, cioè l’abitudine di guardare le
maratone di serie tv, impresa considerata
impossibile dopo la nascita di un figlio. E allora i
TA L E N T I genitori devono inventare scuse (uno su tre passa

Diva, l’eroina di domani

più tempo in bagno, per esempio) e sfoderare doti
di multitasking (il 39 per cento sbriga faccende
domestiche davanti a un episodio). Ma quali sono le
serie preferite di chi fa “sneaking”? Dr. House, il più
Fino a qualche giorno fa, per la maggior parte delle persone era una seguito dalle madri con Una mamma per amica
sconosciuta. Oggi il suo volto è sui manifesti di tutta Italia. Diva Tommei, 33 (nella foto, una scena), ma anche l’intramontabile
anni, a capo della startup Solenica, è “la donna che porta la luce del sole nelle Friends e il violento Narcos. (C.B.G.)
case”. La sua invenzione si chiama Caia, una lampada capace di reindirizzare la
luce naturale negli spazi bui: un’idea che ha fatto la sua fortuna. «Sono stati
prenotati 3.000 pezzi, la produzione è in corso e la spedizione dovrebbe
T E L E V I S IONE
avvenire tra fine anno e l’inizio del 2018», racconta. Ora Diva è stata scelta
dal colosso tecnologico Huawei come uno dei volti della campagna I Am What
I Do (“Io sono ciò che faccio”) collegata al lancio dello smartphone Mate 10
Pro, il primo con intelligenza artificiale integrata. Secondo l’azienda, che le ha
dedicato una statua di 12 metri sul lungomare di Bari, Diva è una dei tre “eroi
di domani”, gli altri sono i giovani imprenditori tech Massimo Ciociola e
Monica Calicchio. «Quando ho visto la statua ho sentito un misto di paura,
A DI S C IP ING
insicurezza e orgoglio», confessa Diva. «Per ora siamo solo imprenditori che
hanno iniziato un percorso e solo se riusciremo a portarlo a termine potremo,
in qualche modo, essere considerati eroici». (C.B.G.)

SCARPE
CON LE PIUME
PER LE FESTE SONO SU GRAZIA.IT
QUESTA
D’OBBLIGO PER FARSI SETTIMANA
NOTARE MODA: TORNA
PROTAGONISTA
IL BODY.
NATALE:
IDEE REGALO
TECH PER LUI
E LEI.

68
CAROLINE RECEVEUR
FASHION SILVER JEWELRY

www.apm.mc
 GR A ZI A• IL DI VO
WEINSTEIN
NON ERA IL SOLO
I gemelli Ella e Alexander. La moglie Amal. Donald Trump. Ma anche
l’omertà di Hollywood sulle molestie. Alla vigilia dell’uscita del suo film
da regista, Suburbicon, George Clooney si confida con Grazia
DI Armando Gallo
V
oglio sapere chi ha portato le donne nelle camere
da letto del produttore Harvey Weinstein. Per-
ché non credo che facesse tutto da solo». Così
mi dice l’attore e regista premio Oscar George
Clooney a Los Angeles, dove lo incontro. «Voglio sapere
chi l’ha fatto. Harvey avrà quel che si merita, non ho dubbi.
Ma sono convinto che ci siano altre persone coinvolte in
questo scandalo. Secondo lei non c’è stato nessuno che
abbia pagato perché tutti tacessero?».
Sullo scandalo Weinstein torneremo più volte nel corso di
questa intervista. Come sull’essere diventato padre: ormai
è ufficiale, Clooney, 56 anni, parla sempre dei gemelli Ella
e Alexander, nati a giugno. Quando ci incontriamo a Los
Angeles, loro non ci sono. Ma lui mi mostra le foto che
la moglie, Amal Alamuddin, 39, gli ha appena mandato:
Alexander è sempre sorridente, più tranquillo, Ella ha gli
occhi di una gazzella, il ritratto di sua madre.
Ci incontriamo per l’anteprima di Suburbicon. È un film
attesissimo, con un cast da Oscar, protagonisti assoluti
Matt Damon e Julianne Moore, nelle sale dal 6 dicembre.
Clooney ne firma la regia, ma ha lavorato su una vecchia
storia dei fratelli Joel ed Ethan Coen. Siamo negli Stati
Uniti, fine Anni 50, pieno sogno americano: nella piccola
cittadina di Suburbicon puoi coltivarlo. Puoi crescere i tuoi
figli serenanamente, finché una famiglia afroamericana
non si palesa come vicina di casa. E mentre tutti sono
presi dalla reazione isterica contro il diverso, nessuno si
accorge del dramma domestico, e tutto bianco, che si sta
consumando. Un po’ noir e un po’ pulp, suona come una
metafora impietosa sul razzismo e sull’ipocrisia della classe
media. E sa tanto di polemica nei confronti del presidente
74
DA Los Angeles
Donald Trump. «Si tratta di una storia reale: i veri Meyers,
la famiglia di colore, è stata invitata a questa anteprima».
Il f ilm racconta l’America degli Anni 50, ma è di grande
attualità: il fanatismo in America sta aumentando.
«Non è strano, visto che uno dei primi tweet del neopre-
sidente Donald Trump è stata una citazione di Benito
Mussolini (il post con la frase: “Meglio un giorno da leone
che cent’anni da pecora” è apparso nel febbraio 2016,
ndr). In realtà, Suburbicon non doveva trattare di razzi-
smo tra bianchi e neri, ma poi le cose si sono incrociate:
Trump parlava di muri da costruire e di colpe addossate
a messicani e musulmani. Poi mi è capitato di vedere un
documentario in cui la casa della famiglia dei Meyers
veniva recintata e coperta di bandiere sudiste».
Anche questo è un episodio vero?
«Certo, la sera del loro arrivo nella nuova città i Meyers
si sono ritrovati 500 persone in giardino, che hanno co-
struito una recinzione attorno alla loro villetta. Volevo
raccontare di un gruppo di bianchi che temono di perdere
il posto nella società a causa di una minoranza: nel film i
neri rappresentano tutte le minoranze. Trump che dice:
“Rendiamo ancora grande l’America” è come il presidente
Eisenhower negli Anni 50. Allora però la vita era semplice
e bella solo per chi era bianco, uomo ed eterosessuale.
Dimentichiamo spesso che gli Stati Uniti sono nati con
l’immigrazione. Certi discorsi generici contro gli immigrati
sono folli e fanno solo infuriare».
Si ricorda quando ha percepito per la prima volta i conflitti
razziali che hanno segnato la storia degli Stati Uniti?
«Sono cresciuto negli Anni 60, in Kentucky, nel periodo
delle lotte per i diritti civili. Avevo 7 anni quando Martin
 L’attore, regista
e produttore
George
Clooney,
56 anni.
Foto JAY L. CLENDENIN/ CONTOUR/ GETTY IMAGES

75
 George
Clooney firma
la regia
di Suburbicon,
nelle sale
il 6 dicembre.

Foto MAARTEN DE BOER/ CONTOUR/ GETTY IMAGES

76
 GR A ZI A• GEORGE CLOONEY
Luther King e Bobby Kennedy furono uccisi (l’attivista
afroamericano e il fratello di John F. Kennedy furono
assassinati nel 1968, ndr), tutti percepivamo le tensioni.
Poi, quando la segregazione nel Sud degli Stati Uniti è
finita, ci siamo convinti di aver risolto il problema. Ab-
biamo vissuto un periodo positivo fino alla metà degli
Anni 70. Invece si è creata una situazione di stallo, il
Paese non ha continuato quel percorso di crescita sulle
questioni razziali. Ecco perché ogni tanto si riaccende
la miccia, come è successo a Charlottesville (città della
Virginia, teatro di scontri tra estrema destra e antirazzisti
nell’agosto scorso, ndr)».
Suburbicon strappa anche qualche risata. Bisogna ammet-
terlo: lei è una delle poche star di Hollywood che non hanno
paura di prendersi in giro. I fratelli Coen sono noti per il
loro umorismo nero. Un’associazione perfetta, la vostra?
«Loro sono registi fantastici. Quando i Coen mi hanno
diretto in Fratello, dove sei? hanno capito come tirare fuori
la parte meno seria di me. Chi mi conosce sa che faccio
lo scemo, non sono affatto un tipo serioso».
Vorrebbe insegnare anche ai suoi f igli a prendere la vita
con ironia?
«Spero di sì, è molto utile».
Come sono cambiate le sue giornate con l’arrivo dei gemelli?
A che cosa ha dovuto rinunciare?
«Ho molti amici con figli, sono il padrino di una ventina
di bambini, ero consapevole, ma mi ha sorpreso quanta
fatica si faccia ad allevare dei gemelli. Provo tanta am-
mirazione per mia moglie, che di notte ogni due ore è
sveglia per allattare i due furfantelli, che non fanno altro
che mangiare. Da genitori si dorme poco, ma ce la stiamo
mettendo tutta. Mi sono sempre occupato degli altri, ma
con i figli è diverso, diventi anche un esempio. Vorrei che,
crescendo, capissero che hanno avuto la fortuna di nascere
qui e non, per esempio, in Siria, e che imparassero a essere
generosi verso gli altri».
Quindi un cambiamento positivo, nonostante la fatica?
«Certo, ho una moglie incredibile e due figli che al mo-
mento non si interessano della mia esistenza, visto che
non ho latte da dare loro (ride, ndr). Ora sono tutti per
Amal, ma è un’esperienza bellissima vederli insieme».
Essere padre modif icherà le sue scelte professionali?
«Sono diventato papà a 56 anni, che è tardi, non pensavo
che mi sarebbe successo, credevo che mi sarei concentrato
solo sulla carriera. Invece, da questa relazione incredibile
sono nate due creature che mi fanno ridere ogni giorno.
È la prima volta che li lascio da quando sono nati, mia
moglie mi manda le foto e io penso che vorrei essere a
IL FUTURO
«Vorrei che i miei figli, crescendo, capissero
quanto siano stati fortunati a nascere qui, e non in Siria.
E che imparassero a essere generosi con chi ha meno»
casa con loro, non vedo l’ora di rivederli».
I suoi genitori come vivono l’idea di essere diventati nonni?
«Dopo il festival di Venezia sono andato a trovarli in
Kentucky. Mio padre non aveva ancora conosciuto i ge-
melli, perché non può viaggiare in aereo. Sono entusiasti,
anche se non è la prima esperienza per loro: mia sorella
ha due figli».
Parlando di modelli ed esempi, qual è la persona più inte-
ressante che ha incontrato sul lavoro?
«Paul Newman: divertente, pieno di talento, generoso. Ero
anche amico di Gregory Peck, un gigante del cinema».
E chi le piacerebbe incontrare?
«Robert Redford».
A proposito di Hollywood, lei che cosa sapeva delle accuse
di molestie sessuali contro Harvey Weinstein?
«Harvey parlava sempre delle donne con cui, diciamo così,
usciva. Non sempre gli credevo. Sicuramente qualcuno era
a conoscenza di quel che succedeva davvero. Mi piacerebbe
sapere se c’è un giornalista che conosceva i fatti da anni e
non lo ha scritto. Vorrei anche capire se qualche giornale
o sito internet ha fatto un’inchiesta sul tema e poi magari
ha preso soldi con le pubblicità della Miramax (ex società
del produttore, ndr) o della Weinstein Company».
Sua moglie è avvocato, si occupa di diritti civili e anche di
molestie e abusi sulle donne.
«Sono un problema diffuso, non solo hollywoodiano, che
va affrontato in modo duro. Fa arrabbiare pensare che
certe cose accadessero da così tanto tempo».
Come possiamo vivere il dopo-Weinstein?
«Bisogna trarne una lezione utile. D’ora in avanti le donne
si devono sentire più sicure nel denunciare e gli uomini
devono temere di essere smascherati, e puniti».
Tornando a lei: ha una bella vita, qual è la parte diff icile?
«Quando ero giovane, appena arrivato a Los Angeles,
non avevo i soldi per l’assicurazione, non sono andato dal
dentista per dieci anni. Oggi i soldi non sono un problema
e la famiglia è meravigliosa. L’unica cosa di cui mi potrei
lamentare è la mancanza di privacy, ma mi sembra ingiusto
nei confronti di chi è meno fortunato».
Ora che vive anche in Inghilterra, va al pub?
«Sì, frequento un pub vecchio stile, si chiama The Bull. Ci
andiamo una volta a settimana quando siamo a Londra».
I cattivi dicono che siete una coppia strana, lei e Amal, la se-
ria avvocatessa e l’attore con un grande senso dell’umorismo.
«In realtà Amal è davvero divertente. La gente la vede
come una grande professionista, una donna elegante.
Tutto vero, ma chi non la conosce ignora che lei sia anche
molto simpatica». ■
77
G R A Z I A • O L T R E L E PA S S E R E L L E

SEGUITEMI,
cambieremo
IL MONDO
È una delle top model più
popolari. Si batte per le pari
opportunità nell’informatica.
È amica di Taylor Swift
e Ivanka Trump. Karlie Kloss
è la numero uno di una nuova
generazione di ragazze.
Quelle convinte che il sessismo
si sconfigga solo facendo squadra
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

con le altre numero uno

DI Marina Speich

78
 GR A ZI A• X X X X X X X X X X
LA TOP MODEL
KARLIE KLOSS,
25 ANNI. INDOSSA
GIOIELLI
SWAROVSKI.
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

79
 P
GR A ZI A• K A RLIE K LOSS

rima (possibile) domanda: «Che

rapporto ha con Ivanka Trump, una delle
donne più potenti del mondo? Fate shop-
ping insieme o parlate di politica?». La
top model Karlie Kloss conosce bene la
“first daughter” americana: è fidanzata da
cinque anni con Joshua Kushner, fratello
di Jared, il marito della figlia del presi-
dente degli Stati Uniti Donald Trump.
Seconda (possibile) domanda: «Quanto
spesso vede il suo fidanzato?». A parte un
tweet dello scorso giugno in cui dichiarava
che lo amava e una foto a ottobre in cui
sono stati ritratti nelle vie di New York,
sembrano fare vite assolutamente separa-
te. Terza (possibile) domanda: «Che cosa
ne pensa di chi insinua che lei sia l’amore KARLIE KLOSS ALLA SFILATA DI VICTORIA’S SECRET
inconfessabile della cantante Taylor Swift
(migliaia di persone lo sostengono su In-
ternet)?». Peccato che a nessuna di queste
domande Karlie Kloss, 25 anni, modella da 10 milioni
di dollari all’anno e volto della nuova campagna delle
feste Swarovski, voglia rispondere. In questi giorni la top
preferisce concentrarsi sulle sue campagne a favore delle
donne, quel nuovo femminismo che l’ha fatta diventare,
secondo la rivista americana Forbes, una delle ragazze
più influenti della sua generazione.
Ha solo 25 anni, ma è un modello per moltissime ragazze.
Quale insegnamento si sente di condividere?
«Nella vita si affrontano tre tipi di situazioni: quelle
confortevoli, che ci mettono a nostro agio, quelle istrut-
tive e quelle che ci gettano nel panico. Ho imparato che
quest’ultime sono positive. Uscire dalle “zone di comfort”
è l’unico modo per crescere. In molti casi non pensavo
di essere pronta per affrontare una nuova sfida, ma poi
mi sono buttata, se non avessi corso il rischio, non avrei
mai saputo che cosa mi sarei persa. I risultati sono
sempre stati sorprendenti».
Bisogna provare anche le cose che ci spaventano?
«Avevo 13 anni quando ho iniziato la mia carriera di
modella. Ero eccitata e timorosa allo stesso tempo. Prima
di allora ero un’adolescente di Saint Louis, nel Missouri,
con una vita normale. Non sapevo niente di moda e non
ero mai salita su un aereo. Sapevo che se non ci avessi
provato avrei avuto un rimpianto, così ho fatto il salto.
Due anni dopo sfilavo sulle passerelle della settimana
della moda a New York. Il resto è storia».
CHE SI È SVOLTA A SHANGHAI, CINA.
Ha sempre avuto molta f iducia in se stessa?
«Amare se stessi è il più importante dono che possiamo
regalarci, ma a volte è il più difficile. Ho imparato che se
si è immersi tra persone, esperienze e pensieri positivi,
la fiducia in se stessi si sviluppa naturalmente. È un
atteggiamento mentale: ogni volta che ho un dubbio,
una preoccupazione, cerco di motivarmi pensando a
qualcosa che ho fatto e di cui sono fiera».
Ha dichiarato di essere grata non solo per i successi che
ha raggiunto, ma anche per i momenti diff icili che ha
affrontato. Quali sono stati e come li ha superati?
«I momenti difficili sono quelli che mi hanno insegnato
qualcosa. Ho perso tappe importanti della vita della mia
famiglia perché ero in viaggio o lavoravo. Questo mi ha
fatto capire l’importanza di avere un buon equilibrio tra
professione e vita privata. Ho imparato a dire di no ad
alcuni progetti per avere più tempo da trascorrere con
chi amo. La vita è una lunga “curva di apprendimento”:
sta a te affrontare ogni esperienza, anche negativa, nella
giusta prospettiva e trovare continuamente modi per
imparare e crescere».
Forse è anche per questo che è tornata dietro i banchi di
scuola. Frequenta ancora l’università?
«Laurearmi è un sogno che coltivo da sempre. Ora sono
iscritta alla Gallatin School della New York University,
creata per gli studenti che lavorano a tempo pieno. Ho
seguito corsi molto interessanti di scrittura creativa,

80
GR A ZI A• K A RLIE K LOSS
storia delle donne e informatica. Christy Turlington,
modella, amica, mio mentore, mi ha incoraggiato a se-
guire l’università mentre lavoravo. Le sono molto grata».
Lei è una fan della tecnologia. Ha creato Kode With
Klossy, per aiutare le donne a imparare il linguaggio
della programmazione informatica. Per lei è un potere o
solo uno strumento?
«La tecnologia è un super-potere che può essere padro-
neggiato da chiunque, giovane o vecchio. Quando ho
iniziato a programmare ho scoperto quanto sia semplice,
per questo ho voluto condividere questa esperienza e
offrire l’opportunità di imparare ad altri, soprattutto
donne. La tecnologia coinvolge così tanti ambiti che
conoscere come funziona ci permette di avere un’opi-
nione sul nostro futuro, di avere una voce che conta: un
potere incredibile. La tecnologia ha rivoluzionato anche
la moda: ho partecipato a servizi fotografici 3D, a sfilate
trasmesse via streaming a milioni di persone, indossato
abiti creati con materiali riciclati. E senza i social media
non esisterebbero le influencer. Sì, la tecnologia è un
super-potere».
Oltre a essere una delle modelle più richieste è ambasciatri-
ce di Swarovski e anche uno dei volti della Campagna delle
Feste sulle nuove collezioni di gioielli. Che cosa signif ica
questa collaborazione per lei?
PROTAGONISTA
Karlie Kloss è la star della nuova
campagna delle feste Swarovski.
La modella è la padrona di casa
che accoglie ospiti come l’influencer
Chiara Ferragni e le top model Naomi
Campbell e Jourdan Dunn. «Le feste
sono il momento ideale per stare
insieme con le persone che amiamo»,
dice Kloss. «È questo il significato
del nostro messaggio».
QUI E SOTTO, KARLIE KLOSS
NELLA NUOVA CAMPAGNA
DELLE FESTE DI SWAROVSKI.
82
«La mia famiglia ed io abbiamo un rapporto quasi sen-
timentale con Swarovski: celebriamo spesso i momenti
importanti della vita con un gioiello. Lavorare con un
marchio che ammiro da sempre è un po’ come realiz-
zare un sogno e sono felice di aver conosciuto in modo
più intimo il marchio e la famiglia Swarovski. Vedere
come vengono prodotti i loro cristalli è una bellissima
esperienza che mi ha permesso di apprezzare ancora di
più la loro abilità artigianale».
Dopo gli scandali sulle molestie sessuali che hanno investito
tanti ambienti, noi donne siamo tornate a far sentire la
nostra voce. Lei, qualche mese fa, in tempi non sospetti,
ha scritto un post su Twitter sul “potere delle ragazze”.
Accanto, la foto di un cartello che diceva: «Dobbiamo essere
tutte femministe». Che cosa signif ica?
«Vuol dire dare un sostegno alle donne ovunque, con
l’obiettivo di apportare un cambiamento significativo e di
grande impatto sul mondo. Nella mia vita ho la fortuna
di essere circondata da donne forti e ho provato in prima
persona quanto possiamo essere potenti quando uniamo
le nostre energie e lavoriamo insieme».
Opportunità eque tra uomo e donna: pensa che siano
ancora un sogno lontano?
«Sono stati fatti grandi passi in avanti, ma per raggiun-
gere davvero l’obiettivo c’è ancora molto da fare. C’è una
notevole disparità, per esempio, nel campo
tecnologico e con il mio programma Kode
With Klossy stiamo cercando di colmare
questo divario. È fondamentale che le donne
abbiano l’opportunità di frequentare lezioni
di informatica fin da piccole e che siano
incoraggiate a farlo, altrimenti questo di-
vario continuerà a esistere. Aumentando le
opportunità di apprendimento e stimolando
le ragazze a imparare a programmare, lavo-
riamo per costruire le leader del futuro, le
giovani donne che renderanno il mondo un
luogo migliore per tutti noi».
Esiste ancora il pregiudizio che donne par-
ticolarmente belle non possano essere molto
intelligenti? Lei sembra essere l’opposto.
«È una mentalità ancora diffusa, ma ci sono
donne imprenditrici, leader e politiche che
combattono questo pregiudizio con la loro
storia. È importante che le nuove gene-
razioni possano ispirarsi a modelli forti e
per fortuna ci sono sempre più donne che
rompono le barriere sociali».
Qual è la prossima sf ida che l’attende?
«Trovare il tempo per fare tutto quello che
desidero. Per fortuna lavoro con un’incredi-
bile team che mi aiuta a stabilire le priorità
dei progetti e ho una famiglia e amici che
mi aiutano a mantenere il mio equilibrio». ■
GR A ZI A•

VUOI STAR ZITTA,

PER FAVORE?
Di Annalena Benini
A Torino una
bambina
nigeriana di 11
anni è rimasta
incinta dopo
essere stata
stuprata dal
vicino di casa.

LA FIDUCIA FLASH
di una bambina
LEI LO CHIAMAVA ZIO, e passava tutto il giorno, a volte anche la notte, in quella casa
insieme con i suoi fratelli di 4, 7 e 13 anni, perché il padre operaio aveva spesso i turni
di notte e la madre fa le pulizie in un supermercato, doveva partire molto presto il
mattino da Barriera di Milano, a Torino. Lei ne ha 11 e non ha capito che cosa le è
successo, dice che lo zio insisteva per toccarla e che l’aveva minacciata: «Se lo dici,
non rivedi più tua madre». Adesso questa bambina, di origini nigeriane come l’uomo
che l’ha stuprata, è incinta di 22 settimane: è per questo, e non per un’intossicazione,
che la pancia le è diventata grande e la madre l’ha portata in ospedale. IL PRINCIPE E IL CONSENSO
Dentro quella pancia di bambina c’è un bambino, dentro una bambina di 11 anni L’inglese Sarah Hall ha scritto alla scuola del
c’è uno stupore triste, maturato in chissà quanto tempo, nei pomeriggi e nelle notti figlio di 6 anni per chiedere di mettere al ban-
passate accanto a quell’uomo di 35 anni che l’ha stuprata più volte, approfittando do la favola della Bella Addormentata (sopra,
una scena del film a essa ispirato, Maleficent).
di quando lei dormiva, di quando non riusciva a farlo smettere. Lei si fidava di lui, e Il motivo: il Principe “molesta” la Principessa,
quando le hanno chiesto se sa come nascono i bambini ha risposto: «Non tanto bene, visto che la bacia mentre dorme, quindi senza
ho studiato a scuola che le cellule si uniscono, cambiano». Gli abusi erano cominciati un il suo consenso. Un’esagerazione o è il momen-
anno fa, quando lei aveva 10 anni e andava in quinta elementare. Adesso quest’uomo to di “rileggere” le vecchie favole?
è stato arrestato, ma nessuno può restituire l’infanzia a una bambina che ha subìto
la più terrificante delle violenze, che è rimasta in silenzio, che ha pensato forse che
fosse possibile, giusto, che lei se lo meritava, che i grandi hanno sempre ragione.
Mia figlia ha 11 anni, proprio come questa bambina, e pensa ancora (ancora per poco)
che i grandi hanno ragione. Che agiscono per il suo bene, che conoscono più cose,
sono più saggi e sanno che cosa è giusto e che cosa non lo è. Mia figlia si affida, certa
che gli insegnanti, i genitori, la baby sitter, i nonni, i genitori delle amiche, il negoziante
sotto casa che la saluta ogni mattina abbiano speciali meriti dovuti all’età adulta.
Il tradimento di questa fiducia, di questa convinzione, avviene a poco a poco, anche
con una consapevolezza che cresce e fa capire che gli adulti hanno spesso torto,
sbagliano. Una sera, dopo una giornata storta in cui era stata accusata ingiustamente
dall’insegnante e sgridata da me perché non trovava un quaderno (che stava sotto BARBIE PORTA IL VELO
i miei libri), mia figlia mi ha detto: «A volte la parte cattiva di una giornata sono gli Arriva la Barbie con l’hijab, velata. Ma non è un
Foto FGETTY IMAGES

altri». È vero. Ma la parte spaventosa della vita di una bambina di 11 anni, che per non modello di prevaricazione maschilista. Si ispira
disturbare la vita faticosa della sua famiglia, e per paura di essere sgridata, subisce alla campionessa di scherma Ibtihaj Muhammad.
«Sono entusiasta di aver collaborato con un
la massima sopraffazione e cerca di dimenticarsene, e adesso aspetta un bambino e marchio che onora le donne potenti che stanno
non sa quasi perché, è una colpa degli adulti talmente grande da far tremare. Adesso rompendo le barriere», ha detto la campionessa,
che succederà? Non esiste la riparazione del danno, ma tutti noi adulti dovremmo prima atleta degli Stati Uniti ad aver indossato
inginocchiarci davanti a quella bambina e chiederle scusa. ■ un hijab alle Olimpiadi di Rio 2016.
84
 VIVI LA MERAVIGLIA
DEL NATALE
Lasciati incantare dai gioielli della nuova collezione

pandora.net Bracciali in argento da € 55

estore-it.pandora.net Anelli e collane in argento da € 29
86
GR A ZI A• STA R DI COPERTINA

Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

 SONO

curve
LA REGINA
DELLE

«Amo la mia forma

a clessidra» dice a
Grazia ASHLEY
GRAHAM, la più
celebre delle
modelle curvy.
Che qui racconta
del giorno in cui,
guardandosi allo
specchio, ha capito
che la bellezza
non è questione
di taglia
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

Fiamma Sanò
di
foto di Ralph Wenig@Artsphere
st yling di Michele Bagnara

LA TOP MODEL ASHLEY

GRAHAM, 30 ANNI, CON UN
COPRICAPO CON VELETTA
(MAISON MICHEL).

87
GR A ZI A• A SHLEY GR A H A M

ABITO IN JERSEY
(ASHLEY
GRAHAM X
MARINA
RINALDI).
ORECCHINI
(AURÉLIE
BIDERMANN).
PAGINA
ACCANTO:
CAMICIA SU
PANTALONI IN
DENIM (TUTTO
ASHLEY
GRAHAM X
MARINA
RINALDI).
VELETTA A
FIOCCO (KREISI
COUTURE),
ORECCHINI
(CA&LOU),
CINTURA
(MARINA
RINALDI).
88
89
GR A ZI A• A SHLEY GR A H A M

Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

TOP DI PIZZO
(MARINA
RINALDI)
SU GONNA IN
JERSEY (ASHLEY
GRAHAM X
MARINA
RINALDI).

90
 Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

91
 U
GR A ZI A• A SHLEY GR A H A M

n sole tiepido di autunno, di un pensiero sulla bellezza e sulla sicurezza delle

un silenzio e una calma
irreale, tutto intorno busti
in marmo, erba perfetta-
mente tagliata e il vetro
trasparente di una serra
a fare da sfondo. Davanti
a me, su un tavolo appa-
recchiato per la colazio-
ne con brioche e caffè,
c’è lei, Ashley Graham.
Trent’anni, americana
del Nebraska, è la più celebre e più richiesta delle
modelle curvy, e cioè di taglia morbida. Che oltre
a posare e sfilare, ora disegna anche una collezione
in denim, in collaborazione con Marina Rinaldi.
Indossa un paio di jeans della capsule collection:
«Sono sexy, chic e comodi: proprio come me», scher-
za. I jeans fasciano alla perfezione le sue forme da
dea antica: non c’è donna a cui calzi a pennello
l’aggettivo “giunonica” più di Ashley. I suoi fianchi
catturano gli sguardi di tutta la troupe fotografica.
Composta di soli uomini, le faccio notare. «Sì, ma
le rivelo un segreto: non credo proprio che siano
interessati a noi ragazze». Ed esplode in una risata.
D’altronde lei è un fuoco d’artificio. Non c’è nulla
su cui non scherzi, non c’è una persona a cui non
ammicchi ironica e divertita. Mi sorprende il fatto
che abbia lanciato un hashtag sui social network:
#ImNoAngel, non sono un angelo, scherzando pure
sul fatto che non sia mai stata chiamata a sfilare per
il marchio di lingerie Victoria’s Secret.
Ma scusi, Ashley, perché desiderare di essere un “an-
gelo”, se lei è considerata da tutti una dea?
«Ho voluto rendere più forte un messaggio: non
siamo tutte “angeli”, siamo donne vere».
Ma se un giorno la chiamassero in passerella?
«Be’, ci andrei. Forse non dovrei? Semmai va chiesto
a loro perché non mi abbiano mai chiamata».
Lei non è solo una modella, ma anche la portavoce
donne. Perché allora, secondo lei, ci sono modelle curvy
che postano foto in cui non appaiono in tutte le loro
forme generose?
«Dice che succede veramente? Anche questo, chie-
detelo a loro. Io non l’ho mai fatto in vita mia. Sono
orgogogliosa di ogni centimetro del mio corpo».
Quale parte preferisce?
«La mia forma a clessidra, ovviamente».
Ha da poco compiuto 30 anni, come si sente oggi?
«I miei 20 anni sono stati eccezionali, ho posato per
più copertine di quante avrei mai potuto immagina-
re. Ho fatto tv, scritto libri, presenziato a conferenze.
Ho ricevuto migliaia di email da ragazzi e ragazze
che mi hanno ringraziato per il mio lavoro. Per i
miei 30 vorrei essere sicura che il movimento del
“body positive” (quello che ritiene che ogni corpo,
nella sua diversità, sia bello, ndr) non sia solo una
tendenza mediatica, ma una realtà consolidata».
È sempre stata così sicura di sé? Oppure ricorda l’e-
satto momento in cui si è detta: «Io sono fantastica»?
«Non ho avuto solo un momento di insicurezza, e
poi altri di consapevolezza, ma molti. Come tutte.
Momenti in cui non mi sono piaciuta, in cui ho
pensato che un uomo non potesse amare il mio
corpo o che non avrei potuto fare la modella. La
sicurezza arriva con il tempo e con il lavoro su te
stessa. E anche con una mamma che ti dice: “Resta
a New York, cambia agente e non smettere di inse-
guire i tuoi sogni”. E naturalmente con la Chiesa».
La Chiesa? In che modo?
«Sì. Frequentarla mi ha cambiato molto. La Bib-
bia mi ha dato forza. Ho imparato che la cosa più
difficile da dire è: “Ti amo”, a te stessa e agli altri».
Oggi che persona è?
«La stessa che sono sempre stata: una persona ge-
nuina, una gran lavoratrice, con l’ambizione di
cambiare il mondo».
Mai stata a dieta, neanche per un giorno?
«Certo che sì, sono a dieta ogni giorno, proprio

IL JEANS CHE AMA LE FORME

Ashley Graham si conferma il volto della campagna Marina
Rinaldi anche per l’autunno-inverno 2018. E la sua collaborazione
con il marchio italiano si rafforza. Ha deciso, infatti, di realizzare
con il team Marina Rinaldi una collezione che ha il denim come
protagonista. I modelli sono casual e di tendenza ed esprimono
una femminilità ironica e sofisticata, proprio come Ashley. Punti
di forza sono i tessuti che assicurano massimo comfort e ottima
vestibilità e l’attenzione ai dettagli, come le finiture in oro rosa.

92
 TRENCH
DOPPIOPETTO
E CINTURA
(TUTTO MARINA
RINALDI).
DÉCOLLETÉES IN
VELLUTO CON
MAXIPAILLETTES
(SEBASTIAN).

93
GR A ZI A• A SHLEY GR A H A M
come tutte le donne»
Se dico Rihanna, lei dice...
«Sexy! La polemica che avrei avuto con lei alle
sfilate di New York è un’invenzione della stampa.
Non ho mai detto che sulla sua passerella non ci
fossero modelle curvy».
A proposito di sexy, oltre alla popstar Rihanna, che
cosa lo è per lei?
«Tante cose diverse. Ma soprattutto essere sexy è uno
stato mentale, che prescinde dalle forme del corpo».
E che cosa rende sensuale lei, allora?
«La mia sicurezza».
Perché delle donne curvy si dice sempre che sono sexy
e più raramente che sono belle?
«Giusta osservazione. Non tutte le ragazze di taglia
abbondante vogliono essere sexy. È una questione
di linguaggio importante. Storicamente, le forme
generose vengono associate alla sessualità. Ed è
triste, ma anche questo vero, che ci vogliono tutti
sempre nude: se cerchi su Google “modelle plus
size” escono subito immagini di ragazze senza veli.
Moltissimi fotografi sul set ci chiedono di posare
nude almeno per uno scatto. Sono profondamente
affascinati dal grasso. A me non dispiace, intendia-
moci, però preferisco essere ritratta con i vestiti».
E sulla questione peso-salute, che cosa pensa?
«La salute è fondamentale. E le assicuro che si vede
subito se una curvy è sana oppure no. Comunque,
è un fatto molto personale, tra te e il tuo dottore.
Io per esempio ho tutti i valori del sangue a posto,
il mio cuore sta bene. Non si può giudicare un
libro dalla copertina. Le opinioni espresse da chi
commenta una foto su Instagram lasciano il tempo
che trovano. Sono tutte non richieste, ridicoli atti
di bullismo».
Lei ha molti “haters”, gli odiatori del web?
«Direi piuttosto che ho molti “lovers”, persone
che mi ammirano, come la popstar Beyoncé. Sono
moltissimi i fan che stanno dalla mia parte».
È vero che lei e suo marito, il regista e produttore
Justin Ervin, vi siete sposati senza avere mai fatto
prima sesso insieme?
«Difficile da credere, eh? Sì, abbiamo aspettato.
Forse anche perché ci siamo conosciuti in chiesa».
Un’altra leggenda metropolitana: sua nonna era
contraria al matrimonio perché Justin è di colore.
«No, anche questo è vero. È metà nero e metà
italiano, calabrese. Un bel mix. Parla anche un po’
di italiano. Non c’era nessun problema per i miei
genitori, ma per la mia nonna materna, invece, sì.
Lei era un’anziana signora bianca del Nebraska, che
andava ancora in bici a 80 anni. Ma la storia che
nessuno racconta mai, e che io tengo a dire qui, è
IL SERVIZIO È STATO REALIZZATO A VILLA LA COLOMBARA (VILLA CAPRONI DI TALIEDO), A VENEGONO SUPERIORE,
IN PROVINCIA DI VARESE (VILLALACOLOMBARA.IT).
94
che con il tempo la mia nonna ha adorato Justin.
Sono diventati grandi amici prima che lei morisse».
Oggi quanto è importante il sesso per lei?
«Nella coppia è fondamentale, così come la comu-
nicazione e i soldi».
I soldi? Lei è attenta ai soldi?
«Mi piacciono, e voglio farne sempre di più».
E la comunicazione invece che ruolo ha?
«Se non puoi parlare di tutto con l’uomo che hai
sposato, con chi altri lo dovresti fare? Justin e io
siamo grandi fan l’uno dell’altra, parliamo tanto,
e parliamo sempre di come possiamo migliorarci,
come persone e come coppia».
Il lato buono e quello cattivo dell’essere famosa?
«Il buono: sapere che non sono nota perché sono
figlia di qualcuno, ma per quello che ho fatto e
continuo a fare. Quello cattivo: il giorno in cui hai
un aspetto orribile, devi uscire e ti ritrovi i paparazzi
a fotografarti».
Frequenta le modelle di taglia regolare?
«Sì, anche le “secche” sono fantastiche! Per esempio
Adriana Lima e Karlie Kloss (vedi anche a pag.
78, ndr): molto amichevoli e soprattutto normali».
Lei sorride sempre così?
«Tutto il tempo».
Tra le sue mille attività, ha anche scritto un libro
sulla sua vita e sul suo lavoro: a quale parte è più
affezionata?
«In generale, a entrambi. Perché ho scritto quello
che volevo dire, perché ho ricordato momenti e
persone importanti, e anche perché ho trovato la
forza di raccontare la violenza che ho subìto, molti
anni fa. Non ho voglia di raccontarlo di nuovo, qui.
Nel libro (A New Model. What Confidence, Beauty,
and Power Really Look Like, e cioè “Una nuova mo-
della. Che cosa significano davvero fiducia, bellezza
e potere”, uscito a maggio negli Stati Uniti, ndr),
c’è tutta la storia. Parlo cioè di due esperienze che
mi hanno cambiata molto (un padre violento e un
fidanzato collerico e alcolizzato, ndr). Parlarne oggi
mi è servito, allora non ce l’avrei fatta. In più so
che scriverlo ha aiutato molte ragazze che hanno
vissuto vicende simili alla mia a trovare il coraggio
di uscire allo scoperto. Anzi, discutere di sesso con
le ragazze è proprio fondamentale: devono cono-
scerlo, capirlo e imparare così a conoscere e capire
il proprio corpo. E a proteggerlo».
Qual è il suo messaggio più importante?
«L’immagine che vedi riflessa nello specchio è per-
fetta».
La bellezza per lei è...
«Il sedere dell’ex modella e oggi attrice e conduttrice
Tyra Banks. Lei è la vera regina». ■
 ABITO CON
SCOLLO A
CUORE (ASHLEY
GRAHAM X
MARINA
RINALDI).
HANNO
COLLABORATO:
SAVINA DI
DONNA,
GIANLUCA
FRANCESE.
TRUCCO: LUCA
CIANCIOLO@
CLOSE UP USING
MAC
COSMETICS.
PETTINATURE:
LORENZO
BARCELLA@
ALDO COPPOLA
AGENCY.
95
GR A ZI A• BACK STAGE
QUI SOPRA, ASHLEY GRAHAM
AL TRUCCO CON IL MAKE UP
ARTIST LUCA CIANCIOLO.
IN ALTO A DESTRA, LO STYLIST
MICHELE BAGNARA IN UN SELFIE
CON ASHLEY.
96
Il dietro le quinte
del servizio fotografico
di queste pagine,
raccontato dallo stylist
che ha vestito Asley
Graham per Grazia
di Michele Bagnara
L’energia
DI UNA TOP
O
re nove di una calda mattina
d’autunno ci troviamo a Villa La
Colombara (Villa Caproni di Taliedo) a
Venegono Superiore, in provincia di
Varese (villalacolombara.it): Ashley
Graham arriva sul set in anticipo, prima di
tutti noi. È entusiasta di ogni dettaglio: le
piace molto il trucco che abbiamo scelto,
che esalta con colori naturali la bellezza
del suo viso, per non parlare di una serie
di cappelli eccentrici che ho portato
come accessori. Non riesce a decidere
quale preferisca. Alla fine opta per due
velette, una rosa e una nera. La sua
energia contagia tutti. Fa persino
cambiare la musica al fotografo: niente
note lente e rilassanti, per lei è meglio
avere come sottofondo un ritmo ballabile.
E così la giornata scorre veloce, tra
lavoro e battute, a ritmo di musica pop
(testo raccolto da Monica Agostini). ■
DA SINISTRA, ASHLEY GRAHAM
INDOSSA UN COMPLETO IN
DENIM DELLA CAPSULE ASHLEY
GRAHAM X MARINA RINALDI.
LE SCARPE PREVISTE PER
IL SERVIZIO DI GRAZIA. QUI
SOPRA, I CAPPELLI DECORATI.
 GR A ZI A• L A RI V EL A ZIONE

Qui, Carlo Tavecchio,

ex presidente della
Federazione italiana
giuoco calcio, con la
giornalista sportiva
Federica Lodi.

DAL BOSS CON LE

MICROSPIE
LA PRESIDENTE DELLA LAZIO CALCIO FEMMINILE HA DENUNCIATO L’EX NUMERO UNO
FEDERALE CARLO TAVECCHIO. E IL SUO CORAGGIO È SOLO L’ULTIMA ACCUSA TRA
QUELLE CHE STANNO EMERGENDO NEL MONDO DELLO SPORT
DI Marina Speich

«H o superato la fase della paura, perché anche

le persone forti a volte hanno paura»: è una
persona coraggiosa, Elisabetta Cortani, presidente
della Lazio calcio femminile. Ha sfidato tutti. È lei
la donna che avrebbe denunciato pochi giorni fa l’ex
presidente della Federazione italiana giuoco calcio,
Carlo Tavecchio. Molte altre che, come lei, hanno
subìto molestie fisiche o psicologiche temono di
rivolgersi alle autorità perché non hanno prove: c’è
la loro parola contro quella dell’accusato. Risultato:
spesso non vengono credute. Elisabetta, invece, le
prove le ha, audio e video, come ci ha raccontato
il suo avvocato Michele Cianci, prima di essere
sollevato dall’incarico, e come ha confermato una
fonte di Grazia vicina alla signora Cortani.
La sua versione dei fatti è nota. La dirigente sarebbe
Foto GETTY IMAGES
La scena, riferisce la dirigente, viene registrata da
una telecamera e una microspia nascoste, ed è solo
uno dei tanti episodi di molestie. È un puro caso
che la notizia della denuncia sia arrivata proprio
all’indomani delle dimissioni di Tavecchio, perché
le molestie sono distribuite nell’arco di mesi. Cor-
tani è scossa da quello che le è successo. «Non è
facile, mi creda», dice a Grazia. «Voi continuate a
lottare per tutte le donne affinché ognuna di noi,
se veramente ha toccato il fondo, possa diventare
una voce forte e senza paura».
«Ci vuole davvero molto coraggio per una diri-
gente di una squadra femminile a presentare una
denuncia contro il presidente della Federazione»,
spiega Walter Pettinati, amico di Cortani ed edi-
tore del sito Calcio Donne. «Elisabetta lo ha fatto

entrata nell’ufficio di Tavecchio e lui, invece di perché soffriva. E perché aveva ascoltato l’appello
parlare di lavoro, le dice: «Ti trovo in forma, si vede dell’avvocato Giulia Bongiorno in televisione. La
che scopi tanto». Poi, stando al racconto, cerca di fondatrice dell’associazione Doppia Difesa ha infatti
toccarle il seno, vuole andare oltre. Lei lo respinge. spiegato che in Italia le vittime di violenza sessuali

99
GR A ZI A• DA L BOSS CON L E MICROSPIE
DOPO CHE HA DENUNCIATO, INTORNO A LEI SI È CREATO IL VUOTO:
È RIMASTA ISOLATA SENZA NESSUNA SOLIDARIETÀ
hanno solo sei mesi per denunciare le molestie, ma
invitava le donne a parlarne comunque alle autorità,
perché, anche decorsi questi termini, nella rico-
struzione dei fatti si potrebbero individuare altri
reati, come la violenza privata (che è perseguibile
d’ufficio, ndr)», dice Pettinati. «Elisabetta, mesi
prima, era andata in commissariato chiedendo
che cosa fare di fronte a questo tipo di molestie.
Era anche a conoscenza di fatti capitati ad altre
donne e da allora ha iniziato a raccogliere le pro-
ve con registrazioni audio e video. Si è passati
così dalla denuncia presentata al commissariato,
alla trascrizione delle prove da parte di un perito,
fino all’indagine che la procura della Repubblica
sta aprendo sui fatti. Ci vuole tanto coraggio per
denunciare tutto questo in Italia ed Elisabetta lo
sa. Ma credo che questa decisione meriti il mas-
simo rispetto: solo la magistratura pronuncerà la
giusta sentenza».
Ma qual è stata la risposta al coraggio di Elisabetta
Cortani? Un silenzio pieno di imbarazzo. Intorno a
lei si è creato il vuoto: nessuna solidarietà da parte di
altre società di calcio, politici, opinionisti. Anzi: i più
importanti dirigenti dello sport non si fanno trovare
e anche i nomi celebri del calcio femminile non si
pronunciano sul caso. «Coloro che per anni volevano
utilizzare me e le ragazze (calciatrici) per riempire
sale con i loro convegni e tavole rotonde a favore
delle donne, sono scomparsi», dice con amarezza
Cortani. «Questo silenzio mi rammarica molto»,
dice Pettinati. «Le donne faticano a denunciare
anche per questo: le poche che lo fanno si sentono
sole. Io ho dato sostegno personale a Elisabetta
perché la conosco bene, è una persona vulcanica
e intelligente ed è sempre stata sensibile ai temi
delle molestie. L’anno scorso, con Rosella Sensi, ex
presidente della Roma, è scesa in campo con l’onlus
Mai più Chiara, dedicata a una ragazza vittima della
violenza del fidanzato. L’obiettivo: difendere tutte
le donne che non riuscivano a denunciare». E tra
queste, c’era probabilmente anche lei.
Ma tutto lo sport mondiale è investito da un terre-
moto dopo lo scandalo degli abusi che ha coinvolto
il produttore di Hollywood Harvey Weinstein.
L’ultimo episodio riguarda la Polonia, dove l’ex
presidente della federciclismo, Piotr Kosmala, ha
accusato alcuni membri dell’esecutivo di violenza
sessuale e di stupro di alcuni atleti, alcuni dei quali
minorenni. «Per ora nessun tesserato ha parlato,
100
SILENZIO
ma come è noto, raccontare una violenza subìta
(soprattutto se si è minori) è davvero difficile»,
ha detto il ministro polacco dello Sport, Witold
Bańka. «Il governo dovrebbe velocizzare i tempi e
dare giustizia a questi ragazzi, o ragazze, che hanno
patito violenze. Bisognerà lavorare intensamente per
arrestare i malfattori che potrebbero aver rovinato
la vita agli atleti».
Negli Stati Uniti, invece, le denunce più eclatanti
riguardano la ginnastica artistica. Aly Raisman,
medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016 e di Lon-
dra 2012 nel corpo libero, ha confessato di essere
stata abusata dal dottor Larry Nassar, medico della
Nazionale. Prima di lei, anche la compagna di squa-
dra McKayla Maroney ha raccontato su Twitter
le molestie subìte dallo stesso uomo. E il medico,
sotto processo, ha ammesso le sue colpe. «Mi chiedo
che cosa abbiano fatto la federazione statunitense
e il dottor Nassar per manipolarci fino al punto
da avere così tanta paura di parlare», ha detto Aly
Raisman. «Mi ero convinta che il medico fosse una
brava persona, in realtà era un mostro. Sono decisa
a fare qualcosa per le bambine di oggi: non voglio
che passino ciò che ho passato io. Perché quando
avrò una figlia devo poterla mandare in palestra
senza pensieri».
Ma le accuse non risparmiano nessuno. Giorni
fa la bellissima portiera della Nazionale di calcio
degli Stati Uniti, Hope Solo, ha rivelato che, du-
rante la cerimonia per il Pallone d’oro del 2013,
l’allora presidente della Fifa, Sepp Blatter, le ha
palpato il sedere. «Le molestie erano frequenti»,
ha aggiunto. E l’ex atleta Nicola Werdenigg della
Nazionale austriaca di sci, ora 59 anni, ha rac-
contato che cosa succedeva negli Anni 70. «Ci
furono ripetutamente molestie sessuali da parte
degli allenatori, di atleti e anche di altri membri
dello staff», ha detto. «All’epoca noi ragazze era-
vamo solo prede. Mi sento l’obbligo di parlarne,
voglio rompere questo tabù. Voglio impedire che
il copione si ripeta». In Italia il tabù c’è ancora e
sono pochissime le denunce nello sport. Raramente
vengono dalle vittime, più spesso dai genitori degli
atleti giovani. L’ultimo caso riguarda un allenatore
60enne che, a Montecatini (Pistoia), ha abusato
di una sua atleta di 13 anni. È stato arrestato ed è
indagato per pedofilia. Ma nelle donne che vivono
nel mondo dello sport prevale ancora la paura di
raccontare la verità. ■
 Le molestie sono una
GR A ZI A• SCA NDA L I
QUESTIONE DI POTERE
ANCHE NEL MONDO
DELLO SPORT LE E velina Christillin è la donna più potente
del calcio italiano. Anzi, è una delle
grandi potenze del calcio, senza necessità
VITTIME VENGONO
ABUSATE DA UOMINI di specificare il suo genere. Ex campionessa
AL COMANDO. di sci, signora delle poltrone nei consigli di
SU GRAZIA EVELINA amministrazione, intima della famiglia
Agnelli da una vita, su Grazia parla delle
CHRISTILLIN, GRANDE
molestie nel mondo dello sport. In America
DIRIGENTE DEL l’ex medico della Nazionale di ginnastica,
CALCIO, SPIEGA Larry Nassar, si è dichiarato colpevole di
PERCHÉ IL FENOMENO abusi su atlete, e rischia 25 anni di carcere.
POTRÀ ESSERE In Italia, in questi giorni, le accuse di una
ARGINATO SOLO dirigente hanno colpito l’ex presidente della
TOGLIENDO LE DONNE Federazione italiana gioco calcio, Carlo
DA UNA POSIZIONE DI Tavecchio. Contro il quale c’è un video che
INFERIORITÀ lo inchioderebbe.
DI Fiamma Sanò Che idea si è fatta delle accuse all’ex presidente
Tavecchio?
«Fino a prova contraria non ci credo.
Conosco molto bene Carlo Tavecchio, vivo
buona parte del mio tempo in Federcalcio,
so come è organizzato il suo ufficio, con la
porta sempre aperta e senza chiave, un viavai
Evelina continuo di persone. Ma sono ovviamente
Christillin, pronta a ricredermi, se ci saranno prove in
62 anni, tal senso. Detto questo, ormai si sta
membro del
Consiglio della scatenando...»
Federazione Una caccia al mostro?
internazionale di «No, ma alla denuncia sì. Che, per carità, è
calcio (Fifa). rispettabilissima, ci sono tanti casi aberranti».
Li abbiamo visti nel mondo dello spettacolo,
della politica, dell’impresa. E lo sport?
«Esiste un’inchiesta colossale del quotidiano
americano Washington Post che racconta di
comportamenti sessuali inappropriati, fin
dal 1982, nello sport americano e soprattutto
nella ginnastica. Parliamo di circa 300
uomini coinvolti tra dirigenti, allenatori,
medici, 175 dei quali sono stati condannati
per crimini sessuali. Il principale accusato
è il dottor Larry Nassar, il primo ad avere
abusato delle ragazze. Ci vuole sempre
qualcuno che cominci poi, se le altre hanno
coraggio, seguono. Parlo del coraggio delle
due ginnaste che hanno raccontato di avere
subìto molestie fin dai 13 anni».
Nella ginnastica italiana è mai successo?
«Non ho mai avuto esperienze, né dirette
che indirette. Non sono mai venute da me
atlete o dirigenti coinvolte».
102
E quando era lei nella Nazionale di sci?
«Sì, è successo. Avevo 15 anni e una ragazza
in squadra con me ha avuto una storia con
un allenatore. Fu subito allontanato. Ma
ora che sono una signora, con responsabilità
altissime nel calcio, nessuna è venuta a
confidarsi con me. E neppure nel periodo
in cui ero nel mondo olimpico in generale.
Le cose, però, sono cambiate: quando ero
una ragazza eravamo “figlie di nessuno”».
Cambia tutto, quando si ha il potere?
«Esatto. La chiave del discorso è proprio
questa. Sia per il tipo di famiglia da cui
provengo, sia per gli incarichi, per il ruolo
di mio marito, presidente di Generali,
appartengo a un mondo di relazioni e di
potere che viene lasciato stare. Parlo, agisco,
mi muovo in modo paritario rispetto agli
uomini. Quello che troviamo nel 99 per
cento dei casi di cronaca, invece, è l’esercizio
del potere. Di uomini che usano donne in
posizione di inferiorità, senza la possibilità
di giocarsela alla pari. Alla pari è meno
schifoso il fatto di provarci. E non succede
mai tra donna e uomo dello stesso potere.
Invece le ragazzine sono indifese, non
possono affrontare situazioni del genere».
Oggi secondo lei si denuncia anche perché le
donne hanno più potere?
«Secondo me sì, e c’è più senso di comunità
nell’universo femminile. Da sole si fa fatica».
Che cos’è il potere?
«Avere voce. Significa essere ascoltate e
avere qualcuno che quella voce te la dia».
Che cos’è la parità?
«La possibilità di avere le stesse opportunità
quando inizi a lavorare. Poi il potere lo
conquisti con l’autorevolezza».
Che cosa direbbe alle giovani donne di fronte
alle molestie?
«Di non avere paura. Mi sembra strano
dirlo, nella mia posizione. Ma è proprio lì
che si rovescia il paradigma. Il primo
strumento culturale è la parola: parlarne,
cercare un riferimento in una donna adulta».
Questo scandalo si rivelerà una bolla?
Foto DANIELE RATTI
«No, assolutamente. Ma bisogna gestirlo
con calma, perché non si generino reazioni
opposte, per esempio uomini che hanno
paura di trovarsi da soli con una donna». ■
 GR A ZI A• FENOMENI

NON TE LO LASCERÒ PIÙ

FARE
«HAI FATTO UN BUON LAVORO ANCHE SE NON SEI UN MASCHIO». FRASI COME QUESTA
VENGONO PRONUNCIATE IN MOLTI AMBIENTI DI LAVORO E SONO L’INIZIO DI
DISCRIMINAZIONI E ABUSI CHE PROVOCANO GRANDI SOFFERENZE. LE IDEATRICI DI UN
PROGETTO INNOVATIVO CONTRO LE SOPRAFFAZIONI SPIEGANO A GRAZIA CHE COSA SI
PUÒ FARE PER RENDERE LE DONNE CONSAPEVOLI E IN GRADO DI DIFENDERSI
DI Cristina Giudici

L’Istat ha rivelato
che, a livello
nazionale,
una donna su tre
ha subìto abusi
in famiglia
o sul lavoro.

U na dirigente d’azienda è arrivata da me sconvol-

ta. Rispondendo ai questionari anonimi sulle
violenze subìte si è resa conto, per la prima volta,
di essere stata anche lei, in passato, vittima di abusi
psicologici. Ma non lo ha capito fino a quando non
ha partecipato ai nostri incontri sulla prevenzione
delle molestie», racconta la psicologa Giorgia Ortu
La Barbera. È la referente scientifica del Progetto
Libellula, nato nell’azienda milanese Zeta Service,
un’iniziativa all’avanguardia nella lotta contro le
violenze di genere nelle imprese. Si rivolge già a
una ventina di realtà e si sta espandendo.
Anche gli uomini vengono coinvolti e, spesso,
aprono gli occhi su un fenomeno che per loro
non esiste. «Dopo gli incontri mi sono sentito
frastornato: ho riconosciuto per la prima volta che
mia moglie era stata oggetto di pesanti pressioni
psicologiche nella società in cui aveva lavorato»,
dice Valerio Marzo, consulente. «Le rivolgevano
frasi apparentemente scherzose, e invece devastanti
come: “Brava, hai fatto bene questo lavoro, anche
se non sei un maschio”. Si trattava di una forma
di sopraffazione psicologica, un modo per dire
che lei valeva meno degli altri e che mai avrebbe
potuto ambire a certi obiettivi di carriera. Lei non
ne era consapevole ma la sofferenza era enorme».
Non c’è solo l’onda di denunce di violenze e mo-
lestie, partita in queste settimane dal mondo dello
spettacolo e poi arrivata nella politica e nello sport.
Anche la consapevolezza che questo problema
vada affrontato è in aumento. Così in questi mesi
il Progetto Libellula ha preso quota. Prevede lezio-
ni, incontri pubblici e spot affidati ai testimonial
Ambra Angiolini e Gianmarco Tognazzi.
È nei colloqui con i dipendenti, però, che si misura
quanto sia necessario impegnarsi. «Negli incontri
mostriamo immagini sulla violenza sia domestica
sia lavorativa, facciamo esempi di frasi manipo-

105
GR A Z I A• NON T E L O L A SCERÒ PI Ù FA R E
lative, discutiamo casi di cronaca», dice Ortu La
Barbera. «Una donna subisce una forma di abuso
psicologico quando, per esempio, si sente dire dal
suo capo: “Quello che hai fatto non va bene, d’altra
parte sappiamo come sei”. È una critica subdola,
perché non evidenzia un errore da evitare, ma espri-
me un giudizio definitivo sulla donna allo scopo
di farla sentire inadeguata, negare i suoi meriti,
bloccare la richiesta di riconoscimenti. Le persone
che ci ascoltano non lo sanno. Noi insegniamo a
individuare segnali come questo».
Il Progetto Libellula è nato dall’amicizia di due
dipendenti, Debora Moretti e Marilù Guglielmini,
che si sono interrogate sull’indifferenza in azienda.
«Un giorno, discutendo di femminicidio, abbiamo
iniziato a farci alcune domande. “Siamo sicure
che la violenza di cui leggiamo sui giornali non
ci riguardi? Siamo certe che accada solo lontano
dalle nostre case, dalle nostre aziende, all’esterno
della nostra cerchia familiare e di amicizie?”»,
spiega Guglielmini.
Da questi interrogativi è nata una ricerca che ha
convolto 14 aziende. Dai 2.261 questionari anonimi
distribuiti è emerso che il 41 per cento degli inter-
pellati è a conoscenza di episodi di violenza sulle
donne nella propria cerchia di relazioni familiari
e di amicizie e, dato significativo, il 23 per cento
ha segnalato di conoscere situazioni di abuso in
azienda. Il 22 per cento delle donne dell’indagine
ha dichiarato di aver subìto violenza in prima
persona, con situazioni che vanno dalla vessazione
psicologica (34 per cento) a quella fisica (25 per
cento) e sessuale (15 per cento) fino, in misura
minore, allo stalking, alle molestie sul lavoro e alla
violenza economica (i dati sono raccolti in un libro
PREGIUDIZIO
«C’È ANCORA LA CONVINZIONE
CHE UNA MANAGER DI SUCCESSO
DEBBA ESSERE RACCOMANDATA
O L’AMANTE DI UN UOMO
POTENTE O UNA CHE HA RINUNCIATO
ALLA FEMMINILITÀ», DICE LA
PSICOLOGA ORTU LA BARBERA
106
scaricabile dal sito progettolibellula.com). «Negli
incontri con i dipendenti si dice che la violenza
ha molte sfumature diverse», spiega Giorgia Ortu
La Barbera. «Poi si illustrano gli stereotipi che
assorbiamo inconsciamente e che contribuiamo a
perpetuare. A partire dalla convinzione che una
donna che fa carriera abbia per forza preso qualche
scorciatoia. Se è diventata una manager di successo,
deve essere raccomandata, l’amante di un uomo
potente o una donna “con le palle” che, evidente-
mente, ha rinunciato alla propria femminilità per
diventare un maschio. Tutte queste convinzioni
devono essere superate, altrimenti il posto di la-
voro diventa ostile alle donne, non permette la
loro crescita ed esercita pressioni psicologiche che
sono il terreno ideale per violenze gravi», continua.
«Ora abbiamo avviato la seconda fase del progetto:
creare modelli specifici di intervento nei luoghi di
lavoro perché, se una donna vive in silenzio l’incu-
bo della violenza a casa, porta il suo malessere in
azienda», dice l’esperta. Appena 23 dipendenti su
100 dicono che tra le colleghe ci potrebbero essere
vittime di abusi. I maschi che lo riconoscono sono
solo 13 su 100.
«Apriremo sportelli o servizi esterni all’azienda
per fornire supporto legale e psicologico. Senza
tralasciare la prevenzione. Pochi vedono i segni
della violenza, per esempio un’impiegata che ar-
riva con un livido sul volto e dice di aver sbattuto
contro l’armadio. Ma quel segno ricompare dopo
alcune settimane, e poi dopo un mese», dice la
psicologa. «Oppure una collega che rimane sem-
pre in silenzio, non va a pranzo con gli altri, tiene
la testa bassa per la vergogna. Anche questo può
essere un segnale di molestie sul posto di lavoro o
di violenza domestica», aggiunge l’esperta.
«Sorprende che proprio tra le dipendenti più
giovani e quelle laureate ci sia ancora una scarsa
consapevolezza di tutte le manifestazioni di discri-
minazioni che possono portare a violenze fisiche.
Questo riguarda in particolare le vessazioni da
parte del partner. Perfino tra le nuove generazioni
c’è l’idea che se un fidanzato ti dà uno schiaffo o ti
pedina per strada non lo faccia per una forma peri-
colosa di gelosia, ma per una passionalità difficile
da controllare», conclude. Ora che le donne sono
uscite allo scoperto, nessuno si può più nascondere.
Neanche il mondo del lavoro. ■
G R A Z I A • L’ I N C O N T R O
Brie Larson
SONO IO CHE FACCIO
le regole
Al cinema la vedremo tenere a
bada due bande di trafficanti.
Nella vita sfida apertamente gli
attacchi sul web e combatte
per una Hollywood più libera a
favore dele donne. «Perché»,
dice a Grazia l’attrice premio
Oscar, «vorrei che le bambine
potessero inseguire i propri
sogni». Come è successo lei
di Armando Gallo
da Los Angeles
S
ono una secchiona. Forse anche un po’ noiosa. Quan-
do mi preparo per un ruolo non mi piace trascura-
re niente. Altro che donna fatale, i copioni li leggo
in tuta e magari faccio le prime prove nel salotto di casa».
Mentre Brie Larson mi dice questo, penso a Free Fire, il
nuovo film in cui il pubblico la vedrà dal 7 dicembre.
Immaginate una vendita illegale di armi in un vecchio
magazzino alla periferia di Boston negli Anni 70. Ci
sono due fazioni rivali e una sparatoria che toglie il fiato.
Il classico copione testosteronico e maschile? No, perché
a reggere le fila è una donna. La misteriosa e affascinan-
te mediatrice di questo “sporco affare” è interpretata da
Brie, appunto.
Larson, 28 anni, che nel 2015 ha vinto l’Oscar per Room,
il claustrofobico thriller, ispirato alla storia vera di una
donna rapita con suo figlio e reclusa per sette anni, è amica
intima di dive come Jennifer Lawrence ed Emma Stone.
Ed è considerata una delle ragazze che più incarnano in
questo momento la nuova carica di attrici decisa a scalzare
il maschilismo e il sessismo dai set di Hollywood.
La nostra intervista inizia con un esempio molto preciso
su quanto tenga a essere considerata un tipo schivo: «Vede,
108
il mio è un nome d’arte. Io sono Brianne Sidonie De-
saulniers, tre parole magiche che mi proteggono quando
voglio passare inosservata. E le assicuro che lo faccio
spesso. C’è una Brie che ha vinto l’Oscar e lavora in tv
e nel cinema da quando aveva 9 anni. Poi c’è Brianne
che non vede l’ora di giocare ai Puffi sull’iPad», scherza
l’attrice, che da tre anni tiene il massimo riserbo anche
sul suo fidanzamento con il musicista Alex Greenwald,
38, leader dei Phantom Planet.
Le dispiace se parto dall’Oscar, allora? Come ha cambiato
la sua vita?
«Subito dopo mi sono sentita confusa. Un attimo prima
ero alla cerimonia più glamour del cinema e dopo qual-
che ora di volo ero in Vietnam (dove ha girato Kong:
Skull Island, ndr). Non c’era nulla, solo montagne. Sono
rimasta lì per un mese e mezzo, senza nemmeno la con-
nessione del cellulare. Ma sono grata per l’esperienza di
Room, che mi ha dato maggiori possibilità nella scelta e
nell’accettare ruoli difficili. Mi piace correre rischi nella
mia carriera, trasformarmi e sorprendere. Se la gente
inizia a considerarmi prevedibile vuol dire che non sto
facendo bene il mio lavoro».
A breve inizierà le riprese di Captain Marvel e accanto a
lei ci saranno le star Jude Law e Samuel L. Jackson. Lei è la
superoina della storia. Non passerà certo in secondo piano.
«Mi sento fortunata a far parte del progetto. Questo
film è molto femminista, perché Carol Danvers, il mio
personaggio, è una donna continuamente in lotta con se
stessa per fare la cosa giusta. Molte ragazze si possono
facilmente riconoscere nei suoi dubbi e nei suoi conflitti.
E mi emoziono quando vedo le bambine che indossano
il suo costume. Carol Danvers è un simbolo e questo è
importante».
Lei è molto attiva sui social media e non ha paura di mo-
strare le sue posizioni su molti fatti anche politici. La sua
sincerità è stata a volte attaccata dagli “haters”, gli odiatori
del web. Come vive tutto questo?
«Non riesco a fingere di essere diplomatica. Credo che
 GR A ZI A• X X X X X X X X X X

L’attrice
americana,
Brie Larson,
28 anni.
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

109
GR A ZI A• BRIE L A R SON
«Amo il rischio
Brie Larson
in una scena
di Free Fire,
al cinema dal
7 dicembre.
È PREVEDIBILE,
NON È BRAVA»
sia importante portare avanti le proprie idee. Non devo
piacere a tutti e non smetterò di dire quel che penso
per paura che le persone mi insultino. Recentemente,
per esempio, ho postato una bandiera della pace su
Instagram e mi sono arrivati commenti di odio. Non
importa che cosa faccia, ci sarà sempre qualcuno in
disaccordo. E comunque io uso i social come strumento
per abbassare la tensioni».
Tra le accuse che le hanno rivolto c’è anche quella di
passare con disinvoltura da ruoli impegnati a f ilm più
commerciali. Come si difende?
«Quando scelgo una parte mi sforzo di non pensare al
risultato finale, ma solo di fare la cosa giusta per me in
quel momento. Sono tanti i fattori che determinano il
successo di un film e a me interessa soprattutto stare
bene sul set. Questa è l’unica cosa che posso control-
lare. Mi chiedo se mi piacerebbe lavorare con quelle
persone, se sono pronta a impegnarmi ogni giorno per
interpretare quel personaggio, se mi sentirò a mio agio
a parlare del film e delle sue tematiche per il resto della
vita. Il resto non conta».
Dalle attrici come lei ci si aspetta che siano sempre star,
bellissime e vestite secondo le ultime tendenze. Le piace
la moda?
«Di solito indosso jeans e maglietta. Non so dirle che
cosa mi stia meglio, non provo neanche i vestiti, mi
interessa soprattutto stare comoda. Però ho avuto la
possibilità di entrare in un famoso atelier e ho visto i
sarti creare i vestiti: c’erano quattro persone sedute a
cucire un abito a mano, avevano impiegato tre mesi e
quasi non riuscivo a crederlo. Mi ha dato tutta un’altra
visione della moda, di questa forma d’arte. E poi, lo
ammetto, ci sono abiti che fanno scattare emozioni e
suggestioni di un tempo passato. E questo mi piace».
Che cosa ricorda di Brie bambina?
«Ero introversa e sognatrice. E forse lo sono ancora.
Ho un ricordo, per esempio, di quando avevo 6 anni
e vivevo a Sacramento, in California. Non so come,
ma avevo 20 dollari da spendere. Era appena uscito Il
re leone e c’erano in giro tanti pupazzetti di plastica.
Pochi però della leonessa Nala: tutte le bambine li
110
se un’attrice
volevano, ma non si trovavano. La mia mamma mi ha
portato al centro commerciale, avevo quei 20 dollari:
non desideravo vestiti o altro, solo il pupazzetto. Alla
fine ho trovato una statuetta di Nala in porcellana, l’ho
comprata e non l’ho mai tolta dall’incarto per paura di
romperla. Quando ci siamo trasferiti a Los Angeles è
andata persa. Sei mesi fa mi è tornata in mente, non
so perché, ma l’ho comprata su eBay per dieci dollari.
Non le dico la gioia, è uscita la parte bambina di me».
Ha cambiato spesso casa da piccola?
«Sì, ma mia madre è sempre stata capace di trasformare
ogni trasloco in un gioco. E adesso io faccio lo stesso:
uso l’immaginazione per sentirmi un po’ a casa ovunque
vada, visto che viaggio molto, per girare i film, e mi
riposo solo per un paio di mesi».
Le piace la vita nomade?
«Amo quella sensazione di irrequietezza che si prova
prima di una nuova esperienza, mi piace visitare luoghi
diversi e anche stare da sola. Sono allenata a sentir-
mi una straniera in un posto nuovo e a conoscere le
differenze culturali. Sono fortunata ad aver vissuto in
così tanti luoghi del mondo».
Che cosa mette in valigia?
«Niente vestiti da sera o particolarmente eleganti,
quando viaggio, non vorrei perderli. Mi porto abiti
comodi, scarpe con cui camminare, un po’ di cuffie
per ascoltare la musica mentre giro per le città, perché
mi capita spesso di perderle. E, se sono in viaggio per
promuovere un film, mi attrezzo anche con molte vita-
mine. In genere ho una valigia di vestiti e una di rimedi
naturali. Non posso permettermi di ammalarmi».
Lei oltre che attrice è anche cantautrice e regista. Come
riesce a trovare spazio per la vita privata e per l’amore?
«Il tempo per me e per le persone che amo lo trovo.
In questo momento, per esempio, non vedo l’ora di
fare una vera vacanza. Cerco di ritagliarmi degli spazi,
magari per fare giardinaggio o cucinare. Dai 7 anni
in poi, sono stata una persona con obiettivi precisi:
volevo essere la protagonista di un film e stilavo liste
dei buoni propositi da realizzare».
E in effetti c’è riuscita. A che cosa pensa quando si guarda
indietro?
«Non sapevo se avrei avuto successo, ma sentivo dentro
di me che dovevo insistere, non mollare mai. Oggi
sono soddisfatta. E vorrei semplicemente che tutte
le bambine potessero permettersi di inseguire i loro
sogni, come è successo a me». ■
 dall’Umbria
Inconfondibilmente Intenso.
(1) Dati Princeton Consumer Report (USA). (2) Test Consumatrici, dati Princeton Consumer Report (USA); 30 donne, quattro settimane. l’80% delle donne sente la pelle più liscia dopo 4 settimane.

Incredibilmente Prezioso.

NOVITÀ in Italia
Testato per ridurre le rughe e le linee sottili
ed aumentare l’elasticità della pelle(1).
Una pelle più liscia in 4 settimane(2).

in farmacia e su skinandco.it

#truffletherapy
 Look
L A GIURIA

PABLO GAIA
SARA CAVAZZA GIOVET TI
FACC HI NI AR DIZZONE
make up stylist
direttrice di Grazia
creativa di specialist di
Genny Shiseido
TUTA GALVAN LONDON, BORSA JIMMY CHOO

ABITO VERSACE, SCARPE GIUSEPPE ZANOTTI

ABITO ZIMMERMANN,
DIOR

HEIDI KLUM LILY COLLINS

GILLIAN ANDERSON SCOLL AT URA A FIORI
C ON FRA NGE SARA 8,5/10 SARA 8,5/10
La top model sa valorizzare
CLAIRE FOY
SARA 8,5/10
La giovane attrice sa essere
il proprio corpo, in ogni PAILLET TE sensuale scegliendo un abito
L’attrice è elegante e sensuale occasione.
grazie alle frange lunghe corto abbinato alla scollatura
SARA 6,5/10
dell’abito che creano armonia. PABLO 4/10
delicata e alle maniche lunghe.
L’avrei preferita con un look grintoso
Capelli troppo lunghi, trucco e sportivo come il taglio dei capelli. PABLO 8/10
PABLO 7/10
esageratamente nero: Heidi Qui è troppo castigata. Lily Collins è sexy quando
La tuta le sta bene. Klum dovrebbe cambiare stile.
Trucco e pettinatura sono ricorda una deliziosa
PABLO 9/10
invece troppo minimali. GAIA 4/10
bambola rétro, come qui.
L’attrice della serie tv The Crown ha
Anche se Heidi ha un corpo uno stile vincente anche per trucco e GAIA 9/10
GAIA 7/10
mozzafiato, pettinatura. È perfetta, romantica
Trovare una tuta elegante la scollatura è eccessiva.
non è facile: lei ci è riuscita. e moderna insieme.
GAIA 6/10
Ma avrebbe dovuto dedicare L’abito è raffinato, ma non enfatizza
più attenzione ai capelli. la silhouette dell’attrice.
112
 ATTRICI E TOP MODEL SFOGGIANO SUI TAPPETI ROSSI DEL MONDO ABITI CORTI E LUNGHI,
MINIMALI E BAROCCHI. TRE ESPERTI DI MODA LI COMMENTANO PER GRAZIA

STILISTA
RONALD VAN DER KEMP

TEMPERLEY LONDON
ATELIER VERSACE

VERA WANG

ROMEE STRIJD
ORIGAMI

SARA 6,5/10 CATHERINE

La modella di Victoria’s Secret ZETA-JONES
sembra costretta in un DIANE KRUGER
CLAUDIA SCHIFFER ROMANTICO
tubino-scultura troppo rigido. RÉTRO
IN ROS S O Sarebbero stati meglio SARA 6,5/10
fluidità e volumi leggeri. SARA 7/10 Avrei preferito meno
SARA 8/10 Mi piacciono paillettes e
A una top model con personalità PABLO 8/10 applicazioni romantiche: lei è
corpetto: ricordano gli Anni al suo meglio più selvaggia.
Foto GETTY IMAGES, SHUTTERSTOCK

si addice un abito di carattere. Con questo sorriso valorizza un 80. Le ruches sulle spalle sono
Il tono di rosso è fantastico. vestito che sembra un origami. invece fuori luogo. PABLO 8/10
PABLO 8/10 GAIA 8/10 L’attrice è elegante e austera.
PABLO 6/10
Il vestito è bellissimo, il trucco Anche se è in corto, Mi chiedo perché i ricami
Dal bustino in evidenza alle terminino a metà vestito.
un po’ meno. Romee Strijd è elegante scarpe con plateau alto:
e raffinata. Le scarpe sono l’attrice eccede nei dettagli. GAIA 5/10
GAIA 7/10
ben scelte. Abito e pettinatura
Solo Claudia sa indossare GAIA 5/10
un abito così. Avrei curato di più la non esaltano la bellezza
Il vestito non mi convince: è dell’attrice.
pettinatura. esagerato e poco adatto a lei.

113
 GR A ZI A• RI V EL A ZIONI
L’ATTRICE
SVEDESE
NOOMI RAPACE,
37 ANNI.

Una volta era

solo la hacker
di Millennium.
Adesso Noomi
Rapace,
svedese figlia
di un’attrice
scandinava e di
uno spagnolo
gitano, cambia
identità sette
volte. Con
il fuoco dentro
DI Cristiana Allievi

Ora che non sono più

LISBETH
Foto CONTRASTO

115
G R A Z I A • N O O M I R A PA C E
N
oomi Rapace è ghiaccio e fuoco, e que-
sto la rende una donna originale, prima
che un’artista fuori dai canoni. È figlia
di un’attrice svedese e di un cantante di
flamenco gitano e il suo carattere forte venato di
una decisa femminilità è un cocktail esplosivo che
l’ha resa l’attrice svedese più famosa. Nata a Hu-
diksvall, nel nord della Svezia, 37 anni fa, a 7 era già
sul set del primo film. La fama mondiale arriva nel
2009, grazie al ruolo di Lisbeth Salander, l’hacker
geniale e violenta protagonista degli adattamenti
cinematografici della trilogia Millennium, scritta
dallo svedese Stieg Larsson.
Oggi vive a Londra, con il figlio Lev avuto dal
primo marito, il collega Ola Rapace. E, da quando
si è separata dal campione di kickboxing Sanny
Dahlbeck, due anni fa, non si sa praticamente nulla
delle sue relazioni sentimentali.
Il futuro lavorativo, invece, è noto e la vede impe-
gnata in ruoli da combattente. Sarà in Bright di
David Ayer, con Will Smith e Joel Edgerton, e in
Stockholm, accanto a Ethan Hawke. Nel 2018 in-
terpreterà Ferrari di Michael Mann, in cui è Linda,
moglie del fondatore della casa automobilistica.
Ma già in questi giorni affronta al cinema una
grande sfida: interpretare le sette sorelle di Seven
Sister, film diretto da Tommy Wirkola, presentato
al Torino Film Festival. Siamo nel 2073, in Cina,
sotto un regime che costringe le famiglie ad avere
un solo figlio e a ibernare quelli in più. L’amore di
un nonno (Willem Defoe) potrebbe però costitui-
re un’eccezione: salvare le sette gemelle messe al
mondo da sua figlia, morta di parto. Le donne sono
tutte interpretate da Noomi Rapace.
Com’è riuscita a calarsi in tante personalità diffe-
renti?
«È stata un’esperienza fuori dall’ordinario. Per un
lungo periodo ho vissuto come in una realtà paral-
lela, non sono mai uscita di sera, non ho visto
nessuno: dentro di me non c’era spazio per nient’al-
tro che non fossero queste sette donne. Dopo que-
sta interpretazione ho rifiutato molti film, avevo
bisogno di un lungo stacco».
Si racconta che lei fosse da sola, sul set.
«È stato così per due mesi e mezzo. Poi mi ha rag-
giunta Willem Defoe, che nel film è mio nonno:
è stato bellissimo. Sono scoppiata a piangere, mi
ha fatto uno strano effetto avere qualcuno vicino».
«Ho sempre evitato la schiavitù del
dover essere bella e sexy»
116
Interpreta spesso donne diff icili, che tengono tutto
dentro.
«In realtà ho un temperamento caldo, ma ho impa-
rato a controllare le emozioni, perché nella cultura
svedese, in cui sono cresciuta, non è apprezzato
far vedere troppo di sé. Saper essere misurata è
diventato il mio lavoro».
Però, dopo aver interpretato Lisbeth di Millennium,
ha dichiarato di essere stata male.
«Finite le riprese sono corsa in bagno a vomitare,
il mio corpo ha letteralmente rigettato quel per-
sonaggio. È stato come un esorcismo».
In Seven Sister cambia identità in modo sorpren-
dente. Riesce a essere sof isticata e ambiziosa, new
age, atletica, sensibile, un maschiaccio e molto altro
ancora.
«Sono tutte parti di me, e quando l’ho ricono-
sciuto il lavoro è diventato più semplice. Per anni
ho praticato boxe e arti marziali, era la mia parte
combattente, ma sono stata anche una punk. E
poi posso essere fredda, oppure selvaggia, sexy e
femminile».
C’è un aspetto del suo carattere che rimane costante?
«Ho sempre evitato la schiavitù del dover essere
bella e sexy. Nella vita di tutti i giorni, però, adoro
la moda, le scarpe, i vestiti. E, soprattutto, sono
ossessionata dall’esplorazione del lato maschile e
femminile dentro di me. Anzi, dentro tutti noi».
Ha inciso il fatto che abbia conosciuto suo padre
solo da adulta?
«Da ragazzina, in effetti, giocavo sempre con i
maschi, poi a 13 anni mi sono infuriata quando ho
capito che mi guardavano in modo diverso. Allora
ho preso una decisione: “Sarò io quella al comando,
mi amerete ma non mi avrete mai”. Non avevo un
padre e dentro di me ero in guerra».
E sua madre che cosa le ha dato?
«Ha sempre creduto in me. Me ne sono andata da
casa a 15 anni, lei me lo ha permesso mentre tutti
si chiedevano perché lo facesse. È stato un grande
dono, anche se pericoloso: da una parte capisci che
puoi farcela a cavartela da sola, perché sei forte,
dall’altra ti ritrovi a dover sempre essere autonoma».
Si può dire che, da sempre, cerca di essere se stessa?
«Ho combattuto per assomigliare alle altre ragaz-
ze, ma ero diventata infelice. Poi ho capito di non
potermi uniformare. E adesso mi sento padrona di
me». ■
Shop at Jackandco.it

A partire da € 39,00
 GR A ZI A• STELLE CA DUTE

L’attore
Johnny Depp,
54 anni, ha
il ruolo del
mago cattivo
Grindelwald
di Animali
fantastici e
dove trovarli 2.

L’ATTORE JOHNNY DEPP

È STATO SCELTO COME
PROTAGONISTA
MALVAGIO DEL SEQUEL
DI ANIMALI FANTASTICI
E DOVE TROVARLI,
MA I FAN DELLA STORIA
TRATTA DALLA SAGA
DI HARRY POTTER
PROTESTANO. PERCHÉ
RICORDANO BENE
LA VIOLENZA DEL DIVO
DI Maria Teresa Cometto
DA New York

Caro Depp,
NOI NON TI
VOGLIAMO
119
GR A ZI A• JOHNN Y DEPP
I l mago cattivo Grindelwald, protagonista del secondo
film della serie Animali fantastici e dove trovarli, è
l’attore 54enne Johnny Depp. E subito sui social me-
dia si è scatenata la protesta di una larga fetta dei fan
della saga del mago Harry Potter creato dalla scrittrice
britannica J. K. Rowling, di cui Animali fantastici e
dove trovarli, interpretato dal premio Oscar Eddie
Redmayne, èuna “costola”, in gergo cinematografico
“spin off ”.
I crimini di Grindelwald, questo il sottotitolo del sequel,
uscirà il 16 novembre dell’anno prossimo: c’è abba-
stanza tempo, sostiene la maggioranza dei fedelissimi
di Harry Potter, per sostituire Depp, come ha fatto
il regista Ridley Scott con l’attore Kevin Spacey nel
film Tutti i soldi del mondo, girando di nuovo le scene
interpretate dall’attore, a soli due mesi dall’uscita nelle
sale. Spacey infatti è reo confesso di molestie sessuali
ai danni anche di minorenni e la casa di produzione
non poteva sostenere lo scandalo.
Depp invece ha ammesso di aver commesso violenze,
fisiche e psicologiche, sulla sua ex moglie Amber Heard,
31 anni. Lo scandalo era scoppiato lo scorso anno e
nessuno lo ha dimenticato. E così su Twitter, Facebook
e Instagram il titolo del film è presto diventato Animali
fantastici. I crimini di Johnny Depp.
«Un uomo con una risaputa storia di abusi che inter-
preta un personaggio violento protagonista del film: è
inaccettabile», ha twittato @ritaaaaaaaaa. «Il crimine
principale di Grindelwald è che Johnny Depp è un
bullo, un violento contro la sua famiglia», incalza @
alizaTweets. E @TaneikaReads ricorda: «Alla gente
di Hollywood si chiede di render conto delle molestie
sessuali, giustamente. Ma Johnny Depp la fa franca per
altri abusi?». Un sondaggio online di Rowling Library,
il sito dedicato a tutte le opere di J.K.Rowling, ha con-
fermato che il 52 per cento dei followers del maghetto
sono contrari alla scelta di Depp come uno degli eroi,
anche se negativo, del nuovo film.
Nella primavera 2016 Heard aveva rivelato che Depp,
fra l’altro, l’aveva tirata per i capelli, le aveva urlato
contro e l’aveva colpita ripetutamente, afferrandola
violentemente. Lui aveva negato tutto, ma le foto e i
video diffusi online erano una testimonianza così cruda
e incontestabile, da convincere l’attore a fare qualsiasi
cosa per arrivare all’accordo sul divorzio, firmato il 16
agosto dell’anno scorso, il giorno prima che cominciasse
in tribunale l’udienza sulla causa per violenze dome-
stiche avviata dalla denuncia di Amber. In una foto si
«ALLA GENTE DI HOLLYWOOD SI CHIEDE DI RENDERE CONTO DELLE MOLESTIE SESSUALI.
PERCHÉ, INVECE, SI SORVOLA SUGLI ABUSI DI DEPP?», SCRIVONO SU TWITTER
120
vedevano i lividi sul viso di Amber. E in un video lui
le gridava «Motherfucker! Figlia di puttana», mentre
era chiaramente fuori di sé. L’attore sbatteva le ante dei
mobili della cucina, mentre si versava del vino rosso da
una bottiglia semivuota e, quando la moglie cercava di
calmarlo, lui spaccava bottiglia e bicchiere, cercando di
afferrare lo smartphone con cui lei lo stava filmando.
Non solo: dopo qualche giorno erano state diffuse le
immagini di Depp che aveva scritto con la vernice blu
su uno specchio «Amber la facile» e «Billy Bob», il
nome del regista Billy Bob Thornton con cui l’attrice
stava girando un film e che era diventato l’ossessione di
Depp, che sospettava che i due avessero una relazione,
cosa non vera.
Depp non voleva che al processo emergessero altri
dettagli dei 15 tumultuosi mesi di matrimonio e per
chiudere la “pratica” ha pagato 7 milioni di dollari di
risarcimento all’attrice, che poi li ha devoluti all’organiz-
zazione non profit American Civil Liberties Union, in
particolare per iniziative contro la violenza sulle donne.
Si potrebbe pensare che 7 milioni di dollari siano spic-
cioli per una stella hollywoodiana il cui patrimonio era
stimato, fino a poco tempo fa, 400 milioni di dollari.
In realtà Depp sembra essere in crisi anche da un punto
di vista finanziario. Ha appena venduto l’ultimo dei
suoi cinque appartamenti in un palazzo di loft a Los
Angeles: in tutto avrebbe incassato circa 11 milioni
di dollari, secondo l’agente immobiliare Kevin Dees,
coinvolto nell’affare. L’attore aveva messo le residenze
sul mercato nel settembre 2016, dopo il divorzio, insie-
me con altre due sue preziose proprietà: una magione
nel Sud della Francia, al prezzo di 55 milioni di dollari
(poi sceso a 39) e una fattoria con cavalli nel Kentucky,
stimata 2,5 milioni di dollari come minimo. Ma queste
ultime due vendite non sono andate in porto. Il tutto
mentre sta andando avanti una controversia legale
con i suoi ex manager dell’agenzia Tmg: lui li accusa
di averlo truffato, sottraendogli milioni di dollari; loro
sostengono che Depp deve restituire 5 milioni di dollari
ricevuti in prestito e che è nei guai per colpa del suo
stile di vita eccessivo, che gli costa anche 2 milioni di
dollari al mese.
Heard aveva spiegato, nella sua denuncia, che Depp
era sempre o ubriaco o drogato quando la assaliva.
Rivederlo sul grande schermo nei panni del “cattivo”
Grindelwald non può che rinnovare il dolore dei mal-
trattamenti subiti. E forse è arrivato il momento che
nessuno, nemmeno a Hollywood, dimentichi. ■
 FORTI
donne
La grinta della pelle è sottolineata da tocchi
di rosso e nero e da accessori dallo stile deciso.
Perché la nuova femminilità ha carattere
f ot o d i Jonathan Segade st ylin g di Michele Bagnara
 GR A ZI A• MODA

Cappotto con
bottoni dorati
laterali (Silvian
Heach,
€ 219). Orecchino
con frange in
ottone bagnato
d’oro (Giuliana
Mancinelli, € 300);
pettorina di pelle
(Solïpsi). Pagina
accanto: abito
asimmetrico
in pelle, guanti,
stivali arricciati
(tutto Saint
Laurent
by Anthony
Vaccarello).
Mascherina
(Mykita).

123
124
Giacca in pelle lavata
su abito in maglia
leggera, cintura e
stivali con intrecci
(tutto Alexander
McQueen). Pagina
accanto: abito
effetto pelle con
scollo a incrocio
(Annarita N, € 180)
e pettorina di pelle
con borchie e piume
(Patrizia Pepe,
€ 358).
 Cappotto avvolgente in puro cammello con dettagli di raso su tuta-bustier in cady (tutto Max Mara).
Tiara Fiorucci con piume (Stephen Jones, € 516 ca.). Pagina accanto: maglia in tulle con ricami (Versace)
e miniabito effetto pelle con frange (Sisley, € 99). Occhiali in acetato satinato (Pawaka, € 360), stivali con
tacco a pattino (Thom Browne).

126
 Maxigilet in seta
opaca (Herno
Signature) su abito
di paillettes (Guess
Marciano,
€ 259). Pagina
accanto: giacca
pied-de-poule (OVS,
€ 39,99) e corsetto
(Thom Browne).
Orecchino con sfera
in plexiglass
(Giuliana Mancinelli,
€ 330), collana Power
Choker in argento
placcato oro (Ekria).
129
130
 Giacca effetto
militare in lana
(Kangra, € 350).
Occhiali a farfalla
(Saint Laurent,
€ 325). Pagina
accanto: cappotto
in misto cashmere
(iBlues, € 499) e tuta
di pizzo (Gucci).
Occhiali (Linda
Farrow, € 360),
stivaletti (Jil
Sander, € 695).
 Bustier (Circus
Hotel, € 255) con
pantaloni (Liu Jo,
€ 169). Pagina
accanto: cappotto
(Eleventy, € 999)
con top e maschera
(tutto Gucci).
Hanno collaborato
Gianluca Francese e
Savina Di Donna.
Casting: Ivan
Maiolo@WM
Management.
La modella:
Franziska
Stegemann@Model
Management.
Trucco: Michiko
Ikeda@Atomo
Management using
Mac Cosmetics.
Pettinature Simone
Prusso@Atomo
Management.
133
 Che Cosa C’è nella
tua borsa

GR A ZI A• SHOPPING
Portafogli con i volant, agende colorate, portachiavi romantici. Grazia ha scelto gli
accessori giusti per ogni occasione fot o di Carolina Mozzato st ylin g di Emanuela Cipriani
3

1 2 6 8

7
5

Per business
1. PENNA A SFERA
(MONTBLANC, DA € 375).
9 2. IL ROSSETTO ROUGE
ALLURE N°1, IN EDIZIONE
LIMITATA, È DI UN
COLORE ROSSO INTENSO
(CHANEL, € 35).
3. POCHETTE IN VITELLO
CON SCRITTA (DIOR).
4. OCCHIALI CON
BORCHIE E CRISTALLI
(VALENTINO, € 305)
5. BUSTA IN
COCCODRILLO CON ZIP
(DEVI KROELL).
6. PORTAFOGLI IN PELLE
E BORCHIE (GIVENCHY).
7. OROLOGIO TANK IN
ACCIAIO CON CINTURINO
IN COCCODRILLO
(CARTIER, € 2.470 CA.).
8. AGENDA IN NAPPA
(MORESCHI,€ 80).
9. BORSA A MANO COUR
MARLY (LOUIS VUITTON).

135
GR A ZI A• SHOPPING

Per uscire Occhiali e piccola pelletteria sono nelle sfumature del blu
1

2 3

5
4

1. PORTAFOGLI IN NAPPA (FENDI). 2. ANELLO IN BRONZO CON PERLA (REBECCA, € 149). 3. OCCHIALI CON CRISTALLI (CHOPARD BY DE RIGO
VISION). 4. COLLANA CON CRISTALLI (SWAROVSKI, € 399). 5. LA STELLA DI ANGEL ÉTOILE SAPHIR, IN EDIZIONE LIMITATA,
È UN PROFUMO PREZIOSO E RACCHIUDE LE NOTE DI PATCHOULI E VANIGLIA (MUGLER, € 250). 6. OROLOGIO CON DIAMANTI (BULGARI).
7. SPILLA ARGENTATA CON PERLE E STRASS (CHANEL). 8. BORSA IN RASO DI SETA CON CRISTALLI (ALBERTA FERRETTI, € 795).

136
 Glam I dettagli sono nelle tonalità del rosa
GR A ZI A• SHOPPING

2
1

5
3
4

6
7

1. AGENDA (MOLESKINE). 2. PORTAFOGLI IN PELLE CON RUCHES (COCCINELLE, € 120). 3. MACCHINA FOTOGRAFICA (FUJI, € 850). 4. OROLOGIO
DA VINCI AUTOMATIC 36 CON CORONA DI DIAMANTI (IWC). 5. PORTACHIAVI IN SAFFIANO (FURLA, € 90). 6. COUTURE PALETTE WILD ILLUSION
EDITION HA UNA STAMPA ZEBRATA NEI TONI DEL ROSA CON CINQUE OMBRETTI DALL’ARGENTO AL BLU (YVES SAINT LAURENT, € 69).
7. OCCHIALI DA SOLE (BLUMARINE BY DE RIGO VISION). 8. PORTAFOGLI CON LOGO (GUCCI). 9. BORSA CON DECORI (DOLCE & GABBANA).

138
 In ufficio I pezzi eleganti sono nei toni metallici e animalier
GR A ZI A• SHOPPING

1
3

5 7

1. ORECCHINI CHAIN D’ANCRE PUNK (HERMÈS). 2. PORTABIGLIETTI DA VISITA IN SAFFIANO (CRUCIANI, € 98). 3. PORTACHIAVI CON CIONDOLI
(LONGCHAMP, € 135). 4. COLLANA DORATA (BIJOU BRIGITTE, € 12,95). 5. PORTAPASSAPORTO IN PELLE STAMPATA (VALEXTRA, € 675).
6. OROLOGIO (CALVIN KLEIN WATCHES, € 235). 7. BRACCIALE CITY HARDWEAR (TIFFANY & CO., € 7.550). 8. OCCHIALI EFFETTO TARTARUGA
(MARCIANO EYEWEAR, € 150). 9. BORSA GRAMERCY IN CAVALLINO LEOPARDATO PIÙ CIONDOLO (MICHAEL KORS, € 425 E € 60).

140
Collezione Emozioni
DEDICATA A CHI SI VESTE DI SOGNI
italian
lian stories
 GR A ZI A• TENDENZE

Abito
con scollo
profondo
(H&M,
€ 49,99). In lurex
lucido
(New Look,
€ 24,99).

Con frange
(Rachel Zoe
@ Zalando,
€ 599,99).
Kim
Kardashian
in Versace
e Scarlett
Johansson
Argento
in Michael Lo hanno scelto anche la star tv Kim Kardashian e l’attrice Scarlett
Kors Johansson: questo è il colore perfetto per stupire e dona a tutte.
Collection.

CURVE voluttuose
Lo stile non è una questione di taglia. Come dimostra questa moda
L’attrice Salma Hayek
in Oscar de la Renta.

perfetta per chi ama le proprie forme e le esalta con grazia

A CURA DI Nike Antignani TESTI DI Simone Monguzzi

Trench con
fodera stampata
(Pierre- Louis In lana,
Mascia a vestaglia
& Herno, (Luisa
€ 1.460). Spagnoli,
€ 510).

Trench
e cintura
Focalizzate l’attenzione
sul punto vita:
Foto D’APRANO/MONDADORIPHOTO

la silhouette a clessidra
è elegante e raffinata
e un cappotto stretto
dalla cintura è ideale. Non
dimenticate di indossare
i tacchi alti: slanceranno
In denim con
la vostra figura.
cintura in vita
(Motivi).

142
 In lana
(H&M,
€ 49,99).
In tessuto
stretch
(Rinascimento,
€ 59).

In tessuto
gessato In crêpe
(Liu Jo, (Elisabetta
€99). Franchi,
€ 247).

La gonna a matita
Aderente, al ginocchio, molto sexy: è il capo giusto per mettere in mostra le gambe.
Giocate con i contrasti, alla vostra gonna a matita abbinate una camicia romantica o maschile.

La top
model
Marquita
L’attrice Pring in
Christina Christian
Hendricks. Siriano.

In raso
(Caractère,
€ 390).
Abito lungo in
tessuto stretch
(Patrizia Pepe,
€ 418).

Abito a
sottoveste in
Abito a sottoveste
È uno dei modelli di tendenza, sensuale
raso (Oltre).
e iperfemminile, perfetto per una
serata speciale. Scegliete un modello
con dettagli in pizzo, per rendere
ancora più romantico il vostro look.

143
GR A ZI A• TENDENZE
In lana
L’attrice Monica ammagliata
Bellucci indossa un abito (Luisa Viola,
di Valentino. € 299).

A tubino
con spalle
scoperte
(Marella,
€ 199).

Vestito in
velluto con
ruches
(Elena Mirò,
€ 279).

Gonna
elasticizzata In georgette
in tessuto con coulisse
leggero in vita
(Violeta (Sportmax,
by Mango € 499).
€ 49,99).

Abito
con ruches
(P.A.R.O.S.H,
€ 372).

Solo rosso
È il colore di stagione e sta bene sia alle bionde
che alle brune. Per le serate di festa adottatelo
in total look: chi punta sul décolleté sceglierà
un modello con le spalle scoperte oppure, come fa
l’attrice Monica Bellucci, su una scollatura profonda.

indossalo con
Foto D’APRANO/MONDADORIPHOTO

Décolletées
in pelle e
Occhiali in acetato con lenti
camoscio La Viv’ Bow
rosse (Fendi, € 310).
(Charlotte è in camoscio
Olympia, (Roger Vivier,
€ 765). € 1.900).

144
 GR A ZI A• TENDENZE
In velluto, tulle
e applicazioni di perle
(Intimissimi, € 49,90).

Con inserti
di pizzo
(Guess
Underwear,
€ 59).

Dalla collezione
Yamamay Loves
The Blond Salad, Shaping in
disegnata con raso e pizzo
l’influencer (Triumph,
Chiara Ferragni, € 84,90).
in tulle e microfibra
(Yamamay,
€ 49,99).

In pizzo
semitrasparente
(OVS,
€ 19,99). La top
model
Candice
Huffine In pizzo
in Sophie con stelline
Theallet. (U&B Twin
Set,
€ 65).

Il body con le trasparenze

Un body che metta in risalto le forme, coperto da un abito di voile,
è perfetto per esaltare una linea morbida. L’abbinamento vincente
è con un cappotto di taglio maschile e, come sempre, décolletées
a tacco alto per slanciare la figura.

Robe-manteau con
profili a contrasto
indossalo con (Clips, € 735).
Foto D’APRANO/MONDADORIPHOTO

In metallo
dorato con
cristalli (Bijou
In camoscio Brigitte).
(Primadonna
Collection, Si chiama
€ 39,99). Ambrine ed
è in velluto
(Coccinelle,
€ 398).

146
GR A ZI A• MODA

WE
di
LOVE IT
Gaia Giovetti

Il chiodo punk decorato

con la vernice
Foto LUCIO CONVERTINI

La donna immaginata da Imperial per questa stagione è femminile e piena di grinta, sempre alla ricerca di uno stile personale
fatto di dettagli sofisticati. Dalla collezione autunno-inverno 2017/18 abbiamo scelto per la nostra foto il chiodo in pelle
decorato con borchie, reso unico da spruzzi di vernice e dalla scritta “Vive le punk”, Viva il punk, sulla schiena (Imperial, € 310).

148
La tua bellezza è d’Oro
Your beauty is Gold
 GR A ZI A•

WE LOVE IT
a cura di Nike Antignani

Una gabbia preziosa

È un bracciale rigido dal design sofisticato: Manchette è realizzato in oro rosa e si compone di tre cerchi,
incastonati di diamanti. Lungo la linea verticale ci sono quelli a taglio brillante e a taglio navette, con un fiore centrale,
che è una rosetta formata da sette pietre a taglio brillante (Crivelli).

150
 F A S H I O N di Elsa Bonfiglio

new Piccole
magie
«Cerco di catturare
tutto lo splendore
delle stelle», racconta
Elisabetta Carletti,
designer del marchio
di bijoux Maman et
Sophie. Tra i modelli
più adatti per le feste,
c’è il girocollo
con la stella in glitter,
nella foto
(mamanetsophie.it).
Sportive
Sneakermania
Le indossano top model come Bella
Hadid e Lottie Moss, ma anche
influencer, come la fotografa Lina Tesch.
Sono le Maxiplatform H222
di Hogan, amate per la suola maxi
e ultraleggera. Tra le nuove versioni
invernali, c’è questa in camoscio
con dettagli di montone (hogan.com).

La borsa trasformista
Sono due modelli e possono diventare
una clutch, un cuscino e una coperta,
in lana americana. Fanno parte della
capsule collection di Woolrich, in
collaborazione con la designer di New
York Chiharu Hayashi (woolrich.eu).

A tutto
shopping
Land of Fashion, il
gruppo di outlet, crea
la sua prima Village

Neve a colori Card, valida in tutti

i suoi Village:
Franciacorta,
Rossignol, marchio francese Mantova, Palmanova,
di attrezzatura da sci, si affida Puglia, Valdichiana.
allo stilista Jean-Charles de Oltre a uno sconto del
Castelbajac per una linea 10 per cento sul
di abbigliamento sportiva, prezzo, dà la
eccentrica e in pieno stile pop. possibilità di accedere
Grafiche e dettagli geometrici, a ulteriori promozioni
per scoprire i territori
simboli pop e colori primari in cui si trovano i punti
accesi sono il filo conduttore vendita. Altra novità è
della collezione composta la Gift Card, per
da parka, bomber, giacche regalare una carta
imbottite e completi da sci, prepagata
abbinati a sneakers, cappellini, (landooffashion.it).
zaini e guanti (rossignol.com).

153
 Giovani talenti
Un guardaroba ispirato a
quello dello scrittore Gabriele
F A S H I O N di Elsa Bonfiglio
Debutti
new Il prossimo 8
febbraio al gran ballo
annuale organizzato
dall’Opera di Stato
per le debuttanti ci
sarà anche Dolce &
Gabbana. Il marchio
italiano è stato scelto
da Swarovski per
creare la tiara che
verrà indossata dalle
ragazze. Il dettaglio
prezioso è composto
da un motivo floreale
D’Annunzio, simbolo del
Decandentismo italiano, in
versione femminile: è la
collezione primavera-estate
della giovane stilista Celeste
Pisenti presentata con un
video, girato dal regista
Marco de Giorgi, proprio al
Parco del Vittoriale, sul lago di
Garda, ultima dimora del
poeta (celestepisenti.com).

di 702 cristalli
Swarovski Xirius
Chatons in tonalità
Crystal e Golden
Shadow
(dolcegabbana.it).

Spirituali
Tuum lancia la collezione Settedoni.
Sapientia, Intellectus, Consilium,
Fortitudo, Scientia, Pietas e Timor
Domini sono i sette doni cristiani
dello Spirito Santo a cui s’ispira
la linea. L’anello, nella foto,
li comprende tutti (tuum.it).

Come Biancaneve
Biancaneve e i sette nani, il più
classico dei film d’animazione firmati
Walt Disney, compie 80 anni e Asics,
in collaborazione con Disney,
gli dedica una collezione speciale. Tra
Esclusiva
Fino al 23 dicembre l’appuntamento è a Parigi, alla
i modelli ispirati a tutti i personaggi
boutique Colette. C’è il pop up store di Saint
ci sono le sneakers The Snow White Laurent, con la Collezione Crociera 2018 e capi
(Biancaneve in inglese) Gel-Lyte, con esclusivi creati per l’occasione da Anthony
il fiocco di velluto rosso. Nei negozi Vaccarello, il direttore creativo del marchio, come la
dall’1 dicembre (asics.com). T-shirt della foto (ysl.com; colette.fr).
154

GR A ZI A• MODA
Qui a destra, Alessandra
Marchi, direttrice creativa
di Aniye By.
STILE
ANNI 70
Tra i pezzi forti della
collezione invernale di
Aniye By ci sono gli abiti
romantici dalla linea
fluida, come quello nella
foto qui a sinistra, in un
mix di fantasie in colori
intensi, in cui si alternano
le tonalità del viola e del
panna, accese da intarsi
a contrasto e in paillettes.
Qui sotto, tre modelli della sfilata
primavera-estate 2018 di Aniye By.
156
intervista
Alessandra
MARCHI
LA DIRETTRICE CREATIVA DI ANIYE BY
RACCONTA COME LA SUA ISPIRAZIONE
VENGA DAL MONDO DELLA MUSICA.
E DI COME ABBIA CAPITO CHE IL SEGRETO
DEL SUCCESSO SIA SENTIRSI LIBERE
DI Elsa Bonf iglio
«Il primo concerto al quale ho assistito è stato
quello di David Bowie: avevo 13 anni», racconta
Alessandra Marchi, direttrice creativa del marchio
italiano Aniye By. La musica per Alessandra è
fondamentale e ogni collezione nasce da un team
creativo di sole donne, che lavora con una colonna
sonora. «Non amo cantare da sola, noi siamo un
gruppo: come i Depeche Mode», scherza la stilista,
e proprio dal gruppo musicale britannico prende il
nome l’azienda madre, Depeche Srl, fondata nel
1999 a Carpi, in provincia di Modena.
Qual è la colona sonora della collezione invernale?
«Questa volta abbiamo scelto il successo electro-
dance dei Depeche Mode Enjoy the Silence, uscito
nel 1990, ma ancora ballatissimo e molto amato.
Racchiude diversi aspetti del mio mondo.
L’ascoltavamo anche mentre realizzavamo
la campagna pubblicitaria a Los Angeles».
Che cosa avete cercato di raccontare?
«Sogno di vestire tutte le donne e le ragazze
del mondo, con abiti meravigliosamente rock e
accessibili. Con la campagna volevo mostrare
esattamente questo: bellezze accessibili e oneste,
legando il tutto alla musica».
Perché ha scelto proprio Los Angeles?
«L’ultima volta ero stata lì con le mie amiche,
quando eravamo poco più che adolescenti.
Avevamo fatto il classico viaggio da una costa
dell’America all’altra. Sono passati 20 anni
ed è stato bello tornare un po’ indietro nel tempo,
anche se nel frattempo sono diventata
una donna e una mamma. Di Los Angeles mi
piacciono il cielo immenso, la luce, l’ariosità,
anche nella stagione invernale».
Qual è il suo tocco in più?
«Quello che ho imparato soprattutto nelle ultime
tre stagioni è che la cosa davvero importante
è sentirsi liberi di creare, al di là dei vincoli dettati
dal mercato. Bisogna trovare l’idea vincente
e poi lasciarsi guidare dall’ispirazione». ■
 Street TEMPO
DI SPORT
OTTO TRENDSETTER
SOVRAPPONGONO
PANTALONI TECNICI,
GIACCHE A VENTO
E FELPE A CAPI
PIÙ CLASSICI.
È IL MIX
DEL MOMENTO
DI Riccardo Slavik

ANYA
ZIOUROVA
METALLIZZATO
La stylist russa
ZURI sceglie una giacca
in tessuto
TIBBY metallizzato con
DA MOTOCROSS
La modella americana
AIDA DOMENECH grandi bottoni
di Walk Of Shame,
NERO L’influencer spagnola una maglia aderente
indossa un body
fondatrice di dulceida.com e pantaloni con
in rete con maniche
porta un bomber imbottito, bande laterali a
a guanto e strisce
un top girocollo con cuciture contrasto di Tibi.
in PVC su pantaloni
a contrasto e stampa e una Gli stivaletti a punta
da motocross,
minigonna in pelle, tutto sono di Toga Pulla.
entrambi di I.Am.Gia.
di Versace, come le scarpe.
La borsa in camoscio
è di Chanel, gli
scarponcini con zep
pa in gomma sono
di Fenty by Puma. LISA HAHNBÜCK
BICOLORE L’influencer di lisahahnbueck.com abbina
Foto GETTY IMAGES

una giacca imbottita di Moncler a una maglia

di 81hours e a pantaloni con bande laterali di SET.
Le scarpe con fiocco sono di Charlotte Olympia, gli
occhiali da sole sono di Vogue Eyewear x Gigi Hadid.

158
 GR A ZI A• MODA

XENIA
I
SEGUALE
N
TCHOUMITCHEVA
IL CAREET SOTTOVESTE
ST E DI
ST YL .it
a L’influencer di
Grazi chicoverdose.com
sceglie una giacca lunga
imbottita con interno
a contrasto, un abito a
sottoveste in tulle,
entrambi di Versace,
come la borsa, gli stivali
e il berretto in lana.

IL LOOK
DELLA SETTIMANA

LENA PERMINOVA
VINTAGE La it girl russa
indossa una giacca in
tessuto tecnico con
inserti a contrasto
KERSTIN WENG
CONTRASTI
e maniche con logo in
velluto di Miu Miu,
DEMET KAMIS La giornalista tedesca
un top corto in maglia VITA STRETTA punta sui contrasti: sotto
a coste e una minigonna La responsabile dei social a un soprabito con inserti
vintage in vernice con zip media della Mercedes- in tessuto di Nina Ricci
frontale. Gli stivaletti Benz Fashion Week di mette una felpa con
bianchi con cinturini sono Istanbul sovrappone cappuccio di Reebok
di Kurt Geiger. un’ampia felpa e una gonna in pelle di
di DB Berdan a un Alexander Wang. La borsa
corsetto vintage. La borsa morbida a mano è di Lala
a tracolla è di Zara, come Berlin, gli stivali
gli stivaletti in vernice metallizzati sono di H&M.
bianchi e rossi.

159
 profumo
TI REGALO UN
Qual è la fragranza giusta da donare? Lo scopriamo
insieme agli esperti per andare a colpo sicuro
di Carla Tinagli e Monica Agostini
fot o di Matias Indjic st ill - life di lucio Convertini
C
he sia un’eau de toilette o un concentrato, è un
dono carico di significato. «Regalare un profumo
può essere interpretato in diversi modi», dice Elena
Benvenuti, psicologa e psicoterapeuta. «Quando si
parla di fragranze si dice anche “essenza”, cioè il cuore, il
fondamento di qualcosa o di qualcuno: per cui consegnarlo
a un altro, significa darsi in modo sincero». In altre parole,
un gesto che rivela intimità e il desiderio di varcare la sfera
emotiva dell’altro. «Il profumo accede alla memoria ed
evoca ricordi», spiega la psicologa. «Facendone omaggio,
si dimostra di conoscere bene i gusti del destinatario, che
possono essere valorizzati da un particolare mix olfattivo».
ROSA PER LA MAMMA, MUGHETTO
PER L’AMICA, AMBRA PER IL PARTNER
«Il profumo ha un linguaggio ben preciso», continua Ben-
venuti. «La rosa, per esempio, è il simbolo della femminilità
e della maternità, quindi è la nota ideale per la mamma».
Fiori che denotano dolcezza e amicizia come fresia, mu-
ghetto e gardenia sono indicati per sigillare rapporti molto
forti tra donne, mentre la vaniglia e la mirra esprimono
affetto e calore, tipici dei legami familiari. L’ambra, le
spezie e le resine, invece, rivelano complicità: non a caso
sono presenti nei profumi maschili e si donano al partner.
«Il regalo diventa ancora più indovinato quando si cono-
scono le abitudini e le passioni del destinatario», aggiunge
la dottoressa. «L’amica che ama lo yoga e la meditazione
apprezza di sicuro i bouquet a base di incenso, mentre
l’appassionata di lettura e dall’animo contemplativo si
ritrova negli accordi legnosi e di cuoio».
SCIE COME ABITI: DA CAMBIARE SECONDO
L’ORA E L’UMORE
Se non si conosce bene una persona, bisogna rinunciare
al dono profumato? «No», risponde Simone Andreoli, il
160
“naso” più giovane d’Italia (ha solo 27 anni, ndr). «An-
zi, spesso le persone indossano profumi opposti al loro
carattere perché vogliono apparire diverse o cercano di
mascherare qualche lato della propria indole. A questo
proposito, suggerisco di utilizzare il profumo allo stesso
modo di un abito olfattivo: come una donna ha nel suo
guardaroba i capi adatti alle situazioni più differenti, così
nella toilette tiene diversi bouquet da indossare a seconda
dell’orario, della compagnia, dell’umore». In questo modo,
regalare un profumo diventa facile e gradito. Gli accordi
freschi, come il bergamotto, gli agrumi, il lime, ma anche
quelli più vitali, tra cui lo zenzero, sono socializzanti e
adatti a un appuntamento con gli amici o al tempo li-
bero. Per una serata in discoteca dove è importante farsi
notare, niente di meglio che lasciare una scia orientale,
intensa, legnosa. «Anche l’intreccio tra frutta golosa, vedi
la pesca o il frutto della passione, e l’ambra è persistente
e conturbante», continua Andreoli. «L’oud e il labdano,
invece, conferiscono un tocco avvolgente e misterioso,
che va bene anche in una cena a lume di candela o in un
momento intimo con il partner». Un altro metodo per
individuare i gusti olfattivi di qualcuno è osservare il suo
look. «L’uomo sportivo di solito apprezza i legni e gli aromi
mediterranei», aggiunge l’esperto. «Il manager sempre in
giacca e cravatta preferisce, invece, le colonie di agrumi e
vetiver. Allo stesso modo, a una donna dallo stile classico
piace il gelsomino o l’iris». Ancora: se le ragazze in jeans
e scarpe da ginnastica amano i fiori esotici e vitali, tra cui
Foto CONTOUR/GETTY IMAGES
l’ylang-ylang, le donne in tacco 12 sono appassionate di
tuberosa e tiaré. E la rosa? «È un classico, piace a tutte»,
aggiunge Simone Andreoli. «Come dire: vado sul sicuro
e faccio un bel regalo senza sbagliare». Certo, la scelta del
bouquet è basilare, ma non bisogna dimenticare quanto
possono essere evocativi i flaconi, le confezioni e i nomi
stessi dei profumi, diventando preziosi messaggi in codice. ■
161
GR A ZI A• BELLEZZ A
 GR A ZI A• X X X X X X X X X X
GR A ZI A• BELLEZZ A

IE R
RT
A La pantera è l’animale
C simbolo della
maison Cartier. In
versione profumo,
La Panthère esprime
la sensualità del
felino con un fiore
puro e carnoso come
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

la gardenia, a cui
si accosta il muschio
che riproduce l’odore
della pelle di una
donna (da € 67).
 E F E R R AG AMO
SAL V A T O R
Signorina
Misteriosa
di Salvatore
A I N T L AU RENT
Ferragamo si ricopre
di glitter dorati e rivela Y V E S S
ingredienti golosi
e accattivanti come Un flacone nero dai riflessi
mora, neroli, tuberosa, rosa metallizzati: Black
mousse di vaniglia Opium Pure Illusion
e patchouli (€ 82, di Yves Saint Laurent è una
edizione limitata). conturbante miscela di caffè
nero, fiori d’arancio e legno
di cedro (da € 98,70,
edizione limitata).

SLEY
SI
Per il Natale 2017,
Eau du Soir
di Sisley
si veste di stelle
e pois bianchi
e rossi, a evocare
un cielo di notte.
Il jus, invece, resta
invariato: a
mandarino e
pompelmo seguono
lillà, ylang ylang
e ambra (€ 233,
edizione limitata). Dolce & Gabbana
The One Eau
de Toilette pour
Femme ruota
attorno alla
FOTOGRAFO

delicatezza del giglio

bianco, esaltato
LUCIO CONVERTINI

da bergamotto, pesca
bianca, vetiver
Foto FOTOGRAFO

e muschio (da € 74).

& A BB A
D O L CE G NA

163
 R
M UG L E
Angel Arty
Cover è l’edizione
per le feste
del profumo
cult di Mugler, con
un guscio amovibile
dai colori pop.
Dentro,
l’inconfondibile
scia gourmand
di vaniglia, frutti
rossi e praline
(€ 72,50).

AN N I C K GO UT A L
Ispirazione: una serata mondana a Parigi.
Nuit et Confidences di Annick Goutal
abbina bergamotto e pepe, incenso e fava tonka, vaniglia
e muschio bianco (da € 98).

LA N CÔ M E
Il messaggio di felicità racchiuso nel
Foto LUCIO CONVERTINI

profumo La Vie est Belle di Lancôme

è amplificato nella versione L’Éclat:
ai fiori d’arancio più puri e luminosi seguono
inebrianti rosa e gelsomino, più vaniglia
e ambroxan. Speciale anche il flacone,
tutto sfaccettato (da € 67,10).

164
 GR A ZI A• BELLEZZ A
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

N F & AR P E L S
VA C L E E
La Collection Extraordinaire di Van Cleef & Arpels è composta
da fragranze preziose, ognuna delle quali esalta una materia
prima rara. L’ultima nata è Bois Doré, che ruota attorno a un
frutto speciale, la fava tonka, a cui si abbina il legno di cedro.
Poi, note avvolgenti di vaniglia, tabacco e mandorla (€ 120).
GR A ZI A• BELLEZZ A

U LG A R
B I
Le Gemme Imperiali
sono la collezione di
fragranze più esclusiva
della maison Bulgari.
Le nuove essenze
si rifanno a tre diversi
tipi di giada, pietra
simbolo di immortalità
nella cultura asiatica,
interpretata
olfattivamente dal
fiore della magnolia.
Splendia è di colore
verde, con assoluta
di narciso e iris;
Irina è  bianca,
stemperata da neroli,
peonia e gelsomino;
Desiria è viola, e
racchiude la seduzione
della magnolia mixata
a rosa e tuberosa
(€ 300 l’una).
 GR A ZI A• X X X X X X X X X X

PA C O
RABA NN E
Prezioso e divertente:
Lady Million
Monopoly di Paco
Rabanne evoca
il famoso gioco da
tavolo “Monopoli”
e ha due dadi impressi
sul flacone,
ricoperti da cristalli.
Per la fragranza,
l’abbinamento
dolce-forte di sempre:
miele e patchouli
(€ 104, edizione
limitata).
FOTOGRAFO
LUCIO CONVERTINI
Foto FOTOGRAFO

167
 Dior ha
scelto Cara
Ha scritto il suo primo
B E A U T Y di Paola Spezi romanzo (Mirror Mirror) e ora

new sembra preferire i set

cinematografici alle passerelle.
Ma il prossimo ruolo di Cara
Delevingne sarà nel beauty. La
top model londinese, 25 anni,
diventerà infatti il volto di
Capture Youth, linea di
trattamento creata da Dior
per le trentenni di oggi, che
debutta a gennaio 2018.

Una boutique tutta per sé

A Milano, in via Dante 7,
Estée Lauder ha aperto
il suo primo monomarca
europeo. La boutique-
salotto offre una
panoramica completa sul
marchio americano: dalla
linea extra-lusso Re-Nutriv
alla collezione di fragranze
Aerin. Tra i servizi proposti,
uno strumento hi-tech
per trovare il fondotinta
giusto (e la possibilità
di provarlo a casa per tre
giorni), styling delle
sopracciglia e iPad
per sperimentare in modo
virtuale le ultime tendenze
colore del make up.

Maschere
da combinare
L’idea è originale e anche ben
confezionata: creare delle
maschere monodose per capelli La crema
ad alta percentuale di ingredienti
naturali, che puoi usare del chirurgo
contemporaneamente su diverse Ha operato oltre 40 mila
zone. Per esempio, applicando la pazienti, e non solo per ragioni
maschera detox al tè matcha e estetiche. Ora Marco Klinger,
carbone di bambù sul cuoio responsabile dell’Unità operativa
capelluto e quella supernutriente di Chirurgia plastica
al burro di babassu sulle dell’Humanitas
lunghezze. Pratiche per essere di Rozzano (Milano), ha messo
portate con sé anche in viaggio o la sua esperienza in una crema.
in palestra, le cinque maschere Creata insieme con Mastelli
della linea The Circle Chronicles Officina Bio-Farmaceutica,
di Davines sono prive di siliconi Make Skin Beauty Repair
e parabeni, con confezioni Emulsion ha un’azione riparatrice
eco-friendly, ma soprattutto e ridensificante sulla pelle,
dall’effetto cosmetico immediato rilanciando l’attività cellulare
(€ 7,40 cadauna, in salone). (euro 40, in farmacia e su
shop.mastelli.com).
168
1
2

CONTO
4

alla rovescia
Di anno in anno i
calendari dell’avvento
delle case cosmetiche
diventano sempre più
di tendenza. Grazia
5 ne ha scelti 10, per
tutti i gusti, stili e look. 7
Da quello a tema
trucco per le prossime 6

feste alla versione

relax con maschera,
candela e
bagnoschiuma
DI Michele Mereu
8
9

10
 GR A ZI A• BE AU T Y SOR PR ESE
PER IL VISO
Al posto dei cioccolatini, il calendario dell’avvento fir-
mato Clarins è pieno di sorprese per il viso. I 24 prodotti
da scoprire ogni giorno fino alla Vigilia di Natale sono
tutti ricchi di estratti vegetali “buoni” per la pelle, come
da tradizione del marchio, e spaziano dal trattamento al
trucco: campioni e miniature, ma anche formati standard
dello scrub e del detergente, della crema e del primer
levigante, del rossetto, del gloss e del mascara.
Clarins Calendario dell’Avvento (foto 1, € 120, in esclu-
siva su clarins.it, da Coin e La Rinascente).
ECOCHIC
Per le amanti del bio: Gold Advent Calendar del marchio
austriaco Susanne Kaufman è una specie di invito-augu-
rio a vivere il Natale in relax. Nelle sue caselline dorate
si nasconde una selezione delle formule 100 per cento
organiche dedicate al bagno e alla cura del corpo con
oli profumati: tutte a base di erbe e piante aromatiche
provenienti dalla foresta di Bregenz.
Gold Advent Calendar di Susanne Kaufman (foto 2, €
200, in esclusiva su net-a-porter.com).
DA VIAGGIO
Fuori, un’elegante scatola dallo stile molto inglese nei
colori del Natale, verde e rosso. Dentro, i best seller di
Molton Brown London in mini formato. Ideali per
chi è sempre con la valigia mano: dal docciaschiuma,
all’esfoliante corpo, dall’eau de toilette alla candela
profumata mignon.
Molton Brown London Scented Luxuries Advent Ca-
lendar (foto 3, € 165).
AL MASCHILE
Asos, uno dei siti più amati da chi fa shopping online,
propone un calendario solo per lui, il Grooming Calen-
dar. Al suo interno, un mix dei miglior marchi cosmetici
maschili provenienti da ogni angolo del mondo come
Agua de Colonia Concentrada, Angry Norwegian, Be-
ardbrand, Marvis, Scaramouche + Fandango. Molto cool
la scatola bianca a effetto marmorizzato.
Asos Grooming Calendar (foto 4, € 58,99, su asos.com).
DA FAVOLA
Anche quest’anno, il calendario dell’avvento di L’Occita-
ne punta sulla magia dei disegni firmati dall’illustratrice
giapponese Kanako. Sullo sfondo, il disegno di una
tipica piazza di paese francese, che rivela a sorpresa un
saponcino alla mandorla, la crema mani al karité, lo
shampoo aromacologico.
L’Occitane Gift the Light of Provance (foto 5, € 49).
GOLOSO
Se andate matte per i dolcetti natalizi, c’è un calendario
dell’avvento che non mette a rischio la vostra linea. Lo
ha creato My Protein e può anche diventare un piccolo
pensiero da regalare all’amico/a supersportivo/a che
va in palestra. Contiene infatti cioccolatini proteici
preparati senza dolcificanti.
My Protein Calendario dell’Avvento Proteico (foto 6,
€ 6,49, su myprotein.it).
MOLTO PARIGINO
LancÔme ha trasformato Parigi nel paese delle mera-
viglie e il risultato è Holiday Wonders: un calendario
dell’avvento con Tour Eiffel stilizzata come decoro
e 24 minitaglie dei prodotti iconici della maison. A
cominciare dal siero Génefique e dal profumo La Vie
est Belle, anche in versione latte corpo. E poi la crema
giorno Absolu Precious Cell, il rossetto Absolu Rouge
nelle due varianti mat e cremosa e ancora eyeliner,
fondotinta, blush, mascara. Superfestoso.
Lancôme Holiday Wonders (foto 7, € 121,60, da Sephora,
Coin, La Rinascente).
DA PARTY
Famoso negli Stati Uniti per i suoi trucchi a base di
polveri minerali, bareMinerals propone un calendario
dal look elegantissimo in nero e oro. All’interno delle
caselline, tutti i prodotti necessari per realizzare un
perfetto make up delle feste: rossetti, ombretti, terre
in diverse tonalità, mascara volumizzante. In più,
un block notes e una penna per appuntare auguri e
segreti di bellezza.
Bare Minerals Calendario dell’Avvento (foto 8, € 89;
su qvc.it).
NATURALE
Tutti i cosmetici racchiusi nel calendario dell’avvento
di Bottega Verde sono il compendio della filosofia
ambientalista del marchio e del suo amore per in-
gredienti, profumi e colori naturali. L’edizione 2017
è un allegro mix che comprende dalla mini candela al
saponcino profumato, dalla crema mani allo smalto
e allo stick per le labbra. Senza dimenticare limette
per le unghie ed elastici per capelli, che compaiono
a sorpresa in alcune caselline .
Bottega Verde Calendario dell’Avvento (foto 9, € 39,99).
ARTISTICO
Philippe Baudelocque è un artista francese che usa il
gesso per dar vita sui muri delle città ad affascinanti
animali: elefanti, volpi, cerbiatti, ma anche creature
mitologiche come unicorni, draghi e uccelli di fuoco.
Quest’anno, lo storico marchio di profumi Diptyque
gli ha affidato il compito di decorare la sua collezione
natalizia, compreso il calendario dell’avvento. Ne è
nato un pezzo da collezione, che riunisce i piccoli
tesori della maison: candele profumate, fragranze e
oli da bagno. Per immergersi in un’atmosfera di sogno
aspettando il Natale.
Diptyque Calendario dell’Avvento (foto 10, € 350). ■
171
G R A Z I A • L’ E V E N T O

Da sinistra, la crema Ultra Facial Cream

di Kiehl’s personalizzata; la lettrice
Franca Curtosi, 49 anni, nel momento della
valutazione cutanea; Emanuela Basso
Petrino di Fondazione Theodora Onlus
con la “dottoressa Lulù”; le copie di Grazia.

Da sinistra, MariaCamilla Schilirò, 24 anni; l’influencer Sonia Grispo; le lettrici Gaia Monfrini,
35 anni, e Franca Curtosi provano i prodotti Kiehl’s; la lettrice MariaCamilla Schilirò
alla macchina di personalizzazione dei prodotti; Crème de Corps Kiehl’s x Kate Moross.

Regala un SOGNO
GRAZIA E KIEHL’S INSIEME A NATALE. PER DIVENTARE PIÙ BELLE
E AIUTARE I BAMBINI IN DIFFICOLTÀ DI Monica Agostini

S
abato 18 novembre le lettrici di Grazia si sono date
appuntamento al negozio Kiehl’s di via Dante 5, a
Milano, insieme con i rappresentanti di Theodora
Onlus, fondazione che da oltre 20 anni aiuta i bambini
in ospedale dal momento del ricovero. Gli obiettivi della
giornata sono scoprire le linee Kiehl’s x Kate Moross e Di-
sney x Kiehl’s, due edizioni limitate disponibili fino a tutto
dicembre, provare la consultazione della pelle per capirne
il livello di idratazione e scoprire quali siano i prodotti
Kiehl’s ideali per ciascuna lettrice. Ma in questo particolare
periodo dell’anno in negozio si fa anche del bene: parte
dei proventi di queste due edizioni limitate andranno a
sostegno del progetto di Fondazione Theodora Onlus Un
Sorriso a Natale per i Bimbi in Ospedale. «Per noi lavorano
30 dottor Sogni in 18 ospedali di tutta Italia: fanno felici 35
Grispo, di trendandthecity.it, che spiega: «Per la mia pelle
un po’ disidratata, mi è stata prescritta una routine precisa
fatta di prodotti di detersione, siero e crema, particolarmente
idratanti, da giorno e da notte, su misura per me. Mi sono
innamorata della crema per il contorno occhi Avocado Eye,
dalla consistenza perfetta, soffice e confortevole».
Il pomeriggio passa in fretta: le lettrici di Grazia speri-
mentano il test e in qualche caso hanno la conferma che
le loro scelte beauty sono corrette, in qualche altro, invece,
scoprono di dover fare qualche cambiamento.
Gaia Monfrini, di 35 anni, ammette: «Mi sono lasciata
conquistare dal Midnight Recovery Cleansing Oil come
struccante. È pratico ed efficace, perfetto anche per rimuo-
vere il mascara e il rossetto».
Kiehl’s inoltre ha da poco inaugurato, in esclusiva nella bou-
Foto MARCO ERBA/SGP

mila bambini ogni anno», spiega Emanuela Basso Petrino,
direttrice generale della fondazione. «Con progetti come
questo possiamo dare sollievo e compagnia ad altri piccoli
pazienti in tutta Italia».
Protagonista del nostro appuntamento è l’influencer Sonia
tique di via Dante 5 di Milano, la Personalization Machine
(e cioè: la “macchina della personalizzazione”), con cui si
possono personalizzare le confezioni dei prodotti da 125
ml. con fiori, cuori, stelle e nomi, per renderli unici: un’idea
in più per regali di Natale davvero speciali. ■

172
 Cult cult cultura
GR A ZI A•

DELLA SETTIMANA

CONCERTI
Benvenuti al
GRANDE SHOW
IL PIÙ ATTESO È JOVANOTTI. MA SONO DECINE GLI ARTISTI
E I GRUPPI CHE VEDREMO DAL VIVO FINO A PRIMAVERA
DI Cristina Marinoni

La grande stagione della musica ha inizio. Tra

leggende e nuovi idoli, saranno molti i concerti
da non perdere, adatti a tutti i gusti. A partire
dagli show di Jovanotti. Per presentare l’album
Oh, vita!, in uscita il 1° dicembre, il cantautore ha
programmato 50 date con il via dal 12 febbraio, a
Milano. Non solo: “Jova” il 5 dicembre pubblicherà
Sbam!, il libro sulla realizzazione del disco.
Salirà presto sul palco anche Biagio Antonacci.
Il Dediche e Manie Tour parte il 12 dicembre
a Jesolo (Venezia). Preparano gli strumenti i
raffinati Cigarettes After Sex, fenomeno pop
grazie al video di Nothing’s Gonna Hurt You Baby,
che ha raggiunto 65 milioni di clic: suonano il
1° dicembre a Milano e il 2 a Roma. Hanno fan
affezionati da oltre 30 anni i Depeche Mode, di
nuovo in concerto: li vedremo il 9 e l’11 dicembre
a Torino, il 13 dicembre a Bologna, il 27 e 29
gennaio a Milano.
Per chi ama un tocco classico è vicino il debutto
italiano dell’enfant prodige Peter Bence, il pianista
ungherese che alterna Mozart a Michael Jackson,
atteso dal vivo il 19 dicembre a Milano e il 20 a
Trieste. Il trio formato da Nek, Francesco Renga
e Max Pezzali occuperà i palazzetti italiani dal
18 gennaio, partendo da Jesolo (Ve) e arrivando
il 20 aprile a Milano. È unica l’occasione per ap-
plaudire Rod Stewart, 73 anni e l’energia di un
teenager. Sarà a Milano il 31 gennaio. Suoneranno Il cantante
dal vivo anche Caparezza, da Modena il 7 feb- Lorenzo
braio, e Gué Pequeno, dal 9 febbraio a Milano. I Jovanotti,
51 anni
Foto MICHELE LUGARESI

Metallica saranno il 10 febbraio a Torino e il 12

e 14 a Bologna, Belle and Sebastian a Milano il
13 febbraio e il 14 a Bologna. E Levante, dopo
X Factor, debutta il 24 febbraio a Spoleto.
JOVANOTTI, DAL 12 FEBBRAIO A MILANO. TOUR DI BAND E
ARTISTI, DA DICEMBRE 2017 A FEBBRAIO 2018.

175
GR A ZI A• cult
Il direttore d’orchestra
Riccardo Chailly, 64 anni.
LIRICA
APPUNTAMENTO AL
TEATRO ALLA SCALA
S arà la coppia più glamour della lirica,
quella composta dal tenore azero Yusif
Eyvazov e dalla moglie Anna Netrebko,
celeberrima soprano russa alla sua terza
inaugurazione scaligera, ad aprire il 7 dicembre
la nuova stagione del Teatro alla Scala di
Milano. Cantano l’Andrea Chénier, capolavoro
di Umberto Giordano sui versi del librettista
Luigi Illica, che proprio alla Scala debuttò
nel 1896 e non veniva messo in scena nel
teatro milanese da 30 anni. Eyvazov veste
i panni del poeta della Rivoluzione francese
fatto ghigliottinare da Robespierre, Netrebko
quelli della contessina Maddalena, cui spetta
una delle arie più famose dell’opera, La mamma
morta.
La bacchetta è quella di Riccardo Chailly,
che nel 1984 ne registrò una versione storica
con Luciano Pavarotti. Alla regia c’è Mario
Martone (Il giovane favoloso, Noi credevamo,
L’amore molesto), le scenografie di Margherita
Palli manterranno l’ambientazione storica
facendo muovere i personaggi dai fasti di Luigi
XV alle strutture spoglie dell’epoca del Terrore.
Andrea Chénier andrà anche in tv in diretta
su Rai Uno e a Milano sarà proiettata
gratuitamente in alcuni luoghi simbolo come
la Galleria Vittorio Emanuele II e il Teatro dal
Verme, grazie al progetto di Edison Prima
diffusa. (Elisabetta Colangelo)
ANDREA CHÉNIER , ALLA SCALA DI MILANO DAL 7
DICEMBRE AL 5 GENNAIO ( TEATROALLASCALA.ORG).
176
LIBRI
COSÌ è la vita
LE AVVENTURE DI PATTY PRAVO, LE CONFIDENZE
DI UN’ANALISTA, LA STORIA DI SABRINA CHE
NON NE PUÒ PIÙ. TRE TITOLI DA NON PERDERE
DI Valeria Parrella
Autobiografico
❤❤❤
Centodieci milioni di dischi venduti,
eppure questa è la prima volta che si
racconta. Già per questo è un libro da
non perdere, soprattutto per i suoi fan.
Se poi ci si aggiunge che il ritratto
di Patty Pravo ha molto a che fare con
la storia degli ultimi 50 anni e di come si
possa essere donne, personaggi ambigui,
Patty da un lato e Nicoletta (il suo vero
nome) dall’altro, figlia di una donna con
cui ha avuto un rapporto lacerante, diventa un bel viaggio. E
ci sono anche il filosofo Ezra Pound, la rockstar Mick Jagger...
LA CAMBIO IO LA VITA CHE...
Patty Pravo, Einaudi pag. 176 , € 17,50
Psicoanalitico
❤❤❤❤
È un libro bellissimo. Leggendolo, lascia
un senso di spiazzamento, che forse
la psicologa Alessandra Saugo voleva
produrre: raccontando di una seduta
psicoanalitica dal lato dell’analista,
raccontando e dovendo prendere appunti,
dovendo scrivere per frasi brevi
e illuminanti, ci appare quella donna
che si confessa, e a tratti ci si appropria
di qualcosa che tutte noi conosciamo bene. Altrove ce ne si
distanzia. La percezione del sé e del corpo delle donne
è una lunga strada lastricata di rosa.
METAPSICOLOGIA ROSA
Alessandra Saugo, Feltrinelli, pag. 119, € 10
Insofferente
❤❤
Cecilia Ahern, irlandese, si è ascritta
fin qui al filone britannico della
letteratura per ragazze. Il suo primo
romanzo, P.S. I Love You ebbe uno
straordinario successo internazionale.
La menzogna è invece un romanzo più
drammatico, meglio strutturato, sia per
intreccio della trama, sia per profondità
dei personaggi. È la storia di Sabrina,
una 30enne che non sopporta più
la sua vita, fatta di molti non detti e qualche meschinità,
e del rapporto con il suo anziano padre, intrappolato
Foto BRESCIA AMISANO
da un ictus in un corpo che non lo riconosce più.
LA MENZOGNA
Cecelia Ahern, Rizzoli, pag. 338, € 19
❤ trascurabile ❤❤ passabile ❤❤❤ amabile
❤❤❤❤ formidabile ❤❤❤❤❤ irrinunciabile
GR A ZI A• cult
CINEMA
VI MANCHERÒ
ARRIVA L’ULTIMO CAPITOLO DELLA SAGA SMETTO QUANDO
VOGLIO. «IL MIO PERSONAGGIO», DICE EDOARDO LEO, «MI HA
INSEGNATO A NON ARRENDERMI MAI» DI Claudia Catalli

L’attore
e regista
Edoardo Leo,
45 anni.
U n neurobiologo in carcere per aver
assaltato un treno e aver dato vita a
una banda criminale composta dalle
“migliori menti del Paese”. Ritroviamo così
Edoardo Leo, 45 anni, ancora una volta
negli irresistibili panni del casinista dal
cuore buono Pietro Zinni nel capitolo
conclusivo della trilogia cinematografica
Smetto quando voglio, intitolato
Ad Honorem. Presentato in anteprima al
Torino Film Festival, il film vede la banda
riunita, pronta a evadere per battere un
cattivo d’eccezione, interpretato da Luigi
Lo Cascio. E stavolta sono aiutati dell’ex
nemico storico Neri Marcorè.
Che cosa le ha insegnato il suo personaggio,
Pietro Zinni?
«A non arrendersi mai. A fare leva
sull’ironia, qualsiasi cosa accada. Mi
mancherà: l’ultimo giorno delle riprese ho
scritto una lettera a Sydney Sibilia, il
regista, dicendo che già ne ho nostalgia».
Come mai?
«Per me ormai è un amico, mi sembra di
MOSTRE conoscerlo, è un supereroe all’italiana».
BUON COMPLEANNO ESSELUNGA In questo terzo e ultimo capitolo c’è anche un
Un viaggio a ritroso nelle abitudini di spesa degli italiani per festeggiare i 60 anni momento romantico.
dall’apertura del primo supermercato, l’Esselunga di viale Regina Giovanna, «Era ora. Ci sono voluti tre film per farmi
a Milano. La supermostra, prodotta da FeelRouge, Design Studio Giò Forma baciare da Valeria Solarino, che nel film
e con contenuti di Mauro Belloni, si apre con uno show che fa rivivere le emozioni interpreta la madre di mio figlio».
dei clienti che nel 1957 per la prima volta si aggiravano tra gli scaffali. A seguire, Secondo lei perché questa saga ha avuto un
ci sono sei ambienti, che rappresentano le sei decadi di vita di Esselunga, e, per successo così grande?
divertirsi, un’installazione di carrelli, le immagini delle campagne
«Un film su sette ricercatori universitari
pubblicitarie, un trono a forma di fragola per scattare selfie e un concorso a premi
per i possessori di Fidaty Card, la carta fedeltà del negozio. (A.B.) è la metafora della condizione dei precari
60 ANNI DI SPESA ITALIANA , A THE MALL, PIAZZA LINA BO BARDI 1, italiani. Gli spettatori si appassionano alle
MILANO, FINO AL 6 GENNAIO. avventure dei superlaureati che
interpretiamo, perché hanno anche una
bella dose di autoironia. E tutti quelli
che si sono visti sbattere le porte in faccia
Foto RICCARDO GHILARDI/GETTY IMAGES

nella vita si immedesimano».

Le succede che qualcuno la fermi per
Un’immagine chiederle di Pietro?
della fine
degli Anni 50, «Mi hanno scritto tantissimi ricercatori
dall’archivio universitari, ho ricevuto lettere commoventi:
Esselunga. “Pensavo di mollare la carriera universitaria,
tu mi hai dato la voglia di rimettermi in
gioco”. Non è poco». ■
SMETTO QUANDO VOGLIO: AD HONOREM ,
NELLE SALE.

178
 GR A ZI A• cult
TALENTI

Nuovo cinema
ARMANI
LO STILISTA GIORGIO ARMANI SOSTIENE I GIOVANI CHE
VOGLIONO INTRAPRENDERE UNA CARRIERA NEL MONDO DEL
CINEMA. LO FA CON LABORATORIO/ARMANI, DOVE GRANDI
NOMI DELLO SPETTACOLO INSEGNANO I LORO SEGRETI
DI Laura Incardona

L o ha dichiarato più di una volta: se non avesse

fatto lo stilista, avrebbe intrapreso la carriera
cinematografica, perché il grande schermo è una delle
sue passioni. Stiamo parlando di Giorgio Armani,
che, proseguendo nella sua attività di sostegno ai
giovani talenti, dopo aver ospitato nel suo spazio
di Milano, in via Bergognone, le sfilate dei nomi
nuovi della moda, adesso lancia il progetto Armani/
Laboratorio. Nello spazio Armani/Silos, aperto nel
2015, viene ospitato un laboratorio di formazione
cinematografica, intensivo e gratuito, dedicato ai
creativi in via di specializzazione. Obiettivo: produrre
un cortometraggio che racconti al meglio l’estetica
del designer. «Mi piace l’idea che questo luogo offra
un insegnamento concreto ai giovani che desiderano
lavorare nel mondo del cinema», ha detto lo stilista.
«Questo succederà anche grazie alla presenza di
amici che collaboreranno in qualità di mentori per
le diverse discipline. Tramandare la conoscenza è
essenziale ed è la mia missione».
Inutile sottolineare che i nomi sono tutti di prima
grandezza: per i costumi c’è il premio Oscar Gabriella
Pescucci e Alessandro Lai, per la fotografia la scelta è
caduta su Luca Bigazzi, che ha ottenuto sette premi
David di Donatello e altrettanti Nastri d’Argento.
Per la regia Armani ha chiamato Michele Placido,
per la scenografia Paki Meduri, per il montaggio
Patrizio Marone, da anni collaboratore del regista

SERIE TV
L’attrice
Vanessa
TORNA LA PRINCIPESSA RIBELLE
Kirby, «Sta per sposarsi con Tom Cruise», «No, è single. Anzi, è in una
29 anni. relazione, ma non dice con chi». La vita sentimentale dell’attrice
Vanessa Kirby, 29 anni, inglese, sembra ricalcare quella della
sorella minore della regina, la principessa Margaret, il personaggio
che lei interpreta in The Crown, la seguitissima serie di Netflix sulla
famiglia reale inglese, la cui seconda stagione andrà in onda, in
contemporanea mondiale, dall’8 dicembre.
«Con i nuovi episodi, ci troveremo negli Anni 60», anticipa l’attrice
a Grazia. «Che cosa ci aspetta? Elisabetta II è alle prese con
Foto TOMMASO GESUATO, AUSTIN HARGRAVE

l’infedeltà del consorte Filippo, con l’infanzia dei principi Carlo e

Anna e, soprattutto, nasce il trasgressivo amore di Margaret, allora
30enne, per il fotografo Antony Armstrong-Jones». Nel 1960
diventerà suo marito, acquisendo il titolo di Lord Snowdon, ma, con
grande scandalo, divorzieranno nel 1978. «Margaret era una vera
ribelle», continua Kirby. «Un po’ mi riconosco in lei, ma per la
posizione che occupava ha avuto un coraggio straordinario, che io
non ho. Non solo: mi ha sorpreso scoprire quanto fosse carismatica:
quando entrava in una stanza, era la figura dominante. Anche
quando era in compagnia di Elisabetta». (Silvia Mapelli)
THE CROWN, SECONDA STAGIONE, SU NETFLIX DALL’8 DICEMBRE.

180
 Da sinistra:
Sofia Casciardi
(costumi),
Andrea Cordaro
(fotografia),
Artemide Alfieri
(montaggio), Silvia
Acquapendente
(hair-stylist),
Alessandro Padovani
(sceneggiatura),
Camilla Spalvieri
(make-up artist),
Midori Hasuike
(scenografia)
e Marco Armando
Piccinini (regia).

italo-turco Ferzan Özpetek, mentre per trucco e
acconciature ha voluto Aldo Signoretti e Maurizio
Silvi, per la sceneggiatura Francesca Marciano.
Il programma di Armani/Laboratorio prevede sette
giorni di lezioni teoriche e pratiche, due di riprese
e uno di montaggio e post-produzione.
«Come tutte le mie iniziative, anche Armani/La-
boratorio nasce da un’idea concreta, perché penso
che il sostegno alle nuove generazioni debba es-
sere offerto sul campo. L’entusiasmo degli amici e
professionisti che hanno accettato di partecipare
a questo progetto ambizioso è per me motivo di
grande soddisfazione», ha continuato lo stilista. «È
bello vedere personaggi di successo mobilitati con
passione per iniziative dalle quali può dipendere il
futuro creativo dell’Italia».
Ora i vincitori del bando hanno iniziato il loro
corso: sono Marco Armando Piccinini per la regia,
Alessandro Padovani per la sceneggiatura, Andrea
Cordaro per la fotografia, Midori Hasuike per la
scenografia, Artemide Alfieri per il montaggio, Sofia
Casciardi per i costumi, Camilla Spalvieri, make-up
artist, e Silvia Acquapendente, hair-stylist.
I ragazzi hanno già incontrato i loro mentori e ini-
ziato a lavorare. E per l’anno prossimo aspettiamo
il loro cortometraggio. ■
ARMANI/LABORATORIO, ALL’ARMANI/SILOS DI MILANO,
INFO: ARMANISILOS.COM/IT_IT/ARMANI-LABORATORIO.

ABBONATI SUBITO!
LEGGI LA TUA RIVISTA PREFERITA
SCONTI

67
DOVE VUOI, COME VUOI
FINO AL E QUANDO VUOI IN DIGITAL EDITION

%
Lo sconto è computato sul prezzo di copertina
al lordo di offerte promozionali edicola.

OPPURE SE PREFERISCI ABBONATI

ALL’EDIZIONE CARTACEA

www.abbonamenti.it/grazia
GR A ZI A• cult
L’ ARTE CON GLI
OCCHI DI UNA BAMBINA
La Fondazione Louis Vuitton di Parigi organizza visite guidate
per i più piccoli. Grazia le ha provate. E qui lo racconta Silvia Grilli DI DA Parigi

N on ero sicura che a mia figlia sarebbe piaciuto un

museo. Un museo non è Disneyland, non è neppure
un cartone animato e temevo che, con i suoi 5 anni,
Anna si sarebbe annoiata. Invece questo nostro fine
settimana a Parigi, alla Fondazione Louis Vuitton, è
stato per lei, ma anche per me, una sorpresa che con-
siglio a chi ha una famiglia e vuole vedere lo stupore
negli occhi dei propri bambini.
È sabato, a Parigi fa freddo, il Natale è vicino,
ai grandi magazzini Galeries Lafayette è stato
inaugurato l’albero di Natale gigante, un pino
fatto di grandi dolciumi, circondato da una pioggia di
palloncini. Arriviamo alle dieci del mattino al Bois de
Boulogne, dove sorge la Fondazione Louis Vuitton,
un edificio spettacolare dalla parvenza di un veliero
di vetro che punta su Parigi, progettato dall’architetto
Frank Gehry. Mia figlia è affascinata dall’acqua che lo
circonda, dai getti delle fontane. Io, ancora una volta,
ammiro la nitida magnificenza di questo monumento
del nostro secolo.
MoMA a Parigi, la mostra in corso in questi giorni fino
al 5 marzo, è una dichiarazione d’amore della capitale
francese a New York. Per la prima volta più di 200
opere del Museo di Arte Moderna di Manhattan hanno
attraversato l’oceano per arrivare qui. Ed è strano per
chi li aveva finora visti solo al MoMA ritrovare L’Uc-
cello nello Spazio di Costantin Brancusi, La Speranza
di Gustav Klimt, Donna 1 di Willem de Kooning, La
Ruota di Bicicletta di Marcel Duchamp e tutti gli altri
capolavori.
Però questa volta, con una bambina di 5 anni,
la visita al museo prende diversi colore e sapore
perché oggi ci accoglie e la prende per mano una
guida speciale. La giovane donna si chiama Isabella
Santangelo, viene dalla Campania, è una dei mediatori
culturali che la Fondazione mette a disposizione delle
famiglie con bambini per una visita guidata della mostra
in corso. E così la seguiamo lungo un percorso diverso
dal solito, dove anche i capolavori, visti dalla prospettiva
di una piccola, assumono un aspetto differente.
La guida e mia figlia si fermano davanti a una delle
opere più famose del mondo, La Minestra in Scatola
Campbell di Andy Warhol. Isabella racconta ad Anna
la storia di quest’opera, di come l’artista amasse tanto
queste zuppe, di come ogni minestra sia diversa, di co-
me Warhol ne fosse letteralmente devoto, ogni giorno,
per i suoi pranzi in studio e di come l’ispirazione gli
fosse venuta dalle confezioni vuote accumulate sul suo
tavolo di lavoro. Anna non ama le zuppe, da quel che ne
so l’unica passione che condivide con Warhol è quella
per la Coca Cola, ma questa volta, grazie alla guida, la
minestra diventa improvvisamente attraente e insieme,
adulta e piccola, vanno a scoprire le differenze tra le
scatole, i sapori e le scritte allineate tra le file.
La guida e la bambina continuano il loro percorso, si
fermano davanti a molti capolavori. Davanti al ritratto
di Félix Fénéon firmato Paul Signac, per esempio. E
Isabella spiega ad Anna come fossero i movimenti del
pittore quando lavorava, come componesse quei piccoli
punti che fecero di Signac un maestro del movimento
pittorico del puntinismo. E la passeggiata continua
davanti alle astrazioni geometriche di Ellsworth Kelly,
dove Anna scopre le forme semplici, lineari e i colori
uniformi e vividi dell’artista e prosegue di stupore in
stupore, fino a quando usciamo in giardino.
La Fondazione si trova in uno dei più bei parchi
di Parigi, il Jardin d’Acclimatation, regno di
scivoli, giostre, case di specchi e infine l’Atelier.
L’Atelier per bambini del museo è un posto pieno di libri,
colori, tessuti, telai. Qui la guida insegna a mia figlia
la tecnica della serigrafia, un po’ come la praticavano
gli artisti della Pop Art e insieme riproducono fragole
e cuori, ciliegie e altre ghiottonerie passando la barra
sul quadro serigrafico e giocando a essere artisti della
Factory di Andy Warhol.
La sua fragola Anna se l’è portata a Milano. Chissà se
da grande ricorderà questo nostro sabato insieme, a
Parigi. Io spero di sì. ■

CHE COSA: Ateliers en famille «Mini Factory» per bambini tra i 6 e i12 anni. I workshop offrono
alle famiglie una visita dell’edificio o delle mostre in corso con un mediatore culturale, seguita
da una sessione di laboratori e sperimentazione nell’atelier della Fondazione. In seguito alla visita,
genitori e figli realizzano una creazione originale come souvenir da portare a casa.
QUANDO: tutti i sabati e le domeniche. Dalle 14.30 alle 17.
Tariffa adulti € 18, tariffa -26 anni € 14, tariffa -18 anni € 9. Family Pass gratuito.
 Sopra, Campbell’s Soup Cans di Andy Warhol. Qui sotto, American di Ellsworth
Kelly. In basso, una vista aerea della Fondazione Louis Vuitton.

Immagini
dai laboratori
didattici della
Fondazione Louis
Vuitton a Parigi.
A destra e qui
sopra, Anna
Rocca, 5 anni,
figlia del
direttore di
Grazia Silvia
Grilli.
GR A ZI A• cult

CARTOLNE
DELLE

FESTE Natale sulla neve del

Trentino, Capodanno in
crociera: ecco le mete
scelte da Grazia. Per
regalarsi un sogno
DI Martina D’Amico

Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO

184
 IN RELAX A Malles, nel cuore della Val Venosta, in
Alto Adige, il Natale è magico al nuovo Garberhof
(garberhof.com). Immerso in 6 mila metri quadrati di
parco, ha una nuova spa, con l’hammam più grande
d’Italia, piscina panoramica esterna riscaldata, oltre a
quelle interne, con vista spettacolare.
IN CROCIERA La nave Msc Orchestra (msccrociere.it)
navigherà nel Mediterraneo con due itinerari di 13
giorni per andare alla scoperta delle più belle città
affacciate sul mare. La crociera di Natale salpa da Ge-
nova e farà tappa a Marsiglia, Barcellona, La Valletta,
Corfù, Heraklion e Atene. Quella di Capodanno, in-
vece, da Barcellona punta verso il Marocco, Tenerife,
Funchal e Malaga.
BRINDISI IN MEZZO AL MARE Il Capodanno si fe-
steggia navigando verso una delle città più festaiole
d’Europa: Barcellona. Dal 29 dicembre al 3 gennaio,
Grimaldi Lines (grimaldi-lines.com) salpa con l’ammi-
raglia Cruise Barcelona alla volta della Spagna.
ALLE TERME Se volete rimettervi in forma per il ve-
glione, coccolatevi con il meglio del benessere all’Hotel
Terme Mioni Pezzato di Abano Terme (hotelmionipez-
zato.com). Ha cinque piscine di acqua termale aperte
tutto l’anno. Se volete regalarvi alcuni dei trattamenti di
bellezza esclusivi, affidatevi all’équipe medica del centro
benessere Tea Rose.
IN IGLÙ L’aurora più spettacolare si aspetta in Lappo-
nia. A Ivalo, sopra il Circolo Polare Artico, Evolution
Travel (evolutiontravel.it) propone quattro giorni a bor-
do di slitte trainate dai cani husky, da renne o, se prefe-
rite, in sella a una motoslitta da neve. E per dormire, ci
sono gli iglù di vetro, giusto per non perdersi nemmeno
una stella. Per fare felici i bambini, invece, c’è la propo-
sta che prevede la visita a Rovaniemi, il villaggio di
Babbo Natale.
AL CALDO Un viaggio al sole d’Israele (new.goisrael.
com) è una bella sorpresa da mettere sotto l’albero. Se
volete fare un’esperienza unica, nuotate nelle acque del
Mar Morto. Se invece preferite atmosfere metropolita-
ne, puntate a Tel Aviv, una delle città più vivaci del
Medio Oriente: moderna, vitale, giovane, ricca di mer-
Foto SIMEE PHOTO, GETTY IMAGES
cati, negozietti, piccoli musei, locali e ristoranti, anima-
ta da una vita notturna intensissima. A soli 40 minuti
da qui, c’è la città vecchia di Gerusalemme, magica di
suo e terra ricca di segreti e storia.
SUL GOLFO A Trieste l’arrivo del nuovo anno si fe-
steggia a cinque stelle al Falisia, il Luxury Collection
Resort & Spa di Portopiccolo (falisiaresort.com/it). E
Sopra, il Mar Morto, tra Israele, Giordania e Cisgiordania.
Nella pagina accanto, l’aurora boreale in Lapponia.
dopo aver degustato il menù della cena di Capodanno,
vi aspetta il Panettone al Terrano, un’autentica specia-
lità in edizione limitata del Maître Patissier di Porto-
piccolo, Luca Gallon. L’ingrediente base è proprio il
Terrano, il vino corposo prodotto sull’altopiano Car-
sico, che si abbina perfettamente al cioccolato fonden-
te e all’arancia candita. E, dopo mezzanotte, via al
Grand Opening Party per aspettare l’alba sulle note
del dj set.
NOTE RAP A Olbia (sardegna.it) il conto alla rovescia
per accogliere l’anno nuovo lo fa il rapper J-Ax dal pal-
coscenico del suo concerto di San Silvestro. Olbia ha un
calendario sempre più fitto di eventi e per la notte di
Capodanno non mancheranno gli effetti speciali che
lasceranno tutti con il naso all’insù, sotto i fuochi d’ar-
tificio del Gruppo Parente Fireworks.
SUGLI SCI A Mazzin, in Trentino, a 1.370 metri di
altitudine, nel cuore del comprensorio sciistico Dolo-
miti Superski tra le vette di bianca dolomia, l’Eden
Village Regina e Fassa (edenviaggi.it) è il posto ideale
che mette d’accordo gli sciatori provetti con i princi-
pianti. E se poi in famiglia c’è anche chi non ama
sciare e vuole godersi il paesaggio in totale relax, lo
aspettano ciaspolate nei boschi, passeggiate nei paesi-
ni dello shopping, e persino un corso di cucina tipica
ladina, magari mentre i bambini si divertono a giocare
nei Tarta Club.
PER LA BEFANA Per chi invece a Natale e Capodanno
preferisce rimanere in famiglia, il 6 gennaio salpa da
Savona Costa Diadema (costacrociere.it), con la crociera
Meraviglioso Mediterraneo, che tocca Marsiglia, Bar-
cellona, Palma, Palermo, Civitavecchia e ritorno a Sa-
vona. Quando sarete in porto a Barcellona, scendete per
fare scorpacciata dei capolavori dell’architetto visionario
Antoni Gaudí: tappa obbligata la Sagrada Família, La
Pedrera e Casa Batlló. ■
185
gnam
GR A ZI A• CUCINA

BISCOTTI E
BROWNIE, MA NON
SOLO: QUATTRO
RICETTE AMERICANE
FACILI E GOLOSE
DA ACCOMPAGNARE
A UNA TISANA
O A UN TÈ. PER
LE MERENDE
NEI POMERIGGI
PIÙ FREDDI
DI Alessandra Avallone
FOTO DI Enzo Truoccolo

DOLCE
DOMENICA
Torta ai due
cioccolati
TEMPO: un’ora. Per 6-8 persone.
PREPARAZIONE: ammorbidite 180
grammi di burro in una ciotola vicino a una
fonte di calore. Montatelo con 100 grammi
di zucchero di canna fine e 100 grammi
di zucchero bianco, aggiungete 2 cucchiai
di sciroppo di acero, incorporate 2 uova
sbattute. Unite 330 grammi di farina, un
cucchiaino di lievito per dolci e mezzo
cucchiaino di sale. Lavorate l’impasto con
un cucchiaio, dovrà risultare asciutto.
Poi incorporate 150 grammi di cioccolato
amaro e 75 grammi di cioccolato al latte
spezzettati. Formate un unico grande
biscotto, mettetelo su una teglia rivestita
di carta forno, cuocete a 175° per 30
minuti. Servite la torta a spicchi,
accompagnata con una tisana al karkadè.
Monoporzione
MUFFIN AL CACAO
TEMPO: 40 minuti. Per 6 persone.
PREPARAZIONE: sciogliete a bagnomaria 120 grammi di cioccolato fondente e
120 grammi di burro. In una ciotola setacciate 60 grammi di farina con 35 grammi
di cacao amaro e una presa di sale. Montate 2 uova con 120 grammi di zucchero
finché diventano spumose. Aggiungete il cioccolato con il burro, mescolando, e
poi la miscela di farina e cacao senza lavorarla troppo. Dividete la preparazione in
12 stampi da muffin. Cuocete per 13-16 minuti e lasciate intiepidire per 10 minuti
prima di togliere i muffin dalla teglia. Accompagnate con caffè americano.
Zucchero
Cioccolato Farina
Burro
fondente
187
gnam

Brownie ai
frutti di bosco
TEMPO: 40 minuti. Per 8 persone.
PREPARAZIONE: mescolate in una
ciotola 250 grammi di farina, 100 grammi
di zucchero, mezzo cucchiaino di cannella,
una presa di sale e un cucchiaino di lievito
per dolci. A parte, mescolate 50 grammi
di burro fuso, 2 uova e 2,4 decilitri
di latte. Amalgamate gli ingredienti secchi
con quelli freschi senza lavorarli troppo.
Aggiungete una vaschetta di mirtilli
e una di lamponi. Foderate di carta forno
A barrette
DOLCE DI CAROTE
TEMPO: 50 minuti. Per 6-8 persone.
PREPARAZIONE: montate 200 grammi di burro con 150 grammi
di zucchero di canna fine. Incorporate 4 uova, una alla volta. Aggiungete
100 grammi di farina addizionata di lievito, 100 grammi di fiocchi d’avena,
50 grammi di cocco secco e 2 carote grattugiate. Distribuite l’impasto
in una teglia bassa rivestita di carta forno, pareggiate la superficie
e cospargete di gocce di cioccolato amaro. Cuocete a 180° per 30 minuti.
Lasciate intiepidire, quindi tagliate il dolce a barrette.
Servite con il tè verde.
Foto ENZO TRUOCCOLO

una teglia bassa rettangolare. Versate

la preparazione e pareggiatela con una
spatola. Cospargete di zucchero e cuocete
per 20 minuti a 180°. Servite il dolce a Uovo
quadrotti, tiepidi o freddi, con un bicchiere Fiocchi Gocce di
Carote Cocco cioccolato
di latte aromatizzato con la cannella. d’avena

188
In Tescoma siamo fan del
“fatto in casa” con ingre-
dienti freschi e genuini. E
tu sai resistere alla tenta-
zione di preparare un buon
piatto con le tue mani?
Apri la dispensa e lascia
spazio alla creatività: agli
utensili pensiamo noi! Nel
nostro assortimento di ol-
tre 2.500 prodotti troverai
un’infinità di accessori per
preparare dai piatti di tutti i
giorni ai menu per le grandi
occasioni. In Tescoma ab-
biamo tutti gli ingredien-
ti giusti per le tue ricette,
anche a Natale!

www.tescoma.it
GR A ZI A• LI V ING

UN RIFUGIO IN

CAMPAGNA
190
 Grandi doghe
di legno alle pareti
e un pavimento
in pietra per
il soggiorno di
questa villa nelle
Ardenne, in Francia.
Nella pagina
accanto, l’esterno
della casa.

PIETRA, LEGNO E TOCCHI

DI ROSSO: SONO I PUNTI
DI FORZA DI QUESTA CASA
NELLE ARDENNE, IN FRANCIA.
QUI VIVE UNA COPPIA CHE
RESTITUISCE AGLI OGGETTI
DIMENTICATI UNA SECONDA
VITA. CON STILE
DI Martina D’Amico
FOTO DI Claude Smekens/Living Inside

191
GR A ZI A• LI V ING

Qui a sinistra, la cucina

con il lavandino
incastonato in un
muretto di mattoni.
La credenza con i piatti
a vista è stata realizzata
a mano dalla padrona
di casa, che ha anche
dipinto di rosso
le assi utilizzate per
schermare la dispensa.
Sotto, un particolare
delle stoviglie
in terracotta.

V
edi un edificio, te ne innamori e improvvi-
samente cominci a far lavorare la fantasia,
a immaginare come potrebbe cambiare e
diventare davvero tuo. Così è iniziata la
storia d’amore con la casa dove abbiamo scelto
di trascorrere i nostri fine settimana e i periodi di
vacanza», racconta Magda, la proprietaria di que-
sta dimora di campagna in pietra nel cuore delle
Ardenne, in Francia, in una zona collinare che
confina con Belgio e Lussemburgo.
Lei è un architetto d’interni, suo marito Claude un
fotografo specializzato proprio nel ritrarre case e
autore delle immagini che vedete in queste pagine.
Foto LIVING INSIDE

Il loro edificio colonico ha uno stile eclettico: vec-

chio e nuovo si sposano intrecciando suggestioni
diverse. La casa nasce dall’unione di tre costruzioni,
in origine separate: due grandi blocchi ai quali

192
GR A ZI A• LI V ING

IDEE
da copiare
1. VECCHIE PORTE DIPINTE
DI ROSSO O DI ALTRI COLORI
DECISI POSSONO SERVIRE A
NASCONDERE UNA CREDENZA
O A SCHERMARE GLI
ELETTRODOMESTICI
APPOGGIATI SULLE MENSOLE
DI UNA NICCHIA RICAVATA
NEL MURO.
2. PAVIMENTI IN COTTO,
MA LUCIDATI O PASSATI CON
RESINE TRASPARENTI:
È LA SOLUZIONE PER RENDERLI
PIÙ RESISTENTI ALLE MACCHIE
E PER POTERLI PULIRE PIÙ
FACILMENTE.
3. CORNICI DORATE
SE LE PARETI SONO RUSTICHE
O IN PIETRA, PUÒ ESSERE
D’EFFETTO DECORARLE
CON SPECCHI ANTICHI
O CORNICI ELABORATE: IL
CONTRASTO È VINCENTE.

è stato aggiunto un garage con due finestre, oggi

trasformato in un soggiorno illuminato da ampie
vetrate. L’affaccio è su un giardino dove le foglie,
in questa stagione, mostrano tutte le sfumature dal
rosso al ruggine.
I soffitti della casa sono alti, a cassettoni o con le
travi a vista, e i pavimenti sono realizzati con grandi
listoni di legno grezzo.
I due proprietari amano setacciare i negozi di an-
tiquariato e i rigattieri della zona a caccia di pezzi
unici. A Magda infatti piace recuperare e restaurare
oggetti che molti butterebbero via ed è fiera quando
crea qualcosa di bello, come le lampade ricoperte di
tessuti vintage, il tavolo da pranzo fatto in corteccia e
appoggiato su cavalletti o la porta rossa della cucina,
realizzata con assi di legno usate, ispirata a quelle
dei fienili canadesi.
In bagno le pareti sono in cemento, per dare conti-
nuità all’atmosfera rustica che connota ogni stanza,
ma c’è anche un grande specchio incastonato in una
sontuosa cornice dorata che apparteneva a un quadro.
Le porte che si aprono sulla camera matrimoniale
sono ricavate da un’antica carrozza, mentre la testiera
del letto era un portone indiano: in questo ambiente i
toni sono più scuri, l’arredo è minimale e l’atmosfera
Foto LIVING INSIDE

ovattata. Alle finestre le tende in tessuto schermano Qui sopra, uno scorcio del corridoio e, in fondo,
la luce o si aprono come un sipario sul giardino che, lo specchio dorato del bagno. In alto, la camera
a ogni stagione, accompagna il risveglio con colori matrimoniale con le travi in legno grezzo.
diversi. ■

194
 MAXi
ForMAto:
56 x 34 cm

© Julian Hargreaves
*Prezzo rivista esclusa
IL fenomeno
musIcaLe deLL’anno
Ha vinto la categoria “Canto” di Amici di Maria De Filippi e si è aggiudicato
il secondo posto allo scontro finale, per poi prendersi una rivincita epocale
scalando le classifiche musicali italiane. La popstar Riki, con la sua carica di
energia e la sua dolcezza, è ora il protagonista di uno splendido calendario che,
per 12 mesi, accompagnerà tutti i fan con i suoi ritratti più belli ed emozionanti!

in ESCLUSiVA Con tV SorriSi E CAnzoni

in edicola a soli e 9,99*
Scopri lo shop on line su mondadoriperte.it
 E infine...
Lapo
Elkann
Augusto
Capitanucci

Darren
Ricardo Aronofsky
Guadalupe
Tvboy

È L’ORA DELL’ARTE
Dopo Capri e Porto Cervo, il marchio
di orologi Hublot ha festeggiato
l’apertura milanese all’interno
dell’orologeria Pisa. Davanti ai 150 ospiti
lo street artist Tvboy ha realizzato una
tela ispirata all’Arte della Fusione, tema
della mostra allestita al secondo piano Jennifer
del negozio. Che pare sia stata molto Lawrence
apprezzata dal manager Lapo Elkann
e dal campione di sci Giorgio Rocca.

LEO CI RIPROVA ADDIO DARREN

Un’altra bionda per l’attore Leonardo
DiCaprio, 43 anni. La top model
americana Sarah Snyder, 22, è stata
pizzicata a cena con lui da Estiatorio
Milos, ristorante di New York.
Lei è reduce da una travagliata storia
di due anni col rapper Jaden Smith,
figlio della star Will Smith.
Sarah
Snyder
Martina
Colombari
CHE MUSICA
IN GIARDINO
Tutti pazzi per
il rapper Ghali.
Per il lancio di Iconic,
la nuova collezione
di Dondup, la fila
fuori dal negozio
di via della Spiga,
a Milano, era quella
delle grandi occasioni.
➔
Gli amici non si sbagliavano. Un mese
dopo le indiscrezioni sulla crisi,
l’attrice Jennifer Lawrence, 27 anni,
e il regista Darren Aronofsky, 48,
si sono lasciati. Alcuni confidenti
di lei, preoccupati per l’influenza
negativa del regista, avevano spiegato
ai giornali che la sintonia scoppiata sul
set di Mother!, era ormai un lontano
ricordo. E alla fine, i due hanno preso
strade diverse. Almeno per ora.
➔
SU E GIÙ
Look nuovo, vita nuova. La nuotatrice
Federica Pellegrini, 29 anni, ha
cambiato colore di capelli, puntando su
un biondo platino e un taglio con
rasatura laterale. Un forte segnale di
cambiamento per chi vuole ripartire da Federica
se stessa. In bocca al lupo! Pellegrini

Ad assistere alla Non c’è pace per la tennista

performance, nel Maria Sharapova, 30 anni.
Foto KIKAPRESS, IPA

giardino dello store, Dopo la squalifica per doping,

c’erano l’attrice ora è stata denunciata per truffa
Martina Colombari, in India, a causa di un progetto
il conduttore Nicola immobiliare fallito di cui era la
Savino e il bassista Maria testimonial. Rischia sette anni
Saturnino. Sharapova di carcere.
197
E infine Rihanna

RIRI FA SUL SERIO

La popstar Rihanna, 29 anni, cambia
vita. Pochi giorni fa infatti ha lasciato il
suo appartamento di New York, da
43 mila euro di affitto al mese, per
mettere su casa con l’imprenditore
saudita Hassan Jameel, 32, erede di
una dinastia da 2 miliardi di dollari, ed
ex della top model Naomi Campbell.
La coppia, legata dalla scorsa estate,
ancora non ha deciso se stabilirsi a
Londra, per gli affari di lui, o a Los
Angeles, città più comoda per lei.
Nell’attesa della decisione, i due
passeranno le vacanze di Natale alle
Barbados, e la cantante presenterà
ufficialmente il fidanzato alla famiglia.
Cristiana
Capotondi

UN’ASTA PER I BIMBI SPOSAMI BRAD

Quasi 80 mila euro sono stati
raccolti per i bambini ricoverati
all’Istituto Nazionale dei Tumori
di Milano. Più di 120 ospiti si
sono riuniti alla Fondazione
Prada di Milano per un’asta
organizzata dall’Associazione
Bianca Garavaglia Onlus.
Madrina della serata è stata
l’attrice Cristiana Capotondi,
37 anni. Chi vuole contribuire
può farlo sul sito abianca.org.
Prima il fidanzamento ufficiale, poi le nozze.
L’attrice Gwyneth Paltrow, 45 anni, è
pronta a sposare l’autore della serie Glee
Brad Falchuk, 46. I due hanno pubblicato
le foto su Instagram per annunciare il loro
legame, che dura dal 2014. Amici della
coppia affermano che il matrimonio
si celebrerà nell’estate del 2018.
Gwyneth
Paltrow
Brad
Falchuk

Lorena
Cacciatore
Foto GIAN MATTIA D’ALBERTO /LAPRESSE, GETTY IMAGES

GIORGIO IN CONSOLLE
Ha fatto le ore piccole in consolle il dj Giorgio
Moroder. Per festeggiare l’Alfa Romeo Stelvio,
il primo Suv del marchio, ha fatto ballare più di
Marcello
400 ospiti allo Spazio Quattrocento di Milano.
Corso Durante la serata, non si è risparmiato a fare
foto coi fan nel privé. Tra le estimatrici c’era
la conduttrice Barbara d’Urso, che ha subito
postato alcuni video della sua performance e lo
scatto insieme tra le sue storie di Instagram.
Elenoire
198
Casalegno
BOLLICINE IN FESTA
I paccheri dello chef stellato
Chicco Cerea sono andati a ruba.
Come le bollicine rosé.
Franciacorta ha dato una festa
a Residenza Vignale, a Milano,
per festeggiare i 50 anni
dal riconoscimento della Doc,
la denominazione di origine
controllata. Tanti i volti noti arrivati
per un brindisi; a fare gli onori
di casa c’era Vittorio Moretti,
presidente del consorzio.
 bublé
michael

christmas
LA MAGICA ATMOSFERA
DI NATALE
IN UNA RACCOLTA DI BRANI
SENZA TEMPO
La voce inconfondibile di Michael Bublé
nel CD che è diventato un grande classico
delle feste: 15 capolavori da ascoltare e riascoltare,
per rendere il Natale ancora più speciale.

SCOPRI LO SHOP ON LINE SU

MONDADORIPERTE.IT

christmas
1 it’s beginning to look a lot like christmas
2 santa claus is coming to town 9 christmas (baby please come home)
3 jingle bells feat. the puppini sisters 10 silent night
*Prezzo rivista esclusa.

4 white christmas duet with shania twain 11 blue christmas

Dal 5 dicembre in edicola 5 all I want for christmas is you 12 cold december night
6 holly jolly christmas 13 I’ll be home for christmas
7 santa baby 14 ave maria
CD E 9,90* 8 have yourself a merry little christmas 15 mis deseos/feliz navidad duet with thalia
GR A ZI A• INDIRIZZI
Alberta Ferretti: 02/760591
Alexander McQueen:
800/987434
Annarita N: 051/6646195
Ashley Graham x Marina
Rinaldi: 0522/3591
Asics: 0171/1680001
Aurélie Bidermann:
+331/55356997
Bijou Brigitte: 0362/975477
Blumarine by De Rigo Vision:
0437/7777
Bulgari: www.bulgari.it
Calvin Klein Watches:
+800/74636499
Caractère: 800/016608
Cartier: 02/30261
Chanel: 840/000210
Charlotte Olympia:
+44203/5982955
Chopard by De Rigo Vision:
800/856000
Circus Hotel: 02/810861
Clips: 02/72017136
Coach: 02/65569898
Coccinelle: 0521/837911
Crivelli: 0131/945296
Cruciani: 02/89421149
Devi Kroell: 02/36769580
Dior: 02/38595959
Dolce & Gabbana:
02/774271
Ekria: +44161/9089147
Elena Mirò: 800/016608
Eleventy: 080/4304660
Elisabetta Franchi:
051/6647370
Fendi: 06/334501
Fiorella Rubino: 0173/299111
Fossil: 0444/955978
Furla: 051/6202711
Givenchy: +331/44315000
Gucci: 055/759221
Guess Marciano: 055/32081
Guess Underwear:
055/30551
Hermès: 02/76398517
Herno: 0322/77091
H&M: 06/45554111
Hogan: 02/77225700
iBlues: 0522/927411
Imperial: 051/6646072
Intimissimi: 045/8604111
IWC: O2/30261
Jil Sander: 02/8069131
Kangra: 0522/301847
Linda Farrow:
+44207/8418894
Liu Jo: 02/23345850
Longchamp: 02/84932705
Louis Vuitton: 02/7771711
Luisa Spagnoli: 075/4591
Maison Michel:
+331/44506355
Maman et Sophie:
055/355899
Marciano Eyewear:
0437/777111
Marella: 0522/927411
Marina Rinaldi: 0522/3591
Max Mara: 0522/3581
MCQ: +331/45646100
Michael Kors: 02/5748061
Montblanc: 800/397182
Moreschi: 0381/69881
Motivi: 800/016608
Mykita: +4930/20456645
Oltre: 800/016608
OVS: 0412/398000
P.A.R.O.S.H.:
02/29003559
Patrizia Pepe: 055/874441
Pawaka: 02/54120359
Peuterey: 800/011247
Primadonna: 080/3718195
Rebecca: 0571/980811
Roger Vivier: 02/76025614
Rossignol: 800/593992  L’eventuale cambio di indirizzo è gratuito:
Saint Laurent: 02/76000573
Saint Laurent (occhiali):
049/6985111
Sebastian: 02/783988
Silvian Heach: 081/19131111
Sisley: 0422/519111
Solipsi: 392/2522735
Stephen Jones:
+4420/72420770
Swarovski: 02/722601
Thom Browne:
+1212/6331197
Tiffany & Co.:
02/76022321
Tod’s: 02/772251
Triumph: 035/948111
Tuum: 075/8569823
Twinset: 059/6257511
Valentino (occhiali):
0437/476311
Valextra: 02/99786000
Versace: 02/760931
Violeta by Mango:
+848/350042
Woolrich: 051/4161411
Zalando: 800/175015
Pubblicità: Sede centrale: Mediamond
S.p.A., Palazzo Cellini, Milano Due, 20090
Segrate, tel. 02 21025259 - sito internet
www.mediamond.it, contatti@mediamond.
it. Distribuzione: a cura di Press-Di srl, via
Mondadori 1, 20090 Segrate (Milano).
Numeri arretrati: tel. 045.8884400, fax
045.8884378, al costo del triplo del prezzo
di copertina attuale al momento dell’ordi-
ne. Modalità di pagamento: c/c postale n.
77270387 intestato a Press-Di Distribuzio-
ne Stampa e Multimedia srl “Collezionisti”,
specificando sul bollettino il proprio indirizzo
e i numeri richiesti; carta di credito (CartaSi,
American Express, Visa, MasterCard e Di-
ners) inviare l’ordine via fax (02 95103250)
o via email (arretrati@mondadori.it, col-
lez@mondadori.it) indicando il proprio
indirizzo, numero e scadenza della carta.
Per spedizioni all’estero, maggiorare l’im-
porto di un contributo fisso di € 2,06 per
spese postali. Non si effettuano spedizioni
in contrassegno. Per gli ordini via internet:
servizioarretrati.mondadori.it
Abbonamenti: è possibile avere informazioni
o sottoscrivere un abbonamento tramite:
sito web: www.abbonamenti.it/mondadori;
e-mail: abbonamenti@mondadori.it; te-
lefono: dall’Italia 199.111.999 (per telefoni
fissi: euro 0,12 + IVA al minuto senza scatto
alla risposta. Per cellulari costi in funzio-
ne dell’operatore); dall’estero tel.: +39
041.509.90.49. Il servizio abbonati è in
funzione dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle
19:00; fax: 030.77.72.387; posta: scrivere
all’indirizzo: Press-di Abbonamenti SpA
– C/O CMP Brescia – Via Dalmazia 13,
25126 Brescia (BS). L’abbonamento può
avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno.
informare il Servizio Abbonati almeno 20
giorni prima del trasferimento, allegando
l’etichetta con la quale arriva la rivista.
Grazia è regolarmente distribuita nei se-
guenti Paesi: Arabia Saudita (via aerea) -
Argentina (via aerea) - Australia (via aerea)
- Austria - Belgio - Brasile - Cipro (via aerea)
- Danimarca - Egitto (via aerea) - Finlan-
dia - Francia - Germania - Gran Bretagna
- Grecia (via aerea) - Israele - Kenya (via
aerea) - Lussemburgo - Malta (via aerea)
- Monaco - Olanda - Portogallo (via aerea)
- Somalia (via aerea) - Spagna - Sud Africa
- Svezia - Svizzera - Svizzera Ticino - Tunisia
(via aerea) - Turchia (via aerea) - U.S.A. (via
aerea) - Canada (via aerea) - Uruguay - Ve-
nezuela (via aerea) - Zimbabwe.
2013 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
- Milano
Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica
riservati. Questo periodico è iscritto alla
FIEG, Federazione Italiana Editore Giornali.
Stampa: ELCOGRAF S.p.A. - via Monda-
dori, 15 – Verona. Stabilimento di Melzo:
centro Stampa Amedeo Massari - via Marco
Polo 2, Melzo (MI). Pubblicazione registrata
Trib. di Milano n. 3667 del 5.3.1955. Grazia
è pubblicata settimanalmente da Arnoldo
Mondadori Editore, 20090 Segrate (Mi-
lano), Italia.
ISSN 1120-5113
Certificato Nº 8026 del 6 aprile 2016
Grazia 30 novembre 2017
brand
news
STROILI
APRE UN NUOVO STORE A LANCIANO
Milano, novembre 2017.  Prosegue l’espansione di Stroili
nel canale retail con l’apertura di una nuova boutique
a Lanciano (Chieti) all’interno del Centro Commerciale
La Fontana, in via Gaeta 119. Nulla è stato lasciato
al caso nella realizzazione dello spazio, dove i materiali
sono stati selezionati accuratamente per valorizzare
gli atout dei gioielli. Il negozio si estende su una
superficie di circa 150 mq, dove l’universo contemporaneo
del brand è amplificato da espositori e complementi
d’arredo modulati nelle tonalità viola, lilla, cipria e oro,
con dettagli pensati per permettere un’esperienza
d’acquisto coinvolgente in armonia con la filosofia
Stroili. Numerose e variegate le proposte presenti,
partendo da Diamazing, gioielli che trasformano le
emozioni in diamanti, accanto a Love Beats, il bracciale
componibile, autentico must have della maison,
impreziosito da charms originali e divertenti, oltre alle
collezioni continuative e alle proposte stagionali
costantemente aggiornate, dal forte contenuto
emozionale e di tendenza. Come collezione Moonlight,
perfetta per lasciarsi stregare e avvolgere dal fascino
misterioso della luna, la cui forza ispira gioielli che ne
amplificano l’essenza e il carattere prezioso e secolare.
Paris, un intreccio di fili di luce che fondono insieme
il rigore delle linee e la morbidezza delle curve, dando
vita a gioielli che esaltano, con eleganza, la sensualità
femminile. Muse, veri e propri icon piece arricchiti
da arabeschi e ricami, dove trame eteree e fluida
leggerezza trasformano i gioielli in sculture luminose
e bidimensionali, simbolo di una femminilità sensuale
che dona fascino da musa a chi li indossa. Limited
Edition per ricorrenze speciali, come il Natale, e orologi
Stroili e delle migliori marche completano l’offerta
presente in boutique. Il nuovo monomarca di Lanciano
si inserisce in un significativo piano di opening e restyling
Stroili nel corso del 2017, consolidando il proprio
percorso di crescita capillare con una presenza attuale
di oltre 400 punti vendita sul territorio italiano.
ANNA VIRGILI
APRE UNA NUOVA BOUTIQUE A FANO
Anna Virgili, brand guidato da Ermanno Gaetani
che produce e distribuisce borse, piccola pelletteria
e accessori in pelle made in Italy, taglia un importante
traguardo: l’apertura del suo ventesimo negozio.
è stata infatti appena inaugurata la nuova vetrina
di Fano: una boutique dallo stile raffinato ed elegante
negli arredi, ampia e luminosa per una shopping
experience esclusiva. Per il brand, creato dall’omonima
azienda marchigiana, che nel 2018 festeggerà il
trentesimo anno dalla fondazione, si tratta di un’ulteriore
espansione nel campo del retail, a conferma della
costante crescita fatta registrare negli ultimi anni.
I numeri del 2017 sono eloquenti: dopo gli 8 milioni
di euro del 2016, anche quest’anno il fatturato
è in crescita (nei primi sei mesi la crescita è oltre
il 30%). I dipendenti hanno ormai toccato la quota
considerevole di 75 unità (nel 2016 erano 60).
GR A ZI A• OROSCOPO DA L 4 A L 10 DICEMBR E
Di Melissa P.
OGN
IL
I GIO
RN
O R O VO S T R O O
S CO P
O SU
Gr azia.it
Ariete 21 MARZO • 20 APRILE
Amore: Sole, Mercurio e Venere promettono incontri
che fareste bene a vivere. Chi è in coppia ha voglia
di nuove avventure. Attenzione solo a Marte che,
in opposizione, potrebbe portare a inizio settimana
un po’ di malumore. Eros: in questo momento siete
più romantiche che passionali. Speranzose.
Toro 21 APRILE • 20 MAGGIO
Amore: una storia che sembrava ormai alle spalle
in questo periodo potrebbe tornare prepotentemente
alla ribalta, che voi lo vogliate o no. La Luna sarà
dalla vostra parte sabato e domenica, due giorni
adatti per organizzare un appuntamento. Eros: siete
guardinghe e non vi concedete. Pazienti.
Gemelli 21 MAGGIO • 21 GIUGNO
Amore: le opposizioni planetarie vi gettaranno
nella confusione, ma un terzo incomodo vi distrarrà
regalandovi tutta quella leggerezza che il partner
forse in questo periodo non riesce a darvi.
Marte è positivo e non si temono rotture. Eros:
non perdete mai la vostra eleganza. Ambigue.
Cancro 22 GIUGNO • 22 LUGLIO
Amore: Marte in Bilancia non rende facili le cose in
famiglia. Le responsabilità sono troppe e non vorreste
occuparvi di temi che vi costringono a stare con
i piedi per terra. Ci sarà qualche discussione con il
partner su un cambiamento di cui non siete convinte.
Eros: troppo stanche, volete dormire. Attanagliate.
202
Leone 23 LUGLIO • 23 AGOSTO
Amore: una settimana che vi vede ruggenti grazie a
Sole, Mercurio, Venere e Marte positivi e alla Luna
che vi farà compagnia fra giovedì e venerdì. Non
lasciatevi scappare un’occasione che potrà fare bene
al cuore. Eros: si prevede intensa attività tra le
lenzuola. Invincibili.
Vergine 24 AGOSTO • 22 SETTEMBRE
Amore: i numerosi pianeti in quadratura possono
rendere l’atmosfera pesante, soprattutto a casa.
Ma il transito di Saturno sta per finire e questi
sono i suoi ultimi colpi di coda. Ricordiamo che
il supporto di Giove aiuta sempre a rialzarvi dopo
una caduta. Eros: lasciate fare tutto a lui. Sensibili.
Bilancia 23 SETTEMBRE • 22 OTTOBRE
Amore: con Marte sempre ben presente nel segno
e gli altri pianeti veloci nel Sagittario, non sarà
difficile ottenere quello che volete davvero.
È tempo di prendervi qualche bella rivincita.
Eros: siete più sicure di voi stesse e questo
vi rende irresistibili. Focose.
Scorpione 23 OTTOBRE • 22 NOVEMBRE
Amore: anche se sembra che non si muova foglia,
in realtà Giove nel segno sta lavorando per spianarvi
la strada dei desideri. Non ci sono drammi in corso
e chi vive una storia già da tempo accetta il partner
così com’è, nonostante i suoi difetti. Eros: preferite
tenere nascosto quello che sognate. Sagge.
Sagittario 23 NOVEMBRE • 21 DICEMBRE
Amore: non potete non riconoscere il tratto di
Venere che, insieme con Sole e Mercurio, in questi
giorni vi fa brillare più di una stella. Riuscirete
a farvi seguire anche da chi è recalcitrante. Eros:
Marte porta un vento positivo, resistervi sarà
impossibile. Straordinarie.
Capricorno 22 DICEMBRE • 20 GENNAIO
Amore: la passione è silenziosa, ma non assente.
Il lavoro richiede un gran dispendio di energie
e questo vi distoglie dalla vita quotidiana e di
coppia. Il partner giusto al vostro fianco non vi farà
pesare le vostre assenze. Eros: siete un po’ sottotono,
la brutta stagione vi rende pigre. Solitarie.
Acquario 21 GENNAIO • 19 FEBBRAIO
Amore: anche questa è una settimana molto
interessante per chi è in cerca di emozioni. A patto
che non vogliate correre, ci sono buone possibilità
di prendere il meglio da una storia appena nata,
ma non abbiate troppe aspettative. Eros: Marte
scatena fantasie sempre più azzardate. Volanti.
Foto FOTOGRAFO FOTOGRAFO
Pesci 2O FEBBRAIO • 20 MARZO
Amore: l’accumulo dei pianeti nella decima casa
solare fa sorgere il sospetto che non sia il caso
di buttarsi in qualcosa che non darà i risultati
sperati, in particolar modo se già sapete che l’altra
persona può concedersi solo a metà.
Eros: il sesso c’è, ma con il contagocce. Ritrose.
 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Pelle liscia come

seta ogni giorno

Grazie alla luce

pulsata, fino al
92% di peli in
meno in soli tre
trattamenti1.
Philips Lumea:
facile, sicuro e
delicato.

La tecnologia IPL (Intense Pulsed Light) applica delicati impulsi di luce alla radice del pelo che ne provocano la caduta e ne
inibiscono la ricrescita. Philips ha creato la gamma Lumea per regalarti nel comfort di casa tua un sistema di rimozione dei
peli superflui facile, sicuro ed efficace. I prodotti Philips Lumea sono studiati per personalizzare al massimo il trattamento
di luce pulsata domestico garantendo l’applicazione più adatta per fototipo e zona trattata in tutta sicurezza.

Lumea Prestige Lumea Advanced Lumea Essential

Philips Lumea
Prestige è il nuovo
nato nella gamma
Lumea. Completo
di tre accessori
ergonomici diversi per
forma, tipo di filtro e Grazie all’ampia finestra Dotata di un design molto
dimensione consente di di trattamento di 4cm e compatto, Philips Lumea
trattare in modo mirato all’accessorio di precisione, Essential è la soluzione più
e preciso le diverse zone Philips Lumea Advance consente pratica, funzionale e accessibile
del corpo. Inoltre, è dotato un’applicazione veloce, sicura e per prevenire la ricrescita su
del sensore SmartSkin, delicata anche sul viso. Il sensore tutte le parti del corpo. Il suo
una funzione automatica in di rilevamento della tonalità della utilizzo è semplice, immediato
grado di rilevare il fototipo pelle ti offre un’ulteriore e confortevole e i risultati, come
e di selezionare così garanzia di sicurezza: se viene tutti i prodotti della gamma
l’impostazione più efficace. rilevato un tono di pelle troppo Lumea, saranno sorprendenti!
Può essere utilizzato sia in modalità scuro, viene interrotta l’emissione
cordless sia a rete per la massima di impulsi.
praticità di utilizzo.

1 Studio interno condotto nei Paesi Bassi e in Austria su 48 donne che hanno seguito il programma
di trattamento, dati riferiti alle gambe dopo il 3° trattamento, i risultati individuali possono variare.
GR A ZI A• L A POSTA DEL CUORE
SCRIVETE A:
victoria.cabello ❯Lorenzo
@mondadori.it
MIA MOGLIE PRIMA MI CHIEDE
DI ANDARMENE E POI CAMBIA IDEA
Non so se capisco più mia moglie. Spesso perde la
pazienza, dicendo che nella vita familiare non seguo
il suo ritmo e mi ha chiesto già tre volte, negli ultimi
due anni, di andarmene di casa. Esclama proprio:
«Vattene, vai via, senza di te qui sto meglio». Poi,
dopo un po’, sembra che le passi e mi dice: «Ti amo».
Io non la capisco, mi impegno, ma non basta mai.
Dovrei parlarne con un consulente di coppia? Con lei
non riesco a ragionare.

❮Caro Lorenzo, sicuramente un consulente di

coppia potrebbe aiutarti più e meglio di me,
se anche tua moglie riconosce che avete un
problema e, soprattutto, se crede che possiate
risolverlo. Tuttavia, se sostiene di amarti, tenderei

Cara
a crederle: è più facile sbottare e mandare al
diavolo qualcuno in un momento di stanchezza
che dire: «Ti amo», per quieto vivere, a uno che
non si vuole più avere intorno. Prova a prendere
nota delle occasioni in cui afferma che starebbe
meglio senza di te: magari vuole solo lasciarti
intendere che dovresti raccogliere la tua
biancheria sporca, differenziare l’immondizia,
aiutarla a preparare la cena e a lavare i piatti.
O assumerti qualche altra responsabilità
della vita di coppia che tu ritieni non sia di tua
competenza, ma lei sì.

La passione ❯Jane
RIMPIANGO IL VIGORE
❮Cara Jane, non essendoci
ancora arrivata, non ho idea

si consuma DI UN TEMPO
Depressa, vecchia e molto sola,
ho ritrovato per caso l’amore in
di come sia l’amore dopo
i 60: il fatto, però, che Meryl
Streep, ultrasessantenne,
MA SENZA L’EROS un signore che ho conosciuto
facendo volontariato. Da
interpreti ancora commedie
romantiche mi fa sperare

si può amare meglio grandi, Victoria, il cuore ancora

batte, si è più romantici e anche
impacciati. Mi piace la sua
compagnia, ma un po’ mi
manca una certa passione, che
avevo un tempo. È così meno
vigoroso l’amore dopo i 60?
bene. Quanto alla passione,
credo sia inevitabile che un
po’ si consumi col tempo,
e forse è una fortuna: senza
la smania di aversi, si può
godere meglio del fatto di
avere accanto qualcuno.

❯Silvia N.
MI PIACE UN UOMO
PERDENTE
Mi piace molto un collega
d’ufficio, solo che ha la
fama di essere un gran
parlatore e tutti lo evitano.
A me non ha mai dato ❮Cara Silvia, alcuni ma sotto ai fiumi di parole
fastidio, eppure è visto un perdenti sono fidanzati ci possono essere qualità
po’ come un perdente. fantastici. Per scoprirlo interessanti. E se tu sei
Secondo te, è la solitudine devi trovare un’occasione l’unica a cui non attacca
che non mi fa ragionare o per conoscere meglio il mai bottone, forse gli piaci
sono le mie colleghe che sono tuo collega. Di solito, gli però lo intimidisci. In
superf iciali? “asciugoni” vanno evitati, bocca al lupo.
oppure scrivi a: Victoria Cabello - Grazia - Palazzo Mondadori - 20090 Segrate (Mi)

204