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m a r zo 2017 • vo l . 39 • n o . 3 • r i v i s ta u f f i c i a l e d e l l a n at i o n a l g eo g r a p h i c s o c i e t y
I REPORTAGE
32 L A SAG G E Z Z A D EG L I A L B E R I
Ogni albero ha una storia da raccontare. Alcuni hanno testimoniato eventi drammatici, altri sono stati
fonte di ispirazione o conforto. Spesso la loro stessa esistenza ci ricorda che la vita va avanti.
di Cathy Newman fotograie di Diane Cook e Len Jenshel
| SOMMARIO
EXPLORERS - IN - RESIDENCE
BOARD OF DIRECTORS
INTERNATIONAL EDITIONS
In copertina Un guerriero scandinavo del X secolo in tenuta da battaglia. Il suo copricapo
EDITORIAL DIRECTOR : Amy Kolczak
è stato ricostruito in base all’unico elmo vichingo in metallo integro mai ritrovato. DEPUTY EDITORIAL DIRECTOR : Darren Smith
L’illustrazione è di Fernando G. Baptista TRANSLATION MANAGER: Beata Kovacs Nas
| E D I T O R I A L E | P E S C A I N D I S C R I M I N ATA
DIRETTORE RESPONSABILE
Marco Cattaneo
CAPO REDATTORE
Marina Conti
REDAZIONE
Michele Gravino
Marco Pinna
Marella Ricci, Graica e layout
VIDEOIMPAGINAZIONE
Rosaria Ceccarelli
SEGRETERIA E COORDINAMENTO EDITORIALE
Anna Maria Diodori
MARKETING
Lorenzo d’Auria
TRADUTTORI
Paola Gimigliano
Francesca Valente
Per Scriptum, Roma: Irene Inserra,
Claudia Valeria Letizia
PUBBLICITÀ
A.Manzoni & C. S.p.A. Via Nervesa, 21
20139 Milano (italia)
Tel. (02) 574941 Fax (02) 57494953
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Se si sfoglia il rapporto 2016 della Food and Agriculture Organization mobile il costo massimo della chiamata
è di 48,4 cent di euro al minuto +15,62 cent
“State of the World Fisheries”, c’è quasi da essere ottimisti. Nel 2014 di euro di scatto alla risposta (iva inclusa).
il consumo di pesce nel mondo ha superato i 20 chilogrammi pro Fax 02.26681991 (dal lunedì al venerdì ore 9-18).
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capite, contribuendo al miglioramento della dieta in molti paesi in email: arretrati@somedia.it
via di sviluppo. Altra buona notizia, negli ultimi decenni questo in- Registrazione del Tribunale di Roma n. 652/97
del 2 dicembre 1997
cremento dei consumi non ha gravato ulteriormente sui bacini di
ISSN 2499-0582
pesca, ma dipende soprattutto dall’esplosione dell’acquacoltura, la
cui produzione rappresenta ormai la metà del consumo mondiale.
Poi ci sono le cattive notizie. Nonostante la pesca sia rimasta
praticamente invariata dai tardi anni Ottanta, la situazione degli Gruppo Editoriale L’Espresso SpA
stock ittici non è migliorata. Il 31,4 per cento degli stock ittici di CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE Carlo De Benedetti
interesse commerciale è afflitto da eccessivo sfruttamento, contro AMMINISTRATORE DELEGATO Monica Mondardini
il 10 per cento degli anni Settanta, mentre il 58 per cento è sfruttato CONSIGLIERI
Massimo Belcredi, Agar Brugiavini,
ai limiti delle risorse. Alberto Clò, Rodolfo De Benedetti,
Con 14,8 milioni di tonnellate, sempre dai dati del 2014, la Cina è Francesco Dini, Silvia Merlo, Elisabetta Olivieri,
Luca Paravicini Crespi, Michael Zaoui
responsabile del 16 per cento del pescato mondiale. E negli ultimi
DIRETTORI CENTRALI
anni ha aumentato la sua pressione sulle acque del Mar Cinese Me- Pierangelo Calegari (Produzione e Sistemi
informativi),
ridionale, condivise con altri paesi per cui la pesca è una risorsa Stefano Mignanego (Relazioni esterne),
fondamentale, come Filippine, Vietnam, Malaysia e Indonesia. Si Roberto Moro (Risorse umane)
sono così innescate tensioni internazionali che impediscono di veder Divisione Stampa Nazionale
Via Cristoforo Colombo, 90 - 00147 Roma
applicate le norme sulla pesca, con la conseguenza che uno dei mari
DIRETTORE GENERALE Corrado Corradi
più pescosi del mondo, da cui dipende la sopravvivenza di milioni di VICEDIRETTORE Giorgio Martelli
persone, si sta impoverendo a una velocità preoccupante. Ce lo rac- REDAZIONE NATIONAL GEOGRAPHIC ITALIA
conta Rachel Bale a pagina 50, nell’inquietante, avvincente inchiesta Via Cristoforo Colombo 90 - 00147 Roma
tel. (06) 49822736 - Fax (06) 49823183
che segna il debutto di “Dispacci”, una serie di reportage speciali che e-mail: forum@nationalgeographic.it
ci accompagneranno nei prossimi mesi. Responsabile trattamento dati (d.lgs.30 giugno 2003,
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LE STR ANEZZE
D E L L’ H O AT Z I N
di Lisa Signorile
V I A COL V ENTO
DI GROENL ANDIA
di Kat Long
MOLLETTE,
CHE PASSIONE
Tra il 1852 e il 1887
l’uicio brevetti USA
rilasciò oltre 100
brevetti di mollette per
il bucato. Le mollette
sono cadute in disuso
in USA dopo il 1938,
quando apparve
sul mercato il primo
asciugabiancheria
elettrico.
—Catherine Zuckerman
1864
1865
di A.R. Williams
La ricerca si è concentrata su una col-
lezione museale di pettini di canna a due 1867
I pidocchi hanno sempre afflitto l’uomo. lati, tutti provenienti da gruppi culturali
Diffondendosi per contatto ravvicinato, che fiorirono nelle valli fluviali del de-
si attaccano ai capelli grazie ad artigli serto di Atacama tra il 500 e il 1500.
uncinati e perforano il cuoio capelluto In precedenza si era ipotizzato che 1868
per nutrirsi del sangue dell’ospite, cau- quei pettini servissero a creare complesse
sando un forte prurito. L’unico modo per acconciature, o che - poiché erano stati
liberarsene è rimuovere ogni traccia sia trovati perlopiù in tombe di donne - fos-
dei parassiti, delle dimensioni di un seme sero utilizzati per la tessitura.
di sesamo, che delle piccole uova che Ma ingrandendoli 10 volte al micro-
depongono, note come lendini. scopio, i pettini hanno rivelato la loro 1871
Ma rimuovere i parassiti uno a uno è vera funzione: molti avevano ancora
un lavoro noioso, così molte culture tracce di pidocchi e lendini provenienti
hanno creato nei secoli appositi pettini dai capelli di qualcuno. Come oggi, in
a denti fitti. Nei siti archeologici del Vec- epoca precolombiana si era restii a radersi
chio Mondo sono stati trovati pettini i capelli, il modo più semplice per sba-
1873
adatti allo scopo in legno, osso e avorio, razzarsi dei pidocchi. «La vanità è più
mentre non c’era prova dell’esistenza di forte del prurito», spiega il capoprogetto
tali strumenti nelle Americhe, fino a un Bernardo Arriaza. «La gente preferisce
recente studio condotto nel nord del Cile. essere infestata dai pidocchi che calva». 1883
O LT R E L A D I G A
di Daniel Stone
La tecnologia ha oltre 2.000 anni ed è qua di peso equivalente, le due vasche 4 ore
basata sul Principio di Archimede, ma resteranno in equilibrio. Ma se comin-
alla diga delle Tre Gole in Cina l’hanno ciamo a togliere acqua da una delle due
applicata su scala mastodontica. Mera- vasche, questa comincerà a sollevarsi.
viglia dell’ingegneria, questa diga sul Nel caso di un sistema progettato per
fiume Yangtze è tra le opere ingegneri- spostare navi fino a 3.000 tonnellate la L’ascensore
stiche più colossali al mondo. Il suo ul- faccenda è più complessa: al contrario navale ha ridotto
i tempi di
timo vanto, inaugurato alla fine del 2016, del sistema di chiuse installato in prece-
transito dalle
è un nuovo “ascensore” per navi, un si- denza, il nuovo ascensore si affida a cavi, quattro ore del
stema idraulico che permette alle im- a una vasca, a dei motori e alla forza di vecchio sistema
barcazioni di attraversare la diga supe- gravità. L’equilibrio è garantito non solo con le chiuse a
rando un dislivello di ben 113 metri. dall’acqua ma anche da contrappesi in meno di un’ora.
Il principio di Archimede è semplice: cemento e dispositivi d’arresto high tech.
il peso di un corpo immerso nell’acqua Tra i vantaggi previsti: riduzione dei
equivale al peso dell’acqua che disloca. consumi energetici, aumento della ca-
Perciò, due vasche uguali riempite della pacità di trasporto e del traffico passeg- 40 minuti
stessa quantità d’acqua staranno in equi- geri, riduzione delle emissioni e un no- Tempo di
sollevamento:
librio su una bilancia; aggiungendo a tevole risparmio di tempo. Se prima il
21 minuti
una delle due un corpo (in questo caso passaggio della diga richiedeva da tre a
SISTEMA ASCENSORE
una nave) e togliendo una quantità d’ac- quattro ore, ora bastano 40 minuti. CHIUSE
ng tz e
Ya
Bacino
Sistema di chiuse
Ascensore
A
IG
D tze
Yang
MISURE DI SICUREZZA
La vasca navale viene
accompagnata nel
percorso da quattro lange
di bloccaggio rotanti che,
in caso di incidente, si
bloccano nella loro sede,
facendo arrestare la vasca.
CONTRAPPESI
Regolando il livello dell’acqua
si aiuta la vasca a salire
o scendere. L’ascensore
funziona soprattutto grazie
alla forza di gravità, ma
i motori elettrici servono
a garantirne stabilità
e sicurezza.
PILLOLE
HIGH-TECH
Efettuando un
e scrivendo sulla superficie fresca così
PA R O L E ottenuta. Il vecchio testo, però, non
prelievo di campioni
con tampone su 39
NA SCOSTE scompare mai del tutto: resta nella pa- telefoni, i ricercatori
gina come un’ombra, e si può riportare della University of
di A.R. Williams
alla luce con la tecnica dell’immagine California sono risaliti
multispettrale, studiata per osservare a prodotti di bellezza,
Eretto nel VI secolo ai piedi del Monte le lunghezze d’onda visibili e invisibili condizioni di salute
Sinai, in Egitto, il Monastero di Santa della luce. e cibi preferiti dei
Caterina è la più antica istituzione cri- Finora il multispettrale ha rivelato proprietari, nonché
stiana del suo genere ancora in uso. La circa 6.800 pagine nascoste in 74 delle ai luoghi frequentati
sua biblioteca conserva centinaia di 163 pergamene riciclate del monastero, di recente. Un ricco
manoscritti raccolti nel Medioevo: testi i cosiddetti palinsesti. «Abbiamo iden- proilo personale
che può servire per
classici, scritture e altri documenti di tificato testi cancellati in 10 diverse
investigazioni criminali
interesse per i monaci. A quanto pare, lingue, che datano dal V al XII secolo»,
o monitoraggi clinici.
però, qualcuno avrebbe riciclato le pa- spiega Michael Phelps, direttore dell’o-
gine di alcuni di quei manoscritti can- perazione di recupero. Nell’esempio della
Un ricercatore della
cellando i testi che non servivano più. foto, un testo in siriaco si sovrappone a
University of Central
Dal 2011 il monastero lavora per recu- una traduzione del IX secolo di una pa- Florida ha sviluppato
perare, con l’ausilio di tecnologie digi- gina di un antico trattato di Galeno. un ilamento di rame
tali, alcuni di quei testi perduti. Con decine di palinsesti ancora da che raccoglie e
Circa metà dei manoscritti della bi- esaminare, Phelps è convinto che ci immagazzina l’energia
blioteca è su pergamena, che si ricava siano ancora tesori da scoprire: «Il mo- del sole. Tessuto negli
dalla lavorazione della pelle di vitello, nastero potrebbe anche custodire pa- indumenti, trasformerà
capra o pecora. La pergamena si può gine di testi antichi mai identificati né chi lo indossa in una
riutilizzare raschiando via l’inchiostro studiati», afferma. batteria solare.
Scimmie
del Nuovo Mondo
(22 usi di strumenti)
Bonobo
(21)
Scimmie del
Vecchio Mondo
(19)
Elefanti
(12)
Roditori
(8)
Insetti
(7)
Ungulati
(4)
Proscimmie
U S A R E E I M PA R A R E
(3)
di Rachel Hartigan Shea
Scimpanzé,
oranghi
(22 usi di strumenti)
Gorilla
(20)
Uccelli
(18)
Carnivori
(10)
Gibboni
(8)
Cetacei
(6)
Cefalopodi
(4)
Estonia
All’alba la bassa marea
fa spuntare i resti
di un pontile in un
vecchio porto della
penisola di Paljassaare
a Tallin. Il “cappuccio”
di ghiaccio rende
i pali del pontile simili
a funghi.
FOTO: ANDREI REINOL
Mozambico
Una medusa
ospita una piccola
costellazione di stelle
marine. Gli studiosi
non sanno perché
i due invertebrati
si uniscano. Forse
la medusa ofre alle
stelle cibo, protezione
e un mezzo di
trasporto.
FOTO: ANDREA MARSHALL
Inghilterra
Al Richmond Park di
Londra un maschio di
cervo nobile lancia un
bramito nella foschia
del mattino. Nella
stagione degli amori
i maschi bramiscono
e percuotono con
i palchi la boscaglia
per attirare le femmine
e intimidire i rivali.
FOTO: FÉLIX MORLÁN
GONZÁLEZ
Giuseppe Mario
Famiani
San Teodoro (ME)
Visione notturna
del borgo di Cesarò,
incastonato tra i monti
Nebrodi. In una gelida
notte di luna piena
dopo le nevicate di
inizio gennaio, Famiani
ha colto questa scena
“magica” del borgo con
il paese di Bronte (le
luci a destra) e l’Etna
innevato sullo sfondo.
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| FOTODIARIO
Una strada
di ghiaccio
Nell’inverno dello Zanskar, in Himalaya, un fiume
ghiacciato è l’unico collegamento con il mondo.
Una carovana di insegnanti di una
scuola di Padum in marcia lungo le gole
del iume Zanskar per raggiungere la
scuola prima dell’inizio delle lezioni.
| FOTODIARIO
L
o Zanskar è una regione Le scuole dei villaggi sparsi nella
dell’India settentrionale in- valle dello Zanskar sono in buona parte
castonata tra il Grande Hi- inanziate da organizzazioni interna-
malaya e il Karakorum, a zionali, come la Lamdon Model High
metà strada tra il Kashmir e School, fondata nel 1988 da Marc Da-
l’antico regno tibetano del Ladakh. In miens, un francese innamorato di que-
questo deserto d’alta quota sparute oasi sta valle e della ilosoia buddhista.
si alternano a monasteri lamaisti, simili Oggi la scuola conta 12 classi con circa
a fortezze in miniatura, che sovrastano 300 allievi, di cui il 50 per cento ra-
il iume che dà il nome alla regione. gazze, ed è sostenuta dalla Onlus ita-
Alla ine di gennaio le temperature lo-francese Aide au Zanskar (Aiuti allo
precipitano, anche sotto i -30 °C; le ac- Zanskar). Sebbene sia una scuola laica
que del iume, che scorre impetuoso dove vengono insegnate tutte le mate-
tutto l’anno ino alla sua conluenza rie umanistiche e scientiiche, l’im-
con l’Indo, rallentano la corsa ino a la- pronta buddhista continua a essere
sciarsi imprigionare nell’alveo. una caratteristica importante.
E lo Zanskar si trasforma in una L’appuntamento con gli insegnanti è
strada di ghiaccio. a Leh per il 20 febbraio. Tutti cercano di
Questo evento atmosferico ofre agli tornare alla scuola pochi giorni prima
abitanti della valle - isolati dalla ine di dell’inizio delle lezioni, ma quest’anno
ottobre, quando la neve rende imprati- le temperature non sono mai scese
cabili i sentieri e l’unica strada carroz- sotto i -30 e la seconda metà di febbraio
zabile - una nuova possibilità di con- si presenta ad alto rischio; in diversi
tatto con il resto del mondo: cammi- punti del iume il ghiaccio potrebbe es-
nare sul ghiaccio. sersi completamente sciolto, o essere
Circa cinque anni fa percorsi per la troppo sottile per sostenere il peso di
prima volta questo itinerario ghiacciato uomini e slitte.
alla ricerca della mitica “carovana del Forse il riscaldamento globale del
burro”, che trasportava verso i mercati pianeta sta iniziando a mostrare i pro-
di Leh il burro prodotto dal latte di pri efetti anche tra le gelide valli hi-
drimo (la femmina dello yak) sugli alti malayane. Sta di fatto che qui i ca-
pascoli delle valli dello Zanskar. In pricci meteorologici possono alterare In alcuni tratti
quell’occasione incontrai alcuni inse- la consistenza del ghiaccio nel giro di il ghiaccio che
gnanti provenienti da altre regioni poche ore, trasformando una distesa ricopre il iume
dell’India, obbligati a percorrere il liscia come uno specchio su cui patti- è parzialmente
fiume di ghiaccio per tornare nelle nare in un vortice d’acqua impossibile fuso e obbliga
scuole dello Zanskar, che riaprivano nei da attraversare. i viaggiatori ad
arrampicarsi sulle
primi giorni di marzo dopo le vacanze È da poco spuntata l’alba quando
scoscese pareti
invernali. Mi ripromisi allora di tornare abbandoniamo le automobili che ci rocciose per
e viaggiare in loro compagnia per rac- hanno portato fino al villaggio di proseguire
contarne la storia. Chilling, lungo una strada sterrata la marcia.
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| FOTODIARIO
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Durante il secondo giorno di viaggio da Padum verso Leh, una carovana
di abitanti dello Zanskar sila davanti a una cascata ghiacciata che
scende dalla falesia al vertice della quale sorge il villaggio di Nerak.
Il monastero di Namgyal Tsemo
domina la città di Leh, capoluogo
dell’antico regno del Ladakh.
Da qui partono tutte le carovane
di persone che percorrono il iume
di ghiaccio verso la valle dello Zanskar.
| FOTODIARIO
n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
A sinistra, due oracoli buddhisti a torso nudo durante il festival
di Ngag-rangs al monastero di Matho. Sopra, una donna
di Nerak, villaggio lungo il percorso tra Leh e Padum, indossa
il perak, tradizionale copricapo ricoperto di turchesi. Sotto,
al termine di una giornata di marcia un membro della carovana
diretta a Padum prepara i momos, o ravioli tibetani.
Fedeli in preghiera durante una
Gochak (processione) a Leh. Vi
partecipano anche alcuni insegnanti
di Padum per auspicare un percorso
sicuro lungo il iume ghiacciato.
NUOVA LUCE SUI
VICHINGHI
Amavano adornarsi di sete e gioielli, avevano comandanti donne
e si spinsero fino al Canada e all’Afghanistan. Ecco le più recenti
scoperte sul popolo che seminò il terrore nell’Europa medievale.
Con un elmo piumato scaturito più dalla fantasia
che da testimonianze storiche, un abitante delle
Shetland festeggia la propria ascendenza vichinga
durante l’annuale festival Up Helly Aa, che culmina
con il rogo della riproduzione di una nave vichinga.
FOTO: ELLIOT ROSS
3
Vichinghi e slavi si afrontano nella rievocazione
di una battaglia a Wolin, in Polonia. Cominciando
con piccoli gruppi di saccheggiatori armati, con
il tempo i vichinghi organizzarono eserciti che
conquistarono vaste regioni dell’Europa.
FOTO: DAVID GUTTENFELDER
6 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
<$$PN> N at i o N a l g e o g r a P h i c • < $ $ M U > < $ $ A 4 >
Ricostruzione storica della vita quotidiana
in una casa lunga vichinga al Ribe Viking Center,
in Danimarca. Il cibo (aringhe salate, zuppa
d’avena, teste di pecora e altro) si cucinava su un
fuoco aperto, acceso sopra un ampio focolare.
FOTO: DAVID GUTTENFELDER
sto ry na m e h e r e <$$Pn>
Le prime razzie vichinghe prendevano
di mira i monasteri, in cui abbondavano
oggetti preziosi come questo ciondolo
d’oro rinvenuto in un sito in Scozia.
FOTO: ROBERT CLARK,
CON IL PERMESSO DI HISTORIC ENVIRONMENT SCOTLAND
10 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
trionale per i successivi 14 anni. Il freddo e il buio guerrieri non sposati e la nave a vela - fecero sì che
prolungati che investirono la Scandinavia porta- i vichinghi si spingessero fuori dalla Scandinavia,
rono morte e rovina in una regione già poco favo- mettendo a ferro e fuoco gran parte dell’Europa.
rita dalla posizione geograica. Nella provincia
svedese dell’Uppland, per esempio, quasi il 75 per attorno al 750 due navi con a bordo un drap-
cento dei villaggi fu abbandonato, gli abitanti de- pello di guerrieri vichinghi approdarono sull’isola
cimati dalla fame e dalle guerre. di Saaremaa, non distante dalla costa dell’Esto-
A quanto pare fu proprio questo evento cata- nia. Venivano da molto lontano, dai boschi in-
stroico a dare vita a uno dei più oscuri e terribili torno a Uppsala, in Svezia, ed erano i sanguinari
miti esistenti, la leggenda norrena del Ragnarök sopravvissuti di una violenta razzia. All’interno
sulla ine del creato e l’ultima battaglia in cui tro- delle loro navi erano ammassati alla rinfusa i ca-
veranno la morte dei, esseri soprannaturali, uo- daveri di oltre 40 vichinghi, tra i quali forse quello
mini e tutte le creature viventi. Secondo la leg- di un re. Erano tutti giovani o nel iore degli anni
genda il Ragnarök inizierà con il Fimbulvetr, una e molti avevano partecipato a combattimenti fe-
terriicante stagione di sole nero e tempo rigido roci. Alcuni erano stati colpiti a morte da armi da
che, osserva Price, ricorda stranamente gli efetti taglio, altri erano stati decapitati.
della nuvola di polvere del 536. Sull’isola i sopravvissuti si dedicarono al triste
Quando nelle terre del nord tornò l’estate e la compito di riassemblare i cadaveri, disponendoli
popolazione riprese a crescere, la società scandi- nello scafo dell’imbarcazione più grande. Poi li
nava era diventata più violenta. Gli uomini di po- coprirono con un tessuto ed eressero un tumulo di
tere si circondarono di guerrieri pesantemente fortuna collocando gli scudi di legno e di ferro sui
armati e cominciarono a coniscare e difendere i compagni uccisi.
territori abbandonati. In questo scenario da Trono Nel 2008 un gruppo di operai impegnati a po-
di spade si formò una società militarizzata in cui sare cavi elettrici scoprì ossa umane e i frammenti
uomini e donne osannavano le virtù della guerra: di una spada corrosa. Chiamarono le autorità, che
il coraggio, l’aggressività, l’astuzia, la forza in bat- chiamarono gli archeologi. Oggi Price sottolinea
taglia. Come sottolinea John Ljungkvist, archeo- con entusiasmo l’importanza di quella scoperta:
logo dell’Università di Uppsala, sull’isola svedese «Per la prima volta sono state studiate le prove di
di Gotland, dove sono state riportate alla luce un’incursione vichinga». E, ancor più importante,
molte tombe dell’epoca ancora intatte, «quasi un i guerrieri sepolti a Salme, in Estonia, morirono
individuo su due fu sepolto insieme alle sue armi». quasi 50 anni prima che i predatori scandinavi as-
Mentre prendeva forma questa società fondata salissero il monastero inglese di Lindisfarne nel
sulle armi, nel VII secolo si assistette all’avvento 793, in quello che fu a lungo ritenuto il primo at-
di una tecnologia che rivoluzionò la vita marina- tacco vichingo della storia.
resca degli scandinavi: la navigazione a vela. Abili Le navi sepolte di Salme hanno destato fer-
carpentieri cominciarono a costruire imbarca- mento tra gli studiosi. «Ciò che mi ha stupito è la
zioni capaci di trasportare gruppi di guerrieri ar- quantità di spade», dichiara Price. Per molto tempo
mati più lontano e più velocemente di quanto si gli esperti hanno ipotizzato che le prime bande di
potesse sognare in precedenza. Con queste navi i vichinghi fossero composte da un manipolo di
signori del nord potevano navigare nel Baltico e condottieri equipaggiati di spade e altri costosi in-
nel Mare del Nord, esplorare nuove terre e sac- dumenti da guerra accompagnati da qualche de-
cheggiare città e villaggi, riducendone in schia- cina di giovani contadini armati di lance e archi. I
vitù gli abitanti. E uomini che in patria non ave- reperti di Salme rivelano tutt’altro. Le navi conte-
vano prospettive potevano prendere in moglie le nevano più spade che uomini, a dimostrazione
prigioniere con la persuasione o con la forza. che, almeno in alcuni casi, le prime spedizioni
Tutti questi fattori - secoli di ambizioni regali, vichinghe erano composte da molti guerrieri
un numero apparentemente cospicuo di giovani d’alto rango. (Continua a pag. 20)
v i c h i ng h i 11
Flotta d’assalto
Rapidi e letali, i vichinghi dominarono i mari del Nord Europa tra l’VIII
e l’XI secolo. Le navi, capolavori d’ingegneria usati per le esplorazioni,
il commercio, la guerra, persino per le sepolture, erano parte integrante
della cultura di questi formidabili razziatori. Alla ine dell’epoca vichinga
le loro lotte si erano ingrandite, arrivando a 250 imbarcazioni o più.
Capitano
Timone D Chiave
C dell’albero
B
RESISTENTI, LEGGERE E FLESSIBILI A Paramezzale
I vichinghi costruivano le navi partendo dalla chiglia e dal
fasciame esterno; in una seconda fase aggiungevano
l’intelaiatura e i sostegni interni. Flessibili e leggere, le più
piccole potevano essere trasportate anche sulla terraferma.
Per chiglia e I tronchi venivano La costruzione dello scafo iniziava issando alla chiglia piè di
fasciame si preferiva tagliati a spicchi ruota e ruota (A). Il fasciame inferiore veniva issato con rivetti
il legno di quercia. con l’ascia per e doppini in ferro (B). Poi si aggiungevano costole di sostegno e
Tronchi e rami ricurvi creare cunei fasciame superiore (C) e si issava il paramezzale sulla chiglia.
erano usati per sottili e resistenti. Banchi, puntelli e altri elementi raforzavano ulteriormente
l’intelaiatura. l’imbarcazione. Alla ine si aggiungeva la chiave dell’albero (D).
Chiglia
IL RITORNO DEI GUERRIERI
L’illustrazione raigura una lotta vichinga
di ritorno in patria con schiavi e altro bottino.
In primo piano la riproduzione della nave
di Gokstad del IX secolo (vedi foto a pag. 21).
Albero
(legno
di pino)
Piede dell’albero
Chiave
dell’albero
Paramezzale
Lance
Ponte (legno
di pino)
Remi
DA GUERRA
Skuldelev 3, Skuldelev 5, Roskilde 6,
1030 circa 1040 circa 1025 circa
Remi: 6 Remi: 26 Remi: 78-80
8,1 15 15
2 5,5 4,5
14 m 17,3 m 37,3 m
L’espansione Capo Nord
I vichinghi fecero irruzione negli annali della Storia alla ine dell’VIII
secolo saccheggiando le Isole Britanniche. Nell’XI secolo la loro
I
inluenza (razzie, scambi commerciali, esplorazioni) era estesa a gran S A M
parte dell’emisfero settentrionale, dall’America all’Asia centrale.
Borg
CIRCOL
Hofstadir O POLARE
ARTICO
Reykjavík ISLANDA
E
I
S
Kirkjubæjarklaustur I C
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R
I
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Trondheim
O
Isole Far Oer
N
Kyrksundet
LA CONQUISTA DELL’INGHILTERRA SVEDESI ESTONI
Nell’865 un esercito di vichinghi danesi sbarcò Is. Shetland Bergen Oslo
in Inghilterra, dove afrontò e sconisse regni Lerwick Birka Saaremaa
anglosassoni deboli e divisi. I vichinghi si Kaupang LIVONI
insediarono in una regione chiamata Danelaw. Skien Gotland
Is. Orcadi
Paviken
CURI
Gran G E AT I Grobin
Ebridi
PITTI
evig
Kö
Bretagna Apuole
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pin
Sk Lund gs LETTONI
ISOLE Aarhus vik
BRITANNICHE DANESI
Ro LITUANI
Ribe s kil
de Elblag
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Armagh Hedeby enz
York M
Reric
IRLANDESI (Jórvik) VENEDI Wolin
Dublino Isola di V istol a
Limerick Amburgo
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FRISONI
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Anversa Colonia El
ba
Boulogne
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n
Roue
Parigi
Danubio
Sen n a
Nantes Tours
TRATTATO DI SAINT-CLAIR-SUR-EPTE
Dopo anni di razzie lungo la Senna, nel 911 F R A N C H I o
Poitiers n
il capo vichingo Rollone e Carlo il Semplice Re
raggiunsero un accordo: i vichinghi potevano Lione
insediarsi nell’odierna Normandia a condizione
di proteggere il regno da altri assalitori. Bordeaux Valence Luni
Fiesole
Gijón Nîmes
Santiago de Toulouse Arles Pisa
Compostela
GALLEGHI Narbonne
Roma
Prime incursioni vichinghe Corsica
in Spagna, 844
Sardegna
Lisbona
ri
al ea
I s ole B
Sicilia
Cordova
Siviglia
Cadice Medina Sidonia
Algeciras FERNANDO G. BAPTISTA, MATTHEW W. CHWASTYK, DAISY CHUNG E
EVE CONANT, NGM; AMANDA HOBBS
FONTI: JAMES GRAHAM-CAMPBELL, UNIVERSITY COLLEGE LONDON;
NIELS LUND, UNIVERSITÀ DI COPENAGHEN; NEIL PRICE, UNIVERSITÀ DI
UPPSALA; ANNA WESSMAN, UNIVERSITÀ DI HELSINKI; FEDIR
ANDROSHCHUK, MUSEO DI STORIA SVEDESE
A F R I C A
Godthåb
G R O E N L A N D I A
LABRADOR Brattahlid
(MARKLAND) Julianehåb
ISLANDA
(Aldeigjuborg) lg
MERYA Timerevo Vo BULGARI
CIUDI
DEL VOLGA
Novgorod
Mosca
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Khwarezm
(Khiwa)
Polotsk
DREGOVICI
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Kiev
CAZARI
Baku
MAGIARI Kerch
D nestr Abaskun
Barda
Crimea
Chersonesos Ardabil
BULGARI Insediamenti
Trebisonda
(Trabzon) I confini dell’espansione a est sono approssimativi. Gli insediamenti
Sinope Rus’ erano sparsi e mescolati con quelli delle tribù locali.
(Sinop)
i o fino all’800 d.C. Forte circolare
Danub Varna
Preslav
900 Sepoltura con barca
0 km 200
I confini e i corsi d’acqua sono quelli attuali.
I VICHINGHI DI SCANDINAVIA
I popoli di Norvegia, Svezia e Danimarca - le terre
d’origine dei vichinghi - condividevano una ricca
tradizione marinaresca e una gerarchia sociale
basata sulla divisione in classi: schiavi, uomini liberi
e nobili, governati da una serie di sovrani e capi
locali in competizione tra loro.
Guerriero
scandinavo Donna
di alto rango scandinava
di alto rango
Stile innico
Le spade, spesso
a doppio taglio
con else decorate,
potevano raggiungere
L’abbigliamento femminile
il metro di lunghezza.
includeva diversi strati
e si completava con un
grembiule e uno scialle.
LE FORTEZZE
Fortezze circolari come
questa in Danimarca, dette
anche Trelleborg, avevano
funzioni difensive e
amministrative. Costruite
con schemi simili,
implicavano l’esistenza
di un’autorità centrale. Fortezza di Fyrkat, Danimarca
I VICHINGHI D’ORIENTE
A partire dall’VIII secolo furono i mercanti svedesi
i protagonisti dell’espansione a est degli scandinavi.
Erano a capo dei Rus’, un popolo multietnico di origine
scandinava che commerciava con i territori arabi e
bizantini e fondò città mercantili come Novgorod.
Uomo Rus’
Donna Rus’
d’alto rango
I Rus’ adottarono
il cristianesimo
dall’Impero
bizantino.
I caftani erano spesso
di lana, con decorazioni
in seta e merletti. Gli scambi
commerciali con
il mondo arabo
includevano
argento, spesso
usato per
i gioielli.
(Segue da pag. 11) Un Mattino di gennaio, I signori vichinghi si truccavano gli occhi, in-
in una zona industriale a sud di Edimburgo, i ri- dossavano abiti sfarzosi e colorati e portavano
cercatori mi fanno strada attraverso una serie di vistosi gioielli: collane, spilloni, fasce per il braccio
porte chiuse a chiave ino a un piccolo laboratorio e anelli. Questo gusto per gli accessori non era ine
di conservazione e restauro. Da oltre un anno qui a se stesso: ogni oggetto raccontava una storia di
si analizzano le ricchezze accumulate da un si- avventure in terre straniere, di sprezzo del peri-
gnore vichingo nel corso di una serie di scorrerie. colo e di ricompense ottenute per il coraggio di-
Sepolto circa 1.100 anni fa nel Sud-Ovest della Sco- mostrato. Indossando il bottino di guerra, un
zia, il tesoro di Galloway comprende oggetti splen- guerriero diventava un manifesto di reclutamento
didi e inattesi, tra cui un lingotto d’oro massiccio, vivente e invogliava i giovani a giurare fedeltà in
drappi di sciamito di seta di origine bizantina o cambio di una parte di bottino. «I capi vichinghi
islamica e un crociisso smaltato. Olwyn Owen, dovevano ostentare le conquiste per mantenere la
archeologa specializzata in storia vichinga, so- loro base di potere», spiega Ashby.
stiene di non aver mai visto niente di simile. «È All’inizio dell’epoca vichinga le incursioni
una scoperta straordinaria», dice. prendevano di mira soprattutto monasteri lungo
Un ricercatore ci mostra alcuni reperti: una le coste o nelle isole, disponendo, a quanto pare,
delicata spilla d’oro a forma di uccello che sembra di una rete di informatori. I mercanti scandinavi
un aestel, una punta indicatrice usata dal clero commerciavano già regolarmente con gli insedia-
come ausilio per la lettura dei testi sacri; un cion- menti costieri britannici ed europei e si erano resi
dolo in iligrana d’oro che probabilmente conte- conto che nelle vicinanze dei mercati si trovava
neva la reliquia di un santo; nove spille d’argento, quasi sempre un monastero. E magari girando tra
davanti alle quali Owen si soferma ammirata: i banchi di vendita qualcuno aveva notato i calici
alcune sono impreziosite da spirali di viticci e d’argento e gli arredi sacri in oro che adornavano
creature mitiche, altre da strane maschere le cappelle. «Non è diicile immaginare che alla
umane. Quasi tutti questi oggetti, spiega la stu- ine qualcuno abbia pensato “ragazzi, perché non
diosa, sono di fattura anglosassone. «In altre pa- ci portiamo via quella roba?”», ipotizza Price.
role», conclude, «qualche monastero o insedia- I primi saccheggiatori programmavano gli at-
mento anglosassone deve aver passato una pes- tacchi nei mesi estivi e spesso partivano con po-
sima giornata». che navi e un centinaio di uomini. Armati ino ai
Il condottiero vichingo che si appropriò di que- denti, i combattenti attaccavano in fretta e con
sti tesori aveva un debole per le cose belle. Anzi- altrettanta rapidità compivano le loro carnei-
ché far fondere tutto il prezioso bottino, conservò cine, riprendendo il mare prima che la gente del
alcuni pezzi per la sua collezione personale. I vi- posto potesse organizzare una difesa. Nel IX se-
chinghi, aferma Steve Ashby, archeologo della colo soltanto, i vichinghi saccheggiarono più di
University of York, avevano una predilezione per 120 insediamenti in Francia, massacrando mo-
gli oggetti di pregio, e gli esponenti dei ceti più naci e abitanti, spogliando le chiese dei loro te-
alti si compiacevano nel possedere e utilizzare sori e riducendo in schiavitù i sopravvissuti. «Gli
questi status symbol. «Gli uomini più potenti abitanti della Francia nordoccidentale alla ine
erano vanitosi», osserva Ashby. «Nella società vi- del IX secolo», osserva Price, «devono aver pen-
chinga era importante ostentare la ricchezza». sato che fosse arrivata la ine del mondo».
20 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
Agili navi in legno come quella di
Gokstad furono la chiave del successo
di mercanti e razziatori vichinghi.
Questa, scoperta nel 1880, poteva
navigare a vela o con 32 rematori.
FOTO: ROBERT CLARK, MUSEO DELLE NAVI VICHINGHE,
NMUSEO
ew vDIi STORIA
s i o NCULTURALE
s o f t hDELL’UNIVERSITÀ <$$PN>
e v i k i Ng sDI OSLO
Scoperto nella tomba di un vichingo d’alto rango
in Svezia, questo morso decorato in ferro e bronzo
dorato era parte dei inimenti di un cavallo. Benché
i vichinghi siano celebri per le avventure in mare,
i più ricchi e potenti possedevano cavalli di valore.
FOTO: ROBERT CLARK, GUSTAVIANUM, MUSEO DELL’UNIVERSITÀ DI UPPSALA
22 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
I resti di una casa lunga afacciata sul mare delle Shetland evocano un passato glorioso. Dopo aver sconitto
il popolo dei Pitti, i vichinghi si impadronirono delle terre migliori dell’arcipelago, imposero le loro leggi
e governarono per quasi sette secoli, ino a quando un sovrano scozzese rivendicò il regno. FOTO: ROBERT CLARK
meridionali. Ogni anno, dopo il disgelo primave- della Oxford University, ha scoperto che in Europa
rile, i mercanti vichinghi salpavano da Gnezdovo sono stati rinvenuti più di un migliaio di depositi
con navi cariche di merci di lusso - pellicce, miele, sepolti di dirham. Basandosi su una prima analisi,
cera d’api, ambra, avorio di tricheco - e schiavi. Jankowiak stima che solo nel X secolo i mercanti
Molti, aferma Murasheva, erano diretti al Mar di schiavi vichinghi possano aver venduto decine
Nero e a Costantinopoli, capitale dell’impero bi- di migliaia di prigionieri dell’Europa orientale,
zantino che all’epoca contava più di 800 mila abi- soprattutto slavi, guadagnando milioni di dirham
tanti. I vichinghi si aggiravano per i mercati strin- d’argento, una fortuna immensa per l’epoca. Nella
gendo accordi per le proprie merci e acquistando società vichinga, in cui i signori ricompensavano
altri prodotti pregiati: vino e olio d’oliva, vetri e i loro guerrieri con argento sonante, la strada che
ceramiche di pregio, sete e altri tessuti rari. portava al sud era anche la strada per il potere.
Altri mercanti vichinghi si avventuravano an- Nelle dimore illuminate dalle torce dei signori
che più lontano, verso est, seguendo i corsi d’ac- nordici, i cantastorie narravano dei primi viaggi
qua che si snodano attraverso la Russia occiden- verso ovest. Raccontavano anche la storia di un
tale e conluiscono nel Volga. Nei bazar lungo il mercante, Bjarni Herjólfsson, che perse la rotta
iume e intorno al Mar Caspio i musulmani paga- nella nebbia mentre navigava dall’Islanda alla
vano grosse cifre per i loro schiavi, visto che il Co- Groenlandia. Quando inalmente la nebbia si
rano proibiva il possesso di musulmani nati liberi. alzò, Herjólfsson e i suoi uomini avvistarono una
I conti erano pagati con grandi quantità di monete terra che non somigliava alla Groenlandia. Era
d’argento chiamate dirham, importante fonte di coperta di foreste, ma il mercante non aveva in-
ricchezza nel mondo vichingo. teresse a esplorarla, così invertì la rotta e riprese
Studiando i registri e i database archeologici, il mare. Herjólfsson era arrivato nel Nuovo
Marek Jankowiak, esperto di storia medievale Mondo per caso. (Continua a pag. 30)
v i c h i ng h i 23
I guerrieri vichinghi combattevano per conquistare ricchezza e onore con spade come quella a destra,
scoperta a Gnezdovo, in Russia. Spesso facevano a pezzi i metalli preziosi del loro bottino, che poi
usavano come moneta per acquistare altra mercanzia. Alcuni, però, apprezzavano i monili per la loro
bellezza e li conservavano come segni di prestigio sociale. Queste spille anglosassoni (sopra) e lo spillone
d’oro a forma di uccello sotto facevano parte del tesoro sepolto insieme a un ricco vichingo in Scozia.
FOTO: (QUESTA PAGINA, TUTTE) ROBERT CLARK, CON IL PERMESSO DI HISTORIC ENVIRONMENT SCOTLAND;
A DESTRA: ROBERT CLARK, MUSEO STATALE DI STORIA DI MOSCA
Accampati in tende di tela come gli eserciti vichinghi
del passato, i partecipanti a un festival che si tiene in
Polonia sono maniaci dell’autenticità. Molti si coprono
di tatuaggi e qualcuno adotta persino la dieta vichinga,
uccidendo e arrostendo personalmente la selvaggina.
FOTO: DAVID GUTTENFELDER
(Segue da pag. 23) A quanto risulta, fu il abrasive per ailare le lame alle bacchette su cui
primo europeo a posare lo sguardo sulle coste del si incidevano le tacche per tenere traccia delle
Nuovo Mondo. Ma l’esplorazione dell’America da transazioni commerciali.
parte dei vichinghi resta una questione contro- Ma il reperto più afascinante era un piccolo
versa e nebulosa. Stando alle saghe nordiche, i contenitore di pietra che ricordava i crogioli per
marinai vichinghi si spinsero dalla Groenlandia fondere i metalli. Il reperto è stato analizzato con
verso ovest in quattro grandi spedizioni in cerca un microscopio elettronico a scansione e sulla su-
di legname e altre risorse. Perlustrando la costa pericie interna sono state individuate tracce di
del Canada già nel 985, trascorrevano l’inverno in bronzo e le minuscole sfere di vetro che si formano
piccoli accampamenti tagliando alberi, racco- durante la fusione dei minerali ad alte tempera-
gliendo uva in un luogo che chiamarono Vinland, ture: una prova che riconduce alla tecnica di lavo-
dando alla luce bambini, commerciando e com- razione dei metalli usata dai vichinghi. Secondo
battendo con le popolazioni indigene. Sutherland i navigatori provenienti dalla Groen-
Nel 1960 l’esploratore norvegese Helge Ingstad landia si spinsero ino al Canada settentrionale
andò alla ricerca di questi accampamenti. Rag- per commerciare con i cacciatori indigeni, scam-
giunta una località denominata L’Anse aux Mea- biando coltelli di metallo e pietre per ailare con
dows, all’estremità nord dell’isola di Terranova, le pellicce delle volpi artiche e l’avorio di tricheco,
un proprietario terriero lo condusse a una serie di merci di lusso per i mercati europei.
alture. Nelle vicinanze c’era una torbiera conte- Ricostruire altre spedizioni vichinghe menzio-
nente limonite, minerale noto ai vichinghi da cui nate nelle saghe rimane un’impresa diicile. Per
si ricava il ferro. Gli scavi portarono alla luce tre localizzare i siti potenziali, gli archeologi dovreb-
grandi case vichinghe, alcune capanne, una for- bero perlustrare migliaia di chilometri di coste.
nace per la limonite e semi oleiferi di un albero che Per questo tre anni fa l’archeologa Sarah Parcak
cresce centinaia di chilometri più a sud. Queste della University of Alabama ha pensato di speri-
scoperte, unite alle indicazioni delle saghe, fanno mentare un nuovo metodo di ricerca. Specializ-
ipotizzare che i vichinghi non solo sbarcarono a zata nell’utilizzo delle immagini satellitari per
Terranova, ma si avventurarono molto più a sud. individuare siti archeologici, la studiosa ha indi-
Più di recente un’archeologa canadese ha tro- viduato in un tentativo di prova efettuato in
vato tracce della presenza di mercanti vichinghi Islanda quelli che sembravano dei muri di torba.
nella regione artica del Canada. Patricia Suther- L’archeologo Douglas Bolender ha poi condotto
land stava controllando le antiche collezioni del ricerche nell’area, scoprendo i resti sepolti di co-
Museo di Storia canadese della vicina città di Ga- struzioni in torba e un muretto alto solo 14 centi-
tineau quando ha scoperto frammenti di un ilato metri esattamente nel punto indicato da Parcak.
vichingo. Fabbricato da abili tessitori, il tessuto «È sorprendente», dichiara Bolender, «un fram-
proveniva da siti abitati dai Dorset, un popolo pa- mento di muro sepolto, identiicato con immagini
leo-eschimese vissuto nell’Artide ino al XV se- scattate da chilometri di distanza nello spazio».
colo. «In un primo momento pensai che non fosse Incoraggiati da questo successo, Parcak e il suo
vero», racconta Sutherland. Ma ampliando le ri- team hanno cominciato ad analizzare le imma-
cerche all’interno del museo la studiosa ha trovato gini satellitari delle coste nord del Canada. A Ter-
un tesoro di manufatti vichinghi, dalle pietre ranova hanno notato quelli che sembravano muri
30 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
Eretta ad Anundshög, in Svezia, 1.000 anni fa, questa pietra runica commemora l’amore di un vichingo
per suo iglio, Heden. Non conosciamo il destino del giovane, ma come molti vichinghi dei suoi tempi
è possibile che fosse emigrato in una colonia vichinga in Europa occidentale od orientale. FOTO: ROBERT CLARK
di torba su un promontorio noto come Point Ro- gini satellitari possono essere utili, aggiunge, «e
see, che si afaccia sul Golfo del San Lorenzo, Sarah sta mettendo a punto l’approccio migliore».
lungo la rotta percorsa dalle navi per raggiungere
le regioni degli alberi con i semi oleiferi e delle viti. in una ventosa giornata d’inverno prendo un
Come L’Anse aux Meadows, il sito è adiacente a taxi per il Sumburgh Airport delle Shetland. È la
una torbiera dove si poteva estrarre limonite. mattina dopo l’Up Helly Aa e pochi abitanti del
Nel corso di un piccolo scavo efettuato nel posto sono in piedi dopo la notte di bagordi. Spade
2015, Parcak e i suoi hanno trovato quello che sem- ed elmi sono stati riposti; i bambini dormono, so-
brava un muro di torba e una grande cavità dove gnando i re del mare. La nave di legno, orgoglio
pareva fosse stata raccolta la limonite per la lavo- del condottiero, è ridotta in cenere in un campo.
razione. Scavi più approfonditi condotti l’estate Ma l’idea dei vichinghi, l’immagine romantica
scorsa hanno però messo in dubbio queste inter- di questo intrepido popolo del nord che costruì
pretazioni, indicando che il muro di torba e l’accu- grandi navi e navigò per mari ghiacciati ino a rag-
mulo di limonite possano essere il risultato di giungere un nuovo mondo e iumi serpeggianti
processi naturali. Oggi Parcak è in attesa che i ri- che portavano ai bazar orientali, non perde mai la
sultati di altri test possano chiarire la situazione. sua forza. È viva qui e in tutto il regno del nord e,
Vada come vada, Parcak pensa di aver posto le benché quel mondo sia inito da secoli, il messag-
basi per sviluppare un metodo scientiicamente gio e lo spirito di un’epoca sopravvivono ancora. j
rigoroso per cercare siti vichinghi in America del
Nord. Ne è convinta anche la sua collega Karen
La scrittrice e giornalista scientiica Heather Pringle
Milek, della University of Aberdeen. «Cercare ha pubblicato tre libri a tema storico. I suoi reportage
prove della presenza vichinga qui è come cercare trattano sia temi di attualità sia storie che riguardano
un ago in un pagliaio», aferma Milek. Le imma- il lontano passato dell’umanità.
v i c h i ng h i 31
PINI LONGEVI
I N YO N AT I O N A L F O R E S T, C A L I F O R N I A , U S A
32 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2017
La saggezza degli
Lo scienziato Edmund Schulman, convinto che dagli anelli degli alberi si potesse ricostruire la storia del
clima terrestre, andava a caccia dei più antichi esemplari viventi nell’Ovest degli Stati Uniti. Nel 1957, tra
i piccoli pini della specie Pinus longaeva, scoprì Matusalemme, che aveva 4.789 anelli (l’albero esiste ancora,
in una località tenuta segreta). Nel 1964 un altro ricercatore volle stabilire l’età di un esemplare del Nevada
prelevandone un campione, ma nel tentativo il suo trapano si ruppe. Quando l’albero fu abbattuto per essere
studiato, risultò che aveva 4.862 anelli: senza volerlo, era stato distrutto il più antico albero noto del pianeta.
I L G I N KG O D E L L A F E R T I L I TÀ
TO K YO, G I A P P O N E
La tradizione vuole che questo albero cresciuto nel cortile del tempio dedicato a Kishimojin, nel quartiere
Zoshigaya di Tokyo, doni la fertilità a chi lo venera. Kishimojin è la dea protettrice dei bambini; la sua storia,
però, ha tratti foschi, perché si narra che la dea nutrisse i propri figli - e forse ne aveva migliaia - divorando
quelli degli altri. Per darle una lezione, Buddha nascose uno dei figli di Kishimojin in una ciotola per le
elemosine e quando la dea, sconvolta, si appellò alla sua benevolenza, egli la rimproverò per le sofferenze
che aveva causato. Da allora Kishimojin, debitamente castigata, fece voto di proteggere tutti i bambini.
N I M ( A Z A D I R A C H TA I N D I C A )
VA R A N A S I , I N D I A
Nell’India del Nord il nim, o neem, è noto come pianta curativa di ogni male e come manifestazione della
dea madre indù Shitala. Per gli abitanti del quartiere di Varanasi che venerano l’albero del tempio Nanghan
Bir Baba, l’albero è molto di più. «Mio figlio era nato prematuro […] e il dottore ci disse che sarebbe morto»,
ha raccontato un uomo a David Haberman, docente di religioni all’Università dell’Indiana. «Io, però,
ho pregato questo neem e […] mio figlio è sopravvissuto». L’albero è “vestito” con una stoffa e porta una
maschera raffigurante la dea per rafforzare il vincolo fra la divinità e i suoi seguaci.
D I C AT H Y N E W M A N
FOTOGR AFIE DI DIA NE COOK
E LEN JENSHEL
38 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2017
IL MELO DI NEW TON
L I N C O L N S H I R E , I N G H I LT E R R A
La mela caduta dall’albero che sorgeva davanti a Woolsthorpe Manor, la casa di Sir Isaac Newton, non piombò
sul capo dello scienziato come vuole la leggenda, ma inì in terra. Secondo un resoconto pubblicato nel 1752,
tuttavia, il frutto ispirò a Newton una rilessione che lo portò a formulare la legge di gravitazione universale.
Intorno al 1820 un temporale abbatté il melo, ma dalle sue radici crebbe il nuovo albero qui fotografato.
McVeigh, fece saltare in aria con una bomba il tava un bambino. «Mi consola guardare l’albero
Federal Building, un palazzo di nove piani che e vedere che qualcosa di buono è sopravvissuto
sorgeva nel centro della città; si contarono 168 a una cosa tanto brutta», dice Jones.
morti e varie automobili furono distrutte. L’e- Oggi l’olmo è alto più di 12 metri e la sua
splosione investì anche un olmo di una decina chioma ha un’ampiezza di 18 metri. A novembre
di metri che sorgeva in un parcheggio: l’albero le sue foglie dorate sono già quasi tutte cadute;
perse tutte le foglie, e le fiamme arsero il tronco, a gennaio il tronco è nudo e scheletrico.
nel quale rimasero anche conficcati numerosi Con aprile arriva il tenero verde della rina-
detriti. Oggi questo “superstite” è uno dei re- scita, e a giugno l’albero è di nuovo vestito per
perti dell’Oklahoma City National Memorial l’estate. «Pare quasi che abbia avuto la volontà di
and Museum e dà conforto a persone come Do- sopravvivere», dice Mark Bays, una guardia fo-
ris Jones, madre di una delle vittime: la venti- restale che si è presa cura dell’olmo. «Ha capito
seienne Carrie Ann Lenz, che all’epoca aspet- molto prima di noi che c’era bisogno di lui». j
IL SACCO
DEL TESORO
MARINO
Giochi di potere e contese
minacciano uno dei mari
più pescosi al mondo
51
I marlin e altri pesci pregiati, come i tonni, sono
sempre più diicili da trovare nel Mar Cinese
Meridionale. Il tracollo di una delle zone di pesca
più grandi al mondo inluirebbe sulla sopravvivenza
e la sicurezza alimentare di milioni di persone.
DI R ACHAEL BALE
FOTOGR AFIE DI A DA M DE A N
Una volta Christopher Tubo catturò un marlin blu di 300 chili nel
Mar Cinese Meridionale. È successo anni fa, quando la pesca in quella
zona era buona, racconta, e tornava a casa da una battuta con doz-
zine di pesci pregiati come il tonno e una retata di altre specie. «Qui
non c’è niente del genere», dice, guardando il Mare di Sulu, dove ha
pescato negli ultimi quattro anni. Le sue barche, due pescherecci fi-
lippini tradizionali, galleggiano poco più in là, sotto il sole cocente.
Tubo vive a Puerto Princesa, città di 250 mila alleati storici delle Filippine. Ecco perché la con-
abitanti a Palawan, un’isola tra il Mare di Sulu e troversia ha suscitato l’attenzione del mondo.
l’arcipelago delle Filippine a est e il conteso Mar Un’altra grave minaccia incombente, anche se
Cinese Meridionale a ovest. Tubo è uno degli oltre meno pubblicizzata, è l’impoverimento delle ri-
320 mila pescatori delle Filippine che si guada- sorse ittiche dovuto al sovrasfruttamento. Il Mar
gnano da vivere nel Mar Cinese Meridionale, e Cinese Meridionale è una delle zone di pesca più
si aggiunge al numero sempre più alto di quelli importanti del mondo, che dà lavoro a più di 3,7
che ormai pescano in altre acque, caratterizzate milioni di persone e produce miliardi di dollari
da una minore diversità ecologica. ogni anno.
Circa otto anni fa la Cina ha assunto un atteg- Dopo decenni di pesca indiscriminata, però,
giamento più aggressivo nella regione, intensii- le riserve ittiche si stanno assottigliando, met-
cando le azioni intimidatorie nei confronti dei tendo in pericolo la sicurezza alimentare e la
pescatori e arrivando a erigere installazioni mili- crescita economica delle nazioni in rapido svi-
tari nelle isole contese. Quando un’imbarcazione luppo che da queste dipendono.
della guardia costiera cinese ha attaccato la barca Vantando diritti su quasi tutto il Mar Cinese
di un suo amico con cannoni ad acqua, Tubo ha Meridionale, la Cina ha delimitato i conini di
smesso di pescare nel Mar Cinese Meridionale. una vasta area che reputa di sua giurisdizione
La decisione di Tubo rilette le crescenti ten- per ragioni storiche. Il diritto internazionale af-
sioni nella regione, che hanno innescato una con- ferma invece che in quell’area ci sono tratti di
correnza sempre più accanita per accaparrarsi le mare appartenenti ad altre nazioni.
risorse naturali, e non solo. Tutti gli altri paesi coinvolti nella controver-
Con i suoi 3,6 milioni di chilometri quadrati, il sia sul Mar Cinese Meridionale basano le proprie
Mar Cinese Meridionale ha un’enorme impor- rivendicazioni sulla Convenzione delle Nazioni
tanza economica, militare e ambientale. Ha una Unite sul Diritto del Mare. Nel 2013 le Filippine
biodiversità più ricca di quasi ogni altro ecosi- hanno presentato un ricorso contro la Cina a un
stema marino sul pianeta e con il suo pesce assi- tribunale per la soluzione paciica delle controver-
cura cibo e occupazione a milioni di persone nei sie internazionali, con sede all’Aja. La Cina si è ri-
10 paesi e territori circostanti. iutata di partecipare. Il 12 luglio 2016 il tribunale
Di questi, sette - Brunei, Cina, Indonesia, Ma- ha deliberato a favore delle Filippine accogliendone
laysia, Filippine, Taiwan e Vietnam - avanzano quasi tutte le richieste e dichiarando che la Cina
istanze contrapposte. Se dovesse scoppiare un aveva perso qualunque diritto fondato su ragioni
conlitto militare potrebbero essere coinvolte storiche quando ha ratiicato la Convenzione delle
due potenze mondiali, la Cina e gli Stati Uniti, Nazioni Unite nel 1996. (Continua a pag. 60)
54 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
Un pescatore ilippino attraversa a guado il tratto di mare ino alla riva con una parte del pescato del suo
equipaggio. I tonni pinna gialla (sotto) arrivano a General Santos, la capitale del tonno delle Filippine. Il Mar
Cinese Meridionale produce più pesce di quasi tutti i mari del mondo, ma non sarà così ancora per molto.
Un pescatore (sopra) con un marlin catturato nel Mar Cinese Meridionale, dove le controversie internazionali
hanno esacerbato la concorrenza per accaparrarsi le risorse in calo.A sua volta, la concorrenza per i l pesce
ha acuito i conlitti. In questo caso (sotto), i pescatori ilippini hanno scelto di rimanere in acque nazionali.
Le luci sulla Melissa, un’imbarcazione ilippina, attraggono i pesci verso la barca e in supericie. Pescatori
ilippini, cinesi, vietnamiti e taiwanesi solcano tutti queste acque, che in pratica non sono soggette ad alcuna
regolamentazione. Un ilippino (sotto) ripara la sua rete in una comunità di pescatori a Puerto Princesa.
Lavoratori al Navotas Fish Port Complex, nelle
Filippine, scaricano il pescato dalle navi di ritorno
dal Mar Cinese Meridionale. Il pesce è una fonte
importante di proteine per gli abitanti della regione;
un tracollo dell’industria ittica sarebbe disastroso.
A C Q U E A G I TAT E
In base al diritto internazionale, ai paesi lungo la costa sono riconosciuti alcuni diritti marittimi (per esempio
sono autorizzati a cercare e sfruttare le risorse naturali) entro 370 chilometri dalle loro coste. Queste Zone
economiche esclusive, o ZEE, però, possono essere oggetto di violenta contesa in aree come il Mar Cinese
Meridionale, di nazioni densamente popolate, dove le rivendicazioni e i diritti navali si sovrappongono.
CINA TAIWAN
La linea della Cina
(spessa e in rosso)
Hanoi Hong mostra la controversa
Kong
e
afermazione di
controllo sulle acque
a l
LAOS
Hainan rivendicate anche da
Vietnam, Malaysia,
n
Filippine, Brunei e
Isole
o
Indonesia. L’anno
Paracel scorso un tribunale
i
THAILANDIA Banco di internazionale ha
d
Scarborough invalidato l’istanza
Manila
i
della Cina.
r
VIETNAM
e
CAMBOGIA
M
F I L I P P I N E
Golfo e
del Siam s Isole
Ho Chi e Spratly
Minh
n Puerto
i Princesa
C
r Mare Zone con rivendicazioni
M a di Sulu di diritti ZEE contrastanti
Rivendicazione di diritti
ZEE contestata
MALAYSIA Bandar Seri
Begawan Diritti ZEE riconosciuti
Isole
Kuala Natuna BRUNEI bilateralmente
Lumpur MALAYSIA
SINGAPORE
0 km 200 I N D O N E S I A
(Segue da pag. 54) La Cina ha dichiarato che glie di pescherecci e promosso aiuti inanziari
avrebbe ignorato la decisione del tribunale. per il carburante e per imbarcazioni più ei-
Questa controversia sul Mar Cinese Meridio- cienti. E ha istituito perino un sostegno econo-
nale inasprisce la concorrenza tra i pescatori e la mico speciico per invogliare i pescatori cinesi a
conseguente corsa per accaparrarsi il pesce in- sfruttare le acque nei pressi delle Isole Spratly,
iamma il dibattito. Oggi alcune acque hanno un altro territorio conteso, circa 900 chilometri a
decimo delle risorse ittiche di 60 anni fa. sud del punto più meridionale della Cina (un
«Il collasso di questa zona di pesca potrebbe porto nell’isola di Hainan).
essere tra i più gravi del mondo», aferma John «L’unica ragione per la quale i pescatori [ci-
McManus, ecologo marino della University of nesi] più piccoli si spingono ino alle Spratly è
Miami che studia i reef della regione. «Centinaia che sono pagati per farlo», sostiene Gregory Po-
e centinaia di specie scompariranno, e potreb- ling, a nome del Centro per gli studi strategici e
bero estinguersi in tempi relativamente brevi, internazionali, un’organizzazione di ricerca con
una dopo l’altra». sede a Washington. La mossa aggressiva dei ci-
Quando non hanno trovato più pesce nelle nesi ha accelerato l’impoverimento delle risorse
acque costiere, molti pescatori si sono avventu- ittiche, aferma.
rati oltre i conini territoriali e all’interno di aree I cinesi stanno anche costruendo isole artii-
contese. Intanto la Cina ha cominciato a soste- ciali sopra i reef delle Spratly per ospitare instal-
nere le proprie rivendicazioni favorendo i propri lazioni militari. «Il possesso della zona costitui-
pescatori con iniziative aggressive. Ha consoli- sce il 90 per cento del contenzioso», secondo Za-
dato la guardia costiera, militarizzato le lotti- chary Abuza, esperto di politica e sicurezza ma-
JON BOWEN, NGM
FONTE: INIZIATIVA PER LA TRASPARENZA MARITTIMA IN ASIA, CENTRO PER GLI STUDI STRATEGICI E INTERNAZIONALI
rittima del Sud-Est asiatico al National War A causa dell’eccessivo sfruttamento delle ri-
College di Washington. «La Cina sta cercando di sorse ittiche, il pescato si è ridotto sempre più,
imporre la propria sovranità attraverso la costru- così come la fauna marina, dando inizio a un ci-
zione di queste isole e negando ad altri paesi l’ac- clo pericoloso. Alcuni pescatori ilippini hanno
cesso alle risorse naturali». fatto ricorso a metodi di pesca rischiosi e illegali,
Eugenio Bito-onon jr. è un ex sindaco della come la pesca di frodo con esplosivi artigianali e
circoscrizione amministrativa di Kalayaan che quella con il cianuro, che usa il veleno per stor-
comprende alcune isole delle Spratly. Difensore dire i pesci e ridurne la velocità. Entrambe le pra-
delle rivendicazioni delle Filippine, ha consta- tiche uccidono il corallo e gli altri pesci.
tato di persona il modo in cui la Cina usa i suoi Più distruttive per i reef, però, sono le isole
pescatori per raforzare la propria posizione artiiciali costruite dalla Cina e il bracconaggio
nella regione. Apre Google Earth sul suo porta- di tridacne giganti su larga scala. La pesca di
tile e cerca Thitu Island, nelle Isole Spratly, dove frodo, che comporta lo scavo di interi tratti di
vivono part-time circa 200 ilippini, incluso un reef per raggiungere le tridacne, è la causa prin-
esiguo numero di soldati, che palesano con la cipale della distruzione delle scogliere coralline
loro presenza la volontà del suo paese di rivendi- documentata nel mare, e a sua volta si ripercuote
carne il possesso. Bito-onon mi fa vedere quanto sulle risorse ittiche. Quando un reef viene di-
la Scogliera Subi sulla quale la Cina avanza pre- strutto l’ecosistema va in pezzi. I pesci del reef
tese sia vicina a Thitu. Così vicina che nelle gior- perdono il loro habitat, quelli oceanici come il
nate terse gli abitanti riescono a scorgerla all’o- tonno perdono un’importante fonte di cibo e le
rizzonte. Ancora più vicini sono i pescatori ci- larve dei pesci di un reef non sono più in grado
nesi che, dice, hanno saccheggiato i reef. «Da tre di ricostituire le riserve ittiche di altri reef.
anni i pescherecci cinesi vanno e vengono, dan- «Con ogni probabilità assisteremo a una pre-
dosi il cambio», racconta, e aggiunge che le bar- occupante diminuzione in quasi metà dei reef
che sono sempre in vista dell’isola. nel Mar Cinese Meridionale», dice McManus.
«Signiica in pratica la distruzione totale».
fino a quando il conflitto nel Mar Cinese Secondo gli esperti una gestione regionale co-
Meridionale continuerà, sarà quasi impossibile operativistica, con iniziative quali una consi-
regolamentare la pesca. «Non è chiaro quali leggi stente riduzione dei pescherecci e restrizioni su
vengano applicate quando ci sono sette diverse alcuni metodi di pesca, contribuirebbe in ma-
serie di leggi sulla pesca che si sovrappongono», niera signiicativa a rendere sostenibile la pesca
dice Poling. «Gli Stati hanno tutto l’interesse a nel Mar Cinese Meridionale. Poling si chiede
violare le leggi sulla pesca di altri paesi». Questo però se un simile progetto possa essere attuato
perché rispettare la legge sulla pesca di un’altra in tempo per impedire il collasso della zona.
nazione equivale ad accettare la giurisdizione di «È necessario mettere da parte le divergenze»,
quel paese sulla regione. dice Poling. Se la Cina rimane attaccata alla sua
Quando un paese cerca di proteggere le pro- pretesa di espandere la propria giurisdizione men-
prie zone di pesca si accendono le tensioni. Nel tre altri paesi basano le proprie istanze sul diritto
2012 una nave da guerra della marina ilippina internazionale, non sarà possibile nessun accordo,
tentò di arrestare dei pescatori cinesi presso la sostiene Poling. E così i pesci del Mar Cinese Meri-
Secca di Scarborough, a circa 222 chilometri dionale stanno scomparendo, mentre i paesi vicini
dalla costa delle Filippine, per sospetta pesca restano a guardare passivamente o incitano i loro
illegale e bracconaggio di coralli rari, tridacne pescatori a continuare a saccheggiare il mare. j
giganti e squali. Una nave della guardia costiera
cinese intervenne per impedire gli arresti, impo-
nendo una situazione di stallo. Dieci settimane Questo articolo segna il debutto di Dispacci, una serie
di reportage speciali di autori e fotograi di National
più tardi le parti acconsentirono a ritirarsi, ma
Geographic. Questo reportage è stato prodotto dalla
quando la nave da guerra ilippina sgomberò il Special Investigation Unit di National Geographic con il
campo quella cinese rimase dov’era, di fatto im- contributo di BAND Foundation e del Woodtiger Fund.
possessandosi della secca. Aurora Almendral ha fornito informazioni aggiuntive.
m a r c i n e s e m e r i dion a l e 61
Sulla loro isola natale indonesiana, i cinopitechi sono
minacciati dai cacciatori, dai trafficanti di animali esotici
e dalla riduzione dell’habitat. Sarà possibile salvarli?
66 SOPRA: IL SELFIE DI NARUTO È STATO SCATTATO NEL GIUGNO 2011. FOTO: DAVID J. SLATER
A Tangkoko anche gli yaki più piccoli,
liberi di giocare nella foresta ed
esplorarla, non si allontanano mai tanto
dalla madre. Se un cacciatore prende
una madre per la carne, forse catturerà
anche la sua prole per venderla.
<$$PN> N at i o N a l g e o g r a P h i c • < $ $ M U > < $ $ A 4 >
Le madri macaco partoriscono
un cucciolo ogni 20 mesi e sono
prevalentemente loro a svolgere il ruolo
genitoriale. I piccoli vengono allattati
meno di 12 mesi, ma si tengono stretti
alla mamma per anni. Quando alla ine
se ne vanno, sono pronti a competere
per un posto in un altro gruppo.
sto ry na m e h e r e <$$Pn>
Raoul, il maschio alfa grandi altezze e si lanciano a grandi distanze tra
gli alberi. I cuccioli dagli occhi sgranati che sem-
di Rambo II, allarga la brano personaggi dei cartoni stanno aggrappati
bocca per farmi vedere alle madri o giocano tra loro. Gli individui che
i suoi canini aguzzi, poi vanno in giro alla ricerca di cibo, per sfamarsi con
ichi e altri frutti, insetti e foglie si tengono in con-
si avvicina tranquillo tatto con versi sommessi. Le espressioni facciali
e con un ramo mi dà una manifestano gli stati d’animo: lo sbadiglio ritua-
bottarella sul polpaccio. lizzato, che inizia con bocca ovale e prosegue con
bocca spalancata e testa gettata all’indietro,
esprime tensione; se invece l’animale sposta
(Segue da pag. 66) Dieci anni fa, quando En- all’indietro il cuoio capelluto mantenendo le orec-
gelhardt arrivò sull’isola, i membri del gruppo, chie appiattite, ti sta invitando a giocare o a fare
già studiati in precedenza e molto amati dai tu- grooming. Risatine, chiacchiericci, grugniti e urla
risti, erano abituati alla presenza umana. Anche hanno signiicati diversi a seconda del contesto.
il gruppo Rambo I era stato studiato anni prima, Tyrrell osserva i macachi dall’alba al tramonto
e l’équipe di Engelhardt ne ha riabituato i com- per cinque giorni alla settimana allo scopo di
ponenti. Il terzo gruppo, Pantai Batu Hitam studiare le interazioni fra i maschi. L’obiettivo è
(spiaggia delle rocce nere), è il più diidente imparare quando e come questi si coalizzano, il
verso gli esseri umani. che «potrebbe gettare luce sul medesimo com-
Ciascun gruppo conta circa 80 membri, con portamento nelle più antiche società umane»,
una rigorosa gerarchia. Le femmine preferiscono spiega. Durante il mio primo giorno nella foresta,
avere come compagno un maschio alfa, il cui pre- Raoul, il grosso maschio alfa di Rambo II, allarga
dominio è tuttavia precario. L’avvicendamento la bocca per farmi vedere i suoi canini aguzzi, poi
avviene alla svelta e senza spargimenti di sangue, si avvicina tranquillo e con un ramo mi dà una
e chi perde il posto non può riconquistarlo. Al- bottarella sul polpaccio, facendomi capire qual è
cuni maschi alfa detronizzati abbandonano il il mio posto (basso) nell’ordine sociale.
gruppo e tentano di prendere il potere in un altro. Fra di loro i macachi si aidano molto ai se-
Quanto alle femmine, in genere vanno d’accordo gnali di tipo sessuale. «Nella selezione sessuale
e risolvono i dissidi con il grooming e altri com- arrivano a manifestazioni estreme», spiega En-
portamenti paciicatori. gelhardt mentre alcune femmine silano davanti
ai potenziali partner, mettendo il mostra il poste-
nelle Zone in cui i territori si sovrappongono riore rossastro e visibilmente gonio. Uno scroto
possono esplodere scontri assordanti, ai quali si altrettanto colorito evidenzia nel maschio il suo
uniscono subito individui isolati che, sentendo livello di testosterone e, dunque, la sua domi-
urla e grida di battaglia, accorrono strillando per nanza. «Più è rosso, più il rango è alto», spiega la
solidarietà con i compagni in prima linea. «Pos- studiosa.
sono diventare molto spietate», dice Engelhardt. I maschi veriicano di continuo la propria po-
Ma è raro che qualcuno muoia. I combattimenti sizione nella scala gerarchica e aspirano a salire
sono in genere rapidi e più teatrali che rovinosi, di grado. Avere un rango più alto signiica avere
spiega Maura Tyrrell, dottoranda di ricerca dell’U- maggiori probabilità di difondere il proprio Dna
niversità di Bufalo a New York. I maschi allonta- tramite le femmine fertili (quelle con i posteriori
nano le femmine dai propri rivali in amore, e a più grandi e rossi). «Ciò nonostante», dice En-
volte diventano rudi con le compagne, al punto da gelhardt, «risulterebbe ideale la situazione del
morderle. «Capita di assistere a scene brutali», maschio beta (il numero due della gerarchia), che
commenta la ricercatrice. Ma nella loro foresta i non è tenuto a essere il più forte ma riesce comun-
macachi sembrano indomiti. Si arrampicano a que a darsi parecchio da fare».
72 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
I maschi adulti come questo arrivano
a pesare più di nove chilogrammi.
L’albero sul quale sosta potrebbe
essere caduto per cause naturali;
certo è che il taglio delle foreste, la
costruzione di strade e la difusione
delle piantagioni hanno alimentato
il declino della sua specie.
sto ry na m e h e r e <$$Pn>
Raoul, il maschio alfa grandi altezze e si lanciano a grandi distanze tra
gli alberi. I cuccioli dagli occhi sgranati che sem-
di Rambo II, allarga la brano personaggi dei cartoni stanno aggrappati
bocca per farmi vedere alle madri o giocano tra loro. Gli individui che
i suoi canini aguzzi, poi vanno in giro alla ricerca di cibo, per sfamarsi con
ichi e altri frutti, insetti e foglie si tengono in con-
si avvicina tranquillo tatto con versi sommessi. Le espressioni facciali
e con un ramo mi dà una manifestano gli stati d’animo: lo sbadiglio ritua-
bottarella sul polpaccio. lizzato, che inizia con bocca ovale e prosegue con
bocca spalancata e testa gettata all’indietro,
esprime tensione; se invece l’animale sposta
(Segue da pag. 66) Dieci anni fa, quando En- all’indietro il cuoio capelluto mantenendo le orec-
gelhardt arrivò sull’isola, i membri del gruppo, chie appiattite, ti sta invitando a giocare o a fare
già studiati in precedenza e molto amati dai tu- grooming. Risatine, chiacchiericci, grugniti e urla
risti, erano abituati alla presenza umana. Anche hanno signiicati diversi a seconda del contesto.
il gruppo Rambo I era stato studiato anni prima, Tyrrell osserva i macachi dall’alba al tramonto
e l’équipe di Engelhardt ne ha riabituato i com- per cinque giorni alla settimana allo scopo di
ponenti. Il terzo gruppo, Pantai Batu Hitam studiare le interazioni fra i maschi. L’obiettivo è
(spiaggia delle rocce nere), è il più diidente imparare quando e come questi si coalizzano, il
verso gli esseri umani. che «potrebbe gettare luce sul medesimo com-
Ciascun gruppo conta circa 80 membri, con portamento nelle più antiche società umane»,
una rigorosa gerarchia. Le femmine preferiscono spiega. Durante il mio primo giorno nella foresta,
avere come compagno un maschio alfa, il cui pre- Raoul, il grosso maschio alfa di Rambo II, allarga
dominio è tuttavia precario. L’avvicendamento la bocca per farmi vedere i suoi canini aguzzi, poi
avviene alla svelta e senza spargimenti di sangue, si avvicina tranquillo e con un ramo mi dà una
e chi perde il posto non può riconquistarlo. Al- bottarella sul polpaccio, facendomi capire qual è
cuni maschi alfa detronizzati abbandonano il il mio posto (basso) nell’ordine sociale.
gruppo e tentano di prendere il potere in un altro. Fra di loro i macachi si aidano molto ai se-
Quanto alle femmine, in genere vanno d’accordo gnali di tipo sessuale. «Nella selezione sessuale
e risolvono i dissidi con il grooming e altri com- arrivano a manifestazioni estreme», spiega En-
portamenti paciicatori. gelhardt mentre alcune femmine silano davanti
ai potenziali partner, mettendo il mostra il poste-
nelle Zone in cui i territori si sovrappongono riore rossastro e visibilmente gonio. Uno scroto
possono esplodere scontri assordanti, ai quali si altrettanto colorito evidenzia nel maschio il suo
uniscono subito individui isolati che, sentendo livello di testosterone e, dunque, la sua domi-
urla e grida di battaglia, accorrono strillando per nanza. «Più è rosso, più il rango è alto», spiega la
solidarietà con i compagni in prima linea. «Pos- studiosa.
sono diventare molto spietate», dice Engelhardt. I maschi veriicano di continuo la propria po-
Ma è raro che qualcuno muoia. I combattimenti sizione nella scala gerarchica e aspirano a salire
sono in genere rapidi e più teatrali che rovinosi, di grado. Avere un rango più alto signiica avere
spiega Maura Tyrrell, dottoranda di ricerca dell’U- maggiori probabilità di difondere il proprio Dna
niversità di Bufalo a New York. I maschi allonta- tramite le femmine fertili (quelle con i posteriori
nano le femmine dai propri rivali in amore, e a più grandi e rossi). «Ciò nonostante», dice En-
volte diventano rudi con le compagne, al punto da gelhardt, «risulterebbe ideale la situazione del
morderle. «Capita di assistere a scene brutali», maschio beta [il numero due della gerarchia], che
commenta la ricercatrice. Ma nella loro foresta i non è tenuto a essere il più forte ma riesce comun-
macachi sembrano indomiti. Si arrampicano a que a darsi parecchio da fare».
72 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
L’areale natío Morotai
I cinopitechi sono endemici della
punta nordorientale di Sulawesi, ma
Kumersot
può darsi che la maggior parte sia
Manado Riserva naturaleTangkoko
coninata in una piccola riserva. -Batuangus-Duasaudara
Bitung
r
sa
Tompasobaru
Peni
sola
as
Mi n aha sa Kotamobagu
Mare Halmahera
ak
Golfo di
Una specie fastidiosa
tto
nell’Ottocento, ma mettono a
rischio l’ordine naturale.
Isole
Banggai Obi
Misool
S U L AW E S I Golfo di Isole Sula
(CELEBES) Tolo Mare di Ceram
Palopo
Ceram
Rantemario Buru
3.478 m
Kendari
Parepare
Wawonii Mar Cinese
Meridionale O CE A NO
Watampone M A L AYS I A
PA C I F I C O
Buton AREA
Muna INGRANDITA EQUATORE
Makassar
Kabaena
Giacarta PAPUA
NUOVA
I N D O N E S I A GUINEA
TIMOR EST
0 km 100 O CE A NO
I N DI A NO
0 km 500 AU S T R A L I A
Cinopitechi a rischio
I cinopitechi, una delle sette specie di macachi presenti a Sulawesi, sono considerati in pericolo critico:
il loro grave declino si deve alla caccia, alla consuetudine di tenerli come animali domestici e al taglio
illegale della foresta tropicale per scopi agricoli, che sta frammentando il loro habitat.
La ricerca sta portando alla luce particolari «Una volta questa era tutta foresta primaria»,
inediti della vita privata dello yaki. «È stato emo- dice Engelhardt indicando i pendii lungo la
zionante scoprire che se il maschio ha certe carat- strada principale che esce da Tangkoko. «I primi
teristiche - sicurezza di sé e appartenenza a un’e- orti sono stati quelli dei ranger, poi sono arrivati
stesa e diversiicata rete sociale - ha anche più gli orti del villaggio. E lassù si vedono ancora
probabilità di raggiungere un rango superiore e di cime boscose», aggiunge puntando un dito verso
generare più igli», dice Engelhardt. «Perciò non è le due vette del monte Duasaudara, «ma per il re-
la posizione sociale a incidere sulla personalità, sto sono tutte piantagioni [di palme da cocco].
ma l’inverso». Lo stesso principio vale nella so- Abbiamo fatto dei sopralluoghi: niente, non c’è
cietà umana, dove la personalità inluenza il neanche una scimmia».
“rango” sociale e le opportunità sessuali. Quali Andiamo in automobile al centro di soccorso
siano esattamente i tratti che più aiutano «può faunistico di Tasikoki, a sud di Bitung, per parlare
dipendere molto dal caso speciico», spiega la pri- con Harry Hilser, direttore dei programmi dell’or-
matologa. «Non è detto che ciò che va bene per un ganizzazione non proit Selamatkan Yaki (per la
macaco maschio funzioni anche per un uomo». salvaguardia dei cinopitechi di Sulawesi), e con
Simon Purser, direttore del centro che ospita ani-
il pitone reticolato è l’unico predatore na- mali selvatici orfani o feriti e animali sequestrati
turale dello yaki, che però ha molti nemici: i di- a contrabbandieri e ad acquirenti di animali “do-
sboscamenti lo spingono altrove, le nuove strade mestici” illegali. Purser ci spiega di investire pa-
in costruzione lo accerchiano. E le trappole ille- recchio tempo per «far compiere alle forze dell’or-
gali lo costringono a fuggire per salvarsi la vita. dine il loro lavoro». (Continua a pag. 78)
LAUREN C. TIERNEY, NGM. FONTI: ANTJE ENGELHARDT, MACACA NIGRA PROJECT; IUCN c i no p i t e c h i 73
Sottratta al suo habitat naturale,
la giovane Nona (il nome signiica
“Signorina”) vive alla catena con una
famiglia di Kumersot. Gli yaki sono una
specie in pericolo critico, e averne uno
come animale domestico è illegale.
78 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
Chi si batte per la salvaguardia degli yaki sostiene che insegnare ai bambini il valore di una foresta piena
di scimmie come questa avrà beneici duraturi e porrà un freno al declino degli yaki. «In in dei conti», dice
Antje Engelhardt, esperta studiosa di macachi, «dovremmo proteggere il loro habitat e lasciarli in pace».
Quanto al sostegno della politica, se sono in smo è senz’altro una soluzione. «Queste scimmie
ballo interessi diversi spesso i macachi ci rimet- sono qualcosa di veramente particolare. Hanno
tono. «Si tratta sempre di un compromesso», dice caratteristiche straordinarie: la cresta da punk,
Akshari Masikki, funzionario del Dipartimento il sedere a cuore, le espressioni che fanno… Per
per la salvaguardia delle risorse naturali, par- Sulawesi sono una mascotte e un utile motivo
lando delle decisioni che riguardano l’uso del d’orgoglio».
territorio. «Non si possono prendere provvedi- Mentre lascio a malincuore Tangkoko, ballon-
menti solo in base a un’ottica ecologista», ag- zolando in sella a una moto, Raoul, il maschio
giunge. «Occorre anche considerare fattori di alfa che mi aveva schiafeggiato la gamba con un
ordine economico e culturale». ramo, sbuca fuori dalla boscaglia, da solo. Dopo
D’altro canto, mangiando frutti e spargendo averlo superato, dò una rapida occhiata alle mie
semi, le scimmie sono anche «giardiniere della spalle e vedo che si è piazzato in mezzo alla
foresta», come le deinisce Hilser. «E quando si strada con atteggiamento spavaldo per assistere
riesce a mettere in luce il rapporto con tutto l’e- alla mia partenza.
cosistema la gente comincia a capire, si rende Secondo me è sollevato all’idea che un’altra
conto che esiste un altro ordine di valori». primate invadente - tra i molti che ormai fre-
Anche attraverso l’insegnamento, facendo co- quentano il territorio degli yaki - stia inalmente
noscere ai propri igli i cinopitechi, sostiene Hil- partendo, senza portarsi via niente. j
ser, i genitori contribuiscono a sostenerne la
salvaguardia. «L’importante è che le comunità
Jennifer S. Holland ha di recente pubblicato il libro
locali diano il proprio sostegno», dice Hilser. «È
Unlikely Friendships: Dogs. Lo zoologo Stefano
l’unico modo per far funzionare la salvaguar- Unterthiner è stato uno dei vincitori del concorso
dia». Ma un ritorno in auge è proprio ciò che indetto nel 2016 dal National History Museum di Londra
serve ai cinopitechi. Secondo Hilser, l’ecoturi- per premiare il miglior fotografo naturalista dell’anno.
c i no p i t e c h i 79
L’autore del servizio Mark Synnott si
cala da una scarpata nella catena del
Baisun Tau, in Uzbekistan. Questo
muro di calcare nasconde un intricato
sistema di grotte chiamato Dark Star,
ma nessuno ne conosce l’estensione.
Everest
sotterraneo
Nelle viscere di una catena
montuosa dell’Uzbekistan,
alla scoperta di un labirinto
di grotte che potrebbe
rivelarsi il più profondo
della Terra .
81
I cristalli di ghiaccio ricoprono la Full
Moon Hall. Lunga 250 metri, è la sala
più grande scoperta inora all’interno
di Dark Star. L’intero sistema è come
una capsula del tempo che racconta
millenni di storia climatica.
Fuori dalla grotta gli speleologi
devono sopportare 38 °C, mentre
la temperatura interna oscilla tra
-1° e 3 °C. Man mano che si scende
in profondità il ghiaccio azzurro
cede il posto alla roccia nuda.
di Mark Synnott
fotografie di Robbie Shone
86 n at i o n a l g e o g r a p h i c • M a r Z o 2 0 1 7
Quanto è profonda?
La catena del Baisun Tau, in Uzbekistan, è molto diicile da raggiungere e si trova
in una regione politicamente instabile. Malgrado ciò i misteri della grotta Dark Star
e della vicina Festivalnaja rappresentano un richiamo irresistibile per gli speleologi.
Fondo
remoto dell’Uzbekistan. I russi individuarono per collegamento) attirano speleologi da tutto il mondo.
primi un ingresso della grotta nel 1984, ma i primi Il fascino esercitato da questo vasto sistema di
a esplorarla furono alcuni speleologi britannici ne- grotte è simile a quello delle grandi montagne per
gli anni Novanta (per il nome si ispirarono al titolo gli alpinisti, con una diferenza: sappiamo già che
di un ilm di fantascienza di John Carpenter del l’Everest è la vetta più alta del mondo, mentre le
1974). Da allora Dark Star e la vicina Festivalnaja possibilità di scoprire nuove, enormi cavità sotter-
(due sistemi tra i quali forse un giorno si scoprirà un ranee sono pressoché illimitate. Paradossalmente
sappiamo di più sulla supericie di Marte che sui
Q Fondo di ricerca NGS Questa spedizione è stata meandri sottostanti la crosta del nostro pianeta.
in parte inanziata dalla National Geographic Society. Attualmente la grotta conosciuta più profonda
CHARLES PREPPERNAU, NGM. FONTI: ANTONINA (TONJA) VOTINTSEVA E ZHENJA TSURIKHIN, CLUB SPELEOLOGICO DI EKATERINBURG; PAZ VALE, ELDON POTHOLE CLUB.
IMMAGINE SATELLITARE: DIGITAL GLOBE
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DELLA GROTTA Boysun
vista la grandezza, sono necessarie notevoli abilità
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AL tecniche e grandi quantità di attrezzatura; in di-
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A versi casi è accaduto che le spedizioni si siano tro-
EUROPA
ASIA vate semplicemente a corto di corde. E capisco il
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IL BAISUN TAU
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g rot ta da r k sta r 89
Zhenja Tsurikhin si cala nell’abisso
con una corda libera. Molti passaggi
di Dark Star sono profondi ma si
trovano a 3.000 metri sul livello
del mare. L’aria rarefatta aumenta
le diicoltà nell’esplorazione.
scoperto il Baisun Tau studiando mappe geologi- Si possono raccogliere molti dati scientiici in-
che di epoca sovietica. Un giorno, seguendo le teressanti nel sottosuolo, contenuti soprattutto
indicazioni di un pastore nomade, Igor e il com- negli speleotemi, depositi di minerali chiamati
pagno Sergej Matrenin conobbero il direttore della stalagmiti quando sono basati sul pavimento di
scuola di un piccolo villaggio chiamato Qayroq. una grotta e stalattiti se pendono dalla volta. Per
Da anni l’uomo esplorava le grotte della zona con prelevare campioni di speleotemi si usa il carotag-
torce fatte in casa. «Dove sono queste grotte?», gli gio, lo stesso sistema usato per i ghiacciai. Analiz-
chiese Igor. «Lì», rispose l’uomo indicando il mo- zando i componenti chimici depositati in queste
nolite di calcare che si ergeva sulla valle. Rag- formazioni in seguito al millenario gocciolamento
giunta la base della parete rocciosa i due speleo- dell’acqua si ottengono informazioni sulle varie ere
logi videro una misteriosa apertura situata circa climatiche della Terra.
a metà parete, il nostro ingresso a Dark Star. Ogni anno questa squadra di speleologi racco-
Quando la strada diventa troppo ripida per il glie campioni da diversi tratti di Dark Star non solo
camion proseguiamo a piedi. Camminiamo per per approfondire la conoscenza della storia clima-
due giorni, accompagnati da 15 asini che traspor- tica dell’Asia centrale ma anche per studiare il si-
tano le nostre scorte, ino a raggiungere il campo stema di aerazione e l’architettura delle grotte in
base, abbarbicato sugli scaglioni inclinati alla base modo da poter localizzare nuovi promettenti pas-
della monoclinale di pietra calcarea. I sette ingressi saggi da esplorare. Seguendo Tonja, mi chino per
conosciuti di Dark Star si trovano tutti su questa passare sotto un arco di ghiaccio azzurro e acce-
parete e possono essere raggiunti solo con un’ar- dere a una vasta cavità lunga 250 metri e alta 30, la
rampicata o una discesa in corda doppia. Full Moon Hall. Mi fermo ad ammirarla in tutto il
Occorrono diversi giorni per preparare la salita suo splendore. Le pareti sono coperte dalle delicate
verso l’ingresso alla grotta e portare su l’attrezza- trame intessute dalla brina che luccicano come
tura, ma alla ine riesco a salire i 137 metri di corda milioni di piccoli specchi, illuminando la sala
ino all’ingresso principale di Dark Star, chiamato come galassie di stelle in un limpido cielo notturno.
Izevskaja, o R21. A quel punto comincio a capire
perché gli speleologi considerano Dark Star come due giorni dopo mi ritrovo sul margine del lago
una sorta di entità viva. Giù al campo base la tem- sotterraneo. Non vedo Larisa, ma deve essere
peratura si aggirava intorno ai 38 gradi, ma mi ri- dall’altra parte ad aspettarmi. Almeno lo spero.
trovo a tremare di freddo davanti alle raiche di Da quando mi sono unito alla squadra, i russi non
vento gelido che soiano dalla bocca di Dark Star. hanno fatto altro che prendermi in giro per la mia
Nessuno ha ancora capito come funzioni esatta- mancanza di esperienza, raccontando storie su
mente il sistema di aerazione della grotta, ma que- speleologi che sono andati incontro a una morte
sto particolare ingresso “espira” quando all’esterno tragica, inclusa quella del giovane esploratore
la pressione barometrica è alta e “inspira” quando che ha preso la strada sbagliata e si è perso in una
è bassa. Se in questo punto Dark Star emette aria, grotta in Gran Bretagna. «Il suo corpo fu trovato
signiica che la sta risucchiando da qualche altra un anno dopo», tiene a sottolineare uno di loro.
parte. Ma da dove? Mentre scendo lungo il pendio Mi hanno anche punzecchiato sottoponendomi
interno coperto di brina, ho la sensazione di entrare piccole side che sembrano fatte apposta per capire
nelle fauci di una bestia preistorica. se l’amerikanski è un tipo in gamba: quanto peso
Tonja Votintseva, esperta di biologia molecolare, riesco a trasportare, come me la cavo con la corda,
si è fermata poco oltre l’entrata per attaccare sulla ino a che punto sto allo scherzo.
parete un dischetto bianco. Il registratore di dati è
uno dei tanti che installerà nella grotta per rilevare
Aggrappato alla roccia scivolosa, Synnott sa che
la temperatura, l’umidità, il livello di CO2 e la pres- cadere nell’acqua ghiacciata non è consigliabile.
sione barometrica dei prossimi due anni. I dati Ipotermia, fratture o perdita dell’orientamento sono
raccolti saranno poi analizzati in laboratorio. solo alcuni dei rischi dell’esplorazione di Dark Star.
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PER IMMAGINI
ALBERI
DA C A RTO LI N A
di Michele Gravino
In Italia una legge del 2013 protegge gli che dalla collina di Posillipo si affacciava
“alberi monumentali”, quelli partico- sul Golfo di Napoli (la foto è del primo
larmente antichi o di interesse stori- Novecento, durante la fase di emissioni
co-culturale, come il bimillenario olivo gassose che precedette la grande eru-
di Canneto di Fara Sabina (Rieti) o il zione del Vesuvio del 1906). Colpito da
“castagno dei cento cavalli” di Sant’Alfio una malattia, è stato abbattuto negli anni
(Catania), con il suo tronco di 22 metri Ottanta; Legambiente ne ha piantato un
di circonferenza. La legge affida alle altro, e comunque in zona restano pini
regioni il compito di aggiornare il primo altrettanto fotogenici, ma dopo un paio
censimento, curato dal Corpo Forestale di secoli di acquerelli e cartoline quel
dello Stato già nel 1982. paesaggio è ormai considerato troppo
Non ha resistito al tempo, invece, scontato e kitsch. Restando in tema d’al-
quello che a lungo è stato forse l’albero beri, vanno molto più di moda i cipressi
più famoso d’Italia, il pino marittimo e le querce delle colline toscane.
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O LT R E
UNO SGUARDO SUL FUTURO
L A MORTE SECC A
di Patricia Edmonds