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e 4,50

MAGGIO 2013

ITALIA

questa bambina

vivr FinO a

120

anni

uno scherzo.
*Non
Nuove scoperte
potrebbero
regalarci vite
molto lunghe.

Zimbabwe, urla dal silenzio


Wrangel, paradiso artico
Eritrea, 20 anni di indipendenza

NATIONAL GEOGRAPHIC IN ITALIANO - mENsILE - mAGGIO 2013 - VOL. 31 N. 5 POsTE ITALIANE sPEd. IN A.P. - d.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004, ART. 1, C. 1, dCB - mILANO

VoL. 31 No. 5

maggio 2013

i REPoRTagE

24

46

Al di l dei 100

68

Il canale dellimperatore

Si pu vivere fino a 120 anni in buona salute?


La scienza comincia a scoprire i segreti genetici
della longevit.

Costruito 1.400 anni fa, il gran Canale della Cina


ha favorito il commercio del paese da nord a sud
per secoli. oggi anche unattrazione turistica.

di Stephen S. Hall

di Ian Johnson

fotografie di Fritz Hoffmann

Eritrea

84

fotografie di Michael Yamashita

Il prezzo della fertilit

A ventanni dallindipendenza lex colonia italiana,


uscita con grandi speranze dalla guerra di
liberazione, lotta per inserirsi nel mercato globale.

Lagricoltura pu distruggere il pianeta? S, se


non impariamo a utilizzare meno agenti chimici
per concimare i nostri campi.

testo e fotografie di Antonio Politano

di Dan Charles

Paradiso artico

102

fotografie di Peter Essick

Urla dal silenzio

Sperduta nel Mar glaciale Artico, lisola russa


di Wrangel un paradiso di biodiversit rimasto
congelato nello spazio e nel tempo.

Da pi di 30 anni robert Mugabe tiene in pugno


lo Zimbabwe con la violenza. Ma non ancora
riuscito a spegnere tutte le voci contrarie.

di Hampton Sides

di Alexandra Fuller

fotografie di Sergey Gorshkov

fotografie di Robin Hammond

Le volpi artiche
dellisola di Wrangel
condividono il territorio
con una grande variet
di animali, dagli orsi
polari ai trichechi.
foto: SErgEy gorSHkov

Una volta il traguardo del centesimo compleanno sembrava una chimera. Oggi con la ricerca genetica in grado di bloccare i geni
collegati allinvecchiamento la scienza punta al raggiungimento di 120 anni di et. Fotografia di Robert Clark

rIVIstA UffICIAle dellA


NAtIONAl GeOGrAPhIC sOCIety

VoL. 31 No. 5

maggio 2013

InspIrIng people to care


about the planet

JOhN fAhey, Chairman and CEO

le rubriche

Editoriale
Qui Italia
nationalgeographic.it
Anteprima
Manuale di sopravvivenza

VISIONS
La mia foto

NEXT
Inferno preistorico
I dinosauri non avevano vita facile.
Il loro primo nemico? Gli incendi.

Funghi Stradivari
Una cura a base di funghi arborei
per migliorare il suono dei violini.

Il quiz degli esploratori


Il quiz di questo mese celebra le
mappe, i cartografi e lo spirito di
esplorazione dellessere umano.

Semi politici
Una volta lIran aveva quasi il
monopolio mondiale del pistacchio.
Poi la natura e la politica hanno
cambiato tutto.

ExEcutivE managEmEnt
terrence b. Adamson, Legal and International
Editions
terry d. Garcia, Mission Programs
stavros hilaris, Chief Technology officer
betty hudson, Communications
Amy maniatis, Chief Marketing officer
declan moore, President, Publishing
brooke runnette, Television Production
tracie A. winbigler, Chief Financial Officer
bill lively, Development

Board of trustEEs
wanda m. Austin, michael r. bonsignore,
Jean N. Case, Alexandra Grosvenor eller,
roger A. enrico, John fahey, daniel s. Goldin,
Gilbert m. Grosvenor, william r. harvey,
maria e. lagomasino, George muoz,
reg murphy, Patrick f. Noonan, Peter h. raven,
edward P. roski, Jr., b. francis saul II,
ted waitt, tracy r. wolstencroft
intErnational puBlishing
yulia Petrossian boyle, Senior Vice President
ross Goldberg, Vice President, Digital
rachel love, Vice President, Book Publishing
Cynthia Combs, Ariel deiaco-lohr, Kelly hoover,
diana Jaksic, Jennifer liu, rachelle Perez,
desiree sullivan
communications
beth foster, Vice President

rEsEarch and Exploration


committEE
Peter h. raven, Chairman
John m. francis, Vice Chairman
Paul A. baker, Kamaljit s. bawa, Colin A. Chapman,
Keith Clarke, J. emmett duffy, Philip Gingerich,
Carol P. harden, Jonathan b. losos, John
Oloughlin, Naomi e. Pierce, Jeremy A. sabloff,
monica l. smith, thomas b. smith, wirt h. wills
ExplorErs-in-rEsidEncE
robert ballard, James Cameron, wade davis,
Jared diamond, sylvia earle, J. michael fay,
beverly Joubert, dereck Joubert, louise leakey,
meave leakey, Johan reinhard, enric sala,
Paul sereno, spencer wells
la National Geographic society stata fondata
a washington, d.C. come Associazione scientifica
e pedagogica senza fini di lucro. dal 1888,
la society ha sostenuto oltre 9000 esplorazioni
e progetti di ricerca per contribuire alla
conoscenza della terra, dei mari e del cielo.
copyright 2013 National Geographic society.
All rights reserved. National Geographic and
yellow border: registered trademarks marcas
registradas. National Geographic assumes
no responsibility for unsolicited materials.
Printed in U.s.A.

Non solo sterco


Per gli scarabei stercorari le deiezioni
bovine hanno molti impieghi.

Sepolti nel ghiaccio


Nel 1946 si schiantarono tra i ghiacci
dellAntartide con un aereo. Oggi
si discute se recuperarne i resti.

Il mondo in un disco

ChrIs JOhNs, Editor in Chief


Victoria Pope, Deputy Editor
bill marr, Creative Director
executive editors:
dennis r. dimick (Environment)
Jamie shreeve (Science)

Un disco doro vaga nello spazio


dal 1977. Cosa contiene?

david brindley, Managing Editor

In edicola
National Geographic in TV
In lettura
Listante
Archivio italiano
Flashback

Juan Velasco, Art


margaret G. Zackowitz, Departments
david C. whitmore, Design
lisa lytton, E-Publishing
Alice Jones, Research

Ken Geiger, Deputy Photography Director


marc silver, Deputy Text Director
Kaitlin yarnall, Deputy Creative Director
dEpartmEnt dirEctors

fOtO (dAllAltO): rOb leesON, Ne wsPIx/re x UsA; d.hUrst, Al Amy; rebeCCA hAle , NGm

intErnational Editions
Amy Kolczak, Deputy Managing Editor
darren smith, Deputy Editorial Director
laura ford, Photographic Liaison
sharon Jacobs, Production Specialist
maureen flynn, ron williamson,
Contributing NG Staff

dal direttore

per scrivere alla redazione


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supervisore editoriale

Daniela Hamaui
direttore responsabile

Marco Cattaneo
capo redattore

Marina Conti
redaZione

Michele Gravino
Stefania Martorelli, Vice caposervizio
Marco pinna
Marella Ricci, Grafica e layout
segreteria e
coordinamento editoriale

anna Maria Diodori


marKeting

lorenzo dauria
editorialista
e senior editorial consultant

Guglielmo pepe
Ha collaborato

Giuseppe passarino, Genetica


traduttori

Elena Bernacchi
paola Gimigliano
Elisabetta Horvat
per Scriptum, Roma: irene inserra,
Claudia Valeria letizia
videoimpaginaZione

Computime S.r.l.

a Massaua si dorme spesso fuori per il caldo, anche tra le macerie.

nellAfrica subsahariana che si

pubblicit

a.Manzoni & C. S.p.a. Via nervesa, 21


20139 Milano (italia)
tel. (02) 574941 fax (02) 57494953
www.manzoniadvertising.it
stampa

giocheranno molte delle partite dello sviluppo e della sostenibilit

iltE - Via postiglione, 14 Moncalieri (to)

nel prossimo mezzo secolo. Un po perch l che si prevede

Somedia S.p.a. tel. 199.78.72.78


(0864.25.62.66 per chi chiama da cellulari)

la maggiore crescita demografica da oggi al 2050, con

ll costo massimo della telefonata da rete


fissa di 14,37 cent di euro al minuto pi 6,24
cent di euro di scatto alla risposta (iva inclusa).
per chiamate da rete mobile il costo massimo
della chiamata di 48,4 cent di euro al minuto
pi 15,62 cent di euro di scatto alla risposta
(iva inclusa). fax 02.26681991

abbonamenti e arretrati

un raddoppio della popolazione. E poi perch questa vastissima


regione contiene alcune delle aree pi importanti al mondo
sia per materie prime sia per biodiversit.
Molti paesi dellafrica subsahariana, daltra parte, sono ancora
attraversati da turbolenze politiche e sociali che rischiano di minarne

(dal luned al venerd ore 9-18)


email: abbonamenti@somedia.it
email: arretrati@somedia.it
Registrazione del tribunale di Roma n. 652/97
del 2 dicembre 1997

le prospettive. in questo numero ne incontriamo due, molto distanti


e molto diversi. lEritrea, a nord, ex colonia italiana che ha conquistato
da ventanni una tormentata indipendenza. E lo Zimbabwe, a sud,
stritolato dalla trentennale oppressione di Robert Mugabe.
Ma ce ne sono molti altri ancora scossi da conflitti, violenze, tensioni,
compresi quelli - come il Kenya - in cui la transizione post-coloniale
sembrava essersi dipanata senza grandi difficolt.
Come ci dicono i paleoantropologi, lafrica la culla dellumanit.
E di l passa il futuro del pianeta. far crescere il continente
nel rispetto dellambiente senza tuttavia frustrarne le ambizioni
di sviluppo una scommessa da vincere nellinteresse di tutti.

Gruppo Editoriale LEspresso SpA


consiglio di amministraZione
PRESIDENTE Carlo De Benedetti
ammINISTRaToRE DELEGaTo Monica Mondardini
consiglieri

agar Brugiavini, Rodolfo De Benedetti,


Giorgio Di Giorgio, francesco Dini, Sergio Erede,
Maurizio Martinetti, Elisabetta olivieri, tiziano onesti,
luca paravicini Crespi, Michael Zaoui
direttori centrali

pierangelo Calegari (produzione e Sistemi informativi),


Stefano Mignanego (Relazioni esterne),
Roberto Moro (Risorse umane)

Divisione Stampa Nazionale


Via Cristoforo Colombo, 98 - 00147 Roma
DIRETToRE GENERaLE Corrado Corradi
VICEDIRETToRE Giorgio Martelli

redaZione national geograpHic italia


Via Cristoforo Colombo 90 - 00147 Roma
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MaRina Conti

m.cattaneo@nationalgeographic.it
foto: antonio politano

accertamento Diffusione Stampa


Certificato n. 7441 del 10.12.2012

qui italia

La sfda della vecchiaia


gianni Brera, scrittore e magnifico giornalista sportivo, sosteneva
che la vecchiaia bella, peccato che duri poco. oggi per questa
affermazione non sarebbe pi vera, perch i numeri sullinvecchiamento
della popolazione raccontano che il nostro uno dei paesi pi longevi
al mondo: nellultimo ventennio il tasso degli ultra ottantenni
aumentato del 150 per cento. e se la ricerca dice che sar facile
arrivare a 120 anni, in base alle proiezioni sappiamo da tempo che
entro il 2050 almeno 100.000 italiani supereranno un secolo di vita.
eppure lo straordinario cambiamento
demografico in atto non e non sar senza
conseguenze. simone de Beauvoir sosteneva,
a ragione, che la vecchiaia non pu essere
compresa se non nella sua totalit; non
soltanto un fatto biologico ma culturale.
Da questo punto di vista, lItalia certamente
un paese di vecchi, non per vecchi.
sono tante ed evidenti le problematiche.
altro che riforma del trattamento pensionistico.
solo un primo passo. perch se il volto della
societ si trasforma e si incanutisce, allora va
modificato lintero sistema: dei servizi sociali
e sanitari, dellassistenza territoriale come
di quella alle persone (pensiamo allesercito
di badanti gi presente in 600.000 famiglie:
dovremo misurarci con unimmigrazione
crescente). la maggiore sopravvivenza di milioni di persone impone
un ripensamento globale della vita collettiva nelle piccole comunit
e, soprattutto, nelle grandi citt. serviranno pi luoghi di incontri, altri
spazi dedicati agli anziani, un ambiente a misura di donne e di uomini
di una certa et, una efficiente organizzazione del tempo libero,
una progettazione urbana radicalmente diversa.
Dobbiamo essere grati alla ricerca se regaler pi anni alla nostra
esistenza. tuttavia e sar sempre pi importante aggiungere qualit
a questa lunghissima vita. linvecchiamento una sfida per tutti
per avere unItalia migliore. e un giorno, forse, non sar un problema
ma una risorsa. Guglielmo Pepe
g.pepe@nationalgeographic.it
IllustrazIone: mIchelangelo pace

NATIONALGEOGRAPHIC.IT

inoltre
news

ogni giorno articoli


e fotogallerie su ci
che accade nel mondo.
il mio viaggio

invia il tuo reportage di viaggio


e vinci un workshop tPw.
sapevatelo

ogni venerd una curiosit sui


temi National Geographic.
la mia foto

foto: ma x aguiler a-Hellweg

a caccia di elementi
tutti gli elementi esistenti in natura sono noti da lungo tempo.
oggi, per identificare un elemento nuovo e ampliare le frontiere
della conoscenza della materia occorre prima crearlo.

invia la tua foto cliccando il


link sul men: potrebbe essere
inserita nella fotogalleria sul
sito o pubblicata sulla rivista.
i blog della redazione

Viaggi da fermo, animali strani,


fotografia e molto altro dai
nostri blogger.

ANTEPRIMA

Sebastio Salgado in azione sul campo nel deserto del Namib, in Namibia, per il progetto Genesis.

I classici della fotografa

Nato nel 1944 in una cittadina dello Stato di Minas Gerais, in Brasile, Sebastio
Salgado avrebbe dovuto fare leconomista. Laureato nel 1967 in Brasile, poco dopo si
trasferisce in Francia per un dottorato in economia alla Sorbona e, nel 1971, a Londra,
dove comincia a lavorare per lOrganizzazione internazionale del caff. Ed proprio
grazie a questo lavoro che Salgado si reca per la prima volta in Africa e comincia
a fotografare. Una passione che lo consuma al punto che, nel 1973, abbandona
leconomia. Da quel momento la sua carriera di reporter prende il volo, dapprima con
lagenzia Sygma, per la quale segue le lotte di liberazione delAngola e del Mozambico,
poi con unaltra agenzia francese, la Gamma. Il suo stile lirico, di grande forza narrativa,
la sua lucida visione del mondo - rigorosamente in bianco e nero - lo proiettano
in breve tempo nel giro del fotogiornalismo internazionale, tanto che nel 1979 gi
membro della pi prestigiosa delle agenzie, la Magnum Photos. Pur continuando
a dedicarsi allattualit - famose le sue immagini dellattentato a Ronald Reagan nel
1981 - Salgado comincia a dedicarsi a quei progetti personali a lungo termine che
consacreranno definitivamente il suo successo rendendolo famoso in tutto il mondo:
da La mano delluomo, un progetto sul lavoro, a In cammino, sulle migrazioni umane,
fino al pi recente, epico, Genesis, dedicato agli ultimi luoghi naturali intatti del
pianeta, i grandi progetti di Salgado, tutti pubblicati come libri, testimoniano non solo
una capacit fotografica fuori dal comune, ma anche un grande impegno sociale
e ambientale. In edicola a fine maggio con National Geographic Italia a 9,90 in pi.
FOtO: LLIA WANIck SALGADO, AMAzONAS IMAGES

national geo graphic MAGGIO 2013

MANUALE DI SOPRAVVIVENZA

Il prezzo giusto

Jef Rose
national Geographic
emerging explorer

campo
di ricerca

Archeologo

Lo caLit

Oman

i componenti della mia quipe


provengono da tutto il mondo:
ucraina, Germania, italia, usa... Ma
non abbiamo nessuno nella Penisola
arabica, dove scaviamo in cerca
di resti di antiche popolazioni umane.
nel nostro primo anno sul campo
in oman non avevo ancora imparato
larabo e non avevamo Google earth.
assunsi una guida beduina e gli chiesi
quanto volesse. siamo fratelli,
per me una gioia portarti in giro,
rispose. Poich avevamo un budget
complessivo di circa 12.000 dollari
per lequipaggiamento, lauto,
la benzina, i viveri e lalloggio di otto
persone, fui felice di quella risposta.
tre giorni dopo, quando venne
il momento di separarci, mi domand
quanto avessi intenzione di dargli.
non avevo idea di cosa si aspettasse,
cos gli offrii lequivalente di 50
dollari al giorno. non dimenticher
mai la sua espressione, tra il deluso

e il furioso. non avevo considerato


che stavamo lavorando in unarea di
estrazione petrolifera, dove la gente
abituata a trattare con compagnie
petrolifere, non con piccole missioni
archeologiche. inoltre, avevamo
trovato dei reperti notevoli nel sito
in cui ci aveva portato, e lui era
convinto che ci valesse molto di pi.
la guida ci intim di entrare in
macchina e sfrecci verso il suo
villaggio, dove il padre, lo sceicco del
posto, mi ordin di pagargli 100 dollari
al giorno e di comprare una capra da
100 dollari per celebrare il successo
della missione. Pagai, macellarono
la bestia, banchettammo. Poi ce ne
andammo. oggi andiamo soprattutto
in cerca di grotte, dove i sedimenti
e gli utensili in pietra sono meglio
preservati. la gente del posto
non vuole entrare nelle grotte,
dove credono vivano i jinn, gli spiritidemoni. Per noi va bene, cos
lavoriamo tranquilli senza distrazioni.

illustrazione: istvan Banyai. foto: scott D e Graw

VISIONS

Russia
Un arcobaleno di hula
hoop vortica attorno
a Svetlana Pavlova,
ballerina in un circo
itinerante di artisti
di bassa statura, i Light
of the Little Stars (luce
delle piccole stelle).
foto: tatiana iLina

Australia
Anzac il canguro e Peggy
il wombat, entrambi
di cinque mesi, si fanno
le coccole al Wildabout
Wildlife Rescue Centre
di Kilmore, Victoria. Le
loro mamme sono state
travolte da automobili, ma
si tenter di reintrodurre
i due orfani in natura.
foto: Rob Leeson, ne WsPix/Re x usA

India
Ad Allahabad, durante la
festa induista del Maha
Kumbh Mela, vengono
iniziati centinaia di Juna
Akhara naga sadhu,
asceti guerrieri che
trascorreranno la vita
in meditazione.
foto: roberto nistri

Altre immagini a: www.nationalgeographic.it/visions/

visions | la mia foto

Per inviare le vostre foto collegatevi a:


http://www.nationalgeographic.it/lamiafoto/

Eva Kraaijenbrink Leusden, Paesi Bassi


A una mostra di animali vicino alla citt olandese di Barneveld un coniglio dangora veniva
ispezionato per la qualit del pelo, usato per produrre sciarpe e maglioni. Era sdraiato immobile,
sembrava quasi morto, dice Kraaijenbrink. Solo quando ho zoomato ho capito che era vivo.

Sylwia Domaradzka
Londra, Inghilterra
Lo scorso autunno,
girando per le
campagne della Polonia
centrale, Domaradzka
ha assistito a molte
lotte tra aquile di mare
dalla coda bianca.
Queste due per
esempio volevano
atterrare nello stesso
punto. Litigavano
in continuazione,
racconta.

national geo graphic MAGGIO 2013

next

Inferno preistorico
Malgrado dominassero la catena alimentare,
i dinosauri non avevano vita facile. un nuovo studio
suggerisce che, gi prima di estinguersi per
limpatto di un asteroide, Parksosaurus (sopra),
Psittacosaurus e altri dinosauri vivevano in un
ambiente inospitale. resti di carbone di legna
del Cretaceo svelano che circa 80 milioni di anni fa
latmosfera era carica di ossigeno al 25%, contro
illustr a zione: r al Martn

il 21 di oggi. labbondanza di ossigeno alimentava


gli incendi innescati dai fulmini, permettendo
che bruciassero alberi e arbusti anche umidi.
la scarsa vegetazione non poteva arginare
alluvioni in grado di sommergere intere regioni.
secondo sarah Brown, paleobotanica, gli incendi
erano un appuntamento fisso nella vita
dei dinosauri, costretti a migrare in massa e
a nutrirsi del poco cibo non bruciato. Daniel Stone

Devolvi il tuo
CINQUE X MILLE
alla Fondazione EBRI

FONDAZIONE EBRI
Rita Levi Montalcini
Finanziamento
della ricerca scientifica
e delluniversit
codice fiscale

97272740586

www.ebri.it
Portiamo avanti la ricerca
di Rita Levi Montalcini
per la lotta contro
le malattie degenerative
del sistema nervoso come
Alzheimer, Parkinson e SLA

NEXT

le unghie delle mani crescono


a velocit doppia di quelle dei piedi

Funghi Stradivari

una cura a base


di funghi potrebbe servire a migliorare il suono dei violini. lo strumento
funziona cos: mosse dallarchetto, le corde fanno vibrare il ponticello,
il quale trasmette le vibrazioni alla cassa armonica, che amplifica
il suono. i violini fabbricati a Cremona da antonio stradivari tra
sei e settecento sono universalmente considerati i migliori; ma
il fitopatologo francis schwarze (sopra) sostiene di poter portare
alleccellenza anche strumenti meno pregiati, trattandoli con due
funghi arborei: Physisporinus vitreus e Xylaria longipes.
i funghi assottigliano le pareti cellulari del legno (di solito abete rosso
per il piano armonico e acero montano per il fondo), il che permette
al suono di diffondersi pi liberamente: alleggerito, lo strumento d
note pi forti e sonore. i funghi inoltre esaltano la capacit del legno
di smorzare i toni troppo acuti e striduli. Per schwarze il metodo
funziona anche con chitarre e altri strumenti. JR

EccETERA

applicato al legno del violino, un


fungo assottiglia le pareti cellulari
(in basso), migliorandone il suono.

il presidente obama ha istituito in California il Csar Chvez NatioNal MoNuMeNt, che comprende
la casa del celebre attivista per i diritti umani. Quando sono ancora nelluovo, i Maluridi (uccelli
australiani) apprendono dalla madre un canto speciale che le serve a identificarli, afferma una ricerca.
scoperta una specie di fitoplaNCtoN capace di sfuggire ai predatori. uno studio olandese sulle
reazioni al sudore ascellare prova che luomo non ha perso la capacit di percepire lodore della paura.
foto: Christian Grund, 13 Photo (in alto); swiss federal Materials testinG faCility (eMPa)
GrafiCo: lvaro valio. fonte: sirin yaeMsiri, unC GillinGs sChool of Global PubliC health

NEXT | Quiz EsploraTori

la mappa
del mondo

e X p l oRe

Questo il terzo di una serie di quiz che


proporremo nel 2013 per celebrare il 125
anniversario di National geographic.

Nel Mastino dei Baskerville, Sherlock Holmes passa una giornata a


vagare nelle brughiere del Devonshire, mentre il suo corpo resta seduto
in poltrona, consumando due grosse brocche di caff e unincredibile
quantit di tabacco. Nello stesso spirito, il quiz celebra le mappe e il loro
magico potere di farci uscire dalla nostra vita e guidarci verso lignoto.

1. le mappe pi antiche thoMas


Jefferson
nella grotta di lascaux, in francia, sono forse dipinte 2. il presidente

della storia (quasi 19.000 anni). che


cosa raffigurano? A.Rotte commerciali verso il

Mediterraneo B. Il corso della Dordogna C. Il cielo destate


D. I percorsi verso i territori di caccia.

3. MassiMo

Vignelli lautore

sped lewis e clark sul

fiume missouri

in cerca di una Meta a lungo


vagheggiata dai cartografi.
quale? A. Nuovi avamposti

di una Mappa che dava senso


a un groviglio dinforMazioni,

Molto aMata

Dai grafici 4. marie tharp

ma o d iata

tracci la priMa Mappa


di quale
lo ntana r e g i o n e?

dagli utenti. che cosa ac c u r ata


raffigurava la Mappa?

A. I territori tribali del New


England nel XVII secolo
B. I corridoi del Pentagono di
Washington C. Le antiche necropoli di Roma D. La metropolitana
di New York.

5.

per i cacciatori di pelli


B. I grandi pascoli
dei bisonti C.Il
passaggio per lIndia D. Unantica
citt doro sulle
Stony Mountains.

chi tracci la priMa


mappa Della luna?

A. Thomas Har riot, matematico


inglese B. Galileo Galilei, astronomo
A. I mari di Marte B. Il fondo degli e fisico italiano C. Nostradamus,
medico, speziale e astrologo
oceani terrestri C. I Monti
francese D. Un rover luTransantartici D. LAltopiano
nare della NASA.
della Siberia Centrale.

6. il progetto human

connectome:
c h e c o s a s ta
cartografanDo?

A. Il cervello umano
B. Lalbero dellevoluzione umana
C. I social network
nella ricerca scientifica D. Il sistema linfatico
e il suo ruolo immunitario.
riSpoSte alla pagiNa SegueNte
foto (Dallalto): ryaN M c Vay, pHotoDiSc/ge t t y iMageS;
ricHarD KeeliNg; aNDy cr awforD, DorliNg KiNDerSle y/ge t t y iMageS; D. HurSt, al aMy

NEXT

il ritmo cardiaco di un riccio varia da 190


pulsazioni al minuto a 20 durante il letargo.

Semi politici
lera del pistacchio: negli
ultimi dieci anni il consumo
globale aumentato di pi
del 50 per cento. il seme da
sgranocchiare (o meglio, lalbero
delle anacardiacee da cui
tratto) originario del medio
oriente; a bronte, in Sicilia, se
ne coltiva una delle variet pi
pregiate; ma per quantit
stato liran a dominare a lungo
il mercato mondiale. Nel 2008
per una gelata distrusse gran
parte della produzione iraniana:
da allora i coltivatori californiani
hanno conquistato posizioni, e
lanno scorso hanno ottenuto
il maggiore raccolto di tutti i
tempi. il successo del pistacchio
made in USa dovuto anche
a ragioni politiche: le sanzioni
internazionali che da 30 anni
colpiscono il regime di teheran
limitano le esportazioni dalliran
verso i paesi pi pistacchiofili,
come cina, israele ed europa
occidentale. Catherine Zuckerman

200

100

export di pistacchio

Iran
Stati Uniti

in migliaia di tonnellate

le cifre altalenanti delliran sono


dovute a variazioni dei raccolti
e del mercato internazionale;
laumento USa invece costante.

61

70

80

90

00

10

r isposte a l QU iZ
1. (c) il cielo estivo. Studiando le figure di animali dipinte sulle
pareti della grotta, il ricercatore tedesco michael Rappenglck
ha riconosciuto che i loro occhi indicavano le posizioni di tre
delle stelle pi evidenti nel cielo estivo: vega, deneb e altair.
Un altro dei dipinti potrebbe anche raffigurare le Pleiadi.
2. (c) il passaggio per lindia. le mappe dellepoca ipotizzavano
che una via dacqua relativamente facile attraversasse le
cosiddette Stony mountains, forse ricollegandosi al fiume
columbia, allora appena scoperto. ma lewis e clark persero le
speranze di trovare un Passaggio a Nord-ovest giungendo alle
sorgenti del missouri, ad alta quota sulle montagne Rocciose.
3. (d) la mappa della metropolitana di New york ideata da vignelli
fu introdotta nel 1972; ispirandosi a quella disegnata per
la london Underground da Harry beck nel 1933, il designer
italiano punt sulla semplicit a scapito dellesattezza
geografica. i newyorkesi la accolsero con fastidio. oggi la
mappa esposta al moma, ma non nelle stazioni della subway.
4. (b) il fondo oceanico. Nel 1948, a 28 anni, tharp fu assunta
al dipartimento di geologia della columbia University, allepoca

foto: Rebecca Hale, NGm. NGm aRt. foNte: faoStat


GRafico (iN alto): lvaRo valio. foNte: bRitiSH HedGeHoG coNSeRvatioN Society

dominato dai maschi, e assunse il compito di tradurre le


rilevazione dei sonar in mappe dettagliate del fondo degli
oceani. la sua mappa, redatta assieme al collega bruce
Heezen e pubblicata nel 1977, forniva tra laltro prove decisive a
sostegno della deriva dei continenti e della tettonica a placche,
teorie in precedenza considerate eretiche dalla geologia
ufficiale. la mappa usata ancora oggi; tharp e Heezen hanno
collaborato con Google earth per lattivazione della funzione
che permette di esplorare il fondo marino dal computer.
5. (a) il matematico inglese thomas Harriot punt il telescopio
sulla luna nellestate del 1609 e disegn quello che aveva
visto: fu dunque il primo a usare il telescopio per cartografare
un corpo celeste. Negli anni perfezion le sue mappe ma non
le pubblic mai.
6. (a) il cervello. lo Human connectome Project, varato dai National
institutes of Health nel 2010, user le pi avanzate tecnologie di
imaging per tracciare, in cinque anni e con una spesa di 40 milioni
di dollari, una mappa o connectoma che illustrer come
i miliardi di neuroni del nostro cervello lavorano insieme.

FORESTERIE VALDESI: Turismo Solidale Alla Portata Di Tuti

ria di primavera, voglia di vacanze: questo il periodo giusto per cominciare


a programmare le ferie. Un momento importante nella nostra vita, che organizziamo con cura e attenzione ai servizi e ai costi.
Le Foresterie Valdesi, case di vacanza e alberghi situati nelle pi belle localit
dItalia, offrono la soluzione giusta: vacanze a portata di tasca e a portata di tutti.
La localizzazione sul territorio italiano varia e permette di accontentare quanti
scelgano una vacanza in una citt darte come Venezia, Firenze, Roma o Palermo,
oppure un soggiorno di relax e mare in Liguria, allIsola dElba o in Sicilia, senza
dimenticare la quiete delle valli piemontesi o delle colline toscane.
Le Foresterie Valdesi appartengono alla Chiesa Valdese, ma accolgono persone, famiglie e gruppi indipendentemente dallappartenenza religiosa. Sono a disposizione
per organizzare una vacanza, ma anche gite scolastiche, seminari, incontri di lavoro. Garantiscono un servizio di qualit a prezzi contenuti: una vacanza, insomma,
a portata di tasca. Le Foresterie Valdesi offrono anche loccasione per fare turismo
solidale: essendo strutture non profit, attraverso il soggiorno gli ospiti contribuiscono (senza alcun onere aggiuntivo) a sostenere attivit socio-assistenziali a favore di minori, disabili e anziani promosse dalla Chiesa Valdese.
Cos lItalia diventa anche a portata di tutti.
Ecco qualche suggerimento per scoprirle.

Voglia di mare?
In Liguria, nella Riviera di Ponente, potete scegliere la Casa valdese di Vallecrosia
(www.casavallecrosia.it; info@casavallecrosia.it; 0184-295551), piccola localit in
provincia di Imperia, a due passi dalla Costa Azzurra. Ideale per ospitare famiglie e
persone in cerca di relax, immersa in un grande parco alberato, a pochi metri dal
mare. La Casa un ottimo punto di partenza per scoprire alcune perle della Riviera
come Bordighera, Ventimiglia e Sanremo con le loro ville liberty e i giardini esotici
oppure per visitare i borghi medievali dellentroterra, come Dolceacqua e Apricale
(Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano).
A Pietra Ligure, in provincia di Savona, si trova la Casa balneare, albergo a tre
stelle (www.casavaldese.it; info@casavaldese.it; tel. 019-611907). Direttamente
sul mare, dispone di ampia spiaggia privata. Lalbergo e la spiaggia sono perfettamente attrezzati per accogliere persone con difficolt motorie. La Casa dispone di
camere confortevoli, quasi tutte vista mare, con aria condizionata. Il ristorante propone una gustosa cucina mediterranea. Tutti da scoprire i dintorni: la citt romana
di Albenga, le localit pittoresche come Noli, Varigotti, Finalborgo e le grotte di Borgio Verezzi, famose per essere le grotte pi colorate dItalia per i diversi minerali
che le compongono.

Per un soggiorno al mare si pu anche scegliere la Casa valdese di Rio Marina


(www.casariomarina.it; casariomarina@diaconiavaldese.org) affascinante borgo
marinaro dellIsola dElba. La Casa propone bilocali con angolo cottura: la formula
giusta per visitare lisola in piena libert. Da non perdere la visita al Parco Minerario elbano e alle vicine calette, anche per sperimentare attivit di snorkeling e diving.
Appassionati di arte e cultura?
A Venezia avrete la possibilit di dormire in camere affrescate, con vista sul canale,
allinterno del settecentesco Palazzo Cavagnis. La Foresteria valdese si trova a
pochi minuti dal Ponte di Rialto e da Piazza San Marco (www.foresteriavenezia.it,
info@foresteriavenezia.it, tel. 041-5286797). Offre un servizio di pernottamento e
prima colazione. Per scoprire una Venezia un po diversa dal solito, la Foresteria consiglia di intraprendere un cammino alla scoperta delle varie fedi che, nei secoli, si
sono radicate in citt. Il percorso pu cominciare al Ghetto Novo, incastonato tra le
pi antiche sinagoghe veneziane, passando per il Museo delle Icone, che racchiude
alcuni tesori artistici ortodossi unici, e raggiungere lisola di San Lazzaro degli Armeni, dove possibile visitare il monastero, ancora in attivit.
A Firenze, la Foresteria valdese, ospitata in un palazzo storico in Via de Serragli,
si trova nel cuore dellOltrarno, a met strada fra Borgo San Frediano e il Quartiere
di Santo Spirito, entrambi ricchi di monumenti interessanti, botteghe artigiane da
visitare e locali in cui gustare la cucina tradizionale. Le camere pi belle della Foresteria affacciano sullo splendido giardino rinascimentale, con vista sul Forte Belvedere. La Foresteria si trova a pochi minuti da Ponte Vecchio
(www.istitutogould.it/foresteria; foresteriafirenze@diaconiavaldese.org; tel. 055212576).
A Roma, l'Hotel Casa Valdese (www.casavaldeseroma.it; reception@casavaldeseroma.it, tel. 06-3215362) un tre stelle in centro, nel quartiere Prati, a due passi
dal Vaticano e da Piazza del Popolo, in una delle zone pi affascinati della capitale, in posizione tranquilla e silenziosa. il luogo di partenza ideale per visitare le
principali attrazioni turistiche della citt ed facilmente raggiungibile sia dalla
stazione Termini che dall'aeroporto.
Vicina e ben collegata al centro storico, la Foresteria valdese di Palermo (www.lanoce.org, c.d.foresteria@lanoce.org, tel. 091-6817941) vi permetter di raggiungere in pochi minuti i fastosi teatri cittadini, il quartiere arabo, la cattedrale, il
palazzo dei Normanni e scoprire in libert il territorio che la circonda (senza dimenticare le meravigliose spiagge nei dintorni).

Per maggiori informazioni sulle altre Foresterie e sulle attivit di solidariet, visitate il sito www.foresterievaldesi.it

NEXT

il mandarino, lo spagnolo e linglese sono la


lingua madre di una persona su quattro.

Non solo sterco

Gli scarabei stercorari


creano pallottole di sterco bovino, parte integrante della loro dieta,
e le fanno rotolare lontano dal mucchio per evitare di farsele
sottrarre. ora si scoperto che alcune specie, in sudafrica, utilizzano
le pallottole anche per rinfrescarsi mentre attraversano la sabbia
rovente (fino a 65 c). Per verificare il livello di tolleranza al calore
degli scarabei, gli studiosi delluniversit di lund e del Witwatersrand
hanno applicato sulle loro zampe delle scarpe di silicone isolante
che permettevano di attraversare superfici bollenti senza salire
troppo spesso in cima alle pallottole. fanno cose stupefacenti con
mezzi minimi, dice lentomologo Marcus byrne; gli scarabei usano
le pallottole di sterco anche come dono nuziale. Daniel Stone

Le scarpe di silicone
hanno aiutato i ricercatori a
capire che gli scarabei usano
le pallottole di sterco per
sfuggire al calore del suolo.

Autospie

In Spagna un gruppo di ricercatori lavora a un sistema di


rilevamento delle infrazioni stradali attraverso sensori applicati alle automobili che
trasformerebbe ogni veicolo in un agente della Stradale. Finanziato dal Ministero
della scienza e dellinnovazione, il network notifica le violazioni alle autorit. I
sensori rilevano il superamento dei limiti di velocit di auto vicine e sono testimoni
per incidenti minori. Ogni auto controllerebbe le altre, dice Jos Mara de Fuentes.
Uno stress per i guidatori indisciplinati ma, forse, strade pi sicure per tutti? DS
foto: adrian baile y. illustr a zione: oliver Munday. Gr afica: lvaro valio
fonte: EthnologuE, 17th edition, sil international

NEXT

287 MLD
la popolazione adulta del mondo pesa circa 287 miliardi di
chili. lequivalente di circa 3.300 grandi portaerei americane.

LA LISTA

Il mondo
in un disco
Dal 1977, un disco doro
con un messaggio
interstellare viaggia
con il Voyager 1 verso
i limiti del Sistema
Solare. Il disco contiene
immagini e suoni
della Terra scelti dallo
scomparso astronomo
Carl Sagan con un team
di ricercatori.
I geroglifici scientifici
della copertina, creati
da Ann Druyan, indicano
lorigine delloggetto e
spiegano come usarlo
a chiunque (o
qualunque cosa) lo
trovi. Luna Shyr

i sei sopravvissuti allo


schianto del George I (in
alto) scrissero i nomi dei
morti sullala dellaereo.

Sepolti nel ghiaccio

alcuni tra gli


ultimi morti della ii guerra mondiale non perirono in combattimento.
il 30 dicembre 1946, il giorno prima che il presidente Usa truman
dichiarasse la fine ufficiale delle ostilit, lidrovolante George I si
schiant al suolo durante una missione per cartografare lisola di
thurston, in antartide. sei uomini dellequipaggio sopravvissero;
altri tre - maxwell lopez, Wendell hendersin e frederick Williams furono sepolti sotto il relitto.
ora bisogna decidere se recuperarli o meno. la U.s. navy li
considera sepolti degnamente, ma lo specialista di recuperi polari
lou sapienza sostiene che si trovano in un ghiacciaio, non in mare.
le famiglie delle vittime hanno chiesto al congresso Usa di riportare
i corpi a casa. larea in cui sono sepolti si trova oggi circa 6,5 km pi
vicina al mare rispetto al giorno della tragedia. il ghiacciao si muove
verso il mare di bellingshausen, spiega sapienza. prima o poi quella
parte cadr in acqua. Johnna Rizzo
foto: national archives (in alto); j marshall, tribaleye images/alamy
grafico: lazaro gamio. fonte: london school of hygiene and tropical medicine

SAluTI sono registrati in


54 lingue umane e nel canto
della megattera.
SuonI includono pioggia
e vento, rane ed elefanti,
il battito del cuore umano,
una risata, il codice morse
e il lancio di un missile.
MuSICA da bach a
beethoven, dal flauto
peruviano ai canti navajo.
IMMAgInI mostrano i
pianeti, un tramonto, foglie,
lanatomia umana, un
coccodrillo, la grande
muraglia e lopera house
di sydney.

Nei nostri geni esistono segreti che ci aiuterebbero a vivere a lungo in buona salute. La scienza comincia a scoprirli.

john g.
talcott, jr.

104

Nella Cadillac
decappottabile,
con luniforme della
II guerra mondiale,
Talcott lospite
donore alla parata
del 4 luglio a Plymouth,
nel Massachusetts.
2

100

Al di l dei

di stephen s. hAll
fotogrAfie di fritz hoffmAnn

national geo graphic MAGGIO 2013

ruby timms

85

Prima di otto fratelli,


cresciuta pi povera dei
poveri in una fattoria di
Longview, Texas, aiutando
la madre vedova a far
da mangiare e a badare ai
fratelli pi piccoli. Rimasta
vedova a sua volta, vive
a San Diego, nella casa
in cui era andata a stare
con il marito nel 1965. Si
rilassa sotto la tettoia del
patio, vicino al roseto di cui
si prende cura: la prima
cosa che fa ogni mattina.

Mia madre diceva: Se arrivi a 70 anni, puoi dire


di aver avuto tutto ci che Dio ti ha promesso.

el freddo di una limpida mattina di gennaio Giuseppe Passarino percorre


i tornanti di una strada di montagna in Calabria alla guida della sua
monovolume metallizzata. Mentre guida tra uliveti e agrumeti carichi
di arance in via di maturazione, sullo sfondo delle montagne innevate
dellAspromonte, Passarino, genetista allUniversit della Calabria,
chiacchiera con un collega, il geriatra Berardelli. Sono diretti a Molochio,

giuseppe romeo

101

Giuseppe vive a San Fili


(CS). Fa la pasta in casa,
e sa alleviare i dolori con
lautomassaggio, come
ha imparato quando
era prigioniero di guerra
degli inglesi, durante
la Seconda guerra
mondiale. Gli piace
anche intagliare il legno.

un paese che pu vantare, su una popolazione


di circa 2.000 abitanti, ben quattro centenari
e altrettanti novantanovenni. Poco dopo i due
scienziati incontrano Salvatore Caruso, 106
anni, che si scalda le vecchie ossa davanti al
fuoco scoppiettante del camino della sua casa
di periferia. Caruso, alias u raggiuneri, come lo
chiamano in dialetto, sta leggendo un settimanale
scandalistico. Su una copia incorniciata del suo
certifcato di nascita, in bella mostra sulla mensola
del caminetto, fgura la data del 2 novembre 1905.

Ai ricercatori Caruso dice di essere in buona


salute, e in efetti la sua memoria sembra prodigiosamente intatta. Ricorda perfettamente la morte
di suo padre, avvenuta nel 1913, e la grave malattia
della madre e del fratello, che rischiarono di morire durante la pandemia infuenzale del 1918-19.
Racconta poi di essere stato dichiarato inabile al
servizio militare per via di una doppia frattura a
una gamba, riportata nel 1925 a causa di una caduta accidentale. Quando Berardelli gli chiede che
cosa abbia fatto per essere cos longevo, Caruso
risponde con un sorriso: No Bacco, no tabacco,
no Venere. E aggiunge di essere cresciuto pi che
altro mangiando fchi e fagioli e di non aver quasi
mai mangiato carne rossa.
Non molto diversa la storia di Domenico Romeo, 103 anni, che assicura di aver sempre mangiato poco, ma di tutto, e di Maria Rosa Caruso,
che di anni ne ha 104, e anche se non sta molto
bene fa sentire ai ricercatori una versione vivace
della canzone dedicata al santo patrono locale.
Durante il viaggio di ritorno verso il laboratorio
di Cosenza, Berardelli osserva: Spesso dicono che
preferiscono mangiare solo frutta e verdura.
Pu darsi che non avessero altro da mangiare,
risponde Passarino.
Che la dieta fosse il risultato di una libera scelta o delle rinunce imposte dalla povert di una
regione come la Calabria del primo Novecento,
di fatto decenni di studi hanno accreditato lidea
che una dieta spartana possa allungare la vita. Di
recente per questa tesi stata confutata dalle ultime ricerche, i cui risultati tendono a mettere in
discussione il presunto rapporto di causa-efetto
tra longevit e regime alimentare ipocalorico.
In ogni caso, Giuseppe Passarino era pi interessato ai centenari in quanto tali che alle loro
abitudini alimentari. In un campo storicamente
inquinato da affermazioni spesso iperboliche,
nonch da discutibili oferte di elisir di lunga vita
non meglio documentati, la scienza ha cominciato
a studiare il fenomeno della longevit ricorrendo
alla genomica, alla ricerca molecolare e soprattutto allanalisi dei dati raccolti in diverse piccole
comunit geneticamente isolate, con lobiettivo
di approfondire sempre pi la conoscenza delle
malattie tipiche dellinvecchiamento e dei possibili
l ongevit

national geo graphic MAGGIO 2013

norman apolo
ramirez

51

Norman Apolo ha
la sindrome di Laron,
una malattia genetica
che comporta il nanismo
ma aumenta le probabilit
di vivere a lungo, perch
riduce il rischio di cancro
e diabete. Ex giornalista
e dirigente politico
a Balsas, in Ecuador,
insegna in una scuola
superiore. Vive con
la moglie, le tre fglie e
un nipotino, nessuno dei
quali sofre della sindrome.

Sono un uomo fortunato: ho una splendida


famiglia che mi d la vita.

modi per evitarle. In Calabria come in Ecuador,


nelle isole Hawaii e nel Bronx le ricerche in corso
stanno portando alla luce una serie di molecole e di vie metaboliche che alla fne potrebbero
consentire a tutti di raggiungere unet avanzata
in buona salute, o addirittura in perfetta forma.

A RICERCA DI RISPOSTE GENETICHE ha indotto la comunit scientifca internazionale a interessarsi a persone come Nicolas
Aazco, soprannominato pajarito (passerotto).
Per molti aspetti, Pajarito non diverso da tanti
altri adolescenti. Ama il calcio e i giochi al computer, e non indiferente alle foto sexy del calendario appeso a una parete del soggiorno di casa
sua, accanto a una copia incorniciata dellUltima
cena. Vive con la famiglia in una casa di quattro
stanze nella provincia rurale di El Oro, nel Sud
dellEcuador, ai piedi delle Ande. Su questi terreni accidentati ma lussureggianti, in un paesaggio
che fa pensare a Shangri-La, col suo mix esotico
di piante di banane, cavolfori e tamarillo, aiuta
il padre a coltivare i campi di canna da zucchero
che circondano la casa.
Pajarito, che oggi ha 17 anni, si reso conto
del motivo del suo soprannome fn dalla prima
elementare. A sei anni, confrontandosi con i compagni di classe, ha preso tristemente coscienza
della sua condizione. Ho capito che sarei sempre
rimasto pi piccolo di loro. Molto pi piccolo.
A causa di una mutazione recessiva di un singolo gene, Pajarito ha laspetto di un bambino di
8 anni, e la sua statura rimasta ferma a un metro
e 14 centimetri: molto inferiore a quella del fratello maggiore Ricardo, che ha un anno pi di lui.
La mutazione allorigine di questo disturbo della
crescita, denominata sindrome di Laron, potrebbe
per costituire al tempo stesso un fattore di protezione da molte malattie tipiche dellet avanzata. Una notizia che ormai di pubblico dominio
persino in questarea storicamente povera e geografcamente isolata. Un pomeriggio, Pajarito si
ritrova con altri tre abitanti della regione afetti
Stephen S. Hall autore di libri scientifci, tra cui
Merchants of Immortality. Fritz Hofmann
uno storico collaboratore della rivista.
10

national geo graphic MAGGIO 2013

dalla sindrome di Laron nel retrobottega di un negozio di elettrodomestici per unintervista. Freddy
Salazar, 39 anni, alto un metro e 16 centimetri, ha
fatto recentemente adattare la sua Chevy Forsa
del 1997 con pedali rialzati e un sedile su misura
per poter guardare dal fnestrino e destreggiarsi al
volante sui ripidi tornanti della sua citt arroccata
su una collina. Victor Rivera, 23 anni, poco pi
alto di Salazar, stato presentato fn da bambino
a numerosi convegni scientifci e ritratto a quattro
anni in una celebre fotografa in cui tiene in mano
una pannocchia di granturco che appare pi grande del suo braccino. Quando gli chiedono se al
corrente delle ultime scoperte scientifche sulla sua
condizione, il pi anziano e autorevole del gruppo,
il quarantatreenne Lus Snchez, ride di gusto gettando indietro la testa; gli altri gli fanno eco con
le loro vocine stridule. Ridiamo, spiega, perch
sappiamo di essere immuni da cancro e diabete.
uninterpretazione un po eccessiva, ma rifette
il crescente interesse dei ricercatori per lo studio dei
genomi di gruppi di popolazione particolarmente
longeve, in buone condizioni di salute: il loro isolamento geografco e culturale facilita il reperimento
di indizi genetici sulla resistenza di questi soggetti
alle malattie dellet avanzata.
Uno di questi scienziati il medico personale
di Pajarito, Jaime Guevara, anche lui nato nella
provincia di El Oro. Da sempre afascinato dal
fenomeno, tipico della regione, dei piccoletti,
come li chiamavano prima che la loro condizione
avesse un nome, incominci a studiarli nel 1987.
In un quarto di secolo ha identifcato un centinaio
di persone afette dalla mutazione di Laron tra
le colline del sud dellEcuador. Tra i pazienti di
Jaime Guevara c Meche Romero Robles, madre
nubile quarantenne, alta circa un metro e 25, che
vive con la fglia adolescente, Samantha, nella citt
di Pias. Ma guardatela!, esclama Guevara abbracciando Meche. Con la massa corporea che
si ritrova, dovrebbe avere senzaltro il diabete. E
invece, neppure lombra!. Meche obesa. Ma come tanti piccoletti come lei, sembra immune al
diabete. Lho scoperto nel 1994, dice Guevara.
Ma allora nessuno mi dava retta.
Le cose incominciarono a cambiare nel 2005,
quando il gerontologo Valter Longo, biologo

Indizi genetici
di longevit

Esaminando gruppi di popolazione geneticamente isolati, per motivi


culturali o geografici, gli scienziati hanno rilevato mutazioni genetiche
che sembrano avere un ruolo nella prevenzione delle malattie che
riducono laspettativa di vita. Le mutazioni individuate non sono per
unesclusiva di questi gruppi, e non si riscontrano in tutti i loro membri.

VARIANTE
GENETICA

Morbo di
Alzheimer

CETP

69%

RIDUZIONE NELLINSORGENZA DI MALATTIA,


RISPETTO AL GRUPPO DI CONTROLLO

APOC-3

Malattia
cardiovascolare

EBREI ASHKENAZITI

I discendenti degli
ebrei dellEuropa
centrale, per lo pi
residenti a New York,
presentano mutazioni
che li proteggono
da disturbi quali
lipertensione o
il morbo di Alzheimer.

65%
Ipertensione

APOC-3

40%

20%
Cancro

31%

55%
100%
Diabete

AMISH
DEL vECCHIO ORDINE*

I membri di questa
comunit di Lancaster
(Pennsylvania) hanno
una mutazione che
abbassa il colesterolo.

50%
100%
GHR

FOXO3a

AMERICANI
DI ORIGINE GIAPPONESE

LA SINDROME
DI LARON IN ECUADOR

Una mutazione
di questo gene
negli uomini riduce
il rischio di cancro
e cardiopatie.
Alcuni geni FOXO
potrebbero costituire
un importante fattore
di longevit.

Questa mutazione
genetica inibisce
un ormone della
crescita insulino-simile,
causando il nanismo,
ma al tempo stesso
protegge dal diabete
e dal cancro.

*NEGLI EBREI ASHKENAZITI COMPARE


UNA DIVERSA MUTAZIONE DI APOC-3.

cellulare alla University of Southern California, invit Guevara a descrivere le proprie ricerche alla Usc. Gi dieci anni prima Longo
aveva cominciato ad armeggiare con i geni di
microrganismi semplici, quali ad esempio i lieviti monocellulari, inducendo mutazioni che ne
prolungavano la vita. Un fenomeno che si spiega
in vari modi: alcune di queste cellule mutanti
erano in grado di riparare il proprio Dna meglio di quelle normali; altre dimostravano una

maggior capacit di minimizzare i danni provocati dagli ossidanti; altre ancora sviluppavano
una maggior capacit di sventare i danni al Dna
che spianano la strada al cancro nelluomo.
Altri ricercatori lavoravano nello stesso campo. Nel 1996 Andrzej Bartke, uno scienziato della
Southern Illinois University, prese in esame i geni
della crescita nei topi. Ne risult che i topi i cui ormoni della crescita erano stati bloccati rimanevano
pi piccoli. Ma la sorpresa fu che questi topolini

JOHN TOMANIO AND MATTHEW TWOMBLY, STAFF NGM; MEGAN CASSIDY. FONTE: NIR BARZILAI, INSTITUTE FOR AGING
RESEARCH, LONGEVITY GENES PROJECT, ALBERT EINSTEIN COLLEGE OF MEDICINE

sadie mintz

105

Da ragazza, Sadie aiutava


i genitori nel negozio che
avevano in casa a Seattle.
Da adulta stata titolare
di una piccola gioielleria
a Hollywood, dove pagava
laftto a Mary Pickford;
noleggi anche un paio
di orecchini a Marilyn
Monroe, per una foto
su Life. A 104 anni,
Mintz ha pubblicato
a sue spese un racconto.
Qui agghindata
per la celebrazione
del Capodanno ebraico
a Santa Monica, a casa
di una delle sue nipoti.

Non riuscirai mai a far nulla se non


conosci il senso della parola coraggio.

l ongevit

13

irving kahn

106

Irving Kahn inizi la carriera di operatore fnanziario nel 1928. tuttora presidente
della Societ di consulenza e intermediazione fnanziaria di New York che porta
il suo cognome. Lavora 5 ore al giorno. Si dice sia il pi anziano operatore del mondo.

vivevano pi a lungo degli altri: la loro aspettativa


di vita risult superiore del 40 per cento circa.
possibile che analoghi processi siano riscontrabili
negli esseri umani, e che certe anomalie genetiche possano raforzare le difese contro le malattie
dellinvecchiamento? Lendocrinologo israeliano
Zvi Laron, che nel 1966 descrisse per la prima
volta il tipo di nanismo defnito da allora col suo
nome, ha individuato nellEuropa centrale e orientale svariate decine di persone colpite da questa
rara sindrome. Secondo lipotesi di Valter Longo,
i pazienti di Guevara potrebbero rappresentare un
esperimento della natura: una popolazione isolata
con una condizione genetica legata alla longevit.
Secondo i ricercatori possibile rintracciare le
origini dei soggetti ecuadoriani afetti dalla sindrome di Laron sin dalla fne del Quattrocento.
Allepoca molti ebrei emigrarono dalla Penisola
Iberica verso il Nuovo mondo, portando con s un
14

national geo graphic MAGGIO 2013

bagaglio specifco: un errore genetico denominato mutazione E180 del gene recettore dellormone
della crescita, che produce la molecola destinata a
ricevere i segnali di crescita dellorganismo. Persone in cui stato riscontrato lo stesso errore genetico
si trovano in Israele.
Gli ebrei sefarditi che avevano abbandonato la
Spagna dellInquisizione si stabilirono nelle piccole citt e nei villaggi in unarea di 200 chilometri
quadrati nelle campagne ecuadoriane, dove fno
agli anni Ottanta cerano poche strade, non cerano
telefoni n corrente elettrica. Nel corso dei secoli
la mutazione, latente, si difuse tra la popolazione,
amplifcata dallisolamento e dai matrimoni tra
consanguinei. Teoricamente apparteniamo tutti a una stessa famiglia, dice Christian Asanza
Reyes, economista a Balsas, la cui alta statura sembra smentire la mutazione che pure lui e la moglie
hanno trasmesso a due dei loro tre fgli.

lilly port

99

Potevo fnire in un campo di concentramento, e nessuno se ne sarebbe accorto, dice Lilly


Port. Nata a Vienna, riusc a fuggire quando i nazisti presero il potere. Ha lavorato per la
tutela dei consumatori. In pensione, le piace viaggiare: tempo fa stata a Machu Picchu.

La collaborazione tra Jaime Guevara e Valter


Longo era iniziata nel 2006. Guevara aveva individuato, in una precisa area geografca, un gruppo omogeneo afetto da una mutazione genetica
conosciuta, che apparentemente bloccava linsorgenza del diabete e del cancro. Tra i componenti
del gruppo con sindrome di Laron non si trovato
nessun caso di diabete, e un solo caso di tumore
maligno, peraltro non letale.
In un gruppo di controllo di soggetti della stessa
et, abitanti nella stessa area, i due ricercatori avevano invece riscontrato il 5 per cento di diabetici e
20 casi mortali di cancro. Da esperimenti successivi portati avanti allUsc, sempre sotto la guida
di Valter Longo, su campioni ematici prelevati da
pazienti ecuadoriani, sembrava emergere unazione
protettiva delle cellule umane dai tumori maligni
indotti in laboratorio. Qual era lingrediente magico di quel sangue? Nessuno, assicura Longo.

In efetti di rilevante cera non la presenza, ma


lassenza di qualcosa: precisamente di un ormone denominato Igf-1, sigla di insulin-like-growth
factor (fattore di crescita insulino-simile). Secondo
Longo, il motivo dellazione protettiva del sangue
andava ricercato nei livelli insolitamente bassi di
Igf-1, potente regolatore del metabolismo, che svolge un ruolo importante nella crescita dei bambini,
ma ha anche la propriet di accelerare lo sviluppo
del cancro. Controllando la presenza di uno specifco ormone nel sangue umano possibile posticipare i malanni della vecchiaia? Probabilmente non
cos semplice, ma tutte le ricerche sulla longevit
a un certo punto trovano sulla propria strada una
qualche connessione con lIgf-1.
In Calabria, la caccia alle molecole nascoste
e ai meccanismi che conferiscono longevit agli
ultra-centenari celata nellUfficio Anagrafe e
Stato civile di Luzzi, tra i faldoni allineati sugli
l ongevit

15

rae kline

83

Un moto perpetuo: cos che Rae Kline, di Solana Beach (California), si defnisce.
Antesignana dello yoga, mostra la posizione in cui le ginocchia toccano le orecchie.
Ogni giorno nuota per 1,5 km, fa unora di bicicletta e una passeggiata di 6 km.

scafali che ricoprono le pareti: i preziosi registri


sono ordinati per annate, a partire dal 1866. Poco
dopo lunifcazione dellItalia nel 1861, il governo
ordin ai funzionari locali di ogni citt o comune
di registrare le nascite, i matrimoni e i decessi di
tutti gli abitanti. I ricercatori dellUniversit della
Calabria hanno cominciato nel 1994 a esaminare
le registrazioni in ciascuno dei 409 comuni della
regione. Confrontando le storie delle famiglie e i
dati fsiologici relativi alla vulnerabilit alle malattie degli individui, i ricercatori si sono posti alcune
domande fondamentali. In che misura la longevit
determinata dal patrimonio genetico, e quanto
incide lambiente? Come interagiscono tra loro
questi fattori per favorire la longevit, o al contrario per accelerare il processo di invecchiamento?
Per rispondere a questi interrogativi indispensabile partire da dati demografci incontrovertibili.
Questo il registro anagrafco del 1905, spiega
16

national geo graphic MAGGIO 2013

Marco Giordano, uno dei giovani colleghi di Giuseppe Passarino, aprendo un voluminoso faldone
verde. E indica unannotazione scritta in corsivo,
che registra la nascita di Francesco DAmato, il 3
marzo 1905: il probando, cio lindividuo con uno
specifco fenotipo attraverso il quale viene identifcata una famiglia con determinate caratteristiche
genetiche, di un albero genealogico molto esteso.
morto nel 2007 , nota Giordano. E spiega che
grazie ai dati contenuti in quei registri stato possibile ricostruire gli alberi genealogici delle famiglie.
Attraverso controlli incrociati tra i registri e una
serie di schede molto dettagliate, Marco Giordano
e altri due ricercatori, Alberto Montesanto e Cinzia
Martino, hanno ricostruito per esteso gli alberi genealogici di 202 nonagenari e centenari calabresi.
La documentazione comprende, oltre ai fratelli
e le sorelle dei centenari, anche i rispettivi coniugi:
in tal modo il gruppo di Passarino ha potuto efet-

tuare uno studio storico sulla longevit. Abbiamo


confrontato let raggiunta dai fratelli e dalle sorelle
di DAmato a quella dei loro congiunti, mogli o
mariti: persone appartenenti alla stessa cultura,
vissute nello stesso ambiente, che hanno assunto gli stessi cibi e farmaci, ma con un patrimonio
genetico diverso. In un articolo del 2011 i ricercatori calabresi hanno riferito le loro conclusioni,
almeno in parte sorprendenti. In linea con gli esiti
di altre ricerche precedenti, la longevit dei parenti
prossimi dei soggetti pi che nonagenari risultata
superiore a quella della media. Ma il dato inatteso
che i fattori genetici chiamati in causa sembrano
favorire soprattutto gli uomini.
I risultati della ricerca indicano che lintricata
combinazione di fattori genetici che favoriscono la
longevit sia pi complessa di quanto si pensasse.
In passato, alcuni importanti studi efettuati in
Europa avevano attribuito alle donne le maggiori
probabilit di superare il secolo di vita, in una proporzione di 4 o 5 a uno rispetto agli uomini: una
diferenza che almeno in parte veniva attribuita a
motivi genetici. Secondo le conclusioni della ricerca efettuata in Calabria, invece, il fattore genetico
responsabile della longevit sembra prevalere negli individui di sesso maschile, mentre le donne
avrebbero maggiori capacit di trarre vantaggio
da fattori esterni, quali il regime alimentare e le
cure mediche.

lluniversit della calabria, nella


semioscurit del corridoio da cui si accede allo studio di Passarino, sono allineati
alcuni freezer: qui i ricercatori conservano le fale
con i campioni ematici prelevati dai loro soggetti
centenari. Dal Dna contenuto in queste fale e da
campioni di tessuto i ricercatori hanno ricavato ulteriori informazioni. Hanno scoperto per esempio
che gli ultranovantenni tendono a recare un allele
(una variante di sequenza di un gene) che svolge
un ruolo importante nella digestione e nelle preferenze alimentari. Lallele regala infatti alle persone un gusto per i cibi amari come i broccoli o le
erbe di campo, ricchi di polifenoli, che favoriscono
la salute cellulare; inoltre potenziano la capacit
delle cellule intestinali di estrarre i nutrienti dal
cibo durante la digestione.

Abbiamo individuato, spiega Passarino, i


cinque o sei fattori che pi infuenzano la longevit: la risposta allo stress, il metabolismo dei
nutrienti e il metabolismo in genere, cio la gestione e luso dellenergia. Il suo gruppo sta esaminando linfuenza dei fattori ambientali, in senso
lato, dallalimentazione negli anni della crescita
alla durata della frequenza scolastica, in grado di
modifcare lattivit dei geni e ridurre o allungare
laspettativa di vita.

n altro continente, unaltra isola genetica. una giornata grigia nel Bronx, e
in una stanza al terzo piano di uno stabile
della Morris Park Avenue Jean Sisinni, 81 anni,
passeggia su e gi, compitando con sforzo le lettere
dellalfabeto in ordine alterno: B, D, F, H e cos via.
Un sensore sulla sua fronte misura lattivit della
corteccia prefrontale, e i sensori inseriti nel tappeto grigio su cui cammina registrano limpatto, il
punto preciso e la velocit di ogni passo.
Se la cava benissimo!, esclama Roee Holtzer,
neuropsicologo presso lAlbert Einstein College of
Medicine, che ha portato avanti una serie di studi
sulla funzione cerebrale e la mobilit negli anziani.
Negli ultimi anni, in collaborazione con il neurologo Joe Verghese, Holtzer ha dimostrato che
lattivit di pensiero che un individuo in grado di
svolgere con la parte prefrontale del cervello mentre al tempo stesso parla e cammina indicativa
del rischio di cadute, perdita della mobilit o demenza. Questi esperimenti integrano una ricerca
efettuata nello stesso istituto sotto la direzione di
un medico israeliano: Nir Barzilai ha iniziato nel
1998 uno studio su tre centenari residenti a New
York. Da allora il progetto Einstein si esteso fno a includere pi di 500 centenari abitanti a New
York o nei dintorni. Sono tutti ebrei ashkenaziti
provenienti dallEuropa centrale: una popolazione storicamente e culturalmente isolata. In questo
gruppo omogeneo le ricerche hanno rivelato una
serie di geni collegati alla longevit: in parte, gli
stessi evidenziati dalle ricerche svolte in Italia.
Sulla scorta di una mole sempre crescente di dati, i ricercatori dellistituto Einstein notarono che
i centenari di origine ashkenazita presentavano
livelli eccezionalmente alti di Hdl, il colesterolo
l ongevit

17

marion stehura

103

Marion, cresciuta a Lorain,


Ohio, ha sempre desiderato
giocare a pallone come
i ragazzi e comportarsi
da maschiaccio. Oggi vive
a Hemet (California),
e si diverte a lanciare lunghi
fschi nei supermercati dove
va con il fglio John: era
il suo modo per richiamare
a casa i fgli quando
erano piccoli. Alla guida
di un cart elettrico messo
a disposizione dal negozio,
si vanta della potenza
dei suoi fschi: Potrebbero
mandare tutto in frantumi
qui dentro!

Non lasciatevi mettere i piedi in testa


da nessuno: lottate, lottate per i vostri diritti!

l ongevit

19

Arrivare a
100 candeline

I centenari raggiungono il traguardo grazie alla buona salute, ai geni, al loro


buon senso o alla buona sorte. In persone con aspettativa di vita media
le malattie dellinvecchiamento colpiscono prima e durano pi a lungo.

Periodo complessivo
di malattia cardiaca, ictus,
diabete, demenza o cancro

Persona
con aspettativa
di vita
breve

19 ANNI

Morte: 80
20

Et

40

60

80
9 ANNI

Centenario

Morte: 100-105
20

40

buono, e che nei loro fgli questi livelli erano spesso


ancora pi elevati. Passarono quindi ad analizzare
il Dna di un centinaio di geni che hanno un ruolo
nel metabolismo del colesterolo. Ci che trovarono
fu una variante, uno specifco sottotipo genetico di
un gene denominato Cetp (Cholesteryl ester transfer protein), pi comune tra i centenari.
Le ricerche sul Cetp nei centenari hanno confermato le conclusioni di precedenti studi, secondo
le quali questa particolare variante avrebbe unazione protettiva contro le malattie cardiovascolari.
E hanno rilevato inoltre che non solo i centenari
e pi in generale gli ebrei ashkenaziti, ma anche
molti altri abitanti del Bronx che presentano questo sottotipo genetico ottengono migliori risultati
nei test cognitivi come quello in cui si cammina
parlando. Due grandi societ farmaceutiche stanno
testando farmaci in grado di riprodurre lazione
inibitoria del gene sul quantitativo di Cetp nel sangue, osservata nella variante dei centenari.
Barzilai e i suoi colleghi hanno inoltre preso in
esame i mitocondri, le centrali energetiche delle
cellule, che hanno un ruolo cruciale nel metabolismo. I ricercatori hanno identifcato varie proteine
mitocondriali, cui hanno dato il nome di mitochine, negli organismi di soggetti che hanno superato
n Society Grant La ricerca del biologo Valter Longo
sulla sindrome di Laron stata finanziata in parte dalla
National Geographic Society.

20

national geo graphic MAGGIO 2013

60

80

100

i 90 o i 100 anni. Una di queste molecole, denominata umanina, appare particolarmente promettente, almeno a quanto risulterebbe da alcuni esperimenti su animali. Barzilai assicura che basta una
sola iniezione di umanina per normalizzare nel
giro di poche ore il livello ematico di glucosio dei
topi diabetici, e per eliminare i sintomi del diabete.
Inoltre questa molecola previene larteriosclerosi e
lAlzheimer nei topi predisposti a queste malattie.
Lampio e ambizioso programma dellIstituto
Einstein sulla longevit fa parte di un progetto di
ricerca sulla genetica umana con prospettive altamente innovative. Negli ultimi 20 anni lattenzione
si focalizzata soprattutto sui cosiddetti geni patogeni. Tutti stanno cercando i geni del diabete,
dellobesit e cos via, dice Barzilai. Ma se non
si riesce a trovarli anche perch siamo dotati al
tempo stesso di diversi tipi di geni protettivi. su
questi ultimi che oggi si concentra linteresse di
molti ricercatori. Sembra infatti che i geni protettivi siano in grado di neutralizzare o sconfggere
quelli patogeni o associati allinvecchiamento.
Uno dei geni che pi hanno incuriosito i ricercatori il Foxo3. I ricercatori dellUniversity
of Hawaii hanno individuato alcune varianti di
questo gene nei pi longevi tra gli abitanti, americani di origine nipponica, dellisola di Oahu. la
stessa pista di ricerca - quella dellinsulina IGF-1
- individuata negli studi sui lieviti e sui vermi, che
ritroviamo anche nelle ricerche sugli ecuadoriani
NGM ART. FONTE: THOMAS PERLS, NEW ENGLAND
CENTENARIAN STUDY, BOSTON UNIVERSITY

afetti dalla sindrome di Laron. Sono sempre i geni protettivi a costituire lobiettivo di una ricerca
presso lo Scripps Translational Science Institute
di La Jolla, in California, dove Eric Topol e i suoi
colleghi esaminano il Dna di un migliaio di anziani in buona salute, per i quali hanno coniato la
defnizione di wellderly, benanziani: ultraottantenni esenti da disturbi cronici quali lipertensione,
il diabete o le malattie coronariche, che non hanno
mai avuto bisogno di assumere medicinali. Deve
pur esserci qualche mutazione genetica che spieghi perch questi individui sono protetti dai geni
distruttivi coinvolti nel processo di invecchiamento, argomenta Eric Topoi, e aggiunge: Abbiamo
aperto la caccia!.
La gara per trovare le chiavi della longevit ha
portato i ricercatori in un posto cui le ricerche
attribuiscono sempre maggiore importanza nel
processo di invecchiamento: lutero materno. I
ricercatori dellIstituto Einstein ipotizzano infatti
che il nostro processo di invecchiamento possa
essere programmato fn dallinizio della nostra
vita, e forse addirittura nel periodo prenatale.
Per studiare pi a fondo questipotesi, Francine Einstein e John Greally hanno esaminato le
mutazioni epigenetiche del Dna di cellule staminali dei cordoni ombelicali di bambini nati
nel Bronx, per individuare le diferenze tra neonati di tre diverse categorie di peso e dimensioni, stabilite in proporzione allet gestazionale.
I risultati indicano che il pattern dei marcatori
del Dna nei neonati sottopeso o sovrappeso differisce in maniera signifcativa da quello che si
riscontra nei normopeso.
Questi risultati si inseriscono in un nuovo,
attualissimo campo della biologia, lepigenetica,
che studia i modi in cui le infuenze ambientali possono indurre modifcazioni chimiche nel
Dna, causando nellattivit dei geni cambiamenti
destinati a permanere negli individui per tutta la
vita. Ecco la spiegazione di Barzilai: Nellutero si
potrebbero verifcare infuenze sui meccanismi
genetici che in qualche modo stabiliscono la durata della nostra vita. Potremmo allora arrivare
a dire che il progenitore dellanziano il feto.
La grande mole di nuovi studi indica, se non
altro, che le ricerche sulla longevit stanno por-

tando il dibattito scientifco a un nuovo livello.


Nellottobre 2011 il Premio Archon Genomics X
ha dato il via a un concorso tra gruppi di ricercatori
per il sequenziamento del Dna di un centinaio di
centenari (e infatti il concorso ha preso il nome
di 100 per 100) .
improbabile per che la pista genetica
spieghi da sola tutti i segreti della longevit.
Gli esperti pensano che i recenti risultati sulle
diete a basso contenuto calorico vadano presi
con cautela. Gli esperimenti su 41 tipi di topi
geneticamente diversi hanno dimostrato ad
esempio che limitando la somministrazione di
cibo si ottengono risultati contraddittori. Se
vero che met circa degli animali cos trattati
vissuta pi a lungo, la vita dellaltra met
durata meno della media dei topi alimentati
normalmente. Nellagosto scorso, i risultati di
uno studio condotto per molti anni sui primati
dal National Institute of Aging evidenziano che
le scimmie costrette per 25 anni a un regime a
basso contenuto calorico non ne hanno tratto
alcun vantaggio in termini di longevit.
Dopo la visita ai centenari di Molochio, Giuseppe Passarino, guidando la sua auto sulla via del
ritorno al laboratorio, riassume la situazione: I
geni non sono buoni n cattivi. Vanno considerati
in rapporto alle fasi della vita. A conti fatti, probabilmente la longevit legata ai geni per un 25 per
cento. In parte dipende anche dallambiente; ma
neppure i fattori ambientali bastano a dare una
spiegazione completa. Non dimentichiamo per
che anche il caso ha un ruolo.
Questa frase ci riporta a Molochio e a Salvatore Caruso, ancora robusto e vitale a 106 anni
suonati. Grazie a una frattura a una gamba 88
anni fa, venne riformato dal servizio militare.
Lunit della quale avrebbe dovuto far parte fu
richiamata durante la Seconda guerra mondiale.
Li hanno spediti sul fronte russo. E neppure uno
di loro tornato, ha detto Caruso. Questo per
ricordarci ancora una volta una semplice verit:
indubbiamente la scoperta di molecole e meccanismi fnora inesplorati potrebbe portare alla
messa a punto di farmaci in grado di farci vivere
pi a lungo e in buona salute. Ma anche un po di
fortuna non guasta. j
l ongevit

21

salvatore caruso

106

Salvatore Caruso cammina


senza aiuto, non porta
occhiali, recita Dante
ad alta voce e canta con
i nipotini. I suoi ricordi pi
lontani sono legati agli ulivi
che crescono sui terreni della
sua famiglia, a Molochio
(Calabria). Oggi le olive si
raccolgono con laiuto di reti,
non pi a mano come una
volta; ma Salvatore non
ha mai mancato, in tutto
il corso della sua vita,
di partecipare alla raccolta
e alla produzione dellolio.

Quando ero in fasce, durante la raccolta


i miei mi mettevano qui, su una coperta.

Rovine del periodo aksumita


nellarea archeologica
di Qohaito, su un altopiano
ai margini estremi
della Rift Valley.

A 20 anni dallindipendenza il paese, uscito dalla guerra


di liberazione con grandi speranze, vive una realt sospesa.

testo e fotografe di
antonio politano

Il sole splende sullaltopiano, la primavera arrivata. C forse meno trafco


del solito, ma la gente passeggia tranquillamente. Gli autobus e i caf sono pieni,
come dabitudine a questora del pomeriggio che tende alla sera. il rito del latte
macchiato e del cappuccino, della chiacchiera e del rientro. Allorizzonte nuvole
gonfe, salite dal bassopiano, formano
una cornice densa. Voci di colpo di Stato.
Di tv, aeroporto e banca centrale occupati dagli insorti, secondo il web. Eppure non ci sono
segnali, davanti alla banca un soldato monta la
solita guardia, gli aerei decollano. Solo tornando
in hotel si nota qualcosa, uomini in borghese attorno allentrata dellAlbergo Italia con fucili in
mano. Lasciano passare senza dire niente, pattugliano discreti il cuore della capitale Asmara, la
citt coloniale ideale costruita dagli italiani su un
altopiano africano e la citt africana nata attorno
ai suoi edifci futuristi, art dco, razionalisti. Un
nucleo di sperimentazioni rimasto quasi intatto
e attorno a quello mercati sempre aperti, villaggi
abissini, case a schiera.
La mattina dopo, gli uomini armati non ci
sono pi. Tutto pare rientrato. Le versioni si accavallano. Chi parla di confronto minaccioso
tra carri armati e di collegamenti dei ribelli con
lestero, chi di semplici rivendicazioni salariali
di un gruppo di militari e di trattativa andata a
buon fne. Per alcuni non c stata nessuna insurrezione. Per altri una prova, un avvertimento.
Un paese giovane, uscito con grandi speranze da
una guerra di liberazione di 30 anni (la pi lunga
del continente), vive un tempo sospeso, a 20 anni
26

national geo graphic MAGGIO 2013

Uno slargo di terra rossa ad Asmara viene utilizzato per le lezioni di guida - molto frequentate - su vecchie
Fiat 600, lungo corsie delimitate da paletti di legno per curve strette, rettilinei veloci, frenate improvvise
e parcheggi in retromarcia.

eritrea

27

In una serata qualunque,


la gente passeggia sul viale
principale di Asmara, di fronte
allo Sweet Asmara Caff.

Sopra, una lezione alla scuola italiana di Asmara, il pi grande istituto italiano (materna, elementare, media, liceo)
al di fuori dei confini nazionali, con oltre l80% di studenti di nazionalit eritrea. Sotto, nello storico Bar Tre Stelle di
Asmara si gioca a boccette, sport tipicamente italiano ormai radicato nella cultura eritrea.

30

national geo graphic MAGGIO 2013

LEritrea un Far West


allitaliana, sparito per
dallimmaginario popolare.
Poco conosciuto, dimenticato.

dallindipendenza raggiunta ufcialmente il 24


maggio 1993. Asmara non cambiata, a parte gli
internet caf, racconta Giampaolo Montesanto,
professore alla scuola italiana, la pi grande al
di fuori dei confni nazionali. un unicum in
tutto il continente, ingegno italiano e manodopera eritrea, preservato per scelta e per i confitti
che hanno frenato le modernizzazioni. Cos si
salvata la sua concentrazione di architetture depoca, a 2.400 metri di altitudine, che ne fanno una
Miami Beach del Corno dAfrica, unAvana totalmente nera, per la Lonely Planet un diamante di
capitale. La memoria italiana sparsa, varia. Cinema Impero, Rosina Caf, Gianni e Gina Beauty
Parlour, Dolce Vita, SuperLatteria, Gelateria Fortuna, Club Bocciofla. In un angolo dellOdeon, un
cartello annuncia ancora Trattenimenti danzanti,
tutte le sere. Rinfreschi, Matrimoni, Battesimi.
Fuori dal Bar Tre Stelle si serve il caf come ai
tempi degli italiani, quando militari e coloni arrivavano in auto e consumavano senza scendere:
un paio di cameriere zigzagano tra le macchine
parcheggiate, anche in doppia fla, per prendere
le ordinazioni e servire espressi e brioche; dentro,
in una stanza stretta, c un biliardo, ma non c
spazio per la stecca, si gioca solo a boccette. Al
Cinema Roma si alternano flm di Bollywood e
dazione, con sottotitoli in tigrino, e partite di
calcio della Premier League inglese, passione
nazionale; allentrata campeggia un enorme
proiettore originale, sulle pareti tele con scene
della lotta per lindipendenza e ritratti dei divi
di Hollywood e Cinecitt, da Steve McQueen a
Marcello Mastroianni. Alla Casa degli italiani si
vedono le partite della Serie A, in una saletta tappezzata di striscioni, bandiere, manifesti di Juve e
Milan, Lazio e Catania. Un tempo si faceva molta
attivit culturale, cineforum e incontri. Oggi di
italiano rimasto soprattutto il men della sua
trattoria, dalla carbonara alla parmigiana. Un
simbolo spettacolare di italianit il garage futurista Fiat Tagliero, a forma di aeroplano con
tanto di ali, carlinga e torretta centrale.

DallEritrea part lavventura coloniale italiana.


Lo stesso nome, dal greco antico erythros (riferito
al Mar Rosso), le fu attribuito da Francesco Crispi su suggerimento dello scrittore e diplomatico
Carlo Dossi. Nellex colonia, proclamata da Crispi
nel 1890, vi ancora una comunit di circa mille
italiani, dice lambasciatore italiano Marcello
Fondi: insegnanti, uomini daffari, insabbiati,
eredi delle famiglie dei coloni. Vecchi coloniali li
defnisce Erminia DellOro, scrittrice italiana nata
in Eritrea: I primi coloni arrivati nel 1896, come
mio nonno, che iniziarono a lavorare nella colonia
e a costruire Asmara, diversi da quelli che arrivarono nel 1936 per la Guerra di Etiopia. Negli anni
Trenta arriv Arnaldo Orsi, che ama girare in bici
nella sua gigantesca ofcina, tuttora innamorato
di un paese complicato, ma pieno di sole, di gente
buona. Rimangono antiche famiglie miste italoeritree, come quella di Giovanni Mazzola, il sarto
pi rinomato della capitale, campione di ciclismo
e di atletica, che alle Olimpiadi di Roma del 1960
sollev in trionfo Abebe Bikila.
Per Carlo Lucarelli, che nella Massaua del 1896
ha ambientato il suo romanzo Lottava vibrazione,
lEritrea un pezzo dItalia, in termini di prossimit culturale, un Far West allitaliana, sparito
per dal sentire comune, dallimmaginario popolare. Poco conosciuto, dimenticato. Una storia
intrecciata che sembra non riguardarci pi.
Il cimitero italiano di Asmara rivela una Spoon
River italo-eritrea di parole incise sulla pietra,
foto sbiadite, cappelle circondate da bouganville.
Epitaf colmi di retorica, frammenti che fanno
immaginare destini, esiti: nella maliosa terra
dAfrica venne, medaglia doro e dargento al
merito di colonizzazione, vissero di lavoro, di
bont, di tenerezza, genio ucciso da un fulmine,
ogni pensiero, ogni palpito, ogni sacrifcio. Accanto al cimitero, uno slargo di terra rossa ospita
dallalba lezioni di guida su multicolori Fiat 600,
lungo corsie delimitate da paletti di legno che disegnano i percorsi di prova per curve e retromarcia.
Pi avanti un altro cimitero, questa volta di carri
eritrea

31

Questo territorio afacciato


sul Mar Rosso gioca un ruolo
chiave per il controllo delle
rotte del petrolio.
armati: ammassi verticali di tank, jeep, camion
militari, scalette di aereo, autobus arancioni regalati dallAzienda Trasporti di Milano, furgoni con
scritte in cirillico, vagoni di terza classe. Donne
stendono i panni tra due carri armati, ragazzi
scavano sotto le piramidi di ferraglia a caccia di
pallottole per recuperare i bossoli e rivenderli al
mercato del caravanserraglio, il Medeber, in cui
si ricicla e trasforma di tutto per la carenza storica
di materie prime.
I resti testimoniano le diverse presenze nellarea,
dagli americani ai russi, limportanza geopolitica
di questo territorio afacciato sul Mar Rosso, chiave
per il controllo delle rotte del petrolio e i rapporti
con i Paesi del Golfo. Per gli analisti del Corno
dAfrica, il major player scelto nella regione dalla
superpotenza americana lEtiopia, pi di ottanta
milioni di abitanti, alleata assidua dellOccidente.
LEritrea, circa cinque milioni di abitanti, il minor
player, ambito per per lo sbocco al mare.
Il conflitto tra Eritrea ed Etiopia ha radici
lontane. Dopo i periodi di dominazione italiana
(1890-1941) e di amministrazione britannica (fno
al 1952), lEritrea federata dalle Nazioni Unite
allEtiopia che progressivamente la trasforma in
un proprio territorio fno ad annetterla defnitivamente nel 1962. Ha inizio cos la lunghissima
lotta per lemancipazione e, insieme, la diaspora
di chi abbandona un paese sempre pi sofocato.
La collaborazione tra i fronti di liberazione dei rispettivi paesi contribuisce alla sconftta del regime
etiope di Mengistu. La sovranit raggiunta. Ma
la frattura tra Eritrea ed Etiopia, dopo la cooperazione profcua dei primi anni post-indipendenza,
non si ricompone; trentanni di lotta servono agli
eritrei per costruire un proprio stato, ma non ad
afrancarsi dalla pressione e minaccia etiope. Le
armi interrompono la crescita del paese. Nel 1998,
a causa della disputa di frontiera attorno a Badme,
ci sono scontri violentissimi; seguono due anni di
guerra, piani di pace, commissioni arbitrali internazionali, risoluzioni inascoltate delle Nazioni
Unite, altri incidenti e provocazioni.
32

national geo graphic MAGGIO 2013

Una casa-tucul del quartiere di Hazhaz, ad Asmara. In un unico locale in muratura vivono in sette: moglie, marito
(un militare) e cinque figli. La padrona di casa sorella di un patriota, eroe della lotta di liberazione per aver
ucciso uno dei capi degli occupanti etiopi.

eritrea

33

In alto, una tessitrice della cooperativa femminile Sinit (armonia), al lavoro su un telaio di legno. Sopra, una coppia di
sposi lascia la cattedrale copta dopo la celebrazione del loro matrimonio in una Cadillac noleggiata per loccasione.

In alto, body-building in una palestra nel cuore di Asmara. Sopra, giovani modelle eritree nel backstage di una sfilata di
moda per il lancio della collezione 2013 della stilista Farida.

La democrazia? Abbiamo
problemi pi gravi.
un problema successivo,
questa terra viene prima.

Nel 2000, con la mediazione di Nazioni Unite,


Unione Africana, Unione Europea e Stati Uniti, si
infne raggiunto un accordo di pace ad Algeri,
dice Tzegai Mogos, responsabile relazioni estere
e vicesegretario della National Union of Eritrean
Workers. Ma gli etiopi continuano a occupare
una parte di territorio eritreo, violando gli accordi sottoscritti. Da dieci anni siamo in questa
situazione, nei fatti una dichiarazione di guerra
continua. La comunit internazionale non fa pressione sullEtiopia per farla ritirare. Con la pace,
vincerebbero tutti i popoli.
Esiste una questione eritrea, dovuta allemergenza permanente per il confitto con lEtiopia. Dopo i primi anni di energia ed entusiasmo seguiti allindipendenza venuto il tempo
della guerra, del restringimento dei diritti, delle
contraddizioni. Le statistiche di alcune organizzazioni internazionali sono impietose: lEritrea
occupa lultimo posto nella classifca della libert
di stampa di Reporters sans frontires pubblicata
lo scorso gennaio; sono diversi i casi denunciati di
giornalisti e politici in carcere o fuga. Di prigione
a cielo aperto ha parlato Human Rights Watch. Il
Peoples Front for Democracy and Justice lunica
formazione politica autorizzata.
Noi pensiamo che la democrazia non possa
essere il semplice risultato di elezioni regolari e
multipartitismo, senza curarsi della sostanza del
governo eletto in questo modo, spiega Yemane
Ghebreab, capo dellufcio politico del Fronte.
Elezioni di questo tipo nei paesi in via di sviluppo
sono quasi sempre basate su intrecci di gruppi
etnici, interessi economici e interferenze esterne
che rendono la democrazia una parodia, qualunque sia la procedura scelta. Gli occidentali non si
aspettano, in un prossimo futuro, che i paesi in via
di sviluppo raggiungano economicamente i paesi
ricchi, ma insistono che si debba avere subito la
stessa democrazia. In questo modo dimenticano la
loro stessa storia, continua Ghebreab, invitando
a considerare anche altri indici: LEritrea uno
dei cinque paesi africani che riusciranno a rag36

national geo graphic MAGGIO 2013

giungere i Millennium Development Goals [otto


obiettivi che gli stati membri delle Nazioni Unite
si sono impegnati a conseguire per il 2015, dal rendere universale listruzione primaria al garantire
la sostenibilit ambientale, ndr]. Ha la pi alta
aspettativa di vita in Africa. In una regione tormentata da confitti religiosi ed etnici, qui tutte le
fedi religiose vivono in armonia: moschee, chiese,
cattedrali, sinagoghe. Per lOrganizzazione Mondiale della Sanit, laspettativa di vita alla nascita
in Eritrea di oltre 66 anni. Nel paese le religioni
sembrano coesistere quietamente, dal cristianesimo ortodosso allIslam.
C consenso, difuso, verso il Fronte, il Presidente. Ma sono molte le accuse. Lungo Harnet
Avenue, il viale principale di Asmara, un negoziante racconta la sua delusione: Ho combattuto gli etiopi, sono stato anche in carcere. Uno
si libera per avere giustizia, non questa ciambella
avvelenata. I miei fgli sono allestero, che stanno
a fare qui?. Un tassista rivendica i meriti del suo
paese, la lotta da dentro: Abbiamo combattuto
trentanni, abbiamo conquistato la nostra libert.
Certo che il popolo felice. Chi cerca il business
sta fuori, in America o in Europa; chi vuole la
politica resta qui, a costruire. La democrazia?
Abbiamo problemi pi gravi. un problema successivo, questa terra viene prima.
Molti lasciano il paese, soprattutto giovani. Si
fugge dalla mancanza di opportunit, dal servizio
militare senza fne. Si parte legalmente, chiamati
da qualcuno allestero che garantisce e supporta,
per studio o lavoro. Oppure illegalmente, la chiamano la via del cammello, con il rischio di diventare merce dei racket dei migranti. Una recente
inchiesta della Bbc ha fatto luce sulle vicende di
migliaia di eritrei che partono verso lEgitto ogni
anno: molti cadono vittime di trafcanti di esseri
umani che li rapiscono, chiedendo poi un riscatto
alle famiglie. C qualcuno che torna, tradito dalle
aspettative di benessere. Andando in giro, si ha la
sensazione di un paese vivo, proteso verso un futuro da costruire piano. Di gente dignitosa, attenta

Sopra, ad Asmara, il cimitero dei carri armati abbandonati dopo la guerra con lEtiopia. Sotto, nel Cimitero degli
Eroi di Keren sono sepolti anche molti ascari (soldati africani arruolati nellesercito coloniale) rimasti ignoti.

eritrea

37

Un pittore ritocca un dipinto


murale che celebra la lotta
per lindipendenza lungo la
strada tra Keren e Asmara.

Sopra, vicino allarea archeologica di Qohaito, a oltre 2.500 metri di altitudine, laltopiano si affaccia su vallate che si
susseguono fino alla costa. Sotto, sul frontone del ponte di Dogali, dove nel 1887 gli abissini di Ras Alula uccisero
500 soldati italiani, campeggia ancora il motto in piemontese ca custa lon ca custa (costi quel che costi).

40

national geo graphic MAGGIO 2013

EUROPA
ROPE

NEL CORNO DAFRICA


Sotto dominazione italiana - dal 1890 al 1941 - e amministrazione
britannica fno al 1952, lEritrea viene annessa allEtiopia nel 1962. Dopo
trentanni di lotta armata, ha ottenuto lindipendenza il 24 maggio 1993.

ASIA

ERITREA
AFRICA

M
A

Algena

Badn

SUDAN

Nacfa

Fellit

Saatta

Ginda

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Isole Dahlak

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ETIOPIA

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Asmara

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Keren

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50

100

KM

Beylul

Assab
Raheita

GIBUTI

alle proprie ragioni e allo stesso tempo vogliosa di


normalit, dopo tanta emergenza. Per strada, nelle
citt, capita di vedere, accanto a persone vestite
con abiti tradizionali o vecchi completi allitaliana,
giovani con felpe e jeans, ragazze con giacche alla
moda, a volte anche con i tacchi; sembra quasi
di essere in un angolo di una qualche metropoli
afroamericana. Per viaggiare attraverso il paese
occorre avere i permessi, anche se i posti di controllo stanno in parte scomparendo.
LEritrea non solo altopiano. Per raggiungere
Keren, la strada scende tra eucalipti e cactus. L,
ogni luned, lungo il letto del fume in secca, si
tiene un afollato mercato dei cammelli; appena
fuori un santuario, nato attorno a una madonna
nera in un baobab colpito da una bomba (inglese,
nel 1941), ricorda la guerra passata da qui. Ma il
vero tufo verso le basse terre in direzione del
Mar Rosso, lungo la strada panoramica e la linea ferroviaria costruite dagli italiani tra colline
terrazzate, acacie, fchi dIndia. Fino a Massaua.
Occupata nel tempo da arabi, portoghesi, turchi,
egiziani, italiani, inglesi, etiopi, la citt-porto in

decadenza, semidistrutta dallultimo confitto; ma


trasuda languore e bellezza anche tra le rovine, i
portoni intagliati, le arcate ancora in piedi.
LAfrica rimasta quasi in alto, sotto il cielo
terso dellaltopiano. Qui sembra pi Arabia, in
fondo l, di fronte, oltre il mare. Per la calura,
laria immobile, la gente vive allaperto. Al ritmo
dei richiami del muezzin. E dorme davanti alla
porta di casa portando fuori gli angareb, i letti
tradizionali. Di notte, i portici si illuminano
di blu e rosso, per gruppi di ragazzi, marinai,
qualche turista. Di giorno, le ore centrali sono
deserte. Sul lungomare brilla la cupola sventrata del Palazzo del Governatore italiano, poi
dellImperatore etiope, e in lontananza ci che
resta delle vecchie saline. Lungo la costa, colonie di fenicotteri, carovane di dromedari, tende
di nomadi, nuovi resort in costruzione per il
paese che verr. Al largo c larcipelago delle
Dahlak. Pi di 200 isole di corallo fossile. Sabbia
bianca, mangrovie, delfni, gazzelle, sambuchi.
Avamposti strategici, di trafci e commerci, dai
Romani fno ai russi. Austere sopra, ricche di
eritrea

41

Oltre a nuove risorse come


le miniere doro, anche il
patrimonio archeologico pu
giocare un ruolo nello sviluppo.
acque verdi, pesci e madrepore sotto. Un mondo
a parte, fuori dalle rotte battute.
Il turismo pu essere una delle potenzialit per
leconomia del paese, fnora basata sulle rimesse
dallestero, a condizione che si semplifchi lattuale
sistema di visti e permessi. Oltre a nuove risorse,
come le miniere doro entrate di recente in produzione, anche il patrimonio archeologico pu avere
un ruolo nello sviluppo. I siti di Adulis, Buya, Qohaito registrano ogni anno nuove scoperte, si progetta di costruirvi attorno dei parchi archeologici
per proteggere e valorizzare i ritrovamenti. Sono
diverse le ricerche avviate da quipe italiane, tra
cui quella dei fratelli Castiglioni per portare alla
luce le strutture di Adulis, un tempo uno dei pi
importanti scali tra Oriente e Mediterraneo, secondo loro una traccia della mitica Terra di Punt,
lEldorado africana.
Per Alfredo Coppa, paleoantropologo dellUniversit di Roma La Sapienza, responsabile della
missione Eritrean Italian Danakil Expedition e recente scopritore, con i colleghi eritrei, di un santuario delle amigdale nel bacino sedimentario di
Buya, oggi i ritrovamenti eritrei di Homo erectus
tardo africano rappresentano da soli pi del 50 per
cento di quelli continentali. una fase importante
perch Homo erectus sta per evolversi in direzione
di Homo heidelbergensis, che compare in Etiopia
700-750 mila anni fa ed poi il diretto antenato di
Homo sapiens. Il cranio di Buya [scoperto nel 1995
dal paleontologo Lorenzo Rook dellUniversit di
Firenze, ndr] uno dei reperti meglio conservati
di Homo africano e di gran lunga di Homo erectus tardo. I resti chiamati la signora di Buya in
realt forse appartengono a un maschio, perch
le scoperte successive ci fanno pensare, dalla capacit cranica, che sia un uomo. Oggi si trova
al National Museum di Asmara. una star, ha
viaggiato in Cina e Giappone. Ma era una copia.
Loriginale, straordinario per completezza e
stato di conservazione, custodito in cassaforte;
in una scatola di legno chiaro, anonima. Dentro,
c un pezzo di storia della nostra evoluzione. j
42

national geo graphic MAGGIO 2013

A Keren, lungo il letto del fiume in secca, ogni luned si tiene un affollato mercato dei cammelli in cui si vendono
anche spezie, legna, ceste, stoffe, abiti e altro, che attrae fin dallalba venditori e compratori da tutta la regione.

eritrea

43

La piazza davanti alla Grande


Moschea di Asmara. LEritrea
vanta una buona convivenza
tra le due religioni principali,
Islam e cristianesimo
ortodosso.

paradisO
articO
lisola di Wrangel, in russia,
unoasi di biodiversit congelata
nello spazio e nel tempo

Le volpi artiche dellisola di Wrangel rubano


ogni giorno fno a 40 uova di oca delle nevi
e ne fanno scorta per i propri cuccioli.
47

Questa spiaggia-barriera di detriti marini si estende verso


Capo Blossom, sulla punta sudoccidentale di Wrangel.
La terraferma siberiana si trova 141 chilometri pi a sud.

50

national geo graphic MAGGIO 2013

Il bue muschiato
- pi vicino alla capra
o alla pecora che
al bue - stato
introdotto a Wrangel
nel 1975. Oggi sullisola
se ne contano circa
800, che sempre pi
spesso si radunano
in gruppi ftti per
difendersi da un
predatore ricomparso
di recente: il lupo.

Una volpe determinata scaccia unoca delle nevi dal suo nido per rubarle le uova.
A maggio una colonia di oche migra sullisola dopo aver svernato in America del Nord.

DI hAMPTON SIDES
FOTOGRAFIE DI SERGEj GORShkOv

IL GOMMONE PROCEDE SOTTO LA PIOGGIA GELIDA,

schivando grosse lastre di ghiac-

cio, afrontando il possente Mare dei Ciukci onda su onda, diretto verso una riva offuscata dalla nebbia. La guida russa insiste che pi avanti si trova una grande isola,
ma io non ne sono cos convinto. Poi la nebbia si
dirada e, allimprovviso, lisola si staglia di fronte
a noi, nettamente delineata dalla luce artica: un
pezzo di terra lungo 146 chilometri, coronato da
monti dorati punteggiati di fori della tundra.
Nel 1881, quando John Muir, il primo che descrisse al mondo le bellezze dellisola di Wrangel,
vide questa scena, si scopr poeta: Questa landa
grandiosa e selvaggia, di intatta freschezza, scrisse. Questa terra solitaria e severa, che sorge al
margine estremo di un creato annientato dal gelo.
Oggi lisola una delle riserve naturali meno
frequentate, e meno accessibili, al mondo; per
visitarla occorrono diversi permessi ufciali e la
si pu raggiungere solo in elicottero dinverno o
con una nave rompighiaccio destate.
Ad attenderci allapprodo della Baia di Rodgers
c Anatolij Rodionov, una possente guardia forestale russa in tenuta da fatica scura, che gira con
una pistola lanciarazzi e uno spray al peperoncino. Rodionov vive qui tutto lanno, praticamente
abbandonato sullisola con un gruppetto di colleghi e una popolazione di orsi polari afamati.
Priviet e benvenuti sulla Ostrov Vrangelja!,
esordisce con lallegria esagerata di un giovanotto
afamato di sole e di compagnia umana. Nove
mesi, solo tre colori: bianco, nero e grigio, dice. Io linverno qui non piace!. Attraversando
una spiaggia ghiaiosa disseminata di ossa di
balena e tricheco, Rodionov ci conduce verso
Ushakovskoje, minuscola citt fantasma dellera

sovietica. Ovunque sono ammucchiati vecchi barili arrugginiti. Sul terreno spugnoso ricoperto
di muschi e licheni sorgono casette devastate dal
gelo; alcune sono state smantellate per fare legna
da ardere. Parabole radar in rovina si protendono
verso il mare. C anche una sauna russa con le
fnestre ingabbiate, irte di chiodi da 12 centimetri
per tenere alla larga gli orsi.
A circa 250 metri dallagglomerato, un giovane
maschio dorso futa laria con interesse. Rodionov lo osserva con occhio attento. Quel birbante..., ridacchia. Ieri sera ha fatto visita qui.
lisola di WRANGEL stata dichiarata zapovednik
(riserva naturale federale) nel 1976 ed tra le aree
protette pi fredde e isolate della Russia. Lisola,
che misura 7.510 chilometri quadrati ed situata a
cavallo del 180 meridiano, potrebbe essere defnita una Galpagos dellestremo nord: nonostante il
clima rigidissimo, e per molti versi proprio grazie
a quello, vanta una stupefacente abbondanza di
specie. il territorio pi esteso al mondo in cui gli
orsi polari fanno la tana; fno a 400 madri approdano qui dinverno per allevare i cuccioli. Negli
ultimi anni, inoltre, a causa del cambiamento climatico che rende molto meno sicura la banchisa,
gli orsi vi hanno spesso cercato riparo destate.
Hampton Sides sta scrivendo un libro sul viaggio
artico della nave statunitense Jeannette. Questo
il primo servizio di Sergej Gorshkov per NGM.
isol a di Wrangel

53

Unorsa polare va in cerca di prede con i suoi cuccioli.


Wrangel stata ribattezzata il reparto maternit
degli orsi polari. Ci sono anni in cui centinaia
di madri con i piccoli svernano sullisola .

30
dia

Lisola di Wrangel misura 7.510 km2; un tempo si pensava


fosse la punta di un continente polare. Dal 1976 una
zapovednik russa, una riserva naturale ad accesso limitato.

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Gro
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60

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Punta
Evans

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Isola di
Wrangel

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Siberiano
Orientale

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Occidentale

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(abbandonata)

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Insenatura Doubtful

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Capo
Blossom

La scala di questa rappresentazione prospettica non costante.


La distanza fra Capo Blossom e Capo Waring di 147 km.
MARTIN GAMACHE, NGM
foNTE: UNESCo

Lisola ospita anche la popolazione pi numerosa


di trichechi del Pacifco e lunica colonia di nidifcazione delloca delle nevi in Asia. Vivono a
Wrangel la civetta delle nevi, il bue muschiato, la
volpe artica e la renna, nonch cospicue popolazioni di lemming e uccelli marini. E per fortuna,
a diferenza di quel che succede sullacquitrinosa
terraferma siberiana, non ci sono zanzare.
Fin dallantichit, lisola felicemente appollaiata su quel che si potrebbe defnire il margine
dei ghiacci. Poich nelle pi recenti ere glaciali
non si mai congelata per intero e nei periodi in
cui il ghiaccio si ritirato non mai stata interamente inondata dallacqua marina, il suolo e le
piante delle sue valli interne ofrono uno scorcio
di tundra incontaminata del Pleistocene che non
ha uguali sulla Terra. A Wrangel si torna indietro
di centinaia di migliaia di anni, dice Michail Stishov, un ricercatore del Wwf che lavora a Mosca e
ha vissuto 18 anni sullisola. un luogo di antica
biodiversit. Ma anche molto fragile.
56

national geo graphic MAGGIO 2013

Secondo i paleontologi, Wrangel anche lultimo luogo in cui vissuto il mammut lanoso.
Una sua sottospecie nana ha prosperato sullisola
fno al 1700 a.C., oltre 6.000 anni dopo lestinzione delle altre popolazioni di mammut. Le zanne
ricurve qui si trovano ovunque: sulle spiagge ghiaiose, nel letto dei ruscelli, perfno appoggiate alle
casette delle guardie forestali. Trofei di unaltra
era. Quando in Egitto si costruivano le piramidi,
a Wrangel giravano gli elefanti, dice il direttore
della riserva Aleksander Gruzdev. La sua vicinanza, ma anche il suo isolamento, dai percorsi
evolutivi continentali dellAsia e dellAmerica del
Nord hanno determinato una struttura naturale
unica. Non esiste al mondo un altro posto cos.
A DIFFERENZA DELLA FAUNA ARTICA, lessere
umano non ha mai prosperato sullisola. Situata
a 140 chilometri dalle coste della Siberia nordorientale, Wrangel stata per secoli una diceria, un
miraggio, un sogno avvolto nella nebbia. Forse

Capo
Waring

Altopiano Orientale

Ushakovskoje
Insenatura Rodgers

Mar dei
Ciukci

Concentrazione di tane dorso polare


Principale zona di riproduzione dei trichechi

era unisola, forse un continente, forse una magica


porta daccesso per il Polo. Durante gran parte
dellOttocento la terra di Wrangell stata una
sorta di Ultima Tule, un regno ipotetico al di
l del mondo conosciuto, e prima che ne venisse
provata lesistenza stata battezzata con una serie
di nomi provvisori: Terra di Tikegen, Isola di Plover, Terra di Kellett. Wrangel viveva nella fantasia
dei cartograf, tra i quali spunt persino lipotesi
che fosse un prolungamento della Groenlandia
passante per il Polo.
Le spedizioni esplorative giunte a fatica nelle
sue vicinanze durante lOttocento e agli inizi del
Novecento ebbero quasi tutte un triste epilogo.
Poco dopo il 1820 lesploratore russo Ferdinand
von Wrangel venne a sapere da alcuni cacciatori
Ciukci della costa siberiana nordorientale che
di tanto in tanto, se le condizioni atmosferiche
lo consentivano, si vedeva una terra pi a nord.
Wrangel salp alla volta di quella terra mitica,
ma fu ostacolato dai ghiacci e non riusc neppu-

re a vederla di sfuggita. Quasi trentanni dopo,


il comandante di un vascello inglese partito alla ricerca della spedizione di Sir John Franklin
credette di avvistare in lontananza lo scintillio
di una grande isola artica. In seguito anche i comandanti di varie baleniere sostennero di averla
vista, ma le loro dichiarazioni furono messe in
dubbio, essendo risaputo che lArtide crea miraggi
come la fatamorgana e altre fantastiche illusioni.
Una spedizione americana partita per lArtide nel 1879 si avvicin abbastanza a Wrangel da
consentire al comandante George Washington De
Long di stabilire che non era un continente polare. De Long, tuttavia, non riusc mai ad approdarvi; la sua nave, la Jeannette, rest bloccata quasi
due anni nella banchisa polare e infne afond,
circa 1.290 chilometri a nord-ovest dellisola.
Fu solo nellagosto 1881 che un gruppo di americani, andando in cerca della Jeannette a bordo
del piroscafo Tomas L. Corwin, mise piede su
Wrangel, dimostrando una volta per tutte che esisteva davvero. La spedizione, di cui faceva parte
John Muir, piant su Wrangel la bandiera americana e la dichiar possedimento degli Stati Uniti.
Lequipaggio del Corwin battezz lisola Nuova
Columbia, ma il nome non fece mai presa. Quello
stesso anno Muir pubblic la prima descrizione di
Wrangel in una serie di articoli per un giornale di
San Francisco, raccolti poi in un vivace diario di
viaggio intitolato Te Cruise of the Corwin. Pur
considerando Wrangel una aggiunta considerevole [] ai domini del paese, Muir riteneva che
la geografa del nuovo territorio sarebbe rimasta
ignota fnch non avverr un cambiamento sostanziale nel clima polare.
Lisola rimase pressoch in solitudine per oltre trentanni. Poi ebbe inizio unaltra tornata di
spedizioni fallimentari, a partire da quella artica
canadese del 1913 i cui superstiti furono costretti ad abbandonare il brigantino Karluk distrutto
e a trascinarsi sulla banchisa per 130 chilometri prima di rifugiarsi a Wrangel; quando - otto
mesi dopo - giunsero i soccorsi, 11 dei 25 uomini
dellequipaggio erano morti sullisola o nelle sue
vicinanze. Altri quattro morti cost nel 1921 un
tentativo canadese di colonizzarla e di rivendicarne il possesso per la madrepatria britannica.
isol a di Wrangel

57

Le ampie spiagge di ghiaia


di Wrangel accolgono grandi
adunate di trichechi,
soprattutto da quando
il cambiamento climatico
rende sempre pi precaria la
banchisa. Un adulto in salute
come questa femmina pu
tener testa a un orso polare.

Nel 1926, determinati a estendere la propria


sovranit sullisola, i sovietici deportarono a
Wrangel i Ciukci della Siberia. Una minuscola
colonia del popolo nomade rest sullisola fno
agli anni Settanta, quando con listituzione della
riserva naturale i discendenti dei primi coloni cominciarono a essere rimpatriati sulla terraferma.
Poich lequipaggio del Corwin fu il primo a
piantare una bandiera su Wrangel, alcuni gruppi nazionalisti statunitensi sostengono con forza
che lisola sia di diritto un territorio Usa e lanno
scorso un blogger del Tea Party ha accusato con
veemenza il presidente Obama di voler regalare Wrangel al regime di Putin in una guerra
evidente contro lindipendenza energetica degli
Usa. Ma il Dipartimento di Stato aferma da tempo che gli Stati Uniti non avanzano n hanno mai
avanzato alcuna rivendicazione territoriale sullisola. A quanto risulta, nella regione circostante
non vi sono consistenti giacimenti petroliferi, ma
anche se cos fosse i ghiacci che ricoprono lisola
quasi tutto lanno probabilmente ne renderebbero
proibitiva lestrazione per difcolt e costi.
Graziata dalla mancanza di risorse sfruttabili,
dunque, Wrangel stata lasciata in pace. La fne
della Guerra Fredda e il recente cambiamento climatico lhanno resa leggermente pi accessibile e
il Ministero russo per lambiente e le risorse naturali progetta di favorirne lo sviluppo ecoturistico;
ma non sembra che ci avverr entro breve. A
quanto dato prevedere, Wrangel rester a lungo
un laboratorio naturale per gli animali artici e per
gli esseri umani che li studiano. Gli scienziati che
si recano sullisola dicono che in questo sperduto
paesaggio primordiale vicino alla fne del mondo
c qualcosa di potente che cattura e non ti lascia.
Sembra di essere arrivati ai confni della Terra,
dice Daniel Fisher, paleontologo dellUniversit
del Michigan esperto di mammut.
un ambiente davvero incontaminato, aggiunge Irina Menjushina, che sullisola di Wrangel ha studiato la civetta delle nevi e la volpe artica per 32 stagioni. Qui ci si sente vicinissimi
ai processi primevi delluniverso: nascita, morte,
sopravvivenza, aumento e calo delle popolazioni.
Tutti gli anni, quando torno a Wrangel, vengo
contagiata dalla febbre artica. j
isol a di Wrangel

59

Gli orsi polari si radunano di rado, ma destate condividono con sorprendente facilit
il frutto di una battuta di caccia sulle sponde rocciose di questa colonia di uccelli marini.

isol a di Wrangel

61

Un cucciolo di volpe artica con il nuovo manto invernale


in crescita gioca con la carcassa di un lemming.
Le volpi di Wrangel si cibano in misura consistente
di questi roditori che scavano tane nella neve.

I piccoli delle civette


delle nevi cominciano a
volare in agosto, a volte
con risultati comici.
Dopo essersi tufata
in un fume, questa
giovane civetta usa
le ali a mo di remi per
spingersi nellacqua.

64

national geo graphic MAGGIO 2013

Due buoi muschiati si studiano. A settembre, durante


la stagione degli amori, i maschi ingaggiano spesso
combattimenti a testate per conquistare la supremazia.

Da secoli le chiatte solcano i 1.800 chilometri tra Pechino


e la scintillante Hangzhou, capolinea meridionale del canale,
dove ora sono spuntate repliche di antichi templi cinesi.

Il canale
degli imperatori
Costruito 1.400 anni fa e in uso ancora oggi, questa colossale
via dacqua attraversa la Cina da nord a sud.
gran canale, cina

<$$PN>
69

Sul lago Weishan, parte della rete di canali, un pescatore carica cormorani sulla
sua barca. Seguendo una tradizione millenaria, alcune famiglie locali pescano
stringendo lo spago attorno al collo dei pennuti in modo che non possano
ingoiare i pesci di grossa taglia e costringendoli poi a rinunciare al loro bottino.

gran canale, cina

<$$PN>

di Ian Johnson
fotografe di Michael Yamashita

Corrispondente da Pechino, Ian Johnson ha vinto


nel 2001 un Pulitzer per i suoi reportage dalla
Cina. Il fotografo Michael Yamashita al suo
undicesimo servizio sulla Cina per il magazine.
72

national geo graphic MAGGIO 2013

120E

HEBEI

LIAONING

PECHINO

Pechino

Tianjin
TIANJIN

HEBEI

Bo Hai

Canale non
navigabile )
llo

Wuqiao

e imbarcazioni che percorrono il Gran Canale (o Canale Imperiale) della Cina non
sfoggiano nomi pretenziosi o frasi melense
dipinte sulla poppa, ma solo una serie di lettere
e numeri stampati sulla fancata, come una targa automobilistica. Un approccio cos distaccato
parrebbe indice di scarsa considerazione, eppure
le chiatte che solcano il Gran Canale hanno tenuto la Cina unita per 14 secoli, trasportando grano,
soldati e idee dal sud, cuore economico del paese,
fno alle capitali politiche del nord.
Appena fuori da Jining, una citt del Nord,
Zhu Silei - che tutti chiamano Zhu il vecchio accende i due motori diesel della sua chiatta nuova di zecca, la Lu-Jining-Huo 3307. Sono le 4.30
del mattino, e Zhu spera di avvantaggiarsi sugli
equipaggi delle altre chiatte che stanno ancora
armeggiando con le ancore. Ma quando mi volto
verso la riva vedo che gli alberi hanno smesso di
muoversi. Mi giro dal lato opposto e noto con
sorpresa che le altre chiatte ci stanno sorpassando. Nello stesso istante sento il suono gracchiante
della radio: Vecchio Zhu, che ti succede?, chiede
ridendo il capitano di unaltra chiatta. Hai mancato il canale!.
Ci siamo incagliati. Zhu stringe gli occhi, contrariato. Ha passato sei mesi a terra a dirigere la
costruzione della sua chiatta e ora la fretta gli ha
fatto sottovalutare i pericoli del Gran Canale, noto per le forti correnti e per le secche che si formano nei canali secondari. A malincuore, impugna
il microfono e chiede consiglio.
Quando gli dicono che la secca piccola, Zhu
fssa con attenzione lacqua, poi opta per un intervento rapido: macchina indietro e motori al
massimo. Un forte sussulto scuote la chiatta di
50 metri con il suo carico di migliaia di tonnellate di carbone. Zhu fa vorticare la ruota del
timone, inverte la marcia e spinge di nuovo i
motori al massimo. La chiatta balza in avanti
facendo ribollire lacqua. Il nostro obiettivo:
Nantong, 690 chilometri pi a sud.

G
F.
e(
gH
n
ua

Jining
Lago
Weishan

ia

SHANDONG

35N

Xiaxinzhuang
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JIANGSU

Giallo

Huaiyin
Huaian

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Shiqiao

Nanchino

Zhenjiang

ANHUI
HUBEI
0 km

z
gt

n
Ya

Suzhou

Canale
navigabile

Shanghai
SHANGHAI

Zhouzhuang

Hangzhou

100

NGM MAPS

JIANGXI

Nantong

Wuxi

ZHEJIANG

Arteria commerciale
Il Gran Canale navigabile per il commercio negli
840 km a sud di Jining. Il tratto nord per lo pi
insabbiato o secco, anche se un canale minore
collega stagionalmente Jining allo Huang He.

SULLA CARTA IL GRAN CANALE lungo 1.800


chilometri e collega Pechino ad Hangzhou, una
metropoli a sud del paese. Ma da una quarantina
danni nel tratto superiore del suo corso - quello
tra Pechino e Jining - lacqua troppo bassa per
la navigazione commerciale. Oggi larteria principale del canale si estende per 523 chilometri, da
Jining allo Yangtze, o Fiume Azzurro.
Per gli storici cinesi la costruzione della rete
originaria di canali, voluta dallimperatore Yang
della dinastia Sui, fu un atto di geniale follia. I
principali corsi dacqua della Cina antica scorrevano solo da ovest verso est, e Yang voleva scardinare questo condizionamento geografco. Gli
serviva un modo per trasportare il riso dalla fertile regione che circonda il tratto nordoccidentale
dello Yangtze per sfamare la sua corte e, soprattutto, i suoi eserciti, in guerra costante con le trib

Le stelle del Teatro dellOpera Kunqu di Suzhou si preparano per le prove.


Lopera kunqu - una forma stilizzata di teatro sintesi di musica, parole e danza nacque intorno al 1500 nellarea di Suzhou, una citt sul canale. Fu proprio
attraverso il Gran Canale che gli attori introdussero il kunqu nel resto del paese.

nomadi del Nord. Cos, per costruire la prima


sezione del canale, gli ufciali dellimperatore
arruolarono forzatamente, si stima, un milione
di operai, per lo pi contadini. Sorvegliati da migliaia di soldati, uomini e donne furono costretti
a lavorare senza sosta per 24 ore al giorno. Yang
infisse soferenze intollerabili, scrisse un poeta
del IX secolo, eppure il progetto rec benefci
infniti alla popolazione. Ufcialmente lopera
fu portata a termine nel 605, in soli 171 giorni.
In realt per completarla ci vollero sei anni, e un
costo incalcolabile in termini di vite umane; pi
che altro quelle degli abitanti dei villaggi, che morirono di fame perch non erano rimaste braccia
a sufcienza per raccogliere le messi nei campi.
In quanto elemento unifcante del paese, il canale assunse presto una forte valenza politica e
divenne un obiettivo strategico per gli invasori.

Allinizio degli anni Quaranta dellOttocento, durante la Prima guerra delloppio, i britannici occuparono Zhenjiang, allintersezione tra il canale e lo
Yangtze, per bloccare lafusso dei cereali e delle
entrate tributarie verso Pechino. Nel giro di qualche settimana la Cina fu costretta ad arrendersi.
Il Gran Canale fu anche un importante vettore di scambi culturali. Spesso gli imperatori in
visita per ispezionare le chiuse e le dighe osservavano e adottavano usi e costumi locali. cos,
si dice, che Pechino avrebbe acquisito due delle
sue peculiarit: lanatra alla pechinese, originaria della provincia dello Shandong, e lOpera
di Pechino, da Anhui e Hubei. Le compagnie
teatrali, che sfruttavano il canale per gli spostamenti, indirizzavano preghiere ai suoi pontili, mentre a commuovere i poeti bastava la sua
imponente presenza. Nel VIII secolo Zhang Li,
gran canale, cina

73

La storia del

Gran Canale

Per secoli il potere degli imperatori cinesi stato legato


al controllo del Gran Canale, costruito per collegare la
zona di coltivazione del riso dello Yangtze, a Sud, con
le capitali imperiali del Nord, oltre lo Huang He, o Fiume
Giallo. Erano perlopi i soldati a gestire il trasporto del
riso, su questa arteria vitale dove si trasportava di tutto,
da alimenti e legname a tessuti, lacca e porcellane.

Gran Canale
in ideogrammi
cinesi

Barca drago
Gare tra imbarcazioni e altri
festeggiamenti caratterizzarono
nel 1751 la visita di ispezione al
canale dellimperatore Qianlong.

Gli artefci
del Gran Canale

Imperatore
Yang

Imperatore
Kublai Khan

Inizia la Costruzione

Rifacimento del Canale

605 d.C.

1279-1293

Per portare il commercio


nella sua nuova capitale,
Luoyang, limperatore Yang
Changan
fece scavare canali per
collegare lo Huang He allo
Luoyang
Yangtze. Pi di due milioni di F. Giallo
operai scavarono nuovi canali
e li unirono a quelli esistenti,
a laghi e fiumi. Completata
ze
gt
Yan
nel 611, nei successivi 500
anni la rete divenne sempre
Hangzhou
pi importante.

Dopo il 1127, anno in cui


la dinastia Song, assediata,
trasfer la propria capitale ad
Hangzhou, alcuni tratti del
canale erano caduti in rovina.
Nel 1279 Kublai Khan, primo
imperatore della dinastia
mongola, diede inizio alla
ristrutturazione del canale,
creando una rotta nord-sud
pi diretta per la sua capitale,
Dadu (oggi Pechino).

Dadu

Hangzhou

Visita Imperiale
Lispezione del canale compiuta nel
1751 dallimperatore Qianlong (sotto)
fu commemorata da un pittore di corte
su 12 rotoli di seta. Le scene raffigurate
documentano linteresse del sovrano
per il canale e i suoi siti culturali, come il
tempio buddhista della Collina della Tigre.

50

Tianjin

Ca

na

le

0 km

an

Traversando le acque
Il seguito dellimperatore Qianlong
attraversa uninsenatura a Dezhou,
importante centro di stoccaggio del riso.

Cangzhou

Dezhou
Linqing

M. Tai

1.524 m

Controllo delle piene


Le acque chiare del fiume Huai
incontrano quelle torbide dello Huang He
(sotto) in un punto di cruciale importanza
per la protezione del canale.

Jining

Hu
an
g

Mar
Giallo

e
Huaiyin

Lo Huang He o Fiume
Giallo deposita unenorme
quantit di limo, che con
il trascorrere dei secoli
crea nuovi canali e cambia
il corso del fiume. Oggi
infatti esso sfocia molto pi
a nord, nel golfo di Bo Hai.

He
ng
a
u
H

Huai

Imperatore
Qianlong

Yangzhou

ng

Il tempio buddhista
della Collina della Tigre

Ya

1368-1855

ze

LEt dOro

Lultima dinastia cinese, i Qing, che


assunse il potere nel 1644, eredit
un canale (a destra) che nei tre
secoli precedenti era stato ampliato
e riprogettato dai Ming. Limperatore
Qing Qianlong fece sei visite
dispezione al canale, a dimostrare
la sua importanza politica ed
economica. Nel 1855 limpetuoso
Huang He aveva gi cambiato il suo
corso, distruggendo parti del canale
e indebolendo cos la dinastia.

Changzhou
Lago
Tai

Hangzhou

Suzhou

ALEJANDRO TUMAS, AMANDA


HOBBS, MARGUERITE B. HUNSIKER
ILLUSTRAZIONI: JORGE PORTAZ,
BASATE SUI ROTOLI DI XU YANG,
METROPOLITAN MUSEUM OF ART,
NEW YORK, E MACTAGGART ART
COLLECTION, UNIVERSITY OF
ALBERTA MUSEUMS. CALLIGRAFIA:
FU CHUN. RITRATTI DEGLI
IMPERATORI (DA SINISTRA A
DESTRA): BURSTEIN COLLECTION,
CORBIS; FOTOSEARCH, GETTY
IMAGES; RMN-GRAND PALAIS/ART
RESOURCE, NY. FONTI: PETER K.
BOL, HARVARD UNIVERSITY; RUTH
MOSTERN, UNIVERSITY OF
CALIFORNIA, MERCED; XU LIYAN

gran canale, cina

<$$PN>

Il canale fu considerato un atto di geniale follia. Per completarlo


ci vollero anni, e un costo incalcolabile in termini di vite umane.

I villaggi lungo il canale sono sospesi tra passato e presente. A Xiaxinzhuang,


paesino di pescatori sul lago Weishan, la futura sposa Wei Li, 23 anni, indossa
un tradizionale abito rosso, mentre le foto appese alle pareti di quella che sar
la camera da letto dei novelli sposi li ritraggono in moderni abiti occidentali.

nel descrivere un tempio sul canale, scrisse: a


mezzanotte il suono della campana raggiunge
la mia barca.
LA gente del canale, i cosiddetti chuanmin,
ricrea la vita del villaggio sulle chiatte. Come
gli agricoltori nel periodo del raccolto, le piccole
ciurme - in genere composte da un unico nucleo
familiare - lavorano dallalba fno a sera, quando ormeggiano le loro imbarcazioni una accanto
allaltra. La moglie di Zhu, Huang Xiling, ha partorito i suoi due fgli sulle precedenti chiatte di famiglia. La gente dice che queste barche sono solo
strumenti per fare soldi, ma noi ci passiamo tutta
la vita, dice Huang. Abbiamo tanti ricordi....
Il fglio maggiore della coppia, Zhu Qiang, ha
da poco rilevato la loro precedente chiatta. Laltro fglio, Zhu Gengpeng (Zhu il giovane), che ha
76

national geo graphic MAGGIO 2013

19 anni, lavora su quella nuova, dove il padre lo


addestra a diventare capitano. Il giovane Zhu si
prende cura di me, traducendomi lincomprensibile accento shandong del padre e assicurandosi
che io non cada in acqua. Ha anche ornato il mio
alloggio con la sua calligrafa, scrivendo sopra la
porta a tenuta stagna Cuccetta Privata.
Il giovane Zhu non rispecchia molto limmagine del chuanmin. Con i suoi baf sbarazzini, i
capelli scompigliati ad arte e un giubbotto viola
bordato di pelliccia, potrebbe essere un ragazzo
alla moda di qualunque citt di provincia cinese.
Ha la licenza media, e tutte le volte che la chiatta arriva a una chiusa lui che scende a terra a
trattare con i funzionari. (Sebbene abbia solo 46
anni, Zhu il vecchio analfabeta). Quando non
lavora, Zhu il giovane passa quasi tutto il tempo
a scambiare Sms con la sua ragazza, che lavora a

Un tempo vivere sullacqua faceva parte dello stile di vita del Gran Canale,
e lo ancora per questa madre che porta provviste sulla chiatta in disuso
in cui vive a Shiqiao. Comunit come questa vanno lentamente scomparendo
man mano che i governi locali riqualificano il canale per attirare i turisti.

Jining. Quando saranno sposati Zhu la porter a


vivere a bordo, nella sua cabina di prua. Sar diffcile per lei, perch non una chuanmin, spiega
Huang. Ma una brava ragazza. Lavora sodo.
I CHUANMIN SI CONCEDONO POCHI LUSSI. La
loro vita basata su calcoli precisi che possono
determinare la fortuna o la rovina di una famiglia. Il concetto mi viene illustrato con chiarezza al termine del mio primo giorno sulla chiatta:
sto chiacchierando con Zheng Chengfang, che
viene dallo stesso villaggio di Zhu il vecchio.
Le nostre chiatte sono ormeggiate assieme, e io
salto sulla sua a fargli visita. Non una meraviglia?, dico mentre osserviamo la chiatta di
Zhu, verniciata di fresco e scintillante nella luce
del tramonto. No, no, no, tu non ci capisci!,
sbotta Zheng. Non importa lapparenza. Noi

chuanmin abbiamo bisogno delle chiatte, perch


senza non sopravviveremmo.
Zheng mi riaccompagna sulla nostra chiatta
per fumare tabacco con Zhu il vecchio, mentre
Huang prepara una semplice cena a base di pesce
sotto sale, riso e verdure saltate in padella. Se
scrivi di noi, devi sapere anche qualcosaltro, dice
Zheng. Noi chuanmin siamo lultima ruota del
carro. Chi ha il carbone stabilisce il prezzo, chi
presta il denaro fssa gli interessi, e gli ufciali
governativi decidono lammontare delle tasse. Noi
possiamo solo dire s e continuare a lavorare.
Come i contadini che lavorano nei campi, anche i proprietari delle chiatte non possono fare
un granch per modifcare il loro destino. Se in
campagna si in balia dei capricci del tempo, i
chuanmin devono afrontare quelli dei burocrati e
gli imprevisti delleconomia. Infatti, mentre Zheng
gran canale, cina

77

Di primo mattino, a sud di Huaian, un giovane porta le sue oche a procacciarsi


cibo prima di condurle al canale per una nuotata. Molti piccoli agricoltori
delle comunit rurali lungo il canale si mantengono fornendo agli equipaggi
delle chiatte uccelli acquatici e carne, ma anche sigarette e birra.

gran canale, cina

79

Oggi i governi locali mirano a incoraggiare il turismo e lo sviluppo


immobiliare abbellendo il canale e traendone proftti.
disserta, Zhu segue alla tv le notizie sul Medio
Oriente e sul prezzo del petrolio. Tu che ne pensi?, mi domanda a un certo punto interrompendo
Zheng. Il petrolio superer i 100 dollari al barile?
E che dici dellacciaio?.
Zhu ha contratto un grosso debito. La sua
chiatta ha una capacit di 1.200 tonnellate, ma
per colpa della contrazione globale delleconomia
lintermediario di Jining che gli vende il carbone
ne ha da ofrire soltanto 1.100 tonnellate. E invece
di ricevere 70 yuan (8,50 euro) a tonnellata come
prima, Zhu ora ne prende 45. Questo vuol dire
che i ricavi lordi di questo viaggio ammonteranno
a 49.500 yuan (5.750 euro). Zhu consumer circa
24.500 yuan di gasolio e dovr pagare pi di 10
mila yuan di tasse di navigazione. In aggiunta potrebbero esserci multe per qualunque motivo, dallo scarico delle acque di sentina allilluminazione
inadatta. Se ha fatto bene i conti, Zhu guadagner
5.000 yuan. Ma senza contare gli interessi per la
chiatta. Per fnanziarla, Zhu ha dovuto chiedere
un prestito di 840 mila yuan agli strozzini a un
tasso del 15 per cento. Soltanto per questo viaggio
gli interessi ammontano a 10.500 yuan. A conti
fatti, probabile che il viaggio inagurale della LuJining-Huo 3307 gli far perdere circa 5.000 yuan.
A MET DEL NOSTRO VIAGGIO di due settimane
ci avviciniamo a Yangzhou, tra salici spennellati
di verde e campi punteggiati di fori viola, rossi e
gialli. Con fori ftti come un banco di nebbia, si
viaggia verso Yangzhou, scriveva Li Po, un poeta
dellVIII secolo. Passo ore seduto nella cabina di
pilotaggio assieme a Zhu il vecchio a guardare
panorami bucolici che lasciano il posto a nuovi
ponti autostradali costruiti su pilastri di cemento.
Stiamo seguendo la curva di unansa quando
Zhu mi desta dal mio fantasticare. Quello il
vecchio Gran Canale, quel che ne resta, dice indicando un canale largo circa cinque metri tra
un isolotto e largine. Un tempo il Gran Canale
aveva un corso pi tortuoso, e le barche, che fossero dirette a nord oppure a sud, dovevano virare
in continuazione da un lato allaltro. Quando fu
allargato e raddrizzato, le anse furono trasformate
in canali secondari o laghi.
Era dura, credimi, dice Zhu, animandosi. Le
80

national geo graphic MAGGIO 2013

barche arrivavano da tutte le direzioni, e dovevi stare sempre attento. Quella di Zhu lultima generazione di chuanmin ad aver conosciuto il vecchio
canale, con i suoi gorghi e mulinelli che riuscivano a
spostare una chiatta, o a farla arenare su una secca.
La sera ormeggiamo nei dintorni di Yangzhou,
che fu lequivalente di Shanghai in due epoche di
grande prosperit, quella della dinastia Tang e nella prima fase della dinastia Qing. Oggi, nel Sud in
forte espansione, i governi locali, inondati da fumi
di denaro, mirano a incoraggiare il turismo e lo sviluppo immobiliare abbellendo il canale e traendone
proftti. Ma sebbene a Yangzhou larea che costeggia
il canale sia stata trasformata in un parco con prati
curatissimi e pagode di cemento - un piacevole spazio verde in una citt sovrafollata - il processo di
riqualifcazione ha reso necessario radere al suolo
quasi tutti gli edifci che si afacciavano sul canale.
Cos il Gran Canale, che per secoli stato il cuore
della citt, oggi solo uno sfondo coreografco.
Pi a sud, in citt come Zhenjiang, Wuxi e Hangzhou, la situazione peggiore. Ad
Hangzhou il canale attraversa ancora il centro
industriale della citt, ma a eccezione del ponte Gongchen, con le sue eleganti campate, ogni
struttura a esso collegata - antichi moli, magazzini e punti dormeggio - stata abbattuta.
Tradizionalmente lungo il canale cerano 18
grandi citt, ciascuna con un suo stile particolare, mi spiega Zhou Xinhua, allora vicedirettore
di un museo del Gran Canale ad Hangzhou. Oggi invece sono tutte uguali: migliaia di persone
con un unico volto.
Nel 2005 un piccolo gruppo di notabili cittadini ha proposto di candidare il Gran Canale come
sito Patrimonio dellumanita dellUnesco. Ogni
generazione desidera che quella successiva la capisca, che guardi i suoi monumenti, dice Zhu
Bingren, uno scultore che stato tra i promotori
della proposta. Ma se noi distruggiamo il lavoro
delle precedenti generazioni, cosa penseranno di
noi quelle future?.
allalba dellottavo giorno viriamo a est
per immetterci nello Yangtze, dove le grosse navi daltura sollevano enormi quantit dacqua,
inondando il nostro ponte. Lo Yangtze come

Queste gemelle di tre anni studiano alla scuola acrobatica Changfa, nel distretto
di Wuqiao. Il loro programma include acrobazia, giocoleria e unistruzione di base;
insegnamento, vitto e alloggio costano 115 euro allanno. Oggi in questa zona
il canale secco, ma un tempo vi si traghettavano gli acrobati itineranti.

unautostrada, e noi siamo unutilitaria, perci


dobbiamo fare molta attenzione e uscirne il pi
presto possibile, mi spiega Zhu il vecchio. Nel
giro di tre giorni raggiungiamo la nostra destinazione: lo stabilimento per la produzione di fertilizzanti di Nantong. A causa delle forti piogge,
impieghiamo quattro giorni a scaricare la chiatta,
con lo scafo che risale lentamente in superfcie
man mano che la gru lo alleggerisce del suo carico
di carbone. Poi Zhu decide che ora di tagliare la
corda; risaliamo rapidamente lo Yangtze e raggiungiamo di nuovo il canale.
Passata la notte allormeggio in una piccola
baia vicino a Yangzhou, allalba siamo tutti in
piedi. Zhu il giovane si stropiccia gli occhi e libera le grosse cime della prua. Il padre aziona un
verricello elettrico per tirare su lancora, Huang
molla le cime di poppa e controlla la manovra.

Una leggera corrente ci allontana dalla sponda


bordata di salici, spingendo la poppa verso il centro del canale. Zhu il vecchio si incammina dal
verricello alla cabina di pilotaggio, accendendosi con calma una sigaretta mentre la corrente ci
spinge silenziosamente nella direzione sbagliata.
Poi preme il pulsante davviamento e un rombo
riporta in vita i due motori diesel.
Senza quasi guardarsi alle spalle, Zhu rimette
in posizione la chiatta al centro del canale, un
virtuosismo che sta a signifcare questo canale
mio come di chiunque altro. Mentre si avvicinano altre chiatte Zhu vira controcorrente, e dopo
una pausa drammatica d gas. I motori ruggiscono, le eliche turbinano nellacqua, e la Lu-JiningHuo 3307, verde e lucente nella luce sofusa della
primavera, si immette nel fusso ininterrotto del
trafco del Canale Imperiale. j
gran canale, cina

81

Ognuno di questi scaricatori trasporta allincirca 90 chilogrammi di mattoni.


Al molo Beixinqiao di Hangzhou gli operai sono soprannominati uomini bastone
per via della pertica di bamb che usano per trasportare le merci, anche se ormai
in quasi tutto il canale la forza muscolare stata rimpiazzata da gru e autocarri.

gran canale, cina

83

Il prezzo
della
fertilit
Lagricoltura potrebbe distruggere il nostro pianeta.
Dobbiamo imparare a coltivare i prodotti di cui
abbiamo bisogno usando meno agenti chimici.

I fertilizzanti provocano fioriture di alghe tossiche, come questa del 2011 nel lago Erie.

85

<$$PN>

national geo graphic <$$MU> <$$A4>

Nel 1947, quando alle Weeki Wachee Springs in Florida


debutt lo spettacolo delle sirene, queste nuotavano tra
le foglie di zostera. Oggi le alghe nutrite dai fertilizzanti
azotati usati per campi e prati hanno preso il posto di
molte piante autoctone nelle acque del parco turistico.

DI DaN charles
FOTOGraFIe DI peTer essIck

Nome: azoto.
Numero atomico: sette.
Non ha odore n
sapore, eppure riempie
il nostro stomaco.
il motore dellagricoltura, la chiave per avere cibo
in abbondanza in un mondo afollato e afamato.
Questo elemento indipendente, poco incline
ad associarsi con altri gas, indispensabile per il
funzionamento della fotosintesi: contribuisce alla
formazione delle proteine e alla crescita delle piante.
Il mais, il frumento e il riso, le coltivazioni a crescita
rapida da cui dipende la sopravvivenza dellumanit, sono tra quelle che hanno maggiore bisogno di
azoto. In efetti, ne esigono pi di quanto la natura
da sola sia in grado di fornirne.
E qui entra in gioco la chimica moderna.
Enormi impianti industriali catturano lazoto
inerte nei vasti depositi dellatmosfera e ne forzano la combinazione chimica con lidrogeno per
formare i composti reattivi agognati dalle piante. I
fertilizzanti a base di azoto - pi di cento milioni
di tonnellate lanno al mondo - producono raccolti
abbondanti. Se non ci fossero la civilt umana non
sarebbe quella che . Semplicemente, il suolo del
nostro pianeta non produrrebbe alimenti sufcienti a soddisfare i consumi dei suoi sette miliardi
di abitanti. Quasi la met dellazoto presente nei
muscoli e nei tessuti del nostro corpo, infatti, proviene da una fabbrica di fertilizzanti.
Ma questo miracolo moderno ha un costo. Lazoto liberato nellambiente sofoca gli animali dei
laghi e degli estuari, contamina le acque freatiche
e contribuisce persino al riscaldamento globale.
Mentre il mondo afamato pensa gi agli altri miliardi di bocche che avranno bisogno di proteine
88

national geo graphic MAGGIO 2013

ricche di azoto, quanta acqua e quanta aria pulite


sopravviveranno al nostro bisogno di campi fertili?
Il problema dellazoto balza agli occhi soprattutto
in Cina, paese che ama il suo cibo e teme possa esaurirsi. Unansia allapparenza infondata: limpressione
anzi che di cibo ve ne sia fn troppo. Al San Geng
Bi Feng Gang, un ristorante vicino a Nanchino, mi
sfla davanti una processione di pietanze: pesce al
vapore, costolette di montone fritte, zuppa di foglie
di crisantemi e uova, noodles di patate dolci, broccoli
fritti, igname e ciotole di riso fumante.
Mangiate sempre cos bene?, chiedo allagronomo Liu Tianlong, che mi accompagna a visitare
gli agricoltori della zona. Per un attimo, il suo viso
sincupisce. No, risponde. Quando ero ragazzo,
era una fortuna avere tre ciotole di riso al giorno.

Raccolti abbondanti necessitano di pi azoto


di quanto non se ne trovi naturalmente nel
suolo. In questa fattoria la dispersione di
fertilizzanti viene ridotta al minimo piantando
strisce di erba medica tra il mais e la soia.

Liu cresciuto negli anni successivi alla grande


carestia che colp la Cina dal 1959 al 1961 e uccise
quasi 30 milioni di persone. La catastrofe fu provocata in parte dalla siccit ma la responsabilit
principale da attribuire ai capricci del presidente
Mao. Il Grande balzo in avanti voluto dal leader
cinese impose la collettivizzazione dellagricoltura
e costrinse i contadini a consegnare i loro raccolti
a una burocrazia centralizzata.
La carestia termin ma la penuria di prodotti
prosegu fno alla fne degli anni Settanta, quando
i contadini riconquistarono il controllo dei raccolti.
Nel giro di due anni ci ritrovammo allimprovviso
con un surplus di cibo, ricorda Deli Chen, cresciuto proprio allepoca delle riforme in un piccolo
villaggio di coltivatori di riso della provincia dello

Jiangsu. Chen oggi un agronomo e lavora allUniversit di Melbourne, in Australia.


Tuttavia, i contadini cinesi diventati da poco
imprenditori dovettero scontrarsi con un altro
problema: la limitatezza del suolo disponibile. Tra
il 1970 e il 1990 la popolazione crebbe di 300 milioni di persone: lagricoltura tradizionale del paese
stentava a tenere il passo.
Song Linyuan un anziano ma arzillo contadino di un villaggio a nord-ovest di Nanchino.
Un tempo, ricorda, cercava di rendere il pi fertile
possibile il suo mezzo ettaro di terra utilizzando un
Dan Charles si occupa di tematiche agricole per la
radio pubblica USA. I servizi di Peter Essick hanno
spesso avuto per tema limpatto umano sullambiente.
Fertilizz anti

89

A chi troppo e a chi nulla


Quasi met della popolazione mondiale vive
con il cibo prodotto grazie ai fertilizzanti azotati.
Ma i benefici non riguardano tutti. NellAfrica
subsahariana ogni anno 239 milioni di persone
soffrono la fame: i raccolti sono scarsi perch
il terreno povero di nutrienti e i fertilizzanti sono
troppo cari. Altrove invece luso eccessivo inquina
le acque e contribuisce allemissione dei gas serra.

STATI
UNITI

IL CICLO DELLAZOTO
I fertilizzanti sintetici forniscono
la maggior parte dellazoto che rende
il suolo fertile nel mondo. Quasi la met
finisce nei raccolti; il resto si perde
con le emissioni e la dispersione.

i ssi
ssip
pi

AMERICA
DEL NORD

Lago Erie
Chesapeake
Bay

Golfo del
Messico

Immissione ed emissione globale


INQUINAMENTO ATMOSFERICO*
LEGUMINACEE**

ENTRATA
FERTILIZZANTE
SINTETICO

LETAME

59%

AMERICA
DEL SUD

USCITA
RACCOLTO
CON PIANTE

ECCESSO

rimanenza dopo
il raccolto

53%

* Inquinanti da
combustibili fossili,
come gli ossidi
nitrosi, possono
depositarsi al suolo
** I batteri nelle radici
delle leguminose
convertono lazoto
dellatmosfera
in una forma
utilizzabile dalle
piante.

90

Stati Uniti
India
Cina
Africa
Resto del mondo

national geo graphic MAGGIO 2013

uso eccessivo
Quasi la met dei fertilizzanti azotati
non viene assorbita dalle piante.
I casi pi frequenti di uso eccessivo
sono nelle colture di grano, riso
e mais di Cina, India e Stati Uniti.

Media annuale del


bilancio di azoto,
chilogrammi per ettari -220
Colture minime
o assenti

Carenza

Eccesso
0

250

Lo 0 indica che la coltura sfrutta lesatta


quantit di azoto impiegata. Il rapporto
ideale varia a seconda delle condizioni locali.

A S IA

E U R O PA

CINA

INDIA

ngtze
Ya

Lago Tai

TAIWAN

A F R I CA

NIGERIA
KENYA
TANZANIA
MALAWI

A U S T RA L IA

JEROME N. COOKSON E LAWSON PARKER, NGM


FONTE: PAUL C. WEST, INSTITUTE ON THE ENVIRONMENT, UNIVERSITY OF MINNESOTA

compost di rifuti domestici e deiezioni di maiali e


galline. Cos facendo, aggiungeva ogni anno circa
110 chili di azoto per ettaro di terra. Song Linyuan
raccoglieva dai 2.950 ai 3.750 chili di riso per ettaro.
Un risultato del tutto rispettabile: ora per luomo
ne produce pi del doppio: 8.170 chili per ettaro.
Perch? Fertilizzanti migliori, spiega Song.
Siamo in un negozio con altri agricoltori, che a
questa risposta si lanciano in unanimata discussione. Per alcuni ha ragione, per altri il merito va
alle sementi ibride. In realt le due tecnologie sono
collegate: le variet di riso e frumento ad alta resa
create dagli agronomi negli anni Cinquanta e Sessanta potevano raggiungere il loro pieno potenziale
solo in presenza di maggiori quantit di azoto.
92

national geo graphic MAGGIO 2013

Il governo cinese fece in modo che le coltivazioni fossero ben nutrite. Tra il 1975 e il 1995 fece
costruire centinaia di fabbriche di azoto, quadruplicando la produzione di fertilizzanti del paese,
tanto che la Cina ne divenne il primo produttore
al mondo. Oggi Song sparge sul suo terreno una
quantit di azoto cinque volte maggiore, saturando
i suoi campi di urea (una forma secca di azoto) con
il lancio di manciate di granuli bianchi tra i germogli, e aggiungendo fno a 600 chili di azoto per
ettaro. I coltivatori di ortaggi ne usano anche di
pi; alcuni ne spargono una tonnellata, o persino
due, per ettaro. Pochi pensano di fare qualcosa di
dannoso. Non inquinano, dice Song quando gli
chiedo degli efetti dei fertilizzanti sullambiente.

In questa immagine negli infrarossi larancione


indica le zone con meno azoto nel campo.
Gli agricoltori usano queste immagini
per individuare dove spargerlo ed evitare
la dispersione che inquina le acque. A sinistra:
un campione dacqua della zona morta del
Golfo del Messico (sotto) molto pi carente
dossigeno rispetto a quello normale (sopra).

Gli scienziati raccontano unaltra storia. Nei


campi a coltivazione intensiva i fertilizzanti a
base dazoto sono usati dal 30 al 60 per cento in
pi del necessario, dice Xiaotang Ju dellUniversit
di agraria di Pechino. Una volta sparsi sui campi, i
composti azotati si difondono nellambiente provocando modifche spesso sgradite al pianeta. Parte
dellazoto fnisce direttamente nei corsi dacqua o
nellaria. Unaltra parte viene ingerita, sotto forma
di cereali, da uomini e animali per essere poi nuovamente rilasciata nellambiente con le acque refue
e il letame proveniente dai sempre pi numerosi
allevamenti di maiali e galline del mondo.
Deli Chen ricorda che da bambino gli piaceva pescare. Il fume era pulitissimo, lacqua

era trasparente, racconta. Nel 1980 i pesci non


si vedevano pi. Lopacit era in parte dovuta
al proliferare del ftoplancton, segno che lacqua
era eutrofca, vale a dire ricca di nutrienti. Uno
studio recente efettuato in 40 laghi della Cina
ha rilevato una presenza eccessiva di azoto o fosforo in oltre la met dei bacini (i fertilizzanti
contenenti fosforo sono spesso responsabili
della crescita di alghe nei laghi). Il caso pi noto
quello del lago Tai Hu, il terzo del paese per
grandezza, nel quale si verifcano regolarmente
impressionanti foriture di cianobatteri tossici.
Nel 2007 una foritura molto estesa contamin la
riserva idrica di due milioni di persone nella vi(Continua a pag. 98)
cina citt di Wuxi.

DAVID LIITTSCHWAGER (A SINISTRA ENTRAMBE); ELABORAZIONE NDVI DI BILL STOCKS (A DESTRA)

Fertilizz anti

93

I lavoratori di una cooperativa di Shanghai


spargono fertilizzante in un campo di grano.
La Cina il pi grande produttore e consumatore
di fertilizzanti al mondo. Restia a limitarne
limpiego a causa della storia di carestie
<$$PN>
national
geo
graphic
<$$MU> <$$A4>
del paese, arriva
a usarne
fino
al 60% di troppo.

In questa fattoria della Pennsylvania sono le galline


a fornire il fertilizzante. Le stie vengono spostate
ogni giorno, cos il concime distribuito in modo
uniforme e non defluisce nella Chesapeake Bay.

i metodi biologici possono sfamare il paese pi popoloso


del mondo? zhu zhaoliang risponde con una risata.

(Segue da pag. 93)


Leccesso di nutrienti
danneggia le zone di pesca delle regioni costiere
della Cina creando zone morte in cui alghe e f
toplancton foriscono, muoiono e si decompon
gono consumando lossigeno e sofocando i pesci.
A dire il vero, la nostra domanda di cibo non
lunica responsabile della situazione. Il processo
di combustione che fa funzionare automobili e
generatori elettrici rilascia nellatmosfera ossidi
di azoto, e quando questi composti ritornano al
suolo con la pioggia agiscono anche come ferti
lizzanti ( questa lorigine di circa un quarto della
percentuale di azoto del lago Tai Hu). In tutto il
mondo per i fertilizzanti commerciali costitui
scono fno al 70 per cento dellazoto prodotto
dalle attivit umane ogni anno.
I batteri denitrificatori presenti nel terreno
possono trasformare queste forme dannose di
azoto nellelemento originale benigno che com
pone quasi l80 per cento della nostra atmosfera.
Ma anche questo processo ha i suoi lati negativi:
i batteri rilasciano piccole quantit di ossido ni
troso, un potente gas serra. Risolvere il problema
delleccesso di sostanze nutrienti la mia massima
aspirazione, confessa Xiaotang Ju, uno dei com
ponenti della cosiddetta famiglia dellazoto, una
vasta rete di scienziati cinesi impegnati in questa
impresa titanica. Nel 1998 il padre di questo pro
getto, Zhu Zhaoliang, mise in allarme i parteci
panti a un congresso del partito comunista cinese
con una relazione sui pericoli dellinquinamento
provocato dallagricoltura. Il presidente cinese
dellepoca, Jian Zemin, dichiar che non si era
reso conto che lagricoltura potesse avere efetti
tanto devastanti sullambiente.
Questi scienziati hanno iniziato a lavorare con
piccoli gruppi di contadini mostrando loro che un
uso inferiore di fertilizzanti non riduceva i rac
colti, anzi poteva incrementare i loro guadagni.
Hanno promosso luso del compostaggio e inse
gnato agli agricoltori come applicare i fertilizzanti
sintetici quando e dove le piante ne hanno efet
tivamente bisogno. Tuttavia, ammettono di aver
compiuto scarsi progressi. Lostacolo principale
rappresentato dal fatto che la maggior parte dei
contadini cinesi lavora nei campi solo parttime
e non interessata a risparmiare pochi yuan ri
98

national geo graphic MAGGIO 2013

ducendo i fertilizzanti: per loro pi importante


risparmiare tempo e conservare il lavoro in citt.
A quanto pare, inoltre, nellimmaginario cinese
la paura della mancanza di cibo pi potente della
preoccupazione per lambiente. Huang Jikun, diret
tore del Centro per le politiche agricole cinesi, tenta
spesso di convincere le autorit che le loro preoccu
pazioni sono infondate. Continuo a ripeterlo, oggi
la Cina pi sicura in fatto di cibo di quanto non
lo sia stata negli ultimi 5.000 anni!. Ma agli occhi
di amministratori e contadini lidea di usare meno
fertilizzanti equivale a sfdare la sorte e rischiare un
calo disastroso della produzione.
pi probabile che nei prossimi anni la Cina
e il resto del mondo usi maggiori quantit
di azoto anzich il contrario. La popolazione
continua ad aumentare e il consumo di carne
sempre pi difuso. Per nutrire maiali e bestiame
necessario produrre molti pi cereali di quelli
sufcienti a nutrire gli esseri umani. Se la dieta
cinese diventer pi simile alla vostra [occiden
tale] la pressione sullambiente sar elevatissima,
dice Xiaotang Ju. Dobbiamo risolvere questo
problema prima che sia troppo tardi.
Una possibile solUzione si pu osservare in
una fattoria vicino Harlan, nellIowa occidentale.
Qui 90 capi di bestiame pascolano in un campo
verde e alcune centinaia di maiali grufolano nella
paglia circondati da campi di erba medica, mais,
soia, avena e orzo.
Ron e Maria Rosmann non usano fertilizzanti
a base dazoto, almeno non del tipo prodotto nelle
fabbriche, ma lo aggiungono in modo biologico
attraverso i batteri nitrifcanti che vivono in no
duli sulle radici di alcune leguminose come la soia,
lerba medica e il trifoglio, la coltura di copertura
che Ron pianta in autunno per poi interrarla di
nuovo prima di seminare il mais in primavera.
Parte di quellazoto viene catturato dal mais con
cui vengono nutriti i maiali e dunque fnisce nel
letame che torna nei campi, e il ciclo ricomincia.
Rosmann, a diferenza di molti altri coltivatori
biologici, non compra il letame dai suoi vicini.
Uno dei nostri obiettivi mantenere un si
stema chiuso, spiega lagricoltore. Siamo un
vero modello di fattoria biologica.

Se parte del mondo soffre gli effetti dellazoto


in eccesso, la maggior parte dei terreni agricoli
africani ne carente. Lalbero di Faidherbia
albida offre una soluzione sostenibile: le sue
foglie fertilizzano il suolo, cos come i batteri
presenti nei noduli delle radici.

Ci inoltriamo in uno dei suoi campi. Guarda


che granturco, gongola Ron. Questanno pro
babilmente ne avremo cinque tonnellate. Mi sem
bra di sentirli, voi biologici non potete nutrire il
mondo. Non vero, guarda che campo!.
I metodi di Rosmann per hanno un costo. Per
iniziare, richiedono pi lavoro. E i processi biologici
sono pi lenti di quelli industriali. Le colture che
formano la riserva di azoto del suolo, come lerba
medica, non producono alti guadagni n sfamano
tanta gente come il mais assetato di azoto.
Questo non necessariamente un problema per
lAmerica del Nord. Gli Stati Uniti, paese in cui la
percentuale di terra coltivabile per persona sei
volte maggiore che in Cina, possono permettersi

il lusso di coltivare piante meno produttive che


tutelano lambiente, se la gente disposta a pagare
per questo. Un sistema simile funziona per Ros
mann, che riceve un piccolo sussidio dallo Stato
grazie a un programma per la tutela dellambiente,
e vende i suoi prodotti biologici a prezzi pi elevati.
Ma siamo pronti a pagare di pi? I metodi di Ro
smann potrebbero davvero nutrire il paese pi po
poloso del mondo? Quando lo chiedo a Zhu Zhao
liang, allIstituto di Agronomia di Nanchino, ri
sponde con una risata. Lagricoltura biologica non
la soluzione giusta per la Cina, dice categorico.
Eppure c spazio per un compromesso rac
colti eccellenti e minore inquinamento da azoto e
la strada ci viene indicata da alcuni dei campi pi
studiati del mondo: quelli, di un ettaro ciascuno,
della Kellogg Biological Station della Michigan
State University. Da ventanni questi campi ven
gono coltivati sempre con lo stesso ritmo a mais,
soia e frumento, e ci consente un rafronto di
retto di quattro diversi metodi agricoli, da quello
tradizionale al biologico. Tutto quello che entra
o esce dai campi viene misurato con attenzione:
Fertilizz anti

99

Questa industria nigeriana lunica a produrre


fertilizzanti economici a base di urea nellAfrica
subsahariana. Per alcuni, il fatto che altrove
si faccia un uso eccessivo di fertilizzanti
non dovrebbe impedire ai contadini africani
di usarli per ottenere raccolti abbondanti.

pioggia, fertilizzanti, ossidi dazoto, lacqua che


fltra nelle falde e, ovviamente, i raccolti.
Phil Robertson, lo studioso che ha contribuito
ad avviare questo esperimento a lungo termine,
ha raccolto alcuni dati nuovi e sorprendenti.
Negli ultimi 11 anni, i campi coltivati nel Michigan con i sistemi standard hanno rilasciato 680
chili di azoto per ettaro nelle falde dello Stato.
Ci signifca che circa la met del fertilizzante
aggiunto viene poi perso, spiega Robertson. La
perdita minore di quanto non accada in Cina;
tuttavia, se questo dato viene moltiplicato per i
milioni di ettari coltivati negli Usa, basta per avere
falde inquinate, il Mississippi ricco di nutrienti
e unenorme zona morta nel Golfo del Messico.
100

national geo graphic MAGGIO 2013

I campi di Robertson, coltivati senza fertilizzanti o concimi commerciali, hanno perso


solo un terzo dellazoto, ma producono il 20
per cento di cereali in meno. interessante
notare invece che i campi in cui vengono usati
piccoli quantitativi di fertilizzanti e una coltura
di copertura invernale hanno oferto i risultati
migliori: i raccolti erano abbondanti come
quelli dei campi tradizionali, ma il dilavamento
dellazoto era molto ridotto, in percentuali pi
vicine a quelle dei campi biologici. Secondo
lo scienziato, se gli agricoltori americani riuscissero a ridurre le perdite di azoto raggiungendo pi o meno questo livello, le zone umide
e i piccoli torrenti ripristinati potrebbero fare
il resto. Come in Cina, per, molti agricoltori
sono restii al cambiamento. Quando c in gioco
il sostentamento di una famiglia, usare troppo
fertilizzante sembra la scelta pi sicura.
in AfricA , porsi il dilemma di usare o meno
troppo fertilizzante un lusso. Gli agricoltori
africani ne usano quantit veramente mode-

Tutti concordano sul fatto che i contadini africani abbiano


bisogno di pi azoto. Ma come dovrebbero procurarselo?

ste, in media solo sette chili per ettaro; anche il


concime animale o le leguminose scarseggiano.
Molti contadini sono caduti in una sorta di
circolo vizioso: temendo la fame, si dedicano a
colture come il riso o il mais che apportano molte
calorie ma tendono a privare il suolo di nutrienti. I
terreni impoveriti producono raccolti sempre pi
esigui, che non consentono ai contadini di acquistare fertilizzanti. E poich la domanda di fertilizzanti esigua, nessuno li produce localmente,
quindi vengono importati e sono cari.
Secondo molti esperti, il suolo africano prossimo
allesaurimento. Le riserve naturali di fertilit - i nutrienti presenti nelle radici e nelle foglie decomposte
nei secoli passati - sono sempre pi scarse perch
lagricoltura sottrae sempre pi azoto, fosforo e potassio di quanto non ne immetta, e il suolo sempre
meno capace di nutrire la gente che da esso dipende:
secondo la Banca Mondiale questo lo scenario di
un possibile disastro nel lungo periodo.
La produzione media di cereali nellAfrica subsahariana si attesta intorno alla tonnellata per ettaro, un quinto della media cinese. Laccordo quasi
unanime: i contadini africani hanno bisogno di pi
azoto per incrementare i raccolti e migliorare la loro
vita. Ma quando si discute del modo in cui debbano
procurarselo, iniziano le polemiche.
Per alcuni, come Jefrey Sachs dellEarth Institute della Columbia University, la crescente
domanda di prodotti agricoli deve essere soddisfatta anche con luso dei fertilizzanti commerciali e visto che i contadini africani non li possono
comprare, vanno forniti dalle nazioni pi ricche.
Il Millennium Villages Project di Sachs distribuisce sacchi di sementi ibride e fertilizzanti in 80
villaggi di dieci paesi africani. Secondo i suoi dati
il progetto sta avendo un grande impatto: nei villaggi di Tanzania, Kenya e Malawi la produzione
di cereali raddoppiata quasi subito.
Nel 2006 il governo del Malawi inizi a distribuire fertilizzanti a poco prezzo a met dei contadini del paese. La produzione di mais raddoppi,
anche se gran parte del merito fu delle piogge abbondanti. Le iniziative di questo genere, tuttavia,
comportano una serie di problemi. Negli anni
Settanta e Ottanta in molti paesi africani si tent
la strada dei sussidi per acquistare i fertilizzanti,

che fu poi abbandonata, perch erano comunque


prodotti costosi e il sistema era corrotto. Il programma di sovvenzionamenti del Malawi gi
in crisi: il governo sta esaurendo i fondi.
LAfrica non pu permettersi quantitativi ingenti di fertilizzanti, dice Sieglinde Snapp della
Michigan State University. Un maggior uso di
piante nitrifcanti un approccio pi sostenibile,
spiega. In Malawi, centinaia di famiglie hanno iniziato a coltivare caiano e arachidi, che aggiungono
azoto al terreno, sostituendo in parte il mais. Il
tutto nellambito di un esperimento avviato dieci
anni fa da ospedali, contadini e studiosi.
I legumi hanno reso il suolo pi fertile, e quindi
il raccolto dellanno successivo stato pi abbondante, un buon motivo per destinare meno terra
alla coltivazione del mais. Meno mais signifca
pi mais, riassume Snapp. E a questo si aggiunto
il raccolto di caiano che ha fornito pasti pi nutrienti e ricchi di proteine. Ma non accaduto
in un giorno, precisa Snapp. stato necessario
imparare a usare le leguminose. Un lavoro durato
ventanni che ha coinvolto anche un ospedale locale. La gente ha cambiato la propria dieta.
Lapproccio di Snapp, ovvero che in futuro serviranno competenze e pazienza per acquisire e
conservare lazoto, trova eco nelle parole di molte
persone impegnate in quella che ormai una battaglia globale. Quando ho chiesto a Zhu Zhaoliang
di cosa abbia pi bisogno lagricoltura cinese, ha risposto: Crescita, cio fattorie pi grandi e gestite
meglio. In Iowa, Ron Rosmann spiega che lagricoltura senza azoto aggiunto richiede una gestione
pi attenta e maggiore cura per i particolari, ed
pi faticosa. Bisogna essere un po fanatici.
Un secolo fa, quando il chimico Fritz Haber
scopr come catturare lazoto nellaria, i fertilizzanti sintetici sembravano uno strumento facile
per evitare raccolti scarsi, in quanto fornivano
in quantit illimitate la sostanza nutriente pi
importante per lagricoltura. Oggi per ci rendiamo conto dei problemi che pone il ricorso
eccessivo allazoto. Stavolta le innovazioni che
possono salvare noi e il pianeta in cui viviamo
potrebbero non provenire da un laboratorio di
chimica, ma dagli agricoltori e dai campi coltivati in ogni angolo del mondo. j
Fertilizz anti

101

102

Oppressione, paura
e coraggio in Zimbabwe

Urla
dal silenzio
Un bambino fa capolino da una porta
in un ostello vicino alla capitale Harare.
Al muro, un poster di Robert Mugabe, da
33 anni capo di un regime che ha lacerato
il paese e creato milioni di profughi.

Un mappamondo nel cortile abbandonato


di unindustria alimentare, a Bulawayo,
sembra evocare lepoca in cui lo Zimbabwe
esportava carne, prima della sconsiderata
riforma agraria di 10 anni fa.

EVELYN, 14 ANNI, RIFUGIATA IN UN CENTRO PER DONNE A MUSINA, IN SUDAFRICA


Voglio diventare avvocato. Sento il bisogno di aiutare chi malato,
chi non ha un posto dove vivere e allora costretto a rubare o a fare qualcosaltro di male,
cos io devo difenderli perch non vadano in prigione.

di Alexandra Fuller
fotografe di Robin Hammond

i sono almeno due cose da sapere sugli abitanti dello Zimbabwe. In primo
luogo, che hanno un amore smisurato per la loro terra, e su questo non c
da stupirsi: chiunque abbia visto lo splendore rosso intenso dei boschi di
musasa allinizio della stagione delle piogge, o sentito il vento crepitante e
caldo di un pomeriggio estivo nel basso veld, o assorbito i profumi dei fori

di patata dolce e di tagete quando il crepuscolo cala sul bush, sa bene che lo Zimbabwe pu
rapire il cuore. Tanto amore per la propria terra ha un prezzo, naturalmente: per quella terra,
e su quella terra, si combatteranno guerre e rivoluzioni, e per gli sconftti la perdita sar cos
insopportabile da lasciarli senza bussola, come fantasmi spaesati, anime in cerca di una patria.
La seconda cosa da sapere sugli zimbabwesi
che sono una nazione di narratori e musicisti,
piccola ma sempre molto capace di farsi sentire.
I Bhundu Boys hanno aperto il concerto di Madonna allo stadio di Wembley, a Londra, nel 1987.
Tomas Mapfumo, il Leone dello Zimbabwe, il
creatore della chimurenga (sollevazione), un genere
di musica di protesta. Nei suoi 13 anni di vita, il
Caine Prize, il premio letterario pi prestigioso
dAfrica, andato per due volte a scrittori dello
Zimbabwe: Brian Chikwava nel 2004 e NoViolet
Bulawayo nel 2011. Charles Mungoshi ha vinto
due premi Pen International nel 1976 e Dambudzo
Marechera ha conquistato il Guardian Fiction Prize nel 1979. Doris Lessing, Nobel per la letteratura,
ha vissuto qui i suoi anni di formazione.
io non vivo pi nello zimbabwe, ma negli anni
Settanta i miei genitori, britannici di nascita, possedevano una fattoria vicino al confne orientale
del paese che allora si chiamava Rhodesia, ed era
considerato uno Stato canaglia. Entrambi combat-

terono - mio padre come soldato di leva, mia madre come volontaria della polizia - afnch il paese
restasse governato dai bianchi e non cadesse nelle
mani dei comunisti. Era una causa discutibile da
tutti i punti di vista: Ian Smith, il primo ministro,
vinse le elezioni del 1965 con lo slogan Una Rhodesia pi bianca e luminosa, e nei successivi 15
anni una minoranza sempre pi esigua di bianchi
(poco pi 200 mila nei primi anni Sessanta, circa
150 mila nel 1980) fece di tutto per aggrapparsi al
potere mentre la maggioranza nera passava da tre
milioni e mezzo a oltre sette milioni di persone.
Alla fne del 1979 lesercito rhodesiano non era
pi in grado di fermare lavanzata delle forze di
liberazione provenienti dai campi del Mozambico
e dello Zambia. Fu negoziata una pace. Lo Zimbabwe African Nation Union-Patriotic Front (ZanuPf) vinse le prime elezioni generali, nel febbraio
1980, e il suo leader divenne il primo premier dello Zimbabwe. Robert Gabriel Mugabe sembrava
trasudare magnanimit e spirito di conciliazione.
Ma mia madre non la beveva. I miei genitori si
zimbabwe

107

Mugabe ha allargato
le divisioni etniche,
razziali e politiche
lasciate dalla minoranza
bianca al potere
prima di lui, lacerando
ancora di pi il paese
e assicurandosi
il potere assoluto.
trasferirono pi a nord, in Malawi. In questi anni
Mugabe ha allargato le divisioni etniche, razziali e
politiche lasciate dalla minoranza bianca al potere
prima di lui, lacerando ancora di pi il paese e
assicurandosi il potere assoluto.
Nello Zimbabwe ci sono due gruppi etnici
principali: gli Shona, che sono in maggioranza,
e gli Ndebele, in minoranza. Nel 1983 Mugabe,
che uno Shona, sped nella regione occidentale
del paese la sua Quinta Brigata, addestrata in Corea del Nord, per prevenire qualsiasi opposizione
politica da parte degli Ndebele. Si stima che nei
cinque anni seguenti furono massacrati 20 mila
Ndebele. Conosceva le nostre debolezze e sapeva
manipolarci molto bene, spiega Wilfred Mhana,
ex comandante delle truppe di liberazione dello
Zanu-Pf, che combatt al fianco di Mugabe.
Niente pi pericoloso di un uomo profondamente insicuro che imita laggressivit dei suoi
oppressori e diventa un oppressore a sua volta.
Mugabe tollerava la corruzione nel suo governo
purch fosse accompagnata dalla fedelt nei suoi
confronti. Leconomia cominci a crollare: a met
degli anni Novanta il carburante scarseggiava, i
Alexandra Fuller autrice di Cocktail Hour Under
the Tree of Forgetfulness, un libro di memorie
ambientato in gran parte in Africa. Robin Hammond
ha trascorso cinque mesi in Zimbabwe grazie al
premio Carmignac Gestion per il fotogiornalismmo.
108

national geo graphic MAGGIO 2013

dipendenti pubblici scioperavano, i veterani della


guerra di liberazione reclamavano i compensi che
erano stati loro promessi alla conquista dellindipendenza. Poi, nel 1998, Mugabe invi le sue truppe
nella Repubblica Democratica del Congo per sostenere il vacillante regime di Laurent Kabila, a un
costo equivalente a un milione di dollari al giorno.
Il destino economico dello Zimbabwe era segnato.
Nel 1999 fu fondato il Movement for Democratic
Change (Mdc), guidato da un ex leader sindacale
di nome Morgan Tsvangirai. Per contrastare questa
nuova sfda politica e la crescente insoddisfazione
dei suoi stessi sostenitori, Mugabe permise loro di
impadronirsi delle aziende agricole dei bianchi
senza pagare risarcimenti. Nel 2000, con lesplicito
benestare di Mugabe, gruppi di disoccupati simpatizzanti dello Zanu-Pf, guidati da veterani di
guerra armati di asce e machete, invasero le fattorie
al grido di Hondo! (Guerra!). Risultato: crollo
della produzione alimentare. Nel 2005, quando il
Mdc conquist diversi seggi parlamentari, Mugabe
reag lanciando la cosiddetta Operazione Murambatsvina (Spazzare via la feccia), che port alla
distruzione dei banchi del mercato e delle abitazioni di migliaia di poveri urbani, la classe sociale
pi schierata con lopposizione. Si stima che almeno 700 mila persone rimasero senza tetto e senza
mezzi di sostentamento, e che pi di due milioni di
zimbabwesi videro aggravare la loro miseria.
Poi, fnalmente, il Mdc di Tsvangirai vinse il
primo turno delle elezioni del 2008. Invocando
un ballottaggio, esponenti e sostenitori dello Zanu-Pf si abbandonarono a una campagna di violenze con il pieno appoggio dello Stato. Centinaia
di sostenitori del Mdc furono uccisi, migliaia feriti, centinaia di donne e ragazze stuprate, decine
di migliaia di persone costrette a sfollare. Se nel
2008 avevi tendenze suicide, ti bastava indossare una maglietta del Mdc, raccontano. Intanto,
a novembre di quellanno, il tasso di infazione
mensile raggiungeva i 79,6 miliardi per cento, il
pi alto della storia dopo lUngheria del 1946.
Per evitare ulteriori spargimenti di sangue
e un crollo economico ancora pi catastrofco,
Tsvangirai si ritir dalla corsa e Mugabe si auto(Continua a pag. 114)
proclam vincitore.

i
mbes
Za

Lago
Cahora Bassa

30E

ZAMBIA
MASHONALAND
CENTRAL

MASHONALAND
WEST

Cascate
Vittoria

Harare

Chitungwiza

MIDLANDS

Z I M B A B W E

MOZ

Gweru

Mutare
MANICALAND

Bulawayo

B O T S WA N A
Miniere

MASVINGO

MATABELELAND
SOUTH

Diamanti

Li m

100

Musina

p opo

SUDAFRICA

Eletto primo ministro dello Zimbabwe nel 1980,


Robert Mugabe ha mantenuto il potere con la violenza
e le intimidazioni contro i civili, che si intensifcano
puntualmente negli anni elettorali. Il regime si fnanziato
anche grazie alle risorse naturali del paese - tra cui oro
e ingenti giacimenti di diamanti - i cui proventi hanno
arricchito soprattutto Mugabe e i suoi fedelissimi.

TANZANIA

OCEANO
INDIANO

A F R I C A
ANGOLA

MALAWI
AR
AG

AM

ZIMBABWE

MA
D

BOTSWANA

O
IC

MOZ

NAMIBIA

Harare

ASC

ZAMBIA

Violenze contro
i civili (documentate)
1-10 incidenti
11-25
26-50

OCEANO
ATLANTICO

SUDAFRICA

51-112
0 km

500

1982-87
NellOvest del paese,
le forze governative
uccidono 20.000
Ndebele, sospetti
oppositori.

1999
Nascita del MDC
(Movement for
Democratic Change),
partito di opposizione.

Un regno corrotto
e sanguinario

REPUBBLICA
DEMOCRATICA
DEL CONGO

1979-1980
I neri conquistano il
potere con le armi e
cambiano nome al
paese. Robert Mugabe
eletto primo ministro.

1998
Mugabe invia truppe
nella Repubblica
Democratica del
Congo: la spedizione
prosciuga leconomia
gi al collasso.

Oro
0 km

AMBICO

Chivhu

MATABELELAND
NORTH

20S

1965
Il governo bianco della
Rhodesia dichiara
lindipendenza dalla
Gran Bretagna pur
di non accettare un
passaggio di poteri
alla maggioranza nera.

MA
SH
O
EA NAL
ST AN
D

Lago
Kariba

2000-2001
Sempre pi fattorie
appartenenti a bianchi
vengono espropriate.
Crolla la produzione
alimentare.
2002
Mugabe batte il MDC
e viene rieletto, tra
violenze e limitazioni
alla libert di parola
e di stampa.
2005
In unoperazione
voluta dal governo,
700.000 abitanti delle
zone pro-MDC
perdono casa e mezzi
di sostentamento.
2008
Nuovo picco di
violenze. Il MDC vince
le elezioni; Mugabe
impone il ballottaggio,
poi accetta di spartire
il potere.
2012
Elezioni rinviate
al 2013.

JEROME N. COOKSON, NGM; SHELLEY SPERRY. FONTI: CLIONADH RALEIGH, TRINITY COLLEGE DUBLINO; INFOMINE;
USGS; HUMAN RIGHTS WATCH; ARMED CONFLICT LOCATION & EVENT DATASET; GADM DATABASE

Un anziano attraversa un campo per


raggiungere le tombe di quattro dei suoi
dieci fgli morti. Sotto il regime di Mugabe
i servizi sanitari per i 12,6 milioni
di zimbabwesi sono molto peggiorati.

NYASHA, cercAtore doro AbuSivo, ProviNciA di MANicALANd


Nel 2005 lavoravo ad Harare. Avevo una casa ma stata demolita. Sono stato costretto
a trasferirmi in campagna; non avevo altro da fare, cos ho cominciato a immergermi
nel fume per cercare loro. lunico lavoro che c.

THABO, 12 ANNI, PROVINCIA DI MATABELELAND sOuTH


Nostro padre morto nel 2005; sepolto in una tomba nei nostri campi. Nostra madre ci ha abbandonato
subito. Prima vendevamo legna da ardere ma adesso gli asini sono troppo magri; il nostro carretto non
ha ruote. Questanno faccio la prima, mi piace andare a scuola. Da grande voglio fare linsegnante.

Morgan Tsvangirai,
leader dellopposizione
e attuale primo
ministro, stato pi
volte arrestato, e in
unoccasione pestato
quasi a morte dagli
scagnozzi di Mugabe.

Nel novembre 2008 il tasso dinfazione mensile


era pari a 79,6 miliardi per cento. I prezzi si sono
stabilizzati dopo ladozione di valute straniere.

(Segue da pag. 108)


Thabo Mbeki, allora
presidente del Sudafrica e sostenitore incomprensibilmente acritico di Mugabe, convinse i due
antagonisti a negoziare un accordo per condividere il potere. Mugabe mantenne il controllo delle
miniere, dellesercito, della polizia e dei servizi
segreti: in pratica, tutto quello che gli consentiva di continuare a dominare il paese; Tsvangirai
ottenne i ministeri delle fnanze, dellistruzione,
della salute e dellambiente: tutto ci che gli impediva di conquistare efettivamente il potere.
Il paese entr cos in una sorta di purgatorio,
aspettando che Mugabe allentasse la sua morsa o
che morisse ( nato nel 1924). Ma a dispetto delle
voci che speculavano sulle sue caviglie gonfe - si
parl anche di un possibile cancro - Mugabe sembrava pi forte che mai. Nel 2010 la rivista Foreign
Policy gli ha assegnato il secondo posto nella sua
114

national geo graphic MAGGIO 2013

classifca dei peggiori dittatori del mondo, dietro alloggi defunto presidente nordcoreano Kim
Jong Il. Nel 2012 lorganizzazione non proft Fund
for Peace ha classifcato lo Zimbabwe al quinto
posto nel suo annuale indice degli Stati falliti.
Eppure, quando arrivo nella capitale Harare, a met ottobre del 2012, la situazione sembra
tranquilla. Grazie agli introiti del commercio di
diamanti - nel 2006 nellEst del paese sono stati
scoperti giacimenti senza precedenti - sembra che
la citt si sia fatta il lifing. Ladozione del dollaro
statunitense ha semplifcato gli scambi commerciali, per le strade si vedono auto nuove, i negozi
sono pieni di merci importate dal Sudafrica, e nei
sobborghi al di l della State House, la residenza
del presidente, sono spuntate come funghi ville
lussuose protette da muri imponenti.
Ma dietro lapparente normalit serpeggia
una certa inquietudine. Con un buon anticipo
rispetto alle elezioni, provvisoriamente fssate
per il luglio 2013, le squadracce dei giovani dello Zanu-Pf sono tornate in azione nei centri pi
popolati. Alle televisioni internazionali i pezzi
grossi del partito dichiarano minacciosi che non
tollereranno una vittoria di Tsvangirai. Contemporaneamente, i giornali raccontano gli intrighi
del leader dellopposizione, culminati nel recente
matrimonio con Elizabeth Macheka, fglia di un
boss del comitato centrale dello Zanu-Pf. Tsvangirai comincia a non sembrare pi una valida
alternativa a Mugabe.
In giro si dice anche che gli uomini della Central Intelligence Organization (Cio) controllino le
attivit di tutti i cittadini. C chi mi dice di stare
attento, racconta Tafadzwa Muzondo, 33 anni,
commediografo, ma io devo fare il mio dovere.
Sono un cittadino prima che un artista. E non
meglio, alla fne della vita, poter dire di aver fatto
il possibile per cambiare le cose?. Muzondo ha
suggerito di incontrarci negli Harare Gardens,
il parco pi grande della citt, dietro la National
Gallery. una giornata calda e umida, il cielo
minaccia tempesta, ma noi restiamo allaperto
per poter individuare meglio eventuali spie governative, anche se non capisco come un fazzoletto di prato inaridito possa proteggerci dal Cio.

Muzondo, per, ha scritto unopera provocatoria


contro il governo e sta parlando con una giornalista straniera: oggi, nello Zimbabwe, fare anche
solo una di queste due cose signifca cercare guai.
Dal 2001 al 2011 49 giornalisti del paese sono
stati costretti allesilio, un dato che pone il paese al quinto posto nella classifca dei regimi pi
oppressivi per la libert di stampa. Decine di
attivisti per i diritti umani, scrittori e fotograf,
anche stranieri, sono stati intimiditi o arrestati.
Un cameraman, sospettato di aver trasmesso ai
media stranieri le immagini di Morgan Tsvangirai dopo un pestaggio, stato ucciso nel 2007. A
partire dal 2000, Tsvangirai stato arrestato molte
volte e in unoccasione pestato quasi a morte dagli
scagnozzi di Mugabe. In teoria nel paese vige la
libert di parola; in pratica, una serie di leggi ingegnosamente generiche tenta di ridurre tutti al
silenzio. A prescindere da quando e come Mugabe
lascer il potere, il paese impiegher molto tempo
a riprendersi dal suo regime.
Come pensiamo di fare i conti con la nostra
storia violenta se non possiamo parlarne?, si
chiede Muzondo. Povert, paura, silenzio: vivere
cos non ha senso. Tanto varrebbe che ci sterminassero in massa. Gli zimbabwesi rischiano di
assistere impotenti alla propria trasformazione
in un popolo di muti, la cui storia viene raccontata solo da giornalisti e cooperanti stranieri. Il
tasso di alfabetizzazione del paese, un tempo tra
i pi alti dellAfrica, oltre il 90 per cento, potrebbe
scendere al 75 entro il 2025.
Lo sappiamo bene: se rimarremo senza voce
non avremo nessuna via di scampo, conclude
Muzondo. Saremo intrappolati per sempre
nella violenza.
Ma scrittori, artisti e commediografi dello
Zimbabwe non si sono ancora arresi. Continuano
a sfornare romanzi, mostre darte e spettacoli teatrali a tema politico: lavori incisivi, controversi,
spesso pervasi da un caustico umorismo. Ne escono talmente tanti che gli agenti del Cio non fanno
in tempo a bloccarli tutti. Negli ultimi otto anni
Muzondo ha scritto una mezza dozzina di commedie sui problemi politici e sociali pi urgenti.
Lultimo - No Voice, No Choice - stato proibito

nellagosto del 2012 dopo una tourne accolta con


entusiasmo in tutto il paese. Dopo lo spettacolo
la gente veniva da noi per dirci: Temevamo che
potesse succederci qualcosa se qualcuno avesse
notato che eravamo venuti a vedervi, ma poi abbiamo visto che voi non avevate paura a recitare.
Il vostro coraggio ha dato forza anche a noi.
La lettera con cui le autorit nazionali bandivano lo spettacolo era orwelliana, nella sua assurda
ambiguit: La informiamo che il Consiglio dei
censori ha letto il suo Copione e ha osservato
che lo spettacolo tende a scoraggiare i giovani
dal prendere parte alla violenza politica [...] Lo
spettacolo istigatorio e va contro lo spirito del
risanamento della nazione. Capovolgo la lettera
per vedere se magari, lette al contrario, quelle parole possono sembrare pi sensate. A qualcuno
la verit d fastidio, sostiene Muzondo. Ma la
verit questa: siamo tutti coinvolti. Ci sono state
aggressioni tra vicini di casa. Adesso dobbiamo
sederci tutti intorno a un tavolo e parlare apertamente di quello che ci siamo fatti a vicenda.
Ma il governo non vuole che afrontiamo questa
discussione. E se lo facessimo lo stesso?.
uneventualit che i politici non hanno mai
davvero preso in considerazione: che alla fne gli
zimbabwesi ritrovino lunit in nome delle comuni soferenze e comincino a lottare insieme per la
liberazione. In realt, Mugabe ha deliberatamente trasformato in carnefci tante persone comuni (soldati e poliziotti, naturalmente, ma anche
studenti reclutati per stuprare e torturare); oggi
si teme che un cambio di governo scatenerebbe la
vendetta. Le vittime della violenza politica hanno
paura che le atrocit si ripetano a ogni elezione;
gli esecutori temono che qualcuno metta fne alle
violenze, spiega Rutendo Munengami, attivista
per la difesa delle vittime di stupro. Tutti sanno
chi sono i colpevoli: sono gente normale, vicini di
casa, o funzionari pubblici. Non difcile trovarli.
gente che ha paura che un governo diverso possa
chiamarli a rispondere dei reati commessi.
incontro munengami e unaltra attivista, Margaret Mazvarira, nel giardino di un ristorante di
Harare, qualche giorno dopo aver parlato con
Muzondo.
(Continua a pag. 122)
zimbabwe

115

Nove orfani vivono qui con i nonni


anziani, che sopravvivono coltivando
la terra. Circa un milione di bambini
dello Zimbabwe ha perso uno o entrambi
i genitori a causa dellAIDS.

Nel 2005 loperazione Spazzare via


la feccia, voluta dal governo, caus
centinaia di migliaia di sfollati. In questa
ex birreria vivono diverse famiglie: Come
animali, dice uno degli occupanti.

Un animata via di Bulawayo nasconde


la realt di uneconomia al collasso. Gran
parte degli zimbabwesi sopravvive solo
grazie al commercio informale e alle
rimesse dei parenti fuggiti allestero.

I cosiddetti veterani
hanno commesso
moltissimi stupri
durante la guerra di
liberazione, ma non
vogliono parlarne.
Cos ne parleremo noi.
Siamo stufe di tacere.
Rutendo Munengami
(Segue da pag. 115)
C un sole cos grande che sembra riempire tutto il cielo; sugli alberi
di musasa si rompono i baccelli, spargendo semi
sul terreno appena ammorbidito dalla pioggia.
Le due donne parlano contemporaneamente, a
volte luna completa le frasi dellaltra, a conferma
dellintreccio di esperienze comuni che le unisce.
Nelle prime ore del mattino del 3 giugno 2003
Munengami - il cui marito era allepoca un consigliere del Mdc - fu strappata dal letto mentre
allattava il fglioletto di nove mesi. Sotto gli occhi
dei soldati, mi dice, un importante ministro dello
Zanu-Pf la violent; poi la condusse in una stazione di polizia di Harare, dove lei e il bambino
furono messi a penzolare sopra una fossa piena
dacido, mentre i soldati decidevano se ammazzarli o no. Volevano buttare per terra mio fglio,
prosegue. Urlavano: Diventer come suo padre,
pronto a consegnare il paese ai bianchi!.
Mazvarira fu rapita nel 2000 dalla sua casa di
Chivhu, una cittadina a sud di Harare, e stuprata
da due agenti del Cio, membri dello Zanu-Pf. Sua
fglia di 17 anni, attivista del Mdc, era stata uccisa
da poco da una bomba molotov. Dai suoi violentatori la donna ha contratto lAids. Mi dicevano:
Tu e tua fglia siete le puttane di Tsvangirai.
Quando and alla polizia per denunciare la violenza, lagente di servizio si rifut di ascoltarla. I
poliziotti sono tutti dello Zanu-Pf, dice.
Le due donne non hanno mai superato quel
122

national geo graphic MAGGIO 2013

trauma, ma se si sono trasformate da vittime in


attiviste perch non sono mai riuscite a portare
in giudizio i loro aggressori. Il governo non ha
alcuna intenzione di aiutarci. Nessuno pu aiutarci. Sta solo a noi fare qualcosa. Nel 2009 Munengami ha fondato Doors of Hope (Le porte della
speranza), unorganizzazione non proft che aiuta
le vittime degli stupri politici e se ne fa portavoce.
Oggi ha 375 membri in tutto il paese. Ci battiamo
per le donne, spiega Munengami. I cosiddetti veterani hanno commesso moltissimi stupri durante
la guerra di liberazione, ma non vogliono parlarne.
Cos ne parleremo noi. Che sia accaduto nel 1975
o qualche giorno fa, non vogliamo che le violenze
continuino. Ne abbiamo abbastanza. Siamo stufe
di tacere. Dove ci ha portato il silenzio fnora?.
Il verso di una tortora dal collare del Capo nascosta tra i rami di una vicina jacaranda sembra
echeggiare leterno lamento dello Zimbabwe: Mia
madre morta, mio padre morto, tutti i miei
parenti sono morti. Nel corso dei miei viaggi ho
imparato che organizzazioni come Doors of Hope
sono nate ovunque. Ho parlato con il direttore di
Radio Dialogue, una piccola emittente di Bulawayo che aggira il divieto imposto alle radio indipendenti distribuendo cassette e Cd agli autisti dei
minibus. Ho parlato con i fondatori di Tree of Life,
unassociazione che organizza seminari in tutto il
paese per aiutare non solo le vittime ma anche i
carnefci a superare il loro passato di violenze. Ho
parlato con i redattori della Weaver Press di Harare, che continua a pubblicare testi coraggiosi su
spinose questioni politiche, e ho preso copie dei libri di poesia di unaltra casa editrice, la amaBooks
di Bulawayo. Ho parlato con artisti, scrittori, medici, che si rifutano di accettare linevitabilit di
un futuro fatto di silenzio e violenza.
Io sono come quellalbero, dice allimprovviso Mazvarira, indicando la jacaranda. Mi hanno
tagliato i rami, ma non sono morta. Sono ancora
attaccata a questo suolo che nutre le mie radici.
Oggi ho raccontato la mia storia. Qualcuno lha
ascoltata. Questa la mia pioggia. Si piega in
avanti con il sorriso di chi nutre ancora speranze
in un luogo quasi del tutto disperato. Quindi ti
prego: di al tuo mondo di non ignorarci. Di continuare ad ascoltarci. Stiamo ancora parlando. j

EDSON, VITTIMA DELLE VIOLENZE DURANTE LE ELEZIONI, PROVINCIA DI MASVINGO


Non avevamo niente con cui combattere. Hanno preso una tanica di petrolio da 25 litri
e ce lhanno versata addosso. La stanza ha preso fuoco, noi sofrivamo in maniera atroce.
Pensavo che per me fosse fnita, ma per volont di Dio sono ancora vivo.

IN EDICOLA A gIugNO

MAGAZINE

foto: marcus bleasdale

Gli ultimi balenieri vichinghi


la popolazione di balenottere minori dei mari del nord prospera e la caccia
sostenibile, ma i balenieri delle Isole lofoten sono destinati allestinzione.

I primi australiani
sono stati i signori dellaustralia per 50.000 anni e oggi sono meno del tre
per cento della popolazione, ma le loro antiche tradizioni rimangono intatte.

Ritorno a Gorongosa
Il biologo edward olson Wilson racconta la bellezza e la complessit
di una nota area protetta in mozambico minacciata dalla deforestazione.

James Cameron, sfda agli abissi


sul fondo della fossa delle marianne con il Deep sea challenger,
il futuristico veicolo sognato per anni e realizzato da James cameron.

Everest, la montagna afollata


Il tetto del mondo scoppia: troppe spedizioni, troppi scalatori in vetta,
troppe morti inutili. come porre rimedio a questo scempio?

Vite in gioco
uomini e donne che rischiano la vita in nome dellespolrazione:
locenografa sylvia earle, lesploratore sir ranulph fiennes, la scalatrice
Gerlinde Kaltenbruner e il fotografo Paul Nicklen.

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Allarme riscaldamento
globale, Squali, la verit
sui killer dei mari, Faraoni
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national geographic in tv

I resti del buddha


Italia dolce vita
Dal 4 maggio
ogni sabato e domenica alle 20.00
Due esperti di cucina
attraversano lItalia per carpirne
i sapori e i segreti gastronomici.
Lei, Kylie, una giornalista
australiana amante del buon cibo.
Lui, Patrick, un cuoco inglese
aperto a ogni sapore. Entrambi
amano il nostro paese
e hanno deciso di lasciare

Sabato 11 maggio alle 20.55


Quando, nel 1898, William
peppe, dirigente di unazienda di
costruzioni, ordin ai suoi lavoratori di scavare in una collina del Nord
dellIndia, non aveva idea di ci che avrebbe trovato. sotto circa sei
metri di terra, fu rinvenuta una grossa tomba di pietra contenente
urne, gioielli e ossa. liscrizione su una di queste urne indicava che
i resti contenuti erano quelli del Buddha. se confermata, poteva
trattarsi della pi importante scoperta nella storia dellarcheologia
indiana. ma non tutti erano daccordo: per oltre un secolo, gli esperti
hanno dibattuto sul contenuto della tomba. secondo alcuni, si trattava
di una frode. per altri si trattava effettivamente dei resti del Buddha.
oggi, unquipe di scienziati tenta di risolvere il mistero.

tutto per esplorarlo. Su Nat


Geo Adventure arriva il viaggio
italiano di Patrick e Kylie:
unestate intensa in cui gireranno
tra ristoranti stellati e trattorie
casalinghe - da Matera ad Amalfi
a Roma e Milano - per cogliere
lessenza del mangiare italiano.

Lupi di mare 2
Wild West
Dal 22 maggio,
ogni mercoled alle 21.00
Un viaggio da sogno nel selvaggio
West degli USA, dalle Rocky
Mountains al Deserto del Mojave,
per scoprire un paesaggio ormai
divenuto unicona, con bellezze
naturali uniche al mondo e una
fauna ricca e imprevedibile.

Dal 22 maggio, ogni mercoled alle 20.55


ancora una volta lantichissimo porto di Gloucester, nel
massachusetts, a fare da sfondo ad un gruppo di pescatori
che sopravvive grazie alla pesca al tonno pinna blu. per sole 14
settimane allanno, periodo in cui autorizzata la pesca a questa
specie, gli equipaggi protagonisti del docu-reality Lupi di Mare
salpano ogni mattina prima dellalba per guadagnarsi da vivere
nellunico modo che conoscono, una tradizione portata avanti da
secoli anche dai loro antenati. la posta in gioco molto alta: uno
solo di questi giganti blu pu valere anche 20 mila dollari, ma per
arrivare a pescarne uno occorre ingaggiare una lotta allultimo
sangue nelle gelide acque dellatlantico settentrionale.

I canali di National Geographic sono solo su sky. per maggiori informazioni sui programmi visitare il sito www.natgeotv.com

foto: NGt (sopra); IcoN fIlms/lorNe Kramer (IN alto a destra)

in lettura

epopea sul monte kenya

le tav degli altri

contro la cultura-luna park

Nel 1943, tre militari


italiani fuggono
da un campo di
prigionia nellAfrica
britannica, scalano
il monte Kenya,
piantano sulla cima
la bandiera italiana,
poi si riconsegnano
agli inglesi. Da qui partono gli autori
per una non-fiction che ricorda i fluviali
romanzi dei Wu Ming. Le biografie dei
protagonisti si intrecciano a mille altri
fili narrativi: il racconto della stessa
scalata effettuata oltre 50 anni dopo
e senza preparazione, la storia
dellalpinismo, il colonialismo italiano
e i suoi crimini, le lotte
per lindipendenza africana.
Point Lenana
Wu Ming 1, Roberto Santachiara
Einaudi, pagg. 596, 20

lEuropa, dicono
i fautori della TAV
in Val di Susa,
a imporci
di completare
il Corridoio 5,
la mitica ferrovia
Lisbona-AlgecirasKiev. Ma a che
punto sono i lavori sugli altri tratti?
Quali benefici economici porterebbe
la linea? Conviene trasportare merci
ad alta velocit? Gli autori viaggiano
da un capo allaltro del continente
trovando risposte spesso sorprendenti.
Binario morto
Andrea De Benedetti, Luca Rastello
Chiarelettere, pagg. 204, 12,90

Latto daccusa accalorato, a tratti


violento, sempre
interessante di uno storico
dellarte contro
la gestione
dei beni culturali
affidata al marketing, i centri storici
luna park, la politica dei grandi
eventi che guarda al patrimonio
artistico come una risorsa
da sfruttare per fare cassa e non
come un bene civico da condividere
tra tutti i cittadini.
Le pietre e il popolo
Tomaso Montanari
Minimum fax, pagg. 164, 12

controcorrente sul fiume

vite di animali celebri

Una giovane
scrittrice risale
lIndo, il fiume
dei fiumi, dalla
foce a Karachi alle
sorgenti in Tibet;
e viaggia a ritroso
nel tempo, dal
Pakistan di oggi,
potenza nucleare islamica, alle
conquiste di Alessandro Magno, fino
agli albori della storia del
Subcontinente. Tra reportage, saggio
storico, romanzo e autobiografia.
Imperi dellIndo
Alice Albinia, trad. Laura Noullian
Adelphi, pagg. 496, 30

Pulci ammaestrate,
elefanti guerrieri,
gatti cantati
dai poeti, bestie
truccate da
creature esotiche
o preistoriche per
esibirle nei circhi...
brevi storie di animali celebri, amati
o tormentati (o entrambe le cose)
dagli uomini. Come il primo teddy
bear, lorsetto graziato dal
presidente Theodore Roosevelt
durante una battuta di caccia.
Bestiario dei tempi moderni
Omar Lpez Mato, trad. A. Barretta
Odoya, pagg. 240, 16

prima di moby dick

Nel 1820 la Essex,


una baleniera
di Nantucket,
col a picco
dopo essere stata
attaccata da
un gigantesco
capodoglio.
Ricorda qualcosa? La storia, vera,
che ispir a Melville il Moby Dick.
Il cuore delloceano
Nathaniel Phillbrick, trad. S. Caraffini
Elliot, pagg. 314, 19,50

PER IMMAGINI

nuove cartoline da napoli


La Scampia di tossici e criminali, la Castel Volturno degli immigrati africani (con le
loro impeccabili tonache quando cantano in coro nelle funzioni religiose), la Forcella
di travestiti e piccoli trafficanti, i giovani delinquenti di una comunit di recupero...
viaggio per parole e immagini dentro (e intorno) alla Napoli pi cruda e disperante,
nello sforzo di non esorcizzare nulla.
Quello che manca Angelo Petrella, Salvatore Esposito Contrasto, pagg. 168, 19,90
national geo graphic MAGGIO 2013

listante

Robin Hammond

Un paese in frantumi Il fotogiornalista Robin Hammond and nello Zimbabwe


la prima volta nel 2007 per documentare gli abusi dei diritti umani. Dopo diverse visite e due
arresti per aver scattato in luoghi non autorizzati, lo scorso anno ha trascorso 26 notti in prigione
ed stato espulso. Hammond rimasto molto colpito da Mbare, quartiere periferico della capitale,
dove ha ritratto un ragazzo che si fa tagliare i capelli riflesso in uno specchio rotto; metafora
di un paese in frantumi incapace di guardare oltre il proprio presente. Daniel Stone

di e t ro l e qu i n t e

Perch hai voluto raccontare


la storia dello Zimbabwe?

Come hai fatto


a documentare
senza farti notare?

RH: Una volta questo paese lottava per


la promessa di libert incarnata da Robert
Mugabe. Invece ha trovato loppressione
di un dittatore. Nel mio progetto volevo
documentare la vita di chi si trova in prima
linea nella lotta scatenata da Mugabe per
restare al potere. Ci tenevo a mostrare come
la vita vada avanti, malgrado le intimidazioni
e linstabilit politica.

Mi sono abituato a
cominciare alle 4.00
del mattino, quando
non cerano in giro
molte persone
o picchiatori
che potessero
interferire col mio
lavoro. Quando si

spargeva la notizia
che cera un uomo
bianco con
la macchina
fotografica, gli
agenti della
sicurezza venivano
puntualmente
a cercarmi.
Come convincevi
la gente a farsi
fotografare?

Promettevo che non


avrei specificato
n i cognomi n
il luogo. Molti hanno
rifiutato per paura,
ma molti erano
disponibili. Forse
era pi facile per me
perch sono bianco,
e sapevano che
non potevo essere
un agente del
partito di Mugabe.

national geo graphic MAGGIO 2013

archivio

Anziani di campagna e anziani di citt: sopra, una foto tratta dalla celebre serie realizzata negli anni cinquanta
a scanno, in Abruzzo, da mario giacomelli: immagini volutamente mosse e contrastate, scrisse il grande fotografo,
per rendere magico questo mondo. sotto, unelegante e scontrosa signora ritratta a Roma da Bruno Barbey nel 1966.

Longevi e scontenti

LItalia un paese per vecchi?


A giudicare dalle statistiche - e dai vibranti appelli al rinnovamento,
spesso firmati da editorialisti gi ben oltre let della pensione parrebbe proprio di s. Una recente inchiesta ha stimato che la classe
dirigente italiana la pi anziana dEuropa: i vertici della politica,
delleconomia e della pubblica amministrazione hanno unet media
di 59 anni, con vescovi e consiglieri di amministrazioni delle banche
appaiati in testa alla classifica, con 67 anni. Daltra parte let
avanzata dei potenti rispecchia quella dellintera societ: il nostro
paese al secondo posto al mondo per quota di ultrasessantenni
(27%) e di ultraottantenni (6,2%) sul resto della popolazione,
percentuali destinate ad aumentare rispettivamente al 38,4% e al
12,9% entro il 2050. Brutte notizie? Forse, ma il contrario non poi
tanto auspicabile: le societ pi giovani sono, banalmente, quelle in
cui si muore prima. Rispetto a un secolo fa laspettativa di vita alla
nascita degli italiani pi che raddoppiata: oggi sfioragli 82 anni. E
chi ha 60 anni oggi pu aspettarsi di viverne altri 24. MG
Foto: mARIo gIAcomELLI, BRookLyn mUsEUm/coRBIs (In ALto); BRUno BARBEy, mAgnUm/contRAsto

a sinistra, una signora anziana ma dinamica in bici per le vie


di sassuolo (Modena); sopra, una manifestazione di pensionati
a roma nel 1987; sotto, il poeta giuseppe ungaretti ritratto
da gianni berengo gardin in una delle sue pose patriarcali
a Milano nel 1970, poco prima che morisse a 82 anni.

foto: uliano lucas, alinari (in alto a sinistra); donatello broggioni,


contrasto (in alto a destra); gianni berengo gardin, contrasto.

national geo graphic MAGGIO 2013

FLASHBACK

Lalga nella rete Sulla costa settentrionale [del Portogallo], in piccole

localit come Apulia o Ver-o-Mar, recita la nota che accompagna questa foto
degli anni Cinquanta, gli abitanti raccolgono sargassi e altre alghe marine con grandi
reti. La raccolta avviene nei pressi della costa, poich il mare grosso ne trasporta a
riva enormi quantit.
oggi gran parte delle alghe raccolte nel mondo destinata al consumo umano
invece che alla concimazione dei campi come nel caso di questa immagine scattata
in Portogallo. I primi produttori sono i paesi asiatici, in testa Cina e Giappone. In
Europa le alghe vengono raccolte con procedimenti meccanici, anche se c ancora
chi le raccoglie a mano con coltelli, rastrelli, forconi, falci e reti. Il Portogallo lunico
produttore europeo che utilizza anche subacquei per la raccolta. Johnna Rizzo

FoTo: ARThUR PASToR , NATIoNAL GEoGR APhIC SToCk


NatioNal GeoGraphic italia, periodico mensile pubblicato da Gruppo Editoriale LEspresso, via Cristoforo Colombo, 90 - 00147 Roma. Direttore responsabile: Marco Cattaneo. Una copia 4,50, numeri arretrati e 9,00. Cofanetti e 17,50 (disponibili per gli anni dal 1998 al 2011). Abbonamenti (12 numeri) e 39,00, Somedia S.r.l. Tel. 199.78.72.78 (0864.25.62.66 per chi chiama da cellulari). ll costo massimo
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