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IA abbattimento COV

ANALISI COSTO-EFFICIENZA DI IMPIANTI PER LABBATTIMENTO DI


COV (COMPOSTI ORGANICI VOLATILI)
M. Campolo*, S. Rivilli e A. Soldati

Sommario I composti organici volatili (COV) rappresenta- te umana. Per questo motivo, i COV vengono utilizzati in aree
no, per la loro presenza diffusa nelle emissioni dellindustria confinate dove sono previsti opportuni sistemi di aspirazione
di processo e per la loro riconosciuta tossicit, una significa-
tiva fonte di rischio per la salute. Per migliorare la sicurezza per la captazione dei vapori. I vapori, una volta trattati per
e tutelare la salute nellambiente di lavoro, la normativa recuperare i materiali, sono convogliati verso dispositivi di
Europea ha fissato dei limiti per quanto riguarda lemissione abbattimento prima di essere dispersi in atmosfera.
di questi composti in atmosfera [vedi Direttiva Comunitaria La riduzione delle emissioni di COV imposta dalle normative
1999/13/CE]. La tendenza per i prossimi anni sembra sugge-
rire limiti ancora pi restrittivi. In questo panorama, studia- risponde allesigenza di maggiore sicurezza e salvaguardia
re i processi che permettono di ridurre le emissioni di COV della salute negli ambienti di lavoro e nelle zone limitrofe pi
diventa indispensabile da un lato per ottemperare ai vincoli probabilmente esposte alle emissioni.
di legge e dallaltro per poter scegliere tra i sistemi di abbat- Le vie percorribili per raggiungere questo obiettivo sono due:
timento quelli pi opportuni dal punto di vista economico e
ambientale. In questo lavoro viene presentata unanalisi (i) ridurre le emissioni alla sorgente, individuando i processi
incrociata del costo economico, del rendimento e del costo che permettono di aumentare lintensit di utilizzo delle risor-
ambientale di diversi sistemi di abbattimento dei COV, che se (riducendo gli sprechi e riutilizzando i materiali) secondo
permette di confrontare le tecnologie disponibili in unottica lottica della cleaner production [European Environment
di sviluppo sostenibile ed eco-compatibile [Rapporto
Brundtland, 1987]. Agency, 1999]; (ii) utilizzare sistemi di abbattimento a valle
del processo produttivo (end of pipe technologies), identifi-
COST-EFFICIENCY ANALYSIS OF VOC-ABATEMENT cando le apparecchiature pi adatte, in termini di costi e pre-
(VOLATILE ORGANIC CARBON) DEVICES stazioni, per la captazione e labbattimento delle sostanze
Summary Volatile organic carbon (VOC) compounds are a inquinanti presenti nelleffluente gassoso [Benitez, 1993].
serious hazard for human health. VOC are widely present in La prima strada, ottimale dal punto di vista ambientale, richie-
industrial enviromnents and their toxicity is proven. To de uno studio accurato del processo produttivo (analisi
improve safety and preserve a healthy working environment, ambientale) che permetta di individuare le fasi in cui si pro-
European laws establishes limits to VOC emission into the
atmosphere [see European Directive 1999/13/CE]. duce lemissione e di valutare la possibilit di eliminare o
In addition, future trends foresees further reduction to emis- ridurre le sorgenti di inquinamento attraverso ladozione di
sion limits. In this context, it seems crucial to identify guide- materiali alternativi, nuove tecnologie o processi produttivi.
lines to analyze VOC abatement processes complying with Questo tipo di approccio comporta un pesante impegno del-
both bylaw requirements and with process economics. In this
work, we develop a procedure to identify the optimum choi- lazienda nella fase di analisi ambientale e introduce cambia-
ce satisying both the process economics, the abatement effi- menti delle pratiche produttive che possono tradursi in un
ciency and the environmental impact. We examine different costo difficilmente quantificabile a priori. Lincertezza nella
VOC abatement systems, and we compare the available aba- valutazione dei costi spinge molte aziende ad orientarsi verso
tement technologies considering sustainability and eco-com-
patibility issues [Brundtland Report, 1987]. soluzioni end of pipe [Moretti, 2002], dove lesperienza e il
mercato determinano la scelta dellapparecchiatura di abbatti-
mento. Anche in questo caso, i vincoli ambientali sempre pi
1. INTRODUZIONE severi, il continuo sviluppo delle tecnologie e delle soluzioni
impiantistiche e la mancanza di competenze residenti aggior-
I composti organici volatili (COV) benzene, acetone, tolue- nate sulle tecnologie e le apparecchiature di abbattimento ren-
ne, stirene sono utilizzati come solventi, disperdenti, corret- dono difficile la scelta dellimpianto di trattamento.
tori di viscosit, plastificanti, conservanti o agenti di pulizia in In questo lavoro, vengono analizzate le diverse tecnologie
molte attivit industriali (preparazione di coloranti, vernici, impiantistiche per labbattimento dei COV prendendo in con-
resine sintetiche, materie plastiche, prodotti farmaceutici, siderazione gli aspetti economici, i vincoli normativi e gli
detersivi, insetticidi, fibre artificiali, esplosivi). Recenti rap- impatti ambientali con lobiettivo di condensare le conoscen-
porti sanitari [USEPA, 1995] hanno messo in evidenza che ze attualmente disponibili in uno strumento che possa essere
questi composti rappresentano una fonte di rischio per la salu- utilizzato dalle aziende per orientarsi nella scelta dellimpian-
to di abbattimento ottimale.
Le principali variabili operative che incidono nella scelta sono
* Dott. Ing. Marina Campolo, Centro Interdipartimentale di la portata e la concentrazione delleffluente. In un approccio
Fluidodinamica e Idraulica e Dipartimento di Energetica e classico, la scelta ottimale dellimpianto di abbattimento rea-
Macchine,Universit degli Studi di Udine 33100 Udine attual-
mente presso Universidad Complutense de Madrid Madrid, Spain lizza il compromesso tra i costi di acquisto e gestione e le effi-
Corresponding author: tel. +39 0432 558006, fax +39 0432 cienze di abbattimento. In un approccio orientato allo
558027, e-mail: marina@argon.dstc.uniud.itd sviluppo sostenibile, la scelta risulta dipendere in modo spes-
so vincolante anche dallimpatto ambientale del processo di
IA Ingegneria Ambientale vol. XXXIII n. 5 maggio 2004 abbattimento.

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2 IMPIANTI E TECNOLOGIE DI ABBATTI- chimici tra i composti da rimuovere e un solido attivo nei
MENTO DEI COV loro confronti. Per massimizzare lefficienza del processo di
adsorbimento, vengono utilizzati solidi micro-porosi che
Gli impianti per labbattimento dei COV assolvono la duplice offrono la massima superficie di adsorbimento per unit di
funzione di (i) captare i vapori e di (ii) abbattere, fino al rag- peso. La capacit di separazione dei COV dipende dalla forza
giungimento dei limiti di legge, la quantit di sostanze inqui- del legame che si forma tra le sostanze adsorbite e mezzo
nanti presenti nelleffluente prima che venga rilasciato in adsorbente, che condiziona anche la facilit con cui il mate-
atmosfera [Barolo e Offredi, 2002]. riale poroso potr essere rigenerato per un futuro riutilizzo.
Le tecnologie per labbattimento dei COV utilizzano principi Il flusso di materiale adsorbito aumenta con la concentrazio-
chimici, chimico-fisici e biologici diversi al variare della por- ne dei COV nella corrente gassosa. Tuttavia, poich il mezzo
tata e della concentrazione delleffluente da trattare. adsorbente si satura rapidamente se la portata e la concentra-
Attualmente, le tecnologie pi diffuse in Italia risultano esse- zione sono elevate, le prestazioni delladsorbitore possono
re la combustione, ladsorbimento, e la biofiltrazione. Da una decadere nel tempo se il materiale adsorbente non viene
recente indagine condotta nei settori della verniciatura e del opportunamente rigenerato. Il bilancio tra efficienza di sepa-
lavaggio/sgrassaggio (che da sole rappresentano circa il 75% razione e necessit di rigenerazione del mezzo ottimale per
delle industrie dotate di impianti per labbattimento dei correnti di portata contenuta (da 500 a 100.000 Nm3/h) e con-
COV), gli impianti di abbattimento che utilizzano la combu- centrazione non troppo elevata (fino a 4 g/Nm3).
stione (rigenerativa, recuperativa o catalitica), ladsorbimento
e la biofiltrazione rappresentano rispettivamente il 90%, il 3% Concentrazione Rotoconcentrazione
e l1% delle installazioni esistenti [Geotti, 2002]. La rotocon- La possibilit di ridurre la portata delleffluente e di concen-
centrazione, che consiste nella riduzione e concentrazione trare i COV prima dellingresso nellapparecchiatura di abbat-
delleffluente gassoso prima delleffettivo processo di abbat- timento vera e propria ha evidenti vantaggi economici,
timento invece ancora scarsamente diffusa. soprattutto in termini di dimensioni ridotte degli impianti e
condizioni di funzionamento pi prossime a quelle di massi-
Combustione (Ossidazione termica) ma efficienza.
Il modo pi semplice per abbattere i COV quello di ossidar- Il metodo pi utilizzato per la concentrazione dei COV preve-
li termicamente. Leffluente da trattare viene immesso in un de (i) ladsorbimento e laccumulo dei COV su un supporto
bruciatore e riscaldato fino ad innescare lossidazione che tra- adsorbente, (ii) lestrazione dal mezzo adsorbente con una
sforma i COV in acqua, anidride carbonica ed energia termi- portata daria ridotta e (iii) lalimentazione della portata con-
ca. In condizioni di funzionamento a regime, il calore centrata e ridotta allapparecchiatura di abbattimento.
prodotto dallossidazione termica pu essere utilizzato per Per concentrare e ridurre in modo continuo alte portate di
pre-riscaldare leffluente [combustori recuperativi e rigenera- effluenti (a partire da 5.000 Nm3/h) a bassa concentrazione di
tivi], aumentando lefficienza del processo e diminuendo il COV (generalmente comprese tra 0.1 e 1 g/Nm3) si utilizzano
consumo di combustibile ausiliario. Questo combustibile, i rotoconcentratori, che consistono in disco rotante di mezzo
indispensabile nella fase di avviamento dellimpianto, adsorbente (in carboni attivi o zeoliti) che lavora a settori.
essenziale anche per il controllo della temperatura nel brucia- Mentre il primo settore, attraversato dalla corrente ad alta por-
tore, con il quale possibile realizzare le efficienze di abbat- tata e bassa concentrazione, adsorbe i COV, questi vengono
timento desiderate. La quantit di combustibile consumato estratti da un secondo settore, in cui erano stati precedente-
varia con la concentrazione di COV nelleffluente: per con- mente adsorbiti, utilizzando una portata ridotta di gas. La cor-
centrazioni sufficientemente elevate, il processo di combu- rente pu essere concentrata e ridotta in portata da 4 a 20 volte
stione in grado di auto-sostenersi e il consumo di e viene in genere convogliata verso un combustore per la ter-
combustibile diventa minimo. Per motivi di sicurezza e per modistruzione. Il processo di abbattimento risulta ottimizzato
mantenere elevata la possibilit di controllo del processo, la per le dimensioni ridotte del combustore e le minori portate da
concentrazione delleffluente nel bruciatore non supera mai il movimentare, mentre la concentrazione della corrente estratta
Lower Explosive Level (LEL). pu essere aumentata fino a permettere lauto-sostentamento
I combustori sono utilizzati in modo efficiente per trattare del processo, riducendo i consumi energetici.
correnti di COV con alto potere calorifico, portata relativa- Le particolari condizioni operative a cui operano i rotocon-
mente ridotta [anche oltre 100.000 Nm3/h] e concentrazione centratori fanno s che altri processi (condensazione o biofil-
compresa tra 1 e 8 g/Nm3, condizioni corrispondenti allauto- trazione) candidati per laccoppiamento con la
sostentamento. rotoconcentrazione non risultino competitivi rispetto alla
Il processo di combustione produce come inquinanti seconda- combustione.
ri CO, CO2, NOx, ossidi di cloro, acido cloridrico e aldeidi. La
formazione di questi inquinanti e il consumo di combustibile Biofiltrazione
ausiliario sono i due fattori che determinano limpatto Un diverso sistema per trasformare i COV in sostanze non
ambientale del processo di ossidazione termica. inquinanti lossidazione biochimica da parte di microrgani-
smi. La biomassa deve essere scelta in modo specifico in fun-
Adsorbimento zione dei COV da abbattere, tenendo conto che leventuale
Un metodo alternativo per separare i COV dalla corrente gas- presenza nelleffluente di composti inibenti potrebbe alterare
sosa quello di promuovere la formazione di legami fisici o lattivit microbica.

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I biofiltri, utilizzati da pi di venti anni nelle applicazioni La degradazione biochimica avviene in condizioni aerobiche
industriali, sono ancora progettati in modo semi-empirico. La con produzione di acqua e anidride carbonica. Poich i costi
complessit del processo biologico tale da rendere difficol- necessari per mantenere attiva la biomassa sono piuttosto
tosa una progettazione dellapparecchiatura a partire da con- bassi, la biofiltrazione un processo a basso impatto ambien-
cetti teorici o modelli matematici [Alonso et al., 2001]. Si tale e basso costo che ben si adatta ad elaborare portate eleva-
utilizzano invece dati di laboratorio relativi allabbattimento te a basse concentrazionii [Aizpuru et al., 2001]. Le fasi di
di correnti di sintesi, o risultati sperimentali ottenuti su selezione della biomassa e di avviamento dellimpianto pos-
impianti pilota che trattano la reale corrente gassosa da depu- sono tuttavia rappresentare degli ostacoli per la diffusione di
rare [Geenens and Thoeye, 2000]. Spesso anche i dati dispo- questa tecnologia.
nibili in letteratura sullabbattimento di inquinanti specifici o
di combinazioni di pi inquinanti sono carenti, o acquisiti in
condizioni operative tali che ne impediscono un uso affidabi- 3. FATTORI CHE DETERMINANO LA SCELTE
le per prevedere il comportamento della biomassa in condi- IMPIANTISTICHE
zioni reali [Alonso et al., 2000]. Lattivit per la messa a punto
e lo scale-up di un biofiltro pu essere decisamente comples- Nellottica dello sviluppo sostenibile, la tecnologia di abbatti-
sa e richiedere fino a 2 o 3 mesi di lavoro con analisi quoti- mento ottimale deve essere tale da conciliare, per le specifiche
diane delle concentrazioni in ingresso e in uscita operative assegnate (concentrazione degli inquinanti e portata da
dallimpianto [Sironi, 1999]. trattare), i vincoli legislativi, ambientali ed economici (Figura 1).
Dal punto di vista impiantistico, leffluente da trattare entra Concentrazione e portata sono variabili cruciali per individua-
in contatto con la biomassa insediata su un substrato a letto re i vincoli legislativi sulle emissioni e determinare le effi-
fisso, che costituisce il supporto su cui i batteri si accresco- cienze di abbattimento che permettono di rispettare i limiti
no degradando le sostanze organiche presenti nelleffluente. allo scarico. Inoltre, nellottica dello sviluppo sostenibile, le
Il substrato formato in parte da materiale inerte dotato di stesse variabili sono essenziali per stabilire obiettivi ambien-
un nucleo idrofilo e in parte da una copertura di materiale tali relativi alla riduzione delle emissioni. Dal punto di vista
organico (tra cui carbone attivo) che immagazzina i COV. In ingegneristico, concentrazione e portata determinano le
condizioni di carico inquinante variabile, la presenza di mate- dimensioni e le caratteristiche specifiche degli impianti di
riale adsorbente nel corpo filtrante migliora le prestazioni del abbattimento in grado di realizzare gli obiettivi impiantistici
biofiltro perch il meccanismo di adsorbimento-desorbimen- e/o ambientali ed i relativi costi.
to permette di livellare le fluttuazioni di concentrazione di Per individuare limpianto ottimale quindi indispensabile
COV nella fase acquosa assicurando costante alimento per i valutare in modo incrociato le condizioni operative, lefficien-
microrganismi. za di impianto e lefficienza ambientale.

PORTATA e CONCENTRAZIONE

Specifiche
operative

Vincoli Disponibilit
legislativi Politica economica
ambientale

Efficienza Target Costi


Abbattimento ambientali

SCELTA IMPIANTO

Fig. 1 Elementi che determinano la scelta dellimpianto

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Di seguito viene presentata lanalisi dei costi, del rendimento I costi specifici della tecnologia di abbattimento invece devo-
dimpianto e del rendimento ambientale per le diverse tecno- no essere valutati singolarmente per le diverse alternative.
logie di abbattimento dei COV. Lanalisi ha permesso di rica- Nel caso di un combustore, la componente principale del
vare due grafici, presentati nel paragrafo 5.1, che possono costo di esercizio riguarda lutilizzo di combustibile ausiliario
essere utilizzati come strumenti decisionali di supporto per la per poter sostenere la combustione. Questo costo stato sti-
scelta dellimpianto di abbattimento ottimale. Il loro utilizzo mato pari a 0,5-1,2 euro/kg COV trattato per combustori cata-
viene illustrato attraverso due esempi applicativi. litici con portata 6.000-20.000 Nm3/h e concentrazione 1-2
g/Nm3 di COV, e pu scendere a 0,1-0,4 euro/kg COV tratta-
3.1 Analisi dei costi to per combustori rigenerativi operanti nello stesso intervallo
di concentrazioni e portate [Geotti, 2002]. Il risparmio di
I costi che incidono nella scelta di un impianto di abbattimen- combustibile ottenuto con un ottimale sfruttamento dei flussi
to si dividono in (i) costi di investimento iniziali [acquisto] e termici prodotti dal combustore considerato il principale fat-
(ii) costi di esercizio [gestione e manutenzione]. I primi inclu- tore per la riduzione dei costi.
dono costi di acquisto e preparazione del sito e costi di acqui- Qualitativamente, si pu assumere che il costo di un combu-
sto dellimpianto. In questo lavoro ci siamo limitati a store aumenti con la portata trattata e diminuisca allaumenta-
considerare solo i costi di acquisto dellimpianto. Questi costi, re della concentrazione (Ccombustibile = k Q + k(CLEL-C)) tanto
indipendentemente dalla tipologia impiantistica, sono diretta- pi quanto linquinante concentrato e limpianto si avvicina
mente proporzionali alla portata da trattare, Q, ed alla concen- alle condizioni di autosostentamento (CLEL=2-5 g/Nm3). In
trazione delleffluente, C. Allaumentare della portata e della questa analisi, si sono considerati valori di concentrazione, C,
concentrazione, aumentano infatti le dimensioni [volumi e comunque inferiori al valore massimo di autosostentamento.
superfici] e la complessit dellimpianto di abbattimento. Per concentrazioni superiori al LEL, necessario controllare
Con riferimento alle tecnologie di abbattimento precedente- la temperatura in camera di combustione per evitare che il
mente descritte, nel caso di un combustore servono bruciatori bruciatore possa surriscaldarsi.
pi grandi per bruciare portate pi elevate, e quando la con- Per concentrazioni di COV pari al valore di autosostentamen-
centrazione delleffluente diventa prossima al limite di auto- to, il consumo di combustibile ausiliario teoricamente nullo.
combustibilit inferiore (LEL) servono apparecchiature di Nella pratica, questo valore comunque diverso da zero per-
controllo della temperatura per mantenere in sicurezza il bru- ch conviene mantenere accesa nel combustore una fiamma
ciatore ed evitare che la combustione possa procedere in pilota in grado di compensare eventuali fluttuazioni di con-
modo incontrollato. centrazione o di permettere un rapido riscaldamento a seguito
Analogamente, nel caso di un adsorbitore dovr essere oppor- di fermate dimpianto. Tale fiamma pilota genera un consumo
tunamente dimensionato il letto adsorbente, e nel caso di un di 2-3 m3/h di combustibile ausiliario.
biofiltro potrebbe essere necessario utilizzare un sistema a I costi di esercizio per il combustore risultano:
ricircolazione per garantire labbattimento per concentrazioni
elevate delleffluente. Ccombustore = ke Q3+ k1 Q+k2(CLEL- C)
I costi di investimento possono quindi essere espressi come:
e sono rappresentati in Figura 2 (a) al variare della portata e
Cinvestimento = k Q C della concentrazione. Sul piano orizzontale sono indicate le
curve di isocosto.
dove Q la portata, C la concentrazione e k una costante Nel caso di un adsorbitore, i costi di esercizio sono dati dalla
che dipende dal tipo di impianto e tiene conto sia della tecno- somma dei costi per il materiale adsorbente e i costi di movi-
logia di abbattimento che degli strumenti eventualmente mentazione. La quantit di materiale adsorbente da utilizzare
necessari per il controllo e la sicurezza del processo. dipende dalla portata, dalle caratteristiche delleffluente da
I costi di esercizio sono difficilmente stimabili con precisio- trattare e dalle caratteristiche del materiale adsorbente (distri-
ne prima che limpianto entri effettivamente in funzione buzione dei pori e loro grandezza).
[Offredi, 2000] e, generalmente, non sono monitorati in modo Allaumentare della portata, aumentano le dimensioni del letto
accurato dalle industrie. Questi fattori fanno s che nellana- adsorbente che dipendono anche da: (i) velocit di attraversamen-
lisi dei costi ci si basi solo su valutazioni qualitative. I costi to; (ii) umidit (per adsorbimento su carboni attivi, se lumidit
di esercizio possono essere divisi in costi specifici legati al relativa supera il 70% sono possibili riduzioni della superficie
tipo di impianto scelto e costi comuni, come il costo delle- efficace per ladsorbimento dei COV); (iii) temperatura dellef-
nergia elettrica utilizzata per movimentare leffluente attra- fluente gassoso (il processo di adsorbimento esotermico); (iv)
verso limpianto di abbattimento e fino allo scarico. Il costo presenza di sostanze avvelenanti e impaccanti, che formano lega-
comune dipende dalla potenza dei ventilatori installati [pro- mi stabili con il mezzo adsorbente. Leffetto complessivo di que-
porzionale al cubo della portata trattata] e pu essere espres- sti fattori condensato in un fattore di costo proporzionale alla
so come: portata trattata secondo una costante (k3).
Allaumentare della concentrazione, il processo di adsorbi-
C movimentazione effluente = ke Q3 mento risulta facilitato, per cui diminuiscono i costi per il
materiale, che possono essere espressi come k4/C.
dove ke una costante che dipende dal costo della potenza Infine, poich si vuole che il materiale adsorbente sia in grado di
installata. garantire la sua capacit di adsorbimento nel tempo, bisogna con-

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siderare la durata del materiale che dipende dalla tipologia di inqui- bustore. Tuttavia, la somma di questi costi risulta inferio-
nanti da trattare. Infatti i COV a pressione parziale pi bassa ten- re a quella delle singole soluzioni impiantistiche perch le
dono a rimuovere dal sito attivo quelli a pressione parziale pi ele- condizioni operative consentono di ottimizzare le apparec-
vata. Il progressivo deterioramento nel tempo delle prestazioni del chiature.
letto pu essere espresso tramite unesponenziale exp(-kt), dove t Il costo risulta:
il tempo di funzionamento e k la velocit con cui si raggiunge
la saturazione del letto, proporzionale alla portata in massa tratta- Crotoconcentratore = (k3 Q + k4 / C) QCk5 exp(QC) + k1
ta, QC. Il tempo in cui le prestazioni decadono pari a 1/k. Se si Q+k2(CLEL- C)+ ke Q3
vuole garantire il funzionamento delladsorbitore per un tempo asse-
gnato T, la quantit di materiale adsorbente da utilizzare deve esse- ed riportato in Figura 2 (c).
re aumentata di una quantit pari a exp(kT). Il materiale dovr esse- Nel caso di un biofiltro, contribuiscono a formare i costi di
re rigenerato un numero di volte pari a QC nel periodo in esame esercizio sia i costi per la movimentazione della portata che i
T. Considerando linsieme di questi effetti, il costo risulta dato da: costi per lossidazione biologica:

Cadsorbitore = (k3 Q+ k4 /C ) QCk5exp(QC)+ ke Q3 C biofiltro = k1 Q + k2 /C + ke Q3

Il costo complessivo per ladsorbitore risulta aumentare al cre- Maggiore la portata da trattare, maggiore sar la biomassa
scere della concentrazione e della portata, come si osserva in necessaria (k1Q) e i relativi costi di mantenimento. La dipen-
Figura 2 (b). Il costo tipico (portata 20.000 Nm3/h, concentrazio- denza dei costi dalla concentrazione delleffluente meno
ne 0,8 g/Nm3) risulta essere intorno ai 0,4-0,6 euro/kg COV trat- sensibile, con costi che decrescono allaumentare di C (k2/C),
tato, di cui 30% costo per potenza elettrica, 40% per sostituzio- come si osserva in Figura 2 (d).
ne, smaltimento e ricambio di materiale adsorbente e 30% costo I costi risultano comunque ridotti rispetto ad altre tecnologie
per materiali ausiliari (filtri) e combustibile per la produzione di di abbattimento. Si stima che il costo di esercizio di un biofil-
vapore necessario per la rigenerazione del letto. tro sia pari a 1/3 del costo di un combustore, a 1/4 di quello di
Nel caso di un rotoconcentratore, i costi di gestione deri- un adsorbitore e a 1/2 di quello di un rotoconcentratore utiliz-
vano dalla presenza in serie di un adsorbitore e di un com- zati per trattare la stessa portata [Prins, 1997].

(a) (b)

(c) (d )

Fig. 2 Andamento dei costi in funzione della portata e della concentrazione delleffluente per diverse soluzioni impiantistiche: (a) com-
bustore, (b) adsorbitore, (c) rotoconcentratore, (d) biofiltro

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4. ANALISI DELLEFFICIENZA DI ABBATTI- dove leffetto positivo labbattimento ottenuto, e leffetto


MENTO E DEL RENDIMENTO AMBIENTALE. negativo linquinamento prodotto e / o le risorse non rinno-
vabili consumate per ottenere labbattimento.
Le prestazioni di un impianto di abbattimento sono tradizio- Il rendimento ambientale pu essere valutato secondo le meto-
nalmente espresse dallefficienza di abbattimento, , rappor- dologie utilizzate nella Limited Life Cycle Analysis (LLCA)
to tra la quantit di inquinanti abbattuta tra ingresso e uscita e [Vignes, 2001]. La LLCA associa un impatto ambientale ad ogni
la quantit di inquinanti in ingresso: diversa tecnologia di abbattimento e permette quindi di ordina-
re le alternative secondo un criterio di eco-sostenibilit.
= (min - mout ) / min
4.1 Efficienze di abbattimento.
Nellottica della cleaner production, necessario affiancare a
questo parametro di prestazione anche nuovi indicatori di effi- Per tutte le tecnologie di abbattimento dei COV analizzate, leffi-
cienza, come il rendimento ambientale. Il rendimento ambien- cienza di abbattimento risulta poco dipendente dalla portata tratta-
tale quantifica limpatto del processo di abbattimento ta e funzione solo della concentrazione delleffluente da trattare.
sullambiente circostante nella fase di utilizzo dellimpianto. In Figura 3 sono rappresentate le curve relative alla variazione del-
Questo rendimento pu essere definito come: lefficienza di abbattimento in funzione della concentrazione, C.
Per il combustore (Figura 3 (a)), lefficienza di abbattimen-
amb= (effetto positivo prodotto - effetto negativo prodotto) to ha valori costanti ed elevati anche per concentrazioni rela-
/ effetto positivo prodotto tivamente basse delleffluente. Valori tipici dellefficienza di

(a) (b)

(c) (d )

Fig. 3 Andamento del rendimento dimpianto in funzione della concentrazione delleffluente per diverse soluzioni impiantistiche: [a]
combustore, [b] adsorbitore, [c] rotoconcentratore, [d] biofiltro

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abbattimento per i combustori sono compresi tra il 97 e il dove k1,b molto piccolo, a significare che labbattimento dei
99% per temperature operative di 870C e tempi di perma- COV pu essere quasi completo. Valori tipici dellefficienza
nenza di 0,75 secondi in camera di combustione [Farmer, di abbattimento possono raggiungere il 95% in condizioni di
1980]. controllo ottimale delle variabili di processo (temperatura,
In queste condizioni, i COV vengono ossidati in modo com- umidit, portata, tempi di contatto e carico di inquinante)
pleto ed il processo perfettamente controllabile finch la [Ferranti, 2001].
concentrazione rimane inferiore al 25% del limite di esplo-
sivit inferiore (LEL). Lefficienza di abbattimento dellim- 4.2 Analisi dei rendimenti ambientali.
pianto controllata dalla portata di combustibile ausiliario
alimentata al combustore e pu essere espressa dalla fun- Il rendimento ambientale di un combustore (Figura 4 (a))
zione: direttamente proporzionale alla concentrazione.
Allaumentare della concentrazione, diminuisce il consumo
= 1 - k ,c exp(-C) di combustibile ausiliario che una risorsa non rinnovabi-
1
le, e la riduzione di questo consumo determina un aumento
Leffetto della portata di combustibile ausiliario (Qcomb,i) del rendimento ambientale. Tuttavia, il processo di combu-
quello di traslare la curva verso sinistra, come indicato dalla stione genera inquinanti secondari (CO, CO2 e NOx), che
freccia. aumentano limpatto del processo di abbattimento. Si pu
Nelladsorbitore (Figura 3 (b)), lefficienza di abbattimento assumere che sia la quantit di combustibile ausiliario che
deriva dal bilancio di due effetti contrastanti. Da un lato, la la quantit di inquinanti prodotti siano proporzionali alla
capacit di adsorbimento del materiale adsorbente aumenta portata da trattare, per cui la dipendenza del rendimento
con la concentrazione di sostanza in ingresso. Dallaltro lato, ambientale dalla portata simile ad una parabola. La resa
quando il letto adsorbente si saturato, le prestazioni decado- dellimpianto ottimale per valori intermedi di portata men-
no finch il materiale non viene rigenerato. tre per portate pi elevate a parit di concentrazione neces-
Per concentrazioni maggiori delleffluente, la saturazione si sario consumare una maggiore quantit di combustibile
raggiunge in tempi pi brevi. Per mantenere elevate le presta- ausiliario.
zioni delladsorbitore per un fissato tempo (due successive Limpatto ambientale del processo di combustione dei COV
rigenerazioni del mezzo adsorbente), si deve tenere conto che, piuttosto elevato. Anche se la distruzione dei COV comple-
allaumentare della concentrazione in ingresso, lefficienza di ta, linquinamento prodotto superiore a quello generato
abbattimento raggiunge un massimo e poi decresce, secondo dalla combustione di altri idrocarburi. Infatti, in base a calco-
una legge che pu essere espressa come: li stechiometrici, la quantit di CO e CO2 emessa diretta-
mente proporzionale al numero di atomi di carbonio che
= 1 - k1,a C2 + k2,a ( C-C0 ) compongono la molecola che viene bruciata.
Nei combustori non catalitici si pu avere anche formazione
Nel caso di pi letti adsorbenti in parallelo, possibile man- di ossidi di azoto, favorita da fattori quali: (i) basso contenu-
tenere efficienze elevate per lintero periodo di funzionamen- to di ossigeno; (ii) tempo di permanenza; (iii) temperatura di
to perch la rigenerazione del letto pu essere effettuata in combustione. Per un tempo di permanenza di 2 secondi a
modo continuo. 1065C si possono produrre fino a 10 ppm di ossidi di azoto
Tipici valori delle efficienze di abbattimento per gli adsorbi- [Cortesi, 2001].
tori sono intorno al 90% [Geotti, 2002]. In un adsorbitore (Figura 4 (b)) il rendimento ambientale
Nel rotoconcentratore (Figura 3 (c)), la curva dellefficienza elevato per valori bassi di concentrazione e portata. A parit
di abbattimento simile a quella del combustore, che gene- di portata, il rendimento ambientale inizialmente aumenta
ralmente utilizzato come secondo stadio del processo di trat- con la concentrazione, perch ladsorbimento favorito. Poi
tamento. Nel grafico stata evidenziata con una linea diminuisce perch prevale limpatto ambientale associato
verticale la concentrazione minima sotto la quale non con- alla rigenerazione del letto, che deve essere tanto pi fre-
veniente utilizzare il combustore (0,1 g/Nm3), in quanto le quente quanto maggiore la concentrazione. La rigenerazio-
condizioni sono troppo lontane dallautosostentamento. ne del letto porta con s problematiche impiantistiche (per
Lefficienza di abbattimento risulta, come per il combustore: esempio la rigenerazione continua) ed ambientali relative al
recupero delle sostanze adsorbite e di quelle adsorbenti. Nel
= 1 k1,r exp(-C) caso dello stirene, ad esempio, il materiale proveniente dal-
loperazione di rigenerazione dei carboni attivi generalmen-
Nel biofiltro [Figura 3 [d]], il rendimento rappresentato da te deve essere smaltito come rifiuto liquido pericoloso
una retta con pendenza lieve. La capacit della biomassa di [Cortesi, 2001].
ossidare i COV pressoch indipendente dalla concentrazio- A parit di concentrazione delleffluente, il rendimento
ne delleffluente, se limpianto stato dimensionato in modo ambientale delladsorbitore diminuisce allaumentare della
da permettere la permanenza della corrente da trattare per un portata. Allaumentare del flusso, il letto adsorbente si rivela
tempo sufficientemente lungo. Lefficienza di abbattimento si poco selettivo e leffluente scorre sul letto senza che linqui-
pu esprimere come: nante venga trattenuto.
In un rotoconcentratore (Figura 4 (c)), il rendimento
= 1 k1,b C ambientale dipende dalla concentrazione. Quando la concen-

235
IA abbattimento COV

trazione elevata, il letto adsorbente si satura rapidamente ma di individuare le soluzioni impiantistiche ottime per assegna-
il combustore lavora in condizioni di autosostentamento. A te condizioni operative.
parit di concentrazione, allaumentare della portata diminui- Dallanalisi della Figura 5 (a), si deduce che il combustore risul-
sce il rendimento ambientale perch: (i) il letto si satura in ta essere la soluzione ottimale per concentrazioni elevate e porta-
tempi pi brevi; (ii) bisogna introdurre combustibile ausiliario te medio basse delleffluente. In queste condizioni, il costo di
per mantenere la combustione; (iii) si ha la produzione di esercizio risulta basso (limpianto si autosostiene), mentre il ren-
inquinanti secondari (CO, CO2, NOx). dimento ambientale raggiunge i valori massimi per lapparec-
In un biofiltro (Figura 4 (d)), la curva del rendimento ambien- chiatura. Il rendimento ambientale comunque pi basso rispetto
tale poco sensibile alle variazioni di concentrazione e di por- ad altre tecnologie a causa delle emissioni di CO2, CO e NOx.
tata. Le condizioni di funzionamento ottimale si hanno per Un impianto di adsorbimento conveniente quando le con-
concentrazioni piuttosto basse. Lapparecchiatura in grado di centrazioni sono basse e le portate intermedie (Figura 5 (b)).
far fronte a variazioni anche notevoli di concentrazione in Il letto adsorbente lavora al massimo dellefficienza in quan-
ingresso senza significativo aumento dellimpatto ambientale, to ottimale il bilancio tra efficienza di abbattimento e dura-
a patto che queste variazioni rimangano sufficientemente gra- ta del materiale adsorbente.
duali nel tempo, dando la possibilit alla biomassa di adattarsi. Gli impianti di rotoconcentrazione (Figura 5 (c)) funzionano
in modo ottimale per concentrazioni basse e portate medio-
alte, permettendo un rendimento elevato e bassi costi di eser-
5. CURVE DI SCELTA. cizio, perch garantiscono il corretto funzionamento
delladsorbitore e del combustore.
Combinando le informazioni relative ai costi e ai rendimenti Gli impianti di biofiltrazione risultano la soluzione ottimale
ambientali, sono stati ottenuti dei grafici che permettono di per concentrazioni medio basse e portate ridotte. Le variazioni
mettere in relazione rendimento e costo delle varie soluzioni di costo e rendimento sono ridotte anche per sensibili cambia-
impiantistiche al variare della portata [Nm3/h] e della concen- menti di portata e concentrazione, purch graduali nel tempo.
trazione [mg/Nm3] della corrente da trattare. In Figura 5 sono
rappresentate le isolinee di costo (linea continua) e di rendi- 5.1 Grafici di scelta
mento ambientale (linea tratteggiata) gi esaminate in Figura
3 e 4. Le frecce indicano la direzione dei valori crescenti per Lanalisi incrociata delle variazioni del rendimento di impianto, del
i costi e per il rendimento. Lanalisi di queste curve permette rendimento ambientale e del costo delle tecnologie di abbattimen-

(a) (b)

(c) (d )

Fig. 4 Andamento del rendimento ambientale in funzione della concentrazione e della portata delleffluente per diverse soluzioni
impiantistiche: (a) combustore, (b) adsorbitore, (c) rotoconcentratore, (d) biofiltro

236
IA abbattimento COV

to in funzione della portata e della concentrazione permette di indi- tarsi nella scelta dellimpianto di abbattimento che permetta
viduare lintervallo di condizioni operative in cui un determinato di conciliare lobiettivo economico con il vincolo legislativo
processo di trattamento risulta vantaggioso. Questa analisi ha per- e lobiettivo ambientale.
messo di ricavare i grafici rappresentati in Figura 6 (a) e (b). Consideriamo il caso pratico di due realt industriali, nel
Si pu osservare come zone di rendimento ottimale identifica- seguito indicate come azienda A ed azienda B, per le quali
te per la stessa tecnologia risultino diverse se si considera sia necessario individuare limpianto di abbattimento otti-
come criterio di scelta il rendimento di abbattimento o il ren- male.
dimento ambientale. Lazienda A produce manufatti in vetroresina (mediamente 40
Per esempio, dal punto di vista delle efficienze di separazio- tubi al giorno, per una lunghezza complessiva di 500 metri)
ne, il combustore permette di raggiungere rendimenti di utilizzando come materie prime la resina e le fibre di vetro.
abbattimento elevati per un ampio intervallo di condizioni Giornalmente si utilizzano circa 2 tonnellate di resine del tipo
operative. Dal punto di vista ambientale, tuttavia, un ortoftalica poliestere (36% di contenuto medio di stirene) e
impianto vantaggioso solo finch il consumo di combustile isoftalica poliestere (40% di contenuto medio di stirene), e 65
rimane contenuto e linquinamento da combustione ridotto litri di acetone per la pulizia degli strumenti. Questi dati per-
[bassa portata ed alta concentrazione di effluente]. mettono di stimare le emissioni per i VOC nei seguenti ter-
Viceversa, quando si considera un bilancio tra rendimento mini: (i) lo stirene, costituente principale delle resine ed emis-
ambientale e costi, il trattamento di biofiltrazione risulta con- sione principale dello stabilimento, evapora dal manufatto
veniente in un intervallo di funzionamento ampliato rispetto a finito nella fase di polimerizzazione della resina in quantit
quello determinato dalla sola efficienza di abbattimento per il pari al 7,32% della resina complessivamente usata per il pro-
bassissimo impatto ambientale del processo. dotto (levaporazione cos elevata di stirene risulta giustifica-
ta dalla presenza di un impianto di aspirazione); (ii) laceto-
ne evapora completamente. Al camino si rilevano circa 75
6. CASI INDUSTRIALI. ppm di stirene.
Lazienda B dotata di un impianto che vernicia sedie in
Nella pratica industriale, utile disporre di strumenti sempli- legno di faggio. Lazienda vernicia giornalmente 3.200
ci come i grafici rappresentati in Figura 6 (a) e (b) per orien- sedie, utilizzando 500 kg di vernici, con un contenuto

(a) (b)

(c) (d )

Fig. 5 Analisi costo rendimento ambientale in funzione della concentrazione e della portata delleffluente per diverse soluzioni
impiantistiche: (a) combustore, (b) adsorbitore, (c) rotoconcentratore, (d) biofiltro

237
IA abbattimento COV

(a)

Rotoconcentratore

Portata [m 3/s]
Biofiltro

C om bustore

10 100 1000
C oncentrazione VO C in ingresso [ppm ]

(b)

Rotoconcentratore
Portata [m 3/s]

Biofiltro

C om bustore

10 100 1000
C oncentrazione VO C in ingresso [ppm ]

Fig. 6 Condizioni operative per lutilizzo ottimale dei diversi impianti di abbattimento: [a] rendimento di impianto ottimale; [b] rendi-
mento ambientale ottimale

complessivo di COV pari a 250 kg. I COV presenti nella centrare la corrente da trattare prima della combustione termi-
vernice sono toluene (pi del 50%) e butanolo (circa ca dei COV; (ii) un biofiltro.
20%) ed evaporano completamente. Dei 77,8 g di COV Il rotoconcentratore sicuramente una soluzione efficace:
che si depositano su una sedia durante la verniciatura, permette di raggiungere concentrazioni pari a 6 g/Nm3 di
46,9 g evaporano nella cabina di verniciatura mentre i
restanti 30,9 g nel tunnel di essiccazione. Tutti i COV
vengono emessi in atmosfera attraverso un unico cami- Tab. 1 Caratteristiche della corrente da trattare per le due azien-
no, con una concentrazione complessiva pari a circa de considerate
800 ppm.
In Tabella 1, sono evidenziate le differenze tra le due realt
Parametro Azienda A Azienda B
aziendali, con particolare evidenza per le variabili di interes-
se per la scelta dellimpianto (portata e concentrazione). Portata 120.000 Nm3/h 10.000 Nm3/h
In base ai valori di portata e concentrazione per leffluente, Concentrazione Toluene e butanolo,
COV emessi Stirene 75 ppm 800 ppm
dalla Figura 6 (a) e (b) si deduce che la soluzione impiantisti-
ca migliore per lazienda A il biofiltro. Per il tipo di azien- Numero camini 7 1
da, il biofiltro potrebbe consistere in un letto di compost o Avvolgimento, Spruzzatura vernice,
terra su cui insediare batteri appositi. Fasi lavorative polimerizzazione tunnel di essiccazione
Nel caso dellazienda B, le possibili soluzioni proposte alla- Fase di maggior Polimerizzazione Spruzzatura vernice
zienda al mercato sono due: (i) un rotoconcentratore per con- emissione

238
IA abbattimento COV

COV in ingresso al combustore. In queste condizioni la Ferranti, M., M., and Capoccitti, D., (2001), La biodepurazione
combustione si autosostiene e non richiede lutilizzo di ulte- di sostanze organiche volatili, Atti del convegno ENVIRON-
riore combustibile. Considerando per che limpianto di ver- MENT PARK Solventi, Torino 22 marzo 2001.
niciatura lavora su turni di 8 ore, per le restanti 16 ore gior- Geenens, D., and Thoeye, C., (2000), Cost-efficiency and perfor-
naliere si dovrebbe utilizzare combustibile ausiliario per evi- mance of individual and small-scale treatment plants, Water
tare di spegnere il combustore. Questo tipo di conduzione Science and Technology, 14 (1).
dellimpianto di abbattimento avrebbe un impatto ambien- Geotti, A., (2002), Impianti di abbattimento per COV utilizzati
tale significativo per consumo di risorse non rinnovabili e nelle imprese italiane, Atti Convegno La direttiva europea sui
produzione di inquinanti secondari. Dalla Figura 6 [b] si solventi, applicabilit al caso italiano, Arzignano, 3 dicembre
vede che considerando le efficienze ambientali, per le con- 2002.
dizioni operative dellazienda B il rotoconcentratore non
Moretti, E., C., (2002), Reduce VOC and HAP emissions,
sarebbe la soluzione ottimale. La soluzione ottimale inve- Chemical Engineering Progress, 6, 30-40.
ce rappresentata dal biofiltro, che dovrebbe essere dimen-
sionato in modo da fornire nutrimento ai batteri per tutte le Offredi, P., (2000), Quanto costa bruciare i solventi, Soluzioni
24 ore della giornata. Lutilizzo di un supporto poroso come tecniche e costi di gestione, Professione Verniciatore del
Legno, 34.
materiale di riempimento potrebbe permettere di immagaz-
zinare le sostanze inquinanti prodotte durante le 8 ore di pro- Prins, W., L., and Van Ham, J., (1997), Biological Waste Gas
duzione, rilasciandole gradualmente ai batteri insediati al Cleaning (Biologische Abgasreinigung), Proceedings of
suo interno. International Symposium, Maastricht, The Netherlands.
Un impianto di questo tipo sarebbe decisamente preferibile in Rapporto Brundtland, (1987), Our Common future, Nazioni
quanto (i) ha costi di realizzazione comparabili con gli altri Unite.
impianti; (ii) ha costi di esercizio molto ridotti, poich non
richiesto alcun intervento per il mantenimento della biomassa Sironi, S., (1999), Funzionamento dei biofiltri come dispositivi di
abbattimento degli odori, Tesi, Politecnico di Milano.
una volta che i batteri hanno iniziato a lavorare, nutrendosi
degli inquinanti che riescono a catturare dal flusso daria in USEPA (1995), The inside story: a guide to indoor air quality,
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Dynamic Mathematical Model for Biodegradation of VOCs in a
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Biofilter: Biomass Accumulation Study, Environmental Science
so lUniversidad Complutense di Madrid. Si occupa di modellistica
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nici volatili nella produzione di materiali plastici rinforzati, Alfredo Soldati professore associato di Impianti Chimici presso
AREA Science Park Trieste. la facolt di Ingegneria dellUniversit degli Studi di Udine. Si lau-
rato a Pisa in Ingegneria Nucleare e ha conseguito il Dottorato di
Direttiva 1999/13/CE del Consiglio dell11 marzo 1999, Ricerca in Ingegneria Chimica. Dopo unesperienza presso la
Limitazione delle emissioni di composti organici volatili dovute University of California at Santa Barbara, stato ricercatore presso
alluso di solventi organici in talune attivit e in taluni impianti. il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Chimiche dellUniversit di
European Environment Agency, (1999), Making sustainability Udine. attualmente Direttore del Centro Interdipartimentale di
accountable: Eco-efficiency, resource productivity and innova- Fluidodinamica e Idraulica dellUniversit di Udine ed delegato
tion, Topic Report No 11/1999. del Rettore per i Rapporti con le Imprese. I suoi interessi di ricerca
sono focalizzati sulla modellistica della fluidodinamica multifase, sia
Farmer, J., R., (1980), Thermal incinerator performance for per lo studio di base che per le diverse applicazioni industriali e
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