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JUDO KYOHAN

Sakujiro Yokoyama -

1915

Traduzione a cura di P.Crugnola.


Il judo e i documenti
di P.Crugnola
Nel corso di questanno mi capitata la ventura di trovare
ledizione inglese originale del libro Judo Kyohan di Sakujiro
Yokoyama del 1915. Ho pensato fosse cosa saggia e giusta tradurla
e metterla a disposizione su internet per tutti coloro che fossero
interessati a tale argomento. Eun libro molto interessante e, per
certi versi, sorprendente e la sua lettura ha influito, e non poco, sul
mio modo di pensare al judo e, in particolare, al judo attuale.
La prima cosa che salta allocchio che il judo che si pratica oggi
ben diverso da quello di allora, di quei tempi. Ma quei tempi
sono anche quelli in cui Jigoro Kano, il fondatore, insegnava di
persona e difficilmente possono essere messi in discussione o
confutati sotto il profilo tecnico. La seconda cosa una riflessione
sul judo attuale e sulle sue basi storiche.
Come architetto, mi stato sempre insegnato che i documenti Sakujiro Yokoyama
sono la base su cui impostare qualsiasi studio o ricerca di tipo
storico, atteggiamento tuttora confermato in tutti quei settori
(storico, archelogico, ecc.) che da sempre e ai livelli pi alti si
occupano di queste faccende. Per documento sintende qualcosa di
concreto, tangibile e visionabile qualora la necessit limponga,
come un testo, un libro, una fotografia, un filmato, un reperto fisico,
ecc. La cosiddetta tradizione orale non ha invece una grande
importanza, come documento, perch di scarsa attendibilit per ovvi
motivi di possibili falsificazioni, aggiunte arbitrarie, tagli e cos via. Il
libro di Yokoyama quindi, a tutti gli effetti, un documento.
Qualcuno potrebbe dire Judo daltri tempi! suggerendo con ci
una evoluzione della disciplina in cui lo stato attuale dovrebbe
rappresentare la versione pi aggiornata e quindi anche la pi
giusta. Ma il judo non ha avuto uno sviluppo regolare e,
soprattutto, coerente.
Intorno al 1948 gli americani, i vincitori, occupano il Giappone e Copertina di
nel tentativo di domare lo spirito bellico dei giapponesi decidono di Judo Kyohan
far tabula rasa di tutto quanto abbia anche solamente un vago
richiamo con la sua tradizione guerriera. In questa opera di
formattazione della memoria storica giapponese il judo il primo a
farne le spese scomparendo totalmente dalla scena nazionale.
Riapparir solo pi tardi grazie alla mediazione di Risei Kano, ma
sub condicio di essere e rimanere solo sport.
Il judo che pratichiamo, che abbiamo praticato quindi quello
sportivo e non certo quello originale, danteguerra, pensato e
praticato come sistema educativo dal suo fondatore. Da allora
passato mezzo secolo e ormai anche il judo sportivo ha una sua
storia e una sua tradizione. Per, oggi, grazie (qualcuno dir per
colpa) ad una serie di documenti ritrovati e tradotti1, tra cui
anche il libro di Yokoyama, non pi possibile far finta di niente ed
ignorare la realt. Quale? Che esistono due tipi di judo: un judo
sportivo ed un judo tradizionale.
Il primo legato al concetto e alla cultura della competizione
sportiva ed in questo senso ha mantenuto sempre una sua coerenza
interna, aggiornando regole e tecniche in quella direzione. Il Prima pagina di
secondo un sistema educativo che mira ad altre cose: un migliore Judo Kyohan
impiego delle energie proprie ed altrui in un clima di collaborazione
e reciproco vantaggio.
Il libro di Yokoyama appartiene a questo secondo filone e ci consente di fare un poco pi di
luce sulle tenebre che da troppo tempo avvolgono questa realt.
Carpe diem!
Dicembre 2003

1
Vedi, ad esempio, gli scritti di Jigoro Kano tradotti e riportati nei Quaderni del Bu Sen - Ed.
Kyu Shin Do
Introduzione
CAPITOLO 1
1. Origine del Kodokan Judo
2. Oggetto del Judo
CAPITOLO 2
Teoria del combattimento
3. Tipi di tecniche
4. Le componenti della vittoria
5. Shizentai (Posizione Naturale Fondamentale)
6. Perdita dell'equilibrio
7. Come rompere la "Posizione Naturale"
8. La posizione nel Ne Waza
9. Necessit della forza
10. Armonia di ossa e muscoli
11. Senso di percezione dei muscoli
12. Attivit mentale
CAPITOLO 3
Direttive per gli allievi di judo
13. Forte Determinazione.
14. Et e fisico degli allievi di Judo.
15. Energia mentale e conoscenza degli allievi di Judo.
CAPITOLO 4
Preparazione degli allievi di judo
16. Tsukuri e Kake
17. Randori e Kata
18. Tori e Uke
19. Come cadere
20. Come avanzare e indietreggiare
21. Dove afferrare
22. Come afferare l'abbigliamento dell'avversario
CAPITOLO 5
Nomi delle tecniche e loro classificazione
23. Classificazione del Nage Waza
24. Nomi del Katame Waza
25. Nomi del Atemi Waza
CAPITOLO 6
Spiegazione del Nage no Kata
26. Kodokan Nage no Kata
27. Uki Otoshi
28. Seoi Nage
29. Kata Guruma
30. Uki Goshi
31. Harai Goshi
32. Tsuri Komi Goshi
33. Ashi Barai
34. Tsuri Komi Ashi
35. Uchi Mata
36. Tomoe Nage
37. Ura Nage
38. Sumi Gaeshi
39. Yoko Gake
40. Yoko Guruma
41. Uki waza
CAPITOLO 7
Spiegazione del Go Kyo
42. Go Kyo
43. Hiza Guruma
44. Sasae Tsuri Komi Ashi
45. Uki Goshi
46. Tai Otoshi
47. O Soto Gari
48. De Ashi Barai
49. Yoko Otoshi
50. Sumi Gaeshi
51. Ko Soto Gari
52. O Goshi
53. Koshi Guruma
54. Seoi Nage
55. Tomoe Nage
56. Tani Otoshi
57. Okuri Ashi Barai e Harai Goshi
58. Ushiro Goshi
59. Ura Nage
60. Uchi Mata
61. Obi Otoshi
62. Hane Goshi
63. Uki Otoshi e Uki waza
64. Daki wakare
65. Kata Guruma
66. Ikikomi Gaeshi
67. Tsuri Goshi
68. Soto Makikomi
69. Utsuri Goshi
70. O Soto Otoshi
71. Tawara Gaeshi
72. Yoko Guruma
73. Yoko Wakare
74. Uchi Makikomi
75. Ko Uchi Gari
76. Ashi Guruma
77. Harai Tsuri Komi Ashi
78. Seoi Otoshi
79. Yama Arashi
80. O Soto Guruma
81. Yoko Gake
CAPITOLO 8
Spiegazione del Katame Waza
82. Lineamenti del Katame Waza
83. Kami Shiho Gatame
84. Kuzure Kami Shiho Gatame
85. Yoko Shiho Gatame
86. Kesa Gatame
87. Kata Gatame
88. Nami Juji
89. Kata Juji
90. Gyaku Juji
91. Hadaka Jime
92. Okuri Eri
93. Kata Ha Jime
94. Ude Garami
95. Ude Hishigi
96. Jumonji Gatame
97. Ude Gatame
98. Hiza Gatame
99. Ashi Garami
CAPITOLO 9
Spiegazione dell'Atemi Waza
100. Allenamento dell'atemi waza
101. Dove e come applicare l'atemi waza
Introduzione

Il numero di persone che pratica judo


aumentato parecchio ultimamente, ma gli
insegnanti sono proporzionalmente pochi. Ci
sono persone che, sebbene desidirino praticare
larte, abbandonano lidea semplicemente perch
non riescono a trovare un insegnante adatto.
Anche coloro che sono cos fortunati da averne
uno non riescono a praticare le lezioni come
vorrebbero perch gli allievi sono troppi. Per
questi motivi, il judo praticato in modo
sbagliato e con metodi errati. Tutto ci molto
increscioso. Il presente libro stato fatto con
lintento di colmare in parte questa lacuna e
fornire un aiuto agli allievi. Sakujiro Yokoyama
In questo libro abbiamo provato a trattare i (1860 - 1938) Soprannominato
principali argomenti del judo in un linguaggio "oni" (diavolo), per il suo
chiaro e semplice, evitando difficili teorie e carattere violento e aggressivo
spiegazioni scientifiche. Non necessaria fu uno dei quattro "shitenno"
unapprofondita conoscenza per comprendere (guardiani del tempio), preposti
questo libro; qualunque persona che abbia alla difesa fisica e spirituale del
completato le scuole elementari pu capirlo. primo Kodokan. Dotato di forza e
Molta attenzione stata prestata nella muscolatura prodigiose, sotto la
spiegazione delle tecnica in modo che il lettore guida di Jigoro Kano progred
possa facilmente comprenderne il rapporto con nella tecnica judoistica fino a
la posizione dell'avversario. Le relazioni fra raggiungere, per primo, il grado
tecnica e tecnica e gli innumerevoli cambi di 8dan. Fedele all'etica samurai al
situazione non possono essere previsti. Perci, punto di condividerne gli aspetti
come portare lavversario in una posizione pi estremi, come il disprezzo
svantaggiosa, come evitare questa o quella per la propria vita e per tutto ci
tecnica, o come ricondurla a nostro vantaggio, che ad essa potesse nuocere,
sono tutte cose che non possono essere spiegate compreso l'alcool (di cui era un
solamente a parole. Inoltre, in una questione fortissimo consumatore!), mor
cos delicata come la tecnica, la parola scritta, ucciso in un duello per strada. Il
ancor pi di quella parlata, mal si presta ad una motivo fu l'osservanza di una
esauriente spiegazione. Alcune cose possono vecchia abitudine samurai, il
essere percepite solo telepaticamente. E, perci, katana-ate, un costume isterico
nostro pi serio desiderio che i lettori considerino secondo il quale chiunque
questo libro come stimolo per approdare a studi sfiorasse anche solo il fodero
superiori. della katana, la spada che ogni
Alcune delle immagini sono tratte dal Dai samurai portava al proprio
Nippon Butokukai (Societ Giapponese per la fianco, fosse passibile di essere
Promozione del Bushido), ma la maggior parte sfidato a duello.
sono state fatte appositamente per questo libro dagli autori. Il combattimento non
illustrato e si raccomanda ai lettori di far riferimento alla numerazione.
I principi proposti in questo libro sono quelli di Jigoro Kano, fondatore e istruttore
del Kodokan, e su nostra richiesta egli ha gentilmente revisionato la nostra edizione
dandoci suggerimenti molto preziosi. Siamo molto grati di questo onore ed
esprimiamo i nostri sinceri ringraziamenti per il suo aiuto.
Infine, abbiamo molto piacere nel riconoscere laiuto, diretto e indiretto, per le
immagini a: K.Imai, K.Aoyagi, M.Tanab, Y.Yamashita, H.Isogai, S.Nagaoka, H.Sato,
K.Samura, K.Mifune, K.Osumi, T.Karino, Y.Handa, K.Kuga, K.Yasukuni, A.Suwabe,
tutti esperti dellarte del judo.
CAPITOLO 1

1. Origine del Judo Kodokan

Nel periodo feudale il popolo giapponese si allenava nelle arti militari, impiegando
armi come arco e frecce, la spada e la lancia. Poich spesso capitava di combattere o
arrestare ladri ed altri generi di furfanti, larte di difendersi o attaccare con manganelli
e coltelli era naturalmente praticata un po ovunque. Essa si sviluppo gradualmente
con il passare del tempo e diede il via alla nascita di varie scuole di jujitsu, taijitsu,
yawara, torit, judo, ecc. Cos larte di combattere senza armi crebbe gradualmente e
divenne predominante in tutto il paese. Alcuni intuirono i segreti di queste arti e
fondarono le proprie scuole mentre altri davano lezioni senza saperne nulla, instillando
cos impressioni sbagliate nei loro allievi. In tal modo, arti aventi lo stesso nome non
sempre erano le stesse e, viceversa, la stessa arte poteva avere nomi differenti. E
perci impossibile dire esattamente cosa fosse il jujitsu o il tai jitsu solamente dal
nome.
Comunque, ciascuna di esse era un tipo di arte per la difesa e lattacco ed il loro
unico obiettivo era ottenere la vittoria sul nemico. Il prof.Kano riassunse tutte queste
scuole sotto il nome di jujitsu, di cui diede la seguente definizione.
Jujitsu larte in cui un uomo, senza armi o con armi corte, attacca o si difende da
un nemico con o senza armi.
Cos indicato, il principale obiettivo del jujitsu di quei tempi consisteva nellottenere
la vittoria sul nemico. Ogni attenzione era riservata al modo di combattere
trascurando completamente lo sviluppo fisico e mentale.
Alcuni dei fondatori di queste scuole, vero, avevano corpi ben sviluppati e menti
allenate, ma non praticavano con lo scopo di migliorare la mente e il corpo. Il fatto di
avere un buon fisico era solamente il frutto di un costante allenamento. Alla fine
dellera Tokugawa, questi insegnanti si ritrovarono sparsi in varie parti del paese,
molti di loro competenti nella loro arte, vero, ma senza avere alcuna conoscenza su
quanto concerneva lo studio della mente e del corpo. Conseguentemente essi erano
completamente incapaci di dimostrare il vero principio del judo e divulgarlo. Allincirca
in quel periodo, le armi, nel nostro paese, stavano subendo un grande cambiamento.
Arco e frecce furono sostituite da pistole e fucili, mentre il combattimento corpo a
corpo aveva ceduto il passo al combattimento fra truppe. Il risultato fu che i maestri
di jujitsu non servivano pi. Specialmente dopo la Restaurazione (Meiji ndr), tutti
questi maestri persero le loro posizioni ufficiali e furono costretti a cercarsi altri modi
per campare. La maggior parte di questi maestri era capace di fare solo quel mestiere,
era di mentalit rigida e poco pratica della vita di tutti i giorni. Essi, perci, non
avevano modo di provvedere alla propria sussistenza. Sebbene provassero ad istituire
scuole di jujitsu, erano pochi, se mai ci fossero, coloro che si iscrivevano come allievi,
e anche quelli che stavano imparando smettevano di praticare. La gente non
simpatizzava con tutto ci che sapeva di militare, perch tutti, di qualunque
estrazione, erano completamente affascinati dalla cultura occidentale, dimentichi di
tutto quanto poteva avere un legame con la passata era feudale, buono o cattivo che
fosse. Stando cos le cose e non potendo far niente, alcuni maestri di jujitsu si unirono
a lottatori professionisti facendo dimostrazioni qua e l e riuscendo cos a
sopravvivere. Tutto ci port ad un graduale degrado dellarte agli occhi della gente.
Allo stesso tempo, si poteva prevedere che questa nobile e valente arte sarebbe
completamente scomparsa da l a poco tempo.
Ma da quando Jigoro Kano, fondatore e capo del Kodokan inizi ad insegnare, nel
Giugno 1882, il numero dei suoi allievi aumentato giorno dopo giorno, anno dopo
anno, al punto che oggi possono
essere contati in termini di migliaia.
Oltre a loro, ci sono circa non meno di
4/5 migliaia di ragazzi che in questo
momento stanno imparando judo nelle
loro scuole o altre istituzioni,
ricevendo lezioni da allievi di Jigoro
Kano. Alcuni dei maestri di jujitsu
delle vecchie scuole, che avevano
smesso linsegnamento della propria
arte, sulla scia del judo, cominciano a
dare lezioni e alcuni di loro stanno
praticando il Judo Kodokan. Il Judo si
sviluppato non solamente attraverso
il Giappone, ma anche allestero.
Insegnanti sono stati mandati in
Europa e in America. Stranieri sono
arrivati in Giappone per studiare il
Judo. Infine, esso si sta espandendo
rapidamente in tutto il mondo, come
un incendio nella prateria. Questo
grande sviluppo del Judo dovuto,
vero, alla sua grande utilit, al suo
grande valore e al suo essere uno
splendido modo dintendere la cultura
fisica, ma non dobbiamo perdere di
vista il fatto che esso principalmente
dovuto allenergia, perseveranza e
onest del Prof.Kano. Certamente egli
ha dovuto lottare molto e superare
Jigoro Kano
molte difficolt prima di rendere il
(1860 - 1938)
Judo cos come adesso.

2. Obiettivo del Judo

Che cos il Judo? E preciso compito di questo libro rispondere a questa domanda,
ma difficile farlo in modo completo entro questi limiti. Consentiteci quindi, di
delineare questarte per sommi capi. Va oltre il potere della parola scritta lo spiegare i
delicati punti del Judo ed il misterioso potenziale mentale che esso porta con s.
Anche se questi argomenti possono essere scritti, difficilmente essi potrebbero essere
capiti da qualcuno che non conosca i segreti del Judo. Stando cos le cose, non
affatto facile spiegare i segreti di questarte. E comunque possibile spiegare lobiettivo
ultimo del Judo, come praticarlo e con quale atteggiamento mentale dovrebbe essere
praticato.

Lobiettivo del Judo pu essere diviso in tre parti:


- sviluppo fisico (Renshinho)
- competenza nel combattimento (Shobuho)
- sviluppo mentale (Shushinho)

Da un punto di vista pratico, gli esercizi di Judo possono essere divisi in tre fasi:
- Renshinho (Metodi per allenare il corpo).
- Shobuho (Tattica nel combattimento).
- Shushinho (Cultura mentale e forza di volont)
Sebbene il Judo sia diviso in queste tre fasi o metodi per comodit, essi sono
interdipendenti e non sono praticabili separatamente. Vediamo di spiegarli
brevemente.
In ginnastica tutti i movimenti sono meccanici. Cos come sono strutturati, ad
eccezione di alcuni movimenti delle braccia e delle gambe, essenziali per lo sviluppo di
particolari gruppi muscolari, tutti gli esercizi sono senza significato e, di per se, di
poco interesse o utilit. Il Renshinho (Metodi per allenare il corpo) del Judo, sempre
eseguito con lidea di un combattimento, non per lo sviluppo fisico risultante dagli
esercizi. Un allievo di Judo usa continuamente la propria mente ed sempre allerta
per trovare il modo di sconfiggere lavversario e allo
stesso tempo per perfezionare la propria difesa. E
sempre alla ricerca di aperture nei movimenti
dellavversario o di modi per parare i suoi attacchi. Non ci
sono movimenti meccanici di braccia o gambe che
interessino lesercizio in s stesso. Questo rende i
contendenti mentalmente attivi alla stessa stregua di un
esercizio morale e intellettuale. Ancora, nella ginnastica,
gli esercizi sono limitati ad alcune parti del corpo e non
sviluppano tutti i muscoli, mentre nella pratica del Judo
essi sono tutti sollecitati. Quindi, se il Judo praticato,
sotto un insegnante competente, tutte le parti del corpo
sono ugualmente sviluppate. Una prova meglio di una
discussione. Se guardate la figura 1, che una fotografia
del M Kosei Maeda(4dan) sufficiente per mostrare
quale sviluppo globale egli abbia raggiunto. Fig.1 - Kosei Maeda
C un ulteriore beneficio derivante da un fisico costruito con il Judo e cio che il
fisico flessibile e perfettamente controllato. Per questo motivo e grazie allabilit
acquisita con il Judo, un esperto pu spesso evitare incidenti anche molto seri.
Oggigiorno sono stati introdotti molti esercizi, ma secondo la mia opinione gli
Renshinho (Metodi per allenare il corpo) restano i migliori. Il loro obiettivo la difesa
personale e lattacco al fine del combattimento. Ma nessuno pu sperare di vincere
senza un perfetto controllo di mente e corpo che lavorino allunisono. Coloro che
volessero praticare lo Shobuho (Tattica nel combattimento) quindi dovrebbero
studiare la teoria della cultura fisica prima di provare a sviluppare il loro fisico. Per
ultimo, ma non di meno, dovrebbero coltivare la loro mente.
Il Shushinho (Cultura mentale e forza di volont) un ramo del Judo che mira a
formare il carattere in parte con la teoria della lotta e in parte attraverso la pratica del
Renshinho (Metodi per allenare il corpo) e del Shobuho (Tattica nel combattimento).
Ci sono pochi esseri viventi che sono assolutamente liberi dallindole del
combattimento. Se questa teoria del combattimento fosse applicata alla vita di tutti i
giorni, ci darebbe pi forza per sopportare le avversit e ci porterebbe a quel
desiderabile stato di tranquillit e pazienza utile per superare le circostanze difficili.
Per praticare lo Shushinho (Cultura mentale e forza di volont) non necessario avere
un compagno cos come nel Shobuho (Tattica nel combattimento) o nel Renshinho
(Metodi per allenare il corpo). Al contrario, non impossibile per voi sedervi tranquilli
nella vostra stanza e coltivare la mente, cos come prescritto dalla teoria del
combattimento. Ma quando praticate gli esercizi con i vostri avversari, otterrete senza
dubbio pi esperienza e profitto, buone abitudini e una volont di ferro, in modo tale
da darvi un perfetto controllo su voi stessi in tutte le occasioni. In breve, non c
molta differenza fra il Renshinho (Metodi per allenare il corpo) e lo Shobuho (Tattica
nel combattimento).
Il Renshinho (Metodi per allenare il corpo) la pratica per lo sviluppo del corpo,
non in contrasto alla teoria del combattimento, ma attento ad evitare gli esercizi in cui
esistono elementi di pericolosit. Spesso gli esercizi praticati in questo metodo
sembrano inadatti per il combattimento, ma sono vantaggiosi per lo sviluppo fisico.
Anche lo Shobuho (Tattica nel combattimento), non dovrebbe contenere esercizi
pericolosi per lo sviluppo fisico; al contrario, tutti gli esercizi in esso contenuti sono pi
o meno utili alla cultura del corpo. Comunque, poich colpire gli avversari lobiettivo
principale di questo metodo, gli allievi praticano talvolta esercizi pericolosi e inadatti
per lo sviluppo fisico. I due metodi sono differenti. Il primo anche per i ragazzi
giovani i cui corpi non sono ancora sviluppati o per quelli di debole costituzione; laltro
dovrebbe essere insegnato agli allievi gi cresciuti, abbastanza forti e vigorosi per
sopportare esercizi pi violenti.
Il Shushinho (Cultura mentale e forza di volont), come gi detto, mira a costruire
il carattere. La costruzione del cararttere il risultato del Shobuho (Tattica nel
combattimento) e allo stesso tempo lobiettivo ultimo del Judo. Cos si pu dire che
lobiettivo del Judo , primo, rendere i nostri corpi forti tramite lo Renshinho (Metodi
per allenare il corpo), quindi, dimparare i segreti del combattimento con lo Shobuho
(Tattica nel combattimento), e, infine, coltivare la nostra menta e rafforzare il nostro
carattere. Non importa, quindi, quanto possa diventare forte il vostro corpo, non
importa quanto meravigliosa possa essere la vostra arte del combattimento se non si
potr mai dire di aver raggiunto il vero obiettivo del Judo: il miglioramento del vostro
comportamento e del vostro carattere.

CAPITOLO 2

TEORIA DELLA COMBATTIMENTO.

3. Tipi di tecniche

Ci sono vari tipi di tecniche nel Judo. Esse possono essere classificate in questi tre
gruppi:
(a) Nage Waza (Tecniche di lancio).
(b) Katame Waza (Metodi per per tenere e bloccare il corpo dellavversario).
(c) Atemi Waza (Metodi per mettere lavversario fuori combattimento usando
dei colpi).

Nage Waza sono tecniche usate per ottenere la vittoria su un avversario,


proiettandolo. Di tutte le tecniche (di lancio), quelle "di proiezione" sono le pi valide
e numerose. Dopo vengono le tecniche "per far cadere"; quelle "per precipitarsi" sono
le meno usate. Inoltre, queste sono molto pericolose e non molto usate nella pratica
normale.
Katame Waza possono essere divise in tre metodi: Osaekomi Waza o pi
brevemente Osae (tenere gi), Shime Waza (bloccaggi del collo o strangolamenti) e
Kansetsu Waza. Osaekomi Waza sono tecniche per tenere o comprimere il corpo
dellavversario, dopo averlo proiettato, in maniera tale che non possa rialzarsi. Shime
Waza sono causa di grande panico per lavversario o della sua morte, per
strangolamento o compressione del suo corpo per mezzo delle braccia o delle gambe.
Kansetsu Waza sono tecniche per bloccare le giunture dellavversario e, se si mette
troppa energia nella presa, possono causare lussazioni.
Esiste un altro metodo chiamato Atemi Waza. Esso causa di grande panico per
lavversario, lo stordisce o lo indebolisce o lo mette completamente fuori
combattimento con calci, colpi di punta con le dita, i pugni, i gomiti, o le ginocchia, o
colpendolo circolarmente con la mano o il taglio della mano. Questo lo schema
riassuntivo dei metodi:
Nage Waza Katame Waza Atemi Waza
Lanciare (Nage) Osaekomi Waza Calciare
Schiacciare (Otoshi) Shime Waza Colpire di punta
Agganciare (Gake) Kwansetsu Waza Colpire circolarmente
4. Componenti della vittoria

Come gi detto, ci sono vari tipi di tecniche di Judo. Come uno possa ottenere la
vittoria resta ancora una cosa sconosciuta. Per vincere il vostro avversario voi
dovreste conscere il maggior numero possibile di tecniche. Ma per quanto bravo siate
le troverete inutili se le applicate in modo sbagliato. In altre parole, voi riuscirete
sempre a battere il vostro avversario se applicherete i vostri metodi nelle giuste
occasioni. Qual loccasione giusta, voi potrete chiedere. Per giusta occasione
sintende il momento in cui il vostro avversario nelle condizioni tali per cui le vostre
tecniche avranno effetto. Quando il vostro avversario in questa condizione si dice
che ha perso o rotto l'equilibrio. Lazione di metterlo in tale condizione viene detta
rompere o far perdere lil suo equilibrio. Anche se egli si trova in questa posizione, se
voi non vi trovate nella condizione adatta per approfittarne non detto che voi
riusciate ad applicare la vostra tecnica. Il termine "tecnica", in Judo, ha un vasto
significato e ci significa che una tecnica inizia con il mettere lavversario fuori
equilibrio, mettere voi stessi in una posizione adatta per approfittarne e finisce quando
lavversario proiettato. Conseguentemente la vittoria pu essere suddivisa in tre
momenti principali:
(a) Mettere lavversario in una fuori equilibrio.
(b) Mettere voi stessi in una posizione adatta per approfittarne.
(c) Eseguire le tecniche nel giusto modo.

Queste sono le tre componenti della vittoria. Talvolta uno pu sembrare


abbastanza "proiettabile" anche se non sembra essere del tutto fuori equilibrio. Ma
questo non propriamente vero. Talvolta uno agisce cos velocemente che non
possibile cogliere bene tutti dettagli dellazione. Del resto se non agirete con
altrettatanta velocit difficilmente potrete raggiungere la vittoria. I maestri del
passato non erano dei maghi cos come non lo sono quelli di oggi. Essi erano solo
molto competenti in ciascuna delle tre componenti menzionate ed eseguivano le loro
tecniche con una velocit eccezionale.

5. Shizen Tai (Posizione naturale fondamentale).

I Samurai, nei giorni antichi, stavano molto attenti nel mantenere una posizione
libera e senza impedimenti non solamente nel dojo durante gli esercizi, ma anche a
casa quando stavano seduti a tavola o in altre occasioni. Adesso spiegheremo
latteggiamento che uno deve tenere durante il combattimento. Gli allievi di Judo,
specialmente i principianti, quando iniziano un combattimento, per paura di essere
proiettati adottano una posizione innaturale, piegando il corpo in avanti, distendendo
in fuori le braccia e mettendosi cos in una posizione svantaggiosa. Con il corpo in
questa posizione non potete muovervi liberamente il che non va bene se volete
attaccare il vostro avversario. Nel Judo dovete stare attenti ad evitare una simile
posizione perch pericolosa. La posizione giusta quella della fig.2.
Dovreste essere dritti senza piegare il corpo o la testa con i piedi leggermente
separati e le ginocchia dritte. Non dovreste mettere forza in nessuna parte del corpo
in particolare, non distrarvi, ma stare calmi e sereni con lo sguardo posato venti o
trenta cm pi avanti di voi. In questa posizione vi potrete muovere velocemente.
Potrete facilmente attaccare cos come difendervi. Inoltre vi stancherete poco e sarete
in grado di sostenere combattimenti lunghi. Questa posizione chiamata Shizen Tai,
posizione naturale fondamentale. Nel combattimento, comunque, potrete cambiare
questa posizione. Quando il braccio e il piede destri sono avanti avremo Migi Shizen
Tai posizione naturale destra e nel caso di avanzamento del braccio e piede sinistro
Hidari Shizen Tai posizione naturale sinistra. Per la posizione naturale destra vedere
la fig.3.
Fig. N2 Fig. N3
Shizen Tai - Izumi Maruo Migi Shizen Tai - Keigan Osumi

Talvolta il combattente adotta una posizione difensiva con le ginocchia


leggermente piegate, i piedi lontani fra loro e il corpo abbassato. Abbiamo allora Jigo
Tai posizione di autodifesa. Migi Jigotai e Hidari Jigo Tai se mettiamo avanti il piede
e il braccio destri o sinistri. Una simile posizione serve come difesa e talvolta anche
per attaccare se lavversario anchesso in Jigo Tai. Ma quando siete in questa
posizione i vostri movimenti diventano lenti e impediti. Non la posizione migliore da
usare nel Judo perch non riuscirete a sfruttare le opportunit offerte dallavversario.
Anche in difesa non riuscirete a muovervi con la velocit necessaria. Con un
principiante pu anche funzionare, ma con un esperto non la troverete molto
funzionale. E perci molto importante che non vi abituiate a combattere in Jigo Tai.

6. Perdita dellequilibrio.

Shizen Tai, come gi detto, la posizione pi adatta per applicare una proiezione
oppure per evitarne. Vediamo ora qual loccasione pi adatta per intraprendere una
tecnica di lancio. E quando lavversario ha perso lequilibrio. Che cos questa perdita
dequilibrio? Ci sono molti casi per applicare una tecnica di lancio. Essi possono essere
riassunti in due gruppi:

(a) quando lavversario ha i piedi fermi;


(b) quando uno dei piedi in movimento o sollevato da terra.

Nel primo caso, se il corpo sinclina su un fianco, con il peso su entrambe i piedi,
facilmente proiettabile nella direzione in cui piegato. Questa posizione verr definita
perdita dequilibrio. E molto difficile spiegare teoricamente dove si trovi il baricentro
del corpo in questa posizione e come esso agisca nel contesto della situazione.
Proveremo a spiegare la faccenda utilizzando come esempio un bastone. In generale il
corpo umano composto di muscoli morbidi ed elastici, ossa rigide e giunzioni
flessibili. Normalmente molto flessibile, ma quando viene proiettato si comporta
come un bastone rigido e diritto. Quasi sempre le cause della proiezione del corpo
sono paragonabili a quelle di un bastone che cade. Un bastone diritto e non inclinato
come un corpo in Shizen Tai. Quando si piega come nella figura n4 egli si trova in
una situazione di perdita dequilibrio. Esso cadr da solo. In questo caso se voi
applicherete una forza nella parte alta e in quella bassa come nella figura n4, nella
direzione indicata dalle frecce A e A, riuscirete ad atterrarlo facilmente.
Fig. N4

Nella figura n4 le frecce in alto indicano le direzioni in applicata la forza delle


braccia durante il combattimento, mentre quelle in basso mostrano le direzioni in cui
agiscono la forza delle gambe. Talvolta pu comunque succedere che le forze e le loro
direzioni sinvertano e viceversa. Cos, sebbene limpiego della forza cambi secondo la
situazione, assolutamente necessario, ai fini della vittoria, utilizzarla nella direzione
in cui il corpo inclinato. Se cos non e si direziona la forza secondo le direttrici B e
B si rischia di trovare molte difficolt e maggior dispendio di energie. Ci che peggio
che potrebbe anche causarvi dei danni. Gli allievi di Judo dovrebbero stare molto
attenti su questo punto. Come detto prima, non c differenza tra un bastone e un
corpo umano allorch stiano entrambe in posizione eretta. Mentre c invece una
grossa differenza nella direzione dellinclinazione fra i due. Un bastone rotondo
sinclina allo stesso modo in tutte le direzioni mentre un corpo umano generalmente si
piega secondo 6 direzioni:

(a) avanti
(b) indietro
(c) in avanti a destra
(d) in avanti a sinistra
(e) indietro a destra
(f) indietro a sinistra

Il caso in cui il corpo sinclina solo su un lato molto raro. Anche se ci avvenisse
il corpo si piegherebbe subito avanti o indietro e rispettivamente a destra o a sinistra.
E cos di questa ipotesi difficilmente dovremo tenerne conto. La direzione in cui
sinclina il corpo ha una stretta relazione con il peso del corpo. Quando il corpo
sinclina in avanti il peso resta sulla punta delle dita dei piedi come nella figura n5;
quando sinclina indietro, sulla punta dei talloni come nella figura n6; quando in
avanti a sinistra va sulle dita esterne del piede sinistro come nella figura n7; quando
in avanti a destra va sulle dita esterne del piede destro; quando indietro a sinistra
va sullangolo sinistro del tallone sinistro come nella figura n8; quando indietro a
destra va sullangolo destro del tallone destro. Come potete vedere, nella posizione
inclinata, con il corpo in una situazione di perdita dequilibrio, il peso va su una
particolare zona del corpo mentre se in Shizen Tai il peso si distribuisce su entrambe
i piedi. Ne consegue che in Shizen Tai il corpo si stanca meno e non facilmente
proiettabile.
Venendo al secondo caso in cui il piede dellavversario si sta sollevando da terra,
non succeder mai che una persona sollevi o porti a terra contemporaneamente tutte
e due i piedi. Egli porter sempre il peso prima su un piede e poi sullaltro. Quando
fermo, il peso sta su un piede o su entrambe, ma quando cammina il suo peso cambia
continuamente di posizione. Cos se voi applicate una tecnica quando il piede
dell'avversario ancora per aria non avrete un grande effetto; anzi, al contrario sar
lui che potr approfittare del vostro errore per portare a sua volta una tecnica contro
di voi mettendovi in una situazione pericolosa. Quando lavversario sta per portare a
terra il piede, ma non lha ancora fatto, piegher il suo corpo in quella direzione. In
quel momento applicate la vostra tecnica nella direzione in cui sui si sta inclinando e
allora riuscirete a proiettarlo facilmente con poco sforzo, anche se egli grande e
grosso. Voi riuscirete a fare ci per lo stesso motivo per cui facile spostare un
oggetto pesante quando appeso. Una gamba fermamente appoggiata a terra
difficile da spostare proprio come un oggetto pesante posto sul terreno. Una gamba
che sta per posarsi a terra, ma non lo ha ancora fatto del tutto come un oggetto
pesante che appeso e che quindi riuscirete a muovere facilmente. Per esempio voi
riuscite facilmente a dondolare una campana anche se pesa parecchie tonnellate; al
contrario non ci riuscirete se essa posta a terra. Nel corso del combattimento, se
tirate o spingete il vostro avversario, talvolta egli potr perdere lequilibrio anche dopo
che aver appoggiato i suoi piedi per terra. Ma questo appartiene al primo punto.

Fig. N5 Fig. N6 Fig. N7 Fig. N8


Akira Suwabe

7. Come rompere lequilibrio.

Dopo aver parlato della perdita dequilibrio vediamo ora come rompere
lequilibrio della posizione naturale o Shizen Tai. Se volete squilibrare lavversario
tiratelo in avanti verso sinistra mentre voi nel contempo arretrate. Se prova a
resistere, sicuramente sincliner in avanti fino a cadere. In ogni caso o sarete voi a
tirarlo in avanti o lui a tirarvi indietro. Nel primo caso tiratelo pi di quanto stia
avanzando ed egli sincliner certamente. Nellaltro caso spingetelo pi di quanto lui
stia tirando. Talvolta cercher di difendersi restituendovi la spinta. Allora approfittate
e tiratelo nella direzione in cui va la sua energia fino a quando sinclina. Nel caso che
egli rimanga ancora nella posizione naturale provate e riprovate fino a quando
riuscirete a raggiungere lobiettivo. In alcuni casi dovrete ricorrere anche a modi
diversi, ma la tecnica comunque sempre la stessa.
In un vero combattimento uno cercher di rompere lequilibrio dellaltro
mantenendo la posizione naturale o Shizen Tai. Questo non molto facile poich
difficile capire il modo giusto di applicare la vostra forza e la delicata azione mentale
del tirare o dello spingere. Ma la tecnica in s molto semplice. E sufficiente ricordare
che quando lavversario tira voi dovete spingere e quando spinge voi dovete tirare. C
una vecchia poesia Giapponese sui segreti che recita:

I segreti sono come i vostri sopraccigli,


Sebbene siano vicini a voi,
Voi non potete vederli.

Quando capite un segreto troverete che esso era molto vicino oppure che era
molto semplice.
8. Posizione nel Ne Waza.

La parte precedente riguardava il tachi waza o i lanci dalla posizione eretta. Qui
vogliamo spiegare il ne waza o le tecniche a terra. Nella maggior parte del ne waza
(che comprende osaekomi waza, shime waza e kansetsu waza) ogni tecnica in attacco
o difesa ha la sua specifica posizione ed impossibile dire quale sia la migliore
posizione in generale. Shime waza e kansetsu waza alcune volte si praticano dalla
posizione eretta. Passiamo perci a osaekomi waza. Qui la forza applicata per tenere
il corpo dellavversario a terra. Quanto segue mostrer come utilizzare effettivamente
la forza:
Supponendo che ABCD (fig.9) sia una tavoletta rettangolare appoggiata sul
terreno, quale sarebbe il modo pi facile per sollevarla? Sollevare ogni singolo angolo.
Daltro canto, se voleste impedire di sollevarla trovereste pi efficace premere sugli
angoli che vengono sollevati. La stessa cosa avviene con un corpo umano. Se volete
impedire al vostro avversario di alzarsi dovrete premere sulle sue spalle o sui fianchi
qualunque sia la parte che egli tenta di sollevare. Ma se voi mettete la forza su una
singola parte egli pu approfittarne per muoverne unaltra riuscendo cos a sollevarsi.
Cos accade quando vi trovate sotto unaltra persona e riuscite a liberare alcune
parti dove la sua forza assente. Daltro canto quando vi trovate sopra il vostro
avversario dovete applicare la vostra forza su tutto il corpo per non lasciare buchi ed
essere sempre pronti a spostare la vostra forza dove la situazione lo richieda.

9. Necessit della forza.

E tradizione antica che, nel tai jitsu o nel ju jitsu, chi ha maggiore forza fisica ha
pi probabilit di essere battuto e che la forza sia un danno pi che un beneficio. Ma
questo un grave errore. Se le altre qualit sono uguali il pi forte vince. E
comunque vero che possa succedere che una persona meno forte possa, grazie alle
sua capacit tecniche, prevalere su un'altra fisicamente pi forte. Ancora, uno che
possiede molta forza portato a far conto su di essa, spesso applicandola in
disaccordo con i principi del judo. Egli potr vincere su persone pi deboli, ma mai
prevalere su una persona che sia tecnicamente molto abile o che sia dotato di pari o
maggior forza di lui. Inoltre cos facendo acquisir una serie di cattive abitudini che,
entro breve tempo, costituiranno un grosso ostacolo per il suo miglioramento. Questo
fatto sembra essere il motivo principale di quellantico modo di pensare del ju jitsu.
Non sbagliato che uno abbia tanta forza, ma che impieghi tutti i suoi sforzi
esclusivamente per aumentarla. Comunque se un uomo forte presta molta cura
nellapprendere i principi del judo non ci sono problemi poich non lapplicher mai nel
modo sbagliato, il suo miglioramento non incontrer ostacoli e sar capace di farne il
miglior uso possibile. Se i grandi maestri di judo nei primi anni avessero avuto pi
forza sarebbero stati molto pi efficienti. In sintesi, la forza molto necessaria: per
mantenere la propria posizione, rompere lequilibrio dellavversario e applicare su di
lui delle tecniche. Gli allievi di judo dovrebbero coltivare la propria forza per saperla
usare quando si renda necessario.

10. Armonia di ossa e muscoli.

Relativamente al rompere lequilibrio dellavversario, poco efficiente tirarlo o


spingerlo usando solo la forza delle braccia. Se usate la forza avventatamente sarete
voi ad essere squilibrati e sarete battuti. Relativamente al proiettare mantenendo la
posizione naturale, dovrete avere ossa e muscoli sviluppati in modo armonico in modo
tale da poterli controllare. Sebbene il vostro avversario sia fuori equilibrio e presenti
quindi una buona occasione, anche se voi siete sicuri di riuscire, se applicate una
tecnica voi non riuscirete ad eseguirla se le vostre braccia, gambe e tutto il corpo non
si muoveranno armonicamente, cio, che la trazione delle vostre braccia e il
movimento delle gambe lavorerino in opposizione fra loro, oppure, che le vostre
anche, spesso cos importanti nel judo, non lavorino mentre gambe e braccia sono
all'opera.
Un esercito non pu vincere una battaglia se fanteria, cavalleria, artiglieria e
genieri non collaborano. Cos avviene con il judo. Ogni muscolo ed ogni osso devono
lavorare in concerto tra loro.
Gli allievi di judo sono pregati di dedicare particolare attenzione a questo
argomento. Essi devono studiare il modo di muovere i piedi e il busto al fine di
mantenere una giusta posizione. Dovrebbero imparare quando tirare e spingere i loro
avversari, per squilibrarli. Dovrebbero sapere come usare le diverse parti del corpo in
relazione alle diverse tecniche che desiderano applicare. Studiando questi argomenti
dovrebbero riuscire ad armonizzare tutte le parti del loro corpo.

11. Senso di percezione dei muscoli.

In judo abbiamo i termini sen, go no sen e sen no sen.


Per sen sintende che uno prenda liniziativa, rompa lequilibrio dellaltro e applichi
delle tecniche approfittando della prima opportunit che gli si offre.
Per sen no sen e go no sen sintende che quando laltro rompe la nostra posizione
noi ritorciamo la sua tecnica a nostro vantaggio rompendo la sua posizione oppure,
avvalendoci della sua posizione dopo lattacco, a nostra volta lattacchiamo o, in altre
parole contrattacchiamo.
Questo di grande importanza nel combattimento.
Nel judo, se usate solo gli occhi per capire in quale direzione stia andando il vostro
avversario e quale sia la tecnica pi adatta per intervenire, arriverete sempre in
ritardo.
Lopportunit un attimo che fugge via.
Pensate che sia il momento giusto per attaccare quando ormai troppo tardi.
Quindi dovete percepire il momento ancor prima che appaia ai vostri occhi e
anticipare il momento dellazione.
Per tutto questo gli occhi non sono sufficienti. Voi dovete affidarvi al senso di
percezione dei vostri muscoli.
Per esempio, nel go no sen questione di un attimo il trasformare un successo in
un fallimento.
Non c altro modo per capire se lopportunit a portata di mano se non affidarvi
al senso di percezione dei muscoli.
Talvolta il judo come praticato al buio.
Questo perch noi, con il senso di percezione muscolare, possiamo sapere sia lo
stato dell avversario che il nostro.
Listinto dovrebbe suggerire la cosa giusta da fare al momento giusto.
Il cosiddetto occhio della mente che significa percepire con la mente e non con
gli occhi, non nientaltro che il senso di percezione muscolare.
Esso si sviluppa gradualmente con la costante pratica del judo, ma si svilupper
lentamente a meno che non prestate attenzione allallenamento fisico e mentale cos
come allo studio dei principi del combattimento.

12. Attivit mentale.

Si gi visto come sia importante, in judo, rompere la posizione dellavversario


utilizzando tutto il corpo e mantenere la posizione naturale mentre si applicano delle
tecniche nei suoi confronti.
Ma ci vogliono parecchi allenamenti fisici e mentali, oltre a tanta pratica, prima di
arrivare a questo livello.
Pu capitare che, pur riuscendo in allenamento, con poco sforzo, a mantenere la
propria posizione naturale, rompere lequilibrio dellavversario e applicare delle
tecniche, spesso non riesca, in combattimento, a muoversi liberamente e in modo
disinvolto assumendo un atteggiamento del corpo e rigido; spesso non riesce a
squilibrare lavversario, perdendo lui stesso lequilibrio, oppure non riesce ad applicare
una tecnica anche se si presenta la giusta occasione.
Tutto questo avviene per la paura dellavversario ed ha una grande rilevanza nel
combattimento.
L'allenamento mentale ancora imperfetto.
Se vi dovesse accadere di perdere la pazienza potreste perdere la coscienza della
relazione fra voi e lavversario per non parlare delle altre circostanze. In questi casi,
non cogliendo la posizione dellavversrio, n quale parte del suo corpo sia rimasta
indifesa, applicherete la vostra forza senza controllo, con suo grande vantaggio, per
trovarvi alla fine sconfitto.
Ancora, se sottovaluterete il vostro avversario e abbasserete la vostra guardia gli
offrirete unottima opportunit, con il risultato di perdere inaspettatamente.
Tutto ci avviene a causa del vostro imperfetto allenamento mentale.
Lallievo di judo deve quindi coltivare la sua mente; non deve mai aver paura, mai
perdere la pazienza, mai abbassare la guardia; ma deve essere freddo e calmo e non
con la testa distratta; deve agire con velocit e raziocinio secondo le circostanze.
Deve essere abile e coraggioso sia in attacco che in difesa.
Questi antichi versi Giapponesi probabilmente esprimono meglio il significato di
questi punti.

Sullo stagno di Sarusawa,


la luna luminosa si riflette,
ma lei non pensa niente di questo,
n dellacqua dello stagno sotto,
che le permette di spiare quello che fa.
Monte Tsukuba,
cos coperto di rami e foglie
sembra che niente possa vedersi attraverso essi;
Ma arriva tremolante fra i rami
la luce della luna che si leva.
Un ippocastano,
quando spazzato via dalla piena,
che corre violenta e sfrenata,
deve sacrificare la sua natura,
per poter galleggiare sulle acque.
CAPITOLO 3

DIRETTIVE PER GLI ALLIEVI DI JUDO.

13. Forte Determinazione.

Alcuni principianti praticano con lobiettivo della difesa personale senza


approfondire completamente il judo. Altri, vedendo allievi pi esperti che proiettano i
loro avversari con grazia e facilit praticano senza interesse; e altri ancora, vedendo i
notevoli fisici degli atleti di judo, lo praticano per migliorare la loro salute. Queste
persone pensano che dopo due o tre lezioni saranno in grado di avere corpi temprati e
forti come lacciaio e agili e leggeri come uccelli. Allinizio si allenano seriamente, ma
quando vedono che i progressi non sono cos veloci come speravano, si stufano e
abbandonano la pratica. Alcuni invece aumentano lallenamento sperando di diventare
un esperto in pochi giorni. Queste persone molto spesso sinfortunano e dopo non
molto devono abbandonare la pratica. Sfortunatamente ci sono molti allievi che
allinizio praticano con grande assiduit, ma che spesso per motivi di salute devono
smettere di praticare. Il judo molto diverso da altri corsi di studi e non pu essere
imparato solo ascoltando o studiando la sola teoria. E difficile imparare
completamente il judo senza praticarlo. Non si pu ottenere un buon fisico senza
essere competente in judo. Al Kodokan perci, gli allievi fanno un giuramento che
riguarda il loro impegno futuro e che lo perseguiranno. Stando cos le cose, gli allievi
non devono aspettarsi rapidi progressi, ma accontentarsi di lenti e sicuri progressi.
Devono essere dotati di forte determinazione e praticare giorno dopo giorno. Devono
inoltre prestare attenzione alle norme di sicurezza. E anche importante che non
smettano per futili motivi.

14. Et e fisico degli allievi di Judo.

Ci sono molte persone che credono che il judo sia troppo violento per le persone
deboli, i giovanissimi e gli anziani. Questo un grande errore. Persone giovani o
vecchie, forti o deboli, possono tranquillamente praticare judo perch la pratica pu
essere proporzionata allet e alle loro costituzioni. Dopo una pratica costante di
parecchi anni con un insegnamento adatto la persona anziana diventer sempre pi
forte mentre il giovanissimo ed il debole noteranno un grande incremento delle loro
abilit fisiche. La loro competenza li render forti e migliorer i loro fisici deboli e le
loro insufficienti energie. Se comincerete judo da giovani le vostre abilit cresceranno
con il crescere dellet e del fisico. E comunque naturale che deboli e anziani
progrediscano pi lentamente delle persone giovani e forti. Questo non vale solo per il
judo, ma per tutto. Nello studio, per esempio, i vecchi e coloro che hanno debole
intelligenza sono proporzionalmente pi lenti nellapprendimento. Cos come c unet
ideale per studiare, allo stesso modo esiste unet ideale per iniziare il judo. Il miglior
periodo fra i 17/18 anni e i 24/25.

15. Energia mentale e conoscenza degli allievi di Judo.

Come gi detto nellultimo capitolo, nel judo sono applicati molti e complessi
principi scientifici e coloro che sono ancora immaturi e che non possiedono ancora
grandi capacit cognitive non riescono a padroneggiare questi principi anche se la loro
et e fisico sono quelli giusti per praticare. Shushinho , per la maggior parte, studio
delle capacit mentali. Esso richiede la comprensione di teorie molto pi complesse
dello shobuho e nessuno allinfuori di coloro che hanno unintelligenza superiore alla
media pu progredire rapidamente nel suo apprendimento. Perci coloro che
desiderano progredire a grandi passi nel judo e raggiungere, un giorno, dei risultati,
sono pregati di sviluppare tanto la mente quanto il fisico.
CAPITOLO 4

PREPARAZIONE DEGLI ALLIEVI DI JUDO.

16. TSUKURI E KAKE.

Abbiamo gi stabilito che prima di applicare le nostre tecniche su un avversario


sempre necessario rompere la sua posizione naturale mentre noi ci mettiamo in una
condizione tale che si possano applicare le nostre tecniche. Questa operazione detta
tsukuri o tsukuru (cio mettere noi e lavversario nella giusta posizione). Una volta
completato lo tsukuri si possono applicare le tecniche; questa operazione detta kake
o kakeru.

17. RANDORI E KATA.

Riferendoci alla pratica, il judo suddiviso in due tipi denominati randori e kata.
Kata una forma elementare che mostra il modo in cui deve essere eseguita la
tecnica. Nellesecuzione potete imparare che quel certo tipo di trazione deve essere
fatta su quella parte del corpo al fine di rompere il suo equilibrio oppure che quella
tecnica deve essere fatta quando si trova in quella particolare posizione. Randori
lapplicazione del kata nel combattimento. Praticamente il combattimento libero.
Non serve dire quale dei due sia il pi importante. Comunque consigliabile, per gli
anziani e i principianti, iniziare con il kata piuttosto che con il randori, poich cos
possono allenare il loro fisico e imparare il modo di eseguire le loro tecniche e quindi
praticarle. Questo il miglior modo per sviluppare il fisico e migliorare.

18. TORI E UKE.

Il kata eseguito in due al fine di studiare i principi della vittoria cos come lo
sviluppo fisico. E stabilito chi deve attaccare e chi deve difendersi. Nel kata, per colui
che esegue la tecnica, si dice che attacca e lesecutore stesso viene detto tori.
Colui che riceve la tecnica, si dice che subisce e lui stesso viene detto uke 2. Tori
deve mantenere la miglior posizione possibile e uke deve muoversi secondo gli schemi
prefissati di attacco e difesa senza alcuna deroga. Deve sforzarsi di agire in accordo a
quanto gli viene richiesto. In futuro, per comodit, nelle spiegazione dei kata useremo
i termini di tori e uke.

19. COME CADERE.

In judo molto importante eseguire le tecniche senza alcuna esitazione. Ci rende


il progresso pi rapido, le tecniche pi efficaci e c meno pericolo di far male
allavversario. Se si esita e si ha paura dellavversario si diventa goffi e rigidi,
diminuisce il rendimento e non si riesce ad eseguire nel giusto modo gli esercizi. Pu
inoltre capitare di farsi del male da soli. E comunque abbastanza difficile, per i
principianti, praticare senza alcuna paura. Senza dubbio questo dipende molto
dallatteggiamento del principiante cos come dal suo livello mentale e, ancora, dal
fatto che molti di loro hanno paura di cadere. Questa paura di cadere conseguenza
della paura di farsi male. Per evitare questo pericolo lallievo deve imparare a cadere.
Una volta imparato il cadere perde dimportanza; non si avr pi paura dellavversario
e non ci sar pi agitazione; si riuscir ad essere calmi e concentrati e capaci di
esercitarsi senza paure.
Si gi visto nel paragrafo 6 che il corpo si pu inclinare in sei direzioni differenti.
Ma quante sono le parti del corpo coivolte nella caduta? Non sono molte.

2
La traduzione in inglese parla di "taker" e "receiver" che tradotti letteralmente sarebbero
"colui che prende" e "colui che riceve".(N.d.T.).
Supponiamo di essere proiettati verso langolo destro dietro al nostro corpo, sar
quella parte e le altre immediatamente vicine a toccare terra. Se invece cadete avanti
a destra non sar la parte anteriore, ma sempre quella posteriore che toccher terra
poich il corpo ruoter nel momento stesso che verr lanciato. Se si viene proiettati
direttamente indietro sar proprio il dorso che toccher terra, ma se cadete venite
proiettati direttamente davanti, caso strano, non sar la parte anteriore ma quella
posteriore a toccare terra poich il corpo ruoter nel momento stesso che verr
lanciato. I modi di toccare terra differiscono leggermente uno dallaltro , ma hanno
sempre in comune il fatto di cadere sulla parte posteriore del corpo. Vediamo prima il
modo di cadere indietro a destra o sinistra e dopo la caduta in avanti. Nel primo caso
molto semplice. Quando il corpo sta per toccare terra bisogna battere forte per terra
con il palmo della mano il pi vicino possibile al corpo. Il braccio deve essere ad
angolo retto con il corpo, interamente rigido e colpite il terreno in modo tale che sia
lavambraccio a colpire attutendo cos la caduta. Quando si viene proiettati il corpo,
grazie al braccio che lavora come una molla, arriva leggero sul terreno senza causare
alcuna paura. Una volta padroneggiata questa tecnica non si avr pi paura di cadere
a terra come sulla materassina. Se invece cadete distendendo il braccio e battendo a
terra con la sola mano e troppo presto lazione sar poco efficace e si correr il rischio
di farsi male. La battuta dovrebbe cominciare a una distanza compresa fra 15 e 30cm
dal terreno. Non battete con il solo avambraccio piegando il braccio e tenendo la sua
parte superiore vicino al fianco. Cos facendo non si in grado di evitare di cadere
violentemente con il rischio di farsi male al gomito o alla spalla. Non comunque
facile cadere bene per i principianti. Spesso molti di loro distendono troppo presto il
braccio e battono troppo vicino al corpo. Ci sono solo due modi per imparare a cadere
bene. Il primo (vedi fig.26) quello di farsi aiutare da uno pi bravo. In questo modo
si prova la caduta mentre il compagno controlla tenendo il judogi in una mano. Questo
molto semplice. Laltro modo quello di praticare da soli. Mettetevi a terra su un
fianco e battete per terra ripetutamente la mano o tutte e due. Quanto pi si batte
forte per terra tanto pi il busto, per contraccolpo, tende ad alzarsi e cos in breve
tempo si riesce a sollevare lintero busto da soli e con una certa facilit.
Arrivati a questo punto, come nella fig.10, lanciatevi ancora e provate a sostenere
il vostro corpo battendo la materassina con la mano e il braccio. Ripetendo pi volte
questa operazione sarete in grado alla fine di sostenere il vostro corpo su una sola
gamba. Quindi lanciatevi ancora e battete per terra con la mano opposta (alla gamba
che vi regge), come nella fig.11.

Fig.10 Fig.11
Yoshimaro Handa

In questo modo simpara il modo di evitare una caduta violenta. Dopo alzatevi e
riprovate ancora. Ripetendo questa operazione diventerete, entro breve, esperti nel
modo di cadere. Torniamo ora allaltro modo di cadere, quando siamo proiettati in
avanti. In questo caso se avete paura di cadere c il pericolo di farsi male alla schiena
o alle anche. In questo caso posate la vostra mano a terra piegandola verso linterno e
con la massima elasticit che potete appoggiate a terra il gomito, la spalla, lanca e la
gamba opposta (al braccio) fino a formare un cerchio con il vostro corpo piegato e
ritornate in piedi usando lo slancio della caduta.
Ma lunico modo per rialzarsi cos quando lavversario lascia la presa del vostro
corpo appena dopo il lancio. Se invece non lascia la presa diventa impossibile rialzarsi
e c il pericolo di sbattere violentemente le anche per terra. Per evitare il forte
impatto bisogna piegare le ginocchia e prendere contatto a terra con la pianta dei
piedi. In questo modo i piedi prendono contatto prima delle anche salvandole dalla
botta. Dovete cercare di mantenere contratte le gambe altrimenti il corpo potrebbe
subire uno sgradevole shock. Questa caduta non pi difficile dellaltra. Linsegnante
aiuter a ruotare il corpo, ma importante che la si pratichi da soli. Stando in migi
shizen tai piegare il corpo come nella fig.12, mettere le mani sulla materassina
piegate verso linterno del corpo. Piegare la testa come se si volesse metterla sotto il
braccio sinistro. Lasciare scivolare il palmo della mano destra fra il braccio sinistro e il
piede destro e appoggiate il gomito destro, la spalla, lanca e la gamba opposta (al
braccio) sulla materassina in questo ordine. Formate cos un cerchio con il corpo
piegato. Battete con la mano sinistra per terra e ritornate in piedi usando lo slancio
della caduta. Ripetendo questo esercizio pi volte diventeret esperti nella caduta e alla
lunga riuscirete a rialzarvi senza battere la mano sulla materassina. Inoltre riuscirete
a praticare la caduta con una sola mano come nella fig.13.

Fig.12 Fig.13
Tokisaburo Karino

20. COME AVANZARE O INDIETREGGIARE.

In judo della pi grande importanza sapere come avanzare o indietreggiare.


Lesito di un combattimento pu, alcune volte, dipendere da questo. Se si avanza o
sindietreggia a seconda che lavversario tiri o spinga, mantenendo la posizione
naturale non ci sar mai pericolo di essere proiettati. Se ci succede per questi
motivi: non ci si mossi correttamente; in seguito a una trazione o spinta
dellavversario la posizione si rotta; il corpo sinclina su un fianco; corpo e gambe
non si muovono insieme; unesitazione nellapplicazione della forza. Tutto ci dar una
buona opportunit allavversario per proiettare. Effettivamente sar solo dopo tanta
pratica che si riuscir a mantenere la posizione naturale non ostante le spinte e le
trazioni dellavversario. Bisogner comunque dedicare parecchia attenzione a questo
argomento se si vorr progredire rapidamente. A questo proposito ecco alcune
osservazioni. Supponiamo di avanzare in migi shizen tai; mantenendo il peso sul piede
sx avanzate insieme il piede dx e il corpo. Quindi trasferendo il peso sul piede dx
avanzate insieme il piede sx e il corpo e cos via fino a raggiungere il punto
desiderato. Quando indietreggiate fate a ritroso i movimenti precedenti; mantenendo
il peso sul piede dx indietreggiate insieme il piede sx e il corpo. Quindi trasferendo il
peso sul piede sx indietreggiate insieme il piede dx e il corpo e cos via fino a
raggiungere il punto desiderato. Se avanzate o indietreggiate in migi shizen tai
avanzate sempre prima il piede dx e non incrociate mai i piedi come quando
camminate normalmente. Il vostro peso rester su uno o sullaltro piede solo per un
attimo. Esso viene trasferito da un piede allaltro molto rapidamente. Dovete stare
attenti che durante i vostri movimenti il peso non sia mai sul piede dx o sx, ma
sempre al centro dei due.
Non ha nessuna importanza se vi stanno tirando o spingendo, voi dovete muovere
gambe e corpo insieme senza mai rompere questa unione. Se cos fate, riuscirete
sempre a mantenere la posizione naturale ed evitare di essere proiettati. Inoltre, se
capita una buona occasione, sarete in grado di approfittarne. Mantenendo la posizione
naturale non verrete proiettati, ma non sar sufficiente se vorrete proiettare
lavversario. Per fare ci dovrete rompere la posizione dellavversario avanzando o
arretrando pi velocemente e pi lontano di quanto lui non faccia, come gi
menzionato al paragrafo 7.

21. DOVE AFFERRARE.

Per quanto riguarda la presa bisogna considerare la taglia dellavversario, il suo


abbigliamento e la tecnica che intendete applicare. E impossibile definire esattamente
quale parte prendere. In linea generale voi dovete usare la presa che meglio si adatta
al tipo di tecnica che andate a intraprendere. Quelle che seguono sono le parti che,
pi comunemente, vengono afferrate. Vedi la fig.14.

Qui sono mostrate solo quelle parti che possono essere prese.
Pi avanti verr spiegato come accordare le prese di entrambe le mani in relazione
alla tecnica impiegata.
Se il vostro avversario indossa abiti stranieri la presa pi difficile, poich non
porta la cintura e non neppure agevole afferrare il suo colletto o il bavero.
E quindi importante imparare ad afferrarlo mettendo le mani sulle spalle, sulle
braccia, sotto le sue ascelle o intorno alle sue anche invece di afferrare il suo vestito.

22. COME AFFERRARE LABBIGLIAMENTO DELLAVVERSARIO.

Ora vediamo come afferrare labbigliamento dellavversario.


Ci sono molti modi di farlo anche sulla stessa posizione e ciascuno importante di
per s.
Prender il bavero o il colletto dellavversario con il pollice allinterno definita
come presa naturale fig.15.

Prendere il bavero o il colletto con il pollice allesterno viene definita presa


inversa.
Prendere la cintura da sopra con il pollice dentro la presa naturale;
prendendola da con il pollice fuori da sopra abbiamo la presa diretta mentre da
sotto, sempre con il pollice allinterno, viene detta presa contraria.
La presa deve essere il pi leggera possibile.
In combattimento le braccia hanno un ruolo importante.
Servono a trasmettere, come un telegrafo, le intenzioni vostre e del vostro
avversario.
Naturalmente potete sempre guardarlo negli occhi, ma non riuscirete a percepire
le sue intenzioni. Potrete vedere se ha il corpo o le gambe piegate, ma non i suoi
obiettivi, e la direzione in cui metter la sua forza, n il punto in cui rester scoperto.
Queste cose possono essere conosciute solo con le braccia come gi spiegato nel
paragrafo 11.
Inoltre quando tirate o spingete lavversario con le braccia molto importante
confondergli le idee. Molte possono essere le direzioni in cui agite, in linea retta o
talvolta circolarmente. Bisogna dosare forza e direzione in funzione della tecnica che si
va ad applicare. Ci pu essere anche lesigenza di cambiare presa senza che
lavversario se ne accorga. Se mettete troppa forza nella presa le braccia diventano
rigide e pesanti. In tal modo qualunque azione o intenzione verr percepita
immediatamente dal vostro avversario che potr cos impedirvelo. Se le braccia sono
gi rigide difficile assegnargli maggior energia e neppure cambiare velocemente la
presa. E anche se riusciste a cambiar la presa le vostre intenzioni verrebbero subito
percepite. Afferrando lavversario dovete tenere la presa leggera giusto per tenere il
contatto e cos potrete allungare o stringere le braccia quando necessario e spingere e
tirare in qualunque direzione. Se iniziate un combattimento usando la forza andate
contro tutti i principi del Judo. Non aspettatevi quindi di vincere.

CAPITOLO 5

NOMI DELLE TECNICHE E LORO CLASSIFICAZIONE.

23. CLASSIFICAZIONE DEL NAGE WAZA.

Si gi detto nel paragrafo 3 che esistono tre tipi di tecniche in judo.


Di queste il nage waza il pi vasto comprendendo al suo interno alcune centinaia
di tecniche.
Come spiegato nel paragrafo 10 ogni tecnica richiede un movimento armonico di
ossa e muscoli, alcune pi di altre.
In alcune tecniche si proietta lavversario cadendo a terra.
Quelle normalmente usate in randori e kata sono classificate come segue in
realazione ai diversi modi di proiettare.

A - Te Waza (tecniche di mano), quelle tecniche in cui prevalente luso delle


mani e delle braccia: queste sono Uki Waza, Seoi Nage, Kata Guruma, Tai Otoshi, Obi
Otoshi, Seoi Otoshi, ecc.

B - Koshi Waza (tecniche danca), quelle tecniche in cui prevalente luso delle
anche e delle natiche: queste sono Uki Goshi, Harai Goshi, Tsuri Komi Goshi, O Goshi,
Koshi Guruma, Ushiro Goshi, Hane Goshi, Tsuri Goshi, Utsuri Goshi, ecc.

C - Ashi Waza (tecniche di gamba), quelle tecniche in cui prevalente luso delle
gambe: queste sono Okuri Ashi Barai, Sasae Tsuri Komi Ashi, Uchi Mata, Hiza
Guruma, O Soto Gari, De Ashi Barai, Ko Uchi Gari, Ko Soto Gari, Harai Tsuri Komi
Ashi, O Uchi Gari, Yama Arashi, O Soto Guruma, O Soto Otoshi, ecc.

D - Ma Sutemi waza (tecniche di sacrificio sul dorso), quelle tecniche in cui bisgna
cadere sul dorso per proiettare lavversario: queste sono Tomoe Nage, Ura Nage,
Sumi Gaeshi, Hikkomi Gaeshi, Tsuri Otoshi, Tawara Gaeshi, ecc.

E - Yoko Sutemi waza (tecniche di sacrificio sul dorso), quelle tecniche in cui
bisgna cadere sul fianco per proiettare lavversario: queste sono Yoko Gake, Yoko
Guruma, Yoko Otoshi, Daki Wakare, Yoko Wakare, Soto Makikomi, Uchi Makikomi,
Tani Otoshi, ecc.
Queste sono le principali tecniche del Nage waza, alcune esistenti da sempre altre
inventate da Jigoro Kano e pochi altri. Il kata del Kodokan Nage, al momento, utilizza
quindici tecniche:

A - Te Waza: Uki Otoshi, Seoi Nage, Kata Guruma.


B - Koshi Waza: Uki Goshi, Harai Goshi, Tsuri Komi Goshi.
C - Ashi Waza: Okuri Ashi Barai, Tsuri Komi Ashi, Uchi Mata.
D - Ma Sutemi waza: Tomoe Nage, Ura Nage, Sumi Gaeshi.
E - Yoko Sutemi waza: Yoko Gake, Yoko Guruma, Uki Waza.

Le tecniche sono eseguite a destra e a sinistra per un totale di trenta. Le tecniche


di judo permettono molte piccole varianti e il suddetto elenco uno schema di base su
cui lavorare. Cos quelle menzionate precedentemente possono essere adottate
insieme a queste. Esse sono classificate in cinque fasi in funzione della difficolt cos
da poter essere praticate dalla pi facile alla pi difficile fase dopo fase.

Fase 1
Hiza Guruma, Tsuri Komi Ashi, Uki Goshi, Tai Otoshi, O Soto Gari, De Ashi Barai,
Yoko Otoshi.
Fase 2
Sumi Gaeshi, Ko Soto Gari, O Goshi, Koshi Guruma, Seoi Nage, Tomoe Nage, Tani
Otoshi.
Fase 3
Okuri Ashi Barai, Harai Goshi, Ushiro Goshi, Ura Nage, Uchi Mata, Obi Otoshi,
Hane Goshi.
Fase 4
Uki Otoshi, Uki Waza, Daki Wakare, Kata Guruma, Hikikomi Gaeshi, Tsuri Goshi,
Soto Makikomi, Utsuri Goshi, O Soto Otoshi, Tawara Gaeshi.
Fase 5
Yoko Guruma, Yoko Wake, Uchi Makikomi, Ko Uchi Gari, Ashi Guruma, Harai Tsuri
Komi Ashi, Seoi Otoshi, Yama Arashi, O Soto Guruma, Yoko Gake.

Oltre a questo nel Kodokan ci sono altri tipi di kata inventati da Jigoro Kano:
- Itsutsu no Kata
- Go no Kata
- Ju no Kata
- Shobu no Kata
- ecc.

24. NOMI DEL KATAME WAZA.

Si gi detto nel paragrafo 3 che il Katame Waza suddiviso in tre gruppi:


- Osaekomi Waza
- Shime Waza
- Kansetsu Waza

Ciascun gruppo comprende parecchie tecniche. Come nel nage waza ciascuna
tecnica elencata in funzione di un ordine di applicazione. Di queste tecniche le
seguenti sono le pi usate:

A - Osaekomi Waza: Kami Shiho Gatame, Kuzure Shiho Gatame, Yoko Shiho
Gatame, Kesa Gatame, Kata Gatame.
B - Shime Waza: Nami Juji, Kata Juji, Gyaku Juji, Hadaka Jime, Okuri Eri, Kata Ha
Jime.
C - Kansetsu Waza; Ude Garami, Jumonji Hatame, Ude Gatame, Hiza Gatame,
Ashi Garami.
25. NOMI DELL ATEMI WAZA.

Le Atemi Waza non sono numerose cos come nage e katame waza e alcune di
esse sono raramente usate. Le seguenti sono quelle pi usate e anche le pi efficaci:
Tendo, Uto, Jinchu, Kasumi, Suigetsu, Tsukigake e Denko, Myojo, Tsurigane.

CAPITOLO 6

SPIEGAZIONE DEL NAGE NO KATA.

26. KODOKAN NAGE NO KATA.

Sebbene il ju jitsu abbia molte tecniche solo poche di esse possono andar bene
per lo sviluppo fisico ed il combattimento.
Inoltre non sono ordinate in modo sistematico e didatticamente non hanno alcun
legame tra loro. Di conseguenza sia linsegnante che lallievo si trovano a disagio.
Jigoro Kano ha migliorato queste tecniche imperfette potenziandone i pregi ed
eliminandone i difetti. A queste ne ha aggiunte delle altre completamente nuove.
Solo dopo tanti esercizi e difficolt egli riuscito a mettere a punto queste
tecniche. Le tecniche sono legate tra loro e ben ordinate.
Come gi visto nel paragrafo 23, egli ha diviso queste tecniche in cinque gruppi:
Te Waza, Koshi Waza, Ashi Waza, Ma Sutemi waza, Yoko Sutemi waza. Questi gruppi
costituiscono il soggetto del Kodokan Nage. Successivamente, grandi maestri di judo
convocati da tutto il paese dalla Butoku Society hanno, dopo attente analisi, definito il
kata della Butoku Society, il kata dei nage (lanci N.d.T.) adottato in blocco dal
Kodokan.

27. UKI OTOSHI. (Sollevare e tirare gi)

La prima tecnica del Kodokan Nage Uki Otoshi. Voi e il vostro compagno fate il
saluto in ginocchio come nella fig.16 Quindi alzandovi con calma avanzate uno verso
laltro fino a una distanza di circa un metro, avanzate il piede dx e assumete migi
shizen tai come nella fig.17. Vi afferrate nella presa naturale destra con la mano sx
che afferra la manica dx dellaltro e la mano dx che prende il bavero sx. Quindi
mantenendo questa posizione squilibrate uke in avanti a dx muovendovi nella stessa
direzione come gi spiegato nel paragrafo 20. Uke avanzer quanto necessario per
mantenere la posizione. Apparentemente non ci sarebbe lopportunit per proiettarlo,
ma non cos. Dopo due o tre passi, uke avanza, per inerzia, di circa 20-25 cm per
passo pensando che andando avanti in questo modo possa mantenere la posizione
naturale. Questa locasione da prendere. Al terzo passo, mentre indietreggiate
allontanate sempre indietro il vostro piede sx, come nella fig.18 e appoggiate il
ginocchio a terra, e nel contempo tiratelo verso il suo avanti destro con limpeto del
vostro corpo e delle vostre braccia.
Trovandosi tirato pi di quanto non si aspetti non riuscir pi a mantenere la
posizione naturale. La sua posizione si romper in avanti a destra e compiendo un
grande cerchio cadr sul dorso al fostro fianco. Quindi si rialzer ed eseguir la tecnica
a sx. Tutte le tecniche verranno eseguite a dx e a sx. Verr comunque sempre
spiegato solo la forma a dx. Nei casi in cui la presa sia simile a quella di uki otoshi si
dir semplicemente che si assunta la posizione migi shizen tai. Uki Otoshi una
tecnica molto interessante. Sembra facile mentre invece difficile. Il modo di tirare di
uki otoshi pu essere utilizzato per qualunque altra tecnica. Gli allievi sono quindi
pregati di studiarla e verificare quando possa essere usata.
Fig.16 - A dx Hoken Sato, a sx Yoshiaki Yamashita

Fig.17 Fig.18
A sx Shuichi Nagaoka, a dx Yoshiaki Yamashita

28. SEOI NAGE. (Proiettare sopra la spalla)

Quando uke, avanzando con il piede dx di un passo verso di voi, mira alla vostra
testa con il pugno dx mettete il vostro piede dx allinterno del suo alzando il braccio dx
per proteggere la vostra testa, come nella fig.19, bloccando la parte inferiore del suo
braccio. Non perdete tempo nel prendere il suo braccio e sollevatelo in avanti a dx.
Ruotate velocemente il vostro corpo a dx facendo perno sul piede dx. Portate il vostro
dorso a stretto contatto con il torace e addome, come nella fig.20. Non appena
afferrate la parte superiore della sua spalla dx, piegate il vostro corpo secondo un
arco, come nella fig.21, tirate le vostre braccia verso il basso proiettandolo sopra la
vostra spalla dx. Questo un seoi nage. Lespressione girare a dx o a sx sar usata
spesso.

Fig.19 Fig.20 Fig.21


A dx T.Karino, a sx K.Yakusuni
29. KATA GURUMA. (Ruota sulla spalla)

Dopo aver eseguito seoi nage vi rimettete entrambe in migi shizen tai. Mentre
indietreggiate di due o tre passi afferrate uke nella parte superiore della sua manica
dx e squilibratelo in avanti a dx come in uki otoshi portando lo vicino a voi il pi
possibile. Egli sar costretto ad avanzare. A questo punto, avanzando un poco il
vostro piede dx e abbassando le vostre anche, infilate profondamente il braccio dx fra
le sue gambe e spingete la parte superiore della sua gamba dx, come nella fig. 22.
Bloccate la sua manica dx con la mano sx, come se voleste sollevarlo, mettete il
vostro collo sotto la sua ascella dx e rialzatevi con lui sopra le vostre spalle con lo
sforzo combinato del collo e della mano che spinge la sua coscia, come nella fig.23.
Quindi piegandovi in avanti proiettatelo proprio davanti a voi. Potete anche
proiettarlo sul vostro fianco sx, ma non nel kata. Un tempo questa tecnica era
sostituita da sukui nage, ma Jigoro Kano, dopo lunghe considerazioni, adott kata
guruma. Questo cambiamento divenne operativo dallestate del 1907.

Fig.22 Fig.23
A sx Shuichi Nagaoka, a dx Yoshiaki Yamashita

30. UKI GOSHI. (Anche fluttuanti)

Dopo queste tre tecniche i due partecipanti tornano alle rispettive posizioni di
partenza a circa quattro metri di distanza uno dallaltro e iniziano il gruppo delle koshi
waza. Dora in avanti, ala fine delle tre tecniche torneranno sempre alle posizioni di
partenza senza per fare pi il saluto. Ora, in uki goshi vi avvicinate fino ad una
distanza di circa mt.1,20. Avanzando con il piede dx di un passo verso di voi, mira alla
vostra testa con il pugno dx. A questo punto il suo corpo viene in avanti. Approfittate
di questa occasione e avanzate il piede sx allinterno del suo dx con le dita inclinate
nella stessa direzione dei suoi. Girate il corpo a dx e mettete in contatto non solo le
anche, ma anche la parte mediana del vostro dorso in stretto contatto con il suo
torace e addome come nella fig.24, e nel contempo tenete premuto con la mano sx la
sua vita e con la dx controllate il suo braccio sx dallesterno. Ruotate velocemente le
vostre anche da sx a dx come nella fig.25 e con una forte trazione della mano dx
proiettatelo come nella fig.26. Ci sono vari punti su cui soffermare la propria
attenzione in questa tecnica. Primo, questa tecnica viene eseguita quando uke viene
avanti. Lo proiettate principalmente con lazione delle anche e tutto il resto di
semplice supporto. Secondo, quando ruotate il corpo avanzando il piede sx molto
importante che vi pieghiate indietro e mettiate in contatto le anche e la parte mediana
del vostro dorso in stretto contatto con il suo torace e addome, senza abbassare il
corpo o piegare le vostre anche. Se non fate ci non riuscirete a ruotare bene le
anche. Terzo, tenete premuto con la mano sx la sua vita in stretto contatto con la
vostra schiena e non cercate di afferrare la cintura o qualche altra parte. Se non fate
cos la torsione delle anche non sara efficace.
Quarto, tenete stretto anche quando ruotate le anche. Naturalmente, alla fine
della rotazione, la vostra mano scivoler verso lalto, ma non un problema poich
essa servre solo a tenere il contatto e non a proiettare.

Fig.24 Fig.25 Fig.26


Tori: Jigoro kano, Uke: Yoshiaki Yamashita

31. HARAI GOSHI. (Spazzare con le anche)

Dopo viene harai goshi. Dopo aver finito lultima tecnica vi prendete in migi shizen
tai. Rompendo la sua posizione in avanti a dx, indietreggiate due o tre passi e al terzo
passo, come nella fig.27, mettete il vostro fianco dx, dalla ascella al torace a d angolo
retto in contatto con il suo petto e addome. Nel contempo passate il braccio dx sotto
la sua ascella e stringete a voi il suo corpo. Tiratelo in modo tale da farlo avanzare.
Tenete il peso interamente sulla gamba sx, sollevando un poco il piede dx, portate la
parte esterna della vostra coscia sulla parte frontale della sua e, come nella fig.28,
ruotate le vostre anche da dx a sx. Nello stesso momento spazzate la sua coscia dx
verso dx con la vostra coscia dx e tirate la vostra mano sx vicino alla parte sx del
vostro torace. Il movimento delle vostre anche dovrebbe essere uguale a quello di uki
goshi, ma in harai goshi, poich il busto non cos inserito come in uki goshi, non
dovete mettere altrettanta forza nel ruotare. Per eseguire correttamente la tecnica
dovete portarvi verso uke fin dallinizio e tenere il vostro peso sulla gamba dx cos da
tenervelo vicino e dopo trasferire il peso sulla gamba sx. Teoricamente, la cosa
migliore sarebbe porvi ad angolo retto rispetto ad uke, ma cos facendo vi trovereste
con il fianco dx a contatto con la sua parte frontale. Cos, in pratica, meglio venire a
contatto con lascella dx e il lato dx del vostro dorso.

Fig.27 Fig.28
A sx Shuichi Nagaoka, a dx Yoshiaki Yamashita
32. TSURI KOMI GOSHI. (Tirare e sollevare le anche)

Dopo harai goshi vi prendete in migi shizen tai. Rompendo la sua posizione in
avanti a dx, indietreggiate due o tre passi come in harai goshi. Al terzo passo uke non
verr in avanti come in harai goshi, ma star dritto e tirer indietro, irrigidendo il suo
corpo come una sbarra, assumendo una posizione molto scomoda per tiarare uki goshi
o harai goshi. Lasciate le barccia dove sono, ma non rilassate la presa. Ruotando il
vostro corpo a sx, come nella fig.29, mettete i piedi davanti ai suoi e abbassate le
anche pi che potete fino allaltezza delle sue ginocchia. Sollevando velocemente le
vostre anche, tirate in basso con le mani davanti a voi, come nella fig.30, e fatelo
rotolare davanti a voi. Questa tecnica non riesce se uke non rigido e resta flaccido,
da ricordarsi questo nelle dimostrazioni dei kata.

Fig.29
A sx Shuichi Nagaoka, a dx Yoshiaki Yamashita

33. ASHI BARAI (Spazzare con le gambe)

La prima tecnica degli ashi waza ashi barai. E suddivisa in due tipi, ma nel kata
solo uno, okuri ashi barai, viene eseguito. In questa tecnica si rompe lequilibrio
dellavversario mentre ha le gambe in movimento, con unopportunit come nel
secondo caso del paragrafo 6. Vediamo come avviene. Voi ed uke vi afferrate
reciprocamente. Quando lui, arretrando, vi tira avanti a dx, avanzate pi di quanto lui
arretri. Con le mani fatelo arretrare un poco di pi della lunghezza del suo passo.
Cercate quindi di squilibrarlo indietro alla sua dx. Quando solleva il piede dx tutto il
suo peso resta sul sx. Non conveniente, a questo punto, spazzare il suo piede dx. Al
contrario, mettereste in crisi la vostra posizione e offrireste a lui una possibilit per
attaccarvi. Quando invece solleva il piede sx tutto il suo peso resta sul dx. Non sareste
in grado di spazzarlo e se anche ci riusciste sarebbe solo con estrema forza e in
contrasto con i principi del judo. Per eseguire correttamente questa tecnica di
spazzata dovete colpire il piede dx nel momento in cui il peso sta per trasferirsi su di
esso, al secondo passo e prima che lo abbia completato. In quel momento sta per
sollevare il piede sx e questo il momento migliore per eseguire la tecnica. Inoltre,
mentre state per spingerlo indietro alla sua sx sollevatelo come se voleste descrivere
con le mani un grande arco, troverete cos pi facile spazzare la sua gamba in virt
del fatto che il suo peso ritorna sul piede dx. Il suo equilibrio si romper in avanti a dx
e voi potrete applicare facilmente la vostra tecnica. In questa tecnica voi e uke vi
come al solito mettete in migi shizen tai, avanzando nella posizione a dx. Mandatelo
indietro di due o tre passi e al terzo passo eseguite la tecnica. Come si vede nella
fig.31, tenete il peso sulla gamba dx e colpite il suo piede sulla parte esterna della
caviglia con la pianta del vostro piede sx.
Fig.31
A sx Shuichi Nagaoka, a dx Yoshiaki Yamashita

34. TSURI KOMI ASHI. (Tirare e sollevare con il piede)

E suddivisa in due tecniche, sasae tsuri komi ashi e harai tsuri komi ashi. Nel kata
viene esguita la prima. Voi ed uke vi afferrate reciprocamente in migi shizen tai.
Mantenendo la posizione naturale arretrate di due passi cercando di squilibrare uke in
avanti a dx come in uki otoshi. Lui avanza cercando di mantenere la sua posizione
naturale. Se voi al terzo passo metteste il ginocchio sx a terra e tiraste uke pi di
quanto non si aspetti stareste eseguendo uki otoshi. Ma in tsuri komi ashi dovete
tirare la parte superiore del corpo pi di quanto possano fare le sue gambe e
squilibrarlo in avanti. Questo tsuri komi ashi. Come la sua posizione si rompe avanti
a dx egli avanzer il piede dx cercando di mantenere il suo equilibrio. Mantenete il
peso sul piede dx e fermate lavanzata della sua gamba dx ponendo la pianta del
vostro piede sx contro il collo del suo piede dx, come nella fig.32. Nel contempo
piegate un poco il vostro busto allindietro e ruotatelo da dx a sx verso il vostro
indietro sx mentre lo tirate con le braccia fortemente a voi eseguendo un buon tsuri
komi. Quindi la sua posizione si romper sempre pi verso il suo avanti dx fino a
cadere.

Fig.32
A dx T.Karino, a sx K.Yakusuni

35. UCHI MATA. (Colpire linterno della coscia)

Quindi abbiamo uchi mata. Nellapplicare questa tecnica, quando voi ed uke vi
mettete in migi shizen tai, applicate tsuri komi da dietro il vostro fianco dx come se
voleste sollevarlo con la mano che tiene il suo colletto. Al terzo passo squilibratelo
verso il suo indietro dx. C un momento in cui il suo peso sta per andare sul suo
piede dx e la sua gamba sx si sta per sollevare. In questo momento mantenete il peso
sul piede sx e portate il vostro fianco dx vicino al suo torace come in harai goshi.
Spazzate con linterno della vostra coscia dx la parte superiore interna della sua coscia
sx nella direzione in cui questa si sta sollevando, come nella fig.33.
Quindi si sollever anche la sua gamba dx e cadr sul suo indietro sx. Quando
spazzate la sua coscia dovete tenere il contatto con la parte esterna della vostra
coscia dx con linterno della sua coscia sx; in caso contrario la tecnica pu non riuscire
e, cosa pi importante, si corre il rischio dinfortunare lavversario.

Fig.33
A dx Shuichi Nagaoka, a sx Yoshiaki Yamashita

36. TOMOE NAGE. (Proiettare secondo un cerchio)

Nellapplicare questa tecnica, voi ed uke vi mettete in migi shizen tai. Lasciate la
presa sulla manica e prendete il bavero dx di uke.
Spingetelo un poco in modo tale che lui arretri tirandovi; in questo modo vi
troverete entrambe nella posizione naturale.
Avanzate alcuni passi spingendolo al fine di rompere la sua posizione.
Per difendervi vi restituir a sua volta la spinta.
Mettete il vostro piede sx tra i suoi, come nella fig.34.
Avvalendovi della sua spinta cercate di sollevarlo un poco in avanti.
Mettete le vostre natiche a terra il pi vicino possibile alle caviglie, come nella
fig.35.
Nel contempo piegate la vostra gamba dx e mettete la pianta del piede dx sulla
parte bassa del suo addome.
Non rilasciate la presa e tenetelo saldamente.
Lasciatevi cadere indietro e fatelo passare sopra la parte sx o dx della vostra
testa, come nella fig.36.
Nel medesimo momento distendete la gamba dx che tenevate piegata e
proiettatelo sopra la vostra testa.
Egli cadr sul dorso dopo la vostra testa descrivendo un cerchio per aria.
In questa tecnica la forza delle vostre braccia e quella della vostra gamba dx
lavorano in direzioni opposte.
Ma quella delle braccia deve lavorare con maggior forza per ben eseguire la
tecnica.
Per una buona esecuzione dovete piegare la gamba dx quando le vostre natiche
toccano terra.
A tal fine dovete portare le natiche il pi avanti possibile; in caso contrario non
riuscirete a piegare sufficientemente la gamba dx.
Questa si deve alzare mentre le natiche vanno a terra e non dopo.
Non dovete colpire violentemente il suo addome con la pianta del piede, ma
appoggiarla dolcemente sotto lombelico tenendo le dita sollevate.
Fig.34 Fig.35 Fig.36
A sx T.Karino, a dx K.Yakusuni

37. URA NAGE. (Proiettare allindietro)

Finito tomoe nage vi troverete ad una certa distanza da uke.


Avvicinatevi fino ad una distanza di circa due metri.
Avanzando il piede dx uke cerca di colpirvi al capo con un pugno.
A questo punto ruotate un poco il corpo a sx per evitare il colpo.
Per limpeto del colpo egli ruota un poco a sx con il piede dx come asse e si
sbilancia verso il suo indietro dx.
Afferrando questopportunit muovetevi intorno al suo indietro dx e prendetelo
con le vostre braccia, come nella fig.37.
Alcune parole su come afferrarlo.
Afferratelo con il torace contro le sue natiche, il braccio intorno alla sua vita a
cingere la costola sx pi bassa.
Mettete la vostra mano dx, con le dita in alto, sulla parte dx del suo addome e
portatelo vicino alla parte sx del vostro busto.
Piegandovi indietro sollevatelo aiutandovi con la spinta delle mani verso la vostra
spalla sx.
Quando i suoi piedi si staccano dalla materassina abbassatevi leggermente e
lasciatevi cadere indietro.
Cos facendo lancerete lavversario oltre la vostra spalla e lontano da voi, come
nella fig.38.

Fig.37 Fig.38
Uke: Shuichi Nagaoka, Tori: Yoshiaki Yamashita
38. SUMI GAESHI. (Proiettare nellangolo)

Un tempo la terza tecnica del ma sutemi waza era tsuri komi, ma dallestate del
1905, quando anche la terza tecnica del te waza fu cambiata, stata sostituita con
sumi gaeshi. Come il nome suggerisce, in questa tecnica lanciate lavversario verso il
suo angolo indietro dx o sx. A prima vista sembra un yoko sutemi waza, ma poich
cadete indietro per proiettare lavversario giusto farla ricadere fra le ma sutemi
waza. Per fare questa tecnica dovete afferrarvi con uke in migi jigotai, come nella
fig.39.
Prendete il suo braccio dx con il vostro sx. Tirate fuori dalla presa del suo braccio
sx il vostro braccio dx e premete la vostra mano dx sulla parte superiore sx del suo
dorso oppure prendete la parte frontale della sua cintura nella presa naturale. Mentre
arretrate tiratelo prima verso il suo avanti dx e quindi verso lavanti sx. Al terzo passo
tiratelo pi di quanto non si aspetti in avanti a dx ed egli perder lequilibrio in quella
direzione. Egli metter il suo piede dx avanti e in punta di piedi, poich il suo peso
andr nella stssa direzione e il suo piede sx si sollever. A questo punto andate vicino
a lui il pi possibile, come nella fig.40, avanzando il piede sx allesterno del suo dx e
mettendo le natiche il pi vicino a lui che potete.
Lasciatevi cadere indietro a dx, come nella fig. 41, e spazzate la sua coscia nella
stessa direzione in cui il suo corpo si sta sollevando. In quel momento tiratelo gi con
decisione con la mano sx, mentre lo spingete in alto con la mano dx. A causa di ci
egli cadr toccando la materassina rispettivamente con la spalla, dorso e gamba sx.
Quando lo tirate a dx e sx e poi ancora, al terzo passo, a dx dovete indietreggiare di
un passo in accordo con il movimento. Troverete difficolt nel fare questo. Perci al
terzo movimento non indietreggiate, ma lasciatevi cadere e riuscirete, grazie alla
distanza ridotta fra voi e uke, ad eseguire correttamente la tecnica.

Fig.39 Fig.40 Fig.41


Tori: T.Handa, Uke: Y.Suwabe

39. YOKO GAKE. (Colpo laterale)

Quindi viene yoko gake. Nellapplicare questa tecnica, voi ed uke vi mettete in
migi shizen tai. Provate a rompere il suo equilibrio avanti a dx come in uki otoshi lui
avanzer per mantenere la sua posizione naturale. Al terzo passo piegatevi un po
indietro e tiratelo pi di quanto non si aspetti e lui verr avanti a dx con il corpo rigido
come un bastone. Il suo peso sar sul mignolo del piede dx. Stando in equilibrio sul
piede dx spazzatelo con la pianta del vostro piede sx sul malleolo dx, come nella
fig.42.
Nel contempo raddrizzate il vostro corpo e proiettatelo indietro mentre vi lasciate
cadere indietro a sx. Tenetelo vicino a voi con la mano sx e sollevatelo con la dx, in
modo tale che cada sul retro. In questo modo per non riuscirete a proiettarlo con
decisione. Ma ci riuscirete se, mentre gli spazzate il piede vi lasciate cadere. Facendo
cos c comunque il pericolo di fargli male alla spalla, per cui state attenti con i
principianti. Non dovreste cercare di proiettarli lontano, ma mirare a proiettarlo in
modo tale che cadiate insieme.
Fig.42
Tori: T.Handa, Uke: Y.Suwabe

40. YOKO GURUMA. (Ruota laterale)

Come in ura nage lavversario viene verso di voi per attaccarvi alla testa con un
pugno.Ruotate il corpo a sx in modo da evitare il colpo. Ruotate intorno al suo indietro
dx e cercate di applicare ura nage nello stesso modo della tecnica precedente. Quindi
uke avanzer per evitare di essere proiettato. Portate la vostra gamba dx in mezzo
alle sue gambe il pi profondamente possibile, come nella fig.43. Approfittando del
suo movimento in avanti lasciatevi cadere ruotando un poco il corpo a sx. Nel
contempo fatelo ruotare tirandolo con la vostra mano sx aiutata dalla spinta della
mano dx, il tutto al fine di prooiettarlo insieme alla rotazione del vostro corpo sul lato
sx della vostra spalla sx.

Fig.43
Tori: Y.Yamashita, Uke: H.Sato

41. UKI WAZA. (Tecnica fluttuante)

Voi e uke dovete prendervi in migi shizen tai. Con la mano dx prendete in presa
naturale il suo bavero oppure fate passare il braccio dx sotto il suo sx fino a mettere il
palmo sulla parte posteriore sx alta della sua schiena. Tiratelo prima a dx e poi a sx.
Tiratelo ancora al terzo passo in avanti a dx. Quando il suo peso , per alcuni attimi,
sul mignolo del suo piede dx mettete il piede sx fuori e lontano dal suo piede sx allo
scopo di impedirgli di avanzare, come nella fig.44. Nel contempo piegate un poco
allindietro il vostro corpo e lasciatevi cadere sul lato sx del vostro dorso al fine di
proiettare lavversario. In tutte le tecniche yoko sutemi waza dovete lasciarvi cadere
sul lato sx del vostro dorso eparallelamente ad uke. Mentre nel ma sutemi waza
dovete lasciarvi cadere indietro per poter proiettare uke sopra la vostra testa o spalla
secondo una linea diritta. Questa la differenza importante fra yoko sutemi waza e
ma sutemi waza.
Ora qui finisce la spiegazione delle quindici tecniche del nage no kata. Entrambe i
contendenti si salutano come allinizio del kata, ma questa volta arretrano per
riprendere la posizione iniziale.

Fig.44
Tori: T.Handa, Uke: Y.Suwabe

CAPITOLO 7

SPIEGAZIONE DEL GO KYO.

42. GO KYO. (Cinque gruppi tecnici)

Le forme del nage no kata sono state messe insieme per insegnare in un modo
semplice il judo ai principianti e lo sforzo stato concentrato sullapprendimento dei
principi del judo. Alcune di queste tecniche sono raramente usate. Queste tecniche, da
sole, non sono sufficienti per praticare il randori. Ne esistono molte altre, oltre ad
esse, che possono essere praticate senza essere cos importanti da un punto di vista
teorico. Tutte insieme formano il go kyo e sono insegnate al kodokan. Spiegheremo
ora queste tecniche omettendo quelle gi spiegate nel nage no kata.

43. HIZA GURUMA. (Ruota al ginocchio)

Nel randori non ci sono tori e uke, ma uno afferra laltro nella posizione che gli
pare. Al fine di non essere ripetitivi citeremo la posizione solo quando questa sia
diversa da migi shizen tai. Per praticare hiza guruma dovete tirare uke avanti a dx
mentre arretrate. Quando il suo peso comincia a gravare su una gamba,
mantenendovi in equilibrio sulla gamba dx un poco pi lontano di quanto non sareste
in sasae tsuri komi ashi appoggiate leggermente la pianta del piede sx sul ginocchio
della sua gamba dx, come nella fig.45.
Piegate il vostro corpo allindietro e ruotatelo a sx e tirate uke a sx con la vostra
mano sx, quella con cui tenete la sua manica dx, mentre nel frattempo la mano dx
spinge nella stessa direzione. In seguito a questa manovra uke ruoter come una
ruota, con il suo ginocchio dx come perno, e cadr a terra sul dorso. La sua gamba
dx, in seguito alla trazione deve essere piegata, se resta diritta allora meglio
utilizzare sasae tsuri komi ashi. Alcune volte hiza guruma viene applicata sulla sua
gamba sx pur restando in migi shizen tai. Se uke reagisce alla trazione in avanti a dx
allora rilasciate la trazione ed afferrate con la mano dx la sua manica sx e tiratelo
verso il suo avanti sx. Allora uke avanzer il suo piede sx e si sbilancer verso quella
direzione. Quindi cambiando gamba dappoggio applicate hiza guruma sul suo
ginocchio sx con il vostro piede dx.
In questo caso per la presa della mano sx non vi permetter di agire con grande
forza per cui dovrete impiegare lazione combinata della torsione el vostro corpo
insieme alla trazione della vostra mano dx.

Fig.45
Tori: T.Karino, Uke: K.Yasubuni

44. SASAE TSURI KOMI ASHI. (Trattenere tirando e sollevando con il piede)

Questa tecnica gi stata spiegata nel nage no kata. Proprio quando state per
proiettare lavversario, mettendo il vostro piede sx sul suo dx, pu capitare che lui
sposti la sua forza dalla gamba dx alla sx avanzando il suo piede sx sul vostro lato dx
e spingendovi verso il vostro indietro dx. Alcune volte, come nella fig.46, egli,
avanzando il piede sx, si sposta velocemente sul vostro indietro sx e, torcendo il
busto, avanza con il piede dx sul vostro lato sx portando il peso su quel piede e
sollevando leggermente il piede dx e evita il vostro piede dx. Perci voi dovete
rompere definitivamente il suo equilibrio avanti a dx senza dargli la possibilit di
ruotare e spostare il peso sullaltra gamba.

45. UKI GOSHI. (Anche fluttuanti)

Come gi detto nella spiegazione del nage no kata, questa tecnica una delle pi
difficili del koshi waza. Per i principianti molto difficile da eseguire. Anche se
conoscete completamente tsukuri e kake di questa tecnica, la troverete comunque
difficile da applicare in randori poich non facile rompere lequilibrio dellavversario
cos facilmente come nel nage no kata. Prima spingetelo un poco. Se lui vi restituisce
la spinta approfittate delloccasione e tiratelo sollevandolo un poco e andate a contatto
con lanca sx o dx. Nel caso entriate a sx lasciate la presa della mano dx e afferrate la
sua manica sx sullesterno; in caso contrario lui appogger la mano sx sulla vostra
coscia sx e, avanzando a sx eviter la vostra tecnica. C anche un altro modo per
arrivare a contatto. Ponete la vostra mano dx, molto leggermente, sul retro della sua
cintura, spingetelo un poco da dietro senza che se ne accorga, come per sollevarlo e
arretrate. Alcune volte pu capitare che egli venga avanti. A quel momento voi
dovreste applicare la vostra anca dx.

46. TAI OTOSHI. (Tirar gi il corpo)

Loccasione migliore per applicare questa tecnica srebbe quando uke rigido con
le gambe diritte e con il peso sulla sua gamba dx. Soprattutto quando avanza il
momento favorevole. Per meglio eseguire questa tecnica spostatevi leggermente pi a
sx che nella posizione naturale. Mettete il piede dx esternamente al suo dx, come
nella fig.47, e nel contempo tiratelo con la mano dx nella direzione in cui si
sbilanciato e con la sx tirate decisamente tenendo il vostro gomito sx ben aderente al
vostro fianco.
Con un piccolo sforzo tirate indietro il vostro busto squilibrandolo sul suo fianco.
Uke, avendo il piede dx bloccato dal vostro ed essendo tirato dalle vostre braccia nella
direzione in cui squilibrato, cadr sulla schiena.

Fig.47
Tori: T.Karino, Uke: K.Yasubuni

47. O SOTO GARI. (Grande falciata esterna)

Per applicare questa tecnica dovete squilibrare uke verso il suo indietro sx e
avvicinarvi il pi possibile al suo fianco dx. Ci sono due modi per avvicinarsi: uno
quello di portare lui a voi e laltro di andare voi verso di lui. Per quanto riguarda il
primo metodo, dovete tirarlo quando si gira verso dx e senza piegare il suo corpo; in
tal modo la sua parte frontale sx comincer a portarsi allinterno della vostra gamba
sx, si squilibrer indietro a dx ed il suo piede dx arriver vicino a voi. Se questo non
succede e il suo peso resta dov allora dovete essere voi ad avvicinarvi a lui. Quindi
squilibratelo verso il suo indietro dx e spingete un poco la sua spalla sx con la vostra
mano dx. Una volta che il suo peso sul suo piede dx avanzate il vostro piede sx al
suo esterno cos da avvicinarvi con il corpo a lui. In ogni caso fondamentale
mantenerlo squilibrato verso il suo indietro dx e non permettergli di spostare il peso
sullaltra gamba. Atrettanto importante il tenerlo ben stretto a voi altrimenti non
riuscirete a fargli spostare il peso sul piede dx. Per eseguire la tecnica dovete stare
con il peso sulla sola gamba sx, come nella fig.48. Sollevate il piede dx, piegate il
ginocchio e spostate il piede verso sx il pi lontano possibile. Raddrizzate il ginocchio
dx e descrivendo un cerchio sulla materassina colpite linterno della sua coscia dx con
la parte esterna della vostra portando, nel frattempo, le braccia verso il basso.

Fig.48
Tori: T.Karino, Uke: K.Yasubuni
48. DE ASHI BARAI. (Spazzare il piede che avanza)

Come il nome stesso suggerisce bisogna colpire il piede di uke mentre fa un passo
avanti. Il momento migliore quando uke sposta il piede dx un poco pi a sx del
solito, incrociando cos i piedi, e quando il peso sta per trasferirsi sul piede dx, come
nella fig.49.
In questo preciso istante spazzate la sua caviglia con la pianta del vostro piede sx
e tiratelo in avanti a dx e lui cadr. In questa tecnica dovete evitare di colpire la sua
caviglia con linterno del vostro piede altrimenti potreste entrambe farvi male. A tal
fine tenete le dita del piede rivolte verso lalto.

Fig.49 a/b
Tori: T.Karino, Uke: K.Yasubuni

49. YOKO OTOSHI. (Sacrificio laterale)

Voi e uke in migi shizen tai. Fate passare il vostro braccio dx sotto la sua ascella
sx e afferrate con la mano sx la parte superiore della sua manica dx cos da tenerla
ben stretta al vostro fianco sx. Tiratelo alternativamente avanti a dx e a sx fino a
quando il peso del suo corpo va a finire sul suo piede dx. A questo punto tiratelo in
avanti a dx, come nella fig.50, e distendete la vostra gamba sx esternamente alla sua
caviglia dx in modo tale da impedirgli di avanzare in quella direzione.
Contemporaneamente lasciatevi cadere verso il vostro indietro sx con il suo braccio
ben stretto al vostro fianco. Tenendo le mani ben strette a voi proiettatelo in avanti a
dx. Quando vi lasciate cadere ruotate il vostro corpo in modo tale che uke cada
parallelo al vostro corpo. E importante tenere il braccio dellavversario ben stretto al
vostro fianco. Se ci non avviene potreste fargli male alla spalla. Inoltre la vostra
caduta non sortirebbe leffetto voluto. Tenete quindi ben stretto il suo braccio al vostro
fianco per tutta la durata dellazione.

Fig.50
Tori: T.Karino, Uke: K.Yasubuni
50. SUMI GAESHI. (Proiettare nellangolo)

Non c alcuna differenza nel kake fra la versione kata e randori. Ma c una
piccola differenza nello tsukuri. Anche in randori vi trovate entrambe in jigotai. Potete
mettere il vostro braccio dx sotto la sua ascella come nel kata oppure prendete la
parte frontale della sua cintura nella presa naturale. In ogni caso dovete prendere la
sua manica in presa naturale con la vostra mano sx cos da poter premaere il suo
braccio al vostro fianco come in yoko otoshi. Mentre lo tirate a dx e sx pu capitare
che metta il suo piede dx avanti e porti su di esso tutto il suo peso mentre, intanto, il
suo piede sx si solleva. Questo il momento migliore per eseguire sumi gaeshi. Se
tuttavia uke non ha il corpo rigido potr sempre sollevare la sua gamba sx e annullare
la vostra azione sulla sua coscia sx. Per questo motivo, oltre al peso sul piede dx
dovrete verificare anche la rigidit della sua posizione.

51. KO SOTO GARI. (Piccola falciata esterna)

Quando in randori cercate di squilibrare uke tirandolo in avanti a dx pu capitare


che egli per paura di essere squilibrato resista e porti in avanti il piede dx, ma con il
peso non sulle dita bens sul tallone. Questa la migliore opportunit per ko soto gari,
soprattutto quando tiene le anche arretrate. Disponetevi con il piede dx di fronte al
suo e legermente verso lesterno. Raddrizzate il vostro corpo e portatevi il peso sulla
gamba dx. Inclinate verso lalto il pollice del piede dx a mo di falcetto, come nella
fig.51, e colpite il tallone del suo piede dx come se steste mietendo del grano. Nel
contempo squilibratelo con le mani verso il suo indietro dx. Potete applicare ko soto
gari anche quando uke sta arretrando. Pu essere perch lui vi tira a s oppure perch
voi lavete spinto. Quando il suo peso va a finire sul tallone dx avanzate il piede dx e
falciatelo con il sx.

Fig.51
Tori: T.Karino, Uke: K.Yasubuni

52. O GOSHI. (Grande colpo danca)

Prendete uke in migi jigotai. Fate passare leggermente il braccio dx sotto il suo
braccio sx e appoggiatelo in profondit sulla sua schiena. Se provate a sollevarlo un
poco egli porter il peso del corpo sulle dita dei piedi. A questo punto, abbassando
lanca dx, avanzate il piede dx, come nella fig.52, allinterno del suo piede dx con le
dita nella stessa direzione e parallelo allaltro. Portate il vostro dorso a stretto contatto
con la sua parte anteriore. Ruotate le anche sollevandole leggermente e tirate con la
vostra mano sx come in uki otoshi. Questo o goshi. I principi di uki goshi e o goshi
sono gli stessi. La differenza solo nella posizione, shizen tai per uki goshi e jigotai
per o goshi.
Fig.52
Tori: T.Karino, Uke: K.Yasubuni

53. KOSHI GURUMA. (Ruota sullanca)

Alcune volte, in randori, quando cercate di squilibrare uke in avanti a dx egli


avanza avanti a sx con il piede sx per mantenere la posizioe. Se questo non riesce egli
va a finire con il suo corpo addosso al vostro. In questo momento portate il vostro
braccio dx intorno al suo collo e tirate con la mano sx il suo braccio dx lungo il vostro
fianco sx. Abbassandovi leggermente ruotate il corpo a sx portando il vostro piede dx
nella medesima direzione. Spingete fuori le vostre anche lontane dalla sua destra e
sulla parte anteriore del suo addome, come nella fig.53, cos da mettere il vostro
fianco sx contro la sua parte anteriore dx. Sollevatevi , ruotate la parte superiore del
vostro corpo e contemporaneamente portate in avanti il braccio dx che circonda il suo
collo e con la mano sx tirate verso il basso fino a farlo cadere sul vostro fianco dx. Il
suo corpo girer come una ruota intorno allasse del vostro addome.

Fig.53
Tori: T.Karino, Uke: K.Yasubuni

54. SEOI NAGE. (Colpo di spalla o, come nel catch as catch can, cavalla
volante)

Nel kata questo tiro avviene come reazione a un colpo di pugno sulla vostra testa.
Ma nel randori esso avviene mentre siete in presa reciprocamente. I principi sono gli
stessi per tutte e due i casi, ma in randori ci sono molte pi opportunit.
Primo caso: Quando uke viene avanti e sta per appoggiarsi sul mignolo lasciate la
presa del bavero e avanzate il piede dx allinterno del suo con le dita girate nella
stessa direzione. Facendo perno sul piede dx ruotate il vostro corpo a sx, prendete
con la mano dx la sua spalla da sotto il suo braccio e portatevelo sulla vostra spalla
dx, mentre nel frattempo portate indietro il vostro corpo contro la sua parte anteriore.
Quindi piegate in avanti il corpo senza piegare le ginocchia, caricate ue sul vostro
dorso e facendolo passare sopra la vostra spalla fatelo cadere. Se voi afferrate la sua
manica dallinterno c il pericolo che lui vi strangoli, per questo motivo meglio
afferrare la sua manica dx dallinterno.
Secondo caso: Lo squilibrio uguale al precedente, solo che qui dovete lasciare le
prese dove sono. Come nel precedente caso, abbassatevi leggermente mentre ruotate
a sx. Piegate il vostro gomito dx, come nella fig.54, mettendo il vostro avambraccio
sotto la sua ascella e proiettatelo facendolo passare sopra la vostra spalla dx.
A differenza del primo caso dovete raddrizzare le gambe mentre piegate il corpo.
Se uke tiene fermamente la vostra manica dx non riuscirete ad eseguire nessuna
delle due tecniche precedenti.
Per cui esse sono fattibili solo quando uke non tiene la vostra manica dx oppure la
tiene in modo molto leggero.
Terzo caso: Se riuscite a liberarvi della presa sul vostro bavero dx squilibratelo in
avanti a sx. Spazzate il suo braccio dx con il vostro sx rompendo cos la sua presa.
Avanzate con il piede sx allinterno del suo sx con le dita nella medesima direzione.
Facendo perno sul piede sx ruotate il corpo a sx. Lasciando la presa della mano dx
cos com andate ad afferrare la sua spalla sx passando sotto la sua ascella sx, come
nella fig.55. Proiettatelo sopra la spalla sx come nel caso precedente.
Quarto caso: Quando siete in migi shizen tai con lavversario afferrarte con la
mano dx in posizione inversa il suo bavero dx. Quindi proiettatelo come nei casi
precedenti.

Fig.54 Fig.55
Uke: T.Karino, Tori: K.Suwabe

55. TOMOE NAGE. (Proiettare secondo un cerchio)

Dovete sforzarvi oltremisura nello squilibrare uke se questi si difende. Se egli vi


spinge in risposta ad una vostra spinta approfittatene e tirate tomoe nage. Altrettanto
fate se lui a spingervi. Se trovate diffivcile afferrarlo ad entrambe i baveri potete
prenderlo alle spalle oppure alle maniche od altre parti purch la presa sia simmetrica.

56. TANI OTOSHI.

Prendetevi in migi shizen tai come in yoko otoshi. Quando provate a squilibrarlo
avanti a dx egli vi tirer per stare in piede oppure tenter di squillibrarvi a sua volta
verso lavanti dx. Terr il peso sul piede dx e arretrer sul sx e quindi prover a
indietreggiare anche il dx e con esso anche il suo corpo. Prima che ci avvenga
squilibratelo verso lindietro dx (talvolta uke stesso a farlo). Come nella fig.56,
portate la vostra gamba sx vicino alla sua dx e lasciatevi cadere verso il vostro avanti
sx. Nel contempo sollevate leggermente la vostra mano dx e proiettatelo usando
lazione della caduta del vostro corpo insieme a quella della vostra mano.
Apparentemente pu sembrare uno yoko otoshi, ma ci sono alcuni punti differenti:
1) In yoko otoshi voi cadete verso il vostro indietro sx mentre in tani otoshi verso
lavanti sx.
2) Uke i yoko otoshi cade verso il suo indietro dx mentre in tani otoshi verso il suo
avanti dx.
3) In yoko otoshi importante tenere il suo braccio sx ben stretto al vostro fianco
mentre in tani otoshi no.

Fig.56
Tori: Y.Handa, Uke: A.Suwabe

57. OKURI ASHI BARAI E HARAI GOSHI. (Spazzare con le gambe - Spazzare
con le anche)

Tsukuri e kake di questa tecnica sono uguali in kata come in randori.

58. USHIRO GOSHI. (Colpo danca da dietro)

Lopportunit migliore per eseguire questa tecnica quando uke, in seguito ad una
tecnica danca, ha il dorso a contatto con la vostra parte anteriore e voi siete nella
posizione naturale. Supponiamo che uke stia provando su di voi una tecnica danca a
dx; abbassate un poco il vostro corpo e portate uke vicino a voi. Afferrarte la sua vita
da dietro con il vostro braccio sx e premete la parte bassa del suo addome con la
vostra mano dx, come nella fig.57. Raddrizzate le ginocchia, sollevate un poco le
anche e inclinatevi indietro. Anche il suo corpo si sollever inclinandosi indietro. A
questo punto inclinatevi indietro e proiettatelo. Questo ushiro goshi. Se il suo corpo
non rigido non riuscirete a proiettarlo perch potrebbe agganciare le vostre gambe
con le sue o piegarsi in avanti con tutto il corpo.

Fig.57
Tori: K.Osumi, Uke: K.Suwabe
59. URA NAGE. (Lancio allindietro)

Questa tecnica gi stata spiegata nel kata, ma nel randori non si verifica che uke
vi colpisca con un pugno, per cui dovrete ruotare fino ad arrivare dietro le sue spalle
partedo da una situazione di migi shizen tai. La migliore opportunit in seguito ad
un attacco di otsuri goshi da parte di uke in cui vi affaerra la cintura con la mano dx e
il vostro gomito dx con la sua sx. In questo caso abbassate un poco le anche e
abbracciatelo dal suo dietro dx e applicate la tecnica come nel kata. Potete applicare
questa tecnica ogni qualvolta egli attacca con una tecnica danca o anche con ashi
guruma mentre voi vi trovate in shizen tai.

60. UCHI MATA. (Colpire linterno della coscia)

Tsukuri e kake di questa tecnica sono uguali in kata come in randori.

61. OBI OTOSHI. (Proiettare usando la cintura)

Poche sono le occasioni per effettuare questa tecnica. Voi e uke siete in migi
shizen tai. La migliore opportunit quando la posizione di uke debole e lo si pu
tirare facilmente in avanti.
Afferrate con la mano dx in presa inversa la parte anteriore dx della sua cintura e
tiratelo vicino al vostro addome cercando di sollevarlo un poco.
Nel contempo spazzate via con la mano sx la sua mano dx dalla presa al vostro
bavero sx e ruotate intorno a uke fino ad arrivare dietro di lui alla sua dx. Portate il
piede sx dietro alla sua cavigkia sx e con il braccio sx circondate la sua vita passando
davani a d essa e sotto la le sue braccia fino a cingergli lanca sx. Spingete un poco
verso lalto le sue natiche con il vostro addome e lui cadr indietro come nella fig.58

Fig.58
Tori: K.Osumi, Uke: A.Suwabe

62. HANE GOSHI. (Usare le anche come una molla)

Tirate circolarmente a dx uke fino a fargli portare il peso sul piede dx in migi
shizen tai.
Abbassatevi un poco, sollevatelo con la vostra mano dx, piegate il vostro ginocchi
dx e portatelo esternamente contro le sue ginocchia, come nella fig.59.
Sollevatelo un poco con le vostre mani mentre usate la vostra gamba e lanca dx
come una molla. Tirate verso il basso con la vostra mano sx e con la mano dx nella
direzione opposta a quella delle gambe.
Gambe, braccia, corpo, tutto deve agire contemporaneamente altrimenti la tecnica
non sortir leffetto voluto.
Fig.59
Tori: K.Samura, Uke: K.Suwabe

63. UKI OTOSHI E UKI WAZA.

Tsukuri e kake di questa tecnica sono uguali in kata come in randori.

64. DAKI WAKARE. ( Abbraccio e separazione)

Questa tecnica si applica quando lavversario si sta rialzando dopo una caduta
oppure quando per paura sta nella posizione in greca. Avvicinatevi a lui da dx o da
sx secondo le circostanze. Per esempio da sx. Prendetelo con il braccio dx sul suo
fianco dx e con il sx sul suo addome passando sotto il suo braccio sx, come nella
fig.60, e tenetevi il pi possibile vicini a lui. Lasciatevi cadere sul dorso portando il
piede sx proprio sotto di lui e proiettatelo facendolo passare sopra di voi.

Fig.60
Tori: T.Karino, Uke: A.Suwabe

65. KATA GURUMA. (Ruota sulla spalla)

Tsukuri e kake di questa tecnica sono uguali in kata come in randori.

66. IKIKOMI GAESHI. (Ruota sulla spalla)

Voi ed uke siete in migi jigotai come in sumi gaeshi. Prendete il suo braccio dx
sotto il vostro sx e fate passare il vostro dx sotto la sua ascella sx. Tiratelo in avanti a
dx fino quando porter il peso sulla gamba dx e star sui mignoli con le ginocchia
piegate. A questo punto afferratye da sotto la sua ascella dx il suo braccio dx come
nella fig.61, e portate il vostro piede sx esternamente al suo piede sx e lasciatevi
cadere sul vostro dorso.
Contemporaneamente portate il vostro collo del piede dx contro linterno della sua
coscia dx e sollevando la sua gamba lanciatelo sopra di voi.

Fig.61
Tori: K.Handa, Uke: K.Suwabe

67. TSURI GOSHI. (Colpo danca tirando)

Potete applicare questa tecnica quando uke in shizen tai. Prendetelo dietro sulla
cintura in presa naturale con la mano dx, tiratelo un poco e proiettatelo usando le
vostre anche. Ci sono due modi di prender la cintura: Primo caso: da sopra il suo
braccio - O Tsuri Goshi. Secondo caso: da sotto il suo braccio - Ko Tsuri Goshi. Il
principio lo stesso. Il secondo si esegue in questo modo. Voi ed uke siete in migi
shizen tai. Prendete la parte media della sua manica dx con la vostra mano sx,
distendete la vostra mano dx e afferrate la parte posteriore della sua cintura in presa
naturale da sotto il suo braccio sx. Quando comincia a venire avanti tiratelo su un
poco usando la presa in cintura, avanzate il piede dx allinterno del suo dx con le dita
puntate nella medesima direzionementre ruotate il vostro corpo da dx a sx, come
nella fig.62. Portate il vostro dorso ben vicino a contatto con ila sua parte
anterioreportando il vostro piede sx il pi indietro possibile. Proiettatelo tirando verso
il basso con la mano sx e sollevandolo con la dx e con le anche. O Tsuri Goshi si
esegue nel medesimo modo. La migliore opportunit quando uke mette il suo
braccio dx sotto il vostro sx per attaccare in Ko Tsuri Goshi.

Fig.62
Tori: K.Osumi, Uke: Kinko Kuga

68. SOTO MAKIKOMI. (Avvolgimento esterno)

Ci sono due tipi di makikomi: soto makikomi e uchi makikomi.


Qui spiegheremo il primo. Talvolta, prima di fare le prese uke avanza e distende in
fuori il braccio dx per prendere il vostro bavero sx o la spalla.
In questo momento se usate il peso del vostro corpo riuscite a farlo venire in
avanti verso di voi. A questo punto afferrarte la parte bassa della sua manica dx e
portatevela stretta a voi tirandolo un poco.
Avanzate il piede dx esternamente al suo e distante da esso circa 30cm.
Nel contempo premete con il vostro braccio dx il suo gomito dx al vostro fianco
dx, come nella fig.63, mentre ruotate il corpo a sx usando il piede dx, che avevate
avanzato, come perno.
Mettete il piede sx tra il vostro dx e il suo, piegate un poco il vostro corpo e
mettete il vostro fianco sx contro la sua parte anteriore dx del suo corpo.
Ruotate il vostro corpo in modo tale che la sua mano dx e il suo corpo possano
avvolgersi intorno al vostro corpo e lasciatevi cadere sul vostro fianco cos da farlo
cadere.
Lasciatevi cadere sul vostro fianco dx e premete il suo addome e il suo fianco con
il vostro dorso.

Fig.63
Tori: K.Samura, Uke: K.Osumi

69. UTSURI GOSHI. (Spostare le anche)

Voi ed uke vi prendete in migi shizen tai.


Quando uke ruota il corpo verso di voi oppure quando voi stessi andate a contatto
del suo dietro sx prendetelo in vita con il vostro braccio sx, sollevatelo un poco e
inclinatevi indietro come nella fig.64.
Lui sollever il piede per evitare di essere proiettato.
In quel momento torcete il vostro corpo aiutandovi con le mani e con le anche ed
il suo corpo si sposter sulla vostra parte posteriore dx, posizione ideale per applicare
un koshi waza.
Approfittando di questa opportunit applicate o goshi proiettandolo.

Fig.64
Uke: K.Osumi, Tori: Kinko Kuga
70. O SOTO OTOSHI. (Grande caduta esterna)

Voi ed uke siete in migi shizen tai. Squilibrate uke verso lindietro pi che verso
lindietro dx. Quando il suo peso finisce sul tallone dx il momento migliore per
applicare questa tecnica. Avanzate con il piede sx allesterno del suo e portate tutto il
vostro peso su di esso. Indietreggiando un poco portate la vostra gamba dx con il
ginocchio piegato sul suo fianco dx. Poi, come nella fig. 65, distendete il vostro
ginocchioabbassate la gamba e fatela scivolare lungo il retro della sua coscia dx,
mentre nel contempo lo schiacciate con le mani. O Soto Otoshi sembra assomigliare
molto a O Soto Gari, ma in realt molto differente. In O Soto Otoshi la posizione di
uke viene rotta molto vicino alla sua gamba dx mentre il suo peso resta sul piede dx.
Il piede dx avanza di fronte a voi mentre in O Soto Gari si sposta di lato. In O Soto
Otoshi portate il retro della vostra coscia a contatto della sua per proiettarlo mentre in
O Soto Gari la parte postriore dx della vostra coscia che va contro quella di uke.

Fig.65
Tori: K.Samura, Uke: K.Osumi

71. TAWARA GAESHI. (Lanciare una balla di paglia)

Capita talvolta che uke appoggi la testa contro il vostro addome e afferrando la
vostra cintura o unaltra parte del vostro abbigliamento resista duramente a gambe
distese. In questo caso afferratelo da sopra per le braccia, come nella fig.66.
Sollevandolo con tutta la vostra forza andate indietro e lasciatevi cadere sul dorso
proiettandolo sopra la vostra testa. Questo tawara gaeshi. Fate attenzione aspostare
la testa a sx o a dx per evitare che uke vi cada sopra durante la proiezione. La tecnica
pu essere eseguita anche quando lavversario si sta rialzando dopo una caduta
oppure quando per paura sta nella posizione in greca.

Fig.66
Tori: K.Samura, Uke: K.Osumi
72. YOKO GURUMA. (Ruota laterale)

Tsukuri e kake di questa tecnica sono uguali in kata come in randori.

73. YOKO WAKARE. (Separazione laterale)

Pu essere considerata come una occasione di yoko gake.


Voi e uke siete in migi shizen tai e lo attaccate come in yoko gake.
Quando arretrate tirandolo in avanti a dx lui avanzer portando il peso sul piede
dx avanzato.
A questo punto lanciate le vostre gambe esternamente sul suo fianco dx, come
nella fig.67, e contemporaneamente lasciatevi cadere indietro ruotando il vostro corpo
un poco a sx e proiettatelo verso il suo avanti dx.

Fig.67
Tori: K.Samura, Uke: K.Osumi

74. UCHI MAKIKOMI. (Avvolgimento interno)

Tsukuri e kake di questa tecnica sono uguali a quelli di soto makikomi mentre
differisce il modo di avvolgere il suo braccio al vostro corpo.
In questa tecnica il vostro braccio dx passa sotto il suo, come nella fig.68, e la
mano sx afferra il polso di uke con il dorso verso lalto.

Fig.68
Tori: K.Samura, Uke: K.Osumi
75. KO UCHI GARI. (Piccola falciata interna)

Voi ed uke in migi shizen tai. Il momento migliore per eseguire questa tecnica
quando uke ha appoggiato il piede sx a terra un poco pi lontano del solito e prima
che il suo peso sia arrivato completamente. Tiratelo avanti a dx e quindi in avanti a sx
fino a quando uke non vi fornisce loccasione adatta. Come nella fig.69, spazzate la
sua caviglia sx con la pianta del vostro piede sx nella medesima direzione in cui il suo
piede si sta muovendo, mantenendo il peso sul vostro piede dx e,
contemporaneamente, tirandolo verso il basso con entrambe le mani. Una volta che
uke ha appoggiato il piede a terra sar molto difficile spazzarlo. Non dovete spazzare
il suo piede con la sola forza del piede ma usando insieme le vostre anche e le vostre
mani.

Fig.69
Tori: K.Samura, Uke: T.Karino

76. ASHI GURUMA. (Ruota di gamba)

Voi ed uke in migi shizen tai. Squilibrate uke in avanti a dx efino a quando, per
non cadere, porter avanti il suo piede dx. Mentre sta per avanzare, portate il peso sul
piede sx e distendete la gamba dx diagonalmente davanti alle sue gambe in modo tale
che la parte frontale della vostra gamba dx sia a contatto con la sua coscia sx e il
ginocchio dx, come nella fig.70.Tirando con la mano sx verso il basso e spingendo con
la mano dx sempre verso il basso spazzate le sue gambe indietro mentre il suo corpo
ruoter intorno alla vostra gamba dx come intorno ad un perno. La stessa tecnica pu
essere eseguita a sx con un semplice cambio di presa della mano dx per afferrare la
sua manica sx.

Fig.70
Tori: K.Samura, Uke: T.Karino
77. HARAI TSURI KOMI ASHI. (Spazzare tirando e sollevando con il piede)

Questa tecnica assomiglia a sasae tsuri komi ashi.


Non c molta differenza fra le due tecniche sia nella vostra posizione che nel
modo di rompere quella di uke.
In harai tsuri komi ashi voi spazzate con la pianta del vostro piede sx la parte
esterna fra il suo ginocchio dx e la sua caviglia dx da migi shizen tai.
Se la vostra posizione non adatta per spazzare il suo piede allora attaccate in
sasae tsuri komi ashi.
Assicuratevi che la sua posizione sia completamente rotta.

78. SEOI OTOSHI. (Proiettarlo al di sopra della spalla)

E vero che ci sono poche occasioni per applicare questa tecnica, ma poich c
bisogna dare comunque qualca spiegazione.
Pu essere conveniente quando si trova un uke basso e in posizione naturale.
Afferrate con la vostra mano sx la sua cintura anteriormente a dx mentre con
laltra mano prendete la parte media della sua manica, come nella fig.71.
Ruotate il vostro corpo a sx portando il suo vicino a voi usando la presa della
mano sx mentre mettete il gomito dx esternamente al suo fianco dx.
Nello stesso momento infilate la vostra spalla dx sotto la sua ascella dx piegando il
vostro ginocchio dx e portandolo a terra.
Tiratelo gi con la mano dx facendolo passare sopra la vostra spalla dx tenendo la
vostra mano sx sulla sua cintura.
Lui cadr di fronte a voi sul dorso come in seoi nage.

Fig.71
Tori: K.Samura, Uke: K.Yasukumi

79. YAMA ARASHI.

Voi e uke siete in migi shizen tai.


Afferrate il suo bavero dx con la vostra mano dx in presa naturale mentre con la
sx prendete la sua manica dx.
Tiratelo in avanti a dx fino a quando va con il peso sul mignolo dx.
In quel momento portate la parte posteriore dx del vostro corpo vicino alla sua
parte anteriore dx, come nella fig.72.
Con la parte posteriore della vostra gamba dx spazzate indietro la sua gamba dx
mentre con la mano dx prima lo sollevate un poco e dopo lo tirate gi aiutandovi con
la sx e facendogli descrivere un cerchio per aria.
Fig.72
Tori: K.Samura, Uke: K.Osumi

80. O SOTO GURUMA. (Grande ruota esterna)

Quando vi state prendendo con uke in migi shizen tai pu capitare che egli si porti
indietro con il peso sui talloni. In questo caso portate il piede sx esternamente al suo
dx, come nella fig.73. Tenendo il peso su questo piede distendete la gamba dx dietro
le sue gambe e vicino ad esse in modo che la parte posteriore sia a contatto della sua
coscia dx e del suo polpaccio sx. Tirandolo su un poco fatelo ruotare intorno alla
vostra gamba dx con laiuto delle mani e della stessa gamba dx fino a farlo cadere
sulla schiena.

Fig.73
Tori: K.Samura, Uke: K.Osumi

81. YOKO GAKE. (Colpo laterale)

Tsukuri e kake di questa tecnica sono uguali in kata come in randori. Ci sono
comunque delle differenze fra yoko gake, yoko wakare e yoko otoshi anche se al
principiante possono sembrare uguali. Per quanto riguarda la presa, yoko gake, yoko
wakare partono da migi shizen tai mentre yoko otoshi parte da jigotai. Per lo squilibrio
nelle prime due avanti a dx mentre per lultima alternativamente a dx e a sx. Nel
kake in yoko gake colpite la sua caviglia con la pianta del vostro piede sx, in yoko
otoshi distendete la vostra gamba sx per impedirgli di avanzare. E in yoko wakare
portate entrambe le gambe esternamente alla sua dx nel momento in cui sta per
perdere lequilibrio. Queste sono le principali differenze.
CAPITOLO 8

SPIEGAZIONE DEL KATAME WAZA.

82. LINEAMENTI DEL KATAME WAZA. (Immobilizzazioni)

Le osaekomi waza sono le tecniche pi efficaci per lo sviluppo fisico.


E vero che nel nage waza si usa la forza, ma questa fornita dal vostro
avversario evitandovi limpiego della vostra.
Nellosaekomi waza voi ed uke usate molta pi forza che nel nage waza perch
dovete impiegare ogni vostro sforzo per impedire ad uke di alzarsi mentre lui, dal
canto suo, cerca con tutte le sue forze di liberarsi della vostra presa.
Il modo dimpiegare la forza nellosaekomi waza molto differente che nel nage
waza; nel primo entrano in gioco muscoli che non sono impiegati nel secondo.
Osaekomi waza e nage waza sono entrambe molto utili e necessari per lo sviluppo
fisico.
Se fatti nel giusto modo essi sviluppano splendidamente i nostri muscoli.
Si pu tranquillamente affermare che non esiste esercizio migliore in questo
senso.
Shime waza e kansetsu waza non servono invece allo sviluppo muscolare poich il
loro obiettivo di battere lavversario.
Sicuramente, per, sono anchessi utili perch esercitano comunque quei muscoli
che non sono impiegati nellosaekomi waza e nel nage waza.
Poich alcune di queste tecniche possono essere pericolose si raccomanda,
soprattutto ai principianti e ai giovani, di praticarle dopo aver appreso osaekomi waza
e nage waza.

83. KAMI SHIHO GATAME. (Immobilizzazione su quattro punti da sopra)

Le osaekomi waza sono sempre applicate quando uke con la schiena a terra e
nelle spiegazioni a seguire questa sar sempre la condizione di partenza.
Per applicare Kami Shiho Gatame portate le vostre ginocchia vicino alla sua testa
e, passando sotto le sue braccia, afferrate con entrambe la mani la sua cintura sui
fianchi in presa naturale.
Quindi portate il vostro busto sulla sua testa e la vostra testa sul suo busto, come
nella fig. 74.
Allargate le vostre ginocchia e abbassate le vostre anche il pi possibile. Se uke
tenta di sollevarsi alzando per primo la spalla schiacciatelo con il vostro busto. Se uke
tenta di sollevarsi torcendo il suo torace prevenitelo usando la vostra mano.
In ogni caso cercate di prevenire ogni suo tentativo di sollevamento senza mai
consentirgli di sollevarsi. Pur se mantenete una buona posizione cercate di non
irrigidire il vostro corpo perch questo gli consentirebbe comunque di trovare una via
duscita. Questo principio valido per tutte le osaekomi waza. Quando controllate il
vostro avversario dosate la vostra forza in funzione del tipo di reazione di uke e del
suo punto dazione.

Fig.74
Tori: Kotaro Imai Uke: Mataemon Tanabe
84. KUZURE KAMI SHIHO GATAME. (Variante dellimmobilizzazione su quattro
punti da sopra)

Il modo di tenere uke uguale alla tecnica precedente con leccezione del braccio,
dx o sx a seconda dei casi, che afferra passando sopra il suo braccio e afferra la parte
posteriore del suo colletto, come nella fig.75. Si pu applicare efficacemente quando
uke tenta di uscire da Kami Shiho Gatame cercando di liberare il suo braccio.

Fig.75
Tori: Kotaro Imai Uke: Mataemon Tanabe

85. YOKO SHIHO GATAME. (Immobilizzazione laterale su quattro punti)

Vi trovate sul fianco di uke, come nella fig.76, ginocchia sulla materassina, portate
il vostro braccio dx in mezzo alle sue gambe e afferrate la sua cintura mentre con la
mano sx prendete in presa naturale il retro del suo colletto passando sopra la sua
spalla dx e dietro la sua testa. Distendete le ginocchia il pi possibile e portatele vicino
al suo fianco, con il suo braccio dx fra il vostro braccio e la parte bassa del vostro
addome mentre con il torace schiacciate il suo addome. Se uke tenta di muoversi alla
sua sx per sollevarsi seguitelo con il vostro corpo mantenendo sempre imprigionato il
suo braccio dx. Se cerca comunque di alzarsi prevenite i suoi movimenti come nelle
altre tecniche di osaekomi waza.

Fig.76
Uke: Kotaro Imai Tori: Mataemon Tanabe

86. KESA GATAME. (Immobilizzazione a forma di sciarpa)

Vi trovate sul fianco dx di uke; come nella fig.77, mettete le vostre anche vicino a
quelle di dx di uke e il vostro fianco dx vicino al suo addome e sopra il suo torace.
Afferrate la sua spalla sx con la vostra mano dx passando sotto il suo braccio sx.
Afferrate dallesterno la sua manica dx con la vostra mano sx e stringete il suo
braccio dx al vostro fianco sx in modo tale da poter stringere anche il suo busto con
esso. Piegate la vostra gamba dx e portatela vicino al suo fianco dx, piegate la gamba
sx e mettetela il pi lontano possibile. Se uke tenta di rialzarsi sollevando la sua spalla
dx tenetelo gi usando il braccio sx e il vostro busto. Se cerca di ruotare verso sx
allungate la vostra mano dx e puntatela sulla materassina facendo forza con le anche
e le gambe. Se uke, spostando le sue gambe a sx, cerca di ribaltarvi sulla schiena
distendetevi nella stessa direzione senza cambiare la vostra posizione.
Portatevi sempre il pi vicino possibile a uke in modo tale da impedirgli di
sollevarvi e con il braccio e il fianco sx del vostro torace schiacciatelo per impedirgli di
sollevarsi.

Fig.77
Uke: Kotaro Imai Tori: Hajime Isogai

87. KATA GATAME. (Immobilizzazione della spalla)

Pu essere fatta in due modi. Nel primo modo le gambe e le anche sono come in
kesa gatame.
Come nella fig.78, fate passare la mano dx intorno al suo collo da sopra e riunitela
alla mano sx sotto alla sua spalla dx.
Appoggiate la parte superiore dx del vostro torace sulla sua tenendo in mezzo il
suo braccio al fine di impedirgli il movimento. Se lui tenta di sollevarsi agite come in
kesa gatame. Nel secondo modo, quello che cambia la posizione delle gambe e delle
anche.
Come nella fig.79, portatevi vicino a lui con il ginocchio dx piegato come nel modo
di stare seduto dei giapponesi e distendete la vostra gamba sx in fuori e tenete la
vostra faccia sulla materassina. Siate sempre pronti, come nel primo caso, a
schiacciare qualunque parte di uke che tenti di sollevare.

Fig.78 Fig.79
Tori: T.Karino Uke: A.Suwabe Tori: Mataemon Tanabe Uke: Hajime Isogai

88. NAMI JUJI. (Croce normale)

Per applicare questa tecnica mettetevi a cavalcioni del vostro avversario con le
ginocchia sulla materassina, come nella fig.80.
Con la mano sx prendete il suo bavero sx in presa naturale mentre con la dx
afferrate il suo bavero dx nello stesso modo cos da incrociare le braccia sulla sua
gola.
Strangolatelo portando le vostre braccia se entrambe i fianchi e portandovi vicini a
lui.
Non usate solo la forza delle mani, ma distendete in fuori i gomiti portandovi vicini
al suo torace.
Fig.80
Tori: T.Karino Uke: Y.Handa

89. KATA JUJI. (Mezza croce)

Afferrate uke con la mano dx come nella tecnica precedente e con laltra mano
prendete il pi profondamente possibile il suo bavero sx in presa inversa, come nella
fig.81, cos da incrociare le vostre braccia sulla sua gola. Potete incrociare le mani
come volete, ma quella che passa sopra deve prendere il suo bavero in presa
naturale.

Fig.81
Tori: K.Imai Uke: S.Nagaoka

90. GYAKU JUJI. (Croce inversa)

Come nella fig.82, prendete con entrambe la mani in presa inversa i baveri di uke
in modo tale che i fianchi delle vostre mani siano in contatto con il suo collo. La presa
fatta nel modo esattamente opposto a nami juji, ma per il resto uguale. Pu
essere applicata anche in piedi. Alcune volte, come nella fig.83, la si pu applicare
dopo essere rotolati lateralmente sopra uke. In questo caso controllatelo tenendo le
sua anche fra le vostre cosce e con i piedi legati fra loro. Fate attenzione quando
rotolate sopra a uke. Dovete sempre rotolare dalla parte in cui tenete il vostro braccio
sotto laltro.

Fig.82 Fig.83
Tori: Y.Handa Uke: K.Suwabe Tori: Y.Handa Uke: K.Suwabe
91. HADAKA JIME. (Strangolamento nudo)

Questo un altro modo di strangolare e, come il nome suggerisce, senza lausilio


del suo abbigliamento. Lo applichiamo stando alle spalle di uke seduto.
Come nella fig.84, portate il ginocchio sx a terra e tenete il dx piegato e sollevato.
Portate la vostra mano dx intorno al suo collo fino ad arrivare sopra la sua spalla
sx per prendere la parte superiore del vostro braccio sx, mentre lo premete dietro al
suo collo con la vostra mano sx.
Tirate il vostro braccio dx come se voleste far cadere indietro uke mentre spingete
in avanti la sua testa con la mano sx, strangolandolo cos fra le vostre braccia.

Fig.84
Tori: M.Tanabe Uke:H.Sato

92. OKURI ERI. (Scorrere il bavero)

Applicate questa tecnica con la mano dx da dietro uke seduto; come nella fig.85,
portate il ginocchio sx a terra e tenete il dx piegato e sollevato.
Portate la vostra mano dx intorno al suo collo fino a prendere il suo bavero sx il
pi profondamente possibile in presa naturale, mentre con la mano sx passate sotto la
sua ascella sx per afferrare il suo bavero dx.
Strangolatelo con la mano dx tirandolo un poco indietro.
Pi uke tenta di liberarsi tanto pi infilate in profondit la presa della mano dx
aumentando sempre pi la pressione sul suo collo.
Questa tecnica si pu applicare anche in altre situazioni, ad es. quando fallite la
tecnica daki wakare.

Fig.85
Tori: M.Tanabe Uke:K.Imai
93. KATA HA JIME.

Anche questa tecnica si applica su uke seduto.


Come nella fig.86, portate il ginocchio sx a terra e tenete il dx piegato e sollevato.
Portate la vostra mano dx intorno al suo collo fino a prendere il suo bavero sx il
pi profondamente possibile in presa naturale, mentre con la mano sx passate sotto la
sua ascella sx per salire sulla sua spalla sx e premere il dorso della vostra mano
appena sopra il retro del suo collo.
Rialzatevi a dx e strangolatelo tirando indietro con la mano dx e spingendo
contemporaneamente in avanti con la mano sx.

Fig.86
Tori: S.Nagaoka Uke:K.Aoyagi

94. UDE GARAMI. (Chiave al braccio)

Si pu applicare in due modi, con uke sdraiato sulla schiena e seduto, qui vedremo
solamente il primo.
Vi trovate sul lato sx di uke mentre lui sdraiato sulla schiena.
Se tentate di andare in kesa gatame infilando il vostro braccio sx sotto la sua
ascella dx uke, per difendersi, pu afferrare il vostro bavero con la sua mano dx.
In questo caso afferrate il suo polso dx con la vostra mano dx da sopra, come
nella fig.87, schiacciando il suo braccio piegato senza tentare di distenderlo.
Contemporaneamente fate passare il vostro braccio sx sotto il suo dx e afferrate il
vostro polso dx. Sollevate un poco il suo braccio dx usando il vostro braccio sx mentre
schiacciate sempre pi in basso il suo polso dx con la vostra mano dx.
Questo causer parecchio dolore al gomito di uke poich si trover schiacciato in
due diverse direzioni contemporaneamente. Se questa azione sar prolungata oltre
misura il suo gomito si lusser o si romper.

Fig.87
Tori: K.Imai Uke:M.Tanabe
95. UDE HISHIGI. (Rompere il braccio)

Quando voi e uke state per mettervi in presa pu capitare che lui allunghi il suo
braccio in avanti senza troppa attenzione. Se allunga il braccio dx afferrategli il polso
con la vostra mano dx tenendogli il dorso della mano rivolto verso lalto ed il suo
gomito ruotato verso il basso come nella fig.88. Avanzate il piede sx e ruotate il corpo
verso il suo fianco dx e portate il suo braccio dx sotto la vostra ascella sx. Afferrate il
vostro bavero dx con la mano sx cos che il vostro avambraccio sia in contatto con il
suo gomito o appena sopra mentre schiacciate il suo polso con la vostra mano dx. Il
suo braccio assumer una posizione tale per cui uke non riuscir a sollevarlo e sentir
un grande dolore allarticolazione. Questa tecnica, se prolungata, porta alla rottura del
braccio. Non bisogna mai dimenticare di tenere il suo gomito rivolto verso il basso
mentre si schiaccia il suo polso altrimenti non avr effetto.

Fig.88
Tori: T.Karino Uke: A.Suwabe

96. JUMONJI GATAME. (Chiave a croce)

Vi trovate sul lato dx di uke sdraiato sulla schiena; prendete il suo polso dx con la
vostra mano dx e il suo avambraccio dx con la vostra mano sx tenendo il dorso delle
vostre mani rivolto verso lalto e portate il suo braccio dx fra le vostre gambe sul
basso ventre, come nella fig.89. Distendete la vostra gamba sx e portatela sulla sua
gola. Piegate la vostra gamba dx e portatela con il vostro stinco sotto il suo braccio dx
e contro il suo fianco dx. Lasciandovi cadere indietro spingete il suo braccio un poco a
dx con la parte interna rivolta verso lalto. Come nella tecnica precedente uke sentir
parecchio dolore. Questa tecnica pu risultare utile ogni qualvolta uke distenda in fuori
un braccio per afferrare il vostro bavero nel tentativo di spostarvi dal suo corpo
mentre voi vi trovate sopra di lui. Ma non potrete applicare questa tecnica a meno che
non siate vicini a lui. E necessario perci tenere le vostre cosce il pi strette possibili
al suo braccio.

Fig.89
Tori: M.Tanabe Uke: K.Imai
97. UDE GATAME. (Chiave con il braccio)

Vi trovate sul lato dx di uke sdraiato sulla schiena e con il vostro ginocchio dx
piegato e lo stesso piede posato aterra; pu capitare che uke tenti di afferrarvi il
bavero dx o qualche altra parte del vostro abbigliamento vicino alla gola. In quel
momento portate entrambe le vostre mani sul suo gomito e schiacciatelo verso il
basso mentre lo portate verso di voi, come nella fig.90. Il suo braccio si distender e il
suo polso sar contro la vostra spalla, impedendogli qualunque altro movimento del
suo braccio in modo tale che se impegherete maggior forza il suo braccio si romper.

Fig.90
Tori: M.Tanabe Uke: K.Imai

98. HIZA GATAME. (Chiave con il ginocchio)

Alcune volte, tentando tomoe nage, pu capitare che fallita la tecnica vi troviate
con la schiena a terra e le mani che afferrano la parte bassa delle maniche di uke. In
quel frangente, uke, talvolta piega il suo ginocchio dx e allunga il braccio dx fra le
vostre gambe per difendersi portandolo internamente alla vostra coscia sx e vicino al
vostro ginocchio sx. E loccasione migliore per applicare questa tecnica. Tiratelo con
entrambe le mani mentre spingete con il vostro piede dx sulla parte superiore della
sua coscia sx per bloccare i suoi movimenti, come nella fig.91. Se schiacciate il suo
gomito dx con il vostro ginocchio sx si romper poich non potra muoversi, bloccato
com dal vostro fianco sx, in basso, e dalla sua stessa spalla, in alto.

Fig.91
Tori: Y.Handa Uke: K.Suwabe

99. ASHI GARAMI. (Chiave alla gamba)

Alcune volte, tentando tomoe nage, pu capitare che fallita la tecnica vi troviate
con la schiena a terra e le mani come nella tecnica precedente. In quel frangente,
uke, talvolta distende in fuori la sua gamba sx sul vostro fianco dx. E questa
loccasione migliore per applicare questa tecnica. Lasciate la presa della vostra mano
sx e afferrate in presa naturale il suo bavero dx. Come nella fig.92, fate passare la
vostra gamba dx intorno alla sua sx passando da sotto e andate a mettere la vostra
caviglia contro la sua coscia sx nella parte interna mentre con il piede sx spingete la
parte interna della sua coscia dx.
Tirando le braccia a voi distendete le vostre gambe, come nella fig.93, uke non
riuscir pi a uscire e il suo piede sx sar schiacciato dal vostro braccio dx. Inoltre
sentir un grande dolore al ginocchio sx perch schiacciato dalla vostra gamba dx.
Esiste anche unaltra versione in cui voi afferrate il suo bavero sx in presa inversa con
la vostra mano sx e per il resto uguale alla precedente. Anchessa molto efficace.

Fig.92 Fig.93
Tori: Y.Handa Uke: K.Suwabe Tori: Y.Handa Uke: K.Suwabe

CAPITOLO 9

SPIEGAZIONE DELL'ATEMI WAZA.

100. ALLENAMENTO DELLATEMI WAZA. (Tecniche di percussione, di pugno e


di calcio)

Poich la vittoria sul nemico era lobiettivo principale del ju jitsu antico, latemi
waza cos come il nage waza e il katame waza erano allora molto praticati. Erano
considerate come tecniche segrete dalle antiche scuole e non venivano insegnate ai
principianti. Ma erano veramente cos pericolose da non essere insegnate? No, non
necessariamente. Queste tecniche, cos utili nel combattimento odierno, erano spesso,
se non sempre, tenute segrete come il risultato di un costume allora in voga. Stando
cos le cose, esse non solo non devono essere tenute segrete, ma devono essere
ancor pi studiate e approfondite per lo sviluppo di questarte. Non sufficiente
sapere dove e come colpire per conoscere latemi waza. Bisogna prima imparare a
muoversi liberamente e senza problemi secondo i modi del nage waza e del katame
waza per poi poter usare queste tecniche. Anche se riuscite a colpire ogni parte del
corpo di uke con la mano o il piede non serve a molto se non siete altrettanto abili nel
colpire di pugno, di punta e di calcio. Quindi dovete allenarvi non solo nel sapere dove
e come colpire, ma anche nel colpire di pugno, di punta e di calcio e in modo costante.
Ma le atemi waza sono comunque pi pericolose delle altre teniche e i principianti non
dovrebbero praticarle prima di aver sviluppato la muscolatura e imparato come
muoversi liberamente e senza problemi secondo i modi del nage waza e del katame
waza. Possono comunque allenarsi contro un muro nelle loro case o contro altri
oggetti colpendo di pugno, gomito, ginocchia e piede. Anche i principianti possono
ricavare beneficio da questo tipo di pratica.

101. DOVE E COME APPLICARE LATEMI WAZA

Ogni atemi waza fatta per colpire lavversario di pugno, di punta e di calcio.
Bisogna sempre ricordarsi di riportare indietro alla primitiva posizione il piede dopo
che avete calciato. Lo stesso vale per pugno, gomito, ginocchia con cui avete colpito
uke. Questo molto importante. In caso contrario le vostre tecniche avranno poco
effetto. Queste tecniche possono essere applicate con uke in piedi o sdraiato a terra.
A. Uto. Con questa tecnica voi colpite di punta o percuotete la parte compresa fra
i suoi occhi. Naturalmente dovete usare il pugno per colpire. Ci sono due modi: uno
con la sommit del pugno, laltro con il fianco. Il secondo il pi efficace.
B. Jinchu. Dovete colpire di punta o percuotere con il pugno o il gomito proprio
sotto il naso.
C. Kasumi. Dovete percuotere la tempia di uke con la parte esterna del palmo
della vostra mano. Se colpite con energia uke sviene.
D. Suigetsu. Dovete colpire di calcio il punto sotto il suo sterno conosciuto nella
boxe come plesso solare. Potete anche colpirlo di punta con il pugno, il gomito o il
ginocchio. Questa un atemi waza molto efficace. Quando colpite dovete tenere le
dita del piede sollevate in modo tale da utilizzare la pianta del piede e non le dita.
E. Denko e Tsukikake. Si tratta della parte, dx o sx, sotto la costola pi bassa di
uke che dovete colpire di punta o con un calcio.
F. Myojo. Si tratta del punto posto a circa 3cm sotto lombelico di uke che dovete
colpire con un calcio molto forte.
G. Tsurigane. Si tratta di colpire con un calcio o una ginocchiata la parte
tenera3 del corpo di uke.
Per la nomenclatura dellatemi waza vedere la fig.94.

3
I testicoli. Il testo del 1915 e probabilmente era considerato disdicevole anche il solo
nominare certe parti anatomiche con il loro vero nome.N.d.T.

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