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INTERPRETAZIONI DEI KATA: BUNKAI, UNA GUIDA ALLA VISUALIZZAZIONE

Di Elmar T. Schmeisser
Estratto da una bozza dello stesso autore:
Bunkai: Secrets of Karate Kata Vol 2: Channan - The Heart of the Heians
(Bunkai: I Segreti dei Kata di Karate Vol 2: Channan- Il Cuore degli Heian)
Nota: questo libro attualmente sotto contratto ed in forma di manoscritto. Dovrebbe essere
disponibile verso la fine del 2001 (Damashi Publications http:// www.damashi.com).
INTRODUZIONE
La serie dei kata Heian una collezione di cinque forme standardizzate di base nel curriculum
Shotokan JKA. Sono praticati anche da altri stili di karate e nel Tae Kwon Do tradizionale coreano
come forme "Pyong Ahn". Il nome foneticamente simile a quello cinese di "Ping-an", i cui caratteri,
in giapponese, possono essere letti anche come Heian.
Al di l del nome, questi kata sono basati su altri pi antichi, il pi famoso dei quali chiamato
"Channan". Linsegnante di Funakoshi Gichin, Itosu Yasutsune (noto come Anko), detto aver
utilizzato questi kata originali come la maggior fonte di materiale per creare i cinque kata Pinan.
Secondo John Sells1, questi kata originali, Channan incluso, derivano dal Chuan-fa cinese meridionale
(probabilmente appreso nella citt di Fujou nella provincia di Fukien/ Fujian, vedere sotto) e sono stati
portati ad Okinawa da adepti dellisola2.
Il kata d'origine per i Pinan non fu solo Channan, ma anche un altro il cui nome sarebbe andato perso e
forse due forme incomplete che Itosu impar dal suo insegnante, Matsumura Sokon, ad Okinawa.
Una storia alternativa che i due maggiori kata d'origine si chiamassero "Channan-Dai" e "ChannanSho", dal loro autore putativo cinese, e che l'ultimo Pinan (Godan, o numero 5) sia una creazione
completamente nuova di Itosu.3
Ad Itosu stesso attribuita ladozione del termine "sho" come convenzione ed egli accreditato della
creazione dei kata Kanku-Sho e Bassai-Sho dopo aver studiato gli ancora esistenti Kanku (Dai) e
Bassai (Dai).
All'interno di alcuni segmenti della comunit degli insegnanti JKA dello Shotokan moderno, si pensa
che i Pinan (rinominati Heian) siano stati estratti dal kata Kanku-Dai, basandosi sulle somiglianze
superficiali di certe sequenze nelle loro versioni moderne. C' una sequenza in particolare che sembra
quasi direttamente importata nel kata Heian Sandan dal Kanku Dai, quando confrontata con la
sequenza nella stessa posizione in Channan (vedere sotto). Tuttavia, le generiche analogie moderne
nella JKA possono essere dovute pi alla convergente evoluzione stilistica dei kata nel Giappone del
dopoguerra, in passato distinti nelle versioni pi antiche dei Pinan e Koshokun di Okinawa, che a
qualsiasi inerente discendenza diretta. Mentre alcune somiglianze sono evidenti, la ricerca di Sells
sembra contraddire una discendenza diretta, e quel che esiste di scritto non sostiene l'ipotesi KankuDai.
In questestratto presento la sequenza che stata apparentemente sostituita, vale a dire le tecniche
"perdute", cos come la sostituzione derivata dal Kanku-dai.
Purtroppo, le versioni di questi kata presentati nel libro non sono loro stesse originali, ma sono state
tramandate nel tempo, probabilmente con loro variazioni. Il kata che ho chiamato Channan (Dai) noto
come "Chiang-nan" in una forma di Ch'uan Fa Wushu cinese che stato importato negli Stati Uniti via
Filippine (vedi le note storiografiche dopo il capitolo sui kata). Il nome "Chiang-nan" pu essere stato
un nome geografico, formato dai componenti Jiang (lungo) e Nan (sud). Forse questo implica che il
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luogo d'origine di queste forme si trovi a sud del "lungo" (Yangtze) Fiume, cio la provincia del Fukien
(Fujian) da dove sono derivate molte delle tecniche del Karate di Okinawa.
Fortunatamente, c giunta anche una seconda forma insieme a "Chiang-nan" sotto il nome filippino di
"Panalo-panawan", con quale era accoppiata4. Perci, il kata presentato qui di origine cinese anche se
presumibilmente influenzato dalla pratica Cino-Filippina attraverso gli anni.

CHANNAN DAI (Chiang-nan)


La forma comincia con le tecniche che ora troviamo nel kata Heian Nidan (nome precedente: Pinan
Shodan) e finisce con le tecniche del kata Heian (Pinan) Sandan. Alcune delle tecniche di Heian
Shodan (Pinan Nidan) fanno da collegamento fra le diverse combinazioni. L'embusen una T invertita,
con un taglio diagonale ed un breve collegamento diagonale. La figura assomiglia al carattere cinese
Shen, che significa "primo".
Questa sequenza inizia come se si fosse appena cominciato a procedere lungo la linea centrale
dell'embusen del kata Pinan Sandan.
Il kata si muove in avanti lungo la
linea iniziale, con un passo circolare
in senso orario, eseguendo un attacco
diretto alla faccia e/o agli occhi, con
la mano ad artiglio obliqua. Heian
Sandan coglie questo gesto come
un'avanzata con la mano a lancia.
Come bunkai si deflette un pugno in
arrivo con la mano che poi si ritira,
proseguendo con un passo avanti ed
un attacco al viso.

Continuando il movimento rotatorio


con un altro passo, si esegue un
attacco con il dorso del pugno.

Con l'avversario, ruotare e usare il


gomito contro l'area del collo, con il
pugno come riserva nel caso
l'antagonista sfugga alla presa. Heian
Sandan ruota nella direzione opposta
e prevede un attacco di pugno pi
verso il basso.

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In seguito si fa un altro passo avanti in oi zuki sinistro, posizione frontale, inseguendo l'avversario se
indietreggia, mentre si mantiene la presa ad un braccio.
Rapidamente si piega il ginocchio arretrato a
terra, eseguendo gyaku zuki destro. Per questo
bunkai il secondo pugno diventa anche una presa
alla gamba dell'avversario. Heian Sandan
combina i precedenti due pugni in un semplice
oi zuki destro.
Rialzarsi sulla sola gamba destra, eseguendo un
calcio a "onda che ritorna" (Nami-Gaeshi) con il
piede sinistro. I pugni si spostano alle anche e
restano l. Questo movimento pu servire a
catturare e trattenere la gamba dell'avversario.
Passo indietro, con la gamba che ha calciato,
lungo la linea principale del kata per svincolare
la gamba destra. Rialzare la gamba destra e,
continuando il movimento in senso orario,
calpestare all'indietro verso il precedente punto
apice della forma.
Questo un movimento piuttosto brutale per
finire l'intera serie precedente.

Il kata ora ruota all'indietro per fronteggiare la linea principale dell'embusen (la fotografia bordata di
nero mostra la vista opposta), e riprende le combinazioni del Pinan Sandan.
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HEIAN SANDAN
Come gi detto, la sequenza iniziale di Heian Sandan non si trova nel kata Channan, ma
apparentemente stata aggiunta per fornire una serie di tecniche d'apertura per il nuovo kata quando
stato estratto dalla forma pi antica. Inoltre, la sequenza d'attacco avanzando stata sostanzialmente
cambiata rispetto alla versione del Channan Dai per collegarsi, con una variante pi semplice,
allanaloga sequenza presente nel kata Kanku Dai. In ultimo, le sequenze finali sono pi ampie nel kata
Heian che nel Channan Dai, probabilmente per fornire un allenamento pi dinamico ed un ulteriore
bunkai.
Possibili applicazioni per la nuova sequenza sono le seguenti:

Iniziando dalla posizione di parata precedente a queste tecniche (morote uke o ude uke se si tratta di
Heian o di Pinan), assumiamo come attacco una presa dell'aggressore (mano sinistra con mano sinistra)
seguita da un pugno destro. Intrappolare/bloccare il suo pugno spostandosi in diagonale poich la presa
molto pi debole in questa direzione. Fare un corto passo avanti e tirare un colpo di palmo verticale
contro l'area della milza dell'assalitore, ruotando poi all'indietro.

Estendersi in avanti e prendere la mano che ci afferra e liberare la nostra intrappolata avvitando in
torsione la mano destra dell'avversario ed attaccandolo con il gomito o con il pugno (tettsui o uraken),
secondo la distanza, badando di guidarlo all'indietro.
Utilizzare la stessa mano che ha attaccato per avvolgere
e/o afferrare il braccio destro dell'aggressore, poi
spostarsi in avanti seguendo il movimento del pugno.
Nel caso sia necessario continuare con i successivi
movimenti, far scivolare il pugno tra il braccio sinistro e
corpo dell'assalitore, ruotare rialzandosi e portando
entrambe le mani alle anche, creando una chiave al
gomito sul braccio sinistro.
La sequenza potrebbe continuare semplicemente con il
ginocchio che si solleva e un passo in avanti, rottura del
braccio, ecc.
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NOTE STORICHE
In casi come questo ci resta sempre una domanda. Questi due kata Channan hanno una provenienza
molto incerta, perci, non pu essere provato in modo definitivo che essi siano davvero l'origine dei
Pinan di Itosu. Pu essere sostenuto che questi kata siano loro ad essere stati sintetizzati dai Pinan. Del
resto, Taiji Kase, in Europa, ha creato una simile sintesi mettendo insieme dei movimenti tratti da tutti
e cinque i kata Heian. Il risultato, chiamato "Heian-Oyo", una versione compressa della serie di kata,
generata rimuovendo molte delle tecniche apparentemente ridondanti e ripetitive e riorganizzando le
rimanenti.5
Per poter contraddire la teoria della sintesi a posteriori, credo che si debba conoscere questi altri fatti:
Per prima cosa, questi kata sono stati codificati al pi tardi intorno al 1959 nelle Filippine. Come
seconda, a dire dei suoi studenti americani, l'istruttore cinese espatriato Yang Man-Choi in realt
impar la sua arte marziale (e presumibilmente questi kata) in Thailandia da bambino, emigrando ed
insegnando nelle Filippine nella sua maturit. Questo sposterebbe la data minima di nascita di questi
kata, legandola all'insegnante di Yang, di almeno quattro generazioni nel passato, cio circa ai primi
anni del 1900. Infine, risaputo che Itosu cre i kata Pinan verso il 1910 o gi di l, e che proclam la
loro origine cinese ed in particolare da almeno un kata chiamato "Channan". Channan un'accettabile
modifica nel dialetto di Okinawa del nome Chiang-nan. Affermare che l'attuale kata chiamato Chiangnan sia stato sintetizzato dopo i Pinan implica o che Yang abbia mentito ai suoi studenti americani per
motivi sconosciuti o che l'insegnante di Yang si sia addestrato con Itosu o i suoi studenti ad Okinawa,
imparando i Pinan. In quanto Yang Man-Choi morto, la prima possibilit non pu essere verificata.
La seconda possibilit contraddirebbe per le parole dello stesso Itosu.
In conclusione, basandosi sulla linea temporale e sulla geografia, i due kata presentati in questo libro
hanno un'alta probabilit di essere davvero i discendenti indipendenti dei kata originali che Itosu us
per creare le forme Pinan.
RICONOSCIMENTI:
Devo pubblicamente ringraziare Danny Talbott, che ha fornito queste forme per la mia analisi. A sua
volta egli le ha ricevute dal suo istruttore, Alfonso Cavalier, che le aveva imparate durante il servizio
militare da Yang Man-Choi, un istruttore cinese espatriato che insegnava nelle Filippine nel 1959.
Purtroppo, non ho il nome o la discendenza dell'istruttore di Yang Man-Choi. Conferme su certi aspetti
di queste forme sono state ottenute da Scott Cunningham e, attraverso Chris Sterian, da Cezar
Borokowski, anche ai quali devo esprimere gratitudine. Probabilmente ancora molte delle fonti di
questarte meravigliosa possono essere trovate prima che sia troppo tardi, ed il tempo le seppellisca per
sempre.

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NOTE:
1

Sells, J. Unante: The Secrets of Karate. Hawley, Hollywood, CA, 1995. ISBN 0-910704-89-9

Citazione dall'articolo su internet di John Hancock, copyright 1995, all'URL http:// www.geocities.com/ Tokio/ Pagoda/
9536/ pyong_ahn.html: "Molto pi tardi, uno studente di Chuan Fa (Kempo) delle Ryukyu chiamato Itosu (cinese: Yi Tsu)
citato per aver studiato una serie di Ping An Hsing sotto il monaco esoterico cinese, Li Tsun San (giapponese: Rijunsan) alla
fine del 1800" (Dukes, 1994). Nel suo libro Okinawan Karate (1989), lo storico Mark Bishop riporta che Itosu ricevette
istruzione nel kata Chiang Nan da un maestro cinese che viveva ad Okinawa. Bishop continua affermando che Itosu "ha
rimodellato e semplificato questa forma in cinque kata di base, chiamandoli Pinan perch il cinese Chiang Nan era troppo
difficile da pronunciare". In Karate-do History and Philosophy (1986), Kakaya Takao ha affermato che "Channan una
parola cinese che sarebbe usata come nome di citt o cognome di persona". Hwang (1978) sostiene che la forma aveva la
sua origine nella regione di Jae Nam. I suoi caratteri tradotti vogliono dire margine sud o frontiera meridionale. Questo
va daccordo con la tradizione orale che afferma che la forma Chiang Nan uno stile del sud. Tuttavia, c' un'altra serie di
ideogrammi pure associata a questo kata e che sono pronunciati Chian Nan (o Chiang Nan) o Kang Nam in coreano. Questi
caratteri si traducono come fiume meridionale. In Introduction to Shaolin Kung Fu (1990) di Wong Kiew Kit (Londra) c'
un accenno su di un certo Chiang Nan, monaco buddista del celebre Tempio di Shaolin. Wong asserisce che questo monaco
fugg dal tempio in seguito alla sua distruzione e visse fino a 90 anni, tramandando, infine, la sua conoscenza delle arti
marziali in particolare agli antenati della scuola Wong di Kung Fu Shaolin (Wong, 1990). Il Tempio Shaolin del Fukien
stato distrutto dallEsercito Manchu durante la dinastia Ching (1644-1911). Lo stile del Fukien diventato noto come Nan
Chuan o 'Southern Boxing' (Canzonieri, 1996)".
3

"Riguardo a Channan, alcuni dicono che fosse un monaco Zen, mentre altri lo credono un ufficiale della prima dinastia
Qing (1644 -1922). Altri ancora suggeriscono che fosse un insegnante di Gong-fu, fuggito dalla Cina dopo la rivolta dei
Boxer del 1900. Forse sono vere tutte e tre le teorie! In ogni caso, si dice che Channan abbia lasciato un libro segreto sul
gong-fu a Itosu, un libro che presumibilmente l'ha influenzato in modo significativo. Swome afferma che questo libro fosse
il Bubishi, che Mabuni ha copiato a mano e poi pubblicato nel 1934. Altri pensano che fosse una copia del libro del 1561 Ji
Xiao Xin Shu di Qi Jiguan, che ispir ad Itosu l'idea dei kata Pinan. In ogni modo, nessuno pu essere sicuro perch il
misterioso libro di Channan non mai stato rintracciato". Citazione da: McCarthy P., Ancient Okinawan Martial Arts,
Volume 2 (Koryu Uchinandi). ISBN 0804831475; Boston: Charles E Tuttle Co., 1999, Page 12.
4

Come riportatomi da una persona che parla filippino quale lingua madre (Sally Ruiz, San Antonio, Texas), "La parola
filippina panalo significa vittoria, vincitore, vincere, (dipende da come si usa nella frase). Non c' nessuna parola come
panawan, ma panaw vuol dire morire o perdere. Panawan pu essere un cognome".
5

Lo stesso tipo di sintesi di kata pu essere stata fatta nello Shuri-ryu con i 3 Tekki (Naihanchin) creando un "DaiNaihanchin" o "O-Naihanshi". In alternativa, questo pu anche rispecchiare un unico kata pi antico che pu essere stato
spaccato in 3 forme separate nel 1900.

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