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CAPIRE LA FINANZA
La Finanza Etica
Indice
1. Premessa
2. Approccio storico della Finanza Etica
2.1. Fondi dinvestimento etici
2.2. Le Banche Etiche
3. /HFDUDWWHULVWLFKHGHOODQDQ]DHWLFD
trasparenza e selezione
4. Finanza e Cooperazione
5. Gli investimenti socialmente
responsabili
6. Il microcredito
)LQDQ]DFRPHPH]]RRFRPHQH"
%LEOLRJUDDHVLWLLQWHUQHW
Scheda a cura di
Riccardo Milano
Banca Popolare Etica
Testi chiusi il 28/02/2010
La Finanza Etica
1. Premessa
Il termine Finanza Etica (F.E.) contemporaQHDPHQWH SUHFLVR H YDJR SUHFLVR SRLFK ID
ULIHULPHQWRDGXQDQDQ]DFKHVLVWDVHPSUH
pi affermando in quasi contrapposizione
DOODQDQ]DFODVVLFDFRQWDQWHHGLYHUVLFDWH
offerte; vago perch le visioni di riferimenWR VRQR PROWR GLIIHUHQ]LDWH FRPSUHQGHQGR
i) un tentativo di riutilizzo del denaro ad un
suo uso sociale coniugando sia lo scambio
dequivalenti e sia la reciprocit, cos da rimettere le relazioni sociali al centro dellattivit economica; ii) una modalit propositiva
di sostentamento delle attivit di promozione
socio/ambientale; iii) unalternativa allidea
WUDGL]LRQDOH GL QDQ]D VHQ]D WXWWDYLD ULXtarne i meccanismi essenziali, in modo da
porre come punto di riferimento lidea e non
il patrimonio, la giusta remunerazione dellinvestimento e La Finanza
non la speculazione.
VYLOXSSR GL SURJHWWL ULHWWHQWL L YDORUL GL ULferimento, ad imprese e soggetti che si fanno
carico di obiettivi etici socialmente rilevanti;
linvestimento etico porta in s
una denuncia delle attuali storEtica ha
ture del sistema economico ed
FRPHQHOXVRGHO
uno strumento per proporre la
Tenendo in debito conto tali GHQDURFRPHPH]]R
ricerca di un nuovo modo di viDIIHUPD]LRQLVLSXGHQLUHOD HQRQFRPHVFRSR
vere le relazioni economiche; si
F. E. come quel pensiero eco- DYHQGRDULIHULPHQWR considera il denaro come meznomico contemporaneo che, ODSHUVRQDXPDQD
]R H QRQ FRPH QH YLHQH ULOHnon potendolo porre altro o
vata limportanza e la necessit
contro le tradizionali teorie
di facilitare laccesso al credito
economiche, ma facendole in parte proprie,
soprattutto alle fasce deboli della popolazioKD FRPH QH OXVR GHO GHQDUR FRPH PH]]R
ne per metterle nelle condizioni di svilupe non come scopo, avendo a riferimento la
pare un proprio progetto di vita dignitoso; il
persona umana. Tralasciando le complesse
SURWWRRWWHQXWRGDOSRVVHVVRHGDOORVFDPELR
spiegazioni sullEtica, ma facendole proprie
di denaro devessere conseguenza di attivit
e coniugandola con la Finanza, la vera attiorientate al bene comune e equamente distriYLWHWLFDLQQDQ]DULFRQGXFLELOHDTXHVWH
buito tra tutti i soggetti che concorrono alla
DIIHUPD]LRQL QRQ XQD PRGDOLW EHQHFD
VXD UHDOL]]D]LRQH VL FRQVLGHUD OHFLHQ]D
con la donazione di parte degli interessi o dei
una componente della responsabilit etica, in
UHQGLPHQWL DG DVVRFLD]LRQL EHQHFLDULH PD
quanto spinta ad un uso oculato e razionale
XQSUHVWLWRRXQLQYHVWLPHQWRQDOL]]DWRDOOR
delle risorse. La F. E. , quindi, un vero e proSULRDSSURFFLRDOWHUQDWLYRDOOLGHDGLQDQ]D
YLVWDWDODGLIIXVLRQHGLVWUXPHQWLQDQ]LDUL
con risvolti etici.
Si pu affermare che, per, tali concezioni
sono in gran parte (e per molte ragioni) terminate nella prima met del XX sec. con la
differenziazione tra il momento della produzione (imprese e banche) e quello della distribuzione (politiche di welfare). Tale pensiero
durato sino al primo precipitare della crisi
LQDWWRGDTXLODQHFHVVLWGLULFRVWUXLUHHGLQ
modo univoco, un sano pensiero economico
etico.
1
In quel periodo alcune comunit religiose statunitensi costituirono lInterfaith Center on Corporate
Responsability (ICCR), uno dei primi gruppi attivisti sul
tema degli investimenti etici per cui il potere ed il
giudizio di Dio tocca tutti gli aspetti della vita umana importante che la voce dei cristiani sia sentita
nei consigli di amministrazione delle societ americane, poich operiamo per costruire un futuro ecoQRPLFREDVDWRVXOODJLXVWL]LDHODGXFLD3URSULR
5
In Banca Etica si applica il modello VA.R.I.
(Valori, Requisiti, Indicatori), per leffettuazione
GHOOLVWUXWWRULDHWLFRDPELHQWDOHGHLQDQ]LDPHQWL
erogati. Tale modello peraltro accompagnato da una
guida che serve a decifrarne le singole componenti.
7DOHPRGHOORSDUWHGDOODGHQL]LRQHGL9DORULIRQGDPHQWDOLSHU%DQFD(WLFDFKHLOULFKLHGHQWHLOQDQ]LDmento deve dimostrare di rispettare. Ad ogni valore
corrispondono dei requisiti essenziali per garantirne
LOULVSHWWR'HQLWL9DORULH5HTXLVLWLLQGLVSHQVDELOH
LGHQWLFDUQHJOLLQGLFDWRULFKHSHUPHWWRQRODYHULFD
del rispetto di Valori e Requisiti. Www.bancaetica.com
GL DLXWR FDUHVWLH FDODPLW QDWXUDOL FRQLWti, ecc.). In tale ottica vi sono collaborazioni
con il Ministero degli Affari Esteri italiano
SHUOHSUDWLFKHGHLXVVRULHGHLSURJHWWLLQ/Lbano, ecc., delle Ong socie dellAssociazione
2QJLWDOLDQH$OWUHVLJQLFDWLYHDWWLYLWLQWDOH
FDPSRQDQ]LDWHVRQRLVYLOXSSRVRFLDOHHG
economico delle aree pi povere del pianeta; ii) sostegno al commercio equo e solidale;
iii) formazione, istruzione, educazione; iv)
promozione delleconomia informale e della
micro impresa; v) attivit di accoglienza, assistenza e sostegno per immigrati;
Altro aspetto importante quello della cooperazione per il microcredito (si veda di seguito)
per il quale si raccolgono risparmi sia tramite
&HUWLFDWLGL'HSRVLWRHVLDLQDOWUHIRUPXOH
per attivare percorsi virtuosi sia allestero
che in Italia.
Attivit rilevante quella svolta da Sefea, nata
SHU IRUQLUH VXSSRUWR QDQ]LDULR DJOL ,VWLWXWL
di credito etici e solidali europei e per favoULUQH OD FUHVFLWD H OR VYLOXSSR 6L QDQ]LDQR
cos progetti di dimensione comunitaria che
promuovono lo sviluppo economico e sociale
e che valorizzano il patrimonio naturale, culturale ed umano in tutti i Paesi dellUnione
Europea.
Per terminare, non si possono sottacere le collaborazioni di varia natura con il Commercio
Equo e Solidale che storicamente una delle
manifestazioni pi importanti delleconomia
etica in genere.
www.microfinanza-italia.org/saveforgood
www.aiaf.it
10
pendeva dalla loro impossibilit di avere credito, anche di bassissima entit, per svolgere
elementari forme dimpresa, continuando a
vivere nellindigenza senza poter pensare di
DIIUDQFDUHXQGRPDQLVHVWHVVLHGLSURSULgli.
In pratica si negava non solo la dignit umana del vivere, cos come sancita dalla Carta
dei Diritti dellOnu, ma anche la possibilit di
sviluppare uneconomia per tutti. Da qui un
cammino di credito che dal Bangladesh, con
ODFUHD]LRQHGHOOD*UDPHHQ%DQNFKHVLJQLca banca del villaggio), si espansa non solo
in tutto il mondo povero e in via di sviluppo,
ma anche nelle ricche nazioni occidentali.
/HPRGDOLWRSHUDWLYHVRQRYDULHVLYDGDSUHstiti collettivi e di villaggio (di solito alle donQHSHUFKSLDGDELOLSHUDUULYDUHDTXHOOL
individuali nei paesi ricchi. Lammontare dei
prestiti va dai pochi dollari nei Paesi pi poveri, a qualche decina di migliaia nel Nord.
I numeri sono notevoli ed in aumento ovunque. Ad oggi la situazione si implementata
con attivit svolte nei paesi ricchi occidentali;
anche per risposte a bisogni sociali, mentre
nel Sud pi per sviluppi micro/imprenditoriali. LItalia stessa interessata a questo
fenomeno e molte sembrerebbero essere le
societ che lo offrono.
Il sistema bancario si per spesso appropriato dellidea di mc, senza rendersi conto
FKHLXQDWDOHDWWLYLWQRQSXHVVHUHGLEHQHFHQ]D PD GHYH ULFDGHUH HQWUR L WHUPLQL
della giustizia sociale; ii) il fatto che si sia sviluppato il mc nei paesi ricchi segna implicitamente un fallimento del sistema economico/
bancario che non stato capace di sviluppare
XQLQWHUPHGLD]LRQHQDQ]LDULDFRPH OR HUD
stato per decenni con lattivit, ad es., delle
Casse Rurali) per unautentica economia per
la persona umana; iii) c spesso solo lopportunit di farlo pesare sul mercato, magari
come marketing, piuttosto che di svolgere
unattivit economico/sociale.
Lattivit di mc della F.E. , per la sua complessit, in rete. Infatti, lidea di dare solo una
VRPPDGLGHQDURDGXQDSHUVRQDLQGLFROW
non risolve il suo problema se il soggetto beQHFLDULRQRQDVVLVWLWRGDVROLGDULHWVXSporto logistico e fondi di garanzia da parte di
associazioni atte allo scopo. Lerogazione del
denaro solo una tappa di un cammino che
cerca di fare in modo che il percettore possa
avere successo nella sua nuova attivit e non
XQLQVXFFHVVRFKHVLJQLFKHUHEEHXQXOWHULRre accumulo di fallimenti.
,QQHQRQGHWWRFKHLOPFJHQHWLFDPHQWH
XQDWWLYLWGL)(ORVRORVHULVSHWWDWXWWHOH
condizioni poste dalla stessa. Diversamente,
non altro che un utilizzo improprio di attivit retail non solo non adeguata allo scopo,
ma addirittura distorsiva.
11
)LQDQ]DFRPHPH]]RRFRPHQH"
Il pensiero di coniugare lattivit economica
in senso stretto con uno spirito sociale/reliJLRVRODLFRORVRFRVHPSUHVWDWRSUHVHQWH
nellumanit7 che ha a lungo discusso (basti
ricordare il problema dellusum rei, ovvero dellusura) del rapporto etica/economia.
3XUWURSSR OD QH GL XQ FHUWR UDSSRUWDUVL
delleconomia in genere alletica ha generato forti distorsioni. Lattuale crisi economica
DQFKH WDOH SHU XQD PDQFDQ]D GL HWLFD GD
FL XQ ULWRUQR SHU PROWL Q WURSSR YHORFH H
non metabolizzato a dei concetti etici che, se
effettivamente applicati, segnerebbero un de
SURIXQGLVSHUEXRQDSDUWHGHOOHDWWLYLWQDQziarie, creando ulteriori crisi. Una giusta
formazione delle persone ed una gradualit
GLDSSOLFD]LRQHGLXQPRGHOORQDQ]LDULRHWLco/sociale deve avere a sua volta un giusto
cammino voluto coscientemente e mai imposto. quindi opera degli attuali attivisti e cultori della F.E. fare in modo che ci avvenga.
Ma problemi ci sono anche in quel mondo che
sta cercando di applicare il pensiero economiFRHWLFRVSHVVROHDWWLYLWLQDWWRVRQRSLGL
nicchia ed impostate in modo personalistico
e non di rete, anzich con una forte vision per
un reale cambiamento dellintero sistema; vi
pi ideologia che uno studio completo della
complessit dei problemi e della formazione
per tutti gli operatori; e cos via. Bisogna esse-
7
Ci si riferisce alla distinzione di Aristotele
VXOOXVRGHOWHUPLQHHFRQRPLDFKHOXLGHQLYDR
chrematistik (creazione di ricchezza conseguente
allaccumulo di denaro per se stesso) o oikonomik
(funzionale al soddisfacimento dei bisogni della
famiglia e della comunit). Va da se che solo la seconda quella che permette una crescita sociale e civile
adeguata. Si veda, poi, tutto il pensiero di A.K.Sen ad
iniziare dal suo Etica ed Economia (1986)
12
%LEOLRJUDD
13
14
6DOYLDWR)YRFH)LQDQ]D(WLFD,QDFXUDGL/XF0'L]LRQDULRGHOODVROLGDULHW9RORQWDULDWRDVVRciazionismo, terzo settore, cooperazione. Supplemento al quotidiano lUnit, 2004
6DOYLDWR)FRQSUHID]LRQHGL6DFKV:8OWLPDJHQHUD]LRQH9HUVRXQHWLFRHVROLGDOH(PL
2004
6FRQ]R,8QDORFRPRWLYDSHULOIXWXUR,QDQ]LDPHQWLGL%DQFD(WLFD&RRSHUDWLYD(GLWRULDOH(WLFD
6HQ$.(WLFDHGHFRQRPLD(G,O0XOLQR
6HQ$.'HQDURHYDORUH(WLFDHGHFRQRPLDGHOOD)LQDQ]D(GL]LRQL'HOO(OHIDQWH
6HQ$./DULFFKH]]DGHOODUDJLRQH,O0XOLQR
6SHGDOHWWL0FRQLOOXVWUD]LRQLGL/R3LDQR5&KLDUDHOXVRUHVSRQVDELOHGHOGHQDUR)LQDQ]DHWLFD
e commercio equo spiegati ai pi piccoli. Sinnos Ed., 2004
6WL]**XLGDDOODQDQ]DHWLFD&RPHLQYHVWLUHLSURSULULVSDUPLLQPRGRUHVSRQVDELOH(PL
6WRUQHOOR*/DEDQFDWUDPHUFDWRHGHWLFD8WHW
9LJDQ//DEDQFDHWLFD(VSHULHQ]HLQ,WDOLDHDOOHVWHURVWUDWHJLHHLQQRYD]LRQHQHOOHVFHOWHRSHUDtive. Bancaria Ed., Roma, 2001
<XQXV0,OEDQFKLHUHGHLSRYHUL)HOWULQHOOL(G
<XQXV08QPRQGRVHQ]DSRYHUW)HOWULQHOOL(G
9ROSL),OGHQDURGHOODVSHUDQ]D(G(PL
=DPDJQL6(FRQRPLDHG(WLFD(G$YH
=DPDJQL6/HFRQRPLDGHOEHQHFRPXQH&LWW1XRYD(G
=DPDJQL6H%UXQL/$RJQLEXRQFRQWR/H]LRQLGLHFRQRPLDFLYLOH6XSSOHPHQWRDOODULYLVWD9LWD
Editoriale Vita, 2003
=DPDJQL6H9/DFRRSHUD]LRQH7UDPHUFDWRHGHPRFUD]LDHFRQRPLFD(G,O0XOLQR
=HUEHWWR&%DQFKLHULDPEXODQWL3UHVHQWHHIXWXURQHOODQDQ]DHWLFDFRQSUHID]LRQHGL3URGL5
Cooperativa editoriale Etica, 2003.
Siti internet
Siti Italiani:
ZZZDJLFHVRUJDVVRFLD]LRQHGLFDWHJRULDGHOOHRUJDQL]]D]LRQLFKHSURPXRYRQRLSURGRWWLHODFXOWXUDGHO
commercio equo e solidale in Italia
ZZZDOWUHFRQRPLDLWVLWRULYLVWDPHQVLOH$OWUHFRQRPLD
ZZZDOWURPHUFDWRLWVLWRGHO&RQVRU]LR&70$OWURPHUFDWR
ZZZDWWDFLW6LWRLWDOLDQRGHOO$VVRFLD]LRQHSHUOD7DVVD]LRQHGHOOH7UDQVD]LRQLQDQ]LDULH7RELQ7D[H
per lAiuto ai Cittadini
ZZZEDQFDHWLFDFRPVLWRGL%DQFD3RSRODUH(WLFD
ZZZEDQFKHDUPDWHLWFDPSDJQDGLSUHVVLRQHDOOHEDQFKHOHJDWHDOFRPPHUFLRLQWHUQD]LRQDOHGHOOHDUPL
ZZZEHQHFRPXQHQHWOXRJRGLGLEDWWLWRGLVFXVVLRQHHDSSURIRQGLPHQWRHFRQRPLFRQHOORWWLFDGHOEHQH
comune
ZZZFUEPRUJVLWRGHOOD&DPSDJQDSHUOD5LIRUPDGHOOD%DQFD0RQGLDOH
ZZZFUHGLWRFRRSHUDWLYRLW6LWRQD]LRQDOHGHOOH%DQFKHGL&UHGLWR&RRSHUDWLYR
ZZZFUHVXGRUJVRFLHWSHUD]LRQLFKHVLRFFXSDGL0LFURQDQ]DLQ$PHULFD/DWLQD$IULFDH$VLD
ZZZHWLFDVJULWVLWRGL(WLFD6JUVRFLHWGLJHVWLRQHGHOULVSDUPLRLWDOLDQD
ZZZHWLPRVLWFRQVRU]LRQDQ]LDULRLQWHUQD]LRQDOHFKHRSHUDQHLSDHVLGHO6XGGHO0RQGRWUDPLWH0LFURcredito e altre iniziative per lo sviluppo
ZZZPLFURQDQ]DLWVLWRGHOO$VVRFLD]LRQH0LFURQDQ]DH6YLOXSSRSURPXRYHQWHSURJHWWLHLQL]LDWLYHGL
IRUPD]LRQHHULFHUFDQHOFDPSRGHOOD0LFURQDQ]D
ZZZPLFURQDQ]DLWDOLDRUJSRUWDOHLWDOLDQRGHOOD0LFURQDQ]DDOOLQWHUQR5,70,5HWH,WDOLDQD0LFURQDQ]DIRQGDWDGDJOLRUJDQLVPLVWRULFLGHOOD)LQDQ]D(WLFDLQ,WDOLD
ZZZRVVHUYDWRULRQDQ]DLWVLWRGLLQIRUPD]LRQHFULWLFDVXOPRQGREDQFDULRHQDQ]LDULR
ZZZUHWHOLOOLSXWRUJUHWHODLFDIRUPDWDGDSHUVRQHQRGLRUJDQL]]D]LRQLHUHWLFROOHJDWLHFRRUGLQDWLWUD
loro che si impegnano per una economia di giustizia e solidariet
ZZZVELODQFLDPRFLLQIVWUXPHQWRGLFRPXQLFD]LRQHZHEVXOOHDOWHUQDWLYHHFRQRPLFKHOHJDWRDOODFDPSDgna Sbilanciamoci! (www.sbilanciamoci.org).
ZZZWUDGHZDWFKLWRVVHUYDWRULRRVVHUYDWRULRVXOOHFRQRPLDJOREDOHHVXOFRPPHUFLRLQWHUQD]LRQDOH
ZZZXFRGHSRUJVLWRGHOOD2QOXV8FRGHS8QLWH&RRSHUD]LRQHSHUOR6YLOXSSRGHL3RSROL
ZZZYDORULLWVLWRGHOPHQVLOHGLHFRQRPLDVRFLDOHH)LQDQ]D(WLFD9DORUL
ZZZ]RHVLWSRUWDOHGHOODVRVWHQLELOLWHGHOOHFRQRPLDVROLGDOHSHUPHWWHUHLQUHWHSHUVRQHRUJDQL]]D]LRni, produttori, enti locali e iniziative della societ civile attiva.
ZZZPLFURQDQ]DLWDOLDRUJ,O3ULPR3RUWDOH,WDOLDQRGHOOD0LFURQDQ]DQDVFHQHOODPELWRGHOSURJHWWR
2OWUHODVVLVWHQ]DQDQ]LDWRGDO0LQLVWHURGHJOL$IIDUL(VWHULHGDOOD)RQGD]LRQH&DULSOR
Siti Internazionali
ZZZEDE\ORDQFRPHZZZYHHFXVFRPSLDWWDIRUPHIUDQFHVLGL0LFURFUHGLWRRQOLQHSHULO7HU]R0RQGR
ZZZEDQNWUDFNRUJUHWHGLRUJDQL]]D]LRQLLPSHJQDWHVXFDPSDJQHSHUXQDPDJJLRUHUHVSRQVDELOLW
sociale e ambientale delle banche
ZZZHXURGDGRUJUHWHGLRUJDQL]]D]LRQLDWWLYHVXTXHVWLRQLOHJDWHDOODQDQ]DLQWHUQD]LRQDOHHDOODJLXVWL]LDQHLUDSSRUWLQDQ]LDULWUD1RUGH6XGGHOPRQGR
ZZZHXURSHDQPLFURQDQFHRUJQHWZRUNHXURSHRGLSURPR]LRQHGHOOD0LFURQDQ]DLQ(XURSD
ZZZIHEHDRU)HGHUD]LRQH(XURSHDGHOOH%DQFKH(WLFKHH$OWHUQDWLYH
ZZZJDEYRUJVLWRGL7KH*OREDO$OOLDQFHIRU%DQNLQJRQ9DOXHV*$%9
ZZZLQDLVHRUJUHWHPRQGLDOHGLLVWLWX]LRQLQDQ]LDULHRULHQWDWHDOORVYLOXSSRVRVWHQLELOHHDOOHFRQRPLD
sociale (per lItalia CFI, Legacoop e Soliles)
ZZZNLYDRUJODSULPDHSLJUDQGHSLDWWDIRUPDGL0LFURFUHGLWRRQOLQH
ZZZVHIHDRUJVLWRGL6HIHD6RFLHW(XURSHDGHOOD)LQDQ]D(WLFDH$OWHUQDWLYD
ZZZZIWRFRPRUJDQL]]D]LRQHPRQGLDOHGHO&RPPHUFLR(TXRH6ROLGDOH
15
Campagna per
XQDSURIRQGDULIRUPDDPELHQWDOHHVRFLDOHGHOOHLVWLWX]LRQLQDQ]LDULHLQWHUQD]Lla riforma della
RQDOLFRQXQDWWHQ]LRQHSDUWLFRODUHDJOLLPSDWWLDPELHQWDOLVRFLDOLGLVYLOXSSR
Banca Mondiale
HVXLGLULWWLXPDQLGHJOLLQYHVWLPHQWLSXEEOLFLHSULYDWLGDO1RUGYHUVRLO6XGGHO
PRQGRLQVROLGDULHWFRQOHFRPXQLWORFDOLFKHOLYLYRQRLQSULPDSHUVRQDHG
DOOLQWHUQRGLQXPHURVHUHWLGHOODVRFLHWFLYLOHLQWHUQD]LRQDOH