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C orso d iS ociolog ia
O rg anizzazione sociale,p op olazione e territorio
C ap itolo 1
Econom ia e società
Q uesto capitolo analizza ilposto della attività econom iche nella società.Passando perle
econom ie pre-industriali,siarriverà a parlare delm ondo contem poraneo in cuil’econom ia è un
sistem a specializzato,autoregolato dalm ercato.N on tutta l’econom ia però è regolata dal
m ercato,e a volte richiede condizioniculturalie politiche.
L’uom o ha deibisognida soddisfare pervivere e spesso distinguiam o le società in base a com e
affrontano questiproblem i.A ndrem o ad analizzare lo studio sistem atico delle attività
econom iche,scoprendo com e trovano un posto all’interno della società e trovando una
definizione dieconom ia adatta all’analisisociologica.N eicapitolisuccessiviandrem o nello
specifico analizzando lavoro,produzione e consum o,con riferim ento alle società sviluppate.
1.In cerca d iuna d efinizione d ieconom ia
Potrem m o intendere con econom ia l’insiem e delle attività orientate alla produzione,alla
distribuzione dibenio serviziperla sussistenza dell’uom o,m a non è così.O ggile cose che
consideriam o necessarie perla vita sono cam biate,e variano in base alpaese e alla cultura.N on
siparla più solo dicibo,m a anche diabiti,attività e necessità dispostarsie sussistenza diventa
una parola che viene usata perlo più perindicare condizionim inim e disopravvivenza in paesi
sottosviluppati.Ilfatto che ibisognicam biano cipone nella giusta prospettiva perprecisare in
significato dieconom ia.A d esem pio,vestirsinon è solo un bisogno fisico peraffrontare ilfreddo
m a rappresenta anche una funzione sociale,com e nelcaso dim ilitari.In sostanza,ilvero bisogno
divestirsirisulta solo un lato delfenom eno che ha altriscopie funzioni.
Inoltre,osserviam o che non solo le attività orientate alla sussistenza hanno aspettinon
econom ici,m a che anche nelle azioninon econom iche sideve tener conto deim ezzim ateriali
necessariperrealizzarle.A d esem pio,un gioco fra ragazziha com unque un aspetto econom ico,
ovvero l’acquisto delpallone.
Q uindicos’è l’econom ia? A bbiam o d ue definizioni:
U na definizione sostanziale,che definisce q uell’aspetto d iog niattività,
org anizzazione o istituzione che rig uard a p rocurare m ezzim aterialiper ifiniche ci
siprop one.
U na definizione form ale che considera l’econom ia un insiem e diattività e organizzazioni
che producono benie servizie lidistribuiscono aiconsum atoriattraverso scam bidi
m ercato (denaro com e m ezzo).In questa concezione sicom prendono infinite attività
purché abbiano a che fare con ilm ercato.
Q uest’ultim o punto divista è quello adottato daglieconom isti,che individuano anche un m odo
tipico dicom portam ento delm ercato,delineando ilcom portam ento razionale:im piego di
risorse solitam ente scarse,orientate alla m assim izzazione dell’utilità individuale.
M a esistono anche società che non conoscono ilm ercato,che non agiscono in term inidi
razionalità econom ica m a secondo tradizione,senza porsiilproblem a ditrovare m odim eno
costosio distribuire m eglio le risorse perm igliorare le proprie condizioni.
G lieconom istispiegano con un m odello form ale sem plificato ilm eccanism o attraverso cui
l'econom ia è autoregolata attraverso la form azione diprezzi.Le quantità diuna m erce che
vengono offerte e dom andate sulm ercato variano alvariare delloro prezzo poiché com pratori,
che sicom portano com e attorirazionali,cercheranno dispendere in m odo calcolato.S e una
m erce è cara una persona ne com prerà una piccola quantità e saranno pochia com prarla.A l
contrario se costa poco,una persona sarà disposta a com prarne dipiù,e la dom anda aum enterà.
Possiam o rappresentare questa relazione con una linea d ecrescente in un grafico che porta
sull'asse verticale iprezzie su quella orizzontale le quantità.
D alpunto divista dichivende,è da dire che pochipossono vendere ad un prezzo basso,poiché
ilricavo della vendita deve coprire alm eno le spese diproduzione e non tuttiriescono ad
ottim izzare le proprie risorse alm eglio.G lialtri,che producono a costiprogressivam ente
m aggiori,non possono vendere sotto un certo prezzo che è via via più elevato.L'offerta aum enta
dunque all'aum entare delprezzo e possiam o indicare questa relazione con una linea
ascend ente.
Ilpunto nelquale siincontrano questidue valori(dom anda e offerta) è chiam ato p rezzo d i
eq uilib rio.Ilprezzo diuna m erce tende a fissarsia un livello in cuiquantità prodotta e quantità
richiesta coincidono.S e ilprezzo fosse superiore,una parte dim erce rim arrebbe invenduta
producendo un calo diprezzo.S e fosse inferiore invece,la m erce disponibile sarebbe venduta a
chipuò pagare dipiù,e ilprezzo salirebbe.S e neltem po la dom anda cresce,iprezzitendono a
salire e ilm ercato suggerirebbe aiproduttoridiprodurre dipiù.A lcontrario,se la dom anda
scende iproduttorisisposteranno su altre m erci.Inoltre,chiproduce deve stare attento a non
fare sprechie ottim izzare le sue risorse.S e non fa cosìilcosto delsuo prodotto sarà superiore a
quello dialtriche invece producono in m odo più efficiente,con iqualinon potrà concorrere.In
questo caso sidice che la concorrenza d im ercato garantisce efficienza econom ica.Il
m ercato è quindiun calcolatore che tram ite iprezzida inform azioniaglioperatorieconom icie
regola l'econom ia.
Per quanto lo schem a sopra riportato rappresentiun m odello ideale e puram ente logico di
m ercato,c'è da tenere presente che purché funzioniperfettam ente devono essere soddisfatte
alcune condizioni:m oltivenditorie com pratori,conoscenza delm ercato da parte ditutti,m erci
equivalenti.Ilm ercato reale spesso siallontana da questirequisitidiventando più com plesso e
richiedendo quindiuno schem a diverso.Tutto questo è stato scoperto nel18 ° secolo,
provocando la m eraviglia distudiosicom e A dam S m ith e la nascita dell'econom ia p olitica
(studio della natura e delle cause della ricchezza delle nazioni) dato che ilm ercato non era
diventato m aicosìgrande da diventare ilregolatore dell'econom ia.
4 .L'econom ia reg olata d alm ercato
Ilcom m ercio regolato dalm ercato ha originiantiche,m entre è più recente la produzione regolata
dalm ercato.Ilcom m ercio ha avuto ruoliim portantinegliim pericentralizzatia econom ia di
distribuzione m a perquanto im portante sia stata questa diffusione,è solo quando anche la
produzione viene organizzata su grande scala in riferm ento alle regole dim ercato che possiam o
parlare dieconom ia regolata dalm ercato.
Q uest'ultim a sibasa sulla proprietà privata deim ezzidiproduzione e sulfatto che illavoro è
fornito perun com penso fissato con una contrattazione dim ercato.Ilcap itale è una som m a di
denaro investita perprodurre o com m erciare,in vista diun p rofitto,calcolato in base alla
tendenza deiprezzidim ercato.S e poichiha realizzato ilprofitto decide direinvestirlo inizia un
processo diaccum ulazione delcapitale e l'econom ia sisviluppa.L'im p rend itore diventa quindi
una fig ura sociale specializzata la cuifunzione è produrre e vendere,m otivata dalprofitto e
indirizzata dalm eccanism o dim ercato.La stessa econom ia lo controlla:a seconda deisuoi
com portam entipuò guadagnare,perdere o fallire.
L'istituzione fondam entale della produzione e delcom m ercio è l'im p resa,distinta dalla fam iglia e
dalla politica:le m ercinon sono prodotte su ordine delle autorità e le quantità e iprezzinon sono
fissati.Le b anche invece sono organizzazioniche operano sulm ercato deldenaro,che un suo
prezzo e può essere prestato a costidiversi.Ilm ercato regola anche la distribuzione dellavoro:
un settore che non trova operaipuò aum entare la paga e l'alto prezzo diun lavoro specializzato
deriva dalbasso num ero dispecialisti,stim olandone la form azione.
L'estensione delm ercato a questiaspettidell'organizzazione della produzione ha influito sulla
società.Le diverse risorse che una persona può offrire alprocesso diproduzione (capitale,
specialità) definiscono la posizione nella società,che nell'econom ia dim ercato è strutturata in
classi.U n sistem a econom ico basato sulla proprietà deim ezzi,la concorrenza fra im prese e sul
lavoro pagato a prezzo dim ercato sichiam a cap italism o.
In regim e capitalistico,l'econom ia non solo è autoregolata m a rappresenta anche una parte della
società specializzata,con figure sociali,istituzionie form e dicontrollo delle attività.
5 .Ilraccord o fra econom ia d im ercato e società
L'econom ia è diventata un insiem e specializzato diattività e regole dicom portam ento,quindisi
pone ilproblem a delsuo raccordo con ilresto della società. Q uesto può essere considerato in
relazione alrap p orto fra istituzionieconom iche e un sistem a istituzionale com p lessivo
d ella società e agliinterventip oliticid ireg olazione d ell'econom ia.
Econom ia e sistem a istituzionale
D etto in term inisociologici,ilm ercato e l'econom ia sono statiistituzionalizzati.M a i
com portam entiche oggiconsideriam o norm alinon sono da considerare naturali:sono em ersie
statiaccettatilentam ente nelcorso deisecolicom e risultato diuna com plessa elaborazione
culturale e sociale.A questo proposito possiam o ripercorrere la storia dell'istituzionalizzazione
d elcom m ercio.
A ll'epoca della civiltà cretese (20 0 0 – 120 0 A .C .) ilcom m ercio diprodotticom e vino,olio e vasi
era afferm ato,m a nell'Iliade e nell'O dissea possiam o trovare giudizim olto negativisulcom m ercio
e suicom m ercianti.A llora,ilsaccheggio e la guerra erano consideratim odigiustidiarricchirsi.La
professione delm ercante è rim asta a lungo non m olto definita.Perm olto tem po ilcom m ercio non
è stato distinto dalla rapina e dalfurto anche perché chiandava perm are o scam biava m ercio
rubava.N on a caso nella m itologia greca e in quella rom ana,rispettivam ente Erm es e M ercurio
sono protettoridiladrie com m ercianti.Ildisprezzo però sitrasform o in sospetto,cautela e infatti
nella città greche accettarono ilcom m ercio,orm aiindispensabile,m a ad A tene im ercanti
venivano chiam atim eteci,un gradino prim a deglischiavi.N on avevano dirittipolitici,non
potevano possedere terra e subivano altre privazioni.C ontem poraneam ente nascevano le prim e
regole perilcom m ercio.In tuttiipopolitroviam o sim iliprocessi.S ecolidopo,dall'altra parte del
m ondo,ilcom m erciantiaztechifurono descrittidaiconquistatoricom e uom iniobbligatiad
essere um ilie con ricchezze confiscabilinelcaso fossero aum entate troppo.In Europa,verso la
fine delM edioevo icentripiù sviluppatisono le città Italiane e itre più fam osiscrittoridella nostra
letteratura m ostrano com e cam biano gliatteggiam entiverso ilcom m ercio:D ante disprezza i
com m ercianti,Petrarca liignora,B occaccio liconsidera eroialparidicavalieri.È con ilprim o
capitalism o delle città Italiane,all'inizio delR inascim ento,che in Europa ilcom m ercio trova un
posto riconosciuto nella società.Tutte queste resistenze sono da attribuire alfatto che lo
sviluppo delm ercato è parte delp rocesso d im od ernizzazione.Ilm ercato spinge a com binare
le risorse e le relazionifra le persone,in contrapposizione alla staticità deilegam icom unitari.
Inoltre diffonde la razionalità,e chiciopera non sicom porta in m odo diverso in base a chiha
davanti,m a agisce secondo calcoliprecisi.Ilcontratto,ad esem pio,è una tipica relazione di
m ercato.Q uest'ultim o può quindiessere considerato istituzionalizzato e utilizzato com e
regolatore dell'econom ia quando sono istituzionalizzatiivaloridella società m oderna.I
cam biam entihanno trovato resistenza perché siopponevano alle tradizioni,m a non solo,poiché
anche iconflittifra cetie classisocialirappresentavano un ostacolo.A d A tene im ercantierano
rilegatisulfondo della società perché avrebbero potuto accum ulare più ricchezze deipoliticie
com prom etterne la stabilità.M a ilnuovo potere basato sulm ercato m ostro la sua forza quando a
com m erciantie banchierisiaggiunse l'industriale,m ostrano l'apice delcapitalism o e possibilità di
sviluppo m aiviste.
Q uesto schem a è utile a distinguere ivaritipidim ercato e glispostam entifra un m ercato e l'altro,
dato che neltem po le attività tendono a spostarsi,perm ettendocidianalizzare anche
cam biam entisociali.Esem pio:la biancheria prim a era lavata a m ano,poinelle grandilavanderie,
infine con la m odalità faida te attraverso la lavatrice.In ognicaso,asp ettiform alie inform ali
sp esso coesistono e risultano intrecciatinella vita d ituttiig iorni,com e ad esem pio un
lavoro a nero svolto la sera dopo ilregolare turno dilavoro contrattuale.
7.Ilprob lem a d ello svilup p o
S ipuò paragonare lo sviluppo didiversipaesiparagonando ilprodotto nazionale lordo,ovvero il
PIL a cuiperò aggiungiam o iredditiprodottiall'estero e sottraiam o quelliprodottinelpaese da
stranieri.Idatim ostrano grandidifferenze diprodurre ricchezza e m entre ipaesisviluppatisi
devono preoccupare dim antenere elevatiiconsum iproseguendo la crescita ipaesi
sottosviluppatihanno ilproblem a diinnescarla vincendo fam e e povertà.N essuna econom ia ha
però m aipercorso lo stesso cam m ino diun'altra e lo sviluppo industriale deipaesieuropeilo
m ostra chiaram ente.In Inghilterra l'attivatore dello sviluppo sono state le im prese,in Francia e in
G erm ania le banche,e in altripaesicom e l'Italia c'è stato un grande sostegno dallo S tato.
A ttivatoridiversi,m odidiintegrare l'econom ia nella società diversi.Ilproblem a sipone cercando
una soluzione peripaesiarretrati,intorno alla questione se ilcontatto fra econom ie sviluppate e
sottosviluppate possa giovare a queste ultim e.A d esem pio,l'A m erica Latina ha avuto un forte
sviluppo proprio nelperiodo in cuinon era in forte contatto con l'Europa.Ilcontatto con
un'econom ia più forte è utile alla crescita m a potrebbe distruggere le econom ie disussistenza
tradizionalie creare un'econom ia basatisu interessiesterniinvece che sullo sviluppo interno.Le
vecchie idee sulla crescita vengono continuam ente stravolte da casicom e C orea,Taiw an,H ong
K ong,S ingapore che hanno ritm idicrescita im pressionantipursenza grandirisorse naturali,
basando lo sviluppo sull'esportazione e su com binazionidiazionipolitiche com e la dim inuzione
delrischio diinvestim enti,garanzia diservizi,burocrazie efficientie rigido controllo sociale.
Isociologihanno studiato icaratterisocialiche favoriscono o ostacolano lo sviluppo ad esem pio
com e nascono gliim prenditorio l'influenza della religione e sono statiindividuatideterm inati
problem icom e l'esplosione dem ografica,la concentrazione urbana,la crescita delle attività
terziarie.
Ilim itid ello svilup p o è iltitolo diun rapporto presentato da una com unità discienziatia R om a.
M ostrava che la crescita rischia diandare oltre le capacità fisiche della terra.Ilconsum o dirisorse
non rinnovabili,l'inquinam ento,la crescita della popolazione.Ilrapporto è stato giudicato
allarm ante m a ha avuto ilm erito dim ettere in luce ilproblem a dellim ite fisico della crescita e la
necessità diun equilibrio fra attività econom iche e am biente.N on sitratta diferm are lo sviluppo
m a pensare a uno svilup p o sostenib ile.C iò richiede m odifiche nelm odo in cuiintegriam o
l'econom ia nella società e delle nostre abitudini.B isogna considerare conseguenze che il
m ercato non può considerare in autonom ia.Iproblem iam bientalicispostano quindiverso
com plessiequilibrifra m ercato e regolazione politica dell'econom ia.