Milano, 18 novembre 2008

ALLENATORE e
SITUAZIONI DIFFICILI

Marta Corbetta

LE SITUAZIONI DIFFICLI
1.RELATIVE AL BACKGROUND FAMILIARE
SPORT COME STRUMENTO PER
MANIFESTARE IL DISAGIO
(ANSIA, INSICUREZZA, ANTISOCIALIT..)

2 TIPOLOGIE
2.RELATIVE AL CONTESTO SPORTIVO
SPORT COME LUOGO DOVE SI GENERA
MALESSERE
(PANCHINA, SCONFITTE, COMPAGNI, ALLENATORE..)

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

PER INIZIARE: QUALCHE DATO

Dati CONI-ISTAT : BOOM DI TESERATI, MA AUMENTANO I SEDENTARI

34

(11 NOV 2008)

MILIONI DI SPORTIVI IN ITALIA

1 SPAZIO SPORTIVO OGNI 390 ABITANTI

65 % TRA GLI 11-14 anni PRATICA SPORT
PALLAVOLO AL 3 POSTO (DOPO CALCIO E BASKET)
SONO CRESCIUTI GLI SPORT MINORI (FITNESS-GINNASTICA)

32 % TRA GLI 15-18 anni PRATICA SPORT

2/5

ABBANDONA PER PROBLEMI RELAZIONALI (ALLENATORE, COMPAGNI)

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

PER INIZIARE: QUALCHE DATO

ELEMENTO CRITICO: SCUOLA
non ha ancora pienamente compreso la valenza sociale e valoriale dello sport" con "lacune" e
"insufficiente" nell'impiantistica e nell'accoglienza sportiva della disabilit
(le ore di educazione fisica sono 810 contro le 1.680-2.600 della Francia)

SPORT

NEMICO DA ALLONTANARE

se: NOIOSO, FATICOSO, FRUSTRANTE, ORIENTATO SOLO AL RISULTATO, CONFLITTUALE ,

SE NON SEI QUALCUNO, ALLORA TANTO VALE FARLO

Carlo, 14 anni

CONSEGUENZE:
AUMENTO SEDENTARIETA, ANALFABETISMO MOTORIO, MENO MOTIVAZIONE ALLA FATICA

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

LO SPORT
SPORT EDUCATIVO

SVILUPPA CREATIVITA, FORZA, CAPACITA DI COOPERAZIONE,BENESSERE

PSICOFISICO

AUMENTA LAUTOSTIMA E LA CAPCITA DI TOLLERARE LA FRUSTRAZIONE

E GARA CON SE STESSI (PER CRESCERE) E CON GLI ALTRI (PER IMPARARE)

SPORT NON EDUCATIVO

ESASPERA IL MODELLO AGONISTICO: PREPARA SOLO I CAMPIONI

DA MAGGIOR IMPORTANZA AL RISULTATO PIUTTOSTO CHE ALLIMPEGNO

E BUISNESS, SPETTACOLO, MEZZO DI PROPAGANDA

PER I BAMBINI: E GIOCO E DIVERTIMENTO

SPORT

PER GLI ADOLESCENTI: E IDENTIFICAZIONE E SOCIALITA

PER GLI ADULTI: E MOVIMENTO E AGONISMO (SANO?)

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

LALLENATORE
RUOLO FONDAMENTALE NEL:
NEL

GESTIRE SITUAZIONI DIFFICILI

PREVENIRE LE FORME DI ABBANDONO

PROMUOVERE LO SPORT COME FORMA DI BEN-ESSERE e DIVERTIMENTO

PARTE TUTTO DALALLENATORE E DAL MESSAGGIO CHE VOLE INSEGNARE

ATTRAVERSO LO SPORT

N.B. LA QUALITA DELLESPERIENZA SPORTIVA E

FORTEMENTE INFLUENZATA DALLE CAPACITA
RELAZIONALI DELLALLENATORE, PRIMA CHE DALLE
SUE COMPETENZE TECNICHE
Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

1. SPORT COME STRUMENTO del disagio

ATLETI CON IL MITO DEL CAMPIONE
NON AMMETTONO DI PERDERE. PERFEZIONISTI. EGOISTI (GIOCANO PER S
S E NON CON LA SQUADRA).
NON TOLLERANO LA FRUSTRAZIONE.
FORTE IMPRONTA FAMILIARE: DEVONO ECCELLERE PER NON DELUDERE I GENITORI
GENITORI (LUCA E Pi
BRAVO DI TE. PER ESSERE ACCETTATI BISOGNA ESSERE I CAMPIONI)
DANNO LA COLPA AGLI ALTRI SE PERDONO; SI ATTRIBUISCONO I MERITI SE VINCONO

COSA FARE: DEDICARE DEI MOMENTI DI SQUADRA IN CU PARLARE DEL

SIGNIFICATO DI VITTORIA E SCONFITTA
FAR ESPLICITARE LE EMOZIONI CORRELATE
NON PARALRE IN TERMINI DI VALORE PERSONALE (SEI UN MITO) MA IN
TERMINI DI REALIZZAZIONI DI PERFORMANCE (NON BISOGNA PER FORZA
VINCERE EPR VALERE COME PERSONA O PER SENTIRSI QUALCUNO)

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

1. SPORT COME STRUMENTO del disagio

ATLETI CON ANSIA DA PRESTAZIONE
Prima di ogni partita ho sempre paura..
LA GARA RAPPRESENTA IL MOMENTO DI CONFRONTO CON SE STESSI
=
SENSO DI MINACCIA
=
ATTIVAZIONE DELLANSIA COME RISPOSTA FUNZIONALE
GIOCATORI NON PENSANO DI ESSERE IN GRADO DI FAR FRONTE A TALE MINACCIA

=
SOPRAVVALUTANO LA GARA E SI VALUTANO COME DEBOLI, INFERIORI
=
PAURA DI FALLIRE
(TRATTI DI PERSONALITA ANSIOSI E INSICURI GENITORI RICHIEDENTI)
Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

1. SPORT COME STRUMENTO del disagio

OSSERVARE DURANTE AMICHEVOLI O PRE-PARTITA GLI ATLETI
ANSIA SI MANIFESTA ATTAVERSO SINTOMI FISICI, COGNITIVI E COMPORTAMENTALI
GLI ATLETI SI DIFENDONO CON:

RAZIONALIZZZAZIONI (SARA COLPA DI)

NEGAZIONI (NON MI IMPORTA NULLA DELLA PARTITA)
CONVERSIONI (RIDONO DI S O DEGLI ALTRI)
ISOLANDOSI O IMMOBILIZZANDOSI (NON DICE NULLA)
FACENDO RITUALI SCARAMANTICI

COSA NON FARE: - MINIMIZZARE (MA S, DAI COSA VUOI CHE SIA) O GIUDICARE -

SEMPLIFICARE (FARE SPORT, TI FA SFOGARE E TI FORTIFICA)

- DERIDERE O RIDICOLIZZARE

COSA FARE: - ACCETTARE E RESTARE DISPONIBILI ALLASCOLTO

NON AGGIUNGERE ALTRA ANSIA (E UNA PARTITA IMPORTANTISSIMA)

- PORRE OBIETTIVI ADEGUATI ALLE RISORSE
- RASSICURARE UN CASO DI ERRORE E VALORIZZARE GLI ASPETTI +
- NON PASSARE LIDEA CHE BISOGNA VINCERE A TUTTI I COSTI

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

1. SPORT COME STRUMENTO del disagio

ATLETI TIMIDI
SCARSA INIZIATIVA; ISOLAMENTO SOCIALE; RITIRO EMOTIVO; DISAGIO NEL
NEL CONFRONTO CON ALTRO
COSA NON FARE: IMPORRE DI ESPORSI, A FARE AMICIZIE, AD ESSERE PIU APERTO
COSA FARE: ACCETARLO COS COME E
NON SOTTOLINEANDO GLI ERRORI, MA I PUNTI DI FORZA
METTENDOLO IN GRUPPI PICCOLI O IN COPPIE

ATLETI IPERATTIVI
HANNO DIFFICOLTA
DIFFICOLTA DI ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE, NON ASCOLTANO E NON SI FERMANO MAI
COSA NON FARE: PUNIRE, RICHIAMARE (SEI IL SOLITO)
COSA FARE: ACCETARLO COS COME E
VALORIZZARE I SUOI COMPORTAMENTI DI AIUTO PER IL GRUPPO
RINFORZARE GLI ASPETTI POSITIVI E I PICCOLI PROGRESSI

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

1. SPORT COME STRUMENTO del disagio

ATLETI CON DISTURBI DEL COMP. ALIMENTARE
10 RAGAZZI (TRA I 12 E I 20 ANNI) SU 100 NE SOFRONO. SONO IN AUMENTO
AUMENTO (5% DELLA POP.)
POSSONO CRONICIZZARSI
USO DELLO SPORT COME STRATEGIA PER NON INGRASSARE
MINIMIZZANO/NEGANO IL PROBLEMA

USARE IL GRUPPO COME AGGANCIO

INFORMARE I GENITORI DEL VOSTRO SOSPETTO
AGGANGIARE LATLETA, RESTANDO DISPONIBILI ALLASCOLTO
INVIO AD UNO SPECIALISTA

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

1. SPORT COME STRUMENTO del disagio

ATLETI ANTISOCIALI
RIBELLI, ANTICONFORMISTI E CONTRO LE REGOLE. DIVENTANO LEADER NEGATIVI
NEGATIVI
SPESSO FANNO USO DI DROGHE E/O ALCOOL
LO SPORT E
E MOMENTO DI SOCIALIZZAZIONE COL GRUPPO

COSA FARE: SOTTOLINEARE LIMPORTANZA DELLE REGOLE IN PALESTRA

RESPONSABILIZZARLI IN COMPITI PER LA SQUADRA
NON ACCETTARE LA LORO SFIDA, RIBATTENDO

RISCHIO: ABBANDONO

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

2. SPORT COME LUOGO di malessere

GESTIONE DELLA PANCHINA
Lallenatore ce lha con me, perch non mi fa mai giocare
LALLENATORE DETTA LE REGOLE, PONE GLI OBIETTIVI E DECIDE LE STRATEGIE
IMPORTANTE:
ESSERE COSTANTI (NON CAMBIARE ROTTA)
ESSERE SICURI E DECISI DELLE PROPRIE SCELTE
ESSERE AUTOREVOLE-NON AUTORITARIO
SPIEGARE LA PROPRIA CONDOTTA, NON PER GIUSTIFICARSI, MA PER
CON-DIVIDERE IL PROGETTO ATLETICO CON LA SQUADRA

VALORIZZARE IL CONTRIBUTO DI OGNUNO, RESPONSABILIZZANDO CON COMPTI

MOTIVARE E RASSICURARE LATLETA CHE STA PER ENTRARE
(Esercizio: provare a mettersi nei loro panni)

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

2. SPORT COME LUOGO di malessere

GESTIONE DELLE SCONFITTE
Sconfitta come test della solidit della squadra
NON SI Pu SEMPRE VINCERE = DARE UN SIGNIFICATO EDUCATIVO

CONCORDARE DEI MOMENTI STRUTTURATI IN CUI CONFRONTARSI:

PER ESPLICITARE I PENSIERI E LE EMOZIONI

PER METTERE A FUOCO GLI ERRORI

PER VERIFICARE ED EVENTUALMENTE MODIFICARE GLI OBIETTIVI

PER CAPIRE DOVE SONO LE DIFFICOLTA

PER AFFORNTARE I CONFLITTI

PER VALUTARE I PUNTI DA MIGLIORARE

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

2. SPORT COME LUOGO di malessere

ATLETI ISOLATI CAPRO ESPIATORIO
TENDENZA DEL GRUPPO A SCARICARE LE COLPE SU QUALCUNO O QUALCOSA
(IL PANCHINARO CHE ENTRA IN CAMPO E FA PERDERE LA PARTITA LALLENATORE
CHE FA DELLE SCELTE TATTICHE E TECNICHE SBAGLIATE E CI FA PERDERE )

INDICE CHE C QUALCOSA CHE NON VA NELLA SQUADRA

A)INDAGARE L PERCHE
PARLARE SEMPRE IN TERMINI DI NOI
VANNO TRATTATI COME TUTTI GLI ALTRI
B)AMMETTERE LE PROPRIE COLPE
ESSERE DISPONIBILI AD ACCETTARE CRITICHE E ALTRE VISIONI
Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

2. SPORT COME LUOGO di malessere

ATLETI POCO MOTIVATI

Aspetto esteriore non curato

Impegno sufficiente

Non partecipano al gruppo

Manca di fiducia in s

Si preoccupano dellopinione altrui

Non si sente importante

COME MOTIVARE

DARE OBIETTIVI NE ALTI, NE BASSI,

MA RAGGIUNGIBILI

DARE FIDUCIA E UN MARGINE DI

LIBERTA

COINVOLGERLI, CHIEDENDO LORO UN

FEEDBACK

IMPORTANTE PER LA MOTIVAZIONE:

CREARE UNO SPIRITO DI SQUADRA
E UNA COESIONE INTERNA

MANTENERE UN RTMO ALTO

VARIARE GLI ESERCIZI E FARE

ALLENAMENTI DIVERTENTI

RICONOSCERNE E GRATIFICARNE
LIMPEGNO

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

2. SPORT COME LUOGO di malessere

PROBLEMI COI GENITORI
I GENITORI INFLUENZANO LA VISIONE DELLO SPORT DEL FIGLIO E LE ASPETTIVE NEI
CONFRONTI DELLA PRESTAZIONE
GENITORI ED ALLENATORI SONO PUNTI DI RIFERIMENTOPER IL BAMBINO/RAGAZZO
SONO LA SUA BASE SICURA

=
DEVONO CONDIVIDERE LOBIETTIVO EDUCATIVO

RIUNIONE INFORMATIVA DI INIZIO ANNO SUL PROGRAMMA

USARLI COME RISORSA (PER TRASFERTE, MANIFESTAZIONI

MANIFESTAZIONI)

ESSERE INFORMALI E PROFESSIONALI PER BLOCCARE LE INTERFERENZE

ESSERE SICURI E FERMI SULLE PROPRIE DECISIONI

ACCOGLEIERE LE CRITICHE COME SPUNTI DI RIFLESSIONE E CRESCITA

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

APPROCCIO ORIENTATO SULLATLETA:

NON SI OFFENDE, N SI CRITICA

SI INCORAGGIA (GRATIFICARLI E RINFORZARE I RISULTATI OTTENUTI)

SI DISCUTE IL PERCHE DI CERTE SCELTE

SI DANNO OBIETTIVI (PIANI DI LAVORO PERSONALIZZATI) E LI SI CONDIVIDONO

NON SI CREANO FALSE ILLUSIONI

SI PARLA IN TERMINI DI PERFORMANCE E NON DI VALORE PERSONALE

SI AIUTA A DARE UN SIGNIFICATO A VITTORIA E SCONFITTA

SI AFFRONTANO I CONFLITTI PER TROVARE LA MEDIAZIONE COSTRUTTIVA

SI PREVDONO MOMENTI DI DISCUSSIONE (SINGOLI E DI GRUPPO)

ALLENATORE COME LIFE-COACH

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

QUALI SONO LE PROPRIE DIFFICOLTA?

ALLENATORE COME LIFE-COACH
IN GRADO DI RICONSOCERE I PROPRI LIMITI
IN GRADO DI OSSERVARE LA PROPRIA SQUADRA
IN GRADO DI MIGLIORARE LE SUE ABILITA DI GESTIONE
IN GRADO DI CHIEDERE AIUTO AD ALTRI
IN GRADO DI FORNIRE UNA BASE SICURA
MESSAGGIO: SPORT COME DIVERTIMENTO

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

IL CASO
SIETE DA POCO DIVENTATI ALLENATORI DI UNA SQUADRA FEMMINILE DI SERIE D, CHE HA
VINTO IL CAMPIONATO PER DUE ANNI CONSECUTIVI. DA SETTEMBRE, OLTRE A VOI, SONO
ARRIVATE ANCHE 2 NUOVE ATLETE, CHE TECNICAMENTE SONO MOLTO Pi PREPARATE
RISPETTO ALLE ALTRE RAGAZZE. DA UNA PRIMA VALUTAZIONE DEL GRUPPO, NOTATE CHE IL
VOSTRO PREDECESSORE AVEVA PUNTATO TUTTO SULLATTACCO, TRASCURANDO LA DIFESA,
DIVENUTA NEI DUE ANNI IL LORO PUNTO DEBOLE.
NEGLI ULTIMI MESI INOLTRE ALCUNE VECCHIE COMPONENTI DELLA SQUADRA, PRIMA MOLTO
AMICHE, HANNO LITIGATO TRA LORO PER AGGIUDICARSI IL POSTO DA TITOLARE E IL CLIMA
DEGLI ULTIMI ALLENAMENTI PESSIMO. TANTO CHE SOTTO NATALE, SI CONTANO PI LE
ASSENZE CHE LE PRESENZE.

COSA FARESTE IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE?

Marta Corbetta

Allenatore e situazioni difficili

martacorby@tiscali.it

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