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Dichiaro sotto la mia responsabilità di godere di sana e robusta costituzione fisica, e di sollevare Martino
Canzani da qualsiasi responsabilità riguardo a eventuali false dichiarazioni in proposito.
Inoltre sollevo il medesimo da qualsiasi altro problema si dovesse presentare a causa di falsa dichiarazione.
Prendo atto che le indicazioni qui contenute non sostituiscono un parere di carattere medico-sanitario o
nutrizionistico, ed esonero espressamente Martino Canzani da qualsiasi responsabilità per le conseguenze
dell’eventuale incompatibilità tra l’esercizio fisico e le mie condizione psico-fisiche.
Prima di iniziare a seguire una dieta o una scheda di allenamento consultare il proprio medico di fiducia.
Le informazioni qui contenute in nessun modo vogliono andare a trattare infortuni o eventuali problemi
fisici, per i quali consigliamo di rivolgersi sempre ad uno specialista.
L’autore non si assume nessuna responsabilità per infortuni o patologie derivanti dalle informazioni qui
contenute. I risultati ottenuti dall’utilizzo di queste informazioni possono variare da persona a persona e
quindi non si garantisce alcun tipo di risultato.
La distribuzione illegale o la copia probabilmente non saranno perseguite, ma sarò molto contrariato.
Sono già in ritardo, e ho promesso di pubblicare ‘sta roba tra poche ore.
E poi saranno si e no dieci pagine effettive, fate la cortesia di leggerlo tutto, grazzzie.
1 – PREFAZIONE
6 – SOVRACCARICO PROGRESSIVO
9 – FAQ
10 – TESTIMONIAL
11 – CONCLUSIONI
Siamo stati tutti ragazzini impressionabili, convinti da qualche fit influencer ante
litteram che farci crescere le braccia ci avrebbe fatto scopare di più, e portato il
rispetto dei nostri pari.
Poi siamo cresciuti, e ci siamo resi conto che le cose importanti sono altre.
Poi siamo cresciuti ancora un po’, e abbiamo capito che avevano ragione loro.
Gli uomini, di solito, vogliono bicipiti giganteschi e tricipiti che non stiano nelle
maniche.
Le donne invece spesso le vogliono “toniche”, che è la stessa cosa, ma non lo
ammetteranno mai.
In entrambi i casi, l’obiettivo è mettere su muscoli.
Prima di proseguire, trovo sia doveroso spiegare a chi si rivolge questo eBook, e cosa
contiene.
Questo libro è stato scritto per creare qualcosa che possa essere utile e di facile
fruizione a chiunque, non solo a chi abbia un background nel settore.
Per questo non passeremo molto tempo a sviscerare concetti molto complessi, ma
ci butteremo quasi subito nella parte più figa.
Pronti?
Iniziamo.
Questi movimenti sono estremamenti marginali e non sono pertinenti al nostro fine
di avere le BRACCIA GROSSE.
Preoccupati solo di tenere le spalle un po’ indietro, e dai ai bicipiti un’articolazione
stabile da cui lavorare.
Se siete già un po’ più studiati, forse avrete domande argute come:
“Martino, ma come faccio ad allenare la regione distale del capo lungo del bicipite?”
Dura verità: al di là della questione se sia possibile o meno, la maggior parte della
gente non ha l’esperienza e l’anzianità di allenamento necessarie da aver bisogno di
concentrarsi su queste piccolezze.
Quindi, non facciamoci troppe seghe mentali: nella maggior parte dei casi, quando si
allenano i bicipiti, non è necessario inventarsi chissà quali novità. In ogni variazione
di esercizi per bicipiti, si sta semplicemente facendo flessione del gomito.
Andiamo avanti.
È diviso in tre capi: capo lungo (verso l’interno), capo laterale (verso l’esterno), e
capo mediale (a metà tra gli altri due).
Come il bicipite, il tricipite ha diverse funzioni. Quella principale, e che importa a noi,
è l’estensione del gomito (raddrizzare il braccio).
Un’altra differenza rispetto al bicipite è che i tre capi del tricipite non lavorano
sempre allo stesso modo. A causa della sua particolare conformazione, quale capo
lavori di più o di meno dipende dalla posizione in cui ci troviamo.
Questo significa che la scelta degli esercizi dovrà essere un po’ più oculata.
Nella posizione anatomica (ricordiamo, braccia lungo i fianchi), il capo lungo ha una
migliore leva, e quindi contribuisce maggiormente, all’estensione del gomito in una
posizione con il gomito più flesso.
Più fletti la spalla, meno il capo lungo contribuirà all’estensione del gomito, e più lo
faranno i capi mediale e laterale.
Se è possibile mettere più enfasi sul capo lungo, fare altrettanto sui capi mediale e
laterale non è possibile in alcun modo significativo: questi due capi hanno delle leve
molto simili, quando si tratta di estendere il gomito a specifici range di estensione.
Repetita iuvant:
LA PARTE DEL TRICIPITE PIU’ COLPITA IN UN ESERCIZIO DIPENDE SOPRATTUTTO
DALLA POSIZIONE DELLA SPALLA.
Next!
Questo non vuol dire che recuperino più in fretta, come spesso si dice, così come
non vuol dire che i quadricipiti, muscoli grandi, recuperino più lentamente.
Anzi, spesso è vero il contrario: i muscoli più piccoli tendono generalmente (ma non
sempre) ad essere danneggiati più facilmente, quindi non dovrebbero essere allenati
così spesso, o con volumi molto alti.
Allo stesso modo, la selezione dei movimenti per detti muscoli giocherà a sua volta
una parte, in congiunzione con i fattori fisiologici sopracitati.
Questo è molto importante, e tornerà più avanti quando parleremo dei punti
carenti, e di cosa fare a riguardo.
Quando si parla di ipertrofia, ci sono tre cose che qualificano un movimento come
una buona scelta.
Funzione primaria
La maggior parte dei muscoli ha UNA cosa che fa molto bene, e questo è un buon
punto di partenza da cui cominciare per comprendere i movimenti.
Concentriamoci sul componente principale – I bicipiti flettono il gomito, i tricipiti lo
estendono.
Stabilità
Più un esercizio è instabile, più stabilità sara richiesta da parte nostra, e questo
significa maggiori cocontrazioni muscolari e una maggiore percezione di sforzo.
Una maggiore percezione di sforzo porta al reclutamento di un numero minore di
unità motorie nel muscolo bersaglio che stiamo cercando di allenare.
Non serve così tanta stabilità da poter resistere a un terremoto, ma deve essere
sufficiente a non dover rendere lo sforzo principale stabilizzare il corpo durante
l’esecuzione del’esercizio.
Sovraccarico
Non devi avere limiti esterni quando si tratta di sovraccarico. Per esempio, un pull
through al cavo non può davvero essere sovraccaricato oltre il proprio peso
corporeo, altrimenti ci si ribalta. Tutto ciò che crea un limite al sovraccarico
progressivo avrà applicazioni limitate per quanto riguarda l’ipertrofia. Buoni
movimenti ci permetteranno di continuare ad aggiungere peso al movimento per un
lungo periodo di tempo.
“Aspetta, Martino, mi sto già perdendo. Quindi quanto volume ci serve? E cos’è la
tensione meccanica?”
Quando si parla di ipertrofia, l’unico modello che dovremmo usare, per quanto
riguarda il volume, è il modello delle ripetizioni efficaci.
Creato da Chris Beardsley, questo modello è basato sul principio della dimensione
del reclutamento delle unità motorie, e sulla relazione forza-velocità.
Principio della dimensione: reclutiamo le unità motorie dalle più piccole alle più
grandi.
Relazione forza-velocità: produciamo alte forze interne a lente velocità di
contrazione.
Sappiamo dalla ricerca che tutte le serie portate a cedimento producono gli stessi
risultati di ipertrofia.
Quindi, una serie da 8 ripetizioni portata a cedimento produce lo stesso stimolo di
una serie da 15 portata a cedimento. Ma in ogni serie portata a cedimento, ci sono
solo circa 5 ripetizioni che contano – le ultime 5.
Come funziona?
Dal punto di vista del reclutamento delle unità motorie, la ricerca dice che le
contrazioni isometriche raggiungono il completo reclutamento delle unità motorie a
circa 85% del MVIC (Maximal Voluntay Isometric Contraction).
Similmente, vediamo che il reclutamento delle unità motorie, negli studi con
elettromiografia, tende a non aumentare ulteriormente alle ultime 5 ripetizioni circa
Quindi, è nelle ultime 5 ripetizioni di una serie portata a cedimento che abbiamo il
pieno reclutamento delle unità motorie. Ed è durante queste 5 ripetizioni che la
velocità di contrazione inizia a rallentare, indipendentemente da quanto forte
cerchiamo di muovere il peso.
Ora, senza entrare troppo nel tecnico: al rallentare delle ripetizioni, aumenta la
quantità di forza prodotta dalle fibre attive. Questa forza è il modo in cui quelle fibre
subiscono tensione meccanica, il catalizzatore per la crescita muscolare di cui
parlavamo prima.
Quindi, se fai una serie a cedimento, hai 5 ripetizioni efficaci ai fini dell’ipertrofia.
Se lasci una ripetizione nel serbatoio, ne hai 4, e via così.
Quando c’è una quantità sufficiente di ripetizioni stimolanti eseguite con tensione
meccanica, allora possiamo massimizzare la crescita muscolare, a causa dei processi
biologici che vengono scatenati dalla tensione meccanica che le fibre hanno subito.
Riassumendo, è tutto il volume che non offre uno stimolo sufficiente, ma che
comunque produce fatica e danni muscolari da cui dovremo recuperare.
Facciamo un esempio.
Confrontiamo due serie da 8 ripetizioni a cedimento, e 6 serie da 10 in cui arriviamo
al massimo a tre ripetizioni dal cedimento.
Vista la differenza?
Nel secondo caso, ci siamo uccisi di serie portando a casa praticamente le stesse
ripetizioni utili che se avessimo fatto solo due serie fatte bene.
Senza contare che, con ogni probabilità, la performance ad ogni successiva serie
calerà, specialmente se i tempi di recupero sono bassi, portandoci quindi ad avere
effettivamente ancora meno di 12 ripetizioni efficaci e stimolanti, ma moltissime
ripetizioni inutili ai fini ipertrofici, da cui dovremo comunque recuperare.
Ricordiamoci questo:
LA QUESTIONE NON È ALLENARSI MENO.
LA QUESTIONE È ALLENARSI MEGLIO.
Il tuo obiettivo quindi, ogni settimana, sarà cercare di fare di meglio rispetto alla
settimana precedente.
Usa più peso, fai più ripetizioni, o entrambe le cose. L'importante è cercare sempre
di fare di più e meglio, fosse anche solo aumentare di un chilo o di una ripetizione.
Attenzione: non è una cosa che succede così per caso, eh? Questo programma è una
bomba, ma non significa che magicamente metterai 20kg sul curl con bilanciere
nell’arco di poche settimane. Avrai sicuramente progressi incredibili, ma non basta
presentarsi in palestra e sperare nella mia portentosa macumba.
Allo stesso modo, ripetizioni in più fatte a cazzo di cane non serviranno a nulla.
L’esecuzione deve sempre rimanere corretta. Un po’ di cheating può essere cosa
buona, ma se aggiungere un kg ai manubri durante un curl ti porta a dondolare
come un’altalena per riuscire a sollevarli, evita. Piuttosti aggiungi delle ripetizioni.
“Martino, ma basta così poco per essere grosso? Diventare più forte?”
Beh, quasi, sì. Istintivamente, sappiamo che più muscoli = più forza. Mostra una foto
di Ronnie Coleman a uno che non abbia mai messo piede in palestra, e chiedigli
secondo lui quanto sollevava. Ti dirà 300 e passa chili (light weight).
Un punto carente, vero o presunto, può essere reso tale da una serie di fattori.
Magari è anche vero e hai effettivamente una genetica sfigata per quanto riguarda
un certo muscolo.
Un modo che vedo spesso venire usato per cercare di sistemare questi punti carenti,
è di dedicare loro uno o due allenamenti a settimana, martoriandoli per due ore e
facendo magari delle belle serie da 20 perché sì.
Ripensa a quanto hai letto finora. Ti sembra un approccio intelligente al problema?
Magari basta ripulire quello che già fai, e dare priorità a quello che vuoi migliorare...
Passiamo al programma?
PUBBLICITÀ
Ti sta piacendo questo libro? Roba figa, eh?
E se ti dicessi che un modo ancora più facile per ottenere i risultati che vuoi, è
assumermi come allenatore?
Perché perdere tempo per cercare di rendere migliore il tuo allenamento, quando
puoi pagare un professionista per farlo al posto tuo?
Oltre alle mie conoscenze e alla mia esperienza, avrai a disposizione una app con il
mio programma, che ti mostrerà in modo chiaro come eserguire gli esercizi. Con
oltre 300 video in qualità professionale creati appositamente da me!
Siete liberi di provare quanto scritto qui (e vi verranno le braccia grosse), o di non
farlo (e vi resteranno le braccia secche).
Il programma è diviso in bicipiti e tricipiti. Puoi fare tutto assieme in un solo giorno
della settimana, oppure mettere i bicipiti in un giorno e i tricipiti in un altro. A me
piace fare i bicipiti quando alleno il petto, e i tricipiti quando alleno le spalle, ma fai
come preferisci, non è così importante. Divertiti!
2: Tempo dell’esercizio
Il tempo indica la durata in secondi delle varie fasi di una ripetizione.
Es. 3112
3 = durata dell’eccentrica (fase negativa), quando abbassi il peso
1 = tempo di tenuta in basso (posizione di allungamento)
1 = durata della concentrica (fase positiva), quando alzi il peso
2 = tempo di tenuta in cima alla concentrica (posizione di accorciamento)
Reiteriamo un concetto, che non vorrei fosse stato troppo poco chiaro.
Non basta presentarsi in palestra e fare due curl a cazzo di cane.
La serie a cedimento deve essere portata a CEDIMENTO VERO. Questo vuol dire fare
fatica, tremare, sudare, piangere, fare smorfie orrende, rilasciare urla e versi
terribili, perdere sangue dalle orecchie e financo cagarsi addosso.
Se non hai mai provato prima e non sei sicuro di essere davvero andato a
cedimento, un buon metro di giudizio è: vai fino a quando pensi di non poterne fare
più, poi fanne altre 5.
PRIMA DI INIZIARE
Misurati le braccia e fatti una foto. Poi fai la stessa cosa alla fine delle 8 settimane.
Chi mi manderà la migliore trasformazione tra il 12 e il 18 giugno vincerà un mese di
coaching GRATUITO!
Bicipiti:
Curl concentrato con manubrio TEMPO 3112 3x10
Curl bilanciere TEMPO 3111 3x10
Tricipiti:
Spinte in basso crossbody con due corde TEMPO 2112 3x10
Pullover PJR con manubrio TEMPO 3111 3x10
SETTIMANA 2
Le prime serie sono di riscaldamento. La serie in grassetto va portata a cedimento.
Recupero: 3’ prima della serie a cedimento
Bicipiti:
Curl concentrato con manubrio TEMPO 3112 10, 6, 8
Curl bilanciere TEMPO 3111 10, 6, 8
Tricipiti:
Spinte in basso crossbody con due corde TEMPO 2112 10, 8, 12
Pullover PJR con manubrio TEMPO 3111 10, 6, 8
SETTIMANA 3
Le prime serie sono di riscaldamento. La serie in grassetto va portata a cedimento.
Recupero: 3’ prima della serie a cedimento
Bicipiti:
Curl concentrato con manubrio TEMPO 3112 10, 6, 8
Curl bilanciere TEMPO 3111 10, 6, 8
Tricipiti:
Spinte in basso crossbody con due corde TEMPO 2112 10, 8, 12
Pullover PJR con manubrio TEMPO 3111 10, 6, 8
Bicipiti:
Curl concentrato con manubrio TEMPO 3112 12, 8, 6
Curl bilanciere TEMPO 3111 6, 4, 6
Tricipiti:
Spinte in basso crossbody con due corde TEMPO 2112 10, 8, 10
Pullover PJR con manubrio TEMPO 3111 12, 8, 6
SETTIMANA 5
Le prime serie sono di riscaldamento. Le serie in grassetto sono a cedimento.
Recupero: 3’ prima e tra le serie a cedimento
Bicipiti:
Curl concentrato con manubrio TEMPO 3112 12, 8, 6, 6
Curl bilanciere TEMPO 3111 6, 4, 6, 6
Tricipiti:
Spinte in basso crossbody con due corde TEMPO 2112 10, 8, 10, 10
Pullover PJR con manubrio TEMPO 3111 12, 8, 6
SETTIMANA 6
Le prime serie sono di riscaldamento. Le serie in grassetto sono a cedimento.
Recupero: 3’ prima e tra le serie a cedimento
Bicipiti:
Curl concentrato con manubrio TEMPO 3112 12, 8, 6, 6
Curl bilanciere TEMPO 3111 6, 4, 6, 6
Tricipiti:
Spinte in basso crossbody con due corde TEMPO 2112 10, 8, 10, 10
Pullover PJR con manubrio TEMPO 3111 12, 8, 6
Bicipiti:
Curl concentrato con manubrio TEMPO 3112 12, 8, 6, 6
Curl bilanciere TEMPO 3111 6, 4, 5, 10
Tricipiti:
Spinte in basso crossbody con due corde TEMPO 2112 10, 8, 10, 10
Pullover PJR con manubrio TEMPO 3111 12, 8, 6
SETTIMANA 8
Le prime serie sono di riscaldamento. Le serie in grassetto sono a cedimento.
Recupero: 3’ prima e tra le serie a cedimento
Bicipiti:
Curl concentrato con manubrio TEMPO 3112 12, 8, 6, 6
Curl bilanciere TEMPO 3111 6, 4, 5, 10
Tricipiti:
Spinte in basso crossbody con due corde TEMPO 2112 10, 8, 10, 10
Pullover PJR con manubrio TEMPO 3111 12, 8, 6
LINK ESERCIZI:
Curl concentrato con manubrio https://youtu.be/fnh2Zui5lgg
Curl bilanciere https://youtu.be/ZNsUg1sKGys
Spinte in basso crossbody con due corde https://youtu.be/1FKqTXV7kp4
Pullover PJR con manubrio https://youtu.be/DX9pjurTclE
4) “Martino, ma se questa roba funziona così bene, perché tu non hai le braccia
così grosse?”
Perchè, testolina di cazzo, lavoro come uno schiavo e non ho mai tempo di
allenarmi. In più preferisco bere e mangiare. Suggerisco di non guardare me,
ma i risultati ottenuti dai miei clienti e atleti. Dovete fare quello che dico, non
quello che faccio.
(E ho 42cm di braccia allenandomi una volta al mese, sono comunque più
grosse delle tue).
5) “Martino, ho delle domande e ci sono dei dubbi che non ho chiarito. Cosa
faccio?”
Si prega di consultare la risposta alla domanda 1.
Spero che ti sia stato utile, e che abbia gettato un po’ di luce su cosa
bisogna fare e perché, quando l’obiettivo è diventare grossi.
C’est fini