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Dialux

Illuminazione di interni ed esterni

Relatore: Prof. Pier Francesco Orr

Dialux
Da quanto emerso nello studio del metodo punto per punto, per ottenere il corretto valore dellilluminamento
dellambiente, la matrice di punti deve essere molto fitta ed inoltre occorre sovrapporre gli effetti di tutte le
lampade in ogni punto della matrice. E chiaro che i programmi di calcolo possono svolgere questo compito in un
tempo sufficientemente breve e con elevata attendibilit.
Nella rete si trovano svariati software di calcolo. Alcuni distribuiti dalle case produttrici dei corpi illuminanti, altri
realizzati su licenza GNU GPL.
Dialux, software libero scaricabile dal sito http://www.dial.de/DIAL/it/dialux.html, offre potenti mezzi di sviluppo.
Integra al software di calcolo, un semplice ambiente di sviluppo CAD 3D che permette la realizzazione di ambienti
interni ed esterni con la possibilit di inserire oggetti di uso comune ma anche oggetti dal design particolare. E
possibile infatti, realizzare anche il pi stravagante oggetto ed inserirlo nellambiente di interesse. Ogni superficie
conterr dettagli sul colore e sulla capacit di riflessione della luce.
Per un primo approccio al software verr riportato un tutorial grafico che guider il discente nella realizzazione di
un ambiente noto quale laula AB della facolt di ingegneria di Cagliari. Per poter far questo, sono stati effettuati i
rilievi dellaula quali distanze degli oggetti dai muri perimetrali, la planimetria dellaula, dimensione degli oggetti,
colori delle pareti, soffitto, pavimento, tende, arredi. Inoltre e soprattutto, il modello delle lampade installate e la
tipologia del plafone.
Scaricare ed installare Dialux dal link http://www.dial.de/DIAL/it/dialux/download/download-dialux.html. (NOTA: il
presente tutorial stato realizzato con la versione 4.11.0.3. Versioni successive possono riportare elementi
differenti ma non cambia la procedura esecutiva).
Allavvio del software appare la seguente schermata:

Scegliere nuovo progetto di interni.

La schermata successiva rappresenta lambiente di sviluppo 2D, ovvero la planimetria del locale. Si pu notare sulla
sinistra il manager di progetto con leditor. Verranno modificate le dimensioni lunghezza, larghezza e altezza con i
valori reali dellaula AB. Si noti altres, che sulla destra vi la guida. Questa permette di seguire una sequenza di
operazioni che porter alloutput voluto dallutente.

Utilizzare leditor locale per modificare la dimensione dellambiente secondo la planimetria o dei rilievi effettuati in
loco.

Premendo sullicona visualizzazione 3D (rappresentata da un cubo di colore blu), si apre una nuova scheda
rappresentativa del nuovo ambiente.

Nella parte bassa del banner manager di progetto , si trova la scheda oggetti.

Farne uso per inserire gli elementi dellambiente ed i vari oggetti. In alternativa utilizzare la Guida sulla destra. Gli
elementi standard possono essere utilizzati per rappresentare i pi svariati oggetti con forme particolari. Nellaula
AB un oggetto di questo tipo identificato dalla lavagna, oggetto dal design non comune. Questa pu essere
realizzata con loggetto parallelepipedo ripetuto pi volte con le giuste dimensioni e posizioni nello spazio. I pilastri,
le finestre, la cattedra, le sedie ecc. sono invece ottenibili dalle librerie dialux. Bisogna tenere presente che la
posizione degli oggetti fa riferimento allorigine degli assi identificato con le coordinate (x,y,z)=(0,0,0) ed al
baricentro di ogni oggetto.

Di seguito viene illustrato un caso esemplificativo. Si realizza il pilastro presente alla destra della porta.

Selezionare Elementi del locale, trascinare Colonna rettangolare nellambiente. Questo ha dimensioni 0.8x0.8m
con distanza dalla parete alla sinistra dellingresso pari a 3.75m. Nel posizionare il pilastro, si riporteranno nelle
celle Posizione origine oggetto, le lunghezze x=4.150, y=0.400, z=1.500 essendo queste le coordinate del
baricentro del pilastro rispetto allorigine. Nelle celle Dimensioni si riporteranno invece le dimensioni suddette
L=0.800, P=0.800, H=3.000.
Larredamento di un locale pu essere composto da oggetti singoli o in ripetizione. La cattedra (dimensioni 3x1m)
verr collocata sopra un parallelepipedo (dimensioni 4,4x2m). Per linserimento delle sedie (dimensioni 0,6x0,55m)
in numero pari a 19 per 6 file, si procede con linserimento di una sedia, modificata nelle sue dimensioni e colore
per finire con il posizionamento delle restanti usando il copia-incolla. Vista la particolarit della procedura si vedr
nel dettaglio ogni passaggio.

Si pu notare nel manager di progetto, lalbero che conduce alla scelta dellelemento cercato. Si nota altres che le
dimensioni della sedia non corrispondono alle dimensioni reali. Si opera quindi alla modifica di queste ed alla
rotazione pari a 180 gradi delloggetto.

Il colore della sedia non di sostanziale importanza. La progettazione dellilluminazione dellaula, tiene presente
che nelluso comune, sulle sedie vi sono studenti. Non possono dunque interagire con lilluminamento del locale.
Tuttavia, per una rappresentazione quanto pi reale possibile, si pu modificare il colore di ogni singola superficie.
Nel caso specifico, la sedia composta da 96 piccole superfici. E impensabile modificare il colore di ogni singola
superficie. Dialux mette a disposizione i Motivi di riempimento presenti nella terza scheda in basso del manager
di progetto. Luso elementare. Si trascina il motivo sulla superficie interessata e questa assumer laspetto
desiderato.

A questo punto con un semplice copia-incolla si realizza lintero arredo.

La rappresentazione della lavagna richiede la capacit di muoversi tra le coordinate spaziali. Coloro i quali hanno
tale dimestichezza, possono realizzare oggetti simili senza grandi difficolt. Per chi non gode di questa attitudine, si
consiglia preventivamente la rappresentazione cartacea cos da poter ottenere le distanze cercate direttamente
dalla rappresentazione grafica.
Nella seguente schermata, si pu notare la presenza delle tende di color grigio, realizzate con parallelepipedi estesi
ma di spessore ridotto, le pareti di un colore giallo intenso, il pavimento di colore uniforme e le sedie grigie. Per
adattare gli oggetti ai colori reali, sar sufficiente selezionare loggetto e cambiarne le caratteristiche, oppure,
trascinare la trama sulloggetto.

La rappresentazione del locale terminata.


Si procede ora alla pianificazione dellilluminazione.
In sede di rilievo dei dati dellaula, uno di fondamentale importanza rappresentato dalla tipologia del plafone e
della lampada. Inoltre, volendo riprodurre lattuale impianto nel software importante il numero di lampade e la
loro disposizione. Per quanto riguarda il plafone, non stato possibile risalire al modello installato in quanto la
targa identificativa probabilmente incollata nel retro. Sarebbe per questo necessario rimuovere il plafone. Lunico
elemento determinante la presenza delle lamelle che permettono lindirizzamento del flusso luminoso quasi
completamente verso il basso. Per i calcoli sar sufficiente trovare il plug-in per dialux di un apparecchio
illuminante simile al presente. Si leggono i dati della lampada. Si tratta di una lampada fluorescente lineare della
PHILIPS modello MASTER TL5 HO ECO=45/49 W/840. Con questi dati si cercano sul sito del produttore quante pi
informazioni possibile.

Il sito si trova al seguente link http://www.lighting.philips.it/ e si presenta come segue:

Si cerca, nella scheda Prodotti e soluzioni, il catalogo online. Appare una schermata che permette la navigazione
in vari modi. Nel caso di unaula studio, possibile effettuare una ricerca per tipo di applicazione. Si seleziona
Uffici.

Selezionando Aree di lavoro si trovano le lampade fluorescenti lineari TL5.

Su questa pagina si trovano sia le lampade fluorescenti che gli apparecchi a plafone. Si procede selezionando
Apparecchi a plafone. In un secondo momento, rientrando su questa stessa pagina, potr essere selezionata la
voce relativa alle lampade Fluorescenti lineari TLS.

Ci che appare la seguente schermata:

La tipologia di interesse la Smartform TCS460. Selezionando questa appare la schermata che segue:

La sigla della lampada installata, fornisce delle indicazioni importanti. Si tratta di una lampada che assorbe 45W
elettrici ma ne fornisce lequivalente di una lampada da 49W. Inoltre, W/840 la sigla di una lampada dal colore
bianco freddo. Scorrendo tra le righe, si trovano plafoni con lampade da 49 Watt ma con sigla W/830 ovvero colore
bianco caldo e plafoni che montano lampade da 45 Watt con sigla W/840. Praticamente non c tra i prodotti
esattamente quello cercato.

Tra i due dati, quello maggiormente importante il colore, anche perch il software ci permetter di modificare il
flusso luminoso emesso. Si scarica per questo motivo il plug-in per dialux cliccando su Dettagli e poi su Plug-in
software:

Risalendo alla pagina precedentemente abbandonata, si prosegue con la selezione della lampada installata. La
pagina la seguente:

Lultima tipologia quella cercata. Selezionare la MASTER TL5 HO Eco.

La schermata successiva la seguente:

La penultima lampada esattamente quella cercata. Si scarica la scheda tecnica cos da trovare il flusso luminoso e
poterlo poi inserire allinterno del software.
Si procede ora con laggiornamento della banca dati del software cliccando su Seleziona lampade dalla guida.

Si apre una finestra nella quale si faranno due operazioni. La prima, premendo sullicona Importa, prevede la
selezione del file scaricato del plafone e quindi importazione allinterno del software. Per la seconda, selezionando
Produttore, si cerca lapparecchio appena caricato e a quel punto si preme su Acquisisci. La lampada viene cos
caricata nel progetto.

Selezionando Inserisci campo di lampade dalla guida, appare nel manager di progetto, il modello del plafone
inserito con la possibilit di modificare i campi. Dalla scheda tecnica della lampada, troviamo un flusso luminoso di
4900 lm ed una potenza di 45 Watt. Applichiamo un fattore di correzione che tiene conto del decadimento del
flusso luminoso delle lampade pari a 0,9 essendo lampade sufficientemente nuove.

Fatto ci si seleziona la scheda Montaggio. Si dovranno installare 24 centri illuminanti disposti in 4 file. In fase di
misurazione si notato che la disposizione dei centri stata effettuata tralasciando una parte dellaula pari alla
distanza della lavagna dal muro. Per questa ragione, y deve essere ridotto a 8.700 metri.

Laltezza della superficie utile, calcolata a 0.850 metri dal pavimento pari ad una media tra laltezza della cattedra
e delle postazioni di lavoro degli studenti. Questa informazione permette di verificare landamento delle isolinee
alla quota indicata. Tuttavia, successivamente, questa quota dovr essere variata per verificare luniformit
dellilluminamento. Infatti, questa quota inferiore allaltezza della cattedra per cui, durante la fase di calcolo, il
software legger i valori di illuminamento sotto la cattedra.
Selezionare Inserisci per disporre gli apparecchi illuminanti simmetricamente al centro. Per altre tipologie
possibile modificare tale disposizione dalla scheda Disposizione. Nel qual caso vi fosse la necessit di inserire
apparecchi illuminanti simmetrici ma, volerne eliminare uno o pi, sar sufficiente cliccare su un apparecchio col
tasto destro del mouse e selezionare Separa. In questo modo, i centri illuminanti non saranno intesi come unico
corpo ma come singoli.

Cliccando allesterno dellambiente di progetto (zona bianca della visualizzazione 3D), nel manager di progetto
appaiono una serie di schede che tengono conto del ciclo di manutenzione delle lampade, coefficiente di riflessione
delle pareti e orientamento geografico delledificio cos da tener conto dellinfluenza della luce naturale. Per
ottenere, in sede di verifica, valori quanto pi attendibili a quelli ottenuti dal software, si scelto di oscurare
completamente il locale trascurando la presenza delle finestre cos da eseguire le misurazioni con il luxmetro a
tende chiuse possibilmente in una giornata invernale o in tarda serata. Come metodo di pianificazione della
manutenzione pu essere scelto il Locale pulito con ciclo di manutenzione triennale con coefficiente pari a 0,67.

Dalla guida viene consigliato di inserire punti o superfici di calcolo. Questo pu essere omesso in quanto non vi un
interesse specifico ma piuttosto globale. Tuttavia, si inserir una zona marginale per verificare i rapporti tra
lilluminamento minimo su quello massimo e minimo su medio. Per far ci, si seleziona dallalbero del manager di
progetto, Superficie utile dove sar possibile, modificare laltezza del piano di lavoro che deve essere maggiore
del piano cattedra. Si pone pari a 1,0 metri. Si pu porre la zona marginale pari a 1,0 metri per evitare lingombro
della lavagna.

Dalla guida si seleziona Avvia calcolo e si selezionano tutte le voci. Si procede quindi al calcolo che si consiglia
effettuare con metodo Molto preciso. I tempi di calcolo sono leggermente pi lunghi ma portano a risultati
sensibilmente migliori. Appare la finestra:

A calcolo ultimato sar possibile effettuare numerose verifiche. Si mostreranno le isolinee e la rappresentazione
dellilluminamento con metodo dei colori sfalsati ovvero con variazione cromatica associata a variazioni di
illuminamento. Con questo metodo sar possibile verificare i valori reali coi valori di calcolo. Il software permette
inoltre di verificare lilluminamento punto per punto, semplicemente soffermandosi col mouse sul punto di
interesse. Nella parte pi bassa del software si leggeranno i valori cercati.
Il locale si presenta ora con colorazioni differenti grazie allilluminazione inserita:

Selezionando i tasti di scelta rapida Visualizza isolinee della superficie utile in CAD si ottiene unimmagine
riportante le isolinee alla quota della superficie utile posta a scopo didattico ad unaltezza di 0.850 metri a
dimostrazione del disturbo della cattedra per la verifica dei rapporti di illuminamento. In questo caso,
lilluminamento minimo sarebbe attorno a 30 lux misurato sotto il piano della cattedra. Il risultato che si otterrebbe
non sarebbe congruente con la realt richiesta nella zona di lavoro.

Selezionando invece Rappresentazione dei colori sfalsati si ottiene la seguente immagine:

In basso si possono notare dei valori in lux ed in cd/m2 relativi al punto di coordinate x=0.127, y=2.290 e z=0,00 m.
Altra possibilit offerta dal programma quella di effettuare un rendering del locale con lilluminazione realizzata.
Per fare questo, si utilizza un software installato assieme a dialux chiamato POV-Ray. Il relativo tasto di scelta
rapida si trova in alto a destra al fianco di un altro comando che pu essere utile: Crea video ulteriore possibilit
offerta dal software. Per lutilizzo della funzione di rendering, sar sufficiente ruotare il modello 3D a piacimento
fino a trovare la giusta inquadratura. Non devono esserci oggetti infrapposti tra lobiettivo della camera virtuale e
lambiente. In tal caso, limmagine risultante, apparir parzialmente o completamente nera.

Ecco alcuni esempi.

Per la realizzazione di un video, si procede nel seguente modo:


-

Inquadrare laula dallalto cos da vedere lesatta percorrenza della camera;


Premere Crea video;
Selezionare con pi punti, il percorso compiuto dalla virtual camera. Con qualche tentativo sar chiaro
luso.
Creare il video. Questo pu essere realizzato ad altissima risoluzione o in vari formati compressi.

Un esempio del video scaricabile dal sito di riferimento del corso. Il video stato realizzato con forte
compressione per ridurne il peso. Il software permette risoluzioni maggiori anche al limite senza nessuna
compressione.
Si giunti alloutput dei risultati.
Selezionando Output dalla guida, compare nel manager di progetto uninnumerevole quantit di voci che
possono essere selezionate o deselezionate a piacimento. Con questa opzione sar possibile stampare una
relazione tecnica completa. Si lascia al discente la sperimentazione delle varie soluzioni proposte dal programma.
Una volta selezionate le voci di interesse, cliccare sul tasto di scelta rapida posto in alto a sinistra Salva output
come pdf. Un esempio comunque scaricabile dal sito di riferimento del corso.
Obiettivo del presente tutorial, oltre fornire i rudimenti per la progettazione degli impianti di illuminazione, la
verifica dei valori di illuminamento forniti dal software con i valori misurati in situ. Alla fine della stesura del
progetto ci si recati nellaula AB ed a finestre chiuse e luci spente, si misurata linfluenza dellilluminazione
naturale proveniente dallesterno. Sulla cattedra si rilevato un illuminamento pari a 11 12 lux. Un valore cos
basso dunque trascurabile ai fine della valutazione di massima. A luci accese, i valori misurati nellaula con lo
strumento sono risultati di gran lunga superiori a quelli forniti dal software.
Quali possono essere i motivi?
Le ragioni sono molteplici:

Il luxmetro non stato posizionato allaltezza del piano di riferimento per cui vi una variazione notevole
causata dallangolo di incidenza della luce emessa da ogni lampada. Soluzione: posizionare il luxmetro ad
unaltezza esattamente pari a quella di riferimento che in questo caso pari a 1 metro.
Lo strumento non stato posizionato nello stesso identico punto di coordinate (x,y) per cui, come nel caso
precedente vi maggiore preponderanza di un gruppo di lampade piuttosto che delle altre. Soluzione:
verificare lesatto punto magari orientandosi con la posizione delle lampade nel disegno.
La tonalit, il colore ed il coefficiente di riflessione del soffitto, delle pareti e del pavimento oltre che degli
oggetti presenti nellaula non corrispondono alla verit. Soluzione: prediligere le misure effettuate verso il
centro dellaula piuttosto che ai margini.
In questo caso specifico, del plafone montato non stato possibile ricavare marca e modello per cui, il
solido fotometrico potrebbe risultare notevolmente differente. E stata effettuata una ricerca su internet
ma con risultati vani. Soluzione: risalire tramite la documentazione presente negli archivi della facolt al
modello installato nellaula. Per motivi pratici non stato possibile effettuare la ricerca. Ci si accontentati
di mantenere un margine derrore dovuto a questo problema.
Il motivo pi importante, per, da ricercarsi nella manutenzione delle lampade. Il calcolo effettuato da
dialux corretto se si tiene conto che come coefficiente di manutenzione delle lampade si scelto pari a
0,67 relativo ad un locale pulito manutenuto ogni tre anni. La misurazione della luminosit stata
effettuata ad una distanza temporale pari a circa tre mesi dallultima manutenzione effettuata. Risulta
quindi, che il coefficiente corretto per i calcoli nettamente superiore. Portando questo valore a 0,85, si
sono ottenuti in alcuni punti, maggiorazioni di oltre 200 lux ovvero, le misurazioni effettuate
corrispondono ai calcoli effettuati da dialux.

Da questo emerge la grande importanza che deve essere data alla manutenzione delle apparecchiature.
Lesperienza effettuata con limpianto di illuminazione non singolare. Tutti gli impianti risentono della riduzione
del rendimento dovuto alla scarsa manutenzione. Una buona strategia manutentiva certamente di fondamentale
importanza.
Di seguito viene riportata limmagine relativa ai calcoli effettuati col nuovo coefficiente di manutenzione:

Si pu notare la variazione cromatica rispetto alla precedente immagine. Ad esempio sulla cattedra, si passati da
un giallo ad un rosso ovvero una variazione di circa 200 lux.
Si riporta anche unimmagine con le isolinee dalla quale si conferma il notevole incremento:

NOTE: il presente tutorial stato sviluppato sulla base dei centri illuminanti installati. Per altri produttori, il sistema
di importazione dei plug-in pu variare notevolmente. Alcuni produttori rilasciano dei software aggiuntivi che
permettono la scelta del centro illuminante e da questo linvio del plug-in necessario direttamente in dialux. Da
notare inoltre che vi una vastissima gamma di centri illuminanti e tantissimi produttori per cui, la realizzazione di
un impianto di illuminazione pu talvolta essere complesso. Tuttavia, dopo il presente tutorial, le difficolt risultano
decisamente ridotte.
Vengono ulteriormente allegate le schede tecniche del plafone e della lampada. Si tenga presente che, la scheda
tecnica del plafone non corrisponde a quella inserita nel programma in quanto non disponibile il download al
momento della stesura della presente dispensa. Viene comunque riportata una scheda del plafone con codice
colore W/830 allo scopo di identificare le voci di interesse. I dati reali possono invece essere visualizzati seguendo
la procedura sopraesposta nel sito del produttore.
Sono allegate due relazioni di output. La prima riferita al coefficiente di manutenzione pari a 0,67 e la seconda
pari a 0,85.

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